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Si ringrazia Panini per la gentile concessione delle immagini

cocaina quand’era al Chelsea. Nonostante i diversi rifiuti alle convocazioni in Nazionale, era lui il portiere alle Olimpiadi del ’92 chiuse al quarto posto e nella Confederations Cup del ’97. Come secondo MARK SCHWARZER, vero e proprio highlander del calcio australiano. Professionista impeccabile, come testimoniato dalla sua lunghissima carriera in Premier League, dove ha vinto con la maglia del Middlesbrough la Coppa di Lega nel 2004 ed ha raggiunto due volte la Finale di Coppa Uefa. Le sue 109 presenze in Nazionale lo pongono al primo posto nella graduatoria dei più presenti. È passato alla storia soprattutto per i due rigori parati all’Uruguay nello spareggio per accedere ai Mondiali del 2006. A destra LUCAS NEILL difensore combattivo, abile nel corpo al corpo e nel gioco aereo. Una vita sui campi della Premier League, è stato dopo Cummings e Kewell il più giovane esordiente della Nazionale. Già olimpionico a Sidney 2000, fu Man of the match nello spareggio con l’Uruguay per accedere al Mondiale. Al centro JOE MARSTON autentico pioniere del calcio australiano. Difensore solido, ostinato, difficile da superare, ebbe il coraggio negli anni ’50 di fare un salto verso l’ignoto trasferendosi in Inghilterra dove spese buona parte della sua carriera con la maglia del Preston North End, club con il quale giocò una Finale di FA Cup e vinse un Campionato di Seconda Divisione. Autentica leggenda sportiva in Australia dov’è finito finanche su un francobollo. Il premio di MVP della Finale di A-League è la Joe Martson Medal, gratificazione questa più unica che rara. Nelle vesti di libero MILAN IVANOVIĆ, scuola serba, talento precettato dalla Stella Rossa, club che lasciò nel 1989 non dopo aver vinto due Campionati e un Coppa di Jugoslavia. La puntualità e il tempismo nelle chiusure difensive gli fecero guadare il soprannome di “Chirurgo”. In Australia formò con Alex Tobin una formidabile coppia difensiva. Con i Socceroos giocò la Confederation Cup del ’97, perdendo la finale col Brasile che, anche

Tra i migliori attaccanti della storia del calcio australiano, posto d’onore per il possente Viduka

grazie al suo apporto difensivo, era stato bloccato sullo 0-0 nella fase a gruppi. Già campione d’Oceania nel ’96, è Hall of Famer del calcio australiano. Sulla fascia sinistra STAN LAZARIDIS, terzino dalle ottime doti tecniche, bravo nel dribbling e nei cross tanto da partire sovente come centrocampista. Dopo aver giocato nel West Ham, trovò la sua dimensione al Birmingham dove conquistò una promozione in Premier League e giocò nel 2001 la Finale di Coppa di Lega, persa ai rigori contro il Liverpool. Con l’Australia conta 60 presenze, due Confederation Cup, una Olimpiade e un Mondiale. In riserva, a destra ALAN DAVIDSON. Difensore ma anche centrocampista, dopo gli inizi in Patria passò al Nottingham Forest di Brian Clough. Purtroppo due gravi infortuni alla testa e alla schiena non gli permisero di tener fede alle aspettative che il leggendario coach aveva nei suoi riguardi. Campione d’Oceania nel 1980, il suo palmares è ricco di premi individuali, come l’inclusione nella Hall of Fame del calcio australiano. 79 presenze e due gol in Nazionale con tanto di partecipazione alle Olimpiadi del 1988. Al centro NED ZELIĆ, difensore giramondo. Capitano della rappre-

sentativa olimpica che a Barcellona nel 1992 chiuse al quarto posto. Centromediano metodista post-moderno col vizietto del gol. Ha vinto un Campionato col Borussia Dortmund, giocando pure una Finale di Coppa Uefa. L’altro posto da centrale spetta a PETER WILSON, figura dominante del calcio australiano degli anni ’70. Capitano dell’Australia ai Mondiali del ’74, libero di pochi fronzoli e tanta sostanza. 65 presenze (di cui 60 da capitano, record condiviso con Neill) e 3 gol in Nazionale. A sinistra TONY VIDMAR, giocatore affidabile e versatile. Raccolse buona parte dei suoi successi con la maglia dei Glasgow Rangers i cui tifosi lo elessero ad idolo dopo uno spettacolare gol al Parma nei preliminari della Champions del ‘99. Con la Nazionale giocò le Olimpiadi del ’92, tre Confederation Cup e vinse la Coppa d’Oceania del 2004. KEWELL THE JEWEL Davanti la difesa giostrano in due. PAUL OKON elegante ed essenziale regista difensivo (capace di giocare anche come difensore centrale), dopo aver mietuto successi in Belgio (due Campionati, due Coppe Nazionali e tre Supercoppe, con tanto di premio quale

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