Capitolo primo
IL LEVANTE
Come ampiamente dimostrato da Sabatino Moscati, con il nome di Phoinikes i Greci erano soliti indicare non solo gli abitanti della Fenicia, che geograficamente quasi corrispondeva all’attuale Libano, ma tutti indistintamente gli abitanti della costa del Levante nel corso del primo millennio a.C. (fig. 1) .Questa area geografica si estendeva, a nord, dal Golfo di Alessandretta, incuneato tra l’Anatolia e la Siria, fino alla cosiddetta Striscia di Gaza, territorio litoraneo della penisola del Sinai, che precede il delta del Nilo. In questo periodo, lungo questo tratto costiero si affacciavano numerose città i cui abitanti, tuttavia, non erano unicamente di stirpe fenicia. Infatti, nel tratto settentrionale corrispondente alla parte costiera siriana, compreso tra il Golfo di Alessandretta e l’antica città di Arado, l’attuale Rawad, erano collocate città in gran parte fondate tra l’Antico e il Medio Bronzo, quali per esempio Al-Mina sull’Oronte, Ras el Basit, Minet el-Beida, Ras Ibn Hani presso Ugarit e Tell Sukas, tutte città portuali abitate da popolazioni di stirpe siriana, con una forte componente aramaica. Nel tratto centrale, corrispondente all’antica Fenicia (fig. 2), sorgevano le città popolate appunto dai veri e propri Fenici, politicamente indipendenti l’una dall’altra, ma unite dalla comune lingua e dalla uguale cultura. Come accennato, i limiti geografici della Fenicia erano compresi, a nord, dalle città di Arado e di Antarado, la Tortosa dei Crociati, a est dalle catene montuose del Libano e dell’Antilibano, a sud dalla città di Akko, la Ptolemais dei Greci, la San Giovanni d’Acri dei Crociati e l’attuale Akkâ, e a ovest dal Mar di Levante, bacino orientale del Mare Mediterraneo. La presenza delle due catene montuose, che raggiungono e superano i 3000 metri e corrono parallele alla costa, rende la fascia costiera assai ristretta. Addirittura in un tratto, a nord di Berytus, la Biruta menzionata negli annali assiri, e in prossimità della foce del fiume Lycus, attuale Nahr el-Kelb, i monti si affacciano direttamente sul mare. L’unico varco tra le montagne del Libano e dell’Antilibano è costituito dalla valle della Beqâa, percorsa da nord a sud dal fiume Leontes, attuale Litani, che sbocca tra Sidone e Tiro, e percorsa da sud a nord, dal fiume Oronte, che sfocia a nord della Fenicia, lungo la costa siriana. Il passaggio meridionale delle due catene montuose corrisponde al retroterra di Tiro e in realtà è una delle poche pianure coltivabili del Libano. Un’ulteriore territorio pianeggiante è ubicato sempre nel sud e più precisamente alle spalle di Akko, mentre, nella parte settentrionale, l’unica zona pianeggiante è la valle dell’Akkar, lungo il basso corso dell’Eleutheros, l’odierno Nahr el Kebir, che attualmente costituisce il confine settentrionale che divide il Libano dalla Siria. L’attuale confine meridionale è presso il Ras en-Naqura e quindi a nord della piana afferente alla città di Akko, che oggi è ubicata entro i confini israeliani. Infine, nel tratto meridionale, compreso tra Akko e Gaza, noto nell’antichità come Terra di Canaan e oggi come 11