Zeta Magazine

APRILE 03

MARIACRISTINA SAVOLDI BELLAVITIS Antonio Fanì Art

Eleonora Rimolo Libri

Lo Staff CEO ed Editore Marilena Brassotti Ziello Direttore Editoriale Stefania Pittino

PRIMAVERA 2022

Caterina Franciosi Sez. Libri Teresa Beracci Sez. Musica Valeria Vespasiani Sez. Arte Titti Pallante Sez. Libri DiffondiLibro Sez. Libri

Sommario

I Libri pag. 4 Antonio Fanì pag. 6 Mariacristina Savoldi Bellavitis pag. 8 MAELI pag 12 Lisa Di Giovanni Salvatore Cafiero, pag. 14

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I Libri

Dieci storie, dieci piccole avventure che parlano di rispetto per il pianeta, per la natura e gli animali, ma che raccontano anche di amicizia e viaggi immaginari. I protagonisti sono spesso i bambini, ma anche i paguri che ci insegnano a non trattali come se fossero giocattoli o le api, così preziose per la vita stessa, e ancora elfi, bambini, tartarughe... Cristina D'Avena, la regina indiscussa dei cartoni animati, amata da genitori e figli, il suo successo è inarrestabile e oggi è più apprezzata che mai.

Una famiglia aristocratica con un antenato papa, uno stabile di lusso, gli sfarzi residui di una nobiltà decaduta, un nonno e un nipote a capo di una vera e propria organizzazione criminale. La solitaria e inascoltata lotta femminista di una donna apparentemente privilegiata a una cultura violenta e maschilista che la vorrebbe vittima silenziosa. È in questo scenario che la contessa Maria Cristina Savoldi d'Urcei Bellavitis è cresciuta fin dalla morte di suo padre, quando aveva soltanto dodici anni.

La sua ribellione è sempre stata vista come qualcosa da estirpare con violenza e la splendida casa famigliare nel centro di Milano è, per lei, una pericolosa gabbia dorata. Ora Cristina si trova a un bivio: decidere se continuare a combattere, dopo decine di denunce cadute nel nulla, o arrendersi all'inevitabile salto nel vuoto. La resa o la lotta all'ultimo sangue?

Resti umani avvolti in sai bianchi raffiguranti un pentacolo.

Quattro date incise in una grotta. Per il commissario Matteo Iardi quel macabro ritrovamento potrebbe essere la svolta nel caso che gli ha sconvolto la vita, la sparizione della sorellina Sofia, quarant'anni prima, una scomparsa che ha frantumato una famiglia. È così che la vicenda personale del poliziotto si intreccia a quella di un serial killer che molto presto potrebbe colpire ancora. Con un ritmo serrato , tra magia nera e segreti sconvolgenti Francesco Leo in Cinque anime descrive una pericolosa e avvincente corsa contro il tempo.

Editore: Salani Genere: Fiabe Anno edizione: 2022 Pagine: 96 EAN: 9788893097451 16€

Editore: Santelli Genere: Biografia Anno edizione: 2022 Pagine: 238 EAN: 9788892920705 14€

Editore: Altrimedia Genere: Thriller Anno edizione: 2022 Pagine: 194 EAN: 9788869601460 16€

«La poesia di Eleonora Rimolo è percorsa da una forza dirompente che si chiama Alterazione, scritto con la maiuscola per indicare la potenza arcaica di un archetipo» (Dalla Postfazione di Milo De Angelis)

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Editore: Pequod Genere: Poesie Anno edizione: 2022 Pagine: 69 EAN: 9788860682031 13.30€

Elettra, Ela per gli amici, è una giovane donna ad un passo dalla tanto agognata laurea.

Concentrata sui suoi obiettivi, ha dimenticato che la vita non è un giorno in un lontano futuro bensì è oggi e va vissuta, momento per momento. Una mattina come tante viene travolta da un ragazzo, Christopher, che le cambierà l'esistenza in modi che non può nemmeno immaginare. Questo misterioso ma dolcissimo uomo la conquista immediatamente, riaccendendo il suo cuore messo in stand-by da vecchie delusioni. Elettra non sa che questo bel ragazzo italoamericano dagli occhi smeraldo, in realtà, è un militare al servizio di un'agenzia segreta chiamata Red Butterfly ed il loro incontro non è stato casuale.

Elettra scopre, così, di far parte di una stirpe di donne con capacità fuori dal comune: le Ninfe.

La paura dell'ignoto futuro e di altrettanti sconosciuti nemici la fa vacillare ma non ha scelta...

Daniele, cresciuto in una famiglia umile, madre casalinga e padre operaio dell’ILVA, scopre presto la passione per la canoa.

Tra gli elementi più promettenti della canoa tarantina, nel 2015 gli viene diagnosticato un raro tumore. Decide di affrontare la malattia con i soli strumenti che lui conosce: forza e determinazione. L’intervento alla schiena e i quattro cicli di chemio non lo abbattono e, dopo pochi mesi di lotta, finalmente il «mostro» viene sconfitto. Si rimette in canoa e tenta di realizzare il suo più grande sogno: partecipare alle Olimpiadi di Tokyo. Si unisce quindi al Canoa Club Ferrara, che condivide il suo obiettivo, e inizia una nuova avventura che comporta certamente tanti sacrifici, ma anche altrettanti successi

Editore: Les Flauners Genere: Fantasy, Anno edizione: 2022 Pagine: 249 EAN: 9791259691415 14€

Editore: La Corte Genere: Biografia Anno edizione: 2021 Pagine: 144 EAN: 978-8842564096 13.30€

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a cura di Valeria Vespasiani

ANTONIO FANÌ Antonio Fanì è il protagonista della Mostra personale 'Pensieri a colori' che si è tenuta ad Ascoli Piceno dal 16 al 26 Marzo presso lo spazio espositivo dell'area archeologica a Palazzo dei Capitani, dove sono esposte 30 opere di arte contemporanea realizzate negli ultimi due anni.

Antonio è un pittore abruzzese, dotata di un raro talento e di una straordinaria abilità, la su tecnica astratta si caratterizza per dare un maggior risalto ai colori e ai tratti dei soggetti raffigurati, attraverso l’uso sapiente della texture. Questo procedimento fa emergere la vivacità di espressione e la naturalezza delle emozioni.

Proprio attraverso la consistenza e la vivacità dei colori, Antonio riesce a esprimere al meglio tutta la sua positività e l’entusiasmo che lo contraddistinguono e che sono le chiavi vincenti della sua Arte e del suo successo.

Antonio dove sei nato e cresciuto?

Sono nato a Sant'Omero in provincia di Teramo ma vivo da sempre a Bellante anch'esso in provincia di Teramo Sei un artista a tutto tondo perché oltre la pittura ami molto la musica, quale arte riesce a esprimere meglio te stesso?

Ho iniziato con la musica a 7 anni ed ha sempre fatto parte della mia vita sia per passione che per lavoro.La pittura è arrivata in età adulta ma era un sogno nel cassetto mai aperto prima e sinceramente rimane difficile prediligere una delle due cose.

Da dove nasce la scelta di rappresentare la realtà con l'arte astratta?

Più che una scelta, penso di essere stato influenzato dai grandi astrattisti del '900, su tutti certamente Jackson Pollock.

Nelle tue creazioni artistiche da dove viene la necessità di un nuovo codice di comunicazione tramite i segni e le linee geometriche?

Non credo che ci sia una necessità, ma ritengo l'astrattismo una libertà di espressione che parte soprattutto dal nostro inconscio.

a cura della Redazione

TENIMMOCE ACCUSSÌ I n scena una donna in costume da bagno, seduta ad un tavolino in plastica sovrastato da un ombrellone, presso un lido in spiaggia.

Sorseggia un bicchiere di latte di mandorla mentre sfoglia un giornale di pettegolezzi in completo relax, poco più lontano arrivano ovattate canzoni tradizionali napoletane, che il rozzo proprietario del lido ama trasmettere a getto continuo dal suo stereo. L’atmosfera non è certo quella di una spiaggia di gran lusso, ma di un luogo che arranca accontentandosi di un turismo a zero pretese. In questa cornice, familiare per certi versi in molte spiagge italiane di seconda categoria, la protagonista si muove e si produce in una riflessione sul senso minimo della vita, a partire dal saper fare un latte di mandorla per esaltarne le qualità e il gusto sublime, fino a lambire un certo senso di beata rassegnazione circa un corpo che ha oltrepassato l’età della giovinezza e perde tono col trascorrere del tempo. Il culmine della digressione si raggiungerà con un imbarazzante contrattempo: ha un seno scoperto, ma lei non se ne accorgerà finché un uomo, passando accanto a lei glielo farà notare. Da questo momento in poi, per coprire un evidente imbarazzo, la protagonista si ergerà in un crescendo arguto e aggressivo, che spaventerà l’uomo facendolo fuggire e ci consegnerà una donna abbandonata senza freni inibitori alle emozioni inaspettate che scaturiscono dai piccoli avvenimenti della vita quotidiana.

che sulla spiaggia cerca attenzioni e rivela lati del suo carattere che spiegano perché di attenzioni ce ne siano, in realtà, davvero poche… Riflette aiutata dalla voce della sua coscienza, con la quale il dialogo è decisamente divertente… cit. Il Quotidiano del Sud

Teatro Trastevere Il Posto delle Idee via Jacopa de' Settesoli 3, 00153 Roma uella che viene fuori è una riflessione Venerdì 22 aprile ore 21 sull’universo femminile, ma non solo. Ce CONSIGLIATA PRENOTAZIONE n’è anche per il rapporto con gli altri, con biglietti interi 12 - ridotti 10 (prevista tessera se stessi, con certe illusioni che ognuno associativa) ha quando deve fare i conti con se stesso e con Contatti: 065814004 l’immagine che dà a chi gli sta intorno… Mario info@teatrotrastevere.it Massaro diverte e si diverte nei panni di una donna www.teatrotrastevere.i 

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a cura di Stefania Pittino

MARIACRISTINA SAVOLDI BELLAVITIS

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ariacristina Savoldi Bellavitis è ospite tra le pagine di Zeta Magazine.

L'abbiamo incontrata in un momento di pausa per questa breve, ma interessante intervista.

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uongior no signora Mariacristina Savoldi Bellavitis, un cognome importante e altisonante.

Come vive questa sua nobiltà?

“A dire il vero non l’ho mai considerata una virtù né un motivo di vezzo. Il titolo di Contessa mi ha forse più tolto che aggiunto in passato ed ancora oggi, quando mi sento chiamare così in certi luoghi ed ambienti, mi risuona quasi estraneo alla mia personalità libera e un po’ ribelle.”

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he segno vuole lasciare nei suoi lettori? Vorrei riportare parte della dedica scritta sul libro: Spero con tutto il cuore che leggere la mia storia possa infondere coraggio e speranza a tutte le donne che hanno subito un qualche sopruso, così come scriverlo ha aiutato me, in modo che possano vivere una vita piena, finalmente libere da restrizioni e paure. Lo dedico infine a tutte le madri e a tutti i padri a cui spetta il dovere di crescere uomini degni di questo nome.”

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icordiamo che è stata assistente personale di Saadi Gheddafi, ha collaborato con Versace ed è gemmologa. Nel suo salotto sono stati ospitati nomi famosi... ma come è realmente la sua vita? Confermo che ho avuto il privilegio di conoscere molte personalità di spicco e di diverse culture, ma ho sempre cercato di pormi in modo naturale e mai artefatto. La mia vita resta piena di curiosità e desiderio d’imparare e ciò mi ha incoraggiato e spinge tutt’ora ad essere sempre attiva ed aperta a nuove esperienze, il che rende le mie giornate poco sedentarie. La pandemia ha poi generato nuove e necessarie routine casalinghe, nelle quali ho riscoperto lo yoga, la meditazione e l’amore per la cucina e non per ultimo la forza per terminare il mio romanzo autobiografico.”

“ VO G L IO L AVA R E P U B B L I C A M E N T E I L L E R C IO D E L L A M IA C A S A A F F I N C H É T U T T I S A P P IA N O L O S C H I F O I N C U I HO V I S SU T O : T R A QUA D R I D’AU T O R E , M O B I L I A N T IC H I E D I D E SIG N , P O S AT E D’O R O E D’A R G E N T O, C ’ E R A L A M E R DA E I L SU O P U Z Z O C I HA C O N TA M I NAT O T U T T I .

I L L E TA M E S C O R R E A F I UM I , N E G L I AT T IC I D E L L A M I L AN O B E N E C OM E N E L L E F O G N E A C I E L SE R E N O D E G L I SLUM D E L L’ I N D IA . N O N HA P R E F E R E N Z E D I C A STA , N É D I E T N IA , N É D I R E L IG IO N E .

I L L E TA M E È D E M O C R AT IC O” 

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a cura di Stefania Pittino

MAELI “Polvere” è il singolo di esordio di MAELI, una scelta voluta fortemente ad anticipare i brani inediti a cui l’artista sta lavorando, in quando rappresentativa del suo mondo e introduzione alle sonorità che lo caratterizzano; musicalmente, pertanto, lo si può definire un inedito, per la rivisitazione originale proposta, grazie agli arrangiamenti di Giancarlo Di Maria: pur rispettando la composizione, l’arrangiamento infatti è stato totalmente rivisto, portando il brano ad un genere che possiamo definire “SinfoEtnoRock”; degno di nota l’uso della fisarmonica, elemento caratterizzante di tutto il progetto. Ne abbiamo parlato con la stessa artista…

Come mai hai scelto “Polvere”?

Perché è un brano moderno per il suo tempo, i chiaro scuri che lo contraddistinguono si trovano anche nel mondo di Maeli. Con gli arrangiamenti del produttore Giancarlo Di Maria, assume una veste inedita. Mi è sempre piaciuto, nonostante non sia della mia generazione, l'atmosfera e soprattutto il testo li ho sempre sentiti vicini al mio mondo; lo abbiamo provato con i miei musicisti Maurizio e Valerio Venturi, Alberto Zapparoli e Manuela Turrini e grazie a questa nuova “veste” lo sento del tutto mio. Milo Barbieri ha saputo vestire il brano perfettamente, nel videoclip, con immagini inusuali di una campagna fatta di geometrie moderne, interni d’autore e luci sapientemente dosate. Il video è in sintonia col mio modo di essere e rappresenta appieno l’atmosfera del brano.

Come nasce “Maeli”?

Alla fine di una serata di prove ho chiesto una mano ai musicisti per la scelta del nome perché a me non veniva in mente niente che mi piacesse.

Dopo centinaia di proposte irripetibili uno di loro mi ha detto “ma, Eli?”, il suono ha subito catturato la mia attenzione e pensandoci era anche una buona sintesi del mio nome. Maeli nasce dall’esi-

genza di raccontare storie. Nel 2017 ho contattato Maurizio Venturi, col quale avevo già collaborato, per proporgli delle idee che a quanto pare sono piaciute visto che ha deciso di condividerle con suo fratello Valerio, bassista di lunga esperienza.

Decidiamo quindi di formare una band chiamando Alberto Zapparoli alla batteria e proponiamo i brani a Giancarlo Di Maria di Parametri Musicali che cestina il 99% del nostro lavoro salvando solo un brano. Da quel brano nasce Maeli, completata nei colori dall’arrivo della Maestra Manuela Turrini su idea del produttore.

Progetti in cantiere?

In questo momento il progetto è di completare l’album e preparare lo spettacolo da portare al pubblico.

Ph. Milo Barbieri http://www.parametrimusicali.com/fanlink-maeli-polvere/ https://www.facebook.com/maeliofficial https://www.instagram.com/maeliofficial/

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a cura di DiffondiLibro

Lisa Di Giovanni Salvatore Cafiero

Non ha avuto- indubbiamente- una vita semplice Salvatore Cafiero, oggi grande e immenso artista, stimato non solo dal pubblico ma anche dagli addetti ai lavori e dai colleghi. Fin da piccolo amava starsene da solo, dormiva poco e aveva paura di mangiare perché temeva che qualsiasi cosa ingerisse lo portasse a stare molto male, se non- addirittura- a “rimetterci le penne”.

Tuttavia in tanti, per non dire in tantissimi, pensavano, soprattutto quando era adolescente, che odiasse la vita e che fosse il suo modo per lasciare questo mondo che tanto stretto gli stava. Ma- in realtà- “le cose” - per così dire, erano ben diverse! In pratica era celiaco, ovvero intollerante al glutine, come scoprì un accorto medico, dopo numerosi anni di tribolazioni e di tanti pianti da parte di sua madre che non riusciva a capire che cosa portasse il suo amato figlio a comportarsi in quella maniera tanto strana e pericolosa.

Lui era diventato “pelle ed ossa” e a fargli compagnia era rimasta solo la sua fidata chitarra che aveva preso in prestito da suo fratello maggiore. Con le trascorreva sia le sue giornate che le sue serate e persino le sue nottate. La amava e la venerava e il suo amore era del tutto contraccambiato.

Con lei si sentiva al sicuro, capito e compreso fino in fondo.

Non avrebbe mai e poi mai voluto deluderla e così era alla costante e stimolante ricerca del suono perfetto che sia accordasse anche con la sua anima. Ed è infatti quest'ultima che riaffiora nella sua musica che per lui è linfa vitale. Lui non potrebbe farne senza.

L'ha fatta diventare un lavoro e il suo talento, unito fortemente alla sua caparbietà, che inizialmente poteva sembrare mera testardaggine ma che poi, con il passare inevitabile del tempo, si è rivelata un'immensa forza di volontà, gli ha permesso di essere l'uomo che è oggi. Adulto e maturo, certamente con addosso tante ferite e tanti dolori che fanno parte del suo passato che lui non vuole assolutamente dimenticare in un angolo polveroso della memoria, ma che vuole -al contrario- tenere ben a mente, essendo fortemente consapevole del fatto che esso farà sempre e comunque parte di lui. Lui che ha saputo, proprio come una sorta di Araba Fenice, rialzarsi e rinascere tante volte dalle ceneri. E la brava Lisa Di Giovanni ha saputo ricordarcelo in questo testo dove l'artista ha voluto mettersi- metaforicamente parlando- a nudo senza tralasciare nulla su ciò chi è stato e su ciò che oggi.

E se ci è riuscito il merito è anche della co- autrice che ha saputo, con la sua acuta intelligenza, guidarlo in maniera a dir poco magistrale nel racconto. Da leggere e da rileggere con grandissima attenzione.

Casa Editrice: L’Erudita Genere: Narrativa autobiografica Sezione: Letteratura Pagine: 89 EAN: 9788867707232 Prezzo: 15,00 €

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