Budo International Maggio 2015

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anno xvIII - n째 190 - maggio 2015 - mensile

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ROBERTO COCCO


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editoriale

Insieme per arrivare lontano I riscontri avuti dopo l’uscita del primo numero in digitale di Budo International sono stati molto positivi e ci hanno rafforzato nell’idea di essere nel giusto con questo progetto. Questo nuovo formato ci permetterà di essere sempre più vicini a voi lettori e, addirittura, permetterà a voi di essere sempre più i protagonisti della nostra rivista. Abbiamo già presentato moltissime situazioni interessanti: competizioni, stage, palestre, maestri italiani e stranieri. Per il futuro il nostro invito è di inviarci o proporci nuovi contenuti. Vogliamo aprire le nostre porte a chi pratica quotidianamente rendendo le Arti Marziali e gli Sport da Combattimento la passione della vita di una moltitudine di persone. Non esitate, contattateci, date visibilità a quello che fate in palestra o in gara, sfruttiamo a pieno le potenzialità della comunicazione via internet. Siamo solo agli inizi ma, insieme, possiamo andare molto lontano.

Emilio Appiana emilio@budomarket.com

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Direttore responsabile: Emilio Appiana, e-mail: redazione@budomarket.com. Pubblicità: Mauro Spadotto, Tel.: 02.26145255, e-mail: marketing@budomarket.com. Editore: Jute Sport S.R.L., Via Marco Aurelio 35 - 20127 Milano. Arretrati cartacei: una copia A 8,00, tre copie A 20,00. Prima di effettuare il pagamento, contattateci telefonicamente o tramite e-mail, per verificare/confermare la disponibilità dell’arretrato. Inviare il vaglia postale a Jute Sport S.R.L., Via Marco Aurelio, 35 – 20127 Milano.

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SOMMARIO Pag. 1

Editoriale

Evento

Pag. 4

Sempre più... Inside The Thunder

Judo

Pag. 6

Il Judo di Giro

Judo

Pag. 8

Stage Nazionale CSEN

Boxe

Pag. 10

Roberto Cocco

Taekwondo

Pag. 16

Coppa Italia in Dobok

Lotta

Pag. 20

Europei Under 23: prima volta d’oro per l’Italia

Karate

Pag. 22

1° Italian Junior Open

MMA

Pag. 24

Venator FC - Gran finale

Taekwondo

Pag. 26

Taekwondo nelle scuole

Boxe

Pag. 28

Torneo Nazionale Esordienti

Boxe

Pag. 31

Galbiati e Chieng trionfano a New York

WTKA

Pag. 32

WTKA

Folgore

Pag. 38

Allenamento alla CKS Certaldo Il Pancrazio in Emilia Romagna

Folgore

Pag. 39

Fulcrum - Trofeo Lombardia Sabbioneta

Folgore

Pag. 40

ASD Folgore in tour Concluso il quarto corso MCM

Folgore

Pag. 41

Happy Fitness Village Kimasa

Folgore

Pag. 42

Open Day giovanile - Coppa Italia CSEN

Boxe

Pag. 45

Notte di Boxe a New York

Jiu Jitsu

Pag. 46

Le Arti Marziali matrici di sport e solidarietà in Africa

Training

Pag. 48

WTA

Palestra

Pag. 53

Accademia Karate Bartolo

MMA

Pag. 54

Shooto Gig Tokyo 19

Pag. 56

Gym Point

Pag. 58

News Brevi

Evento

Pag. 60

Tatami Championship

Aikido

Pag. 62

Le armi nell’Aikido

WMKF

Pag. 66

WMKF

WFC

Pag. 68

Total Kombat

WFC

Pag. 72

Campionato del Mondo W.F.C. Light

Sport e salute

Pag. 76

Massoterapia - Seconda parte

Sport e salute

Pag. 78

Prevenzione e metodo Budo International 3


Evento

SEMPRE PIÙ... INSIDE THE THUNDER 6^ edizione con il progetto “Inside”

Testo di: Claudia Roberti Foto di: Thunder Gym Milano

Si chiude anche la 6^ Edizione di INSIDE THE THUNDER, che ogni volta risulta la migliore, grazie al collaudato Team della Thunder Gym di Milano che ci regala sempre forti emozioni. Già nel pomeriggio si disputano circa venti match a contatto pieno, con diverse scuole provenienti dal nord e centro Italia, condotti alla perfezione e senza alcun intoppo. Ottimo il livello tecnico, segno di una continua crescita anche a livello dilettantistico targato WTKA. Al termine dei combattimenti pomeridiani, ha inizio la cerimonia del peso con tanto di banner pubblicitario, fotografi ed interviste. Ma la vera novità è il progetto Inside, grazie all’interessamento di Riccardo Oneto, la promozione dell’Evento viene affidata ai detenuti studenti di giornalismo del carcere di Opera, ai quali viene dato uno spazio all’interno della Thunder durante il Galà serale. E senza alcun ritardo inizia l’Evento. Nove match tutti da gustare e tutti di livello, intervallati dalle bellissime esibizioni delle Catlikemood, dai fenomenali Breakers e dalla Pole dance. Dei match serali Pro, ben quattro sono validi per le Selezioni SUPERKOMBAT, che vedono le vittorie del “Conte” Ovidio Mihali (Thunder Gym PF) su Marco Taccini di Sassuolo, Jessica Puglisi (Thunder Gym PF) si impone su Francesca Dacci (PF Bologna), la forte Michela Socci della PF Forlimpopoli fa suo il match ai danni di Sandy Manfrotto (PF Vigevano) e ultima Selezione molto combattuta tra Alexander Savin (PF Mantova) e Gennaro Micillo di Napoli vinta di misura da Savin.

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Evento Nei combattimenti di contorno, bella vittoria di Danilo Bellomo della Thunder Gym PF acclamato dal folto pubblico: ci regala un match molto emozionante vinto ai punti sul bravo Matteo Verdino del Team Gagliardi che nulla può contro un Bellomo in gran serata. Un altra bella prova quella del Milanese sempre del team Thunder Profighting, Alessio Picone che come sempre non delude dando vita ad un match molto spettacolare grazie anche alla bravura del suo avversario Sofhian Fedad, allievo di Gaetano Regole. Vittoria ai punti per Picone. Completano la serata la vittoria di Rudi Dental (Black out Academy) sul Mantovano Gavioli, la Vigevanese Samantha Celestino su Roberta Sarcinella del Fight club Team e di Abdelmajd (Combattimento.com) su D’Elia Michael (Thunder Gym). Una bellissima serata, ormai un successo annunciato, ma soprattutto un’atmosfera magica quella che si respira all’interno della Thunder Gym. E come sempre... alla Prossima Edizione!

GUARDA TUTTE LE INTERVISTE ESCLUSIVE

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Judo

IL JUDO DI GIRO Se non lo conosci lo scambi per un judoka che pratica Judo, come tutti, poi vedi come si muove...

Testo di: Pino Morelli Foto articolo di: Emanuele Perini

Il Judo è confronto e lo “scontro”, se vogliamo chiamarlo così, c’è soltanto nella competizione, nella gara per le medaglie. Ma il Judo nasce dall’esigenza di confrontarsi e lavorare insieme perché altrimenti sarebbe impossibile migliorarsi. In questa ottica c’è un continuo scambio di allenamenti tra scuole di Judo che servono a capire il Judo degli altri, a scambiarlo e a migliorare la tecnica per tentarla contro nuovi avversari che non siano sempre i soliti amici. Gli allenamenti da Girolamo sono proprio il compendio di questo spirito guida; allenarsi nella sua scuola vuol dire avere a disposizione la scienza del Judo, la tecnica pura, l’estro del campione, la disponibilità del judoka. Giro si mette in discussione, sa ascoltare, accetta i consigli, propone e dirige. La sua lezione non ha un attimo di tregua, si lavora di continuo, anche a grande ritmo ma il tempo vola e non ti accorgi della fatica perché il campione ti fa vedere la tecnica e il tecnico ti sprona a farla meglio ad ogni entrata. Insegnare e vedere i suoi ragazzi crescere è l’obiettivo di Giro, più importante di quando vinceva lui. “Quando combatti e vinci, una qualunque medaglia, sei contento ma, in fin dei conti, è solo tua, sei solo sul tatami, sei solo sul podio. Ringrazi quanti ti hanno dato una mano ma la medaglia la condividi solo con te stesso. Adesso mi accorgo di quanto sia bello vedere un proprio ragazzo crescere, constatare che ha imparato da te e che mette in

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Il sorriso di Girolamo Giovinazzo


Judo

Girolamo Giovinazzo

La giovane Micol in seoi

Girolamo e Fiorenza

pratica quello che gli hai insegnato e quando lo vedi vincere, quando lo vedi con la medaglia al collo, l’emozione è più forte di quando la medaglia la mettevano al collo a te. Capire che sai trasmettere un movimento, una tecnica particolare, un modo di interpretare il Judo, ti rende felice perché a queste persone non puoi mentire, ti seguono perché si fidano di te e altro non puoi fare che dare il meglio di te stesso. Quando sei atleta hai tanta voglia di vincere ma, in definitiva, lo fai solo per te, quando sei insegnante ha una doppia responsabilità e non puoi vanificare i sogni dei tuoi atleti, che diventino o meno dei campioni”. Poi corre dai bambini piccoli, gioca con loro e ci combatte, poi richiama quelli più grandi e impartisce gli ordini di lezione. Prende i tempi e i recuperi e torna a parlarmi. “Abbiamo vinto una medaglia d’oro nella finale dei cadetti dopo appena un anno e mezzo di attività e, devo dire, che è la medaglia più bella, quella che mi ha emozionato di più, la ragazza è stata grande e anche se mi hanno allontanato dal tatami per qualche mia contestazione, non ha perso la concentrazione ed è arrivata in finale senza problemi. Sono contento perché da loro, dai cadetti, parte la carriera agonistica personale e della scuola. Una scuola che sa imporsi tecnicamente con i propri cadetti avrà, sicuramente, una strada più facile da percorrere. È a questa età che si memorizzano i concetti principali della tecnica e della tattica del combattimento e, devo dire, che sono pienamente soddisfatto dei miei allievi.”. Adesso passa al Ne Waza, detta i tempi di combattimento e crea le coppie, fa scattare il cronometro e al volo gli chiedo quale consiglio darebbe ai giovani: “Sento di dirgli che non devono rinunciare ai propri sogni e che se non dovessero realizzarli avranno fatto comunque una gran cosa a percorrere la strada per arrivarci”. Di nuovo in mezzo ai ragazzi con occhio attento, consiglia e imposta, suggerisce e indica la tecnica migliore da adottare, fino alla foto finale del gruppo dove nessuno vuole mancare. A fine lezione mi viene da pensare che il nostro sport ha bisogno di questi ambienti, di queste scuole dove il Judo si impara divertendo e dove si insegna il sacrificio e la tenacia di imparare. Sicuramente vedremo rifiorire le nostre palestre di piccoli e “grandi” giovani che vogliono mettersi in discussione e divertirsi combattendo.

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Judo

STAGE NAZIONALE CSEN Le Arti Marziali a Norcia dal 17 al 20 aprile

Testo di: Pino Morelli Foto articolo di: Emanuele Perini

Il gruppo dello Stage CSEN Inizia bene lo stage nazionale dello CSEN con atleti insegnanti e genitori che arrivano da ogni parte d’Italia per essere protagonisti di questa tre giorni dedicata a tutte le arti marziali. Il M° Franco Penna, vero motore di un’organizzazione ormai collaudata nei minimi termini, si muove agilmente da una disciplina all’altra impartendo orari, indicando sale e richiamando i numerosi atleti presso i tatami delle discipline in programma. Il Maestro Penna si avvale del grande aiuto di Roberto Fortunati e Alessio Penna, di Anita Cavalli, Anna Di Mario e Giulia Bertocchi per la segreteria. Un ringraziamento particolare va a tutte le istituzioni che hanno permesso la realizzazione di questa grande kermesse marziale: dallo CSEN nazionale nella persona del suo Presidente, ai Presidenti Comitato Regionale Umbria Fabrizio Paffarini e del Comitato Regionale Lazio Cantarini Giampiero, La Regione Umbria, la Provincia di Perugia e con il Patrocinio della Fijlkam Umbria. Insomma, un grande gruppo di specialisti per un grande evento che ogni anno si rinnova e migliora nell’accoglienza e nella qualità tecnica dei suoi insegnanti. Quest’anno sono presenti per il Judo Ylenia Scapin, la formidabile atleta della Nazionale Italiana che per un ventennio ha portato sui gradini più alti dei podi internazionali il nome dell’Italia. Ci sono poi i Maestri Salvatore Bono e Paolo Malaguti, mentre per la commissione di esami sono stati incaricati Di Staso Nicola e Parente Ruggero; per il Judo bambini sono stati chiamati a svolgere le lezioni Francesca Buongiorno e Rinaldo Pecchioli. Dunque una tre giorni ricca di eventi e di personaggi importanti del mondo delle arti marziali. Uno stage che ha toccato argomenti importanti dalla formazione giovanile alla difesa tutta in rosa con le donne chiamate ad essere protagoniste con il ju jitsu e l’aero boxe e il karate; l’agonismo puro portato avanti, per il judo, da una Ylenia Scapin in splendida forma che ha catalizzato sul tatami dello CSEN centinaia di praticanti, dalle giovani leve ai maestri in cinta bianca e rossa; un judo agonistico ma pensato per tutti con tecniche spiegate a step, utile dai bambini alle numerose cinture nere richiamate dalla campionessa italiana. Per le altre discipline abbiamo avuto sui tatami: Ju Jitsu - Coordinatore Giuliano Spadoni, Ian Arbon, Raimondo Sardella, Maurizio Germano, integrato Luciano Gallus, Gerardo Vallone, Alessio Loreti, Gery Spina; Muay Thay - Patrick Cesarini; Kali Kalasag - Vito Lettiera; Aikido - Fabio Mongardini; Kung Fu - Alessandro Sori; Arbitraggio - Marco Migni e Manganaro Salvatore; Aero Defence - Laura Romagnoli; Zen - Alfredo Malagodi; Psicologia sportiva - Dott. Massimo Maglione; Jeet Kune Do Vardi Davide. La location, fiore all’occhiello dell’organizzazione del M° Penna, è stata, come sempre, all’altezza dei grandi eventi, dall’ospitalità ai convivi, con pranzi e cene di alta qualità. Uno stage da non perdere nelle prossime edizioni in quanto il M° Penna ci ha anticipato che sta preparando grandi sorprese per tutti. Certo, perché tornare indietro non si può e il M° Penna è sempre alla ricerca di grandi nomi da proporre. 8 Budo International

Gli allenamenti dei bambini

La campionessa Ylenia Scapin

Il M° Franco Penna e lo staff

Tai-otoshi


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Boxe Folgore

ROBERTO COCCO Boxe: uno stile di vita

Ciao Roberto, oggi sei un grande campione di Boxe. Cosa ti ha dato il mondo della boxe? Ciao! La boxe mi ha insegnato a dare il meglio di me per avere quel che voglio, agendo sempre nel rispetto delle regole e delle persone. Questo non è solo un monito nello sport ma è per me una vera e propria regola di vita che cerco di mettere in pratica in tutte le situazioni che mi capitano quotidianamente. Hai iniziato con il Judo, poi sei passato al Full Contact, alla Kickboxing e alla Thai Boxe. Tanti allenamenti e tanti match. Raccontaci la tua carriera prima di approdare al pugilato. Ho iniziato quando avevo sei anni con il Judo e l’ho praticato per nove anni; successivamente sono passato al Full Contact ma nello stesso tempo anche al Pugilato. C’è stato poi una prevalenza di incontri nella Kick Boxing e nella Thai Boxe quando nel Pugilato ero ancora dilettante: l’approccio era molto diverso e giravo il mondo per combattere. Appena ho avuto la possibilità di passare professionista nel Pugilato ho preso la palla al balzo: tra tanti sport da combattimento, ho sempre prediletto la Boxe, è stato il mio primo amore! C’è stato un momento in cui hai capito che gli Sport da Combattimento sarebbero stati il tuo futuro? Veramente sono ancora giovane per pensare al mio futuro ;), per ora combatto perché mi piace farlo e lo farò finché mi divertirò. È quasi una droga, non riesco a stare troppo lontano dal ring. Nei tanti match che hai affrontato, qual è stato il più duro nella Kickboxing? Match duri ne ho fatti tanti, ti posso dire quello che mi ha lasciato con più soddisfazione. In un torneo in Germania ho affrontato e battuto in finale il mio idolo dell’epoca, Rayen Simson, un pioniere olandese nella Thai Boxe. Com’è arrivato il passaggio al Pugilato? Come vi dicevo prima, è sempre stato il mio primo amore. Quello che ha fatto la differenza, però, è stato il momento in cui sono passato al professionismo. Dalla saga di Rocky, serie di film che conosco a memoria, il pugilato, per tutti, è il professionismo! Qui vedi il vero pugilato che è l’uomo, con tutti i suoi limiti e i suoi pregi, che tira fuori il meglio di sé per avere la meglio sull’avversario in quei 10/12 round.

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Boxe

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Adesso ti stai preparando per il titolo italiani pro. Con quale mentalità ti stai approcciando a questa sfida? Con la mentalità di quello che vuole riprendere ciò che è suo! Io ho lasciato vacante il titolo per provare uno scalino superiore, non è andata come sperato quindi mi riprendo il MIO titolo per ripartire, anche se sono a casa del mio avversario e quindi contro il suo pubblico. Quale tipo di preparazione segui per prepararti a un titolo importante come quello pro di Boxe? La preparazione è sempre precisa, adattata all’avversario solo nelle ultime settimane di preparazione, quindi per ora è uguale alle solite preparazioni: asfissianti e molto dure sia a livello fisico che mentale. Il maestro Orso ha una marcia in più e pretende lo stesso dai suoi allievi, quindi saremo pronti per la battaglia.

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Boxe Folgore

Parliamo delle soddisfazioni ma anche dei sacrifici per raggiugere i risultati, tanto nella Boxe nello specifico quanto nella tua carriera in generale. I sacrifici per me sono tali solo quando mi pesa farli; se mi pesasse avrei già smesso perché in Italia non è proprio un lavoro remunerativo fare Boxe. Più che altro i sacrifici li fanno quelli che mi sono vicino, in particolare la mia famiglia. Non essere mai a casa la sera dopo il lavoro e lasciare tutto sulle spalle di mia moglie è l’aspetto che mi spiace di più, ma lei è più forte di me e lo fa da sempre. Abbiamo due bambini, Alessandro e Giulia, che occupano i momenti di “pause”, e sono più impegnativi di un allenamento al sacco! I sacrifici li fanno loro quando mi vedono in tv e stanno in apprensione; poi sono felici di festeggiare insieme a me ed io con loro.

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Boxe

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Boxe Folgore

Oggi ti allena il maestro Dino Orso: che tipo di rapporto avete? Conosco Dino da quando ho iniziato a fare Full Contact, cioè da quando avevo 15 anni, e mi alleno da lui da un paio di anni. Lo considero un grande uomo in primis e l’eccellenza in questo campo. Mi sento soddisfatto del tempo che passo con lui e trovo tutto quello che dice estremamente interessante non solo per il pugilato ma, come dicevo prima, come modus vivendi in generale perché il pugilato è uno stile di vita. La palestra in cui ti alleni è frequentata da molti agonisti, uomini e donne. Come ti trovi? Siamo una squadra fortissimi (cit. Checco Zalone) e ci supportiamo e incitiamo l’un l’altro. Siamo tantissimi agonisti e tantissimi professionisti, credo che palestre con così tanti professionisti non ce ne siano molte in Italia. È la nostra seconda casa, sia per il tempo che ci passiamo sia per l’amicizia che unisce chi la frequenta. La tua bravura e la tua tecnica ti hanno permesso di farti conoscere sempre di più, anche tra le aziende del settore: come ti trovi con il tuo sponsor? Ho un nuovo sponsor tecnico che non ha bisogno di presentazioni: adidas. Sono onorato che un marchio di questo calibro creda in me. Venni a conoscenza che adidas si era avvicinato alla boxe qualche anno fa, quando andai in Germania a combattere; ora trovare la mia immagine vicino al loro logo è esaltante. Mi piace moltissimo sia l’abbigliamento tecnico sia i guantoni e posso dirvi che ho visto in anteprima la nuova collezione: sono sicurò che “spaccherà” davvero. Non perdete tempo, Power yourself by adidas. Hai altre news per noi? Quali obbiettivi hai per il futuro nel mondo del Pugilato? Io sposto l’asticella del traguardo ogni volta che raggiungo l’obbiettivo, quindi per ora sono concentrato sul titolo d’Italia. Rifammi la domanda il giorno dopo l’incontro e sarò lieto di risponderti. Noi saremo lieti di intervistarti ancora! Grazie per questa intervista a cui ti sei prestato con grande semplicità, in bocca al lupo per il titolo! Crepi il lupo! Ciao a tutti!

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COPPA ITALIA IN DOBOK A Genova l’Olympic Dream Cup

Testo di: Carola De Robertis Foto di: FITA

Regioni a confronto a Genova. Il capoluogo ligure ha ospitato l’Olympic Dream Cup, la Coppa Italia del Taekwondo. Atleti e atlete cadetti e junior (quindi di età compresa tra gli undici e i diciassette anni) sono arrivati da tutto il Paese per darsi battaglia al 105 Stadium. Al termine della due giorni è il Lazio a festeggiare. Con ottantotto punti, infatti, gli atleti laziali si sono aggiudicati il torneo, per il secondo anno consecutivo. Scendiamo nel dettaglio: il Lazio primeggia nella classifica junior maschile, con tre ori, un argento e tre bronzi; seguono Campania, Puglia e Triveneto. Nel femminile il primato spetta all’Emilia Romagna (tre ori e quattro bronzi), tallonata da Campania, Lazio e Calabria. La Puglia è regina nella classifica femminile cadetti (quattro ori, due argenti e un bronzo), seguita dal “solito” Lazio, dalla Campania e dalla Lombardia; tra i cadetti maschi a primeggiare sono i campani, che mettono le mani su tre ori, un argento e un bronzo; il Lazio si piazza al secondo posto anche qui, davanti a Puglia ed Emilia Romagna. L’Olympic Dream Cup è un evento preziosissimo per gli addetti ai lavori, perché dà informazioni utili sulla crescita complessiva del livello in Italia e su eventuali disparità tra regioni e regioni. Il torneo di quest’anno ha confermato una tendenza ormai consolidata, con gli squilibri regionali che vanno riducendosi e le regioni del nord che tallonano le più titolate realtà centro-meridionali.

Alcuni dei podi Juniores

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Alcuni dei podi Cadetti

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D’altra parte il fatto stesso che la Coppa Italia sia stata organizzata in Liguria, e per di più organizzata alla perfezione, è la prova del fatto che le regioni settentrionali sono ormai lanciatissime sulla strada del grande Taekwondo. Circa quattrocento gli atleti accorsi a Genova per partecipare al torneo, ai quali vanno aggiunti gli accompagnatori, gli staff, i tecnici di gara e tanto, tanto pubblico. Nonostante la mole dell’evento, gli organizzatori hanno saputo gestire questa complessa macchina senza scomporsi. Laura Toma, presidente del comitato regionale Fita, esulta: “Voglio ringraziare tutto lo staff di volontari, grandi appassionati della nostra disciplina, che ha sacrificato ore importanti del proprio tempo libero perché questo evento costituisse uno straordinario veicolo di promozione del Taekwondo in Liguria”. E non solo in Liguria, aggiungiamo noi, perché ormai ogni torneo aggiunge entusiasmo all’entusiasmo e promuove la crescita del movimento in tutta Italia. Gare come quella di Genova costituiscono inoltre un’occasione importante per i tecnici della Nazionale, consentendo loro di vedere – e scoprire – all’opera le nuove leve del Taekwondo nostrano. In un contesto in cui i settori giovanili riservano incredibili sorprese in fatto di agonismo e spettacolarità è probabile che tra i nomi sul tabellone della Coppa Italia si nasconda quello di futuri atleti olimpionici. La Federazione tiene costantemente sotto osservazione i giovani talenti e riserva ai campioni in erba sforzi e risorse. Il futuro del Taekwondo italiano passa anche da Genova.

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Europei Under 23:

prima volta d’oro per l’Italia

Frank Chamizo Marquez conquista il titolo continentale nello stile libero Testo di: Giovanna Grasso

“La prima volta non si scorda mai” dice il vecchio adagio, soprattutto se è una prima volta d’oro come in questo caso, aggiungiamo noi. La prima volta in questione riguarda un evento, il Campionato Europeo Under 23 di Lotta, nuovo evento continentale della UWW (United World Wrestling, la Federazione Mondiale di Lotta) e un atleta, Frank Chamizo al suo esordio (con medaglia) con i colori della nazionale italiana. Un esordio molto soddisfacente per lo Staff tecnico azzurro che proprio in Chamizo ha il suo uomo di punta nello stile libero. Il cubano neo cittadino italiano non ha deluso la fiducia riposta in lui e ha ringraziato portando nel paniere tricolore una medaglia continentale che nello stile libero mancava da quasi un quarto di secolo. Era infatti il 1992 quando Giovanni Schillaci vinse la corona europea dei 62 chilogrammi in una splendida gara a Kaposvár, in Ungheria; dopo di lui un fugace guizzo d’azzurro con l’argento di Michele Liuzzi nel 1999 e poi una lunga fase d’ombra. Che finisce qui a Istanbul. Frank Chamizo nonostante i suoi 22 anni, era già un lottatore di pregio sull’isola caraibica alla quale ha portato un titolo panamericano e un bronzo mondiale nel 2010, anno del suo esordio nella classe seniores. Un anno fatale in cui, proprio in preparazione dei mondiali al Centro Olimpico di Ostia, ha conosciuto Dalma Caneva con la quale, tra una presa e una schivata, è nata una storia d’amore che li ha condotti all’altare. La famiglia Caneva ha così aggiunto un altro “figlio” lottatore alla sua casata, la nazionale italiana un talento che da tempo mancava alla sua squadra. Peraltro l’azzurra Dalma, campionessa europea cadetta e juniores e vicecampionessa mondiale juniores, ha concluso gli Europei Under23 al quinto posto nei 63 chilogrammi. Non male come coppia. Soddisfatto del neo-azzurro il DT Nino Caudullo, presente in Turchia con la squadra: “La gara di Chamizo è stata esemplare, ha battuto in semifinale il numero 4 del ranking mondiale, l’azero Magomed Muslimov, in un incontro che ci ha lasciati con il fiato sospeso fino alla fine. Ha vinto per un punto, 12 a 11, ma da quello che ho potuto vedere lo aveva messo spalle a terra anche se l’arbitro non ha giudicato valida l’azione. Con il tecnico Filiberto Delgado si sono allenati specificamente su azioni di attacco negli ultimi secondi e questa preparazione è risultata vincente, anche se gli ha fruttato anche tre ammonizioni. Ma senza rischiare non si ottiene nulla in questo sport. “La finale - continua Caudullo - lo ha visto opposto al georgiano Zarubi Iakobashvili, ma è stato un combattimento tranquillo: la maestria tecnica di Chamizo superava di gran lunga quella del georgiano, infatti ha concluso senza difficoltà con un secco 4 a 0. È stata una bella vittoria, ci contavamo perché negli ultimi due anni in cui Chamizo si è allenato in Italia in attesa di poter gareggiare ufficialmente per noi, abbiamo potuto toccare con mano il suo talento. Inoltre tra lui e il tecnico Delgado c’è una grande sintonia, si conoscono da sempre dato che Filiberto allenava la nazionale a Cuba e quindi lo ha visto crescere sia come atleta che come 20 Budo International

Frank Chamizo Marquez Campione Europeo under 23 nei 62 kg stile libero: la prima volta nella squadra italiana è un successo!

Grande sintonia all’angolo azzurro con il tecnico Filiberto Delgado


Lotta persona; questo è un valore aggiunto di grande significato per noi. Nella femminile anche Dalma si è comportata bene. Peccato per la medaglia sfumata, ma occorre riflettere sul fatto che un campionato under 23 coinvolge atlete e atleti seniores. In particolare qui c’erano gran parte dei giovani delle prime squadre di tutte le nazionali dell’est: dalla Russia alla Georgia, all’Azerbaijan, alla stessa Turchia. Dalma ha da poco compiuto 20 anni e tre anni di differenza sono un abisso. Lei ha molta tecnica e una sicurezza da atleta matura, ma muscolarmente non ha ancora sviluppato appieno la forza, sulla quale lavoreremo per il futuro. Ha vinto molto bene il primo incontro superando l’ucraina Volska per 6 a 2, poi la bielorussa Maryia Mamashuk è stato uno scoglio insuperabile. Non a caso è filata dritta alla finale e ha conquistato l’oro. In finale per il bronzo ha trovato la beniamina di casa Tosun Buse, il grande tifo dei turchi e un po’ di stanchezza anche emotiva hanno lavorato contro di lei. La Buse è campionessa europea e vicecampionessa mondiale juniores, una pari livello che questa volta ha ottenuto la medaglia. Ma l’appuntamento è solo rimandato, Dalma è una lottatrice di classe.” Quanto al resto della squadra italiana, il podio è rimasto lontano per tutti: solo Fabio Parisi negli 85 chilogrammi greco romana ha superato il primo turno battendo nettamente (101) il croato Franic Kresimir, ma è stato successivamente eliminato per 6 a 4 dal polacco Krystian Formela. “Nel complesso però - conclude Nino Caudullo - la nazionale sta funzionando bene. Il nostro piano di lavoro che prevede allenamenti differenziati sta dando i suoi frutti, di cui questi Europei sono il primo esempio. La squadra juniores è sempre più coinvolta negli allenamenti della seniores e questo aiuta gli atleti a crescere soprattutto dal punto di vista delle tecnica e della tattica. Stiamo facendo un grande lavoro di squadra in vista di Rio (Olimpiadi 2016, ndr.) coinvolgendo anche gli atleti che non sono di stretto interesse olimpico. Vogliamo valorizzare tutti gli atleti meritevoli, anche quelli che sono nella seconda squadra, con collegiali e gare specificatamente mirate. Il nostro obiettivo è la crescita di tutti i nostri, uomini e donne.” Un movimento in crescita, dunque, quello della Lotta azzurra: prossimi appuntamenti Europei seniores a Baku nell’ambito dei primi Giochi Olimpici Europei e Mondiali a Las Vegas a settembre. La Lotta italiana è in movimento.

Chamizo vittorioso su Magomed Muslimov, atleta azero numero 4 della ranking mondiale

Medaglia sfumata per Dalma Caneva: quinto posto nei 63 kg

La finale per il bronzo tra l’azzurra Caneva e la beniamina di casa Tosun Buse, campionessa europea e vicecampionessa mondiale juniores

Una vittoria all’attivo per Fabio Parisi negli 85 kg greco romana ai danni del croato Franic Kresimir Budo International 21


Karate

1° ITALIAN JUNIOR OPEN Un altro successo organizzativo per il Karate toscano

Oltre 1200 atleti al PalaGolfo di Follonica per la quarta edizione consecutiva dell’Open di Toscana Testo di: Niccolò Zanella, Addetto Stampa CRT - Karate Foto di: Lorenzo Berti PH

All’inizio della stagione agonistica, quando il Comitato Regionale Toscana Settore Karate stava ideando la quarta edizione consecutiva dell’Open di Toscana, certamente non si sarebbe aspettata una risposta così positiva sia dai club italiani sia da quelli europei. Si è svolta nel weekend del 28-29 marzo la competizione internazionale 1° Italian Junior Open al Palagolfo di Follonica, versione dell’Open di Toscana dedicata interamente alle classi giovanili. Nella città marittima della Maremma sono giunti ben 1224 atleti per contendersi le medaglie nel kumite e nel kata; oltre all’Italia erano presenti anche la Danimarca con una selezione della Nazionale di kumite, l’Austria e l’Olanda. Nella classifica parziale del kumite, grande bottino per la nazionale danese che ha raggiunto la cima del medagliere per società con l’ammirevole conquista di 4 ori, 2 argenti e 6 bronzi, considerando anche il fatto che non hanno portato atleti per tutte le categorie di età. A seguire nel punteggio lo Shirai Club S. Valentino con 7 argenti e 4 bronzi ed infine lo Champion Center con 2 ori, 1 argento e 4 bronzi. Niente male le squadre toscane, infatti troviamo al 5° posto il Kodokan Firenze che si è aggiudicato 2 ori, 1 argento e 2 bronzi; a seguire più in basso il Dojo Karate Lucca (3 bronzi) e l’Etruria Karate (2 bronzi). Il CRT Karate era presente anche con alcune selezioni di squadre giovanili per testare la loro preparazione in vista dei futuri Europei per Regioni: non tradiscono le aspettative le ragazze (Metti, Minardi, Pasquinelli) che salgono sul gradino più basso del podio insieme alla National Team Denmark e precedute dal Dojo Miura e dallo Shirai Club. Nella giornata di domenica di scena il kata con ben 376 atleti in gara. Davvero un ottimo livello quello mostrato dai karateka, con tante conferme da parte degli atleti già medagliati in campo nazionale. Nel kata nessun atleta straniero in gara ma tanti connazionali a contendersi le 10 categorie previste (individuali e squadre). Nel medagliere conquista il primo posto il club dell’Esercito con 2 ori, 1 argento e 2 bronzi, seguito dalla Dimensione 3 Star Top Line e dal Karate Do Noventa. Si confermano ai vertici: Michela Caffarelli, Carolina Amato, Lisa Pivi, 22 Budo International

Un gyaku tsuki jodan a segno durante un match di kumite

Gli atleti diversamente abili della Toukon Karate Do insieme a Claudio Scattini, al loro Maestro e a Fabio Verdone


Karate

Il PalaGolfo di Follonica con i sette tatami di gara

Il kata Unshu stile Shito Ryu eseguito nella giornata di domenica

Denise Esposito, Leonardo Diana, Mirko Barreca, Giuseppe Panagia e Gabriele Petroni. Nelle squadre di kata fa cappotto il C.R. Lazio Karate con due vittorie sia nel maschile sia nel femminile; bene la neo proposta del CRT con il trio Castellucci-PuotiSorrentino che sale sul secondo gradino del podio. La prima società toscana nella classifica del kata è l’Accademia Karate Shotokan, seguita a ruota dallo Spazio Sport Forte dei Marmi grazie al pregevole oro di Gabriele Petroni. A coronare la splendida mattinata è stato il progetto sperimentale riservato alle persone con disabilità, voluto dalla Fijlkam Settore Karate, dalla Commissione scuola e promozione e dalla Commissione Nazionale disabili tramite il suo componente Prof. Fabio Verdone con la collaborazione del Comitato Regionale Toscano. La prova ha avuto lo scopo di iniziare un percorso che coinvolga sempre più persone con disabilità nell’attività federale. Gli atleti della società Toukon Karate Do si sono esibiti nelle prove di kata dimostrando competenza ed espressività riuscendo a coinvolgere ed emozionare tutto il pubblico presente. Nella classifica per Società, risultante dalla somma dei punteggi tra kata e kumite, il podio era composto da: National Team Denmark seguito dallo Shirai Club S. Valentino ed infine dal G.S. FF.OO. Polizia di Stato. Mentre nella classifica per Regioni, denominato 4° Trofeo Nelson Mandela troviamo il terzetto la Campania poi il Lazio ed infine la Lombardia. Come raramente accade nel nostro sport, si ringrazia per la partecipazione la Mukki Latte che ha gentilmente offerto un goloso omaggio agli atleti premiati sul podio. Il VicePresidente CRT Karate M° Enzo Bertocci ha così commentato la prima edizione dell’Italian Junior Open: “Questo IV Open di Toscana è stata la prima gara italiana improntata sulle sole classi giovanili: è stato un successo sbalorditivo con oltre 1200 presenze tra il kumite del sabato e il kata della domenica. Abbiamo anche inaugurato la prima gara di karate sperimentale per i disabili; per tale iniziativa dobbiamo ringraziare il VicePresidente Nazionale Sergio Donati, il Consigliere Federale Roberto d’Alessandro e il Professor Fabio Verdone. In questo splendido weekend erano presenti alcune Nazionali straniere nonostante la centralità delle Regione Toscana e ciò ha decretato un successo organizzativo al PalaGolfo di Follonica. Un particolare ringraziamento a Stefano Cellini e al Sindaco Andrea Benini che nella sua città ospita da sempre importanti manifestazioni della Fijlkam come lo Stage Internazionale di Karate Tradizionale. Un particolare ringraziamento alla SKF di Follonica nella figura del M° Franco Fabbretti ed un ringraziamento a tutti gli Udg che nonostante il piccolo ritardo accumulato nella prima giornata hanno resistito egregiamente. È giusto complimentarsi anche tra noi organizzatori, dal Responsabile Organizzativo Leonardo Marchi ai vari volontari che hanno prestato servizio all’accredito e a bordo tatami. La forza del nostro Comitato è anche questa, saper riuscire ad unire le varie forze in gioco per un unico grande obiettivo.” Budo International 23


MMA

VENATOR FC GRAN FINALE

Nella card della serata anche Cristian Binda e Roberto Rigamonti Venator FC nasce da un’idea dell’imprenditore Frank Merenda e del telecronista sportivo Alex Dandi: è un mezzo per dare maggiore visibilità in Italia alle MMA (Mixed Martial Arts), uno degli sport più eccitanti che in questi ultimi anni si sta diffondendo molto velocemente nel mondo! Questo torneo a eliminazione diretta tra i migliori atleti italiani di MMA è giunto al suo appuntamento di chiusura. Sabato 30 maggio si svolgerà la finale a Bologna, all’Unipol Arena: una location prestigiosa e super attrezzata con mega schermi e tutto quello che può servire per rendere un evento spettacolare, confortevole e adattato a tutti. 14 match, uno meglio dell’altro, con diversi atleti nei ranking mondiali e quasi tutti i migliori italiani in azione; nel corso della serata ci sarà una sfida nella sfida, “Italia VS Resto del Mondo”: atleti da Giappone, Inghilterra, Irlanda, Danimarca, Georgia, Stati Uniti e Brasile sfideranno gli atleti italiani e sono più convinti che mai di vincere. Tra i 7 match della sfida che costituisce la card preliminare, Roberto SUPERNATURAL Rigamonti (4-1) vs Jack Mason (29-14) è il main event da non perdere. L’evento ha riscosso l’interesse del mondo dei combat sports, adidas ne è sponsor ufficiale e la serata sarà ripresa e poi mandata in onda da Fox Sprots. In TV verrà trasmessa solo una sintesi, quindi per non perderti gli altri match e vivili all’arena: il biglietto più economico è di soli 15€ (18€ con prevendita). 24 Budo International


MMA

FIGHT CARD Main Event Cristian Binda (11-9) Vs Masakazu Imanari (30-14) Main Card Alessandro Botti (11-4) Vs Mattia Schiavolin (11-1-2) Mauro Cerilli (7-0) Vs Karl Moore (5-0) Marvin Vettori (7-1) Vs Daniele Scatizzi (6-0) Ivan Musardo (22-8) Vs Damir Hadzovic (9-2) Ouadia Tergui (6-4) Vs Danyel Pilo’ (7-0-2) Slavka Vitali (2-1) Vs Rachael Cummins (2-2) Preliminary Card Roberto Rigamonti (4-1) Vs Jack Mason (29-14) Cristian Magro (7-5, 1 Nc) Vs Omar Garatti (2-1) Mattia Galbiati (2-1) Vs Luca Puggioni (6-9-1) Gianmarco Romeo (2-1) Vs Leonardo Zecchi (10-8-1) Davide Baneschi (9-2) Vs Levani Shaishmelashvili (4-1-1) Massimo Salvatore (2-2) Vs Anderson Da Silva Santos (7-7) Silviano Valenti (2-10) Vs Gianmarco Gherla (0-1) Arbitri: Marc Goddard - Lorenzo Spoto - Andrea Bruni Giudici: Andrea Baggio - Ivan Serati - Roberto Riccardi Presentatore: Pino Insegno Intervistatore Live: Alex Dandi

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Taekwondo

TAEKWONDO NELLE SCUOLE Progetto per ragazzi dai 6 ai 18 anni della TKD Evolution Piemonte

Testo di: Stefano Gardin, Luca Franciscone Foto di: Luca Franciscone

Parliamo oggi di un progetto che vede la Federazione Italiana Taekwondo alle prese con il settore giovanile all’interno degli istituti scolastici, sul territorio piemontese. All’interno della provincia vercellese è nato “Taekwondo nelle scuole”, il primo progetto atto a promuovere tale sport negli istituti scolastici sul territorio, coinvolgendo la fascia d’età compresa tra i 6 e i 18 anni. Il progetto ha abbracciato un periodo di tre mesi suddivisi tra scuole elementari, medie e liceo: in quest’ultimo, in particolare, il progetto è stato rivolto alle classi con indirizzo sportivo. Durante gli incontri sono state impartite agli studenti nozioni basilari sull’arte marziale coreana in modo da poter permettere loro di addentrarsi nel mondo della disciplina, incentrando le lezioni più sul ramo sportivo senza dimenticare il lato marziale, enfatizzando il lati relativi al rispetto dell’avversario e degli altri, la disciplina e la perseveranza che caratterizzano lo spirito del Taekwondo. Scopo iniziale degli incontri è stato illustrare e svolgere un insieme di esercizi improntati a migliorare il sistema motorio e la coordinazione a seconda delle fasce di età coinvolte; queste attività hanno permesso agli studenti di svolgere tecniche base di Taekwondo come calci, pugni e step che richiedono per la loro esecuzione il pieno controllo del corpo (equilibrio e distribuzione del peso). Inoltre gli studenti hanno familiarizzato con gli attrezzi della disciplina, quali colpitori e scudi. Ogni esercizio ha avuto un crescente grado di difficoltà ed ogni attività proposta è stata accompagnata dalla spiegazione tecnica da parte dell’istruttore che li assiste, per permettere allo studente di capire come funziona il proprio corpo, dunque, quali muscoli entrano in gioco nell’atto motorio, con la finalità di raggiungere un movimento il più naturale possibile.

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Taekwondo

Oltre a ciò, sono state fornite informazioni riguardanti la preparazione atletica che gli atleti agonisti affrontano in vista del periodo di competizioni. Ovviamente c’è stata una differenziazione del programma proposto in base alla fascia d’età degli allievi: all’interno delle scuole elementari e medie, le attività proposte hanno avuto finalità ludica, con esercizi propedeutici allo sviluppo della coordinazione, alla percezione del proprio corpo e miglioramento delle capacità psicomotorie. Tutto questo aiuta l’alunno nella socializzazione, nell’integrazione col gruppo di lavoro e nell’accettazione di regole e discipline. All’interno dei licei invece è stato tralasciato l’aspetto ludico, concentrandosi maggiormente sullo studio delle tecniche di calcio e di combattimento sportivo, analizzando come siano supportate dall’apparato muscolo-scheletrico, analizzandone le potenzialità e su come esso entra in funzione durante lo svolgimento delle attività. Al termine di questa prima fase si può dire che il progetto ha riscosso molto successo all’interno degli istituti, sia tra gli studenti, che si sono posti con entusiasmo e partecipazione e tra i docenti, vista la novità e le caratteristiche particolari dello “sport” Taekwondo. Per eventuali informazioni contattare: Gianluigi Pollone, Vice-Presidente società Taekwondo Evolution Piemonte Tel: 338-6453226 - E-mail: info@tkdevolution.it

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Pugilato

TORNEO NAZIONALE ESORDIENTI Parte da qui il futuro dell’Italia Boxing Team

Testo di: Tommaso Gregorio Cavallaro Foto di: FPI

Il Torneo Nazionale Esordienti 2015, indetto dalla F.P.I. ed organizzata in collaborazione con l’Associazione Sportiva ASD Skull Boxe Canavesana, si è svolto tra il 17 e il 19 aprile a Roccaforte Mondovì, presso il Palazzetto dello Sport sito in via IV Novembre. La località pedemontana piemontese aveva già ospitato tra il 2013 e il 2014 altre tre importantissime competizioni della Boxe Giovanile tricolore: Finali Campionati Junior/schoolBoy 2013, Trofeo Club degli Azzurrini 2014 e Finali Campinati Junior/Schoolboy 2015. Alla Kermesse hanno preso parte 139 atleti di cui 44 SchoolBoy, 66 Junior e 29 Youth. La tre giorni all’insegna della Boxe Under 18 tricolore ha visto andare in scena dei match di grande qualità sia tecnica sia agonista, dando modo agli osservatori dello Staff Tecnico Azzurro, con in testa Coach Giulio Coletta, di prendere note di alcune individualità che in futuro saranno inserite nelle Squadre Giovanili dell’Italia Boxing Team.

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Pugilato

Risultati SchoolBoy 48 Kg: Luca Sibio (LZ) vs Yassine Sraidi (SC) 2-0 50 Kg: Giacomo Micheli (LZ) vs Andrea Pinto (PL) 3-0 62 Kg: Salvatore Cavallaro (SC) vs Grimaldi Biagio (LB) 2-0 Junior: 46 Kg: Nicola Caparco (CP) vs Salvatore LoVerchio (SC) – Caparco Vince TKO-i 2 Round 50 Kg: Tkachuk Artem (CP) vs Vella Lorenzo (PM) 3-0 57 Kg: Spezzacatena Gioacchino (PL) vs Zvikovic Karlo (LB) 3-0 60 Kg: Gifuni Francesco (CP) vs Soriello Simone (VE) 3-0 63 Kg: Andreozzi Alessandro (LZ) vs Crudu Alexandru (PM) – Andreozzi vince TKO-I 1 Round 66 KG: Grassi Nunzio (PL) vs Daniele Rizzieri (PM) – Grassi vince TKO-I 1 Round 70 Kg: Canton Giovanni (LB) vs Fiorentino Gabriele 3-0 75 Kg: Canevazzi Cristiano (EM) vs Vitaglione Agostino 3-0 +80 Kg: Alessio Costantino (LZ) vs Antonio Modillo (CP) 3-0 Youth: 52 Kg: Filia Nicolò (PM) vs Mennillo Antonio (CP) 0-3 56 Kg: Ciarelli Angelo (AB) vs Cacciapuoti Giovanni (CP) Ciarelli Vince TKO-I 1 Round 60 Kg: Andrea Vozza (CP) vs Marcato Janos (VE) 3-0 69 Kg: Meschini Sasha (TS) vs Macchiarella Christian (PM) 2-1 81 Kg: Esposito Francesco (CP) vs Enrici Vaion (PM) Esposito Vince TKO-I 1 Round 91 Kg: Piccolo Salvatore CP) vs Occhipinti Matteo (SC)

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Boxe

GALBIATI E CHIENG TRIONFANO A NEW YORK Vittoria ai Golden Gloves

Testo di: Andrea Galbiati Foto di: Theo Volpatti

Splendida vittoria nel famoso e più antico torneo amatoriale americano di Boxe. La mia allieva nata negli States ma con genitori della micronesia e filippine; ha iniziato a gennaio con le selezioni per arrivare ad aprile alla famigerata finale davanti a 10.000 persone al Barcklay Center di Brooklyn. Jennifer Chieng, 28 anni, categoria 55 kg della Gleason’s Gym affronta Janice Pugh in 4 round da 2 minuti. Partito il gong, Jennifer comincia subito all’attacco con splendidi combinazioni al corpo e precisi ganci sinistri al volto. Mai un attimo di pausa della mia fighters e al 3 round, sotto pressione, la sua avversaria era quasi sull’orlo del Ko. Il verdetto per decisione unanime parla chiaro: Jennifer è la nuova campionessa dei Golden Gloves 2015. La bandiera italiana come al solito esce dalla mia tasca e sventola alta sul ring, davanti a tutto il pubblico; io sono felice sia per la ragazza che ora sarà selezionata per un torneo preolimpico in vista di Rio De Janeiro 2016 sia per me che, in 88 anni di storia di questi Golden Gloves , sono il primo maestro italiano ad averli vinti.

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Folgore

ALLENAMENTO ALLA CKS CERTALDO Presentazione dei principi di verticalità e orizzontalità

Testo e foto di: Brigata Paracadutisti Folgore

Lo scorso 28 febbraio, il CKS Certaldo ha dedicato alle categorie giovanili una sessione di allenamento con gli istruttori della ASD Esercito – 187° Reggimento Paracadutisti “Folgore” di Livorno, illustrando i propedeutici del pancrazio per lo sviluppo delle abilità motorie. I paracadutisti del 187° Reggimento della Brigata “Folgore”, Antonio Citi, Alessio Loni ed il preparatore atletico Alessio Martelloni hanno presentato, nell’allenamento, i principi della “verticalità e orizzontalità” con i giovanissimi atleti di 6 e 10 anni. Organizzatori e promotori, i tecnici Fabrizio Ponzi e Gerardo Cardone.

CKS Certaldo e ASD Folgore Gerardo Cardone, Fabrizio Ponzi con la ASD 187° Folgore

Antonio Citi e Alessio Loni principi della verticalità

I principi dell’orizzontalità

IL PANCRAZIO IN EMILIA ROMAGNA Primo seminario regionale

Testo e foto di: Brigata Paracadutisti Folgore

Lo “Sport Village” di Bologna è stato teatro del primo seminario regionale di Pancrazio Athlima, sabato 21 febbraio 2015, coordinato dal delegato regionale FIPA dell’Emilia Romagna, Carlo Francesco Tombolini. I contenuti sono stati presentati dal tecnico Stefano Bigoni in collaborazione con il corpo istruttori della ASD Esercito – 187° Folgore di Livorno, a favore della promozione e divulgazione della disciplina. Sport Village e ASD Folgore

Delegato Regionale E.R. Carlo Tombolini e ASD Folgore 38 Budo International

Seminario di Pancrazio Emilia Romagna


Folgore

FULCRUM

Consegna al generale D’Addario Testo e foto di: Brigata Paracadutisti Folgore

Il Comandante del 187° Reggimento Paracadutisti “Folgore”, Col. Angelo Sacco, ha consegnato Venerdì 20 febbraio 2015 al Comandante della Brigata paracadutisti Folgore, Generale Lorenzo D’Addario, in visita al Reggimento in occasione del tradizionale saluto di termine mandato, il pugnale “Fulcrum” dell’Extrema Ratio, in ricordo del centro d’eccellenza di Forza Armata per lo sviluppo del Metodo di Combattimento Militare - MCM. Il corpo istruttori MCM del 187° Reggimento promuove molteplici attività sportive, aperte ai familiari dei dipendenti della Brigata ed anche alla cittadinanza livornese, iniziative promosse attraverso la ASD Esercito – 187° Folgore negli sport da combattimento della FIJLKAM (Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali) e FIPA (Federazione Italiana Pancrazio Athlima).

Gen. Lorenzo D’Addario, C.te 187 Col. Anelo Sacco e gli istruttori MCM

Gen. Lorenzo D’Addario saluta i paracadutisti Antonio Citi e Daniele Pilagatti

TROFEO LOMBARDIA SABBIONETA I Folgorini lasciano il segno a Mantova

Testo e foto di: Brigata Paracadutisti Folgore

Tappa ricca di medaglie per gli atleti dell’Associazione Sportiva Dilettantistica 187° Reggimento paracadutisti Folgore, che domenica 8 marzo a Sabbioneta (MN) hanno conquistato 9 medaglie nell’11° trofeo “piccola Atene” - CSEN. Grande soddisfazione per i preparatori Antonio Citi e Alessio Loni, entrambi paracadutisti dell’Esercito Italiano, che hanno accompagnato i giovanissimi campioni sui quadrati, nelle prove del percorso e del palloncino, categoria preagonisti (6 – 11 anni) e nella prova libera della specialità del Kata (forma), categoria Master (over 35). Christian Stella

Settore giovanile Esercito - Folgore

Martina Rafaelli

Giulio Citi

Emma Frizzi

Fabio Italia

Il tecnico e Jacopo Citi della Folgore Budo International 39


Folgore

ASD FOLGORE IN TOUR Il training giovanile arriva a Figline

Testo e foto di: Brigata Paracadutisti Folgore

Continua il tour in Toscana sulla “preparazione multilaterale e avviamento agli sport da combattimento”, che giunge venerdì 13 marzo presso l’impianto sportivo di Figline località Valdarno. L’Accademia Karate Shotokan Valdarno - AKSV, diretta dal maestro Fabio Castellucci, ha ospitato i tecnici Antonio Citi, Alessio Loni della ASD Esercito – 187° Folgore e Alessio Magnelli dell’Accademia dello Sport di Livorno, per svolgere un “training giovanile” finalizzato allo sviluppo delle abilità motorie attraverso il “principio della transizione”, ovvero passando dalla “Verticalità alla Orizzontalità”.

Antonio Citi nella spiegazione tecnica

AKSV e ASD Folgore

Momenti di allenamento

Fasi di transizioni

CONCLUSO IL QUARTO CORSO MCM Operativi 30 nuovi istruttori

Testo e foto di: Brigata Paracadutisti Folgore

Venerdì 13 marzo si è concluso a Livorno, presso la caserma “Vannucci”, il 4° corso per istruttori di Metodo di Combattimento Militare (MCM). Il bacino a disposizione dell’Esercito Italiano incrementa di 30 nuovi istruttori: guidati dagli istruttori di 3° livello del 187° Reggimento Paracadutisti della Brigata “Folgore”, hanno superato con successo le sei settimane di corso. Il Metodo di Combattimento Militare è parte integrante dell’addestramento di ogni soldato dell’Esercito ed è un ulteriore strumento a disposizione per quelle operazioni di controllo del territorio, che vedono i militari impiegati nella vigilanza di siti sensibili nelle maggiori città italiane.

Corpo Istruttori MCM 40 Budo International

C.te del 187° Col. Angelo Sacco con il 4° corso MCM


Folgore

HAPPY FITNESS VILLAGE CON KIMASA La Folgore a Roma

Testo e foto di: Brigata Paracadutisti Folgore

Si è svolto il 21 marzo, presso il centro “Happy Fitness Village” di Roma, uno stage introduttivo alla “preparazione giovanile multilaterale e avviamento agli sport da combattimento”, mirato alle categorie dei pre-agonisti 5 – 11 anni. All’evento, organizzato dall’associazione KIMASA, è stato invitato a partecipare il corpo istruttori della Associazione Sportiva Dilettantistica (ASD) Esercito – 187° reggimento paracadutisti Folgore di Livorno. Dopo un training specifico dedicato alla preparazione fisica, attraverso una serie di propedeutici concatenati, per l’approccio alla lotta ravvicinata del corpo a corpo del Pankration (disciplina da combattimento totale di origine greca, risalente al 700 a.c.), gli istruttori Antonio Citi, Daniele Pilagatti, Alessio Loni, tutti paracadutisti dell’Esercito Italiano in forza al 187° Reggimento paracadutisti “Folgore”, assieme al preparatore atletico Alessio Martelloni, hanno presentato i principi di sviluppo dalla verticalità alla orizzontalità, evoluti dal giovane pre-agonista verso l’espressione del master, con l’attività trasversale “No limits” in collaborazione con i tecnici Chiara Carotti, Matteo Pratellesi, Mario Carlini, Sara Balzerano, Fabio Castellucci e Ilenia De Santis. Il tour si è concluso domenica 22 marzo, con la partecipazione dello staff dell’ASD al “Roma Fun Village”, presso il Circo Massimo, in occasione della 21^ Maratona di Roma.

Kimasa e l’ASD Folgore

C.te 187 Col. Angelo Sacco

Daniele Pilagatti e Antonio Citi in attività

Mobilità articolare

Momenti di lavoro

Momenti di spiegazione

Pankration momenti di lezione

La bandiera dall’ASD Folgore

Il corpo docenti

Gruppo Pankration Budo International 41


Folgore

Open Day Giovanile Folgore e delegazione FIPA a Livorno

Testo e foto di: Brigata Paracadutisti Folgore

Aggregazione, motricità e divertimento è stato il trinomio vincente dell’ “Open Day Giovanile” di domenica 29 marzo, organizzato dalla ASD Esercito – 187° Reggimento Paracadutisti “Folgore” in collaborazione con la Delegazione Toscana Pancrazio Athlima - FIPA, presso la palestra della scuola Mazzini di Livorno. L’obbiettivo preposto è stato raggiunto con entusiasmo dai giovani ragazzini provenienti dalla provincia di Livorno e Pisa accompagnati da una massiccia presenza di genitori, che concordano a pieno titolo sul principio della formazione multilaterale in età sensibile per il suo valore educativo, motorio e pedagogico. Il training è stato proposto dai baschi amaranto Antonio Citi e Claudio Sanna; nell’occasione Maurizio Baldi, Rico Simonetti e Sonia Rovini hanno contribuito con mirata attenzione alla crescita e alla sinergia sportiva giovanile.

La spiegazione di Antonio Citi

Giovani in movimento

COPPA ITALIA CSEN Una squadra vincente a Montecatini Terme

Testo e foto di: Brigata Paracadutisti Folgore

8 medaglie d’oro, 6 d’argento e 14 di bronzo, questo il bottino portato a casa dall’ASD Esercito – 187° Reggimento Paracadutisti “Folgore”, lo scorso sabato 11 e domenica 12 aprile durante la “Coppa Italia” – CSEN, svoltasi presso l’impianto sportivo di Montecatini Terme (PT). I 49 atleti schierati hanno concorso nelle specialità del “Palloncino, Percorso e Prova Libera” per i pre-agonisti, del “Kata” (forma) e del “Kumite” (combattimento) per gli agonisti e i master, e “Sport Integrato”. Una squadra vincente, quella coordinata da Antonio Citi e diretta dal “Corpo Tecnico” composto da Daniele Pilagatti, Alessio Loni (tutti paracadutisti dell’Esercito Italiano), Andrea Di Latte, Geraldo Cardone, Angela Milazzo, Sonia Rovini, Marco Colaianni, Maurizio Baldi, Rico Simonetti e Alessio Martelloni. Tra le 111 associazioni partecipanti, l’ASD Folgore si è posizionata al 2° posto nelle specialità “Percorso e Palloncino” (6 – 11 anni) e al 3° posto della classifica general: il risultato è frutto del lavoro intrapreso da mesi sulla preparazione giovanile e della sinergia dei tecnici. 42 Budo International

La squadra della Folgore

Podio generale ASD Esercito - Folgore

La prova del palloncino

Il settore giovanile

Un percoso

La prova libera


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NOTTE DI BOXE A NEW YORK Il favorito Garcia vince ancora

Testo e foto di: Andrea Galbiati

Il Barclay Center di Brooklyn è ormai sold out da tempo per assistere ai due Main Event in programma a metà aprile. Sono contento di

essere presente per godermi live anche a questa grande serata di boxe di alto livello. L’interessante match tra il campione Wbo dei pesi medi, l’irlandese Andy Lee, e l’americano di origini cubane Peter Quillin regala subito luminose scintille. Alla prima e alla terza ripresa i perfetti colpi al viso di Quillin mettono in ginocchio Lee (34/2/24ko). Un bellissimo gancio destro di Lee invece colpisce inarrestabile il mento di Quillin (31/0/22ko) alla settima ripresa e l’americano viene contato. Dopo 12 round i giudici leggono il verdetto con un giudizio di parità. Nel secondo Main Event il fighter di Washington D.C Peterson decide per oltre cinque round di non accettare lo scambio a viso aperto con il campione Garcia ma di far solo sfoggio della sua incredibile difesa e mobilità. Nella seconda metà dell’incontro i colpi di Peterson si fanno sentire ma ormai è troppo tardi per stappare la vittoria al favorito Garcia: due verdetti identici (115/113) dei giudici premiano giustamente il campione di Philadelphia Danny Garcia.

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Ju Jitsu

Le Arti Marziali matricI di Sport e Solidarietà in Africa Testo di: Augusto Peghini Foto di: Sylvain Caliman

Era il 2000 quando intrapresi il primo viaggio in Africa; la mia prima mèta fu il Mali dove portammo negli anni successivi materiale sportivo, soprattutto per i giovani praticanti di Judo e dove iniziai la diffusione del Ju Jitsu che sviluppò un settore oggigiorno collegato direttamente con la federazione di Judo maliana. Sono diversi i tecnici italiani che portano avanti progetti di formazione e sostegno per le attività sportive in vari Paesi in via di sviluppo spesso associandoli a raccolte di fondi e medicinali per i più bisognosi. In diversi Paesi Africani, “esportando” la nostra attività di Ju Jitsu, sono state organizzate manifestazioni sportive dedicate soprattutto alle arti marziali e non solo, che hanno visto coinvolti diverse organizzazioni sportive tra cui gli enti di promozione sportiva CSEN e ACSI, la FIJLKAM, tante associazioni sportive e altrettanti privati che con il loro sostegno hanno dato la possibilità di realizzare tutto questo. I Paesi Africani coinvolti negli anni sono stati il Mali, il Senegal, la Costa d’Avorio, la Tunisia, l’Etiopia, il Camerun, l’Algeria e indirettamente altri che hanno inviato i loro tecnici ai corsi di formazione svolti nei Paesi citati. Dal 26 febbraio al 9 marzo anche quest’anno mi sono recato in Senegal e nel Mali per una serie di attività che hanno visto stage e eventi sportivi collegati all’invio di materiale sportivo per la pratica del Judo, del Ju Jitsu e anche del calcio e materiale medico-sanitario e giochi per il reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale “A. Le Dantec” di Dakar: proprio con questo scopo, prima del viaggio attraverso il “passa parola”, sono stati riempiti 15 scatoloni di materiale arrivati alla struttura sanitaria. La tabella di viaggio, molto serrata, ha visto come primo appuntamento cinque giorni di stage di aggiornamento per il settore Ju Jitsu senegalese incentrati sulla rivisitazione dei programmi di esame che prevedono l’adozione dello stesso programma FIJLKAM e inoltre un corso di formazione sull’uso del bastone telescopico per agenti della sicurezza privata. Domenica 1° marzo si sono svolte le competizioni del 9° Festival di Mini Judo che ha visto la partecipazione di oltre 200 giovanissimi atleti in rappresentanza dei club di Judo senegalesi e anche provenienti dal Gambia. L’evento ha visto quest’anno la sponsorizzazione tecnica dell’ente di promozione sportiva ACSI che ha supportato per intero le premiazioni della competizione e donato i gadget consegnati durante il viaggio a tutti i partecipanti

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9° Festival Mini Judo Dakar

Stage di formazione in Mali


Ju Jitsu

Il gruppo al termine del corso a Bamako

Con il Maestro Aziz Thèra nel suo Dojo a Bamako

Consegna dei medicinali all’ospedale A. Le Dantec

agli stage. La gara organizzata dal Judo Club Comico del M° Cheikh Tidiane Fall con il patrocinio della F.S.J.D.A. per il Senegal si è svolta con grande seguito delle autorità politiche, militari e sportive che hanno partecipato alla premiazione dei giovanissimi judoka di età tra i 3 ed i 17 anni che hanno dato vita ad una giornata di sport entusiasmante tutta dedicata al Judo. Oltre all’attività di formazione e assistenza per l’attività della Federazione Senegalese di Judo e Discipline Assimilate la delegazione italiana ha visitato come di consuetudine il reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale A. Le Dantec di Dakar accompagnati dalla cintura nera di Judo e Ju Jitsu Nafi Gueye che si occupa di volontariato all’interno della struttura. Immancabile anche la visita all’isola di Gorèe dove si allena il giovane atleta paraolimpico Khadim Boye, campione di handikayack, a cui la generosità di molti ci permette di donare un piccolo sussidio per prepararsi e studiare. Nella stessa isola è stato consegnato ad una squadra giovanile di calcio locale del materiale per rinnovare il loro oramai consumato. Dal 5 al 9 marzo mi sono spostato in Mali, nella capitale Bamako, per impartire tre giorni di stage di formazione e aggiornamento ai praticanti della federazione maliana di Judo e Ju Jitsu; questo percorso iniziato attraverso un progetto di solidarietà in aiuto del M° Aziz Thèra, ex-olimpionico di Judo che da molti anni si occupa dello sport per portare via i giovanissimi dalla strada, ha portato alla formazione di oltre trenta cinture nere e ad una diffusione su quasi tutto il territorio maliano della “dolce arte”. Oramai sono passati 15 anni dall’inizio di questa “avventura” e quello che ho imparato è che attraverso la pratica delle arti marziali è possibile instaurare un rapporto reale di mutua prosperità con tutti i popoli al di fuori delle razze e ideologie. Questo ha permesso a me, ma anche ai tanti che mi hanno accompagnato, di vivere momenti molto intensi e ricchi di esperienze che ci aiuteranno per il resto del nostro percorso ad apprezzare e anche sopportare con spirito diverso le “cose” della vita.

Budo International 47


WTA

WTA FUNCTIONAL TRAINING Il potenziamento della presa nei Combat Sports

Testo e foto di: Emilio Troiano, fondatore e Master Trainer della WTA Functional Training Academy

Negli articoli precedenti abbiamo parlato delle qualità fisiche fondamentali che un atleta di Combat Sports deve condizionare; in questo decimo articolo trattiamo di un’altra caratteristica molto importante nelle Arti Marziali e negli Sport da Combattimento: la Forza della Presa. Sebbene infatti sia fondamentale condizionare la Resistenza alla Velocità e la Resistenza alla Potenza in base alla specificità della disciplina praticata, un ruolo altrettanto dominante lo riveste la forza di due strutture corporee che per forma, costituzione e funzione risultano di frequente esposte a traumi: il polso e la mano, specialmente in discipline come quelle da contatto dove si portano i colpi con i pugni e le mani. Queste due strutture infatti se da una parte sono contraddistinte da articolazioni piccole ed “affollate” per la grande presenza di tendini, muscoli e componenti ossee in pochissimo spazio, dall’altra rivestono un ruolo di primo piano sia nello sport sia nelle attività quotidiane dell’uomo, cosa che le porta ad essere iper-utilizzate e per questo ad essere troppo spesso già predisposte ad infiammazioni ed usure da sovraccarico. Negli sport da contatto (come anche in quelli dove si deve sempre gestire un attrezzo tra le mani come ad esempio nel Tennis, nel Baseball ecc), avere un polso debole oltre a predisporlo a traumi è indice anche di poca incisività nel trasferire i colpi dall’anca al punto d’impatto con l’avversario, per cui sia per prevenire infortuni che per ottimizzare il gesto tecnico specifico bisogna condizionare i polsi e le mani nella forza della tenuta dell’allineamento del poso e nella forza di presa, in un contesto di resistenza dato dalla durata dei round della disciplina praticata. Se poi pensiamo a discipline come la Lotta, il Grappling, il BJJ ecc dove la presa sull’avversario viene molto stressata per tutta la durata del match, il condizionamento della stessa risulta ancora più importante. Come condizionarla in maniera funzionale alle richieste specifiche della disciplina da combattimento praticata?

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Innanzitutto bisogna precisare che non sarà mai possibile controllare la mano ed il polso né tanto meno esercitare forza di presa isolando la mano stessa da resto del corpo, per cui tutti i lavori finalizzati all’incremento della forza di queste strutture periferiche, devono essere controllati a monte dal cingolo scapoloomerale e dalla base centrale ed inferiore del corpo, il Core ed il complesso anca-bacino con gli arti inferiori. Come rimarcato più volte negli articoli precedenti, uno dei principi fondamentali del Metodo WTA Functional Training ® è la globalità del movimento, per cui tutti i movimenti partono dal Core e poi tramite le due cerniere fondamentali della biomeccanica del corpo umano, l’anca e la spalla, arrivano alle estremità inferiori (le gambe) o superiori (le braccia). Altro principio fondamentale è la Multiplanarità dei movimenti, per cui tutti gli schemi motori devono essere consolidati attraverso l’interazione dei tre piani di movimento nello spazio, sagittale, frontale, trasverso ed in particolare di quest’ultimo che interviene nelle rotazioni e nelle torsioni le quali rivestono un ruolo determinante in tutte le discipline sportive sia per prevenire lesioni che per ottimizzare la trasmissione di velocità e potenza alle azioni tecniche specifiche. A tal fine riveste un ruolo fondamentale anche il condizionamento della mobilità articolare intesa come mobilità, stabilità e coordinazione delle articolazioni coinvolte nel dato gesto tecnico. Per cui ogni Workout deve iniziare con una fase di Warm Up (riscaldamento) e terminare con una fase di Cool Down (Scarico) ed è proprio in queste fasi che bisogna lavorare sulla Mobilità Articolare ed in particolare con degli esercizi del sistema di allenamento a corpo libero a terra Primitive Functional Movement ® che costringe a non creare compensi del tipico lavoro da in piedi. I tre complessi articolari fondamentali a cui mira questo sistema sono il cingolo pelvico, il cingolo scapolare e la colonna vertebrale, i quali vengono condizionati nei tre piani di movimento (sagittale, frontale e trasverso). Per questi esercizi rimando agli articoli precedenti dove sono stati trattati nello specifico. La parte centrale del Workout (Main Part), si basa su dei Triset (set composto da tre esercizi concatenati senza recupero tra loro) dove il primo è un esercizio di carico sub-massimale per la forza, il secondo è un esercizio di forza resistente che mira alla massima saturazione di acido lattico nell’area della presa e nella terza postazione viene richiesta nuovamente la tenuta della presa sull’attrezzo


WTA ma attraverso l’esecuzione di movimenti balistici alla massima velocità sotto il perenne controllo del centro del corpo. In questa maniera avremo un massivo reclutamento delle fibre date dai movimenti globali multiplanari con carichi sub-massimali che portano al condizionamento della coordinazione intra-muscolare ed inter-muscolare, associato alla capacità di resistere all’accumulo distrettuale di lattato nell’area della presa. Gli strumenti di lavoro del Metodo WTA Functional Training ® utilizzati per questa fase sono: - Kettlebell e Clubs Training (attrezzi che fanno della massa decentrata rispetto all’impugnatura la loro caratteristica fondamentale, cosa che permette l’esecuzione dei movimenti balistici nella multiplanarità col continuo condizionamento non solo della Forza, Velocità e Potenza, ma anche della Mobilità Articolare dinamica); - Barbell Training (l’utilizzo del bilanciere nei movimenti globali di base e balistici per il condizionamento della Forza neuromuscolare massima); - Bodyweight Training e Calisthenics Functional Training ® (l’utilizzo del proprio sovraccarico corporeo a terra, alla sbarra, alle parallele, alle spalliere e agli anelli che condensa l’espressione della Forza massima in continua stabilizzazione e coordinazione neuromuscolare); - Flying Suspension Training (sistema di allenamento a corpo libero in sospensione che permette la costruzione degli schemi motori col continuo controllo del baricentro corporeo, e condizionando costantemente le abilità propriocettive e stabilizzatrici corporee, con semplici principi di adattabilità e scalabilità del carico); - Flowbag Training (attrezzo costituito da una sacca contenente acqua al suo interno, che grazie alle sue impugnature esterne, permette l’esecuzione di svariate traiettorie lungo le quali vengono richieste costantemente capacità propriocettive, coordinative e stabilizzatrici). Gli Esercizi selezionati permettono il condizionamento della presa integrata nelle due aree del corpo fondamentali per un Fighter, l’anca e la spalla, con la continua connessione del Core (nucleo centrale del corpo) e nella tridimensionalità (multiplanarità degli schemi motori), in maniera da non creare degli squilibri posturali e da tenere sempre accesa la propriocettività. Il programma è strutturato su due Workout da eseguirsi per un periodo di 5 settimane, secondo il seguente schema operativo dove viene combinato con le sessioni tecniche e quelle scarico attivo (Joint Mobility):

CICLO DI ALLENAMENTO SETTIMANALE Lunedì

Martedì

Mercoledì

Giovedì

Venerdì

Sabato

Domenica

Lavoro Tecnico

Workout “Grip Alfa”

Lavoro Tecnico

Lavoro Tecnico

Workout “Grip Bravo”

Lavoro Tecnico

Joint Mobility

Barbell Deadlift

Clubs Side Clean & Lunge

Kettlebell Double Swing

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WTA WTA GRIP STRENGHT PROGRAM LIVELLO

AVANZATO

DENSITÀ

MEDIO-ALTO VOLUME; ALTA INTENSITÀ

TARGET PRIMARI

POTENZIAMENTO DELLA PRESA; POTENZA; VELOCITA’; MOBILITA’ ARTICOLARE; CORE TRAINING

TARGET ACCESSORI

POSTURA; COORDINAZIONE; EQUILIBRIO; PROPRIOCEZIONE; STABILIZZAZIONE

Rope Pull Up

Kettlebell Farmer Walk

Clubs Gamma Cast

WORKOUT “ALFA” PHASE

MODALITÀ

WARM UP

CIRCUIT TRAINING PRIMITIVE FUNCTIONAL MOVEMENT

TRISET

NUM

EXERCISE

1 2 3 4 5 1

2 3 1 2 3

SPINAL WAVE SCORPION HIP FLEXORS WRISTS SHIN BOX UP BARBELL DEADLIFT CLUBS SIDE CLEAN & LUNGE KETTLEBELL DOUBLE SWING ROPE PULL UP CLUBS GAMMA CAST FLOWBAG SPINN KETTLEBELL FARMER WALK FLYING INCLINED ROW CLUBS HAMMER WRISTS SPINAL WAVE SCORPION

Max 5 per lato 10 per lato 5 passi avanti + 5 dietro Max 10 per lato 5 per lato 4 5 per lato

4

SUPINE BRIDGE

10

2 3

MAIN PART

TRISET

1 2 3 1

TRISET CIRCUIT TRAINING COOL DOWN PRIMITIVE FUNCTIONAL MOVEMENT 50 Budo International

RIPETIZIONI SET 4 5 per lato 5 per lato 5 per lato 5 per lato 5 5 per lato

RECUPERO TRA I SET

3

0

5

1 minuto

5

1 minuto

5

1 minuto

3

0

20


WTA

Flowbag Spinn

Flying Inclined Row

Clubs Hammer

Kettlebell Double Thruster

WORKOUT “BRAVO” PHASE

MODALITÀ

WARM UP

CIRCUIT TRAINING PRIMITIVE FUNCTIONAL MOVEMENT

SET

RECUPERO TRA I SET

5 per lato

3

0

WRISTS SHIN BOX UP KETTLEBELL FARMER WALK CLUBS GAMMA CAST KETTLEBELL DOUBLE SWING KETTLEBELL DOUBLE THRUSTER CLUBS SIDE CLEAN & LUNGE

5 per lato 5 per lato 5 passi avanti + 5 dietro 5 per lato

5

1 minuto

5

1 minuto

3

CLUBS HAMMER

10 per lato

1 2 3 1 2 3

ROPE PULL UP FLYING INCLINED ROW FLOWBAG SPINN WRISTS SPINAL WAVE SCORPION

Max Max 10 per lato 5 per lato 4 5 per lato

5

1 minuto

3

0

4

SUPINE BRIDGE

10

NUM

EXERCISE

RIPETIZIONI

1 2

SPINAL WAVE SCORPION

4 5 per lato

3

HIP FLEXORS

4 5 1

TRISET

2 3 1

MAIN PART TRISET

TRISET CIRCUIT TRAINING COOL DOWN PRIMITIVE FUNCTIONAL MOVEMENT

2

20 5 5 per lato

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WTA

Prossimi Corsi di formazione Istruttori: •

Corso Istruttore di FLYING SUSPENSION TRAINING 09 e 10 Maggio a Padova;

Corso Istruttore di CALISTHENICS FUNCTIONAL TRAINING 09 e 10 Maggio a Udine;

Corso Istruttore di FUNCTIONAL TRAINING 09 e 10 Maggio a Brescia;

Corso Istruttore di PRIMITIVE FUNCTIONAL MOVEMENT 16 e 17 Maggio a Fossano (Cuneo). Info su www.wta-functionaltraining.com 52 Budo International


Palestra

ACCADEMIA KARATE BARTOLO Una società solida e vincente

Foto di: Alberto Maffini

Giuseppe Bartolo è il tecnico dell’Accademia Karate Bartolo dal 1996 e della Master Capo Passero dal 2006; le due società operano la prima a Pachino e la seconda a Portopalo di Capo Passero. Portopalo è un bellissimo paesino dell’estremo sud (addirittura sul parallelo più a sud di Tunisi) e gli abitanti sono appena 3.000 circa mentre Pachino, famoso per il ciliegino e per il buon vino, conta 25.000 abitanti circa. L’accademia è una delle prime società in Italia per punteggi e inoltre è la prima in Sicilia non solo per i risultati ma soprattutto per il numero di tesserati: tra bambini, preagonisti e agonisti hanno circa 150 praticanti di Karate. In questo momento ha anche uno dei gruppi agonisti più forti in Italia, soprattutto nel settore giovanile ovvero dai 13 ai 18 anni: ha più di 12 atleti nel vivaio della nazionale giovanile. Il gruppo è compatto e unito sotto tutti i punti di vista: i ragazzi si allenano tutti i giorni tra le due sedi, hanno a disposizione oltre alle sale dove si fa Karate anche un bellissimo e attrezzatissimo centro con una sala pesi Technogym con le più innovative attrezzature. Il Maestro Giuseppe Bartolo coltiva questa passione per il Karate dalla tenera età di 8 anni, quando nel lontano 1978 ebbe la fortuna di avere come maestro Nello Busà, un personaggio che ha scritto la storia nel mondo delle Arti Marziali. Insegna con l’aiuto della moglie Deborah Pinna dal 1995 anno in cui l’ex ginnasta genovese si trasferì in Sicilia che collabora per le lezioni di Karate e fitness, oltre ad essere un arbitro nazionale Fijlkam da oltre di 10 anni. Questa bellissima realtà è stata arricchita nel 2008 con la nascita delle nostre tre gemelline: Carolina, Carlotta e Cassandra; oggi hanno quasi sette anni, praticano Karate (kumite) da tre anni. Il Maestro Bartolo è anche tecnico ed esperto di boxe, ricopre la carica di consulente tecnico della federazione maltese di karate da quasi 10 anni ed è responsabile regionale per l’attività giovanile (Fijlkam). L’Accademia Karate Bartolo ha partecipato al recente Open Internazionale d’Italia di Milano con 9 atleti, dei quali 7 arrivati in zona podio. Hanno conquistato la medaglia Sebastiano Cannarella con l’oro, argento per Arianna Asta, Luca Scala e Corinne Sarcia, mentre il bronzo va a Peppe Cannarella, Carlotta Sipione e Vincenzo Ferrara. “I nostri sacrifici sono stati ripagati – commenta il maestro Peppe Bartolo – abbiamo ottenuto un ottimo risultato anche se qualcuno di talento è stato penalizzato”. Nel medagliere a squadre l’Accademia Karate Bartolo si classifica nella top ten, su un totale di quasi 250 squadre. Complimenti!

Budo International 53


MMA

SHOOTO GIG TOKYO 19 Matsumoto è il nuovo campione Pacific Rim

Testo e foto di: Mirko Zax, Maza Fight da Tokyo

Shooto si conferma una delle realtà, peraltro ormai consolidata, più significative bell’ambito delle MMA giapponesi. Sabato 18 aprile andava in scena SHOOTO GIG TOKYO vol. 19, il palio, nel main event, il titolo asiatico Pacific Rim, nella categoria Welterweight (che ricordiamo nello shooto corrisponde ai 70 kg e quindi in realtà corrisponderebbe alla categoria lighweight). Undici incontri in totale, molti i pareggi (ben quattro) e i match di punta hanno rispecchiato le attese: Fumihiro Kitahara (Paraestra Sapporo) si dimostra uno dei migliori flyweight in circolazione in Giappone e vince il proprio match, contro un forte avversario, Kazuhiro Fujita (AACC). Nel co-main event, valevole come semifinale del torneo welterweight, sono contrapposti Yu Fujimaki (Paraestra Koiwa) a Yuki Kawana (MAZA FIGHT / HO-STILE TEAM), quest’ultimo imbattuto con otto vittorie e zero sconfitte: il match inizia come tutti si aspettano e quindi con un ritmo molto alto imposto da Kawana che va in clinch e porta a terra l’avversario ogni volta sia possibile. Una gomitata dalla guardia di Fujimaki provoca un piccolo taglio a livello della tempia destra di Kawana che però fa fuoriuscire molto sangue, rendendo l’incontro molto difficile da gestire da parte di Kawana. Nonostante questo, dimostrando un gran cuore, riesce a pressare l’avversario, controllandolo a terra e portando a casa la vittoria per decisione unanime e siglando l’ennesima vittoria. Sicuramente Yuki Kawana è uno dei lightweight più promettenti in questo momento e l’unico, fra i top lightweight, con un record imbattuto, portato ora a nove vittorie, quattro pareggi e zero sconfitte; sicuramente lo vedremo come sfidante al titolo di categoria molto presto. Veniamo al Main Event della serata, il campione in carica Nobumitsu Osawa, soprannominato non a caso “Tyson” per la forza dei suoi pugni, difende il titolo contro il forte grappler Koshi Matsumoto che dimostra ancora una volta di essere ormai un fighter completo, essendosi allenato specificatamente nella Boxe e nella Kick Boxing negli ultimi tempi. Sorprendentemente l’incontro si rivela una battaglia in piedi, dove Matsumoto sfida Tyson e gli tiene testa, andando anche a segno più volte con dei ganci al volto molto precisi. Matsumoto si dimostra molto migliorato e va a segno più volte con dei precisi low kick. Il match si conclude ai punti e la vittoria va a Matsumoto che diventa così il nuovo campione Pacif Rim (campione asiatico) della categoria dei pesi Welter Shooto. Prossimo appuntamento Shooto il 3 maggio presso la Korakuen Arena a Tokyo. 54 Budo International



in t po

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Hai aperto una palestra? Vuoi pubblicizzare la tua attivitĂ ? Non aspettare!

Contattaci allo 02.26145255 o al 335.7720011 56 Budo International


po

Via Bersaglio - Lonato del Garda (BS) Tel. 389.6207106 e-mail: tedoldi@kbjjs.it - FB: Mixed Martial Team KBJJS

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ADIDAS MMA CENTER

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A Lonato del Garda c’è un centro in cui poter praticare sport da combattimento e arti marziali a qualsiasi livello: in diversi giorni e orari potrete scegliere di praticare sotto la guida degli istruttori Paolo Beltrasi e Giovanni Pimazzoni Kick Boxing, MMA con Gianluigi Tedoldi, Brazilian Jiu Jitsu con il Maestro Stefano “ORSO” Meneghel, Ju Jitsu con gli istruttori Alessandra De Monte, Christian Bettini ed Evelin Bettini; con Mara Romero potranno fare judo i bambini ma anche gli atleti Juniore e Seniores. Per i combat sports sono previsti specifici momenti dedicati allo sparring.

Guarda suLLA PAGINA Facebook BUDO INTERNATIONAL tutte le foto DELL'ADIDAS CENTER

AREZZO WARRIORS

Via Aretina, 176 - Castiglion Fiorentino (AR) presso Centro Be Tel.: 342.6963926 info@be-fitness.it - FB: Be. Ambiente dotato di gabbia per MMA, sacchi professionali, oltre 100 mq di tatami, sala pesi e sauna. Corsi per l’anno in corso: MMA, K1, Judo, Grappling e Judo bambini! Be. è il nuovo centro fitness di Castiglion F.no con spaziosa sala pesi, personal trainer, 3 sale corsi, area benessere con sauna e parcheggio gratuito. Oltre all’attività quotidiana si tengono stage ed altri appuntamenti, come successo con il pomeriggio dedicato alla Muay Thai e alla K1 sotto l’attenta direzione dell’esperto Didier Le Borgne.

E-mail: marketing@budomarket.com Budo International 57


news RISULTATI NOTTE DEI CAMPIONI 2015 Sabato 9 maggio è andata in scena la tredicesima edizione di “NDC – Notte dei Campioni“, uno dei più importanti eventi del panorama italiano di sport da ring, al Palasport «Enrico Somaschini» di via alla Porada a Seregno(MB). Questi i risultati della serata. Torneo MT -60 kg 3×3 + ER: Alex Avogadro (Free Combat) vince x KO 3R vs Andrea Castiglioni (Team Carlot); Torneo MT -60 kg 3×3 + ER: Andrea Roberti (Lottatori Milano) batte Extra Round vs Mirko Flumeri (MT Cologno); FINALE Torneo MT -60 kg 3×3 + ER: Alex Avogadro (Free Combat) vince x abbandono al 2R vs Andrea Roberti (Lottatori Milano); MT -54kg 3×3: Yleana Valentino (Team Leone Petrosyan) vince x KOT 2R vs Sara Falchetti (Team Monini); MT -60kg 3×3: Amir Wissad (Team Di Sipio) vince x KOT 2R vs Gigliotti (Team Yamabushi); FCR -63kg 3×3: Manuel Alberti (The Fighters Team) vince x verdetto unanime vs Osvaldo Gagliardi (Fight Club Seregno); MT -72,5kg 3×3: Marco Re (Team Yamabushi) vince unanime ai punti vs Yassine Hihi (FR); TITOLO ITALIANO FIGHT1 MT-70kg 5×3: Luca Novello (Francis Boxe) batte x KO 2R vs Endy Bonat (Team Scravaglieri); MMA -84kg 3×4: Andrea Fusi (Fight Club Seregno/Team Binda) vince x KO 2R vs Daniel Caramenti (Team Duz Hammer).

SARA CARDIN OSPITE DELL‘AMBASCIATA ITALIANA A WASHINGTON La campionessa mondiale 2014 di karate, Sara Cardin dal 7 maggio è stata ospite a Washington dell’ambasciata italiana nel quadro dell’ “European Open House day”, iniziativa che ha lo scopo di aprire da sabato 10 maggio le ambasciate dell’Unione Europea; il giorno 9 il Caporale del Centro Sportivo Esercito è stata ricevuta all’ambasciatore Claudio Bisognero. Nel corso della permanenza nella città americana, l’azzurra, attraverso la proiezione di filmati e l’esecuzione di alcune tecniche di Karate, si è fatta conoscere dai visitatori affluiti presso l’ambasciata italiana, per l’occasione location dell’iniziativa, legata all’EXPO di Milano “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Sara Cardin, sponsorizzata adidas, è diventata campionessa mondiale di Karate nella sua categoria nel 2014 a Brema.

RISULTATI GLI INDOMABILI 3 Domenica 19 aprile al Limelight di Milano si è tenuta la terza edizione de “Gli Indomabili”. Tra ring, musica e spettacolo, l’appuntamento è stato una piacevole conferma nel panorama degli appuntamenti dedicati agli sport da ring del panorama milanese. Entusiaste anche le parole degli organizzatori sulla pagina Facebook ufficiale dell’evento: “Ieri, è andata in scena la terza edizione de GLI INDOMABILI. Il nostro ringraziamento va a tutti quelli che hanno partecipato. Atleti, coach, artisti, a tutte le persone che hanno lavorato per dare vita ad uno show unico nel suo genere. Oggi siamo una realtà, alcuni ci guardano con diffidenza, altri hanno capito che cosa alimenta il nostro entusiasmo, la passione. Grazie a tutti. Domani è un altro giorno: INDOMABILI 4.”. Questi i risultati: MMA - Jose Yepez vs CARLO PANZA - Vince ai punti Yepez; MUAY THAI- Rustam Vyntu vs Andrea Castiglioni - Vince per K.O Vyntu; K1 - Doru Manolea vs Francesco Moricca - Vince ai punti Moricca; FULL CONTACT- Mirko Chiari Vs Marco Pavone - Vince per K.O Chiari. 58 Budo International


news PROGETTO #NOISIAMOENERGIA Mercoledì 13 maggio ha avuto luogo a Roma un Seminario sul progetto #noisiamoenergia, ideato da FPI, FIBa e FIPE in collaborazione e sponsorizzato da Energetic Source. Forza, Passione e Energia al servizio della diffusione della cultura dello sport e dell’attività motoria: questo è lo slogan di #noisiamoenergia. Lo sport diventa il veicolo primario per tradurre sul campo questi valori attraverso il rispetto delle regole, l’esercizio di un sano e corretto stile di vita e l’integrazione sociale basata sul superamento di qualsiasi tipo di barriera. La campagna guiderà le Nazionali delle singole Federazioni nel percorso di avvicinamento alle prossime Olimpiadi promuovendo la Maglia Azzurra in diversi eventi sportivi e culturali su tutto il territorio italiano. Hanno partecipato anche diversi campioni e allenatori come Roberto Cammarelle, oro nel pugilato a Pechino 2008 e ora Team Manager Italia Boxing Team; Vincenzo Mangiacapre, Bronzo a Londra 2012 nel pugilato; Giulia Fiorito, atleta Badminton #ProgettoGiovani duemila20e24; Luca Crippa Team Manager Nazionale Badminton Giovanile; i Pesisti Genny Pagliaro e Mirco Scarantino, gli atleti del Collegiale Permanente Giovanile della FederPesistica ed i Tecnici dello Staff Angelo Mannironi, Giovanni Scarantino e Alessandro Ganzini. I lavori sono stati chiusi dal saluto di Valentino Manfredoni, primo boxer a qualificarsi per Rio 2016, e la Campionessa di Sollevamento Pesi Genny Caterina Pagliaro.

RONDA ROUSEY NOMINATA LA SPORTIVA PIÙ DOMINANTE Secondo la rivista inglese Business Insider, Ronda Rousey sarebbe l’atleta più dominante in circolazione nei vari sport. A seguire la campionessa dei pesi gallo UFC, il giocatore dell’NBA LeBron James, la tennista Serena Williams, il calciatore Cristiano Ronaldo, il velocista Usain Bolt. Queste le parole con le quali Business Insider ha giustificato la prima posizione di Ronda Rousey: “Nessun atleta è il migliore nel proprio sport con il margine che ha Ronda Rousey. Le sue due vittorie nell’ultimo anno sono durate una media di 15 secondi. L’UFC ha fatto di lei la prima combattente donna della compagnia. Nei suoi cinque combattimenti in UFC, solo un’avversaria è riuscita a superare il primo round senza essere sottomessa o mandata KO. Lei non è semplicemente imbattuta. Lei non è neanche mai stata messa in difficoltà.”.(Fonte: www.mmamania.it)

ONLINE IL VIDEO della CHALLENGE EUROPEA “THE GREAT WAR“ Il 24 Maggio 2015 verranno celebrati i cent’anni dall’entrata in guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale del 1915-1918 con un simbolico evento sportivo di livello europeo che ricorderà come “la guerra divide mentre lo sport unisce”: le nazioni in guerra tra loro si ritroveranno per una nuova sfida, pacifica e piacevole come può essere quella di un evento sportivo di Judo. Il momento più significativo del programma della manifestazione si terrà il giorno precedente la gara, quando le rappresentative degli atleti renderanno omaggio con una corona di alloro ai rispettivi e diversi cimiteri di guerra posti vicino alla città di Vittorio Veneto. In questi Sacrari, riposano infatti i giovani tedeschi, francesi, ungheresi, inglesi, austriaci e naturalmente italiani, morti allora per consentire a tutti noi l’odierna pace. La celebrazione del 23-24 Maggio 2015 non sarà quindi un solo e pur importante evento sportivo di livello europeo, ma rappresenterà un momento altamente simbolico, che nel ricordo del sacrificio dei tanti giovani di allora riproporrà in chiave sportiva una sfida tra le rappresentative di Judo delle nazioni allora in guerra tra loro. Per vedere il video ufficiale realizzato per l’occasione, clicca qui.

Budo International 59


Evento

TATAMI CHAMPIONSHIP Sei tu il più forte?

Tatami CHAMPIONSHIP è un evento indipendente, dove indipendente significa che tutti coloro che lo vogliono possono iscriversi e partecipare, indipendentemente dalle federazioni o dalle organizzazioni di appartenenza. Non vuole fare concorrenza a nessuno, ma solo offrire ai grapplers d’Italia una chance in più per gareggiare e per mettersi alla prova, combattendo contro tanti altri appassionati. Nasce per gli atleti e a loro si rivolge. Lavoriamo continuamente per trovare formule che facilitino loro la vita nel partecipare alla gara e, non ultimo, vorrei sottolineare che ogni vincitore in ognuna delle tre classe di gara, C, B e A, riceve un premio in denaro. La specialità primaria è il NoGi, ma in contemporanea ci sono anche le mma light. In futuro dedicheremo edizioni anche al kimono. Il sistema di rotazione è innovativo, ma per i dettagli basta andare sul sito www.tatamichampionship.com dove si trovano le specifiche di gara e dell’evento. Alla prima edizione hanno partecipato 130 atleti. Contando che la data era in mezzo a manifestazioni affermate come quella di Milano, Roma e Torino, direi che è stato un successo. Ho ricevuto i complimenti da tutti per l’organizzazione perfettamente riuscita e di questo ne vado fiero. Lo svolgersi della gara non ha subito ritardi e intoppi, a iniziare dagli orari: 136 combattimenti chiusi in 4 ore e 40 minuti. Il livello era di ottima qualità: sono rimasto molto impressionato dalla classe A -65 kg, dalla classe B -78.500 e dalla C -71.500. Ma questo giusto per citare qualcuno. Il livello era davvero buono in tutte le categorie. 60 Budo International

GUARDA L'INTERVISTA A MASSIMO RIZZOLI


Evento

Un’altra nota di merito è riservata all’ottimo arbitraggio; ci sono state giusto un paio di sbavature, ma più che nella norma. Del resto arbitri/atleti come Fabricio Carvalho, Andrea Carotti e Pasquale Pace sono una garanzia. Il 21 giugno sarà la seconda edizione dove mi auguro di vedere ancora più iscritti. Aspetto tutti i grapplers d’Italia!

Contatta il Promoter Massimo Rizzoli c/o Rendoki Dojo massi.rizzoli@gmail.com +39 338 3365695 Lun - Ven, 16:00-22:00 www.tatamichampionship.com

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Aikido

LE ARMI NELL’AIKIDO Jo e Boken Intervista all’autore M° Dino Ferrari

Buon giorno Maestro, questo suo libro appena uscito in che cosa si differenzia dagli altri pubblicati in passato riguardanti la scuola e la pratica dell’Aikido e delle sue armi? Buon giorno a lei e a tutta la redazione di Budo International, vi ringrazio per la considerazione riservata a me a al mio lavoro. Nel rispondere alla sua domanda, premetto che esistono testi riguardanti il pianeta Aikido e le sue armi Jo e Boken estremamente validi, scritti da autorevoli Maestri giapponesi e non solo. La mia pubblicazione è da ritenersi esclusivamente un quaderno tecnico, così come ho precisato nelle prime pagine del libro, frutto della pratica maturata come Aikidoka e come insegnante. Nel comunicare la mia esperienza, ho inizialmente evidenziato nel testo l’importanza della respirazione, della postura da adottare durante la pratica ed ho esposto le mie considerazioni sul corretto modo d’impugnare sia il Jo che il Boken. Tutte cose ovvie e risapute, spesso date per scontate ed a mio avviso mai sufficientemente ribadite. Riproponendo quindi i Suburi e i Kata rivisitati alla luce di ciò che ho evidenziato nella parte iniziale del libro, ho inserito informazioni tali da considerarlo un testo differente da altre pubblicazioni che hanno trattato l’argomento. Come è nata l’idea di realizzare questo volume? Devo ammettere che non era affatto nelle mie aspirazioni l’idea di un libro, ci ha pensato l’editore Matteo Luteriani, editore di innumerevoli libri in materia di Arti Marziali e Maestro di Ju-Jutzu. Fu lui circa due anni fa a dirmi che non c’erano pubblicazioni specifiche che trattavano la materia, evidenziando l‘importanza della respirazione, della postura e del corretto approccio con le armi. Perché un libro solo sulle armi? Per quanto si possa essere fedeli alle tecniche create dal fondatore O’ Sensei M. Ueshiba è ovvia l’umana personale visione e ne consegue che gli stessi suburi e kata vengano poi riproposti con dettagli differenti da Maestro a Maestro.

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Aikido

Da qualche anno ho scelto di evidenziare la pratica del Jo e del Boken dando la giusta importanza a questa materia, spesso trattata nei Dojo di Aikido in maniera marginale. Ho così costituito un corso a parte di Aiki-Jo e Aiki-Ken, ovviamente tutti gli Aikidoki ne fanno parte ma è aperto anche a quelle persone che sono interessate solo esclusivamente alle armi. Realizzando il corso ho voluto dare la giusta importanza alla scuola di Aiki-Jo e Aiki-Ken: sappiamo benissimo che l’Aiki creato dal M° O’ Sensei M. Ueshiba è considerata un’arte marziale moderna, ma non per questo è a mio avviso meno degna di considerazione, essa comprende l’antica tradizione delle arti marziali giapponesi riproposta con uno spirito nuovo e universale. Quale apporto spera possa dare al lettore? Il libro si rivolge a chi già pratica, non importa a che livello. Percorrendo la lettura dall’inizio così come impostata, il lettore ha a disposizione un programma di allenamento e apprendimento completo. È chiaro che risulta impossibile esporre la materia così vasta e infinita in un solo volume, ma sicuramente il testo è utile a porre le basi per tecniche che si possono poi migliorare nel tempo con il supporto di un assiduo allenamento e la guida ovviamente di un maestro.

Al centro il Maestro Dino Ferrari con il Maestro Roberto Navaretti e l’allieva e assistente Paola Lanterna

Chudan Gamae

Quando è iniziata la sua esperienza di Aikidoka? Anno 1973. Cercavo a Milano un Dojo per iniziare Karate, lo trovai e in quel momento c’era una lezione di Aikido tenuta dal Maestro Kawamukai (uno tra i primi maestri giapponesi a portare l’Aikido in Italia): fu amore a prima vista, dimenticai di iscrivermi a Karate e compilai la scheda d’iscrizione per il corso di Aikido. Qual è stata la sua figura di riferimento come allievo? Alla fine del 1974 conobbi il Maestro Fujimoto Yoji. In quel periodo era un Maestro penso, di non sbagliare nel definirlo “ronin”, da poco arrivato dal Giappone e in cerca del suo dojo ideale, ed io e una manciata di altri eravamo un gruppo di giovani appassionati dell’Aikido ed esterrefatti dalla bravura di quel giovane samurai. Riuscimmo a costituire nel gennaio del ‘75 il primo dojo del Maestro Fujimoto a pochi passi dalla stazione Centrale di Milano. Il Maestro era molto bravo non solo nella pratica dell’Aikido, ma eccezionale con il Jo e il Boken; ovviamente fu la fortuna di quel primo gruppo che poté apprendere e sviluppare un Aikido completo.

Waki Gamae

GUARDA IL VIDEO DI PRESENTAZIOE DEL LIBRO Budo International 63


Aikido

Con il trascorrere degli anni quasi tutti di quel gruppo iniziale di aikidoka si sono allontanati, come spesso succede nella vita e in pochissimi abbiamo continuato a seguirlo in un modo o nell’altro fino a quando prematuramente, nel 2012, il Maestro è mancato a causa di un male incurabile. Ho ancora nella memoria del mio telefono cellulare il suo numero, e ogni tanto sogno che, come faceva da vivo, mi chiami con quella sua voce decisa “Dino? Sono Fujimoto!”. Ovviamente il mio Aiki si è forgiato quotidianamente sotto la costante guida del Maestro Fujimoto Yoji. Il mio Maestro. Qual è l’aspetto più difficile che un maestro deve sempre considerare durante l’insegnamento? Credo che la prima considerazione sia che non esiste il ruolo del maestro se non ci sono allievi, o per meglio dire che questo ruolo può esistere o cessare, non è un’investitura: esiste se c’è qualcuno che ti ritiene competente in materia e ti chiede “insegnami“, ma può anche successivamente cessare se nessuno richiede la tua esperienza. Diventa quindi indispensabile comprendere bene ciò che l’allievo ti sta chiedendo e successivamente attraverso il linguaggio del corpo e l’esposizione dei concetti farsi capire. Ci parli del suo Dojo. Il Maestro non possiede mai un Dojo, almeno secondo il mio parere: egli ne fa parte in minima percentuale, il dojo sono gli allievi, loro lo animano. Tuttalpiù un maestro può possedere, se fortunato, l’immobile che lo ospita ma che può diventare un mero guscio vuoto in mancanza di essi. Da anni vivo e pratico a Pavia, città che ospita il Kobukan, dojo nel quale gli allievi possono praticare sia Aikido che Aiki-Jo e Aiki-Ken. Forse ciò che lo distingue e che le armi si possono praticare anche in un corso a parte, senza dover praticare per forza Aikido. Trova differenza tra la sua generazione e nuovi praticanti di Aikido? Il trascorrere degli anni modifica tutto, usi e costumi, quindi è ovvio che anche le arti marziali si siano adeguate ai tempi. Oggi riescono nonostante tutto ancora a sopravvivere, il mio libro credo sia un esempio di questo tentativo. È necessario adottare sempre nuove metodologie di comunicazione, senza però omettere il rispetto e l’educazione che sono componenti essenziali per l’apprendimento e la pratica di qualsiasi arte marziale tradizionale. Progetti per il futuro? Sicuramente l’impegno di continuare e sviluppare il progetto della scuola di Aiki-Jo e Aiki-Ken, anche per i solo interessati alle armi, è radicato ormai da tempo, ne consegue che per la promozione di tutto ciò, il libro è un veicolo importante. Il prossimo futuro quindi è impegnato ad organizzare un seminario promozionale che preveda la distribuzione del manuale tecnico “Le Armi nell’AIKIDO - Jo e Boken“ a tutti i partecipanti iscritti. La data definitiva è ancora da stabilirsi, ma si prevede sicuramente lo svolgimento entro Ottobre/ Novembre 2015.

Gli interessati possono comunque consultare il sito del Dojo: Kobukan Dojo Aikikai Pavia http://aikidopaviaaikikai.wix.com/aikido-pavia-kobukan

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Aikido

MATTEO LUTERIANI – EDITORE Il Maestro Ferrari ha detto che è stato lei a spingerlo alla scrittura… L’incontro con il Maestro Dino Ferrari è avvenuto in modo del tutto casuale in quello che per noi milanesi è un punto ineludibile di aggregazione: la Jute Sport. Gli ho parlato della possibilità di fare un libro sulle armi nell’Aikido che in pratica in Italia è, o meglio, era, inesistente, e così è iniziata l’avventura. Abbiamo realizzato le fotografie con un fotografo professionista, Marco Apadula, nel mio dojo di Milano. Il libro è apparso qualche tempo fa nella nostra collana Le Vie dell’Armonia. Le sua casa editrice ha una vasta collezione dedicata alle arti marziali: può illustrarcela brevemente? Dal 1992 a oggi siamo arrivati a quasi 600 titoli pubblicati, e con un impegno sempre maggiore nel settore delle arti marziali sia per la scoperta di testi orientali inediti (penso alla pubblicazione che abbiamo fatto di due dei quattro romanzi straordinari cinesi antichi: Il Viaggio in Occidente – meglio conosciuto come “Scimmiotto”, e In riva all’acqua, in uscita in questi giorni, il romanzo dei briganti cinesi antichi, un gioco da 3300 pagine in totale per 4 volumi, per intenderci) sia per pubblicare manoscritti inediti di maestri italiani. Come e quando è iniziata la sua esperienza nel campo dell’editoria? La mia formazione è umanistica e scientifica allo stesso tempo: liceo classico prima con grande amore per il greco antico e il latino, e all’università ho studiato “Scienze delle preparazioni alimentari”. Mentre frequentavo l’università mi guardavo attorno e la mancanza di testi che mi interessavano era totale: così, a 27 anni, ho abbandonato ciò per cui avevo tanto studiato all’università e ho intrapreso una carriera foriera sì di grandi successi, meravigliosi incontri, straordinarie esperienze, ma, come si sa, ben poco remunerativa, nonostante l’impegno profuso. Nel 1992 fondo la Luni Editrice, a soli 27 anni, con l’intento di rendere fruibili al lettore italiano testi sia di arti marziali sia di cultura orientale e di filosofia fino ad allora inaccessibili. Decisi allora di pubblicare libri introvabili, mai tradotti, sconosciuti, ben sapendo che il lavoro non sarebbe mai terminato data l’immensa mole di materiale che l’Oriente ha lì ad aspettare di essere scoperto, e le singole, esigue forze di uno solo, cioè il sottoscritto. Ma, devo dire, una delle più belle e affascinanti strade lavorative che io conosca: lasciare un segno tangibile del proprio passaggio in questo piccolo spazio di mondo e di tempo. Quale disciplina marziale preferisce, ha praticato o praticherebbe tra tutte quelle che conosce? Ho iniziato a praticare Ju Jitsu a 13 anni, nel 1978, con il Maestro Rinaldo Orlandi, decano del Ju Jitsu italiano e poi per molti anni con Mario Cardaras. Ho aperto un mio corso autonomo nel 1988 presso la Palestra Spartacus di Milano e da allora non ho mai smesso di insegnare e oggi sono, se si fanno bene i conti, 38 anni di pratica e quasi 30 di insegnamento autonomo Insegno nel mio dojo in Milano, in Via Amedeo d’Aosta 11. Ho praticato molti stili e arti marziali con quelli che sono conosciuti come “i mostri sacri” di questo mondo; il mio lavoro di editore mi ha portato a conoscere ed essere amico di Maestri incredibili, alcuni sono nel nostro catalogo, come Chuck Norris, Kenji Tokitsu, Cesare Barioli, Roberto Fassi, Mario Pasotti, Spartaco Bertoletti, Henry Plee e davvero, senza esagerare, mille e mille altri e ci vorrebbe un indice alfabetico per ricordarli tutti.

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TOTAL KOMBAT Tappa dei Campionati Italiani Light

Testo e foto di: Ufficio Stampa W.F.C.

Il 1° marzo 2015 a Capriate San Gervasio in provincia di Bergamo, si è svolta, nel Palazzetto dello Sport, la tappa dei Campionati Italiani Light e Contatto Pieno “TOTAL KOMBAT” di tutti gli Sport da Combattimento Moderno. Questo importante appuntamento che si è svolto per la prima volta a Capriate San Gervasio, ha ottenuto un grandissimo successo, sia in termini di numero di adesioni di atleti sia di pubblico accorso per sostenere i propri atleti. Oltre trecento atleti provenienti da tutta Italia (47 club), Francia (4 club), Svizzera (1 club) e Ukraina (1 club), hanno entusiasmato il folto pubblico presente, già fin dalle prime ore del pomeriggio. Sui quattro tatami e sul ring, si sono avvicendati tutti i Fighters, che hanno lottato accanitamente per assicurarsi la vittoria finale; tutti i match sono stati all’altezza della situazione, la tecnica pulita e il grande fair-play degli atleti e maestri sono stati i veri protagonisti. Gli incontri, hanno visto sfidarsi atleti di diversa provenienza sportiva, età, abilità tecniche e nazionalità, fornendo uno spettacolo quanto mai vario e adrenalinico, capace di tenere alta l’attenzione degli spettatori e anche degli stessi atleti che

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Fredj Sebir, Cyril Abppa, Dolo Fonos, Daniel Olivier, Franco Scorrano, Ed Tony, Ed e Fabrice Bejuy a Milano

poco lontani dai tatami si scaldavano e attendevano il momento di mostrare le loro capacità. Queste le società presenti: Ab2pa, Abc Cremona, Akido Team Luca, Ardita Muay Thai, Ares Team, Asd Boxe Chieri, Asd Fighting Club Valle D’aosta, Asd Live For Fight, Boxe Madone, Bsa Pavia, C.S. Fujiyama, Cinghio Team, Combat Soul, A.S.D. Dojo Samurai, Fdk, Fight Gym Club Lugano, Fight Team Ponente, Fighter Spirit, Fighting Club Fullcontact, Fitness Club Biella, Free Combat Academy, Fight Team Ponente, In Action, Iron Team, Kb Bellano, Kb Savate Savona, Kombat 2000/Pro Lissone, Kpm, Kuma Gym Chivasso, La Fenice, Mitch Kickboxing Team, Muay Thai Institute, Nuova Olimpia Boxe, Real Combat, Ringo Boxing, Team San Dao Kung Fu Association, Shaolin Team, Sparta Team, Team Akhlafa, Team Chris, Team Foppa, Team Hamed, Team Joboxe, Team Lucci, Team Manca, Team Nasser, Team Olimpia, Team Pavone, Team Polizzano/Perlungher, Team Zambelli, Thai Boxe Sanremo, Tiger Sharks E Twins Fighter. Da parte del Presidente Franco Scorrano, un sincero ringraziamento a tutti i Club, gli Insegnanti, Atleti, Arbitri, Giudici e Addetti ai lavori per la preziosa collaborazione, come sempre leale e corretta, all’insegna dell’Amicizia e dello Sport. L’appuntamento per tutti i fighters è rinnovato alle prossime tappe dei “Campioni Del Futuro” a “the Best of the Best” e alle “Tappe dei Campionati Italiani a Contatto Leggero”, per nuove giornate all’insegna degli sport da combattimento nella loro più vasta e completa accezione.

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Non mancare ai Campionati italiani ed europei light che si svolgeranno a Capriate San Gervasio (BG) il 24 maggio 2015 e ai Campionati italiani ed europei a contatto pieno che si svolgeranno a Sesto San Giovanni il 7 giugno 2015. Per informazioni: WWW.FRANCOSCORRANO.IT wfcitalia@gmail.com Tel.: +39.3387059641

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Gli eventi sono aperti a tutti gli Atleti, gli Allenatori, gli Istruttori, i Maestri, a tutte le Associazioni, agli Enti di Promozione Sportiva e alle Federazioni in regola con le proprie norme assicurative. Per i Campionati Italiani ed Europei Light l’iscrizione è di € 20,00 + € 5,00 per ogni disciplina aggiuntiva. Per i Campionati Italiani ed Europei a Contatto Pieno l’iscrizione è GRATUITA.

Per informazioni: WWW.FRANCOSCORRANO.IT wfcitalia@gmail.com Tel: +39.3387059641

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CAMPIONATO DEL MONDO W.F.C. LIGHT Sesto San Giovanni 29 marzo 2015

Testo e foto di: Ufficio Stampa W.F.C.

Il 29 marzo 2015, si sono svolti nel Palazzetto dello Sport di Sesto San Giovanni (Milano) di via Falck 110, il primo Campionato del Mondo Light di tutti gli Sport da Combattimento Moderno e il Shindokai-Kan, targato W.F.C.. Questo evento si è rivelato un importantissimo appuntamento: uno tra i più importanti mai disputati in Italia. Infatti oltre 800 atleti che rappresentavano ben 21 Nazioni, hanno entusiasmato il folto pubblico accorso già fin dalle prime ore della mattinata dove tutti i Fighters hanno lottato accanitamente per assicurarsi un posto nella finale. Tutti i match sono stati all’altezza della situazione: la tecnica pulita e il grande fair-play degli atleti e maestri sono stati i veri protagonisti. Le eliminatorie sono state solo il preludio al vero piatto forte, la conquista della cintura di Campione del Mondo. La tensione è salita alle stelle, quando sono stati annunciati i primi match che avrebbero designato le prime Cinture Iridate. Gli incontri tenutisi tra i 6 tatami e la Gabbia, hanno visto scontrarsi atleti di differenti nazionalità, diversa provenienza sportiva, età e abilità tecniche, fornendo uno spettacolo quanto mai vario e adrenalinico, capace di tenere alta l’attenzione degli spettatori e anche degli stessi atleti che poco lontani dal ring, si scaldavano e attendevano il momento di mostrare le loro capacità. Ben 29 i match disputati tra atlete di Categoria Femminile Juniores e 36 match disputati tra atlete di Categoria Femminile Seniores che hanno dimostrato un alto livello tecnico, sicuri, ordinati e con una preparazione fisica da fare invidia ai “MASCHIETTI” Nelle categorie Juniores Maschile si sono disputati 133 match, nella categoria Light Contact Maschile Seniores 15 match. Nella categoria Free Boxing Light Maschile Seniores 55 match. Nella categoria K1 Light Maschile Seniores 56 match. Nella categoria Kick Boxing Light Maschile Seniores 105 match. Nella categoria Thai Boxe Tecnica Maschile Seniores 25 match. Nella categoria Mixed Martial Arts Maschile Seniores 36 match. Nella categoria Submission/ Grappling Maschile Seniores 32 match.

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La Nazionale Italiana WFC


Nella specialità Shindokai 48 match. Sono stati assegnati 144 Titoli Mondiali. Il Karate “SHINDOKAI-KAN” vera novità, sul territorio italiano, ha permesso a tutti gli addetti ai lavori ed al pubblico, di apprezzare la durezza dei colpi e l’eccezionale preparazione fisica dei “Karateka”. Un sincero ringraziamento a Gilles Richrd Presidente Mondiale dello Shindokai-Kan, che con il suo infaticabile lavoro ha reso memorabile questo torneo. Tutti match sono stati all’altezza della situazione: spettacolari, senza esclusione di colpi e con alto tasso tecnico/tattico. Nell’occasione, sono stati confermati i nominati Rappresentanti Ufficiali W.F.C. all’estero: • ANDRÁS MEZŐFI IN UNGHERIA, • BAHRAM SALJOOGHI IN IRAN, • KUBIAK MAREK IN LITUANIA, • SAINT-AURET THIERRY NEI CARAIBI FRANCESI, • MESSAOUDENE ABDELKARIM IN ALGERIA, • GELA GAROZASRVILI IN GEORGIA, • CARDINALE CLAUDIO IN SVIZZERA, • BASHIR ALIZADEH IN AFGHANISTAN, • MEJIBAR ROMERO FRANCISCO JAVIER IN SPAGNA, • MAHMOUD HASSAN IN EGITTO, • AMIN NACHEB IN TUNISIA M.M.A., • KAFI MOHAMED ALA EDDINE IN TUNISIA MODERN SPORT KOMBAT, • ANDREA GALBIATI IN USA (N.Y.), • BOB YODER IN USA (OHOIO), • ANTONIO JUAN JIMENEZ IN ARGENTINA, • UBIRATAN DA COSTA NEVES IN BRASILE, • GIORGOS COSTANTINOU IN CIPRO, • NASSER KACEM IN FRANCIA: MUAY THAI, • GUILLEMET TEDDY YVON ANDRE IN FRANCIA: KICK BOXING, • MAURICIO VEGA IN MESSICO, • RAVI LALWANI IN INDIA. • ZDENKA KOMADELOVA IN REPUBBLICA CECA

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Questi i Club partecipanti: Abc Tourves, Accademia Arti Marziali Biassono, Accademy Royale, Akido Team Luca, Aliscia Luneville, Ardita Muay Thai, Ardita Savate Boxing, Ares Team, Asd Black Team, Asd Milano Fight Center, Atlantide Asd, B. Alizadeh Fight, Black Fighters/Iron Gym, Boxe Madone, Bulldog Re, Cinghio, Team Combat Evolution, Combat Interstyle, Dojo Kime, Dojo Samurai, Dojo Vast, Egopalestre, Fight Team Extreme Martial Art, Fight Team Ponente, Fighter Spirit, Fighter Training School, Fighting Club Fullcontact, Fighting Club Val D’aosta, Fitness Club Biella, Free Combat Academy, Fujiyama, Full Contact Lumezzanese, Honbu Dojo-Team Pavone, Hybrid Combat Academy, Iron Team, Karate Shindokai Mereville, Karate Yoshitaka, Khatiz Shamshad Martial Arts, Kick Boxing Bellano, Kick Boxing Life Defence, Kick Boxing Savate Savona, Kick Boxing School Lesmo, Kombat2000prolissone, Kung Fu Laccetti, La Fenice Asd, La Tana Del Dragone, Lsk Boxing 95, Ludus Magnus, Master Cobra, Mat Side Ju Jitsu Livorno, Mitch Kick Boxing Team, Palestra La Baita, Palestra Viva Fighting, Team Pammachia Lottatori Milano, Polisportiva Athena, Pro Sesto Boxe, Real Combat, Rembukai, Rising Dragons Team Giorgi, Ronin, Mma Lucca, S.S. Andrea Doria, San Dao Kung Fu, Saverne, Scacco Matto, Team Boxe Pavia, Scorpion Shindokai, Team Shark V.A., Shindokai Toulouse, Sparta Team, Sport Center Savona, Taeam Manca, Taekwondo Olimpico Lecco, Team Benjie, Team Cortese, Team Facchinetti, Team Foppa Team Hungary Shindokai, Team Lucci, Team Nardi, Team Francucci, Team Nicosia, Team Masuama, Team Olimpia, Team Som, The Fighter Team Ceci, The Heaven’s Dogs/ Team Invictus, Tigrenera, Tora Gym, Twings Fight, Usv Kickboxing, Vicious Team, Villefranche Karate, Mat Side Ju Jitsu Livorno, Wfc Centro/Sud, Wfc Centro/Nord, Wfc Ungheria Mezofi, Wfl Center Gym, E Yoseikan Budo Milano. Queste le Nazioni presenti: Afghanistan, Brasile, Congo, Egitto, Francia, Italia, Lithuania, Marocco, Romania, Srilanka, Tunisia, Ucraina, Thailandia, Bosnia, Ungheria, Svizzera, Rep. Ceca, Iran, Tunisia, Belgio, Equador E Pakistan. Da parte del Presidente Franco Scorrano, un sincero ringraziamento a tutti i Club intervenuti da tutta Italia e dall’estero, gli Insegnanti, Atleti, Arbitri, Giudici e Addetti ai lavori per la preziosa collaborazione, come sempre leale e corretta, all’insegna dell’Amicizia e dello Sport. Il prossimo appuntamento per tutti i fighters è rinnovato al: • “CAMPIONATO ITALIANO ed EUROPEO LIGHT” a Capriate San Gervazio (BG) il 24 maggio 2015. Queste le specialità presenti: FRRE BOXING LIGHT, LIGHT CONTACT, KICK BOXING LIGHT, K1 LIGHT, THAI BOXE TECNICA, GRAPPLING e MIXED MARTIAL ARTS LIGHT. • “CAMPIONATO ITALIANO ed EUROPEO A CONTATTO PIENO” in programma a Sesto San Givanni (MI) il 7 giugno 2015, con le seguenti specialità: FULL CONTACT, KICK BOXING, K1 RULES, K 1 FIGHT CODE, THAI BOXE, MUAY THAI e MIXED MARTIAL ARTS LIGHT. Due nuovi grandi successi di tutti gli sport da combattimento Per informazioni: WWW.FRANCOSCORRANO.IT wfcitalia@gmail.com Tel:+39.3387059641

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Sport e salute

RUBRICA SPORT E SALUTE

MASSOTERAPIA

Parte II - IL TRATTAMENTO DELLA CONTRATTURA MUSCOLARE Nell’articolo precedente abbiamo spiegato come un eccessivo sviluppo e accorciamento muscolare possa determinare inizialmente solo un calo prestazionale e funzionale (riduzione dell’elasticità, rapidità, ecc); se la situazione perdura superando i limiti fisiologici, l’organismo per evitare un danno importante, si difende bloccando il sistema attraverso una continua contrazione muscolare (contrattura muscolare). Quest’ultimo stato rappresenta la lesione muscolare più semplice in cui si ha un aumento involontario e permanente del tono muscolare (che può durare dai 3-7 giorni) che può essere associato anche a un danno tissutale. La contrattura muscolare si può instaurare durante o a seguito dell’attività sportiva e sintomi sono rappresentati da una sensazione dolorosa del muscolo in modo particolare se si prova ad allungarlo. INTERVENTI STUMENTALI PER TRATTARE LA CONTRATTURA MUSCOLARE Fermo restando che una corretta preparazione atletica, che preveda un giusto equilibrio tra esercizi di potenziamento e di allungamento, potrebbe già garantire una buona funzionalità muscolare riducendo così al minimo la possibilità di danni muscolari, ci sono casi nei quali è necessario adottare tecniche più specifiche per risolvere contratture importanti. Le contratture muscolari di entità “minore” si possono risolvere spontaneamente o a seguito di un semplice massaggio. Invece, se poniamo il caso di un muscolo, per effetto di alcune microlesioni, produce una sovrapposizione e cicatrizzazione delle fibre non funzionale, abbiamo bisogno di un intervento volto alla separazione delle fibre stesse che ne consenta di ristabilire il corretto riallineamento. Si può presentare quindi la necessità di effettuare una fibrolisi che consenta di “rompere” la cicatrice presente al fine di ripristinale la normale libertà di movimento alle fibre e, garantendo cosi la corretta funzionalità di tutto il muscolo. Dopo l’intervento appena sopracitato, sarebbe auspicabile svolgere anche un intervento manuale a livello del tessuto connettivo, manovra che asseconderebbe ulteriormente il corretto riallineamento delle fibre. Ma cos’è la fibrolisi? Con il termine fibrolisi diacutanea si intende una particolare tecnica meccanica di trattamento dei tessuti molli; fasciali, muscolari, tendinei e legamentosi. La parola fibrolisi indica il processo mediante il quale si crea la cosiddetta rottura (lisi) di quei tessuti che, per svariati motivi, mutano la loro struttura e diventano quindi fibrotici (Fibro); il termine diacutanea invece sta a indicare la caratteristica principale di questo trattamento strumentale che quindi si attua attraverso (dia) la cute (cutanea). Per riassumere, possiamo quindi descrivere la fibrolisi, come un trattamento meccanico strumentale, che si avvale cioè di particolari strumenti appositamente progettati per il trattamento specifico delle varie aree anatomiche, sempre con particolare riferimento alle zone tendino-legamentose e aponeurotiche. Allo stato attuale esistono due principali metodi che possono essere utilizzati durante un trattamento di fibrolisi; uno di derivazione occidentale, messo a punto dal fisioterapista

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svedese Kurt Ekman che, prendendo spunto dagli insegnamenti dell’ortopedico inglese James Cyriax relativi alla tecnica di massaggio di frizione traversa profonda, ha sviluppato una tecnica di trattamento dei tessuti cicatriziali basata in principal modo sull’utilizzo degli uncini (hooks; fig 1).

Fig. 1 - Tecnica della fibrolisi con l’utilizzo degli uncini (hooks)

Questa tecnica risulta molto efficace in zone localizzate, nelle giunzioni mio-tendinee e osteo-tendinee e tra i singoli ventri o fasci muscolari. La seconda metodica ha invece delle lontane origini nel mondo orientale, deriva infatti da una tecnica facente parte della medicina tradizionale cinese denominata gua-sha, rivisitata negli ultimi anni: utilizza attualmente degli strumenti simili a degli scalpelli e a delle barre, realizzati in acciaio chirurgico, che vengono utilizzati direttamente sulla cute per effettuare una cosiddetta raschiatura (scraping; fig. 2) dei tessuti ipodermici e miofasciali colpiti da aderenze e fibrosità; questa seconda modalità risulta molto efficace su ampie aree aponeurotiche, ventri muscolari e tendini di grandi dimensioni.

Fig. 2a - Tecnica della fibrolisi effettuata per mezzo della raschiatura (scraping)

Fig. 2b - Tecnica della fibrolisi effettuata per mezzo della raschiatura (scraping)

In conclusione, utilizzando le due principali metodiche della fibrolisi diacutanea, abbiamo la possibilità di trattare in maniera rapida e profonda, determinate problematiche che, per localizzazione e consistenza alterata dei tessuti, risulterebbero intrattabili con le tradizionali tecniche miofasciali; ottenendo quindi effetti di vascolarizzazione, disgregazione delle aderenze e riallineamento delle fibre sia muscolari che connettivali, difficilmente ottenibili nell’ambito di un trattamento puramente manuale. Un’altra situazione che colpisce il muscolo molto contratto, è la sua incapacità di ottenere il fisiologico afflusso di sangue che è funzionale a garantire le due fasi fisiologiche alle quali il muscolo


Sport e salute è deputato: l’accorciamento e la distensione. In questo caso abbiamo bisogno di intervenire per ottenere un iperemizzazione della parte, affinché l’afflusso di sangue spinga il muscolo a rigenerarsi più velocemente.

Fig. 3a - Tecnica della coppettazione

Fig. 3 b- Tecnica della coppettazione

Fig. 3c - Tecnica della coppettazione

Tra le varie tecniche utilizzabili, risulta molto efficace la coppettazione (fig. 3) che pur lavorando a livello cutaneo, apporta un notevole effetto anche più in profondità nella zona contratta. La coppettazione è una tecnica terapeutica derivante dalla medicina cinese, in cui delle coppette sono collocate sulla pelle per creare una depressione della zona interessata. Quindi l’obiettivo della coppettazione è quello di creare un vuoto (vacuum) all’interno della coppetta applicata sulla cute. Questo genera un arrossamento cutaneo frutto di un effetto iperemizzante, cioè si ha una mobilitazione del flusso di sangue per promuovere in modo maggiore la guarigione di una vasta gamma di disturbi. La coppetta è generalmente lasciata agire in sede da cinque a dieci minuti circa. Questa tecnica risale agli antichi egizi e alle culture del Medio Oriente ed è stata poi sviluppata dai cinesi. Uno dei più antichi testi di medicina al mondo, il Papiro di Ebers, descrive come gli antichi egizi usavano coppettazione già dal 1.550 a.C. Nonostante la scienza occidentale si dimostri ancora abbastanza scettica verso questa tecnica, nel 2012 uno studio pubblicato sulla rivista “PLoS ONE” (che pubblica ricerche primarie di diverse discipline scientifiche) suggerisce che la coppettazione risulta avere effetti molto interessanti per accelerare la guarigione di tessuti danneggiati. Ricercatori australiani e cinesi hanno recensito 135 studi sulla coppettazione pubblicati tra il 1992 e il 2010. Essi hanno concluso che la coppettazione può essere efficace, ancor più, se combinata con altri trattamenti come l’agopuntura, massaggi ecc. Esistono diverse tipologie di coppette in commercio che Fig. 4 - Tirelli Emilio Direttore formazione Ecolife Milano e coordinatore Ecolife Team massaggiatori professionisti possono essere realizzate in diversi materiali, (vetro, dello sport e Maurizio Raffagnin docente di medicina tradizionale cinese, massaggio energetico presso Ecolife Fig. 5 - Davide Carli e Maurizio Raffagnin nel centro plastica, bambù, terracotta). Una versione più moderna Milano Ecolife di coppetta utilizza una pompa per creare il vuoto all’interno della stessa. Talvolta, professionisti usano la coppetta anche in modo dinamico per produrre un effetto massaggio su un area più espansa, facendo scorrere la coppetta, applicata sulla cute, sull’intero ventre muscolare.

Emilio Tirelli Dal 1996 Direttore formazione Ecolife Milano e coordinatore Ecolife Team massaggiatori professionisti dello sport; Docente presso l’Università Cattolica di Milano; Coordinatore massaggiatori ASD Femminile Inter Maurizio Raffagnin Dal 2003 docente di medicina tradizionale cinese, massaggio energetico presso Ecolife Milano; Massoterapista; Operatore Shiatsu; Massaggiatore con tecniche di massaggio orientali e medicina tradizionale cinese Davide Carli Ex campione mondiale di sport da combattimento; Esperto dell’Applicazione dei Programmi Motori ai Fini Sportivi; Tecnico degli Sport da Combattimento; Chinesiologo; Laureando in Biologia della Nutrizione

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Sport e salute

PREVENZIONE E METODO Una difesa a 360° dedicata ai ragazzi della scuola secondaria di secondo grado dai 14 ai 17 anni Nella società contemporanea caratterizzata da una vita intensa di impegni, arrivismo e ritmi frenetici, i momenti di dialogo per le relazioni personali sono sempre più rari, portando il nostro vissuto ad essere contraddistinto da una “terra di nessuno” sempre più arida e potenzialmente pericolosa. Questi spazi virtuali che caratterizzano un po’ le vite di tutti noi, sono popolati da persone che hanno la necessità di essere nuovamente alfabetizzate e, quindi, di riacquisire le conoscenze e le competenze necessarie che gli permettono un impegno costruttivo nelle attività di gruppo e nella società. A livello di contatto, infatti, l’utilizzo sempre più incisivo della tecnologia ha provocato negli ultimi 30 anni una regressione sostanziale della manualità che ha lasciato spazio alla digitalizzazione. Da questi presupposti e da un’esperienza quarantennale nello studio delle arti marziali il Maestro Filippo La Noce, dopo un’attenta analisi e un adeguamento agli stili di vita moderni, ha elaborato un metodo di “difesa” che si differenzia dagli approcci classici presenti sul mercato. Nasce così il progetto “Prevenzione e metodo: una difesa a 360° dedicata ai ragazzi della scuola secondaria di secondo grado dai 14 ai 17 anni” metodo di prevenzione strutturato sulle esigenze dei ragazzi ed evoluto sul fabbisogno formativo che caratterizza il mondo scolastico, con l’intento di colmare il GAP fisico e psicologico in situazioni di vita quotidiana. Oltre all’attività motoria di base, alla portata di tutti, il progetto prevede un addestramento indirizzato alla salvaguardia del proprio corpo, quindi, l’apprendimento di azioni difensive/preventive con un minimo contatto fisico, senza per questo eccedere. Elementi che caratterizzano il metodo, sono le informazioni strutturate a livello modulare che saranno fornite ai ragazzi e rivolte principalmente alla prevenzione a 360°: • il bullismo; • I maltrattamenti e le molestie; • Il tentativo di rapimento e sequestro; • Il ruolo della famiglia; • il rispetto delle regole.

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La versione estesa del libretto sul progetto “Prevenzione e Metodo” e disponibile online Prevenzione e Metodo

MLN GIOVANI E SCUOLA

una difesa a 360° dedicata ai ragazzi della scuola secondaria di secondo grado dai 14 ai 17 anni

Trainer Progetto Scolastico di Prevenzione e Protezione (PSDPP)

Patrocinio del Senato della Repubblica

Fascia di età 14-17 anni

Rischi Generici

Bullismo Maltrattamenti e Molestie Il ruolo della famiglia Tentativo di rapimento e sequestro Il rispetto delle regole

Progetto Giovani

Corso

Sport e salute

Dopo un’accurata formazione di base e lo sviluppo di una nuova figura professionale che oscilla tra il tecnico ed il trainer, il Maestro Filippo La Noce ha costituito un primo gruppo di Istruttori qualificati ad hoc per il tipo di progetto. Il metodo sarà a breve diffuso sul territorio nazionale con una tipologia di formazione di tipo teorica in aula e pratica in palestra, utile al conseguimento della qualifica di “Trainer (PSDPP)”. Il corso, prevede inoltre un’area formazione e comunicazione, dove tramite il contributo in house del Counselor Massimo Giuliani si è provveduto ad importare competenze esterne e modi di fare per la formazione specifica degli Istruttori. Il progetto, che ha avuto di recente il patrocinio del CONI e della Scuola dello Sport, è presentato dal giovane e dinamico Ente di promozione ASC, tramite l’illuminato Presidente Luca Stevanato, il Vice Presidente Alessandro Londi, e promosso dal primo momento a livello Regionale Lombardo dal M° Mauro Brescia che ha creduto nelle potenzialità esprimendosi in prima persona supportando le iniziative di promozione erogate già dalle fasi embrionali, è in fase di valutazione da parte della Federazione che potrebbe ricavare nicchie educative dedicate ad un mondo molto delicato e sensibile come quello della scuola.

GUARDA IL VIDEO DEL PROGETTO

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2015

CALENDARIO CALENDARIO INTERNAZIONALE INTERNAZIONALE

2015

• 9-10 maggio:• 9-10 Anversa (Belgio) maggio: Anversa (Belgio) stage con John Therien (Canada) e Alain Sailly e Alai stage con John Therien (Canada) • 15-17 maggio: Romania stage • CALENDARIO 15-17 maggio: Romania stage CALENDARIO organizzato da shihan George Chivaran organizzato da shihan George Chivaran INTERNAZIONALE INTERNAZIONALE • 30-31 maggio: stagemaggio: in Italia stage in Italia • 30-31 organizzato dall’Asd NAMA organizzato dall’Asd NAMA 2015 2015 • 6 giugno: Ungheria “Hungary Jubilee Day” Jubilee Da • 6 giugno: Ungheria “Hungary • 9-10 • 9-10 Anversa (Belgio) Anversa (Belgio) per il maggio: M° István Kelemen per il maggio: M° István Kelemen con John con John (Canada) Therien e Alain (Canada) Sailly e Alai • stage 4-8 agosto: seminar in Hungary • stage 4-8Therien agosto: seminar in Hungary • 15-17 maggio: • 15-17 Romania maggio: stage Romania stage organizzato da shihan Tamás Smaraglai organizzato da shihan Tamás Smaragla organizzato da organizzato shihan George da shihan Chivaran George Chivaran • 16-22 agosto: FJJČR summer camps ju-jitsucamps • 16-22 agosto: FJJČR summer ju• in 30-31 maggio: • 30-31 stage maggio: in Italia stage in Italia Valtice (Repubblica in ValticeCeca) (Repubblica Ceca) organizzato organizzato NAMA NAMA • 23-30 settembre: stage in dall’Asd Australia •dall’Asd 23-30 settembre: stage in Australia • organizzato 6 giugno: Ungheria •da 6 giugno: “Hungary Ungheria Jubilee “Hungary Day” Jubilee Da Carl B. Withey organizzato da Carl B. Withey per il M° István per Kelemen il M° István Kelemen • 10-11 ottobre: Venezia Istrana stage Istrana stage • 10-11 ottobre: Venezia • organizzato 4-8 agosto: seminar •dalla 4-8 agosto: in Hungary seminar in Hungary Kami Center organizzato dalla Kami Center organizzato da organizzato shihan Tamás da shihan Smaraglai Tamás Smaragla • 23-25 ottobre: stageottobre: in Germania • 23-25 stage in Germania • organizzato 16-22 agosto: •da 16-22 FJJČR agosto: summer FJJČR camps summer ju-jitsu camps juShihan J.Oberhollenzer organizzato da Shihan J.Oberhollenzer (Repubblica in Ceca) (Repubblica Ceca) • in 31Valtice ottobre-1 seminar in Russia •novembre: 31Valtice ottobre-1 novembre: seminar in Russ • 23-30 settembre: • 23-30 stage settembre: in Australia stage in Australia organizzato da shihan Alexandr Bruzgin organizzato da shihan Alexandr Bruzgin organizzato da organizzato Carl B. Withey da Carl B. Withey • WORLD 10-11 ottobre: 10-11 Venezia ottobre: Istrana Venezia stage IstranaORGANIZ stage JU •JITSU KOBUDO ORGANIZATION WORLD JU JITSU KOBUDO dalla organizzato Kami Center dalla Kami Viaorganizzato Sismondi,Via 22 – 20133 Milano – Tel.Center 0297162878 Sismondi, 22 – 20133 Milano – Tel. 02 • 23-25 ottobre: • 23-25 stage ottobre: in Germania stage in Germania – wjjko@publicationspromotion.it Fax 0289879982 Fax 0289879982 – wjjko@publicationspro organizzato da organizzato Shihan J.Oberhollenzer da Shihan J.Oberhollenzer


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