Rapporto agricolo 2010

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RAPPORTOAGRICOLO

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2 S i g l a e d i t o r i a l e
10 10 120i 860251543
3 I n d i c e Indice ■ Prefazione 6 ■ 1. Ruolo e situazione dell’agricoltura 9 ■ 1.1 Economia 9 1.1.1 L’agricoltura, parte integrante dell’economia 10 1.1.1.1 Sviluppo strutturale 10 1.1.1.2 Indicatori economici 12 1 1 1 3 Uscite della Confederazione 16 1 1 2 Mercati 18 1 1 2 1 Latte e latticini 19 1 1 2 2 Animali e prodotti di origine animale 23 1 1 2 3 Produzione vegetale e prodotti di origine vegetale 27 1 1 3 Situazione economica del settore agricolo 34 1 1 3 1 Reddito del settore nel 2009 34 1 1 3 2 Stima del reddito del settore nel 2010 36 1 1 4 Situazione economica delle singole aziende 39 1 1 4 1 Reddito e profitto del lavoro 40 1 1 4 2 Altri indicatori economico-aziendali 44 1 1 4 3 Effetti dell'andamento del prezzo del latte sul reddito contadino 46 ■ 1 2 Aspetti sociali 49 1 2 1 Reddito e consumo 50 1 2 2 Salute 52 1 2 3 Indagine sul budget delle economie domestiche 63 ■ 1.3 Ecologia ed etologia 67 1.3.1 Ecologia 67 1.3.1.1 Uso della superficie e mezzi di produzione 68 1 3 1 2 Fosforo 70 1 3 1 3 Suolo 78 1 3 2 Etologia 89 ■ 2 Provvedimenti di politica agricola 91 ■ 2.1 Produzione e smercio 91 2 1 1 Strumenti sovrasettoriali 93 2.1.1.1 Politica della qualità 93 2.1.1.2 Organizzazioni di produttori e di categoria 94 2.1.1.3 Promozione dello smercio 95 2.1.1.4 Caratterizzazione dei prodotti agricoli 97 2.1.1.5 Assicurazione della qualità 99 2 1 1 6 Strumenti del commercio estero 100
4 I n d i c e 2 1 2 Economia lattiera 104 2 1 3 Produzione animale 108 2.1.4 Produzione vegetale 114 ■ 2 2 Pagamenti diretti 121 2 2 1 Importanza dei pagamenti diretti 122 2 2 2 Pagamenti diretti generali 129 2 2 2 1 Contributi di superficie 129 2 2 2 2 Contributi per la detenzione di animali da reddito che consumano foraggio grezzo 130 2 2 2 3 Contributi per la detenzione di animali in condizioni difficili di produzione 131 2 2 2 4 Contributi di declività 132 2 2 2 5 Innovazioni nel 2010 133 2 2 3 Pagamenti diretti ecologici 134 2 2 3 1 Contributi ecologici 134 2 2 3 2 Contributi etologici 146 2 2 3 3 Contributi d’estivazione 147 2.2.3.4 Contributi per la protezione delle acque 149 2.2.3.5 Impiego sostenibile delle risorse naturali 151 2.2.3.6 Innovazioni nel 2010 152 ■ 2 3 Miglioramento delle basi 153 2 3 1 Miglioramenti strutturali e misure sociali collaterali 154 2 3 1 1 Miglioramenti strutturali 154 2 3 1 2 Misure sociali collaterali 157 2 3 1 3 Iniziative collettive di progetto 158 2 3 1 4 Parchi naturali regionali e agricoltura 159 2 3 1 5 I caseifici di paese si conformano 162 2 3 2 Ricerca, consulenza, formazione 164 2 3 2 1 Sistema delle conoscenze agricole 164 2 3 2 2 Interazione della ricerca agronomica dell'UFAG sul piano internazionale 167 2 3 2 3 Formazione professionale agricola 172 2 3 3 Mezzi di produzione 173 2 3 3 1 Sementi orticole e varietà di nicchia nel diritto sulle sementi 173 2.3.3.2 Impiego sostenibile di prodotti fitosanitari 174 2.3.3.3 Organismi geneticamente modificati negli alimenti per animali 176 ■ 2 4 Temi particolari 177 2 4 1 Ispettorato delle finanze 177 2 4 2 Messa in rete delle banche dati agricole 179
5 I n d i c e ■ 3. Aspetti internazionali 181 ■ 3.1 Sviluppi sul piano internazionale 181 3.1.1 Accordo di libero scambio con l'UE nel settore agroalimentare (ALSA) e in quello sanitario 182 3 1 2 Accordi di libero scambio con Paesi al di fuori dell'UE 184 3 1 3 Accordo agricolo Svizzera – UE 186 3 1 4 Protocollo n 2 188 3 1 5 Politica agricola comune dell’UE 189 3 1 6 OMC 190 3 1 7 FAO 192 3 1 8 OCSE 194 3 1 9 Consiglio Internazionale dei Cereali e Convenzione sull'aiuto alimentare 196 ■ 3 2 Confronti sul piano internazionale 197 ■ Collaborazione al Rapporto agricolo 2010 200 ■ Indice alfabetico 202 ■ Allegato A1 Tabelle A2 Atti legislativi, Terminologia e metodi A59 Abbreviazioni A60 Bibliografia A62

Prefazione

Il Rapporto agricolo è considerato una fonte d'informazione completa ed è anche frequentemente consultato Questi i risultati del sondaggio condotto tra i lettori dopo la decima edizione Se si continua a pubblicarlo nella sua forma ben nota è proprio grazie ai riscontri, nel complesso, positivi L'undicesimo riprende i contenuti del precedente, ma si presenta in una veste grafica leggermente rivista

Gli aspetti fondamentali del resoconto sono economia, contesto sociale ed ecologia, ovvero le tre dimensioni della sostenibilità È importante che esse si sviluppino, tendenzialmente, in maniera equilibrata Nel 2009 il rapporto riportava, in ambito economico, una recessione del reddito agricolo pari al 6 per cento per azienda e secondo le stime del conto economico dell'agricoltura, quest'anno si dovranno prevedere valori ancora più bassi Dopo il periodo positivo 2007/08, con prezzi al rialzo sui mercati mondiali di latte, cereali e semi oleosi, nel 2009 si è assistito a un calo altrettanto forte e quindi a un 'aria di crisi, palpabile soprattutto tra i contadini dediti alla produzione di latte, sia in Europa che in Svizzera Da una valutazione speciale della Centrale analisi dati contabili emerge che il calo dei prezzi alla produzione del latte ha generato una notevole riduzione dei redditi soprattutto nelle aziende di pianura Essa è invece stata decisamente più contenuta, grazie all'aumento dei pagamenti diretti, nelle regioni collinare e di montagna

La varianza del reddito agricolo è sempre stata notevole Negli ultimi anni, il divario tra le aziende con i risultati migliori e quelle con i risultati peggiori è cresciuto, così che, il reddito agricolo delle aziende nel primo quartile è diminuito di 3'000 franchi tra il 2000/02 e il 2007/09, mentre quello delle aziende nel quarto quartile è aumentato di 13'000 franchi Grazie all'aumento del reddito extraagricolo, però, nel periodo considerato anche le aziende nel primo quartile hanno potuto ottenere un reddito globale più alto di 6'500 franchi Da un punto di vista economico, gli ultimi tre anni sono i migliori del decennio per l'agricoltura

In ambito sociale, il Rapporto si concentra in particolare su un'inchiesta sulla salute espressamente rivolta alla popolazione contadina presso la quale, tra il 1997 e il 2007, i diversi aspetti sanitari si sono sviluppati in maniera disomogenea Ai miglioramenti si contrappongono dei peggioramenti, ma da un confronto con il resto della popolazione emerge che prevalgono le tendenze positive Gli sviluppi in ambito sociale devono continuare a essere seguiti attentamente se si vuole tutelare l'equilibrio delle tre dimensioni della sostenibilità

Un suolo fertile è la risorsa più importante per la produzione agricola Da alcuni studi emerge chiaramente che diventa un bene sempre più scarso, in un mondo in cui la popolazione è sempre più numerosa e i consumatori sempre più esigenti Ne sono indice gli investimenti di Paesi industrializzati e Paesi di recente industrializzazione densamente popolati nelle superfici agricole utili, laddove esse sono ancora disponibili Nonostante gli evidenti segnali di una penuria di terreni agricoli di buona qualità su scala mondiale, in Svizzera si continua a trattarli come se non dovessero esaurirsi mai Anche il fosforo, un 'altra risorsa indispensabile per l'agricoltura, non è inesauribile

6 P r e f a z i o n e

Una migliore protezione dei terreni coltivi e un impiego più efficiente delle risorse sono pertanto due elementi portanti del documento di lavoro sull'impostazione strategica della politica agricola «Agricoltura e filiera alimentare 2025», pubblicato dall'UFAG a fine agosto In un mondo in cui le risorse naturali e le materie prime diventano sempre più carenti, a tutti gli attori della filiera del valore aggiunto si richiede di contribuire affinché anche in futuro la popolazione possa nutrirsi in maniera sicura ed equilibrata Tra i vari sforzi rivolti al miglioramento della competitività e all'impiego efficiente delle risorse naturali e delle materie prime non va dimenticato che dietro al concetto di «agricoltura e filiera alimentare» vi sono persone che si aspettano di vedere il proprio lavoro apprezzato e retribuito con equità

Anche in futuro sarà importante trovare il giusto equilibrio tra lo sviluppo di economia, ecologia e contesto sociale, da erigere altresì quale linea guida per l'attuazione degli elementi strategici tracciati nel suddetto documento di lavoro Le proposte di attuazione per il periodo 2014–2017 dovrebbero essere sottoposte a un 'ampia consultazione prima della pausa estiva 2011 L'UFAG ha formato due gruppi, uno costituito da rappresentanti delle organizzazioni agricole e altre cerchie interessate e l'altro da rappresentanti dei Cantoni, che seguono passo passo i lavori di preparazione della documentazione relativa alla consultazione. Mediante tale procedura partecipativa s'intende garantire un adeguato approfondimento di tutti gli aspetti e un tempestivo dibattito sulle questioni rilevanti per lo sviluppo futuro dell'agricoltura e della filiera alimentare

7 P r e f a z i o n e
8

1. Ruolo e situazione dell’agricoltura

1.1 Economia

Per poter fornire le prestazioni richieste, l’agricoltura deve poter contare su una base economica sufficientemente ampia. La descrizione delle conseguenze economiche della politica agricola rappresenta pertanto un punto cardine del resoconto. Nello stesso si forniscono informazioni anche sui risultati economici delle aziende agricole, sugli sviluppi strutturali, sull’interconnessione con gli altri settori dell’economia o sulle condizioni dei diversi mercati.

Si illustrano poi il ruolo economico dell’agricoltura in qualità di tassello dell’economia e si forniscono informazioni sulla produzione, il consumo, il commercio estero, i prezzi alla produzione e i prezzi al consumo rilevati sui singoli mercati nonché sulla situazione economica dell’intero settore e delle aziende individuali

9 1 . 1 E c o n o m i a

1.1.1 L’agricoltura, parte integrante dell’economia

1.1.1.1 Sviluppo strutturale

Nell'analisi delle strutture nell'agricoltura si pone l'accento prevalentemente sul numero di aziende e rispettive dimensioni nonché sul numero di lavoratori Di seguito vengono illustrate le variazioni di questi due indicatori strutturali

■ Aziende

Nei primi nove anni del nuovo millennio il numero di aziende agricole è diminuito complessivamente di 10'000 unità circa, ossia dell'1,8 per cento all'anno Rispetto al periodo tra il 1990 e il 2000, in termini assoluti il calo è stato all'incirca della metà e anche il tasso di flessione annuo è risultato dello 0,9 per cento inferiore All'origine di ciò vi è in primo luogo il fatto che negli anni '90 il 50 per cento circa della diminuzione del numero di aziende, corrispondente a 11'000 strutture, ossia all'8,3 per cento all'anno – era riconducibile al calo delle piccole aziende con una superficie inferiore a 3 ettari Il potenziale di diminuzione di queste aziende si è in gran parte esaurito e pertanto si riscontra un tasso di flessione decisamente inferiore tra il 2000 e il 2009 (–2,5%)

Evoluzione del numero di aziende per classi di dimensioni e per regioni

L'evoluzione nelle singole classi di dimensioni mostra che tra il 2000 e il 2009 il numero delle piccole aziende (0–20 ha) è diminuito ulteriormente, quello delle aziende di medie dimensioni (20–30 ha) ha subito un lieve calo nella fascia di 20–25 ettari e un lieve incremento in quella di 25–30 ettari, mentre il numero delle grandi aziende (>30 ha) continua a crescere

La soglia di crescita si è spostata costantemente verso l'alto Negli ultimi nove anni è passata dai 20 ai 30 ettari circa Ciò significa che dal 2000 i 30 ettari rappresentano la linea di demarcazione tra le aziende in diminuzione e quelle in aumento

Nelle singole regioni il tasso di flessione ha segnato valori analoghi nel periodo 2000–2009 Ciò era stato il caso anche nel decennio precedente Non si osservano differenze regionali

10 1 . 1 E c o n o m i a
Caratteristica Numero di aziende Variazione annua in % 2000 2007 2008 2009 2000–2009 2007–2008 2008–2009 Classe di dimensioni 0–3 ha 8 371 6 577 6 552 6 648 –2,5 –0,4 1,5 3–10 ha 18 542 14 148 13 685 13 146 –3,7 –3,3 –3,9 10–20 ha 24 984 20 876 20 380 19 865 –2,5 –2,4 –2,5 20–25 ha 7 244 6 961 6 856 6 794 –0,7 –1,5 –0,9 25–30 ha 4 430 4 734 4 773 4 760 0,8 0,8 –0,3 30–50 ha 5 759 6 751 6 852 6 937 2,1 1,5 1,2 >50 ha 1 207 1 717 1 796 1 884 5,1 4,6 4,9 Regione Regione di pianura 31 612 27 437 27 009 26 708 –1,9 –1,6 –1,1 Regione collinare 18 957 16 961 16 709 16 468 –1,6 –1,5 –1,4 Regione di montagna 19 968 17 366 17 176 16 858 –1,9 –1,1 –1,9 Totale 70 537 61 764 60 894 60 034 –1,8 –1,4 –1,4 Fonte: UST
Tabella 1 pagina A2

Evoluzionedelnumerodiaziendegestiteatitoloprincipaleoatitoloaccessorioperregione

Osservandoleaziendeatitoloprincipaleequelleatitoloaccessoriosiconstatachetrail2000eil2009il tassodiflessionedelleprimeèrisultatolievementeinferioreaquellorilevatoperleaziendeatitoloaccessorio.Questasituazioneeragiàstataosservataneldecennioprecedente.Visonoinvecedifferenzeper quantoconcernel'andamentonellesingoleregioni.Conuntassodiflessioneannuodello0,9percentodopo il2000,leaziendeatitoloprincipaledellaregionedimontagnahannofattosegnareladiminuzionemeno massiccia.Neldecennio1990–2000inquestaregionesierarilevatoiltassodiflessionepiùalto(–3,3%). Perquantoriguardaleaziendeatitoloaccessorio,trail2000eil2009nellaregionedimontagnasiè registratoiltassodiflessionemaggiore(–3,4%).Neldecennioprecedenteerarisultatoquellopiùbasso (–2,2%).

■ Lavoratori

Ilcalodelnumerodiaziendeagricoleèlegatoaunariduzionedelnumerodilavoratori. Evoluzionedelnumerodilavoratori

11 1.1Economia
Caratteristica Numerodiaziende Variazioneannuain% 20002007200820092000–20092007–20082008–2009 Aziendeatitoloprincipale Regionedipianura23536209472045119655–2,0–2,4–3,9 Regionecollinare 13793126201227011629–1,9–2,8–5,2 Regionedimontagna11910114671127210930–0,9–1,7–3,0 Totale 49239450344399342214–1,7–2,3–4,0 Aziendeatitoloaccessorio Regionedipianura 8076649065587053–1,51,07,5 Regionecollinare 5164434144394839–0,72,39,0 Regionedimontagna8058589959045928–3,40,10,4 Totale 21298167301690117820–2,01,05,4 Fonte:UST
Caratteristica Numerodilavoratori Variazioneannuain% 20002007200820092000–20092007–20082008–2009 Manodoperafamiliare165977142657141236138955–2,0–1,0–1,6 dicui: capoazienda(m.) 74724587665815057269–2,9–1,0–1,5 capoazienda(f.) 23462998274427651,8–36,846,0 Manodoperaextrafamiliare37816303342729427767–3,4–10,01,7 Totale 203793172991168530166722–2,2–2,6–1,1 Fonte:UST
Tabella2 paginaA2

Nel complesso, dal 2000 il numero di lavoratori è diminuito di circa 37'000 unità A differenza degli anni '90, tra il 2000 e il 2009 è nettamente calata anche la manodopera extrafamiliare Dall'analisi dello scorso anno emerge un netto aumento dei capoazienda femmina nel quadro della manodopera familiare e un lieve incremento della manodopera extrafamiliare

Dal confronto tra numero di aziende e numero di lavoratori emerge un andamento differenziato Il tasso di flessione annuo delle aziende registrato dopo il 2000, rispetto agli anni '90, è sceso dal 2,7 per cento all'1,8, mentre quello dei lavoratori è rimasto costante a quota 2,2 per cento

1.1.1.2 Indicatori economici

■ Valore aggiunto lordo

Nell'anno oggetto del rapporto l'economia svizzera ha realizzato un valore aggiunto lordo di 505 miliardi di franchi Rispetto all'anno precedente vi è stato un calo di 8 miliardi di franchi, vale a dire dell’1,5 per cento

La quota del primario è stata esigua (1,2%) e di questa circa due terzi sono stati generati dall’agricoltura.

Evoluzione del valore aggiunto lordo dei tre settori dell’economia

Dati ai prezzi correnti

Settore 2000 2007 2008 2 2009 2 Quota Variazione 2009 2007/09 In mio fr In % In % Primario 6 363 5 939 6 506 5 964 1,2 0,4 di cui agricoltura secondo il CEA 4 830 4 190 1 4 611 4 112 0,8 –1,9 Secondario 107 852 135 512 142 120 135 539 26,8 0,0 Terziario 281 559 349 689 364 707 363 962 72,0 4,1 Totale 395 774 491 140 513 333 505 465 100,0 2,9
semidefinitivi
provvisori Fonte: UST 12 1 . 1 E c o n o m i a
1 Dati
2 Dati

■ Commercio estero

La crisi economico-finanziaria mondiale che ha caratterizzato l'anno oggetto del rapporto ha avuto ripercussioni anche sul commercio estero svizzero Le importazioni e le esportazioni, pari rispettivamente a 168,8 e 187,2 miliardi di franchi, hanno fatto segnare valori rispettivametne del 15 e del 13 per cento al di sotto di quelli rilevati nel 2008 Nonostante si sia trattato di un anno difficile, il saldo della bilancia commerciale nel 2009 ha dato un 'eccedenza d'esportazione di 18,4 miliardi di franchi (2008: 18,8 mia fr )

Evoluzione del commercio estero

È diminuito anche il commercio di prodotti agricoli Nel 2009 la bilancia commerciale si è chiusa con un 'eccedenza d'importazione di 4,0 miliardi di franchi

Nell'anno oggetto del rapporto, il 77 per cento delle importazioni agricole proveniva dall'UE Il 64 per cento dei prodotti esportati dalla Svizzera è stato destinato all'area UE Per i prodotti agricoli, nel 2009 la bilancia commerciale con l'UE si è chiusa con un 'eccedenza d'importazione di 4,1 miliardi di franchi

Nell’anno oggetto del rapporto, in termini di valore, i prodotti agricoli importati in Svizzera provenivano soprattutto dalla Germania, seguita da Francia e Italia Praticamente due terzi dell’insieme delle importazioni dall’UE provenivano da questi tre Paesi A Germania, Francia e Italia è stata destinata la metà circa del valore delle esportazioni nell’UE del 2009

La bilancia commerciale con i Paesi UE confinanti nonché con la Spagna e i Paesi Bassi ha registrato eccedenze d'importazione Nel commercio con i restanti Paesi membri dell’UE la Svizzera ha avuto, nel 2009, un ’eccedenza d'esportazione di 130 milioni di franchi

2000/02 2007 2008 2009 2000/02–09 In mia fr % Totale importazioni 137,2 193,2 197,5 168,8 23,0 Prodotti agricoli 8,5 11,3 12,2 11,5 35,3 di cui dall'UE 27 6,4 8,6 9,4 8,9 39,1 Totale esportazioni 137,0 206,3 216,3 187,2 36,6 Prodotti agricoli 3,5 6,5 7,6 7,5 114,3 di cui nell'UE 27 2,5 4,6 4,9 4,8 92,0 Fonte: DGD
Commercio estero di prodotti agricoli con l'UE – 2009 Fonte: DGD 1 500 1 000 1 500 336 680 1 156 2 000 1 000 2 500 500 0 500 In mio fr Importazioni Eccedenza d'importazione e d'esportazione Esportazioni Germania Francia Italia Austria Spagna Paesi Bassi Altri Paesi 486 1 755 347 370 348 1 006 739 2 096 1 831 1 286 1 272 13 1 . 1 E c o n o m i a

Importazioni ed esportazioni di prodotti agricoli trasformati secondo le categorie di prodotti – 2009

Prodotti animali, pesce (1, 2, 3, 5, 16)

Frutta (8)

Verdura (7)

Piante vive, fiori (6)

Semi oleosi, grassi e oli (12, 15)

Cereali e preparazioni (10, 11, 19)

Bevande (22)

Foraggi, cascami (23)

Generi alimentari (20, 21)

Latticini (4)

Tabacco e diversi (13, 14, 24)

Generi voluttuari (9, 17, 18)

Nell’anno oggetto del rapporto le importazioni hanno interessato essenzialmente bevande, prodotti animali (compreso il pesce), generi voluttuari (caffè, tè e spezie) e preparazioni alimentari Le importazioni di bevande si compongono per circa il 64 per cento di vini e per circa il 10 per cento rispettivamente di liquori e di acqua minerale L’importazione totale di prodotti di origine animale si compone di un 40 per cento circa di carne, di un 30 per cento di pesce e, per il resto, di preparati e conserve di carne

Nel 2009 si sono esportati soprattutto generi voluttuari e bevande, seguiti da preparazioni alimentari, tabacchi e diversi nonché latticini I generi voluttuari esportati sono soprattutto caffè (1'025 mio fr ; 2008: 815 mio fr ) come pure cioccolata e generi alimentari contenenti cacao (743 mio fr ; 2008: 803 mio fr )

Le preparazioni alimentari, gli estratti di caffè, le zuppe e le salse rappresentano la quota principale delle esportazioni totali di derrate alimentari

Nel 2009 la bilancia commerciale secondo le categorie di prodotti registra un ’eccedenza d'importazione soprattutto per i prodotti animali, compreso il pesce (–1’525 mio fr ), e la frutta (–1’011 mio fr ); inferiore è invece quella registrata per le bevande (–232 mio fr ) Nel 2009 sono state realizzate eccedenze d'esportazione per generi voluttuari, tabacchi e diversi nonché latticini

■ Grado di autoapprovvigionamento

Il grado di autoapprovvigionamento è la quota della produzione indigena rispetto al consumo all'interno del Paese Si distingue tra grado di autoapprovvigionamento lordo e grado di autoapprovvigionamento netto Quest'ultimo tiene in considerazione il fatto che una parte della produzione indigena si ottiene utilizzando alimenti importati per animali

Fonte:
In mio fr 3 000 0 829 485 707 594 239 460 91 589 4 577 8 609 1 000 1 000 2 000 2 000 Importazioni Eccedenza d'importazione e d'esportazione Esportazioni
DGD
1 341 1 342 1 990 1 360 1 490 1 722 673 1 098 119 1 644 13 1 023
14 1 . 1 E c o n o m i a
Tabella 14 pagina A13

Andamento del grado di autoapprovvigionamento

La produzione di punta dell'agricoltura svizzera è quella animale, il che spiega anche il grado di autoapprovvigionamento relativamente elevato in questo settore Nel 2008 la quota indigena di prodotti animali ha fatto segnare, con il 92,9 per cento, quasi due punti in più rispetto al 2007 (91,0%) La quota di prodotti vegetali è aumentata di 0,7 punti, attestandosi al 46,2 per cento Nel complesso il grado di autoapprovvigionamento lordo registrato nel 2008 ha segnato un incremento dello 0,9 per cento rispetto al 2007, attestandosi al 61,5 per cento Il grado di autoapprovvigionamento netto è stato pari al 54,8 per cento, fissandosi quindi 0,7 punti al di sopra del valore rilevato nel 2007

■ Evoluzione degli indici dei prezzi

L'indice dei prezzi alla produzione dei prodotti agricoli (nuova base 2000/02 = 100) ha segnato una lieve tendenza al ribasso Fino al 2009 esso è sceso a 96,1 punti La crescita del 2008 è riconducibile all'impennata dei prezzi del latte, ma anche al rincaro dei suini da macello Dopo tale incremento, nell'anno oggetto del rapporto il prezzo del latte ha segnato una battuta d'arresto Ciò ha contribuito al ribasso dell'indice rispetto a quello rilevato nel 2008 Non soltanto la flessione del prezzo del latte, bensì anche quella del prezzo dei suini da macello ha determinato una contrazione dell'indice di 9,2 punti rispetto all'anno precedente

Contrariamente all'indice dei prezzi alla produzione, nel periodo in oggetto si segnala un andamento positivo degli altri indici Tra il 2000/02 e il 2009 l'indice nazionale dei prezzi al consumo (INPC) del sottogruppo derrate alimentari e bevande è aumentato di 6,8 punti

Andamento degli indici dei prezzi alla produzione, al consumo e all'importazione di derrate alimentari nonché dell'indice dei prezzi dei mezzi di produzione agricoli

Indice dei prezzi all'importazione delle derrate alimentari

Indice dei prezzi dei mezzi di produzione agricoli

Indice nazionale dei prezzi al consumo, sottogruppo derrate alimentari e bevande analcoliche

Indice dei prezzi alla produzione, agricoltura

Fonti: UST, USC

2000
n % Fonte: USC 0 20 40 60 80 100 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
Totale lordo derrate alimentari
Derrate alimentari di
vegetale 2000 /02 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
Derrate alimentari di origine animale
Totale netto derrate alimentari
origine
I n d i c e ( 2 0 0 0 / 0 2 = 1 0 0 )
70 85 80 75 95 90 105 100 110 115 120
15 1 . 1 E c o n o m i a

Fino al 2008 l'indice dei prezzi dei mezzi di produzione agricoli è aumentato costantemente, attestandosi a quota 110,6 punti Nell'anno oggetto del rapporto è leggermente sceso, fissandosi a 109,8 punti Il massiccio incremento registrato tra il 2007 e il 2008 è riconducibile soprattutto al forte rincaro dei concimi nonché dei combustibili e dei carburanti L’indice può essere suddiviso in mezzi di produzione di origine agricola (sementi, alimenti per animali) e altri mezzi di produzione Il primo ha segnato una diminuzione, nel 2009, a causa del ribasso dei prezzi degli alimenti per animali, l'altro ha invece subito un lieve incremento

L'indice dei prezzi all'importazione delle derrate alimentari è evoluto quasi parallelamente a quello dei prezzi dei mezzi di produzione agricoli L'incremento è stato tuttavia più marcato, raggiungendo i 114,5 punti nel 2008 per poi ridiscendere, nell'anno oggetto del rapporto, a 111,1 punti

Nel complesso si può affermare che l'impennata dei prezzi registrata nel 2007/08 sul mercato mondiale ha avuto ripercussioni anche sui prezzi alla produzione e al consumo svizzeri Se, nel frattempo, i prezzi alla produzione sono nuovamente diminuiti, per i prezzi al consumo non si riscontra un calo corrispondente

1.1.1.3 Uscite della Confederazione

■ Uscite per agricoltura e alimentazione

Nel 2007 è stato introdotto, nella Confederazione, il Nuovo modello contabile (NMC), che tra i vari cambiamenti della presentazione dei conti, include quello nelle uscite secondo i settori Queste ultime quindi non sono più confrontabili con quelle degli anni precedenti I dati sono tuttavia stati ricalcolati applicando il nuovo metodo fino al 2004 (cfr grafico)

Nell’anno oggetto del rapporto, le uscite globali della Confederazione ammontavano a 58'228 milioni di franchi che corrispondono a un incremento di circa 2,9 miliardi rispetto al 2008. Per agricoltura e alimentazione sono stati spesi 3'692 milioni di franchi, vale a dire circa 140 milioni in più rispetto al 2008 La voce «agricoltura e alimentazione» figura al sesto posto dopo l'assistenza sociale (18'049 mio fr ), le finanze e le imposte (10'241 mio fr ), i trasporti (8'099 mio fr ), la formazione e la ricerca (5'715 mio fr ) e la difesa nazionale (4'515 mio fr )

Evoluzione delle uscite della Confederazione per agricoltura e alimentazione

2004 I n m i o f r I n % Valore assoluto (mio fr ) In % delle uscite totali Fonte:
0 4 500 4 000 3 500 3 000 2 500 2 000 1 500 1 000 500 0,0 1,0 10,0 8 0 9,0 6,0 7,0 4,0 5,0 2,0 3,0 2005 2006 2007 2008 2009 3 750 3 608 3 645 3 601 3 551 3 692 Tabella 52
A58 16 1 . 1 E c o n o m i a
Conto dello Stato
pagina

Nel 2009 la quota di agricoltura ed alimentazione rispetto alle uscite globali della Confederazione è stata, come l'anno precedente, del 6,3 per cento

Anche nell'oggetto del rapporto si è registrata una diminuzione delle uscite per produzione e smercio La Politica agricola 2011 ha avuto un impatto soprattutto sul 2009, anno caratterizzato dal trasferimento di fondi del sostegno del mercato ai pagamenti diretti A causa di ciò le rispettive uscite sono diminuite di 65 milioni di franchi rispetto al 2008

Evoluzione delle uscite della Confederazione per agricoltura e alimentazione

Avvertenza: con l’introduzione, nel 2007, del Nuovo modello contabile (NMC) la Confederazione presenta la propria contabilità con un nuovo sistema, ragion per cui non non sono possibili confronti con gli anni precedenti

Nell'anno oggetto del rapporto la Confederazione ha erogato quasi 200 milioni di franchi di pagamenti diretti in più rispetto al 2008 Sono aumentati di circa un quarto i contributi a favore della detenzione di animali da reddito che consumano foraggio grezzo, della detenzione di animali in condizioni difficili di produzione nonché dei programmi e delle misure regionali

Le uscite nell'ambito del miglioramento delle basi sono diminuite di 14 milioni di franchi, ossia dell'8 per cento, rispetto al 2008 La riduzione ha interessato tutti i provvedimenti in ugual misura L'incremento di 23 milioni di franchi delle altre uscite è da ricondurre a diverse cause; da un lato si segnala l'aumento delle spese in relazione ai prodotti agricoli trasformati (legge sul cioccolato), nonché degli assegni familiari nell'agricoltura in seguito alla soppressione del limite di reddito e al rialzo delle aliquote, dall'altro sono diminuiti considerevolmente i fondi impiegati per le misure fitosanitarie

Ambito di spesa 2004 2005 2006 2007 2008 2009 In mio fr Produzione e smercio 731 677 606 548 536 471 Pagamenti diretti 2 498 2 464 2 553 2 596 2 546 2 742 Miglioramento delle basi di produzione 202 178 201 175 184 170 Ulteriori uscite 319 289 285 282 285 308 Totale agricoltura e alimentazione 3 750 3 608 3 645 3 601 3 551 3 692
Fonti: Conto dello Stato, UFAG
17 1 . 1 E c o n o m i a

1.1.2 Mercati

Il 2009 è stato caratterizzato da abbondanti raccolti: a un inverno rigido è seguito un tempo caldo-umido che ha generato raccolti di notevole entità in foraggicoltura, per i cereali, la colza, le patate e le barbabietole da zucchero Una fine estate secca ha provveduto all'ottima qualità della frutta, in particolare dell'uva Il raccolto è stato superiore alla media anche per le verdure In alcune regioni, tuttavia, le forti grandinate hanno danneggiato le colture Le grandi quantità ricavate hanno generato una pressione sui prezzi e, per molti prodotti, bassi ricavi Nella frutticoltura e nella viticoltura, al contrario, si sono ottenuti ricavi superiori a quelli del 2008 Nel complesso, i ricavi della produzione vegetale hanno rappresentato il 44 per cento del valore della produzione totale annua La produzione animale (47% del valore della produzione totale) è risultata, nel 2009, difficile Quale conseguenza della crisi economica è diminuita la domanda mondiale di prodotti agricoli, causando anche in Svizzera una pressione sui prezzi del mercato lattiero Tale diminuzione dei prezzi del latte ha generato vendite più importanti di bestiame da macello e, di conseguenza, la diminuzione dei prezzi anche su questo mercato. Il mercato suino ha risentito dell'iniziale cattivo tempo, inadatto alle grigliate, e delle notizie sulla febbre suina che hanno avuto effetti negativi sulla domanda e sui prezzi. La quota restante della produzione, costituita da prestazioni di servizio nell’agricoltura (lavori specializzati nella campicoltura o nella detenzione di animali) e da attività accessorie non agricole è rimasta praticamente invariata rispetto all'anno precedente (9% del valore della produzione totale). Il valore della produzione dell'intero settore è stato, nel 2009, di 10,7 miliardi di franchi, mentre nel 2008 era stato di 11,2

Composizione del settore agricolo – 2009

Attività accessorie non agricole 3%

Prestazioni di servizio nell'agricoltura 6%

Altri prodotti vegetali 1%

Vino 4%

Frutta 6%

Orticoltura 14%

Piante foraggiere 12%

Patate, barbabietole da zucchero 3%

Cereali 4%

Totale 10,7 Mia fr

Latte 21%

Bovini 12%

Suini 9%

Pollame, uova 4%

Altri prodotti animali 1%

Fonte: UST

Nel complesso, rispetto al 2008 il valore della produzione dei prodotti di origine vegetale e animale è diminuito del 5 per cento, la produzione vegetale ha mantenuto valori simili, mentre la produzione animale è diminuita dell'11 per cento (620 mio fr ) Tale evoluzione della produzione animale è riconducibile, in primo luogo, alla situazione del mercato lattiero e di quello suino

Tabella 15 pagina A14

18 1 . 1 E c o n o m i a

1.1.2.1 Latte e latticini

La crisi economica mondiale ha generato una diminuzione della domanda di prodotti agricoli tradottasi in Svizzera, dal secondo semestre 2008 e soprattutto nel 2009, in una pressione sui prezzi del mercato lattiero

La produzione di latte commerciale è rimasta praticamente sullo stesso livello dell'anno precedente e, a causa di uno smercio stentato soprattutto di formaggio, è aumentata la produzione di burro e latte in polvere, con conseguente rimpinguamento delle rispettive scorte Nell'anno oggetto del rapporto, sono cambiate le condizioni quadro in settori importanti della filiera del latte: da un lato, a inizio 2009 sono stati aboliti e trasferiti nei pagamenti diretti tutti gli aiuti e il 1° maggio 2009, è seguita l'abolizione definitiva del contingentamento lattiero statale Le esportazioni di panna e lo smercio di burro all'interno del Paese, tuttavia, sono stati ulteriormente sostenuti a tempo determinato nell'ambito delle misure di sgravio straordinarie

■ Produzione: le forniture di latte si mantengono elevate

Nel 2009 la produzione totale di latte ha toccato quota 4,11 milioni di tonnellate, delle quali circa 675‘000 tonnellate sono servite per l'autoapprovvigionamento o per il foraggiamento degli animali dell'azienda

Le forniture di latte, incluso quello della zona franca attorno a Ginevra e del Principato del Liechtenstein, di 3,415 milioni di tonnellate, hanno registrato un valore inferiore soltanto dello 0,2 per cento a quello dell'anno precedente Al calo della produzione di formaggio si contrappongono volumi di produzione crescenti di latte di consumo, panna, burro e latte in polvere

Evoluzione delle forniture di latte (incl il latte proveniente dalla zona franca di Ginevra e dal Principato del Liechtenstein)

■ Valorizzazione: aumento della produzione di burro e latte in polvere

Nella fabbricazione dei vari prodotti lattieri si utilizzano percentuali diverse delle componenti del latte Nella caseificazione, ad esempio, a seconda della categoria di grasso del formaggio si aggiunge o si toglie grasso puro del latte Per tale motivo, la valorizzazione del latte commercializzato è espressa in equivalenti-latte (EL) in base alle componenti del latte Un EL corrisponde a 73 grammi di proteine o grasso, ovvero a un chilogrammo di latte di qualità media contenente 3,3 per cento di proteine e 4,0 per cento di grasso L'EL funge dunque da unità di misura per il calcolo della quantità di latte trasformato in latticini Più del 42 per cento degli EL è tuttora destinato alla produzione di formaggio e ricotta (quark), ovvero al tipo di valorizzazione più importante

2000 /02 2005 2006 2007 2008 2009
I n t Fonte: TSM 3 000000 3 100000 3 200000 3 300000 3 400000 3 500000 19 1 . 1 E c o n o m i a

Valorizzazione del latte in equivalenti latte – 2009

Totale 3 415352 t di latte

Burro 16,7%

Conserve di latte (latte condensato, latte in polvere, panna in polvere, ecc ) 10,8%

Altri prodotti a base di latte fresco (gelato, bevande a base di latte, prodotti per dessert, ecc ) 2,9%

Yogurt 3,4%

Panna di consumo 7,7%

Formaggio 41,9%

Altre forme di valorizzazione (p es proteine in polvere ad elevato tenore proteico) 3,7% Quark 0,5%

Latte di consumo 12,5%

Nel 2009, la produzione di formaggio è diminuita dello 0,6 per cento, attestandosi a 178‘276 tonnellate Nonostante, rispetto al 2008, sia stato prodotto il 4,4 per cento in meno di formaggio a pasta dura, quest'ultimo rappresenta tuttora, con un totale di 69'572 tonnellate (39%), la variante con la quota maggioritaria Per i formaggi freschi, a pasta molle e semidura si rileva un leggero aumento della produzione attorno al 2 per cento Per quanto riguarda il latte in polvere e il latte in polvere condensato si è registrato un incremento notevole: le tonnellate prodotte sono state 60'467 (+11,7%) Ciò vale anche per la produzione di burro, aumentata del 4,7 per cento a 47'895 tonnellate e registrando dunque un valore superiore del 19 per cento alla media degli anni 2000/02 È rimasta invece stabile la fabbricazione di yogurt, con 141'000 tonnellate, mentre è diminuita quella di bevande a base di latte, con 72'018 tonnellate (–8,9%).

■ Commercio estero: bilancia positiva

La bilancia commerciale della Svizzera per latte e latticini è stata positiva anche nell'anno oggetto del rapporto: le quantità esportate di formaggio, latte in polvere, burro e panna hanno superato quelle importate Nell'anno oggetto del rapporto, l'esportazione di formaggio è aumentata dell'1,6 per cento, raggiungendo 57'018 tonnellate mentre l'esportazione ha toccato le 44'101 tonnellate, registrando un aumento del 7,4 per cento Nel 2009 è stato esportato e importato formaggio per un valore rispettivamente di circa 567 milioni e 373 milioni di franchi La Svizzera ha esportato circa l'84 per cento, ovvero 48'000 tonnellate di formaggio nei Paesi dell'UE, tra i quali la Germania e l'Italia sono stati i maggiori acquirenti con rispettivamente 19'943 e 15'378 tonnellate Nonostante la difficile situazione economica sono state vendute, nell'EU, circa 3'200 tonnellate in più di formaggio rispetto al 2008 I consumatori stranieri hanno prediletto, come sempre, l'Emmentaler, del quale ne sono state esportate 19'739 tonnellate, la maggior parte delle quali (54%), in Italia Oltremare invece, il formaggio più richiesto è stato il Gruyère DOP, del quale si sono vendute agli USA 2'165 tonnellate

Per quanto riguarda invece il formaggio importato, nel 2009 proveniva praticamente tutto dall'UE, soprattutto, nell'ordine di quantità, dall'Italia (17'461 t), dalla Francia (12'268 t) e dalla Germania (8'826 t). Le quote d'importazione più cospicue hanno interessato il formaggio fresco, con 15'282 tonnellate e il formaggio a pasta molle con 8'308 tonnellate. La quantità di formaggio a pasta dura e semidura importata è rimasta stabile, mentre quella di formaggio fresco è aumentata di 1'700 tonnellate, ovvero del 12,2 per cento. Una forte crescita del 37,2 per cento hanno conosciuto le importazioni di formaggio fuso (formaggio convenience destinato, come prodotto semilavorato, all'industria alimentare di trasformazione), con un totale di 2'906 tonnellate Il maggiore fornitore di formaggio fresco è stata l'Italia (6'856), mentre più della metà del formaggio a pasta molle proveniva dalla Francia Le tonnellate importate dall'UE sono state 44'101, ovvero circa 3'000 in più rispetto al 2008

Fonte: TSM
20 1 . 1 E c o n o m i a

Commercio caseario Svizzera – UE

Anche nel 2009, il fabbisogno di burro è stato coperto dalla produzione indigena A partire dal 1° gennaio 2009, inoltre, le importazioni di burro non sono più legate alla prestazione all'interno del Paese, ma sono regolate tramite la vendita all'asta di contingenti d'importazione Parallelamente, è stato ridotto il contingente doganale parziale di burro Nel 2009, le importazioni di burro sono quindi crollate dell'81,4 per cento, a sole 55 tonnellate, rispetto all'anno precedente

Nel 2008 non vi sono praticamente state esportazioni di burro; nel 2009 esse sono ammontate a 4'201 tonnellate Le esportazioni di panna sono aumentate del 77,2 per cento, attestandosi sulle 5'354 tonnellate Tale incremento è in parte riconducibile alle misure di sgravio straordinarie La tendenza al rialzo delle importazioni di yogurt è proseguita anche nel 2009, anno in cui, in Svizzera, sono state vendute circa 9'800 tonnellate di yogurt importato

■ Consumo: va di moda il formaggio fresco

Il consumo di formaggio continua a crescere, anche se in misura minore rispetto agli anni precedenti. Nel 2009 ne sono stati consumati 21,4 chilogrammi pro capite, ovvero lo 0,9 per cento in più rispetto al 2008. A conoscere un incremento particolare è soprattutto il formaggio fresco, con il 7 per cento in più (5,8 kg pro capite).

Un aumento del consumo pro capite si è registrato anche per lo yogurt (18,7 kg, +2%), mentre per panna, burro, bevande a base di latte e latte di consumo si rilevano cifre al ribasso Particolarmente degna di nota è la diminuzione del consumo di latte intero (–51,8%), attestatosi a 23,6 chilogrammi pro capite, da contrapporre a quello di latte parzialmente scremato che è invece raddoppiato, portandosi a 48,9 chilogrammi Il consumo totale di latte di consumo è stato di 74,6 chilogrammi pro capite (–1,2%)

■ Prezzi alla produzione: prezzi del latte più bassi

Il prezzo medio alla produzione del latte si è attestato sui 64 78 centesimi il chilogrammo, segnando un calo di circa 13 centesimi (–16,6%) rispetto al 2008

I mercati esteri influenzano tantissimo l'economia lattiera svizzera e il prezzo medio del latte dipende quindi dall'andamento dei prezzi a livello internazionale e, in particolare, dalla situazione dello smercio nell'UE Tale dato di fatto trova conferma in un retrospettiva: nel giugno 2007 il prezzo medio alla produzione era di 69 centesimi; a causa di una limitata offerta e di un aumento della domanda a livello mondiale, nel secondo semestre del 2008 aveva raggiunto i 76 centesimi. La crisi economica, in seguito, ha generato una diminuzione della domanda e quindi una relativa pressione sui prezzi, portando il prezzo del latte, nel giugno 2009, nuovamente al livello del 2007, ovvero a 65 centesimi. Se dunque nel 2008 la differenza del prezzo del latte con l'UE era di soli 15 centesimi al chilogrammo, da metà 2008 è aumentata a circa 25 La pressione sui prezzi del latte è stata inoltre rafforzata dalla presenza di cospicue scorte, generate dalla maggiore offerta

I n t Importazioni dall'UE alla CH Esportazioni dalla CH all'UE Fonte: DGD 0 50000 45000 40000 35000 25000 30000 20000 15000 10000 5000 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 21 1 . 1 E c o n o m i a

Confronto tra i prezzi del latte in Svizzera e all'estero dal 2008 alla primavera 2010

Prezzo medio del latte CH (4,0% grasso, 3,3% proteine, IVA incl )

Prezzo medio del latte UE (4,2% grasso, 3,4% proteine, IVA escl )

■ Prezzi al consumo: sviluppi dissimili

Fonti: UFAG, www milkprices nl

Nel 2009, i prezzi medi al consumo per latte e latticini si sono evoluti in direzioni divergenti Aumenti di prezzo rispetto all'anno precedente si sono registrati soprattutto per il formaggio a pasta dura e semidura e per il burro: un chilogrammo di formaggio da raclette, ad esempio, è costato 20.43 franchi (+1.01 fr./kg) e l'Emmentaler surchoix 20.88 fr./kg (+0.82 fr./kg). Per altre varietà di formaggio il consumatore ha invece speso meno: il prezzo del camembert, ad esempio, è stato pari al 60 per cento di quello dell'anno precedente, ovvero in media 20 80 franchi il chilogrammo (–1 60 fr /kg) e il formaggio a pasta molle, croûte-mixte

è costato 22 45 fr /kg (–1 65 fr /kg)

Il prezzo al consumo del burro ha conosciuto un rincaro tra i 10 e gli 80 centesimi al chilogrammo, nonostante l'offerta di questo prodotto sia stata elevata I prezzi dello yogurt sono invece rimasti più o meno stabili, mentre per la panna di consumo si sono osservati cali tra i 18 e i 33 centesimi al litro

c t / k g
10 20 30 40 50 60 70 80 90 G e n 0 8 F e b 0 8 M a r 0 8 A p r 0 8 M a g 0 8 G i u 0 8 L u g 0 8 A g o 0 8 S e t 0 8 O c t 0 8 N o v 0 8 D i c 0 8 G e n 0 9 F e b 0 9 M a g 0 9 A p r 0 9 M a i 0 9 G i u 0 9 L u g 0 9 A g o 0 9 S e t 0 9 O c t 0 9 N o v 0 9 D i c 0 9 G e n 1 0 F e b 1 0 M a r 1 0
USA Nuova Zelanda Indice dei prezzi al consumo di latte e latticini I n d i c e ( d c 2 0 0 5 = 1 0 0 )
90 110 105 100 95 2000/ 02 2005 2006 2007 2008 2009 Burro Altri latticini Latte Formaggio Panna 22 1 . 1 E c o n o m i a
Fonte: UST

1.1.2.2 Animali e prodotti di origine animale

Dal punto di vista economico per i detentori di animali il 2009 è stato un anno più difficile rispetto al precedente: per tutte le categorie di animali i prezzi medi alla produzione sono diminuiti fino al 15 per cento rispetto al 2008 e, fatta eccezione per i prezzi dei suini, non hanno neanche raggiunto il livello del 2007 Da anni, invece, si assiste a una crescita del mercato della carne di pollame, della quale approfittano agricoltura e industria di trasformazione indigene Considerando tutti i tipi di carne, circa l'80 per cento di quella consumata era di produzione nazionale

■ Produzione: l'effettivo di capre continua a crescere

Nell'anno oggetto del rapporto i contadini hanno detenuto lo stesso numero di bovini dell'anno precedente, vale a dire circa 1,6 milioni di capi. L'effettivo di vacche, tuttavia, è diminuito di 19'000 capi, in seguito alla pressione sui prezzi sul mercato del latte, raggiungendo quota 707'000 e tornando più o meno allo stesso livello del 2007 La quantità di latte, però, è rimasta costante rispetto al 2008, a causa dell'aumento di produttività L'effettivo di suini è aumentato dell'1,1 per cento a quota 1,557 milioni di capi Nell'ultimo decennio un allevatore di suini su tre ha abbandonato l'attività e pertanto in Svizzera ne restano al momento solo 9'100 circa L'effettivo di capre è stato di 85'000 capi (+4%), detenuti da circa 7'200 allevatori, ovvero addirittura circa 200 in più rispetto alla media del 2000/02 Per la prima volta, dopo alcuni anni, si è invece assistito alla diminuzione dell'effettivo di pecore, attestatosi a quota 431'000 capi (–3,2%) Tale calo è probabilmente riconducibile alla riduzione dei prezzi di mercato Conseguentemente invece alla buona congiuntura per uova e carne di pollame, si è verificato un incremento del 3,2 per cento dell'effettivo totale di pollame

La produzione di tutte le varietà di carne è aumentata di oltre il 3 per cento La produzione di carne di maiale e quella di manzo sono cresciute rispettivamente del 3 e del 4 per cento, toccando 238'000 tonnellate PM la prima e quasi 110'000 tonnellate la seconda Tali aumenti hanno generato minori prezzi alla produzione Con la carne di maiale indigena si è riusciti a coprire il 94 per cento del consumo, con quella di manzo l'85 per cento. Il buon livello della domanda di carne di pollame ha indotto un 'estensione di oltre il 2 per cento della produzione indigena; ciononostante, solo un chilogrammo su due di questa carne viene prodotto in Svizzera. Da lungo tempo si assiste invece a una produzione tendenzialmente in calo della carne di cavallo e di pecora.

Nel 2009, sono state prodotte 718 milioni di uova, delineando un aumento del 5 per cento Le uova in più sono state vendute senza problemi e senza creare pressione sul prezzo alla produzione La produttività in questo settore non era così elevata da 22 anni Le importazioni, dal canto loro, sono rimaste praticamente stabili aumentando al 73 per cento la quota di uova di consumo svizzere rispetto a quelle vendute Se nella statistica dei consumi si considerano anche i prodotti a base di uova, tale quota corrisponde a circa il 49 per cento delle uova di consumo e dei prodotti a base di uova acquistati

23 1 . 1 E c o n o m i a

Nell'anno oggetto del rapporto, le esportazioni di carne e prodotti carnei sono state pari a 2'311 tonnellate, ovvero 200 in più rispetto al 2008, il 95 per cento delle quali verso i Paesi UE. Come sempre, con circa 1'400 tonnellate il prodotto maggiormente esportato è stato la carne secca di manzo verso, quasi senza eccezioni, Francia e Germania Le esportazioni di insaccati hanno registrato un aumento soddisfacente passando da 159 a 202 tonnellate (+27%), mentre quelle di preparazioni di carne e conserve sono diminuite del 5 per cento, toccando quota 354 tonnellate Questi prodotti sono stati esportati soprattutto nei quattro Paesi limitrofi Germania, Francia, Austria e Italia Un ulteriore potenziale d’esportazione è offerto dal contingente esente da dazio dell’UE, entrato in vigore il 1° gennaio 2008, per 1'900 tonnellate di insaccati svizzeri Dal 1° gennaio 2010 tale contingente è ripartito secondo l'ordine di sdoganamento (ordine di entrata delle domande di sdoganamento alla frontiera) In futuro, per l'importazione nell'UE di insaccati originari della Svizzera sarà necessaria soltanto una prova dell'origine; ciò dovrebbe semplificare notevolmente l'esportazione di insaccati Il nostro Paese, inoltre, ha esportato circa 20'000 tonnellate di sottoprodotti della macellazione, utilizzati soprattutto nell’industria di conserve di alimenti per animali Nel 2009 il valore commerciale totale delle esportazioni svizzere di carne e sottoprodotti della macellazione è stato di circa 60 milioni di franchi, ovvero di 15 milioni in più rispetto al 2007

Andamento della produzione di
I n d i c e ( 2 0 0 0 / 0 2 = 1 0 0 ) Fonti: Proviande/ Aviforum 60 150 140 130 120 100 110 80 70 90 2000/ 02 2005 2006 2007 2008 2009 Carne di pollame Carne di manzo Uova in guscio Carne suina Carne ovina Carne equina
carne e di uova
■ Commercio estero: la carne secca di manzo è il prodotto più esportato
Provenienza delle importazioni di carne – 2009 I n % Altri Paesi Australia Nuova Zelanda Francia Germania Brasile Fonte: DGD 0 100 90 70 80 60 50 30 40 20 10
24 1 . 1 E c o n o m i a
Carne bovina Carne suina Carne di pollame Carne ovina Carne caprina

Nel 2009, le aziende svizzere hanno importato un totale di 121'578 tonnellate di carne, prodotti carnei e sottoprodotti della macellazione Il valore commerciale è stato di 817 milioni di franchi (non sdoganato, franco frontiera) Rispetto ai valori da primato dell'anno precedente, sia le quantità che il valore commerciale sono diminuiti del 15 per cento circa I principali fornitori sono stati: Germania con 37'638 tonnellate (31%), Brasile con 20'947 tonnellate (17,2%) e Italia con 10'666 tonnellate (8,8%) Le importazioni provenienti dai Paesi dell'UE sono state di un totale di 84‘072 tonnellate (69,2%) La carne di pollame e quella di manzo sono risultate le merci più importate con volumi d’importazione pari rispettivamente a 56'428 e 15'827 tonnellate; sono state importate anche 68'152 tonnellate di pesce e crostacei per un valore commerciale di 657 milioni di franchi

Per la carne di manzo e di maiale il maggior fornitore del nostro Paese è la Germania, mentre la carne di pollame importata proviene, per più del 30 per cento, dal Brasile Da quest'ultimo giunge per lo più merce surgelata Più dell'80 per cento della carne di pecora importata proviene dai maggiori esportatori a livello mondiale, Australia e Nuova Zelanda, mentre praticamente tutta la carne di capra arriva dalla Francia. Particolarmente apprezzati rimangono gli insaccati italiani, dei quali in Svizzera se ne sono vendute circa 3'000 tonnellate. Sulle tavole elvetiche (economie domestiche e strutture di ristorazione) sono giunte anche preparazioni di carne e conserve provenienti dalla Germania e dalla Francia, per rispettivamente circa 1'600 e 1'400 tonnellate

Dei 5'831 capi di manzi e vacche esportati, 5'780 hanno approfittato dei contributi federali La Svizzera ha importato 4'006 animali della specie bovina e 3'361 asini e cavalli; di questi ultimi il 38 per cento proveniva dalla Germania e il 24 per cento dalla Francia Grazie alla buona domanda sono stati esportati 1'663 cavalli e asini, ovvero 400 capi in più rispetto al 2008, oltre a circa 850 pecore e capre Tra le capre, la più esportata è stata di gran misura quella di Saanen

L’importazione di uova in guscio ha segnato un calo del 2,4 per cento, raggiungendo quota 33'562 tonnellate Quasi il 50 per cento delle uova importate proveniva dai Paesi Bassi Le aziende che fabbricano prodotti a base di uova ne hanno impiegate circa la metà nell'industria di trasformazione e i prodotti così ottenuti sono stati utilizzati nell'industria alimentare e nel settore della ristorazione In Svizzera, inoltre, sono state importate 8'267 tonnellate di prodotti di uova liquidi ed essiccati nonché di albume d'uovo

■ Consumo: calo per la carne

Nel 2009, con 413'319 tonnellate il consumo di carne è stato di circa l'1 per cento inferiore allo scorso anno. La carne suina è la più consumata (194'278 t), seguita dalla carne di manzo (86'720 t) e da quella di pollame (85'150 t). Quest'anno, inoltre, la popolazione elvetica ha consumato altresì 68'672 tonnellate di pesce e crostacei, segnando un valore da primato.

Andamento del consumo pro capite di carne e uova

I n d i c e ( 2 0 0 0 / 0 2 = 1 0 0 )
80 120 115 110 100 105 90 85 95 2000/ 02 2005 2006 2007 2008 2009 Carne di pollame Carne di manzo Carne equina Uova in guscio Carne suina Carne di vitello Carne ovina 25 1 . 1 E c o n o m i a
Fonti: Proviande/ Aviforum

Nell’anno oggetto del rapporto il consumo pro capite di carne pronta alla vendita è diminuito dell’1,8 per cento a quota 52,38 chilogrammi: dopo tre anni di continua crescita si rilevano gli effetti negativi della crisi economica La carne più apprezzata resta quella di maiale, della quale se ne sono consumati 24,62 chilogrammi a testa (–2,1%), ma hanno incontrato il gradimento del consumatore anche la carne di manzo (10,99 kg) e quella di pollame (10,79 kg) Dopo l’evoluzione positiva nel 2007 e nel 2008, nell'anno oggetto del rapporto è stato registrato un calo del consumo di entrambe le ultime categorie di carne di rispettivamente 2,8 e 0,8 per cento Molto gradita è risultata la carne di vitello, il cui consumo è salito del 3,5 per cento, a 3,23 chilogrammi pro capite Tale aumento è riconducibile principalmente ai prezzi al consumo più bassi Per quanto concerne il consumo di uova, essendo quasi indipendente dall'andamento economico, è rimasto praticamente stabile a 187 uova pro capite

■ Prezzi alla produzione: diminuzione per tutte le categorie di animali

In conseguenza di un consumo inferiore e di una produzione in parte decisamente più elevata, nel 2009 i prezzi alla produzione del bestiame da macello e dei suini sono stati inferiori a quelli dell'anno precedente I prezzi medi al chilogrammo PM sono diminuiti di circa 70 centesimi per i suini, di 80 centesimi per il bestiame da banco, di 40 centesimi per le vacche, di 1 10 franchi per gli agnelli e di addirittura 1 30 franchi per i vitelli Per gli agnelli, in particolare, nonostante l'offerta indigena sia stata inferiore,i prezzi sono crollati in seguito a una diminuzione della domanda

Andamento dei prezzi alla produzione del bestiame da macello e dei suini

Vitelli cl commerciale T3, GQ Agnelli cl. commerciale T3 Torelli cl commerciale T3, GQ

■ Margini lordi sulla carne

Vacche cl commerciale T3, GQ Suini da carne, GQ franco fattoria

Proviande

Rispetto al 2009 la media annuale del margine lordo trasformazione e distribuzione è aumentata su tutte le categorie di carne L'aumento maggiore l'ha segnato la carne di agnello (21,6%), quello minore la carne di vitello (3%)

Andamento dei margini lordi di trasformazione – distribuzione della carne

Carne di agnello Carne fresca, prodotti carnei e insaccati Carne di manzo

UFAG

f r / k g P M Fonte:
2.00 16.00 14.00 12.00 10.00 8.00 4.00 6.00 2000/ 02 12 53 12 31 7 64 5 18 4 57 2005 13 20 10 30 7 97 6 16 4 02 2006 14 43 10 34 8 44 6 35 3 85 2007 14 47 10 45 8 73 6 77 4 04 2008 14 57 11 34 8 93 7 08 4 97 2009 13 28 10 29 8 09 6 63 4 31
I n d i c e ( f e b b r a o –a p r i l e 1 9 9 9 = 1 0 0 ) Fonte:
90 170 160 150 140 120 130 100 110 2000/ 02 2005 2006 2007 2008 2009
26 1 . 1 E c o n o m i a
Carne suina Carne di vitello

1.1.2.3 Produzione vegetale e prodotti di origine vegetale

■ Colture campicole

Produzione: evoluzione della superficie campicola aperta

La superficie campicola aperta, in Svizzera, sta diminuendo e tale tendenza si è ripresentata anche nell'anno oggetto del rapporto Dei 278'230 ettari rilevati nel 2008, nel 2009 ne restavano solo 275’401 Tale diminuzione è attribuibile, in primo luogo, ai cereali da foraggio per i quali si registrano, nuovamente, ingenti perdite di superficie Per quanto concerne le altre colture campicole, l'evoluzione delle superfici è stabile La superficie coltivata a cereali panificabili ammonta a 80'000 ettari circa Secondo alcune stime, nel 2010 essa potrebbe diminuire lievemente Le superfici coltivate a barbabietole e colza sono tendenzialmente in aumento, mentre quelle di girasoli e piselli proteici sono in forte calo La superficie messa a patate, con un 'estensione di 11'000 ettari, non ha subito variazioni di rilievo

Composizione della superficie coltiva aperta – 2009 (dati provvisori)

Totale 275 401 ha

Colza 8%, 21 434 ha

Barbabietole da zucchero 7%, 20191 ha

Patate 4% 11 215 ha

Cereali 55%, 152 812 ha

Verdure in pieno campo 3% 9 548 ha

Mais verde e da silo 17% 46 126 ha

Altre colture 6% 14 074 ha

Fonte: USC

27 1 . 1 E c o n o m i a

Mercato dei cereali

Nel 2009, in Svizzera, è cresciuto il volume di produzione di cereali adatti alla panificazione soprattutto grazie ai rendimenti elevati, nonostante la grandine che ha colpito alcune regioni, e all'aumento di superficie del 3 per cento circa rispetto al 2008. Oltre al frumento panificabile si è prodotta anche più spelta, toccando una quantità pari a 12’800 tonnellate: È invece decisamente calata la produzione di cereali da foraggio: se nel 2008 le tonnellate prodotte erano state oltre 440'000, nel 2009, in seguito alle perdite di superficie per i cereali da foraggio, in particolare per l’orzo (risp –8% e –6%), sono state solo circa 427'000

Sul mercato mondiale sono già state dimenticate le impennate dei prezzi dei cereali avutesi nel 2007 e nel primo semestre 2008 Nel 2009, sono inarrestabilmente colati a picco fino a stabilizzarsi su un basso livello, quasi pari a quello del 2006 Tale crollo delle quotazioni sul mercato mondiale, assieme alla riduzione dei dazi sui cereali a 4 franchi il quintale, introdotta il 1° luglio 2009, hanno avuto ripercussioni tangibili sul mercato elvetico: tra il 2008 e il 2009 i prezzi dei cereali panificabili si sono ridotti, in media, di oltre 10 franchi il quintale, ovvero di circa il 20 per cento In quanto ai cereali da foraggio, il calo dei prezzi è stato meno importante avendo potuto, grazie alle norme d'importazione in materia di prezzi soglia, contenere entro certi limiti la volatilità sul mercato elvetico

Sul fronte del commercio estero, nonostante il buon raccolto indigeno, è stato esaurito il contingente d'importazione di 70'000 tonnellate Per i cereali da foraggio, invece, tra il 2008 e il 2009 si è rilevato un calo delle quantità importate, soprattutto per l'orzo e il mais da granella Il frumento è stato, con più di 160'000 tonnellate, il cereale da foraggio maggiormente importato nel 2009 e, per il 1° semestre 2010, ne è stato registrato un ulteriore aumento

Evoluzione della produzione cerealicola I n 1 0 0 0 t Fonte: USC Frumento Orzo Mais da granella Triticale Avena Segale Spelta 1 Dati provvisori 0 600 500 400 300 100 50 200 2000/ 02 2005 2006 2007 2008 20091 28 1 . 1 E c o n o m i a

Mercato dello zucchero

Già nel 2008 la produzione di zucchero era stata ottima; nel 2009 è stata eccezionale: con una resa media di oltre 83 tonnellate di barbabietole per ettaro e un tenore in zucchero pari al 18 per cento, si sono prodotte quasi 280'000 tonnellate di zucchero, stabilendo un nuovo primato. Entrambi questi buoni risultati in termini di resa, però, se da un lato sono stati soddisfacenti dall'altro hanno generato difficoltà di smercio: onde garantire che nel Paese si produca nelle quantità necessarie al mercato interno, l’organizzazione di categoria del settore zuccheriero, che riunisce i produttori di barbabietole e le fabbriche di zucchero, ha deciso di ridurre le quote di produzione, nel 2010, del 9 per cento

Nel 2009 il mercato internazionale dello zucchero è stato caratterizzato da alti e bassi a causa dei cattivi raccolti in Brasile e in India, principali produttori a livello mondiale, e dell'aumento della domanda di zucchero, in parte riconducibile al successo dei biocarburanti La conseguenza è stata un’impennata dei prezzi sul mercato mondiale: da meno di 400 dollari la tonnellata nel febbraio 2009 si è passati al picco di oltre 600 dollari la tonnellata a fine gennaio 2010 A partire da febbraio dello stesso anno le quotazioni dello zucchero sono crollate, già che le stime per il raccolto mondiale 2010 sono state corrette al rialzo

Nel 2009, l'UE ha conosciuto una situazione simile a quella elvetica: i raccolti sono stati buoni ed è stata rilasciata un ’autorizzazione eccezionale per l'esportazione di ulteriori 500'000 tonnellate di zucchero, allo scopo di approfittare dei prezzi favorevoli sul mercato mondiale Il 1° ottobre, inoltre, è stata portata a termine l'ultima fase della riforma del mercato europeo dello zucchero Di conseguenza, il prezzo di riferimento europeo è passato da 541 50 a 404 40 euro la tonnellata, mentre il prezzo di mercato europeo è rimasto ben al di sopra di questo valore

La cosiddetta soluzione a doppio zero del Protocollo n 2 concluso tra la Svizzera e l'UE esclude, nel suo campo d’applicazione, il versamento di contributi alle esportazioni e la riscossione di dazi sullo zucchero contenuto nei prodotti trasformati. Ne risulta una parità del prezzo dello zucchero sui due mercati interessati, al fine di garantire condizioni quadro identiche per l'industria alimentare al di qua e al di là della frontiera.

La Svizzera assicura tale parità tramite adeguamenti periodici dei tributi doganali sullo zucchero. In seguito alla riforma del mercato europeo dello zucchero, che ha spinto i prezzi al ribasso, al forte incremento dei prezzi sul mercato mondiale e all’evoluzione dei corsi del cambio, i dazi sullo zucchero sono crollati, passando da 33 franchi il quintale il 1° gennaio 2009 a 1 franco il quintale il 1° aprile 2010

Fonte: Reuters, Sugar No 5, Londra U S$ p e r t f r . p e r U S$ 200 650 600 550 400 500 450 250 300 350 0.8 1.7 1.6 1.5 1.2 1.4 1.3 0.9 1.0 1.1 1 6 / 0 2 / 0 9 1 6 / 0 3 / 0 9 1 6 / 0 4 / 0 9 1 6 / 0 5 / 0 9 1 6 / 0 6 / 0 9 1 6 / 0 7 / 0 9 1 6 / 0 8 / 0 9 1 6 / 0 9 / 0 9 1 6 / 1 0 / 0 9 1 6 / 1 1 / 0 9 1 6 / 1 2 / 0 9 1 6 / 0 1 / 1 0 1 6 / 0 2 / 1 0 1 6 / 0 3 / 1 0 1 6 / 0 4 / 1 0 1 6 / 0 5 / 1 0 1 6 / 0 6 / 1 0 1 6 / 0 7 / 1 0 1 6 / 0 8 / 1 0 Contratto ott. 2010 US-$ in fr 29 1 . 1 E c o n o m i a
Quotazioni dello zucchero alla Borsa di Londra

Mercato delle patate

Dopo un 2008 positivo dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo, nel 2009 su una superficie di 11'215 ettari, gestiti da 6'600 produttori, si è ottenuto un raccolto medio di 465 quintali l'ettaro per una resa totale ancora migliore, ovvero di circa 515’000 tonnellate. Considerata tale situazione e su richiesta della categoria, il Consiglio federale ha contribuito allo sgravio del mercato stanziando un aiuto finanziario straordinario di 2,5 milioni di franchi. Al termine della stagione, la categoria aveva declassato 68'000 tonnellate di patate, per un costo di 13 milioni di franchi (incl i 2,5 mio di aiuti federali), da destinare alla somministrazione allo stato fresco agli animali

Filiera delle patate

Nel 2009 le patate da consumo e quelle destinate alla trasformazione hanno rappresentato rispettivamente il 36 e il 28 per cento della produzione indigena Il grado di autoapprovvigionamento è risultato del 92 per cento e il consumo pro capite di 47 chilogrammi di tutti i prodotti indistintamente La quota di tuberi utilizzati a scopo foraggero corrisponde al 30 per cento della produzione, ovvero a 155'000 tonnellate.

Filiera delle patate e dei rispettivi prodotti (2009)1

Importazioni2

Tuberi-seme: 3 200 t

Produzione indigena2

Tuberi-seme Tuberi-seme: 24 000 t

Esportazioni2

1 500 t

Patate da consumo: 11 100 t

Trasformazione: 13 000 t

Patate Patate da consumo: 188 000 t

Trasformazione: 148 000 t

· Patate da foraggio: 155 000 t

Prodotti semilavorati: 2 500 t

Patatine: 1 900 t

Patate fritte: 6 100 t

Altri prodotti convenience: 400 t

Acquisti oltre frontiera

1 Soltanto nel settore alimentare

1° livello di trasformazione

· Prodotti surgelati: 90 341 t

Conserve: 32 560 t

Prodotti essiccati: 22 200 t

· Prodotti refrigerati: 2 960 t

ConsumoSegmenti di mercato

alimentazione umana

Patate da consumo fresche: 56%

Patate da trasformazione: 44%

2 Quantità della materia prima «patata» (quantità del prodotto finito)

Diversi prodotti (patate fritte, patatine e altri prodotti trasformati): 6 600 t

Fonti: swisspatat, SCFA, UFAG
30 1 . 1 E c o n o m i a

■ Colture speciali

Produzione: considerevoli aumenti di raccolto di frutta e verdura

La superficie orticola (comprese le particelle coltivate a più riprese nell’arco di un anno) rilevata dalla Centrale svizzera dell’orticoltura (CSO) ha raggiunto i 14’500 ettari. Essa corrisponde alla media nei quattro anni precedenti.

Le superfici riservate alla produzione di mele hanno toccato 4'226 ettari segnando, per la prima volta dopo anni, un aumento di alcuni ettari Al contempo, sono aumentate ulteriormente le coltivazioni delle varietà di mele Gala, Braeburn, Topaz e Pinova: negli ultimi cinque anni la loro quota rispetto alla superficie dei meleti è cresciuta di 10 punti percentuali, raggiungendo il 30 per cento La superficie dei pereti si è attestata su 838 ettari, facendo segnare una lieve diminuzione rispetto all'anno precedente Per la frutta a nocciolo continua la tendenza al rialzo: rispetto all'anno precedente le superfici sono aumentate di 29 ettari, raggiungendo i 1'487 La superficie messa a bacche si è mantenuta sui valori degli anni passati a quota 700 ettari circa

I vigneti della Svizzera hanno segnato una diminuzione di 21 ettari rispetto all'anno precedente, raggiungendo un 'estensione di 14'820 ettari, di cui 6’245 ettari (–21 ha) erano coltivati a varietà bianche e 8’574 ettari (invariato) a varietà rosse Si è riconfermato il calo della coltivazione di varietà bianche osservato negli ultimi anni A medio termine vi sarà un consolidamento della distribuzione delle varietà sui livelli attuali con quote rispettivamente del 42 per cento per quelle bianche e del 58 per cento per quelle rosse Sono state raccolte 364'000 tonnellate di verdura (non trasformate) e 162’000 tonnellate di frutta da tavola Rispetto alla media del quadriennio precedente, si segnala un incremento del rendimento del 18 per cento per la verdura e del 22 per cento per la frutta

Il volume di mercato delle varietà di verdura e frutta coltivabili in Svizzera è stato rispettivamente di 573’000 e 213’000 tonnellate che, rispetto alla media del quadriennio precedente, corrispondono a un aumento del 10 per cento per la verdura e del 21 per cento per la frutta La quota di mercato della verdura svizzera è stata pari al 64 per cento, quella della frutta al 76 per cento; rispetto alla media quadriennale 2005/08 si registra un incremento del 5 per cento per la verdura e dell’1 per cento per la frutta

Il volume di produzione di vino ha raggiunto 1,114 milioni di ettolitri con un aumento del 3,7 per cento circa rispetto all'anno precedente. In totale, sono state raccolte uve per 526'767 ettolitri di vino bianco e 586'775 ettolitri di vino rosso.

Valorizzazione: approvvigionamento di prodotti a base di succo di frutta a granelli garantito nonostante un raccolto di mele sotto la media

Nel 2009, negli stabilimenti di ammostatura artigianali sono state trasformate 89'400 tonnellate di mele da sidro e 27'700 tonnellate di pere da sidro indigene, oltre che 86 tonnellate di mele da sidro e 82 di pere da sidro nel quadro del contingente doganale OMC di prodotti a base di succo di frutta a granelli Commisurati alle stime effettuate in agosto 2009 dall'USC, il raccolto di mele da sidro ha fatto registrare un calo del 21 per cento e quello di pere da sidro un aumento del 15 per cento Considerate tali stime e l'eliminazione dei contributi federali all'esportazione a partire dalla fine del 2009, la categoria ha stabilito delle trattenute sul prezzo indicativo alla produzione, al fine di costituire riserve finanziare per la valorizzazione dei raccolti futuri. A fine 2009, il fabbisogno indigeno di prodotti a base di succo di mela e di pera, commisurato al normale approvvigionamento, è stato coperto nella misura del 130 per cento per le mele da sidro e del 147 per cento per le pere da sidro.

Il consumo di bevande non fermentate a base di succo di frutta è risultato nella media del triennio precedente La produzione di bevande a base di frutta nelle bevande fermentate o semifermentate a base di succo di frutta si è mantenuta al livello dello scorso anno

31 1 . 1 E c o n o m i a

Commercio estero: importazioni elevate nonostante l'aumento del raccolto all'interno del Paese

Le importazioni delle varietà di verdura e frutta fresche coltivabili in Svizzera sono state rispettivamente di 210'000 e 53'000 tonnellate. Rispetto alla media del quadriennio precedente ciò corrisponde a un calo dell'1 per cento per la verdura e a un aumento del 17 per cento per la frutta. Com'era già stato il caso negli anni scorsi, le esportazioni di verdura e frutta, che hanno registrato rispettivamente 1'800 e 1'100 tonnellate, non hanno raggiunto livelli significativi

Rispetto al 2007 le importazioni di vino sono aumentate del 3,4 per cento raggiungendo quota 1,908 milioni di ettolitri, di cui 1,656 milioni importati nel quadro del contingente doganale Ancora una volta quest'ultimo, di 1,7 milioni di ettolitri, non è stato esaurito Le importazioni di vino bianco hanno toccato un volume totale di 355‘123 ettolitri segnando un leggero calo (–3‘441 hl ossia –1%) In particolare, si è assistito a un aumento della quota d'importazione di vini in bottiglia (+5,9%) e a una diminuzione di quella di vini sfusi Il vino rosso ha segnato un volume d'importazione pari complessivamente a 1,372 milioni di ettolitri facendo registrare un aumento sia per i vini in bottiglia (+5,2%) sia per quelli sfusi (+3,2%)

Questi dati contemplano tutte le importazioni di vino comprese quelle di vino da trasformazione e quelle effettuate all'aliquota di dazio fuori contingente doganale

Consumo: consumo di frutta e verdura a livelli mai visti

Il consumo pro capite di verdura fresca è stato di 74 chilogrammi, quello di frutta da tavola di 27 (esclusa la frutta tropicale) Entrambi i valori di consumo sono da primato (rispett +4 e +5 kg rispetto all’anno precedente)

Nel 2009 il consumo totale di vino (compreso il vino da trasformazione e quello esportato o riesportato) ha segnato un calo dello 0,9 per cento rispetto all'anno precedente, attestandosi su 2,757 milioni di ettolitri I vini svizzeri, per i quali si è purtroppo registrata una diminuzione (–4,5%) hanno raggiunto quota 1,030 milioni di ettolitri; il consumo di vini esteri è invece aumentato dell'1,3 per cento segnando un valore di 1,726 milioni di ettolitri La quota di mercato del vino svizzero è dunque diminuita dell'1 per cento, attestandosi al 37,5 per cento

Fatturato miliardario per la verdura a livello franco grossista

Da diversi anni è in atto un costante aumento della cifra d’affari della verdura, che nel 2009 ha toccato il valore record di 1'020 milioni di franchi, segnando un aumento del 50 per cento rispetto al periodo di riferimento 2000/02. Le variazioni dei prezzi e delle quantità hanno contribuito più o meno in egual misura a tale incremento di fatturato; nello specifico i prezzi (franco grossista) sono aumentati del 20 per cento, le quantità del 25.

Evoluzione della cifra d'affari delle verdure1 I n m i o f r Fonte: CSO 1 Franco grossista 0 200 400 600 800 1000 1200 2000/ 02 2005 2006 2007 2008 2009 32 1 . 1 E c o n o m i a

Prezzi: margini lordi inferiori per frutta e verdura

Il prezzo medio della verdura (tutta la verdura, imballata, franco grossista) ha raggiunto quota 2.80 franchi il chilogrammo, contro i 2.85 del 2007 e i 2.74 della media del quadriennio precedente.

Andamento dei prezzi e dei margini lordi della verdura scelta

Margine lordo Tendenza margine lordo

Verdura prezzo di costo Tendenza prezzo di costo Prezzo di vendita Tendenza prezzo di vendita

Verdura considerata: pomodori, cavolfiori, carote, cipolle, cicoria Witloof, cetrioli e patate

Fonte: UFAG

Rispetto all'anno precedente, nel 2009 la verdura considerata per il calcolo del margine lordo costava meno e ha dunque generato un calo del margine lordo Il prezzo di costo medio, di 96 centesimi il chilogrammo, ha registrato per la prima volta dal 1993 un valore inferiore al franco il chilogrammo, ovvero di 4 centesimi più basso rispetto al 2008

Tra il 2005 e il 2008 il prezzo di vendita è rimasto quasi invariato, oscillando tra i 2 66 e i 2 68 franchi il chilogrammo Nel 2009 esso è stato decisamente più basso rispetto al 2008 (–13 ct /kg, 2 54 fr /kg); lo stesso dicasi per il margine lordo attestatosi, rispetto all'anno precedente, a 9 centesimi in meno al chilogrammo (1 67 fr /kg, valore record dal 1993)

Andamento dei prezzi e dei margini lordi della frutta scelta

Margine lordo Tendenza margine lordo Prezzo di costo Tendenza prezzo di costo Prezzo di vendita Tendenza prezzo di vendita

Frutta considerata: mele, pere, albicocche, ciliegie, pesche noci, fragole, arance

Fonte: UFAG

Anche per la frutta, il 2009 ha visto tutti i valori al ribasso: il prezzo di costo (1.82 fr./kg) e quello di vendita (4.29 fr./kg) sono diminuiti, rispetto al 2008, di rispettivamente 9 e 25 centesimi il chilogrammo; il margine lordo ha segnato un calo di 16 centesimi il chilogrammo, attestandosi a 2.47 franchi il chilogrammo.

Va inoltre notato che il prezzo di vendita medio della frutta dal 2005 conosce valori superiori alla media del periodo 2000–2003 (3 98 fr /kg) Da un confronto con gli anni precedenti, i prezzi e i margini lordi del periodo 2005–2008 indicano una tendenza al rialzo che però non è proseguita nel 2009

I n f r / k g
0 0.50 1.00 1.50 2.00 2.50 3.00 2000/02 2005 2006 2007 2008 2009
I n f r / k g
0 0.50 1.00 2.00 1.50 2.50 3.50 3.00 4.50 4.00 5.00 2000/03 2005 2006 2007 2008 2009
33 1 . 1 E c o n o m i a

1.1.3 Situazione economica dell’intero settore

■ Due sistemi di indicatori per la valutazione della situazione economica

Conformemente all’articolo 5 LAgr, i provvedimenti di politica agricola hanno lo scopo di permettere alle aziende gestite in maniera sostenibile e redditizia di conseguire in media su vari anni redditi comparabili a quelli della rimanente popolazione attiva della stessa regione

La valutazione è disciplinata nell’ordinanza concernente l’analisi della sostenibilità in agricoltura (art 3–7) e viene effettuata avvalendosi di due sistemi di indicatori La valutazione settoriale si basa sul conto economico dell’agricoltura (CEA) allestito dall’UST in collaborazione con il Segretariato dell’USC Nel 2007

il CEA è stato oggetto di una revisione parziale Tutte le cifre qui indicate si fondano sul nuovo metodo

L'apprezzamento delle singole aziende si basa sui risultati contabili della Centrale analisi di Agroscope

Rechenholz-Tänikon ART (cfr parte 1 1 4)

1 1 3 1 Reddito del settore nel 2009

Nel 2009 il reddito da impresa netto del settore primario è risultato pari a 2,840 miliardi di franchi, segnando una diminuzione di 16 milioni di franchi (–0,5%) rispetto agli anni 2006/08 e una ancora più massiccia, pari a 236 milioni di franchi in meno (–7,7%) rispetto al 2008 Nel confronto con la media del triennio 2006/08 gli aumenti dei costi (soprattutto consumi intermedi: +183 mio fr o +2,9% e ammortamenti: +62 mio fr o +2,8%) e dei ricavi (produzione del settore primario: +53 mio fr o +0,5% e altre sovvenzioni: +164 mio fr o +6,1%) si sono più o meno bilanciati

34 1 . 1 E c o n o m i a

Risultati del conto economico dell'agricoltura in Svizzera Indicazioni ai prezzi correnti, in mio fr

1 Dati semidefinitivi, stato 9 9 2010

2 Dati provvisori, stato 9 9 2010

3 Stima, stato 9 9 2010

4 Nella bibliografia e nel metodo Eurostat viene indicato come utile aziendale netto

Le cifre sono arrotondate per eccesso o per difetto per cui la somma delle componenti può divergere dal totale o dai saldi

Evoluzione del conto economico dell'agricoltura

Altri contributi Produzione del settore primario Uscite (consumi intermedi, imposte sulla produzione, ammortamenti, costo della manodopera, canoni d'affitto da pagare, interessi al netto degli interessi da riscuotere) Reddito da impresa netto

1 Semidefinitivo, stato 9 9 2010

2 Provvisorio, stato 9 9 2010

3 Stima, stato 9 9 2010 Tabelle 15–16 pagine A14–A15

Fonte: UST

2000/02 2006 2007 2008 1 2009 2 2010 3 Produzione del settore primario 10 749 10 024 10 674 11 229 10 695 10 343 – Consumi intermedi 6 250 6 081 6 485 6 656 6 590 6 465 Valore aggiunto lordo ai prezzi di fabbricazione 4 499 3 943 4 189 4 573 4 105 3 878 – Ammortamenti 2 056 2 166 2 216 2 283 2 284 2 225 Valore aggiunto netto ai prezzi di fabbricazione 2 443 1 777 1 973 2 290 1 821 1 653 – Imposte sulla produzione 114 136 143 139 139 140 + Altri contributi (non vincolati alla produzione) 2 407 2 657 2 707 2 655 2 837 2 926 Reddito dei fattori 4 737 4 298 4 536 4 807 4 518 4 439 – Costo della manodopera 1 139 1 251 1 244 1 276 1 253 1 259 Risultato netto di gestione / reddito misto 3 598 3 047 3 292 3 531 3 266 3 180 – Canoni d’affitto da pagare 205 201 201 203 203 203 – Interessi da pagare 246 228 244 269 234 243 + Interessi da riscuotere 33 13 14 17 12 11 Reddito da impresa netto 4 3 180 2 630 2 861 3 076 2 840 2 744
Fonte: UST
n d c a z i o n i a i p r e z z i c o r r e n t n m i o . f r .
0 16 000 14 000 12 000 10 000 8 000 6 000 4 000 2 000 2000/ 02 2006 2007 20081 20092 20103
I
35 1 . 1 E c o n o m i a

1.1.3.2 Stima del reddito del settore nel 2010

La stima del valore della produzione del settore primario per il 2010, pari a 10,343 miliardi di franchi, segna un calo del 4,8 per cento rispetto alla media triennale 2007/09 e del 3,3 per cento rispetto al valore dell'anno precedente Questo perché, da un lato, la produzione vegetale non dovrebbe raggiungere i buoni rendimenti dell'anno scorso e dall'altro perché si prevede una diminuzione della produzione animale dovuta al calo dei prezzi, soprattutto di latte e suini

Per la produzione vegetale (4,513 mia fr , ortoflorovivaismo esercitato a titolo professionale incluso) si stima una riduzione pari al 3,6 per cento rispetto alla media dei tre anni precedenti

Nel 2010 la superficie messa a cereali è stata inferiore rispetto all’anno precedente, lo stesso dicasi per i rendimenti In diverse regioni sono state segnalate elevate quantità di cereali germogliati I prezzi dovrebbero invece rimanere quelli dell'anno scorso, se non addirittura aumentare leggermente Complessivamente, il valore del raccolto cerealicolo del 2010 è stimato del 14,6 per cento al di sotto della media degli anni 2007/09

Per le barbabietole da zucchero, dopo il raccolto da primato dell'anno scorso, sono stati ridotti sia il quantitativo contrattuale sia il prezzo indicativo Le prime analisi svolte sulle barbabietole da zucchero fanno sperare in un buon raccolto, ma con un tenore di zucchero inferiore a quello dell'anno scorso Anche per la colza si prevede una diminuzione di raccolto I prezzi alla produzione dovrebbero invece essere leggermente superiori a quelli dell'anno scorso. I contributi di coltivazione per i semi oleosi sono rimasti invariati e vengono contabilizzati nel valore della produzione. Dopo gli ingenti danni causati nel 2009 dalla grandine, quest'anno si prevede un buon raccolto di tabacco. Secondo le stime, nel 2010 il valore della produzione delle piante industriali sarà del 18,8 per cento inferiore alla media degli anni 2007/09.

Com'è stato il caso l'anno scorso, la produzione di foraggio grezzo sarà considerevole e l'approvvigionamento foraggero dell'effettivo di bestiame bovino non dovrebbe presentare problemi In estate, i prezzi indicativi del fieno sono stati conseguentemente ridotti Quest'anno pertanto si stima che il valore della produzione delle piante foraggiere sarà inferiore del 5,9 per cento rispetto alla media degli anni 2007/09, nonostante il buon raccolto di foraggio grezzo

Per quanto concerne l'orticoltura, dopo un 'annata eccezionale, quest'anno il valore della produzione è stimato al 6,6 per cento inferiore rispetto a quello del 2009 I prezzi, invece, sono stati superiori a quelli dell'anno scorso, ma non sono comunque riusciti a compensare la diminuzione di quantità Il valore della produzione nel settore orticolo risulta, al contrario, dell'1,1 per cento superiore rispetto alla media dei tre anni precedenti

Per l'ortoflorovivaismo esercitato a titolo professionale è previsto un aumento del valore della produzione del 5,9 per cento rispetto alla media del triennio 2007/09, riconducibile soprattutto al buon andamento dello smercio di prodotti vivaistici indigeni e all'aumento nella produzione di alberi di Natale

Per le patate si prevedono, rispetto all'ottimo raccolto dell’anno precedente, quantità inferiori, ma di qualità migliore Già l’anno scorso la Confederazione non ha versato contributi per la valorizzazione delle eccedenze (compresi nel valore della produzione) e pertanto i produttori hanno fissato una trattenuta la quale viene dedotta dai consumi intermedi I prezzi alla produzione sono leggermente superiori rispetto al 2009 Dalla stima del valore della produzione del 2010 emerge un calo dell'8,1 per cento rispetto alla media triennale 2007/09

Per quanto concerne la frutta, nel 2010 si attendono rese decisamente inferiori e prezzi superiori per mele e pere Dal 2010 la Confederazione non versa più contributi all'esportazione per i prodotti trasformati a base di frutta. Quest'anno non sono state neanche fissate trattenute sulla frutta da sidro a causa dello scarso raccolto. Si stima che il valore della frutta fresca nel 2010 dovrebbe subire una flessione del 7,5 per cento rispetto alla media del triennio 2007/09. La rubrica «frutta» comprende la frutta fresca e in parte l'uva (per il consumo allo stato fresco e la trasformazione in vino al di fuori del settore primario). Rispetto alla buona annata 2009, quest'anno il raccolto dovrebbe essere inferiore, ma i prezzi dovrebbero rimanere allo stesso livello dell'anno scorso Nel complesso, per la voce «frutta» si stima un valore del 3,8 per cento inferiore alla media degli anni 2007/09

36 1 . 1 E c o n o m i a

Il valore della produzione di vino dipende in parte dalle variazioni delle scorte del biennio precedente Avendo, l'anno scorso, ottenuto sia un 'elevata quantità sia una buona qualità, il livello di prezzo dovrebbe rimanere lo stesso Il valore della produzione di vino dovrebbe aumentare dello 0,3 per cento rispetto alla media del triennio 2007/09

Per il 2010 si prevede un calo del 7,6 per cento della produzione animale (4,814 mia fr ) rispetto alla media del triennio precedente Le macellazioni di bestiame grosso da banco e vacche sono comparabili a quelle dell'anno scorso, così come sono rimasti stabili i loro prezzi alla produzione Le macellazioni e i prezzi dei vitelli sono invece lievemente diminuiti Siccome i contributi all'esportazione sono stati soppressi, si esportano molti meno bovini Rispetto all’anno precedente, la produzione di latte è leggermente aumentata, mentre i prezzi alla produzione sono rimasti più bassi Quest'anno è notevolmente aumentata l'offerta di suini da macello L'estensione della produzione suina ha comportato un calo dei prezzi alla produzione Per quanto concerne il mercato delle pecore, i prezzi alla produzione non sono aumentati nonostante un 'ulteriore diminuzione dell'offerta. Le macellazioni di polli sono cresciute rispetto all'anno scorso, ma i prezzi sembrerebbero inferiori. La produzione di tacchini sembra essersi stabilizzata a un livello basso. La produzione di uova negli ultimi tre anni è aumentata parallelamente alla domanda e quest'estate il loro smercio si è rivelato problematico. I prezzi alla produzione dovrebbero essere inferiori a quelli registrati nel 2009.

Per il 2010 si prevede un aumento dell'1,5 per cento della produzione di prestazioni di servizio nell'agricoltura (651 mio fr ) rispetto alla media del triennio precedente Il valore della produzione delle prestazioni di servizio nell'agricoltura, che comprendono, in particolare, i lavori a pagamento per terzi (p es semina e raccolto), è aumentato costantemente negli ultimi anni e ciò indica una crescente specializzazione dei processi produttivi agricoli

Per il 2010 il valore delle attività accessorie non agricole non separabili (364 mio fr ) dovrebbe aumentare dell'8,6 per cento rispetto alla media triennale 2007/09 In questa voce rientrano attività quali la trasformazione di frutta da sidro, carne o latte in fattoria o servizi quali la manutenzione dei bordi inerbiti delle strade e la cura del paesaggio, il servizio di pensione per animali (equini) e le offerte di pernottamento per i turisti («dormi nella paglia»)

Nel 2010 le uscite per i consumi intermedi dovrebbero ammontare a 6,465 miliardi di franchi, segnando un calo dell'1,7 per cento rispetto alla media triennale 2007/09 Si prevede un calo delle uscite per gli alimenti per animali rispetto al 2009, ma le quantità acquistate dovrebbero rimanere allo stesso livello, per quanto a prezzi decisamente più bassi L'approvvigionamento di foraggio grezzo, nuovamente a un buon livello, ha spinto i prezzi al ribasso e ciò potrebbe, quindi, comportare costi minori per gli alimenti per animali prodotti nell'azienda Dopo la diminuzione del 2009, nel 2010 i prezzi dei prodotti petroliferi sono nuovamente aumentati tanto che le uscite per energia e lubrificanti dovrebbero essere superiori del 4,2 per cento a quelle registrati nel triennio 2007/09. Dopo il notevole rincaro dei concimi registrato nel 2008, nel 2009 i prezzi sono diminuiti facendo vendere maggiori quantità di merce; per tale motivo, si stimano spese per i concimi superiori del 7,5 per cento alla media triennale. I costi di sementi e tuberi-seme aumenteranno del 3 per cento rispetto al triennio 2007/09, a causa del maggior smercio nei vivai. Si prevede che, parallelamente all'aumento degli effettivi di animali si registrerà un elevato fabbisogno di prestazioni veterinarie e medicinali Questi, tuttavia, sono leggermente meno cari, tanto che le rispettive uscite saranno inferiori alla media triennale dell'1,6 per cento Per le voci «manutenzione di macchine e attrezzature» e «altre merci e servizi» si stima un aumento di rispettivamente 0,7 e 0,6 per cento rispetto al triennio 2007/09 Per i costi di manutenzione di edifici si prevede invece una diminuzione del 3,5 per cento

Per quanto concerne il valore aggiunto lordo ai prezzi di fabbricazione (3,878 mia fr ) nel 2010 è previsto un calo del 9,6 per cento rispetto alla media triennale 2007/09

37 1 . 1 E c o n o m i a

Per il 2010 si stima un aumento dell'1,6 per cento degli ammortamenti (2,225 mia fr ) rispetto alla media del triennio precedente Dato che gli ammortamenti vengono valutati ai prezzi di acquisto (prezzi di sostituzione), l'andamento dei prezzi dei beni d'investimento riveste un ruolo importante Dopo diversi anni di aumenti dei prezzi di edifici e attrezzature (veicoli e macchine), quest'anno se ne prevede una diminuzione

Nel 2010 le imposte sulla produzione (141 mio fr ) dovrebbero rimanere stabili rispetto alla media del triennio 2007/09 Le imposte sulla produzione contemplano le altre imposte sulla produzione (imposte su veicoli, tassa sul bollo nonché tasse fondiarie) e la sottocompensazione dell’imposta sul valore aggiunto

Gli altri contributi (2,926 mia fr ) comprendono tutti i pagamenti diretti, gli interessi calcolati per mutui pubblici esenti da interessi (crediti d’investimento, aiuti per la conduzione aziendale) e gli altri contributi correnti erogati da Cantoni e Comuni Non sono contemplati, invece, i contributi ai prodotti già considerati nel valore della produzione a prezzi di fabbricazione (p es premi di coltivazione e supplementi per il foraggiamento senza insilati in ambito lattiero) Nel 2010 gli altri contributi dovrebbero aumentare del 7,1 per cento rispetto alla media del triennio precedente

Per il 2010 si stima che il costo della manodopera toccherà quota 1,259 miliardi di franchi, restando circa sugli stessi valori della media triennale 2007/09 La diminuzione del numero di lavoratori nel settore primario (–3,4% rispetto al 2007/09, in unità di lavoro annuali) dovrebbe essere compensata dall’aumento dei costi salariali (compr. contributi sociali del datore di lavoro).

I canoni d'affitto da pagare (203 mio fr ), stagnanti da anni, nel 2010 dovrebbero rimanere ancora praticamente allo stesso livello (+0,5%) rispetto alla media del triennio 2007/09 Gli interessi da pagare (243 mio fr ) dovrebbero diminuire del 2,6 per cento rispetto alla media del triennio precedente Tale calo è dovuto soprattutto alla riduzione dei tassi ipotecari

Il reddito da impresa netto viene stimato a 2,744 miliardi di franchi, il che equivale a una diminuzione del 6,2 per cento rispetto alla media del triennio 2007/09. Rispetto all'anno scorso, si stima una flessione di 96 milioni di franchi (–3,4%).

38 1 . 1 E c o n o m i a

1.1.4 Situazione economica delle singole aziende

La valutazione della situazione economica delle aziende si fonda sui risultati della Centrale analisi di Agroscope Reckenholz-Tänikon ART Non soltanto i diversi dati concernenti il reddito, bensì, ad esempio, anche gli indicatori sulla stabilità finanziaria forniscono informazioni importanti in merito alla situazione economica delle aziende Gli indicatori figurano dettagliatamente nelle tabelle in allegato

Terminologia e metodi pagina A59 39 1 . 1 E c o n o m i a

1.1.4.1 Reddito e profitto del lavoro

■ Reddito agricolo 2009 attestatosi sul livello del 2006/08

Andamento dei redditi delle aziende agricole: media di tutte le regioni

Nel 2009 la prestazione lorda è aumentata del 6,0 per cento rispetto alla media degli anni 2006/08 L'incremento rispetto all'anno prima è stato pari allo 0,5 per cento Questo valore è riconducibile soprattutto a un 'evoluzione opposta in due settori, in quello del latte la prestazione lorda è diminuita del 14 per cento a causa della flessione del prezzo del latte, mentre in quello dei pagamenti diretti è aumentata del 12 per cento Le aliquote più elevate dei contributi per gli animali da reddito che consumano foraggio grezzo previste per le vacche lattifere, dei contributi di superficie supplementari per la superficie coltiva aperta e le colture perenni nonché dei contributi per la detenzione di animali in condizioni difficili di produzione come pure l'ampliamento delle superfici aventi diritto a contributi giusta l'ordinanza sulla qualità ecologica hanno più che compensato le riduzioni, soprattutto dei contributi per animali da reddito che consumano foraggio grezzo a favore dei bovini, vacche lattifere escluse, o i contributi di superficie generali Nel 2009 i costi di terzi sono stati del 7,4 per cento superiori al livello del triennio 2006/08 Rispetto al 2008 si registra un aumento del 2,7 per cento Sul fronte dei costi alcune voci sono aumentate, altre sono diminuite I costi di concimazione sono lievitati a causa dell'impennata dei prezzi dei concimi Nel settore dei costi strutturali sono aumentati i costi degli edifici, dell'elettricità e del personale Sono invece diminuiti i costi dei carburanti L'abolizione, nel maggio 2009, del contingentamento lattiero ha determinato minori costi correlati ai contingenti Nel 2009 i costi degli interessi passivi sono risultati inferiori rispetto a quelli rilevati nell'anno precedente a causa della diminuzione del 7,8 per cento degli interessi sui crediti ipotecari

Il reddito agricolo è il risultato della differenza fra prestazione lorda e costi di terzi Esso indennizza, da un lato, il lavoro della manodopera familiare e, dall'altro, il capitale proprio investito nell'azienda Nel 2009 il reddito agricolo è aumentato dell'1,5 per cento rispetto al valore medio degli anni 2006/08, mentre è diminuito del 6,0 per cento rispetto a quello del 2008

Il reddito extraagricolo è nuovamente aumentato rispetto sia al triennio precedente (+11,5%) sia al 2008 (+8,6%)

Dalla variazione del reddito agricolo e di quello extraagricolo risultano un incremento del reddito globale del 4,4 per cento rispetto al 2006/08 e un calo del 2,0 per cento rispetto al 2008

40 1 . 1 E c o n o m i a
Tabelle 17–26 pagine A16–A26
f r . p e r a z e n d a
0 10000 20000 30000 40000 50000 90000 80000 70000 60000 2000/ 02 2006 2007 2008 2009 Reddito extraagricolo Reddito agricolo 18806 56203 1.29 ULAF 22939 52915 1.24 23417 61143 1.24 24131 64147 1.23 26204 60305 1.22
Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART Unità di lavoro annuale della famiglia

Nel 2009, rispetto agli anni 2006/08, il reddito agricolo ha segnato una crescita nella regione di pianura e in quella collinare pari, rispettivamente, all'1,7 e al 2,3 per cento e un calo nella regione di montagna pari allo 0,7 per cento Il reddito extraagricolo è aumentato del 13,6 per cento nella regione di pianura, del 14,3 per cento in quella collinare e del 5,2 per cento in quella di montagna Il reddito globale è quindi cresciuto del 4,7 per cento nella regione di pianura, del 5,9 per cento in quella collinare e del'1,3 per cento in quella di montagna

Reddito delle aziende agricole, per regioni

Nel 2009 la quota di pagamenti diretti rispetto alla prestazione lorda è stata del 17,0 per cento nella regione di pianura, del 24,4 per cento in quella collinare e del 37,8 per cento in quella di montagna Per tutte e tre le regioni si osserva, pertanto, un lieve incremento

La situazione relativa al reddito presenta differenze ragguardevoli a seconda del tipo di azienda (11 indirizzi di produzione).

41 1 . 1 E c o n o m i a
Tabelle 17–20 pagine A16–A19
Reddito per regione Unità 2000/02 2006 2007 2008 2009 2006/08–2009 % Regione di pianura Superficie agricola utile ha 20,01 21,02 21,22 21,63 21,66 1,7 Unità di lavoro della famiglia ULAF 1,25 1,19 1,17 1,18 1,17 –0,8 Reddito agricolo fr 67 865 61 132 72 834 78 570 72 074 1,7 Reddito extraagricolo fr 17 197 22 339 22 961 24 877 26 565 13,6 Reddito globale fr 85 061 83 471 95 795 103 447 98 639 4,7 Regione collinare Superficie agricola utile ha 17,96 18,88 19,29 19,24 19,55 2,2 Unità di lavoro della famiglia ULAF 1,26 1,22 1,23 1,20 1,21 –0,5 Reddito agricolo fr 50 826 48 114 55 520 58 809 55 379 2,3 Reddito extraagricolo fr 20 580 23 000 23 804 24 221 27 049 14,3 Reddito globale fr 71 406 71 114 79 324 83 030 82 428 5,9 Regione di montagna Superficie agricola utile ha 18,68 19,66 19,81 19,70 20,23 2,6 Unità di lavoro della famiglia ULAF 1,37 1,33 1,34 1,34 1,33 –0,5 Reddito agricolo fr 41 789 43 980 47 046 45 663 45 258 –0,7 Reddito extraagricolo fr 19 725 23 879 23 801 22 806 24 711 5,2 Reddito globale fr 61 514 67 858 70 848 68 469 69 969 1,3 Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART

Reddito delle aziende agricole secondo i tipi di azienda – 2007/09

Tipo di azienda Superficie Unità di lavoro Reddito Reddito Reddito agricola utile della famiglia agricolo extraagricolo globale ha

Nella media degli anni 2007/09 i tipi di azienda «Colture speciali» e «Aziende combinate» (trasformazione, latte commerciale/campicoltura) hanno realizzato il reddito agricolo più elevato Queste aziende, assieme alle aziende del tipo «Campicoltura» e «Trasformazione», hanno ottenuto anche il reddito globale più alto

Il reddito agricolo e il reddito globale più bassi sono stati rilevati nelle aziende dei tipi «Equini/ovini/ caprini» e «Altro bestiame bovino». Le aziende specializzate del tipo «Latte commerciale» hanno fatto segnare valori intermedi. I loro risultati inerenti a tutte le categorie di reddito si sono attestati al di sotto della media.

■ Profitto del lavoro 2009 aumentato rispetto al 2006/08

Il profitto del lavoro conseguito dalle aziende agricole (reddito agricolo meno interessi per il capitale proprio investito nell’azienda) remunera il lavoro della manodopera familiare non salariata Il profitto del lavoro registrato nel 2009 per unità di lavoro della famiglia (valore mediano) è cresciuto del 2,9 per cento rispetto alla media del triennio 2006/08 Rispetto al 2008 vi è stato un calo dell'1,9 per cento La flessione è stata tuttavia minore di quella registrata per il reddito agricolo Ciò è riconducibile ai minori interessi sul capitale proprio (interessi più elevati delle obbligazioni della Confederazione)

Il profitto del lavoro per unità di lavoro della famiglia ha seguito un andamento diverso a dipendenza della regione Mediamente esso è stato decisamente più elevato nella regione di pianura che in quella di montagna Divari notevoli si registrano anche per quanto concerne i quartili Nel 2007/09, nella regione di pianura, il profitto medio del lavoro nel primo quartile ammontava al 19,6 per cento e nel quarto quartile al 204,4 per cento del valore medio di tutte le aziende della regione La varianza è stata simile nella regione collinare (11,4% e 198,2%) e ancora più marcata in quella di montagna (0,6% e 217,5%)

ULAF fr fr fr Media di tutte le aziende 20,48 1,23 61 865 24 584 86 449 Campicoltura 24,96 0,94 68 517 30 568 99 085 Colture speciali 13,13 1,25 86 336 23 611 109 947 Latte commerciale 20,72 1,32 57 651 20 596 78 246 Vacche madri 19,97 1,11 43 270 36 515 79 785 Altro bestiame bovino 17,27 1,23 35 817 27 130 62 947 Equini/ovini/caprini 13,29 1,14 27 747 35 534 63 281 Trasformazione 11,79 1,13 72 986 31 677 104 664 Aziende combinate, latte commerciale/campicoltura 28,16 1,28 77 755 17 316 95 071 Aziende combinate, vacche madri 24,88 1,12 53 429 33 750 87 179 Aziende combinate, trasformazione 21,27 1,28 86 610 20 960 107 569 Aziende combinate, altre 22,68 1,23 63 494 24 517 88 011
Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART
Tabelle 21a–21b pagine A20–A21
42 1 . 1 E c o n o m i a
Tabelle 22–25 pagine A22–A25

Profitto del lavoro delle aziende agricole – 2007/09, per regioni e quartili

Profitto del lavoro 1 in fr per ULAF 2

1 L’interesse del capitale proprio corrisponde al tasso d’interesse medio delle obbligazioni della Confederazione 2007: 2,91%; 2008: 2,93%; 2009: 2,22%

2 Unità di lavoro annuale della famiglia: base 280 giorni di lavoro

Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART

Nel 2007/09 nella regione di pianura e in quella collinare il quarto quartile delle aziende agricole ha superato mediamente il livello di salario lordo annuale della rimanente popolazione rispettivamente di 33'800 e di 9'300 franchi Nella regione di montagna il quarto quartile ha mancato di 2'500 franchi il livello del rispettivo salario comparabile Rispetto al periodo 2006/08 la situazione è migliorata in tutte le regioni

Salario comparabile 2007/09, per regioni

1 Valore mediano dei salari lordi annui di tutte le persone impiegate nel secondario e nel terziario

Fonti: UST, Agroscope Reckenholz-Tänikon ART

Va tenuto in considerazione che le economie domestiche agricole non dispongono soltanto del profitto del lavoro per il proprio sostentamento Il loro reddito globale, compreso quello non agricolo, è notevolmente maggiore del profitto del lavoro

Valori medi mediano Regione I quartile II quartile III quartile IV quartile (0–25%) (25–50%) (50–75%) (75–100%) Regione di pianura 48 213 10 167 37 516 59 876 106 101 Regione collinare 34 776 4 310 27 738 43 725 75 085 Regione di montagna 25 012 161 18 404 32 190 58 805
Valore
Regione Salario comparabile 1 fr per anno Regione di pianura 72 311 Regione collinare 65 789 Regione di montagna 61 347
43 1 . 1 E c o n o m i a

1.1.4.2 Altri indicatori economico-aziendali

■ Stabilità finanziaria

La quota di capitale di terzi rispetto al capitale globale indica il grado d’indebitamento dell’impresa Se questo dato viene combinato con la formazione del capitale proprio, è possibile esprimere considerazioni in merito alla sopportabilità di un debito Dal profilo finanziario un ’azienda permanentemente confrontata con una quota elevata di capitale di terzi e una formazione del capitale proprio negativa non è in grado di sopravvivere

Sulla base di queste considerazioni, le aziende sono state classificate in quattro gruppi con stabilità finanziaria diversa.

Classificazione delle aziende in quattro gruppi con stabilità finanziaria diversa

Aziende con

Formazione di capitale proprio

Quota di capitale di terzi

Bassa (<50%)

Elevata (>50%)

una situazione finanziaria buona positiva un’autonomia finanziaria limitata un reddito insufficiente negativa una situazione finanziaria preoccupante

Dalla valutazione della stabilità finanziaria delle aziende scaturisce un quadro analogo per tutte le regioni

Il 40–44 per cento delle aziende ha una buona situazione finanziaria Nel 30–38 per cento circa dei casi la situazione è considerata problematica (aziende con formazione del capitale proprio negativa) La media del triennio 2007/09 segna dunque un lieve miglioramento per la regione di pianura e quella collinare rispetto al 2006/08, mentre la situazione nella regione di montagna è praticamente invariata

Valutazione della stabilità finanziaria 2007/09, per regioni

Fonte: De Rosa
Q u o t a d a z i e n d e n %
0 10 20 40 30 50 60 100 90 80 70 Regione di pianura Regione collinare Regione di montagna Situazione finanziaria preoccupante Reddito insufficiente Autonomia finanziaria limitata Situazione finanziaria buona 26 44 27 40 22 14 17 17 16 15 21 40 44 1 . 1 E c o n o m i a
Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART

■ Formazione di capitale proprio, investimenti e quota di capitale di terzi

Rispetto al 2006/08, nel 2009 si osserva un aumento degli investimenti effettuati dalle aziende di riferimento

ART (+10,0%) e del cash flow (+10,2%) Di conseguenza, il rapporto tra cash flow e investimenti è rimasto praticamente invariato (+0,3%) La formazione di capitale proprio (reddito globale meno consumo privato) è risultata superiore rispetto al periodo di riferimento (+15,8%), mentre la quota di capitale di terzi è leggermente diminuita (–1,5%)

Evoluzione della formazione del capitale proprio, degli investimenti e della quota di capitali di terzi

1 Investimenti lordi (senza prestazioni proprie) dedotti sovvenzioni e disinvestimenti

2 Rapporto fra cash flow (formazione del capitale proprio più ammortamenti più/meno le variazioni delle scorte e dell’inventario vivo) e investimenti

Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART

Caratteristica 2000/02 2006 2007 2008 2009 2006/08–2009 % Formazione di capitale proprio fr 11 787 7 325 14 627 16 746 14 941 15,8 Investimenti 1 fr 45 376 46 524 45 333 48 400 51 448 10,0 Rapporto cash flow – investimenti 2 % 93 90 100 100 97 0,3 Quota di capitale di terzi % 41 45 45 44 44 –1,5
45 1 . 1 E c o n o m i a

1.1.4.3 Effetti dell'andamento del prezzo del latte sul reddito contadino

A partire dai primi mesi del 2009 il prezzo alla produzione del latte ha iniziato a subire i contraccolpi delle difficoltà di smercio che hanno caratterizzato il mercato dei prodotti lattieri Se nel 2008 il prezzo medio alla produzione ammontava a 78 centesimi il chilogrammo circa, nell'anno oggetto del rapporto i produttori lattieri hanno spuntato solo 65 centesimi il chilogrammo (–16,7%) Parallelamente a ciò si è tuttavia registrato un incremento di circa 8'000 chilogrammi (+6,8%) del quantitativo medio di latte fornito per azienda che ha raggiunto quota 121'000 chilogrammi Nel 2009 la Confederazione ha altresì aumentato da 200 a 450 franchi per UBGFG i contributi UBGFG a favore delle vacche lattifere Nei paragrafi seguenti si analizzano quali effetti hanno avuto tali sviluppi sul reddito delle aziende dedite alla produzione di latte commerciale nel 2009

■ Evoluzione strutturale nelle aziende produttrici di latte commerciale

Nell'anno oggetto del rapporto sono state censite 60'034 aziende gestite a titolo principale o accessorio Di queste, 27'000 circa producono latte commerciale Sono state inoltre rilevate circa 2'900 aziende d'estivazione, nelle quali le vacche lattifere vengono tenute da giugno a settembre Il latte di queste vacche viene trasformato in formaggio prevalentemente sull'alpe

Evoluzione del numero di aziende agricole e di quelle dedite alla produzione di latte commerciale

Nel periodo dal 2000 al 2009 si è registrato un elevato tasso di flessione del numero di aziende dedite alla produzione di latte commerciale, pari al 4,7 per cento all'anno, ma comunque inferiore a quello rilevato, ad esempio, per le aziende detentrici di suini (–6,3% all'anno) Nell'ultimo biennio il numero delle aziende con produzione di latte commerciale è diminuito in maniera meno massiccia rispetto agli anni precedenti Un'evoluzione analoga si riscontra anche per le aziende agricole Negli ultimi dieci anni il numero delle aziende d'estivazione è rimasto stabile, da un lato perché nel nome della tradizione e per motivi economici i contadini sono poco propensi a cessarne la gestione e dall'altro perché nella maggior parte delle regioni svizzere vi è una forte domanda per la gestione di questo tipo di aziende in quanto l'estivazione degli animali comporta molti vantaggi, come ad esempio l'utilizzazione di una buona offerta di foraggio, la produzione e la commercializzazione di formaggio dell'alpe e, aspetto altrettanto importante, il diritto ai contributi d'estivazione erogati dalla Confederazione.

Cessare la produzione lattiera non significa cessare l'attività Numerose delle quasi 12'000 aziende che nello scorso decennio hanno abbandonato la produzione lattiera si sono convertite alla detenzione di vacche madri oppure si sono specializzate nell'allevamento di bovini Al'origine della diminuzione del numero di aziende che producono latte commerciale vi sono i seguenti motivi:

– l'evoluzione in atto sul mercato lattiero esercita, da anni, una pressione a ridurre i costi. Nel settore della produzione lattiera l'ampliamento delle strutture aziendali implica investimenti considerevoli sul piano edilizio e, fino a poco tempo fa, in relazione ai diritti di produzione ad esempio per l'acquisto o la locazione di contingenti lattieri che sono stati necessari fino al definitivo abbandono del contingentamento lattiero;

per motivi legati all'economia del lavoro, la produzione lattiera esercitata a titolo accessorio non rappresenta un 'alternativa valida, ragion per cui è opportuno optare per un ramo di produzione meno impegnativo da questo punto di vista

Tito di azienda Numero di aziende Variazione annua in % 2000 2007 2008 2009 2000–2009 2007–2008 2008–2009 Aziende agricole 70 537 61 764 60 894 60 034 –1,8 –1,4 –1,4 di cui aziende che producono latte commerciale 1 39 090 29 172 28 014 27 131 –4,7 –4,0 –3,2 Aziende d'estivazione che producono latte 1 2 826 3 080 2 932 2 868 –0,2 –4,8 –2,2
p
dal 1° maggio 1999
1 Le cifre si riferiscono all'anno lattiero
es
al 30 aprile 2000
Fonte: UST
46 1 . 1 E c o n o m i a

La crescita delle strutture delle aziende produttrici di latte commerciale è evidenziata dai seguenti dati: dal 2000 la superficie media per azienda è cresciuta di poco meno di 4 a 22 ettari e con una produzione di 5'400 chilogrammi per ettaro il volume di produzione per unità di superficie è aumentato del 30 per cento circa Se nell'anno lattiero 1999/2000 un produttore forniva mediamente 75'000 chilogrammi di latte, nell'anno lattiero 2008/09 le forniture sono salite a 121'000 chilogrammi circa (+61%) Nel periodo considerato il volume delle forniture nella regione di pianura è passato da 88'000 a oltre 150'000 kg (+71%), segnando quindi un incremento maggiore rispetto a quello rilevato nella regione di montagna, nella quale, nell'anno lattiero 2008/09, sono stati forniti mediamente 85'000 chilogrammi, vale a dire 27'000 in più rispetto all'anno lattiero 1999/2000 (+47%)

■ Evoluzione della situazione economica delle aziende produttrici di latte commerciale

Nell'anno oggetto del rapporto un 'azienda dedita alla produzione di latte commerciale ha fatto registrare una prestazione lorda (incl i pagamenti diretti) mediamente inferiore di 1'000 franchi rispetto al 2008

A causa dell'aumento delle forniture per azienda rilevato tra il 2008 e il 2009, la contrazione del 17 per cento circa del prezzo medio del latte (tutti i tipi di valorizzazione) non ha avuto ripercussioni così massicce sulla prestazione lorda della produzione agricola Nel 2007 e nel 2009 i pagamenti diretti per azienda sono aumentati sensibilmente a causa dei contributi UBGFG specifici per le vacche con produzione di latte commerciale L'incremento da 200 a 450 franchi per UBGFG, applicato a partire dal 2009, trova riscontro nell'importo dei pagamenti diretti che sono aumentati di circa 10'000 franchi

I n f r
Prestazione lorda della produzione di latte commerciale
0 250 000 200 000 150 000 100 000 50 000 2000/ 02 Prestazione
paraagricola Pagamenti diretti 118684 2005 141827 2006 144991 2007 151860 2008 164765 2009 154018 430994991750440533955289162545 Numero di produttori lattieri/forniture, per produttore 1999/2000 I n k g N u m e r o d i p r o d u t t o r i l a t t i e r i Numero di produttori Forniture di latte per produttore Fonte: UFAG 70 000 140 000 130 000 120 000 110 000 100 000 90 000 80 000 26 000 40 000 38 000 36 000 34 000 32 000 30 000 28 000 2000/ 01 2001/ 02 2005/ 06 2006/ 07 2007/ 08 2008/ 09 47 1 . 1 E c o n o m i a
Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART
lorda agricola,

La difficile situazione che ha caratterizzato il mercato lattiero nel 2009 ha avuto ripercussioni diverse a seconda della regione sul reddito delle aziende produttrici di latte commerciale Se nella regione di montagna e in quella collinare il profitto del lavoro per unità di manodopera familiare è rimasto praticamente invariato tra il 2008 e il 2009, nella regione di pianura gli effetti sono stati più marcati Nella regione di montagna e in quella collinare i pagamenti diretti hanno contribuito a stabilizzare il reddito In queste regioni, inoltre, la quota di latte trasformato in formaggio è superiore rispetto alla regione di pianura Di conseguenza, per questo tipo di valorizzazione la flessione del prezzo alla produzione è stata più contenuta rispetto a quella subita dal latte ad uso industriale prodotto prevalentemente nella regione di pianura Nel 2009, nelle aziende produttrici di latte commerciale della regione di pianura si è registrata una diminuzione del 20 per cento circa sia del reddito agricolo sia del profitto del lavoro per unità di manodopera familiare rispetto al 2008, riportando quindi i valori ai livelli rilevati nel 2005 e nel 2006 Oltre che a una prestazione lorda minore, tale risultato è riconducibile ai costi di terzi cresciuti di 5'000 franchi circa rispetto al 2008 Tra questi rientrano quelli per i macchinari, i foraggi concentrati e gli edifici nonché i canoni d'affitto e gli interessi

Reddito delle aziende produttrici di latte commerciale, per regioni

Reddito per regione Unità 2000/02 2005 2006 2007 2008 2009 2008–2009 % Regione di pianura Reddito agricolo fr 62 997 61 342 61 056 71 426 77 502 60 360 –22,1 Reddito globale fr 80 396 80 147 79 937 91 051 97 833 82 771 –15,4 Profitto del lavoro per unità di manodopera familiare fr 37 187 40 444 38 849 45 106 48 931 39 244 –19,8 Formazione di capitale proprio fr 14 879 15 188 14 019 22 975 26 082 12 257 –53,0 Regione collinare Reddito agricolo fr 49 941 52 642 51 447 57 019 59 417 55 966 –5,8 Reddito globale fr 68 159 71 297 69 933 75 625 78 905 78 323 –0,7 Profitto del lavoro per unità di manodopera familiare fr 29 322 34 517 32 203 35 821 37 731 37 096 –1,7 Formazione di capitale proprio fr 9 779 9 468 6 935 11 263 12 689 11 973 –5,6 Regione di montagna Reddito agricolo fr 44 462 49 153 47 156 51 151 53 520 52 046 –2,8 Reddito globale fr 63 053 67 323 67 235 71 178 74 524 73 784 –1,0 Profitto del lavoro per unità di manodopera familiare fr 23 420 30 580 28 295 29 686 30 685 31 110 1,4 Formazione di capitale proprio fr 9 755 8 110 6 677 8 906 10 986 11 338 3,2 Totale Reddito agricolo fr 50 192 52 835 51 441 57 303 60 442 55 207 –8,7 Reddito globale fr 68 406 71 298 70 671 76 695 80 725 77 319 –4,2 Profitto del lavoro per unità di manodopera familiare fr 28 231 33 896 31 737 34 874 36 746 34 867 –5,1 Formazione di capitale proprio fr 10 753 9 978 8 152 12 502 14 599 11 766 –19,4
Agroscope Reckenholz-Tänikon ART 48 1 . 1 E c o n o m i a
Fonte:

1.2 Aspetti sociali

Gli aspetti sociali sono una delle tre dimensioni del concetto di sostenibilità Nel resoconto sulle conseguenze della politica agricola, gli aspetti sociali ricoprono dunque una posizione a sé stante Di seguito vengono illustrati il reddito e il consumo delle economie domestiche agricole in base ai dati della Centrale analisi dati contabili di Agroscope Reckenholz-Tänikon ART. Vengono inoltre riportati i risultati dell'inchiesta sulla salute in Svizzera per la popolazione agricola rispetto alla restante popolazione nonché una valutazione speciale della rilevazione del bilancio delle economie domestiche

49 1 . 2 A s p e t t i s o c i a l i

1.2.1 Reddito e consumo

Reddito e consumo sono due indicatori importanti per valutare la situazione delle famiglie contadine sul piano sociale Nella dimensione economica della sostenibilità, l’aspetto del reddito è interessante soprattutto come indicatore per appurare la produttività delle aziende Nella dimensione sociale l’accento è posto sulla situazione reddituale delle economie domestiche agricole Per tale motivo nell’analisi viene preso in considerazione anche il reddito extraagricolo delle famiglie contadine, analizzando sia il reddito globale che l’evoluzione del consumo privato

■ Reddito globale e consumo privato, per regione

Nel 2007/09 il reddito globale, formato dal reddito agricolo ed extraagricolo, ha registrato valori medi tra i 69'800 e i 99'300 franchi per economia domestica a seconda della regione: nella regione di montagna è stato rilevato un reddito globale pari al 70 per cento circa di quello delle economie domestiche della regione di pianura Con un reddito extraagricolo medio compreso tra 23'800 e 25'000 franchi, le famiglie contadine hanno avuto una fonte di reddito supplementare importante, che per le economie domestiche nella regione di pianura ha rappresentato il 25 per cento del reddito globale, mentre ha costituito rispettivamente il 31 e il 34 per cento del reddito globale per le economie domestiche della regione collinare e per quelle della regione di montagna Il reddito extraagricolo più alto, pari a 25’000 franchi, si registra per le economie domestiche della regione collinare

Reddito globale e consumo privato, per azienda e per regione – 2007/09

Consumo privato Reddito agricolo Reddito extraagricolo

La formazione del capitale proprio, ossia la parte del reddito globale non consumata, varia, a seconda della regione, tra il 13 e il 21 per cento circa del reddito globale Il consumo privato si situa al di sopra del valore del reddito agricolo: rispetto al volume del reddito globale, esso ha registrato i valori assoluti più elevati nelle economie domestiche della regione di pianura e quelli più bassi in quelle della regione di montagna.

Tra gli anni 2006/08 e il 2009 il reddito globale medio per economia domestica è passato da 82'900 a 86'500 franchi Nello stesso periodo anche il consumo privato per economia domestica è aumentato, segnatamente di 1'600 franchi, attestandosi sui 71'600 franchi

f r
0 100 000 80 000 60 000 40 000 20 000 Regione di pianura Regione collinare Regione di montagna
Fonte: Centrale analisi, Agroscope Reckenholz-Tänikon ART
50 1 . 2 A s p e t t i s o c i a l i

■ Reddito globale e consumo privato, per quartile

Reddito globale e consumo privato, per unità di consumo per quartile1 2007/09

I

1 Quartile in base al profitto del lavoro per unità di manodopera familiare

2 Unità di consumo = membro della famiglia d’età superiore a 16 anni che partecipa al consumo annuo della famiglia

Fonte: Centrale analisi Agroscope Reckenholz-Tänikon ART

Il reddito globale per unità di consumo delle economie domestiche del primo quartile ha raggiunto il 40 per cento di quello delle economie domestiche del quarto quartile Per quanto concerne il consumo privato, la differenza fra il primo e il quarto quartile è decisamente più contenuta: il consumo privato delle economie domestiche del primo quartile è stato pari al 66 per cento di quello delle economie domestiche del quarto quartile

Nel 2007/09, nelle aziende del primo quartile il reddito globale per unità di consumo non ha coperto il consumo della famiglia La formazione del capitale proprio è stata negativa Se tali aziende continueranno ad attingere alla loro sostanza, presto o tardi dovranno cessare l’attività. Negli altri quartili il consumo privato è stato inferiore al reddito globale: nelle aziende del secondo quartile rappresentava il 92 per cento del reddito globale, nelle aziende del terzo e quarto quartile rispettivamente l’80 e il 67 per cento.

Nel 2009 il reddito globale per unità di consumo è risultato superiore rispetto al triennio precedente nel terzo e nel quarto quartile (risp 700 e 2’800 fr ), e inferiore nel primo e nel secondo quartile (risp 500 e 100 fr ) Nello stesso anno, il consumo privato è aumentato rispetto alla media degli anni 2006/08 nel terzo e nel quarto quartile (risp 100 e 1’000 fr ), mentre è diminuito nel primo e nel secondo quartile (risp 500 e 100 fr )

quartile II quartile III quartile IV quartile Tutte le aziende Reddito globale per UC 2 (fr ) 16 104 20 635 27 160 40 022 25 910 Consumo privato per UC (fr ) 17 687 19 054 21 607 26 873 21 282
51 1 . 2 A s p e t t i s o c i a l i

1.2.2 Salute

Il lavoro influenza la salute, una delle cinque tematiche sociali sulle quali viene effettuato un rilevamento periodico I vantaggi e gli svantaggi per la salute della popolazione contadina vengono confrontati con la situazione della rimanente popolazione La base di dati è costituita dall'inchiesta sulla salute in Svizzera

■ Inchiesta sulla salute in Svizzera quale base di dati

L’inchiesta sulla salute in Svizzera (ISS) si svolge a cadenza quinquennale a cura dell’Ufficio federale di statistica (UST). Si rilevano dati inerenti a stato di salute, abitudini di vita, abitudini rilevanti per la salute, prevenzione in materia sanitaria, condizioni di vita, sicurezza sociale e richiesta di prestazioni mediche Nel 1997 il sondaggio è stato effettuato interpellando per scritto o oralmente circa 13‘000 persone scelte a caso dall'elenco telefonico o dal registro dei campioni dell'UST, nel 2002 il numero degli intervistati è passato a 19‘700 e nel 2007 a circa 18‘800 L’insieme di base dell'ISS è rappresentato dalla popolazione residente in Svizzera, di età superiore ai 15 anni, che vive in economie domestiche private

Nell'ambito dell'ISS del 1997 sono stati interpellati 110 agricoltori e 24 contadine, di età inferiore ai 65 anni, con formazione in ambito agricolo i primi e in economia domestica rurale le seconde e rispettivamente impiegati e collaboratrici nell'azienda familiare (considerato l'esiguo campione di contadine, in termini statistici i dati a esse relativi sono rappresentativi solo in parte); nel 2002 e nel 2007 gli agricoltori intervistati sono stati rispettivamente 177 e 194, le contadine 55 e 65 Per garantire la comparabilità con la rimanente popolazione, dal restante campione di persone sono stati scelti a caso due individui della stessa età, dello stesso sesso e abitanti nella medesima regione (ovvero tenendo conto della regione estesa, delle dimensioni e della struttura economica) per ogni agricoltore e per ogni contadina. I risultati riportati di seguito scaturiscono dalle analisi dei dati relativi a questi gruppi.

Negli ultimi anni nel settore agricolo sono aumentate le sfide economiche Di seguito si analizzerà se tali cambiamenti del carico professionale si siano riversati anche sullo stato di salute degli interessati Il resoconto si limita a determinati, importanti aspetti della salute, rilevati tra il 1997 e il 2007

52 1 . 2 A s p e t t i s o c i a l i

■ Stato di salute generale

Studi scientifici mostrano che le persone sono generalmente in grado di valutare in modo realistico il loro stato di salute generale Dai dati sulla valutazione del proprio stato di salute (domanda nel 1997 e nel 2002: Qual è attualmente il Suo stato di salute? Domanda nel 2007: Qual è il Suo stato di salute in generale?) è possibile trarre indicazioni affidabili sullo stato generale di salute della popolazione Nel presente paragrafo sono inoltre presentati altri due fattori di rischio per la salute, il sovrappeso e il fumo

Nel 2007 la quota di contadini che classificava il proprio stato di salute nelle categorie «nella media», «cattivo» o «molto cattivo» era inferiore a quella degli uomini del gruppo di confronto Il contrario si è osservato per le contadine: la valutazione del proprio stato di salute è stata decisamente più negativa da parte loro rispetto alle donne del gruppo di confronto

Tra il 1997 e il 2007, la quota di agricoltori che uno classificava il proprio stato di salute nelle categorie «nella media», «cattivo» o «molto cattivo» è leggermente diminuita mentre, per i restanti uomini, tale valore è stato del 10 per cento circa Nello stesso periodo di tempo, la valutazione del proprio stato di salute è peggiorata per le contadine e migliorata per le donne del gruppo di confronto

53 1 . 2 A s p e t t i s o c i a l i
corporeo
I n %
Peso
(Body Mass Index BMI)
1 Contadine: in termini statistici i dati del 1997
in
0 70 60 50 40 30 20 10
Fonte: UST
sono rappresentativi solo
parte
1997 2002 2007 1997 2002 2007 1997 2002 2007 1997 2002 2007 In sovrappeso (25 ≤ BMI < 30) In forte sovrappeso (30 ≤ BMI)
I n %
Agricoltori Gruppo di confronto maschile Contadine1 Gruppo di confronto femminile
Valutazione del proprio stato di salute
1 Contadine: in termini statistici i dati del 1997 sono rappresentativi
in
0 20 15 10 5
1997 2002 2007 1997 2002 2007 1997 2002 2007 1997 2002 2007 Nella media Molto cattivo o cattivo
Fonte: UST
solo
parte
Agricoltori Gruppo di confronto maschile Contadine1 Gruppo di confronto femminile

L’indice di massa corporea, il cosiddetto Body Mass Index (BMI), è dato dal peso (in kg) diviso per il quadrato dell’altezza (in m2) Un risultato ≥ 25 indica una persona in sovrappeso, uno ≥ 30 una in forte sovrappeso Dalle valutazioni emerge che, nel 2007, rispetto ai gruppi di confronto, i casi di soprappeso sono più numerosi soprattutto tra le contadine, che sono quindi maggiormente esposte al rischio di contrarre malattie cardiovascolari Per gli uomini (agricoltori e gruppo di confronto), i valori erano più o meno i medesimi; in generale, gli intervistati erano decisamente più spesso in sovrappeso rispetto alle donne

Tra il 1997 e il 2007 è leggermente aumentata la quota di agricoltori in forte sovrappeso, mentre è diminuita quella dei «solo» in sovrappeso Per gli uomini del gruppo di confronto i valori sono invece rimasti stabili Per le contadine si registra la stessa tendenza che per gli agricoltori: aumento di quelle in forte sovrappeso e diminuzione di quelle «solo» in sovrappeso Nelle donne del gruppo di confronto si osserva invece una diminuzione del forte sovrappeso e valori costanti del fattore «solo» in sovrappeso

Consumo di tabacco

1 Contadine: in termini statistici i dati del 1997 sono rappresentativi solo in parte

Nel 2007 gli agricoltori che fumavano erano, in proporzione, più degli uomini del gruppo di confronto, mentre per le donne si registrava una tendenza contraria: quelle che fumavano erano decisamente di più nel resto della popolazione che non tra le contadine intervistate Tra i fumatori le donne nel gruppo di confronto rappresentavano la parte maggiore, con una percentuale di più di un terzo

Dal 1997, la quota di fumatori è aumentata costantemente tra gli agricoltori ed è diminuita tra gli uomini della restante popolazione, quest'ultima in maniera marcata soprattutto tra il 2002 e il 2007. Anche per le contadine, nel 2007 si è registrato un numero di fumatrici decisamente superiore a quello di 10 anni prima, mentre tra le donne del gruppo di confronto il livello è rimasto quasi uguale.

54 1 . 2 A s p e t t i s o c i a l i
I n %
Fonte: UST
Fumatori/rici 0 10 20 30 40 1997 2002 2007 1997 2002 2007 1997 2002 2007 1997 2002 2007
Agricoltori Gruppo di confronto maschile Contadine1 Gruppo di confronto femminile

■ Stato di salute psichica

Il carico psichico è una componente dello stato di salute psichica, costituito dalle varianti «nervosismo», «depressione o malumore», «demoralizzazione e abbattimento» così come da «calma, equilibrio, tranquillità» e «felicità»

La domanda concernente il «carico psichico» è cambiata e i dati a disposizione sono, pertanto, solo quelli del 2007, riferiti alle quattro settimane precedenti il sondaggio Il carico psichico è stato per gli agricoltori e per le contadine rispettivamente inferiore e superiore rispetto ai relativi gruppi di confronto: tra gli agricoltori interpellati non si è potuto rilevare un alto carico psichico, dal quale invece si sono sentite particolarmente colpite le contadine intervistate

55 1 . 2 A s p e t t i s o c i a l i
I n %
Carico psichico (2007)
0 20 15 10 5
Fonte: UST Agricoltori Gruppo di confronto maschile
Medio Elevato
Contadine Gruppo di confronto femminile

■ Stato di salute fisica

Carichi di lavoro elevati possono essere all'origine di sintomatologie fisiche e psicosomatiche Di seguito sono riportati i dati concernenti i sintomi «mal di schiena», «mal di testa o dolori facciali», «debolezza e affaticamento» e «disturbi del sonno»

Mal di schiena (nelle quattro settimane precedenti il sondaggio)

Agricoltori Gruppo di confronto maschile Contadine1 Gruppo di confronto femminile

Leggero

1 Contadine: in termini statistici i dati del 1997 sono rappresentativi solo in parte

Fonte: UST

Nel 2007 i contadini soffrivano maggiormente di mal di schiena rispetto al gruppo di confronto maschile, mentre per le donne (contadine e gruppo di confronto), in generale, i valori sono stati simili sia per i «forti» che per i «leggeri» mal di schiena

Nel 2007, gli agricoltori interpellati hanno dichiarato tendenzialmente più frequenti mal di schiena forti rispetto a dieci anni prima, mentre i dati sono rimasti quasi costanti per i restanti uomini Per le contadine, invece, negli ultimi dieci anni si è registrato, in generale, un calo dei mal di schiena; particolarmente marcata è stata altresì la diminuzione dei forti mal di schiena nelle donne del gruppo di confronto

Mal di testa o dolori facciali (nelle quattro settimane precedenti il sondaggio)

Agricoltori Gruppo di confronto maschile Contadine1 Gruppo di confronto femminile

1 Contadine: in termini statistici i dati del 1997 sono rappresentativi solo in parte

Fonte: UST

Tra gli uomini interpellati – agricoltori e gruppo di confronto – la frequenza del mal di testa o dei dolori facciali nel 2007 è la stessa (un terzo per entrambe le categorie) Lo stesso quadro per quanto concerne la frequenza si è riscontrato per le donne; tuttavia circa la metà di esse ha sofferto di mal di testa più o meno forti

56 1 . 2 A s p e t t i s o c i a l i
I n %
0 70 60 50 40 30 20 10
1997 2002 2007 1997 2002 2007 1997 2002 2007 1997 2002 2007
Forte
I n %
0 60 50 40 30 20 10
1997 2002 2007 1997 2002 2007 1997 2002 2007 1997 2002 2007 Leggero Forte

Rispetto ai sondaggi precedenti, nel 2007 è aumentata la quota di «forti» mal di testa in entrambi i gruppi di donne, mentre per gli uomini si è registrato un leggero calo

Debolezza, affaticamento (nelle quattro settimane precedenti il sondaggio)

Gruppo di confronto maschile

di confronto femminile

1 Contadine: in termini statistici i dati del 1997 sono rappresentativi solo in parte

Fonte: UST

Dalle analisi del 2007 emerge che sia gli agricoltori che le contadine sono meno colpiti da debolezza e affaticamento rispetto ai gruppi di confronto Tra le donne intervistate (contadine e gruppo di confronto) tali disturbi si presentavano più spesso che non tra gli uomini, soprattutto tra quelle della restante popolazione, colpite nella misura della metà

Mentre tra gli uomini interpellati (agricoltori e gruppo di confronto) si è registrata, tra il 1997 e il 2007, una tendenziale diminuzione dell'insorgere della debolezza, tra le donne (contadine e gruppo di confronto) se ne è individuato un chiaro aumento.

Disturbi del sonno (nelle quattro settimane precedenti il sondaggio)

Gruppo di confronto maschile

di confronto femminile

1 Contadine: in termini statistici i dati del 1997 sono rappresentativi solo in parte

Fonte: UST

57 1 . 2 A s p e t t i s o c i a l i
I
%
n
0 60 50 40 30 20 10
1997 2002 2007 1997 2002 2007 1997 2002 2007 1997 2002 2007 Poca/o Molta/o
Agricoltori
Contadine1 Gruppo
I
%
n
0 50 40 30 20 10
1997 2002 2007 1997 2002 2007 1997 2002 2007 1997 2002 2007 Leggeri Forti
Agricoltori
Contadine1 Gruppo

Nel 2007, il numero di contadini che soffrivano di disturbi del sonno era inferiore a quello degli uomini del gruppo di confronto La stessa patologia è invece generalmente più frequente tra le donne: dalle valutazioni dello stesso anno è emerso che più di un terzo delle contadine e delle donne del gruppo di confronto soffre di «forti» o «leggeri» disturbi del sonno

I forti disturbi del sonno, tra il 1997 e il 2007, sono diminuiti tra le contadine e aumentati tra le donne della restante popolazione; per gli uomini di entrambi i gruppi non si è riscontrata una tendenza chiara

■ Abitudini rilevanti per la salute e partecipazione alla vita sociale

Alimentazione equilibrata ed esercizio fisico regolare sono abitudini che contribuiscono a migliorare lo stato di salute e il benessere, a prevenire le malattie e a facilitare il processo di guarigione Nel presente paragrafo è rappresentata anche la partecipazione alla vita sociale, tramite il coinvolgimento in organizzazioni o associazioni

Dal sondaggio emerge che, nel 2007, soltanto la metà circa degli agricoltori ha fatto attenzione alla propria alimentazione, mentre nel gruppo di confronto maschile tale quota sale a due terzi Come previsto, le donne hanno dimostrato una maggiore consapevolezza alimentare, in particolare tra le contadine (2007: 81% contadine; 77% gruppo di confronto femminile)

Per gli uomini (agricoltori e gruppo di confronto) la consapevolezza alimentare è rimasta, negli anni osservati, abbastanza stabile, per le contadine è chiaramente aumentata, mentre tra le donne della restante popolazione si rileva una tendenziale diminuzione.

58 1 . 2 A s p e t t i s o c i a l i
I n %
Consapevolezza alimentare Fonte: UST
0 90 70 80 60 50 40 20 30 10
1 Contadine: in termini statistici i dati del 1997 sono rappresentativi solo in parte
1997 2002 2007 1997 2002 2007 1997 2002 2007 1997 2002 2007 Faccio attenzione all'alimentazione
Agricoltori Gruppo di confronto maschile Contadine1 Gruppo di confronto femminile

Agricoltori Gruppo di confronto maschile

Contadine1 Gruppo di confronto femminile

1 Contadine: in termini statistici i dati del 1997 sono rappresentativi solo in parte

Fonte: UST

Nel 2007, gli agricoltori risultavano inattivi durante il tempo libero per circa il 30 per cento, mentre gli uomini del gruppo di confronto per circa il 10 per cento Tra le donne (contadine e gruppo di confronto) si è registrata una quota di solo il 7 per cento per entrambe le categorie

Tra il 1997 e il 2007 si è denotata una chiara tendenza alla diminuzione dell'inattività nel tempo libero, particolarmente spiccata tra le donne

Agricoltori Gruppo di confronto maschile

Contadine1 Gruppo di confronto femminile

3–6 volte la settimana Giornaliero

1 Contadine: in termini statistici i dati del 1997 sono rappresentativi solo in parte

Fonte: UST

Nel 2007, il 20 per cento circa degli agricoltori intervistati beveva alcool ogni giorno, mentre tra gli uomini del gruppo di confronto erano il 15 per cento. Le donne bevono, in generale, meno degli uomini e le contadine, in particolare, meno spesso delle donne del gruppo di confronto: nel 2007 solo il 3 per cento delle contadine intervistate beveva alcool ogni giorno.

Nel periodo dal 1997 al 2007 il consumo di alcool è rimasto abbastanza costante tra gli agricoltori e ha registrato un evidente calo nel gruppo di confronto maschile Per le donne, invece, se nel periodo 1997–2002 si era registrato un aumento, nel 2007 è nuovamente diminuito, soprattutto tra le contadine

59 1 . 2 A s p e t t i s o c i a l i Consumo di alcool I n %
0 50 30 40 20 10
1997 2002 2007 1997 2002 2007 1997 2002 2007 1997 2002 2007
Attività fisica I n %
0 80 70 50 60 40 30 20 10
1997 2002 2007 1997 2002 2007 1997 2002 2007 1997 2002 2007 Parzialmente attivo Inattivo

La situazione lavorativa e un elevato carico di lavoro possono limitare l'integrazione sociale

Partecipazione ad associazioni, organizzazioni (2007)

Agricoltori Gruppo di confronto maschile

Contadine Gruppo di confronto femminile

Partecipazione circa 1 volta al mese

Partecipazione 1 o più volte la settimana

Fonte: UST

Per questa voce è stata cambiata la domanda e non è pertanto possibile fare un confronto sul lungo periodo Nel 2007, gli agricoltori hanno preso parte a eventi associativi più frequentemente degli uomini della restante popolazione; la partecipazione delle contadine ad associazioni, che fossero «organizzazioni, associazioni» per il tempo libero o del settore lavorativo, è stata più massiccia di quella delle donne del gruppo di confronto La percentuale più alta si è registrata per gli agricoltori: più del 70 per cento ha preso parte, almeno una volta al mese, a eventi realizzati da un 'organizzazione

■ Richiesta di prestazioni mediche e consumo di farmaci

È diffusa l'idea che agricoltori e contadine, quando non si sentono bene, ricorrano a metodi casalinghi anziché rivolgersi al medico Per illustrare la richiesta di prestazioni mediche e il consumo di farmaci sono state considerate le visite mediche e il consumo di analgesici rispettivamente nei 12 mesi e nella settimana prima del sondaggio

Numero di visite mediche (nei 12 mesi precedenti il sondaggio)

Agricoltori Gruppo di confronto maschile

Contadine Gruppo di confronto femminile

4 o più visite 1–3 visite

Fonte: UST

60 1 . 2 A s p e t t i s o c i a l i
I n %
0 80 70 50 60 40 30 20 10
2002 2007 2002 2007 2002 2007 2002 2007
I n %
0 80 60 50 70 40 30 20 10

I risultati confermano la supposizione secondo la quale gli agricoltori, e soprattutto le contadine, si recano meno frequentemente dal medico rispetto a uomini e donne della rimanente popolazione In proporzione, vi sono meno agricoltori e contadine che vanno dal medico Inoltre, in caso di bisogno, usufruiscono di un numero minore di consultazioni rispetto ai gruppi di confronto

Per l'indicatore «Numero di visite mediche» sono a disposizione dati solo del 2002 e del 2007, dai quali emerge che se tra gli uomini (agricoltori e gruppo di confronto) nei due anni in questione i valori si sono abbastanza allineati (rispetto al 2005, nel 2007 gli agricoltori si sono recati dal medico un po ' più spesso, viceversa, gli uomini del gruppo di confronto vi si sono recati un po ' meno spesso), tra le donne che sono andate dal medico è rimasta costante la quota delle contadine, mentre è aumentata quella delle donne del gruppo di confronto

Consumo di analgesici (nella settimana precedente il sondaggio)

o più volte la settimana Giornaliero

1 Contadine: in termini statistici i dati del 1997 sono rappresentativi solo in parte

Fonte: UST

Nel 2007, il consumo di analgesici risulta rispettivamente superiore e inferiore per gli agricoltori e per le contadine rispetto ai relativi gruppo di confronto La quota più bassa si è registrata tra le contadine

Tra il 1997 e il 2007 il consumo di analgesici è aumentato tra gli uomini ed è invece diminuito tra le contadine

61 1 . 2 A s p e t t i s o c i a l i
n %
0 30 25 20 15 10 5 Agricoltori
1997 2002 2007 1997 2002 2007 1997 2002 2007 1997 2002 2007
Gruppo di confronto maschile Contadine1 Gruppo di confronto femminile 1

Conclusioni

Dall'analisi dei risultati delle ISS del 1997, del 2002 e del 2007 è emerso che le diverse dimensioni della salute evolvono in maniera disomogenea

Per gli agricoltori si rilevano da un lato un miglioramento, nell'ambito ad esempio «abitudini e partecipazione» (attività fisica, coinvolgimento sul piano sociale), e dall'altro nessun cambiamento (consapevolezza alimentare, consumo di alcool) Tra i dati positivi vanno annoverate la salute psichica degli agricoltori (a disposizione solo dati del 2007) e l'insorgenza dei disturbi del sonno, risultate rispettivamente la migliore e la meno frequente rispetto ai restanti gruppi Tra gli indicatori relativi allo stato di salute generale si denota, rispetto al passato, un peggioramento dei dati per il «Body Mass Index» e per il «fumo» e un miglioramento per la «valutazione del proprio stato di salute» Per quanto concerne lo stato di salute fisico, nel 2007 la situazione degli agricoltori intervistati risultava, nel complesso, simile a quella di dieci anni prima Un fattore negativo è dato dal fatto che gli agricoltori sono andati dal medico più spesso che in passato e hanno consumato una quantità maggiore di analgesici

Per le contadine i risultati sono stati positivi su diversi fronti per quanto concerne la «partecipazione a eventi associativi» e le «abitudini rilevanti per la salute»: come prima, le contadine fumano e bevono meno rispetto alle donne della restante popolazione Come molto positivi possono essere classificati i cambiamenti nella «richiesta di prestazioni mediche» o nel «consumo di analgesici»: quest'ultimo, nel 2007, tra le contadine era il più basso Per quanto concerne lo stato di salute fisico, tra il 1997 e il 2007 si è riscontrata una leggera diminuzione del mal di schiena e dei disturbi del sonno e una lieve crescita di mal di testa o dolori facciali nonché di debolezza e affaticamento Tra le contadine ha subito un peggioramento soprattutto lo stato di salute generale: da un confronto temporale e con gli altri gruppi emerge che per loro, nel 2007, le quote di «cattivo» o «molto cattivo» e «nella media» erano le più elevate Gli stessi risultati si sono riscontrati per il carico psichico (solo dati del 2007) e, stranamente, si è registrato anche un aumento delle contadine «in forte sovrappeso»

Nel periodo considerato (1997–2007), la salute degli agricoltori e delle contadine ha seguito evoluzioni diverse Tra cambiamenti positivi e negativi per i singoli aspetti della salute si è raggiunto un certo equilibrio, a confronto del quale lo stato di salute della restante popolazione si è sviluppato in maniera più uniforme e prevalentemente positivo.

62 1 . 2 A s p e t t i s o c i a l i ■

1.2.3 Indagine sul budget delle economie domestiche

Il reddito e i consumi fanno parte delle cinque tematiche sociali sulle quali viene effettuato un rilevamento periodico I risultati di quest’ultimo in ambito agricolo vengono messi a confronto con quelli delle economie domestiche residenti in comuni rurali La base di dati è costituita dall'indagine sul budget delle economie domestiche (IBED) in Svizzera (un tempo denominata Indagine sul reddito e sul consumo IRC)

■ Indagine sul budget delle economie domestiche come base di dati

Nel 1990 e nel 1998 l’Ufficio federale di statistica (UST) ha effettuato due indagini sul reddito e sul consumo (IRC) su larga scala Dal 2000 l'UST rileva i dati per l'IRC a cadenza annuale; nel 2003 e nel 2006 ci sono state delle revisioni (tra cui ponderazione, contenuto, ottimizzazione del processo) e nel 2006 la denominazione è stata cambiata in Indagine sul budget delle economie domestiche (IBED) L'IBED dà un’immagine dettagliata delle entrate delle economie domestiche private e consente di analizzare l’aspetto dei consumi sulla base di diverse caratteristiche sociali e demografiche

Le rilevazioni mensili avvengono in tre fasi:

– si rilevano informazioni generali nel quadro di un’intervista iniziale sulla disponibilità a prendere parte al sondaggio;

– per un mese ogni economia domestica, ed eventualmente ogni singolo membro della famiglia, tiene un registro nel quale sono riportate tutte le entrate e le uscite;

si pongono domande supplementari, nel quadro di un’intervista conclusiva, riguardo all’organizzazione dell’economia domestica, all'abitazione, all’ambiente circostante, eccetera

Nell’insieme rientra la popolazione residente stabilmente entro i confini svizzeri. La persona che contribuisce maggiormente al reddito domestico viene scelta come riferimento per rilevare le caratteristiche dell’economia domestica

Affinché il campione delle economie domestiche rurali fosse sufficientemente numeroso, sono stati raggruppati i dati del 2006, 2007 e 2008 Tra il 2006 e il 2008 è stato intervistato un totale di 9’919 economie domestiche, suddivise in 12 campioni mensili, scelte in maniera casuale dall'elenco telefonico Di queste, 151 erano economie domestiche rurali, ovvero la persona di riferimento era un agricoltore Per consentire il confronto di queste economie domestiche con quelle non agricole, sono state inserite nel gruppo «Economie domestiche residenti in comuni rurali» Queste ultime hanno, in media, dimensioni leggermente superiori

Data l’esigua portata dei campioni delle economie domestiche rurali analizzate si eviterà di entrare nei dettagli, visto che non è possibile garantire la completa attendibilità di alcuni dati sul piano statistico Inoltre, la qualità delle stime delle economie domestiche rurali è insufficiente a causa della loro notevole eterogeneità, il che significa che i dati e le informazioni devono essere presi con le pinze

63 1 . 2 A s p e t t i s o c i a l i

Reddito delle economie domestiche

Legenda

a Molto buono: coefficiente di variazione < 1%

b Buono: coefficiente di variazione da ≥ 1% a < 2%

c Abbastanza buono: coefficiente di variazione da ≥ 2% a < 5%

d Sufficiente: coefficiente di variazione da ≥ 5% a < 10%

e Insufficiente: coefficiente di variazione da ≥ 10%

() Troppo poche osservazioni per poter pubblicare dei risultati

1 A causa dell’arrotondamento i singoli valori addizionati possono scostarsi leggermente dal totale

2 Inclusi i contributi alle assicurazioni sociali del lavoratore, ma esclusi quelli del datore di lavoro

5 Agricoltori inclusi

6 Disoccupati, casalinghe/i e altri

Fonte: UST

I risultati mostrano che, considerando le dimensioni dell’economia domestica, il reddito lordo di quelle rurali è inferiore a quello dei gruppi di confronto «Economie domestiche residenti in comuni rurali» Il reddito lordo medio delle economie domestiche rurali interpellate è di 7'039 franchi al mese, quello delle famiglie provenienti da comuni rurali è di 10'177 franchi La quota di «salario» risultante è pari all'83 per cento per le economie domestiche rurali e all'89 per cento per il gruppo di confronto Nelle prime si riscontrano dunque percentuali lievemente più alte rispetto alle seconde per quanto riguarda il «reddito proveniente da sostanza e locazione», le «rendite e prestazioni sociali» così come i «redditi monetari da trasferimento» Data la casistica ridotta è impossibile determinare la composizione del reddito proveniente dalle rendite e dalle prestazioni sociali

64 1 . 2 A s p e t t i s o c i a l i ■ Entrate
Economie domestiche Economie domestiche rurali residenti in comuni rurali Struttura del budget 1 fr % fr % Salario 2 5 859 d 83,2 9 177 c 90,2 Reddito proveniente da attività dipendente 1 658 e 23,5 7 670 c 75,4 Reddito proveniente da attività indipendente 4 201 d 59,7 1 507 e 14,8 Reddito proveniente da sostanza e locazione 327 e 4,7 174 e 1,7 Rendite e prestazioni sociali 753 e 10,7 728 d 7,2 Rendite dell'AVS/AI (1° pilastro) ( ) ( ) Rendite della previdenza professionale (2° pilastro) ( ) ( ) Prestazioni sociali e diarie 278 e 3,9 574 d 5,6 Redditi monetari da trasferimento da altre economie domestiche ( ) 97 e 1,0 Reddito lordo 7 039 c 100,0 10 177 b 100,0 Numero % Numero % Numero di persone per economia domestica (valore medio) 3,29 c 100,0 3,90 a 100,0 Composizione dell'economia domestica 1 Lavoratori indipendenti 5 1,52 c 46,1 0,26 d 6,7 Lavoratori dipendenti 0,61 e 18,5 1,48 c 38,0 Pensionati 0,10 e 3,1 0,03 e 0,8 Persone in formazione 0,21 e 6,3 0,25 d 6,4 Altri 6 0,17 e 5,3 0,35 d 8,9 Bambini di età < 15 anni 0,68 e 20,7 1,53 c 39,3

■ Consumi

Spese domestiche

Economie domestiche Economie domestiche rurali residenti in comuni rurali Struttura del budget 1 fr % fr %

Uscite da trasferimento obbligatorie –1 841 d –26,2 –2 679 c –26,3

Contributi alle assicurazioni sociali –528 d –7,5 –1 143 c –11,2

Imposte –713 d –10,1 –968 c –9,5

Casse malati: assicurazione di base –601 c –8,5 –568 b –5,6

Uscite monetarie da trasferimento ad altre economie domestiche ( ) –123 e –1,2

Altri trasferimenti, tasse e assicurazioni –548 c –7,8 –583 c –5,7

Casse malati: assicurazioni complementari –111 d –1,6 –126 c –1,2

Altri contributi assicurativi –243 c –3,5 –257 b –2,5

Tasse –77 d –1,1 –93 c –0,9

Donazioni e altri trasferimenti –116 e –1,7 –107 d –1,1

Uscite per i consumi –3 673 c –52,2 –6 273 b –61,6

Derrate alimentari e bevande analcoliche –810 d –11,5 –910 b –8,9

Bevande alcoliche e tabacchi –59 e –0,8 –104 d –1,0

Ristorazione e alloggio –347 d –4,9 –562 c –5,5

Abbigliamento e scarpe –163 e –2,3 –329 c –3,2

Abitazione ed energia –710 d –10,1 –1’515 b –14,9

Arredamento e corrente gestione della casa –184 e –2,6 –373 d –3,7

Cure mediche –185 e –2,6 –265 d –2,6

Trasporti –502 d –7,1 –880 b –8,7

Telecomunicazioni –158 c –2,2 –199 b –2,0

Divertimento, svaghi e cultura –402 d –5,7 –788 b –7,7

merci e prestazioni –154 e –2,2 –347 d –3,4

Legenda a Molto buono: coefficiente di variazione < 1%

b Buono: coefficiente di variazione da ≥ 1% a < 2%

c Abbastanza buono: coefficiente di variazione da ≥ 2% a < 5%

d Sufficiente: coefficiente di variazione da ≥ 5% a < 10%

e Insufficiente: coefficiente di variazione da ≥ 10%

() Troppo poche osservazioni per poter pubblicare dei risultati

1 A causa dell arrotondamento i singoli valori addizionati possono scostarsi leggermente dal totale

4 I redditi sporadici (regali ricevuti vendite e restituzioni) non sono considerati nel calcolo del reddito lordo

5 Agricoltori inclusi

6 Disoccupati casalinghe/i e altri

Fonte: UST

65 1 . 2 A s p e t t i s o c i a l i
Altre
Redditi sporadici 4 211
3,0 451
4,4 Risparmi 1 060 e 15,1 971 e 9,5 Numero % Numero % Numero persone per economia domestica (valore medio) 3,29 c 100,0 3,90 a 100,0 Composizione dell'economia domestica 1 Lavoratori indipendenti 5 1,52 c 46,1 0,26 d 6,7 Lavoratori dipendenti 0,61 e 18,5 1,48 c 38,0 Pensionati 0,10 e 3,1 0,03 e 0,8 Persone in formazione 0,21 e 6,3 0,25 d 6,4 Altri 6 0,17 e 5,3 0,35 d 8,9 Bambini di età < 15 anni 0,68 e 20,7 1,53 c 39,3
e
e

A fronte del livello basso di reddito e tenendo conto delle dimensioni dell’economia domestica, anche le uscite delle economie domestiche rurali sono più esigue rispetto a quelle dei gruppi di confronto Il loro reddito più basso comporta dunque «uscite obbligatorie da trasferimento» più contenute – 840 franchi al mese – rispetto alle economie domestiche di confronto, segnatamente dei contributi alle assicurazioni sociali (scala contributiva regressiva) e delle imposte

La differenza delle uscite è riconducibile, in parte, alle particolarità delle economie domestiche rurali Una notevole differenza è osservabile per quanto riguarda le uscite nell’ambito dell’abitazione e dell’energia: nel caso delle economie domestiche rurali questi costi scendono di 800 franchi al mese, in virtù del fatto che l’abitazione fa parte dell’azienda e quindi ha potuto essere ripresa al valore di reddito Ne consegue che anche il valore locativo della propria abitazione è più basso Per quanto riguarda le uscite legate alle derrate alimentari e alle bevande analcoliche va osservato che sono prese in considerazione pure le prestazioni in natura, ossia l’autoapprovvigionamento con prodotti della stalla e dell’orto, valutati in base ai prezzi correnti. Un’altra peculiarità delle economie domestiche rurali è che l’abitazione e il luogo di lavoro sono vicini o addirittura coincidono. Di conseguenza i costi del tragitto casa – lavoro e per i pasti fuori casa non incidono sul bilancio. Le uscite più basse nell’ambito dei trasporti come pure della ristorazione e alloggio potrebbero essere in parte dovute proprio a suddette circostanze. Nel complesso, circa il 60 per cento della differenza di reddito delle economie domestiche rurali interpellate rispetto a quelle di confronto è imputabile alle peculiarità della sfera rurale Il livello dei risparmi è buono sia per le economie domestiche rurali (1'060 fr ) sia per quelle di confronto (970 fr )

■ Conclusioni

I risultati delle rilevazioni del reddito 2006–2008 dell'IBED mostrano che, considerando le dimensioni dell’economia domestica, il reddito delle economie domestiche rurali interpellate è inferiore a quello delle economie domestiche di confronto residenti in comuni rurali.

A fronte del livello di reddito delle economie domestiche rurali basso, anche le uscite sono meno elevate Circa il 60 per cento di questa differenza rispetto alle economie domestiche di confronto può essere ricondotto, da un lato, alle peculiarità delle economie domestiche rurali, ossia costi d’abitazione più bassi, autoapprovvigionamento con prodotti della stalla e dell’orto, nessun lungo tragitto per andare al lavoro né costi per i pasti fuori casa, dall'altro alle più esigue uscite da trasferimento (imposte e contributi alle assicurazioni sociali) a causa del reddito più basso delle economie domestiche rurali Nonostante un reddito inferiore nelle economie domestiche rurali interpellate si constata, a fine mese, un ’eccedenza comparabile a quella delle economie domestiche di confronto

66 1 . 2 A s p e t t i s o c i a l i

1.3 Ecologia ed etologia

1.3.1 Ecologia

Questa parte del Rapporto agricolo è dedicata a sei ambiti tematici, presi in considerazione ad un ritmo quadriennale Nel 2010, il ciclo riparte per la terza volta con il fosforo e il suolo dei quali, nei rapporti agricoli 2002 e 2006, si sono già fornite informazioni generali Quest'anno l'attenzione è rivolta alla penuria di suolo fertile e fosforo quale importante fattore produttivo Considerato l'aumentato fabbisogno di derrate alimentari a livello mondiale, tali risorse limitate acquisiscono un’importanza sempre maggiore

Come ogni anno, nella prima parte del capitolo viene illustrato lo sviluppo di diversi indicatori concernenti la gestione del suolo coltivo e l'uso di mezzi di produzione agricoli

67 1 . 3 E c o l o g i a e d e t o l o g i a

1.3.1.1 Uso della superficie e mezzi di produzione

Andamento della quota di superficie gestita in modo rispettoso dell'ambiente

1 Senza alberi da frutto ad alto fusto nei campi; prima del 1999 soltanto per superfici di compensazione ecologica aventi diritto a contributi

Fonte: UFAG

Fonte: UFAG

68 1 . 3 E c o l o g i a e d e t o l o g i a
n % d e l l a S A U Gestione rispettosa dell'ambiente1 Quota bio
1 1993–1998: PI+ bio; dal 1999: PER 0 100 90 70 80 60 50 40 30 20 10 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Superfici di compensazione ecologica computabili1 I n 1 0 0 0 h a Regione di montagna Regione di pianura
0 140 120 100 80 60 40 20 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Andamento dell'effettivo di animali I n 1 0 0 0 U B G 1 Altri Suini Bovini Fonte:
1 UBG: unità di bestiame grosso 0 1500 1250 1000 750 500 250 1990 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
UST

Trasformazione di alimenti importati per animali1 Alimenti importati per animali

1 Scarti delle materie prime agricole (p es semi oleosi, orzo da birra)

Andamento delle vendite di prodotti fitosanitari

Vendite di prodotti fitosanitari delle ditte SSIC

Fonte: USC

Fonti: Società svizzera dell'industria chimica, UFAG

69 1 . 3 E c o l o g i a e d e t o l o g i a
I n 1 0 0 0 t Azoto (N) Fosfato (P2O5) Fonte: USC/Agricura 0 80 70 60 50 40 30 20 10 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 1990/ 92
del consumo di
concentrati
I n 1 0 0 0 t Altro CH Panelli di semi oleosi CH Cereali da foraggio CH
Andamento del consumo di concimi minerali
Andamento
alimenti
per animali
0 2 000 1750 1500 1 250 1000 750 500 250 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 (provv ) 1990/ 92
I n t d i p r i n c p i o a t t i v o Insetticidi Rodenticidi Regolatori della crescita Fungicidi Erbicidi
0 2500 2000 1500 1000 500 1990 91 92 93 94 95 96 97 98 99 2000 01 02 03 04 05 06 07 08 09

1.3.1.2 Fosforo

■ Senza fosforo non c'è produzione agricola

Il fosforo (P), come l’azoto e il potassio, è uno dei principali nutrienti delle piante I composti fosforici svolgono un ruolo determinante in diversi importanti processi fisiologici e biochimici quali la trasmissione del patrimonio genetico delle cellule o il loro approvvigionamento energetico Un buon approvvigionamento dei suoli con fosforo in forma fruibile per le piante è un presupposto importante per ottenere raccolti di qualità ineccepibile

Tali informazioni le dobbiamo a Justus von Liebig che le riassunse, nel 1840 e 1842, in due delle sue più importanti opere. Egli dimostrò che molti suoli, in Europa, non erano sufficientemente approvvigionati di fosforo e caldeggiò, tra le altre cose, l'utilizzo di concimi minerali. Entrambi i libri suscitarono grande scalpore nell'ambiente colto dell'epoca. Nel suo laboratorio von Liebig sviluppò, tra il 1846 e il 1849, un concime fosfatico solubile in acqua, il cosiddetto superfosfato, ancora oggi uno dei concimi fosfatici più utilizzato al mondo Questo concime contribuì al netto miglioramento delle rese dei raccolti e quindi dell'approvvigionamento di derrate alimentari nell'Europa del XIX secolo

Nei periodi a cavallo delle due guerre mondiali, vi fu nuovamente limitante modo di constatare l’importanza del fosforo per i suoli svizzeri utilizzati a scopo agricolo Da un 'analisi condotta nel 1916 emerge che circa il 90 per cento dei terreni coltivabili necessitavano di fosforo Proprio in periodo quegli anni si cercarono, in Svizzera, riserve naturali di fosforo, riscontrando che non ve n ’ erano in misura sufficiente a garantire l'approvvigionamento del Paese

In un simile contesto, si comprende perché i contadini, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, sfruttarono ampiamente la possibilità di apportare ai propri terreni concime fosforico a buon mercato Oggi, molti suoli svizzeri presentano un ottimo approvvigionamento di fosforo se non, in parte alcuni casi, eccessivo Tale situazione è riconducibile non solo ai concimi minerali importati, ma anche alla densità di animali da reddito, relativamente elevata, e all'importazione, a questa connessa, di alimenti per animali Fino a che il fosforo è ben trattenuto tdal suolo può essere considerato una riserva per i periodi di minore immissione Se il suo tenore aumenta, però, cresce anche il rischio di dilavamento nelle acque e in altri habitat ecologicamente sensibili ■

70 1 . 3 E c o l o g i a e d e t o l o g i a
Quantità totale di fosforo (mio t/anno)
Il fosforo nell'ambiente
200 Geosfera Attività antropogeniche Biosfera Mare 11 33 22
Fonte: EAWAG

Se si rappresenta la quantità totale di fosforo in uno schema semplificato, ne risulta che esso circola, per la maggiore, nella biosfera La valenza del fosforo immesso dall'uomo nei terreni (33 mio t) è decisamente superiore alla mobilizzazione naturale stimata (11 mio t): immissioni totali provenienti da queste due fonti sono pari al doppio del quantitativo di fosforo trasportato dai fiumi alle zone costiere e nei mari Il tenore di fosforo nei terreni, nei sedimenti lacustri e fluviali nonché nelle acque marine e lacustri aumenta Questa situazione interessa in particolare i ricchi Paesi industrializzati, mentre i terreni nell'emisfero sud (America centrale e del Sud, Africa subsahariana, Indonesia) sono approvvigionati con fosforo in misura minima Anche Giappone, Nuova Zelanda, Corea, Florida e Irlanda continuano a registrare un elevato fabbisogno di fosforo, già che i loro terreni ne contengono in quantità esigue

Nel caso in cui nelle acque stagnanti si riversi troppo fosforo, si è confrontati con un problema ambientale Nei laghi svizzeri il fosforo è il fattore limitante, ossia la sostanza nutritiva che riduce la crescita dei vegetali Se nell'agricoltura un 'elevata resa significa più cibo per gli animali e l'uomo, la proliferazione delle alghe dovuta alle crescenti immissioni di fosforo nelle acque lacustri ha effetti negativi, già che l'enorme massa di alghe viene rimossa soltanto in misura limitata dal ciclo dei laghi (deflusso, pesca). Il materiale vegetale in eccedenza, se morto, si deposita sul fondo del lago e viene decomposto da batteri e funghi consumando ossigeno. In un lago ricco di elementi nutritivi, nelle acque profonde ciò può comportare l’esaurimento della riserva di ossigeno e, di conseguenza, la limitazione dello spazio vitale per qualsiasi essere vivente superiore

Altri problemi ambientali legati al fosforo, quale elemento nutritivo delle piante, si riscontrano nelle paludi, nei prati secchi e in altri habitat sensibili La loro particolare varietà in specie, di cui alcune rare e minacciate, richiede ambienti a basso contenuto di sostanze nutritive Già immissioni minime possono essere pericolose per simili habitat e possono far sì che biocenesi particolari vengano soppiantate da specie più diffuse

I fosfati grezzi naturali contengono inquinanti quali cadmio o uranio parte dei quali, durante la produzione di concimi minerali, giunge nel prodotto finito Anche i concimi minerali fosforici ne sono dunque carichi, con conseguente possibile arricchimento di tali sostanze nel suolo In Svizzera, circa la metà delle immissioni totali di cadmio nei terreni è riconducibile ai concimi minerali Infine, lo sfruttamento dei giacimenti di fosforo grezzo causa problemi ambientali finora irrisolti: i residui vengono scaricati in stagni fangosi, dando origine a grandi discariche di fosfogesso che spesso presentano un carico radioattivo (uranio)

«Peak fosforo»

Alla luce del previsto calo del volume globale d’estrazione del petrolio, il Peak Oil è diventato un concetto molto discusso Un giacimento petrolifero prima o poi raggiunge il volume massimo di capacità estrattiva Se si applica il volume massimo estraibile da un singolo giacimento alla riserva totale di petrolio, sommando tutti i giacimenti, si parla di volume massimo estraibile globale (picco del petrolio) Secondo numerosi esperti, la produzione di petrolio non potrà più seguire il ritmo della domanda globale già molto prima dell'esaurimento delle riserve Secondo il geologo petrolchimico Marion King Hubbert, il punto critico sarà raggiunto quando sarà stata estratta circa la metà delle riserve sfruttabili La questione del «quando tale punto sarà raggiunto» è ancora controversa

Diversi ricercatori hanno applicato il metodo di Hubbert alle riserve mondiali di fosforo, giungendo alla conclusione che il picco globale del fosforo si avrà negli anni trenta di questo secolo e comporterà, rispetto al picco del petrolio, conseguenze più pesanti Il petrolio può infatti essere sostituito con altri vettori energetici, mentre nella produzione vegetale il fosforo è indispensabile Il fosforo, al contrario del petrolio, non viene consumato, ma distribuito sotto forma sempre più diluita A livello mondiale, il fosforo viene utilizzato per l'80 per cento come concime, per il 10 per cento negli additivi per alimenti per animali, per il 7 per cento nei detergenti e per il 3 per cento per applicazioni industriali specializzate

71 1 . 3 E c o l o g i a e d e t o l o g i a

La determinazione del picco del fosforo è, come per il picco del petrolio, controversa, poiché la quantità estratta di tale sostanza dipenderà notevolmente dai prezzi e dalle tecnologie disponibili in futuro per la sua estrazione È invece assodato che la produzione futura di derrate alimentari sulla Terra continuerà a dipendere da un sufficiente approvvigionamento in fosforo dei terreni agricoli, tra l'altro molto carente in vaste zone del globo e con sempre meno giacimenti di facile sfruttamento Questi ultimi si trovano, per il 95 per cento, in soli cinque Paesi (Cina, Marocco/Sahara occidentale, Sudafrica, USA e Giordania)

Dal 1960 il consumo annuo mondiale è costantemente aumentato, passando dai quasi 30 agli attuali 160 milioni di tonnellate di fosforite (contenente ca 28–34% di P2O5 = 12–15% P) Considerando una riserva mondiale di circa 18‘000 milioni di tonnellate, i giacimenti utili per l'estrazione basteranno ancora per 120 anni In futuro, però, si prevede anche un aumento del fabbisogno di fosforo Tra i grandi produttori, oltre ai due Paesi con le riserve più consistenti vi sono gli USA e la Russia, laddove i primi hanno superato il picco del fosforo già nel 1970. La Cina ha iniziato a imporre dazi elevati sull'esportazione di concimi fosforici.

Riserve e produzione di fosforite1 a livello mondiale

A partire dagli anni sessanta dello scorso secolo la Svizzera ha investito tantissimo in impianti di depurazione, riuscendo a ridurre le immissioni di fosforo nei laghi A diminuire ulteriormente il carico ha contribuito altresì il divieto, imposto nel 1985, di utilizzare fosforo nei detersivi per il bucato Anche in agricoltura sono stati presi diversi provvedimenti atti a ridurre le immissioni di fosforo Nell’ambito della prova che le esigenze ecologiche sono rispettate si richiede agli agricoltori, ad esempio, di rispettare un bilancio equilibrato di sostanze nutritive e le disposizioni in materia di avvicendamento delle colture Nei bacini imbriferi di laghi inquinati, inoltre, nei progetti giusta l’articolo 62a della legge sulla protezione delle acque sono stati introdotti provvedimenti mirati per ridurre l'apporto di fosforo Negli ultimi decenni, si è rilevata una notevole riduzione della concentrazione di tale sostanza nell'acqua dei laghi elvetici Nelle acque lacustri il valore massimo di 20 mg P/m3, vale a dire l’obiettivo ambientale per l’agricoltura, è stato superato solo in pochi casi

R i s e r v e i n m i o t P r o d u z i o n e i n m o t Riserve di P Produzione di P Fonte: U S Geological Survey 1 Fosforite contiene 28–34% P2O5 0 7 000 5 000 6000 4000 3000 2000 1000 0 60 50 40 30 20 10 C i n a M a r o c c o, S a h a r a S u d a f r i c a U S A G o r d a n i a B r a s l e R u s s i a I s t r a e l e E g i t t o T u n i s i a S i r i a A u s t r a l i a S e n e g a l A l t r i P a e s i 72 1 . 3 E c o l o g i a e d e t o l o g i a

■ L'agricoltura è il settore che più incide sul volume di fosforo

Secondo una pubblicazione dell'UFAM (2009), nel 2006 in Svizzera si sono registrate importazioni di fosforo per circa 16'500 t tonnellate (5'600 t negli alimenti per animali, 5'900 t nei concimi minerali, 3'000 t nelle derrate alimentari importate, 2'000 t per l'industria chimica), a fronte di esportazioni di sole 4'000 tonnellate (1'500 t come rifiuti di origine animale, 2'200 t come deflusso nelle acque, 200 t P come ceneri volatili, 100 t nel legno e nella carta) I depositi di fosforo nel nostro Paese sono quindi aumentati di 12'500 tonnellate l'anno, 9'000 delle quali sono finite nei rifiuti. 3'500 tonnellate si sono depositate nel suolo e, considerato che in Svizzera i suoli sono già ben approvvigionati di fosforo, tale riserva aggiuntiva non porta quasi vantaggi, al contrario aumenta il rischio di immissioni nelle acque e in habitat sensibili quali paludi e prati secchi tramite convogliamento, erosione e dilavamento.

Dopo questa panoramica su importazioni ed esportazioni, si analizzano anche i flussi di fosforo all'interno della Svizzera, in particolare riguardo alla possibilità di utilizzare il fosforo proveniente dal sistema della gestione dei rifiuti per l'agricoltura Ogni anno, in Svizzera, si rilevano circa 7'500 tonnellate di fosforo nei fanghi di depurazione e 3'000 nei rifiuti di origine animale Se tali quantità si potessero recuperare e rendere fruibili per le piante, la Svizzera potrebbe rinunciare all'importazione di concimi minerali fosforici e, teoricamente, addirittura vendere all'estero quelli eccedenti Verrebbero così parzialmente compensate le quantità di fosforo importate sotto forma di derrate alimentari e alimenti per animali, con conseguente minore immissione di inquinanti nel Paese, diminuzione della dipendenza elvetica dai Paesi esportatori di fosforo, risparmio delle esigue risorse disponibili a livello mondiale e riduzione dell'inquinamento ambientale causato dalla produzione di concimi fosforici Oltre che nell'ottimizzare i flussi fosforici dell'agricoltura, la sfida futura consiste dunque nel trattare le quantità di fosforo contenute nei fanghi di depurazione e nei rifiuti di origine animale in modo che possano essere rivalorizzate senza rischio per il suolo, gli animali e l'uomo.

73 1 . 3 E c o l o g i a e d e t o l o g i a

volatili, legno, carta Deflusso nelle acque Rifiuti di origine animale esportati

nel suolo Rifiuti di origine animale smaltiti in Svizzera Rifiuti domestici Fanghi di depurazione smaltiti

Fonte: UFAM

■ La Svizzera occupa una buona posizione nella graduatoria internazionale

L'OCSE pubblica periodicamente dati di rilevanza ambientale concernenti l'agricoltura nei diversi Paesi Tra questi vi sono indicazioni sulle eccedenze medie di fosforo per ettaro di superficie utilizzata a scopo agricolo In una di queste pubblicazioni si rileva che, a parte pochissime eccezioni, tra il 1990/92 e il 2002/04 dette eccedenze sono diminuite notevolmente in tutti i Paesi In Svizzera, le eccedenze medie nel 2002/04 sono state chiaramente inferiori a quelle di tutti i Paesi OCSE Il metodo di bilancio del suolo utilizzato dall'OCSE prevede il calcolo della differenza tra tutte le immissioni di fosforo (concimi aziendali, minerali e ottenuti da riciclaggio, depositi provenienti dall'atmosfera) nei terreni agricoli e i quantitativi sottratti dal suolo

74 1 . 3 E c o l o g i a e d e t o l o g i a
attraverso le derrate alimentari e gli alimenti per animali Eccedenze di fosforo I n k g P / h a 1990/ 92 2002/ 04 Fonte: OCSE 0 70 60 50 40 30 20 10 C a n a d a U S A A u s t r a S v i z z e r a S p a g n a O C S E U E 1 5 I t a l a D a n i m a r c a G r a n B r e t a g n a P a e s i B a s s C o r e a G i a p p o n e Volume di fosforo in Svizzera – 2006 I n t P Industria chimica, detergenti inclusi Importazioni di derrate alimentari (nette) Importazioni di concimi minerali Importazioni di alimenti per animali Ceneri
Arricchimento
0 18000 16000 14000 12000 10000 8 000 6 000 4 000 2000 Esportazioni di P Importazioni di P Scorte

■ Bilancio ed efficienza del fosforo

Allo scopo di analizzare l'evoluzione del bilancio di fosforo nell'agricoltura svizzera nel corso degli anni si applica il metodo OSPAR Quest'ultimo, al contrario del metodo OCSE, calcola afflussi e deflussi della sostanza non sulla superficie del suolo ma «alle porte» dell'azienda, senza considerare le quantità di fosforo circolanti nell'agricoltura, tra le quali rientrano gli alimenti per animali e i concimi aziendali prodotti dal settore stesso considerato, globalmente, come un 'unica azienda Tra gli input si annoverano gli alimenti per animali importati, i concimi minerali e quelli ottenuti dal riciclaggio, le sementi importate e i depositi provenienti dall’atmosfera, mentre l'output è costituito dalle derrate alimentari di origine vegetale ed animale nonché da altri prodotti del primario (soprattutto rifiuti quali ossa, farina animale, ecc.).

All'inizio degli anni novanta le eccedenze erano ancora considerevoli (15–20'000 t) e sono scese a circa 7'000 tonnellate nel 2000, anno a partire dal quale si sono registrate fluttuazioni tra circa 5'000 e 7'000 tonnellate, senza una chiara tendenza Nello stesso arco di tempo, le importazioni di concimi minerali hanno fatto registrare valori tra 5'000 e 6'000 tonnellate circa di fosforo, mentre i concimi ottenuti dal riciclaggio hanno subito un calo, passando da 3'000 a 1'000 tonnellate Le importazioni di alimenti per animali hanno delineato una tendenza al rialzo, passando da 6'500 a quasi 8'000 tonnellate di fosforo

Bilancio ed efficienza del fosforo1

L'efficienza del fosforo si ottiene dal rapporto tra l'input e l'output di fosforo Il suo valore ideale sarebbe uno prossimo al 100 per cento, in modo che nel settore agricolo si possa lavorare contenendo il più possibile le perdite di tale sostanza Esso si attesta però, sin dal 2000, tra il 50 e il 60 per cento dopo aver conosciuto un notevole miglioramento negli anni novanta, passando dal 25 a oltre il 50 per cento Perché le eccedenze del bilancio del fosforo non diminuiscono ulteriormente? Da un 'analisi di ART emerge che l'attuale normativa nell’ ambito della PER in materia di bilancio equilibrato di sostanze nutritive (metodo Suisse-Bilanz) non garantisce, per diversi motivi, un bilancio equilibrato del fosforo. Ciò può essere riconducibile al fatto che Suisse-Bilanz prevede un limite tolleranza del 10 per cento che, se sistematicamente applicato, genera un 'eccedenza di fosforo di 2'000 tonnellate Non si sa in che misura si beneficia di tale limite di tolleranza, ma diverse analisi rivelano che, nelle regioni con effettivi di animali molto consistenti, numerosi agricoltori sfruttano completamente tale potenziale Anche la tolleranza del 10 per cento nell’ambito dei controlli del foraggio grezzo potrebbe essere all’origine del fatto che il bilancio del fosforo non è equilibrato Le superfici inerbite costituiscono il 70 per cento della SAU e, se il rendimento (e conseguentemente il fabbisogno di fosforo) viene aumentato del 10 per cento, si ottengono ulteriori 1'500 tonnellate di eccedenze Inoltre, nell'ambito dei controlli del foraggio grezzo si presuppone un consumo ottimale degli animali, che nella pratica spesso non viene raggiunto con conseguenti ulteriori eccedenze di fosforo di circa 1'500 tonnellate Un altro fattore è il sale minerale che l'agricoltore somministra ai suoi bovini e suini, senza obbligo di indicarlo in Suisse-Bilanz L'ammontare di tale eccedenza, tuttavia, non può essere determinato In base all'analisi si deduce che, per ridurre ulteriormente le eccedenze di fosforo sarebbe opportuno rivedere e sviluppare il metodo Suisse-Bilanz

75 1 . 3 E c o l o g i a e d e t o l o g i a
I n t P E f f i c e n z a Eccedenza di bilancio
1 Secondo il metodo OSPAR 0 7 000 8 000 5000 6000 4000 3000 1000 2000 0 1,0 0,8 0,9 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 Output/input 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART

■ Impressionanti eccedenze di fosforo accumulate nei suoli agricoli svizzeri

Una parte considerevole dell'accumulo di fosforo, in Svizzera, avviene nei suoli utilizzati a scopo agricolo

Dati risalenti agli anni 1975–1989 indicano valori sulle eccedenze di fosforo superiori a 20'000 tonnellate all'anno con punte massime, alla fine degli anni settanta, vicine addirittura a 30'000 tonnellate Secondo il rapporto del Consiglio federale sulla riduzione dei rischi ambientali dei fertilizzanti e dei prodotti fitosanitari (2009), dalla somma delle eccedenze annuali di fosforo provenienti dall'agricoltura tra il 1990 e il 2002 risultano valori totali superiori alle 150'000 tonnellate. Dal 2000 si sono rilevate eccedenze di fosforo di circa 6'000 tonnellate all'anno. In totale, dal 1975 a oggi, le riserve di fosforo nei terreni agricoli svizzeri sono aumentate di circa 560'000 tonnellate.

■ Differente approvvigionamento di fosforo dei terreni in campicoltura

e foraggicoltura

Per una concimazione mirata è necessario tener conto, oltre che del fabbisogno di sostanze nutritive dei vegetali, delle diverse caratteristiche del suolo Nell’ambito della PER, il suolo di tutte le particelle, fatta eccezione per alcune esattamente indicate, deve essere analizzato almeno una volta ogni dieci anni

Nel quadro del monitoraggio agroambientale, quest'anno si sono potuti valutare i risultati di più di 50'000 analisi del suolo, condotte tra il 2004 e il 2009 in relazione alla PER L'ultima valutazione di questo tipo risale a più di 15 anni fa

Numero di campioni di suolo nelle classi di approvvigionamento in fosforo A–E1

Campi, prati artificiali Prati naturali, pascoli

1 Analisi di campioni di suolo nel quadro della PER negli anni 2004–2009

Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART

I risultati indicano che il 36 per cento dei terreni analizzati si trova nella classe di approvvigionamento di fosforo C richiesta che rappresenta quella auspicata In questi casi l'approvvigionamento di sostanze nutritive è sufficiente e viene raccomandata una concimazione normale, secondo i dati di base per la concimazione in campicoltura e foraggicoltura (DBC) Il 6 per cento dei campioni è classificato nella classe A, la più bassa, vale a dire quella in cui le piante dispongono di una quantità insufficiente di fosforo In questo caso si consiglia di aumentare del 50 per cento la concimazione normale Il 12 per cento dei campioni rientra nella classe B In questi terreni, moderatamente approvvigionati, si può incrementare la concimazione del 20–40 per cento Nella classe D (suoli con riserve di fosforo) si situa il 21 per cento dei campioni di suolo, per i quali la concimazione consigliata varia tra il 20 e l'80 per cento di quella normale Un quarto di tutti i suoli (26% delle superfici campicole, 27% dei pascoli e prati) si trova invece nella classe di approvvigionamento E Essi fosforo presentano un ’eccedenza e pertanto si dovrebbe interrompere la concimazione fosforica per almeno 4–6 anni

N u m e r o
0 16000 14000 12000 10000 8000 6000 4000 2000 A B C D E
76 1 . 3 E c o l o g i a e d e t o l o g i a

■ Conclusioni

Il fosforo è un fattore di produzione insostituibile e sempre più scarso Se, soprattutto nell'emisfero sud, le grandi superfici agricole sono approvvigionate con fosforo in misura insufficiente, molti terreni nei Paesi industrializzati, quali la Svizzera, presentano un carico eccessivo di tale sostanza

A partire dal 1990 le eccedenze di fosforo, in Svizzera, sono notevolmente diminuite ma, dal 2000, si è assistito a un rallentamento di tale diminuzione, nonostante l'agricoltura sia in grado di utilizzare il fosforo in maniera molto efficace Con una ripartizione ottimale dei concimi aziendali si potrebbe rinunciare all'importazione di concimi minerali fosforici considerato che, tramite quella di alimenti per animali all'agricoltura giungono già elevate quantità di fosforo Se il fosforo contenuto nei fanghi di depurazione e nei sottoprodotti di origine animale potesse essere recuperato in forma fruibile per le piante, la Svizzera potrebbe addirittura esportarne

Il singolo agricoltore, grazie alle analisi dei campioni di suolo, conosce il tenore in fosforo del proprio terreno. Limitando la concimazione fosforica delle colture allo stretto necessario, egli protegge le acque e altri habitat ecologicamente sensibili da un carico eccessivo di fosforo e i suoli da immissioni nocive evitabili, risparmiando al contempo le scarse riserve di fosforo. Rinunciare all'utilizzo di concimi minerali fosforici inutili risulta, inoltre, una scelta accorta anche da punto di vista economico

77 1 . 3 E c o l o g i a e d e t o l o g i a

Suolo

Il suolo svolge numerose funzioni importanti: plasma il paesaggio nel quale viviamo; funge da superficie per la costruzione d'insediamenti, la creazione di posti di lavoro e la realizzazione di impianti di viabilità; é la base per la fetta maggiore di produzione di derrate alimentari L'acqua piovana, che cade sulla terra, viene immagazzinata nel suolo e consente alle piante di crescere oppure penetra nel sottosuolo, viene filtrata e diventa disponibile, ad esempio, come acqua potabile Miliardi di organismi viventi decompongono i composti organici nei loro componenti basilari che sono dunque a disposizione delle piante, sotto forma di sostanze nutritive nonché creano, al contempo, nuove sostanze organiche formando fertile humus

■ Aumento della domanda di derrate alimentari

Oggi sulla Terra vivono quasi 7 miliardi di persone che, secondo le previsioni dell'ONU diventeranno ben 9,3 miliardi entro il 2050. L’incremento demografico maggiore è previsto nell'Africa subsahariana, seguita dall'Asia meridionale, mentre nei Paesi industrializzati la popolazione aumenterà solo lievemente In totale, ogni anno, devono essere nutrite 80 milioni di persone in più, ovvero una popolazione corrispondente a quella della Germania

La crescita futura della produzione di derrate alimentari dipende da pochi fattori chiave Uno di questi, decisivo, è l'evoluzione delle superfici di produzione e, in particolare delle superfici utilizzabili per la campicoltura Si tratta delle superfici agricole maggiormente produttive, situate spesso su terreni molto fertili e profondi, dalle migliori caratteristiche fisiche Questi terreni sono sottoposti a forte pressione già che, da un lato vanno perse sempre più superfici per la costruzione di insediamenti e dall'altro la loro qualità è minacciata da tutta una serie di carichi Saranno rilevanti anche i progressi futuri nell'ambito della selezione e delle tecniche colturali nonché l'intensità di produzione, i cui effetti sono riscontrabili negli aumenti di rendimento Un elemento di grande influenza è anche il comportamento di consumo futuro Per produrre un 'unità di energia sotto forma di prodotti animali è necessario almeno il quadruplo di superficie agricola rispetto a quella richiesta per la produzione di un 'unità di energia vegetale.

■ Limitatezza delle superfici coltive idonee

Le terre emerse, Antartico escluso, hanno una superficie di circa 13'000 milioni di ettari di cui circa 4'000 ricoperti da foreste e 5'000 milioni utilizzati a scopo agricolo Di questi ultimi, secondo la statistica della FAO, nel 2007 1'410 milioni sono stati destinati alla coltivazione di colture campicole, 140 milioni riservati a colture perenni e 3'380 milioni utilizzati come superfici inerbite 3'710 milioni di ettari sono invece classificati come «altre superfici» Di queste fanno parte, oltre alle zone improduttive, quali deserti e catene montuose, le zone umide e i terreni con formazioni arbustive

Elementi della superficie terrestre – 2007

Totale 13370 mio ha

Campicoltura, 1411 mio ha

Colture perenni, 142 mio ha

Altre superfici, 3710 mio ha

Mari, 432 mio ha

Insediamenti, infrastrutture, 360 mio ha

Prati e pascoli perenni 3378 mio ha

Foreste, 3937 mio ha

Fonte: FAOSTAT

78 1 . 3 E c o l o g i a e d e t o l o g i a
1.3.1.3

Secondo uno studio della FAO (2009), teoricamente circa un quarto della superficie terrestre, ovvero 3'325 milioni di ettari, potrebbe essere utilizzato per la campicoltura Tale asserzione è avallata da dati su terreno, declività, insolazione, temperatura, umidità e approvvigionamento di sostanze nutritive Questi parametri si riferiscono a una situazione momentanea, potendo subire variazioni nel tempo in seguito, ad esempio, al degrado del suolo o alle conseguenze del cambiamento climatico Una parte di tali potenziali superfici coltive è oggi ricoperta da foreste Escludendole, gli ettari utilizzabili a scopo campicolo sarebbero 2'500 milioni, ovvero 1'000 milioni in più rispetto ad oggi

Queste superfici campicole supplementari teoricamente disponibili non sono sempre utilizzabili In alcuni posti mancano le necessarie infrastrutture o i mezzi finanziari per renderle accessibili La maggior parte dei terreni è adatta alla coltivazione di una sola o poche colture In Congo, ad esempio, il 50 per cento delle superfici è idoneo per la coltivazione della manioca, ma solo sul 3 per cento si potrebbe coltivare frumento In altri luoghi i terreni sono contaminati da agenti patogeni e alle attuali condizioni possono essere sfruttati solo in maniera marginale. Considerate tali premesse, la FAO e l'OCSE ritengono dunque che solo la metà circa dei 1'000 milioni di ettari teoricamente disponibili potrebbe venir coltivata. I dati relativi a tali superfici sono molto incerti e dal confronto tra diverse fonti risultano notevoli differenze. Ciononostante, è evidente che in futuro, un 'ampia estensione delle superfici coltive, superiore ai 500 milioni di ettari, sarebbe possibile soltanto con la deforestazione e l'utilizzo delle superfici attualmente protette

■ Superfici coltive supplementari concentrate in pochi Paesi

Le succitate potenziali riserve di terreno si concentrano, per il 90 per cento, in pochi Paesi nell'Africa subsahariana (sopratt Congo, Sudan, Angola) e in America latina (Brasile, Argentina, Colombia, Bolivia) Nei prossimi 20 anni si prevede una crescita di circa 150 milioni di ettari nell'Africa subsahariana, e di circa 40 milioni in America latina Nell'Asia orientale ci si aspetta un aumento moderato, mentre in Cina una diminuzione di 14 milioni di ettari. Un calo delle superfici coltive si pronostica altresì per i Paesi industrializzati e soprattutto per quelli in transizione. Si stima che l'aumento complessivo effettivo nei prossimi 20 anni sarà di poco più di 200 milioni di ettari.

79 1 . 3 E c o l o g i a e d e t o l o g i a
Evoluzione delle superfici coltive I n m i o h a 1961/ 63 1979/ 81 1997/ 99 2015 2030 Fonte: FAO 0 400 300 350 250 200 150 100 50 A f r i c a , M e d i o O r i e n t e A m e r i c a L a t i n a , C a r a i b i A s i a m e r i d i o n a l e A s i a o r i e n t a l e P a e s i i n d u s t r i a l i z z a t i P a e s i i n t r a n s i z i o n e

«Land grabbing» (appropriazione di terreni)

Da alcuni anni, investitori provenienti dai Paesi industrializzati o di recente industrializzazione comprano o prendono in affitto terreni fertili in Stati ove il loro costo è ancora basso. Secondo uno studio della FAO, tra il 2004 e il 2009 questo fenomeno ha interessato ad esempio in 5 Stati africani (Etiopia, Ghana, Madagascar, Mali e Sudan) 2,49 milioni di ettari.

Il fenomeno, detto «land grabbing», può avere conseguenze negative nei Paesi coinvolti Se le superfici fertili vengono assegnate ai migliori offerenti spesso le piccole famiglie contadine e le comunità dedite all'allevamento perdono il controllo su terreni e pascoli gestiti per generazioni; nei Paesi molto poveri si può verificare un acuirsi del problema della fame

L'International Food Policy Research Institute (IFPRI) ritiene che, onde evitare abusi, sia necessario istituire un codice di condotta con il quale sancire che gli utilizzatori indigeni siano informati e coinvolti nelle trattative, che le norme vigenti nel Paese vengano rispettate, che i guadagni siano divisi con la popolazione locale e che si rispettino i principi della sostenibilità

■ Perdita irrimediabile di terreni produttivi

I terreni fertili sono minacciati da diversi fattori, tra i quali si annovera la perdita quantitativa di suolo a causa della costruzione di insediamenti che comporta la sottrazione definitiva di suolo dalla gestione a scopo agricolo Secondo il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (PNUA, 2007), ogni anno, tra il 1987 e il 2006, 2 milioni di ettari di superficie sono stati destinati alla costruzione di insediamenti Se si considera un andamento identico fino al 2050, gli ettari di superficie definitivamente sottratti all'agricoltura saranno circa 100 milioni, che dovranno dunque essere detratti dal previsto aumento di 500 milioni di ettari

Si aggiunge, a quanto suddetto, l'aspetto qualitativo. I suoli sono gravemente danneggiati da fenomeni quali erosione, compattazione del sottosuolo, immissione di inquinanti, salinizzazione, eccetera. Negli anni novanta la FAO (1991) ha stimato la superficie terrestre occupata da suoli degradati a circa 2'000 milioni di ettari. La maggior parte di questi si trova in Asia, mentre l'Africa detiene il secondo posto nella graduatoria Non è nota la percentuale utilizzata a scopo agricolo di tali terreni colpiti dal degrado, ma sembrerebbe essere di gran lunga la più elevata

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Secondo tale studio, il degrado del suolo è riconducibile soprattutto all'erosione causata dall'acqua, che colpisce un totale di 920 milioni di ettari, 365 dei quali in Asia e 205 in Africa Il secondo fattore è l'erosione eolica che interessa 454 milioni di ettari (sopratt. in Africa: 170 mio. ha e in Asia: 166 mio. ha), seguita da carenza di nutrienti per 175 milioni di ettari (sopratt. in Sudamerica: 68 mio. ha e in Africa: 45 mio. ha), salinizzazione per 76 milioni di ettari (sopratt. in Asia: 53 mio. ha), compattazione del suolo per 68 milioni di ettari (in Europa: 33 mio. ha e in Africa: 18 mio. ha) e carico da inquinanti chimici per 22 milioni di ettari (di cui 19 mio. ha in Europa).

Cause del degrado del suolo

Totale 1 964 mio ha

Altre, 249 mio ha Inquinanti, 22 mio ha Compattazione, 68 mio ha Salinizzazione, 76 mio ha Carenza di nutrienti, 175 mio ha

Erosione eolica, 454 mio ha

Erosione idrica, 920 mio ha

Cresce anche il degrado del suolo Secondo la Banca Mondiale (2008), ogni anno si aggiungono 5–10 milioni di ettari di superficie da catalogare come suolo gravemente degradato (sopratt erosione idrica ed eolica, carico di inquinanti, compattazione del sottosuolo e salinizzazione), ormai inutilizzabile o solo in maniera marginale a scopo agricolo Altre fonti parlano di numeri decisamente più elevati Se si estrapolano questi dati al 2050, altri 200–500 milioni di ettari ancora potranno essere utilizzati solo limitatamente In base a tali previsioni, il grave degrado del suolo e la sigillatura provocheranno, entro il 2050, la perdita di un potenziale di produzione con il quale si potrebbe produrre cibo per 1–2 miliardi di persone

81 1 . 3 E c o l o g i a e d e t o l o g i a
Suoli degradati I n m i o h a Fonte: FAO 0 800 700 600 500 400 300 200 100 A s a 748 A f r i c a 494 A m e r i c a m e r i d i o n a l e e c e n t r a l e 306 E u r o p a 219 A m e r i c a s e t t e n t r i o n a l e 95 O c e a n i a , A u s t r a l a 103
Fonte: FAO

■ Un ettaro di terra deve nutrire sempre più persone

Secondo la FAO, per nutrire una persona sono necessari, oggi, almeno 0,14 ettari di superfici coltive Con un ettaro di superficie, dunque, possono essere nutrite al massimo poco più di sette persone L'attuale disponibilità è di un ettaro di superficie ogni 4–5 persone che, secondo le previsioni FAO, saliranno a quasi 7 già nel 2050 Tali cifre palesano l'importanza dell’aumento di rendimento

Nei trent’anni tra il 1967/69 e il 1997/99, i rendimenti campicoli sono aumentati, a livello mondiale, del 126 per cento e nei Paesi in via di sviluppo sono addirittura quasi quadruplicati In futuro, secondo le previsioni FAO (2009), tale aumento di rendimento dovrebbe tuttavia rallentare notevolmente Nel trentennio successivo al 1997/99 si prevede un incremento dei rendimenti del 55 per cento a livello mondiale e del 67 per cento nei Paesi in via di sviluppo Per gli anni a venire, l'unica zona in cui è previsto un aumento di rendimento è l'Africa subsahariana, segnatamente del 123 per cento contro il 115 per cento degli ultimi trent’anni

■ La produzione di cibo di origine animale richiede molta più superficie

Il numero di persone che potranno essere alimentate, sulla Terra, dipende anche dalla quantità di alimenti vegetali o animali che saranno consumati. Per la produzione di una caloria animale sono necessarie da tre a sette calorie vegetali. Se le derrate alimentari di origine animale sono prodotte su pascoli non adatti alla campicoltura, non si creano situazioni conflittuali con la produzione di alimenti vegetali. Molti Paesi, tra cui la Svizzera, dispongono di grandi superfici inerbite non idonee o adatte solo in parte a essere coltivate Su tali superfici è opportuno continuare a produrre pregiate derrate alimentari di origine animale per poter fornire cibo alla popolazione mondiale, in continua crescita La situazione è completamente diversa, se agli animali vengono somministrati prodotti della campicoltura, tendenza, questa, sempre più marcata a livello mondiale

Secondo i dati FAO (2009), dal 1980 al 2005 nei Paesi industrializzati il consumo pro capite di carne è passato da 76 a 82 chilogrammi all'anno; nei Paesi in via di sviluppo, nello stesso periodo si è assistito a un incremento da 14 a 31 chilogrammi del consumo di carne pro capite In futuro la domanda di alimenti animali continuerà ad aumentare soprattutto nei Paesi in via di sviluppo densamente popolati Oltre alla crescita demografica, in questi Paesi si prevede anche un consumo di carne più che raddoppiato, che dai 116 milioni di tonnellate all'anno nel 1997/99 passerà a 247 milioni di tonnellate entro il 2030 Per quanto concerne il latte, nello stesso periodo di tempo si prevede un incremento della domanda da 219 a 484 milioni di tonnellate.

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Crescita del rendimento per superficie I n % 1967/69–1997/ 99 1997/99–2030 Fonte: FAO 0 200 150 100 50 Media mondiale 55 126 Paesi in via di sviluppo 67 191

la Svizzera

Molti dei terreni nell'Altipiano svizzero sono tra i più fertili al mondo, trovandosi in una regione dal clima temperato, con una sufficiente quantità d'acqua e condizioni quadro economiche favorevoli La Svizzera, pertanto, ha la responsabilità di preservare tali basi vitali, anche se la popolazione indigena dispone di un potere d'acquisto che le consente di comprare derrate alimentari prodotte altrove La Svizzera ha raccolto questa sfida, proteggendo le superfici per l’avvicendamento delle colture (SAC), come previsto dalla legge sulla pianificazione del territorio esecuzione Dieci anni dopo l’introduzione del piano settoriale delle SAC, l'Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE, 2002) ha proceduto a una verifica, rilevando che l'estensione totale minima delle SAC è ancora data, ma che alcuni Cantoni non sono più in grado di mettere a disposizione il contingente completo e la pressione dovuta all'espansione degli insediamenti sulle migliori superfici coltivabili non si arresta

Secondo la statistica delle superfici (2005), nei 12 anni intercorsi tra le rilevazioni condotte nel 1979/85 e nel 1992/97 sono andati persi 1,27 metri quadrati di superficie agricola e alpestre al secondo, corrispondenti a 482 chilometri quadrati, ovvero quasi la superficie del Cantone Obvaldo Il 64 per cento di questa superficie, costituita soprattutto da terreni di buona qualità con condizioni agronomiche favorevoli, è stato utilizzato per la costruzione di nuovi insediamenti Sul restante 36 per cento, situato per lo più in zone ripide, periferiche e ad alta quota, si è rilevato un avanzamento del bosco

Andamento dell'utilizzo del suolo in Svizzera 1979/85–1992/97

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I n m i o t Fonte: FAO 0 100 200 300 400 500 1987/ 89 1997/ 99 2015 2030 Paesi industrializzati – carne Paesi industrializzati – latte Paesi
Paesi in transizione –
in transizione –
Andamento
della produzione di derrate alimentari di origine animale
in via di sviluppo – carne Paesi in via di sviluppo
latte
carne Paesi
latte
■ La perdita di suolo interessa anche
I n m 2 a l s e c o n d o Fonte: UST –1 1 0,8 0,6 0,4 0,2 0 –0,2 –0,4 –0,6 –0,8 I n s e d i a m e n t F o r e s t e, f o r m a z i o n a r b u s t i v e B o s c h S u p e r f i c a g r i c o l e S u p e r f i c i m p r o d u t t i v e S u p e r f i c i p e r l ' e c o n o m a a l p e s t r e 0,86 0,49 –0,04 –0,8 –0,04 –0,47

Attualmente sono disponibili i dati della statistica delle superfici 2004/09 di 16 Cantoni (ZH, BE, LU, OW, NW, ZG, FR, BS, BL, SO, SH, AG, VD, NE, GE, JU), che indicano una tendenza all'indebolimento del ritmo del cambio di utilizzo Nel periodo 1994–2006, l'aumento degli insediamenti è dunque diminuito di circa il 75 per cento rispetto al valore dei dodici anni precedenti Le superfici destinate alla costruzione di insediamenti e le foreste, tuttavia, continueranno a estendersi anche in futuro e cresceranno le esigenze di spazio per i corsi d'acqua e le zone protette Nonostante il rallentamento, la perdita di superfici utilizzabili a scopo agricolo, dunque, non si arresta

■ Il degrado del suolo colpisce anche la Svizzera

Secondo il Concetto del suolo d per l'agricoltura dell'UFAG, a pregiudicare la qualità del suolo svizzero sono soprattutto l'erosione idrica, la compattazione del sottosuolo e l'immissione di inquinanti persistenti. Non è nota la quantità esatta di superfici colpite dal degrado del suolo né la relativa portata Si stima che dei 3'300'000 ettari della superficie svizzera (superficie totale escluse le catene montuose e i laghi) circa il 10 per cento presenti un carico di inquinanti superiore al valore di riferimento Un lavoro dell'Università di Berna (2006) in collaborazione con ART rivela che il 17 per cento delle superfici coltive svizzere, ovvero circa 68'000 ettari, è a elevato rischio di erosione, il che significa che in caso di condizioni sfavorevoli, ogni anno potrebbero andare perse più di 4 tonnellate di suolo per ettaro Un ulteriore 22 per cento, ovvero circa 88'000 ettari di superfici coltive, è a medio rischio di erosione, ossia possono andare perse da 2 a 4 tonnellate di suolo per ettaro e anno Vi sono inoltre suoli che rischiano la compattazione, riguardo ai quali non vi sono dati attendibili È altresì possibile che una particella carica di inquinanti rischi contemporaneamente l'erosione e la compattazione Nonostante tale limitazione, si stima che al momento i suoli a rischio siano tra il 10 e il 20 per cento di quelli totali

Quale parametro di confronto per queste superfici si considerano quelle destinate alla costruzione di insediamenti, corrispondenti a 279'000 ettari (stato 1992/97).

Rischio di sigillatura dei suoli in Svizzera I n h a Fonti: UFAM, Agroscope Reckenholz-Tänikon ART 0 350000 300000 250000 200000 150000 100000 50000 Suoli inquinati 330000 Suoli a elevato rischio d'erosione 68000 Suoli a medio rischio d'erosione 88000 Suoli sigillati 279000 84 1 . 3 E c o l o g i a e d e t o l o g i a

Nel presente approccio non è ancora considerato il degrado del suolo circoscritto a livello locale, ovvero quello che può essere causato dallo sfruttamento intensivo di suoli paludosi e dalla correlata diminuzione del tenore di humus Come dimostrato dal rapporto sul suolo del Canton Berna (2009), dopo la totale perdita della torba a causa dell'ossidazione, soprattutto i suoli paludosi coltivati su un sottosuolo di marna di palude non possono quasi più essere utilizzati per la campicoltura e l'orticoltura

■ Cambiamento climatico: il suolo svolge un ruolo importante

La sostanza organica contiene quasi il 50 per cento di carbonio (C). Secondo il rapporto ClimSoil (2008), a livello mondiale nel suolo vi è una riserva di 2'500 gigatonnellate (gt) di carbonio, delle quali 1'500 sono depositate nel metro più in superficie e altre 1'000 fino a due metri di profondità. Nell'atmosfera, invece, ci sono solo circa 760 gigatonnellate di carbonio e nella restante biomassa vivente terrestre circa 560. Annualmente, le piante assimilano circa 120 gigatonnellate di carbonio attraverso la fotosintesi Il 50 per cento di questo carbonio viene utilizzato dalle piante stesse, mentre 55 gigatonnellate circa vengono reimmesse nell'alimentazione a cascata dagli animali più o meno evoluti fino ai microorganismi Circa 4 gigatonnellate di carbonio giungono nuovamente nell'atmosfera attraverso il fuoco naturale

A partire dagli anni novanta, ogni anno vengono liberate nell'atmosfera 5–6 gigatonnellate di carbonio tramite la combustione di energia fossile, altre 2 in seguito al cambiamento di destinazione dei terreni, segnatamente attraverso il disboscamento delle foreste Di questo carbonio, gli oceani (con enormi accumulatori di C di ca 38’000 gt) possono assorbirne circa 2 gigatonnellate e al massimo altre 2 sono assimilate negli ecosistemi terrestri tramite l'aumentata crescita delle piante e, possibilmente, da un maggiore assorbimento del suolo In totale, l'atmosfera riceve dunque, annualmente, circa 3 gigatonnellate di carbonio che contribuiscono ad aggravare l'effetto serra Un aumento o una diminuzione dell'1 per cento (15 gt C) della riserva globale di humus contenuta nei suoli ha, secondo un calcolo puramente matematico, un effetto di portata pari alla quantità di CO2 liberata in tre anni dall'uomo tramite la combustione di energia fossile.

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■ Suoli paludosi: enormi serbatoi di carbonio

Secondo il rapporto ClimSoil (2008), il 50 per cento circa delle riserve totali di carbonio dei suoli europei è depositato in soli tre Paesi: Finlandia, Svezia e Gran Bretagna Tale situazione da un lato è dovuta al fatto che i tenori in carbonio alle fresche latitudini settentrionali sono decisamente superiori a quelli, ad esempio, delle calde regioni del Mediterraneo e dall'altro, al fatto che nei suddetti Paesi sono ancora presenti vaste aree paludose L'importanza delle paludi nell'immagazzinamento di carbonio è confermata anche da una ricerca di ART sui tenori e i carichi di carbonio nei suoli svizzeri. Per quanto, in Svizzera, i suoli paludosi siano rappresentati solo in minima parte, in essi vi è depositato quasi il 30 per cento della riserva totale di carbonio dei suoli elvetici. Un ettaro di suolo paludoso contiene quantità di carbonio 18 volte più elevate rispetto a un terreno campicolo o prativo su suoli minerali.

Queste cifre confermano l'importanza dell'utilizzo del suolo per la conservazione o la riduzione delle sue riserve di carbonio Maggiore è il tenore in carbonio nel suolo, superiore è il rischio di causare perdite di carbonio, attraverso un utilizzo inadeguato del suolo, segnatamente tramite prosciugamento e coltivazione dei suoli paludosi o lavorazione intensiva del suolo e le monocolture Minore è il tenore in carbonio del suolo, più numerose sono le possibilità di aumentare la riserva di carbonio, attraverso un migliore utilizzo del suolo con misure, ad esempio, quali un maggiore apporto di sostanza organica o un avvicendamento delle colture che consenta la rigenerazione dell’humus

Un utilizzo sostenibile del suolo ne conserva il tenore di humus

Nel contesto del cambiamento climatico acquisisce fondamentale importanza l'utilizzo sostenibile dei suoli e, in particolare, la conservazione del loro tenore in humus A preoccupare, sono soprattutto il prosciugamento e l'utilizzo a fini campicoli dei suoli paludosi che comportano non solo perdite irreversibili di biodiversità ma anche, attraverso la degradazione della sostanza organica, ingenti emissioni di gas a effetto serra. Nel Seeland bernese, ad esempio, dopo la prima correzione delle acque del Giura si è osservata una depressione massima fino a due metri che corrisponde, in media, a un affossamento di 0,75–1,43 centimetri all'anno. Ancora oggi questo valore è di 0,5 centimetri l'anno. Alla depressione si collegano emissioni di CO2 per una portata annuale di 7–18 tonnellate per ettaro di superficie coltiva La gestione del suolo può inoltre influire anche sulle emissioni di protossido d'azoto e di metano, altri due potentissimi gas a effetto serra

86 1 . 3 E c o l o g i a e d e t o l o g i a
Riserve
I n m i o t C o r g I n t C o g / h a mio t Corg t Corg / ha Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART 0 50 40 30 20 10 0 1800 1 600 1400 1 200 1 000 800 600 400 200
e tenori di carbonio nel suolo Campi Prati artificiali Prati con condizioni favorevoli Prati con condizioni sfavorevoli e superficie utile alpestre Paludi intatte Paludi coltivate

La protezione dei suoli dalla rarefazione di humus può fornire un ingente contributo alla riduzione dei gas a effetto serra Secondo il rapporto Climsoil, in Europa il potenziale di stoccaggio di carbonio nei suoli è del 10–20 per cento delle emissioni annuali di carbonio tramite la combustione di energia fossile

Anche i suoli sono influenzati dal cambiamento climatico La maggiore frequenza di forti precipitazioni può favorire l'erosione e, conseguentemente, generare una diminuzione del tenore in carbonio del suolo Elevate temperature possono incrementare la produzione di massa vegetale, ma anche il tasso di degradazione della sostanza organica e, a seconda delle condizioni locali, può aumentare o diminuire il tenore in carbonio del suolo Effetti simili possono essere generati anche nel caso in cui vari la distribuzione delle precipitazioni In generale, le domande senza risposta riguardo all’effetto del cambiamento climatico sul tenore in carbonio dei suoli, sulla fertilità degli stessi e sulla produzione vegetale sono tante Nel complesso, si può dire che i suoli con un elevato tenore in carbonio dispongono di armi migliori per adeguarsi alle condizioni future con l'avanzare del cambiamento climatico, ma al contempo presentano un rischio maggiore di perdita di carbonio.

■ Dati sui suoli: sfide e opportunità

Dal punto di vista storico, i dati sui suoli sono stati rilevati e utilizzati, in una prima fase, quasi esclusivamente a scopo agricolo, ad esempio nell'ambito delle migliorie fondiarie In seguito, vi si sono interessate anche le cerchie forestali Col passare degli anni, la popolazione ha cominciato a prendere sempre maggiore consapevolezza dell'importanza di terreni fertili e intatti e sono state create le basi legali per un 'efficace protezione del suolo Oggi, i servizi federali e cantonali della protezione del suolo rilevano in maniera sistematica informazioni sui suoli, che vengono utilizzate da ampie cerchie nei settori pianificazione del territorio, preservazione dei suoli, delle acque sotterranee e del clima, silvicoltura e agricoltura, protezione contro i pericoli naturali e le piene Dati di base completi sui suoli possono essere ottenuti tramite le classiche carte pedologiche disponibili, però, solo per un quarto circa delle superfici nazionali utilizzate a scopo agricolo.

Oltre ai dati di base sono interessanti le informazioni sulle reali minacce per il suolo In Europa, nell'ambito della «Soil thematic Strategy» sono state individuate otto minacce: contaminazione chimica, compattazione, erosione, diminuzione della materia organica e della biodiversità, salinizzazione, smottamenti e sigillatura Sulla maggior parte di queste minacce, però, si trovano solo informazioni frammentarie e mancano, in particolare, dati affidabili sulle superfici

Nella terza categoria di dati rientrano le analisi del suolo, effettuate ogni anno nell'ambito della PER. Queste forniscono soprattutto informazioni sul grado di approvvigionamento dei terreni in sostanze nutritive, ma in alcuni casi anche stime sul tenore di humus e sullo stato del pH. Finora, molti di questi dati potevano essere utilizzati solo in maniera limitata, mancando una raccolta e un archivio dai criteri uniformi, nonché un registro centralizzato

Nell’agosto 2010 è diventato operativo l'Osservatorio nazionale dei suoli NABO, che funge da base per la gestione e l'utilizzo uniformi dei dati rilevanti per il suolo Nei prossimi anni si provvederà, in collaborazione con i Cantoni e ART, alla registrazione in questo sistema delle 14'000 rilevazioni di profili pedologici e delle diverse centinaia di carte pedologiche dettagliate, con relative spiegazioni

Quale ulteriore, importante tappa verso un 'efficace protezione del suolo, si sta elaborando una carta del rischio di erosione per i suoli svizzeri utilizzati a scopo agricolo in una scala adatta al lavoro pratico in questo settore Si prevede di mettere a disposizione dei Cantoni tale strumento basilare all'inizio del 2011

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Non appena saranno stati registrati e resi fruibili i più importanti dati sul suolo sarà possibile, ad esempio, in caso d'inserimento di terreni agricoli in zona edificabile o di progettazione di infrastrutture per il traffico, includere in maniera mirata la qualità dei suoli nella pianificazione e ripiegare, più frequentemente, su suoli di minore qualità Milioni di metri cubi di terreno fertile, che ogni anno vanno persi per lasciare spazio a costruzioni o che per mancanza di alternative devono essere smaltiti in diversi modi, potrebbero essere utilizzati in maniera mirata per la valorizzazione di suoli degradati La carta dettagliata del rischio di erosione consente di limitare l'applicazione di prescrizioni su procedure e provvedimenti rispettosi del suolo alle sole superfici effettivamente minacciate e di contenere, quindi, nel modo più efficace possibile, il lavoro dei contadini e degli enti di controllo Se si conosce il tenore di carbonio dei suoli, è possibile calcolare il potenziale di immagazzinamento o rilascio dell'agricoltura Conoscere meglio il grado di approvvigionamento in sostanze nutritive dei terreni utilizzati a scopo agricolo consente, in combinazione con le conoscenze sul rischio di dilavamento delle stesse sostanze, di elaborare raccomandazioni di gestione più precise Questi compiti impegnativi possono essere affrontati con un 'azione congiunta di Confederazione e Cantoni.

■ Riepilogo

Nei prossimi decenni, il suolo diventerà una risorsa sempre più scarsa e contesa già che, i terreni di buona qualità sono, a livello mondiale, un bene molto limitato

Tale penuria è accentuata, da un lato, dalla crescita demografica sul piano mondiale e dal conseguente fabbisogno di derrate alimentari e di altre materie prime quali fibre tessili e biocarburanti, nonché dal maggiore benessere nei Paesi in via di sviluppo e dalla crescente domanda di prodotti di origine animale che esso comporta Dall'altro lato si assiste alla perdita continua di superfici a causa della costruzione d'insediamenti e della desertificazione e al calo di qualità di milioni di ettari di terreno a causa del degrado del suolo

In Svizzera è opportuno utilizzare in maniera ottimale i suoli in parte molto produttivi e proteggere ancora meglio contro perdite in termini di qualità e quantità i suoli più fertili

Una gestione centralizzata dei dati sul suolo consente di pianificare e gestire in maniera ottimale tale risorsa

In Svizzera, si dovrebbero catalogare i suoli utilizzati a scopo agricolo non ancora registrati dal punto di vista pedologico Sarà necessario rilevarne l'attuale carico fisico, chimico e biologico, oltre che continuare a descriverne e a studiarne sistematicamente la capacità di sopportare determinati carichi affinché, sulla base di tali conoscenze si possano formulare raccomandazioni per un utilizzo sostenibile, adeguato alle condizioni locali, che consentano di sfruttare in maniera ottimale la diversità delle funzioni del suolo e di tramandarla alle generazioni future

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1.3.2 Etologia

■ Partecipazione ai programmi URA e SSRA

Nel quadro dei pagamenti diretti agli agricoltori la Confederazione promuove mediante i programmi «Uscita regolare all'aperto» (URA) e «Sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali» (SSRA) la detenzione degli animali da reddito agricoli rispettosa delle loro esigenze Il programma URA disciplina in particolare l’uscita degli animali al pascolo o nella corte oppure nello spazio esterno coperto nel caso del pollame. Il programma SSRA contiene soprattutto indicazioni di natura qualitativa concernenti le singole aree delle stalle ad aree multiple nelle quali gli animali possono muoversi liberamente. La partecipazione a questi programmi è facoltativa. Le cifre riportate di seguito si riferiscono all'insieme delle aziende che beneficiano di pagamenti diretti, vale a dire a tutti gli animali da reddito ivi detenuti.

Il programma URA è stato introdotto nel 1993 e da allora al 2000 le aziende partecipanti sono passate da 4’500 a 30’000 Nel 2009 sono state 36’900 contro le 37’600 nel 2008 La flessione rilevata tra il 2008 e il 2009 è riconducibile soprattutto alla minore partecipazione da parte delle aziende specializzate nell'allevamento di suini, alle quali dal 1° gennaio 2009 vengono erogati contributi URA soltanto per le scrofe da allevamento allattanti che hanno la possibilità di uscire all'aperto Il programma SSRA è applicato dal 1996 e da allora al 2000 le aziende partecipanti sono passate da 4’500 a 13’000 Nel 2009 sono state censite 19’500 aziende SSRA (2008: 18’900)

Tra il 2000 e il 2009 la quota degli animali da reddito detenuti secondo le condizioni URA è cresciuta dal 51 al 72 per cento (2008: 73%) Nello stesso periodo, per il programma SSRA si è registrato un incremento della quota dal 23 al 44 per cento Questi valori sono una media delle quattro categorie di animali da reddito (bovini, altri animali che consumano foraggio grezzo, suini e pollame)

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Q u o t a d i U B G i n % URA SSRA Fonte: UFAG 0 80 70 60 50 40 30 20 10 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
Evoluzione della partecipazione ai programmi URA e SSRA
Tabelle 38–39 pagine A42–A43

Evoluzione della partecipazione al programma URA, secondo le categorie di animali da reddito

animali che consumano foraggio grezzo

Differenziando la partecipazione al programma URA secondo le categorie di animali da reddito, si osserva che tra il 2000 e il 2009 la quota di bovini è aumentata dal 52 al 76 per cento, quella degli altri animali che consumano foraggio grezzo dal 61 all'81 per cento Nei suini la partecipazione è passata dal 37 al 50 per cento, segnando un picco del 63 per cento nel 2008 Il calo nel 2009 è dovuto principalmente al fatto che dal 1° gennaio di quell’anno i contributi URA sono erogati unicamente per le scrofe da allevamento allattanti cui è consentito uscire all'aperto

L'andamento della partecipazione per il pollame da reddito scaturisce da due evoluzioni molto differenziate per le galline ovaiole e i polli da ingrasso: mentre la partecipazione per le galline ovaiole è aumentata costantemente fino al 2009 (2009: 69%), per i polli da ingrasso è terminata nel 1999 (42%), momento dal quale si constata un chiaro calo (2009: 11%), riconducibile all'introduzione della durata minima d’ingrasso dei polli di 56 giorni Tale durata, decisamente maggiore rispetto alla produzione convenzionale, comporta un aumento dei costi di produzione e, di riflesso, un rincaro del prezzo di mercato Di conseguenza, vi è stato un calo della domanda di polli URA

Evoluzione della partecipazione al programma SSRA, secondo le categorie di animali da reddito

Differenziando la partecipazione al programma SSRA secondo le categorie di animali da reddito, si osserva che tra il 2000 e il 2009 la quota di bovini è cresciuta dal 19 al 40 per cento, quella degli altri animali che consumano foraggio grezzo dal 12 al 33 per cento, ossia in misura decisamente minore rispetto alla crescita rilevata per il programma URA Ciò è riconducibile soprattutto al fatto che tale programma prevede, nella maggior parte dei casi, investimenti molto elevati (stabulazione libera) che pertanto vengono fatti di regola solo al momento di un investimento sostitutivo.

Per i suini il programma SSRA è stato introdotto soltanto nel 1997 Tra il 2000 e il 2008 la partecipazione è passata dal 40 al 65 per cento, mentre nel 2009 è diminuita lievemente, attestandosi sul 64 per cento L'elevata partecipazione al programma SSRA per il pollame (2009: 86%) è da ricondurre, prevalentemente, al successo di mercato delle label che promuovono una stabulazione particolarmente rispettosa delle esigenze di ovaiole e pollame da ingrasso

90 1 . 3 E c o l o g i a e d e t o l o g i a
Q u o t a d i U B G i n % Bovini
Fonte:
0 90 80 70 60 50 40 30 20 10 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
Altri
Suini Pollame
UFAG
Q u o t a d i U B G n % Bovini Altri animali
Fonte:
0 90 80 70 60 50 40 30 20 10 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
che consumano foraggio grezzo Suini Pollame
UFAG

2. Provvedimenti di politica agricola

2.1 Produzione e smercio

L'articolo 7 LAgr fissa gli obiettivi prioritari in materia di produzione e smercio di prodotti agricoli L'agricoltura è tenuta a produrre in modo sostenibile e poco costoso nonché a conseguire dalla vendita dei prodotti il più elevato valore aggiunto possibile. Nella LAgr viene così sancita l'importanza della dimensione economica e commerciale dell'attività agricola che scaturisce dai mandati affidati all'agricoltura a livello di Costituzione. La Confederazione dispone di diversi strumenti a sostegno della dimensione produttiva dell'agricoltura elvetica, alcuni, di portata generale, riguardanti i settori della qualità, della promozione dello smercio, delle denominazioni agricole, delle importazioni e delle esportazioni e altri più specifici, complementari, nei settori dell'economia lattiera, della produzione animale e vegetale e dell'economia vitivinicola

91 2 . 1 P r o d u z i o n e e s m e r c i o

■ Mezzi finanziari 2009

Nel 2009 sono stati accordati 471 milioni di franchi alla produzione e allo smercio, valore inferiore del 12 per cento a quello dell'anno precedente Tale riduzione riguarda l'economia lattiera e la produzione vegetale A partire dall'inizio del 2009, nel settore dell'economia lattiera sono stati soppressi tutti gli aiuti permanenti destinati alla promozione dello smercio sul piano interno nonché tutti gli aiuti all'esportazione Onde superare la difficile situazione venutasi a creare sul mercato lattiero, la Confederazione ha stanziato un credito aggiuntivo pari a 14 milioni di franchi per il finanziamento delle misure di stabilizzazione (nel preventivo 2009 erano previsti 284 milioni di franchi). Nel settore della produzione vegetale la diminuzione è riconducibile in primo luogo alla flessione dei contributi di coltivazione per semi oleosi e proteici. Il 2009 è stato l'ultimo anno in cui sono stati versati tutti i contributi di trasformazione (dal 2010 vengono erogati unicamente per la frutta). È stata invece leggermente rafforzata la promozione dello smercio di prodotti agricoli, un asse strategico per aumentare le quote di mercato dei prodotti elvetici

■ Prospettiva

Nel quadro dei dibattiti sulla Politica agricola 2011, il Parlamento ha preso la decisione di massima di sopprimere le sovvenzioni alle esportazioni a fine 2009 I mezzi finanziari erogati nel 2009 nel settore produzione vegetale a tal fine sono stati trasferiti, a partire dal 2010, dal sostegno del mercato ai pagamenti diretti Questo importante elemento della riforma della politica agricola è stato concretizzato nel Preventivo 2010, dove i mezzi finanziari per il sostegno del mercato sono stati ridotti di 48 milioni di franchi, ossia del 10 per cento, rispetto all'anno precedente La diminuzione dell'importo iscritto a preventivo a favore dell'economia lattiera rispecchia la situazione dopo il parziale trasferimento dei mezzi finanziari dal sostegno del mercato ai pagamenti diretti

92 2 . 1 P r o d u z i o n e e s m e r c i o
Uscite per produzione e smercio Voci di spesa 2008 2009 2010 1 mio fr Promozione dello smercio 54 56 56 Economia lattiera 350 298 274 Produzione animale 18 18 14 Produzione vegetale (vitivinicoltura incl ) 114 99 79 Totale 536 471 423 1 Preventivo Fonti: Conto dello Stato, UFAG
Tabelle 27–31 pagine A27–A30

2.1.1 Strumenti sovrasettoriali

2.1.1.1 Politica della qualità

In virtù della Costituzione federale (art 104), la Confederazione deve provvedere a una produzione orientata verso il mercato Ciò richiede anche un'impostazione delle condizioni quadro politiche e degli strumenti che tenga conto delle esigenze di mercato in termini di qualità Gli strumenti a disposizione permettono alla Confederazione di sostenere produttori e categorie nell'ambito della designazione dei prodotti e dell'assicurazione della qualità

■ Strategia della qualità per la coesione della filiera agroalimentare

La politica della qualità per il settore agroalimentare svizzero costituisce un tema di particolare attualità La Commissione Consultiva Agricoltura ha ripreso la questione nella sua Carta per l'economia rurale svizzera

Per questo in diversi interventi parlamentari (Mo Bourgeois 09 3612, Mo CET-S 09 3973) e dal gruppo di lavoro Misure collaterali nel quadro di un accordo di libero scambio nel settore agroalimentare è stata richiesta la messa a punto di una strategia della qualità

L'UFAG ha affrontato il tema e nel novembre 2009 ha avviato il dibattito su una strategia globale della qualità per la filiera agroalimentare svizzera. Sono stati proposti tre elementi cardine:

– leadership qualitativa attraverso la produzione di derrate alimentari sicure rispettosa degli animali e dell'ambiente;

– partnership qualitativa all'interno della filiera del valore aggiunto, compresi i consumatori Anche lo Stato prende parte a questa partnership svolgendo una funzione di sostegno;

offensiva di mercato con interventi concreti per il consolidamento della posizione sul mercato e la creazione di nuovi sbocchi

Nell'ambito di un processo a lungo termine il settore agroalimentare deve sviluppare e attuare in maniera coesa la strategia della qualità Nella fase di avvio di questo processo, nel marzo 2010, l'UFAG ha organizzato un workshop sulla qualità I rappresentanti di organizzazioni di produttori agricoli, addetti alla trasformazione e operatori del commercio al dettaglio, così come quelli del settore della ristorazione e del turismo, delle organizzazioni dei consumatori e delle associazioni ambientaliste hanno accolto positivamente i tre elementi cardine proposti Le questioni ancora sul tappeto sono state trattate nei mesi seguenti in seno a gruppi di lavoro In un secondo workshop sulla qualità tenutosi in estate sono stati presi in esame tutti i risultati

■ Responsabilità degli attori del settore

L'orientamento del settore agroalimentare non può essere imposto dallo Stato. La politica della qualità si fonda su un 'agricoltura multifunzionale e una produzione sostenibile di cui tutti gli attori sono responsabili. Ciò implica anche la consapevolezza delle imprese del settore agroalimentare di essere e agire come l'anello di una catena di commercializzazione in cui tutte le parti sono correlate e interdipendenti In questo contesto la Confederazione assume soltanto un ruolo sussidiario, potendo sostenere il settore agroalimentare mediante condizioni quadro politiche

93 2 . 1 P r o d u z i o n e e s m e r c i o

Quadro statale della politica della qualità

S i c u r e z z a d e l l a q u a l i t à , r i c e r c a , f o r m a z i o n e, c o n s u l e n z a , n n o v a z i o n e

Caratteristiche speciali Metodi di produzione speciali (bio, PI, ecc )

Prodotti di montagna e dell’alpe

Provenienza (DOP/IGP) «Prodotto ottenuto senza ricorso all’ingegneria genetica»

Prova che le esigenze ecologiche sono rispettate Dichiarazione di provenienza / «swissness» Legislazione sulla protezione degli animali e dell’ambiente

Sicurezza delle derrate alimentari in senso ampio (per prodotti svizzeri ed esteri)

C o m u n c a z i o n e, p r o m o z i o n e d e l o s m e r c i o, p r o m o z i o n e d e l e e s p o r t a z o n

UFAG

La politica si avvale di un 'ampia gamma di strumenti nell'ambito della politica della qualità, il cui sviluppo e utilizzo ottimale da parte dei vari attori sono necessari per garantire il rispetto delle esigenze del mercato e dei consumatori.

2.1.1.2 Organizzazioni di produttori e di categoria

Le organizzazioni di produttori e di categoria possono adottare misure di solidarietà tese a migliorare la qualità, promuovere lo smercio o adeguare l'offerta alla domanda di loro prodotti. Affinché queste misure siano efficaci, il Consiglio federale, in virtù degli articoli 8 e 9 LAgr, può dichiararle obbligatorie, estendendole anche ai non membri ed evitando che gli «utilizzatori di frodo» approfittino delle misure senza partecipare ai relativi costi Perché le misure siano dichiarate obbligatorie, devono essere adempiute le condizioni fissate nell'ordinanza sulle organizzazioni di categoria e sulle organizzazioni di produttori (RS 919 117 72)

Un ruolo fondamentale è svolto dalla rappresentatività dell'organizzazione e dall'interesse pubblico relativo alla misura Per essere accolte, le richieste di adeguamento della produzione e dell'offerta non devono essere motivate da problemi strutturali, bensì da una situazione straordinaria

Estensioni delle misure di solidarietà vigenti nel 2009

Organizzazione di produttori e di categoria Misura

Interprofessione del Gruyère

Sanzionamento delle differenze di qualità

Produttori svizzeri di latte PSL Interventi sul mercato (richieste di traffico di perfezionamento, promozione dello smercio di burro ad uso industriale e artigianale all'interno del Paese, smercio di panna nel gelato, esportazioni di panna)

Produttori svizzeri di latte PSL

Unione svizzera dei contadini USC

GalloSuisse

Emmentaler Switzerland

Contributi per ricerca di mercato, pubblicità di base, misure di promozione delle vendite, attività di pubbliche relazioni e provvedimenti di marketing

Contributi per comunicazione/marketing

Contributi per comunicazione/marketing

Contributi per pubblicità, pubbliche relazioni, fiere ed esposizioni

Organizzazione di categoria del Contributi per pubblicità, pubbliche relazioni, fiere ed esposizioni

Vacherin Fribourgeois

Organizzazione di Produttori svizzeri Contributi per il finanziamento del programma volto a debellare la di bestiame bovino PSBB diarrea virale bovina (DVB)

94 2
n
m e
c i o
. 1 P r o d u z i o
e e s
r
Fonte:

2.1.1.3 Promozione dello smercio

Dal 1999 la Confederazione sostiene la promozione dello smercio di prodotti agricoli svizzeri nel quadro dell'articolo 12 LAgr allora introdotto I principi alla base del concetto della promozione dello smercio sono la responsabilità propria delle organizzazioni di marketing, la sussidiarietà, la ripartizione dei mezzi finanziari tra i settori di prodotti di mercato in base all'attrattiva dal profilo dell'investimento e l'aiuto finanziario orientato al progetto I principi sono tuttora gli stessi

La promozione dello smercio è uno strumento di politica agricola compatibile con gli impegni assunti nei confronti dell’OMC, con cui l'agricoltura può consolidare la sua posizione sul mercato sotto la propria responsabilità e attraverso aiuti mirati della Confederazione Tale strumento conserva la competitività dell'agricoltura in un contesto di crescente pressione concorrenziale all'interno del Paese e di apertura dei mercati a livello internazionale

■ Sviluppo della promozione dello smercio negli ultimi anni

La promozione dello smercio di prodotti agricoli, nell'ultimo decennio, si è costantemente adattata al contesto attuale, rimanendo tuttavia fedele ai principi che la reggono Oggi l'UFAG richiede misure comuni per ciascun settore di prodotti di mercato, sfruttando al meglio le sinergie Attraverso la cooperazione tra i settori di prodotti di mercato è stato possibile realizzare pubblicità televisive per altri prodotti svizzeri come nel caso della frutta e della verdura con il cane Barry e l'oca Gianni La promozione dello smercio si è confermata uno strumento moderno ed efficace per l'agricoltura svizzera

L'attenzione dei consumatori svizzeri viene attirata verso prodotti dell'agricoltura svizzera con strumenti ad ampio effetto quali la pubblicità in televisione e i manifesti, mentre gli strumenti a minore impatto, quali le fiere, servono a stabilire un contatto tra visitatori e produttori Per valutare l'efficacia di tali strumenti e, qualora possibile, accrescerla, spesso si utilizza l'analisi touchpoint, ove per touchpoint si intendono i diversi punti di contatto esistenti tra i gruppi target e gli strumenti Dai risultati di tale analisi emerge che il messaggio giunge alla popolazione soprattutto tramite strumenti ad ampio effetto

La promozione dello smercio decentrata consente di considerare gli interessi dell'agricoltura variata in quanto a prodotti e gruppi target L'identità comune creata con «Svizzera Naturalmente » si basa su tale strategia e si sta evolvendo in maniera positiva

95 2 . 1 P r o d u z i o n e e s m e r c i o
Tabella 27 pagina A27

Promozione dello smercio: risultati dell'analisi touchpoint

■ Progetti pilota lanciati all’estero

Attualmente si effettua la promozione dello smercio all'estero tramite la comunicazione di base, la quale è efficace laddove il prodotto è già in commercio Per i mercati non ancora raggiunti, si rendono necessari provvedimenti preparatori di penetrazione Tale sostegno della promozione alle esportazioni è oggi possibile in misura limitata sulla base dell'ordinanza sulla promozione dello smercio (RS 916 010)

Nel giugno 2009 l'UFAG ha dato il via alla promozione di progetti pilota all’estero Le esperienze raccolte nell'attuazione dello stesso a livello di esportazione fungeranno da base per un 'ordinanza specifica basata sull'articolo 12 LAgr Per l'impostazione degli strumenti bisogna meglio individuare, ad esempio, le esigenze delle imprese e i provvedimenti di penetrazione di mercato in uso e definire esattamente il ruolo dello Stato e le responsabilità delle organizzazioni di mercato o di categoria. Il Consiglio federale e il Parlamento, inoltre, dovrebbero mettere a disposizione i fondi necessari.

Primi aiuti finanziari concessi

I primi aiuti finanziari sono stati concessi a sette diverse aziende nell'ambito di nove progetti pilota, incentrati sull'esportazione di prodotti caseari e carnei L’importo corrisponde almeno a quello che le aziende stesse hanno investito in progetti d'esportazione Più del 50 per cento dei progetti d'esportazione ha come target i mercati dei Paesi dell'Unione europea, i restanti includono anche un impegno all'esportazione verso Paesi dell'Asia o dell'Europa dell'est Nel 2010 si prevede l'attuazione di altri 5 progetti pilota nell'ambito della produzione biologica e della zoogenetica

Portale dell'esportazione sul sito dell'UFAG

Dall'inizio del 2010, sulla pagina Internet dell'UFAG, alla rubrica Temi «Importazione ed esportazione» Esportazione di prodotti agricoli, è a disposizione un piccolo portale contenente alcune informazioni utili per gli esportatori e altri interessati, oltre che una serie di link alle autorità e alle organizzazioni nazionali ed estere Su questo portale si trovano, ad esempio, informazioni concernenti la promozione svizzera dell'esportazione in generale e il settore agroalimentare in particolare o una lista delle importanti fiere specialistiche che si tengono nei Paesi limitrofi I link contenuti conducono invece a informazioni più dettagliate sui requisiti tecnico-doganali o sulle disposizioni dell'UE riguardo alle aliquote di dazio preferenziali e ai contingenti che questa accorda alla Svizzera

96 2 . 1 P r o d u z i o n e e s m e r c i o
Contatti in mio Pubblicità televisiva Promozione delle vendite Caseifici dimostrativi Media elettronici Pubbliche relazioni Manifesti Fiere Inserzioni 350 300 250 200 150 100 50 0
Fonte: UFAG

2.1.1.4 Caratterizzazione dei prodotti agricoli

■ Stato attuale del Registro DOP/IGP

Nell'anno oggetto del rapporto, nel registro sono state iscritte 3 nuove denominazioni e pertanto esso comprende ora 19 DOP e 8 IGP Tra le nuove entrate si segnala la IGP Longeole, denominazione tradizionale di un insaccato ginevrino a base di carne suina aromatizzata con semi di finocchio, e la DOP Bloderkäse, Werdenberger Sauerkäse, Liechtensteiner Sauerkäse, prima denominazione di un formaggio fresco ad essere iscritta nel registro Essa si riferisce a un unico prodotto con tre nomi: il formaggio in questione è infatti denominato Bloderkäse se è imballato e venduto entro 21 giorni dalla data di fabbricazione e Werdenberger Sauerkäse o Liechtensteiner Bloderkäse se viene stagionato per almeno 60 giorni L'area geografica per la produzione, la trasformazione e la lavorazione di questo tipo di formaggio comprende dodici Comuni del Canton San Gallo e il territorio del Principato del Liechtenstein La terza denominazione iscritta nel registro al termine di una procedura protrattasi per quasi otto anni è la DOP Damassine

Secondo una decisione del Tribunale federale, tale denominazione si riferisce esclusivamente al prodotto ottenuto nel Canton Giura La Damassine è il terzo distillato DOP iscritto nel registro

È in corso l'esame della documentazione inoltrata in relazione alle domande d'iscrizione delle DOP Jambon de la Borne, Boutefas e Formaggio di montagna grigionese nonché delle IGP Tomme vaudoise e Absinthe Per quanto riguarda le IGP Appenzeller Mostbröckli, Appenzeller Pantli e Appenzeller Siedwurst, impugnate dopo la pubblicazione, la decisione su ricorso è pendente È al vaglio anche la domanda di registrazione dell'IGP Café de Colombie Per la DOP Bois du Jura manca tuttora la base legale necessaria per la registrazione di prodotti non alimentari La domanda di registrazione della DOP Büscion da cavra è stata ritirata dal raggruppamento che l'aveva inoltrata

All'UFAG sono pervenute due nuove domande di registrazione: una per la DOP Huile de noix vaudoise e una per la IGP Glarner Kalberwurst Sono inoltre state presentate richieste di modifica di tre elenchi degli obblighi.

97 2 . 1 P r o d u z i o n e e s m e r c i o

Registro DOP/IGP al 31 dicembre 2009

Denominazione Protezione Aziende Imprese Volume di Volume di Ente di produzione produzione certificazione certificato certificato 2008 2009

■ La domanda di prodotti biologici supera l'offerta

Nel 1998, anno in cui è entrata in vigore l'ordinanza sull'agricoltura biologica, in Svizzera esistevano 3'944 aziende biologiche A una crescita dell'8,4 per cento annuo tra il 1998 e il 2002 è seguita una fase di stagnazione Dal 2006 si registra una lieve flessione Nel 2008 in Svizzera sono state censite 5'996 aziende biologiche

Il calo è riconducibile al mutamento strutturale e al fatto che vi sono sempre meno agricoltori disposti a passare all'agricoltura biologica oppure a continuare a praticarla a causa di direttive più severe, come ad esempio l'obbligo, introdotto il 1° aprile 2009, di somministrare foraggi biologici ai ruminanti

98 2 . 1 P r o d u z i o n e e s m e r c i o
Numero Numero tt Formaggio L’Etivaz DOP 71 1 379 383 OIC Emmentaler DOP 4 203 187 29 266 25 723 OIC Gruyère DOP 2 355 230 29 430 28 420 OIC Sbrinz DOP 131 26 1 563 1 566 ProCert Tête de Moine DOP 307 10 2 255 2 213 OIC Formaggio d’alpe Ticinese DOP 39 260 210 OIC Vacherin fribourgeois DOP 326 48 2 400 2 400 OIC Vacherin Mont-d'Or DOP 150 18 548 547 OIC Berner Alpkäse/Hobelkäse DOP 34 480 1 430 1 205 OIC Raclette du Valais DOP OIC Bloderkäse-Werdenberger DOP ProCert Sauerkäse/Liechtensteiner Sauerkäse Prodotti carnei Carne secca dei Grigioni IGP 14 1 030 958 ProCert Longeole IGP OIC Saucisse d’Ajoie IGP 10 60 55 OIC Carne secca del Vallese IGP 28 464 507 OIC Saucisson neuchâtelois IGP 13 124 124 OIC Saucisse neuchâteloise Saucisson vaudois IGP 25 980 806 ProCert Saucisse aux choux vaudoise IGP 24 679 780 ProCert Bevande contenenti alcool di distillazione Eau-de-vie de poire du Valais DOP 193 19 93 547 litri 92 814 litri OIC alcool al alcool al 100% 100% Abricotine / Eau-de-vie DOP 12 2 592 litri - OIC d’Abricot du Valais alcool al 100% Altri prodotti Rheintaler Ribel DOP 52 38 29 ProCert Cardon épineux genevois DOP 4 52 69 ProCert Walliser Roggenbrot DOP 43 67 789 756 OIC Zafferano di Mund DOP 19 0,002 0,00033 OIC Poire à Botzi DOP 3 13 4 41 OIC St Galler Bratwurst/ IGP OIC Kalbsbratwurst ProCert SQS q inspecta
UFAG
Fonte:

A ciò si contrappone l'andamento oltremodo positivo del mercato svizzero dei prodotti alimentari biologici Nel 2008 la cifra d'affari di questo segmento è cresciuta dell'11,4 per cento rispetto all'anno precedente e nel 2009 l'incremento è stato del 7 per cento

Di regola, per i prodotti biologici i contadini spuntano prezzi decisamente maggiori rispetto al ricavo dalla vendita di prodotti convenzionali Nel 2009 i produttori di latte biologico hanno subito i contraccolpi della pressione sui prezzi del mercato lattiero in misura minore rispetto ai loro colleghi dediti alla produzione convenzionale di latte

In taluni settori l'andamento positivo sul mercato genera una domanda che non può più essere pienamente soddisfatta dai produttori elvetici Ciò è il caso in primo luogo delle colture campicole Considerato che la quota indigena di pane di frumento biologico ammonta soltanto al 34 per cento e quella di cereali da foraggio al 30 per cento circa, nell'anno oggetto del rapporto sono state importate 86'896 tonnellate di cereali e prodotti cerealicoli per un valore di 73 milioni di franchi circa (prezzo della merce grezza), come emerge dalle cifre fornite da Bio Suisse (solo qualità gemma)

2.1.1.5 Assicurazione della qualità

La filiera agroalimentare profonde già oggi un grande impegno nell'ambito dell'assicurazione della qualità Considerato che tali sforzi sono impostati sulla strategia della qualità, acquisiscono addirittura maggiore importanza Conformemente all'articolo 11 LAgr, la Confederazione può partecipare al finanziamento dei servizi di assicurazione della qualità La legge, tuttavia, lascia ampio margine d’interpretazione riguardo alla possibilità di finanziamento di servizi collettivi di assicurazione della qualità Per tale motivo si prevede la stesura, a medio termine, di una nuova ordinanza che garantisca la trasparenza dei criteri e della ripartizione dei fondi

Nell'ottobre 2008, la società semplice «Qualitätssicherung FGK», costituita da Swisspatat, USPV, Associazione svizzera frutta e Swisscofel ha inoltrato una richiesta per un progetto pilota Quest'ultimo, accolto nel dicembre 2009, prevede il versamento di 100 franchi a ogni produttore che nel 2009 e nel 2010 abbia raggiunto il primo riconoscimento SwissGAP

99 2 . 1 P r o d u z i o n e e s m e r c i o
Prezzo alla produzione
P r e z z o d e l l a t t e n c e n t e s i m i Fonte: UFAG 30 40 50 60 70 80 90 Gen Feb Mar.Apr.Mag. Giu Lug Ago. Sett Ott. Nov Dic Latte biologico Latte convenzionale
del latte – 2009

2.1.1.6 Strumenti del commercio estero

■ Modifiche delle basi legali ed esecuzione delle norme d'importazione e d'esportazione

Nell'ambito del commercio estero, le norme d'importazione costituiscono tuttora uno strumento importante per l'agricoltura elvetica Esse sono tuttavia sminuite dagli accordi di libero scambio e dalle liberalizzazioni attuate su base autonoma Inoltre, sono destinate a essere progressivamente smantellate da accordi multilaterali e bilaterali ragion per cui è già in atto un processo di semplificazione Diverse misure contribuiscono a ridurre il dispendio per gli importatori e l'amministrazione Alcune disposizioni contenute in ordinanze specifiche, ad esempio, sono state integrate nell'ordinanza sulle importazioni agricole, ottenendo norme più chiare e uniformi In quest'ottica, il 1° gennaio 2010 è stata abrogata un 'ulteriore ordinanza, segnatamente quella sulle patate Il Consiglio federale e il DFE delegano sempre più spesso all'UFAG la competenza di aumentare e liberare i contingenti doganali nonché di modificare le aliquote di dazio, affinché le decisioni possano essere prese con maggiore frequenza e soprattutto più rapidamente Le aliquote di dazio per lo zucchero, i cereali e gli alimenti per animali sono stabilite in maniera flessibile affinché, nonostante le fluttuazioni dei prezzi sul mercato mondiale, la protezione per i prodotti agricoli elvetici rimanga costante o possa venir ridotta in modo mirato

Sono state introdotte semplificazioni anche per quanto concerne la comunicazione delle norme Su Internet gli importatori hanno accesso a un gran numero d'informazioni e ai moduli di cui necessitano Le applicazioni con accesso sicuro permettono loro di acquisire quote di contingente doganale o cederne a terzi e di visualizzare lo stato del contingente, aggiornato quotidianamente a più riprese Mediante la dichiarazione doganale elettronica è possibile defalcare automaticamente il rispettivo quantitativo di contingente Gli abbonati vengono informati a mezzo posta elettronica in merito ai bandi di vendita all'asta indetti nei rispettivi settori oppure sui contingenti di frutta o verdura che saranno liberati

Le modifiche delle norme d'importazione sono riportate dettagliatamente nel rapporto concernente le misure tariffali 2009 (http://www.admin.ch/ch/d/ff/2010/877.pdf). In tale rapporto viene pubblicata anche l'attribuzione delle quote di contingente doganale che può essere peraltro consultata anche sul sito Internet dell'UFAG sotto Temi > Importazione ed esportazione (www.import.blw.admin.ch).

Risultati delle vendite all'asta per il periodo di contingentamento 2009

Nella procedura di vendita all'asta un contingente doganale può essere attribuito integralmente o suddiviso in più tranche ed essere messo all'asta in diversi momenti, precedenti o contemporanei al periodo di contingentamento Il bando d'asta viene pubblicato sul Foglio ufficiale svizzero di commercio (FUSC) e sul sito Internet dell'UFAG oltre che essere spedito via mail a coloro che si abbonano a una newsletter Ciascun offerente può presentare, per la quantità messa all'asta, al massimo cinque offerte con prezzi e quantitativi diversi L’assegnazione avviene, a partire dal miglior prezzo, in ordine decrescente rispetto ai prezzi offerti. Al livello più basso dei prezzi che entra in considerazione viene eventualmente assegnata una quantità proporzionalmente ridotta. Per il periodo di contingentamento 2009, l'UFAG ha effettuato 96 vendite all'asta, riguardanti più contingenti doganali parziali e periodi d'importazione (cfr. tabella).

100 2 . 1 P r o d u z i o n e e s m e r c i o

Risultati delle vendite all'asta per il periodo di contingentamento 2009

Settore di produzione e prodotti messi all'asta

peso netto; kg eq: equivalente in merce fresca dei prodotti trasformati, il cui peso netto viene convertito con coefficienti fissi; kg 82% TMG: kg netti di burro con un tenore in materie grasse dell'82%, le importazioni alla voce di tariffa 0405 9010 vengono convertite con il coefficiente 1,21 in kg 82% TMG

2 Contingenti doganali n 21 e n 31 (contingente doganale autonomo con attribuzione sulla base delle esportazioni)

Fonte: UFAG

Com'era stato il caso nell'anno precedente, nel 2009 le aziende del settore della carne che hanno fornito garanzie sotto forma di garanzie bancarie e fideiussioni sono state un centinaio per un importo pari a 23 milioni di franchi circa. Sono quindi state esonerate dal pagamento del prezzo d'aggiudicazione prima dell'importazione della merce all'aliquota di dazio del contingente (ADC) Le garanzie consentono alle ditte di utilizzare immediatamente le quote di contingente acquisite all'asta, rappresentano uno sgravio per l'amministrazione per quanto riguarda i controlli all'esportazione e consentono di evitare procedure d'incasso di tasse d'importazione elevate (differenza tra l'ADC e l'aliquota di dazio fuori contingente ADFC più IVA)

101 2 . 1 P r o d u z i o n e e s m e r c i o
Carne, prodotti carnei e insaccati inclusi, latticini e animali da allevamento Carne di pollame kg lordi 46 500 000 1,99 100 5 66 Carne suina in mezzene kg lordi 4 377 000 1,60 100 7 27 Carne ovina kg lordi 5 220 000 2,85 90 5 53 Carne caprina kg lordi 320 000 0,51 100 2 14 Carne equina kg lordi 5 000 000 0,30 100 5 17 Carne di vitello kg lordi 112 500 8,66 90 1 26 Fegato di vitello kg lordi 135 000 0,12 90 59 Lombi/High-Quality-Beef kg lordi 4 365 000 7,65 90 13 75 Carcasse di vacche destinate alla kg lordi 4 230 000 1,54 90 9 21 trasformazione Carne di vacca da salumeria kg lordi 90 000 1,88 90 1 21 Lingue kg lordi 225 000 0,02 90 53 Muselli di bovini kg lordi 189 000 0,03 90 52 Carne bovina (kasher) kg lordi 301 750 0,10 100 43 Carne bovina (halal) kg lordi 350 000 1,34 100 47 Carne ovina (kasher) kg lordi 20 000 0,17 100 43 Carne ovina (halal) kg lordi 175 000 1,67 100 48 Prosciutto essiccato all’aria dall’UE kg lordi 1 100 000 7,97 100 1 71 Carne secca essiccata all'aria dall'UE kg lordi 220 000 6,37 100 1 45 Insaccati dall'UE kg lordi 4 086 500 2,90 100 1 94 Prosciutto cotto e in scatola kg lordi 71 500 7,25 100 1 21 Conserve a base di carne di manzo kg lordi 770 000 0,73 100 1 12 Latte in polvere kg netti 300 000 2,39 67 25 Burro kg 82% TMG 100 000 6,84 100 15 Animali della specie bovina capi 1 200 116,25 100 2 14 Prodotti di origine vegetale Fiori recisi kg lordi 200 000 0,66 21 33 Prodotti semilavorati a base di patate per la preparazione di salse e minestre kg eq 360 000 0,02 100 12 Prodotti semilavorati a base di patate, altri kg eq 1 000 000 0,02 100 18 Prodotti finiti a base di patate kg eq 2 500 000 0,71 100 1 27 Prodotti di frutta a granella 2 kg eq 244 000 0,34 38 26 Frutta da sidro e per la distillazione kg netti 172 000 0,01 100 13 1 kg lordi: peso lordo in chilogrammi; kg netti:
U n i t à 1 Q u a n t i t a t i v i m e s s i a l l ’ a s t a P r e z z o m e d i o d ' a g g i u d i c a z i o n e Q u o t a v e n d u t a s u l t o t a l e d e l c o n t i n g e n t e d o g a n a l e ( p a r z i a l e ) V e n d i t e a l l ' a s t a 2 0 0 9 P a r t e c i p a n t i a i s i n g o l i b a n d i N u m e r o u n i t à f r / u n i t à % N u m e r o N u m e r o o m e d i a

Altre attività correlate all'esecuzione nel settore delle importazioni ed esportazioni

Nel 2009 l'UFAG ha ripreso dall'Ufficio federale di veterinaria (UFV) il compito di rilasciare i certificati di autenticità per l'esportazione di carne secca dei Grigioni. Sul suo sito Internet sono pertanto disponibili informazioni dettagliate sullo stato di utilizzo di un contingente doganale dell'UE. Nel periodo intercorso tra la ripresa del compito, a maggio, e l'esaurimento del contingente, a metà ottobre, sono stati emessi, all'attenzione della Commissione europea 54 certificati di autenticità per un quantitativo pari a quasi 750 tonnellate di carne secca dei Grigioni

In relazione alle norme d'importazione devono essere svolte anche altre attività sul piano esecutivo Prima dell'importazione di animali da reddito, ad esempio, l'UFAG controlla i certificati di ascendenza che, conformemente all'ordinanza sull'allevamento di animali, devono accompagnare gli animali all'atto dell'immissione sul mercato, vale a dire anche nella fase di transito alla frontiera Questa procedura consente di evitare ritardi nell'importazione e gli animali possono venir destinati rapidamente all'allevamento in Svizzera

Per importare determinati prodotti agricoli, come ad esempio il vino o diversi prodotti a base di carne, occorre essere titolare di un permesso d'importazione Spesso tali prodotti sono contingentati, ossia è consentito importarne soltanto determinati quantitativi all'ADC più vantaggiosa In circostanze particolari, segnatamente per fiere e manifestazioni analoghe, l'UFAG e, per quantitativi più contenuti, l'Amministrazione delle dogane possono autorizzare anche persone che non sono titolari di un permesso ad effettuare importazioni A determinate condizioni, per esempio in caso di cessione gratuita dei prodotti nel quadro di una degustazione, possono essere autorizzate importazioni all'ADC In stretta collaborazione con la SECO e con l'Amministrazione delle dogane, nel 2009 l'UFAG ha autorizzato una trentina di richieste di questo genere Di questa prassi potrebbero approfittare anche gli esportatori elvetici in quanto possono aspettarsi agevolazioni simili nel momento in cui intendono presentare i propri prodotti all'estero

Prospettive

Occorre semplificare e uniformare ulteriormente le norme d'importazione Diversi gruppi di lavoro stanno vagliando come sviluppare il sistema d'importazione della carne e riunire un numero possibilmente elevato di disposizioni d'importazione in un 'unica ordinanza Per alcuni contingenti doganali vengono verificati i metodi di attribuzione e, laddove possibile, introdotti sistemi più semplici e che assicurino una maggiore competitività Gli allegati dell'ordinanza sulle importazioni agricole vengono rivisti in modo da essere più succinti ed esaustivi Mediante un elenco completo delle voci di tariffa s'intende migliorare la visione d'insieme e agevolare l'uso della versione elettronica nonché la ricerca di informazioni supplementari nella tariffa doganale elettronica Tares (www tares ch) Le parti dell'ordinanza sulle importazioni agricole che possono venir modificate dall'UFAG verranno, se possibile, integrate in un 'ordinanza dell'Ufficio affinché si debba pubblicare meno frequentemente una nuova versione dell'ordinanza del Consiglio federale L'obiettivo è quello di adeguare la struttura delle basi legali vigenti nel settore delle importazioni in modo da poter far fronte alle future fasi di trasformazione e smantellamento della protezione alla frontiera

■ Importazioni ed esportazioni di prodotti trasformati

Per compensare il divario di prezzo delle materie prime dell'industria agroalimentare svizzera riconducibile alla politica agricola e garantire lo smercio di materie prime elvetiche, alla frontiera viene applicato un sistema di compensazione del prezzo per i prodotti agricoli trasformati («legge sul cioccolato») Mediante dazi, il prezzo delle materie prime contenute nei prodotti trasformati importati viene adeguato al prezzo applicato in Svizzera, mentre i contributi all'esportazione consentono di ridurre il prezzo di determinate materie prime presenti nei prodotti trasformati esportati I contributi all'esportazione sono calcolati in base alla differenza tra i prezzi delle materie prime determinanti sul piano interno ed estero Tali contributi sono in funzione del quantitativo di materie prime, utilizzato per la fabbricazione del prodotto trasformato esportato

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La «legge sul cioccolato», pur non essendo direttamente uno strumento di politica agricola, sostiene, entro un certo limite, determinate realtà di politica agricola In questi ultimi anni si sono palesati i limiti della «legge sul cioccolato», segnatamente nell'anno oggetto del rapporto in cui l'importo iscritto nel preventivo ordinario è risultato di gran lunga troppo basso per coprire il fabbisogno in materia di compensazione del prezzo delle materie prime La situazione è destinata a inasprirsi, poiché a fronte di un preventivo sempre più contenuto vi sono volumi d'esportazione in crescita Si constata inoltre che le sovvenzioni all'esportazione, come anche altri rimborsi, subiscono una determinata pressione sul piano internazionale Nella parte

3 1 Sviluppi sul piano internazionale viene trattata tale problematica

Nel 2009 per la compensazione dei prezzi all'atto dell'esportazione erano disponibili 93 milioni di franchi Nel dicembre 2009 il preventivo ordinario, rivelatosi insufficiente, di 75 milioni di franchi è stato integrato con un credito aggiuntivo di 18 milioni di franchi

In termini di valore, la bilancia del commercio estero della Svizzera per i prodotti agricoli trasformati è positiva e negli ultimi anni è migliorata Dopo il massiccio incremento delle esportazioni registrato negli anni scorsi (+120% tra il 2004 e il 2008), nell'anno oggetto del rapporto vi è stata una battuta d'arresto con conseguente ristagno (+1%) Tra il 2004 e il 2008 le importazioni erano aumentate del 50 per cento, mentre nel 2009 sono rimaste praticamente sullo stesso livello del 2008 (–0,4%) Il principale partner commerciale per i prodotti agricoli trasformati rimane l'UE, con un volume d'esportazione del 68 per cento e una quota d'importazione dell'84 per cento.

103 2 . 1 P r o d u z i o n e e s m e r c i o
Evoluzione dei contributi all'esportazione per i prodotti trasformati n m i o f r
0 200 180 160 140 100 120 80 60 40 20 1991/92 2009 2004 2005 2006 2007 2008 Importazioni ed esportazioni di prodotti trasformati I n m o f r
Fonte: AFD
0 6 000 5 000 4 000 3 000 2 000 1 000 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Esportazioni Importazioni
Fonte: AFD

2.1.2 Economia lattiera

Dall'abbandono del contingentamento lattiero statale, il 1° maggio 2009, l'economia lattiera svizzera gestisce direttamente i volumi della produzione lattiera La crisi economica mondiale ha generato una diminuzione della domanda di prodotti agricoli tradottasi, anche in Svizzera, in una pressione sui prezzi e un aumento delle scorte di latte in polvere e burro A inizio 2009 sono stati aboliti tutti gli aiuti permanenti alla promozione dello smercio della produzione indigena Data la particolare situazione del mercato, le organizzazioni mantello del settore lattiero e la Confederazione hanno adottato speciali misure temporanee per sgravare il mercato lattiero svizzero

Misure per il mercato lattiero svizzero – 2009

Prodotto Formaggio Burro Latte scremato Latte in polvere Latte di consumo, panna, prodotti a base di latte fresco

Misura

Protezione alla frontiera 1

Supplementi ■

Aiuti all'interno del Paese ■ 2

Aiuti all'esportazione ■ 3

1 La protezione alla frontiera vige per i Paesi non UE

2 Per il burro per uso artigianale e industriale sulla base delle misure speciali di risanamento del mercato del latte 2009

3 Per la panna sulla base delle misure speciali di risanamento del mercato del latte fino a fine 2009

Fonte: UFAG

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■ Mezzi finanziari e dati statistici 2009

Stando al Conto dello Stato, nel 2009, la Confederazione ha stanziato 298,2 milioni di franchi per supplementi e aiuti nonché per l’accordo di prestazione, ovvero circa 52 milioni di franchi in meno rispetto all'anno precedente (–14,7%) Data la situazione del mercato particolarmente tesa, effettuando un prelievo dal fondo per l'importazione di burro, la Confederazione ha stanziato, inoltre, 9 milioni di franchi per incentivare lo smercio all'interno del Paese di burro ad uso industriale e artigianale, 4,5 milioni per ridurre le scorte di burro e 5 milioni per promuovere l'esportazione di panna. Nel 2009 le uscite per l'economia lattiera hanno raggiunto un totale di 316,7 milioni di franchi.

Nell'anno lattiero 2008/09 il numero delle aziende produttrici di latte ammontava a 15'116 nella regione di pianura e a 12'015 nella regione di montagna Rispetto all'anno lattiero precedente il numero di produttori è sceso del 3,2 per cento

Il quantitativo medio delle forniture è stato di 150'291 chilogrammi per azienda nella regione di pianura e di 84'826 chilogrammi nella regione di montagna, con un aumento rispettivamente del 6,2 e del 7,2 per cento. Anche il quantitativo medio delle forniture per vacca ha registrato un incremento, seppur contenuto, attestandosi a 5'687 chilogrammi (+0,7%).

Nell'anno lattiero 2008/09 la produzione lattiera svizzera, compresi i quantitativi prodotti nelle aziende d'estivazione, è stata complessivamente pari a 3,4 milioni di tonnellate circa

Per giungere preparati al periodo successivo al controllo statale della produzione, i produttori di latte hanno usufruito di un triennio di transizione durante il quale potevano abbandonare anticipatamente il contingentamento lattiero, in qualità di membri di un 'organizzazione fuori contingentamento Allo scadere dell'anno lattiero (1° maggio – 30 aprile dell'anno successivo) l'UFAG ha controllato che il latte effettivamente commercializzato corrispondesse al potenziale di produzione delle organizzazioni fuori contingentamento, costituito dal quantitativo di base o dalla somma dei contingenti attribuiti ai produttori interessati nell'ultimo anno lattiero precedente l'abbandono Sul potenziale di produzione sono computati anche i quantitativi supplementari autorizzati dall'UFAG per la commercializzazione di un volume supplementare di latte e i contingenti supplementari per l'acquisto di bestiame proveniente dalla regione di montagna

Nell'anno lattiero 2008/09, 18 organizzazioni fuori contingentamento hanno commercializzato un totale di 70 milioni di chilogrammi in più rispetto al loro potenziale di produzione Nell'ambito del diritto di audizione, tali organizzazioni hanno avuto la possibilità di presentare le motivazioni di queste elevate forniture, sulla base delle quali l'UFAG ha adottato misure amministrative ai sensi dell'articolo 169 LAgr Le altre 20 organizzazioni fuori contingentamento hanno commercializzato un totale di 9 milioni di chilogrammi in meno rispetto al loro potenziale di produzione

105 2 . 1 P r o d u z i o n e e s m e r c i o
Tabella 28 pagina A28 Forniture medie per azienda I n k g
0 160 000 140 000 100 000 120 000 80 000 60 000 40 000 20 000 2001/02 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 Regione di pianura Svizzera (regione d'estivazione escl ) Regione di montagna
Fonte: UFAG

■ Produzione lattiera dopo il 1° maggio 2009

Nel giugno 2009 una cinquantina di organizzazioni e imprese attive nella produzione, nella valorizzazione e nel commercio al dettaglio di latte hanno fondato l'Interprofessione del latte svizzero (IP Latte) con l'obiettivo di superare insieme le sfide cui è confrontato il mercato lattiero La neonata Interprofessione riunisce il 95 per cento circa del latte svizzero A fine novembre 2009 l'IP Latte ha approvato un modello per la gestione dei quantitativi di latte di latteria Il modello a tre livelli, comprendente latte contrattuale, latte di borsa e latte di sgombero del mercato, dovrebbe consentire di immettere sul mercato un quantitativo possibilmente grande di latte in condizioni contrattuali stabili. Gli addetti alla trasformazione di latte di latteria devono concludere contratti con i loro fornitori. L'IP Latte ha inoltre approvato il finanziamento di misure di sgravio temporanee per sostenere la riduzione delle elevate scorte di burro. A inizio dicembre 2009 l'IP Latte ha di richiesto al Consiglio federale l’estensione di queste misure ai non membri. Il 17 febbraio 2010 esso ha deciso che i non membri dovranno attenersi, fino a fine 2010, al modello di gestione e partecipare anche al finanziamento temporaneo delle misure di sgravio concernenti il burro

L'obiettivo della disposizione dell'articolo 36b LAgr sui contratti di acquisto di latte è creare le basi per rapporti contrattuali solidi I produttori possono vendere il loro latte soltanto a un valorizzatore, a una comunità di produttori o a un 'organizzazione di produttori e devono, a tal scopo, concludere un contratto della durata minima di un anno contenente almeno un accordo circa la quantità e i prezzi del latte I venditori diretti sono esonerati dall’obbligo di concludere contratti I contratti di acquisto di latte prescritti dal diritto pubblico si riferiscono al primo acquisto di latte (produttore lattiero – primo acquirente del latte), mentre quelli nel quadro della gestione dei quantitativi dell'IP Latte riguardano generalmente il secondo acquisto di latte (primo acquirente – addetto alla valorizzazione del latte di latteria)

Da luglio 2009 l'UFAG pubblica mensilmente un indice dei prezzi del latte di latteria (base: 2005 = 100) che riproduce l'andamento dei prezzi dei prodotti del commercio al dettaglio (latte di consumo, panna di consumo, burro), dei prodotti per uso industriale (latte scremato in polvere, latte intero in polvere, burro per uso industriale) e del latte nei Paesi limitrofi L'indice dei prezzi del latte di latteria è un indicatore dell'andamento dei mercati e viene utilizzato per determinare il prezzo indicativo del latte di latteria dall'IP Latte, cui spetta tale compito

■ Misure speciali per il mercato lattiero

All'inizio dell'anno oggetto del rapporto, la crisi economica mondiale e il conseguente crollo della domanda hanno creato una certa tensione sul mercato lattiero svizzero Il calo, su scala mondiale, dei prezzi alla produzione del latte e il franco svizzero forte hanno pregiudicato le possibilità d'esportazione del formaggio svizzero e i valorizzatori del latte sono stati costretti a aumentare la produzione di latte in polvere e burro Le ingenti scorte di questi prodotti commerciabili all'estero solo a prezzi molto bassi, le forniture di latte costantemente alte e la stagnazione delle vendite hanno esercitato una pressione permanente sul prezzo del latte

In virtù della LAgr, la Confederazione può partecipare, nel caso di un ’evoluzione straordinaria, alle spese per provvedimenti di durata limitata volti a sgravare il mercato a condizione che le organizzazioni interessate forniscano, dal canto loro, adeguate prestazioni Nel 2009 sono stati approvati due pacchetti di misure atte a coadiuvare gli sforzi del settore per la stabilizzazione dei mercati.

Con il pacchetto di misure del 29 gennaio 2009 la Confederazione ha stanziato 14 milioni di franchi per sostenere le esportazioni di panna e lo smercio di burro ad uso industriale e artigianale in Svizzera Per il finanziamento di altre misure di sgravio del mercato è stata temporaneamente dichiarata obbligatoria una tassa per i produttori di 1 centesimo il chilogrammo di latte Gli attori di mercato interessati sono stati tenuti anche a introdurre un sistema di gestione dei quantitativi di latte di diritto privato

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Il 21 ottobre 2009 il Consiglio federale ha approvato altri fondi per misure di sgravio del mercato lattiero

Ha aumentato di 18 milioni di franchi il credito per misure di compensazione dei prezzi dei prodotti agricoli trasformati, ha stanziato 4,5 milioni di franchi provenienti dal fondo per l'importazione di burro finalizzati

a ridurre le scorte di burro e autorizzato aiuti per l'esportazione di bestiame da reddito e da allevamento per un totale di 1,5 milioni

■ Piattaforma di valutazione dati sul latte

All'UFAG sono in corso i lavori nell'ambito del progetto Piattaforma di valutazione dati sul latte (VDL).

Al termine del progetto la piattaforma sarà attivata sul sito Internet www.milchdaten.ch. Essa contempla numerose valutazioni statistiche attinenti al settore lattiero, che vengono aggiornate mensilmente. Sono consultabili i seguenti temi:

– Aziende lattiere: strutture e produzione lattiera (p es numero di produttori)

– Valorizzazione del latte (p es volumi di produzione di latticini)

Mercato (p es consumo pro capite di latte e latticini)

Dati europei di riferimento (p es produzione casearia in altri Paesi)

Qualità del latte crudo (p es numero di analisi e contestazioni per Cantone)

Uscite della Confederazione

Circa la metà delle valutazioni offerte è d'interesse generale e consultabile gratuitamente Le altre sono specifiche e sono offerte agli interessati previa sottoscrizione di un abbonamento annuale a pagamento

Attraverso la piattaforma di valutazione l'UFAG sarà in grado di allestire valutazioni su misura, che potrebbero rivelarsi particolarmente utili soprattutto per le organizzazioni della filiera del latte

Le persone fisiche e giuridiche hanno la possibilità, inoltre, di acquisire dati individuali mensili da valutare in base alle rispettive esigenze L'UFAG può mettere a disposizione dei singoli le informazioni desiderate, sempre garantendo la protezione dei dati

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2.1.3 Produzione animale

Nell'anno oggetto del rapporto e nel primo semestre del 2010 sono state modificate le disposizioni d'esecuzione in alcuni settori della produzione animale Per l'importazione di carne bovina di alta qualità il Consiglio federale ha precisato i criteri per le certificazioni dei Paesi fornitori e ha affidato l'attività di controllo agli uffici doganali, con effetto al 1° gennaio 2010 A partire dal 2010 l'allevamento di api potrà essere finanziato mediante fondi prelevati dal credito per l'allevamento, per un massimo di 250'000 franchi l'anno Quest'ultimo provvedimento è il risultato di una mozione della consigliera nazionale Brigitta Gadient accolta dal Parlamento, nella quale si chiedeva maggior sostegno per l'allevamento delle api Il 12 maggio 2010, inoltre, il Consiglio federale ha disposto che la carne di coniglio importata, proveniente da una forma di detenzione non autorizzata in Svizzera (soprattutto da allevamento in batteria), deve essere dichiarata nei punti vendita Tale disposizione entrerà in vigore il 1° gennaio 2012 per lasciare alle aziende un adeguato periodo di adattamento

Per il settore svizzero della produzione animale la salute degli animali ha una notevole valenza economica Nell'anno oggetto del rapporto è proseguito il programma di eradicazione della diarrea virale bovina (DVB)

Da mesi, tra i vitelli neonati, si registra una quota proporzionalmente sempre più bassa di animali infetti La fase di sorveglianza per quelle aziende in cui non erano più presenti animali sotto sequestro è cominciata il 1° ottobre 2009; i test BVD sui vitelli neonati continuano e, in caso di risultato positivo, essi saranno allontanati al più presto dall'azienda É altresì proseguita la lotta contro la malattia della lingua blu, riscontrata in Svizzera, per la prima volta, nell'ottobre 2007 Nel 2008 e nel 2009 sono state condotte due campagne di vaccinazione Nel 2010 la vaccinazione è stata resa obbligatoria, salvo eccezioni concesse su richiesta, allo scopo di mantenere un elevato standard di salute degli animali

108 2 . 1 P r o d u z i o n e e s m e r c i o

Provvedimenti – 2009

Animale/Prodotto

Provvedimento

Protezione alla frontiera

Sgombero del mercato sui mercati pubblici

Azioni d’immagazzinamento

Azioni di vendita a prezzo ridotto

Azioni di spezzatura

Contributi per la valorizzazione della lana di pecora

Aiuti all’esportazione di animali da allevamento e da reddito

Effettivi massimi

Banca dati sul traffico di animali

Contributi d'infrastruttura per i mercati pubblici nella regione di montagna

Promozione dell'allevamento di animali

Conservazione delle razze svizzere minacciate

Il principale elemento di sostegno del mercato indigeno della carne è costituito dalla protezione alla frontiera, che implica dazi e contingenti A questa si sono aggiunti gli aiuti corrisposti dall'UFAG per la stabilizzazione temporanea dei prezzi sul mercato della carne e delle uova e per la promozione dell’esportazione di animali da allevamento e da reddito Onde garantire lo smercio, i commercianti di bestiame da macello sono inoltre tenuti a ritirare sui mercati pubblici gli animali non commerciabili in libera vendita in determinati periodi dell'anno

■ Mezzi finanziari 2009

I 100,2 milioni di franchi iscritti nel preventivo per provvedimenti nel settore della produzione animale (esclusi i costi correlati al controllo del traffico di animali) e per i contributi per l'eliminazione di sottoprodotti di origine animale sono stati utilizzati integralmente e le maggiori spese di 2,4 milioni di franchi rispetto al preventivo per la promozione dell’esportazione di animali da allevamento e da reddito sono state interamente compensate nell'ambito del credito per la produzione animale

Nel quadro del controllo del traffico di animali, per la gestione della banca dati sul traffico di animali (BDTA) sono stati spesi 9,2 milioni di franchi, interamente compensati dai proventi delle tasse pari a 10,5 milioni di franchi. Per l'eliminazione dei sottoprodotti di origine animale l'UFAG ha versato 47,7 milioni di franchi. Di questo importo circa un terzo è andato a beneficio degli allevatori di bovini e circa due terzi a stabilimenti dediti alla macellazione di animali delle specie bovina, ovina, suina e caprina.

109 2 . 1 P r o d u z i o n e e s m e r c i o
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Fonte: UFAG
B o v i n i V i t e l l i S u i n i E q u i n i O v i n i C a p r i n i P o l l a m e A p i U o v a Tabella 29 pagina A28

Ripartizione dei mezzi finanziari – 2009

Totale 100,2 mio fr

Contributi per il sostegno alla produzione di uova indigene 2%

Aiuti all'interno del Paese per il bestiame da macello e la carne e contributi d'infrastruttura nelle regioni di montagna 3%

Promozione dell'allevamento 35%

Accordo di prestazione Proviande 6%

Contributi per la valorizzazione della lana di pecora 1%

Eliminazione dei sottoprodotti di origine animale 47%

Aiuti all'esportazione di animali da allevamento e da reddito 6%

Fonte: Conto dello Stato

■ Provvedimenti sul mercato del bestiame da macello e della carne

Dal 2000 la cooperativa Proviande svolge diversi compiti sul mercato del bestiame da macello e della carne, affidatile dalla Confederazione tramite un accordo di prestazione basato sull'articolo 51 LAgr. Di seguito ne forniamo una descrizione.

Classificazione neutrale della qualità

Nei macelli di grandi dimensioni Proviande deve provvedere alla classificazione neutrale della qualità degli animali macellati Per macelli di grandi dimensioni s’intendono le aziende in cui vengono macellati più di 120 suini o circa 23 capi di bestiame grosso a settimana A determinate condizioni, Proviande può occuparsi della classificazione della qualità anche in piccole e medie aziende Il servizio di Proviande ha eseguito la classificazione della qualità delle carcasse presso 32 aziende

I risultati della classificazione della qualità rivelano, dal 2005, tre tendenze principali: in primo luogo sono aumentate, passando dal 20 al 26 per cento, le vacche molto scarnate a scapito di quelle a muscolatura media Tale evoluzione è il risultato di una selezione delle vacche lattifere volta a incrementare la produzione di latte, che ha influito negativamente sulla muscolatura In secondo luogo, è aumentata dal 16 al 24 per cento la quota dei torelli molto bene in carne: il foraggiamento e l'ingrasso condotti in maniera ottimale e l'impiego di adeguate razze da ingrasso hanno influito positivamente sulla muscolatura In terzo luogo, per i motivi suddetti, è migliorata altresì la muscolatura degli agnelli: nell'anno oggetto del rapporto sono stati classificati come bene in carne e molto bene in carne il 57 per cento degli agnelli quota che, nel 2005, era di solo il 43 per cento

Nei suini, la quota di carne magra viene rilevata con speciali apparecchiature; in media, nell'anno oggetto del rapporto, essa è stata del 56 per cento (2008: 56,1%; 2007: 55,8%); negli ultimi tre anni è dunque rimasta stabile

Dal 2007 al 2009 Proviande ha condotto un esperimento pratico con un apparecchio francese, utilizzato in diversi Paesi europei, che classifica automaticamente le carcasse di animali della specie bovina determinando, sulla base di analisi fotografiche, la classe di muscolatura e di tessuto grasso Dai risultati ottenuti è emerso che l'apparecchio non è ancora adatto alle esigenze svizzere Per tali motivi, Proviande non ha presentato alcuna richiesta di omologazione all'UFAG

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Ripartizione delle carcasse in classi di muscolatura – 2009

Torelli Vacche

C Classe di muscolatura: H T A X

C = molto bene in carne, H = bene in carne, T = muscolatura media, A = scarnato, X = molto scarnato

Fonte: Proviande

Sorveglianza dei mercati pubblici nonché organizzazione dei provvedimenti tesi a sgravare il mercato

Prima dell'inizio dell'anno civile Proviande, in collaborazione con i Cantoni e le organizzazioni contadine, allestisce un programma annuale nel quale sono definiti i mercati pubblici per bestiame da macello e ovini Tale programma, vincolato all'approvazione dell'UFAG, indica in particolare il luogo e la data dei singoli mercati nonché le categorie di animali che possono esservi presentate Nel 2009 il numero dei mercati è diminuito per tutte le specie animali, ma è aumentato il numero dei capi di bestiame presentati: sui mercati di bestiame grosso e su quelli di vitelli sono stati rispettivamente il 5,7 e il 7 per cento in più rispetto al 2008

Cifre inerenti ai mercati pubblici sorvegliati – 2009

Come consueto in primavera ed estate l’offerta di vitelli da macello ha superato la domanda; a sostegno dei prezzi una sessantina di macelli ha pertanto immagazzinato 707 tonnellate di carne di vitello, smaltita in autunno, destinandola alla trasformazione L'UFAG ha contribuito per 2,8 milioni di franchi (ca 4 fr il kg) ai costi di stoccaggio e alla perdita di valore causata dal congelamento

■ Provvedimenti sul mercato delle uova

La domanda di uova cala specialmente dopo Pasqua Onde attutire le ripercussioni delle fluttuazioni stagionali di mercato, nel 2009 l'UFAG, dopo aver sentito le cerchie interessate, ha messo a disposizione un importo massimo di 2 milioni di franchi per il finanziamento di misure di valorizzazione I fabbricanti di prodotti a base di uova hanno valorizzato nell'industria gli albumi e i tuorli di 7,7 milioni di uova di consumo indigene, tramite azioni di spezzatura, sgravando quindi il mercato delle uova di consumo Per ciascun uovo spezzato hanno ricevuto un contributo di 9 centesimi I commercianti di uova hanno ridotto il prezzo di 20,4 milioni di uova di consumo a beneficio degli acquirenti, usufruendo di un contributo di 5 centesimi l'uovo In totale, alle azioni di spezzatura e di riduzione del prezzo hanno partecipato rispettivamente 12 e 11 aziende

111 2 . 1 P r o d u z i o n e e s m e r c i o
I n %
0 80 70 60 50 40 30 20 10
Capretti Agnelli Vitelli
Caratteristica Unità Vitelli Bestiame Ovini grosso Mercati pubblici sorvegliati Numero 266 705 337 Animali venduti all'asta Numero 38 212 59 103 86 447 Numero medio di animali per mercato Numero 144 84 257 Quota degli animali presentati rispetto alle macellazioni % 14,8 15,4 37,5 Animali assegnati (sgombero del mercato) Numero 0 990 2 049 Fonte: Proviande

■ Provvedimenti per la valorizzazione della lana di pecora

Il 1° gennaio 2009 è entrata in vigore la nuova ordinanza concernente la valorizzazione della lana di pecora indigena Essa da seguito alla richiesta del Parlamento di vincolare maggiormente, in Svizzera, il sostegno finanziario alla lana di pecora a una valorizzazione a elevato valore aggiunto L'UFAG ha dunque impiegato i fondi in favore innanzitutto di progetti innovativi di valorizzazione, dando successiva priorità alle organizzazioni di solidarietà, che hanno ricevuto contributi per la valorizzazione della lana di pecora indigena. Il compito di queste organizzazioni è quello di cernere, lavare e vendere per la trasformazione in prodotti finiti la lana raccolta. Di queste operazioni, solo il lavaggio può essere effettuato eccezionalmente all'estero.

Nel 2009 l'UFAG ha sostenuto quattro progetti innovativi di valorizzazione della lana mettendo a disposizione un importo totale di circa 0,4 milioni di franchi Le organizzazioni di solidarietà che, con il loro lavoro, hanno assicurato la raccolta, la cernita, il lavaggio e la cessione di circa 154 tonnellate di lana di pecora per la trasformazione in prodotti finiti all'interno del Paese sono state sette Il contributo finanziario della Confederazione per chilogrammo di lana lavata è stato di 2 franchi per un importo totale di circa 0,3 milioni di franchi

■ Provvedimenti per l'esportazione di bestiame

Nel 2009, la Confederazione ha stanziato, per l'ultima volta, 6,85 milioni di franchi in favore dell'esportazione di animali da allevamento e da reddito I commercianti, beneficiando di aiuti per 6,2 milioni di franchi, hanno esportato in 15 Paesi diversi 5’780 capi di bestiame della specie bovina Il principale acquirente è stato l’Italia con 4’303 capi, seguita dall'Uzbekistan con 332 Per l'esportazione di animali svizzeri da allevamento e da reddito della specie bovina vi sono, nel frattempo, nuovi mercati quali la Bulgaria, l'Uzbekistan e la Georgia Per quanto riguarda invece gli animali della specie equina, 429 dei 434 capi esportati con aiuti all'esportazione erano cavalli della razza Franches-Montagnes Sono state altresì esportate 365 capre e 211 pecore

■ Provvedimenti nell'ambito del traffico di animali

Dopo lo scompiglio provocato dall'introduzione, nel 2008, delle notifiche dei movimenti di animali verso le aziende d'estivazione, nell'anno di esercizio 2009 l’attività della banca dati sul traffico di animali si è normalizzata Si è potuto pertanto concentrarsi maggiormente sui lavori di preparazione di quel progetto di ampia portata che è la revisione totale della BDTA, i cui primi risultati sono attesi per il 1° gennaio 2011

A partire da tale data dovranno essere registrati nella BDTA tutti gli equidi presenti sul territorio svizzero; in seguito, a tutti quelli che non sono macellati prima del 31 dicembre del rispettivo anno di nascita dovrà essere impiantato un microchip Le entrate di suini, inoltre, dovranno essere notificate alla BDTA per gruppi

L'obbligo di notifica, tuttavia, può essere anche delegato a terzi Il Consiglio federale ha introdotto le corrispondenti disposizioni nell'ordinanza con effetto nell'agosto 2009 per i suini e nel maggio 2010 per gli equidi

Il 1° maggio 2009 è diventata operativa l'applicazione AniCalc, grazie alla quale il gestore della BDTA (Identitas AG) calcola, sulla base dei dati della stessa, l'effettivo di bovini di ogni azienda determinante per i pagamenti diretti riferiti agli animali Per tale motivo adesso bisogna registrare nella BDTA anche lo scopo di utilizzo di ogni vacca («vacca da latte» o «altre vacche») A partire dal 2009, i dati della BDTA fungono da base per l’erogazione dei pagamenti diretti riferiti agli animali per la specie bovina e per i bufali Grazie all'elevata qualità dei dati della BDTA, il cambio di sistema si è svolto senza intoppi di rilievo A conferma di ciò vi sono le circa 1’200 richieste di correzioni posticipate, numero decisamente inferiore a quello previsto

112 2 . 1 P r o d u z i o n e e s m e r c i o

■ Provvedimenti nell'ambito dell'allevamento

L'ordinanza sull'allevamento di animali stabilisce le condizioni che un 'organizzazione di allevamento deve adempiere ai fini del riconoscimento Tra queste vi sono, ad esempio, la tenuta del libro genealogico, l'organizzazione degli esami funzionali per determinare le prestazioni, lo stato di salute e la morfologia degli animali nonché una procedura per provare la riuscita della selezione tramite la stima dei valori genetici Quest'ultima consente di valutare l'influenza della genetica su una prestazione, escludendo gli influssi ambientali. Qualora l'effettivo di una razza non fosse sufficiente, l'organizzazione può eseguire, in alternativa, una valutazione genetica.

A fine giugno 2010 l'UFAG aveva riconosciuto 22 organizzazioni di allevamento per bovini, equini, ovini, caprini, suini e api Tra queste si annovera anche Apisuisse, la neonata organizzazione nazionale nell'ambito dell'allevamento delle api mellifere

Nel 2009 i 34,725 milioni di franchi iscritti nel preventivo in favore di provvedimenti di promozione dell'allevamento sono stati utilizzati appieno. Circa il 70 per cento dei fondi è stato impiegato per misure di promozione dell'allevamento bovino, un altro 10 per cento è servito a incentivare l'allevamento suino e il 15 per cento circa è stato stanziato in favore dell'allevamento di equini (5%), ovini (5%) e caprini (5%). Alla conservazione delle razze svizzere è stato assegnato quasi il 4 per cento dell'importo totale

Allevamento di suini;

3 396 292 fr ; 9,8%

Allevamento di caprini e di pecore lattifere;

1 794 743 fr ; 5,2%

Allevamento di bovini; 24 424 022 fr ; 70,1%

■ Provvedimenti per la conservazione delle razze svizzere

Allevamento di ovini; 2 065 725 fr ; 5,9%

Conservazione delle razze svizzere;

1 281 506 fr ; 3,7%

Allevamento di equini;

1 805 540 fr ; 5,2%

Allevamento di camelidi del nuovo mondo; 0,1%

Nel 2001 l'UFAG ha istituito il servizio specializzato «risorse zoogenetiche degli animali da reddito», incaricato di coordinare le misure adottate in Svizzera per la conservazione della diversità delle razze Questo servizio collabora con organizzazioni internazionali Tra i suoi compiti vi sono la tenuta di una lista delle razze minacciate, il monitoraggio dell'evoluzione degli effettivi iscritti nel libro genealogico e la gestione dello European Farm Animal Biodiversity Information System (EFABIS) Nell'ambito dell'ordinanza concernente l’allevamento di animali l'UFAG ha autorizzato, su proposta della competente commissione di esperti, un totale di 17 progetti per la conservazione e la promozione di bovini, equini, ovini, caprini, pollame e api. In vista dell'elaborazione del Piano d'Azione Nazionale (PAN) per la lotta contro l'erosione e l'utilizzo sostenibile delle risorse zoogenetiche, l'UFAG ha organizzato, nel maggio 2009, la prima tavola rotonda alla quale hanno partecipato più di 20 persone, tutte attive nell'ambito della conservazione delle risorse zoogenetiche Quest'ultima ha fornito i primi input per la concretizzazione del PAN e per l'individuazione dei settori in cui intervenire e continua a rappresentare per tutti i partecipanti una preziosa piattaforma di scambio d’informazioni

113 2 . 1 P r o d u z i o n e e s m e r c i o
Tabella 30 pagina A29 Ripartizione dei mezzi finanziari – 2009 Fonte: Conto dello Stato Totale 34,8 mio fr

2.1.4 Produzione vegetale

Per il settore della produzione vegetale il 2009 ha segnato la fine dei contributi alla trasformazione e all'esportazione di numerose colture In futuro, dei contributi alla trasformazione potranno usufruire solo gli impianti pilota e di dimostrazione riconosciuti di materie prime rinnovabili, ad uso alimentare o industriale, e la frutta La protezione alla frontiera resta uno strumento basilare per tutti i prodotti vegetali I contributi di coltivazione acquisiscono una valenza maggiore, poiché consentono di garantire un adeguato approvvigionamento su territorio nazionale, di oli vegetali, patate e mais da semina, piante foraggere e zucchero

Provvedimenti – 2009

Coltura

Provvedimento

Protezione alla frontiera 1

Contributi di trasformazione

Contributi di coltivazione

Contributi all’esportazione 4

Contributi per la riconversione e per l’impianto di colture innovative 5

1 A dipendenza dello scopo di utilizzo o della voce di tariffa non vi è imposizione doganale o vengono applicati dazi ridotti

2 Riguarda solo una parte del raccolto (riserve di mercato di concentrati di succo di frutta a granelli)

3 Solo per patate, mais e piante foraggere

4 I contributi sono stati versati per l'ultima volta nel 2009 / Patate: solo per i prodotti di patate a scopo alimentare / sementi: solo per le patate da semina / frutta: solo per le ciliegie da conserva trasformate e diversi prodotti di frutta a granelli

5 Riguarda solo determinate colture

6 I contributi saranno versati per l'ultima volta nel 2011

Fonte:

114 2 . 1 P r o d u z i o n e e s m e r c i o
■■■■■■■■
■ 2
■■■■ 3
■■
6
6
C e r e a l i L e g u m i n o s e a g r a n e l l i S e m i o l e o s i P a t a t e B a r b a b i e t o l a d a z u c c h e r o S e m e n t i V e r d u r a , f i o r i r e c i s i , v i t i v i n i c o l t u r a F r u t t a
UFAG

Rispetto all'anno precedente, nell'anno oggetto del rapporto i mezzi finanziari destinati al sostegno del mercato nel settore della produzione vegetale hanno segnato un calo di quasi 15 milioni di franchi toccando quota 99 milioni di franchi

Ripartizione dei mezzi finanziari – 2009

Totale 99 mio fr

Valorizzazione e trasformazione 10%

Altro 2%

Esportazione 18%

Coltivazione 70%

Nel complesso, i mezzi impiegati per la campicoltura sono diminuiti di quasi 16 milioni di franchi rispetto all'anno precedente, in ragione degli adeguamenti di diversi provvedimenti I contributi di coltivazione per semi oleosi e colture proteiche sono stati ridotti da 1'500 a 1'000 franchi l'ettaro Il contributo di coltivazione per la barbabietola da zucchero ha subito una maggiorazione, passando da 850 franchi l'ettaro a 1'900 franchi l'ettaro nel 2009. Questo aumento è finalizzato a compensare parzialmente il calo dei prezzi della barbabietola da zucchero generato dalla riforma del mercato zuccheriero europeo e l'abolizione del mandato di trasformazione finora assegnato agli zuccherifici. Nell'ambito della trasformazione e della valorizzazione rientrano anche i mezzi finanziari impiegati per patate, semi oleosi e colture proteiche del raccolto 2008 valorizzati soltanto nel 2009. Dal 2009 è stato introdotto un contributo di coltivazione di 1'000 franchi l'ettaro per patate da semina, mais da semina e piante foraggere

Uscite per la valorizzazione della frutta – 2009

Totale 19,37 mio fr

Esportazione di ciliegie 3%

Esportazione di altri prodotti di frutta a granelli 2%

Esportazione di concentrato di succo di pera 7%

Esportazione di concentrato di succo di mela 74%

Valorizzazione di mele e pere sul territorio nazionale 9%

Provvedimenti di adeguamento al mercato di frutta e verdura (riconversione frutta) 3%

Altro 2%

Nel 2009 le uscite per la valorizzazione della frutta sono state pari complessivamente a 19,37 milioni di franchi L'aumento di 0,82 milioni di franchi rispetto all'anno precedente è riconducibile essenzialmente alla maggiorazione dei contributi all'esportazione di ciliegie da conserva (+0,32 mio fr ) e allo smaltimento delle scorte di concentrati di succo di frutta a granelli mediante l'esportazione (+0,2 mio fr ) Il 2009 ha segnato la fine dei contributi all'esportazione

115 2 . 1 P r o d u z i o n e e s m e r c i o Tabella 31 pagina A30
Fonte: Conto dello Stato Fonte: UFAG

■ Colture campicole

Adeguamento del sistema di protezione alla frontiera per i cereali panificabili

A seguito dell'impennata dei prezzi sul mercato cerealicolo mondiale, nel 2007 e nel 2008, il Consiglio federale, dopo aver consultato le cerchie interessate, ha deciso di rendere più flessibile il sistema di protezione alla frontiera per i cereali panificabili. La correzione verso l'alto o verso il basso dei dazi in caso di un rincaro o di un ribasso del prezzo sul mercato mondiale ha l'obiettivo di stabilizzare i prezzi dei cereali svizzeri ad un livello adeguato sia per i produttori sia per i consumatori

Questo sistema di protezione alla frontiera flessibile per i cereali panificabili ha comportato una riduzione dei dazi a partire dal 1° ottobre 2008, quando i prezzi sul mercato mondiale erano ancora relativamente alti Da allora si è verificato un calo dei prezzi Di conseguenza il 1° aprile 2009 i dazi sono stati maggiorati Con questo secondo intervento i dazi sono stati aumentati del massimo consentito

Dalle prime osservazioni è emerso che il sistema di protezione alla frontiera per i cereali panificabili ha dato in linea di massima i risultati auspicati permettendo di contenere la volatilità del mercato svizzero; tuttavia permane un certo margine di miglioramento Per rafforzare la coerenza del mercato svizzero dei cereali panificabili e allineare il sistema di protezione alla frontiera a quello per i cereali da foraggio, il 1° luglio 2010 i dazi sono stati resi ancor più flessibili

Disciplinamento delle importazioni di cereali panificabili

Fino al 30 giugno 2010 Dal 1° luglio 2010

Prezzo di riferimento 56 fr /q 56 fr /q

Data dell’adeguamento 1° aprile, 1° ottobre 1° gennaio, 1° aprile, 1° luglio, 1° ottobre

Fascia di fluttuazione ± 5 fr /q ± 3 fr /q

Correzione laddove al momento della Correzione del 60% della Correzione del 100% della rilevazione il prezzo di mercato non differenza tra prezzo di mercato differenza tra prezzo di mercato rientra nella fascia stabilita e prezzo di riferimento e prezzo di riferimento

Imposizione doganale massima 23 fr /q 23 fr /q

Fonte: UFAG

Questi adeguamenti fanno sì che la protezione alla frontiera possa adattarsi maggiormente alla crescente volatilità del mercato mondiale e accrescono la stabilità del mercato cerealicolo svizzero Inoltre sono utili per contenere parzialmente il rischio di un rapido esaurimento del contingente doganale di cereali panificabili, già che le importazioni possono essere regolate attraverso un 'adeguata aliquota di dazio, che viene verificata prima di ogni liberazione di una tranche di contingente (inizio gennaio, aprile, luglio e ottobre)

Con questi adeguamenti, inoltre, il sistema di protezione alla frontiera per i cereali panificabili viene allineato sostanzialmente al sistema del prezzo soglia applicabile agli alimenti per animali Ciò genera una sostanziale armonizzazione dei due mercati affini

Nel complesso, il Consiglio federale, attraverso questi adeguamenti, ha creato condizioni quadro atte ad aumentare la stabilità del mercato cerealicolo e a ridurre le incertezze, il che va a beneficio dell'intera filiera

116 2 . 1 P r o d u z i o n e e s m e r c i o

Adeguamento della ricetta standard

Dall'introduzione della ricetta standard per le importazioni di alimenti composti per animali, dal secondo semestre del 2006, è aumentato l'uso di cereali mentre, per motivi economici e politico-ambientali, si ricorre meno a componenti proteiche per la fabbricazione di questi prodotti. Pertanto, il 1° dicembre 2009, il DFE ha aumentato la quota di cereali nella ricetta standard da 55,5 a 72 per cento, riducendo quella proteica da 25,2 a 21 per cento per gli alimenti composti per animali importati delle voci di tariffa 2309.9011/9082 e 9089 L'imposizione doganale è stata così aumentata di 2 60 franchi il quintale, riducendo gli svantaggi concorrenziali dell'industria degli alimenti composti per animali

Abolizione dei provvedimenti di valorizzazione per le patate e dei contributi per l'esportazione di prodotti a base di patate

Nel suo messaggio concernente la Politica agricola 2011 (PA 2011), il Consiglio federale ha constatato che un terzo della produzione di patate è utilizzata per l'alimentazione animale, anche per una scarsa concertazione tra domanda e offerta, esternando i suoi timori che i fondi pubblici e i fattori di produzione non vengano impiegati in maniera ottimale. Ha proposto, pertanto, di abolire il sostegno del mercato delle patate, di cui all'articolo 57 LAgr. Questo provvedimento è stato approvato dal Parlamento nel giugno 2007 e reso effettivo a partire dal 1° luglio 2009. Dal raccolto 2009, dunque, non vengono più versati contributi alla valorizzazione delle patate.

Nel quadro del ciclo di Doha dell’OMC gli Stati membri hanno convenuto, nel dicembre 2005, di abolire le sovvenzioni alle esportazioni entro il 2013, anche se in buona parte questo intervento dovrebbe essere attuato prima del 2010 La PA 2011 prevede, infatti, la soppressione di tutte le sovvenzioni all’esportazione, fatte salve quelle per la compensazione dei prezzi delle materie prime di prodotti trasformati (legge sul cioccolato) L'articolo 26 LAgr, che autorizza la Confederazione a erogare contributi all'esportazione di prodotti agricoli e prodotti agricoli trasformati, è stato abrogato con effetto al 1° gennaio 2010

■ Colture speciali

Valutazione dei provvedimenti di adeguamento al mercato per le colture innovative

I provvedimenti di adeguamento al mercato sono entrati in vigore il 1° gennaio 2004 nel quadro della Politica agricola 2007 con l’ordinanza concernente i provvedimenti a favore del mercato della frutta e della verdura Da allora vengono concessi contributi per l’impianto di colture ortofrutticole innovative Per colture innovative si intendono asparagi, uva da tavola, ciliegie da conserva e altra frutta e verdura per cui non vige alcuna protezione alla frontiera

Tra il 2004 e il 2008 l'UFAG ha sostenuto l'impianto di 146,2 ettari di colture innovative, garantendo un sostegno finanziario alla coltivazione per un totale di 2,8 milioni di franchi La portata dei contributi equivale a un terzo degli investimenti (valore standard del frutteto) In media sono stati versati 18'900 franchi

l'ettaro

A cinque anni dalla loro introduzione, l'UFAG ha effettuato una valutazione dei provvedimenti A tal fine è stata condotta un'indagine presso i produttori (richiedenti) e gli acquirenti di mercato, chiamati a rispondere a domande sull'iter di richiesta di contributi, sull'economicità, sulla produttività, sulla commercializzazione, sul potenziale di sviluppo e sulle proprie esperienze

Il questionario è stato inviato a 192 produttori distribuiti sull'intero territorio nazionale; ben il 59 per cento di loro ha partecipato al sondaggio Dei 56 acquirenti di mercato (imprese commerciali, di trasformazione e di commercio al dettaglio) interpellati, ha risposto il 34 per cento

Di seguito vengono presentate alcune risposte selezionate Alcuni produttori non hanno potuto rispondere a tutte le domande perché le loro colture non hanno ancora fruttato nulla Si tratta in particolare di mirtilli, minikiwi e ciliegie da conserva.

117 2 . 1 P r o d u z i o n e e s m e r c i o

Dall'idea all'effettivo impianto della coltura, per il 95 per cento dei produttori interpellati, passano meno di tre anni L'80–90 per cento degli interpellati considera adeguato l'iter per la richiesta di contributi La possibilità di rivolgersi a enti cantonali specializzati risulta essere un notevole vantaggio Il 20 per cento circa degli interpellati ritiene che alcuni moduli (businessplan, pianificazione della commercializzazione) siano troppo dispendiosi e che il catalogo del contributo di copertura poco utile

Il 27 per cento degli interpellati, con la coltivazione di colture innovative, vuole creare un 'alternativa ai tradizionali rami di produzione Altri importanti fattori di motivazione sono risultati essere la scoperta di nicchie di mercato (18%) e la domanda da parte dei consumatori (12%) Per alcuni produttori, la scelta è dipesa dalle richieste di commercio (10%) e gruppi di produttori (8%) Tre quarti degli interpellati hanno dichiarato che avrebbero scelto di coltivare colture innovative anche a prescindere dai contributi federali

Tutte le colture (totale, N = 114)

Asparagi bianchi (N = 28)

Uva da tavola (N = 24)

(N

= 4)

Il 57 per cento degli interpellati si dichiara soddisfatto del raccolto a differenza del 17 per cento che invece si dice insoddisfatto Il 26 per cento degli interpellati non ha risposto a questa domanda perché gli impianti non sono ancora in regime di piena resa La maggiore insoddisfazione regna tra i produttori di uva da tavola e mirabelle essendo varietà non conformi al mercato o deboli Molti produttori di mirtilli e ciliegie da conserva non hanno potuto rispondere a questa domanda perché le loro colture non hanno ancora fruttato

Asparagi bianchi (N = 28)

Uva da tavola (N = 24)

Ciliegie da conserva (N = 16)

Mirtilli (N = 4)

Mirabelle (N = 13)

118 2 . 1 P r o d u z i o n e e s m e r c i o
nulla Soddisfazione rispetto al raccolto 100 0 30 20 10 40 50 60 70 80 90 In %
Fonte: UFAG No Nessuna risposta
Mirabelle (N = 13) 57 17 26 15 82 7 11 50 42 75 8 50 25 62 23 13 38 Soddisfazione dal profilo finanziario 100 0 30 20 10 40 50 60 70 80 90 In % Fonte: UFAG 58 12 30 46 89 11 54 33 50 13 44 50 31 23 13 44
No Nessuna risposta
Ciliegie da conserva (N = 16) Mirtilli
Tutte le colture (totale, N = 114)

Il 58 per cento degli interpellati si dichiara economicamente soddisfatto Il 30 per cento, invece, non ha risposto alla domanda Le risposte variano a seconda della coltura Per gli asparagi sono soddisfatti nove produttori su dieci, per l'uva da tavola e i mirtilli lo sono la metà dei produttori, mentre per le ciliegie da tavola e le mirabelle lo sono rispettivamente il 44 e il 31 per cento dei produttori Molti interpellati, tuttavia, non sono stati in grado di rispondere a questa domanda perché non hanno ancora abbastanza esperienza e le colture non hanno ancora dato i propri frutti

Canali di smercio dei prodotti

Tutte le colture (totale, N = 114)

Asparagi bianchi (N = 28)

Uva da tavola (N = 24)

Ciliegie da conserva (N = 16)

Mirabelle (N = 13)

Il canale di distribuzione preferito per prodotti di colture innovative è il commercio all'ingrosso (50%), seguito dalla vendita diretta (19%), dall'industria di trasformazione (14%) e dal commercio al dettaglio (9%) A seconda del prodotto, i canali di distribuzione acquisiscono, tuttavia, una valenza diversa Per gli asparagi bianchi la vendita diretta e la ristorazione hanno un ruolo importante con una quota rispettivamente del 34 e del 20 per cento Le mirabelle vengono vendute principalmente al commercio all'ingrosso (95%)

Il 58 per cento delle ciliegie da conserva viene fornito direttamente all'industria di trasformazione, mentre soltanto il 29 per cento viene distribuito nel commercio all'ingrosso La commercializzazione dell'uva da tavola è la più diversificata: i principali acquirenti sono il commercio all'ingrosso e quello al dettaglio (44% e 15%), un terzo della produzione viene venduto direttamente in fattoria o al mercato settimanale

In generale la coltivazione di colture innovative è ritenuta un successo dall'81 per cento degli interpellati. Ma la situazione cambia notevolmente a seconda della coltura. Se nel caso degli asparagi bianchi, ad esempio, il 93 per cento dei produttori si dice soddisfatto del successo, per i produttori di uva da tavola questa percentuale scende drasticamente al 67 per cento

L'86 per cento degli interpellati rifarebbe la scelta di impiantare colture innovative per motivi diversi: efficienza, economicità, nessuna preoccupante riduzione della protezione alla frontiera (perché già non c'è più), vendita diretta, sfida, alternativa alle colture tradizionali (frutticoltura e campicoltura), soddisfazione Soltanto il 5 per cento non ripeterebbe la scelta, a causa della difficile situazione sul mercato e la forte pressione delle importazioni

La coltivazione di colture innovative è consigliata dal 73 per cento degli interpellati Il 14 per cento, invece, la sconsiglia perché il mercato è già saturo, la concorrenza è forte e si rischierebbe un ulteriore calo dei prezzi

119 2 . 1 P r o d u z i o n e e s m e r c i o
100 0 30 20 10 40 50 60 70 80 90 In %
Ristorazione Mercato
Commercio al dettaglio Commercio all'ingrosso Industria di trasformazione 12 64 34 32 15 21 44 9 9 95 4 29 58
Fonte: UFAG
Vendita diretta
settimanale

Valutazione del successo delle colture innovative

Tutte le colture (totale, N = 114)

Asparagi bianchi (N = 28)

Uva da tavola (N = 24)

Ciliegie da conserva (N = 16)

Mirtilli (N = 4)

Mirabelle (N = 13)

Gran parte degli interpellati ritiene che i provvedimenti vadano mantenuti, introducendo anche nuove colture, mentre altri sono del parere che abbiano un effetto distorsivo del mercato

15 acquirenti (79%) valutano positivamente i provvedimenti in generale Ritengono che si tratti di una forma innovativa di sostegno, che vengano promossi i prodotti svizzeri e che la domanda esista Soltanto 4 (21%), invece, li valutano negativamente, considerandoli un intervento sul mercato che genera falsi incentivi

Prospettive

In generale, i produttori, che hanno beneficiato di contributi per l'impianto di colture ortofrutticole innovative, e gli acquirenti dei rispettivi prodotti valutano positivamente i provvedimenti Fintanto che i prodotti sono innovativi nel senso proprio del termine e si trovano in una fase iniziale o di crescita del ciclo di vita del prodotto, le critiche sono contenute Ma non appena i prodotti sono in una fase più avanzata e il mercato diventa saturo, i provvedimenti vengono considerati distorsivi del mercato e poco vantaggiosi I provvedimenti federali scadranno a fine 2011 Il sostegno agli investimenti che consente alle aziende agricole di posizionarsi in un settore nuovo può essere giustificato in una fase iniziale quando i rischi sono alti o se le condizioni quadro fissate dalla Confederazione subiscono un sostanziale cambiamento Attualmente non è previsto il mantenimento dei provvedimenti

120 2 . 1 P r o d u z i o n e e s m e r c i o
100 0 30 20 10 40 50 60 70 80 90 In % Fonte: UFAG 81 8 11 15 93 7 67 29 4 81 75 25 77 8 19 Sì No Nessuna risposta

2.2 Pagamenti diretti

I pagamenti diretti sono uno degli elementi principali della politica agricola, utilizzati per promuovere le prestazioni richieste dalla società Essi si suddividono in pagamenti diretti generali e pagamenti diretti ecologici

Uscite per i pagamenti diretti

Avvertenza: Non è possibile effettuare un paragone diretto con i dati del Conto dello Stato I valori indicati nella parte 2 2 «Pagamenti diretti» si riferiscono all intero anno di contribuzione, mentre il Conto dello Stato riporta le spese sostenute

Ambito di spesa 2008 2009 2010 1 Mio fr Pagamenti diretti generali 1 987 2 190 2 213 Pagamenti diretti ecologici 539 566 600 Riduzioni 21 15 Totale 2 505 2 742 2 813
1 Preventivo Fonte: UFAG Tabella 32 pagina A31 121 2 . 2 P a g a m e n t i d i r e t t i

2.2.1

Importanza dei pagamenti diretti

■ Promozione di prestazioni particolari e d'interesse generale

Le prestazioni fornite dall'agricoltura nell'interesse generale vengono indennizzate tramite i pagamenti diretti generali Tra questi rientrano i contributi di superficie e quelli per gli animali da reddito che consumano foraggio grezzo Tali contributi sono finalizzati a garantire la gestione e la cura della superficie agricola utile Nella regione collinare e in quella di montagna i gestori percepiscono inoltre contributi di declività e contributi per la detenzione di animali in condizioni difficili di produzione. Tali provvedimenti permettono di considerare le difficoltà di gestione e le più basse rese con le quali sono confrontati coloro che operano in queste regioni. I pagamenti diretti (esclusi i contributi d’estivazione) sono concessi soltanto agli agricoltori che forniscono la prova che le esigenze ecologiche sono rispettate (PER).

Mediante i contributi ecologici, etologici, per la protezione delle acque e d'estivazione (rientranti nella categoria dei pagamenti diretti ecologici) gli agricoltori sono spinti, tramite incentivi economici, a fornire prestazioni particolari che vanno oltre le esigenze in ambito legislativo e la PER

I contributi ecologici comprendono i contributi per la compensazione ecologica, per la qualità ecologica, la produzione estensiva di cereali e colza e l'agricoltura biologica. Mediante i contributi etologici la Confederazione promuove la detenzione di animali da reddito in sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali (SSRA) e l'uscita degli animali da reddito all'aperto (URA) I contributi per la protezione delle acque sono finalizzati a ridurre i carichi di nitrati e fosforo nelle acque I contributi d'estivazione vengono erogati per la gestione sostenibile e rispettosa dell'ambiente delle superfici d'estivazione

■ Importanza economica dei pagamenti diretti – 2009

Nel 2009 sono stati erogati 2,742 miliardi di franchi, vale a dire mediamente 52'000 franchi per azienda Il 60,5 per cento dei pagamenti diretti è andato a beneficio delle regioni di montagna e collinare

122 2 . 2 P a g a m e n t i d i r e t t i

Pagamenti diretti – 2009

Non è possibile effettuare un paragone diretto con i dati del Conto dello Stato I valori indicati nella parte 2 2 «Pagamenti diretti» si riferiscono all’intero anno di contribuzione, mentre il Conto dello Stato riporta le spese sostenute durante un anno civile Le riduzioni si riferiscono alle deduzioni dovute alle limitazioni e alle sanzioni giuridiche e amministrative

Fonte: UFAG

Quota dei pagamenti diretti giusta l'OPD rispetto alla prestazione lorda delle aziende di riferimento, per regione – 2009

Tabelle 42a–43 pagine A47–A49

Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART

Tipo di contributo Totale Regione di Regione Regione di pianura collinare montagna 1 000 fr Pagamenti diretti generali 2 190 245 852 005 582 527 744 132 Contributi di superficie 1 225 518 637 514 292 451 295 553 Contributi per la detenzione di animali da reddito che consumano foraggio grezzo 509 591 203 492 148 837 157 262 Contributi per la detenzione di animali in condizioni difficili di produzione 352 540 8 512 109 191 234 837 Contributi generali di declività 91 015 2 488 32 049 56 479 Contributi di declività per vigneti in zone in forte pendenza e terrazzate 11 581 Pagamenti diretti ecologici 566 108 224 834 124 656 108 388 Contributi ecologici 234 928 120 539 58 431 55 957 Contributi per la compensazione ecologica 123 014 72 089 29 962 20 962 Contributi giusta l'ordinanza sulla qualità ecologica (OQE) 54 902 18 401 15 309 21 193 Contributi per la produzione estensiva di cereali e colza (produzione estensiva) 29 075 20 791 7 707 577 Contributi per l’agricoltura biologica 27 937 9 258 5 453 13 226 Contributi etologici 222 950 104 295 66 224 52 431 Contributi per sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali (SSRA) 59 890 34 191 17 343 8 356 Contributi per l’uscita regolare all’aperto (URA) 163 060 70 104 48 881 44 075 Contributi d’estivazione 98 008 Contributi per programmi sulla protezione delle acque e sulle risorse 10 223 Riduzioni 14 668 Totale pagamenti diretti 2 741 686 1 076 840 707 183 852 520 Pagamenti diretti per azienda 51 992 47 772 49 460 53 638 Avvertenza:
Caratteristica Unità Totale Regione di Regione Regione di pianura collinare montagna Aziende Numero 3 372 1 444 1 057 871 SAU in Ø ha 20,69 21,66 19,55 20,23 Pagamenti diretti generali fr 44 316 38 686 44 656 53 601 Contributi ecologici ed etologici fr 8 625 9 478 8 831 6 953 Totale pagamenti diretti giusta l'OPD fr 52 941 48 164 53 487 60 555 Prestazione lorda fr 255 656 315 981 233 174 175 661 Quota dei pagamenti diretti rispetto alla prestazione lorda % 20,7 15,2 22,9 34,5
123 2 . 2 P a g a m e n t i d i r e t t i

L'importo dei pagamenti diretti versato per ettaro lievita proporzionalmente al grado di difficoltà gestionali con cui sono confrontate la regione collinare e quella di montagna Visto che in queste regioni vengono conseguiti redditi meno consistenti, la quota di pagamenti diretti rispetto al reddito lordo aumenta

■ Esigenze poste per l’ottenimento di pagamenti diretti

Per avere diritto ai pagamenti diretti i gestori devono adempiere una serie di condizioni Tra queste rientrano quelle di natura generale quali la forma giuridica, il domicilio di diritto civile eccetera, ma anche criteri strutturali e sociali determinanti come ad esempio il volume di lavoro minimo, l’età del gestore, il reddito e la sostanza. A ciò si aggiungono condizioni specifiche di carattere ecologico in base al concetto di PER. Le esigenze poste dalla PER comprendono: un bilancio di concimazione equilibrato, una quota adeguata di superfici di compensazione ecologica, un avvicendamento disciplinato delle colture, una protezione adeguata del suolo, un ’utilizzazione mirata dei prodotti fitosanitari e una detenzione degli animali da reddito agricoli rispettosa delle loro esigenze Lacune in relazione alle prescrizioni determinanti comportano riduzioni o il diniego dei pagamenti diretti

■ Sistema d’informazione sulla politica agricola

La maggior parte dei dati statistici sui pagamenti diretti proviene dalla banca dati sviluppata dall’UFAG, denominata AGIS/SIPA (sistema d’informazione sulla politica agricola) In questo sistema affluiscono i dati delle rilevazioni annuali delle strutture effettuate dai Cantoni e i dati sui versamenti (superfici ed effettivi di bestiame che hanno beneficiato dei contributi e rispettivi importi) per tutti i tipi di pagamenti diretti (provvedimenti). La banca dati serve in primo luogo per assicurare un controllo, sul piano amministrativo, degli importi versati dai Cantoni ai gestori. Il sistema consente, inoltre, di redigere statistiche di carattere generale sui pagamenti diretti e di fornire risposte a un gran numero di questioni inerenti alla politica agricola

Delle 58'006 aziende, al di sopra del limite di rilevazione federale e registrate nel 2009 nell’AGIS/SIPA, 52'733 hanno ottenuto pagamenti diretti

■ Effetti delle graduazioni e delle limitazioni

Graduazioni e limitazioni si ripercuotono sulla ripartizione dei pagamenti diretti Tra le limitazioni rientrano i limiti di reddito e di sostanza nonché il contributo massimo per unità standard di manodopera (USM), mentre le graduazioni si riferiscono alla riduzione progressiva dei contributi in base a superfici ed animali

Effetti delle limitazioni dei pagamenti diretti – 2009

Limitazione Aziende Riduzione Quota rispetto al Quota rispetto interessate contributo delle all'importo totale aziende dei pagamenti

diretti Numero fr %% Per USM 126 245 068 4,94 0,01 A causa del reddito 1 037 5 362 740 9,25 0,20 A causa della sostanza 259 4 666 171 53,21 0,17 Totale 10 273 979 0,37 Fonte: UFAG 124 2 . 2 P a g a m e n t i d i r e t t i
interessate

Le limitazioni hanno determinato riduzioni dei pagamenti diretti pari a 10,3 milioni di franchi, di cui 10 milioni circa riconducibili a riduzioni dovute al superamento dei limiti di reddito e di sostanza Rispetto all'anno precedente si registra un lieve calo sia del numero di aziende interessate sia dell'importo delle riduzioni

Effetti della graduazione dei contributi in funzione della superficie o del numero di animali – 2009

Le graduazioni previste dall’ordinanza sui pagamenti diretti hanno interessato complessivamente 4'955 aziende Nella maggior parte dei casi sono state applicate deduzioni per diversi provvedimenti Le riduzioni ammontano complessivamente a 23,6 milioni di franchi circa Commisurate a tutti i pagamenti diretti, i quali sono graduati, rappresentano una quota dello 0,9 per cento circa La riduzione progressiva dei contributi si ripercuote in modo massiccio soprattutto sui contributi di superficie In questi casi le graduazioni interessano 3'375 aziende (circa il 6,9% delle aziende che beneficiano di pagamenti diretti) Tra le aziende che percepiscono contributi per la detenzione di animali da reddito che consumano foraggio grezzo 1'055 si sono viste ridurre i contributi, in quanto altre limitazioni specifiche previste nell’ambito di questo provvedimento, come il limite di promozione, espletano i loro effetti prima della graduazione dei pagamenti diretti Le riduzioni dei contributi hanno interessato anche i pagamenti diretti ecologici: 2'409 aziende (doppi versamenti esclusi), ad esempio, hanno subito riduzioni del 10,1 per cento (SSRA) e dell’8,2 per cento (URA) dei pagamenti diretti per la detenzione di animali da reddito particolarmente rispettosa delle loro esigenze (URA e SSRA), mentre 310 aziende dedite all’agricoltura biologica hanno dovuto sopportare riduzioni dell'8,1 per cento

Provvedimento Numero ha o UBG fr %% Contributi di superficie 3 375 53,7 15 969 628 6,9 0,58 Contributi per la detenzione di animali da reddito che consumano foraggio grezzo 1 055 69,6 2 002 902 5,3 0,07 Contributi per la detenzione di animali in condizioni difficili di produzione 648 69,9 901 634 5,2 0,03 Contributi generali di declività 16 43,9 6 335 2,2 0,00 Contributi di declività per vigneti in zone in forte pendenza e terrazzate 0 0,0 0 0,0 0,00 Contributi per la compensazione ecologica 11 52,7 50 887 9,8 0,00 Contributi per la produzione estensiva di cereali e colza (produzione estensiva) 14 47,1 10 209 3,9 0,00 Contributi per l’agricoltura biologica 310 51,8 353 445 8,1 0,01 Contributi per sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali 1 775 81,5 1 976 250 10,1 0,07 Contributi per l’uscita regolare all’aperto 1 977 77,3 2 332 911 8,2 0,09 Totale 4 955 23 604 201 6,9 0,86 Fonte: UFAG
A z i e n d e i n t e r e s s a t e S u p e r f i c i e / e f f e tt i v o d i a n i m a l i p e r a z i e n d a s u s s i d i a b i l e R i d u z i o n e Q u o t a r i s p e t t o a l c o n t r i b u t o d e l l e a z i e n d e i n t e r e s s a t e Q u o t a r i s p e t t o a l c o n t r i b u t o v e r s a t o ( t u t t e l e a z i e n d e ) 125 2 . 2 P a g a m e n t i d i r e t t i

■ Esecuzione, controllo, riduzioni dei contributi e autorizzazioni speciali

Conformemente all’articolo 66 dell’ordinanza sui pagamenti diretti, il controllo in relazione alla PER è delegato ai Cantoni Per l’esecuzione essi si affidano a organizzazioni accreditate che garantiscono controlli obiettivi e imparziali, verificandole per campionatura Le aziende dedite all’agricoltura biologica aventi diritto a pagamenti diretti, oltre agli oneri relativi all’agricoltura biologica, devono adempiere le condizioni poste dalla PER e detenere gli animali da reddito in base alle esigenze del programma URA Ogni anno tali aziende vengono controllate da un ente di certificazione accreditato. I Cantoni vigilano sul corretto svolgimento di questi controlli.

L'ordinanza sul coordinamento dei controlli delle aziende agricole fissa i criteri in base ai quali i Cantoni, o le organizzazioni alle quali essi si sono rivolti, devono controllare le aziende Almeno ogni 4 anni va verificato se sono adempiute le disposizioni dell'ordinanza sui pagamenti diretti per quanto riguarda la PER nonché i contributi ecologici ed etologici Almeno ogni 12 anni occorre verificare i dati strutturali determinanti per il versamento dei pagamenti diretti, vale a dire superficie, tipo di gestione o numero di animali e se sono adempiute le disposizioni dell'ordinanza sui contributi d'estivazione Inoltre, ogni anno almeno il 2 per cento delle aziende è sottoposto a un controllo per campionatura Di regola, nelle aziende in cui non sono state riscontrate lacune non deve essere effettuato più di un controllo all'anno, nelle aziende biologiche sono ammessi al massimo due controlli all'anno

In caso di mancato adempimento delle prescrizioni determinanti per i pagamenti diretti, i contributi vengono ridotti in base a criteri uniformi e vincolanti La Conferenza dei direttori cantonali dell’agricoltura ha emanato una direttiva al riguardo

Nel 2009 le aziende aventi diritto a contributi ammontavano a 52’733, 23'013 (43,6%) di queste sono state sottoposte a controllo in merito al rispetto della PER da parte dei Cantoni o dei competenti servizi di controllo; 3’089 (5,9% delle aziende controllate) hanno subito una riduzione dei contributi a causa di lacune relative ai principi della PER

In virtù dell’ordinanza sull’agricoltura biologica tutte le aziende dedite all’agricoltura biologica devono essere controllate su base annuale Il 4,8 per cento di esse si è visto ridurre i contributi a causa di lacune

Nell’ambito dei programmi SSRA e URA, in media, è stato controllato rispettivamente il 63,7 e il 53,6 per cento delle aziende aventi diritto a contributi Generalmente i controlli vengono svolti parallelamente a quelli PER; la percentuale effettiva risulta quindi più alta Nel quadro dei programmi SSRA e URA le aziende che hanno subito riduzioni dei pagamenti diretti sono state rispettivamente il 5,0 e il 3,8 per cento

Complessivamente sono state constatate lacune in 7'345 aziende, che hanno comportato riduzioni di contributi pari a 6,9 milioni di franchi circa

Ricapitolazione delle riduzioni di contributi – 2009

Registrazioni lacunose, detenzione degli animali da reddito non rispettosa delle loro esigenze, altri motivi (mancata attuazione delle analisi del suolo, test sui trattamenti scaduti), bilancio di concimazione non equilibrato, fasce tampone e inerbite insufficienti, selezione e utilizzazione di prodotti fitosanitari, notifica tardiva, quota di SCE non commisurata alla SAU

Fonte: Rapporti cantonali concernenti i controlli e le sanzioni

Categoria Numero Numero Numero fr PER 52 733 23 013 3 089 2 503 928
A z i e n d e a v e n t i d i r i t t o a c o n t r i b u t i A z i e n d e c o n t r o l l a t e A z i e n d e s o g g e t t e a r i d u z i o n i R i d u z i o n i M o t i v i p r i n c i p a l i
126 2 . 2 P a g a m e n t i d i r e t t i
Tabelle 44a–44b pagine A50–A51

Ricapitolazione delle riduzioni di contributi – 2009

Epoca dello sfalcio e/o provvedimenti di cura non rispettati, indicazioni non veritiere sul numero di alberi, malerbe, indicazioni non veritiere sulle superfici, concimazione non autorizzata, notifica tardiva e protezione delle piante

Notifica tardiva, raccolto finalizzato all’estrazione di granelli effettuato prima della piena maturazione, impiego di prodotti fitosanitari non autorizzati

Infrazione delle prescrizioni in materia di foraggiamento, aziende gestite per passatempo non conformi alle prescrizioni in materia di agricoltura biologica, detenzione di animali, protezione delle acque, registrazioni, impiego di concimi e prodotti fitosanitari non autorizzati nell’agricoltura biologica, notifica tardiva, indicazioni non veritiere

Lettiera inadeguata, notifica tardiva, mancanza di un sistema di stabulazione ad aree multiple, detenzione non conforme alle prescrizioni di alcuni animali della medesima categoria, area di riposo insufficiente, indicazioni non veritiere, illuminazione delle stalle insufficiente

Mancato raggiungimento della durata minima d’ingrasso del pollame, area di riposo con fessure o perforazioni, protezione degli animali, superficie di pascolo troppo piccola, entrata tardiva, giorni d’uscita insufficienti, notifica tardiva, registrazioni lacunose, detenzione non conforme alle prescrizioni di alcuni animali della medesima categoria, indicazioni non veritiere, corte insufficiente

Carico inferiore o superiore a quello usuale, gestione dei pascoli inadeguata, utilizzo di superfici non destinate al pascolo, infrazioni di prescrizioni rilevanti per l'agricoltura, notifica tardiva, spandimento di concimi non autorizzati, altri elementi (superamento contingente lattiero), indicazioni non veritiere sull’effettivo di animali, documentazione incompleta, manutenzione inadeguata degli edifici, ostacoli ai controlli, indicazioni non veritiere sulla durata d’estivazione, dati incompleti, impiego di erbicidi non autorizzati, recidive

Indicazioni non veritiere sulle superfici e sull’effettivo di animali, altri elementi (indicazioni non veritiere sulla PER, quota di manodopera propria dell’azienda <50%, notifica tardiva della (non) partecipazione ad un programma, ostacoli ai controlli), indicazioni non veritiere sull’azienda o sul gestore come pure sull’estivazione

Nessuna indicazione possibile

Nessuna indicazione possibile

Nessuna indicazione possibile

Fonte: Rapporti cantonali concernenti i controlli e le sanzioni

Categoria Numero Numero Numero fr SCE 49 967 - 563 611 486 Produzione 14 847 4 039 46 15 712 estensiva Bio 5 714 5 858 1 274 278 657 SSRA 19 635 12 498 977 587 250 URA 37 076 19 880 1 420 1 102 843 Estivazione 7 197 918 105 102 517 Dati di base 543 966 874 Protezione delle 256 640 479 acque Protezione della na- 15 51 576 tura e del paesaggio Protezione 57 83 886 dell’ambiente Totale 7 345 6 945 208
1 Al contrario di quanto accade per il resto delle aziende agricole, nelle aziende biologiche è ammesso un secondo controllo annuale
A z i e n d e a v e n t i d i r i t t o a c o n t r i b u t i A z i e n d e c o n t r o l l a t e A z i e n d e s o g g e t t e a r i d u z i o n i R i d u z i o n i M o t i v i p r i n c i p a l i
127 2 . 2 P a g a m e n t i d i r e t t i

■ Autorizzazioni speciali nel settore della protezione fitosanitaria

Nell'ambito della PER l'impiego di prodotti fitosanitari è sottoposto a determinate restrizioni In determinate circostanze e in casi motivati gli agricoltori possono richiedere autorizzazioni speciali per proteggere le colture con altri prodotti Giusta il punto 6 4 dell'allegato dell’ordinanza sui pagamenti diretti, i servizi fitosanitari cantonali possono concedere autorizzazioni speciali Nel 2009 ne sono state rilasciate 1'230 per 3'353 ettari di SAU Tali dati non si discostano molto da quelli degli anni precedenti, ma nelle sottocategorie si sono registrate delle fluttuazioni. Con la modifica delle disposizioni sulla lotta alle malerbe nei prati naturali (ora non sono più necessarie autorizzazioni speciali, se il trattamento interessa meno del 20 per cento della superficie permanentemente inerbita), ad esempio, si è registrata una notevole diminuzione delle autorizzazioni speciali, mentre con l'introduzione di restrizioni nell'impiego di erbicidi totali in determinate situazioni esse sono aumentate. Inoltre, la maggiore presenza, nel 2009, di alcuni organismi nocivi (p es il tortrice del pisello) in certe regioni spiega l'elevato numero di autorizzazioni speciali rilasciate per le colture campicole Nel settore frutticolo il motivo principale per il rilascio delle autorizzazioni è stato la lotta al fuoco batterico

Autorizzazioni speciali rilasciate nel settore fitosanitario – 2009

1 Trattamenti con prodotti diversi da quelli che figurano nell'allegato dell’ordinanza sui pagamenti diretti (OPD) Per la lotta contro la criocera del frumento il Canton AG gode di un 'autorizzazione speciale regionale che non figura nella tabella

2 Autorizzazioni speciali rilasciate per provvedimenti fitosanitari che non figurano nelle direttive specifiche riconosciute

■ Innovazioni nel 2010

Fonte: UFAG

I dati di base per la concimazione in campicoltura e foraggicoltura (DBC), sottoposti a revisione, vengono integrati in due fasi nella prova che le esigenze ecologiche sono rispettate (PER)

A partire dal 1° ottobre 2009 sono stati autorizzati tre metodi di analisi del suolo e dal 1° ottobre 2010 entreranno in vigore nuove norme di concimazione e nuove condizioni quadro nel bilancio di concimazione

Le innovazioni principali sono la flessibilizzazione della concimazione azotata e la riduzione del fabbisogno di fosforo per determinate colture

Totale Autorizzazioni Superficie Categoria Numero di % delle ha % della aziende aziende con superficie autorizzazioni interessata speciali Applicazione di prodotti fitosanitari durante il periodo di divieto di trattamento vigente d'inverno 104 8,46 421,34 12,56 Uso di insetticidi e granulati contro i nematodi 310 25,20 1 180,07 35,19 Cereali: lotta contro la criocera del frumento 1 99 8,05 270,18 8,06 Colza: lotta contro l'altica 41 3,33 187,40 5,59 Patate: lotta contro la dorifora 1 12 0,98 41,90 1,25 Leguminose, girasole, tabacco: lotta contro gli afidi 14 1,14 38,90 1,16 Lotta contro altri parassiti in ambito campicolo 131 10,65 372,10 11,10 Terreni permanentemente inerbiti: trattamento delle superfici 153 12,44 355,69 10,61 Applicazione erbicidi totali 267 21,71 378,68 10,61 Orticoltura 2 2 0,16 0,53 0,02 Frutticoltura 2 97 7,89 106,75 3,18 Viticoltura 2 0 0,00 0,00 0,00 Totale 1 230 100 3 353,54 100
128 2 . 2 P a g a m e n t i d i r e t t i

2.2.2 Pagamenti diretti generali

Nel 2009, nell'ambito dell’applicazione della PA 2011, sono stati adeguati diversi pagamenti diretti Il passaggio dal sostegno al mercato ai pagamenti diretti ha generato, per diversi tipi di contributi, nuove aliquote di contribuzione, in genere più elevate

2.2.2.1 Contributi di superficie

Mediante i contributi di superficie vengono indennizzate le prestazioni d'interesse generale come la protezione e la cura del paesaggio rurale, la garanzia della produzione di derrate alimentari e la conservazione delle basi vitali naturali I contributi di superficie sono stati integrati con un contributo supplementare per i terreni coltivi aperti e per le colture perenni

1 Il contributo supplementare per i terreni coltivi aperti e le colture perenni ammonta a 640 franchi per ettaro all’anno e soggiace alla graduazione delle superfici

Nel caso di superfici gestite per tradizione familiare nella zona economica estera le aliquote dei pagamenti diretti legati alle superfici sono ridotte del 25 per cento Dal 1984 nella zona economica estera vengono gestiti complessivamente circa 5'000 ettari Le aziende svizzere che attualmente acquistano o prendono in affitto superfici nella zona economica estera non ricevono pagamenti diretti

Contributi di superficie – 2009 (compreso il contributo supplementare)

Nell'anno di contribuzione 2009 l'aliquota del contributo di superficie è stata ridotta di 40 franchi mentre il contributo supplementare per i terreni coltivi aperti e le colture perenni è stato aumentato di 190 franchi.

Tali cambiamenti hanno generato, in media, contributi di superficie più alti nella regione di pianura e più bassi nella regione di montagna.

Il contributo supplementare è stato concesso per 265'860 ettari di terreni coltivi aperti e 18'854 ettari di colture perenni

La riduzione dei contributi ha interessato l’11,3 per cento della SAU. In media, per ettaro viene versato un contributo di superficie di 1‘202 franchi (compreso il contributo supplementare).

Aliquote 2009 fr /ha 1 – Fino a 40 ha 1 040 – Da 40 a 70 ha 780 – Da 70 a 100 ha 520 – Da 100 a 130 ha 260 – Oltre 130 ha 0
Caratteristica Unità Regione di Regione Regione di Totale pianura collinare montagna Superficie ha 477 861 257 723 285 106 1 020 689 Aziende Numero 22 404 14 255 15 880 52 539 Superficie per azienda ha 21,3 18,1 18,0 19,4 Contributo per azienda fr 28 455 20 516 18 612 23 326 Totale contributi 1 000 fr 637 514 292 451 295 553 1 225 518 Totale contributi 2008 1 000 fr 604 330 292 352 303 966 1 200 649
UFAG
Fonte:
129 2 . 2 P a g a m e n t i d i r e t t i
Tabelle 33a–33b pagine A32–A33

2.2.2.2 Contributi per la detenzione di animali da reddito che consumano foraggio grezzo

Questo provvedimento è finalizzato a dare un contributo, tramite la produzione di latte e carne mediante foraggio grezzo, alla sicurezza dell'approvvigionamento sugli erbai e al contempo a garantire, attraverso la gestione, la cura delle superfici in un paese, come la Svizzera, a vocazione pastorizia

Al fine del calcolo dell'effettivo di animali determinante per i contributi per la detenzione di animali da reddito che consumano foraggio grezzo si considerano due categorie Per gli animali della specie bovina e per i bufali l'effettivo medio è calcolato utilizzando i dati della banca dati sul traffico di animali, con il periodo di riferimento che inizia il 1° maggio dell’anno precedente e termina a fine aprile dell’anno di contribuzione Per gli altri animali da reddito che consumano foraggio grezzo l’effettivo determinante è il numero di capi tenuti in un 'azienda durante il foraggiamento invernale (periodo di riferimento: dal 1° gennaio al giorno di riferimento dell’anno di contribuzione) Per animali da reddito che consumano foraggio grezzo si intendono quelli delle specie bovina ed equina nonché ovini, caprini, bisonti, bufali, cervi, lama e alpaca. I contributi vengono versati in funzione delle superfici permanentemente inerbite, dei prati artificiali nonché delle superfici coltivate a mais e a barbabietole da foraggio. Le diverse categorie di animali vengono convertite in unità di bestiame grosso che consumano foraggio grezzo (UBGFG) e sono limitate per ettaro (limite di promozione). La limitazione è graduata in funzione delle zone. Per le superfici coltivate a mais e a barbabietole da foraggio gli effettivi di animali sono aumentati, fino a che non sono versati i contributi, della metà delle aliquote della superficie inerbita

Le UBGFG sono suddivise in tre gruppi di contribuzione. Per gli animali delle specie bovina ed equina, i bisonti, i bufali, le capre lattifere e le pecore lattifere vengono versati 690 franchi per UBGFG, mentre l'importo dei contributi a favore delle altre capre e pecore nonché di cervi, lama e alpaca scende a 520 franchi per UBGFG Per ogni 4'400 chilogrammi di latte fornito nell'anno precedente i produttori di latte commerciale subiscono la detrazione di una UBGFG Per ognuna di queste ultime è stato versato un importo di 450 franchi per UBGFG Complessivamente sono stati erogati 510 milioni di franchi

Contributi per la detenzione di animali da reddito che consumano foraggio grezzo

2009

Nell'anno di contribuzione 2009 sono state ridotte di 170 franchi le aliquote di contribuzione per gli animali delle specie bovina ed equina, i bisonti, i bufali, le capre lattifere e le pecore lattifere Le aliquote per le altre capre e pecore nonché per i cervi, i lama e gli alpaca sono state aumentate di 120 franchi e quelle per le UBGFG interessate dalla deduzione per il latte di 250 franchi Alla limitazione del contributo è stato anche aggiunto il computo delle superfici coltivate a mais e a barbabietole da foraggio

Limitazione della promozione UBGFG/ha superficie inerbita – Zona di pianura 2,0 – Zona collinare 1,6 – Zona di montagna I 1,4 – Zona di montagna II 1,1 – Zona di montagna III 0,9 – Zona di montagna IV 0,8
Caratteristica Unità Regione di Regione Regione di Totale pianura collinare montagna UBGFG che danno diritto ai contributi numero 397 873 286 534 275 422 959 828 Aziende numero 17 088 13 522 15 329 45 939 UBGFG per azienda che danno diritto ai contributi numero 23,3 21,2 18,0 20,9 Contributi per azienda fr 11 908 11 007 10 259 11 093 Totale contributi 1 000 fr 203 492 148 837 157 262 509 591 Totale contributi 2008 1 000 fr 140 163 113 319 152 741 406 223
UFAG
Fonte:
130 2 . 2 P a g a m e n t i d i r e t t i

Contributi ad aziende con e senza latte commercializzato – 2009

Le aziende che commercializzano latte ricevono contributi UBGFG decurtati di 180 franchi circa per ogni UBGFG rispetto a quelle che non producono latte commercializza to, ma approfittano del sostegno del mercato previsto nel settore dell’economia lattiera (p es supplemento per il latte trasformato in formaggio)

2.2.2.3 Contributi per la detenzione di animali in condizioni difficili di produzione

Mediante questi contributi vengono compensate le condizioni difficili di produzione con le quali sono confrontati i detentori di animali nella regione di montagna e nella zona collinare Contrariamente ai contributi generali per la detenzione di animali da reddito che consumano foraggio grezzo, volti in primo luogo a promuovere lo sfruttamento e la cura dei pascoli, questa misura persegue anche obiettivi sociali, strutturali e di politica d’insediamento Le categorie di animali sussidiabili sono le stesse di quelle che beneficiano dei contributi per la detenzione di animali da reddito che consumano foraggio grezzo La limitazione dei contributi corrisponde a quella per i contributi per la detenzione di animali da reddito che consumano foraggio grezzo (limite di promozione)

Contributi per la detenzione di animali in condizioni difficili di produzione – 2009

Nell'anno di contribuzione 2009 le aliquote sono state aumentate di 40 franchi per UBG in tutte le zone. Inoltre, è stata eliminata la limitazione a 20 UBGFG per azienda e sostituita con quella basata sul limite di promozione.

Caratteristica Unità Aziende con latte Aziende senza latte commercializzato commercializzato Aziende numero 26 557 19 382 Animali per azienda UBGFG 28,5 14,8 Deduzione per la limitazione dei contributi in base alla superficie inerbita UBGFG 2,3 1,1 Deduzione per il latte UBGFG 22,7 0,0 Animali che danno diritto ai contributi UBGFG 26,1 13,7 Contributi per UBGFG fr 439 618 Fonte: UFAG
Aliquote per UBGFG – 2009 fr /UBG – Zona collinare 300 – Zona di montagna I 480 – Zona di montagna II 730 – Zona di montagna III 970 – Zona di montagna IV 1 230
Caratteristica Unità Regione di Regione Regione di Totale pianura collinare montagna UBGFG che danno diritto ai contributi numero 88 594 286 197 275 157 649 947 Aziende numero 3 043 13 502 15 304 31 849 UBGFG per azienda numero 29,1 21,2 18,0 20,4 Contributi per azienda fr 2 797 8 087 15 345 11 070 Totale contributi 1 000 fr 8 512 109 191 234 837 352 540 Totale contributi 2008 1 000 fr 4 803 76 852 194 874 276 528 Fonte: UFAG
131 2 . 2 P a g a m e n t i d i r e t t i

2.2.2.4 Contributi di declività

■ Contributi generali di declività: compensazione delle condizioni difficili di gestione delle superfici

Mediante i contributi di declività generali vengono compensate le difficoltà connesse alla gestione delle superfici nelle zone declive delle regioni di collina e di montagna Tali contributi sono versati soltanto per prati, terreni da strame, superfici coltive e colture perenni I prati devono essere falciati almeno una volta l’anno mentre i terreni da strame ogni uno fino a tre anni Le zone declive sono suddivise in due categorie

Contributi per le superfici declive – 2009

ai contributi:

Dei 217'000 ettari di SAU di superfici declive, quasi 2/3 appartengono alla categoria con declività del 18–35 per cento L’entità delle superfici notificate varia leggermente di anno in anno, a seconda delle condizioni climatiche che esercitano un influsso sul tipo di gestione (estensione maggiore o minore dei pascoli o dei prati da sfalcio)

■ Contributi di declività per i vigneti: conservazione dei vigneti nelle zone in forte pendenza e terrazzate

Mediante questi contributi di declività s’intende conservare i vigneti situati nelle zone in forte pendenza e terrazzate Per tenere in considerazione le condizioni dei vigneti degni di essere sostenuti finanziariamente, si distingue tra vigneti in pendenza e in forte pendenza da un canto e vigneti terrazzati sorretti da muri di sostegno dall’altro I contributi per i vigneti in zone in forte pendenza e terrazzate vengono concessi soltanto a favore delle superfici con una declività di almeno il 30 per cento Le aliquote di contribuzione non sono stabilite in base alle zone

Aliquote 2009 fr /ha

– Superfici con una declività del 30 fino al 50%

Superfici con una declività superiore al 50%

– Superfici in zone terrazzate

1 500

3 000

5 000

Aliquote 2009 fr /ha – Declività del 18–35% 370 – Declività di oltre il 35% 510
Caratteristica Unità Regione di Regione Regione di Totale pianura collinare montagna Superfici aventi diritto
– Declività del 18–35% ha 4 796 63 053 71 927 139 775 – Declività di oltre il 35% ha 1 398 17 092 58 555 77 045 Totale ha 6 193 80 145 130 482 216 820 Aziende numero 2 150 12 802 14 823 29 775 Contributo per azienda fr 1 157 2 503 3 810 3 057 Totale contributi 1 000 fr 2 488 32 049 56 479 91 015 Totale contributi 2008 1 000 fr 2 459 32 317 56 945 91 721 Fonte: UFAG
132 2 . 2 P a g a m e n t i d i r e t t i

Contributi per vigneti in zone in forte pendenza e terrazzate – 2009

La quota di vigneti in zone in forte pendenza e terrazzate aventi diritto ai contributi corrisponde al 30 per cento circa della superficie vitata totale

2.2.2.5 Innovazioni nel 2010

Allo scopo di garantire la gestione di terreni «difficili» nella regione di montagna e contrastare la regressione della superficie coltiva, il Consiglio federale ha disposto, per l'anno di contribuzione 2010, le modifiche di seguito riportate

Contributi di superficie

Aumento del contributo supplementare per le superfici coltive aperte e le colture perenni a 640 franchi l'ettaro.

Contributi di declività

Aumento dei contributi per i terreni declivi a 410 e per le zone in forte pendenza a 620 franchi

Unità Superfici aventi diritto ai contributi in totale ha 3 783 Superfici con una pendenza dal 30 fino al
ha 1 888 Superfici con una pendenza superiore al 50% ha 363 Superfici terrazzate ha 1 532 Numero di aziende numero 2 745 Superficie per azienda ha 1 4 Contributo per azienda fr 4 219 Totale contributi (in 1000 fr ) 1 000 fr 11 581 Totale contributi 2008 1 000 fr 11 496
UFAG
50%
Fonte:
133 2 . 2 P a g a m e n t i d i r e t t i

2.2.3 Pagamenti diretti ecologici

2.2.3.1 Contributi ecologici

Mediante i contributi ecologici si incentivano prestazioni ecologiche particolari che soggiacciono a condizioni più severe rispetto a quelle previste nel quadro della PER Ai gestori vengono offerti programmi con partecipazione facoltativa, indipendenti gli uni dagli altri I contributi possono essere cumulati

Ripartizione dei contributi ecologici tra i vari programmi – 2009

Compensazione ecologica 52% OQE 23%

Agricoltura biologica 12%

Produzione estensiva 13%

Fonte: UFAG Totale 235 mio fr
134 2 . 2 P a g a m e n t i d i r e t t i
Tabelle 34a–34b pagine A34–A35

■ Compensazione ecologica

Attraverso la compensazione ecologica s’intende conservare e se possibile ampliare nuovamente lo spazio vitale della fauna e della flora indigene nelle regioni a vocazione agricola La compensazione ecologica contribuisce inoltre alla conservazione delle strutture e degli elementi paesaggistici tipici Determinati elementi della compensazione ecologica sono incentivati tramite contributi e possono nel contempo venir tenuti in considerazione per la compensazione ecologica obbligatoria nel quadro della PER, mentre altri non sono computabili al fine della PER.

Elementi della compensazione ecologica con e senza contributi

Elementi computabili per la PER Elementi computabili per la PER con contributi senza contributi

Prati sfruttati in modo estensivo Pascoli sfruttati in modo estensivo Prati sfruttati in modo poco intensivo Pascoli boschivi (pascoli alberati, selve)

Terreni da strame Alberi indigeni, isolati o in viali alberati

Siepi e boschetti campestri e rivieraschi Fossati umidi, stagni, pozze Maggesi fioriti Superfici ruderali, cumuli di pietra, affioramenti rocciosi

Maggesi da rotazione Muri a secco

Fasce di colture estensive in campicoltura Superfici viticole con biodiversità naturale

Striscia su superficie coltiva Altre superfici di compensazione ecologica sulla SAU definite dai servizi cantonali preposti alla protezione della natura

Alberi da frutto ad alto fusto nei campi

Prati sfruttati in modo estensivo

Le superfici non devono essere concimate, devono esistere per sei anni ed essere falciate, a seconda della zona, al più presto tra metà giugno e metà luglio Lo sfalcio tardivo assicura infatti la completa maturazione dei semi e promuove la biodiversità attraverso l’inseminazione naturale In tal modo invertebrati, uccelli che nidificano al suolo e mammiferi di piccola taglia dispongono di un periodo di tempo sufficiente per riprodursi Negli ultimi anni la quota di prati sfruttati in modo estensivo è costantemente aumentata

I contributi per prati sfruttati in modo estensivo, terreni da strame, siepi, boschetti campestri e rivieraschi sono disciplinati in maniera uniforme e sono calcolati in base alla zona in cui si trova la superficie

Tabelle 35a–35d pagine A36–A39
Aliquote 2009 fr /ha – Zona campicola e zone intermedie 1 500 – Zona collinare 1 200 – Zone di montagna I e II 700 – Zone di montagna III e IV 450 135 2 . 2 P a g a m e n t i d i r e t t i

Contributi per prati sfruttati in modo estensivo – 2009

Prati sfruttati in modo poco intensivo

Sui prati sfruttati in modo poco intensivo è autorizzato spandere quantitativi molto limitati di letame o compost Per la gestione si applicano le stesse prescrizioni vigenti per i prati sfruttati in modo estensivo In tutte le zone, per i prati sfruttati in modo poco intensivo vengono erogati 300 franchi per ettaro

Contributi per prati sfruttati in modo poco intensivo – 2009

Terreni da strame

Per terreni da strame s’intendono le superfici inerbite gestite in modo estensivo in luoghi bagnati o umidi Il prodotto dello sfalcio, effettuato di regola in autunno o in inverno, viene utilizzato come lettiera

per terreni da strame – 2009

Caratteristica Unità Regione di Regione Regione di Totale pianura collinare montagna Aziende numero 18 999 10 137 10 166 39 302 Superficie ha 29 656 12 116 18 286 60 058 Superficie per azienda ha 1,56 1,20 1,80 1,53 Contributo per azienda fr 2 286 1 219 947 1 664 Totale contributi 1 000 fr 43 428 12 361 9 625 65 414 Totale contributi 2008 1 000 fr 42 077 11 970 9 254 63 301 Fonte: UFAG
Caratteristica Unità Regione di Regione Regione di Totale pianura collinare montagna Aziende numero 5 148 5 988 8 446 19 582 Superficie ha 4 485 5 414 15 962 25 860 Superficie per azienda ha 0,87 0,90 1,89 1,32 Contributo per azienda fr 261 272 567 396 Totale contributi 1 000 fr 1 346 1 626 4 790 7 762 Totale contributi 2008 1 000 fr 1 499 1 745 4 979 8 223 Fonte: UFAG
Contributi
Caratteristica Unità Regione di Regione Regione di Totale pianura collinare montagna Aziende numero 1 941 1 940 3 309 7 190 Superficie ha 2 087 1 551 3 725 7 363 Superficie per azienda ha 1,08 0,80 1,13 1,02 Contributo per azienda fr 1 569 781 704 958 Totale contributi 1 000 fr 3 046 1 514 2 331 6 891 Totale contributi 2008 1 000 fr 2 882 1 485 2 333 6 699 Fonte: UFAG 136 2 . 2 P a g a m e n t i d i r e t t i

Siepi e boschetti campestri e rivieraschi

Per siepi e boschetti campestri o rivieraschi s’intendono siepi basse, arbustive e arboree, siepi frangivento, gruppi di alberi, scarpate boscate e boschetti rivieraschi a forma di siepe La siepe comprende un orlo inerbito che può essere falciato, a seconda della zona, al più presto tra metà giugno e metà luglio

Contributi per siepi, boschetti campestri e rivieraschi – 2009

Maggesi fioriti

Per maggesi fioriti s’intendono le fasce pluriennali, seminate con sementi di erbe selvatiche indigene, non concimate, di almeno 3 metri di larghezza I maggesi fioriti sono finalizzati alla protezione delle erbe selvatiche minacciate Essi rappresentano un habitat e una fonte di nutrimento ideali anche per insetti e piccoli esseri viventi nonché un rifugio per lepri e uccelli Per i maggesi fioriti vengono versati 2'800 franchi per ettaro I contributi si applicano per superfici nella zona campicola fino alla zona collinare

Contributi per maggesi fioriti – 2009

Maggesi da rotazione

Per maggesi da rotazione s’intendono le superfici che vengono seminate per uno o due anni con sementi di erbe campicole indigene, non concimate e che misurano almeno 6 metri di larghezza e 20 are Essi fungono da habitat ideale per uccelli che nidificano al suolo, lepri e insetti In zone idonee è consentito anche l’inerbimento spontaneo Per i maggesi da rotazione nelle zone campicola fino a collinare vengono stanziati 2'300 franchi per ettaro

Caratteristica Unità Regione di Regione Regione di Totale pianura collinare montagna Aziende numero 6 084 3 298 1 587 10 969 Superficie ha 1 490 853 307 2 650 Superficie per azienda ha 0,24 0,26 0,19 0,24 Contributo per azienda fr 362 268 125 300 Totale contributi 1 000 fr 2 203 884 199 3 285 Totale contributi 2008 1 000 fr 2 106 828 191 3 124 Fonte: UFAG
Caratteristica Unità Regione di Regione Regione di Totale pianura collinare montagna 1 Aziende numero 1 664 315 5 1 984 Superficie ha 1 516 233 2 1 751 Superficie per azienda ha 0,91 0,74 0,35 0,88 Contributo per azienda fr 2 553 2 075 972 2 473 Totale contributi 1 000 fr 4 248 654 5 4 906 Totale contributi 2008 1 000 fr 5 131 854 7 5 992
1 Trattasi di aziende che gestiscono superfici nella regione collinare o di pianura Fonte: UFAG
137 2 . 2 P a g a m e n t i d i r e t t i

Contributi per maggesi da rotazione – 2009

1 Trattasi di aziende che gestiscono superfici nella regione collinare o di pianura

Fasce di colture estensive in campicoltura

UFAG

Le fasce di colture estensive rappresentano uno spazio vitale ideale per la flora campicola collaterale Per fasce di colture estensive in campicoltura s’intendono le fasce marginali di colture campicole gestite in modo estensivo, larghe almeno 3 e al massimo 12 metri, coltivate a cereali, colza, girasoli, piselli proteici, favette e soia ma non a granturco In tutte le zone viene versato un contributo unitario di 1'300 franchi l’ettaro

Contributi per le fasce di colture estensive in campicoltura – 2009

Striscia su superficie coltiva

La striscia su superficie coltiva è una striscia, seminata con sementi di erbe selvatiche indigene, su una superficie campicola o su una superficie permanentemente coltivata La metà della striscia deve essere falciata alternativamente una volta all’anno Essa deve essere larga almeno 3 e al massimo 12 metri ed essere mantenuta nello stesso luogo per almeno due periodi di vegetazione A favore di questa striscia vengono erogati contributi di 2'300 franchi l'ettaro dalla zona campicola alla zona di montagna II compresa.

Contributi per la striscia su superficie coltiva – 2009

Nell'anno di contribuzione 2009 le aliquote per i maggesi fioriti, i maggesi da rotazione, le fasce di colture estensive in campicoltura e le strisce su superficie coltiva sono state ridotte di 200 franchi l'ettaro In seguito all'aumento del contributo supplementare per le superfici coltive, il sostegno a queste superfici rimane praticamente sullo stesso livello del 2008

Caratteristica Unità Regione di Regione Regione di Totale pianura collinare montagna 1 Aziende numero 350 76 2 428 Superficie ha 491 99 3 593 Superficie per azienda ha 1,40 1,30 1,27 1,39 Contributo per azienda fr 3 228 3 001 2 930 3 186 Totale contributi 1 000 fr 1 130 228 6 1 364 Totale contributi 2008 1 000 fr 1 527 317 6 1 851
Fonte:
Caratteristica Unità Regione di Regione Regione di Totale pianura collinare montagna Aziende numero 63 23 7 93 Superficie ha 36 81 45 Superficie per azienda ha 0,57 0,35 0,10 0,48 Contributo per azienda fr 745 453 136 561 Totale contributi 1 000 fr 47 10 1 58 Totale contributi 2008 1 000 fr 42 12 1 55 Fonte: UFAG
Caratteristica Unità Regione di Regione Regione di Totale pianura collinare montagna Aziende numero 105 30 1 136 Superficie ha 29 60 35 Superficie per azienda ha 0,27 0,20 0,19 0,25 Contributo per azienda fr 627 449 437 586 Totale contributi 1 000 fr 66 13 0 80 Totale contributi 2008 1 000 fr 32 71 40 Fonte: UFAG
138 2 . 2 P a g a m e n t i d i r e t t i

Alberi da frutto ad alto fusto nei campi

Vengono concessi contributi per alberi da frutto a nocciolo e a granella ad alto fusto che non fanno parte di frutteti nonché per i castagni e per i noci in selve curate Vengono stanziati 15 franchi per albero notificato

Contributi per alberi da frutto ad alto fusto nei campi – 2009

Caratteristica Unità Regione di Regione Regione di Totale pianura collinare montagna Aziende numero 15 434 11 669 5 182 32 285 Alberi ha 1 105 216 844 785 267 036 2 217 037 Alberi per azienda ha 71,61 72,40 51,53 68,67 Contributo per azienda fr 1 074 1 086 773 1 030 Totale contributi 1 000 fr 16 576 12 672 4 006 33 253 Totale contributi 2008 1 000 fr 16 767 12 830 4 029 33 626 Fonte: UFAG 139 2 . 2 P a g a m e n t i d i r e t t i

Composizione delle superfici di compensazione ecologica1 – 2009

Totale 122717 ha

SCE

in campicoltura 2,0%

1 Alberi esclusi

1 Esclusi gli alberi da frutto ad alto fusto nei campi e alberi isolati conformi alle condizioni locali

sfruttati in modo estensivo 48,9%

Fonte: UFAG
Altre
Pascoli boschivi 1,9% Prati
1,0%
Siepi, boschetti campestri e rivieraschi
Terreni da strame
Prati sfruttati in modo poco intensivo 21,1%
Pascoli sfruttati in modo estensivo 17,0% SCE
2,2%
6,0%
Elementi Regione di pianura Regione collinare Regione di montagna ha % della SAU ha % della SAU ha % della SAU Prati sfruttati in modo estensivo 29 656 6,09 12 116 4,25 18 286 7,03 Prati sfruttati in modo poco intensivo 4 485 0,92 5 414 1,90 15 962 6,14 Terreni da strame 2 087 0,43 1 551 0,54 3 725 1,43 Boschetti campestri e rivieraschi 1 490 0,31 853 0,30 307 0,12 Maggesi fioriti 1 516 0,31 233 0,08 2 0,00 Maggesi da rotazione 491 0,10 99 0,03 3 0,00 Fasce di colture estensive in campicoltura 36 0,01 8 0,00 1 0,00 Striscia su superficie coltiva 29 0,01 6 0,00 0 0,00 Pascoli sfruttati in modo estensivo 3 963 0,81 1 904 0,67 15 002 5,77 Pascoli boschivi (senza superfici boschive) 26 0,01 34 0,01 2 265 0,87 Fossati umidi, stagni, pozze 176 0,04 20 0,01 46 0,02 Superfici ruderali, cumuli di pietra, affioramenti rocciosi 193 0,04 9 0,00 128 0,05 Muri a secco 7 0,00 3 0,00 13 0,01 Vigneti con elevata biodiversità 178 0,04 25 0,01 0 0,00 Altre superfici di compensazione ecologica 185 0,04 19 0,01 166 0,06 Totale 44 518 9,14 22 294 7,81 55 905 21,51
Ripartizione delle superfici di compensazione ecologica per regioni – 20091
140 2 . 2 P a g a m e n t i d i r e t t i
Fonte: UFAG

■ Ordinanza sulla qualità ecologica

Al fine di conservare e favorire la varietà naturale delle specie, la Confederazione promuove, mediante aiuti finanziari, SCE di qualità biologica superiore e l'interconnessione di SCE sulla SAU I requisiti ai quali devono rispondere le superfici per poter beneficiare dei contributi giusta l'ordinanza sulla qualità ecologica (OQE) sono fissati dai Cantoni La Confederazione verifica quanto stabilito dai Cantoni sulla base di esigenze minime Se le esigenze cantonali corrispondono alle esigenze minime della Confederazione e la partecipazione finanziaria regionale è garantita, la Confederazione accorda aiuti finanziari per i contributi versati dai Cantoni agli agricoltori. Gli aiuti finanziari della Confederazione ammontano all'80 per cento dei contributi computabili. Il 20 per cento rimanente deve essere corrisposto da terzi (Cantone, Comune, privati, enti). I contributi per la qualità biologica e per l'interconnessione sono cumulabili. L'ordinanza si basa su principi quali volontarietà, incentivi finanziari e considerazione delle differenze regionali per quanto riguarda la biodiversità

Aliquote computabili

Per la qualità biologica Per l'interconnessione (fr per ha all'anno (fr per ha all'anno e per albero all'anno) e per albero all'anno)

a IV e zone di montagna II a IV montagna I a II montagna I a II

Una superficie di compensazione ecologica contribuisce a conservare e a favorire la varietà naturale delle specie soprattutto se presenta determinate piante indicatrici e caratteristiche strutturali e/o se è gestita secondo le esigenze delle specie bersaglio e delle specie faro Nell'ambito della qualità ecologica il singolo gestore di una SCE può annunciarsi direttamente, mentre per quanto riguarda l'interconnessione di SCE è necessario un progetto che interessi almeno un 'unità agricola ed ecologica

Zona di pianura Zone di Zona di pianura Zone di e zone di montagna II
Prati sfruttati in modo estensivo, prati sfruttati in modo poco intensivo e terreni da strame 1 000 700 1 000 500 Pascoli sfruttati in modo estensivo e pascoli boscati (pascoli boschivi e selve) 500 1 300 1 500 300 Siepi e boschetti campestri e rivieraschi 2 000 2 000 1 000 500 Superfici viticole con biodiversità naturale 1 000 1 000 1 000 500 Alberi da frutto ad alto fusto nei campi 30 30 55 Alberi indigeni, isolati o in viali alberati 55 Altre superfici di compensazione ecologica sulla superficie agricola utile 1 000 500 1 Il contributo è concesso nella misura del 50% al massimo per la qualità della flora e delle strutture
141 2 . 2 P a g a m e n t i d i r e t t i
Tabella 36 pagina A40

Contributi1 giusta l'ordinanza sulla qualità ecologica – 2009

1 Riduzioni, rimborsi e pagamenti suppletivi esclusi

2 Conversione degli alberi ad alto fusto (1 albero = 1 ara)

Il notevole incremento dell'importo è riconducibile da un lato all'aumento dei contributi nell'ambito della PA 2011 e dall'altro al buon riscontro dei programmi

Contributi1 per la qualità biologica e l'interconnessione2 – 2009

prati sfruttati in modo poco

1 Riduzioni, rimborsi e pagamenti suppletivi esclusi

2 Essendoci superfici che ricevono contributi contemporaneamente per la qualità e l’interconnessione, i valori delle colonne «Qualità biologica» e «Interconnessione» non vanno addizionati

Fonte: UFAG

Caratteristica Unità Regione di Regione Regione di Totale pianura collinare montagna Aziende numero 10 591 8 312 10 025 28 928 Superficie 2 ha 20 465 16 966 33 431 70 862 Superficie 2 per azienda ha 1,93 2,04 3,33 2,45 Contributo per azienda fr 1 737 1 842 2 114 1 898 Totale contributi 1 000 fr 18 401 15 309 21 193 54 902 Totale contributi 2008 1 000 fr 14 390 11 611 17 092 43 093
Fonte: UFAG
Caratteristica Unità Qualità Interconnessione biologica Prati sfruttati
intensivo,
da strame Aziende numero 16 543 18 390 Superficie ha 26 658 30 041 Pascoli sfruttati in modo estensivo, pascoli boscati Aziende numero 1 277 4 591 Superficie ha 3 196 8 111 Siepi e boschetti campestri e rivieraschi Aziende numero 2 054 4 361 Superficie ha 516 955 Superfici viticole con biodiversità naturale Aziende numero 62 31 Superficie ha 82 20 Alberi da frutto ad alto fusto nei campi Aziende numero 7 483 12 008 Alberi numero 444 092 589 880 Altri elementi Aziende numero 6 021 Superficie ha 1 359
in modo estensivo,
terreni
142 2 . 2 P a g a m e n t i d i r e t t i

Superfici con qualità giusta l’OQE (compr. gli alberi ad alto fusto)

in % della SAU 11–20 >20

0 1–5 6–10

Valori per Comune

Regione d’estivazione

Superfici con interconnessione giusta l’OQE (compr gli alberi ad alto fusto)

Fonte: UFAG, GG25 © Swisstopo 2010

in % della SAU 11–20 >20

0 1–5 6–10

Valori per Comune

Regione d’estivazione

Fonte: UFAG, GG25 © Swisstopo 2010

143 2 . 2 P a g a m e n t i d i r e t t i

■ Contributi per la produzione estensiva di cereali e colza Mediante questo provvedimento s’intende promuovere la coltivazione di cereali e colza senza ricorrere a regolatori della crescita, fungicidi, stimolanti chimici di sintesi delle difese naturali e insetticidi Il contributo per ettaro ammonta a 400 franchi

Contributi per la produzione estensiva di cereali e colza – 2009

Composizione della superficie estensiva – 2009

Totale 72934 ha

Colza 5%

Cereali da foraggio 34%

Cereali panificabili 61%

Fonte: UFAG

Caratteristica Unità Regione di Regione Regione di Totale pianura collinare montagna Aziende numero 9 161 5 123 563 14 847 Superficie ha 52 189 19 302 1 442 72 934 Superficie per azienda ha 5,70 3,77 2,56 4,91 Contributo per azienda fr 2 269 1 504 1 025 1 958 Totale contributi 1 000 fr 20 791 7 707 577 29 075 Totale contributi 2008 1 000 fr 21 936 7 986 607 30 529 Fonte: UFAG Tabella 37 pagina A41 144 2 . 2 P a g a m e n t i d i r e t t i

■ Agricoltura biologica

A complemento del maggior ricavo che può essere ottenuto sul mercato, la Confederazione promuove l’agricoltura biologica come forma di produzione particolarmente in sintonia con la natura e rispettosa dell’ambiente Per poter beneficiare dei contributi i gestori devono rispettare, sull’insieme delle superfici dell’azienda, le esigenze dell’ordinanza sull’agricoltura biologica Vi sono eccezioni relative alla gestione sull’intero territorio aziendale per quanto riguarda la vitivinicoltura e la frutticoltura

Nell'agricoltura biologica si rinuncia completamente all'utilizzo di mezzi di produzione ottenuti mediante sintesi chimica come concimi commerciali o pesticidi Ciò consente di risparmiare energia e di proteggere acqua, aria e suolo Per l’agricoltore è quindi particolarmente importante considerare i cicli e i processi naturali Nel complesso l'agricoltura biologica si traduce in una maggiore efficienza nell'utilizzo delle risorse disponibili fornendo un indicatore importante della sostenibilità del sistema di produzione

Nel 2009 l’agricoltura biologica veniva praticata sul 10,6 per cento dell’intera SAU.

Aliquote 2009 fr /ha

Contributi per l’agricoltura biologica – 2009

Quota della superficie gestita biologicamente, per regione – 2009

Totale 110282 ha

Regione di pianura 21%

Regione di montagna 59%

Regione collinare 20%

Fonte: UFAG

– Colture speciali 1 200 – Superficie coltiva
speciali 800 – Superfici inerbite e terreni da strame 200
aperta senza colture
Caratteristica Unità Regione di Regione Regione di Totale pianura collinare montagna Aziende numero 1 171 1 280 3 263 5 714 Superficie ha 22 780 22 039 65 463 110 282 Superficie per azienda ha 19,45 17,22 20,06 19,30 Contributo per azienda fr 7 906 4 260 4 053 4 889 Totale contributi 1 000 fr 9 258 5 453 13 226 27 937 Totale contributi 2008 1 000 fr 8 965 5 611 13 404 27 980 Fonte: UFAG
145 2 . 2 P a g a m e n t i d i r e t t i
Tabella 34a pagina A34

2.2.3.2 Contributi etologici

In questo ambito rientrano i programmi «sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali» e «uscita regolare all'aperto» (cfr anche 1 3 2)

■ Sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali (SSRA)

Si promuove la detenzione di animali in sistemi di stabulazione che rispondono a requisiti il cui livello è di gran lunga superiore a quanto prescritto dalla legislazione in materia di protezione degli animali

Aliquote di contribuzione SSRA 2009 fr /UBG

Animali della specie bovina e bufali di oltre 120 giorni di età, animali della specie equina di oltre 30 mesi, capre di età superiore a un anno, conigli 90

Suini, suinetti esclusi 155

– Galline e galli da allevamento, ovaiole, pollastrelle e galletti, pulcini, polli da ingrasso e tacchini 280

Contributi SSRA – 2009

L'incremento dell'importo è essenzialmente da ricondurre a una percentuale maggiore di animali tenuti secondo le prescrizioni SSRA

■ Uscita regolare all’aperto (URA)

Si promuove l’uscita regolare all’aperto degli animali da reddito Per uscita regolare all’aperto s’intende l’uscita al pascolo, in una corte o in uno spazio esterno coperto che risponde ai requisiti previsti dall’ordinanza URA

Aliquote di contribuzione URA 2009 fr /UBG

– Animali della specie bovina e bufali, animali della specie equina, capre e pecore di età superiore a un anno, conigli 180

– Scrofe da allevamento non allattanti 360

Altri suini, suinetti esclusi 155

Galline e galli da allevamento, ovaiole, pollastrelle e galletti, pulcini, polli da ingrasso e tacchini 280

Nell'anno di contribuzione 2009 il contributo per scrofe da allevamento non allattanti è stato aumentato a 360 franchi per UBG

Caratteristica Unità Regione di Regione Regione di Totale pianura collinare montagna Aziende numero 9 220 6 071 4 344 19 635 UBG numero 289 956 151 093 81 122 522 171 UBG per azienda numero 31,45 24,89 18,67 26,59 Contributo per azienda fr 3 708 2 857 1 924 3 050 Totale contributi 1 000 fr 34 191 17 343 8 356 59 890 Totale contributi 2008 1 000 fr 32 270 16 204 7 550 56 025 Fonte: UFAG
146 2 . 2 P a g a m e n t i d i r e t t i
Tabella 39 pagina A43

Contributi URA – 2009

2.2.3.3 Contributi d’estivazione

■ Gestione sostenibile delle regioni d'estivazione

Mediante i contributi d’estivazione s’intende garantire la gestione e la cura dei vasti pascoli d’estivazione nelle Alpi, nelle Prealpi e nel Giura. La regione d’estivazione viene gestita e curata con circa 300'000 UBG. Il carico di bestiame viene definito secondo i principi di una gestione sostenibile Si parla del cosiddetto carico usuale Partendo dal carico usuale, i contributi vengono versati in base al carico normale (CN) Per CN si intende l’estivazione di una UBG durante 100 giorni Aliquote

Contributi d’estivazione – 2009

1 Totale delle aziende d’estivazione aventi diritto a contributi (doppi versamenti esclusi)

Caratteristica Unità Regione di Regione Regione di Totale pianura collinare montagna Aziende numero 13 695 10 933 12 448 37 076 UBG numero 384 158 267 923 242 177 894 258 UBG per azienda numero 28,05 24,51 19,46 24,12 Contributo per azienda fr 5 119 4 471 3 541 4 398 Totale contributi 1 000 fr 70 104 48 881 44 075 163 060 Totale contributi 2008 1 000 fr 68 739 48 083 43 743 160 565 Fonte: UFAG
2009 fr – Per UBG di vacche munte, pecore lattifere e capre lattifere (estivazione di 56–100 giorni) 320 – Per CN di ovini, eccettuate le pecore lattifere in caso di sorveglianza permanente 320 per pascoli da rotazione 240 per altri pascoli 120 – Per CN di altri animali che consumano foraggio grezzo 320
Caratteristica Contributi Aziende UBG o CN 1 000 fr Numero Numero Vacche, capre lattifere e pecore lattifere 16 255 1 863 50 881 Ovini, eccettuate le pecore lattifere 5 386 907 24 276 Altri animali che consumano foraggio grezzo 76 366 6 602 239 209 Totale 98 008 7 197 1 Totale 2008 91 711 7 278 1
Tabella 40 pagina A44
41a–41b pagine A45–A46 147 2 . 2 P a g a m e n t i d i r e t t i
Fonte: UFAG
Tabelle

Nell'ambito dell'applicazione della PA 2011, fatta eccezione per gli «altri pascoli destinati agli ovini», per l'anno di contribuzione 2009 i contributi sono stati aumentati di 20 franchi per carico normale o per UBGFG

Dal 2003 vengono stanziati contributi d’estivazione per ovini (escluse le pecore lattifere) in maniera differenziata a seconda del sistema di pascolo Con contributi più elevati per pascoli da rotazione e sorveglianza permanente da un lato si considerano i costi maggiori e, dall’altro, analogamente ai contributi ecologici, si incentiva un ’estivazione sostenibile del bestiame ovino Per sorveglianza permanente s'intende la conduzione del gregge effettuata giornalmente da un pastore con cani, in luoghi di pascolo stabiliti dal pastore stesso

Per pascolo da rotazione s'intende un pascolo effettuato per tutta la durata dell’estivazione, in parchi cintati o chiaramente delimitati da elementi naturali

Estivazione di ovini secondo il sistema di pascolo – 2009

Sistema di pascolo Aziende Animali con Contributi contributi Numero

Evoluzione dell'estivazione 2007-2009: aziende, animali estivati in carichi normali, per categoria di animali

CN 1 000 fr Sorveglianza permanente 98 8 821 2 800 Pascoli da rotazione 214 5 461 1 301 Restanti pascoli 577 9 262 1 125 Combinazione di sistemi di pascolo 18 731 160 Totale 907 24 275 5 386 Totale 2008 916 24 368 5 058 Fonte: UFAG
Anno 2007 2008 2009 Categoria di animali Unità Vacche da latte Aziende 4 662 4 577 3 924 Carichi 118 919 114 579 106 118 Vacche madri e nutrici e altre vacche Aziende 1 643 1 654 2 289 Carichi 24 962 25 114 32 044 Altro bestiame bovino Aziende 6 294 6 242 6 183 Carichi 122 562 117 073 123 294 Animali della specie equina Aziende 1 024 1 000 968 Carichi 4 550 4 403 4 421 Ovini Aziende 993 995 993 Carichi 25 803 25 963 25 297 Caprini Aziende 1 557 1 508 1 434 Carichi 5 926 5 827 5 817 Altri animali estivati Aziende 223 240 196 Carichi 518 468 465 1 carico =
UBG * durata / 100 Fonte: UFAG 148 2 . 2 P a g a m e n t i d i r e t t i
1

2.2.3.4 Contributi per la protezione delle acque

■ Prevenzione del convogliamento e del dilavamento di sostanze

Dal 1999, mediante l’articolo 62a della legge sulla protezione delle acque, la Confederazione può promuovere i provvedimenti presi dal settore agricolo per prevenire il convogliamento e il dilavamento di sostanze nelle acque superficiali e sotterranee L’accento del programma è posto sulla riduzione del carico di nitrato nell’acqua potabile e del carico di fosforo nelle acque superficiali in regioni nelle quali la PER, l’agricoltura biologica, divieti e precetti nonché i programmi facoltativi promossi dalla Confederazione (produzione estensiva, compensazione ecologica) non sono sufficienti

Nel 2009 erano in corso d’attuazione 30 progetti, di cui 24 relativi al nitrato, 4 inerenti al fosforo e 2 sui prodotti fitosanitari. Quattro nuovi progetti sono in fase di allestimento.

In virtù dell’ordinanza sulla protezione delle acque, i Cantoni sono tenuti a designare un settore d’alimentazione per le captazioni di acque superficiali e sotterranee nonché a ordinare provvedimenti di risanamento qualora la qualità dell’acqua fosse insufficiente Questi provvedimenti possono comportare limitazioni significative rispetto allo stato della tecnica per quanto concerne l’utilizzo del suolo nonché perdite finanziarie insopportabili per le aziende I contributi ai costi concessi dalla Confederazione ammontano al massimo all'80 per cento per gli adeguamenti strutturali e fino al 50 per cento per i provvedimenti di gestione

Nel 2009 sono stati erogati 6,77 milioni di franchi

149 2 . 2 P a g a m e n t i d i r e t t i

Ricapitolazione dei progetti – 2009

Cantone Regione, Durata Sostanza Comprensorio Totale costi Contributi Comune del progetto del progetto previsti 2009 prevista

1 Proroga dei progetti concordata

2 Progetto nel quadro di un raggruppamento terreni con contributo unico nel 2005

3 Con provvedimenti strutturali edili

L'aumento dei contributi erogati, registrato rispetto al 2008, è riconducibile a una maggiore partecipazione delle aziende e ai nuovi progetti.

Anno ha fr fr AG Baldingen 2004–2015 1 Nitrati 69 593 200 24 510 AG Birrfeld 2002–2013 1 Nitrati 813 4 239 900 242 562 AG Wohlenschwil 2001–2013 1 Nitrati 62 703 396 70 205 AG Klingnau 2007–2012 Nitrati 101 486 600 4 138 AG Lago di Hallwil 2001–2010 Fosforo 1 200 2 209 970 134 945 FR Avry-sur-Matran 2000–2011 1 Nitrati 37 405 739 27 133 FR Courgevaux 2003–2015 1 Nitrati 27 164 838 29 537 FR Domdidier 2004–2016 1 Nitrati 30 195 588 24 891 FR Fétigny 2004–2016 1 Nitrati 63 1 526 110 283 116 FR Lurtigen 2005–2010 Nitrati 286 1 218 964 101 983 FR Torny (Middes) 2000–2012 1 Nitrati 45 369 853 21 955 FR Salvenach 2005 2 Nitrati 13,5 202 334GE Charmilles 2008–2013 PF 202 480 700 28 123 LU Lago di Baldegg 2000–2010 1 Fosforo 5 600 18 800 782 2 028 816 LU Lago di Sempach 2005–2010 1 Fosforo 4 905 17 577 455 1 398 626 LU Lago di Hallwil 2001–2010 1 Fosforo 3 786 7 312 967 922 748 NE Valangin 2009–2014 Nitrati 178 1 235 668 3 74 574 SH Klettgau 2001–2012 1 Nitrati 357 4 049 470 199 341 SO Gäu I und ll 2000–2014 1 Nitrati 1 508 4 339 000 475 618 VD Bavois 2005–2010 Nitrati 37 178 985 22 333 VD Bofflens 2005–2010 Nitrati 112 580 100 78 601 VD Boiron / Morges 2005–2010 PF 2 250 1 313 100 53 109 VD Bussy sur Moudon 2009–2015 Nitrati 34 404 100VD Curtilles 2009–2015 Nitrati 28,5 298 400VD Morand / Montricher 2000–2013 1 Nitrati 403 1 082 996 226 589 VD Neyruz-sur Moudon 2009–2014 Nitrati 20 132 000 178 516 VD Thierrens 1999–2011 1 Nitrati 17 333 570 26 738 VD Sugnens 2007–2012 Nitrati 16 129 900 17 298 VD Peney-le-Jorat / 2009–2014 Nitrati 28 306 000 30 097 Villars-Tiercelin ZH Baltenswil 2000–2011 1 Nitrati e 130 712 000 44 128 prodotti fitosanitari Totale 63 668 435 6 770 230 Totale 2008 6 248 811
Fonte: UFAG
150 2 . 2 P a g a m e n t i d i r e t t i

2.2.3.5 Impiego sostenibile delle risorse naturali (progetti sulle risorse)

In virtù degli articoli 77a e 77b LAgr, dal 2008 la Confederazione versa contributi intesi a migliorare l'impiego delle risorse naturali in ambito agricolo Il provvedimento riguarda le risorse necessarie per la produzione agricola come azoto, fosforo ed energia, l'ottimizzazione della protezione delle piante, una maggiore protezione nonché un impiego più sostenibile del suolo, della biodiversità in ambito agricolo e del paesaggio

I provvedimenti devono andar oltre le condizioni poste dalle leggi, dalla PER o da altri programmi d'incentivazione della Confederazione come l'ordinanza sulla qualità ecologica

– Il miglioramento sul piano ecologico non dev'essere ottenuto riducendo la produzione indigena, bensì aumentando l'efficienza nell'impiego delle risorse

I contributi, versati per un periodo di al massimo sei anni, sono volti a promuovere nuove tecniche e forme d'organizzazione nonché ad agevolare gli adeguamenti strutturali in vista di migliorare la situazione nei suddetti ambiti e per l'introduzione dei quali è necessario un sostegno finanziario

– Le misure devono continuare a espletare i loro effetti anche dopo la conclusione del progetto

L'UFAG partecipa ai costi nella misura dell'80 per cento al massimo Il finanziamento dei costi residui del progetto deve essere garantito da un ente responsabile

– La partecipazione ai provvedimenti è facoltativa

I primi progetti sulle risorse sono in corso; altri sono in fase di elaborazione

Risorse naturali / Progetti in corso nel 2009 Progetti iniziati il 1° gennaio 2010 Ambito

Azoto Cantoni di Turgovia, Lucerna, Cantoni di Appenzello Interno, Friburgo, Berna Appenzello Esterno, Soletta, Argovia, progetto Svizzera centrale (Cantoni Obvaldo, Nidvaldo, Uri, Svitto, Zugo)

Fertilità del suolo

Cantoni di Basilea Città, Berna Cantone di Soletta Biodiversità Smaragd Oberaargau

Fonte: UFAG

Nel 2009 sono stati stanziati contributi per un ammontare di 3'452'464 per i tre progetti sull'ammoniaca nei Cantoni Turgovia, Lucerna e Friburgo, per il progetto sul suolo nel Cantone Basilea Città e per il progetto Smaragd Oberaargau. Oltre al progetto sul suolo e sull'ammoniaca, avviato nel Canton Berna nel secondo semestre 2009, si sono potuti approvare altri sei progetti negli ambiti dell'azoto e del suolo, lanciati il 1° gennaio 2010

151 2 . 2 P a g a m e n t i d i r e t t i

2.2.3.6 Innovazioni nel 2010

Compensazione ecologica

– A partire dal 2010, i contributi ecologici per le siepi nonché i boschetti campestri e rivieraschi vengono estesi a un orlo inerbito limitrofo largo da tre a sei metri La superficie dell'orlo inerbito non può più venir computata come base di foraggio grezzo nel quadro dei contributi per animali e dei contributi di declività, ragion per cui vengono aumentati i contributi ecologici per le siepi nonché i boschetti campestri e rivieraschi, orlo inerbito compreso Nella regione di pianura e collinare sono stati portati a 2'500 franchi, nelle zone di montagna I e II a 2'100 e nelle zone di montagna III e IV a 1'900

Contributi per l’agricoltura biologica

– Per il 2010, i contributi per le colture speciali e per la restante superficie coltiva aperta saranno aumentati di 150 franchi l'ettaro

Contributi etologici

– Nel 2010, i contributi SSRA per i conigli saranno aumentati a 280 franchi pro UBG e anno.

Contributi d’estivazione

Per l'anno di contribuzione 2010, fatta eccezione per gli «altri pascoli destinati agli ovini», i contributi sono stati aumentati di 10 franchi per carico normale o per UBGFG Per il 2010 sono valide le seguenti aliquote di contribuzione:

– 330 franchi per ovini sorvegliati, animali munti con una durata d’estivazione di 56–100 giorni e altre UBGFG;

– 250 franchi per ovini su pascoli di rotazione;

– 120 franchi per altri pascoli destinati agli ovini

152 2 . 2 P a g a m e n t i d i r e t t i

2.3 Miglioramento delle basi

Mediante i provvedimenti denominati «Miglioramento delle basi» viene promossa e sostenuta la produzione di derrate alimentari rispettosa dell'ambiente ed efficiente nonché incoraggiato lo svolgimento dei compiti multifunzionali

provocati dal maltempo 2005 incluso

2 Contributo straordinario alla consulenza a seguito dell entrata in vigore della

Gli obiettivi dei provvedimenti nel campo del miglioramento delle basi sono:

– rafforzamento della competitività attraverso la riduzione dei costi di produzione;

– promozione di uno sviluppo sostenibile nelle aree rurali;

– strutture aziendali moderne e superfici agricole utili ben accessibili;

– produzione efficiente e rispettosa dell'ambiente;

– varietà resistenti e ad alto rendimento nonché prodotti di alta qualità;

– protezione della salute dell'uomo e degli animali nonché dell'ambiente;

– diversità genetica

153 2 . 3 M i g l i o r a m e n t o d e l l e b a s i
Aiuti finanziari per il miglioramento
sociali Provvedimento 2008 2009 2010 5 mio fr Contributi per i miglioramenti strutturali 88,5 1 82,8 6 85 6 Crediti d’investimento 51 47 47 Aiuti per la conduzione aziendale 2 1,8 7 Aiuti per la riqualificazione 0,3 0,2 5 Consulenza e contributi per la ricerca 17 2 18 18 Lotta alle malattie delle piante e agli organismi nocivi 11 3 22 Produzione vegetale e allevamento 38 4 38 38 Totale 207,8 189,8 204
Risanamento dei danni
delle basi e le misure
1
nuova perequazione finanziaria (NPC) incluso 3 Credito suppletivo per la lotta contro il fuoco batterico incluso 4 Ripresa dei contributi cantonali a seguito dell'entrata in vigore della NPC 5 Preventivo 6 Credito speciale per misure di stabilizzazione incluso Fonte: UFAG

2.3.1 Miglioramenti strutturali e misure sociali collaterali

2.3.1.1 Miglioramenti strutturali

I provvedimenti nel settore dei miglioramenti strutturali consentono di migliorare le condizioni di vita ed economiche nelle aree rurali, segnatamente nella regione di montagna e nelle regioni periferiche Il raggiungimento degli obiettivi ecologici, di protezione degli animali e di pianificazione del terriorio, quali la rinaturazione dei piccoli corsi d'acqua, l'interconnessione di biotopi e lo sviluppo di sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali, consente di tutelare gli interessi della collettività

Gli aiuti agli investimenti sostengono le infrastrutture agricole e rendono possibile l'adeguamento delle aziende ai cambiamenti delle condizioni quadro Mediante la riduzione dei costi di produzione e la promozione dello sviluppo ecologico viene migliorata la competitività di un 'agricoltura dedita alla produzione sostenibile Anche in altri Paesi, in particolare nell'UE (2° pilastro della PAC), gli aiuti agli investimenti agricoli sono provvedimenti importanti volti a promuovere le aree rurali

Gli aiuti agli investimenti vengono concessi quali incentivi all'autosostegno a favore di provvedimenti individuali o collettivi Sono disponibili due strumenti:

– contributi (a fondo perso) con partecipazione dei Cantoni, prevalentemente per provvedimenti collettivi;

– crediti d'investimento sotto forma di mutui rimborsabili ed esenti da interessi, prevalentemente per provvedimenti individuali

■ Mezzi finanziari per i contributi

Nel 2009 per le bonifiche fondiarie e gli edifici rurali sono stati erogati contributi per un totale di 82,8 milioni di franchi. Inoltre, l’UFAG ha approvato nuovi progetti con contributi federali per un importo complessivo di 86,2 milioni di franchi. Il volume degli investimenti totali è stato di 421,1 milioni di franchi. L’ammontare dei contributi federali relativi ai progetti approvati non corrisponde all’importo iscritto nella rubrica del preventivo «Miglioramenti strutturali agricoli», in quanto l’assicurazione di un contributo e il relativo versamento avvengono soltanto eccezionalmente nello stesso anno Per un progetto approvato viene spesso assicurata soltanto una tranche

154 2 . 3 M i g l i o r a m e n t o d e l l e b a s i
Tabelle 45–46 50a pagine A52, A56

Contributi della Confederazione – 2009

15% 24% 61%

Costruzione di strade agricole

Provvedimenti in relazione al bilancio idrico del suolo

Acquedotti

Ripristino e consolidamento

Ripristino periodico

Altri provvedimenti del genio civile

Progetti di sviluppo regionale PSR

Edifici rurali per animali che consumano foraggio grezzo

Edifici alpestri

Altri provvedimenti nel settore delle costruzioni rurali

30 0 5 10 15 20 25

Regione di pianura

m i o f r Fonte:

UFAG

155 2 . 3 M i g l i o r a m e n t o d e l l e b a s i
mio fr
Fonte: UFAG Regione collinare Regione di montagna
Ricomposizioni particellari (compr le infrastrutture)
0 20 40 60 80 100 120 2000/02 93 2003 102 2004 94,5 2005 85 2006 107,5 2007 92,4 2008 88,5 2009 82,8
Contributi della Confederazione alle bonifiche fondiarie e agli edifici rurali – 2003–2009

■ Mezzi finanziari per i crediti d'investimento

Nel 2009 i Cantoni hanno concesso crediti d’investimento per un ammontare complessivo di 317,6 milioni di franchi da destinare a 2'148 casi L’87,9 per cento di tale importo è stato riservato al finanziamento di provvedimenti individuali, il 12,1 per cento al sostegno di provvedimenti collettivi A favore dei progetti collettivi nella regione di montagna possono venir concessi anche crediti di transizione, ossia crediti di costruzione con una decorrenza di tre anni al massimo

Crediti d'investimento – 2009

I crediti per i provvedimenti individuali hanno riguardato principalmente l'aiuto iniziale nonché la costruzione o la trasformazione di edifici d'abitazione e di edifici rurali Vengono rimborsati mediamente sull'arco di 13,6 anni.

Nel settore dei provvedimenti collettivi sono stati stanziati crediti soprattutto nell'ambito delle bonifiche fondiarie, dell'acquisto in comune di macchine e veicoli nonché dei provvedimenti nel settore edile (edifici e installazioni per l'economia lattiera, per la lavorazione, lo stoccaggio e lo smercio di prodotti agricoli nonché impianti per la produzione di energia rinnovabile da biomassa)

Nel 2009 la Confederazione ha assegnato ai Cantoni nuovi mezzi finanziari pari a 47 milioni di franchi che, unitamente agli importi costantemente rimborsati, vengono utilizzati per la concessione di nuovi crediti. L'attivo circolante del Fonds de roulement, istituito nel 1963, ammonta a 2,3 miliardi di franchi.

Crediti d’investimento secondo le categorie di provvedimenti, crediti di costruzione esclusi – 2009

Tabelle 47–48, 50b pagine A53–A56

Regione

Acquisto dell'azienda da parte

dell'affittuario Edifici

Provvedimenti collettivi1

Bonifiche fondiarie 47% 28% 25%

1 Acquisto in comune di macchine e veicoli, aiuto iniziale per le organizzazioni contadine di solidarietà, edifici e installazioni comuni per la lavorazione e lo stoccaggio di prodotti agricoli, impianti comuni per la produzione di energia rinnovabile da biomassa

2 Ortoflorovivaismo esercitato a titolo professionale, piccole imprese artigianali

156 2 . 3 M i g l i o r a m e n t o d e l l e b a s i
Numero Mio fr Quota % Provvedimenti individuali 1 914 279,0 87,9 Provvedimenti collettivi, crediti di costruzione esclusi 193 24,7 7,7 Crediti di costruzione 41 13,9 4,4 Totale 2 148 317,6 100 Fonte: UFAG
140 0 20 40 60 80 100 120 mio fr
Fonte: UFAG di pianura Regione collinare Regione di montagna
Aiuto iniziale
d'abitazione
Diversificazione
Edifici rurali
Altri provvedimenti nel settore delle costruzioni rurali2

2.3.1.2 Misure sociali collaterali

■ Aiuti per la conduzione aziendale

Gli aiuti per la conduzione aziendale sono concessi sotto forma di mutui esenti da interessi e servono a evitare o a superare ristrettezze finanziarie temporanee non imputabili al gestore Gli effetti degli aiuti per la conduzione aziendale corrispondono a quelli dello sdebitamento indiretto della singola azienda

Nel quadro degli aiuti per la conduzione aziendale nel 2009 sono stati concessi mutui per un importo totale di circa 18,8 milioni di franchi a favore di 128 casi. Ciascun mutuo ammonta mediamente a 146‘923 franchi e viene rimborsato sull'arco di 12,7 anni.

Mutui nel quadro dell'aiuto per la conduzione aziendale – 2009

Fonte: UFAG

Nel 2009 ai Cantoni sono stati assegnati 1,806 milioni di franchi. In seguito all’entrata in vigore della nuova perequazione finanziaria (NPC), la partecipazione cantonale ammonta per lo meno all’importo dei nuovi fondi federali. I nuovi mezzi finanziari della Confederazione e dei Cantoni, unitamente agli importi costantemente rimborsati, vengono utilizzati per concedere nuovi mutui. L'attivo circolante del Fonds de roulement, istituito nel 1963 con nuovi mezzi finanziari della Confederazione e con importi rimborsati, ammonta, unitamente alle quote dei Cantoni, a 218 milioni di franchi circa

■ Aiuti per la riqualificazione

Gli aiuti per la riqualificazione agevolano la conversione a una professione non agricola delle persone indipendenti attive nel settore primario Tale misura comprende contributi ai costi di riqualificazione e di sostentamento per capiazienda che non hanno ancora compiuto il 52esimo anno di età La concessione di un simile aiuto presuppone l'abbandono dell'azienda agricola Nel 2009 è stato prospettato un importo di 146‘730 franchi da destinare a un caso. Considerati gli aiuti per la riqualificazione concessi negli anni precedenti, alle sette persone in questione sono stati versati 199‘421 franchi. La durata della riqualificazione varia, a seconda della formazione, da 1 a 3 anni. La gamma di professioni è ampia e spazia da quelle in campo sociale (p.es. fisioterapista, catechista, infermiere, ecc.) a quelle artigianali e commerciali (p.es. falegname, fabbro, cuoco, commerciante agricolo, ecc )

157 2 . 3 M i g l i o r a m e n t o d e l l e b a s i
Numero mio fr Rifinanziamento di debiti esistenti 77 11,434 Superamento di una difficoltà finanziaria eccezionale 48 7,225 Mutuo in caso di cessazione dell'attività 3 0,097 Totale 128 18,806
Tabelle 49, 50b pagine A55–A56 Tabella 51 pagina A57

2.3.1.3 Iniziative collettive di progetto

Le iniziative collettive di progetto nelle regioni rurali riguardano soprattutto i seguenti tipi di progetto:

progetti di sviluppo regionale (PSR);

progetti di interconnessione ecologica giusta l'ordinanza sulla qualità ecologica (OQE);

progetti per la promozione dell'impiego sostenibile delle risorse naturali

Prima di procedere alla pianificazione dettagliata di un PSR occorre condurre uno studio di fattibilità Dalla fine del 2006 la Confederazione sostiene questi accertamenti preliminari erogando un contributo Secondo questo principio, per gli altri due tipi di progetto la Confederazione partecipa finanziariamente al trattamento della domanda di realizzazione

Fino a fine 2009 sono state inoltrate 149 bozze di progetto, delle quali l'80 per cento circa soddisfaceva i requisiti per poter beneficiare di un sostegno finanziario Terminati gli accertamenti preliminari, per i PSR e i progetti sulle risorse inizia la fase di elaborazione di un piano dettagliato di realizzazione L'attuazione dei progetti di interconnessione avviene a livello cantonale

Iniziative collettive di progetto da novembre 2006

Stato: fine 2009

giusta l’OQE

Accertamenti preliminari In attuazione Sospeso/Interrotto

Fonte: UFAG

158 2 . 3 M i g l i o r a m e n t o d e l l e b a s i
Stato: fine 2009 Bozze di progetto inoltrate 149 Sostegno assicurato 118 Tipo di progetto: – progetti di sviluppo regionale (PSR) 58 – interconnessione ecologica (OQE) 25 – impiego sostenibile delle risorse naturali 26 – altro 9
collettive di progetto
Iniziative
Progetti di sviluppo regionale Progetti d’interconnessione
Progetti
sulle risorse

2.3.1.4 Parchi naturali regionali e agricoltura

■ Grande dinamismo

La modifica della legge sulla protezione della natura e del paesaggio (LPN) e l’ordinanza sui parchi sono entrate in vigore il 1° dicembre 2007 Nella LPN si attribuisce alla Confederazione la competenza di assegnare il marchio Parco, di attribuire gli aiuti finanziari per l'istituzione, la gestione e l'assicurazione della qualità dei parchi, basandosi sugli accordi programmatici, e di emanare le direttive concernenti i requisiti dei parchi e il conferimento dei marchi Parco e Prodotto

Si distinguono tre categorie di parchi: i parchi naturali regionali (PNR) per i quali l’accento è posto sullo sviluppo sostenibile e i parchi nazionali (PN) e naturali periurbani (PNP), nei quali sono la protezione della natura e del paesaggio ad essere d'importanza preponderante. I PNP possono essere intesi come «parchi nazionali in miniatura», situati nelle immediate vicinanze di città e agglomerati. Dal punto di vista dell'agricoltura sono particolarmente interessanti e rilevanti soprattutto i parchi naturali regionali

All'inizio del 2008, l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) ha ricevuto le prime dieci domande tramite i Cantoni, che fungono da richiedenti I contenuti sostanziali delle domande sono tuttavia stati elaborati da enti responsabili dei parchi Nell'ambito dell'indagine conoscitiva federale l'UFAG ha potuto esprimere il proprio parere sulle singole richieste Nell'autunno 2008 l'UFAM ha dato il via libera alla fase di istituzione per nove progetti e ha conferito il marchio Parco al progetto dell'UNESCO Biosfera Entlebuch

L'UFAM ha ricevuto numerose domande anche nel 2009 A sette progetti per PNR ha dato un giudizio positivo Durante la fase di istituzione, i progetti per i parchi possono essere insigniti del marchio «Candidatura» Due candidati storici (PNR Thal e PNP Sihlwald) hanno invece ricevuto il marchio Parco

Superfici occupate da parchi

159 2 . 3 M i g l i o r a m e n t o d e l l e b a s i
Stato: fine 2009 Fonte: UFAM PNR/RNP Parco naturale regionale NEP Parco naturale periurbano Parchi in fase d’istituzione Parchi d’importanza nazionale Parco Nazionale Svizzero GR 1 Parco Nazionale Svizzero GR 2 RNP UNESCO Biosfera Entlebuch 3 RNP Thal 4 NEP Wildnispark Zürich-Sihlwald 5 RNP Landschaftspark Binntal 6 PNR Chasseral 7 RNP Diemtigtal 8 RNP Ela 9 RNP Gantrisch 10 RNP Thunersee-Hohgant 11 RNP Biosfera Val Müstair 12 RNP Beverin 13 PNR du Doubs 14 PNR Gruyère Pays-d’Enhaut 15 RNP Jurapark Aargau (AG/SO) 16 PNR jurassien vaudois 17 RNP Pfyn-Finges 18 PNR Biosfera Val d’Hérens 1 11 8 12 5 17 18 14 7 10 2 9 13 6 16 3 15 4

A due anni dall’introduzione della nuova legge sulla protezione della natura e del paesaggio, tre parchi si trovano in fase di gestione (marchio Parco conferito per 10 anni) e 14 progetti in quella di istituzione (candidati) La superficie occupata dai parchi ammonta a 5'750 chilometri quadrati, che corrispondono al 14 per cento della superficie complessiva della Svizzera o quasi alla superficie del Canton Berna

■ Potenziale e possibilità

Lo scopo dei PNR è quello di rivalutare spazi vitali particolarmente belli e di fornire, allo stesso tempo, impulsi per uno sviluppo regionale sostenibile e per un turismo rispettoso della natura (ecoturismo). Il valore aggiunto turistico generato direttamente dal Parco nazionale svizzero nel Canton Grigioni è, ad esempio, di 10 milioni all'anno in media ai quali, tramite l'occupazione e il reddito, si aggiungono 7 milioni di entrate indirette.

Grazie alla gestione e alla cura del paesaggio, alle conoscenze, alla storia nonché agli effetti economici di cui l'agricoltura è protagonista, essa costituisce una colonna portante per i parchi Infine, senza l'agricoltura non può esserci il paesaggio rurale e senza il paesaggio rurale non possono esserci i parchi naturali! In tutte le categorie di parchi, ma soprattutto per i PNR, riveste particolare importanza anche l'ecoturismo

Dal punto di vista turistico, l'obiettivo è quello di commercializzare un 'offerta che consenta di scoprire il patrimonio naturale e culturale e garantisca un 'ottima qualità del servizio agli ospiti Elementi importanti a tal proposito sono l'identità regionale, l'artigianato tradizionale e l'agriturismo Una tale impostazione offre diverse possibilità di produzione e commercializzazione di prodotti regionali dei settori agricolo, silvicolo e alpestre nonché dell'industria locale Ad ogni modo, la sfida principale per la gestione dei parchi e il turismo consiste nel mettere a punto un sistema professionale d'informazione e di gestione dei flussi di visitatori

■ Effetti sull'agricoltura

Per i PNR e per le zone periferiche dei PN e dei PNP non sono previste, nelle basi legali, prescrizioni più severe rispetto ai requisiti usuali contemplati per la gestione agricola La prova che le esigenze ecologiche sono rispettate (PER) resta un presupposto per il versamento dei pagamenti diretti, anche per i parchi; la proprietà fondiaria e la gestione agricola non devono dunque sottostare a ulteriori limitazioni Solo nelle zone centrali dei PN è possibile concordare limitazioni di utilizzo con i gestori di piccole superfici al momento, ad esempio, dell'estivazione Per l'agricoltura, al contrario, i parchi sono fonte di numerosi vantaggi, come ad esempio la commercializzazione di prodotti indigeni Tra i vari vantaggi che i parchi offrono all'agricoltura e che questa è libera di utilizzare vi sono i seguenti:

miglioramento della commercializzazione dei prodotti e delle prestazioni agricole grazie al conferimento da parte dell'ente responsabile dei parchi del marchio Prodotto valido a livello nazionale;

miglioramento delle possibilità di smercio tramite l'adesione a catene regionali di vendita (p es utilizzo di prodotti regionali nei punti di ristoro del parco, vendita nei negozi al dettaglio della regione);

uso di strutture di accoglienza paralberghiera già esistenti o introduzione di nuove forme di alloggio (p es vacanze in fattoria), anch'esse con possibilità di conferimento di un marchio;

contributi giusta l'ordinanza sulla qualità ecologica (OQE)

160 2 . 3 M i g l i o r a m e n t o d e l l e b a s i

■ Sinergie con gli strumenti promozionali di politica agricola

Nel determinare i requisiti nazionali per il conferimento del marchio Prodotto ai parchi, l'UFAG si è impegnato affinché nel settore alimentare si sfruttino appieno le sinergie per la promozione dello smercio di prodotti agricoli Sono pertanto valide, quali requisiti di base per il conferimento del marchio Prodotto, le direttive dei marchi regionali riconosciute dall'UFAG Se un prodotto è già stato insignito del marchio regionale conformemente alle direttive dei marchi regionali, le prescrizioni nazionali per il conferimento del marchio Prodotto sono considerate rispettate, se

– sono adempiuti i requisiti relativi alla regione, tenendo conto che quale regione determinante si considera il territorio del parco;

– il prodotto è stato certificato, conformemente alle direttive per i prodotti regionali, tramite un sistema di controllo accreditato

Le prescrizioni nazionali per il conferimento del marchio Prodotto sono considerate rispettate anche se un prodotto ha già la denominazione DOC o IGP o viene ottenuto secondo i principi dell'agricoltura biologica e, al contempo, sono adempiuti i requisiti delle direttive dei marchi regionali specifici, tenendo conto che quale regione determinante si considera il territorio del parco.

Le sinergie scaturiscono anche nell'ambito dei miglioramenti strutturali nell’agricoltura, già che delle infrastrutture rurali ben tenute promuovono l'economia alpestre e l'agricoltura e quindi gli obiettivi dei parchi Nel «Parc jurassien vaudois», ad esempio, già da anni si sostengono progetti di miglioramento strutturale per la promozione di infrastrutture alpestri, quali l'approvvigionamento idrico Lo stesso dicasi per le possibilità di miglioramenti strutturali per la promozione dell'agriturismo, che contribuiscono all'acquisizione di potenziale in termini di valore aggiunto e all'armonizzazione delle attività del parco nell'ambito dell'ecoturismo Considerevoli aspetti comuni si riscontrano anche tra i PNR e i progetti di sviluppo regionale (PSR) ai sensi dell'articolo 93 capoverso 1 lettera c LAgr, ovvero nella strategia di sviluppo impostata sulla regionalizzazione e sulla sostenibilità, sulla collaborazione intersettoriale e sulla condizione che le iniziative debbano provenire dalla regione ed essere portate avanti dalla popolazione locale (approccio bottom-up)

Con i mezzi dell'UFAM si finanziano prioritariamente l'istituzione e la gestione dei parchi (mansioni gestionali quali l’interazione tra gli attori, lo sviluppo e la commercializzazione di offerte), mentre il sostegno dell'UFAG nell'ambito dello sviluppo rurale è rivolto soprattutto alle infrastrutture e alla promozione dello smercio A tal proposito, sarà necessario assicurare una buona collaborazione a livello federale, ma anche e soprattutto tra i Cantoni, onde evitare che le stesse misure godano di un doppio sovvenzionamento

161 2 . 3 M i g l i o r a m e n t o d e l l e b a s i

2.3.1.5 I caseifici di paese si conformano

■ Pressione su strutture radicatesi nel corso dei secoli

In alcune regioni le prime cooperative casearie contadine dedite alla gestione di caseifici di paese già risalgono a più di 200 anni fa Fino alla fine del XVIII secolo, in Svizzera si era convinti che un formaggio di qualità e con i requisiti adatti all'esportazione potesse venir fabbricato soltanto sugli alpi In seguito alla soppressione, in vaste aree dell'Altipiano, dell'obbligo di gestire i terreni secondo un avvicendamento delle colture predefinito e all'avvio dell’attività d’importazione, dopo la metà del XIX secolo, di cereali a basso prezzo dall'estero si è assistito a una massiccia espansione della coltivazione di cereali da foraggio e quindi dell'allevamento Improvvisamente, quindi, anche nei paesi della regione di pianura erano disponibili notevoli quantitativi di latte per la fabbricazione di formaggio I caseifici di paese spuntavano come funghi e le esportazioni di formaggio crescevano Lo sviluppo degli scambi commerciali nel settore caseario era favorito anche dal crescente benessere nei Paesi confinanti con la Svizzera

Con la riforma agraria avviata negli anni '90 la Confederazione si è gradualmente ritirata dai mercati Lo spirito imprenditoriale e la competitività hanno ripreso ad avere un ruolo maggiore La nuova impostazione della politica agricola ha esercitato una crescente pressione anche sulla struttura dei caseifici di paese radicatasi nel corso dei secoli

■ Fusione di due caseifici di paese nel Canton Friburgo

Nel 2005, i responsabili delle quattro cooperative casearie di Berlens, Estévenens, Mézières e Villariaz colloqui lanciarono il dibattito su un 'eventuale fusione, trovandosi tutti confrontati con problemi quali la necessità di risanare le aziende, cantine troppo piccole o l'impossibilità di trovare un casaro. Dopo intense trattative sotto l'egida, per le questioni amministrative, della Federazione lattiera friburghese, all'inizio del 2008 si optò per la fusione delle quattro cooperative casearie, composte da 43 soci, con effetto retroattivo al 1° gennaio 2008 Nello stesso anno iniziarono anche i lavori per la costruzione del nuovo caseificio della neocostituita Société de fromagerie régionale de Mézières et environs Per l'edificio in cui ha luogo la fabbricazione del formaggio, la cantina e il negozio sono stati investiti complessivamente 7,8 milioni di franchi I beni patrimoniali delle cooperative e i ricavi dalla vendita dei vecchi caseifici di paese sono stati nel destinati al nuovo progetto come fondi propri Il finanziamento è garantito anche da un credito d'investimento della Confederazione e ipoteche bancarie Il nuovo caseificio è stato inaugurato il 25 aprile 2009

162 2 . 3 M i g l i o r a m e n t o d e l l e b a s i

Onde tener conto delle nuove esigenze di natura logistica, la nuova cooperativa ha deciso di partecipare alle spese suppletive cui devono far fronte i singoli fornitori di latte Due volte al giorno il casaro preleva, con un ’autobotte, il latte dei produttori di Berlens e Estévenens a spese della cooperativa Ai produttori lattieri di Mézières e Villariaz viene invece versato un indennizzo per il maggior dispendio correlato alla distanza superiore che li separa dal caseificio

A Mézières, ora secondo caseificio più grande del Canton Friburgo, vengono trasformati complessivamente

5,2 milioni di chilogrammi di latte prodotto da vacche cui non sono somministrati insilati, dai quali si ottengono 360 tonnellate di Gruyère DOP, 70 tonnellate di Vacherin fribourgeois DOP, 15 tonnellate di formaggio da raclette e 15 tonnellate di altre specialità Commisurate alle forme di Gruyère, nella nuova cantina possono essere stoccate circa 6‘000 forme di formaggio La cura delle forme di formaggio è affidata a un robot di proprietà del casaro Il maestro casaro, acquirente del latte per proprio conto e a proprio rischio e pericolo, è responsabile, unitamente al suo team composto da dodici persone, del funzionamento ineccepibile del nuovo caseificio.

■ Sostegno dell'ente pubblico a progetti di caseifici

La Confederazione assicura un sostegno finanziario in tutte le zone del catasto della produzione agricola per edifici e installazioni di cooperative casearie contadine, concedendo crediti d'investimento rimborsabili ed esenti da interessi Nella regione di montagna la Confederazione versa inoltre contributi a fondo perso a favore di progetti di cooperative casearie contadine e di piccole imprese artigianali a condizione che il Cantone coinvolto sostenga il progetto mediante la controprestazione richiesta a norma di legge In ogni caso, gli aiuti agli investimenti vengono concessi soltanto se è stata fornita la prova dell'economicità, della possibilità di finanziamento e della sopportabilità dell'onere e se vi è la garanzia che i produttori lattieri possano spuntare un prezzo del latte adeguato Se il casaro è al contempo acquirente del latte, deve essere fornita la prova, sulla scorta dei nuovi contratti d'affitto e del contratto di acquisto del latte con i soci, che dopo l'investimento egli potrà ottenere un reddito sufficiente. Spetta in primo luogo ai servizi competenti del Cantone in cui sorgerà la nuova struttura applicare le disposizioni concernenti la concessione di aiuti agli investimenti a progetti con buone prospettive future.

163 2 . 3 M i g l i o r a m e n t o d e l l e b a s i

2.3.2 Ricerca, consulenza, formazione

2.3.2.1 Sistema delle conoscenze agricole

Fatti, informazioni ed esperienze generano sapere Il sistema delle conoscenze agricole (SCA) racchiude in sé le conoscenze nel campo della produzione agricola, a partire dalla trasformazione e dallo stoccaggio delle materie prime agricole e delle derrate alimentari fino ad aspetti inerenti all'alimentazione umana, agli effetti dell'ambiente sull'agricoltura nonché a quelli dell'agricoltura su ambiente, natura e paesaggio Nel SCA i fornitori di servizi sono la ricerca pubblica, la formazione e la consulenza I principali fruitori sono gli operatori del sistema agroalimentare

Il settore agroalimentare è calato in un contesto dinamico e in costante trasformazione Per questo le sfide nell'ambito del SCA sono notevoli, in quanto si tratta di mettere a punto soluzioni innovative per e con la pratica con l'obiettivo di attuarle rapidamente ed efficacemente

Negli anni 2009 e 2010 diverse istituzioni hanno subito un 'evoluzione, trovando anche una nuova collocazione, al fine di poter gestire le sfide succitate Nel 2009 il Controllo parlamentare dell’amministrazione (CPA) e il Controllo federale delle finanze (CFF) hanno condotto uno studio analizzando gli ambiti del SCA

■ Sviluppo di istituzioni di ricerca e formazione

Nel 2009 il Dipartimento di scienze agroalimentari del Politecnico federale di Zurigo ha rivisto i propri compiti L'attività didattica e di ricerca tocca tutti i campi del sistema di alimentazione mondiale, dalla microbiologia alle tecnologie alimentari, passando per le scienze della produzione vegetale e animale nonché delle superfici inerbite, fino alle relazioni globali socio-economiche dell'agricoltura In primo piano sono le sfide mondiali del futuro Gli esperti svolgono la loro attività di ricerca per l'alimentazione mondiale e l’impiego sostenibile delle risorse Dal 2012, presso il Politecnico federale di Zurigo, insegnamento e ricerca in questi settori saranno impostati in modo nuovo: l’agronomia in senso stretto sarà di competenza del nuovo Dipartimento delle risorse ambientali e naturali, mentre le scienze alimentari saranno integrate nel nuovo Dipartimento Health Science and Technology

La Scuola universitaria svizzera di agronomia (SSSA) di Zollikofen è un centro di competenze nazionale a livello di formazione superiore professionale per il settore agroalimentare e forestale Offre formazione e perfezionamento professionale in questi settori, seguendo programmi orientati alla pratica svolti da professionisti altamente qualificati Oltre a studi post-universitari sono disponibili anche master in scienze applicate in ambito agroforestale Attraverso l'attività di ricerca e i suoi servizi mette a punto soluzioni per affrontare sfide presenti e future che coinvolgono economia e società Presumibilmente dal 2012 l'organo responsabile della SSSA non sarà più subordinato al concordato che vede la partecipazione di tutti i Cantoni e del Principato del Liechtenstein, bensì al Canton Berna

Agroscope Liebefeld-Posieux ALP e l'Istituto nazionale svizzero d'allevamento equino sono stati oggetto di una fusione Dal 1° gennaio 2010 esiste un unico consiglio di direzione Ciò consente di sfruttare le sinergie a livello di gestione, amministrazione e ricerca. L'obiettivo è consolidare entrambi i marchi ALP e Istituto nazionale svizzero d'allevamento equino. Nel quadro del Programma di consolidamento 2011–2013 del bilancio della Confederazione (PgC 11/13), il Consiglio federale ha chiesto di stralciare il contributo a favore dell'Istituto nazionale svizzero d'allevamento equino al termine del mandato di prestazione a fine 2011, indicando che caldeggerebbe la ripresa dell’Istituto da parte di un ente privato

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■ Sviluppo e riorganizzazione interna di AGRIDEA

I membri di AGRIDEA sono una quarantina di organizzazioni agricole o attive in aree rurali, i Cantoni e il Principato del Liechtenstein Questa associazione gestisce due centrali di consulenza, operative nelle sedi di Lindau e Losanna I loro 140 collaboratori forniscono assistenza a istituzioni e persone attive nel campo dello sviluppo agricolo e delle aree rurali

Per poter continuare ad essere, anche a lungo termine, una partner affidabile nel sistema delle conoscenze, AGRIDEA ha deciso di riorganizzarsi Nel 2005 l'assemblea dei delegati ha coniato la denominazione comune «AGRIDEA» per sostituire l'ASCA (Associazione svizzera per la consulenza nell'agricoltura) e le due centrali di consulenza operanti sotto la sua egida LBL (Landwirtschaftliche Beratungszentrale, Lindau ZH) e SRVA (Service romand de vulgarisation agricole, Losanna) Parallelamente i delegati hanno consolidato, con un nuovo statuto, l'impostazione nazionale e la collaborazione con i principali responsabili di AGRIDEA, le organizzazioni agricole e i Cantoni

Tappe della riorganizzazione di AGRIDEA

Associazione Centrale di Centrale di Lindau Losanna

1958–1994 1958–1976

1976–2005

Schweizerische Vereinigung zur Förderung der Betriebsberatung in der Landwirtschaft, SVBL Association suisse pour l’encouragement du conseil d’exploitation en agriculture, ASCA 1

Service romand de vulgarisation agricole, SRVA, Losanna

SVBL-Zentralstelle Küsnacht ZH

Landwirtschaftliche Beratungszentrale Lindau ZH, LBL

1994–2005

Schweizerische Vereinigung für Beratung in der Landwirtschaft, SVBL Association suisse pour le conseil en agriculture, ASCA 2

2006–2010

Dal 2011

Associazione AGRIDEA AGRIDEA Losanna AGRIDEA Lindau

Associazione AGRIDEA Centrale di consulenza AGRIDEA

Sede Losanna Sede Lindau

1 Associazione svizzera per la promozione della consulenza aziendale in agricoltura, ASCA

2 Associazione svizzera per la consulenza agricola ASCA

Nel 2008, con la riorganizzazione interna delle centrali di consulenza, AGRIDEA ha compiuto un 'ulteriore evoluzione, finalizzata a rafforzare la propria presenza in tutte le aree linguistiche e a realizzare progetti e soluzioni per l'intera Svizzera Gli obiettivi sono una politica imprenditoriale uniforme e una cultura imprenditoriale comune delle due sedi di Lindau e Losanna Con la riorganizzazione le centrali fanno capo a un 'unica direzione anziché a due indipendenti come avveniva in precedenza In occasione dell'assemblea dell'autunno 2009 i delegati hanno approvato la rispettiva modifica degli statuti e hanno preso atto della proposta di un nuovo organigramma avanzata dal comitato, che prevede cinque settori: tre tematici («economia aziendale e famiglia», «produzione agricola e ambiente», «sviluppo rurale, mercati e affari internazionali»), uno comprendente tutte le funzioni di interfaccia («formazione e informazione») e uno per i «Servizi interni» Le nuove strutture dovrebbero diventare operative il 1° gennaio 2011

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AGRIDEA risponde alle esigenze di una clientela eterogenea I principali clienti sono tuttora i servizi di consulenza cantonali La loro quota di finanziamento delle prestazioni richieste è tuttavia relativamente modesta Infatti, il finanziamento di AGRIDEA è in gran parte assicurato dalla Confederazione, talvolta anch'essa fruitrice delle sue prestazioni attraverso l'UFAG

In futuro si tratterà di ottenere successi avvalendosi maggiormente di reti e organizzazioni di progetto intersettoriali La sfera delle competenze dei collaboratori di AGRIDEA è assai vasta Per questo riescono a fornire una preziosa assistenza ai vari partner per la collaborazione e lo scambio di conoscenze

Dall'entrata in vigore della nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni (NPC) la Confederazione concentra il sostegno finanziaro per la consulenza in ambito agricolo soltanto su AGRIDEA e alcuni servizi di consulenza specializzati, affiliati a organizzazioni agricole I Cantoni, oggi, finanziano interamente con fondi propri i servizi di consulenza cantonali, ma hanno potuto ridurre i rispettivi contributi alle centrali di consulenza, pur restando corresponsabili dell'associazione AGRIDEA Questo nuovo assetto nel nuovo regolamento concernente membri e contributi

Uscite della Confederazione per la consulenza – 2009

Beneficiari mio fr

Centrali di consulenza di Losanna e Lindau (AGRIDEA) 9,5

Servizi di consulenza speciali delle organizzazioni agricole 1,65

Totale 11,15

Fonte: Conto dello Stato

Il Consiglio federale propone tagli al finanziamento della consulenza fino a un terzo dell'attuale sostegno AGRIDEA e anche i servizi di consulenza delle varie organizzazioni dovrebbero dunque ridurre le proprie prestazioni o aumentare considerevolmente le tariffe

■ Gli enti di controllo dell'Amministrazione verificano gli ambiti del SCA

Nel 2009, il Controllo parlamentare dell’amministrazione (CPA), su mandato della Commissione della gestione del Consiglio degli Stati (CdG-S), ha commissionato uno studio sulla cooperazione tra l'Amministrazione federale e le organizzazioni non governative, ivi compresa quella tra UFAG e AGRIDEA. La CdG-S ha constatato che gli aiuti finanziari concessi ad AGRIDEA corrispondono, di fatto, a un monopolio istituito a norma di legge. Ha quindi raccomandato l’introduzione di bandi di gara. Alla luce di tale raccomandazione l'UFAG ha elaborato un progetto «Bandi di gara nel settore della consulenza» e ha incaricato un servizio esterno di analizzare, entro fine maggio 2010, i pro e i contro di una simile procedura L'UFAG ha definito concretamente diverse funzioni di AGRIDEA e al momento sta vagliando un bando di gara

Nel 2009–2010 il Controllo federale delle finanze ha esaminato la qualità della gestione nella ricerca agronomica finanziata dalla Confederazione L'analisi era finalizzata a determinare se l'UFAG e il Consiglio per la ricerca agronomica (CRA) dispongono delle informazioni necessarie per impostare in maniera efficiente, strategica e funzionale la ricerca agronomica Il Controllo delle finanze ritiene importante sviluppare una visione globale della ricerca agronomica Il ruolo del CRA va rafforzato, in particolare deve essere messo a punto un concetto per l'intero settore della ricerca agronomica È necessario, inoltre, possedere una visione d'insieme esaustiva dei mezzi finanziari pubblici disponibili per la ricerca agronomica, che il CRA può usare come base per formulare raccomandazioni dal profilo finanziario L'UFAG prevede di sviluppare un concetto di ricerca 2013–2016 per l'intero ambito, della politica agricola, d’intesa con con gli attori coinvolti

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■ Interazione del SCA sul piano internazionale

Anche in seno a organi internazionali si discute di come garantire il funzionamento efficiente e proficuo del SCA Il secondo rapporto dello SCAR (Standing Committee on Agricultural Research) getta qualche ombra sull'attuale stato del SCA in Europa Lo descrive come inadatto ad affrontare e trattare i cambiamenti sistemico-strutturali I SCA tuttora finanziati dall’ente pubblico sembrano essere vecchi modelli di pensiero improntati su flussi di conoscenze lineari e punti di vista convenzionali A tal proposito si è convinti della necessità di reti interattive per la creazione e l'adattamento delle conoscenze, la consulenza e la formazione. Il rapporto sottolinea la necessità di dare maggior rilievo politico all'efficacia, alla valenza e alla portata del SCA in Europa. I rappresentanti francesi e olandesi dello SCAR hanno dunque proposto d'istituire un gruppo di lavoro incaricato di sviluppare uno strumento a livello europeo con cui poter monitorare le strutture e gli sviluppi dei vari SCA. Questo strumento è indispensabile per pianificare e valutare lo sviluppo e l'attuazione delle politiche SCA in vista della sfida di garantire a lungo termine e in modo sostenibile l'alimentazione della popolazione mondiale L'UFAG fa parte del gruppo di lavoro

2.3.2.2 Interazione della ricerca agronomica dell'UFAG sul piano internazionale

Oggi è praticamente impossibile condurre ricerca e sviluppo «in solitaria». Soprattutto nel caso delle scienze naturali la chiave del successo è la creazione di una rete istituzionale e individuale. Le conoscenze si fanno sempre più approfondite, le infrastrutture e i metodi di cui ci si avvale sempre più complessi Per questo è fondamentale la collaborazione di specialisti che condividano le proprie conoscenze e capacità nelle varie discipline

Per un istituto di ricerca come Agroscope, chiamato a trattare svariate tematiche, non è più possibile assumere specialisti per ogni singolo campo di ricerca e acquisire le attrezzature per l'analisi e la misurazione che spesso sono estremamente costose Ormai accade sovente che si creino gruppi di ricerca in cui operano ricercatori di istituti nazionali e internazionali Lavorando in questi pool di ricerca è possibile coniugare il potenziale di ricerca e sviluppo, incentivando il trasferimento di conoscenze e tecnologie

Per creare questa rete globale, a livello nazionale e internazionale sono stati messi a punto diversi strumenti Con la crescente partecipazione finanziaria della Svizzera ai programmi di ricerca europei, i ricercatori elvetici sono confrontati con la concorrenza internazionale Ciò rende più salda la posizione della ricerca svizzera, già che i gruppi di ricerca nazionali devono collaborare con i migliori partner internazionali per poter presentare progetti di successo

Anche se i problemi e le sfide in ambito agroalimentare hanno spesso carattere nazionale, le conoscenze internazionali hanno un'importanza fondamentale per trovarerisposte e soluzioni sostenibili La partecipazione a programmi di ricerca internazionali e l'attività in rete agevoleranno l'accesso a nuove conoscenze

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■ Programmi di ricerca internazionali con la partecipazione di Agroscope e UFAG

Il «triangolo del sapere» – ricerca, formazione e innovazione – è un fattore fondamentale dell'impegno dell'Europa per raggiungere gli obiettivi del Trattato di Lisbona A livello europeo, si moltiplicano i programmi, le iniziative e i progetti di sostegno per promuovere le conoscenze Grazie alla collaborazione europea nel campo della ricerca, la Svizzera contribuisce attivamente alla creazione dello spazio europeo della ricerca e dell'innovazione, cogliendo le opportunità che ciò comporta Assume un ruolo importante nelle istituzioni, nelle organizzazioni e nei programmi europei. La collaborazione scientifica consentirà di creare legami più stretti con i Paesi europei nell'interesse comune. Favorisce, inoltre, la creazione di alleanze tra ricercatori svizzeri e stranieri. Nel settore agroalimentare, i programmi quadro di ricerca dell'UE, le iniziative dell'European Cooperation in Science and Technology (COST) e le European Research Area-Networks (ERA-NET) rivestono un'importanza particolare.

Programmi quadro di ricerca dell'UE

I programmi quadro di ricerca dell'UE (PQR) raggruppano tutte le iniziative europee correlate alla ricerca e importanti dal profilo della crescita, del potenziamento della competitività e dell'occupazione Il coordinamento di team nazionali o europei, la creazione di reti di ricerca e l'aumento della mobilità dei ricercatori sono punti fondamentali dei PQR La partecipazione ai PQR rientra tra le priorità della politica svizzera in materia scientifica I ricercatori elvetici provenienti dalle scuole universitarie e dall'economia privata partecipano ai programmi quadro dal 1987. Dal 2004 la Svizzera, in qualità di nazione associata all'UE, può prendere parte ai PQR con tutti i diritti e doveri che ciò comporta. Il contributo svizzero al preventivo totale dei PQR è calcolato in base al prodotto interno lordo. I primi sei PQR erano quadriennali. La durata del settimo, invece, è stata portata a sette anni, dal 2007 al 2013.

Gli obiettivi di ampia portata dei PQR sono suddivisi in diverse categorie Per ciascun obiettivo esiste un programma specifico Il programma «collaborazione» promuove la ricerca in rete attraverso consorzi di progetto sul piano nazionale e internazionale tra industria e università, in Europa e con altri Paesi I progetti in rete sono progetti di ricerca con obiettivi scientifici e tecnologici ben definiti e aspettative specifiche

A fine 2009 Agroscope era presente in 16 progetti dei PQR dell'UE. Quattro progetti del sesto PQR erano terminati e quattro ancora in corso A questi se ne aggiungevano altri otto lanciati nell'ambito del settimo PQR I contributi di promozione dell'UE versati ad Agroscope per questi progetti sono stati di 8 milioni di franchi I progetti in corso hanno una durata da tre a cinque anni I consorzi di progetto sono costituiti, in media, da partner di 25 istituzioni Tuttavia si differenziano notevolmente per le loro dimensioni Ai progetti

NitroEurop IP e ISAFRUIT, ad esempio, partecipano 61 istituzioni ciascuno e al progetto SVAPPAS nove In media i consorzi si compongono di rappresentanti del mondo universitario (40%), degli istituti di ricerca (40%), dell'industria e delle PMI (10%), nonché delle organizzazioni di consulenza e di uffici pubblici (10%)

Le istituzioni di ogni consorzio rappresentano da 6 a 23 nazioni di cui il 10 per cento al di fuori dell'UE

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Progetti nel sesto e nel settimo programma quadro di ricerca dell'UE con la partecipazione di Agroscope

Denominazione Tema

Sesto PQR, progetti conclusi

CARBOEUROPE IP Bilancio del carbonio degli ecosistemi in Europa

Grain Legumes Nuove strategie per le leguminose a granelli

QLIF Sicurezza degli alimenti biologici

EUROCROP Potenziamento della competitività delle colture campicole

Sesto PQR, progetti in corso

NitroEurope IP Ciclo dell'azoto e gas serra

Endure Strategie fitosanitarie

SVAPPAS Valutazione della sostenibilità per l’agricoltura

ISAFRUIT Incremento del consumo di frutta

Settimo PQR, progetti in corso

ACQWA Impatto del cambiamento climatico sul bilancio idrico

MULTISWARD Superfici inerbite ricche di specie

SOLIBAM Strategie di selezione per sistemi di coltivazione biologici ed estensivi

BioBio 1 Indicatori di biodiversità e sistemi di coltivazione estensivi

QBOL Etichettatura del DNA per identificare gli organismi di quarantena

Qdetect Metodi per rilevare organismi nocivi di quarantena

BEE DOC Api mellifere e relative malattie

STEP Stato e sviluppo degli insetti impollinatori (api)

1 Agroscope coordina il progetto

Paesi rappresentati nei progetti PQR con la partecipazione di Agroscope

Numero istituzioni partner per Paese rappresentato in progetti del VI e VII PQR, cui prende parte Agroscope:

Fonte: UFAG

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1–4 più di 4

COST non è una struttura dell'UE benché sia strettamente correlata ad essa e finanziata attraverso il programma quadro di ricerca europeo. Possiede strutture proprie come pure organi decisionali. Il suo compito è coordinare la ricerca e non impostarla direttamente. I costi delle attività di coordinamento sono, di norma, coperti dal preventivo COST della Commissione europea. I lavori di ricerca nel quadro di COST sono finanziati direttamente dalle università, dagli istituti di ricerca o dalle imprese partecipanti sia attraverso il loro contributo di base sia attraverso fondi di progetto privati o pubblici Le attività di COST rientrano in cosiddette campagne di ricerca, ovvero progetti di ricerca a tema in un settore specifico, nel cui ambito si conducono diversi progetti di ricerca coordinati tra loro Le campagne nascono da iniziative della base e questo approccio bottom-up consente la libera scelta di temi per i quali si riconosce il bisogno di ricerca Quello agroalimentare è un ambito che ha assunto una valenza fondamentale

Nel 2009 Agroscope ha preso parte a 11 campagne COST In tale ambito è stata creata una rete che comprende 600 partner da 56 Paesi circa In media a una campagna partecipano 53 partner da 25 Paesi

Il numero totale di Paesi partecipanti a queste campagne è dato da 27 Paesi dell'UE, 9 Paesi associati e 20 altri Paesi da tutti i continenti Nel quadro di tali campagne di coordinamento, Agroscope ha ricevuto circa 2 milioni di franchi dal Fondo nazionale svizzero per i lavori di ricerca

Campagne COST con la partecipazione di Agroscope

Campagna COST Tema

CA 858 Meccanismi di stress della vite

CA 863 Coltivazione di bacche sostenibile

CA 864 Strategie fitosanitarie per la frutta a granelli

CA 866 Green care in agricoltura

CA 870 Moltiplicazione e utilizzo di micorrize

CA 872 Genomica degli effetti metabolici pianta-nematode

CA 873 Malattie batteriche nella frutta a nocciolo e nelle noci

CA 924 Esigenze di sicurezza e qualità per la frutta e la verdura convenience

CA FA0604 Genomica delle triticee (cereali)

CA FA0803 Riduzione delle perdite nelle colonie d'api

CA FA0802 Alimentazione animale per animali e alimenti sani

Fonte: UFAG

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COST

ERA-NET

Dai tempi del sesto PQR, ERA-NET costituisce il principale strumento per la promozione della cooperazione tra le istituzioni di ricerca nazionali, ovvero gli amministratori di programmi degli Stati membri dell'UE e i Paesi associati. L'obiettivo è incentivare lo scambio di esperienze tra programmi di ricerca nazionali o regionali in ambiti specifici, coordinandoli a livello internazionale e promuovendoli in parallelo nel quadro di progetti di ricerca comuni con un finanziamento nazionale. Nell'ambito di ERA-NET viene incoraggiato lo scambio sistematico di informazioni e «best practices»; vengono inoltre individuate e analizzate questioni comuni e strategiche dal profilo della ricerca

Nel 2009 l'UFAG ha partecipato a quattro ERA-NET CoreOrganic e EUPHRESCO sono stati lanciati nell'ambito del sesto PQR e ripresi nel settimo unitamente a ICT-AGRI e RURAGRI Nell’ambito dei quattro

ERA-NET, l'UFAG cura i contatti con una cinquantina di ministeri per l'agricoltura e la ricerca di 28 Paesi dell'UE

ERA-NET con partecipazione dell'UFAG

ERA-NET Tema

CoreOrganic II Accrescimento della qualità, rilevanza e utilizzo delle risorse della ricerca per l'agricoltura biologica

EUPHRESCO Approfondimento della cooperazione nella ricerca nazionale in ambito fitosanitario

ICT-AGRI Moderne tecnologie d'informazione e comunicazione (ICT) per l'agricoltura

RURAGRI Sviluppo rurale e agricoltura

Fonte: UFAG

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2.3.2.3 Formazione professionale agricola

■ Inizio soddisfacente delle nuove formazioni di base

Nell'estate 2009 sono cominciati i nuovi cicli di formazione triennale nel campo professionale «agricoltura e rispettive professioni» nonché di formazione biennale con certificato professionale Sono disciplinati attraverso le ordinanze sulla formazione e i piani di formazione a livello di attestato federale di capacità (AFC) e di certificato federale di formazione pratica (CFP) Sul piano nazionale oltre 845 studenti hanno intrapreso una formazione triennale e 76 una formazione di base biennale I dati sono stabili da anni

La formazione di base biennale con CFP è nuova. È destinata a giovani con abilità pratiche e si conclude con una qualificazione quale collaboratore in un 'azienda agricola o in un 'azienda di una professione speciale. I due profili con un tirocinio professionale triennale o biennale rispondono a un 'esigenza della categoria in materia di formazione. Si può inoltre partire dal presupposto che con essi è stata creata la base per la promozione della qualità della formazione

Nell'anno oggetto del rapporto sono stati portati a termine i vari lavori di attuazione a cura delle organizzazioni professionali È riuscita l'introduzione del nuovo luogo di tirocinio «corsi interaziendali, CIA» Nei quattro giorni di CIA previsti nel primo anno di tirocinio si punta soprattutto sulla formazione nei settori della sicurezza del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della tutela della salute I centri CIA delle organizzazioni cantonali sono responsabili dell'esecuzione Sono coadiuvati, sotto molti aspetti, dall'organizzazione del mondo del lavoro AgriAliForm e dalle organizzazioni affiliate La segreteria di AgriAliForm gestisce, su mandato, il Campo professionale Formazione dell'Unione svizzera dei contadini

Le campagne pubblicitarie sulla formazione professionale costituiscono uno dei principali compiti delle organizzazioni professionali Nell'anno oggetto del rapporto sono stati messi a punto diversi mezzi di comunicazione, diffusi attraverso le organizzazioni cantonali e le scuole Inoltre è stato elaborato il concetto per una presenza uniforme alle fiere sulla formazione

■ Perfezionamento professionale (formazione professionale superiore)

Nell'anno oggetto del rapporto, 222 professionisti hanno superato l'esame professionale in agricoltura, 188 nella Svizzera tedesca e 34 in quella francese. 147 persone hanno terminato il perfezionamento professionale con un esame di maestro (136 risp 11) AgriAliForm ha redatto un rapporto contenente proposte su come impostare l'ulteriore sviluppo della formazione professionale superiore Il documento serve da base per un 'ampia consultazione negli ambienti professionali Dal 2013, quando i primi diplomati secondo la nuova formazione di base vorranno intraprendere un percorso di perfezionamento professionale, sarà necessario che gli esame professionali e di maestro rispecchino le nuove esigenze in materia di formazione

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2.3.3 Mezzi di produzione

2.3.3.1 Sementi orticole e varietà di nicchia nel diritto sulle sementi

La vendita di sementi e di altro materiale vegetale di moltiplicazione è disciplinata dalle ordinanze del Consiglio federale e del DFE che riguardano sementi di piante campicole e foraggere, tuberi-seme delle patate e materiale di moltiplicazione di frutta e vite L'obiettivo è che l'agricoltura elvetica possa disporre di sementi d'alta qualità delle varietà migliori Per smantellare gli ostacoli al commercio non tariffari, la Svizzera e l'UE hanno inserito nell'Accordo agricolo del 21 giugno 1999 anche l'ambito delle sementi di colture campicole e foraggere La normativa svizzera e quella dell'UE sono riconosciute equivalenti Il commercio tra le due parti è stato semplificato ed è diventato indispensabile Le sementi prodotte in Svizzera di varietà omologate nel nostro Paese possono essere vendute nell'UE, secondo le norme di caratterizzazione vigenti in Svizzera, e viceversa

■ Omologazione delle varietà e certificazione delle sementi a garanzia di un 'elevata qualità

Per essere omologata, una varietà deve dimostrare di essere, nel complesso, migliore delle principali varietà esistenti in quel momento specifico Questo sistema spinge i costitutori a migliorare sempre di più la selezione, tanto che oggi esistono, ad esempio, varietà di frumento che combinano i livelli di resa elevati e stabili con le proprietà richieste per la panificazione, la salute delle piante e la stabilità Oggigiorno non è più economico effettuare trattamenti fungicidi, e ciò ha fatto sì che la coltivazione diventasse nettamente più ecocompatibile rispetto agli anni '90 Lo sviluppo in tale direzione non si arresta grazie alle disposizioni del diritto sulle sementi

La certificazione delle sementi garantisce che gli agricoltori possano contare su materiale di elevata qualità della varietà desiderata Elevata qualità significa: capacità di germinazione minima, assenza di semi estranei e immunità da malattie trasmissibili attraverso le sementi

Nell'anno oggetto del rapporto si è proceduto alla revisione dell'ordinanza del DFE sulle sementi e i tuberiseme (RS 916 151 1) Sono degne di nota le disposizioni per le sementi orticole e l'introduzione di varietà di nicchia

Finora l’immissione sul mercato di sementi orticole era disciplinata nel Manuale delle materie ausiliarie dell'agricoltura del 1974, che è stato abrogato in quanto ritenuto ormai obsoleto Le sementi orticole sono state quindi integrate nell'ordinanza sulle sementi e i tuberi-semi Le disposizioni sono state aggiornate e allineate a quelle dell'UE creando, così, i presupposti per inserire le sementi orticole nell'accordo agricolo tra Svizzera e UE Si punta all'eliminazione degli ostacoli al commercio e alla garanzia di una sicurezza giuridica equivalente con l'UE per la compravendita anche di sementi di questo tipo Siccome la Svizzera non vanta una selezione di varietà orticole e neppure una produzione di sementi rilevanti, l'ortoflorovivaismo esercitato a titolo professionale impiega quasi integralmente varietà e sementi provenienti dall'UE La possibilità, in futuro, di esportare sementi orticole nell’UE potrebbe offrire l'opportunità alle aziende svizzere di specializzarsi nella produzione in questo settore

Con l'introduzione del termine «varietà di nicchia» il DFE ha sopperito all'esigenza di diversificare in maniera netta la produzione vegetale. In tal modo è possibile soddisfare le esigenze delle nicchie di mercato senza restare impigliati nelle strette maglie dell'omologazione delle varietà. Già dal 1998 l’ordinanza prevede una deroga di questo tipo, con l'obiettivo di salvaguardare, attraverso l'utilizzo, varietà locali svizzere, vecchie varietà ed ecotipi La deroga è stata utilizzata soprattutto per le varietà di patate Con la revisione, il termine «varietà locale» è stato sostituito da «varietà di nicchia» In futuro, quindi, l'UFAG potrà approvare l’immissione sul mercato di varietà locali svizzere ed estere, di vecchie varietà di un catalogo nazionale o internazionale o anche di novità varietali destinate soltanto a piccoli mercati di nicchia L'UFAG ha, inoltre, la possibilità di vincolare l'approvazione alla prova che non sussiste alcun pericolo per l'uomo, gli animali e l'ambiente Per evitare che le disposizioni in materia di omologazione delle varietà e di riconoscimento delle sementi siano eluse con l'espediente del mercato di nicchia, l'UFAG può stabilire una limitazione quantitativa

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Questa nuova normativa ha permesso alla Svizzera di acquisire un vantaggio rispetto all'UE e di maturare esperienze come leader europeo in questo campo Soltanto nel 2008, ovvero dieci anni dopo, l'UE ha infatti creato le basi per poter immettere sul mercato le sementi di varietà locali (dette varietà da conservare ai sensi della direttiva UE)

2.3.3.2 Impiego sostenibile di prodotti fitosanitari

Nel 2008, l'UFAG e l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) hanno presentato un rapporto contenente gli obiettivi comuni per la protezione dell'ambiente Per quanto concerne i prodotti fitosanitari (PF) impiegati in agricoltura sono stati fissati gli obiettivi seguenti: 1 nessun pregiudizio per l’ambiente e la salute; 2 garanzia della qualità dell'acqua; 3 riduzione del rischio ambientale in agricoltura

■ Provvedimenti concernenti l'utilizzo di PF in agricoltura

Nell'ambito dei pagamenti diretti all'agricoltura, la prova che le esigenze ecologiche sono rispettate (PER) offre un notevole incentivo a ridurre l'utilizzo di PF e a impiegarli in maniera mirata. Per le colture da pieno campo la priorità è data all'avvicendamento delle colture e a un bilancio di azoto equilibrato. Questi due provvedimenti precauzionali hanno l'obiettivo di conservare a lungo termine la fertilità del suolo e di contribuire alla salute delle colture. Se il tenore di azoto è bilanciato si sviluppano meno malattie e parassiti e di conseguenza si riduce anche l'utilizzo di PF. In campicoltura si può ricorrere a PF contro i parassiti più diffusi soltanto se viene superata una determinata soglia di tolleranza Per gli altri parassiti più rari deve essere richiesta un 'autorizzazione speciale presso le competenti autorità cantonali Onde salvaguardare gli organismi utili può essere utilizzata soltanto una gamma limitata di prodotti selettivi Ciò vale anche per le colture speciali al fine di mantenere un equilibrio tra gli organismi utili e quelli nocivi, senza favorire determinati parassiti Nell'ambito della PER devono essere allestite superfici di compensazione che non possono essere trattate con PF Un'eccezione è costituita dal trattamento pianta per pianta contro determinate malerbe Queste superfici contribuiscono alla biodiversità e fanno sì che insetti di tutti i tipi (compresi gli organismi utili) possano riprodursi indisturbati La varietà di fiori e il lungo periodo di fioritura offrono nutrimento e polline per gli insetti, favorendo gli organismi utili Vige, inoltre, l'obbligo di rispettare una distanza minima di 6 metri (rispetto alla distanza minima obbligatoria di 3 m) dalle acque superficiali per ridurre ulteriormente il rischio di deriva e convogliamento di PF nell'acqua Dal 2010 tutte le attrezzature con una cisterna di capacità superiore a 350 litri devono essere dotate di una cisterna fissa d'acqua per il lavaggio che consenta di pulire a fondo e direttamente nel campo pompa, filtro, tubi e ugelli In tal modo i resti di poltiglia possono essere smaltiti senza pericoli evitando che finiscano nella canalizzazione o nelle acque superficiali Infine le irroratrici devono essere controllate ogni 4 anni (in base alle vigenti norme relative a pressione, manometri e distribuzione)

Un altro incentivo a ridurre l'applicazione di PF è dato dall'agricoltura biologica La Confederazione concede un sostegno finanziario particolare, vincolato a condizioni molto severe, come ad esempio il divieto di utilizzare concimi chimico-sintetici o PF

Chi intende immettere sul mercato PF deve essere in grado di informare correttamente i suoi acquirenti sulle proprietà del prodotto, sulle corrette modalità di applicazione, di stoccaggio e di smaltimento Per i PF più pericolosi, i venditori sono inoltre tenuti a possedere conoscenze tecniche particolari Questi prodotti non possono essere venduti al largo pubblico e talvolta si impone anche un controllo d'identità Per i punti di vendita vige l'obbligo di ritirare i resti di PF e di smaltirli correttamente

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Chi utilizza PF nell'esercizio della propria attività (p es agricoltori) è tenuto ad ottenere un 'abilitazione nell'ambito di una formazione incentrata sulla protezione dell'ambiente I PF possono quindi essere impiegati e applicati soltanto sotto la guida di persone abilitate L'abilitazione viene rilasciata dopo un esame delle conoscenze tecniche relative anche ai fondamenti di ecotossicologia e della legislazione in materia di protezione dell'ambiente I titolari di tale abilitazione devono pure documentarsi regolarmente sullo stato attuale della migliore pratica Nel quadro dei pagamenti diretti le attrezzature mobili impiegate per l'irrorazione devono essere controllate ogni 4 anni da organi di controllo riconosciuti In tal modo è possibile garantire il loro corretto funzionamento e l'adeguata applicazione dei prodotti

L'impiego di PF è vincolato a numerosi oneri Ad esempio, tutti i prodotti devono essere applicati mantenendo una distanza di sicurezza minima di 3 metri dalle acque superficiali Per i prodotti il cui impiego può costituire un rischio per gli organismi acquatici, vengono fissate condizioni ancor più severe Può essere infatti stabilita una distanza fino a 50 metri (in rari casi addirittura 100 m) da ruscelli, fiumi o laghi Nella zona di protezione delle acque S1 (nelle immediate vicinanze di impianti per la captazione delle acque di falda) è assolutamente vietato utilizzare PF. Nella zona di protezione delle acque S2, rilevante per la captazione delle acque di falda, i prodotti possono essere utilizzati soltanto a condizione che essi, o i loro metaboliti importanti dal profilo biologico, a causa delle proprietà in materia di mobilità e di degradabilità non possano infiltrarsi in un bacino di captazione di acqua potabile L'UFAG pubblica una lista dei PF che non possono essere utilizzati nella zona di protezione S2, la quale viene costantemente aggiornata È assolutamente vietato usare PF nelle zone umide, nelle foreste, nelle paludi e in altre riserve naturali

Le applicazioni aeree con elicotteri sottostanno a prescrizioni severe Per ottenere un permesso in tal senso deve essere presentata una richiesta presso l'Ufficio federale dell'aviazione civile, che appura la necessità di tale intervento Il mattino precedente e durante il trattamento deve altresì essere presente, in loco, un esperto riconosciuto che accerta le condizioni meteorologiche e i prodotti impiegati Se durante l'applicazione aerea questi constata che il rischio di deriva è troppo elevato, informa il pilota affinché possa aumentare la distanza di sicurezza Se anche questa misura non basta per ridurre sufficientemente la deriva, l'esperto sospende l'applicazione fino a che le circostanze non consentano di riprendere il volo

La Svizzera s’impegna a promuovere l'uso sostenibile di PF Grazie alla vigente legislazione e all'ampia gamma dei suoi strumenti, ciò è garantito dall'acquisto allo smaltimento dei prodotti, passando per il loro utilizzo

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2.3.3.3 Organismi geneticamente modificati negli alimenti per animali

Per il secondo anno consecutivo, non sono stati acquistati e importati dal mercato mondiale alimenti per animali contenenti organismi geneticamente modificati Secondo gli esiti delle analisi, soltanto nel caso degli alimenti per animali da compagnia la qualità della merce importata non è sempre quella auspicata dagli importatori

Alimenti per animali contenenti OGM notificati alle Dogane all’atto dell’importazione

Anno Volume totale alimenti per Alimenti per animali Alimenti per animali animali importati contenenti OGM notificati contenenti OGM notificati

Analisi sulla presenza di componenti OGM negli alimenti per animali da reddito a cura di ALP

Anno Campioni prelevati dalle Indicazioni Campioni prelevati da ALP Indicazioni Dogane all’atto dell’importazione errate da prodotti sul mercato errate

Analisi sulla presenza di componenti OGM negli alimenti per animali da compagnia a cura di ALP

Anno Alimenti per animali da Indicazioni compagnia controllati errate

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In t In t In % 2005 356 149 402 0,11 2006 373 228 60 0,02 2007 486 743 55 0,01 2008 461 039 00 2009 379 566 00 Fonti: UFAG, DGD
Numero Numero Numero Numero 2005 30 0 250 3 2006 79 0 300 0 2007 93 0 260 3 2008 93 0 242 0 2009 96 0 241 0 Fonte: ALP
Numero Numero 2005 126 4 2006 114 10 2007 97 9 2008 116 4 2009 138 8 Fonte: ALP

2.4 Temi particolari

2.4.1 Ispettorato delle finanze

Il programma annuale dell’Ispettorato delle finanze è elaborato sulla base di analisi interne dei rischi, di valori empirici e di una pianificazione pluriennale Al fine di evitare lacune e doppioni nel programma di verifica, esso viene concertato e allineato alle attività del Controllo federale delle finanze

■ Attività di revisione

Rendiconto sull'anno oggetto del rapporto

Nell’anno oggetto del rapporto sono state eseguite le seguenti revisioni:

revisione del sistema dei pagamenti diretti in 12 Cantoni, con redazione di una sintesi;

verifica periodica dei giustificativi presso l’UFAG nonché le Stazioni di ricerca e l’Istituto nazionale svizzero di allevamento equino;

revisione finanziaria presso un beneficiario di contributi;

follow-up di revisioni concluse

Tutte le ispezioni sono state eseguite in base agli standard per la pratica professionale dell’Institute of Internal Auditors (IIA) nonché dell’Associazione svizzera di revisione interna (ASRI) e sono state sottoposte a una verifica interna sull’assicurazione della qualità

Nell'ambito dei pagamenti diretti sono state portate a termine, presso i Cantoni, le attività di revisione iniziate nel 2008 (verifiche dei versamenti dei pagamenti diretti e dei contributi secondo l'ordinanza sulla qualità ecologica) Nell'arco di due anni, sono quindi stati ispezionati tutti i Cantoni In generale è stato possibile confermare la regolarità e la correttezza dei conteggi Considerando che i versamenti a favore dei 50’000 gestori implicano una notevole quantità di dati da amministrare sempre in maniera accurata, si può affermare che i Cantoni svolgano un buon lavoro. Per 6 Cantoni si sono dovute esprimere delle riserve; lo stesso per 13 Cantoni in relazione all'ordinanza sulla qualità ecologica, poiché alcune prescrizioni legali non sono state attuate in totale conformità all'ordinanza. A causa del complesso iter operazionale e dei rigorosi modelli di finanziamento, l'esecuzione delle misure dell'ordinanza sulla qualità ecologica è molto difficile e impegnativa per tutte le parti, tenendo anche conto degli esigui fondi disponibili rispetto ai pagamenti diretti In fase di revisione dell'ordinanza sulla qualità ecologica, tali circostanze saranno prese in considerazione

La verifica periodica dei giustificativi presso l'UFAG (Stazioni di ricerca e Istituto nazionale svizzero di allevamento equino inclusi) è stata effettuata in funzione del rischio e sulla scorta di quanto emerso in occasione delle revisioni presso i servizi amministrativi La gestione contabile avviene in maniera regolare, nel rispetto dei principi della contabilità Come già constatato lo scorso anno, le revisioni nell'ambito dei progetti di ricerca di Agroscope cofinanziati dall'UE hanno rivelato che non sempre i dati elaborati dal sistema contabile consentono di risalire direttamente alle risorse impiegate È tuttavia stato possibile ricostruire indirettamente le attività di ricerca e il rispettivo esito mediante protocolli, risultati di ricerche, resoconti operativi e altri strumenti

Nell'anno oggetto del rapporto si è proceduto a una revisione finale presso un 'organizzazione partner, dalla quale è emerso che la struttura della contabilità aziendale non consente una chiara distinzione tra incarichi pubblici e attività private dell'azienda La contabilità dovrà ora essere adeguata alle disposizioni dell'UFAG

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Follow-up

Nell'ambito del follow-up si è verificato lo stato di attuazione delle raccomandazioni in sospeso sulla base di 6 revisioni effettuate presso i settori interessati e presso 9 Cantoni (revisioni dei pagamenti diretti), constatando che la maggior parte di esse è stata attuata Lo stato di applicazione delle raccomandazioni non ancora attuate o in preparazione sarà nuovamente verificato nel corso dell’anno

■ Attività d'ispezione

Attività di controllo nell’anno oggetto del rapporto

Il servizio d’ispezione dell'UFAG effettua controlli in tutti gli ambiti della legislazione agricola relativamente alla produzione e allo smercio per i settori dell’UFAG Nel 2009 sono stati effettuati 398 controlli Le verifiche hanno riguardato i seguenti settori:

– latte e latticini: 335 controlli;

– carne, uova e altri prodotti animali: 30 controlli;

– viticoltura, misure di riconversione: 12 controlli;

– provvedimenti di adeguamento al mercato: 12 controlli;

– frutta, verdura e fiori recisi: 9 controlli

I controlli dei quantitativi nel settore lattiero in relazione ai supplementi e/o aiuti (sostegno del prezzo del latte) e/o tasse (contingentamento lattiero) sono stati svolti secondo la norma internazionale EN 45004 (ISO/IEC 17020, organismo d’ispezione accreditato tipo B). Per gli altri ambiti di controllo sono state utilizzate le stesse norme di qualità.

La scelta delle aziende da controllare nel settore latte e latticini viene effettuata sulla scorta di un ’analisi dei rischi periodicamente aggiornata e di un mandato globale annuale concordato con il competente settore Nell’anno oggetto del rapporto, 1’116 aziende aventi diritto ad aiuti hanno ricevuto supplementi e aiuti all’interno del Paese per un totale di 308 milioni di franchi Il 30 per cento di queste aziende è stato sottoposto a un controllo In 157 aziende sono state riscontrate lacune; 49 di questi casi sono stati trasmessi al settore competente affinché li trattasse ed emettesse una decisione

Infrazioni

Gli accertamenti, le inchieste e le indagini concernenti infrazioni della legislazione agricola vengono effettuati in collaborazione con autorità d’inchiesta federali e cantonali, con organizzazioni private e altri servizi di assistenza giuridica Nell’anno oggetto del rapporto sono stati aperti 14 nuovi casi nell’ambito del contingentamento lattiero

178 2 . 4 T e m i p a r t i c o l a r i

2.4.2 Messa in rete delle banche dati agricole

Programma «ASA 2011»

Agricoltori, autorità e altri utenti svizzeri impiegano diversi sistemi informatici nei settori veterinario e agricolo onde registrare, gestire e valutare i dati relativi alle aziende Per agevolare l'accesso ai dati disponibili nei vari sistemi informatici, facendo in modo che gli utenti debbano registrarsi una sola volta, la Confederazione, in collaborazione con Cantoni ed economia privata, ha creato una piattaforma nazionale nell'ambito del Programma ASA 2011 (cfr. Rapporto agricolo 2009, pag. 266 e segg.).

Il Programma ASA 2011 comprende i progetti «Nucleo ASA», «Acontrol», «Astat-2» e il recente «SIG-ASA»

Lancio del nuovo progetto «SIG-ASA»

In una prima fase di accertamenti, sono state individuate le esigenze attuali e future in relazione al SIG (sistema d'informazione geografica), a livello federale e cantonale Esse riguardano essenzialmente i seguenti ambiti

Pagamenti diretti: rilevazione dei dati sulle strutture aziendali, scambio a livello intercantonale di geodati e plausibilizzazione di pagamenti diretti

Obbligo di registrazione per gli agricoltori: a lungo termine i Cantoni vogliono sviluppare portali SIG per la rilevazione e l'amministrazione di geodati

Protezione dei vegetali e lotta alle epizoozie: registrazione e gestione dei dati relativi ai luoghi in cui sono detenuti animali nel sistema d'informazione del Servizio veterinario svizzero (SISVet) nonché rilevazione di malattie dei vegetali e scambio a livello intercantonale dei geodati quali fondamenti della lotta alle epizoozie e di una protezione efficace contro organismi di quarantena e piante problematiche

Perfezionamento del sito Internet del SIG dell'UFAG per renderne più efficiente l'uso interno e migliorare l'informazione al pubblico (visibilità)

Per il progetto SIG sono stati fissati i cinque obiettivi elencati di seguito:

1 definire e attuare in maniera rapida mini-modelli di geodati nella sfera di competenze dell'UFAG;

2 esaminare la fattibilità di un servizio di rilevazione dei dati agricoli (ADES) per la registrazione di geodati da parte degli agricoltori (o di chi per essi) in collaborazione con i Cantoni;

3. creare l'infrastruttura SIG necessaria a un futuro scambio di geodati tra la Confederazione e i Cantoni;

4. concretizzare e integrare le condizioni legali e organizzative per la registrazione e lo scambio di geodati;

5. sviluppare ulteriormente il SIG-UFAG quale piattaforma d'informazione per dati georeferenziati in ambito agricolo.

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Servizio di calcolo dei contributi nell'ambito dei pagamenti diretti

Nel quadro del Programma ASA 2011 si sta mettendo a punto un servizio per il calcolo dei pagamenti diretti per azienda. Il Servizio di calcolo dei contributi (SCC) sarà offerto e gestito in maniera centralizzata, mettendolo comunque a disposizione dei sistemi cantonali con la possibilità di installarlo e renderlo operativo in loco.

L'utilizzo del SCC snellisce i lavori di manutenzione annuale dei sistemi cantonali coinvolti, già che vengono effettuati in maniera centralizzata e un 'unica volta all'interno del SCC I Cantoni sono liberi di decidere se ricorrere al SCC o meno

Attraverso l'SCC si possono calcolare anche le riduzioni dei contributi scaturite dai risultati dei controlli. Il concetto del SCC sarà ampliato nella seconda metà del 2010 per poi passare alla fase di realizzazione nel

2011

L'SCC è concepito per un uso via Internet, cosicché in un secondo tempo anche i gestori avranno la possibilità di calcolare i contributi attraverso il portale Internet Agate e controllare, ad esempio, l'effetto sui contributi di eventuali modifiche a livello gestionale

Progetto «Acontrol»

Il Progetto Acontrol mira a sviluppare un sistema d'informazione a supporto dei controlli e della realizzazione del Piano nazionale di controllo nel settore agricolo (produzione primaria) Vengono, inoltre, ridefinite le procedure e l'organizzazione in relazione ai controlli nonché approntati nuovi mezzi ausiliari per l'attuazione

Grazie a un prototipo è stato testato e valutato se il sistema d'informazione soddisfa le esigenze definite e se è in grado di raggiungere gli obiettivi posti È stato possibile testare un numero limitato di funzionalità I risultati ottenuti saranno tenuti in considerazione nella fase di realizzazione. I lavori di messa a punto del sistema continueranno fino a inizio 2011, successivamente si procederà a test in alcuni Cantoni pilota. A partire dal secondo trimestre 2011, per i primi Cantoni sarà disponibile il sistema produttivo Acontrol. I Cantoni dovranno inserire i risultati dei loro controlli nel sistema centralizzato servendosi di Acontrol o di un'interfaccia.

Agate

Dal 1° gennaio 2009, gli agricoltori, il personale di Comuni, Cantoni e Confederazione, nonché i collaboratori di organizzazioni di categoria o preposte a marchi specifici, eccetera, possono visitare il sito www agate ch per accedere a informazioni relative ai sistemi d'informazione a livello nazionale e cantonale Questo portale viene costantemente ampliato A inizio 2011 sarà realizzata la nuova tappa di ampliamento con cui verrà creato un unico accesso ai dati nel settore agricolo, ad esempio a quelli sul traffico di animali e sui controlli.

180 2 . 4 T e m i p a r t i c o l a r i

3. Aspetti internazionali

3.1 Sviluppi sul piano internazionale

La crisi economico-finanziaria, che ha colpito quasi tutti i Paesi a livello mondiale, ha avuto gravi conseguenze sulle politiche commerciali nazionali e regionali. Lo Stato nazionale ne ha approfittato per riaffermare, in un mondo fortemente globalizzato, il suo ruolo sul piano finanziario e commerciale nonché armonizzando le rispettive politiche. Gli USA e altri Paesi americani si sono concentrati soprattutto sulla creazione di posti di lavoro relegando in secondo piano la politica commerciale estera. L'UE mantiene il suo importante ruolo per quanto riguarda lo sviluppo degli scambi internazionali; non cede alla pressione generata dalla crisi A livello di politiche agricole, sono state attuate misure protezionistiche in quasi tutti i blocchi In linea di massima è stata tratta una lezione dalla crisi degli anni '30 e l'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) ha svolto un ruolo importante nel contenere le tendenze protezionistiche Nei Paesi emergenti e in Giappone, la priorità accordata a un 'ulteriore apertura dei mercati si è attenuata Dopo aver subito una forte diminuzione, in alcuni casi gli scambi hanno semplicemente stagnato prima di riprendere a crescere all'inizio dell'anno In questo clima meno propizio i Paesi si attivano a livello multilaterale e bilaterale per rafforzare i loro partenariati, anche nel settore agricolo La Svizzera, particolarmente dipendente dalle esportazioni, porta avanti la sua strategia di politica economica estera anche nel difficile contesto che caratterizza attualmente la politica agricola

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L'anno oggetto del rapporto è singolare dal punto di vista degli sviluppi sul piano internazionale in ambito agricolo Mentre il clima multilaterale si è raffreddato in seguito alla crisi economico-finanziaria, la Svizzera e la sua partner principale, l'UE, hanno raggiunto un importante traguardo: garantire la protezione delle loro indicazioni geografiche attraverso un accordo di reciproco riconoscimento A livello internazionale, questo successo rappresenta un gesto importante in favore dell'agricoltura promossa al di qua dell'Atlantico La recente ripresa commerciale ha dato il via a una corsa agli accordi bilaterali da parte di alcuni attori, già che il ciclo di Doha dell’OMC non avanza L'UE ha così ripreso i negoziati con il blocco sudamericano MERCOSUR, mentre gli USA lavorano alacremente al fascicolo transpacifico Attualmente, non si sa se questi piani di liberalizzazione permetteranno di rilanciare il ciclo di Doha dell’OMC o se, invece, ne ritarderanno la conclusione oltremodo necessaria In questo contesto è fondamentale la questione dei temi correlati trattati negli accordi commerciali, quali i diritti sociali o ambientali In seno a organizzazioni internazionali quali la FAO o l'OCSE si lavora al fine di individuare le cause della recente crisi alimentare e, soprattutto, di riuscire a prevedere, se non evitare, le situazioni d'insicurezza future La comunità internazionale sembra aver compreso la grande importanza di una produzione agricola prospera in tutte le regioni del mondo Dopo aver creato il necessario collegamento con temi quali il riscaldamento globale e la penuria delle risorse non resta che definire principi universali determinanti per gli attori del settore agroalimentare

3.1.1 Accordo di libero scambio con l'UE nel settore agroalimentare (ALSA) e in quello sanitario

Il 14 marzo 2008, il Consiglio federale ha deciso di avviare negoziati su un accordo di libero scambio con l'UE nei settori agricolo, della sicurezza delle derrate alimentari e dei prodotti nonché della sanità, con l'obiettivo, tra l'altro, di realizzare nuove opportunità di smercio per la filiera agroalimentare svizzera, di potenziarne la competitività e di creare nuove prospettive a lungo termine La realizzazione di questo accordo comprende tre processi paralleli: le trattative nei settori precedentemente menzionati, l’elaborazione di misure collaterali a favore delle cerchie interessate per agevolare la transizione alla nuova situazione di mercato conformemente alla rispettiva decisione del Consiglio federale e la proposta di una soluzione per il finanziamento di tali misure

In tutti e tre i processi sono stati fatti progressi nel corso del 2009. Il percorso tracciato è stato, inoltre, più volte confermato dal Parlamento. Nell’autunno 2009, il Consiglio nazionale ha tenuto una sessione straordinaria sulla politica agricola, nella quale ha anche respinto una mozione che chiedeva l'interruzione dei negoziati con l'UE. Nel giugno 2010, il Parlamento ha approvato la creazione di una riserva di bilancio.

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■ Cicli di negoziati 2009 e 2010

Dopo l'avvio dei negoziati a livello politico, nel novembre 2008, l'anno successivo sono stati condotti altri due cicli di negoziati globali Quello tenutosi nel febbraio 2009 è servito per una comprensione più approfondita dei temi in discussione e del diritto UE (il cosiddetto Acquis comunitario) Le parti hanno convenuto di condurre un 'analisi dettagliata degli ambiti di rilievo dell'Acquis nel quadro di incontri tra esperti

Il ciclo globale, svoltosi nel giugno 2009, ha dato modo di fare il punto sugli esiti dei colloqui tra esperti

Da questi ultimi è emerso che, a livello tecnico, la ripresa dell'Acquis comporta solo poche difficoltà Gli esperti hanno tuttavia rilevato alcuni punti sensibili per i quali sarà necessario negoziare soluzioni straordinarie

In occasione di questi tre cicli, sono intervenuti anche i responsabili dei negoziati sull'accesso al mercato per discutere della liberalizzazione del commercio di prodotti agricoli Su questo tema sono stati successivamente condotti altri cinque cicli. Entrambe le parti hanno confermato l'obiettivo di una totale e reciproca abolizione dei dazi. I negoziati sono serviti, in primo luogo, ad approfondire le discussioni su modelli e termini transitori (parte tariffaria) nonché a consolidare le informazioni scaturite dagli incontri tra esperti in merito alle norme di commercializzazione e agli standard dei prodotti (parte non tariffaria). Le delegazioni dell'UE e della Svizzera hanno convenuto di prevedere, in caso di soppressione dei dazi, termini transitori differenziati per gruppi di prodotti In ambito non tariffario, l'UE e la Svizzera hanno suggellato le informazioni emerse dagli incontri tra esperti, nei quali sono stati presi in esame gli aspetti rilevanti dell'Acquis Le parti, sostanzialmente, hanno concordato le norme da includere in un futuro accordo e i punti sensibili per i quali è necessario proseguire le trattative

Nel complesso i negoziati sull'accesso al mercato sono avanzati in maniera positiva, a differenza di quelli relativi agli altri tre ambiti che sono praticamente entrati in una fase di stallo, dovuta, da un lato, a lacune nei mandati della Svizzera e dell'UE e, dall'altro, alle questioni aperte relative all'impostazione istituzionale di futuri accordi settoriali, di cui si parla in modo esaustivo nel rapporto del Consiglio federale in risposta al Postulato Markwalder Bär (09 3560)

■ Misure collaterali: il gruppo di lavoro trasmette il rapporto

Nel luglio 2009, il gruppo di lavoro (GL) Misure collaterali ha trasmesso il suo rapporto al Dipartimento federale dell'economia (DFE) Il GL è stato istituito dal DFE ed è composto da rappresentati di tutte le organizzazioni della filiera del valore aggiunto e della Conferenza dei direttori cantonali dell'agricoltura Nel suo rapporto, propone un 'ottantina di misure collaterali che ha suddiviso in quattro pacchetti con i seguenti indirizzi di fondo: promozione dei punti forti e della competitività dell'industria agroalimentare svizzera, consolidamento e sviluppo della posizione sul mercato, creazione di condizioni locali interessanti nonché garanzia di una transizione socialmente sostenibile Le misure, in parte permanenti e in parte temporanee, sono indirizzate all'intera filiera del valore aggiunto e richiedono anche un impegno diretto degli attori Da parte dello Stato il GL si aspetta per lo più solo un sostegno sussidiario

Nel documento, il GL si appella altresì a una strategia della qualità per la filiera agroalimentare Ciò significa anche che l'industria agroalimentare svizzera si deve «contraddistinguere, lungo tutta la filiera del valore aggiunto, per la sua posizione di leader dal profilo qualitativo anziché da quello dei costi» Le norme concernenti la protezione dell'ambiente e degli animali vengono ritenute un elemento assai importante nella strategia della qualità per l'industria agroalimentare svizzera Le disposizioni vigenti in questi campi devono essere pertanto mantenute al livello svizzero e un allineamento alle esigenze, in alcuni casi inferiori, dell'UE è fuori discussione Infine, la qualità particolare dei prodotti deve essere «resa fruibile ai consumatori mediante una comunicazione comune e prestazioni di alto livello»

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Il DFE ha preso atto del rapporto e terrà conto delle considerazioni ivi espresse per i suoi lavori futuri Il Consiglio federale presenterà al Parlamento una proposta di misure collaterali parallelamente a un accordo con l'UE o nel quadro del ciclo di Doha dell'OMC (cfr sotto)

■ Il Parlamento crea una riserva di bilancio

Il 18 giugno 2010 il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati hanno approvato una modifica della LAgr finalizzata alla creazione di una riserva di bilancio per finanziare le misure collaterali in caso di un accordo con l'UE o nell'ambito del ciclo di Doha dell'OMC.

Il Consiglio federale stima che per una transizione socialmente sostenibile e un adeguamento dell'industria agroalimentare all'apertura delle frontiere si dovranno investire da 3 a 6 miliardi di franchi in misure collaterali Nel suo messaggio del 25 febbraio 2009 ha quindi presentato al Parlamento una proposta di finanziamento, nella quale si prevede di riservare a dette misure, dal 2009 al 2016, i proventi dei dazi sui prodotti agricoli e sui generi alimentari, per un importo inizialmente pari a 400 milioni di franchi l'anno Onde creare una riserva di bilancio ai sensi dell'articolo 53 della legge sulle finanze della Confederazione, sarà introdotto nella LAgr il nuovo articolo 19a

Nel primo dibattito tenutosi nel maggio 2009, il Consiglio nazionale non è entrato nel merito del progetto. Una parte della Camera lo ha respinto poiché contraria a un 'apertura nel settore agricolo, mentre l'altra voleva prima sapere con più esattezza in che cosa consistessero le misure collaterali Il Consiglio degli Stati, invece, è entrato in materia nel settembre 2009 Nel marzo 2010 è stata la volta del Consiglio nazionale, che però ha rinviato il progetto al Consiglio federale, con la proposta di presentare una strategia della qualità vincolante, unitamente alla soluzione di finanziamento Il Consiglio degli Stati non ha accolto questa proposta Per concretizzare la strategia della qualità l'UFAG, nel marzo 2010, ha organizzato un primo workshop sulla qualità, a cui hanno preso parte i rappresentati della filiera agroalimentare (cfr parte 2 1 1 1)

I lavori finalizzati alla strategia della qualità erano, dunque, già stati avviati, procedendo in maniera soddisfacente Nel terzo dibattito, giugno 2010, il Consiglio nazionale ha respinto anche la richiesta di rinvio Il 18 giugno 2010 il Parlamento ha definitivamente approvato la riserva di bilancio

3.1.2 Accordi di libero scambio con Paesi al di fuori dell'UE

Accanto alla Convenzione dell’Associazione europea di libero scambio (Convenzione AELS) e all’accordo di libero scambio con l'UE, attualmente la Svizzera può contare su una rete di 23 accordi di libero scambio con 32 partner al di fuori dell’UE. Generalmente gli accordi vengono stipulati nell’ambito dell’AELS, ma la Svizzera ha anche la possibilità di concludere accordi bilaterali esterni all'AELS, come ha peraltro già fatto ad esempio con il Giappone Con l'entrata in vigore degli importanti accordi con Canada (1° luglio 2009), Giappone (1° settembre 2009) e Colombia (atteso nel corso del 2010), il 15 per cento delle esportazioni svizzere sarà destinato a Paesi con cui sono stati siglati accordi di libero scambio

Il benessere della Svizzera dipende, per buona parte, dal commercio internazionale di beni e servizi e dagli investimenti transfrontalieri Il continuo miglioramento dell'accesso ai mercati esteri costituisce pertanto un obiettivo della politica economica estera elvetica La via migliore per raggiungere tale obiettivo è quella multilaterale nell’ambito dell’OMC Con la conclusione di accordi di libero scambio alle imprese svizzere va tuttavia consentito un accesso ai mercati internazionali almeno equivalente a quello delle loro principali concorrenti estere, ad esempio, quelle europee, statunitensi o giapponesi Questi Paesi ampliano costantemente la loro rete di partner di libero scambio Gli accordi di libero scambio sono quindi uno strumento importante per tutelare e potenziare la competitività della piazza economica svizzera Gli scambi con partner di accordi di libero scambio nel quadro dell'AELS presentano tassi di crescita significativamente più alti rispetto a

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quelli con tutti gli altri partner commerciali Mentre il commercio globale della Svizzera, nel periodo 1998–2008, ha segnato una crescita media del 5,7 per cento l'anno, gli scambi tra la Svizzera e i partner nell'ambito di accordi di libero scambio sono mediamente aumentati di oltre il 10 per cento l'anno nel quadriennio successivo alla loro entrata in vigore

Gli accordi di libero scambio sono costituiti da disposizioni sul traffico di merci (soprattutto sulla riduzione dei dazi e di altre restrizioni al commercio), concernenti anche il commercio di prodotti agricoli di base e trasformati In genere, poi, essi inglobano anche la protezione della proprietà intellettuale Accordi di libero scambio più estesi (i cosiddetti accordi di libero scambio di seconda generazione) contemplano inoltre accordi per il commercio di servizi, gli investimenti e gli appalti pubblici

■ Accordi di libero scambio nell'ambito dell'AELS

Gli accordi agricoli in ambito AELS sono caratterizzati dal fatto che i prodotti agricoli trasformati sono oggetto di trattative multilaterali, ovvero tra l'AELS e il rispettivo partner commerciale, mentre quelli di base sottostanno a negoziati bilaterali, vale a dire tra la Svizzera e il rispettivo partner commerciale Questo approccio consente di negoziare concessioni ad hoc e di garantire uno sviluppo autonomo delle politiche agricole dei singoli Stati membri dell'AELS

Nel 2009 è entrato in vigore l'accordo di libero scambio con il Canada (1° luglio 2009) Inoltre, sono stati finalizzati, ma non ancora entrati in vigore, accordi di libero scambio nell'ambito dell'AELS con la Colombia, il Perù, gli Stati arabi del Consiglio di cooperazione del Golfo, l'Albania, la Serbia e l'Ucraina Attualmente sono in corso negoziati con l'Algeria, l'India, la Thailandia e Hong Kong Con l'Indonesia sono stati avviati negoziati nel luglio 2010 La Svizzera e gli Stati AELS mantengono inoltre i contatti con altri potenziali partner quali la Russia, la Malesia, il Vietnam e il MERCOSUR (Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay), allo scopo di valutare la possibilità di stringere relazioni di libero scambio

■ Accordi bilaterali di libero scambio

Oltre che con l'UE, la Svizzera ha concluso accordi bilaterali di libero scambio con le isole Färöer e il Giappone. Essendo le strutture commerciali degli Stati AELS e del Giappone diverse tra loro, quest'ultimo ha optato per la via bilaterale, concludendo con la Svizzera un accordo globale di libero scambio e partenariato economico La Svizzera è la prima nazione europea ad aver concluso con il Giappone un accordo del genere, entrato in vigore il 1° settembre 2009

Sempre a livello bilaterale, attualmente è in corso uno studio di fattibilità in vista di un accordo di libero scambio tra Svizzera e Cina

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3.1.3 Accordo agricolo Svizzera – UE

A prescindere dai negoziati relativi a un accordo nei dell’agricoltura, della sicurezza delle derrate alimentari e dei prodotti e della sanità pubblica, la Svizzera e l'UE si impegnano a sviluppare e perfezionare l'accordo agricolo del 1999 A tal fine, il 19 novembre 2009 si è tenuta la nona seduta del Comitato agricolo misto (CA) Svizzera-UE

Le due parti hanno constatato che l'accordo agricolo è tuttora applicato in modo ineccepibile, con conseguente agevolazione degli scambi tra le parti Il fatto che, dalla sua entrata in vigore, le esportazioni agricole svizzere verso l'UE siano raddoppiate è la dimostrazione dell'efficace applicazione dell'accordo agricolo La modifica dell'articolo 11, la correlata semplificazione delle procedure e la maggior flessibilità nell'adeguamento hanno conferito all'accordo una nuova dinamica Le parti si sono trovate d'accordo sul fatto che fosse necessario aggiornare la lista delle legislazioni in ambito fitosanitario (allegato 4) Hanno ribadito la loro volontà di eliminare i controlli alla frontiera in ambito fitosanitario (allegato 4) e quelli relativi agli alimenti per animali (allegato 5) Hanno infine deciso di adeguare l'accordo quale conseguenza dello sviluppo della legislazione comunitaria nel settore del vino e dei distillati Nell'ambito del commercio di prodotti biologici sono stati trattati gli ultimi particolari per l'armonizzazione delle norme di importazione

In occasione della nona seduta del CA è stata approvata una regolamentazione bilaterale Svizzera-UE sulle uve provenienti dalla zona frontaliera ginevrina, sottoscritta il 9 dicembre 2009 Grazie all'adeguamento dell'accordo, dal 2010 i vitivinicoltori ginevrini potranno trasformare le uve provenienti da regioni ben definite della zona frontaliera francese in vini a denominazione «AOC Genève». Le regioni devono rientrare geograficamente e climaticamente nei vigneti ginevrini. In tal modo la prassi applicata da generazioni viene finalmente convalidata da una norma internazionale.

Dopo proficue discussioni, il 12 dicembre 2009 le varietà svizzere di sementi sono state iscritte nel catalogo delle varietà dell'UE, di cui è stata pubblicata la 28ma edizione Ciò comporta un 'ulteriore agevolazione nella commercializzazione di queste varietà nell'UE

La decisione n. 2/2008 del CA, che ha per oggetto una comunitarizzazione e un 'estensione delle concessioni nel settore degli insaccati, è entrata definitivamente in vigore il 1° gennaio 2010. Queste concessioni venivano applicate reciprocamente in maniera autonoma già dal 1° gennaio 2008 Con la definitiva entrata in vigore della decisione e del corrispettivo regolamento UE, il contingente è assegnato in base all'ordine di sdoganamento (ordine di entrata delle domande di sdoganamento alla frontiera) Non devono più essere richieste licenze e anche le esigenze minime, spesso contestate dalle ditte, decadono In tal modo l'esportazione di insaccati svizzeri ha potuto essere notevolmente semplificata

■ Negoziati per una protezione reciproca delle DOP e delle IGP

Conformemente alla dichiarazione d’intenti espressa nell'Accordo agricolo Svizzera-UE del 1999, le Parti hanno intavolato, nell'ottobre 2007, le trattative per il riconoscimento reciproco delle denominazioni di origine protette (DOP) e delle indicazioni geografiche protette (IGP).

L'11 dicembre 2009 i capi delle due delegazioni hanno firmato una bozza di accordo e una dichiarazione d'intenti che fissa le tappe che porteranno alla sua finalizzazione In seguito ciascuna parte ha presentato all'altra un elenco delle denominazioni da proteggere che è stato vagliato e sottoposto a procedura di consultazione pubblica La stessa procedura sarà applicata in vista dell'ulteriore sviluppo dell'accordo anche per le prossime DOP e IGP (in una prima fase, eccezion fatta per l'Emmentaler, vengono protette tutte le denominazioni che figuravano già nel registro svizzero prima dell'11 dicembre 2009)

Nell'UE la consultazione pubblica è stata avviata il 24 dicembre 2009, con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell'elenco delle denominazioni svizzere In Svizzera è cominciata il 14 gennaio 2010 con la pubblicazione delle denominazioni UE sul Foglio ufficiale svizzero di commercio Le persone fisiche e giuridiche interessate, i Paesi membri dell'UE, i Cantoni svizzeri e i Paesi terzi hanno avuto due mesi per esprimere eventuali riserve nei confronti della protezione delle DOP e IGP in questione

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Dopo aver valutato i pareri pervenuti nel quadro delle consultazioni, le Parti hanno convenuto soluzioni per le denominazioni utilizzate sul territorio di entrambe o che erano state oggetto di osservazioni È stato trovato un accordo su termini transitori e disposizioni di coesistenza In una dichiarazione comune del 1° luglio 2010, le Parti hanno ampliato, in base alle soluzioni concertate, e sottoscritto la bozza di accordo In tal modo è stato possibile concludere i negoziati La denominazione Emmentaler sarà discussa in un secondo tempo

Adesso le Parti possono passare alla procedura interna di approvazione Nell'UE questa avverrà secondo il Trattato di Lisbona da parte del Consiglio e del Parlamento In Svizzera, invece, è di competenza del Consiglio federale

L'accordo è un segnale politico importante a livello sia nazionale, in quanto elemento della strategia della qualità, sia internazionale, nel quadro dell'impegno assunto in seno all'OMC per una migliore protezione delle indicazioni geografiche Nell'UE le DOP e le IGP svizzere sono protette come se fossero un unico prodotto e ciò costituisce un notevole risparmio di tempo rispetto alla procedura di registrazione individuale I termini transitori concordati consentono agli interessati di adeguarsi alla nuova situazione

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3.1.4 Protocollo n. 2

■ Basi

Il protocollo n 2 dell'Accordo di libero scambio concluso tra Svizzera e CE nel 1972 disciplina il commercio di prodotti agricoli trasformati tra la Confederazione e l'UE È stato rivisto nel quadro degli Accordi bilaterali II

Esso permette alla Svizzera di compensare i divari di prezzo delle materie prime agricole nel commercio con l'UE attraverso la concessione di contributi all'esportazione per i prodotti trasformati e il prelievo di dazi sulle importazioni Queste misure di compensazione dei prezzi non devono superare le differenze di prezzo delle materie prime di base esistenti tra Svizzera e UE Il protocollo n 2 contempla i prezzi di riferimento e le differenze di prezzo determinanti per le misure di compensazione, da verificare, e all'occorrenza modificare, a scadenza almeno annuale, mediante negoziati Questo protocollo è anche oggetto delle trattative attualmente in corso con l'UE per un accordo di libero scambio nei settori agroalimentare e sanitario Nel caso il commercio agricolo con l'UE venisse completamente liberalizzato questo strumento diventerebbe obsoleto

■ Situazione attuale

Sulla base dei prezzi dei mesi di settembre e ottobre 2009, nel dicembre 2009 sono state definite nuove differenze dei prezzi di riferimento con l'UE, entrate in vigore il 1° febbraio 2010 Di conseguenza sono stati modificati anche i dazi sulle importazioni di prodotti agricoli trasformati I contributi alle esportazioni non possono superare le differenze concordate

Data la grande volatilità dei mercati agricoli internazionali nel periodo 2007–2009, è stato difficile effettuare una corretta compensazione dei prezzi nel commercio con l'UE Nella prima metà del 2009, i prezzi dei principali prodotti agricoli sul mercato europeo hanno segnato una tendenza al rialzo e quindi la situazione si è appianata nella seconda metà dell'anno I prezzi di riferimento in vigore dal 1° febbraio 2010 consentirebbero una corretta compensazione dei prezzi nel commercio con l'UE. Tuttavia, a causa della ristrettezza dei fondi disponibili, i contributi all'esportazione sono stati ridotti in modo autonomo del 50 per cento a partire dal 1° maggio 2010 e ciò ha determinato che la compensazione dei prezzi delle materie prime mediante fondi federali non fosse sufficiente.

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3.1.5 Politica agricola comune dell’UE

La politica agricola comune (PAC) nel 2009 è stata contrassegnata dall'Health Check deciso nel novembre 2008, che comprende una revisione della riforma del 2003, nonché dall'avvio del dibattito sull'ulteriore sviluppo della PAC dopo il 2013 All'inizio del 2010, il rumeno Dacian Cioloş è subentrato alla danese Mariann Fischer Boel quale Commissario europeo per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale

■ Dibattito sull'ulteriore sviluppo della Politica agricola comune

Nell'audizione dinanzi al Parlamento europeo prima della sua nomina, Cioloş ha affermato che la priorità assoluta del suo mandato sarà la riforma della PAC dopo il 2013 Il dibattito sull'ulteriore sviluppo della PAC dopo il 2013 assume quindi un ruolo fondamentale per la rinegoziazione del quadro finanziario dell'UE nel periodo 2014–2020, ivi compreso il finanziamento dell'agricoltura e dello sviluppo rurale Il Commissario Cioloş si è impegnato per una notevole dotazione di fondi per la PAC, ha caldeggiato che lo sviluppo rurale resti parte integrante della PAC e venga mantenuta l'attuale struttura a due pilastri Ha inoltre auspicato che nell'assegnazione degli aiuti venga applicata una maggior equità tra le singole regioni anziché i criteri storici

Nell'aprile 2010 il Commissario ha avviato un nuovo dibattito a livello europeo, invitando i rappresentanti dei vari interessi e i cittadini europei a esprimere le proprie opinioni sul futuro della PAC In due mesi sono pervenuti oltre 5’000 pareri Nel luglio 2010 si è tenuta una conferenza con l'obiettivo di raccogliere i vari elementi di discussione onde poter intavolare altri dibattiti sui motivi a favore di una politica agricola comune e sulle aspettative correlate al futuro della PAC Un primo comunicato della Commissione sull'ulteriore sviluppo della PAC è atteso per novembre 2010

■ Entrata in vigore del Trattato di Lisbona

L'entrata in vigore, il 1° dicembre 2009, del Trattato di Lisbona ha rafforzato il ruolo del Parlamento europeo, attraverso l'estensione della procedura di decisione congiunta con il Consiglio, che lo vede coinvolto in diverse attività tra cui il controllo delle spese per l'agricoltura. Il dibattito sulla PAC dopo il 2013 si è svolto, infatti, anche in Parlamento. Una relazione del parlamentare liberale George Lyon (Gran Bretagna) illustra le priorità del Parlamento: sostenibilità della produzione agricola, equa ripartizione dei fondi a favore dell'agricoltura tra nuovi e vecchi membri dell'UE, nessun cofinanziamento nazionale dei pagamenti diretti, meccanismo d'intervento nei periodi di crisi e mantenimento (almeno al livello attuale) delle risorse del bilancio agricolo UE

■ Sondaggio: che cosa ne pensano i cittadini europei dell'agricoltura e della PAC?

Nel marzo 2010 è stato pubblicato un sondaggio svolto su mandato della Commissione europea per conoscere l'opinione della popolazione dei Paesi membri sulla PAC attuale È emerso che gli Europei ne sanno ben poco. Quasi il 60 per cento degli interpellati non ne ha mai sentito parlare e oltre il 40 per cento, benché ne abbia già sentito parlare, non sa cosa sia. La rimanente piccola percentuale è in gran parte concorde nell'affermare che l'agricoltura e le aree rurali siano di vitale importanza per il futuro dell'Europa ed è favorevole ai nuovi obiettivi della PAC. I più sono d'accordo sul fatto che sia meglio impostare la politica agricola a livello europeo. Protezione dell'ambiente, sfide correlate al cambiamento climatico, sicurezza alimentare, qualità e sicurezza delle derrate alimentari e un tenore di vita adeguato per gli agricoltori: sono questi i temi che vanno trattati sul piano europeo secondo i cittadini europei Questo riconoscimento del ruolo fondamentale dell'agricoltura spiega perché la stragrande maggioranza degli interpellati (83%) si è espressa a favore del mantenimento degli aiuti concessi Due terzi sono dell'idea che le risorse di bilancio approntate per la PAC siano adeguate o insufficienti, solo il 17 per cento ritiene che siano troppo elevate

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■ Gruppo di esperti di alto livello «Latte»

Vista la situazione difficile sul mercato lattiero dello scorso anno, nel mese di ottobre l'allora Commissaria ha incaricato il gruppo di esperti di alto livello «Latte» di individuare misure a medio e lungo termine per il settore lattiero, in vista della fine del regime delle quote latte il 1° aprile 2015 Questo gruppo ha anche invitato vari Paesi terzi, tra cui la Svizzera, a prendere parte alle riunioni per presentare le proprie esperienze in questo settore Nel giugno 2010 il gruppo di esperti ha esposto una relazione sui risultati dei dibattiti, che includeva anche le raccomandazioni trasmesse alla Commissione in merito a sette tematiche. Tra le altre cose, il gruppo si è appellato a iniziative concrete per incrementare l'uso di contratti scritti nella filiera lattiera e ha richiesto che vengano vagliate proposte per consolidare il potere negoziale collettivo dei produttori di latte.

■ Nuovo logo bio dell'UE dal 1° luglio 2010

Il 1° luglio 2010 sono entrate in vigore le nuove norme UE per l'etichettatura delle derrate alimentari ecologiche/biologiche nonché per la creazione di un nuovo sigillo UE eco/bio La cosiddetta «Euro Foglia» sarà obbligatoria su tutti i prodotti biologici pre-imballati fabbricati negli Stati membri dell’UE e conformi alle rispettive norme, anche se provvisti di altri sigilli (statali o privati) L'obiettivo è che questo nuovo logo diventi un simbolo riconosciuto della produzione di derrate alimentari biologiche e che sia per i consumatori la garanzia di prodotti ottenuti nel pieno rispetto delle severe norme UE in materia di agricoltura biologica

In tal modo, quindi, si accresce anche la tutela dei consumatori. Il logo bio dell'UE è facoltativo per i prodotti importati da Paesi terzi. In caso esso venga utilizzato, però, sono prescritte indicazioni supplementari.

3.1.6 OMC

■ Andamento dei negoziati del ciclo di Doha dal settembre 2009

Il ciclo di negoziati di Doha dell'OMC è entrato in una fase di stallo dal settembre 2009 Sebbene la Conferenza regolare dei ministri tenutasi a fine novembre/inizio dicembre 2009 non avesse in programma di trattare il ciclo di Doha, i responsabili dei negoziati hanno deciso di farne un resoconto Questo incontro di stock taking si è tenuto a Ginevra a fine marzo 2010 Può essere considerato un segnale positivo il fatto che in tale occasione tutti gli Stati membri hanno ribadito il loro impegno e la loro volontà di proseguire le trattative. È stato inoltre deciso di potenziare il processo negoziale attraverso contatti regolari a livello ministeriale. Tuttavia a ciò non è seguito alcun segnale forte a livello politico. Né dalla conferenza dei ministri dell'OCSE dell’aprile 2010, né dall'incontro dei capi di Stato e di Governo del G-20 tenutosi a Toronto a fine giugno 2010 sono giunti segnali abbastanza forti per dare un vero impulso ai lavori a Ginevra Questa situazione dipende fortemente anche dal clima pre-elettorale negli USA (elezioni per il Congresso) e in Brasile (elezioni presidenziali) che limita il margine di manovra di due colossi dell'OMC Nonostante tutto si sono svolte riunioni di vario tipo tra i responsabili dei negoziati, in cui si è tentato di rianimare il processo negoziale

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I risultati effettivamente conseguiti fino ad ora riflettono lo stato dei lavori fino a fine 2008 Le basi negoziali accettate per il fascicolo agricolo restano il documento di modalità e altri tre documenti allegati datati dicembre 2008 Il capo dei negoziati agricoli, il neozelandese diplomatico dell'OMC David Walker, si è concentrato essenzialmente su due obiettivi da metà 2009 Da un lato ha organizzato riunioni di piccoli gruppi per affrontare singoli punti irrisolti relativi alle modalità e, dall'altro, ha esortato gli Stati membri a chiarire gli aspetti tecnici delle future liste delle concessioni (cfr sotto) sfruttando il tempo a disposizione nell’attesa che i negoziati si sblocchino

Nei piccoli gruppi succitati sono stati discussi sostanzialmente il meccanismo di protezione speciale per i Paesi in via di sviluppo (SSM), le agevolazioni doganali, le misure di sostegno interne che limitano la produzione contemplate dalla cosiddetta «blue box», gli aspetti delle modalità concernenti il cotone e il tetto tariffario (capping)

■ Aspetti tecnici delle future concessioni

Il capo dei negoziati agricoli nel ciclo di Doha dell'OMC ha esortato gli Stati membri a chiarire per quanto possibile gli aspetti tecnici della futura struttura delle concessioni di un accordo di Doha Questo processo consente di svolgere già in anticipo i lavori necessari per un accordo e di rimanere in un ambito poco sensibile dal profilo politico Data la complessità dell'accordo agricolo e del testo delle modalità (e quindi della base per le future concessioni), le liste delle concessioni sono comprensibilmente più lunghe, complicate e controverse di quelle oggetto dei negoziati sui prodotti industriali

I lavori finalizzati all’elaborazione di una bozza provvisoria delle liste delle concessioni in bianco sono stati suddivisi in due fasi

1) La prima riguarda l'allestimento e la preparazione dei dati di base per la messa a punto delle liste Per circoscrivere il futuro margine di manovra del sostegno interno, ad esempio, è necessario il valore della produzione agricola I necessari dati nazionali sono stati inoltrati al segretariato dell'OMC dagli Stati membri Successivamente si è discusso dell'ulteriore elaborazione dei dati prima di approntare i rispettivi valori per le liste delle concessioni Questa fase dei lavori è a uno stato relativamente avanzato

2) La seconda fase dei lavori si concentra sulla struttura delle liste Si tratta di determinarne la forma e le informazioni ivi contenute (legalmente vincolanti) Naturalmente gli Stati membri dell'OMC hanno aspettative ben diverse in merito alle informazioni da rendere vincolanti e a quelle a carattere puramente informativo Questa fase è appena iniziata Tuttavia appare certo che potranno essere fatti ulteriori progressi entro fine 2010

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■ Vertice mondiale sull’alimentazione

Le conseguenze del cambiamento climatico, della crescente penuria delle risorse e delle nuove abitudini alimentari fanno sì che oggi oltre un miliardo di persone soffra per la fame e la malnutrizione Negli ultimi anni la comunità internazionale ha lanciato numerose iniziative in favore di una crescente sicurezza alimentare a livello globale, che hanno fatto da sfondo al Vertice mondiale sull’alimentazione, organizzato dalla FAO a Roma, dal 16 al 18 novembre 2009.

Il vertice, cui hanno partecipato 60 capi di Stato e di Governo, nonché 191 ministri, ha in parte disatteso le aspettative degli organizzatori Non ha infatti portato a impegni concretamente quantificabili né a scadenze precise in materia di lotta all'insicurezza alimentare I partecipanti hanno tuttavia adottato una dichiarazione che fissa quattro obiettivi strategici

1. Intensificare gli sforzi per raggiungere il primo obiettivo del Millennio, ovvero dimezzare, entro il 2015 il numero di individui che soffrono la fame.

2 Rafforzare il coordinamento e la governance internazionale nel quadro del partenariato globale per l'agricoltura e la sicurezza alimentare nonché attuare la riforma del Comitato per la sicurezza alimentare globale della FAO Quest'ultimo dovrà essere aperto ai partner dei settori pubblico e privato e alle organizzazioni non governative Nello svolgimento delle sue attività, sarà coadiuvato da un comitato internazionale di esperti altamente qualificati

3. Innescare un'inversione di tendenza affinché migliorino i finanziamenti per l'agricoltura, la sicurezza alimentare e lo sviluppo rurale nei Paesi in via di sviluppo nonché promuovere nuovi investimenti nella produzione e nella produttività agricole in vista di ridurre la povertà e raggiungere la sicurezza alimentare per tutti

4 Far fronte in maniera proattiva alle sfide del cambiamento climatico per la sicurezza alimentare Ciò richiede in particolare misure di adeguamento e attenuazione per rafforzare la capacità di far fronte agli eventi delle aziende agricole, in particolare di quelle a conduzione familiare più esposte Per raggiungere questi obiettivi, sono stati definiti i principi in base ai quali impostare gli impegni e gli interventi degli Stati I «cinque principi di Roma per una sicurezza alimentare mondiale sostenibile» sono:

1 Investire in progetti promossi dai Paesi interessati, con lo stanziamento di risorse per programmi e partenariati ben concepiti e mirati

2 Stimolare il coordinamento strategico a tutti i livelli per migliorare la governance, favorire un migliore impiego delle risorse, evitare i doppioni e colmare le lacune

3 Adottare un duplice approccio in materia di sicurezza alimentare, che contempli sia misure d'emergenza a breve termine sia programmi di sviluppo a lungo termine

4. Migliorare l'efficienza, il coordinamento e l'efficacia delle istituzioni multilaterali.

5 Garantire da parte di tutti i partner un impegno duraturo e sostanziale per investire nell'agricoltura e nella sicurezza alimentare

3.1.7 FAO
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Al vertice la Svizzera ha sottolineato quanto sia importante, ai fini della sicurezza alimentare, un approccio fondato sui seguenti pilastri: diritto all'alimentazione, miglioramento delle capacità di reagire in situazioni di emergenza, rafforzamento della governance internazionale, aumento degli investimenti nell'agricoltura, soprattutto attraverso modelli innovativi di finanziamento quali i partenariati pubblico-privato (PPP), e incremento sostenibile della produzione e della produttività agricole

In seguito al vertice mondiale sull’alimentazione, la Svizzera ha preso in esame i suoi interventi e provvedimenti, rilevando che sono conformi agli obiettivi e ai principi della dichiarazione di Roma Nei quattro ambiti di seguito elencati, è stato tuttavia individuato un potenziale per rafforzare l'impegno della Svizzera:

(1) governance internazionale in materia di agricoltura e di sicurezza alimentare, (2) relazione tra sicurezza alimentare e gestione sostenibile delle risorse naturali, (3) promozione degli investimenti del settore privato in favore di un 'agricoltura sostenibile e (4) coinvolgimento della ricerca agronomica svizzera nella lotta contro l'insicurezza alimentare Le conclusioni di questo esame sono state sottoposte all'attenzione del Consiglio federale nel giugno 2010.

A seguito del vertice mondiale sull’alimentazione, si è tenuta la 36ma conferenza della FAO Quest'ultima ha trattato essenzialmente il processo di riforma dell'organizzazione e ha varato nuovi strumenti per una gestione orientata ai risultati: il quadro strategico 2010–2019, il piano a medio termine 2010–2013 nonché il programma di lavoro e preventivo 2010–2011 Il processo di riforma, tuttavia, non è ancora giunto a termine ed è destinato a proseguire La conferenza della FAO ha anche eletto Luc Guyau (Francia) per la durata del prossimo mandato quale nuovo presidente indipendente del Consiglio della FAO

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3.1.8 OCSE

■ Incontro dei ministri dell'agricoltura dell'OCSE sul tema politica agricola e alimentare per un futuro sostenibile (Parigi, 25–26 febbraio 2010)

All'inizio dell'anno oggetto del rapporto, i ministri dell'agricoltura dell'OCSE e di importanti Paesi emergenti si sono riuniti, per la prima volta dopo dodici anni, per discutere delle sfide e delle opportunità del sistema agricolo ed alimentare globale di domani Al centro del dibattito sono stati la crescente insicurezza alimentare, la penuria di risorse e il cambiamento climatico. In occasione del vertice sono stati presentati un comunicato ministeriale contenente la visione comune per un 'agricoltura orientata al futuro e linee guide strategiche per i lavori futuri del Comitato agricolo dell'OCSE.

Delegazione svizzera guidata dalla presidente della Confederazione Doris Leuthard

All'incontro, la presidente della Confederazione Doris Leuthard si è impegnata affinché la sostenibilità restasse al centro delle attività dell'OCSE Quest'ultima deve concentrarsi sulle proprie competenze di base, che consistono nella valutazione politica, nell'elaborazione di raccomandazioni politiche e di analisi di mercato In questi ambiti i lavori dell'OCSE devono essere maggiormente incentrati sulla crescente stabilità dei mercati e sulla loro trasparenza La Svizzera ha sottolineato anche l'importanza del ruolo multifunzionale dell'agricoltura per la preservazione delle basi di vita naturali e la cura del paesaggio rurale

La presidente della Confederazione ha guidato uno dei cinque gruppi di lavoro in cui si è esaminato il ruolo dei Governi e dell'OCSE nel futuro sistema agroalimentare Nelle discussioni di gruppo i ministri hanno convenuto sulla necessità di investire maggiormente nell'agricoltura e di incentivare a livello globale ricerca, sviluppo e innovazione L'OCSE, analogamente all'agricoltura, deve poter contribuire a una crescita economica sostenibile ed ecologica Per questo ha il compito di illustrare come si potrà, in futuro, incrementare in modo sostenibile la produttività e l'efficienza delle risorse in agricoltura

Il Comunicato ministeriale richiede soluzioni integrate

Nel comunicato i rappresentanti dei Governi hanno sottolineato che la sicurezza alimentare può essere garantita soltanto attraverso un approccio integrato Si deve tener complessivamente conto della produzione indigena, del commercio internazionale e della costituzione delle scorte così come dello sviluppo economico, della lotta alla povertà e delle reti di sicurezza sociale I ministri hanno ribadito, inoltre, che il cambiamento climatico per l'agricoltura rappresenta contemporaneamente una sfida e un 'opportunità Sono convinti che il primario possa contribuire in maniera considerevole alla crescita sostenibile A tal scopo l'OCSE deve rilevare le opportunità politiche e le strategie di mercato Per poter garantire la trasparenza, l'efficienza e l'efficacia dei mercati occorre che i Governi creino condizioni quadro e regole adatte L'OCSE deve analizzare i meccanismi dei mercati e definire soluzioni adeguate per gestirne la volatilità Inoltre, deve indicare come sarà possibile, attraverso innovazione e scambio delle conoscenze, aumentare la produttività agricola, garantire un impiego sostenibile delle risorse e ridurre i rifiuti di prodotti alimentari L'obiettivo è individuare soluzioni innovative per rispondere alle diverse aspettative di consumatori e società Infine, viene ribadita la responsabilità dei Governi nell'attuare concretamente le linee guida menzionate e nell'adoperarsi per il successo di negoziati multilaterali

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Conclusioni

I temi salienti di domani, come messo in evidenza dall'incontro dei ministri, saranno la sicurezza alimentare globale, il cambiamento climatico e l'impiego sostenibile delle risorse Il ruolo multifunzionale dell'agricoltura viene riconosciuto dai Paesi membri dell'OCSE più di quanto accadesse un decennio fa, sebbene continuino a sussistere divergenze sulle misure idonee per retribuire tali prestazioni Le opinioni sono discordi anche sul ruolo dell'apertura dei mercati in vista della sicurezza alimentare e della lotta alla povertà Per quanto riguarda la futura stabilità dei mercati, alcuni rappresentanti di Stato temono una maggior volatilità a lungo termine e chiedono contromisure adeguate. Altri invece muovono dal fatto che in futuro i mercati si stabilizzeranno e quindi ritengono che un 'ulteriore apertura dei mercati sia la misura più efficace per stabilizzare i prezzi.

■ Workshop dell'OCSE sugli indicatori agroambientali (Leysin, 23–26 marzo 2010)

Nella primavera del 2010, la Svizzera ha organizzato un workshop OCSE sugli indicatori agroambientali, cui hanno partecipato 90 esperti provenienti da 24 Paesi, varie organizzazioni internazionali e imprese dell'economia privata Tutti sono stati concordi nel riconoscere la grande utilità di un monitoraggio agroambientale come strumento di politica agricola È stato presentato lo stato dei lavori per la messa a punto di diversi indicatori negli ambiti utilizzo del suolo, biodiversità, paesaggio, bilancio degli elementi nutritivi, rischi dei pesticidi e utilizzo di SIG La Svizzera nei suoi interventi ha dato particolare risalto al monitoraggio agroambientale nazionale e al suo impiego a livello politico nonché alla valutazione centralizzata degli indicatori agroambientali.

Il seminario ha messo in evidenza l'importanza dei lavori dell'OCSE sugli indicatori agroambientali Essi permettono, da un lato, di far conoscere gli effetti delle politiche agricole sull'ambiente, dall'altro, possono essere utilizzati per valutare le politiche e per tracciarne l'ulteriore sviluppo (analisi ex-post ed ex-ante)

Sono state rilevate lacune nell'ambito della gestione ambientale delle aziende e degli indicatori relativi agli aspetti sociali Sono stati realizzati progressi per gli indicatori di biodiversità e paesaggio Dal workshop è emerso, inoltre, che la comunicazione e gli scambi tra la ricerca, la politica e i diversi attori interessati hanno una valenza notevole La definizione degli obiettivi da parte dei politici è fondamentale per un utilizzo ottimale degli indicatori

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3.1.9 Consiglio Internazionale dei Cereali e Convenzione sull'aiuto alimentare (CIC/CAA)

L'Accordo internazionale sui cereali del 1995 comprende due strumenti giuridici distinti: la Convenzione sul commercio dei cereali del 1995 e la Convenzione sull'aiuto alimentare del 1999

Il Consiglio Internazionale dei Cereali supervisiona e, se necessario, sviluppa la Convenzione sul mercato dei cereali; per quanto riguarda la Convenzione sull'aiuto alimentare questi compiti spettano, invece, al cosiddetto Comitato dell'aiuto alimentare Il segretariato del Consiglio internazionale dei Cereali, con sede a Londra, è responsabile dell'amministrazione generale

■ Consiglio Internazionale dei Cereali

L'obiettivo principale del Consiglio Internazionale dei Cereali (CIC) è lo scambio di informazioni sul mercato cerealicolo mondiale A tal fine vengono registrati i volumi commercializzati e la produzione nei singoli Paesi, seguiti gli andamenti dei prezzi e rilevati gli strumenti di politica agricola attuati nei Paesi d'esportazione e d'importazione (dazi sulle esportazioni e sulle importazioni, ostacoli al commercio di natura non tariffaria, ecc.). Oltre che le varietà cerealicole quali frumento e mais, il campo d'attività interessa anche i semi oleosi e, dal 1° luglio 2010, il riso. In tal modo il CIC acquisisce una particolare importanza per i Paesi asiatici.

Le informazioni accessibili al pubblico contribuiscono in maniera fondamentale a creare maggior trasparenza sul mercato e a rafforzare la sicurezza alimentare a livello mondiale Il CIC, tuttavia, non interviene direttamente sull'andamento del mercato o nell'impostazione delle poliche cerealicole dei Paesi membri

La Svizzera è membro dell'Accordo internazionale sui cereali fin dalla sua creazione (1949). Dal luglio 2009 al giugno 2010 la Svizzera è stata alla vicepresidenza del CIC, per poi assumerne la presidenza per un anno, il 1° luglio 2010.

■ Convenzione sull'aiuto alimentare

I membri della Convenzione sull'aiuto alimentare (CAA), ovvero Argentina, Australia, UE, Giappone, Canada, Norvegia, Svizzera e USA, si impegnano a fornire annualmente una determinata quantità espressa in equivalenti grano L'impegno della Svizzera è pari a una quota di 40'000 tonnellate di equivalenti grano Nell'anno cerealicolo 2008/09 è stato registrato un aiuto alimentare pari a 7,9 milioni di tonnellate di equivalenti grano; la quota della Svizzera è ammontata a 59‘000 tonnellate di equivalenti grano

Questa convenzione garantisce un quadro giuridico per i quantitativi vincolanti di aiuti alimentari, per la cooperazione, per il coordinamento e per lo scambio di informazioni a tal scopo I membri sono chiamati, in particolare, a lottare contro la povertà e la fame che affliggono le popolazioni più deboli, senza pregiudicare lo sviluppo rurale locale Linee guida indicano come impostare l'aiuto alimentare in modo efficace, proficuo e orientato alla qualità La variante migliore risulta essere il versamento di fondi al Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (PAM), tuttavia questa soluzione rimane poco utilizzata, infatti soltanto un numero esiguo di Paesi ha interrotto le esportazioni di prodotti agricoli destinati all'aiuto alimentare

L'acquisto degli aiuti alimentari finanziati dalla Svizzera avviene in stretta collaborazione con il PAM, a cui viene delegata anche la distribuzione della merce.

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3.2 Confronti sul piano internazionale

Analogamente alle due edizioni precedenti, anche quest'anno il rapporto agricolo si occupa dell'evoluzione dei prezzi internazionali Per quel che riguarda i prezzi alla produzione viene presentato l'indice dei prezzi pubblicato dalla FAO relativo a determinati prodotti commercializzati a livello internazionale Per i prezzi al consumo viene effettuato un confronto sulla base dei dati Eurostat In tal modo viene tracciato l'andamento dei prezzi rispetto ai Paesi europei confinanti, ossia Germania, Italia, Francia e Austria

■ Volatilità dei prezzi alla produzione sul mercato mondiale

Nell'edizione 2007, sulla scorta dell'andamento dei prezzi osservato, per il futuro si prevedevano più frequenti fluttuazioni dei prezzi Da un lato gli effetti climatici rivelarsi saranno sempre più imprevedibili e, quindi, potrebbero provocare maggiori flessioni dei raccolti; dall'altro gli interventi statali sul mercato negli ultimi anni sono andati diminuendo Gli squilibri tra domanda e offerta fanno pertanto crescere la pressione sui prezzi Dopo l'impennata del 2007/08, nel 2009 si è assistito al crollo dei prezzi di cereali, semi oleosi e latte

Dopo il ribasso segnato nel 2009, i prezzi del latte praticati sul mercato mondiale si sono ripresi e all’inizio del 2010 sono aumentati di nuovo notevolmente. Per quanto concerne i cereali, nel 2010 i prezzi sono rimasti a lungo a un livello basso Il caldo in Paesi quali Russia, Ucraina e Kazakistan, importanti per l'esportazione del frumento, ha inciso sul volume di produzione spingendo al ribasso le stime globali dei raccolti Nel mese d’agosto 2010 il Ministero americano dell’agricoltura ha stimato che l'offerta dovrebbe essere di circa 20 milioni inferiore alla domanda Tali valutazioni hanno generato un forte rialzo dei prezzi del frumento sulle borse a termine americane ed europee Negli ultimi anni si sono avute notevoli fluttuazioni anche per lo zucchero In generale, si può concludere che rispetto all'inizio del nuovo millennio i prezzi alla produzione delineano una tendenza al rialzo

Andamento dei prezzi nei diversi gruppi di prodotti

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I n d i c e ( 2 0 0 2 / 0 4 = 1 0 0 ) Fonte: FAO Zucchero Latte Oli e grassi Cereali Carne 0 400 300 350 250 150 100 50 200 2 0 0 0 2 0 0 1 2 0 0 2 2 0 0 3 2 0 0 4 2 0 0 5 2 0 0 6 2 0 0 7 2 0 0 8 2 0 0 9 G e n 1 0 F e b 1 0 M a r 1 0 A p r 1 0 M a g 1 0 G i u 1 0 L u g 1 0 A g o 1 0 S e t t 1 0

Osservando l'evoluzione degli ultimi tre anni dei prezzi alla produzione sul mercato mondiale si deduce chiaramente che le fluttuazioni sono più frequenti e i rincari più consistenti rispetto al passato Gli aumenti dei prezzi sui mercati mondiali hanno avuto ripercussioni anche nel contesto elvetico e più di quanto ipotizzato in un primo tempo: se nel 2007, ad esempio, i produttori di latte hanno ricevuto circa 70 centesimi al litro, saliti a quasi 78 nel 2008, nel 2009 il prezzo alla produzione di un litro di latte è stato di 65 centesimi Simili fluttuazioni si sono registrate anche per il frumento e la colza

■ I prezzi alla produzione svizzeri si sono leggermente avvicinati a quelli austriaci

A causa dei dazi sui prodotti agricoli svizzeri, i prezzi alla produzione nel nostro Paese sono superiori a quelli dell'UE. L'evoluzione tra il 2003 e il 2009 indica che i prezzi tra la Svizzera e l'Austria, uno dei Paesi UE, si sono leggermente avvicinati. Sono stati scelti questi due anni, poiché in entrambi il corso del cambio è stato praticamente identico La differenza per il latte, ad esempio, si è ridotta da 30 a 20 centesimi il litro, per il frumento da 40 a 30 franchi il quintale, mentre all'inizio degli anni novanta tale differenza era di 50 centesimi per il latte e 70 franchi per il frumento

Evoluzione dei prezzi alla produzione in Austria e in Svizzera

198 3 . 2 C o n f r o n t i s u l p i a n o i n t e r n a z i o n a l e
Prodotti Ø 2003 Ø 2007 Ø 2008 Ø 2009 A CH A CH A CH A CH Latte ct /kg 45 19 75 54 55 41 70 04 61 83 77 65 44 02 64 78 Carne Torelli, T3 fr /kg PM 4 00 8 19 4 88 8 73 5 06 8 93 4 71 8 09 Vitelli, T3 fr /kg PM 6 74 12 15 8 36 14 47 8 01 14 57 7 40 13 28 Suini fr /kg PM 1 84 4 47 2 18 4 04 2 43 4 97 2 10 4 31 Cereali e semi oleosi Frumento, classe I fr /100 kg 19 76 61 13 36 20 53 57 29 50 60 50 17 97 49 05 Orzo fr /100 kg 13 50 45 82 24 34 41 20 19 92 40 86 12 12 37 31 Mais da granella fr /100 kg 19 90 46 31 34 46 42 60 14 23 41 73 14 16 36 96 Colza fr /100 kg 31 20 81 69 54 61 80 73 52 15 103 04 31 51 81 09 Sarchiate Patate da tavola fr /100 kg 22 79 36 21 30 76 37 73 16 81 40 68 14 88 34 40 Barbabietole da zucchero fr /100 kg 7 70 11 87 5 12 11 67 4 64 10 56 3 98 8 39 Frutta Mele da tavola, classe I fr /kg 0 65 1 21 0 65 0 90 0 79 1 11 0 54 0 90 Pere da tavola, classe I fr /kg 1 00 1 24 0 95 0 92 1 10 1 42 0 96 0 99 Verdura Carote fr /kg 0 26 1 37 0 39 1 54 0 47 1 63 0 45 1 26 Pomodori fr /kg 0 81 2 41 0 59 2 48 0 62 2 55 0 52 2 38 Fonti: Statistik Austria, UFAG

■ Anche i prezzi al consumo si allineano a quelli dei Paesi limitrofi

Tra il 2000 e il 2008 i prezzi medi al consumo dei generi alimentari sono aumentati costantemente in tutti i Paesi membri dell’UE Nei Paesi confinanti con la Svizzera si sono rilevati prezzi sempre al di sopra del livello medio Nel grafico «Evoluzione dei prezzi al consumo di generi alimentari in Paesi scelti a confronto con la media UE» sono riportate le curve dei prezzi praticati in Svizzera e nei Paesi con essa confinanti nonché la media UE In caso di progressione analoga, quindi, le curve dei quattro Paesi limitrofi hanno un andamento piatto. Tra il 2003 e il 2007, invece, la curva della Svizzera si è progressivamente avvicinata a quella dei suoi Paesi confinanti e quindi anche alla media dell’UE. Se tra il 2000 e il 2002 i prezzi elvetici erano superiori del 45–55 per cento rispetto a quelli dei Paesi vicini, nel 2007 tale scarto è sceso al 20–30 per cento soprattutto a causa di un maggiore rincaro dei prezzi nei Paesi confinanti con la Svizzera rispetto a quello rilevato sul territorio elvetico. A ciò ha contribuito anche il cambio. L’indebolimento del franco svizzero osservato negli anni 2003–2007 ha determinato un ribasso, in termini relativi, dei prezzi dei generi alimentari elvetici (espressi in euro) Nel 2008 e 2009 la situazione sul fronte valutario si è ribaltata; nonostante i Paesi confinanti abbiano conosciuto un aumento dei prezzi delle derrate alimentari più marcato rispetto alla Svizzera, lo scarto è nuovamente aumentato, attestandosi sul 30–35 per cento, a causa del rafforzamento del franco nei confronti dell'euro

199 3 . 2 C o n f r o n t i s u l p i a n o i n t e r n a z i o n a l e
I n d i c e ( U E 2 7 = 1 0 0 ) Fonte:
80 170 150 160 140 120 110 100 90 130 Svizzera Francia Austria Germania Italia 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
Evoluzione dei prezzi al consumo di generi alimentari in Paesi scelti a confronto con la media UE
Eurostat

Collaborazione al Rapporto agricolo 2010

Direzione del progetto, segreteria

Werner Harder, Alessandro Rossi, Monique Bühlmann

Autori

■ Ruolo e situazione dell’agricoltura

L’agricoltura, parte integrante dell’economia

Alessandro Rossi

Mercati

Arnaud De Loriol, Simon Hasler, Blaise Perrey, Martin Pidoux, Vonimanitra Raharimanga, Frédéric Rothen, Beat Ryser, Beat Sahli, Werner Spycher, Nadine Studer

Situazione economica

Vinzenz Jung, Werner Harder

Aspetti sociali

Esther Grossenbacher

Ecologia ed etologia

Brigitte Decrausaz, Anton Candinas, Esther Grossenbacher

■ Provvedimenti di politica agricola

Produzione e smercio

Jean-Marc Chappuis, Martin Messer

Strumenti sovrasettoriali

Patrik Aebi, Priska Dittrich, Emanuel Golder, Kilian Greter, Samuel Heger, Jacques Henchoz, Alessandra Silauri, Barbara Steiner

Economia lattiera

Simon Hasler, Théodore Muller, Nadine Studer

Produzione animale

Simon Hasler, Hanspeter Lüthi, Catherine Marguerat, Yves Schleppi, Marcel Zingg

Produzione vegetale

Blaise Perrey, Martin Pidoux, Beat Ryser, Beat Sahli, Werner Spycher

Pagamenti diretti

Thomas Maier, Lukas Barth, Victor Kessler, Daniel Meyer, Laurent Nyffenegger, Jonas Plattner, Hugo Roggo, Olivier Roux, Patricia Steinmann, Beat Tschumi, Peter Zbinden

200 C o l l a b o r a z i o n e a l R a p p o r t o a g r i c o l o 2 0 1 0

Miglioramento delle basi

Miglioramenti strutturali e misure sociali collaterali

René Weber, Daniel Krähenbühl, Wilhelm Riedo, Beat Röösli, Markus Wildisen

Ricerca, consulenza, formazione

Anton Stöckli, Urs Gantner, Markus Lötscher, Jakob Rösch, Esther Weiss

Mezzi di produzione

Markus Hardegger, Dominic Hofstetter, Peter Latus

Temi particolari

Ispettorato delle finanze

Rolf Enggist

Collegamento in rete delle banche dati agricole

Dieter Wälti, Ines Heer

■ Aspetti internazionali

Sviluppi sul piano internazionale

Krisztina Bende, Kilian Greter, Tim Kränzlein, Stefan Honegger-Läubli, Martin Messer, Corinne Müller, Isabelle Pasche, Hubert Poffet, Fabian Riesen, Deborah Stotz

Confronti sul piano internazionale

Alessandro Rossi, Werner Harder

Servizi di traduzione

Italiano: Patrizia Singaram, Francesca De Giovanni, Simona Stückrad

Francese: Elisabeth Tschanz, Odile Derossi, Florent Gonnet, Isabelle Gris, Giovanna Mele

Tedesco: Cornelia Heimgartner

Internet

Denise Kummer

Assistenza tecnica

Hanspeter Leu, Peter Müller

201 C o l l a b o r a z i o n e a l R a p p o r t o a g r i c o l o 2 0 1 0

Indice

Fasce di colture estensive in campicoltura 135, 138, 140

Formazione 16, 164, 165, 167

Formazione di capitale proprio 44, 45, 48, 50, 51

Formazione professionale 172

Gestione rispettosa dell’ambiente 68, 122

Grado di autoapprovvigionamento, lordo 14, 15

Grado di autoapprovvigionamento, netto 14, 15 I

Identificazione/denominazione 93, 97, 173, 190

Indicazione geografica protetta, IGP 97, 98, 186, 187

Indice dei prezzi alla produzione in agricoltura 15

Indice dei prezzi all'importazione delle derrate alimentari 15, 16

Indice dei prezzi dei mezzi di produzione agricoli 15, 16

Indice nazionale dei prezzi al consumo 15

Interessi passivi 38, 40, 48

Ispettorato delle finanze 177 L Lavoratori 11 Legge sul cioccolato 17, 102, 103, 117

Maggesi da rotazione 135, 137, 138, 140

Maggesi fioriti 135,

202 I n d i c e a l f a b e t i c o E Effettivo di animali 130 Efficienza del fosforo 75 Esportazione di bestiame 112 F
G
M
Margine lordo 26, 33 Mercati, pubblici 109, 111 Mercato delle uova 23, 109,
Mercato lattiero 19,
48,
106, 190 Miglioramenti strutturali 153, 154, 161 Misure di solidarietà 94 Misure doganali e tariffali 100 N Norme d'importazione e d'esportazione 100
137, 138, 140
111
23,
92, 104,
alfabetico A Accordo agricolo Svizzera – UE 173, 186 Accordo di libero scambio con l'UE 182, 184 Affitti 35, 38 Agricoltura biologica 134, 145 Aiuti all'interno del Paese 104, 110, 178 Aiuti per la conduzione aziendale 153, 157 Alberi da frutto ad alto fusto nei campi 135, 139, 141 Allevamento di animali 113, 153 Aziende a titolo principale 11 Aziende gestite a titolo accessorio 11, 46 B Banca dati sul traffico di animali 109, 112, 130 Bestiame da macello 18, 26, 110, 111 Bilancio del fosforo 75 Biodiversità 86, 141, 151, 169, 174, 195 C Cash flow 45 Classificazione della qualità, neutrale 110 Colture campicole 27, 78, 99, 115, 116, 128, 138 Colture innovative 117, 119 Colture speciali 31, 42, 117, 145, 152, 174 Commercio estero 9, 13, 20, 24, 28, 32, 185 Compensazione, ecologica 135, 149, 152 Consulenza 164, 165, 166, 167 Consumi intermedi 34, 35, 36, 37 Consumo di alimenti concentrati per animali 69 Consumo di concimi minerali 69 Consumo privato 45, 50, 51 Contingente doganale 32, 100 Conto economico, dell'agricoltura 34, 35 Contributi all'esportazione 102, 103, 114, 188 Contributi di coltivazione 36, 92, 114, 115 Contributi di declività 122, 123, 125, 132, 133, 152 Contributi di superficie 122, 123, 125, 129, 133 Contributi di trasformazione 92, 114 Contributi ecologici 122, 123, 134, 152 Costi di terzi 40, 48 Crediti d’investimento 38, 153, 154, 156 D Degrado del suolo 79, 80, 81, 84, 88 Denominazione di origine protetta, DOP 97, 98, 186, 187
203 I n d i c e a l f a b e t i c o Stabilità finanziaria 44 Strategia della qualità 93, 99, 183, 184, 187 Superfici di compensazione, ecologica 68, 124, 135, 140, 141, 174 T Terreni da strame 132, 135, 136, 140, 141, 142, 145 Traffico di animali 112 U Unità di lavoro della famiglia 42, 48 Uscita regolare degli animali da reddito all’aperto, URA 89, 90, 122, 125, 126, 146 Uscite federali 16 Utilizzo del suolo 83, 86, 149, 195 V Valore aggiunto lordo 12, 35, 37 Valore della produzione 18, 36, 37, 38, 191 Valorizzazione del latte 20, 107 Valorizzazione della frutta 115 Valorizzazione della lana di pecora 112 Vendite all’asta 100, 101 Vendite di prodotti fitosanitari 69 O Ordinanza sulla qualità ecologica 40, 141, 142, 151 Organismi geneticamente modificati 176 Organizzazioni di categoria 94 Organizzazioni di produttori 93, 94 P Pagamenti diretti, ecologici 121, 122, 123, 134 Pagamenti diretti, generali 121, 123, 129 Patate 18, 27, 30, 100, 115, 117, 128 Piattaforma di valutazione dati sul latte, VDL 107 Politica della qualità 93, 94 Pollame 18, 25, 89, 90 Prati, sfruttati in modo estensivo 135 Prati, sfruttati in modo poco intensivo 136, 140 Prezzi al consumo 22, 26, 199 Prodotti trasformati 17, 103, 107, 117, 188 Produzione animale 37 Produzione animale 18, 91, 92, 108, 109 Produzione estensiva di cereali e colza 122, 123, 125, 144 Produzione vegetale 36 Profitto del lavoro 40, 42, 43, 48, 51 Programmi di detenzione di animali 89 Promozione dello smercio 92, 94, 95, 96, 161 Protocollo n 2 188 Provvedimenti di valorizzazione 111, 117 Q Quota di capitale di terzi 44, 45 R Rapporto cash flow – investimenti 45 Razze, minacciate 113 Reddito da impresa netto 34, 35, 38 Reddito globale 41, 42, 43, 45, 48, 50, 51 Reddito, agricolo 40, 41, 42, 48 Reddito, extraagricolo 40 Ricerca 16, 164, 167, 168, 170, 171, 194, 195 S Salario comparabile 43 Sgravio del mercato 106 Siepi, boschetti campestri e rivieraschi 135, 137, 140, 141, 142, 152 Sistema d’informazione sulla politica agricola 124 Sistema del prezzo soglia 116 Sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali, SSRA 89, 90, 122, 125, 126, 146, 152
204

A1 A l l e g a t o
Allegato
Strutture
Mercati
Risultati
Risultati
■ Tabelle A2
A2
A3
economici A14 Conto economico dell’agricoltura A14
d’esercizio A16 Uscite della Confederazione A27 Uscite Produzione e smercio A27
Uscite
Uscite
A52 Uscite
Uscite Promozione dello smercio A27 Uscite Economia lattiera A28 Uscite Produzione animale A28 Uscite Allevamento di animali A29 Uscite Produzione vegetale A30
Pagamenti diretti A31
Miglioramento delle basi
Agricoltura e alimentazione A58
■ Atti legislativi, Terminologia e metodi A59
Abbreviazioni
A60
Bibliografia
A62

Tabelle

Strutture

Tabella 1

Evoluzione delle aziende agricole, della superficie agricola utile e delle unità di bestiame grosso

Tabella 2

Evoluzione del numero di lavoratori nell'agricoltura

Classi di dimensioni in ha Aziende Superficie agricola utile Unità di bestiame grosso di superficie agricola utile 2000 2008 2009 2000 2008 2009 2000 2008 2009 Numero Numero Numero ha ha ha Numero Numero Numero 0-1 3 609 2 762 2 910 1 336 941 959 61 016 59 007 60 217 1-3 4 762 3 790 3 738 8 861 6 953 6 916 14 753 12 546 11 914 3-5 5 393 3 617 3 477 21 348 14 478 13 947 27 714 19 400 18 787 5-10 13 149 10 068 9 669 99 056 75 912 73 025 127 361 96 668 93 356 10-15 13 812 10 879 10 562 171 817 135 610 131 846 230 628 180 924 176 607 15-20 11 172 9 501 9 303 193 856 165 150 161 778 247 517 219 259 217 477 20-25 7 244 6 856 6 794 161 311 152 908 151 546 191 057 194 039 193 721 25-30 4 430 4 773 4 760 121 005 130 467 130 244 130 901 152 821 155 685 30-40 4 168 4 855 4 889 142 266 165 861 167 215 142 628 180 807 185 679 40-50 1 591 1 997 2 048 70 501 88 604 90 905 61 914 87 350 92 355 50-70 921 1 307 1 370 52 672 75 488 79 009 42 707 72 467 76 811 70-100 209 386 407 17 021 31 226 32 871 13 290 27 237 29 670 >100 77 103 107 11 444 14 536 15 421 8 025 11 668 11 869 Totale 70 537 60 894 60 034 1 072 492 1 058 134 1 055 684 1 299 512 1 314 192 1 324 147 Fonte: UST
Categoria Lavoratori a tempo pieno Lavoratori a tempo parziale Totale 2000 2008 2009 2000 2008 2009 2000 2008 2009 Capiazienda Uomini 49 339 39 974 38 381 25 385 18 176 18 888 74 724 58 150 57 269 Donne 524 973 992 1 822 1 771 1 773 2 346 2 744 2 765 Altri membri della famiglia Uomini 8 749 9 823 9 551 18 212 19 659 19 554 26 961 29 482 29 105 Donne 14 281 8 908 8 622 47 665 41 952 41 194 61 946 50 860 49 816 Manodopera familiare Totale 72 893 59 678 57 546 93 084 81 558 81 409 165 977 141 236 138 955 Manodopera extrafamiliare, svizzeri Uomini 10 836 7 428 7 184 5 125 3 638 3 749 15 961 11 066 10 933 Donne 2 592 1 326 1 319 4 194 2 944 3 058 6 786 4 270 4 377 Manodopera extrafamiliare, stranieri Uomini 8 061 5 755 5 832 3 454 2 843 2 850 11 515 8 598 8 682 Donne 1 613 1 363 1 564 1 941 1 997 2 211 3 554 3 360 3 775 Manodopera extrafamiliare Totale 23 102 15 872 15 899 14 714 11 422 11 868 37 816 27 294 27 767 Lavoratori Totale 95 995 75 550 73 445 107 798 92 980 93 277 203 793 168 530 166 722 Fonte: UST A2 A l l e g a t o

Mercati

3

Superficie agricola utile secondo le forme di utilizzazione

A3 A l l e g a t o
Tabella
Prodotto 2000/02 2007 2008 2009 1 2000/02–2007/09 ha ha ha ha % Cereali 178 576 157 572 156 105 152 842 -12 9 Cereali panificabili 96 527 81 925 84 328 86 692 -12 7 Frumento 91 045 77 550 79 255 80 798 -13 0 Spelta 1 878 2 372 2 822 3 288 50 5 Farro, piccola spelta 46 205 210 84 261 7 Segale 3 518 1 780 2 014 2 495 -40 4 Miscele di cereali panificabili 39 18 27 27 -39 1 Cereali da foraggio 82 049 75 647 71 776 66 150 -13 2 Frumento - 10 803 9 178 7 132 Orzo 42 916 34 874 32 958 30 891 -23 3 Avena 4 342 2 226 1 861 1 917 -53 9 Miscele di cereali da foraggio 311 194 218 189 -35 6 Mais da granella 22 280 17 464 17 593 16 713 -22 5 Triticale 12 201 10 086 9 969 9 279 -19 9 Miglio 30 Leguminose 3 514 5 609 4 604 4 035 35 2 Piselli da foraggio (proteici) 3 165 5 243 4 291 3 715 39 5 Favette 294 278 245 259 -11 5 Lupini 55 88 68 62 32 2 Sarchiate 34 229 33 613 32 600 32 411 -4 0 Patate (comprese quelle da semina) 13 799 11 745 11 058 11 215 -17 8 Barbabietole da zucchero 17 886 20 660 20 469 20 191 14 3 Barbabietole da foraggio (zuccherine e semizuccherine) 2 544 1 208 1 072 1 004 -57 0 Semi oleosi 18 535 24 529 24 440 25 020 33 1 Colza 13 126 18 649 19 203 20 259 47 6 Girasole 4 389 4 851 4 218 3 633 -3 5 Soia 989 998 997 1 108 4 6 Zucche per l'estrazione d'olio 32 30 22 20 -24 2 Materie prime rinnovabili 1 304 1 645 1 486 1 204 10 9 Colza 1 137 1 551 1 455 1 175 22 6 Girasole 35 23 19 21 -39 8 Altre (kenaf, canapa, ecc ) 132 71 12 8 -76 9 Verdure in pieno campo 8 489 9 254 9 676 9 548 11 8 Mais verde e da silo 40 652 42 773 44 735 46 126 9 6 Maggese verde e fiorito 3 392 3 033 2 792 2 414 -19 0 Altra superficie coltiva aperta 1 770 1 643 1 793 1 801 -1 4 Superficie coltiva aperta 290 462 279 671 278 230 275 401 -4 4 Prati artificiali 117 671 126 208 127 259 129 813 8 6 Altra superficie coltiva 2 427 2 709 1 930 1 575 -14 7 Totale superficie coltiva 410 560 408 588 407 418 406 789 -0 7 Frutticoltura 6 756 6 602 6 543 6 596 -2 6 Viticoltura 15 048 14 847 14 841 14 820 -1 4 Miscanthus sinensis 257 228 231 229 -10 8 Prati naturali, pascoli 627 938 619 420 617 481 614 553 -1 7 Altro utilizzo nonché strame e torba 10 572 10 593 11 620 12 926 10 8 Superficie agricola utile 1 071 131 1 060 278 1 058 134 1 055 684 -1 2 1 Dati provvisori Fonti: viticoltura e frutticoltura: UFAG; altri prodotti: USC, UST
A4 A l l e g a t o Tabella 4
2000/02 2007 2008 2009 2000/02–2007/09 Capi Capi Capi Capi % Detentori di animali da reddito Detentori di animali 58 602 52 527 51 640 50 714 -11 9 Detentori di bovini 49 598 43 722 42 937 41 903 -13 6 Detentori di equini 10 564 9 987 9 906 9 683 -6 7 Detentori di suini 14 656 10 416 9 564 9 126 -33 8 Detentori di ovini 12 158 10 805 10 541 10 035 -14 0 Detentori di caprini 6 977 6 638 6 613 7 190 -2 3 Detentori di pollame da reddito 19 943 15 529 14 660 13 784 -26 5 Effettivi Bovini 1 597 684 1 571 764 1 604 287 1 597 484 -0 4 di cui vacche 716 784 708 340 726 875 707 742 -0 3 Equini 50 566 57 720 58 969 60 156 16 6 Suini 1 534 217 1 573 090 1 540 129 1 557 204 1 5 Ovini 423 413 443 584 446 153 431 889 4 0 Caprini 63 828 79 081 81 445 85 131 28 3 Pollame da reddito 6 934 609 8 101 840 8 474 239 8 741 117 21 7 di cui galline ovaiole e da allevamento 2 124 632 2 197 685 2 254 875 2 318 296 6 2 Fonte: UST dati sul bestiame bovino 2009 provenienti dalla banca dati sul traffico di animali
Detentori ed effettivi di animali

1 Dati provvisori

2 Media degli anni 2000/03

3 Variazione 2000/03–2006/09

e latticini: TSM

Carne: Proviande

Uova: Aviforum

Cereali: USC

Patate: swisspatat Semi oleosi: swissgranum

Frutta: Associazione svizzera frutta, Interprofession des fruits et légumes du Valais

Centrale svizzera dell'orticoltura Vino: UFAG, Cantoni

Produzione Prodotto Unità 2000/02 2007 2008 2009 2000/02–2007/09 % Latte e latticini Latte di consumo t 505 764 489 227 488 397 491 546 -3 2 Panna t 68 213 67 105 67 575 68 173 -0 9 Burro t 40 247 36 953 45 763 47 895 8 2 Latte in polvere t 47 152 50 834 54 128 60 467 16 9 Formaggio t 166 668 176 279 179 338 178 276 6 8 Carne e uova Carne di manzo t PM 110 111 102 147 105 143 109 360 -4 1 Carne di vitello t PM 34 202 30 831 30 251 32 238 -9 1 Carne suina t PM 231 645 241 902 231 013 237 884 2 3 Carne ovina t PM 5 787 5 424 5 394 5 365 -6 8 Carne caprina t PM 534 514 539 493 -3 5 Carne equina t PM 1 164 798 729 802 -33 3 Pollame t peso di vendita 29 435 38 436 40 816 41 726 37 0 Uova in guscio mio di pezzi 689 669 686 718 0 3 Cereali Grano tenero t 521 667 533 600 537 000 537 000 1 2 7 Segale t 20 833 10 100 12 100 15 900 1 -39 0 Orzo t 255 500 210 500 200 300 198 100 1 -20 6 Avena t 22 533 10 100 9 500 10 500 1 -55 5 Mais da granella t 206 333 177 600 170 700 174 000 1 -15 6 Triticale t 75 067 58 700 58 900 56 300 1 -22 8 Altri t 10 333 11 300 13 100 13 900 1 23 5 Sarchiate Patate t 539 933 485 500 473 400 515 000 1 -9 0 Barbabietole da zucchero t 1 288 852 1 572 925 1 625 219 1 719 707 1 27 2 Semi oleosi Colza t 43 684 61 000 62 100 66 400 1 44 6 Girasole t 12 972 13 000 11 700 11 700 1 -6 5 Altri t 3 300 2 909 3 264 3 764 1 0 4 Frutta (da tavola) Mele t 99 540 2 109 200 94 367 119 910 7 1 3 Pere t 15 523 2 18 790 9 898 22 330 5 1 3 Albicocche t 1 485 2 4 540 4 280 6 730 238 5 3 Ciliegie t 1 810 2 2 202 1 308 2 225 2 5 3 Prugne t 2 418 2 3 714 2 307 3 446 22 5 3 Fragole t 5 064 5 776 5 181 5 199 6 3 Verdure (fresche) Carote t 56 474 61 264 61 673 74 263 16 4 Cipolle t 26 126 29 598 29 033 37 895 23 2 Sedano rapa t 10 359 10 104 8 927 11 203 -2 7 Pomodori t 30 398 36 323 39 806 40 945 28 4 Lattuga cappuccio t 16 514 14 207 13 381 13 475 -17 1 Cavolfiore t 6 474 6 038 7 166 6 793 3 0 Cetrioli t 8 823 9 816 10 224 11 057 17 5 Vino Vino rosso hl 574 245 528 139 578 948 586 775 -1 7 Vino bianco hl 613 076 512 292 495 520 526 767 -16 6
Tabella 5
Latte
Fonti:
Verdura:
A5 A l l e g a t o

Tabella 6

Produzione di latticini

Tabella 7

Valorizzazione del latte secondo le componenti (equivalente latte; EL)

Prodotto 2000/02 2007 2008 2009 2000/02–2007/09 tttt% Totale formaggio 166 668 176 279 179 338 178 276 6 8 Formaggio fresco 35 832 41 382 42 620 43 644 18 7 Mozzarella 12 208 16 191 17 183 17 176 38 0 Altro formaggio fresco 23 624 25 190 25 437 26 468 8 8 Formaggio a pasta molle 6 848 6 909 7 181 7 378 4 5 Tomme 1 229 2 061 2 283 2 043 73 2 Formaggio a crosta fiorita, da semigrasso a grasso 2 122 1 416 1 234 751 -46 6 Altro formaggio a pasta molle 3 497 3 432 3 664 4 584 11 3 Formaggio a pasta semidura 47 176 52 158 55 650 56 561 16 1 Appenzeller 8 505 8 840 8 925 8 853 4 3 Tilsiter 6 135 4 124 4 177 3 873 -33 9 Formaggio da raclette 11 871 13 711 11 540 11 211 2 4 Altro formaggio a pasta semidura 20 665 25 483 31 008 32 624 43 7 Formaggio a pasta dura 76 215 74 836 72 809 69 572 -5 0 Emmentaler 42 171 30 772 28 831 25 723 -32 6 Gruyère 26 072 28 211 28 207 28 420 8 5 Sbrinz 2 940 2 003 2 129 1 863 -32 0 Altro formaggio a pasta dura 5 032 13 850 13 642 13 566 172 0 Prodotti speciali 1 663 995 1 079 1 121 60 6 Totale prodotti a base di latte fresco 704 033 746 830 763 649 760 427 7 5 Latte di consumo 505 764 489 227 488 397 491 546 -3 2 Altri 198 270 257 603 275 252 268 881 34 8 Totale burro 40 247 36 953 45 763 47 895 8 2 Totale panna 68 213 67 105 67 575 68 173 -0 9 Totale latte in polvere 47 152 50 834 54 128 60 467 16 9 1 Formaggio di solo latte di pecora o di capra Fonti: TSM
Prodotto 2000/02 2007 2008 2009 2000/02–2007/09 % Formaggio 1 375 908 1 426 736 1 443 644 1 429 872 4 2 Ricotta 19 366 18 779 16 855 16 808 -9 7 Latte di consumo 459 605 447 445 438 267 425 410 -4 9 Panna di consumo 258 197 261 331 258 686 262 261 1 0 Yogurt 70 003 112 586 115 435 114 997 63 3 Altri prodotti a base di latte fresco (compreso il gelato) 84 282 98 148 109 295 99 010 21 2 Conserve di latte 331 579 306 172 361 144 367 990 4 1 Burro 476 737 451 701 550 636 572 021 10 1 Altra valorizzazione 122 375 137 190 129 086 126 983 7 1 1 EL corrisponde a 1 kg di latte con una quota dello 7,3% di grasso e proteine Fonte: TSM A6 A l l e g a t o

Tabella 8

Valorizzazione del raccolto della produzione vegetale

1 Dati provvisori

2 Media degli anni 2000/03

3 Variazione 2000/03–2006/09

Fonti: Patate: swisspatat Frutta da sidro: UFAG; bevande contenenti alcol di distillazione: Regia federale degli alcool Verdure per la trasformazione: Centrale svizzera dell'orticoltura

Prodotto 2000/02 2007 2008 2009 2000/02–2007/09 tttt% Patate Patate da tavola 169 433 164 900 185 200 187 600 1 5 8 Patate destinate alla trasformazione 127 500 125 600 156 100 148 100 1 12 4 Patate da semina 28 300 25 100 25 300 24 000 1 -12 4 Somministrazione allo stato fresco agli animali 143 067 163 600 106 500 155 200 1 -0 9 Trasformazione in alimenti per animali 71 633 6 300 300 0 1 -96 9 Mele e pere svizzere da sidro (trasformazione in stabilimenti artigianali) 151 950 2 162 992 114 879 117 238 -13 1 3 Quantitativo di frutta da sidro per succo grezzo 151 746 2 162 767 114 850 117 226 -13 1 3 Sidro fresco da torchio 9 376 2 7 993 7 941 8 146 -10 0 3 Sidro per la fabbricazione di acquavite 418 2 144 -85 5 3 Succo concentrato 140 271 2 151 423 102 737 109 012 -14 7 3 Altri succhi (compreso l'aceto) 1 682 2 3 350 4 168 64 121 8 3 Frutta pigiata 204 2 225 29 12 -59 2 3 Fabbricazione di bevande contenenti alcol di distillazione di mele e pere svizzere 21 079 2 13 104 13 163 10 061 -43 7 3 di ciliegie e prugne svizzere 12 137 2 10 728 11 473 7 392 -22 4 3 Verdure svizzere fresche per la fabbricazione di derrate alimentari Verdure congelate 25 157 25 455 24 268 30 942 6 9 Verdure da conserva (fagiolini, piselli, carote parigine) 14 607 18 421 15 828 13 877 9 8 Crauti 6 410 5 970 5 570 3 716 -20 7 Rape 1 059 773 641 498 -39 8
A7 A l l e g a t o

Commercio estero

Tabella 9
Prodotto 2000/02 2007 2008 2009 2000/02–2007/09 tttt% Esporta- Importa- Esporta- Importa- Esporta- Importa- Esporta- Importa- Esporta- Importazioni zioni zioni zioni zioni zioni zioni zioni zioni zioni Latte e latticini Latte 19 22 919 2 454 23 193 404 23 074 368 23 443 5 559 6 1 4 Yogurt 3 494 148 6 500 6 674 6 411 8 166 5 509 9 765 75 7 5 441 7 Panna 918 246 4 386 2 800 3 022 1 905 5 354 1 401 363 2 726 3 Burro 447 4 960 12 6 909 19 296 4 201 55 215 4 -51 2 Latte in polvere 11 688 1 076 7 072 301 8 450 2 731 28 733 3 192 26 2 92 9 Formaggio 52 295 31 087 54 320 37 329 56 143 41 081 57 014 44 101 6 8 31 4 Carne, uova e pesce Carne di manzo 876 7 854 1 391 15 966 1 503 22 282 1 613 15 827 71 5 129 5 Carne di vitello 0 1 115 5 1 161 0 795 0 331 - -31 6 Carne suina 249 9 753 338 12 697 543 22 017 575 13 993 95 0 66 5 Carne ovina 0 6 940 0 5 923 5 5 848 3 5 646 - -16 3 Carne caprina 0 358 0 349 0 301 0 267 - -14 6 Carne equina 0 4 117 0 4 871 0 4 958 0 4 745 - 18 0 Pollame 331 42 770 180 50 280 62 55 421 120 56 428 -63 6 26 4 Sottoprodotti della macellazione 3 1 552 6 934 13 430 20 453 15 793 21 723 20 809 18 360 974 6 191 0 Uova 0 24 839 5 32 329 3 34 370 27 33 562 - 34 5 Pesce, crostacei e molluschi 96 35 504 180 41 616 218 42 082 249 43 629 124 5 19 5 Cereali Frumento 74 284 629 197 332 775 1 170 403 022 173 377 001 591 7 30 3 Segale 1 7 250 48 4 776 121 4 000 0 3 649 5 628 9 -42 9 Orzo 11 52 079 89 82 751 348 71 696 233 30 937 1 936 7 18 7 Avena 5 540 50 469 500 55 630 9 60 397 1 43 781 -96 9 5 5 Mais da granella 196 26 496 73 162 271 216 118 658 96 67 465 -34 5 338 3 Sarchiate Patate 3 313 30 709 1 877 47 512 851 33 243 1 498 27 941 -57 5 18 0 Zucchero 152 572 188 008 222 932 306 135 281 040 244 119 200 503 174 981 53 9 28 6 Semi oleosi Semi oleosi 699 105 697 779 80 923 756 67 836 910 58 639 16 6 -34 6 Oli e grassi vegetali 7 327 95 762 3 155 119 875 4 033 128 732 3 797 128 711 -50 0 31 3 Frutta (fresca) Mele 1 342 1 8 595 1 2 358 5 411 1 504 9 169 730 9 477 -0 3 2 -0 9 2 Pere 119 1 8 786 1 497 10 247 243 8 025 158 13 744 104 6 2 15 2 2 Albicocche 26 1 9 155 1 49 5 212 75 6 666 166 6 766 304 8 2 -26 2 2 Ciliegie 7 1 1 104 1 44 900 11 1 461 10 1 202 222 2 2 22 8 2 Prugne e susine 8 1 5 254 1 33 4 665 32 6 677 30 7 085 287 5 2 14 4 2 Fragole 22 11 240 44 10 380 36 11 716 0 13 043 20 0 4 2 Uva 10 38 448 158 33 225 490 36 970 286 34 286 2 912 9 -9 4 Agrumi 41 124 102 303 131 923 424 125 200 120 129 082 588 6 3 7 Banane 1 73 363 8 78 237 4 82 125 1 80 772 336 7 9 6 Verdure (fresche) Carote 26 6 739 25 8 398 132 5 970 1 216 2 458 1 638 0 -16 8 Cipolle 51 6 432 50 6 127 2 7 095 1 3 822 -65 1 -11 7 Sedano rapa 0 287 0 923 0 334 0 147 - 63 3 Pomodori 25 42 449 31 38 964 61 39 897 162 39 918 243 2 -6 7 Lattuga cappuccio 3 2 537 2 2 694 3 2 860 6 2 945 10 0 11 7 Cavolfiore 1 9 067 13 9 003 53 9 708 48 9 260 3 700 0 2 8 Cetrioli 21 17 046 8 14 080 58 14 346 58 15 473 100 0 -14 2 Vino Vino rosso (in hl) 6 585 1 417 802 12 748 1 346 110 13 369 1 307 144 13 247 1 360 033 99 3 -12 1 Vino bianco (in hl) 5 997 214 349 5 844 292 338 5 391 296 573 5 422 299 130 -7 4 259 4
1 Media degli anni 2000/03
Fonti: Latte e latticini, carne, uova, cereali, sarchiate, semi oleosi, frutta, verdura e vino: DGD Zucchero: réservesuisse A8 A l l e g a t o
2 Variazione 2000/03–2006/09 3 Voce di tariffa 0206

Tabella 10

Commercio estero di formaggio

Prodotto 2000/02 2007 2008 2009 2000/02–2007/09 tttt% Importazioni Formaggio fresco 1 8 644 11 629 13 568 15 282 56 1 Formaggio grattugiato 2 420 880 972 1 088 133 5 Formaggio fuso 3 2 413 2 388 2 118 2 906 2 4 Formaggio a crosta fiorita 4 2 321 2 205 2 220 2 159 -5 4 Formaggio a pasta molle 5 5 731 6 796 7 630 8 308 32 2 Formaggio a pasta semidura 6 4 400 6 275 7 174 7 086 55 6 Formaggio a pasta dura 7 7 158 7 156 7 399 7 272 1 6 Totale formaggio e ricotta (quark) 31 087 37 329 41 081 44 101 31 4 Esportazioni Formaggio fresco 1 52 1 095 2 183 2 935 3 882 7 Formaggio grattugiato 2 99 104 113 165 28 6 Formaggio fuso 3 5 259 4 339 4 083 3 627 -23 6 Formaggio a crosta fiorita 4 11 16 16 14 35 3 Formaggio a pasta molle 5 109 391 816 1 432 707 0 Formaggio a pasta semidura 6 7 361 10 636 12 420 13 752 66 7 Formaggio a pasta dura 7 39 404 37 739 36 512 35 089 -7 5 Totale formaggio e ricotta (quark) 52 296 54 320 56 143 57 014 6 8 1 0406 1010 0406 1020 406 1090 2 0406 2010, 0406 2090 3 0406 3010 0406 3090 4 0406 4010, 0406 4021, 0406 4029, 0406 4081, 0406 4089 5 0406 9011 0406 9019 6 0406 9021, 0406 9031, 0406 9051, 0406 9091 7 0406 9039 0406 9059 0406 9060 0406 9099 Fonte: DGD A9 A l l e g a t o

Tabella 11

Consumo pro capite

Prodotto 2000/02 2007 2008 2009 1 2000/02–2007/09 kg kg kg kg % Latte e latticini Latte di consumo 84 63 77 70 75 7 74 6 -10 2 Bevande a base di latte 3 53 8 50 10 10 9 10 161 3 Yogurt 16 57 18 20 18 40 18 70 11 3 Burro 5 93 5 60 5 70 5 40 -6 2 Panna 9 27 8 10 8 40 8 20 -11 2 Formaggio e formaggio fuso 19 63 20 80 21 20 21 40 7 6 Carne e uova Carne di manzo 10 22 10 70 11 32 10 99 7 7 Carne di vitello 3 86 3 24 3 12 3 23 -17 2 Carne suina 25 39 25 36 25 14 24 62 -1 4 Carne ovina 1 51 1 29 1 26 1 22 -16 8 Carne caprina 0 11 0 10 0 09 0 08 -18 2 Carne equina 0 64 0 68 0 68 0 66 5 2 Pollame 9 28 9 62 10 90 10 79 12 5 Uova in guscio (pz ) 188 188 186 187 -0 5 Cereali Pane e prodotti da forno 51 13 48 30 49 90 49 10 -4 0 Sarchiate Patate e prodotti a base di patate 51 16 41 00 46 35 47 00 -12 4 5 Zucchero (compr zucchero nei prodotti trasformati) 47 43 42 55 42 18 4 -10 7 5 Semi oleosi Oli e grassi vegetali 14 98 17 30 18 59 4 17 3 5 Frutta (da tavola) Mele 14 7 2 14 78 13 25 16 53 1 2 3 Pere 3 33 2 3 76 2 30 4 61 2 9 3 Albicocche 1 46 2 1 28 1 41 1 71 4 3 3 Ciliegie 0 4 2 0 40 0 36 0 44 4 4 3 Prugne e susine 1 06 2 1 10 1 16 1 35 10 7 3 Fragole 2 25 2 12 2 19 2 34 -1 5 Agrumi 17 15 17 33 16 20 16 57 -2 6 Banane 10 14 10 30 10 66 10 38 3 0 Verdure (fresche) Carote 8 73 9 17 8 77 9 70 5 6 Cipolle 4 49 4 70 4 69 5 36 9 4 Sedano rapa 1 47 1 45 1 20 1 46 -6 8 Pomodori 10 07 9 91 10 34 10 37 1 4 Lattuga cappuccio 2 63 2 25 2 11 2 11 -18 1 Cavolfiore 2 15 1 98 2 18 2 06 -3 6 Cetrioli 2 81 2 94 3 02 3 11 7 5 Vino Vino rosso (in l) 28 28 25 76 25 29 24 92 -10 4 Vino bianco (in l) 12 45 11 26 11 11 10 88 -11 0 Totale vino (in l) 40 73 37 02 36 40 35 80 -10 6 1 Dati in parte provvisori 2 Media degli anni 2000/03 3 Variazione 2000/03–2006/09 4 Pubblicazione nel 2010 5 Variazione 2000/02–2006/08 Fonti: Latte e latticini, zucchero e semi oleosi: USC Patate: swisspatat Uova: Aviforum Carne: Proviande Cereali, frutta, verdura e vino: UFAG A10 A l l e g a t o

1 Media degli anni 2000/03

2 Variazione 2000/03–2006/09

3 Prezzi franco macello, escl suini da carne franco fattoria; prezzi applicati dal 2006 per animali del programma gestione della qualità Carne svizzera

4 Negli anni 2000–2002 non sono stati rilevati prezzi comparabili

5 Il prezzo non si applica alle eccedenze

Fonti:

Latte e uova: UFAG

Bestiame da macello: Proviande

Cereali, sarchiate e semi oleosi: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART

Frutta: Associazione svizzera frutta e Interprofession des fruits et légumes du Valais; trattasi di prezzi indicativi alla produzione definitivi

Verdura: Centrale svizzera dell'orticoltura; prezzi franco distributore all'ingrosso

Prodotto Unità 2000/02 2007 2008 2009 2000/02–2007/09 % Latte Totale Svizzera ct /kg 79 23 70 04 77 65 64 78 -10 6 Latte trasformato in formaggio ct /kg 79 14 70 66 77 88 68 12 -8 7 Latte biologico ct /kg 94 18 78 31 86 12 77 50 -14 4 Bestiame da macello 3 e uove 4 Vacche T3 fr /kg PM 5 18 6 77 7 08 6 63 31 9 Giovani vacche T3 fr /kg PM 6 28 7 24 7 60 7 12 16 6 Torelli T3 fr /kg PM 7 64 8 73 8 93 8 09 12 3 Buoi T3 fr /kg PM 7 40 8 71 8 93 8 07 15 8 Manzi T3 fr /kg PM 7 39 8 58 8 90 8 07 15 2 Vitelli T3 fr /kg PM 12 31 14 47 14 57 13 28 14 6 Suini da carne, dal 2003 GQ fr /kg PM 4 57 4 04 4 97 4 31 -2 8 Agnelli fino a 40 kg T3 fr /kg PM 12 53 10 45 11 34 10 29 -14 6 Uova da allevamento al suolo ct /pz - 21 84 22 73 22 85Uova da allevamento all'aperto estensivo ct /pz - 22 59 23 46 23 64Cereali Frumento fr /100 kg 59 54 53 57 60 50 49 05 -8 7 Segale fr /100 kg 49 98 45 02 53 89 40 20 -7 2 Orzo fr /100 kg 46 16 41 20 40 86 37 31 -13 8 Avena fr /100 kg 46 20 45 22 46 97 44 77 -1 2 Triticale fr /100 kg 46 95 41 24 40 90 36 28 -15 9 Mais da granella fr /100 kg 45 38 42 60 41 73 36 96 -10 9 Sarchiate Patate fr /100 kg 35 52 37 73 40 68 34 40 5 9 Barbabietole da zucchero fr /100 kg 12 21 11 67 10 56 8 39 -16 4 Semi oleosi Colza fr /100 kg 69 94 80 73 103 04 81 09 26 2 Girasole fr /100 kg 78 45 84 46 103 66 87 10 16 9 Frutta Mele: Golden Delicious I fr /kg 0 98 1 0 9 5 1 11 5 0 9 5 -1 3 2 Mele: Maigold I fr /kg 0 77 1 0 91 5 1 16 5 0 9 5 25 6 2 Pere: Conférence fr /kg 1 05 1 0 92 5 1 42 5 0 99 5 8 3 2 Albicocche fr /kg 2 69 1 2 55 2 92 2 55 -2 0 2 Ciliegie fr /kg 3 4 1 3 30 3 80 3 70 5 9 2 Prugne: Fellenberg fr /kg 1 75 1 1 80 2 10 1 80 10 7 2 Fragole fr /kg 5 03 5 60 5 80 6 40 17 9 Verdure Carote (scorte) fr /kg 1 21 1 54 1 63 1 26 22 0 Cipolle (scorte) fr /kg 1 14 1 66 1 60 1 09 27 2 Sedano rapa (scorte) fr /kg 1 86 2 71 2 72 1 87 30 6 Pomotori tondi fr /kg 2 12 2 48 2 55 2 38 16 3 Lattuga cappuccio fr /kg 0 94 1 14 1 14 1 14 21 4 Cavolfiore fr /kg 2 06 2 60 2 68 2 50 25 9 Cetrioli fr /kg 1 01 1 14 1 21 1 15 14 6
Tabella 12 Prezzi alla produzione
A11 A l l e g a t o

Tabella 13

Prezzi al consumo

1 Media degli anni 2000/03

2 Variazione 2000/03–2006/09

3 Negli anni 2000–2002 non sono stati rilevati prezzi comparabili Fonti: Latte, uove, carne (paniere con carne label e convenzionale), frutta e verdura: UFAG

e zucchero cristallino: UST altri prodotti vegetali: UFAG dal 2006

Prodotto Unità 2000/02 2007 2008 2009 2000/02–2007/09 % Latte e latticini Latte intero, pastorizzato, imballato fr /l 1 55 1 52 1 48 1 36 -6 4 Latte drink, pastorizzato, imballato fr /l 1 55 1 49 1 49 1 38 -6 2 Latte scremato UHT fr /l 1 44 1 48 1 54 1 52 5 1 Emmentaler fr /kg 20 37 19 04 20 06 20 88 -1 8 Gruyère fr /kg 20 47 19 94 20 16 20 70 -1 0 Tilsiter fr /kg 17 66 16 66 17 52 17 78 -1 9 Camembert 60% (grasso s s ) 125 g 2 68 2 76 2 80 2 60 1 4 Formaggio a pasta molle, a crosta fiorita 150 g 3 50 3 52 3 61 3 37Mozzarella 45% (grasso s s ) 150 g 2 35 1 90 1 91 1 81 -20 2 Burro speciale 200 g 3 10 2 77 2 97 2 99 -6 0 Il Burro (burro da cucina) 250 g 3 01 2 66 2 98 3 14 -2 8 Panna intera, imballata 1⁄2 l 4 89 3 63 3 68 3 58 -25 8 Panna per caffè, imballata 1⁄2 l 2 52 2 01 2 09 2 07 -18 3 Yogurt, aromatizzato o alla frutta 180 g 0 69 0 64 0 68 0 67 -4 3 Carne di manzo Entrecôte, tagliato fr /kg 49 80 58 70 62 18 62 90 23 0 Fettine, noce fr /kg 38 77 44 55 46 76 46 82 18 8 Arrosto, spalla fr /kg 26 68 27 84 30 28 30 94 11 3 Carne macinata fr /kg 15 47 17 40 18 68 19 16 19 0 Carne di vitello Costolette, tagliate fr /kg 40 89 48 38 51 52 50 87 22 9 Fettine, noce fr /kg 34 44 37 03 39 08 38 54 11 0 Spezzatino fr /kg 28 68 32 75 34 53 34 08 17 8 Carne suina Costolette, tagliate fr /kg 20 31 20 36 23 04 21 22 6 0 Fettine, noce fr /kg 26 06 25 76 28 64 28 88 6 5 Arrosto, spalla fr /kg 19 09 18 11 20 66 21 08 4 5 Spezzatino, spalla fr /kg 18 02 17 80 19 59 20 29 6 7 Carne d'agnello, indigena, fresca Cosciotto senza osso femorale fr /kg 27 85 29 58 30 90 32 58 11 4 Costolette, tagliate fr /kg 34 21 43 35 47 34 50 27 37 3 Prodotti carnei Prosciutto cotto di coscia, nello stampo, affettato fr /kg 28 62 29 06 33 02 33 39 11 2 Salame indigeno I, affettato fr /100 g 3 82 4 54 4 87 5 21 27 4 Polli Indigeni, freschi fr /kg 8 99 9 58 9 79 9 64 7 6 Uove 3 Uova da allevamento al suolo ct /pz - 47 48 49Uova da allevamento all'aperto estensivo ct /pz - 61 63 64Produzione vegetale e prodotti di origine vegetale Pane bigio fr /500 g - 1 96 2 05 2 05Pane semibianco fr /500 g - 1 66 1 78 1 79Panini al latte / Michette fr /kg - 11 17 11 66 12 21Cornetti fr /kg - 17 48 18 05 19 26Patate fr /kg 1 99 2 37 2 38 2 51 21 4 Zucchero cristallino fr /kg 1 43 1 81 1 93 1 65 25 3 Frutta (indigena ed estera) Mele: Golden Delicious fr /kg 3 57 1 3 71 3 75 3 86 7 3 2 Pere fr /kg 3 53 1 3 73 4 00 4 06 11 2 2 Albicocche fr /kg 5 5 1 7 52 8 23 6 79 33 4 2 Ciliegie fr /kg 9 27 1 10 58 13 74 10 26 19 1 2 Prugne fr /kg 3 96 1 3 88 4 82 4 37 9 9 2 Fragole fr /kg 10 01 12 61 13 28 13 59 37 7 Verdure (per consumo fresco; indigene ed estere) Carote (scorte) fr /kg 1 99 2 22 2 35 2 08 11 2 Cipolle (scorte) fr /kg 2 26 2 64 2 47 2 12 6 5 Sedano rapa (scorte) fr /kg 3 64 4 74 4 59 4 17 23 5 Pomodori tondi fr /kg 3 49 3 68 3 68 3 59 4 7 Lattuga cappuccio fr /kg 1 72 1 99 2 02 1 81 12 8 Cavolfiore fr /kg 3 92 4 36 4 39 4 32 11 2 Cetrioli fr /kg 1 94 1 94 1 89 1 89 -1 8
Patate
A12 A l l e g a t o

1 Compresi prodotti della molitura e cereali panificabili germogliati, esclusi i panelli oleosi; le variazioni delle scorte non sono considerate

2 Cereali panificabili e da foraggio compreso il grano duro

3 In energia assimilabile

4 Mele pere ciliegie prugne susine albicocche e pesche

5 Compresa la carne equina, caprina, di coniglio e la selvaggina, nonché pesci, crostacei e molluschi

6 Esclusi i prodotti di origine animale ottenuti a partire da alimenti per animali importati

7 In energia assimilabile, comprese le bevande alcoliche, in base al bilancio alimentare

8 Produzione indigena ai prezzi alla produzione importazione ai prezzi della statistica sul commercio (franco frontiera non sdoganati)

A13 A l l e g a t o
14
di autoapprovvigionamento Prodotto 2000/02 2006 2007 2008 2000/02–2006/08 %%%%% Percentuale quantitativa: Cereali panificabili 71 78 70 80 6 8 Cereali da foraggio 1 84 77 74 65 -14 3 Totale cereali 2 59 59 56 56 -4 1 Percentuale in energia 3: Totale cereali (compr riso) 51 57 50 58 7 9 Patate commestibili 94 76 92 90 -8 4 Zucchero 67 56 75 75 3 3 Grassi e oli vegetali 20 19 19 17 -6 6 Frutta 4 77 73 80 68 -4 4 Verdura 52 43 46 46 -13 2 Latte di consumo 97 98 97 96 -0 3 Burro 91 87 83 103 0 4 Formaggio 117 122 118 116 1 3 Totale latte e latticini 106 105 103 109 0 0 Carne di vitello 96 96 96 97 0 1 Carne bovina 90 84 84 81 -7 5 Carne suina 94 95 96 91 0 0 Carne ovina 39 42 41 41 7 6 Pollame 42 47 47 48 12 1 Carne di tutti i tipi 5 70 70 69 66 -1 8 Uova e conserve di uova 47 46 43 44 -5 9 Derrate alimentari di origine vegetale 45 43 46 46 -1 0 Derrate alimentari di origine animale lorde 93 93 91 93 -1 2 Derrate alimentari di origine animale nette 6 78 73 72 72 -6 9 Totale derrate alimentari lorde 62 59 61 62 -2 1 Totale derrate alimentari nette 7 56 53 54 55 -4 3 Percentuale in valore del totale derrate alimentari 8 63 64 65 68 4 2
Tabella
Grado
Fonte: USC

Risultati economici

Conto economico dell’agricoltura

Tabella 15

Produzione del settore primario ai prezzi alla produzione correnti, in 1 000 fr

Prodotto 2000/02 2007 2008 1 2009 2 2000/02– 2010 3 2007/09–2007/09 2010 %% Produzione di beni agricoli 9 865 686 9 719 821 10 248 009 9 700 171 0 2 9 327 187 -5 7 Produzione vegetale 4 712 454 4 676 754 4 648 040 4 719 739 -0 7 4 512 764 -3 6 Cereali (compr sementi) 536 551 460 579 451 125 388 487 -19 2 370 219 -14 6 Frumento 296 542 289 637 292 723 244 966 -7 0 235 986 -14 4 Orzo 111 233 77 418 71 188 63 195 -36 5 58 282 -17 4 Mais da granella 77 169 63 131 57 450 53 829 -24 7 49 018 -15 7 Altri cereali 51 607 30 393 29 763 26 498 -44 0 26 933 -6 8 Piante industriali 261 299 299 929 318 295 274 325 13 9 241 632 -18 8 Semi e frutti oleosi (compr sementi) 71 607 94 958 113 321 82 990 35 6 80 110 -17 5 Piante proteiche (compr sementi) 9 913 14 566 13 689 9 646 27 4 8 946 -29 2 Tabacc grezzo 20 386 12 779 18 554 14 751 -24 6 19 814 29 0 Barbabietole da zucchero 154 982 172 613 167 145 160 159 7 5 126 524 -24 1 Altre piante industriali 4 411 5 014 5 585 6 778 31 3 6 238 7 7 Piante foraggiere 1 366 815 1 346 714 1 249 724 1 242 557 -6 4 1 204 032 -5 9 Mais da foraggio 167 324 181 967 187 468 161 224 5 7 162 142 -8 3 Sarchiate da foraggio 16 314 8 312 7 614 6 901 -53 4 6 204 -18 5 Altre piante foraggiere 1 183 178 1 156 434 1 054 642 1 074 432 -7 4 1 035 686 -5 4 Prodotti oflorovivaistici 1 312 854 1 384 323 1 403 432 1 509 467 9 1 1 487 599 3 9 Verdura fresca 481 965 565 669 587 766 650 443 24 8 607 721 1 1 Fiori e piante 830 889 818 654 815 666 859 024 0 0 879 877 5 9 Patate (compr patate da semina) 195 487 171 613 183 858 190 886 -6 8 167 322 -8 1 Frutta 577 213 541 489 536 024 592 255 -3 6 535 239 -3 8 Frutta fresca 323 199 322 645 301 681 343 463 -0 2 298 358 -7 5 Uva 254 014 218 844 234 343 248 792 -7 9 236 880 1 2 Vini 438 140 434 871 460 141 473 042 4 1 457 547 0 3 Altri prodotti d'origine vegetale 24 095 37 235 45 443 48 720 81 8 49 174 12 3 Produzione animale 5 153 231 5 043 068 5 599 969 4 980 432 1 1 4 814 423 -7 6 Bovini 1 048 511 1 310 860 1 314 703 1 272 906 23 9 1 246 765 -4 1 Suini 1 070 133 987 908 1 158 445 1 009 340 -1 7 949 834 -9 7 Equini 6 787 5 271 5 932 3 526 -27 7 2 897 -41 0 Ovini e caprini 57 827 45 189 44 803 41 221 -24 4 38 675 -11 6 Pollame 190 394 203 653 228 929 238 952 17 6 244 581 9 3 Altri animali 13 028 12 162 10 327 12 530 -10 4 13 002 11 4 Latte 2 576 239 2 292 083 2 644 560 2 197 691 -7 7 2 113 700 -11 1 Uova 182 442 174 936 184 660 197 708 1 8 201 661 8 6 Altri prodotti d'origine animale 7 871 11 007 7 609 6 557 6 6 3 308 -60 6 Produzione di prestazioni agricole 560 790 622 504 647 887 653 455 14.4 651 090 1.5 Prestazioni agricole 526 408 619 264 647 887 653 455 21 6 651 090 1 7 Locazione di contingenti lattieri 34 382 3 241 00-0 -100 0 Produzione agricola 10 426 475 10 342 325 10 895 897 10 353 627 1 0 9 978 277 -5 2 Attività accessorie non agricole (non separabili) 322 782 331 648 333 382 341 762 4 0 364 435 8 6 Trasformazione di prodotti agricoli 183 398 207 031 210 234 207 927 13 6 207 878 -0 2 Altre attività accessorie non separabili (beni e servizi) 139 384 124 617 123 148 133 835 -8 7 156 557 23 1 Produzione del settore agricolo 10 749 257 10 673 974 11 229 278 10 695 389 1 1 10 342 712 -4 8 1 Semidefinitivo, stato 9 9 2010 2 Provvisorio, stato 9 9 2010 3 Stima, stato 9 9 2010 Le cifre vengono arrotondate per eccesso o difetto, per cui la somma delle componenti può divergere dal totale o dai saldi Fonte: UST A14 A l l e g a t o

Tabella 16

Conto economico dell'agricoltura ai prezzi correnti, in 1 000 fr

Prodotto 2000/02 2007 2008 1 2009 2 2000/02– 2010 3 2007/09–2007/09 2010 %% Produzione del settore agricolo 10 749 257 10 673 974 11 229 278 10 695 389 1 1 10 342 712 -4 8 Consumi intermedi 6 250 118 6 485 191 6 656 029 6 590 182 5.2 6 465 158 -1.7 Sementi e materiali vegetali 320 477 321 895 330 631 336 766 2 9 339 722 3 0 Energia; lubrificanti 391 791 453 629 499 961 457 247 20 0 489 840 4 2 Concimi e sostanze ammendanti 147 276 186 517 209 906 244 218 45 0 229 630 7 5 Prodotti fitosanitari e per la lotta agli organismi nocivi 134 183 126 358 125 372 125 690 -6 2 124 456 -1 1 Veterinario e medicamenti 161 451 201 149 214 264 205 857 28 3 203 750 -1 6 Alimenti per animali 2 860 966 2 791 532 2 778 704 2 710 141 -3 5 2 592 372 -6 1 Manutenzione di macchine e apparacchiature 399 129 472 347 500 663 499 219 23 0 494 277 0 7 Manutenzione di impianti agricoli 144 513 197 613 195 171 190 567 34 6 187 678 -3 5 Prestazioni di servizio agricole 560 790 622 504 647 887 653 455 14 4 651 090 1 5 Altri beni e servizi 967 338 1 008 398 1 048 623 1 060 872 7 4 1 045 888 0 6 Oneri bancari assoggettati 162 204 103 249 104 847 106 150 -35 4 106 454 1 6 Valore aggiunto lordo ai prezzi alla produzione 4 499 140 4 188 782 4 573 249 4 105 207 -4 7 3 877 554 -9 6 Ammortamenti 2 055 966 2 216 073 2 283 203 2 284 405 10 0 2 224 759 -1 6 Attrezzature 1 009 546 1 087 976 1 140 177 1 179 015 12 5 1 153 039 1 5 Edifici 936 902 1 007 279 1 008 938 974 174 6 4 940 805 -5 6 Piantagioni 98 445 97 501 104 036 104 250 3 5 106 058 4 1 Altro 11 073 23 317 30 052 26 966 141 8 24 856 -7 2 Valore aggiunto netto ai prezzi alla produzione 2 443 174 1 972 709 2 290 047 1 820 801 -17 0 1 652 795 -18 5 Altre imposte sulla produzione 113 699 143 230 138 796 139 053 23 4 140 040 -0 2 Altre sovvenzioni non vincolate ai prodotti 2 407 335 2 706 771 2 655 424 2 836 529 13 5 2 926 083 7 1 Reddito dei fattori 4 736 810 4 536 251 4 806 674 4 518 277 -2 5 4 438 838 -3 9 Costo della manodopera 1 138 891 1 244 008 1 276 157 1 252 707 10 4 1 259 232 0 1 Eccedenza aziendale netta / reddito indipendente 3 597 919 3 292 243 3 530 517 3 265 570 -6 5 3 179 605 -5 4 Canoni d'affitto pagati 204 609 201 373 202 525 203 467 -1 1 203 478 0 5 Interessi pagati 246 449 243 910 269 081 234 295 1 1 242 647 -2 6 Interessi riscossi 32 701 14 000 17 497 12 215 -55 4 10 906 -25 2 Reddito settoriale netto 4 3 179 562 2 860 960 3 076 409 2 840 022 -8 0 2 744 386 -6 2 1 Semidefinitivo, stato 9 9 2010 2 Provvisorio, stato 9 9 2010 3 Stima, stato 9 9 2010 4 Nella bibliografia e nel metodo Eurostat viene indicato come utile aziendale netto Le cifre vengono arrotondate per eccesso o difetto, per cui la somma delle componenti può divergere dal totale o dai saldi Fonte: UST A15 A l l e g a t o

Risultati d’esercizio

Tabella 17

Risultati d’esercizio: tutte le regioni

1 Applicazione del tasso medio d'interesse delle obbligazioni della Confederazione (2000: 3 95%;

2009: 2 22%)

2 Investimenti lordi (senza prestazioni proprie) dedotti sovvenzioni e disinvestimenti

3 Formazione del capitale proprio (senza prestazioni proprie per investimenti) più gli ammortamenti più/meno le variazioni delle scorte e dell'inventario vivo

4 Rapporto tra cash flow e investimenti totali

5 Quota di aziende con cash flow > investimenti totali

6 Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio positiva

7 Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio positiva

8 Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio negativa

9 Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio negativa

10 Rapporto tra interessi passivi più utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse del capitale proprio e attivo dell'azienda

11 Rapporto tra utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse capitale proprio e capitale proprio dell'azienda

12 Rapporto tra reddito agricolo meno interesse del capitale proprio dell'azienda e unità di lavoro annuale della famiglia (ULAF)

* Questi valori possono essere calcolati unicamente a partire dal 2003

Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART

Caratteristica Unità 2000/02 2006 2007 2008 2009 2006/08–2009 % Aziende di riferimento Numero 2 955 3 271 3 328 3 376 3 372 1 4 Aziende rappresentate Numero 52 596 50 099 49 203 49 397 48 375 -2 4 Struttura aziendale Superficie agricola utile ha 19 09 20 07 20 31 20 44 20 69 2 1 Superficie coltiva aperta ha 5 20 5 24 5 28 5 38 5 38 1 5 Manodopera aziendale ULA 1 68 1 63 1 63 1 64 1 66 1 6 di cui: manodopera familiare ULAF 1 29 1 24 1 24 1 23 1 22 -1 3 Totale vacche Numero 13 8 13 9 14 3 14 8 15 1 5 3 Totale animali UBG 24 3 23 7 24 1 24 3 25 5 6 1 Struttura del capitale Totale attivi fr 727 756 797 522 821 324 825 000 859 543 5 5 di cui: attivo circolante fr 139 412 135 289 142 097 145 538 153 383 8 8 di cui: inventario vivo fr 44 554 50 975 54 356 55 150 57 050 6 6 di cui: attivo immobilizzato fr 543 790 611 257 624 871 624 313 649 109 4 7 di cui: attivo azienda fr 678 557 753 830 774 288 779 294 807 930 5 0 Quota di capitale di terzi % 41 45 45 44 44 -1 5 Interesse del capitale proprio dell'azienda 1 fr 13 797 10 283 12 345 12 675 9 912 -15 8 Conto perdite e profitti Prestazione lorda fr * 226 795 242 567 254 343 255 656 6 0 di cui: pagamenti diretti fr 42 700 50 033 52 220 51 522 57 924 13 0 Spese materiali fr * 146 039 152 903 159 483 164 209 7 5 Reddito aziendale fr * 80 756 89 664 94 860 91 447 3 4 Costi del personale fr 12 042 13 925 14 375 15 806 16 912 15 0 Interessi passivi, altri costi/ricavi finanziari fr 8 301 7 232 7 528 7 867 7 374 -2 2 Canoni d'affitto fr * 6 684 6 617 7 041 6 856 1 1 Costi di terzi fr * 173 880 181 424 190 197 195 351 7 4 Reddito agricolo fr 56 203 52 915 61 143 64 147 60 305 1 5 Reddito extraagricolo fr 18 806 22 939 23 417 24 131 26 204 11 5 Reddito totale fr 75 009 75 854 84 561 88 278 86 509 4 4 Consumo privato fr 63 222 68 529 69 934 71 532 71 568 2 2 Formazione di capitale proprio fr 11 787 7 325 14 627 16 746 14 941 15 8 Investimenti e finanziamento Totale investimenti 2 fr 45 376 46 524 45 333 48 400 51 448 10 0 Cash flow 3 fr, 42 203 41 961 45 495 48 270 49 836 10 2 Rapporto cash flow-investimenti 4 % 93 90 100 100 97 0 3 Aziende con eccedenza di finanziamenti 5 % 64 67 68 66 68 1 5 Stabilità finanziaria Aziende con una situazione finanziaria buona 6 % 45 38 42 42 42 3 3 Aziende con autonomia finanziaria limitata 7 % 20 22 26 25 24 -1 4 Aziende con reddito insufficiente 8 % 19 21 17 17 17 -7 3 Aziende con una situazione finanziaria preoccupante 9 % 16 19 15 16 17 2 0 Rapporto reddito aziendale-impiego di fattori Reddito aziendale per unità di manodopera fr /ULA 49 369 49 459 54 978 57 711 55 135 2 0 Reddito aziendale per ettaro di superficie agricola utile fr /ha 4 340 4 025 4 414 4 640 4 419 1 4 Rapporto reddito aziendale-attivi azienda % 12 2 10 7 11 6 12 2 11 3 -1 7 Redditività Redditività del capitale totale 10 % -2 1 -2 7 -1 7 -1 4 -2 0 3 4 Redditività del capitale proprio 11 % -5 7 -6 6 -4 8 -4 4 -5 2 -1 3 Profitto del lavoro della manodopera familiare 12 fr /ULAF 32 906 34 492 39 488 41 732 41 184 6 8 (Valore medio) Profitto del lavoro della manodopera familiare 12 fr./ULAF 29 754 32 461 36 630 37 187 36 465 2.9 (Valore mediano)
3
2006: 2 50%; 2007: 2 91%; 2008: 2 93%;
2001: 3 36%; 2002:
22%;
A16 A l l e g a t o

Tabella 18

Risultati d’esercizio: regione di pianura*

1 Applicazione del tasso medio d'interesse delle obbligazioni della Confederazione (2000: 3 95%; 2001: 3 36%; 2002: 3 22%; 2006: 2 50%; 2007: 2 91%; 2008: 2 93%; 2009: 2 22%)

2 Investimenti lordi (senza prestazioni proprie) dedotti sovvenzioni e disinvestimenti

3 Formazione del capitale proprio (senza prestazioni proprie per investimenti) più gli ammortamenti più/meno le variazioni delle scorte e dell inventario vivo

4 Rapporto tra cash flow e investimenti totali

5 Quota di aziende con cash flow > investimenti totali

6 Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio positiva

7 Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio positiva

8 Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio negativa

9 Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio negativa

10 Rapporto tra interessi passivi più utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse del capitale proprio e attivo dell'azienda

11 Rapporto tra utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse capitale proprio e capitale proprio dell azienda

12 Rapporto tra reddito agricolo meno interesse del capitale proprio dell'azienda e unità di lavoro annuale della famiglia (ULAF)

* Regione di pianura: zona di pianura

** Questi valori possono essere calcolati unicamente a partire dal 2003

Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART

Caratteristica Unità 2000/02 2006 2007 2008 2009 2006/08–2009 % Aziende di riferimento Numero 1 300 1 491 1 524 1 434 1 444 -2 6 Aziende rappresentate Numero 24 116 22 818 22 546 22 306 22 100 -2 0 Struttura aziendale Superficie agricola utile ha 20 01 21 02 21 22 21 63 21 66 1 7 Superficie coltiva aperta ha 9 40 9 62 9 71 9 92 9 78 0 3 Manodopera aziendale ULA 1 78 1 71 1 71 1 75 1 77 2 7 di cui: manodopera familiare ULAF 1 25 1 19 1 17 1 18 1 17 -0 8 Totale vacche Numero 13 6 13 9 14 4 15 2 15 0 3 4 Totale animali UBG 24 4 24 0 24 7 25 5 26 1 5 5 Struttura del capitale Totale attivi fr 833 276 902 017 933 570 956 736 990 381 6 4 di cui: attivo circolante fr 173 511 165 408 172 927 182 549 192 554 10 9 di cui: inventario vivo fr 45 056 49 685 53 320 55 354 56 159 6 4 di cui: attivo immobilizzato fr 614 709 686 925 707 323 718 833 741 668 5 3 di cui: attivo azienda fr 772 248 850 932 880 586 903 745 926 845 5 5 Quota di capitale di terzi % 40 45 45 44 44 -1 5 Interesse del capitale proprio dell'azienda 1 fr 15 945 11 638 13 946 14 759 11 440 -14 9 Conto perdite e profitti Prestazione lorda fr ** 272 530 297 284 319 029 315 981 6 6 di cui: pagamenti diretti fr 37 378 44 741 47 396 47 734 53 593 14 9 Spese materiali fr ** 173 929 185 324 197 444 200 233 7 9 Reddito aziendale fr ** 98 600 111 959 121 585 115 749 4 5 Costi del personale fr 17 826 19 872 21 125 23 858 25 596 18 4 Interessi passivi, altri costi/ricavi finanziari fr 9 678 8 457 8 951 9 516 8 716 -2 9 Canoni d'affitto fr ** 9 139 9 049 9 641 9 362 0 9 Costi di terzi fr ** 211 397 224 449 240 459 243 908 8 2 Reddito agricolo fr 67 865 61 132 72 834 78 570 72 074 1 7 Reddito extraagricolo fr 17 197 22 339 22 961 24 877 26 565 13 6 Reddito totale fr 85 061 83 471 95 795 103 447 98 639 4 7 Consumo privato fr 70 916 75 679 76 473 79 674 80 081 3 6 Formazione di capitale proprio fr 14 145 7 792 19 322 23 773 18 558 9 4 Investimenti e finanziamento Totale investimenti 2 fr 51 877 54 327 49 576 54 120 60 593 15 0 Cash flow 3 fr 48 751 45 705 54 103 58 122 57 459 9 1 Rapporto cash flow-investimenti 4 % 94 84 109 107 95 -5 0 Aziende con eccedenza di finanziamenti 5 % 65 63 69 69 69 3 0 Stabilità finanziaria Aziende con una situazione finanziaria buona 6 % 46 38 44 46 43 0 8 Aziende con autonomia finanziaria limitata 7 % 18 21 28 26 25 0 0 Aziende con reddito insufficiente 8 % 20 21 15 15 17 0 0 Aziende con una situazione finanziaria preoccupante 9 % 16 20 13 14 15 -4 3 Rapporto reddito aziendale-impiego di fattori Reddito aziendale per unità di manodopera fr /ULA 58 142 57 637 65 378 69 453 65 491 2 1 Reddito aziendale per ettaro di superficie agricola utile fr /ha 5 196 4 691 5 277 5 621 5 345 2 9 Rapporto reddito aziendale-attivi azienda % 13 5 11 6 12 7 13 5 12 5 -0 8 Redditività Redditività del capitale totale 10 % -0 6 -1 6 -0 2 0 2 -0 6 12 5 Redditività del capitale proprio 11 % -3 1 -4 7 -2 2 -1 5 -2 7 -3 6 Profitto del lavoro della manodopera familiare 12 fr /ULAF 41 391 41 655 50 139 53 885 51 700 6 5 (Valore medio) Profitto del lavoro della manodopera familiare 12 fr /ULAF 38 364 39 440 46 484 50 668 47 488 4 3 (Valore mediano)
A17 A l l e g a t o

Tabella 19

Risultati d’esercizio: regione collinare*

1 Applicazione del tasso medio d'interesse delle obbligazioni della Confederazione (2000: 3 95%; 2001: 3 36%; 2002: 3 22%; 2006: 2 50%; 2007: 2 91%; 2008: 2 93%; 2009: 2 22%)

2 Investimenti lordi (senza prestazioni proprie) dedotti sovvenzioni e disinvestimenti

3 Formazione del capitale proprio (senza prestazioni proprie per investimenti) più gli ammortamenti più/meno le variazioni delle scorte e dell inventario vivo

4 Rapporto tra cash flow e investimenti totali

5 Quota di aziende con cash flow > investimenti totali

6 Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio positiva

7 Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio positiva

8 Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio negativa

9 Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio negativa

10 Rapporto tra interessi passivi più utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse del capitale proprio e attivo dell'azienda

11 Rapporto tra utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse capitale proprio e capitale proprio dell azienda

12 Rapporto tra reddito agricolo meno interesse del capitale proprio dell'azienda e unità di lavoro annuale della famiglia (ULAF)

* Regione collinare: zona collinare e zona di montagna I

** Questi valori possono essere calcolati unicamente a partire dal 2003

Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART

Caratteristica Unità 2000/02 2006 2007 2008 2009 2006/08–2009 % Aziende di riferimento Numero 874 957 961 1 046 1 057 7 0 Aziende rappresentate Numero 14 292 13 610 13 241 13 618 13 365 -0 9 Struttura aziendale Superficie agricola utile ha 17 96 18 88 19 29 19 24 19 55 2 2 Superficie coltiva aperta ha 3 01 2 98 2 94 3 09 3 12 3 9 Manodopera aziendale ULA 1 58 1 53 1 53 1 53 1 56 2 0 di cui: manodopera familiare ULAF 1 26 1 22 1 23 1 20 1 21 -0 5 Totale vacche Numero 15 7 15 6 16 3 16 3 16 9 5 2 Totale animali UBG 27 5 26 2 26 7 26 2 27 8 5 4 Struttura del capitale Totale attivi fr 682 949 749 459 775 604 770 399 790 071 3 3 di cui: attivo circolante fr 118 324 113 742 126 644 128 264 132 495 7 8 di cui: inventario vivo fr 49 221 56 355 60 224 60 137 62 486 6 1 di cui: attivo immobilizzato fr 515 404 579 362 588 736 581 998 595 089 2 0 di cui: attivo azienda fr 635 008 713 054 732 093 729 139 746 603 3 0 Quota di capitale di terzi % 44 47 46 46 46 -0 7 Interesse del capitale proprio dell'azienda 1 fr 12 207 9 359 11 406 11 434 8 834 -17 7 Conto perdite e profitti Prestazione lorda fr ** 209 031 222 356 232 618 233 174 5 3 di cui: pagamenti diretti fr 41 567 47 897 51 220 49 256 56 977 15 2 Spese materiali fr ** 137 667 143 722 148 562 153 069 6 8 Reddito aziendale fr ** 71 363 78 633 84 057 80 105 2 7 Costi del personale fr 9 095 10 336 10 332 11 521 11 974 11 6 Interessi passivi, altri costi/ricavi finanziari fr 8 213 7 136 7 211 7 514 6 945 -4 7 Canoni d'affitto fr ** 5 777 5 569 6 212 5 807 -0 8 Costi di terzi fr ** 160 917 166 835 173 809 177 795 6 3 Reddito agricolo fr 50 826 48 114 55 520 58 809 55 379 2 3 Reddito extraagricolo fr 20 580 23 000 23 804 24 221 27 049 14 3 Reddito totale fr 71 406 71 114 79 324 83 030 82 428 5 9 Consumo privato fr 60 504 65 303 67 489 68 643 68 325 1 8 Formazione di capitale proprio fr 10 901 5 811 11 835 14 387 14 102 32 1 Investimenti e finanziamento Totale investimenti 2 fr 42 487 41 892 44 389 48 289 48 822 8 8 Cash flow 3 fr 40 021 40 410 42 097 45 479 47 387 11 1 Rapporto cash flow-investimenti 4 % 95 96 95 94 97 2 1 Aziende con eccedenza di finanziamenti 5 % 65 68 69 66 69 2 0 Stabilità finanziaria Aziende con una situazione finanziaria buona 6 % 43 35 40 40 42 9 6 Aziende con autonomia finanziaria limitata 7 % 23 23 28 28 25 -5 1 Aziende con reddito insufficiente 8 % 16 21 17 16 14 -22 2 Aziende con una situazione finanziaria preoccupante 9 % 17 21 15 16 20 15 4 Rapporto reddito aziendale-impiego di fattori Reddito aziendale per unità di manodopera fr /ULA 46 461 46 591 51 304 54 760 51 231 0 7 Reddito aziendale per ettaro di superficie agricola utile fr /ha 4 105 3 779 4 076 4 369 4 098 0 6 Rapporto reddito aziendale-attivi azienda % 11 6 10 0 10 7 11 5 10 7 -0 3 Redditività Redditività del capitale totale 10 % -2 6 -3 2 -2 3 -1 8 -2 5 2 7 Redditività del capitale proprio 11 % -7 1 -8 0 -6 1 -5 3 -6 4 -1 0 Profitto del lavoro della manodopera familiare 12 fr /ULAF 30 537 31 657 35 877 39 318 38 479 8 0 (Valore medio) Profitto del lavoro della manodopera familiare 12 fr /ULAF 28 530 31 436 33 208 36 325 34 794 3 4 (Valore mediano)
A18 A l l e g a t o

Tabella 20

Risultati d’esercizio: regione di montagna*

1 Applicazione del tasso medio d'interesse delle obbligazioni della Confederazione (2000: 3 95%; 2001: 3 36%; 2002: 3 22%; 2006: 2 50%; 2007: 2 91%; 2008: 2 93%; 2009: 2 22%)

2 Investimenti lordi (senza prestazioni proprie) dedotti sovvenzioni e disinvestimenti

3 Formazione del capitale proprio (senza prestazioni proprie per investimenti) più gli ammortamenti più/meno le variazioni delle scorte e dell inventario vivo

4 Rapporto tra cash flow e investimenti totali

5 Quota di aziende con cash flow > investimenti totali

6 Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio positiva

7 Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio positiva

8 Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio negativa

9 Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio negativa

10 Rapporto tra interessi passivi più utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse del capitale proprio e attivo dell'azienda

11 Rapporto tra utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse capitale proprio e capitale proprio dell azienda

12 Rapporto tra reddito agricolo meno interesse del capitale proprio dell'azienda e unità di lavoro annuale della famiglia (ULAF)

* Regione di montagna: zone di montagna II a IV

** Questi valori possono essere calcolati unicamente a partire dal 2003

Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART

Caratteristica Unità 2000/02 2006 2007 2008 2009 2006/08–2009 % Aziende di riferimento Numero 781 823 843 896 871 2 0 Aziende rappresentate Numero 14 187 13 671 13 416 13 473 12 910 -4 5 Struttura aziendale Superficie agricola utile ha 18 68 19 66 19 81 19 70 20 23 2 6 Superficie coltiva aperta ha 0 26 0 19 0 16 0 17 0 17 -1 9 Manodopera aziendale ULA 1 58 1 60 1 59 1 58 1 57 -1 3 di cui: manodopera familiare ULAF 1 37 1 33 1 34 1 34 1 33 -0 5 Totale vacche Numero 12 0 12 2 12 3 12 6 13 4 8 4 Totale animali UBG 21 0 20 6 20 4 20 2 22 1 8 3 Struttura del capitale Totale attivi fr 594 017 670 958 677 816 662 087 707 487 5 5 di cui: attivo circolante fr 102 662 106 471 105 538 101 722 107 952 3 2 di cui: inventario vivo fr 39 028 47 772 50 307 49 769 52 949 7 4 di cui: attivo immobilizzato fr 452 328 516 715 521 970 510 595 546 586 5 8 di cui: attivo azienda fr 563 737 632 350 637 296 623 947 667 854 5 8 Quota di capitale di terzi % 40 43 42 42 43 1 6 Interesse del capitale proprio dell'azienda 1 fr 11 749 8 943 10 580 10 478 8 413 -15 9 Conto perdite e profitti Prestazione lorda fr ** 168 145 170 563 169 208 175 661 3 8 di cui: pagamenti diretti fr 52 913 60 993 61 314 60 083 66 317 9 1 Spese materiali fr ** 107 820 107 480 107 672 114 075 6 0 Reddito aziendale fr ** 60 325 63 082 61 536 61 587 -0 1 Costi del personale fr 5 185 7 571 7 022 6 805 7 158 0 4 Interessi passivi, altri costi/ricavi finanziari fr 6 063 5 284 5 450 5 494 5 521 2 1 Canoni d'affitto fr ** 3 490 3 564 3 574 3 650 3 0 Costi di terzi fr ** 124 165 123 517 123 545 130 403 5 4 Reddito agricolo fr 41 789 43 980 47 046 45 663 45 258 -0 7 Reddito extraagricolo fr 19 725 23 879 23 801 22 806 24 711 5 2 Reddito totale fr 61 514 67 858 70 848 68 469 69 969 1 3 Consumo privato fr 52 925 59 807 61 356 60 971 60 352 -0 6 Formazione di capitale proprio fr 8 589 8 052 9 492 7 498 9 617 15 2 Investimenti e finanziamento Totale investimenti 2 fr 37 235 38 112 39 136 39 044 38 513 -0 6 Cash flow 3 fr 33 246 37 257 34 381 34 781 39 320 10 8 Rapporto cash flow-investimenti 4 % 89 98 88 89 102 11 3 Aziende con eccedenza di finanziamenti 5 % 63 72 64 62 67 1 5 Stabilità finanziaria Aziende con una situazione finanziaria buona 6 % 45 42 43 37 40 -1 6 Aziende con autonomia finanziaria limitata 7 % 19 23 22 20 23 6 2 Aziende con reddito insufficiente 8 % 20 19 18 24 20 -1 6 Aziende con una situazione finanziaria preoccupante 9 % 16 16 17 19 17 -1 9 Rapporto reddito aziendale-impiego di fattori Reddito aziendale per unità di manodopera fr /ULA 35 483 37 621 39 655 39 026 39 210 1 1 Reddito aziendale per ettaro di superficie agricola utile fr /ha 3 008 3 069 3 185 3 124 3 044 -2 6 Rapporto reddito aziendale-attivi azienda % 10 0 9 5 9 9 9 9 9 2 -5 8 Redditività Redditività del capitale totale 10 % -4 9 -4 6 -4 5 -5 0 -4 8 2 1 Redditività del capitale proprio 11 % -10 0 -9 5 -9 3 -10 3 -9 9 2 1 Profitto del lavoro della manodopera familiare 12 fr /ULAF 21 896 26 395 27 117 26 189 27 807 4 7 (Valore medio) Profitto del lavoro della manodopera familiare 12 fr /ULAF 19 909 24 483 26 561 24 292 24 185 -3 7 (Valore mediano)
A19 A l l e g a t o

Tabella 21a

Risultati d’esercizio secondo i tipi di azienda* – 2007/09

1 Applicazione del tasso medio d'interesse delle obbligazioni della Confederazione (2005: 2 11%; 2006: 2 50%; 2007: 2 91%; 2008: 2 93%)

2 Investimenti lordi (senza prestazioni proprie) dedotti contributi e disinvestimenti

3 Formazione di capitale proprio (senza prestazioni proprie per investimenti) più gli ammortamenti più/meno le variazioni delle scorte e dell'inventario vivo

4 Rapporto tra cash flow e investimenti totali

5 Quota di aziende con cash flow > investimenti totali

6 Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio positiva

7 Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio positiva

8 Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio negativa

9 Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio negativa

10 Rapporto tra interessi passivi più utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse del capitale proprio e attivo dell'azienda

11 Rapporto tra utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse capitale proprio e capitale proprio dell'azienda

12 Rapporto tra reddito agricolo meno interesse del capitale proprio dell'azienda e unità di lavoro annuale della famiglia (ULAF)

* Nuova tipologia aziendale FAT99

Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART

Produzione vegetale Detenzione di animali Media di Caratteristica Unità tutte le Campi- Colture Latte Vacche Altri aziende coltura speciali commerciale madri bovini Aziende di riferimento Numero 3 359 145 109 1 296 194 180 Aziende rappresentate Numero 48 992 3 356 3 620 15 620 3 120 3 773 Struttura aziendale Superficie agricola utile ha 20 48 24 96 13 13 20 72 19 97 17 27 Superficie coltiva aperta ha 5 35 20 62 6 47 1 10 0 89 0 34 Mandopera aziendale ULA 1 64 1 24 2 33 1 64 1 35 1 40 di cui: manodopera familiare ULAF 1 23 0 94 1 25 1 32 1 11 1 23 Totale vacche Numero 14 7 3 1 1 0 19 6 17 9 8 1 Totale animali UBG 24 6 6 9 2 3 27 0 20 2 16 2 Struttura del capitale Totale attivi fr 835 289 797 993 1 022 021 783 563 745 288 591 890 di cui: attivo circolante fr 147 006 170 364 268 475 123 505 111 879 101 111 di cui: inventario vivo fr 55 519 14 963 5 939 63 407 58 283 45 175 di cui: attivo immobilizzato fr 632 764 612 666 747 608 596 651 575 127 445 605 di cui: attivo azienda fr 787 171 741 645 955 428 740 383 697 477 552 117 Quota di capitale di terzi % 44 38 41 45 45 44 Interesse del capitale proprio dell'azienda 1 fr 11 644 12 222 14 711 10 777 10 205 8 219 Conto perdite e profitti Prestazione lorda fr 250 855 243 947 318 298 213 158 167 128 151 560 di cui: pagamenti diretti fr 53 889 53 582 28 888 56 277 64 861 58 440 Spese materiali fr 158 865 148 278 160 051 132 227 104 957 103 324 Reddito aziendale fr 91 990 95 670 158 247 80 931 62 171 48 236 Costi del personale fr 15 698 11 019 54 254 10 282 7 950 4 177 Interessi passivi, altri costi/ricavi finanziari fr 7 590 7 132 9 227 6 850 6 887 5 048 Canoni d'affitto fr 6 838 9 002 8 430 6 148 4 064 3 195 Costi di terzi fr 188 990 175 430 231 962 155 507 123 859 115 744 Reddito agricolo fr 61 865 68 517 86 336 57 651 43 270 35 817 Reddito extraagricolo fr 24 584 30 568 23 611 20 596 36 515 27 130 Reddito totale fr 86 449 99 085 109 947 78 246 79 785 62 947 Consumo privato fr 71 011 85 106 83 825 65 304 68 002 57 337 Formazione di capitale proprio fr 15 438 13 978 26 122 12 942 11 783 5 610 Investimenti e finanziamento Totale investimenti 2 fr 48 394 45 783 50 649 48 192 39 188 35 333 Cash flow 3 fr 47 867 42 306 55 847 44 631 39 627 27 655 Rapporto cash flow-investimenti 4 % 99 106 110 93 106 79 Aziende con eccedenza di finanziamenti 5 % 67 65 66 69 70 63 Stabilità finanziaria Aziende con una situazione finanziaria buona 6 % 42 48 43 42 45 36 Aziende con autonomia finanziaria limitata 7 % 25 17 27 26 26 19 Aziende con reddito insufficiente 8 % 17 22 16 16 14 24 Aziende con una situazione finanziaria preoccupante 9 % 16 13 14 17 16 22 Rapporto reddito aziendale-impiego di fattori Reddito aziendale per unità di manodopera fr /ULA 55 941 76 946 67 714 49 477 46 070 34 436 Reddito aziendale per ettaro di superficie agricola utile fr /ha 4 491 3 835 12 032 3 906 3 116 2 795 Rapporto reddito aziendale-attivi azienda % 11 7 12 9 16 5 10 9 8 9 8 7 Redditività Redditività del capitale totale 10 % -1 7 1 0 0 7 -2 9 -3 1 -6 7 Redditività del capitale proprio 11 % -4 8 0 1 -0 4 -7 0 -7 5 -13 8 Profitto del lavoro della manodopera familiare 12 fr /ULAF 40 801 59 683 57 203 35 496 29 842 22 403 (Valore medio)
A20 A l l e g a t o

Tabella 21b

Risultati d’esercizio secondo i tipi di azienda* – 2007/09

1 Applicazione del tasso medio d'interesse delle obbligazioni della Confederazione (2005: 2 11%; 2006: 2 50%; 2007: 2 91%; 2008: 2 93%)

2 Investimenti lordi (senza prestazioni proprie) dedotti contributi e disinvestimenti

3 Formazione di capitale proprio (senza prestazioni proprie per investimenti) più gli ammortamenti più/meno le variazioni delle scorte e dell'inventario vivo

4 Rapporto tra cash flow e investimenti totali

5 Quota di aziende con cash flow > investimenti totali

6 Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio positiva

7 Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio positiva

8 Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio negativa

9 Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio negativa

10 Rapporto tra interessi passivi più utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse del capitale proprio e attivo dell azienda

11 Rapporto tra utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse capitale proprio e capitale proprio dell'azienda

12 Rapporto tra reddito agricolo meno interesse del capitale proprio dell azienda e unità di lavoro annuale della famiglia (ULAF)

* Nuova tipologia aziendale FAT99

Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART

Detenzione di animali Aziende combinate Media di Equini, Latte Caratteristica Unità tutte le ovini, Trasforma- comm / Vacche Trasformaaziende caprini zione campicolt madri zione Altre Aziende di riferimento Numero 3 359 46 77 299 60 531 422 Aziende rappresentate Numero 48 992 2 217 1 368 3 522 1 012 4 713 6 670 Struttura aziendale Superficie agricola utile ha 20 48 13 29 11 79 28 16 24 88 21 27 22 68 Superficie coltiva aperta ha 5 35 0 52 0 99 14 89 11 37 7 13 7 22 Mandopera aziendale ULA 1 64 1 38 1 44 1 88 1 55 1 82 1 67 di cui: manodopera familiare ULAF 1 23 1 14 1 13 1 28 1 12 1 28 1 23 Totale vacche Numero 14 7 1 3 9 4 23 4 18 8 17 5 17 4 Totale animali UBG 24 6 13 7 45 3 30 9 21 7 47 2 27 3 Struttura del capitale Totale attivi fr 835 289 573 548 1 019 935 959 855 941 416 1 023 396 890 166 di cui: attivo circolante fr 147 006 81 744 217 116 177 093 171 396 161 549 145 057 di cui: inventario vivo fr 55 519 23 328 63 233 72 434 63 421 84 145 67 778 di cui: attivo immobilizzato fr 632 764 468 476 739 586 710 328 706 599 777 702 677 331 di cui: attivo azienda fr 787 171 542 722 913 794 917 466 898 919 984 810 834 550 Quota di capitale di terzi % 44 49 44 43 46 46 45 Interesse del capitale proprio dell'azienda 1 fr 11 644 7 214 13 583 13 887 12 979 14 147 12 252 Conto perdite e profitti Prestazione lorda fr 250 855 123 556 384 933 316 548 248 599 418 965 264 263 di cui: pagamenti diretti fr 53 889 40 980 36 260 60 164 70 359 55 494 55 555 Spese materiali fr 158 865 78 027 288 350 197 018 159 098 293 273 168 413 Reddito aziendale fr 91 990 45 529 96 583 119 529 89 501 125 692 95 850 Costi del personale fr 15 698 9 409 10 713 21 619 18 656 20 986 15 783 Interessi passivi, altri costi/ricavi finanziari fr 7 590 6 253 9 740 8 288 9 053 9 876 8 259 Canoni d'affitto fr 6 838 2 121 3 143 11 867 8 362 8 221 8 313 Costi di terzi fr 188 990 95 809 311 946 238 792 195 170 332 356 200 768 Reddito agricolo fr 61 865 27 747 72 986 77 755 53 429 86 610 63 494 Reddito extraagricolo fr 24 584 35 534 31 677 17 316 33 750 20 960 24 517 Reddito totale fr 86 449 63 281 104 664 95 071 87 179 107 569 88 011 Consumo privato fr 71 011 57 742 75 168 78 332 75 001 79 199 73 067 Formazione di capitale proprio fr 15 438 5 539 29 495 16 739 12 178 28 370 14 944 Investimenti e finanziamento Totale investimenti 2 fr 48 394 33 534 51 314 60 190 42 006 61 081 51 046 Cash flow 3 fr 47 867 28 026 77 184 54 824 46 803 71 353 50 159 Rapporto cash flow-investimenti 4 % 99 87 151 91 114 119 99 Aziende con eccedenza di finanziamenti 5 % 67 50 73 66 67 73 68 Stabilità finanziaria Aziende con una situazione finanziaria buona 6 % 42 27 43 45 37 46 43 Aziende con autonomia finanziaria limitata 7 % 25 20 38 23 30 31 27 Aziende con reddito insufficiente 8 % 17 34 10 17 12 12 16 Aziende con una situazione finanziaria preoccupante 9 % 16 19 8 14 21 12 15 Rapporto reddito aziendale-impiego di fattori Reddito aziendale per unità di manodopera fr /ULA 55 941 33 179 67 084 63 433 57 717 69 146 57 374 Reddito aziendale per ettaro di superficie agricola utile fr /ha 4 491 3 424 8 178 4 246 3 591 5 908 4 226 Rapporto reddito aziendale-attivi azienda % 11 7 8 4 10 5 13 0 9 9 12 8 11 5 Redditività Redditività del capitale totale 10 % -1 7 -7 2 0 6 -0 6 -1 9 0 8 -1 6 Redditività del capitale proprio 11 % -4 8 -16 9 -0 9 -2 6 -5 3 -0 4 -4 7 Profitto del lavoro della manodopera familiare 12 fr /ULAF 40 801 18 010 52 707 50 056 36 232 56 671 41 760 (Valore medio)
A21 A l l e g a t o

Tabella 22

Risultati d’esercizio per quartili: tutte le regioni – 2007/09

1 Applicazione del tasso medio d'interesse delle obbligazioni della Confederazione (2005: 2 11%; 2006: 2 50%; 2007: 2 91%; 2008: 2 93%)

2 Investimenti lordi (senza prestazioni proprie) dedotti contributi e disinvestimenti

3 Formazione di capitale proprio (senza prestazioni proprie per investimenti) più gli ammortamenti più/meno le variazioni delle scorte e dell'inventario vivo

4 Rapporto tra cash flow e investimenti totali

5 Quota di aziende con cash flow > investimenti totali

6 Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio positiva

7 Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio positiva

8 Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio negativa

9 Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio negativa

10 Rapporto tra interessi passivi più utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse del capitale proprio e attivo dell azienda

11 Rapporto tra utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse capitale proprio e capitale proprio dell'azienda

12 Rapporto tra reddito agricolo meno interesse del capitale proprio dell azienda e unità di lavoro annuale della famiglia (ULAF) Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART

In base al reddito del lavoro Caratteristica Unità Media I quartile II quartile III quartile IV quartile (0 –25%) (25 –50%) (50 –75%) (75 –100%) Aziende di riferimento Numero 3 359 693 866 903 896 Aziende rappresentate Numero 48 992 12 257 12 246 12 246 12 242 Struttura aziendale Superficie agricola utile ha 20 48 15 14 18 43 21 72 26 65 Superficie coltiva aperta ha 5 35 2 68 3 19 5 26 10 26 Manodopera aziendale ULA 1 64 1 49 1 64 1 69 1 76 di cui: manodopera familiare ULAF 1 23 1 20 1 33 1 28 1 11 Totale vacche Numero 14 7 10 7 14 3 16 5 17 4 Totale animali UBG 24 6 17 7 22 5 26 2 32 0 Struttura del capitale Totale attivi fr 835 289 714 562 728 417 876 052 1 022 285 di cui: attivo circolante fr 147 006 115 028 124 875 161 355 186 799 di cui: inventario vivo fr 55 519 42 936 51 827 59 689 67 636 di cui: attivo immobilizzato fr 632 764 556 598 551 716 655 008 767 850 di cui: attivo azienda fr 787 171 672 695 691 361 817 615 967 165 Quota di capitale di terzi % 44 44 42 43 47 Interesse del capitale proprio dell'azienda 1 fr 11 644 10 091 10 585 12 165 13 737 Conto perdite e profitti Prestazione lorda fr 250 855 157 749 206 150 264 711 374 920 di cui: pagamenti diretti fr 53 889 43 438 51 119 56 009 64 999 Spese materiali fr 158 865 120 940 135 604 162 245 216 715 Reddito aziendale fr 91 990 36 809 70 546 102 465 158 205 Costi del personale fr 15 698 10 241 11 249 15 236 26 071 Interessi passivi, altri costi/ricavi finanziari fr 7 590 6 822 6 457 7 513 9 569 Canoni d'affitto fr 6 838 4 004 5 204 7 083 11 064 Costi di terzi fr 188 990 142 007 158 513 192 077 263 419 Reddito agricolo fr 61 865 15 742 47 637 72 634 111 501 Reddito extraagricolo fr 24 584 38 295 21 211 19 290 19 527 Reddito totale fr 86 449 54 037 68 848 91 924 131 028 Consumo privato fr 71 011 59 362 63 575 73 151 87 972 Formazione di capitale proprio fr 15 438 -5 324 5 273 18 773 43 056 Investimenti e finanziamento Totale investimenti 2 fr 48 394 41 899 39 884 46 521 65 287 Cash flow 3 fr 47 867 25 300 34 895 51 751 79 550 Rapporto cash flow-investimenti 4 % 99 61 88 113 122 Aziende con eccedenza di finanziamenti 5 % 67 55 67 72 76 Stabilità finanziaria Aziende con una situazione finanziaria buona 6 % 42 26 41 50 51 Aziende con autonomia finanziaria limitata 7 % 25 12 21 29 38 Aziende con reddito insufficiente 8 % 17 35 20 9 5 Aziende con una situazione finanziaria preoccupante 9 % 16 27 18 12 6 Rapporto reddito aziendale-impiego di fattori Reddito aziendale per unità di manodopera fr /ULA 55 941 24 736 43 023 60 502 89 944 Reddito aziendale per ettaro di superficie agricola utile fr /ha 4 491 2 436 3 830 4 719 5 935 Rapporto reddito aziendale-attivi azienda % 11 7 5 5 10 2 12 5 16 3 Redditività Redditività del capitale totale 10 % -1 7 -8 3 -5 0 -0 8 4 5 Redditività del capitale proprio 11 % -4 8 -16 8 -10 4 -3 2 6 6 Profitto del lavoro della manodopera familiare 12 fr /ULAF 40 801 4 666 27 816 47 187 88 010 (Valore medio) Profitto del lavoro della manodopera familiare 12 fr /ULAF 36 760 (Valore
mediano)
A22 A l l e g a t o

Tabella 23

Risultati d’esercizio per quartili: regione di pianura* – 2007/09

1 Applicazione del tasso medio d'interesse delle obbligazioni della Confederazione (2005: 2 11%; 2006: 2 50%; 2007: 2 91%; 2008: 2 93%)

2 Investimenti lordi (senza prestazioni proprie) dedotti contributi e disinvestimenti

3 Formazione di capitale proprio (senza prestazioni proprie per investimenti) più gli ammortamenti più/meno le variazioni delle scorte e dell'inventario vivo

4 Rapporto tra cash flow e investimenti totali

5 Quota di aziende con cash flow > investimenti totali

6 Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio positiva

7 Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio positiva

8 Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio negativa

9 Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio negativa

10 Rapporto tra interessi passivi più utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse del capitale proprio e attivo dell azienda

11 Rapporto tra utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse capitale proprio e capitale proprio dell'azienda

12 Rapporto tra reddito agricolo meno interesse del capitale proprio dell azienda e unità di lavoro annuale della famiglia (ULAF)

* Regione di pianura: zona campicola e zone intermedie

Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART

In base al reddito del lavoro Caratteristica Unità Media I quartile II quartile III quartile IV quartile (0 –25%) (25 –50%) (50 –75%) (75 –100%) Aziende di riferimento Numero 1 467 314 376 402 376 Aziende rappresentate Numero 22 317 5 590 5 591 5 560 5 576 Struttura aziendale Superficie agricola utile ha 21 50 16 79 18 97 23 14 27 13 Superficie coltiva aperta ha 9 80 6 58 7 70 10 54 14 40 Manodopera aziendale ULA 1 74 1 59 1 78 1 74 1 87 di cui: manodopera familiare ULAF 1 18 1 15 1 29 1 21 1 05 Totale vacche Numero 14 9 12 2 14 8 16 9 15 6 Totale animali UBG 25 4 19 7 23 3 27 5 31 2 Struttura del capitale Totale attivi fr 960 229 889 497 876 461 980 181 1 095 301 di cui: attivo circolante fr 182 677 156 796 166 627 196 331 211 110 di cui: inventario vivo fr 54 944 46 601 51 326 59 783 62 115 di cui: attivo immobilizzato fr 722 608 686 099 658 509 724 067 822 077 di cui: attivo azienda fr 903 725 839 700 819 154 918 927 1 037 600 Quota di capitale di terzi % 44 44 43 42 48 Interesse del capitale proprio dell'azienda 1 fr 13 382 12 509 12 477 14 073 14 475 Conto perdite e profitti Prestazione lorda fr 310 765 216 751 274 055 324 605 428 022 di cui: pagamenti diretti fr 49 574 39 060 44 109 52 949 62 233 Spese materiali fr 194 334 160 111 176 846 197 885 242 634 Reddito aziendale fr 116 431 56 639 97 210 126 720 185 387 Costi del personale fr 23 526 17 314 20 554 21 170 35 082 Interessi passivi, altri costi/ricavi finanziari fr 9 061 8 853 8 184 8 426 10 782 Canoni d'affitto fr 9 351 6 223 7 760 10 328 13 107 Costi di terzi fr 236 272 192 501 213 343 237 809 301 604 Reddito agricolo fr 74 493 24 250 60 712 86 796 126 417 Reddito extraagricolo fr 24 801 36 896 22 563 19 595 20 118 Reddito totale fr 99 294 61 145 83 275 106 391 146 535 Consumo privato fr 78 743 67 095 72 878 80 061 94 987 Formazione di capitale proprio fr 20 551 -5 950 10 397 26 329 51 549 Investimenti e finanziamento Totale investimenti 2 fr 54 763 51 628 41 017 57 239 69 231 Cash flow 3 fr 56 562 29 516 44 583 63 853 88 424 Rapporto cash flow-investimenti 4 % 104 59 110 113 128 Aziende con eccedenza di finanziamenti 5 % 69 54 70 74 78 Stabilità finanziaria Aziende con una situazione finanziaria buona 6 % 44 25 46 56 49 Aziende con autonomia finanziaria limitata 7 % 26 14 22 29 39 Aziende con reddito insufficiente 8 % 16 34 17 7 5 Aziende con una situazione finanziaria preoccupante 9 % 14 27 14 8 6 Rapporto reddito aziendale-impiego di fattori Reddito aziendale per unità di manodopera fr /ULAF 66 774 35 672 54 703 72 758 99 238 Reddito aziendale per ettaro di superficie agricola utile fr /ha 5 414 3 394 5 126 5 477 6 837 Rapporto reddito aziendale-attivi azienda % 12 9 6 7 11 9 13 8 17 9 Redditività Redditività del capitale totale 10 % -0 2 -6 0 -2 9 0 8 5 9 Redditività del capitale proprio 11 % -2 1 -12 7 -7 0 -0 2 9 3 Profitto del lavoro della manodopera familiare 12 fr /ULAF 51 908 10 167 37 516 59 876 106 101 (Valore medio) Profitto del lavoro della manodopera familiare 12 fr /ULAF 48 213 (Valore mediano)
A23 A l l e g a t o

Tabella 24

Risultati d’esercizio per quartili: regione collinare* – 2007/09

1 Applicazione del tasso medio d'interesse delle obbligazioni della Confederazione (2005: 2 11%; 2006: 2 50%; 2007: 2 91%; 2008: 2 93%)

2 Investimenti lordi (senza prestazioni proprie) dedotti contributi e disinvestimenti

3 Formazione di capitale proprio (senza prestazioni proprie per investimenti) più gli ammortamenti più/meno le variazioni delle scorte e dell'inventario vivo

4 Rapporto tra cash flow e investimenti totali

5 Quota di aziende con cash flow > investimenti totali

6 Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio positiva

7 Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio positiva

8 Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio negativa

9 Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio negativa

10 Rapporto tra interessi passivi più utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse del capitale proprio e attivo dell azienda

11 Rapporto tra utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse capitale proprio e capitale proprio dell'azienda

12 Rapporto tra reddito agricolo meno interesse del capitale proprio dell azienda e unità di lavoro annuale della famiglia (ULAF)

* Regione collinare: zona collinare e zona di montagna I

Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART

In base al reddito del lavoro Caratteristica Unità Media I quartile II quartile III quartile IV quartile (0 –25%) (25 –50%) (50 –75%) (75 –100%) Aziende di riferimento Numero 1 021 205 255 276 286 Aziende rappresentate Numero 13 408 3 393 3 316 3 354 3 345 Struttura aziendale Superficie agricola utile ha 19 36 14 50 17 16 20 39 25 44 Superficie coltiva aperta ha 3 05 2 14 2 53 2 87 4 67 Manodopera aziendale ULA 1 54 1 44 1 52 1 55 1 66 di cui: manodopera familiare ULAF 1 21 1 13 1 28 1 26 1 18 Totale vacche Numero 16 5 11 8 15 5 18 3 20 4 Totale animali UBG 26 9 19 0 24 4 28 3 36 1 Struttura del capitale Totale attivi fr 778 691 677 559 704 881 773 865 959 477 di cui: attivo circolante fr 129 134 113 150 110 860 130 275 162 415 di cui: inventario vivo fr 60 949 45 757 55 187 65 206 77 806 di cui: attivo immobilizzato fr 588 608 518 652 538 833 578 385 719 255 di cui: attivo azienda fr 735 945 636 072 672 701 732 199 903 887 Quota di capitale di terzi % 46 46 45 46 46 Interesse del capitale proprio dell'azienda 1 fr 10 558 9 075 9 901 10 479 12 801 Conto perdite e profitti Prestazione lorda fr 229 383 156 424 195 625 231 878 334 413 di cui: pagamenti diretti fr 52 485 40 438 47 261 54 349 68 016 Spese materiali fr 148 451 120 750 131 162 143 989 198 225 Reddito aziendale fr 80 931 35 674 64 463 87 889 136 188 Costi del personale fr 11 276 10 796 7 712 9 533 17 044 Interessi passivi, altri costi/ricavi finanziari fr 7 223 6 730 6 568 6 881 8 713 Canoni d'affitto fr 5 863 4 115 4 647 5 688 9 012 Costi di terzi fr 172 813 142 392 150 090 166 092 232 994 Reddito agricolo fr 56 569 14 032 45 535 65 786 101 418 Reddito extraagricolo fr 25 025 40 573 22 054 18 837 18 435 Reddito totale fr 81 594 54 605 67 589 84 623 119 853 Consumo privato fr 68 152 59 010 61 900 69 226 82 561 Formazione di capitale proprio fr 13 441 -4 405 5 689 15 397 37 292 Investimenti e finanziamento Totale investimenti 2 fr 47 167 40 900 43 194 41 338 63 403 Cash flow 3 fr 44 988 27 130 34 917 44 281 73 826 Rapporto cash flow-investimenti 4 % 95 67 86 107 117 Aziende con eccedenza di finanziamenti 5 % 68 61 65 72 75 Stabilità finanziaria Aziende con una situazione finanziaria buona 6 % 40 27 40 44 50 Aziende con autonomia finanziaria limitata 7 % 27 16 23 31 39 Aziende con reddito insufficiente 8 % 15 28 19 11 3 Aziende con una situazione finanziaria preoccupante 9 % 17 29 18 14 7 Rapporto reddito aziendale-impiego di fattori Reddito aziendale per unità di manodopera fr /ULA 52 432 24 691 42 341 56 541 82 187 Reddito aziendale per ettaro di superficie agricola utile fr /ha 4 181 2 461 3 759 4 309 5 351 Rapporto reddito aziendale-attivi azienda % 11 0 5 6 9 6 12 0 15 1 Redditività Redditività del capitale totale 10 % -2 2 -8 4 -4 8 -1 4 3 6 Redditività del capitale proprio 11 % -5 9 -18 0 -10 7 -4 5 4 9 Profitto del lavoro della manodopera familiare 12 fr /ULAF 37 892 4 310 27 738 43 725 75 085 (Valore medio) Profitto del lavoro della manodopera familiare 12 fr /ULAF 34 776 (Valore
mediano)
A24 A l l e g a t o

Tabella 25

Risultati d’esercizio per quartili: regione di montagna* – 2007/09

1 Applicazione del tasso medio d'interesse delle obbligazioni della Confederazione (2005: 2 11%; 2006: 2 50%; 2007: 2 91%; 2008: 2 93%)

2 Investimenti lordi (senza prestazioni proprie) dedotti contributi e disinvestimenti

3 Formazione di capitale proprio (senza prestazioni proprie per investimenti) più gli ammortamenti più/meno le variazioni delle scorte e dell'inventario vivo

4 Rapporto tra cash flow e investimenti totali

5 Quota di aziende con cash flow > investimenti totali

6 Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio positiva

7 Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio positiva

8 Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio negativa

9 Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio negativa

10 Rapporto tra interessi passivi più utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse del capitale proprio e attivo dell azienda

11 Rapporto tra utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse capitale proprio e capitale proprio dell'azienda

12 Rapporto tra reddito agricolo meno interesse del capitale proprio dell azienda e unità di lavoro annuale della famiglia (ULAF)

* Regione di montagna: zone di montagna II a IV

Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART

In base al reddito del lavoro Caratteristica Unità Media I quartile II quartile III quartile IV quartile (0 –25%) (25 –50%) (50 –75%) (75 –100%) Aziende di riferimento Numero 870 168 223 236 243 Aziende rappresentate Numero 13 266 3 327 3 311 3 319 3 309 Struttura aziendale Superficie agricola utile ha 19 91 13 71 16 87 21 05 28 05 Superficie coltiva aperta ha 0 17 0 05 0 11 0 15 0 37 Manodopera aziendale ULA 1 58 1 43 1 62 1 64 1 63 di cui: manodopera familiare ULAF 1 34 1 27 1 45 1 40 1 24 Totale vacche Numero 12 8 8 3 11 4 13 6 17 8 Totale animali UBG 20 9 15 0 17 9 21 5 29 1 Struttura del capitale Totale attivi fr 682 463 565 971 598 751 703 521 862 205 di cui: attivo circolante fr 105 071 72 921 97 363 113 321 136 831 di cui: inventario vivo fr 51 008 36 057 44 630 53 066 70 360 di cui: attivo immobilizzato fr 526 384 456 993 456 758 537 134 655 014 di cui: attivo azienda fr 643 032 542 372 559 559 664 441 806 263 Quota di capitale di terzi % 42 39 41 41 47 Interesse del capitale proprio dell'azienda 1 fr 9 824 8 879 8 744 10 280 11 395 Conto perdite e profitti Prestazione lorda fr 171 811 110 908 143 298 183 004 250 340 di cui: pagamenti diretti fr 62 571 46 311 56 385 66 424 81 244 Spese materiali fr 109 743 89 610 95 252 110 997 143 222 Reddito aziendale fr 62 068 21 298 48 046 72 007 107 117 Costi del personale fr 6 995 4 732 5 067 7 167 11 026 Interessi passivi, altri costi/ricavi finanziari fr 5 488 4 860 4 749 5 471 6 877 Canoni d'affitto fr 3 596 2 501 2 877 4 017 4 995 Costi di terzi fr 125 822 101 704 107 945 127 652 166 120 Reddito agricolo fr 45 989 9 205 35 353 55 352 84 220 Reddito extraagricolo fr 23 773 35 696 22 817 18 842 17 689 Reddito totale fr 69 762 44 901 58 170 74 194 101 909 Consumo privato fr 60 893 52 393 55 414 62 259 73 551 Formazione di capitale proprio fr 8 869 -7 492 2 757 11 935 28 357 Investimenti e finanziamento Totale investimenti 2 fr 38 897 32 728 29 709 40 573 52 616 Cash flow 3 fr 36 161 18 144 27 570 38 080 60 940 Rapporto cash flow-investimenti 4 % 93 58 96 94 117 Aziende con eccedenza di finanziamenti 5 % 64 48 67 70 73 Stabilità finanziaria Aziende con una situazione finanziaria buona 6 % 40 23 40 48 49 Aziende con autonomia finanziaria limitata 7 % 22 7 17 24 39 Aziende con reddito insufficiente 8 % 21 45 23 13 3 Aziende con una situazione finanziaria preoccupante 9 % 17 26 21 15 8 Rapporto reddito aziendale-impiego di fattori Reddito aziendale per unità di manodopera fr /ULA 39 297 14 769 29 741 43 846 65 757 Reddito aziendale per ettaro di superficie agricola utile fr /ha 3 118 1 551 2 848 3 423 3 819 Rapporto reddito aziendale-attivi azienda % 9 7 3 9 8 6 10 9 13 3 Redditività Redditività del capitale totale 10 % -4 8 -11 9 -8 7 -3 8 1 9 Redditività del capitale proprio 11 % -9 8 -21 1 -16 4 -7 9 1 9 Profitto del lavoro della manodopera familiare 12 fr /ULAF 27 038 161 18 404 32 190 58 805 (Valore medio) Profitto del lavoro della manodopera familiare 12 fr /ULAF 25 012 (Valore mediano)
A25 A l l e g a t o

Tabella 26

Risultati d'esercizio per regione, tipo di azienda e quartile: 2000/02–2007/09

Unità Aziende combinate: Aziende combinate: Aziende combinate: Aziende combinate: latte commerciale/ vacche madri trasformazione altre campicoltura

Unità Tutte le aziende Regione di pianura Regione collinare Regione di montagna Risultati d'esercizio per regione 2000/02 2007/09 2000/02 2007/09 2000/02 2007/09 2000/02 2007/09 Superficie agricola utile ha 19 09 20 48 20 01 21 50 17 96 19 36 18 68 19 91 Manodopera familiare ULAF 1 29 1 23 1 25 1 18 1 26 1 21 1 37 1 34 Reddito agricolo fr 56 203 61 865 67 865 74 493 50 826 56 569 41 789 45 989 Reddito extraagricolo fr 18 806 24 584 17 197 24 801 20 580 25 025 19 725 23 773 Reddito totale fr 75 009 86 449 85 061 99 294 71 406 81 594 61 514 69 762 Profitto del lavoro della manodopera famigliare fr /ULAF 32 906 40 801 41 391 51 908 30 537 37 892 21 896 27 038 Unità Campicoltura Colture speciali Latte commerciale Vacche madri Risultati d'esercizio per tipo di azienda 2000/02 2007/09 2000/02 2007/09 2000/02 2007/09 2000/02 2007/09 Superficie agricola utile ha 24 23 24 96 12 57 13 13 18 65 20 72 17 27 19 97 Manodopera familiare ULAF 1 10 0 94 1 36 1 25 1 34 1 32 1 10 1 11 Reddito agricolo fr 69 492 68 517 73 163 86 336 50 192 57 651 39 811 43 270 Reddito extraagricolo fr 22 200 30 568 14 907 23 611 18 215 20 596 31 247 36 515 Reddito totale fr 91 693 99 085 88 070 109 947 68 406 78 246 71 058 79 785 Profitto del lavoro della manodopera famigliare fr /ULAF 49 026 59 683 40 617 57 203 28 231 35 496 24 120 29 842 Unità Altri bovini Equini/ovini/caprini Trasformazione Risultati d'esercizio per tipo di azienda 2000/02 2007/09 2000/02 2007/09 2000/02 2007/09 Superficie agricola utile ha 15 90 17 27 13 64 13 29 11 30 11 79 Manodopera familiare ULAF 1 27 1 23 1 20 1 14 1 15 1 13 Reddito agricolo fr 33 665 35 817 21 767 27 747 64 009 72 986 Reddito extraagricolo fr 21 325 27 130 29 559 35 534 17 090 31 677 Reddito totale fr 54 990 62 947 51 326 63 281 81 099 104 664 Profitto del lavoro della manodopera famigliare fr /ULAF 18 432 22 403 10 267 18 010 42 428 52 707
Risultati d'esercizio per tipo di azienda 2000/02 2007/09 2000/02 2007/09 2000/02 2007/09 2000/02 2007/09 Superficie agricola utile ha 24 94 28 16 21 79 24 88 19 39 21 27 20 29 22 68 Manodopera familiare ULAF 1 33 1 28 1 16 1 12 1 29 1 28 1 27 1 23 Reddito agricolo fr 70 405 77 755 57 703 53 429 69 752 86 610 56 658 63 494 Reddito extraagricolo fr 14 369 17 316 26 966 33 750 15 977 20 960 19 538 24 517 Reddito totale fr 84 774 95 071 84 669 87 179 85 730 107 569 76 197 88 011 Profitto del lavoro della manodopera famigliare fr /ULAF 40 656 50 056 37 282 36 232 41 244 56 671 33 830 41 760 Unità I quartile II quartile III quartile IV quartile (0–25%) (25–50%) (50–75%) (75–100%) Risultati d'esercizio per quartile 2000/02 2007/09 2000/02 2007/09 2000/02 2007/09 2000/02 2007/09 Superficie agricola utile ha 14 41 15 14 17 05 18 43 19 82 21 72 25 08 26 65 Manodopera familiare ULAF 1 26 1 20 1 36 1 33 1 33 1 28 1 20 1 11 Reddito agricolo fr 18 967 15 742 43 840 47 637 63 938 72 634 98 108 111 501 Reddito extraagricolo fr 28 621 38 295 18 171 21 211 15 535 19 290 12 888 19 527 Reddito totale fr 47 588 54 037 62 011 68 848 79 473 91 924 110 996 131 028 Profitto del lavoro della manodopera famigliare fr./ULAF 4 883 4 666 23 160 27 816 37 512 47 187 68 236 88 010 Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART A26 A l l e g a t o

Uscite della Confederazione

Uscite Produzione e smercio

27

Uscite Promozione dello smercio

Tabella
Settori / Settori di prodotti di mercato Consuntivo 2008 Consuntivo 2009 1 Preventivo 2010 fr fr fr Produzione lattiera 28 875 919 28 900 000 30 985 596 Formaggio, svizzero / estero 21 000 000 21 000 000 22 822 396 Latte e burro 7 875 919 7 900 000 8 163 200 Produzione animale 5 346 166 5 243 784 6 612 000 Carne 3 699 341 3 769 612 4 806 000 Uova 970 000 928 735 1 066 000 Pesce 8 900 0 15 000 Animali vivi 575 775 445 437 625 000 Miele 92 150 100 000 100 000 Produzione vegetale 5 824 581 6 547 958 6 695 269 Verdura 599 839 885 697 886 623 Funghi 2 208 105 166 266 250 000 Frutta 2 121 839 2 274 142 2 327 500 Cereali 466 788 416 741 369 166 Patate 578 750 646 758 613 250 Semi oleosi 361 650 351 101 382 110 Piante ornamentali 424 068 474 697 420 000 Vino 1 063 542 1 332 557 1 446 620 Agriturismo 3 224 588 284 000 284 000 Promozione delle esportazioni 4 162 618 550 000 Provvedimenti collettivi 3 273 455 3 315 210 3 168 500 Provvedimenti sovrasettoriali (Bio, PI) 3 741 570 3 365 884 4 164 590 Pubbliche relazioni 2 736 783 2 778 410 2 778 410 Piccoli progetti e sponsorizzazione 4 000 A livello nazionale 50 023 062 50 601 864 55 238 365 A livello regionale 2 500 000 2 617 000 2 861 690 Totale 52 523 062 53 218 864 58 100 055 1 Chiusura dei conti definitiva ancora pendente in alcuni casi 2 Dal 2007 SPM 3 In virtù dell'articolo 10 dell'ordinanza sulla promozione dello smercio 4 Nuovo dal 2009 Fonte: UFAG A27 A l l e g a t o

Tabella 29

Uscite Produzione animale

Denominazione Consuntivo 2008 Consuntivo 2009 Preventivo 2010 fr fr fr Indennità a organizzazioni private per il bestiame da macello e la carne 5 702 234 6 182 500 6 182 500 Sostegno del mercato della carne Contributi alle azioni d'immagazzinamento di carne di vitelllo 3 221 195 2 777 709 Contributi alle azioni di vendita a prezzo ridotto di muscoli di manzo 549 127 0 Contributi alle azioni di vendita a prezzo ridotto di carne da banco per la transformazione 789 439 0 4 559 761 2 777 709 4 317 500 Sostegno del mercato delle uova Azioni di spezzatura 753 919 688 273 Azioni di vendita a prezzo ridotto 704 224 1 021 960 Contributi d'investimento per la costruzione di pollai 108 784 0 1 566 927 1 710 233 2 000 000 Aiuti per l'esportazione di bestiame da allevamento e da reddito Animali della specie bovina 4 945 880 6 171 700 Animali della specie ovina 13 900 36 100 Animali della specie caprina 44 450 96 800 Animali della specie equina 494 700 545 200 5 498 930 6 849 800 0 Contributi per la valorizzazione della lana di pecora 885 452 734 759 800 000 Contributi per apparecchi e/o attrezzature di mercati pubblici nella regione di montagna 5 000 1 506 300 000 Totale 18 218 304 18 256 507 13 600 000 Provvedimenti contro l'ESB: eliminazione dei sottoprodotti di origine animale 46 805 038 47 673 215 48 000 000 Entrate del traffico di animali -11 264 921 -10 496 853 -9 000 000 Spese d'esercizio per il traffico di animali 8 699 443 9 229 701 10 443 000 Fonti: Conto dello Stato UFAG Tabella 28 Uscite Economia lattiera Denominazione Consuntivo 2008 Consuntivo 2009 Preventivo 2010 fr fr fr Sostegno del mercato (supplementi e aiuti) Supplemento per il latte trasformato in formaggio 260 933 055 247 759 007 235 900 000 Supplemento per il foraggiamento senza insilati 34 088 613 31 888 900 34 600 000 Aiuti all'interno del Paese a favore del burro 20 500 575 9 466 853 0 Aiuti all'interno del Paese per latte scremato e latte in polvere 22 889 180 1 688 074 0 Aiuti all'esportazione a favore del formaggio 5 333 881 2 224 333 0 Aiuti all'esportazione a favore di altri latticini 1 254 696 972 833 0 345 000 000 294 000 000 270 500 000 Sostegno del mercato (amministrazione) Commissioni di ricorso in materia di contingentamento lattiero 36 449 188 277 0 Amministrazione contingent lattiero e valorizzazione latte 4 683 390 4 023 824 3 500 000 4 719 839 4 212 101 3 500 000 Totale 349 719 839 298 212 101 274 000 000 Provvedimenti di sgravio Aiuti all'interno del Paese a favore del burro (addebitato al fondo per l’importazione di burro) 9 000 000 Aiuti all'esportazione a favore della panna (addebitato al fondo per l’importazione di burro) 5 000 000 Misure di sgravio delle scorte di burro (addebitato al fondo per l’importazione di burro) 4 500 000 Totale sostegno del mercato 316 712 101 Fonti: Conto dello Stato, UFAG A28 A l l e g a t o

Tabella 30

Uscite Allevamento di animali

A29 A l l e g a t o
Specie animale e provvedimenti Consuntivo 2000 1 Consuntivo 2005 1 Consuntivo 2009 2 Organizzazioni di Razze allevamento 2009 riconosciute 2009 fr fr fr Numero Numero Bovini 28 052 522 26 754 400 24 424 022 6 37 Tenuta del libro genealogico 5 036 242 4 929 712 5 571 330 Apprezzamento della conformazione 1 511 756 1 343 919 1 295 608 Esami funzionali del latte 17 219 327 16 659 701 17 287 022 Esami funzionali della carne 143 176 171 516 270 062 Provvedimenti cantonali 4 142 021 3 649 552 0 Equini 2 916 988 2 468 695 1 805 540 25 44 Puledri identificati e registrati 1 792 373 1 646 580 1 470 000 Esami funzionali 203 785 279 236 296 340 Esami dello stallone in una stazione 21 187 55 300 13 000 Esami dello stallone nell’azienda 00 26 200 Provvedimenti cantonali 899 643 487 579 0 Suini 2 794 903 3 530 742 3 396 292 39 Tenuta del libro genealogico 1 154 581 1 221 066 1 248 570 Esami nell’azienda 0 300 000 210 522 Esami in una stazione 1 460 322 1 344 676 1 437 200 Iinfrastruttura 0 485 000 500 000 Provvedimenti cantonali 180 000 180 000 0 Ovini 2 329 587 2 325 848 2 065 725 6 15 Tenuta del libro genealogico 2 090 390 2 070 475 2 065 725 Provvedimenti cantonali 239 197 255 373 0 Capre e pecore lattifere 1 609 029 1 807 852 1 794 743 4 13 Tenuta del libro genealogico 980 960 1 094 188 1 333 040 Esami funzionali del latte 408 069 483 664 436 623 Esami della capacità di sviluppo dei caprini 00 25 080 Provvedimenti cantonali 220 000 230 000 0 Camelidi del nuovo mondo 00 49 734 12 Tenuta del libro genealogico 00 49 734 Conservazione delle razze svizzere 204 683 1 728 488 1 281 506 Conservazione della razza delle Franches Montagnes 0 1 006 840 976 000 Progetti 204 683 721 648 305 506 Progetti di ricerca sulle risorse zoogenetiche 000 Totale 37 907 712 38 616 025 34 817 562 1 Contributi federali e cantonali 2 Nuova perequazione finanziaria: contributi federali Fonti: Conto dello Stato, Organizzazioni di allevamento

Tabella 31

Uscite Produzione vegetale

A30 A l l e g a t o
Denominazione Consuntivo 2007 Consuntivo 2008 Consuntivo 2009 Preventivo 2010 fr fr fr fr Contributi nella campicoltura 47 749 485 62 677 604 69 602 964 71 939 000 Contributi di superficie per semi oleosi 39 431 597 38 588 437 25 818 073 25 800 000 Contributi di superficie per leguminose a granelli 7 884 573 6 888 681 3 968 643 4 590 000 Contributi di superficie per piante da fibra 433 315 448 865 219 936 230 000 Contributi di superficie per barbabietole da zucchero 0 16 751 621 37 630 573 39 245 000 Contributi di superficie per sementi (dal 2009) 00 1 965 739 2 074 000 Contributi di trasformazione e di valorizzazione 59 503 023 49 254 968 28 070 335 5 027 000 Trasformazione di barbabietole da zucchero 1 22 476 000 15 000 000 00 Trasformazione di semi oleosi 4 158 000 4 307 000 2 153 500 0 Trasformazione di patate 23 648 800 8 000 000 4 060 867 0 Produzione di sementi 3 227 940 3 400 000 2 481 000 0 Valorizzazione della frutta 5 992 283 18 547 968 19 367 343 4 327 000 Trasformazione di MPR 2 0000 Impianti pilota e di dimostrazione 00 7 625 700 000 Promozione della vitivinicoltura 1 744 362 1 449 630 1 348 370 1 856 000 Controllo della vendemmia 1 010 671 839 944 837 821 856 000 Contributi di riconversione in vitivinicoltura 733 691 609 686 510 549 1 000 000 Totale 108 996 870 113 382 202 99 021 669 78 822 000 1 Nel consuntivo 2007 sono stati versati 7,8 mio fr per il raccolto 2006 e 14,8 mio fr per il raccolto 2007 2 Esclusi i semi oleosi Fonti: Conto dello Stato, UFAG

UscitePagamentidiretti

Avvertenza:nonèpossibilefareunparagonedirettoconidatidelContodelloStato.Ivalorirelativiaipagamentidirettisiriferisconoall'interoannodicontribuzione,mentre ilcontodelloStatoriportalespesesostenuteduranteunannocivile.Leriduzioniindicanolededuzioniinragionedellelimitazioniedellesanzionigiuridicheeamministrative.

A31 Allegato
Tabella32 Evoluzionedeipagamentidiretti 20022003200420052006200720082009 Tipodicontributo 1000fr.1000fr.1000fr.1000fr.1000fr.1000fr.1000fr.1000fr. Pagamentidirettigenerali 19948381999091199391519996062007181207035719866172190245 Contributidisuperficie 13161831317956131777313195951319103127568112006491225518 Contributiperladetenzionedianimalidaredditoche consumanoforaggiogrezzo 283221287692286120291967301213412813406223509591 Contributiperladetenzionedianimaliincondizioni difficilidiproduzione 289572287289284023282220281258277786276528352540 Contributidideclivitàgenerali 9581195630953089476894227926719172191015 Contributidideclivitàpervignetiinzoneinforte pendenzaeterrazzate 1005110524106911105611380114071149611581 Pagamentidirettiecologici 452448476724494695506895518211523533539022566108 Contributiecologici 359387381319207458213582216999217737224514234928 Contributiperlacompensazioneecologica 122347124927125665126023126976126928122870123014 Contributigiustal'ordinanzasullaqualitàecologica(OQE)893414638230072744230256321074309354902 Contributiperlaproduzioneestensivadicerealiecolza3193831255308243151631094306293052929075 Contributiperl'agricolturabiologica 2548427135279622860128672280742798027937 Contributiperladetenzionedianimalidareddito particolarmenterispettosadelleloroesigenze 170684183363 Contributietologici 190651195767203247207796216590222950 Contributipersistemidistabulazioneparticolarmente rispettosideglianimali 465174708949749516025602559890 Contributiperl’uscitaregolareall’aperto 144134148678153498156194160565163060 Contributid'estivazione 8956191381910669161091696921109171198008 Contributiperlaprotezionedelleacque eperiprogrammisullerisorse 350040245521593662705890624910223 Riduzioni 2114317138181202037825820188512066714668 Totalepagamentidiretti 24261432458677247049024861222499572257503925050142741686
Fonte:UFAG

Tabella 33a

Pagamenti diretti generali – 2009

Contributi di superficie

Contributi per animali da reddito che consumano foraggio grezzo

Aziende Superficie Totale contributi Aziende UBGFG Totale contributi Numero ha fr Numero Numero fr Cantone ZH 3 353 69 896 90 104 480 2 601 56 379 29 454 735 BE 11 561 186 468 223 605 426 10 867 186 391 98 914 918 LU 4 778 76 567 87 843 347 4 499 90 493 46 997 395 UR 605 6 691 6 953 832 599 7 289 4 352 756 SZ 1 575 23 903 25 003 112 1 554 27 799 15 428 990 OW 647 7 685 8 007 622 643 11 033 5 762 735 NW 468 6 017 6 266 712 467 7 976 4 148 279 GL 387 6 849 7 154 922 383 7 780 4 231 326 ZG 528 10 268 11 429 386 509 11 933 6 094 737 FR 2 935 74 623 91 587 004 2 639 79 048 39 498 776 SO 1 328 31 322 38 716 136 1 194 26 531 14 136 648 BL 891 21 249 25 379 963 776 17 748 9 445 634 SH 543 14 230 20 017 221 336 6 656 3 732 705 AR 696 11 821 12 278 291 692 14 142 7 374 408 AI 502 7 076 7 357 948 495 8 015 4 089 814 SG 3 993 70 451 76 132 431 3 849 89 469 46 157 768 GR 2 460 53 087 55 810 198 2 393 47 747 28 892 303 AG 2 900 58 339 76 935 934 2 361 47 892 25 546 913 TG 2 468 48 572 61 859 149 2 027 49 613 24 127 452 TI 834 13 061 14 389 555 669 10 316 6 043 569 VD 3 674 106 333 144 211 692 2 501 66 014 35 449 925 VS 3 264 35 447 41 009 661 2 048 26 287 15 405 033 NE 840 30 921 33 691 867 756 25 403 13 244 017 GE 286 10 539 14 675 204 105 2 048 1 244 108 JU 1 023 39 271 45 096 505 976 35 826 19 816 466 Svizzera 52 539 1 020 689 1 225 517 598 45 939 959 828 509 591 410 Zona 1 Pianura 22 404 477 861 637 513 511 17 088 397 873 203 492 390 Collina 7 430 140 387 165 246 251 6 935 148 962 77 205 576 ZM I 6 825 117 336 127 204 737 6 587 137 571 71 630 979 ZM II 8 358 153 467 159 431 843 7 873 156 321 85 667 533 ZM III 4 906 83 340 86 436 349 4 857 79 052 47 287 976 ZM IV 2 616 48 299 49 684 907 2 599 40 048 24 306 956 1 Classificazione della superficie in base alla quota di SAU gestita dall azienda in una zona Fonte: UFAG A32 A l l e g a t o

Tabella 33b

Pagamenti diretti generali – 2009

Detenzione

A33 A l l e g a t o
in
terrazzate Totale Totale Totale Aziende UBGFG contributi Aziende Superficie contributi Aziende Superficie contributi Numero Numero fr Numero ha fr Numero ha fr Cantone ZH 765 17 745 5 446 593 724 4 842 1 982 036 196 186 349 965 BE 8 222 141 558 81 291 182 7 641 46 388 19 449 629 66 100 406 273 LU 3 160 60 254 24 763 415 3 104 20 307 8 424 412 20 21 37 775 UR 590 7 176 6 469 853 558 4 808 2 285 362 32 3 060 SZ 1 422 25 122 14 735 016 1 390 10 084 4 304 770 13 12 22 635 OW 619 10 446 6 269 645 595 4 500 2 068 566 21 3 060 NW 443 7 471 4 128 316 435 3 374 1 509 003 0 GL 354 6 938 4 906 994 348 3 082 1 344 555 12 7 650 ZG 351 7 437 3 532 966 351 2 930 1 221 777 31 1 815 FR 1 667 53 148 20 465 649 1 388 7 024 2 772 856 17 16 27 013 SO 586 14 538 5 849 263 555 4 707 1 806 019 0 BL 661 15 303 4 679 804 640 5 316 2 075 052 43 39 66 750 SH 121 2 601 482 945 146 950 356 733 119 100 164 860 AR 692 14 142 8 619 269 693 5 923 2 356 609 57 22 865 AI 492 7 998 5 596 950 489 2 934 1 174 238 0 SG 2 798 61 532 27 490 658 2 718 24 106 10 033 028 71 106 325 845 GR 2 359 47 038 46 114 091 2 308 29 780 13 084 003 27 20 44 490 AG 1 138 23 362 5 016 140 1 125 7 360 2 833 028 142 185 315 930 TG 172 4 461 1 283 236 147 1 171 513 661 76 98 148 995 TI 607 9 106 7 595 827 521 3 183 1 400 563 173 166 347 010 VD 1 199 37 090 15 718 507 918 5 519 2 187 792 457 750 2 546 020 VS 1 994 25 098 22 726 688 1 879 11 620 5 203 281 1 211 1 840 6 496 510 NE 702 23 971 15 079 429 543 3 323 1 247 726 57 74 151 725 GE 000000 40 54 84 330 JU 735 26 412 14 277 879 559 3 588 1 380 544 34 6 030 Svizzera 31 849 649 947 352 540 315 29 775 216 820 91 015 243 2 745 3 783 11 580 606 Zona 1 Pianura 3 043 88 594 8 511 770 2 150 6 193 2 487 564 1 739 2 540 7 704 763 Collina 6 921 148 696 43 424 015 6 508 35 638 13 945 767 215 283 716 775 ZM I 6 581 137 501 65 767 129 6 294 44 507 18 103 029 180 214 637 864 ZM II 7 864 156 253 111 997 202 7 437 58 909 24 693 355 479 698 2 342 840 ZM III 4 848 78 983 75 920 784 4 801 44 571 19 621 499 88 35 130 300 ZM IV 2 592 39 921 46 919 415 2 585 27 002 12 164 029 44 13 48 064 1 Classificazione della superficie in base alla quota di SAU gestita dall'azienda in una zona Fonte: UFAG
di animali in Contributi di declività generali Contributi di declività per vigneti condizioni difficili di produzione in zone
forte pendenza e

Tabella 34a

Contributi ecologici – 2009

Compensazione ecologica1 Agricoltura biologica Produzione estensiva di cereali e colza Totale Totale Totale Aziende Superficie contributi Aziende Superficie contributi Aziende Superficie contributi Numero ha fr Numero ha fr Numero ha fr Cantone ZH 3 342 9 306 13 012 999 315 6 546 2 171 101 1 446 6 190 2 469 248 BE 11 301 18 385 17 845 545 1 186 18 370 4 507 517 4 142 13 052 5 220 894 LU 4 777 8 716 9 709 591 283 4 613 1 209 352 1 005 2 675 1 070 036 UR 602 1 331 684 691 57 853 171 511 0 SZ 1 555 3 361 2 938 287 151 2 528 511 121 13 19 7 472 OW 647 1 074 878 475 169 2 203 442 276 0 NW 466 946 726 879 68 928 189 582 0 GL 378 895 547 708 78 1 464 294 128 34 1 424 ZG 530 1 646 1 773 674 71 1 318 294 113 48 111 44 224 FR 2 848 6 445 6 791 141 111 2 364 826 284 1 090 5 598 2 239 430 SO 1 325 4 178 5 130 916 118 3 208 828 961 654 3 485 1 388 225 BL 892 3 409 4 327 911 124 2 747 767 697 575 2 802 1 103 437 SH 531 1 749 2 560 264 18 495 219 046 324 2 504 985 614 AR 650 837 658 839 114 2 206 441 972 11 297 AI 442 538 377 155 22 308 61 690 0 SG 3 962 7 960 8 485 209 417 7 549 1 661 522 233 581 228 779 GR 2 439 15 286 6 470 667 1 333 30 313 6 245 523 197 638 255 128 AG 2 899 7 793 10 631 712 206 3 983 1 472 790 1 520 6 958 2 782 191 TG 2 440 5 153 7 203 808 231 4 242 1 568 741 773 3 006 1 201 387 TI 787 1 660 1 266 856 114 1 915 446 219 62 243 97 088 VD 3 463 9 495 11 822 496 129 2 955 1 052 017 1 729 16 071 6 423 539 VS 1 818 4 297 2 416 512 264 4 808 1 316 793 77 260 104 132 NE 613 1 751 1 520 615 39 1 164 296 814 292 2 276 910 264 GE 282 1 112 1 845 015 13 294 179 410 204 3 272 1 269 720 JU 978 3 203 3 386 619 83 2 910 760 926 459 3 190 1 272 570 Svizzera 49 967 120 525 123 013 581 5 714 110 282 27 937 106 14 847 72 934 29 075 099 Zona 2 Pianura 21 550 50 842 72 089 395 1 171 22 780 9 258 360 9 161 52 189 20 790 836 Collina 7 346 17 391 20 141 713 576 10 540 2 929 923 3 489 13 708 5 470 260 ZM I 6 557 11 337 9 820 632 704 11 498 2 522 750 1 634 5 594 2 237 176 ZM II 7 448 14 639 9 930 017 1 116 20 097 4 103 849 465 1 321 528 339 ZM III 4 561 13 277 6 017 452 1 235 24 587 4 985 419 70 96 38 452 ZM IV 2 505 13 039 5 014 372 912 20 779 4 136 805 28 25 10 036 1 Alberi da frutto ad alto fusto convertiti in are 2 Classificazione della superficie in base alla quota di SAU gestita dall'azienda in una zona Fonte: UFAG A34 A l l e g a t o

Tabella 34b

Contributi etologici – 2009

Detenzione di animali da reddito particolarmente rispettosa delle loro esigenze

A35 A l l e g a t o
Aziende UBG Totale contributi Numero Numero fr Cantone ZH 2 019 79 957 12 007 993 BE 9 123 264 792 43 052 934 LU 3 893 178 503 28 168 731 UR 426 7 023 1 141 140 SZ 1 126 29 597 4 773 820 OW 476 13 840 2 154 547 NW 289 8 714 1 359 573 GL 308 8 316 1 361 599 ZG 400 18 284 2 658 518 FR 2 434 126 518 19 940 713 SO 1 044 40 416 6 137 424 BL 610 25 998 3 950 201 SH 268 13 562 2 022 628 AR 598 17 821 2 986 986 AI 415 13 718 2 376 496 SG 2 981 117 603 18 855 646 GR 2 234 65 272 10 034 365 AG 1 730 72 324 10 994 229 TG 1 741 87 260 13 247 716 TI 610 12 554 1 998 946 VD 2 151 98 894 15 039 005 VS 1 286 21 433 3 527 622 NE 664 34 019 5 213 547 GE 85 2 680 404 521 JU 904 57 329 8 246 442 Svizzera 37 815 1 416 429 221 655 342 Zona 1 Pianura 14 260 674 115 103 531 395 Collina 5 740 230 374 36 233 254 ZM I 5 373 188 642 29 783 536 ZM II 6 397 192 971 31 075 260 ZM III 3 919 86 913 14 047 787 ZM IV 2 126 43 415 6 984 110 1 Classificazione della superficie in base alla quota di SAU gestita dall'azienda in una zona Fonte: UFAG

Tabella 35a

Contributi per la compensazione ecologica – 2009

Prati sfruttati in modo estensivo

Prati sfruttati in modo poco intensivo

Aziende Superficie Totale contributi Aziende Superficie Totale contributi Numero ha fr Numero ha fr Cantone ZH 3 086 5 391 7 640 479 613 492 147 546 BE 8 113 8 587 8 932 350 5 259 4 536 1 364 518 LU 4 216 4 499 4 852 924 1 365 1 007 302 121 UR 414 670 325 450 410 487 146 130 SZ 1 143 1 170 843 439 358 256 76 692 OW 585 681 431 977 148 76 22 776 NW 389 542 343 085 159 125 37 530 GL 352 659 384 385 128 111 33 306 ZG 421 463 534 619 184 114 34 221 FR 1 931 3 004 3 959 757 1 523 2 130 639 772 SO 1 185 2 520 3 203 119 371 506 151 827 BL 768 1 464 1 742 587 345 418 125 454 SH 506 1 231 1 720 491 77 90 26 907 AR 382 233 169 020 332 210 63 096 AI 302 191 134 347 126 83 24 870 SG 3 046 2 994 3 294 507 1 388 919 275 631 GR 2 096 7 694 3 742 262 2 086 7 103 2 130 388 AG 2 626 4 727 6 424 245 673 516 154 689 TG 1 953 2 185 3 219 774 715 489 146 622 TI 540 796 667 059 348 572 171 492 VD 2 962 5 824 7 892 012 955 1 671 501 333 VS 826 1 152 752 669 1 307 2 535 760 497 NE 461 967 1 042 280 259 603 180 921 GE 274 847 1 270 905 99 2 616 JU 725 1 567 1 890 026 444 803 240 945 Svizzera 39 302 60 058 65 413 768 19 582 25 860 7 761 900 Zona 1 Pianura 18 999 29 656 43 428 478 5 148 4 485 1 346 024 Collina 5 714 7 809 9 176 929 2 996 2 851 856 354 ZM I 4 423 4 307 3 183 662 2 992 2 562 769 785 ZM II 4 992 5 705 3 865 648 3 526 4 214 1 265 088 ZM III 3 251 6 618 3 064 378 2 880 5 132 1 540 031 ZM IV 1 923 5 964 2 694 674 2 040 6 616 1 984 618 1 Classificazione della superficie in base alla quota di SAU gestita dall'azienda in una zona Fonte: UFAG A36 A l l e g a t o

Tabella 35b

Contributi per la compensazione ecologica – 2009

A37 A l l e g a t o
Terreni da strame Siepi, boschetti campestri e rivieraschi Aziende Superficie Totale contributi Aziende Superficie Totale contributi Numero ha fr Numero ha fr Cantone ZH 1 130 1 446 1 977 159 1 022 207 298 811 BE 739 570 378 720 2 151 418 462 349 LU 550 385 338 976 1 071 202 254 794 UR 75 67 52 407 30 384 SZ 868 1 245 988 239 77 7 6 557 OW 153 88 83 480 70 4 3 538 NW 119 101 80 723 20 2 1 782 GL 76 69 46 900 71 798 ZG 321 545 435 972 303 52 54 099 FR 112 58 58 719 802 247 326 971 SO 52 2 811 333 97 123 695 BL 000 277 97 116 506 SH 97 9 750 267 72 99 141 AR 266 197 139 699 74 10 7 244 AI 222 213 148 967 63 11 7 651 SG 1 728 1 782 1 522 685 588 82 92 295 GR 196 100 48 114 416 67 47 332 AG 160 164 242 739 1 210 331 435 659 TG 174 98 138 541 409 77 114 409 TI 57 60 64 339 34 8 11 370 VD 136 119 93 876 1 081 396 531 694 VS 41 13 8 435 87 17 15 084 NE 64 3 123 103 42 44 507 GE 32 2 460 118 35 52 320 JU 44 28 24 496 383 166 176 361 Svizzera 7 190 7 363 6 891 328 10 969 2 650 3 285 348 Zona 1 Pianura 1 941 2 087 3 045 769 6 084 1 490 2 202 872 Collina 848 689 832 005 2 073 554 666 096 ZM I 1 092 862 682 377 1 225 299 217 801 ZM II 2 103 2 604 1 800 731 1 058 228 160 491 ZM III 875 796 382 121 416 66 32 100 ZM IV 331 326 148 326 113 13 5 988 1 Classificazione della superficie in base alla quota di SAU gestita dall'azienda in una zona Fonte: UFAG

Contributi per la compensazione ecologica – 2009

Tabella 35c
Maggesi fioriti Maggesi da rotazione Aziende Superficie Totale contributi Aziende Superficie Totale contributi Numero ha fr Numero ha fr Cantone ZH 276 181 507 659 62 71 162 196 BE 238 204 574 192 35 34 77 589 LU 29 16 43 652 77 16 215 UR 000000 SZ 000000 OW 000000 NW 000000 GL 000000 ZG 85 13 132 11 1 380 FR 211 198 555 678 29 44 101 325 SO 36 44 122 920 15 18 42 021 BL 109 96 268 309 40 86 197 961 SH 152 133 372 204 97 16 284 AR 000000 AI 000000 SG 27 19 52 668 32 3 726 GR 19 12 33 852 46 14 030 AG 355 163 457 548 81 92 211 738 TG 94 86 239 736 16 20 45 793 TI 58 21 756 59 19 734 VD 281 379 1 060 584 66 107 246 146 VS 44 10 976 26 14 927 NE 24 29 79 856 9 15 33 488 GE 60 109 306 068 36 57 130 341 JU 56 66 185 500 8 13 28 911 Svizzera 1 984 1 751 4 906 290 428 593 1 363 805 Zona 1 Pianura 1 664 1 516 4 247 806 350 491 1 129 867 Collina 306 230 642 730 75 99 227 618 ZM I 94 10 892 10 460 ZM II 52 4 862 23 5 860 ZM III 000000 ZM IV 000000 1 Classificazione della superficie in base alla quota di SAU gestita dall'azienda in una zona Fonte: UFAG A38 A l l e g a t o

Tabella 35d

Contributi per la compensazione ecologica – 2009

Fasce di colture estensive Striscia su superficie coltiva Alberi da frutto ad alto in campicoltura fusto nei campi

A39 A l l e g a t o
Totale Totale Totale Aziende Superficie contributi Aziende Alberi contributi Aziende Alberi contributi Numero ha fr Numero Numero fr Numero Numero fr Cantone ZH 94 4 888 16 3 7 153 2 333 151 195 2 267 108 BE 19 8 11 027 20 5 11 697 7 769 402 280 6 033 102 LU 21 819 41 2 622 3 905 259 832 3 897 468 UR 000000 226 10 688 160 320 SZ 000000 961 68 224 1 023 360 OW 000000 424 22 447 336 705 NW 000000 333 17 584 263 760 GL 000000 132 5 488 82 320 ZG 00010 276 470 46 665 699 975 FR 93 4 030 22 6 14 309 1 742 75 372 1 130 580 SO 74 5 323 20 920 1 072 98 552 1 478 280 BL 10 117 11 6 13 478 841 124 234 1 863 499 SH 10 130 11 1 242 351 20 941 314 115 AR 000000 329 18 652 279 780 AI 000000 75 4 088 61 320 SG 22 2 418 11 1 564 2 727 215 981 3 239 715 GR 81 1 209 000 526 30 232 453 480 AG 60 585 34 6 14 559 2 378 179 330 2 689 950 TG 21 897 10 2 4 485 1 974 219 604 3 293 551 TI 00010 1 012 241 20 673 310 095 VD 19 17 22 204 51 2 967 1 821 98 112 1 471 680 VS 23 3 289 10 690 765 56 663 849 945 NE 000000 160 9 096 136 440 GE 10 65 30 920 104 5 288 79 320 JU 51 1 300 41 1 840 626 55 816 837 240 Svizzera 93 45 58 301 136 35 79 734 32 285 2 217 037 33 253 108 Zona 1 Pianura 63 36 46 936 105 29 65 839 15 434 1 105 216 16 575 804 Collina 21 8 10 091 23 4 10 212 6 358 514 646 7 719 679 ZM I 20 325 71 3 246 5 311 330 139 4 952 085 ZM II 00010 437 3 719 188 460 2 826 900 ZM III 61 858 000 1 212 66 531 997 965 ZM IV 10 91 000 251 12 045 180 675 1 Classificazione della superficie in base alla quota di SAU gestita dall'azienda in una zona Fonte: UFAG

Contributi per la qualità biologica e l'interconnessione – 2009

Soltanto qualità biologica 1 Soltanto interconnessione 1 Contributi federali

A40 A l l e g a t o
Tabella 36
Aziende Superficie Aziende Superficie Aziende Totale contributi Numero ha Numero ha Numero fr Cantone ZH 1 325 2 302 1 622 3 906 2 007 4 249 076 BE 4 535 5 245 8 277 14 854 8 578 13 067 785 LU 2 442 2 676 1 269 3 033 2 740 5 148 976 UR 311 624 283 782 400 700 821 SZ 1 199 2 440 983 2 684 1 277 3 447 714 OW 403 580 248 506 421 684 128 NW 307 577 265 554 348 730 406 GL 208 435 45 97 226 301 233 ZG 414 832 314 1 037 452 1 631 288 FR 442 538 586 1 539 842 1 504 696 SO 374 640 112 224 458 829 779 BL 598 1 180 561 1 666 624 1 763 432 SH 200 360 139 409 230 651 920 AR 274 279 166 223 288 423 108 AI 236 243 262 327 305 441 540 SG 2 137 2 923 1 630 3 360 2 572 4 982 892 GR 1 539 4 510 1 012 3 600 1 567 4 047 493 AG 916 2 318 641 2 526 921 3 586 169 TG 848 770 1 692 2 090 1 869 2 508 246 TI 236 579 57 342 253 486 024 VD 1 098 2 005 223 705 1 215 1 416 110 VS 448 858 156 553 515 716 946 NE 315 763 116 382 358 438 281 GE 48 64 00 48 41 971 JU 331 1 169 194 1 004 414 1 102 182 Svizzera 21 184 34 909 20 853 46 405 28 928 54 902 216 Zone Pianura 6 707 8 349 7 632 13 832 10 591 18 400 873 Collina 3 206 4 636 2 929 6 179 4 224 8 641 710 ZM I 2 860 3 543 3 018 5 250 4 088 6 666 972 ZM II 3 994 7 270 3 711 8 828 5 038 10 447 024 ZM III 2 772 6 234 2 424 7 348 3 197 6 320 231 ZM IV 1 645 4 876 1 139 4 968 1 790 4 425 406 1 Alberi ad alto fusto convertiti in are Fonte: UFAG

Tabella 37

Contributi per la produzione estensiva di cereali e colza – 2009

A41 A l l e g a t o
Cereali panificabili Cereali da foraggio Colza Totale Aziende Superficie Aziende Superficie Aziende Superficie Totale contributi Numero ha Numero ha Numero ha fr Cantone ZH 1 167 4 572 756 1 416 88 201 2 469 248 BE 2 471 7 108 3 010 5 733 109 211 5 220 894 LU 652 1 418 616 1 129 67 128 1 070 036 UR 0000000 SZ 25 11 14 00 7 472 OW 0000000 NW 0000000 GL 003400 1 424 ZG 22 48 28 52 3 11 44 224 FR 763 3 511 735 1 915 55 172 2 239 430 SO 497 2 078 490 1 330 38 76 1 388 225 BL 414 1 516 451 1 239 12 47 1 103 437 SH 310 2 074 126 329 39 101 985 614 AR 001100 297 AI 0000000 SG 74 191 183 351 20 39 228 779 GR 120 359 136 232 20 47 255 128 AG 1 282 4 534 987 2 228 95 196 2 782 191 TG 674 2 309 357 614 38 82 1 201 387 TI 32 139 34 93 2 11 97 088 VD 1 264 9 672 1 201 4 501 513 1 899 6 423 539 VS 52 199 33 54 27 104 132 NE 141 795 264 1 347 41 133 910 264 GE 190 2 324 163 861 19 87 1 269 720 JU 284 1 665 364 1 443 19 81 1 272 570 Svizzera 10 411 44 518 9 949 24 885 1 180 3 531 29 075 099 Zona 1 Pianura 7 471 35 893 5 272 13 536 900 2 760 20 790 836 Collina 2 213 6 804 2 715 6 336 214 568 5 470 260 ZM II 595 1 588 1 463 3 829 57 177 2 237 176 ZM II 99 193 424 1 102 9 26 528 339 ZM III 22 32 54 65 00 38 452 ZM IV 11 9 21 17 00 10 036 1 Classificazione della superficie in base alla quota di SAU gestita dall'azienda in una zona Fonte: UFAG

Tabella 38

Contributi per la detenzione di animali particolarmente rispettosa delle loro esigenze – 2009

Sistemi di stabulazione particolarmente Uscita regolare all'aperto rispettosi degli animali

Aziende UBG Totale contributi Aziende UBG Totale contributi Numero Numero fr Numero Numero fr Cantone ZH 1 250 33 154 3 557 380 1 931 46 803 8 534 780 BE 3 828 80 955 9 713 940 8 989 183 838 33 425 076 LU 2 710 77 804 9 552 513 3 803 100 700 18 647 748 UR 115 1 430 135 345 431 5 593 1 021 047 SZ 426 8 201 892 623 1 117 21 396 3 881 197 OW 251 4 814 520 993 472 9 026 1 638 953 NW 159 3 384 401 867 279 5 330 957 706 GL 96 1 783 184 101 308 6 533 1 177 498 ZG 245 7 698 775 224 390 10 585 1 887 344 FR 1 490 47 651 5 699 721 2 375 78 868 14 268 873 SO 598 15 406 1 643 608 1 013 25 010 4 515 930 BL 407 10 870 1 163 775 602 15 128 2 830 100 SH 202 7 306 900 859 225 6 255 1 135 026 AR 190 3 817 442 947 597 14 004 2 553 040 AI 162 4 146 600 785 413 9 572 1 782 501 SG 1 444 39 558 4 655 981 2 943 78 045 14 272 331 GR 1 048 20 559 2 013 737 2 252 44 713 8 257 384 AG 1 223 33 319 4 075 281 1 655 39 005 7 382 148 TG 1 110 38 824 4 562 762 1 658 48 437 8 769 502 TI 200 3 392 326 414 620 9 162 1 742 174 VD 1 207 38 137 4 142 592 2 085 60 758 10 900 631 VS 284 4 132 447 890 1 280 17 301 3 094 235 NE 342 11 487 1 150 906 659 22 532 4 062 641 GE 39 992 104 970 84 1 688 299 551 JU 609 23 353 2 223 472 895 33 975 6 022 970 Svizzera 19 635 522 171 59 889 686 37 076 894 258 163 060 386 Zona 1 Pianura 9 220 289 956 34 190 566 13 695 384 158 70 104 288 Collina 3 424 89 425 10 522 466 5 608 140 949 25 860 952 ZM I 2 647 61 669 6 820 756 5 325 126 974 23 020 209 ZM II 2 521 52 021 5 550 111 6 375 140 950 25 598 836 ZM III 1 179 19 459 1 874 006 3 933 67 454 12 260 083 ZM IV 644 9 642 931 781 2 140 33 773 6 216 018 1 Classificazione della superficie in base alla quota di SAU gestita dall'azienda in una zona Fonte: UFAG A42 A l l e g a t o

Tabella 39

Partecipazione al programma SSRA – 2009

A43 A l l e g a t o
Base 1 Partecipazione SSRA Categorie di animali UBG Aziende UBG Aziende UBG Aziende Numero Numero Numero Numero %% Vacche lattifere 593 632 32 434 199 190 6 724 33 6 20 7 Altre vacche 87 295 13 432 66 551 5 441 76 2 40 5 Animali di sesso femminile, di oltre 365 giorni, fino al primo parto 152 128 39 213 59 288 11 603 39 0 29 6 Animali di sesso femminile, di età compresa tra 120 e 365 giorni 53 761 39 091 23 240 12 079 43 2 30 9 Animali di sesso maschile, di oltre 730 giorni 4 074 9 017 1 979 3 453 48 6 38 3 Animali di sesso maschile, di età compresa tra 365 e 730 giorni 12 631 15 498 6 444 4 476 51 0 28 9 Animali di sesso maschile, di età compresa tra 120 e 365 giorni 31 689 29 371 16 285 6 822 51 4 23 2 Totale animali della specie bovina 935 211 41 330 372 976 16 032 39 9 38 8 Animali di sesso femminile e animali castrati di sesso maschile, di oltre 30 mesi 32 092 10 094 4 154 1 261 12 9 12 5 Stalloni, di oltre 30 mesi 1 265 1 877 95 116 7 5 6 2 Totale animali della specie equina 33 356 10 639 4 249 1 287 12 7 12 1 Animali della specie caprina, di oltre 1 anno 9 931 6 721 3 313 1 004 33 4 14 9 Totale animali della specie caprina 9 931 6 721 3 313 1 004 33 4 14 9 Verri da allevamento, di oltre 6 mesi 779 2 295 205 595 26 3 25 9 Scrofe da allevamento non in lattazione, di oltre 6 mesi 22 735 2 807 14 985 1 325 65 9 47 2 Scrofe da allevamento in lattazione 17 456 2 981 11 141 1 449 63 8 48 6 Suinetti svezzati 17 127 2 884 10 777 1 311 62 9 45 5 Suini da rimonta, fino a 6 mesi e suini da ingrasso 99 191 7 798 63 174 3 336 63 7 42 8 Totale animali della specie suina 157 288 9 046 100 282 4 081 63 8 45 1 Conigli 649 2 941 190 140 29 3 4 8 Totale Conigli 649 2 941 190 140 29 3 4 8 Galline e galli da allevamento (produzione di uova da cova per razze ovaiole e da allevamento) 929 1 561 306 60 32 9 3 8 Galline ovaiole 20 473 11 615 17 696 1 675 86 4 14 4 Pulcini, galletti e pollastrelle (escl i polli da ingrasso) 3 318 609 2 472 134 74 5 22 0 Polli da ingrasso 22 267 1 055 19 694 789 88 4 74 8 Tacchini 1 033 198 992 61 96 0 30 8 Totale pollame 48 020 13 048 41 161 2 566 85 7 19 7 Totale di tutte le categorie di animali 1 184 457 45 855 522 171 19 473 44 1 42 5 1 Aziende aventi diritto ai contributi (aziende che hanno ottenuto pagamenti diretti) Fonte: UFAG

Tabella 40

Partecipazione al programma URA – 2009

1 Aziende aventi diritto ai contributi (aziende che hanno ottenuto pagamenti diretti)

Base 1 Partecipazione URA Categorie di animali UBG Aziende UBG Aziende UBG Aziende Numero Numero Numero Numero %% Vacche lattifere 593 632 32 434 469 503 22 811 79 1 70 3 Altre vacche 87 295 13 432 75 107 7 052 86 0 52 5 Animali di sesso femminile, di oltre 365 giorni, fino al primo parto 152 128 39 213 113 205 24 965 74 4 63 7 Animali di sesso femminile, di età compresa tra 120 e 365 giorni 53 761 39 091 37 112 23 564 69 0 60 3 Animali di sesso femminile, fino a 120 giorni 10 772 38 685 3 892 13 331 36 1 34 5 Animali di sesso maschile, di oltre 730 giorni 4 074 9 017 2 519 4 715 61 8 52 3 Animali di sesso maschile, di età compresa tra 365 e 730 giorni 12 631 15 498 6 385 6 715 50 5 43 3 Animali di sesso maschile, di età compresa tra 120 e 365 giorni 31 689 29 371 16 077 10 431 50 7 35 5 Animali di sesso maschile, fino a 120 giorni 11 107 38 165 2 933 9 710 26 4 25 4 Totale animali della specie bovina 957 090 41 339 726 733 31 539 75 9 76 3 Animali di sesso femminile e animali castrati di sesso maschile, di oltre 30 mesi 32 092 10 094 26 541 7 580 82 7 75 1 Stalloni, di oltre 30 mesi 1 265 1 877 759 873 60 0 46 5 Animali, fino a 30 mesi 3 095 2 500 2 450 1 589 79 2 63 6 Totale animali della specie equina 36 451 10 868 29 750 7 794 81 6 71 7 Animali della specie caprina, di oltre 1 anno 9 931 6 721 7 443 3 503 74 9 52 1 Totale animali della specie caprina 9 931 6 721 7 443 3 503 74 9 52 1 Animali della specie ovina, di oltre 1 anno e agnelli magri 39 740 8 926 33 272 6 325 83 7 70 9 Totale animali della specie ovina 39 740 8 926 33 272 6 325 83 7 70 9 Verri da allevamento, di oltre 6 mesi 779 2 295 420 1 220 54 0 53 2 Scrofe da allevamento non in lattazione, di oltre 6 mesi 22 735 2 807 15 025 1 406 66 1 50 1 Scrofe da allevamento in lattazione 17 456 2 981 1 432 316 8 2 10 6 Suinetti svezzati 17 127 2 884 1 138 259 6 6 9 0 Suini da rimonta, fino a 6 mesi e suini da ingrasso 99 191 7 798 60 700 3 325 61 2 42 6 Totale animali della specie suina 157 288 9 046 78 716 3 996 50 0 44 2 Conigli 649 2 941 17 169 2 7 5 7 Totale Conigli 649 2 941 17 169 2 7 5 7 Galline e galli da allevamento (produzione di uova da cova per razze ovaiole e da allevamento) 929 1 561 157 139 16 9 8 9 Galline ovaiole 20 473 11 615 14 164 2 827 69 2 24 3 Pulcini, galletti e pollastrelle (escl i polli da ingrasso) 3 318 609 685 99 20 6 16 3 Polli da ingrasso 22 267 1 055 2 328 199 10 5 18 9 Tacchini 1 033 198 993 78 96 1 39 4 Totale pollame 48 020 13 048 18 327 3 120 38 2 23 9 Totale di tutte le categorie di animali 1 249 170 47 429 894 258 36 898 71 6 77 8
Fonte: UFAG A44 A l l e g a t o

Tabella 41a

Contributi d'estivazione – 2009

Cantone Pecore Vacche munte, pecore Altri animali che consumano Aziende e contributi (escl pecore lattifere) lattifere e capre lattifere 1 foraggio grezzo Totale

A45 A l l e g a t o
Aziende Carico avente Aziende UBG aventi Aziende Carico avente Aziende Contributi diritto ai diritto ai diritto ai contributi contributi contributi Numero Carico normale Numero UBG Numero Carico normale Numero fr ZH 00007 330 7 105 616 BE 175 2 353 498 13 026 1 551 48 869 1 658 20 236 201 LU 34 340 8 122 234 6 179 239 2 076 499 UR 67 1 515 206 3 795 236 3 265 328 2 602 341 SZ 48 682 272 2 722 417 9 759 444 4 140 525 OW 22 194 53 613 236 8 415 253 2 926 870 NW 18 173 13 104 129 4 220 134 1 418 264 GL 13 492 6 141 111 6 657 119 2 288 745 ZG 0024 10 220 10 71 632 FR 44 555 44 1 013 585 22 876 611 7 747 765 SO 1300 62 2 558 62 817 103 BL 1 20 009 348 10 116 246 SH 00001 100 1 31 882 AR 00 29 343 110 2 389 111 872 769 AI 8 90 102 1 448 140 1 876 147 1 074 664 SG 37 1 071 111 4 091 413 16 833 428 6 948 408 GR 187 8 173 297 13 160 849 35 456 984 17 568 235 AG 2 15 006 344 8 112 863 TG 00006 362 6 115 785 TI 83 2 117 80 4 024 193 4 666 246 3 180 605 VD 12 356 15 291 621 32 559 626 10 588 705 VS 151 5 795 122 5 784 429 15 585 515 7 908 583 NE 1 117 1 46 143 4 256 145 1 414 137 GE 1 110 00162 37 034 JU 2 103 4 154 103 11 082 103 3 606 153 Totale 907 24 276 1 863 50 881 6 602 239 209 7 197 98 007 630 1 Animali munti con una durata d'estivazione di 56–100 giorni Fonte: UFAG

Tabella 41b

Statistica sull'estivazione – 2009: aziende e carichi normali per Cantone

Cantone Vacche Vacche madri Altri Equini Ovini Caprini Altri lattifere e nutrici bovini e altre vacche Aziende Carico Aziende Carico Aziende Carico Aziende Carico Aziende Carico Aziende Carico Aziende Carico Numero CN Numero CN Numero CN Numero CN Numero CN Numero CN Numero CN ZH 004 16 7 281 11000000 BE 1 092 26 200 346 2 955 1 510 26 183 234 914 186 2 939 444 771 8 46 LU 91 1 213 95 846 232 3 741 19 34 37 339 43 44 4 19 UR 205 3 679 62 561 172 2 231 11 10 70 1 695 59 264 00 SZ 303 3 609 93 885 405 6 815 44 116 54 669 106 267 11 OW 205 4 775 25 314 229 3 300 17 25 23 197 36 49 22 71 NW 85 1 713 38 341 123 1 935 11 11 18 245 21 62 20 110 GL 99 3 767 27 355 110 2 569 20 29 13 441 37 55 47 98 ZG 3 39 36 10 168 00000000 FR 257 7 002 177 1 503 571 13 284 73 250 49 709 101 229 20 SO 7 119 27 520 61 1 606 11 91 5 21 4300 BL 004 77 9 267 001 22 1100 SH 00001 93 00000000 AR 77 1 308 10 64 106 1 147 5 13 00 37 37 15 40 AI 120 1 583 13 137 1 313 768 81 46 88 25 45 SG 265 7 257 139 1 631 399 9 778 34 87 41 1 607 128 268 22 GR 381 13 353 608 11 441 757 18 943 222 797 205 7 733 138 1 018 66 AG 003 57 6 265 112 17 0000 TG 115 151 6 170 11000000 TI 105 3 611 70 619 128 1 143 51 161 84 1 970 107 1 923 38 19 VD 331 12 661 231 3 911 609 14 679 90 245 30 758 52 118 55 VS 246 10 354 224 3 765 355 5 812 56 161 161 5 540 69 607 12 NE 24 619 42 490 142 2 893 21 120 2 119 1100 GE 000000151 92 0000 JU 27 3 253 55 1 533 98 4 678 38 1 343 3 104 4 12 00 Totale 3 924 106 118 2 289 32 044 6 183 123 294 968 4 421 993 25 297 1 434 5 817 196 465 Un carico normale (CN) = 1 UBG * durata dell'estivazione / 100 Fonte: UFAG A46 A l l e g a t o

Tabella 42a

Pagamenti diretti a livello aziendale1: per zone e classi di dimensioni – 2009

1 I risultati si basano sui dati della Centrale analisi di ART

2 Contributi d'estivazione, contributi di coltivazione, altri contributi

Tabella 42b

Pagamenti diretti a livello aziendale1: per zone e classi di dimensioni – 2009

1 I risultati si basano sui dati della Centrale analisi di ART

2 Contributi d estivazione, contributi di coltivazione, altri contributi

A47 A l l e g a t o
Zona di pianura ZC Caratteristica Unità 10 – 20 20 – 30 30 – 50 10 – 20 20 – 30 30 – 50 ha SAU ha SAU ha SAU ha SAU ha SAU ha SAU Aziende di riferimento Numero 507 475 235 250 160 77 Aziende rappresentate Numero 7 530 5 192 3 272 2 960 1 446 875 Superficie agricola utile ha 15 64 24 34 36 91 14 96 23 77 36 77 Pagamenti diretti in virtù della ordinanza sui pagamenti diretti (OPD) Pagamenti diretti generali, totale fr 28 478 45 037 65 656 33 108 50 939 78 803 Contributi di superficie fr 19 918 31 879 49 453 17 371 27 959 44 570 Contributi per animali che consumano foraggio grezzo fr 7 913 12 274 15 115 8 989 13 245 20 191 Contributi per la detenzione di animali in condizioni difficili di produzione fr 398 634 776 5 031 7 295 10 575 Contributi di declività fr 248 250 312 1 717 2 440 3 467 Contributi ecologici ed etologici, totale fr 7 586 11 245 16 010 7 151 11 342 15 924 Compensazione ecologica fr 2 253 3 315 5 245 1 991 3 647 4 604 Produzione estensiva fr 697 967 1 747 585 884 1 432 Agricoltura biologica fr 371 377 847 389 336 475 Contributi etologici fr 4 265 6 585 8 172 4 187 6 474 9 412 Totale pagamenti diretti giusta l'OPD fr 36 064 56 281 81 665 40 259 62 282 94 727 Prestazione lorda fr 230 969 327 579 428 292 191 974 273 293 380 616 Quota di PD giusta l'OPD rispetto alla prestazione lorda % 15 6 17 2 19 1 21 0 22 8 24 9 Altri pagamenti diretti 2 fr 3 697 5 670 10 319 2 414 4 362 6 380 Totale pagamenti diretti fr 39 761 61 951 91 984 42 673 66 643 101 107 Quota totale di PD rispetto alla prestazione lorda % 17 2 18 9 21 5 22 2 24 4 26 6
Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART
ZM I ZM II Caratteristica Unità 10 – 20 20 – 30 30 – 50 10 – 20 20 – 30 30 – 50 ha SAU ha SAU ha SAU ha SAU ha SAU ha SAU Aziende di riferimento Numero 226 143 69 189 169 81 Aziende rappresentate Numero 2 718 1 299 736 2 595 1 807 1 010 Superficie agricola utile ha 15 19 24 43 37 35 15 08 24 66 38 16 Pagamenti diretti in virtù della ordinanza sui pagamenti diretti (OPD) Pagamenti diretti generali, totale fr 38 831 59 538 85 911 41 870 60 513 88 713 Contributi di superficie fr 16 295 26 577 41 370 16 021 24 996 39 545 Contributi per animali che consumano foraggio grezzo fr 10 044 14 883 20 597 9 435 13 175 19 281 Contributi per la detenzione di animali in condizioni difficili di produzione fr 9 307 14 007 19 836 12 897 17 952 25 895 Contributi di declività fr 3 185 4 071 4 108 3 516 4 390 3 992 Contributi ecologici ed etologici, totale fr 6 092 10 519 13 553 5 661 8 657 11 977 Compensazione ecologica fr 1 413 2 112 2 378 1 253 1 904 1 899 Produzione estensiva fr 157 432 1 219 16 37 122 Agricoltura biologica fr 530 971 573 722 1 197 1 670 Contributi etologici fr 3 991 7 003 9 384 3 670 5 519 8 287 Totale pagamenti diretti giusta l'OPD fr 44 923 70 057 99 465 47 531 69 170 100 690 Prestazione lorda fr 171 253 263 802 345 813 159 359 213 699 289 881 Quota di PD giusta l'OPD rispetto alla prestazione lorda % 26 2 26 6 28 8 29 8 32 4 34 7 Altri pagamenti diretti 2 fr 2 678 4 442 6 619 4 971 6 079 5 701 Totale pagamenti diretti fr 47 600 74 499 106 083 52 502 75 249 106 391 Quota totale di PD rispetto alla prestazione lorda % 27 8 28 2 30 7 32 9 35 2 36 7
Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART

Tabella 42c

Pagamenti diretti a livello aziendale1: per zone e classi di dimensioni – 2009

1

2

3 A causa dell'esiguità del campione non vengono forniti risultati

Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART

ZM III ZM IV Caratteristica Unità 10 – 20 20 – 30 30 – 50 10 – 20 20 – 30 30 – 50 3 ha SAU ha SAU ha SAU ha SAU ha SAU ha SAU Aziende di riferimento Numero 111 68 38 65 38 11 Aziende rappresentate Numero 1 627 790 517 1 119 496 Superficie agricola utile ha 14 92 24 52 36 10 15 07 25 10 Pagamenti diretti in virtù della ordinanza sui pagamenti diretti (OPD) Pagamenti diretti generali, totale fr 44 289 69 238 90 441 49 053 74 408 Contributi di superficie fr 15 340 25 418 37 391 15 866 26 239 Contributi per animali che consumano foraggio grezzo fr 9 343 14 023 16 821 10 046 14 032 Contributi per la detenzione di animali in condizioni difficili di produzione fr 14 985 23 008 28 776 17 731 26 521 Contributi di declività fr 4 621 6 789 7 454 5 410 7 615 Contributi ecologici ed etologici, totale fr 5 077 8 071 12 541 4 795 8 837 Compensazione ecologica fr 1 421 1 860 2 536 1 405 2 142 Produzione estensiva fr 05 65 00 Agricoltura biologica fr 968 1 841 3 542 977 2 390 Contributi etologici fr 2 688 4 365 6 399 2 414 4 305 Totale pagamenti diretti giusta l'OPD fr 49 365 77 309 102 982 53 848 83 245 Prestazione lorda fr 128 537 195 499 239 604 130 867 188 807 Quota di PD giusta l'OPD rispetto alla prestazione lorda % 38 4 39 5 43 0 41 1 44 1 Altri pagamenti diretti 2 fr 6 229 7 250 10 055 6 507 8 829 Totale pagamenti diretti fr 55 595 84 559 113 038 60 355 92 074 Quota totale di PD rispetto alla prestazione lorda % 43 3 43 3 47 2 46 1 48 8
analisi di ART
I risultati si basano sui dati della Centrale
Contributi d'estivazione, contributi di coltivazione, altri contributi
A48 A l l e g a t o

Tabella 43

Pagamenti diretti a livello aziendale1: per regioni – 2009

1 I risultati si basano sui dati della Centrale analisi di ART

2 Contributi d'estivazione, contributi di coltivazione, altri contributi

Caratteristica Unità Tutte le Regione Regione Regione aziende di pianura collinare di montagna Aziende di riferimento Numero 3 372 1 444 1 057 871 Aziende rappresentate Numero 48 375 22 100 13 365 12 910 Superficie agricola utile ha 20 69 21 66 19 55 20 23 Pagamenti diretti in virtù della ordinanza sui pagamenti diretti (OPD) Pagamenti diretti generali, totale fr 44 316 38 686 44 656 53 601 Contributi di superficie fr 24 628 28 414 22 003 20 867 Contributi per animali che consumano foraggio grezzo fr 10 411 9 303 11 425 11 257 Contributi per la detenzione di animali in condizioni difficili di produzione fr 7 143 515 8 478 17 108 Contributi di declività fr 2 133 454 2 750 4 369 Contributi ecologici ed etologici, totale fr 8 625 9 478 8 831 6 953 Compensazione ecologica fr 2 403 3 010 2 228 1 544 Produzione estensiva fr 620 972 601 37 Agricoltura biologica fr 631 435 468 1 138 Contributi etologici fr 4 971 5 061 5 534 4 234 Totale pagamenti diretti giusta l'OPD fr 52 941 48 164 53 487 60 555 Prestazione lorda fr 255 656 315 981 233 174 175 661 Quota di PD giusta l'OPD rispetto alla prestazione lorda % 20 7 15 2 22 9 34 5 Pagamenti diretti per ettaro fr /ha 2 558 2 224 2 736 2 993 Altri pagamenti diretti 2 fr 4 982 5 429 3 490 5 763 Totale pagamenti diretti fr 57 924 53 593 56 977 66 317 Quota totale di PD rispetto alla prestazione lorda % 22 7 17 0 24 4 37 8
Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon
A49 A l l e g a t o
ART

Tabella 44a

Controlli PER – 2009

Contestazioni

0 0 6 ) A z i e n d e c o n t r o l l a t e i n % d i t u t t e l e a z i e n d e a v e n t i d r i t t o a i P D A z i e n d e c o n t r o l l a t e N o t i f i c a t a r d i v a D e t e n z i o n e d e g l i a n i m a l i d a r e d d i t o r i s p e t t o s a d e l l e l o r o e s i g e n z e R e g i s t r a z i o n i B i l a n c i o d i c o n c i m a z i o n e e q u i l i b r a t o Q u o t a a d e g u a t a d i s u p e r f i c i d i c o m p e n s a z i o n e e c o l o g i c a F a s c e t a m p o n e e d i s u p e r f i c i e i n e r b t a A v v i c e n d a m e n t o d i s c i p l i n a t o d e l e c o l t u r e P r o t e z i o n e a d e g u a t a d e l s u o l o S e l e z i o n e e u t i l z z a z i o n e m i r a t e d e i p r od o t t i p e r i l t r a t t a m e n t o d e l l e p i a n t e A l t r o T o t a l e c o n t e s t a z i o n i

Numero % Numero Numero Numero ZH 3 377 54 84 1 852 0 113 76 0 11 29 001 129 359 BE 11 586 32 57 3 774 0 324 269 111 35 62 29 81 0 893 LU 4 783 47 27 2 261 0 52 613 88 7 27 12 1 29 9 838 UR 606 65 84 399 0 19 12 0140008 44 SZ 1 577 38 24 603 0 54 20 122100 58 138 OW 650 52 62 342 2 35 12140000 45 NW 470 45 74 215 0 74 87 044000 39 208 GL 387 59 95 232 0964020100 22 ZG 531 62 15 330 02 24 3110030 32 FR 2 942 34 40 1 012 0 115 36 04 10 43 23 54 249 SO 1 337 92 22 1 233 0 21 83051413 46 BL 896 68 08 610 0 24 47 1020008 82 SH 544 55 70 303 07530 12 3069 45 AR 698 38 68 270 0 24 62100004 37 AI 507 58 97 299 0 22 41000007 34 SG 4 011 32 88 1 319 00 160 3 18 6001 139 327 GR 2 470 72 51 1 791 5 45 66 1 14 91040 145 AG 2 918 40 23 1 174 7 81 118 2 37 36 5 36 11 3 302 TG 2 490 49 84 1 241 0 34 71 44 27 41 13 14 14 38 416 TI 839 56 97 478 0 33 11 000000 12 56 VD 3 688 35 66 1 315 19 54 19 11 22 23 5 15 70 175 VS 3 271 37 60 1 230 16 79 138 736203 171 425 NE 843 31 44 265 01020200016 GE 287 62 02 178 12 023014090 31 JU 1 025 28 00 287 0360280002 21 Svizzera 52 733 43 64 23 013 61 1 225 1 805 292 190 296 53 83 193 694 4 976 Se il numero di aziende controllate è superiore al numero di aziende aventi diritto ai PD significa che nel Cantone in questione vi sono più aziende notificate che aziende aventi diritto ai PD Fonte: AGIS/SIPA e rapporti cantonali concernenti i controlli e le sanzioni – 2009 C a n t o n e A z i e n d e a v e n t i d i r i t t o a i P D ( c i f r e R a p p o r t o a g r i c o l o 2
A50 A l l e g a t o

Tabella 44b

Controlli PER – 2009

aziende

è superiore al numero di aziende aventi diritto ai PD significa che nel Cantone

e rapporti cantonali concernenti i controlli e le sanzioni – 2009

%% Numero %% fr fr ZH 10 63 19 38 302 8 94 16 31 607 76 183 543 BE 7 71 23 66 893 7 71 23 66 375 38 335 213 LU 17 52 37 06 125 2 61 5 53 1 558 31 194 789 UR 7 26 11 03 31 5 12 7 77 1 728 71 53 590 SZ 8 75 22 89 68 4 31 11 28 2 502 24 170 152 OW 6 92 13 16 42 6 46 12 28 2 083 31 87 499 NW 44 26 96 74 54 11 49 25 12 719 52 38 854 GL 5 68 9 48 7 1 81 3 02 1 661 43 11 630 ZG 6 03 9 70 5 0 94 1 52 772 40 3 862 FR 8 46 24 60 549 18 66 54 25 556 20 305 354 SO 3 44 3 73 45 3 37 3 65 1 995 62 89 803 BL 9 15 13 44 27 3 01 4 43 1 429 78 38 604 SH 8 27 14 85 36 6 62 11 88 960 17 34 566 AR 5 30 13 70 27 3 87 10 00 721 81 19 489 AI 6 71 11 37 25 4 93 8 36 1 353 84 33 846 SG 8 15 24 79 327 8 15 24 79 758 23 247 940 GR 5 87 8 10 90 3 64 5 03 684 10 61 569 AG 10 35 25 72 83 2 84 7 07 2 286 14 189 750 TG 16 71 33 52 83 3 33 6 69 1 182 05 98 110 TI 6 67 11 72 32 3 81 6 69 888 38 28 428 VD 4 75 13 31 118 3 20 8 97 1 497 01 176 647 VS 12 99 34 55 67 2 05 5 45 861 67 57 732 NE 0 71 2 26 4 0 47 1 51 615 24 2 461 GE 10 80 17 42 31 10 80 17 42 370 52 11 486 JU 2 05 7 32 18 1 76 6 27 1 611 74 29 011 Svizzera 9 44 21 62 3 089 5 86 13 42 810 59 2 503 928 Se il numero di
sono più aziende notificate
diritto
PD Fonte: AGIS/SIPA
C a n t o n e C o n t e s t a z i o n i p e r 1 0 0 a z i e n d e a v e n t i d i r i t t o a i P D C o n t e s t a z i o n i p e r 1 0 0 a z i e n d e c o n t r o l l a t e A z i e n d e c o n r i d u z i o n i A z i e n d e c o n r i d u z i o n i p e r 1 0 0 a z i e n d e a v e n t i d r i t t o a i P D A z i e n d e c o n r i d u z i o n i p e r 1 0 0 a z i e n d e c o n t r o l l a t e R i d u z i o n e i n f r p e r a z i e n d a c o n r i d u z i o n i T o t a l e r i d u z i o n i A51 A l l e g a t o
controllate
in questione vi
che aziende aventi
ai

Uscite Miglioramento delle basi

Tabella 45

Contributi versati ai Cantoni – 2009

Tabella 46

Contributi a progetti approvati, secondo i provvedimenti e le regioni – 2009

Cantone Bonifiche fondiarie Edifici rurali Totale contributi fr fr fr ZH 1 926 949 185 000 2 111 949 BE 7 283 289 3 753 850 11 037 139 LU 4 223 030 971 344 5 194 374 UR 993 000 75 000 1 068 000 SZ 2 001 668 1 201 400 3 203 068 OW 180 389 748 240 928 629 NW 357 739 231 938 589 677 GL 431 583 293 200 724 783 ZG 24 326 24 326 FR 6 037 894 2 049 100 8 086 994 SO 2 182 728 837 650 3 020 378 BL 403 000 396 700 799 700 SH 194 638 223 000 417 638 AR 248 067 1 330 825 1 578 892 AI 24 110 549 000 573 110 SG 3 746 188 1 732 000 5 478 188 GR 14 022 414 2 936 800 16 959 214 AG 2 050 930 448 200 2 499 130 TG 120 000 186 450 306 450 TI 727 696 317 400 1 045 096 VD 5 281 944 1 003 800 6 285 744 VS 4 027 474 841 800 4 869 274 NE 594 593 1 431 318 2 025 911 GE 220 100 220 100 JU 2 698 671 999 800 3 698 471 Diversi 46 000 46 000 Totale 60 048 420 22 743 815 82 792 235 Fonte: UFAG
Provvedimenti Contributi Costi complessivi Regione Regione Regione Totale Totale di pianura collinare di montagna 1 000 fr Bonifiche fondiarie Ricomposizioni particellari (infrastrutture incluse) 2 627 940 6 859 10 426 26 307 Costruzione di strade agricole 4 803 7 148 11 979 23 930 86 284 Altri impianti di trasporto 130 413 542 1 967 Provvedimanti in relazione al bilancio idrico del suolo 3 169 370 2 642 6 182 18 955 Acquedotti 26 1 320 8 764 10 110 43 385 Approvvigionamento elettrico 19 30 1 649 1 697 7 223 Ripristino e consolidamento 1 192 113 2 854 3 158 9 048 Acquisto dei dati di base 271 176 447 1 088 Ripristino periodico 814 1 536 1 500 3 851 19 677 Progetti di sviluppo regionale 1 271 300 1 571 4 572 Totale intermedio 13 322 11 457 37 135 61 915 218 506 Edifici rurali Edifici rurali per animali che consumano foraggio grezzo 8 554 12 992 21 546 179 980 Edifici alpestri 1 340 1 340 11 681 Piccole aziende artigianali 440 271 711 6 415 Edifici e installazioni comuni per lo stoccaggio e la commercializzazione di prodotti agricoli 692 692 4 560 Totale intermedio 8 994 15 295 24 289 202 636 Totale 13 322 20 451 52 430 86 204 421 142 1 Danni provocati dal maltempo inclusi Fonte: UFAG A52 A l l e g a t o

Tabella 47

Crediti d'investimento accordati dai Cantoni – 2009

Cantone Bonifiche fondiarie Edifici rurali Totale Provvedimenti collettivi P collettivi P individuali Crediti di costruzione Crediti d'investimento Crediti d'investimento Crediti d'investimento Numero 1 000 fr Numero 1 000 fr Numero 1 000 fr Numero 1 000 fr Numero 1 000 fr ZH 5 486 111 20 494 116 20 980 BE 5 1 713 3 821 14 4 689 340 46 504 362 53 727 LU 7 2 380 8 1 104 1 840 206 28 996 222 33 320 UR 1 60 3 356 1 60 15 1 233 20 1 709 SZ 13 2 439 1 83 1 98 46 6 917 61 9 537 OW 2 316 22 2 821 24 3 137 NW 5 222 20 2 764 25 2 986 GL 1 83 23 3 187 24 3 270 ZG 14 2 084 14 2 084 FR 11 1 207 12 1 137 137 24 157 160 26 501 SO 2 911 43 7 110 45 8 021 BL 8 232 39 4 823 47 5 055 SH 28 5 805 28 5 805 AR 1 34 3 1 460 45 5 091 49 6 585 AI 24 2 614 24 2 614 SG 1 200 2 244 4 234 174 24 044 181 24 722 GR 10 5 352 1 32 3 175 134 18 620 148 24 179 AG 5 807 102 13 939 107 14 746 TG 3 125 91 13 754 94 13 879 TI 1 376 1 30 7 502 18 2 922 27 3 830 VD 56 6 047 163 21 231 219 27 278 VS 1 500 7 692 2 318 19 3 198 29 4 708 NE 7 566 45 8 720 52 9 286 GE 2 58 6 1 028 8 1 086 JU 5 864 8 702 49 6 953 62 8 519 Totale 41 13 931 48 5 689 145 18 934 1 914 279 008 2 148 317 562 Fonte: UFAG A53 A l l e g a t o

Tabella 48

Crediti d'investimento secondo le categorie di provvedimenti – 2009 (crediti di costruzione esclusi)

1 Impianti comuni per la produzione d'energia rinnovabile da biomassa

2 Acquisto in comune di macchine e veicoli, aiuto iniziale per organizzazioni contadine di solidarietà, edifici e installazioni comuni per la lavorazione e lo stoccaggio di prodotti agricoli

UFAG

Cantone
fondiarie da parte zione artigianali bile 1 collettivi 2 dell'affittuario 1 000 fr ZH 5 526 2 125 12 030 813 486 20 980 BE 13 388 235 11 969 19 844 1 068 303 4 386 821 52 014 LU 7 035 8 457 12 076 1 428 840 1 104 30 940 UR 490 425 318 60 356 1 649 SZ 2 080 550 876 2 906 440 65 98 83 7 098 OW 1 100 563 965 194 316 3 137 NW 380 1 461 690 233 222 2 986 GL 1 490 817 715 56 110 83 3 270 ZG 550 720 694 120 2 084 FR 4 660 357 4 585 14 085 470 1 137 1 207 26 501 SO 1 804 755 4 251 300 7 110 BL 820 1 060 2 943 232 5 055 SH 1 270 878 3 357 300 5 805 AR 1 340 200 792 2 229 130 400 1 460 34 6 585 AI 810 480 868 150 306 2 614 SG 7 750 6 004 9 739 211 340 234 244 24 522 GR 4 882 4 317 6 963 2 458 175 32 18 827 AG 4 330 2 749 6 010 850 535 272 14 746 TG 4 090 1 889 7 638 137 125 13 879 TI 280 643 1 724 276 502 30 3 454 VD 8 030 3 093 10 055 53 6 047 27 278 VS 863 160 2 063 113 318 692 4 208 NE 1 640 1 677 920 4 288 195 566 9 286 GE 600 323 105 58 1 086 JU 1 405 1 252 4 056 240 702 864 8 519 Totale 76 613 3 019 56 989 130 829 10 338 1 221 1 678 17 256 5 689 303 631
Aiuto Acquisto Edifici Edifici Diversi- Ortofloro- Piccole Energia Provvedi- Bonifiche Totale iniziale dell'azienda d'abita- rurali ficazione vivaismo aziende rinnova- menti
A54 A l l e g a t o
Fonte:

Tabella 49

Mutui accordati dai Cantoni nel quadro dell'aiuto alla conduzione aziendale – 2009 (quote federali e cantonali)

Cantone Numero Importo Per singolo caso Durata ammortamento fr fr anni ZH 3 505 000 168 333 17 0 BE 8 1 212 000 151 500 13 4 LU 12 2 129 000 177 417 15 6 UR 1 86 000 86 000 10 0 SZ 4 583 000 145 750 14 5 OW 4 688 000 172 000 15 0 NW 2 132 000 66 000 12 0 GL 1 160 000 160 000 18 0 ZG FR 15 2 464 000 164 267 9 5 SO 5 1 008 000 201 600 14 8 BL 1 60 000 60 000 10 0 SH 3 300 000 100 000 10 0 AR 4 386 000 96 500 12 3 AI 2 112 000 56 000 10 0 SG 9 1 064 000 118 222 12 8 GR 7 427 000 61 000 12 9 AG 2 128 000 64 000 10 0 TG 1 80 000 80 000 8 0 TI VD 17 4 069 000 239 353 15 6 VS 6 785 000 130 833 13 7 NE 5 495 000 99 000 9 2 GE 1 170 000 170 000 10 0 JU 15 1 763 200 117 547 10 1 Totale 128 18 806 200 Media 146 923 12 7 Fonte: UFAG A55 A l l e g a t o

Ricapitolazione dei contributi

Ricapitolazione dei crediti d'investimeno e dei mutui per l'aiuto alla conduzione aziendale

1 Accordati dal Cantone

2 Acquisto in comune di macchine e veicoli, aiuto iniziale per organizzazioni contadine di solidarietà, edifici e installazioni comuni per la lavorazione e lo stoccaggio di prodotti agricoli

UFAG

A56 A l l e g a t o
Tabella 50a
Provvedimenti Progetti approvati in 1 000 fr 2007 2008 2009 Contributi 85 598 93 408 86 204 Ricomposizioni particellari (infrastrutture incluse) 16 398 25 104 10 426 Costruzione di strade agricole 19 126 19 423 23 930 Acquedotti 10 355 7 321 10 110 Progetti di sviluppo regionale 1 554 1 571 Altri provvedimenti del genio civile (danni provocati dal maltempo inclusi) 14 126 14 620 15 877 Edifici rurali per animali che consumano foraggio grezzo 23 898 24 781 22 886 Altri provvedimenti nel settore delle costruzioni rurali 1 695 606 1 403 Fonte: UFAG
Tabella 50b
Provvedimenti Crediti accordati in 1 000 fr 2007 2008 2009 Crediti d'investimento 1 252 232 343 063 303 631 Aiuto iniziale 65 446 76 054 76 613 Acquisto dell'azienda da parte dell'affittuario 3 296 3 706 3 019 Edifici d'abitazione 42 701 53 908 56 989 Edifici rurali 107 518 147 263 130 829 Diversificazione 4 990 21 695 10 338 Ortoflorovivaismo esercitato a titolo professionale - 528 Piccole aziende artigianali - 479 1 221 Impianti comuni per la produzione d'energia rinnov da biomassa - 2 923 1 678 Provvedimenti collettivi 2 22 620 33 496 17 256 Bonifiche fondiarie, crediti di costruzione esclusi 5 661 3 010 5 689 Mutui per la conduzione aziendale 1 18 351 23 270 18 806
Fonte:

Tabella 51

Aiuti per la riqualificazione – 2009

Cantone Contributi prospettati Contributi versati 1 Numero fr Numero fr ZH BE 1 146 730 2 32 826 LU UR SZ OW NW GL ZG FR SO BL SH AR AI SG GR 1 25 500 AG TG 1 25 500 TI VD 2 92 770 VS 1 22 825 NE GE JU Totale 1 146 730 7 199 421 1 Da importi prospettati l'anno precedente Fonte: UFAG A57 A l l e g a t o

Uscite Agricoltura e alimentazione

Tabella 52

Uscite della Confederazione per agricoltura e alimentazione, in 1 000 fr

Avvertenza: con l'introduzione, nel 2007, del Nuovo modello contabile (NMC) la Confederazione presenta la propria contabilità con un nuovo sistema, ragion per cui non sono possibili confronti con gli anni scorsi

A58 A l l e g a t o
Ambito di spesa 2005 2006 2007 2008 2009 Compiti inerenti all'agricoltura e all'alimentazione 3 608 396 3 644 826 3 601 158 3 550 873 3 691 923 Nell'ambito del limite di spesa 3 318 501 3 359 451 3 318 647 3 265 861 3 383 444 Produzione e smercio 676 975 605 644 547 874 536 221 471 318 Promozione dello smercio 56 676 31 796 54 022 54 275 55 535 Economia lattiera 474 232 442 742 365 981 349 720 298 499 Produzione animale 20 574 18 791 18 483 18 218 17 798 Produzione vegetale 125 493 112 316 109 387 114 008 99 486 Pagamenti diretti 2 464 000 2 553 000 2 596 058 2 545 668 2 742 228 Pagamenti diretti generali 1 989 000 1 989 000 2 071 158 1 996 790 2 167 745 Pagamenti diretti ecologici 475 000 564 000 524 900 548 878 574 483 Miglioramento delle basi 177 526 200 806 174 715 183 972 169 898 Miglioramenti strutturali 85 026 107 474 92 366 88 521 82 792 Crediti d'investimento 68 000 68 500 53 875 50 980 47 000 Aiuti per la conduzione aziendale 1 588 2 250 6 040 2 239 2 006 Produzione vegetale e animale 22 821 22 372 22 434 42 232 38 100 Al di fuori del limite di spesa 289 895 285 375 282 512 285 012 308 479 Amministrazione 45 569 45 180 46 378 47 767 51 672 Consulenza 18 311 18 000 17 998 11 326 11 150 Protezione delle piante 2 938 1 618 12 865 11 088 2 094 Esecuzione e controllo (Agroscope) 48 025 46 615 44 484 44 897 47 466 Istituto nazionale svizzero d'allevamento equino 7 669 7 472 7 386 7 391 7 497 Prodotti agricoli trasformati (AFD) 90 000 90 000 79 200 75 000 93 000 Assegni familiari nell'agricoltura (UFAS) 76 800 76 100 74 200 87 600 95 600 Altre 583 390 Uscite al di fuori dell'agricoltura 126 692 126 724 131 018 133 405 138 510 Ricerca e sviluppo nell'agricoltura 74 805 72 636 69 452 70 386 74 636 Salute degli animali 45 428 47 547 54 900 55 504 56 903 Altre 6 459 6 541 6 666 7 515 6 971
Fonte: Conto dello Stato

Atti legislativi, Terminologia e metodi

Atti legislativi

Gli atti legislativi possono essere consultati sul sito Internet seguente:

http://www blw admin ch/dokumentation/00018/00498/index html?lang=it

Terminologia e metodi

Terminologia e metodi possono essere consultati sul sito Internet seguente:

http://www blw admin ch/dokumentation/00018/00498/index html?lang=it

A59 A l l e g a t o

Abbreviazioni

Organizzazioni/Istituzioni

ACW Stazione di ricerca Agroscope Changins-Wädenswil ACW

AFD Amministrazione federale delle dogane, Berna

Agridea Sviluppo dell’agricoltura e delle aree rurali

ALP Stazione di ricerca Agroscope Liebefeld-Posieux ALP

ART Stazione di ricerca Agroscope Reckenholz-Tänikon ART

DFE Dipartimento federale dell’economia, Berna

DGD Direzione generale delle dogane, Berna

FAO Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, Roma

IEA Istituto di economia agraria, Zurigo

IRABL Istituto di ricerche dell’agricoltura biologica, Frick

OCSE Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, Parigi

OMC Organizzazione mondiale del commercio, Ginevra

PFZ Politecnico federale, Zurigo

PSL Produttori svizzeri di latte, Berna

seco Segretariato di Stato all’economia, Berna

TSM Fiduciaria Latte Sagl, Berna

UE Unione europea

UFAE Ufficio federale per l’approvvigionamento economico del paese, Berna

UFAG Ufficio federale dell’agricoltura, Berna

UFAM Ufficio federale dell’ambiente, Berna

UFAS Ufficio federale delle assicurazioni sociali, Berna

UFFT Ufficio federale della formazione professionale e della tecnologia, Berna

UFS Ufficio federale di statistica, Neuchâtel

UFSP Ufficio federale della sanità pubblica, Berna

UFV Ufficio federale di veterinaria, Berna

USC Unione svizzera dei contadini, Brugg

UST Ufficio federale di statistica, Neuchâtel

Unità di misura

cts centesimo

fr franco

ha ettaro = 10'000 m2

h ora

hl ettolitro

kcal chilocalorie

kg chilogrammo

km chilometro

l litro

m metro

m2 metro quadrato

m3 metro cubo

mia miliardo

mio milione

pz pezzi

A60 A l l e g a t o

q quintale = 100 kg

t tonnellata

% per cento

Ø media

Terminologia/Denominazioni

ADC Aliquota di dazio del contingente

ADFC Aliquota di dazio fuori contingente

AGIS/SIPA Servizio d’informazione sulla politica agricola

AI Assicurazione invalidità

AVS Assicurazione vecchiaia e superstiti

ca circa

cfr confronta

CO2 Anidride carbonica

compr compreso

DOP Denominazioni di origine protette

ESB Encefalopatia spongiforme dei bovini («Malattia della mucca pazza»)

IGP Indicazioni geografiche protette

IPG Indennità per la perdita di guadagno

IVA Imposta sul valore aggiunto

LAgr Legge sull’agricoltura

MBD Monitoraggio della biodiversità in Svizzera

MPR Materie prime rinnovabili

N Azoto

OGM Organismi geneticamente modificati

P Fosforo

PAC Politica agricola comune dell’UE

PER Prova che le esigenze ecologiche sono rispettate

p es per esempio

PI Produzione integrata

PM Peso alla macellazione

PTP Prodotti per il trattamento delle piante

PV Peso vivo

risp rispettivamente

SAU Superficie agricola utile

SCE Superficie di compensazione ecologica

SSRA Sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali

UBG Unità di bestiame grosso

UBGFG Unità di bestiame grosso foraggio grezzo

ULA Unità di lavoro annuale

ULAF Unità di lavoro annuale della famiglia

UM Unità di manodopera

UMS Unità di manodopera standard

URA Uscita regolare all’aperto

ZM I, II, Zona di montagna

Rinvio all’allegato (p es tabelle)

A61 A l l e g a t o

Bibliografia

ClimSoil, 2008

Review of existing information on the interrelations between soil and climate change Rapporto finale, Wageningen

Consiglio federale, 2009 Rapporto del Consiglio federale concernente la riduzione dell’impatto dei prodotti fitosanitari e delle eccedenze di fertilizzanti sull’ambiente

Rapporto in adempimento del postulato CAPTE-S 03 3590

Consiglio federale, 2009

Ulteriore sviluppo del sistema dei pagamenti diretti. Rapporto in adempimento della mozione della Commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio degli Stati del 10 novembre 2006 (06 3635)

Dati di base per la concimazione in campicoltura e foraggicoltura (DBC), 2009 AgrarForschung, 16 (2)

Direzione dell'economia del Canton Berna, 2009 Rapporto sul suolo 2009.

FAOSTAT, 2009

Resources.

Friedli S , 2006

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Tesi di laurea Istituto geografico (GIUB) dell'Università di Berna e Agroscope FAL Reckenholz

Istituto federale per l'approvvigionamento, la depurazione e la protezione delle acque (IFADPA), 1996

Biogeochemische Prozesse in aquatischen Systemen, Kapitel 5, eine Erfolgsgeschichte – Phosphorlimitierung und Gewässermanagement

PF Zurigo (D-UWIS)

Istituto internazionale di analisi dei sistemi applicati (IIASA), Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), 2002

Global Agro-ecological Assessment for Agriculture in the 21st Century, Roma e Laxenburg

Istituto internazionale di ricerca sulle politiche alimentari (IFPRI), 2009

Joachim von Braun und Ruth Meinzen-Dick: «Land Grabbing» by Foreign Investors in Developing Countries: Risks and Opportunities.

Leifeld J , Bassin S e Fuhrer J , 2003

Carbon stocks and carbon sequestration potentials in agricultural soils in Switzerland. Serie di articoli della FAL n 44

Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), 1991

The Global Assessment of Human Induced Soil Degradation (GLASOD)

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Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), 2009

The state of food and agriculture 2008, Roma.

Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), International Institute for Environment and Development (IIED), International Fund for Agricultural Development (IFAD), 2009

Land grab or development opportunity?, Roma

Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), 2008. Environmental Performance of Agriculture at a Glance

Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), 2009

Phosphorflüsse in der Schweiz Stand, Risiken und Handlungsoptionen (con riassunto in italiano)

Umwelt-Wissen 28/09

Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG), diverse edizioni

Rapporto agricolo 2000 / 2001 / 2002 / 2003 / 2004 / 2005 / 2006 / 2007 / 2008 / 2009.

Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG), 2007

Stato dell'irrigazione in Svizzera

Rapporto sull'indagine 2006

Ufficio federale di statistica (UST)

http://www bfs admin ch/

Ufficio federale di statistica (UST), 2005

Statistica delle superfici della Svizzera. Cifre – Fatti – Analisi.

Unione svizzera dei contadini (USC), diverse edizioni Rilevamenti statistici e stime su agricoltura e alimentazione, Brugg

Unione svizzera dei contadini (USC), 2007

http://www.bauernverband.ch/de/markt preise statistik/tiere/se 2005 0311.pdf

U S Geological Survey, marzo 2010 2008 Minerals Yearbook, Phosphate Rock.

World Bank, 2007

World Development Report 2008 – Agriculture for Development, Washington DC

A63 A l l e g a t o
A64 A l l e g a t o

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