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INFRASTRUTTURE

Geografie dell’abbandono

Laboratorio di progettazione degli interni 2 Professori: Gennaro Postiglione, Lorenzo Bini, Agostino Petrillo Tutors: Michela Bassanelli, Marco Di Nallo, Marco Lampugnani, Elena Naldi

Francesco Bressi Alessia Fenili Gabriele Frisardi Marco Rizzi


INDICE Infrastrutture Abruzzo ABSTRACT I - Analisi delle infrastrutture nel territorio Abruzzese

1 - AccessibilitĂ e distribuzione delle infrastrutture in Abruzzo 1.1 Rete Autostradale 1.2 Rete ferroviaria 1.3 Rete strade statali 1.4 Trasporto aereo 1.5 Trasporto navale 1.6 Indagine di sintesi delle infrastrutture abruzzesi

2 - Sviluppo storico delle infrastrutture.

3 - Le infrastrutture e la morfologia del territorio. 2.1 Rete autostradale 2.2 Rete ferroviaria 2.3 Rete strade statali 2.4 Sintesi dell’inserimento delle infrastrutture nel territorio


II - Indagine sul rapporto tra la rete infrastrutturale e i borghi abbandonati Abruzzesi

-

Anversa degli Abruzzi Barrea Buonanotte Vecchio Carunchio Castel del Monte Castelbasso Castelveccchio Calvisio Castiglione della Valle Civitella del Tronto

III - Racconto viaggio

-

Corvara Gioia Vecchio Morino Vecchio Pettorano sul Gizio Roccacaramanico Santo Stefano di Sessanio Serra Valle Piola Vallenquina


ABSTRACT Infrastrutture Abruzzo


Il lavoro di ricerca in campo di infrastrutture e servizi generali per il territorio, data la sua vastità di influenza a livello nazionale, si andrà a svolgere partendo da aspetti globali, fino ad arrivare al particolare dei comuni che interessano il nostro campo di ricerca. il percorso di studio dovrà quindi partire da una ricerca di tipo cartografico, in modo tale da ottenere un quadro d’insieme sullo stato di fatto delle infrastrutture presenti sul territorio abruzzese, e per infrastrutture non si intendono solamente autostrade e ferrovie a scala nazionale che interessano anche l’Abruzzo, ma anche ad esempio la distribuzione idrica ed energetica, nonché l’impianto stradale a livello regionale; naturalmente non è possibile fermarsi allo stato di fatto attuale, ma si dovrà approfondire il campo di indagine ed andare ad indagare i mutamenti che queste infrastrutture hanno portato sulla morfologia del territorio, quindi sarà necessario uno studio delle carte storiche, per risalire a quando queste infrastrutture non erano presenti, ed analizzare come e in che misura abbiano portato dei mutamenti a livello territoriale ma anche sociale, cercando di interpretare l’impatto che hanno avuto sulla popolazione che era insediata nel territorio. Il passo successivo è quello di relazionare questo tipo di ricerca ad ampio raggio su tutta la situazione infrastrutturale dell’Abruzzo, con l’area dei borghi “abbandonati”, al fine di dare un’interpretazione delle cause che hanno portato all’abbandono dei comuni stessi; l’analisi particolareggiata sull’area dei borghi dismessi, tratterà i vari impianti infrastrutturali che interessano la zona, come si relazionano con quelli di interesse regionale e nazionale, e come questi hanno influito sull’abbandono dei borghi stessi, tentando di comprendere se possano rappresentare invece delle occasioni di ripresa. Il campo di indagine ovviamente non può fermarsi ad un’analisi ed interpretazione della cartografia, ma i dati dedotti da questo tipo di analisi dovranno poi essere interpolati con quelli degli altri gruppi di ricerca, in particolar modo con i risultati delle indagini statistiche sull’aumento/diminuzione demografica che ha caratterizzato le aree di interesse; altro ambito di confronto fondamentale sarà l’analisi delle risorse naturali della regione, in quanto l’impianto infrastrutturale ha avuto necessariamente una relazione diretta con esse, in quanto si è andati a modificare in maniera sostanziale quella che era la morfologia naturale del territorio abruzzese per insediare gli impianti infrastrutturali; altro campo di sicuro e diretto interesse per la ricerca in materia infrastrutturale è rappresentato dalle ricerche storiche, e con le esperienze degli abitanti del luogo, in quanto è possibile verificare gli effetti anche sociali provocati dall’inserimento di infrastrutture sul territorio. Un lavoro di ricerca sicuramente complesso, che per una resa ottimale presenta la necessità dell’interazione di più campi di interesse, cercando di non limitare ad una mera indagine cartografica un lavoro che presenta un ambito di ricerca sicuramente ampio e di largo interesse anche a livello nazionale.


I - ANALISI DELLE INFRASTRUTTURE NEL TERRITORIO ABRUZZESE


Il tema delle infrastrutture di un territorio risulta essere sempre estremamente complesso e vasto nella sua trattazione, in quanto si devono necessariamente prendere in considerazione tematiche anche molto differenti fra loro: ad esempio il posizionamento delle varie infrastrutture sul territorio, l’impatto che hanno sull’ambiente circostante, sia da un punto di vista estetico, che da un punto di vista di contaminazione dell’aria e del suolo, nonché le ripercussioni sociali che portano sulla popolazione insediata in qualsiasi territorio; le varie infrastrutture sono tuttavia fondamentali al fine di favorire un adeguato sviluppo economico di qualsiasi insediamento umano, nonché la qualità della vita delle popolazioni che vanno ad usufruirne; a volte, tuttavia, la presenza e l’implementazione massiccia delle infrastrutture di un territorio ha favorito l’abbandono di centri abitati minori e borghi, si potrebbe riassumere come un sacrificio di pochi in favore di un benessere collettivo a più ampio respiro, anche se queste problematiche e limiti introdotti dalle infrastrutture possono essere visti non solo in senso negativo come un’accelerazione della fuga da luoghi inospitali, ma anche come un’opportunità di ridare una vita a luoghi che ora stanno percorrendo il viale del tramonto, ma che aspettano solo un’occasione per invertire il senso di marcia. La regione Abruzzo rappresenta un caso particolare all’interno del panorama italiano: il territorio sempre ostile, dall’orografia complessa, ricco di rilievi anche estremamente importanti, non hanno favorito sicuramente una presenza massiccia di infrastrutture, in quanto le difficoltà di realizzazione molte volte risultavano (e risultano tutt’ora) controproducenti rispetto ai benefici che potrebbe portare una nuova infrastruttura di qualsiasi genere. La ricerca ha coinvolto in massima parte le infrastrutture di “spostamento”: strade statali, autostrade, ferrovie, porti ed aeroporti, in quanto sono classificate come infrastrutture primarie, ovvero quelle senza le quali nessuno sviluppo della regione sarebbe possibile, infatti, gli spostamenti sono il sale dello sviluppo, sia da un punto di vista economico che da un punto di vista sociale e culturale, in quanto l’incontro di più culture differenti permette solitamente una crescita reciproca delle parti, e senza vie di comunicazione efficienti, sarebbe impossibile non solo la circolazione di merci e di “lavoro”, ma anche la circolazione di idee, facendo si che un luogo sia destinato inesorabilmente verso un declino costante. Il processo analitico che ha portato alla descrizione delle infrastrutture abruzzesi ha seguito una logica precisa, partendo da un confronto con la situazione nazionale, per arrivare alla definizione puntuale delle infrastrutture sul territorio, seguendo un criterio che parte da una situazione a carattere più generale, per arrivare ad uno studio più particolare dell’utilizzo e delle caratteristiche intrinseche dei vari impianti infrastrutturali.


1 - AccessibilitĂ e distribuzione delle infrastrutture in Abruzzo


La regione Abruzzo, nonostante una presenza non eccessivamente capillare delle infrastrutture viarie, in confronto ad altre regioni italiane, risulta essere inserita in modo sufficientemente valido all’interno del panorama italiano. L’accessibilità alla regione è assicurata da più vie di ingresso, soprattutto legate ad una realtà statale, in quanto la rete autostradale offre minori possibilità di accesso alla regione. La rete ferroviaria è molto più diffusa e capillare su tutto il territorio abruzzese, e, grazie alle stazioni a diffusione molto elevata lungo le varie linee, è una delle infrastrutture maggiormente utilizzata per lo spostamento all’interno della regione, soprattutto al fine di compiere brevi tragitti, e nelle zone dall’orografie più complessa, dove la rete stradale anche provinciale risulta essere di minor diffusione o di elevato tempo di percorrenza; l’elevata diffusione delle linee ferroviarie sul territorio abruzzese è dovuta in massima parte all’antichità della costruzione delle stesse, infatti, alla fine degli anni ’20 del 1900, la configurazione della rete ferroviaria era già completa e non ha subito sostanziali modifiche fino ai giorni nostri. Le strade statali rappresentano l’infrastruttura più “presente” sul territorio, in quanto derivano da strade sterrate e tratturi che insistono sulla regione da varie centinaia di anni, e permettono di collegare centri urbani anche di modesta entità, che con altre vie di comunicazione sarebbe impossibile raggiungere; soprattutto nella parte meridionale della regione Abruzzo, la presenza delle strade statali e provinciali sostituisce in modo valido la rete autostradale totalmente assente, e, insieme alle linee ferroviarie, riescono a dare copertura sufficientemente capillare del territorio. I porti e gli aeroporti sono infrastrutture che si occupano del trasporto di merci e di persone, tuttavia sono inserite in modo più puntuale sul territorio, andando a posizionarsi lungo le altre reti infrastrutturali, integrandole e completandole, per dare una possibilità di movimento ulteriore rispetto alle altre reti di trasporti presenti sul territorio.


1.1 Rete Autostradale


Il sistema autostradale italiano si estende sul territorio nazionale distribuendosi in maniera differente a seconda dei territori attraversati. Al nord vige una diramazione capillare delle infrastrutture autostradali, che taglia trasversalmente le regioni interessate; dal centro al sud la disposizione delle arterie si colloca per lo più lungo le coste. La classificazione dei km di autostrade che si estendono nelle diverse regioni restituisce un’immagine dell’Italia chiara: le regioni occupate maggiormente dalle autostrade risultano le più grandi (in estensione) regioni del nord, il Lazio (chiaramente fondamentale per la presenza di Roma) e la Sicilia la quale, presentando una superficie regionale consistente, in relazione alla nazione presenta un sistema stradale altrettanto importante, anche se a livello regionale non risulta sufficiente a coprire tutto il territorio (il sud della Sicilia è sprovvisto di una rete autostradale . Le restanti regioni italiane completano la classificazione, in cui Valle d’Aosta, Basilicata, Umbria e Molise occupano le ultime posizoni. Si nota che, nonostante l’Abruzzo appartenga all’Italia centrale, dove in generale lo sviluppo di autostrade è poco significativo, la regione registri una posizione di merito rispetto alle regioni limitrofe. Ciò è dovuto alla presenza di ben tre arterie autostradali in regione: la A14 Bologna-Teramo e i due rami trasversali alla regione, rispettivamente la A24 Roma-Teramo e la A25 Roma-Pescara. La collocazione fisica dell’Abruzzo ha fatto si che il suo allineamento con il Lazio e quindi con la capitale abbia determinato la nascita di collegamenti tra le due regioni, perciò trasversalmente alle linee autostradali costiere. L’analisi a livello regionale della regione è stata affrontata considerando i temi strettamente legati all’infrastruttura autostrada. I dati reperiti sono di natura oggettiva e riguardano: il traffico, le uscite, le aree di sosta lungo i percorsi, il posizionamento in regione, i tempi e le distanze di percorrenza dei tracciati.



1° 806 km

7° 442 km

13° 215 km

14° 188 km 2° 590 km

8° 424 km 15° 178 km

3° 580 km

9° 375 km 16°

85 km

4° 569 km

10° 352 km

17° 65 km

5° 478 km

11° 313 km

18° 50 km

6° 470 km

12° 268 km

19° 35 km


gna < bolo

Veicoli Teorici Medi Giornalieri > 25000 VTGM < 25000

Aree di servizio Uscite autostradali

MARCHE

capoluoghi borghi

Teramo

A

24

14

A

Pescara

A24

< rom a

l’Aquila

LAZIO

Chieti

A

25 ta ra nt o

MOLISE

>


- Distribuzione della rete autostradale in Abruzzo N

-Traffico passeggeri/giorno A14 37690 A24 22440

E

A25 22440

L’AQUILA

O

CHIETI

10 km

S

- Lunghezza totale delle autostrade nella regione A 14

186 km

A 24

115 km

A 25 DISTANZA

150 km 20km

200 km

100 km

- Tempi di percorrenza indicativi per attraversare la regione A 14

1h 55min

A 24

1h 10min

A 25 TEMPO

1h 30min 15min

1h

2h


gna < bolo

Uscite autostradali Aree di servizio capoluoghi borghi

MARCHE

A

24

Teramo

14

A

Pescara

A24

< rom a

l’Aquila

LAZIO

Chieti

A

25 ta ra nt o

MOLISE

>


- A14 in Abruzzo: uscite, aree di servizio e aree di parcheggio (direzione N-S)

Val Vibrata

319,5 km Tortoreto km 323,7

Giulianova Roseto

Vomano km 340,3

Atri-Pineto

Pescara Nord

Fonte Antica km 357,2

P

Le Sirene km 388,9

P

San Lorenzo km 441,8

P

Torre Cerrano km 363,1

Pescara Ovest Pescara Sud Ortona

Alento km 393,9

Lanciano

Val di Sangro

Casalbordino

Vasto Sud

Sangro km 428,8

454,6 km


- A24 in Abruzzo: uscite, aree di servizio e aree di parcheggio (direzione N-S)

Teramo

0 km

Val Vomanozzo

Basciano

Colledara Assergi Gran Sasso km 53,2

L’Aquila est L’Aquila ovest

Valle Aterno km 60

Tornimparte

Valle del Salto

Tagliacozzo

Carsoli

109 km

P


- A25 in Abruzzo: uscite, aree di servizio e aree di parcheggio (direzione N-S)

Pescara

0 km

Pescara Villanova Chieti

Brecciarola km 12

Scafa - Alanno Casauria Pratola Peligna Cocullo

Pescina

Celano

Avezzano

Magliano de Marsi

Monte Velino km 104


- A14: sviluppo e collegamenti delle uscite autostradali direzione Sud

Val Vibrata SS16 / SP259

Giulianova SS80 / SP252

Atri-Pineto SP28

Pescara N SP2

Pescara S SP23

Ortona

SP44 / SP62

Roseto

SS150

Pescara O A14 / A15

Lanciano

SP81


Val di Sangro SS652

Casalbordino SS16 / SP154

Val Vibrata SP650

Lo studio degli svincoli di uscita della A14 fornisce un campione di indagine che mostra come si sviluppa e a cosa si collega l’autostrada. Evince una struttura semplice per tutte le uscite (2 ingressi e2 uscite divise per i due sensi di marcia), tranne che per l’uscita di Pescara Ovest, che riveste il ruolo di connettore tra la A14 e la A25. Riguardo le infrastrutture che si collegano direttamente alle uscite, si nota come gran parte degli snodi utilizzino una strada provinciale come connessione ai tracciati di importanza maggiore, perciò negando una logica gerarchica che vorrebbe un passaggio da autostrada-statale-provinciale, ma addossando ai tratti di provinciale il ruolo di bracci connettivi.


1.2 Rete Ferroviaria


La distribuzione della rete ferroviaria sul territorio italiano risulta molto più fitta rispetto quella autostradale dato che, contrariamente a quest’ultime, le origini dei tracciati ferroviari sono legate strettamente al territorio e all’interazione con i nuclei urbani. Questa caratteristica deriva dai differenti periodi di costruzioni delle due reti; le ferrovie, nate prima delle autostrade, rispondono a spostamenti che collegano sia grandi distanze che tratti minori di connessione tra nuclei urbani vicini tra loro (esigenza che nel XIX era sentita, dato che il trasporto automobilistico non era diffuso). In Italia attualmente la rete ferroviaria è stata potenziata sempre più soprattutto con l’avvento dell’alta velocità che ad oggi attraversa la regione trasversalmente al nord, mentre al centro-sud si collega longitudinalmente. A livello di occupazione in km, le regioni maggiormente occupate da ferrovie sono quelle di superficie maggiore, con la particolarità che il nord Italia presenta una rete più fitta rispetto al centro-sud. L’Abruzzo si colloca in una posizione centrale nella classifica, con 616km di linea ferroviaria, mentre al primo e all’ultimo posto ci sono Piemonte e Valle d’Aosta. L’analisi dei tracciati ferroviari è stata effettuata prendendo in considerazione tempi e distanze di trasporto, la distribuzione dei tracciati in regione, le tipologie di ferrovia presenti in regione, il traffico medio giornaliero di passeggere e il posizionamento delle stazioni ferroviarie rispetto ai centri urbani e il confronto tra ferrovie e autostrade rispetto la loro collocazione nel contesto urbano.


Alta VelocitĂ rete capillare


1° 2000 km

7° 1118 km

13° 575 km

14° 420 km 2° 1869 km

8° 1039 km 15° 385 km

3° 1450 km

9° 1035 km 16° 378 km

4° 1436 km

10° 1012 km

17° 371 km

5° 1380 km

11° 984 km

18° 362 km

6° 1293 km

12° 616 km

19° 270 km 10° 129 km


ogna <Bol

ferrovia - da 100’000 a 300’000 PMG ferrovia - da 50’000 a 100’000 PMG ferrovia - max 50’000 PMG stazioni di snodo

MARCHE

capoluoghi borghi

Giulianova Teramo

Pescara

LAZIO

S.Vito Lanciano

Chieti

Ta ra nt o>

Sulmona

Avezzano

Castel di Sangro

< Isernia

<Roma

l’Aquila

< Roccasecca

<Terni

MOLISE


- Distribuzione della rete ferroviaria in Abruzzo N

-Traffico passeggeri/giorno

E

ROMA-PESCARA 301’000 BOLOGNA-BARI 267’000 SULMONA-TERNI 106’000 ROMA-PESCARA 29’000 AVEZZANO-ROCCASECCA 28’000 SULMONA-CASTEL DI SANGRO 27’000 S.VITO-CASTEL DI SANGRO 22’000

PESCARA

L’AQUILA

O

CHIETI

S

10 km

- Lunghezza delle linee ferroviarie nella regione BOLOGNA-BARI

113 km

TERNI-SULMONA GIULIANOVA-TERAMO

79 km 35 km

ROMA-PESCARA

170 km

SULMONA-CASTEL DI SANGRO

77 km

AVEZZANO-ROCCASECCA

49 km

CASTEL DI SANGRO-LANCIANO DISTANZA

79 km 20km

200 km

100 km

- Tempi di percorrenza indicativi per attraversare la regione BOLOGNA-TARANTO

1h 30m

TERNI-SULMONA GIULIANOVA-TERAMO

1h 36m 25m

ROMA-PESCARA

3h 10min

SULMONA-CASTEL DI SANGRO

1h

AVEZZANO-ROCCASECCA

55m 3h

CASTEL DI SANGRO-S.VITO CHIETINO TEMPO

30min

2h

4h


ogna <Bol

ferrovia - 2 binari rete non elettrificata stazioni di snodo capoluoghi borghi

Giulianova Teramo

Pescara S.Vito Lanciano

Chieti

Ta ra nt o>

Sulmona

Avezzano

Castel di Sangro

< Isernia

<Roma

l’Aquila

< Roccasecca

<Terni

MOLISE


Lo studio delle ferrovie a livello di tipologia ha riscontrato risultati paradossali: dalla mappa del traffico di passeggeri si nota che le vie più trafficate sono la linea adriatica e la Roma-SulmonaPescara, al contempo la mappa delle tipologie indica le due linee rispettivamente come una a doppio binario e l’altra a singolo. Questo confronto permette di riscontrare un deficit di servizio offerto da parte della tratta che collega la regione a Roma, dato che il consistente traffico di passeggeri riscontrato non viene supportato da un’efficiente linea ferroviaria provocando disagi. Si sottolinea poi che su sette linee ferroviarie tre non sono elettrificate (Sulmona-l’Aquila-terni, Sulmona-Isernia, Avezzano-Roccasecca) e di conseguenza viaggiano a una velocità minore rispetto a quelle elettrificate. Da questi dati si comprende perciò che le ferrovie abruzzesi necessitano di un rinnovamento richiesto proprio dall’utenza.


ogna <Bol

stazioni stazioni di snodo capoluoghi borghi

MARCHE

Giulianova Teramo

Pescara

LAZIO

S.Vito Lanciano

Chieti

Avezzano

Ta ra nt o>

Sulmona

Castel di Sangro

< Isernia

<Roma

l’Aquila

< Roccasecca

<Terni

MOLISE


Riofreddo

borghi

Oricola Carsoli Colli di Monte Bole Sante Marie Tagliacozzo Villa S.Sebastiano Scurcola Marsicana Cappelle

Alba Adriatica Tortoreto Lido

Avezzano Paterno Celano Aielli

Giulianova Roseto

Cerchio

Scerne

Collarmele Pescina

Pineto

Sella di Corno

Silvi

Vigliano

Cocullo

Sulmona

S.Vito Città

Sassa

Goriano

Introdacqua

Treglio

l’Aquila

Anversa degli Abruzzi

Montesilvano Pescara C. Francavilla Tollo

Paganica

Bugnara

S.Demetrio

Sulmona Pratola Peligna

Fagnano

Popoli

Ortona Fontecchio S.Vito Chietino

Fossacesia Torino di Sangro Casalbordino

Bussi

Tione Beffi

Tocco

Teramo

Acciano Molina

S.Vito Chietino

Carrito

Torre Piano d’orta

Castellalto Bellante

Pettorano

Lanciano Vecchia Castelfrentano

Cansano Campo di Giove Monte Maiella Palena Rivisondoli Roccaraso

Scafa

S.Ilario

Alanno

Alfedena

Manoppello

Lanciano

Vallelarga

Montenero

Raiano

Notaresco

Chieti

Vasto-porto

Pratola Peligna

Mosciano

P. S.Marco

Montalto

Vasto

Sulmona

Giulianova

P.Porta Nuova Pescara

Castel di Sangro

Crocetta

Avezzano

S.Eusanio

Capistrello

Casoli

Cupona Pescocanale Canistro Civit. Roveto Civit. d’Antino Morrea S.Vincenzo Roccavivi Balsorano

Ridotti

Altino Archi Bomba Colle di Mezzo Villa S.Maria Fallo Quadri Gamberale Castel del Giudice Ateleta S.Pietro Avellano

Ridotti


- Posizionamento delle stazioni ferroviarie rispetto i centri abitati, ferrovia adriatica centri abitati >100’000

centri abitati 50’000-100’000 centri abitati 10’000-50’000 centri abitati 0-10’000 stazioni


autostrada A14 ferrovia adriatica nuclei urbani

autostrada A14 ferrovia adriatica nuclei urbani

Corvara


1.3 Rete Strade Statali


La rete delle strade statali abruzzese è la rete infrastrutturale più antica presente sul territorio, in quanto derivano da tracciati radicati sul territorio fin da tempi rinascimentali, ovvero i tratturi: strade sterrate nate spontaneamente dalla tradizione della transumanza, per lo spostamento dei greggi dagli alpeggi alle zone pianeggianti durante l’inverno. Le sedi di queste strade possono si sono poi trasformate quasi spontaneamente in strade statali e provinciali, adagiandosi sul territorio in modo da seguire e copiare l’orografia originale del territorio abruzzese. Al di là degli aspetti più “romantici” legati all’infrastruttura, è possibile notare come l’impianto di strade statali sia ancora legato alla realtà rurale e contadina. L’analisi proposta per lo studio della rete delle strade statali, segue idealmente la struttura analitica seguita per l’analisi delle altre infrastrutture di spostamento del territorio abruzzese, ovvero una mappatura precisa dei tracciati, seguita da analisi più precise eseguite sulle strade stesse, come ad esempio lo studio dei tempi di percorrenza in relazione alla lunghezza delle strade stesse. Il processo analitico prosegue con una ricerca sulla composizione delle strade a livello di corsie per senso di marcia, per poi arrivare a trovare delle relazioni deduttive paragonando l’utilizzo delle strade statali con le altre infrastrutture, come le autostrade, per trovare differenze ed analogie, andando ad incrociare dati che esulano dal tema infrastrutturale, ma al quale sono intimamente legate come l’urbanizzazione dei luoghi intorno alle strade statali oppure l’individuazione dei centri produttivi, i quali sono posti in corrispondenza biunivoca con il sistema infrastrutturale di un territorio, e l’Abruzzo in questo caso non rappresenta un’eccezione. Le strade statali sono usate per la gran parte per spostamenti non troppo lunghi, oppure in sostituzione alle autostrade dove non presenti, soprattutto nella porzione meridionale della regione, che risulta essere quella meno servita da un punto di vista di strada ad elevata percorrenza. Le strade statali abruzzesi, seguendo la premessa di essere state costruite sulla base dei tracciati dei tratturi, permettono collegamenti sovra regionali, permettendo di sconfinare in tutte le regioni limitrofe, arrivando fino in Puglia, e riuscendo a raggiungere anche la capitale. Le strade statali rimangono una delle maggiori infrastrutture di spostamento per la regione Abruzzo, in attesa di un’implementazione delle altre infrastrutture viarie.


TMG 10’000-30’000 TMG 5’000-10’000 TMG 0-5’000 capoluoghi borghi

SS 16 SS

Teramo

80

SS 150

SS

1

l’Aquila

1 51

SS

15

Chieti

7B

SS 1

SS 1

IS

7

SS 1 5

SS

3

5

SS

SS

Pescara

1

81

17

SS

2 65

SS SS

17 84

SS 5

69

SS

65

2

0

SS

SS

65 0

SS

17

1

80

SS 15

SS

16

SS

SS

SS 8

16

SS

17


- Distribuzione della rete autostradale in Abruzzo N E

TERAMO

PESCARA

L’AQUILA

O

S

10 km

- Lunghezza totale delle autostrade nella regione SS 5 SS 16 SS 17 SS 80 SS 81 SS 84 SS 150 SS 151 SS 153 SS 650 SS 652 SS 690 DISTANZA

154 km 132 km 142 km 110 km 156 km 54 km 39 km 21 km 25 km 38 km 78 km 44 km 20km

200 km

100 km

- Tempi di percorrenza indicativi per attraversare la regione SS 5 SS 16 SS 17 SS 80 SS 81 SS 84 SS 150 SS 151 SS 153 SS 650 SS 652 SS 690 TEMPO

2h 47min 2h 48m 2h 26m 2h 3h 13m 1h 04m 40m 25m 20m 40m 1h 30m 52m 30min

2h

4h


2 corsie /senso di marcia 1 corsie /senso di marcia capoluoghi borghi

SS 16 SS

Teramo

80

SS 150

80

SS 15

1

l’Aquila

1 51

SS

15

Pescara

1

Chieti

7B

SS 1

SS 1

IS

7

SS 1 5 17

SS

SS

S

3

S5

81

SS

2 65

SS SS

17

SS 5

84

69

SS

65

2

0

65 0

SS

SS

17

SS

SS

SS

1

16

SS

SS

SS 8

16

SS

17


La rete di strade statali abruzzesi, è ancora, come si diceva in precedenza, molto legata alla realtà rurale, con strade prevalentemente ad una corsia per senso di marcia. Solo alcuni tratti di strade sono provvisti di due corsie per senso di marcia, e sono localizzate prevalentemente e stranamente nell’entroterra, dove il volume di traffico giornaliero è molto ridotto, ad esempio la strada statale 16 adriatica è una delle più trafficate d’Italia ma ancora ad una corsia per senso di marcia per larga parte del suo percorso, il che la rende appetibile solo per un traffico urbano, e per brevi spostamenti, è tuttavia una delle infrastrutture più importanti a livello statale in quanto permette di innervare il sistema portuale abruzzese e anche di raggiungere dall’autostrada l’aeroporto internazionale di Pescara. Il numero di corsie per senso di marcia è un dato molto importante perché in teoria dovrebbe rappresentare il “volume di traffico” di una strada, ma si può notare come in molti casi questo non sia veritiero, ma anzi rappresenta l’opposto della realtà; questo fatto può essere imputato essenzialmente alle ipotesi che vengono effettuate sulle possibilità che le infrastrutture generano per quanto riguarda la ripresa delle zone più “difficili” dell’entroterra abruzzese. La presenza invece di strade statali pluricorsie nella zona adriatica non stupisce in quanto il traffico è sempre elevato, legato in massima parte al trasporto merci e al traffico turistico nella stagione estiva


autostrada strade statali aeroporto commerciale porto commerciale e turistico porto peschereccio aree produttive Giulianova

Pescara Ortona

Vasto


autostrada A14 autostrada A14ss ss 16

16

Centri urbani

Centri urbani


Un tema molto interessante legato alla rielaborazione dei dati raccolti, incrociati con altri aspetti che esulano dalla ricerca infrastrutturale, ma che ad essa sono molto legati, è rappresentato dal confronto fra due delle più importanti infrastrutture viarie presenti sul territorio abruzzese, ovvero l’autostrada A14 Adriatica e la Strada Statale 16: due tracciati viari paralleli, con un indice VTGM (veicoli teorici giornalieri medi) molto simile, ma profondamente differenti dal punto di vista dell’inserimento nel territorio. Questo aspetto è facilmente riscontrabile se si osserva l’incrocio fra i tracciati delle due infrastrutture e prima le aree produttive e poi i nuclei urbani: l’autostrada si pone in modo molto autoreferenziale rispetto ai centri urbani, seguendo un tracciato sovra regionale che poco si cura dei nuclei abitativi; il contrario è rappresentato dal caso della SS16, la quale va ad innervare tutte le aree urbane costiere in modo puntuale; le aree produttive sono ovviamente molto concentrate nella fascia costiera, la quale, presentando un’orografia più pianeggiante ed “ospitale” per qualsiasi attività, ospita la maggior parte degli impianti produttivi della regione Abruzzo. La particolarità più evidente e sorprendente è il fatto che i due impianti viari presentino sostanzialmente lo stesso volume di traffico, e questo è un dato che può essere compreso solo osservando parallelamente impianti produttivi e nuclei urbani, che stanno chiaramente in un rapporto di biunivocità stretta con le infrastrutture viarie. I dati di traffico equiparabili fra le due strade sono giustificabili solo grazie alla grande presenza di molti impianti produttivi e dei porti commerciali, che generano un grande volume di traffico in entrambe le vie di comunicazione.


La differenza di utilizzo delle rete di strade statali abruzzesi, può essere riassunta analizzando i casi estremi di percorrenza sulle strade stesse. I casi in questione si possono individuare in due strade statali come la SS 16 Adriatica e una strada perpendicolare ad essa, ovvero la SS 652, che collega il margine costiero con la porzione sud ovest della regione arrivando a toccare la cittadina di Castel di Sangro L’utilizzo dell’impianto stradale è in rapporto biunivoco con l’urbanizzazione del territorio circostante, infatti, è possibile notare come lungo la costa la densità di centri urbani sia molto fitta, e come si siano sviluppate città di estrema importanza come Pescara. Lungo la SS 652, invece, il panorama urbanistico è totalmente differente, anche nelle zone li limitrofe alla costa, dove l’orografia del territorio non andrebbe a turbare l’insediamento di nuclei abitativi; infatti appena si abbandona la SS 16 per qualche chilometro, il paesaggio urbano va a diradarsi in centri molto puntuali sparsi attorno al tracciato stradale, ma che con esso non hanno un rapporto così diretto come le aree urbane lungo la linea costiera, dove la presenza contemporanea di centri produttivi e di una forte attrattiva turistica, che manca nella porzione meridionale dell’entroterra abruzzese.


ss 16 Centri urbani

Pescara Ortona

Chieti

Vasto

Ta ra nt o>

< Isernia

MOLISE


Fossacesia

Giulianova

Pescara

Castel di Sangro Vasto

SS 652

SS 16


1.4 Trasporto Aereo


Il sistema aeroportuale presente in Abruzzo, non è una delle risorse infrastrutturali più importanti della regione, anzi, il sistema di scalo aereo è molto localizzato e puntuale, interessando solo una porzione ristretta del territorio. Il processo analitico che ha permesso una visione più ampia del sistema aeroportuale ha preso il via da un inserimento a livello nazionale degli scali aeroportuali, e dall’inserimento del traffico aereo che intercetta gli scali abruzzesi, all’interno del traffico aereo ad interesse nazionale, in modo da poter vedere come i voli da e verso l’Abruzzo possono andare ad influire sul traffico aereo nazionale. Scendendo più nel particolare, è possibile andare ad indagare in modo più specifico le rotte che interessano gli scali abruzzesi a livello internazionale, più specificamente europeo. L’analisi del volume di traffico aereo dell’Abruzzo può offrire l’opportunità di verificare quanto e come gli scali vengano utilizzati, e il loro peso sulla totalità delle infrastrutture di spostamento della regione nei confronti di un sistema più ampio. Sicuramente il trasporto aereo non è tra le priorità della regione anche se esistono progetti di miglioramento ed implementazione delle strutture esistenti, che non andranno a modificare in modo sostanziale il trasporto aereo locale.


voli da Pescara


Dalla sovrapposizione del traffico aereo che sfrutta gli scali abruzzesi, con il traffico aereo nazionale è immediatamente visibile il ruolo marginale degli aeroporti abruzzesi nel sistema aeroportuale; tuttavia per le popolazioni locali, o meglio, per le popolazioni che riescono a raggiungere gli aeroporti in tempi sufficientemente brevi, essi rappresentano ovviamente una grande opportunità di spostamento veloce, verso la Lombardia, la Sardegna e la Sicilia. I voli di linea a livello nazionale partono ed arrivano solo all’Aeroporto internazionale di Pescara, che è il fulcro del trasporto aereo abruzzese, e quindi unica occasione di sviluppo del trasporto aereo, aspettando nuove opportunità future nell’ambito aeroportuale se potranno mai avverarsi.


OSLO

E T R O F O C S N A ES R F L L E X U R O B M A G R O E N B A

L O N MI D T R L O A R O N T O P A R I G I

rotte internazionali rotte nazionali da 700 a 1000 voli annui da 400 a 700 voli annui da 100 a 400 voli annui aeroporto commerciale aeroporto d’aviazione generale capoluoghi borghi

Teramo S ARE BUC

aeroporto dei parchi

l’Aquila BARCE

Pescara Aeroporto d’Abruzzo

TIRANA

Chieti

LLONA

IA

CATANIA

RI

CR ET A

CA GL

T


All’interno della trattazione e dell’analisi del sistema aeroportuale abruzzese, appare chiaro come il traffico sia concentrato in massima parte sull’aeroporto internazionale di Pescara, in quanto, l’unico altro scalo presente sul territorio abruzzese è rappresentato dall’aeroporto dell’Aquila, il quale è però adibito alla sola aviazione generale (settore dell’aviazione civile di cui fanno parte tutti i voli non militari e non di linea, fanno quindi parte dell’aviazione generale tutti i voli di turismo, ma anche i voli dei jet cargo oppure i lanci con il paracadute). I collegamenti dalla città di Pescara interessano oltre alle regioni italiane di cui è già stato detto anche alcune grandi città Europee come Londra, Oslo e Bacellona, nonché l’isola di Creta, importante meta turistica. L’aeroporto di Pescara è posizionato in modo molto oculato, in modo da essere all’incrocio di due grandi infrastrutture viarie come la A14 e la A25, in modo da favorire la circolazione sia di merci che di passeggeri. Degno di nota è il fatto che il trasporto merci da e verso l’Abruzzo per via aerea non è molto sviluppato, anche se sono in previsione dei potenziamenti dello scalo al fine di implementare anche questa attività, al fine di porre lo scalo di Pescara su di un piano di maggior rilievo internazionale.


- Distribuzione della rete autostradale in Abruzzo N

-Voli annui da Pescara BERGAMO 988 BARCELLONA 936 FRANCOFORTE 728 LONDRA 728

O

MILANO 728 BUCAREST 416 TIRANA 416 BRUXELLES 312 PARIGI 312 CAGLIARI 208 CATANIA 208 OSLO 208 TORONTO 104 CRETA 104

E

10 km

S

- N째 voli a settimana e tempi di percorrenza 19 14 14 14 9 8 8 6 4 4 4 3 2 2

1h 10min

BERGAMO

1h 05min

MILANO

2h 50min

FRANCOFORTE

3h 30min

LONDRA 2h

BARCELLONA

2h 40min

BUCAREST 1h 30min

TIRANA

2h 15min

PARIGI

3h

OSLO 1h 25min

CAGLIARI

1h 20min

CATANIA

TEMPO

2h 15min

BRUXELLES

2h 30min

CRETA TORONTO

13h 30min

2h

4h

13 h


- Distanza aerea tra le destinazioni BERGAMO MILANO FRANCOFORTE LONDRA

520km 522km 1500km

BARCELLONA

1020km

BUCAREST

988km 485km

TIRANA PARIGI OSLO CAGLIARI CATANIA

1175km 1970km 565km 555km

BRUXELLES CRETA

1200km 1280km

CRETA DISTANZA

7172km 200 km

1000 km

2000 km

7172 h


1.5 Trasporto Navale


Il sistema portuale abruzzese, rappresenta una grande risorsa per la regione, in quanto l’ampia esposizione marittima sull’adriatico, per tutta la lunghezza della regione stessa, rende la risorsa portuale una delle più sfruttabili nell’ottica di un futuro sviluppo e potenziamento delle risorse economiche. Sono stati quindi individuati i principali porti commerciali sulla fascia adriatica abruzzese, che non a caso si trovano in corrispondenza di città fortemente industrializzate e con una presenza di infrastrutture limitrofe molto rilevante. Sono state individuate le peculiarità di ogni porto, per determinare se la sua funzione fosse prevalentemente commerciale oppure peschereccia, e sono state individuate le principali rotte verso l’Italia e verso l’estero, che partono ovviamente dalla regione abruzzese, ed è stato così possibile offrire un panorama sufficientemente completo della situazione portuale abruzzese, che, pur non presentando scali molto grandi o con una tradizione come altre città italiane con una grande tradizione marinara, rappresenta una grande opportunità, dal punto di vista sia commerciale che turistico ma anche da un punto di vista di integrazione del sistema portuale con l’intero sistema infrastrutturale della regione.


rotte da Pescara


A livello puramente nazionale, i porti della regione Abruzzo, non occupano sicuramente una posizione di importanza centrale, ma anzi, sembrano essere piuttosto marginali a livello di importanza, anche se non è del tutto esatta questa prima impressione, infatti, garantendo delle rotte nazionali che raggiungono solamente le Isole Tremiti, rappresentano una grande risorsa turistica, in quanto mettono in comunicazione una delle piÚ belle località turistiche di tutto il Mar Adriatico con la terraferma abruzzese, il che potrebbe essere una futura risorsa fondamentale per lo sviluppo turistico di alcune aree.


peschereccio commerciale e turistico posti barca >1000 posti barca < 200

R VA

VIS

TO LA A SP

-H

CROAZIA

posti barca da 200 a 1000

DUBROVNIK

ortona l’Aquila

Chieti

DUR

AZZ O ISOL E TR EMI TI

vasto

ALBANIA

pescara

CROAZIA

giulianova

ISOLE TREMITI

Teramo


- Distribuzione delle rotte navali dall’Abruzzo

-Traffico passeggeri/anno

E

N

PESCARA 48’330 ORTONA 2’414 ORTONA

O

10 km

S

- Lunghezza delle rotte navali dai porti abruzzesi 453 km

PESCARA - ALBANIA 220 km

PESCARA - CROAZIA

203 km

VASTO - CROAZIA 94 km

PESCARA - TREMITI

75 km

ORTONA - TREMITI VASTO - TREMITI

46 km

DISTANZA

50km

500 km

250 km

- Tempi di percorrenza per attraversare le rotte navali 8h

PESCARA - ALBANIA 3h 45min

PESCARA - CROAZIA

3h 25min

VASTO - CROAZIA

2h

PESCARA - TREMITI ORTONA - TREMITI

1h 40min 1h

VASTO - TREMITI TEMPO

1h

5 h

10 h

2’414


da10’000 a 50’000 da 2000 a 5000

Teramo

giulianova

pescara ortona l’Aquila

Chieti

vasto


Se si prova ad osservare più nel particolare la situazione dei porti abruzzesi, si può notare come i porti siano disposti in modo sufficientemente capillare sulla costa abruzzese, lo scalo portuale più importante della regione è sicuramente rappresentato dalla città di Pescara, la quale presenta un porto turistico e commerciale di notevole entità. Gli altri scali commerciali e turistici sono rappresentati da Ortona e Vasto; tutti questi scali portuali riescono a mettere in comunicazione la costa adriatica italiana con le coste della Jugoslavia e dei paesi balcanici limitrofi più fiorenti dal punto di vista economico. Le attività legate alla pesca e al commercio ittico, sono legate in massima parte al porto di Giulianova, ed è interessante notare come questo tipo di porto sia stato riservato a questa attività in modo da non creare eccessiva commistione fra un porto turistico e un porto ittico, come avviene già in altre grandi città di grande tradizione portuale come quello di Imperia. I porti della regione Abruzzo comunicano in modo molto stretto con le altre maggiori infrastrutture, in quanto la vicinanza alle grandi strutture viarie adriatiche permette una più agevole circolazione di mezzi persone e merci provenienti dal trasporto marittimo.


1.6 Indagine di sintesi delle infrastrutture abruzzesi


Una visione di insieme per quanto riguarda il sistema infrastrutturale di trasporti abruzzese, si riesce ad ottenere con una sovrapposizione di tutti i tracciati delle varie infrastrutture e il posizionamento puntuale di porti ed aeroporti. Con questo tipo di analisi si vogliono mettere in luce le relazioni fra le varie infrastrutture e i possibili collegamenti, nonché l’individuazione di nuove opportunità progettuali per il futuro. Altro aspetto fondamentale nell’analisi delle infrastrutture di un territorio sono i “nodi”, punti del territorio, solitamente in corrispondenza di alcune città, che presentano un incrocio importante di autostrada, ferrovia e strade statali. Questi luoghi sono di importanza cruciale per il territorio, in quanto aprono scenari nuovi, e rappresentano delle grandi opportunità di crescita per tutto il territorio. All’interno di questa trattazione, si inizia ad introdurre uno zoom successivo verso il territorio, con l’inserimento dei borghi abbandonati al fine di iniziare a comprendere le possibili relazioni fra l’abbandono dei borghi, e la presenza e l’implementazione delle infrastrutture del territorio, nonché le possibilità offerte dalle nuove infrastrutture per un’eventuale ripopolamento di questi nuclei abitativi. L’analisi in questo caso vuole portare non ad una chiusura ma ad un’apertura verso argomenti che potrebbero sembrare avulsi dall’analisi delle infrastrutture del territorio, ma che in realtà presentano legami molto profondi con queste tematiche, poiché l’abbandono e il ripopolamento implicano necessariamente un movimento di masse di popolazione che è favorito dalla presenza o meno di una via di trasporto. La tematica è ovviamente molto più complessa, e richiede necessariamente un confronto con altre tematiche come ad esempio il background culturale o lo sviluppo economico. La visione complessiva delle infrastrutture abruzzesi da tuttavia l’idea di una regione che dovrebbe tentare di darsi un nuovo slancio dal punto di vista delle vie di comunicazione, ma non è nemmeno un territorio così selvaggio, sarebbe sufficiente tentare di implementare le strutture che già ci sono e con innesti puntuali tentare di andare a coprire dove sono le falle più evidenti in modo da dare a tutto il territorio una uguale possibilità comunicativa e quindi una uguale possibilità di futuro sviluppo.


o <Bol gna ogna <Bol

autostrada strade statali ferrovia aeroporto commerciale

MARCHE

porto commerciale e turistico capoluoghi borghi

Teramo Teramo

Péscara

Chieti

<Terni

l’Aquila

Ortona

Chieti

l’Aquila

Vasto

Ta ra nt o>

< Isernia

MOLISE

Isernia

< Roccasecca

< Roccasecca

<Roma

Ta ra nt o>


- Snodi infrastrutturali

infrastruttura singola Incrocio tra infrastrutture

l’Aquila

Avezzano

Teramo

Sulmona

Giulianova

Chieti

Pescara

Ortona

Castel di Sangro

Vasto Sud


- trasporti merci in Italia

- trasporti merci in Abruzzo

trasporto su gomma: 65,1%

trasporto su gomma: 87,7%

trasporto su nave: 19,6%

trasporto su nave: 8,5%

trasporto su ferro: 14,9%

trasporto su ferro: 3,7%

trasporto aereo: 0,4%

trasporto aereo: 0,01%

- trasporti passeggeri/giorno in Abruzzo ferrovie: 73% strade statali: 17% autostrade: 9% aeroporti: 0,1% porti: 0,01%


Il traffico merci in Italia è prevalentemente basato sul trasporto su gomma (65,1%), mentre le restanti tipologie di collegamento sono utilizzate in misura nettamente minore (19,6% per il trasporto navale, 14,9% per il traffico su ferro e uno scarso 0,4% per il traffico aereo). In Abruzzo si riscontra la stessa gerarchia di dati, con differenze sostanziali nel paragone tra le diverse infrastrutture; il traffico su gomma in regione soverchia le restanti tipologie di trasporto con un 87,7% contro il 12,2% delle altre vie (8,5% porti, 3,7% ferrovie, 0,01% aerei). Ciò evidenzia come la valenza economica di trasporto merci dell’Abruzzo si basi tutto sulle infrastrutture di terra legandosi fortemente al territorio.


2 - Sviluppo storico delle infrastrutture


Lo studio dell’evoluzione storica delle infrastrutture in Abruzzo è stato effettuato analizzando la nascita di nuove infrastrutture in diversi periodi storici a partire dal secondo Dopoguerra fino ad oggi. Ciò ha permesso d confrontare i gradi di sviluppo delle diverse tipologie di collegamento, mettendole in relazione tra loro e con i borghi abbandonati. Le infrastrutture considerate sono quelle che agiscono sul territorio (autostrade, ferrovie, statali) perché quelle più in grado di intercettare l’evoluzione della regione a livello sia fisico che politico. L’ultima mappa storica analizzata è quella della rete dei tratturi, il primo sistema di collegamento tra la regione e il sud (Molise e Puglia); la particolarità di questo sistema infrastrutturale, oggi in parte recuperato da strade, in parte abbandonato, consente di collegare il tema delle infrastrutture con l’evoluzione dell’economia pastorale dell’Abruzzo, consentendo di comprendere parte delle cause dell’abbandono dei borghi.


ogna <Bol

strade statali ferrovia

SS 1

capoluoghi borghi

6

Teramo SS

16

Pescara SS

17

l’Aquila

Chieti

SS 1

<Terni

7 SS

SS

5

17 SS

Ta ra nt o>

SS

17

SS 5

<Roma

0

17

< Isernia

69

SS

< Roccasecca

SS

16


ogna <Bol

autostrada strade statali ferrovia SS 1

capoluoghi borghi

6

SS

80

SS

SSTeramo 81 SS

80

SS 8 SS

SS

17

80

1

80

Pescara

l’Aquila

Chieti

SS 1

<Terni

7 SS

S

81

SS

A

81

2 65 SS

SS

17

S5

14

2 65 SS

A24

SS

16

Ta ra nt o>

SS

17 65

2

65 0

SS

0

17

< Isernia

69

2

SS

< Roccasecca

SS

65

65 0

SS

SS

<Roma

SS

SS 5


- Distribuzione di autostrade, ferrovie e strade statali nel 1949, 1970, 2010

1949

1970

2010


Lo studio dello sviluppo storico delle infrastrutture sul territorio abruzzese restituisce una panoramica chiara anche dell’evoluzione della società abruzzese; adottando tre campioni di indagine - mappe delle infrastrutture del 1949, 1970 e 2010 – si sono rielaborati i dati in relazione alla distribuzione dei collegamenti regionali. La prima soglia storica, il 1949 (gli anni della Ricostruzione dopo la Seconda Guerra Mondiale) mostrano la presenza della rete ferroviaria il cui percorso è rimasto inalterato fino ad oggi e le strade statali principali, tra cui la 16 e la 5 (quelle ancor oggi maggiormente utilizzate), mentre le autostrade non compaiono ancora. Il 1970 vede uno sviluppo pressoché simile alla situazione odierna per quanto riguarda le strade statali, con l’aggiunta di nuove arterie, ma ancora non vede un significativo radicamento delle autostrade sul territorio abruzzese; si nota infatti la comparsa del tratto di collegamento della A24 tra Roma e l’Aquila e un tronco della A14. Riguardo alla distribuzione dei collegamenti, dalla sintesi dei periodi campionati, è chiaro e naturale che nel corso degli anni il sistema infrastrutturale si sia sviluppato maggiormente per i collegamenti trasversali verso il Lazio, quindi verso Roma e longitudinalmente seguendo la linea costiera, dove si concentrano le città più dense e produttive dell’Abruzzo; in queste due direzioni la regione è infatti servita dalla rete autostradale. La distribuzione longitudinale all’interno della regione, direzione che collega idealmente i borghi oggetto di studio (disposti in maggioranza lungo il crinale appenninico che corre, appunto in senso longitudinale al territorio) è invece affidata alla rete più fitta delle strade statali. Lo sviluppo infrastrutturale nella storia vive perciò una relazione di causa-conseguenza con lo sviluppo dei nuclei cittadini; ne è causa dal momento in cui la presenza di collegamenti fa sorgere lungo a sé nuovi nuclei urbani, conseguenza quando città già ben radicate sul territorio e in continua evoluzione richiedono nuovi servizi infrastrutturali.


tratturi tratturelli, bracci capoluoghi borghi MARCHE

Direzioni l’Aquila-Foggia 1 Celano-Foggia 2 Pescasseroli-Candela 3 Ateleta-Biferno 4

Teramo

Pescara l’Aquila

Chieti

1

2

3 LAZIO

4

MOLISE


- Distribuzione della rete dei tratturi in Abruzzo

N

E

O

S

10 km

- Profilo altimetrico delle regioni attraversate dalla rete dei tratturi

L’AQUILA-FOGGIA ABRUZZO

MOLISE

PUGLIA

CELANO-FOGGIA ABRUZZO

MOLISE

CASTEL DI SANGRO-LUCERA ABRUZZO

MOLISE

PUGLIA

PESCASSEROLI-CANDELA ABRUZZO

MOLISE

CAMPANIA

PUGLIA

PUGLIA


I tratturi rappresentavano la più antica, fitta e organizzata rete di collegamento dell’Italia meridionale; la loro nascita deriva dalla transumanza, ovvero gli spostamenti da monte a valle dei pastori che sfuggivano al clima rigido degli inverni montani per far pascolare le loro greggi in pianura, dove le temperature erano più sopportabili per la vita pastorale. La transumanza è un fenomeno di origine antichissima che si può far risalire all’età del bronzo, quando avvenne in Abruzzo l’incontro fra le popolazioni neolitiche locali, stanziali e dedite all’agricoltura, con i pastori e cercatori di metalli provenienti dall’Anatolia. Ma solo con la completa conquista romana (intorno al 290 a.C.) e l’instaurarsi di una struttura economico-amministrativa evoluta, si ebbe un’espansione del fenomeno che è rimasto invariato fino al sopraggiungere delle ferrovie e dei mezzi di trasporto. Nel 1115 i Normanni emanano una Costituzione che istituisce un regime particolare per i pascoli, dettando agevolazioni e privilegi a favore dei pastori. In seguito Federico II, pur predisponendo misure per l’agricoltura e incoraggiando la coltura della vite e dell’olivo, non manca di tutelare e valorizzare i pascoli, riordinando l’amministrazione della “mena delle pecore”. Pari cura e attenzione hanno Carlo I d’Angiò e i suoi successori per la conservazione dei pascoli pugliesi, fonte di notevoli entrate fiscali. Giovanna II, salita sul trono di Napoli nel 1414, ripristina la Costituzione normanna, sottoponendo l’affitto dei terreni a pascolo dei privati a rigidi vincoli e autorizzazioni e dispone che i pastori siano affidati ad una giurisdizione particolare, con un foro privilegiato e due giudici speciali. Re Alfonso d’Aragona riforma l’istituto e riordina tutte le precedenti disposizioni; col diploma del 1° agosto 1477, da campo di Tivoli, emana la prammatica della Dogana “Menae Pecudum Apulie”, confermando le consuetudini affermatesi nelle province di Penne, Capitanata e Terra di Bari. I pastori restavano sui monti abruzzesi per circa cinque mesi nella stagione estiva, da giugno a ottobre, per poi tornare, in 3 settimane e percorrendo almeno 250 km, verso i pascoli delle pianure pugliesi per i restanti sette mesi. Oggi dell’antica rete rimangono 16530 ettari, di cui 6000 occupati da strade, ferrovie o corsi d’acqua e 3000 che risultano impraticabili per la forte pendenza. I più grandi, situati in pianura per facilitare l’entrata delle numerose greggi nel Tavoliere, erano larghi fino a 111 metri, quelli piccoli 55. Vi erano punti di sosta, i cosiddetti “riposi”, strategicamente posti in zone ampie (fino a 56 ettari) ombreggiate e ricche d’acqua, adibite al ristoro di greggi e pastori. Nel 1870 la pianta ufficiale dell’Abruzzo ne contava 24, più una dozzina di interni ma le ricognizioni sul terreno hanno identificato almeno una decina di grandi tratturi e una sessantina di tratturelli. I maggiori, quelli “propri o fissi” erano però i seguenti: - L’Aquila, Alanno, Manoppello, Bucchianico, Montenero di Bisaccia, Larino, Ascoli Satriano (il più antico); -da Alba a Celano, Roccadimezzo, Popoli, Corfinio (uno degli snodi più importanti), Sulmona, Pettorano, Pacentro, Palena, Venafro, Castelluccio fino a Lucera. Fino a Sulmona il tracciato si sovrapponeva all’antica via romana;


- Pescasseroli, Alfedena, Castel di Sangro, Isernia fino ad Ascoli Satriano; - L’Aquila - Foggia (245 km); - Celano - Foggia (210 km): passava per Roccaraso, Rivisondoli (dove ci sono ancora grandi addiacci per la sosta delle pecore), Roccapia, Corfinio, Pratola Peligna e Sulmona; - Lucera - Piano delle cinque miglia - Castel di Sangro (130 km); - Pescasseroli - Candela; - Centurelle - Monte Secco passava per numerosi paesi del Parco della Majella: Bolognano, Guardiagrele, Lettomanoppello, Manoppello, Rapino, San Valentino in Abruzzo citeriore, Serramonacesca e Tocco da Casauria. No n a caso la maggior parte dei borghi abbandonati analizzati cadono su questi percorsi, visto che proprio in questi luoghi l’attività principale era la pastorizia; ciò spiega come i borghi siano da sempre serviti da strade, prima tratturi che col tempo si sono evoluti in percorsi asfaltati. Questo fenomeno fa risultare che l’abbandono di molti di questi borghi non è da imputarsi alla mancanza di infrastrutture, ma all’estinzione dell’attività primaria di pastorizia che dava loro vita.


3 - Le infrastrutture e la morfologia del territorio


La regione abruzzese è una tra le più complesse all’interno del panorama italiano, presentando un’orografia molto variegata: propone infatti diverse tipologie di paesaggio, si passa infatti da una situazione prevalentemente pianeggiante lungo la costa adriatica, per arrivare ad un paesaggio completamente montano nell’entroterra, fino ad arrivare alle vette del parco nazionale della Maiella e del Gran Sasso, che possono arrivare anche fino a 3000 metri sul livello del mare. Per la regione Abruzzo, il fatto di avere dei massicci montuosi così imponenti che rendevano molto difficili i contatti con il resto del centro Italia, è stato storicamente un grosso limite per la sua espansione sia economica che sociale; le motivazioni di questa arretratezza economica delle comunità montane, risiedono probabilmente nel fatto che la regione Abruzzo non ha mai avuto lo stesso appeal di altre regioni con forti presenze montane (ad esempio il Trentino Alto Adige), che hanno saputo far diventare i loro limiti orografici un’occasione di enorme sviluppo. La realizzazione delle infrastrutture è stato un processo molto lento, e per ogni nuovo intervento messo in campo, vi erano enormi sfide ingegneristiche da affrontare, soprattutto per quanto riguarda la realizzazione delle reti ferroviarie, ultimate negli anni ’20 del 1900, quando i mezzi tecnologici erano molto scarsi e le conoscenze in campo ingegneristico e nella realizzazione delle grandi opere erano molto limitate. Le autostrade sono state ultimate solo alla fine degli anni ’60, e ancora una volta le difficoltà costruttive sono state enormi, e i problemi legati alla morfologia del territorio hanno richiesto la costruzione di alti viadotti e lunghe gallerie. Le difficoltà più grandi a livello costruttivo, si sono presentate al momento di dover attraversare il massiccio del Gran Sasso, ma queste grandi difficoltà hanno portato gli ingegneri a dover mettere in opera una delle opere più significative per oltrepassare l’ostacolo della grande montagna, ovvero il Tunnel del Gran Sasso, un doppio traforo autostradale che, con una lunghezza di circa m 10.170 rappresenta un’opera unica nel suo genere in quanto è l’unico in Europa di questa lunghezza ad avere due fornici, ossia una galleria a due corsie per ogni senso di marcia. Le strade statali, copiano molto di più le asperità del territorio, ponendosi in modo molto più armonioso all’interno della regione, sottolineando le forme del territorio stesso.



3000 2400 1800 1200 600 0

A 14

3000 2400 1800 1200 600 0

A 24

3000 2400 1800 1200 600 0

A 25



3000 2400 1800 1200 600 0

dir. Ancona

dir. Lecce

Ferrovia Adriatica

3000 2400 1800 1200 600 0

Giulianova

Teramo

Ferrovia Giulianova - Teramo

3000 2400 1800 1200 600 0

dir. Roma

Ferrovia Roma-Sulmona-Pescara

Pescara



3000 2400 1800 1200 600 0

dir. Padova

dir. Otranto

SS 16

3000 2400 1800 1200 600 0

L’Aquila

Giulianova

SS 80

3000 2400 1800 1200 600 0

SS 5

dir. Roma

Pescara


3000 2400 1800 1200 600 0 Sintesi percorsi lungo l’Adriatico

3000 2400 1800 1200 600 0 Sintesi percorsi Strada dei Parchi A 24

3000 2400 1800 1200 600 0 Sintesi percorsi Strada dei Parchi A 25


Osservando la mappa orografica, e i tracciati di tutte le grandi infrastrutture, nonché gli sviluppi in sezione, e la comparazione dei vari tracciati in elevazione, confermano tutte quante le considerazioni effettuate per quanto riguarda i tracciati delle varie infrastrutture, infatti il profilo delle autostrade risulta essere molto più indifferente nei confronti del territorio, a differenza del profilo delle statali e delle ferrovie che riescono ad essere più “adagiate” sul profilo orografico. La linea di costa è invece molto più uniforme, con un profilo costantemente basso, e le tre grandi infrastrutture che vanno a disporsi in modo parallelo, mantenendo sempre un profilo basso come il profilo della porzione di territorio adriatico. In conclusione si può notare che l’orografia del territorio ha influito in modo massiccio sul posizionamento e la realizzazione delle infrastrutture, le quali, se pur più arretrate rispetto alle omologhe in altre regioni italiane, hanno rappresentato una sfida costante della mente dell’uomo nei confronti di una natura molto difficile e complessa.


II - INDAGINE SUL RAPPORTO TRA LA RETE INFRASTRUTTURALE E I BORGHI ABBANDONATI ABRUZZESI


Dopo aver apportato un’indagine di tipo conoscitivo relativa alla rete di infrastrutture abruzzese, studiando le modalità con cui si dirama e si inserisce sul territorio: Approfondiamo il nostro studio su il rapporto esistente tra i borghi abbandonati e le vie di comunicazione, di modo da fornire le indicazioni necessarie per raggiungere ogni singolo borgo, partendo da un’origine zero, che coincide con le arterie nazionali principali passanti o tangenti all’Abruzzo, quali la A14 adriatica a est, e la A 1 a ovest. Evidenziamo i tragitti più brevi per raggiungere i borghi più vicini a quello in analisi, fornendo non solo informazioni e tempistica sui tracciati, ma anche sulla tipologia di strada (autostrade , strade statali o provinciali) , e sui Km che vengono coperti per ogni singolo tratto. Più nello specifico rendiamo graficamente e facilmente leggibile la morfologia interna dei borghi, il come le strade si rapportano al costruito, ottenendo dati significativi sull’accessibilità al borgo, inquadrando 3 tipologie di strada , “ passante”, “ tangente” ed “ esterna”. Indichiamo inoltre la posizione dei parcheggi presenti all’interno dei borghi, per coloro che li raggiungono con mezzi privati, diversamente per coloro che si affidano ai mezzi pubblici indichiamo le fermate dei bus con annesse informazioni su corse giornaliere ( tempi) dirette all’aeroporto di Pescara.


ANVERSA - L’AQUILA 60

Km

Torano

A 14

0

25

A 25

A 25

72 75

50

SP60

SS 60

100

125

150

200


31 Km

Gioia vecchio

Anversa degli abruzzi 36’ R

S

A

S

P

2

5

83

-

60

-

Km

Km

Km

12

14

.7 -3

19.5 Km

Anversa degli abruzzi

Pettorano sul Gizio

23’ S

S

S

R

7

9 47

1

-

-5

.5

Km

K

14

m

Anversa d.A. 4 in 24 h 4 in 24 h

Pescara

Anversa degli abruzzi Gioia vecchio

Pettorano suol Gizio




BARREA - L’AQUILA 92

Km

0

25

Torano

A 14

50

75

SR 83

SS 652

A 25

SR 83

98 100

125

150

200


55 Km

Barrea

Pettorano sul Gizio S

S

S

R

1

7

83

-4 0

6 -1

Km

Km

Barrea

56’

4 in 24 h 3 in 24 h

Pescara

Pettorano sul Gizio

Barrea




BUONANOTTE VECCHIO - CHIETI 43

Km

0

A 14

50

25

Torano

A 25

SP 105

SS 652

134 75

SS 17

SP 110

100

SP 12

125

SP 84

SR 107

150

200


61 Km

Buonanotte vecchio

Carunchio ex

18 7

Vasto

4 in 24 h

Pescara

4 in 24 h

Buonanotte vecchio Carunchio

Km

4 in 24 h 4 in 24 h

3

.

m

m

Km

6 -1

18

K

-3

-

-6

K

K

S

0

P

86

4

m

1

5

ex

S

S

S

S

36

Km

Vasto

.7

.

5

77’

-6

-1

0

Buonanotte

2

5

0 11

6

S

S

S

S

S

P




CARUNCHIO - CHIETI 37 0

25

195 75

50

100

125

150

175

Km

A 25

Torano

SS 650 SP 184

A 14

SP 187

A 14

SR 156 SP 86

200


75 Km

Carunchio

Barrea 117’

-

P 6 2

15

-

R

m

5

m

-3 Km

Km 6 -1 83 S K -3 m 7 2 K 5 S 8 8 - 4.

2

K

K

2

86

-

S

5

S

S

S

P

70

ex

S

P

S

S

S

1

K m

m

114 Km

Carunchio

Pettorano sul Gizio

17 4 5. -2

K

m

m

K

.5 -9

2

Km

Km

K

ex

2

.

S

-

5 6.

Km

m

Km

130’

S

84

4 36

-

-

S

S

5

2

4 m 16 6 S 2 8 55 9.8

S

6

P

R

S

S

ex 8

1

5 -1

Vasto

-

0

86 K

Carunchio

P

15

ex

S

P

S

S

S

4 in 24 h 4 in 24 h

Vasto

4 in 24 h

Pescara

4 in 24 h

Castelvecchio Calvisio

Pettorano sul Gizio Carunchio

Barrea




CASTEL DEL MONTE - L’AQUILA 80 77

Km

Torano

A 14

0

25

A 24

50

SS 17

A 25

SS 153

75

SP 7

SP 7

100

125

150

200


13.8 Km

Castelvecchio Calvisio

Castel del Monte 18’

P

S

S

P

8

7

a

-8

-

5

Km

K

m 24 Km

Corvara

Castel del Monte 31’

R

P

54 -

2 60

17

b

S

S

S

R

6

m

m

Km

K

5

2

-1

K

5

-

is

.

Castel del monte 4 in 24 h 5 in 24 h

Pescara

Castel del monte Castelvecchio calvisio

Corvara




CASTELBASSO - TERAMO 110

40

Km

0

Torano

A 14

50

25

A 24

SS 80 SP 24

100

75

SS 80 SP 25

125

150

200


32 Km

Castelbasso

Civitella del Tronto P

c ,5 -6

-2 7

,

Km

,5

Km

m

Km

K

m

8

b

-8

-1

3 1, -1

K

17

3

0

25

8

49’

P

S

P

S

S

S

S

S

P

44.3 Km

Valle Piola

Castelbasso

48 3 -1

.2

K

m

Km

Km

Km

.4 -5

-4

-4

K

Km

2 1. -1

.8 -4

m

60’

P

68

8

0

1

19

25

8

P

S

S

S

S

S

S

S

S

P

P

Castelbasso 3 in 24 h 4 in 24 h

Pescara

Civitella del Tronto Castebasso Castiglione della Valle




CASTELVECCHIO CALVISIO - L’AQUILA 74

63

Km

Torano

A 14

0

25

A 24

A 25

75

50

SS 17

SP 8

SS 153

SP 8

100

125

150

200


30 Km

Corvara

Castelvecchio Calvisio 40’

54

2

0

98

6

P

S

S

S

S

P

-

m

m

K

Km

K

9

-1

1 -1

0

Castelvecchio 2 in 24 h 2 in 24 h

Pescara

Castel del monte Castelvecchio calvisio

Corvara




CASTIGLIONE DELLA VALLE - TERAMO 52

Km

0

A 14

50

25

Torano

A 24

SS 80 racc

65

A 24

75

SR40

SP 40

100

125

150

200


48 Km

Castel del Monte

Castiglione della Valle R

S

S

b 17

Km

m

m

Km

5 0.

-1

.2 -4

0 -2

.6 -5

.2 -7

80

8

37

40

K

K

62’

P

S

P

S

P

S

P

K

m 31 Km

Castelbasso

Castiglione della Valle

25

-

Pescara

Castelbasso Castiglione della Valle

m

Colledara

Castel del monte

K

2

K

m

m

4 in 24 h 4 in 24 h

31’

S 8

-

1 -2

Colledara

2.8 Km

0

15

40 K

Castiglione d.V.

P

S

S

S

P




CIVITELLA DEL TRONTO - TERAMO 110

40

Km

0

50

25

Torano

A 14

A 24

SS 80 racc

SS 81

SP 14

75

100

SS 81

125

SP14

150

200


30 Km

Civitella del Tronto

Vallenquina P

S

S

S

S

P

38’

4 -2

-1

,5 -4

1

52

8

8

K

,5

K

m

Km

m

32 Km

Civitella del Tronto

Castelbasso 8

0 K

K m

Km

Km

m

3 1, -1

,5

,

Km

-1

-8

25

3

-2

,5 -6

b

c

17

8

7

49’

P

S

S

S

S

P

S

P

S

P

Civitella d. T. 8 in 24 h 9 in 24 h

Teramo

Teramo

5 in 24 h 5 in 24 h

Pescara

Civitella del Tronto Vallenquina Castelbasso




CORVARA - PESCARA 52

Km

0

Torano

A 14

50

25

A 25

A 25

SP 56

SP 53

98 100

75

SP 53

125

150

200


46 Km

Roccacaramanico

Corvara S

S

4

-

-9

15 Km

m

Km

Km

0 -1

7

8

66

8

-

53 K

Corvara

5

70’

P

S

S

S

S

P

3 in 24 h 3 in 24 h

Pescara

Corvara

Roccacaramanico




GIOIA VECCHIO - L’AQUILA 72

Km

Torano

A 14

0

100

75

50

25

104

SP 83

A 25

A 25

SP 8

125

150

200


75 Km

Pettorano sul Gizio

Gioia Vecchio 69’

5

7

-

-

-1

27

8 Km

m

m

m

m

K

8

5 2.

.5 -3

3 -2

K

K

K

1

c

2

17

83

5

S

A

S

S .

S

R

S

P

R

73 Km

Gioia Vecchio

Morino vecchio

82

0

9 Km

Km

m

m

Km

9

23

-1

-

. 21

8

K

6

R

S

S

5

-

.5 -3

3 -2

K

S

2

17

83

12 Km

A

S

S .

Gioia vecchio

72’

P

R

Gioia dei Marsi

Gioia dei Marsi 9 in 24 h 8 in 24 h

Pescara

Gioia Vecchio

Morino Vecchio

Pettorano sul Gizio




MORINO VECCHIO - L’AQUILA 42

Km

Torano

A 14

0

50

25

A 25

SS 690

128 75

100

125

SP 67

A 25

SS 690

150

200


80.5 Km

Barrea

Morino Vecchio

88’

-7 Km

5 Km

Morino

2 Km

2.

-2

K

Morino vecchio

83

9

m

4

m

R

50

K

6

2.

1

K

Km

m

-

6

6

8

.3

-1

-4

-

22

66

9

82

0

P

S

P

S

P

S

S

S

6

S

S

R

Morino

4 in 24 h 3 in 24 h

Pescara

Morino Vecchio

Barrea




PETTORANO SUL GIZIO - L’AQUILA 70

Km

Torano

A 14

0

25

A 25

A 25

85 75

50

SR 5

SS 17

SS 17

100

125

150

200


64 Km

Buonanotte vecchio

Pettorano sul Gizio 70’

10 7

-

2.

K

m

Km

Km

Km

6

9 -1

-

4

18

-2

3

4

7

8

S

P

14

1

P

S

S

S

S

S

Pettorano sul Gizio 5 in 24 h 3 in 24 h

Pescara

Buonanotte vacchio Pettorano sul Gizio




ROCCACARAMANICO - PESCARA 74

Km

0

Torano

A 14

50

25

A 25

A 25

SS 5

75

SS 17

SR 487

98 100

SR 487

125

150

200


40 Km

Anversa degli Abruzzi

Roccacaramanico 53’

P

S

S

R

7

9 47

48

-

4 -2

16

K

Km

m

34 Km

Pettorano sul Gizio

Roccacaramanico 42’

R

S

S

S

7-

7 48

1

Km

Km

4

10

-2

60 Km

Buonanotte vecchio

Roccacaramanico S

8

10

-

.

K

K

m

Km

Km

Km

m

23

.7

-8

-3 3

7

8 .

8

74’ P

4

15

5

Km

-7

-8

-8

a

12

54

7 48 .

S

S

P

S

S

S

P

S

P

R

Roccacaramanico 2 in 24 h 3 in 24 h

Pescara

Roccacaramanico Anversa degli abruzzi Buonanotte vecchio Pettorano sul Gizio




SANTO STEFANO DI SESSANIO - L’AQUILA 54 57

Km

Torano

A 14

0

50

25

A 24

A 25

SS 17

SP 7

SS153 SP 8

75

100

125

150

200


13.8 Km

Castel del Monte

S. Stefrano di Sessanio

29’

S

P

7 -1 9 3.

K

m 9.8 Km

S. Stefrano di Sessanio

Castelvecchio Calvisio 15’

S

P

7 -9

.8 Km

S. Stefano di S.

5 in 24 h 4 in 24 h

Pescara

Castel del monte S.Stefano di Sessanio Castelvecchio calvisio




SERRA - TERAMO 104

55

Km

0

Torano

A 14

50

25

A 24

SS 80 racc

A 24

75

SS 491 SS80 SP 68

SP 50

100

SP 48

125

150

200


15 Km

Serra

Valle Piola 21’

S

P

48 5 -1

K

m 40 Km

Serra

Castiglione della Valle 59’

S

P

S

P

40 .5 -3

Km

Km

7

.

Km

m

Km

-8

-7

1

0

49

8

-4

5 -1

5.7 Km

S

68

48 K

Serra

S

S

P

S

P

Rocca S.Maria

Rocca S.Maria 3 in 24 h 2 in 24 h

Pescara

Vallenquina Serra Rocca S. Maria

Valle Piola




VALLEPIOLA - TERAMO 105

43

Km

0

Torano

A 14

50

25

A 24

SS 80 racc

SP 48

100

75

SS 80

SP 68

SP 48

125

150

200


15 Km

Valle Piola

Serra 21’

S

P

48 44.3 Km

Valle Piola

Castelbasso

S

P

60’

S

25

8

1

0

.8 -4 Km

m

K

Km

Km

.2

Km

2 1. -1

-4

-4

.4 -5

m

Valle Piola

P

19

8

P

S

S

S

S

68

3 -1

S

S

48 K

P

7.5 Km Rocca S. Maria

Rocca S. Maria 1 in 24 h

Teramo

2 in 24 h

Teramo

2 in 24 h

Pescara

3 in 24 h

Rocca S. Maria Valle Piola

Castelbasso Castiglione della valle




VALLENQUINA - TERAMO 120

60

Km

0

Torano

A 14

50

25

A 24

SS 80 racc

A 24

SP 52

75

100

SS 81

125

SP 52

150

200


20 Km

Vallenquina

Serra P

S

S

P

48

49

.5 -8

m

K

Km

5 1, -1

Vallenquina

6 Km

Rocca S.Maria

1 in 24 h

Teramo

28’

Rocca S.Maria

2 in 24 h

Teramo

2 in 24 h

Pescara

3 in 24 h

Vallenquina Serra Rocca S. Maria




I - RACCONTO VIAGGIO


Un’esperienza fondamentale, al fine della comprensione del sistema infrastrutturale di un luogo, è rappresentata dal sopralluogo e dalla “percorrenza” delle infrastrutture stesse. Non è infatti sufficiente il semplice studio delle mappe, né l’interpolazione di dati con le mappe stesse; a livello di processo conoscitivo, è sicuramente una base importante dalla quale partire, ma non è possibile dallo studio a tavolino di un luogo comprendere ad esempio tutti i rapporti che intercorrono fra infrastrutture e territorio. Al fine di avere una visuale completa del tema infrastrutturale, è stato effettuato un sopralluogo della regione Abruzzo, ed è stato elaborato un resoconto fotografico delle esperienze rilevate in loco. Il racconto del viaggio, vuole essere non tanto una visione “sentimentale” delle infrastrutture e del territorio, ma il resoconto oggettivo di un percorso scelto in base a criteri ovviamente non turistici, ma con la volontà di andare ad intersecare il maggior numero di infrastrutture possibili, ovvero autostrade, ferrovie, strade statali e provinciali, al fine di mettere in evidenza la differenza di inserimento e di impatto sul territorio che presentano le diverse infrastrutture, anche in relazione ai molteplici cambiamenti di paesaggio che offre la regione Abruzzo, in quanto risulta essere molto importante anche un approccio empirico fondato su esperienze dirette al fine di comprendere pienamente le problematiche relative alle infrastrutture territoriali.


DensitĂ ab/kmq

abitanti

500-1000 SILVI

55000

100-500 15000

0-50 10000 5000 4000 3000 2000 1000

supe

rficie

79 SP 60

SR 4

A 25

SS

rre in co N 63 7m e/s IA km po 4 sent RC PO tem co as ggia CA o traffi eo pi t me

LI PO PO

vo le

O

C CAAST LV ELV ISI . O

17

SS 17 bis

SS

in 20 35m nte km po asse ia tem ffico iogg tra teo p me

km tem 60 tra po 1h me ffico a 10min teo ssent piog e/scorrevole CA gia ST EL D EL M

ONT E

OL GN CU

CAPESTR VILLA S.LUCIA

81

A NO

I ET I

k m 16 tempo 2 0min traffico assen te meteo nuvo loso

/ A14

k m 30 o 30min temp o regolare ffi tra c o pioggia e t me

SS

A1

COCULL O

AN VER SA

16

I TT GA PA E C

CH I

VI LL

AL

AG O

5m 98 1h 1 so km po inten loso m te ffico nuvo tra teo me

10 k partenz mq a ea rriv data da om l 12 / 04/2 ilan ora par o t ora arr enza 0 010 a ivo 1 7:3 l 13 9:00 0 /04 km 572 /2 01 tempo 0 5h traffico inten meteo p s i og g o ia


Il percorso intrapreso in questo viaggio ha avuto come obiettivo quello di intercettare scenari della regione il più possibile variegati tra loro, in modo tale da ottenere la maggior parte di informazioni a scala territoriale. L’idea è stata quella di attraversare come un circuito la parte nord della regione (scelta arbitrariamente), così da tagliare trasversalmente il territorio; proprio in questa direzione si intercetta la maggior varietà di tipologie di infrastrutture e di insediamenti (si è partiti dalla costa per salire verso le zone montane). Oltre al reportage fotografico, che è servito a restituire un catalogo sia del sistema viario che dei centri urbani, si è provveduto a rielaborare i dati visivi ed esperienziali del viaggio con dati oggettivi (numero di abitanti e superficie, quindi densità) dei nuclei urbani intercettati. Questa analisi di dati visivi e numerici ci è servita da supporto per le analisi sia a livello territoriale che dei singoli borghi, come completamento del lavoro su mappa.


1km 10km MARCHE

Teramo

Pescara

Castel del Monte

l’Aquila

Villareia

Castevecchio Calvisio Caporciano

Cugnoli

Chieti

Forca di Penne Popoli

LAZIO

MOLISE

Castel del Monte Castelvecchio Calvisio

Forca di Penne Chieti

Milano A1 0 km

ANDATA

A14

Caporciano

Cugnoli

Popoli

Villareia

SP48 SP41 SP48 SP51 572 km 579 km 587 km 597 km SS649 SS81

SP51, SP54, SS602, SR17b SR17b Strada del Tratturo vecchio

620 km

629 km

SP8c, SP8a, SP40

SP42, SR17, SS5 654 km

672 km


1km 10km MARCHE

Teramo

Silvi

Pescara l’Aquila Chieti

Cocullo Anversa degli Abruzzi

Villalago

LAZIO

MOLISE

Cocullo Popoli

Anversa degli Abruzzi

A25 0 km

Villalago

RITORNO

SP60 SR479 S3479

29 km 37km

47km

Silvi

Milano A14

SR479, A25, SS16 146 km

A1

697 km


Autostrada A14 Chieti

15 Aprile 12:00

15 Aprile 12:25


15 Aprile 12:35

15 Aprile 13:00


SS 81 Villareia

15 Aprile 14:00

15 Aprile 14:10


15 Aprile 14:25

15 Aprile 14:40


SS 17 Popoli

15 Aprile 16:10

15 Aprile 16:20


15 Aprile 16:30

15 Aprile 16:40


A 25 Cocullo

16 Aprile 09:35

16 Aprile 09:45


16 Aprile 09:45

16 Aprile 09:00


A 25 Cocullo - Incrocio ferrovia Roma - Sulmona cio ferrovia Roma - Sulmona - Pescara

16 Aprile 10:30

16 Aprile 10:40


16 Aprile 10:40

16 Aprile 10:40


SR 479 Villalago

16 Aprile 11:10

16 Aprile 11:15


16 Aprile 11:20

16 Aprile 11:30


SS 16 Silvi

16 Aprile 12:20

16 Aprile 12:20


16 Aprile 12:40

16 Aprile 12:50


Conclusioni

· Ottenuto un quadro generale delle diverse tipologie e della distribuzione della rete infrastrutturale nella regione Abruzzo. Individuato le zone che necessitano un potenziamento infrastrutturale.

· Inquadrato le modalità con cui le infrastrutture si inseriscono nel territorio, se si appoggiano ad esso o al contrario lo turbano nella sua morfologia naturale.

· Fornito informazioni su come raggiungere ogni borgo, tipo di accessibilità, morfologia interna, connessione con i borghi limitrofi.

· Identificato sia nella presenza sia nella mancanza di infrastrutture una delle cause possibili di abbandono dei borghi, causa concorrente ad altre ma non imputabile come unico e solo motivo di allontanamento.


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