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BASKET - TORNEO “CITTÀ DI CAORLE”
Cantù supera anche Bologna e fa tris
er la terza volta negli ultimi quattro anni, la Pallacanestro Cantù iscrive il proprio nome nell'Albo d'Oro del Torneo “Città di Caorle”. La squadra di coach Trinchieri, vincitrice già nel 2009 e nel 2010, si è infatti imposta per 7371 sulla SAIE 3 Bologna al termine di una gara vibrante e dal finale mozzafiato. Terza l’Armani Milano sui tedeschi NYP Braunschweig.
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Toffoletto - a pag. 24
MA QUALE CITTÀ METROPOLITANA ? Caorle - - - - - - -starà - - - - -con - - - -Venezia -----------
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IL VOLO GIOVA Al - - -Palamare - - - - - - - - - per - - - -costruire - - - - - - - - -lavoro -NO ALLA TASSA DI SOGGIORNO Dura - - - - - protesta - - - - - - - - -degli - - - - - -operatori ------FACCIAMO ITTI-PESCATURISMO Nuove - - - - - - -possibilità - - - - - - - - - -per - - - -Caorle ------
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“LA BAIA” OSPITA DE PELLEGRIN Medaglia - - - - - - - - - -d’oro - - - - -alle - - - - Paralimpiadi --------
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ARENILI: LO SPETTRO DEL 2015 Timore - - - - - - - -per - - - -la- -direttiva - - - - - - - - -UE- - - -
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Il turismo tra crisi economica e risvolti politici del nostro Paese Si aprono nuovi scenari e anche noi siamo nostro malgrado coinvolti
CAORLE, ITALIA EUROPA ...
aorle, l’Italia, l’Europa intera e anche oltre, verso Oriente, verso Sud... In questa parte di anno che vede appena terminata la stagione turistica, siamo chiamati a formulare dei bilanci in forma del tutto nuova rispetto alle abitudini del passato. Non possiamo più limitarci, come gli anni scorsi, a valutare una stagione in base ai dati sulle presenze turistiche o sugli utili delle singole aziende, a preparare i listini per la stagione ventura e a programmare le ordinarie manutenzioni. No. Questa volta bisogna fare ragionamenti molto più ampi, tenendo i nervi saldi e la mente lucida. Da due anni siamo nel bel mezzo di una crisi economico finanziaria spaventosa, di dimensione planetaria, che solo in parte ha risparmiato il turismo.
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Ma le fabbriche, le piccole e medie industrie dell’entroterra soffrono le pene della mancanza di liquidità, operai licenziati o messi in cassa integrazione, artigiani e lavoratori autonomi che chiudono bottega. E loro sono anche i nostri turisti... Intanto le tasse aumentano, la benzina aumenta, le tariffe aumentano, mentre cala il potere d’acquisto delle famiglie. Anche le nostre aziende sono nel mirino di uno stato vampiro che divora tutto e tutti. E non è solo un problema di credibilità della classe politica italiana, cronicamente inadeguata e sconquassata da ruberie e scandali che finalmente vengono alla luce del sole. No, il problema è sempre lo stesso: se l’imposizione fiscale assorbe tra il 47 e il 62% dei redditi d’azienda, come si potrà continuare
a competere? Come si potrà investire in qualità e assumere personale? Il rischio è che il circolo vizioso provochi un effetto domino che porta al regresso. Poi c’è un’Europa che domina da Bruxelles e sfoderando l’arma del liberismo, come orda barbarica travolge le comunità locali con direttive che snaturano tradizioni ed economie (in agricoltura, nella pesca, e ora nel demanio pubblico). In molti paesi d’Europa la situazione socio-economica è indubbiamente migliore che in Italia, ma non al punto da poterci affidare esclusivamente a questi mercati; se Tedeschi, Austriaci e Russi scelgono Italia e Croazia, è perché le mete concorrenti di Egitto e Tunisia, Spagna, Grecia e Turchia si trovano in condizioni di instabilità tali da suggerire di andare in vacanza sotto casa, e cioè in Adriatico. Ma quanto durerà ? Sapremo sfruttare questa situazione a nostro vantaggio, dimostrando che i nostri standard nell’offerta turistica sono sempre i migliori? Se però l’unica cosa che sappiamo fare è istituire la famigerata tassa di soggiorno, ci faremo solo del male. __________________ Flavio Ineschi