Budo International Estate 2015

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anno xvIII - n° 191 - estate 2015 - mensile

16° OPEN D’ITALIA DI KARATE


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EDITORIALE

Un’attenzione sempre crescente Dopo un lungo anno sportivo caratterizzato da tantissimi eventi siamo arrivati alla pausa estiva. Le conclusioni di questa stagione non possono essere che positive. L’attenzione mediatica verso le Arti Marziali e gli Sport da Combattimento ha continuato a crescere spinta da occasioni come i primi Giochi Olimpici Europei, che hanno visto il debutto del Karate nei cinque cerchi o la prima edizione di Venator, produzione al 100% italiana che ha dimostrato la reale possibilità di avere delle MMA di alto livello anche nel nostro Paese. Ormai siamo già con la testa, oltre che alle meritate vacanze, agli appuntamenti del prossimo anno che culminerà con le Olimpiadi di Rio. Alcuni nostri atleti sono già qualificati o sono ben posizionati per esserlo, altri dovranno faticare fino all’ultimo. Noi li seguiremo tutti con grande attenzione sperando di poter ricevere le soddisfazioni che abbiamo già provato nelle edizioni precedenti. Inutile sottolineare che questo è il momento di visibilità per antonomasia per Judo, Taekwondo, Lotta e Pugilato amatoriale. Per il Karate restiamo in attesa della decisione sulla partecipazione all’edizione di Tokyo 2020 che rivoluzionerebbe questa meravigliosa disciplina. Kickboxing e MMA già hanno grandi spazi in televisione che non possono che aumentare. Le altre discipline stanno scoprendo le opportunità date dalla rete con diversi casi di grande successo. Noi continueremo sulla nostra strada della comunicazione multimediale che sta dando i suoi frutti e ci permette di essere sempre vicini ai gusti ed alle passioni di voi lettori. Continuate a seguirci ed a proporci nuovi argomenti da pubblicare. Insieme saremo sempre più forti! Emilio Appiana emilio@budomarket.com

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Direttore responsabile: Emilio Appiana, e-mail: redazione@budomarket.com. Pubblicità: Mauro Spadotto, Tel.: 02.26145255, e-mail: marketing@budomarket.com. Editore: Jute Sport S.R.L., Via Marco Aurelio 35 - 20127 Milano. Arretrati cartacei: una copia A 8,00, tre copie A 20,00. Prima di effettuare il pagamento, contattateci telefonicamente o tramite e-mail, per verificare/confermare la disponibilità dell’arretrato. Inviare il vaglia postale a Jute Sport S.R.L., Via Marco Aurelio, 35 – 20127 Milano.

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SOMMARIO Pag. 1

Editoriale

Evento

Pag. 4

Knock Out Action 9

BJJ

Pag. 6

Dario Bacci

Karate

Pag. 12

16° Open d’Italia di Karate

Judo

Pag. 18

Zimba - La forza della volontà

Training

Pag. 22

Mille vette fino al cielo...

Judo

Pag. 24

Ylenia Scapin - Una campionessa di “ruolo”

Boxe

Pag. 28

Mondiale Junior/Youth femminile

Boxe

Pag. 31

Klitschko

Muay Thai

Pag. 32

Mustapha Haida - ISKA World Champion

Muay Thai

Pag. 34

Martine Michieletto - Campionessa Mondale ISKA

WTKA

Pag. 40

WTKA

Folgore

Pag. 44

Multisport marziale - Folgore No Limits

Folgore

Pag. 45

Giochi Sportivi Studenteschi

Folgore

Pag. 46

Campionato Italiano Pankration

Folgore

Pag. 47

Multisport marziale

Folgore

Pag. 48

Multisport marziale - Tappa a Mirandola

Boxe

Pag. 51

Victory 8 New York

Evento

Pag. 52

Rimini Wellness 2015

MMA

Pag. 56

Deep Jewels 8

Training

Pag. 58

WTA

Pag. 62

Gym Point

Pag. 64

News Brevi

MMA

Pag. 66

Venator FC

Evento

Pag. 68

Finali Cinture Lombarde FISCAM 2015

Muay Thai

Pag. 70

Hanuman Contest Event

WFC

Pag. 72

The Best of The Best

WFC

Pag. 76

Finale campionato italiano ed europeo Light

Evento

Pag. 78

Auxe City Camp 2015

Palestra

Pag. 80

Ludus Magnum

Autodifesa

Pag. 81

DPD - Difesa Personale Donne

Karate

Pag. 82

Internazionali di Karate - Lignano 2015

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Evento

KNOCK OUT ACTION 9 “The Hammer” conquista l’Europeo

Gli atleti del Pro-Fighting Bellaria a fine evento

La grinta di Francesco Palermo

Francesco Palermo con il suo maestro Andrea Brigliadori

Il diretto di Mandal su Montuschi

In una serata densa di emozioni e spinto dal tifo della sua Savignano, il fighter della Pro-Fighting Bellaria Francesco “The Hammer” Palermo, allenato dal maestro Andrea Brigliadori, ha vinto il titolo Europeo professionisti di K1 categoria 75 kg. sigla WTKA, in una sfida con lo svizzero Daniel Moro, già campione WBO. Il match di Palermo è stato l’ultimo, la ciliegina sulla torta, di quelli in programma al KNOCK OUT ACTION 9, la nona edizione del galà di sport da combattimento che si è svolta sabato 16 maggio al Seven Sporting Club di Savignano sul Rubiconde (FC) e ripreso dalle telecamere Rai, in una serata organizzata dalla Pro-Fighting Bellaria del maestro Andrea Brigliadori in collaborazione con Around Sport e con il patrocinio dei comuni di Savignano e San Mauro Pascoli, come ogni anno in memoria del maestro Federico Marchini. Francesco Palermo, dopo una prima ripresa di studio, accelera alla seconda facendo subire allo svizzero Moro ben tre conteggi che decretano la fine del match e la conquista del titolo. “Da una grande squadra e da tanti sacrifici non possono che venire grandi risultati” è stato il commento a caldo del neo campione. 4 Budo International


Evento

Il KO di Dario Leva

Leonzio su Farruku

Palermo su Moro

Bella vittoria anche per la pluricampionessa di K1, Muay Thai, Full Contact ed MMA Annalisa “no fear” Bucci contro l’ostica atleta transalpina Manon Kiota del Team BMT 91. Completano la serata dei PRO le vittorie di Dario Leva (P.F.Bellaria) su Stefanio Marchi (Team Del Vecchio) per KO, di Roberto Gheorghita (P.F.San Marino) su Amed West (P.F.Mantova) per intervento medico, di Jonathan Astarita (Team Astarita) su Sergio Ulinici (P.F.Bellaria) ai punti, di Angelo Leonzio (Fight Club Riccione) su Alkid Farruku (X1 Boxing Casale) ai punti. Tra i dilettanti le vittorie vanno a Sergio Vintonovich (P.F.San Marino) su Alessandro Canapa (P.F.Ancona) per KO, a Francesco Montuschi (P.F.Imola) su Irmel Mandal (P.F.Bellaria) per intervento medico, a Yuri Gentile (P.F.Mantova) su Alessandro Brunetto (P.F.Prato) per KO, a Yari Succi (P.F.Rimini) su Nicolae Culiciu (X1 Boxing Casale) ai punti e per finire Luca Merloni (P.F.Bellaria) al rientro dopo due anni di assenza dai ring pareggia con Xhevair Ibraimovski (P.F.Macerata). Una bellissima serata, ormai un successo annunciato per questo evento dedicato al maestro e fondatore del gruppo Pro-Fighting Federico Marchini. Budo International 5


BJJ Folgore

DARIO BACCI

FOLGORATO DAL BRAZILIAN! Dario ha una carriera folgorante nel Brazilian Ju Jitsu e oggi, allievo diretto della scuola di Jean Jacques Machado, è uno dei massimi esponenti di questa disciplina in Italia Testo di: Pino Morelli Foto di: Emanuele Perini

Se vuoi parlare di un argomento qualsiasi e vuoi capire fino in fondo la sua dimensione, devi parlare o con chi ama profondamente tale argomento o con chi lo conosce talmente bene che può spiegartelo nelle più infinite pieghe. Dario Bacci sintetizza queste due peculiarità perché è rimasto folgorato da questa disciplina e non se ne è più allontanato. Per cui, non c’è persona migliore di lui per capire l’evoluzione del Brazilian Jiu Jitsu in Italia. Ciao Dario, come sei arrivato al Brazilian? Io veramente ho iniziato con il calcio ma, per dirti la verità, è uno degli sport peggiori per far avvicinare un ragazzino al mondo sportivo, vuoi per gli interessi che gli gravitano attorno, vuoi per l’ottusità mentale di quei genitori che vorrebbero far realizzare i propri sogni infranti ai figli. Questo crea dei piccoli burattini in mano a genitori “che avrebbero voluto ma che non sono stati”. Allora come ti avvicini alle arti marziali? Inizio con il Kung Fu ma per sfortuna. Sì, nel senso che da piccolo sono stato rapinato due volte, avevo appena 12 anni. Questo mi portò a pensare che con il Kung Fu avrei potuto difendermi, ispirato dai film di Bruce Lee come la maggior parte dei ragazzi della mia età. Con chi hai iniziato a praticare? Ho iniziato con Sifu Gianfranco Russo che io reputo il mio padre marziale perché è la persona che mi ha fatto e mi fa ancora, per molte cose, da guida. Ho praticato con lui per moltissimi anni e ho allargato la pratica anche al Sanda, l’aspetto più agonistico del Kung Fu, combattimento che prevede anche proiezioni oltre che colpi, una sfida importante per il proprio corpo.

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BJJ

A questo punto passi al Brazilian? No, mi sono dedicato, nel frattempo, anche al pugilato, nel quale ho fatto anche dei match perché ho sempre pensato che l’aspetto agonistico è un vero banco di prova per un cultore di arti marziali e sport da combattimento. Ma quello che mi piaceva di più del Kung Fu era l’aspetto filosofico e gerarchico della disciplina, il raggiungimento degli obiettivi che mi venivano posti e nel ’94 ho conseguito il grado di cintura nera, avevo appena vent’anni. A questo punto? Sono partito per la Cina e ci sono rimasto quattro mesi per studiare alla scuola di Liang Long Quan che è la scuola di Sifu Russo. Poi ho fatto due mesi di Sanda a Pechino e due mesi di Shaolin nel Monastero omonimo Una bellissima esperienza! Una grande esperienza! Ho imparato anche un discreto cinese, Mandarino, che negli anni ho perso un poco. Ma allora quando arriva il Brazilian? Diciamo che sono andato avanti per un po’ di anni e poi, la mia vita lavorativa, che era legata alla musica, mi ha portato a Londra. Ma il Kung Fu e le arti marziali in genere hanno sempre fatto parte di me. Per cui, una volta arrivato nella capitale inglese, mi sono dato da fare per praticare le arti marziali anche li. Ho fatto pugilato e il Sanda. Per cui continui il tuo percorso stile cinese. Sì ma, ad un certo punto della mia vita, nel 2003, ho conosciuto un tipo che mi parlava di Valetudo, di Grappling, lotta a terra che io conoscevo in maniera estremamente marginale perché molto legato a quello che avevo praticato; sono stato sempre curioso e aperto a nuove esperienze per cui volevo capire di cosa mi stesse parlando e mi accorsi che c’era un mondo nel quale io ero completamente a zero. Così io gli insegnai il lavoro di colpi e lui le tecniche a terra. Sempre lui mi parlò del Bazilian Ju Jitsu. Un nome che non avevo mai sentito; mai mi sarei aspettato che una disciplina giapponese antica come il Ju Jitsu fosse legata al Brasile. Era per me un mondo completamente nuovo e mi incuriosì molto così lui decise di portarmi ad una lezione di Ju Jitsu brasiliano il 25 marzo del 2004, mi ricordo

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benissimo la data perché eravamo pronti per assistere alla lezione ma la lezione stessa fu cancellata. Ormai ero troppo curioso di conoscere il Brazilian, allora mi misi a cercare su Google e trovai i contatti di una scuola, telefonai e la sera stessa andai a fare la mia prima lezione di Brazilian. Cosa ti ha affascinato così tanto da farti rimanere in questa disciplina? Due cose mi colpirono. Io provenivo dal Sanda dove la disciplina è ferrea, non si parla, non si ride, non si scherza e c’è una grossa attenzione alla sostanza ma anche molta forma. Nel Brazilian non esisteva la forma. Si parlava, si scherzava ma poi nel momento di praticare lo si faceva come doveva essere fatto, per cui una grande sostanza. La lotta vera, allenamento duro e una grande serietà anche senza l’aspetto formale delle altre discipline. L’altra cosa che mi colpì fu quando chiesi come potevo fare per prendere le cinture superiori. Mi dissero: “Qui non ci sono nomi da ricordare, ogni tecnica la puoi chiamare come vuoi, devi salire sul tatami e portare risultati, devi vincere con tutti e vedrai che la cintura arriverà”. A questo punto mi sono fermato e ho voluto capire profondamente questa disciplina. Ho imparato il portoghese e quest’anno sarà l’ottava volta che volo in Brasile e a Los Angeles per studiare direttamente alla scuola di Machado ed in altre scuole dove si pratica in modo autentico la disciplina. Nell’agosto del 2011 ho conseguito il grado di cintura nera che è un traguardo molto complicato e pesante anche fisicamente. Quando io ho preso la cintura nera eravamo in cinque in Italia, a Roma, ad aver conseguito il grado mentre oggi saremo una cinquantina solo su Roma. Quindi il Brazilian sta vivendo un momento importante di espansione con sempre più praticanti. Praticamente, ti sei dedicato solo alla disciplina La decisione vera l’ho presa lo scorso anno quando ho capito che questo doveva essere il mio lavoro e la mia fonte di sostentamento. Ho iniziato, dunque, a frequentare il Maestro Federico Tisi col quale ho creato l’Unione Italiana Brazilian Ju Jitsu, della quale lui è il Presidente e io il Vice Presidente. Ma facciamo un attimo un passo indietro. Quado hai iniziato a frequentare il Brazilian non ti è venuto in mente di andare a scoprire la disciplina direttamente alla fonte? Non sei stato curioso di conoscerne la storia? Proprio per questo ho deciso di studiare il portoghese e di andare in Brasile, perché volevo capire come nasceva tutto questo movimento. Una volta arrivato in Brasile mi sono accorto che era molto differente da quanto stavo facendo a Londra e così ho deciso di uscire dal noto Team Carlson Gracie, dopo sei anni, e studiare con altre persone sulla base di quello che avevo vissuto in Brasile, appunto. Ho cambiato insegnante e ho praticato il ju jitsu in maniera differente. Cosa vuol dire in maniera differente? Vuol dire molto più legato all’ideogramma Ju, lo stesso Ju del Judo. Tutto un lavoro legato alla flessibilità, avere il dominio del proprio corpo e renderlo plasmabile a piacimento, a seconda del lavoro che voglio fare e delle tecniche che voglio portare all’avversario. Ma l’ideogramma Ju è poi lo stesso per le discipline del judo e del ju jitsu, come nel Brazilian ju

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BJJ

jitsu il concetto fondamentale è lo stesso; poi c’è stata una snaturalizzazione della disciplina perché l‘aspetto puramente agonistico sportivo ha cambiato il concetto stesso degli ideogrammi che li rappresentano. In Brasile ho apprezzato il concetto di Ju, ecco perché ho iniziato a praticare in maniera “differente”. Questo anche perché in Brasile c’è la scuola madre che detta le regole? In buona parte è vero, in effetti il 90% dei campioni del mondo sono brasiliani, poi ci sono anche molti americani mentre noi abbiamo un solo campione del mondo, anzi due, ma moltissime promesse in arrivo…e ci stiamo avvicinando molto come preparazione tecnica. Esiste una Nazionale Italiana di Brazilian Ju Jitsu? Non ancora, non ci siamo posti il problema di avere una squadra nazionale ma facciamo piccoli passi per volta e arriveremo anche a questo. Allora come nasce questa federazione? A livello internazionale esiste la IBJJF che nasce in Brasile per volontà della famiglia Gracie che è la stirpe che ha fondato questa disciplina. Hanno iniziato a farsi conoscere in America e poi negli altri paesi limitrofi fino ad arrivare in Europa anche perché il Bazilian sta conoscendo una popolarità grande tra tutti quelli che amano le arti marziali e trovano in questo sport la loro giusta motivazione, tanto che siamo arrivati a circa 300.000 atleti in tutto il mondo. IBJJF si dirama poi in USBJJ per l’America, l’UIJJ per l’Italia che gestiamo io e Federico Tisi, poi una per il Giappone e una per il Portogallo, le altre fanno direttamente capo IBJJF. Le altre nazioni come potranno avere la loro federazione? Man mano che arrivano in nuovi paesi individuano le persone giuste per organizzare una federazione nazionale e gli affidano la gestione di tutto ciò che riguarda il BJJ in quel paese. Per gestione cosa si intende? La gestione consiste nell’organizzare l’affiliazione degli atleti, un calendario gare, gli stage, insomma, tutto ciò che serve a che la disciplina sia conosciuta, regolamentata e sviluppata. In Italia, per esempio, organizziamo tutto noi, dalle affiliazioni alle competizioni alle organizzazioni di eventi legati al BJJ. Quindi, nessun atleta può combattere in una competizione ufficiale se non è affiliato alla nostra organizzazione, se vuole lavorare con noi, naturalmente. Esiste, dunque, una federazione Europea? Non ancora ma ci stanno lavorando. Chi vuole può affiliarsi alle federazioni già esistenti, che ho citato prima, altrimenti organizzano loro direttamente dal Brasile. Radicati come sono in Brasile penso che abbiano bisogno di una struttura internazionale che rappresenti l’Europa, o no? Sicuramente sì. Credo ci stiano lavorando sopra e, comunque, il passaggio potrebbe essere imminente. I numeri dei partecipanti sono confortanti, devi pensare che alla terza edizione dell’Europeo a Roma abbiamo avuto 1500

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BJJ Folgore

atleti partecipanti, al Campionato Europeo con il kimono organizzato da loro e gestito in locale dalla Federazione Portoghese hanno avuto 3400 atleti partecipanti per quattro giorni di gara. Capisci? I numeri ci sono, credo sia solo un problema di organizzazione della struttura. Voi non volete legarvi alle federazioni già esistenti, perché? Semplicemente perché tutta la macchina funziona da sola. È autoalimentata, è autogestita e non necessita di fondi pubblici derivati dal CONI, per esempio. Non sottostiamo a nessun regolamento dettato se non a quelle che sono state le direttive di Gracie. D’altronde tutto il sistema è stato testato, dalle organizzazione delle competizioni, alle affiliazioni, dalla graduazione delle cinture nere ai programmi didattici. Nel tempo si è messa a punto una macchina che adesso non è facile fermare o indirizzare in un’altra direzione. Per esempio uno dei problemi più grandi è proprio la graduazione delle cinture nere. Si è visto che in tutte le federazioni la cintura nera è, nell’85% dei casi, più una regalia piuttosto che il riconoscimento al merito dell’atleta e questo lo fanno solo per soldi, per guadagnare di più ogni anno con le nuove affiliazioni. Sotto questo punto il BJJ è molto più serio di tante realtà che oggi esistono sia livello nazionale che internazionale. Per finire, cosa puoi dire a chi vuole iniziare ad intraprendere questa disciplina? Posso dare solo un consiglio: praticare, sbagliare continuamente, ma ancora di più correggere, nuovamente praticare ed infine evolvere. Se volete diventare cinture nere dovete praticare perché nella nostra disciplina non si prendono i gradi solo perché si è praticanti, si deve essere veri praticanti e si dovrà conoscere i fondamentali e dimostrare che funzionino. Solo il tempo e il lavoro svolto da ognuno potrà decretare il vero valore. Scopri molte altre informazioni sul sito www.uijj.org!

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Karate

16° OPEN D’ITALIA DI KARATE Il successo dell’Open tornato a Milano Foto copertina di: Alberto Maffini

L’Open d’Italia di Karate è tornato a Milano ed è andato in scena al Palazzo del Ghiaccio di Sesto S. Giovanni. L’evento si è svolto in due giornate: sabato 9 maggio è stato dedicato alle competizioni di Kumite e domenica 9 al Kata. A questa due giorni di Karate si sono iscritti oltre 1400 atleti appartenenti a 18 nazioni diverse, per un totale di 247 squadre. Gli appassionati Karateka sono scesi sui 9 tatami allestiti con entusiasmo, voglia di vincere e rispetto, rendendo gli incontri e le esibizioni quanto più interessanti possibili. L’entusiasmo non è mancato neanche al Comitato Organizzatore e ai suoi collaboratori, nonché a più di 120 tra ufficiali di gara e presidenti di giuria, il v. presidente del comitato regionale Fijlkam Riccardo Zambotto e il presidente della commissione nazionale udg Giuseppe Zaccaro che ha dichiarato: ”L’Open torna a Milano con un bel Karate. Molto più competitivo il kata rispetto al kumite. Personalmente ringrazio i nostri arbitri che hanno svolto, insieme ai colleghi di Austria, Croazia, Polonia, Portogallo e Lussemburgo, un ottimo lavoro per la buona riuscita della manifestazione”. Le attività al palazzetto sono iniziate venerdì 8 per garantire una prima sessione di accrediti e peso ai primi atleti giunti alla sede di gara. L’Italia ha vinto il medagliere per Nazioni con 276 medaglie (73 oro, 66 argento, 137 bronzo), al secondo gradino del podio troviamo l’Ecuador con 4 medaglie (2 oro, 1 argento, 1 bronzo) seguita dalla Croazia con 2 medaglie (1 oro, 1 argento).

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Foto di: Massimo Barisano, Alberto Maffini, Budo International


Karate

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Classifica Nazioni 1 – ITALIA (73 oro, 66 argento, 137 bronzo) 2 – ECUADOR (2 oro, 1 argento, 1 bronzo) 3 – CROAZIA (1 oro, 1 argento, 0 bronzo) Classifica Società a punteggio 1 – Master Rapid SKF (ITA) 177 p. 2 – FIJLKAM ITALIA FEDERAZIONE (ITA) 150 p. 3 – G.S.FF.OO POLIZIA DI STATO (ITA) 135 p.

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Karate

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Karate

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Karate

ALTRE STATISTICHE DELL’OPEN SONO DISPONIBILI SUL SITO SPORTDATA

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Judo

ZIMBA - LA FORZA DELLA VOLONTÀ

Sempre spiritosa e pronta alla battuta, le fossette e gli occhi incantevoli sempre proiettati verso il futuro. Grinta e tecnica: questa è, ancora oggi, Laura Zimbaro Testo di: Pino Morelli Foto di: Archivio Laura Zimbaro

Una faccetta paffutella, non cicciona, ma due belle guance con le fossette e un sorriso smagliante, gli occhi del cielo e la battuta sempre pronta, ma quando saliva sul tatami cambiava e forse diventava, davvero, Diabolik. Così l’avevano chiamata le sue amiche in nazionale ma per me è stata sempre Zimba. Sì, perché Laura l’ho sempre ricordata con quel sorriso e con l’accento torinese del sud, con la battuta sempre pronta e sempre attenta. Una tra le più brave atlete della nazionale italiana, (ma chi non lo è stata?) degli anni ‘80/’90 fino al 2000 con le ultime gare Master. Ma Zimba aveva qualcosa in più, aveva la grinta e la fame di arrivare e non si risparmiava mai, dava tutta se stessa, per lei e per la nazionale. Una nazionale alla quale ha dedicato 15 anni della sua vita di sportiva, lunghi anni nei quali ha ricevuto molto e ha dato tutto quello che aveva dentro. Zimba nasce a Torino e inizia il Judo nel 1975, da piccola, con il Maestro Armando Fioravanti ed il Maestro Zingale Orazio nel Club Ryugi e dopo appena tre anni vince il suo primo titolo a Catania nei Campionati juniores e nello stesso anno si guadagna una bella medaglia d’argento agli Assoluti di Napoli nei 56 kg. L’anno dopo entra di diritto in nazionale e, a 17 anni, vince la sua prima medaglia internazionale a Bratislava. È un viaggio in discesa per Zimba che deve solo amministrare bene le sue capacità. Vince 14 titoli italiani, dei quali 6 Assoluti, e nel 1981, a Madrid, nei Campionati Europei conquista la medaglia di bronzo. Nel 1986 vince la medagli di bronzo ai Campionati Europei a Squadre, nel 1987 vince la medaglia d’Oro al Mondiale di preolimpica ad Essen e nel 1989 torna a vincere la medaglia di Bronzo ai Campionati Europei a Squadre. Nel 1990 Vince la medaglia d’Oro ai Mondiali Universitari e in quegli anni è pluri medagliata in tutti i tornei internazionali di serie A, Inghilterra, Ungheria, Bulgaria, Germania….Nel 1996 diventa allenatrice della Squadra Regionale Piemontese e nel 2001/2002 conquista la medaglia d’Argento ai Campionati di Francia a Squadre. Nel 2006 all’apice dalla carriera diventa Docente Regionale ma ancora batte in lei il cuore dell’agonista e nel 2009 Vince la medaglia d’Oro al Campionato Europeo Master di Lignano. In questi anni ha fatto parte della Jigoro Kano guidata dal Maestro Angelo Beltracchini per 10 anni e dal 1994 al 1998 è stata tesserata con l’Akiyama Torino dei fratelli Toniolo. E pensare che Zimba voleva fare l’insegnante di Educazione Fisica e stava anche completando gli studi ma un concorso in un Ente statale ha messo fine al suo sogno. Ma ha avuto una carriera lunga, piena di impegni e di soddisfazioni come anche la qualificazione alle Olimpiadi di Barcellona del 1992 alle quali, però, non ha mai partecipato.

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Judo Allora Laura, ad oggi hai qualche rimpianto? Rimpianti? Nessuno. Rifarei tutto quello che ho fatto perché il Judo, oltre ad avermi aiutata a divenire un adulto completo, mi ha permesso di viaggiare nel mondo, cosa che, da sola, non sarei riuscita a fare. Ho ottenuto grandi ed importanti risultati sportivi quindi, in ugual maniera, le soddisfazioni personali non sono mancate. Rimpianti assolutamente NO! Forse un po’ di rammarico! Nella mia innocenza di giovane donna mi aspettavo, dopo 15 anni di onorata carriera, la possibilità di sfruttare le mie capacità, la mia esperienza sul tatami portando il tutto, a conoscenza delle giovani promesse di questo sport. Cosa, che in realtà, non è accaduta. Che tipo di riconoscimento ti aspettavi? I riconoscimenti, come ben sai, di solito portano ad una stretta di mano o poco più; io avrei semplicemente voluto avere la possibilità, come è accaduto ad altri atleti, di potermi inserire a livello lavorativo nel mondo di questo sport; mondo che, ancor oggi, amo come allora, a cui ho dato tanto della mia gioventù, grandi sacrifici miei e della mia famiglia, dove a mio parere, oltre a miei importanti risultati sportivi, avrei potuto dare un valore aggiunto in più, sia come allenatore di nuove leve, sia a livello di incarichi manageriali o/e di rappresentanza. Certo che il vostro sacrificio è stato grande anche considerando che a quel tempo non c’erano i gruppi sportivi militari che accoglievano le donne. Considerato che provengo da una famiglia normalissima, economicamente parlando, e che, come hai ben detto, all’epoca non c’erano gruppi sportivi militari che accogliessero le donne, per vivere e seguire la mia grande passione, il Judo, ho accettato un posto di lavoro in una S.p.A. il cui capitale è, attualmente, detenuto al 100% dallo Stato Italiano (fino al 2016) tramite il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Questa per me, subito, è stata una grande fortuna, in primis perché è diventata la mia unica fonte di sostentamento; ed in secondo luogo, mi ha permesso di continuare per un periodo a gareggiare nella Federazione per la Nostra Nazionale. Ovviamente, nonostante abbia avuto dal mio “datore di lavoro” sostegno nella gestione delle gare/trasferte, è anche vero che un lavoro a tempo pieno comporta delle difficoltà oggettive nell’affiancare allo stesso un’attività sportiva ad alti livelli agonistici quali erano i miei. I miei sogni, quindi, iniziarono a ridimensionarsi un anno prima, circa, delle Olimpiadi di Barcellona del 1992 quando, nonostante lo sponsor ufficiale delle Olimpiadi fosse “il mio datore di lavoro”, non riuscii ad avere alcuna agevolazione, a livelli di “tempi liberi” necessari sia per gli allenamenti sia per le trasferte, oltre a quelle previste dal contratto di lavoro. Questo mi portò a partecipare sempre meno ai collegiali preparatori per le Olimpiadi. Hai però continuato con il Judo, almeno per l’insegnamento. Negli anni sono riuscita, comunque, a coltivare questa grande passione insegnando la mia disciplina a ragazzi di diverse età. Questo è stato possibile grazie al mio impiego, che fino a qualche mese fa si espletava per intero “nel turno mattutino”. Successivamente, per esigenze di servizio, ho avuto delle difficoltà nel proseguire questo mio progetto, poiché nel mio nuovo settore il lavoro era organizzato in base a turni (mattutini e pomeridiani) e quindi, mi è stata pregiudicata la possibilità di seguire “i miei atleti”. Che tipo di problemi di salute hai? Lo sport agonistico, si sa, non fa proprio bene a lungo andare, lascia qualche problema. Ho subito un’operazione alla spalla ed una all’ernia; inoltre, a breve dovrò sostenere un intervento ad entrambe le anche. Questo vuol dire che dovrai smettere anche con l’insegnamento. Mai! Per me il JUDO è vita, è passione, è affetto per tutti quei ragazzi che vedo crescere e che crescono con me; vivo dei loro successi, come dei loro insuccessi; asciugo le loro lacrime di gioia, ma anche quelle di Budo International 19


Judo tristezza dopo un incontro perso. Per loro rappresento la fatica, il sacrificio, la perseveranza, l’obbedienza, la forza e il coraggio nell’affrontare le loro piccole e grandi paure. Il mio passato di atleta olimpica diventa, nei loro occhi, la sperata proiezione di un futuro pieno di successi. Ognuno di loro, ha un proprio carattere, ha un proprio modo di essere, ognuno di loro è un po’ “mio figlio/a”. Le loro famiglie sono i miei amici. Il Judo è tutta la mia vita, come potrei non viverlo più! Sicuramente posso essere un po’ in difficoltà nell’insegnamento, ma “INSEGNARE” non significa “ADOPERARSI” come un atleta nei suoi allenamenti; l’insegnamento comporta attenzioni, spiegazioni, correzioni, aiuto ai ragazzi nel capire, fare e crescere, e nella mia “semi mobilità” mi riesce ancora benissimo! Come dimenticare, poi, gli innumerevoli esempi che abbiamo nel Judo, dove personaggi di un’età più che ragguardevole (80 anni) insegnano ancora con passione e professionalità! Dunque con grinta e la stessa passione che contraddistingue chiunque ami questo sport, ho la certezza di potercela fare anch’io per molti anni ancora! Trovo forza per affrontare i piccoli ostacoli quotidiani, come il dolore alla schiena, o problemi più seri come l’intervento alle anche proprio grazie ai miei ragazzi, ai quali ho promesso il mio rientro al più presto possibile, più forte e presente di sempre. Come potrei deluderli? Certo è difficile staccarsi dal Judo e chi non l’ha mai praticato non può capire. Come pensi di risolvere la questione? Io sono solo Laura Zimbaro, non sono in grado di “risolvere la questione”! Posso però, con la mia esperienza, fare alcune considerazioni: 1) atleti che, per lunghi periodi, hanno portato in auge il tricolore nel mondo, avrebbero diritto ad essere considerati molto di più di immagini o icone sportive con un valore economico, perché possono dare molto di più alle nuove leve: esperienza umana, sportiva, tecnica. Un grande bagaglio umano da non sprecare! 2) questi atleti possono dare ancora molto all’Italia dello sport! Cosa ti senti di augurare alle giovani leve? È difficile da dirsi; la speranza è che si cambi il modo di pensare e gestire lo sport in Italia; che lo sport in questo nostro paese diventi il simbolo di una nuova rinascita dove, finalmente la meritocrazia paghi gli sforzi, i sacrifici dei singoli; dove i migliori, quelli che meritano VERAMENTE, possano, al termine di una splendida carriera agonistica, essere tutelati dalle loro Federazioni e proseguire la loro vita lavorativa in seno a quel settore della disciplina sportiva in cui si sono distinti per tanto tempo. Noi cercheremo di far arrivare la tua voce in più parti ma sai bene che i nostri sport non sono molto considerati se non durante i Mondiali o i Giochi Olimpici… Senza nulla togliere a sport come il calcio, il tennis, lo sci, il nuoto, tutte validissime attività, credo che lo SPORT in generale debba essere tutelato e tutelare i suoi sportivi, al di là della singola disciplina. Ovvio, che esistono sport di massa, vedi il calcio e sport di nicchia, vedi il Judo. Mi sono chiesta negli ultimi mesi, se io avessi avuto gli stessi risultati nel tennis che ho avuto nel Judo, ad esempio, avrei dovuto conquistarmi quotidianamente, con le unghie e con i denti il diritto di vivere il mio Judo a 360 gradi? Credo proprio di no! Zimba sorride, con le sue guanciotte con le fossette e i suoi occhi, anche se più cupi di un tempo, guardano con serenità al futuro. Perché chi pratica Judo lo sa, chi cade può e deve sempre rialzarsi e ricominciare a combattere, perché il nostro combattimento non finisce se non sentiamo la campana. Ma ogni volta, iniziamo da capo. 20 Budo International


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MILLE VETTE FINO AL CIELO… La lotta infinita tra luce e oscurità Testo di: Dott. Daniele Trevisani

Se ti alleni nelle Arti Marziali, o negli sport da ring, hai una certa familiarità con il concetto del “lottare”. Siamo abituati al “lottare contro” ma oggi vogliamo parlare di una lotta molto più profonda che coinvolge chiunque ami la via del guerriero. È la lotta quotidiana. Ogni giorno ti alzi. Ogni giorno combatti una battaglia. A volte ti accorgi persino che stai combattendo, a volte sei anestetizzato e non lo senti, ma la lotta continua, sempre. Dentro di noi si fronteggiano forze profonde. Nell’intimo del nostro cuore lottano, due entità, due draghi, forze o titani… non importa come vogliamo chiamarli. Sono le Energie e le Paure. • Il primo guerriero è la nostra Energia Personale, fisica e mentale: la nostra determinazione, capacità, voglia di fare, la potenza fisica e mentale; ma anche le idee buone, generative, positive. È la metafora della Luce, del Bene, della Vita. • L’altro è il fronte delle Paure: il buio, il dolore, l’ansia, le sfide ardue che la vita ci riserva, le difficoltà, le idee negative, le ideologie oppressive, che ci frenano e ci fanno tornare indietro, ostacolano la nostra avanzata. Per quanto illusorie o reali, queste paure ci contengono, tolgono resistenza alla nostra pulsione di vita e assopiscono la fame di libertà. Nelle favole e nei miti, questa lotta è rappresentata come la metafora del Viaggio dell’Eroe e la vita come una serie di Prove che l’Eroe deve compiere per affermare se stesso. E noi, minuscole creature tra milioni di stelle nell’universo, immerse in questa lotta, cosa possiamo fare? Beh, lasciatemi dire: molto! Possiamo innanzitutto installare un radar mentale che vada a caccia delle idee negative che circolano nella nostra mente. Le credenze negative, una volta smascherate, diventano nemici identificati e si possono finalmente combattere. L’intelligenza è utile per la sopravvivenza se ci permette di estinguere una cattiva idea prima che la cattiva idea estingua noi Karl Popper Altra operazione fondamentale è aprire la nostra mente verso l’ingresso di idee buone, positive, nuove visioni, nuovi apprendimenti, e lasciare entrare acqua fresca da mille ruscelli. Può essere un viaggio, un libro, una persona illuminata o piacevole da ascoltare. Qualsiasi fonte di apprendimento carica peso sulla bilancia della luce e indebolisce il buio. La mente che si apre ad una nuova idea non torna mai alla dimensione precedente. Albert Einstein Ogni persona accetta o meno le sfide in base alla “dimensione” che vive, al suo stato di potenza ed energia fisico-mentale, e questo è collegato a come funziona la propria “bilancia interiore”, e l’accuratezza del proprio radar mentale. La nostra mente soppesa energie percepite e paure percepite, poi decide.

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Mental Training

Chi è riuscito a fare pulizia mentale e caricarsi di energie, diventa potente oltre ogni limite, e cerca attivamente progetti sfidanti - si getta in battaglie difficili in base alle energie che sente di possedere. Questo vale per gli atleti, i praticanti di arti marziali, i combattenti della vita, una coppia che decide di avere figli in questo mondo, sapendo che alla fine la luce prevarrà o che almeno questa possibilità esiste. Le sfide insegnano sempre. Quelle che accettiamo ma anche quelle che non accettiamo. Le paure crescono in noi. Alcune sono motivate e utili a salvarci la vita. Guidare senza fare attenzione alla strada deve generare coscienza del pericolo, e non si tratta di una paura patologica, ma aver paura di guidare in assoluto è invece una paura debilitante, di cui liberarsi. Quando sarai pronto a morire sarai grande abbastanza per vivere. Toro Seduto (1831 – 1890), capo tribù dei Hunkpapa Sioux (Lakota). Chi vive dentro paure completamente immotivate, porta estenuanti sassi nello zaino. Idee sbagliate, angosce sbagliate, pesi inutili di cui disfarsi al più presto. La paura di provare una carriera diversa, la paura di sbagliare in un progetto, la paura di parlare in pubblico, la paura di provare strade nuove. Come in una favola epica, lo scontro tra queste due forze non ha mai fine dentro di noi e fuori da noi. Diventa una sfida togliere la sofferenza ad ogni bambino del pianeta. Diventa una sfida togliere da se stessi le paure di cui possiamo fare a meno e imparare a vivere a pieno. Vivere a pieno significa decidere cosa sarà della nostra vita. Non lasciarlo decidere alla massa, agli altri, alla tv, o all’ignoranza. E questo occorre farlo ogni giorno. È un esercizio quotidiano di autonomia mentale, di libertà allo stato liquido. Un combattente non rimane in piedi a lasciarsi colpire senza reagire, userà ogni tecnica, ogni energia, ogni tattica, per vincere il suo incontro. Questo vale anche nella vita. E allora combattiamo ogni giorno questa nostra lotta verso la libertà. E siamo fieri di questo. Quando entriamo in palestra, o nel Dojo, in fondo, ci stiamo allenando a lottare nella vita. Il destino non è scritto, è quello che noi ci creiamo. (John Connor) dal film Terminator Salvation. Testo elaborato dall’autore sulla base del volume “Self Power. Psicologia della Motivazione e delle Performance”, Franco Angeli editore. Dott. Daniele Trevisani Maestro e Mental Trainer www.danieletrevisani.com

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UNA CAMPIONESSA DI “RUOLO” L’atleta, la campionessa, la donna. Ylenia Scapin si racconta

Testo di: Pino Morelli Foto articolo di: Emanuele Perini

Ylenia Scapin l’atleta. Ognuno nella propria vita dovrebbe saper riconoscere il suo ruolo, mi ha detto, dovrebbe capire come cambia e qual è la sua dimensione. Ylenia, donna. Capisci che sei sola, che il tuo mondo, quello nel quale era abituata a vivere non c’è più, sei una donna che ha dedicato la sua vita allo sport che ha amato e che ama. Sei una donna consapevole che deve cambiare registro e riempire un vuoto che sembra incolmabile. Ylenia Mamma. Solo l’arrivo di mio figlio mi ha aiutata in quel momento, insieme al mio compagno, e questa consapevolezza nuova che, per certi versi, ti lascia allibita. Cambia il tuo corpo e dai una vita che sottrae la tua. Questo potrebbe bastare per capire chi è oggi Ylenia Scapin. Poche sintetiche frasi, profonde, come è profondo e lucido il suo pensiero su tutto ciò che espone. Di lei sportivamente si sa tutto e chi non lo sa non ama abbastanza il Judo per interessarsene. Ma come donna, con le sue emozioni, i suoi vuoti, le sue certezze, la scopro solo adesso. Ylenia la ricordo giovanissima e agguerrita, sembrava scesa del “lontano nord” per sterminare tutte coloro le quali osavano frapporsi tra il suo cammino e il suo futuro. Sembrava che quel futuro le appartenesse ancor prima di viverlo, ne era consapevole, lei era un’atleta. Lei era l’atleta di una nazionale forte e rispettata in tutto il mondo. Ma molto di più ci può e ci vuole dire. Allora, la tua seconda vita inizia da quando lasci, dalla tua ultima gara. Cosa ha provato una campionessa come te? Partire dall’ultima gara significa partire dalle Olimpiadi di Pechino 2008. Era un’Olimpiade alla quale arrivavo a 33 anni, arrivavo come Campionessa d’Europa in carica, e quindi con uno status ottimale per quella che sarebbe stata la mia ultima Olimpiade, lo sapevo e, quindi, avevo un carico emotivo abbastanza forte. Purtroppo non è andata come doveva andare, soprattutto per dei miei condizionamenti mentali, non tanto fisici, per cui non ho dato quanto avrei potuto dare. Quanto ha contato l’ambiente esterno in tutto questo? L’Olimpiade di Pechino è stata difficile perché come tutte le Olimpiadi molto lontane da casa siamo partiti molto presto; per cui se si innescano dei meccanismi non buoni è difficile recuperare da soli ma se avessimo avuto l’opportunità di partire con calma avremo recuperato il nostro ambiente, i nostri spazi, anche la condivisione dei tempi morti, le persone con le quali, magari, vuoi condividere quel momento. Ma quando parti e vai via ti devi arrangiare, diciamo. Io, poi, che sono sempre stata una che si è voluta risolvere le cose da sola non avevo le energie sufficienti per reagire, non avevo la serenità sufficiente per reggere la situazione come avrei dovuto. Lo staff tecnico della Nazionale ti è stato vicino in quei momenti? Lo staff tecnico diciamo che c’è stato. Premetto che io non sono stata nemmeno un’atleta facile da gestire per alcuni versi in quel momento perché per la mia maturità, la mia esperienza, la mia conoscenza in tutto quello che ho sempre fatto, ha dato, magari… non filo da torcere…ma con me non era facile fare delle cose se prima non le condividevo. Adesso che sono dall’altra parte della barricata devo riconoscere che gestire un campione non è affatto semplice. Ma come non è stato facile per loro non è stato facile per me. Da parte mia non era più possibile quella serenità dell’atleta più giovane, più spensierato e forse anche un po’ più superficiale, che sale sul tatami ed esegue semplicemente quello che gli dicono di fare…Credo proprio che mi sia mancato questo. Ylenia è spesso stata quella capace di reagire da sola, raddrizzare una gara, risalire da recuperi impossibili…Forse li avrò “viziati” pure io con queste mie capacità, ma a Pechino devo ammettere che un vuoto umano 24 Budo International


Judo l’ho davvero sentito e forse nel momento più importante della mia carriera. Ti sei caricata di una responsabilità non indifferente… La responsabilità è stata per me un peso fino ad un certo punto poi, anzi, mi sono sempre molto caricata con la responsabilità, ho sempre girato a mio favore queste situazioni, dal pubblico al fatto che io fossi la favorita. Mi faceva una grande impressione confrontarmi con quelle che erano campionesse e io ho sfruttato questa situazione quando ne ho avuto la possibilità. Io ho visto delle atlete fortissime che davanti a me si annullavano. Quindi, perché crearmi il problema quando non c’è? Quando il problema è degli altri? Quindi non credo fosse quel tipo di responsabilità, è stata proprio una mia irrequietezza interna per cui per questa Olimpiade non ero carica abbastanza. Forse mi ero scaricata per altre motivazioni prima ma, insomma, non avevo la carica per affrontare una gara così importante. Sul quel tatami non sono riuscita a portare l’Ylenia con la Y maiuscola e quel che rimpiango forse è quello di non averla protetta e custodita al meglio, perdendola di vista proprio all’ultimo momento. E dopo la gara? Ho chiesto che mi venisse concesso un periodo di riflessione perché dopo una carriera lunga, fortunata, mettiamoci quello che vuoi…durata tantissimo, finita a 33 anni, per una donna, significa ricominciare una vita, parliamoci chiaramente, non più da giovane… 33 anni non mi sembra un’età così avanzata. Diciamo che nell’era moderna una donna fa tutto un po’ più tardi, però c’è un orologio biologico e tante altre cose; la difficoltà più grande è stata quella di reinventarmi a livello professionale. In un istante ero passata dall’essere la campionessa con tutta una serie di vantaggi, economici, di servizi, (dalle cose più banali: uscivo dalla stanza, entravo in palestra, andavo dal fisioterapista, uscivo, andavo in mensa dove mi preparavano da mangiare, uscivo, andavo nella mia stanza pulita e preparata…il mio unico pensiero era lavare il judogi, pensare ad allenarmi e avere un po’ di tempo per me) a dover affrontare una situazione professionale completamente nuova. A questo punto? Mi sono proposta come possibile tecnico all’interno del Gruppo Sportivo della Guardia di Finanza ma la mia richiesta non è stata accolta, anche perché in quel momento lo staff tecnico era al completo. Ho dovuto fare una scelta di vita perché finire con un’Olimpiade del genere, scendere con un tale rammarico dal tatami, non lo auguro a nessun campione e a nessun judoka in generale. Così nella mia testa era balenata l’idea di arrivare fino al mondiale successivo. Perché proprio il mondiale? Perché è una gara che mi è sempre piaciuta moltissimo. Io ero sempre un po’ in controtendenza, quando gli altri non facevano risultato al mondiale invece lo facevo io. Quindi l’idea era di fare un passaggio più soft e arrivare al mondiale dell’anno post olimpico. E invece? Invece ho scoperto di essere in attesa del mio primo figlio. Quindi, se da una parte questa è stata una scelta non obbligata ma fortemente condizionata, credo che sia stata la mia fortuna. Quando scendi da quel tatami e ti incontri, oppure ti scontri, con la vita, cosa ti succede dentro? Mah, io ho sempre parlato. Io non mi sono mai nascosta dietro ad un dito. Ho veramente dovuto colmare un vuoto enorme. Perché quel vuoto è un tempo, uno spazio, una dimensione che c’è, è esistito qualcosa in quel vuoto, che ora non c’è più. Quindi ho vissuto la difficoltà di colmare un vuoto enorme; mi ritengo fortunata di non essere una persona così banale e superficiale ma, anzi, una cerebrale e le cose le pensa e cerca di spiegarsele in un certo modo, quindi, non è che ho fatto finta di niente, il problema l’ho dovuto affrontare. Ho dovuto chiudere quei buchi enormi. Budo International 25


Judo La nascita di tuo figlio ha influito in qualche modo? In un primo momento l’aiuto del figlio è stato grande però non è stato facile. Perché nel momento in cui arriva un figlio non c’è una trasformazione, c’è una rivoluzione. Non solo nel modo di gestire la propria vita ma anche, e, soprattutto, fisica. Una donna che passa dall’essere poco donna, perché io ero un’atleta, un’atleta a 360 gradi, e vedersi trasformare completamente spostando il pallino dell’attenzione al di fuori di sé, ti fa dire basta. Professionalmente poi, dal trascorrere le mie ore quotidiane “scalza” a cercare di raggiungere un sogno mi sono ritrovata in divisa a fare il caffè agli Ufficiali, perché quello era il meglio che sapessi fare in quel momento. Non male, no? Insomma avevo inesorabilmente cambiato il mio ruolo. Mentre arrivavo qui pensavo proprio a questo. A cosa? Pensavo che la cosa più importante per ognuno di noi è capire il proprio ruolo, nel mondo e in generale. Ma non voglio essere una maestra di vita, perché non credo più ai maestri di vita. L’importante è capire qual è il proprio ruolo e da lì far scaturire tutte le conseguenze. Nel momento in cui so di essere atleta faccio l’atleta, nel momento in cui so di essere madre faccio la madre. Ci sono dei ruoli molto chiari che inibiscono molte altre scelte. Nascono, in questo modo, responsabilità e gratificazioni diverse, ma bisogna essere coscienti del proprio ruolo. Quindi, cambiare ruolo, per me, è stato un passaggio forse troppo improvviso e quindi più difficile. Ma questo succede ogni volta che si opera una scelta. Certo ma io ho fatto scelte di vita molto forti. Sono andata via di casa molto presto, trasferendomi a Roma, sono arrivata al Centro Olimpico, dove sono stata sempre sola anche se sempre sostenuta da una famiglia che non mi ha mai abbandonata un solo giorno della mia vita. Ostia, quando io vado al Centro Olimpico, non è Ostia, è stata la mia seconda casa per molto tempo, se non la prima. A quel tempo, calcolavo i miei anni in base a quanto tempo ero stata a casa o qua a Roma; al tempo delle ultime Olimpiadi era scattato quell’anno per il quale era più il tempo che avevo vissuto lì piuttosto che a casa. Un mondo con dei punti di riferimento piuttosto netti. Sì, questo ha voluto dire tanto per me. Io ho dovuto ricercare tutti quei punti di riferimento che avevo avuto in quegli anni che ero vissuta nel centro. Anche tutti i tecnici che si sono susseguiti, buoni e meno buoni, sono stati punti di riferimento importanti. A me, ad un certo punto, è mancato tutto. Io non ho vissuto neanche la caserma perché stando sempre in Nazionale non ho vissuto quel tipo di vita. Il mio primo riferimento era il Presidente, con il quale ho sempre parlato perché me ne ha sempre dato la possibilità e poi mi sono sempre rapportata con i tecnici della Nazionale, con Ezio Gamba, con Sandro Rosati, Vittoriano Romanacci, con campioni indiscussi o comunque con persone che i campioni li hanno costruiti. Hai avuto l’opportunità di vivere un momento d’oro della nostra Nazionale. Io sono stata fortunata, ho avuto l’opportunità di lavorare con grandi campioni, ho vissuto una generazione splendida. Ci abbiamo messo del nostro ma ho vissuto una cosa che era il top e…ricrearsi il top non è facile! Quando chiudi, come hai spiegato molto bene, avresti voluto fare una cosa piuttosto che un’altra? Hai dei rimpianti o dei rimorsi? Ci sono delle cose che mi sono costate perché alcune mie ostinazioni le ho pagate molto più di chiunque altro. Ma voglio premettere questo, tutte le scelte che fa un atleta, in generale, ricadono sempre e solo sull’atleta, perché al centro del tatami c’è lui da solo. Quando scendi puoi pendertela con chi vuoi ma la responsabilità è solo tua. Quindi ci sono state delle cose che avrei potuto fare diversamente. Che rimpiango forse. Ma ostinarmi a fare i 63 kg o voler andare avanti per alcune scelte ecc., potevo ripensarci meglio ma, se guardo avanti, mi chiedo “ma cosa vuoi di più”?

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Judo

È chiaro che il bilancio volge in positivo ma c’è una gara che avresti voluto fare o che non volevi proprio fare? Parlo sempre dal punto di vista emozionale, perché i risultati parlano da soli e non c’è bisogno di ricordarli, ma come atleta e come donna… Ci sono cose che avrei voluto fare ma se vado a vedere bene oggi ho un bagaglio di conoscenza tale che alla mia età non ha nessuno. Vedi, nel quadriennio di Atene feci una scelta, non molto condivisa ma condivisibile, di scendere di categoria. Dopo due Olimpiadi, dopo due medaglie, un atleta ha bisogno di motivazioni perché, altrimenti, continuare a spingere come spingevamo noi non è facile. Un po’ come andare in fabbrica e timbrare il cartellino per far intendere la routine. Esatto, dopo un po’ si crea una routine che farebbe male a chiunque, figuriamoci ad un atleta. Quindi io ho vissuto delle esperienze “ultraterrene” nel fare diete e nei cali di peso, in un periodo nel quale i 70 kg avevano un vuoto di potere, mentre io sono andata ad infilarmi in una categoria dove c’erano veramente le più forti, c’erano grandi nomi che hanno dato qualità alla mia carriera. Avevi trovato lo stimolo giusto, metterti “sopra” alle tue avversarie blasonate. Certo, però il rimpianto è questo, quello di sentirsi dire che non ho mai vinto un oro Olimpico proprio quando ne avevo avuto l’opportunità. Ma poi nulla è dimostrabile. So che avevo la seria opportunità di prenderla quella medaglia. Ma, al di là, delle medaglie, oggi mi ritrovo un bagaglio tecnico-judoistico a 360° indiscutibile. Quando mi ritrovo a dover far fare un calo peso ad un atleta ne so quanto basta e nessuno mi può raccontare barzellette, io l’ho vissuta questa storia, facendola con criterio. Quindi è un gioco di equilibri. Se prima non ero appagata oggi mi ritrovo un bagaglio di esperienza che mi torna utile, tutto si equilibra. Oggi Ylenia che fa? Ylenia, come al solito, non si ferma mai. Adesso sono mamma, bis-mamma, ho la mia palestra, ho diverse collaborazioni con palestre di alto livello, studio. Diciamo che in questo tempo ho ricreato un’altra Ylenia con un’altra dimensione e con un altro ruolo. Ti stai dando motivazione diverse. Sì, questo mi ha aiutata tanto ma ci sono voluti anni, probabilmente per il modo brusco in cui tutto si è evoluto, per sganciarmi da quello che è stato il mio ruolo per molta parte della mia vita. Programmi per il futuro? Tanti, veramente troppi. Ho organizzato una bellissima manifestazione con un gruppo di palestre a Pomezia dove sono riuscita a mettere insieme oltre duecento bambini, facendoli lavorare con criteri nuovi arrivati dalle mie esperienze, anche quelle negative. Invece che lamentarci per quelle gare lunghe che allontanano i bambini e i genitori dalle nostre palestre facciamo noi qualcosa, proponiamo noi un modo innovativo. Poi questa estate ho voglia di creare allenamenti femminili, come sta già facendo una mia ex collega, Cinzia Cavazzuti, a Milano. Abbiamo bisogno di creare iniziative nuove e di essere propositivi. E perché no, forse la fine del mio libro finito nel 2004 che è rimasto una sorta di incompiuto…chi lo sa… Che vogliamo dire ai giovani che vogliono avvicinarsi al Judo? Che si avvicinino al Judo ma cercate di documentarvi prima. Dare dei consigli è difficile ma diciamo questo: se dovessi scegliere tra una palestra dove non si eccelle in tecnica ma si ha un buon rapporto umano e una palestra dove si eccelle in tecnica ma il rapporto umano è scarso io dico sempre, scegliete la prima. Io vengo da una palestra a livello famigliare dove c’era un buon livello tecnico ma l’agonismo, quello vero, è nato con me. Però essere cresciuta lì mi ha dato quella tranquillità emotiva, quella fiducia in me stessa che può servire a molte cose. Ma se ti “accartocciano” l’autostima per iniettarti la tecnica, sarai anche bravo a fare quella cosa ma poi quando esci fuori non hai più nulla. Allora dico, quando penso ad una palestra a dimensione umana, penso a persone che conoscono i propri limiti e non hanno paura di chiamare chi ne sa più di loro per migliorarsi. Conoscono i propri limiti e già solo per questo insegneranno delle cose buone. Perché un campione può venire fuori solo da un contesto del genere. Il campione deve essere una persona umile, sempre pronto ad imparare, sempre pronto a mettersi in discussione. Insomma, il Judo lo devi amare. Assolutamente sì perché devi mettere in conto la fatica, il sacrificio e la gioia di imparare costantemente a misurarti con te stesso. È ora di iniziare lo stage e questa brava ragazzotta, che ha sempre sorriso durante la nostra bella chiacchierata con lo sguardo rivolto al futuro, diventa l’atleta di sempre e tra un autografo e un saluto riesce ad arrivare al tatami per assumere il suo nuovo ruolo. Benvenuta Ylenia. Budo International 27


Pugilato

MONDIALE JUNIOR YOUTH FEMMINILE Due ori e un argento a Taipei per le Azzurre

Testo di: Tommaso Gregorio Cavallaro Foto di: Marcello Giulietti

Taipei è la capitale e la maggiore città (2.606.151 abitanti) di Taiwan. Posta all’estremità settentrionale dell’isola, è una municipalità speciale amministrata direttamente dalla Repubblica di Cina (nota come Taiwan). È il centro del commercio, del governo e della cultura di Taiwan. Capitale di uno stato di cui la Cina continua a reclamare il possesso dal 1949, anno in cui Chiang Kai-shek fuggì a Formosa dopo la proclamazione da parte di Mao-Tse Tung della nascita della Repubblica Popolare Cinese. Vicende storiche a parte, Taipei City è entrata di diritto nella Storia del Pugilato tricolore. Il centro gravitazionale di Formosa è stata, infatti, la sede dell’edizione 2015 degli AIBA Women’s Junior/Youth World Boxing Championships (441 le atlete iscritti al torneo, di cui 7 quelle Italiane), nella quale le Azzurre sono state capace di conquistare due ori e un argento. Le Youth Irma Testa (Oro 57 Kg), Angela Carini (Oro 64 Kg) e Concetta Marchese (Argento 57 Kg) hanno portato il tricolore sul tetto del mondo del Pugilato Femminile, dando l’ennesima conferma dell’eccelsa qualità della noble art italiana declinata al femminile. Negli ultimi tre anni, infatti, le nostre ragazze hanno mietuto successi e conquistato medaglie in tutti i tornei in cui hanno preso parte. Irma Testa, come al solito, ha dato prova di avere poche rivali al mondo al momento. L’atleta della Boxe Vesuviana ha praticamente asfaltato tutte le avversarie che le si sono parate davanti nel suo percorso verso il massimo alloro mondiale. Da antologia della Boxe la finale, nella quale ha demolito tecnicamente, agonisticamente e tatticamente l’ucraina Bondarenko, regolata con un secco 3-0. Per la Testa, eletta miglior boxer della Kermesse e AIBA Boxer del Maggio 2015, si tratta della seconda medaglia iridata dopo l’oro da Junior dei Mondiali di Albena del 2013. Gradino più alto del podio raggiunto anche dalla Carini, che nei 64 kg ha praticamente lasciato le briciole alle concorrenti. La boxer del GS Fiamme Oro ha inflitto una severa lezione alla russa Nemtseva nella finalissima di categoria, regalandosi uno strameritatissimo oro. 28 Budo International


Pugilato

Risultati 17/05 54 Kg Youth: Marchese C. vs Bialas POL Marchese Vince per KOT 3 Round 57 Kg Youth: Testa vs Lu TPE - Testa vince KOT 3 Round 50 Kg Junior: Marchese G. vs Suepsoda THA 3-0 57 Kg Junior: Bressan vs Selina Rus 0-3 18/05 48 Kg Youth: Bonatti vs Lu TPE 0-2 60 Kg Youth: Martusciello vs ENSFELDER FRA 1-2 57 Kg Youth: Testa vs Gonzales USA 2-0 19/05 64 Kg Youth: Carini vs Chen TPE 3-0 54 Kg: Marchese C. vs KONTHOUJAM IND 2-1 20/05 Quarti 50 Kg Junior: Marchese G. vs Rohova UKR 0-3 Quarti 57 Kg Youth: Testa vs NESMIYANOVA RUS 3-0 Quarti 64 Kg Youth: Carini vs Limunka FRA 3-0 Quarti 54 Kg Youth. Marchese C. vs Manchak UKR 2-1 22/05 Semifinale 54 Kg Yotuh: Marchese vs Saidova RUS 3-0 Semifinali 57 Kg Youth: Testa vs Pita GRE 3-0 Semifinali 64 Kg Youth: Carini vs Walas POL 3-0 23/05 Finale 54 Kg Youth: Marchese vs Muzdiman KAZ 1-2 Finale 57 Kg Youth: Testa vs Bondarenko UKR 3-0 Finale 64 Kg Youth: Carini vs Nemtseva RUS 3-0

Oro sfiorato nei 54 Kg dalla Marchese, che si è dovuta arrendere in finale alla kazaka Mudziman, che ha vinto solo per split decision (2-1). Niente da fare, invece, per le nostre Junior che non sono riuscite ad arrivare in zona medaglia. Orgoglioso ed entusiasta, non poteva essere altrimenti d’altronde, il Presidente FPI Alberto Brasca: “Prima di tutto voglio fare i complimenti sia alle nostre atlete che allo staff azzurro. Le tre medaglie sono anche, e forse soprattutto, merito del lavoro di squadra. I successi di Irma Testa, Angela Carini e Concetta Marchese sono l’ennesima conferma di quanto lavoro sia stato fatto sulla parte femminile del movimento pugilistico nazionale. Le Boxer Azzurre sono ormai temute e rispettate a qualsiasi latitudine e da qualsivoglia avversario. Sta divenendo una piacevole consuetudine vedere le nostre pugili salire su uno dei tre gradini del podio, spesso su quello più alto. Tutti questi allori e trofei spero che siano un buon viatico per qualificare delle nostre atlete ai prossimi giochi olimpici di Rio 2016”.

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Boxe

KLITSCHKO The Champion

Testo e foto di: Andrea Galbiati

Sono passati ben sette anni da quando avevo visto live, qui a New York, Wladimir Klitscho e ora, nel 2015, c’è stato il grande ritorno del campione al Madison Square Garden. Chiaramente ero presente, non potevo mancare questa occasione imperdibile! Con un record di 64 vittorie 3 sconfitte e 54 ko, il campionissimo ucraino detentore di ben quattro sigle mondiali Wba Wbo Ibf Ibo affrontava l’imbattuto pugile di Philadelphia Brian Jennings (19-0). Sulla carta un match tranquillo per Klitschko ma il bravo Jennings, con la sua velocità di braccia e i continui spostamenti sul ring, diciamo che ha fatto una grande prestazione. 12 round che nel conteggio finale dei cartellini dei giudici dichiarano che il campione indiscusso sulla terra dei pesi massimi resta sempre lui, Wladimir Klitschko..ora tutti si aspettano che l’americano Wilder detentore della sigla Wbc accetti il match con Wladimir per la riunificazione delle cinture: tutto il mondo della boxe ha bisogno di vedere questo match.

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Muay Thai Folgore

FIGHT NIGHT VALDARNO VI Mustapha Haida Iska World Champion

Foto di: Paolo Cinquino

Ennesimo successo della Premiata Ditta Monini-Iaiunese, titolari della FIGHT E FITNESS ACADEMY di Figline Valdarno, che in questa edizione del “Fight Night Valdarno” superano se stessi e i loro comunque famosi precedenti, allestendo una serata che propone una card di primissimo livello per gli standard abituali italiani e fa seguire a queste premesse uno spettacolo intenso e coinvolgente, giustamente sottolineato a tratti dagli scroscianti applausi del pubblico, numeroso come non mai, accorso per l’occasione al Palasport di Matassino. PRECARD COME UN APERITIVO GUSTOSO Cinque bei match hanno preparato il pubblico alla serata esplosiva che avrebbe vissuto; bella la vittoria per k.o. di Dimitri Monini che mostra un’ottima condizione fisica a dispetto dell’età e al quale, nonostante si sussurri su un suo ritiro imminente, consigliamo di proseguire, visto che nel panorama completo degli sport da ring è ancora presente a buon diritto visto gli ottimi risultati. Belle vittorie anche per Enrico Carrara e Damiano Pellizon, al rientro dopo circa un anno di inattività, oltre ai successi di Youness Chibab e Francesco Cosmi. FUOCHI D’ARTIFICIO NELLA SERATA Serata come abbiamo detto esplosiva, con i successi nei match valevoli per le Selezioni Oktagon di Gloria Peritore, brava ad anticipare spesso Michela Galli che comunque mette in mostra un grande coraggio e non molla mai; quindi El Byari, in un match pazzesco contro “mascella d’acciaio” Paolucci che ha fatto vedere una resistenza ai colpi incredibile, con ben tre KD fino all’esito finale; infine Christian Zahe che si impone su Matteo Cara e si rivela troppo esperto e forte per il fighter del Team Vicopisano.

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Muay Thai

Cara vs Zahe

La finale del Torneo Slam

Galli vs Peritore

Jouad El Byari vs Paolucci

Mustapha Haida in azione

Mustapha Haida in azione

TORNEO A QUATTRO DI SELEZIONE OKTAGON E TITOLO MONDIALE DI MUSTAPHA HAIDA Altri bei match sono quelli che portano in finale nel torneo valevole per le Selezioni Oktagon Matteo Taccini, autore di uno spettacolare K.O. ai danni di Zakaria Mourchid, e Shan Cangelosi, vincitore ai punti contro un ottimo Simone Del Vecchio, Campione di Oktagon 2015. In finale il primo round fra Cangelosi e Taccini è abbastanza equilibrato; a inizio della seconda ripresa, purtroppo, la ferita alla tibia costringe Shan ritirarsi e lascia la vittoria a Taccini. Nel match clou, quello del talentuoso Mustapha Haida contrapposto al francese Bernardou, alla fine della prima ripresa accade quello che non ti aspetti: Haida parte bene e sembra a suo agio, ma dopo un colpo piuttosto strano e nemmeno particolarmente pesante subisce un conteggio che lascia senza fiato il pubblico presente. Fortunatamente l’idolo di casa si riprende e, dopo una seconda ripresa passata a contenere l’arrembaggio del transalpino che fiuta l’occasione, inizia una difficile rimonta, colpo su colpo, più di cuore che strategica, che infine fiacca la grande resistenza del francese, avversario particolarmente pericoloso ed esperto con gli oltre 100 incontri disputati in carriera, numerosi titoli conseguiti, oltre a 9 incontri di boxe professionistica. Al temine il verdetto è unanime: Haida è il nuovo Campione del Mondo ISKA (la sigla più prestigiosa) di Thaiboxe nei -72.500 Kg, titolo che lo proietta verso nuove ed avvincenti sfide e tornei in ambito internazionale, dopo le imprese in Cina nel prestigioso circuito KUNLUN FIGHT, dove ha battuto atleti del calibro di Andy Souwer, dove si è consacrato come un vero fuoriclasse.

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Folgore Muay Thai

MARTINE MICHIELETTO CAMPIONESSA MONDIALE Vince il titolo ISKA ad IRON FIGHT volume 2 Foto di: Wagner Mela

Grandissimo successo di pubblico sabato 13 giugno al Paladamonte di Cogoleto: tutto esaurito e spettatori entusiasti per il grandissimo spettacolo a cui hanno assistito. Nella fight card dell’evento spiccava il match valido per il titolo mondiale femminile ISKA di K 1 Rules nella categoria dei – 57 kg. Vittoria netta per l’atleta sponsorizzata Vandal Martine Michieletto che, grazie anche al supporto del suo coach Manuel Bethaz, ha controllato agevolmente l’andamento dell’incontro, dominando per tutte e 5 le riprese la spagnola Isabel De Sousa, ed aggiudicandosi la vittoria ai punti. Martine ha iniziato ad allenarsi alla fine del 2010 con Manuel Bethaz, ad Aosta, e il suo obiettivo era da subito quello di arrivare alle competizioni. Oltre al suo sponsor Vandal, anche Budo International aveva notato le qualità di Martine e nell’ottobre del 2013 le abbiamo infatti dedicato l’articolo “Martine Michieletto – La nuova stella delle Alpi”.

SCOPRI LA NUOVA CAMPIONESSA ISKA MARTINE MICHIELETTO "LA NUOVA STELLA DELLE ALPI" Il Kombat Team Alassio, il cui direttore tecnico Alessandro De Blasi era anche tra gli organizzatori dell’evento insieme a Luca Cuccu, Riccardo Ruscelli e Moises Riggi, ha riscosso ottimi risultati. Nel pomeriggio il savonese Giovanni Spanu (Kombat Team Alassio) batte per KO tecnico Luca Sanguinetti (Accademia Marziale Apuana).

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Maria Isabel De Sousa Riera e Martine Michieletto in azione


Muay Thai

Maria Isabel De Sousa Riera e Martine Michieletto in azione

Martine Michieletto esulta per la vittoria

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Folgore Muay Thai

Risultati

Claudio Ivaldi vs Andrei Balici 74 kg fight code rules 3x3: vince Ivaldi ai punti Carlos Catagua vs Alkid Farruku 71 kg muay thai full rules 3x3: vince Farruku per KO Veronica Vernocchi vs Federica Sbaraglia 64 kg fight code rules 3x2: vince Sbaraglia ai punti Riccardo Schiesaro vs Jaksa Dedic 77 kg mma 2x5: vince Dedic per finalizzazione Marzia VadalĂ vs Miriam Vivarini 57 kg selezione OKTAGON 5x3: vince VadalĂ ai punti Stefano Bruno vs Boban Krusic 82 kg fight code rules 3x3: vince Bruno per KO Tarik Totss vs Nicola Mammini 58 kg muay thai full rules 3x3: vince Totss ai punti Martine Michieletto vs Maria Isabel De Sousa Riera 57 kg k1 5x3 titolo PRO ISKA: vince Michieletto ai punti Vittorio Iermano vs Erion Kusci 86 kg fight code rules 3x3: vince Iermano ai punti

Vittorio Iermano e Erion Kusci in azione

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Vittorio Iermano e Erion Kusci in azione


Muay Thai

Vittorio Iermano esulta per la vittoria

Giovanni Spanu in azione

Gli organizzatori con Maria Isabel De Sousa Riera e Martine Michieletto

Maria Isabel De Sousa Riera e Martine Michieletto in azione

Vittorio Iermano e Erion Kusci in azione

Galà serale Andrei Balici (Kombat Team Alassio) perde di misura contro Claudio Ivaldi (Rangkay Lae Khwam Fan Genova) dopo un match altamente spettacolare durante il quale Balici, nonostante la giovane età (18 anni) e la notevole differenza di peso rispetto all’avversario, ha fatto vedere la sua impressionante potenza ed ha entusiasmato il pubblico per il grande carattere e la determinazione dimostrata. Riccardo Schiesaro (Kombat Team Alassio) perde per finalizzazione contro il montenegrino Jaksa Dedic (Dok Team Podgorica). Vittorio Iermano (Kombat Team Alassio) vince contro l’albanese Erion Kushi (Fight Club Seregno). Match entusiasmante: ai potentissimi colpi di braccia di Kushi risponde colpo su colpo il “Guerriero Partenopeo” Iermano che viene fuori sulla distanza grazie alle sue devastanti ginocchiate che fiaccano la difesa dell’albanese permettendo a Vittorio di dominare nettamente la seconda e la terza ripresa. Vittorio, battendo Kushi, finalista a Oktagon 2015, dimostra di non avere avversari in Italia, avendo sconfitto tutti i più forti connazionali nella sua categoria, e si candida a nuove chance importanti a livello internazionale.

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MULTISPORT MARZIALE Corso Speciale a Napoli

Testo e foto di: Brigata Paracadutisti Folgore

Sabato 18 aprile approda nella metropoli di Napoli il “Corso Speciale” del Multisport Marziale, sulla presentazione dei propedeutici per gli sport da combattimento dedicato alle categorie giovanili, organizzato dai maestri Antonio Loffredo, Responsabile e Coordinatore ACSI settore Karate di Napoli, Luca Piscopo e Lino Ruggiero. La tematica sulla preparazione multilaterale giovanile è stata condotta dal corpo istruttori della ASD Esercito – 187° reggimento paracadutisti “Folgore” di Livorno Antonio Citi, Alessio Loni, graduati dell’Esercito Italiano, assieme al preparatore atletico Alessio Martelloni e il M° Roberto Ninci, che in sinergia si sono cimentati nell’entusiasmo collettivo dei bambini intervenuti. L’esplorazione verso i “principi della verticalità e della orizzontalità”, permettono al bambino un più completo sviluppo delle capacità senso percettive e delle abilità motorie, attraverso una serie di stimoli diversificati.

Gruppo bambini e ASD FOLGORE

Dettagli tecnici

Il principio della orizzintalità

Antonio Loffredo e ASD Folgore

FOLGORE NO LIMITS

Giornata Toscana dello Sport Diversamente Abile Testo e foto di: Brigata Paracadutisti Folgore

Coll. per le squadre militari Carlo Francesco Tombolini e Referente Provinciale LI Maurizo Baldi

C.te del 187° Col. Angelo Sacco e il Referente FIJLKAM Karate Livorno Baldi Maurizio 44 Budo International

Venerdì 8 maggio si è svolta la 2^ edizione della “Giornata Toscana dello Sport Diversamente Abile” denominata “Folgore No Limits”, organizzata dalla Brigata Paracadutisti “Folgore” e dal Comitato Italiano Paraolimpico - C.I.P Toscana, presso il Complesso Addestrativo Multifunzione – CAM “Lustrissimi” di Livorno. All’interno dell’area addestrativa la ASD Esercito – 187° reggimento paracadutisti “Folgore”, ha disposto lo stand con 100 mq di tatami dedicati all’esplorazione dell’attività motoria. Le numerose classi degli istituti scolastici intervenuti hanno preso parte all’attività del “Multisport Marziale”, progetto presentato dai “baschi amaranto” Antonio Citi e Alessio Loni assieme a dei rappresentanti della Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali – FIJLKAM settore Karate, con il collaboratore delle squadre militari (Capitano della riserva selezionata) Carlo Francesco Tombolini e il Referente Provinciale di Livorno, Maurizio Baldi.

Il C.te 187° Col. Angelo Sacco e le scuole elementari


Folgore

GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI Fase regionale a Lizzano Belvedere

Testo e foto di: Brigata Paracadutisti Folgore

Nell’ultimo weekend di maggio Lizzano Belvedere (BO) è stata meta di una giornata dedita alla gioventù, con la fase regionale dei “giochi sportivi studenteschi” di Karate svoltasi nella mattina e successivamente, nel primo pomeriggio, è stato diretto il 1° seminario sulla “Formazione Multilaterale Giovanile e Avviamento agli Sport da Combattimento” del Multisport Marziale. Gli argomenti pluritematici di base sono stati condotti dal “corpo istruttori” FIPA (Federazione Italiana Pancrazio Athlima) della ASD Esercito – 187° Folgore di Livorno, su invito dell’associazione “Dragon Karate Team Alto Reno ASD”, organizzatrice degli eventi. Motivazione, divertimento ed entusiasmo sono stati la motrice di lavoro per tutti i ragazzini presenti a partire dai 5 anni, che hanno seguito con energico eccitazione l’esplorazione del proprio corpo attraverso una serie di esercitazioni sviluppate sulla verticalità e sulla orizzontalità.

Mobilità articolare

Principio della orizzontalità

Multisport Marziale per i giovani

Dragon Club Team e ASD Folgore

Premiazione Giochi studenteschi

Carlo Francesco Tombolini presenta i docenti della ASD Esercito 187° Folgore

Il Maestro Carlo Maurizzi con la ASD Folgore Budo International 45


Folgore

CAMPIONATO ITALIANO PANKRATION 3° posto per l’Asd Folgore

Testo e foto di: Brigata Paracadutisti Folgore

Successo per i lottatori di Pankration messi in campo dall’ASD Esercito – 187° Reggimento paracadutisti “Folgore” di Livorno, domenica 03 maggio, al Campionato Italiano assoluto di Pancrazio indetto dalla Federazione Italiana Pancrazio Athlima – FIPA. La squadra, diretta da Antonio Citi e coadiuvata dal preparatore atletico Alessio Martelloni, ha visto Alessio Loni, Claudio Sanna, Sossio Casaburo (tutti paracadutisti dell’Esercito Italiano) e Marco Colaianni confrontarsi sul “tondo” (area di gara) per contendersi il titolo di “Campione Italiano”. Gli atleti hanno preso parte alle specialità del combattimento “Agon” (contatto leggero), “Pankration” (contatto totale) e “Belt Wrestling” (lotta con la cintura) aggiudicandosi 3 medaglie d’oro, 2 d’argento e 1 di bronzo. L’ASD Esercito – 187° “Folgore” si è qualificata al 3° posto della classifica generale.

Squadra ASD Esercito - 187° Folgore

Combattimento di Pankration

Antonio Citi e il Presidente FIPA Italo Morello

Atleti e coach

Momenti di gara 46 Budo International

Marco Colaianni - bianco e Alessio Loni - blu


Folgore

MULTISPORT MARZIALE

Organizzazione con l’Associazione Sportiva Okinawa Karate Testo e foto di: Brigata Paracadutisti Folgore

Venturina (LI) è stata il teatro, domenica 10 maggio, della prima tappa del progetto realizzato dall’ASD Esercito – 187° Folgore, ultimamente in tour in tutta Italia, intitolato “Multisport Marziale”. Attività di formazione multilaterale giovanile e avviamento agli sport da combattimento, l’evento è stato organizzato dal maestro Roberto Ninci dell’associazione sportiva “Okinawa Karate”. I giovanissimi, a partire dai 5 anni, sono stati sottoposti ad una serie di attivazioni da parte del nutrito corpo docenti, composto dai tecnici Antonio Citi, Daniele Pilagatti, Alessio Loni e Claudio Sanna (tutti paracadutisti del 187° Folgore), Alessio Martelloni, Carlo Francesco Tombolini, Claudio, Alessio e Marco Colaianni, Gerardo Cardone, Sonia Rovini, Maurizio Baldi, Rico Simonetti, Roberto Ninci, Alessio Magnelli e Marco Bini (tutti tecnici provenienti dalle province di Firenze, Pisa e Livorno). L’avvio dell’apertura della manifestazione è stata seguita dall’Inno Nazionale e tra gli ospiti d’eccellenza ha preso parte, il prof. Giovanni Innocenti, dell’Università di Pisa, Firenze e Verona e allenatore delle squadre nazionali di ginnastica artistica. Nella giornata sono state registrate 150 presenze di atleti di diversi sport da combattimento e del gioco del calcio, provenienti dall’Emilia Romagna, Lombardia e Toscana. Nel pomeriggio, solo per i praticanti adulti, si è tenuto il 9° seminario di Pankration.

Sviluppo capacità senso percettive

Multisport Marziale - progetto ASD Folgore

Momenti di spiegazione Antonio Citi

Spiega Alessio Loni con Claudio Sanna

Roberto Ninci consegna la targa per il progetto Multisport Marziale

Targa commemorativa al prof. Giovanni Innocenti dell’Università di Pisa

Momenti di spiegazione del corpo a corpo Budo International 47


Folgore

MULTISPORT MARZIALE Tappa a Mirandola

Testo e foto di: Brigata Paracadutisti Folgore

Straordinario successo per il “MULTISPORT MARZIALE”, a Mirandola (MO), dove sabato 16 maggio, oltre 100 atleti hanno partecipato all’allenamento interdisciplinare organizzato da Carlo Francesco Tombolini, delegato regionale FIPA dell’Emilia Romagna, in collaborazione con il “Leoni Karate Team”, diretto dal M° Marco Leoni. La “preparazione multilaterale giovanile” e il 1° stage di “Pankration”, i temi principali esposti dal corpo docenti del “Multisport Marziale” Antonio Citi, Alessio Loni, Alessio Martelloni, Daniele Pilagatti e Claudio Sanna della ASD Esercito – 187° Folgore di Livorno, ma anche gli schemi motori comuni a tutte le discipline da combattimento. Notevole interesse ha riscontrato l’attività, che ha registrato la presenza di tecnici ed atleti provenienti non solo dalla disciplina da combattimento del Pancrazio, ma anche dalle altre affini come il Judo, Karate, Thai Boxe e Krav Maga. Graditissima la presenza dei rappresentanti delle sezioni di Carpi e Modena dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia – ANPdI e del responsabile regionale arti marziali dell’ ente di promozione MSP Riccardo Rubbiani. L’apertura della manifestazione è stata celebrata con le note dell’inno Nazionale, che ha accomunato, nel saluto, gli appartenenti alle diverse discipline dai pre agonisti ai master.

Multisport Marziale - ASD Folgore

Maestro Marco Leoni e ASD Folgore

Principi della orizzontalità

Il Tecnico Carlo Francesco Tombolini e i docenti 48 Budo International

Fasi di allenamento

Fasi di allenamento

Principi della verticalità


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VICTORY 8 NEW YORK Rob Ovalle con successo difende il titolo

Testo e foto di: Andrea Galbiati

A cinque minuti da Central Park si è svolta l’ottava edizione della Victory Combact Sport Promotion che ha come arrivo delle selezioni l’accesso alle finali a novembre al Madison Square Garden. Il mio allievo Rob Ovalle, categoria 170 libbre già detentore della cintura di campione dello stato di

New York di Mixed Martial Arts, difendeva il titolo contro Erik Taylor della palestra Team Demolution. Ci siamo allenati senza sosta durante il freddo inverno newyorkese perché l’ennesima cintura doveva essere messa in bacheca nella nostra palestra di campioni della C1 Mma Class di Brooklyn. 5 round di colpi micidiali dove la migliore condizione di Rob e la sua superiore capacità tecnica a terra hanno fatto la differenza. Il verdetto di vittoria è arrivato con grande felicità per tutti. La cintura è ancora nostra! Ora, dopo un paio di incontri senza titolo, inizieremo di nuovo il cammino per arrivare preparati come sempre alla terza difesa del titolo a novembre, dentro il Madison Square Garden di New York!

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Evento

RIMINI WELLNESS 2015 Novità ed emozioni per i 10 anni della kermesse romagnola

Testo e foto di: Matteo Brambilla

L’edizione appena conclusa è la numero 10 e Rimini Wellness spegne le candeline del suo compleanno con la presenza di 400 aziende di oltre 11 Paesi diversi. Come di consueto, la Fiera del Wellness di Rimini ci regala forti emozioni. A farla da padrone ci sono innovazioni nel campo dello sport, cambiamenti di tendenza e molto altro; nascono nuovi metodi di allenamento e nuove discipline…Insomma, sembra che ogni anno sia la prima volta! Si estende in lungo e in largo, è veramente immensa e ad ogni padiglione sembra di passare da un mondo ad un altro mondo, fatto di modi e stili di vita diversi, ma con un fattore unico in comune: lo sport. Nel nostro caso il padiglione combat è come sempre ambito da molti nel nostro settore e tutti cercano un pezzetto di terra libero da poter sfruttare come immagine per poter dire “Io ci sono! Voglio esserci tra i Big di questo mondo.” Io posso dire anche quest’anno: “noi siamo qui!”. Molti sono stati i prodotti che abbiamo esposto in fiera: novità in casa Adidas e Ho”Stile che verranno messi in commercio nella prossima stagione 2015/2016; acquisizione di importanti testimonial d’eccellenza per Adidas come “Giuseppe De Domenico - Pro Fighting” e “Roberto Cocco – Kick/thai boxer e pugile professionista”. Tutto questo per un unico scopo: portare avanti un marchio forte, improntare le innovazioni e dare un servizio sempre migliore e puntuale ovunque. Grazie ai Testimonial e ad un grande lavoro di squadra, la prossima stagione, ormai alle porte, richiama sempre più un vento di cambiamento in positivo. E noi siamo pronti.. Insomma le novità non mancheranno di certo.

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Evento

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Evento

STAGE ALESSANDRO FROILICH GUARDA SULLA PAGINA FACEBOOK BUDO INTERNATIONAL TUTTE LE FOTO DELLO STAGE DI ALESSANDRO FROILICH

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Evento 10 anni di record La più grande kermesse dedicata a fitness benessere, sport e alimentazione di Rimini Fiera ha raggiunto numeri record: sono stati 260.835 i visitatori (+3% rispetto al 2014), oltre 160 milioni di contatti sui media italiani ed esteri, quasi 1 milione tra post e tweet pubblicati sui social network nella sola settimana di manifestazione. Con le media partnership del QN/QS, di m2o e di SPORTMEDIASET (con postazioni in fiera e con staff di redazione), la manifestazione ha occupato tutto il quartiere fieristico con 16 padiglioni al completo, 50 palchi, 96mila metri quadrati indoor e 66mila outdoor, articolati nelle diverse anime del vivere bene e in armonia con il proprio corpo: fitness, benessere, danza & sport, alimentazione, musica, fashion, turismo, wellness, attrezzistica, contract & design. Tanti affari per le aziende presenti, grande affluenza di operatori, buyer e presenter da tutto il mondo: Est Europa, Sud America, Medio Oriente e Bacino del Mediterraneo. Associazioni di palestre dal Nord Europa e visitatori gruppi da 80 Paesi, pullman e gruppi organizzati da tutt´Italia, Isole comprese. In questi quattro giorni non stop di movimento e benessere, anche il web è letteralmente esploso: 805.224 post pubblicati su Facebook e oltre 62.000 impressions su Twitter.

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MMA

DEEP JEWELS 8 Ultimo appuntamento del torneo

Testo e foto di: Mirko Zax, Maza Fight da Tokyo

Si è svolto domenica 31 maggio il DEEP JEWELS 8, epilogo del torneo pesi featerweight (-48 kg); nello stesso giorno si sono disputate le semifinali e la finale, entrambe di due round da cinque minuti ciascuna. La prima semifinale ha visto scontrarsi Satomi “Sarami” Nakano e Tomo Maesawa, passa in finale Sarami per decisione unanime dopo un bel match combattuto. La seconda semifinale vedeva contrapposte le due favorite del torneo, la veterana V.V Mei (Mei Yamaguchi) e Mina Kurobe (MAZA FIGHT/HO-STILE TEAM): dopo due round combattutissimi sia in piedi sia a terra, passa il turno e va in finale V.V. Mei, che grazie a sui takedown e ad un buon ground & pound si aggiudica la vittoria per decisione unanime. V.V Mei si aggiudicherà anche la finale vincendo per TKO (ground & pound) a tre secondi dalla fine del secondo round. Da segnalare il debutto professionistico della canadese Tushara “Tee Vee” Veerella che si aggiudica la vittoria per decisione unanime contro la veterana Misaki Takimoto, tornata a combattere dopo quattro anni di stop. Durante la serata si sono disputati anche due incontri di grappling, il più importante dei quali vedeva due atlete giapponesi del circuito americano INVICTA sul ring: Mizuki Inoue e Hamasaki Hayaka; quest’ultima ha annunciato che il suo prossimo incontro in USA sarà per il titolo di categoria contro la brasiliana Herika Tiburcio il 10 luglio 2015 a Las Vegas; nella stessa card combatterà anche Cris Cyborg. Come sempre evento dall’organizzazione impeccabile in puro stile giapponese.

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WTA

WTA FUNCTIONAL TRAINING Workout di allenamento funzionale per la lotta a terra

Testo e foto di: Emilio Troiano, fondatore e Master Trainer della WTA Functional Training Academy

Dopo aver trattato negli articoli precedenti delle qualità fisiche fondamentali che un atleta di Combat Sports deve condizionare in maniera generale, in questo undicesimo articolo entriamo nello specifico della preparazione fisica degli atleti impegnati nella lotta a terra come ad esempio nelle discipline di BJJ e MMA. Tutti i lottatori sanno bene quanto sia fondamentale disporre di una grande mobilità articolare per districarsi nelle fasi di lotta a terra, dove il suolo può diventare un grosso limite, se non si è in grado di muoversi agilmente per liberarsi dai blocchi dell’avversario, oppure un valido alleato, se si è in grado di utilizzarlo come superficie di supporto per la trasmissione di forza e potenza. I complessi articolari fondamentali nella lotta a terra sono l’articolazione coxo-femorale (anca) e il cingolo scapolo-toracicoomerale (spalla) che devono essere liberati nella tridimensionalità (completo range di movimento) ma nel contempo potenziati in stabilizzazione articolare (nella propria sede fisiologica), in maniera da prevenire traumi distorsivi soprattutto nelle rotazioni e trasferire la forza nei movimenti in particolare in quelli di potenza. Questi due complessi articolari sono le unità funzionali fondamentali del movimento del corpo umano che oltre a garantire il vero fulcro motorio della trasmissione di forza, forniscono supporto alle strutture più deboli quali la colonna vertebrale, gomiti, polsi, ginocchia e caviglie, particolarmente esposte a traumi anche nella lotta a terra quando nei tentativi di uscite dai blocchi se non si dispone di anche e spalle mobili, stabili, forti e coordinate, si è portati a spostare il fulcro in altre articolazioni più deboli strutturalmente quali esse sono.

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Il Workout che ho strutturato prevede nell’ordine: - due esercizi di mobilità articolare per l’Anca e la Spalla del sistema di allenamento funzionale a corpo libero a terra Primitive Functional Movement ®; - un esercizio per il Core che funge da connessione tra questi due fulcri articolari, il Get Up col Kettlebell. Un attrezzo, questo, che per la sua caratteristica forma di massa decentrata rispetto all’impugnatura, obbliga costantemente a stabilizzare la spalla mentre partendo dalla posizione supina a terra, l’atleta raggiunge la stazione eretta tramite la spinta dell’anca e il controllo della spalla sui tre piani di movimento; - due esercizi di stabilizzazione e forza: uno per l’anca, il Cross Hamstring Bridge col Flying Suspension Training, l’altro il Bridge Chest Press con due Kettlebell; - un esercizio di stabilizzazione e trasmissione della potenza dall’Anca alla Spalla, il Knee Power Clean con Flowbag, dove partendo dalla posizione svantaggiata sulle ginocchia, l’atleta è obbligato all’espressione di massima potenza di estensione delle anche e a stabilizzare il carico instabile della Flowbag (sacca che contiene acqua al suo interno fino ad un massimo di 30 Litri) durante il passaggio alla posizione di rack a carico delle braccia. I 6 esercizi devono essere eseguiti a circuito senza recupero tra gli esercizi per condizionare la “Resistenza alla Forza” e la “Resistenza alla Potenza”, qualità fisiche che risultano fondamentali nel combattimento a terra. Al termine del primo set da 6 esercizi, dopo soli 30 secondi di recupero si riparte per il set successivo per un totale di 6 set. Il Workout deve iniziare con una fase di Warm Up (riscaldamento) e terminare con una fase di Cool Down (Scarico), fasi queste in cui bisogna lavorare sulla mobilità articolare tramite esercizi del Primitive Functional Movement ® che, sviluppandosi a terra, permette di non creare compensi del tipico lavoro in piedi. I tre complessi articolari fondamentali a cui mira questo sistema sono il cingolo pelvico, il cingolo scapolare e la colonna vertebrale, i quali vengono condizionati nei tre piani di movimento sagittale, frontale e trasverso. Per questi esercizi rimando agli articoli precedenti dove sono stati trattati nello specifico.


WTA Il programma dovrà essere eseguito per un periodo di 5 settimane, secondo il seguente schema operativo dove viene combinato con le sessioni tecniche e quelle scarico attivo (Joint Mobility):

CICLO DI ALLENAMENTO SETTIMANALE Lunedì

Martedì

Lavoro Workout Tecnico + “Ground Up” Joint Mobility

Mercoledì

Giovedì

Lavoro Tecnico + Joint Mobility

Workout “Ground Up”

Venerdì

Sabato

Lavoro Workout Tecnico + “Ground Up” Joint Mobility

Domenica Joint Mobility

Primitive Shin Down Hip Turn

Kettlebell Get Up

Flowbag Knee Power Clean

Budo International 59


WTA WTA “GROUND UP” PROGRAM LIVELLO

AVANZATO

DENSITÀ

MEDIO VOLUME; MEDIO-ALTA INTENSITÀ

TARGET PRIMARI

MOBILITÀ ARTICOLARE; CORE TRAINING; FORZA; POTENZA; RESISTENZA

TARGET ACCESSORI

COORDINAZIONE; EQUILIBRIO; PROPRIOCEZIONE; STABILIZZAZIONE

Primitive Spinal Shoulder Around

WORKOUT “GROUND UP” PHASE

MODALITÀ

NUM

EXERCISE

WARM UP

CIRCUIT TRAINING PRIMITIVE FUNCTIONAL MOVEMENT

1 2 3 4 5

SPINAL WAVE SCORPION HIP FLEXORS WRISTS SHIN BOX UP PRIMITIVE SHIN DOWN HIP TURN PRIMITIVE SPINAL SHOULDER AROUND

4 5 per lato 5 per lato 5 per lato 5 per lato

KETTLEBELL GET UP

3 per lato

1 2

MAIN PART

CIRCUIT TRAINING

3 4 5 6

CIRCUIT TRAINING COOL DOWN PRIMITIVE FUNCTIONAL MOVEMENT

60 Budo International

FLYING CROSS HAMSTRING BRIDGE KETTLEBELL BRIDGE CHEST PRESS FLOWBAG KNEE POWER CLEAN

RIPETIZIONI SET

RECUPERO TRA I SET

3

0

6

30 secondi

3

0

5 per lato 5 per lato

5 per lato 10 5

1

OPPOSITE LEG 1

5 per lato

2

OPPOSITE LEG 2

5 per lato

3

OPPOSITE LEG 3

5 per lato

4

SPINAL WAVE

4

5

SCORPION

5 per lato

6

SUPINE BRIDGE

10


WTA

Flying Cross Hamstring Bridge

Kettlebell Bridge Chest Press

Info sul Metodo WTA Functional Training e sui prossimi corsi di formazione Istruttori su www.wta-functionaltraining.com Budo International 61


IN T PO

GY M

Hai aperto una palestra? Vuoi pubblicizzare la tua attivitĂ ? Non aspettare!

Contattaci allo 02.26145255 o al 335.7720011 62 Budo International


T IN

La palestra Athletic Thai Gym centro Fisiokinetic di Rimini, per gli amici sopranominata “Tempio”, è sempre stata un officina ci campioni. I maestri Davide Carli (ex. Pluricampione mondiale di kick-thai boxe e free fight), Fabio Corelli (camp. Mondiale di thai boxe), Gabriele Fabbri e Matteo Ferrini collaborano insieme per preparare alle competizioni gli atleti amatori e professionisti. Molte le discipline trattate: Thai-Kick boxing, Brazilian Jiu Jitsu, MMA, Pugilato, Wing Tzung, Krav Maga, Taekwondo, Functional Training, Sollevamento Pesi, Fitness e Recupero Funzionale. Tanti i campioni nati in questa palestra, come Bruno Franchi (campione mondiale K1), Annalisa Bucci (campionessa europea di Thai Boxe e mondiale di Full Contact) e Angelo Blasi (campione italiano di K1).

PO

Via Vanzi 16 –Rimini (RN) info@davidecarli.com - 0541.1795278

M GY

ATHLETIC THAI GYM

GUARDA GLI ALLENAMENTI ALL'ATHLETIC THAI GYM

ASD BOXE ISLAND

GUARDA TUTTI I VIDEO DELLA BOXE ISLAND

Via Alserio 15 – Milano (MI) palestra@boxeisland.it - 393.4230053 / 02.36576162 La nuova palestra Boxe Island è il posto ideale per chi vuole praticare Boxe, Thai Boxe, Kick Boxing, k1, Mma e altre discipline. I nostri corsi sono pensati per offrire la miglior preparazione per atleti ad ogni livello di esperienza, dagli amatori alle prime armi agli agonisti interessati a competere a livello nazionale. L’ambiente è semplice e da la possibilità a tutti di trovare la propria dimensione sportiva, agonistica o amatoriale che sia. Questo è possibile perché in una realtà nuova come quella della Boxe Island è racchiusa l’esperienza di tre storiche palestre di Milano. I fondatori sono Bruno Cristian, Oliviero Capalbo e Marco Achille, pugilisticamente nati alla Boxe Ursus. Franco Terlizzi è stato Campione Italiano professionisti alla Doria Boxing Club, nonché storico allenatore dopo il suo ritiro dal ring. Massimo Angelone è istruttore di Kick Boxing presso l’Accademia Europea fin dagli anni ‘90, periodo in cui la Kick Boxing cominciava ad affermarsi in Italia.

CRS AKIYAMA SETTIMO crsakiyamasettimot@libero.it - www.akiyamasettimo.too.it 011.19784704 - FB: akiyamasettimo La società Akiyama Settimo fu fondata dall’attuale presidente Orlando Toniolo e Giovanni Ossola (poi sindaco della Città di Settimo Torinese) nel 1978. Il club settimese è una punta di diamante tra le società del territorio e nel panorama del Judo nazionale e internazionale, risultati alla mano. La società, gestita dai fratelli Toniolo, infatti ogni anno è una fucina di talenti per le nazionali giovanili e non solo, molti sono i ragazzi che provengo da tutta Italia per perfezionarsi sul tatami di Settimo Torinese. All’Akiyama Settimo si cresce, in tutti i sensi, infatti si possono vedere i piccoli judoka imparare a muovere i primi passi nel mondo del Judo e allo stesso tempo, tutti i giorni, si posso trovare atleti che puntano a competizioni Europee, Mondiali e Olimpiche.

E-mail: marketing@budomarket.com Budo International 63


news ALTRO TRIS AZZURRO IN POLONIA NEI MONDIALI JUNIORES Il bilancio della spedizione Azzurra in Polonia nell’edizione 2015 della rassegna Under20 è splendido. Dopo il bronzo di Mirco Scarantino nella 56 kg, nella finale della 85 kg, sono arrivate altre tre medaglie: protagonista dell’impresa Nino Pizzolato che con 347 kg chiude terzo nella classifica del totale, sei kg dietro al neo campione, il cinese Zhao (353 kg). Pizzolato è salito sul podio anche nelle classifiche di specialità: bronzo nello strappo e argento nello slancio con le misure di 154 e di 193 kg. L’Azzurro ha chiuso con cinque prove valide sulle sei a disposizione, fallendo solo il secondo tentativo di slancio. La coppia Azzurra Scarantino-Pizzolato continua a regalare spettacolo in pedana a poco più di un anno di distanza dalla prossima edizione dei Giochi Olimpici di Rio, dando una dimostrazione di competitività ai massimi livelli in passato difficilmente assaporata, come testimoniano le dichiarazioni del Presidente Urso, comprensibilmente raggiante per i successi ottenuti.

BELLATOR E GLORY: MMA E K1 INSIEME Ha tutta l’aria di essere uno di quegli appuntamenti da non perdere l’evento 141 di Bellator, già rinominato: “Bellator MMA: Dynamite” che avrà luogo il 19 Settembre presso il SAP Center di San Jose, in California. Il Bellator MMA ha voluto rilanciarsi come prima compagnia nord americana ad annunciare ufficialmente la realizzazione di un accordo chiuso con la promotion di Kickboxing più importante di questo periodo storico: il GLORY World Series. Le novità già annunciate di questo evento non sono poche: all’interno dell’arena saranno posizionate due aree di combattimento, la classica gabbia circolare del Bellator MMA ed il ring “oversize” di 6 metri per 6 metri tipico dei grandi eventi GLORY. Non ci resta quindi che aspettare il 19 Settembre per vedere convivere in uno stesso evento di rilevanza mondiale, sia dal punto di vista mediatico che sportivo, due discipline che attireranno l’interesse della maggior parte degli appassionati di sport da combattimento in giro per il mondo. (Fonte: www.mmamania.it).

XI EDIZIONE DEL PREMIO ROCKY MARCIANO Sabato 11 luglio Tatanka batte il kazako Anton Pinchuk sul ring allestito a Milano Expo 2015 e si qualifica per le Olimpiadi di Rio 2016: è il primo azzurro che si qualifica per quattro volte consecutive ai Giochi. Il pugile campano domina l’incontro (vittoria per 3-0 77-75; 78-74; 78-74) e conquista, oltre al già citato pass per le Olimpiadi, la sua 200^ vittoria in carriera e la finalissima APB del prossimo settembre contro il russo Egorov. Nella stessa serata hanno incrociato i guantoni Roman Golovachshenko vs l’algerino Chouaib Bouloudinats (Bouloudinats vince per TKOI al 5 Round), David Graf vs Tervel Pulev (3-0 per Graf: 78-74, 78-74, 78-74), Marko Calic vs Yamil Peralta (Calic vince 3-0: 77-75, 77-75, 77-75).

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news COPPA ITALIA MASCHILE DI JUDO A CROTONE Ventiquattro società diverse si sono ripartite le ventotto medaglie assegnate a Crotone nella Coppa Italia junior-senior maschile del 30 maggio. A fare eccezione sono state la Star Club Napoli, che di medaglie ne ha vinte tre e si è aggiudicata il primato in classifica, Fitness Club Nuova Florida e Titania Catania che, con due medaglie ciascuna, hanno preso il secondo e terzo posto della classifica; altre ventuno società hanno vinto una medaglia ciascuna. Sorpresa per l’Akiyama Settimo che questa volta è rimasta a secco ma ha comunque precedendo dodici società con una medaglia. Anche nelle gare femminili c’è stata molta eterogeneità: sono stati ventuno i club che sono ritornati dalle gare femminili a Crotone con almeno una medaglia e quattro soltanto sono stati i club plurimedagliati, nell’ordine: Accademia Torino (2-1-0), Banzai Cortina Roma (0-1-3), Centro Sportivo Torino (1-1-0) e Preneste Castello (1-0-1). (Nella foto di Franco Di Capua: il podio dei -73 kg vinti dal catanese Mario Strazzeri).

SPORT E INTEGRAZIONE Lo sport, grazie ai valori positivi che lo animano, è indubbiamente uno fra gli strumenti più importanti per favorire l’integrazione e contrastare le forme di intolleranza e discriminazione razziale. È partendo da questo presupposto che il Progetto “Sport e Integrazione”, promosso per il secondo anno consecutivo dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal CONI, in accordo con il MIUR, si è rivolto agli alunni delle scuole primarie aderenti al progetto “Sport di Classe”. Il progetto “Sport e Integrazione: la vittoria più bella”, grazie anche ai materiali informativi a disposizione delle scuole sul sito ufficiale del Progetto (nella sezione “Percorso Educativo”) e distribuiti tramite un kit didattico a ciascuna classe aderente, ha registrato una grande partecipazione. Sono stati ben 55mila gli elaborati realizzati, di cui oltre 1900 quelli finalisti, in rappresentanza di altrettanti istituti scolastici. Tra questi, sono stati 104 gli istituti scolastici vincitori (uno per provincia), individuati dagli Organismi regionali per lo Sport a Scuola, d’intesa con gli Organismi provinciali. Visita il sito ufficiale del progetto: www.fratellidisport.it.

ANGELO LEONZIO VINCE A NAPOLI Angelo Leonzio, dopo aver vinto i regionali, partecipa nella categoria - 71 kg classe A nei campionati Italiani K1 WTKA. In finale incontra il coriaceo Gugliemo Gicco che, dopo tre riprese combattutissime, riesce ad averne la meglio ai punti. Il partenopeo parte fortissimo ma viene abilmente placato da Leonzio che mette a segno un numero ed una varietà di colpi indubbiamente maggiore rispetto all’avversario e si laurea Campione Italiano. Nello stesso weekend il campione Giuseppe De Domenico è stato impegnato nel prestigioso torneo SUPERKOMBAT nella categoria - 80 kg di Kick Boxing, contro l’atleta di casa Ciprian Schiopu: vittoria ai punti e passaggio al prossimo turno. I campioni del Fight Club Riccione sono poi stati presenti l’ultimo weekend di maggio al Riminiwellness 2015.

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MMA

VENATOR FC

Nella gabbia la leggenda Masakazu Imanari Sabato 30 maggio l’Unipol Arena di Bologna ha accolto tutti gli appassionati di MMA che si sono presentati per l’ultimo atto di Venator Fighting Championship. Nella gabbia sono entrati i migliori interpreti nazionali e diversi atleti provenienti da tutto il mondo, compreso una leggenda di questo sport, il giapponese Masakazu Imanari. “Venator Fc” è iniziato lo scorso gennaio e nel corso dei mesi 24 combattenti sono stati seguiti dalle telecamere di FoxSport2 in una sorta di percorso/reality che ha avuto il suo epilogo a Bologna. Venator FC nasce da un’idea dell’imprenditore Frank Merenda e del telecronista sportivo Alex Dandi: è un mezzo per dare maggiore visibilità in Italia alle MMA (Mixed Martial Arts), uno degli sport più eccitanti che in questi ultimi anni si sta diffondendo molto velocemente nel mondo! Gli organizzatori sono già all’opera per organizzare nuovi eventi, seguiteli sulla pagina Facebook per scoprire subito le novità del momento!

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MMA

Risultati

Masakazu Imanari sconfigge Cristian Binda per sottomissione (armlock) a 2:33 del round 1 Mattia Schiavolin sconfigge Alessandro Botti per KO (pugni) a 3:17 del round 1 Prince Aounallah sconfigge Mauro Cerilli per KO tecnico (infortunio alla gamba) a 0:57 del round 1 Marvin Vettori sconfigge Daniele Scatizzi per decisione unanime (29-28, 29-28, 29-28) Damir Hadzovic sconfigge Ivan Musardo per KO tecnico (resa) a 5:00 del round 2 Ouadia Tergui sconfigge Danyel Pilo’ per KO tecnico (ginocchiata) a 4:00 del round 3 Rachael Cummins sconfigge Slavka Vitali per decisione unanime (29-28, 29-28, 29-28) Roberto Rigamonti pareggia con Jack Mason per pareggio non unanime (29-29, 28-29, 29-28) Massimo Salvatore sconfigge Anderson Da Silva Santos per KO tecnico (resa verbale) a 1:57 del round 2 Levani Shaishmelashvili sconfigge Davide Baneschi per decisione non unanime (28-29, 29-28, 29-28) Cristian Magro sconfigge Omar Garatti per KO tecnico (stop dall’angolo) a 2:09 del round 2 Mattia Galbiati sconfigge Luca Puggioni per decisione non unanime (28-29, 29-28, 28-29) Leonardo Zecchi sconfigge Gianmarco Romeo per KO tecnico (pugni) a 3:16 del round 2 Gianmarco Gherla sconfigge Silviano Valenti per KO tecnico (pugni) a 0:47 del round 1

SFOGLIA LE FOTO DEL VENATOR FC SULLA PAGINA FACEBOOK DI BUDO INTERNATIONAL Budo International 67


Evento

FINALI CINTURE LOMBARDE FISCAM 2015 “Numeri”: questo è la Fiscam e questi sono i suoi numeri

Testo e foto di: Matteo Brambilla

Più di 500 spettatori al mese, oltre 4000 ogni anno… Più di 200 atleti al mese che combattono, oltre 2000 da tutto il nord Italia nella stagione... Più di 100 incontri di contatto light al mese, quasi 1000 ragazzi appassionati di questo sport ogni anno… Più di 20 incontri di KO al mese, quasi 200 nuovi campioni nelle discipline e classi durante l ’anno… 10 le persone che compongono lo staff tecnico. 1 Il match maker: M° RAFFAELE RINALDI, Presidente Fiscam Lombardia. “L’officina della Birra di Bresso è una garanzia”. Con queste parole Raffaele la dice lunga su tutta la stagione 2014/15 ormai conclusa. “Sono soddisfatto del lavoro svolto” dice Raf “e colgo l’occasione di ringraziare tutti i miei collaboratori che mi sono stati vicini in questa lunga e bellissima stagione. Oggi con un sole che spaccava le pietre e un caldo da mare, abbiamo contribuito a scaldare ancor di più l’atmosfera: 450 biglietti staccati, quasi 90 light e 10 incontri di KO”. La Fiscam c’è e noi con loro!

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Evento

GUARDA LE INTERVISTE AI PROTAGONISTI DELLE FINALI LOMBARDE!

Risultati

Radice Vs Nisticò Alessio, 67Kg, (3x2 - K-1 F.Code), Società: Mt Uximate/F.F.Fight; Pari Eva Facchetti Vs Montrasi Giulia, 52Kg, (3x1,30 - K-1), Società: N.M.Brixia/Pro-Evol; Pari Rota U. Vs Terranova, 71Kg, ( 2x4 - Mma), Società: F.Colosseum/ U.T.C.; Vince Terranova Buju Vs Haiub, 67Kg, (4x2 - K-1 F.CODE), Società: Mt Uximate/Np Bs; Vince Haiub Lavazza Vs Barreno, 70Kg, (3X2 - K-1cintura), Società: T.Colombo/ T.Verri; Vince Lavazza Monfelf Vs Cogliati, 66Kg, (4x2 - K1 Fight Code), Società: Pro-Evol/ Mt Uximate; Vince Cogliati Alu Gueye Vs Delle Grazie, 72Kg, (3x1,30 - Mt), Società: N.M Brixia/T.Rebel; Vince Alu Gueye Bosio Vs Belotti, 80Kg, (3x1,30 - K1 Fight Code), Società: T.Colombo/T.Fiscam; Vince Bosio Fonda Vs Sbardellati, -75 Kg, (3X3 - K1.F.C.Cintur), Società: Pro-Evol/T.Piensi; Vince Sbardellati

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Muay Thai

HANUMAN CONTEST EVENT Tre grandi eventi di Muay Thai a Ostia

Foto di: 360live.tv

Il 16 maggio la Muay Thai ha dato spettacolo con tre fantastici eventi realizzati in una sola giornata, promossa e organizzata in modo impeccabile da Mauro Bassetti e ripresa dalle telecamere di Rai Sport, Nuvolari, Canale 10 e 360 Live Tv: 60 incontri di Muay Thai per un totale di 120 atleti. Si inizia nel pomeriggio alle ore 15 con i Campionati Italiani Classe C e Muay Thai Light: 80 atleti finalisti nelle rispettive categorie; alle 19.30 è il momento di andare in scena con lo spettacolo serale Hanuam Contest Event. In palio ben quattro titoli italiani Wmc, la sigla professionistica unica riconosciuta in Thailandia per la Muay Thai Pro che dà la possibilità agli atleti vincitori di questa prestigiosa cintura di poter entrare nel ranking europeo e mondiale per contendersi la cintura Wmc, e la finale italiana di Eml - European Muay Thai League, valevole per la selezione europea: il vincitore parteciperà alle selezioni europee in Turchia e, se le vincerà, a quelle mondiali in Cambogia o Tailandia.

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Muay Thai

Risultati

Eml European Muay Thai League 76,6 kg primo quarto di finale Manuel Magi Tam Syam Boxing Fano vs Scarpa Tem Profighting Napoli Vince Magi Moahamed Heliali Team Driss Perugia vs Roberto Vavala Internationa Fighters Brescia Vince Vavalà Esibizione Boxe in action di Antonella Rossi Wmc cat 57 kg Daniel Saporito Team Top Ring Milano vs Antonio Albo Team Bassetti Vince Albo Prestige Fight 65 kg Yann Bedini Team Amato vs Thomas Dylan Bindi Team Rocchi Vince Bindi Wmc cat 66 kg Andrea Castiglioni Team Top Ring Milano vs Michele Faroni Team Bassetti Vince Castiglioni per ko ferita seconda ripresa Wmc 72,58 kg Vadim Bordeain Team Bassetti vs Slavic Enache Siam Boxing Bologna Vince Enache per ko ferita quarta ripresa Prestige fight cat 95 kg Mario Rosselli Team Cesarini vs Vincenzo Merico Team Stasi Vince Rosselli Wmc cat 86,600 kg Vanni Faé Team Proelium vs Andreani Luca Team Massa Carrara Vince per ko tecnico terza ripresa Andreani FINALE EML EUROPEAN MUAY THAI LEAGUE Magi vs Vavalà Vince Vavalà

Una serata spettacolare con grandi match e grandi atleti presenti, una serata che Roma e tutti gli Italiani potranno vedere tra qualche giorno in tv. Grazie a tutti e in particolar modo al maestro Bassetti, nonché presidente Fimt, che si è prodigato per creare questo spettacolare evento di sola Muay Thai. A presto, alla prossima data. Budo International 71


“THE BEST OF THE BEST” Le Selezioni

Testo e foto di: Ufficio Stampa W.F.C.

Il 17 maggio 2015, si sono svolte, presso la Discoteca “FACTORY” di via Corelli 36 Milano, le Selezioni per il The Best of the Best, competizioni a Contatto Pieno di tutti gli Sport da Combattimento Moderno. Questo appuntamento ha ottenuto un importante successo, sia in termini di numero di adesioni di atleti sia di pubblico, accorso per sostenere i propri atleti. Infatti, circa una cinquantina di atleti provenienti da tutto il Nord Italia, dal Principato di Monaco e dalla Francia, hanno entusiasmato il pubblico presente, già fin dalle prime ore del pomeriggio. Sul ring si sono avvicendati tutti i Fighters, che hanno lottato accanitamente per assicurarsi la vittoria finale; tutti i match sono stati all’altezza della situazione, la tecnica pulita e il grande fair-play degli atleti e maestri sono stati i veri protagonisti. Gli incontri, hanno visto sfidarsi atleti di diversa provenienza sportiva, età e abilità tecniche, fornendo uno spettacolo quanto mai vario e adrenalinico, capace di tenere alta l’attenzione degli spettatori e anche degli stessi atleti che poco lontani dal ring scaldavano e attendevano il momento di mostrare le loro capacità.

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Bethaz in azione


Queste le società presenti: A.S.D. Team Polizzano-Perlungher, Accademia Arti Marziali Biassono, Asd Fighting Club Val D’aosta, Blackout Academy, Boxe Madone, Combat Soul, Demolition Team Lacalamita, A.S.D Fighter Training School, Iron Team, Kick Boxing Savate Savona, Muay Thai Institute, Real Combat/La Gallaratese, Team Cortese, Team Foppa, Team Joboxe, Team Nasser, Team Olimpia, Team Som E Za.Co. Fight Gang Tutti i match sono stati estremamente spettacolari, ma il momento clou è stato il Titolo Europeo conquistato da Valter Orru, nonostante una frattura alla mano destra, rimediata al primo round; altri due atleti che si sono messi in evidenza sono stati Manuel Bethaz e Danilo Coda. Il prossimo The Best of the Best è previsto per Dicembre 2015, l’evento è aperto a tutti gli Atleti, gli Allenatori, gli Istruttori, i Maestri, a tutte le Associazioni, agli Enti di Promozione Sportiva e alle Federazioni in regola con le proprie norme assicurative.

GUARDA QUI IL PROMO DELL'EVENTO Budo International 73


Da parte del Presidente Franco Scorrano, un sincero ringraziamento a tutti i Club, gli Insegnanti, Atleti, Arbitri, Giudici e Addetti ai lavori per la preziosa collaborazione, come sempre leale e corretta, all’insegna dell’Amicizia e dello Sport. L’appuntamento per tutti i fighters è rinnovato alle prossime tappe dei “Campioni Del Futuro” e “the Best of the Best” e alle “Tappe dei Campionati Italiani a Contatto Leggero”, per nuove giornate all’insegna degli sport da combattimento nella loro più vasta e completa accezione.

Danilo Coda in azione

Non mancare ai Campionati del Mondo a contatto pieno che si svolgeranno a Bussero (MI) il 7 e 8 novembre 2015. Per informazioni: WWW.FRANCOSCORRANO.IT wfcitalia@gmail.com Tel.: +39.3387059641

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The World Championship will take place on two rings and one cage. The participating styles are: Full Contact, Kick Boxing (low kick), K 1 Rules, K 1 Fight Code, Thai Boxe, Muay Thai, Submission e Mixed Martial Arts. Free enrolment, no money rewards. The winner will be awarded the title of World Champion and will receive the appropriate belt. Prizegiving for the 2nd, 3rd and 4th place. All teams may take along one or more of its own referee, WFC reimburse €50.00 for each Referee. For more information, write to wfcitalia@gmail.com. Il Campionato Mondiale si svolge su due ring ed una gabbia. Le specialità presenti sono: Full Contact, Kick Boxing (low kick), K 1 Rules, K 1 Fight Code, Thai Boxe, Muay Thai, Submission e Mixed Marrtial Arts. Iscrizione gratuita, nessun premio in denaro. Al vincitore verrà assegnato il Titolo di Campione del Mondo e la relativa cintura. Premiazioni per il 2°, 3° e 4° classificato. Ogni team può portare uno o più arbitri, WFC rimborserà €50,00 per ogni arbitro, l’organizzazione non pagherà nulla.

Per informazioni: WWW.FRANCOSCORRANO.IT wfcitalia@gmail.com Tel: +39.3387059641

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FINALE CAMPIONATO ITALIANO ED EUROPEO LIGHT Capriate S. G. BG 24/05/15

Testo e foto di: Ufficio Stampa W.F.C.

A Sesto San Giovanni il 24 maggio 2015, si è svolto uno degli appuntamenti più importanti dell’annata sportiva W.F.C. Italia: “FINALE CAMPIONATO ITALIANO ED EUROPEO LIGHT 2015”. Oltre 450 atleti si sono affrontati nelle specialità di: Free Boxing Light, Light Contact, Kick Boxing Light, K1, Thai Boxe, M.M.A. e Submission, solo nella formula a contatto leggero. Fino dalle prime ore del mattino, si è capito subito che si sarebbe trattato di un evento di grande affluenza, infatti molti atleti, erano già in fila ancor prima dell’inizio dello spunto per la regolarizzazione delle iscrizioni. I colori delle divise dei diversi club ed il clima gioioso e positivo, hanno fatto presagire che si sarebbe trattato di una giornata festosa. Il briefing tenuto alle 12:00 in punto ha chiarito gli ultimi accorgimenti e fugato ogni perplessità. I tornei iniziati contemporaneamente sui sei tatatmi e la gabbia, hanno mostrato, fin dalle prime battute, l’alto tasso tecnico/tattico e la spettacolarità di ogni match. Tutti i confronti si sono svolti con grande fair play e nel rispetto delle regole. La spettacolarità dei match, ha entusiasmato il folto pubblico accorso numeroso per sostenere i propri beniamini. Queste la palestre intervenute: Akido Team Luca Asd Fit & Performance Ass. Pugilis. Trezzano Black Fighters/Iron Gym Box Madone Box Madone Box Madone Combat Interstyle Combat Interstyle E.M.A. Extreme Martial Art Fight Team Ponente Fighter Spirit Free Combat Academy Fujiyama Olgiate Inaction Kbk Vigevano Kettlebell & Combat Valtellina Kick Bellano Kombat2000prolissone Life Defence Lottatori Milano/Pammachia Maia Combat Maia Combat Maia Combat Maia Combat Maia Combat Maia Combat Maia Combat Maia Combat Maia Combat Maia Combat Maia Combat Maia Combat Palestra Rembukai Palestra Rembukai Palestra Rembukai Palestra Rembukai Real Combat Ringo Boxing Team Ronin Monza Rsfc Barracuda Combat San Dao Kung Fu Saverne Boxe Club Tago Team Cortese Team Facchinetti Team Foppa Combat Team Crossfit Erba Team Zambelli Tiger Boxing Camp Twins Fight Kombat Twins Fighter Usam Karate Virtus Sporting Club Warriors School Fitness Club Biella 76 Budo International


CLICCA QUI E LEGGI TUTTI I RISULTATI Da parte del Presidente Franco Scorrano, un sincero ringraziamento a tutti i Club, gli Insegnanti, Atleti, Arbitri, Giudici e Addetti ai lavori per la preziosa collaborazione, come sempre leale e corretta, all’insegna dell’Amicizia e dello Sport. Per informazioni: WWW.FRANCOSCORRANO.IT wfcitalia@gmail.com – Tel.: +39.3387059641

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Evento

AUXE CITY CAMP 2015 Crescere con i campioni

Testo di: Stefano Cosmo

Da tredici anni a questa parte, a fine maggio, in un Comune a circa venti chilometri dalla splendida Venezia, c’è un appuntamento fisso per gli amanti degli sport da combattimento: l’Auxe City Camp. Il City Camp organizzato dall’Asd Auxe è un’occasione unica per allenarsi e imparare dai migliori. Per quattro giorni i partecipanti possono partecipare a lezioni tenute da campioni e tecnici di varie discipline, conosciuti a livello nazionale e internazionale. Giusto per fare alcuni nomi, nel corso degli anni tra gli ospiti dell’Auxe ci sono stati Raymond Daniels, Franz Haller, Jadi Tention, Harald Schmidt, Gregorio “Grillo” di Leo, Adriano Passaro, Andrea Lucchese, Davide Sfulcini, Davide Morini, Emanuele Bozzolani, Sharon Gill, Alessandro Milan, Alessandro Galuppo, Maurizio Cuccu, Gianpaolo Calajo, Roland Conar, Robbie Hughes, Max Solinas, Davide Benetello e molti altri. La parola greca “Auxe” significa crescita, progresso, ed è proprio quello che i Maestri Michele Surian e Marco Ferrarese, organizzatori dell’evento e leader dell’Auxe, vogliono dal City Camp: dare ai partecipanti la possibilità di finire i quattro giorni di allenamento stanchi ma arricchiti da nuove conoscenze. Quest’anno le lezioni si sono concentrate sulla kick light, il pugilato, point fighting, musical forms e mental training.

Gli organizzatori Marco Ferrarese e Michele Surian con il presidente FIKBMS Donato Milano

Lezione teorica per i genitori e gli istruttori

Un momento del Family Training in cui i bimbi insegnano ai genitori

Una delle numerose classi del City Camp 78 Budo International


Evento L’edizione 2015 si è aperta con una lezione sulla gestione delle emozioni tenuta dal M° Michele Surian, che oltre a essere stato uno dei migliori atleti in Europa negli anni ottanta e uno dei tecnici di maggior successo da più di vent’anni, è uno dei responsabili della Scuola di Formazione Fikmbs Wako. I giorni successivi hanno visto in qualità di insegnanti i maestri Sergio Portaro, Valeria Calabrese, Marco Ruzzante e la leggenda del point fighting Kevin Brewerton. Sergio Portaro, grandissimo campione siciliano degli anni ottanta e novanta e ora tecnico della nazionale Fikmbs per la kick light, ha tenuto delle lezioni sul point fighting e kick light. L’atleta siciliana Valeria Calabrese, pluricampionesse italiana ed europea di contatto pieno e pugilato, ha trasmesso grande energia ed entusiasmo nell’insegnare le sue discipline. Marco Ruzzante ha stupito tutti con le sue evoluzioni nel kata freestyle e con le sue eccellenti abilità di insegnante nonostante la giovane età. È stato poi il turno dell’ospite internazionale, Kevin Brewerton. Chi pratica da qualche anno ricorderà i suoi scontri al Clash of the Titans contro Alfie Lewis, altra leggenda dello sport karate. Durante le sue lezioni Kevin ha condiviso la sua esperienza di atleta di vertice, dando spazio allo sparring e all’importanza del giusto assetto mentale per eccellere. Graditissima la visita del Presidente Donato Milano che, a sorpresa, è venuto a porgere i suoi saluti ai partecipanti e agli organizzatori, cosa che ha sancito ulteriormente l’importanza dell’evento e dimostrato una volta di più come la FIKBMS abbia un leader che sa cosa vuol dire stare nel territorio. Il successo della tredicesima edizione del City Camp è sicuramente da attribuire anche al meraviglioso impegno di molti genitori. Parallelamente alle lezioni per gli adulti, il Camp ha visto la partecipazione di oltre duecento bambini e ragazzi che assieme alle loro famiglie hanno partecipato agli esami di passaggio di cintura e agli stage con i campioni. Una società sportiva senza un settore giovanile forte è destinata a non avere un ricambio, ma è altrettanto vero che se manca una corretta interazione tra famiglia e società sportiva non ci potrà mai essere un’armonia educativa. Per concludere, se amate gli sport da combattimento e avete voglia di crescere, non prendete impegni a fine maggio dell’anno prossimo: il 14° Auxe City Camp vi aspetta! Budo International 79


Palestra

LUDUS MAGNUM Prima nel medagliere per vittorie ottenute agli ultimi Campionati Italiani di Sport da Ring

Si è svolta venerdì 29 maggio la cerimonia di premiazione della Scuola di Combattimento Ludus Magnum che ha voluto festeggiare con un grande evento i risultati ottenuti dai suoi atleti negli ultimi Campionati Italiani di Sport da Ring Fikbms che si sono svolti a Torino il 9 e 10 maggio scorsi. Ludus Magnum si è classificata prima nel medagliere per vittorie ottenute con 7 vincitori ed è l’unica scuola ad avere iscritti in tutte le discipline a contatto pieno. Alla presenza di circa cento persone, nella sede di via Mortara 15 inaugurata un anno e mezzo fa, il Maestro Omar Vergallo Fondatore e Presidente della Scuola e anche Direttore Tecnico della Nazionale Italiana di Kickboxing, disciplina Kick-Light - ha introdotto la premiazione e i suoi atleti con queste parole: «I sogni si possono realizzare, Ludus Magnum ne è la prova. La stagione agonistica è agli sgoccioli, manca una Coppa del Mondo, il collegiale per la selezione della Nazionale per quattro nostre atlete, sicuramente qualche galà estivo… ma si può dire che il grosso è fatto per la maggior parte dei Fighter Ludus. Questa è stata una stagione pazzesca: abbiamo combattuto in tutte le discipline, cosa che poche Scuole fanno. Abbiamo combattuto in tutta Italia. Abbiamo combattuto in Slovenia, Croazia, Portogallo, Francia, Norvegia. Ed abbiamo vinto tanto, tantissimo. Tra Pro, Contatto Leggero, Contatto Pieno ed Elite. Abbiamo vinto 9 Titoli Italiani. 7 di questi, vinti nella stessa manifestazione, i Campionati Italiani Contatto Pieno, ci hanno portato ad essere primi nel medagliere totale: è la squadra ad essere la vera Campionessa Italiana». Gli atleti Campioni Italiani sono: • Cristina Caruso - Full Contact - 1°serie • Silvia Scampini - Low Kick - 3°serie • Valentina Anello - Low Kick - 2°serie • Niccolò Colombo - K1Rules - 2°serie • Stefano Bernoni - Low Kick - 3°serie • Bonetto Stefano - Low Kick - 3°serie • Andrea Del Re - Shoot Boxe Seconda classificata: • Gaia Risso - Low Kick - 3°serie Terzi classificati: • Federica Barco - K1Rules - 1°serie • Alessandro Simionato - K1Rules - 2°serie L’impostazione della Scuola di Combattimento Ludus Magnum permette all’allievo di arricchirsi con un bagaglio tecnico completo derivante dalle diverse discipline di combattimento, dal Pugilato alla KickBoxing, dalla Savate alla Muay Thai, dalla Lotta (BrazilianJiuJitsu,Judo) fino alle MMA: una formazione a trecentosessanta gradi. Oggi la Scuola di Combattimento Ludus Magnum ha una ventina di atleti agonisti che si allenano quotidianamente , un planning amatoriale settimanale pieno di tutte le discipline di Sport da Combattimento e Arti Marziali che vedono impegnati un totale di 200 allievi ed è sede di numerosi stage con Maestri e Campioni di calibro Nazionale ed Internazionale, nonché sede per raduni e Collegiali della Nazionale Italiana. Organizza inoltre la manifestazione agonistica FIGHTOLOGY, un vero e proprio Galà che vede tutti gli atleti Ludus Magnum combattere sul ring di casa, che nelle ultime due edizioni ha richiamato più di 400 partecipanti. La Scuola di Combattimento Ludus Magnum aderisce alla F.I.K.B.M.S., la FEDERAZIONE ITALIANA KICKBOXING, MUAY THAI, SAVATE e SHOOT BOXE, unica Federazione riconosciuta dal C.O.N.I. Scuola di Combattimento Ludus Magnum tel. 339.40.88.791 e-mail:omar@ludusmagnum.com www.ludusmagnum.com 80 80Budo BudoInternational International


Difesa Personale

DPD

DIFESA PERSONALE DONNE Prevenzione, gestione e consapevolezza

Sabato 23 maggio scorso, nei locali della Palestra del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Milano, si è svolto uno stage dedicato alla Difesa Personale per le Donne. La scelta di organizzare giornate a tema per le Donne nasce dalla consapevolezza che molte delle persone potenzialmente interessate tendono ad avere difficoltà a rapportarsi in un ambiente misto che percepiscono spesso come prevalentemente maschile e quindi non appropriato a loro. Compresa questa problematica abbastanza semplice da risolvere, ci siamo organizzati per promuovere incontri in cui focalizzare l’attenzione su temi pensati per un pubblico femminile. La giornata che ha visto la partecipazione di 15 ragazze, è iniziata con un’introduzione ai temi trattati focalizzandoci sulla paura e sulla gestione dello stress in situazioni di pericolo. Abbiamo proseguito con delle attività fisiche in diversi contesti allo scopo di stimolare e far comprendere le molteplici abilità e/o capacità personali, intervallate da momenti di discussione che avevano lo scopo di far emergere dubbi, punti di vista differenti ma anche esperienze vissute coinvolgendo le partecipanti in modo attivo. Grande interesse ha scaturito poi l’intervento del criminologo Dott. Cadicamo su stalking e cyber bullismo, piaghe sociali sempre più spesso riportate nei fatti di cronache dei giornali. Dopo la pausa pranzo abbiamo ripreso concentrandoci sui rischi di truffe od aggressioni a bordo auto, anch’esse spesso riportate nei fatti di cronaca, per poi passare a delle simulazioni che avevano lo scopo principale di creare tensione emotiva così da stimolare nelle presenti la capacità di controllare le emozioni stesse, affrontando le situazioni proposte. Un’ultima chiacchierata al termine della giornata ci ha permesso di mettere a fuoco i punti essenziali basati sulla prevenzione, sulla gestione dello stress e sulla consapevolezza che la paura, sentimento sempre presente in situazioni di pericolo (potenziale o conclamato), può in realtà rivelarsi il nostro migliore alleato. Il ricavato della giornata è stato devoluto a favore di Fondazione Donna a Milano ONLUS che con il Camper dell’Ascolto, offre supporto a Donne in difficoltà nella città di Milano, facendo un lavoro capillare di grande efficacia nel tessuto urbano. Oltre allo staff di praticanti ed insegnanti di Arti Marziali che hanno supportato le attività con la loro disponibilità e professionalità, garantendo un adeguato livello di sicurezza durante la pratica, il sentito ringraziamento va anche al Comando dei Vigili del Fuoco di Milano che sempre attento alle tematiche sociali, ci ha concesso gratuitamente l’utilizzo di una delle palestre della caserma di via Messina, permettendoci di lavorare in una cornice professionale particolarmente bella. Il prossimo appuntamento è previsto per settembre/ottobre 2015. Per informazioni: nonsonolatuabambola@yahoo.it

Vuoi avere informazioni in più sul Camper dell’ascolto di Fondazione Donna a Milano? Visita il sito www.fdmonlus.it. Budo International 81


TRENT’ANNI DI GRANDI RISULTATI E FORTI PASSIONI!

GARA E RADUNO TECNICO INTERNAZIONALE DI LIGNANO Stage, allenamenti e gara con 2 Aree warm up presso il:

19/21 Agosto 2015 - RADUNO E SEMINARIO INTERNAZIONALE 22 Agosto - competizioni KUMITE

PALASPORT GETUR

(1500 mq di TATAMI REGOLAMENTARE WKF !! ) c/o VILLAGGIO TURISTICO SPORTIVO GETUR Viale Centrale, 29 – Lignano Sabbiadoro (Ud)

23 Agosto - competizioni KATA PALASPORT GETUR - Viale Centrale 29 – Lignano Sabbiadoro

LIGNANO SABBIADORO

DIR.TECN. STAGE: prof. PIERLUIGI ASCHIERI D.T. AZZURRO – 8° dan – DIRETTORE GENERALE DEI CORSI

M° Spartaco Bertoletti, il V.Pres.Naz.le FIJLKAM KARATE Dr. Sergio Donati il Pres. FIJLKAM KARATE F.V.G. Roberto Ruberti

Roberta Sodero

Luca Valdesi

Anna De Vivi

Miso Berak

Aldo Sodero

Francesco Maffolini

Resp. Org.FIJLKAM FVG Marilena Scian, Coord.Naz.le CSEN e Rapporti con la Fijlkam Delia Piralli e Resp.Org. Leila Giovanatto e la Resp.FVG Rapporti FILKAM/ FIKTA M° Anna DeVivi

Il Pres.Fijlkam Veneto dr. Baggio, Roberto Ruberti e il Pres.Nazionale FIJLKAM Dr. Falcone

CON LA FORTE COLLABORAZIONE ORGANIZZATIVA dello CSEN KARATE NAZIONALE Coordinatore Naz.le Csen e Rapporti con la Fijlkam sig.ra Delia PIRALLI

SISTEMAZIONE ALBERGHIERA e LOGISTICA CONVENZIONATA a LIGNANO per stage, raduno e gare OPEN

Presidente Commissione

Sara Cardin

Mattia Busato Jelena Kovačević Boran Berak

Nazionale Giovanile

www.fijlkam-karate-fvg.it

Sig.ra ELISA FRANCHI - cell.335 8489442 - Via Latisana, 35/C - 33054 Lignano Sabbiadoro (Ud) – Tel. 0431 70 589 – fax 0431 724 728 info@sportandschool.com - www.sportandschool.com

www.lignano.org

bandiera blu

il raduno è rivolto ai tesserati Fijlkam e agli enti di promozione sportiva convenzionati

Per informazioni: C.R. FIJLKAM Friuli Venezia Giulia – Karate 335 6180068 – 339 2545586 mail: ruberti@mail.nauta.it – aldegisto.sodero@tin.it

Responsabile della promozione dell'evento: M° Carlo Maurizzi 3385071691 - sportvillagekarate@alice.it

9° SEMINARIO e CONVEGNO INTERNAZIONALE “ALTA METODOLOGIA KARATE”

per insegnanti tecnici, allenatori, istruttori, maestri e ufficiali di gara Il D.T. azzurro prof. Pierluigi Aschieri 8° dan DIRETTORE TECNICO e relatore del SEMINARIO

MODALITA’ ISCRIZIONI e COSTI STAGE  QUOTA STAGE: € 100,00 BAMBINI SOTTO I 12 ANNI: € 80,00

1 gratuità ogni 10 partecipanti!

 QUOTA SEMINARIO SCIENTIFICO: € 60,00

CHI PARTECIPA SIA ALLO STAGE CHE AL SEMINARIO VERSERA’ UN’UNICA QUOTA CONVENZIONATA DI € 130,00

Le quota di partecipazione includono: il pass per 3 giornate di lezioni e allenamenti sia di KATA che KUMITE, il RADUNO e il CAMPUS, la quota di iscrizione, il diploma e i magnifici gadgets dell’evento!!

LE LEZIONI SI TERRANNO NELLA SALA CONFERENZE DEL PALAGETUR

30° KARATE WORLD OPEN LIGNANO 2015

PIU' DI 40 NAZIONI INVITATE!!!

LA CONSEGNA dei PASS/ACCREDITI ENTRATE INIZIERA’ martedì 18 agosto (orario 15.30/19.30 - presso il PALAGETUR)

GARA  QUOTE ISCRIZIONI GARE: Wkf Seniors, Masters € 30,00 Wkf Juniors, Under21, Beginners ”B”, Wkf Cadets € 25,00 Beginners “A” € 20,00 - Double competition € 15,00 Wkf Kata teams, Young Kata teams

LE ISCRIZIONI ALLA GARA VANNO EFFETTUATE SU www.spordata.org

PAGAMENTI  DOVE EFFETTUARE I PAGAMENTI DELLE QUOTE PER GARE E RADUNI : KUMITE/KATA - (CADETS - JUNIORS - U21 - SENIORS) ESORDIENTI A - ESORDIENTI B - MASTERS - KATA TEAMS SENIORS - KATA TEAMS GIOVANILI TUTTE LE ISCRIZIONI ALLE GARE VANNO EFFETTUATE SUL SITO WWW.SPORTDATA.ORG per assistenza on-line contattare il M° Aldegisto Sodero 0039 339 254 5586

SPLENDIDI GADGETS DELLA MANIFESTAZIONE

VERSAMENTI TRAMITE BONIFICO BANCARIO PRESSO: BNL – BANCA NAZIONALE DEL LAVORO (UDINE) IBAN: IT62N0100512300000000016842 - SWIFT BIC: BNLJITRR Intestato a: Comitato Regionale FIJLKAM F.V.G. - Roberto Ruberti VISTE LE NUMEROSE PREISCRIZIONI, SI CONSIGLIA DI EFFETTUARE ENTRO LA DATA RICHIESTA LA FORMALIZZAZIONE DELL’ISCRIZIONE INVIANDO COPIA DEI BONIFICI alle seguenti mail: ruberti@mail.nauta.it - aldegisto.sodero@tin.it TUTTE LE ISCRIZIONI DEVONO ESSERE INVIATE ENTRO IL 1° LUGLIO 2015


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