LE COSE NON DETTE 2010

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Caterina Orzi

Le cose non dette


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Caterina Orzi

Con il contributo di

Le cose non dette

Comune di Parma Assessorato Welfare e Pari OpportunitĂ

Temporary Palazzo Palazzo Dalla Rosa Prati Strada al Duomo, 7 - Parma 8 -15 marzo 2010 Mostra a cura di Stefania Provinciali Testo critico di Stefania Provinciali Foto di Mauro Davoli

In copertina, Mani Š 2010 - Caterina Orzi Stampato nel febbraio 2010 da Grafiche Step, Parma

Un ringraziamento particolare a Paola Berziga per il suo contributo 2


Caterina Orzi

Le cose non dette

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In questo 8 marzo 2010 abbiamo scelto di metterci su una strada inconsueta. Una strada contrassegnata dalle immagini di Caterina Orzi, opere figurative accomunate dal fatto di essere tutte dedicate al lato meno ovvio e conosciuto del femminile. Caterina Orzi lo ha chiamato l’universo delle cose non dette. Sono verità semplici che spesso neppure vediamo, anche se accompagnano costantemente il nostro agire, anche se ci testimoniano nel modo più autentico e profondo la loro capacità di generare senso e bellezza. Di liberare grandi intelligenze creatrici: nella corporeità, nella luce dei simboli, nella magia dei sogni. Le opere di Caterina Orzi si tengono sempre lontane dalle parole obbligate e cerimoniali in tema di donne e di differenza, e rifuggono dalla retorica e dalla noia del politicamente corretto. Non hanno tesi da dimostrare: ci indicano solamente una diversa attenzione, una cura, il senso possibile che spesso si nasconde al cuore delle cose taciute.

Lorenzo Lasagna Assessore al Welfare e Pari Opportunità del Comune di Parma

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DIETRO IL VELO... LE PAROLE DEL SILENZIO di Stefania Provinciali

Cosa. Un termine generico, neutro, e proprio per questa ragione destinato a raccogliere in sé oggetti, pensieri, idee, sofferenze, piaceri, parole ed altro; tutto ciò che un grande contenitore può racchiudere. Nel caso, il grande contenitore è l’essere umano, fatto di corpo e di mente, solo in parte noti. L’altra parte, quella segreta, è messa a nudo nel momento della scoperta del sé e del proprio ardire di fronte alla vita. Ecco allora venir fuori dal quel contenitore l’essere umano fatto di esperienze vissute, protagoniste di storie diverse, spesso comuni ad altri, che si trasformano in rete palpabile di sensazioni e legami quando l’io decide di far uscire allo scoperto le cose non dette. In questo contesto la voce si fa segno, gestualità del corpo, parola dettata dalla mente; uscita dalla prigione del silenzio con la volontà di costruire una fitta trama di racconti da donare agli altri in modo lieve, profondo, porgendo gli oggetti come simboli di fronte alla divinità che è vita. Non conta capire ciò che per l’essere è divino ma solo che il divino alberga nel cuore e che prende di volta in volta sembianza di una zucca, di un corallo, di un gioco di perle. Tutt’intorno la morte e poi la nascita: la donna che esce dal suo guscio, che può essere farfalla o semplice involucro di cartone, la riscoperta dell’essere umano, la nascita che diviene pensiero prima ancora che forma, gioia, battito d’ali. Sono le “cose” che non si dicono ma che mettono sul banco di prova le scelte di una vita. Vita di donna perché l’autrice è donna, come le altre, quelle che nel mondo hanno il coraggio di dire tutte quelle “cose” che la folla non vorrebbe sentire. Dietro c’è il peso della consapevolezza, la gioia di essere madri, di saper creare con il proprio pensiero per rivolgersi a chi ascolta. Queste pagine sono state concepite seguendo un filo conduttore voluto come un susseguirsi di immagini e parole che però potrebbero mescolarsi fino a creare nuovi effetti non visivi ma di pensiero secondo l’idealità di ciascuno. Che venga prima la nascita e poi la morte non è cosa certa. Si può nascere e morire ogni giorno, dentro o fuori i confini della propria esistenza, dietro un velo ricamato, nell’afflato di un bimbo. Ci sono blog che raccontano storie di donne, alcune uguali nei drammi affrontati e nei sorrisi, ma tutte diverse perché l’io che le accompagna ha risvolti infiniti dentro

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la personalità di ciascuno. Anche queste pagine sono un blog a cui si può aggiungere un pensiero, un libro da sfogliare ma non solo: se non sapesse suggerire a chi lo guarda un’idea da poter scrivere a matita nel bianco della pagina, non avrebbe raggiunto il suo scopo, di dialogare con il mondo. È vero, a monte c’è una storia personale, ma non sono i concreti fatti ad essere i protagonisti bensì i sentimenti, le sensazioni, le speranze, le illusioni che questi hanno provocato nel profondo dell’animo, quelle cose non dette che si sono trasformate in gestualità del corpo fino a divenire un tutt’uno con esso. La vicenda è interamente condensata in uno sguardo dove il senso del tempo pulsa inafferrabile partecipando dell’esperienza estetica in cui le modulazioni visive trovano riferimento nel luccichio di una cornice fatta di cerchi che si sovrappongono o nelle perline che danno forma a piccoli gioielli d’emozione. Le opere si svelano così come pensiero ma si compongono di manualità, di forme creative che danno corpo visivo all’idea. Ecco allora si possono immaginare le mani dell’artista muoversi con decisione per comporre i collage fatti di infinite particolarità, fatti di materia pittorica, di fotografia, di forme e di segni sovrapposti, di piccoli oggetti della quotidianità dove il luccichio si infrange sui sogni di ogni bambina, nei desideri di ogni donna che guarda con intensità, che nega o che apprezza l’evanescenza di un attimo seguendo l’io più nascosto, ancora una volta protagonista in questa storia di donna. C’è poi il corpo divenuto nella contemporaneità mezzo d’espressione per gli artisti, luogo in cui depositare drammi e passioni dell’esistenza oppure da smembrare idealmente secondo le diverse tensioni. In questa storia di cose non dette alla base c’è il cuore ed un’idea d’azione che porta alla crescita umana e spirituale, alla saggezza di fronte alla vita ed alla certezza di una rappresentazione che ne sia testimone. Le prime forme concentriche che partivano da un centro visivo sono state per l’autrice una forma elaborata di pagliuzze colorate ad acrilico, in cui esaltare la dimensione visiva della vita. Oggi sono un elaborato di più complesse esperienze dove concretezza dei materiali e astrazione di un pensiero trovano un contesto ideale. Febbraio 2010

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Natura La natura è l'insieme di volumi rotondi che si dissolvono uno nell'altro. La natura esprime il suo talento con riservatezza. Nella natura c'è colore, sentimento e un magico disegno.

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SensibilitĂ La sensibilitĂ femminile si identifica con il corpo. Le posizioni che assumono le mani femminili sono un invito a capire. Le mani sotto il mento attendono i pensieri. Le mani in grembo racchiudono insieme il bisogno e la capacitĂ di amare.

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Melagrana La sete di veritĂ porta ricchezza. La melagrana in grembo aggiunge significato al mistero della vita.

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Velo Il velo rimanda a paesaggi senza tempo. Guardare attraverso un velo ti riconosci appena. Il velo, appaga la necessità di non essere nel presente. Il passato è filtro per nuove intuizioni.

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Cinque donne Cinque donne sospese nell'atto di nascere. Mani racchiuse per proteggere ciò che vedono.

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Nasco Nasco da una scatola di cartone per la troppa fatica. Nasco con una parrucca azzurra gentile scherzo che mi concedo.

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Volare Faccio qualche passo in punta di piedi chino la testa e volo. Nuova abitudine.

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Fiori Porgo i fiori perché ho pietà del passato. Porgo i fiori perché la bellezza contiene il futuro.

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VENTO Vento e vita indissolubili. Le farfalle volano di situazione in situazione creando visibili decorazioni.

RESPIRO Il respiro dei bambini che dormono è sottile e profondo. Un fiore che si posa sulla loro bocca, 39 si muove nello spazio procurando altri fiori in movimenti infiniti.


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Torno da un luogo dove mai sono arrivata. Dormo sul passato e comincio a vivere. Caterina Orzi

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Note Biografiche Caterina Orzi si è diplomata in “Maturità in Arti applicate” con specializzazione in “De­cora­zioni Pit­ to­riche” presso l’Istituto d’Arte “Pao­lo Toschi” di Parma. Iscritta all’Università di Bologna al Corso di Laurea D.A.M.S. (Disciplina Arte, Musica, Spet­tacolo) ha frequentato i corsi tenuti dai professori Umberto Eco, Renato Barilli, Alfredo De Paz. Vive e lavora a Parma. Mail: caterina.orzi@yahoo.it - Cell. 3389257725. Mostre principali 1977 Segnalazione al “Premio Internazionale Studentesco di Pittura” di Palazzo Strozzi a Fi­renze. 1981 Durante le riprese del film “Matti da slegare” di Silvano Agosti, Marco Belloc­chio, Ste­fano Rulli, Sandro Petraglia conosce il regista Silvano Agosti con il quale inizia una col­laborazione professionale all’interno della sua Casa di Pro­duzione “11 Marzo Ci­ne­ma­to­grafica”. In questo contesto presta il suo contributo grafico-pittorico curando le scenografie del film “Il pianeta azzurro” di Franco Piavoli, vincitore del Premio della Critica al Festival Internazionale del Cinema di Venezia nel 1982. Successivamente collabora alla scenografia dei film di Silvano Agosti “Uova di garofano”, “L’uomo proiettile”, musiche di Ennio Mor­ri­cone; “La ragion pura” musiche di Ennio Mor­ricone, di cui illustra anche il romanzo, dal quale è stato tratto il film “La seconda ombra” con Remo Girone, musiche di Nicola Piovani; cura la grafica della pubblicità del film “D’amore si vive”. 1983 Crea la stesura dei bozzetti per i costumi e lo “Story board” del film “Voci nel tem­po” di Franco Piavoli, presentato nel 1996 al Festival del Cinema di San Fran­cisco e nel 1998 al Festival di Denver. 1985 Mostra personale, pre­sentata da Duccio Trombadori, presso il cinema “Azzurro Sci­pioni” di Roma. Espone a Cortona (Arezzo) nel corso del Convegno In­ter­na­zionale su “Scienza e totalità della vita” del Professor Pier Luigi Luisi del Politecnico di Zurigo. 1994 Illustra per il Servizio Biblioteche del Comune di Parma i due libri dal titolo ”Mostri, stregacce, fantasmoni e altro ancora” e “Paura sì Paura no” di Giovanni Greci e Loretta Ber­tinetti. 1996 Espone insieme al Maestro Incisore Ettore Mossini, presso la Galleria “S.An­drea” di Parma presentata da Stefania Provinciali. 1997 Mostra personale, a cura dell’In­sieme culturale “L’Albero”, presso “In­ternational Line”, Basilicanova (Parma). “Mostra collettiva “Cuore e bat­ticuore” Galleria “Borgobello”, Parma. 1998 Partecipa con un’opera alla Ma­ nife­stazione “Artisti per il Museo d’Arte Contemporanea” dedicato a Dino Campana”: “Mercan­tein­ fiera”, Parma: espone alla Collettiva “Dream Desti­na­tion Luggage: valige per tutte le destinazioni”. 1999 “Futurshow”, Bologna. “Mercan­te­in­fiera” Parma: “Di che Orsetto sei? Teddy Bear Col­lection”. Partecipa alla Mostra dal titolo “Astratto, Figurativo, Pop: immagini di fine millennio”, curata da Stefania Provinciali presso “International Line” Basilicanova (Parma). Partecipa alla Mo­stra “Acrilici 1997-1999” alla Sala Grande della Biblioteca Comunale di S. Ilario d’Enza (Reggio Emilia). Per conto della Biblioteca Comunale “Cesare Pavese”, Parma, illustra la co­per­tina del volume “Crescere... proposte di lettura per ragazzi e ragazze” a cura di M. Cri­stina Savi. 2000 “Futurshow”, Bologna. Mostra

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collettiva a Gualtieri (Reggio Emilia), Palazzo Bentivoglio: “Arte e Laboratorio Novecento: intervalli di visibilità”, curata da Mauro Buzzi, con testo critico di Marzio Dall’Acqua. 2001 “Futurshow 3001”, mostra collaterale “A futuristic landscape with a mouse and a pad” con un’opera dal titolo: “Topo farfalla su pad fiore”. Nel­l’am­bito delle Manifestazioni legate al Festival Verdiano par­tecipa alle mostre dal titolo: “Dal gesto al segno”, nella Galleria d’Arte Contemporanea di Parma “S. Lu­dovico” e “Idea Ver­di”, presso il Museo “Glauco Lombardi” (Parma). Espone alla manifestazione a cura di Tiziano Marcheselli “L’altra metà del cielo”: pittrici e scultrici al Castellazzo presso l’omonimo Circolo a Marore (Parma). Mostra collettiva: “Viaggio da Za al Po”, a cura di M. Buzzi a Palazzo Ben­tivoglio, Gualtieri (R.E.). Nell’ambito delle attività riabilitative promosse dal Servizio psichiatrico della AUSL di Parma inizia la collaborazione per corsi di pittura rivolti ai pazienti del Centro Diurno “Le Viole”. 2002 Mostra personale presso la Galleria “360°” di Montecchio Emilia. Parte­cipa al “Futurshow” Bologna. Direttrice artistica della rappresentazione teatrale “Scultura d’ombra”, da un testo del Maestro Claudio Parmiggiani, presso il “Tea­tro del Tempo” di Parma. Mostra personale alla Galleria “9 colonne-S.P.E. – Il Resto del Carlino” a Bolo­gna. Organizzazione D’ARS di Milano. 2003 Espone presso Libreria “F.M. Ric­ci” di Parma. Nell’ambito di Ferrara Festival Buskers collettiva alla galleria d’arte Sekanina. Per il Comune di Parma “Assessorato alla Cultura” S.O. Biblioteche (Biblioteca Cesare Pavese) illustra la copertina del libro “Crescere” curato da Cristina Savi. 2004 Espone nella Rocca San­vitale di Sala Baganza nell’ambito della rassegna “Mythos e mito”. Espone a Villa So­ragna di Collecchio nell’ambito della rassegna “Aqua”, a cura di Tiziano Marcheselli. Partecipa alla manifestazione “Alphacentauri estate 9” a Ragazzola, Roccabianca. Personale nella Galleria San Ludovico promossa da Comune e Provincia di Parma dal titolo: “RicAmo”, curata da Stefania Pro­vinciali. Espone in contemporanea negli aeroporti di Parma e Bruxelles. 2005 Mostra “Le Rose” al Centro Parco Casinetto a Sala Baganza (Parma). “Alphacentauri estate” partecipa a “La Sa­gra dell’arte” presso la Corte delle Giare a Ragazzola (Parma). Partecipa alla performance dal titolo “Acqua” dell’artista Marilena Sassi. Personale alla galleria d’arte “Dont Gallery”, a Carpaneto Piacentino (Piacenza). 2006 Personale alla Banca CR Firenze di Parma. Allesti­men­to con installazione alla sfilata di moda “Remake”, a Parma “Albero di Natale” per gli uffici direzionali del “Fidenza Village” Outlet Shopping. Personale nella sede di Con­fim­prese a Mi­lano. Collettiva “Bordertime Art.riflessioni sul tempo” a Parma. Esposizione collet­tiva Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente a Milano. 2007 Personale a Villa Soragna al Parco Ne­vicati di Collecchio dal titolo “Donne & donne”, a cura di Stefania Provinciali. 2008 Esposizione alla galleria d’arte “Artlife” a Venezia. Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea a Sabbioneta (MN). Selezionata fra cinquanta designers internazionali per l’edizione newyorkese 2008 della rivista “Design Diffusion News” con l’opera modulare “Cattedrale di luce”. 2009 “Arte in ospedale”, a cura di Stefania Provinciali, con la collaborazione del Servizio Sanitario Regionale. 2010 Personale a TPalazzo dal titolo “Le cose non dette”, a cura di Stefania Provinciali, nell’ambito della manifestazione “Donne, lavori in corso” promossa dall’Assessorato Welfare e Pari Opportunità del Comune di Parma.

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