Rivista Arti Marziali Cintura Nera 487 – Novembre – 2 parte by Budo International Martial Arts Magazine

Cosa succede dopo aver imparato i fondamentali e gli intermedi? Qual è il passo successivo nel vostro percorso di apprendimento del Gracie Jiu-Jitsu? La struttura del programma Gracie Concepts dei fratelli Vacirca definisce tre livelli principali di sviluppo degli studenti: GC Fundamentals, GC Intermediate e infine (in due parti separate) GC Advanced Gracie JiuJitsu. Questi livelli indicano diversi livelli di maturità per gli studenti del Gracie Jiu-Jitsu, che alla fine raggiungono la Faixa Preta (cintura nera). In questa fase, la maggior parte dei praticanti di Gracie Jiu-Jitsu ha trascorso diversi anni con noi e può dimostrare un alto livello di esperienza, una profonda comprensione della filosofia dei Concetti Gracie e un forte legame e passione per l'allenamento e la condivisione del Jiu-Jitsu con i compagni di allenamento, indipendentemente dal loro livello di cintura o dalle loro caratteristiche fisiche. Benvenuti nel programma avanzato di Gracie Jiu-Jitsu GC che vi porterà al livello successivo di scioltezza. Ricordate che il Gracie Jiu-Jitsu è molto più che autodifesa. È uno stile di vita positivo. 47 min.

Ref.: • VACIR-9

Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.

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Il coltello è l'arma più pericolosa e temuta in un combattimento. Molto facile da impugnare e spesso letale. Il programma di difesa Oliva Combat System contro un attacco di coltello prevede azioni concrete, efficienza e perfezione. È un combattimento totale, basato su semplici meccanismi di lotta con e senza coltello. Un combattimento in strada contro una persona armata richiede innanzitutto una gestione psicologica e poi una padronanza tecnica, che si può ottenere solo attraverso un addestramento speciale. Questo è l'unico modo per affrontare la paura, per avere successo nei concetti di lotta, resistenza e vittoria. Il sistema potrebbe essere descritto come la versione civile del sistema C.A.T. ("Cobra Assault Tactics") insegnato alle Forze Speciali, caratterizzato da meccanismi estremamente diretti, aggressivi, semplici, veloci e molto efficaci. Attraverso uno specifico addestramento tecnicotattico di alto livello, vengono insegnate alcune abilità che, insieme all'addestramento di base, consentono di sopravvivere in un confronto con o senza armi. Queste abilità comprendono: Sensibilità, reazione, esplosività, coordinazione corporea, velocità, tempismo e, naturalmente, la più importante di tutte: l'istinto omicida. "La cosa essenziale è essere il più possibile concreti, efficienti e perfetti. Solo così abbiamo la possibilità di difenderci". Questo è l'obiettivo dell'Oliva Combat System. 40 min. Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.

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Vecchiaia e Saggezza "Che vita riposante chi fugge il rumore del mondo e segue il sentiero nascosto il sentiero nascosto, dove i pochi saggi I pochi saggi che siano mai stati al mondo!" Miguel de Cervantes Saavedra

"Molte persone non raggiungono gli ottant'anni perché cercano troppo a lungo di rimanere nei loro quaranta." Salvador Dalí "L'invecchiamento è un processo straordinario in cui si diventa la persona che si sarebbe sempre dovuta essere." David Bowie

n mio maestro mi disse che la saggezza consiste nel vedere contemporaneamente il volto e il retro della stessa cosa. SunTsu, che ho sempre ammirato, la metteva in un altro modo: "Bisogna saper vedere i vantaggi insiti negli svantaggi e gli svantaggi insiti nei vantaggi". Nulla è univoco, tutto porta in sé la polarità essenziale, luce e ombra sono interdipendenti e camminano sempre in compagnia. La vita di tutti si svolge così, in questo magnifico spettacolo di zone grigie, mentre noi camminiamo immersi nei dubbi, affidandoci a certezze selezionate, spesso aneddotiche, come naufraghi aggrappati a una nave alla deriva. C'è chi, adorando le certezze, le coltiva fino all'arroganza o al fanatismo; c'è chi, al contrario, vive immerso nel dubbio costante e, terrorizzato dallo shock provocato dal terrore di vivere, si immerge nella stranezza e nella stupefazione della vita, sentendosi su una corda sempre tesa. Ottimisti e pessimisti condividono così le loro posizioni, ognuno con i suoi vantaggi, ognuno con i suoi svantaggi. Le personalità espansive sono tali, in quantità, per l'abbondanza di energia che possiedono. Per citare ancora SunTsu, ci si difende quando le forze sono poche e si attacca quando le forze sono molte. Le personalità ritirate attaccano solo per reazione, perché preferiscono tenere sotto controllo la violenza e si affidano molto più all'intelligenza che alla forza. Poiché ogni cosa tende a saturarsi con la propria energia fino al limite, tendiamo a comportarci in modo prevedibile nell'ambito della nostra natura. Le routine che definiscono gli esseri umani sono spesso scelte nell'ambito di queste strutture predefinite, per cui la dicotomia tra struttura e funzione segue la regola prestabilita del feedback. Lo stesso vale per i cicli, la vita nella sua successione ha le sue stagioni e nessuno sfugge a questo paradigma. Ma se la saggezza consiste nel vedere contemporaneamente il volto e il retro della stessa cosa, dobbiamo, nell'unico momento della nostra vita in cui tale condizione ci può capitare, cioè la vecchiaia, essere anche in grado di vedere un'estremità all'interno dell'altra. Di conseguenza, solo i saggi saranno in grado di percepire l'essenza dell'estate nel cuore dell'inverno. I cicli del divenire fanno sfarfallare l'esperienza della vita in un mare di sensazioni fugaci, che si dispiegano dietro i cambiamenti; morte, vita, rigenerazione o distruzione, mutatis mutandis, moriamo a ciò che siamo, per essere ciò che non siamo ancora riusciti a diventare.

Vecchiaia e Saggezza Mia madre mi diceva sempre: "Chi è quella signora che mi guarda allo specchio cercando di riconoscermi? Nessuno sente, al di là degli acciacchi, di aver smesso di essere ciò che era. La natura, sempre compassionevole, ci fa con gli anni il dono della lungimiranza, per cui ciò che è lontano si vede, ma ciò che è vicino è sfocato. Ci prepara così ad abbandonarci, a minimizzare l'immediato, a concentrarci sull'invisibile e a sfocare il nostro riflesso nello specchio, arruffato e rugoso. I cambiamenti dello spirito sono molto più reconditi di quelli della materia, prendere la prospettiva della nostra essenza su se stessa è un atto erculeo; sono i fatti e gli altri che riflettono queste trasformazioni; la saggezza, se arriva, lo fa in punta di piedi, come un rifugio di pace, nell'occhio del ciclone e alla fine della vita. Gioventù e saggezza si contrappongono, il che non significa che la ragione sia sempre dalla parte dei vecchi. Ogni età appartiene a coloro che la seminano con i loro cambiamenti, il loro sudore e il loro sangue. La saggezza è una cosa silenziosa, rifugge dagli sfoghi e dalle scenografie; assomiglia a una sorgente silenziosa, molto più di un fiume imponente. Ama la prudenza e il silenzio, piuttosto che la disputa e la polemica, lasciando alla gioventù l'impetuosa veemenza di imporsi sull'altro. "Dal vecchio... consigli!", si dice. E per continuare il distico, oggi è il caso di aggiungere... "Ora... Nemmeno quello! Il nefasto culto della giovinezza nelle nostre società porta i "nuovi non vecchi" al ridicolo, alla pantomima di nascondere ciò che sono. Bisturi in mano, attività anacronistiche, sostituiscono il vuoto di quell'esempio di galanteria e di reciedumbre che erano i nostri nonni, come qualcosa di superato ed estemporaneo. Nel tentativo di stare al passo con i tempi, molti si abbandonano a un edonismo tardivo, finché il corpo resiste, che ormai non è molto. La saggezza è calma, è temperanza, è distanza. È scoprire l'importanza del piccolo e da lì, alla fine e senza fretta, raggiungere il grande; così, senza pretese, con calma, tranquillità e contemplazione. La saggezza fa rima più con il verbo essere che con il verbo fare. Essere saggi nell'ambiente rumoroso della città è un compito complesso, circondati da stimoli spuri che vi trascinano nel presente, nella confusione clamorosa dell'affollamento e del troppo. Saturare i sensi, ostacola tutti, ma quando il cervello rallenta, lo è molto di più. Perciò, quando è il momento, non c'è altra scelta, né migliore fortuna, che seguire, come diceva Don Miguel de Cervantes, "il sentiero nascosto, dove sono andati i pochi saggi che sono stati al mondo."

“Mia madre mi diceva sempre: "Chi è quella signora che mi fissa allo specchio cercando di riconoscermi?" Nessuno sente, al di là degli acciacchi, di aver smesso di essere ciò che era. La natura, sempre compassionevole, ci dà con gli anni il dono della lungimiranza, per cui ciò che è lontano si vede, ma ciò che è vicino è sfocato.”

GRACIE JIU-JITSU - AVANZATO 1 "Gracie Jiu-Jitsu - Made by Vacirca Brothers" IL CERCHIO INIZIA A CHIUDERSI Prima di presentare i miei due assistenti per questo nuovo video didattico, vorrei raccontare un po' del nostro lavoro e del video. Nel 1996, quando insieme a mio fratello Demetrio ho messo su carta il primo programma di allenamento Gracie Concepts® e la struttura organizzativa necessaria, abbiamo iniziato a insegnare il Gracie Jiu-Jitsu oltre alla Muay Thai e al PFS/Filipino Kali. Abbiamo fondato la nostra scuola commerciale il 16 luglio 1995, dopo aver prima provato con altri sotto forma di collaborazioni scolastiche e club, ma era giunto il momento di avere "le nostre quattro mura" per dedicarci completamente all'insegnamento delle arti marziali. Inizialmente avevamo integrato il Gracie Jiu-Jitsu nelle nostre lezioni di grappling JKD perché ci stavamo ancora lavorando (dalla fine degli anni '80) e non volevamo ancora rappresentarlo ufficialmente, anche se la domanda ci chiedeva sempre di più. Anche i nostri insegnanti di Jiu-Jitsu in California e in Brasile volevano che seguissimo questa strada e ci incoraggiavano a farlo, ma per Demetrio e me i tempi non erano ancora maturi.

uando mettemmo per la prima volta su carta il programma e registrammo accuratamente le tecniche in una serie di foto con il nostro amico Enrico Gargiulo, nacque il primo Manuale dell'Istruttore ufficiale. La maggior parte delle persone reagì positivamente al programma e così nacque la prima generazione di istruttori Gracie Concepts®, sia a livello nazionale che internazionale. Certo, ci furono delle critiche, ma provenivano proprio dalle persone che avevano sempre voluto un programma scritto. Sapevamo perché l'avevamo fatto e oggi è esattamente quello che le nuove generazioni stanno ricevendo da noi. Per molti versi, le nuove generazioni non solo sono state il nuovo carburante per noi e per l'intera rete dei Fratelli Vacirca in Europa, ma sono anche diventate gli alleati migliori perché hanno affrontato l'intera questione con una mente aperta. In Europa c'è una generazione di scuole di BJJ che provengono dal Judo e/o dal Wrestling, dove l'allenatore ha fatto qualche seminario o forse anche una visita o due negli Stati Uniti o in Brasile. Pensano quindi di offrire il vero BJJ, ma sono ancora al punto in cui erano 20 anni fa, nella loro vecchia zuppa di Judo/Wrestling. Dico sempre: "Nel mondo dei ciechi, l'orbo è re!"; questo è vero ancora oggi, anche se abbiamo molto più internet, la maggior parte si limita a copiare quello che c'è già e a chiamarlo in un altro modo, invece di studiare davvero il materiale e imparare alla fonte. Il business è in primo piano e nient'altro. A Zurigo, o meglio in tutta la Svizzera, ogni anno vengono aperte tante nuove scuole di BJJ quante ne vengono chiuse mezzo anno dopo.

"In Europa c'è una generazione di scuole di BJJ che provengono dal Judo e/o dalla Lotta, dove l'allenatore ha fatto qualche seminario o forse anche una visita o due negli Stati Uniti o in Brasile."

Pensate davvero che solo perché vi siete allenati per qualche ora con Roger Gracie possiate insegnare il Jiu-Jitsu come Roger Gracie? No, non è così! Per essere un Roger Gracie, un Royce Gracie, un Royler Gracie.... occorrono decenni di allenamento, un impegno totale e, credo, anche la fonte giusta per alimentarsi con il materiale necessario. Se si vuole ottenere qualcosa, bisogna impegnarsi. Non basta copiare un'idea. Sono felice di dare a chiunque di voi la mia cintura nera se vi impegnate a fare per il Gracie Jiu-Jitsu quanto faccio io ogni giorno. La cintura non fa di voi un istruttore qualificato e professionale, garantito, e questo vale per tutte le arti marziali, non solo per il Jiu-Jitsu! Chi ottiene una cintura nera di BJJ dopo cinque o sei anni può essere un buon atleta (cintura nera), ma non certo un istruttore esperto - qualcuno a cui affiderei i miei membri. Un atleta non è un istruttore, anche se ha buone intenzioni!

Gracie Advanced 1: il cerchio inizia a chiudersi... Dopo aver pubblicato l'anno scorso il video didattico con mio fratello Demetrio, in cui presentavamo il programma "Gracie Intermediate", è giunto il momento di pubblicare quest'ultimo lavoro della Gracie Concepts®. Grazie alla collaborazione con Alfredo Tucci e Budo - Martial Arts International vi arriva in questi giorni. Vi forniamo il materiale che collega le classi tra la cintura viola e la cintura marrone. Nel nostro programma di rotazione si tratta delle classi dalla 35 alla 44. Anche in questo caso sono molti gli scenari e le tecniche che abbiamo aggiunto e, naturalmente, alcune nuove informazioni. Grazie ai miei due eccellenti assistenti e ambasciatori Gracie Concepts® Gregor Bytomski di Öhringen e Grigori Winizki di Lipsia, possiamo ancora una volta offrirvi un capolavoro, che certamente non solo i nostri membri della Gracie Jiu-Jitsu potranno acquisire. Sono molto contento di poterlo presentare oggi. E ora veniamo a Gregor e Grigori, che offrono il "Programma di certificazione per istruttori" Gracie Concepts® sotto la mia personale direzione nelle loro rispettive scuole, a Öhringen e Lipsia (Germania), in continui fine settimana - durante tutto l'anno. Se volete saperne di più, potete contattarci tramite la pagina ufficiale info@graciejiujitsu.eu.

Gregor Bytomski: La mia ricerca dell'autentico Gracie Jiu-Jitsu... Oggi ho 41 anni, sono cintura marrone Gracie Jiu-Jitsu e istruttore del Prof. Franco Vacirca. La mia avventura con le arti marziali è iniziata quando ero ancora alle elementari. Da bambino vivevo vicino al club di lotta libera "Unia Raciborz", dove ho incontrato per la prima volta il tappeto e ho imparato i primi lanci. Da adolescente ho fatto alcuni allenamenti di pugilato. Più tardi, quando avevo circa 16 anni, mi capitò tra le mani un piccolo e vecchissimo libro in brossura intitolato "Jiu-Jitsu per l'autodifesa". Credo che questo sia stato il catalizzatore del mio attuale amore per l'autentico Gracie Jiu-Jitsu.

All'età di 21 anni mi sono trasferito con la mia famiglia dalla Polonia alla Germania. Qui ho ricominciato ad allenarmi e ho scelto la kickboxing. Dopo due anni di Kickboxing ho iniziato a praticare Judo presso il TSV Künzelsau. Lì ho partecipato a molti tornei e ho potuto imparare molte cose nuove nel campo delle competizioni. Uno dei miei più grandi successi è stato il terzo posto ai Campionati individuali del Württemberg nel 2012. Durante questo periodo ho anche frequentato molti corsi di formazione per imparare dai migliori, tra cui Frank Wieneke e il Judoka della Bundesliga di Niederstetten. In Polonia, nella mia città natale, Ratibor, è stato fondato il "Brazilian Jiu-Jitsu Club Lamator", dove anche alcuni miei amici hanno iniziato ad allenarsi. Sono rimasto affascinato quando ho conosciuto quest'arte marziale in prima persona. A casa ho iniziato subito a cercare una scuola di BJJ, ma purtroppo non ho avuto successo per molto tempo. Continuavo ad avere la sensazione che la maggior parte delle persone non sapesse nulla di BJJ (o Vale Tudo). Il più delle volte venivo guardato in modo strano e a volte deriso. A quel tempo, inoltre, non c'era ancora la possibilità di trovare qualcosa attraverso i social media.

Il mio entusiasmo non è diminuito, anzi, è cresciuto e cresciuto. A un certo punto, ho iniziato a combattere come se stessi facendo Jiu-Jitsu durante il Randori (Jap. Sparring) nell'allenamento di Judo. Non si trattava più di prese, ma di sottomissione. Ho anche provato a mettere in pratica le tecniche come se non avessi il giubbotto antiproiettile: sono stati i miei primi tentativi di combattere senza giubbotto antiproiettile. A un certo punto è arrivato internet e la ricerca è diventata finalmente più facile. Così ho iniziato a frequentare seminari di BJJ e Luta-Livre ovunque. Iniziai anche ad allenarmi nel "BJJ Club Lamator" ogni volta che potevo. Presto arrivò anche il momento in cui partecipai a vari tornei di grappling, senza far parte di una squadra, ma con mia moglie al mio fianco. Un giorno, un collega di lavoro mi parlò dell'Alphasportschule di Grünsfeld e dell'allenatore Martin Vath. Non ci volle molto prima che mi trovassi davanti alla porta di casa di Martin. Non mi importava nemmeno del lungo viaggio in macchina perché avevo un grande sogno. Con lui ho finalmente iniziato ad allenarmi regolarmente nel BJJ. Non ci volle molto e con Martin mi allenai anche nelle MMA. Da allora ho vinto diverse medaglie in diverse discipline (MMA, Shooto, Grappling e BJJ).

Un giorno un amico mi ha avvicinato e mi ha chiesto se mi sarebbe piaciuto insegnare Jiu-Jitsu brasiliano nella sua scuola, il Defense Club di Öhringen. Non ho dovuto pensarci a lungo e ho accettato immediatamente. Finalmente era arrivata la possibilità di portare il BJJ nella nostra regione. Da allora siamo cresciuti insieme fino a diventare una grande squadra. Tutto era perfetto, ma avevo ancora un'esigenza particolare. Sapevo da sempre che il BJJ moderno, che oggi viene insegnato quasi ovunque, non era ancora quello che stavo cercando. Mi procurai diversi libri, tra cui il libro del Prof. Franco Vacirca "I figli di Maeda". Rimasi subito affascinato da questo libro e desideravo tanto avere un insegnante di Gracie Jiu-Jitsu al mio fianco. Dopo aver letto il libro, ho avuto il coraggio di contattare personalmente Franco via Instagram e di ringraziarlo per l'ottimo libro. Poco tempo dopo ho ricevuto una risposta dal Prof. Vacirca e così è iniziata la nostra bella comunicazione. Mi sono avventurato a Zurigo per frequentare il corso ICP per un fine settimana. Ero entusiasta di Franco. Era esattamente la persona che avevo cercato per tutti questi anni. La cordialità di Franco, il suo atteggiamento con i piedi per terra e soprattutto la sua conoscenza. Mi ha conquistato, era davvero adatto e tutto era perfetto. Quando i due giorni sono finiti, ero molto triste. Mi sentivo come un bambino a cui mancava qualcosa. Ma prima di andarmene, ho osato fare un'unica domanda: ".... Franco, mi accetteresti come studente?". In quel momento mi sono sentito davvero un bambino. Ma sono state le emozioni a prendere il sopravvento in quel momento. Non potevo tornare a casa senza chiedere. Quando la risposta fu "Sì!" Ero felicissimo, era successo qualcosa che non mi sarei mai aspettato. Sono molto orgoglioso di avere Franco come amico e insegnante e di imparare regolarmente da lui. Frequentiamo i seminari di Franco il più spesso possibile e ci rechiamo regolarmente da lui a Zurigo per gli ICP. Credo che il mio più grande successo sia che, nonostante le molte difficoltà, non mi sono mai arreso e ora sto vivendo il mio sogno di Gracie Jiu-Jitsu e ho il mio amico Prof. Franco Vacirca al mio fianco. Il fatto che ora possa offrire i corsi ICP a Öhringen e quindi promuovere l'autentico Gracie Jiu-Jitsu nella mia regione è anche una grande sfida personale. A questo punto vorrei ringraziare mia moglie, che mi ha sostenuto per tutti questi anni e continua a farlo. Come dice il mio amico e maestro: "KEEP IT REAL"!

Grigori Winizki: Su di me e sul mio percorso verso il Gracie Jiu-Jitsu... Ho 36 anni, sono cintura marrone Gracie Jiu-Jitsu e istruttore del Prof. Franco Vacirca. Le arti marziali hanno sempre determinato e influenzato notevolmente la mia vita. Già all'età di quattro anni ho praticato Karate Kyokushinkai e Boxe con mio padre nel Dojo di casa. Mio padre stesso era un artista marziale entusiasta. Si allenava ogni giorno e naturalmente voleva trasmettere questa passione a suo figlio. Nel 2003 mi sono trasferito con i miei genitori dal Kirghizistan alla Germania. Nel mio nuovo Paese non mi ci è voluto molto per trovare un nuovo Dojo con persone che la pensavano come me e sono tornato attivo in tempi relativamente brevi. Attraverso il Kyokushinkai Karate sono arrivato al K1 e poi alla Freefight: all'inizio del 2000 c'era la serie di eventi Freefight FFC a Lipsia e lì potevo vedere i combattimenti dal vivo nell'ottagono. Il mio amico e compagno di allenamento Artjom Kotelewetz combatteva lì e si era già fatto un nome, così abbiamo fondato il nostro gruppo di Freefight.

L'organizzatore del FFC era anche il capo allenatore del famoso "Bushido Free-Fight Team" e leggenda delle MMA Marko Zschörner. Un giorno chiesi ad Artjom di accompagnarmi all'allenamento e subito dopo Marko Zschörner mi invitò ad allenarmi di nuovo. Avendo sempre voluto allenarmi vicino alla realtà, sono stato immediatamente ispirato dal Freefight, che credo sia il vero Jiu-Jitsu brasiliano (della famiglia Gracie). Da ragazzino, all'età di sette anni, avevo già visto le cassette VHS dei primi eventi UFC in cui Royce Gracie sconfiggeva tutti i suoi avversari. Ero rimasto molto colpito dalla sua calma, dalla sua determinazione e dal suo modo di combattere. Ma vederlo dal vivo e soprattutto combattere io stesso è stato qualcosa di completamente diverso e mi è piaciuto molto. Così è successo che dopo soli tre mesi di allenamento ho avuto il mio primo combattimento in FFC. Zschörner è una cintura nera di BJJ molto esperta e competente, con un forte carisma. Con lui ho ottenuto una solida base e ho superato con successo l'esame per cintura blu (Marcelo Giudici BJJ) nel marzo 2015. È stato un periodo turbolento e

difficile, ma per il quale sono molto grato, perché mi ha formato in modo eccezionale come combattente. Da allora partecipo regolarmente a combattimenti di Freefight e MMA. Grazie al Kyokushin Budokai, ho avuto anche l'onore di incontrare la leggenda Jon Bluming. Come membro della squadra nazionale ISKA di K-1, sono riuscito a conquistare il secondo posto ai campionati mondiali di K-1 a Londra. Nel 2013 mi sono iscritto allo Shidokan European Open e ho fatto il mio debutto nello stile. È così che sono arrivato allo Shidokan e ho conosciuto Shihan Peter Angerer (German Top Team). Mi ha sostenuto nel mio percorso e questo ha significato molto per me come combattente. Per motivi familiari ero spesso a Reutlingen in quel periodo e alla fine gli chiesi se potevo allenarmi con lui nel quartier generale del German Top Team. Il suo modo di allenarmi ha migliorato il mio stile di combattimento e ho raggiunto una mentalità da combattente superiore. La sua miscela di Karate e Jiu-Jitsu era esattamente ciò che avevo sempre cercato. Ho viaggiato molto con lui e ho combattuto in molti eventi. Ero un allenatore da molto tempo e ora avevo l'opportunità di perseguire ancora di più la mia passione, l'insegnamento.

Nel 2017 ho fondato la mia scuola a Lipsia. Il mio mentore e allenatore, Shihan Peter, mi ha sostenuto pienamente. Mi raccontava spesso della sua carriera, dei suoi successi e delle sue sconfitte, e naturalmente dei suoi insegnanti. Così mi sono informato sul professor Franco Vacirca e ho voluto conoscerlo personalmente. "Negli ultimi anni mi sono avvicinato ancora di più al Gracie Jiu-Jitsu e grazie ai metodi Gracie Concepts® di Franco Vacirca il processo di apprendimento è diventato ancora più interessante ed efficace. Penso che sia fantastico che abbia portato la struttura nel BJJ. Sono molto orgoglioso di avere Franco come amico e insegnante e di imparare regolarmente da lui. Con lui c'è una risposta chiara a ogni domanda e le tattiche e le tecniche sono basate su una logica solida. Il Gracie Jiu-Jitsu è per me un sistema completo. Da un lato è una base solida per uno sport così duro come le arti marziali miste, dall'altro le tecniche sono super-dosate e tutti possono partecipare. Quindi c'è qualcosa per tutti! Il Jiu-Jitsu può salvare la vita. Sì, proprio questo autentico Jiu-Jitsu che Gracie Concepts ci insegna. E posso dire che dovrebbe essere insegnato ancora di più nelle strutture di sicurezza. Anche nelle scuole, tra i bambini e i giovani. Ciò che lo rende ancora più attraente è la sua filosofia e la forte storia di vero combattente. È un'arte marziale basata sulla realtà del combattimento e la combina con la cultura di un vero praticante di Budo, ed è questo che la rende particolarmente popolare nel mondo di oggi. Dal 2022, mi è stato permesso di tenere i corsi per istruttori nella mia regione come ambasciatore ufficiale di Gracie Concepts. Un grande onore e con esso una grande responsabilità, che accetto volentieri. Il Gracie Jiu-Jitsu è per me la miscela ideale di tutto ciò che posso immaginare nel combattimento: autodifesa, competizione, fitness, salute, atteggiamento verso la vita, mentalità. Insegna che il combattimento non finisce a terra. È lì che continua davvero. Anche se si pensa che sia finita, non è finita! Questa è la nostra vita. Questo è il Jiu-Jitsu! www.graciejiujitsu.eu

Minou Risso

mail: budo.cinturanera@gmail.com

Il combattimento reale è un caos totale. Sotto l'effetto dell'adrenalina molte tecniche che abbiamo praticato per anni semplicemente non funzionano o non funzionano. l'aggressore può attaccarci con qualsiasi cosa o in modo imprevedibile, con tutta la sua furia. Dobbiamo allenare cose facili da praticare e da imparare, e soprattutto efficaci. È qui che entrano in gioco i concetti di allenamento e i principi del combattimento. Guro Markus Gottel presenta un concetto basilare e fondamentale dell'Escrima del Gran Maestro Rene Latosa: "The Box", uno strumento che ci dà una notevole sicurezza nello sparring controllato, migliora il nostro equilibrio e aumenta la nostra capacità di agire in modo sicuro, rapido e più efficace. L'idea della "Scatola" può essere trasferita a tutte le armi da taglio, compresa la pratica a mano vuota. Gli insegnamenti del Gran Maestro Rene Latosa si basano sull'uso di principi per il combattimento e di concetti per l'allenamento. In questo modo la tecnica è importante ma viene relegata in secondo piano. Il primo è l'insegnamento naturale di come usare il corpo, utilizzando i concetti come strumento per tutti gli esercizi e i movimenti. Non ci sono tecniche magiche o segrete, ma solo la comprensione del funzionamento del corpo. Una volta afferrate queste idee, possiamo esplorare, evolvere e migliorare costantemente nell'Escrima o in altre arti marziali.

Ref.: • GOTTeL-1

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Le Forme di Muay Boran: strumento integ ale di allenamento per il Nak Muay La parola thailandese rai ram, , significa ballare. Nelle arti marziali siamesi armate o disarmate questa stessa parola ha un significato più ampio: in realtà, si riferisce a una sequenza di movimenti offensivi e difensivi preordinati che un artista marziale esegue da solo o con un partner. Questa pratica è di fondamentale importanza per un praticante che vuole raggiungere il cuore dell'arte marziale di sua scelta. L'essenza dei sistemi di combattimento orientali è spesso incorporata in sequenze prestabilite: tuttavia, le informazioni vitali che il creatore di una sequenza include nel suo lavoro, sono sempre in codice e se non se ne possiede la chiave, i segreti di una forma rimarranno celati per l’artista marziale medio.

“Una forma non è fissa o immobile. Come l'acqua, è in continua evoluzione e si adatta alla forma del vaso che la contiene"

l fine di comprendere meglio il concetto di sequenza di combattimento prestabilita, il primo elemento da chiarire è il motivo per cui le forme vengono create da esperti maestri di arti marziali. Secondo il Maestro thailandese Chaisawat Tienviboon, la danza marziale esiste nelle arti di combattimento di ogni nazione: la ragione principale di ciò è la necessità di preservare strategie, tattiche e tecniche di combattimento per le future generazioni di praticanti. Ogni Maestro considera i principi di combattimento che ha appreso e testato qualcosa di molto prezioso, degno di essere preservato e tenuto segreto fino a quando non incontra gli allievi giusti che potrebbero ereditare la sua arte. Per questo motivo, le varie tecniche offensive e difensive sono organizzate in modo coerente in una serie di movimenti che possono essere ripetuti più e più volte. Tutti i praticanti possono sperimentare da soli sviluppando così le giuste meccaniche del corpo collegate al loro sistema di combattimento. Tuttavia, solo il maestro che ha creato la sequenza sarà in possesso della chiave per comprendere appieno i principi combattivi nascosti nella sua forma: le varie applicazioni di ciascuna posizione della danza marziale, senza le sue spiegazioni, non avranno alcun significato combattivo e la Rai Ram sarà soltanto questo, una bellissima danza. Alcuni studenti semplicemente non avranno pazienza e, senza comprendere l'alto valore dell'allenamento delle forme, scarteranno questa pratica come inutile per il combattimento. Questo è un grosso errore poiché una pratica quotidiana di sequenze di combattimento porta a un miglioramento tangibile degli attributi tecnici e fisici di un artista marziale.

“Le varie applicazioni di ciascuna posizione della danza marziale, senza le sue spiegazioni, non avranno alcun significato combattivo e la Rai Ram sarà soltanto questo, una bellissima danza.”

La pratica delle forme a solo e l’allenamento delle applicazioni di combattimento con un partner sono due facce della stessa medaglia. L'allenamento in solitario (immagine 1) costruisce la corretta meccanica del corpo necessaria per eseguire ogni passo, parata, schivata, attacco singolo o combinazione con velocità, grazia, forza, equilibrio, coordinazione. L'allenamento col partner (immagine 2) è vitale per sviluppare il senso della distanza dall’avversario e una buona scelta di tempo, entrambi attributi cruciali per applicare le tecniche incluse nella forma. Lo sparring partner può anche indossare guanti e altri dispositivi di protezione (immagine 3) per consentire all'esecutore di esprimere tutta la sua potenza sul bersaglio: l'addestramento all'impatto è il modo migliore per rendere più potenti tutte le tecniche di attacco incluse in un data sequenza.

“Il sistema marziale Combat Muay Boran si basa su applicazioni realistiche, pratiche, potenti delle antiche strategie di combattimento siamese.”

La forma Combat Muay Boran La sequenza è composta da 81 movimenti, ognuno con più di un singolo "significato marziale". Le tecniche di combattimento (posture) incluse in questo set appartengono allo stile Chern Muay: in effetti, sottolineano l'uso aggressivo delle nove armi del corpo (Nawarthawoot) per colpire con pugni, calci, ginocchiate, gomitate, testate, e inoltre per proiettare, schiacciare, afferrare, spezzare. Inoltre, i fondamentali di tutti i sistemi difensivi tradizionali sono inclusi nella forma. Molti dei principi di combattimento inseriti in questa forma provengono dai tre principali stili regionali di Muay: Korat, Lopburi, Chaiya. Le tecniche allenate ed enfatizzate da ogni stile riflettono l'essenza di quello stile: il sistema marziale Combat Muay Boran si basa su applicazioni realistiche, pratiche, potenti delle antiche strategie di combattimento siamese. Alcune delle caratteristiche tecniche della sequenza Combat Muay Boran sono le seguenti: Combinazioni di colpi. Sono incluse diverse combinazioni di attacchi eseguiti con la stessa arma o con diverse armi del corpo. Il concetto di combinazioni di colpi è fondamentale nel Combat Muay Boran: in effetti, il modo migliore per raggiungere con successo i punti deboli di un avversario è tramite combinazioni di colpi (Phasom Muay). Il modo in cui i colpi vengono combinati fa la differenza tra un combattente esperto e un principiante: i migliori combattenti portano i colpi in serie, gli attacchi sono collegati in modo naturale, fluiscono uniformemente uno dopo l'altro. Questa forma insegna al praticante a "pensare in combinazioni” invece di prendere l'abitudine di lanciare un colpo e poi fermarsi per vedere cosa succede.

Difesa contro attacchi multipli. Anche la capacità di bloccare e contrattaccare gli attacchi multipli è considerata vitale per sviluppare realistici istinti combattivi. Il primo attacco può essere l'inizio di una serie di due o più colpi. Essere formattati per occuparsi solo del primo colpo può portare a pericolose abitudini in combattimento. Lungi dall'essere una sequenza stilizzata di gesti senza senso, questa forma prepara coloro che la allenano seriamente alla dura realtà del combattimento, creando solidi riflessi da combattimento. Tecniche di lotta. La Muay Thai è l'arte di attaccare e difendersi con l'uso di nove armi naturali (mani, gambe, ginocchia, gomiti e testa). Tuttavia, una parte dell'antica arte della lotta thailandese (Muay Pram) è sempre stata inclusa nell’arsenale dei pugili thailandesi. L'antica Muay (Muay Boran) era ricca di tecniche per afferrare, proiettare e lussare le articolazioni: la forma Combat Muay Boran include alcune di queste tecniche potenti (immagine 4). Grazie all’allenamento di questa sequenza verranno formati combattenti con abilità diversificate, a metà strada tra colpitori puri e lottatori puri.

Come allenare la forma Combat Muay Boran: Passaggio 1: memorizzare la sequenza corretta. In questa fase del processo di apprendimento sono necessarie centinaia di esecuzioni lente dell'intera forma. L'obiettivo è eseguire l'intero set senza sforzo cosciente, cioè senza fermarsi per pensare: quale è il prossimo passaggio? Questa fase può richiedere alcuni mesi o un anno, in base al livello di competenza del praticante.

Passaggio 2: dividere la sequenza in blocchi di tecniche e lavorare ciascun blocco separatamente. Per possedere davvero la forma, ogni praticante di Combat Muay Boran deve passare attraverso questa fase. La scomposizione può essere facilmente eseguita perché questa forma è concepita per essere divisa, se necessario, senza perdere la sua logica di combattimento. Quindi, le parti più brevi della sequenza devono essere sezionate, analizzate e apprese fino a diventare una seconda natura. Questa è la parte più importante del processo di apprendimento che dovrebbe essere intrapreso con l'attenta supervisione di un insegnante esperto di Combat Muay Boran. Step 3: lavorare sulle applicazioni marziali di ciascuna postura, con uno sparring partner e con un pad-man (allenatore). Scelta di tempo, senso della distanza, sensibilità tattile e una migliore comprensione dei principi di combattimento delle applicazioni di ogni tecnica sono sviluppati con la collaborazione di uno sparring partner. È necessario un pad-man per esprimere e sviluppare la potenza reale di ogni tecnica offensiva appresa attraverso la pratica a solo della sequenza. Passaggio 4: provare l'intera sequenza o i blocchi più corti a velocità reale per un numero programmato di volte. A questo punto il senso del nemico (la capacità di visualizzare un avversario) deve già essere ben sviluppato e ogni tecnica offensiva o difensiva dovrebbe esprimere un'elevata energia da battaglia (Phalang Yuth). Combattere e danzare

diventano finalmente un'unica forma di espressione, artistica e potenzialmente distruttiva. Una forma è un compendio di tecniche di combattimento, un sistema intelligente di conservazione e trasmissione di strategie e tattiche marziali testate in battaglia: tuttavia, per un praticante sincero e dedicato una forma rappresenta una fonte infinita di stimoli che rivela le sue sfaccettature in modi sempre diversi. In effetti, proprio come un buon libro che sembra "cambiare" in base all'umore del lettore, una forma di combattimento si adatta all'esecutore dandogli una sensazione diversa ogni volta che la esegue. Nelle parole del Maestro di Karate Kenwa Mabuni: “Una forma non è fissa o immobile. Come l'acqua, è in continua evoluzione e si adatta alla forma del vaso che la contiene". Per questo motivo, provare quotidianamente la forma Combat Muay Boran con lo spirito giusto, nutre il corpo e la mente di un Nak Muay con il miglior "cibo" tecnico e spirituale. Un praticante di Muay Boran trarrà grande beneficio da questa pratica: la sua abilità e il suo spirito combattivo saranno potenziati e, passo dopo passo, la sua comprensione dei segreti dell'Arte sarà accresciuta.

Per informazioni sulle Forme della Muay Boran IMBA: • Sito ufficiale IMBA: www.muaythai.it • Europa: Dani Warnicki (IMBA Finland) dani.warnicki@imbafinland.com • Sud America: Juan Carlos Duran (IMBA Colombia) imbacolombia@gmail.com • Oceania: Maria Quaglia (IMBA Australia) imbaaust@gmail.com • Segreteria Generale: Marika Vallone (IMBA Italia) imbageneralsecretary@gmail.com

Dal 21 aprile in libreria

PAOLO CANGELOSI L’uomo e il maestro €17,00– pagg. 336 Collana Dal Mondo A cura di Nathalie Tocci La vita straordinaria di Paolo Cangelosi, Gran Maestro di Kung Fu di fama mondiale, dai combattimenti clandestini di Hong Kong Zino ai misteri della meditazione nelle foreste del Guanxi.

Il libro Nel suo cinquantesimo anno di pratica nell’arte marziale del Kung Fu, il Gran Maestro Paolo Cangelosi rivela la sua storia. Questo libro racconta la sua straordinaria vita alle decine di migliaia di allievi, maestri e ammiratori che lo hanno seguito a livello internazionale nel mondo delle arti marziali. Ma l'ambizione di questa autobiogra=ia non si ferma qui. Incentrato su dieci concetti attraverso i quali un ragazzo di un piccolo paese della Liguria è diventato un Gran Maestro di fama mondiale, questo libro parla a tutti. EQ un’avventura che porta il lettore da Casella, in Liguria, al sottosuolo del mondo dei combattimenti clandestini di Hong Kong, =ino ai misteri della meditazione nelle foreste del Guanxi. EQ una vicenda introspettiva, che parla di un con=litto interno e della riconciliazione tra l'uomo e il maestro. Ed è un viaggio alla ricerca della crescita spirituale. Curiosità , perseveranza e resilienza sono tra le qualità che hanno trasformato Paolo, il ragazzo, in un Tai Sifu (Gran Maestro). Ma queste non sono qualità esclusive di chi pratica arti marziali: esistono in tutti noi e devono essere coltivate per far sı̀ che l’essere umano possa realizzarsi. Con la sua storia, questo libro ha l'ambizione di essere uno stimolo per molti lettori.

Gli Autori Paolo Cangelosi è un Gran Maestro di Kung Fu di fama mondiale. Ha decine di migliaia di ammiratori in tutto il mondo ed è uno dei maestri più rispettati e in=luenti del mondo di oggi. Nathalie Tocci è direttrice dell’Istituto Affari Internazionali, professore onorario dell’Università di Tubinga e Consigliere Speciale dell’Alto rappresentante dell’UE. EQ anche membro indipendente del Consiglio di amministrazione di Eni. Pratica arti marziali da quando ha dodici anni ed è allieva del Maestro Cangelosi dal 2003.

Per Info: Ester Hueting, Giulio Passerini – Edizioni E/O - Tel 06-3722829 uf=icio stampa@edizionieo.it

Ref.: • KAPAP-12

Il GRV (Giochi di ruolo dal vivo - Live action rol playing ) e il Soft Combat si stanno diffondendo a macchia d'olio e sono sempre più presenti nelle fiere medievali e negli eventi legati al turismo e alle feste locali. La scherma medievale, oltre ad essere sempre più presente nelle riproduzioni di antiche battaglie, è diventata anche una nuova attività ludica e sportiva che si sta diffondendo in tutto il mondo nei dojo per bambini e adulti, sotto forma di giochi di ruolo o di preparazione per gli attori delle sempre più serie frequenti ambientate nel Medioevo. Grazie alla sua vasta esperienza marziale, Avi ai veridicità aggiunge trasmettendo combattimenti, realismo e approcci completamente inaspettati agli amanti del genere che apprezzeranno questo video. Il suo 6° Dan di Kendo, il 5° Dan di Iaido, il 5° Dan di Jodo, la sua conoscenza del Kenjutsu e di tante altre arti marziali, lo pongono in una posizione ideale per affrontare l'argomento.

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Se volete imparare un sistema di autodifesa dinamico e realistico, allora questa è la vostra occasione per allenarvi con Frans Stroeven. Volete allenarvi direttamente con Frans Stroeven? Volete seguire o organizzare un seminario? Volete seguire o organizzare un campo di addestramento? Vuoi diventare istruttore di SCS? Volete allenarvi e far parte di un gruppo d'élite con la stessa passione? Potete contattare Frans Stroeven tramite Facebook, Instagram, WhatsApp, o via e-mail: info@scseskrima.com

身圧蘇生 Miatsu Sosei - Rianimazione e resuscitazione Chiunque abbia studiato in una scuola seria e tradizionale sa che le lezioni non si limitavano alle raccolte tecniche. Si studiava molto di più, quello che era noto come 身圧蘇生 Miatsu Sosei. Molti hanno tradotto 身圧蘇生 Miatsu Sosei come primo soccorso. In effetti, quest'ultima potrebbe essere una versione dell'idea alla base di questa tecnica. La traduzione corretta sarebbe rianimazione a pressione corporea.

e lo guardiamo da una prospettiva convenzionale, "il primo soccorso è un intervento che deve essere effettuato rapidamente, subito dopo un incidente o un malore improvviso, con l'obiettivo di evitare che il problema si aggravi fino all'arrivo di un servizio specializzato sul posto. Questi interventi sono molto importanti perché possono prevenire complicazioni e persino la morte di una persona". 身圧蘇生 Il Miatsu Sosei è un insieme di semplici tecniche applicate più in particolare ai metodi utilizzati nelle arti marziali, per trattare vari casi, soprattutto la sincope che può insorgere durante l'esercizio fisico sul tatami. Va notato che si differenzia molto dalle tecniche studiate nell' 医術 Ijutsu (medicina). Le tecniche di primo soccorso sviluppate dalla medicina tradizionale occidentale sono di grande importanza per la vita quotidiana. Molte di queste tecniche antiche sono entrate a far parte delle arti moderne con il nome di "Kappo" (metodo di rianimazione). Sembra, soprattutto parlando con gli insegnanti di judo, che questa tecnica si riferisca al metodo utilizzato per rianimare un judoka che perde conoscenza a causa di uno strangolamento o di una proiezione. La rianimazione artificiale viene eseguita per indurre il movimento del torace, dello stomaco e della schiena, ripristinando così la normale respirazione. Oltre al Sasoi-katsu (metodo induttivo) utilizzato per aprire il torace, esistono anche l'Eri-katsu (metodo del lembo) e il Sokatsu (metodo composto). Il judo comprende il "Sappo" (metodo di morte) e il "Kappo" (metodo di rianimazione), che è stato chiamato "judoterapia", entrambi padroneggiati da praticanti di judo esperti. A differenza dei metodi moderni, secondo gli studiosi, le tecniche 身圧蘇生 Miatsu Sosei studiate nella scuola di Ogawa Sensei hanno origine in Cina, in particolare nell'epoca Chou. L'epoca Chou fu un periodo di equilibrio socio-politico, in un sistema simile al feudalesimo europeo. Fu un'epoca di pace che si concluse nel 771 a.C., con la graduale perdita del potere imperiale dopo una serie di lotte di successione, fino al 481 a.C., quando iniziò il periodo noto come "Stati Combattenti". Si assiste a un marcato declino morale, gli antichi ordini e le regole perdono di significato, non esiste più il concetto di "onore" e nemmeno l'etica della guerra, il cui obiettivo non è più la sconfitta del nemico, ma il suo totale annientamento. Questi piccoli Stati in guerra crearono un mondo caotico e il periodo stabile della prima era Chou venne considerato e ricordato come un'epoca idilliaca. Confucio nacque in questo periodo turbolento e la sua filosofia avrebbe cercato il tempo idilliaco di armonia e pace della prima epoca Chou. Nel 221 a.C. lo Stato Ch'in ottenne la supremazia sugli altri e unificò la Cina. Il nuovo re, Shih Huang Ti, rifiutò i valori feudali

rimasti e fondò uno Stato basato sulla crescita della ricchezza materiale e del potere militare, adottando il pensiero dei legalisti, che sostenevano un rigido sistema di leggi, standardizzando pesi, misure e persino la larghezza delle strade. Shih Huang Ti ordinò di bruciare tutta la letteratura non scientifica o religiosa, ma morì 11 anni dopo aver preso il potere, inaugurando l'era Han.

Durante l'epoca Chou, la causa delle disgrazie, precedentemente basata sugli antenati e sulla loro influenza sui vivi, iniziò a prendere in considerazione l'importanza percepita dei "demoni" nella vita quotidiana. L'armonia nelle relazioni non sarebbe più stata mantenuta dagli antenati e vennero creati miti che riconoscevano i "demoni" che esercitavano influenze maligne sull'uomo. Gli sciamani Wu crebbero di importanza.

Questi sciamani usavano il loro accesso agli spiriti superiori per controllare i demoni attraverso esorcismi, di solito eseguiti con spade e lance. Venivano assegnati determinati orari o giorni come i più appropriati per i rituali sciamanici. Venivano utilizzati talismani, che venivano bruciati e somministrati sotto forma di pozioni, nonché farmaci utilizzati per espellere i demoni dal corpo, soprattutto veleni, usati come amuleti o incensi, piante che assomigliavano ad armi o il cui nome poteva essere associato a un'arma. A differenza della medicina dell'epoca Shang, il rispetto delle regole, dei riti e delle convenzioni sociali non costituiva una protezione contro le malattie. Nacque una forma rudimentale di agopuntura, in cui aghi a forma di spada esorcizzante venivano inseriti o premuti in tredici punti specifici sulla superficie della pelle per trattare le malattie causate dai demoni. Lo scopo di questa forma di agopuntura non era quello di trattare le malattie in sé, ma di espellere e combattere i demoni. Non ci sono prove di un'agopuntura terapeutica in senso stretto prima del 90 a.C..

Medicina riflessa Corrispondenza riflessa, nel caso della medicina cinese, significa riconoscere un sistema in cui i fenomeni sono qualificati in base a principi e i fenomeni di uguale qualificazione hanno il potere di influenzarsi reciprocamente. - Relazioni di causa-effetto tra fenomeni corrispondenti - Relazioni di causa-effetto tra fenomeni non corrispondenti Se alcune energie sono classificate come yang, ad esempio, agendo su un punto yang si ottiene un effetto simile su un altro punto yang, perché entrambi appartengono alla stessa classificazione sistematica. Nella medicina cinese, i principi fondamentali sono "yin yang" e le "Cinque Fasi" (wu xing). Il caos all'epoca degli "Stati Combattenti" ha portato all'emergere di questo modo di pensare che caratterizza questa medicina di corrispondenza, che ha come punti principali: la credenza magica nell'unità della natura; l'uso dei principi "yin yang" e delle "cinque fasi"; alcuni concetti di medicina demoniaca; il concetto di "ki" come base della vita, "sottili influenze materiali", secondo Unschuld, un modo di pensare che ha alcune caratteristiche della struttura dell'impero cinese che alla fine è diventato unificato. Il principio "yin yang" compare intorno al IV secolo a.C. ed è citato per la prima volta nello "Shih Chi". Nel libro "Huang Ti Nei Ching", troviamo la sua prima applicazione in medicina. Ci sono state diverse scuole basate sullo "yin yang", alcune con quattro suddivisioni, altre con sei, e il "Nei Ching" è un tentativo di integrare queste varie correnti con le "Cinque Fasi". Una grande difficoltà nello studio di alcuni di questi concetti è che a volte lo stesso termine può significare concetti diversi a seconda del contesto in cui viene inserito. Sebbene il taoismo sia spesso citato come base della medicina cinese, Unschuld dimostra che il confucianesimo è il principale contributore al modo di pensare della Medicina Sistematica Corrispondente. Il "Nei Ching", il trattato fondamentale di questa medicina, cita quasi alla lettera un passo di Hsun Tzu, un seguace di Confucio, in cui si afferma che l'individuo e la società possono essere minacciati dai processi naturali e che la loro prevenzione consisterebbe nell'adottare misure appropriate. Lo stesso confucianesimo adottò lo "yin yang" e le "Cinque fasi" per spiegare i cambiamenti sociali e politici. Da questo periodo nacque quella che conosciamo come Medicina Riflessa e, di conseguenza, il tipo di pensiero che influenzò 身圧蘇生 Miatsu Sosei.

La Medicina Riflessa utilizza termini bellici, un'influenza della sua fase formativa negli "Stati Combattenti". I mali non erano causati da demoni, ma da influenze ed emanazioni astratte o concrete. Il concetto di "ki" è nato forse dall'idea del "vento" come entità che provoca malattie, un'idea che a sua volta ha avuto origine dal concetto di demoni. All'inizio, il "ki" non era altro che un'influenza malevola. Con il tempo, si è evoluto nel concetto odierno, più o meno quello di "influenze materiali sottili". La salute e l'armonia sarebbero la conseguenza di piccole stravaganze o eccessi nel cibo, nel sesso, nel clima o nella morale. Possiamo comprendere l'emergere di queste idee se teniamo presente che, nello stesso periodo, l'impero si stava unendo e integrando, con grandi metropoli, lo sviluppo del commercio e degli scambi, la necessità di migliorare i mezzi di trasporto e la costruzione di grandi magazzini per garantire l'approvvigionamento di cereali alla popolazione. Era nato un sistema complesso il cui funzionamento dipendeva dalle relazioni armonizzate tra le sue parti. Il benessere generale dipendeva dallo scambio di risorse. La terminologia medica utilizzava i termini e i concetti usati nel sistema nel suo complesso: Zang, serbatoi o organi in cui veniva immagazzinato il ki; Fu, palazzi attraverso i quali il ki passava; Ching-Lo, canali che collegavano l'intero sistema, come i fiumi e i canali della Cina integravano l'impero. Riflettendo su ciò che accade nell'irrigazione dei campi e nella navigazione dei fiumi, era necessario che questo flusso fosse continuo, senza ostruzioni o straripamenti che avrebbero portato a guasti nella distribuzione dei beni, causando carenze nei centri di consumo ed eccessi in quelli di produzione. La Medicina Sistematica delle Corrispondenze mira quindi a individuare e localizzare le ostruzioni, le carenze e gli eccessi, trattandoli normalizzando il flusso del ki nei canali (o meridiani), senza valutare l'anatomia, ma le funzioni coinvolte.

"I primi soccorsi sono interventi da effettuare in tempi rapidi, subito dopo un incidente o un malore improvviso, con l'obiettivo di evitare che il problema si aggravi fino all'arrivo sul posto di un servizio specializzato. Questi interventi sono molto importanti perché possono prevenire complicazioni e persino la morte di una persona."

Sensei in giapponese e nelle Arti Marziali significa insegnante Sensei Rodolfo Martínez Feldman è tornato 53 anni fa in Guatemala, dagli Stati Uniti dove lavorava per la famosa azienda informatica IBM. Nello stesso periodo, incontrò Sensei Tamano, venuto da Tokyo sotto la direzione di Seikichi Toguchi, per formare a New York una scuola di karate classico di Okinawa, noto come Goju-Ryu; la scuola prese il nome di Shorei-Kan, che significa "la casa della cortesia e delle buone maniere", il Goju-Ryu è la forma pura del Karate così come è stato praticato per più di 600 anni. Va ricordato che delle forme di Karate originarie di Okinawa, il Goju-Ryu è quello che più si avvicina allo spirito originale di Naha-te. Sergio Ralon Secondo Dan Shorei -Kan Guatemala Goju Ryu

ualche anno fa il National Geographic l'ha classificata come la seconda arte marziale più efficace al mondo dopo il Kung-Fu cinese, da cui probabilmente provengono tutte le arti marziali che conosciamo oggi. Martínez iniziò il suo Dojo nel centro storico di Città del Guatemala, dove la scuola rimase per più di 30 anni, per poi trasferirsi nelle strutture dello storico Lawn tennis club. Appena iniziato il suo Dojo, un terribile incidente d'auto causa la morte della moglie di Sensei Rodolfo, che si ritrova ad occuparsi dei due figli piccoli, della scuola di karate e della propria attività agrochimica.

Nonostante le vicissitudini della vita, ogni sera, senza mancare nemmeno per malattia, Sensei incontra i suoi allievi per insegnare i segreti di questa meravigliosa arte marziale insieme all'uso delle armi tradizionali di Okinawa. Il motto del fondatore della scuola più di 100 anni fa, il Maestro Toguchi, è quello di "trasformare le cinture nere dello Shorei-Kan in uomini di successo nella loro vita", e oltre al fatto che gli allievi di Sensei Martínez sono diventati esperti in quest'arte marziale, si può notare soprattutto entrando nel Dojo e parlando con i suoi allievi, la cortesia e l'educazione con cui trattano se stessi e allo stesso modo le altre persone, sia all'interno della scuola che ogni persona nel proprio ambiente. Il Karate di Okinawa, fin dalle sue origini, si divideva in quattro grandi scuole: 1. Goju-Ryu 2. Shito-Ryu. 3. Wado-Ryu e 4. Shotokan. Tuttavia, Sensei Miyagi, del ramo originale del Karate, è riuscito a sviluppare una tecnica in cui mescola nel Karate le abilità dure e morbide (lo spirito del Goju-Ryu) che oggi viene applicata in quasi tutte le arti marziali.

Il Regno delle Ryukyu entrò a far parte del sistema shogunale giapponese delle isole Okinawa nel 1609. La popolazione fu sottomessa dai giapponesi e fu proibito l'uso delle armi. La popolazione di Okinawa iniziò a usare i propri strumenti agricoli come armi letali, da cui le armi di Okinawa o, come è noto oggi, il Kobudo-Kai. Strumenti o armi come il Bo, il Sai, il Tonfa, il Nun-Chaku. Nello sviluppo della storia, i giapponesi, dopo aver visto l'efficacia che la popolazione aveva acquisito con questo tipo di armi, le incorporarono nelle proprie arti marziali.

La scuola Shorei-Kan Guatemala, sotto la direzione di Sensei Martinez, continua oggi a insegnare il Goju-Ryu proprio come aveva iniziato più di 500 anni fa, una miscela di arte marziale originale insieme all'abilità di usare le armi classiche di Okinawa. Ecco perché gli studenti della scuola Shoreikan Guatemala possiedono le abilità del karate Goju-Ryu classico e le armi del Kobudo -Kai.

Quest'anno la nostra scuola festeggia 50 anni di attività in Guatemala e rappresenta il cuore e l'anima del karate classico di Okinawa. Non competiamo in eventi sportivi perché la nostra scuola è una disciplina di vita e le tecniche possono essere letali. Gareggiamo per la vita, non per i punti di uno sport. Sensei Martínez ha due frasi che sentiamo sempre e che apprezziamo. Uno è il desiderio di Seikichi Toguchi "che le nostre cinture nere siano uomini e donne di successo nella vita", vedendo il gran numero di studenti di successo nella loro carriera crediamo che questo sia stato realizzato, e il secondo quando dice "per me le "uniche volte che hanno alzato la mano verso di me per strada è stato per salutarmi"". Buon anniversario Shorei Kan Guatemala - Sensei Martínez, grazie per questi 50 anni di dedizione alla scuola, al Goju-Ryu Karate e al Kobudo Kai, grazie di cuore per aver mantenuto il vero spirito del bushido per tutto questo tempo. Tutti i suoi studenti le sono estremamente grati.

Il primo minuto del combattimento di Paul Vunak Gli incontri possono essere suddivisi in diversi modi. In questo caso ci soffermeremo su come inizia una rissa e su cosa fare nel primo minuto. Per facilitare questo compito, divideremo una rissa di strada in due aree.

La Colonna di Paul Vunak

"Una volta che questi primi 10-30 secondi sono passati, e abbiamo fatto diversi respiri profondi, ci siamo calmati e abbiamo un'idea di chi stiamo combattendo, il nostro prossimo obiettivo è quello di dettare la gamma e la cadenza di questo incontro." na è quella dell'energia da rapina, in cui si passa da 0 a 100 in un nano-secondo.In questo tipo di lotta si cammina per strada e si viene letteralmente rapinati. Questo tipo di incontro ci impone di evitare l'analisi preliminare e il tiro al bersaglio e di passare direttamente alla manifestazione. Questo tipo di incontro avviene così rapidamente che, in molte occasioni, non si ha nemmeno la possibilità di sentire la tipica scarica di adrenalina. Come una scarica di adrenalina, se io ho iniziato e tu hai finito, usando solo il rally. Questo particolare tipo di lotta si verifica meno del due per cento

delle volte. In un numero molto maggiore di casi gli alterchi fisici sono preceduti da un piccolo tamponamento, da insulti, abusi verbali, spintoni e infine da una vera e propria rissa in strada. Affrontiamo ora questo tipo di scenario, ancora una volta, che di fatto si verifica il 95% delle volte. Secondo il lessico di Bruce Lee, i primi venti secondi dell'incontro si chiamano analisi preliminare. L'obiettivo di questa fase è duplice. #1. Fare diversi respiri profondi e calmarsi. Mentre lo fate, da una distanza di sicurezza, analizzate il vostro avversario. Sentite come si muove l'avversario. Se è in

posizione quadrata, con le ginocchia piegate e un'evidente espressione sul viso che dice: "Sto per venire da te con un takedown a doppia gamba", sentirete l'odore del lottatore. Se le sue mani sono abbassate, senza alcun senso della distanza o della forma, e sferra colpi ellittici e selvaggi, si può capire che si tratta di un lottatore di strada. Infine, se è in una posizione bassa e contorta con le mani sui fianchi, la risposta alla vostra analisi è Karate Man. Una volta trascorsi i primi 10-30 secondi e dopo aver fatto diversi respiri profondi, essersi calmati e aver capito chi stiamo combattendo, il nostro obiettivo successivo è quello di dettare la gittata e la cadenza dell'incontro. I due strumenti migliori per farlo sono il jab e lo shuffle kick. Usiamo questi due strumenti perché il jab può raggiungere i bulbi oculari, lo shuffle kick può raggiungere l'inguine, ed entrambi possono essere sferrati con un eccellente rapporto rischio/ricompensa. Anche questa fase dell'incontro si chiama "pot shooting". Immaginate di aver capito il vostro avversario e di colpirlo in faccia con un paio di jab, poi fingete un jab e arrivate all'inguine. Poi fingete l'inguine e tornate con un diretto. Questo attacco continuo ci permette di andare alto-basso-alto, impegnando l'energia indiretta progressiva. E allo stesso tempo, se

La Colonna di Paul Vunak

" In conclusione, nei primi 20 secondi di questo incontro rimaniamo a distanza di sicurezza, facciamo diversi respiri profondi e controlliamo questo tizio."

uno di questi colpi va a segno, può terminare l'incontro. Ora che il nostro avversario è spaventato, impaurito, nervoso e morde le nostre finte. È ora di concludere l'affare e tornare a casa dalla nostra famiglia. Entra il Rally... La conclusione di questo combattimento, che chiamiamo "rally", è eseguita al meglio da un colpo diretto, con una successione di testate, ginocchia e gomitate, da un clinch thailandese (suona familiare). In conclusione, nei primi 20 secondi di questo combattimento rimaniamo a distanza di sicurezza, facciamo diversi respiri profondi e controlliamo il tipo. Poi passiamo al tiro al bersaglio, dove lo colpiamo con jab e colpi all'inguine. E infine, dopo che uno di questi colpi è andato a segno, si prosegue con il rally. E durante questa fase finale del rally, dovrebbe esserci la nostra massima esplosione di pugni, ginocchia, colpi alla testa, gomitate e morsi al viso. E proprio come in un problema di matematica, se vogliamo verificare le teorie di Bruce, basta moltiplicare la divisione guardando un incontro di MMA di livello mondiale. Questi stessi principi vengono ora applicati circa 40 anni dopo (vedi St Pierre vs Koschek 2, 11 dicembre 2010). Informazioni sull'autore: Per saperne di più su Paul Vunak e sui Progressive Fighting Systems, visitate il nostro sito www.vunak.com. Potete trovare le ultime informazioni sull'allenamento personale intensivo, sui seminari e su come diventare istruttori aderendo al programma DOM - Descendants of the Masters.

Ref.: • KfRISAN-5

Il Maestro Frisan inizia una nuova serie di DVD sui migliori punti Kyusho per diverse situazioni. In questa prima puntata di 2 volumi, concentriamo lo studio sulla difesa contro i principali attacchi delle braccia: prese, spinte e pugni. Analizzeremo le soluzioni alle prese e alle spinte per capire i principi di base del Kyusho e poi analizzeremo le soluzioni ai colpi diretti di pugno come il Jab e il Cross, e i colpi circolari come il gancio. Vengono discussi stimoli dermatologici, punti di pressione e vari esercizi per allenarsi e imparare. Gli esercizi sono eseguiti dal M° Gianluca Frisan, e dai suoi istruttori del CSEN / Kyusho Institute perché, per padroneggiare il Kyusho, è necessario allenarsi con più persone possibili, con corpi diversi, e con diverse reazioni e sensibilità. DVD 1: Introduzione e informazioni mediche, punti delle braccia, punti delle gambe, punti del busto, punti del collo e della testa, esercizi di applicazione davanti alle prese, conclusione stimolazione nervosa Kyusho Jitsu. DVD 2: Esercizi di applicazione contro le spinte, informazioni sui pugni, esercizi di punti Kyusho contro i pugni diretti Jab e Cross, esercizi di punti Kyusho contro i pugni a gancio, conclusioni stimolazione nervosa Kyusho Jitsu.

ORDINALA A: Budo international.com

Ref.: • KfRISAN-6

ORDINALA A: Budo international.com

Krav Maga Attacchi e Difese con Bastone, nel Krav Maga Il bastone può essere un’arma molto pericolosa. Mazze da baseball chiodate sulle punte, rami d’albero foderati con pezzi di vetro o con filo spinato, sono oggetti che fanno parte dell'arsenale di bande che vogliono causare il maggior danno possibile alle loro vittime. Perfino ai giorni nostri, quando le armi da fuoco fanno sembrare il bastone quasi inoffensivo, esso significa comunque una forma di potere nelle mani di un aggressore. L'utilizzo del bastone nel Krav Maga cominciò all’inizio degli anni ‘40, come arma da combattimento dei gruppi di difesa che lottavano per l'indipendenza dello stato dell'Israele, sostituendo quelli che fino ad allora erano stati utilizzati e conosciuti come “Kapap”. L'uso di armi era proibito per ordine dei britannici che dominavano la regione a quell'epoca, e ciò rese il bastone uno strumento di difesa. Come tutto il resto nel Krav Maga, anche le tecniche di bastone sono state create basandosi sulle leggi della fisica, considerando la naturale mobilità del corpo umano e cercando l’obiettività, l’efficacia del colpo, la sicurezza dell'utente e la semplicità dei movimenti, assicurandosi inoltre che tutte le persone, indipendentemente dal lor o stato fisico, possano utilizzarle.

Krav Maga a questo punto di vista venne creato nel Krav Maga un ramo specifico per l'uso del bastone, delle tecniche di attacco e di difesa per tutte le circostanze: 1. Attacco disarmato contro bastone: con il difensore steso al suolo, seduto o in piedi e con l'attacco che arriva da qualunque direzione. 2. Bastone contro bastone: col bastone in mano, l'allievo impara a integrarlo al proprio corpo come un'estensione del braccio, lavorando per aumentare la resistenza di quell’arto, per la difesa. In base alle leggi della fisica, le linee di forza e la trasmissione della stessa vengono studiate per aumentare la potenza del colpo. 3. Bastone contro fucile e altro: le tecniche militari e delle forze poliziesche. La lunghezza del bastone si deve utilizzare per accorciare la distanza nell'attacco e per ampliare la superficie della difesa quando è necessario, deviando l'impatto lontano dal corpo. I bastoni più utilizzati sono due, lunghi approssimativamente 60cm (bastone corto) e da 1m a 1,20m (bastone lungo). Il bastone corto ha la lunghezza necessaria per poter essere nascosto nella

manica e quello lungo ha una misura simile a quella di un bastone da passeggio o di uno strumento da lavoro agricolo. Negli attacchi da davanti e da sopra, la maggior potenza si ottiene nel momento in cui l'estremità del bastone raggiunge il bersaglio, poiché è il momento in cui la "leva" del movimento è maggiore. Perciò, nel movimento di difesa in questo tipo di attacco dobbiamo interrompere la leva, avvicinandoci all'aggressore e, di conseguenza, diminuendo l'impatto. Negli attacchi con bastone che arrivano lateralmente dal basso, il movimento di attacco è molto rapido e, generalmente, è il primo di una serie, cercando di penetrare e di raggiungere le parti più sensibili del corpo della vittima. In questo caso, la cosa più giusta da fare è utilizzare le gambe nella difesa, poiché sono più vicine all'aggressione. La chiave per una difesa di successo deriva dall'unione di tre fattori: Coscienza, Percezione e Conoscenza. Si ha bisogno di Coscienza perché per quanto tranquilli e allerta si possa essere, comunque si può risultare vittime di un attacco violento. Si ha bisogno di Percezione

anticipata del fatto in sé e di Conoscenza delle tecniche di difesa personale utili a salvarci la vita.

Ma ricorda: Percependo l'attacco, reagisci con tutta la tua potenza, velocità e aggressività, è la tua vita ad essere in gioco, non è uno scherzo o un torneo sportivo con delle regole e degli arbitri. Quanto più pronta sarà la tua reazione, tanto più sicura sarà la tua difesa. I fatti dimostrano che chi ha percepito e reagito a un attacco fin dal primo momento, si è salvato la vita, mentre chi ha esitato ed evitato di reagire e, quindi, di invertire la sua posizione di vittima, è caduto. Quelli che hanno esitato a ribaltare una situazione di minaccia per la loro vita, l’hanno persa a causa di questa rinuncia… Probabilmente, il bastone è il più antico strumento di attacco, fin dall'era degli uomini delle caverne, ma ancor oggi costituisce una minaccia considerevole. Le tecniche del Krav Maga furono create per dare a chiunque la possibilità di difendersi. Furono testate in situazioni reali negli innumerevoli conflitti del suo paese d’origine. Per

ogni domanda ci sono varie risposte, per ogni attacco ci sono varie difese. Cerca l'accademia più vicina e impara l'arte di difesa personale Krav Maga.

“La chiave per una difesa di successo deriva dall'unione di tre fattori: Coscienza, Percezione e Conoscenza.”

Krav Maga

“Como todo en el Krav Maga, las técnicas de bastón han sido creadas basadas en las leyes de la física, considerando a movilidad natural del cuerpo humano, buscando objetividad, eficacia del golpe, seguridad del usuario y sencillez de los movimientos, asegurando que todas las personas, independientemente de su porte físico, las puedan realizar”

Grand Master Rudy Lams allena Arti Marziali, Judo, Mantide Religiosa del Nord, Sil Lum Pai da oltre 52 anni ed è Sifu di Hung Gar Kung Fu, Cintura Nera di 1° grado di USA Goju Karate, Cintura Nera di BJJ e Shootwrestling. È anche istruttore di Jeet Kune Do di seconda generazione e si è allenato con i migliori allievi di Bruce Lee, Richard Bustillo, Dan Inosanto, Ted Wong e Larry Hartsell. È anche cintura nera di 6° grado di Kali filippino nei sistemi Sayoc Kali e Doce Pares. Ha addestrato i Navy Seals e altre agenzie governative. In questa prima opera corso un presenta tutti per 1 dettagliato di Fase (principiante, livelli i intermedio, avanzato) sulle abilità di Trapping. Tratterà i principi e la comprensione esecutiva di come immobilizzare il movimento dell'avversario, nonché l'importanza della linea centrale. La parte finale introdurrà alcuni degli input del Grappling, che saranno sviluppati nel prossimo DVD. Un'eccellente opera didattica di una delle maggiori autorità del Jeet Kune Do e del Kali.

Ref.: • RLAMS-1 Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.

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Il y a plus d'un siècle, dans nos villes, les hommes de différentes classes sociales recouraient encore aux duels à l'épée et au sabre pour régler leurs différends et, dans les rues, on pouvait rencontrer des voyous et des agresseurs prêts à utiliser un couteau. Époque où il était courant pour un gentleman de sortir de chez lui avec sa canne, souvent animée, c'est-àdire équipée d'une lame dissimulée. En partant du traité de Maître G. Martinelli (1908) "Trattato di scherma con bastone da passeggio" interprété et intégré selon la méthodologie de la Nova Scrimia, les maîtres Chiaramonte, Galvani, Proietti et Girlanda présentent un travail complet sur l'utilisation de la canne, qui aujourd'hui être peut encore extrêmement valable et efficace. Pour l'escrime à la canne, Martinelli s'inspire de l'école italienne de sabre, avec une approche classique, ainsi que de la boxe comme moyen d'autodéfense : la garde, les frappes, les parades, les feintes, les pas tournants et circulaires, les sauts, les coups forts à la main, au bras, à l'aine et les terrifiants Jabs au visage. Le bâton dans les bonnes mains est aussi bon qu'un sabre. Bien sûr, il ne coupe pas, ne perce pas, ne tue pas, mais il met à genoux, si nécessaire, même le plus féroce des délinquants.

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Brevi cenni storici sul Tai Chi Ricercare le radici del TAI CHI CHUAN (TAI JI QUAN) è come ritornare indietro nella storia della Cina per secoli e secoli, quando l'origine si perde nel mito e la storia si unisce profondamente alla filosofia. Al termine Tai Ch'i Chuan si riferiscono principi molto antichi appartenenti alla filosofia taoista. Caratteristica delle Arti Marziali cinesi, sono proprio questo scambio e sviluppo contemporaneo con le varie correnti filosofiche che influenzano il pensiero orientale. Se il Buddismo sarà il principale pilastro degli stili “Esterni” (Wai Chia), il Taoismo lo sarà per quelli “Interni” (Nei Chia).

Tai Chi l percorso di crescita della “scuola interna” inizia nel periodo Han (206 a.C.- 220 d.C.), e trascorreranno molti secoli, prima che ci sia un'evoluzione determinante. Per il Tai Chi Chuan, come per altri antichi stili, non è facile ricostruire tutto il suo periodo storico. Se le montagne del Song Shan, con il famoso monastero di Shaolin, sono state il maggiore centro di sviluppo degli stili esterni, per la Nei Chia altrettanta importanza hanno le montagne del Wu Tang (Wu Dang) nella regione dell'Hubei. Caratteristica catena montuosa nel centro della Cina. Con panorami mozzafiato e “lontana” dal centro dell'impero cinese, vedrà il sorgere di diversi monasteri legati alla filosofia taoista. Spesso i monaci alternavano i loro studi spirituali con esercizi marziali, traendo spunto dalla filosofia per creare metodologie di combattimento

molto efficaci. Grandi maestri, eccelsi spadaccini e personaggi che raggiungono, attraverso la loro evoluzione, l'immortalità, contribuiscono a rafforzare le leggende su questa catena montuosa. Nel Wu Tang vive un primo personaggio storico cui viene attribuita la creazione del Tai Chi Chuan: si tratta del maestro e monaco taoista CHANG SAN FENG (Zhang San Feng). Vissuto nel periodo Song (960-1279) intor no al 1200, al pari di personaggi come Lao Tze, Ta Mo per il buddismo o Confucio per il confucianesimo, riveste un ruolo fondamentale per il taoismo. A lui si fa risalire la creazione delle 13 posizioni di base dello stile Tai Chi Chuan, dette “Chi Sai” e comuni a tutte le scuole dello stile che si sono sviluppate nei secoli successivi. Anche con Chang San Feng la storia si mescola alla leggenda. Che sia stato un sogno, la meditazione sugli elementi naturali e sui loro mutamenti oppure l'osservazione di un combattimento fra una gru e un serpente, sicuramente Chang San Feng si ispira all'I CHING ed alla filosofia dei trigrammi per creare le sue 13 combinazioni di movimenti.

Tai Chi In questo stesso periodo si comincia a parlare anche di un altro stile che lascerà la sua traccia nella storia marziale, Yueh Sam Shou (le tre mani di Yueh), creato dal maestro Yueh Fei, generale dell'esercito imperiale esperto nell'uso della lancia. Si dice che grazie a questo personaggio e le sue tecniche, potranno svilupparsi le basi di uno degli stili più importanti della scuola interna, lo Hsing I. Questo sistema è basato sull'osservazione degli animali e come accade per il Tai Chi Chuan sui 5 elementi. Il Tai Chi Chuan scompare poi ancora una volta nelle molteplici pieghe della storia cinese per tornare alla ribalta alla fine della dinastia Ming (1368-1644), dove appare il maestro Wang Tzun Yeh, ed i suoi discepoli Li San Jian e Chang Fa che trasmisero le tecniche interne al mitico Chen Wang Ting, che sarà il fondatore del primo stile di Tai Chi Chuan di cui si hanno notizie certe. Curiosamente, come il maestro Yueh Fei, anche Chen Wang Ting era un generale ed anch'egli esperto nella lancia che, come per lo stile Hsing I, diventerà una delle armi più importanti del Tai Chi Chuan. Formato per essere un grande combattente e molto abile nell'uso delle armi, il Maestro Chen si ritirerà nel suo villaggio Chen Chia Kou, per codificare lo stile Chen Chia Chuan (l'attuale stile Chen del Tai Chi Chuan). Pur essendo il Tai Chi Chuan uno stile unico, si suddividerà nel tempo in tante ramificazioni o scuole, ognuna delle quali darà una sua interpretazione delle 13 posizioni e dei 13 principi d'azione. Tra queste un posto d'onore spetta senza dubbio alla scuola Chen, da cui deriveranno molte altre scuole. Lo stile Chen verrà tramandato dal fondatore ai suoi tre figli Chen Pin Ren, Chen Pin Chi e Chen Pin Wang e da loro partiranno diverse correnti che arriveranno fino ai nostri giorni. La tramandazione del Tai Chi Chuan stile Chen rimarrà per lunghi anni confinata nel villaggio di Chen Chia Kou, tramandato unicamente tra maestri appartenenti alla famiglia Chen. Ciò non impedì che la sua fama crescesse in continuazione.

Tai Chi

“Spesso i monaci alternavano i loro studi spirituali con esercizi marziali, traendo spunto dalla filosofia per creare metodologie di combattimento molto efficaci.”

Uno dei pochi che portò il suo insegnamento al di fuori del villaggio, più precisamente a Pechino, fu nella prima metà del '900 il maestro Chen Fa Ke, detto “Il Bufalo”. Come accadde per altri importanti maestri di stili diversi, tra la metà dell''800 ed i primi del '900, anche rappresentanti del Tai Chi Chuan si trovarono coinvolti nelle continue rivolte che si svilupparono sia contro la dinastia Qing, che aveva sostituito gli imperatori Cinesi Ming, che contro le sempre più potenti legazioni occidentali. In questo periodo ad esempio il maestro Chen Zhou Xing, caposcuola e discendente del fondatore dello stile Chen, fu a capo di una setta segreta e di un esercito di oltre 10.000 uomini nella “Guerra dell'oppio”. La storia della famiglia e dello stile Chen è ricca di aneddoti e di grandi maestri ma, agli inizi del 1800, emerge la figura di un personaggio non facente parte della famiglia, il Maestro Yang Fu Kuei, meglio noto come Yang Lu Chan. Di umili origini, il giovane Yang era un grande appassionato di arti marziali. Fu questo il motivo che spinse Yang a recarsi nel villaggio di Chen Chia Kou dove viveva la famiglia Chen e dove si fece assumere come inserviente nella casa del maestro Chen Chan Hising. Assistendo di nascosto alle continue lezioni del maestro, il giovane Yang raggiunse rapidamente una grande capacità nelle tecniche interne. La sua costanza lo premiò: scoperto dal Maestro gli venne chiesto di mostrare tutto quello che aveva imparato e, rivelatosi più bravo dei diretti discepoli, venne accettato come allievo. Così, seguendo gli insegnamenti del suo maestro, il giovane Yang potrà apprendere le antiche tecniche della famiglia Chen.

Tai Chi

Anni di pratiche permisero a Yang Lu Chan di diventare egli stesso maestro e di cominciare ad elaborare un nuovo sistema. Tornato a Pechino creerà un proprio stile cui darà il suo nome: nasce così la Scuola Yang. Rapidamente crescerà in Cina la sua fama, tanto da meritare il soprannome di Yang Wu Ti (l'invincibile guerriero). Di Yang Lu Chan si dice fosse un eccelso praticante ed un formidabile combattente sia a mano nuda che con le armi. Inserirà ad esempio nella pratica dello stile Yang l'uso del Tan Tao, la sciabola. La sua esperienza con questa arma fu il frutto di un JIAO HUAN, un accordo tra maestri per scambiarsi le conoscenze tra i loro stili senza che nessuno si sottometta all'altro. Si racconta infatti che un signorotto di Pechino organizzò una dimostrazione invitando tre tra i più grandi maestri del periodo, tra cui Yang Lu Chan. Uno, soprannominato “Il pugno di ferro”, era esperto dello stile Dai Shen Pi Ka Mon Chuan; l'altro, soprannominato “la scimmia bianca” era invece praticante di Hull Cenn Hou Chuan (stile delle 12 scimmie) e grande esperto di Tan Tao. Anche se le esperienze complete di Yang Lu Chan su quest'arma verranno tramandate solo da uno dei figli, il Tan Tao rimarrà comunque un arma importantissima dello stile. Ma la fama di combattente con le armi del maestro Yang Lu Chan si deve sicuramente alla sua grande abilità nell'uso del Ta Kwan, “il lungo palo”, bastone lungo circa 3 metri. L'uso di quest'arma nasce dalle esperienze avute con il maestro Chen Chan Hising nell'uso della lancia, esperienze poi adattate e trasformate per potersi adeguare all'utilizzo di questo tipo di bastone.

“Di Yang Lu Chan si dice fosse un eccelso praticante ed un formidabile combattente sia a mano nuda che con le armi. Inserirà ad esempio nella pratica dello stile Yang l'uso del Tan Tao, la sciabola.”

Tai Chi

“Frutto dell'interpretazion e degli stessi principi alla base dello stile Chen, lo stile Yang si diffonde rapidamente, apprezzato anche come arte preventiva e terapeutica, arrivando oggigiorno ad essere lo stile di Tai Chi Chuan più praticato al mondo.”

Imbattibile nell'uso del Ta Kwan, Yang Lu Chan è il protagonista di diversi aneddoti. Uno in particolare racconta di come codificò la forma con il Lungo Palo. Si dice che un giorno Yang Lu Chan si trovò ad aiutare un vecchio che era stato aggredito da un ufficiale dell'esercito ubriaco. Il giorno successivo l'ufficiale andò a cercare Yang con 12 soldati; avvertito, cercò di scappare, ma venne raggiunto e dovette affrontare i soldati e l'ufficiale a cavallo, sconfiggendoli con il suo bastone. Sulla base dell'esperienza di quella battaglia creò una sequenza che riprendeva tutti i movimenti principali utilizzati. Sarà questa la forma del Lungo Palo che poi trasmetterà a due dei suoi figli, anche se solo uno poi la manterrà in modo completo. Frutto dell'interpretazione degli stessi principi alla base dello stile Chen, lo stile Yang si diffonde rapidamente, apprezzato anche come arte preventiva e terapeutica, arrivando oggigiorno ad essere lo stile di Tai Chi Chuan più praticato al mondo. Come accaduto con la scuola Chen, anche la Yang verrà tramandata ufficialmente e per molto tempo attraverso maestri appartenenti alla famiglia, anche se lo stesso Yang Lu Chan ebbe diversi allievi oltre i suoi 3 figli. Tra questi degno di nota è senza dubbio il Maestro Wu Yu Seon (Wu Xu Xian). Quest'ultimo, dall'esperienza con il Maestro Yang, mutuerà il suo stile WU. Pur essendo un abile praticante e pur avendo creato un nuovo stile, l'importanza di questo maestro è fondamentale anche per dare una tracciabilità storica allo stile Tai Chi Chuan. Wu Yu Seon, dopo aver praticato con il maestro Yang, studierà anche lo stile Chen con il maestro Chen Ching Ping, uno dei maestri più autorevoli della famiglia Chen. Sarà il maestro Wu ad entrare in possesso di un testo, “Il trattato delle 13 posizioni”, a lungo tenuto segreto dalla famiglia Chen. Wu Yu Seon inviò questo trattato a Pechino al suo maestro Yang Lu Chan, che lo fece pubblicare. Il testo parlava di come il fondatore Chen Wang Ting avesse avuto come insegnanti due grandi esperti di stili marziali interni, i maestri Li San Jian (Li Jian Fan) e Chang Fa. Questi maestri a loro volta avevano appreso le proprie conoscenze sulle tecniche marziali interne e di Chi Kung dal maestro Wang Tzun Yeh, celebre spadaccino proveniente dalle montagne del Wu Tang. Wang Tzun Yeh, conoscitore delle 13 posizioni create dal maestro Chan San Feng, creerà quelli che ancora oggi sono i 13 principi di base a tutte le scuole di Tai Chi Chuan; 8 derivanti dai Pa Kua, gli otto trigrammi, 5 derivanti dai Wu Yinshu, i 5 elementi. Come detto Yang Lu Chan trasmise in maniera più o meno completa le sue esperienze ai suoi tre figli che continueranno l'insegnamento; anche se la scuola più diffusa rimarrà quella del maestro Yang Chen Hou. Oltre ai membri diretti della famiglia Yang, sono esistiti ed esistono autorevoli ed importanti maestri come: FU ZHONG WEN - CEN MAN CHIN - TUNG YIN CHI - KOU LEUNG CHIN ed altri ancora. Lo stile Yang conquistò rapidamente fama e diffusione nel nord della Cina, ma sarà solo nei primi anni del 1900, con il Maestro Yang Chen Fu, che arriverà ad essere praticato nel Sud del Paese. Infatti Yang Chen Fu, nipote del capostipite dello stile, si sposterà fino a Canton per diffondere il Tai Chi Chuan. Egli sarà uno dei principali componenti della Jing Wo Association, un'associazione, composta da importanti maestri esponenti di vari stili di Kung Fu, creata allo scopo di preservare e tramandare correttamente le arti marziali tradizionali. Nel suo viaggio verso sud Yang Chen Fu, accompagnato da alcuni allievi, fece molte dimostrazioni, dovendo accettare diverse sfide da praticanti di altre arti marziali, per dimostrare la completezza tecnica e pratica del Tai Chi Chuan stile Yang. Con il maestro Yang Chen Fu avverrà una netta divisione tra l'aspetto marziale del Tai Chi Chuan e la sua pratica a scopo unicamente

Tai Chi terapeutico. Una pratica svolta con movimenti lenti e continui senza variazioni di ritmo, priva cioè di apparenti legami con l'applicazione marziale e di quelle azioni in Fa Jing “esplosione di energia” che hanno reso famoso lo stile Tai Chi Chuan in combattimento. Ciò permetterà la diffusione su larga scala dello stile Yang fino a farlo diventare il più praticato stile di Tai Chi Chuan al mondo. Questa differenziazione verrà accentuata nel 1958. Sulla scorta delle profonde modifiche organizzative e sociali avvenute in Cina con la “Rivoluzione Culturale” anche le Arti Marziali, tra cui il Tai Chi Chuan, subiranno profonde modificazioni. A Pechino si riunì una commissione che in maniera specifica si occupò di riorganizzare e rendere adatto alla diffusione popolare lo stile Yang, svuotandolo però ancor più dei suoi contenuti marziali. Verranno create delle forme abbreviate e semplificate, con e senza armi, e verranno codificate alcune serie di esercizi a cui verrà data ampia diffusione. Questo lavoro, pur rendendo accessibile al largo pubblico lo stile, creerà una enorme confusione intorno al Tai Chi Chuan. Oggigiorno, infatti, molti praticanti non conoscono né la storia né le origini marziali dello stile che spesso viene confuso con una semplice ginnastica morbida. Il lavoro di questi anni della nostra scuola è stato tutto volto al recupero delle origini dello stile Tai Chi Chuan. La forma trattata in questo libro, infatti, deriva direttamente dalla tradizione della scuola Yang, attraverso il Maestro Fu Zhong Wen e Fu Han Tong.

Il Kajukenbo continua a crescere giorno dopo giorno e più che mai c'è una richiesta di forme di insegnamento aggiornate ai nostri tempi e l'EKKA risponde con questa serie di 2 volumi che corrispondono al livello intermedio e che coprono quindi le tecniche di base del programma da cintura bianca a cintura nera. In questa nuova opera, logica evoluzione della sua precedente opera Basic Kajukenbo, il GM Licesio Prieto ci mostra le forme (Palamas) da 3 a 8, i Punch Grab 3-6, Counters Knife 3-6, Counters Club 3-6, Counters Kick 3-6, Counters Counters 1-5 che non sono inclusi nell'arte originale del Kajukenbo, oltre a un lavoro di Drills and Counters, tipico dell'EKKA. Tutte le arti marziali devono evolversi e adattarsi ai tempi senza perdere le loro tradizioni e le loro radici, tutto si evolve, e con le arti hawaiane accade la stessa cosa, l'evoluzione a dispetto di chi può riguardare, ma mantenendo i principi che le fanno funzionare.

Ref.: • LPRIeTO-2 Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.

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In questo secondo volume, corrispondente al livello intermedio, il GM Licesio Prieto presenta le forme (Palamas) dalla 9 alla 13, e prosegue con il lavoro di Punch Counters 7-10, Grab Counters 7-10, Knife Counters 7-10, Club Counters 7-10, Kick Counters 6-10 che non sono inclusi del originale nell'arte Kajukenbo, oltre a continuare il lavoro di Drills 7-10 e Counters 7-10, tipico dell'EKKA. Il Kajukenbo continua a crescere giorno dopo giorno e più che mai c'è una richiesta di metodi insegnamento di l'EKKA e aggior nati risponde con questa serie di 2 volumi sul livello intermedio, che coprono le dal base di tecniche programma per cintura bianca fino alla cintura nera. Tutte le arti marziali devono evolversi e adattarsi ai tempi senza perdere le loro tradizioni e le loro radici, tutto si evolve, e con le arti hawaiane accade la stessa cosa, l'evoluzione a dispetto di chi può riguardare, ma mantenendo i principi che le fanno funzionare.

Ref.: • LPRIeTO-3 Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.

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Il Gran Maestro Martin Sewer presenta in quest'opera un corso completo di Bak Hok Pai, lo stile della gru bianca. La gru è un animale elegante. Con la sua veste di piume bianche, un momento si erge come un sovrano, a guardia del suo territorio. Un attimo dopo, sbatte le ali e avanza alla velocità della luce. Anche se tutti hanno un'immagine chiara di questa graziosa creatura nella loro mente, la maggior parte trova difficile immaginare questo grande uccello in un combattimento. Come combatte davvero una gru quando viene minacciata? Come tutti gli stili animali, lo stile della gru è stato creato studiando le strategie e le tattiche dell'animale durante un combattimento e trasferendole all'uomo. Questo ha anche dato origine ai cinque stili animali che hanno resistito alla prova del tempo e sono insegnati nella mia scuola oggi: Tigre, Gru, Serpente, Leopardo e Drago. Padroneggiare tutti questi stili animali e gli elementi che li accompagnano rende un essere umano perfetto, dicono le leggende del Kung Fu, ed è naturalmente parte della filosofia di un vero guerriero voler migliorare costantemente e raggiungere la perfezione. Anche se la conoscenza/abilità dei cinque animali appartiene ai livelli avanzati, quattro degli stili menzionati sono accessibili anche ai principianti sotto forma di seminari. In questi, gli studenti desiderosi non solo ottengono una visione più profonda del nostro Hung Gar, ma imparano anche le prime tecniche di combattimento del rispettivo stile animale, e il commento più comune è: "Non avrei mai pensato che queste tecniche potessero essere così efficaci...!

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Il professor Maurizio Maltese presenta in questo ampio e dettagliato lavoro la "Scherma Jonica", un'arte coltivata secolo dopo secolo, perfezionata e resa sempre più efficace dalla pratica costante in ogni contrada, paese e città dell'area a cavallo del Mar Ionio, tra Calabria, Puglia e Basilicata, e con influenze molto diverse di popoli preromani, greci, bizantini e normanni, oltre che di origine spagnola e francese. Il coltello era l'arma a disposizione anche dell'uomo più povero, il contadino e il mandriano, che lo usavano nella maggior parte dei loro lavori quotidiani, dal tagliare un pezzo di pane al difendersi da un aggressore (sia esso animale o umano). Man mano che la lotta diventava indispensabile per far valere i propri diritti, nasceva la necessità di formarsi, di frequentare un maestro e talvolta una scuola. Nelle scuole d'armi si imparava ad usare altri elementi in aiuto o in concerto con i coltelli, come la giacca per mimetizzare la lama, all'insaputa dell'avversario, o il cappello. Così, nella scherma ionica, secolo dopo secolo, si mescolano molte idee e tradizioni di scuole diverse, lontane nel tempo e nello spazio: è ovvio pensare che ogni regione, se non ogni villaggio italiano, utilizzasse tecniche proprie e diverse, se non altro per la grande ricchezza di forme che il coltello aveva in campagna, sia nell'uso quotidiano che in quello offensivo.

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Table of contents - NEW DVDs! ............................................................................................................................................................... 135 - DVD Kung Fu ................................................................................................................................................................ 3 - DVD Tai Chi ................................................................................................................................................................... 8 - DVD Shaolin Kung Fu ................................................................................................................................................ 11 - DVD Wu Shu ................................................................................................................................................................ 13 - DVD Wing Chun .......................................................................................................................................................... 15 - DVD Wing Tsun ........................................................................................................................................................... 19 - DVD Other Styles China ............................................................................................................................................. 23 - DVD Judo and Ju-Jitsu .............................................................................................................................................. 25 - DVD Iaido..................................................................................................................................................................... 29 - DVD Karate .................................................................................................................................................................. 31 - DVD Aikido .................................................................................................................................................................. 37 - DVD Kobudo ............................................................................................................................................................... 42 - DVD Ninjutsu ............................................................................................................................................................... 45 - DVD Other Styles Japan ............................................................................................................................................ 47 - DVD Kyusho Jitsu ...................................................................................................................................................... 51 - DVD Capoeira.............................................................................................................................................................. 55 - DVD BJJ Brazilian Jiu-Jitsu ....................................................................................................................................... 57 - DVD Staff and Cane .................................................................................................................................................... 61 - DVD Kali Arnis Eskrima ............................................................................................................................................. 63 - DVD Nunchaku ............................................................................................................................................................ 67 - DVD Other Weapons .................................................................................................................................................. 69 - DVD Pro, Military, Police ............................................................................................................................................ 73 - DVD Krav Maga ........................................................................................................................................................... 80 - DVD Systema .............................................................................................................................................................. 85 - DVD Knife Fighting ..................................................................................................................................................... 87 - DVD Women´s Self Defense ...................................................................................................................................... 89 - DVD Other Self Defense Styles ................................................................................................................................. 91 - DVD Jeet Kune Do ...................................................................................................................................................... 96 - DVD Kenpo .................................................................................................................................................................. 99 - 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DVD Other Styles Korea ........................................................................................................................................... 116 - DVD Muay Thai ......................................................................................................................................................... 118 - DVD Kick Boxing ...................................................................................................................................................... 121 - DVD Grappling Wrestling ......................................................................................................................................... 124 - DVD MMA - Vale Tudo .............................................................................................................................................. 126 - DVD Other Contact Sports ....................................................................................................................................... 129 - 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DVD Kung Fu

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DVD Kung Fu

DVD Tong Long Pai. Southern Praying Mantis Ref. DVD/SAPIR1 Price Inc. Tax......20,00 EUR

DVD Pachi Tang Lang Chuan Ref. DVD/PACH1 Price Inc. Tax......20,00 EUR

DVD Kung Fu Tang Lang Ref. DVD/TANG1 Price Inc. Tax......20,00 EUR

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DVD Weng Chun Kung Fu Vol2 Ref. DVD/WENG2 Price Inc. Tax......20,00 EUR

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DVD Combat Kung Fu Free Style Ref. DVD/CMBT Price Inc. Tax......20,00 EUR

DVD Kung Fu Chin Na Vol 2 Ref. DVD/PC3 Price Inc. Tax......20,00 EUR

DVD Kung Fu Chin Na Vol 1 Ref. DVD/PC2 Price Inc. Tax......20,00 EUR

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DVD Kung Fu Pa Kua Pa Men Chan Form Vol 2 Ref. DVD/PAMEN2 Price Inc. Tax......20,00 EUR

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DVD Ling Gar Kung Fu Self Defense Ref. DVD/LYN2 Price Inc. Tax......20,00 EUR

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DVD Kung Fu

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DVD Tai Chi

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DVD Tai Chi

DVD Mongolian Tai Chi Chi Kung Ref. DVD/MONGO1 Price Inc. Tax......20,00 EUR

DVD Tai Chi Chuan Yang Style Ref. DVD/PR1 Price Inc. Tax......20,00 EUR

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DVD Shaolin Kung Fu

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