Dipartimento di Management
“The data scientist is a new kind of professional, one who combines the skills of a software programmer, database manager, statistician, and communicator capable of creating mathematics-based models of data, identifying trends and deviations, and presenting them in compelling, visual ways”( R. Gupta, professor Dpt of Computer Science and Engineering, Univ. of San Diego)
Perché un Master specifico per il settore dei viaggi, del turismo e della cultura In un mondo sempre più interconnesso e digitalizzato, la capacità di integrare, gestire ed analizzare grandi quantità di dati provenienti da varie fonti, sia interne che esterne, sta diventando l’asset chiave per imprese, organizzazioni, istituzioni che si occupano di viaggi, turismo e cultura e per le destinazioni turistiche. Il volume di dati a disposizione, soprattutto online, è cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni, insieme allo sviluppo di algoritmi sempre più sofisticati e al potenziamento delle funzionalità computazionali e di archiviazione. Mobilità, turismo, cultura sono fra i settori più complessi da questo punto di vista, sia per la numerosità e la varietà delle aziende e delle organizzazioni coinvolte, sia per le molteplici “tracce” che turisti e visitatori lasciano in rete (su siti, social, blog, communities, ecc.) prima, durante e dopo le loro esperienze, e che permettono di registrarne e leggere comportamenti, preferenze, scelte, opinioni, atteggiamenti. La data analytics cambia i fondamentali della competizione: aiuta gli operatori a catturare ed estrapolare le informazioni per arricchire e diversificare l’esperienza di viaggio e di visita, migliorare il rapporto con il cliente finale, sviluppare nuove opportunità di business, oltre che ottimizzare la gestione dei propri processi interni. Molte aziende, tuttavia, catturano solo una frazione del valore potenziale insito nell’uso di tali dati. Tra le principali barriere, oltre a quella organizzativa, c’è la carenza di talenti adeguati, con competenze scientifiche non solo per “domare” una consistente mole di informazioni, strutturate e non strutturate, ma anche per individuare e delineare nuove soluzioni, grazie a buone conoscenze dei contesti di applicazione e delle traiettorie evolutive in atto.