Brescia Up - Novembre 2011

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Correspondance Emanuele Zarcone E’ POSSIBILE CREDERE IN UNA GIUSTIZIA… GIUSTA? E’ bene premettere che le parole che seguiranno sono semplicemente una considerazione ad… voce alta di un cittadino qualunque. Non c’è, ovviamente, alcuna competenza né uno specifico ruolo per poter formulare riflessioni che possano andare al di là dello spunto di discussione. Non c’è alcuna autorevolezza specifica per attribuire un significato particolare a queste osservazioni e nemmeno la possibilità di offrire un qualsiasi valore normativo a quello che, chi avrà la pazienza di farlo, potrà leggere nel prosieguo di questo nostro testo. Precisato doverosamente tutto questo, i vari episodi che su diversi fronti continuano a verificarsi ci portano a lanciare una domanda: al giorno d’oggi è possibile parlare di giustizia… giusta? Un timore che ci prende seguendo, fortunatamente da semplice spettatore, i numerosi, troppi casi che vengono portati (in maniera a dir poco assordante) alla ribalta delle cronache giudiziarie. Questo nostro discorso non prende spunto da un fatto specifico accaduto nei giorni scorsi, ma è piuttosto il frutto dell’accumularsi di casi eclatanti che hanno fatto scrivere fiumi di parole (a ragione e a sproposito) e che hanno in comune il fatto di non riuscire a sfociare nel desiderato porto della verità. Situazioni anche drammatiche, che si sono protratte per anni, indirizzando con alte grida e a suon di scoop l’opinione pubblica in una direzione precisa, magari invitandola a partecipare ad una vera e propria caccia al mostro. Il problema di fondo nasce con il fatto che, in modo tanto improvviso quanto repentino, tutto quello che ci è stato fatto credere fino a ieri, come per magia, oggi diventa falso e assolutamente sbagliato. Non vogliamo entrare nei casi ripetutamente sbattuti in prima pagina dai media, ma le cronache, purtroppo, sono piene di questi mostri già condannati prima del processo e poi, magari, assolti in primo grado oppure indiziati che urlano da sempre la loro innocenza e che vengono condannati a pesanti pene detentive. Si tratta di osservazioni che si possono fare sia nel bene che nel male, ma che portano direttamente alla nostra mente una serie di domande che giriamo semplicemente a chi ha la bontà di “parlare con noi”. Situazioni di questo genere non minacciano pericolosamente i diritti degli indagati che vengono demonizzati già prima di venire giudicati? Come è possibile che processi che in primo grado emettono con grande sicurezza un determinato verdetto in appello vadano con altrettanta sicurezza nella direzione esattamente opposta? Come si può accettare che una materia tanto delicata e fondamentale (in pratica si decide sulla vita delle persone) sia esposta in maniera tanto pericolosa ad una percentuale di errore così elevata? E queste sono solo le prime considerazioni di una questione che ogni giorno si arricchisce di nuovi spunti…

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Luca Marinoni Direttore Responsabile (direttore@bresciaup.it) Lidia Bianchi Caporedattore (redazione@bresciaup.it) Amministrazione (amministrazione@bresciaup.it) Pubbliche relazioni

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(info@bresciaup.it) Mario Omboni Marketing (commerciale@pubblizeta.it) Laura Papini Impaginazione (ufficiografico@bresciaup.it) 87 Magenta Grafica web (87magenta.it) Chiara Pellegrini Segreteria (segreteria@pubblizeta.it)

Presservice Ottanta srl

Patrick Merighi Stefano Rossetti Selene Z. Hanno collaborato: Antonio Russo, Emanuele Lumini, Roberto Cappiello, Edward Battisti, Giuseppe Petrocelli, Rolando Giambelli, Caterina Musciarelli, Andrea Cominetti, Federico Carlo Simonelli, Giovanni Missaglia e Renato Missaglia.

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n°47

BRESCIAUP, PERIODICO MENSILE DI INFORMAZIONE LOCALE ISCRIZIONE PRESSO IL TRIBUNALE DI BRESCIA N° 37/2007 D E L 8 S E T T E M B R E 2 0 0 7 . Testi e immagini della presente pubblicazione non possono essere riprodotti senza autorizzazione firmata da pubblizeta production.

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Editoriale Luca Marinoni

Come abbiamo ammesso più volte, questo è un periodo di crisi, tanto diffusa quanto profonda. Difficoltà che, in estrema sintesi, toccano tutti i settori e coinvolgono direttamente un po’ tutte le persone. Problemi e mancanze che vanno dall’economia ai valori, passando attraverso i diversi aspetti della nostra vita quotidiana. Abbiamo rimarcato più volte le note dolenti che accompagnano le nostre giornate e la nostra stessa attività di ogni giorno, soffrendo, in particolare, per la vera e propria scomparsa di un elemento come la meritocrazia, un requisito che sembrava basilare per la nostra esistenza ma che, invece, pare sia diventato soltanto una sgradevole zavorra. In tutta questa “selva di problemi” abbiamo anche ribadito a più riprese il ruolo che dovrebbe recitare la politica. Proprio quest’ultima dovrebbe essere il “trattore” che trascina fuori dalla palude la nostra società e comincia a costruire il futuro. Un compito che, però, in questo momento la politica in quanto tale e le persone che se ne occupano non sono in grado di adempiere, visto che tutte le parti in campo, senza nessuna esclusione o distinzione di parte, sono concentrate nel “combattere gli avversari”, demonizzando la controparte e dedicandosi anima e corpo a scontri che non hanno nulla di fruttuoso e che non possono costruire le desiderate basi per il domani. Un’osservazione che fa comprendere la necessità di un cambiamento, tanto rapido, quanto radicale, nel modo stesso di fare politica. Ai giorni nostri sono davvero in troppi che vedono l’impegno politico come l’occasione per fare strada e raggiungere soldi e potere. Certamente un orizzonte ben diverso da chi, come ci insegnano gli antichi, vedeva in questa attività un generoso impegno in favore della comunità. Un modo di pensare letteralmente agli antipodi rispetto a quello che traspare dalla politica di questi Anni Duemila, vista troppo spesso come un affare di casta e come lo strumento per “sistemare” la propria vita personale. Se vogliamo che la fiducia torni ad illuminare il futuro e che questa crisi sempre più tagliente si allontani una volta per tutte dalle nostre giornate l’unica strada che si può e si deve percorrere è quella di dimenticare liti e divisioni, rimboccarsi le maniche tutti insieme e capire, una volta per tutte, che la barca sulla quale ci troviamo è una sola e non consente a isolati privilegiati di salvarsi utilizzando miracolose scialuppe di salvataggio. Bisogna imparare a costruire, a creare qualcosa di positivo e di valido, sapendo di farlo per l’intera collettività. Continuando a distruggere tutto e tutti non potremo certo andare lontano…

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Buon compleanno Compel: 50 anni e non sentirli Cinquant’anni di Eleganza, Gusto e Affidabilità

a cura di Compel

Cinquant’anni e non sentirli. Anzi si. Morbidi e avvolgenti sulla pelle come una giacca di martora o una mantella di cincillà, pregiati come un cappotto di visone, eleganti come una borsa di pitone. Cinquant’anni luminosi e densi di una storia familiare che accompagna da mezzo secolo i gusti e le tendenze della nostra città. Era il settembre del 1961 quando

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Amedeo Broli aprì il suo negozio «Compel» nella centralissima via San Martino della Battaglia. Una scommessa sulla pelletteria, che si è trasformata ben presto in una boutique di pellicceria fornita ed elegante, frequentatissima dalle signore della città. Un successo che negli anni si è “dilatato” anche negli spazi, fino a raggiungere gli attuali 400 metri quadri fra showroom e laboratori.


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Un paradiso incantevole di cappotti e giacche, che rispondono ad ogni esigenza di stile, dal più classico alle tendenze più attuali ispirate dalle passerelle. «Compel», dunque, festeggia le sue nozze d’oro con la città,tanto più celebrate in un periodo di crisi economica che ha costretto alla chiusura molte storiche realtà cittadine. E, invece, la boutique di via San Martino prosegue la sua attività, rinnovandosi e moltiplicando i servizi ai suoi clienti, con la stessa professionalità ed il medesimo entusiasmo. Oggi, a tenere salde le redini dell’attività di famiglia c’è il figlio Andrea,44 anni, amministratore dell’azienda, affiancato dal fratello Matteo,41 anni, che si occupa degli aspetti del servizio alla pellicceria che a Brescia, e non solo, è sinonimo di Prêt-à-porter. In questi cinquant’anni le armi vincenti di «Compel» sono rimaste le stesse: la qualità dei prodotti e l’affidabilità del negozio. Affidarsi alla boutique di via San Martino della Battaglia per effettuare l’acquisto di una pelliccia o di una

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borsa,per permutare il proprio usato,per la custodia o la pulitura,significa mettersi in tutta sicurezza nelle mani di professionisti esperti. Per questo negli anni centinaia di clienti si sono rivolti e continuano a rivolgersi a «Compel». Oltre ai capi di pellicceria più pregiati – visoni, martore, zibellini e cincillà declinati in mantelle, giacche e cappotti per ogni gusto-la boutique propone ,dall’anno scorso, collezioni di borse preziose, rigorosamente in pele di coccodrillo o pitone, firmate rispettivamente da Parmeggiani e Silvano Biagini. E tra i servizi «plus» della pellicceria «Compel» c’è la permuta dell’usato: il valore dei capi usati (pellicce, pelle, montoni ma anche borse pregiate) viene decurtato dal costo del nuovo capo acquistato nella sede di via San Martino della Battaglia. La boutique assicura una buona valutazione o una supervalutazione se gli acquisti effettuati sono di una certa entità. E allora, per festeggiare il compleanno di «Compel», perché non farsi un regalo bello e prezioso?.


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Pellicce: Must Have 2011-2012 Il must modaiolo dell’anno. Ovvero quel capo immancabile in ogni armadio che si rispetti ,oggetto del desiderio delle donne di tutte le età. Se le passerelle dettano legge gli stilisti non hanno lasciato dubbi: questo inverno ormai vicino segna il grandissimo ritorno della pelliccia, capo che ha giocato un ruolo essenziale nelle sfilate di tutte le più grandi firme del fashion system. La moda delle pellicce-di per sé un classico intramontabile -torna in auge con una veste

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vintage e retrò,ma proponendosi anche con un nuovo slancio metropolitano e contemporaneo,adatto a conquistare la platea delle giovani e delle giovanissime. Le modaiole di tutte le età non potranno davvero farne a meno,e avranno pure l’imbarazzo della scelta visto che le proposte,sia nelle forme che nei colori,sono svariate e diverse,in grado di accontentare tutte le sfumature di gusto. Dalle passerelle delle nuove collezioni sono arrivate proposte in pelliccia che spaziano dai giubbini alle stole,dalle mantelle ai cappotti,fino agli accessori e ai dettagli di stile. Per quanto riguarda le forme ed i colori gli imperativi sono svariati e tutti altrettanto validi in accordo alla personalità. Si va dal revival anni Ottanta,coi cappotti interamente in pelliccia con cintura,ai modelli «divertenti» che sdrammatizzano una struttura semplice con un manto grigio chiaro e scuro. Chi ama il classico non avrà che da scegliere fra giacchini e mantelle avvolgenti in visone e cincillà. A seconda delle loro caratteristiche le pellicce trasfigurano chi le indossa ed incarnano significati diversi se non addirittura contrastanti;una soffice pelliccia di visone è super chic,elegante ed un po’ altezzosa,una giubba corta sulle tonalità del blu o bianco ghiaccio è trasgressiva,giovane ed iper contemporanea. Le fashion victim salutano il grande ritorno della pelliccia non solo per l’aura di stile che le accompagna ma anche per la praticità ,per l’avvolgente sensazione di calore che regalano,per la morbidezza e per quella coccola sulla pelle che unita alla bellezza dei disegni garantisce l’irrinunciabilità di questo capo. Sia che venga « prelevato» dall’armadio di mamma e accuratamente trattato, sia che sia l’acquisto principe di questo ormai prossimo inverno.



Berlucchi ’61 Satèn: il nuovo aperitivo è Franciacorta di Luca Marinoni

Ph. Edoardo Luppari Con una firma tanto illustre e prestigiosa sull’etichetta, Berlucchi ’61 Satèn è un’emozione che dev’essere assolutamente assaporata. Un prodotto innovativo e giovane (sotto tutti i punti di vista), che si rivolge innanzitutto ad un pubblico giovane, prendendo spunto, però, dalla preziosa base dell’esperienza e della passione di un’azienda nelle cui cantine proprio nel ’61 è stato sigillato da Franco Ziliani il primo Franciacorta, una vera e propria rivoluzione che ha trasformato una piccola fetta del territorio bresciano in una culla privilegiata

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dell’enologia in tutta Italia (e non solo). Una splendida esperienza che nello spazio di cinquant’anni ha fatto conoscere ed apprezzare in tutto il mondo il Franciacorta e questi vini che vengono prodotti in modo quasi geloso e con una cura meticolosa, rimasta intatta nonostante lo scorrere del tempo, esclusivamente nel territorio adagiato a sud del Lago d’Iseo. Da questa illustre storia, da questo grande amore che ha coinvolto le diverse generazioni di un’intera famiglia e, appunto, da


ari

Ph. Edoardo Lupp

un angolo della provincia di Brescia a buon diritto privilegiato come la Franciacorta, oltre che dall’esperienza e dalla competenza accumulata in tutti questi anni dalla “Guido Berlucchi & C.” ha preso vita un prodotto assolutamente unico nel suo genere. Berlucchi ’61 Satèn è infatti un vino con caratteristiche organolettiche ben definite, che esprimono finezza. Un prodotto che, ovviamente, conquista il palato delle persone più attente e qualificate, ma che riesce ad essere anche un “prezioso momento aggregativo”, l’ideale per le serate con gli amici e il grande protagonista di un appuntamento che si sta diffondendo sempre di più come l’aperitivo. L’occasione che consente alle persone di ritrovarsi per socializzare al termine di una giornata di lavoro, ritrovando, in una accogliente atmosfera di relax, la serenità e la voglia di vivere che proprio un vino come questo Berlucchi ’61 riesce a valorizzare al massimo. Non a caso chi lo ha già provato si è detto entusiasta di questo prodotto che riesce in maniera veramente sapiente (e

per molti versi sorprendente) ad abbinare un grande Franciacorta, con la sua ampiezza aromatica, la freschezza e la piacevolezza tipiche di questo vino, con l’allegria e la spensieratezza di un brindisi tra amici. “In effetti – sintetizza Paolo Ziliani, a nome della stessa azienda che ha la sua sede a Borgonato di Corte Franca – il nostro progetto ha cercato sin dall’inizio di presentare un prodotto che abbia caratteristiche di piacevolezza e di morbidezza che lo rendono particolarmente

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Paolo Ziliani con Em

iliano Abeni, proprie

adatto all’aperitivo, un momento in costante ascesa e nel quale sempre più persone si riconoscono. E’ un modo per socializzare e per regalarsi un po’ di relax. Si stacca dai problemi della giornata e ci si ritrova tra amici, in un’atmosfera che si sposa alla perfezione con le caratteristiche del nostro Satèn. Un risultato davvero significativo, che è stato ottenuto al termine di una preparazione ricca di passione e, come è giusto nel nostro settore, di pazienza, un prodotto innovativo che abbiamo cominciato a far conoscere ai migliori locali d’Italia”. Un primo approccio che ha già riscosso grandi consensi, con numerosi giovani che si sono riconosciuti in questo vino che, al tempo stesso, è di grande qualità, come si addi-

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tario del Sobrinho

ce ad un ottimo Franciacorta, senza essere però troppo “impegnativo” o “pesante”, così da consentire una socializzazione sempre viva e coinvolgente. In questo senso tra i locali più cool dell’intero panorama nazionale che fanno ormai del

Paolo Ziliani

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Berlucchi ’61 Satèn il loro fiore all’occhiello per gli aperitivi troviamo nomi di grande prestigio come il Roialto e il Noy di Milano, l’Almarosa di Forte dei Marmi, il Dorsia di Seregno, il Vanquish di Milano Marittima, il Blanka di Verona e il Caffè Mazzanti di piazza delle Erbe a Verona. Un elenco che comprende i locali più importanti e più fashion di tutta Italia, che rappresentano a buon diritto un illustre punto di riferimento per tutti coloro che ama-

no divertirsi e condividere le loro serate in compagnia di tanti amici. Una illustre sfilata che sta puntando con grande convinzione su questa proposta innovativa del Satèn firmato Berlucchi, ma anche una partnership di assoluto livello che trova altre due firme, altrettanto importanti a Brescia: “Per concretizzare il progetto che abbiamo pensato per questo nostro vino – prosegue Paolo Ziliani – abbiamo coinvolto alcuni locali di particolare rilievo che riteniamo i partners ideali per valorizzare non solo il nostro prodotto, ma anche per offrire alla loro clientela un aperitivo che non possiamo definire in altro modo che speciale. In questo senso siamo andati nelle località più belle e coinvolgenti d’Italia e abbiamo cominciato a far conoscere Berlucchi ’61 Satèn, otte-

nendo da subito risposte molto positive. Una scelta che abbiamo operato anche a Brescia, dove questa nostra decisione di creare una collaborazione con i locali più belli ci ha portati a far nascere un feeling del tutto singolare con due autentiche stelle del settore come “El Sobrinho” e “Seconda Classe”, due location che rappresentano un punto di riferimento

non solo per chi vuole divertirsi, ma anche per tutte le iniziative e le innovazioni, proprio come il nostro Satèn, che riescono a proporre (comprese, naturalmente, le “serate speciali” che le hanno reso famose, come il giovedì del “Seconda Classe”, ed il mercoledì e il venerdì di “El Sobrinho”). Locali illustri e località molto frequentate che rappresentano un po’ il test per il nostro Satèn che vogliamo far conoscere ed apprezzare a questa sorta di primo territorio per poi diffonderlo in maniera adeguata a tutta l’Italia”. Una proposta, però, che presenta uno spirito del tutto originale. Non siamo davanti alla tradizionale iniziativa a carattere commerciale-promozionale. In questo progetto-Satèn della Berlucchi c’è decisamente qualcosa di più: “In tutta sincerità – spiega Paolo Ziliani – abbiamo preso spunto da un momento nel quale crediamo fortemente come l’aperitivo. Abbia-

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mo potuto constatare che si tratta di un’occasione unica nella giornata, un appuntamento che unisce le persone, consente loro di socializzare e di creare qualcosa di veramente positivo. Proprio l’atmosfera che vogliamo rendere ancora più completa con Berlucchi ’61 Satèn, un Franciacorta che non solo si sposa perfettamente all’ambiente che abbiamo appena descritto, ma che, a sua volta, vuole favorire e valorizzare questo momento speciale di ogni giorno. In questo senso, il nostro vino con i suoi sapori, con i suoi aromi ed i suoi colori ci rimanda agli Anni Sessanta, proprio gli stessi che hanno visto nascere nella nostra cantina il primo Franciacorta della storia. Un periodo storico che ha abbinato aspetti spensierati e davvero bellissimi ad autentici strappi e ad idee fortemente innovative, proprio come si presenta questo nostro vino, che abbina alla piacevole cremosità dello Chardonnay l’eleganza del Satèn, confer-

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mandosi così il Franciacorta ideale per le serate più cool tra amici”. Una parola, quest’ultima, che riceve un occhio di riguardo nel progetto che la Berlucchi sta portando avanti con grande impegno e convinzione. In effetti tutto il cammino di Berlucchi ’61 è accompagnato dalle novità, dai reportages e dalle news di Facebook, mentre le serate programmate nelle diverse locations vengono arricchite da un coinvolgente test, “what’s your identity?”, che può essere seguito sull’iPad, e dai simpatici segna-calici (in tutte le loro forme sfiziose) che rappresentano un semplice, ma efficace strumento per rendere ancora più divertente e ricco di nuovi incontri l’aperitivo. Il tutto per un nuovo modo di vivere la serata che giunge dalle fertili colline della Franciacorta con un Satèn elegante e dalla grande purezza (affinato sui lieviti 24 mesi) che viene presentato da un’autentica garanzia di successo e qualità come la “Guido Berlucchi”.


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Brescia Trasporti: un servizio pubblico al top di Luca Marinoni

Brescia Trasporti costituisce una realtà dinamica e in costante evoluzione che spesso e volentieri si trova al centro dell’attenzione nella nostra provincia. Per avere un’idea di quello che l’azienda cittadina rappresenta basta prendere in esame i numeri principali che accompagnano la quotidianità di quella che, insieme a Sintesi, rappresenta il grande braccio, una “derivazione vincente”, di Brescia Mobilità. Oltre 9.700.000 km percorsi all’anno

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dai suoi automezzi per una media annua tra i 25 ed i 27.000 km per ogni autista. Circa 450 dipendenti, con 350 autisti, 40 impiegati e un nutrito gruppo di operai. Un parco veicoli di 220 bus (venti dei quali doppi), il 74% dei quali viaggia a metano, mentre il resto è dotato di filtro antiparticolato. Un raggio d’azione che in questo momento si dedica a Brescia e ai 14 comuni dell’hinterland cittadino, ma che, in chiave futura,


potrebbe puntare ad ampliare la portata del proprio servizio che ogni anno conta fino a 43 milioni di trasportati (intendendo il numero complessivo dei biglietti venduti per ciascuna persona conteggiata tutte le volte

che cerchiamo di valorizzare e tutelare incentivando e favorendo l’utilizzo del mezzo pubblico (e con la conseguente diminuzione dell’uso dei veicoli privati), ma anche portando avanti una politica che, possiamo af-

che sale su un mezzo pubblico). Tutti questi non sono altro che i punti salienti di un servizio di assoluta importanza che guarda avanti con il preciso obiettivo di continuare a crescere soprattutto in qualità e che abbiamo voluto approfondire brevemente (pur senza avere la possibilità di tracciare un quadro adeguato nell’esiguo spazio a nostra disposizione) in compagnia di Andrea Gervasi, presidente di Brescia Trasporti dal 9 giugno 2009: “Stiamo gestendo un ruolo molto importante, che da una parte si prefigge di rispondere in modo sempre più efficace alle esigenze dei nostri utenti. Dall’altra, però, siamo molto attenti a perseguire alcuni obiettivi che sono fondamentali per la nostra azienda, come può essere, ad esempio, la tutela dell’ambiente, un obiettivo

fermarlo in tutta sincerità, ci pone al top per quel che riguarda l’utilizzo di mezzi non inquinanti. In questo senso attenzione per la natura e la sua salute da una parte e la massima considerazione per i nostri utenti dall’altra rappresentano le linee guida fondamentali alle quali Brescia Trasporti si ispira con grande convinzione”. Intenzioni che richiedono la realizzazione di un vero e proprio piano organico che l’azienda cittadina sta studiando con grande impegno: “Nel cercare di realizzare il nostro progetto – prosegue il presidente Gervasi – sono diversi i fattori che dobbiamo tenere in considerazione. Il primo e più importante di tutti è legato al fatto che se vogliamo incentivare nei nostri cittadini l’utilizzo del mezzo pubblico a scapito del vei-

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di costruire un rapporto sempre più stretto e di reciproca soddisfazione con i propri utenti e più in generale con l’intera popolazione bresciana trova una sua specifica concretizzazione nel vero e proprio piano di agevolazioni che Brescia Trasporti ha studiato e presentato ai suoi utenti: “Favorire nel miglior modo possibile l’uso del pubblico vuol dire, scusandomi per il gioco di parole, migliorare tutte le condizioni che caratterizzano il nostro rapporto con gli utenti e più in generale con i cittadini. A tal proposito tra i nostri imperativi possiamo ricordare quello di far crescere in modo costante il nostro servizio, sia come qualità che come confort, ma anche come efficienza dei mezzi: puntualità, sicurezza, guida e professionalità dei nostri autisti, pulizia, ordine e chi più ne ha più ne metta. Un altro aspetto al quale dedichiamo un occhio di riguardo è senza dubbio quello delle agevolazioni, che cerchiamo di rivolgere a tutte le categorie proprio per far sì che l’uso del mezzo pubblico diventi anche conveniente, oltre che piacevole e confortevole. A tal proposito non solo cerchiamo di fare in modo che i nostri autobus possano essere puntuali e che il servizio proposto sia sempre professionale e di elevata qualità. Il nostro progetto è anche quello di studiare iniziative e opportunità che possano venire incontro ai nostri utenti e rendere per loro conveniente ed economico viaggiare con i nostri automezzi. E’ un discorso che vale ad esempio per gli studenti,

colo privati, dobbiamo anche disegnare una rete di collegamenti tali per cui lo spostamento con i bus sia facile e comodo, sia sempre efficiente e non costringa ad inutili perdite di tempo. In caso contrario è ovvio che la gente dovrà privilegiare per forza di cose la propria automobile. E’ per questo che dedichiamo un’attenzione tanto singolare quanto costante alla nostra rete e ad una sua continua evoluzione. In questo senso dobbiamo già riuscire a prevedere un piano armonico con la metropolitana di prossima realizzazione. Quando un’opera così imponente sarà terminata dobbiamo fare in modo che possa integrarsi al meglio con il trasporto in superficie, senza correre il rischio di creare due realtà distanti e senza alcun punto di contatto. La nostra idea, al contrario, è proprio quella di fare sistema con questi due mezzi di trasporto pubblico e di valorizzare le prerogative di ciascuno così da mettere a disposizione dei bresciani uno strumento che favorisca al massimo i collegamenti e gli spostamenti. In questo senso l’esempio di Cascina Gobba a Milano è quanto mai calzante”. L’intenzione

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ma le nostre proposte non vanno solamente incontro a questa categoria. Il concetto, soprattutto in un periodo difficile come quello che stiamo attraversando, è quello di confermarsi sensibili alle esigenze della gente e a tal proposito agevolazioni efficaci come la rateizzazione dei pagamenti, lo soluzioni per gli abbonamenti e tante altre soluzioni ancora rappresentano il pacchetto all’avanguardia che Brescia Trasporti presenta con orgoglio a tutti i bresciani”. Un’attenzione particolare per la qualità che si rivolge in svariate direzioni: “Io stesso – continua il presidente Gervasi – ho voluto prendere visione diretta dei nostri percorsi, mi sono recato nei Comuni che compongono l’hinterland e mi sono fatto raccontare direttamente dagli amministratori interessati le variazioni che hanno coinvolto le loro comunità (sia dal punto di vista della popolazione che della circolazione). Insieme abbiamo esaminato il traffico e le problematiche che si trovano sul territorio comunale, ma questa non è stata che una delle iniziative che la nostra azienda ha messo in atto e conta di portare avanti in futuro. In questo senso, mi piace cogliere questa occasione per citare ad esempio non solo il nostro impegno

(più che specifico) per l’ambiente e per la sicurezza sulle strade, ma anche i nostri sforzi per stabilire un contatto con i genitori degli studenti che utilizzano i nostri mezzi. Un proposito che viene guidato innanzitutto da un forte intento educativo”. Il tutto per un’attività intensa e protesa con decisione verso il futuro che, proprio per questo, consente a Brescia Trasporti di guardare avanti con motivata fiducia: “Certo – conclude il presidente Andrea Gervasi – le sfide che stiamo portando avanti e quelle che ci attendono sono numerose e molto impegnative. Possiamo sintetizzare ogni cosa affermando che Brescia Trasporti è un’azienda veramente all’avanguardia, che non solo ha tutte le carte in regola per affrontare e superare le sfide del domani, ma è pronta a portare avanti l’impegno che in questo momento ci consente di percorrere strade innovative”.

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Baggio: dove la qualità è una virtù di… famiglia di Luca Marinoni - Ph. Stefano Rossetti

Il negozio che la famiglia Baggio gestisce con un dosato mix di professionalità e passione a Rovato ormai dal 1930, prendendo spunto dall’esperienza intrapresa dal bisnonno nel 1920, rappresenta una realtà che merita assolutamente di essere conosciuta più da vicino. In effetti si tratta di un’attività che riesce ad offrire ai suoi

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clienti un servizio che fa veramente la differenza e lo fa grazie ad un dosato mix tra professionalità e prodotti di gran pregio. Un cocktail che i Baggio dedicano a settori da sempre al centro dell’attenzione come la gioielleria, l’oreficeria, l’ottica e l’orologeria, il vero e proprio poker d’assi che chi ha avuto modo di entrare nel negozio


rovatese ha potuto scoprire in maniera più che adeguata. Il tutto per un discorso che ha nella qualità un punto di riferimento essenziale, come confermano non solo i servizi proposti alla clientela, ma anche le grandi firme che rappresentano nello stesso tempo un biglietto da visita e un motivo d’orgoglio per la “Baggio Preziosi” come, solo per citare alcuni esempi, IWC, Zenith, Tag-heuer, Porsche design nell’orologeria; Pomellato, Chantecler, Mikimoto, Cartier nella gioielleria; Buccellati, Lalique nell’argenteria; Cartier, Chanel, Gucci, Dior, Oliver People, Ray Ban, Persol nell’ottica. Grandi nomi per grandi esclusive, che rendono davvero unica la proposta della famiglia Baggio, ma non ne esauriscono le illustri prerogative. In questo senso, infatti, può rivelarsi più che interessante un breve incontro con Alessandro Baggio, che

sta portando avanti il testimone che gli hanno passato i genitori Giorgio e Lidia, coinvolti a loro volta in questa vera e propria attività di famiglia dalle generazioni precedenti: “Quando qualcuno si rivolge a noi – spiega con un eloquente sorriso – può avere la certezza di fare affidamento su una qualità del tutto particolare. Una qualità che è legata innanzitutto ai nostri prodotti, tutti di grande prestigio e alcuni in vendita in modo esclusivo nel nostro negozio. Nello stesso tempo l’intera gamma della nostra attività si basa su una spiccata professionalità, una caratteristica che si rivela sia negli strumenti che mettiamo a disposizione della clientela sia nella nostra competenza. Per quel che riguarda gioielli e preziosi, ad esempio, io sono diplomato G.I.A. (l’Istituto di gemmologia americano) e questi studi mi consentono

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una profonda conoscenza di tutto quello che riguarda i diamanti. Un discorso che possiamo estendere al discorso ottico, visto che, proseguendo l’attività intrapresa 35 anni fa da mio padre, non solo sono diventato ottico optometrista, ma curo la salute degli occhi dei nostri clienti con gli strumenti più evoluti ed innovativi, davvero una bella sicurezza per chi vuole curare e preservare da seri problemi un bene fondamentale come la vista”. Marchi di assoluto prestigio, una profonda conoscenza della materia trattata e grande professionalità sono dunque le linee guida del negozio rovatese, colonne preziose che convergono nell’unica direzione della qualità. Un quadro, questo, che non completa a dovere la singolare dell’ gioielleria-ottica Baggio. Come vuole una tradizione più che consolidata, infatti, l’aspetto umano rimane sempre in primo piano: “Tra le caratteristiche che ci piacciono sottolineare del nostro negozio – spiega Alessandro Baggio – direi che l’elemento umano rimane in ogni caso in grande evidenza e questo sotto diversi punti di vista. In primo luogo per la natura di questa nostra professione che è anche e soprattutto un’attività di famiglia, con tutto quello che ne consegue. Si tratta dunque di un lavoro che viene svolto con particolare passione e con la precisa volontà di portare avanti un progetto che affonda le sue radici nelle generazioni che ci hanno preceduto. Nel concetto di attività di famiglia rientra poi anche la nostra commessa Graziella, che è con noi da ben 33 anni e fa parte in modo integrale del nostro gruppo famigliare.

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In tutti questi anni, infatti, il rapporto è andato ben al di là del semplice legame lavorativo, permettendoci di parlare a buon diritto di affetti e di condivisione di un lungo cammino che riguarda l’intera vita quotidiana. L’elemento umano, infine, entra in gioco per noi in rapporto alla nostra clientela. Le persone che vengono da noi, infatti, non sono considerate semplicemente possibili acquirenti o, peggio ancora, numeri. Al contrario, la nostra filosofia è quella di ascoltare le esigenze di ognuno e mettere a disposizione tutto quello che abbiamo (competenza, professionalità e prodotti di pregio) per riuscire a raggiungere il risultato desiderato da chi si rivolge a noi. Certo, si tratta di una ricerca meticolosa, che non sempre è facile, ma rappresenta per tutti noi il solo modo per portare avanti questa attività che ormai fa parte di noi stessi”. Come esimersi da una visita in via Bonomelli a Rovato per rendersi conto di persona di questo modo assolutamente singolare di portare avanti la propria attività?.


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Quattro domande ad

Adriano Paroli, Sindaco di Brescia

di Luca Marinoni

Gli argomenti e i temi di discussione che riguardano Brescia e la sua vita amministrativa sono sempre numerosi. Abbiamo così pensato di incontrare il sindaco, l’on. Adriano Paroli, e di tracciare con lui un breve punto della situazione, prendendo spunto da alcune questioni

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che in questo momento sono al centro dell’attenzione: 1) Nelle scorse settimane avete preso decisioni importanti per il futuro di Brescia: che città state preparando per il domani? “Il Consiglio comunale – esordisce il primo cittadino


Sindaco di Brescia On. Paroli Avv. Adriano

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nel suo ufficio di Palazzo Loggia - ha recentemente deciso di adottare il nuovo Piano di governo del territorio, redatto grazie alla collaborazione di tutta la città, tenendo conto degli incontri con i cittadini, delle richieste avanzate durante le Giunte nei quartieri e il dialogo con le associazioni. L’assessore all’Urbanistica Paola Vilardi ha saputo prendere in considerazione le diverse esigenze e mettere le basi per una città migliore, sfruttando a pieno le potenzialità delle diverse VAS (Valutazione ambientale strategica). Brescia sta guardando al suo futuro, si sta immaginando e progettando sempre più come città attenta all’ambiente, vivibile e funzionale ai suoi abitanti. Abbiamo ribadito più volte che vorremmo ripopolare il centro, portando Brescia a 220 mila abitanti, restituendole il ruolo importante che merita. C’è la necessità di riqualificare gli spazi esistenti e di rilanciare la vivibilità nelle diverse zone della città, attraverso un progetto serio di valorizzazione urbanistica e ambientale. Questa amministrazione ha un obiettivo preciso: lavorare per rendere la nostra città attrattiva per i giovani e per coloro che risiedono nei comuni limitrofi, rendendola così uno dei principali punti di riferimento produttivi e commerciali della Lombardia. Il PGT offrirà la riqualificazione di aree degradate ed abbandonate, riscoprendole a nuove funzioni. Si pensi alle caserme del Demanio. Già oggi la Randaccio è nelle disponibilità dell’amministrazione che sta progettando i lavori per trasformare questa grande struttura in un campus universitario. Si guardi poi alle aree industriale e dedicate all’escavazione presenti nella zona tra Buffalora e San

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Polo. Qui sorgerà un’enorme area verde, oltre tre milioni di metri quadrati di parco naturale all’interno del quale sorgeranno le strutture sportive che da decenni la città attende: il palazzetto dello sport, la pista di atletica una nuovo e completo impianto natatorio”. 2) Le risorse degli enti locali rappresentano un motivo di preoccupazione crescente e costante: il Comune di Brescia che situazione sta vivendo da questo punto di vista e quali prospettive avete per i prossimi anni? “Il panorama economico internazionale è noto a tutti: l’occidente sta attraversando una crisi finanziaria con pochi precedenti ed è dunque naturale che le conseguenze si facciano sentire a tutti i livelli. Tutti gli enti locali hanno difficoltà a reperire risorse e si vedono costretti a limitare gli investimenti per rispettare il Patto di stabilità. Detto questo, il Comune di Brescia si configura come una delle realtà che meglio sta amministrando le risorse durante questa crisi. Si pensi che il nostro bilancio è stato giudicato dall’Ifel (istituto specializzato nell’analisi delle pubbliche amministrazioni), sia per l’anno scorso che quest’anno, come il più virtuoso d’Italia. Questo fa comprendere il livello di professionalità e la serietà politica dell’assessore Di Mezza e più in generale di quest’amministrazione, sostenuta da consiglieri di maggioranza responsabili e capaci di scelte coraggiose, che hanno garantito alla città servizi importanti in questi ultimi tre anni contraddistinti da enormi difficoltà. Nonostante la crisi e i problemi le-


gati all’indebitamento per la metropolitana, il Comune di Brescia grazie a questa Giunta, presenta i conti in ordine, i migliori fra quelli di tutti i comuni d’Italia ed è riuscito in questo impegno senza dover tagliare o anche solo ridurre la qualità e naturalmente la quantità dei servizi offerti”. 3) Brescia è una città che presenza una sempre maggiore presenza di persone dalle più disparate provenienze: è possibile parlare di convivenza e come la si può favorire? “È possibile e si deve parlare di convivenza. Brescia ha una presenza di stranieri vicina al 20%. Non dobbiamo dunque fare l’errore di relegare l’integrazione a un problema di sicurezza e di vivibilità dei quartieri. L’integrazione è difficile, soprattutto se lo straniero che arriva a Brescia proviene da una cultura totalmente differente dalla nostra. Da parte dell’amministrazione c’è la massima predisposizione all’accoglienza e all’integrazione: abbiamo riconosciuto il diritto costituzionale di professare la propria religione con l’apertura di luoghi di culto consoni e a norma con le leggi italiane, abbiamo messo a disposizione degli stranieri i servizi sociali comunali. È chiaro che anche chi arriva deve fare la propria parte. Brescia nei mesi scorsi è balzata alla cronaca nazionale perché è stata purtroppo scenario di violenti scontri e manifestazioni di alcuni clandestini, aizzati dai soliti noti, che reclamavano il permesso di soggiorno. Episodi che hanno davvero colpito la sensibilità dei bresciani e di tutti quegli stranieri onesti che stanno contribuendo alla crescita della nostra città. L’integrazione è un obiettivo che si può raggiungere solo con la collaborazione di tutti”.

fortemente voluto dal vicesindaco Rolfi, che ha trovato d’accordo i commercianti, i residenti e tutte le parti chiamate in causa, perché accompagnato da alternative serie e valide di mobilità sostenibile in attesa dell’inaugurazione della metropolitana. Sono partiti i lavori per la realizzazione del parcheggio sotto il Castello, grande opera che consentirà a Brescia di portarsi a livello delle grandi capitali europee, offrendo la possibilità a turisti, residenti, pendolari, di arrivare con l’automobile a ridosso di un centro storico da girare a piedi, in bicicletta e in metropolitana. Sono stati 3 anni difficili – conclude il sindaco Paroli - ma abbiamo davvero fatto molto: nuove aree verdi, più sicurezza nelle strade, riqualificazione del centro storico, sostegno al commercio, eventi culturali e grandi mostre di richiamo mondiale. Una serie di iniziative che mi rendono orgoglioso perché la città sta crescendo, sta migliorando e sono sicuro che anche i bresciani apprezzano il nostro sforzo in un periodo difficile per il quadro economico nazionale”.

4) Su quale progetto in particolare lavorerete nei prossimi mesi? “Il programma è fitto di impegni e di scadenze. Questa amministrazione è stata eletta proprio in piena crisi economica e questo aspetto, insieme alla pesante eredità del finanziamento della metropolitana, ha rallentato la realizzazione di alcuni progetti che abbiamo comunque intenzione di concretizzare. Penso per esempio alla Cittadella dello sport: vogliamo consegnare a Brescia un centro sportivo moderno, all’avanguardia, con delle strutture idonee alla crescita del nostro movimento sportivo. Si sta concludendo poi il graduale processo di pedonalizzazione delle principali piazze e vie del centro storico: un progetto

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Gino Rodella,

l’amore per la vita riesce sempre a sorprendere di Luca Marinoni - Ph. Stefano Rossetti

Nel campo dell’arte e più in generale di quello che potremmo definire l’amore per la vita in tutte le sue sfaccettature c’è un personaggio che merita assolutamente di essere conosciuto. Si tratta di Gino Rodella, poliedrica figura che al tempo stesso è un’artista ma che non rientra semplicemente in questa definizione, visto che l’architetto-designer nato a Calcinato è qualcosa di molto di più ampio e, come molti esperti lo hanno ribattezzato, può essere definito a buon diritto “un eclettico creatore della notte”. Una descrizione che calza molto bene per il Maestro Rodella, che in questo momento, grazie al suo estro ed al suo genio creativo, è il punto di riferimento di un’esperienza innova-

tiva e di grande significato come la GR Fossil Style di Calcinato (che presenta uno shoow room assolutamente da vedere in via Statale 31), ma che vanta un legame veramente profondo con quel senso artistico che, come lui stesso racconta, fa parte del suo dna: “Questo rapporto intenso, quasi palpitante direi, con l’arte e con tutto quello che questa splendida realtà rappresenta – confida Gino Rodella con un eloquente sorriso – è da sempre una parte importante di me e del mio modo di essere. Già all’asilo, per esempio, mi piaceva costruire un palco, preparare e vestire gli altri bambini e creare uno spettacolo. Anche in seguito, con il passare degli anni, sia dopo essere uscito dal collegio che ho frequen-

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tato nella mia adolescenza, sia al termine dei miei studi, l’idea di dipingere, creare, fare spettacolo è sempre stata nella mia natura. Una vera e propria anima, che mi ha accompagnato lungo tutte le esperienze (fortunate o no) di questi anni e che rappresenta la base sulla quale ha preso il via questa nuova iniziativa della GR Fossil Style che ho la fortuna ed il piacere di condividere con tre amici davvero preziosi sotto tutti i punti di vista”. In questo senso, osservando le sue originalissime creazioni ed il suo stile tanto unico quanto personale, è facile scoprire gli influssi che hanno arricchito il suo bagaglio culturale, dall’Istituto d’arte ai corsi in scultura ed anatomia all’Accademia Carrara, passando dagli studi in coreografia al Teatro Donizzetti a quelli che lo hanno completato come architetto scenografo all’Accademia delle belle arti di Brera. Un curriculum che, è proprio il caso di dirlo, parla da solo e che racconta la vera e propria storia di amore che un uomo ha dedicato all’amore, in tutte le sue multiformi e colorate espressioni. E’ per questo che non è affatto facile catalogare Gino Rodella negli spazi ristretti ed angusti di una semplice definizione. Il Maestro di Calcinato è infatti architetto,

scenografo, coreografo, stilista, designer e pittore, ma, proprio per non farsi mancare niente, accanto ad una spiccata sensibilità verso l’aspetto culturale e per tutto quello che riconduce all’epoca Liberty, riesce a trovare anche il tempo e l’entusiasmo per organizzare eventi e manifestazioni che assumono un significato assolutamente speciale: “Chi sono in realtà? – si domanda lo stesso Rodella per esaudire la nostra curiosità – Questa è davvero una bella domanda, che io stesso mi pongo da una vita ed è per questo che, forse, la risposta più corretta (pur nella sua semplicità) è che io sono Gino, una persona che vive per l’arte”. Un’osservazione certamente semplice, ma che ci aiuta a conoscere più da vicino un vero e proprio personaggio che, forse proprio per questo suo modo di fare e di essere, in questi anni di carriera è riuscito a conquistare tanti riconoscimenti ed una considerazione che ha varcato con decisione i confini nazionali. In questo senso possiamo ricordare il “Leone d’oro” che il Maestro Rodella ha ricevuto nel ’91 al Teatro Goldoni di Venezia per le sue scenografie, ma non sono da meno riconoscimenti ottenuti sia come artista che come architetto come il premio “Lo

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spettacolo dell’architettura”, il titolo di Baronetto delle Tre Venezie e il “Cuore della Madonnina di Milano” per opere di beneficenza. Premi che evidenziano lo spirito poliedrico di un personaggio che vive in modo intenso e profondo tutto quello che fa e che riesce a dedicare un’attenzione particolare a quello che gli dice il cuore anche nelle situazioni apparentemente più stravaganti e caotiche. Proprio questo suo amore particolare per la vita in tutti i suoi aspetti lo ha portato dagli Anni ’90 ad oggi ad essere un brillante protagonista della ristrutturazione e di quella che possiamo propriamente definire la creazione di alcuni importanti locali (oltre 400), sia in Italia (da Jesolo a Rimini, da Taormina a Roma, solo per fare alcuni esempi) che all’estero (Messico, Spagna, Slovenia, Francia). Un fiore all’occhiello che è stato accompagnato dalla creazione di grandi eventi, come l’indimenticabile serata dedicata a Carolina di Monaco e a Casiraghi, oppure di oggetti che sono diventati autentici miti come l’abito disegnato per Stephanie di Monaco e il suggestivo trono papale realizzato per Benedetto XVI, per non parlare di quell’autentico gioiello storico-artistico che è stato durante la sua breve, ma significativa parentesi il ristorante “Il Vittoriale 2000” di Montichiari. Il tutto per un’esperienza personale e professionale che consente a Gino Rodella di guardare avanti con grande voglia di fare e con la più ferma volontà di continuare a diffondere e a valorizzare la sua arte: “Nel corso di questi anni, insieme a tante gioie e soddisfazioni, non sono mancati, ovviamente, problemi e difficoltà. Una situazione che, penso, capiti un po’ a tutti, ma che, nello stesso tempo, non solo non mi ha spinto ad arrendermi, ma, al contrario, mi ha reso più completo e mi ha tra-

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smesso nuova forza. Proprio basandomi su tutto questo – termina con un bel sorriso l’architetto-designer indicando le creazioni contenute nell’atelier della GR Fossil Style – ho deciso di intraprendere questa ulteriore esperienza, che rappresenta una vera e propria nuova fase della mia vita artistica e professionale. In questo senso il mio primo obiettivo è quello di riuscire a dare alle cose che faccio il valore che meritano, portando avanti un’attività che non sia solo un lavoro, ma possa diventare soprattutto un racconto dell’amore che nutro per l’arte e per lo spettacolo, in una parola per la vita in tutte le sue splendide e variegate forme”.


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Quanto ti sta a cuore la tua salute? un check up di prevenzione cardiovascolare, a casa o in azienda

Dopo la presentazione a settembre dell’intera struttura del centro, ad ottobre con le aree specifiche di medicina estetica e odontoiatria, completiamo il nostro approfondimento del centro polispecialistico W.&B (Wellness and Body, benessere e corpo) Poliambulatori di via Chiusure a Brescia con il tema della prevenzione. Partiamo dalla nostra realtà bresciana: in media a Brescia la familiarità per le malattie cardiovascolari riguarda il 24% degli uomini e il 30% delle donne. I dati delle singole malattie cardiovascolari (infarto, ictus, angina pectoris, claudicatio intermittens, TIA, fibrillazione atriale) derivano dall’Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare (OEC). La prevalenza nelle diverse malattie nella fascia di età compresa fra 35 e 70 anni, è: 
• infarto: 1,5% negli uomini e 0,4% nelle donne; 
• ictus: 1,1% negli uomini e 0,8% nelle donne; 
• fibrillazione atriale: 0,8% negli uomini e 0,7% nelle donne; 
• angina pectoris: 3,3% negli uomini e 3,9% nelle donne; 
• claudicatio intermittens: 1,9% negli uomini e 2,5% nelle donne; 
• TIA: 0,8% negli uomini e 0,6% nelle donne. Attualmente in Italia il peso complessivo delle malattie cardiovascolari sul totale dei decessi è pari al 44%, di cui il 30% è dovuto all’infarto del miocardio e il 31% all’ictus. Valori così elevati sono dovuti all’invecchiamento della popolazione con conseguente aumento numerico degli individui di quella fascia di età più disposta ad ammalarsi e a morire per malattie di tipo degenerativo; inoltre oggi un ragazzo su tre è in soprappeso e due ragazzi su tre fumano e mangiano in maniera scorretta: due dei più diffusi fattori di rischio cardiovascolare.

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Siamo tutti consapevoli che da qualche tempo la situazione lavorativa è molto difficile nella nostra provincia; una realtà che ha sempre visto il lavoro come fonte di soddisfazione e benessere, oggi si è trasformata in una lotta quasi quotidiana per andare avanti. Questo provoca nel lavoratore (imprenditore o collaboratore che sia) uno stato d’ansia, di stress e di preoccupazione che si riflette anche sulla salute del nostro corpo. Capita ormai sempre più spesso che certi malesseri siano dovuti più a motivazioni psicosomatiche, piuttosto che a un vero problema fisico; le notti in bianco, perché preoccupato della giornata che mi aspetta, tachicardia, perché troppo sotto pressione, stato di ansia, perché ho da fare tante cose in poco tempo….quanti di noi vivono queste situazioni? L’approccio del Poliambulatorio, come filosofia, è questo: la società oggi è competitiva, spietata. Se vogliamo migliorare e cambiare il sistema, dobbiamo essere noi i primi a volerlo e per farlo devo essere sempre efficiente e pieno di energia. Ecco, quindi, che una struttura medico – sanitaria come Web Poliambulatori può diventare un partner nell’aiutare il lavoratore ad essere anche più performante al lavoro, permettendogli di avere quelle energie in più che gli consentono di essere un vincente e un leader. La visione a 360 gradi della persona, che il poliambulatorio Web ha sviluppato, viene pertanto trasferita anche al lavoratore; quale è il bene più prezioso per un imprenditore, un libero professionista? Il TEMPO.


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Sapendo che il tempo è diventato per tutti una merce RARA (anche per le donne manager o libero professioniste, magari che hanno anche figli), è il Poliambulatorio che esce e si adegua all’agenda del lavoratore. L’equipe degli infermieri professionali, attraverso la reception della struttura che coordina le visite in azienda/ufficio, è il primo canale per iniziare il check up cardiovascolare, con un primo controllo generale (pressione, elettrocardiogramma, esami del sangue, ecc.); in un secondo momento ci sarà da parte del cardiologo la refertazione dell’ECG (elettrocardiogramma) e in base ai risultati degli esami un’indicazione di quale sentiero percorrere per stare meglio, magari affidandosi a un nutrizionista se voglio perdere peso, a uno psicologo specializzato in life and work coach se voglio essere leader nella vita privata o al lavoro, a un preparatore atletico se voglio tornare in forma. Un servizio adeguato ai tempi in cui viviamo: prenotabile in 48 ore, a costi accessibili e fiscalmente detraibile, flessibile, essendo eseguibile presso il domicilio, la sede aziendale o la struttura del poliambulatorio. La filosofia che sta alla base di tutto questo percorso è: “prevenire è meglio che curare”; concetto semplice, che tutti sappiamo, ma che troppo spesso ci dimentichiamo. Per questo, con la finalità di educare i nostri cittadini, W.&B. Poliambulatori ha deciso di dedicare il mese di DICEMBRE quale MESE DELLA PREVENZIONE CARIOVASCOLARE. L’equipe degli infermieri e il cardiologo saranno a disposizione, previa prenotazione allo 030.2411111, per l’elettrocardiogramma (Ecg) e refertazione gratuiti. La diagnostica e le terapie avanzate oggi permettono a tutti i cittadini di poter allungare la loro vita e di beneficiare di una alta qualità della stessa; invecchiare sì, ma con lo spirito e con il cuore di un giovane ancora pieno di vita e di sogni e speranze. Cuore, punto vitale dell’organismo: conoscere, curare e prevenire. Questo è un messaggio fondamentale che tutta la sanità, pubblica e privata, sta portando avanti da anni. La sensibilizzazione verso i cittadini che il cardiologo è una figura professionale importante, che aiuta ad avere sotto controllo lo stato di salute generale del mio corpo, viene sposata in toto anche da Web Poliambulatori. La struttura polispecialistica ritiene così centrale la cardiologia nell’anamnesi del paziente, che la Direzione Sanitaria del centro è stata affidata al dott. Antonio Caobelli, cardiologo ben stimato e conosciuto a Brescia. La mission del centro Web è sicuramente la prevenzione; se però è necessario curare il paziente, anche in modo importante ed invasivo, ecco che il poliambulatorio trova un’ottima collaborazione ed un canale diretto con la cardio-chi-

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rurgia degli “Spedali Civili di Brescia”; questo perché solo in strutture d’eccellenza come il nostro ospedale della città si può trovare una risposta chirurgica adeguata al problema. In tutto questo il paziente trova un punto di riferimento nel cardiologo, presso l’ambulatorio; cardiologo che accompagnerà il paziente in tutto il suo percorso, sia di prevenzione, sia di cura se necessario. Avere un punto di riferimento che conosca tutta la mia storia sanitaria, la mia cartella clinica, ecco il grande salto che la sanità deve fare per far sentire i cittadini seguiti e capiti nei loro bisogni medico – sanitari. Concludiamo questo nostro approfondimento presso W.&B. Poliambulatori in via Chiusure, nr 58 a Brescia consapevoli che la sanità privata avrà un ulteriore sviluppo sul nostro territorio; i “venti” di taglio alla spesa pubblica che giungono da Roma, ci spingono a pensare che nemmeno la nostra sanità pubblica in Lombardia ne sarà esente. Ecco che individuare un centro in città, comodo da raggiungere (o che talvolta lui raggiunge noi…) che offre una quarantina di professionisti specializzati nelle più importanti aree sanitarie, sia per il cittadino bresciano un’opportunità da non farsi sfuggire. Il miglior modo per sentirsi bene è fidarsi: affidarsi ad una struttura qualificata come Web Poliambulatori, che ascolta e capisce le esigenze dell’utente, permette di avere risposte professionali e altamente qualificate.


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UP Eve nt Basket Brescia Leonessa & Nanni Nember pagina 50 Festa InAffitto Ghedi pagina 52 Inaugurazione Studio Gilberti - Manfredi pagina 55 Ottobrata A.R.T.HO.B pagina 58 Gymnasium October party Erbusco pagina 60 Aperitivo by Ever Boutique pagina 62 Chirurgia di eccellenza pagina 64 Aldo Coppola by Antonio to QI Clubbing pagina 66 Motorini Zannini - inaugurazione Showroom a Brescia pagina 70 Caccia al tesoro by Melaraider pagina 72 Interno4 evento Set Fotografico pagina 74

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Basket Brescia Leonessa Largo.. pista.. passa la capolista! la Centrale del latte corre veloce

Chi l’avrebbe mai detto! Tre anni fa nella nostra città il basket era solo un ricordo, il ricordo dei mitici tempi della Pinti, del ciambellone (E.I.B.), di Sales, di Costa, Solfrini, Taccola e dei grandi giocatori di basket che avevano fatto sognare i bresciani e vivere domeniche indimenticabili per poi, purtroppo, come per tanti altri sport bresciani finire mestamente nell’oblio e nel dimenticatoio. A diciannove anni di distanza come per magia, il Basket Brescia è ritornato e corre veloce anzi velocissimo come le nuovissime BMW che Nanni Nember (nuovo patner della Leonessa) ha messo a disposizione dei tre giocatori americani Goldwire, Busma e Thompson. Proprio così, il Basket Brescia Leonessa targato Centrale del latte, a discapito dei pronostici, è primo in classifica nel campionato nazionale di lega2 dopo cinque partite, una sorta di miracolo “made in Brescia”. Un grazie a tutti i protagonisti di

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questa splendida avventura dalla “presidentissima” Graziella Bragaglio, ai suoi collaboratori, alla “leggenda” Ario Costa ora Direttore Generale del Club, a Sandro Dell’Agnello l’allenatore eroe della storico “scudetto” colui che ha riportato Brescia nell’olimpo della pallacanestro, per passare a citare il gruppo dei giocatori i “fantastici 7” : capitan Rezzano, Supermario Ghersetti, Lollo Gergati, Farouk Farioli, “il cobra” Franko Bushati, Stevan Stojkov e “rombo di tuono” Rodolfo Rombaldoni; questi sono infatti i sette giocatori riconfermati dalla società che a maggio ci hanno regalato il sogno di riportare Brescia in Lega 2, a loro vanno aggiunti “el gnaro de gardù” Andrea Scanzi e i tre stranieri già citati. Insomma apprestiamoci a vivere una stagione che ci auspichiamo ricca di soddisfazioni. Forza Basket Brescia Leonessa.

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InAffitto a Ghedi festeggia e guarda ai nuovi traguardi

Lo scorso giovedì 27 ottobre l’ufficio “InAffitto” di Ghedi ha celebrato, insieme a tanti amici, clienti e addetti ai lavori il suo terzo compleanno. Una bella serata, con tanto divertimento e diverse belle sorprese, ha consentito a Caterina Zappia e ai suoi collaboratori di salutare i progetti per il futuro.

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Oscar Concorso Douja d’Or 2011 Franciacorta Saten DOCG

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Medaglia d’Oro 7° Concorso Internazionale Emozioni dal Mondo Merlot e Cabarnet 2011 NeroD’Ombra IGT Sebino Rosso 2007

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Gilberti::Manfredi inaugurazione nuovo spazio Il 29 ottobre lo studio GILBERTI::MANFREDI ha inaugurato il suo nuovo spazio a Brescia in Via Carlo Cattaneo 5, Andrea Gilberti e Jean Claude Manfredi reporter specializzati in fotografia di matrimonio giĂ presenti con uno studio a Milano hanno deciso di esporre le loro immagini anche nel centro storico di Brescia. La serata è stata allietata dalla numerosa partecipazione di amici ed anche da altre persone che non conoscevano ancora lo studio, gli ospiti hanno potuto visionare ed apprezzare le immagini dei due giovani fotografi. Il progetto dello studio nasce da un’idea comune

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di Andrea Gilberti e Jean Claude Manfredi. Dopo una lunga collaborazione che li ha portati ad operare professionalmente in diversi campi della fotografia, come still life, reportage e fotografia d’architettura, è nata per entrambi la necessità e il desiderio di ridiscutere completamente il concetto di fotografia di matrimonio, mescolando le esperienze e le competenze acquisite negli anni. Spesso si pensa alla tipica fotografia di matrimonio inquadrata in un’immagine statica, completamente impostata, priva di emozioni e di spontaneità. Reinterpretare questi standard per riscoprire,

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con uno stile semplice ed elegante, l’emozione data da un’immagine fuori da schemi predefiniti. La filosofia è quella di lasciare spazio a scatti spontanei anziché costringere gli sposi a stancanti sedute di posa, puntando sulla creatività e mantenendo un’assoluta sobrietà delle immagini, in quella che deve essere una giornata speciale e indimenticabile. Il fine è realizzare un vero e proprio reportage con un approccio discreto e raffinato che non interrompa i festeggiamenti, ma che riesca a catturare i momenti decisivi e l’essenza, fatta di emozioni, luci e colori.

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Ottobrata A.R.T.hO.B...

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un appuntamento inossidabile

Ottobre uguale Ottobrata. Come ogni anno, da quasi trent’anni a questa parte, con l’avvento delle prime brume, è andato in scena uno degli appuntamenti conviviali più sentiti dagli associati A.R.T.Ho.B. (Associazione Ristoranti, Trattorie, Hostarie Bresciane). Nella calda cornice dell’Antica Cascina San Zago, in quel di Salò, si è svolta la manifestazione che ha visto la presenza di un nutrito numero di imprenditori, professionisti della ristorazione di qualità della provincia di Brescia. Il nuovo consiglio direttivo, per larga parte rinnovato ed operativo dalla scorsa primavera, ha accolto gli ospiti con una cena perfettamente presentata dal patron Carlo Bresciani che ha ammaliato i presenti con il piatto forte, l’insostituibile spiedo alla bresciana. L’Ottobrata non è comunque solo convivialità, ma anche un’occasione importante per fare il punto sull’attività degli associati dopo la, da poco conclusa, stagione estiva e un momento di riflessione e di confronto programmatico in merito alle iniziative future che vedranno coinvolto il sodalizio. Parecchi sono i punti di programma che il presidente Beppe Rocca ed il consiglio direttivo hanno messo sul tappeto come spunti di valutazione per gli associati presenti. Gli obbiettivi sono ambiziosi ed il futuro ci dirà se potranno essere raggiunti, ma l’entusiasmo che muove i consiglieri, protagonisti del “nuovo corso”, è sicuramente di buon auspicio. Graditissimo ospite della serata, Silvia Razzi, Assessore al Turismo ed alla Cultura della provincia di Brescia, nonché Presidente dell’associazione “Accademia bresciana 58 BRESCIA UP


arti e mestieri della buona tavola” di cui A.R.T.Ho.B. rappresenta un elemento di forza. Silvia Razzi, nel suo intervento, ha avuto parole di elogio e di augurio per gli intenti del nuovo consiglio direttivo e si è auspicata che l’attività dell’A.R.T.Ho.B possa essere un elemento concretamente propositivo che non potrà che essere di grande aiuto alle iniziative future, che a detta dell’Assessore saranno molte e di sicuro interesse, di Accademia stessa. I ripetuti brindisi bene auguranti hanno accompagnato la riuscita serata alla conclusione. Arrivederci quindi in occasione di un altro grande appuntamento dell’A.R.T.Ho.B. il Capodanno del Ristoratore che quest’anno si svolgerà presso la prestigiosa Casa Rocca, il 28 dicembre. L.P.

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Gymnasium October Party!

Grande festa MercoledĂŹ 5 Ottobre 2011 al centro fitness Gymnasium di Erbusco per inaugurare la nuova stagione. Tanto divertimento con musica, balli, drink, buffet, set fotografico in collaborazione con Sunset, Club 141, DZ Management, Moonradio, B/True, Casa Tua Arredamenti, Cinziatelier Haute Couture. Moltissimi i clienti e gli amici presenti alla serata animata dallo staff Gymnasium con dj set Riki Yuma e voice Max Bertanza. Il centro fitness Gymnasium, sotto la direzione di Pier Carlo Bocchi, Mattia Bocchi e Donatella Infuso è leader da oltre 20 anni nel settore del fitness in Franciacorta e dintorni. Il centro offre una vasta gamma di servizi per tonificare, modellare, snellire, prendersi cura del proprio corpo e rilassarsi dallo stress quotidiano. Palestra con sala attrezzi, sale corsi, Aerobica, Zumba, Hiphop, Spinning, Pilates, Yoga, Krav maga, Kick boxing, Tai chi quan, riabilitazione, rieducazione funzionale, Chinesiologia, Fisioterapia, Idrokinesi. Piscina, Acquagym, nuoto per bambini, centro benessere con sauna finlandese, bagno turco, calidarium. Centro estetico, trattamenti viso, trattamenti corpo. E ancora tanti servizi per il tuo benessere fisico e mentale. Centro Fitness Gymnasium Via dell’Industria 5, Erbusco (Brescia) Tel. 030 7700759 www.gymnasium.bs.it

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Aperitivo Ever Boutique

GiovedÏ 13 Ottobre Ever Boutique ha voluto organizzare un altro fantastico aperitivo in negozio, invitando amici, colleghi e clienti. A fare da cornice all’event, oltre al particolare e raffinato stile del negozio, un gradito buffet offerto a tutti i presenti. Via della Volta, 75 25124 Brescia

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Ti regala un Piacevole Risveglio nelle prime ore del

mattino, con le sue fragranti brioches.... Ti ristora in Pausa Pranzo con golosi men첫 a 10 euro. Ma quando viene la sera, nel weekend, non puoi perderti la sua atmosfera raffinata ed accogliente cominciando da un frizzante aperitivo per poi gustare una delle numerose leccornie: dalla pi첫 semplice pizza verace, passando al nostro Angus su pietra ollare, ed anche prelibate grigliate di pesce, senza dimenticare le nostre esclusive ostriche di Bretagna.

Le Pet itParis

Rstorante Le Petit Paris - Via Malta 16 25124 Brescia

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Chirurgia di eccellenza

Si e parlato della chirurgia ricostruttiva ed estetica, e della cardiochirurga di livello di eccellenza al Hotel Vittoria Alata , il 27/10/11, con due oratori, il Prof Cataldo Daniel e il Prof Alfieri Ottavio. La chirurgia ricostruttiva di alta complessità ed estetica illustrata con 300 diapositive dal Prof Cataldo, il quale ha il supporto del famosissimo attore francese Gérard Depardieu, che in un film spiega l’attività svolta. Il Prof Alfieri, famoso cardiochirurgo del Ospedale San Raffaele di Milano, e uno dei più prestigiosi al mondo, che in un bel dibattito con il pubblico ha dato il sua parere sulle possibilità di prolungare la vita. L’evento che si svolge nel bresciano tutti gli anni, per la missione del Prof Cataldo, questo anno sara organizzato a Milano ed Aosta. I siti cataldosurgery.it e operazionesorrisoservant.com

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Aldo Coppola by Antonio

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serata QI Clubbing

Domenica 23 ottobre al QI Clubbing, Antonio Quarena titolare del salone Aldo Coppola by Antonio ha voluto organizzare un party esclusivo insieme a clienti ed amici. Durante la serata immersa in un’atmosfera newyorkese bellissime ballerine; con acconciature glamour curate da Antonio e l’aiuto del suo staff hanno intrattenuto i partecipanti con suggestive coreografie. Aldo Coppola by Antonio Piazza G. Almici, 28 Brescia www.aldocoppola.it

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Grande inaugurazione per riapertura della stagione invernale 2011-12 al QI Clubbing di Erbusco (Bs). Come sempre belli e bravi ballerini e ballerine, hanno accompagnato la festa, danzando e divertendo tutti gli ospiti presenti, senza poi scordare il gradito buffet offerto all’interno del locale.



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Motorini Zanini inaugurazione Show Room di Brescia

Un boom sì, ma elettrico, quello che ha ufficialmente inaugurato domenica 9 ottobre, in Ambiente Parco, lo Show Room a Brescia di Motorini Zanini. Durante la serata sono state distribuite centinaia di magliette, adesivi, brochure informative e, al termine della serata, è stata la volta dell’estrazione di uno scooter marcato Motorini Zanini. Tra gli sponsor che hanno partecipato si ringraziano: Rossa, l’agenzia che ne cura l’immagine e la comunicazione, La Flute, Mondo.Liquido, Frisco e Alia. All’interno del negozio è stata allestita la mostra d’arte dell’artista Xia Jie dal titolo: “Bianco o nero?” Un impegno, quello di abbinare la rivendita di mezzi con lo spazio espositivo, che sarà di certo proposto anche in futuro, così che gli artisti locali possano disegnare la loro versione di mobilità sostenibile, come Motorini Zanini prova già a dare. Con i suoi elettrici.

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Domenica 23 ottobre strani individui coloratissimi correvano tra un locale e l’altro di Brescia con bandane, cappellini, fogli e buste in mano, svolgendo prove esilaranti di qualunque natura, vociando, incoraggiandosi e divertendosi come non mai. Tranquillizziamo tutti quelli che assistendo a tante scenette simili hanno pensato che i giovani bresciani fossero d’improvviso impazziti ..era in via di svolgimento la seconda incredibile edizione della caccia al tesoro per locali di Brescia, MELARAIDER! Organizzata dall’Associazione culturale MELAGODO, la seconda edizione della caccia al tesoro per locali ha visto la partecipazione di circa 300 persone suddivise nei vari equipaggi che hanno intrapreso il viaggio tra le 21 tappe in totale suddivise nei vari locali e ristoranti che hanno partecipato con entusiasmo all’iniziativa. In ogni tappa dopo aver superato prove, giochi e indovinelli potevano raccogliere i pezzi della mappa che conduceva al tesoro nascosto! Si partiva dal ristorante Symposium in via Stretta dove la punzonatura e un meraviglioso buffet accoglievano i partecipanti .Una volta fatta lettura del regolamento e consegnato il primo indovinello ad ogni team la caccia al tesoro automobilistica per locali di Brescia cominciava! …E quella domenica se eri in città potevi assistere a strane cose davvero…. Vedevi gruppi di ragazzi scatta-

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re da Christian del Far Bar alla ricerca di indizi, o da Nicola al Ciusmita a testare le proprie conoscenze geografiche! Se eri a prenderti un aperitivo al Beach o mangiarti una pizza dai Sorrentino o dai mattacchioni della pizzeria Picchio Rosso vedevi continuamente gruppi di ragazzi entrare alla ricerca della tanto agognata prova da superare! Potevi essere all’altra Pecora a mangiarti un gelato o magari ti godevi una piadina dalla Lory e la Dory in parte al Papero e Fragole e vedevi continuamente gente che risolveva anagrammi o faceva crucipuzzle! In via San Rocchino andavi da Pelo alla Piadineria e trovavi gruppi che risolvevano il cruciverba… ma era quando raggiungevi la piadineria Punto Fermo che davvero non capivi! Per superare la prova I ragazzi dovevano impararsi a memoria “a Zacinto” di Ugo Foscolo!! Scene davvero esilaranti sono state viste anche dalla Luisa allo Chalet in castello, dai ragazzi del Kinky’s di Borgo Whurer, allo zio paperotto di via Triumplina, dalle ragazze all’Escondido , alla Buca di Bacco o da Gionni al Terry Bell in parte al Matilda! Dopo circa 3 ore per le strade cittadine la prima squadra è riuscita a trovare il tesoro, raccogliendo tutti gli indizi sparsi tra i locali cittadini!! E allora stop alla caccia e via alla festa! Il ristorante La Prima Volta ha accolto tutti i partecipanti che stanchi ma sorridendo hanno assistito alla premiazione e mangiato una pizza speciale per concludere una giornata davvero speciale! L’Associazione Culturale Melagodo, nel ringraziare tutte le persone che hanno partecipato e i locali che hanno aderito, vi aspetta alla terza edizione della caccia al tesoro per locali MELARAIDER nella primavera del 2012.

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All Blacks

finalmente campioni. Di nome e di fatto.

di Alessandro Rubbia

Da sempre gli All Blacks sono la squadra di rugby più forte del mondo, ma da quando si disputa il Campionato mondiale, ovvero dal 1987, questa superiorità di fatto ha bisogno anche di un certificazione ufficiale: la conquista della Webb Ellis Cup. Insomma, nel rugby come negli altri sport, non basta essere i più bravi, oc-

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corre anche dimostrarlo quando conta. Altrimenti si diventa dei perenni “chokers” quelli che si fanno andare di traverso l’ultimo boccone, l’ultimo sorso del brindisi. Da 24 anni la Nuova Zelanda conviveva con questo incubo: l’incapacità di aggiudicarsi un titolo che le statistiche e i risultati le assegnano d’autorità. Dal 15 giu-


gno 2004, gli All Blacks sono stati i numeri uno del mondo per la bellezza di 343 settimane su un totale di su 386, con un bottino di 102 partite giocate e 87 vinte. Nessun’altra squadra, nessun altro sportivo vanta lo stesso palmarès. Ecco perché. alla fine, il successo della Nuova Zelanda nella settima edizione della Coppa del mondo ha fatto piacere a tutti. Anche se il trionfo è arrivato al termine di una finale giocata sul filo del rasoio e vinta di un solo punto, 8-7, contro la Francia. Pensate: nelle ultime cento partite, solo una volta, lo scorso agosto contro il Sudafrica, gli All Blacks avevano realizzato meno di 10 punti e soltanto in quindici partite avevano messo a segno meno di due mete. Ciò nonostante, contro i francesi, nel giorno più atteso, davanti a un paese che aspettava il trionfo con la stessa ansia con cui si attende il Messia, i neozelandese hanno saputo venire a capo del loro incubo più nero: fallire all’ultimo ostacolo, affogare a un metro della riva, senza riuscire a raggiungere il traguardo. Il pilone Tony Woodcock, autore dell’unica meta della finale ha sintetizzato bene il sentimento che attanagliava la squadra: “Durante gli ultimi venti minuti della partita avevo senz’altro in testa il pensiero di quello che era successo nel 2007 (sconfitta con la Francia, ai quarti di finale ndr). Era un senso di vera e propria disperazione”. Un disperazione che durante il torneo aveva assunto le sembianze della jella, anche quella tanto per cambiare nerissima. Alla fine del girone eliminatorio infatti la Nuova Zelanda si era trovata senza il suo regista titolare, Dan Carter, col quale, negli ultimi quattro anni, gli All Blacks avevano una percentuale di successi superiore all’88%, mentre in sua assenza questo dato precipitava al 60% (6 vittorie, 4 sconfitte). Contro il Sudafrica, per esempio, senza di lui in campo, la Nuova Zelanda aveva perso tre partite su tre. Ecco perché la notizia dello strappo all’inguine del numero 10, lo scorso 1 Ottobre, aveva gettato nello sconforto l’intero paese, divenendo per giorni il servizio più importante di tutti i telegiornali nazionali. Ma uno come lui non si rimpiazza a cuor leggero, tantomeno se c’è di mezzo il destino e la sua maglia pesa un quintale: fuori per infortunio, in rapida sequenza, sono finiti anche Colin Slade, un ragazzetto con il volto da vit-

tima sacrificale, e Aaron Cruden, 22 anni, che un paio di stagioni prima aveva combattuto e vinto contro un tumore ai testicoli ed ora era chiamato a combattere e vincere per portare in Nuova Zelanda il titolo mondiale. Alla fine, il calcio di punizione decisivo è toccato così a Stephen Donald uno che fino a dieci giorni prima se ne stava a casa a guardare il Mondiale in tv e che il giorno in cui in fretta e furia i tecnici della Nuova Zelanda lo hanno chiamato per rimpiazzare l’infortunato Carter e l’acciaccato Slade era andato a pesca e nessuno lo riusciva a ritracciare. A lui, quando anche il giovane Aaron Cruden è caduto ieri vittima della maledizione che in questo mondiale, uno dopo l’altro, ha tolto di mezzo i numeri 10 degli All Blacks, al Donald scartato all’inizio della stagione e messo in naftalina é toccato raccogliere uno scettro che pareva avvelenato. E così gli All Blacks hanno vinto con un “eroe per caso”, l’uomo capitato al posto giusto, al momento giusto. “Adesso possiamo riposare in pace” ha detto dopo la vittoria il coach Graham Henry, un epitaffio che spiega quanto lo sport, a volte, sia metafora crudele di vita o morte.

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Valentina Marino angelo&diavolo di Diavoli Rossi Motorsport

Capelli chiari, occhi celesti, affabile, carica di entusiasmo, uno sguardo furbo, risulta subito simpatica a tutti ed è sempre gioiosa e sorridente. Ha 27 anni “l’angelo” dei paddock delle gare supermoto. Ma quel suo sorriso ad un certo punto svanisce per lasciar posto ad un volto serio e concentrato, il battito cardiaco aumenta ... pochi minuti e tocca a lei entrare in pista. Valentina è uno dei 10 piloti della categoria Ladies, nel Trofeo Italia Supermotard ed è la portacolori femminile della Asd Diavoli Rossi Motorsport Club. Ha una sfrenata passione per le moto che risale a quando era bambina, a 17 anni inizia le sue esperienze amatoriali in pista, con le minimoto, qualche gara e qualche coppa, tutto all’insaputa dei genitori, complice la conoscenza con il pilota Marco Ricci. In seguito Marco, diventato suo compagno è impegnato nelle gare di supermoto e Valentina poco dopo si appassiona a questa disciplina. Arriva il 2010 e la ASD Diavoli Rossi Motorsport di-

venta la promotrice del Trofeo Italia Supermotard per la Uisp, nel quale il sottoscritto e il responsabile tecnico sportivo Aldo Caldera, hanno voluto dar vita anche ad una categoria riservata ai piloti di sesso femminile, la categoria Ladies. Contestualmente, sia Marco Ricci, che Valentina Marino, decidono di prendere parte al Trofeo con licenza Diavoli Rossi Motorsport. Si è cosi composto il team Ricci Moto e Valentina e Marco diventano una coppia oltre che nella vita, anche nello sport e lei è pronta per debuttare proprio nel nostro campionato, allenata dal suo esperto compagno. Il debutto di “Vale” nel campionato 2010 è sfortunato, purtroppo a causa di una rovinosa caduta proprio durante la tappa bresciana, subisce una frattura scomposta della clavicola che la obbliga ad uno stop. Al suo rientro dalla convalescenza vince l’ultima gara del Trofeo Italia Supermotard, salendo così sul podio 3 volte in 4 gare. La stagione 2011 vede ancora la nostra n° 7 fra le protagoniste. Al Centro Fiera del Garda di Montichiari, nella cornice del Festival dei Motori si è svolta la prova di chiusura del Trofeo Italia Supermotard Uisp 2011. L’ultima gara di stagione la ricorderemo a lungo. Si gioca tutto all’ultima gara, si tirano le somme di una stagione impegnativa composta da 6 gare e svariate sedute di allenamento. Potrebbe vincere il suo primo campionato, l’impresa è assolutamente alla sua portata. Valentina è più veloce anche di molti forti concorrenti delle categorie maschili. Marco è stato capace di farla

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crescere sportivamente affinando le sue qualità di pilota, oltre che compiere un ottimo lavoro di messa a punto sulla sua Honda. Sono presenti i suoi amici, i suoi familiari, persone a lei vicine. Tutti cercano di non far trapelare la tensione che precede la corsa. Nei giorni precedenti non ho mai parlato con lei di questa finale. Marco e Cesare le dispensano gli ultimi consigli, io attendo in pista, mi piace fotografare i momenti salienti delle gare. Sono teso anche io, conosco bene la trepidazione della partenza che ai piloti svanisce subito dopo il via, ma a noi che li tifiamo resta fino all’ultima curva dell’ultimo giro. Tutti nel team sappiamo che non vorrebbe deludere nessuno dei presenti. Temo per una sua delusione se le cose non dovessero andare bene. Forse io sono più in ansia di lei. Si infila casco, occhiali e sale sulla Honda 450CRF che pesa il doppio di lei, quando è in sella non tocca assolutamente in terra se non in una posizione innaturale, ma è pronta per dominare con naturalezza il suo potente mezzo. La n° 7 è in pista, caratterizzata dalla coda bionda che le spunta dal casco. Valentina occupa la 2a posizione in griglia a fianco di Martina, il semaforo è rosso: 14 punti da recuperare, zero margini di errore. Scatta il verde, i motori sono al massimo, gli sguardi dei piloti fissano le traiettorie di ingresso della prima curva. Parte la prima manche, ma il sogno si infrange immediatamente. Un contatto in partenza determina la caduta di Valentina, il mio sguardo è fisso su di lei, immobile a terra con le altre moto che le sfilano accanto, non mi accorgo che la sua Honda impazzita, lasciando profondi solchi nel cemento, mi passa ad un metro per poi schiantarsi contro le transenne. Vado verso di lei insieme a Marco e alla dottoressa di pista. Valentina non

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molla mai, ha una determinazione assoluta, una grinta invidiabile, pochi attimi dopo essersi consultata con la dottoressa si rivolge a me: “Ma io così perdo i punti in classifica”. Non ho il tempo di dirle: “Se te la senti vai”, che lei si è già incamminata verso la sua moto che stavano per riportare ai box. Pochi minuti dopo è in pista ad inanellare sorpassi su sorpassi. Questa sua decisione si è rivelata fondamentale per conservare il 2° posto in classifica generale. Ha terminato la manche fra gli applausi del pubblico. Non abbiamo potuto far altro che rincuorarla mentre ghiaccio e pomate alleviavano le conseguenze della caduta. Nel pomeriggio la seconda gara è stata un vero spettacolo, la partenza viene portata a termine senza incidenti e si riaccende il consueto duello fra Martina e Valentina che in 2a posizione segue a ruota la rivale cercando le occasioni per il sorpasso, l’alternarsi delle posizioni di testa, infiamma il pubblico e naturalmente noi del team. Le ragazze dimostrano un alto livello degno di grandi apprezzamenti, una eccellente scuola per tutti i piloti. Dopo pochi giri la supremazia di Valentina esplode prepotentemente e dopo un sorpasso si porta nuovamente in prima posizione imponendo alla rivale un distacco incolmabile. Fino a quel momento seguire le sue concitate fasi di gara ci ha letteralmente trasmesso i brividi. Valentina con la vittoria di gara 2, riesce così ad ottenere la terza posizione nella 6a tappa e a conservare il secondo posto nel Trofeo 2011. Il rimpianto per la caduta nella prima manche rimarrà per un pezzo, ma le gare sono fatte così, sappiamo che tutto può succedere e spesso l’imprevisto capita proprio nel momento meno opportuno. La matematica le attribuisce il secondo posto, ma per tutti noi Valentina è senza dubbio la numero uno! Per lei un sincero “in bocca al lupo” per tutti i progetti della stagione sportiva 2012!


Trofeo Italia Supermotard 2011 I protagonisti bresciani

avuto luogo il suo debutto in gara. Questo per lui è il primo campionato e dalla prima alla sesta gara, è sempre rimasto il leader della sua agguerrita categoria, dove non è certo un’impresa facile tenere testa a tutti agli altri piloti. Dario è un pilota determinato e impetuoso, i suoi continui attacchi ai piloti che lo precedono tengono sempre viva l’attenzione del pubblico. Si è rivelato un pilota costante che con una sola vittoria di gara si è guadagnato il titolo di campione 2011 della sua categoria, con un margine di 66 punti. Dario è sicuramente destinato a diventare ancora più veloce e il bagaglio di esperienza che potrà acquisire, contribuirà indubbiamente a regalargli tantissime soddisfazioni.

Marco Ricci: 47 anni, è il titolare della Ricci Moto di Borgosatollo, il punto di riferimento per gli appassionati del settore. Con la sua Honda con i colori del Team Ricci Moto / Diavoli Rossi Motorsport, si aggiudica la massima categoria del Trofeo Italia Supermotard Uisp 2011, la Open. Così come nel 2010 si aggiudica la cat. Prestige nel medesimo Trofeo. Un vero esperto, un pilota dalla guida estremamente pulita e redditizia che gli permette di salire sempre sul podio in ognuno dei vari campionati ai quali partecipa. Un “Maestro” dagli indiscussi valori sportivi, una guida per i più giovani ed è infatti pronto per trasmettere la propria esperienza a chi prometta impegno e disciplina. Il forte pilota corre in moto da 27 anni, ha un passato nel motocross dove ha partecipato agli Assoluti d’Italia, possiede una vasta esperienza che lo ha condotto al supermotard dove ha corso a livelli nazionali e internazionali, vincendo nel 2007 e 2008 il Trofeo Husqvarna. Marco viene chiamato per disputare il Campionato del Mondo, ma proprio in questa fase una serie di infortuni gli impediscono sia di vincere il 3° Trofeo Husqvarna, nel quale era ancora il leader, sia di emergere nella serie mondiale. Fra il Team Ricci Moto, (composto da Marco e Valentina) e fra la ASD Diavoli Rossi Motorsport, nasce immediatamente un forte legame e prende vita un’amicizia sincera, forte come il senso di appartenenza al team sportivo, inoltre Ricci Moto fin dalla costituzione della ASD, ne diviene subito sponsor e partner anche per le iniziative benefiche e sociali.

Dario Vantaggiato, motoclub Diavoli Rossi Motorsport, su KTM è il vincitore della categoria Sport del Trofeo. Dario ha 21 anni e a marzo 2011 ha

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The winner is... Maison Cò con Tanja Rizzo La creatività della giovane hairstylist bresciana Tanja Rizzo ha conquistato la finale italiana del concorso internazionale Trend Vision Award tenutasi al Palasharp di Milano all’interno dell’attesissimo Color Explode 2011, ed è volata a New York dove si è aggiudicata la finale. Premiata da Pier Giuseppe Moroni, “Artisti Director Wella Professional”, Rita Balestriero “Redattore Beauty D La Repubblica delle Donne”, Francesco Morace “ Presidente dell’Istituto di ricerca Future Concept Lab”. Il 30 Ottobre a New York Tanja si è confrontata on stage con più di 80 finalisti provenienti da 54 paesi in una spettacolare competizione. Marta Cò - Narcisa Cavalli, Tanja Rizzo dell’equipe Maison Cò Brescia con la testimonial dell’evento. E’ stata una grande vittoria di gruppo!!!.

Tanja ha 19 anni e lavora presso il salone Maison Cò di Brescia da quasi 2 anni ha voluto partecipare per dimostrare a se stessa di quanta determinazione è capace.

Il tema Glamazon sviluppato da Tanja è un perfetto contrasto di forme e proporzioni. Grandi trecce lavorate con le mani per ottenere un’effetto spettinato, creano volumi larghi che si oppongono alla fascia iper liscia posata sulla fronte. I colori sono quelli della terra, bruni e rossi sfumati con un effetto piuma su toni che ricordano le dune dorate del deserto.



Rubrica

di Emanuele Lumini

*Partner:

Studio Lumini

consulenza societaria, tributaria ed aziendale

www.studiolumini.it

DILEMMA DELL’IMPRENDITORE CONTEMPORANEO DECIDERE SENZA ESITARE OPPURE ESITARE SENZA DECIDERE … La crisi economica che alcune aziende stanno affrontando fa emergere i limiti di molti piccoli e medio imprenditori . Il problema che si pone è quello di traghettare l’imprenditore modello anni 80 verso un “nuovo” modo di fare impresa. Durante gli anni 70 e 80 l’imprenditore ha avuto modo di diventare sicuro e spavaldo. I suoi figli sono cresciuti con il modello vincente sempre presente. Si tratta prevalentemente di figli di imprenditori che hanno avuto soltanto il padre come maestro che, dopo gli studi, sono entrati subito in azienda e non hanno maturato una propria autorevolezza. Gli stessi si trovano ad imitare il padre spesso con maggior arroganza senza aver acquisito i meriti del padre. La cosa che emerge è che ci si trova davanti a “giovani-vecchi

“ che una volta presa in mano l’azienda sono garanzia di una “crisi annunciata”. Questi giovani vecchi sono spesso immodesti e un pochino megalomani, senza un grande fiuto per gli uomini , si circondano spesso di persone di modesto spessore in modo che il loro status non venga adombrato. Ascoltano poco perché sicuri di detenere il know-how vincente , sono lenti nel modificare i propri schemi gestionali e strategici .Sembra quasi impossibile che aziende timonate da questi imprenditori siano riuscite a sopravvivere sino ad oggi. Si stima che circa il 35% di tali aziende italiane sia destinata a scomparire. L’imprenditore obsoleto in questa delicata fase di crisi, spesso senza una consapevolezza dei problemi che riguardano la sua azienda corre il rischio

di decidere senza esitare [ e senza avere un quadro chiaro della situazione di fronte alla complessità dei problemi che si trova ad affrontare] , oppure di esitare senza decidere lasciando l’azienda in balia di decisioni non prese. In prima istanza dobbiamo dire che in tale contesto se l’imprenditore non sarà in grado di farsi supportare da consulenti qualificati difficilmente potrà sopravvivere. In seconda battuta possiamo dire che in base alla nostra esperienza l’imprenditore reattivo e vincente rispetto alla crisi è aperto agli altri ed è il primo a dare l’esempio rimboccandosi le maniche se ce n’è bisogno e sa motivare i collaboratori e dare agli stessi una “vision” che venga condivisa a tutti i livelli aziendali.

Rubrica

di Roberto Cappiello

Il caso delle obbligazioni della Banca D’Irlanda La banca d’Irlanda negli ultimi anni ha ristrutturato più volte il suo debito e, nella ristrutturazione più recente, sono malamente incappati circa 200 risparmiatori italiani possessori di una delle 18 emissioni di obbligazioni subordinate, in particolare quella emessa nel 2004 con scadenza 2019. Le obbligazioni subordinate, lo ricordo, sono una categoria di titoli obbligazionari con minori garanzie rispetto a quelle ordinarie, in quanto sono una sorta di titolo ibrido che, a livello di rischio, si collocano fra le obbligazioni e le azioni. Ma vediamo cosa è accaduto. La banca in questione ha ristrutturato le obbligazioni subordinate proponendo, a tutti gli obbligazionisti, altri bond garantiti dallo Stato irlandese, ma di minore valore; nel caso in cui gli obbligazionisti non avessero accettato la proposta o, comunque non si fossero fatti sentire, sarebbe stato loro 92 BRESCIA UP

rimborsato un centesimo di euro per ogni 1.000 € di valore nominale. Naturalmente nessuno, nonostante il basso merito creditizio dello stato irlandese, avrebbe optato per il rimborso a queste condizioni; pensate ad un possessore di 100.000 euro di queste obbligazioni liquidato con un euro. A quanto pare questa sorte è toccata solo agli obbligazionisti italiani poiché non sono stati direttamente informati della ristrutturazione in atto. In effetti nel “prospetto informativo inglese” delle obbligazioni con scadenza 2019 è chiaramente indicato che i titoli non sono destinati ai risparmiatori e, non essendo sottoposti al vaglio della Consob, non possono essere collocati in Italia se non agli operatori qualificati (fonte M.Longo il Sole24Ore). Le banche italiane hanno avuto notizia della ristrutturazione e della proposta agli obbligazionisti attraverso Clearstre-

am, una delle maggiori Casse di compensazione europee, ma nella maggior parte dei casi, non hanno avvertito i clienti. Alcune di queste lo hanno fatto in ritardo, perché l’informazione è arrivata loro quando ormai l’offerta di scambio stava per scadere; altre non l’hanno fatto per niente. Ad ogni modo, al fine di accertare le eventuali responsabilità, è assolutamente necessario rispondere alle seguenti domande: come ci sono arrivate queste obbligazioni nelle tasche degli italiani? Perché solo alcune banche hanno prontamente avvisato i titolari di queste obbligazioni della ristrutturazione in atto? Studio Cappiello, Via fratelli Lechi 13, 25121 Brescia, Tel/Fax 0305030934,www.studiocappiello.it il dott. Cappiello è delegato Aduc (Associazione per i Diritti degli Utenti e dei Consumatori) per Brescia



rubrica

di Federico Carlo Simonelli

Una città, una tragedia, una leggenda. (parte terza) All’alba del 23 marzo 1849, gli ultimi reparti austriaci si sono allontanati per raggiungere il fronte. Rimane nel castello una forza di presidio composta da seicento uomini, al comando del capitano Loeschke. Nelle ore mattutine, austriaci trafelati raggiungono il comando sul Cidneo: un’enorme folla armata ha invaso il centro della città, occupando gli uffici, le torri e le strade principali arrestando le sentinelle. La fine di questa giornata rovente arriva presto e Tito esulta: la sollevazione ha colto di sorpresa gli occupanti; i palazzi del potere sono nelle mani del nuovo Comitato Cittadino e i tedeschi si sono precipitosamente asserragliati sul Cidneo, circondati come bestie in trappola. Nel pomeriggio Loeschke ordina agli artiglieri del castello di bombardare la città ribelle: per i dieci lunghi giorni che seguiranno Brescia libera sarà ostaggio del tiro incrociato degli obici; dal Cidneo giungono le cupe eco ad allarmare i cittadini dei colpi mortali. Viene costituito un Comitato di difesa al capo del quale vengono posti Luigi Contratti e Carlo Cossola. Il 25, mentre i bresciani insorti si dedicano ad organizzare il governo della città libera, messaggeri austriaci forzano il blocco del castello e raggiungono Peschiera in cerca di rinforzi. La notte tra il 25 e il 26 Speri, Contratti e Cassola stanno organizzando l’attacco decisivo al Cidneo, quando alcuni amici portano la notizia che un reggimento austriaco sta marciando sulla città al comando del generale Nugent; tra gli imperiali in marcia è stato intravisto anche qualche pezzo di artiglieria. Gli insorti si mobilitano per fortificare le porte d’accesso. Erette le barricate, Tito prende il comando del settore di Porta Torrelunga: è da quella direzione che arriva Nugent ed è dalla piana di Sant’Eufemia che si prevede l’attacco tedesco. L’attesa non è lunga. Mentre dal Cidneo si sentono esultare gli austriaci asserragliati, a Porta Torrelunga si odono i primi boati. Dopo

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poco, il crepitare della moschetteria, urla di dolore e squilli di trombe, ancora boati, ancora schioppi. La battaglia è ferocissima; per tre giorni imperiali e bresciani gareggiano in ferocia, in rabbia, in disperazione. I nemici feriti sono trucidati a colpi di baionetta, nella polvere dell’ampia strada corrono figure chine in ogni direzione. Nel pomeriggio assolato, nel fumigare delle esplosioni, dappertutto si vedono sangue ed interiora di cavalli e di giovani adolescenti. Al crepuscolo del 29 marzo, una fanfara austriaca suona la ritirata. Gli schioppi si fanno più radi e, poco a poco, terminano. Non è dato sapere quanti ribelli bresciani morirono in quella mattanza, e quanti giovani sudditi dell’impero non tornarono dall’assalto a porta Torrelunga; certo è soltanto che i ribelli, al prezzo di indicibili violenze, mantengono la posizione e il controllo della loro città, riuscendo a resistere all’attacco combinato di fanteria ed artiglieria, uccidendo lo stesso generale Nugent. Gli insorti sono galvanizzati dalla vittoria: si sono spinti sin sui Ronchi a massacrare i tiragliatori tirolesi; già qualcuno incita i compagni a uscire dalle barricate ed inseguire gli austriaci fuori da Sant’Eufemia. Tito ferma i compagni, ordina di mantenere la posizione; forse, nei bagliori dei focolari cruenti, vede il presagio sinistro di una battaglia non ancora finita. Gli austriaci torneranno: le bande del suo amico Boifava hanno udito il vociare dei croati in marcia verso i Ronchi; dal castello Loeschke ha ripreso a bombardare la città; da Mantova sta marciando una lunga colonna al comando del tenente maresciallo Haynau. Una città contro un impero. La battaglia di Tito non è ancora finita. (Continua)


LAVAZZOLER CIOCCOLATERIA

GELATERIA

INAUGURAZIONE TERMINAL 2 AEROPORTO CATULLO VERONA Lavazzoler: il luogo in cui trovare una selezione completa dei migliori cioccolati artigianali italiani insieme a tutti quei prodotti che ben si abbinano con il cioccolato Il cioccolato italiano, elaborato da maestri artigiani cioccolatieri, è da sempre sinonimo di qualità ed eccellenza, sia in Italia che all’estero. Il punto vendita Lavazzoler ambisce a diventare un riferimento per tutti gli appassionati di cioccolato e cultori in generale di cose buone. Un tempio del gusto dove lasciarsi conquistare appunto dal cioccolato elaborato esclusivamente in modo artigianale e proposto in tutte le versioni possibili ed immaginabili. Un negozio in cui trovare oltre al cioccolato tutto ciò che ben si sposa con questo straordinario prodotto. Il caffè, in particolare, dovrà giocare un importante ruolo di protagonista essendo da sempre un prodotto ideale per l’abbinamento. La pasticceria secca e le torte monoporzione, che rappresentano senz’altro delle ottime opportunità di gusto per i più golosi. A completamento dell’offerta, immaginiamo una piccola rappresentanza di distillati, vini da meditazione, infusi, tè, spezie e sigari e, nei mesi caldi, una zona “gelato” artigianale.

Il mercato:

Le Tavolette: dal gusto intenso e, al contempo, delicato. Vantano una gamma di varie tipologie suddivise tra cioccolato bianco, al latte e cioccolato fondente.

Le creme spalmabili al cioccolato, confezionate in vasetti, sono la scelta ideale per una merenda veloce e gustosa. Da gustare anche cucchiaio dopo cucchiaio.

Una vasta gamma di praline al cioccolato che uniscono al gusto eccezionale del cioccolato artigianale la cura e la maestria della loro realizzazione.

Gli Snack salati: il buon cacao abbinato alla sfiziosità di uno snack da consumare a tutte le ore, come aperitivo o fuoripasto, magari accompagnati da un buon vino.

Cuoricini, Animaletti, Ovetti e Cioccolecca per stimolare le fantasie dei clienti grandi e piccini.

Graphics: Penelope srl Manerbio

Considerato che soltanto in Italia, ogni italiano consuma mediamente in un anno 4,5 kg di cioccolato è evidente che è questo, uno dei prodotti più amati in assoluto. Il cioccolato è acquistato sia per autoconsumo che come oggetto da regalo. E’ un prodotto quindi che, già da solo, incontra il gusto di quasi tutti; se si propone affiancato al caffè la percentuale dei potenziali consumatori/clienti cresce vertiginosamente. Il target di clientela che un negozio come questo si propone di raggiungere è assolutamente trasversale, ampissimo, e contempla grandi e bambini.

Oggettistica e Linee Speciali per Pasqua, Natale, San Valentino (uova e dolci vari)

Produciamo gelato di qualità, scegliendo solo prodotti buoni, sani e genuini; senza grassi vegetali idrogenati e coloranti aggiunti. Le creme sono prodotte rispettando la tradizione dei vecchi gelatieri e utilizzando solo materie prime di elevata qualità, latte e panna freschi. I gelati alla frutta vengono prodotti utilizzando solo frutta da noi selezionata. Il risultato è un trionfo di naturalità e gusto che vi lascerà senza parole. Tra le specialità: vaniglia di Thaiti, pistacchio di Bronte e cioccolati pregiati.

B.V. sede via Toscana 16 Manerbio (BS) tel. +39.335.6547945


Rubrica

di Edward Battisti

MAAT Personifica l’ordine cosmico e definisce l’armonia, l’equilibrio, la divina saggezza e naturalmente, la giustizia. Insieme a Thot che ne rappresenta la parte mascolina, costituisce l’intelligenza e l’ordine dell’universo, e, sempre con Thot, sale sulla barca solare. Divinità antichissima, se ne parla già nei Testi delle Piramidi dell’Antico Regno (2780-2250 b.c.). Più che una divinità in senso stretto, si può identificare con un concetto, quello dell’armonia. Partecipa attivamente alle procedure immediatamente susseguenti alla morte, e nella Sala della Bilancia o della Doppia Maat (Verità e Giustizia), assiste alla cerimonia della pesatura dell’anima (Psicostasia) in presenza del dio sciacallo Anpu (Anubis). Su uno dei due piatti, il destro,viene messa una piuma confrontata con il peso dell’anima, costituita dal cuore del defunto. Se l’anima è più pesante, il defunto non è considerato giusto e pertanto la stessa viene divorata da Ammit, un essere immondo dalla testa di coccodrillo ed il corpo di leone e di ippopotamo e che rappresenta il destino e l’oblio dell’anima non spiritualizzata. In caso di equilibrio tra i due piatti, il giustificato può invece accedere nella Duat od Oltretomba. In sostanza Maat rappresenta dunque l’equilibrio nei vari contrasti della vita egizia e nelle sue molteplici dualità, la Terra Nera fertile in contrapposizione con la Terra Rossa desertica, il Giorno e la Notte, il Bene ed il Male, l’Alto ed il Basso Egitto. A volte, al posto della piuma, sulla bilancia è rappresentata la stessa Maat seduta.

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I 42 giudici, che assistono alla cerimonia della pesatura assisi nella sala, sono sotto la sua diretta responsabilità. La dea, è generalmente raffigurata con il corpo di donna, con il capo sormontato da una piuma di struzzo, simbolo di legalità, ed è spesso rappresentata seduta su un trono nella Sala della Bilancia o in piedi sulla barca solare. Secondo le antiche tradizioni egizie, fu Ra a creare il mondo, dando a Maat, sua figlia, il compito di porre ordine e di impedire il ritorno al caos. Si pensava che senza di lei, l’Oceano Primordiale Nun reclamasse e pretendesse il ritorno al disordine ed al buio. La divinità era alla base della cultura e della potenza dell’Egitto e lo stesso faraone aveva il compito di mantenerne il potere e di rappresentarla come “Signore o amato di Maat” (Neb o Meri Maat) legiferando con la voce, ciò che la dea gli suggeriva nel cuore, per questo era spesso dipinto con gli emblemi tipici della divinità, lo scettro wasir ed il simbolo della vita ankh. Era il potere di Maat, a regolare il succedersi delle stagioni, il movimento delle stelle, ed i rapporti tra uomini e divinità. I giudici erano considerati “Sacerdoti di Maat” e pare indossassero una sorta di collare recante il simbolo della dea, come elemento identificativo. Il faraone Tolomeo Filadelfo le consacrò il tempio di Deier el Medineh, vicino a Tebe e spesso una statuina di Maat veniva offerta a questo o quel dio in guisa di protezione e questo veniva considerato un fatto di altissima devozione.


Brescia UP ti premia con una vacanza!!! Lunedì 7 Novembre presso la sede della Cidneo Viaggi si è premiato il vincitore del concorso indetto da Brescia Up. Alessando Pallini con l’amica Caterina Sandonini vivranno il piacere di un soggiorno a Madrid offerto dall’agenzia Cidneo Viaggi e Brescia Up.

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Da Novembre verrà indetto un nuovo concorso che metterà in palio un soggiorno da utilizzare nel periodo invernale.

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Top Speed di Stefano D’Aste Photo Matteo Mottari

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a test di vetture a test di moto, scooter, quad passando per barche, jet sky e magari aerei o elicotteri, potrebbe sembrare il programma del magazine di un pazzo, invece sono solo alcuni argomenti che andremo a trattare in queste pagine; parleremo di Motorsport (a cui molti Bresciani sono legati), parleremo delle loro esperienze e risultati, di quello che capita dietro le quinte delle corse svelando curiosità e aneddoti a volte simpatici quasi ridicoli ma a volte sconvolgenti; la vita di un pilota che spesso può sembrare semplice e senza problemi ma che poi raramente è così. Alcune semplici pagine sulla tecnica di base applicata ai veicoli o alla guida, consigli su come affrontare le 4 stagioni con la propria auto stradale, spesso smentendo i luoghi comuni che non fanno altro che complicare le cose. E per concludere non poteva mancare l’argomento a richiesta, se avete dubbi che volete chiarire, inviatemi un’e-mail a sdaste@pbracing.it; farò il possibile per risolvere i Vs dubbi.

Abitacolo: Spazioso e ben curato, la qualità dei materiali utilizzati è chiaramente elevata e degna di una Lexus. Il volante è in pelle con le cuciture esterne. La posizione di guida è ottima, rilassati con baricentro del corpo in posizione ottimale; i sedili sono avvolgenti e comodi. Il cruscotto è molto bello e ben visibile, nel prolungamento del tunnel centrale è posizionato il pomello che permette di selezionare le modalità di guida: normale, Eco e Sport, più una quarta modalità chiamata EV quindi totalmente elettrica.

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Su strada: Appena saliti a bordo è difficile pensare che, dopo aver premuto il tasto start, basti andare sul gas, “eppur si muove”. La vettura infatti è accesa ma la mancanza della vibrazione di un motore fa un certo effetto. Il motore elettrico funziona per i primi metri completamente da solo, solo all’affondare del gas si sente la spinta e l’intervento del motore a scoppio. Pur essendo un’auto nata per portarci a spasso senza inquinare e risparmiando ha delle ottime doti di stabilità alle alte velocità e altrettante di maneggevolezza alle basse. Si deve far abitudine al cambio che non è automatico ma funziona con un variatore; in movimento non si avvertono mai cambiate. Durante le fasi di rilascio e di frenata il computer di bordo evidenzia il momento in cui le batterie si stanno ricaricando.

Test

LEXUS

CT200h


Frenata: La frenata è buona, l’impianto è composto da quattro fre ni disco, gli anteriori sono autoventilanti.

Controlli elettronici: La vettura ha una gestione elettronica molto sofisticata. In modalità Eco il cruscotto assume un colore azzurro, è la modalità destinata al risparmio dei consumi e quindi l’elettronica modifica i parametri di gestione farfalla e ad dirittura la gestione dell’aria condizionata; la risposta del gas diventa molto soft e i consumi ridottissimi. In modalità Sport il cruscotto diventa rosso e appare il contagiri in luogo del monitor eco drive. Il voltaggio del sistema ibrido passa da 150v a 650v, i giri del motore a ben zina vengono tenuti a regime più elevato per garantire una maggior coppia e nello stesso tempo vengono modificati

tutti i parametri di gestione elettronica del controllo di trazione e di stabilità. Modalità EV: nel caso in cui la batteria sia sufficientemente carica, si può utilizzare questa modalità che esclude completamente il motore a benzina e permette di viag giare a velocità di 45Km/h per circa 2 km a consumo zero solo servendosi dell’ausilio del motore elettrico.

Motore, prestazioni e consumi: Il motore a scoppio è un motore 1.8 di clindrata euro5 con 99cv, mentre il motore elettrico ha 82cv cavalli; la potenza massima totale a disposizione è di 136cv. I consumi sono davvero molto contenuti, in alcune circo stanze si riescono a coprire distanze con consumi carbu rante pari a zero; mediamente non è difficile percorrere 26/27Km con un litro di carburante. Velocità: 180,000 km/h 0-100km/h: 10”30 Consumo combinato 3,8l/100km

Stefano D’Aste pilota automobilistico Casco d’Oro 2007 “Italia che Vince” - vincitore nel 2007 del campionato del Mondo Turismo FIA Yokohama independent’s Trophy, nonché nel 1994 5th al Campionato Italiano 125 cc su Cagiva (Vinto da Valentino Rossi) - 1998 5th Campionato Italiano 250 su Aprilia 4th Classe A7 Rally di Monza su Clio A7 - 2003 2nd Campiontao Europeo Clio 3.0 V6 1° classificato Rally di Monza (Toyota Corolla) - 2004 4° Campionato Europeo Turismo Ind (BMW 320i) - 2005 3° Campionato del Mondo Turismo I(BMW 320i) - 2006 3° Campionato del Mondo Turismo I (BMW 320i) - 2007 Campione del Mondo Turismo I (BMW 320si) - 2008 3° Campionato del Mondo Turismo I (BMW 320si) - 2009 4° Campionao del Mondo Turismo I (BMW 320si) 103

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Si ringrazia la Concessionaria Livio Cella Team.


Scheda tecnica

Motore termico Alimentazione Cilindrata cc Cambio Trazione Potenza motore termico Coppia motore termico Motore elettrico Tensione di alimentazione Potenza motore elettrico Coppia motore elettrico Potenza totale Cavalli fiscali VelocitĂ km/h Consumi (urb/extra/misto) l/100km Dimensioni mm (lung/larg/alt) Bagagliaio lt

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4 cilindri in linea 16V - Euro 5 Ibrida (benzina / elettrico) 1.798 Trasmissione a variazione continua di rapporto (CVT) Anteriore 99CV (73 kW) @ 5200 giri/min. 142 Nm @ 2800-4400 giri/min. Sincrono a magneti permanenti 650v 82 CV (60 kW) 207 Nm 136 CV (100 kW) 19 180 3,7/3,7/3,8 4320/1765/1430 da 275 a 985


Domande a

4 Alessandro Perico Photo Danilo Moroni

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RADIO TAXI BRIXIA

TEL. 030 35111 24h su 24h

Il ricordo più bello? La vittoria al rally Sanremo del 2005 con la Clio è stata un’impresa incredibile! Il rischio più grosso? Il Rally Appennino Reggiano; in un tratto in discesa si è staccata una ruota posteriore con la Clio Gruppo N, ho tirato una botta pazzesca. L’Auto da corsa alla quale sei più affezionato e perché? La Clio 2 ruote motrici perchè è la macchina con la quale sono riuscito a vincere di più. Chiedo venia per non aver ringraziato la Concessionaria Bmw Rivoltella per averci gentilmente messo a disposizione la Bmw 120d protagonista nel test di ottobre

CONVENZIONI AZIENDALI

SERVIZI EXTRAURBANI

TESSERE PREPAGATE

SERVIZI PER DISCOTECHE E SCUOLE

TAXI ATTREZZATI PER PERSONE DIVERSAMENTE ABILI 105

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Da cosa nasce la tua passione? Fin da piccolo i motori mi hanno sempre affascinato; mi ricordo che guardavo sempre Hazzard... è una cosa innata in me!


albergo Venturelli ****

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ALBERGO RISTORANT E

envenuti all’Albergo Venturelli

È come sentirsi a casa, quando si soggiorna all’Albergo Venturelli. Un tempo abitazione dei nobili Camozzi (VII sec.), poi sede della guardia di finanza (IX sec.) ed infine locanda della famiglia Venturelli (fine IX sec.), l’ospite dell’Albergo si sente abbracciato da un rassicurante, ma mai invadente, profumo delle cose autentiche. A Borno fanno da corona le più belle montagne di Lombardia e la contemporanea vicinanza alle meraviglie del lago d’Iseo e al sito archeologico delle incisioni rupestri di Valle Camonica (UNESCO), fanno del Venturelli un perfetto punto di partenza sia per tours culturali che per l’escursionismo. Davvero non ci si aspetta di trovare ad un pugno di chilometri dalle grandi città ( Brescia, Bergamo, Milano) un paesino di montagna così bello, così ospitale, ricco di resti antichi! Un paese che sta cercando di vivere ponendosi come scopo quello di creare un filo tra passato e presente rafforzando quel legame forte tra uomo e natura che ha contraddistinto la sua millenaria cultura rurale.

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artendo dalla deliziosa piazza collocata al centro dell’abitato dove si affacciano antiche dimore coi loro portali di pietra e dove troneggia la splendida fontana ottagonale del ‘600, si dipartono i vicoli che si snodano all’interno del borgo. Girovagando per il paese si notano angoli suggestivi: le sette torri medioevali, le fontane all’interno degli antichi cortili, le strette viuzze lastricate. Sono incantevoli luoghi naturalistici che è possibile scoprire appena fuori dal paese: dalla Riserva del Giovetto al Lago di Lova, dai sentieri che si snodano nei pascoli che circondano l’abitato alle irte mulattiere che conducono sulle cime dei nostri monti. Che dire: ce n’è per tutti i gusti!

OSPITALITA’ SINCERA LIKE YOUR HOME - Via Roma, 9 - Borno (BS)

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e nostre camere, sintesi tra ferro battuto, arredi in noce e colori pastello, rendono palpabile la sensazione di benessere globale. Ogni dettaglio è una carezza al vostro desiderio di quiete. Un bagno a vapore aroma terapico nella doccia idromassaggio è il modo migliore per concludere la vostra giornata.

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a cucina; dagli gnocchi di pane, al salame di pasta fresca, dai brasati alla cacciagione, nei nostri piatti ritrovate tutta la corposità delle pietanze di montagna attentamente rivisitate da Chicco, chef di grande esperienza.

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Location: Corso Garibaldi 20, Brescia Ph. Selene Z. Model: Liuba

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Capi autunno / inverno 2011-12 di:

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Backstage

Si ringraziano Ornella e Giusy per la loro disponibilitĂ .

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presso CLUB AZZURRI

NoNN o ho n l cale i e nel ve de e nel f e c delle c lline di M pian , i p p ne c e p nt d inc nt pe e ate n ali peciali a ec nda delle v t e e i enze. off ia anche p anzi di lav a p ezzi c nvenienti. e vizi cate in adattabile a t tte le nece ità anche pe picc li eventi e acc pa na e le ic enze in anie a c diale ia ealizzate da n i p e il UP t d icili . 114 BRESCIA

JOHN LENNON DAY ”21st Edition DOMENICA 4 DICEMBRE Premiere Classe/ Nave di Harlock a BRESCIA dalle 17.00 in poi Per ricordare John Lennon, nel 31° anniversario della tragica scomparsa, e nel 21° anniversario del nostro primo memorabile “a tribute to John Lennon“ a cura di B.D.I.A. con il Patrocinio di Comune e Provincia di Brescia alla Nave di Harlock - Parco Ducos 2 a Brescia – (lo stesso luogo dove si è svolto il Beatles Day). Al Lennon Day, con i concerti e la proiezione di filmati a tema, presentermo numerose novità editoriali come: “EVERYTHING CHANGES” l’ultimo album di Julian Lennon. Sarà un incontro culturale musicale molto variegato, con la partecipazione gratuita di numerosi musicisti, artisti ed ospiti importanti, anche per sostenere le cause delle associazioni umanitarie presenti, secondo il nostro motto, Beatle People for People“. La festa servirà, infatti come è tradizione consolidata da molti anni dei Beatlesiani, oltre che per ricordare John Lennon, il fondatore dei Beatles, anche per promuovere le iniziative umanitarie di UNICEF (l’organismo delle Nazioni Unite che si occupa dell’infanzia bisognosa a livello mondiale). Per sostenere tali progetti, è stato realizzato e prodotto dai Beatlesiani anche il 2/CD. Mostreremo anche, in anteprima assoluta, le immagini della ricostruzione delle scuole per i bambini di strada di Haiti, avvenuta dopo il devastante terremoto del 13 gennaio 2010. L’iniziativa umanitaria per sostenere il progetto della Fondazione Francesco Rava – N.P.H. Onlus è stata presa dai Rotary Club del Distretto 2050 a cui si è unito anche il Distretto 2060, sotto la guida dell’Ingegnere Carlo Giorgio Pedercini, quale governatore del Distretto 2050 per l’anno 2009/2010, che sarà presente in sala per riferire, al rientro da Haiti, e proprio all’indomani dell’inaugurazione delle scuole, sui dettagli della complessa operazione di solidarietà internazionale voluta e realizzata dai Rotary di Brescia. Nel corso dell’evento saranno presentati i libri e i film “beatlesiani” recentemente pubblicati. Filmati “lennoniani” a cura di Riccardo Russino Strumenti musicali: Magic Bus, Bottega della Musica, Cavalli Musica e le chitarre del liutaio Angelo Brodini Presenta Emilia Baronchelli Direzione artistica: Rolando Giambelli L’ingresso è libero.


Il sito Internet dei negozi e attivitĂ del Centro di Brescia.

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Per informazioni: Il Fotogramma Studio - Tel: 030 30 69 19 - email: info@bresciacentroshopping.it


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Il grande freddo color Gallo

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Abito e calze fantasia Fiori Ð UnÕ esplosione di colore e creativitˆ per sconfiggere freddo e malinconia. Complice la fantasia, scompare il rigore dellÕ inverno. Un tappeto di fiori sboccia sullÕ abito in lana di ispirazione Sixties. Perfetto con le calze a fiori abbinate. Prezzi al pubblico: abito € 198,00; calze € 20,00


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Cravatte Gallo – L’accessorio maschile per eccellenza. In lana con piccoli fiocchi di neve a contrasto, si accosta alla camicia con eleganza informale. Il regalo perfetto per un uomo da prendere per il collo e non lasciarsi scappare! Prezzo al pubblico 73,00

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Pullover Vanisé – Per chiudere l’anno in bellezza, avvolti dalla lana più soffice. Gli inediti accostamenti di colore si rincorrono tra costa e costa. Il pullover Gallo in fantasia Vanisé è dedicato all’uomo che ama distinguersi nel grigiore dell’inverno. Prezzo al pubblico 150,00

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Colpisce prima per la silhouette tutta curve, poi per la lucentezza dell’argento: il candelabro Bone di Elsa Peretti non passa inosservato. Semplicemente prezioso.

Elsa Peretti mette l’accento sulla sua predilezione per la natura, con la scatola Pumpkin: una piccola zucca in argento e seta rossa per riporre gioielli o piccoli oggetti.

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Titolo: Mr Gwyn Autore: Alessandro Baricco

IL CUORE GRANDE DELLE RAGAZZE

Jasper Gwyn vive a Londra e fa lo scrittore. A quarantatrè anni scrive per il giornale ”The Guardian” un articolo in cui elenca le cinquantadue cose che non avrebbe fatto mai più. E la cinquantaduesima è: scrivere libri.Incipit del romanzo “Mentre camminava per Regent’s Park – lungo un viale che sempre sceglieva, tra i tanti – Jasper Gwyn ebbe d’un tratto la limpida sensazione che quanto faceva ogni giorno per guadagnarsi da vivere non era più adatto a lui. Già altre volte lo aveva sfiorato quel pensiero, ma mai con simile pulizia e tanto garbo.”Per un certo periodo va in Spagna e quando ritorna a Londra si sente finalmente felice e libero come non si sentiva da anni. Inizia a camminare per le strade con una riscoperta libertà tutta cucita addosso, perché pensa che ha smesso di scrivere e quindi è invisibile agli altri. Dopo poco, però, scrivere gli manca per davvero. Capisce che la sua situazione è conosciuta da molte persone“Ciò che, solo, li fa sentire vivi, è qualcosa che però, lentamente, è destinato ad ammazzarli“.Pensando che può mettersi a fare un lavoro che comporti “lo scrivere“, passa in rassegna vari mestieri e alla fine decide che gli piacerebbe fare il copista. Inizia con lo scrivere mentalmente in ogni lungo, spesso nelle lavanderie ed è in una lavanderia che incontra per la prima volta Rebecca. Mr Gwyn non ha ancora le idee chiare e in un giorno di pioggia, forse, fa un po’ di chiarezza entrando in una galleria d’arte. Ed è lì pensa di poter scrivere ritratti. Per farlo al meglio, affitta un garage e decide che i soggetti devono essere nudi e devono posare per trenta giorni, tanto basta per rubare e trascrivere il segreto di un essere umano.La prima persona che ritrae è Rebecca, che diverrà la sola protagonista dell’ultima parte del libro. A distanza di anni da quel suo ritratto scoprirà cose di Mr Gwyn che non aveva compreso, pur essendo a lui così vicina e si rende conto di quanto sia vero quello che le aveva insegnato, cioè che noi non siamo protagonisti, ma storie.Edito da Feltrinelli nel 2011,”Mr Gwyn“ è l’ultimo atteso romanzo di Alessandro Baricco. E’ una lettura piacevole, scorrevole. La sua è una scrittura fluente, liscia ancora più abile, matura e pulita. I dialoghi sono asciutti, scarni. Ma il libro è privo di meraviglia, quella lucente meraviglia che sempre ha contraddistinto i romanzi precedenti. A mio parere, Alessandro Baricco riesce ad illuminare questa storia solo in parte. Però, come Rebecca, mi ricordo l’insegnamento che Mr Gwyn mi ha lasciato. E lo pronuncio sottovoce. Noi non siamo protagonisti, ma storie. Credit: www.sololibri.net

Produzione:Duea Film Distribuzione: Medusa Paese: Italia 2011 Genere: Sentimentale Durata: 85 Min Formato: Colore Prima metà degli anni Trenta. La famiglia contadina dei Vigetti ha tre figli: il piccolo Edo, Sultana e Carlino, giovanotto molto ambìto dalle ragazze. Gli Osti invece sono proprietari terrieri che hanno fatto fortuna e vivono in una casa padronale con le loro tre figlie, tutte da maritare: le più attempate, Maria e Amabile, e la giovane e bellissima Francesca. Facendo buon viso a cattiva sorte, Sisto e Rosalia Osti accettano che il giovane contadino Vigetti corteggi le due sorelle maggiori con l’intento di sistemarne almeno una. Inizia un periodo di incontri con le due ragazze nel salotto di casa Osti, turbato però un giorno dall’arrivo improvviso di Francesca dalla città in cui è stata mandata a studiare.

le avventure di tintin il segreto dell’unicorno Distribuzione: Warner Bros. Paese: Belgio, Nuova Zelanda, USA 2011 Genere: Animazione, azione, avventura Durata: 107 Min Formato: Colore 3D Il film racconta la storia del giovane e curioso reporter Tintin (Jamie Bell) che si ritrova tra le grinfie del diabolico Ivan Ivanovitch Sakharine (Daniel Craig), convinto che abbia rubato un tesoro inestimabile legato al perfido pirata Red Rackham. Ma con l’aiuto del suo cane Milou, dell’arguto e irascibile Capitano Haddock (Andy Serkis) e dei detective pasticcioni Thompson&Thomson (Simon Pegg e Nick Frost), Tintin si ritroverà a viaggiare attraverso il mondo alla ricerca dell’Unicorno, una nave naufragata che forse nasconde la chiave di un’immensa fortuna e di un’antica maledizione.

Leggere ed Ascoltare



Fondazione “Provincia di Brescia Eventi” Nata nella primavera di quest’anno, la Fondazione “Provincia di Brescia Eventi” rappresenta il braccio operativo in campo artistico, culturale e musicale dell’Assessorato alla Cultura e dell’intera Amministrazione Provinciale. Nel mese di Settembre la Fondazione ha espresso il suo sostegno ad un’iniziativa di carattere internazionale ideata negli Stati Uniti: Steel Day, giornata di promozione all’impiego dell’acciaio nelle costruzioni, approdata in Italia lo scorso anno e declinata in una versione bresciana da Alessio Pesenti della Nord Zinc, con la collaborazione di Creativity Studios. La musica vuole essere l’anima pulsante della Fondazione, Sotto la direzione del Maestro Ezio Royatti, direttore artistico della “Provincia di Brescia Eventi”, è stata riunita in varie occasioni una compagine musicale di valore, la Brescia Orchestra, che, affiancando giovani talenti a strumentisti di grande esperienza, si configura quale centro di produzione e formazione musicale, in cui convivono entusiasmo e maturità”. L’intera iniziativa concertistica della rassegna Provincia in Musica, in coproduzione con l’Assessorato provinciale alla Cultura e al Turismo e fortemente voluta dall’intera Amministrazione Provinciale, secondo la Presidente della Fondazione Silvia Razzi, costituisce «un punto di partenza, altamente qualificato, perché la Fondazione diventi “luogo” di ideazione di proposte culturali ad ampio raggio». Dopo il felice esordio nel Dicembre 2010 ed il debutto al Teatro Grande nel mese di Maggio, la Brescia Orchestra ha offerto Sabato 8 e Domenica 9 Ottobre una duplice esecuzione ad ingresso libero per Provincia in Musica, con programma interamente dedicato a J.S. Bach. Non casuale la scelta delle location per i concerti, che esprime la concreta volontà della Fondazione di avvicinarsi al territorio e di valorizzarne il ricco patrimonio: il Duomo di Desenzano, oggetto in questi mesi di un accurato restauro conservativo nel quattrocentesimo anno dalla sua consacrazione, e la suggestiva chiesa di San Giorgio, piccolo gioiello nel cuore di Brescia da poco restituita ai cittadini dopo un radicale recupero. Il ritorno della Brescia Orchestra è stato accolto da un pubblico numeroso, soprattutto in San Giorgio: applausi ritmati al termine dell’esecuzione, scandita dal gesto preciso del Maestro Rojatti, molto apprezzati i solisti, Francesco De Angelis, Konzertmeister del Teatro alla Scala, e Dino Sossai, anch’egli primo violino alla Scala. Ulteriore coproduzione con l’Assessorato la diciottesima edizione dei Lunedì del Sancarlino “Cultura e culture della Montagna. Passione, mito e avventura” dal 17 Ottobre al 19 Dicembre: la rassegna, curata dalla professoressa Carla Boroni, è stata ideata con il prezioso contributo del Presidente della Provincia Daniele Molgora, protagonista del primo incontro in qualità di intervistatore dell’ospite Fausto De Stefani, alpinista e naturalista, famoso per aver scalato le 14 vette degli ottomila. In questi giorni, è disponibile nelle edicole, in allegato al numero di Novembre della rivista «Amadeus», la pregevole registrazione di alcuni brani eseguiti dalla Brescia Orchestra e dai solisti Giulio Tampalini, chitarra, e Andrea Manco, flauto: un’operazione discografica a diffusione nazionale che permetterà alla “Provincia di Brescia Eventi” di far conoscere e apprezzare veri talenti del nostro territorio.

La mostra GiArch inaugurata in occasione di Steel Day

In prima fila il Presidente della Provincia Daniele Molgora, l’Assessore provinciale alla Cultura Silvia Razzi, Presidente della Fondazione, e l’Assessore al Turismo del Comune di Desenzano Diego Beda

La Brescia Orchestra in un momento del concerto a Desenzano

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Per La PriMa voLta Le Porte deL carcere di verziano si aProno aL PUBBLico esterno Per La diMostrazione-sPettacoLo concLUsivo deL LaBoratorio senti_Menti LiBere scade il prossimo 15 novembre il termine per l’accreditamento necessaria ad assi-stere alla dimostrazione-spettacolo conclusivo di laboratorio del progetto sen-ti_menti libere che si terrà venerdì 16 dicembre 2011 con inizio alle ore 15.30 presso la Palestra casa di reclusione di verziano (Bs). Per la prima volta in questa speciale occasione il carcere di verziano aprirà le porte al pubblico esterno che potrà assistere alla dimostrazione ad un primo risultato del laboratorio d’arte interdisciplinare condotto tra ottobre e dicembre con un gruppo di 10 detenute e 2 allieve esterne. il percorso laboratoriale, promosso dall’associazione Libertà @ Progresso con il so-stegno di una importante rete di partner pubblici e privati, consente ai partecipanti un confronto diretto e coinvolgente di quattro diversi linguaggi artistici e delle loro enormi possibilità vitali, rigenerative e trasformative. nel momento performativo conclusivo, danza, arti visive, parola e canto si incontre-ranno per restituire allo spettatore un’esperienza allo stesso tempo di gruppo e indi-viduale all’interno della quale hanno trovato uno spazio di espressione e valorizza-zione le diverse abilità ed attitudini delle partecipanti ponendo tutti, senza esclusio-ni di sorta, nella condizione di poter effettuare la propria ricerca e sperimentare nuovi apprendimenti. Ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili Per effettuare l’accreditamento indispensabile all’ingresso in carcere entro il 15 novembre p.v., gli spettatori dovranno inviare all’indirizzo prospettica@alice.it la scheda di accreditamento debitamente compilata in ogni sua parte e una copia del documento di identità. La scheda di accreditamento può essere scaricata dalla pagina Facebook di Libertà @ Progresso o richiesta all’Ufficio Stampa (cell 333 4465290prospettica@alice.it)

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Frase del Mec In ogni cosa si può inciampare per evitarlo bisognerebbe ripetere l’operazione

La Vignetta del mese...


Oroscopo del mese di Novembre

Nati tra il 22 novembre e il 21 dicembre

Amore Attraenti, entusiasti e magnetici, macinerete consensi, serenate d’amore e dedizione incondizionata da parte di un’impressionante numero di pretendenti. Vi fermerete solo quando qualcuno cercherà di trasformarvi in una statua sopra un piedistallo, solo perché per voi la stasi è deleteria. E’ effettivamente un gran mese per gli affetti, che avvolgerete col vostro grande calore. Siete davvero epici.

Salute Il periodo è formidabile per chi da tempo insegue un exploit sportivo di una certa rilevanza, purché concentri le energie migliori entro il giorno 12. Con Venere e Mercurio congiunti nel segno, sarà impossibile stabilire se sarete più belli o intelligenti: è più facile che la vostra forza attrattiva risulti un mix tra le due cose. Dopo il 13, i nativi della prima decade facciano però attenzione a non esagerare col fitness. Il mese, comunque, è splendido.

Segno del Sagittario

Vi trovate in un momento abbastanza positivo tanto a breve come a lungo termine.Gli aspetti armoniosi dei pianeti vi aiuteranno a canalizzare positivamente la vostra energia nelle diverse aree della vita, permettendovi di raggiungere notevoli risultati tanto di carattere materiale come di natura più personale.Questo novembre 2011 sarà un mese favorevole per tutte le questioni di tipo materiale: denaro, lavoro, contenziosi legali, etc., non tanto per una particolare benevolenza degli astri o perché la buona sorte sia dalla vostra parte, quanto perché il vostro talento e i vostri sforzi otterranno alla fine la ricompensa che meritano.Un mese di novembre all’insegna del successo dunque, e dei riconoscimenti professionali, economici o sociali, raggiunti però attraverso l’impegno e la tenacia, grazie alla determinazione di mantenere fermi i vostri obiettivi e lavorare duro per conseguirli, senza mai contare su colpi di fortuna.Anche in amore un mese di novembre 2011 positivo, in quanto i transiti di Mercurio e Venere in Sagittario tenderanno ad armonizzare e ammorbidire l’influenza marziana, trasformando la sua tipica carica bellicosa in un surplus di fascino e di magnetismo naturale che vi renderà irresistibili con l’altro sesso. La passione tenderà a prevalere sui sentimenti romantici ma senza sopraffarli del tutto, e questo sarà particolarmente evidente se siete in viaggio o comunque nelle relazioni con una persona straniera.

Lavoro Sarete assolutamente a vostro agio praticamente in ogni genere di attività, con l’occasione di mostrare le vostre capacità agli interlocutori più in linea coi vostri bisogni. Poiché detestate i lavori troppo routinari, è probabile che in queste settimane vi vengano offerti incarichi e trasferte, che movimenteranno la vostra quotidianità. E’ quasi doveroso sfruttare questi passaggi astrali per migliorare la vostra condizione, qualsiasi essa sia. Denaro

Il denaro andrà nella direzione che deciderete voi. Girerà intorno al mondo insieme a voi e vi permetterà di sentirvi liberi e indipendenti. In altre parole, non ci saranno nuvole all’orizzonte, né motivi di particolare preoccupazione in ambito finanziario. L’ingresso di Marte in Vergine, il giorno 12, vi renderà forse più tesi, o maggiormente tentati da atti di forza, o da spese extra per la casa: valutate con attenzione.

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Oroscopo Ariete: nati tra il 21 marzo e il 20 aprile Per i nati in ariete sarà un Novembre senza particolari scossoni nel settore lavorativo e per quanto riguarda la situazione economica, anche se l’uscita del vostro pianeta governatore Marte dal segno alleato del Leone, segno di fuoco come il vostro, e il suo ingresso in Vergine, potrebbe sottrarvi in parte quell’energia di cui avete approfittato nei mesi scorsi per portare avanti iniziative e progetti. Un mese spumeggiante in campo sentimentale invece, grazie al transito in Sagittario di Mercurio e Venere. Potrebbe essere invece un periodo favorevole per intrecciare nuove, o coltivare esistenti, conoscenze capaci di collegare la vostra vita familiare e privata all’ambiente di lavoro. E’ giunta l’ora, per molti di voi, di realizzare una passione che avete coltivato nella fantasia ma non siete riusciti a tradurre in realtà durante molto tempo. Buone opportunità per i single di fare conoscenze interessanti. Toro: nati tra il 21 aprile ed il 20 maggio Col vento in poppa per gli affari e il lavoro; i nati in Toro continuano infatti ad essere assistiti dal favore di Giove nel segno ma in questo mese si possono avvantaggiare anche di una serie di aspetti positivi formati dallo stesso Giove con altri due pianeti, importanti per il successo nelle questioni di lavoro o di tipo economico, come Marte e Plutone. Questo mese potrebbe essere di cambiamento per i nati in Toro, in riferimento a un aspetto importante della vostra vita. Tutto sembra indicare un momento particolarmente favorevole per le relazioni di amore o di amicizia. Per i single migliori opportunità di fare buone conoscenze potrebbero presentarsi nelle situazioni di vita quotidiana, come fare la spesa, prendere l’autobus e simili, piuttosto che nei locali o nelle serate dedicate espressamente a far incontrare le persone. Gemelli: nati tra il 21 maggio e il 21 giugno Novembre si annuncia buono per le questioni di lavoro, di denaro e per la vita sociale, e promette momenti favorevoli per materializzare le vostre aspirazioni i vostri sogni. Il destino imprimerà un tale impulso agli eventi, si susseguiranno a gran velocità, da poter creare qualche tensione con i vostri colleghi da un lato e con la famiglia dall’altro, tutto ciò non vi impedirà comunque di raggiungere il meritato successo.Il pianeta Saturno, protegge i vostri progetti, libera la vostra strada dagli ostacoli. Qualche contrasto sarà possibile invece nella sfera sentimentale, soprattutto nella parte centrale del mese, a causa del transito di Venere mercurio nel segno opposto del Sagittario. E’ quindi possibile che sia necessario affrontare qualche momento di tensione con i partner o qualche sorpresa non del tutto piacevole.

Cancro: nati tra il 22 giugno e il 22 luglio Mese di novembre poco mosso per i nati in Cancro, che godranno comunque le influenze favorevoli provenienti da Giove in Toro, rafforzate da una serie notevole di aspetti positivi con Marte Plutone nella parte centrale del mese. Anche se non sarà necessariamente un mese costellato di successi eclatanti in campo professionale, tuttavia questo novembre potrebbe portare qualche soddisfazione e soprattutto liberare finalmente il campo da una serie di piccoli inconvenienti e di continui contrattempi che nei mesi scorsi, pur senza compromettere del tutto i vostri progetti, avevano impedito il pieno riconoscimento della qualità del vostro lavoro. Se single, approfittate del periodo dal 15 al 23 per fare nuove conoscenze che potrebbero rivelarsi molto interessanti. Leone: nati tra il 23 luglio e il 22 agosto L’ingresso del pianeta Marte nel vostro segno, presenta una notevole affinità con il segno del Leone e stimola le sue caratteristiche più battagliere e audaci. Svilupperete una grande attività sia sul piano fisico che mentale e mostrerete un atteggiamento particolarmente determinato. Il settore lavorativo è senz’altro quello dove la clamorosa influenza di Marte può assumere connotati più positivi, perché propizia quell’atteggiamento grintoso e aggressivo che viene generalmente valorizzato nel mondo del lavoro. Non vi darete per vinti davanti a nessun ostacolo. Nella sfera sentimentale, l’amplificazione del vostro fascino, vi permetterà di raccogliere inusuali successi nei rapporti con il sesso opposto, o comunque con il sesso che vi interessa. Vergine: nati tra il 23 agosto e il 22 settembre Se volete che questo mese di novembre vi offra il meglio di sé dovrete fare un piccolo sacrificio: aprirvi al mondo esterno, venire fuori il più possibile della vostra abituale introversione per rivolgere lo sguardo ai vostri amici, alla vostra cerchia di relazioni sociali. Sarà un periodo certamente favorevole per chi sta pensando al matrimonio o comunque a mettere radici in modo più serio e stabile, magari cercando la persona con cui mettere su casa in futuro. L’aspetto meno propizio di questo periodo riguarda i rapporti familiari e quelli di convivenza, che potrebbe portare a sbalzi di umore e una certa insofferenza nei confronti del partner, con discussioni e battibecchi su questioni veramente di poco conto.

BILANCIA :nati tra il 23 settembre e il 23 ottobre Saturno vi assisterà nelle iniziative professionali che richiedono applicazione razionale e nervi saldi ma verso la fine del mese. I momenti migliori di questo mese potrete viverli proprio in ambito lavorativo. È su questo terreno che la severità e il rigore razionale di Saturno nel segno, combinati verso la fine del mese con l’estro e l’immaginazione di Nettuno in Trigono, possono portare grossi risultati. L’influenza di Saturno potrebbe essere sfavorevole nella sfera sentimentale e mettere qualche ostacolo sul cammino verso la felicità. Il fatto è che la vostra componente razionale tenderà a prevalere e a voler governare anche la vostra vita emotiva, con la pretesa di imporre il principio di realtà sulla vostra naturale propensione al sogno e alle costruzioni fantastiche.

SCORPIONE : nati tra il 24 Ottobre e il 21 novembre Se nel mese di ottobre il transito di Venere Mercurio nel segno aveva alleggerito alcune situazioni, il passaggio di questi due pianeti nel segno del Sagittario i primi giorni del mese di lascia di nuovo scoperti ed esposti alle influenze di un Giove avverso. Per alcuni sarà un periodo piuttosto difficile, che però saprete superare in modo brillante. Gli amici, i soci, e in certi casi anche il vostro partner, vi saranno di grande aiuto. Sarà possibile qualche tensione nelle coppie formate da poco, basterà uno sforzo in più per cercare di comprendere l’uno le ragioni dell’altro. Per i single: se non vi sentite sicuri di una persona appena conosciuta, non abbiate paura di assecondare i vostri dubbi e se necessario di rallentare il coinvolgimento. CAPRICORNO: nati tra il 22 dicembre e il 20 gennaio Quest’ultima parte del 2011 presenta caratteristiche molto favorevoli al vostro segno specialmente nel settore del lavoro e delle relazioni sociali, grazie alla posizione di Giove. La magnifica protezione di Giove vi indicherà la strada giusta per raggiungere i vostri obiettivi. Un viaggio di lavoro potrebbe rappresentare un’ottima opportunità per esplorare nuovi settori o per dimostrare ai superiori le vostre qualità di intuito e adattamento. Il pronostico sentimentale presenta qualche elemento di contraddittorietà a causa di un Saturno sempre afflitto, che potrebbe creare qualche incomprensione, se non proprio tensioni o conflitti, nell’ambito della famiglia o comunque con le persone con le quali convivete, durante le prime settimane di novembre.

ACQUARIO: nati tra il 21 gennaio e il 19 febbraio Un mese di novembre in crescendo sul lavoro, che vedrà successi e riconoscimenti significativi negli ultimi 10 giorni. Marte allenta la sua pressione passando da Leone in Vergine, mentre Saturno vi segue sempre con sguardo amichevole dal segno amico della bilancia. Un buon momento quindi, specie nella parte finale del mese, per assumere nuove iniziative ed affrontare settori inesplorati, o per prendere nuovi contatti destinati ad allargare in qualche modo i vostri orizzonti professionali. Un viaggio di lavoro potrà dare risultati molto interessanti e permettervi di conoscere persone altolocate che vi saranno di aiuto nei vostri affari. Anche nella vita sentimentale il mese di novembre si presenta ricco di opportunità, talvolta inaspettate. Il transito di Venere e Mercurio nel segno del Sagittario porterà serenità in famiglia a chi vive un legame stabile e possibilità di nuovi incontri per i single. PESCI : nati tra il 20 febbraio e il 20 marzo Il mese di novembre parte con qualche defaillance per quanto riguarda Giove, indice di qualche tensione nelle coppie formate da molto tempo, e più ancora per i separati, che potrebbero trovare particolarmente difficile raggiungere un accordo sulle questioni finanziarie. Se siete single si consiglia di frequentare più luoghi d’incontro che sia possibile a partire nelle ultime due settimane del mese. Infatti concluderete il mese in maniera molto interessante, e anche per quelli che cercano un matrimonio, una convivenza, un rapporto stabile, sappiate che l’ultima parte di questo mese di novembre sarà decisamente fortunata in amore. All’ inizio del mese il segno vive una situazione di lieve difficoltà nell’ambito del lavoro, forse semplicemente di disagio, oppure si tratta solo di affrontare un momento di nuove scelte.


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