Per 70 anni a favore delle donne monferrine di Carlo Baviera

Page 1

Per 70 anni a favore delle donne monferrine (Contesto sociale in cui operò Giovannina Mazzone) (Carlo Baviera) Nel momento in cui si celebrano i cento anni dell’Istituto Nostra Signora di Lourdes, legato all’opera di Giovannina Mazzone, è utile evidenziare e meglio inquadrare il suo operato (e alcune sue realizzazioni) nel contesto sociale a cavallo tra il XIX e XX secolo, e anche all’interno delle vicende e delle attività del movimento sociale cattolico della nostra Diocesi, ricordando che lei è sempre stata attenta alle situazioni di povertà e di chi era inserito in attività lavorative. “Nell’800 e nel ‘900, nacquero, per iniziativa delle organizzazioni di ispirazione cristiana, società operaie e banche cattoliche e casse rurali, cooperative di produzione e consumo, unioni agricole e professionali, assicurazioni e, infine, associazioni di operai, artigiani, lavoratori della terra. … Un cristiano non può essere inerte; deve annunziare e testimoniare la sua fede incarnandola nella storia”1. Questo ha fatto Giovannina Mazzone, non è rimasta inerte, in anni particolarmente travagliati e di profonda trasformazione. Giovannina Mazzone nacque e crebbe negli anni successivi all’Unità d’Italia. Quando iniziò il suo impegno parrocchiale, di giovane che si mette al servizio, si era già aperta la “questione romana” con Roma Capitale del nuovo Stato. I cattolici italiani diedero vita all’Opera dei Congressi Cattolici, organizzazione che si articolava a livello diocesano e che aveva come scopo di tutelare i diritti della Chiesa, ridotti ai minimi termini dopo l'unificazione italiana, e di promuoverne le opere caritative (dopo il loro scioglimento imposto dalla legislazione antiecclesiastica) e la propria visione riguardo all’educazione, alla famiglia, alle manifestazioni di pietà popolare, alla presenza di Istituti religiosi e al loro servizio assistenziale o scolastico, coordinando le attività promosse dalle associazioni del mondo cattolico. Nelle Diocesi italiane, dopo l’unificazione del Paese e la presa di Porta Pia, l’attenzione alle problematiche sociali non era ancora affrontata con la chiarezza di oggi, circa la distinzione dei compiti che attengono all’attività pastorale e a quella più propriamente politico economica; né era separata la prospettiva che oggi definiremmo di volontariato o di impegno civile, rispetto a quella più propriamente politica-elettorale. Per anni le cose sono state “confuse” (o sovrapposte) negli scopi e nell’uso degli strumenti, ma l’iniziativa cattolico sociale è stata ugualmente rilevante e significativa sia per chiarire quali fossero gli obiettivi di uno Stato democratico, sia nel contribuire a far maturare, pur se nel confronto a volte molto aspro con altre culture, la collaborazione delle forze popolari per il bene comune. Solo a ‘900 inoltrato si distinsero meglio i diversi piani d’azione (spirituale e temporale) e la distinzione dei compiti tra gerarchia e laici. I cattolici comunque furono molto operativi sul piano caritativo, educativo, economico sociale e cooperativo, e attraverso le associazioni aderenti all’Opera dei Congressi, lavoravano per l’ottenimento di riforme sociali, il rispetto degli operai nelle aziende, fondavano cooperative, banche, società di mutuo soccorso, organizzazioni professionali, scuole per l'istruzione popolare, giornali. L’Opera dei Congressi Cattolici si sviluppò con ritardo a Casale Monferrato, a causa del legame del Monferrato con la tradizione sabauda e conservatrice; infatti quando sorse la “questione romana”, anche nella nostra Diocesi, come in larga parte del Piemonte, si era più inclini a capire le ragioni 1

Presentazione di Mons. Catella alla Ricerca “potremo noi sottrarci alle responsabilità? - inizi della presenza sociale cattolica in Diocesi di Casale Monferrato tra ‘800 e ‘900” – Carlo Baviera giugno 2012


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.