lapislazzuli

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Modernizzazione delle strutture, al San Leonardo arriva il “Parto in acqua”

INIZIATIVE

UMANIZZAZIONE

Assistenza integrata del bambino allergico istituiti due Centri

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A Castellammare l’elettrostimolazione cardiaca salvavita 4 a pagina 6

Più servizi alla persona nelle aree svantaggiate del territorio Una piattaforma di e-government per i servizi socio sanitari nei comuni rurali e montani; il progetto è stato realizzato in collaborazione con la Provincia di Napoli e finanziato con fondi comunitari

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l sistema di refertazione a distanza nasce dall’esigenza di garantire i servizi alla persona, nelle aree più svantaggiate del territorio, e di assicurare più dignitose condizioni di vita alle popolazioni. Attraverso tale sistema è possibile intervenire direttamente sul paziente, inviando l’elettrocardiogramma rilevato direttamente a casa al cardiologo di turno, il quale lo riceve e può in tempo reale verificarne la criticità e inviare il referto al personale del 118 presso il poliambulatorio mobile che sta assistendo l’utente. Il referto consente ai sanitari di tranquillizzare il paziente o di disporne il ricovero presso la struttura più adatta ad ospitarlo. Il mio ringraziamento va alla Provincia di Napoli, la quale concede all’Asl Napoli 5 uno strumento innovativo e diretto per interventi tempestivi sempre più a tutela dei cittadini. La buona tecnologia è quella che riesce ad adattarsi alle esigenze delle persone. L’utilizzo della telemedicina sta contribuendo a ridurre il ritardo nel soccorso (casi di infarto miocardio acuto) e ad escludere la presenza di una patologia acuta in atto in modo da diminuire gli accessi alle strutture di emergenza come il pronto soccorso o specialistiche di una Asl o di una Azienda Ospedaliera.

■ servizi alle pagg. 4 e 5

Con una deliberazione della Direzione Strategica, l’Azienda Sanitaria Locale Napoli 5 ha rinnovato il proprio logo aziendale affidandone la realizzazione ad una equipe di grafici. Il nuovo logo è caratterizzato dal golfo di Napoli stilizzato con colori vivaci e non reca, a differenza di quello precedente, l’immagine dei faraglioni di Capri in quanto i presidi sanitari dell’isola sono passati sotto la giurisdizione dell’Asl Na1

< Periodico di Informazione Interna dell’Azienda Sanitaria Locale Napoli 5 < Numero 1/2 < Anno VIII < Settembre 2008 <

STRUTTURE

GIORNALE DI INFORMAZIONE INTERNA DELL’AZIENDA SANITARIA LOCALE NAPOLI 5


Assistenza integrata del bambino allergico < Strutture <

istituiti due Centri

< Periodico di Informazione Interna dell’Azienda Sanitaria Locale Napoli 5 < Numero 1/2 < Anno VIII < Settembre 2008 <

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La scelta dettata dall’aumento delle patologie immunoallergiche in età pediatrica e dalla conseguente richiesta di cure all’esterno dell’Azienda Primo Sergianni - Direttore Servizio Assistenza Distrettuale

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l Progressivo aumento delle patologie immunoallergiche in età pediatrica (asma, rinite, con-

zione, sulla scorta di linee guida nazionali, di specifici percorsi diagnostici e terapeutici.

struttura semplice di allergologia, nonché responsabile dell’ intero progetto. L’attività dei due centri,

8.00 alle 18.00, dal martedì al giovedì dalle 8.00 alle 15.00, mentre l’attività del venerdì verrà espletata dalle 8.00 – 15.00 presso l’ambulatorio di Portici Distretto 81; 2. per l’area Sud, l’ambulatorio sarà operativo dal lunedì al giovedì dalle ore 8.00 alle ore 12.00, mentre il venerdì sarà dedicato alla continuità assistenziale e alla integrazione ospedale territorio in modo da poter seguire i pazienti nella diagnosi e cura di patologie complesse che necessitano di Day Hospital.

giuntivite, dermatite atopica, dermatite da contatto, orticaria, allergia alimentare, allergia a punture di imenotteri, allergia farmaci, allergia al lattice, anafilassi), impone all’attenzione degli operatori sanitari del settore la risoluzione delle problematiche connesse con l’eziopatogenesi, alla scarsa offerta territoriale incapace di soddisfare una domanda sempre crescente che, rivolgendosi a strutture sanitarie esterne all’Azienda, determinano un incremento esponenziale dei costi (mobilità passiva). La necessità di procedere alla individuazione di un percorso organizzativo tale da garantire, nei limiti possibili, risposte adeguate al fabbisogno espresso, questa Azienda ha autorizzato l’implementazione di un progetto per la gestione delle patologie allergiche pediatriche coinvolgendo specifiche competenze e professionalità interne all’Azienda, dirigenti medici ospedalieri, specialisti ambulatoriali, pediatri di libera scelta, con l’elabora-

Il Progetto prevede l’istituzione di due centri allergologici di secondo livello dislocati uno nell’area nord (Distretto 81 – Portici, Distretto 83 San Giorgio a Cremano) coordinato dalla Dott.ssa Clara Imperatore, specialista ambulatoriale, e l’altro nell’area sud (Distretto 87/88 - Sant’ Agnello) coordinato dal Dott. Catello Romano, Dirigente Medico responsabile della

costituita da visita allergologica, spirometria, patch test, Prick test alimenti, Prick test inalanti, con il supporto per la diagnostica di laboratorio dal laboratorio di Sant’Agnello e di Torre del Greco, si articolerà per 5 giorni settimanali e specificamente: 1. per l’area Nord, l’ambulatorio del Distretto 83, sarà operativo il lunedì dalle

Inoltre il Martedì e Giovedì pomeriggio sarà dedicato all’organizzazione e al coordinamento delle attività e delle professionalità coinvolte nel progetto. Il progetto si articola in varie fasi di cui la prima è iniziata il primo settembre scorso con l’attivazione dei due Centri Allergologici, seguita da una fase successiva (II Fase) che vedrà

il coinvolgimento di un discreto numero di pediatri di libera scelta sul territorio aziendale, con il compito di selezionare ed effettuare l’esecuzione dei Prick-test (I livello diagnostico) al fine di individuare, secondo un protocollo predefinito, i pazienti che necessitano di ulteriori valutazioni con l’invio degli stessi ai centri di II Livello sopra indicati. La II fase sarà operativa per fine anno o al massimo per gennaio 2009, dopo il completamento dei corsi di formazione specifici per gruppi di pediatri di libera scelta, con inizio il prossimo 3 settembre 2008. Per particolare e peculiare procedure diagnostico terapeutiche, che richiedono per la loro esecuzione ambienti protetti (Presidi ospedalieri), saranno predisposti appositi protocolli d’intesa con i Direttori delle U.O.C. di Pediatria dei Presidi ospedalieri Aziendali, al fine di definire specifiche procedure diagnostiche e terapeutiche con percorsi e con modalità condivise.

La terapia Un coretto approccio terapeutico alle malattie allergiche prevede, secondo le linee guida internazionali, quattro livelli di intervento: • allontanamento dell’allergene causale: misure di prevenzione ambientale tese a limitare l’esposizione del paziente allergico alle sostanze allergizzanti; tali misure non sono sempre agevoli, come nel caso degli acari, non sono sempre ben accettate, come nel caso degli animali domestici, non sono sempre possibili, come nel caso dei pollini. • La terapia farmacologica: è un presidio indispensabile nelle fasi acute e nel trattamento di fondo delle malattie allergiche, purtroppo non è in grado di modificare la storia naturale della malattia. • L’immunoterapia Specifica (ITS) consiste

nella somministrazione di un estratto allergenico specifico a dosi scalari progressivamente crescenti fino ad una dose di man-

tenimento che viene poi somministrata ad intervalli regolari per diversi anni. L’ITS si propone come l’unica in grado di modificare la storia naturale della malattia, essa, infatti, oltre ad indurre la riduzione o scomparsa dei sintomi, con conseguente risparmio di farmaci, ha un effetto duraturo nel tempo che persiste dopo la sua sospensione; inoltre è in grado di prevenire l’evoluzione della rinite in asma, la comparsa di nuove sensibilizzazioni allergiche e l’aggravamento della malattia di base. • Norme educazionali, l’educazione del paziente riguardo alla conoscenza della propria malattia e dei fattori scatenanti è determinante al fine di ottenere una buona adesione alla prevenzione, alla terapia e all’ITS.


Un ambiente “familiare” e rilassante per consentire alla donna e ai propri familiari di vivere in modo più sereno possibile l’esperienza della maternità di Ciro Guarino lingo - fino alla metà del ‘900 luogo “naturale” dell’evento nascita - consentendo alla donna di vivere in modo più sereno questa esperienza. Inoltre, la creazione di sale travaglio-parto garantisce alle donne la privacy di cui hanno bisogno, consentendo loro di condividere intimamente l’esperienza della nascita con il proprio compagno, valorizzando, in tal modo, la relazione madre, padre e bambino. La ristrutturazione delle sale parto è stata anche arricchita dall’introduzione della vasca da parto, al fine di soddisfare le sempre maggiori richieste delle donne di espletare il parto in acqua, sulla base dei ben noti vantaggi ad esso correlati, quali il rilassamento

portante e assolutamente decisivo è stato quello della Direzione strategica dell’Asl Na 5, che ha saputo comprendere il valore degli obiettivi proposti e ci ha assistiti con grande convinzione, aiutandoci a superare tutti gli ostacoli presentatisi lungo il percorso. Notevole è stato anche il contributo della Seagull Medica, l’azienda che ha lanciato in Italia questa nuova concezione delle sale parto, che ha investito su di noi come “testimonial”, per diffondere anche nel Sud Italia questa filosofia. Ma soprattutto è stato davvero bello che una parte consistente dell’impegno economico, pari a 53mila euro, sia pervenuto dal contributo derivante dall’attività svolta in intramoenia da tutta l’équipe medica. L’importanza di tale contributo va ben oltre il semplice aspetto economico, in quanto per la sua inusualità, rappresenta un esempio concreto di come la condivisione assoluta del progetto, la valorizzazione delle risorse umane, la fattiva solidarietà all’utenza e la centralità della persona assistita, possano, pur tra mille difficoltà, essere i valori giusti cui ispirarsi per raggiungere le mete prefisse. E la realizzazione di questo sogno, una favola iniziata il 16 gennaio 2004, è la testimonianza che la più grande forza che sostiene ogni cambiamento è la forza delle idee.

VERSO IL PARTO DOLCE

Il percorso delle attività si è snodato attraverso varie fasi, iniziando dall’aggiornamento culturale del personale medico e paramedico, per poi trasferire alle donne il nuovo atteggiamento, che offre loro la possibilità di riappropriarsi da “protagoniste” dell’evento più importante della loro vita. In quest’ottica il restyling delle sale parto non ha solo un significato estetico, ma costituisce un ulteriore step necessario al completamento del discorso che stiamo portando avanti. Nelle nuove sale parto abbiamo creato un ambiente “familiare” e rilassante, che simula l’ambiente casa-

ottimale, la grande libertà di movimento, la fase dilatante più breve, il minore ricorso ad analgesici, la riduzione delle episiotomie e, soprattutto, la maggiore gratificazione. Ma la realizzazione di tutto ciò non sarebbe stata possibile se il progetto di ristrutturazione del percorso nascita non fosse stato condiviso con entusiasmo e convinzione da altre figure istituzionali. Infatti, solo con la sinergia di più risorse umane ed economiche può concretizzarsi un progetto tanto ambizioso. In particolare, il sostegno più im-

Le nuove sale travaglio-parto al “San Leonardo” sono una testimonianza tangibile di un impegno concreto nel processo di “umanizzazione del parto”. Ma il progetto avviato dalla Uoc di Ginecologia e Ostetricia di Castellammare di Stabia si pone un obiettivo ben più ambizioso: realizzare un vero e proprio cambiamento culturale nella gestione della gravidanza e del parto. Con il supporto delle istituzioni e, soprattutto, con il coinvolgimento, anche economico, di tutta l’équipe medica. Per una donna l’espletamento del parto per via vaginale rappresenta un momento fondamentale della sua esistenza. Che le consente di provare una gratificazione insostituibile

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ono state inaugurate le nuove sale travaglio-parto dell’Unità Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale “San Leonardo” di Castellammare di Stabia. Si tratta di un momento importante nel processo di modernizzazione delle strutture sanitarie ed è un motivo di grande orgoglio non solo per il reparto, che ho l’onore di dirigere, ma per tutta l’Asl Na 5, in quanto è la testimonianza tangibile di un impegno concreto in quel processo di “umanizzazione del parto”, di cui oggi tanto si parla. Il parto da sempre costituisce un evento fondamentale nella vita della donna, sia dal punto di vista biologico, per tutte le modificazioni del corpo che ne derivano, e sia, soprattutto, dal punto di vista psicologico, per il nuovo ruolo di mamma, con il quale la donna dovrà confrontarsi per tutta la vita e, pertanto, la sua assistenza esige, anche dal punto di vista medico, cultura e abilità specifiche, al fine di adeguare la nostra pratica alle moderne conoscenze mediche e biologiche senza mai trascurare l’aspetto umano, che ci impone di vedere la donna nella sua globalità, tenendo conto della sua cultura, della sua psicologia oltre che della sua condizione fisica. Negli ultimi anni, tuttavia, le modalità di assistenza ostetrica hanno subito una profonda modifica, determinando una graduale “medicalizzazione” dell’evento nascita facendo sempre più allontanare dai nostri orizzonti l’obiettivo principale della nostra attività, ossia il benessere della donna, facendoci dimenticare che per una donna l’espletamento del parto per via vaginale rappresenta un momento fondamentale della sua esistenza, che le consente di provare una gratificazione insostituibile che, in alcuni casi, costituisce una vera e propria svolta nella sua vita, fino ad

aumentare la propria autostima. Da queste premesse nasce il mio personale impegno, condiviso da tutta l’équipe, a realizzare una vera e propria inversione di rotta nella gestione della gravidanza e del parto, al fine di tracciare un percorso nascita realmente “umanizzato”. Infatti, dal gennaio 2004, data in cui ho ricevuto l’incarico di dirigere l’U.O. di Ostetricia e Ginecologia del P.O. “San Leonardo”, il mio obiettivo prioritario è stato quello di attuare una strategia efficace di promozione del parto spontaneo, in un contesto difficile e con una situazione di partenza ben lontana da quanto suggerito dall’Oms, con un’incidenza di tagli cesarei superiore al 50%.

< Umanizzazione <

Modernizzazione delle strutture, al San Leonardo arriva il “Parto in acqua”


< Servizi <

L’Asl Napoli 5 in prima lin dei servizi socio-sanit Una piattaforma di e-government finalizzata al colleg dei poliambulatori mobili e dei servizi d

di Mario Magliuolo - Responsabile Servizio

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e aree rurali sono recentemente al centro di una rinnovata attenzione da parte delle politiche di sviluppo territoriale e sociale: le risorse disponibili, le identità territoriali e le reti di relazione esistenti vengono riconsiderate, infatti, sotto una luce nuova. Accanto a queste nuove tendenze, convivono vecchie problematiche, quali il processo di invecchiamento e spopolamento che procede inesorabilmente, pure accanto alla presenza di nuovi insediati e alla voglia di rimanere dei più giovani. Tra le chiavi di successo per il miglioramento della vita delle aree rurali è la capacità di affrontare con attenzione i molti problemi della vita quotidiana degli abitanti, anche attraverso la dotazione di un’adeguata rete di servizi. In particolare, il servizio sanitario, in queste zone, è fornito dai territori limitrofi, ma con palesi disagi e difficoltà di fruizione per la popolazione, in modo particolare dagli anziani e dalle fasce più deboli, perché vincolate a spostarsi su percorsi tortuosi e trafficati anche solo per la richiesta di informazioni e prenotazioni. Tale situazione può, anche a breve termine, aumentare l’esodo dalle aree rurali, troppo distanti e poco servite e determinare, persino fra i più giovani, l’aumento del numero dei soggetti colpiti dalle patologie più diffuse per mancato monitoraggio diagnostico ed inadeguata attività di prevenzione. L’intervento regionale attuato attraverso i fondi comunitari relativi allo sviluppo rurale si è posto l’obiettivo di offrire modelli organizzativi in grado di superare le forti discriminanti che caratterizzano alcuni territori rurali. La programmazione 2000-2006 ha previsto, infatti, una serie di misure volte allo sviluppo integrato delle aree rurali. Tra queste, la misura 4.11 “Servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale” è stata tra le più innovative in quanto ha introdotto per la prima volta nella programmazione dei fondi europei per l’agricoltura il concetto di miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni rurali, offrendo un sistema di servizi nell’ambito sanitario, che colma gravi lacune. La programmazione regionale, alla luce del successo avuto ha offerto la possibilità di raccordare gli investimenti finanziati precedentemente, con la realizzazione di una piattaforma informatica volta a promuovere l’ottimizzazione gestionale degli interventi in materia di assistenza socio-sanitaria nelle aree rurali. Le Asl Na 5 e Na 4 insieme alla Provincia di Napoli, proseguendo nella via delineata dal successo ottenuto con l’attuazione delle iniziative del Por Campania 2000-2006, hanno accolto quest’ulteriore opportunità.

LE MISURE II Por Campania 2000-2006, con i primi bandi relativi alla misura 4.1, si è posto l’obiettivo di sviluppare l’offerta dei servizi alla persona, assicurare più dignitose condizioni di vita alle popolazioni, contenere l’esodo e garantire il presidio del territorio. La Misura 4.11 si è focalizzata sul potenziamento dei servizi socio-sanitari, erogando contributi in conto capitale, direttamente ai Comuni e alle Asl interessate, per l’acquisto di poliambulatori mobili per l’assistenza sanitaria dotati, solo in alcuni casi, di strumentazione per la telemedicina e il telesoccorso. I Comuni di Casola di Napoli, Roccarainola, Visciano, Agerola, Gragnano, Pimonte sono stati dotati del poliambulatorio mobile attrezzato con diverse specialistiche. Inoltre, per i comuni di Gragnano e Visciano sono state attivate la telemedicina e il furgone per l’assistenza parasanitaria. Quest’ultima è stata inclusa anche nel progetto di Casola Di Napoli. Tali iniziative, oggi ampiamente operative, hanno notevolmente migliorato 1’erogazione dei servizi sanitari (prenotazioni, visite specialistiche ecc.) quale fondamentale presupposto per ridurre i disagi e assicurare più dignitose condizioni di vita alle popolazioni di riferimento. Successivamente la Regione Campania si è posta l’obiettivo di finanziare la realizzazione di una piattaforma di e-government finalizzata al collegamento in rete delle attrezzature installate a bordo dei poliambulatori mobili e dei

servizi di telesoccorso e telemedicina in attività a seguito degli interventi finanziati negli anni decorsi dalla Misura stessa .

L’ARCHITETTURA GENERALE DELLA PIATTAFORMA DI E-GOVER L’infrastruttura consente all’utilizzatore di vedere integrate le reti intranet dell’Asl Na 5 e dell’Asl Na 4 ed ha accessi ad elevato livello di sicurezza basati su chiavi elettroniche a tempo, su firewall specifici e su sistemi di autenticazione locale degli utenti che accedono alla rete dedicata. Per mezzo della rete vengono erogati i servizi di telemedicina che consentono di effettuare esami remoti dei tracciati elettrocardiografici, con diagnosi “on line”. Il Servizio proposto è stato ideato per consentire il monitoraggio da remoto dei

pazienti che necessitano di un controllo costante (es. coloro che soffrono di aritmie, di scompenso cardiaco, post-infartuati o coloro a cui è stato impiantato un pacemaker, o presenta cardiopatie croniche come il diabete, asma bronchiale, ipertensione, o, semplicemente, anziani per maggiore sicurezza personale), in qualunque momento della giornata e in qualunque luogo, attraverso una semplice telefonata via rete fissa o Gsm. Gli apparati, i programmi software e i dispositivi informatici sono installati presso il Centro

di Ascolto e consentono di acquisire il tracciato ECG del paziente presso il luogo dove l’assistito si trova al momento dell’evento: poliambulatorio mobile, residenza personale, infermeria, ambulatorio. Il tracciato viene quindi trasmesso in tempo reale al medico specialista, cardiologo della UTIC, per la successiva refertazione. TELESOCCORSO La piattaforma offre inoltre un servizio di Tele-Assistenza/Soccorso che consente alla persona di essere sempre collegata al Centro di Ascolto per


i di telesoccorso e telemedicina in attività

< Servizi <

inea per il miglioramento itari nelle aree rurali llegamento in rete delle attrezzature installate a bordo rvizio Innovazione tecnologica e Culturale come la telemedicina e telesoccorso, ambulanze del 118 (20 circa), migliorando notevolmente 1’efficienza, 1’efficacia nonché la rapidità delle prestazioni sanitarie.

VERNMENT richieste di assistenza, anche in caso di emergenza. L’utente è dotato di un terminale personale (Lifeline 400) che può essere usato per inviare una chiamata di allarme da qualunque punto della casa. Le chiamate di allarme saranno indirizzate alle Unità che erogano i servizi di Tele-Assistenza/Soccorso h24. Quando viene inoltrata una chiamata di allarme verso una Unità di Tele Assistenza/ Soccorso l’operatore riceve a video le informazioni riguardanti il domicilio del chiamante e identifica il tipo di allarme inoltrato.

mento sia delle attrezzature istallate a bordo dei 6 poliambulatori mobili (n. 4 unità Asl Na 5 e 2 unità Asl Na 4) ma anche di altri servizi

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In particolare in provincia di Napoli si è previsto di realizzare una rete dei vari servizi sociosanitari nelle aree rurali finalizzato al collega-

DESCRIZIONE DEL SERVIZIO La piattaforma tecnologica realizzata con il progetto ha consentito di attrezzare e collegare tra loro: - il Centro di Ascolto realizzato presso l’Ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia - le due unità di refertazione (Utic - Unità di Terapia Intensiva Cardiologia) di Castellammare di Stabia e di Brusciano; - i sei poliambulatori mobili (camper) già finanziati dalla misura 4.11. Gli elementi costituenti la piattaforma tecnologica realizzata sono: - Rete di comunicazione; - Attrezzature informatiche per i camper, presidi ospedalieri e centrale di ascolto; - Servizio e sistema di telemedicina e telesoccorso. La rete di comunicazione è di tipo radio a larga banda e consente l’accesso all’archivio dei dati epidemiologici, resi disponibili dalle Asl, da parte di postazioni mobili (camper) che utilizzano a questo scopo i personal computer di cui sono state dotate. È inoltre possibile l’invio dalle unità mobili (camper), mediante connessione fisso-mobile della rete Telecom, di tracciati elettrocardiografici (ECG) ai reparti di cardiologia, per la refertazione e la successiva archiviazione.

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Utic, a Castellammare < Cardiologia <

l’elettrostimolazione cardiaca salvavita

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Il nuovo servizio è attivo nella nuova sala di elettrofisiologia allestita presso il reparto Cardiologia dell’ospedale stabiese

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e attività di elettrostimolazione cardiaca si svolgono nella nuova sala di elettrofisiologia, attivata nel reparto di Cardiologia-Utic dell’Ospedale San leonardo di Castellammare di Stabia diretto dal dr. Luigi Caliendo. Responsabile del nuovo servizio è il dr. Ciro Guastaferro coadiuvato dai dottori Antonino Campobasso, Salvatore Madonna, Salvatore Mennella. Dopo una prima fase sperimentale le nuove attività sono diventate di routine grazie all’inevitabile vantaggio della disponibilità di una sala e ad apparecchiature dedicate che consentono, in emergenza, un più immediato avvio delle procedure e, in elezione, una minore degenza dei pazienti, spesso anziani, che sono rapidamente messi in condizione di tornare alla loro vita quotidiana. PROCEDURE CLASSICHE La Elettrostimolazione Cardiaca si occupa più frequentemente del trattamento di quei pazienti cardiologici in cui si verifica la riduzione della frequenza cardiaca a livelli inefficaci a mantenere una normale pressione di perfusione dei vari tessuti, in primis cervello e cuore stesso. Tale trattamento può essere effettuato, quindi, sia in emergenza per quei pazienti che giungono in pronto soccorso con frequenza cardiaca fino a 25-30 battiti per minuto sia in elezione per quei pazienti che non arrivano a tali bassi livelli

Emodinamica Intanto, già sono state avviate le procedure di gara per l’attivazione del service di emodinamica che verrà istituito presso l’U.O.C. Utic - cardiologia presso l’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. L’avvio di questo nuovo servizio consentirà di fornire un’assistenza cardiologica completa e all’avanguardia ai pazienti cardiopatici.

di frequenza ma che manifestano comunque sintomi da bassa perfusione dei tessuti cerebrali, cardiaci, renali. Al paziente che arriva in emergenza viene assicurato l’intervento in pronta disponibilità dei sanitari addetti che provvedono all’impianto di un pacemaker temporaneo che mette in sicurezza il paziente portando la sua frequenza ai valori necessari e consente ai sanitari una valutazione delle cause reversibili o meno di tale condizione. In caso di irreversibilità delle cause che hanno provocato l’abbassamento di frequenza in modo patologico si procede in tempi brevissimi, grazie alla disponibilità della sala operatoria dedicata, all’impianto del pacemaker definitivo. Al paziente che invece ha una

indicazione, non in urgenza, di impianto di pacemaker definitivo, si programma in tempi brevi il ricovero di elezione e si procede direttamente ad impianto dello stesso con una degenza media di 4 giorni. PROCEDURE AVANZATE Altri interessanti campi di applicazione della Elettrostimolazione Cardiaca sono: • Il trattamento delle aritmie ventricolari maligne che sono causa dell’85% dei casi di morte improvvisa • La resincronizzazione elettrica del muscolo cardiaco in pazienti con fasi avanzate di scompenso cardiaco da miocardiopatie dilatative post-ischemiche e idiopatiche Nel primo caso si procede ad impianto di defibrillatore automatico in grado di riconoscere e dia-

gnosticare le aritmie ventricolari maligne. Nel caso invece della cardiopatia dilatativa in fase di scompenso avanzato ed in terapia medica massimale ma con persistenza di dissincronie del miocardio ventricolare si procede ad impianto di cosiddetto pacemaker “bi-ventricolare”. PROCEDURE EFFETTUATE AL SAN LEONARDO Tutte le terapie descritte e ad oggi previste in elettrostimolazione cardiaca: • elettrostimolazione classica monocamerale (atrio o ventricolare) e bicamerale (atrio-ventricolare sequenziale)

che si avvale di prodotti di aziende primarie a livello internazionale. AMBULATORIO CONTROLLO PACEMAKER Con l’inizio delle attività di impiantistica è stato attivato l’ambulatorio per il controllo dei pacemaker sia per pazienti impiantati nel centro del San Leonardo sia in altri centri metropolitani. Il follow-up prevede degli step iniziali a 10 giorni in concomitanza della rimozione dei punti di sutura, a 1 mese per il primo controllo a distanza, ogni sei mesi per i controlli ordinari, fino ad eventuali controlli più ravvicinati nella fase di fine vita della batteria del pacemaker.

DATI ATTIVITÀ primo trimestre

Impianti di PM Definitivi .........................................................n. 23 Impianti di PM Defibrill-Biventricolari ................................. n. 1 Impianti di PM Temporanei...................................................... n. 7 Controlli Ambulatoriali PM ....................................................n. 50 Proiezione annuale di impianti complessivi ................. n. 100 con evidente forte domanda assistenziale in merito considerato il periodo di riferimento a cavallo del periodo estivo Necessità assistenziali in relazione alla popolazione: circa 350 impianti definitivi /anno • impianto di defibrillatori per la prevenzione della morte improvvisa aritmica • impianto di pacemaker bi-ventricolari per la terapia elettrica dello scompenso cardiaco avanzato vengono erogate dal nostro centro

Tali controlli sono stati molto apprezzati dai pazienti, spesso anziani, che finora erano costretti ad allontanarsi di molti chilometri per recarsi nei centri metropolitani che avevano provveduto al primitivo impianto.


L’edizione di quest’anno, in programma presso il Crowne Plaza, Stabiae-Sorrento Coast, sarà dedicata all’osteoporosi

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ed una lettura magistrale, analizzerà gli aspetti clinici, diagnostici, preventivi e terapeutici dell’osteo-

porosi e nella seconda parte notevole spazio sarà dedicato a quelle forme che sono secondarie a pato-

logie endocrine; il tutto con ampia possibilità di discussione interattiva tra partecipanti e relatori. Organizzatore nonché direttore scientifico degli “Incontri”, ormai tradizione nel panorama di aggiornamento endocrinologico, il dott. Alfonso Coppola, Responsabile dell’U.O.S. di Endocrinologia degli OO.RR. Area Stabiese San Leonardo, Plesso Nuovo di Gragnano. Presidente il prof. Lucio Zarrilli, Professore Onorario dell’Ateneo Federico II di Napoli e per anni Direttore del Dipartimento di Endocrinologia ed Oncologia. La Segreteria Scientifica è curata dalla Unità Operativa di Endocrinologia del San Leonardo, plesso di Gragnano. Nucleo di supporto, il Servizio Relazioni con il pubblico dell’Asl Na 5.

Il direttore scientifico dottor Alfonso Coppola “L’osteoporosi - ci ha riferito il dott. Alfonso Coppola - è patologia molto importante ai fini dell’assistenza sanitaria. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha infatti dichiarato l’osteoporosi “malattia sociale” in considerazione dell’altissima incidenza, dei costi e delle molteplici conseguenze correlate. In Italia interessa circa 3 milioni e mezzo di donne ed 1 milione di uomini. L’aumento della sopravvivenza media registrato negli ultimi tempi soprattutto nei Paesi più progrediti ha peraltro comportato che il problema si è ingigantito di anno in anno con proiezione di tipo epidemico. La patologia, in virtù delle sue conseguenze fratturative, si caratterizza per elevati costi socio-sanitari ed il costo diretto ed indiretto delle fratture da osteoporosi appare così elevato in termini di morbilità, qualità di vita e mortalità, con conseguenze che ricadono pesantemente sul SSN, che si rende necessario un approccio tempestivo della malattia, tutt’oggi sottovalutata, poco diagnosticata e scarsamente trattata”.

“A fronte delle sue conseguenze - ha proseguito - l’osteoporosi è oggi almeno in parte prevenibile, ed è pure migliorato l’approccio terapeutico con possibilità di aumentare la massa ossea, ridurre il rischio di frattura e agire sulla qualità di vita. Interventi mirati e precoci devono pertanto essere un importante obiettivo per chi si occupa di salute. A tal uopo la densitometria ossea ad ultrasuoni, che unisce vantaggi di semplicità, economicità, assenza di radiazioni per il paziente e possibile facile ripetibilità, e da circa un anno e mezzo da noi praticata, rappresenta un importante metodo diagnostico di 1° livello su ampia scala, in particolare nei soggetti e nelle fasce di età a rischio”. “Gli Incontri Stabiesi, ormai tradizione nel panorama di aggiornamento endocrinologico – egli ha concluso – rappresentano come al solito un momento culturale di notevole spessore per la presenza di illustri relatori, ricercatori e clinici di rilievo nazionale ed internazionale”.

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i svolgerà a Castellammare di Stabia il 25 ottobre, presso il Centro Congressi del Crowne Plaza, Stabiae-Sorrento Coast, l’edizione 2008 degli “Incontri Stabiesi di Endocrinologia” dal titolo “Workshop di aggiornamento specialistico su: L’Osteoporosi: dalla forma primaria a quella secondaria ad endocrinopatie”, e pertanto dedicata nell’occasione a quest’importante patologia divenuta problema emergente in Italia e nel resto del mondo industrializzato. Il Workshop di aggiornamento, a netta impronta specialistica, che si svolge nell’ambito del programma di attività scientifica della Sezione Regionale della Campania della Società Italiana di Endocrinologia, si articolerà nel corso della mattina e del pomeriggio e come al solito si presenta di notevole importanza per la Città ed il comprensorio. Il Convegno è organizzato dall’U.O. di Endocrinologia, U.O.C. di Medicina Generale, degli Ospedali Riuniti Area Stabiese “San Leonardo”, Castellammare di Stabia - Gragnano, Asl Na 5, in collaborazione con il Dipartimento di Endocrinologia ed Oncologia Molecolare e Clinica dell’Università Federico II di Napoli. L’evento formativo, in fase di accreditamento presso il ministero della Salute ai fini del programma ECM e indirizzato in particolare a 110 Medici, si avvarrà come in precedenti edizioni di moderatori e relatori di alta qualificazione nel settore, numerosi provenienti da altre regioni d’Italia. Tra i numerosi patrocini, quello dell’Azienda Sanitaria Locale Napoli 5, della Città di Castellammare di Stabia, del Comune di Gragnano, dell’Assessorato alla Sanità della Regione Campania, dell’Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Napoli, della Società Italiana di Endocrinologia (SIE) e dell’Associazione Medici Endocrinologi (AME). Il programma scientifico, che prevede sette sessioni di relazioni

< Iniziative <

Dal 25 ottobre al via gli Incontri Stabiesi di Endocrinologia 2008


< Notizie <

Turismo e bisogni sanitari, l’Asl Na 5 Punta sul progetto “First Aid” Dalla scorsa estate sono stati istituiti 6 punti territoriali con 3 unità mobili e 3 con sede fissa: uno per ogni città ad alta densità turistica

I < Periodico di Informazione Interna dell’Azienda Sanitaria Locale Napoli 5 < Numero 1/2 < Anno VIII < Settembre 2008 <

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l territorio dell’Azienda Sanitaria Locale Napoli 5 è caratterizzato dalla presenza di alcuni dei siti turistici-archologici più importanti della regione Campania, tra cui Pompei, Ercolano, Stabia, Oplonti. Ciò impone all’azienda sanitaria di fornire una risposta adeguata ai bisogni di salute espressi dalle migliaia di turisti che ogni anno affollano le località di maggiore interesse. Ecco perché l’Asl Napoli 5 guidata dal direttore generale Gennaro D’Auria ha avviato, con il supporto del coordinatore degli organi di staff aziendale Giuseppe Porcaro, il progetto “First Aid” che ha visto, a partire già dalla scorsa estate, l’istituzione di 6 punti territoriali con 3 unità mobili e 3 con sede fissa: uno per ogni città ad alta densità turistica. Le strutture sono caratterizzate dalla presenza di personale formato per il primo soccorso e il collegamento per via telematica con

la postazione del 118 e il pronto soccorso e sono in grado di fornire pronta accoglienza sanitaria e primo intervento diagnostico con l’ausilio della telemedicina. L’obiettivo è quello di offrire un servizio prossimo alla persona che

per scarsa conoscenza del territorio, come appunto nel caso di turisti stranieri ed italiani, potrebbe avere difficoltà ad orientarsi, ma anche quello di permettere uno screening tempestivo allo scopo anche di evitare l’intasamento im-

proprio di servizi come il pronto soccorso, il 118 e la guardia medica turistica. L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con il commissariato straordinario all’area archeologica di Pompei Renato Profili.

Notizie dal ministero della Salute PROTOCOLLO D’INTESA PER LA PREVENZIONE DELLA CIRCONCISIONE RITUALE CLANDESTINA Il ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha predisposto, con la Federazione Italiana dei Medici Pediatri, un Protocollo d’intesa per una maggiore tutela della salute dell’infanzia riguardo la problematica della circoncisione rituale clandestina L’accordo prevede un monitoraggio del fenomeno attraverso una adeguata informazione nei punti nascita, negli ambulatori dei pediatri ed in ogni altra struttura interessata con la promozione di campagne di comunicazione e counselling alle famiglie che sono orientate all’intervento. I Pediatri di Famiglia ed i Pediatri dei Pronto Soccorso esporranno un poster per fornire alle persone interessate informazioni circa le corrette procedure chirurgiche e le indicazioni delle strutture del servizio sanitario a cui rivolgersi. www.ministerosalute.it/dettaglio/phPrimoPianoNew. jsp?id=185 RACCOMANDAZIONI PER LA PREVENZIONE

E IL CONTROLLO DELL’INFLUENZA PER LA STAGIONE 2008-2009 Il ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha predisposto la circolare con le raccomandazioni sulla prevenzione e il controllo dell’influenza per la stagione 2008- 2009. In particolare la circolare ricorda le recenti misure di igiene e protezione individuale, non farmaceutiche, indicate dall’ECDC per ridurre la trasmissione del virus: • Lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di gel alcolici) • Buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani) • Isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale • Uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologie influenzali, quando si trovano in ambienti sanitari (ospedali) Riguardo alla vaccinazione, invece, mezzo efficace e sicuro per prevenire l’influenza e le sue complicanze, la circolare oltre ad aggiornare la composizione dei vaccini antinfluenzali sottolinea un efficacia in media nell’80% dei casi. Negli anziani che vivono in comunità, l’effica-

cia stimata della vaccinazione nel ridurre la mortalità legata all’influenza è pari in media al 50%. www.ministerosalute.it/dettaglio/phPrimoPianoNew. jsp?id=183 ALCOL, LE TABELLE INFORMATIVE DA ESPORRE NEI PUB E NEI LOCALI DI INTRATTENIMENTO È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 210 dell’8 settembre 2008 il Decreto 30 luglio 2008 del ministro del Lavoro, Salute e Politiche Sociali, con il quale vengono definiti i contenuti delle tabelle da esporre nei locali ove si svolgono spettacoli o altre forme di intrattenimento congiuntamente alla vendita e somministrazione di bevande alcoliche. Le tabelle sono finalizzate ad informare i frequentatori dei locali sugli effetti del consumo delle diverse quantità e tipologie di bevande alcoliche, per prevenire i danni alcol correlati e in particolare gli incidenti stradali. L’inosservanza delle disposizioni comporta la sanzione di chiusura del locale da sette a trenta giorni, secondo la valutazione dell’autorità competente. www.ministerosalute.it/dettaglio/phPrimoPianoNew. jsp?id=182

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