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Rimodellare il mercato degli affitti: prima dell’utile l’utilità sociale
all’interno di contesti cooperativi e votati alla restituzione di valore aggiun-
to al territorio. La scelta di un modello cooperativo/collaborativo, a fronte di
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un diffuso modello predatorio, può conciliare le necessità dei proprietari con
quelle dell’utenza (spesso giovani, che per motivi economici non alloggiano in
strutture alberghiere), senza scaricare effetti nocivi sui contesti di azione.
Un’Amministrazione Comunale che voglia dirsi di Sinistra non può per-
mettersi di non affrontare direttamente una questione sociale fondamentale
come il diritto alla casa, lasciando che venga messo in discussione dalle dina-
miche di mercato. Al contrario, dovrà incentivare l’accesso a basso costo
all’edilizia pubblica e avvalersi di tutti gli strumenti giuridici e politici a
propria disposizione al fine di ottenere una distribuzione più equa delle risor-
se immobiliari tra affitti a breve e lungo termine, combattendo la locazione
turistica predatoria nella direzione di un mercato immobiliare più inclusivo.
In forza di quanto detto fin qui, crediamo che la futura Amministrazio-
ne debba farsi intermediaria, garante e promotrice con ASP Città di Bologna
affinché vengano messe a disposizione delle studentesse e degli studenti pro-
venienti da famiglie a basso reddito le abitazioni sfitte a prezzi calmierati
già nella disponibilità dell’azienda. Inoltre, si potrebbero sperimentare nuove
forme di abitare collaborativo tra studenti e residenti, sul modello dell’e-
sperienza di Porto 157 e sul modello della convenzione stipulata tra il Comune
di Bologna, ACER Bologna ed Er.Go. Questa esperienza ha permesso, infatti,
7 URL: https://www.porto15.it/.
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LE NOSTRE PROPOSTE IN SINTESI
QUESTIONE ABITATIVA
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CANONE CONCORDATO Un nuovo canone concordato per studenti e studentesse con parametri specifici alle varie esigenze.
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TURISMO PREDATORIO Tetto massimo alle stanze in fitto per singolo host e riutilizzo di parte degli utili per la collettività.
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DIRITTO ALLA CASA Incentivare accesso a basso costo all’edilizia pubblica. Avviare nuove forme di abitare collaborativo tra studenti e residenti.
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PREZZI CALMIERATI Accordo Comune-ASP per la messa a disposizione di abitazioni sfitte a prezzi calmierati per gli studenti e le studentesse provenienti da famiglie a basso reddito
agli studenti di poter alloggiare presso le residenze popolari in cambio di un
aiuto per la realizzazione di progetti di integrazione, ambientali, di sostegno
e welfare per gli anziani. Così facendo si porrebbe un argine alla continua
cementificazione della Città, offrendo soluzioni alternative agli studentati –
non più sostenibili dal punto di vista ambientale – e dando nuova vita a edifici
sfitti e in disuso da tempo. Ciò non significa essere aprioristicamente contrari
all’edificazione di studentati pubblici, poiché un incremento degli alloggi a di-
sposizione degli studenti è con tutta evidenza necessario. Tuttavia, crediamo
che prima di avviare nuove costruzioni siano da recuperare gli edifici abban-
donati già esistenti, coniugando la valorizzazione del patrimonio pubblico in
funzione sociale alla sostenibilità ambientale.
Crediamo che attraverso azioni di partenariato pubblico-pubblico si possa go-
vernare il mercato degli affitti permettendo anche a chi è privo di mezzi di
poter studiare in una città diversa da quella in cui è nato. È necessario che
Bologna si impegni affinché tutte e tutti abbiano modo di sperimentare quan-
to questa città ha da offrire e possano accedere a nuove occasioni di crescita
personale e sociale, acquisendo un bagaglio di conoscenze ed esperienze da
spendere a vantaggio della comunità tutta.
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Mobilità
L’esigenza di una mobilità pubblica, efficiente e capillare, che si pro-
ponga realmente come valida sostituta dei mezzi di trasporto privati, sta di-
ventando sempre più urgente. Oltre a rappresentare un diritto fondamentale
per chi non possiede un mezzo proprio, la mobilità pubblica si coniuga alla
crescente necessità di sviluppare stili di vita sani e all’emergenza di promuo-
vere una mobilità sostenibile dal punto di vista ecologico.
Inoltre, il tema si intreccia a doppio filo con tanti punti trattati in questo no-
stro documento. Infatti, siamo convinti che un servizio pubblico capace di
mettere in comunicazione il centro con le aree di tutto l’hinterland bolognese,
possa aiutare la città a risolvere un problema critico come l’emergenza abita-
tiva. Una mobilità dalla visione metropolitana, all’altezza di una Città co-
me Bologna, dovrebbe essere in grado di decongestionare il centro cittadino e
permettere a tutti e tutte di raggiungerlo in tempi ragionevoli, offrendo la pos-
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sibilità di trovare soluzioni abitative all’esterno delle mura e disincentivando
l’utilizzo dei veicoli privati altamente inquinanti.
Trasporto pubblico locale: tra esigenza sociale
ed emergenza climatica
Non è solo l’Università in sé e per sé ad attirare gli studenti fuori-sede a Bo-
logna. Infatti, l’indagine HousingBo8 mette in luce l’esistenza di un per nulla
trascurabile “effetto città”, per il quale i fuori-sede considerano Bologna come
una meta ideale in cui sperimentare la propria autonomia rispetto alla fami-
glia d’origine e un luogo ricco di opportunità sul versante ricreativo e cultura-
le. Di conseguenza, la possibilità di accedere agli spazi fisici in cui si svolgono
tali attività è per le studentesse e gli studenti un criterio di ricerca fonda-
mentale nella scelta dell’abitazione. Risulta, pertanto, che la distribuzione
delle linee del trasporto pubblico, la vicinanza dei loro tragitti al centro città
e alle sedi universitarie, nonché la presenza di corse negli orari nottur-
ni influenzano sensibilmente la distribuzione degli universitari sul territorio
metropolitano9 .
Un efficace servizio di trasporto nelle ore serali e notturne – fino all’1:00 in in-
frasettimanale e per tutta la notte quantomeno nei weekend – che permetta di
raggiungere agevolmente le zone della città relativamente lontane dal centro
permetterebbe senza dubbio agli studenti di considerare come valide più
soluzioni abitative, prospettando anche l’eventualità di un abbassamento
8
9 URL: https : / / www . fondazioneinnovazioneurbana . it / images / 2019 _ HousingBO / 2019 _ 11 _ 12_HOUSINGBO_Presentazione.pdf. Ibid.
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dei prezzi d’affitto legato a un aumento dell’offerta. Allo stesso modo, poten-
ziare le linee notturne già esistenti potrebbe rendere maggiormente appetibili
zone della città attualmente poco abitate dalla componente studentesca.
Figura 2:
21:00 Distribuzione trasporti pubblici. Frequenza e continuità dopo le
In quest’ottica si fa palese la necessità di rendere maggiormente accessi-
bili i servizi di trasporto pubblico. Su iniziativa politica del Consiglio degli
Studenti, l’Alma Mater ha siglato pochi anni fa un accordo con l’azienda di
trasporto locale Tper, mettendo a disposizione di 5.000 studenti e studentesse
con ISEE inferiore a 35.000e un abbonamento annuale al prezzo agevolato di
99e. Benché la tariffa sia quasi dimezzata rispetto a quattro anni fa, credia-
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mo sia ancora necessario fare un passo in più grazie all’intervento dell’Am-
ministrazione Comunale. Come già avviene in altre grandi città in Italia, il
Comune di Bologna dovrebbe agevolare il trasporto su autobus – e nel futuro
su tram – riducendo il prezzo dell’abbonamento urbano ed extraurbano per
le fasce economicamente più deboli. Secondo questa logica si potrebbe supe-
rare il criterio delle agevolazioni per gli Under 27, che per quanto virtuose,
non tengono in alcun modo in considerazione le effettive condizioni economi-
che degli abbonati al servizio di trasporto pubblico. Proponiamo, quindi, che
il Comune e Tper prevedano nuovi abbonamenti annuali per Under 30
con definizione del prezzo in base all’ISEE in maniera progressiva,
così come proponiamo un nuovo abbonamento trimestrale o semestrale per
raggiungere tutte le utenze – ad esempio lavoratori con contratti a tempo de-
terminato della durata inferiore all’anno – e per disincentivare l’utilizzo del
mezzo privato.
Oltre a quanto detto finora, una razionalizzazione degli orari delle
corse relative alle linee che servono le sedi universitarie più lonta-
ne rispetto alla cerchia dei viali permetterebbe di evitare la circolazione di
autobus semi-vuoti e di rispondere efficacemente ai bisogni di chi frequenta
ogni giorno quei luoghi. In tal senso, un dialogo con l’Università e le sue
rappresentanze studentesche permetterebbe di individuare con facilità le
fasce di orario che andrebbero servite con maggior frequenza, tenendo conto
delle esigenze degli studenti e del personale.
Inoltre, a livello metropolitano l’Università di Bologna vanta sedi importanti
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stanziate a Imola e Ozzano. Anche in questo senso è necessario pensare a un
migliore investimento di risorse e a un’implementazione dei servizi affinché
tutte le studentesse e tutti gli studenti possano vivere l’Università e Bologna
a 360 gradi.
Mobilità integrata: per una sinergia dei trasporti
Ogni servizio di trasporto, pubblico o privato, ha le proprie criticità: la siner-
gia di più servizi può dare una risposta efficace alle esigenze della mobilità
cittadina, soprattutto se la si vuole considerare in un’ottica metropolitana.
Lo scorso anno il Comune di Bologna ha avviato l’iter tecnico per la costru-
zione di quattro linee di tram, con la previsione di avviare la prima linea nel
2026: si tratta di un intervento importante e strategico per disegnare una
nuova mobilità cittadina, con ricadute importanti sia sul piano ambientale
che su quello sociale. Su quest’ultimo fronte si inserisce certamente l’impatto
che il tram avrà sul mondo universitario bolognese.
Innanzitutto, il piano di linee previsto collegherà con molta più celerità
le sedi periferiche di Agraria, del Navile e del Lazzaretto, oggi raggiungibili
con viaggi lunghi e spesso mal organizzati. Inoltre, sarà fondamentale per
collegare il centro con tutte le zone periferiche della città in modo molto più
rapido e agevole. Questo consentirà una diversificazione delle zone abitate e
frequentate dagli studenti, con una maggiore disponibilità di abitazioni per
i fuori-sede e una conseguente possibile diminuzione dei prezzi medi. Sulla
direttrice opposta, può essere un importante mezzo per rivitalizzare le perife-
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