Annuario 2016

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C.A.I. Lanzo

Saluto del Presidente della Sezione di Lanzo

Cari Soci, Nel 2015 scade il mio mandato triennale, molti passi sono stati fatti in questo triennio, la nuova sede sociale che ha impegnato molti soci nei lavori di restauro dei locali concessi dal Comune di Lanzo (già utilizzata dalla scuola intersezionale Ribaldone per le lezioni teoriche). In collaborazione con la Comunità Montana sono stati posizionati oltre 300 pali con le rispettive frecce, dando supporto tecnico alle squadre regionali, inoltre si è provveduto a effettuare il recupero di molti sentieri in valle. Iniziata una serie di progetti con Enti Locali finalizzati a percorsi di lunga percorrenza presentati in Regione, la gestione dell’Ufficio Turistico di Lanzo con apertura diurna dei servizi ai soci, la gestione delle grotte di Pugnetto date in affidamento dal Comune di Mezzenile, tutto questo ha contribuito ad aumentare la nostra credibilità, in special modo con i Comuni e gli Enti Locali, sta a noi continuare sul percorso intrapreso per giungere sempre a risultati migliori. Il nostro sito internet è diventato il più visitato delle valli, e le telefonate ed i messaggi ricevuti ne testimoniano la valenza. Questo è quanto siamo riusciti a fare oltre alla normale programmazione delle attività sezionali, dall’Alpinismo Giovanile all’escursionismo e

all’attività invernale (ciaspole e corsi di sci), dalle gite fuori valle a quelle dedicate ai più piccoli. Un ringraziamento di cuore, infine, a quanti, credendo nell’utilità di quello che facciamo, ci sostengono dandoci il loro contributo: sponsor, comuni ed enti locali, consiglieri, soci ed amici tutti. Un arrivederci alla serata degli auguri natalizi per rivivere i bei momenti passati nel 2015. Il Presidente Gino Geninatti

Lunedì 7 marzo Assemblea dei Soci presso la sede in via G. B. Savant 1, Lanzo Torinese. 1° convocazione ore 20,00 - 2° convocazione ore 21,00 -1-


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Club Alpino Italiano Sezione di Lanzo T.se Via Via G. B. Savant, 1 - Tel. 360.44.49.49 info@cailanzo.it www.cailanzo.it

Legenda

delle

• T - Percorso turistico, su facili sentieri, per itinerari brevi e con poco dislivello. • E - Percorso escursionistico, generalmente su sentieri o su tracce, anche con dislivelli e percorrenze notevoli, a volte su terreno aperto senza sentiero. Occasionali passaggi che possono richiedere destrezza e conoscenza della montagna. • EE - Percorso per escursionisti esperti, su tragitti non sempre segnalati, anche lunghi, che richiedono capacità di muoversi su terreni misti, spesso ad alta quota e ripidi. • EEA - Percorso per escursionisti esperti con attrezzatura; oltre al dislivello precedente comprende le vie ferrate e/o attrezzate o brevi tratti di nevaio che richiedono piccozza e ramponi. • EAI - Percorso per escursionisti in ambiente innevato, che richiede l’utilizzo di racchette da neve, su percorsi evidenti e riconoscibili, con facili vie di accesso, di fondo valle o in zone boschive non impervie o su crinali aperti poco esposti, con dislivelli e difficoltà generalmente contenuti che garantiscono sicurezza di percorribilità. • F - Percorso alpinistico facile, richiede esperienza nelle difficoltà precedenti e collaudate nozioni alpinistiche. • PD - Percorso alpinistico poco difficile. • AD - Percorso alpinistico abbastanza difficile.

Abbreviazioni • D - Percorso alpinistico difficile. • TD - Percorso alpinistico molto difficile. • ED - Percorso alpinistico estremamente difficile. • MS - Itinerario per medi sciatori. • BS - Itinerario per buoni sciatori. • OS - Itinerario per ottimi sciatori. • MSA - Itinerario scialpinistico per medi sciatori. • BSA - Itinerario scialpinistico per buoni sciatori. • OSA - Itinerario scialpinistico per ottimi sciatori. • MCA e BCA - Medi cicloalpinisti e buoni cicloalpinisti. Si richiedono anche capacità tecniche di guida su sentieri rispettivamente elementari o buone. • OCA - Ottimi cicloalpinisti. Si richiedono ottime capacità tecniche di guida su sentieri ed occorre aver partecipato a uscite precedenti. • TI - Itinerario turistico invernale su racchette, su strade o facili mulattiere innevate generalmente a bassa quota e senza pericoli oggettivi. • EI - Escursionismo invernale con racchette su terreno aperto, anche a quote elevate. • EIE - Escursionismo invernale con racchette per praticanti esperti, su terreno aperto e potenzialmente insidioso.

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Club Alpino Italiano Sezione di Lanzo T.se Via G. B. Savant, 1 tel. 360.44.49.49 info@cailanzo.it www.cailanzo.it

Redazione:

Commissione Pubblicaziooni STAMPA:

Curcio Grafiche s.r.l. Via Lanzo, 181 10071 Borgaro T.se in copertina:

In montagna con papà Baite Fuere (foto: Gino Geninatti)

Sommario

C.A.I. Lanzo

Lettera del presidente................................................................................ pag. 01 Legenda delle Abbreviazioni/Sommario......pagg. 02/03 La Nostra Sezione............................................................................................ pag. 04 Comunicazione ai Soci............................................................................. pag. 05 Consiglio Direttivo.......................................................................................... pag. 06 Una gita per tutti di Roberto Bergamino.........................................................................................pag. 07 Novità in Libreria............................................................................................. pag. 08 In ricordo di Adolfo Brunati e di Beppe...........pag. 10/11 Escursioni con Racchette da neve 2016....................... pag. 12 Capodanno presso la nuova sede sociale..................... pag. 15 Giovedì dell’Intersezionale................................................................ pag. 16 Gite Escursionistiche CAI Lanzo 2016........................... pag. 20 Alpinismo Giovanile..................................................................................... pag. 26 Pasquetta 2016..................................................................................................... pag. 29 Isole Eolie..................................................................................................................... pag. 30 Gite in montagna con papa’ 2015.......................................... pag. 32 In montagna con papa’ Anno 2016...................................... pag. 33 Venticinquesimo di Stefania Fornelli Genot............................................................................. pag. 35 Anello Urtirè Missirola di Bruno Visca e Gino Geninatti........................................................... pag. 46 In Dolomiti di Stefania Chiotti................................................................................................... pag. 48 Punta Dufour (4634) di Roberto Fausone................................................................................................ pag. 53 39° Corso di ginnastica presciistica...................................... pag. 56 L’ufficio Turistico di Lanzo Sportello C.A.I. Diurno di Wilma Borgna....................................................................................................... pag. 57 Commissione sentieri e segnaletica...................................... pag. 62 I pittori del CAI................................................................................................... pag. 64 Corso sci di fondo............................................................................................. pag. 65 Gite in Autobus 2015 di Laura Carena ....................................................................................................... pag. 67 La nostra sezione verso il sociale............................................ pag. 68 LEM Laboratorio Energia Mentale.......................................pag. 70

Sottosezione di Viù

lettera del reggente..................................................................................................pag. 71

Scialpiniscmo & corso di Freeride 2016........................pag. 72 Gite Crepuscolari 2016.............................................................................pag. 74 Gite con le scuole 2015........................................................................... pag. 75 Materiale in Vendita......................................................................................pag. 76 Giorno per giorno............................................................................................ pag. 81 -3-


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La Nostra Sezione La sede della Sezione di Lanzo del Club Alpino Italiano è in Via Umberto I, 7 (ingresso da Via Savant, 1) ed è aperta ogni gio­vedì non festivo dalle 21 alle 23 circa. Grazie all’alto numero di soci, è l’associazione più numerosa di tutte le Valli di Lanzo; tutte le nostre attività sono coordinate da apposite commissioni e gruppi di soci. La molteplicità delle nostre attività porta molte associazioni e amministrazioni valligiane a collabo­rare con la sezione. I soci al 31 ottobre 2015 sono 930, di cui 560 ordinari, 234 familiari, 133 giovani e 3 vitalizi. Le notizie sulle attività sezionali le potete trovare, oltre che sul nostro Annuario, anche sul nostro sito www.cailanzo.it. Le strutture della sezione sono: il Bivacco Molino (con 24 posti letto), la Capanna sociale S.Giacomo (con 20 posti letto), il Museo mi­niera Brunetta e il Bivacco Gandolfo (con 8 posti letto). Inoltre, presso la nostra sede, è possibile accedere e visitare il Museo dell’Alpinismo delle Valli di Lanzo.

ISCRIZIONI E RINNOVI

Per l’iscrizione al CAI è necessario portare due foto formato tessera e compilare l’apposito modulo in segreteria. Per i minori è necessaria la firma di un genitore. Per il rinnovo è sufficiente acquistare l’apposito bollino annuale da applicare sulla tessera.

LE QUOTE PER IL TESSERAMENTO 2016 SONO: SOCI RINNOVO NUOVO SOCIO ORDINARIO 42.00 45.50 FAMILIARE* 21.50 25.00 JUNIORES** 21.50 25.00 GIOVANE** 15.50 19.00 Quota agevolata giovane *** 9.00 12.50 *solo se conviventi con un Socio Ordinario ** solo se nati dal 1991 al 1998 *** solo se nati dal 1999 in poi ****QUOTA AGEVOLATA SOCIO GIOVANE FAMIGLIE NUMEROSE: il Comitato Direttivo Centrale ha stabilito che dal secondo socio giovane appartenente allo stesso nucleo famigliare, la quota da versarsi sarà di Euro 9,00 più eventuale pagamento dei diritti di prima iscrizione. Per beneficiare di tale quota occorre che al momento della nuova iscrizione o del rinnovo vi siano le seguenti condizioni: • Capo nucleo ordinario quota intera (42 o 45,50 €); • 1° socio giovane quota intera (15,50 o 19 €); • dal 2° socio giovane in avanti quota agevolata (9 o 12,50 €). In alternativa, l’iscrizione può essere portata a termine mediante le seguenti istruzioni: 1 versamento della quota per la categoria di iscrizione NUOVO SOCIO, maggiorata di 2,00 €

come contributo fisso per le spese di spedizione, mediante bonifico bancario alle coordinate IBAN: IT16K032 6830 5600 5385 8461 490 presso Banca Sella, Ag. di Lanzo Torinese, specificando nella causale di versamento “Nuova iscrizione (nome e cognome) anno 2016”; 2 compilando in ogni sua parte la domanda di adesione (che è liberamente scaricabile dal sito www.cailanzo.it) e inviandola per posta elettronica all’indirizzo info@cailanzo.it, unitamente ad una fototessera in formato digitale.

La tessera sarà inviata direttamente a casa dell’associato, all’indirizzo indicato sul modulo di iscrizione. ATTENZIONE: l’iscrizione sarà completata solo al ricevimento della relativa quota associativa; senza fotografia non sarà emessa la tessera. N.B: La stessa procedura può essere utilizzata, senza invio della foto e del modulo, per effettuare il rinnovo (quota RINNOVO) e indicando nella causale “Rinnovo (nome e cognome) 2016”. In questo caso, il bollino sarà spedito all’indirizzo di registrazione. -4-


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Nel caso del pagamento con bonifico si prega i soci di avvertire via mail o telefono dell’avvenuto pagamento, in modo da poter accelerare le operazioni di messa in regola con l’assicurazione, in attesa dell’arrivo del bonifico. L’iscrizione o il rinnovo come socio ordinario dà diritto a ricevere la rivista del Club Alpino Italiano “Montagne360°”. Inoltre, tutti i soci hanno diritto a usufruire di:

• condizioni preferenziali rispetto ai non soci nei rifugi CAI e di altre associazioni alpinistiche con le quali è stabilita parità di trattamento; • utilizzare materiale tecnico, bibliografico, cinematografico e geografico della sezione; • partecipare alle attività sezionali e intersezionali: gite, corsi, scuole, serate culturali; • polizze assicurative stipulate da organi centrali e sezionali. Per chi è già socio, il termine ultimo di rinnovo è fissato al 31 MARZO DELL’ANNO SUCCESSIVO, giorno di scadenza della copertura assicurativa; il rinnovo successivo a questa data diverrà effettivo 15 giorni dopo il versamento della quota presso la sezione: durante questi 15 giorni non vi sarà copertura assicurativa.

IL SOCIO CAI E’ ASSICURATO PER:

SOCCORSO ALPINO: per il rimborso di tutte le spese incontrate nell’opera di ricerca, salvataggio e/o recupero, sia tentata sia compiuta; RESPONSABILITA’ CIVILE solo in attività sezionale: per indennità al risarcimento quale civilmente responsabile ai sensi di legge per danni involontari cagionati a terzi (soci e non soci), per morte, lesioni personali e per danneggiamenti a cose e/o animali, in conseguenza di un fatto accidentale verificatosi riguardo ai rischi insiti in tutte le attività sezionali svolte dall’assicurato. INFORTUNIO solo in attività sezionale: è compresa nella quota annuale ed è valida per i casi di morte, invalidità permanente e per un rimborso delle spese mediche (con franchigia). E’ possibile avere il raddoppio dei massimali per la polizza infortuni in caso di morte o invalidità permanente compilando l’apposito modulo e pagando la quota integrativa, pari a Euro 4.00, all’atto dell’iscrizione o del rinnovo L’integrazione deve essere richiesta espressamente al momento del rinnovo/ iscrizione in segreteria e non potrà essere attivata in momenti successivi. ATTENZIONE Si ricorda ai Soci che la copertura infortuni e la copertura RC del CAI coprono solamente l’attività sezionale e non l’attività individuale. E’ possibile attivare una copertura infortuni valida anche per attività personale (per maggiori informazioni chiedere in segreteria)

COMUNICAZIONE AI SOCI

Caro socio, attraverso questa pagina vorremmo ricordarti alcuni appuntamenti che non sono prettamente escursioni ma che fanno comunque parte delle nostre attività sociali. Speriamo possano essere di tuo gradimento e di averti con noi il:

7 marzo 2016 28 marzo 2016 4 ottobre 2016 9 ottobre 2016 5 novembre 2016 22 dicembre 2016

Assemblea dei soci Pasquetta in baita Inizio Ginnastica presciistica Castagnata in baita Cena sociale con premiazione delle Aquile d’oro Serata degli auguri natalizi con premiazione delle Aquile d’oro assenti alla cena. Elezioni per rinnovo consiglio direttivo

Se qualche socio volesse contribuire alla realizzazione dell’annuario, con articoli o proposte di escursioni, è il benvenuto! Fateci pervenire i vostri scritti e/o proposte entro la fine di agosto, indicando il vostro nome, cognome, numero di telefono ed eventuale email, direttamente in sede oppure all’indirizzo e-mail info@cailanzo.it Il direttivo -5-


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Consiglio Direttivo (in carica da ottobre 2012 a ottobre 2015)

Di seguito sono elencati il consiglio direttivo e le commissioni al momento di andare in stampa. A fine anno ci saranno le votazioni per il rinnovo e ci sarà qualche cambiamento. Potete trovare la situazione aggiornata consultando il sito www.cailanzo.it Presidente: GENINATTI Gino Vice Presidenti: AIROLA Dario, VISCA Bruno Segretario: BORGNA Wilma Tesoriere: MAGNETTI Sergio Consiglieri: BENEDETTO MAS Livio, BERRA Renzo, CARENA Laura, CASASSA Cesare, DEVIT Ivano, MACARIO Silvio, PIREC Ines, REANO Ivo, TESSIORE Gianni, VIGNA LOBIA Luciano. Provibiri, revisori dei conti: BONADÈ Cristian, GISOLO Giovanni, MAZZON Marino SOTTOSEZIONE VAL GRANDE Reggente: CHIARIGLIONE Aldo Consiglieri: ALA Roberto, BOLOGNA Marco, CLORAGLIO Lucia, VANGI Alessandro SOTTOSEZIONE VAL DI VIU’ Reggente: BARBOTTO Vittorio Vice Reggente: GIACOBINO Ezio Segretario: FANTASIA Guido Consiglieri: MACHETTA Sergio, FINO Gianluigi, GUGLIELMOTTO Franco, RU Mario, ROMANETTO Gianfranco, CHIOTTI Stefania. Rev. dei conti: BARBOTTO Maria Caterina, GIACOMELLI Raffaella, PERIOLATTO Massimo.

LE COMMISSIONI DEL CLUB ALPINO ITALIANO DI LANZO Commissione Rifugi Geninatti Gino (Presidente), Airola Dario, Azeglio Marina, Berra Giacomo Renzo, Bonadè Cristian, Borgna Wilma, Bossi Emanuele, Camponi Antonio, Carena Laura, Casassa Cesare, Cresto Gianni, Facchinetti Fulvia, Giuliano Franco, Giuliano Alberto, Mazzon Marino, Osella Vanda, Reano Ivo, Tessiore Gianni, Visca Bruno, Zecchinato Rita. Commissione Alpinismo Giovanile Tessiore Gianni (Presidente), Barra Tiziana (Segretaria), Fornelli Genot Stefania, Fornelli Genot Marco, Geremia Alice, Negri Daniele, Pieri Francesco, Porro Gisella, Rossatto Beatrica Gaia, Togliatti Valter, Muzzolon Walter. Commissione Segnaletica e Sentieri Airola Dario (Presidente), Berra Giacomo Renzo (Vicepresidente), Azeglio Marina, Benedetto Mas Livio, Borgna Wilma, Brunati Enrico, Cagliero Luigi Fulvio, Camponi Antonio, Carena Laura, Cresto Aleina Giovanni, Facchinetti Fulvia, Geninatti Gino, Mazzon Marino, Schina Paolo, Tessiore Gianni, Togliatti Walter, Visca Bruno. Commissione Escursionismo Vigna Lobia Luciano (Presidente), Brunati Enrico, Coletti Dana Piergiacomo, Leyduan Giuseppe, Stevano Cristiana, Tessiore Umbro, Reano Ivo, Visca Bruno. -6-


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Una gita per tutti PIAN SAULERA 2070 m di Roberto Bergamino Il Pian Saulera è un bellissimo pianoro posto in un vallone laterale sul versante destro orografico del Pian della Mussa. Oltre agli interessanti panorami sulle principali cime che circondano il Pian della Mussa il principale motivo di interesse sono, nel periodo estivo, le splendide fioriture che colorano il pianoro. In autunno sono invece i larici a colorare d’oro il Pian Saulera. Prima di raggiungere il Pian Saulera c’è però un prezzo da pagare ed è la ripida salita che si sviluppa nell’inverso, lungo un pendio ricoperto di bassa vegetazione. Nel corso del 2015 il sentiero è stato però ripulito e quindi si presenta un’ottima occasione per scoprire uno dei luoghi più suggestivi delle Valli di Lanzo. SCHEDA VALLE: Val d’Ala PARTENZA: Grange della Mussa 1761 m DISLIVELLO: 309 m TEMPO DI SALITA: h 1,00 SEGNAVIA: 218 DIFFICOLTÀ: E Accesso stradale: da Lanzo si prosegue alla volta di Ceres. Da Ceres si prosegue verso la Val d’Ala oltrepassando Ala di Stura e raggiungendo Balme da dove si continua verso il Pian della Mussa. Si attraversa lo splendido pianoro fino alle Grange della Mussa dove si parcheggia nell’ampio piazzale antistante il ristorante Bricco. Percorso: si attraversa il Torrente Stura passando su due ponti vicini e subito dopo si inizia a salire passando davanti alle bianche costruzioni della Villa Sigismondi. In breve ci si affaccia a un piccolo pianoro che non si attraversa ma si deve salire a destra immettendosi su un sentiero che inizia a salire tra cespugli e bassa vegetazione. In breve si giunge a un bivio poco evidente dove si deve prendere la diramazione di sinistra. Si inizia quindi a superare il ripido pendio che sostiene il Pian Saulera affrontando una lunga serie di svolte, lunghi tratti di sentiero attraversano la lussureggiante vegetazione tipica dei pendii umidi e in ombra (attenzione alle pietre scivolose). Sbucati infine in un piccolo pianoro il sentiero procede in piano per poi salire ancora e lasciare una grossa sorgente a sinistra (da qui se si va a destra si entra in una piccola conca e preseguendo su tracce di sentiero si raggiunge in breve un laghetto tra i larici che si sta trasformando in torbiera). Un ultimo tratto di salita e si arriva

alla parte più ampia del Pian Saulera. Seguendo il sentiero che piega verso destra si arriva ai resti di un alpeggio quotato 2070 m – h 1,00. Il ritorno avviene per la via di salita. VARIANTE – Se si attraversa il torrente grazie al guado posto a fianco dell’alpeggio si può continuare alla volta del Passo delle Mangioire 2768 m – h 2,00 dal Pian Saulera – Difficoltà E. Il sentiero prosegue superando un pendio ricoperto da cespugli fino ad arrivare al Pian degli Alamant. Attraversato il pianoro il sentiero tende verso destra e prende quota fino a immettersi nel ripido canale che culmina con il Passo delle Mangioire. - Se si attraversa il torrente grazie al guado posto a fianco dell’alpeggio si può poi piegare verso sinistra e scendere costeggiando il rio. Dopo qualche decina di metri si trova al centro di un prato un segnavia su una pietra e continuando si scavalcano alcuni dossi erbosi fino a giungere a un nuovo pianoro mentre sulla destra, poco più in alto, si trova la vecchia Alpe Saulera 2095 m (sovente in zona si possono avvistare camosci). Attraversa il pianoro verso sinistra per poi riprendere a salire il pendio lasciando a destra una macchia di ontani proma e una pietraia poi. Seguendo i bolli segnavia si arriva al Colle del Tovo 2214 m da dove, andando a sinistra, si sale rapidamente in cima alla Rocca Tovo 2299 m – h 0,45 dal Pian Saulera – Difficoltà E. - Se invece non si attraversa il torrente ma si passa davanti ai resti dell’alpeggio si imbocca un sentiero che passa tra cespugli di rododendri fino ad affrontare una breve discesa. A un bivio si va a sinistra e si giunge in un valloncello. Seguendo i bolli segnavia la traccia compie un ampio giro (anche qui passando tra vegetazione invadente) fino a sbucare su terreno aperto e raggiungere il panoramico Colle Tovetto sud 2167 m. Splendide fioriture. Scendendo sull’opposto versante si arriva al Pian Turale che si attraversa restando per un buon tratto sul margine destro. Ci si sposta poi verso sinistra puntano a un larice posto sul margine occidentale del pianoro dove si individua una traccia più ampia che scende decisamente e porta a guadare un rio. Un breve tratto di discesa (tutta la zona è un’esplosione di fioriture) per poi riattraversare il rio. La traccia è nuovamente invasa dalla vegetazione e si allontana progressivamente dal corso d’acqua arrivando a entrare nel sottostante bosco di larici. Si lascia a sinistra l’Alpe Ghiaire che si intravede tra le piante e continuando a piegare verso destra si giunge a costeggiare il torrente Stura. Con un ultimo tratto pianeggiante si arriva al ponte nei pressi di Villa Sigismondi. Calcolare circa h 1,30 dal Pian Saulera al Pian della Mussa – Difficoltà E – La variante di discesa dal Pian Turale è da farsi solo con ottima visibilità. -7-


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Novità in Libreria Nuova uscita cartina alta Valli di Lanzo in scala 1:25.000 riportante tutti i sentieri aggiornati con rilievo GPS. La cartina è in materiale plastificato in modo da resistere a pieghe e sotto la pioggia. In vendita in sede: ai soci cai = 7,00 euro non soci = 11,90 euro

Beppe Micheletta DUE PASSI OLTRE IL CONFINE Il Risveglio Editore ai soci cai = 12,00 euro non soci = 15,00 euro Un gruppo di amici in cammino, un appuntamento fisso ed irrinunciabile che a fine luglio si rinnova da ben 14 anni. Abbiamo attraversato tutti i valichi delle alte Valli di Lanzo e del Canavese, raggiungendo i villaggi dell’Haute Maurienne in Savoia. Ci ha accompagnato l’entusiasmo e la gioia di camminare insieme, di salire sui monti, passare da una valle all’altra, da un paese all’altro, scoprire sempre nuovi ambienti tra pascoli, rocce e ghiacciai. Inseguire sogni, alla ricerca di sensazioni da vivere intensamente, di conoscenze storiche e di cultura alpina. È questa una forma di escursionismo che permette di riscoprire e valorizzare il patrimonio storico di percorsi legati a necessità di vita quotidiana, spesso di sopravvivenza dovuta anche ad azioni militari, necessità venute meno ai giorni nostri, ma di cui è importante mantenere vivo il ricordo. -8-


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Gianni Castagneri Le radici del sapore L’identità alimentare delle Valli di Lanzo Il Risveglio Editore - Euro 10,00 L’odierna civiltà, eretta sull’opulenza e sullo spreco, dedica al cibo e alla sua preparazione un’attenzione ossessiva e prevalentemente posticcia. Eppure, in un tempo solo apparentemente lontanissimo, le popolazioni, non solo quelle rurali, lottarono ogni giorno per procurarsi il nutrimento necessario, in una spasmodica lotta contro le difficoltà ambientali, climatiche e storiche, che di volta in volta si trovavano ad affrontare sul problematico cammino dell’esistenza. Con le poche risorse a disposizione, tra i suoli severi delle nostre montagne, si sperimentarono le soluzioni più disparate, si affinarono pratiche argute e, sia pure con una certa timidezza, si affidarono le speranze di sopravvivenza alle provvidenziali influenze esterne che completarono, in qualche caso stravolgendole, le abitudini alimentari dei nostri avi. La riscoperta dei sapori della tradizione e del patrimonio di saperi che costituiscono l’essenza di una cultura della nutrizione, consente di acquisire la coscienza di quello che siamo stati, necessaria a intraprendere un più consapevole cammino sull’insidioso percorso del nostro futuro.

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Necrologi

In ricordo di

Adolfo Brunati

Caro Adolfo, tu ci hai lasciato ma rimarrai sempre nei nostri cuori con le tue poesie:

TRACCE Andare, aprire il solco nella neve profonda mossa dal vento…. Scoprire il segno labile di chi precede, lasciare la traccia sospesa a chi segue …. Scorgere, dietro il colle, serene le nevi calde di sole … Torino, 12 gennaio 1989

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LE CIAVES (I GRACCHI ) …sparse, gettate le ciaves chiamano in cielo… A grappolo scendono, planano lente sulle rocce assolate, risalgono s’avvitano alte, portate dal vento. Rotolano, fuggono, tornano nel folle volo. Gioco libero e bello al sole di novembre: salire, scendere, sparire dietro il monte. Balme, 12 novembre 1989

NOTTE DI NEVE Andare nel fermo silenzio della sera, quando la neve leggera fiorisce alberi e boschi lontani… udire a valle, nella notte profonda, la voce sospesa del torrente… vivere la morte nella trepida attesa del nuovo giorno che viene… Coassolo 2005

In ricordo

di Beppe

Ha destato in tutti noi grande commozione e rincrescimento aver appreso che il nostro socio Beppe Galizia ci aveva lasciato. Molti di voi hanno avuto modo di conoscerlo in occasione delle feste alla baita San Giacomo, rallegrava tutti con il suo buon umore e la sua musica, aquila d’oro prima e poi aquila 50ennale. Molto appassionato della montagna era anche solito fare camminate sui sentieri di bassa valle. Come sempre, in queste occasioni, siamo senza parole…

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Escursioni con racchette anno 2016 Domenica 27 DICEMBRE 2015 Ciaspolata Pian Usei Facile escursione sui sentieri che portano a Semale. Domenica 3 GENNAIO 2016 Ciaspolata a Ceres Escursione alla scoperta delle vecchie tradizioni del paese Mercoledi 06 GENNAIO 2016 Ciaspolata dell’epifania Val di Viù (meta da definire in base all’innevamento)

Tradizionale e facile escursione con un primo allenamento per i mesi a venire… Pranzo al sacco. Resp. Viù

Domenica 16 GENNAIO 2016 Ciaspolata crepuscolare Sistina-Proima Semplice ciaspolata sulla strada che da Fontana Sistina va alla borgata. Al termine meranda sinoira al Ristorante Sistina Resp. Lanzo Domenica 24 GENNAIO 2016 Ciaspolata nel vallone dei Tornetti Classica e semplice ciaspolata nello splendido Vallone dei Tornetti. Resp. Lanzo e Lem Sabato 30 GENNAIO 2016 Ciaspolata notturna nel Comune di Lemie

Domenica 10 GENNAIO 2016 Ciaspolata nel vallone della Lunella Salita verso Pian Benot poi al ritorno spaghettata ad Usseglio Resp. Lanzo

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Facile ciaspolata accessibile a tutti.


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Domenica 31 GENNAIO 2016 Ciaspolata al Colle del Lys Facile ciaspolata accessibile a tutti. Domenica 31 GENNAIO 2016 Ciaspolata alla Testa di Crevacol (2610 m) Bella e piacevole escursione. Nella parte alta molto panoramica sia a nord verso il colle del Gran San Bernardo, il Velan e il Gran Combin, sia a sud sul Flassin e il Monte Bianco. Resp. Viù Sabato 06 FEBBRAIO 2016 Ciaspolata notturna nel Comune di Chialamberto Facile ciaspolata accessibile a tutti. Domenica 07 FEBBRAIO 2016 Ciaspolata a Punta dell’Aquila (2119 m) La punta è situata tra la Val Sangone e la bassa Val Chisone. Il percorso si snoda, nella prima parte, su carrareccia e poi su sentiero. Si cammina lungo gli ex impianti sciistici dell’Alpe Colombino. In cima, col cielo genziana, si osserva l’intero arco alpino e la pianura. Difficoltà: EAI Dislivello: 861 m Tempo di salita: (2h 30 min. circa). Partenza: L’Aquila-Alpe Colombino (1258 m Comune di Giaveno) Resp. Giuseppe Leyduan tel.3932008922 Domenica 14 FEBBRAIO 2016 Festa sulla neve a Usseglio. Sempice ciaspolata adatta per famiglie.

Domenica 14 FEBBRAIO 2016 Ciaspolata nel vallone di Tornetti. Classica e semplice ciaspolata nello splendido Vallone dei Tornetti. Resp. Lanzo e Lem DOMENICA 6 FEBBRAIO 2016 Ciaspolata nel Comune di Ala di Stura Facile ciaspolata accessibile a tutti. Domenica 21 FEBBRAIO 2016 Ciaspolata al Santuario del Ciavanis Dalla frazione Vonzo, su strada sterrata, si raggiunge il Santuario del Ciavanis. Bel panorama sulla Bellavarda per buona parte del percorso. Resp Lanzo Domenica 28 FEBBRAIO 2016 Ciaspolata nel Comune di Groscavallo Facile ciaspolata accessibile a tutti. Domenica 6 MARZO 2016 Ciaspolata al Ciarm del Prete (2390 m) Dall’Alpe Bianca, si procede seguendo all’incirca il tracciato della strada fino alla Rocca dell’Alpe dove la si abbandona per continuare su pendii a volte ripidi fino al passo Veilet. Di qui per dorsale si raggiunge la cima Resp. Viù Sabato 12 MARZO 2016 Ciaspolata crepuscolare al Colle del Lys Classica e semplice ciaspolata con tappa finale alla chiesetta di SanVito, al termine spaghettata al Rifugio del Lys.. Resp. Lanzo

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Domenica 13 MARZO 2016 Festa sulla neve a Balme Sempice ciaspolata adatta per famiglie.

Domenica 20 MARZO 2016 Ciaspolata al Col de l’Aiguilette (2534 m) Sulla strada del Lautaret. Questa escursione è una delle più belle della valle della Guisane. Il colle è situato sulla cresta che conduce allo Chardonnet e rappresenta il collegamento con la valle della Clarée. Resp. Viù Sabato 2 e domenica 3 APRILE 2016 Ciaspolata in un rifugio da definire Due giornate nella neve in alta valle Po con pernottamento in rifugio. Programmazione da definire. Resp. Viù Domenica 17 APRILE 2016 Ciaspolata alla Testa di Entrelor (2579 m) Itinerario ad anello con salita dal vallone di Entrelor e discesa nel vallone di Sort. Resp. Viù

Altre gite saranno programmate in base all’innevamento e verranno comunicate di volta in volta. Gli interessati sono pregati di telefonare ai numeri: Per le gite organizzate dalla sottosezione di Viù: Francesco Romanetto 3487806990 Ezio Giacobino 3334508856 Sergio Machetta 3487690220 Raffaella Giacomelli 0123696549 Stefania Chiotti 3284894779 Gianluigi Fino 0119269310 Cinzia Dantonia 3496983824 Per le gite organizzate dalla sezione di Lanzo: Gino Geninatti 3355694257 Sede CAI Lanzo il giovedì ore 21-23

360444949

Per le gite organizzate da LEM: Stefania Fornelli Genot 3490999397

= Obbligatori ARVA, pala e sonda.

Per info visitate il sito

www.montagnapertutti.org Fine settimana per ciaspolare insieme nelle VALLI DI LANZO, CERONDA E CASTERNONE.

La sezione declina ogni responsabilità per eventuali incidenti occorsi ai partecipanti alle gite

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La Sezione di Lanzo per festeggiare il nuovo anno organizza il

Cenone di Capodanno presso la nuova sede sociale

Una serata in allegria per trovarci tutti assieme per una cena in armonia ad aspettare il nuovo anno.

Menu:

• Carrellata di 5 antipasti • 2 primi • 1 secondo e contorno • Frutta fresca e secca • Panettone con crema zabaione Barbera, Dolcetto, Spumante Caffè Digestivi

Programma Ore 20,00 - Proiezione diapositive su attività sociale Ore 21,00 - Inizio cena Ore 24,00 - Brindisi di mezzanotte Ore 0,15 - Tombolata sociale (durante la serata intermezzi musicali con canzoni dal vivo a cura del socio Lele Danesin de “Ij Taroch”)

Quote: 20,00 euro a persona Posti limitati (le iscrizioni si chiuderanno ai 50 posti) Inizio prenotazioni presso serata scambio auguri natalizi del 17 dicembre info@cailanzo.it - Termine ultimo 27 dicembre. - 15 -


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28 gennaio Escursione alla Villa dei Laghi La Mandria Facile escursione in bicicletta all’interno del Parco della Mandria per visitare, accompagnati da un guardia parco, la Villa dei Laghi edificata nel 1860 in una zona lacustre da cui prende il nome. Partenza da Cascina Oslera. Iscrizione entro mercoledì 13 gennaio fino a 25 posti, dopodiché devono esserci almeno altri 15 iscritti. Costi: Per accompagnamento euro 15, noleggio bicicletta per muoversi nel parco 3 o 4 euro Resp. Di Bari V. sez. Ivrea

17 marzo Escursione al Monte Musinè (1150 m) Itinerario poco conosciuto per salire al Monte Musinè, che è la prima altura situata all’imbocco della Valle Casternone. Partendo dalla frazione Grange di Brione (Valdellatorre) seguendo una serie di piloni votivi si giunge al Monte Calvo dove sorge la Cappella della Sacra Famiglia, si passa sopra le ex miniere di magnesite di Casellette per arrivare prima al Pian della Ffeja e poi al Pian della Cisterna e infine alla monumentale Croce eretta nel 1900. Punto panoramico. Partenza da Grange di Brione (350 m) Resp. Martino B. e Rapelli M. Sez. Cuorgnè

7 febbraio Carnevale di Ivrea Il carnevale di Ivrea incuriosisce molto i forestieri ma mette loro qualche timore, ci avvicineremo seguendo la parte storica e i suoi personaggi, vedremo la battaglia in tutta sicurezza. Portare scarponcini alti per camminare nelle zone di battaglia, attenzione il selciato stradale può essere scivoloso, basta fare attenzione. Indumenti vecchi per gli spruzzi d’arancio, seguire le indicazioni quando passano i carri in battaglia. COPRICAPO ROSSO (ASSOLUTAMENTE). I non residenti debbono pagare una quota di euro 6. Resp. Di Bari V. sez. Ivrea

28 aprile Escursione a San Bernardo di Sparone (1600 m) Escursione al Santuario di San Bernardo di Sparone, camminando fra i boschi alla ricerca di antiche borgate, sprazzi della leggenda di re Arduino, curiosità architettoniche, sino a giungere ai pascoli aperti in alta quota, dove lo sguardo può spaziare sulle vette del massiccio del Gran Paradiso. Partenza da Sparone (600 m) Resp. Genisio C. sez. Forno e Martino B. sez. Cuorgnè

25 febbraio Escursione San Mauro Superga (670 m) - Collina Torinese Si ripropone la prima escursione fatta dal gruppo del giovedì dell’intersezionale nel lontano marzo del 2004: dalle rive del Po a San Mauro si raggiunge la Basilica di Superga percorrendo i bei sentieri della Collina Torinese. È anche il modo migliore per ricordare chi la aveva proposta allora e adesso ci ha lasciato: Pierangelo Berruti. Partenza da San Mauro (205 m) Resp. Rebora B. e Ferraris D. Sez. Chivasso

26 maggio Sentiero delle Voute Il Sentiero delle Voute è un sito preistorico e cioè una grotta ampia dove, scavi archeologici hanno accertato la presenza di un insediamento dell’Età del Rame. Con partenza dall’interessante Orrido di Foresto, si raggiunge il Truc San Martino, punto panoramico d’eccellenza sulla bassa valle di Susa, in particolare sul boscoso versante nord del Parco Orsiera Rocciavrè. Partenza da Foresto (450 m). Quota massima raggiunta Truc San Martino (875 m). Resp. Garbin M. e Bravo E. sez Venaria

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23 giugno Escursione a Becca d’Aver (2470 m) e Cima Longhede (2415 m) Una bella escursione che in poco tempo ci porta su di un balcone privilegiato per scoprire le montagne che circondano la Valle d’Aosta. Dalle vette delle due montagne il panorama è eccezionale: Cervino, Monte Rosa, Becca di Luseney, l’Emilius e la Grivola. Partenza da Torgnon (1800 m) Resp. Rebora B. e Ferraris D. sez. Chivasso 22-25 luglio Trekking nelle Orobie Le Alpi Orobie sono situate in Lombardia, principalmente in provincia di Bergamo e sono comprese tra la Valsassina (Lecco) a ovest, la Valcamonica (Brescia) a est e la Valtellina (Sondrio) a nord. Percorso da rifugio a rifugio su un tratto di un famoso sentiero in quota. Il programma dettagliato del percorso è ancora da definire. Resp. Rebora B. e Ferraris D. sez. Chivasso 28 luglio Escursione al Colle della Crocetta (2640 m) e al colle della Terra Fertà (2723 m) da Ceresole I due colli si trovano sullo spartiacque che divide le Valli di Lanzo dalla Valle dell’Orco. Tra le tante bellissime escursioni nell’alta Valle dell’Orco, vi è quella che partendo da Ceresole Reale raggiunge il Colle della Crocetta da dove lo sguardo può spaziare su panorami incomparabili: si intravede il lago di Ceresole incastonato nel fondovalle mille metri più in basso, le frastagliate e severe creste delle Levanne, i poderosi contrafforti che ci separano dalla Francia, la vasta prateria alpina che colora di verde l’intera zona del Nivolet, e poi davanti a noi i maestosi giganti alpini quali il Courmaon, la Cuccagna, la Becca di Monciair, il Ciarforon, la Tresenda e il maestoso massiccio del Gran Paradiso e, voltando le spalle al versante canavesano si apre sotto di noi la Val Grande di Lanzo. Partenza da Ceresole Reale (1585 m) Resp. Di Bari V. sez. Ivrea e Reano I. sez.Lanzo 25 agosto Giro dei Laghi della Civetta e Colle Ferauda (3026 m) Escursione nel Parco del Gran Paradiso nei pressi del Colle del Nivolet che ci porta a percorrere il giro dei laghi in oggetto, partendo da

una quota di circa 2470 m, per arrivare ai 2800 m, nei pressi del lago Gias di Beu. Il giro, così composto, non presenta grandi dislivelli ma uno sviluppo di circa 10 km. I più volenterosi lo possono integrare con la salita, dal lago grande di Comba, al colle di Ferauda, da dove si possono vedere i resti del ghiacciaio di Punta Fourà. Partenza dalla strada del Nivolet (2470 m) Resp Colbertaldo S. sez. Lanzo 25 settembre Tour e salita al Monte Soglio (1971 m) In occasione del 66° anno di fondazione la sezione di Forno Canavese organizza un’escursione ad anello con salita al Monte Soglio 1971 m. Con partenza dalla frazione Milani, si arriva alla Cappella del Bandito. Di qui al Colle Matteo, Alpe Soglia e infine la panoramica vetta, una delle più classiche delle Prealpi Canavesane. La discesa sarà per altro itinerario. Partenza dal Santuario di Milani (990 m) Resp. Pescetto F., Vaulato G., Bruna F. e Genisio C. sez. Forno 29 settembre Escursione al Colle Larissa (2584 m) Escursione che ci porta ad immergersi totalmente nel Parco del Gran Paradiso ammirando i diversi scorci che la Valle Soana offre: fiumi, cascatelle, prati, colli erbosi, monti rocciosi e cime innevate. Purtroppo la veduta dal colle sul Cervino e sul Monte Rosa è offuscata da tralicci e cavi che deturpano il paesaggio in maniera orribile. Partenza da Piamprato (1550 m) Resp. Bettinsoli A. e Bertotti D. sez. Rivarolo 27 ottobre Giro ad anello nel Vallone dei Tornetti Escursione ad anello nello splendido Vallone dei Tornetti che, passando per la bella borgata della Balma di Viù (1175 m), ci porta sino al Colle Toino (1475 m) per ridiscendere alle Grange della Balma (1333 m) e ritornare ai Tornetti di Viù (1151 m). Lunghezza intero anello 11 Km, dislivello in salita 600 m circa, tempo di percorrenza 5 h Partenza dai Tornetti di Viù (1151 m) Resp. Visca B. sez. Lanzo e Guglielmotto F. sottosezione di Viù

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24 novembre Escursione alla Madonna della Bassa (1150 m) È un piccolo santuario dedicato alla Vergine Addolorata. L’edificio religioso è situato in corrispondenza di un colle (“bassa” in dialetto locale). Gli edifici del complesso religioso furono utilizzati durante la resistenza come quartier generale per i partigiani che operavano nella zona. Da una decina di anni la zona a monte della strada di accesso al santuario è stata inclusa nel Parco di interesse naturale del Colle del Lys. Partenza dal Colle del Lys (1310 m) Resp. Reano I. sez. Lanzo e Guglielmotto F. sottosezione di Viù 15 dicembre – Escursione Pessinetto frazione Losa - Sant’Ignazio (970 m) Facile escursione che percorre il “Sentiero dei Pellegrini” e ci porta al Santuario di Sant’Ignazio, adottato dal FAI. Dislivello 350 m, tempo di salita 1h 30 min. Partenza dalla frazione Losa di Pessinetto (557 m) Resp. Visca B. sez. Lanzo

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Telefono Responsabili Escursioni: Visca B. 3497336929 Rebora B. 3391930136 Ferraris D. 3334117014 Martino B. 3387582737 Rapelli M. 3491338203 Di Bari V. 3477844147 Genisio C. 3474942938 Garbin M. 3389440565 Bravo E. 3386400026 Pescetto F. 3287168281 Vaulato G. 3350092306 Bruna F. 3332609424 Bettinsoli A. 3458745832 Bertotti D. 3470172527 Reano I. 3455039993 Gugliemotto F. 3389682333 012327539 Colbertaldo S. La sezione declina ogni responsabilità per eventuali incidenti occorsi ai partecipanti alle gite


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Gite Escursionistiche CAI Lanzo 2016 10 Aprile Anello Fubina - Bellacomba Bramafan Un anello che porta a scorci tanto belli quanto poco conosciuti. Si parte da Fubina e si arriva ad un colle a poca distanza dalla punta d’Aprile. Si prosegue a mezzacosta su un sentiero molto panoramico sino a Bramafan, di partigiana memoria. Da Bramafan si continua sul versante alquanto ripido sino a raggiungere il colle di Pralorenzo. Dal colle a discrezione dei partecipanti e del tempo si può continuare raggiungendo la cima del calcante o si ritorna in breve a Fubina. Dislivello 1000 m, lunghezza percorso 12 Km, tempo di percorrenza 4h Resp. Ivo Reano 1 Maggio Escursione al Monte Soglio (1971 m) passando da Cima Mares Da Alpette si prende la strada per Cima Mares. Inizialmente si sale in una rada boscaglia per 300 mtetri e si sbuca su un colletto; volgendo a destra in breve si giunge in vetta a Cima Mares; da qui, quasi tutto per cresta verso sud, si raggiunge il monte Soglio. Difficoltà E. Dislivello 1000 m, tempo di salita 3h 30 min. Resp. Stefania Chiotti e Alessandro Bertero sottosezione di Viù 15 Maggio Escursione a Passo Miette (1983 m) Il passo è situato sulla cresta che si affaccia sopra Viù, con salita da Alpe Bianca. Dislivello ca 550 m, tempo di salita circa 2 h. Resp. Stefania Fornelli Genot.

15 Maggio Ferrata Croix de Toulouse La salita si snoda sulla parete dominante la città di Briançons con stupenda vista sul circondario. Difficoltà PD. Dislivello 250 + 400 m, tempo di salita 3h. Partenza da Briançons Attrezzatura: Casco, imbrago e set da ferrata omologato. Resp. Gianluigi Fino e Sergio Machetta sottosezione di Viù 21 Maggio Escursione crepuscolare Menulla - Salvin Ripercorreremo la nuova strada sterrata che collega le due località con possibilità di cena al Rifugio Salvin. Ritorno in nottata dallo stesso percorso. Resp. Gino Geninatti. 22 Maggio Escursione alla Punta d’Arbella in Val Soana (1879 m) Escursione ad anello tra borgate dimenticate e boschi rigogliosi. La cima è un belvedere panoramico: lo sguardo si posa sulle montagne canavesane (in primis la Quinzeina) e su quelle delle Valli di Lanzo, il Monviso. Difficoltà E. Dislivello ca 900 m, tempo complessivo 5 h ca. Partenza da Campidaglio (1121 m). Resp. Giuseppe Leyduan e Cristiana Stevano. 29 Maggio Escursione a Punta Resiassa (2615 m) Così chiamata per la dentellata cresta SE (resiassa=resia=segha), questa montagna è un ottimo balcone panoramico sull’alta val Pel-

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lice e sul vicino Bric Bucie. Difficoltà PD+ Dislivello 1300 m, tempo di salita 4h Partenza da Villanova di Bobbio Pellice Resp. Alessandro Bertero e Ezio Giacobino sottosezione di Viù 05 Giugno Escursione a Rocca Patanua in Val di Susa (2409 m) Patanù in piemontese significa svestito, nudo. Il versante orientale, che è più ripido ed esposto al sole, anche in inverno inoltrato, fa in fretta a rimanere senza neve. Se saremo fortunati potremo assistere ad una fioritura dei pascoli alpini esemplare. Difficoltà E, nel tratto finale EE. Dislivello ca 960 m, tempo di salita 2h 30 min. Partenza: Cappella di Prarotto (1450 m – Comune di Condove). Resp. Giuseppe Leyduan e Cristiana Stevano. 12 Giugno Escursione al Bivacco Regondi e ai Laghi del Morion con parziale giro ad anello alla Punta Cornet. Situato in Valpelline, su un ampio terrazzo morenico che ospita vari laghi, il bivacco è un ottimo belvedere verso la conca di By, il Grand Com-

bin , il Velan, il Mont Gélé e soprattutto sulla dentellata ed elegante catena del Morion, che lo sovrasta. Difficoltà E Dislivello 1040 m, tempo di salita 3h Partenza da Glacier (Ollomont) Valpelline Resp. Cinzia Dantonia e Alfredo Frison sottosezione di Viù 19 Giugno Escursione alla miniera Brunetta (1525 m) Facile escursione alla vecchia miniera recuperata dalla sezione e trasformata in museo, partenza da Borgata Rivirin con tappa al ritorno a Vru per visitare il caratteristico presepe meccanico. Dislivello ca 500 m, tempo di salita 2 h Resp. Gino Geninatti. 25 Giugno Inaugurazione del sentiero 131C La giornata prevede due itinerari di avvicinamento alla Borgata Balma (ove verrà attivato il vecchio forno del paese e servita la pizza) uno con partenza dalla Frazione Tornetti (Dislivello 200 m, tempo di percorrenza 1h 15 min.) mentre l’altro con partenza da Pessinea (Dislivello 200 m, tempo di percor-

Legenda Escursioni per tutti, adatte per famiglie con ragazzi

Escursioni alpinistiche che prevedono l’uso di corda, ramponi e picozza

Escursioni, anche con notevole dislivello, ma senza difficoltà alpinistiche

Escursioni crepuscolari

Escursioni che possono presentare qualche leggera difficoltà alpinistica

Ferrata

La sezione declina ogni responsabilità per eventuali incidenti occorsi ai partecipanti alle gite

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renza 1h 30 min.). La festa di inaugurazione rientra tra i festeggiamenti della festa patronale della Borgata Balma. Resp. Gino Geninatti.

Partenza da Alpe Bianca (1420 m). Dislivello ca 1000 m, tempo di salita circa 3 h 30 min. Resp. Stefania Fornelli Genot.

26 Giugno Ferrata Casimiro Dedicata a Casimiro Therisod, prima guida della valle di Rhemes. Si snoda ai piedi della Granta Parey che domina il paesaggio con il suo profilo inconfondibile. Difficoltà AD Dislivello 350 m, tempo di salita 1h 30 min per il percorso breve - 2h per il percorso completo. Partenza da Chanavey (Rhemes-Notre Dame) Attrezzatura: Casco, imbrago e set da ferrata omologato. Resp. Gianluigi Fino e Sergio Gnoffo sottosezione di Viù

10 Luglio Escursione ad anello al Bivacco Carpano (2865 m) Raggiunto il rifugio Pontese (2200 m) si attraversa il piano delle Muande fino all’alpe Muanda di Teleccio, per poi, spostandosi a sinistra si arriva al ripido canale attrezzato con catene. Superatolo un ripido sentiero ci porta al bivacco individuato da un grosso ometto di pietre. Discesa da un ampio canalone di sfasciumi a sinistra. Difficoltà EEA Dislivello 950 m, tempo di salita 3h 30 min – 4h Partenza dalla diga del Teleccio (Locana) Resp. Stefania Chiotti e Ezio Giacobino sottosezione di Viù

02 Luglio Escursione crepuscolare Monasterolo – Cà Bianca Bella gita per osservare il tramonto sulla pianura torinese. Resp. Gino Geninatti. 03 Luglio Escursione al Colle Larissa (2548 m) Escursione ad anello in valle Soana con partenza da Piamprato (1550 m). Dopo aver attraversato alcuni alpeggi collegati da una bella mulattiera si raggiungerà prima il lago Santanel poi, con alcuni saliscendi, si passerà prima al lago Teppon e poi al lago Reale; da qui ultimo strappo per raggiungere il colle, ottimo punto per ammirare il Cervino e il Rosa. Discesa per il sentiero 630. Difficoltà E. Dislivello ca 1200 m, tempo di salita 4 h. Resp. Luciano Vigna 10 Luglio Escursione al Ciarm del Prete (2390 m) Un buon punto di osservazione sulla Valle dei Tornetti e sulla Valle di Viù.

17 Luglio Traversata sotto le pendici dell’Uia di Mondrone Si percorre un tratto del sentiero balcone della Val d’Ala in un bellissimo e particolare ambiente, prima roccioso sotto le pendici sud dell’Uia di Mondrone e poi erboso per pianori e declivi verso il fondo valle. Ci si inerpica per ripido sentiero partendo da Balme (1450 m) e si raggiunge il lago Mercurin (2497m) dai cui si aggancia il sentiero balcone che si segue fino al bivio poco sotto alpe le Piane (2000 m circa). Da qui si scende passando da pian Bosch e si giunge all’abitato di Molera (1452 m) Difficoltà EE. con alcuni tratti esposti che richiedono buone capacità. Dislivello ca 1000 m, tempo di percorrenza 7 h Resp. Enrico Brunati. 23..24 Luglio Escursione alla Levanna Occidentale (3593 m) La salita si svolge interamente il territorio francese. Notevole il colpo d’occhio sul sottostante rifugio Jervis.

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Numero limitato di partecipanti previo pagamento di caparra entro il 29 maggio, con priorità ai soci CAI Viù. Difficoltà F Dislivello 1° giorno 732 m -2° giorno 834 m, tempo di salita 1° giorno ore 3.00 -2° giorno ore 3.00 Attrezzatura: Ramponi, piccozza. Pernottamento al rifugio Du Carrò mt. 2759 Partenza da L’Ecot (Bonneval–sur–Arc) Resp. Ezio Giacobino e Alessandro Bertero sottosezione di Viù 30 Luglio Escursione crepuscolare Pugnetto – Colle Lunella Escursione sul sentiero che porta alla famosa palestra di arrampicata. Al ritorno, a Pugnetto, spaghettata e… non solo Resp. Gino Geninatti. 31 Luglio Labirinto Verticale Percorso aereo su cenge e ripide tracce di sentiero che intagliano la grande parete che sovrasta Balme esposta a sud. Usato dai pastori in tempi antichi, si svolge tra incisioni preistoriche e strapiombi. Per escursionisti esperti abituati all’alta montagna, all’assenza di vertigini e ai sentieri non tracciati. Difficoltà EE. Dislivello ca 900 m, tempo di salita 3h 30 min. Partenza Balme piazzale Camussot Resp. Giuseppe Leyduan, Cristiana Stevano e Luciano Vigna. 5 Agosto Escursione ad anello al Bivacco Gandolfo (2222 m) Salita sino al Bivacco, tappa ai laghi verdi e discesa al lago Paschiet. Al ritorno deviazione sull’anello del Servin con visita alle cascate. Dislivello ca 800 m, tempo di salita 2 h Resp. Gino Geninatti.

7..9 Agosto Giro ad anello della Ciamarella Trekking attorno all’imponente massiccio dell’ Albaron di Savoia che si svolge nella durata di tre giorni e in due pernottamenti in rifugio. Si parte dal Pian della Mussa sotto il Rifugio Città di Ciriè (1850m.s.lm.) e passando dal Pian dei Morti al Gias della Naressa si punta a Pian Gias per poi raggiungere Passo Collarin (3207 m.s.lm.) da cui si scende al Rifugio Averole (2190). Il giorno successivo si scende fino all’abitato di Bessans per poi proseguire fino Bonneval e dalla caratteristica borgata di l’Ecot si sale al rifugio des Evettes (2590 m.). Ultimo giorno si attraversa la magnifica conca des Evettes sotto le affascinanti pendici ghiacciate dell’Albaron di Savoia e si raggiunge il colle di Sea (3098m.) da cui scendendo per il vallone di Sea si arriva all’abitato di Forno Alpi Graie (1219 m.). Difficoltà EEA con alcuni tratti in ambiente d’alta montagna. Dislivello 1º giorno ca 1360 m, 2° giorno ca 800 m, 3º giorno ca 600 m. Per la partecipazione è richiesto un buon allenamento e preparazione all’ambiente d’alta montagna. Resp. Enrico Brunati. 12 Agosto Escursione al Rifugio Cibrario (2517 m) e al Lago Peraciaval (2759 m) Salita al rifugio con pranzo presso lo stesso, quindi salita al lago Peraciaval Dislivello ca 1200 m, tempo di salita 3 h 30 min. Resp. Gino Geninatti. 14 Agosto Escursione al Laghetto delle tre pietre (2463 m) Camminata facile ma impegnativa per la pendenza di alcuni tratti. Si parte dalla borgata Castello di Usseglio su sentiero ripristinato nel 2014 dal CAI Lanzo. Il percorso seppur breve, nei sui 4 km di salita, riesce a toccare molti aspetti della diversa natura della montagna: pascoli, erosioni carsiche, paesaggi di rocce incantevoli ed il placi-

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do laghetto detto delle Tre Pietre o del Servin Dislivello 1100 m, tempo di salita 3h 30 min. Resp. Ivo Reano 21 Agosto Escursione al Monte Niblè (3365 m) Sicuramente una delle più impegnative escursioni della conca. Il suo nome (in patois neble) significa nebbia o nuvola. In vetta c’è una croce e dalla sua cima la vista va dalla Vanoise al Rocciamelone, dall’Assietta allo Chaberton, dal lontano gruppo Des Ecrins ai vicini ghiacciai Galambra, i Fourneaux e il Sommeiller. Difficoltà F Dislivello 1585 m, tempo di salita 5h Partenza da Colonia Viberti – Grange della valle (Exilles) Resp. Alessandro Bertero e Stefania Chiotti sottosezione di Viù 28 Agosto Anello Brachiello Colle d’Attia – Monaviel Percorso decisamente lungo e con notevole dislivello totale, che richiede una discreta preparazione fisica per il completamento. Si parte da Bracchiello e si risale il vallone di Crosiasse raggiungendo il colle d’Attia, si discende il lato della val d’Ala sino al pian d’Attia e si prosegue per un tratto a mezzacosta sino ad incontrare il sentiero che porta, prima in salita, sino al colle del Turn e poi in discesa a Chiampernotto passando per Monaviel. Prima di Chiampernotto si prende un bivio e si arriva a Brachiello per un sentiero ripristinato nel 2015 dall’alpinismo giovanile del CAI Lanzo. Dislivello 1800 m, lunghezza percorso 20 Km, tempo di percorrenza intero anello 11h Resp. Ivo Reano 4 Settembre Escursione al Rifugio Dalmazzi (2590 m) Facile sentiero attrezzato che collega il fondovalle al rifugio situato ai piedi dei Monts Rouges de Trio-

let. Alcuni canaponi nei punti più esposti facilitano la salita. Difficoltà EEA Dislivello 820 m, tempo di salita 3h Partenza da Arnouva (Val Ferret) Resp. Milena Piersantini e Sergio Machetta sottosezione di Viù 11 Settembre Ascensione alla cima Giardonera (2784 m) Cima poco conosciuta ma una delle più interessanti sullo spartiacque tra la Val Grande e la Valle Orco. Si parte da Vonzo (1232 m), attraverso il Roc d’le Masche si raggiunge Pian Quarchietto e da li, proseguendo sul sentiero 325, si arriverà all’Alpe Pian di Lee dove, lasciato il sentiero, si raggiungerà prima il Colle di Nora e poi su dorsale erbosa e detritica, la vetta. Difficoltà EE. Dislivello ca 1550 m, tempo di salita 4 h 30 min. È richiesto un buon allenamento. Resp. Luciano Vigna 18 Settembre Escursione al Monte Palon (2965 m) e ai Muret (3062) Si segue il GTA fino al colle della Croce di ferro, quindi per ripida dorsale sullo spartiacque con la valle di Susa, si tocca prima il Palon e poi dopo una breve discesa si risale alla cima dei Muret. Difficoltà EE Dislivello 1260 m, tempo di salita 4h Partenza dal Lago di Malciaussia Resp. Stefania Chiotti e Ezio Giacobino sottosezione di Viù 18 Settembre Escursione al Monte Angiolino (2168 m) Gita nella Valle del Tesso in gran parte su bellissima cresta panoramica. Si parte dalla borgata Saccona (891 m) di Coassolo T.se e si imbocca dietro la bella e caratteristica chiesetta il sentiero che, passando per l’Alpe Prarosso, porta fino a

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punta Prarosso, sulla cresta spartiacque con la conca di Pian Audi di Corio. Per cresta si passa per l’Alpe della Torre e Alpe Frigerola fino a raggiungere la cima del Monte Angiolino. Difficoltà E. Dislivello ca 1300 m, tempo di salita 4 h 30 min. Resp. Enrico Brunati. 25 Settembre Escursione al Lago di Lusignetto (2174 m) In un’area caratterizzata da molti specchi d’acqua, scegliamo di raggiungere questa piccola perla blu dove si specchia il cielo. Partenza dagli Asciutti (1300 m) Dislivello ca 900 m, tempo di salita circa 3h 30 min. Resp. Stefania Fornelli Genot. 1 Ottobre Gita crepuscolare al Rifugio Alpe Soglia (1721 m) Gita crepuscolare di facile percorrenza su strada sterrata con cena al rifugio. Si parte dalla borgata di Case Ieri (1074 m) sopra Pian Audi di Corio seguendo la strada sterrata. Appena giunge il buio si prosegue con l’ausilio di torce elettriche fino a guadagnare una meritata cena al rifugio. Diffdicoltà T. Dislivello ca 600 m, tempo di salita 2 h 30 min. Resp. Enrico Brunati.

Telefono responsabili escursioni Sez. lanzo: Ivo Reano 3455039993 Gino Geninatti: 3355694257 Enrico Brunati 3391534751 Stefania Fornelli Genot 3490999397 Luciano Vigna 3403241209 Giuseppe Leyduan 3932008922 Cristiana Stevano 3477655438

Telefono responsabil escursioni Sottosez. Viù Stefania Chiotti 3284894779 Alessandro Bertero 3490756562 Gianluigi Fino 0119269310 Sergio Machetta 3487690220 Sergio Gnoffo 3931113751 Cinzia Dantonia 3496983824 Milena Piersantini 3357805260 Ezio Giacobino 3334508856 Alfredo Frison 011924433 Il CAI declina ogni responsabilità per eventuali incidenti occorsi ai partecipanti alle gite

16 Ottobre Anello della Madonna della Bassa Si parte dal colle del Lis e si scende sino ad Acquarossa per stradine, da qui parte un sentiero ottimamente recuperato da un gruppo locale di volontari che attraversa una bella pineta sino al colle della Bassa. Per sterrato si arriva al santuario della Madonna della Bassa, si sale al monte Arpone da cui in discesa si torna al Colle del Lis. Dislivello 700 m, lunghezza percorso 14 Km, tempo di percorrenza 7h Resp. Ivo Reano - 25 -

Buone norme per le gite sociali, e non solo!!!

Per non arrivare in ritardo al raduno di partenza, è bene farsi tirare giù dal letto da una buona sveglia. Quando ci si prepara (lo zaino deve già essere pronto fin dalla sera), si usi riguardo verso quelle persone, familiari e vicini, che non vengono con noi per permettere loro di poter continuare il sonno, ci si muova, in casa e fuori, con garbo e discrezione: è una delicatezza che non si deve dimenticare. Se si è inguaribili dormiglioni, con necessità di un ciclo di sonno non riducibile, la sera precedente ci si corichi con un certo anticipo: sarà utile, anche, per non partire con il fisico ancora in fase di ricupero. Non bisogna dimenticare che quando si è ospiti nell’auto di un altro occorre rispetto, quindi abbiate cura di deporre gli scarponi in una sacca per non sporcare l’auto dell’ospite, stessa cura anche per gli indumenti nel caso fossero sporchi e sudati.


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Club Alpino Italiano Sezione di Lanzo T.se

Alpinismo Giovanile Attività anno 2015 E anche quest’anno siamo giunti quasi alla fine del programma di Alpinismo Giovanile. Il bilancio? Dobbiamo dire positivo, anche se purtroppo pochi aquilotti sono davvero costanti nella partecipazione. Ma come si dice… meglio pochi ma buoni! E questi lo sono davvero. Tra un maltempo e l’altro, buona parte delle gite è stata effettuata come da programma. Molto fortunati i tre giorni in tenda a Malciaussia e il Trek della Bessanese, dove il bel tempo ci ha permesso di fare tutto quanto in programma senza dover correre al riparo. Per quest’anno, tuttavia, chiudiamo qui la nostra cronaca riassuntiva e lasciamo spazio alle impressioni di un altro scrittore inedito per queste pagine,che ci regala l’alpinismo giovanile visto dal di fuori e che ringraziamo per averci regalato il suo pensiero. Per ora noi vi auguriamo una buona stagione invernale e arrivederci alla prossima primavera! La Commissione A.G.

gnifica preparare panini, quando sono piccoli pensare anche allo zaino, poi bisogna portarli al pullman magari alzandosi presto di domenica quando si potrebbe dormire, ma ne vale la pena. E poi c’è il rovescio della medaglia, una giornata libera con la certezza che i nostri ragazzi sono in mani sicure, che si divertiranno imparando ad amare e rispettare la montagna. In questi anni Walter ha conosciuto tanti amici grandi e piccoli, ha capito che si parte tutti insieme e, insieme, si ritorna aspettando chi va più piano e rinunciando a salire fino in cima se qualcuno non ce la fa. A sue spese ha imparato che in alto può far freddo anche d’estate, ha visto posti nuovi e, incredibile, adesso riesce addirittura a prepararsi lo zaino da solo anche quando deve farci stare la roba per più giorni e piegare il sacco a pelo in modo che occupi poco spazio!! Insomma gli amici

Ciao a tutti, sono la mamma di Walter che fa parte del CAI giovani fin dal 2007 e che ormai è prossimo a compiere18 anni. Da anni Stefania spera che lui scriva qualcosa per l’annuario ma non l’ha mai fatto così lo faccio io. La montagna per noi è casa, ci abitiamo e la frequentiamo da sempre. Mio marito ed io abbiamo cominciato a portare Walter in montagna con lo zaino quando aveva pochi mesi e così è cominciata anche la sua passione, così è nata per lui la curiosità di sapere cosa c’è in cima o dietro la prossima curva di sentiero. Quando ha portato a casa da scuola il volantino per l’iscrizione al CAI mi è sembrata una buona idea e non me ne sono mai pentita. Ogni uscita con il CAI per mio figlio ha rappresentato un’avventura nuova, magari una sfida da superare e di certo un’esperienza di quelle che si ricordano in futuro. E’ vero che per noi genitori una gita dei nostri figli si- 26 -


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del CAI ci hanno aiutato a farlo crescere consapevole delle sue forze e capace di essere autonomo e gli hanno insegnato che andare in montagna in compagnia è un modo divertente di fare sport. Grazie a tutti voi per l’attenzione e per l’impegno che dedicate ai nostri ragazzi. Chiara

PROGRAMMA A.G. 2016 Domenica 6 marzo Ciaspolata La meta della ciaspolata sarà scelta in base alle condizioni meteo e di innevamento. Domenica 20 marzo Ciaspolata La meta della ciaspolata sarà scelta in base alle condizioni meteo e di innevamento. Domenica 3 aprile Pian Audi – Cappella del Bandito Una passeggiata alle pendici del Monte Soglio. Essendo inizio stagione, rimaniamo sulla bassa quota, sperando che ci sia ancora neve per poterla fare con le ciaspole. Domenica 17 aprile Ponte di Vana-Ponte delle Scale, in collaborazione con l’Associazione “Muoversi Allegramente” Una escursione un po’ diversa dal solito, cui parteciperanno anche i ragazzi dell’Associazione “Muoversi Allegramente”, perché la montagna deve (ed è davvero) essere alla portata di tutti quelli che lo desiderano.

Domenica 1 maggio Arrampicata E questa non può mai mancare! Ormai abbiano girato quasi tutte le palestre delle Valli, ma possiamo sempre tornarci… meteo permettendo! Proviamo anche a cambiare stagione, per provarle in condizioni diverse di illuminazione solare. Sabato 14 maggio Notturna a Santa Cristina La gita a lume di candela di quest’anno è sullo sperone roccioso che separa la Val Grande dalla Val d’Ala, con il suo famoso santuario che sorveglia le valli. Domenica 29 maggio Pulizia sentiero Grange della Balma-Tornetti Una gita come sempre all’insegna del (blando) lavoro, per aiutare gli aquilotti a capire che i sentieri non si fanno da soli, ma hanno bisogno di manutenzione costante. Domenica 12 giugno Alpe Longimala, Punta Karfen Una meta spesso nascosta nelle pieghe delle cartine, ma con un bel colpo d’occhio sulla Val d’Ala, per il ciclo… alla scoperta degli angoli nascosti delle Valli di Lanzo.

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Da Sabato 25 a Domenica 26 giugno Bivacco Molino Un’esperienza nuova per molti dei nostri aquilotti, che non hanno mai provato il pernottamento in bivacco. E allora proponiamo proprio il bivacco della sezione di Lanzo, che si trova sotto il “Cervino” nostrano, l’Uja di Mondrone. Da Venerdì 15 a Domenica 17 luglio Trek di tre giorni (Rifugio Jervis-Granero-Lowrie) Si tratta di un piccolo trek alla portata di tutti, con due pernottamenti in rifugio, per far vedere la differenza tra il bivacco e le strutture gestite. Domenica 4 settembre Lago Aframont E ci riproviamo di nuovo a raggiungere questa pozza di acqua, dove raffreddare i piedi dopo aver camminato: una piccola gemma blu tra le nostre vette.

Da Sabato 17 a Domenica 18 settembre Rocciamelone A grandissima richiesta, aggiungiamo un’altra gita un po’ più impegnativa. Con un pernottamento al Rifugio Ca’ d’Asti, la salita alla vetta è molto facile e alla portata di tutti. Sabato 24 settembre Ferrata in località da definirsi (riservata ai più grandi) Un modo diverso di arrivare sulla cima…. Con i piedi e le mani, ma sempre in sicurezza! Domenica 9 ottobre Castagnata Sociale Per assaporare l’autunno in compagnia e allegria, l’ultima uscita propone una scorpacciata di castagne alla Baita San Giacomo. Sabato 15 ottobre Cena degli aquilotti Per concludere l’anno, ci si ritrova in allegra compagnia a ricordare i momenti più belli delle varie uscite.

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Pasquetta 2016 i o u t i n o c e Natal i o u v i h c n o Capodanno c il CAI n o c a t t e u q s a P

LUNEDI 28 MARZO 2016 Ore 12 PRESSO

LA BAITA SOCIALE SAN GIACOMO

Menu

•Bruschette a modo mio •Insalata di mare •Pastasciutta al sugo •Misto di selvaggina al forno dolce-vino-caffe-digestivo Euro 15,00 Prenotazioni obbligatorie in sede cai entro il giovedì precedente In caso di innevamento trasferimento presso la baita Vernai sopra Pessinetto 335 5694257 - 29 -


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Maggio 2016

ISOLE EOLIE

Le isole di Eolo, re dei venti, sono un gioiello del Mare Tirreno e un patrimonio per tutta la penisola (non a caso, nel 2000 sono state insignite del titolo di Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO, come riserva della biosfera nonché come patrimonio culturale). Da sempre, indicata come casa di Dei nelle leggende greche e romane, le isole sono di origine vulcanica, anche se attualmente la maggior parte di loro non è più attiva. Il viaggio proposto intende visitarle tutte, in un crogiolo di panorami sul mare azzurro, rocce nere strapiombanti, vegetazione mediterranea, cultura archeologica e, si spera, tanto sole.

Iscrizioni entro il 28 febbraio per poter operare le prenotazioni degli alberghi, con versamento dell’acconto.

Partenza prevista intorno ai primi di maggio, programma in fase di definizione (durata ipotetica di circa 9 giorni).

Per maggiori informazioni: Stefania 349 0999397 teltigre@vodafone.it

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SALVIN

SUSY ALLEN BEPPE TOMASINO

•Agriturismo •Corsi di inglese per bambini •Palestra di roccia •Posto tappa per trekking a cavallo •Pensione completa / mezza pensione •Cucina casalinga a base di prodotti dell’azienda:

POLENTA CONCIA, TOMA, PANE

APERTO da APRILE a NOVEMBRE NUOVO SENTIERO da MENULLA a SALVIN Per informazioni e prenotazioni: Tel. 0123.27.205 - Tel./Fax 0123.43.25 - Cell. 335.548.14.19 rifugiosalvin@email.com - www.rifugiosalvin.it - 31 -


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Gite in Montagna con Papà 2015 Anche per il 2015 sono proseguite le gite dedicate ai bambini più piccoli, questa attività vuole creare un primo scalino per accedere alle gite di alpinismo giovanile, si inizia a portarli su terreni facili per far loro scoprire l’ambiente montano, naturalmente è indispensabile la presenza dei genitori. La partecipazione è in continuo aumento sia per il passaparola tra i genitori che per la distribuzione a tappeto dei depliant nelle scuole materne. Intere famiglie (nonni compresi) hanno partecipato alle gite anche se purtroppo, causa maltempo, ci sono stati degli spostamenti di date; una fila interminata di auto ogni volta ha colorato la giornata. Sono pure nate amicizie tra bimbi e genitori tra i molti partecipanti provenienti da paesi diversi, queste amicizie si sono consolidate con la creazione in autonomia di gruppi di bimbi. I giochi durante le soste delle gite hanno rallegrato i presenti e divertiti i bambini, con i loro berretti rossi (omaggiati al momento

dell’iscrizione al CAI) facevano un piacevole contrasto con il verde della natura. Partirà nuovamente nella prossima primavera la nuova stagione, un appello a tutti i soci ed anche ai papà dei bimbi di entrare nel gruppo organizzativo delle gite, visto l’aumento degli iscritti sono necessari nuovi collaboratori! Vi aspettiamo il giovedì sera presso la segreteria CAI oppure in orario di apertura ufficio turistico di Lanzo tel. 0123.28080, lunedì e sabato mattina ore 9-12 oppure mercoledì pomeriggio ore 15-18.

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agna con papa’ A t n o m n I nno 2016

PROGRAMMA GITE 20 marzo Sentiero Costa – Gisola Partenza frazione Costa di Pessinetto con salita sino a Gisola e poi a S.Ignazio, un sentiero dei pellegrini con illustrazione della storia su bacheche lungo il percorso. 17 aprile Sentiero Ritornato – Case Bel dalla caratteristica frazione di Corio si risale sino ad un alpeggio in mezzo ai prati con bella fioritura primaverile. 15 maggio Sentiero Vietti – Pilone del Merlo facile itinerario in gran parte su strada sterrata dentro un bel bosco di faggi per giungere ad un grande pilone panoramico sulla val tesso. 5 giugno Sentiero Tese - Tisinelle - Colle Colmet dalla chiesetta della bella frazione Tese di Traves si scende sino al torrente Ordagna che si attraversa su di un ponte. Si risale alla frazione Tisinelle da dove un sentiero pianeggiante ci porta a Colle Colmet. 25 giugno Sentiero Tornetti - Balma inaugurazione del sentiero che dai Tornetti porta a frazione balma, per l’occasione nella borgata di Balma verrà attivato il vecchio forno a legna con distribuzione della pizza.

Per tutte le gite la partenza è fissata per le ore 9,00 presso il Movicentro di Lanzo (piazzale retro stazione ferroviaria di Lanzo) La presenza dei genitori o familiari è indispensabile, durante le gite i giovani saranno sotto la responsabilità dei genitori, agli accompagnatori del CAI solo il compito di guidarli su sentieri sicuri e gestire i momenti di svago. I trasferimenti per gli avvicinamenti ai sentieri verranno effettuati in auto di proprietà dei genitori Attrezzatura: Per la sicurezza di adulti e bambini si caldeggia l’uso di scarponcini o pedule, ricambio di magliette,pantaloni, calze, Nello zaino del bimbo: giacca a vento, bottiglietta acqua, colazione. Nello zaino genitore: maglione per il bimbo, pranzo al sacco, ricambi vestiario, crema solare, cerotti, e tutto quello che serve per il bimbo. Si raccomanda l’uso dei pantaloncini lunghi per i bimbi.

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Tutte le gite sono gratuite, unico costo è l’iscrizione al cai per il solo bambino (20 euro)

Facoltativa per i genitori presso sede cai il giovedi sera ore 21-23 oppure presso Ufficio Turistico Lanzo via umberto I, 7 Lanzo lunedi e sabato ore 9-12 mercoledi ore 15-18 Informazioni CAI Lanzo 335 5694257


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Venticinquesimo Di Stefania Fornelli Genot

«Qualcosa è nascosto. Vai a cercarlo. Vai e guarda dietro i monti. Qualcosa è perso dietro i monti. Vai! È perso e aspetta te». Rudyard Kipling Nel 2010 la curiosità di alcuni degli accompagnatori di alpinismo giovanile li spinge a proporre di portare i giovani aquilotti a vedere la rievocazione storica della Testa dell’Assietta. Tale località, oltre che caratteristica per la sua morfologia e per il suo panorama a 360°, richiama un momento fondamentale della storia piemontese ed è alla base di un detto di uso comune sui piemontesi. Sembra quindi una proposta interessante come meta di gita, ma, per renderla ancora più intrigante, si decide di comprendere anche un pernottamento fuori di casa. Bisogna, infatti, tenere in considerazione il fatto che la manifestazione si svolge in una località non proprio dietro l’angolo per noi lanzesi e che occorre arrivare presto la mattina per non perdersi niente dello spettacolo. Siccome non ci sono strutture adatte ad ospitarci nei pressi del colle, non ci rimane altra soluzione che la tenda. Non è la prima esperienza di campeggio in montagna proposta ai nostri giovani aquilotti, tuttavia le altre occasioni prevedevano un campo-base raggiungibile con la macchina, mentre ora si tratta di arrivare alla Testa a piedi, zainetto in spalla, con cibo e ten-

de! La gita è quindi proposta per i ragazzini più grandi e un po’ più robusti, sapendo già che il grosso del peso lo dovranno comunque portare gli accompagnatori (ah! Cosa non si fa per queste piccole pesti!). Visto il periodo estivo in cui si tiene la manifestazione (a metà luglio), alla gita partecipano solo i coraggiosi che ancora non sono andati a spaparanzarsi in spiaggia a rosolarsi come lucertole. Partiamo quindi con due macchine, con tre accompagnatori adulti e sei ragazzini, la più piccola delle quali ha solamente nove anni e ha insistito per partecipare, anche se non ha l’età richiesta per la gita. Si parte a un’ora ragionevole (per una volta tanto) da Lanzo: come sempre il punto di ritrovo è al Movicentro dove, in attesa all’arrivo dei “carri bestiame”, una selva di cappellini e foulard gialli si stanno già agitando. Questa volta cappellini e foulard, che caratterizzano gli aquilotti della nostra sezione, sono accessori fondamentali per non perderne nessuno nella folla presente alla manifestazione, quindi chi non ce li ha starà a piedi. Dopo qualche discussione su chi sale con chi (scelta difficile con due macchine a disposizione….), si parte alla volta di Pourrières. Il viaggio procede tranquillo, a parte lo stress dovuto a chi non è contento della musica alla radio (mi spiace, ragazzi, ma la scelta musicale è a discrezione dell’autista!); qualche discussione filosofica, qualche domanda sulla scuola appena terminata e siamo già a destinazione. Scesi dalle macchine, mentre si procede alla divisione dei carichi negli zaini (tutti devono portare qualcosa per la comunità, gli accompagnatori non sono dei muli!), inizio con il rimprovero del solito distratto che

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lascia il finestrino della macchina aperto dopo essere sceso. Dopo la divisione delle tende, dei fornelletti, dei biscotti della colazione (e guai se il pacchetto arriva aperto a destinazione!), lo squadrone è finalmente pronto a mettersi in cammino. Passo dopo passo, mentre le lamentele per il caldo e il peso si acquietano per la mancanza di fiato, saliamo, tra una pausa colazione, una pausa pranzo e una pausa merenda, fino all’alpeggio dell’Assietta, posto a quota di circa 2300 m. Qui parliamo con i malgari che gentilmente ci lasciano mettere le tende sui loro pascoli (essendo parco, non si potrebbe montare la tenda, ma se ci autorizza chi ha in gestione l’alpeggio, non incorriamo in nessuna multa). E allora via alla ricerca del posto adatto! Gira e rigira… la scelta cade su un pianoro, che le mucche hanno un po’ risparmiato dai loro “bisognini”, davvero onnipresenti. E ora comincia il divertente: bisogna montare le tende! Naturalmente le ragazze sono le più veloci a montare la tenda… mentre gli accompagnatori si sganasciano dalle risate nell’assistere a certe scene di montaggio. Alla fine, comunque, tutti quanti hanno un tetto per la notte che, bene o male, sta in piedi. E’ ancora presto e decidiamo tutti di farci una tazza di the: usiamo quindi l’acqua che abbiamo preso alla baita e quindi ci ritroviamo in mancanza della stessa per cuocere la pasta che rappresenta la nostra

cena calda (decisamente necessaria, perché qualcuno non ha prenotato il riscaldamento). Il prossimo passo, quindi, anche per passare un po’ il pomeriggio, è di cercare una sorgente: partiamo in gran carriera in direzione del colle, dove nel pendio si vedono degli acquitrini, indicativi della presenza di sorgive. Giunti lì, dove l’acqua sgorga dalla sorgente, è compito degli aquilotti, veri esperti dopo anni di pulizia sentiero, “attrezzare” la captazione per prendere l’acqua con le bottiglie: dopo alcune discussioni d’ingegneria idraulica, i “bocia” si mettono al lavoro e a forza di scavare, regolare e spostare fango, riescono a fare in modo che sia possibile collocare la borraccia e prelevare l’acqua (dopo una certa attesa per permettere all’acqua di pulirsi da tutto il fango sollevato…). Si torna quindi con il bottino al campo AG, dove la pentola già ci aspetta! Mentre l’acqua si scalda, la piccola del gruppo insiste per aiutare la cuoca, offrendosi di aprire i pacchi di pasta… e così assistiamo a un’eruzione di fusilli, che, per fortuna, non cadono tutti a terra (Marghe, che combini!!??? Qualcuno è a dieta? Non c’è problema, facciamo le porzioni più striminzite!). Recuperato il recuperabile, finalmente possiamo gustarci la pasta al pesto che ci meritiamo per la fatica fatta per arrivare qua e per i lavori pomeridiani. E’ presto, sono solo le 18, ma dopo abbiamo un impegno! Al tramonto ci dirigiamo verso la Testa dell’Assietta, per assistere ai festeggiamenti serali di cui non eravamo a conoscenza e che abbiamo scoperto solo nel pomeriggio, su indicazione dei malgari. Siamo molto veloci a percorrere questi 200 m scarsi di dislivello, e quando arriviamo in cima... il nulla! Non c’è nessuno in giro, si vede solo una catasta di legno sulla cresta che porta all’Obelisco. Sull’altro lato, dove si terrà la messa il giorno successivo,

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ammiriamo all’applicazione della fu legge 626 sulla sicurezza, commentando i volontari che sistemano le aste delle bandiere salendo sul tettuccio di una panda parcheggiata sul versante inclinato! Per fortuna non succede niente e riprendiamo la nostra esplorazione della Testa dell’Assietta. Fa un freddo pazzesco, abbiamo l’intero contenuto del nostro zaino addosso, ma qui non sembra muoversi niente, per cui rinunciamo ad aspettare il falò e ce ne torniamo alle nostre tendine umide e fredde. Durante la discesa, i soliti distrattoni si accorgono di aver dimenticato degli oggetti appoggiati a destra e a sinistra sul colle, ma oramai siamo quasi arrivati alle tende ed è notte fonda, quindi rinunciamo a tornare a cercarli (così magari si fanno furbi e non posano più le cose in giro…), li cercheremo domani (senza speranza di trovarli purtroppo). Una bevanda calda prima di andare a dormire e poi tutti in branda! Il più comodo dovrebbe essere Walter, in tenda tutto solo con il suo materassino da mare (che ha gonfiato a fiato nel pomeriggio). In realtà… passa tutta la notte a cadere per terra (per fortuna non da troppo alto), poiché scivola con il sacco lenzuolo di seta sulla plastica, complice anche la pendenza della tenda, facendo un (certo) bel fracasso per la verità! Cosa succede intanto nella tenda di Umby e Giorgio? Non voglio sapere … ogni tanto arrivano fino a noi strani rumori (sonno agitato?). Fa freddo e si dorme male, ma anche le mucche non aiutano, visto che passano tutta la notte andando avanti e indietro per il nostro campo, inciampando nei cavi dei picchetti e cercando di entrare a curiosare nelle tende. Sonno agitato pure per loro? La mattina, sveglia presto e tutti in piedi pronti per smontare le tende, mentre la cuoca prepara la colazione. Decidiamo di iniziare dalla colazione e di lasciare il lavoro per dopo: guardiamo verso la nostra meta e pare una bella giornata, con il cielo terso; poi… qualcuno si gira dall’altro lato, verso la Francia e ci fa notare le nuvole cupe e scure che formano un fronte unico in lontananza. Nel giro di cinque minuti, il tempo di fare colazione, il fronte è sopra di noi e si apre il diluvio! Facciamo in tempo a correre a rifugiarci nelle tende, per fortuna ancora montate, e aspettare che si esaurisca il

temporale. Dopo un bel po’, finalmente, possiamo mettere la testa fuori e procedere con il nostro programma: smontiamo e rimettiamo le tende nelle loro sacchette, ci carichiamo di tutte le nostre proprietà e partiamo alla volta della nostra meta. Lungo la strada inizia a gocciolare e, quando arriviamo a destinazione… si è scatenato nuovamente il diluvio! Passano poche macchine, il falò non bruciato è ancora in piedi e dove dovrebbe esserci la messa non c’è anima viva. Aspettiamo per un po’ ma non succede niente. Vediamo in lontananza la casa cantoniera, tuttavia nessuno di noi ha voglia di affrontare la passeggiata sotto il diluvio per raggiungerla e quindi ce ne torniamo alle macchine, un po’ delusi di com’è andata. Noi, poveri raminghi fradici fino alle mutande, ce ne torniamo con la coda tra le gambe al punto di partenza: la discesa è lunga e faticosa, soprattutto più in basso, dove il sole fa capolino e crea una fastidiosa sensazione di umido e afa. Tornati alle macchine, ricordo all’aquilotto che stava dimenticando il finestrino aperto ieri, che gli è andata bene … il posto fradicio lo avrebbe occupato lui!

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Un anno dopo… Visto l’epilogo, la gita è riproposta d’ufficio, cambia parte della squadra, con anche un accompagnatore in più. Tutto si ripete quasi uguale, a parte la diversa posizione del campo AG2, così battezzato dopo aver innalzato il foulard/bandiera. Il campo è stato posto in una posizione un poco più alta rispetto allo scorso anno, sperando di essere fuori dalla strada delle mucche e quindi di evitare il pericolo che una quadrupede insonne crolli sulla tenda durante la notte. Gli aquilotti alla seconda esperienza sono veloci a montare l’accampamento… ma anche questa volta vincono le ragazze! Walter ha deciso che non dorme più sul materassino (forse ha esaurito il fiato per gonfiarlo lo scorso anno …) e non è più da solo, così magari non rotolerà tutta la notte (per fortuna anche l’altro ragazzo in tenda con lui è ben piazzato, così non rischia di finire schiacciato!). Dopo l’allestimento del campo, unica richiesta dei ragazzi è andare a giocare con l’acqua, insomma… un chiodo fisso. Via quindi verso la sorgente dello scorso anno, mentre Elisa rimane al campo con Tiziana a guardare fiori e animali. Riprendono i lavori di ingegneria idraulica: quest’anno gli aquilotti si cimentano con sistemi complessi di dighe di fango, gallerie interrate, scolmatori… solo uno si mette alla prova con la sorgente, per cercare di migliorarla, incidendo una pietra per posizionarla sotto l’emergenza. La cosa più divertente delle opere idrauliche realizzate dai nostri aquilotti, è che amano realizzarle, ma soprattutto adorano distruggerle! Dà loro molta soddisfazione creare un crollo o uno sfondamento delle loro opere! Il piccolo di quest’anno, novello Rembrant, ha deciso di avviare una carriera come pittore, stampando la sua mano infangata sulla schiena (e sulla maglietta bianca) dei suoi compagni di viaggio. Il guerrafondaio

invece fa le prove delle tecniche di pittura mimetica sulla sua faccia. Tornati alle tende per cena, per fortuna l’assaggiatore ufficiale ci lascia qualcosa (visto che assaggiava la pasta ad ogni minuto). Dopo cena, anche quest’anno ci dirigiamo verso il colle per vedere le attività serali. Grazie all’esperienza dell’anno precedente, ci dirigiamo quasi subito verso la Casa Cantoniera, dove scopriamo che esiste un altro posto per campeggiare! Noi preferiamo comunque il nostro, perché più tranquillo di qui, dove c’è tanta confusione dovuta agli allegri conviviali che festeggiano a base di vino e liquori vari. Aspettiamo per un po’ che si accenda il falò, ma sono già le dieci di sera e nessuno sembra intenzionato ad accendere il fiammifero. I bimbi crollano dal sonno, soprattutto qualcuno dopo che un signore avrebbe voluto far assaggiare loro un po’ di genepy (Tradotto: in sostanza ai nostri coraggiosi è bastato l’odore per essere stesi). Torniamo quindi al campo, passando in mezzo alle mucche con occhi fluorescenti (sarà mica un film di fantascienza o il genepy?) che ci guardano chiedendosi che vogliamo e dove andiamo. Tutti a nanna e speriamo per domani. Il mattino, qualcuno mostra difficoltà a stare in piedi per il sonno (“io non ho dormito, o forse si, non ricordo bene” è la risposta alla domanda “hai riposato?”), ma il cielo è terso ovunque

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guardiamo. Smontiamo le tende e partiamo per l’ennesima volta per il colle. Quest’anno vediamo un po’ di macchine che salgono e c’è già gente seduta nel prato, mentre le bandiere sono montate sulle aste: questo vuol dire che qualcosa ci sarà! Ci accomodiamo anche noi e aspettiamo con pazienza che inizi quello che deve iniziare. A un certo punto, un tamburo in lontananza indica l’avvicinarsi dei figuranti, che sfilano davanti a noi e si dispongono nei pressi dell’altare, con gli stendardi al vento. Il prete inizia la messa, in piemontese (per fortuna ci hanno distribuito dei fogli con scritto il testo, sempre in piemontese, così me lo potrò rileggere con calma per capire cosa ha detto!). La banda segnala il momento dell’alzabandiera, i figuranti riprendono la strada per dirigersi verso l’obelisco dove si tiene la cerimonia di commemorazione dei caduti. Noi approfittiamo del momento di distrazione della folla e ci dirigiamo veloci alla Casa Cantoniera a occupare i posti in prima fila per la rievocazione storica… in fondo è il motivo principale per cui siamo venuti fino a questo brullo pianoro a quota 2500 m. Posizione strategica per controllare le Valli di Susa e Chisone, su questo spartiacque soldati piemontesi e austriaci vigilavano, con la possibilità di difesa a 360°, per impedire ai francesi di arrivare al Forte di Exilles. Scoperto che il posto era in fase di fortificazione, i francesi decisero di attaccare, in forte superiorità numerica (40000 francesi contro 7000 sabaudi). Tuttavia, i loro battaglioni furono decimati dalla difesa piemontese e austriaca asserragliata sull’altopiano (le perdite furono di circa 5000 francesi contro 219 piemontesi). In prossimità al Gran Serin, alla sommità più ampia della montagna, i francesi sembravano prevalere sulle truppe sabaude, quindi il generale piemontese decise di rinforzare tale posizione inviando i battaglioni delle riserve in rinforzo. Chiese quindi al Conte di San Sebastiano, che comandava la ridotta più avanzata alla Testa dell’Assietta, di lasciare la sua postazione e di ritirarsi con i suoi soldati verso il Gran Serin. Secondo la leggenda, il Conte di San Sebastiano non obbedì all’ordine e resistette con i suoi eroicamente sul pianoro, decretando la vittoria sabauda. Dopo cinque ore di battaglia, tutti gli

attacchi francesi furono respinti e non restò loro che ritirarsi sconfitti. La frase con cui il Conte di San Sebastiano espresse il suo rifiuto è all’origine del soprannome bogia nen attribuito inizialmente ai soldati piemontesi e poi all’intera popolazione della regione. La battaglia dell’Assietta, combattuta il 19 luglio 1747, fu un significativo episodio della Guerra di successione austriaca, conflitto che sconvolse l’Europa della metà del settecento. Dal punto di vista strategico, questa battaglia segnalò lo stallo delle operazioni belliche in Italia: la manovra francese per creare una breccia nel bastione alpino era fallita. Per entrambi i contendenti, in particolare per l’esercito francese e per quello sabaudo, la campagna del 1747 prosciugò definitivamente le riserve materiali e umane, costringendo Luigi XV e Carlo Emanuele III a riconsiderare le trattative di pace, conclusasi poi l’anno seguente con la Pace di Aquisgrana. Da un punto di vista militare l’Assietta sancì il fallimento delle tattiche di combattimento francesi, basate su assalti in colonna alla baionetta senza sufficiente supporto di fuoco di copertura, evidenziando l’importanza delle nuove tattiche di combattimento difensivo messe a punto nel corso del biennio 1745-1746 e cambiando il modo di guerreggiare in Europa. Tornando a noi, dopo un po’ di attesa, mentre i guerrafondai che ci portiamo sempre in giro (che sono ferrati su ogni tipo di arma - vecchia o nuova che sia -) ci fanno lezione su come funzionano le armi antiche che vediamo in mano ai figuranti, il vento ci fischia nelle orecchie e i soldati piemontesi si addormentano dietro la loro barricata fittizia. All’improvviso un po’ di movimento, tamburi e figuranti in attività: ecco che il cannone spara il primo colpo! Sul campo sono rappresentati i diversi battaglioni della battaglia di tre secoli fa: divise gialle, rosse e nere si fronteggiano sul pendio, con coccarde e stendardi al vento, mentre i moschetti emettono fumate bianche (per fortuna ora inoffensive essendo a salve). Il cannone continua a sparare, mentre sbuffi di fumo vengono creati dalle piccole cariche esplosive sistemate nel prato, per dare l’impressione di realtà alla rievocazione, liberando, in via figurata, la strada ai tamburini che incitano le truppe a risalire

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l 'Annuario 2016

il versante. Il commentatore spiega cosa sta succedendo, ma il vento porta via le sue parole. A un certo punto, uno dei francesi crolla a terra, colpito dai piemontesi! Un po’ di agitazione nelle truppe, che si riorganizzano e riprendono ad avanzare lentamente: non so perché mi ero fatta l’idea che avrebbero corso sul pendio; è anche vero che siamo a 2500 m di quota, se non si è allenati, potrebbe essere un problema correre a questa quota! L’azione quindi è lenta, ma così si ha tempo anche di guardare bene le divise del Gruppo Storico Pietro Micca di Torino. Crolla a terra anche il tamburino, ma la banda non smette di suonare (anche se mi sa che preferirebbe essere in un altro posto…); il comandante francese, Conte di Belle-Isle, afferra lo stendardo e parte all’attacco davanti al suo battaglione di 4 persone ma viene colpito mentre si avvicina alla postazione sabauda che riesce quindi a prendere la sua bandiera! La battaglia è finita! Vedo un figurante a terra che alza la testa, ma i vicini gli fanno segno che non è ancora ora e si rimette a fare il morto. Si procede alla resa dell’esercito francese al Conte di Bricherasio, comandante del Regno di Sardegna e alla riconsegna del corpo del generale francese ai suoi compatrioti. La rievocazione è finita, i bogia nen hanno vinto anche questa volta e noi possiamo tornare a casa. «Li nemici che in numero molto superiore erano venuti ad attaccare con gran impeto li nostri trinceramenti del colle della Sieta al di sopra d’Exilles con li avere li medesimi persi sei stendardi, lo stesso generale che li comandava, mol-

ti ufficiali di primo grado e da cinque o seimila uomini tra morti e feriti e prigionieri» (Carlo Emanuele III di Savoia – Proclama del 22 luglio per invitare i sudditi a ringraziare Dio per aver consentito ai soldati piemontesi di respingere il nemico [M. Bernardi, Piemonte eroico, Torino, 1940 citato da Michele Ruggiero, Storia della valle di Susa]) Nota dell’Autore Il titolo del racconto non è, apparentemente, in relazione con quanto descritto in queste pagine. In realtà l’insieme rappresenta la mia esperienza di montagna: il 2012 è stato il mio venticinquesimo anno di CAI, ma soprattutto il mio venticinquesimo anno di Alpinismo Giovanile. Venticinque anni rappresentano quasi due terzi della mia vita e li ho passati tutti con l’alpinismo giovanile (ma non solo). Sono volati velocemente nel tempo, come pensieri fuggevoli, lasciando tanti bei ricordi e sensazioni; amici rimasti con me nel tempo o persi nella realtà quotidiana, le persone che hanno fatto parte di questo viaggio hanno lasciato tutte una traccia, a volte indelebile a volte evanescente,a volte positiva a volte magari meno bella, ma comunque presente nella mia vita. Un anniversario importante che ho scelto quindi di ricordare con una memoria legata al filo conduttore della mia esperienza di montagna, dove Alpinismo Giovanile rappresenta per me un unico pensiero, con la montagna a portata di mano per i ragazzi di ieri, oggi e domani, uno stile di vita e uno stile di pensiero. E’ grazie all’Alpinismo Giovanile che ho scoperto e amato la montagna ed è grazie a quest’ultima che ho imparato molte cose che fanno parte della mia vita. Considero molto importante questa esperienza fatta e spero che molti altri possano farla, ed è per questo che continuo a lavorare per la sezione. «Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori. Le alte montagne sono per me un sentimento». Reinhold Messner

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Festa della

neve a Balme

Ciaspolata a Balme

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C.A.I. Lanzo

Traversata Riva

Trigoso - Moneglia

Ferrata di Rocca Candelera

In montagna

con papĂ

Le Fuere

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l 'Annuario 2016

In vetta alla

Grand’Uja

Verniciatura

bivacco Molino

In vetta al Monte Rosso d’Ala - 44 -


C.A.I. Lanzo

Monte Tabor

Tour della Bessanese

Colle del Collerin

Gita crepuscolare

al Rifugio Mellano - 45 -


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Anello Urtirè Missirola di Bruno Visca e Gino Geninatti

La mappa del percorso

La storia Anche quest’anno proponiamo un’escursione ad anello nelle Valli di Lanzo. Percorrendo questo itinerario passiamo da due piccoli paesini alpini con le rispettive caratteristiche Cappelle. Urtirè o Urtorei nel comune di Chialamberto, le cui origini risalgono al 1700. C’è una testimonianza scritta da un “verificatore del macinato” che risale al 1878, segno che l’attività agricola era ben sviluppata. L’esistenza della Cappella di San Filippo Neri e di baite nei dintorni sta ad indicare la presenza abitativa di un certo numero di persone. Non è stato tramandato nulla che ci permetta di ricostruire la storia di questa Cappella ma, osservando la tipologia della costruzione e confrontandola con altre della zona, possiamo affermare essere stata eretta verso la fine del settecento. È di forma rettangolare con un soppalco in legno, all’interno vi sono numerosi quadri, stampe, litografie ex voto. Esternamente la Cappella è intonacata, imbiancata solamente la facciata principale. Nei dintorni vi sono numerose “rupi” dalle quali si gode un bellissimo panorama sul fondovalle e cime circostanti. Una di queste rupi è detta “Roc d’la Ravletta” e in occasione della festa diventava

luogo per l’accensione di un grande falò che, grazie alla posizione dominante, veniva visto da lontano. Poi si arriva a Missirola, sempre sul territorio di Chialamberto, adagiata sulle pendici del Monte Doubia. Da documenti risalenti al ‘700 si rileva che veniva chiamata “Boscajrola”, su come e perché il nome si sia trasformato in Missirola non si sa niente. Molto bella è la Cappella della Madonna della Consolata, nei dintorni vi sono diverse baite, segno che anche qui in passato vivevano molte persone. Nel registro della Parrocchia di Chialamberto del 1700 viene riportata la data di costruzione: 1723. In una relazione del 1752 è scritto che può contenere fino a 90 persone circa, veramente un

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Cappella Madonna della Consolata-Missirola


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bel numero. Interamente costruita in pietra, ha una campana di 60 libbre. Da una relazione del 1843 veniamo a sapere che questa campana è stata acquistata con i fondi delle elemosine. La facciata principale è intonacata, ha due finestre e la porta di legno è a un solo battente. L’edificio ha forma rettangolare, è costruita in pietra locale con la tecnica “a secco”, con il tetto a due falde e copertura in lastre di pietra. La pietra è grande protagonista: lungo il percorso si incontrano delle “pose” in pietra che servivano ai montanari per appoggiare i carichi pesanti, sia in salita che in discesa. Tutti questi manufatti: le “pose”, i tetti delle baite, i gradini in pietra dei sentieri e i muretti ci fanno pensare alle immani fatiche che facevano i montanari a quell’epoca. Scendendo verso il fondovalle incontriamo anche un caratteristico pilone votivo a forma triangolare. L’itinerario A Chialamberto si oltrepassa il fiume e si raggiunge la borgata Inverso. Qui, di fianco alla Chiesetta, inizia il sentiero, prima costeggia il rio poi, oltrepassate alcune baite, entra nel bosco con un tracciato con molte curve rendendo

dolce la salita. Dopo aver attraversato un torrente, il sentiero, per un breve tratto, diventa assai ripido e giunge in prossimità di ampi terrazzamenti, segno di antiche carbonaie, per poi giungere a Case Girot, 1333 m. Si continua su un tratto pianeggiante in un bosco di betulle e pini, successivamente con un saliscendi si supera un rio in prossimità della borgata Urtiré, 1394 m. Si prosegue ora su una strada sterrata fino agli alpeggi della Cuccetta, 1395 m, passando di fronte alle Case Gianin e alla Muleri. Dopo un centinaio di metri, si svolta a sinistra (cartelli indicatori) su un sentiero pressochè pianeggiante e si raggiunge in trenta minuti la caratteristica borgata di Missirola 1439 m. Per il ritorno si prende il sentiero che parte sotto la chiesetta di Missirola verso est passando vicino ad un rudere per inoltrarsi nel fitto bosco. Si continua praticamente sul crinale e con ampie curve si scende fino a raggiungere un caratteristico pilone triangolare. Di qua si può scendere a sinistra verso Bussoni e a destra verso Chialaberto, si arriva in entrambi i casi su una carrareccia che ci riporta alla frazione Inverso; questa carrareccia nel periodo invernale viene usata come pista per lo sci di fondo.

Pilone votivo triangolare

Festa a Missirola

Ex voto cappella Missirola

Gruppo alla Cappella San Filippo Neri-Urtire

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In Dolomiti

(DAL 22 AL 26 LUGLIO 2015) Stefania Chiotti (Sottosezione “Valle di Viù”)

Ogni anno la sottosezione della Valle di Viù, propone ai propri soci uscite ambiziose. Ricorderemo Il 2015 per la nostra vacanza in Dolomiti con la via normale alpinistica del Monte Pelmo e la mancata ferrata degli Alleghesi al monte Civetta per tempo sfavorevole. 10 partecipanti. Partenza/ritorno previsti per il 22/26 luglio, un mese che nell’Italia del Nord ricorderemo per il gran caldo, con temperature superiori ai 40°C in località anche della pianura padana. Incominciamo a raccontare la nostra avventura. Primo giorno: IL VIAGGIO La giornata è impegnata principalmente dal viaggio per raggiungere il Passo Staulanza (1783 m.s.l.m), località sopra Zoldo Alto (BL), con successivo trasferimento al rifugio Venezia (1947 m.s.l.m) per via di un suggestivo e lungo sentiero, in un bosco dapprima di larici e poi di pini mughi, con una deviazione su altro sentiero per vedere “le orme dei dinosauri” presenti

su un grosso masso franato dalla parete del Pelmetto, montagna al cospetto del Pelmo. Arrivati al rifugio Venezia un personale giovane e simpatico ci accoglie con fare familiare. L’alloggiamento del nostro gruppo risulta essere in un unico camerone con letti a castello. La cena servita è di nostro gradimento e dopo il “pusacafé” ci ritiriamo, in previsione della partenza all’indomani per la nostra impresa. Secondo giorno: SALITA AL PELMO Partiamo alle ore 5,30 dal rifugio Venezia ed intraprendiamo il sentiero 480, dapprima su terreno coperto da mughi e poi su ghiaione, fino ai piedi della Spalla Est della montagna. Ad un bivio proseguiamo a sinistra su un sentiero meno marcato, ma pur sempre evidente, raggiungendo così le balze in corrispondenza di una parete di roccia chiara. Dopo una breve sosta per indossare l’attrezzatura (casco ed imbrago con longe di servizio) superiamo la parete a zig zag facendoci guidare da vecchi

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bolli rossi fino a raggiungere la cengia di Ball; la percorriamo in un falso piano lungo cornici miste roccia/ghiaia con tracce di sentiero segnate da ometti. Oltrepassiamo rientranze formate da tre successivi canali dove, nei tratti meno facili, sono piantati nella roccia dei chiodi per eventuali manovre di assicurazione. Nel fondo dell’ultimo canale troviamo un passaggio con una sporgenza di roccia come tetto, molto basso, che superiamo sporgendoci esternamente ed autoassicurandoci con la longe al cavo fisso presente. Storicamente nel lontano 1857 John Ball, naturalista-alpinista dal quale prende il nome la cengia, procedette invece carponi da qui il nome di Passo del Gatto. Superato questo tratto, la cengia risulta più facile anche se sempre aerea e quindi sbuchiamo nel vallone detritico compreso fra le due spalle del monte (Est e Sud): siamo nel Valon. Da questo momento in poi la salita cambia completamente natura: con numerosi zig zag risaliamo una traccia ripida e ghiaiosa; a 2700 m.s.l.m. circa giungiamo sotto una fascia di salti rocciosi che collegano la Spalla Est alla Spalla Sud. Seguiamo poi le tracce e gli ometti e superiamo i gradoni con opportuni andirivieni che

ci permettono di evitare le difficoltà e di raggiungere il vallone del Vant. Risaliamo il Vant fra rocce montonate, massi, ghiaie e lingue di nevaio, fino a raggiungere la cresta occidentale del monte, che unisce la cima alla Spalla Sud. Siamo a quota 3000 circa e ci fermiamo su questo ampio spiazzo ad ammirare il panorama; riconosciamo il Civetta e pensiamo alla prossima ferrata. Dopodichè seguiamo sempre tracce e ometti, piegando a nord/nordest, e continuiamo per cresta con un ultimo ostacolo, proprio a poche decine di metri prima della croce di vetta: un piccolo muro alto circa due metri e mezzo. Finalmente a quota 3159 m.s.l.m. Premio: il panorama è visibile a 360°.

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Ora sosta breve unicamente per riprendere fiato e scendiamo per la via di salita; mangiamo e recuperiamo energie solo prima di affrontare nuovamente la cengia in senso contrario. È prevista pioggia nel pomeriggio ed infatti un cenno l’abbiamo subito dopo aver terminato la cengia. Lo sviluppo del temporale vero e proprio,

meno male, è su montagne lontane da noi. Al rifugio Venezia torniamo soddisfatti e contenti. A cena si ricordano i momenti salienti della giornata trascorsa fino a quando la stanchezza si fa sentire e pertanto decidiamo di ritirarci. Terzo giorno: IL TRASFERIMENTO Giorno intermedio, di riposo e trasferimento dal Rifugio Venezia al Rifugio Coldai, per poter salire il Civetta. Purtroppo il tempo non è più clemente. Recuperate le auto al Passo Staulanza, andiamo a fare compere e dopo il pranzo ci incamminiamo dal Palafavera alla volta del rifugio Coldai. Iniziamo il percorso su una strada sterrata in mezzo ad un bosco di larici. Dopo circa un’ora, all’altezza di un alpeggio, incomincia a diluvia-

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re. Giungiamo al rifugio Coldai zuppi d’acqua. Essendo un acquazzone dura per ancora poco e poi il cielo si apre così da deliziarci almeno del panorama sul monte Civetta, dacché le previsioni per il giorno successivo scoraggiano l’avventurarsi in una ferrata. La serata serve anche per fare asciugare gli indumenti in una sala riscaldata del rifugio. Una volta occupate le stanze, giunge l’ora di cena: in particolare ricordiamo i canederli. Anche il rifugio Coldai è accogliente, ma non abbiamo trovato lo stesso “calore umano” del rifugio Venezia. Quarto giorno: CAMBIANO I PROGRAMMI Saltata la ferrata degli Alleghesi, raggiungiamo Forcella Coldai: colletto subito a monte del rifugio, dal quale vediamo il lago omonimo ed ammiriamo un altro lato del monte Civetta. Intanto intorno incomincia a riannuvolarsi. Rientriamo dunque a Palafavera e si riprogramma la giornata. Decidiamo di fare i turisti, accompagnati da momenti di cielo nuvoloso a momenti di pioggerellina. In auto raggiungiamo il Passo Giau ed ammiriamo il Nivolau, dopodiché tappa a Cortina d’Ampezzo con passeggiata nelle vie principali. Convivio in un giardino pubblico a San Vito di Cadore dove sono presenti tavolo e panche. L’avventura

continua spostandoci in Friuli con destinazione Enemonzo (UD) paese di origine di uno degli amici, che ci ospita a casa sua. Strada facendo, a Sappada, approfittiamo per visitare le sorgenti del Piave e sentire come gorgoglia ops … mormora. Il nostro viaggio in auto continua e passiamo la sella di Rioda, valico spartiacque tra Cadore e Carnia, per giungere a Sauris di Sopra, dove è doverosa una tappa per assaporare la birra artigianale del posto. Proseguiamo per Sauris di Sotto e troviamo la diga omonima. Quindi direttamente ad Enemonzo il paese di destinazione. Ormai la giornata volge al termine. Per cena ci intrufoliamo ad una festa del circolo della squadra di calcio del paese e ci gustiamo un’ottima grigliata con musica anni 80’ e 90’ di sottofondo (sottofondo si fa per dire, dal momento che dobbiamo quasi urlare per comunicare). Infine, stanchi, andiamo a dormire. Quinto giorno: IL RIENTRO Seppure la vacanza sia ormai al termine non rinunciamo ad una rilassante passeggiata a bordo degli argini del Tagliamento che nel tratto percorso si presenta secco, fino ad arrivare ad una bellissima cascata nei pressi di Enemonzo: lo Spisulo. È giunta proprio l’ora di tornare a casa. Durante il lungo viaggio pensiamo già a nuove mete da proporre per il 2016.

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Punta Dufour (4634m) di Roberto Fausone

P. Dufour e P. Zumstein

È fatta! La cima massima del Monte Rosa è stata raggiunta. Volevo fortemente effettuare questa salita ed il caso ha voluto che quando 2 settimane fa decisi di chiedere un po’ in giro, Giorgio Pelassa aveva proprio organizzato la salita alla Dufour per questo fine settimana. Anche Renato si è subito aggregato con Antonio (anche lui del CAI Venaria). Le previsioni sono buone e partiamo in 10 alla volta del nostro obiettivo. Io ed anche Renato ci sentiamo molto sicuri e siamo ben allenati. Non a caso avevo preparato questo appuntamento con salite dure e faticose, cose come il Mont Nery di oltre 2000 metri di dislivello e l’Albaron di Savoja di 1800 metri, tutto rigorosamente salito in giornata. Insomma arriviamo a Zermatt in uno splendido pomeriggio di sole e prendiamo il trenino che porta al Gornergrat scendendo a Rotenboden. Consumiamo le macchine foto durante tutta la salita poiché il Cervino è sempre lì davanti a noi ma da differenti angolazioni. Ben visibili i Breithorn, il Rosa, il Castore, il Polluce e le

restanti meravigliose cime della zona. Dalla stazione ci aspettano quasi 2 ore e 30 di fatica per il rifugio Monte Rosa Hutte. Prima si scende lievemente ma inesorabilmente, per poi calarsi molto ripidamente sul crepacciatissimo ghiacciaio del Gorner. Il percorso è un po’ tortuoso ma molto ben segnalato e ci porta alla base della parete rocciosa dove sorge il rifugio. Percorriamo molte rocce montonate e passaggi attrezzati ed arriviamo su. Io, Renato ed Antonio abbiamo staccato gli altri di quasi un’ora (?!) e questo ci stupisce un po’. Noi siamo i vecchietti, loro sono tutti ex-universitari di poco più di trent’anni! La serata passa tranquilla ed io mangio poco come al solito, ma neanche questo mi permette di dormire anche solo per pochi attimi. Al rifugio, così come a Zermatt, ci sono molti giapponesi con guide. Il giorno dopo sveglia, si fa per dire, alle 3 con colazione e partenza verso le 4 con la frontale. Partiamo solo in 7 (anche Antonio all’ultimo dà forfait) e siamo tra gli ultimi a lasciare il rifugio. Renato ed io siamo in testa al nostro

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P. Dufour

gruppetto e saliamo bene ma non troppo veloci, dobbiamo conservare forze per 1800 metri di dislivello a quote molto elevate. Infatti, la gita sarà lunga e continuo a dire a Renato che sono molto preoccupato per non avere chiuso occhio durante la notte. So già che pagherò caro questo fatto, le gambe infatti mi fanno male e sono già in condizione di sforzo da subito. Spegniamo le frontali poco dopo essere arrivati al ghiacciaio e gli altri sono un po’ indietro, ma l’accordo è che ogni cordata procederà autonomamente. Tratti molto ripidi si alternano a pianori meno pendenti. Lentamente ma inesorabilmente saliamo e vediamo che tutti gli altri proseguono più piano di noi ed i nostri amici non li vediamo quasi mai. I crepacci sono generalmente tutti molto ben coperti e siamo gli ultimi a decidere di legarci e lo facciamo in particolar modo per ridurre i pesi nello zaino. Ho anche una crisi di stomaco e rischio fortemente di vomitare, riesco però a superare questa forte crisi con una grande concentrazione che si baserà solo sul mio ritmo di salita senza pensare ad altro. Siamo ormai in vista del Sattel e davanti a noi ci sono solo più 2 cordate molto più avanti. Sembra incredibile ma li raggiungiamo con andatura quasi sempre costante. Prima raggiungiamo 2 austriaci che avevano dormito in tenda più in su del rifugio e scambiamo 4 chiacchiere con loro. Per ultimi proprio al Sattel raggiungiamo 3 romeni con i quali scambiamo alcune simpatiche battute, un po’ in italiano che ci invitano a parlare ed un po’ in inglese.

Ora ci aspetta un pendio ripidissimo che porta all’anticima, ma noi siamo inesorabili e ci arriviamo su bene. Ed eccoci ora al tratto più impegnativo, se non propriamente dal punto di vista tecnico, certamente dal punto di vista psicologico. Una crestina strettissima di neve e rocce, con 2 infiniti strapiombi e nessuna possibilità seria di fare assicurazione. Sappiamo chiaramente che qui non si può sbagliare. Facciamo qualche assicurazione, anche se spesso sono aleatorie ma procediamo ugualmente abbastanza bene. Siamo a circa 30 metri dall’intaglio che ci separa dalla cima vera e propria ed abbiamo davanti a noi un punto ancora più ostico. Siamo molto titubanti, poiché la voglia di salire è tantissima, ma il rischio non è minore. Il vento freddo ci spinge a decidere in fretta e mentre ci ragioniamo vediamo sbucare 2 dalla cima, propongo a Renato di attenderli al passaggio chiave per vedere cosa faranno. Sono molto veloci e passano in scioltezza (uno è una guida). A questo punto non abbiamo più alternative … si va! Ancora 150 metri ripidissimi di dislivello e siamo in cima. Che soddisfazione! Questa era ancora una della 4 cime che fortemente volevo salire nella mia “carriera” alpinistica ed ora ne sono in cima. Inoltre, nonostante le gambe sempre doloranti, siamo su in 5 ore e mezza e superando praticamente tutti. Ci complimentiamo a vicenda e dopo un paio di rapidissime foto scendiamo velocemente dalla cima. Raggiungiamo l’intaglio mentre anche i romeni ed altri lo superano. Rifacciamo rapidamente la cresta di neve e roccia senza più assicurazioni, giusto con la cautela di procedere uno per volta per tutta la lunghezza della corda. Usciti dalla crestina ecco spuntare Giorgio con Marta, sono gli unici “sopravvissuti” del nostro gruppo. Gli altri un po’ per volta hanno mollato, mentre Marta l’avevo già vis-

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C.A.I. Lanzo Verso la vetta

ta salire bene più in basso. Per loro il Rosa finisce qua, infatti Giorgio saggiamente preferisce non rischiare sulla esile cresta, vista la stanchezza accumulata. Ritorniamo al Sattel e poi io e Renato ci liberiamo delle corde anche per essere più veloci. Della discesa c’è da dire solo che si inizia a sprofondare e diventa un lungo calvario fino al rifugio. Qui inizia a piovigginare e gli altri hanno già iniziato il rientro verso Rotenboden poiché hanno fretta. Non ci possiamo neanche riposare e via nuovamente, ma questa volta verso il trenino. Per tutto il percorso piovigginerà ma mai intensamente. Gli altri avevano fretta, ma come già in salita noi arriv-

eremo quasi un’ora prima a Rotenboden e quindi perderemo il primo treno poiché non siamo ancora tutti in stazione. Quindi trenino successivo fino a Zermatt, poi navetta per il parcheggio di Tasch e finalmente siamo alla macchina e non è neanche tardi. Per strada ci fermeremo a Masera per una pizza verso le 8 come da mio suggerimento. Sarà una scelta azzeccatissima perché così potremo scambiarci a caldo le nostre sensazioni e questa interruzione nel viaggio permetterà a tutti di restare ben svegli e continuare nelle nostre chiacchiere. Io ho guidato sia all’andata che al ritorno senza alcun problema di sorta.

Dal produttore al consumatore

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l ’Annuario 2016

CLUB ALPINO ITALIANO Sezione di Lanzo

39° CORSO DI GINNASTICA PRESCIISTICA I primi freddi si fanno sentire segnale che l’inverno è alle soglie, ed è in questo periodo che si incomincia a ripensare alle prossime sciate invernali, e ci si accorge di essere ancora un po’ arrugginiti nei movimenti frutto di un’estate a volte trascorsa all’insegna del riposo e del poco movimento. La sezione del CAI Lanzo come ogni anno organizza un corso di ginnastica presciistica al fine di rimettere in “piena forma” gli sciatori in previsione delle future sciate

Il corso viene organizzato nella palestra delle scuole medie di Balangero con due serate settimanali e per tre mesi Martedì e Giovedì ore 20,30 -21,30 Inizio il 4 ottobre 2016 sino a dicembre, le iscrizioni si ricevono direttamente in palestra prima delle lezioni oppure in sezione. Forte sconto ai soci cai. Informazioni CAI Lanzo tel. 360.444949 il giovedi sera ore 21-22,30 Oppure: info@cailanzo.it - 56 -


C.A.I. Lanzo

L’ufficio Turistico di Lanzo Sportello C.A.I. Diurno di Wilma Borgna

Quando, più di 50 anni fa vivevo in Lanzo torinese, e alle 7.30 di mattina assonnata ragazzina andavo a lavorare all’Hotel Piemonte, in un tempo in cui il mio viaggio più lontano era andare a trovare i miei nonni che vivevano da pensionati in Liguria (ed ero già fortunata, tante mie coetanee non avevano mai visto il mare...) mi raccontavo la favola, che da grande avrei studiato le lingue straniere, avrei lavorato come interprete, avrei fatto tanti viaggi, ma ero già grande! Se lavoravo come le persone adulte, dal mattino alle sera. Il turismo mi toccava in modo marginale, non ricordo nemmeno se c’erano turisti stranieri all’ Hotel Piemonte nei favolosi anni sessanta! Chi avrebbe detto che gli strani giri della vita mi avrebbero portata a lavorare come volontaria del C.A.I. di Lanzo nel rinato Ufficio Turistico, “Partendo da un sogno“ che voleva oltre che dare informazioni turistiche, “Offrire“ un servizio utile di giorno ai Soci C.A.I.; tutto questo all’altro

margine della mia esistenza. Il Turismo, quasi tutti sognano di viaggiare, di andare lontano, visitare bellissimi luoghi, che ci diano il modo di raccontare al ritorno, di quanto tutto fosse perfetto, di quanto gli abitanti siano stati lungimiranti nel gestire il turismo in modo redditizio, ma tutto il mondo è paese, da un viaggio si dovrebbe carpire quello che funziona ed anche le negatività, per imparare a programmare un futuro migliore. Nei pochi viaggi che ho fatto all’estero, incluso il più avventuroso e lontano: l’Australia, per mia fortuna ho tratto il meglio dalla natura con centinaia di foto, che mi ricorderanno sempre quanto essa sappia rinnovarsi pur nella sua fragilità, ma di quanto rispetto le devono i suoi fruitori. Ma torniamo alle Valli di Lanzo, è passato quasi un anno dall’inizio di questa avventura, nata da un’idea lontana anni, da un sogno fortemente voluto dal nostro vulcanico Presidente Gino Geninatti, un parto molto laborioso, di dispute con al-

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tre associazioni, di paure desumo da parte della municipalità nel pensare di riaprire un Ufficio caduto nel limbo delle cose ritenute quasi inutili, spese di non vitale importanza. Poi un giorno mi telefona Gino per dirmi che avevamo vinto la battaglia: la vecchia palazzina dell’A.T.L. avrebbe riaperto i battenti! Avremmo dovuto dividere lo spazio dell’ufficio con altre due associazioni: l’ UNITRE e INFO.GIO’, che avrebbero anche diviso con noi i lavori di ripristino, ma non la gestione del turismo. Come sempre non restava che rimboccarsi le maniche e da bravi volontari: pulire, togliere le macerie di un passato sospeso e ricominciare. Noi del C.A.I. di Lanzo ormai siamo maestri in queste cose (almeno quelli che collaborano, uno sparuto gruppo su più di 900 associati), ma dopo l’impresa titanica della nuova sede, incluso il Museo dell’Alpinismo, come poteva essere tanto difficile rimettere in sesto un piccolo ufficio? In un assolato pomeriggio di metà ottobre 2014, abbiamo iniziato a rovistare in vecchi scatoloni pieni di opuscoli, come nei mobili in dotazione, dimenticate scartoffie, buttando nella “raccolta carta” tutto quello che non serviva più, dimenticato da più di due anni da quando l’impiegata dell’ Azienda Turismo Locale- Provincia di Torino, aveva chiuso per l’ultima volta la porta a vetri... Rami secchi da tagliare. Gli uomini hanno imbiancato le pareti, le porte, controllato l’impianto elettrico e tutto quanto andava rimesso in sesto, noi donne abbiamo pulito, spazzato, lucidato, il bancone è tornato al suo posto come gli scaffali che si sono riempiti degli opuscoli (datati) sulle Valli, della Comunità Montana, dei pieghevoli sui sentieri riportati a nuova vita dal C.A.I. di Lanzo nel corso di tanti anni di costante lavoro. Tutto era lì in attesa che nell’Ufficio Turistico delle Valli di Lanzo ritornassero i turisti! Non c’è stata una vera inaugurazione, siamo partiti in sordina a novembre 2014, con l’impegno di provare ad entrare nel complesso mondo del turismo per tutto il 2015. In effetti nei primi mesi, l’ufficio è stato lo SPORTELLO DIURNO C.A.I., un’emanazione della sottostante Sede,

con grande soddisfazione di tutti quei Soci C.A.I. che, a causa dei soli orari serali del giovedì, non frequentavano molto la sede, il potere recarsi da noi di giorno ha reso movimentate le nostre giornate. L’ufficio, un luogo in cui i cittadini, spaesati dalla chiusura di altri punti di riferimento della vita sociale, sempre così ricca di doveri, ma sfrondata dai benefici, con fare circospetto entravano con le richieste più disparate... poi hanno cominciato a guardarsi attorno, in fondo la grande insegna gialla all’esterno citava: Ufficio Turistico, sugli scaffali tutti quegli ammiccanti fogli di carta più o meno colorati parlavano del territorio: paesi, borgate abitate e non, sentieri, montagne, laghi, angoli selvaggi quasi dimenticati in folti boschi di antiche valli che stavano riscoprendo la “Vocazione turistica”, che tra alti e bassi riconduceva alla “Belle Epoque” a secoli passati, ai grandi alberghi, alle Ville Patronali della borghesia torinese, alla nascita dell’Alpinismo, agli scalatori stranieri, che scoprivano cime ancora da scalare per la prima volta alte più di 3600 m, alle locali Guide Alpine che conoscevano ogni anfratto di un territorio povero, spesso ostile in una natura indomita. Avere una vocazione turistica non basta a riportare vita, possibilità di nuovi posti di lavoro in un territorio che vive il post-industriale delle Valli lanzesi, ma anche della Regione Piemonte, piena dei fantasmi dei grandi complessi industriali spesso abbandonati a se stessi. Creare Turismo non è facile, con pochi fondi, senza investimenti privati che non continuino a perseguire la regola dello spendere poco, ma guadagnare molto. In un’era tecnologica che corre veloce creando e affossando costantemente, specchietti per le allodole. Rivolti a un pubblico esigente ma annoiato, che cerca nuove emozioni spesso estreme, che ama la vita confortevole… ma che in numero sempre maggiore si trova a fare i conti con scarsità economiche, un pubblico che sta cambiando l’ottica delle sue vacanze tornando a riaprire le seconde case, ma alle Valli di Lanzo serve turismo straniero, mirato a richieste particolari:

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escursionisti, scalatori, ciclisti, diversamente abili, botanici, geologi, archeologi, non bastano più i villeggianti. Eppure da qualcosa dovevamo partire! Gino, io, Doriano, Marina, Susy, la nostra teacher di English: Fulvia...because, ebbene sì, il nostro obbiettivo (senza nulla togliere all’utenza italiana) era cercare di comunicare con gli stranieri. Nei mesi invernali, devo ammettere, nelle giornate in cui non entrava nessuno mi prendeva lo sconforto, ho provato a studiare inglese, cosa non facile alla mia età, studiando nella stagione invernale sperando di saperne abbastanza per l’estate. Però non è nella mia indole mollare le cose a metà, mi sono detta: “Wilma tu ami questi luoghi, ne sei una buona conoscitrice, devi studiare gli aspetti del territorio che ancora non conosci e fare tesoro di tutto ciò che hai imparato in anni di Pulizie Sentieri: dalla storia alle leggende, le coltivazioni, i mestieri, le miniere, le usanze... in questo sono stata aiutata da molti ostinati volontari che lottano per la sopravvi-

venza dei piccoli Musei Minori, ho collaborato con loro per la stesura di un pieghevole stampato dalla Comunità Montana; poi ci sono i fiori, i funghi, le erbe commestibili, i boschi con i maestosi alberi vetusti. Generazioni di persone hanno difeso in un contesto di amore e a volte rabbia queste ‘Terre Alte, tu devi solo decantarne le bellezze“. Così ho fatto, e con tutti coloro che sono entrati nel nostro ufficio: ho parlato, raccontato di tutto il bello e il buono che ho visto, (tanto che in molti mi hanno chiesto se ero stata un’insegnante) mi viene da sorridere, ho imparato dal vivere quotidiano da autodidatta, perché la conoscenza è ciò che mi fa sentire viva, non si sa mai abbastanza e non si deve mai smettere di imparare. Adagio, adagio i turisti sono arrivati, quando noi avevamo quasi smesso di aggiornare il nostro precario inglese, un sabato mattina una bella coppia, alti, biondi, vestiti da città, sono entrati con un laconico “ciao”, si sono diretti agli scaffali pieni ovviamente di opuscoli rigorosamente in italiano, e un tantino schifati hanno chie-

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sto: “No english?” Avevo dimenticato tutte le domande e risposte che avevo preparato in inglese, non ho nemmeno spiccicato ”I am sorry...” e dire che ero dispiaciuta, tantissimo, loro hanno sorriso, scosso la testa: “Ok, ciao” e se ne sono andati senza dire da dove venivano, se volevano visitare Lanzo o le Valli... chissà. A luglio, forse l’estate torrida 2015, forse i giorni della ricorrenza dei 30 anni di gestione del Rifugio Salvin, altre manifestazioni nelle Valli con cori stranieri, forse semplicemente perché finalmente il TG 3 regionale ogni tanto nomina le Valli di Lanzo, o l’onda lunga dell’EXPO, qualche turista straniero è entrato nell’Ufficio Turistico di Lanzo “Where are you from?”: olandesi, tedeschi da Amburgo, svizzeri da Zurigo, francesi, spagnoli da Barcellona e Madrid, austriaci, circa una quarantina di stranieri a fine settembre che con il solito tempismo ha riportato la pioggia, la neve, pochi forse i turisti, una goccia nel mare, siamo aperti solo tre mezze giornate alla settimana, siamo volontari e non esperti del settore, con tutti

passo il tempo a dire: “I am sorry, not brochure in English, only in Italian”, ma la maggior parte parlerebbero tedesco! Per nostra fortuna loro sanno un po’ di italiano e inglese, gli regalo i pochi pieghevoli (come farò quando finiranno?) della Regione Piemonte delle Olimpiadi Invernali del 2006 con notizie in inglese, francese, poco tedesco, inclusa cartina “this map is free...with is the names of villages. Do you have the navigator?”, gli ultimi pieghevoli stampati per Lanzo con notizie sulla storia medioevale in English! Ma riusciamo ad intenderci, qualcuno compra per mio suggerimento: “This map is for sale, by Italian Alpine Club, with more GPS tracks”, i più sembrano soddisfatti, un attempato molto alternativo turista svizzero con una lunga barba, che è andato a piedi da Lanzo sino al Rifugio Salvin, per ringraziarmi mi ha baciato la mano, un turista spagnolo mi ha detto che sono stata: “Muy amabile“, piccole soddisfazioni per chi come me odia non sapere bene le lingue straniere, quante cose potrei raccontare!

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Questi mesi sono stati per me come arrampicarsi su una palestra di roccia, apprezzo molto il comunicare con le persone, invece si tende ad eliminare il fattore umano, il futuro è la tecnologia, nel Web c’è il mondo a portata di un click. Ma, c’è sempre un ma, io ho tratto soddisfazione da questo lavoro da volontaria, è bello donare un po’ di se stessi senza speculare su quanto mi frutterà farlo! Anche se sono rimasta la Wilma di un tempo, posseggo solo me stessa, ma forse vuol dire che sono una persona libera. Ho raccontato il bello, consapevole di tutto quello che non funziona sul territorio, dovendo dare informazioni a chi arriva da lontano, mitigando i disservizi, sperando che tornino a casa loro con dei piacevoli ricordi (come il turista francese ospite all’Hotel Piemonte, come si chiudono i cerchi nel tempo, mi ha chiesto informazioni per andare a pescare e mi ha ringraziata dicendo che avrebbe conservato gli opuscoli che gli avevo donato come ricordo della vacanza). Dicono di amare queste selvagge Valli! Spero non divulghino in modo troppo negativo delle strade strette, dissestate (in val di Viù dove hanno potuto hanno asfaltato, credo che le manifestazioni di Usseglio siano state un successo), resta l’annoso problema della Ferrovia G.T.T. seconda estate senza treni! Si fermano a Ciriè, sostituiti da scarsi bus e non ci è stato spedito nemmeno un orario estivo, esaustivo, con inesistenti servizi di navette, la ragazza che gestisce la casetta in legno per Informazione turistica in Pialpetta, ha dovuto spiegare a un turista francese, che con il bus dalla Val Grande alla valle di Viù ci avrebbe impiegato dal mattino al pomeriggio inoltrato per spostarsi! Uno specifico tipo di escursionista, quelli che arrivano con la G.T.A. dall’estero, con voluminosi zaini sulle spalle userebbero i mezzi pubblici! Si accontenterebbero anche di taxi in comune come si trovano in altri stati, navette... Non voglio infierire oltre, nelle saghe di paese, anche se un po’ ripetitive nel voler rispettare le tradizioni e quello definito folklore locale, festeggiando le stesse ricorrenze, in

molti paesi nelle stesse domeniche, mi hanno causato delle lamentele. Per nostra fortuna, sia gli italiani che gli stranieri si ritrovano poi con le gambe sotto il tavolo perché tutti amano e apprezzano la buona cucina, polenta e salciccia, un buon bicchiere di vino o di birra e si scorda quello che non funziona! Il conto ci verrà presentato alla fine di questa troppo calda estate, con forse più villeggianti, turismo cittadino mordi e fuggi che turisti stranieri. Spero che i dati siano buoni, tanto da mitigare il ritorno della stagione invernale e la sua decadenza, di non dover prendere atto che i nuovi posti di lavoro sono stati pochi e a breve termine, che non ci saranno ancora nuovi esercizi ricettivi che aprono e chiudono in breve tempo, che il territorio resterà con tutte le sue ferite vecchie e nuove aperte, come cattedrali nel deserto e nuove strade sterrate che si perdono tronche nel nulla senza portare nuova vita a diroccati e solitari alpeggi, e dire che un tempo i montanari, quelli definiti un po’ grezzi, sapevano incanalare l’acqua nelle “roje” e portarla negli alti pascoli in zone dove non c’era, ma avete ragione, queste sono altre storie, racconti di sopravvivenza. “Well, thank you” come direbbe un vero inglese, con cui probabilmente non parlerò mai, il tempo vola e finirà anche il 2015, se il bilancio sarà buono, se ci saranno finanziamenti da parte del G.A.L. sul territorio, se si riuscirà ad avere un Ufficio Turistico non fai da te: “La porta delle Valli di Lanzo“ come auspicato da alcuni amministratori illuminati, il mio posto spero vada a qualche giovane disoccupato, naturalmente “a little bit paid“. Spero siate stati bene in mia compagnia, di non essere stata troppo critica, nemmeno troppo autobiografica, I am sorry, I am not a fairy...non ho la bacchetta magica, non potrò trasformare le Valli di Lanzo in un paradiso turistico, posso solo fare il “Grillo parlante” e sperare! Naturalmente alla prossima puntata, bye bye, da Wilma, qui Ufficio Turistico- Sportello diurno C.A.I. - passo e chiudo.

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C.A.I. Sezione di Lanzo

Commissione sentieri e segnaletica Attività 2015 Nonostante un discreto livello di piovosità primaverile, le giornate dedicate alla pulizia sentieri sono trascorse all’insegna del sole, un po’ di nuvole e qualche pioggia. Agli interventi sui diversi sentieri hanno partecipato un nutrito gruppo di soci volontari, segno che questa attività, anche se a volte, è faticosa, è anche molto apprezzata. Il mantenimento dei vecchi sentieri, una volta percorsi quotidianamente dai nostri avi poi, alcuni di essi, un po’ abbandonati ed ora rinati grazie a questa attività e pronti per essere percorsi dagli escursionisti, è molto sentito. Anche dalle varie Associazioni ed Amministrazioni Comunali: Amici di Corio, Ritornato e Pian Audi, Pro Loco di Chialamberto ed il Comitato Amici di Breno, Comune e Pro Loco di Lemie ed Usseglio che sentitamente ringraziamo per le merende sinoire che ci hanno offerto a fine giornata. Invitiamo tutti a partecipare almeno una volta a una giornata di “lavoro” segnalando il proprio nominativo il giovedì sera in sede.

Da ricordare inoltre la collaborazione con il gruppo giovanile sezionale. Quest’anno, come da programma, la pulizia del sentiero Bracchiello - Chiampernotto ha visto la partecipazione di un festante gruppo di giovani armati di pennello, vernice bianca e rossa, cesoie. Quanti sentieri sono stati puliti, sistemati, segnalati con frecce e segni bianchi - rossi in oltre 15 anni di attività e quante persone il sottoscritto ha conosciuto! Con esse è nato un forte rapporto di collaborazione basato sulla reciproca stima che è stata alla base di tante iniziative. Ma ora per il sottoscritto è giunto il momento di abbandonare questa attività, in quanto dopo 15 anni ci vuole un “volto nuovo”. Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno partecipato e spero conservino, come il sottoscritto, un buon ricordo del lavoro svolto insieme. Un particolare ringraziamento al mio “vice” Lorenzo Berra che ha avuto la pazienza di “sopportarmi” in tutti questi anni. Grazie a tutti ed un abbraccio. Dario Airola

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Calendario Giornate di Pulizia Sentieri 2016 DOMENICA 3 APRILE PULIZIA SENTIERO Monti di Voragno – Case Belfè Ritrovo Sangri-La(Lanzo) alle ore 7,30 DOMENICA 8 MAGGIO PULIZIA SENTIERO Vietti - Pilone del Merlo – Pian di Rossa Ritrovo Sangri-La (Lanzo) alle ore 7,30 DOMENICA 12 GIUGNO PULIZIA SENTIERO Vru – Miniera Brunetta Ritrovo Sangri-La (Lanzo) alle ore 7,30 Al termine di ogni giornata merenda sinoira Munirsi di roncola e guanti (+ pranzo al sacco) (Possibilità di usufruire del materiale della sezione per chi ne fosse sprovvisto)

intervenite numerosi - 63 -


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I Pittori del CAI

Li possiamo chiamare così i nostri soci volontari che dedicano il loro tempo libero per pitturare di bianco-rosso i nostri sentieri. Già dal 2013 presso l’intersezionale CVL si era parlato di creare un gruppo per ripitturare i sentieri, una prima fornitura di vernice bianco-rosso era arrivata dal CAI Piemonte, successivamente l’anno dopo il numero dei volontari era aumentato grazie ad un appello della sezione. La sezione ha potenziato la dotazione di materiale per questa attività, la Comunità Montana ha fornito vernice ed

acquaragia, sono stati attrezzati ben 4 cestini porta-vernice con spazio dedicato a pennelli, diluente, vernice rossa, vernice bianca, raschietto per pulire la roccia. Per evitare doppioni è stata creata (disponibile in rete) una tabella con tutti i sentieri che necessitano di una “rinfrescata”, ove i soci possono visionare e prenotare il sentiero desiderato. Un appello ai soci di aderire a questa iniziativa e informarci se eventualmente hanno visto dei sentieri dove i classici segni sono scomparsi. Vi aspettiamo in sede il giovedì sera! - 64 -


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GITE IN AUTOBUS 2015 di Laura Carena

Quest’anno in sostituzione della consueta gita con le ciaspole, è stata organizzata una gita al mare. 26 aprile: si parte ugualmente anche se le previsioni del tempo non sono troppo favorevoli. Al contrario delle nostre zone prealpine ed alpine, inumidite da una pressoché continua pioggerellina, il clima al mare è mite, un po’ di sole e un po’ di nuvolo. L’ideale per camminare: la fioritura è tipica della macchia mediterranea ed il profumo è inebriante. Si parte da Riva Trigoso, si sale a Punta Baffe, ove vi è ancora un’antica torre di “avvistamento” che risale all’epoca della Repubblica di Genova. Poi giù verso il mare e dopo nuova risalita verso l’interno. Alcuni salgono anche sul Monte Moneglia. Gli altri continuano a mezza costa, ammirando le insenature e le spiaggette tipiche della zona e le strapiombanti pareti del Salto Blu, paradiso per arrampicatori. Poi tutti a Moneglia ove il bus ci attende. 13 giugno: si svolge la 17° edizione della Peregrinatio, a piedi dal Sacro Monte d’Orta al Sacro Monte di Varallo, seguendo le orme degli antichi pellegrini. Partecipiamo anche noi. Venerdì 12 giugno partiamo nel tardo pomeriggio ed andiamo a Pella, ove pernotteremo in riva al lago. Sabato mattina, colazione alle 6 e poi partenza per il Sacro Monte di Orta, ove alle 7 c’è il raduno di tutti i partecipanti. Siamo in circa 160. A questa lunga camminata solitamente partecipano i Cai dei comuni vicini. Essendo il Cai di Lanzo venuto così da lontano è stato menzionato e calorosamente ringraziato durante il discorso di benvenuto. E’ seguita la benedizione dei partecipanti, poi la distribuzione delle magliette e del “pane del pellegrino”. Infine si scende nella splendida piazzetta di Orta, si prende il battello che ci porta dall’altra parte, ove ha inizio la camminata. Saranno 22 km con un dislivello in salita di 800 mt ed in discesa di 600 mt. C’è il sole, è un “miracolo”, contro tutte le previsioni di maltempo e dopo una notte di pioggia intensa. Fa molto caldo, ma lungo tutto il percorso vari posti di ristoro provvedono a sfamare e dissetare i pellegrini. Dopo ogni sosta

si riparte sempre un po’ più stanchi, ma ciononostante tutti i pellegrini riusciranno a raggiungere il Sacro Monte di Varallo e solo allora si scatenerà un violento temporale. Nella grande chiesa viene celebrata la messa e distribuiti gli attestati di partecipazione. Intanto il temporale diminuisce di intensità e per chi vuole c’è la tavola nuovamente apparecchiata sotto l’ampio porticato: panini, pizzette, dolci, bibite ed adesso a Peregrinatio conclusa, anche la sangria! Poi tutti sul bus per il rientro. 15 agosto: concerto di ferragosto: E’ tutto pronto, bus al completo, parcheggio bus prenotato, ma il maltempo si mette di traverso. Gita annullata. Per televisione abbiamo appreso che quanto veniva trasmesso erano le prove dell’orchestra fatte il giorno precedente, in quanto il concerto di ferragosto non è stato fatto. 29 agosto: rifugio Melano. Dopo tre tentativi falliti causa maltempo, finalmente una serata perfetta. Bus al completo, siamo partiti da Cantalupa verso le ore 16. Fa caldo, ma tutto il percorso si snoda nel bosco e per di più la prima parte lungo il torrente che con la sua frescura contribuisce a mitigare il caldo. Salendo, prima passiamo davanti alla “Fontana calda”, non è che sgorga acqua calda ma diciamo è molto meno fresca di quanto uno pensi. Poi arriviamo ad un colle panoramico ed infine al rifugio Melano. Tutti sono ammirati nel vedere la superba “Roca Sbarua” illuminata al tramonto. Ci sono arrampicatori che scendono in corda doppia. Poi l’ammirazione è tutta per questo rifugio che usufruisce della bellissima struttura in legno di “Casa Canada”. Ceniamo e poi al chiarore della luna piena e di qualche frontalino scendiamo al Talucco, ove il bus è venuto a prenderci. Un altro anno è passato, nuove mete sono state raggiunte, tanti passi si sono aggiunti ai precedenti e talvolta la fatica comincia ad affiorare. Ma se diamo retta alla saggezza orientale, questo non sarà mai un problema “Scegli il tuo cammino e mettici il cuore, perché se lo fai con il cuore, sei arrivato ancor prima di partire” (Shan).

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La nostra sezione Muoversi allegramente …arrampicando

Anche nel 2015 per il terzo anno consecutivo gli atleti della A.S.D. Muoversi Allegramente Onlus hanno partecipato ad una giornata dedicata all’arrampicata sportiva. L’attività, che si è svolta il 24 ottobre ai Massi di Cantoira, ha avuto luogo in condizioni di massima sicurezza grazie alla collaborazione con il CAI e con il Soccorso Alpino di Lanzo Torinese. Il CAI di Lanzo , con cui l’A.S.D. ha stipulato una convenzione, ha inoltre fornito tutto il materiale occorrente per l’evento. L’associazione Muoversi Allegramente Onlus è presente sul territorio Ciriacese e delle Valli di Lanzo dal 2007; si prefigge di consentire la pratica di vari sport a bambini, ragazzi e adulti con disabilità intellettiva in modo da

sviluppare nuove competenze e migliorare il loro benessere psicofisico. Uno dei principali scopi dell’associazione è altresì quello di favorire l’integrazione tra le persone con disabilità ed i loro coetanei e per raggiungere questo obiettivo lo sport viene praticato insieme. Proprio a Cantoira, in occasione dell’arrampicata del 24 ottobre, si è apprezzato un bell’esempio di integrazione: infatti ogni atleta è stato affiancato costantemente lungo il percorso da un partner che lo ha stimolato e all’occorrenza aiutato nei passaggi più difficili, dimostrando che lo sport praticato con gli amici nei quali si ripone la propria fiducia può abbattere qualsiasi barriera.

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verso il Sociale Anche nel 2015 è proseguita la collaborazione con la Progest, una cooperativa che si occupa della gestione dei diversamente abili, nello specifico è stata firmata una convenzione con la sede di Lanzo che si occupa dei ragazzi che sono ospitati nell’istituto di Villa Peradotto. Già durante l’inverno sono state organizzate ben due gite infrasettimanali a Balme ed a Usseglio nelle quali, grazie ai volontari del CAI, sono stati accompagnati sulle piste per provare l’emozione della camminata con le ciaspole. Ai partecipanti del gruppo di Lanzo si sono aggiunti anche altri ospiti dei gruppi di Torino, sempre gestiti dalla Progest. Le gite sono piaciute a tutti e per loro è stato un momento felice di lasciare l’istituto per apprezzare e condividere l’aria di montagna nel suo ambiente invernale. In tarda primavera è stata poi organizzata un’escursione su un sentiero nei pressi di Menulla per poi spostarsi alla Baita Sociale San Giacomo per gustare un pranzo in allegria. Alla castagnata sociale, con gradita sorpresa, sono anche arrivati i ragazzi dei gruppi di Lanzo e Torino per condividere la festa ed assaporare le caldarroste.

Sempre nel 2015 è stata portata avanti la collaborazione con diverse cooperative che gestiscono i migranti. Dopo averli attrezzati con gli strumenti adatti sono stati coinvolti nel recupero dei sentieri, sia alla segnatura che alla pulizia vera e propria. Tale iniziativa ha visto la partecipazione di ragazzi dei gruppi di Ceres, Lemie, Balangero, Lanzo e Coassolo che si sono uniti ai volontari del CAI nel recupero dei sentieri delle alte e basse valli.

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LEM

Laboratorio Energia Mentale

Attività 2016 24 gennaio

Ciaspolata nella Valle dei Tornetti

14 febbraio

Ciaspolata nella Valle dei Tornetti

15 maggio

Passo Miette (1983 m) Il passo è situato sulla cresta che si affaccia sopra Viù, con salita da Alpe Bianca. Dislivello ca 550 m, tempo di salita circa 2h00

10 luglio

Ciarm del Prete (2390 m) Un buon punto di osservazione sulla Valle dei Tornetti e sulla Valle di Viù. Partenza da Alpe Bianca, dislivello ca 1000 m, tempo di salita circa 3h30.

25 settembre

Lago Lusignetto (2174 m) In un’area caratterizzata da molti specchi d’acqua, scegliamo di raggiungere questa piccola perla blu dove si specchia il cielo. Partenza dagli Asciutti, dislivello ca 900 m, tempo di salita circa 3h30 Al termine delle uscite sarà possibile fare una merenda sinoira, che verrà concordata con i partecipanti (facoltativa). E’ possibile inoltre partecipare anche alla serata del sabato precedente la gita (con trattamento di mezza pensione presso la struttura), quando sarà tenuta una lezione sulla corretta alimentazione da tenere prima, durante e dopo l’attività fisica. Numero di telefono: Centro LEM - 349 0078955 - Stefania 3490999397 - 70 -


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CLUB ALPINO ITALIANO

Sottosezione Valle di Viù LETTERA DEL REGGENTE Caro socio, insieme al Consiglio Direttivo, rinnovo il ringraziamento per la tua collaborazione e per il tuo attaccamento al nostro sodalizio. La sottosezione “ Valle di Viù ”, è sempre intenzionata a promuovere e divulgare le varie attività collegate alle montagne della zona e a trasmettere la stessa passione a tutti coloro che intendono avvicinarsi ad essa. Scorriamo insieme velocemente alcune uscite dell’anno appena concluso. • Invernali (con racchette da neve): Pala Rusà da Usseglio, colle Tovetto nord da Balme, Costabela in Vallorsiera di lemie, Palon di Resy in Val d’Ayas e dulcis in fundo: due giorni nel Vallone di Nèvache (F) dal rifugio Chardonnet alla punta Ombrière. • Escursionistiche: Ferrata di Rocca Candelera, Monte Malamot e Droset dal Moncenisio, traversata punte Golai, Chiavesso e Ciorneva nel vallone d’Ovarda, Buco di Viso. Casolari dell’Herbetet. • Alpinistiche:. Breithorn centrale ed occidentale. Uja di Mondrone, Croce Rossa cresta SSE e 5 giorni nelle dolomiti con salita al Pelmo. A tal riguardo sottolineo con orgoglio che è sempre stata alta la partecipazione dei soci alle nostre iniziative. Rammento anche la continua collaborazione della sottosezione: • con la proloco di Usseglio per la manifestazione “Festa sulla neve” con racchette che ogni anno si replica nel mese di febbraio. • con le istituzioni scolastiche per sentieri : Balme – Pian della mussa; Margone – Malciaussia; Asciutti – Colle Cialmetta; Ceres – S. Cristina. • con l’Intersezionale CVL (Canavese – Valli di Lanzo) nelle gite de “l’ultimo giovedì del mese”. Altresì ha ottenuto grande riscontro la gita sociale a Camogli, San Fruttuoso, Portofino. Su queste basi il Consiglio Direttivo è spronato a lavorare con impegno per l’anno entrante continuando a collaborare con un nuovo programma sempre ancora più interessante ricco di eventi. Non mi resta quindi che augurarti un altro anno di buona montagna. Le notizie sono reperibili anche attraverso il sito web www.caiviu.it e si possono richiedere informazioni scrivendo all’indirizzo e-mail info@caiviu.it Il Reggente VITTORIO BARBOTTO - 71 -


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Gite Crepuscolari 2016 21 MAGGIO Sentiero Menulla – Salvin Ripercorreremo il nuovo sterrato che collega le due località, possibilità di cena al Rifugio, ritorno in notturna. 2 LUGLIO Sentiero Monasterolo – Cà Bianca bella gita per osservare il tramonto sulla pianura torinese 30 LUGLIO Sentiero Pugnetto – Colle Lunella sul sentiero che porta alla famosa palestra, al ritorno a Pugnetto spaghettata e.. non solo. 1 OTTOBRE Sentiero Piano Audi – Soglio sul sentiero che porta al Rifugio Alpe Soglia , ed ammirare il tramonto sulla Val Malone, possibilità cena.

Si ricorda ai partecipanti di munirsi di pila Prenotazioni entro il giovedi precedente la gita - 74 -


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Gite con le scuole 2015 Anche quest’anno è proseguita con successo l’attività di collaborazione con gli istituti scolastici della zona. Le maestre delle classi 1° - 4° e 5° della scuola elementare di Lanzo hanno scelto per le loro gite il periodo autunnale, così nell’ottobre 2014 sono state effettuate escursioni a Cates, per i più piccoli, a Traves, a Mezzenile, Museo dei Chiodaioli e fino alla Cappella della Consolata per i più grandi. Le mete vengono scelte tenendo conto dell’età degli alunni: ai più piccoli gite brevi e con poco dislivello, ai più grandi gite più lunghe e con più dislivello. Le classi 2° e 3° della scuola elementare di Lanzo hanno effettuate le gite in primavera andando al Monte Momello ed a Castagnole. In tutto sono stati 205 alunni partecipanti che si sono avvicinati alla montagna percorrendo

i sentieri puliti e “segnati” dalla nostra Commissione Sentieri. Tutto questo è stato possibile perchè alcuni soci volontari hanno dedicato parte del loro tempo ed è a loro che rivolgo un grazie di cuore per la disponibilità dimostrata. Il sottoscritto con quest’anno termina l’attività per motivi famigliari, saluta tutti ed augura “buon lavoro” al suo successore.

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Marino Mazzon


l ’Annuario 2016

Materiale in Vendita Presso La Sede Presso la segreteria è possibile acquistare: adesivi, magliette, cappellini ricamati e pile della Sezione, portachiavi, spille e cravatte del CAI, nonché alcune delle cartine 1:25.000, alcune novità editoriali inerenti la montagna e altro ancora. DESCRIZIONE

PREZZO AI SOCI

Adesivo vetrofania / normale..................................................................€ Portachiavi (3 modelli differenti)...........................................................€ Adesivo grande..........................................................................................€ Scudo normale..........................................................................................€ Distintivo argentato piccolo (bottone/spilla)........................................€ Stemma in stoffa sezione.........................................................................€ Orologio Sottosezione Viù.......................................................................€

DESCRIZIONE

0,30 2,60 1,80 5,50 1,60 1,00 16,00

PREZZO AI SOCI

Cappello estivo (3 colori disponibili)..................................................... € Maglietta sezione (2 colori disponibili)................................................. € Felpa con logo sezione............................................................................. € Cravatta con logo CAI.............................................................................. € Polo sezione (2 colori disponibili).......................................................... € Canotta sezione......................................................................................... € Foulard ...................................................................................................... € - 76 -

5,20 5,20 25,00 13,00 12,00 5,00 3,00


C.A.I. Lanzo

NovitĂ Presso la sede CAI sono in vendita le nuove magliette in materiale disponibili tecnico nei colori giallo e blu a 7 euro e i nuovi capellini blu a 4 euro

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l ’Annuario 2016

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C.A.I. Lanzo

CARTINE (prezzi solo ai soci Cai)

Serie Alpi senza Frontiere:.......................................................................................... € 8.00 (fino ad esaurimento scorte) Serie Alpi Canavesane: ............................................................................................... € 5.50 (Val Soana, Valle Dora Baltea Canavesana, Valchiusella) Serie Valli di Lanzo Carta dei Sentieri - (Uno: Quarantamila) ..............................€ 7.00 Fraternali Alta Valle Plastificata (Uno:Venticinquemila) .........................................€ 7.00 Nella piccola edicola del CAI sono disponibili i seguenti titoli (fino ad esaurimento scorte):

DESCRIZIONE Nel grembo del mondo/ Guida alle miniere della provincia di Torino Escursionismo per tutti Monti di Balme Sui sentieri dei guardiaparco Andar per laghi nelle valli di Lanzo Escursionismo per tutti ad Ala di Stura Escursionismo per tutti Valle Malone, Valle Tesso, Bassa Val di Lanzo

AUTORE

PREZZO DI PREZZO AI COPERTINA SOCI CAI

sconto

AA.VV./Mattioda P.

€ 10.00

€ 8.00

20%

Bergamino R.

€ 12.00

€ 10.00

17%

Bergamino R.

€ 19.62

€ 15.50

21%

Bergamino R.

€ 14.46

€ 10.33

29%

Bergamino R.

€ 5.00

€ 4.00

20%

Bergamino R.

€ 8.00

€ 6.00

25%

I pilastri della fede

Buschino L.

€ 18.00

€ 15.50

14%

Tracce sulla neve

CAI Lanzo

€ 20.00

€ 15.00

25%

Sentieri Natura nelle Valli di Lanzo

CAI Lanzo

€ 10.00

€ 8.00

20%

Valli Tesso e Malone

Conte M.

€ 12.91

€ 10.33

20%

L.P.V.

€ 10.33

€ 7.80

24%

Valsesia T.

€ 25.00

€ 20.00

20%

Micheletta B.

€ 15.00

€ 12.00

20%

Itinerari di Alpinismo Giovanile Tour Monte Rosa - Cervino Due Pomi oltre il Confine

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l ’Annuario 2016

DESCRIZIONE

AUTORE

PREZZO DI PREZZO AI COPERTINA SOCI CAI

sconto

Binari e … scarponi

Bergamino R.

€ 12.00

€ 10.00

17%

Una famiglia in montagna

Bergamino R.

€ 15.00

€ 12.00

20%

Archivio del Comune di Balme

Castagneri G.

€ 25.00

€ 20.00

20%

Passeggiare in Valle Tesso

Bergamino R.

€ 13.00

€ 11.00

15%

Sentieri Natura 2

Airola D., Bergamino R, Mariano F.

€ 12.00

€ 10.00

17%

Presto io parto

Castagneri G., Sguayzer M.

€ 12.00

€ 10.00

17%

Camminare in Val Grande

Bergamino R.

€ 12.00

€ 10.00

17%

Camminare in Val di Viù

Bergamino R.

€ 12.00

€ 10.00

17%

Balme

Castagneri G., Sguayzer M.

€ 14.00

€ 11.50

18%

La memoria svelata

Ru B., Ru B., Ru O.

€ 12.00

€ 10.00

17%

I pericoli della montagna innevata

Mussa Pier Luigi

€ 12.00

€ 10.00

17%

Guida sci-alpinistica del Canavese

CAI Rivarolo

€ 15.00

€ 12.00

20%

Li Fol dal Rotches

M. Blatto

€ 14.00

€ 11.50

18%

Manuale di cicloescursionismo

Lavezzo M., Zangirolami D.

€ 11.50

70 Rifugi del CAI Piemonte

CAI Piemonte

€ 5.00

Valli di Lanzo, viaggio fotografico

Bergamino R.

€ 20.00

€ 17.00

15%

Valli di Lanzo 20 sentieri (cartina e libro)

Airola Dario

€ 15.00

€ 10.00

33%

Sono inoltre disponibili, su ordinazione, i Manuali del CAI e le guide Monti d’Italia, nonché i vari gadget della sede centrale. - 80 -


C.A.I. Lanzo

Giorno per giorno 2016 27 Ciaspolata a Pian Usei (C.E.)

2015

03 Ciaspolata a Ceres (C.E.) 06 Ciaspolata dell’Epifania con meta da definire (C.E.) 10 Ciaspolata nel Vallone della Lunella (C.E.) 16 Ciaspolata crepuscolare Sistina-Proima (C.E.) 17 Inizio corso Sci di Fondo. 24 Ciaspolata nel Vallone dei Tornetti (C.E.) 24 Corso Sci di Fondo. 28 Escursione alla Villa dei Laghi nel Parco della Mandria (C.V.L.) 30 Ciaspolata notturna nel Comune di Lemie (C.E.) 31 Ciaspolata al Colle del Lys (C.E.) 31 Ciaspolata alla Testa di Crevacol (C.E.) 31 Corso Sci di Fondo.

06 Ciaspolata notturna nel Comune di Chialamberto (C.E.) 07 Ciaspolata a Punta dell’Aquila (C.E.) 07 Carnevale di Ivrea (C.V.L.) 07 Corso Sci di Fondo. 14 Festa sulla neve a Usseglio (C.E.) 14 Ciaspolata nel Vallone dei Tornetti (C.E.) 21 Corso Sci di Fondo 21 Ciaspolata al Santuario del Ciavanis (C.E.) 25 Escursione San Mauro – Superga nella collina torinese (C.V.L.) 28 Ciaspolata nel Comune di Groscavallo (C.E.) - 81 -


l ’Annuario 2016

06 Ciaspolata in località da definire (A.G.) 06 Ciaspolata al Ciarm del Prete (C.E.) 06 Ciaspolata nel Comune di Ala di Stura (C.E.) 07 Assemblea dei soci 12 Ciaspolata crepuscolare al Colle del Lys (C.E.) 13 Festa sulla neve a Balme (C.E.) 17 Escursione al Musinè (C.V.L.) 20 Ciaspolata in località da definire (A.G.) 20 Ciaspolata al Col de l’Aiguilette (C.E.) 20 Sentiero Costa-Gisola. In montagna con papà (A.G.) 28 Pasquetta in Baita (C.R.) 28 Pasquetta in Baita 02..03 Ciaspolata in un rifugio da definire (C.E.) 03 Escursione Pian Audi-Cappella del Bandito (A.G.) 03 Pulizia sentiero Monti di Voragno-Case Belfè (C.S.) 10 Anella Fubina – Bellacomba - Bramafam (C.E.) 17 Escursione Ponte di Vana-Ponte delle Scale (A.G.) 17 Sentiero Ritornato-Case Bel. In montagna con papà (A.G.) 17 Ciaspolata alla Testa di Entrelor (C.E.) 28 Escursione a San Bernardo di Sparone (C.V.L.)

01 Giornata di arrampicata (A.G.) 01 Escursione al Monte Soglio (C.E.) 08 Pulizia sentiero Vietti-Pilone del Merlo-Pian di Rossa (C.S.) 14 Escursione notturna a Santa Cristina (A.G.) 15 Ferrata Croix de Toulouse (C.E.) 15 Escursione a Passo Miette (C.E.) 15 Sentiero Vietti-Pilone del Merlo. In montagna con papà (A.G.) 21 Escursione crepuscolare sentiero Menulla - Salvin (C.E.) 22 Escursione alla Punta d’Arbella (C.E.) 26 Sentiero delle Voute (C.V.L.) 29 Pulizia sentiero da Grange della Balma ai Tornetti (A.G.) 29 Escursione alla Punta Resiassa (C.E.) - 82 -


C.A.I. Lanzo

05 Sentiero Tese-Tisinelle-Colle Colmet. In montagna con papà (A.G.) 05 Escursione alla Rocca Patanua (C.E.) 12 Pulizia sentiero Vrù-Miniera Brunetta (C.S.) 12 Escursione Alpe Longimala, Punta Karfen (A.G.) 12 Escursione al Bivacco Regondi e ai laghi del Morion (C.E.) 19 Escursione alla Miniera Brunetta (C.E.) 23 Escursione alla Becca d’Aver e Cima Longhese (C.V.L.) 25 Inaugurazione del sentiero 131C (C.E.) 25 Sentiero Tornetti-Balma. In montagna con papà (A.G.) 25..26 Escursione al Bivacco Molino con pernottamento nel bivacco (A.G.) 26 Ferrata di Casimiro (C.E.)

02 Escursione crepuscolare Monasterolo – Cà Bianca (C.E.) 03 Escursione al Colle Larissa (C.E.) 10 Escursione al Ciarm del Prete (C.E.) 10 Escursione al Bivacco Carpano (C.E.) 15..17 Trek di tre giorni-Rifugio Jervis-Granero-Lowrie (A.G.) 17 Traversata sotto le pendici dell’Uia di Mondrone (C.E.) 22..25 Trekking nella Alpi Orobie (C.V.L.) 23..24 Escursione alla Levanna Occidentale (C.E.) 28 Escursione al Colle della Crocetta e al Colle della Terra (C.V.L.) 30 Escursione crepuscolare Pugnetto – Colle Lunella (C.E.) 31 Labirinto Verticale

05 Escursione ad anello al Bivacco Gandolfo (C.E.) 7..9 Giro ad anello della Ciamarella (C.E.) 12 Escursione al Rifugio Cibrario e al Lago Peraciaval (C.E.) 14 Escursione al Laghetto delle tre pietre (C.E.) 21 Escursione al Monte Niblè (C.E.) 25 Giro dei Laghi della Civetta (C.V.L.) 28 Anello Brachiello - Colle d’Attia – Monaviel (C.E.) - 83 -


l ’Annuario 2016

04 Escursione al Lago di Aframont (A.G.) 04 Escursione al Rifugio Dalmazzi (C.E.) 11 Ascensione alla Cima Giardonera (C.E.) 17..18 Escursione al Rocciamelone con pernottamento al Rifugio Ca’ d’Asti (A.G.) 18 Escursione al Monte Angiolino (C.E.) 18 Escursione al Monte Palon (C.E.) 24 Ferrata con meta da definirsi (A.G.) 25 Escursione al Lago di Lusignetto (C.E.) 25 Tour del Monte Soglio (C.V.L.) 29 Escursione al Colle Larissa (C.V.L.) 01 Gita crepuscolare al Rifugio Alpe Soglia (C.E.) 04 Inizio ginnastica presciistica. 09 Castagnata sociale in Baita (C.R.) 15 Cena degli Aquilotti (A.G.) 16 Anello Madonna della Bassa (C.E.) 27 Giro ad anello nel Vallone dei Tornetti (C.V.L.)

05 Cena sociale con premiazione delle Aquile d’oro 24 Escursione alla Madonna della Bassa (C.V.L.)

15 Escursione Pessinetto - Sant’Ignazio (C.V.L.) 22 Serata degli auguri natalizi 22 Votazioni per rinnovo consiglio direttivo 31 Capodanno in sede (C.R.)

C.S. = Commissione Segnaletica Sentieri A.G. = Commissione Alpinismo Giovanile C.E. = Commissione Escursionismo C.R. = Commissione Rifugi C.V.L. = Intersezionale Canavese-Valli di Lanzo

il programma potrebbe subire variazioni a giudizio degli organizzatori

l 'Annuario 2016

Club Alpino Italiano Sezione di Lanzo T.se - Via G. B. Savant, 1 - tel. 360.44.49.49 - info@cailanzo.it - www.cailanzo.it

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Rifugio Colle del Lys

• Rifugio escursionistico raggiungibile in auto. • Aperto tutto l’anno. • Camere dotate di servizi privati. • Attrezzato per disabili. • Merende sinoire. •Cucina piemontese con prodotti tipici di montagna (specialità: polenta con selvaggina, dolci di produzione propria).

•Attività sportive: trekking, alpinismo, mountain bike, falesia di arrampicata (con 140 vie), sci di fondo, racchette da neve, snow park per i bimbi con sci alpino, bob, slittini, giochi gonfiabili.

(accessibile anche ai disabili)

L’UNICA IN VAL DI LANZO!! ancora più divertente, ancora più emozionante!!!!! (anche notturna).

Tel 340 9597234 - 348 3132585

e-mail: rifugio@turismocolledellys.it web: www.turismocolledellys.it


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