LA CAMPAGNA TOSCANA N.5 2018

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la campagna TOSCANA

Giornale di Coldiretti Toscana Anno XXI n.5/2018 Settembre-Ottobre

FILIPPI NUOVO LEADER COLDIRETTI Eletto Presidente regionale della Toscana per il quinquennio 2018-2023

Fabrizio Filippi è il nuovo leader di Coldiretti Toscana. E’stato eletto successore di Tulio Marcelli che ha guidato per dodici anni, dal 2006, la maggiore organizzazione agricola regionale. Fabrizio Filippi è imprenditore agricolo con azienda ad indirizzo cerealicolo-olivicolo e faunistico a Santa Luce. Già presidente del Consorzio per la Tutela dell’Olio Toscano Igp, il più importante consorzio di produttori italiano e presidente di Coldiretti Pisa. Figlio d’arte perché suo padre, il Cavalier Pier Luigi, di recente scomparso, è stato presidente di Coldiretti Toscana a cavallo tra gli anni ’80 e ‘90. Eletto anche il consiglio direttivo formato da Lidia Castellucci ed Enrico Lelli di Arezzo, Roberto Nocentini di Firenze, Andrea Landini di Prato, Simone Ferri Graziani e Guido Allori di Livorno, Andrea Elmi ed Elena Giannini di Lucca, Francesca Ferrari e Gianni Lorenzo di Massa Carrara, Tiziano Busti di Pisa, Fabrizio Tesi e Paolo Giorgi di Pistoia ai quali si aggiungono Francesca Lombardi per Giovani Impresa, Monica Merotto per Donne Impresa e Sergio Ballini per i Coldiretti Pensionati. Filippi porta in dote esperienza e grandi competenze avendo vissuto in prima persona il percorso di crescita di Coldiretti e delle aziende agricole che hanno saputo conquistarsi un ruolo strategico nel paese, sia sul piano economico che sociale: “attraverso il progetto di Campagna Amica, che è oggi la più importante rete di vendita diretta d’Europa – spiega Filippi fresco di nomina – abbiamo dato la possibilità alle piccole e medie aziende agricole di conquistarsi uno spazio di assoluta dignità sul piano economico, strutturando anche una rete di scambi culturali con i cittadini. Abbiamo creato l’opportunità di una rete organizzata, con regole, trasparenza e veridicità; abbiamo stimolato la creazione di imprese, l’occupazione e come diretta conseguenza cambiato l’immagine della professione di agricoltore. Oggi parliamo di imprenditori agricoli: Coldiretti è

stata determinante per la rivoluzione, anche culturale, del settore e per l’avvicinamento di molti giovani. Il ricambio generazione è molto forte, più forte rispetto a tutti gli altri settori. I nostri mercati sono un punto di riferimento per migliaia di consumatori ogni giorno e questo grazie alle aziende che hanno sposato una filosofia di prossimità: i nostri prodotti sono al 100% locali, sono freschi e hanno una tracciabilità. Ma non solo, perché Campagna Amica ha rappresentato anche il grimaldello per forzare le resistenze di un’industria che ha realizzato con noi l’accorciamento e la distintività di filiere che interessano le commodities, a partire da quelle del grano e della carne”. Fabrizio Filippi assume la presidenza di una Coldiretti Toscana i cui numeri parlano da soli: 40.000 imprese agricole associate, 9 federazioni provinciali ed interprovinciali, 50 uffici di zona; sportelli sull’intero territorio regionale con 250 operatori dei quali 100 dedicati al Centro di Assistenza Agricola, con oltre 26.000 fascicoli riconosciuti; il patronato Epaca patrocina circa 45.000 pratiche annue ed il CAF assiste oltre 50 mila imprese e cittadini per pratiche fiscali; l’agenzia formativa svolge attività per oltre 6000 utenti all’anno; la rete di Mercati settimanali di Campagna Amica ha ormai raggiunto quota 70 ed oltre 1000 fattorie e agriturismi associati. Filippi ha ben chiaro quelle che sono le priorità: “c’è ancora molto da fare. Ma sono due i punti che

sono diventati emergenza: danni da predatori ed ungulati e burocrazia. Dobbiamo riportare in equilibrio la presenza della fauna selvatica che oggi è l’artefice della perdita di competitività delle aziende e di milioni di euro di danni ogni anno il cui risarcimento è infinitesimale rispetto a quello che subiscono. Cinghiali, caprioli, nutrie e lupi scoraggiano l’attività agricola ed indeboliscono la presenza delle aziende soprattutto nelle zone più svantaggiate dove fare agricoltura è ancora più complicato. Ecco – spiega – dobbiamo avere il coraggio di invertire la tendenza e rendere la compatibilità sostenibile per entrambi. Oggi non è così: oggi i cinghiali sono una calamità”. L’altro grande tema lamentato a più riprese è quello del rapporto con gli enti locali: “vivono a velocità diverse ma gli obiettivi sono, o dovrebbero essere, gli stessi: creare lavoro, investimenti, migliorare la manutenzione del territorio, favorire il turismo e così via. Il rapporto è sbilanciato. C’è poca sensibilità, poca elasticità e poca praticità elementi che invece sono essenziali per chi fa impresa. Ogni anno le imprese spendono 100 giorni l’anno per adempiere ai diversi obblighi: quasi un terzo. Non stiamo parlando di imprese strutturate con uffici e professioni interni ma di imprese familiari con uno-due addetti. Il peso della burocrazia uccide l’agricoltura e questa è un’altra leva che va a discapito della competitività”. Tra i punti fermi del mandato le battaglie per la trasparenza e la tracciabilità: “grazie a Coldiretti oggi molti prodotti agroalimentari hanno una tracciabilità in etichetta che garantisce la nostra filiera e le nostre imprese agricole. Penso alla pasta sulle cui confezioni è ora obbligatorio indicare la provenienza del grano, un settore strategico per la nostra provincia. Ed ancora il latte con i derivati, formaggi, riso, carni di maiale. Noi vogliamo la trasparenza per tutti i prodotti che finiscono sulle nostre tavole a tutela e difesa del nostro Made in Italy”.

#STOCOICONTADINI Toscana protagonista al Villaggio Coldiretti di Roma

Il Carciofo Sanmiatese, la Ciliegia di Lari, il Fagiolino Zolfino, il Marrone di Caprese Michelangelo, la Patata Bianca del Melo, il Pecorino a Latte Crudo Abbucciato, la Pesca Regina di Londa, il Pomodoro Pisanello, la Cinta Senese e la Vacca Calvana e molti altri i “sigilli” della biodiversità toscani protagonisti a Roma alla grande kermesse del Villaggio Coldiretti andato in scena al Circo Massimo di Roma. I “Sigilli”di Campagna Amica sono i prodotti della biodiversità agricola italiana che nel corso dei decenni sono stati strappati all’estinzione o indissolubilmente legati a territori specifici ai quali si aggiunge la lista delle razze animali che gli imprenditori agricoli di Campagna Amica allevano con passione. Si tratta in totale di 311 prodotti e razze animali raccolti nel corso di un censimento, curato dall’Osservatorio sulla biodiversità istituito dal comitato scientifico di Campagna Amica. Decine le aziende agricole toscane protagoniste al Mercato Campagna Amica del Circo Massimo di Roma con formaggi, salumi, vini e molto altro tutto rigorosamente Made in Tuscany. Affollatissimo lo street food con le noccioline di Stefania Paggetti di Venturina, il gelato del Podere Paternò di Monterotondo Marittimo e la birra agricola di CaneNero di Badia ad Agnano. Nella fattoria didattica, tanti bambini per imparare a pigiare l’uva, a impastare il pane, con Aisa impianti e i suoi laboratori di cucina con gli avanzi, Enrico Papini di Arezzo che ha insegnato a fare l’orto didattico e Giorgio Tesi Group di Pistoia che con il progetto

Cosimo degli Alberi ha portato i bambini nel magico mondo delle piante. Nell’enoteca grande successo per i 64 vini toscani in esposizione con degustazioni guidate per il Chianti Classico Docg e per il vino Nobile di Montepulciano. Nell’oleoteca la trasformazione delle olive in extravergine e la prima bruschetta 2018 con tutte le dop e igp schierate: tra le altre presenti l’olio Toscano IGP, il Chianti Classico DOP, il Lucca DOP, il Terre di Siena DOP e Seggiano DOP Alla grande kermesse #STOCOICONTADINI, unico posto al mondo dove per l’intero week end tutti hanno potuto vivere per una volta l’esperienza da gourmet con il miglior cibo italiano al 100% con i menu preparati dai cuochi contadini che hanno conservato i sapori antichi del passato. Tra loro ben 9 gli agrichef toscani dietro i fornelli. Uno spazio del tutto originale è stato riservato per la generazione dei milleninals, i giovani agricoltori, coni i tavoli di lavoro del Villaggio delle Idee per re-immaginare il futuro della nostra agricoltura sulle nuove frontiere della nutraceutica, il biohacking, l’uso della tecnologia e il sociale. Nella tenda dell’agriturismo lo spazio per far conoscere le oltre 400 aziende agricole toscane associate al circuito Terranostra Campagna Amica. Nello stile di Coldiretti non è mancata l’attenzione alle persone in difficoltà con l’iniziativa Spesa Sospesa con la quale, chi si recava al Mercato Campagna Amica, oltre a fare la sua spesa poteva offrire un contributo che attraverso la Caritas arriverà a chi è in condizioni di bisogno.

www.toscana.coldiretti.it


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