Tríptico de sombras. Carlos A. Córdova

Page 216

214

El breve panfleto de Jordi, más que un extenso recetario en forma, le servía para impulsar las ventas de su bazar fotográfico. 22 Thomas E. Crow, Modern Art in the Common Culture, Yale University Press, 1996. p. 109. 23 Franz Roh, «Mechanism and Expression» en Photo-Eye. 96 Photos of the Period (Stuttgart, 1929). Reeditado en la siempre útil compilación de Alan Trachtenberg. 24 «Giallo è un colore che si chiama orpimento. Questo tal colore è artificiato, e fatto d’ archimia, ed è propio tosco. Ed è di color più vago giallo; ed è simigliante all’ oro, che color che sia. A lavorare in muro non è buono, né in fresco né con tempere, però che viene negro come vede l’ aria. È buono molto a dipignere in palvesi e in lancie. Di questo colore mescolando con indaco baccadeo, fa color verde da erbe e da verdure. La sua tempera non vuol d’ altro che di colla. Di questo colore si medicina gli sparvieri da certa malattia che vien loro. El detto colore è da prima il più rigido colore da triarlo, che sia nell’arte nostra. E però quando il vuo’ triarlo, metti quella quantità che vuoi in su la tua prieta; e con quella che tieni in mano, va’ a poco a poco lusingandolo a stringerlo dall’ una pietra all’ altra, mescolandovi un po’ di vetro di miglinolo, perchè la polvere del vetro va ritraendo l’ orpimento al greggio della pietra. Quando l’ hai spolverato, mettivi su dell’ acqua chiara, e trialo quanto puoi; che se’l triassi dieci anni, sempre è più perfetto. Guardati da imbrat tartene la bocca, che non ne riceva danno alla persona. [...] Giallo è un colore giallo che si chiama risalgano. Questo colore è tossico proprio. Non si adopera per noi se none alcuna volta in tavola. Non è da tenere suo’ compagnia. Volendolo triarlo, tieni di quelli modi che detto ti ho degli altri colori. Vuole essere macinato assai con acqua chiara; e guardati la persona». Cennino Cennini, Il libro dell’arte o Trattato della pintura, edición de Carlo Milanesi, Felice Le Monnier imp., Florencia, 1859, pp. 34-35. 25 Guillermo Rivas, «The Photography of Agustín Jiménez» en Mexican Life, diciembre de 1931, p. 20. 26 Bertrand Mary, La photo sur le cheminée, naissance d’un culte modern, Paris, Editions Métailié, 1993. 27 César Vera, «La muerte moderna de la fotografía» en México en el arte, marzo de 1987, p. 83. 28 Citado en Michael C. FitzGerald, Making Modernism: Picasso and the Creation of the Market for Twentieth-Century Art, University of California Press, 1996, p. 57. 29 «Entre los fotógrafos de México que más se han destacado, entre los últimos años, por su labor nacionalista, ocupa lugar preeminente Librado García. Se llama no sabemos por qué afán exótico siendo tan mexicano─Smarth y sus obras son día a día, más depuradas, más hondamente humanas, en el sentido de la raza y del momento», Carlos Noriega Hope «Las pequeñas obras maestras de Librado García» en El Universal Ilustrado, 11 de julio de 1929, p. 24. 30 «In blue-and-yellow striped satin panel, gorgeously framed, hung life-size heads ‘hand colored’ photographs –fried photographs– by the famous Mexican artist-photographer, Silva». Edward Weston, Daybooks, vol. 1, George Eastman House, 1966, p. 195. 31 Nicolas Bourriaud, Formes de vide. L’art moderne et l’invention de soi, Paris, Éditions Denoël, 1999. Hay traducción al castellano: Formas de vida. El arte moderno y la invención del sí, Murcia, cendeac, 2009, p. 27. 32 Graecum [sic], «Los magos del objetivo. Nuestros colaboradores fototográficos [sic]. En el estudio de Smarth» en Revista de Revistas, 8 de octubre de 1922, p. 13. Probablemente el seudónimo Graecum encubra al bardo tapatío Carlos Gutiérrez Cruz (1897-1930), mencionado dos veces en el artículo.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.
Tríptico de sombras. Carlos A. Córdova by Centro de la Imagen - Issuu