Piano Cultura - #CalendaSindaco - Roma 2021

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#CALENDASINDACO

LA NOSTRA VISIONE Roma è considerata, sia in Italia che all'estero, una città che vive del proprio passato. La tentazione a cui troppo spesso l’Amministrazione Capitolina ha ceduto è quella di considerarla un museo a cielo aperto, senza prestare attenzione al tessuto culturale che la rende viva e partecipata. Pertanto: 1. Il patrimonio storico archeologico non è stato valorizzato sufficientemente. 2. L’offerta culturale attuale, cioè l’insieme di tutti i settori e le attività di tipo culturale, è carente, sottodimensionata, disorganizzata e disomogenea. 3. Gli investimenti per le iniziative culturali moderne sono state scarsi.


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LA NOSTRA VISIONE La cultura e il turismo, in quanto risorse in crescita, dovrebbero essere le assolute priorità, soprattutto per una città che non ha un forte tessuto industriale. A Roma il 9,9% della ricchezza e dell’occupazione è prodotta dalla cultura, è la città con il maggior numero di testimonianze della ricchezza storico-culturale architettonica e archeologica dell’Italia, con 121 strutture. La cultura può e deve essere valutata come uno strumento strategico per lo sviluppo della città, e deve essere messa a sistema con lo sviluppo economico. Serve guardare alla cultura con una nuova prospettiva: non soltanto come un patrimonio statico di architettura e di arte, ma come un processo in divenire capace di rendere la città viva e dinamica. Vogliamo accompagnare Roma nel futuro e generare un’economia culturale sostenibile dando alla città una nuova identità e una centralità internazionale.


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INDICE

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.

LA SITUAZIONE ATTUALE AZIONI TRASVERSALI MUSEI E SITI ARCHEOLOGICI CINEMA SPETTACOLI DAL VIVO BIBLIOTECHE GRANDI EVENTI


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LA SITUAZIONE ATTUALE LA GESTIONE CAPITOLINA DELLA CULTURA Roma ha un patrimonio culturale immenso. Il Comune gestisce direttamente, o attraverso partecipate, 26 spazi museali, 10 teatri, 39 biblioteche, 3 istituzioni cinematografiche e 4 istituzioni musicali. Questi siti sono distribuiti in maniera disomogenea sul territorio, come mostra la cartina a lato.

Luoghi e Istituzioni culturali di Roma Capitale

Per organizzare i servizi dell’offerta culturale e della gestione del patrimonio, Roma Capitale si appoggia ad altri enti e società afferenti alla cultura: Zètema Progetto Cultura, Azienda Speciale Palaexpo, Fondazione Quadriennale di Roma e la Fondazione Museo della Shoah.

SITO CULTURE ROMA


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LA SITUAZIONE ATTUALE IL POTENZIALE

LA CULTURA HA UN EFFETTO MOLTIPLICATORE 1€ INVESTITO NE GENERA IN MEDIA 1,77€

1€ 1€

1,77€

Proprio per questo motivo, il settore cultura: • Merita uno specifico piano industriale, come ogni altro settore dell’economia, che affronti in modo organico le diverse tematiche e proponga soluzioni moderne. La produzione culturale non è antitetica allo sviluppo economico, al contrario ne possono trarre giovamento entrambi. • Deve essere osservata da una nuova prospettiva: non solo come un patrimonio statico di architettura e di arte, ma anche come un processo in divenire capace di rendere la città viva e dinamica. IO SONO CULTURA 2019 - FONDAZIONE SYMBOLA


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LA SITUAZIONE ATTUALE IL CONFRONTO CON MILANO

Nonostante il patrimonio storico-artistico unico di cui dispone, Roma non riesce a sfruttarne a fondo il potenziale e questo emerge chiaramente dal confronto con Milano. • La creazione di valore aggiunto e occupazione del Sistema Produttivo Culturale e Creativo ammonta a 24,1 miliardi di euro di valore aggiunto e 353mila lavoratori in Lombardia, mentre nel Lazio le cifre sono nettamente inferiori: 14 miliardi di euro e 197mila lavoratori. • Analizzando la distribuzione territoriale delle imprese afferenti al sistema produttivo culturale e creativo, emerge che ben 1/5 dello stock complessivo, ovvero 57.759 imprese, è localizzato in Lombardia, mentre nel Lazio le imprese risultano essere 36.769.

IO SONO CULTURA 2019 - FONDAZIONE SYMBOLA


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LA SITUAZIONE ATTUALE LE CRITICITÀ

La spesa di Roma per la cultura è del tutto insufficiente. Per i servizi gestiti direttamente dal Comune, la città spende molto poco rispetto alle altre città italiane a forte impatto culturale. Nel 2019, per tutte le spese culturali del Comune, Roma ha dedicato 53€ pro-capite, contro i 63€ di Venezia, gli 83€ di Milano, e addirittura i 147€ di Firenze. L’insufficiente spesa dedicata alla cultura si traduce in una scarsità dei servizi disponibili per i cittadini. Il fatto che l'ultima amministrazione non abbia saputo valorizzare il patrimonio della Capitale è evidente dal giudizio che gli stessi cittadini hanno dato all'offerta culturale.

Voto dei romani sui servizi culturali

Il voto dei romani sui servizi culturali capitolini è drammaticamente calato a partire dal 2015. Il giudizio dei cittadini riguardo il servizio dell'Auditorium, del Palaexpo, dei musei comunali e delle biblioteche, è diminuito simultaneamente durante l'ultima amministrazione. ACOS


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LA SITUAZIONE ATTUALE LE CRITICITÀ

I visitatori non si distribuiscono in modo omogeneo tra i vari luoghi culturali: si concentrano principalmente all'Anfiteatro Flavio (Colosseo) e al Pantheon, mentre gli altri siti della città passano in secondo piano. Questo è principalmente dovuto all'assenza di una narrazione complessiva della città e della sua storia, ma anche alla carenza di campagne di marketing e promozione che valorizzino il resto delle bellezze di Roma. Per sottolineare la disomogeneità nella distribuzione dei visitatori e dei turisti basta considerare alcuni numeri: il Pantheon e il Parco Archeologico del Colosseo sono stati visitati complessivamente da 17 milioni di persone nel 2019; sommando gli altri musei non si arriva a neanche un terzo di queste visite.

Pantheon Colosseo Vittoriano (Altare della Patria) Foro Romano e Palatino Castel Sant'Angelo Galleria Borghese Musei Capitolini MAXXI Ostia Antica e Isola Sacra Terme di Caracalla 0

2250000

4500000

6750000

9000000 ISTAT 2019


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LA SITUAZIONE ATTUALE LE CRITICITÀ

A differenza di molte altre capitali europee e mondiali, Roma, invece di promuovere best practice di altri contesti, non ha sviluppato “produzione” e non ha favorito la “fruizione” di cultura contemporanea. La “produzione” di cultura contemporanea non può essere limitata ad alcuni eventi temporanei, ma deve diventare parte integrante della creatività e delle professionalità di operatori culturali che investono in modo permanente sul territorio e sullo sviluppo delle idee. Diversamente da Londra, Berlino e altre capitali, non c’è “fermento culturale giovanile” e non ci sono presupposti perché i giovani artisti possano sceglierla come sede del loro lavoro. La mancanza di questo fermento e le criticità già citate impediscono la generazione del cosiddetto “turismo di ritorno” e fa sì che molti visitino Roma una sola volta nella vita.


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INDICE

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.

LA SITUAZIONE ATTUALE AZIONI TRASVERSALI MUSEI E SITI ARCHEOLOGICI CINEMA SPETTACOLI DAL VIVO BIBLIOTECHE GRANDI EVENTI


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GOVERNANCE INQUADRAMENTO

L'offerta culturale di Roma Capitale è frammentata e priva di un’unica regia centrale. Oltre a varie proposte per ciascun settore del sistema culturale, riteniamo sia necessario attuare delle riforme trasversali che gli permettano di funzionare in modo efficiente. La gestione dei beni culturali è responsabilità della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. La gestione dei Musei in Comune, e degli spazi dedicati allo spettacolo, alla cultura e all’accoglienza turistica è delegata a vari enti, tra cui Zètema Progetto Cultura che riceve importanti finanziamenti dal Comune di Roma (37milioni di euro nel 2019). La frammentazione della regia crea problemi, poiché manca da sempre un coordinamento tra gli enti di produzione culturale. Ogni istituzione agisce prevalentemente come organizzazione indipendente, con pochi momenti di confronto e di collaborazione con le altre Istituzioni. L’Assessorato alla crescita culturale di Roma Capitale promuove degli incontri di coordinamento, ma l’eccessiva formalità raramente porta a risultati concreti. Servono soluzioni più innovative, con una visione della cultura più a lungo termine.

BILANCIO ZETEMA


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GOVERNANCE CRITICITÀ - PARTECIPATE

Oltre a musei e siti archeologici, a Zètema Gruppo Cultura è affidata anche la gestione di spazi espositivi (es. Sala Santa Rita, Casa delle Letterature, Casa del Cinema, Casa dei Teatri, Casa della Memoria e della Storia) per lo svolgimento di eventi e manifestazioni culturali. Le tre sedi espositive più ampie, Palazzo delle Esposizioni, MACRO e Mattatoio, raggruppate nel Polo del Contemporaneo e del Futuro, sono invece gestite dall’Azienda Speciale Palaexpo. • Inefficacia di Palaexpo e duplicazione dei compiti La gestione di Zètema è stata giudicata inefficiente dalla Corte dei Conti, e l’amministrazione Raggi ha violato il limite di spesa imposto per la partecipata. Secondo gli ultimi dati, le sedi gestite da Palaexpo accolgono pochi visitatori (480mila) e registrano pochi incassi da biglietteria (820mila euro contro i 10,8 milioni versati da Roma Capitale). Per di più, entrambi i parametri sono peggiorati nel corso degli anni: tra il 2018 e il 2019 le entrate sono diminuite addirittura del 43%. D’altronde, anche le grandi iniziative promosse da Palaexpo non attraggono grandi investimenti. Citiamo l'esempio della Quadriennale di cui sponsor e donazioni coprono solo il 2% dei costi. • Squilibri tra le sedi Il Polo del Contemporaneo e del Futuro non rappresentano un insieme omogeneo, infatti il MACRO è la sede di spicco, mentre il Palazzo delle Esposizioni e il Mattatoio soffrono maggiormente della scarsità di visitatori e di entrate. Come riportano i dati, dei 480mila visitatori delle sedi del Polo del Contemporaneo e del Futuro, solo 44,5mila si recano effettivamente al Mattatoio. ACOS


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GOVERNANCE DEL PATRIMONIO PROPOSTE

Istituire un 'Senato della Cultura' Considereremo la creazione di un organo collegiale propositivo e consultivo, formato da personalità di spicco del mondo della cultura, dove siano rappresentate le diverse istituzioni della Città e le diverse forme di espressione artistica. Il Senato, oltre a selezionare ogni anno le proposte culturali, monitorerà l’offerta di Roma rispetto alle altre capitali mondiali (rendendola competitiva) e conferirà premi e finanziamenti, fungendo da cabina di regia per un maggior coordinamento. Riorganizzare Palaexpo e Zètema Al fine di razionalizzare la fornitura di servizi ed annullare la sovrapposizione di compiti tra Palaexpo e Zètema, bisogna ripensare l’assetto organizzativo delle due partecipate e pensare una struttura più efficiente. Rivedere i bandi e le condizioni di contratto della collaborazione con Zètema Riteniamo necessario rivedere i termini del contratto tra Comune e Zètema, facendo dei bandi con più partecipanti così da avere un’offerta più competitiva e servizi migliori. I bandi dovrebbero essere aperti anche alle Start-up innovative di offerta di servizi culturali.


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GOVERNANCE DEL PATRIMONIO PROPOSTE

Assumere più giovani nella Sovrintendenza È fondamentale pianificare l’assunzione di giovani che portino una visione del mondo più moderna in modo da rivitalizzare l’organo. Le nuove generazioni portano infatti innovazione e hanno più dimestichezza con gli strumenti tecnologici, che potrebbero migliorare nettamente l'offerta culturale della Città. Aggiornare la formazione del personale Contemporaneamente all’assunzione dei giovani, gli impiegati già assunti dovrebbero partecipare a corsi di aggiornamento e riqualificazione per tenere il passo con le nuove metodologie e i nuovi strumenti che lo sviluppo tecnologico permette. Le competenze digitali sono fondamentali, ad esempio, per sfruttare la potenza dell’analisi dei dati con lo scopo di capire meglio il comportamento degli utenti e di utilizzare con efficacia la forza promozionale del web e dei social media. Intensificare la sinergia con il mondo delle università Il Comune si impegnerà ad incentivare la creazione di corsi universitari innovativi stipulando accordi con gli Atenei per promuovere corsi in collaborazione per formare professionisti con capacità gestionali e amministrative nell’area dei beni culturali. Solo così si potrà creare una classe dirigente per la gestione, che sappia unire la sensibilità culturale con la competenza manageriale.


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MARKETING E AUTOFINANZIAMENTO CRITICITÀ La scarsa partecipazione alle attività culturali di Roma è in primis frutto di campagne di marketing poco efficaci o del tutto assenti. I musei, i siti, ma anche gli eventi organizzati in Città come i cinema all'aperto o le attività teatrali, non sono conosciuti, perché, principalmente, i mezzi di comunicazione capaci di raggiungere un pubblico più ampio a basso costo, come i social media, sono utilizzati troppo poco e in maniera errata. Basti pensare che da un rapporto ACOS è emerso che il 43% dei cittadini viene a conoscenza delle mostre tramite passaparola e solo l’11% attraverso i media. La scarsa capacità promozionale si accompagna anche ad una scarsa capacità di autofinanziamento delle attività culturali: • Il Teatro di Roma, per esempio, è autofinanziato solo al 14% e ricava solo il 3% dagli incassi dall'affitto di spazi. • Solo il 45,5% dei musei del Comune di Roma offre i propri spazi per eventi e manifestazioni private. • I contributi di Roma Capitale per le biblioteche ammontano al 97,8% dell'insieme dei ricavi, ovvero circa 20 milioni di euro.

ISBCC: capacità di autofinanziamento (2019)

ACOS


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MARKETING E AUTOFINANZIAMENTO PROPOSTE Maggiore Autonomia Vogliamo riorganizzare il sistema di governance delle istituzioni culturali di Roma, così che venga garantita loro una maggiore autonomia gestionale e di bilancio. La capacità di autofinanziamento deve crescere, in questo modo i dirigenti delle istituzioni culturali saranno incentivati ad aumentare i propri ricavi, i biglietti venduti e gli eventi organizzati. Tutto questo garantirà una maggiore qualità dell'offerta culturale, a puro beneficio degli utenti. Premi per gli Equites della Cultura Vogliamo incentivare il «fundraising» e mantenere il ricordo dei «Mecenati» della Città. Annualmente verranno selezionati e premiati dal Sindaco e dal Senato della Cultura gli Equites di Roma, coloro che si sono distinti per iniziative di finanziamento per il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale. Zona Culturale Speciale Chiediamo l’istituzione di una Zona Culturale Speciale, ovvero un’area geografica all’interno del territorio comunale o metropolitano dove enti pubblici ed operatori privati attivi nel settore della cultura, dell’intrattenimento, dell’educazione e della progettualità ludica possono fruire di uno speciale statuto fiscale, contributivo, nonché di sovvenzioni destinate all’ampliamento e allo sviluppo di attività in essere o di nuova costituzione (es. esenzione IMU su immobili destinati o impiegati per lo sviluppo delle attività culturali espressamente rivolta agli “enti non commerciali”, riduzione del 50% del reddito IRES di tali soggetti). Il modello di ispirazione e la logica fanno riferimento all’impostazione delle “Zone Franche Urbane” (ZFU) e, in parte, delle “Zone Economiche Speciali” (ZES) con diversa declinazione spaziale e settoriale.


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MARKETING E AUTOFINANZIAMENTO PROPOSTE Social Media Manager della cultura Istituire la figura del social media manager è fondamentale, laddove ancora non esiste, affinché le Istituzioni culturali possano utilizzare i social e la tecnologia per farsi conoscere ed allargare il proprio pubblico. La promozione in generale deve essere potenziata ed incentivata. Creare un Piano di Comunicazione della Cultura - Roma Daily Culture Costruiremo un “Piano di Comunicazione” e identificheremo spazi ad alta visibilità ed impatto nei luoghi di maggiore traffico cittadino e turistico, per diffondere ed informare sulla disponibilità di eventi culturali a Roma. Rafforzeremo il collegamento con agenzie ed uffici turistici per una capillare diffusione anche all’estero.

Data-driven Marketing Per disegnare strategie di marketing efficaci è fondamentale raccogliere dati disaggregati sulle tipologie di visitatori dei luoghi della cultura. Per questo, lanceremo una grande campagna di raccolta dati, sia sui visitatori in carne ed ossa, che sulle visite in digitale sui siti dedicati, e istituiremo un'unità dedicata all’analisi dei dati per la pianificazione strategica di campagne di marketing. Sulla base di questi dati verranno, poi, organizzate campagne di marketing per sponsorizzare la cultura e l'offerta della città, anche con idee promozionali innovative, come l’introduzione della figura del Social Media Manager per tutte le singole strutture.


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FARE RETE CRITICITÀ

Oltre al patrimonio culturale comunale, Roma vanta la presenza di varie Istituzioni culturali, sia statali che private, e numerosi Istituti e Accademie d’arte. Queste realtà rappresentano per il Comune una grande opportunità per arricchire l’offerta culturale, ma anche utili e possibili fonti di finanziamento. Pensiamo, per esempio, ai progetti promossi tra Fondazioni private e Istituzioni, come la recente collaborazione tra la Fondazione Prada e la Galleria Borghese, museo autonomo del MIC. Purtroppo, Roma oggi non sfrutta al meglio le opportunità di fare rete culturale che ha a disposizione: le collaborazioni tra pubblico e privato e tra Comune e Stato sono sporadiche. Le Istituzioni della Città non sembrano interessate a rispondere alle proposte di iniziative in collaborazione. Infatti, più istituzioni private e statali si lamentano della difficoltà di entrare in contatto con quelle culturali comunali e della lunghezza dei processi burocratici per attivare progetti di collaborazione. Il mancato coordinamento tra le varie istituzioni culturali è problematico per il pubblico che si confronta con un’offerta frammentata.


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FARE RETE PROPOSTE

Predisporre l’Ufficio per Collaborazioni Esterne Per creare opportunità di collaborazione tra enti del Comune e altri enti e per promuovere iniziative, l’ufficio per le Collaborazioni Esterne dell’Assessorato alla Cultura implementerà strategie di collaborazione e cooperazione tra le Istituzioni culturali, in modo tale da aumentare la fruibilità di tutti i siti presenti a Roma (es. semplificando i processi burocratici ed amministrativi) . L’ufficio predisporrà un tavolo permanente tra Sovrintendenza, istituti e principali attori della vita culturale della Città, per monitorare il successo di queste strategie. Organizzare dei percorsi culturali tra più luoghi d’arte L’ Assessorato e la Sovrintendenza promuoveranno dei percorsi culturali tra più luoghi d’arte. I percorsi saranno innanzitutto tra i musei del Comune, essendo la collaborazione più semplice da implementare, ma, a seconda degli eventi artistici e delle mostre temporanee, dovranno essere creati anche percorsi tematici tra istituti con diverse tipologie di gestione. Valorizzare lo scambio di opere I prestiti delle opere d’arte sono importanti occasioni per porle alla fruizione pubblica e per valorizzare opere, documenti inediti (o raramente esposti), costruire nuove chiavi interpretative e esplorare sistemi di relazioni tra memoria e contemporaneità. Per questo, proponiamo di incentivare e facilitare lo scambio di opere tra i diversi enti culturali.


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FARE RETE PROPOSTE

Ecomusei L’Ecomuseo è una concezione alternativa al museo tradizionale, superando il concetto di museo come come contenitore di oggetti. Diversamente da un classico museo, non è limitato logisticamente, ma è strettamente legato alla comunità di appartenenza. Sorge per scoprire e promuovere una zona di particolare interesse per mezzo di percorsi predisposti, di attività didattiche e di ricerca, che si avvalgono del coinvolgimento in prima persona della popolazione, delle Associazioni e delle Istituzioni locali e culturali, per far riscoprire al territorio la propria identità. Vogliamo istituire un Bando comunale per la creazione di nuovi Ecomusei nei quartieri periferici, partendo dall’esempio dell’Ecomuseo Casilino Ad Duas Lauros.

Organizzare festival “diffusi” nella Città Troppo spesso a Roma gli eventi di spicco rimangono confinati in un singolo luogo della città (es. Festa del Cinema all’Auditorium, Formula E all’Eur). Sul modello del Salone del Mobile a Milano, che riscuote molto successo, e di OpenHouse a Roma, vogliamo promuovere l’organizzazione di festival che coinvolgano più luoghi culturali. L’Assessorato alla cultura provvederà a predisporre soluzioni logistiche e comunicative (es. reti di trasporto speciale, accordi quadro tra Istituzioni, piani di comunicazione) per promuovere eventi di questo genere. Questo favorirà una maggiore valorizzazione del patrimonio culturale della città meno conosciuto, sia una rinnovata collaborazione tra luoghi e Istituzioni che in passato non hanno avuto canali di comunicazione aperti.


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CULTURA DECENTRATA CRITICITÀ

L’offerta culturale di Roma è prevalentemente concentrata al centro della città, presso musei, gallerie e teatri, come si può vedere dalla mappa. Il sistema culturale al centro della città è legato ad una concezione di cultura basata solo sul patrimonio.

Concentrazione Luoghi Cultura

Nel Municipio I ci sono 188 strutture tra teatri, biblioteche e cinema, mentre nel XIV solo 8. Queste dinamiche fanno sì che la cultura rimanga uno strumento per “pochi”, difficilmente accessibile e distante dai luoghi dove, invece, vivono la maggior parte dei romani. La cultura dovrebbe essere un ponte per una maggior inclusione sociale e dovrebbe inglobare anche le periferie, in modo tale da sconfiggere i fenomeni di marginalità e disagio. Il Comune di Roma dovrebbe pertanto incentivare azioni volte a valorizzare le periferie attraverso iniziative culturali di quartiere, così da evidenziare gli aspetti caratteristici di ogni zona della Città e da renderle luoghi di apertura e di sviluppo culturale. MAPPAROMA


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CULTURA DECENTRATA CRITICITÀ

Risposte alla domanda: Secondo lei Roma sarebbe migliore se ci Risposte alla domanda: Secondo lei Roma sarebbe migliore se ci fossero più… fossero più…..

Da un’indagine ACOS, è emerso che il 60% dei cittadini preferirebbe la delocalizzazione dei servizi culturali: li vorrebbero più vicini a casa, nel quartiere, anche in periferia. Quello che dunque chiedono i romani è un incremento delle iniziative culturali di qualità al di fuori del Centro Storico.

Informazioni circa l'offerta culturale Iniziative culturali di quartieri Agevolazioni economiche Iniziative culturali nelle periferie Spettacoli dal vivo Didattica e formazione Biblioteche e sostegno della letteratura Musei e mostre Va bene così Altro

ACOS


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CULTURA DECENTRATA ESEMPI VIRTUOSI DA ADOTTARE

È necessario portare la cultura fuori dalle modalità convenzionali di fruizione, affinché raggiunga e faccia appassionare più persone. L’arte non deve sempre aspettare che le persone arrivino da lei, ma può anche essere lei a scegliere di incontrare loro.

Firenze

Madrid

Proporre lezioni itineranti in piazza e nei quartieri di Roma, sulla scia del progetto “I Like Art” avviato dal Comune di Firenze.

“A la vuelta de la esquina”, ovvero “Dietro l’angolo”, è il nome dell’iniziativa che il Museo Prado di Madrid ha deciso di organizzare in collaborazione con l’amministrazione comunale tramite cui circa 20 riproduzioni delle opere sono state esposte per 3 settimane nella città, a grandezza naturale, per fare compagnia ai cittadini nelle loro attività quotidiane.

Portare la cultura, l’arte o lo spettacolo nelle periferie, proprio lì dove le strutture culturali sono più scarse, è un dovere dell’amministrazione.

Sul modello di Firenze, verranno periodicamente organizzate serate di avvicinamento ai temi dell’arte in cui un camper sosterà in varie piazze di Roma, dove verranno allestite sedie e attrezzature per dare vita a vere e proprie lezioni d’autore, spettacoli teatrali, etc., aperti a tutta la cittadinanza.

È sul modello di Madrid che proponiamo di portare le riproduzioni delle opere dei nostri musei all’aperto e nelle periferie, cosicché sia l’Amministrazione stessa a portare la cultura tra i cittadini.


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CULTURA DECENTRATA

PROPOSTE

Street e Urban Art Va sviluppato il concetto di “Urbanismo tattico”, che coinvolge la cittadinanza nell’utilizzo degli spazi collettivi del proprio quartiere attraverso la loro “Rigenerazione artistica”. Proponiamo la realizzazione di opere artistiche sui muri di edifici pubblici e privati e/o sulle strade dei quartieri della città, anche con un tema specifico: le migliori immagini del cinema di film girati nella città, i quadri famosi dell'arte classica, moderna e contemporanea, le opere d'arte di uno specifico artista, la natura, le personalità famose della scienza, lo spettacolo, la musica, etc. Questo progetto avrebbe particolare valore nei centri abitativi del Comune, in quanto già sperimentato su edifici dell’ATER con grande successo.


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CULTURA DECENTRATA

PROPOSTE

Bandi annuali per progetti culturali L’obiettivo è quello di sollecitare gli artisti nell’ideazione di progetti che possano valorizzare il territorio, e allo stesso tempo coinvolgere direttamente la cittadinanza, tramite esperienze culturali negli spazi urbani. Percorsi storico-ambientali Definire una serie di percorsi da svolgere nel territorio che ne valorizzino il significato storico (es. Freedom Trail di Boston), per far conoscere ai cittadini romani e ai turisti non solo i luoghi più famosi, ma anche i tanti altri luoghi "minori e non" che in realtà non sono tali ma semplicemente meno noti, ricchi di aspetti di grande rilievo storico, artistico, ambientale, etc. Incubatori Culturali Vogliamo avviare un progetto dedicato alla valorizzazione della cultura, soprattutto per i giovani, in ogni quartiere, che preveda spazi espositivi per artisti emergenti, laboratori e spazi dove svolgere corsi extrascolastici (musicali, di arte e lingue straniere). Strumenti per Roma Creazione di una rete di Orchestre Giovanili Municipali, sistema integrato di educazione musicale pubblica e capillare, che garantisca l’accesso libero e gratuito per i bambini. Ogni Municipio dovrà quindi avere almeno un’orchestra giovanile. Verrà premiata annualmente dal Senato l’orchestra con i migliori risultati e gli allievi più meritevoli entreranno a far parte della «Grande Orchestra» di Roma.


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CULTURA DECENTRATA

PROPOSTE

Le factory della cultura contemporanea Proponiamo di recuperare le zone industriali o dedicate ad attività in disuso e abbandonate per affidarle a giovani imprenditori che ne realizzino un luogo di produzione di espressioni culturali contemporanee e come richiamo di talenti. L’obiettivo è di costruire un grande polo intersettoriale di espressione di cultura contemporanea a Roma, gestito in prevalenza da giovani e artisti di talento. Queste realtà sono state sperimentate in altre città europee, come ad esempio la LX Factory a Lisbona e la HackescherMarkt a Berlino, e hanno avuto grande successo. Notti bianche della cultura Portare la cultura in strada e nelle periferie con iniziative forti che coinvolgano tutti i cittadini. Il progetto è da articolare in molteplici sotto-progetti: saranno tante le "notti" o le “giornate della cultura" a tema che si svolgeranno in tutta la città. Feste di quartiere Fare in modo che ogni Municipio abbia una festa di quartiere per valorizzare i centri culturali della zona e rafforzare il senso di appartenenza al proprio territorio, come ad esempio la mostra delle Azalee a Piazza di Spagna. Gli artisti saranno invitati a partecipare attivamente all’organizzazione di questi eventi così da far conoscere a tutti i cittadini la ricchezza culturale del proprio quartiere.


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INDICE

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.

LA SITUAZIONE ATTUALE AZIONI TRASVERSALI MUSEI E SITI ARCHEOLOGICI CINEMA SPETTACOLI DAL VIVO BIBLIOTECHE GRANDI EVENTI


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MUSEI E SITI ARCHEOLOGICI CRITICITÀ

Pochi visitatori Il sistema dei musei del Comune è costituito da un insieme diversificato di siti museali e archeologici di grande valore artistico e storico. La gestione dei musei sul suolo romano è così suddivisa: “I Musei in Comune”, i musei statali gestiti dal Ministero della Cultura e i musei privati gestiti da altri enti (es. fondazioni, enti ecclesiastici). Dal confronto con gli altri musei di Roma e quelli di altre città italiane, quelli del Comune soffrono di una serie di criticità, ma il dato più sconcertante è quello sui visitatori.

Musei Vaticani 21% Musei Comunali 4%

Visitatori per tipologia di museo a Roma

Le sale espositive del sistema dei Musei in Comune accolgono meno del 5% sul totale dei visitatori e questo anche perché la dispersione delle collezioni rende poco attrattivi i musei della storia romana. Musei e complessi archeologici statali 75%


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MUSEI E SITI ARCHEOLOGICI CRITICITÀ

Problemi di governance e scarsa autonomia La scarsa attrattività dei musei romani è la conseguenza di un modello di governance che limita fortemente l’autonomia dei singoli musei. Infatti, la maggior parte dei musei comunali non ha neanche un direttore addetto esclusivamente ad esso. Con l’attuale modello di governance, i singoli musei del Comune non hanno autonomia e margine decisionale per quanto riguarda l’erogazione dei servizi, il che impedisce di valutare il successo delle singole strutture. Il risultato è stato quasi sempre una pessima gestione delle risorse pubbliche, dovuta alla mancata riqualificazione dei lavoratori, la limitata capacità di promuovere la propria offerta ed anche la mancata capacità di attivare un circolo virtuoso che consente di generare ricavi propri (dalla vendita di biglietti, da sponsorizzazioni o donazioni) da reinvestire nell’attività.

ISTAT


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MUSEI E SITI ARCHEOLOGICI CRITICITÀ

Poche visite guidate e attività didattiche I musei del Comune di Roma offrono poche visite guidate.

Visite Visiteguidate guidate(media (mediaper permuseo) museo) 400

I musei di Milano svolgono oltre il triplo delle visite guidate rispetto ai musei gestiti dal Comune di Roma. Rispetto a Milano, i musei del Comune sono anche meno attrattivi per chi desidera fare attività didattiche: solo il 4% dei visitatori si reca per queste attività, contro il 13,5%.

300

200

100

0

Roma Comune

Roma MiC

Roma privati

Milano

Firenze

Venezia

INDAGINE MUSEI ISTAT


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MUSEI E SITI ARCHEOLOGICI CRITICITÀ

Musei non adatti agli stranieri Il 56% dei turisti che hanno visitato Roma nel 2019 erano stranieri. Nei musei comunali però essi hanno rappresentato solo il 35% delle visite. A Venezia e Firenze la quota di stranieri è stata più alta: rispettivamente il 57% e il 45%. Questo è probabilmente dovuto al fatto che le strutture del Comune non sono adeguatamente attrezzate per accogliere un pubblico straniero. Ciò è evidente soprattutto se analizziamo il livello di soddisfazione medio dei visitatori riguardo a didascalie, pannelli informativi e interazione con il personale. Gli stranieri sono decisamente meno soddisfatti rispetto agli italiani a causa di evidenti problemi di comunicazione e quindi di comprensione. Solo il 9% dei musei comunali offre materiale informativo in lingue diverse dall'italiano (inglese, francese, spagnolo, tedesco).

Soddisfazione sulle indicazioni del percorso espositivo, didascalie, pannelli informativi nei Musei Capitolini per area geografica di origine Molto

Roma

Unione Europea

Abbastanza

Poco

Per Niente

40%

3%

Non risponde

60%

55%

36% 3%

3%

ACOS


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MUSEI E SITI ARCHEOLOGICI CRITICITÀ

Scarse attività di comunicazione e marketing Come è stato accennato precedentemente, i musei comunali non sono in grado di raggiungere in maniera efficace il pubblico perché non sfruttano adeguatamente i canali comunicativi che permetterebbero loro di raggiungere molte più persone, soprattutto i giovani. Infatti, la pagina dedicata ai Musei Capitolini ha solo 6mila followers. Anche luoghi più visitati, come Castel Sant'Angelo e il Colosseo, hanno molti meno followers sui social media (rispettivamente 36mila e 30mila) rispetto ad altri musei non gestiti dal Comune, come Galleria Borghese (141mila followers). Inoltre, i musei spesso non raccolgono dati sufficienti sul target di visitatori e questo impedisce loro di pianificare in maniera efficace strategie di marketing volte ad aumentare il pubblico.

Followers (Instagram) per Museo 160.000

120.000

80.000

40.000

0 Musei Capitolini

Castel Sant'Angelo

Colosseo

Galleria Borghese ISTAT


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MUSEI E SITI ARCHEOLOGICI CRITICITÀ

Scarsa attrattività per bambini e giovani I musei comunali non riescono ad attrarre i giovani. I visitatori con età compresa tra i 18 e 25 anni sono stati solamente il 24%, quota pari a quella dei visitatori over 65, mentre nei musei privati questo dato raggiunge il 41%, superando di gran lunga la percentuale degli over 65. È il modello museale comunale che non è sufficientemente attrattivo per i giovani e non regge il confronto con gli altri Paesi europei: oltre la metà dei visitatori del Louvre, per esempio, ha meno di 30 anni.

Visitatori 18-25

Visitatori 65+

42% 31,5% 21% 10,5%

Per le generazioni più giovani mancano inoltre percorsi e materiali informativi: è solo 18% dei musei di Roma a offrirli contro il 30% di Firenze e oltre il 50% di Milano.

0% Musei comunali

Musei statali

Musei privati

ISTAT


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MUSEI E SITI ARCHEOLOGICI CRITICITÀ

Scarsa digitalizzazione Spesso ai visitatori non viene data la possibilità di scaricare esaurienti contenuti su musei e mostre. - Solo la metà di essi infatti mette a disposizione video e audio guide - Solo il 64% dispone del servizio di biglietteria online - Solo il 27% offre app scaricabili di supporto alla visita Come sempre non reggiamo il confronto: rispetto al 40% dei musei di Venezia noi abbiamo solo il 23% dei musei con sistemi di prossimità come bluetooth e wifi e solo il 9% mette a disposizione tablet.

Percentuale di contenuti informativi Percentuale di contenuti informatividigitalizzati digitalizzati Si

Ara Pacis Casino delle Civette Casino Nobile e Casino dei Principi Centrale Montemartini Galleria d'Arte Moderna Merc. Traiano e Museo dei Fori Musei Capitolini Museo Carlo Bilotti Museo Casal dei Pazzi Museo Civico di Zoologia Museo delle Mura Museo di Roma Museo di Roma in Trastevere Museo di Scultura G. Barracco Museo Garibaldino Museo Napoleonico Museo Pietro Canonica

No 92%

17%

8% 83%

33%

67% 57%

43%

17%

83% 100% 92%

17%

8% 83%

83% 17%

17% 83% 100%

8%

92% 100%

8%

92% 100% 33% 14%

67% 86%

ISTAT / ACOS 2020


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MUSEI E SITI ARCHEOLOGICI PROPOSTE

Garantire maggiore autonomia ai musei Riorganizzare il sistema di governance dando ai musei più grandi (es. Musei Capitolini) maggiore autonomia, insieme ad obiettivi di traffico e target qualità. Per quanto riguarda i musei più piccoli, proponiamo la creazione di poli museali per strutturare un modello di gestione per ognuno di essi. Ogni museo e ogni polo avranno il proprio Direttore, riceveranno finanziamenti dalla Sovrintendenza e saranno responsabili del proprio bilancio. Ogni Direttore avrà l’obiettivo di valorizzare la struttura espositiva. Vogliamo dare al manager la libertà di decidere, ad esempio, la durata delle manifestazioni, la pubblicità, il pricing, i canali di vendita, l’apertura di attività commerciali - come l'apertura di punti di ristoro - e l’inserimento di spettacoli in lingua straniera per i turisti.

Selezionare i Direttori di musei con concorsi internazionali Replicando il sistema dei “super Direttori” dei musei autonomi affidati al MIC, ogni museo o polo museale del Comune sarà gestito da una figura manageriale con esperienze passate di gestione, oltre che con eccellenti conoscenze artistico-culturali, selezionata tramite concorso. Ad ogni candidato per la posizione di dirigente sarà chiesto di presentare un progetto per la valorizzazione dello spazio espositivo. Per garantire l’implementazione della visione progettuale, il mandato di ogni Direttore sarà quinquennale. Vogliamo attirare i migliori talenti per la gestione del patrimonio storico e artistico della Città, per questo la loro retribuzione dovrà raggiungere quella dei Direttori delle Istituzioni culturali statali autonomi, tra i 78mila e i 145mila euro annui.


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MUSEI E SITI ARCHEOLOGICI PROPOSTE

L'obiettivo principale è quello di allargare il pubblico e rendere la cultura accessibile a tutti: per farlo, è necessario creare linguaggi e strumenti che permettano di parlare a più persone abbattendo qualsiasi tipo di barriera, architettonica e informativa, che limitano la fruizione della cultura.

Garantire accesso gratuito per le scuole di Roma Agli studenti delle scuole di Roma verrà garantito l'accesso gratuito ai musei e ai siti archeologici di proprietà comunale.

Rafforzare i servizi per gli stranieri È necessario rendere il patrimonio culturale di Roma accessibile e attrattivo anche per gli stranieri, che rappresentano il maggior numero di turisti della Città. Il nuovo personale assunto dovrà essere in grado di interagire almeno in 3 lingue differenti, così come le didascalie, le informazioni e il sito web dovranno essere disponibili in più lingue.

Aumentare le dotazioni tecnologiche e i servizi digitali I luoghi della cultura devono potenziare audioguide e videoguide, affinché ne siano tutti provvisti ed è necessario aggiornare i siti web dei singoli musei, rendendoli disponibili in più lingue e agevolando il rilascio online dei biglietti d'ingresso.


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MUSEI E SITI ARCHEOLOGICI PROPOSTE

Il pubblico più importante da includere è quello giovanile, poiché è quello che, ad oggi, rimane più distante. L’obiettivo non è solo portarli ai musei, ma anche stimolarli alla partecipazione creativa e all’approfondimento dei temi in maniera innovativa.

Creare l’ostello della gioventù Il patrimonio storico culturale di Roma è patrimonio di tutto il Paese per questo tutti i giovani devono avervi accesso. Non solo, la conoscenza del patrimonio nazionale deve far parte del percorso di formazione di tutti gli studenti. Il Comune deve facilitare l’accesso ai siti culturali e al patrimonio e attrarre più giovani. Per questa ragione vogliamo promuovere un grande ostello della gioventù che possa accogliere gli studenti delle scuole del Paese che si recheranno a Roma per visitare i musei e i siti archeologici della Città. L’ostello sarà a prossimità di punti fermata del Trasporto Locale Pubblico e offrirà servizi di didattica cultura: visite guidate, materiale per approfondimenti.


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MUSEI E SITI ARCHEOLOGICI PROPOSTE

Promuovere la figure dell’apprendista cicerone Avviare progetti con le scuole che coinvolgano direttamente gli studenti e li avvicinino al patrimonio culturale della Città, come quello dell’"apprendista Cicerone", dove sono i ragazzi stessi che spiegano ai turisti la storia di Roma. Questo tipo di progetto potrà essere avviato anche come alternanza scuola-lavoro.

Inserire attività culturali nei progetti "Scuole Aperte” Nell'ambito dei progetti “Scuole Aperte” verranno promosse attività extra-scolastiche di coinvolgimento e interazione con associazioni culturali del territorio e rappresentanti dei musei comunali, cosicché la cultura possa raggiungere direttamente gli alunni.


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MUSEI E SITI ARCHEOLOGICI PROPOSTE

Laboratori per bambini e per famiglie Ogni mese ogni museo e sito archeologico avrà una giornata dedicata ai laboratori per bambini e famiglie in modo da avvicinare questo pubblico alla cultura riservando loro percorsi tematici, visite e attività.

Abbattere barriere architettoniche e creare percorsi che permettano la visita a persone non vedenti Verrà data assoluta priorità ai piani di abbattimento delle barriere architettoniche anche all’interno dei musei. La cultura deve essere accessibile a tutti. Vogliamo realizzare, all’interno di ogni museo, aree tattili che permettano la visita per persone non vedenti.


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INDICE

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.

LA SITUAZIONE ATTUALE AZIONI TRASVERSALI MUSEI E SITI ARCHEOLOGICI CINEMA SPETTACOLI DAL VIVO BIBLIOTECHE GRANDI EVENTI


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CINEMA

INQUADRAMENTO Le sale cinematografiche sono in difficoltà già da molto tempo a causa della digitalizzazione e dell’avvento delle piattaforme streaming. Se confrontiamo i dati del 2016 con quelli del 2018, notiamo un crollo del 16% di incassi e di oltre il 18% di biglietti venduti. Si tratta del risultato peggiore dal 2006. Negli ultimi anni hanno chiuso 101 cinema a Roma: 43 sono stati abbandonati o dismessi, 53 sono stati trasformati in sale bingo, negozi o supermercati e solo 5, su iniziativa di privati, sono stati recuperati. Queste chiusure hanno risvolti anche sul tessuto sociale dei quartieri, che perdono i loro luoghi di ritrovo sociale e di arricchimento culturale. Per questo motivo è importante che la ripresa di questo settore sia vista come una priorità da parte del Comune. Oltre ai cambiamenti affrontati negli ultimi anni, il settore è stato messo in difficoltà estrema dall’avvento della pandemia, rimanendo chiuso per moltissimi mesi. Il cinema in sala nel 2020 ha subito una diminuzione di incassi e presenze di oltre il 70%. In questo panorama, l’unica esperienza in crescita sembra essere quella del cinema all’aperto, che ha visto negli ultimi anni una crescita di spettatori, ridando vita a piazze e luoghi dimenticati, anche nelle periferie. Questo tipo di spettacolo è anche quello meno colpito dalla pandemia. Nelle ultime stagioni, per esempio, la rassegna organizzata dall’Associazione Piccolo America ha avuto oltre 100mila spettatori. CINETEL


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CINEMA LE CRITICITÀ

Frammentazione delle iniziative cinematografiche Gli enti comunali che si occupano di eventi incentrati sul cinema sono molti, ma attraggono nel complesso numeri molto limitati di visitatori. Questo perché la frammentazione delle iniziative cinematografiche limita il successo dei singoli eventi.

Casa del Cinema

143 eventi

121.670

Fondazione Cinema per Roma

326 eventi

129.833

Fondazione RomaEuropa

161 eventi

71.808

Nuovo Cinema Aquila

159 eventi

77.169

Eterogeneità nelle capacità di autofinanziamento degli enti Le componenti degli introiti sono però molto diverse per ognuno di questi enti. La Fondazione Film Commissione di Roma e del Lazio, per esempio, è finanziata solo da sovvenzioni di enti pubblici e contributi economici di Roma Capitale, mentre il Nuovo Cinema Aquila , grazie agli incassi della biglietteria e all’affitto di spazi e servizi aggiuntivi, ha raggiunto una capacità di autofinanziarsi pari al 77% delle entrate complessive. CINETEL


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CINEMA LE CRITICITÀ

Festa del Cinema di Roma poco valorizzata Ogni anno a Roma si svolge la Festa del Cinema di Roma, organizzato dalla Fondazione Cinema per Roma. Per questa occasione si riuniscono professionisti del settore cinematografico e artisti provenienti da tutto il mondo, ma il festival non è riconosciuto a livello internazionale come altre manifestazioni di questo tipo, come quella di Venezia. Inoltre la Festa del Cinema di Roma costa circa 6 milioni di euro e ha circa 75mila presenze, mentre quella di Venezia costa circa 10 milioni di euro e registra oltre 180mila presenze: l’investimento per la Festa del Cinema di Roma è meno fruttuoso. A differenza dei grandi festival metropolitani come Toronto, Hong Kong, Berlino, non è mai riuscita a propagarsi sulla città. La forza di Fondazione Cinema è quella di avere una struttura che lavora tutto l’anno, a differenza del Festival di Venezia in cui la struttura chiude durante le stagioni distanti dai giorni del Festival. Per questa peculiarità il Festival dovrebbe alimentare programmi, eventi, attività di formazione, durante tutto l’anno e in tutte le zone della città. È necessario coinvolgere di più tutto il territorio, i Municipi, rappresentare e accogliere le differenze sociali e culturali che lo rappresentano e soprattutto impegnarsi per collegare e comunicare con un pubblico più giovane.

Festa del Cinema di Roma Fes9val di Venezia

180000 135000 90000 45000 0 Presenze


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CINEMA LE PROPOSTE

Accorpare gli enti culturali Accorpando gli enti che si occupano del cinema a Roma (Casa del Cinema, Fondazione cinema per Roma, etc), si può raggiungere un modello di gestione più efficiente, un controllo sulla qualità più efficace e soprattutto un maggior coordinamento tra i vari eventi proposti.

Rendere gratuito l'accesso ai cinema per chi è più in difficoltà Il cinema è una forma d’arte indispensabile per lo sviluppo culturale di ciascuna persona, non dovrebbe essere un privilegio. Prevediamo di regalare in omaggio un carnet di 10 entrate gratuite per le persone più in difficoltà e l'indice usato sarà il valore ISEE.

Agevolare l’accesso alle proiezioni per i pensionati In settimana, i pensionati avranno una tariffa di accesso ridotta per le proiezioni cinematografiche mattutine e pomeridiane. Questa proposta permetterà di ampliare il pubblico dei cinema nelle fasce orarie a bassa frequenza di spettatori oltre che offrire delle attività culturali ai pensionati.


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CINEMA LE PROPOSTE

Incentivare ed espandere il Cinema all’aperto Considerando il successo delle iniziative legate al cinema è necessario: • Potenziare ed aumentare le serate di cinema all’aperto in tutti i quartieri, con bandi di finanziamento per gli operatori e rapide procedure autorizzative. • Aumentare il numero di proiezioni di film in lingua straniera, per migliorare le capacità linguistiche dei più giovani e per rendere le serate più inclusive. Promuoveremo quindi la collaborazione con gli istituti stranieri di cultura. • Programmare una rassegna cinematografica per bambini per avvicinare il pubblico più giovane al cinema ed agevolare l’accesso delle famiglie alla cultura.

Aumentare gli eventi cinematografici Una volta accorpati gli enti, proponiamo di aumentare il numero di festival cinematografici organizzati, in modo tale che l'offerta sia sempre ampia e differente a seconda della stagione.


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CINEMA LE PROPOSTE

Vincolare il cambio di destinazione d'uso dei cinema chiusi I cinema che chiudono devono comunque rimanere spazi di ritrovo e di socialità, dedicati ad accogliere cultura in qualsiasi forma. Sarà quindi necessario vincolare ad eventi culturali la destinazione d'uso dei cinema chiusi. A monte, per contrastare queste chiusure, il Comune si impegnerà ad incentivarne l'apertura di nuovi, non più in centri commerciali, ma favorendo i piccoli cinema, anche monosala, in città, così da sottolineare il ruolo sociale del cinema.

Valorizzare la Festa del Cinema di Roma Puntiamo a creare un evento ancora più diffuso, che coinvolga tutta la città e che non sia concentrato in un solo luogo ma in più siti che naturalmente devono poter accogliere in modo adeguato tali eventi . È quindi fondamentale investire nella promozione e nel marketing del festival ed estenderlo anche a cortometraggi e serie tv, raggiungendo così un pubblico più ampio e giovane. Alcuni eventi potranno essere organizzati in collaborazione con altri comuni, regioni ed istituzioni di tutta Italia: vogliamo che la Festa del Cinema di Roma diventi un evento non solo per la Città ma per il Paese intero. Gli eventi della Festa saranno pubblicizzati a livello nazionale così da allargare il pubblico e attrarre turismo.


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CINEMA LE PROPOSTE

Progetto ‘Oltre la Sala’ Proponiamo di progettare la rigenerazione urbana che si occupa del futuro della sala cinematografica e dell'esercizio, tramite: • Confronto con i coordinatori di Municipio per avere una mappatura di spazi attualmente in disuso o abbandonati, su cui innestare alcune best practices volte a preservare la funzione sociale della sala cinematografica e trovare nuove modalità di dialogo con il territorio. • Revisione delle pratiche burocratiche necessarie per recuperare le sale cinematografiche in disuso e per incentivarne il riutilizzo a fine sociale, per esempio accelerando le procedure di cambio di destinazione d’uso necessarie.


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CINEMA

L’INDUSTRIA CINEMATOGRAFICA Roma è da sempre la città ideale per fare cinema, anche grazie alla sua luce e ai suoi panorami unici. L’industria di produzione cinematografica può portare diversi vantaggi alla Città, come la visibilità data dai film e le serie girate o il turismo a lungo termine delle troupe di produzione che passano vari mesi nella Capitale, portando occupazione e risorse. Roma deve saper valorizzare questo potenziale, al momento inespresso, a causa dei ritardi della burocrazia amministrativa, della lentezza nella concessione di permessi per girare e della poca chiarezza dei processi che rendono più difficoltoso fare riprese a Roma rispetto ad altre location. A Roma hanno sede le più importanti associazioni di settore, oltre alla stessa RAI, un polo per l’industria intorno al quale si legano i settori della distribuzione, post-produzione e doppiaggio. Il settore di produzione cinematografica e televisiva a Roma è dunque molto forte, ma spesso mancano al settore persone con formazione manageriale. Inoltre, negli ultimi anni, Roma si è indebolita rispetto al settore di produzione cinematografica e televisiva: grandi aziende come 20th Century Fox e Sky si sono spostate a Milano.


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CINEMA

LE PROPOSTE PER L’INDUSTRIA CINEMATOGRAFICA Velocizzare i tempi richiesti per ottenere il permesso di girare Per poter pianificare in tempo utile le riprese, i produttori cinematografici richiedono risposte in tempi celeri da parte del Comune. Imporremo un limite di 7 giorni entro cui il Comune dovrà avere inoltrato una risposta ai produttori cinematografici, altrimenti, allo scadere del termine, si attiverà il principio del silenzio assenso.

Promuovere collaborazioni tra la Lazio Film Commission e il Convention Bureau La collaborazione agevolerà le troupe cinematografiche nel loro soggiorno a Roma e gestirà meglio i flussi turistici portati dall’industria di produzione cinematografica stessa, con risvolti positivi sia per i produttori esteri, sia per i cittadini romani.

Incentivare i set ecosostenibili Per l’industria di produzione internazionale, e sopratutto per il mercato americano, la sostenibilità è un tema molto sentito e, in alcuni casi, i contratti delle case produttrici sono vincolati all’ecosostenibilità del set. Pertanto, la Lazio Film Commission può collaborare con fornitori italiani e produttori esteri per assicurarsi che a Roma sia facile e immediato girare in modo ecosostenibile.


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INDICE

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.

LA SITUAZIONE ATTUALE AZIONI TRASVERSALI MUSEI E SITI ARCHEOLOGICI CINEMA SPETTACOLI DAL VIVO BIBLIOTECHE GRANDI EVENTI


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SPETTACOLI DAL VIVO INQUADRAMENTO

Roma ha da sempre una ricchissima tradizione di spettacoli dal vivo, come l’Opera e i balletti che si svolgono in teatri storici, luoghi unici e iconici. Il sistema di ‘Teatri in Comune’ comprende 8 teatri gestiti dal Teatro di Roma: il Teatro Argentina, il Teatro India, il Teatro del Lido, il Teatro Biblioteca Quarticciolo, il Teatro Tor Bella Monaca, il Teatro Villa Pamphilj Scuderie Villino Corsini, il Teatro di Villa Torlonia e il Globe Theatre. Il Teatro di Roma collabora anche nella gestione della Casa dei Teatri. La Fondazione Teatro dell’Opera di Roma, che gestisce il Teatro dell’Opera con l’orchestra e il Corpo di Ballo, la Fondazione Musica per Roma e la Fondazione dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia si occupano invece degli spettacoli lirici e della danza.

ACOS


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SPETTACOLI DAL VIVO INQUADRAMENTO

Gli enti che gestiscono l’offerta culturale degli spettacoli dal vivo di Roma hanno modalità di gestione diverse e, di conseguenza, riuscite differenti, come evidenzia il confronto tra il Teatro Stabile di Roma, il Teatro Valle e il virtuoso esempio del Teatro dell’Opera:

Teatro Stabile di Roma Nel 2019 gli spettatori sono aumentati del 44%, ma la capacità di autofinanziamento è scarsa perché il Teatro è autofinanziato solo al 14% e ricava solo il 3% dagli incassi dall'affitto di spazi. Oggi il Teatro Argentina, struttura principale del Teatro di Roma, è protagonista di una crisi organizzativo-gestionale, seguita da scioperi dei lavatori e caos nel mondo dello spettacolo dal vivo. Al momento, il Teatro ha un consulente artistico ma nessun responsabile della gestione e nessun direttore artistico.

Teatro Valle Dal 2011 uno dei più storici teatri di Roma, il Teatro Valle, è chiuso. Nel frattempo il Teatro è stato soggetto di una lunga occupazione ed il titolo di proprietà è stato affidato formalmente al Campidoglio a febbraio 2016. Pochi mesi dopo l’allora assessore alla Cultura affermò che i lavori di messa a orma e restauro sarebbero iniziati a gennaio 2017. I fondi per il restauro sono stati stanziati ma i lavori non sono mai stati conclusi e il Teatro Valle, che dovrebbe essere orgoglio della Città e del Paese, rimane chiuso se non per ACOS accogliere alcune minori attività di tipo culturale.


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SPETTACOLI DAL VIVO INQUADRAMENTO Teatro dell’Opera Questo Teatro rappresenta un esempio virtuoso in quanto si finanzia autonomamente per il 25%. Ha infatti adottato una politica diversa, che cerca di allargare i confini e di divulgare maggiormente l’opera e la danza, fidelizzando un pubblico nuovo anche di fascia più giovane, grazie a facilitazioni economiche e promozioni sui biglietti degli spettacoli. In questo modo ha evitato il calo degli spettatori che, al contrario, sono aumentati dell’8% tra il 2018 e il 2019.

ACOS


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SPETTACOLI DAL VIVO LE CRITICITÀ

Nonostante i tanti contributi stanziati a fondo perduto, il sistema degli spettacoli dal vivo della città di Roma non è riuscito negli anni a diventare un punto di riferimento né per gli abitanti della Capitale né per i turisti. L’offerta culturale degli spettacoli dal vivo deve diventare accessibile a tutti i cittadini romani, anche a coloro che non vi si sono mai avvicinati prima.

Assegnazione dei fondi La gestione delle istituzioni dello spettacolo è prevalentemente conservativa, tanto che i contributi di Roma Capitale, della Regione Lazio e del Ministero dei Beni Culturali sono elargiti in gran parte senza condizionalità, secondo logiche inerziali stratificatesi nel tempo. Non c’è sufficiente stimolo per aumentare i ricavi adatti ad avere a disposizione maggiori risorse da investire per svolgere al meglio la funzione di servizio pubblico culturale.

Pubblico Gli spettacoli dal vivo, in particolare il balletto, i concerti sinfonici e il teatro, sono eventi che per loro natura hanno costi molto alti per la produzione e la messa in scena. Questo comporta biglietti dispendiosi, un pubblico ristretto, di età più avanzata e di amatori fidelizzati, ma fragile nei momenti economici più critici. Ad oggi, non esistono moderne politiche di marketing e promozione per portare pubblico in sala o per studiare un sistema di prezzi e abbonamenti che spinga la partecipazione di un pubblico allargato, così come non esiste un sistema di reporting o di controllo di gestione che rilevi l’andamento delle variabili chiave.


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SPETTACOLI DAL VIVO LE CRITICITÀ

Nomine dei membri dei Consigli di Amministrazione Molti componenti dei Consigli di Amministrazione, scelti dai soci Roma Capitale, Regione Lazio e MIC in base a criteri di appartenenza politica, non hanno sufficienti esperienze o competenze specifiche in campo gestionale. Questo fa sì che gli organi di amministrazione, invece di dare impulso alla struttura e indirizzi al direttore, siano spesso un freno per nuove iniziative, non riescano a mettere a fuoco le priorità e, talvolta, tendano a sostituirsi al direttore nella gestione, dando vita ad un inefficiente dualismo.

Esclusiva direzione artistica Il ruolo di direttore è affidato spesso a figure che non hanno le competenze per gestire organizzazioni complesse. Nel tempo questo comportamento ha determinato l’immobilismo dell’organizzazione e generato sacche di inefficienza che si sono ripercosse anche sulla qualità della programmazione artistica.


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SPETTACOLI DAL VIVO LE CRITICITÀ

Costi eccessivi e procedure burocratiche e procedure burocratiche eccessive Organizzare uno spettacolo dal vivo è una macchina operosa e complessa che richiede imponenti risorse economiche e umane. Basti pensare che un teatro con oltre 500 posti deve sostenere, per ogni spettacolo, i costi per i Vigili del Fuoco che ammontano ad una media di 450€ a replica. In media uno spettacolo rimane in cartellone 15 giorni perciò la spesa da affrontare ammonta ad una media per difetto di 6500€ circa a spettacolo. Generalmente le società che gestiscono i teatri non sono proprietari degli immobili perciò avranno un costo mensile da pagare oneroso e che in quest’ultimo periodo è stato particolarmente ingente. Non sorprende quindi che in questo anno e mezzo di crisi pandemica le produzioni si sono dovute fermare e con loro i Teatri che li ospitavano. Alcuni di questi hanno dovuto chiudere i battenti, come il Teatro “La Cometa” o “Il Teatro dell’Angelo”, poiché non sono riusciti a gestire le spese vive che, nonostante la crisi, hanno dovuto regolarmente affrontare , altri hanno cambiato gestione.


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SPETTACOLI DAL VIVO LE PROPOSTE

Promuovere la separazione dei ruoli manageriali e artistici Gli statuti delle istituzioni culturali prevederanno un amministratore delegato che sovrintenda l’organizzazione, gestisca la struttura e si avvalga di un consulente artistico cui demandare la scelta dell’offerta culturale, lasciando al Consiglio di Amministrazione collegiale solo l’approvazione delle linee guida artistiche, i budget e i bilanci consuntivi. Uno schema simile è adottato dalle principali aziende editoriali, dove ai direttori delle testate è lasciata totale autonomia nella scelta dei contenuti, ma la gestione del business è in mano ad un manager.

Incentivare l’autofinanaziamento È necessario rivedere le modalità e i criteri per l’allocazione delle risorse pubbliche, definendo obiettivi e incentivi per ciascuna organizzazione e legandoli al raggiungimento di determinati risultati come la percentuale di ricavi propri realizzati, la percentuale di spettatori sulla capienza o gli investimenti nella transizione digitale e sostenibile.


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SPETTACOLI DAL VIVO LE PROPOSTE

Commissariare il Teatro Argentina La nostra proposta per la governance dei Teatri deve essere rinforzata per il caso specifico del Teatro Argentina che necessita di una terapia d’urto per tornare a funzionare e svolgere il ruolo di Teatro della Città. Riteniamo che sia necessario commissariare il Teatro Argentina fino a che non sia in grado di funzionare in maniera autonoma e con capacità di autofinanziamento. Il Commissario speciale sarà scelto tra le figure d’eccellenza nel management culturale. Puntiamo a rendere il Teatro Argentina un esempio per il mondo della spettacolo dal vivo e della buona gestione.

Affidare il Teatro Valle all’Accademia Silvio d’Amico Per ridare vita al Teatro Valle e renderlo alla sua funzione di istituzione dello spettacolo dal vivo, crediamo che la soluzione migliore sia affidarlo formalmente alla prestigiosa Accademia Silvia d’Amico che usando i fondi già stanziati dal Ministero della Cultura seguirà i lavori di messa a norma e restauro. L’Accademia avrà poi pieno usufrutto del Teatro che potrà ospitare i corsi di formazioni per attori e le rappresentazioni dei giovani talenti. Il Teatro Valle non sarà più un luogo abbandonato bensì un luogo di creazione e sviluppo culturale


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SPETTACOLI DAL VIVO LE PROPOSTE

Garantire l’accesso allo spettacolo dal vivo per minori di famiglie a basso reddito Proponiamo di istituire delle convenzioni con le istituzioni dello spettacolo dal vivo, per permettere l’accesso gratuito ai minori provenienti da famiglie con limitazioni reddituali. Tutti i minori provenienti da famiglie aventi un ISEE inferiore a 10mila euro una volta fatta richiesta, riceveranno una carta che garantirà loro l’accesso gratuito a varie attività culturali.

Allargare il pubblico Vogliamo promuovere lo spettacolo dal vivo a un pubblico più ampio e giovane, utilizzando i nuovi media e mirando a fidelizzare nuove generazioni. Questa operazione si può attuare sul modello del Teatro dell’Opera che nel 2019 è riuscito ad allargare il suo pubblico, istituendo corsi e proponendo progetti e spettacoli per le scuole.


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SPETTACOLI DAL VIVO LE PROPOSTE

Promuovere dei laboratori in collaborazione con l’Accademia Silvia d’Amico Roma ha la grande fortuna di accogliere un’istituzione importante a livello internazionale per il teatro, l’Accademia Silvia d’Amico. Il Comune si impegnerà a ad organizzare dei laboratori in collaborazione con l’Accademia per avvicinare i cittadini al teatro e promuovere la drammaturgia nelle scuole.

Stati Generali del Teatro Prevediamo l’organizzazione di giornate per fare il punto sullo stato del Teatro a Roma. Sarà previsto il coinvolgimento di maestranze, rappresentanti di enti pubblici e privati, istituzioni pubbliche, in collaborazione con Mibact e Roma Capitale. La prima edizione sarebbe dedicata alla condivisione di un progetto di ripresa post Covid.


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SPETTACOLI DAL VIVO LE PROPOSTE

Ridurre le spese organizzative degli spettacoli Proponiamo di ridurre se non annullare totalmente alcuni dei costi legati all’organizzazione degli spettacoli dal vivo, come le spese per i Vigili del Fuoco e le spese e la burocrazia relativa alle pratiche di transito ed occupazione suolo pubblico dei camion che arrivano con le scenografie degli spettacoli.

Snellire la burocrazia Affidare ad un unico ufficio competente tutte le pratiche burocratiche di attività di spettacolo dal vivo digitalizzandone le procedure (quali: l’agibilità per i dipendenti delle produzioni di compagnie teatrali che hanno sede legale a Roma, DURC, autorizzazione di pubblico spettacolo, TARI, SIAE etc). Sarà inoltre possibile ricevere i permessi ZTL per gli addetti ai lavori nei giorni degli spettacoli in modo che i materiali possano raggiungere con facilità le strutture. Attraverso queste azioni di snellimento burocratico, gli uffici comunali potrebbero contribuire alla ripresa economica organizzativa delle imprese culturali.

Creare nuovi bandi di finanziamento per teatri privati Per sostenere i teatri privati e rafforzare la collaborazione con il Comune proponiamo di creare dei nuovi bandi di finanziamenti dedicati specificamente ai teatri privati.


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INDICE

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.

LA SITUAZIONE ATTUALE AZIONI TRASVERSALI MUSEI E SITI ARCHEOLOGICI CINEMA SPETTACOLI DAL VIVO BIBLIOTECHE GRANDI EVENTI


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BIBLIOTECHE LE CRITICITÀ

A Roma ci sono pochissime biblioteche comunali: solo 40, neanche 3 a Municipio, meno di metà per quartiere. Se guardiamo al dato in rapporto alla popolazione, nella Capitale ci sono solo 0.37 biblioteche per 1000 residenti di età compresa tra i 6 e 17 anni, contro le 3.9 della Valle d'Aosta, 2.76 di Bolzano e 1.05 di Torino. Aldilà dei numeri assoluti, il sistema bibliotecario romano presenta numerose criticità: • La mancanza di biblioteche nelle zone periferiche, soprattutto nei quartieri a sud. Un terzo delle biblioteche è concentrato nei Municipi I (18%) e II (10%). • Una scarsa offerta del servizio bibliotecario a causa di poche postazioni PC, copertura Wi-Fi debole, scarsa dotazione documentale. • Mancanza di attività culturali gestite dalle biblioteche che, nel 2019, rispetto all'anno precedente, sono calate del 14%, con un conseguente calo delle partecipazioni alle stesse (-11%). • Orari di apertura limitati a fasce orarie specifiche. • Assenza di adeguati spazi di aggregazione all’interno delle biblioteche come spazi di co-working.

Distribuzione biblioteche per Municipio

5%

5% 3%

18%

8% 5%

10%

5%

3%

5%

8%

3% 8%

M. I M. VII M. XIII

M. II M. VIII M. XIV

M. III M. IX M. XV

8%

10%

M. IV M. X

M. V M. XI

M. VI M. XII

ROMA CAPITALE


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BIBLIOTECHE LE CRITICITÀ

Il funzionamento del Sistema delle Biblioteche e dei Centri Culturali è interamente a carico della Capitale. I contributi di Roma ammontano al 97,8% dell'insieme dei ricavi, ovvero circa 20 milioni di euro e questo limita l’imprenditorialità delle biblioteche. Capacità di autofinanziamento

• I ricavi propri dell'anno passato sono diminuiti del 36%, 213mila euro. • L'emissione di tessere partecipa per circa l'1% dei ricavi totali. • I ricavi da servizi aggiuntivi e affitto di spazi per eventi privati sono poco meno di 4mila euro (0,2%). • Gli altri introiti (tra cui sponsor e donazioni) ammontano a quasi 123mila euro (0,6%). Questi dati rendono particolarmente evidente l'incapacità delle biblioteche di Roma di autofinanziarsi. ELABORAZIONE ACOS SU DATI ISBCC


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BIBLIOTECHE LE PROPOSTE

Aumentare le strutture in periferia Vogliamo incentivare l'apertura di più biblioteche, favorendo le piccole strutture, nelle aree che ne sono sprovviste, in modo tale da permettere una copertura capillare del territorio. È proprio nelle periferie che le biblioteche devono essere numerose e attive nell'offerta di attività. Il nostro piano prevede l’apertura di 115 nuove biblioteche in modo che ci sia almeno una biblioteca in ogni zona urbanistica della Città.

Ampliare gli orari di apertura Gli orari di apertura delle biblioteche comunali sono spesso limitati alla fascia oraria 10-18 e nessuna biblioteca è aperta la domenica. Vogliamo garantire orari più ampi e l’apertura nel weekend di almeno 1 struttura per Municipio.

Garantire maggiore autonomia Necessario garantire una maggiore autonomia alle biblioteche, incentivando le forme di autofinanziamento e aumentando così i fondi e la qualità del servizio offerto.


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BIBLIOTECHE LE PROPOSTE

Collaborare con le realtà associative Assicurare una maggior collaborazione con le realtà associative presenti nei quartieri, così da aumentare le attività culturali offerte rendendo le biblioteche spazi di aggregazione giovanile e di socializzazione per gli abitanti del quartiere e organizzando attività multiculturali. Tra le iniziative da realizzare in collaborazione immaginiamo i laboratori di scrittura e lettura dedicati ai bambini e le attività riservate ai pensionati.

Ristrutturare gli spazi interni Vogliamo ripensare gli spazi interni ed esterni delle biblioteche per renderli più fruibili alle nuove generazioni. Non più solo lunghi corridoi di libri cartacei, ma spazi di co-working, aree studio, computer, aule multimediali e spazi di incontro esterni allestendo aree specifiche.

Incentivare l’apertura di ludoteche e librerie per bambini Tutti i bambini devono essere educati alla lettura ed è per questo che proponiamo il piano di ampliamento della rete di biblioteche. Per completare questa proposta e assicurarci che la lettura sia una componente importante nel quotidiano dei più piccoli, il Comune offrirà degli incentivi economici per l’apertura di nuova librerie per bambini e di ludoteche.


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INDICE

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.

LA SITUAZIONE ATTUALE AZIONI TRASVERSALI MUSEI E SITI ARCHEOLOGICI CINEMA SPETTACOLI DAL VIVO BIBLIOTECHE GRANDI EVENTI


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GRANDI EVENTI LE CRITICITÀ

Nonostante Roma detenga il numero maggiore di eventi a pagamento in Italia (2019), gli ingressi e gli incassi sono nettamente inferiori a quelli di Milano. Roma risulta essere la città con il peggior incasso per evento di tutta la TOP 10 delle città italiane. Questo sottolinea le criticità strutturali e organizzative degli eventi a Roma: • Pochi eventi di interesse internazionale e si evince dalle poche entrate nelle casse del Comune di Roma (es. contributo di soggiorno o affitti di spazi pubblici). • Prezzi di affitto troppo bassi. Il prezzo richiesto dal Comune per l’affitto degli oltre 140mila metri quadrati del Circo Massimo è di 15mila euro. A Milano, per la stessa cifra, viene affittato il cortile del Palazzo Sforzesco, di appena 1360 metri quadrati e per la Sala delle Cariatidi del Palazzo Reale ce ne vogliono 24mila. • Quasi assenza di promozione degli eventi sul web, sui social o su piattaforme online. • Carenza di vie o aree adibite a ospitare eventi culturali, in particolare al coperto. • Mancanza di eventi stagionali che aiutino a destagionalizzare l’attrattività di Roma. • Eccessiva burocratizzazione dei processi organizzativi che si riflette in una difficoltà di comunicazione tra i vari enti (CONI, Beni Culturali, Comune di Roma, Trasporti e altri enti ).


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GRANDI EVENTI LE PROPOSTE

Implementare un sistema di premialità per incentivare l’offerta di eventi di qualità Introdurremo la possibilità, da parte degli organizzatori, di aumentare i propri ricavi attraverso l’organizzazione di eventi spettacolari. A questo fine introdurremo criteri di premialità nella concessione dei contributi pubblici, vincolando ad esempio la concessione di una parte dei fondi al raggiungimento di determinati obiettivi, che potrebbero essere sia economici (come l’aumento dei ricavi propri) che di performance (numero spettatori/visitatori), di investimento (riqualificazione di spazi e luoghi), di buone pratiche operative (sicurezza sul lavoro, piattaforma di controllo di gestione, informatizzazione e digitalizzazione).

Rivedere i canoni di affitto Proponiamo una revisione dei canoni di affitto degli spazi pubblici, al fine di aumentare gli introiti per il Comune e garantire un servizio di maggior qualità.


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GRANDI EVENTI LE PROPOSTE

Organizzare eventi culturali nelle strutture dismesse Il Comune metterà a disposizione le strutture dismesse per l’organizzazione di grandi eventi. Queste saranno ottime occasione per valorizzarle le strutture non usate e in stato di degrado.

Creare una linea comune tra gli enti Vogliamo semplificare l’organizzazione degli eventi e aumentarne quantità e qualità per portare più turismo nazionale e internazionale. Per questo proponiamo di attivare dei tavoli di coordinamento, ai quali parteciperanno i rappresentanti dei principali enti di organizzazione di eventi e le istituzioni culturali, che si riuniscano regolarmente per stabilire il calendario degli eventi culturali.


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GRANDI EVENTI LE PROPOSTE

Festival Accademie Straniere Il Festival sarà organizzato in sinergia con i borsisti delle varie Accademie straniere a Roma per creare eventi musicali operistici e teatrali, fotografici, letterari e crossmediali. I migliori saranno premiati con un Premio Speciale del Senato della cultura che permetterà loro di esibirsi ed interagire negli spazi urbani della città, in particolare con i policentri settoriali.

Spettacolo dal vivo mobile Riportare gli spettacoli di danza, teatro e opera alla loro modalità di fruizione specifica, dal vivo: opere in versione ridotta, eventi di danza in spazi urbani da recuperare, performance operistiche e teatrali da realizzare in parchi, cortili condominiali e spazi urbani architettonici con mise en espace ad hoc.

Festival della Musica Leggera Il Festival nell'immaginario deve durare 15 giorni e avere come main event il weekend al Circo Massimo (capienza 70mila persone), portando star nazionali e internazionali utilizzando le strutture di cui dispone la città (prevalentemente estive). In più si potranno creare altri eventi di contorno nelle zone più periferiche della città per offrire spettacoli di artisti locali ed internazionali di minor richiamo e diversi generi. Bisognerà per questo cercare punti d’interesse nei vari Municipi in cui poter realizzare il progetto.


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