se questo è vandalismo Street art a Perugia: quando graffiti, poster e pennellate servono per riqualificare quartieri e riappropriarsi dei “non luoghi”
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erugia, lungo via della Viola, in pieno centro storico. Nella zona universitaria di Elce, tra studenti fuori sede e residenti. Al teatro Brecht che si affaccia su viale San Sisto, luogo d’incontro della cultura. Alla stazione Fontivegge, a pochi passi dalle rotaie, nella galleria dei graffiti a cielo aperto autogestita dai writers e realizzata negli anni ’90 su iniziativa del Centro servizio giovani. Nei sottopassaggi di Ponte Felcino e Ponte San Giovanni. Per ultimo – ma solo in ordine di tempo – l’esterno della facciata dell’agenzia di comunicazione Archi’s in via Orazio Tramontani. La mappa della street art a Perugia si allarga sempre di più anno dopo anno, andando a toccare le periferie del capoluogo umbro. Ma la città dal
punto di vista culturale rimane, ancora una volta, qualche passo indietro. Trasformare le periferie in luoghi di cultura e bellezza si può, grazie anche alla street art, una forma d’arte visiva realizzata in luoghi pubblici. Così, anche Perugia potrà somigliare sempre più ad una grande capitale europea. Ne è convinta l’agenzia di comunicazione perugina Archi’s, nata ventidue anni fa con l’obiettivo di promuovere la creatività sotto ogni forma d’espressione. La loro ultima iniziativa è un enorme murales sulla facciata della propria sede a Ponte San Giovanni, commissionato all’artista Maria Pia Cinque (in arte MP5), fumettista, illustratrice e street Quattrocolonne
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31 ottobre 2017
di
GIULIA BIANCONI @bianconi_g
CAMILLA ORSINI @milliba
CHIARA SIVORI @aravi25