ALEA Associazione Laureati Economia Aziendale Università Ca’ Foscari – Venezia, Business Community dal 1985
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editoriale
Alea News, Settembre 2014
di Maurizio Beraldo E’ tempo di Jobs Act, si parla di lavoro, lavoro per i giovani soprattutto. Abbiamo già ospitato qualche intervento su come giovani e lavoro possono incontrarsi e delle difficoltà perché questo accada: su questo punto l’attrattività delle piccole imprese può essere un problema. Nel primo articolo, vediamo come Luca Marcolin propone di cambiare i contenuti della relazione rivalutando, in pratica, le possibilità delle piccole imprese di attrarre chi è alla ricerca di un lavoro: se la grande impresa offre possibilità per maturare esperienze di valore e avere un percorso di carriera, dà meno spazio alla creatività e alle aspirazioni personali. Rivalutare la peculiarità della piccola impresa di realizzare sogni personali e inseguire visioni alimentate dalla propria creatività, può essere una direzione da imboccare per avvicinare così domanda e offerta di lavoro: anche il piccolo imprenditore deve saper condividere i propri sogni, l’altra parte coinvolta nella relazione fiduciaria che tiene insieme l’azienda. La rubrica Imprese nuove ci propone già un esempio di un paio di giovani i quali, usciti da una nota multinazionale, avviano una piccola impresa e danno vita alle proprie aspirazioni; oppure, in un altro articolo, anche il recupero di un edifico austro-ungarico, nel quale ospitare nuove imprese che si occupano di attività legate all’edilizia, è un riprendere vecchi sogni di chi c’era da parte di chi ci sarà.
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