Calcio2000 Magazine n.184

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CALCIo2000 L’enciclopedia del calcio

diretto da Fabrizio Ponciroli

all’interno 24 pagine di statistiche

n.184 aprile 2013

Speciale figli d’arte

Tale padre, tale figlio pag. 48

Dove sono finiti – Hugo Maradona

“Conservo la mia figurina Panini” pag. 36

Esclusiva Ferlaino

Diego venne a Napoli perché…” pag. 8

ad un passo dalla gloria

libera pag. 38

Focus on

miti del calcio

San Felice Calcio Beckenbauer pag. 26

pag. 28


teamwear since 1982

30째

TRENTESIMO

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di Fabrizio Ponciroli

editoriale

FErLa L INO La

E IL paSSaTO CHE rITOrNa… CALCIo2000 L’enciclopedia del calcio

diretto da Fabrizio Ponciroli

all’interno 24 Pagine Di statistiCHe

n.184 aprile 2013

sPeCiale figli D’arte

tale PaDre, tale figlio Pag. 48

Dove sono finiti – Hugo MaraDona

“Conservo la Mia figurina Panini” Pag. 36

esClusiva ferlaino

Diego venne a naPoli PerCHé…”

Dalla gloria

libera Pag. 38

Pag. 8

eliCe CalCio Pag. 26

Miti Del C Pag. 28

Cio

E

d eccoci al primo vero editoriale post cambio epocale. Beh, onestamente mi attendevo reazioni e traumi peggiori ed, invece, devo ammettere che sono felicemente sorpreso di come avete reagito alla grossa novità del passaggio dal cartaceo all’online. I numeri parlano chiaro, il vostro seguito è sempre elevatissimo e questo mi rinfranca. In tanti mi avete (e mi state) chiamando per sapere il perché di tutto questo. Amici, il mondo cambia velocemente, restare ancorati al passato è rischioso, troppo rischioso a volte, sia economicamente che editorialmente parlando. Certo, per chi è cresciuto con il sapore della carta tra le dita, non è semplice ma, alla fine, è stato un passo necessario e funzionale. Comunque, entriamo nel vivo del nuovo numero che, ne sono certo, vi sorprenderà. Il passato sarà pur rischioso nel campo degli affari ma, calcisticamente parlando, è straordinario poter ripercorrere momenti indimenticabili come, ad esempio, gli anni del Napoli di Maradona. L’esclusiva del mese, con l’Ingegner Ferlaino (uno che, raramente, concede interviste), è da gustarsi tutta d’un fiato. Un salto nel calcio che fu, quello in cui un’idea, una grande idea poteva trasformarsi in realtà (leggi passaggio del Pibe de Oro a Napoli). Speciale Napoli dei miracoli a parte, non perdetevi tanti altri servizi di grande spessore, come quello dedicato ai tanti figli d’arte del calcio o lo speciale riservato al Kaiser. Un salto anche in Romania e in Camerun, per vivisezionare campionati e campioni di cui si parla poco. Insomma, un numero piuttosto ricco. Infine lasciatemi parlare anche un po’ di calcio italiano. Il Paese sarà pure a pezzi a livello economico e sociale ma quello che sappiamo mettere noi in campo è unico e inarrestabile. Mi sto divertendo a vedere in azione le nostre squadre. Non so come finirà ma almeno siamo vivi ed è già tantissimo. I nostri allenatori sono i migliori al mondo, ormai mi pare talmente ovvio. Chi ha gente come Conte, Allegri, Montella, Maran e Mazzarri? Nessuno, i top player della panchina (almeno per ora) abitano a casa nostra. Ma basta con le chiacchiere. Buona lettura amici e fatemi avere vostre sensazioni e suggerimenti su come rendere Calcio2000 sempre più di vostro gradimento…

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sommario184 serie A

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serie a

La bocca del leone di Fabrizio Ponciroli Intervista Esclusiva Ferlaino di Fabrizio Ponciroli Speciale Il Grande Napoli di Stefano Benetazzo Intervista Esclusiva a Vives di Stefano Benetazzo

altri campionati italia 22 Serie B – Intervista a Paulinho di Nicolò Bonazzi 24 Rubrica LegaPro - Pro Patria di Stefano Benetazzo 26 Rubrica Dilettandi – San felice di Gianni Bellini

il calcio racconta 28 32 34 36 38 40 42 48

I miti del calcio - Beckenbauer di Luca Gandini Accade ad aprile di Simone Quesiti Calcio Altrove - Francia di Gabriele Porri Dove sono finiti? Hugo Maradona di Pierfrancesco Trocchi A un passo dalla gloria: Libera di Alfonso Scinti Roger Speciale Grande Torino di Fabrizio Ponciroli Top 11 Camerun di Antonio Vespasiano Padri d’arte di Paolo Camedda

TOP CALCIO EUROPA 52 56 60 64

Spagna - Eldorado in rosso: paradiso o inferno? Inghilterra - Sheffield, La casa del Football Germania - Mario nervoso, Pep salvaci Francia - David il parigino

calcio dal mondo 68 Calcio Romania

di Alessandro Casaglia

statistiche 74 Serie A 80 Serie bwin 86 Lega Pro

88 Serie D 90 Campionati stranieri 96 Esteri


calcio2000 direttore responsabile Alfonso Giambelli direttore editoriale Fabrizio Ponciroli redazione@calcio2OOO.it responsabile iniziative speciali Riccardo Fiorina rfiorina@calcio2OOO.it caporedattore Sergio Stanco redazione@calcio2OOO.it redazione Tania Esposito redazione@calcio2OOO.it Giancarlo Boschi Daniele Perticari Hanno collaborato Daniele Chiti, Renato Maisani, Antonio Longo, Deborah Bassi, Luca Gandini, Alvise Cagnazzo, Gianpiero Versace, Luca Manes, Flavio Sirna, Paolo Mandarà, Stefano De Martino, Antonio Giusto, Nicola Pagano, Eleonora Ronchetti, Simone Grassi, Gianluigi Bagnulo, Antonio Vespasiano, Matteo Perri, Francesco Del Vecchio, Antonio Modaffari, Gabriele Porri, Paolo Camedda, Alessandro Basile, Francesco Schirru, Pasquale Romano, Elvio Gnecco, Dario Lisi, Francesco Ippolito, Roberto Zerbini, Andrea Rosati, Silvia Saccani, Lorenzo Stillitano, Riccardo Cavassi, Antonello Schiavello, Alfonso Scinti Roger, Elmar Bergonzini, Alessandro Casaglia, Simone Quesiti, Pierfrancesco Trocchi, Stefano Benetazzo e Salvatore Siviero, Niccolò Bonazzi, Gianni Bellini realizzazione Grafica Francesca Crespi fotoGrafie Agenzia fotografica Liverani

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CaSSaNO, BaSTa!!!

Buongiorno Direttore, innanzitutto mi ha fatto un bello scherzetto con il passaggio ad internet. Per fortuna che ho scoperto dove si trovava Calcio2000 sulla rete. Allora, le scrivo per Cassano. Io non ne posso più, non capisco come si possa dare fiducia a uno così, che non ha rispetto per niente e nessuno. Io l’avrei già tagliato. Le che ne pensa Direttore? Fa bene Moratti a tenerlo? Seve78, mail firmata Caro amico, allora tocchi un tasto dolente. Io non ho mai amato Cassano, sia come calciatore che come modo di comportarsi fuori dal campo. Anche quando era giovane, non riuscivo a comprendere chi lo difendeva sempre e comunque. Personalmente credo che sia giunto al capolinea. Ora va per i 31 anni, di “cassanate” ne ha fatte tantissime e, quindi, il suo credito con la fortuna l’ha esaurito. Fossi stato Moratti, manco l’avrei preso e, di conseguenza, mai investirei su uno come lui. Se uno come Capello non è riuscito a metterlo in riga, immagino che nessuno possa mai riuscire nel miracolo. Ovunque è andato, dopo un tot di tempo, ha sbroccato. Ha ragione il collega Sconcerti, “Cassano è una clessidra, finito il tempo, non c’è più nulla da fare”.

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JUVE VS NapOLI

Buonasera, sono Stefano Crispi, ho 20 anni e vorrei chiedereLe: Chi vincerà il campionato di Serie A? E di Serie B? Io, se posso dire la mia, credo che il campionato di Serie A lo vinca la Juventus, perchè rispetto a noi, cioè il Napoli, ha un gran portiere e dei ricambi molto validi che possono essere fondamentali in certe partite, dalla nostra parte c’è un grandissimo bomber che comunque alla Juventus farebbe comodo cioè Edinson Cavani. La squadra ufficiale della Juventus è: Buffon - Chiellini, Bonucci, Barzagli - Asamoah, Marchisio, Pirlo, Vidal, Lichtsteiner - Vucinic, Giovinco; formazione non ufficiale: Storari - Caceres, Marrone, Peluso - De Ceglie, Giaccherini, Pogba, Padoin, Isla - Matri, Quagliarella; si nota subito l’ambivalenza delle formazioni, cioè già in porta, a parte qualche caso isolato, Storari ha fatto vedere di essere all’altezza di Buffon; in difesa l’assenza di Chiellini, temporaneamente infortunato, è inesistente grazie a un ottimo Martin Caceres; Pogba ha grandissime qualità e alla Juventus Verratti sarebbe sprecato perchè fra qualche anno Pogba e Marrone potranno, anche con qualche piccolissima difficoltà iniziale, prendere il posto di Pirlo; in attacco ci sono due arieti che sanno tenere palla e insaccare la rete. La Juventus è più attrezzata grazie anche ad un ottimo lavoro a livello giovanile, oltre ad avere Marchisio, Giovinco e De Ceglie, hanno ottimi giocatori di prospettiva come Branescu, Liviero, Masi, Bouy, De Silvestro, Spinazzola e Libertazzi. La formazione ufficiale del Napoli è: De Sanctis - Gamberini, P. Cannavaro, Campagnaro - Zuniga, Behrami, Inler, Maggio - Hamsik, Pandev, Cavani; formazione non ufficiale: Rosati - Britos, Rolando, Grava - Armero, Dzemaili, Donadel, Mesto - Insigne, El Kaddouri, Calaiò; qui si nota subito come le due formazioni siano due poli opposti, cioè Rosati è un portiere poco affidabile come lo stesso De Sanctis, anche se fra i pali ha molta più esperienza De Sanctis; la difesa, senza il capitano e Hugo Campagnaro, fa acqua da tutte le parti e oltretutto un campione come Campagnaro lo stiamo vendendo! (Una certezza così non si può vendere!) Dzemaili e Donadel sono giocatori che per tornare a certi livelli devono giocare perchè sono giocatori davvero fuori luogo molte volte, come lo stesso Mesto che ha fatto una partita buona, cioè quella col Genoa; l’attacco senza Hamsik e Cavani è davvero inesistente, togliamo i due signori davanti e facciamo davvero molta fatica, Hamsik con i suoi inserimenti e con la sua capacità nel tenere palla per me, in Italia, è unico ed è davvero difficilissimo trovare un giocatore così completo, Cavani è davvero l’attaccante moderno che, oltre a fare 30 gol a stagione, fa anche il difensore e sbroglia molte situazioni complicate. Come vivaio devo dire che il Napoli sta crescendo molto, per esempio, in porta abbiamo Diamante Crispino, buon


di Fabrizio Ponciroli

portiere anche se ha sbagliato il rigore che ci ha fatto uscire dal torneo di Viareggio; in difesa Allegra, buona riserva di Cannavaro; a centrocampo Fornito, ottimo giocatore dai piedi sopraffini che in fascia potrebbe fare faville, Palma, gran recuperatore di palloni che ci manca quando Behrami non c’è, Radosevic, al posto di Inler per me sarebbe l’Ideale visto che Donadel deve recuperare i piedi ottimi che aveva; in attacco Roberto Insigne, giocatore davvero ottimo che potrebbe fare anche meglio del fratello Lorenzo, Novothny, giocatore dal fisico invidiabile e buoni piedi, Scielzo, giocatore duttile e molto generoso. La ringrazio e Le chiedo scusa per il disturbo. Distinti saluti e grazie ancora Stefano Crispi, mail firmata

storia vanta numerose partecipazioni ai campionati di serie C e serie D e anche una presenza in serie B. Protagonisti della storia gloriosa di questa società, numerosi personaggi importanti per la storia del calcio italiano come: Enzo Bearzot, ct della nazionale campione del mondo 1982, Giorgio Puia giocatore del Torino, Luigi Del Neri sia da giocatore che da allenatore, Edy Reja ex allenatore della Pro proprio di Del Neri, Bruno Pizzul celebre telecronista con un passato in biancoazzurro e anche una personaggio che nessuno si ricorda, Stefano Del Piero fratello del più celebre Alex, allenato proprio da Del Neri nella sua avventura goriziana. Insomma una società che fa parte del passato del calcio che però nessuno ricorda e ora è costretta a cercare di sopravvivere in un campionato di prima categoria non adatto al suo glorioso passato. Spero che con questa ricorrenza dei 90 anni qualcuno magari s’interessi e la faccia tornare in una categoria più degna per questa società. Grazie per l’attenzione Andrea, mail firmata 90 anni non sono affatto pochi, anzi… Purtroppo il calcio dimentica troppo in fretta il suo passato, anche quello glorioso. Non sapevo di Stefano Del Piero… Chissà, prima o poi potrebbe anche capitare che qualcuno torni a dare lustro ad una società importante come la Pro Gorizia. Auguri intanto…

SUpEr BaLO

Direttore, che ne pensa di SuperMario? L’ha stupita anche a lei? Si aspettava che prendesse in mano il Milan? Dica la verità... Crist_led, mail firmata

C Stefano, direi che la pensiamo allo stesso modo. JuvenCiao tus una spanna, forse due, superiore a tutta la concorrenza, Napoli in primis. Non credo sia solo una questione di giocatori ma anche di gioco. La Juventus mi pare più strutturata e organizzata del Napoli. Chi vince il torneo di Serie B? Beh, il Sassuolo è la Juventus del torneo cadetto…

Mi pare che abbia iniziato alla grande ma anche al City aveva cominciato in maniera spettacolare. Aspettiamo per i giudizi finali. Intanto ti omaggio con il suo primo gol italiano griffato Cesare Righi…

BUON COmpLEaNNO prO GOrIZIa

Egregia redazione, volevo segnalare che il prossimo 9 marzo compirà 90 anni la Pro Gorizia, società della mia città. Una società dal passato glorioso, oggi lasciata un po’ troppo in disparte; nella sua calcio2000

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serie A

intervista - corrado ferlaino di Fabrizio Ponciroli

L’INGEGNErE

dEI mIraCOLI ra raCOLI

C “Ho fatto tutto quello che ho fatto per la mia città, napoli”. parola di corrado ferlaino, il presidente più vincente della storia partenopea…

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orrado Ferlaino non è un nome banale. Tutti sanno chi sia. Lui è il Presidente, il patron che ha reso possibile il sogno Maradona. Il suo regno, in quel di Napoli, è durato, con qualche parentesi, circa 30 anni. Tanti, tantissimi ma, come ci racconta l’Ingegnere, “ne è valsa la pena”. Ferlaino, ancora oggi, è un innamorato del Napoli e di Napoli, la sua grande passione, quella che lo reso il presidente più vincente della storia partenopea… Il cellulare squilla, dall’altra risponde una voce inconfondibile: “Sono Ferlaino, chi è?”. “Buongiorno Ingegnere, sono il Direttore Ponciroli, la disturbo?”. Qualche attimo di pausa, poi: “Ma no, mi chiami a questo fisso che parliamo più comodi”… E il tuffo nel passato ha inizio… Allora presidente, apriamo il libro dei ricordi. Mi spiega che effetto le fa essere, a tutt’oggi, il presidente più

vincente nella storia del Napoli? “Guardi, io ho sempre fatto tutto e solo per il Napoli. Sono sempre stato tifoso di questa squadra e ho fatto tutto per il club. Quando ero presidente del Napoli, non ho mai pensato ai miei interessi, non ho mai anteposto le mie necessità, ho sempre rifiutato certe opportunità. Pensi che mi volevano anche mettere in una lista elettorale e, probabilmente, avrei anche vinto, ma ho rifiutato, proprio perché io pensavo solo al Napoli”. Ma come ha fatto a vincere tanto in una città difficile come Napoli? “È stata una grande impresa, un grande lavoro. Le ricordo che, ai miei tempi, non c’erano i soldi delle televisioni. Noi incassavamo 20 miliardi tra abbonamenti e iniziative varie e ne spendevamo circa 35 tra ingaggi e premi, quindi si doveva fare i salti mortali per restare a galla. Nonostante tutti questi problemi, abbiamo vinto tantissimo”. Vinto tanto in una città particolare.


Lo sa bene, i tifosi partenopei sono particolari… “Noi napoletani siamo sempre stati calorosissimi. C’è chi dice che siamo dei furbi e chi dei superficiali. Io so solo che, pizza e spaghetti, due prodotti culinari conosciuti in tutto il mondo, vengono da Napoli. Noi, quando facciamo le cose, le facciamo bene e nel calcio ci mettiamo l’anima…” Ma ci racconti come è diventato il presidente del Napoli… “Beh, è passato tantissimo tempo (correva l’anno 1969 ndr). La famiglia Lauro, allora proprietaria del Napoli, attraverso l’avvocato Diamante, mi chiese di entrare e io, che ero già tifoso del Napoli in maniera viscerale, acconsentii. Ricordo che, al primo consiglio, tutti mi votarono contro ma poi riuscì a diventare presidente del Napoli”. Perché fece quella difficile scelta? “Ero tifoso del Napoli, ero giovane e molto rampante. Mi piaceva il calcio e amavo Napoli. Pensi che ho provato a vivere spesso lontano dalla mia città ma, alla fine, mi circondavo sempre di napoletani e, quindi, alla fine ho capito che potevo stare solo a Napoli”. Adesso però ci deve svelare il suo colpo più grande, ovvero l’acquisto di Maradona. Se ne sentono tante a riguardo ma come andò veramente… “Un giorno ci telefonò il Barcellona che voleva fare un’amichevole a Napoli. Noi dicemmo che ci stava bene ma a patto che giocasse Maradona. Dall’altra parte ci risposero che non potevano assicurarcelo perché erano in rotta con Diego. Lì ci venne l’idea di provare a portarlo a Napoli. Un giornalista, in

Maradona azzurro, il grande colpo di Ferlaino, quello della svolta

un presidente vincente 18 gennaio 1969, Corrado Ferlaino, giovane e rampante ingegnere, si mette al comando del Napoli Calcio. Sembra una di quelle operazioni destinate a naufragare nel giro di poco tempo ed, invece, l’Ingegnere, mostra grandi doti e uno spiccato senso per gli affari. Certo, sbaglia anche qualcosa (due miliardi per Savoldi, poi rivelatosi inadatto al Napoli) ma mette a segno anche colpi da fantascienza, su tutti l’acquisto, dal Barcellona, di Diego Armando Maradona. Grande appassionato di motori (ha corso in GTO negli anni sessanta), Ferlaino, ad oggi, è il presidente che ha vinto di più a Napoli. Nella sua personale bacheca figurano due Scudetti (1986-87, 1989-90), due Coppa Italia (1975-76 e 1986-87), una Supercoppa Italiana (1990) e una Coppa Uefa (1988-89), oltre ad una Coppa di Lega Italo Inglese (1976). Nel 2000 è uscito dal Napoli calcio (cedendo la proprietà a Corbelli) e, di fatto, non ha più avuto contatti con quel mondo del pallone che lui stesso ha reso grande…

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intervista - corrado ferlaino

serie A

Una vecchia foto con nomi che hanno fatto la storia del calcio, da Ferlaino a Viola, passando per Chinaglia e Farina

svizzera, qualche giorno dopo mi chiese: “Presidente ma chi compra lei?”. Io risposi: “Compro Maradona”. Lo volevo ma non c’era nessuna trattativa in corso, fu tutto molto complicato e difficile. Allora il Napoli non aveva grandi risorse economiche e 13 miliardi e mezzo erano tanti da reperire, anche se pagabili in tre anni. In tanti ci aiutarono a trovare le fideiussioni bancarie e, alla fine, Diego arrivò a Napoli. Poi, con gli abbonamen-

ti, tutto diventò più semplice”. Nel corso della sua lunga carriera da presidente azzurro, ha acquistato tantissimi campioni, c’è qualcuno che si è dispiaciuto di non aver portato a Napoli? “Domanda difficile, mi faccia pensare. Senta, sono andato vicino a Pippo Inzaghi. Allora ricordo che eravamo d’accordo con il Parma, allora di Tanzi. Boskov, poi, durante un’intervista, disse

il ricordo di GIOVANNI FRANCINI “Il presidente era ed è una persona molto schiva. Me lo ricordo durante il ritiro, arrivava sempre dietro Moggi, non lo vedevi mai al centro dell’attenzione. Era uno di pochissime parole ma credo che pochi altri abbiano fatto quanto ha fatto lui per la città di Napoli. In quel periodo, non c’erano i diritti TV, e lui è riuscito comunque a portare a Napoli grandissimi campioni, a partire da Maradona. Solo per questo, merita tanto rispetto” “Aneddoti? Ricordo che non andava mai in TV, odiava il dover parlare ai giornalisti. Direi tutto il contrario rispetto a De Laurentiis. Mentre Ferlaino era sempre dietro alle quinte, De Laurentiis adora essere al centro dell’attenzione, anche se ora è meno appariscente rispetto agli inizi. Ferlaino, nonostante non fosse uno che amava la ribalta, pensava sempre al Napoli, come De Laurentiis del resto”.

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che non aveva bisogno di Inzaghi, che aveva già tanti attaccanti bravi. Inzaghi fece marcia indietro e non venne più a Napoli…”. Lei era noto per essere uno che lavorava dietro le quinte mentre De Laurentiis ama il palcoscenico… “È vero. De Laurentiis è un grande uomo di spettacolo, adora finire sotto i riflettori, io amavo lavorare in disparte. Non ci andavo mai davanti alle teleca-


mere, io pensavo sempre alla partita successiva…”. Colpa anche di diverse scaramanzie, tra cui l’andare via a fine primo tempo… “Non era l’unica (Ride). Passavo il secondo tempo ad ascoltare la radiocronaca della gara in macchina e facevo un certo percorso. Se le cose andavano male per il Napoli, cambiavo strada e non ci tornavo più. Ho fatto tanti di quei chilometri per il Napoli…”. In quel fantastico Napoli ci sono alternati grandi allenatori. Che ricordo ha di Bianchi e Bigon? “Bianchi era una persona molto seria, forse troppo seria per una piazza come Napoli. Io l’ho sempre difeso tantissimo, tanto che ho mandato via dei giocatori e tenuto lui. Bigon, invece, era un diplomatico, non era mai nervoso, lasciava correre e questo piaceva ai giocatori”. Il Napoli ora è nelle mani di un allenatore vulcanico come Mazzarri… “Non mi dispiace, mi piace come fa giocare il Napoli. In generale mi piacciono Conte e Montella. Ho sempre pensato che un allenatore deve essere giovane e rampante per far bene, deve avere fame, se no è finita”. Le chiedo anche di Moggi, diventato grande in quel Napoli… “Avevamo rapporti normali. Lo vedo ogni tanto in giro ma io, terminata la mia avventura nel Napoli, ho chiuso i rapporti con tutti”. Ha una bacheca impressionante, quale è il trofeo a cui è più legato? “Indubbiamente al secondo scudetto. Stavamo dominando poi qualcosa si

è rotto. Il Milan sembrava destinato a vincere ma, grazie al grande impegno della società che ha fatto sentire la sua presenza su tutti i media di allora, siamo riusciti a portare a casa lo scudetto. Una gioia immensa…”. Vincere nel segno di Diego Maradona. Lei ci ha convissuto, che cosa possiamo dire di questo fuoriclasse che ancora non si sa? “Non era facile mettere in riga un genio come lui. Lo ammetto, io l’ho tenuto prigioniero a Napoli per un po’. Lui voleva andarsene ma io non gli ho permesso di andarsene. Per un po’ mi ha odiato ma penso che poi abbia capito. Guardi, nessuno sarà mai come Diego. Lui ha vinto ovunque, con qualsiasi maglia, Messi l’ho visto alzare trofei solo con il

Barcellona, basta questo…”. E lei non si è mai sentito prigioniero del suo Napoli? Non si è mai rammaricato di aver dedicato tutto se stesso ai colori azzurri? “Bisogna sempre difendere il proprio passato. In tanti dicono che sono stato un pazzo a buttare oltre trent’anni nel Napoli ma io mi ricordo le soddisfazioni che sono tante tante e grandissime”. Il tempo a nostra disposizione è terminato. L’Ingegnere ci mette fretta: “Scusi, ora devo andare a lavorare”. Nonostante non sia più un giovincello (classe 1931), Corrado Ferlaino è ancora uno che si alza la mattina presto e va a letto tardi, sempre con quella instancabile voglia di fare qualcosa di buono, come ha fatto a Napoli…

L’Ingegnere Ferlaino definisce normali i rapporti con Moggi, un altro uomo importante di quel Napoli

il ricordo di MORENO FERRARIO “Beh, non è facile ricordare qualcosa di Ferlaino. Sono onesto, in 11 anni a Napoli gli avrò sentito dire qualche parola appena… Diciamo che era uno che non si faceva vedere troppo. A lui piaceva restare in disparte a studiare la situazione. Anche alle feste o agli eventi, si metteva sempre in un angolino, non amava molto socializzare, se non con chi conosceva da sempre. Comunque, come presidente, è stato un fenomeno. Credo che la sua forza, sia stata proprio nel non essere un animale da palcoscenico. Avevamo già Maradona per questo… C’è un altro aspetto importante. Credo che Ferlaino sia uno dei pochissimi presidenti che, in quegli anni, con il calcio non ci ha perso soldi, anzi, probabilmente ci ha anche guadagnato. Era molto abile in questo, anche se non lo vedevi mai in azione, lui c’era sempre dietro alle operazioni di quel Napoli”.

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speciale - napoli

serie A

di Stefano Benetazzo

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I oggi come ieri, o forse di più! chi è meglio il napoli di cavani o quello di Maradona, a voi la scelta!

14 calcio2000 apr 2013

l Napoli di Mazzari ha riacceso l’entusiasmo dei tifosi partenopei, proprio come alla fine degli Anni ’80. In molti paragonano questa squadra a quella fenomenale di allora. Noi abbiamo confrontato tutti i giocatori, ruolo per ruolo. Meglio Maradona o Cavani? Più importanti le parate di Garella o di De Sanctis? E i salvataggi difensivi di Ferrario-Renica sono migliori di quelli del duo Campagnaro-Cannavaro? E ancora quale centrocampo è il più completo e meglio assortito. Difficile fare paragoni ma il Napoli delle ultime stagioni sta viaggiando sulla falsa riga di quello del 1986-87, che concluse la stagione con la vittoria dello scudetto e della Coppa

Italia. Abbiamo voluto provare a mettere a confronto la formazione partenopea del passato con l’attuale, a voi la scelta di stabilire quale sia la migliore. DIETRO LA SCRIVANIA Partenza doverosa dedicata ai Presidenti: il vulcanico ingegner Corrado Ferlaino, in carica dal 1969 fino al 2000 (con brevi intervalli), è stato il più vittorioso fino a questo momento, seppur il suo rapporto con la tifoseria è sempre stato caratterizzato da odioamore, poiché aveva l’esigenza (inevitabile, ma che il tifoso difficilmente comprende) di far quadrare i bilanci, cedendo i pezzi pregiati presenti in


squadra, seppure comunque in grado di acquisti da sogno (come quello di Maradona, appunto). Aurelio De Laurentiis, produttore cinematografico, ha vinto ancora poco ma ha avuto la forza e le capacità di acquistare il Napoli nel 2005 e di riportarlo dalla Serie C1, dove era sprofondato a causa del fallimento societario, nella massima serie in tempi record, acquistando giocatori di valore per creare una squadra in grado di lottare per lo scudetto. SULLA PANCA Ottavio Bianchi è stato un maestro per tantissimi aspiranti tecnici, capace di guidare la squadra con attenzione e con dovizia di particolari, e gran parte del merito della vittoria del campionato va proprio ascritta a questo ex centrocampista. Spezzare l’egemonia

della Juventus non era facile ma Mister Bianchi ci riuscì alla grande. Walter Mazzarri, tecnico di San Vincenzo, a Napoli ha portato quella convinzione e quella fiducia nella vittoria che si era persa dopo le vicissitudine societarie; le sue capacità e le sue conoscenze sono di primo livello e, nonostante le sirene dapprima juventine poi di altre compagini, sta cercando di riportare gli azzurri in cima all’Italia, anche in questo caso nel duello contro i bianconeri, riuscendo a caricare a dovere i suoi ragazzi e spingendoli dalla panchina con enfasi e trasporto. GARELLIK Claudio Garella da una parte, Morgan De Sanctis dall’altra: il primo, nonostante una mole fisica importante, era molto agile e reattivo tra i pali, dove

Virdis, l’uomo che gelò il San Paolo

TU QUOQUE… VIRDIS Pietro Paolo Virdis fu l’uomo che, il 1° Maggio del 1998, strozzò in gola l’urlo del San Paolo, realizzando la doppietta che negò al Napoli il secondo scudetto e diede il via all’epopea del Milan di Sacchi. Quanto era grande quel Napoli, ce lo racconta proprio lui in esclusiva per Calcio2000. Che Napoli era quello? “Era una squadra fantastica, che vinse tanto e che è stata competitiva per diversi anni. Inoltre, schierava giocatori di grande valore come Giordano, Careca, De Napoli, Bagni, oltre a Maradona ovviamente”. Voi come riusciste a batterlo? “Loro erano una squadra competitiva, erano molto forti, noi prendemmo coraggio lungo la strada, non mollammo sperando sempre in un calo, che puntualmente si verificò. Alla fine, riuscimmo a vincere lo scontro diretto”. La partita decisiva si giocò al San Paolo e per il Milan fu un trionfo. Cosa ricorda di quel giorno? “Ricordo una grande emozione, avevamo finalmente la nostra opportunità di superare il Napoli dopo aver sperato in un loro calo. Loro prepararono la partita in maniera tesa mentre noi non vedevamo l’ora di scendere in campo e di giocare e vincere fu una gioia incredibile”. Lei mise a segno una doppietta: quali ricordi conserva di quel momento? “Il ricordo è sempre lo stesso, quello di qualsiasi attaccante quando segna, ma farlo in una partita come quella fu ancora più bello; per me, però, furono due gol normali seppur fatti in una partita speciale e importante”. A suo giudizio chi è il più forte tra Maradona e Messi? “ Sono due grandissimi, Maradona era sicuramente più decisivo, capace di iniziative particolari e più trascinatore, mentre se giudichiamo la quantità di gol Messi è superiore; a livello generale, però, Maradona era assolutamente sopra a tutti”. È più forte il Napoli di allora o quello attuale? “Non scherziamo, questo Napoli gli dà una pulita agli scarpini a quello eccezionale di quegli anni”. Tolto Maradona, chi era il giocatore più forte di quella squadra? “Sicuramente Careca, è stato uno dei più grandi centravanti anche se rifulgeva meno proprio a causa della presenza di Maradona”. Tra i tecnici chi è più competitivo e più formato tra Bianchi e Mazzarri? Quali sono stati i meriti di questi tecnici, visti da fuori? “Difficile dirlo, bisognerebbe vedere il rapporto e il lavoro giornaliero; sicuramente sono due ottimi allenatori, gestire un ambiente complicato come Napoli non è facile”.

calcio2000

apr 2013


speciale - napoli

serie A

IL RITORNO DEL RE Delirio, traffico in tilt, tifosi impazziti, una città paralizzata. Il ritorno di Diego Armando Maradona a Napoli fine febbraio scorso ha mandato in visibilio i sostenitori azzurri, che lo hanno letteralmente preso d’assalto. Erano otto anni che mancava dalla città che lo idolatra ancora come un Santo, amore assolutamente ricambiato, e il suo ritorno – pochi giorni prima della sfida scudetto contro la Juventus – l’ha visto scatenarsi davanti al microfono, così come faceva sui campi da calcio. “Pelé giocava contro belle statuine, non lo sopporto perché quando sbaglia pasticche dice stupidaggini – ha dichiarato Maradona -. Adesso sento fare paragoni con Messi, ma io credo di essere il migliore”. Il paragone con il nuovo idolo azzurro Edinson Cavani è inevitabil inevitabile, per via dei numerosi gol messi a segno fino ad ora dall’uruguagio e per le belle partite disputate, che lo hanno portato alla ribalta e sulle cui tracce ci sono tutte le big mondiali: “De Laurentiis tiri fuori i soldi per tenere Cavani a Napoli” ha dichiarato ancora l’ex attaccante, attualmente allenatore in cerca di panchina. “Il mio sogno è allenare il Napoli, e visto che Mazzarri è corteggiato da Roma e Inter…” si è lasciato scappare Maradona, frase che ha mandato in subbuglio tutta la città, che non vedrebbe l’ora di rivederlo in veste di tecnico sui campi di Castel Volturno e al San Paolo, lì dove ha cominciato a scrivere lla più bella pagina della storia degli Azzurri.

alternava parate strepitose e talvolta coreografiche a papere clamorose, la sua specialità erano senza dubbio gli interventi di piede. Dopo una mai ben chiarita presa di posizione contro il presidente Ferlaino, venne ceduto all’Udinese. De Sanctis dal canto suo ha fatto la strada inversa: in Friuli ha ottenuto le maggiori soddisfazioni e ha avuto modo di mettersi in mostra nel calcio che conta e – dopo le parentesi con Siviglia e Galatasaray – è stato acquistato dal Napoli dove sta dimostrando la sua forza e la sua capacità di ricoprire un ruolo non semplice, dimostrandosi capace di parate difficili. Qualche pericolo di troppo nelle uscite fuori area e un comportamento tal volta ruvido, rappresentano l’altra faccia di un portiere che, comunque, resta uno dei migliori del nostro campionato.

Particolare ma abilissimo con i piedi, Garella è stato un portiere davvero unico nel suo genere

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apr 2013

PAL ‘E FIERRO&co. Da una parte, Giuseppe Bruscolotti, un fisico possente che gli valse il soprannome di “Pal’e fierro” (palo di ferro, ndr), per la difficoltà nel superarlo: era in grado di annullare l’avversario per tutta la partita ricorrendo anche ad interventi al volte al limite, ma mai sleali; dall’altra l’argentino Hugo Campagnaro, che proprio terzino non è ma che nella difesa a tre ricopre il ruolo più esterno. Anche in questo caso la forza fisica non passa inosservata: Campagnaro è un gigante che sa fronteggia-

re anche gli attaccanti più tecnici con esperienza e senso della posizione e, nonostante la mole, è abbastanza reattivo anche in velocità. Che bel trio, poi, sarebbe quello composto da Alessandro Renica – da brivido i suoi calci piazzati - e Moreno Ferrario con il capitano Paolo Cannavaro. Recuperi eccezionali, correttezza, bravura nell’impostazione e nel far ripartite l’azione palla al piede senza correre troppi pericoli. Giuseppe Volpecina ha militato solo un anno nel Napoli, mettendo assieme parecchie presenze ma senza mai dimostrare caratteristiche eccelse; anche se i due gol segnati in campionato hanno contribuito alla conquista dello scudetto. Oggi, al suo posto, milita Miguel Angel Britos, giocatore che se trova continuità riesce a non sfigurare, al suo cospetto. SASà E CICCIO Centrocampo: il vero fulcro del gioco avviene proprio in questa porzione di campo, con Salvatore Bagni e Ferdinando De Napoli che facevano le fortune di Ottavio Bianchi, fermando le azioni avversarie e ripartendo con prepotenza e bravura verso la zona d’attacco. L’attuale Napoli, invece, vanta Maggio, Behrami, Zuniga e Inler, lottatori bravi sia in ripiegamento difensivo che in ripartenza su entrambe le fasce. Impostare il gioco non è cosa semplice, ma sia Francesco Romano che Marek Hamsik sono forse i migliori che il Na-


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calcio2000 17 apr 2013


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poli abbia mai avuto in questo ruolo: il numero 11 partenopeo serviva palloni deliziosi a Maradona e compagni e sapeva inserirsi in attacco con estrema facilità, trovando la porta da qualsiasi posizione. Il talento slovacco con la cresta, seppur ancora giovane, ha rapidità di pensiero e di movimento, un’accelerazione straordinaria, è in possesso di un ottimo dribbling e di un gran bel tiro, capace di togliere le castagne dal fuoco quando la situazione appare stagnante. Attacco: Bruno Giordano e Andrea Carnevale erano una coppia eccezionale, si trovavano ad occhi chiusi e mettevano a segno gol a grappoli; il paragone con Goran Pandev è impari, il macedone alterna buone partite a gare meno eccelse anche se l’impegno non manca mai.

EL DIEZ Due campioni, due cecchini infallibili, due rapinatori d’area, due giocatori che potrebbero giocare anche assieme: Diego Armando Maradona ed Edinson Cavani hanno fatto e stanno facendo la storia del Napoli. Il primo ha fatto innamorare milioni di tifosi e regalato numeri spettacolari: gol, acrobazie, punizioni, rigori, colpi di testa, dribbling, accelerazionI, insomma tutto il repertorio dell’attaccante. Cavani a suon di gol e di partite spettacolari sta cercando di ritagliarsi uno spazio – sempre più grande per la verità – nei cuori dei napoletani: anche qui il repertorio è di primo livello e se arrivasse lo scudetto, sarebbe il giusto coronamento per un grandissimo campione e per la città di Napoli, che avrebbe così due eroi da ricordare per sempre.

Con al fianco il talento di Maradona, Careca ha fatto la differenza in azzurro come pochi altri attaccanti

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apr 2013

Il Napoli in quella magnifica e sfavillante stagione vinse lo scudetto con 42 punti, ottenuti grazie a 15 vittorie, 12 pareggi e solamente 3 sconfitte in 30 partite disputate. Da tenere presente che il campionato era formato da 16 squadre e che la vittoria valeva 2 punti. Il meraviglioso attacco degli azzurri, ancora privo di Careca che sarebbe arrivato solo nel mercato estivo del 1987 – andando a formare quella che tutti hanno ribattezzato come la Ma-Gi-Ca, ossia il tridente composto da Maradona, Giordano e Careca – mise a segno ben 41 gol subendone solo 21. Comunque vada l’attuale campionato, il Napoli di allora e quello attuale hanno stupito tutti e verranno ricordati negli annali del calcio e tramandati di generazione in generazione.


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calcio2000 19 apr 2013

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intervista -Giuseppe vives di Stefano Benetazzo

IL TOrO r VIVES rO

aLLa aLL LLa GraNdE

U indossando la casacca del torino, vives ha raggiunto il top della sua carriera...

20 calcio2000 apr 2013

n centrocampista multiuso, capace di ricoprire più ruoli nella zona nevralgica del campo che culla un sogno nel cassetto: giocare le coppe europee con il Torino. A parlare è Giuseppe Vives, che si è confidato in esclusiva per “Calcio2000”. Hai fatto il tuo esordio in Serie A con la maglia del Lecce proprio contro la tua attuale squadra; che ricordi hai di quel giorno? “Me lo dicono tutti; il ricordo è emozionante, giocare in Serie A era il mio sogno da bambino ed è stata la cosa più bella, e l’emozione è stata tanta anche per i miei genitori che hanno fatto molti sacrifici”. Cosa si prova a vestire la maglia del Torino, vista la storia di questo glorioso club? “È un orgoglio vestire questa maglia, c’ero già andato vicino l’anno prima del mio acquisto; per me è stato un motivo d’orgoglio firmare il contratto con questo grande club vista anche la sua splendida storia”. Quali sono le tue caratteristiche migliori, a tuo giudizio? E quali invece senti di dover migliorare? “Si migliora sempre allenamento dopo allenamento; io sono un centrocampista centrale, e le mie qualità migliori sono la visione di gioco e il lancio mentre devo migliorare nel colpo di testa e negli inserimenti da dietro”. Nel Torino Mister Ventura schiera il modulo 4-2-4; quali sono i punti forti e quelli che si possono migliorare di questo assetto? “La nostra forza è l’organizzazione, il mister è molto preparato, lavora tanto sugli inserimenti e sulla tattica; i quattro attaccanti, oltre a trovarsi bene contro difese a quattro elementi, ripiegano molto a darci

una mano in fase difensiva e quello che potrebbe essere il punto debole è invece uno dei nostri punti di forza”. A volte Ventura ti allarga come attaccante esterno, è un qualcosa di nuovo per te? Come ti trovi in quel ruolo? “È un ruolo nuovo, specialmente a inizio anno il mister mi schierava in questa posizione contro difese a tre elementi. Mi alleno anche per ricoprire il ruolo di esterno in grado di tagliare al centro, simile al lavoro che fa un trequartista”. Sul retro della tua maglia c’è il numero 20: c’è un motivo particolare che ti ha spinto a sceglierlo?


“Perché quando mi sono fidanzato con la ragazza che poi è diventata mia moglie era il 20 luglio; mi ha portato fortuna”. Ti sei ispirato a qualcuno in particolare quando eri giovane e chi credi sia il modello nel tuo ruolo oggi? “Il modello per eccellenza è Pirlo, giocatore straordinario mentre da piccolo mi dicevano che assomigliavo ad Albertini, due grandissimi”. Hai avuto vari allenatori nella tua car carriera: chi ricordi con più affetto? “Un ringraziamento particolare va a Zeman, venivo dalla C e mi ha dato l’opportunità di approdare dapprima in Serie B e poi nella massima categoria; con mister Ventura mi trovo molto bene, insegna calcio, è molto organizzato e i frutti si vedono”. Hai segnato una rete in Serie A, te la ricordi ancora? Come è andata? “Era la partita contro il Chievo, al decimo della ripresa avevo accusato un fastidio dietro al flessore e avevo chiesto il cambio ma poco prima di uscire mi è capitata una palla interessante che ho calciato di controbalzo facendo un bel gol”. Cosa ti ha lasciato la questione calcioscommesse? Ne sei uscito pulito ma cosa ti è rimasto dentro? “Ho passato dei brutti momenti ma li ho vissuti con serenità e tranquillità perché se uno è pulito non deve temere niente, ho continuato ad allenarmi al massimo e dopo l’assoluzione ho cancellato tutto”. Quali sono i tuoi obiettivi principali? E

quelli invece della tua squadra? “Sicuramente giocare ancora un po’ in Serie A sempre con il Torino; l’obiettivo di squadra è la salvezza dopodiché quello di toglierci belle soddisfazioni da regalare ai nostri tifosi”. Quest’anno il Torino ha ritrovato il suo vero carattere, merito di Ventura? “Il merito è di tutti, mister Ventura compreso, se non hai un gruppo forte non riesci a fare bene e a ottenere buoni risultati; lo spogliatoio è fantastico, i ragazzi danno tantissimo e aiutano molto soprattutto i nuovi elementi”. I tifosi chiedono la vittoria nel Derby, come si batte questa Juventus? “È una partita molto difficile perché è una squadra di campioni che sta dimostrando di essere al top; dovremo avere anche un po’ di fortuna perché loro sono veramente forti”. Pregi e difetti di una piazza come quella granata? “Avere la curva dello stadio è un gran bel pregio perché trasmette tantissima forza mentre uno dei difetti è che, come tutte le piazze importanti, se le cose vanno male devi essere bravo a superare le critiche”. Si parla tanto di Ogbonna, pensi sia pronto per una big? “Sicuramente sì, lo ha dimostrato già l’anno scorso in Serie B e lo sta facendo anche quest’anno disputando un grande campionato e ricevendo anche la chiamata in nazionale, è veramente forte”.

Cosa manca a Cerci per arrivare al TOP? I suoi mezzi sono da Nazionale? “Alessio ha qualità importantissime, lo sta dimostrando. Sta bene fisicamente, ha un rendimento alto e merita senz’altro la chiamata in Nazionale”. Hai fatto tanta gavetta prima di esplodere: questo ti rende orgoglioso o c’è un po’ di rammarico perché con un po’ più di fortuna forse la tua carriera sarebbe potuta essere diversa? “Ognuno merita di giocare nella serie in cui si trova in quel momento; in quegli anni meritavo di militare in categorie inferiori e sono orgoglioso di avere fatto questa gavetta fino ad arrivare alla Serie A, senza che nessuno mi regalasse niente”. Sei ancora legato a Napoli? Deve ambire allo scudetto? “Certamente, sono un tifoso del Napoli, lo seguo sempre e me lo auguro. Può ambire allo scudetto solo se non sbaglia più e avendo continuità perché la Juve è forte”. Già pensato a cosa farai da grande? Di solito giocatori tattici come te finiscono in panchina… “Per adesso mi sono iscritto al corso di allenatore di base; vorrei rimanere nel calcio ma non so se farò l’allenatore. Per adesso voglio giocare ancora per qualche anno”. Un sogno che vorresti realizzare nel calcio? “Il mio sogno è giocare nelle coppe europee con la maglia del Torino”.

le scarpe di vives ASICS Tigreor. Modello di successo della gamma calcio ASICS con alti contenuti tecnici ripresi dai modelli del Track&Field; realizzato per giocatori professionisti che ricercano comfort ed ammortizzamento. CARATTERISTICHE TECNICHE: EXTERNAL HEEL COUNTER Contrafforte esterno che si estende fino alla parte mediale e laterale per ottimizzare il controllo del movimento del piede. Fodera interna in materiale antiscalzamento ECSAIN LEATHER che garantisce un comfort eccellente. Soletta estraibile in espanso per migliorare comfort ed ammortizzazione; sagomata anatomicamente. TOMAIA: Interamente in microfibra con tecnologia DUO SOLE UPPER (PU) sul puntale per garantire un ottimo controllo di palla. L’ASICS Tigreor è presente anche nelle storiche colorazioni Brillant Blue/ White (foto) e Cultura Gold/Italian Blue e nel colore Black/White/Blue

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apr 2013


intervista - paulo serGio betanin di Nicolò Bonazzi

IL TOp pLay LayE Lay ayEr

LIVOrNESE

d paulinho è l’uomo in più di un livorno che punta a conquistare la massima serie…

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apr 2013

opo un inizio aspro e dif difficile è uscito alla distanza e ora è uno dei Top Player del campionato di Serie B. Stiamo parlando di Paulo Sergio Betanin, meglio noto come Paulinho. L’attaccante del Livorno è uno dei pilastri della squadra allenata da Davide Nicola e con le sue reti (ben spalleggiato anche da altri compagni di squadra) sta cercando di riportare gli amaranto in quella Serie A che manca da tre anni. In queste ultime stagioni Paulinho ha messo a segno un bottino di reti molto importante: e dire che l’inizio non fu dei migliori... Si, ero molto giovane e mi ci volle un po’ di tempo per ambientarmi. Arrivai in Italia nel mese di marzo (del 2004, ndr) e per fortuna che in squadra c’era Vidigal che parlava portoghese e che quindi mi aiutò tantissimo nell’inserimento nell’ambiente. Era una cultura diversa ed ero un po’ spaventato, ma oggi sono convinto di aver fatto la scelta giusta. Sei arrivato in Italia a 18 anni: come sei stato segnalato? “A portarmi in Italia fu il mio procuratore, è lui che devo ringraziare”. Quando hai visto che c’era l’opportunità di venire in Italia che sentimenti hai provato? “Quando ero un ragazzo guardavo sempre il calcio italiano, quindi mi piaceva. All’inizio, come detto, c’era un po’ di preoccupazione, però ho avuto la possibilità di fare esperienza e nei tre mesi prima dell’inizio della stagione sono riuscito a inserirmi nell’ambiente”. Con il senno di poi rifaresti questa scelta di trasferirti così giovane? “Ho trovato un ambiente molto caldo, ero giovane e ho avuto la fortuna di tro-

vare persone che mi hanno aiutato tantissimo. Devo dire comunque che lo rifarei, mi sono trovato bene e penso di aver fatto la scelta giusta: l’Italia mi piace”. Chi era il tuo idolo da ragazzino? C’era un giocatore al quale ti ispiravi? “Quando un ragazzo gioca cerca di ispirarsi sempre ai giocatori migliori del proprio periodo e a me piacevano Romario, Ronaldo e Ronaldinho”. Tu hai fatto parte della Nazionale Under 20 del Brasile: c’è qualche tuo compagno che è esploso nel grande calcio? “C’erano Rafinha del Bayern Monaco, Fernandinho dello Shaktar e tanti altri ragazzi che ora giocano in Brasile come Renan, portiere dell’Internacio-


nal di Porto Alegre”. Ci sono altri tuoi vecchi compagni che si sono persi per strada? “Sì, è naturale, ci sono alcuni ragazzi che ora stanno in Brasile ma lavorano. Uno fra i più forti era Hernandez che all’epoca giocava nel Bahia: ora non so nemmeno dove gioca”. Per quel che riguarda la tua carriera, invece, sei soddisfatto di come sta andando? “Sì, sono molto contento per come stanno andando le cose. Sono arrivato molto giovane, sono sceso in Serie C e piano piano mi sono ambientato. In Brasile è molto difficile arrivare in prima squadra perchè ci sono tanti giocatori mentre in Italia è più facile. Al momento sono in una fase di crescita: è sempre bello guardare al futuro, ma è importante osservare il presente per cercare di migliorare sempre di più”. Poco fa hai menzionato la Serie C: possiamo dire che l’anno di Sorrento ti ha sbloccato? “A Sorrento ho trovato l’ambiente giusto, persone responsabili, una società seria alle spalle e un grande allenatore che mi ha dato tanto in un momento della carriera in cui ne avevo un gran bisogno. In un contesto di questo tipo possono arrivare aiuti da ogni parte e con l’apporto dei tifosi hai tutte le possibilità di fare bene”. Dopo due anni sei tornato a Livorno: eri un po’ spaventato dalla possibilità di non esprimerti ai livelli di Sorrento?

“Dico la verità, quando sono tornato per me era difficile perchè ero andato in prestito senza poter esprimere al meglio le mie potenzialità. Spinelli, però, puntava su di me e abbiamo ragionato insieme alla società e alla fine mi ha concesso un’altra possibilità. I primi sei mesi ho sofferto tanto perchè non segnavo poi mi sono sbloccato e sono diventato più continuo”. Parlando della stagione attuale ti aspettavi un avvio di questo tipo? “L’andamento è frutto del lavoro svolto in ritiro con il mister: sapevamo di avere molta qualità e anche di dover dimostrare il nostro valore. La squadra non è cambiata molto rispetto all’anno scorso però siamo riusciti ad emergere anche se c’è ancora da lavorare molto”. Hai menzionato Nicola: che tipo di allenatore è? “È giovane ma sicuramente molto preparato, lavoriamo tanto ed è una persona intelligente. Penso che abbia ottenuto ottimi risultati perchè ha trovato un grande gruppo che lo fa stare bene, visto che ha buoni rapporti con tutti i giocatori”. Qual è il vostro punto di forza? Su cosa dovete migliorare? “Il nostro punto di forza è sicuramente il gruppo comprendendo anche staff tecnico, staff medico e tutte le persone che ruotano intorno a noi. Per migliorare c’è sempre tempo e possiamo farlo continuamente in tutti i reparti. C’è sempre qualcosa in cui fare meglio”. Ci dai un giudizio su Siligardi? è

già uomo mercato e destinato ad una grande carriera? “Adesso sta attraversando un bel periodo e gli auguro una grande carriera. È intelligente, tranquillo e pensa a fare la sua parte. Sa di essere forte ma si allena tutti i giorni per poter migliorare. Speriamo che vada avanti a giocare bene così è più facile fare gol anche per me (ride, ndr)”. C’è qualche altro tuo compagno di squadra sul quale scommetteresti per una carriera brillante? “Ce ne sono tanti ed è difficile scegliere. Ci sono giocatori che non sono più giovanissimi ma che secondo me sono molto forti come Dionisi, Emerson, Lambrughi e Bernardini, ma in generale tutto il gruppo è forte”. Ti sei posto un obiettivo personale per questa stagione? “È normale che per un attaccante è importante segnare anche se sono più contento se riusciamo a mantenere la posizione in classifica che abbiamo ora”. Arrivato a questo punto della carriera c’è un sogno che vorresti realizzare? “Credo che come tutti i calciatori che giocano nelle serie minori spero un giorno di poter giocare con continuità in Serie A”. Domanda difficile: con il Livorno o con un’altra squadra? “Speriamo con il Livorno (ride, ndr)”.

la scarpa di PAULINHO Paulinho indossa le famose ASICS TIGREOR. Modello di successo della gamma calcio ASICS con alti contenuti tecnici ripresi dai modelli del Track&Field; realizzato per giocatori professionisti che ricercano confort ed ammortizzazione. Caratteristiche tecniche: EXTERNAL HEEL COUNTER Contrafforte esterno che si estende fino alla parte mediale e laterale per ottimizzare il controllo del movimento del piede. Fodera interna in materiale anti-scalzamento ECSAIN LEATHER che garantisce un confort eccellente. Soletta estraibile in espanso per migliorare confort ed ammortizzazione; sagomata anatomicamente. Tomaia interamente in microfibra con tecnologia DUO SOLE UPPER (PU) sul puntale per garantire un ottimo controllo di palla. Disponibile nelle versioni suola IT come da foto (290 grammi) e suola ST (320 grammi) per le differenti condizioni di terreno, ed oltre che nel colore Cultura Gold/Italian Blue usato da Paulinho anche nel Blue/White e nel nuovo Black/White/Blue.

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apr 2013


altri caMpionati italia - pro patria di Stefano Benetazzo

L’EdUCa UCaTO UCa aTOrE

dELLa L prO La U firicano è un tecnico preparato che punta molto sul rapporto con i giocatori. l’obiettivo è arrivare nelle prime sei, poi si vedrà…

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apr 2013

na chiacchierata amichevole a margine di uno degli allenamenti della sua squadra quella realizzata con Mister Aldo Firicano, classe 1967, allenatore della Pro Patria con cui è legato da un contratto di un solo anno, squadra in testa al campionato di Lega Pro-Seconda Divisione e che tanto bene sta facendo in questa stagione dopo le mille vicissitudini affrontate in passato, ora definitivamente messe alle spalle e archiviate come un lontano ricordo. Basso profilo, tanta cordialità anche e soprattutto verso i tifosi che giornalmente seguono di persona gli allenamenti dei tigrotti e tanta voglia di migliorare e di crescere sono le carat-

teristiche principali di un ex difensore che ha militato al fianco di grandissimi campioni quali – tra gli altri – Batistuta, Rui Costa, Toldo, Collovati e Graziani e che ha iniziato la sua carriera da allenatore nel 2004 con la Sestese per passare poi alla Biellese, da qui all’Alto Adige per proseguire con la Carrarese, il Poggibonsi e in ultimo il Borgo a Buggiano prima di sedersi sulla panchina dell’Aurora Pro Patria di Busto Arsizio. Mister, la sua squadra è prima in classifica; possiamo dichiarare che l’obiettivo è la promozione diretta in Prima Divisione? “No, l’obiettivo rimane quello di partenza, vale a dire arrivare tra le prime sei, poi in che posizione è un altro di-


scorso; in primavera si vedrà come andranno le cose. Senza dubbio in questo momento siamo in una posizione privilegiata”. Siete la formazione che ha segnato più di tutti; questo vuol dire che un ex difensore come lei punta più sulla fase offensiva rispetto alla difensiva? “Ci sono una serie di fattori, poi è innegabile che i giocatori davanti hanno estrema qualità e un gran potenziale che sono determinanti; cerco di dare alla squadra il giusto equilibrio tra le due fasi”. Tra i migliori marcatori della Pro Patria ci sono tre centrocampisti e un solo attaccante; tutto fa pensare che si cerca molto spesso l’inserimento in area dei mediani. “Puntiamo molto al gioco di squadra e abbiamo la giusta sintesi tra la qualità dei giocatori e la loro predisposizione”. I tigrotti sono la squadra che ha subito meno provvedimenti disciplinari; aspetto decisamente positivo, non crede? “È un aspetto che sottolineerei moltissimo e con ancora più evidenza; con il sacrificio di tutti riusciamo a limitare i falli e quindi i cartellini. Punto molto su questo dai miei giocatori”. Meglio in casa che in trasferta: c’è una leggera differenza tra gare casalinghe ed esterne. C’è un motivo particolare? “La differenza è minima, si tratta solamente di una casualità”. Inoltre la Pro Patria riscuote di più nei secondi tempi, frutto di una maggiore attenzione? “Questo è un fatto importante perché fisicamente la squadra è in grado di tenere botta senza subire dei cali, che sarebbero fisiologici, anche grazie ad una buona qualità”. C’è un giocatore dei suoi in particolare che vede già pronto per militare ad alti livelli? “Alcuni sono sulla bocca di tutti perché segnano o per le giocate che mettono in mostra come Viviani, Bonfanti e Pantano, giovani ma che crescono molto bene e hanno una continuità di rendimento elevata mentre ritengo che in prospettiva Bruccini, Giannone, Fa-

Tra le tante maglie indossate da Firicano anche quella viola

lomi e Cozzolino sono già pronti per giocare ad alti livelli”. Qual è lo schema che predilige adottare? Si basa solo ed esclusivamente su uno oppure cambiare di volta in volta è consigliabile? “Alla Pro Patria adottiamo il 4-3-1-2 con Giannone che agisce da trequartista e questo sarà il nostro modulo fino alla fine della stagione salvo qualche cambiamento in base alle squadre che affronteremo. Non ho però un modulo fisso ma idee che mantengo sempre come i quattro difensori e i tre di centrocampo, il resto lo adatto in base a vari criteri”. C’è un tecnico che in passato Le ha fornito qualcosa in più rispetto agli altri? E se si, chi e cosa? “In generale siamo la sintesi degli allenatori che abbiamo avuto ma tra i tanti

ricordo con piacere Tabarez che mi ha allenato a Cagliari, tecnico straniero e dalla preparazione importante con ottime conoscenze di calcio oltre che persona squisita. Mi sentivo molto vicino al suo modo di pensare e di vivere il calcio”. Quale insegnamento è più importante da trasmettere ai giocatori, sia tecnico che mentale? “La passione per lo sport, per essere sopportato e supportato ci vuole sempre la passione per il gioco che ti permette di fare sacrifici ma di ottenere tanto”. Che bilancio può trarre da questa sua esperienza alla Pro Patria fino a questo momento? “Confrontarsi con realtà di Serie C è qualcosa di estremamente importante, è una bella esperienza e una palestra di vita. Sono rimasto molto entusiasta. È qualcosa che mi intriga e mi piace. Alla Pro Patria sto vivendo un’esperienza ottima, molto bella e positiva e da parte mia c’è tutta la disponibilità di prolungare la mia permanenza da allenatore di questo club”. Quali sono i suoi obiettivi personali? “L’allenatore è un po’ anche un educatore e mi piacerebbe molto migliorarmi e migliorare i miei giocatori; poi come è naturale anche io come tutti aspiro al meglio”. Infine una curiosità: il Trapani, squadra della sua città natale, sta viaggiando a gonfie vele. Lo segue? “L’ho seguita con palpitazione in special modo lo scorso anno quando sembrava che poteva approdare in Serie B. È una squadra che continuo ad amare e spero vivamente che al più presto possa approdare nel campionato cadetto, e un domani sarebbe bello magari anche allenarla”. In ultimo, c’è un suo ex compagno di squadra che vedrebbe bene nella veste di allenatore ad alti livelli? “Assolutamente sì, ce ne sono tanti ma cito con piacere Emiliano Bigica, che giocava con me nella Fiorentina; adesso allena in Eccellenza, allo Sporting Bellinzago ma un domani lo vedrei bene e assolutamente a suo agio ad alti livelli”. calcio2000

apr 2013


altri caMpionati italia - san felice di Gianni Bellini

pEr TOrNarE ad ESSErE

(S N) FELICE (Sa

S storia di una società che, causa sisma, ha rischiato di scomparire...

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apr 2013

e non ci fosse stato il sisma del 20 e 29 maggio 2012, probabilmente non sarei qui a parlare della US San Felice, società della Bassa modenese con trascorsi anche importanti, il club principale di un paese che ha dato i natali a Giuseppe Calzolari, unico sanfeliciano ad essere finito sulle mitiche figurine Panini (calciatori 1963-64 con la maglia del Cosenza in serie B). Già, proprio quel sisma che ha fatto cadere tutte le certezze dei cittadini ed ha anche messo a rischio la società di calcio, che attualmente milita nel girone B del campionato di Eccellenza dell’Emilia Romagna. Una società che nasce il 28 dicembre 1958 con il nome di Unione Polispor-

tiva Pro Patria. Per due anni svolge un’attività che potremmo definire preparatoria, organizzando gare ciclistiche per dilettanti, gimcane automobilistiche, tornei estivi di calcio, gare di gokart, tornei dei bar, il tutto finalizzato al reperimento di fondi per la gestione delle sue rappresentative calcistiche del Comitato Lega Giovanile di Finale Emilia. Il 1960 segna il debutto della Pro Patria nel calcio “che conta”. Nel Campionato 62/63: II^ Categoria, nel nuovo stadio appena costruito. Si piazza al secondo posto in classifica e, grazie alla rinuncia del Galliera, ottiene l’ammissione in I^ Categoria. Nel 64/65 retrocessione in II^. Risalita in I^ nel 66/67. Avvalendosi della grossa ristrutturazione dei campionati dilet-


tanti nel 70/71 conquista il Campionato di Promozione. Ad allenarla c’è una gloria nazionale: Saul Malatrasi, che ha militato in serie A tra le file di Spal, Juventus, Fiorentina, Roma e Inter. L’anno successivo alla conduzione tecnica giallorossa subentra William Negri l’indimenticabile “Carburo”, già portiere di Mantova e Bologna (con cui ha vinto l’ultimo scudetto della storia rossoblu). Nel 74/75 al nome Pro Patria viene aggiunto il nome dell’azienda del nuovo presidente Rinaldo Lugli (un tipo alla Berlusconi, che prendeva solo i migliori giocatori sul mercato) e sorge così la Rilus Pro Patria. Giovedì 17 giugno 1976, festa del Corpus Domini, sotto la guida del mister Mario Castellazzi (nato a Finale Emilia ed ex giocatore di serie A con Roma e Catania) conquisterà la tanto agognata Serie D al termine di uno storico spareggio contro i cugini della Mirandolese, svoltosi allo stadio Braglia di Modena davanti a ben 13 mila spettatori e vinto 2-0 con doppietta di Loris Belluzzi. L’anno successivo la società sanfeliciana, dietro precisa richiesta della Lega, dovette cambiare nome perché esisteva già una “Pro Patria” in campo semiprofessionistico, quella di Busto Arsizio (Varese), i famosi “tigrotti” dalle casacche a righe trasversali biancoazzurre. Le autorità calcistiche di allora temevano infatti che questa omonimia potesse creare burocraticamente dei disordini nei tabulati e nei rapporti fra le società e la Federazione. La società divenne così la US San Felice, denominazione che ancora la accompagna. In 4^ serie (la serie D) il San Felice giocherà per due anni e, per non farsi mancare nulla, riuscirà ad ingaggiare – sempre per merito del presidente Lugli - anche Pierpaolo Manservisi, ex Campione d’Italia con la Lazio 1973-74. I risultati però non saranno quelli sperati: non sempre nel calcio chi più spende vince, ed ecco quindi una malinconica retrocessione! Dopo la retrocessione dalla Serie D, le varie riforme dei campionati e diverse vicissitudini societarie, da alcuni anni la società milita in Eccellenza. Vittorie e sconfitte per una storia calcistica tutto sommato tranquilla, fino al

20 maggio 2012. Perché, da quel giorno, tutto a San Felice è cambiato. Era facile rendersene conto anche guardando lo stadio e i dintorni. Su alcuni punti del terreno di gioco il terremoto aveva fatto affiorare rivoli di sabbia liquefatta e lo stadio era stato immediatamente adibito ad area di raccoglimento: la zona sottostante alla tribuna è stata usata dalle scuole elementari per fare lezioni agli alunni, l’antistadio ospitava una tendopoli per gli sfollati dalle case e lo stadio stesso è stato lo scenario di uno degli incontri (non di calcio) più commoventi degli ultimi anni, quando il sindaco di San Felice, Alberto Silvestri, ha voluto incontrare la cittadinanza per esporre i problemi che stava creando il sisma. Un incontro pubblico a cui tutta la piccola San Felice ha risposto al completo, fra paura, voglia di capire e necessità di ricominciare. Eppure, il San Felice ce l’ha fatta. “Nonostante lo sciame sismico abbia provocato il fenomeno della liquefazione del suolo, rovinando una parte del terreno di gioco, il San Felice è l’unica società della Bassa modenese ad aver ripreso l’attività a pieno regime”, spiega Dario Tassi, titolare del più importante salumificio della zona e “presidente a vita” del San Felice, che vuole dare la massima evidenza alla straordinaria disponibilità dimostrata da giocatori e staff tecnico della formazione d’Eccellenza i quali, con grande sensibilità, hanno capito le problematiche della società (nel post-terremoto sono scomparsi numerosi sponsor) e si sono accontentati di rimborsi spese esigui. Una società sana e che ha tutte le intenzioni di portare avanti l’attività. Una società che, peraltro, ha visto uno dei suoi portieri, il giovane Gianluca Gallerani, ricevere la convocazione per uno stage dalla Rappresentativa Nazionale Dilettanti Under 17, diretta da mister Giancarlo Magrini. Avvenimento eccezionale per questa zona che si trascina da sempre l’handicap della lontananza da qualsiasi nodo autostradale, essendo scomoda da raggiungere e quindi trascurata da grande parte degli osservatori di club professionistici. Una soddisfazione enorme per il club e

Calzolari, l’unico sanfeliciano ad essere finito sulle figurine Panini

i suoi dirigenti che, tuttavia, in questa stagione devono far fronte ad ulteriori costi di gestione dovuti all’inserimento nel cosiddetto “girone del mare”, che obbliga il San Felice a trasferte in Romagna, sino a Imola, Cattolica e Savignano. Gallerani è l’immagine più recente di un notevole settore giovanile che, proprio nelle settimane scorse, ha vissuto di un week end di sport e solidarietà grazie alla collaborazione con il Fanfulla Calcio, storica società di Lodi, che ha portato tutti i ragazzi del suo vivaio a disputare una serie di amichevoli contro le giovanili giallorosse, creando un importante gemellaggio. Collaborazioni e gemellaggi che, a San Felice, non mancano: ogni anno, nel mese di giugno, la società organizza assieme al Milan i “Milan Junior camp” per giovani calciatori a cui mediamente partecipano circa 80 ragazzi provenienti da tutta la Bassa Modenese. Nel 2012, proprio a causa del terremoto, il “Milan Junior Camp” sanfeliciano è stato trasferito in Appennino, a Farneta, perché in paese le emergenze erano altre. Ma nel 2013 tornerà a San Felice: un modo come un altro per mettersi alle spalle il dramma e guardare al futuro. calcio2000

apr 2013


miti del calcio - Franz BeckenBauer di Luca Gandini

SUa a MaESTÀ a

IL K KaISEr

U Prima campione dallo stile impeccabile, poi tecnico vincente, infine dirigente capace e rispettato. Franz Beckenbauer è il simbolo per eccellenza del calcio tedesco.

28 calcio2000 apr 2013

n Paese distrutto dalla guerra e ridotto a un cumulo di macerie. Ecco la Germania che, l’11 settembre 1945, accolse tra le sue braccia uno dei suoi figli prediletti. Colui il quale, attraverso le imprese sportive, avrebbe contribuito a restituire alla Nazione quel prestigio e quella speranza sepolti sotto le rovine del Terzo Reich. Cresciuto in una famiglia della media borghesia di Monaco di Baviera, Franz Beckenbauer aveva solo nove anni quando ammirò l’idolo Fritz Walter alzare la Coppa Rimet al cielo di Berna. “Un giorno, anch’io sarò il capitano della Nazionale tedesca campione del mondo”. Questo, il sogno che accompagnò l’infanzia del giovane Franz, divisa tra l’amore per il calcio e la passione per il Monaco 1860, la squadra, all’epoca, più famosa della città.

IN MEDIANO STAT VIRTUS Per uno strano scherzo del destino, furono però i grandi rivali del Bayern a dare al ragazzo la possibilità di emergere sul serio. Così, a soli tredici anni e dopo aver superato un provino durissimo, Beckenbauer entrò a far parte delle giovanili dei rossi bavaresi, preludio ad un’unione quasi indissolubile che avrebbe portato sia lui che il club sulla vetta d’Europa e del mondo. Ma andiamo per ordine, perché, in realtà, quando Franz esordì ufficialmente in prima squadra, il 6 giugno 1964, il Bayern era poco più di una provinciale che vivacchiava nella Regionalliga, la Serie B tedesca. Fu grazie al suo talento, unito ai gol dell’implacabile Gerd Müller e alle parate del “Gatto” Sepp Maier, se la squadra riuscì, nella stagione successiva, a conquistare la promozione in Bundesliga.


Ancora qualche mese di rodaggio e poi, nel 1966, Franz poté mettere le mani sul primo trofeo della carriera, la Coppa di Germania, vinta anche grazie e una sua rete in finale. Fondamentale, quell’anno, per il campione tedesco. Nonostante la giovane età, il c.t. Helmut Schön vide in lui uno dei leader della Nazionale che si apprestava a disputare il Mondiale d’Inghilterra. Mediano dallo stile raffinato e dall’elegante tocco di palla, Beckenbauer era il vero faro della squadra. Secondo un antico detto, un centrocampista completo deve possedere le tre “c”: contrastare, costruire, concludere. Ecco: Franz riusciva a fare tutto questo e anche di più. Sublime incontrista che poteva sottrarre il pallone all’avversario senza mai commettere fallo, abile costruttore di gioco grazie al radar nei piedi e, talvolta, persino bomber implacabile, fu lui la vera rivelazione di quel Mondiale. E se la sua Germania Ovest non trionfò, fu solo perché un arbitraggio indecente favorì i padroni di casa inglesi nella finalissima di Wembley. I PRIMI TRIONFI Poco male. Ormai, l’asso bavarese, pienamente convinto delle proprie potenzialità, si candidava al ruolo di protagonista in quegli anni ‘70 che bussavano prepotentemente alle porte della storia. Si riconfermò grande ai Mondiali del Messico, dove si tolse il lusso di eliminare, anche grazie a un suo gol, i rivali inglesi. Poi, però, nella semifinale contro l’Italia, s’infortunò (epica l’immagine del campione che proseguì la partita nonostante la spalla destra lussata) e la gioia fu tutta di Gianni Rivera e compagni. Ma era solo questione di tempo. Belgio 1972. La Germania, per la prima volta qualificata alla fase finale dell’Europeo, si presentò con un’irripetibile generazione di talenti. Dal portiere Sepp Maier al centravanti Gerd Müller, dal terzino Paul Breitner al centrocampista Günter Netzer all’ala Uli Höness. E poi lui, Franz, leader e capitano della squadra. Agli avversari restarono solo le briciole. La Coppa andò ai tedeschi e Beckenbauer, a fine anno, si aggiudicò

il Pallone d’Oro, precedendo sul podio i compagni Müller e Netzer. Conquistata l’Europa, la “Nationalmannschaft” (la Nazionale) puntava ora al mondo. Le prove generali, Beckenbauer le fece nella primavera del 1974, guidando il Bayern Monaco al trionfo in Coppa dei Campioni. Poche settimane più tardi, al Mondiale che si sarebbe disputato proprio davanti al pubblico amico, la Germania venne indicata da tutti come la squadra da battere. Beckenbauer, ormai semplicemente “Il Kaiser” (l’Imperatore), aveva arretrato di qualche metro il proprio raggio d’azione e ora giocava da libero. Attenzione, però: non era il classico difensore arroccato alle spalle dei compagni che si limitava a meri compiti di chiusura. Grazie alla sua immensa classe, il capitano restava il fulcro del gioco tedesco, non solo facendo valere la propria personalità in fase difensiva, ma trasformandosi, all’occorrenza, nel primo regista della squadra. E non era raro, poi, trovarlo in appoggio al centravanti Müller nelle sue irresistibili proiezioni offensive. Uno spettacolo nello spettacolo. FRANZ ÜBER ALLES In quel Mondiale, dicevamo, avvenne la resa dei conti tra i due più grandi fuoriclasse dell’epoca. Da un lato, il Kaiser; dall’altro lato, Johan Cruijff, portabandiera di quell’Olanda che tanto aveva stupito con il suo calcio irrazionale e spregiudicato. Fu un duello esaltante. La Germania non possedeva certo l’estro e la fantasia dei Tulipani, ma sul piano tattico e caratteriale non aveva rivali. E così, in una finale vietata ai deboli di cuore, fece prevalere la propria enorme esperienza, andando a conquistare, tra gli osanna del pubblico, un meritatissimo trionfo. Negli anni a venire, si perse il conto dei trofei sollevati da Beckenbauer, autentico tiranno del calcio internazionale. Il suo Bayern si riconfermò re d’Europa nel 1975 e nel 1976, togliendosi anche lo sfizio di vincere la Coppa Intercontinentale contro i brasiliani del Cruzeiro. Kaiser Franz entrò così nell’ambitissima élite

Immenso da calciatore, autorevole da dirigente, Beckenbauer è sempre stato un vincente

di coloro capaci di laurearsi campioni d’Europa e del mondo sia a livello di club che di Nazionale. Si aggiudicò poi il secondo Pallone d’Oro e, sempre nel ‘76, fu battuto solo in finale dalla Cecoslovacchia nell’Europeo di Jugoslavia. L’anno dopo, fu tempo di saluti. Superata abbondantemente la trentina, il fuoriclasse bavarese lasciò sia la Nazionale che il Bayern Monaco e si lanciò nell’avventura americana, firmando un ricchissimo contratto con i Cosmos di New York. Anche qui, naturalmente, pioggia di allori, al fianco di vecchi leoni come Pelé, Carlos Alberto e Giorgio Chinaglia. Il calcio vero, però, era un altro e allora eccolo fare rientro in patria, per una breve parentesi all’Amburgo, comunque coronata dall’ennesimo “Scudetto”. Come dire: il lupo può anche perdere il pelo, ma il vizio (del successo), quello mai. IL VIZIO DEL SUCCESSO La seconda parte della sua storia calcistica, Franz Beckenbauer la inaugurò dalla panchina, da promettente commissario tecnico della Nazionale. Fece capire da subito il suo valore, guidando la Mannschaft al secondo posto ai Mondiali di Messico ‘86, alle spalle

calcio2000 29 apr 2013


miti del calcio - Franz BeckenBauer

SUa a MaESTÀ a

IL K KaISEr

Il Mondiale del 1974 è stato un grande trionfo tedesco, nel segno del Kaiser

soltanto dell’Argentina di Maradona. Quattro anni dopo, a Roma, nella rivincita con i sudamericani, i tedeschi non fallirono e Kaiser Franz poté di nuovo sollevare quella Coppa già vinta da giocatore sedici anni prima. Un’impresa riuscita solo a lui e al brasiliano Mário Zagallo. Allenatore di grande buon senso e con il solito vizio del successo, seppe anche riportare il Bayern, il club della sua vita, alla ribalta internazionale, conducendolo alla conquista della Coppa UEFA 1995/96, uno dei pochi titoli che aveva mancato da calciatore. Chiusa l’esperienza in panchina, gli venne affidata la presidenza della società bavarese. E giù altri trionfi, sia sul piano sportivo che su quello economico e manageriale. Se oggi il Bayern Monaco è uno dei club più prestigiosi al mondo, buona parte del merito è proprio della serietà e dell’esperienza di Kaiser Franz. L’ultimo capolavoro, lo realizzò qualche anno fa. Stimato dalla FIFA e amico personale di Sepp Blatter, venne nominato presidente del Comitato Organizzatore dei Mondiali di Germania 2006. E anche in quel caso non fallì. Le sue spiccate doti

30 calcio2000 apr 2013

amministrative, unite all’impeccabile efficienza teutonica, furono alla base di uno tra gli eventi sportivi più riusciti di sempre. Stadi gioiello, incassi superiori alle attese, infrastrutture all’avanguardia. Tutto rasentò la perfezione. O forse no. La clamorosa eliminazione della Germania ad opera dell’Italia in semifinale, tormenta ancora oggi i sonni dei tifosi tedeschi, convinti che, con un Beckenbauer là, al centro della difesa, le cose sarebbero andate molto diversamente. Ma evidentemente, anche un vincente come il Kaiser ha dovuto arrendersi all’incedere del tempo. SILENZIO, PARLA IL KAISER Personaggio dal carisma svettante, Franz Beckenbauer ha sempre fatto della schiettezza un tratto distintivo della propria personalità. Lo abbiamo visto commuoversi nell’incontro con Papa Benedetto XVI, nel 2005: “Uno dei momenti più emozionanti della mia vita”, e accogliere con stupore la notizia delle dimissioni del Pontefice: “Una dura perdita per la Chiesa cattolica”. Ma lo abbiamo visto anche entrare a gamba tesa su colleghi e non:

“José Mourinho? Un tipo rozzo e arrogante”. E se Günter Netzer, suo ex compagno nella Nazionale campione d’Europa e del mondo, era “un sopravvalutato, che brillò solo in un paio di stagioni”, il danese Michael Laudrup è stato “il miglior giocatore degli anni ‘90”. Grande, la sua soddisfazione per il recente ingaggio di Pep Guardiola da parte del Bayern: “Un acquisto da togliersi il cappello!”. A proposito di allenatori, nel 2004, Kaiser Franz fu uno tra i più grandi sponsor di Giovanni Trapattoni come c.t. della Germania: “Sarebbe perfetto”, anche se “quando parla in tedesco, si capisce solo il 10% di quello che dice...”. Anche durante gli ultimi Europei, non ha perso l’occasione di dir la sua: “I giocatori tedeschi non cantano l’inno? È una vergogna. Quando ero c.t. li obbligai a cantarlo e così diventammo campioni del mondo”. Famosa, infine, la sua stoccata all’Italia al Mondiale di Germania 2006, in piena Calciopoli: “Gli Azzurri saranno condizionati dal peso di questo scandalo”. Fortunatamente per noi, il destino aveva deciso diversamente.



accade a... - aPrile 1971 di Simone Quesiti

La coppa pEr L

EccELLEnza

L’ 36,8 cm, oro 18 carati per 6 kg, questi i numeri di un’eccellenza tutta italiana

32 calcio2000 apr 2013

hanno alzato Zoff e Cannavaro, Beckenbauer e Maradona. È il trofeo più ambito del calcio internazionale, quello che ogni calciatore, grande o piccolo, sogna di poter sollevare al cielo. Ma pochi sanno che la FIFA World Cup affonda le sue radici tra le fabbriche e i capannoni della cintura industriale milanese. Il 5 aprile 1971, infatti, una commissione della federazione mondiale, appositamente costituita, affidò il progetto di realizzazione della coppa a Silvio Gazzaniga, scultore che ai tempi lavorava allo Stabilimento Artistico Bertoni, ai tempi un’azienda di una decina di dipendenti con sede a Paderno Dugnano.

LA A gENESI Con la vittoria brasiliana ai Mondiali di Messico 1970, ancor’oggi ricordati dai tifosi italiani non solo per la storica vittoria in semifinale contro la Germania, ma anche per la finale dell’Azteca persa dagli Azzurri contro quella che molti definiscono la migliore Seleçao di sempre, la Coppa Rimet venne definitivamente assegnata, come da regolamento, al Brasile, in quanto nazione vincitrice per ben tre volte del prestigioso trofeo. Di fronte alla concreta necessità di realizzare un’altra coppa, la FIFA inviò numerosi esperti della federazione mondiale in giro per il mondo. Dopo aver visitato sette nazioni e valutato ben 53 modelli differenti, il 5 apri-


le 1971 la commissione, sotto l’egida di Sir Stanley Rous, allora presidente, scelse il progetto di Silvio Gazzaniga, da allora chiamato Maestro, nome che ancor’oggi gli è rispettosamente riservato. Aggiudicatasi l’appalto della federazione calcistica mondiale per la progettazione e la realizzazione del trofeo che doveva prendere il posto della Coppa Rimet, la GDE Bertoni ottenne una popolarità mondiale, diventando l’azienda leader mondiale nella produzione di coppe e medaglie per le più importanti competizioni sportive, dai Mondiali alle Olimpiadi. A Milano i clienti si sono succeduti senza interruzione e oggi, anche grazie alla prolungata pubblicità che il trofeo le ha fatto, la piccola impresa artigianale di venticinque anni fa conta centocinquanta impiegati. L’ISPIRAZIONE Una volta nominato dalla commissione, Gazzaniga si mise immediatamente all’opera chiudendosi per una settimana nel suo studio di via Alessandro Volta, situato nel quartiere degli artisti di Milano, in prossimità dell’Accademia di Brera, della Scala e del Castello Sforzesco. “Mi sono ispirato a due immagini: quelle dello sportivo e del mondo. Sognavo una rappresentazione plastica dello sforzo che potesse esprimere simultaneamente l’armonia, la sobrietà e la pace. La figura doveva essere lineare per attirare l’attenzione sul protagonista, cioè sul calciatore un uomo trasformato in gigante dalla vittoria, senza tuttavia avere niente di sovrumano. Questo eroe avrebbe riunito in se stesso tutti gli sforzi ed i sacrifici richiesti giorno per giorno dai suoi congeneri e avrebbe incarnato il carattere universale dello sport, stringendo il mondo nelle sue braccia”. Il prezioso oggetto, alto poco più di 30 centimetri, venne così fuso in oro massiccio a 18 carati in uno stampo di gesso e di cera. Diversamente dalla Coppa Jules Rimet la FIFA World Cup resterà sempre di proprietà della FIFA e nessuna squadra potrà mai conservarla definitivamente.

allo stadio Bernabeu di Madrid. “Ma sono stato ancora più emozionato – ha ricordato lo scultore milanese in una recente intervista - quando il presidente della Repubblica di allora, Sandro Pertini, ha alzato la coppa nella tribuna d’onore. Al ritorno in Italia, mi ha invitato al Quirinale al ricevimento in onore della squadra azzurra”.

La bellissima coppa del mondo è stata realizzata da un italiano, Silvio Gazzaniga

I gRANDI ChE L’h L ANNO ALZATA ALZA Silvio Gazzaniga vive tuttora a Milano e il suo trofeo il Maestro lo vede ogni giorno: ne ha posto un modello, ben in vista, nel suo studio, accanto al ritratto di sua moglie. Dal lontano 1971, cioè da quando la coppa prese forma nella sua testa, Gazzaniga ha visto passare la sua creazione in numerose mani. Franz Beckenbauer fu il primo a farla vedere al mondo. L’onore toccò in seguito a Daniel Passerella, Dino Zoff, Diego Maradona, Lothar Matthaus, Carlos Dunga, Didier Deschamps, Cafù, Fabio Cannavaro e Iker Casillas. Tutti, insieme ai loro compagni, hanno potuto stringerla al petto, abbracciarla e vivere il più grande momento della loro carriera di calciatori. Il più bel momento di tutte le Coppe del Mondo della FIFA per Gazzaniga? È stato l’11 luglio 1982, quando Dino Zoff fu il primo italiano ad alzare al cielo la coppa dopo la vittoria finale per 3 a 1 dell’Italia sulla Germania

UNA COPPA ChE NON hA PREZZO Recentemente la FIFA ha affermato che il trofeo ha un valore di circa 300.000 euro. Sarà per questo che, durante lo svolgimento del Campionato del Mondo, il trofeo viene esposto al pubblico all’interno di una struttura di vetro anti-proiettile e controllato da videocamere speciali 24 ore al giorno, in attesa di essere portato allo stadio in cui si giocherà la finale. Una volta terminata la manifestazione sportiva, il trofeo viene poi sigillato e custodito all’interno di una valigia di sicurezza d’acciaio e tenuto dalla FIFA nella sua sede a Zurigo. Ma il vero valore della Coppa è che è diventata un marchio, un simbolo universalmente noto, come quello della CocaCola. La Coppa infatti, tra cerimonie e incontri istituzionali indetti dalla FIFA, viene portata su e giù per il pianeta, messa in mostra, trascinata dagli sponsor, molto spesso assieme alla squadra vincitrice. Basti pensare che l’ultima Coppa del Mondo, quella alzata al cielo di Johannesburg l’11 luglio 2010, è volata in Sudafrica in una valigetta fatta appositamente da Louis Vuitton. Ma la testimonianza più forte del suo carattere mondiale risiede nel fatto che, oggi giorno, si possono comprare delle copie in miniatura della coppa in ogni angolo del pianeta, si possono vedere delle sagome del trofeo sventolare dal soffitto in un bar di una metropoli così come in un ristorante di una sperduta città cinese. D’altronde, se la chiamano Coppa del Mondo un motivo ci sarà…

calcio2000 33 apr 2013


racconti - il calcio altrove di Gabriele Porri

Per tutte le informazioni sul calcio internazionale: www.soccerdataweb.it

nEL Mondo dEI

gaLLETTI

c

alcio e rugby. Rugby e calcio. Sono loro a farla da padrone nello sport francese. Anche le origini sono comuni, agli albori la palla tonda e quella ovale sono riunite sotto un’unica Federazione: la USFSA. L’attuale Federazione Francese di Football (FFF) nasce invece nel 1919, a sostituire il CFI (Comité Français Interfédéral). L’esordio della Nazionale avviene a Uccle, sobborgo di Bruxelles, nel 1904. Col Belgio finisce 3-3, la Francia è in maglia bianca e il primo gol è realizzato dal ventenne Louis Mesnier, del CA Paris. Nei primi anni i francesi incontrano le Nazioni vicine, con risultati alterni, mentre arrivano inenarrabili scoppole dalle rappresentative di dilettanti inglesi. La Francia tiene pure a battesimo la nostra nazionale all’Arena di Milano, il 15 maggio del 1910 ed è una vittoria schiacciante dei nostri, 6-2 nonostante l’assenza dei giocatori della Pro Vercelli, al tempo squadra leader in Italia, squalificati. Il professionismo in Francia arriva nel 1930. Di quell’anno medesimo è la partecipazione alla prima Coppa Rimet in Uruguay e Lucien Laurent del Sochaux diventa il primo marcatore in assoluto della manifestazione. Per quanto la Francia degli anni Trenta abbia dato del filo da torcere a corazzate come il Wunderteam austriaco e alla fortissima Italia di Pozzo, la storia dei Bleus è quel-

in Francia il calcio ha lo stesso appeal del rugby. i campioni non sono mai mancati, così come le soddisfazioni…

la di tre periodi d’oro in cui si sono concentrate le vittorie. Negli anni Cinquanta una formazione eterogenea per origini (i “polacchi” Kopa, Cisowski, Wisnieski, il “marocchino” Just Fontaine) va vicina a essere la prima Nazionale Continentale a espugnare Londra. A Highbury il 3 ottobre 1951 gli inglesi resistono sul 2-2 e salvano l’imbattibilità, ma cadranno un anno dopo per mano dell’Ungheria. Questi primi ragazzi d’oro raggiungono l’apogeo al mondiale svedese: l’esordio a Norrköping è contro il Paraguay, avversario che i francesi ritroveranno quarant’anni più tardi. I sudamericani vanno avanti 3-2 a inizio ripresa, ma poi parte la macchina da gol francese e alla fine il risultato è di 7-3. Inizia l’epopea di Just Fontaine, per gli amici “Justo”. Il francomarocchino segna anche una doppietta nella sconfitta 2-3 con la Jugoslavia nel primo turno e il gol del 2-0 alla Scozia, che permette il passaggio ai quarti, dove la Francia ha vita facile con l’Irlanda del Nord. Solo il Brasile di Pelé, Didí, e Vavá ferma la corsa della squadra di Batteaux, che giunge terza grazie al solito Fontaine, a oggi miglior marcatore di un singolo mondiale, con 13 reti. La seconda generazione dorata dei Bleus occupa quasi interamente gli anni Ottanta, grazie ai due Michel. Il primo, Hidalgo, figlio di esuli della guerra civile spagnola, è tecnico moderno che cerca il risultato con il bel

BILANCIO italia-francia

BILANCIO ITALIA-FRANCIA

Squadra

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TOTALE N P

RF

RS

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CASA N P

RF

RS

G

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RF

RS

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CAMPO NEUTRO N P RF

RS

Italia

IT LIa ITa

37

18

10

9

80

50

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3

46

18

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5

7

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Francia

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46

7

3

1

3

12

11

34 calcio2000 apr 2013


presenze in nazionale Statistiche Nazionale Francese

Giocatori con più di 100 presenze

I GIOCATORI PIU' PRESENTI Giocatore

Partite Minuti Media

V

N

P

Presenze Titol

Prima

Ultima

Lilian THURAM

142 11.651

82

93

34

15

134

8

28

17.08.1994 13.06.2008

Thierry HENRY

122

9.022

74

73

33

16

105

17

46

11.10.1997 22.06.2010

Marcel DESAILLY

115

9.923

86

77

26

12

114

1

19

22.08.1993 17.06.2004

Zinedine ZIDANE

107

8.385

78

72

27

8

100

7

38

17.08.1994 09.07.2006

Patrick VIEIRA

106

7.626

72

64

26

16

86

20

27

26.02.1997 02.06.2009

102

8.297

81

67

23

12

94

8

14

29.04.1989 02.09.2000

Didier DESCHAMPS

gioco. L’altro, Platini, ha origini novaresi e mette in pratica le idee del CT, coadiuvato da Giresse e Tigana. Nel Mundial spagnolo dell’82 i francesi sprecano l’impossibile nella semifinale a Siviglia con la Germania Ovest, perdendo ai rigori dopo essere stati in vantaggio 3-1 nei supplementari. Il primo, storico successo non tarda però ad arrivare: nel 1984, come organizzatrice, la Francia conquista l’Europeo sconfiggendo in finale la Spagna 2-0, dopo avere eliminato il Portogallo al termine di una semifinale drammatica: al 114’ i lusitani stanno vincendo 2-1 con doppietta della punta dello Sporting, Jordão. Il Velodrome di Marsiglia ammutolisce, ma il terzino sinistro del Tolosa, Domergue, pareggia realizzando anch’egli una doppietta. I rigori incombono, ma ci pensa Roi Michel a segnare da distanza ravvicinata il gol vittoria. Poi segna anche in finale insieme a Bellone, così che il suo omonimo Hidalgo possa lasciare con un titolo conquistato la panchina dei transalpini a Henri Michel. Il 1984 è l’anno d’oro, infatti arriva anche il successo olimpico con la squadra B. Il canto del cigno di

questa seconda magica generazione è il mondiale messicano, con la Francia terza dopo avere perso di nuovo in semifinale coi tedeschi. Dieci anni di transizione, ma intanto si programma per il secondo mondiale giocato in casa nel 1998, a 60 anni dal primo. È la terza Francia d’oro della storia in ordine cronologico, ma quanto a successi è senz’altro la migliore. Crogiolo di etnie grazie alle conquiste coloniali e all’immigrazione, al punto da far irritare i duri e puri del Fronte Nazionale, ha come Commissario Tecnico Aimé Jacquet, bandiera del Saint-Etienne da giocatore ed ex coach di Lione e Bordeaux. La squadra supera agevolmente il primo turno e scardina con un gol di Blanc al 113’ la resistenza del Paraguay agli ottavi. Il quarto di finale con l’Italia è una battaglia senza reti che si chiude soltanto col rigore di Di Biagio calciato sulla traversa e in semifinale la Croazia è rimontata da una doppietta di Thuram. La finale, contro il Brasile di un irriconoscibile Ronaldo, è una passerella che prelude a quella del pullman scoperto sugli Champs-Élysées. Due anni dopo, i primi euro-

i migliori realizzatori Statistiche Nazionale Francese

pei organizzati congiuntamente da due Nazioni, Belgio e Olanda, vedono ancora la Francia vincente, in finale sull’Italia grazie al golden gol di Trezeguet, dopo il fortunoso pareggio di Wiltord al 90’. Nel 2001 la Francia è campione di tutto e anche prima nel ranking FIFA. Da allora alti (Mondiale 2006) e bassi (Euro 2008). Questa terza generazione è ora in cima a tutte le classifiche di presenze e reti della storia dei “Galletti”: Thuram, con 142 partite ufficiali, è recordman nazionale e settimo in Europa. Scorrendo la lista dei più presenti, per trovarne uno estraneo a quel ciclo vincente bisogna uscire dalla top 10, con Gallas (pure presente nella Confederations Cup vinta nel 2003) e Amoros, campione d’Europa 1984. Anche il top scorer, Thierry Henry, è di quel gruppo ed è anche l’unico a far parte del club “Over 50” con 51 reti. Michel Platini con 41 è secondo, pur con un numero minore di presenze che lo porta a essere terzo come media realizzativa, dietro Just Fontaine e il bomber tra le due guerre, Jean Nicolas, attaccante del Rouen dal 1932 al 1939.

Giocatori con più di 30 reti

I MIGLIORI REALIZZATORI Giocatore

Reti Ogni

Rig.

Rig. Falliti N° %

Max Reti

Partite Minuti Titol. 9.022 105

11.10.1997 22.06.2010

Prima

Ultima

Thierry HENRY

51

177'

2

0

0,0

2

122

Michel PLATINI

41

153'

3

0

0,0

3

72

6.290

70

27.03.1976 29.04.1987

David TREZEGUET

31

130'

0

0

0,0

2

70

4.041

Zinedine ZIDANE

31

270'

6

0

0,0

2

107

Just FONTAINE

30

63'

0

0

0,0

4

Jean-Pierre PAPIN

30

142'

3

1

25,0

2

41

28.01.1998 26.03.2008

8.385 100

17.08.1994 09.07.2006

21

1.888

21

17.12.1953 11.12.1960

54

4.248

48

26.02.1986 18.01.1995

calcio2000 35 apr 2013


dove sono Finiti? - hugo maradona di Pierfrancesco Trocchi

gEMELLI

dIvE v rSI vE

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aradona è tornato a Napoli. No, non è un delirio nostalgico impraticabile a causa delle questioni extra calcistiche che tutti conosciamo, è pura verità. Vi immaginate già il San Paolo gremito, vestito a festa, la città in fermento, menti impazzite, tutto per dare il bentornato al più grande. Ma evitate di incorrere in fantasie affrettate. ‘Un’ Maradona è tornato, l’articolo indeterminativo è d’obbligo. Però, potre-

essere il fratello di diego maradona non è facile ma hugo porta l’ingombrante cognome con altrettanta classe…

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ste cadere nel dubbio anche dopo averlo visto, questo Maradona: baricentro basso, capelli mossi portati all’indietro, pizzetto inconfondibile. “Ehi, ma quello è “El Pibe”!”, esclamereste. Certo, la somiglianza è impressionante, ma “quello” non è Diego, ma Hugo Maradona. Infatti, se vi foste concentrati sui suoi connotati, avreste colto un’espressione più timida e riservata negli occhi rispetto al fratello, che, assicura Hugo, “caratterialmente è molto diverso da


me, non ci sentiamo molto spesso”. Guai a confondersi, quindi. Hugo è un vero globetrotter: partendo dalla sua Argentina, ha condotto un’onesta carriera da calciatore tra Italia, Spagna, Austria, Venezuela, Giappone e Canada, per poi diventare allenatore negli Stati Uniti e, infine, tornare nel Bel Paese. Vi state chiedendo cosa ci faccia all’ombra del Vesuvio? Vi dà la risposta lo stesso Hugo, intercettato (in accezione positiva, s’intenda, di questi tempi non si sa mai) e intervistato da Calcio2000. Maradona: un cognome importante. Ti ha condizionato? “Non credo abbia inciso nel bene o nel male, è un semplice cognome. Ho fatto la mia carriera”. Dopo un ottimo Mondiale Under 16 con l’Argentina, sei arrivato molto giovane all’Ascoli nel 1987, esperienza non molto positiva (13 presenze senza reti all’attivo). Credi di aver conosciuto troppo presto il calcio italiano? “Avevo 17 anni quando sono arrivato qui, forse era davvero troppo presto, mi mancava un po’ di esperienza, fondamentale per un centrocampista. Il Mondiale in Cina andò abbastanza bene, ma quando sono stato ingaggiato dai marchigiani ero ancora molto acerbo, per questo non ho giocato molto”. Dopo l’Italia e la Spagna, hai deciso di andare in giappone, dove sei rimasto in tutto per 8 anni. Che ricordi hai dell’esperienza nel giovane campionato del Sol Levante? “Fu un’esperienza estremamente positiva, ma il calcio giapponese all’epoca era pressoché sconosciuto, la televisione e gli altri mezzi di informazione non ne parlavano molto. A Fukoka era tutto diverso rispetto alle altre nazioni in cui ho abitato, come lo stile di vita e il calcio stesso ma mi piacque molto stare là”. hai terminato la tua carriera a 30 anni. Cosa ti ha spinto a smettere così presto? “Purtroppo, avevo dei problemi alle ginocchia che mi davano parecchio fastidio, al punto di impedirmi di giocare

senza provare dolore”. Tuo fratello Diego in un’intervista ti definì più forte di lui. Te lo aveva detto anche privatamente o fu una “mossa elettorale”? gli hai creduto? “No, io sono convinto che non sia per nulla così. Diego disse quella frase soltanto in quell’occasione, appena dopo avermi visto segnare una doppietta al Mondiale Under 16, in privato mai”. Parlando sempre del Pibe de Oro: cosa ti diceva del Napoli di Ferlaino? “Io vissi molto da vicino quel Napoli, perché viaggiavo molto e spesso ero lì. C’era una bella atmosfera, vedevo Diego molto contento, si emoziona ancora adesso a parlarne”. Non hai mai giocato nel “Napoli dei miracoli” insieme a tuo fratello. È un rammarico? “No, perché non dipese da me. Quando arrivai, il Napoli aveva appena acquistato Careca e aveva in rosa Diego, quindi, per la legge che impediva di avere più di due stranieri in rosa, mi mandarono all’Ascoli. È andata così, semplicemente”. Ora parliamo di album Panini. È rimasta famosa la tua unica figurina italiana, che ti ritrae con la maglia dell’Ascoli. Ce l’hai ancora? “Sì, appunto perché è l’unica la conservo gelosamente, mi fa piacere guardarla ogni tanto”. Tuo fratello, invece, è protagonista di diverse “figu” risalenti alle sue stagioni con la maglia del Napoli. “Come dicevo prima, a Diego fa molto piacere ricordare i suoi anni a Napoli, quindi le possiede ancora tutte. Le figurine a cui è più legato sono forse quella del primo scudetto con i partenopei e quella con la casacca dell’Argentina nell’album dei Mondiali di Messico ‘86, che poi vinse”. Torniamo a te. Napoli era nel tuo destino, hai abbracciato da poco il

progetto della “Mariano Keller”. Vuoi raccontarci questa esperienza? “Mi sono trasferito a Na Napoli da 5 mesi dopo un po’ di tempo passato a Miami (dove aveva una società calcistica che portava il suo nome, ndr) e ora ricopro il ruolo di Direttore Tecnico della “Mariano Keller”, la più grande scuola calcio di Napoli, che accoglie aspiranti calciatori sui campi di Casoria, Secondigliano e Vomero Mi occupo di ragazzi dai 6 ai 17 anni e, talvolta, quando manca un allenatore, siedo io stesso in panchina”. Qual è l’approccio tattico di hugo Maradona alla squadra? “Dipende dai giocatori che si hanno a disposizione. Utilizzo il 4-4-2 o il 4-31-2, non si può utilizzare un modulo fisso, bisogna tenere sempre in considerazione i componenti della squadra e farli rendere al meglio”. Napoli ha una grande tradizione di argentini, in primis tuo fratello. Cosa la accomuna a un paese tanto lontano come l’Argentina? “La gente di Napoli è molto simile a quella argentina sia nel carattere che nel modo di vivere il calcio, non cambia quasi nulla: per farti capire, mia moglie è napoletana. In più, la città è molto bella, quindi è stato molto facile ambientarsi”. Ultima domanda a trabocchetto: se dovessi scegliere, preferiresti essere tu sulla panchina del Napoli o vorresti che ad allenare i partenopei fosse tuo fratello? “A me non piace molto parlare di futuro, non ti saprei rispondere. So che uno dei sogni di Diego è quello di poter allenare la squadra cui è più affezionato, ma Mazzarri ora sta facendo molto bene, provo una grandissima stima nei suoi confronti, è un ottimo mister. Non so proprio cosa potrà succedere con mio fratello da questo punto di vista”. Hugo o Diego, Maradona-Napoli è un binomio emozionante e indissolubile: staremo a vedere.

calcio2000 37 apr 2013


a un Passo dalla gloria - giacomo liBera di Alfonso Scinti Roger

LIbEra, SULL’aLTra

rIva

d schiacciato dal paragone con rombo di tuono, libera è andato ad un passo dal diventare un grande del calcio…

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ire che il Varese della metà degli anni ’60 rappresentasse una rampa di lancio privilegiata per attaccanti in cerca di definitiva consacrazione è nient’altro che la verità. Nestor Combin, Roberto Boninsegna, Pietro Anastasi e Roberto Bettega hanno familiarizzato con il gol proprio lì, nel club di proprietà della famiglia Borghi – quella degli elettrodomestici Ignis e della squadra di basket plurititolata in Italia e fuori – ed è a Varese che nasce la storia, umana e calcistica, di Giacomo Libera, ala mancina classe 1951. Prodotto del vivaio biancorosso, dopo due stagioni di apprendistato in C al Verbania (’70-’71) ed in B al Como

(’71-’72), torna al Varese dove, agli ordini di Pietro Maroso, per un biennio (dal 1972 al 1974) fa parte di un terzetto avanzato di rosee prospettive, con Duino Gorin (o Gorin I, secondo l’almanacco Panini) ala destra ed Egidio Calloni centrattacco. La prima annata è di rodaggio (sesto posto, 24 presenze con 1 rete), ma con la seconda (’73-’74) si centra la promozione in A al termine di un campionato concluso in vetta a pari merito con l’Ascoli (51 punti). Il trionfo è completato dal titolo di capocannoniere (16 reti) per Calloni e da un bottino ragguardevole per Libera, sceso in campo solo in 16 gare, eppure a segno in 9 occasioni. Nell’estate del 1974 il Milan – ancora


alla ricerca del successore di Pierino Prati, passato l’anno precedente alla Roma – preleva Calloni (e Gorin I) dal Varese, opzionando Libera per la stagione successiva. Gli auspici sono dei migliori, visto che nelle ultime due gare del girone eliminatorio di Coppa Italia Giacomo sigla due doppiette e, appena una quindicina di giorni dopo, brinda al debutto in A alla prima di campionato, spianando con un suo centro la strada per il successo casalingo (2-0) contro l’Inter di Suarez. A questo si aggiunge un secondo esordio fortunato, addirittura con la nazionale under 23 (o B) a Cesena contro i pari età jugoslavi (2-2), anche stavolta allietato da un gol, e il dato è di tutto rilievo se si pensa che in quella rappresentativa – allenata da Enzo Bearzot e destinata a fungere da serbatoio per il ricambio generazionale nella nazionale maggiore, reduce dalla figuraccia al mondiale tedesco del ’74 – spiccano elementi come Giancarlo Antognoni, Claudio Gentile, Aldo Maldera e Gaetano Scirea, oltre al “vecchio” collega di reparto Calloni. Al promettente avvio segue, però, un infortunio che costringe Libera a saltare buona parte del girone d’andata, fino a quando torna a segnare solo alla venticinquesima giornata, nella debacle interna (1-4) contro il Bologna. Il Varese conclude come fanalino di coda la sua ultima stagione nella massima serie e retrocede, ma per la punta biancorossa (che totalizza 15 presenze e 2 segnature) si schiudono le porte della fama. Memore della prodezza d’apertura contro la sua Inter, il presidente Fraizzoli lo strappa al Milan esagerando (800 milioni), convinto di aver messo a segno il colpaccio del mercato e di aver finalmente colmato il vuoto lasciato dal sempre rimpianto Mariolino Corso nel 1973, mai in seguito degnamente rimpiazzato dal tecnico Suarez con gli acerbi fantasisti Nicoli e Cerilli o, addirittura, arrangiando nel ruolo un mediano come Nevio Scala. In effetti, più che a Corso, Libera è paragonato a Gigi Riva, per le sue inconfondibili origini lombarde e per quel

sinistro esplosivo che lo rende temibile sotto porta. Ma il suggestivo confronto evapora alla prova dei fatti. Affiancato al leggendario Boninsegna, il “nuovo Riva” timbra il cartellino dei marcatori solo alla ventunesima giornata del campionato 1975-1976, a S. Siro contro il Como (2-1), ripetendosi con una doppietta alla ventisettesima (2-1 alla Samp, a Milano) e con un altro acuto alla penultima (ancora in casa, 2-0 alla Roma). Se l’Inter, allenata da Beppe Chiappella, chiude comunque quarta, il bilancio conclusivo di Libera è poco lusinghiero (18 presenze e 4 gol) perché su di esso incidono pesantemente le frequentazioni fuori dal campo di gioco. Libera è di casa al Nephenta, locale meneghino molto alla moda, e le seduzioni della tentacolare metropoli inquietano Fraizzoli al punto da far marcare stretto il suo atleta da due investigatori privati. Il buon Giacomo, come la più cinica delle ali sinistre, li punta deciso e li “addomestica”, corrompendoli (lo ha confessato lui stesso) perché presentino al patron nerazzurro relazioni tranquillizzanti. Lo stratagemma serve solo a dilazionare il fallimento della prova d’appello al seguente torneo ’76-‘77: lo scambio Boninsegna-Anastasi tra Inter e Juve muta il partner d’attacco per Libera, ma non migliora il suo rendimento, anche perché il “nuovo Riva” patisce un infortunio ai legamenti, che lo condurrà sotto i ferri del celebre chirurgo francese Bosquet. Al termine del campionato Giacomo saluta la truppa interista (ancora quarta, ma a distanza siderale dalla Juventus scudettata) con soltanto 12 gettoni di presenza e 3 reti. Fraizzoli decide di disfarsi del talentuoso ma indisciplinato attaccante, anche perché nel corso della stessa stagione è esploso Carletto Muraro (capocannoniere della squadra con 9 centri e futuro campione d’Italia nell’Inter di Bersellini), cresciuto nelle giovanili interiste e reduce, un anno prima, da un’ottima stagione, guarda caso, proprio al Varese in B (ben 16 gol). Come dire che lì dov’era iniziata l’ascesa di Libera è anche cominciato,

All’Inter Libera non riesce ad esprimere il suo potenziale

indirettamente, il suo declino. Per l’anno ’77-’78 veste ancora il nerazzurro, ma è quello meno referenziato dell’Atalanta di Titta Rota, contribuendo – insieme a compagni come Pizzaballa, Augusto Scala, Tavola e Vavassori – a centrare l’obiettivo della permanenza in A con 14 presenze e 3 reti. L’annata successiva accetta di scendere in B, al Foggia e, pur fornendo un apporto personale di ottimo livello (32 presenze e 13 reti), non riesce ad impedire la retrocessione dei satanelli. Gli basta per fermarsi in Puglia e spuntare un ingaggio al Bari, ma in un triennio (dal 1979 al 1982) colleziona appena 22 apparizioni e 6 gol. Gli acciacchi fisici lo costringono ad abbandonare il rettangolo verde e, al tirar delle somme, dell’ingombrante paragone con Riva resta soltanto il comune destino avverso. Quello che ha posto fine alla leggenda di “rombo di tuono” ed ha impedito a Libera – oggi imprenditore in provincia di Bari – di raccoglierne il testimone e di riscattare, così, la sua spensierata incoscienza di potenziale campione, non ancora pronto per reggere il peso del successo.

calcio2000 39 apr 2013


sPeciale torino di Fabrizio Ponciroli

ST STor Ia dI Un’aMIcIzIa

LEggEndarIa

n

on è una mera celebrazione o tanto meno la commemorazione di una leggenda, “Benfica-Torino 4 a 3” è un documentario appassionato che racconta prima di tutto la storia di un’amicizia, quella tra i capitani Francisco Ferreira e Valentino Mazzola. È in nome di questo legame che il 3 maggio 1949 venne disputata a Lisbona l’amichevole tra Benfica e Torino. Immagini di repertorio e voci attuali ricordano quella che fu, dopo la tragedia di Superga, il testamento sportivo del Grande Torino. Nato dall’idea di Andrea Ragusa, tifoso

granata e da Nuno Figueredo, tifoso del Benfica, il dvd è stato prodotto per finanziare le iniziative del Museo del Grande Granata e della Leggenda Granata presieduto da Domenico Beccaria, proprio a lui abbiamo chiesto di raccontarci questa iniziativa.. Qual è la sua personale definizione del grande Torino? Immortali. La squadra che ha saputo riunire la passione sportiva e l’orgoglio di Patria degli italiani, nel secondo dopoguerra. Gli Eterni Ragazzi che ancor oggi, a distanza di 64 anni, sanno riunire ogni anno, a Superga, migliaia di persone nel loro ricordo.

il grande torino raccontato dagli occhi di chi quella partita la giocò per davvero

Il museo del Grande Torino e della Leggenda Granata presenta il

Lisbona, 3 maggio 1949

rino 4−3 ica−To Benf L’ultimo saluto del Grande Torino 40 calcio2000 apr 2013

in esclusiva presso

- P.zza Castello, 10 - Torino - tel. 011 542348


Avrebbe potuto quell’epica squadra competere con le grandi della storia (il Milan di Sacchi, il Barcellona di Messi...) È un paragone improponibile. In quell’epoca la struttura fisica dei calciatori non era neppur lontanamente simile a quella dei calciatori di oggi. Qualità della nutrizione, degli allenamenti e attenzioni prestate alla condizione fisica, fanno sì che anche solo il paragone tra il Milan di Sacchi e il Barcellona di Messi sia improponibile. Diciamo che dal punto di vista dell’assieme di squadra e dell’innovazione tecnico-tattica, il paragone ci può stare e reggerebbe. Ci racconta qualche aneddoto particolare legato alla storia di quella formazione? Direi che l’aneddoto più significativo legato a quella squadra e al suo spirito indomito, sia il leggendario “quarto d’ora Granata”. Data la superiorità che tra le mura amiche del “Filadelfia” era imbarazzante, a volte il Toro si adagiava e concedeva all’avversario l’illusione di portare a casa il risultato. Poi, scandito dalle note della cornetta di Oreste Bolmida, capostazione delle Ferrovie, passato alla storia come “Il Trombettiere del Filadelfia”, Mazzola si rimboccava le maniche e a questo segnale la squadra iniziava a macinare gioco e a triturare gli avversari. Sette anni di imbattibilità casalinga, con 88 risultati utili consecutivi, di cui 78 vittorie e 10 pareggi, 328 goal fatti e 72 subiti. Quali sono i contenuti che si troveranno all’interno del DVD? Nel DVD si trovano le testimonianze di alcuni dei giocatori portoghesi che disputarono quella partita e giornalisti dell’epoca, che tratteggiano un

ritratto di grandezza del Torino che andava ben oltre i confini nazionali. Quest’opera “scippa” il Grande Torino dalle amorevoli braccia dei tifosi granata per consegnarlo all’Umanità. Un patrimonio di valori che abbiamo sempre considerato gelosamente nostro, ci viene rivelato invece come un patrimonio dello sport mondiale. A chi è dedicato questo dvd? Direi che il DVD sia dedicato a tutti quelli che hanno il calcio nel cuore, non solo e semplicemente al popolo granata. Le grandi squadre del calcio di tutti i tempi hanno un posto nella memoria collettiva e questo DVD celebra, da un punto di vista assolutamente non partigiano, le ultime gesta di una di queste squadre leggendarie. Cos’è il museo? Il Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata, è innanzitutto un luogo dell’anima, che racconta la storia leggendaria di quella che probabilmente è la squadra che il destino ha voluto innalzare alle vette più alte per poi precipitare nei dolori più lancinanti in un secolo e mezzo di calcio mondiale, attraverso l’evocazione di sentimenti ed emozioni forti. Quali sono le particolarità che si possono trovare… Nel percorso di visita, cimeli rarissimi, alcuni unici, come la Balilla

di Gigi Meroni, la ruota e l’elica del trimotore caduto a Superga, la tribuna d’onore in legno e lo spogliatoio del Filadelfia, che dal 17 ottobre del 1926 ospitarono i giocatori della prima squadra del Torino, prima per le partite e successivamente solo più per gli allenamenti, fino al 30 giugno del 1994, si alternano a fotografie, scritti, oggetti e quadri dipinti dal nostro Direttore, Giampaolo Muliari, a condurre per mano gli ospiti, granata, ma sovente anche di altre fedi calcistiche, attraverso un secolo di storia non solo calcistica della nostra Nazione. La nostra scelta è stata di esporre esclusivamente esemplari autentici. Nessuna copia o imitazione. Le visite sono accompagnate dai volontari del Museo, che prestano gratuitamente servizio, per narrare ai visitatori il contenuto delle sale.

Il museo Il Museo si trova a villa Claretta Assandri in via G.B. La Salle 87 a Grugliasco, comune in provincia di Torino ed è aperto il sabato e la domenica. Sono possibili visite fuori orario di apertura dal lunedì al venerdì, ma solo su prenotazione. Per informazioni inviare una mail a: info@amsg.it

in esclusiva presso P.zza Castello, 10 - Torino tel. 011 542348 una cooproduzione

pgmvideo

Lisbona, 3 maggio 1949

rino 4−3 ica−To Benf L’ultimo saluto del Grande Torino museodeltoro.it calcio2000


toP 11 - camerun Si ringrazia Panini per la gentile concessione delle immagini

di Antonio Vespasiano

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S tra le squadre africane, il camerun è una delle realtà più blasonate e ammirate. merito di talenti come milla ed eto’o…

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tella polare dell’irrequieto, folkloristico e imprevedibile movimento calcistico africano è sempre stata la nazionale del Camerun. Nonostante la sfilza di grandi giocatori che, soprattutto nell’era del calcio globalizzato, hanno invaso i migliori campionati europei e le diverse scuole calcistiche salite agli onori delle cronache in virtù di successi e consensi raccolti non solo nei tornei giovanili, ma anche nelle kermesse internazionali di maggior prestigio, i “Leoni Indomabili”, a partire dal 1982, anno della loro prima apparizione sul palcoscenico di un Mondiale, hanno sempre saputo mantenere inalterato fascino e leadership

nel vasto e colorato continente africano, facendo così breccia nei cuori degli sportivi di tutto il mondo. Le ottime performance sciorinate e i risultati di conseguenza ottenuti hanno permesso al Camerun di guadagnarsi una solidissima reputazione non solo in ambito continentale, dove la rappresentativa camerunense è storicamente riconosciuta come la regina del calcio africano, ma anche a livello internazionale. L’influenza dei giocatori che hanno giocato in Europa è stata determinante nel fare da collante tra la spensieratezza tipica di un calcio poco avvezzo alle pressioni mediatiche e l’innata fisicità di interpreti a cui non fanno difetto notevoli doti tecniche.


Il calcio in Camerun è indiscutibilmente lo sport nazionale, mezzo per farsi largo politicamente ed economicamente, collettore di entusiasmi e consensi, di denaro e speranze, di sogni e trionfi. Proprio questi ultimi sono il miglior biglietto da visita della Nazionale camerunense. Ben sei le partecipazioni alla fase finale di un Mondiale: dal 1982 (quando i vari N’Kono, Tokoto, Abenga riuscirono a sdoganare il calcio africano, troppo spesso bistrattato dagli addetti ai lavori, chiudendo il girone da imbattuti e venendo eliminati solo a causa della differenza reti favorevole all’Italia), al 2010, passando per le “notte magiche” di Italia ’90, rimaste impresse per le imprese di Milla & Co., che erano valse per la prima volta nella storia di una compagine africana i quarti di finale di un Mondiale. Quattro, invece, sono i trionfi in Coppa d’Africa (1984, 1988, 2000, 2002), senza contare l’alloro più prestigioso di tutti, quella medaglia d’Oro Olimpica strappata nel 2000 alla Spagna di Xavi e Puyol dopo la lotteria dei rigori. Commovente poi il secondo posto alla Confederations Cup del 2003 in memoria di Foé, morto per un arresto cardiaco proprio durante quella manifestazione. Se non fosse per una cronica disorganizzazione ai vertici della federazione e i soliti guai legati ai compensi economici (clamoroso fu l’ammutinamento nella sconfitta per 6-1 con la Russia ad Usa ’94) il Camerun potrebbe davvero ambire ad più alti traguardi, perché da quelle parti il calcio lo sanno giocare eccome. LA FORMAZIONE DI SEMPRE IL RE LEONE Il miglior portiere della storia del Camerun probabilmente è il miglior portiere del calcio africano in assoluto. La sua aura leggendaria, il carisma e le notevoli doti tecniche, espresse soprattutto nel gioco tra i pali ne hanno fatto una vera e propria icona nell’intero continente africano. THOMAS N’KONO è certamente una figura

Idolo di Buffon, N’Kono è il portiere più grande che il Camerun abbia mai avuto

cardine per il calcio in Camerun. Il suo grande palcoscenico fu il Mondiale del 1982 dove blindò la porta dei “Leoni Indomabili” fino al gol di Graziani. Riflessi felini e balzi prodigiosi gli valsero un contratto con l’Espanyol dove giocò otto stagioni sfiorando la Coppa Uefa del 1988. Ha vinto per due volte (primo camerunense in assoluto) il Pallone d’Oro Africano. Italia ’90 fu il suo secondo Mondiale, vissuto sempre da protagonista. Un mito senza tempo. Come secondo scegliamo JOSEPH-ANTOINE BELL, rivale di N’Kono al quale ha fatto da secondo ai Mondiali del 1982 e di fatto anche a quelli del ’90 dove, pur partendo come titolare, dovette abdicare a causa del suo carattere e delle sue idee politiche. In campo sapeva farsi valere, giocò diversi anni in Francia vestendo anche la maglia dell’Olympique Marsiglia. Ha vinto da titolare le due Coppa d’Africa del 1984 e del 1988, senza contare il riconoscimento dell’IFFHS quale miglior portiere africano di sempre.

Terzino destro il velocissimo LAUREN ETAME, esploso nel Maiorca di Cúper, con il quale raggiunse nel 1999 la finale di Coppa delle Coppe. Ebbe la sua consacrazione nella Coppa d’Africa del 2000 vinta ai rigori sulla Nigeria, dove fu eletto miglior giocatore della manifestazione. La svolta della sua carriera fu il passaggio all’Arsenal, dove s’impose come terzino di fascia destra, dopo i trascorsi a centrocampo. Vinse due Premier e due F.A. Cup, venendo eletto nel 2004 nella top 11 della Premier League. Con la maglia del Camerun vinse anche l’Oro Olimpico di Sideny 2000 (segnando tre gol) e la Coppa d’Africa del 2002. Centrale difensivo EMMANUEL KUNDE, il miglior difensore camerunense di sempre e certamente uno dei più forti nella storia del calcio africano. Filiforme nel fisico, elegante nella giocata, ma allo stesso tempo risoluto e rude negli interventi. La sua interminabile carriera lo ha visto titolare in ben sei Coppa d’Africa, due delle quali vinte. Suo il rigore che piegò la favorita Nigeria nella Coppa d’Africa del 1988. Era tra le colonne dei “Leoni Indomabili” al Mondiale del 1982 e pure a quelli del ’90, dove, nonostante le sue 36 primavere, si tolse pure lo sfizio di segnare un gol nel quarto di finale contro l’Inghilterra. Spese la migliore parte della sua carriera in Camerun col Canon Yaoundé, con il quale vinse due Coppe dei Campioni africane e quattro Campionati. Altra colonna nella storia della Nazionale del Camerun è certamente RIGOBERT SONG, primatista assoluto di presenze con 137 racimolante nell’arco di ben diciassette anni. Ha giocato quattro Mondiali (unico calciatore africano a vantare un simile primato) e vinto due Coppe d’Africa (quella del 2000 grazie al suo rigore decisivo). Difensore, robusto, energico, fortissimo di testa e nell’allungo. Col tempo ha saputo trarre giovamento dell’esperienza rispetto alla fragilità caratteriale degli inizi. A sinistra PIERRE WOME prorompente terzino

calcio2000 43 apr 2013


toP 11 - camerun

Roger Milla, a 38 anni suonati, è stato una delle stelle dei Mondiali di calcio in Italia

a tutto campo. Fisico asciutto, velocità impressionante. Capace di sgroppate lungo l’intera corsia e di un sinistro potentissimo. In Nazionale è stato uno dei protagonisti del periodo d’oro del Camerun. Alle Olimpiadi del 2000 realizzò il rigore decisivo nella finale contro la Spagna. Due le Coppe d’Africa vinte così come due sono state le sue partecipazioni ad un Mondiale. Peccato che, dopo aver dato tanto, sovente il suo nome viene ricordato per l’errore dal dischetto che estromise il Camerun dal Mondiale del 2006. In panchina come terzino destro (ma schierato spesso anche a centrocampo) STEPHEN TATAW, capitano dei “Leoni Indomabili” ad Italia ’90 quando si rivelarono al Mondo battendo nella gara inaugurale l’Argentina di Maradona, diventando

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così la “squadra simpatia” del torneo. Fu il primo calciatore africano a giocare nel campionato giapponese. Tra i “Leoni Indomabili” del 1982 merita una citazione IBRAHIM AOUDOU possente pilastro difensivo che due anni dopo contribuì alla vittoria della prima Coppa d’Africa del Camerun. Centrale difensivo l’ultima speranza del calcio camerunense, NICOLAS N’KOULOU, difensore tra i migliori prospetti della Ligue 1 su cui hanno messo gli occhi diversi club europei nella speranza che mantenga le promesse. In Nazionale ha già racimolato una buona dose di esperienza, il futuro è il suo. A sinistra adattiamo MICHEL KAHAM terzino destro del Camerun ai Mondiali del 1982, poco conosciuto all’estero ma in Camerun un vero e proprio mito.

CUORE MATTO Centrocampo dinamico e muscolare. Sul centrodestra il tenace e polivalente GEREMI NJITAP. Moto perpetuo della mediana, dove primeggiava per corsa e abnegazione. 116 le sue presenze in Nazionale ed un curriculum di prim’ordine (due Coppe d’Africa e la Medaglia d’Oro a Sidney 2000). In Europa ha vestito maglie di club importanti come il Real Madrid e il Chelsea vincendo Liga e Premier e contribuendo al successo dei Blancos in due edizioni della Champions League. Perno del centrocampo l’indimenticato MARC-VIVIEN FOÉ centrocampista difensivo di buona tecnica, bravo di testa ma soprattutto nel gioco di contenimento dove si ergeva come una diga invalicabile. Vinse un Campionato francese col Lens (certamente non un top club), attirando le attenzioni di Alex Fergusson salvo dover fare i conti con un brutto infortunio ai legamenti del ginocchio. Determinante nel doppio successo dei “Leoni Indomabili” alle Coppe d’Africa del 2000 e del 2002. Il suo nome però è rimasto nella memoria degli sportivi di tutto il mondo per la sua drammatica morte nella Confederations Cup del 2003. Torneo che i suoi compagni chiusero con le lacrime agli occhi al secondo posto. Sul centrosinistra ANDRÉ KANA-BIYIK centrocampista tuttofare del Camerun ad Italia ’90. Fratello del centravanti François Omam-Biyik, che ne vendicò l’espulsione nella gara inaugurale del Mondiale italiano contro l’Argentina segnando il definitivo 1-0. Lavoratore oscuro ma prezioso fu tra gli eroi che dopo l’emozionante caval-


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La sua scomparsa durante la Conferations Cup del 2003, resterà per sempre impressa nella memoria di tutti i tifosi

cata al Mondiale italiano furono acclamati da una folla in delirio al ritorno in Patria. Regista avanzato il “Dottore” THÉOPHILE ABEGA, una delle primissime icone del calcio camerunense nel mondo. Dopo i successi in patria col Canon Yaoundé, dove vinse due Coppe dei Campioni africane (’78 e ’80) si distinse al Mondiale del 1982 salvo poi consacrarsi come uno dei migliori centrocampisti africani di sempre quando con le sue giocate e la fascia di capitano al braccio trascinò il Camerun nel primo successo internazionale della sua storia, la Coppa d’Africa del 1984, anno in cui fu insignito anche del Pallone d’Oro africano. In panchina le qualità di ALEXANDRE SONG centrocampista difensivo esploso nell’Arsenal di Wenger, che ha saputo smussarne i difetti facendo di lui un abile mediano, capace di rubare palloni e far ripartire l’azione grazie ad un’ottima tecnica. Lo ha preso il Barcellona impiegandolo sovente come difensore centrale. In Nazionale è uno dei giovani leoni sui quali il Camerun conta per rinver-

dire i fasti di un tempo. Altro indimenticabile centrocampista è ÉMILE M’BOUH, motorino instancabile del centrocampo del Camerun a Italia ’90. Basso, tozzo eppure efficace nel suo inarrestabile dinamismo. Ha giocato due Mondiali mentre la sua carriera rimbalzava da un continente all’altro. Menzione obbligatoria per GRÉGOIRE M’BIDA il primo giocatore camerunense a realizzare un gol nella fase finale di un Campionato del Mondo. Segnandolo per giunta a Dino Zoff nel discusso 1-1 con l’Italia al Mondiale del 1982, risultato che (dopo i due precedenti 0-0 contro Perù e Polonia) permise al Camerun di diventare la prima squadra africana ad uscire imbattuta da un Mondiale, facendo così nascere il mitico appellativo di “Leoni Indomabili”. Tra i primissimi giocatori del Camerun ad imporsi all’estero prima ancora che il fenomeno Camerun esplodesse al Mondiale del 1982 c’era senza dubbio JEAN-PIERRE TOKOTO, classica mezzala dai piedi buoni aveva fatto le fortune di Psg e Bordeaux negli anni ’70. Al Mondiale spagnolo ci arrivò trentaquattenne, e anche se il

passo non era più quello di una volta le doti tecniche erano immutate. PASSATO E PRESENTE La coppia d’attacco rappresenta il passato e il presente del calcio camerunese, icone che il tempo dif difficilmente riuscirà a scalfire, vuoi per le prodezze ed i trionfi sportivi, vuoi, soprattutto, per il contributo dato alla causa dei “Leoni Indomabili”. Miglior giocatore di sempre del Camerun e forse dell’intero continente africano SAMUEL ETO’O rappresenta il calcio del Camerun oggi. Centravanti moderno, capace di ricoprire diversi ruoli: dalla prima punta solitaria, all’esterno d’accatto in un tridente. Letale in velocità così come in area di rigore, sgusciante nel dribbling grazie ad una tecnica strepitosa. Protagonista in club di primo piano quali il Barcellona e l’Inter dove ha segnato valanghe di gol vincendo praticamente di tutto e andando a segno in due delle tre finali di Champions giocate e vinte. In Nazionale dopo l’esordio a diciassette anni ha disputato tre Mondiali, vinto due Coppe d’Africa e la medaglia d’Oro

wome eto’o

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abega Foé

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calcio2000 45 apr 2013


toP 11 - camerun

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dEI LEonI alle Olimpiadi del 2000. Con 52 reti è il miglior marcatore di sempre dei “Leoni Indomabili”. Quattro volte pallone d’Oro Africano, è senza dubbio alcuno uno dei migliori centravanti del Mondo. Agli allori di Eto’o fa da contraltare la leggendaria figura di ROGER MILLA vero e proprio emblema del calcio africano. Campione di classe purissima e longevità straordinaria. Protagonista dei primi successi calcistici del Camerun, dai Mondiali del 1982, alle due Coppe d’Africa vinte nel 1984 e nel 1988. Ai Mondiali del ’90, quando aveva già trentotto anni, non avrebbe dovuto neppure esserci e invece divenne l’eroe di un gruppo straordinario che trascinò a suon di reti (4 in 5 presenze) fino ai quarti di finale entrando così nella Storia del calcio. Quattro anni dopo, ad Usa ’94, all’età di 42 anni e 39 giorni divenne il più vecchio marcatore di un Mondiale. Due volte Pallone d’Oro Africano a distanza di quattordici anni l’una dall’al-

Legami di sangue

tra (1976 e 1990). Un mito davvero ineguagliabile. In panchina PATRICK MBOMA, centravanti di grande prestanza fisica, buona tecnica e ottima velocità. Difficile da fermare in campo aperto. È stato uno dei senatori del Camerun con il quale ha realizzato 33 gol in 56 presenze. Pallone d’Oro Africano del 2000 anno in cui ha guidato la Nazionale al successo nella Coppa d’Africa ma soprattutto nella vittoria al Torneo Olimpico di Sidney (giocato da fuoriquota). Ha bissato il successo continentale nel 2002 e giocato due Mondiali. Infine JEAN MANGA-ONGUÉNÉ, Pallone d’Oro Africano nel 1980, lo chiamavano “testina d’oro” per l’abilità nel gioco aereo, ma aveva anche altre qualità. Tecnica raffinata, scatto bruciante e fiuto del gol. Avrebbe dovuto essere uno delle stelle del Mondiale del 1982 ma un infortunio al ginocchio gli troncò la carriera nel 1981.

Insieme a Milla, Eto’o è il fuoriclasse per eccellenza della storia calcistica dei Leoni

di Antonio Vespasiano

La storia del Camerun s’intreccia con quella della Francia in virtù del mandato dell’allora Società delle Nazioni (l’attuale ONU) che in seguito alla sconfitta della Germania nella Grande Guerra ne fece di fatto una colonia francese. Status che il Camerun mantenne fino al 1960, anno della sua indipendenza. Il legame con la Francia però è rimasto molto forte, tant’è vero che Parigi è l’approdo principale del flusso migratorio camerunense in Europa. Considerato poi che la Ligue 1 è storicamente il campionato che accoglie il maggior numero di calciatori o aspiranti tali (e a tal proposito c’è da sottolineare l’enorme tratta di giovani e ambiziosi giocatori africani da parte di sedicenti procuratori senza scrupoli verso un sogno chiamato professionismo, salvo poi abbandonarli - letteralmente - a loro stessi, dopo averne calpestato la dignità), diventa lampante la spiegazione del perché tanti ragazzi, figli di camerunensi, nascano fuori dai patri confini e debbano di fatto essere quasi ri-naturalizzati. Esempi lampanti sono quelli di Sébastien Bassong, parigino di nascita che dopo l’esperienza nell’Under 21 francese ha scelto di vestire la maglia dei “Leoni Indomabili”. Oppure del terzino del Tottenham Benoît AssouEkotto, anch’egli nato in Francia ma sempre legato al Camerun, Nazionale che ha scelto di difendere (rifiutando le avances delle rappresentative giovanili francesi) dichiarando: “Giocare per il Camerun per me è qualcosa di naturale e normale. Non ho passione per la nazionale francese”. Stesso discorso per l’ex Udinese, oggi al Granada, Allan Nyom, nato anch’egli in Francia, per lo sfortunato Jean-Joël Perrier-Doumbé o per l’attaccante giramondo Joseph-Désiré Job, che vanta con il Camerun oltre 50 presenze e ben due Mondiali, con l’acuto della vittoria nella Coppa d’Africa del 2000. Curioso poi il caso di Jean-Armel Kana-Biyik. Nato e vissuto in Francia e con diverse apparizioni nell’Under-21 transalpina, solo da poco ha scelto di vestire la maglia dei “Leoni Indomabili” che il papà Andrè contribuì a far grande durante il Mondiale del 1990. Natali tedeschi tedeschi, invece, hanno l’esterno d’attacco del Magonza Maxim Choupo-Moting, il quale dopo le esperienza nelle giovanili tedesche ha optato per la Nazionale camerunense, venendo pure convocato per il Mondiale del 2010 e il difensore Joël Matip, quest’ultimo indeciso fino alla fine se vestire, come poi ha fatto, la maglia del Camerun o aspettare una chiamata da parte della Germania, sempre attenta ai talenti di sangue misto.

46 calcio2000 apr 2013


pubbliredazionale

ALIMENTAZIONE E INTEGRAZIONE PER IL CALCIO Calcio - Calcio a 7 - Calcio a 5 Il CALCIO, considerato lo sport più amato dagli italiani, coinvolge più abilità contemporaneamente: oltre ad una componente tecnica, sono indispensabili grandi doti atletiche di resistenza e di tolleranza verso sforzi massimali ripetuti. In questo sport, infatti, oltre alla necessaria velocità e alla forza in scatti esplosivi, sono fondamentali una buona dose di forza resistente, agilità e flessibilità. Vie metaboliche utilizzate Dei tre meccanismi metabolici che il nostro organismo utilizza per la produzione di energia, nel calcio si alternano piuttosto regolarmente il metabolismo aerobico e anaerobico-lattacido; tuttavia, anche se nel calcio moderno viene richiesta una grandissima versatilità, a seconda del ruolo in campo possono esserci richieste sensibilmente diverse. (vedi tabella) Indicazioni alimentari Una dieta corretta è alla base di un ottimale rendimento sportivo, ma è possibile che, a complemento di questa, il calciatore possa avere necessità di integrare determinati micro e macro nutrienti utili per ottimizzare il suo rendimento e prevenire problematiche fisiche. L’integrazione nel calciatore Nel Pre-Gara: Data la difficoltà nel reidratarsi con regolarità, oltre ad effettuare un opportuno pasto 2-3 ore prima dell’allenamento o della partita, può essere utile assumere PreGara Dynamic: la sua finalità è quella di fornire tutti i nutrienti utili

alla performance, capaci di ritardare l’affaticamento e sostenere il gesto atletico in modo duraturo. Nell’intervallo: Tra il primo e il secondo tempo è importante bere a piccoli sorsi acqua o un integratore idrosalino glucidico ipotonico (come Performance Sete) per ripristinare i liquidi persi. Per prevenire la sensazione di calo ipoglicemico nel finale della ripresa, tra il primo e il secondo tempo, può essere utile assumere un alimento energetico come Energia Rapida+, seguito da acqua o Performance Sete. I momenti finali della partita sono determinanti ai fini del risultato e occorrerebbe prevenire ogni possibilità di calo di lucidità e capacità prestativa. Nel post gara: Utilizzare un integratore nella fase di recupero è una delle scelte più diffuse tra gli atleti di ogni disciplina, e per farlo è utile una formulazione come quella di Recupero, capace di apportare amminoacidi, minerali e vitamine, ma anche fattori antiossidanti e microelementi utili a smaltire le tossine accumulate durante lo sforzo. Sempre parlando di post-esercizio, dobbiamo ricordare l’importanza di sostenere un equilibrato pasto post attività, da farsi circa dopo 1h-1,5h.

Cenni sul ruolo della Creatina Al calciatore viene richiesta frequentemente l’esecuzione di gesti atletici istantanei e intensi (il calcio al volo, lo stacco per il colpo di testa, il tuffo del portiere...); questa tipologia di sforzo atletico, insieme agli scatti ripetuti, portano ad un consumo elevato di Creatina Fosfato. La carenza di questo elemento si manifesta sotto forma di stanchezza muscolare e incapacità di effettuare lavori intensi. La supplementazione di creatina monoidrato (Creatina Vector) coadiuva l’aumento fisiologico dei valori di Creatin fosfato, permettendo una intensità di allenamento e una resa massima in partita. Per saperne di più: www.ethicsport.it

Vie metaboliche nel calcio anaerobico alattacido

anaerobico lattacido

Aerobico

Portiere

65%

5%

30%

Difensore

2%

45%

53%

Centrocampista

5%

55%

40%

Attaccante

10%

50%

40%


Padri d’arte Si ringrazia Panini per la gentile concessione delle immagini

di Paolo Camedda

padrI

d’ar d’arTE

I

più celebri sono stati sicuramente Valentino Mazzola, capitano e simbolo del grande Torino, e Cesare Maldini, difensore del Milan e successivamente ct dell’Under 21 e della Nazionale maggiore. Di cosa parliamo? Ovviamente di ‘padri d’arte’, ovvero di quei calciatori che hanno dei figli in grado di ripercorrerne le loro gesta se non addirittura di far meglio sui campi di calcio dei loro progenitori.

spesso si parla di “figli d’arte”, raramente lo si fa dei padri, ed ecco perché noi di calcio2ooo abbiamo provato a fare il percorso inverso.

48 calcio2000 apr 2013

NON APRITE QUELLA PORTA C’è Roberto Sorrentino, padre di Stefano, attuale numero uno del Palermo, è stato anche lui un buon estremo di-

fensore. Cresciuto nelle Giovanili del Napoli, dopo gli esordi in C con Nocerina e Paganese giocò per 5 stagioni con il Catania, di cui è stato il capitano e uno dei protagonisti della storica promozione in Serie A nel 1982-83. Nel 1984 passò al Cagliari, difendendo la porta dei sardi in B e in C, per poi chiudere la carriera nel 1990 con due anni al Bologna da dodicesimo. Leggermente più basso di Stefano, Roberto Sorrentino si è sempre distinto fra i pali per una marcata personalità. La sua qualità migliore era sicuramente il senso della posizione. Di portiere in portiere un altro, ‘padre d’arte’ è Beniamino Abate. A diffe-


renza di Ignazio, terzino del Milan, suo padre è stato un onesto estremo difensore. È cresciuto nel Benevento, per poi passare al Napoli, senza mai giocare, e tornare così alla base. Nel 1985 si trasferì all’Udinese, e in Friuli restò 5 anni, raggiungendo la Serie A. Dopo la parentesi di Messina, fece il gran salto nell’Inter, dove andò a ricoprire il ruolo di dodicesimo di Walter Zenga e vinse la Coppa Uefa nel 1993-94. Quindi una stagione in B, con la Fidelis Andria, e il ritorno in A con il Cagliari, prima di spendere gli ultimi anni da giocatore con Reggiana e Prato. Suona strano invece ritrovare il figlio di Luca Marchegiani, portiere della Lazio del Secondo Scudetto, negli Allievi della Roma. Gabriele ha comunque deciso di fare lo stesso ruolo di suo papà, che cresciuto nello Jesi, dopo un anno al Brescia vestì in A anche le maglie del Torino e del Chievo, oltre a quella biancoceleste. DUSTIN VINCE L’OSCAR Un altro ‘padre d’arte’ della Serie A è Roberto Antonelli, padre di Luca, esterno sinistro del Genoa. A differenza del figlio, Roberto era una mezz’ala offensiva, che non disdegnava cercare il gol. Dopo gli esordi nel Monza e una breve parentesi in prestito al Vicenza, fece il grande balzo in Serie A nel 1977-78 passando al Milan. L’anno seguente, sotto la guida di Nils Liedholm, fu uno dei protagonisti dello Scudetto della Stella con 21 presenze e 5 reti. Soprannominato ‘Dustin’ per l’incredibile somiglianza con l’attore

Hoffman, rimase in rossonero anche dopo la retrocessione in Serie B per lo scandalo scommesse, e con 15 reti nel campionato cadetto fu tra i protagonisti del pronto ritorno del Diavolo nella massima serie nel 1980-81. L’anno seguente però, nonostante la conquista della Mitropa Cup, il suo rendimento e quello della squadra non rispecchiarono le attese, e così il Milan scivolò per la seconda volta della sua storia in Serie B. Roberto Antonelli mantenne però la Serie A passando al Genoa, e in rossoblù giocò per altre due stagioni. Nel 1984-85 andò in prestito alla Roma, giocando solo poche gare. Decise così di chiudere la carriera tornando nel Monza nella stagione seguente. Pilastro dell’Ascoli di Costantino Rozzi fu invece Flavio De-

stro, padre di Mattia, centravanti della Roma. Prodotto del florido vivaio del Torino, Flavio era un terzino destro marcatore che non disdegnava ogni tanto le sortite offensive. Nei primi anni di carriera girovagò fra Reggina, Rondinella e Catanzaro, ma fu il suo trasferimento ad Ascoli nel 1985 a segnare la svolta. Diventò uno dei simboli di quella squadra in grado spesso di fare lo sgambetto alle grandi. Tanto che ancora oggi lui stesso ricorda il gol che nel 1988 diede la vittoria ai marchigiani a San Siro contro il grande Milan di Sacchi. Dopo l’addio ai bianconeri nel 1990 e più di 100 presenze in A, giocò ancora in B con Pescara e Cesena, per poi chiudere la carriera in C con la maglia dell’Empoli.

calcio2000 49 apr 2013


Padri d’arte

IL BRUNETTO MUNDIAL Il più grande degli attuali ‘padri d’arte’ è però sicuramente Bruno Conti, l’ala di Nettuno campione del Mondo in maglia azzurra a Spagna 1982. A differenza di suo figlio Daniele, centrocampista e capitano del Cagliari, il terreno di Bruno era spesso le corsie esterne, sulle quali riusciva a creare grossi grattacapi a terzini e difensori avversari. Grandi doti atletiche unite a un istinto geniale e a una mentalità da vincente lo rendevano spesso il terrore della squadra avversaria. Non per nulla Pelè lo definì il miglior giocatore del Mundial spagnolo. Oltre a esser stato un simbolo dell’Italia di Enzo Bearzot, Conti lo è stato anche della Roma. I tifosi giallorossi lo ricordano sicuramente fra i protagonisti dello Scudetto datato 1982-83 e della successiva cavalcata fino alla finalissima di Coppa dei Campioni. Spese tutta la sua carriera in giallorosso, a parte due parentesi in prestito al Genoa, e si ritirò nel 1991 con 304 presenze e 37 gol in Serie A, dopo aver vinto con la Lupa anche 5 Coppe Italia. In azzurro collezionò 47 gare e 5 gol.

Bruno ha fatto la storia della Roma, Daniele sta facendo quella del Cagliari

EL SEgNA SEMPER LU Padre d’arte è anche Maurizio Ganz, ex bomber di Brescia, Parma, Atalanta, Inter e Milan, soprannominato in dialetto milanese ‘El segna semper lu’, ovvero ‘Segna sempre lui’, per il fiuto del gol che lo ha sempre contrad-

distinto. Suo figlio Simone Andrea è una giovane promessa della Primavera del Milan, e ha già debuttato in Champions League. Sempre ‘pescando’ dal vivaio rossonero, altri ‘padre d’arte’ sono Aladino Valoti, papà di Mattia, attualmente in Lega Pro, con l’Albino Leffe, e Antonio Comi, ex centro-

Luca Antonelli: “Mi davano del raccomandato…”

di Paolo Camedda

Luca Antonelli è uno dei giocatori dell’attuale Serie A ad avere un “padre d’arte”. Suo papà, Roberto, è stato giocatore del Milan e in rossonero ha vinto lo Scudetto della Stella. Noi di Calcio2000 lo abbiamo sentito per sapere di più sul loro rapport rapporto. Luca, qual è il rapporto fra te e tuo padre oggi e quando eri più giovane e ancora non eri diventato un calciatore? “Il nostro è un rapporto buonissimo, ancora oggi mio padre mi dice sempre di ascoltare le indicazioni del mister e dei miei compagni più esperti. Non mi ha mai fatto pressioni, lasciandomi libero di prendere le mie decisioni”. Sei mai andato da piccolo a vedere una delle sue partite e cosa ricordi di Roberto Antonelli calciatore? “Purtroppo ricordo poco, perché smise di giocare presto per un problema fisico, così quando sono nato in pratica aveva già smesso. Ho visto alcune videocassette delle sue partite, e lui stesso mi ha raccontato aneddoti di quando giocava e mi ha parlato dei gol più importanti che ha segnato in carriera”. E i tifosi cosa ti dicono di tuo padre? Ti hanno mai parlato di lui? “Sì, spesso mi chiedono da chi ho preso (ride, ndr). Infat Infatti io e lui come calciatori abbiamo caratteristiche molto diverse. Lui era piccolino, una mezza punta rapida e brevilinea. Io invece sono un lungagnone, forte fisicamente…”. Il fatto che tuo padre fosse un calciatore ha condizionato in qualche modo la tua carriera, e in che modo? “Inizialmente, quando ero giovane, giocavo a calcio per puro divertimento. Diventare un calciatore professionista non era nei miei pensieri, o meglio, era il sogno nel cassetto ma non ci pensavo. Sapevo, da mio padre, che “solo uno su mille ce la fa” e ho poi capito che non è un modo di dire”. Il fatto che fossi figlio di un calciatore ha mai suscitato invidie da parte dei tuoi compagni? “Magari, soprattutto all’inizio, gli altri pensavano che fossi diventato calciatore solo perché ero figlio di Roberto Antonelli. Spero in questi anni di aver smentito e fatto ricredere quelli che la pensavano così. Sono contento della mia carriera e del mio rendimento”.

50 calcio2000 apr 2013


padrI

d’ar d’arTE campista di Torino e Roma: suo figlio Gianmario è il bomber della Reggina in Serie B. Ancora: Gianfranco Zigoni, considerato negli Anni Settanta ‘Il George Best’ del calcio italiano per il suo look, il suo carattere da ribelle e i suoi vizi fuori dal campo. Cresciuto nelle giovanili del Pordenone, fece il debutto in A ad appena 17 anni, a conferma del suo talento precoce. In bianconero giocò complessivamente 6 stagioni, vincendo 2 Scudetti e una Coppa delle Alpi, ma in carriera vestì anche le maglie di Genoa, Roma (con cui vinse il Trofeo Anglo-Italiano), Verona e Brescia. Appese le scarpe al chiodo alla veneranda età di 43 anni, giocando anche 7 stagioni fra i dilettanti con l’Opitergina e l’U.S. Piavon. Il figlio di Gianfranco, Gianmarco, anche lui prodotto del vivaio del Milan, è attualmente un’attaccante dell’Avellino in Lega Pro. TOTÒ E… ALESSANDRO Procedendo nella nostra rassegna dei ‘padri d’arte’ chi non ricorda Totò De Vitis, bomber che in Serie B fece tan-

tissimi gol con Taranto, Udinese, Piacenza e Verona? Con queste ultime tre squadre giocò anche in Serie A, dove esordì giovanissimo nel 1982-83 con la maglia del Napoli. Suo figlio Alessandro è un centrocampista di belle speranze del Padova. Come lui anche Silvano Benedetti, biondo difensore centrale scuola Torino, che ha vestito pure le maglie di Parma, Palermo, Ascoli, Roma, Alessandria e Chiari. Suo figlio Simone gioca in B in prestito allo Spezia come difensore centrale, ed è considerato una giovane promessa: il suo cartellino è infatti in comproprietà fra Torino e Inter. Ma di ‘padre d’arte’ ce ne sono anche stranieri. Oltre a Luis Cavani, padre del ‘Matador’ del Napoli, che giocò nella Prima Divisione argentina e con la Nazionale Albiceleste, c’è Vladimir Weiss, che, omonimo del figlio, talento del Pescara, è stato un buon giocatore cecoslovacco, e ha giocato in Italia i Mondiali del ‘90. Ma il trequartista degli abruzzesi rappresenta un caso singolare: ha infatti anche un ‘nonno d’arte’, giacché il suo antenato, anche lui di nome Vla-

dimir, è considerato uno dei più forti giocatori cecoslovacchi degli anni Sessanta, e con la maglia della sua Nazionale vinse la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Tokyo. Tornando in Italia, un caso particolare è rappresentato da Giampiero Boniperti, anche lui ‘nonno d’arte’, visto che suo nipote, Filippo, prodotto del vivaio della Juventus, è oggi un centrocampista del Parma. Da sempre simbolo bianconero, Giampiero Boniperti è il secondo miglior marcatore della storia del club dopo Del Piero, oltre ad esser stato un grande dirigente del nostro calcio sempre all’interno del club torinese.

Roberto Antonelli: “Luca ha sorpreso anche me”

di Sergio Stanco

E, allora, eccolo Dustin… Antonelli! Con lui cerchiamo di capire com’è avere un figlio che gioca in Serie A: “Ovviamente è un grande orgoglio, anche perché oggi non è facile emergere con così tanti stranieri”. Dica la verità, se l’aspettava? “Sinceramente no. Nella squadra del paese era il migliore, ma non ritenevo fosse così forte da arrivare in Serie A. Devo dire che quando è arrivato a Monza, l’allora responsabile del settore giovanile Massola, ci ha creduto ciecamente. Mi diceva: “Diventerà un grande giocatore”. Aveva ragione lui”. Qual è stata la più forte emozione? “L’esordio, inevitabile, anche perché esordire nel Milan non è da tutti. Ancelotti lo fece giocare in un Milan-Brescia di Coppa Italia e forse lì ho capito che poteva veramente diventare un grande calciatore”. Mai avuto la tentazione di intromettersi, dare consigli, indirizzare? “Mai. Dare consigli è umano, dunque, quando guardo le partite, due chiacchiere dopo si fanno sempre, ma gli ho sempre detto di seguire i suoi allenatori, proprio perché non volevo creare confusione”. Si rivede in qualcosa in suo figlio? “Siamo completamente diversi: io ero una punta tecnica e rapida, lui fa dell’allungo la sua migliore qualità. Ha anche un bel sinistro e, poi, col tempo, è migliorato tantissimo in fase difensiva”. Qualcosa, invece, su cui deve ancora lavorare? “Devo dire che lui è migliorato sempre, anno dopo anno. Ci sono giocatori che a 15 anni sono già fenomeni e poi si perdono, lui ha fatto il percorso contrario. Ha una grandissima passione, è anche un super professionista, e questo lo aiuta a crescere sempre”. Che effetto le fa quanto sente il nome di Luca accostato alle grandi squadre? “Io sono già felicissimo di vederlo nel Genoa, che per me è una grande squadra. E, poi, io a Genova ci ho giocato e ho bellissimi ricordi. Pensi che lì è nato mio figlio Andrea, che è tifosissimo del Genoa fin da prima che Luca ci si trasferisse: fino a qualche anno fa andava a tutte le partite, anche in trasferta, anche in Serie C. Può immaginare la felicità della famiglia ora che Luca gioca là. Siamo già contenti così” così”.

calcio2000 51 apr 2013


Liga spagna

ELDOraDO IN rOSSO: paraDISO O INFErNO? La Liga sbanca la concorrenza, in campo e fuori. Ma a quali costi? Vediamoli…

52 calcio2000 apr 2013

M

ilioni di debiti, buchi di bilancio spaventosi, scandali arbitrali, accuse infamanti: sarà per quel suo fascino decadente che il circo della Liga va avanti, tenendosi ben stretto, persino nel baratro della crisi, il suo inestimabile patrimonio tecnico. Se Messi ha rinnovato fino al 2018 un motivo ci sarà: è lui il salvatore del calcio spagnolo? Senza i più bravi (che sono anche i più cari) cosa ne sarebbe dei club più indebitati, a cui le banche hanno chiuso i rubinetti? I marziani Lionel e Cristiano, nonché primo tra gli umani Radamel Falcao, restano a misurarsi in una Liga che accoglie ogni loro

record, ogni loro prodezza, come un’epifania, un’opera d’arte. E meno male che qualcuno li ha pagati, Michelangelo, Raffaello, Leonardo da Vinci… altrimenti i loro capolavori sarebbero rimasti nel pennello, privati di una tela bianca. L’ossimoro del calcio spagnolo si manifesta in tutta la sua violenza nel poverissimo calciomercato di gennaio. La crisi ha colpito, e i nodi sono giunti al pettine. La Liga ha registrato pochi movimenti in entrata di cui buona parte con la formula del prestito o dello scambio. Le società che hanno potuto mettere soldi veri sul piatto della bilancia si contano sulle dita di una mano, e i direttori sportivi si sono guardati bene


di Daniele Chiti

LE IENE, IL VIDEO PULP CON PEPE E MESSI Un video dell’emittente catalana TV3 ha fatto letteralmente infuriare il Real Madrid. Nel filmato i giocatori della Casa Blanca sono paragonati alle iene che cacciano in branco e finiscono la preda mangiandola viva: girato come un documentario, il video incriminato mostra le immagini degli animali accostati ai peggiori falli dei giocatori merengue. Per la verità il montaggio fa giustizia delle entrate più dure di Pepe, Sergio Ramos e compagni sulle caviglie del povero Leo Messi, che nel corso degli anni ne ha subiti, eccome se ne ha subiti, di fallacci scientifici. Solo che visti tutti insieme per la verità fanno un po’ impressione. Tanto per gradire il filmato si conclude con il fotogramma di Pepe con la museruola, versione

dallo scucire troppo il borsello: a fare il miracolo non sono state solo le direttive di “fairplay finanziario” ma anche quel pizzico di buon senso che fino ad oggi era mancato. Fare economia per chi non ci è avvezzo può assomigliare a un brusco risveglio… se non altro è un modo per sentirsi più in contatto con la gente, che vive tempi difficili già da alcuni anni. La piena della crisi ha raggiunto e insozzato anche la soglia del tempio del calcio, un tempio che ha visto transitare moltitudini di fedeli sedotti e abbandonati. Il calcio spagno-

“Hannibal Lecter”. Il commentatore al termine del servizio si lascia scappare un: “Messi è fortunato ad essere ancora vivo”. “Questo non è giornalismo” ha risposto un indignato Luka Modric in conferenza stampa, e come non dargli ragione. Lo stesso killeraggio mediatico viene perpetrato anche dai mezzi di informazione della capitale nei confronti di Lionel Messi, al centro della polemica per le accuse di Callejón dopo l’andata del Superclásico di Coppa del Re: “I buoni non sono così buoni come sembrano: Messi ha aspettato Arbeloa nel parcheggio e lo ha riempito di insulti, chiamando Karanka “il pupazzo di Mourinho”. L’ennesimo capitolo di una rivalità sportiva degna di un film di Quentin Tarantino.

lo è destinato a perdere il suo scettro, ma nessuna vestale si strapperà i capelli per questo sacrilegio. LEO MESSI È COME UNO DI FAMIGLIA La Barcellona blaugrana sorride dall’alto di un punteggio più surreale di un quadro di Salvador Dalì, più vertiginoso di una guglia della Sagrada Familia. La rocambolesca sconfitta dell’Anoeta, contro la bestia nera di sempre, la Real Sociedad, è stato quasi un esorcismo, un salutare

“memento mori”: ricordatevi che siete pur sempre degli esseri umani! Mentre Lionel Messi metteva a segno gol a grappoli, gonfiando la rete per tredici partite consecutive (letteralmente polverizzato il record precedente, che era di undici giornate consecutive) Sandro Rosell e Andoni Zubizarreta si fregavano le mani, preparando il contratto che lega Lionel al Barcellona per altre cinque stagioni. Una firma che vale più di qualsiasi altro colpo di mercato, incluso il possibile arrivo di Neymar, previsto per giugno. La garancalcio2000

apr 2013


Liga spagna zia? Un anticipo di dieci milioni al padre del giocatore. Se escludiamo la cessione di Isaac Cuenca all’Ajax la dirigenza blaugrana non ha registrato movimenti di mercato. Ah, la sazietà di chi ha già mangiato tre portate magnifiche e rifiuta un pezzo di torta. Il rinnovo di Messi fino al 2018 è stato un altro colpo da maestro di Sandro Rosell, che si è assicurato le prestazioni della “Pulce” argentina ancora per un pezzo: “Voglio continuare a divertirmi giocando a calcio qui a Barcellona. A fine carriera tornerò in Argentina ma fino a quel momento non giocherò in altre squadre europee” ha dichiarato, tanto per fugare i dubbi sulle sue possibili sortite in Baviera, magari sulla scia di Pep Guardiola. Finché il Barcellona esprime questo livello di calcio una sua partenza sarebbe illogica: è l’orchestra che esalta l’acuto del solista. IL PROBLEMA CASILLAS E L’ALTRO KAKÁ Il Real Madrid è talmente lontano dal Barça (gli ci vuole il cannocchiale per vedere la vetta) da accettare rassegnato il suo destino. Ritenendo inutile sbizzarrirsi con colpi ad effetto, Florentino Pérez si è limitato a delegare Pardeza di risolvere il “problema Casillas”. Dopo essersi ripreso il posto da titolare alla faccia di Mourinho,

ci ha pensato Álvaro Arbeloa a metterlo fuori gioco con un colpo involontario che gli ha procurato la frattura della mano sinistra, al Mestalla, nella gara di ritorno dei quarti di Coppa del Re. Costretti a far fronte alla sua assenza per tre mesi, alla Casa Blanca hanno trovato un’alternativa eccellente alla “modica” cifra di 3 milioni e mezzo di euro: Diego López Rodríguez, un portiere esperto che a Siviglia è finito nel dimenticatoio, a fare il secondo del sempreverde Palop. Per il 31enne estremo difensore, protagonista per cinque stagioni tra i pali del Villarreal, si è trattato di un ritorno alle origini: cresciuto nella “cantera” madridista, aveva già fatto il vice di Casillas per due stagioni, dal 2005 al 2007. Il ritorno a casa di Diego López, con un contratto di quattro anni e mezzo, è stato dettato dalle circostanze, ma la regola dell’austerity rimane l’unica strada percorribile. Purtroppo è tempo di vacche magre dappertutto, e nessuno se l’è sentita di accollarsi la zavorra di un mega-stipendio come quello di Kaká, né tantomeno di fare offerte particolarmente strampalate. Un Kaká per la verità il Deportivo lo ha preso: peccato che si tratta dell’omonimo difensore del Videoton. L’Atletico Madrid ha ceduto Emre, Silvio e Joel e si è limitato a ritoccare la rosa con l’innesto dell’esterno sinistro argentino

Forte multa per il Malaga, il fairplay finanziario inizia a farsi sentire

Emiliano Insúa, dello Sporting di Lisbona. Un rinforzo utile anche in prospettiva, benché il titolare sia attualmente il brasiliano Filipe. LA LIGA TRA FARMACIE E TRIBUNALI I guai giudiziari sembrano essere all’ordine del giorno nel “fútbol” iberico, scosso da un terremoto dalle dimensioni quantificabili. L’operazione “Puerto”, inchiesta fiume sul doping nel ciclismo e in altri sport, ha scoperchiato un calderone di accuse, veleni e responsabilità, ricadute principalmente sulle spalle del medico alla testa dell’organizzazione, Eufemiano Fuentes. Le dichiarazioni dell’ex presidente della Real Sociedad, Iñaki Badiola, hanno solo acceso la miccia di quella che

MERCATO DI RIPARAZIONE A PREZZI DI SALDO Il Siviglia si è tutelato dalla cessione di Diego López con il prestito di Beto dallo Sporting Braga e ha preso l’esterno bosniaco Miroslav Stevanovic dal Vojvodina per un milione di euro. Con poco più di tre milioni il Granada ha fatto shopping: il direttore sportivo Quique Pina ha investito bene i soldi della famiglia Pozzo, ingaggiando giocatori già pronti ma con margini di crescita: Naldo, Recio, Buonanotte, Nolito e Aranda. Già finita l’avventura granadina di Floro Flores, che è tornato in Italia, sponda Genoa, dopo aver deluso con un solo gol all’attivo. Per un italiano che se ne va ce n’è un altro che arriva: Robert Acquafresca, in forze al Levante, approda a Valencia in prestito dal Bologna. L’attaccante va ad aggiungersi a Valdo e Vyntra, elementi esperti che non dovrebbero far rimpiangere troppo il centravanti greco Theofanis Gekas, partito per la Turchia dopo un’esperienza deludente. Rinforzo proveniente dalla Serie A anche per il Betis, che ha scelto l’ex attaccante del Parma, il colombiano Dorlan Pabón per affiancare il prolifico Rubén Castro. Al Tardini il sogno di rivedere le capriole di Tino Asprilla è sfumato nel nulla, questa per il giocatore è una seconda occasione da non lasciarsi sfuggire. Il Rayo riabbraccia il vecchio bomber Tamudo, mentre il Saragozza ha preso il terzino José Fernández Reyes e alcuni giovanissimi talenti della cantera “culé”, chiusi dai titolari e vogliosi di mettersi in mostra: Rubén Rochina, Adriá Carmona e Rodri. Henri Bienvenu ha un nome che è tutto un programma: i tifosi aragonesi sperano che la nuova punta camerunense di Manolo Jiménez segni quanto fatto al Fenerbahçe. Sono arrivati in prestito al Celta Vigo tre giocatori interessanti, che potrebbero contribuire ad una difficile salvezza: il centrale norvegese Vadim Demidov dell’Eintracht Francoforte, l’esterno sinistro croato Danijel Pranjic dello Sporting Lisbona e l’ala cilena Fabián Orellana dal Granada. Infine l’Espanyol del battagliero Aguirre si è avvalso del prestito del bulgaro Petrov dal Bolton.

54 calcio2000 apr 2013


è stata definita l’operazione “Rsoc”, un filone della stessa indagine: “Nelle gestioni precedenti alla mia presidenza la società teneva una contabilità segreta con cui acquistava farmaci dopanti.” L’accusa infamante è ricaduta su José Luis Astiazarán, presidente della Liga de Fútbol Profesional, vice presidente della Real Federación de Fútbol Espanola e, per l’appunto, presidente della Real Sociedad dal 2001 al 2005. Un colpo bene assestato al sistema di potere, che scricchiola pericolosamente davanti alla scure della magistratura. In realtà nessuno ammette di essere stato a conoscenza di quello che facevano i medici della Real Sociedad, ovvero Eduardo Escobar ed Antxon Gorrotxategi. Nel 2002-03 la squadra donostiarra arrivò addirittura seconda alle spalle dei “Galácticos”: i sospetti si adombrano proprio attorno a quel periodo. È inguaiato anche il presidente del Siviglia, José María Del

Nido, condannato a 7 anni e mezzo di reclusione con l’accusa di frode e malversazioni, rimasto in attesa dell’esito della sentenza di appello senza vedere applicata la pena prevista. E intanto non bastano neanche le prodezze di Rakitic e Negredo a scaldare i cuori dei tifosi “sevillistas”, sopravanzati in classifica dai cugini e rivali del Betis. LA LEGGENDA DELL’AUTISTA DEL RAYO José Ramón Sandoval, l’allenatore che ha riportato in Primera División il Rayo Vallecano e che quest’anno non è stato riconfermato a favore del tecnico canario Paco Jémez, è stato accusato dalla società, sottoposta a procedura fallimentare, di essersi appropriato indebitamente di 188 mila euro. Pare che la somma fu riscossa dal tecnico sulla base di un accordo privato con la vecchia proprietà (la famiglia

classifica

marcatori GiOCAtORE SquADRA

GOL

pt

G

V

N

p

GF GS DR

Barcellona

68

26

22

2

2

83

30

53

Lionel Messi

Barcellona

39

Atlético Madrid

57

26

18

3

5

48

23

25

Ronaldo

Real Madrid

24

Real Madrid

55

26

17

4

5

64

24

40

Falcao

Atlético Madrid

21

Málaga

43

26

12

7

7

37

24

13

Soldado

V Valencia

13

Valencia Valencia

42

26

12

6

8

38

39

-1

Negredo

Siviglia

13

Real Sociedad

41

26

11

8

7

44

34

10

Rubén Castro

Betis Siviglia

12

Betis Siviglia

40

26

12

4

10

37

38

-1

Carlos V Vela

Real Sociedad

12

Getafe

38

26

11

5

10

37

44

-7

Adúriz

Athletic Bilbao

12

Rayo Vallecano

38

26

12

2

12

34

43

-9

Riki

Dep. La Coruña 10

Siviglia

35

26

10

5

11

38

38

0

Piti

Rayo V Vallecano

Levante

35

26

10

5

11

32

40

-8

Hélder Postiga Real Saragozza 10

Valladolid

34

26

9

7

10

34

33

1

Higuaín

Real Madrid

9

Espanyol

32

26

8

8

10

31

35

-4

Iago Aspas

Celta Vigo

9

Athletic Bilbao

29

26

8

5

13

31

50

-19

Oscar

V Valladolid

9

Osasuna

28

26

7

7

12

22

28

-6

Tomer Hemed Maiorca T

8

Granada

26

26

7

5

14

25

38

-13

Jorge Molina

Betis Siviglia

8

Real Saragozza

25

26

7

4

15

25

38

-13

Isco

Málaga

8

Celta Vigo

23

26

6

5

15

25

36

-11

Pizzi

Dep. La Coruña 7

Maiorca

21

26

5

6

15

26

49

-23

Baptistao

Rayo V Vallecano

7

Dep. La Coruña

17

26

3

8

15

29

56

-27

Kike Sola

Osasuna

7

Classifiche aggiornate al 04/03/13

| Tabellini nella Sezione Statistiche

10

Ruiz-Mateos), che prometteva un bonus incentivante a Sandoval in caso di raggiungimento degli obiettivi prefissati ad inizio anno. Rilevando il club l’imprenditore Raúl Martín Presa ha fatto piazza pulita dell’entourage precedente, accollandosi i debiti della società. Al tecnico della storica promozione e della prima salvezza però non è stato fatto nessuno sconto. In aperto contenzioso con il club, si dice che Sandoval abbia pagato di tasca propria il casello quando la squadra andava in trasferta con il pullman, lunghe trasferte che potevano durare anche alcune ore: altro che “Rayo”, che in spagnolo vuol dire “fulmine”. Purché non si spendesse un euro più del dovuto il conducente prendeva strade traverse finché l’allenatore, alquanto seccato, non pagava di tasca propria il pedaggio autostradale. SE IL MÁLAGA NON PAGA È SQUALIFICATO Il Málaga è stato squalificato dalla prossima competizione europea (che sia Europa League o Champions League poco importa) e il proprietario, Abdullah Al Thani, è stato costretto a pagare gli stipendi arretrati ai giocatori il prima possibile per evitare che la squalifica dalle coppe europee per una stagione, valida fino al 2017, venisse estesa a più stagioni dal Comitato di Controllo Finanziario dei Club della UEFA. Una multa di 200.000 euro ha completato il quadro: un provvedimento simile, tra i primi esempi di fairplay finanziario, aveva colpito anche il Mallorca due anni fa. La società, nella figura del direttore sportivo Vicente Casado, ha fatto sapere che farà ricorso al TAS per rovesciare la sentenza. Ciononostante il Malaga è stato piuttosto attivo sul mercato e ha preso in prestito alcuni elementi importanti, come il 19enne fantasista brasiliano del Chelsea, Lucas Piazón, e l’esperto difensore uruguagio Diego Lugano dal PSG; sono arrivati a costo zero anche il difensore Antunes dalla Roma e Morales dalla Dinamo Zagabria: in compenso il club andaluso ha incassato soldi freschi dall’Arsenal cedendo l’esterno sinistro, Nacho Monreal, ad una cifra folle, almeno di questi tempi: 10 milioni di euro. calcio2000

apr 2013


preMier League inghiLterra

La L a ca caS Sa DEL Sa

FOOtbaLL sheffield, oltre ad essere celebre per la produzione dell’acciaio, ha una storia calcistica imponente…

56 calcio2000 apr 2013

b

envenuti a Sheffield, “la casa del football”. Definizione esagerata, sopra le righe, inopportuna? Mica tanto, se si scartabellano i libri di storia del calcio inglese. O più semplicemente si visita l’ex città industriale dello Yorkshire, celebre per la produzione dell’acciaio – non a caso è chiamata Steel City – e anche per essere il luogo di origine di due gloriose e ultracentenarie compagini, che nei loro albi d’oro possono vantare cinque campionati nazionali e sette FA Cup. In realtà la tradizione calcistica di Sheffield ha radici ancora più

profonde. Narrano i libri di storia dello sport pallonaro che da queste parti negli anni Cinquanta del Diciannovesimo secolo (per la precisione il 24 ottobre 1857) vide la luce il club più vecchio del Pianeta, denominato in maniera alquanto scontata Sheffield F.C. I membri di quella compagine disputarono il primo Steel City derby contro l’Hallam nel 1862 e soprattutto codificarono le regole del gioco, conosciute come “Shef “Sheffield Rules”. Furono loro a inventare il calcio d’angolo, la rimessa laterale e il calcio di punizione, oltre a essere i primi a mettere in piedi una porta con una tra-


di Luca Manes

SHEFFIELD F.C. Nel 2007 lo Sheffield F.C. ha celebrato il suo 150esimo compleanno. Un traguardo a dir poco notevole, che gli è valso, in qualità di club calcistico più antico del globo, l’ordine di merito della FIFA. Un onore che tra le compagini internazionali fino a quel momento era stato conferito solo al Real Madrid. E scusate se è poco. I padri fondatori sono stati due: un mercante di vini, Mr. William Prest, e un suo amico, Mr. Nathaniel Creswick, un facoltoso avvocato e imprenditore locale, nonché primo capitano della squadra. Lo Sheffield F.C. non ha mai voluto abbracciare il professionismo, di fatto cedendo la popolarità e il favore del pubblico ai rivali cittadini di Wednesday e United. Con alterne fortune, il club ha giocato sempre e solo nelle categorie dilettantistiche, scomparendo in

versa di legno – in precedenza si usava una corda legata ai due pali. Tutte innovazioni che nel 1877 confluirono nella normativa unica stilata dalla Football Association (nata “solo” nel 1863). Ma a Sheffield si trova anche lo stadio più vetusto del mondo (come “presenza”, se non proprio come struttura), il Bramall Lane, dove abbiamo iniziato la nostra due giorni di full immersion nella città del nord dell’Inghilterra, favorita da una bizzarria del calendario. Il primo fine settimana di febbraio, entrambe le squa-

un triste anonimato, almeno fino al revival di questi ultimi tempi. Basti pensare che prima del 2001 lo Sheffield non aveva nemmeno uno stadio fisso, costretto a vagare di stagione in stagione tra tutti i campetti dello Yorkshire. Poi fortunatamente si è trovata una “casa” a Dronfield, un villaggetto tra Sheffield e Chesterfield. Il piccolo stadio, che può ospitare fino a 1.200 persone ma che non fa mai il tutto esaurito, si chiama Coach and Horses Ground. Una denominazione che ricorda piuttosto l’insegna di un pub? Certo, proprio lì a due passi c’è l’omonimo pub, ora acquistato dallo Sheffield F.C. grazie alla sapiente e appassionata gestione del presidente Richard Tims. Uno che è riuscito a far conoscere al mondo la storia del suo piccolo club.

dre di Sheffield si sono infatti ritrovate a giocare in casa i rispettivi impegni di campionato. Le Blades, i biancorossi dello United, dovevano affrontare il Coventry City in un match di cartello tra nobili decadute della League One, la terza categoria del calcio inglese. Le Owls, i biancoblu del Wednesday, erano attesi da un impegno molto complicato contro il lanciatissimo Brighton, rilevazione della Championship 2012-13. Buon per noi che il primo match, fissato per il venerdì sera, si svolgesse proprio

al Bramall Lane. Chiariamo subito un punto, già in parte accennato: negli anni (per la precisione tra il 1966 e il 1996) il Bramall Lane è stato completamente ricostruito. Ora è il classico stadio inglese, con le quattro tribune attaccate al campo, per una capienza totale di poco più di 32mila posti. In passato “tradiva” la sua destinazione originaria, con una conformazione alquanto singolare. Quando fu inaugurato nel 1855, era infatti un campo da cricket. Di quella struttura è rimasto l’orologio, che fa calcio2000

apr 2013


preMier League inghiLterra

SABELLA Fino a poco tempo fa era conosciuto quasi esclusivamente per essere stato quello che andò a giocare allo Sheffield United al posto di Diego Armando Maradona. Ora Alejandro Sabella è assurto agli onori della cronaca per essere il ct dell’Argentina, ovvero colui che consegna la maglia numero dieci dell’Albiceleste all’erede del Pibe de Oro, Lionel Messi. Sebbene possa apparire una bufala, quella del possibile approdo di un giovanissimo Maradona al Bramall Lane è una storia vera, verissima. Nel 1978, il manager delle Blades Harry Haslam si innamorò – bella forza – dell’allora diciassettenne Diego. Provò a convincere i dirigenti dell’Argentinos Juniors a cederlo, ma la richiesta di oltre

bella mostra di sé sopra l’entrata del museo, tutto dedicato a questo storico impianto e ricavato in una porzione della South Stand. Sbirciando tra le varie memorabilia scopriamo che al Lane l’ultima partita di cricket si è tenuta nel 1973, ma soprattutto che quando a questo sport tipicamente estivo si andò ad aggiungere quel perfetto passatempo invernale chiamato football, i primi occupanti furono lo Sheffield F.C. e poco dopo il Wednesday. Questi ultimi lasciarono il Bramall Lane nel 1889 per far posto al neonato United, che da allora non lo ha più abbandonato. I successi delle Blades a cavallo fra il diciannovesimo e il ventesimo secolo (campionato nel 1898 e FA Cup nel 1899 e 1902) favorirono una “crescita” dello stadio, cui mise mano il celebre architetto scozzese Archibald Leitch. Purtroppo per loro, i biancorossi non vincono un trofeo dal 1925, quando si aggiudicarono la loro quarta Coppa d’Inghilterra. Di conseguenza i supporter hanno fatto l’abitudine ai tanti bassi e pochi alti. Lo United è stato capace di incredibili imprese in negativo, come passare dal sesto posto in First Division nel 1975 al capitombolo in quarta serie nel 1981. Nel recente passato ha assaggiato il dolce sapore della Premier, rimediando però spesso un retrogusto amaro. In particolare nel 2006-07, quando retrocesse all’ultima giornata e il West Ham non subì 58 calcio2000 apr 2013

400mila sterline fece crollare l’affare. Lo United, che in quel momento militava nella vecchia Second Division, preferì rivolgersi al River Plate per portare nello Yorkshire un centrocampista emergente che di nome faceva per l’appunto Sabella. Il nostro eroe fu pagato una discreta cifra – circa 150mila sterline – e nelle due stagioni alle Blades se la cavò abbastanza bene, senza però fare sfracelli, tanto che nel 1979-80 non impedì che il club scivolasse in Third Division. Sabella rimase poi in Inghilterra un’altra stagione, sempre nei paraggi di Sheffield, visto che fu ceduto al Leeds United, dove però deluse le aspettative – troppo veloce e fisico per lui il football della First Division, categoria in

alcuna penalizzazione, bensì una multa salatissima, per aver acquistato in maniera irregolare Carlos Tevez e Javier Mascherano. Quella squadra, allenata da Neil Warnock, poteva contare su alcuni buoni giocatori, tra cui il difensore Phil Jagielka (ora nazionale e titolare inamovibile dell’Everton). Con il ritorno nella divisione cadetta la dirigenza è stata costretta a cedere i pezzi pregiati dell’argenteria di famiglia. E le delusioni hanno iniziato a fluire copiose verso il Bramall Lane. All’ennesimo flop nel 2010-11, con la caduta in League One, hanno fatto seguito una finale di play offs persa ai rigori la scorsa stagione e le difficoltà della campagna attuale.

Una campagna cominciata in maniera trionfale e proseguita a singhiozzo. La gara a cui abbiamo assistito noi ne è stata la riprova. Primo tempo tragico, con meritato vantaggio del Coventry, quasi incredulo per tanta grazia; seconda frazione con qualche sporadico segno di vita – vedi il pareggio del veterano Dave Kitson – ma disastro finale e sconfitta inevitabile. L’umore sugli spalti, pieni per due terzi in una serata fredda e ventosa, è un misto di rassegnazione e depressione. La promozione, come dimostreranno i risultati delle settimane successive, è ancora un sogno realizzabile, in un campionato tra i più equilibrati degli ultimi anni. Certo,


di Fabrizio Ponciroli

cui militavano i Whites all’epoca. Vuoi per il singolare legame con il giocatore più forte della storia, vuoi perché all’epoca fu uno dei primi stranieri a calcare un campo di calcio inglese, a Sheffield ora Sabella è una sorta di personaggio di culto. Gli hanno dedicato un libro e tutto sommato sono abbastanza orgogliosi che sia diventato l’allenatore dell’Argentina. Hai visto mai che in quel ruolo possa fare meglio del grande Diego?

senza una campagna acquisti estiva degna di questo nome ci sarà ben poco da stare allegri nella categoria superiore. La Championship, l’equivalente della nostra Serie B, è infatti un campionato durissimo, come sa bene l’altra metà di Sheffield, quella del Wednesday. Da neopromosse, le Owls stanno facendo una fatica incredibile a mantenersi a galla, nonostante qualche buon innesto (il portiere ex Liverpool Chris Kirkland, quell’Anthony Gardner per anni al Tottenham e Leroy Lita in prestito dallo Swansea) e tanto calore da parte dei tifosi. La casa dei biancoblu (nati addirittura nel 1867) è dal 1899 l’Hillsborough, a una mezz’ora di autobus dal centro cittadino, a due passi dal parco omonimo e dal fiume Don. A qualsiasi appassionato di calcio quel nome evoca tristi ricordi. Quelli della tragedia del 15 aprile del 1989, quando per colpa delle allora onnipresenti recinzioni, ma soprattutto della gestione delle forze dell’ordine e degli altri addetti ai lavori, 96 tifosi del Liverpool persero la vita nella Leppings Lane, la end destinata ai tifosi in trasferta. Fa un certo effetto vederla dal vivo, senza alcuna barriera di protezione, tutta ricoperta di seggiolini e con un buon manipolo di tifosi del Brighton assiepati sulla parte superiore. Alcuni di loro li incontriamo prima del fischio di inizio, mentre lasciano le loro sciarpe in segno di rispetto accanto alla stele in memoria dei 96 sfortunati che

non tornarono mai a casa quel maledetto giorno della semifinale di coppa contro il Nottingham Forest. Uno ha la maglietta dei suoi amati Seagulls con il numero simbolo di quella tragedia, il 96. “È importante mantenere vivo il ricordo, affinché episodi del genere non accadano più” ci dice prima di entrare allo stadio. Nonostante i favori del pronostico, il Brighton incappa in una giornataccia – errori in serie, espulsione, goal mangiati – e il Wednesday ne approfitta per incamerare tre punti preziosissimi. I circa 30mila supporter biancoblu festeggiano in grande stile. Ogni tanto sbeffeggiano il povero Wayne Bridge, facendo chiare allusioni alla relazione tra la sua ex ragazza e il suo (non più) grande amico John Terry. Certo, come per i cugini dello United, anche per loro i momenti di gloria sono un lontano ricordo (ultimo campio-

nato vinto nel 1930, mentre l’FA Cup numero tre risale al 1935). Ma almeno qualche momento di revival lo hanno vissuto all’inizio degli anni Novanta. Nel 1991 si aggiudicarono la Coppa di Lega battendo addirittura il Manchester United, poi nel 1993 centrarono entrambe le finali delle coppe nazionali, per perderle però in maniera rocambolesca contro l’Arsenal. Giocava un ottimo calcio, quel Wednesday, grazie ai mille guizzi di classe di Chris Waddle, alla concretezza di Carlton Palmer e alle parate di Chris Woods. Tutti nazionali inglesi ricordati con immenso affetto in una delle case del football di Sheffield. Uno stadio come l’Hillsborough che, al netto di brutti ricordi, con i suoi 40mila posti e la sua struttura classica, ispirata dal lavoro del solito Archibald Leitch, meriterebbe senza dubbio un palcoscenico degno come la Premier.

classifica

marcatori

pt

G

V

N

p

GF GS DR

GiOCAtORE SquADRA

Manchester united nited

71

28

23

2

3

68

31

37

Luis Suarez

Liverpool

22

Manchester City

59

28

17

8

3

51

24

27

van Persie

Man. United

19

tottenham t ottenham

54

29

16

6

7

51

36

15

Gareth Bale

T Tottenham

16

Chelsea

52

28

15

7

6

56

30

26

Michu

Swansea City 15

Arsenal

47

28

13

8

7

53

32

21

Demba Ba

Chelsea

15

Liverpool

45

29

12

9

8

56

36

20

Lukaku

W. Bromwich

13

Everton

GOL

45

28

11

12

5

44

35

9

Lambert

Southampton

12

W. Bromwich Albion 43

29

13

4

12

40

38

2

Benteke

Aston Villa

12

Swansea City

40

29

10

10

9

40

36

4

Edin Dzeko

Man. City

12

Fulham

33

28

8

9

11

39

44

-5

Fletcher

Sunderland

11

Stoke City

33

29

7

12

10

27

35

-8

Fellaini

Everton

11

West Ham

33

28

9

6

13

32

41

-9

Theo Walcott

Arsenal

11

Newcastle

33

29

9

6

14

40

50

-10

Wayne Rooney Man. United

11

Norwich City

33

29

7

12

10

27

45

-18

Frank Lampard Chelsea

11

Sunderland

30

29

7

9

13

32

41

-9

Santi Cazorla

Arsenal

11

Southampton

28

29

6

10

13

39

51

-12

Juan Mata

Chelsea

10

Aston Villa

27

29

6

9

14

28

54

-26

Jermain Defoe Tottenham T

10

Wigan Athletic

24

28

6

6

16

33

55

-22

Berbatov

Fulham

10

Reading

23

29

5

8

16

35

56

-21

Le Fondre

Reading

10

qpR

23

29

4

11

14

24

45

-21

Sergio Agüero Man City

Classifiche aggiornate al 10/03/13

9

| Tabellini nella Sezione Statistiche

calcio2000

apr 2013


BundesLiga gerMania

MarIO NErVOSO,

pEp Sa S LVac LV I il Bayern Monaco in campo vola ma nello spogliatoio non tutto va a gonfie vele…

60 calcio2000 apr 2013

L’

infortunio alla caviglia che lo ha tenuto fuori dai campi per un po’ di tempo e l’esplosione del suo compagno di squadra, arrivato in estate dal Wolfsburg, hanno oscurato la stella dell’attaccante tedesco del Bayern Monaco Mario Gomez. Il quale, nonostante un contratto in scadenza nel giugno del 2017, esce allo scoperto e chiede alla società di esprimersi su quella che sarà la sua considerazione futura all’interno del club, dove il prossimo giugno ci sarà l’insediamento di Pep Guardiola come nuovo allenatore. “In questo

momento la mia posizione all’interno del club è abbastanza difficile. Motivo per il quale mi piacerebbe sapere dalla dirigenza del Bayern quale sia la loro posizione riguardo al mio futuro”. La sua situazione potrebbe, tra virgolette, aggravarsi, nel momento in cui dovesse arrivare in Baviera anche il polacco Lewandowski, che secondo alcuni avrebbe già un accordo con la dirigenza del Bayern in vista della prossima stagione. Circostanza però smentita dal direttore sportivo del Dortmund HansJoachim Watzke: “Sono voci prive di fondamento, in realtà la nostra inten-


di Flavio Sirna di Fabrizio Ponciroli

zione è quella di trovare un accordo per il prolungamento, e nel caso in cui non dovessimo trovare un’intesa a fine stagione discuteremo a quattr’occhi. Ma non faremo follie. Affronteremo la situazione del contratto a giugno, è necessario che le cose si facciano con calma”. Aria di addio anche per il terzino brasiliano Rafinha: “In questo momento sono concentrato sul Bayern e voglio vincere la Bundesliga. Quello che succederà in futuro però nessuno può dirlo. La Roma è una delle migliori squadre in Italia e tutte le partite che ho giocato contro i giallorossi erano speciali, soprattutto quella che abbiamo disputato all’Olimpico, uno stadio davvero emozionante. Roma mi piace parecchio. Ci sono stato alcune volte quando mio fratello ha giocato a calcetto in quella zona. Roma è una grande città che non dorme mai. Fantastica”. A proposito di acquisti, invece, in vista

della stagione 2013-2014, sono arrivate, a raffreddare gli entusiasmi di Guardiola, che avrebbe già fatto alcuni nomi per la campagna acquisti, le parole del presidente Uli Hoeness: “Tutte le voci riguardo i possibili obiettivi di mercato che avrebbe Guardiola in vista della prossima stagione sono assolutamente false. Ci sono sicuramente dei nomi che sta considerando, ma al momento non mi ha detto nulla riguardo agli innesti che vorrebbe per cercare di migliorare la nostra rosa. Quando guardo la nostra rosa vedo una squadra veramente forte che a mio modo di vedere non avrà bisogno di così tanti rinforzi in vista del prossimo mercato estivo. Non penso che nei prossimi anni potremo fare acquisti superiori a quello di Javi Martinez, comprato 40 milioni di euro la scorsa estate”. Potrebbero però volerci meno di 40 milioni di euro per acquistare tre dei pupilli di Pep, ossia Ma-

rio Gotze, Benat Extebarria e Isco del Malaga. Il primo ed il terzo sono classe 1992, il secondo è del 1987. Il gioiello del Dortmund ha tutte le carte in regola per fungere da falso centravanti alla Messi, Isco può essere paragonato per caratteristiche ad Iniesta, Benat ha i piedi tipici del regista di centrocampo (Xavi). Chissà che Hoeness non possa smussare un po’ la sua posizione e quella del club e accontentare il suo nuovo tecnico almeno con un arrivo di questi elementi di spicco del calcio europeo. Qualche mugugno di troppo per un utilizzo non continuativo sono arrivate anche da parte del centrocampista esterno olandese Arjen Robben: “Non sono affatto felice di quella che è la mia attuale situazione al club, mi piacerebbe sicuramente essere impiegato con maggiore continuità”. A creare qualche preoccupazione extracalcistica ci ha pensato invece il francese calcio2000

apr 2013


BundesLiga gerMania Franck Ribery. Al termine di una delle sedute di allenamento dello scorso 13 febbraio il fuoriclasse è stato aggredito da un uomo (probabilmente francese) dopo essersi intrufolato nello spogliatoio violando le misure di sicurezza del centro sportivo. È stato necessario l’intervento della polizia per riportare la calma, con gli agenti che hanno poi ascoltato lo stesso Ribery. “Abbiamo dovuto recarci al campo - ha affermato portavoce della polizia Alexandrea Schmeitz - a causa di un sospetto che si trovava lì. Ci siamo andati, ora si è risolto tutto.” Non è dato sapere il perchè dell’aggressione, ma si sussurra possa esserci un collegamento con la citazione in giudizio del giocatore per prostituzione di minori (il rapporto che in passato ebbe con Zahia Dehar). Preoccupazioni, quelle arrivate per Ribery, che invece sono state precedute da delle dichiarazioni entusiastiche sul suo momento di forma: “Sto meglio che mai, non sono mai stato così in forma. Sono al top delle mie possibilità, mi sento uno dei giocatori più forti ed importanti al mondo. Tutti mi rispettano per quelle che sono le mie qualità, farò del meglio per tenere sempre così alto il mio livello di condizione”. Condizione mentale che però, secondo Heynckes, potrebbe essere influenzata dall’annuncio anticipato dell’arrivo di Guardiola: “Sarebbe stato meglio fare l’annuncio durante le vacanze, o durante la pausa invernale, comunque in un periodo dove non si giocano partite. Tutta l’euforia suscitata da questo annuncio ha portato molta attenzione sopra la squadra. Potrebbero esserci delle influenze sull’umore dei giocatori che potrebbero turbare la serenità dello spogliatoio da qui alla fine della stagione”. Stagione prossima durante la quale, nuovi arrivi a parte, Pep Guardiola potrà cercare di attingere dalla ‘cantera’ bavarese, che attualmente può disporre di alcuni giocatori molto interessanti. Analizziamoli insieme. Il più interessante è sicuramente il 19enne centrocampista Emre Can, che prima di un piccolo infortunio che ne ha bloccato, solo momentaneamente, la crescita, è stato già impiegato qualche volta in prima squadra da Heynckes. 62 calcio2000 apr 2013

La scorsa stagione, il calcio tedesco ha generato introiti pari a 2,081 miliardi di euro

Sullo stesso livello viene considerato anche il 17enne Pierre-Emile Hojbjerg, in cui molti rivedono le movenze di Schweinsteiger e Kroos. Di lui ha parlato l’allenatore delle giovanili Memet School: “È un giocatore fantastico, con il quale non lavorerò molto a lungo. Ha troppe qualità per restare ancora qui in Regionalliga...”. Parlando invece di attaccanti è da seguire l’evoluzione di Patrick Weihrauch: il 18 enne è un attaccante moderno che sa occupare più ruoli. Ragionando alla Guardiola e paragonandolo ad un ex-Barca, Patrick è un simil-Pedro, che il tecnico spagnolo ha lanciato nel calcio che conta. In difesa invece potranno fare comodo il 18enne difensore centrale Daniel Wein ed il 18enne terzino Mitchell Weiser, giocatore con spiccata propensione offensiva che lo accomuna all’attuale capitano della squadra di Heynckes, e cioè l’immenso Philippe Lahm. Giocatori che potranno aiutare il nuovo tecnico ad imbastire una lotta estenuante con la squadra maggiormente in crescita del calcio tedesco, cioè il Borussia Dortmund. Non sembra affatto turbato dall’arrivo di Guardiola il tecnico dei giallo neri Jurgen Klopp, che non vede l’ora di potersi confrontare con l’ex-allenatore del Barcellona: “Voglio essere il nuovo Mourinho di Guardiola, ovvero un avversario scomodo per il Bayern nei prossimi anni. Se non gli piacerò durante le partite e per colpa dei risultati, non ci sarà alcun problema”.

BUNDESLIGA SOLO QUINTO CAMPIONA CAMPIONATO DEL 21SECOLO, MA IL FUTURO... Il 2013 è iniziato da poche settimane, le classifiche relative allo scorso anno continuano. Quando si parla di IFFHS (Istituto di storia e statistica del calcio), le graduatorie sono continue, a volte interessanti, a volte meno. Di certo, dati e numeri alla mano, mettono in mostra argomentazioni valide. È il caso della nuova indagine, che ha eletto i migliori campionati del globo tra il 2001 e il 2012, in pratica i migliori del 21esimo secolo. 130 tornei nazionali in esame, facile capire quali siano i migliori tre del globo degli ultimi 12 anni. È la Premier League sul gradino più alto del podio, seguita dalla Liga e dalla Serie A. Sette delle prime dieci posizioni sono occupate da compagini europee, il Brasile quarto, l’Argentina settima e il Messico decimo le eccezioni della graduatoria. Le altre leghe europee presenti sono Germania (quinta), Francia (sesta), Olanda ottava e Portogallo nona. Dopo il duopolio Europa-America bisogna scavare fino al 30esimo posto per trovare un’altra nazione, vale a dire il Giappone. Prima africana l’Egitto, 31esima. Campionato australiano 71esimo. La Bundesliga però continua a fare dei miglioramenti non indifferenti, lo dicono i numeri. La massima serie tedesca, infatti, ha superato il tetto dei 2 miliardi di euro di fatturato: è la prima volta nella sua storia


di Fabrizio Ponciroli

cinquantennale. Nel corso della scorsa stagione i 18 club che si sono contesi il Meisterschale hanno prodotto un giro d’affari pari a 2,081 miliardi di euro, che corrisponde al +7,4% rispetto alla stagione 2010/2011. Il presidente della segreteria della Dfl (la lega calcio tedesca) Christian Seifert ha dichiarato che si tratta dell’ottavo anno consecutivo. Un’ulteriore conferma arriva anche dal rapporto Deloitte, che ha stilato la classifica dei club più ricchi del mondo. Con riferimento alle entrate della stagione 2011-2012 troviamo quattro squadre tedesche nelle prime 20 posizioni: quarto posto per il Bayern Monaco con 368,4 milioni, undicesimo posto per il Borussia Dortmund con 189,1 milioni, quattordicesimo posto per lo Schalke 04 con 175,4 milioni, diciottesimo posto per l’Amburgo con 121,1 milioni. QUANDO ESSERE TIFOSI DEL DORTMUND) CONvIENE... (DEL È a dir poco surreale quanto accaduto all’aeroporto di Monaco di Baviera, dove l’aereo della Lufhtansa diretto a Donestk, a bordo del quale è salito l’arbitro inglese Howard Webb, con direzione l’Ucraina per arbitrare la gara di Champions tra Shakhtar e Borussia Dortmund, è rimasto bloccato per un problema di ‘overbooking’: la compagnia aerea infatti aveva venduto 10 biglietti in più rispetto al numero di posti disponibili sul velivolo. Impossibilitata dunque ad autorizzare il decollo, la Lufthansa ha trovato un escamotage per ovviare al problema, offrendo 400 euro ad ogni passeggero che avesse deciso di scendere dall’aereo. Sul volo erano presenti, oltre all’arbitro Webb, anche diversi giornalisti tedeschi e molti tifosi del Borussia Dortmund. Alla fine 10 sostenitori dei gialloneri hanno deciso di accettare la proposta della compagnia aerea, che ha messo a loro disposizione anche un alloggio per la notte da passare a Monaco di Baviera e un biglietto per Donetsk per il volo di domani. In tempo dunque per poter assistere alla gara di Gotze e compagni, poi terminata sul 2-2.

Mario Gomez vuole chiarezza, da parte del Bayern, circa il suo futuro

classifica

marcatori

pt

G

V

N

p

GF GS DR

GiOCAtORE SquADRA

Bayern Monaco

63

24

20

3

1

64

8

56

Kießling

B. Leverkusen 16

Borussia Dortmund

46

24

13

7

4

54

28

26

Lewandowski

B. Dortmund

16

Bayer Leverkusen

45

24

13

6

5

45

31

14

Mandzukic

B. Monaco

15

E. Francoforte

38

24

11

5

8

38

35

3

Ádám Szalai

Magonza

12

Friburgo

36

24

9

9

6

30

23

7

Meier

E. Francoforte 12

Schalke 04

36

24

10

6

8

41

39

2

Vedad Ibisevic Stoccarda V

Amburgo

35

24

10

5

9

29

33

-4

Nils Petersen

Werder Brema 11

Magonza

B. Dortmund

GOL

11

34

24

9

7

8

32

29

3

Marco Reus

Borussia M'Gladbach 34

24

8

10

6

33

34

-1

Thomas Müller B. Monaco

11

Hannover

33

24

10

3

11

47

45

2

Rudnevs

Amburgo

10

Stoccarda

29

24

8

5

11

26

42

-16

Diouf

Hannover

Fortuna Düsseldorf 28

24

7

7

10

29

32

-3

Heung-Min Son Amburgo

9

Norimberga

28

24

6

10

8

24

31

-7

Blaszczykowski B. Dortmund

9

Werder Brema

28

24

8

4

12

39

48

-9

Mölders

Augsburg

9

Wolfsburg

27

24

7

6

11

24

37

-13

Huszti

Hannover

9

Augsburg

21

24

4

9

11

21

36

-15

Bas Dost

Wolfsburg

8

Hoffenheim

16

24

4

4

16

27

49

-22

Mario Götze

B. Dortmund

8

Greuther Fürth

14

24

2

8

14

14

37

-23

Stefan Aigner

E.Francoforte

7

Classifiche aggiornate al 03/03/13

11

10

| Tabellini nella Sezione Statistiche

calcio2000

apr 2013


Ligue 1 Francia

DaVID

IL parIgINO gli mancava la Francia, ha deciso di sperimentarla con l’ambiziosa casacca del psg…

64 calcio2000 apr 2013

p

remier League, Liga, Major League, Serie A e adesso la Ligue 1. Anche la Francia ha accolto David Beckham, autentico giramondo del pallone che da gennaio ha deciso di sposare il progetto del club più ambizioso - e ricco – di Francia. 35 anni sulla carta d’identità, più di 800 gare ufficiali disputate, appunto, in giro per il Pianeta. 6 trionfi nel campionato inglese, 1 titolo

spagnolo, 2 volte trionfatore negli Stati Uniti, numerose coppe e, soprattutto, la Champions League e la Coppa Intercontinentale conquistate nel 1999 con la maglia del Manchester United. 1999, tempi lontani. Lontanissimi. Ma ‘Becks’ è ancora lì, pronto a dimostrare, come già avvenuto in Italia, di non essere soltanto un uomo copertina ma anche un calciatore ancora validissimo.


di di Fabrizio Renato Ponciroli Maisani

IL MITO DI BECKS, RE D’INGHILTERRA David Beckham è stato ed è tuttora un’icona del calcio mondiale come poche. Conosciuto e stimato in tutto il mondo, Beckham ha da sempre incarnato in tutto e per tutto il mito del calciatore: ricco, bello, bravo e vincente. Amato dalle donne, stimato dagli addetti ai lavori, Beckham ha fatto gioire i tifosi di Manchester United e Real Madrid, ma anche di Milan e Los Angeles Galaxy. Sono queste le 4 squadre alle quali il ragazzo nato a Londra il 2 maggio del 1975 ha legato la propria carriera, eccezion fatta per le 5 apparizioni collezionate con la casacca del Preston, all’età di 20 anni. Da molti appassionati di

calcio il nome di Beckham è associato immediatamente al Manchester United. Con la maglia dei ‘Red Devils’, infatti, lo storico numero 7 ha speso buona parte della sua carriera e conquistato la maggior parte dei titoli, diventando un vero e proprio idolo per l’Old Trafford. È stato proprio durante la sua permanenza al Manchester United che Beckham ha conosciuto e sposato Victoria Adams, la celebre ‘Spice Girl’ con la quale ha dato vita ad una delle coppie più chiacchierate d’Europa. Il calciatore e la cantante, il bel ragazzo e la bella ragazza: la favola che ammalia gli amanti del gossip che, in Inghilterra, non sono certo pochi. Forse anche grazie al matrimonio, celebrato nel ’99, la

celebrità di Beckham è cresciuta esponenzialmente rendendolo uno dei calciatori più famosi dell’intero Pianeta. Appena qualche settimana prima delle nozze, inoltre, Beckham aveva vissuto la notte destinata a restare la più incredibile di tutta la sua carriera, con la straordinaria rimonta del suo Manchester United ai danni del Bayern Monaco nei minuti finali della finalissima di Champions League. I due corner, che portarono ai goal di Sheringham e Solskjaer, furono calciati proprio dallo ‘Spice Boy’, protagonista non indifferente di una delle sfide che hanno fatto la storia del calcio. E poi il trionfo in Coppa Intercontinentale sul Palmeiras, il Pallone d’Oro sfumacalcio2000

apr 2013


Ligue 1 Francia to soltanto per ‘colpa’ di Rivaldo, ma anche la celebre scarpetta lanciatagli contro da sir Alex Ferguson, la rottura della caviglia, tanti goal e tanti rumors, di gossip e non solo. Infine l’addio, con i 35 milioni di euro versati dal Real Madrid nelle casse dei ‘Red Devils’ ed un ricco quadriennale per il campione inglese. Per sostituirlo, Ferguson acquisterà dallo Sporting Lisbona un talento sconosciuto ai più, un certo Cristiano Ronaldo. Ma questa è un’altra storia… LA ‘CORONA’ ANCHE IN SPAGNA Il ‘mito di Beckham’, tuttavia, è proseguito anche in Spagna dove l’inglese, con la casacca dei ‘Blancos’, ha fatto parte del Real Madrid più stellare della storia. Forse non il più forte, ma sicuramente il più stellare, appunto. Ronaldo, Zidane, Raul, Figo, Owen, Roberto Carlos, Samuel… ecco soltanto alcuni dei protagonisti di quel Real che raccolse sicuramente meno di quanto avrebbe potuto fare con un organico simile. Troppi galli in un pollaio, si sa, faticano a dare il meglio ma Beckham fu uno tra i ‘Galactici’ che soffrì meno la presenza di troppe star, disputando 4 stagioni ad altissimi livelli, al riparo dal gossip

Beckham si è consacrato al grande calcio con la maglia dei Red Devils

66 calcio2000 apr 2013

classifica

marcatori

pt

G

V

N

p

GF GS DR

GiOCAtORE SquADRA

pSG

54

27

16

6

5

49

17

32

Ibrahimovic

PSG

22

Lyon

52

27

15

7

5

47

26

21

Aubameyang

Saint-Etienne

15

Marseille

49

27

15

4

8

34

32

2

Darío Cvitanich Nizza

12

Saint Etienne

47

27

13

8

6

44

19

25

Gomis

Lione

12

Nice

45

27

12

9

6

39

32

7

Aliadière

Lorient

11

Montpellier

44

27

13

5

9

43

32

11

Dimitri Payet

Lille

10

GOL

Lille

43

27

11

10

6

37

27

10

Ben Basat

T Tolosa

10

Rennes

41

27

12

5

10

39

36

3

Alessandrini

Rennes

10

Lorient

40

27

10

10

7

43

43

0

Ben Y Yedder

T Tolosa

9

Bordeaux

38

27

9

11

7

27

24

3

Gignac

Marsiglia

9

Valenciennes

35

27

9

8

10

35

37

–2

Brandão

Saint-Etienne

9

toulouse t oulouse

34

27

8

10

9

32

32

0

Modeste

Bastia

9

Bastia

30

27

8

6

13

30

51 –21

Mevlut Erding

Rennes

9

Ajaccio

29

27

7

10

10

29

37

–8

Lisandro López Lione

8

Brest

29

27

8

5

14

28

37

–9

Yoan Gouffran Bordeaux Y

8

Reims

27

27

6

9

12

23

31

–8

Camara

8

Sochaux

27

27

7

6

14

28

40 –12

Benjamin Nivet Troyes

8

Evian

24

27

5

9

13

25

39 –14

Julien Feret

Rennes

8

Nancy

21

27

4

9

14

24

45 –21

Belhanda

Montpellier

8

troyes

20

27

3

11

13

29

48 –19

Courtet

Stade Reims

8

Classifiche aggiornate al 03/03/13

che in Spagna attecchisce storicamente meno di quanto non accada nel Regno Unito. Queiroz, Camacho, Mariano Garcia Remòn, Luxemburgo, Lopez Caro e Capello. Sono stati ben 6 gli allenatori che si sono susseguiti sulla panchina del Real Madrid durante i quattro anni di permanenza di David Beckham. Una girandola di nomi che non fa altro che evidenziare l’instabilità del club madridista in quegli anni, durante i quali la bacheca dei ‘Galacticos’ fu arricchita soltanto da una Liga e una Supercoppa di Spagna. Pochino - per non dire ‘nulla’ – per una squadra costruita per vincere tutto. Nonostante ciò, Beckham rappresentò un punto fisso per tutti e sei i tecnici prima di decidere – a contratto scaduto – di provare l’avventura negli States, a Los Angeles, non certo una città scelta a caso.

Montpellier

| Tabellini nella Sezione Statistiche

GLI STATES ED IL ‘DOPPIO PASSAGGIO’ AL MILAN Ad accogliere David e Victoria furono i Galaxy, felici di poter annoverare un campione con la c maiuscola tra le proprie fila. “Non sono venuto per essere una sta, ma per lavorare sodo, giocare a calcio e vincere. Con me, c’è solo il calcio. Sono venuto per fare la differenza e per giocare a calcio. Baseball, basket e football americano sono sport importanti, non credo di riuscire a far diventare il calcio lo sport più seguito negli Stati Uniti, ma darò il mio contributo”. Con queste parole Beckham si presentò in conferenza stampa con l’obiettivo di zittire, se pur con il solito garbo, chi lo accusava di aver scelto il paradiso dorato di Los Angeles per chiudere la carriera, pensando a tutto fuorchè a giocare a calcio. Al calcio, invece, Beckham ci pensò eccome al punto di decidere di trasferirsi al Milan nei mesi in cui la


di Fabrizio Ponciroli

ronaldo-ibra Il prepartita di Paris Saint Germain-Olympique Marsiglia è stato arricchito da un bel siparietto molto gradito dagli spettatori presenti allo stadio, e non solo. Proprio in concomitanza con il derby di Milano, Ronaldo – che le maglie dei club milanesi le ha indossate entrambe – ha infatti fatto il suo ingresso in campo al ‘Parco dei Principi’ per assistere al debutto nel campionato francese di David Beckham. Prima del calcio d’inizio, lo speaker dello stadio ha annunciato il nome del ‘Fenomeno’ che, entrato in campo in compagnia di due bambini, è stato accolto dal coro ‘Ronie, Ronie’ intonato dal pubblico parigino. Dopo averla mostrata agli spettatori presenti sugli spalti, Zlatan Ibrahimovic ha consegnato al fuoriclasse brasiliano una maglia del PSG con su il numero 9, prima di abbracciare – in stile tutt’altro che ‘zlataniano’ – l’ex collega. Ronaldo, ancora in sovrappeso, ha poi battuto simbolicamente il calcio d’inizio, abbandonando la scena tra gli applausi dei presenti e ‘scortato’ dai soliti bambini che, un giorno, potranno dire di aver visto da vicino Ibrahimovic abbracciare Ronaldo. E non è mica roba da poco…

Major League osservava la pausa. Il suo rendimento con i Galaxy fu decisamente positivo, ma ad impressionare ancor di più fu senza dubbio quanto fatto vedere con addosso la maglia del Milan. In pochi avrebbero scommesso su di lui ma ‘Becks’, come sempre, fece parlare il campo al punto da indurre il club rossonero a riportarlo a San Siro anche l’anno successivo. Rientrato negli States e chiusa l’avventura coi Galaxy, Beckham è nuovamente uscito dalla porta principale, come sempre, tra i mille rimpianti dei tifosi. SCOCCA L’ORA DELLA TOUR: ECCO IL PSG Il 31 gennaio in molti si sono chiesti: “Come mai il PSG, club che può permettersi di acquistare senza batter ciglio campioni del calibro di Thiago Silva, Lavezzi e Ibrahimovic, ha deciso di puntare su David Beckham?”. Sicuramente non per ‘risparmiare’ sulle spese. Chi ha seguito attentamente le prestazioni del fuoriclasse inglese negli Stati Uniti assicura che ‘Becks’ è ancora in grado di fare la differenza, anche in un club chiamato a vincere tutto come il Paris Saint Germain. Non a caso, infatti, Carlo Ancelotti – suo allenatore ai tempi del Milan – lo ha inserito anche in lista Champions, sperando di poter far leva anche sulla sua esperienza. Beckham, che ha scelto la maglia numero 32, proprio la stessa indossata ai tempi del Milan, si è così presentato in conferenza stampa: “Sto bene, mi sento come se avessi 21 anni. Parigi, poi, è una città meravigliosa e per me è un onore fare parte del progetto di questo

la duttilità e l’intelligenza tattica di cui dispone, glielo permettono pienamente.

Indimenticabile anche la sua avventura con il Real Madrid dei Galacticos

club. Aver già conosciuto Ancelotti ha sicuramente inciso sulla mia decisione, sono in forma ma so bene che non faccio parte dell’undici base. Tuttavia, ho un contratto fino a giugno e spero di poter dare il mio contributo”. Umiltà e spirito di collaborazione, amplificati da un annuncio encomiabile: “Per questi 5 mesi in cui vestirò la maglia del Paris Saint Germain non percepirò alcuno stipendio. Il mio ingaggio sarà devoluto per intero in beneficenza, a favore dei bambini in difficoltà”. Adesso Beckham aspetta di far parlare il campo: Ancelotti gli darà sicuramente delle chance importanti e lui, con la professionalità che da sempre lo contraddistingue, proverà a coglierle. Con la maglia dei vicecampioni di Francia, impiegherà presumibilmente il ruolo di mezzala nel 4-3-3 spesso disegnato dall’allenatore italiano o persino di ‘diga’ davanti alla difesa quando Ancelotti opterà per il 4-2-3-1:

IL DEBUTTO: CHE BOOM IN Tv! Il debutto di Beckham in Ligue 1 è avvenuto, come nei migliori film, nella splendida cornice del ‘Parco dei Principi’ e nel big-match contro i rivali dell’Olympique Marsiglia. Una gara da vincere in tutti i costi per il PSG che è riuscito nell’intento. Sul punteggio di 1-0, però, a 15’ dal termine, Ancelotti ha lanciato in campo David Beckham. Niente di clamoroso, penserete. Per un pubblico abituato ad Ibrahimovic & company, che sarà mai? La risposta la danno i dati delle tv nazionali francesi. ‘Canal Plus’, canale che trasmetteva la gara, ha visto infatti impennare i propri telespettatori, toccando quota 41.6% di share e più di 2.5 milioni di audience. Un record! Mai, dal 1984 – anno di fondazione del canale – ad oggi, erano stati registrati dei numeri simili. L’attesa, a dirla tutta, era stata adeguatamente ‘pompata, con tanto di ‘Becks cam’ dedicata interamente al giocatore e ripetuta presentazione dell’evento. La media di spettatori che hanno seguito i 15 minuti disputati da Beckham è stata di 3.2 milioni, un numero davvero incredibile. Il PSG, nel finale, raddoppia, ma non fa notizia. La scena è tutta di Beckham, nel dopogara non si parla che di lui e del suo ‘tocco’ che ha avviato l’azione del raddoppio. Ancelotti lo elogia, il pubblico lo acclama. Insomma, ancor più di chi sta trascinando il Paris Saint Germain ai vertici del calcio europeo, è Beckham a monopolizzare l’attenzione. Potere dei media. calcio2000

apr 2013


speciaLe - caLcio ruMeno di Alessandro Casaglia

NELL tErra NELLa

DEI carpaZI

L un campionato poco noto in un paese che ha regalato talenti pazzeschi, su tutti un certo hagi…

calcio2000

apr 2013

a storia insegna che ad un periodo di dittatura segue sempre una fase di quasi totale anarchia, durante la quale vengono messi in discussione i principi cardine di una nazione , e la conseguente restaurazione che tende a ripristinarli. Segnatevi allora questa data:22 Dicembre 1989, un mese e qualche giorno dopo la caduta del muro di Berlino, viene esautorato quello che ancora adesso è considerato l’ultimo vero dittatore europeo. Nicolae Ceausescu, a capo del partito comunista rumeno da quindici anni, viene deposto processato ed ucciso. Nel calcio che più concretamente ci interessa qui, la dittatura ha avuto tempistiche leggermente diverse, e soprattutto è stata un duopolio, ad opera di Steaua e Dinamo. Entrambe le squadre della capitale, hanno di fatto, dominato a partire dagli anni ’80 e per vent’anni buoni, in patria, aggiudicandosi quasi la totalità dei titoli.

La Steaua ha inoltre incarnato perfettamente la rigidità e la voglia di riconoscimento in Europa, di Ceausescu, fino a conquistare nel 1986 la prima Coppa dei Campioni finita ad est del muro di Berlino. Quella finale, vinta ai rigori sul Barcellona, grazie alle straordinarie parate di Ducadam, non resterà negli annali come una delle sfide più spettacolari, ma ebbe il merito di far conoscere una splendida generazione di talenti come Piturca, Boloni, Belodedici e Lacatus. In realtà in quel periodo le finali di Coppa Campioni giocate dalla squadra più importante di Romania furono addirittura due, ma nell’altra disputata proprio al Camp Nou di Barcellona, il Milan di Sacchi seppellì sotto quattro reti i rossoblu, con una prestazione che viene spesso ricordata, tra le più scintillanti e convincenti dell’era dell’allenatore di Fusignano. Fu tale la differenza di valori in campo che alcuni formularono anche qualche


ipotesi maligna, sullo scarso impegno della squadra allenata da Iordanescu. L’anno successivo fu il Psv a chiudere in modo definitivo gli anni d’oro della Steaua con una cinquina al Phillips Stadion per merito di un grande Romario, autore di una tripletta. Incuranti della caduta del muro, e di Ceausescu, Dinamo e Steaua hanno continuato a dominare ad anni alterni la Divizie A fino al 2007. Dal cambio di denominazione in Liga 1 è scattata l’anarchia assoluta. Tre titoli degli ultimi cinque li ha vinti il Cfr Cluj, dell’omonima città di Cluj-Napoca, uno l’Unirea Urziceni e l’altro Otelul di Galati. Delle due grandi si sono perse le tracce non solo relativamente ai titoli, ma finanche ai piazzamenti, con la crescita di nuove realtà come il Vaslui o il Timisoara. Quest’anno nei Carpazi soffia il vento di restaurazione. La Dinamo è ancora impantanata in un passato glorioso che procura mugugni e mancanza di tempo per programmare, ma la Steaua affidata a Laurentiu Regechampf sembra pronta a riassaporare quel titolo che manca da sei lunghissime stagioni. Un girone di andata ad alto livello, con due sole sconfitte ed altrettanti pareggi in diciannove gare hanno consentito ai rosso-blu della capitale di scollinare alla lunga pausa invernale con ben dieci lunghezze di margine sulle inseguitrici, a cui va aggiunto l’ottimo com-

Negli ultimi anni, il Cluj ha fatto benissimo nel massimo campionato rumeno

portamento in Europa League con il girone brillantemente superato a spese di Molde e Kobenhavn, e lo scalpo illustre dell’Ajax prima ancora che il campionato rumeno partisse per la discesa finale. Parlando più in generale della Liga 1, questa è composta da diciotto squadre che si affrontano da luglio a maggio con una lunghissima pausa invernale, che spesso è risultata decisiva per gli equilibri finali. Prevede quattro

retrocessioni ed altrettante promozioni dalla Liga 2. Nelle relazioni tra il campionato rumeno e l’Italia, deve essere tenuto conto della massiccia emigrazione che da tutte le principali città rumene si è diretta verso i nostri confini, a partire proprio dalla caduta del muro, che ha comportato la nascita nei nostri confini di tanti figli di cittadini rumeni, in maniera analoga a quanto accaduto in Germania con i turchi. Forse tra qualche anno nella nostra Nazionale avremo qualcuno dei tanti ragazzi di origine rumena che attualmente sgambettano nelle scuole calcio. E che i rumeni sappiano giocare a pallone è fuori discussione. Sarà sufficiente citare solo alcuni dei talenti che abbiamo ammirato in questi anni nel nostro campionato per rendere chiaro il concetto. Cristian Chivu e Stefan Radu sono difensori di assoluta affidabilità che da anni calcano i campi della serie A con grande onore. Adrian Mutu ha chiuso con la brutta parentesi a Cesena, una parabola che lo ha visto protagonista soprattutto a Firenze e Parma. Ma anche nel passato ci sono nomi illustri come il già citato Lacatus, Sabau Raducioiu Lupu e Mateut. Un nome tuttavia merita una menzione particolare ed è quello di Gheorghe Hagi, definito in patria il Maradona dei Carpazi che ha militato per tre anni nel Brescia di Corioni, incastonato tra Real Madrid e Barcellona. Sicuramente il

LA NUOVA SFIDA DI HAGI Ma dov’è finito il Maradona dei Carpazi? Lo avevamo lasciato mentre si prendeva cura del Galatasaray, sua ex squadra. E poi? Dove è finito? Chi sta allenando? La verità? Non sta allenando, attualmente si sta dilettando con una nuova professione, ovvero quella di patron. Il 48enne fantasista è il proprietario dell’FC Viitoriul Constanta, club della massima divisione rumena. “E’ un progetto ambizioso –rivela, con orgoglio- in poco tempo siamo arrivati in prima divisione e vogliamo restarci. Siamo il club con l’età media più bassa, facciamo crescere i giovani”. Tanti giovani promesse che fanno riferimento ad un “veterano” ben noto al nostro calcio, ovvero Nicolae Dica. Capitano della squadra, Dica (visto a Catania dal 2008 al 2010) è l’uomo guida, quello che tiene unito lo spogliatoio, almeno fino a quando non fa la sua apparizione il patron del club. Insomma, Hagi ha messo a disposizione la sua infinita esperienza per far crescere il nuovo Maradona dei Carpazi. Una bella sfida ma niente di trascendentale, soprattutto per uno che, in campo, faceva del talento la sua unica legge.

calcio2000

apr 2013


speciaLe - caLcio ruMeno

NELL tErra NELLa

DEI carpaZI

Mutu, tra le stelle della Nazionale rumena

talentuoso numero dieci, recordman di segnature nella nazionale, è stato il più forte calciatore della storia del calcio rumeno. Per la legge del contrappasso, dall’Italia abbiamo finora esportato nella Liga 1 giovani ed ambiziosi allenatori che il torneo rumeno ci ha restituito con la giusta esperienza internazionale, due nomi su tutti: in primis Walter Zenga che dopo l’esperienza americana ha debuttato come tecnico proprio in Romania alla guida del National e poi della Steaua Bucarest che porta al titolo nel 2005 prima di iniziare la lunga serie di peregrinazioni in tutto il mondo, con un ritorno nella capitale per lavorare alla Dinamo per soli due mesi. Altro nome in evidenza quello di Cristiano Bergodi, quest’anno al Pescara che ha iniziato la sua carriera proprio al National per poi abbandonare la capitale, scegliendo la via tortuosa di Cluj-Nacalcio2000

apr 2013

poca e Iasi. Anche per lui un successo nella Supercoppa del 2007, prima di tornare in Italia. Agli allenatori che hanno aperto la strada sono seguiti vari calciatori, non di prima fascia, che attualmente tengono alto il tricolore sui campi della Liga1. Pochi ma significativi gli obiettivi che si sono posti i vertici calcistici rumeni per questa e le prossime stagioni: recupero della credibilità internazionale, di recente minata da vari scandali e violenze assortite, miglioramento sostanziale del ranking Uefa che attualmente vede la Romania in quattordicesima posizione e costretta quindi ad una lunga serie di preliminari per accedere ai tabelloni principali delle due competizioni europee, aumento della visibilità del campionato nazionale, per mettere in mostra e rendere appetibili i talenti che stanno crescendo nella Liga1, primo tra tutti il difensore centrale Vlad Chiriches, classe 1989,

destinato dalla Steaua ad andare in un top club europeo. Certamente acquistare oggi in Romania, non è conveniente come vent’anni fa, ma potrebbe rappresentare un’eccellente occasione per i nostri club, inspiegabilmente attratti dal mercato sud-americano e spesso non molto attenti a quanto accade a pochi chilometri da casa. Per lingua tradizione e stile di gioco, i calciatori rumeni sono facilmente adattabili a queste latitudini, perché hanno uno stile molto più latino che non dell’est Europa. Per chiudere il consueto appuntamento con le gare da non perdere: il derby Dinamo – Steaua programmata per l’11 Maggio potrebbe anche assegnare il titolo, mentre la settimana successiva c’è molta attesa per il derby di Ploiesti tra Petrolul e Astra che l’hanno scorso rappresentò una delle pagine più nere del calcio rumeno moderno. Proprio da lì sarebbe bello se partisse il riscatto.


calcio2000 71 apr 2013


speciaLe - caLcio ruMeno

aStra gIUrgIU n° 1 12

nome Lung Silviu Gavrilas George

ruolo

naz.

anno 89 90

braSOV n° 13

nome Mutu Daniel Marinescu Andrei*

ruolo

naz.

anno 87 85

naz.

anno 74 87 90 90 92 92 79 89 86 93 93 92 92 81 91 88 91 92 88

cEaHLaUL pIatra NEaMt n° 1 82

nome Jovic Bojan Miron Bogdan

ruolo

naz.

anno 82 82

ruolo

naz.

anno 79 88 92 87 92 87 88 91 94 90 83 84 86 84

89 86 89 87 90

cFr cLUJ n°

nome

ruolo

naz.

anno 86 83

cONcOrDIa cHIaJNa n° 18 1 90 3

nome Berezovskiy Roman Nita Florin Cobrea Alberto Belica Egzon

21

ellington Carlos Carstea Rover Ilie Stan

ruolo

88 87 86 84 84 88

86

Weldon Paulo Sergio

80

DINaMO bUcUrEStI n° 23 34

nome Naumoski Kristijan Balgradean Cristian

ruolo P P

naz. MAC ROM

anno 88 88

gaZ MEtaN MEDIaS n° 1

nome Greab Alexandru

Multescu Gheorghe

calcio2000

apr 2013

89

ruolo

ALL

naz.

anno 92

cSMS IaSI n°

nome

11 24

Onofras Marius Patulea Adrian Ciobotariu Liviu

80 84

gLOrIa bIStrIta n° 12

nome Dolha Emilian

ruolo

naz.

anno 79


LE rOSE OtELUL gaLatI n°

nome

ruolo

naz.

anno

88

90 7 8

93 9 23

rapID bUcUrEStI nome Pecanha Peterson

ruolo P

naz. BRA

anno 80

naz. ROM ROM

anno 82 90

28 33 84 29 30 7 8 20 9 Rada Marian

ALL

UNIVErSItatEa cLUJ n° 33 1 24 4 6 3

nome

ruolo

naz.

anno

nome Bosneag Ionut Samoila Catalin

ruolo P P

pEtrOLUL pLOIEStI n° 23 33

nome

ruolo

naz.

anno

naz. GRE

anno 87

3 4 6 21 29 32 5 15 8 14 18 2 10 30 31 7 9 11 93

9 27 99

30

25

n° 1 80 3 6 23 2 4 15 7 25 10 16 19 8 17 20 90 14 21

69 24 92 2 3 5 20 4 6 77 29 21

n° 1 90 4 5

paNDUrII targU JIU

StEaUa bUcUrEStI n° 1 12 4 6 21 14 22 2 16 17 5 8 55 1 80 77 10 7 20 24 9 90 99

nome Stanca Razvan

ruolo P

VaSLUI n°

12

nome ruolo Coman Danut P Cerniauskas V Vyantas yantas P

naz. ROM

naz. ROM LIT

anno 80

anno 79 89

22 2 5 20

tUrNU SEVErIN n° 1 23 2 3 16 21 25 22 4 7 18 6 8 18 30 4 20 27 9 10 11 13

nome ruolo Panagopoulos Leonidas P

VIItOrUL cONStaNta n° 12 31 4 5 6 14 27

nome V Vatca Cosmin Buzbuchi Alexandru

ruolo P P

naz. ROM ROM

anno 82 93

A ALL

ROM

91

8 22 30 92 11 95

23 21 26 9 9 19

Sburlea Sabrin Temwanjera T emwanjera Mike Hizo Viorel

A A ALL

ROM ZIM

89 82

91

Albu Marius Anghel Catalin

calcio2000 73 apr 2013


23ª GIORNATA – 3 febbRAIO 2013 Chievo-Juventus 1-2 (0-2) Data: 3-02-2013 – ore: 12.30 Chievo (3-5-1-1): Puggioni 6; Andreolli 5, Dainelli 6, Cesar 5 (1’ st Acerbi 6); Sampirisi 5 (1’ st Seymour 6), Cofie 5,5 (29’ st Pellissier ng), Rigoni L. 6, Hetemaj 6, Jokic 5; Thereau 7; Paloschi 5,5. Allenatore: Corini 5,5. Juventus (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6, Marrone 6, Caceres 6; Lichtsteiner 7 (34’ st Padoin ng), Vidal 7, Pirlo 6,5, Pogba 6, De Ceglie 6; Matri 7 (44’ st Isla ng), Giovinco 6 (13’ st Quagliarella 5,5). Allenatore: Conte 6,5. Arbitro: Bergonzi di Genova 6,5. reti: 10’ pt Matri (J), 42’ Lichtsteiner (J); 7’ st Thereau (C). reCupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Cesar, Cofie (C); De Ceglie (J). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: non comunicati.

FiorentinA-pArmA 2-0 (1-0) Data: 3-02-2013 – ore: 15.00 FiorentinA (3-5-2): Viviano 7; Roncaglia 6, Rodriguez 6, Savic 6; Cuadrado 7, Migliaccio 6,5, Pizarro 7, Borja Valero 7 (41’ st Llama ng), Pasqual 6,5; Toni 7 (34’ st Larrondo ng), Jovetic 6 (26’ st El Hamdaoui 6). Allenatore: Montella 7. p rmA (4-3-3): Mirante 6; Rosi 5,5 pA (12’ st Coda 5,5), Paletta 5, Lucarelli 5, Gobbi 5; Marchionni 5,5, Valdes 5,5 (22’ st Mariga ng), Parolo 5,5; Biabiany 6, Belfodil 6 (12’ st Amauri 5,5), Sansone 6. Allenatore: Donadoni 5,5. Arbitro: Russo di Nola 5,5. reti: 27’ pt Toni; 5’ st Jovetic. reCupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Migliaccio (F); Rosi, Marchionni, Sansone (P). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 19.672.

GenoA-lAzio 3-2 (2-0) Data: 3-02-2013 – ore: 15.00 GenoA (3-5-1-1): Frey 6; Granqvist 7, Portanova 6, Manfredini 6; Cassani 6 (24’ pt Ferronetti 6), Kucka 7, Matuzalem 6, Rossi 6 (23’ st Rigoni M. 7), Moretti 6,5; Bertolacci 7 (29’ st Olivera 6); Borriello 7. Allenatore: Ballardini 6,5. lAzio (3-5-2): Marchetti 6,5; Ciani 5,5, Cana 6, Radu 5,5; Konko 5,5, Gonzalez 6, Ledesma 5 (18’ st Brocchi ng, 26’ st Pereirinha 6), Mauri 6,5, Lulic 6; Klose 5 (1’ st Kozak 5,5), Floccari 7. Allenatore: Petkovic 5,5. Arbitro: Tagliavento di Terni 5,5. reti: 16’ pt Borriello (G), 22’ Bertolacci (G); 13’ st Floccari (L), 37’ Mauri (L) rig., 50’ Rigoni (G). reCupero: 7 minuti (2’ pt + 5’ st). Ammoniti: Manfredini, Matuzalem, Moretti (G); Ciani, Lulic (L). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 18.416.

milAn-uDinese 2-1 (1-0) Data: 3-02-2013 – ore: 20.45 milAn (4-3-3): Amelia 6; Abate 6,5, Zapata 6, Bonera 5,5, Constant 6,5; Flamini 6 (40’ st Traorè ng), Montolivo 6,5, Nocerino 6 (23’ st Bojan 5,5); Niang 6,5 (35’ st Robinho ng), Balotelli 8, El Shaarawy 6,5. Allenatore: Allegri 6,5. uDinese (4-3-1-2): Padelli 7; Heurtaux 5, Danilo 6, Domizzi 5,5, Gabriel Silva 6; Basta 5,5, Allan 6, Lazzari 6; Pinzi 6 (35’ st Merkel ng); Muriel 6 (24’ st Pereyra 6), Di Natale 5,5. Allenatore: Guidolin 5,5. Arbitro: Valeri di Roma 4,5. reti: 25’ pt Balotelli (M); 10’ st Pinzi (U), 47’ Balotelli (M) rig. reCupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Montolivo (M); Domizzi, Gabriel Silva, Lazzari, Pinzi (U). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 35.152.

nApoli-CAtAniA 2-0 (2-0) Data: 2-02-2013 – ore: 20.45 nApoli (3-4-2-1): De Sanctis 6,5; Grava 6, Cannavaro 7, Gamberini 6,5; Mesto 7, Behrami 6 (18’ st Inler 6), Dzemaili 6,5, Zuñiga 6,5 (38’ st Armero ng); Pandev 6, Hamsik 7,5 (31’ st Insigne L. ng); Cavani 6. Allenatore: Mazzarri 7,5. CAtA CAt tAniA (4-3-3): Andujar 6; Bellusci 5, Spolli 6, Rolin 6, Capuano 5; Izco 5,5, Lodi 6 (42’ st Doukara ng), Biagianti 6 (27’ st Almiron 5,5); Barrientos 6, Bergessio 5, Gomez 5. Allenatore: Maran 5,5. Arbitro: Calvarese di Teramo 5. reti: 31’ pt Hamsik, 44’ Cannavaro. reCupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Grava, Behrami, Dzemaili (N); Spolli (C). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 46.055.

pAlermo-AtAlAntA 1-2 (0-0) Data: 3-02-2013 – ore: 15.00 p lermo (3-4-2-1): Sorrentino 6,5; pA Muñoz 5,5, Donati 5,5, Garcia 4,5; Nélson 6, Barreto 5,5, Faurlin 5,5, Dossena 6 (12’ st Dybala 5); Ilicic 5 (33’ st Malele 6), Fabbrini 6 (23’ st Formica 6); Boselli 6. Allenatore: Gasperini 5. AtA At tAlAntA nt (4-3-2-1): Consigli ntA 7; Scaloni 6 (11’ st Raimondi 6), Stendardo 7, Canini 6, Del Grosso 6; Carmona 7, Radovanovic 6 (19’ st Cazzola 6), Biondini 6; Giorgi 6,5, Bonaventura 7; Parra 5 (8’ st Denis 7). Allenatore: Colantuono 6,5. Arbitro: Damato di Barletta 6. reti: 9’ st Carmona (A), 26’ Denis (A), 38’ Nélson (P). reCupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Formica (P); Scaloni, Radovanovic, Cazzola (A). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 23.306.

pesCArA-boloGnA 2-3 (2-1) Data: 3-02-2013 – ore: 15.00 pesCArA (4-3-1-2): Perin 5,5; Zanon 5, Bianchi Arce 5,5, Cosic 5,5, Modesto 5; Cascione 5 (34’ st Abbruscato ng), D’Agostino 6 (26’ st Bjarnason 5,5), Rizzo 6; Weiss 7; Vukusic 4,5 (25’ st Celik 6), Sforzini 5,5. Allenatore: Bergodi 5. boloGnA (3-4-2-1): Curci 6; Sorensen 6,5, Antonsson 6, Cherubin 6,5; Motta 6 (31’ st Garics ng), Perez 7, Taider 6, Morleo 6,5; Kone 7, Diamanti 7 (34’ st Moscardelli ng); Gilardino 7 (42’ st Pasquato ng). Allenatore: Pioli 6,5. Arbitro: De Marco di Chiavari 6. reti: 30’ pt Weiss (P) rig., 34’ Diamanti (B) rig., 45’ D’Agostino (P) rig.; 5’ st Gilardino (B), 21’ Kone (B). reCupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Zanon, Cascione, D’Agostino, Sforzini (P); Pasquato (B). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 9.430.

romA-CAGliAri 2-4 (1-1) Data: 1-02-2013 – ore: 20.45 romA (4-3-3): Goicoechea 4; Piris 5, Burdisso 5, Marquinhos 5, Dodò 4; Bradley 5, Tachtsidis 5 (14’ st De Rossi 5), Florenzi 5 (14’ st Marquinho 6); Lamela 5, Osvaldo 4, Totti 6. Allenatore: Zeman 4,5. CAGliAri (4-3-3): Agazzi 6; Pisano 7, Rossettini 6,5 (32’ st Perico ng), Astori 7, Avelar 6,5; Ekdal 6,5, Conti 7 (36’ st Casarini ng), Nainggolan 7; Ibarbo 7, Thiago Ribeiro 6,5 (42’ st Cossu ng), Sau 7,5. Allenatore: Pulga-Lopez 7,5. Arbitro: Romeo di Verona 5,5. reti: 3’ pt Nainggolan (C), 35’ Totti (R); 2’ st Goicoechea (R) aut., 8’ Sau (C), 26’ Pisano (C), 48’ Marquinho (R). reCupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Piris, Tachtsidis, Lamela (R); Avelar, Nainggolan (C). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 32.820.

sienA-inter 3-1 (2-1) Data: 3-02-2013 – ore: 15.00 sienA (3-4-2-1): Pegolo 6,5; Belmonte 6, Paci 6,5, Felipe 6,5; Angelo 6,5, Vergassola 7, Della Rocca 7, Rubin 7; Rosina 7 (24’ st Valiani 6), Sestu 7,5 (33’ st Bolzoni ng); Emeghara 7,5 (37’ st Bogdani ng). Allenatore: Iachini 7. inter (3-4-1-2): Handanovic 6; Ranocchia 5, Chivu 4,5, Juan Jesus 6; Schelotto 4 (1’ st Kovacic 6), Zanetti 5, Kuzmanovic 6, Nagatomo 5; Guarín 5 (40’ st Gargano ng); Palacio 5, Cassano 6 (28’ st Rocchi ng). Allenatore: Stramaccioni 5. Arbitro: Doveri di Roma 5. reti: 21’ pt Emeghara (S), 22’ Cassano (I), 24’ Sestu (S); 10’ st Rosina (S) rig. reCupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Belmonte, Paci (S); Guarín (I). espulsi: 10’ st Chivu (I). spettA pettAt pettA Atori: 12.130.

torino-sAmpDoriA 0-0 (0-0) Data: 2-02-2013 – ore: 18.00 torino (4-2-4): Gillet 6; D’Ambrosio 7, Glik 6,5, Rodriguez 6,5, Masiello 6; Brighi 6,5, Gazzi 6,5; Cerci 7, Meggiorini 6 (19’ st Bianchi 6), Barreto 6 (43’ st Jonathas ng), Santana 6 (40’ st Birsa ng). Allenatore: Ventura 6,5. sAmpDoriA (3-5-2): Romero 6,5; Gastaldello 6, Palombo 6,5, Costa 6; De Silvestri 6,5, Munari 6, Krsticic 6, Poli 6, Estigarribia 5 (36’ st Poulsen ng); Icardi 5,5, Eder 5,5 (27’ st Soriano 6). Allenatore: Rossi 6,5. Arbitro: Rizzoli di Bologna 6. reti: reCupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Gazzi (T); De Silvestri (S). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 14.420.

SQUADRA Pt. G

mArCAtori 18 reti: Cavani (Napoli, 4 rig.) 15 reti: El Shaarawy (Milan) 14 reti: Di Natale (Udinese, 4 rig.) 11 reti: Osvaldo (Roma, 2 rig.) 10 reti: Gilardino (Bologna); Klose (Lazio); Pazzini (Milan, 3 rig.); Lamela (Roma) 9 reti: Jovetic (Fiorentina, 1 rig.); Hamsik (Napoli) 8 reti: Denis (Atalanta, 2 rig.); Sau (Cagliari); Milito (Inter, 3 rig.); Hernanes (Lazio, 1 rig.); Totti (Roma, 1 rig.)

74 calcio2000 APR 2013

V

N

P Gf GS

Juventus

52 23 16

4

3 48 16

napoli

49 23 15

4

4 45 20

lazio

43 23 13

4

6 34 25

M

29

inter

28

Fiorentina

27

Catania

35 23 10

5

roMa

34 23 10

4

9 49 42

udinese

33 23

8

9

6 34 33

8 31 30

parMa

31 23

8

7

8 30 31

torino (-1)

28 23

6 11

6 27 26

Chievo

28 23

8

4 11 24 36

atalanta (-2) 26 23

8

4 11 21 33

Bologna

7

4 12 32 33

25 23

saMpdoria (-1) 25 23

7

5 11 28 29

Cagliari

24 23

6

6 11 25 40

genoa

21 23

5

6 12 25 37 2 15 19 48

pesCara

20 23

6

siena (-6)

17 23

6

5 12 23 33

palerMo

17 23

3

8 12 20 37

i top DellA GiornAtA Balotelli Sau Hamsik Emeghara Sestu

8 7,5 7,5 7,5 7,5

i Flop DellA GiornAtA Goicoechea Schelotto

4 4

Vukusic

4,5

Pescara


serie A TiM 24ª GIORNATA – 10 febbRAIO 2013 AtAlAntA-CAtAniA 0-0 (0-0) Data: 10-02-2013 – ore: 15.00 AtA At tAlAntA nt (4-3-2-1): Consigli 6; ntA Scaloni 6, Stendardo 6, Canini 6, Del Grosso 6,5; Giorgi 6, Carmona 5,5 (18’ st Cazzola 6), Biondini 5,5 (29’ st Radovanovic 6); Brienza 6, Bonaventura 6,5; Denis 5,5 (37’ st Livaja ng). Allenatore: Colantuono 6. CAtA CAt tAniA (4-2-3-1): Andujar 6; Alvarez 6, Bellusci 6, Spolli 7, Capuano ng (22’ pt Marchese 6,5); Izco 6, Lodi 6; Barrientos 6,5, Castro 6, Gomez 6 (35’ st Biagianti ng); Bergessio 6. Allenatore: Maran 6. Arbitro: Massa di Imperia 6. reCupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Scaloni, Del Grosso, Biondini, Bonaventura, Livaja (A); Alvarez, Castro, Bergessio (C). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 12.277.

boloGnA-sienA 1-1 (1-1) Data: 10-02-2013 – ore: 15.00 boloGnA (3-4-2-1): Curci 6; Antonsson 6, Sorensen 6, Cherubin 5; Motta 5,5 (1’ st Gabbiadini 5), Taider 5,5, Perez 6, Morleo 6; Diamanti 6 (43’ st Moscardelli ng), Kone 6 (36’ st Garics ng); Gilardino 5,5. Allenatore: Pioli 5,5. sienA (3-4-2-1): Pegolo 6; Teixeira 6, Terlizzi 6, Felipe 6; Angelo 6 (16’ st Belmonte 6), Della Rocca 6, Vergassola 6, Rubin 6; Rosina 6,5 (43’ st Bogdani ng), Sestu 6,5 (23’ st Agra 5,5); Emeghara 7. Allenatore: Iachini 6. Arbitro: Giacomelli di Trieste 6. reti: 33’ pt Emeghara (S), 41’ Kone (B). reCupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Sorensen, Gabbiadini (B); Della Rocca, Bogdani, Emeghara (S). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 20.968.

CAGliAri-milAn 1-1 (1-0) Data: 10-02-2013 – ore: 15.00 CAGliAri (4-3-1-2): Agazzi 7; Pisano 6, Rossettini 6, Astori 5,5, Murru 6 (25’ st Ariaudo ng); Dessena 6, Conti 6,5, Ekdal 6; Thiago Ribeiro 5,5 (11’ st Cossu 6); Ibarbo 7, Sau 6 (31’ st Pinilla 5,5). Allenatore: Pulga-Lopez 6,5. milAn (4-3-3): Abbiati 6; Abate 6, Zapata 5, Mexes 5,5, De Sciglio 6; Flamini 6, Ambrosini 6 (20’ st Bojan 6), Muntari 6; Niang 6 (35’ st Robinho ng), Balotelli 6,5, El Shaarawy 5 (15’ st Boateng 6). Allenatore: Allegri 6. Arbitro: Giannoccaro di Lecce 6. reti: 45’ pt Ibarbo (C); 37’ st Balotelli (M) rig. reCupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Astori, Murru, Dessena, Conti (C); Mexes, Ambrosini, Niang (M). espulsi: 35’ st Astori (C). spettA pettAt pettA Atori: 16.000 circa.

inter-Chievo 3-1 (2-1) Data: 10-02-2013 – ore: 20.45 inter (4-3-3): Handanovic 6; Zanetti 6,5, Ranocchia 7, Juan Jesus 6, Nagatomo 6; Cambiasso 7 (31’ st Stankovic 6), Kuzmanovic 6,5 (40’ st Schelotto ng), Gargano 6; Palacio 6, Milito 7 (20’ st Alvarez 6), Cassano 7,5. Allenatore: Stramaccioni 6,5. Chievo (4-3-1-2): Puggioni 6; Andreolli 5,5, Dainelli 5, Acerbi 6, Jokic 6; Cofie 5,5 (19’ st Spyropoulos 6), Rigoni L. 6,5, Seymour 5 (25’ st Luciano ng); Hetemaj 5,5; Paloschi 5 (31’ st Pellissier ng), Thereau 5. Allenatore: Corini 5,5. Arbitro: Guida di Torre Annunziata 6. reti: 2’ pt Puggioni (C) aut., 21’ Rigoni L. (C), 26’ Ranocchia (I); 5’ st Milito (I). reCupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Ranocchia, Stankovic (I); Rigoni L. (C). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 37.886.

Juventus-FiorentinA 2-0 (2-0) Data: 9-02-2013 – ore: 18.00 Juventus (3-5-2): Buffon 6,5; Barzagli 7, Marrone 6, Peluso 6; Lichtsteiner 7, Vidal 7,5, Pirlo 7,5, Marchisio 6, De Ceglie 6 (14’ st Caceres 6); Vucinic 7 (16’ st Giovinco 6), Matri 7 (31’ st Pogba 6). Allenatore: Conte 7. FiorentinA (3-5-2): Viviano 6; Roncaglia 4, Rodriguez 4, Savic 5,5 (1’ st Tomovic 6); Cuadrado 5,5, Romulo 5,5, Pizarro 5, Borja Valero 5,5, Pasqual 5; Toni 5 (11’ st El Hamdaoui 5,5), Jovetic 5 (29’ st Ljajic 6). Allenatore: Montella 5. Arbitro: Mazzoleni di Bergamo 6,5. reti: 20’ pt Vucinic, 41’ Matri. reCupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Peluso, Marchisio (J); Viviano, Cuadrado, Pizarro (F). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 38.551.

lAzio-nApoli 1-1 (1-0) Data: 9-02-2013 – ore: 20.45 lAzio (4-1-4-1): Marchetti 7; Konko 6,5, Biava 6,5, Dias 6, Radu 6; Ledesma 6,5; Candreva 6,5, Hernanes 6,5 (27’ st Cana 6), Gonzalez 6 (43’ st Saha ng), Mauri ng (18’ pt Lulic 5,5); Floccari 7. Allenatore: Petkovic 6,5. nApoli (3-4-1-2): De Sanctis 6,5; Campagnaro 7,5, Cannavaro 5, Gamberini 6; Mesto 5,5 (10’ st El Kaddouri 6), Behrami 6 (47’ pt Insigne L. 7), Inler 6, Zuñiga 5,5 (35’ st Calaiò ng); Hamsik 6; Pandev 5,5, Cavani 6. Allenatore: Mazzarri 6. Arbitro: Orsato di Schio 6,5. reti: 11’ pt Floccari (L); 42’ st Campagnaro (N). reCupero: 9 minuti (5’ pt + 4’ st). Ammoniti: Dias, Radu, Ledesma, Hernanes, Cana (L); Campagnaro, Mesto, Insigne L. (N). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 38.594.

pAlermo-pesCArA 1-1 (0-0) Data: 10-02-2013 – ore: 15.00 p lermo (3-5-1-1): Sorrentino 6,5; pA Muñoz 6,5, Von Bergen 6, Aronica 6; Nelson 6 (38’ st Formica ng), Barreto 6, Donati 5 (31’ st Kurtic 6), Arévalo Rios 5,5, Dossena 5; Fabbrini 6,5; Dybala 5 (11’ st Boselli 5,5). Allenatore: Malesani 5,5. pesCArA (4-3-3): Perin 6; Zanon 6, Bianchi Arce 6, Cosic 6 (1’ st Zauri 5,5), Bocchetti 6; Blasi 6 (34’ st Cascione ng), D’Agostino 6, Rizzo 6; Celik 6,5, Caraglio 5,5, Caprari 5,5 (21’ st Bjarnason 6,5). Allenatore: Bergodi 6. Arbitro: Irrati di Pistoia 6. reti: 28’ st Bjarnason (Pe), 35’ Fabbrini (Pa). reCupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Barreto (Pa); Blasi, Rizzo (Pe). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 13.316.

pArmA-GenoA 0-0 (0-0) Data: 10-02-2013 – ore: 12.30 p rmA (3-5-2): Pavarini 6,5; pA Benalouane 6 (16’ st Coda 6), Paletta 6, Lucarelli 6; Biabiany 5,5, Mariga ng (7’ pt Ninis 6,5), Valdes 5,5, Parolo 5,5, Gobbi 5,5 (33’ st Mesbah ng); Amauri 6, Belfodil 5,5. Allenatore: Donadoni 5,5. GenoA (3-5-1-1): Frey 6; Granqvist 6, Portanova 6, Manfredini 6,5; Pisano 6, Kucka 6, Matuzalem 6,5, Rigoni M. 6 (22’ st Vargas 5,5), Antonelli 6,5; Bertolacci 7 (43’ st Olivera ng); Borriello 5,5 (40’ st Immobile ng). Allenatore: Ballardini 6,5. Arbitro: Peruzzo di Schio 6. reti: reCupero: 8 minuti (4’ pt + 4’ st). Ammoniti: Benalouane, Valdes (P); Antonelli (G). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 11.201.

sAmpDoriA-romA 3-1 (0-0) Data: 10-02-2013 – ore: 15.00 sAmpDoriA (3-5-1-1): Romero 7; Gastaldello 6,5, Rossini 6,5, Costa 6,5; De Silvestri 6,5, Poli 6,5, Krsticic 6,5, Obiang 6,5, Estigarribia 7 (41’ st Poulsen ng); Soriano 5 (1’ st Sansone 7,5); Icardi 6,5. Allenatore: Rossi 6,5. romA (3-4-1-2): Stekelenburg 5,5; Marquinhos 6, Burdisso 5,5, Castan 5,5 (30’ st Dodò 5,5); Lamela 7, Bradley 5,5 (22’ st Florenzi 6), De Rossi 5, Pjanic 6; Marquinho 5,5 (43’ st Lopez ng); Totti 6, Osvaldo 4,5. Allenatore: Andreazzoli 5,5. Arbitro: Celi di Bari 5,5. reti: 11’ st Estigarribia (S), 28’ Sansone (S), 30’ Lamela (R), 32’ Icardi (S). reCupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: De Silvestri, Krsticic (S); Burdisso, De Rossi (R). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 22.822.

uDinese-torino 1-0 (1-0) Data: 10-02-2013 – ore: 15.00 uDinese (3-5-1-1): Padelli 6; Benatia 6, Angella 6,5, Domizzi 6; Basta 6,5, Pinzi 6, Allan 6, Pereyra 7, Pasquale 5,5 (31’ st Gabriel Silva ng); Maicosuel 6 (16’ st Campos Toro 6); Di Natale 6 (39’ st Ranégie ng). Allenatore: Guidolin 6. torino (4-2-4): Gillet 6; D’Ambrosio 6, Glik 6, Rodriguez 5, Masiello 5,5; Brighi 6 (12’ st Vives 6), Gazzi 6; Cerci 7, Barreto 5 (31’ st Diop ng), Meggiorini 5 (12’ st Jonathas 6), Santana 5,5. Allenatore: Ventura 6. Arbitro: Banti di Livorno 4. reti: 7’ pt Pereyra. reCupero: 5 minuti (0’ pt + 5’ st). Ammoniti: D’Ambrosio, Rodriguez, Santana (T). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 17.770.

SQUADRA Pt. G

mArCAtori 18 reti: Cavani (Napoli, 4 rig.) 15 reti: El Shaarawy (Milan) 14 reti: Di Natale (Udinese, 4 rig.) 11 reti: Lamela, Osvaldo (Roma, 2 rig.) 10 reti: Gilardino (Bologna); Klose (Lazio); Pazzini (Milan, 3 rig.) 9 reti: Jovetic (Fiorentina, 1 rig.); Milito (Inter, 3 rig.); Hamsik (Napoli) 8 reti: Denis (Atalanta, 2 rig.); Sau (Cagliari); Hernanes (Lazio, 1 rig.); Totti (Roma, 1 rig.); Icardi (Sampdoria)

V

N

P Gf GS

Catania

36 24 10

6

8 31 30

roMa

34 24 10

4 10 50 45

parMa

Juventus napoli lazio inter Milan Fiorentina udinese

32 24

8

8

saMpdoria (-1) 28 24

8

5 11 31 30

8 30 31

torino (-1)

28 24

6 11

Chievo

7 27 27

28 24

8

atalanta (-2) 27 24

8

5 11 21 33

Bologna

26 24

7

5 12 33 34

Cagliari

25 24

6

7 11 26 41

genoa

22 24

5

7 12 25 37

pesCara

21 24

6

3 15 20 49

i top DellA GiornAtA Cassano Inter

7,5

4 12 25 39

siena (-6)

18 24

6

6 12 24 34

palerMo

18 24

3

9 12 21 38

7,5 i Flop DellA GiornAtA Rodriguez Roncaglia Osvaldo Roma

calcio2000

APR 2013

4 4 4,5


25ª GIORNATA – 17 febbRAIO 2013 CAtAniA-boloGnA 1-0 (1-0) Data: 17-02-2013 – ore: 15.00 CAtA CAt tAniA (4-2-3-1): Andujar 6; Alvarez 6,5, Bellusci 6, Spolli 6, Marchese 7; Lodi 7, Almiron 7 (13’ st Biagianti 6); Izco 6,5, Castro 6 (39’ st Legrottaglie ng), Gomez 6,5 (44’ st Ricchiuti ng); Bergessio 6. Allenatore: Maran 7. boloGnA (3-4-2-1): Curci 6; Sorensen 6, Antonsson 6, Cherubin 5,5 (25’ st Moscardelli 5,5); Motta 5,5 (34’ st Garics ng), Perez 6, Krhin 5, Morleo 6; Diamanti 5,5, Kone 5 (1’ st Gabbiadini 6); Gilardino 5. Allenatore: Pioli 5,5. Arbitro: Russo di Nola 6. reti: 42’ pt Almiron. reCupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Biagianti (C); Perez, Morleo (B). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 11.891.

Chievo-pAlermo 1-1 (0-1) Data: 16-02-2013 – ore: 18.00 Chievo (3-5-2): Puggioni 5,5; Andreolli 6, Dainelli 6, Acerbi 5,5; Frey 6, Cofie 6, Guana 6, Hetemaj 5 (1’ st Pellissier 6), Jokic 6; Paloschi 5,5 (22’ st Luciano 6), Thereau 6,5 (31’ st Spyropoulos ng). Allenatore: Corini 6. p lermo (4-3-3): Sorrentino 6; pA Morganella ng (8’ pt Nelson 6), Muñoz 6, Aronica 6, Garcia 5,5; Barreto 6, Arévalo Rios 6, Kurtic 6; Formica 6,5 (13’ st Von Bergen 6), Boselli 6 (35’ st Miccoli ng), Fabbrini 6,5. Allenatore: Malesani 6. Arbitro: Tagliavento di Terni 6,5. reti: 5’ pt Formica (P); 10’ st Thereau (C) rig. reCupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Andreolli, Hetemaj (C); Muñoz, Garcia (P). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: non comunicati.

FiorentinA-inter 4-1 (2-0) Data: 17-02-2013 – ore: 20.45 FiorentinA (4-3-3): Viviano 6; Tomovic 6,5, Rodriguez 7, Savic 7, Pasqual 7; Aquilani 7,5, Pizarro 7,5 (23’ st Sissoko 6), Borja Valero 7,5; Cuadrado 7,5 (37’ st Llama ng), Jovetic 8 (27’ st El Hamdaoui ng), Ljajic 8. Allenatore: Montella 8. inter (4-3-1-2): Handanovic 7; Zanetti 5, Ranocchia 4,5, Juan Jesus 4, Nagatomo 4,5; Cambiasso 4,5, Kuzmanovic 5, Kovacic 5 (1’ st Alvarez 5); Guarín 4 (13’ st Pereira 5); Palacio 5 (30’ st Schelotto ng), Cassano 6. Allenatore: Stramaccioni 4,5. Arbitro: Rizzoli di Bologna 6. reti: 13’ pt Ljajic (F), 33’ Jovetic (F); 10’ st Jovetic (F), 20’ Ljajic (F), 42’ Cassano (I). reCupero: 2 minuti (0’ pt + 2’ st). Ammoniti: Savic, Pasqual, Pizarro (F); Ranocchia, Juan Jesus, Guarín, Pereira (I). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 26.982.

GenoA-uDinese 1-0 (1-0) Data: 17-02-2013 – ore: 15.00 GenoA (3-5-1-1): Frey 6; Bovo 6, Portanova 7, Manfredini 6,5; Rossi 6,5 (39’ st Ferronetti ng), Kucka 7,5, Tozser 6, Vargas 6 (14’ st Moretti 6,5), Antonelli 7; Bertolacci 6 (30’ st Rigoni M. ng); Borriello 6,5. Allenatore: Ballardini 7. uDinese (3-4-1-2): Padelli 5; Benatia 6,5, Domizzi 6, Angella 5,5; Basta 6,5, Allan 6, Lazzari ng (9’ pt Badu 6), Pasquale 6 (34’ st Merkel 5); Pereyra 5; Maicosuel 5 (7’ st Muriel 5,5), Di Natale 5,5. Allenatore: Guidolin 5,5. Arbitro: Calvarese di Teramo 6,5. reti: 33’ pt Kucka. reCupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Bovo, Tozser (G); Benatia, Angella (U). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 18.355.

milAn-pArmA 2-1 (1-0) Data: 15-02-2013 – ore: 20.45 milAn (4-3-3): Abbiati 6; De Sciglio 5, Zapata 6, Yepes 6, Constant 6; Nocerino 6, Montolivo 6,5, Muntari 5; Niang 6 (41’ st Traorè ng), Balotelli 7, Boateng 6 (20’ st Bojan 6). Allenatore: Allegri 6,5. p rmA (4-3-3): Pavarini 6; Rosi 6, pA Coda 5 (21’ st Benalouane 5,5), Paletta 5, Mesbah 5,5; Marchionni 6, Valdes 6,5, Parolo 5 (11’ st Ninis 6); Biabiany 6,5, Amauri 5 (27’ st Belfodil ng), Sansone 6. Allenatore: Donadoni 6,5. Arbitro: Massa di Imperia 5,5. reti: 39’ pt Paletta (P) aut.; 33’ st Balotelli (M), 47’ Sansone (P). reCupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Zapata (M); Marchionni (P). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 34.077.

nApoli-sAmpDoriA 0-0 (0-0) Data: 17-02-2013 – ore: 15.00 nApoli (3-4-2-1): De Sanctis 6; Campagnaro 6, Cannavaro 6, Britos 6 (16’ st Pandev 6); Mesto 5, Inler 5 (32’ st Dzemaili ng), Behrami 7, Armero 6 (16’ st Zuñiga 6); Hamsik 6, Insigne L. 6; Cavani 5. Allenatore: Mazzarri 5,5. sAmpDoriA (3-5-2): Romero 6,5; Rossini 6, Gastaldello 6,5, Costa 7; De Silvestri 6,5 (45’ st Mustafi ng), Poli 6,5, Krsticic 6, Obiang 6, Estigarribia 6; Sansone 6,5 (22’ st Eder 6), Icardi 6 (36’ st Maxi Lopez ng). Allenatore: Rossi 6,5. Arbitro: Doveri di Roma 5,5. reCupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Campagnaro, Inler (N); Gastaldello (S). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 41.734.

pesCArA-CAGliAri 0-2 (0-0) Data: 17-02-2013 – ore: 15.00 pesCArA (4-3-2-1): Perin 5; Zanon 5 (19’ st Caprari 5), Bianchi Arce 4, Bocchetti 5, Zauri 5,5; Blasi 5,5 (30’ st Vukusic ng), D’Agostino 6 (4’ st Bjarnason 5), Rizzo 5; Celik 5, Weiss 4; Caraglio 5. Allenatore: Bergodi 5. CAGliAri (4-3-1-2): Agazzi 6,5; Pisano 7, Rossettini 6, Ariaudo 6, Avelar 6,5; Casarini 6, Nainggolan 6,5, Ekdal 6,5 (43’ st Eriksson ng); Cossu 7 (26’ st Cabrera 6); Ibarbo 7, Sau 7,5 (36’ st Nenè ng). Allenatore: Pulga-Lopez 7. Arbitro: Gervasoni di Mantova 6,5. reti: 8’ e 16’ st Sau. reCupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Zanon, Zauri, Blasi, Rizzo (P); Ekdal, Cabrera (C). espulsi: 46’ st Weiss (P). spettA pettAt pettA Atori: 11.023.

romA-Juventus 1-0 (0-0) Data: 16-02-2013 – ore: 20.45 romA (3-4-2-1): Stekelenburg 6,5; Piris 6,5, Burdisso 7, Marquinhos 7; Torosidis 6,5, Pjanic 7 (23’ st Bradley 6), De Rossi 6, Marquinho 6 (38’ st Balzaretti ng); Lamela 6, Totti 8 (43’ st Florenzi ng); Osvaldo 7. Allenatore: Andreazzoli 6,5. Juventus (3-5-2): Buffon 6,5; Barzagli 6, Bonucci 6,5, Caceres 6; Lichtsteiner 6,5, Vidal 5 (26’ st Anelka ng), Pirlo 5,5, Pogba 5,5, Asamoah 5 (11’ st Padoin 5); Matri 5, Vucinic 5 (11’ st Giovinco 5). Allenatore: Conte 5,5. Arbitro: Rocchi di Firenze 6. reti: 13’ st Totti. reCupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: De Rossi, Totti (R); Lichtsteiner, Pirlo, Matri (J). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 54.981.

sienA-lAzio 3-0 (2-0) Data: 18-02-2013 – ore: 20.45 sienA (3-4-2-1): Pegolo 6,5; Teixeira 6,5, Terlizzi 6,5, Felipe 6; Belmonte 6, Vergassola 7, Della Rocca 6,5, Rubin 7; Rosina 7 (35’ st Bolzoni ng), Sestu 6 (15’ st Valiani 6,5); Emeghara 8 (31’ st Bogdani ng). Allenatore: Iachini 7,5. lAzio (3-4-1-2): Marchetti 5; Biava 5, Dias 5, Ciani 4 (31’ pt Pereirinha 5,5); Konko 5, Hernanes 6, Gonzalez 5,5, Lulic 5; Candreva 5 (22’ st Saha 5); Floccari 5 (35’ st Ederson ng), Kozak 5. Allenatore: Petkovic 5. Arbitro: Giannoccaro di Lecce 6,5. reti: 7’ pt Emeghara, 23’ Rosina; 16’ st Emeghara. reCupero: 5 minuti (3’ pt + 2’ st). Ammoniti: Ciani, Pereirinha (L). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 8.679.

torino-AtAlAntA 2-1 (1-0) Data: 17-02-2013 – ore: 15.00 torino (4-2-4): Gillet 5,5; Darmian 6,5, Glik 6,5, Ogbonna 6, Masiello 6; Vives 6,5, Gazzi 7; Cerci 8, Bianchi 6 (34’ st Meggiorini ng), Barreto 6 (34’ st Jonathas ng), Stevanovic 5 (15’ st Birsa 7). Allenatore: Ventura 7. AtA At tAlAntA nt (4-3-2-1): Consigli 6,5; ntA Bellini 6 (23’ st Scaloni 5), Canini 6, Stendardo 5,5, Del Grosso 5; Cazzola 5,5, Radovanovic 5 (1’ st Livaja 6), Carmona 5,5; Brienza 5, Moralez 5,5 (33’ st Giorgi ng); Denis 6. Allenatore: Colantuono 5,5. Arbitro: Bergonzi di Genova 6,5. reti: 42’ pt Cerci (T); 30’ st Denis (A) rig., 42’ Birsa (T). reCupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Gillet (T); Del Grosso, Cazzola, Carmona (A). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 11.585.

SQUADRA Pt. G

mArCAtori 18 reti: Cavani (Napoli, 4 rig.) 15 reti: El Shaarawy (Milan) 14 reti: Di Natale (Udinese, 4 rig.) 11 reti: Jovetic (Fiorentina, 1 rig.); Lamela, Osvaldo (Roma, 2 rig.) 10 reti: Gilardino (Bologna); Sau (Cagliari); Klose (Lazio); Pazzini (Milan, 3 rig.) 9 reti: Denis (Atalanta, 3 rig.); Milito (Inter, 3 rig.); Hamsik (Napoli); Totti (Roma, 1 rig.) 8 reti: Hernanes (Lazio, 1 rig.); Icardi (Sampdoria)

76 calcio2000 APR 2013

Juventus

V

N

P Gf GS

55 25 17

4

4 50 17

napoli

51 25 15

6

4 46 21

Milan

44 25 13

5

7 44 31

lazio

29

inter

33

Fiorentina Catania

30 39 25 11

6

8 32 30

roMa

37 25 11

4 10 51 45

udinese

36 25

9

9

parMa

32 25

8

8

9 31 33

torino (-1)

31 25

7 11

7 29 28

7 35 34

saMpdoria (-1) 29 25

8

6 11 31 30

Chievo

29 25

8

5 12 26 40

Cagliari

7 11 28 41

28 25

7

atalanta (-2) 27 25

8

5 12 22 35

Bologna

7

5 13 33 35

26 25

genoa

25 25

6

7 12 26 37

siena (-6)

21 25

7

6 12 27 34 3 16 20 51

pesCara

21 25

6

palerMo

19 25

3 10 12 22 39

i top DellA GiornAtA Jovetic Fiorentina Ljajic Fiorentina T Totti Roma Emeghara Siena Cerci T Torino

8 8 8 8 8

i Flop DellA GiornAtA Guarín Inter Juan Jesus Inter Ciani Lazio Bianchi Arce Pescara Weiss Pescara

4 4 4 4 4


serie A TiM 26ª GIORNATA – 24 febbRAIO 2013 AtAlAntA-romA 2-3 (2-2) Data: 24-02-2013 – ore: 15.00 AtA At tAlAntA nt (4-4-2): Consigli 5,5; ntA Raimondi 5,5, Stendardo 6, Contini 5, Brivio 5; Giorgi 5,5 (29’ st Cazzola 6), Carmona 6, Biondini 5,5 (29’ st Lucchini 6), Bonaventura 6 (40’ st Budan ng); Livaja 7, Denis 5,5. Allenatore: Colantuono 5,5. romA (3-4-2-1): Stekelenburg 6,5; Piris 6, Burdisso 6, Marquinhos 6,5; Torosidis 7, Pjanic 7 (27’ st Florenzi ng), Bradley 6,5, Balzaretti 6; Lamela 5, Marquinho 6,5 (19’ st Perrotta 6,5); Osvaldo 6 (38’ st Tachtsidis ng). Allenatore: Andreazzoli 7. Arbitro: De Marco di Chiavari 5,5. reti: 8’ pt Livaja (A), 12’ Marquinho (R), 34’ Pjanic (R), 44’ Livaja (A); 26’ st Torosidis (R). reCupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Raimondi, Contini, Cazzola, Carmona (A); Torosidis (R). espulsi: 43’ st Contini (A). spettA pettAt pettA Atori: 12.160.

boloGnA-FiorentinA 2-1 (0-1) Data: 26-02-2013 – ore: 15.00 boloGnA (4-2-3-1): Curci 6; Motta 6 (28’ st Garics ng), Antonsson 6, Cherubin 5,5, Morleo 6,5; Perez 6 (3’ st Taider 6), Krhin 5,5; Kone 5,5, Diamanti 7, Gabbiadini 6 (24’ st Christodoulopoulos 7); Gilardino 6. Allenatore: Pioli 6,5. FiorentinA (4-3-3): Viviano 6; Tomovic 5, Rodriguez 5,5, Savic 5,5, Pasqual 6 (43’ st Larrondo ng); Migliaccio 6 (41’ st Toni 5), Borja Valero 6, Aquilani 6; Cuadrado 5, Jovetic 5,5, Ljajic 6,5 (38’ st Sissoko ng). Allenatore: Montella 5,5. Arbitro: Guida di Torre Annunziata 6. reti: 27’ pt Ljajic (F); 13’ st Motta (B), 39’ Christodoulopoulos (B). reCupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Antonsson, Diamanti, Gabbiadini (B); Aquilani, Cuadrado (F). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 17.890.

CAGliAri-torino 4-3 (1-0) Data: 24-02-2013 – ore: 15.00 CAGliAri (4-3-1-2): Agazzi 6; Pisano 6,5, Rossettini 6,5, Astori 6, Avelar 5 (12’ st Perico 6); Ekdal 6, Conti 7,5, Nainggolan 6,5; Cossu 6 (4’ st Cabrera ng); Ibarbo 6 (20’ st Pinilla 6,5), Sau 6,5. Allenatore: Pulga-Lopez 7. torino (4-2-4): Gillet 5,5; Darmian 6, Glik 6, Ogbonna 5, Masiello 6; Vives 6, Gazzi 6,5; Cerci 7 (46’ st Menga ng), Barreto 5,5 (42’ st Diop 4), Bianchi 6, Stevanovic 7 (22’ st Birsa 5,5). Allenatore: Ventura 6,5. Arbitro: Peruzzo di Schio 6. reti: 37’ pt Sau (C) rig.; 2’ st Cerci (T), 9’ Stevanovic (T), 30’ Conti (C), 42’ Pinilla (C) rig., 47’ Bianchi (T) rig., 50’ Conti (C). reCupero: 7 minuti (2’ pt + 5’ st). Ammoniti: Conti, Nainggolan (C); Vives, Stevanovic (T). espulsi: 40’ st Ogbonna (T), 43’ Diop (T). spettA pettAt pettA Atori: gara giocata a porte chiuse.

inter-milAn 1-1 (0-1) Data: 24-02-2013 – ore: 20.45 inter (4-2-3-1): Handanovic 7,5; Nagatomo 5 (32’ st Chivu ng), Ranocchia 6, Juan Jesus 6, Zanetti 6,5; Gargano 6, Cambiasso 5,5 (23’ st Schelotto 7); Guarín 6, Palacio 6, Alvarez 5 (29’ st Kuzmanovic ng); Cassano 5,5. Allenatore: Stramaccioni 6. milAn (4-3-3): Abbiati 7; Abate 6, Zapata 6,5, Mexes 6, De Sciglio 7; Nocerino 6, Montolivo 7, Muntari 6 (45’ st Ambrosini ng); Boateng 6 (36’ st Niang ng), Balotelli 5, El Shaarawy 7 (42’ st Bojan ng). Allenatore: Allegri 6. Arbitro: Mazzoleni di Bergamo 7. reti: 21’ pt El Shaarawy (M); 26’ st Schelotto (I). reCupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Ranocchia, Juan Jesus (I); Zapata, Mexes, Montolivo, Muntari (M). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 79.341.

Juventus-sienA 3-0 (1-0) Data: 24-02-2013 – ore: 15.00 Juventus (3-5-2): Buffon 7; Barzagli 7, Bonucci 6, Peluso 6; Lichtsteiner 7, Pogba 7, Pirlo 6,5, Marchisio 7, Asamoah 6 (32’ st Chiellini ng); Giovinco 6 (35’ st Giaccherini 6), Vucinic 6 (20’ st Matri 6). Allenatore: Conte 7. sienA (3-4-2-1): Pegolo 5; Teixeira 6, Terlizzi 6, Felipe 6; Belmonte 6, Bolzoni 5,5, Della Rocca 5 (46’ st Verre ng), Rubin 5; Rosina 5,5 (28’ st Agra 5), Valiani 5 (20’ st Pozzi 5,5); Emeghara 6. Allenatore: Iachini 5,5. Arbitro: Celi di Bari 6,5. reti: 30’ pt Lichtsteiner; 29’ st Giovinco, 44’ Pogba. reCupero: 3 minuti (1’ pt + 2’ st). Ammoniti: Bonucci (J); Della Rocca (S). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 38.628.

lAzio-pesCArA 2-0 (2-0) Data: 25-02-2013 – ore: 21.00 lAzio (4-1-4-1): Marchetti 6; Konko ng (5’ pt Pereirinha 6), Cana 6,5, Dias 6, Radu 7; Ledesma 6,5; Candreva 6,5 (35’ st Ederson ng), Gonzalez 6 (20’ st Onazi 6), Hernanes 6, Lulic 7; Floccari 6. Allenatore: Petkovic 6,5. pesCArA (5-3-2): Pelizzoli 6; Balzano 5,5, Cosic 5,5, Bocchetti 6, Capuano 5,5, Zauri 5; Rizzo 5,5, Cascione 5,5 (42’ st Sculli ng), Bjarnason 5,5; Abbruscato 5 (15’ st Caprari 6), Celik 5 (26’ st Caraglio 5). Allenatore: Bergodi 5,5. Arbitro: Romeo di Verona 6. reti: 29’ pt Radu, 35’ Lulic. reCupero: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: nessuno. espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 26.613.

pAlermo-GenoA 0-0 (0-0) Data: 23-02-2013 – ore: 20.45 p lermo (4-3-1-2): Sorrentino 7; pA Muñoz 6, Von Bergen 6, Aronica 4,5, Garcia 5,5; Barreto 5,5 (41’ st Dossena ng), Arévalo Rios 6, Kurtic 5,5; Ilicic 5 (43’ st Formica ng); Fabbrini 5,5 (20’ st Boselli 5,5), Miccoli 6. Allenatore: Malesani 5,5. GenoA (3-5-1-1): Frey 7; Granqvist 6, Portanova 6, Moretti 6; Rossi 6,5 (35’ st Pisano ng), Kucka 6, Matuzalem 6 (39’ st Bovo ng), Vargas 6 (41’ st Immobile ng), Antonelli 6; Bertolacci 6; Borriello 5. Allenatore: Ballardini 6. Arbitro: Orsato di Schio 5. reCupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Aronica, Garcia, Dossena, Miccoli (P); Granqvist, Portanova, Moretti, Kucka, Matuzalem (G). espulsi: 31’ st Aronica (P). spettA pettAt pettA Atori: 18.995.

pArmA-CAtAniA 1-2 (0-2) Data: 24-02-2013 – ore: 15.00 p rmA (4-3-3): Mirante 5,5; Rosi 5, pA Coda 5,5 (1’ st Lucarelli 6), Paletta 5,5, Mesbah 5; Marchionni 5, Valdes 4,5 (30’ st Ninis 6), Parolo 5,5; Biabiany 6, Amauri 6, Belfodil 5,5 (25’ pt Palladino 5). Allenatore: Donadoni 5. CAtA CAt tAniA (4-2-3-1): Andujar 6; Bellusci 6 (5’ st Alvarez 6), Legrottaglie 5, Spolli 6,5, Marchese 6; Izco 6,5, Lodi 7; Keko 7 (30’ st Salifu ng), Castro 7, Gomez 7 (43’ st Rolin ng); Bergessio 6. Allenatore: Maran 7. Arbitro: Giacomelli di Trieste 5. reti: 5’ pt Lodi (C), 44’ Keko (C); 42’ st Amauri (P). reCupero: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Paletta (P); Bellusci, Legrottaglie (C). espulsi: 43’ st Legrottaglie (C). spettA pettAt pettA Atori: 10.984.

sAmpDoriA-Chievo 2-0 (1-0) Data: 24-02-2013 – ore: 12.30 sAmpDoriA (3-5-2): Romero 7; Rossini 6, Gastaldello 6,5, Costa 7; De Silvestri 6,5 (33’ st Mustafi 6), Poli 7, Krsticic 6, Obiang 6,5, Estigarribia 6; Sansone 6, Icardi 6 (17’ st Eder 6,5). Allenatore: Rossi 6,5. Chievo (5-3-2): Puggioni 5,5; Frey 6, Andreolli 6, Dainelli 6 (1’ st Hetemaj 6), Acerbi 6, Jokic 6; Cofie 6 (32’ st Pellissier 5,5), Rigoni L. 6, Guana 6 (22’ st Luciano 6); Thereau 6, Samassa 6. Allenatore: Corini 5,5. Arbitro: Abbattista di Molfetta 5. reti: 33’ pt Poli; 38’ st Eder. reCupero: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Gastaldello, Krsticic (S); Puggioni, Hetemaj, Acerbi (C). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 21.153.

uDinese-nApoli 0-0 (0-0) Data: 25-02-2013 – ore: 19.00 uDinese (3-5-2): Padelli 6,5; Benatia 6 (28’ pt Heurtaux 6), Danilo 6, Domizzi 6; Basta 6, Pereyra 6, Allan 6,5, Badu 6,5, Pasquale 6; Muriel 6, Di Natale 5,5 (33’ st Maicosuel ng). Allenatore: Guidolin 6. nApoli (3-4-1-2): De Sanctis 6; Campagnaro 6, Cannavaro 6 (40’ st Dzemaili ng), Britos 6; Mesto 5,5 (44’ st Zuñiga ng), Inler 6 (17’ st Pandev 5,5), Behrami 6, Armero 6,5; Hamsik 5,5; Cavani 5,5, Insigne L. 6. Allenatore: Mazzarri 6. Arbitro: Damato di Barletta 5,5. reCupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Pereyra (U); Cannavaro, Inler, Behrami, Armero (N). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 16.000.

SQUADRA Pt. G

mArCAtori 18 reti: Cavani (Napoli, 4 rig.) 16 reti: El Shaarawy (Milan) 14 reti: Di Natale (Udinese, 4 rig.) 11 reti: Sau (Cagliari, 1 rig.); Jovetic (Fiorentina, 1 rig.); Lamela, Osvaldo (Roma, 2 rig.) 10 reti: Gilardino (Bologna); Klose (Lazio); Pazzini (Milan, 3 rig.) 9 reti: Denis (Atalanta, 3 rig.); Milito (Inter, 3 rig.); Hamsik (Napoli); Totti (Roma, 1 rig.) 8 reti: Hernanes (Lazio, 1 rig.); Icardi (Sampdoria); Bianchi (Torino, 3 rig.) 7 reti: Bergessio (Catania); Paloschi (Chievo, 2 rig.); Toni (Fiorentina); Borriello (Genoa, 1 rig.); Cassano, Palacio (Inter); Giovinco (1 rig.), Quagliarella (Juventus); Belfodil (Parma)

V

N

P Gf GS

Juventus napoli lazio Milan inter Fiorentina Catania roMa

40 26 12

udinese

37 26

saMpdoria (-1) 32 26

4 10 54 47

9 10

7 35 34

9

6 11 33 30 8 10 32 35

parMa

32 26

8

torino (-1)

31 26

7 11

Cagliari

31 26

8

7 11 32 44

Bologna

29 26

8

5 13 35 36

Chievo

29 26

8

5 13 26 42

atalanta (-2) 27 26

8

5 13 24 38

genoa

6

8 12 26 37

26 26

8 32 32

siena (-6)

21 26

7

6 13 27 37

pesCara

21 26

6

3 17 20 53

palerMo

20 26

3 11 12 22 39

i top DellA GiornAtA Conti Cagliari Handanovic Inter i Flop DellA GiornAtA

calcio2000

APR 2013

7,5 7,5 4 4,5 4,5


27ª GIORNATA – 3 MARZO 2013 boloGnA-CAGliAri 3-0 (2-0) Data: 3-03-2013 – ore: 15.00 boloGnA (4-2-3-1): Curci 6; Garics 6,5, Sorensen 6,5, Cherubin 7, Morleo 6,5; Perez 7, Taider 7,5; Kone 6 (12’ st Christodoulopoulos 6), Diamanti 8 (30’ st Moscardelli 6), Gabbiadini 6 (41’ st Pasquato 7); Gilardino 7. Allenatore: Pioli 7. CAGliAri (4-3-1-2): Agazzi 6; Pisano 5, Rossettini 5,5, Astori 5,5, Ariaudo 5; Dessena 5, Conti 5,5, Ekdal 5,5 (14’ st Cossu 6); Nainggolan 5; Ibarbo 5 (14’ st Pinilla 5), Sau 5 (29’ st Nenè 5). Allenatore: Pulga-Lopez 5. Arbitro: Banti di Livorno 6. reti: 5’ pt Taider, 18’ Diamanti; 46’ st Pasquato. reCupero: 7 minuti (4’ pt + 3’ st). Ammoniti: Kone, Diamanti (B); Dessena, Conti, Nainggolan, Pinilla, Sau (C). espulsi: 11’ st Pisano (C). spettA pettAt pettA Atori: 18.174.

CAtAniA-inter 2-3 (2-0) Data: 3-03-2013 – ore: 15.00 CAtA CAt tAniA (4-2-3-1): Andujar 6; Alvarez 5, Spolli 5, Rolin 5, Marchese 6; Biagianti 6 (32’ st Almiron 6), Lodi 6,5; Izco 6, Castro 5, Gomez 6; Bergessio 6,5 (40’ st Cani ng). Allenatore: Maran 5,5. inter (4-2-3-1): Handanovic 7; Zanetti 6, Juan Jesus 5, Chivu 6, Pereira 6,5; Gargano 6, Kuzmanovic 5 (1’ st Stankovic 7); Schelotto 6, Guarín 6 (32’ st Cambiasso 7), Alvarez 6; Rocchi 5 (1’ st Palacio 8). Allenatore: Stramaccioni 6,5. Arbitro: Bergonzi di Genova 6. reti: 7’ pt Bergessio (C), 19’ Marchese (C); 7’ st Alvarez (I), 25’ e 47’ Palacio (I). reCupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Alvarez, Rolin, Bergessio, Cani (C); Handanovic, Schelotto (I). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 19.452.

FiorentinA-Chievo 2-1 (1-1) Data: 3-03-2013 – ore: 15.00 FiorentinA (4-3-3): Viviano 6; Tomovic 5,5, Rodriguez 6, Compper 6, Pasqual 7; Aquilani 5,5, Pizarro 6, Borja Valero 6,5; Jovetic 5,5 (18’ st Larrondo 6,5), Toni 6,5 (36’ st Migliaccio ng), Ljajic 5 (1’ st Romulo 6). Allenatore: Montella 6,5. Chievo (3-4-1-2): Puggioni 6; Andreolli 6, Dainelli 6, Acerbi 6 (30’ pt Cofie 6,5); Frey 6, Guana 6,5 (22’ st Luciano 6), Rigoni L. 6, Jokic 6 (25’ st Drame 5,5); Seymour 6; Paloschi 5,5, Thereau 5,5. Allenatore: Corini 6. Arbitro: Doveri di Roma 5. reti: 4’ pt Pasqual (F), 38’ Cofie (C); 33’ st Larrondo (F). reCupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Aquilani, Pizarro (F); Rigoni L. (C). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 22.905.

milAn-lAzio 3-0 (2-0) Data: 2-03-2013 – ore: 20.45 milAn (4-3-3): Abbiati 6; Abate 7, Zapata 6 (1’ st Zaccardo 6), Yepes 6, De Sciglio 7; Flamini 6,5, Ambrosini 6,5, Montolivo 7; Boateng 7 (31’ st Robinho ng), Pazzini 8 (22’ st Niang 6), El Shaarawy 6,5. Allenatore: Allegri 7. lAzio (4-1-4-1): Marchetti 6; Pereirinha 5 (1’ st Cana 5,5), Biava 5, Dias 5, Radu 5; Ledesma 5,5; Candreva 5, Gonzalez 6, Hernanes 5 (25’ st Ederson ng), Lulic 5; Floccari 5 (33’ st Saha ng). Allenatore: Petkovic 5,5. Arbitro: Rizzoli di Bologna 5. reti: 40’ pt Pazzini, 44’ Boateng; 15’ st Pazzini. reCupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Yepes, Boateng, Pazzini (M); Biava, Radu (L). espulsi: 16’ pt Candreva (L). spettA pettAt pettA Atori: 47.421.

nApoli-Juventus 1-1 (1-1) Data: 1-03-2013 – ore: 20.45 nApoli (3-4-1-2): De Sanctis 7; Campagnaro 7, Cannavaro 6,5, Britos 5 (1’ st Dzemaili 5); Maggio 6, Behrami 6, Inler 6,5 (39’ st Armero ng), Zuñiga 6; Hamsik 6; Cavani 5, Pandev 5 (21’ st Insigne L. 6). Allenatore: Mazzarri 6. Juventus (3-5-2): Buffon 6,5; Barzagli 6,5, Bonucci 6,5, Chiellini 7; Lichtsteiner 6, Vidal 6, Pirlo 7, Marchisio 6 (46’ st Padoin ng), Peluso 6; Vucinic 5 (40’ st Pogba ng), Giovinco 5 (29’ st Matri 6). Allenatore: Conte 6. Arbitro: Orsato di Schio 5. reti: 10’ pt Chiellini (J), 44’ Inler (N). reCupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Cannavaro, Behrami, Zuñiga, Cavani (N); Vidal, Peluso (J). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 58.143.

pesCArA-uDinese 0-1 (0-1) Data: 3-03-2013 – ore: 15.00 pesCArA (5-3-2): Pelizzoli 6; Balzano 5,5 (1’ st Weiss 6), Cosic 5,5, Bocchetti 5,5, Capuano 5, Zauri 6; Bjarnason 5, Blasi 5 (19’ st Quintero 5,5), Cascione 5,5; Caprari 5, Abbruscato 4,5 (10’ st Sculli 5,5). Allenatore: Bergodi 5. uDinese (3-4-2-1): Brkic 6; Heurtaux 6, Danilo 6, Domizzi 6,5; Pereyra 6, Allan 6, Badu 6, Gabriel Silva 6,5; Muriel 6,5 (25’ st Campos Toro 6), Maicosuel 6; Di Natale 6,5 (41’ st Merkel ng). Allenatore: Guidolin 6,5. Arbitro: Russo di Nola 5. reti: 8’ pt Di Natale. reCupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Bjarnason, Sculli (P); Brkic, Muriel (U). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 8.714.

romA-GenoA 3-1 (1-1) Data: 3-03-2013 – ore: 20.45 romA (3-4-2-1): Stekelenburg 8; Piris 6, Burdisso 6, Romagnoli 7; Torosidis 6,5, Pjanic 6 (39’ pt Bradley 6), De Rossi 6, Balzaretti 5,5 (10’ st Marquinho 6); Lamela 6, Totti 7,5; Osvaldo 5,5 (35’ st Perrotta 7). Allenatore: Andreazzoli 6,5. GenoA (3-5-1-1): Frey 6; Bovo 5,5, Portanova 6, Moretti 6; Pisano 6 (16’ st Jorquera 5,5), Kucka 6,5, Tozser 5,5 (16’ st Immobile 5,5), Vargas 6, Antonelli 5,5; Bertolacci 7 (26’ st Rigoni M. 5,5); Borriello 6,5. Allenatore: Ballardini 6. Arbitro: Gervasoni di Mantova 5,5. reti: 16’ pt Totti (R) rig., 42’ Borriello (G) rig.; 13’ st Romagnoli (R), 43’ Perrotta (R). reCupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Burdisso, Bradley, Lamela, Totti (R); Pisano, Kucka, Vargas (G). espulsi: 33’ st Kucka (G). spettA pettAt pettA Atori: 35.568.

sAmpDoriA-pArmA 1-0 (0-0) Data: 3-03-2013 – ore: 15.00 sAmpDoriA (3-5-2): Romero 6,5; Gastaldello 6, Palombo 6, Costa 7; De Silvestri 6, Obiang 6, Krsticic 6,5, Poli 6, Estigarribia 6,5; Eder 6 (25’ st Sansone 6), Icardi 6,5. ng. Allenatore: Rossi 6,5. p rmA (3-5-2): Mirante 5; Benalouane pA 6, Coda 6 (1’ st Mesbah 6), Lucarelli 6; Rosi 6, Marchionni 6, Valdes 6,5, Parolo 5,5 (34’ st Strasser ng), Gobbi 6 (20’ st Amauri 6); Biabiany 5,5, Sansone 5,5. Allenatore: Donadoni 5,5. Arbitro: Valeri di Roma 5,5. reti: 13’ st Icardi. reCupero: 6 minuti (3’ pt + 3’ st). Ammoniti: Gastaldello, Palombo, Krsticic (S); Rosi, Valdes, Parolo, Strasser, Gobbi (P). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 22.489.

sienA-AtAlAntA 0-2 (0-1) Data: 3-03-2013 – ore: 15.00 sienA (3-4-2-1): Pegolo 5,5; Teixeira 5, Terlizzi 5,5, Felipe 5,5; Belmonte 5 (2’ st Bogdani 5), Bolzoni 5, Della Rocca 5,5, Rubin 6; Rosina 6, Sestu 5 (24’ st Agra 5,5); Emeghara 5 (29’ st Paolucci 5,5). Allenatore: Iachini 5. AtA At tAlAntA nt (4-4-2): Consigli 6,5; ntA Raimondi 6,5, Stendardo 7, Lucchini 7, Del Grosso 6; Giorgi 6 (12’ st Canini 6), Carmona 6,5 (32’ st Radovanovic ng), Biondini 6,5, Bonaventura 8; Denis 6,5, Livaja 6 (25’ st Brienza 6). Allenatore: Colantuono 7. Arbitro: Tagliavento di Terni 6,5. reti: 3’ pt Bonaventura; 22’ st Bonaventura. reCupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Raimondi, Canini, Carmona (A). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 8.155.

torino-pAlermo 0-0 (0-0) Data: 3-03-2013 – ore: 12.30 torino (4-2-4): Gillet 6; Darmian 6 (35’ st D’Ambrosio ng), Glik 6, Rodriguez 7, Masiello 6; Brighi 6, Gazzi 6; Cerci 6, Bianchi 6, Barreto 5 (26’ st Meggiorini 5), Vives 5 (12’ st Santana 5). Allenatore: Ventura 5,5. p lermo (3-4-2-1): Sorrentino 6,5; pA Muñoz 6,5, Von Bergen 6, Garcia 6; Morganella 5 (39’ st Dybala ng), Arévalo Rios 6, Kurtic 6, Dossena 5; Ilicic 5,5, Fabbrini 5 (24’ st Formica 6); Boselli 5 (5’ st Miccoli 6). Allenatore: Gasperini 6. Arbitro: Rocchi di Firenze 6,5. reCupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Cerci, Meggiorini, Vives (T); Von Bergen, Kurtic (P). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 14.166.

SQUADRA Pt. G

mArCAtori 18 reti: Cavani (Napoli, 4 rig.) 16 reti: El Shaarawy (Milan) 15 reti: Di Natale (Udinese, 4 rig.) 12 reti: Pazzini (Milan, 3 rig.) 11 reti: Sau (Cagliari, 1 rig.); Jovetic (Fiorentina, 1 rig.); Lamela, Osvaldo (Roma, 2 rig.) 10 reti: Gilardino (Bologna); Klose (Lazio); Totti (Roma, 2 rig.) 9 reti: Denis (Atalanta, 3 rig.); Milito (3 rig.), Palacio (Inter); Hamsik (Napoli); Icardi (Sampdoria) 8 reti: Bergessio (Catania); Borriello (Genoa, 2 rig.); Hernanes (Lazio, 1 rig.); Bianchi (Torino, 3 rig.)

78 calcio2000 APR 2013

Juventus

V

N

P Gf GS

59 27 18

5

4 54 18

napoli

53 27 15

8

4 47 22

Milan

48 27 14

6

7 48 32

inter

36

lazio

32

Fiorentina

33

roMa

43 27 13

4 10 57 48

Catania

42 27 12

6

9 36 34

udinese

40 27 10 10

7 36 34

saMpdoria (-1) 35 27 10

6 11 34 30

Bologna

32 27

9

5 13 38 36

torino (-1)

32 27

7 12

parMa

32 27

8

8 11 32 36

Cagliari

31 27

8

7 12 32 47

atalanta Chievo

(-2)

8 32 32

30 27

9

5 13 26 38

29 27

8

5 14 27 44

genoa

26 27

6

8 13 27 40

siena (-6)

21 27

7

6 14 27 39

palerMo

21 27

3 12 12 22 39

pesCara

21 27

6

3 18 20 54

i top DellA GiornAtA Bonaventura Atalanta

8

T Taider T Totti

Bologna Roma

7,5 7,5

i Flop DellA GiornAtA Abbruscato Pescara

4,5


serie A TiM I MARCATORI SQUADRA PeR SQUADRA Gol

RiG.

Denis Bonaventura Carmona Cigarini Livaja

AtAlAntA (26 Gol)

9 6 2 2 2

3 – – –

Jovetic T Toni Rodriguez Aquilani Ljajic

Raimondi Stendardo

1 1

– –

Savic Borja V Cuadrado Larrondo Migliaccio Pizarro Romulo 1 autorete a favore

boloGnA (38 Gol)

Gilardino Diamanti Gabbiadini

Sorensen 1 autorete a favore CAGliAri (32 Gol)

Chievo (27 Gol)

Cofie Stoian Cruzado Di Michele Luciano

RiG.

1 – 2 – – – – – – – – – – 1 –

RiG.

Gol

RiG.

10 7 5

– 3 1

Borriello Immobile Bertolacci

8 5 3

Pisano Rigoni M. Said

1 1 1

1

– – – – –

2 – – – – – – – – –

Gol

RiG.

inter (44 Gol)

Milito Palacio Cassano Guarín Cambiasso Ranocchia Alvarez Chivu

Schelotto Sneijder 3 autoreti a favore

2 autoreti a favore

Barrientos Castro Almiron Legrottaglie Marchese

GenoA (27 Gol)

11 7 5 4 4

Gol

1 – 1 3 – – –

CAtAniA (36 Gol)

FiorentinA (48 Gol) Gol

Gol

RiG.

4 4 3 2 2

– – 1 – – – – –

Gol

RiG.

2 2 1 1 1

– – – – 1 – –

Juventus (54 Gol)

Gol

RiG.

1 1

3 – – – – – – – – – – – –

4 3 2 1 1

milAn (48 Gol)

El Shaarawy Pazzini Balotelli Bojan Boateng Montolivo Nocerino Robinho De Jong Emanuelson 3 autoreti a favore

nApoli (47 Gol)

Cavani Hamsik Inler Insigne L. Maggio Pandev Campagnaro

pAlermo (22 Gol)

Ilicic Miccoli Dybala Arévalo Rios Giorgi Brienza Budan Fabbrini Formica Nélson

Gol

RiG.

Giovinco Quagliarella Matri Vucinic Pirlo Pogba Vidal Lichtsteiner

6 5 5 5 4

1 – – 1 – – 2 –

Belfodil Amauri Sansone V Valdes Parolo Rosi Biabiany Galloppa

Giaccherini

1

1 autorete a favore

Gol

RiG.

3 1 1 1 1

1 – – – – 1 – –

lAzio (37 Gol)

Mauri Biava Ederson Gonzalez Konko Ledesma Lulic Radu 1 autorete a favore

pArmA (32 Gol)

pesCArA (20 Gol)

T Terlizzi Caprari Cascione D’Agostino Jonathas Quintero T Togni Vukusic

Gol

1 1

RiG.

– –

Gol

RiG.

18 9 5

4 – –

Gol

2 2 1 1 1 1 1

Gol

3 2 2 1 1

Gol

RiG.

– – – – – – –

RiG.

2 – – – –

RiG.

romA (57 Gol)

Gol

RiG.

11 11 10 4 3

1 1 1

– 2 2 – – – – – – – – – – – –

sAmpDoriA (34 Gol) Gol

RiG.

Lamela Osvaldo T Totti Destro Florenzi Marquinho Pjanic Perrotta Bradley Burdisso Castan López Romagnoli T Tachtsidis T Torosidis

Icardi Eder Maresca

9 4 3

– 2 1

Pozzi Sansone 2 autoreti a favore

1 1

1 –

Gol

RiG.

sienA (27 Gol)

Calaiò Emeghara Reginaldo Rosina Bogdani Paci Paolucci V Valiani

3 2 2 2 2

Zé Eduardo

1

1

Gol

RiG.

2 2 2 2 2

3 – – – – – – –

Sgrigna 1 autorete a favore

1

uDinese (36 Gol)

Gol

RiG.

2 2 2 1 1

– – – –

torino (32 Gol)

Bianchi Cerci Birsa Brighi D’Ambrosio Gazzi Meggiorini Santana

Danilo Maicosuel Pinzi Basta Domizzi

calcio2000

APR 2013

– – – 1 – – –


24ª GIORNATA – 2 FEBBRAIO 2013 Ascoli-lAnciAno 1-1 (1-1) Data: 4-02-2013 – ore: 20.45 Ascoli (3-5-2): Maurantonio 6,5; Prestia 6, Peccarisi 6, Ricci 6; Scalise 6, Russo 6, Loviso 6 (37’ st Di Donato ng), Capece 5 (23’ st Colomba 6), Pasqualini 6; Zaza 7, Soncin 6,5 (30’ st Feczesin 6). Allenatore: Silva 6,5. lAnciAno (4-3-3): Casadei 7,5; Almici 5,5, Aquilanti 6, Scrosta 6, Mammarella 6; Vastola 6, D’Aversa 6, Volpe 6,5; Piccolo 7 (19’ st Plasmati 6), Turchi 6 (45’ st Spinazzola ng), Falcinelli 6 (47’ st Paghera ng). Allenatore: Gautieri 6,5. Arbitro: Abbattista di Molfetta 6. reti: 39’ pt Piccolo (L), 41’ Zaza (A). recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Peccarisi, Soncin (A); D’Aversa, Falcinelli (L). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 3.432.

bresciA-speziA 0-0 (0-0) Data: 2-02-2013 – ore: 15.00 bresciA (4-3-1-2): Arcari 6; Lasik 6, De Maio 6, Caldirola 6, Scaglia 6; Finazzi 6, Budel 6, Bouy 5 (45’ st Sodinha ng); Saba 5,5 (32’ st Rossi 5,5); Caracciolo And. 5 (21’ st Mitrovic 6), Corvia 5. Allenatore: Calori 6. speziA (3-5-2): Guarna 6; Romagnoli 6, Goian 6, Schiavi 6; Piccini 6, Bovo 6 (31’ st Musacci 6), Porcari 6, Sammarco 5,5 (42’ st Lollo ng), Mario Rui 6; Sansovini 5 (21’ st Antenucci 5,5), Okaka 6. Allenatore: Atzori 6. Arbitro: Palazzino di Ciampino 6. recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: De Maio, Finazzi (B); Goian, Piccini, Porcari (S). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 3.000 circa.

cittADellA-crotone 2-2 (0-2) Data: 2-02-2013 – ore: 15.00 citt ellA (4-3-3): Cordaz 7,5; cittAD Sosa 6 (36’ st Minesso ng), Coly 6,5, Pellizzer 5, Biraghi 5 (1’ st Vitofrancesco 6); Ciancio 6, Baselli 6, Schiavon 7; Di Roberto 6, Di Carmine 5,5, Giannetti 5 (10’ st Di Nardo 6,5). Allenatore: Foscarini 6. crotone (4-3-3): Caglioni 8; Del Prete 6, Vinetot 6, Ligi 6, Migliore 6 (34’ st Abruzzese ng); Maiello 6, Crisetig 7, Eramo 6,5; Gabionetta 6,5, Ciano 6 (21’ st Mazzotta 6), De Giorgio 6 (25’ st Torromino 6). Allenatore: Drago 6,5. Arbitro: Fabbri di Ravenna 5,5. reti: 13’ pt Eramo (Cr), 25’ Crisetig (Cr); 15’ st Schiavon (Ci), 50’ Coly (Ci). recupero: 6 minuti (0’ pt + 6’ st). Ammoniti: Coly (Ci); Vinetot, Ligi, Gabionetta (Cr). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 1.771.

Grosseto-pADovA 1-1 (1-0) Data: 2-02-2013 – ore: 15.00 Grosseto (5-3-2): Lanni 8; Donati 6, Padella 5, Iorio 6, Feltscher 6,5, Calderoni 6,5; Crimi 6,5, Obodo 7, Jadid 6 (12’ st Mandorlini 5,5); Piovaccari 7, Lupoli 6 (17’ st Soddimo 5,5). Allenatore: Menichini 6. p ovA pAD ov (4-3-1-2): Silvestri 6; Dellafiore 6, Legati 6, Trevisan 6, Piccinni 5,5; Zé Eduardo 6 (10’ st De Feudis 6), Iori 6,5, Renzetti 5,5 (33’ st Raimondi 5,5); Jelenic 5 (3’ st Babacar 6); Farias 6, Cutolo 6,5. Allenatore: Colomba 6. Arbitro: Di Bello di Brindisi 6. reti: 16’ pt Piccinni (P) aut.; 50’ st Cutolo (P) rig. recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Soddimo (G); Legati, Trevisan (P). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 1.569.

livorno-pro vercelli 2-0 (0-0) Data: 2-02-2013 – ore: 15.00 livorno (3-4-3): Fiorillo 7; Bernardini 7, Emerson 6, Lambrughi 6; Schiattarella 6 (39’ st Ceccherini ng), Luci 7, Duncan 7, Gemiti 6; Siligardi 6,5, Paulinho 6,5 (34’ st Belingheri ng), Dionisi 5,5 (27’ st Dell’Agnello 6). Allenatore: Nicola 7. pro vercelli (4-4-2): Valentini 6; Vinci 5,5, Ranellucci 6,5, Abbate 5,5, Sini 6; Erpen 6 (19’ st Germano 5,5), Filkor 6, Genevier 6, Cristiano 6 (30’ st Greco 6); Eusepi 6, Grossi 6 (17’ st Ragatzu 6). Allenatore: Braghin 6,5. Arbitro: Gavillucci di Latina 6. reti: 26’ st Paulinho, 38’ st Siligardi recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Lambrughi, Gemiti, Dionisi (L); Vinci, Abbate (P). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 4.131.

novArA-cesenA 0-1 (0-1) Data: 2-02-2013 – ore: 15.00 nov rA (4-3-3): Bardi 5,5; Colombo novA 6, Perticone 6, Ludi 6, Crescenzi 6,5; Marianini 6, Parravicini 4 (8’ st Buzzegoli 6,5), Fernandes 6; Seferovic 4, Mehmeti 4 (23’ st Rubino 5,5), Lepiller 6 (28’ st Lazzari 6). Allenatore: Aglietti 5,5. cesenA (4-2-3-1): Campagnolo 7; Ceccarelli 6, Volta 6, Tonucci 6,5 (1’ st Brandao 6), Consolini 6; Coppola 6, Parfait 6; D’Alessandro 7, Succi 6 (14’ st Giandonato 6), Tabanelli 6,5 (28’ st Defrel 6); Granoche 6. Allenatore: Bisoli 6,5. Arbitro: Baracani di Firenze 5. reti: 28’ pt Tonucci. recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Ludi, Marianini, Seferovic (N); Campagnolo, Consolini, Coppola, Tabanelli (C). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 4.028.

reGGinA-veronA 1-1 (0-1) Data: 1-02-2013 – ore: 20.45 reGGinA (5-3-2): Baiocco 6; Antonazzo 6, Adejo 6, Freddi 5,5, Di Bari 6, Rizzato 6; Hetemaj 6 (21’ st Bombagi 6), Colucci 6 (41’ st Armellino ng), Barillà 6; Comi 7 (37’ st Fischnaller ng), Di Michele 7. Allenatore: Dionigi 6. veronA (4-3-3): Rafael 6; Cacciatore 6, Moras 6, Maietta 5,5, Agostini 6; Jorginho 6, Bacinovic 6 (17’ st Laner 6), Hallfredsson 7 (43’ st Cocco ng); Gomez 6 (17’ st Martinho 6), Cacia 7, Sgrigna 6. Allenatore: Mandorlini 6,5. Arbitro: Pinzani di Empoli 6. reti: 25’ pt Cacia (V); 28’ st Comi (R). recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Freddi, Hetemaj (R); Bacinovic, Hallfredsson, Gomez (V). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 3.659.

sAssuolo-empoli 1-1 (0-0) Data: 2-02-2013 – ore: 15.00 sAssuolo (4-3-3): Pomini 6,5; Gazzola 6, Bianco 6, Terranova 6, Longhi 6; Bianchi 6, Magnanelli 6,5, Missiroli 6; Troianiello 5,5 (19’ st Chibsah 5,5), Masucci 6 (3’ st Berardi 6), Catellani 6 (39’ st Troiano ng). Allenatore: Di Francesco 6. empoli (4-3-1-2): Bassi 6; Laurini 6 (40’ st Tonelli ng), Pratali 6, Regini 7, Hysaj 6; Moro 6, Valdifiori 6 (25’ st Signorelli 6), Croce 6 (25’ st Mchedlidze 6); Saponara 6; Maccarone 6, Tavano 6. Allenatore: Sarri 6,5. Arbitro: Mariani di Aprilia 5. reti: 22’ st Terranova (S) rig., 33’ Regini (E). recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Magnanelli (S); Laurini, Moro, Saponara (E). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 2.634.

ternAnA-bAri 0-0 (0-0) Data: 2-02-2013 – ore: 15.00 ternAnA (3-5-2): Brignoli 6; Fazio 6, Brosco 6, Ferraro 6; Ragusa 6, Carcuro 6, Botta 7, Scozzarella 6 (32’ st Bencivenga 6), Vitale 6; Ceravolo 6 (20’ st Litteri 6), Alfageme 6 (37’ st Maniero ng). Allenatore: Toscano 6. bAri (3-4-3): Lamanna 7; Altobello 6 (40’ st Ristovski ng), Dos Santos 6, Ceppitelli 6; Defendi 6, De Falco 5,5, Bellomo 6, Rossi 6; Galano 5,5 (17’ st Sciaudone 6), Caputo 5, Tallo 6 (17’ st Iunco 6). Allenatore: Torrente 6. Arbitro: Pairetto di Nichelino 6,5. recupero: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Brosco, Ragusa (T); De Falco (B). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 7.880.

vArese-moDenA 2-0 (0-0) Data: 2-02-2013 – ore: 15.00 v rese (4-4-2): Bressan 6 (1’ st vA Bastianoni 6); Pucino 6, Rea 6 (30’ pt Franco 7), Troest 6, Lazaar 6,5; Ferreira Pinto 6, Damonte 6, Filipe 7,5, Oduamadi 7; Ebagua 6,5, Neto Pereira 6,5 (43’ st Juan Antonio ng). Allenatore: Castori 7. moDenA (4-3-3): Colombi 6,5; Gozzi 5, Zoboli 6, Perna 6, Gulan 5; Moretti 5,5 (30’ st Stanco ng), Osuji 6, Signori 5 (20’ st Mazzarani 6); Lazarevic 5,5, Ardemagni 5, Piscitella 6 (39’ st Maiorino ng). Allenatore: Marcolin 5,5. Arbitro: Candussio di Cervignano 6,5. reti: 11’ st Franco, 32’ Filipe. recupero: 3 minuti (2’ pt + 1’ st). Ammoniti: Troest, Damonte (V); Gulan (M). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 3.371.

vicenzA-Juve stAbiA 1-2 (0-1) Data: 2-02-2013 – ore: 15.00 vicenzA (4-4-2): Bremec 6; Brighenti 5, Camisa 5,5, Milanovic 6, Di Matteo 5,5; Bellazzini 6, Ciaramitaro 6 (43’ st Mustacchio ng), Castiglia 6, Padalino 6; Bojinov 6,5, Giacomelli 6 (1’ st Tiribocchi 6). Allenatore: Dal Canto 6. Juve stA st biA (4-4-2): Nocchi 6; Baldanzeddu 6, Figliomeni 6, Murolo 5,5, Dicuonzo 6; Verdi 7, Mezavilla 6, Suciu 6, Zito 5 (30’ st Improta 7); Cellini 7 (24’ st Bruno 6), Acosty 6 (13’ st Martinelli 6). Allenatore: Braglia 6,5. Arbitro: Borriello di Mantova 4,5. reti: 28’ pt Cellini (J); 12’ st Bojinov (V) rig., 31’ Improta (J). recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Brighenti, Padalino (V); Dicuonzo, Zito, Bruno (J). espulsi: 14’ st Brighenti (V). spettA pettAt pettA Atori: 5.989.

Squadra Pt. G V N P SaSSuolo 52 24 16 4 4 51 24 15 6 3 livorno 47 24 13 8 3 verona vareSe (-1) 39 24 11 7 6 Juve Stabia 34 24 9 7 8 empoli (-1) 34 24 9 8 7 padova 34 24 8 10 6 33 24 7 12 5 breScia (-2) 32 24 9 7 8 modena aScoli (-1) 32 24 9 6 9 cittadella 31 24 8 7 9 29 24 7 8 9 Spezia 29 24 7 8 9 ternana 27 24 6 9 9 ceSena crotone (-2) 26 24 7 7 10 lanciano 26 24 5 11 8 25 24 8 8 8 bari (-7) (-4) novara 25 24 8 5 11 reggina (-2) 25 24 6 9 9 vicenza 19 24 3 10 11 pro vercelli 16 24 4 4 16 groSSeto (-6) 15 24 4 9 11 MarCatOrI 15 reti: Cacia (Verona, 3 rig.)

80 calcio2000 APR 2013

Gf 48 47 37 33 36 39 29 33 31 31 29 30 25 27 24 22 32 30 21 27 19 26

GS 18 29 19 27 33 38 28 26 28 31 34 32 27 41 33 32 28 27 28 37 42 38


serie bwin 25ª GIORNATA - 9 FEBBRAIO 2013 bAri-vArese 0-1 (0-1) Data: 9-02-2013 – ore: 15.00 bAri (3-4-3): Lamanna 6; Ceppitelli 5,5, Dos Santos 5 (9’ st Iunco 5), Polenta 5,5; Sabelli 5, Sciaudone 5,5, Bellomo 5,5, Rossi 6; Galano 5 (7’ st Fedato 6), Tallo 5,5, Ghezzal 5,5. Allenatore: Torrente 5,5. v rese (4-4-2): Bressan 6,5; vA Pucino 7, Troest 6, Corti 6,5, Franco 6; Oduamadi 6 (23’ st Carrozzieri 6), Damonte 5,5, Filipe 6,5, Lazaar 6 (36’ st Struna ng); Ebagua 6,5, Neto Pereira 6 (36’ pt Juan Antonio 6). Allenatore: Castori 7. Arbitro: Cervellera di Taranto 6,5. reti: 12’ pt Pucino. recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Polenta, Sciaudone (B); Bressan, Oduamadi, Damonte (V). espulsi: 8’ st Damonte (V), 48’ Sciaudone (B). spettA pettAt pettA Atori: 6.022.

cesenA-ternAnA 1-0 (0-0) Data: 8-02-2013 – ore: 20.45 cesenA (4-2-3-1): Campagnolo 6; Ceccarelli 6, Volta 7, Brandao 6, Consolini 6; Coppola 6, Parfait 5,5 (6’ st Giandonato 6); Tabanelli 5,5 (32’ st Defrel 6), Succi 7, D’Alessandro 6; Granoche 5,5 (40’ st Rodriguez ng). Allenatore: Bisoli 6,5. ternAnA (3-5-2): Brignoli 6; Ferraro 6 (46’ st Bencivenga ng), Brosco 6, Lauro 6; Fazio 6, Scozzarella 6, Miglietta 6, Ragusa 6, Vitale 6 (18’ st Carcuro 5,5); Litteri 6 (36’ st Maniero ng), Alfageme 6. Allenatore: Toscano 6. Arbitro: Pasqua di Tivoli 5,5. reti: 44’ st Succi. recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 10.180.

crotone-Grosseto 1-0 (1-0) Data: 9-02-2013 – ore: 15.00 crotone (4-3-3): Caglioni 6; Del Prete 6,5, Ligi 7, Abruzzese 6, Migliore 6; Maiello 6, Crisetig 6 (32’ st Galardo ng), Eramo 7; Gabionetta 6, Ciano 6 (1’ st Pettinari 6), De Giorgio 6,5. Allenatore: Drago 6,5. Grosseto (5-3-2): Lanni 6; Donati 6, Padella 5, Cosenza 5, Feltscher 5,5, Calderoni 5 (26’ st Soddimo 6); Crimi 5, Obodo 5 (8’ st Mancino 6), Mandorlini 5; Gimenez 5 (16’ st Lupoli 5), Piovaccari 5,5. Allenatore: Menichini 5,5. Arbitro: Manganiello di Pinerolo 5,5. reti: 32’ pt Eramo. recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Abruzzese, Pettinari (C); Calderoni, Soddimo (G). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 3.499.

empoli-livorno 2-1 (1-1) Data: 11-02-2013 – ore: 20.45 empoli (4-3-1-2): Pelagotti 7; Laurini 6 (44’ st Tonelli ng), Pratali 7, Regini 7, Hysaj 6; Moro 6, Valdifiori 7, Signorelli 7 (28’ st Pucciarelli 6); Croce 6 (28’ st Casoli 6); Maccarone 6, Tavano 7. Allenatore: Sarri 7. livorno (3-4-1-2): Fiorillo 5,5 (40’ pt Mazzoni 6); Bernardini 6,5 (5’ st Gentsoglou 6), Emerson 6, Lambrughi 6,5; Schiattarella 6 (29’ pt Ceccherini 6), Luci 6, Duncan 6,5, Gemiti 6,5; Belingheri 6; Siligardi 6, Paulinho 6. Allenatore: Nicola 6,5. Arbitro: Tommasi di Bassano del Grappa 6,5. reti: 17’ pt Schiattarella (L), 35’ Tavano (E); 41’ st Pratali (E). recupero: 7 minuti (4’ pt + 3’ st). Ammoniti: Valdifiori, Croce, Maccarone (E). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 3.602.

Juve stAbiA-novArA 2-4 (0-1) Data: 9-02-2013 – ore: 15.00 Juve stA st biA (4-4-2): Nocchi 5; Baldanzeddu 6, Figliomeni 5, Murolo 5, Dicuonzo 5; Verdi 6,5 (21’ st Zito 5), Caserta 6, Suciu 5,5 (25’ st Agyei 5,5), Acosty 6; Mezavilla 5,5 (15’ st Bruno 6), Cellini 5,5. Allenatore: Braglia 5,5. nov rA (4-3-3): Bardi 7; Colombo novA 6,5 (10’ st Lisuzzo 6), Perticone 6, Ludi 6, Crescenzi 6; Fernandes 6,5 (37’ st Parravicini ng), Buzzegoli 6,5, Pesce 6,5; Gonzalez 7, Seferovic 6,5 (31’ st Mehmeti 6), Lepiller 7. Allenatore: Aglietti 7. Arbitro: Ciampi di Roma 6. reti: 38’ pt Lepiller (N); 5’ st Gonzalez (N) rig., 12’ Caserta (J), 24’ Figliomeni (J) aut., 27’ Seferovic (N), 38’ Bruno (J). recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Baldanzeddu, Figliomeni, Zito (J); Colombo, Seferovic (N). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 2.270.

lAnciAno-cittADellA 3-2 (3-1) Data: 9-02-2013 – ore: 15.00 lAnciAno (4-3-3): Leali 7; Almici 6, Aquilanti 6, Amenta 6, Mammarella 6; Vastola 7, Minotti 6,5, Volpe 7; Piccolo 7 (14’ st Plasmati 6), Falcinelli 7 (32’ st Paghera 6), Turchi 6 (18’ st Fofana 6). Allenatore: Gautieri 7. citt ellA (4-3-3): Cordaz 6; cittAD Ciancio 5, Sosa 5 (1’ st Pellizzer 6), Coly 6, Biraghi 6; Vitofrancesco 6 (10’ st Busellato 6), Baselli 6, Schiavon 6; Di Roberto 6, Di Carmine 6, Minesso 6 (26’ st Di Nardo 6). Allenatore: Foscarini 6,5. Arbitro: Castrignanò di Roma 6. reti: 6’ pt Vastola (L), 8’ Minesso (C), 14’ Volpe (L), 38’ Piccolo (L); 6’ st Almici (L) aut. recupero: 8 minuti (3’ pt + 5’ st). Ammoniti: Amenta, Vastola, Falcinelli, Fofana (L); Schiavon, Minesso (C). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 2.100.

moDenA-reGGinA 1-1 (1-0) Data: 9-02-2013 – ore: 15.00 moDenA (4-3-3): Colombi 6; Gozzi 5,5, Andelkovic 6, Zoboli 5,5, Perna 6; Sturaro 6 (29’ st Osuji ng), Moretti 6, Signori 5,5; Pagano 6 (13’ st Nardini 5,5), Ardemagni 6,5, Piscitella 6 (32’ st Mazzarani ng). Allenatore: Marcolin 5,5. reGGinA (3-5-2): Baiocco 6; Adejo 6,5, Ely 6, Di Bari 6; Antonazzo 6 (38’ st Campagnacci ng), D’Alessandro 5,5 (30’ st Fischnaller 6), Bombagi 6, Barillà 6, Rizzato 6; Comi 5 (18’ st Gerardi 7), Di Michele 6. Allenatore: Dionigi 6. Arbitro: Roca di Foggia 6. reti: 34’ pt Ardemagni (M); 47’ st Gerardi (R). recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: D’Alessandro, Barillà (R). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 4.342.

pADovA-bresciA 0-0 (0-0) Data: 9-02-2013 – ore: 15.00 p ovA pAD ov (4-3-3): Silvestri 6; Rispoli 6,5, Cionek 6, Legati 6, Piccinni 6; De Feudis 6 (22’ st De Vitis 6), Iori 6,5, Renzetti 6,5; Cutolo 6 (33’ st Raimondi ng), Babacar 6 (18’ st Jelenic 5,5), Farias 6. Allenatore: Colomba 6. bresciA (4-3-1-2): Arcari 7; Zambelli 6, De Maio 6, Caldirola 6, Daprelà 6; Lasik 6, Budel 6, Scaglia 6 (35’ st Sodinha ng); Saba 6 (8’ st Finazzi 6); Corvia 5,5 (18’ st Caracciolo And. 6), Mitrovic 6. Allenatore: Calori 6. Arbitro: Candussio di Cervignano 6. recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Piccinni (P); Lasik, Scaglia, Saba, Mitrovic (B). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 5.209.

pro vercelli-sAssuolo 1-3 (1-2) Data: 9-02-2013 – ore: 15.00 pro vercelli (4-4-2): Valentini 6,5; Vinci 6, Abbate 5, Borghese 5,5, Scaglia 6; Erpen ng (11’ pt Modolo 7), Genevier 6, Filkor 6,5, Cristiano 6; Grossi 6 (11’ st Eusepi 6), Greco 6 (1’ st Scavone 6). Allenatore: Braghin 6. sAssuolo (4-3-3): Pomini 6,5; Gazzola 6, Bianco 6 (31’ st Marzorati 6), Terranova 6, Longhi 6; Bianchi 6, Magnanelli 6, Troiano 6 (40’ st Frascatore ng); Troianiello 6,5 (18’ st Berardi 6), Catellani 6, Missiroli 7. Allenatore: Di Francesco 6. Arbitro: Velotto di Grosseto 4,5. reti: 1’ pt Cristiano (P), 12’ Terranova (S) rig., 42’ Troianiello (S); 46’ st Berardi (S). recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Abbate, Filkor, Eusepi (P). espulsi: 11’ pt Borghese (P); Abbate (P) nell’intervallo. spettA pettAt pettA Atori: 3,562.

speziA-Ascoli 4-3 (0-2) Data: 9-02-2013 – ore: 15.00 speziA (3-4-1-2): Guarna 4; Romagnoli 5,5 (11’ st Sansovini 9), Pasini 5, Schiavi 6; Piccini 6, Porcari 6, Musacci 5, Garofalo 6; Di Gennaro 6,5 (26’ st Pichlmann 7); Okaka 6, Antenucci 6. Allenatore: Atzori 6,5. Ascoli (3-5-2): Maurantonio 6; Prestia 6, Peccarisi 4, Faisca 5; Scalise 6, Russo 6, Di Donato 6, Fossati 6,5 (37’ st Colomba ng), Pasqualini 6 (44’ st Legittimo ng); Zaza 7, Feczesin 6,5 (17’ st Ricci 5). Allenatore: Silva 6. Arbitro: Di Paolo di Avezzano 6. reti: 14’ pt Zaza (A), 31’ Feczesin (A); 3’ st Fossati (A), 10’ Antenucci (S), 31’, 38’ e 46’ Sansovini (S). recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Okaka, Antenucci (S); Peccarisi, Scalise, Di Donato, Feczesin (A). espulsi: 39’ pt Peccarisi (A). spettA pettAt pettA Atori: 5.181.

veronA-vicenzA 0-1 (0-0) Data: 9-02-2013 – ore: 15.00 veronA (4-3-3): Rafael 6; Cacciatore 6, Moras 6, Maietta 6, Agostini 6 (41’ pt Nielsen 5); Laner 6 (34’ st Carrozza ng), Jorginho 6, Martinho 6; Rivas 6 (15’ st Cocco 5), Cacia 5, Sgrigna 7. Allenatore: Mandorlini 5,5. vicenzA (4-4-2): Bremec 7; Martinelli 6, Camisa 6, Milanovic 6,5, Di Matteo 5,5; Bellazzini 5,5 (40’ st Mustacchio ng), Cinelli 6, Ciaramitaro 6, Semioli 7; Bojinov 5 (14’ st Tiribocchi 6), Malonga 5 (20’ st Castiglia 6). Allenatore: Dal Canto 6,5. Arbitro: Merchiori di Ferrara 6,5. reti: 30’ st Semioli. recupero: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Laner, Sgrigna (Ve); Ciaramitaro, Castiglia (Vi). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 16.149.

Squadra Pt. G V N P SaSSuolo 55 25 17 4 4 51 25 15 6 4 livorno 47 25 13 8 4 verona vareSe (-1) 42 25 12 7 6 empoli 38 25 10 8 7 35 25 8 11 6 padova 34 25 7 13 5 breScia Juve Stabia 34 25 9 7 9 modena (-2) 33 25 9 8 8 aScoli (-1) 32 25 9 6 10 Spezia 32 25 8 8 9 cittadella 31 25 8 7 10 30 25 7 9 9 ceSena 29 25 7 8 10 ternana (-2) 29 25 8 7 10 crotone lanciano 29 25 6 11 8 novara (-4) 28 25 9 5 11 reggina (-2) 26 25 6 10 9 bari (-7) 25 25 8 8 9 vicenza 22 25 4 10 11 pro vercelli 16 25 4 4 17 groSSeto (-6) 15 25 4 9 12 MarCatOrI 17 reti: Sansovini (Spezia)

Gf 51 48 37 34 41 29 33 38 32 34 34 31 28 25 25 25 34 22 32 28 20 26

GS 19 31 20 27 39 28 26 37 29 35 35 37 41 28 33 34 29 29 29 37 45 39

calcio2000 81 APR 2013


26ª GIORNATA – 16 FEBBRAIO 2013 Ascoli-pro vercelli 0-0 (0-0) Data: 16-02-2013 – ore: 15.00 Ascoli (3-5-2): Maurantonio 6; Prestia 6, Faisca 6, Ricci 6; Conocchioli 6 (46’ st Russo ng), Di Donato 6, Loviso 6 (37’ st Montalto ng), Fossati 6, Legittimo 6 (26’ st Pasqualini 6); Feczesin 5, Zaza 6. Allenatore: Silva 6. pro vercelli (4-3-2-1): Valentini 6; Vinci 6, Ranellucci 6, Modolo 6, Scaglia 6; Filkor 6 (30’ st Rosso ng), Genevier 6,5, Cristiano 6 (21’ st Scavone 6); Ragatzu 6, Grossi 5 (17’ st Greco 6); Eusepi 5. Allenatore: Braghin 6. Arbitro: Palazzino di Ciampino 6. recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Zaza (A); Scaglia, Genevier (P). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 2.443.

bAri-crotone 0-0 (0-0) Data: 16-02-2013 – ore: 15.00 bAri (4-3-3): Lamanna 7; Ristovski 6, Ceppitelli 6, Polenta 6, Rossi 5; De Falco 5 (19’ st Defendi 5), Romizi 6 (32’ st Dos Santos ng), Bellomo 5; Fedato 5, Caputo 5, Ghezzal 6 (23’ st Tallo 5). Allenatore: Torrente 5,5. crotone (4-3-3): Caglioni 6; Del Prete 6, Abruzzese 6, Ligi 6, Migliore 6; Eramo 6, Crisetig 6 (43’ st Matute ng), Galardo 6; Gabionetta 6 (32’ st Ciano ng), Calil 6, Torromino 6,5 (46’ st Paonessa ng). Allenatore: Drago 6. Arbitro: La Penna di Roma 6,5. recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Romizi, Fedato (B); Migliore, Crisetig, Gabionetta (C). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 6.022.

bresciA-vicenzA 0-1 (0-0) Data: 16-02-2013 – ore: 15.00 bresciA (4-3-1-2): Arcari 6; Zambelli 7, De Maio 6, Caldirola 5, Daprelà 5 (8’ st Saba 5); Lasik 5, Budel 6, Rossi 5 (33’ st Sodinha 5,5); Scaglia 6; Mitrovic 5 (8’ st Corvia 6), Caracciolo And. 5. Allenatore: Calori 5. vicenzA (4-4-2): Bremec 7; Martinelli 6,5, Camisa 6,5, Milanovic 6, Brighenti 7; Bellazzini 6,5 (29’ st Padalino 6), Cinelli 6, Ciaramitaro 6, Semioli 6; Malonga 6 (18’ st Bojinov 6), Tiribocchi 6 (23’ st Giacomelli 6). Allenatore: Dal Canto 6,5. Arbitro: Nasca di Bari 6. reti: 5’ st Brighenti. recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 4.500 circa.

cittADellA-cesenA 1-1 (0-1) Data: 16-02-2013 – ore: 15.00 citt ellA (4-3-3): Cordaz 6; cittAD Sosa 5,5, Coly 7, Pellizzer 6, Biraghi 5,5; Paolucci 5,5 (9’ st Vitofrancesco 6), Baselli 5,5 (26’ st Busellato 6), Schiavon 6; Di Roberto 5,5, Di Carmine 5, Dumitru 6,5 (36’ st Di Nardo ng). Allenatore: Foscarini 6. cesenA (4-2-3-1): Campagnolo 6; Ceccarelli 5, Volta 6, Comotto 6 (16’ st Brandao 6), Consolini 6; Parfait 6, Coppola 6; Djokovic 6,5 (33’ pt Giandonato 6), Succi 6, D’Alessandro 7; Granoche 5 (22’ st Defrel 5,5). Allenatore: Bisoli 6,5. Arbitro: Pairetto di Nichelino 6. reti: 15’ pt Djokovic (Ce); 12’ st Coly (Ci). recupero: 6 minuti (3’ pt + 3’ st). Ammoniti: Coly, Paolucci, Di Carmine (Ci); Ceccarelli, Coppola (Ce). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 2.223.

Grosseto-lAnciAno 2-2 (1-0) Data: 16-02-2013 – ore: 15.00 Grosseto (4-2-3-1): Lanni 6; Donati 6, Feltscher 6, Padella 5, Calderoni 5; Crimi 6, Jadid 5 (10’ st Mandorlini 6); Mancino 6, Foglio 5,5 (15’ st Coulibaly 6), Soddimo 5,5 (33’ st Lupoli 5); Piovaccari 7. Allenatore: Moriero 6. lAnciAno (4-3-3): Leali 7; Almici 6, Aquilanti 6, Scrosta 6, Mammarella 6,5; Vastola 5,5, Minotti 6, Volpe 6; Piccolo 7 (26’ st Di Cecco 6), Plasmati 6,5 (37’ st Fofana ng), Turchi 6 (50’ st Paghera ng). Allenatore: Gautieri 6,5. Arbitro: Baracani di Firenze 6. reti: 40’ pt Piovaccari (G); 4’ st Plasmati (L), 12’ Piccolo (L), 49’ Piovaccari (G). recupero: 10 minuti (2’ pt + 8’ st). Ammoniti: Calderoni, Crimi, Jadid (G); Vastola, Minotti, Plasmati (L). espulsi: 50’ st Vastola (L). spettA pettAt pettA Atori: 1.490.

livorno-moDenA 1-2 (0-1) Data: 16-02-2013 – ore: 18.00 livorno (3-4-1-2): Mazzoni 5; Bernardini 5,5, Emerson 6, Lambrughi 5; Salviato 6 (15’ st Bigazzi 6), Gentsoglou 5,5, Duncan 7, Gemiti 6; Belingheri 6 (18’ pt Dell’Agnello 5,5); Paulinho 6, Dionisi 7. Allenatore: Nicola 6. moDenA (4-3-3): Colombi 7; Gozzi 6, Andelkovic 6, Zoboli 6, Perna 6; Sturaro 6, Moretti 6, Signori 6 (42’ st Osuji ng); Lazarevic 7 (29’ st Nardini 6), Ardemagni 6, Piscitella 5 (17’ st Pagano 6). Allenatore: Marcolin 6,5. Arbitro: Giancola di Vasto 5,5. reti: 32’ pt Lazarevic (M); 4’ st Dionisi (L) rig., 40’ Ardemagni (M). recupero: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Bernardini, Lambrughi (L); Perna, Moretti (M). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 5.495.

novArA-veronA 1-0 (0-0) Data: 17-02-2013 – ore: 12.30 nov rA (4-3-3): Bardi 5,5; Colombo novA 6, Lisuzzo 6, Ludi 6,5, Crescenzi 6 (31’ pt Ghiringhelli 6); Fernandes 6,5, Buzzegoli 6 (39’ st Marianini ng), Pesce 7; Gonzalez 6, Seferovic 6, Lepiller 6 (29’ st Lazzari 6). Allenatore: Aglietti 6,5. veronA (4-3-3): Rafael 6,5; Moras 5,5, Ceccarelli 6, Maietta 6, Cacciatore 6 (35’ st Martinho ng); Jorginho 6, Bacinovic 4,5, Hallfredsson 6 (43’ st Ferrari ng); Gomez 5, Cacia 6, Sgrigna 5 (15’ st Nielsen 5,5). Allenatore: Mandorlini 5. Arbitro: Gavillucci di Latina 5,5. reti: 8’ st Pesce. recupero: 8 minuti (2’ pt + 6’ st). Ammoniti: Ghiringhelli (N); Cacciatore, Hallfredsson, Cacia (V). espulsi: 3’ st Bacinovic (V). spettA pettAt pettA Atori: 4.775.

reGGinA-pADovA 2-1 (0-0) Data: 16-02-2013 – ore: 15.00 reGGinA (3-5-2): Baiocco 6; Adejo 7, Ely 6,5, Di Bari 6; Antonazzo 6,5, Bombagi 6 (23’ st Hetemaj 6), Colucci 6 (40’ st D’Alessandro ng), Barillà 6, Rizzato 7; Di Michele 7, Comi 6 (17’ st Gerardi 6,5). Allenatore: Dionigi 6,5. p ovA pAD ov (4-2-3-1): Silvestri 6,5; Rispoli 6, Cionek 6, Legati 5,5, Piccinni 6; Viviani 6 (23’ st De Feudis 6), Iori 6; Jelenic 6 (30’ st Gallozzi ng), Cutolo 6, Renzetti 6 (34’ st Vantaggiato 5,5); Babacar 6. Allenatore: Colomba 5,5. Arbitro: Borriello di Mantova 6. reti: 14’ st Rispoli (P), 18’ Gerardi (R), 34’ Di Michele (R) rig. recupero: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Rispoli, Viviani, Babacar (P). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 3.082.

sAssuolo-speziA 3-2 (1-2) Data: 16-02-2013 – ore: 15.00 sAssuolo (4-3-3): Pomini 6; Gazzola 6, Marzorati 6, Terranova 6,5, Longhi 6; Bianchi 6,5, Magnanelli 6, Missiroli 6,5; Troianiello 6 (30’ st Troiano ng), Catellani 6,5 (37’ st Laribi ng), Berardi 6,5 (43’ st Frascatore ng). Allenatore: Di Francesco 7. speziA (3-5-2): Guarna 6; Romagnoli 6 (24’ st Di Gennaro 6), Goian 6, Schiavi 6; Piccini 5, Porcari 6, Musacci 6 (24’ st Sammarco 6), Bovo 6 (46’ st Albarracin ng), Garofalo 6; Sansovini 6, Pichlmann 6. Allenatore: Atzori 6,5. Arbitro: Pinzani di Empoli 6. reti: 10’ pt Catellani (Sa), 16’ Sansovini (Sp), 27’ Pichlmann (Sp); 15’ st Terranova (Sa) rig., 21’ Bianchi (Sa). recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Catellani (Sa); Porcari, Musacci, Bovo, Garofalo (Sp). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 4.003.

ternAnA-empoli 0-0 (0-0) Data: 16-02-2013 – ore: 15.00 ternAnA (3-5-2): Brignoli 6; Ferraro 6, Brosco 6, Lauro 6; Ragusa 6 (37’ st Sinigaglia ng), Carcuro 6,5, Miglietta 6, Scozzarella 6,5 (14’ st Bencivenga 5), Vitale 6; Litteri 5,5 (29’ st Di Deo 6), Alfageme 6. Allenatore: Toscano 6. empoli (4-3-1-2): Bassi 6; Laurini 6, Pratali 6 (29’ st Tonelli 6), Regini 6, Hysaj 6; Moro 6, Valdifiori 6, Signorelli 6 (22’ st Casoli 6); Saponara 6; Maccarone 5, Tavano 5 (34’ st Pucciarelli ng). Allenatore: Sarri 6. Arbitro: Abbattista di Molfetta 7. recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Brignoli, Miglietta, Bencivenga, Alfageme (T); Pratali, Moro, Valdifiori (E). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 5.098.

vArese-Juve stAbiA 1-1 (0-0) Data: 16-02-2013 – ore: 15.00 v rese (4-2-4): Bastianoni 5; Pucino vA 6, Troest 6, Corti 6, Franco 5,5; Kone 5 (19’ st Carrozzieri 6), Filipe 6; Ferreira Pinto 6 (28’ st Juan Antonio 6), Ebagua 6,5, Oduamadi 6, Zecchin 5 (11’ st Martinetti 6). Allenatore: Castori 5,5. Juve stA st biA (3-5-1-1): Nocchi 6,5; Martinelli 6, Scognamiglio 6, Murolo 6; Dicuonzo 6, Suciu 6 (32’ st Acosty ng), Doninelli 5,5 (13’ st Mezavilla 6), Caserta 6, Gorzegno 6; Verdi 6 (17’ st Improta 5,5); Bruno 6,5. Allenatore: Braglia 6. Arbitro: Di Paolo di Avezzano 6. reti: 20’ st Bruno (J), 29’ Ebagua (V). recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Corti, Carrozzieri, Filipe (V); Martinelli, Dicuonzo, Mezavilla, Bruno (J). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 3.303.

Squadra Pt. G V N P SaSSuolo 58 26 18 4 4 51 26 15 6 5 livorno 47 26 13 8 5 verona vareSe (-1) 43 26 12 8 6 empoli 39 26 10 9 7 modena (-2) 36 26 10 8 8 Juve Stabia 35 26 9 8 9 35 26 8 11 7 padova 34 26 7 13 6 breScia (-1) 33 26 9 7 10 aScoli Spezia 32 26 8 8 10 cittadella 32 26 8 8 10 novara (-4) 31 26 10 5 11 ceSena 31 26 7 10 9 30 26 7 9 10 ternana (-2) 30 26 8 8 10 crotone lanciano 30 26 6 12 8 (-2) 29 26 7 10 9 reggina bari (-7) 26 26 8 9 9 vicenza 25 26 5 10 11 pro vercelli 17 26 4 5 17 groSSeto (-6) 16 26 4 10 12 MarCatOrI 18 reti: Sansovini (Spezia)

82 calcio2000 APR 2013

Gf 54 49 37 35 41 34 39 30 33 34 36 32 35 29 25 25 27 24 32 29 20 28

GS 21 33 21 28 39 30 38 30 27 35 38 38 29 42 28 33 36 30 29 37 45 41


serie bwin 27ª GIORNATA - 23 FEBBRAIO 2013 cesenA-Ascoli 1-2 (1-1) recupero: 6-03-2013 – ore: 18.30 cesenA (4-2-3-1): Campagnolo 6; Comotto 6, Volta 6, Tonucci 5,5 (13’ st Gessa 6), Brandao 5,5, Parfait 5, Meza Colli 5,5, Ceccarelli 6, Succi 5,5, Defrel 6 (1’ st Djokovic 5), Granoche 6 (24’ st Rodriguez 5,5). Allenatore: Bisoli 5,5. Ascoli (3-5-2): Gomis 6; Ricci 6, Peccarisi 6, Faisca 6; Scalise 6, Capece 6, Di Donato 6 (37’ st Legittimo ng), Fossati 6 (30’ st Loviso 6), Pasqualini 6; Zaza 7,5, Feczesin 6 (42’ st Soncin ng). Allenatore: Silva 6,5. Arbitro: Castrignanò di Roma 6. reti: 3’ pt Ceccarelli (C), 5’ Zaza (A); 23’ st Zaza (A). recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Volta, Meza Colli (C); Capece, Fossati, Zaza (A). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 9.980.

cittADellA-livorno 0-2 (0-2) Data: 23-02-2013 – ore: 15.00 citt ellA (4-3-3): Cordaz 6; cittAD Ciancio 6, Coly 4,5, Pellizzer 5, Biraghi 5,5; Vitofrancesco 6, Baselli 5,5, Schiavon 6; Minesso 6,5 (30’ st Martignago ng), Di Nardo 5 (1’ st Gasparetto 6), Dumitru 6 (22’ st Di Roberto 5,5). Allenatore: Foscarini 5,5. livorno (3-5-2): Mazzoni 7; Ceccherini 6, Emerson 6, Decarli 6; Salviato 6 (36’ st Bigazzi ng), Schiattarella 6,5 (26’ st Vacca ng), Gentsoglou 6, Duncan 6, Lambrughi 6; Paulinho 7, Dionisi 7 (26’ st Dell’Agnello ng). Allenatore: Nicola 7. Arbitro: Velotto di Grosseto 6. reti: 22’ pt Paulinho, 36’ Dionisi rig. recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Pellizzer, Dumitru (C); Vacca, Lambrughi (L). espulsi: 35’ pt Coly (C). spettA pettAt pettA Atori: 2.071.

crotone-ternAnA 0-1 (0-0) Data: 23-02-2013 – ore: 15.00 crotone (4-3-3): Caglioni 6; Del Prete 6, Ligi 6, Abruzzese 5, Migliore 5; Eramo 5, Crisetig 5 (16’ st Falconieri 5,5), Galardo 5; Gabionetta 5, Ciano 5 (25’ st Calil 5), Torromino 5 (9’ st De Giorgio 5). Allenatore: Drago 5. ternAnA (3-5-2): Brignoli 6; Fazio 6, Brosco 4, Lauro 6; Ragusa 6,5, Carcuro 6 (32’ st Di Deo 5), Miglietta 6, Scozzarella 7, Vitale 6 (25’ st Dianda 6); Litteri 5,5 (34’ st Ferraro 6), Alfageme 6,5. Allenatore: Toscano 6,5. Arbitro: Merchiori di Ferrara 5,5. reti: 5’ st Vitale. recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Brignoli, Brosco, Lauro, Scozzarella, Alfageme (T). espulsi: 31’ pt Brosco (T); 4’ st Migliore (C). spettA pettAt pettA Atori: 3.731.

empoli-pADovA 1-1 (1-1) Data: 23-02-2013 – ore: 15.00 empoli (4-3-1-2): Pelagotti 6,5; Laurini 6, Pratali 6, Regini 6, Hysaj 5,5; Signorelli 6 (21’ st Casoli 6), Valdifiori 6, Croce 6 (34’ st Dossena 7,5); Saponara 6; Maccarone 7, Tavano 6 (38’ st Bationo ng). Allenatore: Sarri 6. p ovA pAD ov (4-3-3): Silvestri 6; Rispoli 6, Legati 6, Trevisan 6, Piccinni 6,5; De Feudis 6, Iori 7 (44’ st Bonazzoli ng), Viviani 6; Cutolo 6 (27’ st De Vitis 6), Babacar 5 (21’ st Vantaggiato 5), Farias 7. Allenatore: Colomba 6,5. Arbitro: Pasqua di Tivoli 6. reti: 26’ pt Maccarone (E), 43’ Farias (P). recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Valdifiori (E); Trevisan, Iori (P). espulsi: 33’ st Pelagotti (E), 49’ Valdifiori (E). spettA pettAt pettA Atori: 2.194.

Juve stAbiA-Grosseto 2-1 (1-0) Data: 22-02-2013 – ore: 19.00 Juve stA st biA (3-5-2): Seculin 7; Martinelli 6, Scognamiglio 6, Murolo 5,5; Baldanzeddu 6, Verdi 6 (16’ st Suciu 6), Doninelli 6 (31’ pt Agyei 6), Caserta 6, Zito 7; Bruno 7, Cellini 6 (24’ st Acosty 6). Allenatore: Braglia 6,5. Grosseto (4-4-2): Lanni 6; Donati 5, Feltscher 5 (45’ pt Padella 6), Iorio 5,5, Som 6; Soddimo 5 (8’ st Foglio 6), Crimi 6, Obodo 6, Mancino 6,5; Gimenez 6 (33’ st Coulibaly 6), Piovaccari 6. Allenatore: Moriero 5,5. Arbitro: Cervellera di Taranto 6. reti: 12’ pt Zito (J); 11’ st Mancino (G), 30’ Bruno (J). recupero: 8 minuti (2’ pt + 6’ st). Ammoniti: Seculin, Agyei, Zito, Cellini (J); Padella, Foglio, Crimi, Mancino, Gimenez (G). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 1.865.

lAnciAno-reGGinA 3-1 (1-0) Data: 23-02-2013 – ore: 15.00 lAnciAno (4-3-3): Leali 6; Almici 6,5, Aquilanti 6, Amenta 6,5, Mammarella 7; Minotti 7, Paghera 6 (21’ st Di Cecco 6), Volpe 7; Piccolo 6, Plasmati 6 (13’ st Falcinelli 7), Fofana 7 (34’ st Falcone 6). Allenatore: Gautieri 7. reGGinA (3-5-2): Baiocco 6; Adejo 6, Ely 6, Di Bari 5; Antonazzo 6 (34’ st Campagnacci ng), Bombagi 6 (31’ st Gerardi 5,5), Colucci 6, Barillà 5 (18’ st Hetemaj 5,5), Rizzato 6; Di Michele 6, Comi 6. Allenatore: Dionigi 5,5. Arbitro: Tommasi di Bassano del Grappa 6. reti: 18’ pt Fofana (L); 17’ st Comi (R), 28’ Falcinelli (L), 45’ Mammarella (L). recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Almici, Volpe (L); Antonazzo (R). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 1.918.

moDenA-bresciA 1-2 (0-1) recupero: 6-03-2013 – ore: 18.30 moDenA (4-3-3): Colombi 6; Gozzi 5, Andelkovic 5,5, Perna 6, Minarini 5; Osuji 5, Moretti 6,5, Mazzarani 5 (1’ st Nardini 5,5); Lazarevic 6, Ardemagni 5,5, Piscitella 5 (1’ st Stanco 6,5). Allenatore: Marcolin 5. bresciA (4-3-2-1): Arcari 6; Zambelli 7, Caracciolo Ant. 5, De Maio 6, Daprelà 6; Finazzi 6, Budel 7, Rossi 6; Sodinha 6 (26’ st Mitrovic 6), Scaglia 6; Corvia 5,5 (35’ st Caracciolo And. 7). Allenatore: Calori 7. Arbitro: Manganiello di Pinerolo 6. reti: 39’ pt Budel (B); 11’ st Stanco (M), 43’ Caracciolo And. (B). recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Minarini (M); Caracciolo Ant. (B). espulsi: 18’ st Caracciolo Ant. (B). spettA pettAt pettA Atori: 3.744.

pro vercelli-bAri 2-1 (0-1) Data: 23-02-2013 – ore: 15.00 pro vercelli (4-4-2): Valentini 6; Modolo 7, Borghese 7, Ranellucci 6, Scaglia 6; Erpen 6,5, Rosso 5 (1’ st Scavone 6,5), Genevier 6, Cristiano 5 (1’ st Germano 6,5); Ragatzu 6,5, Greco 6 (40’ st Eusepi 6). Allenatore: Braghin 6,5. bAri (3-5-2): Lamanna 6; Polenta 6, Dos Santos 5, Ceppitelli 6; Defendi 5 (41’ st Galano ng), Bellomo 5 (15’ st Fedato 6), De Falco 6, Sciaudone 6, Ristovski 6 (22’ st Iunco 6); Caputo 6, Ghezzal 5,5. Allenatore: Torrente 5,5. Arbitro: Irrati di Pistoia 6. reti: 22’ pt Caputo (B); 10’ st Modolo (P), 20’ Ragatzu (P). recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Scaglia, Genevier (P); Dos Santos, Ceppitelli, Iunco, Ghezzal (B). espulsi: 46’ st Dos Santos (B). spettA pettAt pettA Atori: gara giocata a porte chiuse.

speziA-novArA 0-6 (0-2) Data: 22-02-2013 – ore: 21.00 speziA (4-4-2): Guarna 4; Benedetti 5, Schiavi 5, Romagnoli 4, Garofalo 5; Piccini 5 (1’ st Di Gennaro 6), Lollo 5, Musacci 5, Bovo 5,5 (26’ st Porcari ng); Sansovini 5, Pichlmann 5,5 (16’ st Okaka 5). Allenatore: Atzori 4,5. nov rA (4-3-3): Bardi 6; Colombo novA 6,5, Lisuzzo 7, Ludi 7 (24’ st Perticone 6), Crescenzi 7; Fernandes 8 (21’ st Marianini 6), Buzzegoli 7, Pesce 7; Gonzalez 8 (31’ st Lazzari 6,5), Seferovic 7, Lepiller 7. Allenatore: Aglietti 7,5. Arbitro: Mariani di Aprilia 6,5. reti: 22’ pt Fernandes, 28’ Lepiller; 14’ st Seferovic, 18’ Gonzalez, 31’ Pesce, 38’ Lazzari. recupero: 3 minuti (1’ pt + 2’ st). Ammoniti: Schiavi, Romagnoli, Lollo (S); Lisuzzo, Seferovic (N). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 5.406.

veronA-vArese 2-0 (1-0) Data: 23-02-2013 – ore: 15.00 veronA (4-3-3): Rafael 7; Cacciatore 6, Moras 7, Maietta 6,5, Martinho 6; Laner 6, Jorginho 7, Hallfredsson 6,5; Carrozza 6 (13’ st Rivas 6,5), Cacia 5 (40’ st Ferrari ng), Sgrigna 6 (13’ st Gomez 6). Allenatore: Mandorlini 6,5. v rese (4-4-2): Bressan 6; Pucino 6, vA Troest 6, Rea 6, Franco 5,5; Ferreira Pinto 6, Corti 6 (29’ st Zecchin 5,5), Damonte 6, Oduamadi 5 (13’ st Scapuzzi 6); Juan Antonio 5 (22’ st Martinetti 6), Ebagua 6,5. Allenatore: Castori 5,5. Arbitro: Di Bello di Brindisi 6. reti: 21’ pt Moras; 42’ st Rivas. recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Moras, Hallfredsson (Ve); Bressan, Rea, Corti, Oduamadi (Va). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 13.266.

vicenzA-sAssuolo 0-1 (0-0) Data: 23-02-2013 – ore: 15.00 vicenzA (4-4-2): Bremec 6; Brighenti 6, Camisa 6, Milanovic 6, Di Matteo 5,5 (45’ st Giacomelli ng); Bellazzini 7, Cinelli 6, Ciaramitaro 5,5, Semioli 6; Tiribocchi 6 (19’ st Bojinov 6), Malonga 5,5 (24’ st Padalino 6). Allenatore: Dal Canto 6. sAssuolo (4-3-3): Pomini 5,5; Gazzola 6, Bianco 6, Terranova 6, Frascatore 6 (31’ st Longhi 6); Chibsah 6, Magnanelli 6, Missiroli 7; Troianiello 6 (3’ st Boakye 6), Berardi 7, Catellani 6 (37’ st Laribi ng). Allenatore: Di Francesco 6,5. Arbitro: Candussio di Cervignano 4,5. reti: 40’ st Berardi. recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Bremec, Brighenti (V); Chibsah, Catellani (S). espulsi: 42’ st Pinsoglio (V, in panchina). spettA pettAt pettA Atori: 7.952.

Squadra Pt. G V N P SaSSuolo 61 27 19 4 4 livorno 54 27 16 6 5 50 27 14 8 5 verona vareSe (-1) 43 27 12 8 7 empoli 40 27 10 10 7 Juve Stabia 38 27 10 8 9 (-2) 36 26 10 8 8 modena padova 36 27 8 12 7 novara (-4) 34 27 11 5 11 breScia 34 26 7 13 6 aScoli (-1) 33 26 9 7 10 ternana 33 27 8 9 10 33 27 7 12 8 lanciano 32 27 8 8 11 Spezia cittadella 32 27 8 8 11 31 26 7 10 9 ceSena crotone (-2) 30 27 8 8 11 reggina (-2) 29 27 7 10 10 bari (-7) 26 27 8 9 10 vicenza 25 27 5 10 12 pro vercelli 20 27 5 5 17 (-6) groSSeto 16 27 4 10 13 MarCatOrI 18 reti: Sansovini (Spezia)

Gf 55 51 39 35 42 41 34 31 41 33 34 26 30 36 32 29 25 25 33 29 22 29

GS 21 33 21 30 40 39 30 31 29 27 35 28 37 44 40 42 34 33 31 38 46 43

calcio2000 83 APR 2013


28ª GIORNATA – 26 FEBBRAIO 2013 Ascoli-sAssuolo 2-4 (1-2) Data: 26-02-2013 – ore: 20.45 Ascoli (3-4-2-1): Maurantonio 5; Prestia 5, Peccarisi 6, Faisca 5; Scalise 5,5 (24’ st Montalto 6), Russo 5 (17’ st Colomba 5,5), Di Donato 6 (29’ st Capece ng), Pasqualini 6; Fossati 6, Soncin 5,5; Feczesin 6. Allenatore: Silva 5,5. sAssuolo (4-3-3): Pomini 6; Gazzola 6, Marzorati 6, Terranova 6, Longhi 6; Bianchi 6, Magnanelli 6, Missiroli 6,5; Berardi 7 (29’ st Laribi ng), Pavoletti 7,5 (33’ st Boakye ng), Masucci 7 (22’ st Troiano 6,5). Allenatore: Di Francesco 7. Arbitro: Borriello di Mantova 5. reti: 6’ pt Fossati (A), 25’ Masucci (S), 39’ Pavoletti (S); 14’ st Berardi (S), 25’ Troiano (S), 39’ Montalto (A). recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Peccarisi, Fossati (A). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 2.570.

bAri-veronA 0-2 (0-1) Data: 27-02-2013 – ore: 20.45 bAri (4-3-3): Lamanna 6; Ristovski 5,5, Ceppitelli 6, Polenta 6, Rossi 4,5; Sciaudone 6, Romizi 6 (26’ pt De Falco 4,5, 25’ st Galano 6), Bellomo 6; Fedato 5,5 (35’ st Defendi ng), Caputo 5,5, Iunco 6. Allenatore: Torrente 5,5. veronA (4-3-3): Rafael 6; Cacciatore 6, Ceccarelli 6,5, Maietta 6,5, Albertazzi 6,5; Nielsen 6, Jorginho 6,5, Martinho 7,5; Gomez 6 (44’ st Carrozza ng), Cacia 6 (25’ st Ferrari 6), Sgrigna 6 (18’ st Laner 6). Allenatore: Mandorlini 6,5. Arbitro: Baracani di Firenze 6,5. reti: 28’ pt Martinho; 44’ st Martinho. recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Polenta, Rossi, Iunco (B); Cacciatore, Albertazzi, Gomez (V). espulsi: 30’ st Espulsi (B), 47’ Bellomo (B). spettA pettAt pettA Atori: 6.376.

bresciA-empoli 0-3 (0-2) Data: 26-02-2013 – ore: 20.45 bresciA (3-5-2): Arcari 5; Caracciolo Ant. 5 (32’ pt Sodinha 6), De Maio 4,5, Caldirola 5; Zambelli 5, Finazzi 5, Rossi 4,5, Scaglia 5, Daprelà 5; Caracciolo And. 4 (13’ st Mitrovic 5,5), Corvia 5 (25’ st Picci 5,5). Allenatore: Calori 4,5. empoli (4-3-1-2): Bassi 6,5; Laurini 6, Tonelli 6,5, Regini 6,5, Accardi 6 (25’ st Hysaj 6); Moro 6,5, Signorelli 6,5, Croce 6,5; Saponara 7 (26’ pt Pucciarelli 6); Maccarone 7, Tavano 7 (30’ st Casoli 6). Allenatore: Sarri 7. Arbitro: Di Paolo di Avezzano 6,5. reti: 3’ pt Saponara, 16’ Tavano; 1’ st Tavano. recupero: 8 minuti (2’ pt + 6’ st). Ammoniti: Caldirola, Rossi, Caracciolo And., Corvia, Picci (B); Tonelli, Hysaj (E). espulsi: nessuno. spettA Atori: 3.000 circa. pettAt pettA

Grosseto-vicenzA 1-2 (0-0) Data: 26-02-2013 – ore: 20.45 Grosseto (4-2-3-1): Lanni 6; Donati 6, Barba 6, Iorio 6, Som 6; Mandorlini 6, Delvecchio 6,5 (31’ st Obodo 6); Soddimo 6 (15’ st Foglio 5,5), Gimenez 6 (32’ st Coulibaly 5,5), Mancino 7; Piovaccari 5,5. Allenatore: Moriero 5,5. vicenzA (4-4-2): Bremec 8; Brighenti 6, Camisa 6, Milanovic 6, Di Matteo 6; Padalino 6 (27’ st Tiribocchi 6), Cinelli 5,5 (1’ st Castiglia 6), Ciaramitaro 6, Bellazzini 6,5; Bojinov 7, Malonga 5 (1’ st Semioli 6). Allenatore: Dal Canto 6,5. Arbitro: Pinzani di Empoli 6. reti: 26’ st Delvecchio (G), 29’ e 46’ rig. Bojinov (V). recupero: 5 minuti (0’ pt + 5’ st). Ammoniti: Som, Delvecchio (G); Tiribocchi (V). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 1.250.

livorno-crotone 1-2 (1-1) Data: 26-02-2013 – ore: 20.45 livorno (5-3-2): Mazzoni 5,5; Salviato 5 (28’ st Bigazzi 6), Bernardini 6, Emerson 5,5, Ceccherini 6, Gemiti 6 (14’ st Lambrughi 5); Schiattarella 6 (14’ st Siligardi 5), Gentsoglou 5, Duncan 6; Dionisi 6, Paulinho 7. Allenatore: Nicola 5,5. crotone (4-2-3-1): Caglioni 6; Del Prete 6,5 (29’ st Galardo 6), Abruzzese 6, Ligi 5,5, Mazzotta 6; Matute 6, Crisetig 6; Maiello 6, Eramo 6, Gabionetta 6 (43’ st Pettinari ng); Ciano 7. Allenatore: Drago 7. Arbitro: Pairetto di Nichelino 5. reti: 27’ pt Paulinho (L), 43’ Gabionetta (C) rig.; 18’ st Ciano (C). recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Bernardini, Schiattarella, Gentsoglou, Duncan (L); Abruzzese, Ligi, Crisetig (C). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 4.441.

moDenA-lAnciAno 2-2 (2-0) Data: 26-02-2013 – ore: 20.45 moDenA (4-3-3): Colombi 5,5; Gozzi 5, Andelkovic 6, Zoboli 7 (1’ st Gulan 5,5), Perna 6; Sturaro 6, Moretti 6,5, Signori 6; Pagano 5 (23’ st Nardini 5,5), Ardemagni 7, Piscitella 5,5 (27’ st Osuji 6). Allenatore: Marcolin 5,5. lAnciAno (4-3-3): Leali 7; Aquilanti 6, Rosania 5, Amenta 5,5, Mammarella 5,5 (11’ st Paghera 6); Vastola 6 (32’ st Plasmati ng), D’Aversa 6,5, Di Cecco 6; Piccolo 6, Falcinelli 7, Fofana 6 (16’ st Turchi 6,5). Allenatore: Gautieri 6,5. Arbitro: La Penna di Roma 5,5. reti: 20’ pt Zoboli (M), 35’ Ardemagni (M) rig.; 10’ st Falcinelli (L), 44’ Turchi (L). recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Gozzi, Pagano (M); Rosania, Amenta, Mammarella, Paghera, Turchi (L). espulsi: 27’ st Gozzi (M), 37’ Rosania (L). spettA pettAt pettA Atori: 3.689.

pADovA-Juve stAbiA 1-0 (0-0) Data: 26-02-2013 – ore: 20.45 p ovA pAD ov (4-3-3): Silvestri 7; Rispoli 6, Legati 6, Trevisan 6, Renzetti 6; De Feudis 7, Viviani 6, De Vitis 6 (22’ st Dellafiore 6); Cutolo 6, Babacar 7 (17’ st Vantaggiato 6), Farias 6 (42’ st Jelenic ng). Allenatore: Colomba 6,5. Juve stA st biA (4-3-3): Seculin 6; Baldanzeddu 6,5, Martinelli 6,5, Scognamiglio 6, Dicuonzo 5,5; Suciu 6 (17’ st Caserta 6), Mezavilla 6, Jidayi 6; Improta 5,5 (14’ st Zito 6), Cellini 6, Acosty 6 (15’ st Verdi 6). Allenatore: Braglia 6. Arbitro: Fabbri di Ravenna 6. reti: 7’ st Babacar. recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Farias (P); Dicuonzo (J). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 5.251.

pro vercelli-cittADellA 0-0 (0-0) Data: 26-02-2013 – ore: 20.45 pro vercelli (4-3-3): Valentini 7; Modolo 6,5, Ranellucci 6, Borghese 6,5, Scaglia 6,5; Filkor 6, Genevier 7, Scavone 6 (18’ st Germano 6,5); Grossi 6 (32’ st Erpen 6), Ragatzu 6,5, Greco 6 (21’ st Eusepi 6). Allenatore: Braghin 6. citt ellA (4-3-3): Cordaz 7; cittAD Ciancio 5,5, Gasparetto 5,5, Sosa 6, De Vito 6; Busellato 6 (34’ st Vitofrancesco ng), Paolucci 6 (28’ st Baselli 6), Schiavon 6; Di Roberto 6,5 (21’ st Dumitru 6), Di Carmine 6, Minesso 6. Allenatore: Foscarini 6. Arbitro: Giancola di Vasto 5,5. recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Scaglia, Filkor, Scavone, Germano (P); Cordaz, Ciancio, De Vito, Schiavon (C). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 2.995.

reGGinA-speziA 1-1 (0-1) Data: 26-02-2013 – ore: 20.45 reGGinA (3-4-3): Baiocco 6; Adejo 5, Freddi 6 (36’ st Ely ng), Di Bari 6; Antonazzo 6 (15’ st D’Alessandro 6), Colucci 6,5, Hetemaj 6, Rizzato 6; Campagnacci 6, Di Michele 6, Gerardi 6 (20’ st Comi 6). Allenatore: Dionigi 6. speziA (4-3-1-2): Iacobucci 6; Madonna 5,5, Benedetti 6, Schiavi 6, Garofalo 5,5 (1’ st Piccini 5,5); Bovo 6, Porcari 6, Mario Rui 6; Di Gennaro 5,5 (36’ st Lollo ng); Sansovini 5,5, Okaka 6 (1’ st Pichlmann 5). Allenatore: Cagni 5,5. Arbitro: Ciampi di Roma 6. reti: 13’ pt Okaka (S); 3’ st Colucci (R). recupero: 3 minuti (1’ pt + 2’ st). Ammoniti: Freddi, Campagnacci, Di Michele (R); Madonna, Porcari, Okaka (S). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 3.109.

ternAnA-novArA 1-1 (0-0) Data: 26-02-2013 – ore: 20.45 ternAnA (3-5-2): Brignoli 6,5; Ferraro 5,5, Fazio 6, Lauro 6; Ragusa 6,5, Carcuro 6 (39’ st Di Deo ng), Miglietta 6, Scozzarella 6, Vitale 6 (19’ st Dianda 6); Litteri 6 (19’ st Maniero 6,5), Alfageme 5,5. Allenatore: Toscano 6. nov rA (4-3-3): Bardi 6,5; Colombo novA 5,5, Lisuzzo 6,5, Ludi 6, Crescenzi 6; Fernandes 7 (39’ st Rubino ng), Buzzegoli 6, Pesce 6; Gonzalez 6, Seferovic 6 (32’ st Marianini ng), Lepiller 6,5 (20’ st Lazzari 6). Allenatore: Aglietti 6. Arbitro: Palazzino di Ciampino 6. reti: 12’ st Fernandes (N), 30’ Maniero (T) rig. recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Colombo, Lazzari (N). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 5.257.

vArese-cesenA 3-2 (2-1) Data: 27-02-2013 – ore: 15.00 v rese (4-4-2): Bressan 6; Fiamozzi vA 6, Carrozzieri 5, Rea 6 (18’ st Troest 7), Lazaar 6; Ferreira Pinto 5, Struna 6, Filipe 7, Zecchin 6 (32’ st Scapuzzi ng); Ebagua 7, Martinetti 6 (18’ st Juan Antonio 6). Allenatore: Castori 6,5. cesenA (4-2-3-1): Ravaglia 5; Comotto 5,5, Volta 5,5, Tonucci 6, Consolini 6; Parfait 6, Giandonato 6 (1’ st Meza Colli 6); Defrel 6,5 (31’ st Ceccarelli ng), Succi 6 (17’ st Graffiedi 5,5), D’Alessandro 7; Granoche 6. Allenatore: Bisoli 6. Arbitro: Nasca di Bari 5,5. reti: 5’ pt Zecchin (V), 15’ Granoche (C), 17’ Ebagua (V); 23’ st D’Alessandro (C), 44’ Troest (V). recupero: 5 minuti (0’ pt + 5’ st). Ammoniti: Rea, Ferreira Pinto, Struna (V); Comotto, Volta, Meza Colli, Defrel (C). espulsi: 44’ st Ebagua (V). spettA pettAt pettA Atori: 3.421.

Squadra Pt. G V N P SaSSuolo 64 28 20 4 4 54 28 16 6 6 livorno 53 28 15 8 5 verona vareSe (-1) 46 28 13 8 7 empoli 43 28 11 10 7 39 28 9 12 7 padova Juve Stabia 38 28 10 8 10 (-2) 37 27 10 9 8 modena novara (-4) 35 28 11 6 11 breScia 34 27 7 13 7 34 28 8 10 10 ternana 34 28 7 13 8 lanciano aScoli (-1) 33 27 9 7 11 Spezia 33 28 8 9 11 cittadella 33 28 8 9 11 (-2) 33 28 9 8 11 crotone ceSena 31 27 7 10 10 (-2) 30 28 7 11 10 reggina vicenza 28 28 6 10 12 26 28 8 9 11 bari (-7) pro vercelli 21 28 5 6 17 groSSeto (-6) 16 28 4 10 14 MarCatOrI 18 reti: Sansovini (Spezia)

84 calcio2000 APR 2013

Gf 59 52 41 38 45 32 41 36 42 33 27 32 36 37 32 27 31 26 31 33 22 30

GS 23 35 21 32 40 31 40 32 30 30 29 39 39 45 40 35 45 34 39 33 46 45


serie bwin 29ª GIORNATA - 2 MARZO 2013 crotone-Ascoli sosp. 45’ pt (1-0) Data: 2-03-2013 – ore: 15.00 crotone (4-3-3): Caglioni 6; Del Prete 6,5, Checcucci 6, Ligi 6, Mazzotta 6; Matute 6, Crisetig 6, Eramo 6; Gabionetta 6, Maiello 6,5, Ciano 6. Allenatore: Drago 6. Ascoli (4-3-3): Gomis 5,5; Ricci 6, Faisca 5,5, Legittimo 6, Scalise 6; Di Donato 6, Loviso 6, Russo 6; Pasqualini 6, Soncin 6, Zaza 6. Allenatore: Silva 6. Arbitro: Gavillucci di Latina 6. reti: 31’ pt Maiello recupero: 0 minuti (pt). Ammoniti: Pasqualini (A). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 3.374.

vicenzA-bAri 0-1 (0-1) Data: 4-03-2013 – ore: 19.00 vicenzA (4-4-2): Bremec 6; Brighenti 6, Camisa 6, Martinelli 5, Laczko 5; Bellazzini 6 (28’ st Tiribocchi 5,5), Castiglia 5, Ciaramitaro 6, Semioli 6 (36’ st Padalino 6); Bojinov 6, Malonga 6 (21’ st Giacomelli 5,5). Allenatore: Dal Canto 5,5. bAri (4-3-3): Lamanna 6; Ristovski 6, Ceppitelli 6, Dos Santos 6, Sabelli 6 (22’ st De Falco 6); Defendi 6, Polenta 6, Sciaudone 6,5; Iunco 6,5, Caputo 7, Ghezzal 6. ng. Allenatore: Torrente 6,5. Arbitro: Mariani di Aprilia 5,5. reti: 5’ pt Caputo. recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Camisa, Ciaramitaro (V); Ristovski, Ceppitelli, Dos Santos, Iunco, Caputo, Ghezzal (B). espulsi: 47’ st Caputo (B). spettA pettAt pettA Atori: 8.322.

lAnciAno-bresciA 0-2 (0-0) Data: 2-03-2013 – ore: 15.00 lAnciAno (4-3-3): Leali 6; Almici 6, Aquilanti 5, Scrosta 5, Mammarella 6; Vastola 5,5 (20’ st Paghera 6), Minotti 6, Volpe 6 (28’ st Plasmati 6); Piccolo 6 (1’ st Di Cecco 6), Falcinelli 6, Fofana 4,5. Allenatore: Gautieri 6. bresciA (4-3-2-1): Arcari 6; Zambelli 6, De Maio 6, Caldirola 6, Daprelà 6 (47’ st Rosso ng); Finazzi 6 (24’ st Mitrovic 6), Budel 6, Rossi 6,5; Sodinha 7 (37’ st Benali ng), Scaglia 6; Corvia 7. Allenatore: Calori 6,5. Arbitro: Irrati di Pistoia 5,5. reti: 28’ e 39’ st Corvia. recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Vastola, Di Cecco (L); De Maio, Caldirola, Daprelà, Finazzi, Budel, Rossi, Scaglia (B). espulsi: 38’ pt Fofana (L). spettA pettAt pettA Atori: 2.015.

sAssuolo-Grosseto 0-2 (0-0) Data: 2-03-2013 – ore: 15.00 sAssuolo (4-3-3): Pomini 6; Gazzola 6, Bianco 4,5, Marzorati 6, Longhi 5,5; Missiroli 5,5, Magnanelli 6, Troiano 5 (21’ st Boakye 5); Troianiello 5 (9’ st Berardi 5), Pavoletti 4, Catellani 5 (27’ st Masucci 5). Allenatore: Di Francesco 5,5. Grosseto (4-2-3-1): Lanni 6; Donati 6, Padella 6, Barba 6,5, Calderoni 6,5 (41’ st Cosenza ng); Mandorlini 6, Delvecchio 6; Soddimo 6,5 (20’ st Crimi 6), Mancino ng (14’ pt Gimenez 6), Som 7; Piovaccari 8. Allenatore: Moriero 7. Arbitro: Pasqua di Tivoli 6. reti: 3’ e 30’ st Piovaccari. recupero: 7 minuti (2’ pt + 5’ st). Ammoniti: Longhi, Berardi (S); Delvecchio (G). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 2.981.

speziA-livorno 1-2 (0-1) Data: 2-03-2013 – ore: 15.00 speziA (3-5-2): Iacobucci 6; Pasini 6, Schiavi 6, Benedetti 5 (26’ st Pichlmann 5); Madonna 5,5, Bovo 6, Musacci 5 (33’ st Piccini 6), Di Gennaro 5,5, Mario Rui 6; Sansovini 5 (12’ st Okaka 6), Antenucci 5. Allenatore: Cagni 5,5. livorno (3-4-1-2): Mazzoni 6; Bernardini 6, Emerson 6,5, Decarli 6; Schiattarella 6, Gentsoglou 6, Duncan 6,5, Lambrughi 6,5; Belingheri 7 (31’ st Ceccherini 6); Siligardi ng (14’ pt Dionisi 5,5), Paulinho 7 (40’ st Dell’Agnello ng). Allenatore: Nicola 6,5. Arbitro: Di Bello di Brindisi 6,5. reti: 3’ pt Belingheri (L); 5’ st Belingheri (L), 17’ Benedetti (S). recupero: 7 minuti (3’ pt + 4’ st). Ammoniti: Pasini, Piccini (S); Mazzoni, Decarli, Belingheri (L). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 5.967.

cesenA-moDenA 1-0 (0-0) Data: 2-03-2013 – ore: 15.00 cesenA (4-2-3-1): Campagnolo 6; Ceccarelli 6, Volta 6, Tonucci 6,5, Consolini 6; Parfait 6 (13’ st Giandonato 6), Djokovic 6 (28’ st Brandao 6); Defrel 6,5, Succi 6,5, Tabanelli 5 (1’ st D’Alessandro 6); Granoche 6. Allenatore: Bisoli 6. moDenA (4-3-3): Colombi 6; Nardini 6, Andelkovic 6, Perna 6, Minarini 6; Sturaro ng (10’ pt Signori 5), Moretti 6,5, Osuji 6; Pagano 5,5 (13’ st Stanco 6), Ardemagni 6, Piscitella 6 (32’ st Mazzarani 6). Allenatore: Marcolin 6. Arbitro: Cervellera di Taranto 5. reti: 4’ st Succi. recupero: 3 minuti (1’ pt + 2’ st). Ammoniti: Giandonato, Djokovic (C); Signori (M). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 9.238.

veronA-pADovA 0-2 (0-2) Data: 4-03-2013 – ore: 21.00 veronA (4-3-3): Rafael 6,5; Cacciatore 6, Moras 6 (31’ pt Ceccarelli 6), Maietta 6, Martinho 6; Laner 6 (20’ st Rivas 6), Jorginho 6, Hallfredsson 6; Gomez 6, Cacia 5, Sgrigna 5 (32’ st Ferrari ng). Allenatore: Mandorlini 5,5. p ovA pAD ov (4-3-3): Silvestri 8; Rispoli 6, Legati 7, Trevisan 7, Renzetti 6,5; De Feudis 6, Iori 7, De Vitis 6 (9’ st Viviani 6,5); Cutolo 7 (27’ st Dellafiore ng), Babacar 6 (32’ st Bonazzoli ng), Farias 7,5. Allenatore: Colomba 7. Arbitro: Ciampi di Roma 6,5. reti: 15’ pt Farias, 22’ Cutolo. recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Martinho, Laner (V); De Feudis, Iori, Cutolo (P). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 15.500.

Juve stAbiA-pro vercelli 1-1 (0-1) Data: 2-03-2013 – ore: 15.00 Juve stA st biA (4-3-3): Seculin 5,5; Baldanzeddu 6, Martinelli 6, Murolo 6, Zito 6; Mezavilla 6, Jidayi 5,5 (13’ st Cellini 6), Caserta 6 (32’ pt Suciu 5,5); Verdi 6, Bruno 6, Acosty 5 (1’ st Gorzegno 6). Allenatore: Braglia 5,5. pro vercelli (4-4-2): Valentini 6; Modolo 6 (7’ st Germano 5,5), Borghese 6, Ranellucci 6, Sini 6; Erpen 6,5, Genevier 6, Appelt 6, Cristiano 6,5 (10’ st Scavone 6); Eusepi 5,5 (38’ st Iemmello ng), Ragatzu 6. Allenatore: Braghin 6,5. Arbitro: Roca di Foggia 5,5. reti: 32’ pt Cristiano (P); 16’ st Bruno (J) rig. recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Modolo, Erpen (P). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 2.347.

novArA-reGGinA 1-1 (1-0) Data: 2-03-2013 – ore: 15.00 nov rA (4-3-3): Bardi 6,5; Perticone novA 6, Lisuzzo 5, Ludi 6, Crescenzi 6; Marianini 6 (26’ st Ghiringhelli 6), Buzzegoli 7 (40’ st Parravicini 5), Pesce 7; Gonzalez 5, Seferovic 5, Fernandes 6,5 (30’ st Lazzari 6). Allenatore: Aglietti 5,5. reGGinA (3-4-3): Baiocco 7; Adejo 6, Ely 6, Di Bari 6; Antonazzo 6,5, Colucci 4,5, Hetemaj 5,5, Barillà 6,5; Bombagi 5 (11’ st Di Michele 6), Gerardi 5 (20’ st Comi 6,5), Campagnacci 5,5 (26’ st Rizzato 6,5). Allenatore: Dionigi 6,5. Arbitro: Velotto di Grosseto 5. reti: 39’ pt Pesce (N); 46’ st Antonazzo (R). recupero: 5 minuti (0’ pt + 5’ st). Ammoniti: Crescenzi, Buzzegoli, Pesce (N); Ely, Hetemaj (R). espulsi: 24’ st Lisuzzo (N) e Colucci (R). spettA pettAt pettA Atori: 4.527.

cittADellA-ternAnA 1-0 (1-0) Data: 2-03-2013 – ore: 15.00 citt ellA (4-3-3): Cordaz 6; Sosa cittAD 6, Gasparetto 7, Pellizzer 6,5, De Vito 6; Busellato 7, Paolucci 6 (29’ pt Baselli 6,5), Schiavon 6; Minesso 6 (18’ st Di Roberto 6), Di Carmine 6, Dumitru 6 (33’ st Ciancio ng). Allenatore: Foscarini 6,5. ternAnA (3-5-2): Brignoli 7; Ferraro 5,5, Fazio 6, Lauro 5 (5’ st Masi 6,5); Dianda 5,5 (30’ st Maniero ng), Scozzarella 5,5, Miglietta 5, Botta 5 (1’ st Vitale 5,5), Ragusa 6,5; Litteri 5, Alfageme 5,5. Allenatore: Toscano 5,5. Arbitro: Manganiello di Pinerolo 6,5. reti: 12’ pt Minesso. recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: De Vito, Busellato (C); Lauro (T). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 1.952.

empoli-vArese 3-1 (2-0) Data: 2-03-2013 – ore: 15.00 empoli (4-3-1-2): Bassi 6; Laurini 6,5, Pratali 7 (27’ st Romeo 6), Regini 7, Accardi 6,5; Moro 7, Valdifiori 6,5, Croce 7; Saponara 7 (45’ st Gigliotti ng); Maccarone 8, Tavano 6 (38’ st Signorelli ng). Allenatore: Sarri 7. v rese (4-4-2): Bressan 5; Pucino vA 5,5, Troest 5, Marino 4,5 (37’ pt Scapuzzi 6), Franco 5 (1’ st Filipe 6); Zecchin 7, Kone 6, Corti 4, Lazaar 5,5 (17’ st Ferreira Pinto 6); Juan Antonio 5,5, Martinetti 5. Allenatore: Castori 5,5. Arbitro: Merchiori di Ferrara 6. reti: 11’ e 25’ pt Maccarone (E); 20’ st Zecchin (V), 44’ Signorelli (E). recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Pratali, Valdifiori (E); Franco, Filipe, Kone (V). espulsi: 41’ st Corti (V), 46’ Martinetti (V). spettA pettAt pettA Atori: 2.463.

Squadra Pt. G V N P SaSSuolo 64 29 20 4 5 livorno 57 29 17 6 6 53 29 15 8 6 verona 46 29 12 10 7 empoli vareSe (-1) 46 29 13 8 8 padova 42 29 10 12 7 40 29 9 13 7 breScia Juve Stabia 39 29 10 9 10 modena (-2) 37 29 10 9 10 aScoli (-1) 36 28 10 7 11 cittadella 36 29 9 9 11 novara (-5) 35 29 11 7 11 ternana 34 29 8 10 11 34 29 7 13 9 lanciano 34 29 8 10 11 ceSena (-2) 33 28 9 8 11 crotone Spezia 33 29 8 9 12 reggina (-2) 31 29 7 12 10 bari (-7) 29 29 9 9 11 vicenza 28 29 6 10 13 pro vercelli 22 29 5 7 17 groSSeto (-6) 19 29 5 10 14 MarCatOrI 18 reti: Sansovini (Spezia)

Gf 59 54 41 48 39 34 37 42 37 38 33 43 27 32 33 27 38 27 34 31 23 32

GS 25 36 23 41 35 31 31 41 35 40 40 31 30 41 47 35 47 35 33 40 47 45

calcio2000 85 APR 2013


PRImA DIVISIONE GIRONE A 21ª Giornata – 3-02-2013 albinoleffe-Cuneo 2-1 5’ pt Belotti A. (A), 32’ Torri (C); 21’ st Girasole (A). Cremonese-Carpi 3-2 31’ pt Caridi (Cr); 20’ st Della Rocca (Ca), 31’ Di Gaudio (Ca), 40’ Moi (Cr), 49’ Martina Rini (Cr). leCCe-treviso 2-1 3’ pt Bogliacino (L), 27’ Giacomazzi (L); 8’ st Tarantino N. (T) rig. paviapa avia-san marino 0-1 30’ pt Coda. portoGruaro-Como 2-2 17’ pt Mendicino (C), 32’ Coppola (P); 16’ st Donnarumma A. (C), 32’ Corazza (P). reGGiana-feralpisalò 1-4 11’ pt Cortellini (F), 31’ Bracaletti (F); 4’ st Sprocati (R), 5’ Bracaletti (F), 46’ Montini (F). sudtirol-lumezzane 4-2 13’ pt Zamparo (L) aut., 36’ Possenti (L) aut.; 7’ st Thiam (S), 23’ Kirilov (L), 37’ Testardi (S), 44’ Samb (L). trapani-virtus entella 0-0 Ha riposato tritium 22ª Giornata – 10-02-2013 Carpi-sudtirol 0-2 25’ pt Thiam; 2’ st Furlan. Como-reGGiana 2-0 19’ st Tremolada rig., 25’ Schenetti. Cuneo-trapani 0-1 11’ pt Abate. lumezzane-Cremonese 2-1 16’ pt Kirilov (L), 40’ Inglese (L); 2’ st Carlini (C). san marino-portoGruaro 2-0 11’ pt Capellini; 32’ st Coda rig. treviso-albinoleffe 2-1 9’ pt Tarantino N. (T); 7’ st Zammuto (T). tritium-leCCe 0-3 22’ pt Giacomazzi, 27’ Chevanton rig.; 46’ st De Rose. virtus entella-pa pa pa avia via 2-1 29’ pt Cori (V), 38’ Statella (P); 24’ st Vannucchi (V). Ha riposato feralpisalò eralpisalò 23ª Giornata – 17-02-2013 albinoleffe-Carpi 1-0 23’ pt Corradi. Cremonese-Cuneo 2-0 7’ e 11’ pt Carlini. feralpisalòeralpisalò-lumezzane 0-0 leCCe-Como 2-0 33’ pt Giacomazzi; 48’ st Chevanton. paviapa avia-tritium 0-0 portoGruaro-treviso 2-0 35’ st Patacchiola, 50’ Cunico rig. reGGiana-virtus entella 2-0 27’ pt Alessi, 31’ Bovi. sudtirol-san marino 0-0 Ha riposato trapani 24ª Giornata – 25-02-2013 Carpi-pa pa pa avia via 2-0 14’ st Della Rocca rig., 40’ Arma rig. Como-feralpisalò eralpisalò 0-2 5’ st Berardocco, 12’ Magli. Cuneo-sudtirol rinviata san marino-albinoleffe rinviata trapani-lumezzane 2-0 36’ st Pacilli, 43’ Mancosu. treviso-Cremonese 1-1 38’ st Cernuto (T) aut., 47’ Fortunato (T). tritium-portoGruaro rinviata virtus entella-leCCe 2-2 7’ pt Tomi (L) aut., 41’ De Rose (L); 11’ st Rosso (V), 20’ Chiricò (L). Ha riposato reGGiana 25ª Giornata – 3-03-2013 albinoleffe-reGGiana 3-0 7’ pt Belotti A., 9’ Cissé; 25’ st Girasole. Cremonese-virtus entella 1-1 2’ pt Hamlili (V); 4’ st Caridi (C). feralpisalòeralpisalò-tritium 1-0 14’ pt Montella. leCCe-trapani 1-2 5’ pt Bogliacino (L) rig., 23’ Mancosu (T); 28’ st Mancosu (T). lumezzane-Carpi 1-1 3’ pt Kirilov (L), 10’ Della Rocca (C) rig. pa pa avia-Como via-Como 2-1 4’ pt Capogrosso (P), 11’ Mendicino (C); 38’ st Beretta (P) rig. portoGruaro-Cuneo 1-0 7’ pt Altinier. Ha riposato san marino sudtirol-treviso 2-1 6’ pt Thiam (S); 21’ st Tarantino N. (T) rig., 40’ Maritato (S).

86 calcio2000 APR 2013

GIRONE B 19ª Giornata – 3-02-2013 a avellinobenevento 0-2 10’ st Marotta, 18’ Marchi. Catanzaro-pa p Ganese 2-1 pa 38’ pt Fioretti (C) rig.; 32’ st Girardi (P), 37’ Masini (C). frosinone-prato 1-1 37’ pt Tiboni (P); 27’ st Curiale (F). noCerina-barletta 4-0 12’ st Chiosa, 19’ Daffara, 29’ Evacuo, 44’ Giuliatto. peruGia-andria 2-0 9’ pt Ciofani; 5’ st Politano. pisa-Gubbio 1-0 18’ pt Barberis. sorrento-latina 1-2 39’ pt Tortolano (S); 28’ st Barraco (L), 37’ Agodirin (L). viareGGio-Carrarese 3-2 24’ pt Corrent (C), 39’ Martella (V); 6’ st Sandrini (V), 15’ Magnaghi (V), 45’ Belcastro (C). 20ª Giornata – 10-02-2013 andria-Catanzaro 0-0 barletta-avellino avellino 2-3 a 14’ st Allegretti (B), 25’ Burzigotti (B), 26’ Izzo (A), 33’ Castaldo (A), 39’ Zigoni (A). benevento-Carrarese 1-0 32’ pt Mancosu rig. Gubbio-pa p Ganese 1-0 pa 31’ st Radi rig. latina-viareGGio 1-0 28’ st Martella (V) aut. noCerina-frosinone 1-0 37’ st Evacuo. pisa-peruGia 0-1 8’ pt Ciofani. prato-sorrento 1-2 20’ pt Nocentini (S), 28’ Musetti (S), 38’ Casini (P). 21ª Giornata – 17-02-2013 a avellinofrosinone 1-0 22’ st Castaldo. benevento-Gubbio 2-1 28’ pt Di Piazza (G); 9’ e 12’ st Marchi (B). Carrarese-pisa 2-3 6’ pt Benedetti (P), 40’ Belcastro (C); 22’ st Anzalone (C), 40’ Gatto (P), 48’ Scappini (P) rig. Catanzaro-viareGGio 2-0 16’ pt Fioretti; 25’ st Fioretti rig. latina-barletta 2-0 28’ st Barraco, 43’ Jefferson. p Ganese-prato 0-0 pa peruGia-noCerina 2-1 5’ pt Fabinho (P), 9’ Mazzeo (N); 41’ st Rantier (P). sorrento-andria 0-0 22ª Giornata – 3-03-2013 andria-benevento 1-1 26’ pt Sy (A); 46’ st D’Anna (B). barletta-Gubbio 1-2 27’ pt Belfasti (G), 44’ Galabinov (G); 42’ st Dezi (B). frosinone-latina 2-1 5’ pt Aurelio (F), 47’ Carrus (F) rig.; 45’ st Jefferson (L). noCerina-Catanzaro 1-1 37’ pt Russotto (C); 9’ st Evacuo (N). peruGia-avellino avellino 1-1 a 28’ pt Arini (A); 1’ st Dettori (P). pisa-pa p Ganese 0-0 pa prato-Carrarese 2-1 12’ pt Silva Reis (P); 24’ st Mancuso (C), 26’ Napoli (P). viareGGio-sorrento 2-1 34’ pt Corsetti (S); 34’ st Giovinco (V) rig., 41’ Pizza (V).


LEGA PRO SECONDA DIVISIONE GIRONE A reCuperi 16ª Giornata monza-pro pa pa atria tria 2-5 1’ pt Finotto (M), 12’ e 26’ Cozzolino (P); 1’ st Serafini (P), 38’ Gasbarroni (M) rig., 44’ Giannone (P) rig., 47’ Artaria (P). renate-santarCanGelo 3-0 10’ e 32’ pt Brighenti; 49’ st Zanetti. reCupero 20ª Giornata alessandria-forlì 1-1 14’ pt Ferretti (A); 22’ st Petrascu (F) rig. 22ª Giornata – 3-02-2013 bassano-mantova 2-1 39’ pt Zanella (B), 44’ Pietribiasi (M); 34’ st Zizzari (B). bellaria i.m.-monza 2-2 13’ pt Finotto (M); 22’ st Rosseti (B), 24’ Finotto (M), 44’ Bernacci (B). Casale-vallee vallee d’aoste 2-3 v 19’ e 40’ pt Sinato (V); 2’ st Grieco (C) rig., 21’ Sinato (V), 42’ Curcio (C). CastiGlione-pro pa pa tria 0-2 atria 45’ pt Calzi; 15’ st Polverini. forlì-rimini 2-0 15’ pt Melandri, 21’ Petrascu. GiaComense-fano fano 1-0 f 17’ st Varricchio rig. milazzo-alessandria 1-2 15’ pt Suriano (M); 20’ e 22’ st Mora (A). savona-santarCanGelo 0-0 u. venezia-renate 1-0 18’ pt Godeas. 23ª Giornata – 17-02-2013 alessandria-bassano 1-0 17’ pt Viviani. f fanoforlì 1-5 18’ pt Sampaolesi (Fo), 31’ Mordini (Fo), 47’ Buonaventura (Fo); 7’ e 14’ st Evangelisti (Fo), 27’ Tonani (Fa). mantova-savona 1-3 3’ pt Scotto (S), 4’ Del Sante (M), 30’ Farina (M) aut.; 25’ st Marconi (S). milazzo-CastiGlione 1-1 20’ st Chiazzolino (C), 31’ Suriano (M). monza-u. venezia 1-1 10’ pt Godeas (U), 42’ Gasbarroni (M) rig. pro pa patria-Gia atria-GiaComense 2-1 5’ st Cozzolino (P), 22’ Personè (G), 26’ Giannone (P). renate-vallee vallee d’aoste 4-0 v 24’ pt Malivojevic, 21’ Brighenti, 32’ Mantovani, 39’ Brighenti rig. rimini-bellaria i.m. 0-0 santarCanGelo-Casale 3-1 25’ pt Anastasi (S) rig., 42’ Graziani (S); 4’ st Ficarotta (C), 44’ Bazzi (S) rig. 24ª Giornata – 24-02-2013 bassano-rimini 1-0 39’ pt Mateos. bellaria i.m.-santarCanGelo rinviata Casale-monza rinviata CastiGlione-fano fano 1-2 f 18’ pt Ferrari (C); 22’ st Tonani (F), 29’ Berretti (F) rig. forlì-renate rinviata GiaComense-mantova 1-2 10’ pt Capellupo (G); 19’ e 29’ st Franchi (M). savona-milazzo 1-0 21’ st Virdis rig. u. venezia-pro pa pa atria tria 2-0 13’ st Bocalon, 48’ D’Appolonia. vallee d’aoste-alessandria rinviata v 25ª Giornata – 3-03-2013 alessandria-savona 0-2 5’ pt Virdis; 26’ st Virdis. bassano-GiaComense 5-0 11’ pt Berrettoni, 14’ Ferretti, 17’ Berrettoni, 29’ Ferretti; 1’ st Ferretti. mantova-u. venezia 1-2 5’ pt Godeas (U); 45’ st Spinale (M), 49’ Godeas (U). milazzo-bellaria i.m. 1-2 10’ pt Suriano (M) rig., 19’ Bernacci (B), 21’ Masullo (B). vallee d’aoste 2-0 v monza-vallee 32’ pt Valagussa; 26’ st Gasbarroni. pro pa patriaatria-forlì 0-0 fano 1-0 f renate-fano 36’ st Gavazzi. rimini-Casale 1-0 44’ pt Marras. santarCanGelo-CastiGlione 2-1 15’ pt Graziani (S), 47’ Ferrari (C); 32’ st Piccoli (S) rig.

GIRONE B l’aquila-teramo 1-0 29’ st Ciotola.

reCupero 15ª Giornata

22ª Giornata – 3-02-2013 aprilia-borGo a buGGiano 0-0 arzanese-l’aquila 0-1 9’ pt Improta. a aversa normanna-martina franCa 0-1 23’ st Gambino. CHieti-melfi 1-1 4’ pt Verna (C); 41’ st Dermaku (M). foliGno-salernitana 0-1 21’ pt Mounard. HinterreGGio-Gavorrano 2-0 22’ pt Carbonaro; 29’ st Carbonaro. pontedera-Campobasso 2-1 6’ pt Grassi (P); 20’ st Grassi (P), 29’ Fella (C). teramo-fondi 2-0 15’ pt Ambrosini; 13’ st De Stefano. viGor lamezia-poGGibonsi 0-1 24’ pt Ilari. 23ª Giornata – 17-02-2013 arzanese-aversa a aversa normanna 2-0 12’ pt Sandomenico; 33’ st Riccio. borGo a buGGiano-foliGno 1-0 39’ pt D’Antoni. Campobasso-aprilia 3-1 6’ pt Sassano (A), 22’ Di Vicino (C) rig.; 4’ e 45’ st Majella (C). fondi-pontedera 0-1 40’ pt Grassi. Gavorrano-melfi 1-2 24’ pt Suarino (M), 27’ Carraro (G); 14’ st Croce (M). l’aquila-HinterreGGio 1-1 8’ st Carbonaro (H), 37’ Ripa (L). martina franCa-CHieti 1-1 26’ pt Verna (C); 34’ st Scarsella (M). poGGibonsi-teramo 2-1 5’ pt Dierna (P), 31’ Foglia (T); 19’ st Roveredo (P). salernitana-viGor lamezia 3-0 45’ pt Guazzo; 36’ e 43’ st Guazzo. 24ª Giornata – 24-02-2013 aprilia-fondi 1-1 3’ st Guidone (F), 40’ Calderini (A). borGo a buGGiano-salernitana 0-0 Campobasso-Gavorrano 1-0 45’ pt Fella. CHieti-poGGibonsi 1-0 35’ pt Mungo. foliGno-l’aquila 0-2 8’ pt D’Amico, 17’ Infantino. HinterreGGio-arzanese 2-0 23’ e 48’ st Carbonaro. melfi-martina franCa 0-0 pontedera-teramo 1-1 31’ pt Grassi (P); 36’ st Bucchi (T). viGor lamezia-aversa a aversa normanna 3-1 24’ pt Peluso (A), 41’ Zampaglione (V); 18’ e 20’ st Catanese (V). 25ª Giornata – 3-03-2013 arzanese-borGo a buGGiano 1-1 4’ pt Visone (A), 41’ Gonçalves (B). a aversa normanna-melfi 0-1 43’ pt Gatto. fondi-martina franCa 1-2 11’ pt Paganini (F), 27’ Mangiacasale (M); 46’ st Petrilli (M). Gavorrano-CHieti 0-1 10’ st De Sousa. l’aquila-Campobasso 0-1 6’ st Majella. poGGibonsi-pontedera 2-3 18’ pt Pera (Pog) rig., 27’ Regoli (Pon), 36’ Grassi (Pon); 22’ st Regoli (Pon), 31’ Panariello (Pog). salernitana-HinterreGGio 1-1 11’ st Kras (H), 35’ Ginestra (S). teramo-aprilia 0-1 33’ pt Coletti (T) aut. viGor lamezia-foliGno 0-1 4’ pt Cerchia (V) aut.

calcio2000

APR 2013


LEGA PRO PRImA DIVISIONE GIRONE A ClassifiCa trapani leCC sudtirol virtus san Carpi lumezzane feralpisalò eralpisalò pavia pa avia Cremonese (-1) albino porto Como (-1) Cuneo reGG treviso reviso (-1) tritium

GIRONE B

ClassifiCa latina atina (-1) a avellino noCerina peru frosinone rosinone (-1) pisa benevento prato viare Catanzaro Gubbio p G pa andria ndria (-2) sorrento barletta Carrarese

pt. 45

G 23

v 13

n 6

p 4

Gf 45

Gs 23 29 22 27 27 20 25 31 23 18

37 43 46

pt. 43 42 37

G 21 22 22

v 13 12 10

n 5 6 7

p 3 4 5

Gf 29 33 35

Gs 18 19 26 24 20 24 23 23 32 35 29 20 20 32 37 40

marCatori 12 reti: Della Rocca (9 Portogruaro/3 Carpi, 2 rig.) 10 reti: Abate, Mancosu (Trapani); Tarantino N. (Treviso, 8 rig.) 9 reti: Belotti A. (AlbinoLeffe); Inglese (Lumezzane); Beretta (Pavia, 4 rig.); Coda (San Marino, 1 rig.); Rosso (Virtus Entella) 8 reti: Donnarumma A. (Como, 1 rig.); Bogliacino (2 rig.), Foti (Lecce) 7 reti: Arma (Carpi, 2 rig.); Madonia (Trapani, 6 rig.) 6 reti: Carlini (2 rig.), Le Noci (Cremonese, 3 rig.); Corazza (Portogruaro); Rossi (Reggiana, 3 rig.); Thiam (Sudtirol); Basso (Trapani, 4 rig.); Guerra (Virtus Entella) 5 reti: Pesenti (AlbinoLeffe); Ferretti (Carpi); Torri (4 Lumezzane/1 Cuneo); Doumbia, Poletti (San Marino, 3 rig.); Maritato (Sudtirol) 4 reti: Mendicino, Tremolada (Como, 3 rig.); Marotta (Cremonese); Ferrario (1 rig.), Martini (Cuneo, 2 rig.); Bracaletti, Tarana (Feralpisalò, 1 rig.); Giacomazzi (Lecce); Kirilov (Lumezzane); Casolla (San Marino); Campo (2 rig.), Iacoponi (Sudtirol); Russo (3 rig.), Staiti (Virtus Entella)

marCatori 13 reti: Evacuo (Nocerina) 12 reti: Ciofani (Perugia, 1 rig.) 11 reti: Fioretti (Catanzaro, 4 rig.) 10 reti: Castaldo (Avellino, 2 rig.) 9 reti: Barraco (Latina, 1 rig.) 8 reti: Biancolino (Avellino, 4 rig.); Mancosu (Benevento, 4 rig.); Mancuso (Carrarese); Galabinov (Gubbio, 1 rig.); Scarpa (Paganese, 3 rig.); Favasuli (Pisa, 7 rig.); Magnaghi (Viareggio) 7 reti: Belcastro (Carrarese); Mazzeo (Nocerina, 2 rig.); Politano (Perugia); Napoli (Prato, 3 rig.) 6 reti: Innocenti (Andria, 2 rig.); Altinier (Benevento); Girardi (Paganese); Tiboni (Prato, 1 rig.) 5 reti: Dezi (Barletta, 1 rig.); Marchi (Benevento); Makinwa (Carrarese, 1 rig.); Russotto (Catanzaro); Frara (Frosinone, 1 rig.); Agodirin (Latina); Perez, Tulli (Pisa)

SECONDA DIVISIONE GIRONE A ClassifiCa pro pa patria atria savona renate Casti bassano u. v forlì orlì (-1) alessandria monza onza (-6) mantova santar bellaria vallee d’ v rimini Gia fano f ano (-1) Casale (-5) milazzo

GIRONE B ClassifiCa salernitana pontedera l’aquila po aprilia CH teramo martina arzanese bor Hinterre viG Gavorrano melfi foli Campobasso (-2) a aversa normanna fondi

88 calcio2000 APR 2013

pt. 51 50

G 25 25

v 15 15

n 6 5

p 4 5

Gf 53 40

Gs 28 20

21 23 24 42 30 34 45 28 44 48 39 61

pt. 55 49 44

15 13

G 25 25 25

25 25

v 16 14 12

3 3

n 7 7 8

6 4

p 2 4 5

16 18

Gf 45 36 38

Gs 22 21 26

20 22

27 33 31 26 17 31 20 32 32 42 45

marCatori 20 reti: Virdis (Savona, 3 rig.) 17 reti: Brighenti (Renate, 5 rig.) 15 reti: Ferrari (Castiglione, 3 rig.); Varricchio (Giacomense, 2 rig.); Serafini (Pro Patria, 4 rig.) 13 reti: Gasbarroni (Monza, 4 rig.) 12 reti: Petrascu (Forlì, 5 rig.); Del Sante (Mantova) 11 reti: Cozzolino (Pro Patria); Anastasi (Santarcangelo, 5 rig.); Godeas (U. Venezia, 2 rig.) 10 reti: Zanetti (Renate, 1 rig.) 9 reti: Falomi, Giannone (Pro Patria, 1 rig.) 8 reti: Degano (Alessandria, 1 rig.); Franchi (Mantova) 7 reti: Fanucchi (1 rig.), Rossi (Alessandria); Bernacci (Bellaria I.M., 3 rig.); Finotto (Monza) 6 reti: Correa (Bassano, 2 rig.); Fall (Bellaria I.M.); Curcio (Casale, 1 rig.); Melandri (Forlì); D’Amico (Milazzo, 1 rig.); Lauria (U. Venezia, 1 rig.)

marCatori 20 reti: Grassi (Pontedera, 5 rig.) 15 reti: Pera (Poggibonsi, 8 rig.) 13 reti: De Sousa (Chieti, 2 rig.); Ginestra (2 rig.), Guazzo (Salernitana, 1 rig.) 11 reti: Ferrari (Aprilia, 4 rig.); Arrighini (Pontedera) 10 reti: D’Antoni (2 rig.), Gonçalves (Borgo a Buggiano); Guidone (Fondi, 4 rig.); Improta (3 rig.), Infantino (L’Aquila, 1 rig.) 8 reti: Sandomenico (Arzanese, 1 rig.) 7 reti: Gurma (Gavorrano); Gambino (Martina Franca) 6 reti: Lo Sicco (Gavorrano); Peluso (5 Gavorrano, 2 rig./1 Aversa Normanna); Carbonaro (Hinterreggio); Bucchi (Teramo, 2 rig.) 5 reti: Majella (Campobasso); Balistreri (1 rig.), Gaeta (Foligno); Khoris (Hinterreggio, 1 rig.); Zampaglione (3 Hinterreggio, 1 rig./2 Vigor Lamezia, 1 rig.); Mangiacasale (Martina Franca); Improta (Melfi, 2 rig.); Dal Bosco (Poggibonsi); Gustavo (Salernitana)


SERIE D GIRONE A reCupero 20ª: Derthona-Trezzano 2-1 22ª Giornata: Asti-Chieri 1-1; Borgosesia-Santhia 0-2; Chiavari-Novese 3-0; Derthona-Folgore Caratese 2-0; Gozzano-Lavagnese 1-1; Imperia-Trezzano 4-1; Sestri Levante-Bogliasco 4-0; Verbania-Tortona Villalvernia 1-2; Verbano-Bra 0-1 23ª Giornata: Bogliasco-Borgosesia 1-0; Bra-Imperia 2-1; Chieri-Derthona 1-1; Folgore Caratese-Sestri Levante 2-2; Lavagnese-Verbania 2-0; Novese-Gozzano 3-2; Santhia-Chiavari 1-5; Tortona VillalverniaVerbano 0-0; Trezzano-Asti 1-0 24ª Giornata: Asti-Bogliasco 0-0; Borgosesia-Lavagnese 1-0; Chiavari-Tortona Villalvernia 4-0; DerthonaSanthia rinviata; Gozzano-Bra 0-1; Imperia-Chieri 2-4; Sestri Levante-Novese 0-1; Trezzano-Folgore Caratese 0-1; Verbania-Verbano 1-2 25ª Giornata: Bogliasco-Derthona 0-2; Bra-Verbania 1-1; Chieri-Trezzano 2-0; Folgore Caratese-Asti 1-2; Lavagnese-Chiavari 2-1; Novese-Borgosesia 0-0; Santhia-Sestri Levante 3-1; Tortona Villalvernia-Gozzano 1-1; Verbano-Imperia 2-0 ClassifiCa: bra 55; lavagnese, Chieri 51; santhia 47; borgosesia, Chiavari 40; folgore Caratese 37; v verbania 34; derthona 33; Gozzano 30; bogliasco 29; sestri levante 28; asti 26; tortona t villalvernia 25; verbano v 24; trezzano 23; novese 21; imperia 16

GIRONE D 22ª Giornata: Atl. Castenaso -Fidenza 2-1; Bagnolese-Fortis Juventus 0-1; Lucchese-Forcoli V Valdera 1-0; Massese-V. Castelfranco 1-2; Pistoiese-Camaiore 1-3; Riccione-Mezzolara 6-1; S.M. Tuttocuoio-Pro Piacenza 2-1; Spal-Rosignano S.R. 2-0; V. Pavullese-Formigine 0-4 23ª Giornata: Camaiore-Riccione 0-0; Fidenza-Bagnolese 0-1; Forcoli Valdera-Massese 1-1; FormigineAtl. Castenaso 2-0; Fortis Juventus-Spal 2-3; Mezzolara-V. Pavullese 4-0; Pro Piacenza-Pistoiese 2-1; Rosignano S.R.-Lucchese 0-3; V. Castelfranco-S.M. Tuttocuoio 2-2 24ª Giornata: Atl. Castenaso-Rosignano S.R. 1-3; Bagnolese-Forcoli V Valdera 1-2; Massese-Pro Piacenza 2-1; Pistoiese-Formigine 2-1; Riccione-Fidenza 2-1; S.M. Tuttocuoio-Mezzolara 2-0; Spal-Lucchese 2-2; V. Castelfranco-Camaiore 5-0; V. Pavullese-Fortis Juventus 0-2 25ª Giornata: Camaiore-S.M. Tuttocuoio 1-2; Fidenza-V. Pavullese 1-0; Forcoli Valdera-Spal 2-1; Formigine-Riccione 1-1; Fortis Juventus-Atl. Castenaso 1-2; Lucchese-Massese 1-1; Mezzolara-Pistoiese 1-1; Pro Piacenza-V. Castelfranco 1-2; Rosignano S.R.Bagnolese 0-0 ClassifiCa: s.m. tuttocuoio 53; pro piacenza 50; lucchese 47; massese, spal 45; pistoiese 40; mezzolara, v. v Castelfranco 39; fidenza 36; formigine 35; fortis Juventus 34; atl. Castenaso 30; forcoli valdera 26; Camaiore, riccione (-1) 23; v. v v pavullese 20; rosignano s.r. 18; bagnolese 17

GIRONE G 22ª Giornata: Arzachena-Torre Neapolis 1-1; Cynthia-P.C. Sant’Elia 0-0; Lupa Frascati-S.Basilio P. 1-0; Ostia Mare-Torres 0-0; Portotorres-Isola Liri 1-0; Real S.Hyria-Civitavecchia 1-1; Sarnese-Budoni 0-0; Selargius-Casertana 1-2; Sora-Anziolavinio 5-1 23ª Giornata: Anziolavinio-Cynthia 0-4; Budoni-Lupa Frascati 1-1; Casertana-Portotorres 3-1; CivitavecchiaSora 2-0; Isola Liri-Real S.Hyria 1-2; P.C. Sant’EliaOstia Mare 1-3; S.Basilio P.-Arzachena 3-2; Torre Neapolis-Selargius 2-2; Torres-Sarnese 1-1 24ª Giornata: Anziolavinio-Torres 2-2; ArzachenaIsola Liri 0-0; Cynthia-Budoni 1-1; Lupa Frascati-Casertana 2-2; Ostia Mare-S.Basilio P. 2-0; Portotorres-Real S.Hyria 1-0; Sarnese-Torre Neapolis 1-2; SelargiusCivitavecchia 0-1; Sora-P.C. Sant’Elia 5-3 25ª Giornata: Budoni-Ostia Mare 0-2; CasertanaArzachena 1-1; Civitavecchia-Portotorres 0-2; Isola Liri-Selargius 0-0; P.C. Sant’Elia-Anziolavinio 2-0; Real S.Hyria-Sora 1-1; S.Basilio P.-Sarnese 1-2; Torre Neapolis-Lupa Frascati 2-1; Torres-Cynthia 2-2 ClassifiCa: t torres 49; torre t neapolis 45; sarnese, Casertana 44; ostia mare, lupa frascati, s.basilio p. p 41; sora 40; Cynthia, portotorres 33; arzachena 30; budoni 29; isola liri 27; selargius, anziolavinio 24; Civitavecchia (-3), real s.Hyria 21; p.C. p sant’elia 18

GIRONE B reCupero 23ª: Sant’Angelo-V Sant’Angelo-Voghera 0-3 25ª Giornata: Aurora Seriate-Olginatese 0-4; Castellana-Pro Sesto 3-0; Darfo Boario-Pergolettese 0-1; Fersina Perginese-St.Georgen 5-0; Lecco-Alzano Cene 3-3; Mezzocorona-Trento 3-1; Pontisola-Atl. Montichiari 4-3; Sant’Angelo-Caravaggio 2-3; Seregno-Mapellobonate 0-0; Voghera-Caronnese 2-1 26ª Giornata: Alzano Cene-Fersina Perginese 1-2; Atl. Montichiari-Sant’Angelo 3-0; Caravaggio-St.Georgen 2-1; Caronnese-Seregno 1-1; MapellobonatePontisola 1-1; Mezzocorona-Castellana 2-0; Olginatese-Darfo Boario 0-0; Pergolettese-Voghera 2-2; Pro Sesto-Lecco 1-0; Trento-Aurora Seriate 0-0 27ª Giornata: Aurora Seriate-Mapellobonate 1-0; Castellana-Trento 1-3; Darfo Boario-Atl. Montichiari 4-3; Fersina Perginese-Pergolettese 1-2; Lecco-Olginatese 1-1; Pontisola-Pro Sesto 1-2; Sant’Angelo-Alzano Cene 0-3; Seregno-Mezzocorona 1-0; St.Georgen-Caronnese 0-1; Voghera-Caravaggio 1-0 28ª Giornata: Alzano Cene-St.Georgen 2-0; Atl. Montichiari-Voghera 2-1; Caronnese-Castellana 0-2; Mapellobonate-Darfo Boario 2-2; Mezzocorona-Pontisola 2-4; Olginatese-Fersina Perginese 3-1; Pergolettese-Caravaggio 3-0; Pro Sesto-Sant’Angelo 4-1; Seregno-Aurora Seriate 1-3; Trento-Lecco 0-2 ClassifiCa: pergolettese 59; pontisola 57; vo v ghera 54; olginatese 50; Caronnese 49; lecco (-3), Castellana 44; atl. montichiari 40; alzano Cene, aurora seriate 38; Caravaggio 37; mapellobonate 36; seregno 35; darfo boario (-3), pro sesto 33; fersina perginese 32; st.Georgen 24; mezzocorona 20; trento (-1) 17; sant’angelo 13

GIRONE E 22ª Giornata: Arezzo-Voluntas Spoleto 3-0; BastiaTrestina 0-0; Castel Rigone-Sporting Terni 1-1; Fiesolecaldine-Scandicci 1-3; Flaminia C.-Sansepolcro 1-0; Lanciotto Campi-Pierantonio 1-0; Pianese-Deruta 5-2; Pontevecchio-Casacastalda 3-3; Todi-Viterbese 3-4 23ª Giornata: Casacastalda-Flaminia C. 1-0; Deruta-Fiesolecaldine 3-0; Pierantonio-Pontevecchio 0-4; Sansepolcro-Bastia 4-1; Scandicci-Lanciotto Campi 1-0; Sporting Terni-Pianese 1-0; Trestina-Arezzo 0-4; Viterbese-Castel Rigone 3-3; Voluntas Spoleto-Todi 3-2 24ª Giornata: Arezzo-Sporting Terni 1-1; Bastia-Viterbese 0-1; Castel Rigone-Pianese 3-0; Fiesolecaldine-Pierantonio 2-2; Flaminia C.-Voluntas Spoleto 1-0; Lanciotto Campi-Sansepolcro 0-1; Pontevecchio-Trestina 1-0; Scandicci-Casacastalda 0-6; Todi-Deruta 1-2 25ª Giornata: Casacastalda-Lanciotto Campi 0-0; Deruta-Castel Rigone 1-3; Pianese-Fiesolecaldine 1-3; Pierantonio-Scandicci 3-1; Sansepolcro-Pontevecchio 2-0; Sporting Terni-Todi 0-0; Trestina-Flaminia C. 2-4; Viterbese-Arezzo 1-0; Voluntas Spoleto-Bastia 0-0 ClassifiCa: Castel rigone 48; sansepolcro 47; Casacastalda 44; viterbese 43; deruta 40; pontevecchio 39; sporting t terni 38; fiesolecaldine 36; v voluntas spoleto 34; pianese 33; scandicci 32; arezzo 31; trestina 29; bastia 28; lanciotto Campi 27; pierantonio 26; flaminia C. 23; t todi 18

GIRONE H 22ª Giornata: Battipagliese-Foggia 1-5; BisceglieNardò 0-0; Brindisi-Pomigliano 0-0; Ctl CampaniaIschia 0-1; Grottaglie-Monopoli 2-2; Matera-Francavilla 1-0; Potenza-Fortis Trani 2-0; Puteolana-S.Felice Gladiator 2-3; S.Antonio Abate-Taranto 2-2 23ª Giornata: Foggia-Bisceglie 1-1; Fortis Trani-S. Antonio Abate 0-0; Francavilla-Puteolana 1-2; IschiaMatera 2-1; Monopoli-Brindisi 3-2; Nardò-Grottaglie 2-2; Pomigliano-Ctl Campania 1-1; S.Felice GladiatorPotenza 7-0; Taranto-Battipagliese 3-2 24ª Giornata: Bisceglie-Monopoli 0-3; Brindisi-Francavilla 0-1; Ctl Campania-S.Felice Gladiator 0-0; Grottaglie-Ischia 0-0; Matera-Fortis Trani 2-1; Nardò-Pomigliano 1-1; Potenza-Foggia 0-3; Puteolana-Taranto 0-0; S.Antonio Abate-Battipagliese 0-1 25ª Giornata: Battipagliese-Bisceglie 2-2; Foggia-S. Antonio Abate 0-0; Fortis Trani-Puteolana 1-1; Francavilla-Ctl Campania 2-0; Ischia-Brindisi 2-1; MonopoliNardò 2-1; Pomigliano-Grottaglie 3-0; S.Felice Gladiator-Matera 3-0; Taranto-Potenza 3-2 ClassifiCa: ischia 62; s.felice Gladiator 57; monopoli 50; bisceglie, matera (-2) 47; foggia 37; ta t ranto, battipagliese 35; nardò 32; pomigliano 31; francavilla 30; brindisi 29; puteolana 28; s.antonio abate (-2), Ctl Campania 27; Grottaglie 16; fortis trani 11; potenza 9

GIRONE C reCupero 23ª: Belluno-Este 3-1 25ª Giornata: Belluno-Nk Kras Repen 0-1; CereaSacilese 0-0; Giorgione-Pordenone 0-1; Real VicenzaEste 2-1; Sambonifacese-Trissino Valdagno 1-0; Sandonajesolo-S.Paolo Padova 2-0; Sanvitese-Clodiense 0-2; Tamai-Legnago 1-4; Union Quinto-Montebelluna 3-0; V.V. Verona-Delta Porto Tolle 0-0 26ª Giornata: Clodiense-Este 4-0; Delta Porto TolleSambonifacese 2-1; Legnago-Belluno 0-0; Montebelluna-Sanvitese 1-0; Nk Kras Repen-V.V. Verona 0-1; Pordenone-Cerea 3-1; S.Paolo Padova-Tamai 1-1; Sacilese-Real Vicenza 1-2; Sandonajesolo-Giorgione 1-1; Trissino Valdagno-Union Quinto 4-2 27ª Giornata: Belluno-Montebelluna 1-0; CereaLegnago 0-3; Este-Delta Porto Tolle 1-2; Giorgione-S. Paolo Padova 1-2; Real Vicenza-Nk Kras Repen 1-0; Sambonifacese-Sandonajesolo 1-0; Sanvitese-Sacilese 1-1; Tamai-Trissino Valdagno 2-2; Union QuintoPordenone 0-1; V.V. Verona-Clodiense 1-2 28ª Giornata: Delta Porto Tolle-Giorgione 0-0; Legnago-Real Vicenza 0-2; Montebelluna-V.V. Verona 0-2; Nk Kras Repen-Clodiense 1-0; Pordenone-Sanvitese 0-0; S.Paolo Padova-Cerea 0-1; Sacilese-Este 3-1; Sambonifacese-Tamai 2-2; Sandonajesolo-Union Quinto 1-0; Trissino Valdagno-Belluno 2-2 ClassifiCa: sambonifacese 55; delta porto tolle, t real vicenza 53; v. v v. v verona, v pordenone 52; Clodiense 47; sandonajesolo 46; sacilese 43; legnago, trissino valdagno v 40; tamai, t belluno 39; montebelluna 36; este 34; s.paolo padova 33; Giorgione 30; Cerea 25; sanvitese 18; nk Kras repen 17; union quinto 13

GIRONE F reCupero 21ª: Astrea-C. di Marino 2-1 22ª Giornata: Amiternina-R.C. Angolana 0-1; C. di Marino-Maceratese 1-4; Civitanovese-Celano Marsica 1-1; Fidene-Jesina 0-0; Isernia-San Cesareo 0-0; Recanatese-Astrea 2-1; Sambenedettese-Ol. Agnonese 4-0; Termoli-Ancona 1-3; Vis Pesaro-S.Nicolo 2-0 23ª Giornata: Ancona-Civitanovese 1-2; AstreaSambenedettese 3-2; Celano Marsica-Vis Pesaro 0-0; Jesina-C. di Marino 4-1; Maceratese-Termoli 1-1; Ol. Agnonese-Fidene 1-2; R.C. Angolana-Isernia 1-1; S.Nicolo-Amiternina 0-1; San Cesareo-Recanatese 2-0 24ª Giornata: Amiternina-Astrea 1-1; C. di MarinoCelano Marsica 0-1; Fidene-Ancona 1-0; Isernia-Ol. Agnonese 2-2; Recanatese-Jesina 1-1; S.Nicolo-San Cesareo 2-4; Sambenedettese-Maceratese 2-2; TermoliCivitanovese 2-1; Vis Pesaro-R.C. Angolana 0-1 25ª Giornata: Ancona-C. di Marino 2-0; Astrea-Isernia 1-1; Celano Marsica-Termoli rinviata; Civitanovese-Vis Pesaro 0-4; Jesina-Sambenedettese 1-2; MacerateseFidene 4-1; Ol. Agnonese-Recanatese 3-0; R.C. Angolana-S.Nicolo 0-0; San Cesareo-Amiternina 2-0 ClassifiCa: san Cesareo 54; sambenedettese 51; maceratese 48; ancona 44; t termoli 42; vis pesaro, ol. agnonese 40; astrea 37; Jesina 34; r.C. angolana, fidene 32; isernia 29; Civitanovese 28; amiternina 26; Celano marsica 24; recanatese 18; s.nicolo 16; C. di marino 15

GIRONE I 22ª Giornata: Acireale-Savoia 2-3; Agropoli-Ragusa 2-0; Città di Messina-Messina 0-0; Comp. MontaltoLicata 1-0; Comp. Normanno-Pro Cavese 1-2; NotoNissa 6-0; Palazzolo-Sambiase 2-0; Ribera-Cosenza 1-2; Vibonese-Gelbison 2-0 23ª Giornata: Acireale-Noto 1-2; Cosenza-Città di Messina 5-2; Licata-Comp. Normanno 0-1; MessinaComp. Montalto 4-2; Nissa-Agropoli 0-3; Pro CavesePalazzolo 2-0; Ragusa-Ribera 1-1; Sambiase-Vibonese 3-2; Savoia-Gelbison 1-1 24ª Giornata: Agropoli-Acireale 2-1; Città di Messina-Ragusa 1-0; Comp. Montalto-Cosenza 0-1; Comp. Normanno-Messina 0-0; Gelbison-Sambiase 1-0; NotoSavoia 1-0; Palazzolo-Licata 0-0; Ribera-Nissa 0-0; Vibonese-Pro Cavese 4-1 25ª Giornata: Acireale-Ribera 0-3; Cosenza-Comp. Normanno 2-0; Licata-Vibonese 1-1; Messina-Palazzolo 3-1; Nissa-Città di Messina 1-2; Noto-Agropoli 2-0; Pro Cavese-Gelbison 0-0; Ragusa-Comp. Montalto 3-0; Savoia-Sambiase 1-0 ClassifiCa: messina 58; Cosenza 56; savoia, Gelbison 43; Città di messina 41; ribera 36; licata 35; Comp. montalto, vibonese 34; ragusa, agropoli 33; pro Cavese, Comp. normanno 31; sambiase 29; palazzolo 27; noto (-3) 26; acireale 15; nissa (-1) 8

calcio2000

APR 2013


premier league giornata 26 - 9-1O/2 TOTTENHAM-NEWCASTLE 2-1 Reti: 5’-78’ Bale (T), 24’ Gouffran (N) Tottenham (4-2-3-1): Lloris; Walker, Dawson, Caulker, Naughton (74’ Assou-Ekotto); Parker, Dembélé (90’ Livermore); Lennon, Holtby (69’ Adebayor), Bale; Dempsey. All. Villas-Boas Newcastle (4-2-3-1): Krul; Debuchy, Taylor, Coloccini, Santon; Perch (82’ Tioté), Cabaye; Gouffran (58’ Marveaux), Sissoko, Gutiérrez (85’ Ameobi); Cisse. All. Pardew

SWANSEA CITY-QPR 4-1 Reti: 8’-67’ Michu (S), 18’ Rangel (S), 48’ Zamora (Q), 50’ Hernandez (S) Swansea City (4-2-3-1): Vorm; Rangel, Chico (33’ Bartley), Williams, Davies; De Guzman, Ki; Dyer, Hernandez, Routledge (63’ Agustien); Michu (81’ Moore). All. Laudrup QPR (4-4-1-1): César; Onuoha, Samba, Hill, Traore; Townsend, Derry (46’ Granero), M´Bia, Jenas (68’ Wright Phillips); Taarabt; Mackie (46’ Zamora). All. Redknapp

SUNDERLAND-ARSENAL 0-1 Reti: 36’ Cazorla (A) Sunderland (4-4-1-1): Mignolet; Gardner, Bramble, O´Shea, Rose (82’ Vaughan); Johnson, Cattermole (46’ Larsson), Colback, N´Diaye (69’ Graham); Sessegnon; Fletcher. All. O´Neill Arsenal (4-2-3-1): Szczesny; Jenkinson, Sagna, Mertesacker, Monreal; Arteta, Wilshere (51’ Diaby); Walcott (87’ Miquel), Ramsey, Cazorla; Giroud. All. Wenger

STOKE CITY-READING 2-1 Reti: 67’ Huth (S), 81’ Jerome (S), 83’ Mariappa (R) Stoke City (4-4-3): Begovic; Shotton, Shawcross, Huth, Wilkinson (85’ Cameron); Kightly (65’ Jones), Whelan, Nzonzi, Etherington; Walters, Crouch (65’ Jerome). All. Pulis Reading (4-5-1): Federici; Kelly, Pearce, Mariappa, Harte; Leigertwood; Kebe, Akpan, McAnuff (74’ McCleary), Blackman (56’ Le Fondre); Pogrebnyak (80’ Hunt). All. McDermott

NORWICH CITY-FULHAM 0-0 Norwich City (4-4-1-1): Bunn; Martin, Bassong, Turner, Garrido; Johnson, Snodgrass, Bennett E. (76’ Jackson), Tettey; Hoolahan; Becchio (86’ Kamara). All. Hughton Fulham (4-4-1-1): Schwarzer; Manolev, Hangeland, Senderos, Riise; Ruiz (90’ Dejagah), Sidwell, Frimpong (65’ Emanuelson), Duff; Berbatov, Rodallega (76’ Petric). All. Jol

CHELSEA-WIGAN 4-1 Reti: 23’ Ramires (C), 56’ Hazard (C), 58’ Maloney (W), 87’ Lampard (C), 90’ Marin (C) Chelsea (4-2-3-1): Cech; Cahill (89’ Benayoun), Ivanovic, Cole, Azpilicueta; Luiz, Ramires; Oscar (77’ Mata), Lampard, Hazard (90’ Marin); Torres. All. Benitez Wigan (3-4-3): Al-Habsi; Scharner, Caldwell, Figueroa; Stam (83’ Jones), McCarthy, McArthur, Beausejour, Espinoza (59’ Kone); Maloney, Di Santo. All. Martinez

SOUTHAMPTON-MAN. CITY 3-1 Reti: 7’ Puncheon (S), 22’ Davis (S), 39’ Dzeko (M), 48’ Barry (M, Aut.) Southampton (4-2-3-1): Boruc; Clyne, Hooiveld, Yoshida, Fox (71’ Richardson); Cork, Schneiderlin; Puncheon (62’ Lallana), Davis (80’ Ward-Prowse), Rodriguez; Lambert. All. Pochettino Manchester City (4-2-3-1): Hart; Zabaleta, Lescott (66’ Kolarov), Garcia, Clichy; Barry, Touré; Nasri (55’ Milner), Agüero, Silva (74’ Maicon); Dzeko. All. Mancini

ASTON VILLA-WEST HAM 2-1 Reti: 74’ Benteke (A, Rig.), 79’ N’Zogbia (A), 88’ Westwood (A, Aut.) Aston Villa (4-2-3-1): Guzan; Clark, Vlaar, Lowton, Baker; Westwood, Delph; Bowery (64’ Bent), N´Zogbia (85’ Sylla), Weimann (64’ Dawkins); Benteke. All. Lambert West Ham (4-5-1): Jääskeläinen; Reid, Tomkins, O´Brien (25’ Demel), Pogatetz; Cole J., Noble (76’ Cole C.), Diame, Nolan, Taylor (68’ Vaz Te); Carroll. All. Allardyce

MAN. UNITED-EVERTON 2-0 Reti: 13’ Giggs (M), 45’ van Persie (M) Manchester United (4-4-1-1): De Gea; da Silva, Vidic, Evans (81’ Smalling), Evra; Valencia, Jones (56’ Carrick), Cleverley, Giggs; Rooney; van Persie. All. Ferguson Everton (4-4-1-1): Howard; Neville, Jagielka, Baines, Heitinga; Mirallas (70’ Naismith), Osman, Gibson, Pienaar; Fellaini; Anichebe (57’ Jelavic). All. Moyes

LIVERPOOL-WEST BROMWICH 0-2 Reti: 81’ McAuley (W), 90’ Lukaku (W) Liverpool (4-2-3-1): Reina; Carragher, Agger, Johnson, Enrique; Gerrard, Leiva; Downing (78’ Coutinho), Henderson (60’ Borini), Shelvey (60’ Sterling); Suarez. All. Rodgers West Bromwich (4-2-3-1): Foster; Reid, McAuley, Olsson, Ridgewell; Mulumbu, Yacob; Dorrans (74’ Lukaku), Morrison, Brunt; Long (86’ Fortuné). All. Clarke

premier league giornata 27 - 17-25/2 LIVERPOOL-SWANSEA CITY 5-0 Reti: 34’ Gerrard (L, Rig.), Coutinho (L), 50’ Enrique (L), 56’ Suarez (L), 71’ Sturridge (L, Rig.) Liverpool (4-4-1-1): Reina; Carragher, Agger, Johnson, Enrique; Gerrard, Leiva (72’ Allen), Downing, Coutinho (60’ Henderson); Suarez (78’ Borini); Sturridge. All. Rodgers Swansea City (4-3-3): Vorm; Tiendalli, Monk, Bartley, Davies; Britton, Agustien, De Guzman; Lamah (64’ Routledge), Shechter (82’ Rangel), Hernandez (76’ Dyer). All. Laudrup

FULHAM-STOKE CITY 1-0 Reti: 45’ Berbatov (F) Fulham (4-4-1-1): Schwarzer; Riether, Hangeland, Senderos, Riise; Dejagah, Karagounis (81’ Baird), Sidwell, Duff (86’ Emanuelson); Ruiz; Berbatov (90’ Petric). All. Jol Stoke City (4-2-3-1): Begovic; Shotton, Shawcross, Huth, Wilson; Whelan, Nzonzi; Cameron (51’ Jerome), Etherington (24’ Shea), Walters; Crouch (70’ Jones). All. Pulis

WEST BROMWICH-SUNDERLAND 2-1 Reti: 35’ Lukaku (W, Rig.), 75’ Lukaku (W), 80’ Sessegon (S) West Bromwich (4-4-2): Foster; Reid, McAuley, Olsson, Ridgewell; Mulumbu, Morrison (83’ Fortuné), Yacob, Brunt; Lukaku (86’ Odemwingie), Long (66’ Dorrans). All. Clarke Sunderland (4-4-2): Mignolet; Gardner, Bramble, N´Diaye, O´Shea; Sessegnon, Colback, Larsson (76’ Vaughan), Johnson (76’ McClean); Graham, Fletcher. All. O´Neill

READING-WIGAN 0-3 Reti:44’-45’ Kone (W), 48’ Figueroa (W) Reading (4-5-1): Federici; Kelly, Morrison, Mariappa, Harte; Leigertwood, Kebe (63’ Hunt), Karacan (71’ McCleary), Akpan (46’ Le Fondre), McAnuff; Pogrebnyak. All. McDermott Wigan (3-4-3): Al-Habsi; Scharner, Caldwell, Figueroa; Boyce (83’ Alcaraz), McCarthy, McArthur, Beausejour; Kone, Maloney, Di Santo (75’ Gomez). All. Martinez

QPR-MANCHESTER UNITED 0-2 Reti: 23’ da Silva (M), 80’ Giggs (M) QPR (4-2-3-1): César; Bosingwa, Samba, Hill, Traore; Granero (46’ Jenas), M´Bia; Townsend (73’ Hoilett), Taarabt, Mackie; Zamora (61’ Remy). All. Redknapp Manchester United (4-4-2): De Gea; da Silva, Vidic, Ferdinand, Evra; Nani, Carrick, Giggs, Young (68’ Valencia); van Persie (41’ Welbeck), Hernandez (62’ Rooney). All. Ferguson

NORWICH CITY-EVERTON 2-1 Reti: 39’ Osman (E), 84’ Kamara (N), 90’ Holt (N) Norwich City (4-4-2): Bunn; Martin, Bassong, Turner, Garrido; Howson, Johnson, Snodgrass, Hoolahan (73’ Pilkington); Becchio (58’ Kamara), Holt. All. Hughton Everton (4-4-2): Howard; Coleman, Jagielka, Distin, Baines; Naismith, Osman, Gibson, Fellaini; Pienaar (86’ Oviedo), Jelavic (78’ Mirallas). All. Moyes

ARSENAL-ASTON VILLA 2-1 Reti: 6’-85’ Cazorla (AR), 68’ Weimann (AS) Arsenal (4-2-3-1): Szczesny; Jenkinson (76’ Podolski), Mertesacker, Vermaelen, Monreal; Arteta, Diaby (61’ Ramsey); Walcott (90’ Koscielny), Cazorla, Wilshere; Giroud. All. Wenger Aston Villa (4-3-3): Guzan; Clark, Lowton, Baker, Bennett; Westwood (73’ El Ahmadi), Delph, N´Zogbia (82’ Dawkins); Weimann, Agbonlahor, Benteke. All. Lambert

NEWCASTLE-SOUTHAMPTON 4-2 Reti: 3’ Schneiderlin (S), 33’ Sissoko (N), 42’ Cisse (N), 50’ Lambert (S), 67’ Cabaye (N, Rig.), 79’ Hooiveld (S, Aut.) Newcastle (4-4-2): Elliot; Debuchy, Taylor, Coloccini (45’ Yanga-Mbiwa), Santon; Tioté, Cabaye (77’ Perch), Sissoko, Gutiérrez; Gouffran (87’ Anita), Cisse. All. Pardew Southampton (4-4-2): Boruc; Clyne, Hooiveld, Yoshida, Shaw (57’ Fox); Davis (66’ Ramirez), Cork, Schneiderlin, Lallana; Rodriguez (81’ Puncheon), Lambert. All. Pochettino

MANCHESTER CITY-CHELSEA 2-0 Reti: 63’ Toure (M), 85’ Tavez (M) Manchester City (4-2-3-1): Hart; Zabaleta, Touré K., Nastasic, Clichy; Rodwell (54’ Tevez), Garcia; Milner, Touré Y., Silva (90’ Lescott); Agüero (90’ Nasri). All. Mancini Chelsea (4-2-3-1): Cech; Cahill, Ivanovic, Cole, Luiz; Mikel (81’ Torres), Lampard (68’ Moses); Ramires, Mata, Hazard (69’ Oscar); Ba. All. Benitez

WEST HAM-TOTTENHAM 2-3 Reti: 13’-90’ Bale (T), 25’ Carroll (W), 58’ Cole (W), 76’ Sigurdsson (T) West Ham (4-3-3): Jääskeläinen; Demel (72’ Pogatetz), Collins, Reid, O´Brien; O’Neil, Diame (84’ Collison), Nolan (35’ Taylor); Cole, Carroll, Jarvis. All. Allardyce Tottenham (4-2-3-1): Lloris; Walker, Dawson, Caulker, Vertonghen; Parker (88’ Livermore), Dembélé (75’ Carroll); Lennon, Holtby (56’ Sigurdsson), Bale; Adebayor. All. Villas-Boas

premier league giornata 28 - 2-3/3 SWANSEA CITY-NEWCASTLE 1-0 Reti: 86’ Moore (S) Swansea City (4-2-3-1): Vorm; Rangel, Monk, Williams, Davies; Britton (77’ Moore), De Guzman; Routledge, Hernandez (88’ Tiendalli), Dyer (60’ Ki); Michu. All. Laudrup Newcastle (4-2-3-1): Elliot; Debuchy, Taylor, Yanga-Mbiwa, Santon; Tioté (90’ Marveaux), Cabaye; Sissoko, Gutiérrez (90’ Ameobi), Gouffran; Cisse. All. Pardew

SUNDERLAND-FULHAM 2-2 Reti: 16’ Berbatov (S, Rig.), 35’ Reither (S), 37’ Gardner (F), 70’ Sessagon (F) Sunderland (4-4-2): Mignolet; Gardner, Bramble, O´Shea, Colback; Sessegnon, N´Diaye, Larsson, Johnson; Graham (76’ McClean), Fletcher. All. O´Neill Fulham (4-4-1-1): Schwarzer; Riether, Hangeland, Senderos, Riise; Dejagah (85’ Rodallega), Karagounis (64’ Frimpong), Sidwell, Duff (80’ Emanuelson); Ruiz; Berbatov. All. Jol

STOKE CITY-WEST HAM 0-1 Reti: 45’ Collison (W) Stoke City (4-4-2): Begovic; Shotton, Shawcross, Wilkinson, Wilson; Whelan (77’ Adam), Walters (74’ Jones), Nzonzi, Kightly (66’ Shea); Jerome, Crouch. All. Pulis West Ham (4-5-1): Jääskeläinen; Demel, Collins, Reid, O´Brien; Jarvis (83’ Pogatetz), Cole (11’ Vaz Te), O’Neil, Diame, Taylor (10’ Collison); Carroll. All. Allardyce

SOUTHAMPTON-QPR 1-2 Reti: 14’ Remy (Q), 45’ Ramirez (S), 77’ Bothroyd (Q) Southampton (4-2-3-1): Boruc; Clyne, Yoshida, Fonte, Fox (57’ Shaw); Cork, Schneiderlin; Ramirez (74’ WardProwse), Lallana (43’ Rodriguez), Puncheon; Lambert. All. Pochettino QPR (4-4-2): César (74’ Green); Bosingwa, Samba, Hill, Traore; Granero (53’ Jenas), Hoilett, M´Bia, Park; Bothroyd (90’ da Silva), Remy. All. Redknapp

MAN.UNITED-NORWICH 4-0 Reti: 45’-76’-87’ Kagawa (M), 90’ Rooney (M) Manchester United (4-2-3-1): De Gea; Smalling, Vidic, Evans, Evra; Nani, Anderson (74’ Cleverley), Carrick; Valencia, Rooney, Kagawa; van Persie (66’ Welbeck). All. Ferguson Norwich City (4-4-1-1): Bunn; Martin, Bassong, Turner, Garrido; Howson, Johnson, Snodgrass (74’ Bennett E.), Hoolahan (73’ Kamara); Pilkington, Holt (90’ Becchio). All. Hughton

EVERTON-READING 3-1 Reti: 42’ Fellaini (E), 59’Pienaar (E), 66’ Mirallas (E), 84’ Kanu (R) Everton (4-4-1-1): Mucha; Coleman, Jagielka (5’ Heitinga), Distin, Baines; Mirallas, Osman (74’ Anichebe), Gibson, Pienaar (81’ Hitzlsperger); Fellaini, Jelavic. All. Moyes Reading (4-4-2): Taylor; Kelly, Mariappa, Pearce, Harte; Leigertwood, Kebe (19’ Kanu), Karacan, Akpan, McAnuff; Hunt (74’ Blackman), Le Fondre. All. McDermott

CHELSEA-WEST BROMWICH 1-0 Reti: 28’ Demba Ba (C) Chelsea (4-2-3-1): Cech; Azpilicueta, Ivanovic, Cole, Luiz; Ramires, Lampard; Mata (90’ Mikel), Oscar, Hazard (80’ Moses); Demba Ba (88’ Torres). All. Benitez West Bromwich (4-2-3-1): Foster; Reid, McAuley, Olsson, Ridgewell; Mulumbu, Yacob (82’ Rosenberg); Morrison, Fortuné (62’ Odemwingie), Dorrans (71’ Thomas); Long. All. Clarke

WIGAN-LIVERPOOL 0-4 Reti: 2’ Downing (L), 18’-34’-48’ Suarez (L) Wigan (3-4-3): Al-Habsi; Scharner, Caldwell (52’ Espinoza), Figueroa; Boyce, McCarthy, McArthur, Beausejour (61’ McManaman); Kone, Maloney, Di Santo (52’ Alcaraz). All. Martinez Liverpool (4-3-3): Reina; Carragher, Agger, Johnson, Enrique; Gerrard, Leiva, Allen; Downing, Coutinho (71’ Henderson); Suarez. All. Rodgers

TOTTENHAM-ARSENAL 2-1 Reti: 37’ Bale (T), 39’ Lennon (T), 51’ Mertesacker (A) Tottenham (4-2-3-1): Lloris; Walker, Dawson, Assou-Ekotto, Vertonghen; Parker, Dembélé (88’ Livermore); Lennon (90’ Gallas), Sigurdsson, Bale; Adebayor (67’ Defoe). All.Villas-Boas Arsenal (4-2-3-1): Szczesny; Jenkinson (60’ Rosicky), Mertesacker, Vermaelen, Monreal; Arteta (77’ Podolski), Ramsey; Walcott, Cazorla, Wilshere; Giroud. All. Wenger

ASTON VILLA-MAN. CITY 0-1 Reti: 45’ Tevez (M) Aston Villa (4-2-3-1): Guzan; Clark, Lowton, Baker, Bennett; Westwood (86’ El Ahmadi), Delph; N´Zogbia (65’ Holman); Weimann (84’ Dawkins), Agbonlahor; Benteke. All. Lambert Manchester City (4-2-3-1): Hart; Zabaleta, Touré K., Nastasic, Clichy; Rodwell (25’ Dzeko), Garcia; Milner, Touré Y., Silva (90’ Barry); Tevez (75’ Nasri). All. Mancini

90 calcio2000 apr 2013


statistiche campionati esteri W. BROMWICH-SWANSEA C. 2-1 Reti: 33’ Moore (S), 40’ Lukaku (W), 61’ De Guzman (S, Aut) West Bromwich (4-2-3-1): Foster; Jones, McAuley, Olsson, Ridgewell; Mulumbu, Yacob; Morrison (87’ Fortuné), Brunt, Dorrans (87’ Thomas); Lukaku (81’ Odemwingie). All. Clarke Swansea City (4-2-3-1): Vorm; Rangel, Monk, Williams, Davies; Ki, De Guzman; Routledge (76’ Shechter), Hernandez (68’ Lamah), Michu; Moore (61’ Dyer). All. Laudrup NORWICH CITY-SOUTHAMPTON 0-0 Norwich City (4-4-2): Bunn; Martin, Bassong, Turner, Garrido; Howson, Johnson, Snodgrass, Pilkington (34’ Hoolahan); Kamara (79’ Becchio), Holt. All. Hughton Southampton (4-2-3-1): Boruc; Yoshida, Fonte, Hooiveld, Shaw; Cork, Schneiderlin; Ramirez (70’ Do Prado), Lallana (79’ Ward-Prowse), Rodriguez (90’ Puncheon); Lambert. All. Pochettino

MAN. CITY-WIGAN ATHLETIC Rinviata

NEWCASTLE-STOKE CITY 2-1 Reti: 67’ Walters (S), 72’ Cabaye (N), 90’ Cisse (N) Newcastle (4-4-2): Elliot; Debuchy, Taylor, Yanga-Mbiwa, Santon (73’ Marveaux); Tioté (73’ Haidara), Cabaye, Sissoko, Gutiérrez; Gouffran (86’ Campbell), Cisse. All. Pardew Stoke City (4-5-1): Begovic; Cameron, Shawcross, Wilkinson, Wilson; Shotton, Whelan, Walters, Nzonzi, Jerome (87’ Whitehead); Crouch (84’ Jones). All. Pulis

ARSENAL-EVERTON Rinviata

FULHAM-CHELSEA Rinviata

WEST HAM-MAN. UNITED Rinviata

LIVERPOOL-TOTTENHAM 3-2 Reti: 21’ Suarez (L), 45’-53’ Vertonghen (T), 66’ Dowing (L), 82’ Gerrard (L, Rig.) Liverpool (4-2-3-1):: Jones; Carragher, Agger, Johnson, Enrique; Gerrard, Leiva; Downing, Coutinho (59’ Allen), Suarez; Sturridge (88’ Henderson). All. Rodgers Tottenham (4-2-3-1): (4-2-3-1) Lloris; Walker, Dawson, Assou-Ekotto (90’ Carroll), Vertonghen; Parker, Dembélé; Livermore (84’ Holtby), Sigurdsson, Bale; Defoe. All.Villas-Boas

READING-ASTON VILLA 1-2 Reti: 32’ Baker (A, Aut.), 33’ Benteke (A), 45’ Agbonlahor (A) Reading (4-4-1-1): Taylor; Kelly, Mariappa, Pearce, Harte; Leigertwood (81’ Guthrie), Kanu, Akpan (56’ McCleary), McAnuff; Hunt (56’ Blackman), Le Fondre. All. McDermott Aston Villa (4-3-3): Guzan; Clark, Lowton, Vlaar, Baker (80’ Bennett); Sylla, Westwood, Bannan (72’ N´Zogbia); Weimann, Agbonlahor, Benteke. All. Lambert

QPR-SUNDERLAND 3-1 Reti: 20’ Flechter (S), 30’ Remy (Q), 70’ Townsend (Q), 90’ Jenas (Q) QPR (4-4-2): Green; Bosingwa, Samba, Hill, da Silva; Townsend, Park, M´Bia, Hoilett (78’ Phillips); Zamora (73’ Mackie), Remy (81’ Jenas). All. Redknapp Sunderland (4-4-2): Mignolet; Gardner, Bramble, O´Shea, Colback (81’ Bardsley); Sessegnon, N´Diaye (77’ Vaughan), Larsson, Johnson; Graham (57’ Rose), Fletcher. All. O´Neill

liga giornata 23 - 9-11/2 MAIORCA-OSASUNA 1-1 Reti: 77’ Lolo (O), 90’ Geromel (M) Maiorca (4-2-3-1): Aouate; Hutton (46’ Hemed), Nunes, Geromel, Rodriguez; Pina, Marquez (82’ Tissone); Nsue, dos Santos, Pereira Victor (78’ Alfaro). All. Manzano Osasuna (4-2-3-1): Fernandez A.; Bertran, Flano, Damiá, Lolo (89’ Arribas); Silva, Armenteros (86’ Loe); Oier, Miguel (70’ Cejudo), Nino; Rocha. All. Mendilíbar

CELTA DE VIGO-VALENCIA 0-1 Reti: 90’ Valdez (V) Celta de Vigo (4-2-3-1): Varas; Johny, Demidov, Arceo, Bellvis; Lopez (82’ Pranjic), Oubina; Fernandez (51’ Bermejo), Dehli, Orellana; Aspas (84’ Park). All. Herrera Valencia (4-2-3-1): Guaita; Rami, Barragan, Costa R., Cissokho (38’ Pereira); Costa T., Albelda (61’ Parejo); Feghouli, Banega, Jonas (88’ Valdez); Soldado. All. Valverde

LEVANTE-MALAGA 1-2 Reti: 27’ Barkero (L, Rig.), 36’ Isco (M, Rig.), 47’ Isco (M) Levante (4-2-3-1): Munua; Lell, Vyntra, Navarro, Juanfran; Iborra, Barkero; Rios (80’ El Zhar), Michel (67’ Juanlu), García (68’ Valdo); Martins. All. Martinez Malaga (4-2-3-1): Caballero; Gamez, Sanchez, Demichelis, Antunes; Toulalan, Iturra; Joaquin (67’ Piazon), Baptista (80’ Fernandez), Isco; Saviola (76’ Santa Cruz). All. Pellegrini

REAL MADRID-SIVIGLIA 4-1 Reti: 18’ Benzema (R), 26’-46’-59’ Ronaldo C. (R), 87’ Del Moral (S) Real Madrid (4-2-3-1): Lopez; Arbeloa, Albiol, Ramos, Coentrao; Essien, Modric; Benzema (67’ Callejon), Kaka (67’ Pepe), Ronaldo (63’ Morata); Higuain (46’ Benzema). All. Mourinho Siviglia (4-3-3): Beto; Coke, Fazio, Spahic, Navarro; Maduro, Medel (71’ Moreno); Navas, Kondogbia (77’ Hervas), Negredo; Reyes (70’ Del Moral). All. Emery

DEP.LA CORUNA-GRANADA 0-3 Reti: 45’ Marchena (D, Aut.), 51’ Ighalo (G), 90’ Siquiera (G, Rig.) Dep.La Coruna (4-2-3-1): Aranzubia; Pablo, Marchena, Evaldo, Castro; Bergantinos (79’ Lamas), Assuncao; Gama (46’ Oliveira), Pizzi, Salomão (63’ Valeron); Riki. All. Paciencia Granada (4-2-3-1): Tono; Nyom (52’ Ortiz), Lopez, Mainz, Siqueira; Recio, Rico; Torje, Aranda (69’ Rende), Nolito (82’ Iriney); Ighalo (63’ Aranda). All. Gonzalez

BARCELLONA-GETAFE 6-1 Reti: 6’ Sanchez (B), 13’ Messi (B), 58’ Villa (B), 79’ Tello (B), 83’ Alvaro (G), 90’ Iniesta (B), 91’ Piqué (B) Barcellona (4-3-3): Valdes; Adriano (46’ Alves), Piqué, Puyol (76’ Mascherano), Alba; Alcantara, Song, Iniesta; Sanchez (73’ Tello), Messi, Villa. All. Roura Getafe (4-2-3-1): Codina; Torres, Lopo, Alexis, Escudero; Fernandez, Lacen; Barrada (70’ Sarabia), Castro, Gavilan (64’ Léon); Colunga (73’ Vazquez). All. Plaza

R.SARAGOZZA-R.SOCIEDAD 1-2 Reti: 11’ Griezmann (SO), 32’ Agirretxe (SO), 90’ Apono (SA) Real Saragozza (4-2-3-1): Jimenez R.; Sapunaru, Soberon, Paredes, Hector; Movilla (28’ Reyes), Romaric; Rodriguez (46’ Ntsama), Apono, Montanes (72’ Rochina); Postiga. All. Jimenez M. Real Sociedad (4-2-3-1): Bravo; Martinez C. (89’ Estrada), González, Martinez I., De la Bella; Bergara, Illarramendi (78’ Pardo); Vela (73’ Castro), Griezmann, Prieto; Agirretxe. All. Montanier

AT. BILBAO-ESPANYOL 0-4 Reti: 28’ Moreno (E), 57’ Sanchez (E), 58’ Stuani (E), 75’ Verdu (E) At. Bilbao (4-2-3-1): Moreno; Iraola, San José, Laporte, Aurtenetxe (58’ Toquero); Iturraspe, De Marcos; Herrera, Laskurain, Muniain (23’ Gomez-54’ Martinez); Aduriz. All. Bielsa Espanyol (4-2-3-1): Casilla; Lopez (68’ Felipe), Colotto, Moreno, Capdevila; Forlín, Mata; Stuani, Verdu (81’ Alfonso), Simao (53’ Alvarez); Garcia. All. Onaindia

R.VALLECANO-AT. MADRID 2-1 Reti: 3’ Bangoura (R), 33’ Carrilho (R), 90’ Falcao (A) Rayo Vallecano (4-2-3-1): Martinez; Arbilla, Galvez, Mass, Casado; Trashorras, Fuego; Dominguez (86’ González), Bangoura (67’ Carlos), Piti; Carrilho (75’ Delibasic). All. Jémez At. Madrid (4-2-2-2): Courtois; Juanfran, Diaz, Miranda, Filipe; Suarez (70’ Rodriguez), Fernández; Koke (81’ Oliver), Garcia; Falcao, Adrian (46’ Turan). All. Simeone

REAL BETIS-REAL VALLADOLID 0-0 Real Betis (4-4-2): Adrian; Chica, Amaya, Paulao, Pérez N.; Campbell, Pérez R., Etxebarria, Nono (81’ Molins), ; Pabon (66’ Carlos), Molina. All. Pérez M. Real Valladolid (4-2-3-1): Hernandez; Rukavina, Sereno, Rueda, Balenziaga; Rubio, Sastre; Larsson (74’ Lolo), Gonzalez (76’ Pena), Bueno (55’ Omar); Guerra. All. Djukic

calcio2000 91 apr 2013

partite rinviate

premier league giornata 29 - 9-1O/3


liga giornata 24 - 15-17/2 SIVIGLIA-DEP.LA CORUNA 3-1 Reti: 6’ Rakitic (S), 28’-40’ Medel (S), 32’ Riki (D) Siviglia (4-2-3-1): Beto; Coke (46’ Botia), Fazio, Spahic, Moreno; Medel, Kondogbia (79’ Stevanovic); Navas, Rakitic, Reyes (71’ Del Moral); Negredo. All. Emery Dep.La Coruna (4-2-3-1): Aranzubia; Silvio, Kaka, Evaldo, Castro; Bergantinos (57’ Valeron), Assuncao (66’ Oliveira); Gama, Aguilar, Pizzi; Riki (76’ Salomão). All. Vázquez

GETAFE-CELTA DE VIGO 3-1 Reti:10’ Colunga (G), 20’ Fernandez A. (C), 34’ Castro (G), 42’ Fernandez F. (G) Getafe (4-2-3-1): Moya; Torres, Alexis, Escudero, Fernandez F.; Torres, Fernandez B. (70’ Lacen); Léon (77’ Gavilan), Barrada, Castro; Colunga (83’ Alcacer). All. Plaza Celta de Vigo (4-2-3-1): Varas; Johny, Demidov, Cabral, Lago; Lopez, Insa (59’ Pereira); Fernandez, Dehli, Orellana (67’ Bermejo); Aspas (59’ Mina). All. Herrera

MALAGA-AT. BILBAO 1-0 Reti:18’ Saviola (M) Malaga (4-2-3-1): Caballero; Sanchez, Lugano, Weligton, Antunes; Camacho, Soler; Piazon (80’ Joaquin), Baptista (59’ Toulalan), Isco; Saviola (58’ Santa Cruz). All. Pellegrini At. Bilbao (4-2-3-1): Fernandez; Iraola, Gurpegi (27’ San José), Laporte, Aurtenetxe; Iturraspe, Herrera; Laskurain, De Marcos (65’ Llorente), Gomez; Aduriz. All. Bielsa

GRANADA-BARCELLONA 1-2 Reti: 26’ Ighalo (G), 50’-73’ Messi (B) Granada (4-2-2-2): Tono; Nyom, Lopez, Mainz, Siqueira; Recio, Rico; Torje (76’ Brahimi), Nolito (74’ Rende); Ighalo, Aranda (58’ El Arabi). All. Gonzalez Barcellona (4-3-3): Valdes; Alves, Piqué, Mascherano, Adriano (38’ Alba); Alcantara, Busquets, Fabregas; Pedro (72’ Iniesta), Sanchez (61’ Tello), Messi. All. Roura

REAL SOCIEDAD-LEVANTE 1-1 Reti: 18’ Vela (R, Rig.), 29’ Michel (L, Rig.) Real Sociedad (4-2-3-1): Bravo; Martinez C., González, Martinez I., De la Bella; Bergara (64’ Pardo), Illarramendi; Castro (76’ Ifran), Griezmann, Prieto (70’ Agirretxe); Vela. All. Montanier Levante (4-2-3-1): Navas; Lell (46’ Lopez), Ballesteros, Vyntra, Karabelas; Iborra, Diop; Rios (60’ Juanfran), Michel (79’ García), Valdo; Martins. All. Martinez

VALENCIA-MAIORCA 2-0 Reti: 60’ Costa (V), 81’ Soldado (V) Valencia (4-2-3-1): Carreira; Pereira, Rami (44’ Canales), Costa R., Guardado; Costa T., Parejo; Feghouli, Jonas (61’ Cissokho), Bernat (36’ Ruiz); Soldado. All. Valverde Maiorca (4-3-3): Aouate; Hutton, Nunes, Geromel, Rodriguez (72’ Victor); Pina, Tissone (66’ Marquez), Marti; Alfaro (61’ Pereira), Hemed, dos Santos. All. Manzano

R.VALLADOLID-AT.MADRID 0-3 Reti: 11’ Falcao (A), 53’ Costa D. (A), 90’ Rodriguez (A) Real Valladolid (4-2-3-1): Hernandez; Rukavina, Pena, Rueda, Balenziaga; Rubio, Sastre (76’ Baraja); Larsson, Gonzalez, Omar (71’ Bueno); Guerra (55’ Manucho). All. Djukic At. Madrid (4-2-2-2): Courtois; Juanfran, Godin, Miranda, Filipe; Tiago, Fernández; Koke (87’ Suarez), Turan (75’ Rodriguez); Falcao, Costa D. (83’ Garcia) All. Simeone

R.MADRID-RAYO VALLECANO 2-0 Reti: 3’ Morata (RM), 12’ Ramos (RM) Real Madrid (4-2-3-1): Lopez; Ramos, Varane, Pepe, Coentrao; Khedira, Essien; Özil (67’ Di Maria), Kaka (80’ Callejon), Ronaldo; Morata (27’ Albiol). All. Mourinho Rayo Vallecano (4-2-3-1): Martinez; Tito, Galvez, Figueras, Casado (64’ Carlos); Trashorras (72’ Vazquez), Fuego; Dominguez, Bangoura, Piti (83’ Delibasic); Carrilho. All. Jémez

OSASUNA-REAL SARAGOZZA 1-0 Reti: 4’ Sola (O) Osasuna (4-2-3-1): Fernandez A.; Bertran, Rocha, Flano, Damiá (80’ Arribas); Lolo, Oier; Cejudo (46’ Silva), Nino, Armenteros; Sola (73’ Llorente). All. Mendilíbar Real Saragozza (4-2-3-1): Jimenez R.; Sapunaru, Pinter, Paredes, Minero; Mari, Movilla (64’ Pérez); Ntsama (68’ Rodri), Apono, Montanes; Rochina (76’ Garcia). All. Jimenez M.

ESPANYOL-REAL BETIS 1-0 Reti: 7’ Garcia (E) Espanyol (4-2-3-1): Casilla; Felipe (62’ Lopez), Colotto, Moreno, Capdevila; Mata, Navarro; Stuani, Verdu (88’ Gomez), Simao; Garcia (90’ Longo). All. Onaindia Real Betis (4-3-3): Adrian; Chica, Amaya, Paulao (85’ Perquis), Pérez N.; Nono (60’ Carlos), Pérez R., Etxebarria; Pabon (84’ Lopez), Molina, Campbell. All. Pérez M.

liga giornata 25 - 22-25/2 AT. BILBAO-REAL SOCIEDAD 1-3 Reti: 30’ Gomez (A), 34’ Griezmann (R), 67’ Agirretxe (R), 76’ Vela (R) At. Bilbao (4-2-3-1): Fernandez; Iraola, San José, Laporte, Aurtenetxe (64’ Muniain); Iturraspe, De Marcos; Herrera, Laskurain, Gomez; Aduriz (73’ Llorente). All. Bielsa Real Sociedad (4-2-3-1): Bravo; Martinez C., González, Martinez I., De la Bella; Bergara, Illarramendi (88’ Pardo); Castro (74’ Zurutuza), Prieto, Griezmann; Agirretxe (68’ Vela). All. Montanier

MAIORCA-GETAFE 1-3 Reti: 24’ Dos Santos (M), 71’ Castro (G), 82’-86’ Colunga (G) Maiorca (4-3-3): Aouate; Hutton, Nunes, Geromel (46’ Conceição), Rodriguez; Pina, Tissone, Marti; Alfaro (84’ Nsue), Victor (74’ Hemed), dos Santos. All. Manzano Getafe (4-2-3-1): Moya; Torres M., Alexis, Escudero, Fernandez F.; Torres X. (56’ Gavilan), Fernandez B. (69’ Lacen); Léon (86’ Michel), Barrada, Castro; Colunga. All. Plaza

REAL SARAGOZZA-VALENCIA 2-2 Reti: 5’ Apono (R, Rig.), 32’ Postiga (R), 36’-69’ Oliveira (V) Real Saragozza (4-2-3-1): Franco; Reyes, Loovens, Soberon, Minero; Mari (79’ Guerrero), Movilla; Rochina (74’ Garcia), Apono (46’ Babovic), Montanes; Postiga. All. Jimenez M. Valencia (4-2-3-1): Carreira; Pereira, Costa R. (66’ Mathieu), Ruiz, Cissokho; Albelda (80’ Valdez), Parejo; Feghouli, Canales (54’ Banega), Oliveira; Soldado. All. Valverde

DEP.LA CORUNA-R. MADRID 1-2 Reti: 35’ Riki (D), 73’ Kaka (R), 88’ Higuain (R) Dep.La Coruna (4-2-3-1): Aranzubia; Silvio (26’ Bergantinos), Kaka (57’ Munoz), Marchena, Ayoze; Aguilar, Assuncao; Gama, Valeron, Pizzi; Riki (76’ Oliveira). All. Vázquez Real Madrid (4-2-3-1): Lopez; Arbeloa, Pepe, Carvalho, Marcelo (56’ Ronaldo); Essien (56’ Khedira), Modric (58’ Özil); Di Maria, Kaka, Callejon; Higuain. All. Mourinho

BARCELLONA-SIVIGLIA 2-1 Reti: 42’ Botia (S), 52’ Villa (B), 60’ Messi (B) Barcellona (4-3-3): Valdes; Alves, Piqué, Mascherano, Montoya; Alcantara, Song, Iniesta (69’ Xavi); Sanchez (46’ Tello), Messi, Villa (80’ Busquets). All. Roura Siviglia (4-3-3): Beto; Coke, Botia, Fazio, Navarro; Maduro (82’ Moreno), Medel (55’ Kondogbia), Rakitic; Navas, Baba (61’ Negredo), Del Moral. All. Emery

R.VALLECANO-R.VALLADOLID 1-2 Reti: 71’ Amat (RVC, Aut.), 72’ Amat (RVC), 79’ Manuchio (RVD) R.Vallecano (4-2-3-1): Martinez; Tito, Galvez, Mass, Casado (82’ Delibasic); Trashorras, Fuego (87’ Tamudo); Dominguez, Carlos (68’ Vazquez), Piti; Carrilho. All. Jémez R. Valladolid (4-2-3-1): Hernandez; Rukavina, Sereno, Rueda, Balenziaga; Rubio, Sastre; Larsson, Omar, Bueno (86’ Baraja); Manucho (90’ Guerra). All. Djukic

CELTA DE VIGO-GRANADA 2-1 Reti: 24’ Aspas (C), 28’ Ighalo (G), 80’ Bermejo (C) Celta de Vigo (4-2-3-1): Varas; Johny, Demidov (74’ Pereira), Cabral, Lago; Oubina, Lopez; Fernandez, Dehli (64’ de Lucas), Orellana (59’ Bermejo); Aspas. All. Resino Granada (4-4-2): Tono; Nyom (87’ El Arabi), Lopez, Mainz, Siqueira; Recio, Rico (83’ Brahimi), Torje (72’ Rende), Nolito; Ighalo, Aranda. All. Gonzalez

AT. MADRID-ESPANYOL 1-0 Reti: 38’ Falcao (A, Rig.) At. Madrid (4-2-2-2): Courtois; Juanfran, Godin, Miranda, Filipe; Tiago, Fernández; Koke (69’ Suarez), Turan (82’ Rodriguez); Falcao, Costa D. (88’ Garcia) All. Simeone Espanyol (4-2-3-1): Casilla; Lopez, Colotto, Moreno, Capdevila; Mata, Forlín (50’ Longo); Stuani, Verdu, Simao (66’ Petrov); Garcia. All. Onaindia

REAL BETIS-MALAGA 3-0 Reti: 1’ Molina (R), 28’ Alvarez (R), 45’ Pabon (R) Real Betis (4-2-2-2): Adrian; Lopez, Alvarez, Amaya, Pérez N.; Canas, Etxebarria; Campbell (78’ Hurtado), Carlos (73’ Pozuelo); Pabon, Molina (85’ Nono). All. Pérez M. Malaga (4-2-3-1): Caballero; Sanchez, Lugano, Demichelis, Antunes; Camacho, Toulalan (46’ Baptista); Joaquin, Isco (46’ Piazon), Portillo; Saviola (66’ Iturra). All. Pellegrini

LEVANTE-OSASUNA 0-2 Reti: 87’ Shojaei (O), 90’ Sola (O) Levante (4-2-3-1): Navas; Navarro, Ballesteros, Vyntra, Garcia; Iborra, Diop (57’ Barkero); Rios (69’ Valdo), Michel (73’ Dudka), García; Martins. All. Martinez Osasuna (4-2-3-1): Fernandez A.; Bertran, Rocha, Damiá, Arribas; Loe, Silva; Armenteros, Oier (84’ Punal), Miguel (80’ Shojaei); Nino (73’ Sola). All. Mendilíbar

liga giornata 26 - 1-4/3 GETAFE-REAL SARAGOZZA 2-0 Reti: 21’ Colunga (G), 61’ Escudero (G) Getafe (4-2-3-1): Moya; Torres M., Alexis, Escudero, Fernandez F.; Fernandez B., Lacen; Léon, Barrada (88’ Martinez), Castro (83’ Gavilan); Colunga (76’ Vazquez). All. Plaza Real Saragozza (4-2-3-1): Guerrero; Sapunaru, Loovens, Soberon, Minero; Mari, Movilla (52’ Rodriguez); Rochina (80’ Garcia), Babovic (74’ Reyes), Montanes; Postiga. All. Jimenez M.

REAL MADRID-BARCELLONA 2-1 Reti: 6’ Benzema (R), 18’ Messi (B), 82’ Ramos (R) Real Madrid (4-2-3-1): Lopez; Essien, Varane, Ramos, Coentrao (68’ Arbeloa); Pepe, Modric; Callejon, Kaka (58’ Khedira), Morata; Benzema (58’ Ronaldo). All. Mourinho Barcellona (4-3-3): Valdes; Alves, Piqué, Mascherano, Alba; Alcantara (85’ Tello), Busquets, Iniesta; Pedro (76’ Adriano), Messi, Villa (67’ Sanchez). All. Roura

DEP. LA CORUNA-R. VALLECANO 0-0 Dep.La Coruna (4-2-3-1): Aranzubia; Silvio, Castro, Marchena, Ayoze; Aguilar, Assuncao (67’ Lamas); Gama (78’ Oliveira), Valeron, Pizzi; Riki (20’ Salomão). All. Vázquez R.Vallecano (4-2-3-1): Martinez; Tito, Galvez, Mass, Casado; Trashorras, Fuego (87’ González); Bangoura, Dominguez (74’ Delibasic), Piti; Carrilho (69’ Carlos). All. Jémez

OSASUNA-AT.BILBAO 0-1 Reti: 63’ Susaeta (A) Osasuna (4-2-3-1): Fernandez A.; Bertran, Flano, Damiá (85’ Punal), Arribas; Loe, Silva; Armenteros, Oier (70’ Llorente), Miguel (66’ Shojaei); Sola. All. Mendilíbar At. Bilbao (4-2-3-1): Moreno; Iraola, San José, Laporte, Aurtenetxe; Iturraspe, Herrera; Laskurain (90’ Toquero), De Marcos (71’ Ekiza), Gomez; Aduriz (60’ Llorente). All. Bielsa

VALENCIA-LEVANTE 2-2 Reti: 16’ Iborra (L), 27’ Oliveira (V), 45’ Soldado (V), 89’ Barkero (L) Valencia (4-2-3-1): Guaita; Pereira, Mathieu, Ruiz, Guardado; Albelda (90’ Viera), Parejo; Feghouli, Canales (71’ Costa), Jonas (78’ Valdez); Soldado. All. Valverde Levante (4-2-3-1): Munua; Navarro, Ballesteros, Vyntra, Garcia; Iborra, Diop (57’ Martins); Rios (80’ Juanlu), Barkero, García; Acquafresca (58’ Michel). All. Martinez

GRANADA-MAIORCA 1-2 Reti: 9’ Nolito (G), 13’ Alfaro (M), 90’ Hemed (M) Granada (4-4-1-1): Tono; Ortiz, Lopez, Mainz, Siqueira; Rende (87’ Torje), Recio, Rico, Nolito (65’ Brahimi); Ighalo (73’ El Arabi); Aranda. All. Gonzalez Maiorca (4-3-3): Aouate; Hutton, Nunes, Conceição, Rodriguez; Pina, Tissone (81’ Marquez), Marti; Alfaro (84’ Pereira), Victor (74’ Hemed), dos Santos. All. Manzano

ESPANYOL-R. VALLADOLID 0-0 Espanyol (4-2-3-1): Casilla; Lopez, Colotto (37’ Gomez), Moreno, Capdevila; Navarro, Mata; Longo (46’ Wakaso), Verdu, Simao; Garcia. All. Onaindia R. Valladolid (4-2-3-1): Hernandez; Rukavina, Sereno, Rueda, Balenziaga; Rubio, Sastre; Larsson, Omar, Bueno (67’ Bara Gonzalez); Manucho (80’ Guerra). All. Djukic

MALAGA-AT. MADRID 0-0 Malaga (4-1-4-1): Caballero; Gamez, Demichelis (63’ Lugano), Weligton, Antunes; Toulalan; Joaquin (66’ Iturra), Isco (73’ Fernandez), Piazon, Portillo; Santa Cruz. All. Pellegrini At. Madrid (4-2-2-2): Courtois; Juanfran, Godin, Miranda, Filipe; Suarez, Turan; Koke, Rodriguez (67’ Garcia); Falcao, Costa D. (62’ Adrian) All. Simeone

REAL SOCIEDAD-REAL BETIS 3-3 Reti: 29’ Molina (RB), 49’-66’ Pabon (RB), 51’ Vela (RS), 56’ Martinez (RS), 62’ Prieto (RS, Rig.) R.Sociedad (4-2-3-1): Bravo; Martinez C., González, Martinez I., De la Bella; Bergara, Zurutuza (73’ Pardo); Vela, Prieto (80’ Ifran), Griezmann; Agirretxe. All. Montanier Real Betis (4-2-3-1): Adrian; Lopez, Alvarez, Amaya, Pérez N.; Canas, Etxebarria (83’ Chica); Campbell (72’ Nono), Carlos (63’ Martin), Pabon; Molina. All. Pérez M.

SIVIGLIA-CELTA DE VIGO 4-1 Reti: 12’-29’-68’ Negredo (S), 40’ Fernandez (C), 66’ Medel (S) Siviglia (4-2-3-1): Beto; Coke, Moreno, Fazio, Navarro; Medel, Kondogbia (77’ Maduro); Rakitic; Navas, Baba, Del Moral (46’ Reyes); Negredo (85’ Baba). All. Emery Celta de Vigo (4-2-3-1): Varas; Johny, Demidov, Bellvis (81’ Lago), Cabral; Oubina, Lopez; Fernandez (75’ de Lucas), Bermejo, Orellana (61’ Pranjic); Aspas. All. Resino

92 calcio2000 apr 2013


statistiche campionati esteri

ligue 1 giornata 24 - 8-1O/2 PSG-BASTIA 3-1 Reti: 56’ Menez (P), 71’ Ibrahimovic (P, Rig.), 83’ Khazri (B), 89’ Lavezzi (P) PSG (4-2-2-2): Sirigu; van der Wiel, Alex, Armand, Maxwell; Verratti, Chantome; Menez , Pastore (72’ Matuidi); Lucas (75’ Lavezzi), Gameiro (66’ Ibrahimovic). All. Ancelotti Bastia (4-2-3-1): Landreau; Cioni, Marchal, Harek, Palmieri; Yatabaré (80’ Khazri), Sablé (56’ Faty); Thauvin, Rothen, Beauvue (63’ Modeste); Ilan. All. Hantz NANCY LORRAINE-S.REIMS 1-2 Reti: 29’ Puygrenier (N), 48’ Ayte (S), 58’ Fortes (S) Nancy Lorraine (5-3-2): Gregorini; Karaboue (75’ Moukannjo), Sané, Puygrenier, Sami, Jebbour; Ayasse (63’ Loties), Grange, Mangani; Bakar, Efoulou (81’ Joachim). All. Gabriel Stade Reims (4-2-2-2): Placide; Mandi, Tacalfred, Fofana, Signorino; Krychowiak, Ramare; Glombard (46’ Fortes), Diego (75’ Ca); Courtet, Ayite (82’ De Preville). All. Fournier

S.ETIENNE-MONTPELLIER 4-1

VALENCIENNES-S. BREST 2-1 Reti: 10’ Dossevi (V), 45’ Mater (V), 90’ Raspentino (S) Valenciennes (4-2-3-1): Penneteau; Mater, Angoua, Rose, Nery; Gomis, Sanchez C.; Nguette (62’ Sankhare), Melikson (83’ Aboubakar), Dossevi, Le Tallec (70’ Pujol). All. Sanchez Stade Brest (4-2-3-1): Thebaux; Mendy, Lejeune, Kantari, Ferradj; Sissoko, Auras (46’ Ayite); Gueye, Chafni, Dernis (46’ Raspentino); Benschop. All. Chauvin

TROYES-SOCHAUX 0-0 Troyes (4-2-3-1): Ulien; Faussurier, Brechet, Jarjat, Othon; Yamissi (73’ Dos Santos), Ngoyi (51’ Xavier); Camus, Nivet, Darbion; Bahrebeck (62’ Jean). All. Furlan Sochaux (4-2-2-2): Pouplin; Corchia, Poujol, Kante (81’ Daf), Roussillon; Lopy, Nogueira; Butin (84’ Bakambu), Boudebouz, Roudet; Privat. All. Hely

NIZZA-LORIENT 1-1 Reti: 75’ Mareque (L), 82’ Eysseric (N) Nizza (4-2-3-1): Ospina; Genevois (33’ Palun), Pejcinovic, Civelli, Kolodziejczak; Anin, Abriel; Eysseric, Meriem (62’ Pied), Bautheac (78’ Bosetti); Maupay. All. Puel Lorient (4-2-2-2): Audard; Mareque, Kone, Manga, Gassama; Bourillon, Lautoa; Monnet-Paquet, Autret (78’ Lemina); Jouffre (90’ Reale), Aliadiere. All. Gourcuff

AJACCIO-BORDEAUX 1-0 Reti: 31’ Faty (A) Ajaccio (4-1-2-2-1): Ochoa; Chalme, Saad, Poulard, Zubar; Cavalli (77’ Mostefa); Faty, Lasne; Belghazouani (86’ Begeorgi), Sammaritano (77’ Oliech); Mutu. All. Emon Bordeaux (4-2-2-2): Carrasso; Mariano (22’ Faubert), Planus, Marange (61’ Maurice-Belay), Tremoulinas; Plasil, Sané; Khalfallah, Obraniak; Saivet, Bellion. All. Gillot

EVIAN-MARSIGLIA 1-1 Reti: 50’ Gignac (M), 58’ Sagbo (E, Rig.) Evian (4-2-2-2): Laquait; Ehret, Betao, Angoula, Wass; Tie Bi (72’ Govou), Sorlin; Berigaud (84’ Diogo), Ninkovic (89’ Cambon); Sagbo, Khelifa. All. Dupraz Marsiglia (4-2-3-1): Mandanda; N´Koulou, Lucas, Abdullah, Fanni; Cambon, Cheyrou; Amalfitano (60’ Diawara), Kadir, Valbuena (72’ Ayew J.), Gignac (86’ Sougou). All. Baup

STADE RENNAIS-TOLOSA 2-0 Reti: 79’ Alessandrini (S), 84’ Erding (S) Stade Rennais (4-2-3-1): Costil; Foulquier (46’ Sané), Catherine, Mavinga, Biyik; Diarra (87’ Konradsen), Makoun; Diallo Sadio (46’ Ilunga), Feret, Alessandrini; Erdinc. All. Antonetti Tolosa (4-1-2-2-1): Ahamada; Abdennour, Aurier, Yago, Akpro; Hermach; Rabiot (82’ Djalo), Didot; Ninkov (78’ Braaten), Tabanou; Ben Yedder (69’ Basat). All. Casanova

LIONE-LILLA 1-3 Reti: 28’ Chedjou (LIL), 44’ Balmont (LIL), 50’ Kalou (LIL, Rig.), 57’ Lopez (LIO, Rig.) Lione (4-2-3-1): Vercoutre; Réveillere, Bisevac, Dabo, Umtiti; Gonalons, Malbranque (75’ Fofana); Lacazette (66’ Benzia), Grenier (55’ Gomis), Ghezzal; Lopez. All. Garde Lilla (4-1-2-2-1): Elana; Beria, Basa, Chedjou, Digne; Gueye; Balmont, Martin; Rodelin (74’ Origi), Payet (89’ Sidibe); Kalou. All. Garcia

Reti: 13’ Brandao (S), 29’ Aubameyang (S), 48’ Mollo (S), 49’ Cabella (M), 75’ Bodmer (S) Saint-Etienne (4-1-2-2-1): Ruffier; Clerc, Perrin, Brison, Clement; Lemoine (59’ Guilavogui); Aubameyang, Cohade; Mollo (63’ Gradel), Brandao (71’ Bodmer); Sall. All. Galtier Montpellier (4-2-3-1): Jourdren; Congré, Hilton, El Kaoutari, Bedimo; Martin (55’ Mounier), Estrada; Cabella (87’ Pitau), Belhanda, Utaka; Herrera (68’ Charbonnier). All. Girard

ligue 1 giornata 25 - 15-17/2 LILLA-STADE RENNAIS 2-0 Reti: 24’ Mavinga (S, Aut.), 61’ Payet (L) Lilla (4-1-2-2-1): Elana; Beria, Basa, Chedjou, Digne; Gueye; Balmont, Martin (90’ Origi); Rodelin (83’ Roux), Payet (89’ Rozehnal); Kalou. All. Garcia Stade Rennais (4-2-3-1): Costil; Catherine, Mavinga, Biyik, Ilunga; Diarra A. (70’ Konradsen), Makoun; Danze, Feret, Alessandrini (35’ Sané); Erdinc (74’ Diarra M.) All. Antonetti

MARSIGLIA-VALENCIENNES 1-0 Reti: 90’ Fanni (M) Marsiglia (4-2-3-1): Mandanda; N´Koulou, Lucas, Morel, Fanni; Romao, Barton (84’ Sougou); Ayew A., Kadir (65’ Amalfitano), Valbuena; Gignac. All. Baup Valenciennes (4-1-2-2-1): Penneteau; Mater (58’ Bong), Angoua, Rose, Nery; Gomis; Sanchez C., Ducourtioux; Nguette (62’ Danic), Melikson; Le Tallec (84’ Pujol). All. Sanchez

TOLOSA-TROYES 2-2 Reti: 78’ Yattara (TR), 83’ Nivet (TR), 86’ Basat (TO), 88’ Nivet (TR, Aut.) Tolosa (4-2-3-1): Ahamada; Abdennour, Aurier, Mbengue, Akpro; Didot, Capoue; Djalo (73’ Regattin), Hermach (56’ Ben Yedder), Tabanou (46’ Braaten); Basat. All. Casanova Troyes (4-2-3-1): Ulien; Faussurier, Brechet, Jarjat, N’Sakala; Othon, Ngoyi; Camus, Nivet, Darbion (59’ Dos Santos); Jean (71’ Yattara). All. Furlan

MONTPELLIER-N. LORRAINE 1-0 Reti: 34’ Herrera (M) Montpellier (4-2-3-1): Jourdren; Congré, Hilton, El Kaoutari, Bedimo; Pitau (73’ Dabo), Estrada; Mounier (86’ Martin), Belhanda, Utaka; Herrera (68’ Charbonnier). All. Girard Nancy Lorraine (5-4-1): Gregorini; Sané, Puygrenier, Sami, Jebbour, Muratori; Karaboue (83’ Bassilekin), Ayasse, Moukannjo (73’ Louis), Mangani; Efoulou (79’ Bakar). All. Gabriel

LORIENT-EVIAN 2-1 Reti: 42’ Aladiere (L, Rig.), 78’ Monnet-Paquet (L), 83’ Betao (E) Lorient (4-2-2-2): Audard; Mareque, Kone, Manga, Gassama; Reale (74’ Abu), Lautoa; Monnet-Paquet (46’ Lemina), Barthelme; Jouffre, Aliadiere. All. Gourcuff Evian (4-2-2-2): Laquait; Djedje (52’ Lacour), Betao, Angoula, Wass; Tie Bi, Sorlin (76’ Adnane); Barbosa (63’ Berigaud), Ninkovic, Khelifa; Sagbo. All. Dupraz

STADE BREST-AJACCIO 1-1 Reti: 12’ Raspentino (S), 70’ Oliech (A) Stade Brest (4-2-3-1): Thebaux; Mendy, Lejeune, Traore, Ferradj (60’ Auras); Chafni, Sissoko; Raspentino, Coulibaly (76’ Ba), Gueye (81’ Dernis); Ayite. All. Chauvin Ajaccio (4-2-3-1): Ochoa; Chalme, Saad, Poulard, Zubar; Faty, Lasne (68’ Sammaritano); Mostefa, Cavalli (86’ Pierazzi), Diarra (90’ Begeorgi); Oliech All. Emon

BASTIA-NIZZA 0-1 Reti: 61’ Maupay (N) Bastia (4-2-3-1): Landreau; Cioni, Marchal, Harek, Palmieri (77’ Ilan); Yatabaré, Sablé; Thauvin (85’ Maoulida), Rothen, Khazri (81’ Beauvue); Modeste. All. Hantz Nizza (4-2-3-1): Ospina; Puel, Pejcinovic (72’ Gomis), Civelli, Kolodziejczak; Anin, Digard; Abriel, Bautheac, Maupay; Eysseric. All. Puel

BORDEAUX-LIONE 0-4 Reti: 15’ Grenier (L), 65’ Fofana (L), Grenier (L, Rig.), 75’ Lacazette (L) Bordeaux (4-2-3-1): Carrasso; Faubert, Sané, Planus (46’ Khalfallah), Tremoulinas; Plasil, Marange; Maurice-Belay, Obraniak (78’ Traore), Saivet; Rolan (46’ Sertic). All. Gillot Lione (4-1-2-3): Vercoutre; Réveillere, Bisevac, Lovren, Umtiti; Gonalons; Fofana, Grenier (78’ Mvuemba); Lacazette, Gomis (61’ Ferri), Lopez (54’ Ghezzal). All. Garde

STADE REIMS-SAINT-ETIENNE 1-1 Reti: 10’ Aubameyang (SE), 76’ Courtet (SR) Stade Reims (4-1-2-2-1): Agassa; Mandi, Fofana, Weber, Signorino; Ghilas (62’ De Preville); Krychowiak, Ramare (78’ Ca); Fortes, Souare (62’ Fauvergue); Courtet. All. Fournier Saint-Etienne (4-1-2-2-1): Ruffier; Clerc, Sall, Perrin, Brison; Clement; Lemoine (65’ Bodmer), Guilavogui; Cohade (79’ Ghoulam), Mollo (72’ Gradel); Aubameyang. All. Galtier

SOCHAUX-PSG 3-2 Reti: 29’ Alex (P), 36’ Roudet (S), 54’ Sio (S), 76’ Sakho (P), 82’ Bakambu (S) Sochaux (4-2-3-1): Pouplin; Corchia, Poujol, Kante, Roussillon; Lopy, Nogueira; Butin (70’ Bakambu), Boudebouz (85’ Traoré), Roudet; Sio (74’ Privat). All. Hely PSG (4-2-2-2): Sirigu; van der Wiel (62’ Jallet), Alex, Sakho, Maxwell; Verratti (87’ Coman), Matuidi; Chantome (62’ Gameiro), Pastore; Lavezzi, Ibrahimovic. All. Ancelotti

ligue 1 giornata 26 - 22-24/2 NIZZA-STADE REIMS 2-0 Reti: 13’ Eysseric (N, Rig.), 85’ Civelli (N) Nizza (4-2-3-1): Ospina; Puel, Pejcinovic, Civelli, Kolodziejczak; Anin, Digard (53’ Bruins); Eysseric, Abriel, Bautheac; Bosetti (63’ Maupay). All. Puel Stade Reims (4-2-2-2): Agassa; Mandi, Tacalfred, Weber, Signorino; Krychowiak, Ca (74’ Devaux); Fortes, Diego (63’ Ghilas); Courtet, De Preville (71’ Glombard). All. Fournier

STADE RENNAIS-SOCHAUX 2-2 Reti: 21’Sio (SO), 34’ Boye (ST), 56’ Corchia (SO), 88’ Makoun (ST) Stade Rennais (4-2-3-1): Costil; Boye, Catherine, Mavinga, Biyik; Diarra A. (68’ Danze), Makoun; Diarra M. (76’ Sané), Feret, Pitroipa (78’ Diallo Sadio); Erdinc. All. Antonetti Sochaux (4-2-2-2): Pouplin; Corchia, Poujol, Kante, Roussillon; Nogueira, Traoré; Bakambu (90’ Sauget), Boudebouz, Roudet; Sio (79’ Privat). All. Hely

VALENCIENNES-TOLOSA 0-0 Valenciennes (4-2-3-1): Penneteau; Mater, Angoua, Mirin, Bong; Gomis, Sanchez C. (72’ Ducourtioux); Melikson, Dossevi (89’ Aboubakar), Danic (65’ Le Tallec); Pujol. All. Sanchez Tolosa (4-2-3-1): Ahamada; Abdennour, Ninkov, Yago, Mbengue; Capoue, Didot; Braaten, Hermach, Tabanou; Basat (77’ Regattin). All. Casanova

TROYES-BASTIA 0-0 Troyes (4-2-3-1): Ulien; Faussurier, Brechet, Jarjat, N’Sakala; Ngoyi, Othon; Camus (69’ Bahrebeck), Nivet, Darbion (60’ Dos Santos); Jean (87’ Yattara). All. Furlan Bastia (4-2-3-1): Landreau; Cioni, Marchal (79’ Thauvin), Harek (12’ Choplin), Palmieri; Yatabaré, Faty; Rothen, Beauvue, Khazri; Modeste. All. Hantz

N. LORRAINE-SAINT-ETIENNE 0-3 Reti: 17’ Brandao (S), 40’-88’ Aubameyang (S) Nancy Lorraine (5-4-1): Gregorini; Jebbour, Jeanvier, Puygrenier, Sami, Ayasse; Louis (59’ Zitte), Mangani, Muratori (80’ Coulibaly), Karaboue; Bakar (69’ Moukannjo). All. Gabriel Saint-Etienne (4-1-2-2-1): Ruffier; Clerc, Sall, Perrin, Brison; Lemoine; Guilavogui, Cohade; Aubameyang (89’ Mollo), Gradel; Brandao (82’ Bodmer). All. Galtier

EVIAN-MONTPELLIER 0-1 Reti: 80’ Belhanda (M) Evian (4-2-3-1): Laquait; Betao, Wass, Mongongu, Cambon; Rabiu (88’ Tie Bi), Sorlin; Khelifa, Ninkovic, Barbosa (87’ Angoula); Sagbo (76’ Berigaud). All. Dupraz Montpellier (4-2-3-1): Jourdren; Congré, Hilton, El Kaoutari, Bedimo; Pitau (74’ Dabo), Estrada; Mounier, Belhanda, Utaka; Herrera (83’ Charbonnier). All. Girard

AJACCIO-LILLA 1-3 Reti: 38’ Poulard (L), 67’-74’ Payet (L), 77’ Belghazouani (A) Ajaccio (4-1-2-2-1): Ochoa; Chalme, Saad, Poulard, Zubar; Mostefa; Faty, Belghazouani; Cavalli, Diarra; Oliech. All. Emon Lilla (4-1-2-2-1): Elana; Beria, Basa, Chedjou, Digne; Gueye; Balmont, Martin (68’ Bonnart); Rodelin (82’ Rozehnal), Payet (77’ Roux); Kalou. All. Garcia

LIONE-LORIENT 3-1 Reti: 11’ Aliadiere (LO), 24’ Lopez (LI), 50’ Ghezzal (LI), 90’ Mvuemba (LI) Lione (4-2-3-1): Vercoutre; Réveillere, Bisevac, Lovren, Umtiti; Gonalons, Malbranque (75’ Mvuemba); Lacazette (81’ Benzia), Grenier, Ghezzal; Lopez (89’ Ferri). All. Garde Lorient (4-2-2-2): Audard; Barthelme, Kone, Manga, Gassama; Reale, Lautoa; Corgnet (64’ Le Lan), Monnet-Paquet; Jouffre (76’ Lemina), Aliadiere (58’ Giuly). All. Gourcuff

BORDEAUX-STADE BREST 0-2 Reti: 19’ Tremoulinas (SB), 83’ Kantari (SB, Rig.) Bordeaux (4-1-2-1-2): Carrasso; Faubert, Planus, Obraniak (65’ Khalfallah), Tremoulinas; Sané; Poko (84’ Sertic), Maurice-Belay; Plasil; Diabeté, Bellion (64’ Saivet). All. Gillot Stade Brest (4-1-2-2-1): Thebaux; Coulibaly, Mendy, Kantari, Traore; Sissoko; Chafni (78’ Grougi), Licka; Raspentino (75’ Toure), Gueye (70’ Lesoimier); Ayite. All. Chauvin

PSG-MARSIGLIA 2-0 Reti: 11’ N’Koulou (M, Aut.), 90’ Ibrahimovic (P) PSG (4-2-2-2): Sirigu; Jallet, Alex, Armand, Maxwell; Verratti (76’ Chantome), Matuidi; Lucas (83’ Menez), Pastore (76’ Beckham); Lavezzi, Ibrahimovic. All. Ancelotti Marsiglia (4-2-3-1): Mandanda; N´Koulou, Lucas, Morel, Fanni; Barton, Romao; Kadir (76’ Sougou), Valbuena, Ayew A.; Gignac. All. Baup

calcio2000 93 apr 2013


ligue 1 giornata 27 - 1-3/3 MONTPELLIER-STADE RENNAIS 2-0 Reti: 75’ Hilton (M), 86’ Camara (M) Montpellier (4-2-2-2): Jourdren; Congré, Hilton, El Kaoutari, Bedimo; Pitau (62’ Dabo), Estrada; Mounier (73’ Camara), Utaka; Herrera, Charbonnier (57’ Martin). All. Girard Stade Rennais (4-2-3-1): Costil; Catherine, Mavinga, Ilunga (36’ Apam), Biyik; Diallo Sadio (77’ Sané), Makoun; Danze, Feret, Pitroipa; Erdinc (79’ Diarra). All. Antonetti

STADE REIMS-PSG 1-0 Reti: 64’ Krychowiak (S) Stade Reims (4-2-2-2): Agassa; Glombard, Fofana, Weber, Signorino; Krychowiak, Ramare (76’ Ca); Fortes, Devaux (63’ Ghisolfi); Diego, Courtet (82’ Fauvergue). All. Fournier PSG (4-2-2-2): Sirigu; van der Wiel, Alex, Sakho, Armand; Verratti (64’ Beckham), Matuidi; Lucas (77’ Gameiro), Pastore (67’ Menez); Lavezzi, Ibrahimovic. All. Ancelotti

TOLOSA-EVIAN 0-0 Tolosa (4-4-2): Ahamada; Abdennour, Ninkov, Yago, Mbengue; Tabanou (81’ Rabiot), Didot, Capoue, Hermach (59’ Ben Basat); Ben Yedder, Braaten (73’ Regattin). All. Casanova Evian (4-4-2): Laquait; Betao, Wass, Cambon, Ehret; Rabiu (51’ Ninkovic), Kone, Sorlin, Barbosa (70’ Govou); Berigaud (60’ Sagbo), Khelifa. All. Dupraz

SOCHAUX-NANCY LORRAINE 1-2 Reti:7’ Moukandjo (N, Rig.),40’ Zitte (N), 90’ Privat (S) Sochaux (4-4-2): Pouplin; Corchia, Poujol, Kante, Roussillon (81’ Mikari); Boudebouz, Roudet, Nogueira (59’ Privat), Traoré (72’ Lopy); Bakambu, Sio. All. Hely Nancy Lorraine (4-4-2): Gregorini; Jebbour, Loties (46’ Sami), Sané, Puygrenier; Mangani, Moukannjo, Karaboue, Ayasse; Bakar, Zitte (79’ Efoulou). All. Gabriel

SAINT-ETIENNE-NIZZA 4-0 Reti:7’ Aubameyang (S), 60’-74’ Brandao (S), 70’ Mollo (S) Saint-Etienne (4-4-2): Ruffier; Clerc, Sall, Clement (32’ Guilavogui), Brison; Lemoine, Guilavogui, Perrin; Aubameyang (72’ Hamouma); Mollo, Brandao (76’ Bodmer). All. Galtier Nizza (4-4-2): Ospina; Puel, Gomis, Civelli, Kolodziejczak; Anin, Digard (72’ Palun), Meriem (70’ Bruins), Eysseric; Bautheac, Maupay (58’ Bosetti). All. Puel

LORIENT-VALENCIENNES 1-1 Reti: 4’ Monnet-Paquet (L), 80’ Danic (V, Rig.) Lorient (4-4-2): Audard; Kone, Manga, Bourillon (72’ Reale), Le Lan; Gassama, Lautoa, Jouffre (84’ Giuly), Aliadiere (46’ Autret); Barthelme, Monnet-Paquet. All. Gourcuff Valenciennes (4-4-2): Penneteau; Ducourtioux, Angoua, Mirin, Bong; Mater, Sankhare, Danic (89’ Saez), Aboubakar; Dossevi (72’ Nguette), Pujol (86’ Sanchez). All. Sanchez

BASTIA-AJACCIO 1-0 Reti: 47’ Maoulida (B) Bastia (4-4-2): Landreau; Cioni, Marchal, Faty, Choplin; Palmieri, Yatabaré, Rothen, Maoulida (69’ Beauvue); Modeste, Ilan (59’ Thauvin). All. Hantz Ajaccio (4-4-2): Ochoa; Chalme, Poulard, Zubar, Bouhours; Faty (61’ Sammaritano), Belghazouani (87’ Sammaritano), Mostefa, Cavalli (72’ Andre); Lasne, Oliech. All. Emon

STADE BREST-LIONE 1-1 Reti: 8’ Chafni (S), 53’ Makonda (S, Aut.) Stade Brest (4-1-2-2-1):: Thebaux; Coulibaly, Lejeune, Kantari, Makonda; Sissoko; Chafni (45’ Grougi), Licka; Raspentino, Gueye (77’ Toure); Ayite (70’ Lesoimier). All. Chauvin Lione (4-1-2-2-1): (4-1-2-2-1) Vercoutre; Réveillere, Bisevac, Lovren, Umtiti; Mvuemba; Malbranque, Grenier (76’ Ferri); Lacazette, Lopez; Gomis. All. Garde

MARSIGLIA-TROYES 2-1 Reti: 70’ Marcos (T), 61’ Jarjat (T, Aut.), 82’ Gignac (M) Marsiglia (4-2-3-1): Mandanda; N´Koulou, Lucas, Morel (85’ Diawara), Fanni; Barton (72’ Sougou), Romao; Ayew J. (87’ Kadir), Valbuena, Ayew A.; Gignac. All. Baup Troyes (4-2-3-1): Ulien; Faussurier, Brechet, Jarjat, N’Sakala (86’ Bahrebeck); Ngoyi, Othon (42’ Xavier); Camus (85’ Darbion), Nivet, Colin; Dos Santos. All. Furlan

LILLA-BORDEAUX 2-1 Reti: 31’ Plasil (B, Rig.), 59’ Rodelin (L), 72’ Kalou (L) Lilla (4-1-2-2-1): Elana; Beria, Basa, Chedjou (68’ Sidibe), Digne; Rozehnal (57’ Pedretti); Balmont, Martin; Rodelin (87’ de Melo), Payet; Kalou. All. Garcia Bordeaux (4-1-2-2-1): Carrasso; Faubert (81’ Bellion), Henrique, Planus, Obraniak, Tremoulinas; Sané; Plasil, Obraniak; Traore (62’ Poko), Maurice-Belay (80’ Khalfallah); Diabeté. All. Gillot

bundes giornata 21 - 9-1O/2 STOCCARDA-W. BREMA 1-4 Reti: 34’-74’ Ekici (W), 50’ Traore (S), 61’ Hunt (W), 90’ de Bruyne (W) Stoccarda (4-2-3-1): Ulreich; Sakai, Tasci, Niedermaier, Boka; Kvist (68’ Didavi), Gentner; Torun (78’ Okazaki), Traoré, Harnik (68’ Macheda); Ibisevic. All. Labbadia Werder Brema (4-1-2-2-1): Mielitz; Ignjovski, Mulongoti, Papastathopoulos, Schmitz; Junuzovic (89’ Fritz); de Bruyne, Hunt (90’ Selassie); Elia, Ekici (85’ Prödl); Petersen. All. Schaaf B.DORTMUND-AMBURGO 1-4 Reti: 17’ Lewandowski (D), 18’-62’ Rudnevs (A), 26’-89’ Son (A) B. Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek (66’ Gündogan), Augusto, Hummels, Bender; Sahin, Kehl (65’ Schieber); Reus, Blaszczykowski, Götze; Lewandowski. All. Klopp Amburgo (4-1-2-1-2): Adler; Diekmeier, Westermann, Bruma, Jansen; Rincon; Skjelbred (74’ Arslan), Aogo; van der Vaart (63’ Rajkovic); Son (90’ Kacar), Rudnevs. All. Fink

94 calcio2000 apr 2013

HANNOVER-HOFFENHEIM 1-0 Reti: 8’ Diouf (HA) Hannover (4-2-2-2): Zieler; Chahed, Djourou, Schulz, Pander; Schmiedebach, Pinto; Konan Ya (76’ Hoffmann), Huszti; Schlaudraff, Diouf (90’ Abdellaoue). All. Slomka Hoffenheim (4-2-2-2): Gomes; Beck, Abraham, Delpierre, Johnson; Weis (78’ Williams), Polanski (78’ Grifo); Firmino, Usami (62’ Joselu); de Camargo, Volland All. Kurz

G. FURTH-WOLFSBURG 0-1 Reti: 23’ Dost (W) Greuther Furth (4-2-2-2): Hesl; Zimmermann, Sobiech, Mavraj, Rahman; Varga, Pekovic; Klaus (46’ Prib), Sararer (67’ Park); Asamoah (80’ Azemi), Djurdjic. All. Büskens Wolfsburg (4-2-3-1): Benaglio; Fagner (67’ Hasebe), Naldo, Madlung, Schäfer; Träsch, Polak (78’ Josué); Perisic (46’ Olic), Diego, Vieirinha; Dost. All. Hecking

E.FRANCOFORTE-NORIMBERGA 0-0 E.Francoforte (4-2-3-1): Trapp; Jung, Zambrano, Anderson, Oczipka; Schwegler, Rode; Aigner (89’ Kittel), Meier, Inui (71’ Matmour); Lakic. All. Veh Norimberga (4-1-4-1): Schäfer; Chandler, Nilsson, Klose, Pinola; Simons; Balitsch (86’ Ildiz), Feulner, Frantz (75’ Mak), Kiyotake; Pekhart (78’ Polter). All. Wiesinger

B.M’GLADBACH-B.LEVERKUSEN 3-3 Reti: 44’ Stranzi (BM), 52’ Sam (BL), 58’ de Jong (BM), 60’ Kiessling (BL), 64’ Schurrle (BL), 86’ Herrmann (BM) B.M’Gladbach (4-2-2-2): Stegen; Stranzl, Brouwers, Dominguez, Wendt; Nordtveit (78’ Hrgota), Ring (61’ Xhaka); Cigerci (84’ Hanke), Arango; Herrmann, de Jong. All. Favre B.Leverkusen (4-1-2-2-1): Leno; Carvajal, Wollscheid, Schwaab, Boenisch; Rolfes; Bender, Castro (80’ Hosogai); Sam (70’ Hegeler), Schürrle; Kiessling. All. Lewandowski

BAYER MONACO-SCHALKE 04 4-0 Reti: 19’ Alaba (B, Rig.), 32’ Schweinsteiger (B), 51’ Alaba (B), 64’ Gomez (B) Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Lahm (73’ Rafinha), Boateng, Dante, Alaba; Martinez, Schweinsteiger (73’ Gustavo); Robben, Kroos, Ribéry (73’ Contento); Gomez. All. Heynkes Schalke 04 (4-1-2-2-1): Hildebrand; Höwedes, Matip, Metzelder, Kolasinac; Neustädter; Jones, Höger (64’ Raffael); Barnetta, Bastos (72’ Farfan); Pukki (78’ Edu). All. Keller

AUGSBURG-MAGONZA 1-1 Reti: 43’ Szalai (M), 57’ Molders (A) Augsburg (4-1-4-1): Manninger; Philp (43’ Parkhurst), CallsenBracker, Klavan, De Jong; Baier; Koo, Moravek (73’ Vogt), Ji, Werner (80’ Hain); Mölders. All. Weinzierl Magonza (4-1-2-1-2): Wetklo; Pospech, Svensson, Noveski, Diaz (46’ Zabavnik); Kirchhoff; Baumgartlinger, Soto (61’ Risse); Ivanschitz (69’ Caligiuri); Parker, Szalai. All. Tuchel

FRIBURGO-F.DUSSELDORF 1-0 Reti: 87’ Krmas (FR) Friburgo (4-2-2-2): Baumann; Sorg, Fallou, Krmas, Hedenstad (46’ Günter); Schuster, Flum (77’ Ginter); Schmid (66’ Caligiuri), Makiadi; Rosenthal, Kruse. All. Streich F.Dusseldorf (4-2-2-2): Giefer; Balogun, Latka, Malezas (89’ Schahin), Van den Bergh; Bodzek, Tesche; Kruse (83’ Bellinghausen), Lambertz; Ilsø (65’ Fink), Reisinger. All. Meier


statistiche campionati esteri

bundes giornata 22 - 15-17/2 WOLFSBURG-B. MONACO 0-2 Reti: 36’ Mandzukic (B), 90’ Robben (B) Wolfsburg (4-2-3-1): Benaglio; Hasebe, Naldo, Madlung, Schäfer; Träsch (75’ Fagner), Polak; Olic (65’ Perisic), Diego, Vieirinha (75’ Helmes); Dost. All. Hecking Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Lahm, van Buyten, Dante, Alaba; Gustavo, Schweinsteiger; Müller, Kroos (79’ Tymoschuk), Ribéry (78’ Robben); Mandzukic (83’ Gomez). All. Heynkes

WERDER BREMA-FRIBURGO 2-3 Reti: 36’ Kruse (F), 40’-65’ Petersen (W), 54’ Caliguri (F), 71’ Ginter (F) Werder Brema (4-1-2-2-1): Mielitz; Ignjovski, Mulongoti, Prödl, Schmitz; Junuzovic (74’ Yildirim); Fritz, de Bruyne; Elia (81’ Akpala), Ekici (55’ Arnautovic); Petersen. All. Schaaf Friburgo (4-2-2-2): Baumann; Sorg, Fallou, Ginter, Hedenstad (58’ Günter); Schuster, Makiadi; Kruse, Caligiuri; Rosenthal (88’ Santini), Guede (82’ Flum). All. Streich

MAGONZA-SCHALKE 04 2-2 Reti: 27’ Ivanschitz (M), 42’-83’ Bastos (S), 63’ Pospech (M) Magonza (4-2-3-1): Wetklo; Pospech, Svensson, Noveski, Diaz; Baumgartlinger, Soto; Müller, Zimling (84’ Caligiuri), Ivanschitz (86’ Ede); Szalai. All. Tuchel Schalke 04 (4-2-3-1): Hildebrand; Höger, Höwedes, Matip, Fuchs; Neustädter; Jones; Draxler (90’ Barnetta), Raffael (72’ Meyer), Bastos; Farfan (85’ Pukki). All. Keller

AMBURGO-B.M’GLADBACH 1-0 Reti: 24’ Van der Vaart (A) Amburgo (4-1-2-1-2): Drobny; Diekmeier, Westermann, Rajkovic, Jansen; Badelj; Skjelbred (75’ Arslan), Aogo; van der Vaart (88’ Berg); Son (75’ Arslan), Rudnevs. All. Fink B.M’Gladbach (4-2-2-2): Stegen; Stranzl, Jantschke, Dominguez, Daems; Marx, Xhaka (82’ de Jong); Rupp (66’ Younes), Arango; Hanke, Herrmann (87’ Nordtveit). All. Favre

B.LEVERKUSEN-AUGSBURG 2-1 Reti: 26’ Kiessling (L), 75’ Bender (L), 89’ Molders (A) B.Leverkusen (4-1-2-2-1): Leno; Carvajal, Wollscheid, Toprak, Boenisch; Reinartz; Bender (84’ Schwaab), Castro; Sam (37’ Rolfes), Schürrle (78’ Hegeler); Kiessling. All. Lewandowski Augsburg (4-2-3-1): Manninger; Parkhurst (90’ Hain), Callsen-Bracker, Klavan, De Jong; Vogt, Baier (69’ Oehrl); Koo, Ji, Werner (57’ Hahn); Mölders. All. Weinzierl

B.DORTMUND-E.FRANCOFORTE 3-0 Reti: 8’-10’-65’ Reus (D) B. Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek, Subotic, Hummels, Schmelzer; Gündogan (89’ Sahin), Bender; Reus, Blaszczykowski (66’ Grosskreutz), Götze (82’ Leitner); Schieber. All. Klopp E.Francoforte (4-2-3-1): Trapp; Jung, Zambrano, Anderson, Oczipka; Schwegler, Rode (80’ Celozzi); Aigner (60’ Occean), Meier, Inui; Lakic (77’ Matmour). All. Veh

NORIMBERGA-HANNOVER 2-2 Reti: 41’ Huszti (H), 53’ Klose (N), 68’ Konan Ya (H), 90’ Polter (N) Norimberga (4-1-4-1): Schäfer; Chandler, Nilsson, Klose, Pinola; Simons; Balitsch, Feulner (81’ Mak), Frantz (63’ Kanazaki), Kiyotake; Pekhart (81’ Polter). All. Wiesinger Hannover (4-2-2-2): Zieler; Sakai, Djourou, Schulz, Pander (66’ Rausch); Hoffmann, Pinto; Konan Ya (75’ Schmiedebach), Huszti; Diouf (84’ Sobiech), Abdellaoue. All. Slomka

HOFFENHEIM-STOCCARDA 0-1 Reti: 3’ Harnik (S) Hoffenheim (4-2-2-2): Gomes; Beck, Abraham, Delpierre, Johnson; Williams (54’ Weis), Polanski (80’ Grifo); Usami, Volland; Joselu, de Camargo (54’ Derdiyok). All. Kurz Stoccarda (4-1-2-2-1): Ulreich; Sakai, Tasci, Niedermaier, Boka; Kvist; Gentner, Holzhauser (83’ Molinaro); Traoré (87’ Okazaki), Harnik (90’ Rüdiger); Ibisevic. All. Labbadia

FRIBURGO-E.FRANCOFORTE 0-0 Friburgo (4-2-2-2): Baumann; Schmid, Fallou (54’ Krmas), Ginter, Sorg; Schuster, Makiadi; Kruse, Caligiuri; Rosenthal (86’ Terrazzino), Guede (61’ Flum). All. Streich E.Francoforte (4-1-2-1-2): Trapp; Jung, Zambrano, Anderson, Oczipka; Schwegler; Rode, Celozzi; Meier; Aigner (88’ Lanig), Matmour (46’ Occean). All. Veh

STOCCARDA-NORIMBERGA 1-1 Reti: 51’ Traore (S), 77’ Feulner (N) Stoccarda (4-1-2-2-1): Ulreich; Sakai, Tasci, Niedermaier, Molinaro; Kvist; Gentner, Holzhauser (90’ Maxim); Traoré (84’ Macheda), Harnik (73’ Okazaki); Ibisevic. All. Labbadia Norimberga (4-2-3-1): Schäfer; Chandler, Nilsson, Simons, Pinola; Balitsch, Feulner; Frantz, Kanazaki (46’ Esswein), Kiyotake; Polter (68’ Pekhart). All. Wiesinger

MAGONZA-WOLFSBURG 1-1 Reti: 5’ Zimling (M), 15’ Naldo (W) Magonza (4-2-3-1): Wetklo; Pospech, Svensson, Noveski, Diaz (74’ Risse); Baumgartlinger, Soto (54’ Caligiuri); Müller, Zimling, Ivanschitz (58’ Ede); Szalai. All. Tuchel Wolfsburg (4-2-3-1): Benaglio; Hasebe, Naldo, Madlung, Schäfer; Josué, Polak; Olic (34’ Kjær), Diego, Vieirinha (82’ Rodriguez); Dost (87’ Perisic). All. Hecking

Reti: 7’ Diouf (H), 13’ Van der Vaart (A), 39’ Huszti (H), 45’-68’ Ya (H), 85’ Abdellaoue (H) Hannover (4-2-2-2): Zieler; Chahed, Djourou, Schulz, Pocognoli; Hoffmann, Pinto; Konan Ya, Huszti (42’ Rausch); Diouf (65’ Sobiech), Abdellaoue (86’ Schlaudraff). All. Slomka Amburgo (4-1-2-1-2): Adler; Diekmeier, Westermann, Rajkovic, Jansen; Badelj; Skjelbred (46’ Beister), Aogo (75’ Rincon); van der Vaart (75’ Jiracek); Son, Rudnevs. All. Fink

HANNOVER-AMBURGO 5-1

B.MONACO-WERDER BREMA 6-1 Reti: 25’ Robben (B), 29’ Martinez (B), 49’ Selassie (W, Aut.), 52’-89’ Gomez (B), 58’ de Bruyne (W), 86’ Ribery (B) Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Lahm, Boateng, Dante, Contento; Gustavo, Martinez (52’ Tymoschuk); Robben, Shaqiri (72’ Pizarro), Ribéry; Gomez. All. Heynkes Werder Brema (4-2-3-1): Mielitz; Selassie, Mulongoti, Prödl, Schmitz; Junuzovic, Ignjovski; de Bruyne, Hunt (46’ Pavlovic), Arnautovic; Petersen. All. Schaaf

AUGSBURG-HOFFENHEIM 2-1 Reti: 45’ Dong-Won (A), 79’ Molders (A), de Camargo (H) Augsburg (4-1-4-1): Amsif; Vogt, Callsen-Bracker, Klavan, Ostrzolek; Baier; Hahn, Koo, Won Ji (73’ Ottl), Werner (81’ De Jong); Mölders (89’ Oehrl). All. Weinzierl Hoffenheim (4-2-2-2): Gomes; Beck, Abraham, Delpierre (22’ Vestergaard), Johnson; Weis (68’ de Camargo), Polanski; Firmino (46’ Schröck), Joselu; Derdiyok, Volland. All. Kurz

SCHALKE 04-F.DUSSELDORF 2-1 Reti: 29’-81’ Matip (S), 56’ Bellinghausen (F) Schalke 04 (4-2-3-1): Hildebrand; Höger (84’ Metzelder), Höwedes, Matip, Kolasinac; Neustädter (80’ Meyer), Jones; Farfan, Draxler (66’ Raffael), Bastos; Huntelaar. All. Keller F.Dusseldorf (4-2-2-2): Giefer; Balogun, Latka, Malezas, Van den Bergh; Bodzek (84’ Omae), Tesche; Lambertz, Bellinghausen (89’ Ilsø); Fink, Reisinger (12’ Schahin). All. Meier

B.M’GLADBACH-B.DORTMUND 1-1 Reti: 31’ Gotze (D, Rig.), 67’ Younes (M) B.M’Gladbach (4-2-2-2): Stegen; Stranzl, Jantschke, Dominguez, Daems; Nordtveit, Marx; Rupp (90’ Brouwers), Wendt; Younes (80’ Mlapa), Hanke (63’ de Jong). All. Favre B. Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek (82’ Sahin), Subotic, Hummels (46’ Augusto), Schmelzer; Kehl, Gündogan; Grosskreutz, Reus, Leitner (71’ Bajner); Götze. All. Klopp

G. FURTH-B.LEVERKUSEN 0-0 Greuther Furth (4-1-2-2-1): Hesl; Zimmermann, Sobiech, Mavraj, Rahman; Geis, Fürstner (67’ Trinks), Prib (61’ Pekovic); Klaus, Pledl; Djurdjic (46’ Azemi). All. Preis B.Leverkusen (4-1-2-2-1): Leno; Carvajal, Wollscheid, Toprak, Boenisch; Reinartz (89’ Milik); Bender (69’ Sam), Rolfes (71’ Hegeler); Castro, Schürrle; Kiessling. All. Lewandowski

F.DUSSELDORF-G. FURTH 1-0 Reti: 19’ Bellinghausen (D) F.Dusseldorf (4-2-2-2): Giefer; Balogun, Latka, Malezas, Van den Bergh; Fink, Tesche; Kruse (90’ Paurevic), Bellinghausen; Reisinger (90’ Wegkamp), Schahin (63’ Ilsø). All. Meier Greuther Furth (4-2-2-2): Hesl; Zimmermann, Sobiech, Mavraj (67’ Kleine), Rahman; Varga, Nehrig (72’ Zillner); Klaus (85’ Azemi), Prib; Sararer, Djurdjic. All. Büskens

bundes giornata 23 - 22-24/2

bundes giornata 24 - 1-3/3 E.FRANCOFORTE-B.M’GLADBACH 0-1 Reti: 22’ de Jong (B) E.Francoforte (4-2-3-1): Trapp; Jung, Zambrano, Anderson, Oczipka; Schwegler, Rode; Meier, Aigner, Inui; Lakic (46’ Celozzi). All. Veh B.M’Gladbach (4-2-3-1): Stegen; Stranzl, Jantschke, Dominguez, Daems; Nordtveit, Marx; Herrmann (85’ Rupp), Wendt, Younes (77’ Hanke); de Jong (75’ Mlapa). All. Favre

B.DORTMUND-HANNOVER 3-1 Reti: 8’-21’ Lewandowski (D), 41’ Abdellaoue (H), 71’ Schieber (D) B. Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Grosskreutz, Subotic, Augusto, Schmelzer; Kehl, Gündogan (81’ Sahin); Blaszczykowski (76’ Bender), Lewandowski, Reus (64’ Götze); Schieber. All. Klopp Hannover (4-2-2-2): Zieler; Chahed, Djourou (74’ Haggui), Schulz, Pocognoli; Hoffmann, Pinto; Konan Ya, Rausch (46’ Schmiedebach); Sobiech, Abdellaoue (78’ Schlaudraff). All. Slomka

WERDER BREMA-AUGSBURG 0-1 Reti: 29’ Werner (A) Werder Brema (4-1-2-2-1): Mielitz; Ignjovski, Mulongoti, Papastathopoulos, Schmitz; Junuzovic; de Bruyne, Hunt (68’ Akpala); Arnautovic, Ekici (46’ Elia); Petersen. All. Schaaf Augsburg (4-1-4-1): Amsif; Vogt, Callsen-Bracker, Klavan, Ostrzolek; Baier; Hahn, Koo (85’ Ottl), Won Ji, Werner (67’ Moravek); Mölders (90’ Bance). All. Weinzierl

WOLFSBURG-SCHALKE 04 1-4 Reti: 34’-63’ Draxler (S), 50’ Olic (W), 79’ Farfan (S), 87’ Huntelaar (S) Wolfsburg (4-2-3-1): Benaglio; Hasebe (76’ Fagner), Naldo (30’ Kyrgiakos), Kjær, Schäfer; Josué (67’ Perisic), Polak; Olic, Diego, Vieirinha; Dost. All. Hecking Schalke 04 (4-2-3-1): Hildebrand; Höger, Höwedes, Matip, Kolasinac; Neustädter (46’ Metzelder), Jones; Farfan, Draxler (89’ Raffael), Bastos (77’ Barnetta); Huntelaar. All. Keller

NORIMBERGA-FRIBURGO 1-1 Reti: 33’ Simons (N, Rig.), 83’ Schmid (F) Norimberga (4-1-4-1): Schäfer; Balitsch, Nilsson (77’ Dabanli), Klose, Plattenhardt; Simons; Feulner; Frantz, Esswein, Kiyotake (82’ Ildiz); Pekhart (62’ Polter). All. Wiesinger Friburgo (4-2-2-2): Baumann; Schmid, Fallou, Ginter, Sorg; Schuster, Makiadi (77’ Flum); Kruse, Caligiuri; Rosenthal, Guede (46’ Santini). All. Streich

AMBURGO-GREUTHER FURTH 1-1 Reti: 14’ Djurdjic (G), 22’ Beister (A) Amburgo (4-1-2-1-2): Adler; Diekmeier, Westermann, Rajkovic, Jansen; Badelj (57’ Arslan); Son (87’ Bruma), Aogo; van der Vaart; Beister, Rudnevs (75’ Berg). All. Fink Greuther Furth (4-1-2-2-1): Hesl; Zimmermann, Sobiech, Mavraj, Rahman; Geis (85’ Petsos); Fürstner, Varga; Klaus, Pledl (55’ Park); Djurdjic (78’ Asamoah). All. Preis

B.LEVERKUSEN-STOCCARDA 2-1 Reti: 12’ Ibisevic (S, Rig.), 82’ Kiessling (L, Rig.), 86’ Bender (L) B.Leverkusen (4-1-2-2-1): Leno; Carvajal, Wollscheid, Toprak (5’ Schwaab), Kadlec; Reinartz (46’ Hegeler); Bender, Castro; Sam (79’ Milik), Schürrle; Kiessling. All. Lewandowski Stoccarda (4-1-2-2-1): Ulreich; Sakai, Tasci, Rüdiger, Boka (46’ Molinaro); Kvist (90’ Maxim); Gentner, Holzhauser (86’ Macheda); Traoré, Harnik; Ibisevic. All. Labbadia

HOFFENHEIM-B. MONACO 0-1 Reti: 38’ Gomez (B) Hoffenheim (4-2-3-1): Gomes; Ochs, Abraham, Vestergaard, Johnson; Williams, Weis; Schröck (76’ Derdiyok), Volland (70’ Joselu), Usami (46’ Firmino); de Camargo. All. Kurz Bayern Monaco (4-2-3-1): Starke; Lahm, Boateng, Dante, Alaba; Martinez, Schweinsteiger; Müller, Shaqiri (64’ Gustavo), Ribéry; Gomez (75’ Mandzukic). All. Heynkes

F.DUSSELDORF-MAGONZA 1-1 Reti: 6’ Svensson (M, Aut.), 41’ Klasnic (M) F.Dusseldorf (4-2-2-2): Giefer; Balogun, Latka, Malezas, Van den Bergh; Bodzek, Tesche (60’ Bolly); Lambertz (90’ Fink), Bellinghausen; Kruse, Schahin (60’ Rafael). All. Meier Magonza (4-1-2-1-2): Wetklo; Pospech, Svensson, Noveski, Zabavnik (38’ Caligiuri); Baumgartlinger; Zimling, Malli; Ivanschitz; Klasnic (46’ Müller), Parker (80’ Szalai). All. Tuchel

calcio2000 95 apr 2013


champions LeaGUe ottavi di finale CeltiC-Juventus 0-3

valenCia-Paris s.G. 1-2

shakhtar-Borussia D. 2-2

real MaDriD-ManChester utD. 1-1

Data: 12-02-2013 – Ore: 20.45 CELTIC (4-3-3): Forster 5,5; Lustig 6 (14’ st Matthews 6), Ambrose 5, Wilson 5,5, Izaguirre 6; Brown 6 (36’ st Kayal ng), Wanyama 6,5, Mulgrew 5,5; Commons 6,5 (28’ st Watt ng), Hooper 5,5, Forrest 6. Allenatore: Lennon 5,5. JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6,5; Barzagli 7, Bonucci 6,5, Caceres 7; Lichtsteiner 6,5, Vidal 6, Pirlo 6, Marchisio 7,5, Peluso 7 (24’ st Padoin 6); Vucinic 6,5 (41’ st Anelka ng), Matri 7,5 (36’ st Pogba ng). Allenatore: Conte 7. ARBITRO: Undiano Mallenco (Spagna) 6,5. RETI: 3’ pt Matri; 32’ st Marchisio, 38’ Vucinic. RECUPERO: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). AMMONITI: Brown, Hooper, Forrest (C); Lichtsteiner, Marchisio, Padoin (J). ESPULSI: nessuno.

Data: 12-02-2013 – Ore: 20.45 VALENCIA (4-3-3): Vicente Guaita 5,5; João Pereira 6, Rami 7, Ricardo Costa 5,5, Guardado 5,5; Banega 5,5 (1’ st Canales 6), Parejo 6, Costa 6; Feghouli 6 (39’ st Jonathan Viera ng), Soldado 6, Jonas 5 (1’ st Valdez 6). Allenatore: Valverde 5,5. PARIS S.G. (4-4-2): Sirigu 7; Jallet 6,5, Alex 6,5, Sakho 6,5, Maxwell 6,5; Lucas 7 (8’ st Chantome 6,5), Matuidi 6,5, Verratti 7, Pastore 7,5 (43’ st Armand ng); Ibrahimovic 5, Lavezzi 7 (31’ st Menez ng). Allenatore: Ancelotti 7. ARBITRO: Tagliavento (Italia) 5. RETI: 10’ pt Lavezzi (P), 43’ Pastore (P); 45’ st Rami (V). RECUPERO: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). AMMONITI: João Pereira (V); Verratti (P). ESPULSI: 46’ st Ibrahimovic (P).

Data: 13-02-2013 – Ore: 20.45 SHAKHTAR (4-2-3-1): Pyatov 6; Srna 7, Chyhrynskyi ,5, Rakitskyi 5,5, Rat 6; Fernandinho 6, Hübschman 6,5; Alex Teixeira 6 (38’ st Eduardo ng), Mkhitaryan 6,5, Taison 6 (17’ st Douglas Costa 7); Luiz Adriano 6. Allenatore: Lucescu 6,5. BORUSSIA D. (4-2-3-1): Weidenfeller 5,5; Piszczek 6, Felipe Santana 5,5, Hummels 7, Schmelzer 5,5; Kehl 6,5, Bender 6; Kuba 6 (35’ st Leitner ng), Götze 7, Reus 5,5 (47’ st Schieber ng); Lewandowski 7. Allenatore: Klopp 6,5. ARBITRO: Webb (Inghilterra) 6,5. RETI: 31’ pt Srna (S), 41’ Lewandowski (B); 23’ st Douglas Costa (S), 42’ Hummels (B). RECUPERO: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). AMMONITI: Fernandinho (S). ESPULSI: nessuno.

Data: 13-02-2013 – Ore: 20.45 REAL MADRID (4-2-3-1): Diego López 6,5; Arbeloa 5,5, Sergio Ramos 6, Varane 6,5, Coentrao 6,5; Xabi Alonso 7 (39’ st Pepe ng), Khedira 6,5; Di María 7 (30’ st Modric ng), Özil 7, Ronaldo 7; Benzema 5,5 (15’ st Higuaín 5,5). Allenatore: Mourinho 6,5. MANCHESTER UTD. (4-2-3-1): De Gea 7; Rafael 5,5, Ferdinand 6,5, Evans 6,5, Evra 6; Jones 7, Carrick 6,5; Rooney 6,5 (39’ st Anderson ng), Kagawa 6,5 (18’ st Giggs 6,5), Welbeck 7,5 (28’ st Valencia ng); Van Persie 6,5. Allenatore: Ferguson 7. ARBITRO: Brych (Germania) 6. RETI: 20’ pt Ronaldo (R), 30’ Rooney (M). RECUPERO: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). AMMONITI: Rafael, Valencia, Van Persie (M). ESPULSI: nessuno.

Porto-MálaGa 1-0

arsenal-Bayern MonaCo 1-3

Galatasaray-sChalke 04 1-1

Milan-BarCellona 2-0

Data: 19-02-2013 – Ore: 20.45 PORTO (4-3-3): Helton 6; Danilo 6,5, Otamendi 6,5, Mangala 6,5, Alex Sandro 7; González 6,5 (46’ st Castro ng), Fernando 6,5, João Moutinho 7; Izmailov 6,5 (25’ st Atsu 6,5), Martínez 7, Varela 6,5 (13’ st Rodríguez 6). Allenatore: Vitor Pereira 7. MÁLAGA (4-2-3-1): Caballero 6; Sergio Sánchez 5,5, Demichelis 6, Wellington 6,5, Antunes 6,5; Toulalan 6, Iturra 5,5 (33’ st Camacho ng); Joaquín 5,5 (18’ st Portillo 5,5), Julio Baptista 5,5 (33’ st Lucas Piazón ng), Isco 5,5; Santa Cruz 5. Allenatore: Pellegrini 5,5. ARBITRO: Clattenburg (Inghilterra) 6. RETI: 11’ st João Moutinho. RECUPERO: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). AMMONITI: Iturra (M). ESPULSI: nessuno.

Data: 19-02-2013 – Ore: 20.45 ARSENAL (4-2-3-1): Szczesny 5,5; Sagna 5,5, Mertesacker 5, Koscielny 5, Vermaelen 5; Wilshere 5,5, Arteta 5,5; Ramsey 5,5 (26’ st Rosicky 5,5), Cazorla 5,5, Podolski 6 (27’ st Giroud 5,5); Walcott 5. Allenatore: Wenger 5. BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer 5,5; Lahm 7, Van Buyten 6,5, Dante 6, Alaba 6; Javi Martínez 6,5, Schweinsteiger 6,5; Müller 7, Kroos 7 (28’ st Luis Gustavo 6), Ribery 6 (18’ st Robben 6,5); Mandzukic 6,5 (34’ st Gomez 6). Allenatore: Heynckes 7. ARBITRO: Moen (Norvegia) 6,5. RETI: 7’ pt Kroos (B), 21’ Müller (B); 10’ st Podolski (A), 33’ Mandzukic (B). RECUPERO: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). AMMONITI: Sagna, Vermaelen, Arteta, Ramsey, Podolski (A); Lahm, Schweinsteiger, Müller (B). ESPULSI: nessuno.

Data: 20-02-2013 – Ore: 20.45 GALATASARAY (4-4-2): Muslera 6; Sabri 6 (37’ st Umut ng), Semih 5,5, Nounkeu 5,5, Riera 5,5; Altintop 6 (21’ st Eboué 6), Felipe Melo 6, Selçuk 6, Sneijder 5 (1’ st Amrabat 6); Burak 6,5, Drogba 6,5. Allenatore: Terim 6. SCHALKE 04 (4-5-1): Hildebrand 6; Höger 6, Höwedes 6, Matip 6, Kolasinac 6; Farfan 6, Draxler 6 (39’ st Barnetta ng), Jones 6,5, Neustädter 6, Michel Bastos 6,5; Huntelaar 5 (30’ st Pukki 6). Allenatore: Keller 6,5. ARBITRO: Collum (Scozia) 6,5. RETI: 12’ pt Burak (G), 45’ Jones (S). RECUPERO: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). AMMONITI: Muslera, Nounkeu, Selçuk, Amrabat (G); Höger, Kolasinac, Jones (S). ESPULSI: nessuno.

Data: 20-02-2013 – Ore: 20.45 MILAN (4-3-3): Abbiati 6; Abate 7, Zapata 7, Mexes 7, Constant 7; Montolivo 7,5, Ambrosini 7,5, Muntari 7,5; Boateng 8, Pazzini 7,5 (29’ st Niang 7), El Shaarawy 7,5 (42’ st Traoré ng). Allenatore: Allegri 8. BARCELLONA (4-3-3): Víctor Valdés 6; Dani Alves 5, Piqué 6, Puyol 6 (43’ st Mascherano ng), Jordi Alba 5; Xavi 5,5, Busquets 5,5, Fabregas 4,5 (17’ st Sanchez 5); Pedro 5,5, Messi 5, Iniesta 5,5. Allenatore: Roura 5. ARBITRO: Thomson (Scozia) 5. RETI: 11’ st Boateng, 36’ Muntari. RECUPERO: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). AMMONITI: Mexes, Traoré (M); Piqué, Busquets (B). ESPULSI: nessuno.

calcio2000

apr 2013


statistiche campionati esteri

eUropa LeaGUe sedicesimi di finale ZENIT-Liverpool 2-0 24’ st Hulk, 27’ Semak Liverpool-ZENIT 3-1 19’ pt Hulk (Z), 28’ Suárez (L), 43’ Allen (L); 14’ st Suárez (L). ANZHI-Hannover 96 3-1 22’ pt Huszti (H), 34’ Eto’o (A); 3’ st Akhmedov (A), 19’ Boussoufa (A) HANNOVER 96-Anzhi 1-1 25’ st Da Silva Pinto (H), 53’ Traoré (A) Sparta Praga-CHELSEA 37’ st Oscar CHELSEA-Sparta Praga 17’ pt Lafata (S); 47’ st Hazard (C)

0-1 1-1

LEVANTE-Olympiakos 3-0 10’ pt Pedro Ríos, 40’ Barkero rig.; 11’ st Martins Olympiakos-LEVANTE 0-1 9’ pt Martins Napoli-VIKTORIA IKTORIA PLZEN 0-3 28’ pt Darida; 34’ st Rajtoral, 45’ Tecl VIKTORIA IKTORIA PLZEN-Napoli 2-0 6’ st Kovarik, 29’ Tecl Dynamo Kyev-BORDEAUX 1-1 20’ pt Haruna (D), 23’ Obraniak (B) BORDEAUX-Dynamo Kyev 1-0 41’ pt Diabaté Bayer L.-BENFICA 0-1 16’ st Cardozo BENFICA-Bayer L. 2-1 15’ st John (Be), 30’ Schürrle (Ba), 32’ Matic (Be) BATE Borisov-FENERBAHçE FENERBAHçE-BATE -BATE Borisov -BA 46’ pt Cristian rig.

0-0 1-0

Ajax-STEAUA TEAUA BUCAREST 2-0 28’ pt Alderweireld; 3’ st Van Rhijn STEAUA TEAUA B.-Ajax (6-2 d.c.r.) 2-0 38’ pt Latovlevici; 31’ st Chiriches

Le itaLiane in eUropa LeaGUe naPoli-Viktoria pLzen

0-3

inter-CFr CluJ

2-0

Borussia M.-Lazio 3-3

Data: 14-02-2013 – Ore: 19.00 NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis 5; Gamberini 5,5 (1’ st Hamsik 6), Rolando 5, Britos 5; Maggio 5, Donadel 5 (27’ st Inler 5), Dzemaili 5, Zuñiga 4,5; Pandev 5, El Kaddouri 5 (14’ st Calaiò 5,5); Cavani 5,5. Allenatore: Mazzarri 5. VIKTORIA PLZEN (4-2-3-1): Kozacik 7; Reznik 6,5, Cisovsky 6,5, Prochazka 6,5, Limbersky 6,5; Darida 7, Horvath 6,5; Rajtoral 7,5 (40’ st Fillo ng), Kolar 6,5 (46’ st Hejda ng), Kovarik 6,5; Bakos 5,5 (14’ st Tecl 6,5). Allenatore: Vrba 7. ARBITRO: Van Boekel (Olanda) 6. RETI: 28’ pt Darida; 34’ st Rajtoral, 45’ Tecl RECUPERO: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). AMMONITI: Rolando, Inler (N); Hejda (V). ESPULSI: nessuno.

Data: 14-02-2013 – Ore: 21.05 INTER (4-3-1-2): Handanovic 6,5; Nagatomo 6, Silvestre 5,5, Ranocchia 6,5, Pereira 5,5; Cambiasso 6,5, Kovacic 7 (42’ st Jonathan ng), Gargano 6; Guarín 7; Cassano 6,5 (28’ st Alvarez ng), Milito ng (10’ pt Palacio 7,5). Allenatore: Stramaccioni 7. CFR CLUJ (3-5-2): Mario Felgueiras 5,5; Cadù 5,5, Piccolo 5,5, Rada 5,5; Ivo Pinto 6, Muresan 6,5, Godemèche 6 (39’ pt Maftei 6), Sepsi 5,5, Camora 6; Maah 5,5 (33’ st Hora ng), Rui Pedro 5,5 (39’ st Bjelanovic ng). Allenatore: Paulo Sergio 6. ARBITRO: Koukoulakis (Grecia) 6. RETI: 20’ pt Palacio; 42’ st Palacio RECUPERO: 5 minuti (3’ pt + 2’ st). AMMONITI: Silvestre, Pereira (I); Muresan, Maah, Bjelanovic (C). ESPULSI: nessuno.

Data: 14-02-2013 – Ore: 21.05 BORUSSIA M. (4-2-3-1): Ter Stegen 6; Stranzl 6, Brouwers 5, Dominguez 5,5, Wendt 5,5; Nordtveit 5,5 (26’ st Marx 6,5), Jantschke 6 (30’ st Hanke 6); Herrmann 6,5, Cigerci 6 (30’ st Xhaka ng), Arango 7; De Jong 6,5. Allenatore: Favre 6,5. LAZIO (4-1-4-1): Marchetti 7; Konko 5,5, Biava 6, Dias 4, Radu 6; Ledesma 5 (1’ st Kozak 7,5); Candreva 6,5 (25’ st Cana 5,5), Gonzalez 6, Hernanes 6, Lulic 6 (43’ st Ciani ng); Floccari 7. Allenatore: Petkovic 7. ARBITRO: Karasev (Russia) 6,5. RETI: 17’ pt Stranzl (B) rig.; 12’ st Floccari (L), 19’ Kozak (L), 39’ Marx (B) rig., 43’ Arango (B), 49’ Kozak (L) RECUPERO: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). AMMONITI: Arango (B); Dias, Kozak, Cana, Gonzalez (L). ESPULSI: 24’ st Dias (L). NOTE: Al 25’ st Stranzl (B) si è fatto parare un rigore.

Viktoria pLzen-naPoli

CFr CluJ-inter

Lazio-Borussia M.

2-0

Data: 21-02-2013 – Ore: 21.05 VIKTORIA PLZEN (4-2-3-1): Kozacik 6; Reznik 6, Cisovsky 6,5, Prochazka 6,5, Limbersky 6,5; Darida 6,5, Horvath 5,5; Rajtoral 7,5 (38’ st Fillo ng), Kolar 6,5 (44’ st Stipek ng), Kovarik 6,5; Bakos 6 (12’ st Tecl 6,5). Allenatore: Vrba 7. NAPOLI (4-3-3): De Sanctis 5,5; Maggio 5, Gamberini 6 (20’ st Cannavaro 5,5), Rolando 5, Zuñiga 5; Dzemaili 5,5, Donadel 5 (1’ st Inler 5,5), Behrami 5,5 (1’ st Cavani 6); Pandev 5, Calaiò 5, Insigne L. 5,5. Allenatore: Mazzarri 5. ARBITRO: Kassai (Ungheria) 6,5. RETI: 6’ st Kovarik, 29’ Tecl RECUPERO: 2 minuti (0’ pt + 2’ st). AMMONITI: Limbersky, Darida, Bakos (V); Maggio, Gamberini, Donadel, Behrami, Cavani (N). ESPULSI: nessuno.

0-3

Data: 21-02-2013 – Ore: 21.05 CFR CLUJ (3-4-1-2): Mario Felgueiras 4,5; Cadù 5, Piccolo 5, Rada 5 (36’ pt Kapetanos 5,5); Ivo Pinto 6, Godemèche 5, Sepsi 5,5, Camora 5; Muresan ng (10’ pt Hora 6,5); Maah 6, Rui Pedro 5,5 (26’ st Diogo Valente ng). Allenatore: Paulo Sergio 5. INTER (4-2-3-1): Handanovic 7; Zanetti 6, Ranocchia 6, Juan Jesus 6, Pereira 6; Kovacic 5,5, Cambiasso 6; Guarín 7 (21’ st Mbaye ng), Palacio 6,5 (1’ st Benassi 6,5), Alvarez 7 (9’ st Pasa 6); Cassano 6,5. Allenatore: Stramaccioni 6,5. ARBITRO: Pawel (Polonia) 6. RETI: 22’ e 47’ pt Guarín; 44’ st Benassi RECUPERO: 6 minuti (3’ pt + 3’ st). AMMONITI: Cadù, Kapetanos (C); Kovacic (I). ESPULSI: 35’ st Camora (C).

2-0

Data: 21-02-2013 – Ore: 21.05 LAZIO (4-1-4-1): Marchetti 6; Konko 6,5, Biava 6, Cana 6,5, Radu 7; Candreva 7 (37’ st Pereirinha ng); Gonzalez 6,5 (24’ st Onazi 6), Ledesma 6, Hernanes 6,5, Lulic 6,5; Floccari 6 (33’ st Kozak ng). Allenatore: Petkovic 6,5. BORUSSIA M. (4-3-3): Ter Stegen 5; Jantschke 5,5, Stranzl 6, Dominguez 4, Wendt 5,5; Nordtveit 5,5, Marx 5,5 (32’ st Xhaka ng), Cigerci 5 (24’ st Hanke ng); Herrmann 5,5, De Jong 5, Arango 5,5 (7’ st Younes 6). Allenatore: Favre 5. ARBITRO: Gocek (Turchia) 6,5. RETI: 10’ pt Candreva, 33’ González RECUPERO: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). AMMONITI: Younes (B). ESPULSI: nessuno.

calcio2000

apr 2013


di Elisa Palmieri

Cassanate

esordio Coi fioCChi!

“Speravo che dopo la nascita del figlio si fosse calmato. Non conosce i limiti del rispetto e dell’educazione e quando sbrocca si fa male da solo. È un peccato perché è un ragazzo generoso oltre che un grande talento. Avrebbe potuto fare molto molto di più”

“È stata una serata unica, immensa. Giocare accanto a Totti? Non lo so spiegare, è troppo bello, lui è unico”.

Fabio Capello – Radio Anch’io

Alessio Romagnoli – Sky Sport

ferguson e il suo pupillo...

“Può capitare quando c’è di mezzo un artista. Multa? Vedremo, lascio fare alla dirigenza le sue proposte”.

“Ho un piano per fermarlo: si chiama machete. Ho anche un piano B: si chiama mitragliatrice”.

Massimo Moratti – Sky Sport

Così Ferguson parlando di Cristiano Ronaldo alla vigilia di Manchester-Real Madrid – Marca

“Cose che capitano in tutte le squadre, l’unica cosa è che da noi esce sempre. Una situazione che fa male, perché quello che accade nello spogliatoio deve rimanere lì. Ma vuol dire anche che il sangue è ancora caldo”. Chivu – Sky Sport “Penso anche che Antonio debba chiarirsi col mister, sono due tipi veraci, ma basterebbe poco per mettere tutto al posto giusto (...) Prima di tutto, penso che la faccenda non sarebbe dovuta uscire, ma io so che nello spogliatoio esiste sempre chi, per un voto in più, la fa uscire...”. Materazzi – Gazzetta tv

225 volte totti “Il goal è stato un momento emozionante, lo volevo a tutti i costi e ci sono riuscito davanti alla mia gente. Volevo ricambiare l’affetto che questa gente mi ha sempre dato. Ora penso alla partita, perché i tre punti sono fondamentali” Francesco Totti – Sky Sport “225 gol, un altro grande traguardo tagliato da un grande campione: complimenti Francesco!” Alessandro Del Piero – Twitter

sassolini nelle sCarpe “Con l’addio di Josè Mourinho è cambiato tutto le prestazioni della squadra sono calate, lo spirito di squadra è sparito, sono andati via anche molti giocatori. Mou aveva un sistema vincente e quando l’Inter fece un’offerta per me non ci ho pensato due volte ad accettare, proprio perchè lui era l’allenatore. Con Benitez è cambiato il sistema di gioco: mi è capitato di giocare da centravanti, ho fatto anche l’ala sinistra. Mi mancava solo di fare il portiere...”. Sneijder – Gazzetta ufficiale Galatasaray

pietre nelle sCarpe 2 “Se tornerò a Napoli ad allenare? Può essere, ma ho la sensazione che il presidente della Fifa controlli tutto. Va in Spagna e dice che Di Stefano è stato il miglior giocatore del mondo, in Brasile dice Pelè, in Argentina dice che è Messi il numero 1, se va in Germania elogia Beckenbauer, di me non parla mai e credo che questo influisca molto sui miei contatti. So che se un giorno avrò bisogno di una mano, potrebbe darmela Platini, non Blatter (...) A volte vedo allenatori che fanno cambi che favoriscono gli avversari, in questi casi mi guardo allo specchio e mi chiedo come sia possibile che uno come me non allena”, Diego Armando Maradona - Marca

ibra l’ingrato

“Francesco è intelligente, l’ho sposato anche per questo!.. L’ho conosciuto che era un uomo dell’800, ora è perfetto!”.

“Non mi vuol bene, da quando è andato via non l’ho mai più sentito. Se mi chiamasse chiedendomi di tornare? Arrivederci!”

Ilary Blasi - Settimanale “Chi”

Adriano Galliani – Sky Sport

98 calcio2000 apr 2013


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Le uova di Pasqua ICAM, realizzate per le principali squadre italiane, sono pensate per tutti i tifosi alla ricerca di un cioccolato al latte di alta qualità. Anche quest’anno vi travolgeranno con la loro golosità, con sorprese sempre nuove e divertenti e con un concorso davvero da non perdere! ICAM, sinonimo di competenza nella selezione delle materie prime e nella lavorazione del cacao, è portavoce dell’eccellenza italiana nell’arte cioccolatiera.



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