Trento vive aprile 2014

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RENZO FRANCESCHINI – MARTIGNANO

IN CASSA RURALE MI SENTO IN FAMIGLIA

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enzo Franceschini è diventato socio cinquant’anni fa, quando di anni ne aveva 40: “ho incontrato l’allora Cassa Rurale di Povo nel momento in cui chiesi un finanziamento per la costruzione della mia abitazione, era un fido di tre milioni di lire” ricorda. Scelse di diventare socio in quanto apprezzava il tipo di rapporto che si crea con le Casse Rurali: “la relazione con le persone fa la differenza – commenta – per me andare in Cassa rurale è

sempre stato come andare in famiglia e questo è davvero importante”. La sua carriera come libero professionista nel settore delle costruzioni è iniziata negli anni 50 e prosegue tuttora: tutti i giorni lavora negli uffici dove ha sede la sua attività, in via Fermi a Trento. “Ho iniziato a lavorare a sedici anni e continuo a farlo, con ritmi diversi ma ne sento ancora il bisogno”, affer-

ma. Ha progettato molte abitazioni e condomini della città e in aree turistiche del Trentino, occupandosi di tutte le fasi di realizzazione. Il lavoro gli ha sempre dato grande soddisfazione, “nel vedere le proprie idee che prendono forma”.

REMO NARDELLI – VIGO MEANO

EMILIO LEONARDI – VIGO MEANO

PASSIONE PER IL LAVORO E AMORE PER LA FAMIGLIA

QUALCHE DIFFICOLTÀ SUPERATA NEL TEMPO

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ato nel 1928, Remo Nardelli, sulle orme del nonno e del padre mezzadri, diventa contadino lavorando principalmente alla coltivazione di viti, mele e pere, e allevando anche mucche e maiali, presso la stalla, nella casa di residenza di Vigo Meano. Diventa socio della Cassa Rurale di Trento l’8 marzo del 1964, per un’esigenza molto concreta: finanziare l’acquisto di una falciatrice, un investimento che gli permette di ampliare la sua attività e di provvedere con maggiore efficacia alle esigenze della sua famiglia. Seguiranno l’acquisto del motocoltivatore, del trattore e di altra attrezzatura. Anche in questi casi la Cassa Rurale gli è sempre stata vicina. Più tardi, svolge anche attività di muratore. Remo ha vissuto sempre in armonia coni vicini e i compaesani – e quindi anche con la Cassa Rurale – rendendo concreto lo spirito più nobile dell’idea di cooperazione e di mutuo sostegno. Passione per il lavoro e amore per la famiglia sono sempre stati i suoi punti cardinali.

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desso Emilio Leonardi, 79 anni, dedica il suo tempo alla campagna e alla coltivazione delle vigne. Ma prima della pensione il suo lavoro – che definisce difficile e faticoso – lo ha tenuto a lungo lontano da casa. Dopo aver inizialmente fatto il sarto, come suo padre, ha dovuto cercare un lavoro “all’aperto”. Molto giovane inizia a guidare piccoli automezzi e diventa poi secondo autista di autotreno, coprendo la tratta nazionale. In seguito, con la sua Balilla tre marce compie servizi di trasporto persone, poi fa di nuovo l’autotrasportatore e conclude la sua attività guidando lo scuolabus. Si avvicina alla Cassa Rurale, diventandone socio, nel 1964 nel momento in cui necessita di un finanziamento per la costruzione della casa. Non nasconde qualche incomprensione iniziale nella gestione della relazione con la Cassa (ricorda alcune difficoltà per le firme di garanzia). Ma poi tutto nel tempo si è risolto e ora dichiara di avere un buon rapporto sia con la filiale di Meano che di Vigo Meano, divenute entrambi le sue filiali di riferimento, dal momento che abita a metà strada fra le due sedi.

CASSA RURALE DI TRENTO 13 ■


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