08-03-2019 BRUXELLES La Commissione Ue richiama la Bulgaria a uniformarsi sulle normative comunitarie La Commissione europea ha inviato notifiche ufficiali e pareri motivati rivolti alla Bulgaria e ad altri Stati membri dell'Ue, esortandoli ad allineare la loro legislazione con alcune norme comunitarie. I paesi interessati avranno due mesi per rispondere. La Commissione ha esortato la Bulgaria ad attuare correttamente le norme comunitarie sulla gestione dei rifiuti delle industrie estrattive nella legislazione nazionale. La direttiva sui rifiuti estrattivi (direttiva 2006/21/Ce) mira a prevenire o ridurre gli effetti negativi di tali rifiuti su acqua, aria, suolo, fauna, flora e paesaggio e a ridurre i rischi per la salute umana derivanti dalla gestione. Attualmente la legge bulgara non riflette queste disposizioni. Dall'aprile 2017 non sono stati compiuti sufficienti progressi. Se Sofia non riesce ad agire entro due mesi, la causa può essere deferita alla Corte di giustizia dell'Ue. La Commissione europea, inoltre, ha esortato nove Stati membri, tra cui la Bulgaria, a conformarsi agli obblighi di comunicazione dello stato ambientale delle acque marine ai sensi della direttiva quadro sulla strategia per l'ambiente marino (direttiva 2008/56/Ce). I paesi interessati non hanno presentato relazioni alla Commissione entro il termine prescritto (15 ottobre 2018). Di conseguenza, la Commissione ha deciso di avviare il procedimento di infrazione inviando una lettera di costituzione in mora a questi Stati membri. Bruxelles ha invitato la Bulgaria e altri quattro Stati membri a portare la loro legislazione sulla valutazione dell'impatto ambientale (Via) in linea con le nuove norme europee. La direttiva garantisce che i progetti pubblici e privati siano valutati per il loro impatto sull'ambiente prima dell'autorizzazione. In Bulgaria, in particolare, alcuni elementi relativi alle decisioni di screening, alle relazioni di valutazione dell'impatto ambientale e alle informazioni fornite al pubblico non riflettono adeguatamente le norme dell'Ue e il monitoraggio dei progetti con effetti negativi significativi non soddisfa i requisiti. E-GOVERNMENT Aperta a Sofia la Conferenza sull'amministrazione digitale Il vicepremier Tomislav Doncev ha aperto ieri i lavori della 20ma Conferenza sull'amministrazione digitale o e-government a Sofia. Doncev ha rilevato durante il suo intervento che il compito più importante è l’introduzione dell’identificazione elettronica che deve andare di pari passo con i nuovi documenti digitali. Il vice premier ha aggiunto che “soluzioni frammentarie” in cui ogni ente introduce le proprie soluzioni software non producono risultati. “Invece, il lavoro deve essere adeguato e sancito per legge”, ha detto Doncev e ha osservato che senza la volontà politica e la pressione civile, l’egovernment non potrà realizzarsi appieno. Il vicepremier ha rivelato che i principali registri della pubblica amministrazione in Bulgaria, che sono tra i