Bilancio sociale 2015 CCS Italia

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CHI SIAMO

BILANCIO DI MISSIONE 2015 CREARE E IMPLEMENTARE UNA RETE DI AZIENDE SOSTENITRICI DI CCS UNA RETE DI “IMPRESE AMICHE DI CCS” SOSTIENE GLI OBIETTIVI DELL’ORGANIZZAZIONE ATTRAVERSO INIZIATIVE DI RESPONSABILITA’ SOCIALE Per raggiungere questo obiettivo CCS si dedicherà allo sviluppo di un’attività di raccolta fondi verso i grandi donatori, un canale non strutturato in passato. Le azioni che CCS vuole intraprendere a partire dal 2016 sono: Ricerca di aziende potenzialmente partner in progetti CSR (corporate social responsability con il coinvolgimento dei dipendenti delle imprese nel sostegno dei progetti di CCS). Definizione di iniziative di coinvolgimento diretto delle imprese nella realizzazione dei progetti nei Paesi del Sud del mondo dove CCS è presente. Creazione di materiali di supporto (brochure, video…). Strutturare modalità di fidelizzazione e gestione delle aziende affinché si costruiscano rapporti duraturi e consolidati per più anni.

CREARE UNA COMUNITÀ DI PERSONE IMPEGNATE NELLA MISSION DI CCS LA COMUNITA’ DI VOLONTARI E’ IN GRADO DI ORGANIZZARE EVENTI, ANCHE DELOCALIZZATI, TALVOLTA CONTEMPORANEAMENTE IN VARIE LOCALITA’, AL FINE DI DIFFONDERE LA MISSION DI CCS E DI FAR CONOSCERE L’ORGANIZZAZIONE La campagna ambasciatori, strutturata nel corso del 2014, prosegue con l’obiettivo di valorizzare la rete di donatori già legati all’associazione per ampliare la base di sostegno con un approccio “peer to peer”. Le azioni che CCS vuole intraprendere a partire dal 2016 sono: Nel corso del workshop annuale tenuto nell’estate del 2015, il piano di lavoro è stato aggiornato e sono state individuate le priorità di lavoro per il 2016:

MIGLIORARE LE MODALITÀ DI LAVORO INSIEME ARMONIZZANDO LE ATTIVITÀ SUL CAMPO E IN SEDE SEDE E PAESI LAVORANO IN MANIERA ARMONICA OTTIMIZZANDO LE RISORSE DISPONIBILI E MASSIMIZZANDO L’IMPATTO DI PROGETTI E COMUNICAZIONE VERSO BENEFICIARI E DONATORI Su questo obiettivo si è già lavorato nel 2015. Le azioni che CCS vuole intraprendere a partire dal 2016 sono: Costruire una visione e un linguaggio comuni tra funzioni (definizione termini chiave di ogni funzione, glossario). Risolvere i conflitti (valutazione delle difficoltà operative e relazionali, individuazione delle ragioni di inefficienza e malessere e possibili soluzioni). Migliorare l’organizzazione del lavoro (aggiornare mansionari, redarre documenti di interazione tra funzioni, ridefinire il sistema di rendicontazione dei progetti e delle campagne di raccolta fondi). Migliorare gli strumenti utilizzati nella comunicazione tra sede italiana e sedi estere (ad esempio il database sul sostegno a distanza e la newsletter interna). Trovare modalità per comunicare agli sponsor con maggior trasparenza la realtà in cui vivono i bambini così che abbiano aspettative realistiche sull’impatto del loro sostegno (definizione di indicatori di impatto). Alimentare la motivazione e favorire occasioni di conoscenza reciproca (momenti di formazione, visite dello staff di sede ai progetti).

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Analisi e gestione delle caratteristiche dei nostri donatori (creazione e strutturazione data base). Contatto e gestione dei potenziali volontari e degli ambasciatori già impegnati (definizione dei contenuti da trasmettere a potenziali nuovi ambasciatori e volontari, apertura gruppi volontari locali). Realizzazione materiale informativo per volontari. Redazione di un calendario eventi e realizzazione degli eventi stessi per potenziare le relazioni.

INTEGRARE STRUMENTI INNOVATIVI NEI PROGETTI A FAVORE DI BAMBINI E COMUNITÀ LE BAMBINE E I BAMBINI, ATTRAVERSO UN PROCESSO DI EMPOWERMENT E STIMOLO DELLA LORO CREATIVITÀ E DOTATI DI STRUMENTI ADEGUATI, DIVENTANO AGENTI DI CAMBIAMENTO NELLA LORO SCUOLA E NELLA LORO COMUNITÀ Le azioni che CCS considera necessario intraprendere per raggiungere l’obiettivo di coinvolgimento e partecipazione diretta dei bambini nei progetti sono state individuate definendo un “progetto ideale” che prevede: Realizzazione di laboratori creativi in grado di stimolare capacità, talenti e creatività dei bambini nelle scuole (teatro, pittura, realizzazione di foto e video, cucina, sport…). Identificazione e implementazione diretta da parte dei bambini di micro-progetti (con il supporto metodologico e finanziario di CCS). Presentazione dei microprogetti al pubblico in un “open day” dove la scuola incontra la comunità, con un focus particolare sul processo che è stato seguito. L’Unità Progetti definirà nel corso del 2016 alcuni principi guida che consentano di portare nel concreto di ogni progetto l’approccio individuato a livello “ideale”.

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