Anno XXV • N° 1306 VENERDI’ 19/12/2014 Ss. Fausta e Dario
COPIA OMAGGIO a soci e simpatizzanti
NATALE AMARO I cittadini ora si interrogano sul futuro, soprattutto dal punto di vista economico-sociale...
A COLLEFERRO CADE LA GIUNTA CACCIOTTI Cacciotti ringrazia, saluta tutti, ed augura buon Natale ai colleferrini
Quattro Consiglieri Comunali di maggioranza (Giuliani, Sofi, Del Prete e Rossi) si dimettono insieme ai cinque di opposizione. Il Consiglio Comunale è sciolto... di GIULIO IANNONE
Mario Cacciotti, non è più Sindaco
Dichiarazioni a caldo di consiglieri e assessori Emanuele Girolami, Consigliere comunale di opposizione uscente: «Finisce questa mattina la fallimentare esperienza di un’amministrazione incapace di essere vicina a chi ha perso il lavoro, incapace di difendere il nostro ospedale, incapace soprattutto di proteggere i polmoni dei nostri figli. Un’amministrazione totalmente asservita agli interessi della immondizia, che ha tentato di intimidire chi si opponeva con denunce infondate con l’ausilio di qualche rappresentante delle forze dell’ordine poco preparato sulle leggi che garantiscono la libertà di espressione del pensiero. Un’amministrazione che ha fatto fallire la farmacia e che ha pensato solo alle varianti al piano regolatore per i propri amici i quali, non contenti delle plusvalenze accumulate, hanno anche poi preteso di vendere alla collettività gli immobili costruiti con quelle varianti. Un’amministrazione che ha fatto ricorso ad assunzioni clientelari per assicurarsi il potere. Il ringraziamento va in questo momento a chi ha contribuito allo scioglimento di quel consiglio comunale che ha permesso tutto questo scempio. A coloro che hanno resistito alle pressioni ed alle incessanti telefonate di chi voleva trovare con loro argomenti convincenti. Non vedo l’ora che adesso si affermi una nuova classe dirigente. Sono infine felice di aver dato il mio piccolo contributo per restituire la mia amata città al voto dei cittadini». Pierluigi Sanna, Consigliere comunale di opposizione uscente: «Un potere ventennale oggi è ufficialmente caduto. Il logorio che da anni lo consumava ha determinato il crollo. Anche se hanno provato a tagliare tutti i fiori, comincia la Primavera. Comincia un periodo di riscatto ambientale, sociale, economico della città più maltrattata del territorio. Avanti tutta!!! Da oggi si parte con la democrazia partecipata! Le scelte importanti si fanno tutti insieme, confrontandoci ed ascoltando chi è bravo ed esperto in ogni settore» Vincenzo Necci, Assessore uscente al Personale ed alle Politiche Giovanili: «Mi sento fiero di avere dato un contributo a questa città, ed esco a testa alta, saranno i cittadini Colleferrini a decidere, ai quali auguro felici e serene feste di Natale». Paolo Giorgio Vitiello, Assessore Uscente ai Servizi Sociali e Piano di Zona: «È finita. Che dire……. Un’esperienza “unica” che è partita dalla voglia di esserci, dalla voglia di essere accanto a tanti. Tempi, modi, realtà, vissuti con il fiato in gola, perché non c’era tempo di fermarsi a riflettere. Non c’era tempo di guardarsi indietro. I bisogni, tanti, affollavano i miei pensieri e il mio bisogno era ed è quello di dire di si!! Ma per poter dire tanti sì, tanti no ho pronunciato. Un piccolo sassolino nello stagno? Una zattera in un mare in tempesta?Un raggio di sole fra le nubi? Questo era per me ogni volta che potevo dire di si. Grazie a quanti hanno capito. Grazie a quanti hanno criticato. Grazie a quanti mi hanno sostenuto. Grazie a quanti hanno lavorato. Grazie a tutti per avermi fatto crescere. Grazie».
COLLEFERRO - Giungiamo al termine di una settimana prenatalizia che forse nessuno avrebbe potuto prevedere. Il Sindaco di Colleferro Mario Cacciotti non è più tale, la Giunta non esiste più, il Consiglio Comunale è stato sciolto, e probabilmente, proprio mentre andiamo in stampa, avremo già un Commissario Prefettizio. Una settimana fa tutto questo non era neppure lontanamente prevedibile. Cos’è accaduto nel frattempo? Dal punto di vista “tecnico” osserviamo che le figure istituzionali del Sindaco, della Giunta e del Consiglio Comunale, rappresentano gli organi di governo dell’Ente Locale. Escludendo per ora la Giunta, che è di nomina “sindacale”, il Sindaco ed il Consiglio Comunale sono gli organi eletti direttamente dai cittadini. Qualora uno dei due organi venisse a mancare, per qualsiasi motivo, si torna alle urne chiedendo agli elettori di scegliere nuovi rappresentanti. È esattamente ciò che è accaduto a partire da Lunedì 15 Dicembre. Quattro Consiglieri comunali di maggioranza - Antonio Rossi, Aldo Giuliani, Rocco Sofi e Mario Del Prete - hanno deciso di “staccare la spina” alla Giunta Cacciotti accordandosi con l’opposizione - costituita dai consiglieri comunali Emanuele Girolami, Maurizio Del Brusco, Vincenzo Stendardo, Claudio Gessi e Pierluigi Sanna - e rassegnando, tutti insieme le dimissioni dalla carica. In tutto sono 9 e cioè la maggioranza dei Consiglieri comunali presenti nella massima assise cittadina. Di conseguenza decade l’organo Consiglio Comunale, e con esso l’intera amministrazione della città, Sindaco e Giunta. Si torna alle urne. L’ordinamento italiano prevede che in casi simili il Prefetto incarichi un Commissario provvisorio fino al decreto del Presidente della Repubblica che sancirà ufficialmente lo scioglimento del Consiglio Comunale e nominerà un Commissario Prefettizio che condurrà la città fino alle successiva tornata elettorale, prevista in un arco di tempo compreso tra il 15 Aprile ed il 15 Giugno. Nel caso specifico, al momento, la data più accreditata sarebbe quella del 20 Maggio. Già da diverso tempo due (Rossi e Giuliani), dei quattro consiglieri comunali della maggioranza che hanno rassegnato le dimissioni, erano in aperto dissenso con il resto della coalizione. In tempi più recenti, un terzo consigliere di maggioranza (Sofi) aveva manifestato in qualche modo i propri “malumori”. I tre consiglieri di maggioranza appena citati rappresentavano “la base” sulla quale i 5 consiglieri di opposizione avrebbero potuto “lavorare” nel tentativo di individuare il quarto consigliere di maggioranza (o se si preferisce, il nono dell’intero Consiglio), necessario per arrivare allo scioglimento del Consiglio Comunale. E così è stato. Ai tre si è aggiunto quindi il consigliere Del Prete. Cinque più quattro uguale nove! Tutti insieme intorno alle ore 13 di lunedì (in anticipo, rispetto a quanto precedentemente concordato) si sono recati presso lo studio notari-
L’aula consiliare “addobbata” per le festività natalize... inesorabilmente vuota
le del dr. Andrea Fontecchia ad Albano, e qui hanno sottoscritto un documento unitario nel quale rassegnavano le dimissioni dalla carica di consigliere comunale. L’atto notarile consente contemporaneamente di incaricare un ulteriore qualsiasi persona per la consegna al protocollo dell’ente dell’atto sottoscritto
con le firme autenticate nonché di “cristallizzare” un impegno preso dalle parti coinvolte. L’effetto delle dimissioni della maggior parte dei consiglieri comunali (e cioè lo scioglimento del Consiglio) si “materializza” nel momento in cui tale atto viene protocollato presso l’apposito ufficio dell’Ente.
Non restava dunque che protocollare il documento. Nel primo pomeriggio di lunedì i consiglieri dimissionari hanno tentato di contattare il Segretario Comunale affinché aprisse il protocollo per accogliere le istanze di dimissioni. Il tentativo è fallito perché - riferiscono gli interessati - «Antonio Rocca si sarebbe
reso irreperibile anche a casa...». Non restava che attendere la riapertura dell’Ufficio protocollo... Ciò avveniva alle ore 8,30 di Martedì 16 Dicembre. Alle ore 9, Colleferro era senza un governo cittadino. Conseguentemente, il Segretario generale ha inviato al Sindaco, agli
Aldo Giuliani, Rocco Sofi, Mario Del Prete e Antonio Rossi, i quattro Consiglieri Comunali di maggioranza che si sono dimessi insieme all’opposizione
I Consiglieri Comunali di opposizione che si sono dimessi: Vincenzo Stendardo, Emanuele Girolami, Maurizio Del Brusco, Claudio Gessi, Pierluigi Sanna
Assessori e ai Consiglieri comunali la comunicazione dell’avvenuta presentazione delle dimissioni contestuali della metà più uno dei consiglieri comunali. E nel frattempo è stata trasmessa medesima comunicazione alla Prefettura di Roma, in quanto sussistenti gli estremi previsti dall’art. 141 Tuel 267/2000 avente ad oggetto “Scioglimento e sospensione dei consigli comunali e provinciali”. Il “fulmine a ciel sereno” (ma con grosse nubi nere all’orizzonte) si è scagliato sul municipio di Colleferro squarciando l’atmosfera prenatalizia. Molti sono rimasti sconvolti, altri hanno avuto conferma che “la cosa era nell’aria”… Tutti, subito dopo le reazioni a caldo, si sono interrogati sul futuro della città, non solo e non tanto dal punto di vista politicoamministrativo, quanto e soprattutto sul piano economico-sociale… La dichiarazione rilasciata da Caacciotti, non appena appresa la notizia ufficiale, è diventata un manifesto affisso per le vie della città: «Il 16 Dicembre sono stato sfiduciato da 4 consiglieri di maggioranza: Del Prete, Giuliani, Rossi, Sofi, e dai 5 consiglieri di minoranza. Vado via consapevole di avere lavorato per il bene di questa Città. Ringrazio quanti mi hanno affiancato nell’attività amministrativa e hanno avuto fiducia in me e le migliaia di colleferrini che mi hanno voluto come Sindaco. Auguro ai cittadini di trascorrere le feste di Natale in serenità e gioia». Nelle ore successive i consiglieri comunali di opposizione hanno deciso di indire un incontro pubblico (Giovedì 18 Dicembre in Piazza Gobetti - troppo tardi per riferirne ai nostri lettori in questa edizione del giornale) nel corso del quale «offrire ai cittadini il quadro preciso degli avvenimenti che hanno portato al clamoroso epilogo del devastante governo di centro destra nella nostra città…». E già Mercoledì 18 Dicembre era partita la campagna elettorale, nonostante più di qualche “candidato in pectore” fosse rimasto “spiazzato” dall’improvvisa anticipazione conseguente alla caduta di Mario Cacciotti. I cittadini si chiedono chi potrà essere il prossimo sindaco… Intanto chiariamo subito che Mario Cacciotti non può ricandidarsi come sindaco essendo il suo mandato cessato oltre la metà della seconda “consiliatura” consecutiva che lo ha visto ricoprire la carica di primo cittadino. Lo stesso Cacciotti, superati la sorpresa e lo sdegno per la modalità con la quale i “suoi” consiglieri di maggioranza lo avevano fatto decadere, mentre augurava il “Buon Natale” alla città, iniziava a fissare incontri politici per programmare il futuro. Sul versante opposto nel frattempo era già iniziata l’opera di “cucitura” avendo come prospettiva le elezioni primarie al fine di individuare un candidato unitario del centrosinistra. È ancora presto per iniziare con il “totosindaco”, anche perché i nomi che circolano sono fin troppo numerosi, ma sembra essere pensiero diffuso che la caduta della Giunta Cacciotti possa segnare definitivamente la fine del centrodestra a Colleferro. Secondo noi è presto anche per segue a pag. 3