RAPPORTO AGRICOLO
Rapporto agricolo 2006 dell’Ufficio federale dell’agricoltura
■■■■■■■■■■■■■■■■
1
Editore
Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG)
CH-3003 Berna
Tel.:031 322 25 11
Fax:031 322 26 34
Internet:www.blw.admin.ch
Copyright:UFAG,Berna 2006
Concetto e produzione
Artwork,Grafik und Design,S.Gallo
Stampa RDV AG,Berneck
Fotografie
– Agroscope Changins-Wädenswil ACW
– Agroscope Reckenholz-Tänikon ART
–Archivio fotografico Agrofot
–BananaStock Ltd.
–Christof Sonderegger,fotografo
–Getty Images GmbH
–Herbert Mäder,fotografo
–Peter Mosimann,fotografo
–Peter Studer,fotografo
–PhotoDisc Inc.
–Switzerland Cheese Marketing AG
–Tobias Hauser,fotografo
–UFAG Ufficio federale dell’agricoltura
Distribuzione
UFCL,Distribuzione pubblicazioni
CH-3003 Berna
N.d’ordinazione: italiano:730.680.06 i tedesco:730.680.06 d francese:730.680.06 f www.pubblicazionifederali.admin.ch
SIGLA EDITORIALE 2 11.06 150 161996/3
■■■■■■■■■■■■■■■■ Indice Prefazione 4 ■ 1.Ruolo e situazione1.1Economia 9 dell’agricoltura 1.1.1L’agricoltura,parte integrante dell’economia 10 1.1.2Mercati 19 1.1.3 Situazione economica del settore agricolo 43 1.1.4 Situazione economica delle singole aziende 49 1.2Aspetti sociali 57 1.2.1 Reddito e consumo 58 1.2.2 Prestazioni delle assicurazioni sociali 60 1.2.3 Contadini in pensione 68 1.3Ecologia ed etologia 89 1.3.1 Ecologia 89 1.3.2 Etologia 113 ■ 2.Provvedimenti di2.1Produzione e smercio 119 politica agricola 2.1.1Strumenti sovrasettoriali 120 2.1.2Economia lattiera 129 2.1.3 Produzione animale 135 2.1.4 Produzione vegetale 143 2.2Pagamenti diretti 151 2.2.1 Importanza dei pagamenti diretti 152 2.2.2 Pagamenti diretti generali 161 2.2.3 Pagamenti diretti ecologici 169 2.3Miglioramento delle basi 185 2.3.1 Miglioramenti strutturali e misure sociali collaterali 186 2.3.2 Ricerca,Istituto di allevamento equino,consulenza, formazione professionale,CIEA 197 2.3.3 Mezzi di produzione 204 2.3.4 Allevamento di animali 209 2.4 Sezione Ispettorato delle finanze 211 ■ 3.Aspetti internazionali 3.1Sviluppi sul piano internazionale 217 3.2 Confronti sul piano internazionale 227 ■ Allegato Tabelle A2 Atti legislativi,Terminologia e metodi A64 Abbreviazioni A65 Bibliografia A67 INDICE 3
Nel confronto pluriennale il 2005 è rientrato nella media.Rispetto al 2004,che si è rivelato un esercizio molto buono,si è registrato un calo del valore della produzione sia animale che vegetale.Il reddito settoriale ha superato i 2,7 miliardi di franchi raggiungendo il livello segnato nel 2003.Dalle stime per l’anno in corso risulta un lieve calo rispetto al 2005.
L’interesse del primario resta puntato sui dibattiti parlamentari concernenti la Politica agricola 2011,che hanno scatenato numerose discussioni.Rimane incontestato il fatto che ogni giorno i contadini compiono un lavoro prezioso e che le loro prestazioni nell’interesse della popolazione svizzera,quali ad esempio la produzione di derrate alimentari di elevata qualità,il contributo all’approvvigionamento e la cura del paesaggio rurale,hanno il loro prezzo nel nostro Paese caratterizzato da elevati standard di vita.Tuttavia i pareri non sono altrettanto concordi quando si parla delle modalità di indennizzo.Nel suo messaggio sulla Politica agricola 2011,il Consiglio federale ha avanzato la proposta di un trasferimento dei mezzi finanziari dal sostegno del mercato ai pagamenti diretti nonché di una soppressione dei dazi su foraggi e cereali.Queste misure si pongono l’obiettivo,da un lato,di migliorare ulteriormente la competitività in termini di prezzi delle materie prime di origine agricola svizzere e,dall’altro,di orientare maggiormente l’industria di trasformazione alle esigenze di mercato.
Questa tappa della riforma è giustificata e l’agricoltura può reggere alle conseguenze che ne derivano? Il Consiglio federale ha lungamente e approfonditamente vagliato questi interrogativi.I risultati in ambito economico,sociale ed ecologico presentati nel rapporto agricolo sono serviti da base decisionale.Nell’ottica di uno sviluppo sostenibile dell’agricoltura la produzione ha una grande valenza.Il ricavo ottenuto dalla vendita di prodotti continua ad avere la massima importanza per la formazione del reddito delle aziende agricole.Ciò vale soprattutto per le aziende situate nella regione di pianura.I prodotti svizzeri trovano acquirenti se il loro prezzo è conveniente.Occorre quindi strutturare le misure politiche in maniera tale da rendere possibile un ulteriore rafforzamento della competitività.Ciò non determina perdite di reddito se l’agricoltura riesce a compensare il ribasso dei prezzi con il potenziamento della produttività.E ciò è possibile,come testimoniano le cifre presentate nei passati rapporti agricoli. Dall’entrata in vigore,nel 1999,della nuova legge sull’agricoltura,il reddito si è mantenuto stabile nonostante il calo dei prezzi alla produzione.Per il triennio 2003–2005 si può inoltre osservare che il profitto del lavoro medio delle aziende nel quartile superiore in tutte le regioni ha raggiunto se non addirittura superato il rispettivo salario comparabile della rimanente popolazione attiva.Un altro segnale di stabilità è il rallentamento,in atto dal 2000,del mutamento strutturale rispetto agli Anni ‘90.Da questi sviluppi si può evincere che il ritmo di riforma,finora,è stato adeguato.La Politica agricola 2011 non prevede alcuna accelerazione,bensì un ulteriore sviluppo costante che lasci alle parti interessate il necessario margine di manovra per prendere le proprie decisioni.
4 PREFAZIONE ■■■■■■■■■■■■■■■■ Prefazione
I miglioramenti nel settore ecologico sono incontestati.Dal rapporto agricolo emerge che,rispetto ai primi Anni ’90,gli agricoltori fanno minor uso di concimi commerciali e di prodotti fitosanitari,è decisamente aumentata l’estensione delle superfici di compensazione ecologica nonché la partecipazione ai programmi di detenzione di animali URA e SSRA.L’agricoltura svizzera ha raggiunto,nel complesso,un buon standard ecologico.A livello regionale esiste ancora un potenziale di miglioramento.Pertanto nella Politica agricola 2011 vengono proposti aiuti iniziali a sostegno di tecniche e sistemi produttivi che promuovono un utilizzo parsimonioso delle risorse.Tuttavia è necessario migliorare anche le condizioni dal profilo esecutivo.Il coordinamento dei controlli e la semplificazione degli iter,oltre a dare maggior credibilità,contribuiscono a ridurre a livelli ragionevoli il dispendio amministrativo che grava sul primario.
Il Consiglio degli Stati tratterà la Politica agricola 2011 nella sessione invernale del 2006.Successivamente il pacchetto passerà al Consiglio nazionale.Gli adeguamenti previsti dalla Politica agricola 2011 e l’importo dei mezzi finanziari per il credito quadro per il periodo 2008-2011 saranno resi noti presumibilmente nell’estate 2007. L’obiettivo è che anche le necessarie disposizioni esecutive siano rese note entro la fine del 2007,cosicché i contadini possano avvalersi di basi legali ben definite per prendere le proprie decisioni.
Manfred Bötsch
Direttore dell’Ufficio federale dell‘agricoltura
PREFAZIONE 5
■■■■■■■■■■■■■■■■ 1.Ruolo e situazione dell’agricoltura
1 7
L’articolo 104 della Costituzione federale sancisce che la Confederazione provvede affinché l’agricoltura,tramite una produzione ecologicamente sostenibile e orientata verso il mercato,contribuisca efficacemente a:
a.garantire l’approvvigionamento della popolazione;
b.salvaguardare le basi vitali naturali e il paesaggio rurale;
c.garantire un’occupazione decentrata del territorio.
Dagli obiettivi ancorati nella Costituzione si evince che i compiti affidati all’agricoltura vanno ben oltre la mera produzione di derrate alimentari.In tale contesto,si parla infatti di agricoltura multifunzionale.La cura del paesaggio,la salvaguardia delle basi vitali naturali e l’occupazione decentrata del territorio sono prestazioni che pur essendo a vantaggio della collettività vengono retribuite soltanto in parte sul mercato.
Il concetto di «sostenibilità» è stato ancorato nella Costituzione per la prima volta nel 1996.Esso è assurto a importante linea direttrice per l’operato politico dopo la Conferenza sull’ambiente e sullo sviluppo tenutasi a Rio de Janeiro nel 1992.
Il Consiglio federale intende seguire gli effetti della nuova politica agricola.A tal proposito nell’ordinanza concernente l’analisi della sostenibilità in agricoltura ha fissato i presupposti necessari.L’articolo 1 capoverso 1 di detta ordinanza sancisce,infatti,che la politica agricola e le prestazioni dell’agricoltura vanno esaminate nell’ottica della sostenibilità.Il capoverso 2 prescrive di valutare le implicazioni di ordine economico, ecologico e sociale.L’UFAG viene incaricato di redigere un rapporto annuale sui risultati delle analisi.Tale mandato viene assolto attraverso il Rapporto agricolo.
Le tre dimensioni della sostenibilità rappresentano la struttura alla base delle informazioni contenute nel capitolo 1 del presente rapporto.Esso fornisce informazioni sul ruolo e la situazione dell’agricoltura.
8 1.RUOLO E SITUAZIONE DELL’AGRICOLTURA 1
1.1 Economia
Per poter fornire le prestazioni richieste,l’agricoltura deve poter contare su una base economica sufficientemente ampia.La descrizione delle conseguenze economiche della politica agricola rappresenta pertanto un punto cardine del resoconto.In tal modo è infatti possibile ottenere informazioni sui risultati economici delle aziende agricole,sullo sviluppo strutturale,sull’interconnessione con gli altri settori dell’economia o sulle condizioni di mercato.
Qui di seguito è illustrato il ruolo economico dell’agricoltura in qualità di tassello dell’economia,vengono fornite informazioni sulla produzione,il consumo,il commercio estero,i prezzi alla produzione e i prezzi al consumo rilevati sui singoli mercati nonché descritta la situazione economica dell’intero settore e delle aziende individuali.
■■■■■■■■■■■■■■■■
9 1.1 ECONOMIA 1
1.1.1
L’agricoltura,parte integrante dell’economia
Sviluppo strutturale
Per sviluppo delle strutture agricole si intende un processo di adeguamento a condizioni economiche mutate.I mutamenti si manifestano con una riduzione del numero di aziende parallelamente a un aumento della superficie media aziendale,a un calo della popolazione agricola e alla progressiva meccanizzazione.Nei seguenti paragrafi vengono illustrate le strutture agricole sulla base dello sviluppo del numero di aziende e di lavoratori.
Da diversi decenni il numero di aziende è in costante calo.Negli Anni ‘50 e ‘60 la flessione media annua è stata del 2 per cento circa,per poi subire un lieve rallentamento nei due decenni successivi.Con il nuovo orientamento della politica agricola, negli Anni ‘90,si è assistito all’intensificarsi del mutamento strutturale.Dal 2000 si è nuovamente osservato un calo del tasso di flessione annuo rispetto agli Anni ‘90.
Evoluzione del numero di aziende per classe di dimensioni e per regione
■■■■■■■■■■■■■■■■
CaratteristicaNumero di aziendeVariazione annua in % 19902000200320051990–20002000–2005 Classe di dimensioni 0–3 ha19 8198 3717 1186 622–8,3–4,6 3–10 ha27 09218 54216 22015 133–3,7–4,0 10–20 ha31 63024 98423 07721 994–2,3–2,5 20–25 ha6 6777 2447 1557 1570,8–0,2 25–30 ha3 3644 4304 6134 6492,81,0 30–50 ha3 5495 7596 2166 4945,02,4 >50 ha6841 2071 4671 5785,85,5 Regione Regione di pianura41 59031 61229 10228 180–2,7–2,3 Regione collinare24 54118 95717 97217 398–2,5–1,7 Regione di montagna26 68419 96818 79218 049–2,9–2,0 Totale92 81570 53765 86663 627–2,7–2,0 Fonte:UST
Aziende
■
10 1.1 ECONOMIA 1
Tabella 1,pagina A2
La diminuzione del numero di aziende nel decennio 1990–2000 ha interessato nella misura di circa la metà piccole aziende con una superficie fino a 3 ettari.Una chiara flessione si è registrata anche per le aziende delle classi di dimensioni inferiori ai 20 ettari.Per contro sono aumentate le aziende delle classi di dimensioni superiori ai 20 ettari.
Nel periodo tra il 2000 e il 2005,si è osservata una flessione annua inferiore rispetto agli Anni ’90 per quanto riguarda le piccole aziende.Per contro essa è leggermente aumentata presso le aziende delle classi di dimensioni tra i 3 e i 10 ettari e per quelle tra i 10 e i 20 ettari.Nel periodo considerato,nella classe di dimensioni 20–25 ettari è stato registrato un tasso di flessione debole.La soglia di crescita è salita da 20 a 25 ettari.Ciò significa che dal 2000 i 25 ettari rappresentano la linea di demarcazione tra le aziende in diminuzione e quelle in aumento.
Dall’evoluzione del numero di aziende per regione tra il 1990 e il 2000 si evince un calo più forte nella regione di pianura (circa 10'000) che nella regione collinare e di montagna (5'500 risp.6'500).In termini relativi,il tasso di flessione annuo nella regione di montagna è stato però il più elevato.Rispetto agli Anni ‘90,nei primi cinque anni del nuovo millennio,soprattutto nella regione collinare e di montagna si sono osservati tassi di flessione nettamente più bassi.
Evoluzione del numero di aziende gestite a titolo principale o a titolo accessorio per regione
CaratteristicaNumero di aziendeVariazione annua in
Aziende
Regione di montagna10 0338 0586 8906 486–2,2–4,2
Totale28 57321 29818 74017 716–2,9–3,6
Fonte:UST
Tra il 2000 e il 2005,in tutte le regioni il tasso di flessione annuo delle aziende a titolo principale è diminuito rispetto agli Anni ‘90.Nella regione di montagna è stato riscontrato il tasso più basso (0,6%).Per le aziende gestite a titolo accessorio nella regione di montagna si è osservato un tasso di flessione pari a quasi il doppio di quello registrato nel decennio precedente.Nelle regioni di pianura e collinare è rimasto abbastanza stabile a livelli relativamente alti.Complessivamente,tra il 2000 e il 2005,il numero di aziende a titolo principale è diminuito di oltre 3'300 unità e il numero di quelle a titolo accessorio di circa 3'600 unità.
% 19902000200320051990–20002000–2005
titolo principale Regione di pianura30 13923 53622 00721 454–2,4–1,8 Regione collinare17 45213 79313 21712 894–2,3–1,3 Regione di montagna16 65111 91011 90211 563–3,3–0,6 Totale64 24249 23947 12645 911–2,6–1,4
Aziende a
Regione di pianura11 4518 0767 0956 726–3,4–3,6 Regione collinare7 0895 1644 7554 504–3,1–2,7
a titolo accessorio
1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.1 ECONOMIA 11 1
■ Lavoratori
Il calo del numero di aziende agricole comporta una riduzione del numero di lavoratori.
Evoluzione del numero di lavoratori
Fonte:UST
Negli Anni ‘90 il numero di lavoratori nel primario è diminuito di circa 50'000 unità. A registrare la flessione è stata esclusivamente la manodopera familiare.Al contrario, nel periodo in oggetto,la manodopera extrafamiliare è leggermente aumentata.
Dal 2000 il numero di lavoratori è diminuito di altre 15'700 unità.A differenza degli Anni ‘90,tra il 2000 e il 2005 è diminuita anche la manodopera extrafamiliare.Quasi la metà del calo concerneva questa categoria.
CaratteristicaNumero di persone occupateVariazione annua in % 19902000200320051990–20002000–2005 Manodopera familiare217 477165 977157 683157 360–2,7–1,1 di cui: capoazienda (m.)88 88974 72469 48167 888–1,7–1,9 capoazienda (f.)3 9262 3462 5171 989–5,0–3,2 Manodopera extrafamiliare36 08437 81635 49630 6640,5–4,1 Totale253 561203 793193 179188 024–2,2–1,6
12 1.1 ECONOMIA 1
Tabella 2,pagina A3
Indicatori economici
Nel 2004 l’economia svizzera ha realizzato un valore aggiunto lordo di 447'976 milioni di franchi.Rispetto all’anno precedente vi è stato un aumento del 2,1 per cento. La quota del primario è stata esigua (1,3%).Tre quarti di questa percentuale sono stati generati dall’agricoltura.
Evoluzione del valore aggiunto lordo dei tre settori dell’economia Dati ai prezzi correnti
Nel periodo 2000–2005,il totale delle importazioni è aumentato di 18,2 miliardi di franchi,ossia del 13,1 per cento e il totale delle esportazioni di 30 miliardi di franchi (+22,1%).In questo lasso di tempo è cresciuto anche il commercio di prodotti agricoli. Sia le importazioni che le esportazioni sono aumentate di 0,9 miliardi di franchi, attestandosi rispettivamente su 9,4 e 4,4 miliardi di franchi.
Nell’anno oggetto del rapporto,il 75,7 per cento delle importazioni agricole (7,1 mia.fr.) proveniva dall’UE (UE dei 25).Il 69,6 per cento dei prodotti esportati dalla Svizzera (3,1 mia.fr.) è stato destinato all’area UE (UE dei 25).Rispetto all’anno precedente,le importazioni dall’UE dei 25 sono aumentate di quasi 208 milioni di franchi e le esportazioni verso questi Paesi di 302 milioni di franchi.
Settore199920002001200220032004 1 Variazione 1999/2004 In mio.fr.In mio.fr.In mio.fr.In mio.fr.In mio.fr.In mio.fr.In % Primario5 9656 4365 7725 6935 4245 866–1,7 di cui agricoltura secondo il CEA4 6454 9874 4244 3704 0244 398–5,3 Secondario109 973111 978116 423116 687115 784117 8737,2 Terziario285 005300 106303 493313 354317 489324 23713,8 Totale400 943418 520425 688435 734438 698447 97611,7 1 Cifre provvisorie Fonte:UST
Evoluzione del mercato estero 200020012002200320042005Variazione 2000/05 In mia.fr.In mia.fr.In mia.fr.In mia.fr.In mia.fr.In mia.fr.In % Totale importazioni139,4141,9130,2129,7138,8157,613,1 Prodotti agricoli8,58,68,58,98,99,410,6 di cui provenienti dall’ UE 1 6,06,26,36,76,97,118,1 Totale esportazioni136,0138,5136,5135,4147,4166,022,1 Prodotti agricoli3,53,63,53,64,04,425,7 di cui verso l’UE 1 2,32,42,32,52,83,133,4 1 UE dei 15 fino al 2003,dal 2004 UE dei 25 Fonte:DGD ■ Valore aggiunto lordo ■ Commercio estero 13 1.1 ECONOMIA 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1
Commercio estero di prodotti agricoli con l'UE – 2005
Fonte: DGD
Nell’anno oggetto del rapporto,in termini di valore,i prodotti agricoli importati in Svizzera provenivano soprattutto dalla Francia,ma anche dall’Italia e dalla Germania. Quasi due terzi dell’insieme delle importazioni dall’UE provenivano da questi tre Paesi. Lo stesso quadro si era presentato anche negli anni precedenti.La maggior parte delle esportazioni è stata destinata alla Germania.Estremamente negativo appare il bilancio della Svizzera nei confronti di Italia,Francia,Paesi Bassi e Spagna.Per contro si registra un certo equilibrio ad un livello relativamente basso rispetto all’Austria.
Importazioni ed esportazioni di prodotti agricoli e trasformati secondo la categoria di prodotti – 2005
Tabacco e diversi (13, 14, 24)
Latticini (4)
Derrate alimentari (20,21)
Generi voluttuari (9, 17, 18)
Foraggi, cascami (23)
Cereali e preparazioni (10, 11, 19)
Semi oleosi, grassi vegetali e oli (12, 15)
Piante vive, fiori (6)
Verdura (7)
Frutta (8)
Bevande (22)
Prodotti animali, pesce (1, 2, 3, 5, 16)
La Svizzera è un Paese fortemente orientato all’importazione di prodotti alimentari. Nell’anno oggetto del rapporto le importazioni hanno interessato essenzialmente bevande,prodotti animali (compreso il pesce) nonché preparazioni alimentari e frutta.
Germania Francia Italia Austria Spagna Paesi Bassi Altri Paesi 1 018 1 318 575 1 662 298 1 493 251 282 115 526 251 849 573 959 2 000 1 5001 500 1 000500 0 In mio.fr. 5001 000 Importazioni Eccedenza d'importazione Esportazioni
Fonte: DGD
609 397 584 442 1 140 999 917 996 219 327 505 712 68 432 3 562 5 587 11 1 011 288 1 500 77 1 395 In mio. fr. ( ): Voce di tariffa Importazioni Eccedenza d'importazione e d'esportazione Esportazioni 2 0001 5001 500 1 00050005001 000 14 1.1 ECONOMIA 1
Le importazioni di bevande si compongono del 67 per cento di vini e del 10 per cento circa rispettivamente di liquori e di acqua minerale.Le importazioni totali di prodotti di origine animale si compongono del 40 per cento circa di carne,del 30 per cento di pesce e,per quanto riguarda la quota rimanente,di preparati e conserve di carne.
Per quanto concerne le esportazioni,le derrate alimentari e i generi voluttuari registrano i volumi maggiori.Le preparazioni alimentari,gli estratti di caffè,le zuppe e le salse rappresentano la quota principale delle esportazioni totali di derrate alimentari.Tra i generi voluttuari vengono esportati prevalentemente caffè torrefatto,dolciumi e cioccolata.Le esportazioni di frutta verdura e prodotti di origine animale restano a livelli modesti.
Nell’anno oggetto del rapporto sono state conseguite eccedenze di esportazione di tabacco e diversi (+213 mio.fr.),di latticini (+142 mio.fr.) nonché di derrate alimentari (+141 mio.fr.).Rispetto all’anno precedente l’eccedenza di esportazione di tabacco e diversi è diminuita di 63 milioni di franchi,quella di latticini di circa 20 milioni di franchi,mentre per quanto riguarda le derrate alimentari è aumentata di 46 milioni di franchi.
L’agricoltura svizzera ha un preciso mandato costituzionale che consiste nel contribuire sostanzialmente a garantire l’approvvigionamento della popolazione con derrate alimentari.La quota della produzione indigena rispetto al totale del consumo indigeno è definita «grado di autoapprovvigionamento».
Da sempre l’agricoltura svizzera pone l’accento sulla produzione animale,ciò che spiega il grado di autoapprovviginamento relativamente elevato in questo settore.Nel 2004 la quota indigena per quanto concerne i prodotti di origine animale era pari al 94 per cento,ossia un punto percentuale in meno rispetto al 2003.Dopo un 2003 molto secco (39%),la quota dei prodotti vegetali è fortemente aumentata (45%).Nel complesso il grado di autoapprovvigionamento registrato nel 2004 ha segnato un incremento di 4 punti percentuali rispetto al 2003,attestandosi sul 60 per cento.
199319941995199619971998199920002001200320022004 Calorie in % Derrate alimentari di origine animale Totale derrate alimentari Derrate alimentari di origine vegetale Fonte: USC 0 100 80 60 40 20
■ Grado di autoapprovvigionamento
Evoluzione del grado di autoapprovvigionamento
1.1 ECONOMIA 15 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1
Tabella 13,pagina A13
■ Evoluzione degli indici dei prezzi
L’indice dei prezzi alla produzione dei prodotti agricoli è diminuito considerevolmente tra il 1990 e il 2002.Dopo un lieve aumento nel 2003 e nel 2004,si è nuovamente registrata una tendenza al ribasso.Nell’anno oggetto del rapporto l'indice ha segnato 74,0 punti percentuali,toccando il punto più basso da 15 anni a questa parte.Rispetto all’anno precedente (76,8) il calo è stato di quasi 3 punti percentuali.Complessivamente,rispetto al 2004,è stata rilevata una diminuzione per la maggior parte delle voci.In particolare sono scesi i prezzi dei suini da macello e della verdura.Una forte crescita è stata riscontrata soltanto per i prezzi dei vitelli.
Contrariamente all’indice dei prezzi alla produzione,l’indice nazionale dei prezzi al consumo del sottogruppo derrate alimentari e bevande ha continuato ad aumentare. Si registra un aumento più marcato segnatamente a partire dal 1999.Nell’anno oggetto del rapporto vi è stato un leggero calo,pari allo 0,8 per cento,cosicché l’indice si attesta a quota 110,4 punti.
Evoluzione degli indici dei prezzi alla produzione, al consumo e all'importazione di derrate alimentari nonché dell'indice dei prezzi per i mezzi di produzione agricoli
Indice (1990/92 = 100)
1 Base maggio 1997 = 100. Il nuovo indice comprende il 100 per cento dei mezzi di produzione. Nel vecchio indice (base 1976) i fattori di produzione «lavoro» e «capitale» erano ponderati al 25 per cento nell'indice globale. Allora i mezzi di produzione erano ponderati al 75 per cento.
Indice dei prezzi alla produzione agricoltura
Indice nazionale dei prezzi al consumo, sottogruppo derrate alimentari e bevande
Indice dei prezzi dei mezzi di produzione agricoli 1
Indice dei prezzi all'importazione delle derrate alimentari 2
2 Base maggio 2003 = 100. Per questo indice non si dispone di dati antecedenti. Fino all'aprile 2003 l'indice dei prezzi all'importazione per il gruppo «derrate alimentari» comprendeva soltanto i sottogruppi «carne», «altre derrate alimentari» e «bevande». Con la revisione del maggio 2003 sono stati inseriti ulteriori sottogruppi. Ora l'indice copre una categoria più ampia delle importazioni di derrate alimentari.
Fonti: USC, UST
L’indice dei prezzi dei mezzi di produzione agricoli mostra,dal 1999,una lieve tendenza al rialzo. Negli scorsi due anni vi è stato un incremento leggermente più forte. Nell’anno oggetto del rapporto,l’indice è aumentato dell'1,5 per cento rispetto al 2004,attestandosi su 105,3 punti.L’indice può essere suddiviso in mezzi di produzione di origine agricola (sementi,foraggi) e altri mezzi di produzione.Nel periodo considerato l’indice parziale dei mezzi di produzione di origine agricola è diminuito,mentre quello degli altri mezzi di produzione è aumentato.
Nel maggio 2003 l’indice dei prezzi all’importazione di derrate alimentari è stato rivisto,impostandolo su una nuova base (maggio 2003 = 100).Nel paniere delle merci sono stati inseriti sottogruppi supplementari.Ne consegue che ora l’indice copre una categoria più ampia d’importazioni di derrate alimentari.Nell’anno oggetto del rapporto l’indice ammontava a 103,3 punti,segnando un incremento di 0,9 punti percentuali rispetto al 2004.
70 75 80 85 90 95 100 105 110 115 1990–1992 19931994199519961997199819992000200120032005 2004 2002 16 1.1 ECONOMIA 1
■ Uscite per agricoltura e alimentazione
Uscite della Confederazione
Nell’anno oggetto del rapporto,le uscite totali della Confederazione ammontavano a 51'403 milioni di franchi.Ciò rappresenta un aumento di 1,1 miliardi di franchi,ossia del 2,2 per cento,rispetto al 2004.Per agricoltura e alimentazione sono stati spesi 3'771 milioni di franchi.La voce «agricoltura e alimentazione» figura,come finora,al quinto posto dopo l’assistenza sociale (14'143 mio.fr.),le finanze e le imposte (10'216 mio.fr.),i trasporti (7'806 mio.fr.) e la difesa nazionale (4'576 mio.fr.).Rispetto all’anno precedente vi è stato un aumento delle spese,pari complessivamente a circa 1,3 miliardi di franchi,per i settori:assistenza sociale (+330),finanze e imposte (+799) e trasporti (+371),mentre è stato registrato un calo di circa 200 milioni di franchi nei settori:difesa nazionale (–65 mio.fr.) nonché agricoltura e alimentazione (–131 mio.fr.).
Evoluzione delle uscite della Confederazione per agricoltura e
Nel 2005 la quota di agricoltura ed alimentazione rispetto alle uscite totali della Confederazione è stata del 7,3 per cento.Mai prima d’ora era stato registrato un valore così basso.
Le uscite per produzione e smercio continuano a diminuire.Dopo che nel periodo 1998–2003 i fondi riservati al sostegno del mercato sono stati ridotti di un terzo come previsto dall’articolo 187 delle disposizioni transitorie della nuova LAgr,nel 2004 e nel 2005 in questo settore è stato possibile decurtare annualmente 60 milioni di franchi. Ciò corrisponde a una riduzione dell’8 per cento circa.
alimentazione 19951996199719981999200020012002200320042005 mio. fr. In % Valore assoluto (mio. fr.) In % delle uscite totali Fonte: Conto dello Stato 0 4 500 4 000 3 500 3 000 2 500 2 000 1 500 1 000 500 0,0 1,0 10,0 8,0 9,0 6,0 7,0 4,0 5,0 2,0 3,0 3 547 3 953 3 922 3 925 4 197 3 727 3 962 4 067 3 908 3 902 3 771
17 1.1 ECONOMIA 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1
Tabella 51,pagina A58
Evoluzione delle uscite della Confederazione per agricoltura e alimentazione
Avvertenza:il Conto dello Stato 1999 costituisce la base per la ripartizione dei mezzi finanziari fra i singoli ambiti di spesa.Le uscite per la valorizzazione delle patate e della frutta oppure quelle dell’Amministrazione federale dei cereali 1990/92,ad esempio,figurano come uscite dell’UFAG.All’epoca non esistevano ancora conti separati.Pertanto le cifre concernenti gli anni 1990/92 non sono identiche ai dati del Conto dello Stato,quelle che si riferiscono agli anni 2003 e 2005,invece,sono nuovamente comparabili.
Fonti:Conto dello Stato,UFAG
Nell’anno oggetto del rapporto per i pagamenti diretti sono stati spesi ben 30 milioni di franchi in meno rispetto al 2004.Tale riduzione è riconducibile soprattutto ai risparmi nell’ambito del programma di sgravio 03 (PSg 03).
Nell’anno oggetto del rapporto le uscite nell’ambito del miglioramento delle basi sono diminuite di 24 milioni di franchi.Come per i pagamenti diretti,anche in questo settore la riduzione delle uscite è correlata ai risparmi nell’ambito del PSg 03.
Ambito di spesa1990/92200320042005 In mio.fr. Produzione e smercio1 685798731677 Pagamenti diretti7722 4352 4982 464 Miglioramento delle basi186215202178 Ulteriori uscite405460471452 Totale agricoltura e alimentazione3 0483 9083 9023 771
18 1.1 ECONOMIA 1
Il 2005 è stato meno propizio rispetto all’anno precedente.Le condizioni meteorologiche dell’anno in oggetto,salvo nelle regioni colpite da eventi estremi,hanno permesso agli agricoltori di ottenere rendimenti medi.La produzione lattiera è rimasta più o meno stabile rispetto al 2004,malgrado il calo dei prezzi alla produzione.Buoni prezzi hanno caratterizzato il mercato della carne di manzo,mentre sul mercato della carne di maiale si sono registrati prezzi alla produzione relativamente bassi rispetto al 2004.Per contro,il consumo della carne di maiale è continuato ad aumentare superando quello della carne di pollame.Rispetto al 2004 la produzione orticola,parallelamente al mantenimento dei prezzi a un livello relativamente elevato,ha conseguito rendimenti stabili.Nel complesso il valore della produzione dell’intero settore ammonta a 10,3 miliardi di franchi.
La produzione di derrate alimentari (prodotti animali e vegetali) è diminuita del 6,6 per cento rispetto al 2004,anno relativamente buono se confrontato al 2005.La produzione vegetale è diminuita del 8,4 per cento (–414 mio.di fr.) e la produzione animale del 4,8 per cento (–247 mio.di fr.).Essendo la produzione animale meno direttamente legata alle condizioni meteorologiche,è ovvio che il suo valore sia diminuito più lievemente rispetto a quello della produzione vegetale.
■■■■■■■■■■■■■■■■ 1.1.2 Mercati
Latte 22% Bestiame suino 9% Bestiame bovino 11% Att. accessorie non agricole 3% Frutta 5% Fonte: UST Pollame, uova 4% Altri prodotti animali 1% Orticoltura e floricoltura 13% Prestazioni di servizio agricole 6% Vino 4% Patate, barbabietole da zucchero 3% Cereali 5% Piante foraggere 12% Altri prodotti vegetali 2% 19 1.1 ECONOMIA 1
Composizione del settore primario – 2005
Tabella 14,pagina A14
■ Produzione:produzione totale al rialzo – lieve flessione delle forniture di latte
Latte e latticini
Nel 2005 è stato fornito un quantitativo leggermente inferiore di latte rispetto all'anno precedente.Lo smercio del principale prodotto dell'economia lattiera,il formaggio,è stato soddisfacente sia in Svizzera che all'estero.Sono cresciute pure le vendite di prodotti a base di latte fresco,yogurt e panna di consumo.Di conseguenza è diminuito il volume di produzione di latte in polvere e burro,ossia proprio di quei prodotti spesso difficilmente valorizzabili in modo conforme alle esigenze del mercato.Continua il calo dei prezzi alla produzione del latte.
Rispetto al 2004 la produzione totale di latte ha registrato un incremento di 20'000 tonnellate,raggiungendo quota 3,96 milioni di tonnellate.Il 19 per cento circa del volume di produzione è servito all’autoapprovvigionamento o è stato somministrato agli animali dell'azienda.Nel 2005 le forniture di latte sono state pari a 3,203 milioni di tonnellate.Rispetto al 2004 vi è stata una lieve flessione (–8'765 t).Questo quantitativo proveniva da 567'997 vacche.Nell’anno oggetto del rapporto la produttività delle vacche da latte ha segnato un lieve rialzo,fissandosi a 5'690 kg (+10 kg).
Come sempre le fluttuazioni stagionali nelle forniture sono considerevoli e rappresentano una sfida continua per gli addetti alla valorizzazione.Le forniture da primato registrate nel mese di maggio (59'500 t),ad esempio,sono state di oltre il 24 per cento superiori a quelle del mese d'agosto.
Forniture mensili di latte – 2004 e 2005 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre In 1 000 t Forniture di latte 2005 Forniture di latte 2004 Fonte: TSM 220 230 250 240 270 260 280 290 300 310 320 1.1 ECONOMIA 1 20
Tabelle 3–12,pagine A4–A12
Nel 2005,il quantitativo totale di latte commercializzato (3,203 mio.t) è stato valorizzato come segue (valori in t di latte):
latte di consumo e altri latticini:1 099 889 t(–2,6%)
formaggio:1 371 514 t(+2,2%)
panna/burro:731 819 t(–1,2%)
Il volume di fabbricazione di formaggio è aumentato del 3,3 per cento rispetto all’anno precedente,attestandosi sulle 167'708 tonnellate.Sono stati registrati incrementi dell'8 per cento per il formaggio fresco che ha raggiunto quota 39'781 tonnellate, del 3,2 per cento per il formaggio a pasta semidura attestatosi sul livello di 49'433 tonnellate e dello 0,5 per cento per il formaggio a pasta dura fissatosi a 71'050 tonnellate.Il volume di produzione del formaggio a pasta molle è diminuito del 2,4 per cento a 6'565 tonnellate,mentre quello del formaggio di pecora e di capra è aumentato dell'8 per cento,attestandosi sulle 879 tonnellate.
La produzione di prodotti a base di latte fresco è,nel complesso,al rialzo.Nell'anno oggetto del rapporto il volume di produzione di yogurt è stato di 140'471 tonnellate (+4,6%).È invece diminuita dell'1,7 per cento la produzione di latte di consumo che ammonta a 488'412 tonnellate.
Per la prima volta da un paio d'anni a questa parte,nel 2005 è stata registrata una tendenza positiva per quanto concerne la produzione di panna.La produzione di latte scremato in polvere e latte intero in polvere è lievemente diminuita;quella di burro ha subito una flessione,in termini relativi,di ben il 3,7 per cento ossia di quasi 1'500 tonnellate.
Andamento della valorizzazione del latte commercializzato 1990/92 200320042005 In 1 000 t latte Altri latticini Panna Burro Fonti:
USC Formaggio Latte di consumo 0 3 500 3 000 2 500 2 000 1 500 1 000 500 ■ Valorizzazione: più formaggio 1.1 ECONOMIA 21 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1
TSM,
■ Commercio estero: bilancio globale positivo
Per il settore lattiero la bilancia del commercio estero è tuttora positiva.La Svizzera esporta più formaggio,latte in polvere,yogurt e panna di quanto ne importa.
Nel 2005 le esportazioni di formaggio,comprese quelle di fondue pronta pari a 5'312 tonnellate,sono aumentate del 2,0 per cento a 57'020 tonnellate.Anche le importazioni di formaggio sono cresciute lievemente,attestandosi su un livello di 31'912 tonnellate circa.Le esportazioni di yogurt sono diminuite del 57,1 per cento a 7'300 tonnellate,mentre quelle di panna sono cresciute del 210 per cento a 4'275 tonnellate.Questa evoluzione è parzialmente riconducibile all’utilizzo del contingente a dazio zero dell'UE per yogurt e panna.Rispetto al 2004 le esportazioni di latte in polvere sono aumentate di 1'353 tonnellate,attestandosi sulle 16'970 tonnellate (+8,7%).Le importazioni hanno invece subito una flessione del 41,1 per cento.
Anche nel quarto anno dall'entrata in vigore dell'accordo sul formaggio siglato con l'UE non per tutti i contingenti a dazio zero è stato possibile attribuire i quantitativi disponibili.Soltanto 16'059 delle 19'500 tonnellate disponibili sono state aggiudicate all'asta.Contrariamente a quanto era stato il caso nei due anni precedenti,il contingente 119 (mozzarella) ha potuto essere attribuito integralmente.
Contingenti d'importazione di formaggio della Svizzera
gente attribuito gente attribuito gente attribuito gente attribuito
La vendita all'asta della prima tranche semestrale dei diritti d'importazione per l'anno 2006/07 conferma l'evoluzione degli ultimi quattro anni.I contingenti di mozzarella, altro formaggio fresco e a pasta molle nonché di formaggio a pasta semidura e formaggio a pasta dura hanno potuto venir attribuiti integralmente.Per quanto concerne il contingente n.121,invece,soltanto 2'090 delle 2'500 tonnellate oggetto del bando sono state acquistate.Ciò vale anche per il contingente del Provolone di cui sono state acquistate soltanto 163 delle 250 tonnellate disponibili.
Prodotto1°anno (giugno 02– 2°anno (giugno 03– 3°anno (giugno 04– 4°anno (giugno 05–maggio 03)maggio 04)maggio 05)maggio 06) Contin-Quantitat. Contin- Quantitat. Contin-Quantitat. Contin-Quantitat.
In tIn tIn tIn tIn tIn tIn tIn t 119Mozzarella5005007005009507001 0501 050 120Formaggio fresco e a pasta molle1 0001 0003 3001 0004 8504 8506 3506 037 121Asiago,Bitto,Brà,Fontal, Montasio…5 0002 7195 0005 0005 0003 4275 0003 073 122Provolone500211500500500304500273 123Formaggio a pasta dura e semidura5 0004 5695 0005 0005 7005 3676 6005 626 Fonte:UFAG
Contingente
1.1 ECONOMIA 1 22
n.
■ Consumo:yogurt
Conformemente all'accordo,nel quarto anno erano disponibili 6'750 tonnellate per l’esportazione supplementare a dazio zero nell’UE (aumento del contingente a dazio zero di 1'250 t rispetto al terzo anno).Nel 2005 le possibilità di accesso al mercato sono state sfruttate maggiormente rispetto a quanto era stato il caso nel terzo anno dall'entrata in vigore dell'accordo.Nel mese di luglio 2005 (inizio dell'anno di contingente) l'UE ha assegnato licenze d'importazione per 1'564 tonnellate per importazioni da effettuare tra luglio 2005 e dicembre 2005.Ciò equivale a un incremento di 613 tonnellate (+64,4%) rispetto al 2004.Il quantitativo disponibile per il primo semestre era di 3'375 tonnellate.Per il secondo semestre del 2005/06 potevano essere importate 5'186 tonnellate,compresi i quantitativi di contingente rimasti inutilizzati nel primo semestre.
Il contingente a dazio zero dell'UE,pari a 2'000 tonnellate,per l'esportazione di yogurt e panna svizzeri è stato nuovamente esaurito.
Il consumo pro capite dei singoli prodotti dell'economia lattiera mostra un andamento stabile,eccezion fatta per il consumo di yogurt che è al rialzo.
Il consumo pro capite di formaggio a pasta molle,semidura e dura è lievemente calato rispetto al 2004.Tale calo è stato compensato dall'aumento del 4,9 per cento del consumo di formaggio fresco che ha raggiunto i 6,4 chilogrammi.Le vendite di yogurt sono state di 17,8 chilogrammi pro capite.Ciò corrisponde a un aumento di ben 2,2 chilogrammi (+14,1%).
particolarmente richiesto Andamento del consumo pro capite 1990/92 200320042005 In kg pro capite Formaggio Yogurt Fonte: USC Burro Ricotta 0,0 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 14,0 16,0 18,0 20,0 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.1 ECONOMIA 23 1
■ Prezzi alla produzione: tendenza al ribasso
Il prezzo alla produzione del latte svizzero rilevato franco fattoria o centro di raccolta è stato mediamente di 72.41 centesimi ossia 2.2 centesimi al di sotto del valore riscontrato nel 2004.
Prezzi del latte spuntati nel 2005 a livello nazionale e per regioni 1
■ Prezzi al consumo: aumenta la pressione
1Regione I:Svizzera occidentale;regione II:Berna,Svizzera centrale;regione III:Svizzera nordoccidentale; regione IV:Zurigo/Svizzera orientale;regione V:Svizzera meridionale.Fonte:UFAG
Nell'anno oggetto del rapporto sono aumentate le differenze regionali relative al latte industriale e al latte trasformato in formaggio,pari rispettivamente a 2.22 e 8.66 centesimi.La differenza regionale per quanto concerne il latte biologico è invece diminuita,in alcuni casi addirittura di 4.24 centesimi.Il prezzo del latte biologico è diminuito del 4,3 per cento a 81.81 centesimi il chilogrammo.A dipendenza della regione,per il latte biologico vengono pagati tra gli 8.36 e i 14.03 centesimi il chilogrammo in più rispetto al prezzo corrisposto per il latte industriale o da trasformare in formaggio.
Sulla base di alcuni esempi viene evidenziata la pressione generalizzata sui prezzi al consumo dei latticini.Nel 2005 un chilogrammo di Emmentaler costava mediamente 19.63 franchi.Il calo rispetto all’anno precedente è stato di 30 centesimi.Per un chilogrammo di Gruyère il consumatore ha pagato 20.19 franchi,ossia 35 centesimi in meno rispetto all'anno precedente.Il prezzo al consumo di 150 grammi di mozzarella con un tenore in materia grassa del 45 per cento è stato di 2.13 franchi,vale a dire 7 centesimi in meno rispetto al 2004.Anche i prezzi al consumo del burro speciale nella confezione da 200 grammi e della panna intera nella confezione da mezzo litro sono diminuiti rispettivamente da 3.14 a 2.95 franchi e da 4.50 a 4.22 franchi.
ct./kgCH Regione IRegioneIIRegioneIIIRegioneIVRegione V Totale72.4172.6972.0971.5774.0274.15 Latte ad uso industriale71.0471.4271.1070.3671.6972.58 Latte trasformato in formaggio72.2175.1770.7071.8271.8179.36 Latte biologico81.8184.4181.6484.3980.17 non rilevato
1990/92 200320042005 Indice (maggio 1993 = 100) Latte Formaggio Burro Fonte: UST Panna Altri latticini 75 85 80 90 95 100 105 1.1 ECONOMIA 1 24
Andamento degli indici dei prezzi al consumo per il latte e i latticini
Nel 2005 l'indice dei prezzi al consumo di tutti i latticini è risultato tendenzialmente al ribasso rispetto al 2004.L'indice per il burro ha subito la flessione maggiore in quanto ha perso 2,91 punti (–3%).
Dopo aver raggiunto il picco massimo nel mese di giugno,il margine totale lordo sul latte e i latticini è diminuito continuamente fino a dicembre.L'andamento del margine lordo del formaggio illustra perfettamente la situazione.Anche per quanto concerne il burro,l'andamento del margine lordo è riconducibile a diverse vendite promozionali effettuate nel secondo semestre del 2005.
■ Margine:tendenzialmente al ribasso
Indice (gennaio 1997 = 100) Formaggio Latte e latticini Yogurt Burro Fonte: UFAG 40 50 60 70 80 100 90 110 120 130 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre 1.1 ECONOMIA 25 1
Andamento del margine lordo – 2005
Animali e prodotti di origine animale
Verso la fine dell'anno oggetto del rapporto la comparsa dell'influenza aviaria ha determinato un crollo del consumo di carne di pollame.Dal mese di ottobre 2005 vi è stato un calo del 20 per cento circa delle vendite.Questa situazione è perdurata fino alla primavera 2006 facendo segnare una flessione del 2,8 per cento del consumo pro capite di carne di pollame rispetto all'anno precedente.I prezzi alla produzione di polli e tacchini sono rimasti relativamente stabili mentre l'atteggiamento dei responsabili dei macelli ha inciso sul volume di produzione.Essi avevano infatti imposto agli addetti all'ingrasso di ridurre il numero di pulcini da ingrasso oppure di prolungare i periodi di pausa tra i cicli d'ingrasso dei pulcini.Ciò ha comportato perdite di ricavo per le aziende dedite all'ingrasso di pollame.L'influenza aviaria non ha invece avuto alcun effetto degno di nota sul mercato delle uova.Nell'anno oggetto del rapporto il consumo di uova è stato di 185 pezzi pro capite.Se da un lato la produzione indigena è aumentata dello 0,8 per cento (5 mio.di pezzi),dall'altro le importazioni sono cresciute di 1'300 tonnellate.
Sul mercato della carne suina è stato registrato un minimo storico.Sull'arco dell'anno il prezzo pagato mediamente ai produttori è stato soltanto di 4.02 franchi il chilogrammo di PM.All'origine di ciò vi è soprattutto l'aumento della produzione del 4 per cento.I consumatori hanno approfittato del calo del 10 per cento circa dei prezzi al consumo,determinando un incremento del 2 per cento del consumo di carne suina rispetto al 2004.Per gli addetti all'ingrasso di vitelli il 2004 ha avuto risvolti positivi con prezzi di 13.20 franchi il chilogrammo di PM.Era da più di dieci anni che non si rilevavano prezzi simili.Vista la scarsissima offerta di vitellini da destinare all'ingrasso di vitelli e di bestiame grosso,i produttori hanno dovuto pagare prezzi d'acquisto elevati.Sul mercato della carne di manzo i prezzi alla produzione sono risultati inferiori rispetto all'anno precedente.Il consumo è invece cresciuto ulteriormente.Siccome il quantitativo di carne di salumeria disponibile in Svizzera era insufficiente,è stata autorizzata l'importazione di oltre 2'400 tonnellate di carne di vacca.
1.1 ECONOMIA 1 26
Tabelle 3–12,pagine A4–A12
■ Produzione:effettivo di suini al rialzo
Per la prima volta dal 2001 si è registrato un incremento dell'effettivo di bestiame bovino (+0,7%).L'effettivo delle vacche per la produzione di latte commerciale è in calo da anni,mentre quello delle vacche madri e nutrici è al rialzo.Le aziende detentrici di bovini sono 45'430,ossia 750 in meno rispetto al 2004.L'effettivo di suini è aumentato del 4,7 per cento,raggiungendo 1,609 milioni di capi.È dal 1994 che non venivano registrati livelli simili.L'effettivo di scrofe da allevamento è aumentato di 5'600 capi,attestandosi sulle 148'800 unità.La detenzione di ovini,caprini ed equini è molto quotata.Rispetto al 1990 si registra un notevole incremento del numero di animali di queste categorie.La maggior parte delle pecore e delle capre viene allevata nella regione di montagna.
Andamento degli effettivi di animali
2003/05
in 1 000in 1 000in 1 000in 1 000%
Bovini1 8581 5701 5441 555–16,24
–Vacche per la produzione di latte commerciale726587570568–20,80
–Vacche non destinate alla produzione di latte commerciale,munte515151531,31
–Vacche madri e nutrici14657078407,14
Suini1 7761 5291 5371 609–12,26
Ovini35544544044624,98
Caprini6167717415,85
Equini3853545542,11
Pollame da ingrasso2 8784 5184 9715 06068,51
Galline ovaiole e da allevamento2 7952 1172 0882 189–23,75
Fonte:UST
L'effettivo di pollame da ingrasso è cresciuto ulteriormente,superando il livello di 5 milioni di capi.Rispetto al 1990 si segnala un incremento del 76 per cento del pollame da ingrasso detenuto nei pollai elvetici.Le aziende che detengono pollame da ingrasso sono circa 1'000.
Con 236'165 tonnellate di PM la produzione di carne suina è la più significativa. Seguono la carne bovina con 100'024 tonnellate di PM e la carne di pollame con 33'361 tonnellate di peso di vendita.Rispetto al 2004 è stato registrato un incremento della produzione di carne caprina e suina pari rispettivamente al 16,4 e al 4,0 per cento.Si segnala invece un calo nella produzione di carne equina (–10,4%),di pecora e d'agnello (–6,1%),di vitello (–4,1%) e di pollame (–2,9%).In Svizzera dagli Anni '90 era stato rilevato un incremento costante del volume di produzione di carne di pollame. Nell'anno oggetto del rapporto si è verificata un'inversione di tendenza riconducibile agli effetti dell'influenza aviaria.Presso le aziende svizzere,dal 1990/92 vi è una diminuzione degli effettivi di bovini e suini che si riflette sul volume di produzione, diminuito rispettivamente del 23,5 e dell'11,4 per cento.La produzione di questi due tipi di carne si è quindi adeguata al calo del consumo in atto da tempo.La situazione è completamente diversa per quanto riguarda la carne di pollame.L'aumento del consumo rilevato dal 1990/92 ha comportato un incremento del 60,9 per cento della
animali19902003200420051990–
Specie
1.1 ECONOMIA 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 27 1
■ Commercio estero: il Brasile è il principale fornitore di carne di manzo e di pollame
produzione indigena.Per la carne di pecora e di agnello non si segnalano sviluppi analoghi.Il consumo è stabile da 15 anni,mentre la produzione indigena è cresciuta del 22,2 per cento.
L'85,9 per cento della carne di manzo e il 94,3 per cento della carne suina consumata nel nostro Paese è di provenienza svizzera,mentre soltanto un chilo di carne equina su dieci,un chilo di carne di coniglio su cinque e un chilo di carne di pollame,di capra e di pecora su due sono di produzione elvetica.Nell'anno oggetto del rapporto la quota indigena per tutte le categorie di carne ammontava all'80,5 per cento.
La produzione di uova è cresciuta dello 0,8 per cento,raggiungendo il livello di 657 milioni di pezzi.Rispetto al 1990/92 si è registrato un incremento della produzione del 3 per cento.
Le esportazioni di carne e prodotti carnei svizzeri ammontano a 2'160 tonnellate.La carne secca di manzo rappresenta il principale prodotto elvetico d'esportazione con una quota di mercato di 1'218 tonnellate.Essa è destinata quasi esclusivamente al mercato francese e tedesco.Il valore commerciale delle esportazioni svizzere di carne è stato di circa 30 milioni di franchi.
Le ditte svizzere hanno importato complessivamente 103'000 tonnellate di carne, prodotti carnei e frattaglie per un valore commerciale di oltre 690 milioni di franchi. I principali partner commerciali sono la Germania (31'000 t),il Brasile (20'000 t) e la Francia (10'000 t).Il valore commerciale delle merci importate da questi tre Paesi ammonta a 275 milioni di franchi circa.Dal profilo quantitativo dominano le importazioni di carne di pollame e di manzo che ammontano rispettivamente a 42'100 e a 12'600 tonnellate.A causa della scarsa offerta indigena le importazioni di carne di manzo hanno toccato livelli che non si registravano da diversi anni.
Il 79 per cento della carne di manzo e di vitello importata proviene dal Brasile.Rispetto all'anno precedente vi è stato un incremento del 5 per cento.Nella graduatoria dei fornitori seguono Sudafrica (5%),Paesi Bassi (4%) e Francia (4%).Il Brasile esporta prevalentemente tagli speciali della coscia di manzo,lombi e High-Quality-Beef.
1990/92200320042005 Indice (1990/92 = 100) Carne di manzo Carne ovina Carne di pollame Fonti: Proviande, USC Carne di vitello Carne caprina Uova in guscio 70 170 160 150 140 130 120 110 100 90 80 Carne suina Carne equina
Andamento della produzione animale
1.1 ECONOMIA 1 28
I principali esportatori di carne di pecora e d'agnello sono l'Australia e la Nuova Zelanda che detengono una quota dell'82 per cento.La carne equina proviene prevalentemente dagli Stati Uniti (46%) e dal Canada (34%).Il Brasile guida per la prima volta la graduatoria degli esportatori di carne di pollame verso la Svizzera (26%). Questo Paese è il principale esportatore anche a livello mondiale.La Svizzera importa carne di pollame anche dalla Germania (19%),dalla Francia (17%) e dall'Ungheria (17%).Gli insaccati italiani sono sempre particolarmente apprezzati.In Svizzera ne vengono vendute 2'600 tonnellate.Sulle tavole elvetiche (economie domestiche e strutture di ristorazione) giungono ulteriori 1'600 tonnellate di preparazioni di carne e conserve provenienti dalla Francia.
Nell'anno oggetto del rapporto sono stati importati complessivamente 3'229 asini e cavalli.Un cavallo su tre è di provenienza tedesca,mentre uno su quattro è francese. La Svizzera ha esportato 1'064 equini.
Il commercio estero delle uova si svolge praticamente a senso unico.A importazioni di oltre 28'300 tonnellate si contrappongono esportazioni pari soltanto a 70 tonnellate. Rispetto all'anno precedente le importazioni sono aumentate di 1'300 tonnellate.La metà circa delle uova importate è venduta al dettaglio,l'altra metà viene spezzata e utilizzata nell'industria alimentare.I principali fornitori di uova,con una quota complessiva di 22'800 tonnellate,sono la Germania,i Paesi Bassi e la Francia.In Svizzera vengono importate anche 10'500 tonnellate di prodotti di uova liquidi ed essiccati nonché di albume d'uovo.Oltre la metà di tale quantitativo proviene dai Paesi Bassi. Le esportazioni di questo tipo di prodotti sono state soltanto di 10 tonnellate.
Nel quadro dell'Uruguay Round dell'OMC,la Svizzera si è impegnata a garantire l'accesso al mercato,ad aliquote di dazio ridotte,a un determinato quantitativo di carne.Per la carne di manzo,di pecora,di cavallo e di capra il contingente doganale ammonta dal 1996 a 22'500 tonnellate.La Svizzera ha rispettato il suo impegno ogni anno.Nella media di questi ultimi dieci anni ha autorizzato importazioni per oltre 28'000 tonnellate annue.Per la carne di maiale e di pollame il contingente doganale fissato nel 1996 a 50'020 tonnellate è stato aumentato nel 2000 a 54'500 tonnellate e da allora è rimasto invariato.La Svizzera ha più che onorato anche questo impegno. Nella media degli anni dal 1996 al 2005 le importazioni sono state di circa 54'570 tonnellate annue.Per sei anni il contingente doganale non è stato esaurito.Vi è stata tuttavia una compensazione nei quattro anni in cui si è importato di più.Dal 1996 il contingente doganale degli animali della specie equina ammonta a 3'322 capi. Mediamente esso viene utilizzato nella misura dell'89 per cento.
Con 393’296 tonnellate il consumo di carne è stato dello 0,6 per cento superiore allo scorso anno.La metà circa di tale quantitativo è rappresentata dalla carne suina.La quota minore spetta alla carne caprina (708 t).La carne bovina e quella suina sono in ripresa con un incremento del consumo pari al 2,1 per cento per ciascun tipo di carne. Il consumo di carne di pollame è invece diminuito del 2,3 per cento.Ciò è riconducibile principalmente all'influenza aviaria che ha comportato un crollo del consumo.Le flessioni maggiori sono state registrate in relazione alla carne di selvaggina e di coniglio (–6,6%) nonché alla carne di pecora e d'agnello (–4,2%).Inoltre,i consumatori hanno consumato 58’057 tonnellate di pesce e crostacei,il che corrisponde ad un calo dell'1 per cento.
1.1 ECONOMIA 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 29 1
■ Consumo:prevale la carne di maiale
■ Prezzi alla produzione: aumentano i prezzi dei vitelli da macello
Nell'anno oggetto del rapporto il consumo pro capite di carne è rimasto stabile sui 51,75 chilogrammi.Come era già stato il caso l'anno precedente,la graduatoria è guidata dalla carne di suino (25,2 kg),seguita da quella di manzo (10,39 kg).Sia per la carne di suino che per quella di manzo si è registrato un incremento dell'1,6 per cento del consumo pro capite.Il consumo di carne equina è rimasto invariato (0,63 kg). Le diminuzioni più consistenti del consumo pro capite si registrano per la carne di pollame (–0,28 kg) e per quella di vitello (–0,11 kg).Anche pesci e crostacei incontrano sempre meno il favore dei consumatori.Il consumo è sceso dell'1,5 per cento a 7,64 chilogrammi.Il consumo di uova,in costante calo dal 1990/92,è in ripresa.Nel 2005 sono state consumate 185 uova pro capite (2004:182).
Il quantitativo di insaccati e affettati consumati dalle economie domestiche è considerevole.Essi detengono una quota del 45 per cento rispetto al consumo totale.Dal profilo quantitativo sono significative anche la carne di suino (18%) e di pollame (18%).Nelle strutture di ristorazione i prodotti più serviti sono gli affettati,con una quota del 19 per cento,e la carne di manzo (17%).
Nella media annuale per torelli,buoi e manze di qualità media (classe commerciale T3) è stato pagato un prezzo di 8 franchi circa il chilogrammo di PM franco macello.I prezzi sono stabili dal 2003.Sono invece diminuiti i prezzi delle vacche.Per tutte le classi commerciali sono stati registrati prezzi di 50 centesimi il chilogrammo di PM inferiori rispetto all'anno precedente.Per una vacca della classe commerciale T3 i contadini hanno ricevuto 6.16 franchi il chilogrammo di PM.Verso la fine del 2005 per i vitelli da macello sono stati pagati oltre 15 franchi il chilogrammo di PM.Il prezzo annuo medio di 13.20 franchi il chilogrammo di PM è il più elevato dal 1994.All'origine di questa evoluzione vi è essenzialmente la bassa offerta riconducibile all'esiguo effettivo di vacche e alla stabilità del consumo.A causa dell'aumento della produzione di carne suina,il prezzo dei suini da carne è letteralmente crollato,fissandosi al minimo storico di 4.02 franchi il chilogrammo di PM.Il prezzo degli agnelli di qualità media (classe commerciale T3) è aumentato dell'1 per cento in seguito al calo della produzione indigena del 6,1 per cento.
1990/92 200320042005 Indice (1990/92 = 100) Carne di manzo Carne suina Carne caprina Fonti: Proviande, USC Carne di pollame Carne di vitello Carne ovina 70 130 125 120 115 110 105 100 95 90 85 80 75 Carne equina Uova in guscio (pz.)
Andamento del consumo pro capite di carne e uova
30 1.1 ECONOMIA 1
■ Prezzi al consumo: diminuiscono i prezzi della carne suina
Prezzi mensili per bestiame da macello e suini – 2005
Vitelli, classe commerciale T3 Agnelli, classe commerciale T3 Torelli, classe commerciale T3
Vacche, classe commerciale T2/3 Suini da carne, leggeri
Per suini e vitelli si sono registrate fluttuazioni stagionali di prezzo.In seguito alla diminuzione dell’offerta,nel secondo semestre,i prezzi dei vitelli sono passati da 11.85 a 15.10 franchi il chilogrammo di PM.Per i suini,tra maggio e luglio è stato pagato il prezzo più elevato,ossia 4.76 franchi il chilogrammo di PM.La stagione delle grigliate determina sempre un aumento della domanda.A partire dalla fine dell'estate è iniziato il calo dei prezzi dei suini che a novembre costavano 3.73 franchi il chilogrammo di PM.Per gli agnelli le punte stagionali nell'offerta si registrano in primavera e in autunno.Per tale motivo in aprile e in ottobre i prezzi alla produzione generalmente non superano i 10 franchi il chilogrammo di PM.
Nel 2005 i prezzi al consumo dei tagli di carne suina sono stati del 10 per cento inferiori rispetto a quelli del 2004.La flessione dei prezzi alla produzione ha quindi potuto essere percepita anche sul banco di vendita.Negli scorsi tre anni i prezzi al consumo dei diversi tagli di carne di manzo e d'agnello sono rimasti stabili.Nel passato triennio i prezzi al consumo della carne di tutte le categorie osservate sono risultati superiori a quelli rilevati nel periodo 1990/92.All'origine di ciò vi è l'elevata quota di carne con label e i costi supplementari nella catena di valore aggiunto (TTPCP,smaltimento dei sottoprodotti di origine animale,maggior dispendio in relazione alla dichiarazione e alla tracciabilità delle derrate alimentari).Il maggior incremento di prezzo dal 1990/92 è stato registrato per lo spezzatino di vitello (+43%).Il prezzo delle costolette di maiale tagliate è aumentato soltanto del 3,5 per cento.Rispetto al 1990/92 i prezzi alla produzione sono diminuiti del 13 per cento per i torelli,del 12 per cento per i vitelli,del 25 per cento per i suini e addirittura del 31 per cento per gli agnelli.Il divario tra prezzi alla produzione e prezzi al consumo è aumentato ulteriormente.
fr./kg PM
Fonte: USC 2.00 4.00 6.00 8.00 10.00 12.00 14.00 16.00 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre
1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.1 ECONOMIA 31 1
Nell'anno oggetto del rapporto è terminata l'ascesa,in atto da tempo,del margine lordo nominale di trasformazione e distribuzione per la carne di manzo e quella di maiale nonché per il paniere di tutti i tipi di carne fresca,compresi i prodotti carnei e gli insaccati.Il margine della carne di manzo è sceso del 5 per cento,quello della carne suina del 2,4 per cento.Il margine per tutti i tipi di carne fresca ha subito una flessione dell'1,6 per cento.Nel 2005 il margine della carne di agnello è rimasto stabile sul livello dell'anno precedente.L'aumento dei margini della carne di agnello registrato tra il 1999 e il 2003 aveva subito una battuta d'arresto già nel 2004.Il calo dei margini lordi è essenzialmente riconducibile a una maggiore concorrenza nel settore della carne.All'origine di ciò vi è la prospettiva dell'entrata sul mercato di grandi catene di vendita di prodotti alimentari a basso costo.Anche la vendita all'asta di una parte dei contingenti doganali di carne ha rinvigorito la concorrenza.L'aumento di margine più consistente,pari al 35,5 per cento dal 1999,è stato registrato per la carne suina, quello minore per la carne di vitello (+15,1%).Il margine del paniere di tutti i tipi di carne fresca,compresi i prodotti carnei e gli insaccati,in costante aumento dal periodo di riferimento (febbraio-aprile 1999,indice = 100),ammonta a 118,8 punti.
■ Margine lordo della carne Andamento dei margini lordi della carne – 2005 Indice (febbraio–aprile 1999 = 100) Carne di maiale Carne di manzo Carne di vitello Carne d'agnello Carne fresca, prodotti carnei e insaccati Fonte: UFAG 150 135 140 145 130 125 120 115 110 105 100 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre 1.1 ECONOMIA 1 32
Produzione vegetale e prodotti di origine vegetale
Nell’anno oggetto del rapporto,le temperature su entrambi i versanti delle Alpi sono state al di sopra della media del periodo 1961–1990.Nella graduatoria giugno è stato il mese più caldo seguito da maggio,ottobre,aprile e settembre.A febbraio e a dicembre sono state registrate temperature inferiori alla norma.Sull’Altopiano e nelle Alpi centrali sono cadute quantità di pioggia al di sotto della media.In alcune regioni le eccezionali precipitazioni verificatesi in agosto sul versante nord delle Alpi hanno riportato i valori sul livello annuo normale.Novembre è stato estremamente secco in tutto il Paese.In numerose regioni anche marzo è risultato particolarmente siccitoso. Sul versante sud delle Alpi la quantità di pioggia caduta nei singoli mesi è stata inferiore alla media pluriennale e pertanto è venuta a crearsi una situazione di estrema scarsità di precipitazioni.Eccezion fatta per Poschiavo e la Bassa Engadina,la durata di luce solare è stata al di sopra della media pluriennale.Nei mesi di giugno,maggio, marzo e gennaio il tempo è stato più soleggiato che di norma.
Tra gli eventi meteorologici estremi figurano il periodo freddo da metà febbraio a metà marzo con temperature medie di 5 gradi al di sotto della media pluriennale,il colpo di coda dell'inverno,il 17 aprile,nella Svizzera occidentale con 20 centimetri di neve ad Aarberg e 30 centimetri a Losanna,la grandinata del 18 luglio a Lavaux che ha provocato ingenti danni ai vigneti e le forti piogge del 21/22 agosto sul versante nord delle Alpi.Era dal 1901 che non si registravano simili danni provocati da piogge intense.Le regioni più colpite sono state l’Oberland bernese e la Svizzera centrale,ma anche zone della regione prealpina,segnatamente dalla Valle dell’Emme al comprensorio del lago di Zugo e di Walen nonché la regione di Prättigau.In queste zone si sono registrate le quantità di precipitazioni maggiori sull'arco di 1,2 e 5 giornate dal 1901 ad oggi.
■ Situazione meteorologica: soleggiato e caldo 1.1 ECONOMIA 33 1
■ Produzione:aumento della superficie di colza e di cereali
Colture campicole
Rispetto all’anno precedente la superficie coltiva aperta è aumentata di 6'412 ettari (+2%).L'aumento del 7 per cento della superficie messa a cereali da foraggio e dell'1 per cento di quella di cereali panificabili ha compensato la flessione registrata nel 2004.È aumentata pure la superficie delle leguminose (+6%),della colza (+5%) nonché del mais da silo e del mais verde (+2%).Riduzioni di superficie sono state registrate per la soia (–39%),le barbabietole da foraggio (–13%),le patate (–6%) e le barbabietole da zucchero (–1%).
Composizione della superficie coltiva aperta – 2005 (dati provvisori)
Mais verde e da silo 15% 43 111 ha
Verdure in pieno campo 3% 8 840 ha
Colza 6% 17 715 ha
Barbabietole da zucchero 6% 18 352 ha
Altre colture 7% 18 686 ha
Cereali 59% 168 449 ha
Patate 4% 12 562 ha
Fonte: USC
Le rese nell’anno oggetto del rapporto sono state inferiori alla buona annata precedente.Il calo maggiore è stato registrato per l’orzo (–11%),quello minore per le barbabietole da zucchero (–1%).
Andamento del rendimento di prodotti scelti della campicoltura
Indice (1990/92 = 100)
1990/92199920002001200220042005 2003
Prodotti (rendimenti 2005, dati provvisori)
Frumento autunnale (57,5 q/ha)
Patate (387,0 q/ha)
Colza (32,3 q/ha)
Orzo (61,4 q/ha)
Barbabietole da zucchero (762,8 q/ha)
Fonte: USC
Totale 287 715 ha
70 140 130 120 110 100 90 80 1.1 ECONOMIA 1 34
Tabelle 3–12,pagine A4–A12
■ Valorizzazione:aumentato l’impiego come foraggio fresco di patate non idonee alla commercializzazione
Nonostante l'estensione della superficie cerealicola,nell’anno oggetto del rapporto la produzione di cereali panificabili e da foraggio è risultata del 3 per cento circa al di sotto dei valori del 2004.Soltanto per il mais da granella si è rilevato un aumento della produzione riconducibile all'ampliamento della superficie e a rendimenti leggermente più elevati.Era dal 2001 che non venivano trebbiate 200'000 tonnellate di mais da granella.
Nonostante la flessione nel raccolto di cereali panificabili,la Federazione svizzera dei produttori di cereali ha dovuto incanalare un'eccedenza di circa 41'000 tonnellate verso il settore foraggero.Per quanto riguarda le barbabietole da zucchero,le condizioni di crescita favorevoli registrate fino a fine novembre hanno permesso di ottenere un tenore medio di zucchero soddisfacente pari al 17,5 per cento e una resa di zucchero molto buona di 13,3 tonnellate all’ettaro.Considerata una resa di circa il 90 per cento,la produzione di zucchero ha raggiunto 221'434 tonnellate.Nella media del periodo dal 2002 al 2004,il 35 per cento circa del raccolto di patate non è stato smerciato nel segmento alimentare.Se nel 2003 la percentuale di patate impiegate come foraggio fresco ammontava al 65 per cento,nel 2004 ha raggiunto il 73 per cento e nell’anno oggetto del rapporto l’88 per cento.Il foraggiamento di tuberi non trasformati,che rappresenta una forma di valorizzazione dai costi contenuti,è aumentato significativamente.All'ottimo raccolto di colza del 2004 è seguito un raccolto buono (57'000 t).Per la prima volta dall’introduzione della compensazione del raccolto nel 2001,nell'anno oggetto del rapporto il raccolto di colza ha coperto il fabbisogno per l'estrazione di olio commestibile senza che fosse necessario cedere agli oleifici colza destinata a scopi tecnici.
Andamento della produzione di cereali 1990/92 200320042005 1 In 1 000 t Frumento Triticale Fonte: USC 1 dati provvisori Segale Avena Spelta Mais da granella Orzo 0 1 400 1 200 1 000 800 600 400 200 547 516 232 201 528 257 181 428 218 91 342 211
1.1 ECONOMIA 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 35 1
■ Commercio estero: olio e frutti oleosi per scopi tecnici
Gli oli vegetali vengono usati per l’alimentazione umana,somministrati al bestiame o impiegati al di fuori del settore alimentare per scopi tecnici (p.es.come lubrificanti in settori sensibili dell’industria alimentare o per la fabbricazione di carburanti come l’estere metilico di colza).Nel 2005 sono state importate complessivamente 31'000 tonnellate circa di oli per scopi tecnici e 7'100 tonnellate di frutti oleosi per l’estrazione di olio destinato a scopi tecnici.Delle 42'710 tonnellate di olio di girasole importato,il 46 per cento è servito per usi tecnici.In testa alla graduatoria delle importazioni di frutti oleosi da destinare all’estrazione di olio per scopi tecnici vi è la colza seguita dalla soia.
Importazioni di oli vegetali e frutti oleosi per scopi tecnici – 2005
■ Prezzi alla produzione: calo per i cereali
La riduzione dei dazi doganali sui cereali panificabili e da foraggio entrata in vigore il 1°luglio 2005 ha indotto la categoria ad adeguare i rispettivi prezzi indicativi.Nel 2003,anno estremamente siccitoso,il prezzo indicativo del frumento della classe I era stato nettamente superato.Nel 2004 il prezzo alla produzione ha raggiunto il livello di quello indicativo,mentre nell'anno oggetto del rapporto si è attestato al di sotto di esso.
La riduzione dei contributi federali per la trasformazione delle barbabietole da zucchero e dei semi oleosi nonché delle patate ha avuto solo lievi effetti sui prezzi alla produzione di barbabietole da zucchero,colza e patate.Rispetto al 2004 si è registrato un lieve incremento dei prezzi medi alla produzione delle patate nonostante la quota utilizzata come alimento per animali sia tuttora elevata.
Saflor In 1 000 t Ricino Ravizzone, colza, senape Lino Palma Soia Jojoba Arachidi Tung Olive Cocco Altre piante Fonte. DGD Olio Frutti 0 48121620
Girasole,
1.1 ECONOMIA 1 36
■ Prezzi al consumo: parzialmente in calo
Andamento dei ricavi alla produzione per determinati prodotti della campicoltura
1990/92199920002001200220042005 2003
Prezzi alla produzione 2005 Frumento, cl. I, 52.42 fr./q Barbabietole da zucchero, 11.77 fr./q Colza, 76.83 fr./q
Orzo, 42.24 fr./q Patate, 34.30 fr./q
Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART
I prezzi al consumo della farina bianca e del pane semibianco sono rimasti stabili.Sono invece aumentati i prezzi del pane bigio (+1%),delle patate (+1%),dei panini al latte (+2%) e dello zucchero (+4%),mentre sono diminuiti i prezzi dell’olio di girasole (–2%) e degli spaghetti (–8%).
Scarto in %
–70 0 –10 –20 –30 –40 –50 –60 1.1 ECONOMIA 37 1
■ Produzione:più verdura e frutta,ma meno vino
Colture speciali
Su una superficie di 23’745 ettari,equivalente al 2,2 per cento della SAU,sono state coltivate colture perenni,più precisamente:14’903 ettari di vigneti,6’672 ettari di frutteti e 297 ettari di colture di bacche.
La superficie orticola (comprese le particelle coltivate a più riprese nell’arco di un anno) rilevata dalla Centrale svizzera dell’orticoltura (CSO) ha raggiunto i 13’800 ettari. Rispetto all’anno precedente è aumentata di circa 350 ettari.I maggiori incrementi di superficie sono stati registrati per gli spinaci da conserva (+150 ha),per i fagioli da conserva (+50 ha) e per la cicoria belga (+50 ha).Dopo il calo registrato l’anno precedente,gli spinaci sono in ripresa.La superficie messa a carote e cipolle è caratterizzata da importanti fluttuazioni annue che determinano cicli di offerta.Rispetto al 2004 la superficie è diminuita di circa 130 ettari,mentre nel 2003 era aumentata di 110 ettari.
Per le superfici frutticole non vi sono variazioni di rilievo rispetto agli anni precedenti. La superficie messa a meli,che ammontava a 4'315 ettari,è diminuita ulteriormente di alcuni ettari,tuttavia in misura meno massiccia rispetto agli anni scorsi.Sono aumentate ulteriormente le coltivazioni delle varietà di mele Gala,Braeburn,Topaz e Pinova. Negli ultimi sette anni la loro superficie è raddoppiata passando a 1’000 ettari.La superficie delle colture di pere si è attestata su 946 ettari,facendo segnare una diminuzione,seppur lieve,rispetto all'anno precedente.Per la frutta a nocciolo e le bacche continua la tendenza al rialzo.Le superfici di frutta a nocciolo sono aumentate di 15 ettari,fissandosi a 1’366 ettari,quelle di bacche di 24 ettari,attestandosi su 720 ettari.
La superficie viticola ammontava a 14'903 ettari,ovvero 34 ettari in meno rispetto all’anno precedente.6’454 ettari (–133 ha) erano coltivati a varietà bianche e 8’449 ettari (+99 ha) a varietà rosse.La flessione registrata relativamente alle superfici messe a varietà bianche dovrebbe continuare anche nei prossimi anni,seppure in misura contenuta,a causa della modesta domanda di vino bianco e dei contributi di riconversione concessi per la sostituzione dei vitigni di Chasselas e di Müller-Thurgau.
Insalata: andamento dell'offerta tra il 1996/98 e il 2003/05
Lattuga cappuccio In t Batavia Cavolo cinese Indivia Altre insalate Lollo rosso Cicoria bianca di Milano Lattuga iceberg Lattughino foglia di quercia Valerianella Cicorino rosso Fonte: CSO 1996/98 2003/05 0 5 000 10 000 15 00020 000 1.1 ECONOMIA 1 38
■ Valorizzazione: raccolto di frutta da sidro contenuto
Sono state raccolte 316’000 tonnellate di verdure (trasformazione esclusa) e 133’000 tonnellate di frutta da tavola.Rispetto alla media del quadriennio precedente,si segnala un incremento del rendimento del 6 per cento per la verdura e del 5 per cento per la frutta.
Nel settore orticolo un terzo della cifra d’affari (273 mio.di fr.) è stato realizzato con la vendita di verdure a foglia.Dal profilo quantitativo l'impatto è stato meno significativo. Con 80'000 tonnellate le verdure a foglia hanno rappresentato un quarto del quantitativo totale di verdura.Negli ultimi sette anni l’offerta di verdure a foglia è aumentata del 9 per cento attestandosi su 6'400 tonnellate.Durante questo periodo la gamma di insalate ha subito fluttuazioni anche considerevoli.L’offerta di lattughino foglia di quercia è triplicata,quella di lattuga iceberg è raddoppiata.L’insalata più importante rimane la lattuga cappuccio,sebbene abbia subito la maggior flessione dell’offerta (–26%).
I volumi di mercato delle varietà di verdura e frutta coltivabili in Svizzera sono stati rispettivamente di 516’000 e 183’000 tonnellate.Rispetto alla media del quadriennio precedente,il volume della verdura è aumentato dell’1 per cento,quello della frutta del 5 per cento.La quota di verdura svizzera rispetto al volume di mercato è stata del 61 per cento,quella della frutta del 73 per cento.Rispetto alla media quadriennale 2001/04 si registra un incremento del 3 per cento per la verdura e valori invariati per la frutta.
Nell'anno oggetto del rapporto sono stati messi in cantina 100,1 milioni di litri di vino. Ciò significa 15,8 milioni di litri in meno rispetto al 2004.47,9 milioni di litri erano di vino bianco e 52,2 di vino rosso.Il rendimento medio è stato di 0,7 litri al m2 per i ceppi bianchi e di 0,6 litri al m2 per quelli rossi.
La quantità di mele e di pere da sidro destinate ad essere trasformate negli stabilimenti di ammostatura è stata rispettivamente di 73’431 e 22’165 tonnellate.Il raccolto di mele e di pere da sidro è risultato rispettivamente del 9 e dell’8 per cento al di sotto delle stime pubblicate nell’agosto 2005 dall’USC.Date le previsioni che indicavano un raccolto esiguo,l’organizzazione di categoria ha rinunciato a riscuotere la trattenuta per la valorizzazione delle eccedenze.Grazie alle scorte di mele da sidro (riserva di mercato ed eccedenze) del raccolto dell’anno precedente,il fabbisogno indigeno in prodotti a base di succo di mele ha potuto essere completamente soddisfatto.
Dopo la battuta d'arresto del 2004,si è riconfermata la tendenza al rialzo,in atto dal 1998,delle vendite di bevande non fermentate a base di succo di frutta.
1.1 ECONOMIA 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 39 1
■ Commercio estero: aumentate le esportazioni di vino
Le importazioni delle varietà di verdura e frutta fresche coltivabili in Svizzera sono state rispettivamente di 200'000 e 51'000 tonnellate.Rispetto alla media del quadriennio precedente ciò corrisponde a un calo del 6 per cento per la verdura e un aumento del 5 per cento per la frutta.Sono diminuite soprattutto le importazioni di carote (–1'500 t) ecipolle (–4'200 t),mentre sono aumentate quelle di prugne,pere e fragole con circa 1'000 tonnellate per ciascuna categoria.Le esportazioni di verdura e di frutta,rimaste stabili a rispettivamente 200 e 1’100 tonnellate,sono nel complesso irrilevanti.
Le importazioni di vino da tavola sono state complessivamente di 157,6 milioni di litri, di cui 134,8 milioni di litri di vino rosso e 22,8 milioni di litri di vino bianco.A questi quantitativi si aggiungono 12,9 milioni di litri di vino spumante,8 milioni di litri di vino per la trasformazione e 1,5 milioni di litri di vino dolce o di specialità.Rispetto all’anno precedente le importazioni di vino rosso sono diminuite di circa 1,2 milioni di litri, quelle di bianco sono aumentate di circa 0,5 milioni di litri.Anche le importazioni di vino spumante sono leggermente aumentate.Rispetto al 2004 le esportazioni di vino svizzero in bottiglia sono aumentate,raggiungendo quota 1,8 milioni di litri (+29%).
■ Consumo:continua a diminuire il consumo di vino
Il consumo pro capite di verdura fresca è stato di 69 chilogrammi,quello di frutta da tavola di 25 chilogrammi (esclusa la frutta tropicale).Rispetto alla media quadriennale degli anni 2001/04 si registrano valori stabili per la verdura e un incremento di 1 chilogrammo per la frutta.
Il consumo di vino rosso e bianco (esclusi i vini di trasformazione) è stato di circa 264,9 milioni di litri.Esso è quindi diminuito nuovamente (–6,4 mio.l).Il consumo di vini bianchi e rossi esteri è lievemente aumentato.Per contro,conformemente alla notifica delle scorte in magazzino effettuata dai commercianti alla Commissione federale per il commercio dei vini (escluse le scorte dei viticoltori cantinieri),il consumo di vino svizzero è diminuito complessivamente di 10 milioni di litri,vale a dire di 5,5 milioni di litri per quel che riguarda i vini bianchi e di 4,5 milioni di litri per i vini rossi. La quota di mercato del vino svizzero è quindi scesa e ammonta soltanto al 37,4 per cento.Ciò equivale a un calo del 2,3 per cento rispetto all’anno precedente.Tuttavia se si prendessero in considerazione anche le giacenze presso i viticoltori cantinieri,il consumo di vini svizzeri risulterebbe stabile.Malgrado questo risultato soddisfacente, tali cifre sono ancora da interpretare con prudenza a causa della sequenza di dati ravvicinata.Il consumo totale di vino (inclusi i vini di trasformazione) è stato di circa 273 milioni di litri,nel 70 per cento circa dei casi si è trattato di vini rossi.
1.1 ECONOMIA 1 40
■ Prezzi:ancora volume d’affari da primato per le verdure franco grossista
Negli ultimi anni sul mercato della verdura la cifra d’affari realizzata è costantemente cresciuta,raggiungendo,nel 2005,806 milioni di franchi.Rispetto alla media del quadriennio precedente vi è stato un incremento del 9 per cento.Il prezzo medio della verdura (imballata,franco grossista) è stato di 2.55 franchi il chilogrammo.L'anno precedente ammontava a 2.52 franchi il chilogrammo e nella media dello scorso quadriennio a 2.48 franchi il chilogrammo.
Insalata: andamento dei prezzi, dei quantitativi e dei ricavi tra il 1996/98 e il 2002/05
Lattuga cappuccio
Batavia
Cavolo cinese
Indivia
Altre insalate
Lollo rosso
Cicoria bianca di Milano
Lattuga iceberg
Lattughino foglia di quercia Valerianella
Dal 1996/98 si è registrato un aumento dei prezzi delle insalate.Tuttavia la loro evoluzione è stata molto diversa.Mentre gli incrementi di prezzo della valerianella e del cicorino rosso sono rimasti al di sotto del 20 per cento,i prezzi della lattuga cappuccio, della batavia,del cavolo cinese e dell’indivia sono aumentati di oltre il 50 per cento.In correlazione con gli incrementi di prezzo i ricavi di tutte le verdure a foglia hanno fatto segnare un aumento.Tuttavia l'incremento più elevato di prezzo non si è automaticamente tradotto nell'aumento più consistente del ricavo.La cicoria bianca di Milano e la lattuga iceberg nonché il lattughino foglia di quercia hanno registrato il maggior aumento del ricavo.Esso è riconducibile prevalentemente all'enorme aumento dei quantitativi.Per contro i notevoli aumenti dei ricavi della lattuga cappuccio,del cavolo cinese,dell’indivia e del lollo rosso si ricollegano all'aumento dei prezzi,poiché l'offertadi queste insalate è più esigua rispetto ad alcuni anni fa.Si può partire dal presupposto che gli incrementi di prezzo sono solo parzialmente correlati con utili più elevati.Tendenzialmente i prodotti orticoli comportano più servizi,cosicché al maggiore ricavo si contrappongono costi più elevati.
In %
rosso Fonte: CSO –50 –500 0 50 100 150 200 250 300
dei
Evoluzione dei quantitativi Evoluzione dei ricavi 1.1 ECONOMIA 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 41 1
Cicorino
Evoluzione
prezzi
■ Nuovo calo del margine lordo della frutta
Andamento dei prezzi e dei margini lordi di verdure scelte
Per la prima volta dal 2002,è stato registrato un aumento del margine lordo totale della verdura nonostante il prezzo di costo stabile.Nel 2005 è stato registrato un prezzo di costo medio pari al 41 per cento del prezzo di vendita.
Per i singoli prodotti che fungono da base per il calcolo del margine lordo totale si è osservato un incremento del margine lordo su pomodori e cavolfiore,un calo dello stesso su cipolle,carote e cicoria e un margine lordo stabile per quel che concerne le patate.
Andamento dei prezzi e dei margini lordi di frutta scelta
Nel 2005 il margine lordo totale della frutta è diminuito di 24 centesimi,mentre il prezzo di costo è diminuito di 7 centesimi.Il prezzo di costo medio è risultato pari al 43 per cento del prezzo di vendita.
Eccezion fatta per le arance,per tutti i prodotti che fungono da base per il calcolo del margine lordo totale (mele,pere,albicocche,ciliegie,pesche noci e fragole) è stato osservato un calo del margine lordo.
199319941995199619971998199920002001200220032005 2004 fr./kg Fonte: UFAG Verdure considerate: pomodori, cavolfiori, carote, cicoria belga, cetrioli, cipolle e patate 0 3.00 2.50 2.00 1.50 1.00 0.50 Prezzo di vendita Prezzo di costo Margine lordo
199319941995199619971998199920002001200220032005 2004 fr./kg Fonte: UFAG 0 5.00 4.50 3.50 4.00 3.00 2.00 1.50 2.50 1.00 0.50 Prezzo di vendita Prezzo di costo Margine lordo
Frutta considerata: mele, pere, albicocche, ciliegie, pesche noci, fragole e arance
1.1 ECONOMIA 1 42
■ Due sistemi di indicatori per la valutazione della situazione economica
1.1.3Situazione economica dell’intero settore
Conformemente all’articolo 5 LAgr,i provvedimenti di politica agricola hanno lo scopo di permettere alle aziende gestite in maniera ecologicamente sostenibile e redditizia di conseguire in media su vari anni redditi comparabili a quelli della rimanente popolazione attiva della stessa regione.
La valutazione è disciplinata nell’ordinanza concernente l’analisi della sostenibilità in agricoltura (art.3–7) e viene effettuata avvalendosi di due sistemi di indicatori:una valutazione settoriale basata sul conto economico dell’agricoltura (CEA) allestito dall’UST in collaborazione con il Segretariato dell’USC (cfr.la parte 1.1.3) e un’analisi delle singole aziende in base ai risultati contabili dell’analisi centralizzata di Agroscope Reckenholz-Tänikon ART (cfr.parte 1.1.4).
■ Reddito del settore nel 2005
Nel 2005 il reddito da impresa netto del settore primario è risultato pari a 2,746 miliardi di franchi segnando una diminuzione di 312 milioni di franchi (–10%) rispetto agli anni 2002/04.Ciò è riconducibile,da un lato,al calo della produzione (–195 mio. fr.ovvero –1,9%) e degli altri contributi (–25 mio.fr.ovvero –0,9%) e dall’altro all’incremento dei costi (consumi intermedi:+45 mio.fr.ovvero +0,7%;ammortamenti: +48 mio.fr.ovvero +2,5%;costo della manodopera:+51 mio.fr.ovvero +4,3%).La diminuzione fatta registrare dagli interessi da pagare (–36 mio.fr.ovvero –10,6%) ha avuto un effetto ammortizzante.
Rispetto al 2004 il reddito da impresa netto è diminuito di 535 milioni di franchi (–16,3%).Il calo del reddito del settore registrato nel 2005 rispetto all’anno precedente è riconducibile in particolare alla diminuzione della produzione del settore primario pari a 664 milioni di franchi (–6,1 %).Rispetto al 2004 si è osservata inoltre una marcata riduzione delle rese nei settori della produzione vegetale e della produzione animale.Gli altri contributi hanno fatto registrare un calo pari a 36 milioni di franchi (–1,3%).Sul versante dei costi i consumi intermedi hanno subito una diminuzione pari a 203 milioni di franchi (–3,2%).Al contrario il costo della manodopera,i canoni d’affitto e gli interessi si sono mantenuti stabili.Gli ammortamenti sono leggermente aumentati.
■■■■■■■■■■■■■■■■
1.1 ECONOMIA 43 1
Risultati del conto economico dell’agricoltura in Svizzera
13.9.2006
2Stima,stato 13.9.2006 Sono possibili leggere divergenze rispetto alla banca dati originale dell’UST,dovute ad arrotondamenti.
Indicazioni
prezzi
1990/92 2002200320042005 1 2006 2 Produzione del settore primario13 87010 38110 11410 95110 28710 009 – Consumi intermedi6 6276 0106 0916 4226 2205 996 Valore aggiunto lordo ai prezzi base7 2424 3704 0244 5284 0674 013 – Ammortamenti2 0151 9251 9191 9391 9752 004 Valore aggiunto netto ai prezzi base5 2282 4462 1052 5902 0922 010 – Altre imposte sulla produzione44328335308309311 + Altri contributi (non vincolati alla produzione)8782 7092 6942 7172 6822 687 Reddito dei fattori6 0624 8264 4634 9994 4654 386 – Costo della manodopera1 2341 1251 1511 2191 2151 211 Risultato netto di gestione/reddito misto4 8283 7023 3123 7813 2503 175 – Canoni d’affitto da pagare193203200200201201 – Interessi da pagare553393326299303306 Reddito da impresa netto4 0833 1062 7863 2812 7462 669
ai
correnti,in mio.fr.
1Dati provvisori,stato
44 1.1 ECONOMIA 1
Fonte:UST
■ Stima del reddito del settore nel 2006
Andamento del conto economico dell'agricoltura
Altri contributi Produzione del settore primario Uscite (consumi intermedi, imposte sulla produzione, ammortamenti, costo della manodopera, canoni d'affitto da pagare, interessi al netto degli interessi da riscuotere) Reddito da impresa netto
La stima del valore della produzione del settore primario per il 2006 si aggira attorno ai 10,009 miliardi di franchi,segnando un calo del 4,2 per cento rispetto alla media triennale 2003/05.Il protrarsi dell’inverno e le elevate temperature registrate nel periodo estivo hanno avuto ripercussioni negative sulla produzione vegetale.Le minori rese rispetto all’anno precedente sono state compensate,almeno parzialmente, da un rincaro dei prezzi.Nel settore della produzione animale le condizioni equilibrate del mercato lattiero e del bestiame bovino hanno permesso di mantenere o addirittura superare il livello dei prezzi del 2005.Meno favorevoli si sono rivelate le condizioni del mercato dei suini e del pollame.Quest’ultimo ha fortemente risentito della crisi dell’influenza aviaria.Nel complesso si stima che i valori della produzione vegetale e della produzione animale faranno registrare una flessione rispetto alla media triennale 2003/05.
Per la produzione vegetale (4,202 mia.fr.,floricoltura inclusa) si stima una diminuzione pari al 7,2 per cento rispetto alla media triennale.Tale calo è riconducibile essenzialmente alle condizioni meteorologiche poco propizie.
Secondo le stime il raccolto cerealicolo risulta migliore rispetto al triennio scorso,dal profilo quantitativo ma soprattutto da quello qualitativo.Soltanto per il mais da granella si prospetta la possibilità di un netto calo rispetto al 2005,riconducibile al fatto che è stato utilizzato precocemente a scopo foraggero a causa della siccità e delle basse rese.Si è registrata un’ulteriore estensione della superficie messa a frumento da foraggio a scapito delle coltivazioni di frumento per la panificazione.Rispetto alla media triennale 2003/05 per il raccolto cerealicolo del 2006 si stima un calo del 5,8 per cento.
Dalle prime analisi svolte sulle barbabietole da zucchero è emersa una diminuzione dei valori relativi a resa e tenore in zucchero rispetto agli ultimi anni.I prezzi di base non hanno subito variazioni.Sul fronte dei prezzi dei semi oleosi ci si attende un moderato
1990/9220022003200420051 20062 Indicazioni ai prezzi correnti, in mio. fr.
Fonte: UST 1 Dati provvisori, stato 13.9.2006 2 Stima, stato 13.9.2006 0 12 000 14 000 16 000 10 000 8 000 6 000 4 000 2 000
45 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.1 ECONOMIA 1
Tabelle 14–15,pagine A14–A15
aumento rispetto all’anno scorso,nonostante il buon livello della domanda e il calo segnato dal raccolto a livello mondiale.Eccezion fatta per la soia,le superfici coltivate a semi oleosi sono state ulteriormente estese,anche se ciò non ha permesso di far fronte alla perdita in termini di resa.Per quanto concerne il valore della produzione di piante industriali si stima complessivamente un calo del 7,8 per cento rispetto al triennio 2003/05.
Le piante foraggere hanno risentito degli effetti della siccità,che non ha risparmiato la prima e la seconda fienagione anche se la portata dei danni è stata diversa da regione a regione.Per quest’anno la stima del valore della produzione delle piante foraggere fa registrare un calo del 23 per cento rispetto alla media triennale.
Anche le colture orticole hanno risentito della siccità,delle elevate temperature e dell’inizio ritardato del raccolto a causa del protrarsi dell’inverno.Rispetto all’anno scorso si prevede un calo dei quantitativi cui si contrapporrà un rincaro dei prezzi al chilo,visto che le condizioni climatiche poco favorevoli hanno interessato la maggior parte dei Paesi europei.Nel complesso si stima che il rincaro dei prezzi compenserà il minor raccolto e che,pertanto,il valore della produzione si manterrà su valori analoghi a quelli del 2005.
Per la floricoltura non vi è un andamento uniforme.Nel settore delle piante da vivaio si prevede un aumento della produzione e prezzi stabili.Al contrario il settore floricolo e quello delle piante ornamentali dovranno fare i conti con un calo della produzione.Si stima che complessivamente il valore della produzione segnerà una flessione del 3,4 per cento rispetto alla media del triennio 2003/05.
La superficie messa a patate è nuovamente diminuita fino a toccare i 12'094 ettari.Le condizioni meteorologiche poco favorevoli potrebbero pregiudicare la resa per la quale si stima un calo del 24 per cento rispetto alla media triennale 2003/05.La situazione relativa al ricavo potrebbe essere ulteriormente peggiorata da problemi qualitativi.La stima del valore della produzione segna un calo del 10,4 per cento rispetto alla media triennale 2003/05.
Il 2006 dovrebbe essere un’annata da media a buona per la frutta.Dal profilo quantitativo i raccolti di pere e mele da tavola dovrebbero rispecchiare quelli dell’anno scorso.Il volume della produzione di frutta da sidro dovrebbe essere ben al di sopra dei valori del 2005.Anche per bacche e frutta a nocciolo si prevedono rese soddisfacenti, che determineranno un aumento del valore della frutta fresca pari al 2,1 per cento rispetto alla media triennale 2003/05.Oltre alla frutta fresca,è stata considerata anche l’uva destinata al consumo allo stato fresco e alla trasformazione in vino fuori del settore primario.Per il 2006 si prevede che i volumi della vendemmia saranno buoni.Il relativo valore della produzione potrebbe subire un aumento del 9,8 per cento rispetto alla media triennale 2003/05.Nel complesso si stima che il valore della produzione della frutta guadagnerà il 5,3 per cento rispetto al triennio 2003/05.
Il valore della produzione di vino dipende in parte dalle variazioni delle scorte del biennio precedente.Dopo la vendemmia scarsa del 2005,il 2006 dovrebbe riservare risultati più soddisfacenti.Inoltre,il livello dei prezzi è più elevato rispetto alla media triennale 2003/05 e la quota di torchiatura delle proprie uve è ulteriormente cresciuta. Il valore della produzione di vino,pertanto,dovrebbe segnare un aumento dell’11,7 per cento rispetto al triennio 2003/05.
46 1.1 ECONOMIA 1
Per il 2006 si calcola un calo del valore della produzione animale (4,879 miliardi di franchi) del 2,5 per cento rispetto alla media triennale 2003/05.Sul mercato del bestiame bovino è stato possibile spuntare prezzi buoni dato l’equilibrio tra domanda e offerta.Siccome l’offerta di vitelli da macello è rimasta su livelli bassi,è stato possibile spuntare prezzi addirittura superiori a quelli,già buoni,dell’anno scorso.Per il 2006 si calcola un aumento del valore della produzione nel settore del bestiame bovino pari al 6,3 per cento rispetto alla media del triennio 2003/05.Rispetto all’anno scorso si prevede anche un aumento delle macellazioni di suini,così come un ribasso dei prezzi alla produzione.Secondo le stime vi sarà una diminuzione del valore della produzione pari al 6,9 per cento rispetto al triennio 2003/05.La produzione indigena di pollame sta attraversando un periodo difficile.Per il valore della produzione si prevede un calo dell’11,7 per cento rispetto alla media triennale 2003/05.Per le uova si delinea una certa stabilità sul fronte sia dei prezzi che della produzione.Il valore della produzione potrebbe essere interessato soltanto da un calo marginale rispetto al 2003/05.Per il valore della produzione di latte si stima un calo del 3,6 per cento rispetto al triennio 2003/05,riconducibile al ribasso dei prezzi alla produzione.
La produzione di prestazioni di servizio nell’agricoltura (638 mio.fr.) potrebbe diminuiredell’1,4 per cento rispetto al triennio 2003/05.Con effetto al 1°maggio 2006,due terzi circa dei produttori lattieri hanno abbandonato il contingentamento lattiero e ciò determinerà un forte calo dei contingenti ceduti in affitto.Al contrario,si stima che il valore delle prestazioni di servizio nell’agricoltura (lavori a pagamento p.es. semina e raccolto) crescerà ulteriormente.
Il valore delle attività accessorie non agricole non separabili potrebbe aumentare del 6,6 per cento rispetto alla media triennale 2003/05 raggiungendo i 287 milioni di franchi.Per tutte le attività ci si attende un’evoluzione positiva:trasformazione di frutta da sidro,carne e latte,prestazioni di servizio fuori del settore primario quali manutenzione delle strade e cura del paesaggio,servizio di pensione per animali (equini) e offerte di pernottamento per turisti (p.es.«Schlafen im Stroh» «Dormire nella paglia»).
Nel 2006 le uscite per i consumi intermedi dovrebbero subire un calo del 4,0 per cento rispetto al triennio 2003/05 e scendere a 5,996 miliardi di franchi.Si prevede che le uscite per gli alimenti per animali segneranno complessivamente una netta diminuzione rispetto agli anni scorsi.Ciò è riconducibile agli alimenti per animali prodotti e consumati all’interno dell’azienda (controvalore del conto alla produzione).Malgrado la riduzione dei prezzi degli alimenti composti per animali,potrebbero aumentare le uscite per i foraggi acquistati dall’industria di produzione di alimenti per animali.Tuttavia,in seguito al calo della produzione di foraggio grezzo e alla crescita degli effettivi di suini si prevede un aumento dell’impiego di alimenti concentrati.Potrebbero,inoltre, aumentare le importazioni di foraggio grezzo.Ci si attende un ulteriore incremento dei costi legati al consumo energetico.Da un lato questa tendenza è giustificata dall’andamento dei prezzi e dall’altro dal maggior fabbisogno energetico determinato dal perdurare delle temperature invernali nonché dalla necessità di irrigare per contrastare gli effetti della siccità estiva.L’aumento del prezzo del petrolio ha avuto ripercussioni anche sui prezzi dei concimi e,in misura minore,su quelli dei prodotti fitosanitari.Gli aumenti salariali nei settori secondario e terziario hanno determinato anche un aumento dei costi di manutenzione di macchine ed edifici.
1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 47 1.1 ECONOMIA 1
Per quanto concerne il valore aggiunto lordo ai prezzi base (4,013 mia.fr.), rispetto alla media del triennio 2003/05 si stima una diminuzione del 4,6 per cento.Il calo delle uscite per i consumi intermedi non può compensare il minor valore della produzione del primario.
La stima degli ammortamenti (2,004 mia.fr.) evidenzia un aumento del 3,0 per cento rispetto alla media del triennio 2003/05.A registrare il maggior aumento sono soprattutto gli ammortamenti sugli edifici.Ciò è riconducibile essenzialmente all’incremento dei prezzi delle costruzioni.Gli ammortamenti sulle attrezzature (veicoli e macchine),invece,registrano solo una lieve progressione.In questo settore la portata degli investimenti è diminuita,mentre sono aumentati i prezzi.
Le imposte sulla produzione potrebbero diminuire dell’1,9 per cento rispetto al triennio 2003/05.Le altre imposte sulla produzione (imposte su veicoli e bollo nonché quelle fondiarie) potrebbero attraversare una fase di stagnazione a differenza della sottocompensazione dell'imposta sul valore aggiunto (a dipendenza delle uscite per consumi intermedi e investimenti) che dovrebbe diminuire.
Gli altri contributi comprendono tutti i pagamenti diretti,gli interessi calcolati per mutui pubblici esenti da interessi (crediti d’investimento,aiuti per la conduzione aziendale) e gli ulteriori contributi stanziati da Cantoni e Comuni.Non sono contemplati, invece,i contributi ai prodotti già considerati nel valore della produzione (p.es.premi di coltivazione e supplementi per il foraggiamento senza insilati in ambito lattiero). Inoltre negli altri contributi rientra la sovracompensazione dell’imposta sul valore aggiunto che per il 2006 viene stimata a 119 milioni di franchi.Nel 2006,con 2,687 miliardi di franchi (2,568 mia.fr.sovracompensazione dell’IVA esclusa) gli altri contributi dovrebbero registrare un calo dello 0,4 per cento rispetto alla media del triennio 2003/05.
Per il 2006 si stima che il costo della manodopera toccherà quota 1,211 miliardi di franchi,segnando un aumento dell’1,4 per cento rispetto al triennio 2003/05.La diminuzione del numero di lavoratori nel settore primario potrebbe essere più che compensata dall’aumento dei costi salariali (contributi sociali del datore di lavoro inclusi).
I canoni d’affitto da pagare dovrebbero aumentare marginalmente (+0,2%) rispetto al triennio2003/05 mantenendosi,come succede da anni,sui 200 milioni di franchi.Gli interessi da pagare (306 mio.fr.) dovrebbero diminuire dell’1,3 per cento. Ciò è riconducibile essenzialmente al calo degli interessi ipotecari.
Il reddito da impresa netto del 2006 viene stimato a 2,669 miliardi di franchi,il che equivale ad una diminuzione del 9,2 per cento rispetto al triennio 2003/05.Rispetto al 2005,tuttavia,si calcola una diminuzione pari soltanto al 2,8 per cento.
1.1 ECONOMIA 1 48
1.1.4Situazione economica delle singole aziende
La valutazione della situazione economica delle aziende si fonda sui risultati dell’analisi centralizzata dei dati di Agroscope Reckenholz-Tänikon ART.Non soltanto i diversi dati concernenti il reddito,bensì,ad esempio,anche gli indicatori sulla stabilità finanziaria forniscono informazioni importanti in merito alla situazione economica delle aziende.Gli indicatori figurano dettagliatamente nella tabella in allegato.Nei paragrafi seguenti ne vengono trattati approfonditamente alcuni.
■■■■■■■■■■■■■■■■
Terminologia
A64 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.1 ECONOMIA 1 49
e metodi,pagina
■ Il reddito agricolo 2005
è diminuito rispetto al 2002/04
Reddito e indicatori economico-aziendali
Andamento dei redditi delle aziende agricole: media di tutte le regioni
1990/9220042005 20022003
Nel 2005 il reddito lordo derivato dalla produzione agricola è aumentato del 3 per cento rispetto alla media degli anni 2002/04,pur perdendo il 2 per cento rispetto all'anno precedente.Rispetto al triennio precedente e alla media delle aziende i pagamenti diretti per azienda sono aumentati del 4 per cento.L'incremento rispetto al 2004 è stato del 3 per cento circa.Esso è riconducibile alla crescente partecipazione ai programmi ecologici ed etologici quali SSRA (sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali),URA (uscita regolare all’aperto) e promozione regionale della qualità e dell’interconnessione delle superfici di compensazione ecologica.
Nel 2005 i costi di terzi sono stati del 5,4 per cento superiori al livello del triennio 2002/04.Rispetto al 2004 si registra un aumento dell'1,2 per cento.In particolare sono aumentati i costi per personale,edifici e carburanti a seguito della lievitazione dei prezzi dei carburanti.È continuata la crescita dei costi per i contingenti lattieri acquistati o affittati.Le aziende hanno potuto realizzare risparmi considerevoli soltanto nel settore degli alimenti per animali.Ciò è riconducibile alla minore necessità di acquistare foraggi grazie a due buone annate e al calo dei prezzi degli alimenti per animali.
Il reddito agricolo è il risultato della differenza fra reddito lordo e costi di terzi.Esso indennizza da un lato il lavoro della manodopera familiare pari mediamente a 1,24 unità e dall'altro il capitale proprio investito nell'azienda pari mediamente a 410'000 franchi.Nel 2005 risultava del 2,5 per cento al di sotto del valore medio degli anni 2002/04 e del 10,2 per cento inferiore al valore registrato nel 2004.
Tabelle 16–25,pagine A16–A26
fr. per azienda Reddito extraagricolo Reddito agricolo Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART 0 90 000 80 000 70 000 60 000 50 000 40 000 30 000 20 000 10 000 16 264 62 822 1,39 ULAFUnità di lavoro annuale della famiglia 21 557 60 472 1,25 22 172 54 274 1,24 18 577 51 500 1,28 21 210 55 029 1,24 50 1.1 ECONOMIA 1
Nel 2005,rispetto agli anni 2002/04,il reddito agricolo ha subito una flessione nella regione di pianura e in quella collinare pari rispettivamente al 6 e al 2 per cento,mentre è aumentato del 5 per cento nella regione di montagna.Il reddito extraagricolo ha segnato un incremento in tutte le regioni,ma soprattutto in quella di pianura (+12%), seguita dalle regioni collinare (+11%) e di montagna (+2%).Il reddito globale è aumentato nella regione di montagna (+4%) e in quella collinare (+1%),mentre
diminuito in quella di pianura (–2%).
Nel 2005,la quota dei pagamenti diretti rispetto al reddito lordo era del 17 per cento nella regione di pianura,del 25 per cento in quella collinare e del 38 per cento in quella di montagna.Rispetto al 2002/04 la quota nella regione di pianura e in quella collinare è aumentata lievemente,mentre è leggermente diminuita nella regione di montagna.
è
Reddito delle aziende agricole secondo le regioni Reddito per regioneUnità1990/9220022003200420052002/04–2005 % Regione di pianura Superficie agricola utileha16,6620,6819,7920,0720,642,3 Unità di lavoro della famigliaULAF1,361,251,191,211,19–2,2 Reddito agricolofr.73 79463 40264 12972 61562 696–6,0 Reddito extraagricolofr.16 42916 74320 64220 53221 53111,5 Reddito globalefr.90 22380 14584 77193 14684 227–2,1 Regione collinare Superficie agricola utileha15,3018,0918,4818,5218,923,0 Unità di lavoro della famigliaULAF1,401,241,261,231,23–1,1 Reddito agricolofr.59 83846 25751 44254 74249 627–2,3 Reddito extraagricolofr.14 54419 36921 67122 16723 27710,5 Reddito globalefr.74 38265 62673 11476 90972 9041,4 Regione di montagna Superficie agricola utileha15,7618,5518,6018,6319,092,7 Unità di lavoro della famigliaULAF1,421,351,311,331,340,8 Reddito agricolofr.45 54137 51243 92146 10944 8075,4 Reddito extraagricolofr.17 85320 74821 66222 64522 1512,1 Reddito globalefr.63 39458 26065 58368 75466 9584,3
Fonte:Agroscope Reckenholz-Tänikon ART
1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 51 1.1 ECONOMIA 1
Tabelle 16–19,pagine A16–A19
La situazione relativa al reddito negli undici tipi di azienda (indirizzi di produzione) è indicatrice di differenze ragguardevoli.
Reddito delle aziende agricole secondo i tipi di azienda – 2003/05
Tipo di aziendaSuperficie Unità di Reddito Reddito Reddito agricola utilelavoro della agricoloextraagricologlobale famiglia haULAFfr.fr.fr.
Nella media degli anni 2003/05 le aziende attive nei settori colture speciali,campicoltura,trasformazione nonché determinate aziende combinate (trasformazione,latte commerciale/campicoltura) hanno realizzato il reddito agricolo più elevato.Queste aziende,assieme alle aziende del tipo «Aziende combinate,vacche madri»,hanno ottenuto parimenti il reddito globale più alto.Il reddito agricolo e il reddito globale più bassi sono stati rilevati nelle aziende dei tipi «Equini/ovini/caprini» e «Altro bestiame bovino».Le aziende specializzate del tipo «Latte commerciale» hanno fatto segnare valori medi.I loro risultati inerenti a tutte le categorie di reddito sono risultati al di sotto della media.
Media di tutte le aziende19,371,2456 59221 64678 238 Campicoltura22,220,9963 35728 36391 720 Colture speciali13,181,2567 52622 75390 279 Latte commerciale19,451,3253 33618 41471 750 Vacche madri18,981,1145 75232 04877 800 Altro bestiame bovino16,531,2536 81825 90662 724 Equini/ovini/caprini12,441,1724 31439 06463 378 Trasformazione11,521,2361 95323 10485 057 Aziende combinate, latte commerciale/campicoltura26,021,2770 51014 67185 182 Aziende combinate,vacche madri22,631,0752 68832 87785 565 Aziende combinate,trasformazione19,621,2572 51817 01789 535 Aziende combinate,altre21,181,2458 05521 81779 872 Fonte:Agroscope Reckenholz-Tänikon ART
52 1.1 ECONOMIA 1
Tabelle 20a–20b,pagine A20–A21
Il profitto del lavoro conseguito dalle aziende agricole (reddito agricolo meno interessi per il capitale proprio investito nell’azienda) remunera il lavoro della manodopera familiare non salariata.Il profitto del lavoro registrato nel 2005 per unità di lavoro della famiglia (valore mediano) è cresciuto del 4 per cento rispetto alla media del triennio 2002/04.Rispetto al 2004 si è registrato invece un calo dell'8 per cento.Il profitto del lavoro è quindi diminuito in misura minore rispetto al reddito agricolo.Ciò è dovuto da un lato ai minori interessi nonostante un maggiore capitale proprio (diminuzione degli interessi delle obbligazioni della Confederazione) e dall'altro al minore impiego di manodopera familiare.
Il profitto del lavoro per unità di lavoro della famiglia ha seguito un andamento molto diverso a dipendenza della regione.Mediamente esso è stato decisamente più elevato nella regione di pianura che in quella di montagna.Divari notevoli si registrano anche per quanto concerne i quartili.Nel periodo 2003/05 nella regione di pianura,il profitto del lavoro nel primo quartile è stato pari al 26 per cento e nel quarto quartile al 197 per cento del valore medio di tutte le aziende della regione.La varianza è stata simile nella regione collinare (21% e 195%),più marcata in quella di montagna (11% e 207%).
Profitto del lavoro delle aziende agricole – 2003/05, per regioni e quartili
Profitto del lavoro 1 in fr.per ULAF 2 Valore Valori medi mediano RegioneI quartileII quartileIII quartileIV quartile
1L’interesse del capitale proprio corrisponde al tasso d’interesse medio delle obbligazioni della Confederazione. 2003:2,63%,2004:2,73%,2005 2,11%
2Unità di lavoro annuale della famiglia:base 280 giorni di lavoro
Fonte:Agroscope Reckenholz-Tänikon ART
Regione di pianura44 141 12 069 35 501 52 959 90 745 Regione collinare32 345 7 324 25 699 39 649 67 144 Regione di montagna25 682 3 128 19 742 32 098 56 455
(0–25%)(25–50%)(50–75%)(75–100%)
Tabelle 21–24,pagine A22–A25
53 1.1 ECONOMIA 1
■ Profitto del lavoro –2005
Nel 2003/05 nella regione di pianura e in quella collinare il quarto quartile delle aziende agricole ha superato il livello di salario lordo annuale della rimanente popolazione rispettivamente di 22'000 e di 4'000 franchi.Nel periodo considerato,nella regione di montagna il quarto quartile ha raggiunto il livello del rispettivo salario comparabile.Rispetto al periodo 2002/04 è stata soprattutto la regione collinare a migliorare la sua situazione in termini relativi.
Salario comparabile 2003/05,per regioni
RegioneSalario comparabile 1 fr.per anno
Regione di pianura68 266 Regione collinare62 836
Regione di montagna57 521
Fonti:UST,Agroscope Reckenholz-Tänikon ART
Va tenuto in considerazione che le economie domestiche agricole non dispongono soltanto del profitto del lavoro per il proprio sostentamento.Il loro reddito globale, compreso quello extraagricolo,è notevolmente superiore al profitto del lavoro.
La quota di capitali di terzi rispetto al capitale globale indica il grado d’indebitamento dell’impresa.Se questo dato viene combinato con l’entità della formazione del capitale proprio,è possibile esprimere considerazioni in merito alla sopportabilità di un debito. Dal profilo finanziario un’azienda permanentemente confrontata con una quota elevata di capitale di terzi e una formazione di capitale proprio negativa non è in grado di sopravvivere.
Sulla base di queste considerazioni,le aziende sono state classificate in quattro gruppi con stabilità finanziaria diversa.
Classificazione delle aziende in quattro gruppi con stabilità finanziaria diversa
Aziende con …
Quota di capitali di terzi
Bassa (<50%)Elevata (>50%)
Formazione di positiva...una situazione...un’autonomia financapitale proprio buonaziaria limitata negativa...un reddito ...una situazione finaninsufficienteziaria preoccupante
Fonte:De Rosa
1Valore mediano dei salari lordi annui di tutte le persone impiegate nel secondario e nel terziario
54 1.1 ECONOMIA 1
■ Stabilità finanziaria
Dalla valutazione della stabilità finanziaria delle aziende scaturisce un quadro analogo per tutte le regioni.Il 44 per cento delle aziende ha una buona situazione finanziaria. Nel 32 per cento circa dei casi la situazione è considerata problematica (aziende con formazione di capitale proprio negativa).La media del triennio 2003/04,quindi,fa segnare un certo miglioramento in tutte le regioni rispetto al triennio 2002/04.
Valutazione della stabilità finanziaria 2003/05: per regioni
Regione di pianuraRegione collinareRegione di montagna Quota di aziende Situazione finanziaria preoccupante Reddito insufficiente Autonomia finanziaria limitata Situazione finanziaria buona Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART 0 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 16 17 23 44 16 15 26 43 13 19 21 46 55 1.1 ECONOMIA 1
■ Formazione di capitale proprio,investimenti e quota di capitali di terzi
Rispetto al 2002/04 gli investimenti effettuati nel 2005 dalle aziende di riferimento di ART sono diminuiti dello 0,4 per cento.Si è registrato anche un calo per quanto riguarda il cash flow (–6%).Il rapporto fra cash flow e investimenti si è quindi contratto del 6 per cento.La situazione relativa alla formazione di capitale proprio (reddito globale meno consumo privato) è decisamente peggiorata rispetto al periodo di riferimento (–20%),mentre la quota di capitali di terzi è rimasta praticamente invariata.
Andamento della formazione di capitale proprio,degli investimenti e della quota di capitali di terzi
1 Investimenti lordi (senza prestazioni proprie) dedotti contributi e disinvestimenti 2Rapporto fra cash flow (formazione di capitale proprio più gli ammortamenti più/meno le variazioni delle scorte e dell’inventario vivo) e investimenti Fonte:Agroscope Reckenholz-Tänikon ART
Caratteristica1990/9220022003200420052002/04–2005 % Formazione di capitale propriofr.19 5136 84013 34315 5909 493-20,4 Investimenti 1 fr.46 91443 69547 58051 26147 336-0,4 Rapporto cash flow – investimenti 2 %9594959188-5,7 Quota di capitali di terzi%43414344430,8
56 1.1 ECONOMIA 1
1.2 Aspetti sociali
Il resoconto sugli aspetti sociali nell’agricoltura si suddivide nei tre ambiti seguenti:
–reddito globale e consumo privato delle economie domestiche agricole; –rilevamento di tematiche sociali importanti; –studi su aspetti sociali.
Nel presente rapporto agricolo vengono illustrati il reddito e il consumo delle economie domestiche agricole in base all’analisi centralizzata dei dati contabili di Agroscope Reckenholz-Tänikon ART.Nell’ambito del resoconto sulle componenti determinanti per fotografare la situazione sociale vengono indicate le prestazioni delle assicurazioni sociali.Lo studio di quest’anno approfondisce le questioni relative al tema «Contadini in pensione».
■■■■■■■■■■■■■■■■
1.2 ASPETTI SOCIALI 1 57
■ Reddito globale e consumo privato
1.2.1Reddito e consumo
Reddito e consumo sono due indicatori importanti per valutare la situazione delle famiglie contadine sul piano sociale.Nella dimensione economica della sostenibilità, l’aspetto del reddito è interessante soprattutto come indicatore della produttività delle aziende.Nella dimensione sociale l’accento è posto sulla situazione reddituale delle economie domestiche agricole.Per tale motivo nell’analisi viene preso in considerazione anche il reddito extraagricolo delle famiglie contadine.Vengono analizzati sia il reddito globale che l’andamento del consumo privato.
Nel 2003/05 il reddito globale,formato dal reddito agricolo e dal reddito extraagricolo, ha registrato valori medi tra i 67’000 e gli 87’400 franchi per azienda a seconda della regione.Il reddito globale delle economie domestiche della regione di montagna corrispondeva al 77 per cento circa di quello delle economie domestiche della regione di pianura.Con un reddito extraagricolo medio che variava dai 20’900 ai 22’400 franchi, le famiglie contadine hanno avuto un’importante fonte di reddito supplementare:per le economie domestiche nella regione di pianura rappresentava il 24 per cento del reddito globale,mentre costituiva rispettivamente il 30 e il 33 per cento del reddito globale per le economie domestiche della regione collinare e per quelle della regione di montagna.Le economie domestiche della regione collinare hanno fatto segnare i livelli massimi di reddito extraagricolo in assoluto,pari a 22’400 franchi.
Reddito globale e consumo privato per azienda – 2003/05
Fonte: Centrale analisi, Agroscope Reckenholz-Tänikon ART
In tutte le regioni la formazione del capitale proprio,ossia la parte del reddito globale non consumata,costituisce in media circa il 16 per cento del reddito globale.Il consumo privato si situa al di sopra del valore del reddito agricolo.Rispetto al volume del reddito globale,il consumo privato ha registrato i valori assoluti più elevati nelle economie domestiche della regione di pianura e i valori assoluti più bassi in quelle della regione di montagna.
Nel 2005 il reddito globale per economia domestica è stato mediamente di 76’500 franchi,di poco al di sopra di quello degli anni 2002/04 che ammontava a 76’100 franchi.Sempre rispetto agli anni 2002/04,il consumo privato per economia domestica nel 2005 è cresciuto di 2’800 franchi circa,fissandosi a quasi 67'000 franchi.
■■■■■■■■■■■■■■■■
In fr. Consumo privato Reddito extraagricolo Reddito agricolo
Regione di pianuraRegione collinareRegione di montagna
0 100 000 80 000 60 000 40 000 20 000 1.2 ASPETTI SOCIALI 1 58
Il reddito globale per unità di consumo delle economie domestiche del primo quartile ha raggiunto il 43 per cento di quello delle economie domestiche del quarto quartile. Per quanto concerne il consumo privato la differenza fra il primo e il quarto quartile è decisamente più contenuta:il consumo privato delle economie domestiche del primo quartile è stato pari al 68 per cento di quello delle economie domestiche del quarto quartile.
Nel 2003/05,nelle aziende del primo quartile il reddito globale per unità di consumo non ha coperto il consumo delle famiglie.La formazione di capitale proprio è stata negativa.Se tali aziende continueranno ad attingere alla sostanza dell’azienda,presto o tardi dovranno cessare l’attività.Negli altri quartili il consumo privato è stato inferiore al reddito globale:nelle aziende del secondo quartile è risultato del 91 per cento del reddito globale,in quelle del terzo e quarto quartile è stato rispettivamente dell’82 e del 69 per cento.
Nel 2005 il reddito globale per unità di consumo di tutti i quartili è risultato superiore rispetto al triennio precedente 2002/04.Nello stesso anno anche il consumo privato di tutti i quartili ha segnato un incremento rispetto alla media degli anni 2002/04.
Reddito globale e consumo privato per unità di consumo per quartile 1 –2003/05 Primo Secondo Terzo Quarto Tutte le quartilequartilequartilequartileaziende Reddito globale per UC 2 (fr.)14 48218 49323 16134 00322 441 Consumo privato per UC (fr.)16 02716 80418 91423 53418 778
1 Quartile in base al profitto del lavoro per unità di manodopera familiare
2 Unità di consumo = membro della famiglia d’età superiore a 16 anni che partecipa al consumo annuo della famiglia
Fonte:Centrale analisi Agroscope Reckenholz-Tänikon ART
1.2 ASPETTI SOCIALI 1 59
1.2.2Prestazioni delle assicurazioni sociali
La relazione tra l’attività professionale di contadino e la fruizione delle prestazioni delle assicurazioni sociali è una delle tematiche sociali principali in merito alla quale periodicamente viene steso un resoconto.Il primo è apparso nel Rapporto agricolo 2000.Le opere sociali dello Stato e le assicurazioni di persone da un lato e le assicurazioni di cose e le istituzioni private dall’altro costituiscono la rete di sicurezza formale sia per la popolazione contadina sia per quella non attiva nel primario.Un paragone delle prestazioni assicurative che vengono versate a entrambi i gruppi della popolazione mostra la loro notevole importanza nonché le differenze nel loro utilizzo.
Le opere sociali dello Stato
Introdotta nel 1948,la rendita AVS dipende dal reddito assoggettato ai contributi nel periodo attivo e da eventuali accrediti per compiti educativi ed assistenziali.
Dalla statistica sul reddito dell’AVS relativa al 2001 emerge che su un totale di 4'716’709 contribuenti 28’182 erano agricoltori indipendenti,1’898 dei quali donne senza un’altra attività lucrativa assoggettata ai contributi.Gli agricoltori indipendenti che esercitano un’attività accessoria quali dipendenti sono 31’935,di cui 1’482 di sesso femminile.
Reddito dell’attività lucrativa assoggettato ai contributi AVS – 2001,in fr.
Al momento del pensionamento la rendita degli agricoltori che lavorano anche come dipendenti è mediamente solo di poco inferiore alla media svizzera,mentre quella degli agricoltori indipendenti è inferiore a tale valore.
La rendita individuale delle donne contadine (splitting preliminare) è generalmente molto modesta.Se la contadina in questione non ha una fonte di guadagno al di fuori dell’azienda,non consegue un reddito rilevante ai fini dell’AVS;l’importo viene accreditato al marito.Tuttavia,con l’introduzione degli accrediti per compiti educativi ed assistenziali la situazione della contadina è migliorata considerevolmente.Ora è possibile versare un salario alla moglie che aiuta in azienda o,qualora determinate condizioni fossero adempiute,annunciare la donna contadina come lavoratrice indipendente con reddito distinto.Non sono disponibili cifre precise in merito.
■■■■■■■■■■■■■■■■
Agricoltori indipendenti40 592 Altri lavoratori indipendenti67 638 Agricoltori con attività accessoria57 360 Lavoratori dipendenti58 852 Fonte:UFAS
1.2 ASPETTI SOCIALI 1 60
■ Assicurazione per la vecchiaia e i superstiti AVS
■ Assicurazione invalidità AI
Dato che il reddito rilevante per l’AVS conseguito nel settore agricolo è basso,la scala contributiva decrescente riveste un significato particolare.Nel 2001 il reddito medio degli agricoltori indipendenti,determinante per l’AVS,ammontava a circa 40’600 franchi.Semplificando i calcoli,si ottiene una quota contributiva AVS/AI/IPG del 7,917 per cento invece di una quota di contribuzione,senza scala decrescente,pari al 9,5 per cento con un risparmio medio sui premi di 641 franchi all’anno per azienda.
Questa assicurazione mira a reinserire gli invalidi e a ripristinare la loro capacità di conseguire un reddito.
Nel 2001,1’852 dei 28’182 contadini attivi esclusivamente nel settore agricolo sono stati riconosciuti invalidi con diritto a una rendita AI.Ciò corrisponde a una quota del 6,6 per cento.A titolo di paragone,nel 2001 a livello svizzero la probabilità di ottenere una rendita AI era del 4,6 per cento.L’elevata percentuale di beneficiari di una rendita AI riscontrabile nel settore primario evidenzia quanto sia pesante e pericolosa l’attività di agricoltore.
■ Prestazioni complementari
Le prestazioni complementari vengono versate ai beneficiari di rendite AVS o AI,se queste non bastano per coprire il minimo esistenziale.Di regola,per il calcolo delle prestazioni complementari a favore di persone che erano o sono tuttora proprietarie di un’azienda agricola sono determinanti la sostanza netta e le condizioni di trapasso (diritto di abitazione,rinuncia,eccetera).Non sono disponibili dati particolari che si riferiscono al versamento di prestazioni complementari in ambito agricolo.Tuttavia diversi studi (tra l’altro Wicki e Pfister 2000) mostrano che,in generale,tra coloro che fanno capo ai servizi sociali i contadini sono una minoranza.
■ Assegni famigliari
Gli assegni famigliari nell’agricoltura perseguono un obiettivo di politica famigliare: aiutare le famiglie contadine con figli che dispongono soltanto di redditi modesti.Il versamento di assegni famigliari a lavoratori agricoli dipendenti nonché a piccoli agricoltori e a contadini di montagna è disciplinato a livello federale.Il limite di reddito è di 30'000 franchi a cui vanno aggiunti 5'000 franchi per ogni figlio avente diritto all’assegno.Per la concessione di assegni famigliari a lavoratori dipendenti attivi al di fuori dell’agricoltura sono invece determinanti le disposizioni dei singoli Cantoni. Conformemente alla legge federale sugli assegni famigliari nell’agricoltura,gli assegni famigliari vengono versati sotto forma di assegni per l’economia domestica e per i figli.
1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.2 ASPETTI SOCIALI 1 61
Assegni per l’economia domestica e per i figli (stato 1.1.2006)
Assegno per l’economia domestica versato mensilmente agli agricoltori dipendenti100 fr.
Assegno mensile Regione di 175 fr.per i primi due figli per singolo figliopianura180 fr.a partire dal terzo figlio Regione di 195 fr.per i primi due figli montagna200 fr.a partire dal terzo figlio
Struttura degli assegni famigliari:conto annuale 2005
Ricavimio.fr.Spesemio.fr.
Contributi dei datori di lavoro12,6Prestazioni in denaro121,7
Contributi dello Stato112,2Spese amministrative3,1 di cui 2⁄3 a carico della Confed.74,8 + contributo di sgravio1,4 – totale costi della Confed.76,2 – di cui 1⁄3 a carico dei Cantoni36,0
Totale ricavi124,8Totale spese124,8
Fonte:UFAS
Gli adeguamenti previsti nell’ambito della PA 2011 a favore delle aziende contadine famigliari comprendono la soppressione del limite di reddito per gli agricoltori indipendenti e l’aumento delle aliquote degli assegni per i figli:è stato proposto un rialzo delle aliquote di 15 franchi al mese;nella zona di pianura gli assegni ammonterebbero a 190 franchi per figlio e al mese,in quella di montagna a 210 franchi.Si propone invece di rinunciare all’aliquota più elevata di 5 franchi versata finora a partire dal terzo figlio.
Il 24 marzo 2006 le Camere federali hanno emanato una nuova legge federale sugli assegni famigliari la quale prevede un diritto agli assegni famigliari di almeno 200 franchi per tutti i lavoratori e un diritto agli assegni per la formazione di almeno 250 franchi per figlio e al mese.Dall’entrata in vigore della suddetta legge le persone che lavorano nel settore primario otterrebbero gli assegni per i figli e per la formazione secondo queste nuove aliquote.Nella zona di montagna verrebbero versate,come è stato il caso finora,aliquote di 20 franchi superiori.Questa estate è riuscito il referendum lanciato contro questa nuova legge.La votazione si terrà pertanto a fine novembre.
1.2 ASPETTI SOCIALI 1 62
■ Prestazioni assistenziali
A causa dello stretto legame tra azienda ed economia domestica privata esiste un’elevata flessibilità in riferimento all’impiego del lavoro e alle finanze.Questa è una delle ragioni per le quali i contadini che ricorrono ai servizi sociali sono una minoranza.In periodi finanziari difficili tirano la cinghia e vivono «della sostanza».Rimane grande anche la paura di una stigmatizzazione sociale in quanto beneficiari dell’aiuto sociale.
Benché siano disponibili i primi risultati della statistica nazionale dei beneficiari dell’aiuto sociale,non è ancora possibile effettuare un’analisi affidabile secondo le categorie professionali.
■ Altre assicurazioni
Mediante l’indennità per la perdita di guadagno viene indennizzata la perdita di guadagno nei periodi in cui l’assicurato presta servizio militare o civile.In tal modo è possibile evitare che le aziende agricole vadano incontro a difficoltà a causa dell’assenza dei lavoratori chiamati a prestare servizio.Per tale motivo ai famigliari che collaborano nell’azienda vengono versati assegni corrispondenti.Questa norma eccezionale garantisce un trattamento privilegiato all’agricoltura rispetto a quanto è il caso in altri settori dell’economia in cui operano imprese a conduzione famigliare.Con la revisione della legge sull’indennità di perdita di guadagno,il 1°luglio 2005 è entrata in vigore l’assicurazione per la maternità.Alle persone aventi diritto,vale a dire le donne che prima della nascita del loro bambino esercitavano un’attività lucrativa, viene concessa un’indennità di perdita di guadagno durante 14 settimane.Tale indennità di principio ammonta all’80 per cento del reddito percepito prima della perdita di guadagno.Non sono ancora disponibili cifre sulla richiesta di questa indennità da parte di donne contadine.
Mediante la legge federale sull’assicurazione contro la disoccupazione e l’indennitàper insolvenza s’intende garantire ai lavoratori dipendenti assoggettati all’AVS un’indennità adeguata per la perdita di guadagno dovuta a disoccupazione,lavoro a orario ridotto,intemperie o insolvenza del datore di lavoro.Generalmente i lavoratori indipendenti non sono assicurati.Ne consegue che neppure gli agricoltori in proprio possono richiedere prestazioni all’assicurazione contro la disoccupazione.Lo stesso dicasi per i famigliari che collaborano nell’azienda,i quali sono parificati agli agricoltori indipendenti.È possibile far capo a questa assicurazione soltanto nei casi in cui viene svolta un’attività accessoria retribuita.Inoltre,contrariamente ad altre imprese artigianali per le quali le condizioni meteorologiche sono determinanti,le aziende agricole non possono beneficiare dell’indennità per intemperie.
L’assicurazione militare tutela le persone che prestano servizio militare,civile o di protezione civile contro le conseguenze economiche di danni alla salute che sopravvengono durante il servizio.Per i lavoratori indipendenti,quindi anche per gli agricoltori in proprio,l’assicurazione militare prevede indennità particolari.
1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.2 ASPETTI SOCIALI 1 63
Assicurazione delle persone
L’assicurazione malattia comprende l’assicurazione obbligatoria delle cure medicosanitarie (in caso di malattia,d’infortunio sempre che quest’ultimo non sia preso a carico dell’assicurazione contro gli infortuni e di maternità) nonché un’assicurazione facoltativa d’indennità giornaliera.La maggior parte degli agricoltori dispone dell’assicurazione di base nonché di un’assicurazione complementare per prestazioni ambulatoriali complementari e ospedalizzazione nel reparto comune.
Dalla statistica dei sinistri di una cassa malattia,i cui membri sono prevalentemente agricoltori,nell’ambito della quale assicurazioni complementari e indennità giornaliere sono riservate alle famiglie contadine,si evince che la popolazione contadina ricorre alle prestazioni in misura inferiore alla media.Ciò si ripercuote anche sui premi.Inoltre, gli agricoltori sono generalmente domiciliati in regioni periferiche,dove i costi e di riflesso i premi sono più bassi.I sistemi di riduzione dei premi applicati da numerosi Cantoni rappresentano uno svantaggio per i lavoratori indipendenti in quanto contemplano dei limiti di sostanza.Gli agricoltori con reddito basso devono spesso investire la sostanza nell’azienda.A livello contabile ciò risulta come sostanza imponibile.Per questo motivo molti agricoltori,malgrado un reddito basso,non beneficiano della riduzione dei premi assicurativi.
L’assicurazione contro gli infortuni protegge tutti i lavoratori dipendenti attivi sul territorio svizzero dalle conseguenze economiche di infortuni professionali,di infortuni non professionali e di malattie professionali.Gli agricoltori indipendenti e i rispettivi famigliari che lavorano nell’azienda non soggiacciono obbligatoriamente alle prescrizioni della legge sull’assicurazione contro gli infortuni.
1.2 ASPETTI SOCIALI 1 64
■ Assicurazione malattia e contro gli infortuni
I contadini senza un’attività lucrativa accessoria e pertanto non assicurati obbligatoriamente dal datore di lavoro,dispongono presso la cassa malati anche di un’assicurazione contro gli infortuni.Il rischio di infortunio nell’agricoltura è superiore rispetto ad altri settori dell’economia,per contro gli infortuni non professionali sono nettamente meno frequenti e dunque i costi per assicurato sono più contenuti.La quota delle spese per infortunio rispetto a tutte le altre prestazioni a carico di una cassa malati per contadini si situa infatti al di sotto del 10 per cento.
Mediante la previdenza professionale (pilastro 2a e prestazioni AVS) ai lavoratori viene garantito,nella vecchiaia,un reddito sostitutivo che permette loro di mantenere invariato il tenore di vita.La previdenza professionale non è obbligatoria per i lavoratori indipendenti e i famigliari che collaborano nell’azienda.Nell’ambito dell’ulteriore previdenza professionale (pilastro 2b),i contadini hanno la possibilità di aderire alla Fondazione di previdenza dell’agricoltura svizzera (VSTL):nel 2004 circa 19'000 contadini hanno concluso assicurazioni per i rischi o il risparmio di questo tipo.
Nel 2001 sul totale delle persone attive nell’agricoltura,il 53 per cento svolgeva un’attività accessoria.Si trattava soprattutto di un lavoro come dipendente.Il reddito medio annuo conseguito da uomini e donne con attività accessoria è rispettivamente di 58'342 e 36'312 franchi.Questi dati relativi al reddito assoggettato all’AVS permettono di operare una distinzione fra attività dipendente e indipendente.Tuttavia una media di natura meramente contabile non consente di stabilire il numero di contadini con un’attività accessoria dipendente che soggiacciono effettivamente all’obbligo della previdenza sociale.Giusta la legge federale sulla previdenza professionale,nel 2001 il limite di reddito di un’attività lucrativa da dipendente ammontava a 24’720 franchi.Nonostante il numero relativamente elevato di persone che,pur lavorando nel primario,percepiscono un salario,è quindi molto probabile che per gran parte di esse la copertura assicurativa della previdenza professionale obbligatoria in caso di vecchiaia,invalidità o decesso sia molto esigua o addirittura inesistente.
La previdenza privata si suddivide in previdenza vincolata (pilastro 3a) e previdenza libera (pilastro 3b),sotto forma di assicurazioni per i rischi,assicurazioni per il risparmio o di assicurazioni miste.La Confederazione finanzia la previdenza vincolata attraverso misure di politica fiscale e la promozione della proprietà d’abitazioni.Essa gode di diversi vantaggi fiscali.Il pilastro 3b comprende tutti i risparmi,le obbligazioni,le proprietà d’abitazioni,eccetera.È possibile disporre liberamente e in qualsiasi momento del capitale risparmiato.In linea di massima,rispetto alla previdenza vincolata, la previdenza libera non gode di alcun privilegio fiscale.Tuttavia,a determinate condizioni,anche le assicurazioni sulla vita formanti capitale determinano privilegi fiscali.
1.2 ASPETTI SOCIALI 1 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 65
■ Previdenza professionale e privata
■ Assicurazione contro la grandine
Assicurazioni di cose e istituzioni private
La Società svizzera di assicurazione contro la grandine di Zurigo è l’unica compagnia che assicura le colture contro i danni della grandine.Oltre alla grandine copre una serie di altri danni della natura.
Il 90 per cento circa dei contadini attivi nelle principali regioni svizzere a vocazione agricola dispone di un’assicurazione contro la grandine.I premi sono in funzione della sensibilità alla grandine delle colture assicurate,del rischio di grandinate a livello locale e delle esigenze individuali dell’assicurato (sistema bonus/malus).
Dati concernenti l’assicurazione contro la grandine – 2005
ColtureSuperficie SommaCosti assicurativi 2 assicurata 1 assicurataper ha in caso di rischio rischio esiguomedio %fr./hafr./hafr./ha
Cereali854 5004186
Patate7015 000135285
Granoturco603 40061109
Barbabietole da zucchero 658 00080168
Vite (Vallese escluso)7040 0001 3602 080
Frutta4521 0001 4702 352
Erbai (prati e pascoli) 3 35Ass.forfettaria2860
1Stima sulla base della rispettiva superficie colturale
2Valori medi
3Prati e pascoli nella regione prealpina
■ Altre assicurazioni
Fonte:Società svizzera di assicurazione contro la grandine
L’assicurazione di responsabilità civile copre i danni provocati a terzi o a cose di terzi.Generalmente gli agricoltori stipulano un’assicurazione combinata di responsabilità civile per l’azienda e l’economia domestica privata.L’assicurazione di responsabilità civile è obbligatoria per tutti i veicoli a motore che circolano su strade pubbliche. Ciò è il caso di veicoli agricoli quali trattori,mietitrebbiatrici,eccetera.
Edifici e parco veicoli sono esposti a rischi notevoli:i principali sono gli incendi e i danni della natura.L’assicurazione contro gli incendi copre,ad esempio,i sinistri provocati da fuoco,fumo ed esplosioni nonché eventuali ulteriori danni provocati dall’acqua di spegnimento,dalla fuliggine,eccetera.Nella maggior parte dei Cantoni l’assicurazione per gli immobili è obbligatoria.Per quanto concerne il mobilio non vige invece alcun obbligo assicurativo.Dato che per gli edifici agricoli il rischio è piuttosto elevato,il premio assicurativo è leggermente superiore rispetto a quello applicato nei confronti degli altri immobili.
1.2 ASPETTI SOCIALI 1 66
■ Servizio agricolo
Le assicurazioni per il bestiame sono organizzate principalmente a livello privato e comunale.Numerosi agricoltori assicurano le proprie vacche contro infortuni e malattie;per i cavalli la copertura assicurativa riguarda anche il decesso.Le perdite di animali dovute ad epizoozie vengono risarcite in virtù delle rispettive disposizioni della legislazione federale.Per il calcolo del risarcimento si procede,di regola,a una stima ufficiale degli animali o degli effettivi.
Diverse istituzioni e organizzazioni sostengono le famiglie contadine su base privata attraverso tre tipi di prestazioni:quelle in denaro,quelle in lavoro e le prestazioni in materiale.In genere il singolo ente è specializzato su un tipo di prestazioni.Nel presente rapporto vengono citate soltanto le principali istituzioni,ma vi è un gran numero di ulteriori fondi e fondazioni operanti in questo settore. Aiuto
Fondazione per le misure di solidarietà e l’azione sociale nell’agricoltura, soprattutto nella regione di
L’obiettivo principale del servizio agricolo consiste nella promozione della comprensione tra città e campagna.I giovani hanno l’opportunità di entrare in contatto con l’ambiente di vita e di lavoro dei contadini.Per la loro collaborazione ottengono vitto, alloggio e denaro per le piccole spese personali.Le famiglie contadine possono contare su giovani volonterosi e famigliarizzarsi con la loro mentalità.
Dati concernenti il servizio agricolo
finanziario da parte di istituzioni private 200020012002200320042005 In 1 000 fr. Aiuto svizzero ai montanari, singole aziende e progetti collettivi274512402522127167441757120992 Padrinato COOP2 6052 3582 3631 7962 1072 369 Padrinato per i Comuni di montagna che partecipano a progetti collettivi in ambito agricolo1 8733 3982 8452 0781 4861 157 Associazione svizzera per le migliorie aziendali nell’agricoltura di montagna 875761917641648500
montagna324279231747980
200020012002200320042005 Giorni di lavoro690076934652798563705643753816 Partecipanti3 3023 1952 8142 9602 8782 857 Durata del servizio in giorni (Ø)212219192019
■ Istituzioni private
1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.2 ASPETTI SOCIALI 1 67
■ Analisi dell’inchiesta sulla salute
1.2.3Contadini in pensione
Un obiettivo del presente resoconto sugli aspetti sociali è illustrare la situazione sanitaria,sociale e finanziaria dei contadini in pensione.A tal fine sono stati analizzati in particolare i dati relativi all’inchiesta sulla salute in Svizzera e sono state effettuate interviste con esperti.Si è inoltre provveduto a illustrare la realtà di 13 contadini in pensione o in procinto di andare in pensione.Di seguito vengono riportati innanzitutto i risultati dell’inchiesta sulla salute.
Le analisi statistiche sono state effettuate sulla base dei dati emersi dall’inchiesta sulla salute in Svizzera (ISS).Dal 1992,a scadenza quinquennale viene svolta una ISS a cura dell’UST.Vengono rilevati,tra l’altro,dati sullo stato di salute,sulle abitudini di vita e sulle abitudini rilevanti per la salute.Nel 2002,in occasione dell’ultimo rilevamento, circa 19'700 persone scelte a caso nell’elenco telefonico sono state interpellate telefonicamente o per scritto.L’insieme di base dell'ISS è rappresentato dalla popolazione residente in Svizzera,di età superiore ai 15 anni,che vive in economie domestiche private.
Nell’ambito dell’ISS del 2002 sono stati interpellati 62 agricoltori e 42 contadine di età compresa tra i 55 e i 64 anni,60 agricoltori e 42 contadine tra i 65 e i 74 anni nonché 43 agricoltori e 51 contadine di 75 anni e oltre per un totale di 165 agricoltori e 135 contadine.Nell’inchiesta non si sono tenuti in considerazione soltanto i contadini in pensione,ma anche le persone a partire dal cinquantacinquesimo anno d’età onde mostrare se e in quale misura il passaggio dalla vita professionale al pensionamento influisce sulla salute.Per garantire la comparabilità fra questo gruppo e la rimanente popolazione,dal restante campione di persone non attive nel primario,sono stati scelti a caso due individui della stessa età,dello stesso sesso e abitanti nella medesima regione per ogni contadino e per ogni contadina.Ne è risultato un gruppo di confronto composto da 330 uomini e 270 donne.I risultati riportati di seguito scaturiscono dall'analisi dei dati relativi a questi due gruppi.
Il resoconto si limita a determinati aspetti della salute fisica,psichica e psicosociale ritenuti importanti in questo contesto.
■ Salute fisica
Èfacilmente possibile trarre indicazioni sullo stato di salute fisica della popolazione in base a come le persone valutano la propria salute.Da diversi studi è scaturito che le persone di mezza età e di età avanzata le quali ritengono di essere in cattiva salute hanno un rischio di mortalità più elevato e che la loro capacità di affrontare i malanni dovuti ad esempio all’età,è minore rispetto a coloro che valutano buono il loro stato di salute.
Questa valutazione del proprio stato di salute scaturisce dalle risposte alla domanda «Qual è attualmente il Suo stato di salute?».
■■■■■■■■■■■■■■■■
1.2 ASPETTI SOCIALI 1 68
Valutazione del proprio stato di salute
55–64 anni
Contadini
GC uomini
Contadine
GC donne
65–74 anni
Contadini
GC uomini
Contadine
GC donne
>75 anni
Contadini
GC uomini
Contadine
GC donne
I contadini nella fascia d’età tra i 55 e i 64 anni valutano in modo decisamente più negativo il loro stato di salute rispetto agli uomini del gruppo di confronto;dopo il pensionamento tra gli uomini vi è un allineamento.Dall’autovalutazione dello stato di salute,per le contadine di età compresa tra i 55 e i 64 anni emerge un quadro migliore rispetto al gruppo di confronto,mentre per quel che riguarda le contadine di 75 anni e oltre esso risulta peggiore.
All’origine dei malanni e dei dolori fisici vi sono molteplici cause.A seguito degli sforzi fisici possono sorgere,ad esempio,dolori alle ossa e alle articolazioni.
Fonte: UST
GC = gruppo di confronto
Pessimo Cattivo Accettabile
In % 02040 10 30 1.2 ASPETTI SOCIALI 1 69
Dolori alle ossa e alle articolazioni (nelle quattro settimane precedenti il sondaggio)
I contadini della fascia d’età tra i 55 e i 74 anni lamentano dolori alle ossa e alle articolazioni molto più frequentemente rispetto agli uomini del gruppo di confronto:si tratta soprattutto di logoramento articolare dovuto al duro lavoro fisico.Anche le contadine della fascia d’età tra i 55 e i 74 anni soffrono maggiormente di questo tipo di dolori rispetto alle rappresentanti del gruppo di confronto,tuttavia in modo meno marcato rispetto agli uomini.In età avanzata gli uomini di entrambi i gruppi sono toccati,approssimativamente nella stessa misura,da dolori alle ossa e alle articolazioni,mentre le contadine godono tendenzialmente di una salute migliore rispetto alle donne del gruppo di confronto.
La salute psichica viene descritta come benessere personale,equilibrio,autostima, soddisfazione nella vita,capacità relazionale,capacità di affrontare le situazioni quotidiane,di esercitare un lavoro nonché di partecipazione sul piano sociale.Per contro la malattia psichica è caratterizzata da disturbi psichici riconoscibili clinicamente o da eccentricità comportamentali.
L’equilibrio psichico,trattato in questo rapporto,rappresenta una componente significativa della salute psichica.Costituisce un presupposto importante per affrontare adeguatamente i compiti quotidiani.La tensione psichica,invece,causa l’inverso e lo stress che ne scaturisce può comportare conseguenze negative per la salute.L’equilibrio psichico viene rilevato sulla scorta di domande sulla frequenza di situazioni di abbattimento,sulla stabilità,sul nervosismo,sull’ottimismo e sulla sensazione di piena forma.
Forti Leggeri
0403070 20 10 60 50
Fonte: UST
55–64 anni Contadini GC uomini Contadine GC donne 65–74 anni Contadini GC uomini Contadine GC donne >75 anni Contadini GC uomini Contadine GC donne In %
GC = gruppo di confronto
1.2 ASPETTI SOCIALI 1 70
■ Salute psichica
03060 20 10 50 40
55–64 anni Contadini
GC uomini Contadine
GC donne
65–74 anni Contadini
GC uomini Contadine
GC donne
>75 anni Contadini
GC uomini Contadine GC donne
Tra i contadini nella fascia d’età tra i 55 e i 64 anni la quota di coloro con un equilibrio psichico basso (19%) è superiore rispetto al gruppo di confronto (12%),negli altri due gruppi di età degli uomini tale quota si situa intorno al 10 per cento sia per i contadini che per il gruppo di confronto.Tra le contadine la quota di coloro con un equilibrio psichico basso è più elevata in tutte e tre le fasce d’età rispetto al gruppo di confronto. Per le contadine tra i 65 e i 74 anni la quota si situa addirittura al 25 per cento.
Le relazioni sociali e il sostegno disponibile nella rete sociale costituiscono un presupposto importante per il benessere psichico.Rappresentano una risorsa importante per affrontare i problemi (di salute) e influiscono anche sull’aspettativa di vita.La mancanza di relazioni sociali solide aumenta,ad esempio,la vulnerabilità di una persona a sviluppare disturbi.Per illustrare questo aspetto della salute sono state prese in considerazione la frequenza del senso di solitudine e,per le persone con figli,la frequenza dei contatti con i figli.
Basso Medio
Equilibrio psichico (nella settimana precedente il sondaggio)
Fonte: UST
GC = gruppo di confronto
In %
1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.2 ASPETTI SOCIALI 1 71
■ Salute psicosociale
I contadini interpellati,con il progredire dell’età,soffrono maggiormente di solitudine rispetto agli uomini del gruppo di confronto.Tra le donne interpellate la solitudine è,in generale,un problema che compare più frequentemente che tra gli uomini.Il 29 fino al 43 per cento delle contadine,a dipendenza dell’età,sente la solitudine in modo sporadico o frequente.Nel gruppo di confronto i valori sono lievemente inferiori (25–35%). La solitudine è un problema che compare di frequente in particolare per le contadine nella fascia d’età tra i 65 e i 74 anni.Probabilmente ciò è riconducibile anche a una mobilità ridotta legata all’età.
Senso di solitudine 0302050 10 40 Fonte:
Frequente Piuttosto frequente Sporadico
UST
55–64 anni Contadini GC uomini Contadine GC donne 65–74 anni Contadini GC uomini Contadine GC donne >75 anni Contadini GC uomini Contadine GC donne In % 1.2 ASPETTI SOCIALI 1 72
GC = gruppo di confronto
Contatto con i figli
55–64 anni
65–74 anni
Per i contadini e le contadine con prole il contatto con i figli è più frequente in tutte le classi di età rispetto a quanto rilevato per gli uomini e le donne dei gruppi di confronto. Ciò è sicuramente dovuto alle condizioni locali nelle aziende agricole,dove spesso convivono due o più generazioni.L’apparente contraddizione tra i risultati che indicano che le contadine e i contadini soffrono maggiormente di senso di solitudine malgrado ricevano i propri figli in visita più frequentemente rispetto al gruppo di confronto è presumibilmente riconducibile alle persone senza figli coinvolte nella prima analisi.
In generale i contadini e le contadine più anziani interpellati ritengono che il loro stato di salute fisico sia peggiore rispetto a quello dei gruppi di confronto.Le conseguenze dall’esercizio,per anni,di un duro lavoro fisico non emergono soltanto dalla valutazione del proprio stato di salute ma anche dalla frequente comparsa di dolori da logoramento.Per quel che riguarda la salute psichica,nelle contadine più anziane si riscontra maggiormente un equilibrio psichico basso e un frequente senso di solitudine. Con il progredire dell’età anche i contadini interpellati soffrono maggiormente la solitudine,probabilmente ciò dipende anche dalla minore mobilità legata all’età.I contadini e le contadine con prole hanno contatti molto più frequenti con i figli rispetto ai gruppi di confronto anche perché le condizioni locali nelle aziende agricole li favoriscono.Dal profilo globale si può dunque affermare che lo stato di salute della popolazione contadina è peggiore rispetto a quello della rimanente popolazione.
Almeno 1 volta al giorno
Almeno 1 volta alla settimana
06040100 20 80
Fonte: UST
GC = gruppo di confronto
Contadini GC uomini Contadine GC donne
Contadini GC uomini Contadine GC donne
Contadini GC uomini Contadine GC donne In %
>75 anni
1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.2 ASPETTI SOCIALI 1 73
■ Conclusioni dall’inchiesta sulla salute in Svizzera
Interviste con esperti
Da colloqui con esperti sul tema «contadini in pensione» è emerso che per la popolazione contadina l’AVS è l’assicurazione di base più importante.Dato che i pagamenti dei contributi determinano l’ammontare della rendita,il reddito durante l’attività professionale dovrebbe venire ottimizzato non soltanto nell’ottica di eventuali risparmi fiscali,ma anche in vista del futuro pensionamento. Secondo la valutazione degli esperti interpellati,le prestazioni complementari e gli assegni per grandi invalidi vengono richiesti soltanto sporadicamente in quanto nel calcolo viene tenuta in considerazione la sostanza.È stato confermato il fatto che,in generale,la popolazione contadina tende,per mentalità,ad avanzare pretese più modeste rispetto al resto della popolazione.
Un’altra importante possibilità di previdenza è costituita dall’abitazione in proprietà o dal diritto d’abitazione.Quest’ultimo ha tuttora una valenza economica significativa in quanto consente di alloggiare gratuitamente o perlomeno a condizioni estremamente vantaggiose.Anche dal punto di vista sociale il diritto di abitazione è importante visto che assicura la permanenza in un ambiente famigliare. All’atto della conclusione di un contratto concernente il diritto di abitazione vanno fissate disposizioni precise.
In generale si raccomanda di pianificare per tempo la previdenza per la vecchiaia stabilendo le priorità come segue:investire nell’azienda con buone prospettive per il futuro,investire nello spazio abitativo,assicurare decesso/invalidità e risparmiare.
Nella primavera del 2006,in collaborazione con ART,sono stati intervistati 13 contadini in pensione o in procinto di andarvi tenendo in considerazione tutte le regioni della Svizzera.I possibili interlocutori erano stati scelti a caso nella banca dati del censimento delle aziende dell’UST o sulla base di indicazioni dei Servizi di consulenza agricola.A tutte queste persone era stato inviato uno scritto informativo visto che non era dato sapere chi sarebbe stato disposto a parlare della propria situazione personale. Mediante telefonate successive era stata appurata la disponibilità al dialogo e in caso di assenso si era provveduto a concordare una data d’incontro.Le storie risultanti da queste interviste forniscono un prezioso scorcio sulla vita e sulla situazione attuale della popolazione contadina anziana nella realtà svizzera.
1.2 ASPETTI SOCIALI 1 74
■ Storie di vita
Armand J.riprese l’azienda di 11 ettari di suo padre a 46 anni.Col senno di poi ammette che lui era troppo vecchio e l’azienda troppo cara.All’epoca Armand e Martha erano già sposati e avevano quattro figli:una femmina e tre maschi.Per evitare che questa situazione si ripetesse,i coniugi (Armand J.ha 61 anni) hanno ceduto la loro azienda,che nel frattempo conta 45 ettari,alla metà del valore di reddito al figlio più giovane per permettere a lui e alla sua famiglia di iniziare l’attività nel migliore dei modi.
Armand e Martha J.non hanno praticamente risparmi visto che le entrate dell’azienda venivano prontamente investite in terreni.Oggi la coppia in pensione vive della rendita dell’AVS.Hanno tenuto due campi (circa 2 ettari di terra) che verranno ceduti agli altri figli in segno di gratitudine per il lavoro svolto in gioventù nell’azienda.I coniugi J. godono del diritto di abitazione nella vecchia casa dell’azienda.Vivono insieme a un nipote,che hanno accolto per consentirgli di frequentare il vicino liceo.Il figlio (successore) e la sua famiglia abitano a una cinquantina di metri dai genitori nella casa che il padre del signor Armand aveva acquistato per sé.
Armand J.lavora ancora quotidianamente nell’azienda,limitandosi tuttavia ai lavori che gli piacciono,come ad esempio addestrare i cavalli al traino o acquistare puledri al mercato del bestiame equino per conto del figlio.I cavalli sono la sua grande passione e lui è un vero intenditore.Rinuncia volentieri ai lavori amministrativi e alla contabilità. Per il lavoro svolto non percepisce alcun salario.Si è dimesso da tutte le sue numerose cariche (tra le altre cose è stato 25 anni sindaco di D.) mantenendone una poco impegnativa.In passato queste cariche lo avevano costretto ad assentarsi spesso dall’azienda.Ora,dopo una intensa giornata di lavoro,Armand J.si corica volentieri molto presto.Martha J.si è ritirata completamente dall’attività aziendale.Malgrado alcuni problemi di salute si occupa tuttora dei lavori di casa.I genitori sono soddisfatti di come l’azienda si sta evolvendo.Il figlio e la nuora continuano a svolgere l’attività che per i signori J.ha costituito il lavoro di una vita seguendo la stessa linea.Grazie alla locazione di terreni l’azienda,dedita all’allevamento di cavalli e lattifere,ha potuto ingrandirsi e oggi comprende circa 100 ettari.
Armand e Martha J.desiderano abitare,salute permettendo,il più a lungo possibile tra le proprie quattro mura.Non vogliono assolutamente pesare sui figli,piuttosto preferiscono andare in una casa di riposo per anziani.
I coniugi J.sono soddisfatti della loro vita anche se,ammettono,sarebbe bello disporre di più denaro.Dopo la dura vita lavorativa avrebbero preferito trascorrere una vecchiaia un pochino migliore,ma tutto sommato non si lamentano.Sostengono che «è come deve essere».
1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.2 ASPETTI SOCIALI 1 75
■ Prima di tutto l’azienda
■ Saldamente in sella
Di fatto le cose avrebbero dovuto andare molto diversamente e forse il fratello maggiore di Fritz M.abiterebbe ancora oggi nella proprietà di F.Purtroppo un incidente mortale stravolse la situazione.Fritz M.avrebbe desiderato iniziare una formazione in banca ma,dopo la disgrazia,fu chiaro che avrebbe lavorato e abitato nell’azienda paterna.Nel suo tempo libero praticava l’equitazione per piacere e come diversivo al lavoro quotidiano nell’azienda.Nel 1955 si sposò con Elisabeth che lo ha sempre aiutato sia nei lavori di casa che nell’azienda.La giovane coppia continuò ad abitare nella stessa casa dei genitori,anche dopo la nascita delle tre figlie.Nel 1969 riprese l’azienda.L’attività continuò ad essere incentrata sull’allevamento di lattifere,sulla frutticoltura e sulla campicoltura.
Dato che le figlie erano interessate alla casa dei genitori ma non all’attività agricola, negli Anni ’90 dovettero confrontarsi con la questione della cessione dell’azienda.A salvare la situazione giunse la richiesta di un collega più giovane residente nei dintorni che chiedeva di poter prendere in affitto l’edificio e le superfici agricole.Ci si accordò rapidamente e l’azienda poté così continuare ad essere gestita come un tutt’uno.
La locazione dell’azienda non ha coinciso,almeno per Elisabeth M.,con il suo pensionamento.Infatti fino a oltre 70 anni è stata attiva come madre diurna considerando la cura di bambini e il gioco in questa fase della vita come un’occasione unica.Ancora oggi si occupa del suo grande giardino.Fritz M.non è da meno essendo anche lui estremamente attivo:pota gli alberi da frutto di numerosi vicini e si occupa tuttora dei suoi alberi da frutto ad alto fusto,li tratta e raccoglie la frutta.
Per i signori M.la cessione dell’azienda è stato in primo luogo un passo verso la libertà. Dopo la cessazione dell’attività hanno intrapreso un viaggio in Canada seguito da un altro in Spagna.Per un certo periodo hanno ripreso a cavalcare e come nuova attività da svolgere nel tempo libero hanno iniziato a giocare allo jass.Anche le visite domenicali a figli e nipoti sono diventate più rilassanti rispetto al passato:«anche prima li andavamo a trovare,ma non era la stessa cosa perché si doveva essere nuovamente a casa per le cinque e se c’era traffico…».
1.2 ASPETTI SOCIALI 1 76
Pietro,figlio di agricoltori dell'Italia settentrionale,e Luigina V.,figlia di un contadino della regione,hanno realizzato il sogno di avere un'azienda tutta loro incentrata sull'allevamento di bovini e sulla viticoltura.Nel 1980 costruirono una stalla e presero in affitto diverse particelle,raggiungendo la ragguardevole superficie di 15 ettari.Due anni fa,casa,stalla e vigneto sono stati ceduti alla figlia minore che ha rivoluzionato la struttura convertendola in agriturismo.Gli animali sono stati venduti,stalla e fienile trasformati in accoglienti camere nelle quali possono alloggiare fino a 30 persone. Pietro e Luigina godono del diritto di abitazione e formano pertanto un'unica economia domestica con la figlia nubile responsabile dell'agriturismo.
A dire il vero Luigina avrebbe preferito cessare completamente l'attività,vendere il vigneto e godersi la terza età dopo anni di duro lavoro.Per Pietro,invece,la decisione non è stata facile.L'appassionato allevatore – coppe,campanacci e riconoscimenti testimoniano i suoi successi – che in passato partecipava a tutte le mostre del bestiame, ha dovuto rinunciare a questo tipo di trasferte per motivi di salute.Fortunatamente può ancora coadiuvare la figlia nella gestione del vigneto.Quando si è contadini per vocazione non è facile cambiare vita,ma ormai bisogna piegarsi alla volontà degli anni che passano.
Pietro e Luigina hanno sostenuto finanziariamente la figlia nella realizzazione del progetto di agriturismo accendendo un credito per il finanziamento delle necessarie migliorie.Questo investimento grava considerevolmente sul bilancio famigliare.Meno male che possono contare sui risparmi degli anni passati,in quanto la rendita AVS non basterebbe a garantire un tenore di vita dignitoso.
Pietro e Luigina sono persone di poche pretese.Luigina si accontenta di accompagnare la sua amica per acquisti una volta la settimana.La domenica ama fare delle escursioni a piedi.Inoltre canta in un coro e segue i corsi di ginnastica per la terza età.Pietro ama fare dei lavoretti all'aria aperta e in estate trascorre due settimane presso i suoi parenti nell'Italia settentrionale.
1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.2 ASPETTI SOCIALI 1 77
■ Largo alle novità
■ Il secondo di nove
La vita di Thomas S.non ha propriamente ricalcato quella dei suoi genitori:essi si sposarono giovanissimi mettendo al mondo 9 figli,lui è rimasto celibe,suo padre abitò nell’azienda fino all’età di 92 anni,lui decise di cambiare casa a 62 anni.Sorridendo sostiene che improvvisamente lo colse la paura di abitare in un luogo isolato tra le montagne.Se per il padre era evidente che avrebbe ceduto l’azienda a un membro della famiglia,Thomas S.l’ha venduta a un collega della regione che ora ne gestisce due parallelamente.
Vendere è stata praticamente una decisione obbligata visto che Thomas S.non ha figli e nessun nipote ha mostrato un serio interesse nel voler rilevare l’azienda che conta 6,5 ettari ed è situata nella regione di montagna.Afferma che se avesse potuto l’avrebbe ceduta volentieri a un parente anche per poco o niente.Gli è dispiaciuto doverla cedere ad estranei.Nel frattempo,però,Thomas S.vede anche i vantaggi della cessione,l’attività agricola comportava infatti preoccupazioni e timori che ora non ha più.
A causa dell’ubicazione isolata dell’azienda,Thomas S.non fornì mai il latte al caseificio ma lo trasformava lui stesso in formaggio.Inoltre allevava vitelli e capre.I suoi consigli in questi ambiti sono tuttora molto richiesti.Una volta su un quotidiano pubblicò un’inserzione offrendo i suoi servizi...risposero in 40.Durante tre inverni lavorò nella regione di L.poi smise perché era troppo faticoso.Dacché ha traslocato, ogni estate lavora sull’alpe di suo fratello che in cambio gli offre vitto e alloggio.
Thomas S.si gode la pensione soprattutto nella stagione fredda preparando la legna da ardere per sé e sua sorella,passeggiando nel bosco (durante 6 anni ha fatto il guardacaccia) oppure effettuando lavori di intaglio.L’anno scorso fu un anno speciale perché tutti i fratelli e le sorelle,salvo uno emigrato in Canada,si riunirono per trascorrere una vacanza insieme.
Anche Thomas S.è emigrato,tuttavia solo alcuni chilometri a valle,sistemandosi in un appartamento in affitto di proprietà del Comune nel villaggio di S.La rendita AVS e un gruzzolo di risparmi sono sufficienti per pagare l’affitto e le necessità giornaliere.Due sorelle lo aiutano nelle faccende domestiche.Ora che è anziano Thomas S.è particolarmente contento del legame,diventato più forte che mai,con la sua famiglia.
1.2 ASPETTI SOCIALI 1 78
Hans W.riprese l’azienda del padre ottantatreenne,un anno prima della morte del genitore.Egli ricorda che allora non c’erano i pagamenti diretti però «il latte valeva ancora qualcosa».All’epoca lui e la moglie Margret avevano già due maschi,dopo il ritiro dell’azienda ebbero altri due figli.Dato che l’azienda di montagna non era molto grande (dieci ettari) il lavoro alla sciovia fruttava un reddito supplementare che contribuiva a far star bene la famiglia.Oggi Margret W.aggiunge «forse troppo bene».
Visti gli ingenti investimenti sostenuti dai coniugi W.negli edifici della loro azienda la gioia fu grande quando il figlio più giovane dimostrò interesse nella ripresa dell’attività.A causa del sistema di pagamenti diretti era chiaro che la cessione sarebbe avvenuta quando Hans W.avrebbe compiuto il sessantacinquesimo anno d’età.Tuttavia all’atto della cessione non tutto filò liscio e venne a mancare l’entusiasmo.Anche l’esortazione del notaio ad essere un poco più allegri cadde nel vuoto.
Hans e Margret W.ritengono che fu un errore non prevedere un diritto d’abitazione nel contratto.A causa di tensioni con la nuora,poco dopo la cessione dell’azienda venne loro richiesto di cercarsi un altro appartamento.Forse fu un caso ma il trasloco coincise con una frattura della colonna vertebrale di Margret W.Ciò rese più complicate le cose dato che arredare l’appartamento in modo accogliente richiese parecchio lavoro. Inoltre,in seguito al cambiamento del tracciato la strada secondaria passa proprio davanti alla loro casa causando forti rumori.
Nel frattempo Hans e Margret si sono però abituati alle nuove condizioni di vita.Con la rendita AVS i coniugi W.riescono a malapena a coprire le spese correnti.La nuova abitazione è sufficientemente grande perché figli e nipoti possano venire in visita e,ad esempio,andare a sciare con Hans W.Un evento regolare è costituito dalla messa domenicale.Gli spostamenti in città per fare la spesa rallegrano il trantran quotidiano. Tuttavia Hans W.si affaccia ancora spesso alla finestra del primo piano per guardare le vacche al pascolo che un tempo mungeva.
1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.2 ASPETTI SOCIALI 1 79
■ Altrove
Albertina e Guido F.vivono in un villaggio di montagna.Le due figlie,terminati gli studi,di docente la prima e di architettura la seconda,hanno deciso di intraprendere un'attività non legata all’agricoltura.I tre nipoti,di otto,dieci e quattro anni,amano trascorrere il tempo libero nella fattoria dei nonni,ma sono ancora troppo piccoli per sapere cosa faranno da grandi.Guido era un apprezzato ed appassionato allevatore di animali della razza bruna e la moglie Albertina ha sempre collaborato con lui nella gestione dell'azienda,sostituendolo soprattutto quando si assentava per svolgere i suoi compiti di negoziante di bestiame.Negli Anni '70 decisero di costruire una nuova stalla,ma poi accantonarono l'idea a causa della mancanza di un sicuro successore e oggi non rimpiangono questa decisione.
Raggiunto il traguardo dei 65 anni,Guido ha ceduto l'azienda alla moglie Albertina,di qualche anno più giovane,adeguando la proprietà alle sue forze,ovvero riducendo l'effettivo del bestiame e cedendo in affitto i terreni,dapprima parzialmente e infine integralmente.Per il momento tuttavia,Albertina e Guido non hanno alcuna intenzione di vendere l'azienda,vuoi perché qualche nipote potrebbe scegliere la loro strada,vuoi perché i prezzi dei terreni sono poco interessanti.
Albertina e Guido vivono in una casa di due appartamenti contigui,acquistata dal padre di lui.In uno abitano i coniugi mentre nell'altro vive la sorella di Guido.Ma chi si occuperà di loro quando non saranno più autosufficienti? Albertina e Guido si pongono spesso questa domanda ma mentre Albertina è abbastanza propensa ad accettare l'idea di una casa anziani,Guido lo è molto meno…
Albertina e Guido non hanno particolari problemi finanziari:la rendita AVS e gli affitti dei terreni sono più che sufficienti per vivere decorosamente.I costi di manutenzione della bella abitazione sono infatti assai bassi,qualche oculato risparmio è stato fatto e nell'azienda si è sempre investito in modo intelligente e parsimonioso.
Come ai tempi in cui era Municipale e presidente del Patriziato,Guido ama le conversazioni sui più svariati argomenti e non manca di dare i suoi mirati giudizi su persone e cose.Con Albertina si reca spesso in visita dalle figlie e dai nipotini e si concede pure il tempo per lunghe passeggiate in mezzo a quella natura che ora non gli detta più i ritmi ma che rimarrà di certo la sua inseparabile amica di vita.
1.2 ASPETTI SOCIALI 1 80
■ Passo dopo passo verso la pensione
■ Imparare ad apprezzare la vecchiaia
Peter B.non corrisponde all’immagine collettiva di un tipico contadino in pensione. Non trascorre la vecchiaia nella sua ex azienda,né continua ad occuparsene.Malgrado i suoi 70 anni,Peter B.lavora tuttora come stimatore.È cambiato soltanto il datore di lavoro:un tempo era impiegato presso il Cantone assicurandosi una seconda entrata, oltre a quella dell’allevamento di suini,ora lavora come libero professionista.È contento di poter disporre liberamente del suo orario di lavoro.Tuttavia la sua attività comporta un impegno pari a più di un posto a metà tempo.Inoltre è attivo come presidente del Consiglio d’amministrazione di un’organizzazione di produttori di suini.
Vista la sua agenda fitta di impegni è ovvio che il figlio che ha rilevato l’azienda gli telefoni sempre più di rado per chiedergli una mano per la fienagione e il foraggiamento.Peter B.è lieto che suo figlio,la nuora e i loro quattro figli gestiscano autonomamente l’azienda che ora conta 25 ettari,90 scrofe da allevamento e 60 torelli.Sua figlia,invece,ha preso dal padre per quel che riguarda l’interesse per gli aspetti economici e attualmente lavora in una banca.
Un evento che ha segnato la vita di Peter B.fu la morte prematura della moglie.Poco dopo il ritorno da un viaggio fatto in Cina,un sogno di vecchia data della moglie,la consorte si ammalò gravemente spegnendosi nel giro di soli sette mesi.La motivazione a continuare a gestire l’azienda di famiglia subì un contraccolpo percepibile e quattro anni dopo Peter B.decise di cedere l’azienda.
Oggi Peter B.non rimpiange le sue decisioni.Tuttavia in seguito alla cessione della sua azienda al valore reddituale e senza diritto di abitazione,la sua situazione finanziaria è meno rosea rispetto a quanto auspicherebbe.Ridendo racconta che la rendita AVS e l’esigua pensione di funzionario cantonale bastano per i primi dodici giorni del mese, al tredicesimo deve tornare a lavorare.Così non ci resta che augurargli di ricevere ancora numerosi mandati di stima.
1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.2 ASPETTI SOCIALI 1 81
La situazione di Daniel e Martha J.non è facile.La cessione dell’azienda di 10 ettari specializzata nell’allevamento di scrofe da allevamento si è rivelata estremamente difficile.La decisione del sessantaquattrenne Daniel J.di affittare l’azienda a suo nipote,il quale lo aiuta da quando aveva 15 anni era motivata dall’intenzione di offrirgli una possibilità.
Benché l’unica figlia dei coniugi J.avesse in un primo tempo dimostrato un interesse nella ripresa dell’attività,vi rinunciò dopo essere entrata,attraverso il matrimonio,in un’azienda dedita alla detenzione di lattifere e alla manifattura del tabacco.Siccome il nipote non dispone della formazione agricola necessaria per poter beneficiare di crediti d’investimento per il risanamento del porcile né di mezzi finanziari onde acquistare l’azienda i necessari crediti hanno dovuto venir accesi dai coniugi J.Per loro si tratta di un onere enorme dato che si ritroveranno a dover ammortizzare debiti fino a un’età avanzata con tutte le conseguenze che ciò comporta per la loro resistenza fisica e psichica.Anche dal punto di vista della salute la situazione è critica:da tempo la signora J.soffre di diabete e reumatismi mentre il marito è affetto sin da giovane da una malattia renale.
Nel 1959 Daniel J.decise di costruire una casa bifamigliare separata dall’azienda in quanto voleva dedicarsi alla propria famiglia.Nel 1974 un incendio distrusse l’edificio aziendale risparmiando il porcile,costruito nel 1959.Siccome l’ala dell’abitazione non offriva posto a sufficienza per il nipote e la sua famiglia essi andarono ad abitare altrove e i coniugi J.cedettero in affitto l’appartamento di tre locali.Con l’aiuto del marito la signora J.assistette dapprima i suoceri e in seguito i propri genitori.Per loro si prospetta un’altra soluzione:a tempo debito andranno in una casa per anziani.
Per Daniel e Martha J.le visite annuali ai loro amici contadini residenti in Francia rappresentano un momento di vera gioia.Daniel J.ha conosciuto l’amico francese in gioventù quando quest’ultimo faceva il praticante in un’azienda agricola in paese.Il contatto non si è mai interrotto.Ora è diventato più semplice incontrarsi:contrariamente a quanto era il caso in passato i coniugi J.possono infatti assentarsi per un paio di giorni senza problemi.
1.2 ASPETTI SOCIALI 1 82
■ Successione difficile sotto molteplici aspetti
■ Cure reciproche nella vecchiaia
Negli Anni ‘70 i coniugi Anton e Alice Z.ritirarono l’azienda dei genitori di lui.All’inizio della loro attività,oltre a detenere 14 lattifere e un paio di vitelli da ingrasso nell’azienda che contava 10 ettari,avevano 12 scrofe da allevamento di cui si occupava Alice Z.La ripresa dell’azienda comportò,oltre al diritto di abitazione per i genitori di Anton Z.un diritto di usufruire di cure sia in caso di buona che di cattiva salute.Ciò pesò parecchio su Alice Z.,contadina diplomata,e su tutta la famiglia.Furono tempi duri. Dopo la cessione dell’azienda si dovette investire molto denaro per il risanamento degli edifici rurali e d’abitazione.Dal punto di vista aziendale i coniugi Z.possono reputarsi soddisfatti dei risultati ottenuti benché abbiano vissuto praticamente soltanto per l’azienda senza mai potersi concedere una vacanza.Ferie? «Ora non ne voglio più»,sostiene Alice Z.
La vita di Anton Z.si svolge anche al di fuori dell’azienda.Per stare un po’ a contatto con la gente da 45 anni canta nella corale della chiesa e da alcuni anche in quella degli anziani.Per mantenersi in forma Alice Z.pratica la ginnastica acquatica (acquafit). Curano le relazioni con le loro tre figlie e il nipote che vengono a trovarli regolarmente. Per Alice Z.si rivela difficile riallacciare i contatti con il mondo esterno che sono andati progressivamente scemando anche perché la cura dei genitori ha comportato un notevole dispendio di tempo ed energia.Questo isolamento forzato li preoccupa.
Un anno prima di compiere 65 anni Anton Z.ha ceduto l’azienda all’unico figlio maschio in modo che potesse beneficiare dell’aiuto iniziale a favore dei giovani contadini in quanto sono necessari ulteriori investimenti.Il successore è celibe e abita ancora con i genitori.Alice Z.si occupa delle faccende domestiche.Ha cessato di lavorare nell’azienda,ma non nel suo orto.Il giovane successore lavora periodicamente al di fuori dell’azienda.Per questo deve poter contare sulla collaborazione del padre.Anton Z.rinuncia ad un salario,sebbene suo figlio gliel’abbia offerto poiché non desidera pesare ulteriormente sul figlio né sull’azienda.
Dal punto di vista finanziario i coniugi Z.se la cavano bene grazie al diritto d’abitazione,alla rendita AVS e al contributo del figlio per le spese di vitto e di alloggio.Della vendita dell’azienda al figlio rimane soltanto il denaro per il bestiame e il parco veicoli. I debiti sono compensati dal valore di reddito dell’azienda.Anton e Alice Z.possono prospettare la costruzione di una casetta in quanto Alice Z.riceverà un’eredità.Altrimenti si sarebbero dovuti cercare un appartamento al di fuori dell’azienda per non essere di peso al figlio e non intralciare i suoi progetti per l’avvenire.
La cura di genitori e suoceri è stata logorante:«abbiamo pagato con alcuni anni di salute»,sostiene Alice Z.Non vogliono pensare alla loro vecchiaia:«ci penseremo quando sarà il momento».Per ora contano sulle loro forze e intendono prendersi cura l’uno dell’altra il più a lungo possibile.
1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.2 ASPETTI SOCIALI 1 83
■ Inizio tardivo,fine prematura
Quando Balzer A.ritirò l’azienda di montagna dei genitori,aveva oltre 45 anni,il terreno era già affittato e suo padre viveva già in una casa per anziani.Determinante per questa decisione tardiva fu il matrimonio con Päuly A.La consorte,divorziata da un contadino proprietario di una grande azienda nella regione,preferiva nettamente l’aria di campagna a una vita in città.Rilevarono l’azienda dei genitori e,come regalo di nozze,ricevettero 14 pecore.Per la coppia la detenzione di animali nel rispetto delle loro esigenze costituì un fattore importante fin dall’inizio.
Sebbene Balzer e Päuli A.lavorassero al di fuori dell’azienda,con il tempo aumentarono sia il numero delle pecore,da 14 a 130,sia i terreni in proprietà,da 3 a 9 ettari. Comunque non fu mai facile conciliare il lavoro di operaio edile e cuoca in una casa per anziani con il foraggiamento,l’agnellatura e la fienagione.Oltre a ciò vi furono frequenti problemi legati ad animali affetti da zoppina.Tuttavia nel 2002 si rivelò impossibile proseguire l’attività nell’azienda.Balzer A.,che non aveva mai sofferto di dolori alla schiena,improvvisamente si ammalò di ernia discale.Da quel momento dovette lasciare alla moglie il compito di svolgere tutti i lavori nell’azienda e gli venne attribuita una rendita AI.
Un giorno nel 2003 dovettero vendere tutte le pecore e,per entrambi fu un momento difficile,la moglie uscì di casa e Balzer A.cercava di convincersi che la situazione non era molto diversa da quando caricava l’alpe.Avrebbe infatti passato i quattro mesi successivi all’ospedale e in cura.Poi si fece largo un senso di vuoto,soprattutto quando in autunno le pecore non ritornarono.Caricatore e motofalciatrice cambiarono proprietario e il terreno venne dato in affitto a un vicino.Per motivi di salute i coniugi dovettero anche rinunciare,malgrado le condizioni favorevoli degli edifici,al progetto che prevedeva di creare una pensione per equini.
Oggi Balzer e Päuly A.si sono abituati all’inaspettata cessazione dell’attività.Päuly A. lavorerà fino al suo pensionamento,previsto per l’anno prossimo,nella casa per anziani e nel tempo libero è attiva nella filodrammatica.Balzer A.si occupa di alcune case di vacanza e qualche volta va a bere un caffè con i suoi amici nel vicino villaggio di I.Ora a casa invece delle pecore ci sono quattro gatti.La famiglia A.è rimasta fedele ai suoi principi:non è sufficiente detenere bestie,occorre anche instaurare una relazione con gli animali.
1.2 ASPETTI SOCIALI 1 84
Un anno fa Ernest e Marinette Sch.hanno intestato l’azienda al figlio,dopo aver raggiunto l’età del pensionamento.In linea di massima ciò non ha comportato grossi cambiamenti.Per loro non è ancora giunto il momento della quiescenza,continuano infatti a lavorare nell’azienda visto che il figlio svolge un’attività accessoria come ispettore delle carni e non ha ancora trovato una partner che potrebbe dargli una mano.Per il successore è impossibile gestire da solo un’azienda di 32 ettari e con 25 vacche. Tuttavia,per motivi di salute,i coniugi Sch.hanno meno tempo da dedicare all’azienda. Ernest Sch.risente delle conseguenze dell’operazione alle anche,mentre la moglie di quelle di un incidente.È stata aggredita da un animale al pascolo e per questa ragione si è dovuta sottoporre a più operazioni.Pertanto in estate per i lavori fisici pesanti assumono un avventizio.
Marinette ed Ernest Sch.abitano nella stessa casa insieme al figlio:loro al piano inferiore,lui a quello superiore.La persona che dà loro una mano in estate alloggia con il figlio.I pasti vengono consumati in comune.Di regola cucina la signora Marinette. Se per ragioni di salute non può farlo subentra il marito che ha imparato l’arte culinaria.Nel tempo libero Marinette Sch.ama leggere.Il consorte suona da parecchi anni nella banda.Ai coniugi Sch.,specialmente alla signora,piace stare a casa.Si trovano bene.
Ernest e Marinette Sch.sono abituati a cavarsela con poco denaro.La rendita AVS basta loro per vivere ma solo perché non devono pagare alcun affitto.La cessione dell’azienda non li ha resi ricchi.I coniugi Sch.non hanno risparmi e non hanno stipulato un’assicurazione per il terzo pilastro.Marinette Sch.,figlia unica,ha ereditato la casa dei genitori.Prevede di venderla.
Ernest e Marinette Sch.vorrebbero vivere in azienda fino alla fine dei loro giorni proprio come,a suo tempo,avevano auspicato anche i genitori del signor Ernest.Nel caso non fossero più in grado di lavorare nell’azienda,il figlio si vedrebbe costretto a rinunciare alle vacche.Essi sperano tuttavia che ciò non avverrà mai e che tutto rimanga come finora.
1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.2 ASPETTI SOCIALI 1 85
■ Tutto come finora
■ Offrire una possibilità ad altri
Martha e Otto H.hanno gestito un’azienda agricola per 29 anni.Nell’azienda di sette ettari venivano praticate l’economia lattiera e la frutticoltura.Martha H.ha fornito un valido aiuto nell’azienda e anche i figli hanno fatto la loro parte.La famiglia abitava con i loro sei figli (tre femmine e tre maschi) in un luogo tranquillo un po’ fuori dal paese,un posto ideale per crescere una famiglia numerosa.La giovane famiglia di contadini abitò con i genitori di Otto H.fino a prima della nascita del quarto figlio.A quel punto i genitori traslocarono in paese per lasciare il posto alla giovane famiglia. Allora non ci si poteva permettere una seconda abitazione perciò la questione del diritto d’abitazione non entrò neanche in considerazione.
Dato che nessuno dei figli voleva intraprendere una professione agricola,i coniugi H. decisero di vendere l’azienda prima di raggiungere l’età del pensionamento.L’idea di vendere non piacque alla signora Martha,mentre per il marito la decisione fu meno sofferta visto che avrebbe preferito lavorare in banca;tuttavia la vendita all’asta delle vacche rattristò entrambi.Per marito e moglie era importante che l’acquirente della loro azienda fosse una famiglia.Pertanto non la vendettero al miglior offerente,ma preferirono dare una possibilità a una ex famiglia affittuaria.
Dopo la vendita dell’azienda i coniugi H.vennero assunti come custodi di un istituto scolastico.Purtroppo questo bel periodo non durò,come pianificato,fino alla pensione. La morte prematura del signor Otto stravolse nuovamente la situazione per la vedova. Continuò a lavorare,aiutata da uno dei figli,per due anni ma poi smise.Attualmente Martha H.abita in un appartamento in affitto in un villaggio vicino,visita regolarmente la tomba del marito ubicata nella località dove abitava prima e passeggia nelle vicinanze della sua ex azienda.Tuttavia non ha contatti con i nuovi proprietari.
Da ex contadina Martha H.fa la spesa in modo molto oculato e predilige i prodotti svizzeri.Quando sente critiche rivolte ai contadini prende le loro difese.A 80 anni suonati Martha H.è ancora molto attiva:«Per me la settimana è troppo corta».Si occupa dei lavori di casa,si fa fare massaggi di riflessologia plantare e dispensa la comunione ai malati per conto della chiesa.In estate le piace fare escursioni con amici amanti della natura.Ora gode doppiamente di questo piacere perché da giovane ha avuto poco tempo libero dovendo dapprima lavorare nel ristorante dei genitori e poi nell’azienda.A prescindere dalle preoccupazioni per un’imminente operazione agli occhi,Martha H.è soddisfatta e grata della vita che conduce attualmente.
1.2 ASPETTI SOCIALI 1 86
Fritz e Ursula A.hanno tre figli adulti.Il primo e l’ultimo ritirarono l’azienda dei genitori fondando una comunità aziendale gestita da fratelli,dopo che il padre venne sottoposto a un’operazione all’anca con complicazioni postoperatorie che lo rese inabile al lavoro per due anni.La prematura cessione dell’azienda si è rivelata la soluzione migliore per tutti.
Nella vecchia casa contadina abita la nuova generazione.Fritz e Ursula A.vivono in una casa nelle vicinanze che non appartiene all’azienda.In un primo tempo l’avevano affittata,ma poi l’hanno acquistata.Malgrado l’indebitamento l’interesse passivo è coperto dall’affitto del secondo appartamento.Vivono in condizioni finanziarie buone.
Nell’azienda le cose vanno bene.Nel frattempo la comunità è stata estesa a un’altra azienda,inoltre i fratelli hanno preso in affitto tutto il terreno di una terza azienda.Fritz A.lavora tuttora nella stalla.Dato che è un tipo mattiniero per lui non è un problema alzarsi presto.Anzi,considera il lavoro in stalla un piacevole diversivo.
Fritz e Ursula A.vanno volentieri in montagna.Ora hanno più tempo per le escursioni. Una volta Ursula A.lavorava molto a maglia e il marito suonava l’organetto.Purtroppo ora le dita sono meno agili.Nel frattempo Ursula A.ha scoperto il computer.Per questa ragione a volte i suoi vicini coetanei la prendono in giro.Fritz A.invece è piuttosto un tipo a cui piace fare lavori manuali,specialmente con il legno.Per entrambi è importante saper guidare,soprattutto perché abitano in una zona discosta e l’automobile consente loro di restare autonomi.
Le due generazioni vanno d’accordo.Ursula A.è convinta che le cose funzionano anche perché vi è una certa distanza tra le due abitazioni.Inizialmente il passaggio da un’economia domestica numerosa a una composta da due persone le ha creato alcuni problemi.Dopo il trasloco nella nuova casa a Ursula A.mancavano l’andirivieni dell’azienda e i molteplici contatti sociali.Ridendo racconta:«Lì ero continuamente sollecitata da telefonate,visite…mentre qui regna la tranquillità più assoluta».Entrambi reputano positivo il fatto di non avere più responsabilità per l’azienda.I coniugi A. hanno accettato che una fase della vita si sia definitivamente conclusa.
1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.2 ASPETTI SOCIALI 1 87
■ Una nuova fase della vita
■ Considerazioni sulle storie
Durante i colloqui le persone interpellate hanno costantemente sottolineato quanto apprezzino la libertà acquisita con il pensionamento:i pensionati hanno più tempo libero e la possibilità di andare in vacanza.Ciò rispecchia i risultati dell’indagine quantitativa della qualità della vita (cfr.Rapporto agricolo 2005),dalla quale era scaturito che per i contadini le differenze maggiori rispetto al resto della popolazione concernevano la disponibilità di tempo e il tempo libero.Spesso il rilevamento di un’azienda era legato,oltre al diritto di abitazione,all’obbligo di accudire genitori o suoceri,dato che allora non esisteva l’assicurazione malattie obbligatoria.Per alcuni tale mansione ha comportato un onere fisico e psichico enorme.La cessione dell’azienda è stata più o meno facile a dipendenza della persona e della situazione.Nei casi in cui vi erano prospettive di cedere l’azienda gli investimenti sono stati sostanziali e, in parte,hanno consentito di raggiungere livelli di sviluppo considerevoli.Nel complesso e malgrado alcune situazioni difficili emerge un quadro positivo della terza età delle contadine e dei contadini.
1.2 ASPETTI SOCIALI 1 88
ed etologia
La politica agricola pone un accento particolare sullo sviluppo sostenibile;uno dei suoi capisaldi è l'ecologia.I suoi effetti vengono analizzati sulla scorta di sei ambiti presi in considerazione ad un ritmo quadriennale.Nel 2006 inizia un nuovo ciclo dedicato ai temi «fosforo» e «suolo»,già trattati nel 2002.
Come ogni anno,nella prima parte del capitolo viene illustrata l'evoluzione dell'uso del suolo e dei mezzi di produzione.La seconda parte è un approfondimento sul fosforo. In particolare viene analizzato il ruolo di tale elemento a livello internazionale,nazionale e regionale nonché in funzione del tipo di coltura.La terza parte è dedicata al suolo e,sulla base di un inventario su scala mondiale,tratta l'evoluzione dell'uso del suolo in Svizzera e la qualità del suolo agricolo (rischio d'erosione,metalli pesanti, sostanze nocive organiche).
■■■■■■■■■■■■■■■■
■■■■■■■■■■■■■■■■
1.3Ecologia
1.3.1Ecologia
1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 89
Uso del suolo e mezzi di produzione
della quota di superficie gestita in modo rispettoso dell'ambiente In % della SAU Gestione rispettosa dell'ambiente 1 Di cui bio Fonte: UFAG 1 1993–1998: PI + bio; dal 1999: PER 1993199419951996199719981999200020012002 0 100 80 60 40 20 90 70 50 30 10 2005 2004 2003 Andamento delle superfici di compensazione ecologica 1 199319941995199619971998199920002001200220032005 2004 In 1 000 ha Regione di montagna Regione di pianura Fonte: UFAG 1 Senza alberi da frutto ad alto fusto nei campi, prima del 1999 soltanto per superfici di compensazione ecologica aventi diritto a contributi 0 140 120 100 80 60 40 20 Andamento dell'effettivo di animali 199019961997199819992000200120022005 (prov.) 2004 2003 In 1 000 UBG 1 Altri Suini Bovini Fonte: UST 1 UBG: unità di bestiame grosso 0 1 500 1 250 1 000 750 500 250 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 90
Andamento
Andamento del consumo di concimi minerali In 1 000 t Azoto (N)Fosfato (P2O5) Fonte: USC 1990/9219941996199820002002 19931995199719992001 0 80 70 60 50 30 40 20 10 20032005 2004 Andamento del consumo di alimenti concentrati per animali 199019911992199319941995199619971998199920002001200220032005 (prov.) 2004 In 1 000 t Altro CH Panelli di semi oleosi CH Cereali da foraggio CH Trasformazione di alimenti importati per animali Alimenti importati per animali Fonte: USC 0 2 000 1 750 1 500 1 250 1 000 750 500 250 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 91
Andamento delle vendite di prodotti fitosanitari 199019911992199319941995199619971998199920002001200220032005 2004 In t di principio attivo Fungicidi, battericidi, prodotti per la disinfezione delle sementi Erbicidi Insetticidi, acaricidi Regolatori della crescita Rodenticidi Fonte: Società svizzera dell'industria chimica 0 2 500 2 000 1 500 1 000 500 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 92
■ La concimazione fosforica è indispensabile per un'agricoltura produttiva
Fosforo
È possibile stabilire se l'apporto di concimi è corretto sulla base dei due principi riportati di seguito.
1.La legge del minimo,la quale stabilisce che rendimento e qualità dipendono dal fattore di crescita presente in quantità minore (diversi elementi nutritivi delle piante, acqua,luce,temperatura).
2.La legge dei rendimenti decrescenti,la quale stabilisce che se l'offerta di elementi nutritivi cresce,l'aumento del rendimento per unità di elemento nutritivo supplementare diminuisce costantemente fino ad azzerarsi.Un'eccessiva offerta di elementi nutritivi può comportare perdite di rendimento e/o qualitative.
Il fosforo,unitamente ad azoto,potassio,calcio,magnesio e diversi oligoelementi,è uno degli elementi nutritivi indispensabili alle piante.Viene sottratto dal suolo,assorbito dalle piante e fissato nei prodotti agricoli.In Svizzera,Paese a vocazione pastorizia con un effettivo di animali relativamente elevato,gran parte di questi elementi nutritivi viene restituita al suolo attraverso i concimi aziendali.Gli elementi nutritivi contenuti nei prodotti agricoli destinati all'alimentazione umana (o alla produzione di energia) abbandonano l'azienda agricola e vanno pertanto sostituiti mediante l'apporto di concimi,onde evitare un calo del rendimento e della qualità più o meno rapido a dipendenza dell'elemento nutritivo in questione.
■ La corretta concimazione non è compito facile
Secondo la buona pratica agricola,all'atto della concimazione vanno tenuti presenti i seguenti aspetti:
–fabbisogno delle piante di elementi nutritivi; –riserve di elementi nutritivi nel suolo; –volume di concimi aziendali di produzione propria; –tecniche di stoccaggio e di spandimento dei concimi aziendali; –tenore in elementi nutritivi e altre proprietà dei concimi aziendali o ottenuti mediante il riciclaggio nonché dei concimi minerali; –comportamento dei concimi e degli elementi nutritivi nel suolo; –fabbisogno di elementi nutritivi sull'arco di vita delle singole colture; –economicità.
La considerazione di tali aspetti equivale all'adempimento degli interessi agronomici ed ecologici.
1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 93
■ In agricoltura le carenze di fosforo sono molto esigue
In Svizzera all'inizio del secolo scorso l'approvvigionamento in fosforo della maggior parte dei terreni era insufficiente.Successivamente,per ottant'anni circa,le superfici sono state sistematicamente concimate con concimi minerali fosforici ottenibili a basso costo.Attualmente gran parte dei terreni utilizzati a scopo agricolo presenta un tenore sufficiente in fosforo e,in alcuni casi,eccessivo.Dal profilo agronomico il fosforo costituisce una riserva pregiata,in quanto fino al momento della saturazione viene trattenuto nel suolo.Una volta raggiunto il livello di saturazione,invece,s'innesca il fenomeno del dilavamento e allora il fosforo diventa una sostanza problematica dal momento che finisce in gran quantità nelle acque lacustri.Il fosforo è una materia prima molto scarsa,che al ritmo di consumo attuale sarà disponibile in misura sufficiente soltanto per i prossimi 80–120 anni.La concimazione fosforica in casi in cui non è assolutamente necessaria equivale pertanto a uno spreco di risorse preziose.Anche la qualità delle riserve di materia prima diminuisce costantemente in quanto dapprima vengono sfruttate quelle con basso tenore in metalli pesanti,ma poi è indispensabile ricorrere in misura crescente a quelle con tenori più elevati.Vista la sua scarsa disponibilità,sarebbe opportuno prendere nuovamente in considerazione il riciclaggio del fosforo contenuto in materiali di scarto che attualmente vengono smaltiti (fanghi di depurazione,scarti di carne e di ossi).In Svizzera il livello di approvvigionamento del suolo con fosforo è buono,quello dell'autoapprovvigionamento mediante concimi aziendali è elevato.Se si considera anche l'apporto di fosforo attraverso la composta e altri concimi ottenuti mediante il riciclaggio (fanghi di depurazione esclusi),è necessario un quantitativo esiguo di concimi minerali fosforici per coprire il fabbisogno in fosforo delle superfici agricole (meno di 1'000 tonnellate di fosforo l'anno).Ciò equivale a meno del 5 per cento del fabbisogno di fosforo.È quindi molto importante che i concimi aziendali vengano ripartiti in modo ottimale.
Fabbisogno di concimi minerali fosforici nell'agricoltura – 2004
Fabbisogno in concimi minerali Depositi, composta, altro Concimi aziendali
Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART
Fabbisogno di PApporto di
In t P
P
Produzione di alimenti per animali Derrate alimentari 0 25 000 20 000 15 000 10 000 5 000 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 94
■ Forte calo delle immissioni di fosforo nelle acque
Nei Paesi industrializzati il fosforo è oggetto di dibattito da decenni.Esso è considerato in primo luogo un problema ambientale,visto il carico dei corsi d'acqua.In Svizzera il 97 per cento delle acque di rifiuto delle economie domestiche,dell'industria e dell'artigianato confluisce in impianti di depurazione e viene trattato in gran parte mediante precipitazione chimica del fosforo e in parte addirittura in un quarto livello di depurazione (ulteriore sottrazione di fosforo mediante flocculazione-filtrazione).Nel 1986 è stato vietato l'uso di detersivi contenenti fosforo.Anche il primario ha adottato misure efficaci:l'utilizzo di concimi minerali fosforici è diminuito di quasi tre quarti rispetto al 1990/92,nel settore dell'ingrasso di suini si è molto diffuso l'impiego di foraggio concentrato a tenore ridotto in fosforo e vi è stato un aumento della capacità di stoccaggio dei concimi aziendali.La depurazione delle acque in primo luogo,ma anche gli sforzi profusi dal settore agricolo hanno determinato un forte calo delle immissioni di fosforo nelle acque superficiali.La Svizzera ha più che onorato l'impegno assunto nel quadro dell'Accordo OSPAR (Accordo di Oslo-Parigi sulla protezione del Mare del Nord) di ridurre,entro il 2000,le immissioni di fosforo nel Reno del 50 per cento rispetto a quelle rilevate nel 1985.
Dal confronto con diversi Paesi emerge che tra il 1985 e il 2000 tutti hanno ridotto massicciamente,vale a dire di almeno il 50 per cento,le immissioni di fosforo nelle acque superficiali.L'eccezione è costituita dalla Svezia.In questo Paese le immissioni di fosforo erano a un livello molto basso già nel 1985.Notevoli riduzioni sono state rilevate in relazione alle fonti:industria,artigianato ed economie domestiche.Esse sono riconducibili alle misure adottate nel quadro del trattamento delle acque di rifiuto e nel settore industriale.
Per quanto riguarda le immissioni diffuse di fosforo le riduzioni sono decisamente inferiori.Nella categoria delle immissioni diffuse rientrano quelle riconducibili soprattutto al convogliamento,all'erosione,al dilavamento e al drenaggio.Parte di esse non è dovuta all'attività agricola.Si tratta infatti di inquinanti naturali che rimangono costanti nel tempo.Nel 1985 il carico diffuso rappresentava generalmente meno del 20 per cento delle immissioni di fosforo.Nel 2000,in numerosi Paesi il carico,espresso in cifre relative,era decisamente superiore.
198520001985200019852000198520001985200019852000 1985 BelgioDanimarcaGermaniaPaesi BassiNorvegiaSveziaSvizzera 2000 17 800 7 429 5 875 1 605 73 365 25 018 30 615 8 875 1 853 693 995 1 140 3 064 665 Immissioni di P in % a dipendenza della fonte Industria,
Fonte:
2003 t/P 0 100 80 60 40 20 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 95
Immissioni dirette o indirette di fosforo nei mari, confronto internazionale
artigianato, economie domestiche Carico diffuso (agricoltura e inquinanti naturali)
Commissione OSPAR
Nel periodo d'osservazione,in Svizzera le immissioni diffuse di fosforo nel bacino imbrifero del Reno al di sotto dei laghi sono diminuite di 154 tonnellate,ossia del 28 per cento.Considerate le immissioni diffuse di fosforo,riconducibili all'agricoltura (totale delle immissioni diffuse meno inquinanti naturali di 137 tonnellate),la riduzione ammonta al 38 per cento.Nel 2000 la quota di carico diffuso rispetto alle immissioni totali di fosforo nelle acque superficiali ammontava al 27 per cento.In Svizzera gran parte delle immissioni totali di fosforo è tuttora riconducibile a fonti non agricole anche se l'agricoltura è la principale responsabile del carico di fosforo in diversi laghi di piccole e medie dimensioni nell'Altopiano.
Nel periodo d'osservazione si è constatato un notevole calo generalizzato delle concentrazioni di fosforo nei laghi svizzeri.Esso è in atto dalla metà degli Anni '70 circa. Le diminuzioni più significative si registrano nei laghi di Sempach,di Hallwil e di Baldegg,nei quali le concentrazioni di fosforo erano particolarmente elevate.Tale flessione è riconducibile in primo luogo ai progressi nella depurazione delle acque. Il lago di Thun e quello dei Quattro Cantoni presentano concentrazioni di fosforo molto basse.Nel periodo d'osservazione esse sono rimaste pressoché stabili.
Evoluzione
1990199119921993199419951996199719981999200020012002200320042005 In mg P/m 3 acqua Fonte: UFAM 0 140 120 100 80 60 40 20 Lago di Greifen Lago di Thun Lago di Sempach Lago di Baldegg Lago di Hallwil Lago di Zurigo Lago di Lugano sud Lago dei Quattro Cantoni Obiettivo
1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 96
■ Notevole calo del tenore in fosforo nei laghi
delle concentrazioni di fosforo nei laghi svizzeri
qualitativo
■ L'agricoltura è la principale responsabile delle elevate concentrazioni di fosforo in singoli laghi
Per poter individuare le regioni problematiche riguardo alle concentrazioni di fosforo nei laghi,l'UFAM ha delimitato bacini imbriferi di laghi con elevato tenore in fosforo. Sono stati presi in considerazione soltanto laghi con una superficie di oltre 3 km2 e bacini ad un'altitudine inferiore a 1'200 metri sul livello del mare.Vanno adottate misure in tutti i casi in cui il tenore in fosforo nelle acque lacustri libere miscelate è superiore a 20 microgrammi il litro.
Bacini imbriferi con elevato tenore in fosforo nelle acque lacustri 1 – 2004
Tenore in fosforo nelle acque lacustri >20 µg / l (oltre il 50% delle immissioni è riconducibile all'agricoltura) Bilancio di fosforo (autoapprovvigionamento) >100% Regione d'estivazione
Nella cartina sono riportati soltanto i laghi la cui concentrazione di fosforo nella media degli ultimi cinque anni era superiore a 20 microgrammi il litro e la cui quota rispetto alle immissioni totali di fosforo proveniva in misura superiore al 50 per cento dall'agricoltura.Si tratta dei laghi di Hallwil,Baldegg,Sempach e Zugo nonché di quelli di Morat e della Gruyère.Vi sono diversi altri laghi il cui tenore in fosforo è superiore a 20 microgrammi il litro (p.es.quelli di Lugano e di Greifen,nonché il Lago Lemano e di Zurigo).In questi casi,tuttavia,i principali responsabili delle immissioni di fosforo sono di altro genere.
All'origine delle elevate immissioni di fosforo nelle acque superficiali riconducibili all'agricoltura vi è l'autoapprovvigionamento con fosforo superiore al 100 per cento. Nella cartina sono riportate le regioni più grandi nelle quali la densità di animali è così alta che,nel complesso,la produzione di concimi aziendali è superiore al quantitativo necessario per le colture (non vengono tenuti in considerazione l'apporto di concimi minerali e la cessione di concimi aziendali).Vi sono anche altre cause come ad esempio i metodi di gestione,l'uso di concimi aziendali,l'erosione dei suoli arricchiti di fosforo e il dilavamento di fosforo da simili terreni.Per risolvere questo genere di problemi nei laghi di Hallwil,Baldegg e Sempach già diversi anni fa sono stati avviati progetti di risanamento in virtù dell'articolo 62a della legge sulla protezione delle acque. Conformemente a tale legge,entro i limiti dei crediti stanziati e a determinate condizioni la Confederazione assegna indennità per provvedimenti presi dall'agricoltura per prevenire il convogliamento e il dilavamento delle sostanze.
Bacini imbriferi = bilancio98 Fonti: UFAG, AGIS/SIPA Dati della cartina GG25 ©Swisstopo/UFAM
1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 97
1 Soltanto laghi per i quali oltre il 50% delle immissioni di fosforo è riconducibile all'agricoltura, il tenore in P si riferisce ai valori medi degli anni 2000–2004
L'eccedenza di fosforo si calcola deducendo dall'apporto il quantitativo sottratto dall'agricoltura.Il metodo OSPAR utilizzato a tal fine non tiene in considerazione il ciclo all'interno del settore primario.In questo ciclo rientrano gli alimenti per animali e i concimi prodotti dall'azienda.L'intero settore agricolo è considerato come un'unica azienda.L’apporto di fosforo avviene attraverso alimenti importati per animali,concimi minerali e ottenuti mediante il riciclaggio,sementi importate e depositi provenienti dall’atmosfera.Il quantitativo di fosforo sottratto al suolo si riscontra nelle derrate alimentari di origine vegetale ed animale nonché in altri prodotti del primario.Il notevole ritmo del calo dell'eccedenza di fosforo riscontrato soprattutto nella prima metà degli Anni '90 ha subito un rallentamento.Dal 2000 l'eccedenza di fosforo varia fra 5'500 e 7'000 tonnellate.
Nel periodo d'osservazione l'efficienza del fosforo (kg di output per kg di input di fosforo) è aumentata considerevolmente.Attualmente essa ammonta al 60 per cento. Nel caso ideale ammonterebbe quasi al 100 per cento.L'agricoltura è ancora ben lungi da un simile traguardo.È degno di nota il forte incremento dell'efficienza del fosforo registrato nella metà degli Anni '90.Esso è riconducibile soprattutto al fatto che a causa dell'ESB e del parziale divieto di somministrazione di farine animali il quantitativo di simili prodotti utilizzato nell'allevamento di animali è diminuito considerevolmente con conseguente aumento del quantitativo di fosforo sottratto dall'agricoltura (nel frattempo è stata vietata la somministrazione di farine animali a tutte le categorie di animali).Un ulteriore motivo all'origine di una migliore efficienza del fosforo è il crescente uso,nel settore dell'ingrasso di animali,di alimenti con tenori ridotti in azoto e fosforo.
■
Output / input Andamento dell'eccedenza di
del fosforo 199019911992199319941995199619971998199920002001200220032004 Eccedenza di P Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART 0 25 000 20 000 10 000 5 000 15 000 In t P Output / input 0 0,70 0,50 0,60 0,40 0,30 0,20 0,10 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 98
Maggiore efficienza nell'utilizzo di concimi fosforici
fosforo e dell'efficienza
■ Forte calo dell'utilizzo di concimi minerali
Le maggiori immissioni di fosforo sono riconducibili ai concimi minerali e agli alimenti importati per animali.Nel periodo d'osservazione le immissioni di fosforo attraverso gli alimenti importati per animali sono lievemente aumentate,mentre per i concimi minerali si registra una flessione di oltre il 60 per cento.È degno di nota anche il forte calo nel settore dei fanghi di depurazione in atto dal 2000 e riconducibile all'annunciato divieto di utilizzo in ambito agricolo.
Composizione dell'input di fosforo 199019911992199319941995199619971998199920002001200220032004 In t P Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART 0 18 000 16 000 14 000 12 000 10 000 8 000 6 000 4 000 2 000 Alimenti importati per animali Fanghi di depurazione Concimi minerali Altri input 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 99
■ La superficie utilizzabile a scopo agricolo è scarsa …
Suolo
Il suolo è lo strato superficiale della crosta terrestre,con uno spessore compreso,di regola,fra 50 centimetri e 2 metri,derivante dall'alterazione del substrato roccioso per azione chimica,fisica e biologica esercitata da tutti gli agenti superficiali o dagli organismi presenti in o su di esso.Esso può quindi venir considerato come la «pelle», molto sottile e vulnerabile,della Terra.Il suolo svolge una serie di funzioni estremamente importanti le quali rendono possibile la vita sulla Terra (cfr.Rapporto agricolo 2002,pag.113 segg.).
Una delle funzioni essenziali per la sopravvivenza del genere umano è la produzione di derrate alimentari.Essa dipende da due condizioni fondamentali:la sufficiente disponibilità di superficie agricola utile,da un lato,e la conservazione o addirittura il miglioramento della qualità dei terreni utilizzati a scopo agricolo,dall'altro.
Soltanto 14'800 milioni di ettari,ossia poco meno del 30 per cento dell'intera superficie terrestre di 51'000 milioni di ettari circa,sono terre emerse.Di queste,oltre un terzo sono ricoperte da ghiacci,deserti o catene montuose improduttive (5'600 mio. ha).Un terzo circa è ricoperto di foreste (4'172 mio.ha).Il rimanente terzo è attualmente utilizzato prevalentemente a scopo agricolo (3'485 mio.ha di praterie e steppe, 1'534 mio.ha di terreni coltivi e colture perenni).
Elementi della superficie terrestre
Praterie, steppe 7%
Superfici sulle quali è praticata l'agricoltura intensiva 3% Foreste 8%
Deserti, catene montuose, superfici ricoperte di ghiacci 11%
Fonte: FAO, PNUA
Terre sommerse 71% 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 100
■ … e le possibilità di espansione limitate …
Secondo la FAO,le possibilità di estendere il suolo coltivabile sono molto limitate. Nell'Asia meridionale e orientale nonché in Europa gran parte della superficie coltivabile è già utilizzata a scopo agricolo.Nell'Asia occidentale,in vaste regioni dell'Australia e nell'Africa settentrionale la superficie gestibile a scopo agricolo è limitata dalla penuria d'acqua.Nell'Africa subsahariana e nell'America del Sud vi sono le maggiori riserve utilizzabili a scopo agricolo.Esse vengono coltivate a scapito soprattutto delle foreste.Ciò può comportare gravi conseguenze (diminuzione della biodiversità,calo della produzione di legname,mutamenti climatici,ecc.).Secondo le stime della FAO, soltanto l'11 per cento della superficie terrestre (1'630 mio.ha) è idoneo allo sfruttamento intensivo a scopo agricolo.
Tra il 1900 e il 1980 la superficie coltiva ha potuto costantemente venir estesa soprattutto a scapito della foresta.Da allora la situazione si è più o meno stabilizzata.È quindi evidente che vi sono dei limiti all'ottenimento di superfici agricole supplementari.La crescita della popolazione mondiale,passata da 1,6 miliardi nel 1900 a 6,4 miliardi nel 2000,è inarrestabile.Visto lo sviluppo inversamente proporzionale,la superficie coltiva per abitante della Terra è ovviamente in calo.Dai 0,5 ettari per abitante nel 1900 è infatti scesa a 0,23 ettari nel 2000.Nel 2100 si prevede che la popolazione mondiale raggiungerà la soglia dei 10 miliardi.La superficie coltiva per abitante è pertanto destinata a diminuire ulteriormente.
I terreni di buona qualità,già di per sé limitati,vengono danneggiati anche dall'intervento dell'uomo.Il 15 per cento circa della superficie coltivabile (22 mio.km2) è già considerata degradata.A livello mondiale tra le cause all'origine del degrado del suolo vi sono,per ordine d'importanza,l'erosione provocata dall'acqua,il carico di sostanze nocive,l'erosione provocata dal vento,la costipazione del sottosuolo e la salinizzazione.
Superficie coltiva (miliardi di ettari) Popolazione terrestre (miliardi di abitanti)
190019201940196019802000 Superficie coltiva (ettari / abitante) Fonte: FAO 0 7 6 5 3 4 2 1 In mia. ha / mia. abitante In ha / abitante 0 0,6 0,4 0,5 0,3 0,2 0,1 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 101
Superficie coltiva per abitante a livello mondiale
Poco più del 10 per cento dei 41'000 km2 della superficie totale della Svizzera è considerato suolo coltivabile.Secondo la statistica delle superfici,in questa categoria rientrano i prati e i campi più favorevoli,altri prati e campi nonché i pascoli delle aziende,situati non oltre i 900 metri di altitudine e con una pendenza inferiore al 20 per cento.Questo suolo pregiato dal profilo agronomico è particolarmente scarso ed è esposto a una forte pressione.I comprensori degli insediamenti e delle vie di comunicazione,che corrispondono già al 7 per cento dell'intera superficie della Svizzera,sono in continua espansione.A farne le spese sono principalmente i terreni coltivabili.Tra i motivi all'origine del loro calo vi è pure l'obbligo di rimboschimento prescritto dalla legge sulle foreste e il fabbisogno di spazio per i corsi d'acqua.
Tra il 1979/85 e il 1992/97 il suolo coltivabile,ossia la base della nostra alimentazione, è diminuito di 10'352 ettari.Non sono disponibili dati più recenti.Nello stesso lasso di tempo la popolazione svizzera è cresciuta.A tal riguardo sono disponibili i dati del 2005.Il suolo coltivabile per abitante nel 2005 è stato pertanto calcolato avvalendosi dei dati sulle superfici del 1992/97 e dei dati demografici del 2005.Esso ammonta a 6,5 are per abitante contro le 23 are per abitante dal profilo globale.È probabile che la superficie effettiva sia addirittura minore,vista la crescente attività edilizia.
Abitanti (milioni) Suolo coltivabile (milioni
10 are)
■ In Svizzera il suolo coltivabile è particolarmente scarso
x
1979/851992/972005 Suolo coltivabile (are / abitante) Fonte: UST 0 8 7 6 3 4 5 2 1 In mio. abitanti / mio. x 10 are In are / abitante 0 9 8 7 6 5 4 3 2 1 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 102
Suolo coltivabile per abitante a livello svizzero
■ Le superfici per l'avvicendamento delle colture tutelano il suolo di buona qualità agronomica
Dall'entrata in vigore della legge sulla pianificazione del territorio del giugno 1979,la salvaguardia dei terreni coltivi migliori è diventata un elemento fondamentale della politica elvetica di assetto del territorio.Il 9 aprile 1992 il Consiglio federale ha varato il piano settoriale per l'avvicendamento delle colture con l'obiettivo di meglio tutelare i terreni coltivi.Il piano settoriale fissa la superficie minima per l'avvicendamento delle colture (SAC:438'560 ettari sul piano nazionale) e le rispettive quote cantonali.Sulla base di tale piano,i Cantoni si impegnano ad adottare i provvedimenti necessari per garantire la superficie minima cantonale per l'avvicendamento delle colture.Le SAC comprendono i terreni coltivabili (inclusi i prati naturali coltivabili) e quindi soltanto una parte della SAU.Nell'ambito della verifica del piano settoriale 2003 si è constatato che a livello nazionale la superficie minima di SAC non ha subito variazioni.Le riserve sono tuttavia diminuite considerevolmente.Singoli Cantoni presentano una superficie minima inferiore a quella prescritta.Onde migliorare l'esecuzione del piano settoriale delle SAC è stato elaborato un ausilio per l'esecuzione.In caso d'incorporazione in una zona e di altri progetti che incidono su determinate SAC va sempre effettuata una ponderazione degli interessi tenendo presente che il piano settoriale delle SAC riveste un interesse nazionale.
Le SAC sono esposte a una forte pressione soprattutto nelle regioni dell'Altopiano, nelle quali anche l'espansione degli insediamenti è notevole.Nelle regioni alpine la quota di SAC rispetto alla SAU è modesta.
■ Utilizzo del suolo in costante mutamento
I costanti mutamenti nell'utilizzo del suolo influiscono in modo lento,ma evidente,sul paesaggio svizzero.Secondo la statistica delle superfici,nelle regioni con insediamenti permanenti tra il 1979/85 e il 1992/97 i terreni agricoli sono diminuiti di 30'300 ettari (–3,0%).All'origine di ciò vi è praticamente soltanto l'estensione delle superfici degli insediamenti.Le superfici alpestri sono diminuite di 17'900 ettari (–3,2%).L'80 per cento del calo è riconducibile all'avanzamento delle superfici coperte da alberi e cespugli.La superficie totale gestita a scopo agricolo è scesa di 48'200 ettari (–3,1%).
Anche per quanto riguarda l'utilizzo della SAU si riscontrano notevoli cambiamenti.Nel periodo d'osservazione la superficie con alberi da frutto,ad esempio,è diminuita di oltre il 25 per cento.Anche in questo caso gli alberi hanno dovuto cedere il posto agli insediamenti.Le colture speciali che generano un elevato valore aggiunto,come l'orticoltura e la vitivinicoltura,invece,sono aumentate considerevolmente.
Continuano lo sviluppo incontrollato degli insediamenti e la pressione sui terreni coltivi migliori.Come emerge dalla statistica delle superfici,la superficie pro capite destinata agli insediamenti ammonta a 400 m2.Nei dodici anni trascorsi dal 1979/85 al 1992/97 all'agricoltura sono stati sottratti 482 km2 di terreni coltivi.Ciò corrisponde alla superficie del Cantone di Obwaldo.Ogni giorno vanno persi 11 ettari di superficie coltiva. Visto che le foreste sono tutelate per legge e le superfici improduttive nonché quelle sulle quali vi sono corsi d'acqua non possono subire variazioni considerevoli,le perdite di superficie vanno esclusivamente a scapito della SAU.
1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 103
■ La qualità del suolo deve essere tutelata
La salvaguardia del suolo non è cosa ovvia.L'attività agricola e altri interventi possono comprometterne considerevolmente la qualità (concetto del suolo dell'UFAG,Rapporto agricolo 2002,pag.113 segg.).Mediante una gestione accorta è possibile contribuire considerevolmente alla sua rigenerazione.L'erosione del suolo,il costipamento del sottosuolo e l'immissione di sostanze nocive e metalli pesanti difficilmente degradabili provocano danni praticamente irreversibili.È assolutamente necessario evitare simili fenomeni che pregiudicano la qualità del suolo.In caso contrario esso potrebbe adempiere soltanto in misura limitata le sue funzioni di dispensatore di acqua potabile nonché di regolatore del bilancio idrico regionale e degli sviluppi climatici (fissazione del carbonio).
Per valutare l'evoluzione della qualità del suolo nel corso degli anni,l'UFAG ha deciso di elaborare indicatori adeguati e di monitorare la situazione.Sono previsti i seguenti indicatori:rischio d'erosione,tenore in metalli pesanti e in sostanze nocive organiche persistenti nel suolo nonché biomassa microbica nel suolo.Finora è stato elaborato soltanto l'indicatore «tenore in metalli pesanti nel suolo» che è oggetto di rilevamenti sistematici (NABO).L'elaborazione degli altri indicatori del suolo implica una serie di lavori preliminari.Attualmente gli sviluppi vengono tenuti sotto osservazione avvalendosi di indici più o meno consolidati.
■ In Svizzera l'erosione è minore rispetto ad altri Paesi
Contrariamente alla situazione in altri Paesi,in Svizzera i casi di gravi danni alle superfici agricole dovuti all'erosione sono rari,benché il rischio sia piuttosto elevato a causa delle precipitazioni e della declività.Ciò è riconducibile al fatto che i metodi di gestione vengono spesso adeguati alle condizioni locali (foresta,superficie inerbita,avvicendamento delle colture con prati artificiali,particelle di piccole dimensioni,ecc.).Tuttavia l'erosione esiste anche in Svizzera.Visto che il tasso annuo medio di rinnovamento del suolo,pari a una tonnellata circa per ettaro,è estremamente basso,anche in Svizzera vi è il rischio che con il passare del tempo in diversi luoghi diminuisca la profondità del suolo.
Erosione su superfici coltive in Svizzera
DescrizionePerdita di suolo
Valore indicativo 1 (suolo con profondità inferiore a 70 cm)2
Valore indicativo 1 (suolo con profondità superiore a 70 cm)4
Tasso medio di rinnovamento del suolo1
Casi di erosione riscontrati spesso1–2
Casi locali di erosione riscontrati in singoli anni6–10
Casi locali di erosione riscontrati sporadicamentefino a 55
1Valori indicativi conformemente all'ordinanza contro il deterioramento del suolo (O suolo).In caso di superamento di tali valori i Cantoni ne appurano le cause e adottano provvedimenti.
Fonte:Società svizzera di pedologia
t/ha/anno
1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 104
■ Il rischio d'erosione varia considerevolmente a dipendenza della regione
Il rischio d'erosione sul piano locale è dato dalla predisposizione naturale del suolo all'erosione,dalla declività e dal potere erosivo delle precipitazioni a livello regionale. Benché l'influsso dell'agricoltura sia praticamente insignificante,è necessario adeguare i metodi di gestione in modo da contenere il rischio.Agroscope ReckenholzTänikon ART,in collaborazione con l'Università di Berna (CDE),sta elaborando una carta digitale dei rischi d'erosione in Svizzera suddivisa per ettari.
In una prima fase è stata stimata la predisposizione naturale all'erosione.Essa viene determinata sulla base della granulazione,della percentuale di scheletro,del tenore in humus e della permeabilità.I suoli ricchi di limo e con depositi di loess,che presentano un elevato rischio d'erosione,sono rari in Svizzera e riscontrabili soltanto nelle regioni settentrionali del Paese.Essi rappresentano meno dell'1 per cento dell'intera superficie.Nelle regioni centrali dell'Altopiano e in diversi fondovalle si riscontrano suoli composti di molassa con fini granuli sabbiosi o depositi alluvionali con sabbia fine per i quali vi è un moderato rischio d'erosione.Essi rappresentano il 3 per cento circa del suolo svizzero.I suoli dell'Altopiano occidentale sono considerati mediamente a rischio d'erosione e costituiscono il 25 per cento circa della superficie.Gran parte del suolo dell'Altopiano orientale e del Giura,ossia il 31 per cento dei suoli,sono soltanto lievemente a rischio d'erosione.A prescindere dalla declività e dal potere erosivo delle precipitazioni,la predisposizione naturale all'erosione delle Alpi è esigua.
■ I metodi di gestione del suolo influiscono considerevolmente sul rischio d'erosione
Il settore primario può ridurre notevolmente il rischio d'erosione adottando misure adeguate.Fattori quali la dimensione dei campi (in particolare la lunghezza del pendio),ad esempio,influiscono sul rischio d'erosione.Anche provvedimenti adeguati nel settore dei miglioramenti strutturali,come ad esempio la creazione di elementi di interconnessione e di strade parallelamente al pendio nonché la posa ottimale di condotte di deviazione delle acque,contribuiscono a ridurre tale rischio.Le misure principali sono tuttavia,da un lato,una buona copertura del suolo (determinata dalla scelta delle colture) e,dall'altro,metodi di lavorazione del suolo che ne conservano le caratteristiche.Un suolo ricoperto di vegetazione è meno soggetto a compattazione, costipazione ed erosione,è biologicamente attivo e trattiene l'acqua.Tuttavia la pratica campicola implica la lavorazione del suolo.Metodi di lavorazione intensivi agevolano la regolazione delle malerbe e la preparazione del letto di semina.Una lavorazione estensiva permette di ricreare condizioni simili allo stato ideale del suolo.L'influsso della gestione (copertura e lavorazione del suolo) sul rischio d'erosione è valutato mediante il coefficiente C.Esso indica la variazione relativa della perdita di suolo in presenza di una determinata gestione rispetto alla perdita di suolo in caso di maggese totale pluriennale senza considerare la conformazione e il suolo.Quanto maggiore è il valore tanto più elevato è il rischio d'erosione.
Nella regione del Seeland,nella valle del Rodano in prossimità del Lago Lemano e nell'Unterland zurighese nonché nella pianura di Orbe e della Broye è diffusa la coltivazione di verdure e sarchiate.Questo tipo di gestione comporta un rischio d'erosione relativamente elevato.Vista l'elevata percentuale di prati artificiali,i metodi di gestione applicati nelle Prealpi e nel Giura non rappresentano alcun problema riguardoall'erosione.
1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 105
■ La scelta delle colture ha ridotto il rischio d'erosione
Tra il 1985 e il 1990 il valore medio ponderato in base alla superficie del coefficiente C,calcolato a livello comunale,per i terreni campicoli (senza considerare la lavorazione del suolo) è aumentato dell'11 per cento.Negli anni successivi,fino al 2003,è costantemente diminuito,attestandosi sul livello del 1985.Ciò si spiega con il fatto che fino al 1990 la superficie coltiva aperta era aumentata,mentre quella dei prati artificiali era diminuita e che negli anni seguenti la superficie coltiva aperta è nuovamente diminuita, mentre quella dei prati artificiali è aumentata.
Andamento dei coefficienti C in funzione della scelta delle colture
■ Evoluzione regionale differenziata di campicoltura e coefficienti C
Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART
Andamento dei coefficienti C in diverse regioni
Fonte: Agroscope Reckenholz-Tänikon ART
Nei Cantoni BE,SH e VD la campicoltura è aumentata,la superficie di prati artificiali è diminuita e i coefficienti C sono cresciuti.Nei Cantoni SO,FR,ZH,TG e AG non si registrano variazioni di rilievo.Nei rimanenti Cantoni i prati artificiali hanno fatto segnare una notevole crescita,mentre la superficie coltiva aperta è diminuita come pure i coefficienti C.I coefficienti C di questo gruppo sono i più bassi anche se espressi in cifre assolute.I Cantoni della Svizzera centrale non sono stati presi in considerazione data la quasi inesistenza di superfici campicole.
Indice: 1985
= 100%
1985199019961998200020032004 94 112 108 110 106 104 102 100 98 96
1985199019961998200220032004
60 120 110 100 90 80 70 Indice: 1985 = 100%
BE, SH, VD SO, FR, ZH, TG, AG
1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 106
ZG, SG, GR, TI, JU, NE, VS, BL, LU, GE
■
Un'evoluzione positiva si registra anche per quanto concerne la seconda possibilità dei contadini di contenere il rischio d'erosione,ossia quella della scelta di metodi di lavorazione adeguati.Sull'intero territorio nazionale vi è la tendenza ad optare per tecniche di lavorazione rispettose delle caratteristiche del suolo.Ciò è stato reso possibile dallo sviluppo di attrezzature idonee per una lavorazione conservatrice del suolo nonché di combinazioni di attrezzature che rendono necessari meno passaggi sulle superfici e comportano vantaggi sul piano economico come ad esempio risparmio di tempo e minori costi energetici.Nella prima metà degli Anni '90 i campi venivano prevalentemente arati.Da allora vengono applicati in misura massiccia metodi conservatori di lavorazione del suolo (semina diretta,su pacciamatura o a banda con fresa).Essi accrescono la copertura del suolo e sono considerati provvedimenti di protezione contro l'erosione particolarmente efficaci.Diversi Cantoni promuovono,mediante programmi speciali,metodi di lavorazione del suolo conservatori.
In Svizzera,la tecnica della semina diretta quale alternativa all'aratura,che nel 1992 interessava 60 ettari,nel 2004 era praticata su quasi 12'000 ettari.Ciò corrisponde tuttavia a poco meno del 3 per cento dell'intera superficie campicola elvetica.
I metalli pesanti vengono immessi nel suolo soprattutto attraverso l'aria (gas di scarico, abrasione) e l'agricoltura.Nel primo caso le immissioni tangono tutti i suoli svizzeri mentre nel secondo soltanto i terreni usati a scopo agricolo.Per poter valutare l'evoluzione di queste immissioni nel corso degli anni si è proceduto a un calcolo del carico (tenore moltiplicato per il quantitativo),avvalendosi di indicazioni (frammentarie) su tenori e quantitativi di sostanze utilizzate.In alcuni casi hanno potuto venir utilizzati dati già di dominio pubblico.Si constata che tra il 1989 e il 2004 le emissioni di metalli pesanti da parte di tutte le fonti hanno subito un calo evidente.Di seguito viene illustrata la situazione relativa a cadmio e rame.
Evoluzione della
semina
in Svizzera In ha Fonte: no-till.ch 1992199319941995199619971998199920002001 0 14000 12000 6000 4000 10000 8000 2000 20042005 2003 2002
immissioni di metalli pesanti 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 107
Sempre più tecniche di lavorazione del suolo ne rispettano le caratteristiche
superficie con
diretta
■ Calo delle
Andamento delle immissioni di cadmio nel suolo
Tra il 1989 e il 2004 le immissioni di cadmio quantitativamente più significative erano riconducibili all'aria.Vi è stato tuttavia un calo di due terzi.La seconda fonte per importanza è rappresentata dai concimi minerali.Anche in questo caso si registra una flessione delle immissioni a meno di un terzo.Le altre fonti d'emissione sono decisamente meno significative.Le immissioni riconducibili ai fanghi di depurazione sono scese a meno di un sesto del valore iniziale.Tale calo è dovuto alla forte diminuzione della valorizzazione.Nel caso della composta,invece,le immissioni sono raddoppiate a causa di un maggiore utilizzo.Per i concimi aziendali non si segnalano variazioni di rilievo.
1989199419992004 In kg Cd Fonte: UFAG 0 2000 1800 1600 1200 1400 800 1000 600 200 400 Fanghi di depurazione Composta Concimi aziendali Concimi minerali Aria
1989199419992004 In t Cu Fonte: UFAG 0 120 100 80 60 40 20 Fanghi di depurazione Composta Concimi aziendali Concimi minerali Prodotti per il trattamento delle piante 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 108
Andamento delle immissioni di rame nel suolo
La principale fonte d'emissione di rame sono i concimi aziendali.Una parte del rame circola all'interno dell'azienda a livello di suolo,piante e deiezioni animali provocando un arricchimento di tale elemento nel suolo.Si stima che il 50 per cento circa del carico di rame nei concimi aziendali provenga da additivi contenuti negli alimenti per animali. A livello di immissioni di rame attraverso i concimi aziendali si registra soltanto un lieve calo.La seconda fonte principale è costituita dai pesticidi.Queste immissioni sono nettamente diminuite soprattutto dal 1999.Per le immissioni attraverso l'aria sono disponibili soltanto i dati del 1996.Esse ammontano a 40 tonnellate circa e si collocano pertanto al terzo posto nella graduatoria delle fonti d'emissione.Seguono i fanghi di depurazione.Per i già citati motivi,nel corso degli anni questa fonte è diventata decisamente meno significativa,contrariamente a quanto è il caso per la composta. Per quanto concerne il rame le immissioni attraverso i concimi aziendali sono insignificanti.
In generale le immissioni dei metalli pesanti considerati sono diminuite.A ciò hanno contribuito le misure di protezione dell'aria come ad esempio il divieto di utilizzare benzina contenente piombo o di concimare le superfici con fanghi di depurazione (2006) e il minor impiego di concimi minerali fosforici.Questo calo delle immissioni di metalli pesanti non ha,tuttavia,comportato un miglioramento della qualità del suolo. Fintanto che le immissioni di metalli pesanti nel suolo saranno superiori al quantitativo sottratto (piante,dilavamento ed erosione),il carico in sostanze nocive è destinato ad aumentare anche se ad un ritmo minore.
1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 109
■ In numerose aziende si registra tuttora un eccessivo carico di metalli pesanti
L'accumulo di metalli pesanti nei terreni utilizzati a scopo agricolo è,di regola,un processo subdolo e pertanto difficile da riconoscere.Onde disporre tempestivamente di indicazioni sull'arricchimento del suolo con sostanze nocive,dal 1996 nel quadro della rete di riferimento NABO,oltre alle misurazioni di routine dei tenori nel suolo,per 48 particelle agricole vengono allestiti bilanci annuali dei metalli pesanti riguardanti gli elementi cadmio,zinco,piombo e rame.A titolo d'esempio viene illustrato il bilancio dello zinco per gli anni 1996–2003.
Andamento del bilancio di zinco su 48 particelle agricole1
Fonte: NABO 2005 1 Particelle NABO gestite a scopo agricolo negli anni 1996–2003 secondo i tipi di azienda Flusso netto = Bilancio Raccolto Deposito Pesticidi Concimi aziendali Concimi minerali Fanghi di depurazione –800 –800–400–4000400 In g/ha all'anno 12001600 8002000 Colture speciali <0,2 UBGF/ha Campicoltura <0,2 UBGF/ha Bestiame da latte/ combinata 0,5–1,1 UBGF/ha Combinata/ trasformazione 1,4–1,9 UBGF/ha Trasformazione 2,2–2,8 UBGF/ha EmissioniImmissioni 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 110
■ A lungo termine le attuali immissioni di metalli pesanti diventano problematiche
In praticamente tutte le aziende considerate le immissioni di zinco superano il quantitativo sottratto.Significative sono le forti discrepanze fra le aziende.Le aziende dedite alla trasformazione presentano,mediamente,le maggiori eccedenze nel bilancio di zinco.Al secondo posto nella graduatoria vi sono le aziende del tipo combinata/trasformazione.Nelle aziende campicole e con colture speciali si registrano lievi eccedenze o addirittura flussi netti negativi.Le immissioni di zinco (come anche quelle di rame) dipendono essenzialmente dalla densità di animali nell'azienda.Rame e zinco sono importanti microelementi degli additivi utilizzati nella fabbricazione di alimenti per animali.
Onde valutare la valenza ecologica dei bilanci dei metalli pesanti per le aziende agricole,è possibile confrontare le immissioni con i valori indicativi vigenti per il metallo pesante in questione.
Nella maggioranza delle 48 particelle considerate sono stati riscontrati input e output più o meno equivalenti.Sull'arco di un decennio le concentrazioni di metalli pesanti nel suolo sono destinate ad aumentare in misura inferiore all'1 per cento del rispettivo valore indicativo.Aumenti superiori all'1 per cento nell'arco di un decennio sono previsti su 7 delle 48 particelle NABO per il cadmio,su 10 per il rame e su 20 per lo zinco.Su singole particelle sono state riscontrate elevate immissioni di zinco attraverso i concimi aziendali e di rame attraverso i prodotti fitosanitari o i concimi aziendali. Secondo le stime,sull'arco di un decennio le immissioni di metalli pesanti potrebbero aumentare fino a raggiungere livelli del 5 cento per rame e zinco nel settore dell'allevamento intensivo e addirittura del 21 per cento per il rame nel settore viticolo superiori al rispettivo valore indicativo.
■ Nel suolo vi sono anche immissioni di sostanze nocive organiche
A fronte di soli 63 metalli pesanti vi sono circa 100'000 composti organici diversi.Un numero sconosciuto di essi può pregiudicare la fertilità del suolo.Tuttavia,contrariamente ai metalli pesanti,le sostanze nocive organiche sono degradabili.Rivestono un significato ecologico particolare tutte le sostanze nocive organiche il cui processo di degradazione è lento (anni o decenni).Esse possono accumularsi nel suolo e,potenzialmente,entrare nei cicli delle sostanze.
Tra le sostanze nocive organiche particolarmente problematiche rientrano la diossina e il furano (PCDD/F).Si tratta di sostanze nocive organiche clorate che rimangono attive a lungo.Molte di esse sono altamente tossiche e si accumulano nel suolo.Sono i sottoprodotti di un gran numero di processi termici,specie dell'incenerimento dei rifiuti.Tra il 1950 e il 1980,in Svizzera le emissioni di diossina riconducibili all'aria (di gran lunga le più importanti) sono passate da <50 a >450 grammi I-TEQ (equivalenti internazionali di tossicità che consentono di confrontare diversi PCDD/F).Da allora vi è stato un forte calo e attualmente il loro livello è decisamente inferiore a 100 grammi I-TEQ. L'altra fonte d'emissioni di rilievo è rappresentata dall'incenerimento incontrollato di rifiuti nelle economie domestiche e nei cantieri.Benché l'agricoltura non sia praticamente responsabile di queste emissioni ne è interessata.
1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 111
■ I tenori in diossina e furano nel suolo utilizzato a scopo agricolo non sono generalmente problematici
Dal 1998 in Svizzera vigono valori soglia vincolanti per legge concernenti la diossina e il furano nel suolo.In caso di superamento del valore soglia di 5 ng I-TEQ/kg la fertilità del suolo non è più considerata garantita a lungo termine e vi è l'obbligo di monitorare la situazione.Se il superamento è di 20 ng I-TEQ/kg occorre verificare se la fertilità del suolo è effettivamente compromessa ed eventualmente adottare misure come ad esempio l'applicazione di restrizioni alla gestione.Oltre i 1'000 ng I-TEQ/kg vi è un obbligo impellente di risanamento per tutte le forme di utilizzo del suolo.
È disponibile un gran numero di risultati di analisi dei tenori in PCDD/F nei suoli di diversi Cantoni.Siccome sono stati presi in esame prevalentemente siti inquinati,i dati non sono rappresentativi per i tenori in condizioni normali.Tuttavia mostrano che in ambito agricolo i tenori medi rispetto ai valori indicativi non rappresentano un problema.In singoli casi sono stati comunque rilevati valori critici.I Cantoni interessati devono appurarne le cause.Qualora si rendessero necessari dei provvedimenti (p.es. restrizioni alla gestione),essi andranno adottati dai Cantoni medesimi.
Tenori in diossina e furano nello strato superficiale del suolo
1ng I-TEQ significa nanogrammi di equivalenti internazionali di tossicità (unità di misura della pericolosità dei singoli composti di diossina e furano)
Fonte:NABO 2001
Nei boschi vengono spesso rilevati tenori in PCDD/F più elevati in quanto gli alberi assorbono tali sostanze dall'aria.Nel quadro della rete di riferimento NABO,finalizzata a documentare il carico «normale» dei suoli svizzeri,nel 2002 sono stati effettuati carotaggi fino a 10 centimetri di profondità in 23 dei 105 siti sotto osservazione onde effettuare analisi sui tenori in diossina e furano.I risultati mostrano che in nessuno degli 11 siti agricoli è stato superato il valore indicativo.In 4 siti alberati su 11,invece, sono stati riscontrati superamenti del valore indicativo.
UtilizzoValore Valore Valore minimomedianomassimo ng I-TEQ/kg 1 Valori Campicoltura0,71,134,241 Prati perenni0,51,9179,556
1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 112
Partecipazione ai programmi URA e SSRA
Nel quadro dei pagamenti diretti agli agricoltori,mediante i programmi «uscita regolare all'aperto» (URA) e «sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali» (SSRA) la Confederazione promuove la detenzione degli animali da reddito agricoli rispettosa delle loro esigenze.Il programma URA disciplina in particolare l’uscita degli animali al pascolo o nella corte oppure nell’area con clima esterno per quanto concerne il pollame.Il programma SSRA prevede soprattutto condizioni di natura qualitativa concernenti le singole aree delle stalle ad aree multiple nelle quali gli animali possono muoversi liberamente.La partecipazione a questi programmi è facoltativa.Le cifre riportate di seguito si riferiscono all'insieme delle aziende che beneficiano di pagamenti diretti,vale a dire a tutti gli animali da reddito che vi sono detenuti.
Dall’introduzione dell’URA (1993) e dei SSRA (1996),la partecipazione ad entrambi i programmi è in costante aumento.Nel 2005 le aziende che hanno partecipato ai programmi URA e SSRA sono state rispettivamente 37'700 e 17'800.
■■■■■■■■■■■■■■■■
1.3.2Etologia
1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 113
Tabelle 37–38,pagine A42–A43
Tra il 1996 e il 2005 la quota degli animali da reddito detenuti secondo le condizioni URA è cresciuta dal 19 al 69 per cento.Nello stesso periodo,per il programma SSRA si è registrato un incremento della quota dal 9 al 38 per cento.Questi valori sono una media delle quattro categorie di animali da reddito (bovini,altri animali che consumano foraggio grezzo,suini e pollame).
Osservando la partecipazione al programma URA,differenziandola per categorie di animali da reddito,emerge che tra il 1996 e il 2005 l'incremento per i bovini e gli altri animali che consumano foraggio grezzo è stato notevole.La quota è infatti passata dal 20 a rispettivamente il 70 e l'80 per cento.Per i suini vi è stata una crescita della partecipazione da meno del 5 per cento a quasi il 60 per cento.La minor quota rispetto a quella rilevata per i bovini è riconducibile agli elevati investimenti a cui devono far fronte i detentori di suini per poter partecipare ai programmi.
Quota di UBG in % URASSRA Fonte: UFAG 1996199719981999 0 60 70 80 50 40 30 20 10 2000 2001 200220032004 2005 Andamento della partecipazione al
URA, secondo le categorie di animali da reddito Quota di UBG in % Fonte: UFAG Bovini Altri animali che consumano foraggio grezzo SuiniPollame 199619971998199920012002 2000 0 70 80 90 50 60 40 30 20 10 20032004 2005 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 114
Andamento della partecipazione ai programmi URA e SSRA
programma
L'evoluzione della partecipazione per il pollame da reddito scaturisce prevalentemente da due andamenti molto differenziati per le galline ovaiole e i polli da ingrasso.Se da un lato la partecipazione per le galline ovaiole è aumentata costantemente fino al 2005 (2005:63%),per i polli da ingrasso è terminata nel 1999 (42%),quando ha ripreso a diminuire per attestarsi sul 9 per cento nel 2005.Questa evoluzione è riconducibile all'introduzione della durata minima di ingrasso dei polli di 56 giorni.La durata d'ingrasso decisamente maggiore rispetto alla produzione convenzionale comporta un aumento dei costi di produzione e,di riflesso,un rincaro del prezzo di mercato.Di conseguenza vi è stato un calo della domanda di pollame URA.
Osservando la partecipazione al programma SSRA,differenziandola per categorie di animali da reddito,emerge che tra il 1996 e il 2005 gli aumenti sono stati di gran lunga più contenuti rispetto a quelli registrati in riferimento all'URA.Le quote sono infatti aumentate del 10 per cento,attestandosi sul 30 per cento circa.Ciò è riconducibile soprattutto al fatto che nella maggior parte dei casi gli investimenti sono molto elevati (stabulazione libera) e pertanto vengono fatti di regola al momento di un investimento sostitutivo.
Per i suini il programma SSRA è stato introdotto soltanto nel 1997.La partecipazione è stata analoga a quella rilevata nel quadro del programma URA.Ciò è dovuto in primo luogo al fatto che le label esistenti per i suini partono dal presupposto che gli animali siano stati detenuti nel quadro di programmi URA e SSRA.
L'impennata della partecipazione del pollame al programma SSRA è in gran parte dovuta al successo sul mercato di un marchio nel quadro del quale gli allevatori si impegnano per la detenzione di ovaiole e di polli da ingrasso particolarmente rispettosa delle loro esigenze.
Quota di UBG in % Fonte:
Bovini
consumano foraggio grezzo SuiniPollame 1996199719981999200120022003 20042005 2000 0 80 90 50 60 70 40 30 20 10 1.3 ECOLOGIA ED ETOLOGIA 1 115 1.RUOLOESITUAZIONEDELL’AGRICOLTURA
Andamento della partecipazione al programma SSRA, secondo le categorie di animali da reddito
UFAG
Altri animali che
116 1
■■■■■■■■■■■■■■■■
117 2
2.Provvedimenti di politica agricola
I provvedimenti di politica agricola si suddividono in tre ambiti:
– Produzione e smercio: in questo ambito i provvedimenti si traducono in valide condizioni quadro per la produzione e lo smercio delle derrate alimentari.Le uscite della Confederazione per produzione e smercio diminuiscono costantemente.Nel 2005 ammontavano a 677 milioni di franchi,ossia oltre 1 miliardo di franchi in meno rispetto alla riforma agraria del 1990/92.
– Pagamenti diretti: si tratta di pagamenti che indennizzano le prestazioni fornite nell’interesse della collettività come la cura del paesaggio,la salvaguardia delle basi vitali naturali e il contributo per l’occupazione decentrata del territorio nonché le prestazioni ecologiche particolari.I prezzi delle derrate alimentari non comprendono tali prestazioni data l’assenza di un mercato corrispettivo.Mediante i pagamenti diretti lo Stato assicura che l’agricoltura fornisca prestazioni a favore della collettività.
– Miglioramento delle basi: con tali misure la Confederazione promuove e sostiene una produzione di derrate alimentari rispettosa dell’ambiente,sicura e efficiente.Nella fattispecie trattasi di provvedimenti volti a migliorare le strutture nonché di misure nei settori della ricerca,della consulenza,delle materie ausiliarie dell’agricoltura,della protezione dei vegetali e delle varietà.
118 2.PROVVEDIMENTI DI POLITICA AGRICOLA 2
e smercio
Conformemente all’articolo 7 LAgr,che fissa gli obiettivi della produzione e dello smercio di prodotti agricoli,l’agricoltura è tenuta a produrre in modo sostenibile e poco costoso e a conseguire dalla vendita dei prodotti il più elevato valore aggiunto possibile.Per raggiungere tali obiettivi,la Confederazione può adottare misure che riguardano i settori:qualità,promozione dello smercio e caratterizzazione,importazione ed esportazione,economia lattiera,produzione animale,produzione vegetale e vitivinicoltura.
Nel 2005,alla promozione della produzione e dello smercio sono stati accordati 677 milioni di franchi di crediti ordinari.Rispetto all’anno precedente ciò equivale a un calo delle uscite di 54 milioni di franchi (–7,4%).
Fonti:Conto dello Stato,UFAG
Per il 2007 vi sono da attendersi nuovi tagli al preventivo in seguito ai blocchi di credito pari all’1 per cento.
■■■■■■■■■■■■■■■■ 2.1 Produzione
per produzione e smercio Consuntivo 2005Preventivo 2006 Ambito di spesaImportoQuotaImportoQuota mio.fr.%mio.fr.% Promozione dello smercio578,4558,6 Economia lattiera4747044369,2 Produzione animale213,1243,8 Produzione vegetale (compresa la viticoltura)12518,511818,4 Totale677100640100
Uscite
2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 119 2
■ Mezzi finanziari 2005 ■ Prospettiva
Tabelle 26–29,pagine A27–A30
2.1.1 Strumenti sovrasettoriali
Organizzazioni di produttori e di categoria
Nell’ambito della legislazione agricola (art.8 e 9),il Consiglio federale può dichiarare vincolanti anche per i non membri misure per il miglioramento della qualità,la promozione dello smercio e l’adeguamento dell’offerta alla domanda decise da organizzazioni di produttori e di categoria.In questo caso si parla di «estensione delle misure di solidarietà».Il Consiglio federale sostiene misure che vanno a beneficio di tutto un settore o di tutta una categoria e il cui utilizzo non può essere riservato ai membri. Senza l’intervento del Consiglio federale le imprese,che non partecipano alle misure ma che ne beneficiano,ostacolerebbero entro breve qualsiasi iniziativa collettiva.Con il suo intervento sussidiario,il Consiglio federale promuove l’unione delle forze.Le organizzazioni di categoria hanno la facoltà,a determinate condizioni,di pubblicare anche prezzi indicativi (art.8a LAgr).Grazie a questi strumenti viene rafforzata la posizione dei produttori nella definizione dei prodotti e nelle trattative commerciali.
Il Consiglio federale ha emanato le prime decisioni di estensione nel 2001.Le esperienze fatte da allora sono,nel complesso,positive.La coesione delle categorie sostenute dal Consiglio federale è aumentata grazie all'efficacia dei provvedimenti adottati contro chi approfitta delle misure senza contribuire al loro finanziamento.Le organizzazioni devono tuttavia aspettarsi dei ricorsi da parte di imprenditori che non intendono attenersi alle misure collettive.In questi casi l'applicazione delle misure può anche subire dei ritardi.Nel marzo 2006 il Tribunale federale si è espresso per la prima volta in merito all'applicazione di questo strumento da parte del Consiglio federale, sostenendo senza riserve l'ordinanza sulle organizzazioni di categoria e le organizzazioni di produttori nonché la decisione del Consiglio federale di estendere l'obbligo di versare un contributo per il finanziamento della promozione dello smercio dell'Emmentaler.Questa giurisprudenza dovrebbe accelerare l'applicazione delle decisioni del Consiglio federale.
Il 23 novembre 2005,il Consiglio federale ha deciso di estendere,per due anni,le misure convenute da tre organizzazioni di produttori (Unione svizzera dei contadini, Produttori Svizzeri di Latte e GalloSuisse) e di quattro organizzazioni di categoria (Interprofession du Gruyère,Interprofession du Vacherin fribourgeois,Emmentaler Switzerland,Sbrinz GmbH) a tutte le aziende che non sono membri di tali organizzazioni.
■■■■■■■■■■■■■■■■
■ Promozione dell'unione delle forze nel settore agricolo
2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2 120
■ Prima giurisprudenza del Tribunale federale
■ Proposte di adeguamento avanzate dal Consiglio federale nel quadro della PA 2011
Nel suo messaggio sulla PA 2011 il Consiglio federale ha proposto al Parlamento di garantire la continuità del sostegno delle misure di promozione dello smercio e di miglioramento della qualità.Inoltre,il Consiglio federale ha dichiarato vincolanti diverse decisioni in tal senso delle organizzazioni di categorie e di produttori.Come emerge dalla pratica,la continuità è il presupposto per l'efficacia di tali misure.Contrariamente a quanto avviene in Paesi come la Germania e l'Austria,la Confederazione non fissa il contributo che i produttori sono tenuti a pagare per la promozione dello smercio.In Svizzera spetta ai produttori e alle aziende del settore agroalimentare stabilire l'ammontare dei contributi che intendono destinare a tale scopo.La Confederazione interviene in via sussidiaria per ovviare al problema di chi approfitta delle misure senza contribuire al loro finanziamento.Nell'ottica della continuità,il Consiglio federale ha già rinnovato due volte il suo sostengo a misure per la promozione dello smercio e il miglioramento della qualità.Tuttavia è necessario modificare l'articolo 9 della rispettiva base legale affinché le misure possano venir applicate anche dopo la verifica periodica.Com'è stato il caso finora,ciò presuppone l'inoltro di una nuova domanda al Consiglio federale.Il sostegno a misure di adeguamento dell'offerta alle esigenze del mercato,invece,deve mantenere il suo carattere eccezionale,ossia va concesso soltanto in situazioni straordinarie non legate a questioni di natura strutturale.
2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 121 2
Promozione dello smercio
Nella maggior parte delle regioni svizzere le iniziative regionali di marketing,ancora fortemente frammentarie alla fine degli Anni '90 hanno assunto strutture interregionali.Durante la fase di sviluppo sostenuta dalla Confederazione diversi progetti di promozione dello smercio sono evoluti,acquisendo una notevole valenza economica per la regione nella quale sono stati realizzati.Alcuni progetti,invece,non hanno raggiunto il grado di economicità richiesto e di conseguenza sono stati accantonati.
Oggigiorno la promozione dello smercio di prodotti regionali avviene quasi integralmente attraverso reti interregionali sostenute dalla Confederazione.Le nuove iniziative regionali possono inserirsi in questo contesto,traendo beneficio dalle conoscenze specifiche disponibili.
I prodotti la cui provenienza regionale è garantita sono molto in voga.La grande maggioranza dei consumatori sarebbe favorevole all'introduzione di un marchio di provenienza per i prodotti agricoli svizzeri,come emerso da un sondaggio rappresentativo commissionato dall'UFAG.Alla domanda «Le farebbe piacere se anche la sua regione venisse indicata come luogo di provenienza?» l'81 per cento degli interpellati ha risposto affermativamente.Vi è quindi una forte sensibilità nei confronti di derrate alimentari prodotte sul piano locale.La provenienza regionale influisce positivamente sulla decisione d'acquisto,anche se vi sono notoriamente divergenze fra le affermazioni dei consumatori e il loro comportamento concreto al momento dell'acquisto che dipende fortemente dal prezzo del prodotto.
I responsabili dei progetti e altri interessati,coadiuvati dall'UFAG,hanno elaborato esigenze minime di diritto privato applicabili sul piano nazionale per i mercati regionali.Per gran parte dei prodotti regionali in commercio o ottenibili nelle strutture di ristorazione vigono le medesime condizioni soprattutto per quanto riguarda la garanzia di provenienza,la quota di materia prima proveniente dalla regione,l'assicurazione della qualità e il controllo.Ciò è un presupposto importante per rafforzare la fiducia dei consumatori nei confronti di questo segmento di mercato.
2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2 122
■ Commercializzazione di prodotti regionali
Tabella 26,pagina A27
■ Caratterizzazione del pollame
Politica della qualità e caratterizzazione
In futuro chi acquisterà carne di pollo o di tacchino saprà esattamente come sono stati allevati gli animali.Il Consiglio federale ha infatti emanato un'ordinanza sulla caratterizzazione del pollame (OCPo),entrata in vigore il 1°gennaio 2006.Questa ordinanza disciplina la caratterizzazione di carne di pollo e di tacchino prodotta in sistemi di stabulazione rispettosi degli animali garantendo la tutela contro abusi e concorrenza sleale.Al momento dell'acquisto di prodotti con una simile caratterizzazione i consumatori hanno la certezza che le loro aspettative in materia di allevamento rispettoso degli animali sono effettivamente adempiute.L'OCPo disciplina l'utilizzo di queste caratterizzazioni.La sua entrata in vigore non ha comportato modifiche di rilievo delle disposizioni concernenti l'uscita regolare all'aperto (URA) e i sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali (SSRA).Per i produttori non vi è un maggior dispendio significativo.Anche l'applicazione della nuova ordinanza non ha comportato difficoltà particolari.L'UE ha riconosciuto formalmente l'equivalenza delle nuove disposizioni al diritto europeo.La Svizzera ha quindi onorato un impegno assunto nel quadro degli accordi bilaterali.
■ Stato attuale del registro DOP/IGP
Nel 2005 sono state pubblicate tre domande di iscrizione per le denominazioni di origine seguenti:Vacherin fribourgeois,Damassine e Poire à Botzi.Nella fase di pubblicazione,contro le domande sono state inoltrate delle opposizioni.Terminata l'evasione dei ricorsi presentati in particolare contro l'inclusione nell'area geografica delle enclavi bernesi di Clavaleyres e Münchenwiler,nell'anno oggetto del rapporto il Vacherin fribourgeois ha potuto finalmente venir iscritto nel registro DOP/IGP.Nel 2005 all'UFAG è stata inoltrata una domanda di iscrizione della DOP Sauerkäse/Bloderkäse.È in corso l'esame di sei altri fascicoli (2 DOP e 4 IGP).Per alcuni prodotti già registrati sono state proposte modifiche dei rispettivi elenchi degli obblighi.Si tratta in particolare delle DOP Vacherin Mont-d'Or e Berner Alpkäse nonché delle IGP Saucisson vaudois,Saucisse aux choux vaudoise,Saucisse neuchâteloise e Saucisson neuchâtelois.
Per quanto concerne il fascicolo Emmentaler,la REKO non ha riconosciuto la legittimazione a ricorrere per le aziende estere in quanto non esercitano un'attività economica sul territorio svizzero.Il fascicolo Raclette è pendente dinanzi al Tribunale federale.
2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 123 2
NumeroNumerott
Formaggio
L’EtivazDOP671354378OIC
GruyèreDOP3 10726728 00028 148OIC
SbrinzDOP224351 7501 314Procert
Tête de MoineDOP25891 6691 791OIC
Formaggio d’alpe TicineseDOP2727135135OIC
Vacherin Mont-d’OrDOP24211590555OIC
Berner AlpkäseDOP549151 0121 020OIC
Prodotti carnei
Carne secca dei GrigioniIGP15950994Procert
Saucisse d’AjoieIGP105657OIC
Carne secca del ValleseIGP27337396OIC
Saucisse neuchâteloise / Saucisson neuchâtelois IGP18123123OIC
Saucisson vaudoisIGP50620650OIC
Saucisse aux choux vaudoiseIGP44480450OIC
Bevande contenenti alcol di distillazione
Eau-de-vie de poire du ValaisDOP3974 OIC Abricotine
DOP1423OIC
Altri prodotti
Rheintaler RibelDOP412930Procert
Cardon épineux genevoisDOP517074Procert
Pane di segale vallesanoDOP4565350480OIC
Zafferano di MundDOP150,0030,00091OIC
Fonte:UFAG
Registro DOP/IGP al 31 dicembre 2005
Denominazione Protezione Aziende agricole Aziende (trasformazione/ lavorazione) Volume di produzione certificato 2004 Volume di produzione certificato 2005 Organismo di certificazione 95 792 litri d'alcol al 100% 98 824 litri d'alcol al 100% 28 756 litri d'alcol al 100% 32 981 litri d'alcol al 100% 2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2 124
■ Sviluppi sul piano internazionale nel settore DOP/IGP
Il Consiglio federale ha affidato alla delegazione svizzera un mandato affinché negozi con la Commissione europea il mutuo riconoscimento dei registri.La delegazione europea attende un mandato corrispondente da parte del Consiglio dei ministri. L'equivalenza,sul piano tecnico,della legislazione elvetica e di quella comunitaria esiste già.Tuttavia,visto l'esito del panel OMC tra UE e USA/Australia,la Commissione ha rivisto alcuni aspetti della protezione a livello comunitario.In particolare è stato necessario modificare il regolamento europeo affinché fosse compatibile con gli impegni assunti nel quadro dell'OMC.Per tale motivo,l'avvio dei negoziati tra Svizzera e Unione europea ha subito qualche ritardo.
Nei negoziati dell'OMC la Svizzera continuerà ad impegnarsi per l'estensione a tutti i prodotti della protezione aggiuntiva per vini e liquori (art.23 dell'accordo sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio,Accordo TRIPS).
2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 125 2
■ Semplificazione delle norme d'importazione, degli sdoganamenti e dell'amministrazione delle quote dei contingenti doganali
Strumenti del commercio estero
Le misure doganali e tariffali a sostegno di un'agricoltura produttiva sono state ulteriormente semplificate e,in determinati ambiti,allentate.A partire dal 2006,ad esempio,il contingente doganale dei piantimi degli alberi da frutta verrà ripartito in funzione dell'ordine degli sdoganamenti.Nell'ambito di questa procedura progressiva la notifica doganale funge da richiesta di una quota di contingente.Ulteriori esempi di allentamento della protezione alla frontiera sono la riduzione dei prezzi soglia degli alimenti per animali e dell'aliquota di dazio del contingente sui cereali panificabili.
I dettagli sulle misure doganali e tariffali,segnatamente sulla pubblicazione dell'attribuzione e dell'utilizzo dei contingenti doganali nel 2005,sono illustrati nel rispettivo rapporto del 15 febbraio 2006 del Consiglio federale.La documentazione è disponibile soltanto su Internet e può essere consultata sul sito dell'UFAG sotto Temi > Importazione ed esportazione.
Le nuove applicazioni informatiche permettono di ridurre il dispendio amministrativo degli importatori e di sgravare la pubblica amministrazione.Tra queste rientrano il nuovo sistema di sdoganamento elettronico e-dec,unitamente al sistema di controllo delle quote di contingente doganale disponibili e-quota,nonché l'applicazione AEV14online.
All'atto dello sdoganamento elettronico con il sistema e-dec,prima dell'accettazione della dichiarazione doganale d'importazione viene verificato se per i prodotti agricoli contingentati è disponibile una quota di contingente sufficiente.Il controllo viene effettuato mediante la nuova applicazione e-quota dell'Amministrazione federale delle dogane.A partire dal 2006 non si verificheranno praticamente più casi di superamenti del contingente o d'importazioni effettuate senza disporre della rispettiva quota di contingente.L'UFAG potrà rinunciare ai controlli che era tenuto ad effettuare finora. Terminata l'evasione dei casi del 2005,l'UFAG non dovrà più riscuotere,su incarico dell'Amministrazione federale delle dogane,i tributi doganali.La soppressione di determinati compiti consente di operare con minor personale e di ridurre progressivamente la tassa amministrativa applicata all'atto della dichiarazione doganale.
AEV14online permette di registrare elettronicamente via Internet gli accordi di utilizzazione di quote di contingente doganale.Questa applicazione sviluppata dall'UFAG è a disposizione dei titolari di quote del contingente doganale dal 1°gennaio 2006. AEV14online permette di semplificare le procedure di trasferimento dei diritti di utilizzazione nonché di fornire informazioni,seppure in misura limitata e non vincolanti,ai titolari di contingenti doganali in merito alle quote di contingente doganale assegnate o ancora disponibili.Il progetto è stato realizzato in tempo utile e incontra il favore dei diretti interessati.Nel mese di marzo 2006,ad esempio,tutti gli accordi nel settore delle verdure fresche sono stati registrati via Internet.A questo proposito va sottolineato che gli accordi inerenti alle verdure fresche rappresentano l'80 per cento dei 1'900 accordi complessivi.
2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2 126
■ Innovazioni a livello informatico
■ Prospettiva
Le misure di protezione alla frontiera vengono costantemente adeguate alle nuove esigenze.Nel quadro della PA 2011 sono state espresse proposte di modifica dei criteri di assegnazione di determinati contingenti doganali.Si tende a voler introdurre sistemi semplici e conformi alle esigenze del mercato come la procedura progressiva alla frontiera o la vendita all'asta.Questa evoluzione è correlata alle decisioni già prese o che andranno prese in vista di migliorare l'accesso al mercato nel quadro dell'OMC, agli accordi bilaterali di libero scambio e alla soppressione,a partire dal 2007,dei dazi sulle importazioni provenienti dai Paesi in sviluppo meno progrediti (PMP).Le preferenze tariffali a favore dei PMP possono essere limitate con l'ausilio di una speciale clausola di protezione.
■ Importazioni ed esportazioni di prodotti di trasformazione
Il 1°febbraio 2005 è entrata in vigore la versione rivista del Protocollo n.2 concernente l'accordo di libero scambio tra Svizzera e UE del 1972.Le innovazioni consistono nell'ampliamento del campo d'applicazione e in un nuovo meccanismo di compensazione dei prezzi.
Con l'entrata in vigore della versione rivista del Protocollo n.2,l'UE si è impegnata a smantellare tutti i dazi sull'importazione di prodotti trasformati svizzeri nell'UE,mentre la Svizzera si è impegnata a ridurre considerevolmente o ad abolire i dazi sulle importazioni dall'UE.
L'ampliamento del campo d'applicazione riguarda prodotti per i quali esistono accordi di libero scambio con l'UE (cfr.capitolo 5:pelli,peli,setole,ecc.;capitolo 9:tè,caffè, spezie;capitolo 20:marmellate;capitolo 21:estratti di caffè e tè,zuppe,salse,senape, lievito;capitolo 22:birra,acquavite,ecc.),ossia per i quali non vengono applicati dazi all'importazione né contributi all'esportazione.
Importazioni ed esportazioni di prodotti agricoli trasformati
In 1000 t ImportazioniEsportazioni Protocollo n. 2 rivisto
d'applicazione ampliato Fonti: DGD, UFAG 2003 0 1000 1200 800 600 400 200 2004 2005 2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 127 2
campo
Grazie al nuovo meccanismo di compensazione dei prezzi,è stato possibile ridurre l'importo necessario per i contributi all'esportazione al livello di 90 milioni di franchi, credito suppletivo compreso,stanziato dal Parlamento.
Parallelamente alla versione rivista del Protocollo n.2 è stata introdotta la cosiddetta soluzione del doppio zero per lo zucchero contenuto nei prodotti trasformati.Ne consegue che lo zucchero utilizzato come materia prima nei prodotti agricoli trasformati diventa un prodotto di libero scambio.Il buon funzionamento di questa soluzione a doppio zero presuppone tuttavia che i prezzi dello zucchero nell'UE e in Svizzera siano praticamente equivalenti.Il nuovo disciplinamento del mercato dello zucchero approntato dall'UE nell'anno oggetto del rapporto e varato dal Consiglio dei ministri dell'UE nel febbraio 2006 ha determinato sviluppi differenziati dei prezzi nell'UE e in Svizzera.Un gruppo di lavoro,coadiuvato dai rappresentanti degli ambienti economici interessati,ha elaborato una procedura in base alla quale all'atto dell'importazione di zucchero in Svizzera l'aliquota di dazio viene fissata in modo che il prezzo svizzero sia all'incirca equivalente a quello praticato sul mercato comunitario.Ciò consente all'industria di trasformazione svizzera di operare in condizioni equiparabili sia sul mercato comunitario che su quello interno.
Il fatto che i negoziati suppletivi con l'UE siano stati coronati dal successo consente alla Svizzera di applicare nuovamente le misure di compensazione dei prezzi sulle bevande non alcoliche a base di latte,che a suo tempo erano state erroneamente inserite nella lista dei prodotti di libero scambio.
Contributi all'esportazione mio. fr. Fonti: DGD, UFAG 0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200 180 115 115 1991/922003 115 20022004 90 2005 128 2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2
Misure 2005/06
2.1.2Economia lattiera
Nel 2005 la situazione sul fronte dello smercio di formaggio è evoluta in modo soddisfacente.In Svizzera e all'estero le vendite sono cresciute di oltre il 2 per cento.Si riconferma l'andamento positivo delle vendite di prodotti a base di latte fresco,panna di consumo e yogurt.Ciò ha comportato un lieve calo della produzione di burro.Rispetto all'anno precedente il valore della produzione di latte e latticini è cresciuto,mentre sono diminuite le forniture di latte.
ProdottoFormaggioBurroLatte Latte Latte di consumo, scrematoin polverepanna,prodotti a base di latte fresco
2Solo in
3 Solo per
in Paesi al di fuori dell'UE e differenziato per tipo di formaggio
4 Escluso il latte di consumo
Rispetto al 2004 il prezzo alla produzione medio del latte è diminuito di quasi 2.2 centesimi il chilogrammo,fissandosi a circa 72.4 centesimi il chilogrammo.Il prezzo del latte biologico è sceso di 3.6 centesimi il chilogrammo,attestandosi su 81.8 centesimi il chilogrammo.La flessione è quindi più marcata rispetto a quella registrata per il latte convenzionale.Le misure di sostegno sotto forma di supplementi per il latte trasformato in formaggio e per il foraggiamento senza insilati continuano ad essere destinate in primo luogo al settore caseario.
■■■■■■■■■■■■■■■■
Misura Protezione alla frontiera ■■■■■ Supplementi ■ Aiuti all'interno del Paese ■ 1 ■ 1 ■ 2 Aiuti all'esportazione ■ 3 ■■ 4
determinati scopi
1Solo per
d'utilizzazione
caso di rinuncia all'importazione
esportazioni
Fonte:UFAG
2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 129 2
■ Mezzi finanziari 2005
Nel 2005 le uscite della Confederazione a favore dell'economia lattiera sono lievemente diminuite.Secondo il preventivo,l'importo disponibile era di 29,3 milioni di franchi inferiore a quello dell'anno precedente (–5,8%).
Ripartizione dei mezzi – 2005
Totale 474,2 mio. fr.
Per il sostegno del prezzo nel settore lattiero sono stati versati complessivamente 474,2 milioni di franchi,di cui 341,1 a favore del formaggio (72%).Il settore del burro ha assorbito 61,5 milioni di franchi (13%),quello del latte in polvere e di altri latticini 65,6 milioni di franchi (13,8%).I costi amministrativi sono stati pari a 5,9 milioni di franchi.Essi corrispondono all'1,2 per cento del preventivo per l'economia lattiera.
Aiuti all'interno del Paese 21%
Aiuti all'esportazione 8% Supplementi 70% Amministrazione 1% 2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2 130
Fonte: UFAG
Tabella 27,pagina A28
Contingentamento lattiero
Nell'anno lattiero 2004/05 i produttori che commercializzavano latte erano 31'673. Rispetto all'anno precedente il numero di produttori è diminuito di 1'399 unità,ossia del 4,2 per cento.Ciò corrisponde alla flessione media annua registrata dal 1°maggio 1999.Nell'anno lattiero 2004/05 il contingente medio è aumentato del 4,7 per cento, raggiungendo quota 95'958 chilogrammi.Il contingente medio nella regione di pianura si è attestato su 115'214 chilogrammi (+5'908 kg),quello nella regione di montagna si è fissato su 71'241 chilogrammi (+3,9%).Dall’anno lattiero 1999/2000 il contingente nella regione di pianura è cresciuto di quasi 27'000 chilogrammi (+30%),quello nella regione di montagna di 12'800 kg (+22%).
Il commercio di contingenti lattieri è stato intenso anche nell'anno oggetto del rapporto.In vista dell'abbandono anticipato del contingentamento lattiero i trasferimenti non definitivi (locazione) hanno perso terreno rispetto ai trasferimenti definitivi (acquisto).Nell'anno lattiero 2004/05,6'315 produttori hanno acquistato 163 milioni di chilogrammi di contingente,8'831 ne hanno preso in locazione circa 146 milioni di chilogrammi.Il quantitativo trasferito giusta l'articolo 3 dell'ordinanza sul contingentamento lattiero ha raggiunto 308 milioni di chilogrammi che equivalgono al 10 per cento del contingente di base.Rispetto all'anno precedente il volume dei contingenti affittati è diminuito di 23,0 milioni di chilogrammi (–14%),mentre quello dei contingenti acquistati è aumentato di 33,7 milioni di chilogrammi,raggiungendo quota 163 milioni di chilogrammi (+26%).
Nell'anno lattiero 2004/05 il quantitativo di contingenti locati è ammontato a circa 421 milioni di chilogrammi.Dall'introduzione del commercio di contingenti,nell'anno lattiero 1999,quasi 591 milioni di chilogrammi sono stati acquisiti definitivamente. Nell'anno lattiero 2004/05 un quantitativo di 1,01 milioni di tonnellate,ossia un terzo del contingente di base,risultava utilizzato da altri produttori a seguito di trasferimenti di contingente non vincolati alla superficie.
Nell'anno lattiero 2004/05 le sovrafforniture hanno toccato il livello da primato di 23,4 milioni di chilogrammi.A seguito della riduzione a 10 centesimi il chilogrammo della tassa sulle sovrafforniture,le eccedenze delle sole aziende d'estivazione sono risultate pari a 17,2 milioni di chilogrammi.L'importo totale delle tasse è stato di poco inferiore a 5,5 milioni di franchi.
Le organizzazioni,i cui produttori avevano espresso l'intenzione di abbandonare il contingentamento lattiero il 1°maggio 2006,avevano dovuto inoltrare una domanda in tal senso all'UFAG entro fine ottobre 2005.Dall'inizio dell'anno,organizzazioni e produttori interessati sono stati molto impegnati nei preparativi in vista di tale scadenza.In questa fase preliminare l'UFAG aveva costantemente segnalato la sua disponibilità a fornire consulenza nel quadro dell'elaborazione degli statuti e dei regolamenti sui quantitativi nonché a prestare la dovuta assistenza in relazione a problemi di natura procedurale.Praticamente tutte le organizzazioni hanno accettato l'offerta dell'UFAG.Il fatto che le 27 domande inoltrate fossero generalmente ben documentate e qualitativamente buone può essere ricondotto anche a questa prestazione di assistenza.Tra la fine del 2005 e l'inizio del 2006 l'UFAG ha accolto tutte le domande.
2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 131 2
■ Inoltrate 27 domande di abbandono anticipato
Le 27 organizzazioni per l'abbandono del contingentamento lattiero si compongono di 9 organizzazioni di produttori (OP) e di 18 organizzazioni di produttori-valorizzatore (OPV).Con esse i produttori che hanno abbandonato il contingentamento lattiero sono 21'929 con un quantitativo di 2,34 milioni di tonnellate circa.Complessivamente si tratta del 63 per cento dei produttori e del 75 per cento dei contingenti.
OrganizzazioneProduttoriQuantitativo di base (provv.) (stato 26.9.2006) Numeromio.kg
Organizzazioni di produttori
OP FTPL25216,6
OP ZMP4 143407,4
OP LOBAG3 099259,9
OP Nordostmilch AG2 128225,4
OP Prolait3 103428,4
OP MIBA2 063256,4
OP Biomilchpool GmbH69855,7
OP FLV-WMV97747,3
OP Ostschweiz75783,1
Totale OP17 2201 780,2
Organizzazioni di produttori-valorizzatore
OPV Le Maréchal122,1
OPV Thur Milch Ring AG15825,9
OPV Bodensee Milch16423,1
OPV Schwyzer Milch32521,5 OPV BEMO80884,0 OPV GAE32442,8 OPV MIMO1 029131,6 OPV Swiss Premium Milk16218,7 OPV Gourmino Plus16123,1 OPV Mittelthurgau11417,5 OPV Chasseral20122,7 OPV Bachthalkäserei Girenbad GmbH91,0 OPV Ostschweiz24122,3 OPV Biedermann/Züger22431,4 OPV Strähl6411,8 OPV ZeNoOs65171,1 OPV Bergkäsereien Untervaz-Savognin322,7 OPV NapfMilch AG302,1 Totale OPV4 709555,7 Totale OP e OPV21 9292 335,9 2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2 132
■ Progetto Admin Milch 2006
8 organizzazioni non raggiungevano il quantitativo minimo necessario.Le loro domande hanno tuttavia potuto venir accolte in virtù delle disposizioni eccezionali dell'OACL,segnatamente quelle dell'articolo 4 capoverso 3 (Vallese e Ticino) e quelle dell'articolo 5 capoverso 2.Dalla tabella precedente si evince inoltre che sul piano nazionale vi sono poche OP di grandi dimensioni,mentre si riscontra una serie di OPV piuttosto piccole che si occupano prevalentemente di formaggio.La maggior parte di esse si trova nella Svizzera orientale.
L'abbandono del contingentamento lattiero ha avuto un impatto considerevole sulla categoria.Sono state smantellate le strutture tradizionali e create nuove OP e OPV.Tale evoluzione si ripercuote sull'intero flusso di dati sulla produzione lattiera.Durante la fase transitoria dal 2006 al 2009 nel settore dell'orientamento della produzione saranno operativi due sistemi d'amministrazione:quello attuale del contingentamento lattiero e il nuovo sistema per i produttori che hanno abbandonato anticipatamente il contingentamento lattiero.Anche per gli anni dopo il 2009 l'articolo 43 LAgr prescrive il monitoraggio della produzione a livello di produttori individuali.
Visto che la liberalizzazione del mercato lattiero dovrebbe comportare una semplificazione anche della rilevazione e della gestione dei dati sulla produzione lattiera,è indispensabile un maggior coordinamento dell'amministrazione dei dati.Parallelamente a ciò vanno ridotti i costi per l'amministrazione dei provvedimenti agricoli.A tal fine è stato lanciato il progetto «Admin Milch 2006».L'obiettivo di questo progetto consiste nella riorganizzazione dell'amministrazione dei dati sulla produzione lattiera nel rispetto delle disposizioni del diritto pubblico.I dati sulla produzione lattiera vengono già gestiti dalla TSM Fiduciaria Latte S.ag.l.sulla scorta di un outsourcing. Affinché sia possibile avere una visione d'assieme dell'intero settore,anche dopo l'abbandono del contingentamento lattiero i dati sul latte prodotto a partire dal 1°maggio 2006 saranno registrati e gestiti in modo uniforme e centralizzato per entrambi i sistemi di amministrazione.Saranno pure garantiti il controllo dei volumi di produzione,le valutazioni e le pubblicazioni.Ai dati di base del sistema di informazione sulla politica agricola (AGIS/SIPA) dell'UFAG verranno correlati i dati sulla produzione lattiera.La centralizzazione e l'interconnessione con AGIS/SIPA nonché la collaborazione con il settore privato sono indicatori dell'interesse nei confronti di una piattaforma di dati comune per il settore dell'economia lattiera e di uno sviluppo coerente verso una rete integrata di dati agricoli.
■ Modifiche dell’ordinanza concernente il contingentamento della produzione lattiera
La possibilità di abbandonare anticipatamente il contingentamento lattiero è stata all'origine della modifica del 1°marzo 2006 dell'ordinanza sul contingentamento della produzione lattiera (OCL;RS 916.350.1).Le modifiche hanno comportato semplificazioni notevoli in relazione alle notifiche e alla gestione dei dati sulla produzione lattiera.Esse si inseriscono nel contesto del progetto Admin Milch 2006 di gestione dei dati sulla produzione lattiera.
2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 2 133
■ Modifica dell'ordinanza concernente l’abbandono del contingentamento lattiero
Un'altra modifica importante è stata la riduzione della tassa per sovrafforniture per i produttori che in seguito all'abbandono del contingentamento lattiero hanno dovuto richiedere l'allestimento di un conteggio finale.Questo adeguamento tiene conto degli interessi dei Produttori Svizzeri di Latte.Se un produttore abbandona il contingentamento lattiero,non ha più la possibilità di trasferire 5'000 chilogrammi di sovrafforniture sull'anno lattiero seguente.La riduzione da 30 a 10 centesimi il chilogrammo della tassa sulle sovrafforniture rappresenta uno sgravio per i produttori interessati.
Le modifiche dell'ordinanza concernente l'abbandono del contingentamento lattiero (OACL;RS 916.350.4) sono in gran parte in relazione al progetto Admin Milch 2006. Era pure stata introdotta la possibilità di notificare i produttori interessati anche dopo che l'organizzazione a cui intendevano aderire avesse già presentato la domanda di abbandono o che tale domanda fosse stata accolta dall'UFAG.In analogia alle norme sul contingentamento,il termine era stato prorogato a fine febbraio.
Sostegno del mercato mediante supplementi ed aiuti
Nel 2005 gli strumenti per il sostegno del mercato non sono stati oggetto di modifiche di rilievo.Tuttavia in seguito alla già citata riduzione del sostegno di 29,3 milioni di franchi,l'aiuto concesso all'interno del Paese per il burro ha dovuto essere adeguato. Con effetto a decorrere dal 1°luglio 2005 l'aliquota per grandi imballaggi di 1 chilogrammo,in lastre,è stata ridotta di 29 centesimi il chilogrammo a 1.80 franchi,mentre quella per grandi imballaggi di 1 chilogrammo,in panetti,è stata aumentata di 23 centesimia 1.60 franchi.
La futura politica lattiera si inserisce coerentemente nelle riforme attuate finora in funzione delle esigenze del mercato,con un occhio di riguardo all'abbandono del contingentamento lattiero.L'aspetto principale del piano illustrato nell'ambito della Politica agricola 2011 è rappresentato dal trasferimento,in due fasi,dei mezzi finanziari destinati al sostegno del mercato ai pagamenti diretti.In questo contesto anche le vacche da latte beneficeranno dei contributi per gli animali da reddito che consumano foraggio grezzo.
Nella prima fase dal 2007 al 2008 i supplementi e gli aiuti verranno ridotti di 66 milioni di franchi l'anno.Ciò consentirà di finanziare un contributo di 200 franchi per vacca da latte a partire dal 1°gennaio 2007.Nella seconda fase,che inizierà nel 2009,il sostegno nel settore lattiero verrà ridotto di ulteriori 205 milioni di franchi,affinché sia possibile finanziare il contributo uniforme di 600 franchi per tutti gli animali da reddito che consumano foraggio grezzo.
Per consentire al settore lattiero di prepararsi ai cambiamenti futuri,già alla fine del 2005 il Consiglio federale aveva fissato le aliquote applicabili dal 1°gennaio 2007 per i supplementi e gli aiuti.L'aliquota del supplemento per il latte trasformato in formaggio è stata ridotto di 3 centesimi a 15 centesimi il chilogrammo di latte trasformato in formaggio,mentre quella del supplemento per il foraggiamento senza insilati è stata ridotta a 3 centesimi.Ulteriori riduzioni delle spese vengono attuate attraverso l'adeguamento delle aliquote degli aiuti.
2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2 134
2.1.3 Produzione animale
A seguito della scoperta,in Europa,dei primi casi di influenza aviaria su uccelli selvatici e in effettivi di pollame da reddito,le autorità elvetiche hanno adottato diverse misure volte a evitare l'introduzione di questa malattia in Svizzera.In particolare hanno vietato l'importazione e il transito di prodotti di pollame provenienti da numerosi Paesi al di fuori dell'UE.Il 21 ottobre 2005 il Consiglio federale ha emanato un divieto temporaneo di uscita del pollame all'aperto rimasto in vigore fino al 15 dicembre 2005.La tenuta in un'area con clima esterno era stata autorizzata a condizione che l'area fosse munita di una protezione integrale contro gli uccelli selvatici.Un'ulteriore misura cautelativa è consistita nel divieto di svolgere mercati e fiere avicole.Viste le circostanze,il Consiglio federale aveva assicurato ai detentori di pollame da reddito che i pagamenti diretti non sarebbero stati ridotti nonostante il divieto di uscita all'aperto.La dichiarazione «bio» o «allevato in libertà» aveva potuto continuare ad essere utilizzata a condizione che nei punti di vendita i prodotti fossero corredati di una nota informativa sulle restrizioni temporanee.Il divieto di uscita all'aperto è entrato nuovamente in vigore il 20 febbraio 2006.Pochi giorni dopo,il virus dell'influenza aviaria è stato riscontrato per la prima volta su un uccello selvatico nella regione del Lago Lemano.Ad inizio maggio il Consiglio federale ha revocato le misure,essendo praticamente terminate le migrazioni di uccelli selvatici.
■■■■■■■■■■■■■■■■
2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 135 2
Azioni d’immagazzinamento
Azioni di vendita a prezzo ridotto
Contributi agli investimenti per la costruzione di stalle
Azioni di spezzatura e altri provvedimenti di commercializzazione
Contributi per la valorizzazione della lana di pecora
Aiuti all’esportazione di animali da allevamento e da reddito
Effettivi massimi
Dazi e contingenti doganali rappresentano i principali strumenti di protezione della produzione indigena di carne.Vengono pure concessi aiuti per il sostegno del mercato della carne e delle uova nonché per la promozione delle esportazioni di animali da allevamento e da reddito.Nel 2004 sono stati stralciati i contributi a favore di esperimenti conformi alla pratica per il pollame.Visti il buon livello della domanda sul mercato della carne e il calo dell'offerta indigena non sono state necessarie azioni di immagazzinamento di carne bovina e suina.Si è inoltre potuto rinunciare allo sgombero del mercato nei macelli per gli animali delle specie bovina,suina ed equina.
Dei 28,3 milioni di franchi di mezzi finanziari della Confederazione iscritti nel preventivo per misure nel settore della produzione animale ne sono stati utilizzati soltanto 20,6.Queste minori uscite sono riconducibili alla buona situazione sul mercato della carne e delle uova.Da un lato sono stati necessari meno interventi sul mercato e dall'altro non sono stati esauriti i fondi per i contributi all'esportazione degli animali da allevamento e da reddito.Nell'ambito del controllo del traffico di animali si sono registrate uscite di 8,9 milioni di franchi per l'accordo di prestazione concernente la gestione della banca dati sul traffico di animali ed entrate di 9,8 milioni di franchi (tasse per marchi auricolari e macellazioni nonché tasse amministrative).A causa soprattutto di minori investimenti,per l'accordo di prestazione sono stati spesi circa 0,9 milioni di franchi in meno rispetto all'importo preventivato.Lo smaltimento di scarti di carne di animali delle specie bovina,suina,ovina e caprina ha comportato uscite per 44,3 milioni di franchi.Le spese per il controllo del traffico di animali e per lo smaltimento di scarti di carne sono state finanziate attraverso voci di preventivo che non si riferiscono alla produzione animale.
Provvedimento
Provvedimenti – 2005 Animale/ProdottoBoviniVitelliSuiniEquiniOviniCapriniPollameUova
■■■■■■■■
■■■
■■■■■
Protezione alla frontiera
Sgombero del mercato sui mercati pubblici
Sgombero del mercato nei macelli
■■■
■■■
■
■
■
■■■■
■■■■
■■■■■
Banca dati sul traffico di animali
Fonte:UFAG
2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2 136
■ Mezzi finanziari 2005
Tabella 28,pagina A29
2
■ Bestiame da macello e carne:accordi di prestazione
Ripartizione dei mezzi – 2005
Totale 20,6 mio. fr.
Contributi per la valorizzazione della lana di pecora 4%
Contributi per azioni d'immagazzinamento e di vendita a prezzo ridotto per la carne bovina e di vitello 19%
Contributi a sostegno della produzione indigena di uova 15%
E
Contributi per l'esportazione di bestiame da allevamento e da reddito 28% PRODUZIONE
Fonte: Conto dello Stato
In virtù dell'articolo 51 della LAgr,dal 1°gennaio 2000 l'UFAG ha delegato a Proviande diversi compiti in relazione al mercato del bestiame da macello e della carne.I mandati e gli indennizzi sono stati definiti in tre accordi di prestazione.La durata dell'accordo di prestazione concernente la registrazione e il controllo delle domande di quote di contingente doganale era limitata a fine 2005.Gli altri due sono validi fino a fine 2007,anno in cui l'UFAG indirà nuovamente un concorso pubblico.
1.Classificazione neutrale della qualità
In tutti i macelli di grandi dimensioni la qualità degli animali macellati deve essere classificata da un servizio neutrale (Proviande).Alla fine dell'anno oggetto del rapporto il servizio di classificazione di Proviande aveva provveduto alla classificazione della qualità presso 36 strutture.Sono stati classificati il 90 per cento degli animali macellati della specie suina,l'85 per cento di tutti gli animali della specie bovina e il 60 per cento di tutti gli animali della specie ovina.All'epoca dell'introduzione di questa misura,nel 2000,Proviande era attiva presso 45 macelli.Essa ha pure determinato la qualità di tutti gli animali vivi delle specie bovina ed ovina sui mercati pubblici.Proviande dedica numerose ore di lavoro alla formazione e al perfezionamento professionale degli addetti alla classificazione nonché all'organizzazione di corsi.
Il criterio di qualità delle carcasse di suini è la quota di carne magra.Essa viene rilevata servendosi di speciali apparecchi.Il valore medio della quota di carne magra su un campione di 1,5 milioni di macellazioni (56% di tutte le macellazioni) ammontava al 55,7 per cento.Rispetto al 2004 si segnala un aumento di un quinto di punto percentuale.
SMERCIO 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA
137
Accordo di prestazione Proviande 34% 2.1
delle carcasse in funzione delle classi
La determinazione della muscolatura e del tessuto grasso di animali delle specie bovina,ovina,caprina e suina avviene otticamente.Esistono cinque classi di muscolatura:C = molto bene in carne,H = bene in carne,T = muscolatura media,A = scarnato e X = molto scarnato.Anche per la valutazione del tessuto grasso ci si avvale di cinque classi.Dalla classificazione,il 23 per cento delle vacche è risultato scarnato e il 20 per cento molto scarnato.Rispetto al 2004 la quota di animali scarnati è diminuita dell'1 per cento,quella degli animali molto scarnati del 2 per cento.Questo calo potrebbe essere dovuto all’aumento dell’effettivo di vacche madri e nutrici.Si è registrata una tendenza al rialzo per quanto riguarda la muscolatura dei torelli che sono quasi tutti risultati da mediamente a bene in carne.Anche per gli agnelli si è riscontrata una migliore muscolatura.Degli animali controllati la metà presentava una muscolatura media e oltre un terzo risultava bene in carne.La quota di vitelli e capretti nelle diverse categorie di muscolatura è rimasta stabile rispetto all'anno precedente.
2.Sorveglianza dei mercati pubblici nonché organizzazione dei provvedimenti tesi a sgravare il mercato
Le organizzazioni contadine e/o i servizi cantonali organizzano tutto l’anno mercati pubblici di animali delle specie bovina e ovina.Rispetto al 2004 gli ovini presentati sui mercati sono diminuiti del 13 per cento,il bestiame grosso del 6 per cento e i vitelli del 49 per cento.Queste flessioni sono riconducibili prevalentemente alla diminuzione dell’offerta per tutte le categorie di animali.Il calo è dovuto pure alla crescente quota di animali con label che non vengono commercializzati attraverso il canale dei mercati pubblici.2'011 capi presentati sui mercati (2,7% del totale degli animali) non sono stati acquistati su base volontaria,bensì assegnati da Proviande ai macelli e alle ditte commerciali che sottostanno all'obbligo del ritiro.Per questi animali Proviande ha applicato i prezzi solitamente praticati sul mercato.Nel quadro dello sgombero del mercato nei macelli,Proviande ha assegnato 7'652 capretti a ditte assoggettate all'obbligo del ritiro.Rispetto all'anno precedente si registra un incremento di 700 capi.
In % Fonte: Proviande C = molto bene in carne H = bene in carne T = muscolatura media A = scarnato X = molto scarnato C H T A X VaccheTorelliVitelli Classe di muscolatura AgnelliCapretti 0 70 50 60 40 30 20 10 2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2 138
Distribuzione
Cifre inerenti ai mercati pubblici sorvegliati – 2005
CaratteristicaUnitàVitelliBestiame Animali della grossospecie ovina
Mercati pubblici sorvegliatiNumero466891314
Animali presentatiCapi24 53160 69773 214 Quota degli animali presentati rispetto alle macellazioni%91728
Animali assegnati
(sgombero del mercato)Capi63232 011
Fonte:Proviande
I mercati pubblici vengono organizzati in 20 Cantoni e sono sorvegliati da Proviande. Il Canton Berna,con 25 piazze per il bestiame grosso,18 per gli animali della specie ovina e 5 per i vitelli,è il Cantone nel quale viene organizzato il maggior numero di mercati.I numeri di capi venduti mediamente per mercato sono 233 per gli ovini, 68 per il bestiame grosso e 53 per i vitelli.
Per il congelamento di carne di vitello e la riduzione del prezzo della carne bovina l'UFAG ha versato rispettivamente 2,7 e 1,2 milioni di franchi.In primavera 76 macelli e ditte commerciali hanno congelato 743 tonnellate di carne di vitello che sono state nuovamente immesse sul mercato prima della fine del 2005.Sono stati ridotti i prezzi di 574 tonnellate di carne di quarti anteriori di manzo per la trasformazione e di circa 2'800 muscoli di manzo per la produzione di carne secca.
2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 139 2
3.Registrazione e controllo delle domande di quote di contingente doganale
Nell'estate 2005 sono state notificate le prestazioni all'interno del Paese determinanti per la ripartizione del 34 per cento del quantitativo di una categoria di carne per il periodo di contingentamento 2006.Dalle 1'003 domande inoltrate nel 2000 si è passati alle attuali 730 circa.A partire dal 2007 soltanto il 10 per cento delle quote di contingente doganale di carne di animali della specie bovina (esclusi i muscoli di manzo) e della carne di animali della specie ovina sarà assegnato in funzione di una prestazione all'interno del Paese.Sulla scorta dei dati sulla prestazione all'interno del Paese pervenutigli,per il 2006 l'UFAG ha concesso,mediante decisione,quote di contingente doganale a 721 persone fisiche e giuridiche (2005:761).A 568 persone sono state assegnate quote per carne di animali della specie bovina (muscoli di manzo esclusi),a 345 per carne suina in mezzene,a 107 per carne di animali della specie ovina,a 141 per muscoli di manzo,a 36 per carne di animali della specie equina e a 22 per carne di animali della specie caprina.La diminuzione più significativa,pari al 12 per cento,dei titolari di quote di contingente doganale è quella registrata nella categoria «carne di animali della specie suina».In controtendenza è il numero dei titolari di quote di contingente doganale di carne equina,che è aumentato da 33 (2005) a 36 unità.Nel 2006 il 34 per cento delle quote di contingente doganale di carne di pollame è stato assegnato sulla base di una prestazione all’interno del Paese.I titolari di quote di contingente doganale di carne di pollame sono complessivamente 30.
Previa consultazione del consiglio d’amministrazione di Proviande e valutazione della situazione di mercato,l’UFAG fissa i quantitativi che possono essere importati per un determinato periodo.La carne bovina e quella suina in mezzene possono essere importate in un lasso di tempo pari a quattro settimane mentre la carne ovina,caprina ed equina nonché la carne di pollame e le frattaglie possono essere importate per un trimestre.Se sono adempiuti determinati presupposti,è possibile ridurre o prolungare i periodi d'importazione.Nel periodo di contingentamento 2005 l'UFAG ha messo all'asta il 33 per cento dei quantitativi di carne per l'importazione.
Gli offerenti possono presentare le loro offerte via fax,per posta oppure attraverso un accesso sicuro all’applicazione Internet dell’UFAG «Vendita all’asta elettronica». Oltre l’80 per cento delle offerte viene trasmesso elettronicamente.Nel corso dell'anno 170 imprese hanno partecipato all'asta di carne di animali delle specie bovina,ovina, suina,equina e caprina nonché di carne di pollame e frattaglie.Considerato che un partecipante ha raggruppato le offerte di un gran numero di piccole imprese in una cosiddetta piattaforma,il numero effettivo di partecipanti sarebbe maggiore.47 delle ditte (28%) che si sono aggiudicate una quota di contingente doganale,non ne avevano mai detenuta una sulla scorta della prestazione all'interno del Paese.Si tratta prevalentemente di aziende fornitrici di mense e ristoranti che grazie al nuovo sistema possono partecipare direttamente al mercato delle importazioni.Esse hanno acquistato all'asta soprattutto carne di pollame e lombi/High-Quality-Beef.57 aziende (33%) che detenevano già quote di determinate categorie di animali nel quadro della prestazione all'interno del Paese,hanno potuto acquistare quote per altre categorie. Hanno quindi esteso la loro attività a nuove varietà di carne.Hanno acquistato soprattutto muscoli di manzo preparati nonché carne ovina e di pollame.66 aziende (39%) hanno acquistato all'asta esclusivamente le categorie di carne per le quali erano già titolari di quote sulla scorta di una prestazione all'interno del Paese.Già con la vendita
2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2 140
■ Vendita all’asta di carne
all'asta di un terzo del volume d'importazione si è registrato un notevole incremento del dinamismo e della concorrenza sul mercato della carne d'importazione.
Risultati delle vendite all’asta – 2005 ProdottoQuantitativi messi Numero medio diPrezzo medio all’astapartecipantid’aggiudicazione
Le categorie di carne vendute all'asta per la prima volta a partire dal 2005 hanno determinato entrate per la Cassa generale della Confederazione pari a 42,7 milioni di franchi.La quota di lombi/High-Quality-Beef corrisponde al 45 per cento.Nel messaggio del 29 maggio 2002 concernente l'ulteriore sviluppo della politica agricola (Politica agricola 2007),per il 2005 il Consiglio federale aveva prospettato entrate supplementari a favore della Cassa generale della Confederazione pari a 50 milioni di franchi (FF n.29 2002,pag.4’299).Non essendo disponibili dati empirici concernenti i prezzi di aggiudicazione e considerato che per alcune categorie di carne il volume d'importazione varia in funzione della situazione del mercato,le entrate effettive sono risultate lievemente inferiori rispetto all'importo prospettato.Insaccati e specialità di carne vengono venduti all'asta nella misura del 100 per cento già dal 1999.Per questi prodotti le entrate a favore della Cassa generale della Confederazione sono state di 15,1 milioni di franchi.
Unitàkg lordiNumerofr./kg lordi Carne di pollame13 200 000600,59 Carne ovina2 079 000433,51 Carne suina in mezzene 1 996 000270,57 Carne equina1 518 000161,07 Lombi/High-QualityBeef1 460 2505613,16 Carne di vacca da salumeria808 500331,73 Carne bovina (halal)300 00050,67 Muscoli di manzo297 000339,80 Carne di vitello264 000293,33 Carne bovina (kasher)241 000270,05 Lingue195 50080,05 Carne ovina (halal)100 00061,27 Carne caprina82 500200,90 Muselli di bovini61 50050,15 Fegato di vitello24 40090,20 Carne ovina (kasher)17 35020,19 Animelle di vitello3 30030,02 Fonte:UFAG
2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 141 2
■ Uova:provvedimenti a sostegno della produzione indigena e misure di valorizzazione
L'UFAG concede contributi d'investimento per la trasformazione e la costruzione di pollai particolarmente rispettosi degli animali.I contributi vengono erogati esclusivamente per pollai destinati alla produzione di uova,non devono venir rimborsati e non sono gravati da interessi.12 aziende con ovaiole,3 con pollastrelle e 1 con ovaiole e pollastrelle hanno ottenuto complessivamente 460'466 franchi.Le 16 aziende in questione detengono mediamente 5'750 capi e 3 di esse producono nel rispetto delle norme dell'agricoltura biologica.
Soprattutto dopo la Pasqua e nei mesi estivi la domanda di uova indigene è minore rispetto ai periodi precedenti il Natale e la Pasqua.Onde attutire le ripercussioni delle fluttuazioni stagionali della domanda,dopo aver sentito le cerchie interessate l'UFAG mette a disposizione un massimo di 3 milioni di franchi per il finanziamento di misure di valorizzazione.Le azioni di spezzatura svolte dai fabbricanti di prodotti di uova hanno interessato 20,3 milioni di uova indigene in esubero.Tali azioni sono sostenute mediante il versamento di un contributo di 9 centesimi per uovo di cui è comprovata la spezzatura.Le azioni di riduzioni di prezzo,di cui approfittano i consumatori,hanno interessato 13,9 milioni di uova.Il contributo concesso agli offerenti ammonta a 5 centesimi per uovo.Alle azioni di spezzatura e di riduzione del prezzo hanno partecipato rispettivamente 14 e 13 aziende.L'UFAG ha verificato l'osservanza delle disposizioni vigenti in materia di azioni di spezzatura e di riduzione del prezzo,eseguendo sopralluoghi e controlli dei documenti probatori.
■ Cavalli da reddito e per la pratica di sport: vendita all’asta del contingente doganale
Nell’anno oggetto del rapporto l’UFAG ha organizzato due vendite all'asta riguardanti il contingente doganale di animali della specie equina (esclusi riproduttori,asini,muli e bardotti).Ciascuno dei due bandi d'asta comprendeva 1'461 capi.Ad ogni vendita all'asta gli offerenti sono stati circa 200.Il prezzo medio d'aggiudicazione è stato di 357 franchi per cavallo da reddito e per la pratica di sport.Il ricavo totale a favore della Cassa generale della Confederazione è stato di oltre 1 milione di franchi.
■ Controllo del traffico di animali e smaltimento dei sottoprodotti di origine animale
Dal 1999 la banca dati sul traffico di animali è gestita da Identitas SA (ex.Banca dati sul traffico di animali SA).I suoi compiti principali sono la distribuzione dei marchi auricolari,la registrazione e l'elaborazione delle notifiche del traffico di animali,la fatturazione delle tasse e il versamento di contributi per lo smaltimento di scarti di carne a detentori di animali e macelli.Nell'aprile 2005 il Consiglio federale ha deciso di affidare nuovamente la gestione della banca dati sul traffico di animali a una ditta privata.Sulla scorta di tale decisione,l'UFAG ha stipulato con Identitas SA un nuovo accordo di prestazione per il periodo dal 1°gennaio 2006 al 31 dicembre 2010.
2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2 142
Provvedimenti – 2005
2.1.4Produzione vegetale
Nell'anno oggetto del rapporto non vi sono state variazioni di rilievo per quanto concerne le misure volte a garantire la produzione indigena.Nel settore degli alimenti per animali e dei cereali panificabili è stata ridotta la protezione alla frontiera.
Per frutta,verdura e fiori recisi la protezione alla frontiera rappresenta il provvedimento principale.Nel settore della frutta rivestono un significato considerevole anche la partecipazione finanziaria alla trasformazione delle eccedenze di frutta da sidro,i provvedimenti di sgravio del mercato per la frutta a nocciolo e l'impianto di colture innovatrici.In ambito vitivinicolo si segnala la riconversione dei vigneti.
Provvedimento Protezione
Contributi
Contributi all’esportazione 3
Contributi per la riconversione e per l’impianto di colture innovatrici 4
1A dipendenza dello scopo di utilizzazione o della voce di tariffa non vi è imposizione doganale o vengono applicati dazi ridotti
2Riguarda solo una parte del quantitativo raccolto (somministrazione allo stato fresco ed essiccazione di patate,riserva di mercato per i concentrati di frutta a granelli)
3Patate:solo per i prodotti di patate a scopo alimentare / sementi:solo per le patate da semina / frutta:solo per le ciliegie da conserva trasformate e diversi prodotti di frutta a granelli
4Riguarda solo determinate colture
Fonte:UFAG
■■■■■■■■■■■■■■■■
alla frontiera 1 ■■■■■■■■
di trasformazione ■■ 2 ■■ 2 ■ 2
Contributi
di coltivazione ■■■
■■■
■■
Coltura Cereali Leguminose a granelli Semi oleosi Patate Barbabietole da zucchero Sementi Verdura,fiori recisi, vitivinicoltura Frutta 2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 143 2
Nell'anno oggetto del rapporto i mezzi destinati al sostegno del mercato nel settore della produzione vegetale sono diminuiti rispetto all'anno precedente,passando da 142 a 125 milioni di franchi.A seguito dell'estensione della superficie gestita,i contributi di coltivazione sono aumentati di 0,9 milioni di franchi.Sono invece diminuiti i contributi di trasformazione e di valorizzazione a causa delle misure di risparmio.
Nel complesso,i mezzi finanziari impiegati per la campicoltura sono diminuiti di 6,7 milioni di franchi rispetto all'anno precedente.Com'era già stato il caso nel 2004, il contributo per la valorizzazione delle barbabietole da zucchero è stato ripartito su due raccolti,quello del 2004 e quello del 2005.A seguito di un'ulteriore riduzione dei contributi,per la valorizzazione del raccolto del 2004 sono stati impiegati 35,6 milioni di franchi.Le minori uscite per le patate sono riconducibili a un taglio del contributo per la valorizzazione di patate non idonee alla commercializzazione.Il calo delle uscite nel settore dei semi oleosi è da attribuire a una riduzione del contributo per la valorizzazione dei semi oleosi.L'adeguamento,da parte di swiss granum – l'organizzazione di categoria preposta all'esecuzione dell'accordo di prestazione – delle aliquote di contributo graduate in base al tipo di seme oleoso e allo scopo di utilizzazione ha avuto conseguenze dirette sui ricavi alla produzione.
Le uscite per la valorizzazione della frutta sono diminuite di 8,7 milioni di franchi rispetto all'anno precedente.All'origine di tale flessione vi è soprattutto il minor raccolto di mele da sidro che non ha consentito di coprire il fabbisogno annuale.Parte del concentrato di succo di mela prodotto l'anno precedente con le mele in esubero ha potuto essere utilizzata per la copertura del fabbisogno indigeno.
■ Mezzi finanziari
Contributi alla trasformazione e alla valorizzazione 55% Fonte: Conto dello Stato Contributi di coltivazione 35%
Contributi all'esportazione 7% Diversi 3% 2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2 144
Ripartizione dei mezzi – 2005
Totale 125 mio. fr.
Tabella 29,pagina A30
Ripartizione dei mezzi finanziari secondo le colture
mio. fr. 0253050 5 10 1520354045
Barbabietole da zucchero 1
Patate
Leguminose a granelli Semi oleosi (compr. MPR)
Materie prime rinnovabili (escl. semi oleosi)
Produzione di sementi Frutta
Vitivinicoltura 2
2003 2004 2005
1 2004: 38,2 mio. fr. per il raccolto 2003 e 7,1 mio. fr. per il raccolto 2004; 2005: 28,5 mio. fr. per il raccolto 2004 e 17,5 mio. fr. per il raccolto 2005
2 Dal 2004 esclusa la promozione dello smercio, 2003 valorizzazione del succo d'uva
Uscite per la valorizzazione della frutta – 2005
Totale 9,7 mio. fr.
Esportazione di altri prodotti di frutta a granelli 2,7%
Esportazione di ciliegie 1,5%
Valorizzazione indigena di mele e pere 4,0%
Misure di adeguamento al mercato di frutta e verdura 8,9%
Esportazione di concentrato di succo di mela 38,1%
Esportazione di concentrato di succo di pera 43,3%
Altro 1,5%, di cui sgravio del mercato di ciliegie e prugne 0,3%
Fonte: UFAG
Nell’anno oggetto del rapporto,il sostegno alla valorizzazione della frutta ammontava a 9,7 milioni di franchi,il che equivale soltanto al 53 per cento delle uscite medie del quadriennio precedente.Rispetto al 2004 per l'esportazione di concentrato di succo di mela e di concentrato di succo di pera sono stati utilizzati rispettivamente 7,0 e 1,1 milioni di franchi in meno.
Fonte: Conto dello Stato
2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 145 2
Colture campicole
Il 1°luglio 2005 sono entrate in vigore le riduzioni dei prezzi soglia degli alimenti per animali e dell'aliquota di dazio del contingente dei cereali panificabili decise nel novembre precedente dal Consiglio federale.I tributi doganali sugli alimenti energetici per animali (cereali da foraggio) e sui cereali panificabili sono diminuiti di 3 franchi il quintale,quelli sugli alimenti proteici per animali (piselli proteici,sottoprodotti della trasformazione di semi oleosi) sono calati di 1 franco il quintale.
Durante il processo di formazione,la biomassa lega lo stesso quantitativo di C02 che libera nuovamente con la combustione.Essa è pertanto considerata neutrale per quanto riguarda le emissioni di CO2.Benché l'origine delle energie fossili sia anch'essa riconducibile a materiale organico,il processo preistorico di formazione di pozzi naturali ad elevata concentrazione di carbonio ha comportato un calo del tasso di CO2 nell'atmosfera.La composizione relativamente costante dell'aria ha caratterizzato il clima globale degli scorsi millenni.La rapida crescita del consumo di petrolio e gas naturale registrata dalla metà del XX secolo ha comportato anche un incremento della concentrazione di CO2 nell'aria.Le emissioni di CO2 possono essere ridotte sostituendo le energie fossili con quelle rinnovabili.Benché oltre il 50 per cento dell'elettricità sia prodotta da centrali idroelettriche,la quota di energie rinnovabili rispetto al consumo totale di energia corrisponde soltanto al 16 per cento circa.Con una quota del 70 per cento,l'energia idroelettrica rappresenta la principale fonte di energia rinnovabile.
Altre energie rinnovabili
Calore a distanza
Elettricità 1 Gas
Combustibili fossili
Carburanti fossili
Rifiuti e scarti
industriali
Carbone e coke
Legna e carbone di legna
■ Provvedimenti alla frontiera ■ Potenziale energetico della biomassa Consumo di energia dal 1910 in funzione dei vettori energetici 1910192019301940195019601970198019902000 PJ (10 15 Joule)
Fonte: UFE 1 Almeno il 50% dell'elettricità proviene da centrali idroelettriche 0 500 400 300 200 100 600 700 800 900 2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2 146
■ Valorizzazione energetica della biomassa
Lo studio sul potenziale di sfruttamento energetico della biomassa in Svizzera, condotto dall'Ufficio federale dell'energia nel 2004,mostra il potenziale di produzione netto teorico ed ecologico di diversi tipi di biomassa fino al 2040.Per potenziale di produzione netto ecologico si intende la biomassa agroforestale,sottoprodotti compresi,ottenibile in modo sostenibile,energetico e con un rapporto costo/profitto accettabile.Devono essere presentati bilanci energetici e ambientali decisamente positivi.La graduatoria del potenziale realizzabile fino al 2040 è guidata dal legname,seguito dai rifiuti domestici e industriali biogeni,dai cascami del raccolto e dai concimi aziendali. Sfruttando il potenziale di produzione netto ecologico,in uno scenario di risparmio la quota di energia ricavata dalla biomassa aumenterebbe a 100 petajoule,mentre alla luce del consumo finale di energia nel 2004 passerebbe dal 4 all'11 per cento circa.
Potenziale di biomassa – 2040
PJ (10 15 Joule) 060120 204080100
Legname
Colture campicole e per la produzione di energia
Prati
Cascami del raccolto, concimi aziendali
Biomassa molto strutturata
Scarti di legno e legname di scarto Rifiuti domestici e industriali biogeni
Potenziale teorico
Potenziale di produzione netto ecologico
Utilizzo 2003
Per la valorizzazione energetica si presta soprattutto la biomassa ad elevata densità energetica ottenuta a costi vantaggiosi,prodotta in modo costante o stoccabile.Oltre al legname entrano in considerazione i rifiuti organici nonché i prodotti campicoli con un elevato tenore in amido e olio come i cereali o i semi oleosi.In linea di massima anche le patate,le barbabietole da zucchero e l'erba sono prodotti ricchi d'energia,ma il loro elevato tenore in acqua comporta volumi di trasporto e di stoccaggio considerevoli nonché una limitata idoneità all'immagazzinamento.La biomassa può venir sfruttata a scopo termico mediante combustione diretta oppure convertita in carburante mediante pressatura,esterificazione,fermentazione alcolica o metanica.Il legname in pezzetti,scaglie o pellet può essere utilizzato come sostituto dell'olio combustibile.
UFE
Fonte:
2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 147 2
■ Produzione di carburante dalla biomassa
La gamma attuale di carburanti rinnovabili comprende l'etanolo,l'estere metilico di acidi grassi (biodiesel),il biogas e gli oli vegetali grezzi.L'olio grezzo di prima qualità può essere impiegato direttamente come carburante in motori diesel adattati.Gli oli vegetali grezzi,gli oli vegetali esausti o i grassi animali possono essere trasformati in estere metilico di acidi grassi (p.es.estere metilico di colza).Benché l'estere metilico possa essere utilizzato in sostituzione del diesel,in caso di aggiunta di una percentuale elevata di estere metilico al diesel o di impiego allo stato puro,è necessaria un'autorizzazione del fabbricante del veicolo onde mantenere la prestazione garantita.In impianti specifici la biomassa ricca di cellulosa,amido o zucchero può essere trasformata in etanolo mediante fermentazione alcolica o in biogas mediante fermentazione metanica.L'etanolo può venir miscelato con benzina o diesel.In caso di aggiunta di quantitativi considerevoli,è tuttavia necessario disporre di un motore adeguato.Il biogas viene trasformato in energia in piccoli impianti decentralizzati.Un'alternativa per impianti di maggiori dimensioni è rappresentata dal trattamento del biogas con successiva immissione nella rete del gas naturale.
Considerate le rese specifiche delle colture campicole,sulla scorta del rendimento medio è possibile calcolare il quantitativo di combustibile ottenibile per unità di superficie.A prescindere dalla valutazione dell'aspetto economico,le barbabietole da zucchero consentono di produrre il quantitativo più elevato di etanolo.Va considerato che il potere calorifico dell'etanolo corrisponde soltanto a poco meno di due terzi di quello della benzina.Di conseguenza,per garantire la medesima prestazione ottenibile con un litro di benzina va utilizzato un volume di etanolo decisamente maggiore.La superficie agricola utile dell'intera regione di pianura ammonta a 600'000 ettari circa. Se questa superficie venisse messa esclusivamente a barbabietole da zucchero,il quantitativo lordo di etanolo risultante consentirebbe di coprire meno della metà del quantitativo di benzina e diesel consumato nel 2004.Considerati il grado di autoapprovvigionamento calorico pari soltanto al 60 per cento,il maggiore valore aggiunto nel settore delle derrate alimentari e degli alimenti per animali nonché le rotazioni e le pause di coltivazione necessarie nel quadro della campicoltura sostenibile,il potenziale per la produzione di materie prime rinnovabili da destinare alla produzione di carburanti è esiguo.La priorità va data alla valorizzazione energetica dei rifiuti domestici organici nonché degli scarti dell'industria delle derrate alimentari e degli alimenti per animali.Le tecnologie applicate attualmente per la fabbricazione di etanolo o estere metilico a partire da materie prime rinnovabili consentono di ottenere bilanci energetici soltanto lievemente positivi.Affinché le colture campicole possano fornire un contributo sostanziale alla copertura del consumo di combustibile sono indispensabili nuove tecnologie e nuovi processi.
2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2 148
■ Condizioni quadro per la produzione di carburante
Etanolo CHResa del raccoltoResa in Estere metilico Equivalenti Media 2003/05etanolodi colzadi benzina
■ Prospettiva
Il Dipartimento federale delle finanze preleva un'imposta sugli oli minerali e un supplemento fiscale sugli oli minerali.Attualmente l'imposta di consumo sui carburanti ammonta a 0,73 franchi circa per litro di benzina.I carburanti rinnovabili ottenuti da biomassa sono esenti da imposta,a condizione che siano stati prodotti in impianti pilota o dimostrativi riconosciuti dall'Amministrazione federale delle dogane in virtù dell'ordinanza sull'imposizione degli oli minerali.Sulla scorta dell'ordinanza sui contributi nella campicoltura,l'UFAG versa contributi per la trasformazione di materie prime rinnovabili in impianti pilota e dimostrativi riconosciuti.Questi contributi vanno intesi come incentivi e non come sostegno permanente degli impianti di trasformazione artigianali o industriali.Nell'anno oggetto del rapporto,i due impianti pilota e dimostrativi riconosciuti hanno ricevuto contributi per un importo complessivo di 1,2 milioni di franchi per la trasformazione di 3'900 tonnellate di colza indigena in carburante (estere metilico di colza),in additivi per carburanti o in lubrificanti.Ciò corrisponde mediamente a 31.80 franchi per quintale di colza.Grazie a questo sostegno i produttori di colza per scopi tecnici riescono a spuntare quasi lo stesso prezzo ottenibile con la colza destinata all'estrazione di olio commestibile.Se non avessero beneficiato di questo sostegno,per motivi di economicità gli addetti alla trasformazione avrebbero dovuto acquistare la materia prima sul mercato internazionale,praticamente esente da dazio,in via suppletiva alle 4'000 tonnellate di colza importata per scopi tecnici.
Nel giugno 2006 il Consiglio federale ha deciso di ridurre di 2 franchi il quintale i prezzi soglia sugli alimenti proteici per animali con effetto dal 1°luglio 2006.Parallelamente a ciò nel settore degli alimenti composti si è proceduto a un cambiamento di sistema: i valori indicativi d'importazione sono stati sostituiti da un tributo alla frontiera calcolato in base al tributo applicato alle diverse componenti della ricetta standard;inoltre la protezione industriale concessa finora ai fabbricanti di alimenti composti per animali verrà progressivamente smantellata.Ciò consentirà di ridurre i costi degli alimenti per animali a carico degli allevatori e quindi di migliorare la loro competitività.
Nel settore dell'energia le revisioni in atto della legge sull'imposizione degli oli minerali,della legge sul CO2 e della legge sulla pianificazione del territorio nonché la nuova legge sull'energia daranno origine a nuove condizioni quadro.Considerata la protezione alla frontiera nel settore delle derrate alimentari e degli alimenti per animali che scaturirà da ulteriori accordi multilaterali e/o bilaterali,il valore aggiunto e l'efficienza dei fondi della Confederazione nel settore alimentare dovrebbero comunque rimanere superiori a quelli riscontrabili nel settore energetico.
t/hal/hal/hal/ha Barbabietole da zucchero 74,98 0005 200 Frumento5,82 2001 400 Triticale5,92 3001 500 Segale6,02 4001 600 Mais da granella9,33 5002 300 Patate37,33 0002 000 Colza3,21 2001 200
Fonti:USC,BMVEL,UFAG
2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 149 2
■ Esportazione di concentrato di succo di mela e di pera
Colture speciali
I concentrati di succo di mela e di pera che non possono venir smerciati sul piano nazionale vengono esportati.Le notevoli fluttuazioni delle esportazioni hanno effetti negativi sui prezzi all'esportazione.Oltre a dover far fronte ad elevati costi di produzione e di trasporto,le ditte che esportano concentrati di frutta a granelli svizzeri nei Paesi dell'UE devono pagare dazi pari al 18 e al 21 per cento del valore d'esportazione.
Raccolto di mele da sidro, fabbisogno ed esportazione di concentrato di succo di mela tra il 1998 e il 2005
■ Prospettiva
Il grafico mostra il rapporto tra il raccolto di mele da sidro,il fabbisogno indigeno di mele da sidro e l'esportazione di concentrato di succo di mela.Mentre il fabbisogno di mele indigene da sidro è costante,i raccolti variano considerevolmente da un anno all'altro.Gran parte delle mele da sidro viene trasformata in concentrato di succo di mela.Il concentrato che negli anni successivi alla produzione non può essere valorizzato sul piano nazionale viene esportato.Tendenzialmente viene esportato sempre meno concentrato di succo di mela.
La situazione è diversa nel settore delle pere da sidro,visto che i raccolti e le esportazioni di concentrato di succo di pera sono più consistenti rispetto al fabbisogno.
Tra il 1991 e il 2001 il numero di alberi da frutto ad alto fusto nei campi è diminuito del 20 per cento.Tale flessione è riconducibile all'esigua economicità di questa forma di produzione,ad attività edilizie in prossimità degli insediamenti e alla razionalizzazione dell'agricoltura.È molto probabile che il calo continuerà con lo stesso ritmo. Quale conseguenza,diminuiscono anche i raccolti di mele e pere da sidro.Se per le mele da sidro si dovrebbe giungere a una situazione equilibrata del mercato nel 2009, per le pere da sidro vi saranno ancora delle eccedenze.Con il varo della PA 2011,nel 2009 verrà concesso per l'ultima volta un sostegno finanziario alle esportazioni di concentrati di succhi di frutta a granelli.Il rafforzamento della promozione regionale della qualità e dell'interconnessione delle superfici ecologiche nell'agricoltura contribuirà a tutelare gli alberi da frutto ad alto fusto nei campi.Il mercato dei prodotti di frutta e in particolare il consumo di succhi di frutta a granelli influenzeranno la produzione di frutta a granelli.
In t 1
Fonte: UFAG
1 Sotto forma di concentrato di succo di mela, 71% peso, non filtrato
199819992000200120032004 2002 0 25000 30000 35000 15000 20000 10000 5000 2005 2.1 PRODUZIONE E SMERCIO 2 150
Raccolto di mele da sidro Fabbisogno di mele da sidro Esportazione di concentrato di succo di mela
2.2 Pagamenti diretti
I pagamenti diretti sono uno degli elementi principali della politica agricola.Essi indennizzano le prestazioni richieste dalla società.Si distingue fra pagamenti diretti generali e pagamenti diretti ecologici.
Uscite per i pagamenti diretti
Avvertenza:Non è possibile effettuare un paragone diretto con i dati del Conto dello Stato.I valori indicati nella parte 2.2.«Pagamenti diretti» si riferiscono all’intero anno di contribuzione,mentre il Conto dello Stato riporta le spese sostenute durante un anno civile.
■■■■■■■■■■■■■■■■
Ambito di spesa200020012002200320042005 mio.fr.mio.fr.mio.fr.mio.fr.mio.fr.mio.fr. Pagamenti diretti generali1 8041 9291 9951 9991 9942 000 Pagamenti diretti ecologici361413452477495507 Riduzioni231721171820 Totale2 1422 3252 4262 4592 4702 486
Fonte:UFAG 2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 151
■ Indennizzo di prestazioni a favore della collettività
2.2.1Importanza dei pagamenti diretti
Le prestazioni dell’agricoltura a favore della collettività vengono indennizzate tramite i pagamenti diretti generali.Tra questi rientrano i contributi di superficie e quelli per gli animali da reddito che consumano foraggio grezzo.Questi contributi sono finalizzati a garantire la gestione e la cura della superficie agricola utile.Nella regione collinare e in quella di montagna i gestori percepiscono inoltre contributi di declività e contributi per la detenzione di animali in condizioni difficili di produzione.Tali provvedimenti consentono di tenere in considerazione le difficoltà di gestione con le quali sono confrontati coloro che operano in queste regioni.I pagamenti diretti (esclusi i contributi d’estivazione) sono concessi soltanto agli agricoltori che forniscono la prova che le esigenze ecologiche sono rispettate (PER).
■ Indennizzo di prestazioni ecologiche particolari
I pagamenti diretti ecologici costituiscono un incentivo a fornire prestazioni ecologiche particolari.Tra questi rientrano i contributi per la compensazione ecologica,per la qualità ecologica,d'estivazione e per la protezione delle acque nonché i contributi etologici per la detenzione di animali da reddito particolarmente rispettosa delle loro esigenze.Mediante questi contributi vengono promosse con incentivi economici le prestazioni dell’agricoltura che vanno oltre le esigenze in ambito legislativo e la PER. S'intende tra l'altro conservare e aumentare la biodiversità nelle regioni agricole, incentivare la detenzione di animali da reddito particolarmente rispettosa delle loro esigenze,ridimensionare l'uso di concimi e prodotti fitosanitari,ridurre il carico di nitrati e fosforo nei corsi d'acqua e gestire in modo sostenibile la regione d'estivazione.
■■■■■■■■■■■■■■■■
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 152
■ Importanza economica dei pagamenti diretti nel 2005
Nel 2005 i pagamenti diretti corrispondevano a poco meno del 72 per cento delle uscite dell’UFAG.Il 63 per cento dei pagamenti diretti è andato a beneficio delle regioni di montagna e collinare.
Non è possibile effettuare un paragone diretto con i dati del Conto dello Stato.I valori indicati nella parte 2.2 «Pagamenti diretti» si riferiscono all’intero anno di contribuzione, mentre il Conto dello Stato riporta le spese sostenute durante un anno civile.Le riduzioni si riferiscono alle deduzioni dovute alle limitazioni e alle sanzioni giuridiche e amministrative.
Fonte:UFAG
Pagamenti
Tipo di contributoTotaleRegione Regione Regione di pianuracollinaredi montagna 1 000 fr. Pagamenti diretti generali1 999 606744 144514 634729 772 Contributi di superficie1 319 595652 743326 778340 074 Contributi per la detenzione di animali da reddito che consumano foraggio grezzo291 96784 58875 287132 093 Contributi per la detenzione di animali in condizioni difficili di produzione282 2204 49679 109198 615 Contributi di declività generali94 7682 31733 46058 991 Contributi di declività per vigneti in zone in forte pendenza e terrazzate11 056 Pagamenti diretti ecologici506 895202 253113 81093 285 Contributi ecologici409 348202 253113 81093 285 Contributi per la compensazione ecologica126 02372 97431 99721 053 Contributi giusta l'ordinanza sulla qualità ecologica (OQE)27 4428 8028 13310 507 Contributi per la produzione estensiva di cereali e colza (produzione estensiva)31 51622 0498 711756 Contributi per l’agricoltura biologica28 6018 7285 86914 004 Contributi per la detenzione di animali da reddito agricoli particolarmente rispettosa delle loro esigenze195 76789 70059 10046 967 Contributi d’estivazione91 610 Contributi per la protezione delle acque5 936 Riduzioni20 378 Totale pagamenti diretti2 485 758946 396628 444823 058 Pagamenti diretti per azienda (fr.)44 12839 62541 08647 992 Avvertenza:
diretti – 2005
PAGAMENTI DIRETTI 2 153 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA
2.2
■ Esigenze poste per l’ottenimento di pagamenti diretti
Quota dei pagamenti diretti rispetto al reddito lordo delle aziende di riferimento,per regione – 2005
CaratteristicaUnitàTotaleRegioneRegioneRegione di di pianuracollinaremontagna
AziendeNumero3 1351 426901808
SAU in Øha19,7520,6418,9219,09
Pagamenti diretti generali,totalefr.37 65731 21737 31748 738
Contributi ecologici ed etologici, totalefr.7 9008 7968 1496 159
Totale pagamenti diretti giusta l’OPDfr.45 55740 01345 46754 896 Reddito lordofr.210 986254 733194 361154 400
Quota dei pagamenti diretti giusta l’OPD rispetto al reddito lordo%21,615,723,435,6
Fonte:Agroscope Reckenholz-Tänikon ART
L'importo dei pagamenti diretti versato per ettaro lievita proporzionalmente al grado di difficoltà gestionali con cui sono confrontate le regioni collinare e di montagna.Visto che nelle regioni più elevate vengono conseguiti redditi meno consistenti,la quota di pagamenti diretti rispetto al reddito lordo aumenta.
Per avere diritto ai pagamenti diretti i gestori devono adempiere una serie di esigenze. Tra queste rientrano condizioni di natura generale come la forma giuridica,il domicilio di diritto civile,eccetera,ma anche criteri strutturali e sociali come ad esempio il volume di lavoro minimo,l’età del gestore,il reddito e la sostanza.A ciò si aggiungono condizioni specifiche di carattere ecologico in base al concetto della prova che le esigenze ecologiche sono rispettate (PER).Le esigenze poste dalla PER comprendono: un bilancio di concimazione equilibrato,una quota adeguata di superfici di compensazione ecologica,un avvicendamento disciplinato delle colture,una protezione adeguata del suolo,un’utilizzazione mirata dei prodotti fitosanitari e una detenzione degli animali da reddito agricoli rispettosa delle loro esigenze.Lacune in materia delle prescrizioni determinanti comportano riduzioni o il diniego dei pagamenti diretti.
Tabelle 40a–41,pagine A46–A49
154 2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2
■ Sistema d’informazione sulla politica agricola
La maggior parte dei dati statistici sui pagamenti diretti proviene dalla banca dati sviluppata dall’UFAG,denominata AGIS/SIPA (sistema d’informazione sulla politica agricola).In questo sistema affluiscono i dati delle rilevazioni annuali delle strutture effettuate dai Cantoni e i dati sui versamenti (superfici ed effettivi di bestiame che hanno beneficiato dei contributi e rispettivi importi) per tutti i tipi di pagamenti diretti (provvedimenti).La banca dati serve in primo luogo per assicurare un controllo,sul piano amministrativo,degli importi versati dai Cantoni ai gestori.Il sistema consente, inoltre,di allestire statistiche di carattere generale sui pagamenti diretti.Grazie alla ricchezza d’informazioni e all’efficacia delle applicazioni informatiche è possibile chiarire anche numerosi aspetti inerenti alla politica agricola.
Delle 61'981 aziende,al di sopra del limite di rilevazione federale e registrate nel 2005 nell’AGIS/SIPA,56'330 hanno ottenuto pagamenti diretti.
■ Effetti delle graduazioni e delle limitazioni
Graduazioni e limitazioni si ripercuotono sulla ripartizione dei pagamenti diretti.Tra le limitazioni rientrano i limiti di reddito e di sostanza nonché il contributo massimo per USM,mentre le graduazioni si riferiscono alla riduzione progressiva dei contributi in base a superfici ed animali.
Effetti delle limitazioni dei pagamenti diretti – 2005
LimitazioneAziende Riduzione Quota rispetto Quota rispetto interessateal contributo all’importo totale delle aziende dei pagamenti interessatediretti
Le limitazioni comportano la riduzione dei pagamenti diretti,in particolare per le 217 aziende che dispongono di una sostanza troppo elevata.Nel 2005 le aziende che hanno superato il limite di reddito sono state circa 970.Per esse la riduzione dei pagamenti diretti è stata mediamente del 10,45 per cento.Le limitazioni hanno comportato una riduzione di 10,3 milioni di franchi dell’importo dei pagamenti diretti, ovvero dello 0,41 per cento rispetto all’importo totale.
Numerofr.%% per USM409910 7076,140,04 a causa del reddito9684 782 94910,450,19 a causa della sostanza2174 592 46367,240,18 Totale10 286 1190,41
Fonte:UFAG
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 155 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA
Effetti della graduazione dei contributi in funzione della superficie o del numero di animali – 2005
ProvvedimentoAziende Superficie/ Riduzione Quota rispetto Quota rispetto interessateeffettivo al contributo all'importo di animalidelle aziendedei pagamenti per aziendadiretti
Le graduazioni previste dall’ordinanza sui pagamenti diretti hanno interessato complessivamente 8'908 aziende.Nella maggior parte dei casi sono state applicate deduzioni per diversi provvedimenti.Le riduzioni ammontano complessivamente a 37,5 milioni di franchi.Rispetto a tutti i pagamenti diretti,i quali sono graduati,rappresentano una quota dell'1,51 per cento.La riduzione progressiva dei contributi si ripercuote in modo massiccio soprattutto sui contributi di superficie.In questi casi le graduazioni interessano poco meno di 7'400 aziende (circa il 13,2% delle aziende che beneficiano di pagamenti diretti).Tra le aziende che percepiscono contributi per la detenzione di animali da reddito che consumano foraggio grezzo 262 si sono viste ridurre i contributi,in quanto altre limitazioni specifiche previste nell’ambito di questo provvedimento,come il limite di promozione e la deduzione per il latte commercializzato,espletano i loro effetti prima della graduazione dei pagamenti diretti.Le riduzioni dei contributi hanno interessato anche i pagamenti diretti ecologici.Ad esempio,circa 3'143 aziende (esclusi doppi versamenti) hanno subito riduzioni del 10,4 per cento (SSRA) e dell’8,3 per cento (URA) dei pagamenti diretti per la detenzione di animali da reddito particolarmente rispettosa delle loro esigenze (URA e SSRA),mentre 777 aziende dedite all’agricoltura biologica hanno dovuto sopportare riduzioni del 7,3 per cento.
Numeroha o UBGfr.%% Contributi di superficie7 40842,131 612 0867,61,27 Contributi per la detenzione
animali
reddito che consumano foraggio grezzo26258,4745 9935,80,03 Contributi di declività generali9934,345 0793,10,00 Contributi di declività per vigneti in zone in forte pendenza e terrazzate133,02 5462,30,00 Contributi per la compensazione ecologica1442,287 27012,00,00 Contributi per la produzione estensiva di cereali e colza (produzione estensiva)4737,634 7865,00,00 Contributi per l’agricoltura biologica77740,0585 6917,30,02 Contributi per sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali1 86868,01 732 57710,40,07 Contributi per l’uscita regolare all’aperto2 83664,32 663 0398,30,11 Totale8 908 1 37 509 0677,61,51 1 Esclusi doppi versamenti Fonte:UFAG
di
da
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 156
■ Esecuzione e controllo
Conformemente all’articolo 66 dell’ordinanza sui pagamenti diretti,il controllo in relazione alla PER è delegato ai Cantoni.Per l’esecuzione essi ricorrono a organizzazioni accreditate che garantiscono controlli obiettivi e imparziali.I Cantoni verificano, per campionatura,l’attività di controllo esercitata da tali organizzazioni.Le aziende dedite all’agricoltura biologica aventi diritto a pagamenti diretti,oltre agli oneri relativi all’agricoltura biologica,devono adempiere le condizioni poste dalla PER e detenere tutti gli animali da reddito in base alle esigenze poste dal programma URA.L’articolo 66 capoverso 4 dell’ordinanza sui pagamenti diretti precisa i criteri in base ai quali i Cantoni o le organizzazioni alle quali essi si sono rivolti devono controllare le aziende.
I controlli devono riguardare: –tutte le aziende che richiedono per la prima volta i contributi corrispondenti; –tutte le aziende nelle quali sono state riscontrate irregolarità nel corso dei controlli dell’anno precedente e –almeno il 30 per cento delle altre aziende scelte a caso.
In caso di lacune relative ai principi della PER i contributi vengono ridotti in base a criteri uniformi.La Conferenza dei direttori cantonali dell’agricoltura ha approvato le rispettive direttive.
■ Controlli eseguiti e riduzioni dei contributi nel 2005
Nel 2005 le aziende aventi diritto a contributi ammontavano a 56'330,di cui 29'431 (52,4%) sono state sottoposte a controllo in merito al rispetto della PER da parte dei Cantoni rispettivamente dai competenti servizi di controllo.Tuttavia la quota delle aziende controllate varia notevolmente da Cantone a Cantone (21–100%).A causa di lacune relative ai principi della PER,2'143 aziende (3,8% delle aziende controllate) hanno subito una riduzione dei contributi.
In virtù dell’ordinanza sull’agricoltura biologica tutte le aziende dedite all’agricoltura biologica devono essere controllate su base annuale.Il 3,6 per cento di esse si è visto ridurre i contributi a causa di lacune.
Nell’ambito dei programmi SSRA e URA è stato controllato rispettivamente il 30,5 per cento (11,2–100%) ed il 53,4 per cento (14,9–100%) delle aziende aventi diritto a contributi.Nel quadro dei programmi SSRA e URA le aziende che hanno subito riduzioni dei pagamenti diretti sono state rispettivamente l'1,4 e il 2,4 per cento.
Complessivamente sono state constatate lacune presso 6'683 aziende,che hanno comportato riduzioni di contributi pari a 9 milioni di franchi circa.
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 157
Ricapitolazione delle riduzioni di contributi – 2005
CategoriaAziende Aziende Aziende RiduzioniMotivi principali aventi diritto controllatesoggette a contributia riduzioni
Registrazioni lacunose,detenzione degli animali da reddito non rispettosa delle loro esigenze,altri motivi (mancata attuazione delle analisi del suolo,test sui trattamenti scaduti),bilancio di concimazione non equilibrato, fasce tampone e inerbite insufficienti,selezione e utilizzazione di prodotti fitosanitari,notifica tardiva,quota di SCE non commisurata alla SAU.
Elementi diversi da quelli elencati (altra utilizzazione, epoca dello sfalcio e provvedimenti di cura non rispettati), utilizzazione troppo precoce o non autorizzata,indicazioni non veritiere sul numero di alberi,malerbe,indicazioni non veritiere sulle superfici,concimazione e protezione delle piante non autorizzate,notifica tardiva.
Notifica tardiva,raccolto finalizzato all’estrazione di granelli effettuato prima della piena maturazione,impiego di prodotti fitosanitari non autorizzati.
Elementi diversi da quelli elencati (infrazione delle prescrizioni in materia di foraggiamento,aziende gestite per passatempo non conformi alle prescrizioni in materia di agricoltura biologica,detenzione di animali,protezione delle acque,registrazioni,ecc.),impiego di concimi e prodotti fitosanitari non autorizzati nell’agricoltura biologica,notifica tardiva,indicazioni non veritiere.
Elementi diversi da quelli elencati (lettiere inadeguate), notifica tardiva,mancanza di un sistema di stabulazione ad aree multiple,detenzione non conforme alle prescrizioni di alcuni animali della medesima categoria,area di riposo insufficiente,indicazioni non veritiere,illuminazione delle stalle insufficiente.
Elementi diversi da quelli elencati (mancato raggiungimento della durata minima d’ingrasso,area di riposo con fessure o perforazioni,inadempienza delle prescrizioni sulla protezione degli animali,superficie di pascolo troppo piccola,entrata tardiva),giorni d’uscita insufficienti, notifica tardiva,registrazioni lacunose,detenzione non conforme alle prescrizioni di alcuni animali della medesima categoria,indicazioni non veritiere,corte insufficiente.
Carico inferiore o superiore a quello usuale,gestione dei pascoli inadeguata,utilizzo di superfici non destinate al pascolo,infrazioni di prescrizioni rilevanti per l'agricoltura, notifica tardiva,spandimento di concimi non autorizzati, altri elementi (superamento contingente lattiero),indicazioni non veritiere sull’effettivo di animali,documentazione incompleta,manutenzione inadeguata degli edifici, ostacoli ai controlli,indicazioni non veritiere sulla durata d’estivazione,dati incompleti,impiego di erbicidi non autorizzati,recidive.
Fonte:Rapporti cantonali concernenti i controlli e le sanzioni
NumeroNumeroNumerofr. PER56 33029 4312 1432 895 337 SCE 53 403-1 324671 781 Produzione 16 9287 19356153 572 estensiva Agricoltura 6 3505 944230357 198 biologica SSRA 38 64311 783520420 534 URA 37 70720 127915845 579 Estivazione7 3871 5954911 235 282
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 158
Tabelle 42a–42b,pagine A50–A51
Ricapitolazione delle riduzioni di contributi – 2005
CategoriaAziende Aziende Aziende RiduzioniMotivi principali aventi diritto controllatesoggette a contributia riduzioni
Indicazioni non veritiere sulle superfici e sull’effettivo di animali,altri elementi (indicazioni non veritiere sulla PER, quota di manodopera propria dell’azienda <50%,notifica tardiva della (non) partecipazione ad un programma, ostacoli ai controlli),indicazioni non veritiere sull’azienda o sul gestore come pure sull’estivazione.
Nessuna indicazione possibile
Nessuna indicazione possibile
Nessuna indicazione possibile
NumeroNumeroNumerofr. Dati di base--6451 699 717 Protezione --311844 798 delle acque Protezione --2111 876 della natura e delpaesaggio Protezione --2724 600 dell’ambiente Totale--6 683 9 160 274
Fonte:Rapporti cantonali concernenti i controlli e le sanzioni
Tabelle 42a–42b,pagine A50–A51
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 159
■ Autorizzazioni speciali nel settore fitosanitario
In virtù dell’allegato 6.4 dell’ordinanza sui pagamenti diretti,in casi particolari i servizi fitosanitari cantonali possono concedere autorizzazioni speciali.Nel 2005 per 4'887 ettari di SAU sono state rilasciate 2'269 autorizzazioni speciali.Nel quadro dell'ultima revisione dell'OPD sono state adeguate le condizioni in materia di prodotti fitosanitari vigenti nell'ambito della PER.Le principali modifiche riguardano l'uso di erbicidi nella cerealicoltura e la lotta contro la criocera del frumento in base al principio della soglia di danno.L'allentamento delle disposizioni ha comportato un calo del numero di autorizzazioni speciali concesse.Analogamente agli anni precedenti,nella maggior parte dei casi sono stati autorizzati trattamenti contro romice e ranuncolacee sui prati naturali.
Autorizzazioni speciali rilasciate nel settore fitosanitario – 2005
1Trattamenti con prodotti diversi da quelli che figurano nelle istruzioni della Conferenza dei Servizi fitosanitari cantonali
2 Autorizzazioni speciali rilasciate per provvedimenti fitosanitari che non figurano nelle direttive specifiche riconosciute
3 La maggior parte delle autorizzazioni speciali rilasciate per il settore frutticolo riguarda un prodotto autorizzato nel corso dell'anno di coltivazione
Fonte:UFAG
ProdottoAutorizzazioniSuperficie Numero di % di tutte ha% della aziendele aziendesuperficie totale interessata Applicazione di prodotti fitosanitari durante
periodo di divieto di trattamento vigente d'inverno1406,24629,5 Uso di insetticidi e granulati contro i nematodi25511,260712,4 Cereali:lotta contro la criocera del frumento 1 351,5881,8 Colza:lotta contro l'altica 50,270,1 Patate:lotta contro la dorifora 1 662,91072,2 Leguminose,girasole,tabacco: lotta contro gli afidi90,4230,5 Lotta contro altri parassiti in ambito campicolo1787,971514,6 Terreni permanentemente inerbiti:trattamento
superfici1 44863,82 49151 Orticoltura 2 100,510,02 Frutticoltura 2,3 1185,23857,9 Viticoltura 2 50,220,04 Totale2 2691004 887100
il
delle
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 160
■ Obiettivo:gestione globale delle superfici
2.2.2 Pagamenti diretti generali
Contributi di superficie
Mediante i contributi di superficie vengono indennizzate le prestazioni a favore della collettività come la salvaguardia e la cura del paesaggio colturale,l’assicurazione della produzione di derrate alimentari e la conservazione delle basi esistenziali naturali.Nel 2001 tali contributi sono stati integrati con un contributo supplementare per i terreni coltivi aperti e per le colture perenni.
Aliquote 2005fr./ha 1
– fino a 30 ha1 200
– da 30 a 60 ha900
– da 60 a 90 ha600
– oltre 90 ha0
1Il contributo supplementare per i terreni coltivi aperti e le colture perenni ammonta a 400 franchi per ettaro all’anno e soggiace alla graduazione delle superfici
Nel caso di superfici gestite per tradizione famigliare nella zona economica estera le aliquote dei pagamenti diretti legati alle superfici sono ridotte del 25 per cento.Dal 1984 nella zona economica estera vengono gestiti complessivamente circa 5'000 ettari.Le aziende svizzere che attualmente acquistano o prendono in affitto superfici nella zona economica estera non ricevono pagamenti diretti.
■■■■■■■■■■■■■■■■
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 161
Tabelle 31a–31b,pagine A31–A32
Contributi di superficie – 2005 (compreso il contributo supplementare)
Il contributo supplementare è stato concesso per 275'893 ettari di terreni coltivi e 18'334 ettari di colture perenni.
Ripartizione delle aziende e della SAU secondo le classi
La riduzione dei contributi ha interessato il 9,3 per cento della SAU.In media,per ettaro viene versato un contributo di superficie di 1'282 franchi (compr.il contributo supplementare).Le aziende con una superficie fino a 10 ettari gestiscono complessivamente il 9,3 per cento della SAU.Soltanto l'1,3 per cento delle aziende dispone di una superficie superiore ai 60 ettari.Tali aziende gestiscono il 5,3 per cento della SAU totale.
CaratteristicaUnitàRegione di Regione Regione di Totale pianuracollinaremontagna Superficieha479 162262 166288 0581 029 386 AziendeNumero23 76815 25717 13756 162 Superficie per aziendaha20,217,216,818,3 Contributo per aziendafr.27 46321 41819 84423 496 Totale contributi1 000 fr.652 743326 778340 0741 319 595 Totale contributi 20041 000 fr.650 815326 632340 3271 317 773 Fonte:UFAG
di dimensioni – 2005 Fonte: UFAG Classe di dimensioni in ha Aziende SAU con contributi integrali SAU interessata dalla graduazione dei contributi 30 20 10 0201030 >90 60–90 30–60 20–30 15–20 10–15 5–10 <5 1,72,4 20,4 27,5 17,5 14,2 7,7 12,3 1,1 0,2 0,3 0,9 20,5 18,2 20,6 18,4 1,6 6,0 Aziende in %SAU in % 8,8 0,3 0,2 1,1 1,72,4 0,9 2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 162
■ Utilizzazione delle superfici inerbite
Contributi per la detenzione di animali da reddito che consumano foraggio grezzo
Questo provvedimento è finalizzato a mantenere la competitività della produzione di carne mediante foraggio grezzo e nel contempo a garantire,attraverso la gestione,la cura delle superfici nel nostro Paese a vocazione pastorizia.
I contributi per la detenzione di animali da reddito che consumano foraggio grezzo vengono concessi a favore degli animali tenuti nella rispettiva azienda durante il foraggiamento invernale (periodo di riferimento:1°gennaio fino al giorno di riferimento dell’anno di contribuzione).Per animali da reddito che consumano foraggio grezzo si intendono quelli delle specie bovina ed equina nonché ovini,caprini,bisonti,cervi, lama e alpaca.I contributi vengono versati in funzione delle superfici permanentemente inerbite e dei prati artificiali.Le diverse categorie di animali vengono convertite in unità di bestiame grosso che consumano foraggio grezzo (UBGFG) e sono limitate per ettaro.La limitazione è graduata in funzione delle zone.
Limitazione della promozioneUBGFG/ha –zona campicola,zona intermedia ampliata e zona intermedia2,0 –zona collinare1,6
–zona di montagna I1,4
–zona di montagna II1,1
–zona di montagna III0,9
–zona di montagna IV0,8
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 163
Le UBGFG sono suddivise in due gruppi di contribuzione.Per gli animali delle specie bovina ed equina,i bisonti,le capre lattifere e le pecore lattifere vengono versati 900 franchi per UBGFG,mentre a favore delle altre capre e pecore nonché di cervi,lama e alpaca l’importo dei contributi scende a 400 franchi per UBGFG.
Contributi per la detenzione di animali da reddito che consumano foraggio grezzo – 2005 CaratteristicaUnitàRegione
Nel 2005,per ogni 4'400 chilogrammi di latte fornito nell’anno precedente i produttori di latte commerciale hanno subito la detrazione di una UBGFG dall’effettivo avente diritto ai contributi.
Contributi ad aziende con e senza latte commercializzato – 2005
CaratteristicaUnitàAziende Aziende con latte senza latte commercializzato commercializzato
Animali per aziendaUBGFG24,113,3
Deduzione per la limitazione dei contributi in base alla superficie inerbitaUBGFG1,21,2
Deduzione per il latteUBGFG16,10,0
Animali che danno diritto ai contributiUBGFG6,812,2
Contributi per aziendafr.5 97110 145
Fonte:UFAG
Le aziende che commercializzano latte ricevono contributi UBGFG decurtati di 4'175 franchi circa rispetto a quelle che non producono latte commercializzato,ma approfittano del sostegno del mercato previsto nel settore dell’economia lattiera (p.es.supplemento per il latte trasformato in formaggio).
Regione
pianuracollinaremontagna UBGFG che danno diritto ai contributiNumero98 73888 121157 347344 206 AziendeNumero10 08010 44715 23635 763 UBGFG per azienda che danno diritto ai contributiNumero9,88,410,39,6 Contributi per aziendafr.8 3927 2078 6708 164 Totale contributi1 000 fr.84 58875 287132 093291 967 Totale contributi 20041 000 fr.79 84873 487132 785286 120 Fonte:UFAG
di Regione
di Totale
AziendeNumero16
97418 789
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 164
■ Indennizzo delle difficoltà di produzione
Contributi per la detenzione di animali in condizioni difficili di produzione
Mediante questi contributi vengono compensate le condizioni difficili di produzione con le quali sono confrontati i detentori di animali nella regione di montagna e nella zona collinare.Contrariamente ai contributi generali per la detenzione di animali da reddito che consumano foraggio grezzo,volti in primo luogo a promuovere lo sfruttamento e la cura dei pascoli,questa misura persegue anche obiettivi sociali,strutturali e di politica d’insediamento.Le categorie di animali sussidiabili sono le stesse di quelle che beneficiano dei contributi per la detenzione di animali da reddito che consumano foraggio grezzo.I contributi per la detenzione di animali in condizioni difficili di produzione vengono concessi per un massimo di 20 UBGFG per azienda.
Aliquote per UBGFG – 2005fr./UBG
– zona collinare260
– zona di montagna I440
– zona di montagna II690
– zona di montagna III930
– zona di montagna IV1 190
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 165
Contributi per la detenzione di animali in condizioni difficili di produzione – 2005
CaratteristicaUnitàRegione di Regione Regione di Totale pianura 1 collinaremontagna
UBGFG
1 Aziende che gestiscono
Rispetto all’anno precedente il mutamento strutturale in corso ha comportato una diminuzione di 1,8 milioni di franchi circa dei contributi per la detenzione di animali in condizioni difficili di produzione.Per le UBGFG aventi diritto ai contributi si registra un calo di circa 2'959 unità.Il numero delle aziende è ancora diminuito,segnatamente di 475 unità.
Ripartizione degli animali da reddito che consumano foraggio grezzo in condizioni difficili di produzione, secondo la classe di dimensioni – 2005
Nell'anno di contribuzione 2005,il 66 per cento circa dell'effettivo di UBGFG si trovava presso aziende aventi diritto ai contributi,interessate dal limite.In queste aziende la quota di UBGFG senza contributi è stata del 33 per cento.
contributiNumero50
AziendeNumero2
che danno diritto ai
504228 463240 408519 375
84214 41116 49033 743
Contributi
49012 0458 364 Totale contributi1 000
49679 109198 615282 220 Totale contributi
42579 473200 125284
UBGFG per aziendaNumero17,815,914,615,4
per aziendafr.1 5825
fr.4
20041 000 fr.4
023
una parte della superficie nella regione di montagna e in quella collinare
Fonte:UFAG
<5 Aziende in 100Animali in UBGFG in 1 000 5–10 10–15 15–20 20–30 30–45 45–90 >90
Classe di dimensioni in UBGFG Aziende (in 100) Animali (in 1000) con contributi Animali (in 1000) senza contributi 100 50 0 050100150200250 9 41 71 1080 16535 8762 3650 57 55 24 62 82 42 15 7 3 2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 166
Fonte: UFAG
Contributi di declività
Mediante i contributi di declività generali vengono indennizzate le difficoltà connesse alla gestione delle superfici declive nelle regioni di collina e di montagna.Tali contributi sono versati soltanto per prati,terreni da strame e superfici coltive.I prati devono essere falciati almeno una volta l’anno mentre i terreni da strame ogni uno fino a tre anni.Le zone declive sono suddivise in due categorie.
Aliquote
– 18–35 per cento di declività370 – oltre 35 per cento di declività510
Contributi per le superfici declive – 2005
■ Contributi di declività generali per l’indennizzo delle condizioni difficili di gestione delle superfici Aziende con contributi di declività – 2005
Totale 562 122 ha
Fonte: UFAG
L’entità delle superfici notificate varia leggermente di anno in anno.Ciò dipende dalle condizioni climatiche che esercitano un influsso sul tipo di gestione (estensione maggiore o minore dei pascoli o dei prati da sfalcio).
2005fr./ha
di Regione Regione di Totale pianura 1 collinaremontagna
aventi
ai contributi: – 18–35 per cento di declivitàha4 42565 26874 322144 016 – oltre 35 per cento di declivitàha1 33218 26361 81381 408 Totaleha5 75783 532136 135225 424 AziendeNumero2 04713 65715 92231 626 Contributo per aziendafr.1 1322 4503 7052 997 Totale contributi1 000 fr.2 31733 46058 99194 768 Totale contributi 20041 000 fr.2 27633 73059 30295 308 1Aziende con
Fonte:UFAG
CaratteristicaUnitàRegione
Superfici
diritto
superfici nella regione di montagna o in quella collinare
Declività
Declività 18–35% 26% Declività >35% 14%
<18% 60%
2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 167
■ Contributi di declività per i vigneti finalizzati alla conservazione dei vigneti nelle zone in forte pendenza e terrazzate
Mediante questi contributi di declività s’intende conservare i vigneti situati nelle zone in forte pendenza e terrazzate.Per tenere in considerazione le condizioni dei vigneti degni di essere sostenuti finanziariamente,si distingue tra vigneti in pendenza e in forte pendenza da un canto e vigneti terrazzati retti da muri di sostegno dall’altro. I contributi per i vigneti in zone in forte pendenza e terrazzate vengono concessi soltanto a favore delle superfici con una declività di oltre il 30 per cento.Le aliquote di contribuzione non sono in funzione delle zone.
Aliquote 2005fr./ha – superfici con una declività del 30 fino al 50%1 500 – superfici con una declività di oltre il 50%3 000 – superfici in zone terrazzate5 000
Contributi per vigneti in zone in forte pendenza e terrazzate – 2005
La quota di vigneti aventi diritto ai contributi in zone in forte pendenza e terrazzate rispetto alla superficie totale messa a vigna ammonta al 30 per cento circa,mentre la quota di aziende rispetto all’insieme delle aziende dedite alla viticoltura è del 52 per cento.
Unità Superfici aventi diritto ai contributi in totaleha3 629 Superfici con una pendenza dal 30 fino al 50% ha1 834 Superfici con una pendenza superiore al 50%ha335 Superfici terrazzateha1 460 AziendeNumero2 908 Superficie per aziendaha1,25 Contributo per aziendafr.3 802 Totale contributi1 000 fr.11 056 Totale contributi 20041 000 fr.10 691 Fonte:UFAG
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 168
2.2.3Pagamenti diretti ecologici
Contributi ecologici
Mediante i contributi ecologici vengono indennizzate prestazioni ecologiche particolari che soggiacciono a condizioni più severe rispetto a quelle previste nel quadro della PER.Ai gestori vengono offerti programmi con partecipazione facoltativa.I programmi sono indipendenti gli uni dagli altri e i contributi possono venir cumulati.
■■■■■■■■■■■■■■■■
Compensazione ecologica
Produzione estensiva
URA 35% SSRA 12% Agricoltura biologica
OQE 7% 2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 169
Tabelle 32a–32b,pagine A33–A34 Ripartizione dei contributi ecologici tra i vari programmi – 2005
Fonte: UFAG Totale 409,3 mio. fr.
31%
8%
7%
■ Prati sfruttati in modo estensivo
Compensazione ecologica
Attraverso la compensazione ecologica s’intende conservare e se possibile ampliare nuovamente lo spazio vitale della fauna e della flora indigene nelle regioni a vocazione agricola.La compensazione ecologica contribuisce pure alla conservazione delle strutture e degli elementi paesaggistici tipici.Determinati elementi della compensazione ecologica fruiscono dei contributi e possono nel contempo venir tenuti in considerazione per la compensazione ecologica obbligatoria nel quadro della PER,mentre altri non sono computabili al fine della PER.
Elementi della compensazione ecologica con e senza contributi
Elementi computabili per la PER Elementi computabili per la PER con contributi senza contributi Prati sfruttati in modo estensivoPascoli sfruttati in modo estensivo Prati sfruttati in modo poco intensivoPascoli boschivi Terreni da strameAlberi indigeni,isolati o in viali alberati Siepi,boschetti campestri e rivieraschiFossati umidi,stagni,pozze Maggesi fioritiSuperfici ruderali,cumuli di pietra, affioramenti rocciosi Maggesi da rotazioneMuri a secco Fasce di colture estensiveSentieri e accessi naturali non consolidati Alberi da frutto ad alto fusto nei campiSuperfici viticole con elevata biodiversità
Altre superfici di compensazione ecologica sulla SAU definite dai servizi cantonali preposti alla protezione della natura
Le superfici non devono essere concimate,devono esistere per sei anni ed essere falciate al più presto tra metà giugno e metà luglio a dipendenza della zona.Lo sfalcio tardivo assicura la completa maturazione dei semi e promuove la biodiversità attraverso l’inseminazione naturale.Inoltre,invertebrati,uccelli che nidificano al suolo e mammiferi di piccola taglia dispongono di un periodo di tempo sufficiente per riprodursi.
I contributi per prati sfruttati in modo estensivo,terreni da strame,siepi,boschetti campestri e rivieraschi sono disciplinati in maniera uniforme e sono calcolati in base alla zona in cui si trova la superficie.Negli ultimi anni la quota di prati sfruttati in modo estensivo è costantemente aumentata.
Aliquote 2005fr./ha
– zona campicola e zone intermedie1 500
– zona collinare1 200
– zone di montagna I e II700
– zone di montagna III e IV450
Tabelle 33a–33d,pagine A35–A38
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 170
■ Terreni da strame
Contributi per prati sfruttati in modo estensivo – 2005
■ Siepi,boschetti campestri e rivieraschi
Per terreni da strame s’intendono le superfici inerbite gestite in modo estensivo in luoghi bagnati o umidi.Il prodotto dello sfalcio,effettuato di regola in autunno o in inverno,viene utilizzato come lettiera.
Contributi per terreni da strame – 2005
CaratteristicaUnitàRegione
Per siepi e boschetti campestri o rivieraschi s’intendono siepi basse,arbustive e arboree, siepi frangivento,gruppi di alberi,scarpate boscate e boschetti rivieraschi a forma di siepe.Le superfici devono essere gestite e curate correttamente per sei anni consecutivi.
Contributi per siepi nonché boschetti campestri e rivieraschi – 2005
CaratteristicaUnitàRegione di Regione Regione di Totale pianuracollinaremontagna
CaratteristicaUnitàRegione di Regione Regione
pianuracollinaremontagna AziendeNumero19 0349 84510 11638 995 Superficieha26 20810 72915 28252 219 Superficie per aziendaha1,381,091,511,34 Contributo per aziendafr.2 0161 1118021 473 Totale contributi1 000 fr.38 38110 9388 11657 434 Totale contributi 20041 000 fr.36 93110 4817 85755 269 Fonte:UFAG
di Totale
pianuracollinaremontagna AziendeNumero1 8691 9673 1707 006 Superficieha1 8741 5273 5646 964 Superficie per aziendaha1,000,781,120,99 Contributo per aziendafr.1 470755707924 Totale contributi1 000 fr.2 7471 4852 2426 474 Totale contributi 20041 000 fr.2 7541 4402 2546 448 Fonte:UFAG
di Regione Regione di Totale
AziendeNumero5 7012 9711 2119 883 Superficieha1 3827733022 457 Superficie per aziendaha0,240,260,250,25 Contributo per aziendafr.358269165308 Totale contributi1 000 fr.2 0437982003 041 Totale contributi 20041 000 fr.2 0167721942 981 Fonte:UFAG
2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 171
■ Prati sfruttati in modo poco intensivo
Sui prati sfruttati in modo poco intensivo è autorizzato spandere quantitativi molto limitati di letame o composta.
Aliquote 2005fr./ha – zona campicola fino a zona collinare650 – zone di montagna I e II450 – zone di montagna III e IV300
Contributi per prati sfruttati in modo poco intensivo – 2005
CaratteristicaUnitàRegione di Regione Regione di Totale pianuracollinaremontagna
Per maggesi fioriti s’intendono le fasce pluriennali,seminate con sementi di erbe selvatiche indigene,non concimate,di almeno 3 metri di larghezza.I maggesi fioriti sono finalizzati alla protezione delle erbe selvatiche minacciate.Essi rappresentano un habitat e una fonte di nutrimento ideali anche per insetti e piccoli esseri viventi. Offrono rifugio pure a lepri ed uccelli.Per i maggesi fioriti vengono versati 3'000 franchi per ettaro.I contributi vengono applicati per superfici della zona campicola fino alla zona collinare compresa.
Contributi per maggesi fioriti – 2005 CaratteristicaUnitàRegione
AziendeNumero7 4277 6549 77124 852 Superficieha6 5576 90618 77332 236 Superficie per
Contributo per aziendafr.566498651579 Totale contributi1 000 fr.4 2043 8086 36514 378 Totale contributi 20041 000 fr.4 5224 0256 56015 107 Fonte:UFAG
aziendaha0,880,901,921,30
di Regione Regione di Totale pianura collinare montagna1 AziendeNumero2 08941042 503 Superficieha1 98033832 321 Superficie per aziendaha0,950,820,800,93 Contributo per aziendafr.2 8432 4702 4082 781 Totale contributi1 000 fr.5 9391 013106 961 Totale contributi 20041 000 fr.6 2441 03757 286 1Trattasi di
aziende
che gestiscono superfici nella regione collinare o di pianura
Fonte:UFAG
■ Maggesi fioriti 2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 172
■ Maggesi da rotazione
Per maggesi da rotazione si intendono le superfici che per uno o due anni vengono seminate con sementi di erbe campicole indigene,non concimate e che misurano almeno 6 metri di larghezza e 20 are.Essi fungono da habitat ideale per uccelli che nidificano al suolo,lepri e insetti.In zone idonee è consentito anche l’inerbimento spontaneo.Per i maggesi da rotazione nella zona campicola fino alla zona collinare compresa vengono stanziati 2'500 franchi per ettaro.
Contributi per maggesi da rotazione – 2005
CaratteristicaUnitàRegione di Regione Regione di Totale pianura collinare montagna1 AziendeNumero5711091681
■ Fasce di colture estensive in campicoltura
Le fasce di colture estensive rappresentano uno spazio vitale ideale per la flora campicola collaterale.Per fasce di colture estensive in campicoltura si intendono le fasce marginali di colture campicole gestite in modo estensivo,larghe almeno 3 e al massimo 12 metri,coltivate a cereali,colza,girasoli,piselli proteici,favette e soia ma non a granturco.Per ettaro sono stati versati 1’500 franchi.
Contributi per le fasce di colture estensive – 2005
CaratteristicaUnitàRegione di Regione Regione di Totale pianura collinare montagna1
AziendeNumero7821099
Superficieha456051
Superficie per aziendaha0,570,310,000,52
Contributo per aziendafr.8604590775
Totale contributi1 000 fr.6710077
Totale contributi 20041 000 fr.458053
Superficieha7501421893 Superficie per aziendaha1,311,301,001,31 Contributo per aziendafr.3 2833 2602 5003 279 Totale contributi1 000 fr.1 87535532 233 Totale contributi 20041 000 fr.2 26140772 673
1Trattasi di aziende che gestiscono superfici nella regione collinare o di montagna,che tuttavia gestiscono una parte delle loro superfici nella regione di pianura.
Fonte:UFAG
1Trattasi di aziende che gestiscono superfici nella regione collinare o di pianura
Fonte:UFAG
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 173
■ Alberi da frutto ad alto fusto nei campi
Vengono concessi contributi per alberi da frutto a nocciolo e a granelli ad alto fusto che non fanno parte di frutteti nonché per i castagni e per i noci in selve curate.Nel 2005 sono stati versati 15 franchi per albero notificato.
Contributi per alberi da frutto ad alto fusto nei campi – 2005
■ Ricapitolazione sulle superfici di compensazione ecologica nel 2005
Maggesi da rotazione 0,9%
Fasce di colture estensive 0,1% Maggesi fioriti 2,4%
Prati sfruttati in modo poco intensivo 33,2%
Boschetti campestri e rivieraschi 2,5%
1 Senza alberi da frutto ad alto fusto nei campi
Prati sfruttati in modo estensivo 53,8% Terreni da strame 7,2%
Fonte: UFAG
Composizione delle superfici di compensazione ecologica per regioni – 2005
Prati sfruttati in modo poco intensivo6 5571,316 9062,5718 7736,42
Boschetti campestri e rivieraschi1 3820,287730,293020,10 Fasce di colture estensive450,0160,0000,00
Prati sfruttati in modo
estensivo26 2085,2310 7293,9915 2825,22
Terreni da strame1 8740,371 5270,573 5641,22
Totale38 7967,7420
Fonte:UFAG
Regione Regione di Totale
collinare montagna AziendeNumero16 76012 5385 48134 779 Alberiha1 181 444905 980274 5182 361 942 Alberi per aziendaha70,4972,2650,0967,91 Contributo per aziendafr.1 0571 0847511 019 Totale contributi1 000 fr.17 71813 5904 11835 426 Totale contributi 20041 000 fr.18 04013 6864 12235 848 Fonte:UFAG
CaratteristicaUnitàRegione di
pianura
Regione di Regione Regione di pianuracollinaremontagna
dellaha% dellaha%
ElementiSAUSAUSAU Maggesi fioriti1 9800,403380,1330,00 Maggesi da rotazione7500,151420,0510,00
ha%
della
4217,6037 92412,96
Composizione delle superfici di compensazione ecologica1 – 2005
Totale 97 142 ha
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 174
Ordinanza sulla qualità ecologica
Al fine di conservare e favorire la varietà naturale delle specie,la Confederazione promuove,mediante aiuti finanziari,SCE di qualità biologica superiore e l'interconnessione di SCE sulla SAU.Le esigenze che devono essere adempiute dalle superfici per poter beneficiare dei contributi giusta l'ordinanza sulla qualità ecologica (OQE) sono fissate dai Cantoni.La Confederazione verifica quanto stabilito dai Cantoni sulla base di esigenze minime.A dipendenza della capacità finanziaria del Cantone,l'aiuto finanziario varia dal 70 al 90 per cento dei contributi computabili.Il 10–30 per cento rimanente deve essere corrisposto da terzi (Cantone,Comune,privati,enti).I contributi per la qualità biologica e per l'interconnessione sono cumulabili.L'ordinanza si basa su principi quali volontarietà,incentivi finanziari e considerazione delle differenze regionali per quanto riguarda la biodiversità.
Aliquote computabili
Aliquote 2005fr.
– Qualità biologica500.–/ha
– Qualità biologica degli alberi da frutto ad alto fusto nei campi20.–/albero
– Interconnessione500.–/ha
Una SCE contribuisce a conservare e a favorire la varietà naturale delle specie se presenta determinate piante indicatrici e caratteristiche strutturali e/o se è ubicata in un luogo interessante dal profilo ecologico.Nell'ambito della qualità ecologica il singolo gestore di una SCE può annunciarsi direttamente,mentre per quanto riguarda l'interconnessione di SCE è necessario un progetto che interessi almeno un'unità agricola ed ecologica.
Contributi 1 giusta l'ordinanza sulla qualità ecologica – 2005
CaratteristicaUnitàRegione di Regione Regione di Totale pianura collinare montagna
AziendeNumero9 0347 4439 03525 512 Superficie 2 ha12 99411 64325 96850 605 Superficie 2 per aziendaha1,441,562,871,98 Contributo per aziendafr.9741 0931 1631 076 Totale contributi1 000 fr.8 8028 13310 50727 442 Totale contributi 20041 000 fr.7 3096 7968 90223 007
Fonte:UFAG 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 175
1 Riduzioni,rimborsi e pagamenti suppletivi esclusi
2
Conversione degli alberi ad alto fusto:1 albero = 1 ara
Contributi 1 per la qualità biologica e l'interconnessione – 2005
CaratteristicaUnitàQualità Inter-Qualità biobiologica connessionelogica e interconnessione 2
Prati sfruttati in modo estensivo,prati sfruttati in modo poco intensivo,terreni da strame
Siepi,boschetti campestri e rivieraschi
Alberi da frutto ad alto fusto nei campi
1 Riduzioni,rimborsi e pagamenti suppletivi esclusi 2 Programmi unificati
Fonte:UFAG
AziendeNumero10
2216
Superficieha16 04910 36811 740
fr.5 1873 8757 251
21110
000
Contributi1 000
AziendeNumero5362 044895 Superficieha117419218 Contributi1
000 fr.46178179
AziendeNumero3 9287 3643 099 AlberiPezzi233 283256 776171 746 Contributi1 000 fr.3 8101 0813 469 Altri
AziendeNumero-5 100Superficieha-4 922Contributi1
fr.-2 366-
elementi
000
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 176
Tabella 34,pagina A39
Produzione estensiva di cereali e colza
Mediante questo provvedimento s’intende promuovere la coltivazione di cereali e colza senza ricorrere a regolatori della crescita,fungicidi,stimolanti chimici di sintesi delle difese naturali e insetticidi.Nel 2005 il contributo per ettaro ammontava a 400 franchi.
Contributi per la produzione estensiva di cereali e colza – 2005
CaratteristicaUnitàRegione di Regione Regione di Totale pianura collinare montagna AziendeNumero10 2095 96875116 928
39821 8151 88979 102
Superficie per aziendaha5,433,662,524,67 Contributo per aziendafr.2 1601 4601 0061 862
Superficieha55
Totale
Cereali
Colza 6% Cereali da foraggio 40%
Totale 79 102 ha
Totale contributi1 000 fr.22 0498 71175631 516
contributi 20041 000 fr.21 5348 54774330 824 Fonte:UFAG Composizione della superficie estensiva – 2005
panificabili 54%
Fonte: UFAG
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 177
Tabella 35,pagina A40
Agricoltura biologica
A complemento del maggior ricavo che può essere ottenuto sul mercato,la Confederazione promuove l’agricoltura biologica come forma di produzione particolarmente rispettosa dell’ambiente.Per poter beneficiare dei contributi i gestori devono rispettare,sull’insieme delle superfici dell’azienda,le esigenze dell’ordinanza sull’agricoltura biologica.
Gli agricoltori rinunciano totalmente all'utilizzo di materie ausiliarie ottenute mediante sintesi chimica come concimi commerciali o pesticidi.Ciò consente di risparmiare energia e di proteggere l'acqua,l'aria e il suolo.Per l’agricoltore è quindi particolarmente importante tenere in considerazione i cicli e i processi naturali.Benché il contadino che pratica l'agricoltura biologica necessiti di una quantità maggiore di energia per infrastrutture e macchine,questo metodo di coltivazione risulta essere più efficiente per quanto riguarda la gestione delle risorse disponibili.Ciò è un indicatore importante della sostenibilità del sistema di produzione.
La rinuncia all'uso di erbicidi favorisce lo sviluppo di un gran numero di erbe accessorie.Una flora ricca è fonte di nutrimento per un numero maggiore di piccoli esseri viventi.Ciò contribuisce a migliorare la «dieta» dei vertebrati predatori come il carabide e crea i presupposti per una lotta naturale contro gli organismi nocivi.La presenza massiccia di vegetali,animali e microrganismi irrobustisce l'ecosistema.
Grazie a concimi organici,metodi di gestione rispettosi del suolo e alla rinuncia a prodotti fitosanitari l'agricoltura biologica favorisce la diffusione e la varietà degli organismi presenti nel suolo.L'attività biologica influisce positivamente sulla fertilità del suolo.Aumenta il tenore in humus,migliora la struttura del suolo e diminuisce il rischio d'erosione.
Per raggiungere un equilibrio ottimale fra piante,suolo,animali e uomo all'interno dell'azienda,nell'agricoltura biologica si provvede affinché i cicli di nutrienti siano chiusi.Ciò è possibile vincolando l'allevamento di animali alla base foraggera propria dell'azienda.La coltivazione di leguminose aumenta il tenore di azoto nel suolo.I concimi aziendali e il materiale organico risultante dalla semina a sovescio e dal raccolto garantiscono un adeguato approvvigionamento delle piante in nutrienti,grazie anche all'operato dei microrganismi presenti nel suolo.
Nel settore dell'allevamento di animali da reddito devono essere adempiute le esigenze URA.Esse rappresentano le esigenze minime per la detenzione di animali nel quadro dell'agricoltura biologica.Sono pure vietati impianti quali il pastore elettrico e l'utilizzo di mangimi medicati.Il fatto che venga utilizzato prevalentemente foraggio prodotto nell'azienda garantisce una produttività adeguata e il benessere degli animali.In caso di necessità viene data la preferenza a metodi terapeutici naturali.
Nel 2005 l’agricoltura biologica veniva praticata sul 10,8 per cento dell’intera SAU.
178 2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2
200 – Superficie coltiva aperta senza colture speciali800 – Superfici inerbite e terreni da strame200
Colture
Contributi per l’agricoltura biologica – 2005 CaratteristicaUnitàRegione di Regione Regione di Totale pianura collinare
Fonte:UFAG
Quota delle superficie gestita biologicamente, per regione – 2005
Regione di montagna 60%
Regione di pianura 19%
Totale 115 387 ha Regione collinare 21%
Fonte: UFAG
–
Aliquote 2005fr./ha
speciali1
AziendeNumero1 1981
Superficieha21
387 Superficie per aziendaha18,0916,6118,8018,17 Contributo per aziendafr.7 2854 0823 7704 504 Totale contributi1 000 fr.8 7285 86914 00428 601 Totale contributi 20041 000 fr.8 5275 68313 75227 962
montagna
4383 7146 350
66823 88169 838115
Tabella 32a,pagina A33
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 179
■ Sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali (SSRA)
Detenzione di animali da reddito particolarmente rispettosa delle loro esigenze
In questo ambito rientrano i programmi SSRA e URA illustrati di seguito (cfr.pure la parte 1.3.2).
Viene promossa la detenzione di animali in sistemi di stabulazione che rispondono a requisiti il cui livello è di gran lunga superiore a quanto prescritto dalla legislazione in materia di protezione degli animali.
Aliquote 2005fr./UBG
– animali della specie bovina senza vitelli,capre,conigli90 – suini155
– ovaiole,pollastrelle e galletti,galline e galli da allevamento,pulcini280 – polli da ingrasso e tacchini180
Contributi per sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali – 2005
■ Uscita regolare all’aperto (URA)
Viene promossa l’uscita regolare all’aperto degli animali da reddito.Per uscita regolare all’aperto si intende l’uscita al pascolo,in una corte o in un’area con clima esterno che risponde alle esigenze degli animali.
Aliquote 2005fr./UBG
– animali delle specie bovina ed equina,bisonti,ovini, caprini,daini,cervi e conigli180
– suini155
pollame280
CaratteristicaUnitàRegione di Regione Regione di Totale pianura collinare montagna AziendeNumero8 6005 5793 66117 840 UBGNumero235 679121 44159 530416 650 UBG per aziendaNumero27,4021,7716,2623,35 Contributo per aziendafr.3 1302 5071 6902 640 Totale contributi1 000 fr.26 91913 9846 18647 089 Totale contributi 20041 000 fr.26 71013 6366 17146 517 Fonte:UFAG
–
Tabella 36,pagina A41
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 180
■ Gestione sostenibile delle regioni d'estivazione
Contributi per l’uscita regolare all’aperto – 2005
Contributi d’estivazione
Mediante i contributi d’estivazione s’intende garantire la gestione e la cura dei vasti pascoli d’estivazione nelle Alpi,nelle Prealpi e nel Giura.La regione d’estivazione viene gestita e curata con circa 300'000 UBG.Il carico di bestiame viene definito secondo i principi di una gestione sostenibile.Si parla del cosiddetto carico usuale.Partendo dal carico usuale,i contributi vengono versati in base al carico normale (CN).Per CN si intende l’estivazione di una UBG durante 100 giorni.
Aliquote 2005fr.
–per UBG di vacche munte,pecore lattifere e capre lattifere
(estivazione di 56–100 giorni)300
– per CN di ovini,eccettuate le pecore lattifere
– in caso di sorveglianza permanente300
– per pascoli da rotazione 220
– per altri pascoli120
–per CN di altri animali che consumano foraggio grezzo300
Contributi d’estivazione – 2005
CaratteristicaContributiAziendeUBG
Vacche munte,capre lattifere e pecore lattifere16
Ovini,eccettuate le pecore lattifere4
Totale 200491
1Questa cifra indica il totale delle aziende d’estivazione aventi diritto a contributi (senza doppi versamenti)
Fonte:UFAG
CaratteristicaUnitàRegione di Regione Regione di Totale pianura collinare montagna AziendeNumero13 90911 16112 63737 707 UBGNumero361 012255 943227 993844 948 UBG per aziendaNumero25,9622,9318,0422,41 Contributo per aziendafr.4 5144 0423 2273 943 Totale contributi1 000 fr.62 78145 11640 781148 678 Totale contributi 20041 000 fr.60 83743 62536 672144 134 Fonte:UFAG
o CN 1 000 fr.Numero Numero
2102 15554 155
84797524 644
foraggio
5536 755235 356
6107 387 1
Altri animali che consumano
grezzo70
Totale91
0667 449 1
Tabella 36,pagina A41
2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 181
Tabelle 39a–39b,pagine A44–A45
Dal 2003 vengono stanziati contributi d’estivazione per ovini (escluse le pecore lattifere) in maniera differenziata a seconda del sistema di pascolo.Con contributi più elevati per pascoli da rotazione e sorveglianza permanente vengono indennizzati i costi maggiori,da un lato,e dall’altro,analogamente ai contributi ecologici,viene incentivata un’estivazione sostenibile del bestiame ovino.Vi è una sorveglianza permanente se la conduzione del gregge è effettuata da un pastore con cani e il gregge è condotto giornalmente ai luoghi di pascolo stabiliti dal pastore stesso.Vi è un pascolo da rotazione se il pascolo avviene,per tutta la durata dell’estivazione,in parchi cintati o chiaramente delimitati da elementi naturali.
Estivazione di ovini secondo il sistema di pascolo – 2005
Evoluzione dell’estivazione 2000–2005: aziende,animali estivati in carichi normali,per categoria di animali
Sistema di pascoloAziendeAnimali Contributi con contributi NumeroCNfr. Sorveglianza permanente796 9372 081 011 Pascoli da rotazione1965 6161 233 313 Altri pascoli68111 1081 328 901 Combinazione di sistemi di pascolo19983203 412 Totale97524 6444 846 637 Totale 20041 00524 5404 703 163 Fonte:UFAG
Anno200020012002200320042005 Categoria di animaliUnità Vacche lattifereAziende4 9614 7124 6004 4904 3534 301 CN118 793118 021116 900116 679111 123112 858 Vacche madri Aziende1 2801 1601 2271 3541 4341 512 e nutriciCN13 85414 48615 71517 94918 90421 227 Altro bestiameAziende6 6846 4536 5036 4256 3586 319 bovinoCN134 457129 217127 946126 910121 169120 421 Animali della Aziende1 1321 0861 0751 0841 0631 079 specie equinaCN4 6524 3154 3644 3404 3474 515 OviniAziende1 1731 1451 1041 1501 1111 076 CN29 67826 17224 71026 63325 81326 856 CapriniAziende1 7001 6231 6671 6691 6571 648 CN5 1655 2145 4345 6625 6645 977 Altri animaliAziende22289277241240236 estivatiCN60899764735541496 CN = 1 UBG * durata d’estivazione / 100 Fonte:UFAG 2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 182
Contributi per la protezione delle acque
Mediante l’articolo 62a della legge sulla protezione delle acque la Confederazione può promuovere i provvedimenti presi dagli agricoltori per prevenire il convogliamento e il dilavamento di sostanze nelle acque superficiali e sotterranee.L’accento è posto sulla riduzione del carico di nitrato nell’acqua potabile e del carico di fosforo nelle acque superficiali in regioni nelle quali la PER,l’agricoltura biologica,divieti e precetti nonché i programmi facoltativi promossi dalla Confederazione (produzione estensiva,compensazione ecologica) non sono sufficienti.Nel frattempo diversi progetti sono stati riconfermati per un altro periodo di sei anni.Mediante il nuovo progetto di Boiron,presso Morges,s'intende prevenire il dilavamento di prodotti fitosanitari nei corsi d'acqua.
In virtù dell’ordinanza sulla protezione delle acque,i Cantoni sono tenuti a designare un settore d’alimentazione per le captazioni di acque superficiali e sotterranee nonché a ordinare provvedimenti di risanamento qualora la qualità dell’acqua fosse insufficiente.Questi provvedimenti possono comportare limitazioni significative rispetto allo stato della tecnica per quanto concerne l’utilizzazione del suolo nonché perdite finanziarie insopportabili per le aziende.I contributi ai costi concessi dalla Confederazione ammontano all’80 per cento per gli adeguamenti strutturali e al 50 per cento per i provvedimenti di gestione.Nel 2005 sono stati stanziati circa 6,1 milioni di franchi.
2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2 183
■ Prevenzione del convogliamento e del dilavamento di sostanze
Ricapitolazione dei progetti – 2005 CantoneRegione,Durata probabile SostanzaComprensorio Totale costi Contributi Comunedel progettodel progettoprevisti2005
Annohafr.fr. AGBaldingen2004–2009Nitrati69281 40024 399 AGBirrfeld2002–2007Nitrati8131 909 500139 946 AGWohlenschwil2001–2009Nitrati62547 69651 967 BEWalliswil2000–2005Nitrati54513 80046 720 FRAvry-sur-Matran2000–2011 1 Nitrati37405 73927 463 FRCourgevaux2003–2008Nitrati27164 83820 880 FRDomdidier2004–2009Nitrati30195 58825 564 FRFétigny2004–2009Nitrati631 526 110444 291 FRLurtigen2005–2010Nitrati2861 218 964136 227 FRMiddes2000–2012 1 Nitrati45369 85323 543 FRSalvenach2005 2 Nitrati13,5202 3345 Versamento a partire dal 2006 LULago di Baldegg2000–2010 1 Fosforo5 60018 800 7821 600 000 LULago di Sempach2005–2010 1 Fosforo4 90517 577 4551 400 000 LU/AGLago di Hallwil2001–2006 1 Fosforo3 7864 283 7321 447 981 SHKlettgau2001–2006Nitrati3571 866 870198 944 SOGäu I2000–2008 1 Nitrati6582 220 050177 627 SOGäu II2003–2008Nitrati8501 217 040132 668 VDBavois2005–2010Nitrati5178 9855 647 VDBofflens2005–2010Nitrati112580 10061 942 VDBoiron/Morges2005–2010Prodotti fitosanitari2 2501 313 10010 217 VDMorand2000–2007Nitrati3911 572 848125 974 VDThierrens1999–2011 1 Nitrati17333 57017 614 ZHBaltenswil2000–2008 1 Nitrati 130712 00032 776 e prodotti fitosanitari Totale 58 134 3256 152 390 Totale2004 5 520 501 1 Proroghe decretate 2 Progetto nel quadro di un raggruppamento terreni Fonte:UFAG 184 2.2 PAGAMENTI DIRETTI 2
2.3Miglioramento delle basi
Mediante i provvedimenti denominati «Miglioramento delle basi» viene promossa e sostenuta la produzione di derrate alimentari rispettosa dell’ambiente ed efficiente nonché incoraggiato lo svolgimento dei compiti multifunzionali.
Aiuti finanziari per il miglioramento delle basi
Provvedimento200420052006 mio.fr.
Contributi per i miglioramenti strutturali958589
Crediti di investimento766869
Aiuti per la conduzione aziendale9211
Aiuti per la riqualificazione-0,13
Consulenza e contributi per la ricerca242423
Lotta alle malattie delle piante e agli organismi nocivi333
Produzione vegetale e allevamento222323
Totale229205,1221 Fonte:UFAG
Gli obiettivi dei provvedimenti nel campo del miglioramento delle basi sono: –rafforzamento della competitività attraverso la riduzione dei costi di produzione; –promozione delle aree rurali; –strutture aziendali moderne e superfici agricole utili ben accessibili; –produzione efficiente e rispettosa dell’ambiente; –varietà possibilmente resistenti e ad alto rendimento nonché prodotti di alta qualità; –protezione della salute dell’uomo,degli animali e dell’ambiente; –biodiversità.
■■■■■■■■■■■■■■■■
185 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2
■ Progetti pilota di sviluppo regionale: prime esperienze
2.3.1Miglioramenti strutturali e misure sociali collaterali
Miglioramenti strutturali
I provvedimenti nel settore dei miglioramenti strutturali consentono di migliorare le condizioni di vita ed economiche nelle aree rurali.Ciò riguarda in particolare la regione di montagna e le regioni periferiche.
Gli aiuti agli investimenti vengono concessi quali incentivi all’autosostegno a favore di provvedimenti individuali o collettivi.Sono disponibili due strumenti: –contributi (a fondo perso) con partecipazione dei Cantoni,prevalentemente per provvedimenti collettivi; –crediti d’investimento sotto forma di mutui esenti da interessi,prevalentemente per provvedimenti individuali.
Gli aiuti agli investimenti sostengono le infrastrutture agricole e rendono possibile l’adeguamento delle aziende ai cambiamenti delle condizioni quadro.Mediante la riduzione dei costi di produzione e la promozione dello sviluppo ecologico viene migliorata la competitività di un’agricoltura dedita alla produzione sostenibile.Anche in altri Paesi,in particolare nell’UE,gli aiuti agli investimenti rientrano tra i principali provvedimenti di promozione delle aree rurali.
Conformemente alla LAgr,dal 2004 è possibile promuovere tramite contributi i progetti per lo sviluppo regionale e la promozione di prodotti indigeni e regionali che coinvolgono prevalentemente il primario.In vista dell’elaborazione delle disposizioni d’esecuzione,nel 2004 sono stati commissionati e portati a termine due lavori di ricerca nonché lanciati due progetti pilota nei Cantoni Ticino (Brontallo) e Vallese (St. Martin).Dalle esperienze e dalle conoscenze acquisite è possibile trarre le seguenti conclusioni utili per la realizzazione.
–Incrementare il valore aggiunto nell’agricoltura è un obiettivo primario.A tal fine è fondamentale la cooperazione tra l’agricoltura e gli altri settori.Come nel caso delle migliorie integrali,vanno tenuti in considerazione gli interessi pubblici.È indispensabile un’armonizzazione degli obiettivi dei progetti con i principi dello sviluppo regionale.
–I progetti sono votati al successo se l’iniziativa viene presa a livello regionale.Il principio del «bottom-up» rivelatosi efficace nel settore dei miglioramenti strutturali deve essere applicato anche per i progetti di sviluppo regionale.Il finanziamento è assicurato da contributi pubblici federali e cantonali.Dei costi restanti si fa carico un promotore locale che in tal modo viene coinvolto nel progetto,assumendosi delle responsabilità.
■■■■■■■■■■■■■■■■
186 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2
–I provvedimenti vanno scelti in modo specifico a seconda del progetto e devono garantire un grado di raggiungimento degli obiettivi possibilmente alto.I classici provvedimenti di miglioramento strutturale nel settore delle costruzioni agricole e del genio rurale assumono una valenza particolare nella realizzazione di simili progetti.Anche un buon concetto di marketing è particolarmente importante.
–Sulla base delle condizioni di seguito riportate è possibile garantire che i progetti di sviluppo regionale coinvolgano prevalentemente il primario: –almeno la metà dell'offerta (prodotti,servizi) deve essere di origine agricola e provenire dalla regione,oppure –almeno la metà delle prestazioni di lavoro necessarie all’offerta deve essere fornita da gestori contadini o dalle loro famiglie,oppure –la maggioranza dei membri dell’organizzazione promotrice deve essere costituita da gestori contadini,i quali devono detenere la maggioranza dei voti.
–L’offerta perseguita (prodotti,servizi) deve essere impostata in funzione delle effettive opportunità di mercato e delle esigenze regionali.La prova del potenziale di valore aggiunto va fornita mediante una pianificazione adeguata (piano strategico) nell’ambito di un sistema di controlling con indicatori misurabili per gli interessi privati e pubblici.Le necessarie analisi di mercato e gli accertamenti preliminari devono essere impostati nel quadro di un accompagnamento specializzato (coaching).Le opportunità di finanziamento e la fattibilità del progetto vanno comprovate.
–Gli obiettivi,i provvedimenti e le modalità devono essere discussi e concordati dai vari partner.Un accordo di programma (contratto di diritto pubblico) tra Confederazione e Cantone deve costituire la base legale per la realizzazione di simili progetti. I responsabili di progetto (fornitori di prestazione) vanno coinvolti nelle trattative.
–Il contributo federale deve essere stanziato sotto forma di importo forfetario al progetto globale.In tal modo viene incentivato ogni sforzo di incrementare il potenziale di risparmio e di trovare alternative creative.L’importo forfetario può essere fissato sulla scorta dei principi già applicati per i miglioramenti strutturali e presuppone una prestazione finanziaria da parte del Cantone.
Le considerazioni suesposte incideranno sostanzialmente sull’elaborazione delle disposizioni d’esecuzione e dovranno essere integrate nell’ordinanza sui miglioramenti strutturali (OMSt).Le disposizioni generali per i miglioramenti strutturali si applicheranno anche per questo nuovo tipo di progetto.L’entrata in vigore dell’ordinanza rivista è prevista per il 1°gennaio 2007.
187 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 2
■ Mezzi finanziari per i contributi
Nel 2005 per le bonifiche fondiarie e le costruzioni agricole sono stati erogati contributi per un totale di 85 milioni di franchi.L’UFAG ha approvato nuovi progetti con contributi federali per un importo complessivo di 86,6 milioni di franchi.Il volume degli investimenti è stato di 373 milioni di franchi.L’ammontare dei contributi federali relativi ai progetti approvati non è identico all’importo iscritto nella rubrica del preventivo «Miglioramenti strutturali agricoli»,in quanto l’assicurazione di un contributo e il versamento avvengono soltanto eccezionalmente nello stesso anno.Per un progetto approvato viene spesso assicurata soltanto una tranche di credito.
Contributi della Confederazione – 2005
Ricomposizioni particellari e infrastrutture
Costruzione di strade agricole
Acquedotti
Danni alluvionali e altri provvedimenti del genio civile
Edifici rurali per animali che consumano foraggio grezzo
Altri provvedimenti nel settore delle costruzioni rurali
Nel 2005 l'importo versato dalla Confederazione sotto forma di contributi è stato del 10 per cento inferiore all'anno precedente e del 17 per cento inferiore rispetto al 2003. Tale riduzione è riconducibile al fatto che nel 2003 è stato necessario aumentare i fondi destinati al ripristino dei danni causati dal maltempo nel 2002.Inoltre,l’eccezionale ondata di maltempo nel 2005 ha causato l’immediata interruzione dei progetti ordinari e il conseguente trasferimento di tutte le risorse finanziarie a disposizione per il finanziamento del ripristino dei danni verificatisi.
Tabelle 43–44,pagina A52
mio. fr. Regione di pianura Regione collinare Regione di montagna 051015202530 Fonte: UFAG 16,6 17,3 9,8 16,5 25,1 1,3 62,4% 12,6% 24,9% 188 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2
Tra il 21 e il 23 agosto 2005 si sono verificate violente alluvioni che hanno fortemente colpito anche il settore agricolo nei Cantoni BE,LU,UR,SZ,OW,NW,GL,ZG,SG e GR. Per la vastità dell’area interessata,questo evento è stato considerato il più grave mai verificatosi e ha causato danni a privati e nel settore pubblico per un totale di 2,5 miliardi di franchi.
Il ripristino dei danni causati dal maltempo nel 2005 nel settore agricolo ha comportato costi per un totale di 72 milioni di franchi,di cui 50 milioni per strade agricole e ponti,4 milioni per impianti per l’approvvigionamento idrico utilizzati a scopo agricolo e 18 milioni per il ripristino di terreni coltivi.I contributi federali inizialmente preventivati in base alla decisione del Consiglio federale del 21 dicembre 2005 ammontavano a 40 milioni di franchi,di cui 2 milioni già versati nel 2005.Nel 2006 verranno concessi 21 milioni di franchi richiesti mediante una procedura di credito suppletivo.I contributi rimanenti,pari a 17 milioni di franchi,devono risultare dal preventivo 2007.
■ Maltempo agosto 2005
1990/92199619971998199920002001200220032005 2004 mio. fr. Fonte: UFAG 0 20 40 60 80 100 120 140 11985827575871029010285 94,5 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 189 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2
Contributi della Confederazione alle bonifiche fondiarie e agli edifici rurali 1996–2005
Nel 2005 i Cantoni hanno concesso crediti d’investimento per un ammontare complessivo di 320,3 milioni di franchi da destinare a 2'185 casi.L’83,7 per cento di tale importo è stato riservato al finanziamento di provvedimenti individuali mentre il 16,3 per cento al sostegno di provvedimenti collettivi.A favore dei progetti collettivi nella regione di montagna possono venir concessi anche crediti di transizione,ossia crediti di costruzione con una decorrenza di tre anni al massimo.
Crediti d’investimento – 2005
CasiImportoQuota Numeromio.fr.%
Provvedimenti individuali1 990267,983,7
Provvedimenti collettivi,crediti di costruzione esclusi13926,08,1
Crediti di costruzione5626,48,2
Totale2 185320,3100
Fonte:UFAG
I crediti per i provvedimenti individuali hanno riguardato principalmente l’aiuto iniziale così come la costruzione e la trasformazione di edifici d’abitazione nonché di edifici rurali.Vengono rimborsati mediamente sull’arco di 13,8 anni.Per i provvedimenti destinati alla diversificazione sono stati concessi 4,4 milioni di franchi da destinare a 39 casi.
Nel settore dei provvedimenti collettivi sono stati sostenuti finanziariamente soprattutto bonifiche fondiarie,acquisto in comune di macchine e veicoli nonché provvedimenti nel settore edile (edifici ed installazioni per l’economia lattiera nonché per la lavorazione,lo stoccaggio e lo smercio di prodotti agricoli).
Nel 2005 la Confederazione ha assegnato ai Cantoni nuovi mezzi finanziari pari a 68 milioni di franchi.Essi,unitamente agli importi costantemente rimborsati,vengono utilizzati per la concessione di nuovi crediti.Il Fonds de roulement,istituito nel 1963, comprende 2,082 miliardi di franchi.
190 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2
■ Mezzi finanziari per i crediti d’investimento
Tabelle 45–46,pagine A53–A54
Crediti d'investimento secondo le categorie di provvedimenti, crediti di costruzione esclusi – 2005
1 Acquisto in comune dell'inventario, aiuto iniziale per le organizzazioni contadine di solidarietà, lavorazione, stoccaggio e smercio di prodotti agricoli
Aiuto iniziale Acquisto dell'azienda da parte dell'affittuario Provvedimenti collettivi 1 Diversificazione Edifici d'abitazione Edifici rurali mio. fr. Regione di pianura Regione collinare Regione di montagna 76 0 20 40 60 80 100 120 140 6,7 Bonifiche fondiarie 4,6 21,4 4,4 55,3 125,6 Fonte: UFAG
25,0% 48,5% 26,5% 191 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2
■ Aiuti per la conduzione aziendale
Misure sociali collaterali
Gli aiuti per la conduzione aziendale sono concessi sotto forma di mutui esenti da interessi e servono ad evitare o a far fronte a ristrettezze finanziarie temporanee non imputabili al gestore.Gli effetti degli aiuti per la conduzione aziendale corrispondono a quelli dello sdebitamento indiretto della singola azienda.
Nel quadro degli aiuti per la conduzione aziendale nel 2005 sono stati concessi mutui per un importo totale di circa 16,6 milioni di franchi a favore di 120 casi.L’importo del mutuo medio è stato di 138'264 franchi e viene rimborsato sull’arco di 13,9 anni.
Mutui nel quadro dell’aiuto per la conduzione aziendale – 2005
DisposizioneCasiImporto Numeromio.fr.
Rifinanziamento di debiti esistenti8412,6 Superamento di una difficoltà finanziaria eccezionale364,0
Totale12016,6
Fonte:UFAG
Nel 2005 ai Cantoni sono stati assegnati 1,558 milioni di franchi.Tali fondi sono vincolati a una prestazione adeguata da parte del Cantone che a dipendenza della sua capacità finanziaria varia dal 20 all’80 per cento della quota federale.I nuovi mezzi finanziari della Confederazione e dei Cantoni,unitamente agli importi costantemente rimborsati,vengono utilizzati per concedere nuovi mutui.Il Fonds de roulement, istituito nel 1963 con nuovi mezzi finanziari della Confederazione e importi rimborsati, ammonta,unitamente alle quote dei Cantoni,a 206 milioni di franchi circa.
■ Aiuti per la riqualificazione
Gli aiuti per la riqualificazione agevolano la conversione ad una professione non agricola delle persone indipendenti attive nel settore primario.Tale misura comprende contributi ai costi di riqualificazione e di sostentamento per capiazienda che non hanno ancora compiuto il 52esimo anno di età.La concessione di un aiuto per la riqualificazione presuppone l’abbandono dell’azienda agricola.Nel 2005 sono stati prospettati complessivamente 415'700 franchi da destinare a 3 casi.La durata della riqualificazione varia,a seconda della formazione,da 1 a 3 anni.Due aziende sono state affittate a lungo termine,la terza è stata venduta.Nell’anno oggetto del rapporto sono stati effettuati i primi pagamenti degli aiuti per la riqualificazione prospettati nel 2004. A quattro richiedenti sono stati versati 91'400 franchi.
192 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2
Neutralità imprenditoriale nella diversificazione dell’attività agricola
Le aziende agricole si diversificano sempre più spesso e ricercano un valore aggiunto e quote di mercato in attività non agricole.Perciò possono entrare in concorrenza con imprese artigianali al di fuori del primario.Con l’introduzione della possibilità di sostegno della diversificazione,nel 2004,nel quadro della Politica agricola 2007 sono state impostate alcune norme per il rispetto della neutralità imprenditoriale.In virtù dell’articolo 87 capoverso 2 LAgr,i provvedimenti per il miglioramento delle strutture vanno realizzati in modo da non influire sulla concorrenza con le imprese artigianali direttamente interessate presenti nell’immediato raggio d’attività.L’articolo 13 OMSt stabilisce che prima di decidere in merito all’aiuto agli investimenti,il Cantone deve sentire le imprese artigianali direttamente interessate nonché le loro organizzazioni locali o cantonali.Se le imprese artigianali esistenti nel comprensorio adempiono in modo equiparabile il compito previsto o forniscono una prestazione di servizio equiparabile non possono essere concessi aiuti agli investimenti da parte della Confederazione.
Nonostante ciò viene spesso criticato il fatto che sussistano disparità di trattamento tra offerenti agricoli e non agricoli di prodotti e prestazioni.In particolare si contesta il fatto che gli offerenti agricoli siano soggetti a un numero minore di prescrizioni e che queste vengano applicate in maniera meno severa.
Per tali ragioni nell’autunno 2005 l’UFAG ha commissionato uno studio sulla neutralità imprenditoriale in collaborazione con l’Unione svizzera delle arti e mestieri (Scuola superiore svizzera di agronomia 2005,concorrenza senza pari opportunità?). Nel quadro di questo lavoro è stato appurato se un'azienda non agricola o paraagricola gestita a titolo accessorio di un'azienda agricola (di seguito:azienda a titolo accessorio) e un'impresa artigianale godono di pari opportunità.
Nel quadro dello studio condotto dalla Scuola superiore svizzera di agronomia si è giunti alla conclusione che a livello di legge,ordinanze e direttive non sussistono divergenze tali da favorire le aziende a titolo accessorio rispetto alle imprese artigianali.Le differenze si delineano per quanto concerne la portata delle attività o la forma di attività (indipendente/dipendente).Anche le persone che non sono attive nel settore primario beneficiano di agevolazioni nella legislazione.La portata delle attività delle aziende a titolo accessorio è limitata siccome soltanto il reddito dell’azienda principale agricola viene ampliato e migliorato,pertanto gli effetti sulle concorrenti imprese artigianali restano marginali.In nessuno dei casi analizzati è stato possibile appurare che le prescrizioni vigenti comportano vantaggi concorrenziali per le aziende a titolo accessorio.Nei casi in cui sono stati stanziati aiuti agli investimenti,il criterio della neutralità concorrenziale è stato correttamente applicato.
193 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2
■ Le aziende agricole devono adempiere gli stessi oneri
Seppure in misura limitata,i punti di seguito elencati possono comportare differenze nelle condizioni quadro tra aziende a titolo accessorio e imprese artigianali.
–Per l’agricoltura non esistono contratti collettivi di lavoro settoriali.L’impiego di manodopera extrafamiliare è tuttavia molto limitato e vigono restrizioni ai sensi della legislazione in materia di pianificazione del territorio (art.24b LPT e art.40 OPT).
–I sistemi per la concessione di assegni familiari sono diversificati e da essi possono scaturire effetti positivi o negativi a seconda del settore,del Cantone e delle condizioni economiche.
Non sono state analizzate le questioni inerenti alla pianificazione del territorio in quanto sono oggetto della revisione parziale anticipata del pertinente diritto per quanto riguarda le costruzioni al di fuori delle zone edificabili.Il ripristino e l’ampliamento limitato di edifici esistenti dovrebbero agevolare la diversificazione.
È stato difficile analizzare l’esecuzione della legislazione siccome essa spetta essenzialmente ai Cantoni.In caso di lacune nell’applicazione,tuttavia,gli interessati hanno la possibilità di segnalare la concorrenza sleale e di adire le vie legali.
194 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2
■ Le USM si prestano ad essere prese come criterio di entrata in materia per gli aiuti agli investimenti
Analisi degli effetti degli aiuti agli investimenti nell’ambito delle costruzioni rurali
Nell’ambito degli aiuti agli investimenti per provvedimenti individuali relativi alle costruzioni rurali l’introduzione della Politica agricola 2002,nel 1999,ha comportato un passaggio dal finanziamento dei costi residui al finanziamento forfetario.Ciò significa che,indipendentemente dai costi effettivi,vengono concessi contributi forfetari o crediti d’investimento per unità.Questo sistema incentiva la realizzazione di progetti dai costi contenuti (cfr.articolo nel Rapporto agricolo 2004,Riduzione dei costi nell’ambito delle costruzioni rurali).Dai rilevamenti e dai confronti effettuati nel 2005 emerge che negli ultimi dieci anni gli investimenti in campo edile per unità di animali sono notevolmente diminuiti nonostante le esigenze più severe poste agli edifici rurali (protezione degli animali,protezione delle acque,meccanizzazione interna,ecc.).
Il cambiamento di sistema ha pertanto contribuito alla riduzione dei costi di produzione e quindi al miglioramento della competitività dell’agricoltura.Nel quadro di un’analisi scientifica l’UFAG,in collaborazione con il Controllo federale delle finanze, ha approfondito gli effetti degli aiuti agli investimenti.Il lavoro di ricerca è stato svolto da Agroscope Reckenholz-Tänikon (ART).Le tematiche sono state suddivise e trattate in progetti parziali.
Nella prima parte del progetto è stato analizzato l’impatto delle unità standard di manodopera (USM) sull’economicità e la loro idoneità ad essere prese come criterio di entrata in materia per provvedimenti individuali nell’ambito degli aiuti agli investimenti.A tal fine sono stati utilizzati i risultati contabili della Centrale analisi ART e i dati dell’Istituto di credito agricolo del Cantone Argovia.I risultati delle analisi di regressione svolte mostrano che le USM hanno un influsso positivo sul reddito del lavoro.Le USM rappresentano pertanto un indicatore affidabile per l’economicità delle aziende agricole.
Nell’interpretare i risultati va usata la massima prudenza siccome i dati disponibili per le analisi di regressione erano troppo pochi,così come troppo poco è stato il tempo per effettuarle.Gli effetti di altri rami aziendali o la riconversione della produzione dopo l’investimento sono stati presi in considerazione soltanto marginalmente.
■ Gli aiuti agli investimenti comportano una riduzione dei costi
Nella seconda parte del progetto è stata analizzata l’economicità degli aiuti agli investimenti.Per l’analisi sono stati utilizzati i dati contabili della Centrale analisi ART, quelli della banca dati MAPIS dell’UFAG e quelli emersi da un sondaggio effettuato su 196 aziende di riferimento scelte fra quelle che dal 1999 al 2002 hanno sostenuto investimenti ingenti.
L’analisi degli effetti degli aiuti agli investimenti,con un confronto tra la situazione prima e dopo l’investimento,si è rivelata onerosa,perché vanno considerati numerosi fattori quali costi di produzione,ammortamenti,livello di ricavo,cambiamenti aziendali globali,eccetera.
195 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2
I risultati riportati di seguito emersi dallo studio di ART riguardano in primo luogo i gruppi di aziende analizzati «bestiame da latte,grandi» (min.30 poste per vacche) e «bestiame da latte,medie» (13–26 poste per vacche).
–Rispetto agli indicatori «costi di produzione per kg di latte» e «flusso di fondi agricoltura» l’obiettivo della riduzione dei costi di produzione è stato raggiunto solo parzialmente,il che è riconducibile alla brevità del periodo di analisi.
–Rispetto agli indicatori «qualità della vita» e «cashflow» l’obiettivo del miglioramento delle condizioni di vita ed economiche è stato raggiunto nella maggior parte dei casi.
–Rispetto agli indicatori «prova che le esigenze ecologiche sono rispettate» e «contributi per la detenzione di animali particolarmente rispettosa» gli obiettivi ecologici e di protezione degli animali sono stati in gran parte raggiunti.
–Rispetto all’indicatore «stabilità finanziaria» l’obiettivo della garanzia dell’esistenza a lungo termine è stato raggiunto nella misura dell’85 per cento.Le grandi aziende detentrici di bestiame da latte hanno conseguito risultati decisamente migliori rispetto alle medie aziende.
–Visti questi risultati l’efficacia degli aiuti agli investimenti è data.
Lo studio fornisce spunti anche per valutare l’efficienza dell’impiego di fondi.A tal riguardo si è proceduto ad analizzare quanto incidono sul flusso di fondi gli aiuti agli investimenti.Dai primi risultati emerge che questo valore varia notevolmente da azienda ad azienda.Tuttavia queste analisi devono essere approfondite e perfezionate prima di poter trarre delle conclusioni.
196 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2
2.3.2 Ricerca,Istituto di allevamento equino, consulenza,formazione professionale,CIEA
Ricerca agronomica
Il preventivo 2005 di Agroscope contemplava un importo di circa 109 milioni di franchi netti.Con il varo,da parte della Confederazione,del programma di sgravio e del piano di rinuncia a determinati compiti,entro il 2008 il preventivo di Agroscope verrà ridotto a 102 milioni di franchi.Per Agroscope saranno inevitabili tagli al personale.Laddove possibile verranno evitati licenziamenti.Inoltre,a causa delle misure di risparmio, Agroscope sopprimerà alcune delle prestazioni finora fornite.
Il nome Agroscope sta ad indicare le sei sedi presso le quali vengono svolti lavori di ricerca.Agroscope Liebefeld-Posieux ALP è competente in materia di produzione animale;la ricerca riguarda tutta la catena:dagli alimenti per animali alle derrate alimentari.A Wädenswil e a Changins vengono studiati diversi aspetti della produzione vegetale (campicoltura e colture speciali).A Reckenholz e a Tänikon l'attività di ricerca è incentrata sull'ecologia,l'economia e la tecnologia agricola.Il 1°gennaio 2006 Michael Gysi ha assunto la guida di Agroscope Liebefeld-Posieux ALP.La direzione del neonato Agroscope Changins-Wädenswil ACW è stata affidata,con effetto al 1°febbraio 2006,a Jean-Philippe Mayor.La terza unità,Agroscope ReckenholzTänikon ART,è diretta da Paul Steffen,già responsabile della Stazione di ricerca di Reckenholz.
Manfred Bötsch,direttore dell'UFAG,Steffen,Gysi e Mayor costituiscono il nuovo consiglio di direzione di Agroscope che,coadiuvato dallo Stato maggiore della ricerca dell'UFAG,gestisce Agroscope ed è responsabile del suo orientamento strategico nonché della definizione dei suoi obiettivi e del loro raggiungimento.Ogni direttore di Agroscope è responsabile di uno dei tre ambiti strategici:pianificazione e risorse, ricerca e sviluppo,comunicazione e scambio di conoscenze.
■■■■■■■■■■■■■■■■
197 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2
■ Agroscope ottimizza gestione e procedure
■ L'esecuzione apporta linfa alla ricerca
Una quota sostanziosa delle risorse di Agroscope,secondo alcune rilevazioni fino al 40 per cento,è destinata al finanziamento di compiti di natura esecutiva e di controllo. Queste mansioni sono state affidate per legge ad Agroscope.Tra i compiti principali e che implicano un notevole dispendio di tempo rientrano l'esame dei prodotti fitosanitari,l'omologazione e il controllo degli alimenti per animali,le analisi effettuate nel laboratorio di riferimento dell'economia lattiera,la protezione del suolo e la rilevazione della situazione economica del settore primario.Gran parte di questi provvedimenti è finalizzata alla protezione dell'uomo,degli animali e dell'ambiente dagli effetti secondari imprevedibili della produzione agricola e rappresenta un notevole contributo all'assicurazione della qualità dei prodotti agricoli.Altre misure agevolano l'operato dello Stato,in quanto consentono di acquisire informazioni utili che fungono da basi decisionali a livello politico e amministrativo.
L'azione congiunta sul piano sperimentale ed esecutivo consente di sfruttare le sinergie:dall'esecuzione scaturiscono spesso informazioni,spunti e idee per nuovi progetti di ricerca;i problemi che emergono al momento dell'attuazione possono essere trattati immediatamente;le conoscenze specifiche acquisite in Svizzera dai collaboratori e le costose infrastrutture possono essere gestite in comune;le mansioni sul piano esecutivo fungono da indicatori di tendenze e di sviluppi e rappresentano un importante strumento d'individuazione precoce.Da questo punto di vista l'esecuzione costituisce un arricchimento per Agroscope.
■ Ricerca nel settore dell'ingegneria genetica nonostante la moratoria
Il risultato della votazione popolare del novembre 2005 ha sancito una moratoria di cinque anni per la coltivazione,in Svizzera,di piante geneticamente modificate.Nella campagna in vista del voto,sia fautori che oppositori avevano posto l'accento sulla necessità,nonostante la moratoria,di svolgere ulteriori ricerche volte ad individuare opportunità e rischi dell'ingegneria genetica.
In passato Agroscope aveva già studiato il possibile impatto delle piante transgeniche sulle api e su altri insetti utili,monitorato l'ambiente e valutato le possibilità di coesistenza,in Svizzera,di piante modificate geneticamente e vegetali coltivati convenzionalmente.
Diversi interventi parlamentari chiedono che venga intensificata la ricerca in questo settore.Andrebbero eseguiti pure esperimenti pratici in pieno campo.Soltanto in tal modo sarebbe possibile svolgere ricerche esaustive nel campo della sicurezza biologica e implementare le nozioni acquisite nell'applicazione dell'ordinanza sulla coesistenza. Agroscope intende impegnarsi considerevolmente anche nel quadro del Programma nazionale di ricerca «Benefici e rischi dell'immissione nell'ambiente di piante geneticamente modificate» (PNR 59).
198 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2
Nel mandato di prestazioni di Agroscope del periodo 2004–2007,la vicinanza ai clienti e la soddisfazione dei clienti sono reputati aspetti importanti.Dato che le Stazioni di ricerca servono due tipi di clienti,da metà 2005 a fine maggio 2006 sono stati condotti due sondaggi scritti:uno presso i clienti diretti (stampa,organizzazioni di categoria e specializzate,Uffici federali,Ufficio federale dell’agricoltura,istituzioni cantonali e centrali di consulenza) e uno presso gli agricoltori che fanno parte dei clienti indiretti delle Stazioni di ricerca.
I clienti diretti di Agroscope sono molto soddisfatti del lavoro svolto dalle Stazioni di ricerca.Oltre l’80 per cento degli interpellati ha dato uno dei due voti massimi.La soddisfazione è elevata soprattutto per quel che riguarda i collaboratori e i relatori. I clienti hanno valutato in modo particolarmente positivo la cortesia,le conoscenze specifiche e la competenza linguistica.Per contro,vi è un potenziale di miglioramento per quanto riguarda l’accessibilità e la flessibilità.
Per circa il 70 per cento degli agricoltori interpellati è importante che anche in futuro le Stazioni di ricerca possano effettuare ricerche a favore dell’agricoltura.Tutti i tipi di azienda in tutte le aree linguistiche hanno giudicato tale fattore di soddisfazione con il voto più elevato.L’utilità pratica dell’informazione per la propria azienda è stata valutata in modo leggermente più critico.Il sondaggio ha evidenziato anche differenze specifiche di natura linguistico-regionale e a seconda del tipo di azienda:le persone interpellate in Romandia sono,quasi senza eccezioni,più soddisfatte delle prestazioni delle Stazioni di ricerca e dei mediatori di conoscenze (clienti diretti) rispetto ai contadini della Svizzera tedesca.Per ciò che riguarda i tipi di azienda,gli interpellati che lavorano nell’ambito delle colture speciali (frutticoltura e viticoltura) mostrano un grado di soddisfazione più elevato e un uso più frequente delle fonti di informazione rispetto agli agricoltori di aziende nella produzione animale.
I canali di informazione maggiormente utilizzati dai contadini interpellati sono:«giornali,riviste» e «pubblicazioni delle organizzazioni specializzate».Pertanto Agroscope ritiene che tali canali siano perfettamente adatti a fornire informazioni anche alla clientela indiretta.
2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 199 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2
■ Soddisfazione dei clienti di Agroscope
■
di ricerca e manifestazioni destinate al pubblico
Istituto nazionale di allevamento equino
Continua la fase positiva per l'allevamento di equini nelle aziende agricole,nonostante non vengano più utilizzati come animali da traino.Tuttavia il livello di conoscenze dei detentori di cavalli,soprattutto per quanto concerne la competitività e il benessere degli animali,non sempre riesce a tenere il passo con questa evoluzione.Questi aspetti socioeconomici complessi richiedono un impegno interdisciplinare.Cresce il bisogno di ricerca applicata e di scambio delle conoscenze.Consapevole di ciò,l'Istituto nazionale d'allevamento equino ha promosso la creazione di due reti di competenze: una è preposta al censimento degli equini,l'altra raggruppa ricercatori favorevoli allo scambio di conoscenze e intenzionati a condividere risultati che rispondano alle esigenze pratiche dei fruitori dell'attività di ricerca.
Il gruppo di lavoro è composto di rappresentanti della pubblica amministrazione (Ufficio federale dell'agricoltura,Istituto nazionale d'allevamento equino,Dipartimento federale della difesa,della protezione della popolazione e dello sport) e di organizzazioni interessate al crescente significato che riveste il cavallo a livello economico e sociale.
Dai primi lavori è emerso che in Svizzera vi sono circa 80'000 equini e che nell'ultimo decennio l'effettivo è cresciuto del 40 per cento.L'85 per cento degli animali è detenuto in aziende agricole;vent'anni fa la quota era del 50 per cento.Questa evoluzione è riconducibile in primo luogo alla necessità di diversificare l'attività agricola. Consente inoltre di sfruttare maggiormente le infrastrutture (pensione per cavalli) e le superfici inerbite (consumo di foraggio grezzo).Il numero di aziende dedite alla tenuta di equini è aumentato del 7 per cento rivelando una tendenza opposta a quella delle altre forme di detenzione di animali da reddito.
Il cavallo gode di notevole popolarità soprattutto tra le ragazze giovani.È diventato il compagno ideale per le attività svolte nel tempo libero a contatto con la natura. Contrariamente a un'opinione diffusa,soltanto il 10 per cento dei cavalli e degli appassionati di cavalli partecipa a concorsi.
Da un primo scambio di esperienze tra i partecipanti è emerso che è necessario intensificare la comunicazione,coordinare meglio le attività di ricerca e ottimizzare le sinergie nonché le competenze sul piano scientifico.Il detentore di cavalli e il cavallerizzo sono interessati prevalentemente al benessere dell'animale che deve essere sano ed avere un comportamento adeguato.
La prima manifestazione destinata al pubblico è stata dedicata alla prevenzione di diverse malattie,all'utilizzo della genetica molecolare per la determinazione della razza delle Franches Montagnes e di malattie ereditarie nonché all'influsso dell'uomo e delle condizioni di tenuta sul benessere dell'equino.
■ Gruppo di lavoro Settore equino
200 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2
Rete
■ Riduzione del preventivo traslata sui Cantoni
Consulenza agricola e in economia domestica rurale
I contatti diretti con le famiglie contadine sono curati prevalentemente dai servizi cantonali di consulenza e in misura minore da servizi di consulenza e organizzazioni attive in ambiti specifici per i quali è ovvio che vengano sviluppate soluzioni applicabili a livello nazionale.Le due centrali di consulenza di AGRIDEA,con sede a Losanna e a Lindau,coadiuvano i servizi di consulenza organizzando corsi di aggiornamento per i consulenti,sviluppando metodi di consulenza,creando basi di dati,pubblicando mezzi didattici su carta o su supporti elettronici e promuovendo lo scambio di informazioni, conoscenze ed esperienze.
Uscite della Confederazione per la consulenza – 2005
BeneficiariImporto
Servizi cantonali di consulenza agricola8,4
Servizi cantonali di consulenza in economia domestica rurale0,6
Servizi di consulenza speciali delle organizzazioni agricole0,9
AGRIDEA (centrali di consulenza di Losanna e Lindau)8,4 Totale18,3
Come era già successo nel quadro del programma di sgravio 03,il Parlamento ha nuovamente ridotto i fondi iscritti nel preventivo riservati alla consulenza.Finora i tagli avevano potuto venir compensati mediante l'adeguamento dei contributi alle centrali di consulenza e alle organizzazioni.A partire dal 2006 si è tuttavia resa necessaria una decurtazione degli aiuti finanziari destinati ai servizi di consulenza cantonali.A medio termine gli aiuti finanziari ai Cantoni sono comunque destinati a decadere,visto che dal 2008 la perequazione finanziaria tra Confederazione e Cantoni verrà rivista.
■ AGRIDEA – Sviluppo dell'agricoltura e delle aree rurali
A partire dal 2006 le due centrali di consulenza (LBL e SRVA) e la rispettiva organizzazione mantello (Associazione svizzera per la consulenza nell'agricoltura) opereranno con il nuovo nome AGRIDEA.I membri (Cantoni e organizzazioni agricole) avevano accettato una modifica in tal senso degli statuti nell'estate 2005.AGRIDEA vuole dimostrare di impegnarsi a favore di idee innovatrici nel settore primario.La nuova denominazione indica inoltre che la consulenza considera l'intero contesto geografico ed economico in cui si muove l'agricoltura.
■ Compiti del Forum sulla consulenza in Svizzera
Nonostante il calo del numero di aziende,i servizi di consulenza devono confrontarsi in misura crescente con casi più complessi.Nell'estate 2005 hanno pertanto istituito il Forum sulla consulenza in Svizzera i cui obiettivi consistono,tra l'altro,nella promozione della consulenza e dell'aggiornamento per le imprese attive nel settore primario e nelle aree rurali nonché nel coordinamento delle attività dei suoi membri.Non spetterà più ai singoli Cantoni prendere decisioni quando si tratterà di trovare soluzioni innovatrici a nuovi problemi.
mio.fr.
Fonte:Conto dello Stato
201 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2
■ Formazione professionale di base
Formazione professionale agricola
La nuova legge sulla formazione professionale (LFPr),entrata in vigore il 1°gennaio 2003,tiene conto dell’importante cambiamento nel mondo professionale e del lavoro e ha lo scopo di promuovere vie diverse di formazione professionale,nonché una permeabilità il più grande possibile nel sistema di formazione professionale e di istruzione.Invece dell’attuale sistema di contributi in funzione dei costi,a partire dal 2008 verrà introdotto un sistema di importi forfetari che implica,dal punto di vista finanziario,una maggiore collaborazione tra Confederazione,Cantoni e organizzazioni del mondo del lavoro (OML).L’Ufficio federale della formazione professionale e della tecnologia (UFFT) sostiene la formazione professionale agricola con un importo annuo di circa 10 milioni di franchi.
È in atto una riforma della formazione professionale di base che implica un certificato di capacità nel settore agricolo e dell'allevamento equino.Le associazioni professionali delle diverse categorie si sono costituite in OML:
–l'OML AgriAliForm per agricoltori,agricoltori specializzati in agricoltura biologica, orticoltori,frutticoltori,avicoltori,viticoltori e tecnici del vino; –l'OML «professioni equestri» per cavallerizzi,palafrenieri e fantini.
Le rispettive ordinanze e i programmi di formazione che fissano gli obiettivi dell'insegnamento sono in fase di allestimento.La stesura dei diversi documenti è di competenza di gruppi di lavoro composti da professionisti e insegnanti.I lavori sono oggetto di supervisione da parte delle commissioni di riforma che comprendono rappresentanti delle organizzazioni del mondo del lavoro,degli uffici cantonali preposti alla formazione professionale e della Confederazione.La consultazione di tutti i partner della formazione professionale è prevista nella primavera 2007.L'entrata in vigore è pianificata per gennaio 2008.
L'introduzione di una formazione professionale di base con certificato federale di formazione pratica (formazione della durata di due anni) è prevista nel 2008 per il settore equestre e nel 2009 per quello agricolo.
■ Esame federale di professione ed esame professionale federale superiore quale agricoltore
Per eseguire un esame federale di professione o un esame professionale federale superiore,le rispettive OML formano un organo responsabile.I regolamenti d’esame disciplinano le condizioni di ammissione all’esame,i programmi di formazione,la procedura di qualificazione,gli attestati e i titoli di formazione.Essi soggiacciono all’approvazione da parte dell’UFFT.
L'OML AgriAliForm è da subito responsabile anche dell'organizzazione e della vigilanza degli esami professionali superiori.
I regolamenti dell'esame federale di professione e dell'esame professionale federale superiore quale agricoltore sono stati rivisti.I primi attestati professionali basati sul nuovo regolamento d'esame verranno concessi a partire da giugno 2007.Il primo esame finale e la prima verifica della formazione modulare in relazione agli esami professionali superiori in base al nuovo regolamento d'esame avranno luogo nel 2008.
202 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2
■
Centre international d’études agricoles (CIEA)
Da quasi cinquant'anni il CIEA (Centro internazionale di studi agricoli) organizza, su incarico dell'UFAG e della DSC,corsi di aggiornamento professionale destinati a consulenti e insegnanti che operano nelle aree rurali.Com'era già stato il caso in passato,anche nel 2006 si è tenuto un seminario nel corso del quale si è cercato di rafforzare l'aspetto della trasposizione nella quotidianità professionale di quanto appreso durante i corsi.Il CIEA si impegna affinché le idee elaborate e discusse in occasione di un seminario e i risultati che ne scaturiscono siano efficaci a lungo termine.I corsi devono essere impostati in modo da fornire ai partecipanti spunti applicabili concretamente nella realtà professionale quotidiana.Durante i seminari del CIEA vanno quindi gettate le basi per un apprendimento durevole e per il trasferimento delle conoscenze
È all'insegna di questi obiettivi che si è svolto il seminario CIEA 2006 tenutosi dal 13 al 26 agosto presso l'Istituto agricolo di Grangeneuve.
I risultati del seminario 2006 e di quelli che lo hanno preceduto sono incoraggianti. Anche questa volta sono scaturite idee che potrebbero determinare importanti cambiamenti nei Paesi d'origine dei partecipanti nonché accordi per progetti di piccola portata (p.es.scambio di esperti o materiale,scambio di studenti,organizzazione di corsi di aggiornamento collettivi,esecuzione di valutazioni).Dalla valutazione finale è emerso un notevole senso di soddisfazione sullo svolgimento e sui risultati del seminario.Gli organizzatori sono convinti che l'apprendimento e i cambiamenti sono possibili se nel quadro dei corsi di aggiornamento vengono offerti spunti concreti.Il processo d'apprendimento non è soltanto cognitivo,ma anche emotivo.Secondo il pedagogo A.Müller,il trasferimento di conoscenze non si limita a una mera trascrizione di cifre e fatti su un foglio di carta bensì deve infondere un senso di soddisfazione e di successo.Egli afferma pure che se qualcosa riguarda direttamente o è importante per una persona,si innesca una dinamica nei processi di apprendimento e di cambiamento.Con la loro politica dei piccoli passi,caratterizzata da molteplici elementi, gli organizzatori del seminario CIEA sono evidentemente riusciti a destare emozioni di questo tipo e a creare buoni presupposti per un trasferimento ottimale delle conoscenze.
Per ulteriori informazioni si rinvia al sito Internet www.ciea.ch.
Aggiornamento impostato sul trasferimento
203 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2
■ Seminari CIEA al servizio dell'agricoltura
■ L'importanza del mercato
2.3.3 Mezzi di produzione
Riduzione dei costi
Il successo economico di un'azienda agricola è determinato da vari fattori tra i quali rientra l'approntamento o l'acquisto,a condizioni possibilmente vantaggiose,dei consumi intermedi.Nelle pagine seguenti l'analisi si concentra sui mezzi di produzione agricoli,ossia su concimi,prodotti fitosanitari e sementi.Secondo il conto economico dell'agricoltura,nella media degli anni 2002/2004 il valore globale di questi consumi intermedi ammontava a 419 milioni di franchi.I prezzi di tali consumi intermedi vengono influenzati da diversi attori.
Un mercato funzionante costituisce il presupposto fondamentale per l'acquisto di mezzi di produzione a condizioni vantaggiose.Ogni attore del mercato opera nell'intento di massimizzare il suo margine.Teoricamente i prezzi dei prodotti vengono fissati a un livello possibilmente alto,ma ancora sufficientemente interessante per mantenere anche le vendite a un livello per quanto possibile elevato.Il confronto tra i prezzi dei diversi fornitori attuato dai contadini è un fattore importante per il buon funzionamento del mercato.In questo contesto la pubblicazione di statistiche comparative dei prezzi curata dai servizi di consulenza o dagli organi d'informazione può risultare molto utile.Anche una diminuzione del numero di attori nella filiera,che va dal fabbricante di prodotti fitosanitari al consumatore finale,può determinare prezzi più bassi pur mantenendo invariati i margini dei singoli attori.Per questo genere di acquisti diretti vengono poste determinate condizioni come ad esempio il ritiro di quantità considerevoli e imballaggi di foggia o dimensione diversa.Secondo uno studio condotto nel 2005 dalla Scuola superiore svizzera di agronomia (SSSA) sui prezzi dei mezzi di produzione agricoli in Svizzera,Germania e Francia,i concimi venduti nelle cosiddette BigBags costano fino a 2.50 franchi il quintale in meno rispetto alla merce imballata in sacchi tradizionali.Gli acquisti effettuati collettivamente o la costituzione di cooperative d'acquisto implicano tuttavia un determinato impegno in termini di coordinamento da parte degli agricoltori interessati nonché una pianificazione lungimirante. I commercianti,invece,non sono più tenuti a sopportare i maggiori costi di logistica legati a quantitativi esigui.
Oltre all'offerta e alla domanda,che determinano un prezzo equilibrato,vi sono altri elementi i quali possono essere importanti al fine della fissazione dei prezzi.Per i concimi,ad esempio,un fattore importante è rappresentato dalla fornitura franco azienda.Le ordinazioni tempestive di mezzi di produzione consentono di beneficiare di sconti.Le differenze di prezzo tra la Svizzera e gli altri Paesi considerati (v.grafico) emerse dallo studio condotto dalla SSSA sono in parte riconducibili alla consulenza gratuita fornita da diversi offerenti.I costi di questo servizio vengono traslati dalle ditte generalmente sui prezzi dei prodotti.
■■■■■■■■■■■■■■■■
204 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2
Prezzi dei mezzi di produzione in Germania e in Francia in percentuale dei prezzi svizzeri
L'acquisto di mezzi di produzione direttamente all'estero (importazioni parallele) è ancora poco praticato.Le importazioni parallele sono consentite soltanto per prodotti non protetti dal diritto sui marchi e per prodotti con una protezione scaduta.Per l'importazione di mezzi di produzione vigono determinate condizioni nel merito delle quali entreremo nel prossimo paragrafo.
Il settore dei mezzi di produzione agricoli è influenzato da vari testi normativi che perseguono scopi diversi.Di seguito vengono illustrare le norme principali.
In virtù della LAgr,un mezzo di produzione agricolo può essere messo in commercio soltanto a condizione che si presti all'impiego previsto,che,se impiegato conformemente alle prescrizioni,non abbia effetti collaterali inaccettabili per l'uomo,gli animali, l'ambiente e le materie prime trattate e che sia stato omologato.La Svizzera riconosce le omologazioni estere,se le condizioni agronomiche e ambientali sono equivalenti. Nell'ambito dei mezzi di produzione agricoli esiste una protezione doganale soltanto per gli alimenti per animali e per singole specie di sementi moltiplicate in Svizzera.Per quanto riguarda i concimi azotati,al momento dell'importazione deve venir corrisposta una tassa per la costituzione di scorte obbligatorie.Per l'importazione di prodotti fitosanitari,concimi e alcune specie di sementi è necessario disporre di un permesso generale d'importazione (PGI).Il PGI garantisce la tracciabilità del mezzo di produzione.
Il diritto sui brevetti e sulla protezione delle varietà tutela la proprietà intellettuale e autorizza il titolare della protezione a imporre,per un determinato periodo,tasse di licenza sui prodotti per il cui sviluppo ha sostenuto investimenti ingenti.Il principio dell'estinzione a livello nazionale applicato attualmente sulla base di una decisione del Tribunale federale vieta le importazioni parallele di prodotti protetti dal diritto sui beni immateriali.La liberazione delle importazioni parallele consentirebbe di acquistare all'estero prodotti protetti pagandoli meno.
ConcimiProdotti fitosanitari SementiMedicamenti veterinari Prezzo UE in % del prezzo CH Media Media 1° quartile Media 4° quartile Fonte: SSSA Zollikofen 0 120 100 80 60 40 20 66 81 43 76 107 49 50 53 76 101 78 96
2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 205 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2
■ Influssi statali sui mezzi di produzione
■ Utilizzo dei mezzi di produzione
Un ulteriore fattore di riduzione dei costi è ovviamente rappresentato dall'utilizzo efficiente dei mezzi di produzione.A questo riguardo è determinante l'atteggiamento dell'agricoltore.La produzione estensiva e l'impiego di mezzi di produzione in periodi e quantità ottimali in funzione delle esigenze di piante e animali consentono di contenere il volume di prodotto impiegato con conseguente riduzione dei costi.Anche l'impiego di generici,ossia di mezzi di produzione per i quali è scaduta la protezione del brevetto,rappresenta un ulteriore fattore di riduzione dei costi.Inoltre,i generici, purché riportati nell'elenco di cui al capitolo seguente,possono venir importati senza permesso.Anche il ricorso a mezzi di produzione prodotti dall'azienda stessa,come ad esempio foraggi o concimi,può ridurre la necessità di acquistarli da terzi.
Importazioni parallele di prodotti fitosanitari
Gran parte dei prodotti omologati in Svizzera è autorizzata anche nei Paesi limitrofi.Per consentire l'importazione di questi prodotti evitando l'intera procedura di omologazione,il Parlamento ha introdotto una nuova disposizione nell'articolo 160 capoverso 6 LAgr che autorizza la competente autorità a stilare un elenco dei prodotti fitosanitari omologati in Svizzera e all'estero che possono essere importati liberamente.In virtù dell'ordinanza del 18 maggio 2005 sui prodotti fitosanitari,spetta all'UFAG compilare l'elenco.
■ Procedura d'iscrizione nell'elenco dei prodotti fitosanitari di cui è autorizzata l'importazione
L'UFAG stabilisce quali prodotti venduti nei Paesi limitrofi corrispondono a un prodotto fitosanitario omologato in Svizzera.A tal fine si avvale prevalentemente degli elenchi ufficiali pubblicati dai rispettivi Stati.Sulla base del tenore di principio attivo e del tipo di formulazione,decide se il prodotto è equivalente a uno già omologato in Svizzera.
Dopo aver stilato l'elenco dei prodotti fitosanitari esteri,l'UFAG lo trasmette dapprima all'Ufficio federale della sanità pubblica e all'Ufficio federale dell'ambiente e successivamente al titolare svizzero dell'autorizzazione concernente il prodotto di riferimento affinché si esprimano in merito.Nel quadro di questa consultazione il titolare dell'autorizzazione ha la possibilità di opporsi all'iscrizione di prodotti esteri nell'elenco qualora il prodotto di riferimento sia protetto da un marchio.
In questo caso si applica il principio dell'estinzione nazionale del diritto sui brevetti secondo il quale un prodotto fitosanitario può essere importato e venduto in Svizzera per la prima volta soltanto con il consenso del titolare del brevetto.Quest'ultimo può quindi opporsi all'importazione diretta di un prodotto estero equivalente a uno brevettato in Svizzera.
206 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2
■ Istruzioni per l'uso
Nell'Unione europea vige il principio dell'estinzione regionale del diritto sui brevetti in base al quale se il titolare di un brevetto di uno Stato membro dell'UE acconsente alla commercializzazione di un prodotto,non può impedirne «l'esportazione» o la vendita in un altro Stato membro.Ha tuttavia la possibilità di riscuotere una tassa di licenza per la vendita del prodotto in un altro Stato membro,sempre che il prodotto goda anche in quel Paese della protezione in virtù del diritto sui brevetti.
Al termine della consultazione,l'UFAG iscrive i prodotti che adempiono i requisiti nell'elenco dei prodotti fitosanitari di cui è autorizzata la libera importazione.La rispettiva decisione viene pubblicata nel Foglio federale e può essere impugnata entro 30 giorni dalla data di pubblicazione.Scaduto il termine di ricorso,i prodotti fitosanitari vengono iscritti nell'elenco che può essere consultato sul sito Internet dell’UFAG sotto Temi > Protezione dei vegetali > Prodotti fitosanitari.
Le condizioni d'applicazione di un prodotto fitosanitario vigenti in Svizzera non sono forzatamente identiche a quelle estere.Gli agricoltori che utilizzano prodotti fitosanitari sono tenuti,per legge,a rispettare le istruzioni per l'uso.I prodotti che in Svizzera non possono venir impiegati nelle immediate vicinanze di sorgenti,ad esempio, devono recare una menzione speciale sull'etichetta.I prodotti venduti all'estero non prevedono alcuna menzione di questo tipo sulle etichette.Le prescrizioni legali sono pubblicate sul sito Internet dell'UFAG affinché gli utilizzatori svizzeri siano esaurientemente informati.
■ Procedura d'importazione
Chi intende importare prodotti fitosanitari deve disporre di un permesso generale d'importazione (PGI).I rispettivi moduli di domanda sono disponibili sul sito Internet dell'UFAG.Al momento dello sdoganamento,l'importatore è tenuto a indicare il numero di PGI.
Possono essere importati liberamente soltanto i prodotti iscritti nell'elenco dell'UFAG.
2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 207 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2
Organismi geneticamente modificati negli alimenti per animali
Gli organismi geneticamente modificati (OGM) possono essere messi in commercio soltanto se autorizzati.Ad oggi determinati OGM sono stati autorizzati per essere impiegati nelle derrate alimentari e negli alimenti per animali.L’importazione di prodotti,costituiti o contenenti OGM,è assoggettata all’obbligo di notifica.Quest’ultimo consente di conoscere il volume delle importazioni di alimenti per animali contenenti OGM.Nel complesso,il volume delle importazioni di alimenti per animali contenenti OGM è molto esiguo rispetto al volume totale delle importazioni di questi prodotti.In cifre assolute,all’anno vengono importate 400–2000 tonnellate circa di alimenti per animali contenenti OGM.
Importazioni notificate di alimenti per animali contenenti OGM
AnnoVolume totale delle Alimenti per animali Alimenti per animali importazioni di contenenti OGM contenenti OGM alimenti per animalinotificatinotificati
Gli alimenti per animali,costituiti o contenenti OGM,devono essere caratterizzati in maniera adeguata,in modo tale da garantire la libertà di scelta.Sono assoggettati all’obbligo di caratterizzazione i prodotti che contengono oltre lo 0,9 per cento di massa di OGM.La corretta applicazione dell’obbligo di caratterizzazione viene verificata dalla Stazione di ricerca Liebefeld-Posieux ALP nel quadro del controllo degli alimenti per animali a livello nazionale.Le autorità doganali e ALP prelevano campioni rispettivamente all'atto dell'importazione delle materie prime o sul mercato,i quali vengono analizzati da ALP per appurarne la percentuale di OGM e la caratterizzazione. In questi ultimi anni soltanto due delle dodici partite prelevate dalle autorità doganali hanno dato adito a contestazioni.Anche la caratterizzazione dei prodotti OGM da parte dei fabbricanti è,nel complesso,buona.Soltanto pochi prodotti sono caratterizzati da etichette lacunose per quanto riguarda gli OGM.
in tin tin % 2001272 9913 7811,40 2002318 0682 5630,80 2003412 1636880,20 2004383 5952 1010,55 2005356 1494020,11
AnnoCampioni prelevati Indicazioni Campioni prelevati Indicazioni dalle autorità doganalierrateda ALPerrate NumeroNumeroNumeroNumero 20013002372 20025402033 20038102670 20046122285 20053002503 2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2 208
Analisi degli alimenti per animali contenenti OGM
2.3.4Allevamento di animali
Se paragonato a quello europeo il diritto elvetico in materia di allevamento di animali è molto liberale e avanzato.Diversi Paesi lo prendono quale modello per la revisione delle loro norme concernenti la promozione dell'allevamento di animali da reddito agricoli.In questo contesto,negli ultimi anni l'allevamento indigeno è costantemente progredito senza tuttavia dover rinunciare alla sua autonomia.Il libero accesso alle basi genetiche estere ha determinato un notevole aumento della diversità di razze soprattutto per gli animali delle specie bovina,ovina e caprina.Nonostante la forte concorrenza estera le razze svizzere sono tuttora molto richieste e difendono egregiamente il loro posto nel panorama zootecnico indigeno.
Nell'anno oggetto del rapporto gli sforzi profusi dalle organizzazioni di allevamento a favore di un allevamento competitivo ed indipendente sono stati sostenuti dalla Confederazione e dai Cantoni con un contributo di 19,4 milioni di franchi.
■■■■■■■■■■■■■■■■
2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2 209
Tabella 50,pagina A57
■ Conferenza tecnica internazionale sulle risorse zoogenetiche
Da circa dieci anni la Commissione FAO per le risorse genetiche cura lo sviluppo di una strategia mondiale per la conservazione e la gestione sostenibile delle risorse zoogenetiche nell'agricoltura.I Paesi rappresentati nella Commissione,tra cui anche la Svizzera,sono fortemente coinvolti in questo processo.Sulla scorta di oltre 170 rapporti sulla situazione attuale,trasmessi nell'arco di questi ultimi dieci anni dai singoli Paesi alla FAO,la Commissione sta elaborando un rapporto concernente la situazione mondiale in riferimento alla biodiversità delle razze da reddito agricole nonché un rapporto che conterrà provvedimenti urgenti volti a garantire una migliore gestione della molteplicità di razze su scala mondiale.I rapporti summenzionati verranno licenziati in occasione della prima Conferenza tecnica internazionale per le risorse zoogenetiche.
La Svizzera,offertasi come Paese ospitante,organizzerà tale conferenza in collaborazione con la FAO nel mese di settembre 2007 ad Interlaken.Per le nostre razze autoctone questa manifestazione rappresenta un'occasione unica per presentarsi a un vasto pubblico in tutta la loro molteplicità e con tutte le loro peculiarità,ad esempio attraverso prodotti di prima qualità o come patrimonio culturale.
■ Liberalizzazione dell'inseminazione artificiale nei bovini
In Svizzera l'inseminazione artificiale è disciplinata per legge soltanto per quanto concerne gli animali della specie bovina.Per la produzione,l'immagazzinamento e la vendita di sperma di toro è necessario disporre di un permesso dell'UFAG.Finora questo tipo di permesso veniva concesso esclusivamente ad organizzazioni d'inseminazione elvetiche detentrici di tori allevati in Svizzera,che attraverso il prelievo e la vendita di sperma contribuiscono al mantenimento di un allevamento bovino indigeno indipendente.I commercianti di sperma non affiliati a una stazione d'inseminazione artificiale non erano autorizzati a vendere sperma.Dando seguito a un ricorso,nel marzo 2005 il Tribunale federale ha stabilito che il divieto sancito dalla Confederazione di vendere direttamente sperma di toro non ha alcun fondamento nella vigente ordinanza sull'allevamento di animali.Sulla scorta di tale decisione si è deciso di procedere a una revisione delle disposizioni sull'inseminazione artificiale finalizzata a un'ulteriore liberalizzazione.
■ Progetti innovatori per la valorizzazione della lana di pecora indigena
Dall'inizio del 2004 vi è la possibilità di promuovere progetti innovatori per la valorizzazione della lana indigena in Svizzera sviluppati da allevatori di ovini e da addetti alla trasformazione della lana.Quattro dei progetti inoltrati adempivano le condizioni per la concessione di un aiuto finanziario.Mediante un incentivo finanziario sono state sostenute la costruzione di un'azienda per la manifattura di prodotti naturali e in lana di pecora a Prättigau nonché la creazione di un centro per svariate attività e corsi sulla lana di pecora nel Giura.Il finanziamento di una cardatrice e di un impianto di lavaggio dovrebbe consentire a un'organizzazione attiva nella Svizzera orientale di trasformare la lana in materassi da destinare all'aiuto allo sviluppo.L'impianto di lavaggio è una rarità in Svizzera e potrà quindi venir usato da tutte le organizzazioni dedite alla valorizzazione della lana riconosciute dalla Confederazione.
2.3 MIGLIORAMENTO DELLE BASI 2 210
2.4 Sezione Ispettorato delle finanze
Il programma delle ispezioni dell’Ispettorato delle finanze è stabilito e concordato con il Controllo federale delle finanze.I controlli sul campo vengono eseguiti d’intesa con le sfere di competenza o dopo aver soppesato i rischi.
Ispettorato delle finanze
Nell’anno oggetto del rapporto sono state eseguite le seguenti revisioni: –revisioni esterne all’UFAG presso nove beneficiari di prestazioni o di contributi e rispettivi incaricati; –revisioni interne all’UFAG in due sezioni specifiche; –verifica periodica dei giustificativi presso l’UFAG nonché le Stazioni di ricerca e l’Istituto nazionale di allevamento equino; –sette revisioni delle chiusure contabili presso quattro beneficiari di contributi; –follow-up di revisioni concluse.
Tutte le ispezioni sono state eseguite in base agli standard per la pratica professionale dell’Institute of Internal Auditors (IIA) nonché dell’Associazione svizzera di revisione interna (ASRI) e sono state sottoposte a una verifica sull’assicurazione della qualità.
La verifica della struttura e dell’efficacia del sistema dei pagamenti diretti in nove Cantoni ha costituito una linea prioritaria delle attività svolte.In generale,i sistemi di controllo interni (SCI) dei Cantoni sono organizzati adeguatamente.Tuttavia esiste ancora un potenziale di miglioramento.L’attività di sorveglianza svolta dai Cantoni sui servizi di controllo andrebbe potenziata.Per contro,il volume dei controlli cui devono sottostare le aziende è ritenuto eccessivo e potrebbe essere ridotto attuando una selezione in funzione dei rischi più mirata.È unanime il giudizio sul fatto che i pagamenti diretti generali sono determinanti per la situazione reddituale della popolazione agricola.
Le revisioni all'interno dell'UFAG (cosiddette revisioni presso i servizi amministrativi) prevedono una verifica indipendente e sistematica dell'organizzazione del lavoro e delle attività in seno all'unità organizzativa.L'accento è posto in particolare sulla struttura e sull’organizzazione del lavoro di una sezione.Un elemento importante è pure la verifica del controllo interno (SCI).L’attenzione non viene focalizzata soltanto sulle discrepanze tra stato attuale e stato auspicato,bensì anche sulle cause.I risultati delle verifiche sono stati buoni.I fondi pubblici vengono utilizzati in modo oculato e mirato. Nella maggior parte dei casi gli strumenti di gestione e di controllo applicati sono risultati adeguati e trasparenti.
■■■■■■■■■■■■■■■■
2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 2.4 SEZIONE ISPETTORATO DELLE FINANZE 2 211
■ Rendiconto sull’anno oggetto del rapporto
■ Follow-up
La revisione delle finanze in seno all’UFAG ha comportato diverse verifiche parziali ad intervalli periodici.Sulla scorta dell’esame a campione di rubriche selezionate e dei relativi conti è stato possibile confermare la regolarità e la correttezza delle spese sostenute.
Nella maggior parte dei casi le revisioni delle chiusure contabili hanno dato risultati soddisfacenti.In tre casi la regolarità e la correttezza dei conti sono state confermate con alcune riserve,dettate da un’insufficiente verificabilità,da registrazioni incomplete, da un mancato adeguamento della prassi di contabilizzazione e da una gestione contabile non indicata.Tuttavia,le organizzazioni hanno fornito le prestazioni convenute e i mezzi finanziari federali,salvo alcune eccezioni,sono stati utilizzati adeguatamente ed economicamente.
Nell'ambito del follow-up,si è verificato lo stato di attuazione delle raccomandazioni in sospeso sulla base di 14 revisioni effettuate tra il 2002 e il 2004 presso le sezioni interessate.Si è potuto constatare che la maggioranza delle sezioni applica,nella pratica del lavoro,le raccomandazioni concordate in occasione dei colloqui finali.Lo stato di applicazione delle raccomandazioni non ancora attuate sarà nuovamente verificato nel corso dell’anno.Nel quadro delle attività di consulenza e sostegno dell’Ispettorato delle finanze viene ribadito il fatto che le istanze della linea gerarchica sono responsabili delle proprie decisioni.
2.4 SEZIONE ISPETTORATO DELLE FINANZE 2 212
■ Attività di controllo nell’anno oggetto del rapporto
Controlli sul campo
Gli ispettori del settore Controlli sul campo effettuano controlli,accertamenti,rilevamenti e inchieste in tutti gli ambiti della legislazione agricola relativamente alla produzione e allo smercio o per i servizi dell’UFAG.Nel 2005 sono stati effettuati 484 controlli.Le verifiche hanno riguardato i seguenti settori:
–latte e latticini:363 controlli; –verdura,frutta,fiori recisi e concentrato di frutta:58 controlli; –carne e uova:36 controlli; –campicoltura e foraggicoltura:20 controlli,1 rilevamento dei prezzi e controllo dei quantitativi; –viticoltura,misure di riconversione:6 controlli.
I controlli dei quantitativi nel settore lattiero in relazione a supplementi e/o aiuti (sostegno del prezzo del latte) e/o tasse (contingentamento lattiero) sono stati svolti secondo la norma internazionale EN 45004 (ISO/IEC17020,organismo d’ispezione accreditato tipo B).Per gli altri ambiti di controllo sono state utilizzate le stesse norme di qualità.
Nel settore dei controlli sul latte e sui latticini sono stati svolti controlli su circa un terzo di tutte le aziende.132 aziende hanno dovuto essere contestate,nel 2 per cento dei casi ciò ha comportato conseguenze finanziarie sotto forma di rimborsi o versamenti suppletivi.
Nell’ambito dei controlli a domicilio relativi a frutta e verdura fresche,nel 20 per cento dei controlli effettuati sono state rilevate irregolarità che hanno comportato misure amministrative.
Per quanto concerne i controlli e le contestazioni negli altri settori non vi sono osservazioni di rilievo.
■ Infrazioni
Gli accertamenti,le inchieste e le indagini concernenti infrazioni della legislazione agricola vengono effettuati in collaborazione con autorità d’inchiesta federali e cantonali,con organizzazioni private e altri servizi di assistenza giuridica.Nell’anno oggetto del rapporto è stato aperto e trasmesso per valutazione un caso d’infrazione.Quattro casi sono stati chiusi definitivamente.
2.4 SEZIONE ISPETTORATO DELLE FINANZE 2 2.PROVVEDIMENTIDIPOLITICAAGRICOLA 213
214 2
3 ■■■■■■■■■■■■■■■■ 3.Aspetti internazionali 215
L’ampliamento delle relazioni commerciali internazionali riguarda vieppiù l’agricoltura. Essa,infatti,è stata inglobata nella normativa internazionale dell’OMC.Dal punto di vista della concentrazione geografica del commercio agricolo,gli accordi con l’UE e la progressiva integrazione nel panorama europeo rivestono un notevole significato per la Svizzera.
Al fine di mantenere ed ampliare le proprie possibilità di esportazione,la Svizzera necessita di un accesso ai mercati esteri possibilmente libero.Inoltre,essa si impegna notevolmente a livello internazionale affinché gli accordi internazionali tengano maggiormente in considerazione la multifunzionalità dell’agricoltura.
Il Rapporto agricolo tiene conto di questi sviluppi sul piano internazionale,trattandone gli aspetti principali nel terzo capitolo.
–La parte 3.1 contiene informazioni sullo stato attuale nel fascicolo Europa,sui negoziati dell’OMC nonché sugli accordi di libero scambio.
–Nella parte 3.2 vengono effettuati confronti sul piano internazionale.Nel presente rapporto si prosegue con i confronti tra prezzi a livello internazionale,già avviati nel 2000.
3.ASPETTI INTERNAZIONALI 3 216
3.1 Sviluppi sul piano internazionale
L’anno oggetto del rapporto si è concluso con il rinvio a tempo indeterminato,il 27 luglio 2006,di tutte le trattative OMC nel quadro del ciclo negoziale di Doha.È ancora prematuro stimare le ripercussioni sul sistema commerciale mondiale e sulla riforma agraria della Svizzera.Tuttavia se tardassero ad arrivare decisioni risolutive,la struttura della politica estera della Svizzera potrebbe risentirne.
Le relazioni con l’UE,invece,si stanno consolidando.Sono stati fatti progressi sia nel commercio di prodotti agricoli sia per quanto riguarda il perfezionamento contrattuale dell’accordo agricolo.Nel giugno 2006 il Consiglio federale ha incaricato i competenti servizi amministrativi d’intavolare una serie di colloqui esplorativi e consultazioni con la Commissione UE in merito alla forma e ai contenuti di un eventuale accordo di libero scambio in campo agricolo.La decisione di intraprendere negoziati formali potrebbe essere presa nel 2007.
Nel frattempo è entrato in vigore un accordo di libero scambio,con concessioni in ambito agricolo,con la Repubblica di Corea,un altro è stato firmato con l’Unione doganale dell’Africa australe.Il Consiglio federale ha deciso di concedere l’accesso in esenzione da dazio e da contingente a tutte le merci provenienti dai Paesi meno sviluppati.
■■■■■■■■■■■■■■■■
3.1 SVILUPPI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 217
Accordo di libero scambio nel settore agricolo Svizzera – UE?
Nel gennaio 2006 il Consiglio federale ha incaricato il DFE e il DFAE di studiare la fattibilità di un accordo di libero scambio nel settore agricolo con l’UE.Dai primi risultati è emerso che un simile accordo potrebbe essere vantaggioso dal profilo economico e sostenibile in termini di politica agricola,se prendesse in considerazione tutta la catena di produzione nel settore agroalimentare così come gli ostacoli al commercio di natura tariffaria e non.L’allineamento al livello di prezzi dell’UE rappresenterebbe,tuttavia, una sfida considerevole per l’agricoltura così come per i settori a monte e a valle.A seconda dell’impostazione della fase di transizione sarebbero indispensabili misure collaterali a tempo determinato.Sulla scorta di tali considerazioni,in data 10 marzo 2006,il Consiglio federale ha deciso di approfondire il progetto,avviando una consultazione delle cerchie interessate in Svizzera.
A fine maggio 2006 vi sono stati contatti informali con la Commissione UE.I temi sul tappeto sono andati oltre l’interesse di base dell’UE ed in particolare hanno toccato: l’armonizzazione delle prescrizioni in ambito non tariffario e nel quadro dell’omologazione di mezzi di produzione e prodotti alimentari,l’estinzione regionale dei diritti di protezione della varietà e in materia di brevetti per prodotti fitosanitari,i medicamenti ad uso veterinario e le sementi,il riconoscimento dell’equivalenza in ambito non armonizzato (principio del Cassis de Dijon) e gli aspetti istituzionali.Dai contatti avvenuti in Svizzera e a Bruxelles è emerso un interesse di massima a proseguire il progetto,chiarendo ulteriori aspetti.
A fine giugno il Consiglio federale ha deciso di intraprendere una serie di colloqui esplorativi con la Commissione UE in merito ai punti essenziali in termini di forma e contenuti di un eventuale accordo di libero scambio.Parallelamente vanno valutate le conseguenze a livello macroeconomico e su specifici settori,elaborate misure collaterali adeguate e analizzato l’inserimento di un accordo di libero scambio nelle esistenti politiche.
Il Consiglio federale deciderà se intavolare negoziati formali per un accordo di libero scambio nel settore agroalimentare presumibilmente nel 2007,sulla scorta dei risultati di questi colloqui esplorativi.
3.1 SVILUPPI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 218
■ Sviluppi
Accordo agricolo Svizzera – UE
L’accordo del 21 giugno 1999 tra la Confederazione Svizzera e la CE sul commercio di prodotti agricoli (accordo agricolo) mira a migliorare il reciproco accesso al mercato per i prodotti agricoli mediante la riduzione di dazi,sussidi all’esportazione e ostacoli tecnici al commercio e riconosce l’equiparabilità delle prescrizioni in materia di protezione dei vegetali,agricoltura biologica e di lotta alle epizoozie.
Fulcro della parte dedicata alle tariffe è la completa e mutua liberalizzazione del commercio caseario.Dal 1°giugno 2007 Svizzera e UE potranno commercializzare liberamente qualsiasi tipo di formaggio,senza limitazioni quantitative,aiuti all'esportazione o dazi.
In ambito non tariffario,invece,un nuovo punto saliente è l’applicazione del principio dell’equivalenza alle derrate alimentari di origine animale.A tal fine la legislazione elvetica è stata armonizzata con il diritto europeo in materia di igiene e sono stati condotti negoziati con l’UE incentrati proprio sul tema dell’equivalenza.L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP),l’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) e l’Ufficio federale di veterinaria (UFV) hanno eseguito i lavori preliminari nel quadro di un progetto comune.Nella prima tappa,conclusa già il 1°gennaio 2006,è stata confermata l’equiparabilità delle norme in materia di latte e latticini.In futuro (presumibilmente dalla fine del 2006) saranno eliminati diversi ostacoli al commercio per tutti gli altri prodotti alimentari di origine animale,agevolandone l’accesso al mercato.
■ Comitato agricolo misto
Il Comitato misto per gli accordi agricoli tra Svizzera e UE si è riunito per la quinta volta il 25 novembre 2005.La riunione si è svolta a Bruxelles sotto la presidenza svizzera.
Il Comitato misto ha approvato la richiesta del Principato del Liechtenstein di aderire all’accordo agricolo bilaterale.Il carteggio che disciplina l’estensione dell’accordo dovrebbe essere finalizzato da Svizzera,UE e Principato del Liechtenstein nel novembre 2006 e successivamente sottoposto,per approvazione,al Consiglio federale.
Nel 2005,il Comitato misto ha emesso due decisioni in merito alla semplificazione amministrativa del commercio di vini e del commercio di vegetali nonché altre due decisioni sulle concessioni doganali in relazione all’allargamento ad Est dell’UE e sull’aggiornamento dell’allegato sui prodotti biologici.Anche gli allegati nel settore dei vini e dei superalcolici dovrebbero essere adeguati.Per quanto concerne i superalcolici, l’UE provvederà ad adeguare la sua lista di prodotti non appena verranno create le necessarie basi legali.
Per i prodotti biologici,in vista dell’aggiornamento degli allegati dell’accordo agricolo, è stato illustrato come adeguare le norme svizzere ed europee senza incappare in particolari problemi.L’eventualità che la Svizzera prenda parte al Comitato permanente per l’agricoltura biologica per assicurare lo scambio di informazioni deve essere ancora vagliata.Per quanto concerne l’etichettatura del pollame,la Svizzera ha adeguato le sue norme con effetto al 1°gennaio 2006,garantendo l’equiparabilità delle etichette svizzere con quelle dell’UE.
3.1 SVILUPPI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 219 3.ASPETTIINTERNAZIONALI
Le parti hanno discusso anche la questione del Baden-Württemberg relativa ad eventuali doppi pagamenti per gli agricoltori residenti in Svizzera,che gestiscono superfici in Germania.Il Consiglio federale ha deciso di dedurre i pagamenti effettuati dall’UE dai pagamenti diretti svizzeri a condizione che la Svizzera sia informata sui contadini svizzeri che ricevono pagamenti da parte dell’UE.
Il gruppo di lavoro DOP,nominato ad hoc dal Comitato misto,ha riconosciuto l’equivalenza delle legislazioni,individuando i casi problematici (denominazioni protette da una parte e utilizzate dall’altra).Con decisione del 10 giugno 2005 il Consiglio federale ha approvato l’avvio di negoziati in vista di un riconoscimento reciproco delle DOP (denominazioni di origine protette) e delle IGP (indicazioni geografiche protette).Dopo le denunce mosse da USA e Australia e le conclusioni del panel OMC,l’UE non ha ancora formulato alcun mandato negoziale,pur condividendo l’interesse della Svizzera di siglare un simile accordo e la volontà di risolvere i casi problematici.
Politica agricola comune dell’UE
Nel 2006 sono stati ulteriormente sviluppati alcuni ambiti della Politica agricola comune (PAC) dell’UE.
In data 24 novembre 2005,il ministro per l’agricoltura dell’UE ha deciso di procedere alla riforma del disciplinamento del mercato dello zucchero.Il prezzo di garanzia dello zucchero raffinato verrà ridotto del 36 per cento entro quattro anni.Per gli agricoltori, la riduzione di prezzo,pari mediamente al 64,2 per cento,verrà compensata mediante un contributo non vincolato alla produzione bensì al rispetto di determinati standard concernenti la protezione dell’ambiente e la gestione del suolo,che sarà integrato nel premio aziendale.Nei Paesi in cui la quota di produzione subirà una diminuzione del 50 per cento e oltre,per un periodo limitato a cinque anni,potrà essere introdotto un contributo supplementare vincolato alla produzione per un importo pari al 30 per cento delle perdite di reddito.Occorre elaborare disposizioni nuove e meno rigide per la riconversione volontaria in modo che i produttori meno competitivi siano incentivati ad abbandonare il settore dello zucchero.Sull’arco di quattro anni verrà progressivamente ridotto,fino alla completa soppressione,l’intervento che prevede l’acquisto delle eccedenze di zucchero.Ai Paesi in via di sviluppo continuerà ad essere garantito un accesso preferenziale al mercato dell’UE.Per i Paesi ACP (Africa,Carabi e Pacifico) che necessitano di aiuti,nel 2006 è stato creato un programma di sostegno per il quale sono stati stanziati 40 milioni di euro.Per maggiori dettagli sulle conseguenze di questa riforma sulla politica svizzera relativa al mercato dello zucchero si rinvia al capitolo 2.1 Produzione e smercio.
All’inizio del 2006 la Commissione UE ha presentato una strategia per i carburanti biologici.I tre obiettivi principali sono la promozione di questi carburanti sia nell’UE che nei Paesi in via di sviluppo,il miglioramento della loro competitività dal profilo dei costi e il potenziamento della ricerca nel settore dei carburanti di «seconda generazione» nonché il sostegno dei Paesi in via di sviluppo dove la produzione di carburanti biologici potrebbe contribuire ad una crescita economica sostenibile.
3.1 SVILUPPI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 220
■ Negoziati sulle DOP
Dopo oltre vent’anni di negoziati,il 10 marzo 2006,a Londra,è stato siglato l’accordo bilaterale sui vini tra UE e USA.I punti fondamentali dell’accordo sono:1.limitazione dell’utilizzo negli USA di alcuni nomi di vino quali porto, sherry e champagne,che prima dell’accordo venivano considerati denominazioni generiche;2.riconoscimento delle procedure di vinificazione utilizzate negli USA che non rientrano tra le eccezioni dell’UE;3.esenzione dei vini comunitari dalle prescrizioni in materia di certificazione vigenti negli USA dal 2004.
L’allarme influenza aviaria ha causato un notevole calo dei consumi e dei prezzi di pollame e uova in molti Paesi membri dell’UE.Pertanto alla fine di aprile 2006 il Consiglio e il Parlamento europei hanno accolto la proposta della Commissione di farsi carico eccezionalmente del 50 per cento dei costi dei provvedimenti di sostegno al mercato dettati dal massiccio calo dei consumi e dei prezzi di pollame e uova.
Ad inizio aprile 2006,700 rappresentanti del mondo politico europeo,di organi dell’UE e di ambienti scientifici e commerciali nonché di diverse ONG hanno partecipato ad una conferenza di esperti a Vienna per discutere delle future strategie per la coesistenza di piante coltivate transgeniche,convenzionali e biologiche.Fondamentalmente dalla conferenza è emerso che,viste le esperienze limitate nella coltivazione di piante OGM nell’UE e l’introduzione non ancora completata dei relativi provvedimenti nei Paesi membri,attualmente non è giustificato elaborare norme a livello comunitario concernenti la coesistenza.
3.1 SVILUPPI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 221
■ Conferenza ministeriale di Hong Kong (13–18 dicembre 2005)
L’estate 2006 è stata caratterizzata dal fallimento del ciclo negoziale avviato a Doha nel 2001.Dopo mesi di continue discussioni a Ginevra,così come a margine del vertice del G8 di S.Pietroburgo (15–17 luglio),i membri dell’OMC hanno deciso di rinviare a tempo indeterminato i negoziati conclusivi.In particolare gli USA,alle prese con le elezioni per il Congresso che si terranno a metà novembre,non sono sembrati intenzionati a fare concessioni,soprattutto nel settore agricolo,e sono destinate ad entrare in gioco altre decisioni politiche.Date le circostanze la ripresa dei negoziati potrebbe essere lontana;se ne riparlerà tra mesi se non anni.
La seconda metà del 2005 è stata consacrata essenzialmente alla preparazione della conferenza ministeriale prevista per il gennaio 2006,considerata un evento decisivo, anche se,in occasione di una riunione a margine del World Economic Forum (WEF) di Davos,i ministri hanno dovuto constatare che i progressi fatti in relazione ai fascicoli principali sono stati decisamente pochi.Le discussioni sono state riprese con più o meno slancio e i ministri hanno comunque incaricato i loro delegati partecipanti alla conferenza di elaborare definitivamente le modalità entro fine aprile.In occasione della conferenza di Hong Kong i 149 partecipanti hanno ribadito la decisione di sopprimere i contributi alle esportazioni entro il 2013 nonché alcuni parametri della formula di riduzione del sostegno interno.
Contributi alle esportazioni. La Svizzera ha sostenuto l’UE la quale chiedeva che tutte le forme di contributi alle esportazioni venissero considerate allo stesso modo.I ministri hanno cercato di definire le pratiche da abolire:elementi dei contributi nei crediti all’esportazione,aiuti alimentari provenienti dalle eccedenze e imprese commerciali di stato.È stata creata una «categoria sicura»,la cosiddetta safe box per assicurare il flusso di aiuti alimentari,partendo dal presupposto che questi non hanno effetti di distorsione del mercato.I destinatari degli aiuti alimentari (come anche i grandi donatori) si sono opposti al fatto che vengano vietati tutti gli aiuti in natura,soprattutto in situazioni di emergenza.In Svizzera nel 2003 i contributi alle esportazioni ammontavano a 206 milioni di franchi;nel 2005 si è scesi a quota 145 milioni di franchi.
Sostegno interno. In questo ambito i membri hanno discusso le formule di riduzione del sostegno aggregato e dell’importo totale dei contributi concessi sul piano interno. Si tratta di due formule,ciascuna a tre fasce,in cui vengono classificati i membri.Nella fascia superiore si colloca l’UE,in quella media USA e Giappone e nella fascia inferiore il resto dei membri.Le aliquote di riduzione aumentano di fascia in fascia.I membri hanno insistitosu una riduzione «effettiva» del livello di sostegno,che dovrebbe basarsi sul reale livello di sostegno e non sul livello di impegno scaturito dai negoziati dell’Uruguay Round.
OMC
3.1 SVILUPPI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 222
■ Riunioni di Ginevra (gennaio–giugno 2006)
Accesso al mercato. A questo riguardo per i Paesi industrializzati,non è stato possibile condurre trattative a livello ministeriale bensì colloqui tecnici.Il testo approvato dai ministri ribadisce l’idea di una formula di riduzione a quattro fasce e «prodotti sensibili» (con riduzioni più contenute dei dazi,aumentando tuttavia i volumi d’importazione sotto forma di contingenti doganali) nonché «prodotti speciali» strategici per i Paesi in via di sviluppo.
Dopo Hong Kong si sono susseguite numerose riunioni tecniche nel corso delle quali sono stati affrontati tre aspetti principali nonché alcuni temi affini.Le discussioni hanno portato all’elaborazione,da parte del presidente dei negoziati agricoli,di documenti di lavoro in cui sono state fissate le posizioni degli Stati membri.Si è tentato di concludere nel miglior modo possibile i lavori entro fine aprile,termine fissato dai ministri per la maggior parte dei temi sul tappeto,tuttavia senza successo.Di conseguenza è stata concessa una proroga fino a giugno.
Accesso al mercato. Le discussioni hanno riguardato soprattutto il trattamento dei prodotti sensibili.Parallelamente sono state presentate con successo le richieste dei Paesi in via di sviluppo.Sono state affrontate le questioni concernenti la gamma dei prodotti speciali,i contenuti del meccanismo di protezione speciale nonché la designazione e il trattamento dei prodotti tropicali.Al contrario sono rimaste praticamente invariate le questioni del «capping» delle aliquote di dazio (limite massimo assoluto) e del numero nonché del trattamento di prodotti sensibili.Poco prima della riunione ministeriale di giugno è apparso evidente che nessuno dei delegati aveva intenzione di indicare cifre concrete,delegando di fatto questo compito ai ministri.
■ Riunione ministeriale ristretta di Ginevra (29giugno–1°luglio2006)
Quella che doveva essere una tappa decisiva del ciclo negoziale di Doha si è trasformata in un nulla di fatto data la poca flessibilità dei ministri presenti.Gli USA,in pieno clima pre-elettorale per il voto al Congresso,sono rimasti fermi sulle loro posizioni, soprattutto per quanto concerne il fascicolo agricolo.Dal canto loro,nemmeno l’UE e il gruppo del G20 sono sembrati disposti a cedere di un millimetro.La riunione ministeriale è stata chiusa prima del previsto e senza raggiungere i risultati auspicati.Il direttore generale ha dichiarato lo stato d’emergenza e ha dato seguito alla richiesta degli Stati membri di assumere un ruolo di catalizzatore per tentare di raggiungere compromessi in sede di incontri bilaterali.Tuttavia ciò non è stato sufficiente ed il ciclo di negoziati si è interrotto con un nulla di fatto.
3.ASPETTIINTERNAZIONALI 3.1 SVILUPPI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 223
Paesi meno sviluppati
Il 15 giugno 2006 il Consiglio nazionale ha approvato all’unanimità la legge federale concernente la modifica del decreto federale del 9 ottobre 1981 sulla concessione di preferenze tariffali a favore dei Paesi in sviluppo (D sulle preferenze tariffali;RS 632.91, http://www.admin.ch/ch/i/ff/2006/2759.pdf),abrogando la limitazione della durata di validità del decreto al 28 febbraio 2007.
Nel quadro del sistema generale di preferenze (SGP),in data 18 luglio 2006,il Consiglio federale ha avviato una consultazione presso gli esperti doganali incentrata sulla revisione dell’ordinanza del 29 gennaio 1997 concernente le aliquote di dazio preferenziali a favore dei Paesi in sviluppo (ordinanza sulle preferenze tariffali;RS 632.911). La revisione comprende i seguenti punti:
–soppressione di tutti i dazi a favore dei Paesi meno sviluppati (PMS) a decorrere dal 1°marzo 2007; –estensione dei dazi preferenziali concessi nei confronti dei PMS ai Paesi poveri fortemente indebitati (HIPC) – Costa d’avorio,Congo Brazaville e Kirgistan – a condizione che siano autorizzati in virtù degli accordi GATT (clausola di abilitazione); –annullamento dei dazi preferenziali per i Paesi in via di sviluppo più progrediti o per singoli prodotti originari di questi Paesi (graduazione parziale).
Nel dicembre 2005,in occasione della conferenza ministeriale dell’OMC di Hong Kong, i membri si sono impegnati,a partire dal 2008 o al più tardi entro l’inizio del periodo di attuazione di un eventuale accordo di Doha,a concedere ai PMS un accesso al mercato in esenzione da dazio e contingenti per almeno il 97 per cento delle voci di tariffa.
Negli anni 2002 e 2004,la Svizzera ha già realizzato due tappe della riduzione dei dazi a favore dei PMS.I rimanenti dazi dei capitoli di tariffa 1–24 hanno un importo che varia dallo 0 al 45 per cento dell’aliquota ordinaria.La quota delle importazioni dai PMS è esigua e rappresenta soltanto lo 0,12 per cento delle importazioni svizzere.La terza tappa,prevista per marzo 2007,è già stata illustrata precedentemente.Entro quella data verranno ridotti i dazi di altri due prodotti:zucchero (totale liberalizzazione, coordinata con lo scadenzario dell’UE,prevista per il mese di luglio 2009) e rotture di riso (coordinata con l’UE,prevista per settembre 2009).
Accordi di libero scambio con Paesi al di fuori dell’UE
Il fallimento dei negoziati OMC ha fatto sì che,già nel 2005,molti Paesi intensificassero negoziati paralleli incentrati su accordi bilaterali di libero scambio.Nel confronto internazionale,la Svizzera è un’economia relativamente piccola e per questo è determinante che per le sue esportazioni (merci e servizi) possa ottenere un migliore accesso e più sicurezza anche sui mercati extraeuropei o,per lo meno,che non sia scalzata dalla concorrenza.Attualmente accanto agli accordi bilaterali con l’UE,la Svizzera ha concluso altri 14 accordi di libero scambio.
3.1 SVILUPPI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 224
Il 15 dicembre 2005 è stato firmato un accordo di libero scambio di ampia portata con la Repubblica di Corea,entrato in vigore il 1o settembre 2006.L’accordo di libero scambio con la Corea riguarda il commercio di prodotti industriali (inclusi i prodotti agricoli trasformati nonché i pesci e altri prodotti del mare),il commercio di servizi,la proprietà intellettuale,gli acquisti pubblici e la concorrenza.Oltre all’accordo di libero scambio,Svizzera,Liechtenstein e Islanda hanno concluso con la Corea anche un accordo sugli investimenti,che riguarda l’accesso al mercato per nuovi investimenti e la protezione degli investimenti già effettuati.Tale accordo sostituisce l’accordo bilaterale del 1971 tra Svizzera e Corea sulla protezione degli investimenti.Il commerciodi prodotti agricoli non trasformati è disciplinato nell’ambito di accordi bilaterali fra i singoli Stati AELS e la Corea.Gli accordi sottoscritti con la Corea mirano a migliorare su vasta scala l’accesso al mercato e la sicurezza giuridica per le esportazioni svizzere di merci e servizi.Gli accordi garantiscono,inoltre,l’autorizzazione e la protezione degli investimenti nonché la tutela dei diritti alla proprietà intellettuale.Essi aumentano la competitività dell’economia svizzera sul mercato coreano,poiché innanzitutto,permettono di ovviare alle discriminazioni risultanti da accordi preferenziali attuali e futuri conclusi dalla Corea con altri Paesi.Un altro vantaggio concorrenziale deriva dal fatto che gli Stati AELS potranno fruire di un accesso preferenziale al mercato,di cui attualmente non beneficiano i principali concorrenti che sono l’UE,gli USA e il Giappone.La Corea,finora,ha concluso accordi di libero scambio con Cile e Singapore ed è in trattativa con gli Stati ASEAN,il Giappone e il Canada.
Nell’agosto 2005 sono stati portati a termine con successo i negoziati con l’Unione doganale dell’Africa australe,SACU (Botswana,Lesotho,Namibia,Sudafrica e Swaziland).Trattasi di un accordo sul commercio di merci che riguarda sia i prodotti industriali (inclusi i prodotti agricoli trasformati,pesci e altri prodotti del mare) che quelli agricoli non trasformati.Data la mancanza di basi legali in alcuni Stati SACU non è stato possibile concludere un accordo di libero scambio di vasta portata.Particolarmente interessante è il fatto che,per la prima volta,gli Stati AELS si sono trovati a condurre negoziati con un’unione doganale composta da cinque Stati membri che hanno diversi livelli economici (il Lesotho rientra nei Paesi meno avanzati) e forme di governo (repubbliche e monarchie).Per questo motivo la firma e la ratifica hanno richiesto tempi assai lunghi.L’accordo dovrebbe entrare in vigore nel corso del 2007.
Negoziati sono in atto,o in programma,con i seguenti Paesi:Canada,Egitto,Thailandia,Algeria,Consiglio di cooperazione del Golfo (Kuwait,Qatar,Oman,Arabia Saudita,Bahrain,Emirati Arabi Uniti),Giappone,Indonesia,Mercosur,Malesia,Siria, Ucraina,Russia (dopo l’ingresso nell’OMC),Serbia e Montenegro.
3.1 SVILUPPI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 3.ASPETTIINTERNAZIONALI 225
■ Revisione dell’indicatore
OCSE
L’indicatore PSE (Producer Support Estimate),messo a punto dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) per determinare il sostegno in ambito agricolo,indica il valore monetario dei trasferimenti annui dai contribuenti e dai consumatori ai produttori agricoli.Il PSE della Svizzera è composto da:sostegno del prezzo di mercato,promozione dello smercio,pagamenti diretti,contributi per il miglioramento delle basi e protezione alla frontiera.Il PSE specifico per un Paese indica la quota percentuale del valore della produzione che l’agricoltura di tale Paese riceve, direttamente o indirettamente,da consumatori e contribuenti (e non attraverso il mercato).Con un PSE pari al 68 per cento,nel 2005,la Svizzera guidava la classifica dei Paesi OCSE.Il PSE specifico per un prodotto indica la quota dei trasferimenti da contribuenti e consumatori rispetto al valore della produzione di tale merce e Paese.Ad esempio,nel 1986,in Svizzera,il PSE per il latte ammontava all’87 per cento circa mentre attualmente è sceso al 68 per cento.L’indice PSE,che viene pubblicato annualmente nel rapporto di monitoraggio e valutazione dell’OCSE,è considerato il principale indicatore economico nel settore agricolo a livello internazionale e,di conseguenza, gode di una certa risonanza anche a livello mediatico.Il PSE,in quanto indicatore del sostegno nel settore agricolo,non è soltanto un elemento d’interesse per le persone attive in questo settore e per i politici,bensì trova spazio anche nel dibattito sulla liberalizzazione del commercio internazionale.
Da diversi anni l’OCSE lavora alla revisione incentrata sulla classificazione del PSE che suddivide in categorie i vari provvedimenti di sostegno dei diversi Paesi.La revisione ha l’obiettivo di fornire un quadro più differenziato e trasparente delle riforme agrarie attuate dai Paesi membri e della tendenza ad abbandonare il sostegno del prezzo di mercato per provvedimenti non vincolati alla produzione.La revisione tange essenzialmente la classificazione dei provvedimenti PSE mentre il metodo di calcolo e quindi il valore finale del PSE dei singoli Paesi non subiscono variazioni di rilievo.Nel caso del PSE specifico per un prodotto si pone la questione di quali provvedimenti di sostegno in futuro dovranno/potranno essere assegnati a un determinato prodotto.Meno i provvedimenti sono vincolati ai prodotti,più arbitraria sarà la ripartizione dei mezzi finanziari tra i vari prodotti e pertanto maggiore il rischio di mal interpretare l’indicatore.Su questo punto gli esperti dell’OCSE hanno pareri discordi.Alcuni sostengonoil metodo attualmente applicato,che prevede l’assegnazionead un prodotto di tutti i provvedimenti di sostegno attraverso una chiave di riparto,mentre altri ritengono che l’unica soluzione economicamente sostenibile sia far rientrare nel PSE specifico per un prodotto soltanto i provvedimenti di sostegno che sono direttamente classificabili (p.es.dazio o contributi per le barbabietole da zucchero).A seconda delle conclusioni che emergeranno dalla discussione il PSE specifico dei prodotti potrebbe subire notevoli variazioni.Non è ancora chiaro quando e se il PSE rivisto sarà introdotto nel rapporto di monitoraggio e di valutazione.
PSE 3.1 SVILUPPI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 226
3.2Confronti sul piano internazionale
Il presente capitolo presenta un confronto internazionale tra i prezzi alla produzione e quelli al consumo.I costi unitari dei fattori di produzione,salvo quelli relativi all’orzo e al granoturco,non sono oggetto del presente confronto.
Perché fare un confronto internazionale?
Il confronto internazionale dei prezzi serve per «conoscersi» meglio.Evidenzia la differenza dei costi di produzione tra i Paesi considerati,fa luce sui motivi del turismo degli acquisti transfrontaliero e serve a definire i provvedimenti da adottare alla frontiera (possibile riduzione dei dazi doganali nell’ambito degli accordi di libero scambio). Inoltre,questo confronto mostra al contribuente i notevoli sforzi profusi dall’agricoltura svizzera dal profilo della competitività in termini di prezzi.
Il prezzo non è l’unico aspetto importante della competitività,vi sono anche altri elementi che determinano il successo di un prodotto su un determinato segmento di mercato.Qualità,sicurezza,fama dei prodotti,pubblicità,rete di distribuzione,potere di vendita e prestazioni legate ai prodotti sono componenti essenziali per il successo di mercato.
■■■■■■■■■■■■■■■■
3.2 CONFRONTI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 227
Metodo e definizione
Per effettuare il confronto internazionale dei prezzi ci si è basati su mercati identici, simili o importanti.Ciò presenta alcune difficoltà,tra cui la scelta dei prodotti,la disponibilità dei dati,la pertinenza dei valori,i diversi metodi di produzione e di commercializzazione nonché gli influssi monetari.Per quanto concerne i prezzi utilizzati per il confronto internazionale di cui nel presente capitolo si tratta di:
–prezzi medi nazionali,il che significa che i valori minimi e massimi a seconda della regione o della trasformazione dei prodotti (prezzo alla produzione) vengono ignorati;
–fattori:per una questione di rappresentatività i prodotti (qualità,label),i presupposti per la commercializzazione (quantità,livello di commercializzazione),i canali di distribuzione e i metodi di calcolo del valore medio si differenziano da Paese a Paese;
–prezzi lordi,il che significa: –i prezzi osservati sul mercato (nel quadro della politica agricola adottata dai singoli Paesi).I prezzi alla produzione s’intendono al netto dell’imposta sul valore aggiunto,che tuttavia è inclusa nei prezzi al consumo,in quanto si tratta di un’imposta che dev’essere versata dai consumatori; –salvo controindicazioni i prezzi non sono corretti in base al diverso potere d'acquisto dei singoli Paesi.A tal proposito si rinvia alle pubblicazioni dell’OCSE (www.oecd.org/std/ppp),d’Eurostat (http://epp.eurostat.ec.europa.eu) e dell’UBS, (http://www.ubs.com/1/i/career_candidates/experienced_professionals.html? newsId=103137).
L’accento non è quindi posto sui valori assoluti,bensì sulle evoluzioni registrate nel tempo.
3.2 CONFRONTI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 228
I ricavi dei produttori derivati dalla vendita di un paniere standard fungono da base di confronto.Il paniere standard è composto dalla produzione media (1998–2000) svizzera di 15 dei 17 prodotti agricoli oggetto del presente confronto internazionale dei prezzi.Le statistiche sui prezzi delle barbabietole da zucchero e della colza praticati negli USA non erano disponibili e pertanto queste produzioni sono state escluse dal paniere standard.La sua composizione è indicata nel dettaglio in calce alla tabella 53b negli allegati.Rappresenta 3,2 milioni di tonnellate di latte,2,7 milioni di suini,35,5 milioni di polli,eccetera.La composizione della produzione svizzera è applicata ai Paesi presi a confronto.
I prezzi dell’UE (UE-4/6) si riferiscono alle quattro nazioni confinanti con la Svizzera.Gli altri due Stati considerati sono i Paesi Bassi e il Belgio.Essi sono presi in considerazione per i prodotti per i quali raggiungono volumi ragguardevoli di produzione.Il calcolo del prezzo medio per l’UE-4/6 si basa sul volume di produzione 1995/2001 degli Stati considerati.La composizione del paniere standard e il peso dei Paesi dell’UE-4/6 sono considerati fissi nel corso degli anni onde evidenziare soltanto le variazioni di prezzo.
Qual è il livello dei prezzi agricoli svizzeri rispetto a quelli in vigore nell’UE e negli USA?
–Se gli agricoltori dell’UE-4/6 o degli USA vendessero il paniere standard svizzero nel 2003/05 a livello nazionale,otterrebbero circa la metà (risp.il 54 e il 47%) dei ricavi dei loro colleghi svizzeri.
–Rispetto a quanto illustrato sopra (in fr.svizzeri) gli agricoltori dei Paesi UE-4/6 o degli USA beneficiano tuttavia di condizioni migliori per quanto riguarda il potere d’acquisto.In effetti,secondo l’OCSE,nel 2003/05 uno stesso paniere rappresentativo di beni e servizi in Svizzera costava 100 franchi,mentre nei Paesi UE-4/6 80 franchi e negli USA 74 franchi.Dunque,se gli agricoltori dei Paesi UE-4/6 o degli USA vendessero il paniere standard svizzero a livello nazionale,disporrebbero di un potere d’acquisto equivalente rispettivamente al 68 e al 64 per cento dei loro colleghi svizzeri.
–Vi sono tuttavia delle differenze tra i singoli Paesi dell’UE.I ricavi del paniere standard nel periodo osservato rappresentano in Italia il 65 per cento,in Germania e in Francia il 54 per cento e in Austria il 51 per cento del prezzo del medesimo paniere in Svizzera nel 2003/05.
–Emergono differenze anche in funzione del prodotto.Nel 2003/05,i prezzi dei prodotti campicoli quali il frumento (30% del prezzo svizzero),l’orzo (35%),la colza (42%) e le patate (49%) praticati nell’UE-4/6 sono stati particolarmente bassi. Unica eccezione la barbabietola da zucchero che nell’UE è contingentata (52%).Il prezzo del latte,prodotto anch’esso contingentato nell’UE,ha raggiunto un valore abbastanza elevato nell’UE-5 (63%).
–Dal confronto «Paese-prodotto» emergono differenze ancor più marcate.Nel 2003/05 in Francia le pere venivano vendute ad un prezzo pari al 96 per cento di quello svizzero,mentre in Belgio il prezzo delle carote raggiungeva soltanto il 10 per cento di quello svizzero.
3.2 CONFRONTI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 3.ASPETTIINTERNAZIONALI 229
■ Prezzi alla produzione Tabelle 52–53b,pagine A59–A61
Andamento dei prezzi alla produzione nell'UE e in Svizzera
Latte (10 kg) 100 90 80 70 60 40 50 30 20 10
grosso(kg PM) Vitelli (kg PM) Suini (kg PM) Polli (2 kg PV) Uova (20 pz.) Frumento (10 kg) Orzo (10 kg) Mais da granella(10 kg) Barbabietole da zucchero (100 kg) Patate (20 kg) Colza (5 kg) Mele (10 kg) Pere (10 kg) Carote (10 kg) Cipolle (10 kg) Pomodori (5 kg) Paniere standard (mia. fr./anno)
Bestiame
UE 1990/92
Supplemento CH 1990/92
UE 2003/05
Supplemento CH 2003/05
Prezzi alla produzione della Svizzera rispetto all'UE-4/6
Latte Bestiame
da
Indice (CH = 100) 3.2 CONFRONTI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 230
0 16 14 12 10 8 6 4 2
In fr.
Fonti: UFAG, UST, Banca nazionale svizzera, USC, Eurostat, ZMP, Agreste 0
1990/92 2003/05
Fonti: UFAG, UST, Banca nazionale svizzera, USC, Eurostat, ZMP, Agreste
grosso Vitelli Suini Polli Uova Frumento Orzo Mais da granella Barbabietole
zucchero Patate Colza Mele Pere Carote Cipolle Pomodori Paniere standard
I prezzi agricoli svizzeri si avvicinano maggiormente a quelli praticati nell’UE o negli USA?
–Nell’arco di tempo fra il 1990/92 e il 2003/05 si è osservato un calo dei prezzi alla produzione (espressi in franchi svizzeri) per il paniere standard non soltanto in Svizzera (–25%),bensì anche nei Paesi dell’UE (–20%).Il calo dei prezzi nell’UE è riconducibile alle riforme agricole nonché all’indebolimento dell'euro (–14%) rispetto al franco svizzero.
–Il divario relativo tra Svizzera e UE nel periodo osservato è diminuito marginalmente. Il prezzo del paniere standard nell’UE ammontava al 51 per cento del prezzo svizzero nel 1990/92 contro l’attuale 54 per cento (2003/05).
–In valori assoluti l’allineamento dei prezzi svizzeri a quelli dell’UE è più significativo. La differenza fra i prezzi del paniere standard praticati in Svizzera e quelli nei Paesi confinanti (UE) ammontava al 49 per cento (3'553 mio.fr.) del prezzo del paniere svizzero nel 1990/92 ed è scesa al 46 per cento (2’484 mio.fr.) nel 2003/05.Ne consegue che il divario assoluto tra i prezzi in Svizzera e quelli nell'UE è diminuito di più di un terzo (–30%) tra i periodi considerati.
–Vi sono delle differenze tra i singoli Paesi dell’UE.Nel suddetto arco di tempo,la differenza dei prezzi del paniere standard,espressa in valori assoluti,è diminuita soprattutto rispetto alla Francia (–34%),all’Italia (–32%) e alla Germania (–29%), mentre il divario dei prezzi con l’Austria è diminuito meno sensibilmente (–8%).
–Emergono differenze anche in funzione del prodotto.Tra gli anni 1990/92 e 2003/05 il divario,espresso in valori assoluti,tra UE e Svizzera è diminuito soprattutto per quanto concerne colza (–71%),frumento (–43%),uova (–35%) e latte (–43%), mentre la differenza dei prezzi relativi al bestiame grosso (0%) è rimasta invariata. Nel caso delle cipolle il divario è addirittura aumentato (+70%).
1990/9219971998199920002001200220032005 2004 0 60 50 40 30 20 10 70 80 90 100 CHUE-4/6USA
Indice (CH 1990/92 = 100)
Andamento dei prezzi alla produzione del paniere standard
3.2 CONFRONTI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 3.ASPETTIINTERNAZIONALI 231
Fonti: UFAG, UST, Banca nazionale svizzera, USC, Eurostat, ZMP, Agreste, U.S. Department of agriculture
–Negli Stati Uniti,dal 1990/92 si è osservata una tendenza differente.I prezzi alla produzione (espressi in franchi svizzeri) hanno segnato un rialzo (+28%) fino al 2001,per poi subire un ribasso fino al 2003 e un nuovo rialzo nel 2004.Nel 2003/05 il prezzo del paniere standard negli USA è ritornato sullo stesso livello (+0%) di quello del periodo di riferimento 1990/92.Il corso del dollaro rispetto al franco svizzero è diminuito (–9%) tra i periodi considerati.Se confrontata con il periodo di riferimento (1990/92),la differenza del prezzo del paniere standard rispetto agli USA si è ridotta sia in valori relativi (dal 47% negli USA negli anni 2003/05 al 35% dei prezzi svizzeri negli anni 1990/92),sia in valori assoluti (–39%).
Il divario dei prezzi relativi alle derrate alimentari al dettaglio tra la Svizzera e i Paesi in esame è stato calcolato in base ai prezzi di un paniere standard al dettaglio,IVA inclusa.Questo paniere standard corrisponde a grandi linee al consumo annuo medio di un abitante della Svizzera (v.tabella 10 in allegato) delle 21 derrate alimentari oggetto del presente confronto internazionale.Si sottolinea «a grandi linee» in quanto,ad esempio,la categoria della carne di manzo è rappresentata soltanto dall’arrosto di manzo.Il paniere rappresenta 380 chilogrammi ossia il 91 per cento dei 417 chilogrammi di derrate alimentari (vino escluso) consumati annualmente da un abitante della Svizzera.La sua composizione è indicata nel dettaglio in calce alla tabella 55 negli allegati.
Andamento dei prezzi al consumo del paniere standard
■ Prezzi al consumo
0 60 50 40 30 20 10 70 80 90 110 100
Tabelle 54–55,pagine A62–A63
CHMedia superiore UE UE-4/5 Media inferiore UE USA
Fonti: UFAG, UST, ZMP (D), Uffici nazionali di statistica di F, B, A, USA, Ufficio di statistica della città di Torino (I)
Indice (CH 1990/92 = 100) 1990/9219971998199920002001200220032005 2004 3.2 CONFRONTI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 232
Del gruppo UE-4,com’è il caso per i prezzi alla produzione,fanno parte i Paesi confinanti,ossia Germania,Francia,Italia e Austria.Per quanto riguarda l’Italia,come base di riferimento sono stati considerati i prezzi relativi alla città di Torino.Per le verdure e laddove non sono disponibili dati dei Paesi confinanti sono state prese in considerazione le cifre del Belgio.Inoltre,in base ai prezzi nazionali minimi e massimi,è stato determinato un valore medio superiore e inferiore relativo ai Paesi UE-4/5.
Il peso dei singoli Paesi UE-4/6 (uscite delle economie domestiche nel 1998) e la composizione del paniere standard sono fissi onde evidenziare soltanto le fluttuazioni di prezzo durante l’anno.
Nel 2003/05 il prezzo al consumo del paniere standard nell’UE-4/6 ammontava al 62 per cento di quello dello stesso paniere acquistato in Svizzera,contro il 54 per cento per il prezzo alla produzione del paniere standard.I motivi per cui il prezzo al consumo europeo è più elevato rispetto a quello alla produzione possono essere riassunti nella maniera seguente:composizione del paniere standard al consumo diversa da quella del paniere standard alla produzione nonché influenza delle derrate alimentari importate come pure dell’imposta sul valore aggiunto che è più elevata nell’UE (circa 7% con variazioni tra Paesi e prodotti) rispetto alla Svizzera (2,4%).
In Svizzera,il prezzo al consumo del paniere standard è rimasto praticamente invariato (+2%) tra i due periodi in osservazione 1990/92 e 2003/05 mentre nell’UE è stata registrata una diminuzione dell’8 per cento.Di conseguenza,la differenza fra i prezzi praticati in Svizzera e quelli nei Paesi UE confinanti ammontava al 31 per cento (697 fr.) del prezzo del paniere svizzero nel 1990/92 ed è salita al 38 per cento (872 fr.) nel 2003/05.Ne consegue che il divario,in termini assoluti,tra i prezzi in Svizzera e quelli nell'UE è cresciuto di un quarto (+25% ossia +175 fr.) tra i periodi considerati.
Contrariamente al prezzo alla produzione,il divario tra Svizzera e UE registra una tendenza inversa per quel che concerne i prezzi al consumo.Questa evoluzione può essere spiegata,almeno in parte,dal rialzo osservato per le label svizzere (Bio,M-7,Coop Natura Plan),segnatamente nel settore della carne.
Le differenze tra i singoli Paesi rimangono comunque enormi.Mentre il prezzo al consumo del latte in Italia (Torino) supera quello svizzero e lo zucchero costa di più nell’UE,il prezzo delle cotolette di maiale è la metà di quello svizzero.Quest’ultima differenza si spiega in parte con il fatto che la carne di maiale nell’UE-4 proviene in gran parte da allevamenti convenzionali,mentre quella proposta nei negozi svizzeri è costituita nella misura del 60 per cento di carne di marca o label (dato del 2001).
Tra i periodi 1990/92 e 2003/05,i prezzi al consumo,espressi in franchi svizzeri,negli USA sono aumentati del 10 per cento mentre in Svizzera hanno registrato variazioni lievi (+2%).Il divario rispetto alla Svizzera è dunque diminuito,passando dal 51 per cento nel 1990/92 al 48 per cento del prezzo svizzero nel 2003/05.
3.2 CONFRONTI SUL PIANO INTERNAZIONALE 3 3.ASPETTIINTERNAZIONALI 233
Collaborazione al Rapporto agricolo 2006
■ Direzione del progetto, Werner Harder
segreteria
■ Autori
Alessandro Rossi
Monique Bühlmann
■ Ruolo e situazione dell’agricoltura
L’agricoltura,parte integrante dell’economia
Alessandro Rossi
Mercati
Jacques Gerber,Simon Hasler,Katja Hinterberger,Beat Ryser,Hans-Ulrich Tagmann
Situazione economica
Alessandro Rossi
Aspetti sociali
Esther Grossenbacher,Stefan Mann,Ruth Rossier
Ecologia ed etologia
Brigitte Decrausaz,Anton Candinas,Esther Grossenbacher,Hans-Jörg Lehmann
■ Provvedimenti di politica agricola
Produzione e smercio
Jacques Gerber
Strumenti sovrasettoriali
Friedrich Brand,Jean-Marc Chappuis,Emanuel Golder,Samuel Heger, Jacques Henchoz
Economia lattiera
Katja Hinterberger
Produzione animale
Simon Hasler
Produzione vegetale
Beat Ryser,Hans-Ulrich Tagmann
Pagamenti diretti
Thomas Maier,Daniel Meyer,Hugo Roggo,Olivier Roux,Beat Tschumi,Martin Weber, Michael Weber
3 234
Miglioramento delle basi
Miglioramenti strutturali e misure sociali collaterali
René Weber,Samuel Brunner,Willi Riedo
Ricerca,Istituto di allevamento equino,consulenza, formazione professionale,CIEA
Anton Stöckli,Urs Gantner,Geneviève Gassmann,Pierre-André Poncet,Roland Stähli
Mezzi di produzione
Lukas Barth,Olivier Félix,Markus Hardegger
Allevamento di animali
Karin Wohlfender
Sezione Ispettorato delle finanze
Rolf Enggist
■ Aspetti internazionali
Sviluppi sul piano internazionale
Krisztina Bende,Friedrich Brand,Jean Girardin,Gisèle Jungo,Fabian Riesen
Confronti sul piano internazionale
Jean Girardin
■ Servizi di traduzione Italiano:Patrizia Singaram,Floriana Dondina,Simona Stückrad
Tedesco:Yvonne Arnold
Francese:Christiane Bokor,Pierre-Yves Barrelet,Yvan Bourquard, Giovanna Mele,Elisabeth Tschanz,Marie-Thérèse Von Graffenried, Magdalena Zajac
■ Internet Denise Vallotton
■ Assistenza tecnica Hanspeter Leu,Peter Müller
235
236
ALLEGATO A1 ■■■■■■■■■■■■■■■■ Allegato Tabelle Strutture A2 Tabelle Mercati A4 Tabelle Risultati economici A14 Conto economico dell’agricoltura A14 Risultati d’esercizio A16 Tabelle Uscite della Confederazione A27 Uscite Produzione e smercio A27 Uscite Promozione dello smercio A27 Uscite Economia lattiera A28 Uscite Produzione animale A28 Uscite Produzione vegetale A29 Uscite Pagamenti diretti A30 Uscite Miglioramento delle basi A52 Uscite Agricoltura e alimentazione A58 Tabelle Aspetti internazionali A59 Atti legislativi,Terminologia e metodi A64 Abbreviazioni A65 Bibliografia A67
■■■■■■■■■■■■■■■■ Tabelle Strutture
Evoluzione delle aziende agricole,della superficie agricola utile e delle unità di bestiame grosso
A2 ALLEGATO
Tabella 1
ClassididimensioniinhaAziendeSuperficieagricolautileUnitàdibestiamegrosso disuperficieagricola utile199020002005199020002005199020002005 NumeroNumeroNumerohahahaNumeroNumeroNumero 0-16 6293 6092 8062 8951 33694382 55061 01661 507 1-313 1904 7623 81623 8288 8617 05034 46614 75313 001 3-58 2595 3934 02532 24321 34816 08542 47327 71420 980 5-1018 83313 14911 108141 40399 05683 756209 784127 361105 828 10-1518 92013 81211 806233 888171 817147 143341 563230 628194 006 15-2012 71011 17210 188218 771193 856176 906290 523247 517227 510 20-256 6777 2447 157147 772161 311159 578173 896191 057194 761 25-303 3644 4304 64991 271121 005126 97197 680130 901141 074 30-402 6744 1684 68090 726142 266159 71387 709142 628165 937 40-508751 5911 81438 67270 50180 53432 21461 91475 289 50-705079211 16928 84952 67267 47423 17242 70758 340 70-10012720931810 37117 02125 7507 41413 29021 673 > 1005077917 80211 44413 2166 3158 0259 418 Totale928157053763627106849010724921065118142975912995121289324 Fonte:UST
Evoluzione del numero di lavoratori nell'agricoltura
ALLEGATO A3
Tabelle 2
CategoriaLavoratoriatempopienoLavoratoriatempoparzialeTotale 199020002005199020002005199020002005 CapiaziendaUomini62 72049 33944 06726 16925 38523 82188 88974 72467 888 Donne1 4565244552 4701 8221 5343 9262 3461 989 Altri membri della famigliaUomini21 7968 74913 32322 72918 21217 62144 52526 96130 944 Donne14 36714 2819 79065 77047 66546 74980 13761 94656 539 ManodoperafamiliareTotale10033972893676351171389308489725217477165977157360 Manodopera extrafamiliare,svizzeriUomini12 45310 8367 9862 9495 1253 86715 40215 96111 853 Donne3 2002 5921 8823 3044 1943 3366 5046 7865 218 Manodopera extrafamiliare,stranieriUomini10 9108 0617 0081 7583 4543 03412 66811 51510 042 Donne6631 6131 4858471 9412 0661 5103 5543 551 ManodoperaextrafamiliareTotale27226231021836188581471412303360843781630664 LavoratoriTotale1275659599585996125996107798102028253561203793188024 Fonte:UST
■■■■■■■■■■■■■■■■ Tabelle Mercati
Superficie agricola utile secondo le forme di utilizzazione
A4 ALLEGATO
Tabella
3
Prodotto1990/9220032004200511990/92–2003/05 hahahaha% Cereali207292166558161753168449-20.1 Cerealipanificabili102840864198728188440-15.0 Frumento96 17382 42883 16684 141-13.4 Spelta2 1601 7662 2492 432-0.5 Farro,piccola spelta 2 181163165Segale4 4321 9901 6801 677-59.8 Miscele di cereali panificabili75542325-54.7 Cerealidaforaggio104453801397447280009-25.1 Frumento-2 0002 5696 340Orzo59 69539 36837 40137 821-36.0 Avena10 4344 4163 0282 960-66.8 Miscela di cereali da foraggio23834425825419.9 Mais da granella25 73921 09818 81620 779-21.4 Triticale8 34712 91312 40011 85548.4 Leguminose2258540149255202129.2 Piselli da foraggio (proteici)2 1124 9894 6004 825127.5 Favette14631124927890.9 Lupini-1017699Sarchiate36385330223360932355-9.3 Patate (comprese quelle da semina)18 33313 57813 33512 562-28.2 Barbabietole da zucchero14 30817 53918 62218 35227.0 Barbabietole da foraggio (zuccherine e semizuccherine)3 7441 9051 6521 441-55.5 Semioleosi1820322880232272320326.9 Colza16 73014 87515 75116 598-5.9 Girasole-5 4784 9815 086Soia1 4742 5272 4951 51948.0 Materieprimerinnovabili-124012391287Colza-1 1231 0881 117Altre (kenaf,canapa,ecc.)-117151170Verdureinpienocampo82508399881388405.3 Maisverdeedasilo382044038042433431119.9 Maggeseverdeefiorito3193824359235001041.8 Altra superficie coltiva aperta830168 329163 465170 21720 053.0 Superficiecoltivaaperta311741283475281303287715-8.8 Pratiartificiali9443612261812447411949029.4 Altra superficie coltiva3 9772 9893 0692 969-24.3 Totalesuperficiecoltiva410154409082408846410174-0.2 Frutticoltura6 9146 5976 7336 672-3.6 Viticoltura14 91914 92914 93714 9030.0 Miscanthus sinensis32392382387 844.4 Prati naturali,pascoli638 900626 446624 337624 705-2.2 Altro utilizzo nonché strame e torba7 3949 7629 4838 42624.8 Superficieagricolautile1078600106705510645741065118-1.2
1 Dati provvisori
2 Registrazione separata dal 2002
Fonti:viticoltura e frutticoltura:UFAG;altri prodotti:USC,UST
1 Dati provvisori
2 Media degli anni 1990/93
3 Variazione 1990/93–2002/05
Fonti:
Latte e latticini:USC (1990–98),dal 1999 TSM
Carne:Proviande
Uova:Aviforum
Cereali,sarchiate e semi oleosi:USC
Frutta:Associazione svizzera frutta,Interprofession des fruits et légumes du Valais
Verdura:Centrale svizzera dell'orticoltura
Vino:UFAG,Cantoni
ALLEGATO A5 Tabella 4 Produzione ProdottoUnità1990/922003200420051990/92–2003/05 % Latteelatticini Latte di consumot549 810494 635497 021488 412-10.3 Pannat68 13363 99763 92764 416-5.9 Burrot38 76640 85740 66440 2734.7 Latte in polveret35 84455 53651 04850 80446.4 Formaggiot134 400160 165162 397167 70821.6 Carneeuova Carne di manzot PM130 710102 789100 308100 024-22.7 Carne di vitellot PM36 65634 12733 67932 289-9.0 Carne suinat PM266 360229 658227 085236 165-13.3 Carne ovinat PM5 0656 1786 5966 19124.8 Carne caprinat PM541475488568-5.7 Carne equinat PM1 2121 0311 050941-16.9 Pollamet peso di vendita20 73332 35834 34133 36160.9 Uova in gusciomio.di pezzi6386806526573.9 Cereali Grano tenerot546 733428 300528 300516 400 1 -10.2 Segalet22 97810 50011 3009 400 1 -54.7 Orzot341 774218 000257 400232 000 1 -31.0 Avenat52 80721 50015 70015 400 1 -66.8 Mais da granellat211 04790 700180 900200 600 1 -25.4 Triticalet43 94067 90082 90069 300 1 67.0 Altrit11 46910 30012 50011 400 1 -0.6 Sarchiate Patatet750 000458 000526 700505 000 1 -33.8 Barbabietole da zuccherot925 8671 257 3001 455 8001 409 400 1 48.4 Semioleosi Colzat46 11445 30059 10057 000 1 16.7 Girasolet-17 33013 60015 200 1Altrit3 6586 0307 3204 540 1 63.0 Frutta(datavola) Melet91 503 2 93 864100 755102 90010.1 3 Peret-16 52917 20716 251Albicocchet3 407 2 8454 6253 355-21.7 3 Ciliegiet1 818 2 1 7042 0261 5881.3 3 Prugnet2 837 2 3 2282 9951 998-8.0 3 Fragolet4 2635 1095 7755 69529.6 Verdure(fresche) Carotet49 16254 08057 84455 92413.8 Cipollet23 50527 93932 35732 84432.1 Sedano rapat8 5069 5988 85210 78514.6 Pomodorit21 83030 05034 93132 03548.1 Lattuga cappucciot18 82115 46815 59015 667-17.2 Cavolfioret8 3315 5917 4416 461-22.0 Cetriolit8 6089 1459 3039 6698.9 Vino Vino rossohl550 276486 455606 909522 415-2.1 Vino biancohl764 525483 639552 261478 988-34.0
A6 ALLEGATO
Produzione di latticini Prodotto1990/922003200420051990/92–2003/05 tttt% Totaleformaggio13440016016516239716770821.6 Formaggio fresco4 38737 10136 82239 781763.9 Mozzarella-13 32113 33714 815Altro formaggio fresco-23 78023 48524 966Formaggio a pasta molle4 8126 7796 7276 56539 Tomme1 2491 8892 1812 03462.9 Formaggio a crosta fiorita,da semigrasso a grasso1 5731 6411 3971 455-4.8 Altro formaggio a pasta molle1 9903 2493 1493 07558.7 Formaggio a pasta semidura40 55646 65047 87849 43318.3 Appenzeller8 7258 0618 3009 188-2.4 Tilsiter7 7365 2014 4534 143-40.6 Formaggio per raclette9 89813 25613 11713 20433.3 Altro formaggio a pasta semidura14 19720 13222 00822 89852.7 Formaggio a pasta dura84 62968 92770 16071 050-17.2 Emmentaler56 58834 63233 50432 180-40.9 Gruyère22 46425 70826 72027 52918.6 Sbrinz4 6592 1471 7161 563-61.2 Altro formaggio a pasta dura9186 4408 2209 778787.4 Prodotti speciali 1 157088108795 226.7 Totaleprodottiabasedilattefresco6808227128347269017405356.8 Latte di consumo549 810494 635497 021488 412-10.3 Altri131 012218 199229 880252 12378.2 Totaleburro387664085740664402734.7 Burro speciale27 2007 2134 2194 192-80.9 Altro11 56633 64436 44536 081206 Totalepanna68133639976392764416-5.9 Totalelatteinpolvere3584455536510485080446.4 1 Formaggio di solo latte di pecora o di capra Fonti:USC (1990–98),dal 1999 TSM Tabella 6 Valorizzazione del latte commercializzato Prodotto1990/922003200420051990/92–2003/05 1000tlatte1000tlatte1000tlatte1000tlatte% Lattediconsumo549454456448-17.5 Lattetrasformato24902699273227559.6 in formaggio1 5311 2951 3231 372-13.1 in burro35649649448137.7 in panna430247247251-42.2 in altri latticini173661668652281.7 Totale30393152318732034.7 Fonti:USC (1990–98),dal 1999 TSM
Tabella 5
Tabella 7
Valorizzazione del raccolto della produzione vegetale
Media degli anni 1990/93
ALLEGATO A7
Prodotto1990/922003200420051990/92–2003/05 tttt% Patate Patate da tavola285 300162 800162 800166 800 1 -42.5 Patate destinate alla trasformazione114 700116 100126 700122 500 1 6.2 Patate da semina35 93326 70027 50027 000 1 -24.7 Somministrazione allo stato fresco agli animali225 96796 400150 100163 600 1 -39.5 Trasformazione in alimenti per animali146 90050 90055 70022 000 1 -70.8 Meleeperesvizzeredasidro (trasformazioneinstabilimentiartigianali)183006212203215682395768-30.83 Quantitativo di frutta da sidro per succo grezzo182 424 2 121 845156 59795 651-30.7 3 Sidro fresco da torchio10 477 2 11 0399 5289 166-5.4 3 Sidro per la fabbricazione di acquavite3 297 2 722598162-88.2 3 Succo concentrato165 263 2 109 044145 56881 195-31.4 3 Altri succhi (compreso l'aceto)3 387 2 1 0409035 128-20.1 3 Frutta pigiata582 2 187226117-72.3 3 Fabbricazionedibevandecontenenti alcoldidistillazione di mele e pere svizzere40 255 2 19 77217 18621 668-53.0 3 di ciliegie e prugne svizzere23 474 2 12 83413 32912 726-47.0 3 Verduresvizzerefrescheperlafabbricazione diderratealimentari Verdure congelate26 06126 47420 05924 104-9.7 Verdure da conserva (fagiolini,piselli,carote parigine)19 77612 58514 53214 354-30.1 Crauti8 0915 3156 1235 564-30.0 Rape1 5351 003924898-38.7
2
Fonti: Patate:swisspatat Frutta
Verdure
1 Dati provvisori
3 Variazione 1990/93–2002/05
da sidro:UFAG;bevande contenenti alcol di distillazione:Regia federale degli alcol
per la trasformazione:Centrale svizzera dell'orticoltura
A8 ALLEGATO
Commercio estero Prodotto1990/922003200420051990/92–2003/05 tttt% Esporta-Importa-Esporta-Importa-Esporta-Importa-Esporta-Importa-Esporta-Importazionizionizionizionizionizionizionizionizionizioni Latteelatticini Latte1923 00711822 3035722 64032623 055778.9-1.5 Yogurt1 1951710 64271817 0336937 3001 877875.46 347.1 Panna909251 0628821 3791 0124 2753 210146.36 705.4 Burro04 1546531 751598622 0410.0-61.7 Latte in polvere8 1583 26619 05440915 61738116 970545111.0-86.4 Formaggio62 48327 32849 59731 86650 87531 46151 70931 913-18.816.2 Carne,uovaepesce Carne di manzo2807 8731 0437 4741 15910 1031 22312 610307.727.8 Carne di vitello0916039503770972--36.5 Carne suina2881 9569011 56753413 49021610 036-2.8498.0 Carne ovina56 48906 46506 23206 073-100.0-3.6 Carne caprina0403038903390254--18.8 Carne equina04 60003 94504 21104 278--9.9 Pollame1039 94266345 97147042 53372442 0646 090.09.0 Uova031 4011524 850127 0647028 344--14.8 Pesci,crostacei e molluschi62031 13212934 64717336 82015737 011-75.316.1 Cereali Frumento6232 13453313 812107279 90178202 6291 145.914.4 Segale03 05702 06606 57802 779-24.6 Orzo43644 5041738 01011226 22517214 068-77.0-41.4 Avena13160 885646 858144 007047 408-98.3-24.3 Mais da granella19460 512343121 80235379 305532 57276 09691 416.852.7 Sarchiate Patate9 6958 7221 01833 3901 11938 35752520 210-90.8251.4 Zucchero40 882124 065218 282245 503271 611288 462302 485313 561546.1127.7 Semioleosi Semi oleosi489134 57064272 03749983 15560379 12718.8-42.0 Oli e grassi vegetali18 68057 7652 090108 6862 275105 1862 953110 957-86.987.4 Frutta(fresche) Mele683 1 12 169 1 1 8707 72616321 34661110 62929.9 2 2.1 2 Pere491 1 11 803 1 759 1352266 4803289 605-63.2 2 -27.3 2 Albicocche226 1 10 578 1 218 179106 34119 128-94.6 2 -21.8 2 Ciliegie256 1 1 062 1 486851 094251 561-96.6 2 12.4 2 Prugne e susine12 1 3 290 1 225 48424 42116 313-29.2 2 63.0 2 Fragole15011 023710 9444511 8967412 384-72.16.5 Uva2333 691935 6011334 205636 710-60.05.4 Agrumi161135 78034125 58238125 4365123 676-84.1-8.0 Banane8577 896372 1782873 538574 220-85.8-5.9 Verdure(fresche) Carote711 71007 197258 313705 877-55.4316.8 Cipolle8623 44405 778299 98163 401-98.685.5 Sedano rapa020602450823097-88.2 Pomodori40235 700740 922939 5214140 352-95.312.8 Lattuga cappuccio373 95412 44312 48002 394-98.2-38.3 Cavolfiore119 98508 66909 23118 580-97.1-11.6 Cetrioli6517 479516 660115 712316 113-95.4-7.5 Vino Vino rosso (in hl)3 4991 494 2947 0161 409 8799 9131 360 28611 7711 348 274173.4-8.1 Vino bianco (in hl)7 59076 8356 474196 7938 540223 08911 651228 17517.1181.1 1 Media degli anni 1990/93 2 Variazione 1990/93–2002/05 Fonti: Latte e latticini,uova,cereali,sarchiate,semi oleosi,frutta,verdura e vino:DGD Zucchero:réservesuisse
Tabella
8
Tabella 9
Commercio estero di formaggio
1 0406.1010,0406.1020,406.1090
2 0406.2010,0406.2090
3 0406.3010,0406.3090
4 0406.4010,0406.4021,0406.4029,0406.4081,0406.4089
5 0406.9011,0406.9019
6 0406.9021,0406.9031,0406.9051,0406.9091
7 0406.9039,0406.9059,0406.9060,0406.9099
ALLEGATO A9
Prodotto1990/922003200420051990/92–2003/05 tttt% Importazioni Formaggio fresco 1 4 1759 1879 4159 229122.2 Formaggio grattugiato 2 233634748833216.9 Formaggio fuso 3 2 2212 2492 1922 175-0.7 Formaggio a crosta fiorita 4 2 2762 1672 1512 080-6.3 Formaggio a pasta molle 5 6 6285 7965 6535 783-13.3 Formaggio a pasta semidura 6 11 795 4 7724 9174 892 Formaggio a pasta dura 7 7 0616 3856 921 -1.2 Totaleformaggioericotta2732831866314613191316.2 Esportazioni Formaggio fresco 1 252862987 166.7 Formaggio grattugiato 2 104719688-18.3 Formaggio fuso 3 8 2454 4314 8954 615-43.6 Formaggio a crosta fiorita 4 083130 Formaggio a pasta molle 5 301755406071 368.9 Formaggio a pasta semidura 6 54 102 7 1247 7338 959 Formaggio a pasta dura 7 37 73637 52237 128 -16.1 Totaleformaggioericotta62483495975087551709-18.8
Fonte:DGD
A10 ALLEGATO Tabella 10 Consumo pro capite Prodotto1990/9220032004200511990/92–2003/05 kgkgkgkg% Latteelatticini Latte di consumo104.3781.4080.9079.10-22.9 Panna6.438.408.308.2029.1 Burro6.205.605.605.60-9.7 Formaggio16.9019.9019.8019.7017.2 Formaggio fresco3.466.106.106.4079.2 Formaggio a pasta molle1.831.901.801.701.6 Formaggio a pasta semidura5.655.705.705.600.3 Formaggio a pasta dura5.966.206.206.002.9 Carneeuova Carne di manzo13.7110.1510.2310.39-25.2 Carne di vitello4.253.673.543.43-16.5 Carne suina29.7325.1524.8025.20-15.7 Carne ovina1.421.471.471.401.9 Carne caprina0.120.100.100.09-19.4 Carne equina0.750.600.630.63-17.3 Pollame8.0510.099.979.6923.2 Uova in guscio (pz.)199183182185-7.9 Cereali Pane e prodotti da forno50.7050.3050.7051.00-0.1 Sarchiate Patate e prodotti di patate44.1742.7240.2641.00-6.4 Zucchero (compreso lo zucchero nei prodotti trasformati)42.3754.7856.8560.8035.7 Semioleosi Oli e grassi vegetali12.8016.1315.8516.6026.5 Frutta(datavola) Mele15.26 2 13.5316.4315.13-0.4 3 Pere-3.473.163.42Albicocche2.04 2 1.221.481.67-27.5 3 Ciliegie0.39 2 0.350.420.425.1 3 Prugne e susine0.91 2 1.181.001.1118.5 3 Fragole2.242.182.382.413.7 Agrumi20.0917.0316.9016.58-16.2 Banane11.5310.089.919.95-13.4 Verdure(fresche) Carote7.538.318.918.2712.8 Cipolle3.864.575.704.8630.7 Sedano rapa1.291.341.301.465.9 Pomodori8.469.6310.039.7015.7 Lattuga cappuccio3.372.452.452.43-27.5 Cavolfiore2.711.932.252.02-23.7 Cetrioli2.972.772.802.80-6.1 Vino Vino rosso (in l)31.9727.1226.3325.59-17.6 Vino bianco (in l)14.4711.6611.7810.21-22.5 Totale vino (in l)46.4438.7838.1135.80-19.1 1 Dati in parte provvisori 2 Media degli anni 1990/93 3 Variazione 1990/93–2002/05 Fonti: Latte e latticini,uova,sarchiate,cereali e semi oleosi:USC Carne:Proviande Frutta,verdura e vino:UFAG
1 Media degli anni 1990/93
2 Variazione 1990/93–2002/05
3 Prezzi franco macello,escl.suini da carne franco fattoria,GQ:gestione della qualità Carne Svizzera
4 Il prezzo non si applica alle eccedenze
Fonti:
Latte:UFAG
Bestiame da macello,pollame,uova:USC
Cereali,sarchiate e semi oleosi:FAT
Frutta:Associazione svizzera frutta,Interprofession des fruits et légumes du Valais
Verdure:Centrale svizzera dell'orticoltura
ALLEGATO A11 Tabella 11 Prezzi alla produzione ProdottoUnità1990/922003200420051990/92–2003/05 % Latte Totale Svizzeracts/kg104.9775.5474.6372.41-29.3 Latte trasformato in formaggio (solo dal 1999) cts/kg-75.1673.8472.21Latte biologico (solo dal 1999)cts/kg-89.2185.4581.81Bestiamedamacello3 Vacche T3fr./kg PM7.825.786.626.16-20.9 Giovani vacche T3fr./kg PM8.136.487.126.94-15.8 Torelli T3fr./kg PM9.288.198.177.97-12.6 Buoi T3fr./kg PM9.838.188.147.95-17.7 Manzi T3fr./kg PM8.667.898.077.94-8.0 Vitelli T3fr./kg PM14.3912.1512.6113.20-12.1 Suini da carne,dal 2003 GQfr./kg PM5.834.474.544.02-25.5 Agnelli fino a 40 kg T3fr./kg PM15.4011.5310.2110.30-30.6 Pollameeuova Polli cl.I,franco fattoriafr./kg PV3.722.722.672.60-28.4 Uova da allevamento al suolo,a negozifr./100 pz.41.0236.0036.0638.08-10.5 Uova da allevamento in libertà,a negozifr./100 pz.46.2142.6742.2442.08-8.4 Cereali Frumento cl.Ifr./100 kg99.3461.1357.8452.42-42.5 Segalefr./100 kg102.3646.7643.9944.78-55.9 Orzofr./100 kg70.2445.8244.2642.24-37.2 Avenafr./100 kg71.4047.8444.6746.97-34.9 Triticalefr./100 kg70.6945.4944.9042.66-37.3 Mais da granellafr./100 kg73.5446.3143.3142.23-40.2 Sarchiate Patatefr./100 kg38.5536.2133.3834.30-10.2 Barbabietole da zuccherofr./100 kg14.8411.8711.8511.77-20.3 Semioleosi Colzafr./100 kg203.6781.6976.6076.83-61.5 Girasolefr./100 kg-85.7383.7482.00Frutta Mele:Golden Delicious Ifr./kg1.121.211.06 4 1.01 4 -8.5 2 Mele:Maigold Ifr./kg1.351.401.21 4 0.90 4 -17.4 2 Pere:Conférencefr./kg1.331.240.98 4 1.09 4 -20.5 2 Albicocchefr./kg2.092.802.092.3712.0 2 Ciliegiefr./kg3.203.403.503.709.4 2 Prugne:Fellenbergfr./kg1.401.701.552.0529.5 2 Fragolefr./kg4.775.405.605.0011.8 Verdure Carote (scorte)fr./kg1.091.371.261.3822.6 Cipolle (scorte)fr./kg0.891.061.190.9720.6 Sedano rapa (scorte)fr./kg1.622.222.442.3243.6 Pomodori tondifr./kg2.422.412.372.34-1.9 Lattuga cappucciofr./kg2.373.663.433.6350.8 Cavolfiorefr./kg1.852.672.132.3027.9 Cetriolifr./kg1.662.202.192.1531.3
(paniere con carne label e convenzionale):UFAG
vegetale e prodotti di origine vegetale:UFAG,UST
A12 ALLEGATO Tabella 12 Prezzi al consumo ProdottoUnità1990/922003200420051990/92–2003/05 % Latteelatticini Latte intero,pastorizzato,imballatofr./l1.851.531.541.54-16.9 Latte drink,pastorizzato,imballatofr./l1.851.531.521.50-18.2 Latte scremato UHTfr./l-1.461.401.42Emmentalerfr./kg20.1520.8919.9319.63Gruyèrefr./kg20.4021.0220.5420.190.9 Tilsiterfr./kg-17.8617.3417.59Camembert 45% (grasso s.s.)125 g-2.862.862.90Formaggio a pasta molle,a crosta fiorita150 g-3.673.673.68Mozzarella 45% (grasso s.s.)150 g-2.342.202.13Burro speciale200 g3.463.193.142.95-10.6 Il Burro (burro da cucina)250 g3.442.992.962.84-14.8 Panna intera,imballata 1⁄2 l-4.804.504.22Panna per caffè,imballata 1⁄2 l-2.482.412.34Yogurt,aromatizzato o alla frutta180 g0.890.700.680.66-23.6 Carnedimanzo Entrecôte,tagliatofr./kg48.3653.3955.7455.7013.6 Fettine,nocefr./kg37.5941.7343.4242.8613.5 Arrosto,spallafr./kg26.3427.1628.5627.895.8 Carne macinatafr./kg15.0016.6517.0216.9512.5 Carnedivitello Costolette,tagliatefr./kg35.3241.3042.5844.1720.8 Arrosto,spallafr./kg32.5635.1436.3636.3510.4 Spezzatinofr./kg21.6729.7631.4631.8643.2 Carnesuina Costolette,tagliatefr./kg19.8821.3220.4919.923.5 Fettine,nocefr./kg24.4827.7028.0025.7911.0 Arrosto,spallafr./kg18.4319.9020.3419.598.2 Spezzatino,spallafr./kg16.6919.2219.6018.9715.4 Carned'agnello,indigena,fresca Cosciotto senza osso femoralefr./kg26.3429.4828.7228.7510.0 Costolette,tagliatefr./kg30.3237.2837.0538.4624.0 Prodotticarnei Prosciutto cotto di coscia,nello stampo,affettatofr./kg25.5629.9931.1429.6718.3 Salame indigeno I,affettatofr./100 g3.094.004.364.4638.3 Polli Indigeni,freschifr./kg8.418.909.019.127.1 Produzionevegetaleeprodottidioriginevegetale Farina biancafr./kg2.051.711.781.78-14.3 Pane bigiofr./500 g2.081.811.791.80-13.4 Pane semibiancofr./500 g2.091.801.821.82-13.2 Panini al lattefr./pz.0.620.740.750.7620.6 Cornettifr./pz.0.710.880.890.8924.9 Spaghettifr./500 g1.661.711.701.56-0.1 Patatefr./kg1.432.162.232.2655.1 Zucchero cristallinofr./kg1.651.591.591.65-2.5 Olio di girasolefr./l5.054.304.894.81-7.6 Frutta(indigenaedestera) Mele:Golden Deliciousfr./kg3.15 1 3.674.043.8221.7 2 Perefr./kg3.25 1 3.693.763.5612.4 2 Albicocchefr./kg3.93 1 6.296.176.1553.2 2 Ciliegiefr./kg7.35 1 8.9710.019.8827.9 2 Prugnefr./kg3.42 1 4.363.894.4621.9 2 Fragolefr./kg8.6910.9610.5710.8324.1 Verdure(perconsumofresco;indigeneedestere) Carote (scorte)fr./kg1.912.262.162.0212.3 Cipolle (scorte)fr./kg1.862.392.281.9518.7 Sedano rapa (scorte)fr./kg3.143.944.213.8527.4 Pomodori tondifr./kg3.733.673.293.59-5.7 Lattuga cappucciofr./kg4.461.961.751.86-58.3 Cavolfiorefr./kg3.584.413.634.2114.1 Cetriolifr./kg2.804.453.904.1048.2 1 Media
2 Variazione
Fonti: Latte,carne
Produzione
degli anni 1990/93
1990/93–2002/05
Tabella 13
Grado di autoapprovvigionamento
1 Compresi i prodotti della molitura e i cereali panificabili germogliati,esclusi i panelli oleosi;le variazioni delle scorte non sono considerate
2 Compresi grano duro,avena commestibile,orzo commestibile e granoturco
3 Mele,pere,ciliegie,prugne,susine,albicocche e pesche
4 Quota della produzione indigena rispetto al peso della carne e dei prodotti carnei pronti per la vendita
5 Compresa la carne equina,caprina,di coniglio e la selvaggina,nonché pesci,crostacei e molluschi
6 Energia assimilabile in Joules,comprese le bevande alcoliche
7 Esclusi i prodotti di origine animale ottenuti a partire da alimenti per animali importati
8 Produzione indigena ai prezzi alla produzione,importazioni ai prezzi della statistica sul commercio (franco frontiera,non sdoganati)
ALLEGATO A13
Prodotto1990/922002200320041990/92–2002/04 Percentualequantitativa:%%%%% Cereali panificabili 118827892-28.8 Cereali da foraggio 1 616749754.4 Totalecereali264594662-13.0 Patate commestibili101948795-8.9 Zucchero4661445012.3 Grassi e oli vegetali22201922-7.6 Frutta 3 72766473-1.4 Verdura55545155-3.0 Latte di consumo 979798991.0 Burro 899897979.4 Formaggio 137114113114-17.0 Totalelatteelatticini110108109108-1.5 Carne di vitello 4 979798980.7 Carne bovina 4 93899188-3.9 Carne suina 4 99959393-5.4 Carne ovina 4 394142459.4 Pollame 4 3743434618.9 Carnedituttiitipi4576707069-8.3 Uova e conserve di uova444747466.1 Percentualedienergiaalimentare6: Derrate alimentari di origine vegetale 43443945-0.8 Derrate alimentari di origine animale lorde 97959594-2.4 Totalederratealimentarilorde62615660-4.8 Totale derrate alimentari nette 7 58555155-7.5 Percentualeinvaloredeltotalederratealimentari872636262-13.4
Fonte:USC
■■■■■■■■■■■■■■■■ Tabelle Risultati economici
Tabella 14
Produzione del settore primario ai prezzi alla produzione correnti,in 1 000 fr.
A14 ALLEGATO
Prodotto1990/9220032004200511990/92–200622003/05–2003/052006 %% Produzionedibeniagricoli130890239211183100254299365166-27.29083722-4.7 Produzionevegetale5915309420312648986804485017-23.44204651-7.2 Cereali (compr.sementi)1 116 180412 827522 190470 255-58.0441 377-5.8 Frumento543 264246 403281 024259 742-51.7257 365-1.9 Orzo306 59189 537128 279106 615-64.7103 277-4.5 Mais da granella153 80335 15569 89568 899-62.349 264-15.0 Altri cereali112 52241 73242 99234 999-64.531 471-21.1 Piante industriali261 445277 046304 230287 00210.7266 853-7.8 Semi e frutti oleosi (compr.sementi)96 23088 54696 68290 085-4.687 940-4.2 Piante proteiche (compr.sementi)10 28215 85514 93314 39946.514 828-1.6 Tabacco grezzo16 94523 89919 91622 83031.120 184-9.1 Barbabietole da zucchero136 590144 352168 437154 73414.1139 149-10.7 Altre piante industriali1 3984 3944 2624 954224.64 7524.7 Piante foraggere1 833 6231 072 5421 523 3401 307 789-29.01 001 450-23.0 Mais da foraggio210 597117 426156 519126 891-36.6108 571-18.7 Sarchiate da foraggio31 76111 96411 3859 188-65.97 369-32.1 Altre piante foraggere1 591 264943 1521 355 4361 171 710-27.3885 510-23.4 Prodotti d'orticoltura e floricoltura1 237 6051 331 7271 328 7441 289 9686.41 277 171-3.0 Verdura fresca387 355548 192520 112510 12035.8513 622-2.4 Piante e fiori850 250783 535808 632779 848-7.0763 549-3.4 Patate (compr.patate da semina)276 669181 001170 617171 075-37.0156 145-10.4 Frutta701 314524 795606 600518 211-21.6578 9805.3 Frutta fresca323 630311 041351 263297 116-1.2326 4812.1 Uva377 683213 754255 337221 095-39.1252 4999.8 Vino465 258386 078420 537410 524-12.8453 19911.7 Altri prodotti di origine vegetale23 21417 11022 42230 1930.129 47626.8 Produzioneanimale7173714500805751267494880149-30.24879071-2.5 Bovini1 743 6691 048 5871 155 9561 120 569-36.41 177 9386.3 Suini1 517 1881 062 8521 078 964971 744-31.6966 370-6.9 Equini15 0026 5247 0083 819-61.42 944-49.1 Ovini e caprini62 47155 00354 84150 112-14.748 275-9.5 Pollame180 626200 539209 669196 10811.9178 445-11.7 Altri animali32 12917 46918 78314 081-47.814 364-14.4 Latte3 396 1492 420 6902 414 1662 336 195-29.62 304 040-3.6 Uova211 437186 866177 526179 538-14.2178 750-1.4 Altri prodotti di origine animale15 0459 5279 8367 983-39.47 945-12.8 Produzionediprestazioniagricole425198636129655379649961--638121-1.4 Prestazioni agricole425 198596 166618 020622 36144.0628 0582.6 Locazione di contingenti lattieri039 96337 35927 600--10 063-71.2 Produzioneagricola1351422198473121068080810015127-24.79721843-4.5 Attivitàaccessorienonagricole(nonseparabili)355464267004269897271431-24.22871146.6 Trasformazione di prodotti agricoli276 878171 745193 203190 382-33.1197 2886.6 Altre attività accessorie non separabili (beni e servizi)78 58695 25976 69481 0497.389 8266.5 Produzionedelsettoreprimario13869686101143161095070510286558-24.710008957-4.2 1Dati provvisori,stato 13.9.2006 2Stima,stato 13.9.2006 Eventuali divergenze rispetto ai dati originali dell'UST sono dovute agli arrotondamentiFonte:UST
ALLEGATO A15 Tabella 15 Conto economico dell'agricoltura ai prezzi correnti,in 1 000 fr. Prodotto1990/9220032004200511990/92–200622003/05–2003/052006 %% Produzionedelsettoreprimario13869686101143161095070510286558-24.710008957-4.2 Totaleconsumiintermedi6627403609069664224156219501-5.85995577-4.0 Sementi e materiale vegetale346 577319 567299 040317 306-10.0317 8721.9 Energia,lubrificanti334 723385 041397 289424 02520.1445 61210.8 Concimi e sostanze ammendanti250 334169 438182 899181 630-28.9188 0175.6 Prodotti fitosanitari e per la lotta agli organismi nocivi138 587127 863125 684126 012-8.7126 445-0.1 Veterinario e medicamenti156 121170 519170 046179 54611.0180 4684.1 Alimenti per animali3 654 3542 656 5542 939 9372 701 189-24.32 441 929-11.7 Manutenzione di macchine e apparecchiature353 833436 734461 835470 93429.0470 2823.0 Manutenzione di impianti agricoli119 443186 126196 391192 54560.5197 1022.8 Prestazioni di servizio agricole425 198636 129655 379649 96152.2638 121-1.4 Altri beni e servizi848 2321 002 725993 915976 35316.8989 729-0.1 Valoreaggiuntolordoaiprezzibase7242283402362045282904067057-41.94013380-4.6 Ammortamenti2 014 6341 919 0861 938 7001 975 048-3.52 003 5743.0 Attrezzature1 013 2171 033 0311 057 2751 075 6134.21 079 1262.3 Edifici915 779769 936764 117777 118-15.9801 0224.0 Piantagioni82 09598 32696 87599 07819.599 0561.0 Altro3 54317 79320 43323 239478.324 37018.9 Valoreaggiuntonettoaiprezzibase5227649210453425895902092009-56.72009806-11.2 Altre imposte sulla produzione43 606335 258307 857308 520627.5311 040-1.9 Altri contributi (non vincolati ai prodotti)878 2112 693 7032 717 3002 681 672207.22 687 370-0.4 Redditodeifattori6062254446297949990334465161-23.44386136-5.5 Costo della manodopera1 233 8401 150 5491 218 5241 215 193-3.21 211 1351.4 Risultatonettodigestione/ redditomisto4828414331243037805093249968-28.63175001-7.9 Canoni d'affitto da pagare192 569200 441200 071200 6604.1200 7400.2 Interessi da pagare552 714326 225299 453303 422-44.0305 524-1.3 Interessi da riscuotere 0000-0Redditodaimpresanetto4083131278576432809852745886-28.12668737-9.2 1Dati provvisori,stato 13.9.2006 2Stima,stato 13.9.2006 Eventuali lievi divergenze rispetto ai dati originali dell'UST sono dovute agli arrotondamentiFonte:UST
Risultati d’esercizio:tutte le regioni
1Applicazione del tasso medio d'interesse delle obbligazioni della Confederazione (1990:6.40%;1991:6.23%;1992:6.42%;2002:3.22%; 2003:2.63%;2004:2.73%; 2005:2.11%)
2Investimenti lordi (senza prestazioni proprie) dedotti contributi e disinvestimenti
3Formazione di capitale proprio (senza prestazioni proprie per investimenti) più gli ammortamenti più/meno le variazioni delle scorte e dell'inventario vivo
4Rapporto tra cash flow e investimenti totali
5Quota di aziende con cash flow > investimenti totali
6Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio positiva
7Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio positiva
8Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio negativa
9Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio negativa
10Rapporto tra interessi passivi più utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse del capitale proprio e attivo dell'azienda
11Rapporto tra utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse capitale proprio e capitale proprio dell'azienda
12Rapporto tra reddito agricolo meno interesse del capitale proprio dell'azienda e unità di lavoro annuale della famiglia (ULAF)Fonte:Agroscope Reckenholz-Tänikon ART
A16 ALLEGATO
Tabella 16
CaratteristicaUnità1990/9220022003200420052002/04–2005 % Aziende di riferimentoNumero4 302 2 379 2 663 3 077 3 135 15.8 Aziende rappresentateNumero62 921 51 421 50 516 50 976 50 916 -0.1 Strutturaaziendale Superficie agricola utileha16.06 19.38 19.10 19.25 19.75 2.6 Superficie coltiva apertaha4.90 5.25 4.76 4.84 5.16 4.2 Manodopera aziendaleULA1.88 1.65 1.62 1.63 1.63 -0.2 di cui:manodopera familiareULAF1.39 1.28 1.24 1.25 1.24 -1.3 Totale vaccheNumero12.9 13.9 13.6 13.5 13.8 1.0 Totale animaliUBG23.2 24.6 22.9 23.1 23.4 -0.6 Strutturadelcapitale Totale attivifr.606 321 734 566 749 781 771 195 777 034 3.3 di cui:attivo circolantefr.116 932 133 572 133 220 135 366 134 727 0.5 di cui:inventario vivofr.60 662 43 507 46 012 48 205 50 444 9.9 di cui:attivo immobilizzatofr.428 727 557 487 570 549 587 624 591 862 3.5 di cui:attivo aziendafr.558 933 692 767 702 760 726 323 733 817 3.8 Quota di capitali di terzi%43 41 43 44 43 0.8 Interesse del capitale proprio dell'azienda 1 fr.19 808 12 880 10 383 11 028 8 694 -23.9 Contoperditeeprofitti Reddito lordofr.184 762 194 365 203 189 215 341 210 986 3.3 di cui:pagamenti direttifr.13 594 45 630 47 046 47 485 48 745 4.3 Spese materialifr.91 735 117 279 123 272 128 875 130 139 5.7 Reddito aziendalefr.93 027 77 086 79 917 86 466 80 847 -0.4 Costi del personalefr.13 775 11 661 11 978 13 081 13 548 10.7 Interessi passivifr.11 361 8 411 7 309 7 095 6 941 -8.7 Canoni d'affittofr.5 069 5 514 5 601 5 818 6 084 7.8 Costi di terzifr.121 941 142 865 148 160 154 868 156 712 5.4 Reddito agricolofr.62 822 51 500 55 029 60 472 54 274 -2.5 Reddito extraagricolofr.16 264 18 577 21 210 21 557 22 172 8.4 Reddito totalefr.79 086 70 077 76 238 82 030 76 446 0.4 Consumo privatofr.59 573 63 237 62 896 66 440 66 954 4.3 Formazione di capitale propriofr.19 513 6 840 13 343 15 590 9 493 -20.4 Investimentiefinanziamento Totale investimenti 2 fr.46 914 43 695 47 580 51 261 47 336 -0.4 Cash flow 3 fr.44 456 41 177 45 285 46 392 41 580 -6.1 Rapporto cash flow-investimenti 4 %95 94 95 91 88 -5.7 Aziende con eccedenza di finanziamenti 5 %66 66 69 66 64 -4.5 Stabilitàfinanziaria Aziende con una situazione finanziaria buona 6 %52 41 45 46 41 -6.8 Aziende con autonomia finanziaria limitata 7 %26 18 23 25 21 -4.5 Aziende con reddito insufficiente 8 %10 22 17 14 20 13.2 Aziende con una situazione finanziaria preoccupante 9 %12 20 15 14 17 4.1 Rapportoredditoaziendale-impiegodifattori Reddito aziendale per unità di manodoperafr./ULA49 473 46 648 49 356 53 174 49 737 0.0 Reddito aziendale per ettaro di superficie agricola utilefr./ha5 796 3 977 4 185 4 491 4 093 -3.0 Rapporto reddito aziendale-attivi azienda%16.7 11.1 11.4 11.9 11.0 -4.1 Redditività Redditività del capitale totale 10 %0.8 -2.9 -2.3 -1.6 -2.5 10.3 Redditività del capitale proprio 11 %-2.2 -7.0 -5.9 -4.7 -6.2 5.7 Profittodellavorodellamanodoperafamiliare12fr./ULAF31025302623588639676366874.0
(Valore medio) Profittodellavorodellamanodoperafamiliare12fr./ULAF29465274203335636704338334.1 (Valore mediano)
Tabella 17
Risultati d’esercizio:regione di pianura*
1Applicazione del tasso medio d'interesse delle obbligazioni della Confederazione (1990:6.40%;1991:6.23%;1992:6.42%;2002:3.22%; 2003:2.63%;2004:2.73%; 2005:2.11%)
2Investimenti lordi (senza prestazioni proprie) dedotti contributi e disinvestimenti
3Formazione di capitale proprio (senza prestazioni proprie per investimenti) più gli ammortamenti più/meno le variazioni delle scorte e dell'inventario vivo
4Rapporto tra cash flow e investimenti totali
5Quota di aziende con cash flow > investimenti totali
6Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio positiva
7Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio positiva
8Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio negativa
9Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio negativa
10Rapporto tra interessi passivi più utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse del capitale proprio e attivo dell'azienda
11Rapporto tra utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse capitale proprio e capitale proprio dell'azienda
12Rapporto tra reddito agricolo meno interesse del capitale proprio dell'azienda e unità di lavoro annuale della famiglia (ULAF)
*Regione di pianura:zona campicola più zone intermedieFonte:Agroscope Reckenholz-Tänikon ART
ALLEGATO A17
CaratteristicaUnità1990/9220022003200420052002/04–2005 % Aziende di riferimentoNumero2 356 1 006 1 219 1 435 1 426 16.9 Aziende rappresentateNumero29 677 23 072 22 533 23 059 23 244 1.6 Strutturaaziendale Superficie agricola utileha16.66 20.68 19.79 20.07 20.64 2.3 Superficie coltiva apertaha8.34 9.82 8.77 8.88 9.38 2.4 Manodopera aziendaleULA2.05 1.78 1.68 1.70 1.68 -2.3 di cui:manodopera familiareULAF1.36 1.25 1.19 1.21 1.19 -2.2 Totale vaccheNumero12.8 13.8 13.7 13.7 13.8 0.5 Totale animaliUBG22.9 25.1 23.7 24.0 24.0 -1.1 Strutturadelcapitale Totale attivifr.706 406 852 833 849 670 866 584 873 507 2.0 di cui:attivo circolantefr.149 871 168 801 160 321 161 665 165 542 1.2 di cui:inventario vivofr.61 461 44 560 46 513 48 325 49 315 6.1 di cui:attivo immobilizzatofr.495 074 639 472 642 837 656 594 658 649 1.9 di cui:attivo aziendafr.642 757 797 415 793 919 814 884 819 652 2.2 Quota di capitali di terzi%41 41 43 44 42 -1.6 Interesse del capitale proprio dell'azienda 1 fr.23 633 14 923 11 760 12 331 9 830 -24.4 Contoperditeeprofitti Reddito lordofr.225 249 242 450 247 188 263 974 254 733 1.4 di cui:pagamenti direttifr.7 248 40 791 40 265 41 563 42 994 5.2 Spese materialifr.110 193 143 609 150 032 156 663 156 528 4.3 Reddito aziendalefr.115 056 98 841 97 157 107 311 98 205 -2.9 Costi del personalefr.20 784 17 799 16 905 18 517 19 255 8.5 Interessi passivifr.13 463 10 147 8 717 8 450 8 006 -12.1 Canoni d'affittofr.7 015 7 493 7 405 7 729 8 248 9.4 Costi di terzifr.151 456 179 048 183 059 191 359 192 037 4.1 Reddito agricolofr.73 794 63 402 64 129 72 615 62 696 -6.0 Reddito extraagricolofr.16 429 16 743 20 642 20 532 21 531 11.5 Reddito totalefr.90 223 80 145 84 771 93 146 84 227 -2.1 Consumo privatofr.67 985 71 999 70 092 73 335 73 704 2.6 Formazione di capitale propriofr.22 238 8 146 14 679 19 811 10 523 -26.0 Investimentiefinanziamento Totale investimenti 2 fr.56 951 50 533 51 053 56 403 50 898 -3.4 Cash flow 3 fr.52 079 47 438 51 149 54 643 46 933 -8.1 Rapporto cash flow-investimenti 4 %92 94 100 97 92 -5.2 Aziende con eccedenza di finanziamenti 5 %64 65 68 66 62 -6.5 Stabilitàfinanziaria Aziende con una situazione finanziaria buona 6 %52 41 43 46 41 -5.4 Aziende con autonomia finanziaria limitata 7 %24 15 23 27 20 -7.7 Aziende con reddito insufficiente 8 %12 23 18 13 21 16.7 Aziende con una situazione finanziaria preoccupante 9 %12 21 16 15 18 3.8 Rapportoredditoaziendale-impiegodifattori Reddito aziendale per unità di manodoperafr./ULA56 050 55 395 57 708 63 131 58 546 -0.3 Reddito aziendale per ettaro di superficie agricola utilefr./ha6 908 4 779 4 909 5 348 4 758 -5.1 Rapporto reddito aziendale-attivi azienda%17.9 12.4 12.2 13.2 12.0 -4.8 Redditività Redditività del capitale totale 10 %2.1 -1.3 -1.0 -0.2 -1.4 68.0 Redditività del capitale proprio 11 %0.0 -4.4 -3.7 -2.2 -4.2 22.3 Profittodellavorodellamanodoperafamiliare12fr./ULAF36924387584394849916444250.5 (Valore medio) Profittodellavorodellamanodoperafamiliare12fr./ULAF3618635855426024815541665-1.3 (Valore mediano)
Risultati d’esercizio:regione collinare*
1Applicazione del tasso medio d'interesse delle obbligazioni della Confederazione (1990:6.40%;1991:6.23%;1992:6.42%;2002:3.22%; 2003:2.63%;2004:2.73%; 2005:2.11%)
2Investimenti lordi (senza prestazioni proprie) dedotti contributi e disinvestimenti
3Formazione di capitale proprio (senza prestazioni proprie per investimenti) più gli ammortamenti più/meno le variazioni delle scorte e dell'inventario vivo
4Rapporto tra cash flow e investimenti totali
5Quota di aziende con cash flow > investimenti totali
6Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio positiva
7Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio positiva
8Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio negativa
9Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio negativa
10Rapporto tra interessi passivi più utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse del capitale proprio e attivo dell'azienda
11Rapporto tra utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse capitale proprio e capitale proprio dell'azienda
12Rapporto tra reddito agricolo meno interesse del capitale proprio dell'azienda e unità di lavoro annuale della famiglia (ULAF)
*Regione collinare:zona collinare e zona di montagna IFonte:Agroscope Reckenholz-Tänikon ART
A18 ALLEGATO
Tabella 18
CaratteristicaUnità1990/9220022003200420052002/04–2005 % Aziende di riferimentoNumero1 125 698 745 846 901 18.1 Aziende rappresentateNumero17 397 13 946 14 062 14 013 13 739 -1.9 Strutturaaziendale Superficie agricola utileha15.30 18.09 18.48 18.52 18.92 3.0 Superficie coltiva apertaha3.08 2.85 2.82 2.77 3.05 8.4 Manodopera aziendaleULA1.81 1.54 1.58 1.54 1.55 -0.2 di cui:manodopera familiareULAF1.40 1.24 1.26 1.23 1.23 -1.1 Totale vaccheNumero14.4 16.0 15.0 15.1 15.5 0.9 Totale animaliUBG26.0 27.9 24.8 25.3 26.1 0.4 Strutturadelcapitale Totale attivifr.553 876 685 062 716 978 739 401 739 607 3.6 di cui:attivo circolantefr.95 672 110 023 117 869 118 553 115 250 -0.2 di cui:inventario vivofr.66 366 48 151 49 785 53 082 56 503 12.2 di cui:attivo immobilizzatofr.391 838 526 888 549 325 567 766 567 855 3.6 di cui:attivo aziendafr.516 933 650 611 674 799 698 926 705 879 4.6 Quota di capitali di terzi%46 44 45 46 46 2.2 Interesse del capitale proprio dell'azienda 1 fr.17 271 11 650 9 549 10 213 7 983 -23.8 Contoperditeeprofitti Reddito lordofr.170 201 179 713 186 427 196 665 194 361 3.6 di cui:pagamenti direttifr.15 415 43 917 46 494 46 540 47 887 4.9 Spese materialifr.85 602 111 844 113 382 119 831 121 922 6.0 Reddito aziendalefr.84 599 67 870 73 045 76 834 72 439 -0.2 Costi del personalefr.9 943 8 446 9 488 10 005 10 531 13.1 Interessi passivifr.10 915 8 045 7 120 6 913 6 964 -5.4 Canoni d'affittofr.3 903 5 121 4 996 5 174 5 318 4.3 Costi di terzifr.110 363 133 456 134 985 141 923 144 734 5.8 Reddito agricolofr.59 838 46 257 51 442 54 742 49 627 -2.3 Reddito extraagricolofr.14 544 19 369 21 671 22 167 23 277 10.5 Reddito totalefr.74 382 65 626 73 114 76 909 72 904 1.4 Consumo privatofr.55 272 60 218 59 442 63 851 63 761 4.2 Formazione di capitale propriofr.19 110 5 408 13 672 13 058 9 143 -14.7 Investimentiefinanziamento Totale investimenti 2 fr.41 428 40 781 54 334 53 676 47 152 -4.9 Cash flow 3 fr.41 445 39 152 43 742 42 906 40 053 -4.5 Rapporto cash flow-investimenti 4 %100 96 81 80 85 -0.8 Aziende con eccedenza di finanziamenti 5 %68 68 69 66 67 -1.0 Stabilitàfinanziaria Aziende con una situazione finanziaria buona 6 %50 39 44 45 40 -6.3 Aziende con autonomia finanziaria limitata 7 %30 20 26 27 23 -5.5 Aziende con reddito insufficiente 8 %8 22 15 13 18 8.0 Aziende con una situazione finanziaria preoccupante 9 %12 20 15 15 19 14.0 Rapportoredditoaziendale-impiegodifattori Reddito aziendale per unità di manodoperafr./ULA46 654 44 049 46 211 49 769 46 669 0.0 Reddito aziendale per ettaro di superficie agricola utilefr./ha5 533 3 753 3 954 4 149 3 828 -3.1 Rapporto reddito aziendale-attivi azienda%16.4 10.4 10.8 11.0 10.3 -4.0 Redditività Redditività del capitale totale 10 %0.4 -3.5 -3.0 -2.3 -3.0 2.3 Redditività del capitale proprio 11 %-3.3 -8.5 -7.5 -6.1 -7.4 0.5 Profittodellavorodellamanodoperafamiliare12fr./ULAF30335278173320936197337784.2 (Valore medio) Profittodellavorodellamanodoperafamiliare12fr./ULAF29520257973081134360318655.1 (Valore mediano)
Tabella 19
Risultati d’esercizio:regione di montagna*
1Applicazione del tasso medio d'interesse delle obbligazioni della Confederazione (1990:6.40%;1991:6.23%;1992:6.42%;2002:3.22%; 2003:2.63%;2004:2.73%; 2005:2.11%)
2Investimenti lordi (senza prestazioni proprie) dedotti contributi e disinvestimenti
3Formazione di capitale proprio (senza prestazioni proprie per investimenti) più gli ammortamenti più/meno le variazioni delle scorte e dell'inventario vivo
4Rapporto tra cash flow e investimenti totali
5Quota di aziende con cash flow > investimenti totali
6Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio positiva
7Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio positiva
8Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio negativa
9Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio negativa
10Rapporto tra interessi passivi più utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse del capitale proprio e attivo dell'azienda
11Rapporto tra utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse capitale proprio e capitale proprio dell'azienda
12Rapporto tra reddito agricolo meno interesse del capitale proprio dell'azienda e unità di lavoro annuale della famiglia (ULAF)
*Regione di montagna:zone di montagna II a IVFonte:Agroscope Reckenholz-Tänikon ART
ALLEGATO A19
CaratteristicaUnità1990/9220022003200420052002/04–2005 % Aziende di riferimentoNumero821 675 699 796 808 11.7 Aziende rappresentateNumero15 847 14 403 13 921 13 904 13 933 -1.0 Strutturaaziendale Superficie agricola utileha15.76 18.55 18.60 18.63 19.09 2.7 Superficie coltiva apertaha0.44 0.25 0.24 0.23 0.20 -16.7 Manodopera aziendaleULA1.63 1.55 1.55 1.59 1.61 3.0 di cui:manodopera familiareULAF1.42 1.35 1.31 1.33 1.34 0.8 Totale vaccheNumero11.4 11.8 11.9 11.8 11.9 0.6 Totale animaliUBG20.5 20.6 19.6 19.3 19.8 -0.2 Strutturadelcapitale Totale attivifr.476 486 593 049 621 232 645 041 652 996 5.4 di cui:attivo circolantefr.78 573 99 941 104 862 108 694 102 525 -1.9 di cui:inventario vivofr.52 902 37 323 41 392 43 089 46 354 14.2 di cui:attivo immobilizzatofr.345 011 455 785 474 979 493 257 504 118 6.2 di cui:attivo aziendafr.448 089 565 949 583 451 607 061 618 171 5.6 Quota di capitali di terzi%45 40 41 41 42 3.3 Interesse del capitale proprio dell'azienda 1 fr.15 432 10 798 8 997 9 690 7 501 -23.7 Contoperditeeprofitti Reddito lordofr.124 931 131 524 148 901 153 507 154 400 6.7 di cui:pagamenti direttifr.23 476 55 041 58 581 58 257 59 185 3.3 Spese materialifr.63 905 80 364 89 948 91 904 94 218 7.8 Reddito aziendalefr.61 026 51 161 58 952 61 603 60 181 5.1 Costi del personalefr.4 860 4 940 6 518 7 168 7 002 12.8 Interessi passivifr.7 918 5 984 5 221 5 029 5 143 -5.0 Canoni d'affittofr.2 707 2 725 3 292 3 297 3 229 4.0 Costi di terzifr.79 390 94 013 104 979 107 398 109 593 7.3 Reddito agricolofr.45 541 37 512 43 921 46 109 44 807 5.4 Reddito extraagricolofr.17 853 20 748 21 662 22 645 22 151 2.1 Reddito totalefr.63 394 58 260 65 583 68 754 66 958 4.3 Consumo privatofr.48 548 52 126 54 736 57 614 58 840 7.3 Formazione di capitale propriofr.14 846 6 133 10 847 11 140 8 118 -13.4 Investimentiefinanziamento Totale investimenti 2 fr.34 138 35 562 35 138 40 299 41 575 12.4 Cash flow 3 fr.33 482 33 108 37 352 36 224 34 155 -4.0 Rapporto cash flow-investimenti 4 %98 93 106 90 82 -14.9 Aziende con eccedenza di finanziamenti 5 %70 66 71 68 66 -3.4 Stabilitàfinanziaria Aziende con una situazione finanziaria buona 6 %54 42 49 48 42 -9.4 Aziende con autonomia finanziaria limitata 7 %26 19 20 22 23 13.1 Aziende con reddito insufficiente 8 %8 21 17 18 22 17.9 Aziende con una situazione finanziaria preoccupante 9 %12 18 14 12 14 -4.5 Rapportoredditoaziendale-impiegodifattori Reddito aziendale per unità di manodoperafr./ULA37 418 33 018 37 936 38 822 37 350 2.1 Reddito aziendale per ettaro di superficie agricola utilefr./ha3 874 2 758 3 170 3 306 3 152 2.4 Rapporto reddito aziendale-attivi azienda%13.6 9.0 10.1 10.1 9.7 -0.3 Redditività Redditività del capitale totale 10 %-2.3 -5.7 -4.4 -4.1 -4.5 -4.9 Redditività del capitale proprio 11 %-7.4 -11.4 -9.0 -8.5 -9.3 -3.5 Profittodellavorodellamanodoperafamiliare12fr./ULAF212011981626631274652786113.1 (Valore medio) Profittodellavorodellamanodoperafamiliare12fr./ULAF207071835524817253742685517.5 (Valore mediano)
Tabella 20a
Risultati d’esercizio secondo i tipi di azienda* – 2003/05
1Applicazione del tasso medio d'interesse delle obbligazioni della Confederazione (2003:2.63%;2004:2.73%;2005:2.11%)
2Investimenti lordi (senza prestazioni proprie) dedotti contributi e disinvestimenti
3Formazione di capitale proprio (senza prestazioni proprie per investimenti) più gli ammortamenti più/meno le variazioni delle scorte e dell'inventario vivo
4Rapporto tra cash flow e investimenti totali
5Quota di aziende con cash flow > investimenti totali
6Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio positiva
7Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio positiva
8Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio negativa
9Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio negativa
10Rapporto tra interessi passivi più utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse del capitale proprio e attivo dell'azienda
11Rapporto tra utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse capitale proprio e capitale proprio dell'azienda
12Rapporto tra reddito agricolo meno interesse del capitale proprio dell'azienda e unità di lavoro annuale della famiglia (ULAF)
A20 ALLEGATO
ProduzionevegetaleDetenzionedianimali Mediadi CaratteristicaUnitàtutteleCampi-ColtureLatteVaccheAltri aziendecolturaspecialicommercialemadribovini Aziende di riferimentoNumero2 958 97 74 1 160 121 176 Aziende rappresentateNumero50 803 3 243 3 136 17 149 2 390 3 835 Strutturaaziendale Superficie agricola utileha19.37 22.22 13.18 19.45 18.98 16.53 Superficie coltiva apertaha4.92 18.25 6.36 0.98 1.00 0.29 Mandopera aziendaleULA1.62 1.27 2.04 1.62 1.31 1.46 di cui:manodopera familiareULAF1.24 0.99 1.25 1.32 1.11 1.25 Totale vaccheNumero13.6 3.3 2.1 17.1 16.1 7.7 Totale animaliUBG23.1 6.6 3.3 24.0 18.2 15.5 Strutturadelcapitale Totale attivifr.766 003 729 262 800 237 713 653 708 399 593 684 di cui:attivo circolantefr.134 438 161 599 193 068 116 352 115 009 99 727 di cui:inventario vivofr.48 220 13 596 8 170 51 686 48 849 40 506 di cui:attivo immobilizzatofr.583 345 554 067 598 998 545 614 544 541 453 452 di cui:attivo aziendafr.720 966 667 567 739 141 674 520 666 246 550 454 Quota di capitali di terzi%43 39 43 43 46 42 Interesse del capitale proprio dell'azienda 1 fr.10 035 9 944 10 265 9 399 8 731 7 906 Contoperditeeprofitti Reddito lordofr.209 839 209 644 263 602 181 353 150 403 130 460 di cui:pagamenti direttifr.47 759 44 120 26 956 49 034 63 096 59 165 Spese materialifr.127 429 121 968 145 392 107 347 88 851 80 588 Reddito aziendalefr.82 410 87 677 118 210 74 006 61 552 49 873 Costi del personalefr.12 869 9 327 36 199 9 235 5 736 5 730 Interessi passivifr.7 115 6 481 8 207 6 268 6 663 4 508 Canoni d'affittofr.5 834 8 511 6 278 5 168 3 401 2 816 Costi di terzifr.153 247 146 287 196 076 128 017 104 651 93 642 Reddito agricolofr.56 592 63 357 67 526 53 336 45 752 36 818 Reddito extraagricolofr.21 646 28 363 22 753 18 414 32 048 25 906 Reddito totalefr.78 238 91 720 90 279 71 750 77 800 62 724 Consumo privatofr.65 430 79 482 74 090 60 134 63 890 54 822 Formazione di capitale propriofr.12 808 12 238 16 189 11 616 13 910 7 902 Investimentiefinanziamento Totale investimenti 2 fr.48 726 48 784 52 111 48 431 37 534 40 625 Cash flow 3 fr.44 419 43 501 50 643 40 050 40 303 31 428 Rapporto cash flow-investimenti 4 %91 90 98 83 109 78 Aziende con eccedenza di finanziamenti 5 %67 65 62 67 68 66 Stabilitàfinanziaria Aziende con una situazione finanziaria buona 6 %44 44 44 46 43 44 Aziende con autonomia finanziaria limitata 7 %23 19 26 22 30 21 Aziende con reddito insufficiente 8 %17 19 13 17 13 20 Aziende con una situazione finanziaria preoccupante 9 %15 18 17 14 14 16 Rapportoredditoaziendale-impiegodifattori Reddito aziendale per unità di manodoperafr./ULA50 755 69 262 57 903 45 552 46 838 34 205 Reddito aziendale per ettaro di superficie agricola utilefr./ha4 256 3 952 8 981 3 806 3 244 3 016 Rapporto reddito aziendale-attivi azienda%11.4 13.1 16.0 11.0 9.3 9.1 Redditività Redditività del capitale totale 10 %-2.1 0.4 -1.2 -3.2 -2.3 -5.8 Redditività del capitale proprio 11 %-5.6 -1.0 -4.1 -7.4 -6.3 -11.5 Profittodellavorodellamanodoperafamiliare12fr./ULAF374165404645617333483327923149 (Valore
medio)
* Nuova tipologia aziendale FAT99 Fonte:Agroscope Reckenholz-Tänikon ART
Tabella 20b
Risultati d’esercizio secondo i tipi di azienda* – 2003/05
1Applicazione del tasso medio d'interesse delle obbligazioni della Confederazione (2003:2.63%;2004:2.73%;2005:2.11%)
2Investimenti lordi (senza prestazioni proprie) dedotti contributi e disinvestimenti
3Formazione di capitale proprio (senza prestazioni proprie per investimenti) più gli ammortamenti più/meno le variazioni delle scorte e dell'inventario vivo
4Rapporto tra cash flow e investimenti totali
5Quota di aziende con cash flow > investimenti totali
6Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio positiva
7Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio positiva
8Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio negativa
9Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio negativa
10Rapporto tra interessi passivi più utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse del capitale proprio e attivo dell'azienda
11Rapporto tra utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse capitale proprio e capitale proprio dell'azienda
12Rapporto tra reddito agricolo meno interesse del capitale proprio dell'azienda e unità di lavoro annuale della famiglia (ULAF)
* Nuova tipologia aziendale FAT99
Fonte:Agroscope Reckenholz-Tänikon ART
ALLEGATO A21
DetenzionedianimaliAziendecombinate MediadiEquini,Latte CaratteristicaUnitàtutteleovini,Trasforma-comm./VaccheTrasformaaziendecaprinizionecampicolt.madrizioneAltre Aziende di riferimentoNumero2 958 28 69 296 39 544 355 Aziende rappresentateNumero50 803 1 932 1 486 4 387 761 5 547 6 937 Strutturaaziendale Superficie agricola utileha19.37 12.44 11.52 26.02 22.63 19.62 21.18 Superficie coltiva apertaha4.92 0.40 1.12 13.60 10.28 5.91 6.91 Mandopera aziendaleULA1.62 1.39 1.52 1.84 1.46 1.74 1.67 di cui:manodopera familiareULAF1.24 1.17 1.23 1.27 1.07 1.25 1.24 Totale vaccheNumero13.6 1.6 10.3 20.0 17.1 16.0 15.2 Totale animaliUBG23.1 12.7 47.4 27.3 19.9 40.4 25.2 Strutturadelcapitale Totale attivifr.766 003 497 175 971 367 870 086 914 644 934 633 824 515 di cui:attivo circolantefr.134 438 79 782 150 961 172 846 167 873 141 527 143 091 di cui:inventario vivofr.48 220 23 041 68 663 57 355 52 821 69 278 57 963 di cui:attivo immobilizzatofr.583 345 394 352 751 743 639 885 693 950 723 829 623 461 di cui:attivo aziendafr.720 966 469 510 906 848 819 360 863 081 896 401 776 722 Quota di capitali di terzi%43 54 50 39 45 45 43 Interesse del capitale proprio dell'azienda 1 fr.10 035 5 147 11 502 12 301 11 717 12 182 10 851 Contoperditeeprofitti Reddito lordofr.209 839 103 022 299 836 263 276 218 526 302 451 222 202 di cui:pagamenti direttifr.47 759 40 329 34 009 48 593 65 983 46 192 47 951 Spese materialifr.127 429 66 291 211 083 157 551 133 783 197 004 134 606 Reddito aziendalefr.82 410 36 732 88 753 105 725 84 743 105 447 87 596 Costi del personalefr.12 869 4 604 11 182 18 259 15 315 17 213 14 706 Interessi passivifr.7 115 6 038 12 411 7 227 9 164 9 141 7 877 Canoni d'affittofr.5 834 1 777 3 207 9 728 7 576 6 575 6 958 Costi di terzifr.153 247 78 709 237 883 192 765 165 839 229 933 164 147 Reddito agricolofr.56 592 24 314 61 953 70 510 52 688 72 518 58 055 Reddito extraagricolofr.21 646 39 064 23 104 14 671 32 877 17 017 21 817 Reddito totalefr.78 238 63 378 85 057 85 182 85 565 89 535 79 872 Consumo privatofr.65 430 57 435 68 463 71 386 75 700 70 288 67 111 Formazione di capitale propriofr.12 808 5 943 16 594 13 795 9 865 19 247 12 760 Investimentiefinanziamento Totale investimenti 2 fr.48 726 28 484 61 826 52 971 54 188 61 996 45 876 Cash flow 3 fr.44 419 25 611 58 029 49 586 46 380 61 839 46 853 Rapporto cash flow-investimenti 4 %91 103 98 94 93 101 104 Aziende con eccedenza di finanziamenti 5 %67 70 66 64 61 68 68 Stabilitàfinanziaria Aziende con una situazione finanziaria buona 6 %44 35 44 45 40 45 42 Aziende con autonomia finanziaria limitata 7 %23 30 23 20 22 26 25 Aziende con reddito insufficiente 8 %17 17 12 23 11 15 17 Aziende con una situazione finanziaria preoccupante 9 %15 18 20 12 27 14 16 Rapportoredditoaziendale-impiegodifattori Reddito aziendale per unità di manodoperafr./ULA50 755 26 276 58 558 57 621 57 958 60 659 52 287 Reddito aziendale per ettaro di superficie agricola utilefr./ha4 256 2 965 7 708 4 064 3 750 5 377 4 135 Rapporto reddito aziendale-attivi azienda%11.4 7.8 9.7 12.9 9.8 11.8 11.3 Redditività Redditività del capitale totale 10 %-2.1 -8.5 -0.7 -1.0 -1.1 0.0 -2.0 Redditività del capitale proprio 11 %-5.6 -22.1 -4.0 -3.1 -4.0 -1.9 -5.3 Profittodellavorodellamanodoperafamiliare12fr./ULAF37416162874118445924383704815338021 (Valore medio)
Tabella 21
Risultati d’esercizio per quartili:tutte le regioni – 2003/05
Profittodellavorodellamanodoperafamiliare12fr./ULAF374167297271914310977341 (Valore medio)
Profittodellavorodellamanodoperafamiliare12fr./ULAF34631 (Valore mediano)
1Applicazione del tasso medio d'interesse delle obbligazioni della Confederazione (2003:2.63%;2004:2.73%;2005:2.11%)
2Investimenti lordi (senza prestazioni proprie) dedotti contributi e disinvestimenti
3Formazione di capitale proprio (senza prestazioni proprie per investimenti) più gli ammortamenti più/meno le variazioni delle scorte e dell'inventario vivo
4Rapporto tra cash flow e investimenti totali
5Quota di aziende con cash flow > investimenti totali
6Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio positiva
7Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio positiva
8Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio negativa
9Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio negativa
10Rapporto tra interessi passivi più utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse del capitale proprio e attivo dell'azienda
11Rapporto tra utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse capitale proprio e capitale proprio dell'azienda
12Rapporto tra reddito agricolo meno interesse del capitale proprio dell'azienda e unità di lavoro annuale della famiglia (ULAF)Fonte:Agroscope Reckenholz-Tänikon ART
A22 ALLEGATO
Inbasealredditodellavoro CaratteristicaUnitàMediaIquartileIIquartileIIIquartileIVquartile (0–25%)(25–50%)(50–75%)(75–100%) Aziende di riferimentoNumero2 958 621 747 798 792 Aziende rappresentateNumero50 803 12 708 12 702 12 699 12 694 Strutturaaziendale Superficie agricola utileha19.37 14.56 17.25 20.63 25.03 Superficie coltiva apertaha4.92 2.53 3.34 4.82 8.99 Manodopera aziendaleULA1.62 1.53 1.62 1.64 1.70 di cui:manodopera familiareULAF1.24 1.26 1.33 1.28 1.11 Totale vaccheNumero13.6 10.1 13.2 15.1 16.2 Totale animaliUBG23.1 17.6 20.9 25.2 28.7 Strutturadelcapitale Totale attivifr.766 003 678 310 693 568 782 357 909 921 di cui:attivo circolantefr.134 438 105 796 121 901 140 325 169 765 di cui:inventario vivofr.48 220 38 345 44 588 52 430 57 532 di cui:attivo immobilizzatofr.583 345 534 169 527 078 589 602 682 624 di cui:attivo aziendafr.720 966 636 465 655 832 734 279 857 426 Quota di capitali di terzi%43 45 42 41 45 Interesse del capitale proprio dell'azienda 1 fr.10 035 8 607 9 366 10 577 11 593 Contoperditeeprofitti Reddito lordofr.209 839 140 902 176 144 220 258 302 149 di cui:pagamenti direttifr.47 759 39 930 44 953 50 084 56 076 Spese materialifr.127 429 103 721 110 808 129 877 165 348 Reddito aziendalefr.82 410 37 182 65 336 90 381 136 801 Costi del personalefr.12 869 9 242 9 301 11 574 21 366 Interessi passivifr.7 115 6 784 6 267 6 657 8 753 Canoni d'affittofr.5 834 3 381 4 169 6 358 9 433 Costi di terzifr.153 247 123 129 130 545 154 465 204 900 Reddito agricolofr.56 592 17 774 45 599 65 793 97 249 Reddito extraagricolofr.21 646 32 325 19 733 17 193 17 325 Reddito totalefr.78 238 50 099 65 332 82 986 114 573 Consumo privatofr.65 430 55 408 59 327 67 745 79 254 Formazione di capitale propriofr.12 808 -5 309 6 006 15 242 35 319 Investimentiefinanziamento Totale investimenti 2 fr.48 726 45 788 37 819 45 612 65 698 Cash flow 3 fr.44 419 24 890 34 206 47 070 71 539 Rapporto cash flow-investimenti 4 %91 54 90 104 109 Aziende con eccedenza di finanziamenti 5 %67 57 67 71 72 Stabilitàfinanziaria Aziende con una situazione finanziaria buona 6 %44 27 44 52 53 Aziende con autonomia finanziaria limitata 7 %23 14 19 25 35 Aziende con reddito insufficiente 8 %17 32 19 12 5 Aziende con una situazione finanziaria preoccupante 9 %15 26 17 11 7 Rapportoredditoaziendale-impiegodifattori RReddito aziendale per unità di manodoperafr./ULA50 755 24 269 40 310 55 174 80 302 Reddito aziendale per ettaro di superficie agricola utilefr./ha4 256 2 556 3 786 4 382 5 472 Rapporto reddito aziendale-attivi azienda%11.4 5.8 10.0 12.3 16.0 Redditività Redditività del capitale totale 10 %-2.1 -8.4 -4.9 -1.3 3.9 Redditività del capitale proprio 11 %-5.6 -17.4 -10.1 -3.8 5.2
Tabella 22
Risultati d’esercizio per quartili:regione di pianura* – 2003/05
Profittodellavorodellamanodoperafamiliare12fr./ULAF44141
1Applicazione del tasso medio d'interesse delle obbligazioni della Confederazione (2003:2.63%;2004:2.73%;2005:2.11%)
2Investimenti lordi (senza prestazioni proprie) dedotti contributi e disinvestimenti
3Formazione di capitale proprio (senza prestazioni proprie per investimenti) più gli ammortamenti più/meno le variazioni delle scorte e dell'inventario vivo
4Rapporto tra cash flow e investimenti totali
5Quota di aziende con cash flow > investimenti totali
6Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio positiva
7Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio positiva
8Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio negativa
9Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio negativa
10Rapporto tra interessi passivi più utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse del capitale proprio e attivo dell'azienda
11Rapporto tra utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse capitale proprio e capitale proprio dell'azienda
12Rapporto tra reddito agricolo meno interesse del capitale proprio dell'azienda e unità di lavoro annuale della famiglia (ULAF)
* Regione di pianura:zona campicola e zone intermedieFonte:Agroscope Reckenholz-Tänikon ART
ALLEGATO A23
Inbasealredditodellavoro CaratteristicaUnitàMediaIquartileIIquartileIIIquartileIVquartile (0–25%)(25–50%)(50–75%)(75–100%) Aziende di riferimentoNumero1 360 302 357 338 362 Aziende rappresentateNumero22 945 5 766 5 751 5 701 5 728 Strutturaaziendale Superficie agricola utileha20.17 16.13 18.63 19.41 26.52 Superficie coltiva apertaha9.01 6.68 7.45 8.40 13.53 Manodopera aziendaleULA1.69 1.62 1.69 1.65 1.79 di cui:manodopera familiareULAF1.20 1.24 1.29 1.19 1.07 Totale vaccheNumero13.7 11.4 14.0 13.4 16.0 Totale animaliUBG23.9 19.4 22.5 24.2 29.5 Strutturadelcapitale Totale attivifr.863 254 839 496 804 154 824 983 984 524 di cui:attivo circolantefr.162 509 142 387 152 171 164 536 191 200 di cui:inventario vivofr.48 051 40 389 47 270 47 396 57 212 di cui:attivo immobilizzatofr.652 694 656 720 604 713 613 051 736 111 di cui:attivo aziendafr.809 485 785 675 757 463 766 718 928 062 Quota di capitali di terzi%43 45 40 42 45 Interesse del capitale proprio dell'azienda 1 fr.11 307 10 702 11 087 10 940 12 501 Contoperditeeprofitti Reddito lordofr.255 298 192 374 223 488 252 734 353 200 di cui:pagamenti direttifr.41 607 33 312 38 160 40 449 54 581 Spese materialifr.154 408 137 977 139 042 146 643 194 145 Reddito aziendalefr.100 891 54 398 84 446 106 091 159 055 Costi del personalefr.18 226 14 976 13 823 17 017 27 143 Interessi passivifr.8 391 8 773 7 063 7 483 10 239 Canoni d'affittofr.7 794 4 978 6 795 7 704 11 728 Costi di terzifr.188 818 166 703 166 723 178 847 243 255 Reddito agricolofr.66 480 25 671 56 765 73 887 109 944 Reddito extraagricolofr.20 902 29 884 18 503 18 703 16 457 Reddito totalefr.87 382 55 555 75 268 92 590 126 401 Consumo privatofr.72 377 63 739 67 371 74 492 83 974 Formazione di capitale propriofr.15 005 -8 184 7 898 18 098 42 427 Investimentiefinanziamento Totale investimenti 2 fr.52 785 46 156 44 387 46 784 73 876 Cash flow 3 fr.50 908 28 460 40 740 52 209 82 441 Rapporto cash flow-investimenti 4 %96 63 92 113 112 Aziende con eccedenza di finanziamenti 5 %65 53 67 68 73 Stabilitàfinanziaria Aziende con una situazione finanziaria buona 6 %44 23 47 51 53 Aziende con autonomia finanziaria limitata 7 %23 14 18 24 36 Aziende con reddito insufficiente 8 %17 31 20 11 5 Aziende con una situazione finanziaria preoccupante 9 %16 31 15 13 6 Rapportoredditoaziendale-impiegodifattori Reddito aziendale per unità di manodoperafr./ULAF59 795 33 473 49 952 64 333 89 124 Reddito aziendale per ettaro di superficie agricola utilefr./ha5 005 3 377 4 534 5 482 6 006 Rapporto reddito aziendale-attivi azienda%12.5 6.9 11.1 13.8 17.1 Redditività Redditività del capitale totale 10 %-0.8 -6.4 -3.2 0.0 5.1 Redditività del capitale proprio 11 %-3.3 -13.6 -7.0 -1.6 7.3 Profittodellavorodellamanodoperafamiliare12fr./ULAF4609712069355015295990745 (Valore
medio)
(Valore
mediano)
Tabella 23
Risultati d’esercizio per quartili:regione collinare* – 2003/05
(Valore medio)
Profittodellavorodellamanodoperafamiliare12fr./ULAF32345 (Valore mediano)
1Applicazione del tasso medio d'interesse delle obbligazioni della Confederazione (2003:2.63%;2004:2.73%;2005:2.11%)
2Investimenti lordi (senza prestazioni proprie) dedotti contributi e disinvestimenti
3Formazione di capitale proprio (senza prestazioni proprie per investimenti) più gli ammortamenti più/meno le variazioni delle scorte e dell'inventario vivo
4Rapporto tra cash flow e investimenti totali
5Quota di aziende con cash flow > investimenti totali
6Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio positiva
7Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio positiva
8Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio negativa
9Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio negativa
10Rapporto tra interessi passivi più utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse del capitale proprio e attivo dell'azienda
11Rapporto tra utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse capitale proprio e capitale proprio dell'azienda
12Rapporto tra reddito agricolo meno interesse del capitale proprio dell'azienda e unità di lavoro annuale della famiglia (ULAF)
*Regione collinare:zona collinare e zona di montagna I
A24 ALLEGATO
Inbasealredditodellavoro CaratteristicaUnitàMediaIquartileIIquartileIIIquartileIVquartile (0–25%)(25–50%)(50–75%)(75–100%) Aziende di riferimentoNumero831 168 206 226 231 Aziende rappresentateNumero13 938 3 496 3 496 3 475 3 471 Strutturaaziendale Superficie agricola utileha18.64 14.40 16.17 19.63 24.41 Superficie coltiva apertaha2.88 1.80 2.41 3.21 4.12 Manodopera aziendaleULA1.56 1.50 1.55 1.56 1.63 di cui:manodopera familiareULAF1.24 1.20 1.32 1.29 1.15 Totale vaccheNumero15.2 11.2 14.2 16.9 18.6 Totale animaliUBG25.4 19.7 22.6 27.0 32.3 Strutturadelcapitale Totale attivifr.731 995 667 162 675 494 728 688 857 427 di cui:attivo circolantefr.117 224 98 594 112 744 116 564 141 133 di cui:inventario vivofr.53 123 42 815 47 156 56 534 66 106 di cui:attivo immobilizzatofr.561 648 525 752 515 594 555 591 650 189 di cui:attivo aziendafr.693 201 626 077 640 161 694 804 812 565 Quota di capitali di terzi%46 49 44 44 46 Interesse del capitale proprio dell'azienda 1 fr.9 248 7 830 8 848 9 595 10 730 Contoperditeeprofitti Reddito lordofr.192 485 140 801 166 119 200 697 262 895 di cui:pagamenti direttifr.46 974 38 308 41 063 48 824 59 803 Spese materialifr.118 378 104 080 105 834 120 165 143 642 Reddito aziendalefr.74 106 36 720 60 285 80 532 119 252 Costi del personalefr.10 008 9 488 7 068 8 209 15 296 Interessi passivifr.6 999 6 983 6 566 6 517 7 935 Canoni d'affittofr.5 162 3 598 3 803 5 178 8 092 Costi di terzifr.140 547 124 149 123 271 140 069 174 965 Reddito agricolofr.51 937 16 652 42 848 60 628 87 929 Reddito extraagricolofr.22 372 32 642 21 027 17 811 17 945 Reddito totalefr.74 309 49 294 63 875 78 439 105 874 Consumo privatofr.62 351 52 696 58 693 64 206 73 907 Formazione di capitale propriofr.11 958 -3 403 5 181 14 233 31 967 Investimentiefinanziamento Totale investimenti 2 fr.51 721 56 316 41 348 40 758 68 492 Cash flow 3 fr.42 234 25 464 34 257 43 700 65 677 Rapporto cash flow-investimenti 4 %82 45 86 109 97 Aziende con eccedenza di finanziamenti 5 %67 55 68 70 75 Stabilitàfinanziaria Aziende con una situazione finanziaria buona 6 %43 28 42 49 54 Aziende con autonomia finanziaria limitata 7 %26 16 19 30 37 Aziende con reddito insufficiente 8 %15 27 19 11 4 Aziende con una situazione finanziaria preoccupante 9 %16 29 20 10 5 Rapportoredditoaziendale-impiegodifattori Reddito aziendale per unità di manodoperafr./ULA47 550 24 551 38 940 51 502 73 271 Reddito aziendale per ettaro di superficie agricola utilefr./ha3 977 2 556 3 727 4 103 4 888 Rapporto reddito aziendale-attivi azienda%10.7 5.9 9.4 11.6 14.7 Redditività Redditività del capitale totale (10)%-2.8 -8.4 -5.3 -2.0 2.9 Redditività del capitale proprio (11)%-7.0 -18.8 -11.4 -5.2 3.6 Profittodellavorodellamanodoperafamiliare12fr./ULAF343957324256993964967144
Fonte:Agroscope Reckenholz-Tänikon ART
Tabella 24
Risultati d’esercizio per quartili:regione di montagna* – 2003/05
Profittodellavorodellamanodoperafamiliare12fr./ULAF273193128197423209856455 (Valore medio)
Profittodellavorodellamanodoperafamiliare12fr./ULAF25682 (Valore mediano)
1Applicazione del tasso medio d'interesse delle obbligazioni della Confederazione (2003:2.63%;2004:2.73%;2005:2.11%)
2Investimenti lordi (senza prestazioni proprie) dedotti contributi e disinvestimenti
3Formazione di capitale proprio (senza prestazioni proprie per investimenti) più gli ammortamenti più/meno le variazioni delle scorte e dell'inventario vivo
4Rapporto tra cash flow e investimenti totali
5Quota di aziende con cash flow > investimenti totali
6Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio positiva
7Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio positiva
8Quota di capitali di terzi <50% e formazione di capitale proprio negativa
9Quota di capitali di terzi >50% e formazione di capitale proprio negativa
10Rapporto tra interessi passivi più utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse del capitale proprio e attivo dell'azienda
11Rapporto tra utile calcolatorio/perdita calcolatoria più interesse capitale proprio e capitale proprio dell'azienda
12Rapporto tra reddito agricolo meno interesse del capitale proprio dell'azienda e unità di lavoro annuale della famiglia (ULAF)
*Regione di montagna:zone di montagna II a IV
ALLEGATO A25
Inbasealredditodellavoro CaratteristicaUnitàMediaIquartileIIquartileIIIquartileIVquartile (0–25%)(25–50%)(50–75%)(75–100%) Aziende di riferimentoNumero768 161 198 203 206 Aziende rappresentateNumero13 919 3 488 3 482 3 478 3 472 Strutturaaziendale Superficie agricola utileha18.78 13.27 16.10 19.37 26.39 Superficie coltiva apertaha0.22 0.09 0.15 0.23 0.43 Manodopera aziendaleULA1.58 1.47 1.62 1.64 1.60 di cui:manodopera familiareULAF1.33 1.29 1.43 1.35 1.23 Totale vaccheNumero11.8 8.5 10.7 12.7 15.6 Totale animaliUBG19.6 15.1 17.1 20.8 25.2 Strutturadelcapitale Totale attivifr.639 756 546 637 579 201 653 571 780 169 di cui:attivo circolantefr.105 360 74 513 101 155 115 515 130 418 di cui:inventario vivofr.43 611 33 521 38 683 46 288 56 011 di cui:attivo immobilizzatofr.490 785 438 603 439 363 491 768 593 740 di cui:attivo aziendafr.602 894 521 050 546 001 609 497 735 553 Quota di capitali di terzi%41 41 40 40 43 Interesse del capitale proprio dell'azienda 1 fr.8 729 7 545 8 025 8 952 10 404 Contoperditeeprofitti Reddito lordofr.152 269 103 599 130 044 163 444 212 265 di cui:pagamenti direttifr.58 674 44 561 53 599 62 058 74 554 Spese materialifr.92 023 80 064 81 475 94 531 112 108 Reddito aziendalefr.60 246 23 536 48 569 68 913 100 157 Costi del personalefr.6 896 4 726 5 310 7 855 9 706 Interessi passivifr.5 131 5 131 4 493 4 992 5 909 Canoni d'affittofr.3 273 2 090 2 514 3 640 4 856 Costi di terzifr.107 323 92 011 93 792 111 018 132 578 Reddito agricolofr.44 946 11 588 36 252 52 426 79 687 Reddito extraagricolofr.22 153 35 710 19 929 18 132 14 789 Reddito totalefr.67 098 47 299 56 180 70 558 94 475 Consumo privatofr.57 063 51 647 51 224 56 819 68 605 Formazione di capitale propriofr.10 035 -4 348 4 957 13 738 25 871 Investimentiefinanziamento Totale investimenti 2 fr.39 004 34 515 33 210 37 806 50 532 Cash flow 3 fr.35 910 21 686 28 238 39 609 54 190 Rapporto cash flow-investimenti 4 %93 63 87 105 110 Aziende con eccedenza di finanziamenti 5 %68 61 67 71 74 Stabilitàfinanziaria Aziende con una situazione finanziaria buona 6 %46 28 45 58 55 Aziende con autonomia finanziaria limitata 7 %21 14 19 20 33 Aziende con reddito insufficiente 8 %19 40 20 11 5 Aziende con una situazione finanziaria preoccupante 9 %13 19 16 11 7 Rapportoredditoaziendale-impiegodifattori Reddito aziendale per unità di manodoperafr./ULA38 036 15 965 29 953 42 027 62 647 Reddito aziendale per ettaro di superficie agricola utilefr./ha3 209 1 773 3 020 3 559 3 794 Rapporto reddito aziendale-attivi azienda%10.0 4.5 8.9 11.3 13.6 Redditività Redditività del capitale totale 10 %-4.3 -11.0 -7.6 -3.4 2.0 Redditività del capitale proprio 11 %-8.9 -20.7 -14.2 -7.1 2.2
Fonte:Agroscope Reckenholz-Tänikon ART
UnitàAziendecombinate:Aziendecombinate:Aziendecombinate:Aziendecombinate: lattecommerciale/vacchemadritrasformazionealtre campicoltura
A26 ALLEGATO Tabella 25 Risultati d'esercizio per regione,tipo di azienda e quartile:1990/92–2003/05 UnitàTutteleaziendeRegionedipianuraRegionecollinareRegionedimontagna Redditoperregione1990/922003/051990/922003/051990/922003/051990/922003/05 Superficie agricola utileha16.06 19.37 16.66 20.17 15.30 18.64 15.76 18.78 Manodopera familiareULAF1.39 1.24 1.36 1.20 1.40 1.24 1.42 1.33 Reddito agricolofr.62 822 56 592 73 794 66 480 59 838 51 937 45 541 44 946 Reddito extraagricolofr.16 264 21 646 16 429 20 902 14 544 22 372 17 853 22 153 Reddito totalefr.79 086 78 238 90 223 87 382 74 382 74 309 63 394 67 098 Profittodellavorodella manodoperafamigliarefr./ULAF3102537416369244609730335343952120127319 UnitàCampicolturaColturespecialiLattecommercialeVacchemadri Redditopertipodiazienda1990/922003/051990/922003/051990/922003/051990/922003/05 Superficie agricola utileha21.23 22.22 8.92 13.18 15.30 19.45 15.32 18.98 Manodopera familiareULAF1.08 0.99 1.29 1.25 1.42 1.32 1.20 1.11 Reddito agricolofr.60 284 63 357 67 184 67 526 53 923 53 336 36 627 45 752 Reddito extraagricolofr.26 928 28 363 21 555 22 753 16 044 18 414 33 558 32 048 Reddito totalefr.87 212 91 720 88 739 90 279 69 967 71 750 70 185 77 800 Profittodellavorodella manodoperafamigliarefr./ULAF3437554046303344561726471333481734833279 UnitàAltriboviniEquini/ovini/capriniTrasformazione Redditopertipodiazienda1990/922003/051990/922003/051990/922003/05 Superficie agricola utileha14.20 16.53 Solo sette12.44 9.34 11.52 Manodopera familiareULAF1.37 1.25 aziende1.17 1.35 1.23 Reddito agricolofr.38 407 36 818 disponibili24 314 86 288 61 953 Reddito extraagricolofr.20 570 25 906 39 064 14 614 23 104 Reddito totalefr.58 977 62 724 63 378 100 902 85 057 Profittodellavorodella manodoperafamigliarefr./ULAF1679323149162874818241184
Redditopertipodiazienda1990/922003/051990/922003/051990/922003/051990/922003/05 Superficie agricola utileha20.37 26.02 17.93 22.63 15.59 19.62 17.24 21.18 Manodopera familiareULAF1.45 1.27 1.24 1.07 1.40 1.25 1.43 1.24 Reddito agricolofr.75 368 70 510 51 161 52 688 84 363 72 518 66 705 58 055 Reddito extraagricolofr.11 802 14 671 20 475 32 877 12 032 17 017 15 000 21 817 Reddito totalefr.87 170 85 182 71 636 85 565 96 395 89 535 81 705 79 872 Profittodellavorodella manodoperafamigliarefr./ULAF3642045924274563837042927481533273238021 UnitàIquartileIIquartileIIIquartileIVquartile (0–25%)(25–50%)(50–75%)(75–100%) Redditoperquartile(profittodellavoro)1990/922003/051990/922003/051990/922003/051990/922003/05 Superficie agricola utileha14.68 14.56 15.30 17.25 15.78 20.63 18.47 25.03 Manodopera familiareULAF1.36 1.26 1.49 1.33 1.42 1.28 1.27 1.11 Reddito agricolofr.26 883 17 774 52 294 45 599 69 198 65 793 102 975 97 249 Reddito extraagricolofr.27 789 32 325 14 629 19 733 12 064 17 193 10 557 17 325 Reddito totalefr.54 672 50 099 66 923 65 332 81 262 82 986 113 532 114 573 Profittodellavorodella manodoperafamigliarefr./ULAF43677297235922719136016431096266577341 Fonte:Agroscope Reckenholz-Tänikon ART
■■■■■■■■■■■■■■■■ Tabelle Uscite della Confederazione
Uscite per produzione e smercio
ALLEGATO A27
Tabella 26 Promozione dello smercio:mezzi stanziati Settori/SettoridiprodottidimercatoConsuntivo2004Consuntivo20051Preventivo2006 fr.fr.fr. Produzionelattiera370278432691895029450196 Formaggio,estero 2 18 195 88720 572 00020 350 547 Formaggio,Svizzera3 241 956 Latte e burro 3 15 590 0006 346 9509 099 649 Produzioneanimale490612452622504848986 Carne3 540 8033 915 0003 814 762 Uova690 000703 000593 407 Pesci 10 00012 5000 Animali vivi665 321631 750440 817 Miele 000 Produzionevegetale11340565108459289748681 Verdura e funghi1 643 5701 512 9051 811 557 Frutta2 504 9462 425 1492 119 312 Cereali267 229438 270423 862 Patate717 959700 625593 407 Semi oleosi303 033362 500362 500 Piante ornamentali700 000665 000423 862 Vino5 000 0004 555 2363 772 681 Sementi203 828186 243241 500 Provvedimenticollettivi255777529681793113383 Provvedimentisovrasettoriali(Bio,PI)303725830121642951921 Pubblicherelazioni308845028342502734250 Conteggi finali e impegni a lungo termine, piccoli progetti e sponsorizzazione 61 000500 000 Nazionale619580155190272153347417 Regionale118205912965332300000 Totale631400745319925455647417
1 Secondo il conteggio provvisorio 2 Dal 2005:formaggio,Svizzera ed estero 3 Quota del consuntivo secondo la decisione 2004/05
Fonte:UFAG
Tabella 27
Uscite
Tabella 28
Uscite nel settore della produzione animale
DenominazioneConsuntivo2004Consuntivo2005Preventivo2006 fr.fr.fr.
Indennitàaorganizzazioniprivateperilbestiamedamacelloelacarne744453571447266811300
Sostegnodelmercatodellacarne
Contributi alle azioni d'immagazzinamento di carne di vitello3 418 5832 737 944
Contributi alle azioni di vendita a prezzo ridotto di muscoli di manzo687 151241 234
Contributi alle azioni di vendita a prezzo ridotto di carne da banco per la trasformazione760 063975 690 486579739548676500000
Sostegnodelmercatodelleuova
Azioni di spezzatura1 335 8471 822 960
Azioni di vendita a prezzo ridotto546 951693 767
Esperimenti sul pollame conformi alla pratica582 61654 704
Contributi d'investimento per la costruzione di pollai471 299444 606 293671330160373500000
Contributiperl'esportazionedibestiamedaallevamentoedareddito662445056582006836300
Contributiperlavalorizzazionedellalanadipecora627327800061800000
Totale224988222057389124447600
Provvedimenticontrol'ESB:eliminazionedegliscartidicarne
Contributi per l'eliminazione di scarti di animali della specie bovina23 608 79731 676 291
Contributi per l'eliminazione di scarti di animali delle specie suina,ovina e caprina8 951 32212 600 597
Tasse per i marchi auricolari per i
A28 ALLEGATO
bovini-3 960 847-4 232 752 Tasse per i macelli-3 155 496-3 027 865 Tasse amministrative-631 939-514 332 248118373650193939000000 AccordodiprestazioneIdentitasSA959147589257069834000 Entratedeltrafficodianimali-1758332-2037745-1500000 Fonti:Conto dello Stato,UFAG
lattiera DenominazioneConsuntivo2004Consuntivo2005Preventivo20061 fr.fr.fr. Sostegnodelmercato(supplementieaiuti) Supplemento per il latte trasformato in formaggio290 426 314287 330 430275 134 200 Supplemento per il foraggiamento senza insilati41 350 07943 058 40840 000 000 Aiuti all'interno del Paese a favore del burro71 662 05761 560 30750 000 000 Aiuti all'interno del Paese a favore del latte scremato e del latte in polvere49 300 03240 104 85340 000 000 Aiuti all'interno del Paese a favore del formaggio000 Aiuti all'esportazione a favore del formaggio18 222 92410 706 02510 000 000 Aiuti all'esportazione a favore di altri latticini26 184 32525 571 47722 000 000 497145731468331500437134200 Sostegnodelmercato(amministrazione) Commissione di ricorso in materia di contingentamento lattiero48 12859 49691 800 Amministrazione del contingentamento lattiero e della valorizzazione del latte6 319 1485 841 3335 808 200 636727659008295900000 Totale503513007474232329443034200 1 Considerato il blocco dei crediti Fonti:Conto dello Stato,UFAG
nel settore dell’economia
Tabella 29
Uscite nel settore della produzione vegetale
1 Nel preventivo 2004 nella rubrica «Altre spese per beni e servizi» (3190.000)
2 Ex promozione della viticoltura
3 Promozione dello smercio di vino all'estero / Nel consuntivo 2003 sono contenuti i contributi di riconversione per il vino / A partire dal 2004 la promozione dello smercio è contenuta nella rubrica 3601.200
4Esclusi i semi oleosi
5 Nel consuntivo 2004 sono stati versati 38,2 mio.fr.per il raccolto 2003 e 7,1 mio.fr.per il raccolto 2004, nel consuntivo 2005 sono stati versati 28,5 mio.fr.per il raccolto 2004 e 17,5 mio.fr.per il raccolto 2005
Fonti:Conto dello Stato,UFAG
ALLEGATO A29
DenominazioneConsuntivo2003Consuntivo2004Consuntivo2005Preventivo2006 fr.fr.fr.fr. Contributidicoltivazione43573925435037274441315942179800 Contributi di superficie per semi oleosi35 178 96735 857 27936 245 11734 115 300 Contributi di superficie per leguminose a granelli7 905 3927 190 0817 704 3927 641 000 Contributi di superficie per piante da fibra489 567456 367463 650423 500 Contributiditrasformazioneedivalorizzazione94055919942981547795873070762060 Trasformazione di barbabietole da zucchero 5 45 000 00045 338 10745 982 00028 818 600 Trasformazione di semi oleosi8 500 0008 436 2502 577 5004 054 200 Trasformazione di patate18 851 41218 329 41716 260 74616 398 500 Produzione di sementi3 889 3443 730 7423 421 7203 371 000 Valorizzazione della frutta17 815 16418 463 6379 716 76318 099 760 Trasformazione di MPR 4 00020 000 Promozionedellavitivinicoltura16411790393176931208005084000 Spese per beni e servizi 1 82 934--Controllo della vendemmia 2 1 066 298935 7241 086 0101 084 000 Misure di valorizzazione 3 9 951 554--Trasformazione dell'uva in prodotti analcolici5 311 004--Contributi di riconversione in vitivinicoltura-2 996 0452 034 7904 000 000 Totale154041634141733649125492688118025860
Uscite nel settore dei pagamenti diretti
Tabella 30
Evoluzione dei pagamenti diretti
è possibile fare un paragone diretti con i dati del Conto dello Stato.I valori relativi ai pagamenti diretti si riferiscono all'intero anno di contribuzione,mentre il conto dello Stato riporta le spese sostenute durante un anno civile.Le riduzioni indicano le deduzioni in ragione delle limitazioni e delle sanzioni giuridiche e amministrative.
A30 ALLEGATO
200020012002200320042005 Tipodicontributo 1000fr.1000fr.1000fr.1000fr.1000fr.1000fr. Pagamentidirettigenerali180365819290941994838199909119939151999606 Contributi di superficie1 186 7701 303 8811 316 1831 317 9561 317 7731 319 595 Contributi per la detenzione di animali da reddito che consumano foraggio grezzo258 505268 272283 221287 692286 120291 967 Contributi per la detenzione di animali in condizioni difficili di produzione251 593250 255289 572287 289284 023282 220 Contributi di declività generali96 71496 64395 81195 63095 30894 768 Contributi di declività per vigneti in zone in forte pendenza e terrazzate10 07610 04310 05110 52410 69111 056 Pagamentidirettiecologici361309412664452448476724494695506895 Contributiecologici278981329886359387381319398109409348 Contributi per la compensazione ecologica108 130118 417122 347124 927125 665126 023 Contributi giusta l'ordinanza sulla qualità ecologica (OQE)--8 93414 63823 00727 442 Contributi per la produzione estensiva di cereali e colza33 39832 52631 93831 25530 82431 516 Contributi per prati sfruttati in modo estensivo su superfici coltive di cui è cessata la gestione (disposizione transitoria fino a fine 2000)17 150 Contributi per l'agricoltura biologica12 18523 48825 48427 13527 96228 601 Contributi per la detenzione di animali da reddito particolarmente rispettosa delle loro esigenze108 118155 455170 684183 363190 651195 767 Contributid'estivazione812388052489561913819106691610 Contributiperlaprotezionedelleacque109022543500402455215936 Riduzioni225421676321143171381812020378 Totalepagamentidiretti214242523249952426143245867724704902485758
Avvertenza:non
Fonte:UFAG
Tabella 31a
Pagamenti diretti generali – 2005
ContributidisuperficieContributiperanimalidaredditocheconsumanoforaggiogrezzo
ALLEGATO A31
AziendeSuperficieTotalecontributiAziendeUBGFGTotalecontributi Numerohafr.NumeroNumerofr. Cantone ZH3 57970 59194 581 0941 79316 97914 467 548 BE12 385187 983243 693 0318 31464 21756 026 173 LU5 02777 40597 681 0262 88325 29022 202 263 UR6486 6758 011 0766035 3454 476 272 SZ1 65224 00928 778 2361 42514 24111 997 050 OW6977 9359 533 8735893 7593 268 135 NW4896 0777 291 4173882 5492 155 560 GL4057 1768 601 1393883 7053 195 446 ZG55310 53112 990 9723713 1352 674 651 FR3 15075 16997 710 3621 88918 01715 786 732 SO1 40031 56841 134 4068668 7747 504 021 BL93621 22326 988 3686135 9545 128 935 SH57114 20719 617 8322282 5902 244 499 AR74811 93714 252 4706094 9604 168 519 AI5467 2718 707 4123612 5172 177 193 SG4 26771 63687 077 5393 11829 36624 911 971 GR2 65052 20062 519 6362 51835 39328 979 931 AG3 05058 33879 555 9801 49515 11412 891 194 TG2 61249 13665 415 8238397 1805 905 080 TI88512 97715 722 7316726 9875 274 965 VD3 926106 301144 120 2721 89022 37319 429 043 VS3 68236 20545 564 4002 23319 54914 148 710 NE91733 18338 691 0276708 4037 391 622 GE30510 45614 090 004981 3721 150 036 JU1 08239 19847 264 90191016 43614 411 921 Svizzera561621029386131959502735763344206291967470 Zona1 Pianura23 768479 162652 743 07610 08098 73884 588 040 Collina7 970143 254182 373 1884 92343 33736 901 398 ZM I7 287118 913144 405 0905 52444 78438 385 228 ZM II8 928156 321183 622 6107 26270 74361 099 587 ZM III5 39384 931100 931 6905 22856 89547 150 469 ZM IV2 81646 80555 519 3732 74629 71023 842 748 1Classificazione della superficie in base alla quota di SAU gestita dall'azienda in una zona Fonte:UFAG
Pagamenti diretti generali – 2005
DetenzionedianimaliinContributidideclivitàgeneraliContributidideclivitàpervigneti condizionidifficilidiproduzioneinzoneinfortependenzaeterrazzate
A32 ALLEGATO
Tabella 31b
TotaleTotaleTotale AziendeUBGFGcontributiAziendeSuperficiecontributiAziendeSuperficiecontributi NumeroNumerofr.Numerohafr.Numerohafr. Cantone ZH79212 9323 959 1517675 0542 080 746192173326 730 BE8 781128 97471 249 6488 15647 04619 728 36973103356 870 LU3 26951 04321 136 6263 23922 1709 260 384161733 990 UR6427 8786 819 3495994 7412 249 930111 245 SZ1 48522 46712 901 1991 44610 1404 332 692131222 635 OW66810 1995 842 6956434 7172 170 938112 500 NW4597 0603 722 5334423 8651 727 6270 GL3635 7234 248 9873623 3551 516 771127 650 ZG3596 0332 816 8233572 8161 179 38521915 FR1 78433 78112 421 6871 4917 1422 819 014181321 405 SO6039 8983 719 2305744 8511 856 0580 BL69010 8383 008 0536805 3922 103 314413664 035 SH1191 800300 984144839314 75112297161 680 AR74312 0336 967 3017415 9582 372 6794926 815 AI5388 5135 657 3565223 3851 410 6170 SG2 95448 50022 056 2632 88325 32210 548 25171101303 140 GR2 54539 07437 643 3232 48631 80413 876 997251840 335 AG1 09516 9553 413 5701 1477 4492 864 720144175301 695 TG1733 043935 5771491 164508 93277100152 745 TI6487 9026 422 7635473 1561 389 655185167342 495 VD1 26621 8139 318 9689615 6592 245 3614577262 517 710 VS2 22623 20120 985 5122 11712 2245 481 0191 3691 7306 110 109 NE76814 9018 929 6115893 5621 337 9645493175 780 GE153 167121 265405382 800 JU77214 8107 739 3075833 6121 390 248212 400 Svizzera3374351937528221968331626225424947676872908362911055679 Zona1 Pianura2 84250 5044 495 5642 0475 7572 316 9521 7882 4077 280 057 Collina7 399118 25730 330 2976 96537 14614 549 627220282708 334 ZM I7 012110 20648 779 0346 69246 38618 910 309195216610 004 ZM II8 365130 39188 923 0947 87861 10825 729 1185566682 258 710 ZM III5 33473 14767 665 7985 26047 21920 750 59510345154 950 ZM IV2 79136 87142 025 8962 78427 80812 511 086461243 624 1Classificazione della superficie in base alla quota di SAU gestita dall'azienda in una zona Fonte:UFAG
ALLEGATO A33
Tabella 32a
Compensazioneecologica1Agricolturabiologica AziendeSuperficieTotalecontributiAziendeSuperficieTotalecontributi Numerohafr.Numerohafr. Cantone ZH3 5659 15512 969 0253547 0092 204 603 BE12 10918 64518 327 9601 39720 8465 076 615 LU5 0148 6199 725 5383144 9461 271 204 UR6451 210625 37062859171 847 SZ1 6283 2862 912 0421632 637530 105 OW6961 092903 0412012 552512 528 NW487937739 373721 000202 360 GL3981 041638 355931 709339 443 ZG5541 6351 766 033831 466320 969 FR3 0686 6127 446 3941112 223761 076 SO1 3984 2545 338 3351223 111811 099 BL9363 4344 522 9851312 890783 129 SH5571 7102 592 76819500214 098 AR696860702 4961362 385475 979 AI478554398 0203348396 136 SG4 2318 2468 910 2915169 0251 958 913 GR2 63014 1515 822 5711 44630 1906 176 743 AG3 0387 64510 483 0282154 0171 440 372 TG2 5855 2547 495 1042294 0661 498 340 TI8211 6421 255 3471051 663398 643 VD3 7079 68412 576 0531292 8801 008 897 VS2 1214 9622 901 3912804 5081 255 272 NE6991 8161 638 320451 293324 479 GE3031 1481 927 61365937 740 JU1 0393 1703 405 835883 072730 133 Svizzera53403120761126023285635011538728600723 Zona2 Pianura22 83150 61172 973 7171 19821 6688 727 752 Collina7 87817 85621 598 77862711 0863 044 569 ZM I7 01611 62510 397 86581112 7942 824 768 ZM II7 95814 94710 575 4841 33423 6954 785 372 ZM III5 02613 3805 902 7141 41126 4615 328 602 ZM IV2 69412 3424 574 72896919 6823 889 660 1 Alberi da frutto ad alto fusto convertiti in are 2 Classificazione della superficie in base alla quota di SAU gestita dall'azienda in una zona Fonte:UFAG
Contributi ecologici – 2005
Contributi ecologici – 2005
ProduzioneestensivaDetenzionedianimalidaredditoparticolarmente dicerealiecolzarispettosadelleloroesigenze
A34 ALLEGATO
Tabella 32b
AziendeSuperficieTotalecontributiAziendeUBGTotalecontributi Numerohafr.NumeroNumerofr. Cantone ZH1 5476 4832 582 7852 13371 51410 845 387 BE4 97315 5866 233 8089 369237 45338 287 483 LU1 2703 5411 416 3803 938167 98225 164 116 UR04336 7081 099 431 SZ17239 2521 10026 0044 216 963 OW231 14847812 1661 920 605 NW02747 5331 183 322 GL127883087 6221 262 839 ZG7417168 34038715 4102 311 633 FR1 2346 0712 427 9902 542109 14517 098 763 SO7494 0011 593 3511 10134 8615 353 834 BL6133 1151 227 97259322 4713 420 050 SH3302 497981 61826011 7291 673 816 AR1126462416 3852 754 597 AI043812 7152 208 501 SG301704277 3242 987104 97216 700 361 GR173579231 4602 34858 2739 160 185 AG1 6207 0742 827 6921 83568 01410 274 756 TG8132 9891 193 2911 76474 30411 131 958 TI61285113 87663813 1552 068 833 VD1 93716 1556 449 6212 16885 02912 771 319 VS81277109 1781 22417 1392 850 376 NE3612 6861 071 88869129 4264 534 081 GE2233 3041 278 361762 601380 290 JU5473 5561 419 47493448 9887 093 300 Svizzera169287910231515861386431261598195766799 Zona1 Pianura10 20955 39822 048 84114 584596 69189 700 243 Collina3 96015 0866 020 5725 935213 07732 941 439 ZM I2 0086 7292 690 8875 447164 30726 158 606 ZM II6621 776710 2286 455170 52027 704 794 ZM III779939 4094 06378 61512 935 575 ZM IV12155 9242 15938 3886 326 142 1Classificazione della superficie in base alla quota di SAU gestita dall'azienda in una zona Fonte:UFAG
Tabella 33a
Contributi per la compensazione ecologica – 2005
ALLEGATO A35
PratisfruttatiinmodoestensivoPratisfruttatiinmodopocointensivo AziendeSuperficieTotalecontributiAziendeSuperficieTotalecontributi Numerohafr.Numerohafr. Cantone ZH3 1494 8346 846 809905795504 167 BE7 8187 4267 528 8866 7665 6792 710 178 LU4 1693 9714 314 2891 7981 344673 297 UR398508245 173450534168 809 SZ1 058977718 643526410173 916 OW605657412 20919010545 680 NW389508321 06318514663 182 GL362724431 77916219973 897 ZG359373438 66522816688 834 FR1 9312 6243 443 1301 8792 5711 506 219 SO1 2002 3072 916 600526683388 835 BL7701 3131 564 565421504308 559 SH5241 0831 518 08112913789 086 AR387219157 985389243110 502 AI299211148 0181509843 921 SG2 9572 7102 937 3321 8001 240668 717 GR2 0575 4022 669 2552 2728 3412 559 661 AG2 5684 0845 543 5441 063876564 335 TG1 9711 9842 917 428894603389 557 TI520718596 261397657231 332 VD3 0775 2567 108 4151 2242 1161 106 468 VS9191 306866 9181 5382 960991 279 NE487864937 539355753349 472 GE2948571 285 13310159 915 JU7271 3041 566 7525951 061557 761 Svizzera389955221957434471248523223614377579 Zona1 Pianura19 03426 20838 380 7637 4276 5574 203 831 Collina5 6476 8898 109 3053 9223 7182 334 047 ZM I4 1983 8402 828 6843 7323 1881 474 265 ZM II4 8525 1313 466 4064 2315 0422 206 099 ZM III3 3145 6782 622 5143 3056 2531 908 257 ZM IV1 9504 4722 026 8002 2357 4782 251 080 1Classificazione della superficie in base alla quota di SAU gestita dall'azienda in una zona Fonte:UFAG
Contributi per la compensazione ecologica – 2005
A36 ALLEGATO
Tabella 33b
TerrenidastrameSiepi,boschetticampestrierivieraschi AziendeSuperficieTotalecontributiAziendeSuperficieTotalecontributi Numerohafr.Numerohafr. Cantone ZH1 1721 3641 861 045980188270 725 BE750560353 0632 099443475 435 LU529369321 717606121158 675 UR595947 18221421 SZ8751 178939 5862321 952 OW1528781 2682521 724 NW1199979 6301921 718 GL605436 8781421 227 ZG302534418 3702836766 399 FR914950 317788240321 080 SO2041632593116 138 BL027187104 149 SH1068 7902496995 496 AR269196138 91671107 288 AI219190133 30864128 393 SG1 7711 7991 536 4635137180 797 GR783316 2581302621 437 AG12091135 0851 138320417 534 TG17398141 002478101150 031 TI404248 5932768 026 VD13411687 1161 035357481 505 VS3797 4581743628 252 NE442 5481113837 261 GE468 4601153552 620 JU362220 260343128133 020 Svizzera700669646473727988324573041301 Zona1 Pianura1 8691 8742 747 4015 7011 3822 042 923 Collina856685824 5671 912503603 281 ZM I1 111842659 9791 059271195 038 ZM II2 0992 5581 766 745904243171 640 ZM III798736352 4812484923 838 ZM IV273270122 55559104 583 1Classificazione della superficie in base alla quota di SAU gestita dall'azienda in una zona Fonte:UFAG
Tabella 33c
Contributi per la compensazione ecologica – 2005
ALLEGATO A37
MaggesifioritiMaggesidarotazione AziendeSuperficieTotalecontributiAziendeSuperficieTotalecontributi Numerohafr.Numerohafr. Cantone ZH362273818 340100115286 850 BE303259777 0687169172 167 LU341749 95071229 675 UR000000 SZ000000 OW000000 NW000000 GL000000 ZG6925 680000 FR226242727 7294268169 332 SO6586256 901253279 746 BL147128382 5004461152 190 SH175152457 080243176 700 AR000000 AI000000 SG353191 676324 250 GR131443 29051229 775 AG407175525 060136148370 475 TG125109327 120273381 700 TI91441 85042358 100 VD3935831 749 030113160398 950 VS251750 4908513 600 NE3738114 420102050 275 GE6692276 6304681203 025 JU7583246 322162255 875 Svizzera2503232169611366818932232685 Zona1 Pianura2 0891 9805 938 6485717501 874 802 Collina399330990 681107141351 135 ZM I11722 177224 248 ZM II439 630112 500 ZM III000000 ZM IV000000 1Classificazione della superficie in base alla quota di SAU gestita dall'azienda in una zona Fonte:UFAG
Contributi per la compensazione ecologica – 2005
A38 ALLEGATO
Tabella 33d
FascedicoltureestensiveincampicolturaAlberidafruttoadaltofustoneicampi AziendeSuperficieTotalecontributiAziendeAlberiTotalecontributi Numerohafr.NumeroNumerofr. Cantone ZH823 4202 503158 5432 377 669 BE2046 1698 309420 4626 304 994 LU211 5604 189278 4254 176 375 UR00023410 919163 785 SZ0001 01971 8631 077 945 OW00045824 144362 160 NW00034418 252273 780 GL0001386 30594 575 ZG00049448 539728 085 FR735 0371 89481 5701 223 550 SO1234 0351 149105 0491 575 664 BL000886134 0702 011 022 SH2190038423 109346 635 AR00033819 187287 805 AI000794 29264 380 SG533 8853 015239 1533 587 171 GR00058032 193482 895 AG1557 3202 569194 6452 919 675 TG611 9652 148232 4683 486 301 TI1187023318 019270 315 VD141624 2402 020108 0221 620 330 VS11014 49083761 927928 905 NE0001819 787146 805 GE511 6051156 01590 225 JU111 20066354 984824 644 Svizzera99517669634779236194235425690 Zona1 Pianura784567 05916 7601 181 44417 718 289 Collina2068 3176 889558 5038 377 446 ZM I111 3205 649347 4775 212 155 ZM II0003 955196 8312 952 465 ZM III0001 28066 375995 625 ZM IV00024611 312169 710
1Classificazione della superficie in base alla quota di SAU gestita dall'azienda in una zona Fonte:UFAG
Tabella 34
Contributi per la qualità biologica e l'interconnessione – 2005
Soltantoqualitàbiologica1Soltantointerconnessione1QualitàbiologicaeContributifederali interconnessione1
AziendeSuperficieAziendeSuperficieAziendeSuperficieAziendeT
ALLEGATO A39
otalecontributi
Cantone ZH7588481 3071 9456209321 8972 162 BE1 2206766 2587 0543 2502 9477 1877 252 LU1 9051 6695088183395442 3852 570 UR25639446944186300298 SZ8921 1573183404017911 2011 463 OW28838130328192349273 NW2102019783175364345363 GL19037739722538232212 ZG38874127311924408455 FR236257453855105123691647 SO336621464300378355 BL79752415835369676361 252 SH126114766175150192205 AR1981066647125145284196 AI238233101223897 SG1 6512 0468191 1145836412 3892 209 GR 1 2634 9464042 0813803 6121 4091 879 AG2542284816264941 7587502 025 TG5093161 6851 5714413471 9051 581 TI200319367724114232250 VD1 0601 32357200001 076681 VS3986968845100455522 NE2593098920800309225 GE18220000188 JU244445104500246264 Svizzera131761849913182184317715136752551227442 Zona Pianura4 1913 8425 3936 4372 1642 7149 0348 802 Collina1 8461 7441 9752 4121 4132 3713 8944 927 ZM I1 7051 8021 8862 0671 0661 2473 5493 205 ZM II2 5623 6621 8582 5241 3521 8834 3914 144 ZM III1 6833 9791 3932 6191 1672 7312 9613 659 ZM IV1 1893 4696772 3715532 7291 6832 704 1Alberi ad alto fusto convertiti in are Fonte:UFAG
NumerohaNumerohaNumerohaNumerofr.
Contributi per la produzione estensiva di cereali e colza – 2005
A40 ALLEGATO
Tabella 35
CerealipanificabiliCerealidaforaggioColzaTotale AziendeSuperficieAziendeSuperficieAziendeSuperficieTotalecontributi NumerohaNumerohaNumerohafr. Cantone ZH1 2024 3479561 8191603172 582 785 BE2 9197 4733 9927 7182223956 233 808 LU7291 4999461 8101172321 416 380 UR0000000 SZ221621009 252 OW1112001 148 NW0000000 GL001200788 ZG2551509882368 340 FR7673 2019522 556963142 427 990 SO5442 0936121 743801651 593 351 BL4331 5295201 473381131 227 972 SH3172 0041434044489981 618 AR110000264 AI0000000 SG942142414561835277 324 GR10332113524839231 460 AG1 3504 2981 1692 5191442572 827 692 TG6732 094459752761421 193 291 TI391913178316113 876 VD1 2498 6011 4445 3327002 2226 449 621 VS49186458516109 178 NE1577863431 728501731 071 888 GE2072 2291941 00716681 278 361 JU2961 6254401 793361381 419 474 Svizzera111574274412690316441812471431515861 Zona1 Pianura7 86334 2546 78717 3021 4513 84222 048 841 Collina2 4176 6283 3277 7822936766 020 572 ZM II7421 6441 8854 902631832 690 887 ZM II1121946111 569513710 228 ZM III181968800039 409 ZM IV551210005 924 1Classificazione della superficie in base alla quota di SAU gestita dall'azienda in una zona Fonte:UFAG
Tabella 36
Contributi per la detenzione di animali particolarmente rispettosa delle loro esigenze – 2005
ALLEGATO A41
SistemidistabulazioneparticolarmenteUscitaregolareall'aperto rispettosideglianimali AziendeUBGTotalecontributiAziendeUBGTotalecontributi NumeroNumerofr.NumeroNumerofr. Cantone ZH1 15026 2952 802 1132 04045 2198 043 274 BE3 52764 1877 697 1359 221173 26630 590 348 LU2 59667 8368 241 2203 842100 14516 922 896 UR1081 257121 0394325 451978 392 SZ3626 167675 9691 08919 8373 540 994 OW2273 814422 8344678 3521 497 771 NW1472 646324 1302674 887859 192 GL841 388143 6503086 2331 119 189 ZG2065 735607 8683789 6751 703 765 FR1 34335 8334 090 6512 46073 31213 008 112 SO55311 4231 241 4531 07023 4384 112 381 BL3548 502927 01457513 9692 493 036 SH1896 125720 9442185 604952 872 AR1622 951355 06362313 4342 399 534 AI1523 309525 0384339 4061 683 463 SG1 28531 5543 703 2432 93573 41812 997 118 GR83415 2251 439 0062 34643 0487 721 179 AG1 14028 2463 271 6181 71939 7677 003 138 TG1 01230 1153 402 2741 67944 1897 729 684 TI1673 146286 08863610 0081 782 745 VD1 14730 4863 136 5702 07754 5439 634 749 VS1902 531239 7561 21514 6082 610 620 NE2978 591854 48968520 8353 679 592 GE34967100 050761 634280 240 JU57418 3191 759 71291630 6695 333 588 Svizzera178404166504708892737707844948148677872 Zona1 Pianura8 600235 67926 919 06113 909361 01262 781 182 Collina3 24875 2578 782 1165 767137 81924 159 323 ZM I2 33146 1845 202 0765 394118 12320 956 530 ZM II2 19238 5424 190 8676 425131 97723 513 927 ZM III98014 3181 375 9484 05864 29711 559 627 ZM III4896 669618 8592 15431 7195 707 283 1Classificazione della superficie in base alla quota di SAU gestita dall'azienda in una zona Fonte:UFAG
Tabella 37
Partecipazione al programma SSRA – 2005
A42 ALLEGATO
Base1PartecipazioneSSRA CategoriedianimaliUBGAziendeUBGAziendeUBGAziende NumeroNumeroNumeroNumero%% Allevamento e reddito: Vacche lattifere604 43335 870152 8115 93025.316.5 Manze di oltre 1 anno136 49634 62241 4228 26530.323.9 Tori di oltre 1 anno5 4638 2261 7022 38131.228.9 Bestiame giovane,da 4 a 12 mesi,femmine31 96027 6589 5246 43129.823.3 Bestiame giovane,da 4 a 12 mesi,maschi2 0994 04126442412.610.5 Vacche madri e nutrici: Vacche madri e nutrici senza vitelli70 9996 37258 3074 18482.165.7 Ingrasso: Manze,tori,buoi di oltre 4 mesi38 5217 21022 8372 74459.338.1 Totalebestiamebovino889971439892868671413532.232.1 Caprini8 9436 0252 51274928.112.4 Conigli5663 65419415834.34.3 Totalealtrianimalicheconsumanoforaggiogrezzo95098869270686328.59.7 Suini da allevamento di oltre 6 mesi e suinetti60 5944 78933 6451 79155.537.4 Rimonte fino a 6 mesi e suini da ingrasso100 8429 35664 9633 81064.440.7 Totalesuini1614361128398608460661.140.8 Galline e galli da allevamento9881 9402378024.04.1 Galline ovaiole17 66213 66714 0211 74379.412.8 Pulcini,galletti e pollastrelle2 6615251 87512970.524.6 Polli da ingrasso21 3571 11318 25980485.572.2 Tacchini2 2332932 15110496.335.5 Totalepollame449021534836544266881.417.4 Totaledituttelecategoriedianimali1105817474474247261781338.437.5 1 Aziende aventi diritto ai contributi (aziende che hanno ottenuto pagamenti diretti) Fonte:UFAG
Tabella 38
Partecipazione al programma URA – 2005
ALLEGATO A43
Base1PartecipazioneURA CategoriedianimaliUBGAziendeUBGAziendeUBGAziende NumeroNumeroNumeroNumero%% Allevamento e reddito: Vacche lattifere604 43335 870454 42124 67675.268.8 Manze di oltre 1 anno136 49634 62296 48522 51970.765.0 Tori di oltre un anno5 4638 2262 7754 34650.852.8 Bestiame giovane da 4 a 12 mesi,femmine31 96027 65819 73416 68961.760.3 Bestiame giovane da 4 a 12 mesi,maschi2 0994 0415721 21427.330.0 Vitelli da allevamento fino a 4 mesi25 41625 0646 8236 42926.825.7 Vacche madri e nutrici: Vacche madri e nutrici con vitelli70 9996 37266 4015 38593.584.5 Ingrasso: Manze,tori,buoi di oltre 4 mesi38 5217 21018 1353 21947.144.6 Vitelli fino a 4 mesi4 0306 1409801 25324.320.4 Vitelli da ingrasso10 32216 6171 1281 67010.910.0 Totalebestiamebovino929738439896674543194771.872.6 Animali della specie equina34 04111 44828 0578 28082.472.3 Ovini39 1609 63931 7356 70781.069.6 Caprini8 9436 0256 2983 03170.450.3 Daini e cervi71021161016486.077.7 Bisonti175151711197.573.3 Conigli5663 654172133.05.8 Totalealtrianimalicheconsumanoforaggiogrezzo8359423077668881480080.064.1 Suini da allevamento di oltre 6 mesi e suinetti60 5944 78932 7281 86754.039.0 Rimonte fino a 6 mesi e suini da ingrasso100 8429 35660 9923 76360.540.2 Totalesuini1614361128393720465958.141.3 Galline e galli da allevamento9881 94013320613.410.6 Galline ovaiole17 66213 66711 1673 30163.224.2 Pulcini,galletti e pollastrelle2 6615254469816.818.7 Polli da ingrasso21 3571 1131 9691909.217.1 Tacchini2 2332932 14012595.842.7 Totalepollame449021534815854362135.323.6 Totaledituttelecategoriedianimali1219670506788439163768669.274.4 1 Aziende aventi diritto ai contributi (aziende che hanno ottenuto pagamenti diretti)
Fonte:UFAG
Contributi d'estivazione – 2005
CantonePecoreVacchemunte,pecoreAltrianimalicheconsumanoAziendeecontributi (escl.pecorelattifere)lattifereecaprelattifere1foraggiogrezzoTotale AziendeCaricoaventeAziendeUBGaventiAziendeCaricoaventeAziendeContributi dirittoaidirittoaidirittoai contributicontributicontributi
A44 ALLEGATO
Tabella 39a
NumeroCariconormaleNumeroUBGNumeroCariconormaleNumerofr. ZH000094719 141 183 BE1842 28351813 1771 58648 6341 69018 906 521 LU43375602972436 0642481 961 404 UR651 5082203 9252423 1303362 421 571 SZ506532702 7354259 7374543 872 978 OW23213567672448 2622632 746 508 NW19185151321274 1551331 319 400 GL1443551301126 6071202 110 149 ZG0013102411073 278 FR516471201 82360221 9506357 257 432 SO2417612 50261 753 051 BL00001041510 124 629 SH00001100129 889 AR11283061142 378115805 388 AI8901041 4641381 8531441 008 514 SG401 1351364 43243816 6494506 566 384 GR1918 21239214 35487633 1011 02516 032 998 AG2140073859 118 621 TG0000262218 582 TI872 125874 3532084 5872663 061 573 VD214841735963732 1796489 870 792 VS1705 9571215 79343015 9505197 511 104 NE1924971504 3431541 352 815 GE11100016234 719 JU2123008211 598833 507 787 Totale975246442155541556755235356738791607270
Animali munti con una durata d'estivazione di 56–100 giorni Fonte:UFAG
1
Statistica sull'estivazione – 2005:aziende e carichi normali per Cantone
ALLEGATO A45
Tabella 39b
CantoneVaccheVacchemadriAltriEquiniOviniCapriniAltri
AziendeDensitàAziendeDensitàAziendeDensitàAziendeDensitàAziendeDensitàAziendeDensitàAziendeDensità NumeroCNNumeroCNNumeroCNNumeroCNNumeroCNNumeroCNNumeroCN ZH001768368212001200 BE1 14626 5832392 1351 53325 7772439292043 048521844732 LU981 273595462473 819196648373445226 UR2243 894373551862 093147691 5057226200 SZ2753 139716114156 521471335766510424800 OW2054 538162322393 13322362823648522486 NW871 796171901221 861141818241236021115 GL1013 877202231112 295293614394377458121 ZG234131019110000000 FR3127 2038993358613 412882366187413722522 SO812226436621 70616525133100 BL0046910288126001200 SH0000199000040441649 AR771 3103301101 146111113481081521 AI1171 598001361 31486992151258410 SG2867 490751 1464239 5084767442 1471461 10142 GR44914 1614667 87578717 9032407482077 8690000 AG003547295002130000 TG000026100001241 9577850 TI1144 026444731361 12262199912 2506313821 VD37413 2251953 25961114 223101283309547853510 VS33313 801811 1403505 634551481825 9694210 NE55866343971472 86024102110000 GE00000016111231011 JU383 922311 046804 791341 3944970000 Totale430111285815122122763191204211079451510762685616485977236496 Un carico normale (CN) = 1 UBG * durata dell'estivazione / 100 Fonte:UFAG
lattifereenutricibovini
Tabella 40a
Pagamenti diretti a livello aziendale1:per zone e classi di dimensione – 2005
1 I risultati si basano sui dati dell’analisi centralizzata di ART
2 Contributi d'estivazione,contributi di coltivazione,altri contributi
A46 ALLEGATO
CaratteristicaUnità10–2020–3030–5010–2020–3030–50 haSAUhaSAUhaSAUhaSAUhaSAUhaSAU Aziende di riferimentoNumero56747619119912539 Aziende rappresentateNumero8 5415 4453 0522 7061 463672 Superficie agricola utileha 15.3424.2835.7014.8924.2036.45 Pagamenti diretti in
ordinanza
(OPD) Pagamentidirettigenerali,totalefr.238213719152558283284476062508 Contributi di superficiefr.20 56333 51147 55719 06031 64645 481 Contributi per animali da reddito che consumano foraggio grezzofr.2 5922 9194 3503 1265 6898 236 Contributi per la detenzione di animali in condizioni difficili di produzionefr.4154623924 1944 5145 162 Contributi di declivitàfr.2512992601 9482 9113 629 Contributiecologiciedetologici,totalefr.7245100921474975491103114227 Compensazione ecologicafr.2 2523 1895 1842 2793 5904 487 Produzione estensivafr.6201 0861 6736721 0261 536 Agricoltura biologicafr.4964621 055444635547 Contributi etologicifr.3 8775 3546 8364 1545 7807 657 Totale pagamenti diretti giusta l'OPDfr.31 06647 28367 30735 87755 79176 735 Reddito lordofr.196 950275 856358 111175 599244 451318 012 Quota di PD giusta l'OPD rispetto al reddito lordo%15.817.118.820.422.824.1 Altri pagamenti diretti 2 fr.2 1152 6825 3831 8463 2955 588 Totale pagamenti direttifr.33 18049 96572 69037 72359 08682 323 Quota totale di PD rispetto al reddito lordo%16.818.120.321.524.225.9
ZonadipianuraZC
virtù della
sui pagamenti diretti
Fonte:Agroscope Reckenholz-Tänikon ART
Tabella 40b
Pagamenti diretti a livello aziendale1:per zone e classi di dimensione – 2005
diretti in virtù della ordinanza sui pagamenti diretti (OPD)
1 I risultati si basano sui dati dell’analisi centralizzata di ART
2 Contributi d'estivazione,contributi di coltivazione,altri contributi
ALLEGATO A47
CaratteristicaUnità10–2020–3030–5010–2020–3030–50 haSAUhaSAUhaSAUhaSAUhaSAUhaSAU Aziende di riferimentoNumero2331255421513461 Aziende rappresentateNumero3 3291 3438463 0351 742983 Superficie agricola utileha 15.1024.4137.3115.0124.4437.41 Pagamenti
Pagamentidirettigenerali,totalefr.340024874167923395195613971414 Contributi di superficiefr.18 38530 05144 67617 76129 29343 467 Contributi per animali da reddito che consumano foraggio grezzofr.4 7036 3439 7225 9118 7889 821 Contributi per la detenzione di animali in condizioni difficili di produzionefr.7 6558 7159 31512 04013 42213 684 Contributi di declivitàfr.3 2593 6334 2103 8084 6364 441 Contributiecologiciedetologici,totalefr.611910383126065503835910605 Compensazione ecologicafr.1 4842 4722 3211 3461 6351 419 Produzione estensivafr.1934541 6832878403 Agricoltura biologicafr.7331 0766078331 3302 041 Contributi etologicifr.3 7086 3817 9953 2975 3166 742 Totale pagamenti diretti giusta l'OPDfr.40 12159 12480 52945 02264 49882 019 Reddito lordofr.151 163235 566288 259141 267193 090257 643 Quota di PD giusta l'OPD rispetto al reddito lordo%26.525.127.931.933.431.8 Altri pagamenti diretti 2 fr.1 7002 5314 2773 8064 6424 189 Totale pagamenti direttifr.41 82161 65584 80648 82969 14186 208 Quota totale di PD rispetto al reddito lordo%27.726.229.434.635.833.5
ZMIZMII
ART
Fonte:Agroscope Reckenholz-Tänikon
Tabella 40c
Pagamenti diretti a livello aziendale1:per zone e classi di dimensioni – 2005 ZMIIIZMIV
Pagamenti diretti in virtù della ordinanza sui pagamenti diretti (OPD)
di coltivazione,altri contributi 3
A48 ALLEGATO
CaratteristicaUnità10–2020–3030–5010–2020–3030–503
Aziende di riferimentoNumero97633371264 Aziende rappresentateNumero1 5238915641 335425 Superficie agricola utileha 14.6023.8635.8914.7524.38
Pagamentidirettigenerali,totalefr.4506966896827714988571103 Contributi di superficiefr.16 88128 65141 11817 73830 575 Contributi per animali da reddito che consumano foraggio grezzofr.9 68413 69515 44710 05712 285 Contributi per la detenzione di animali in condizioni difficili di produzionefr.13 88518 15018 91816 91921 046 Contributi di declivitàfr.4 6186 4007 2885 1717 197 Contributiecologiciedetologici,totalefr.413775451102244168157 Compensazione ecologicafr.1 0751 5342 0441 2762 320 Produzione estensivafr.002800 Agricoltura biologicafr.8111 7853 1389492 573 Contributi etologicifr.2 2514 2275 8132 1913 263 Totale pagamenti diretti giusta l'OPDfr.49 20674 44193 79354 30279 260 Reddito lordofr.118 721172 157225 415113 848174 613 Quota di PD giusta l'OPD rispetto al reddito lordo%41.443.241.647.745.4 Altri pagamenti diretti 2 fr.4 1124 6338 5485 6957 577 Totale pagamenti direttifr.53 31779 074102 34159 99786 837 Quota totale di PD rispetto al reddito lordo%44.945.945.452.749.7
I risultati
A causa dell'esiguità
Reckenholz-Tänikon ART
haSAUhaSAUhaSAUhaSAUhaSAUhaSAU
1
si basano sui dati dell’analisi centralizzata di ART 2Contributi d'estivazione,contributi
del campione non vengono forniti risultati Fonte:Agroscope
Tabella 41
Pagamenti diretti a livello aziendale1:per regioni – 2005
virtù della ordinanza sui pagamenti diretti (OPD)
ALLEGATO A49
CaratteristicaUnitàTutteleRegioneRegioneRegione aziendedipianuracollinaredimontagna Aziende di riferimentoNumero3 1351 426901808 Aziende rappresentateNumero50 91623 24413 73913 933 Superficie agricola utileha 19.7520.6418.9219.09 Pagamenti diretti
Pagamentidirettigenerali,totalefr.37657312173731748738 Contributi di superficiefr.25 09727 68623 37622 473 Contributi per animali da reddito che consumano foraggio grezzofr.4 9902 8195 1298 476 Contributi per la detenzione di animali in condizioni difficili di produzionefr.5 4923776 08013 446 Contributi di declivitàfr.2 0783342 7334 342 Contributiecologiciedetologici,totalefr.7900879681496159 Compensazione ecologicafr.2 2742 9132 1611 320 Produzione estensivafr.59590561657 Agricoltura biologicafr.7295285771 212 Contributi etologicifr.4 3024 4504 7953 569 Totale pagamenti diretti giusta l'OPDfr.45 55740 01345 46754 896 Reddito lordofr.210 986254 733194 361154 400 Quota di PD giusta l'OPD rispetto al reddito lordo%21.615.723.435.6 Pagamenti diretti per ettarofr./ha2 3061 9392 4032 875 Altri pagamenti diretti 2 fr.3 1882 9812 4204 288 Totale pagamenti direttifr.48 74542 99447 88759 185 Quota totale di PD rispetto al reddito lordo%23.116.924.638.3 1 I risultati si basano sui dati dell’analisi centralizzata di ART 2 Contributi d'estivazione,contributi di coltivazione,altri contributi Fonte:Agroscope Reckenholz-Tänikon ART
in
42a Controlli PER – 2005
Cantone Aziende aventi diritto ai PD (cifre Rapporto agricolo 2004) Aziende controllate in % di tutte le aziende aventi diritto ai PD Aziende controllate Notifica tardiva
Detenzione degli animali da reddito rispettosa delle loro esigenze Registrazioni Bilancio di concimazione equilibrato Quota adeguata di superfici di compensazione ecologica Fasce tampone e di superficie inerbita
disciplinato delle colture
adeguata del suolo
e utilizzazione mirate dei prodotti per il trattamento delle piante
contestazioni
Se il numero di aziende controllate è superiore al numero di aziende aventi diritto ai PD significa che nel Cantone in questione vi sono più aziende notificate che aziende aventi diritto ai PD
n.d.= non disponibile
Fonte:AGIS/SIPA e rapporti cantonali concernenti i controlli e le sanzioni – 2005
A50 ALLEGATO
Numero%NumeroNumeroNumero ZH3 57946.971 681052158135321220284324 BE12 38531.213 86571989023310140264 LU5 02773.923 7160891848013341944311477 UR64844.2928726 5431000425 SZ1 65249.3981634033373 000291 OW69768.874801226531210138134 NW48935.791750416000 000020 GL40563.2125617714170 000551 ZG55359.8633103120120021434 FR3 15034.831 097294131181213615165 SO1 400100.791 411n.d.1772214 032148 BL936100.219380720213 000125 SH57191.0752001 21074231434 AR74857.7543203314203 000254 AI54640.8422302712200 000041 SG4 26746.101 967168255981222310388 GR2 65021.7457603576744332441242 AG3 050100.853 07617611653920220577379 TG2 61263.281 653301273523211223081334 TI88558.645190317333000051161 VD3 92646.741 8351314804867391822360337 VS3 68255.302 03608640428805031203765 NE91799.8991630270320061152 GE30585.9026210 00045122336 JU1 08233.5536301112106 122044 CH5616252.4029431708961764343176263106632465984525
Tabella
Contestazioni
Altro Totale
Avvicendamento
Protezione
Selezione
Se il numero di aziende controllate è superiore al numero di aziende aventi diritto ai PD significa che nel Cantone in questione vi sono più aziende notificate che aziende aventi diritto ai PD
Fonte:AGIS/SIPA e rapporti cantonali concernenti i controlli e le sanzioni – 2005
ALLEGATO A51
Tabella 42b
%%Numero%%fr.fr. ZH9.0519.271413.948.391 527.26215 344 BE2.136.832822.287.30740.14208 719 LU9.4912.842825.617.591 906.28537 570 UR3.868.71142.164.883 798.8653 184 SZ5.5111.15674.068.213 564.81238 842 OW19.2327.92253.595.211 162.0829 052 NW4.0911.4340.822.291 170.254 681 GL12.5919.92256.179.77671.1616 779 ZG6.1510.2761.081.814 820.1728 921 FR5.2415.041665.2715.132 319.66385 063 SO3.433.40483.433.401 188.3957 043 BL2.672.67252.672.671 606.240 155 SH5.956.54417.187.88778.1231 903 AR7.2212.50000017 586 AI7.5118.39366.5916.14911.3632 809 SG9.0919.733608.4418.3055.2019 873 GR9.1342.011525.7426.391 651.73251 063 AG12.4312.321394.564.521 453.82202 081 TG12.7920.21823.144.961 105.6990 667 TI18.1931.02384.297.321 433.3954 469 VD8.5818.371584.028.611 992.26314 777 VS20.7837.57230.621.13474.2210 907 NE5.675.6890.980.98693.336 240 GE11.8013.7472.302.672 211.7115 482 JU4.0712.12131.203.582 471.3132 127 CH8.0615.37214390.147.281351.072895337
Controlli PER – 2005
Cantone Contestazioni per 100 aziende aventi diritto ai PD Contestazioni per 100 aziende controllate Aziende con riduzioni Aziende con riduzioni per 100 aziende aventi diritto ai PD Aziende con riduzioni per 100 aziende controllate Riduzione in fr.per azienda con riduzioni Totale riduzioni
Uscite nel settore del miglioramento delle basi
Tabella 43
Contributi versati ai Cantoni – 2005
Contributi a progetti approvati,secondo i provvedimenti e le regioni – 2005
A52 ALLEGATO
CantoneBonifichefondiarieEdificiruraliTotalecontributi fr.fr.fr. ZH1 357 948408 1001 766 048 BE8 591 9035 892 40014 484 303 LU2 820 783926 5003 747 283 UR719 329241 000960 329 SZ1 644 6131 186 1002 830 713 OW614 354634 8001 249 154 NW608 900155 351764 251 GL464 066235 100699 166 ZG79 682264 400344 082 FR5 397 2612 636 1008 033 361 SO2 378 052324 6002 702 652 BL508 013464 900972 913 SH73 915114 700188 615 AR253 700667 800921 500 AI117 819520 400638 219 SG3 384 7672 333 6005 718 367 GR11 285 5353 723 40015 008 935 AG1 026 000468 4001 494 400 TG99 66599 665 TI2 311 9841 060 9003 372 884 VD6 241 7501 269 1007 510 850 VS2 814 3951 458 1004 272 495 NE598 1102 298 5002 896 610 GE206 183206 183 JU2 740 1071 280 7004 020 807 Diversi122 144122 144 Totale564609782856495185025929 Fonte:UFAG
Tabella 44
ProvvedimentiContributiCosti complessivi RegioneRegioneRegioneTotaleTotale dipianuracollinaredimontagna 1000fr. Bonifichefondiarie Ricomposizioni particellari (compr.le infrastrutture)5 3242 4518 87316 64844 656 Costruzione di strade agricole2 7253 93010 59617 25157 133 Altri impianti di trasporto 255255990 Provvedimenti volti a conservare e migliorare il bilancio idrico del suolo2 2787691 3684 41515 351 Acquedotti1 3238 4539 77540 235 Approvvigionamento elettrico945336272 120 Ripristino e consolidamento628747 5488 48419 867 Acquisto dei dati di base154196403901 013 Ripristino periodico3961 6343102 34014 789 Totaleintermedio10939112713797560186196155 Edificirurali Edifici rurali per animali che consumano foraggio grezzo9 22214 92624 149158 592 Edifici alpestri379519887 787 Edifici collettivi per lavorazione e stoccaggio1 0832251 30810 322 Totaleintermedio103421610326445176701 Totale10939216135407986631372856 Fonte:UFAG
Tabella 45
Crediti d'investimento accordati dai Cantoni – 2005
ALLEGATO A53
CantoneBonifichefondiarieEdificiruraliTotale ProvvedimenticollettiviP.collettiviP.individuali CreditidicostruzioneCreditid'investimentoCreditid'investimentoCreditid'investimento Numero1000fr.Numero1000fr.Numero1000fr.Numero1000fr.Numero1000fr. ZH170125011418 58911618 909 BE158 4654454101 59637848 69940759 214 LU82 730324032 01624531 46225936 448 UR1150131 216141 366 SZ102 220222121578310 9309713 528 OW1200123182 023202 246 NW 172 292172 292 GL2247101 268121 515 ZG 131 753131 753 FR172 466122 82813521 89216427 186 SO21811120578 205608 506 BL118354 324364 342 SH 222 803222 803 AR250423 700443 750 AI 272 960272 960 SG24603478652118224 36419325 823 GR117 14054889712 56011320 188 AG13210414 10110514 133 TG116010014 97510115 135 TI32 690120271201 830264 611 VD2800323 33514219 48217623 617 VS424751 230263 066354 543 NE11 3002313416 144447 757 GE104 662104 662 JU240033 318699 2887413 006 Totale56263363745961022143419902679262185320292 Fonte:UFAG
Tabella 46
Crediti d'investimento secondo le categorie di provvedimenti – 2005 (senza crediti di costruzione)
CantoneAiutoAcquistoDiversi-EdificiEdificiProvvedi-LavorazioneBonificheTotale inizialedell'aziendaficazioned'abita-ruralimentiestoccaggiofondiarie dapartezionecollettivi1diprodotti dell'affittuarioagricoli
A54 ALLEGATO
1000fr. ZH4 1401 1655662 09010 6282507018 909 BE16 3081 10623312 30918 7421 59645450 749 LU10 0504488 75712 2081821 83424033 718 UR3606302261 216 SZ1 7704 2004 960906722111 308 OW510250499764232 046 NW8108706122 292 GL1505335852471 515 ZG5301 2231 753 FR5 5207402001 64513 7874822 3462 46627 186 SO1 470485412 1944 0151208 325 BL1 170260851002 709184 342 SH6602971 8462 803 AR1 5702804411 409503 750 AI8401287951 1972 960 SG8 2009924334 32010 41952147825 363 GR1 5605606 0974 34348813 048 AG3 9601 0002 5996 5423214 133 TG4 1402003102 8587 46716015 135 TI8081094071201 921 VD7 8311271 9179 6072 49184422 817 VS7203542701 7221 2302474 543 NE8709972684 009392746 457 GE 3724 2904 662 JU2 8201007555 613453 27340013 006 Totale7603967034357552551255733901175334596293956 1Acquisto
dell'inventario,aiuto iniziale per le organizzazioni contadine di solidarietà Fonte:UFAG
Tabella 47
Mutui accordati dai Cantoni nel quadro dell'aiuto alla conduzione aziendale – 2005 (quote federali e cantonali)
ALLEGATO A55
ZH6 89514915 BE13 2 22617116 LU21 3 33415918 UR SZ2 39019513 OW NW3 45015020 GL ZG1 10010016 FR6 1 02017011 SO3 2719015 BL SH1 909010 AR4 3779410 AI SG8 6408015 GR5 3036113 AG4 49012312 TG3 40013310 TI1 10010020 VD14 3 04221715 VS6 77312916 NE3 37512510 GE3 3001007 JU13 1 016787 Totale12016592Ø:138Ø:14 Fonte:UFAG
CantoneNumeroImportoPersingolocasoDurataammortamento 1000fr.1000fr.anni
48b
dei contributi
dei crediti d'investimeno e dei mutui per l'aiuto alla conduzione aziendale
A56 ALLEGATO Tabella
Ricapitolazione
ProvvedimentiProgettiapprovatiin1000fr. 200320042005 Contributi1059268345286631 Ricomposizioni particellari (compr.le infrastrutture)21 99020 40216 648 Costruzione di strade agricole15 05113 16717 251 Acquedotti 9 0929 8319 775 Altri provvedimenti del genio civile30 98312 30916 512 Edifici rurali per animali che consumano foraggio grezzo25 71526 18925 137 Altri provvedimenti nel settore delle costruzioni rurali3 0951 5541 308 Fonte:UFAG Tabella
ProvvedimentiCreditiaccordatiin1000fr. 200320042005 Creditid'investimento1249509286007293956 Aiuto iniziale 86 80780 47776 039 Acquisto dell'azienda da parte dell'affittuario5 0183 8096 703 Diversificazione 2 1094 357 Edifici d'abitazione 40 67053 83455 255 Edifici rurali 105 020119 444125 573 Acquisto in comune dell'inventario,lavorazione e stoccaggio di prodotti agricoli9 13723 01721 433 Bonifiche fondiarie,senza crediti di costruzione2 8573 3174 596 Mutuiperlaconduzioneaziendale1298153117516592 1Accordati dal Cantone Fonte:UFAG
48a
Ricapitolazione
Tabella 49
Aiuti per la riqualificazione – 2005
1Da
Tabella 50
Aiuti finanziari all'allevamento di animali – 2005
GeneredianimalieprovvedimentiContributoAnimaliiscrittialLGOrganizzazioni diallevamento fr.Numero
ALLEGATO A57
Numerofr.Numerofr. ZH BE1 125 7502 19 500 LU UR SZ OW NW GL ZG FR SO 2 71 900 BL SH AR AI SG GR1 153 000 AG TG TI VD VS1 136 950 NE GE JU Totale3415700491400
CantoneContributiprospettatiContributiversati1
importi prospettati
Fonte:UFAG
l'anno precedente
Bovini137590005412099 Tenuta del libro genealogico2 685 000 Esami funzionali del latte e della carne10 400 000 Apprezzamento della conformazione675 000 Equini10710004677123 Suini1735000158312 Ovini1096000854716 Capreepecorelattifere846000296734 Tenuta del libro genealogico593 000 Esami funzionali del latte253 000 Razzeminacciate9400001 Totale19447000 1 Puledri identificati Fonti:Conto
dello Stato / Organizzazioni di allevamento
Uscite della Confederazione per agricoltura e alimentazione,in 1 000 fr.
Conto dello Stato 1999 rappresenta la base per la ripartizione dei mezzi finanziari fra i singoli settori.
Le uscite per la valorizzazione delle patate o della frutta o quelle dell'Amministrazione dei cereali 1990/92,ad esempio,figurano come uscite dell'UFAG.All'epoca esistevano ancora conti separati. Per tale motivo le cifre relative al 1990/92 non sono identiche a quelle figuranti nel Conto dello Stato.Quelle che si riferiscono agli anni 2003 e 2005 sono nuovamente comparabili.L'aumento delle spese di amministrazione è riconducibile in primo luogo al fatto che alcune prestazioni,come ad esempio quelle per le Casse pensioni,non sono più riportate in un'unica rubrica nel Conto dello Stato,bensì ripartite fra i singoli Uffici.
Fonte:Conto dello Stato
A58 ALLEGATO
Tabella 51
Ambitodispesa1990/922003200420051990/92–2003/05 % UsciteUFAG269944235477693543613343997230.0 Creditiquadro-344800434317953318501 Produzioneesmercio1684994798028731419676975-56.4 Promozione dello smercio59 23463 67456 676 Economia lattiera1 127 273559 979503 513474 232-54.5 Produzione animale133 90224 85122 49920 574-83.1 Produzione vegetale423 819153 964141 734125 493-66.9 Pagamentidiretti772258243500024983482464000219.3 Pagamenti diretti generali758 3321 980 0002 023 0001 989 000163.4 Pagamenti diretti ecologici13 926455 000475 348475 0003 263.8 Miglioramentodellebasi1858362149762020281775266.6 Miglioramenti strutturali133 879102 00094 50885 026-29.9 Crediti d'investimento27 13679 41876 46368 000175.0 Aiuti per la conduzione aziendale95211 7208 8141 588674.6 Produzione vegetale e animale23 86921 83822 24322 821-6.6 Aldifuorideicreditiquadro-99765111818121472 Amministrazione33 42950 32252 06549 21751.2 Consulenza e contributi per la ricerca21 47623 73623 64123 84410.5 Lotta alle malattie delle piante e ai fitofagi1 4493 6411 7092 98391.7 Controllo del traffico degli animali/smaltimento di scarti di carne-22 06634 40345 428Altreuscite3481633599893581933308210.4 Contributi d'esportazione per prodotti agricoli trasformati Prodotti trasformati93 867114 900114 90090 00013.6 Assegni familiari nell'agricoltura77 99681 20077 80076 8000.8 Stazioni di ricerca agronomica96 431121 685121 487120 06325.6 Istituto nazionale di allevamento equino6 8437 6407 7607 67012.4 Altre73 02634 56436 24636 288-51.1 Totaleagricolturaealimentazione304760539077583901806377079326.7 Osservazione:il
■■■■■■■■■■■■■■■■ Tabelle Aspetti internazionali
UE-4:si riferisce a Germania (D),Francia (F),Italia (I) e Austria (A)
UE-5:UE-4 più Paesi Bassi (NL) o Belgio (B)
UE-6:UE-4 più Paesi Bassi (NL) e Belgio (B)
D:Repubblica federale di Germania (incl.ex DDR dal 1991)
Avvertenza:alcune cifre sono calcolate sulla base di indici Eurostat
Fonti:UFAG,UST,USC,Banca Nazionale Svizzera,Eurostat,ZMP,Agreste,U.S.Department of Agriculture
ALLEGATO A59
Tabella 52
ProdottoPaeseUnità1990/922003200420051990/92–2003/05 % LatteCHct./kg104.9775.5474.6372.41-29 UE-5ct./kg56.5547.1346.5746.10-18 - Dct./kg57.2845.6445.4544.94-21 - Fct./kg48.6745.8244.4643.65-8 - Ict./kg68.7653.9454.2754.37-21 - Act./kg66.6445.1445.5745.58-32 - NLct./kg57.9347.7346.8846.60-19 USAct./kg40.5737.1043.9041.611 TorelliCHfr./kgPM9.288.198.177.97-13 UE-4fr./kg PM5.594.184.304.73-21 - Dfr./kg PM5.223.794.044.56-21 - Ffr./kg PM5.564.134.194.67-22 - Ifr./kg PM5.834.584.654.93-19 - Afr./kg PM6.494.094.144.66-34 USAfr./kg PM4.354.584.504.756 VitelliCHfr./kgPM14.3912.1512.6113.20-12 UE-5fr./kg PM8.657.958.377.92-7 - Dfr./kg PM8.989.099.479.845 - Ffr./kg PM8.948.919.498.751 - Ifr./kg PM8.817.047.196.98-20 - Afr./kg PM9.606.977.117.29-26 - NLfr./kg PM7.836.967.426.86-10 USAfr./kg PM5.055.325.756.3315 SuiniCHfr./kgPM5.834.474.544.02-25 UE-6fr./kg PM2.931.942.102.14-30 - Dfr./kg PM2.881.902.202.23-27 - Ffr./kg PM2.841.872.022.09-30 - Ifr./kg PM3.482.482.512.49-28 - Afr./kg PM3.181.541.791.85-46 - NLfr./kg PM2.641.921.811.90-29 - Bfr./kg PM3.011.842.072.07-34 USAfr./kg PM1.881.411.781.73-13 PolliCHfr./kgPV3.722.722.672.60-28 UE-5fr./kg PV1.491.131.161.10-24 - Dfr./kg PV1.431.081.101.08-24 - Ffr./kg PV1.301.021.061.01-21 - Ifr./kg PV1.891.501.491.30-25 - Afr./kg PV2.291.221.241.25-46 - NLfr./kg PV1.360.961.001.08-26 USAfr./kg PV0.981.051.241.1918 UovaCHfr./100pz.33.2923.4423.3323.88-29 UE-5fr./100 pz.10.6710.398.378.04-16 - Dfr./100 pz.13.1211.429.929.68-21 - Ffr./100 pz.8.608.055.715.60-25 - Ifr./100 pz.12.8613.1812.5511.32-4 - Afr./100 pz.12.6716.6715.4715.1624 - NLfr./100 pz.7.948.784.895.03-21 USAfr./100 pz.7.558.437.265.65-6
Prezzi alla produzione di prodotti di origine animale Svizzera – diversi Paesi
Prezzi alla produzione di prodotti di origine vegetaleSvizzera – diversi Paesi
UE-4:si riferisce a Germania (D),Francia (F),Italia (I) e Austria (A)
UE-5:UE-4 più Paesi Bassi (NL) o Belgio (B)
UE-6:UE-4 più Paesi Bassi (NL) e Belgio (B)
D:Repubblica federale di Germania (incl.ex DDR dal 1991)
1 Media di 4 anni (alternanza) 1990/93 e variazione 1990/93–2001/04
Avvertenza:alcune cifre sono calcolate sulla base di indici Eurostat
Fonti:UFAG,UST,USC,Banca Nazionale Svizzera,Eurostat,ZMP,Agreste,U.S.Department of Agriculture
A60 ALLEGATO
Tabella 53a
ProdottoPaeseUnità1990/922003200420051990/92–2003/05 % FrumentoCHfr./100kg99.3461.1357.8452.42-42 UE-4fr./100 kg28.5917.7018.3415.09-40 - Dfr./100 kg26.8116.7816.9314.10-41 - Ffr./100 kg28.3717.9018.8415.46-39 - Ifr./100 kg35.9222.1223.4718.48-41 - Afr./100 kg43.3015.3013.7812.29-68 USAfr./100 kg15.3216.9816.3015.386 OrzoCHfr./100kg70.2445.8244.2642.24-37 UE-4fr./100 kg25.9715.3715.9514.85-41 - Dfr./100 kg24.4714.4515.0514.52-40 - Ffr./100 kg25.6716.0316.6014.83-38 - Ifr./100 kg34.5221.3823.0620.10-38 - Afr./100 kg36.0513.2912.3212.55-65 USAfr./100 kg12.3014.0011.3910.10-4 MaisdagranellaCHfr./100kg73.5446.3143.3142.23-40 UE-4fr./100 kg33.7220.3521.1517.41-42 - Dfr./100 kg30.4418.9518.2216.01-42 - Ffr./100 kg29.6318.8519.7517.15-37 - Ifr./100 kg40.8023.3125.4318.88-45 - Afr./100 kg36.3719.4713.9213.51-57 USAfr./100 kg12.7612.0112.069.64-12 PatateCHfr./100kg38.5536.2133.3834.30-10 UE-6fr./100 kg16.9919.1016.6014.93-1 - Dfr./100 kg13.6917.0111.7211.39-2 - Ffr./100 kg15.5016.1616.4314.491 - Ifr./100 kg43.7953.5259.0055.1228 - Afr./100 kg30.3622.7815.2810.87-46 - NLfr./100 kg16.3115.4414.5711.08-16 - Bfr./100 kg12.4917.6711.2511.969 USAfr./100 kg18.0818.3215.9317.98-4 BarbabietoledazuccheroCHfr./100kg14.8411.8711.8511.77-20 UE-4fr./100 kg7.376.286.266.07-16 - Dfr./100 kg7.896.376.276.10-21 - Ffr./100 kg5.845.745.565.21-6 - Ifr./100 kg9.597.247.737.83-21 - Afr./100 kg9.217.117.217.23-22 USAfr./100 kg----ColzaCHfr./100kg203.6781.6976.6076.83-62 UE-4fr./100 kg48.7135.0833.2930.08-33 - Dfr./100 kg55.4534.9135.4329.99-40 - Ffr./100 kg41.7735.6131.4630.42-22 - Ifr./100 kg52.5325.4827.4425.39-50 - Afr./100 kg53.7031.2129.4426.67-46 USAfr./100 kg----Mele:GoldenDelicious1CHfr./kg1.121.211.061.01-2 UE-5fr./kg0.790.640.660.51-24 - Dfr./kg1.070.650.610.48-46 - Ffr./kg0.680.580.650.58-11 - Ifr./kg0.750.690.720.46-16 - A (div.)fr./kg1.020.650.540.46-46 - Bfr./kg0.800.610.570.50-30 USA (div.)fr./kg0.660.730.770.596
Prezzi alla produzione di prodotti di origine vegetale Svizzera – diversi Paesi
UE-4:si riferisce a Germania (D),Francia (F),Italia (I) e Austria (A)
UE-5:UE-4 più Paesi Bassi (NL) o Belgio (B)
UE-6:UE-4 più Paesi Bassi (NL) e Belgio (B)
UE-4/6:Stati membri dell'UE confinanti con la Svizzera (D,F,I,A) nonché Belgio (B) e/o Paesi Bassi (NL) per prodotti dai volumi di produzione ragguardevoli.
D:Repubblica federale di Germania (incl.ex DDR dal 1991)
1 Media di 4 anni (alternanza) 1990/93 e variazione 1990/93–2001/04
2 Il paniere standard è composto a grandi linee dalla produzione media (1998–2000) svizzera di 15 dei 17 prodotti agricoli oggetto del presente confronto internazionale dei prezzi (tabelle 52 e 53).Le statistiche sui prezzi delle barbabietole da zucchero e della colza praticati negli USA non erano disponibili e pertanto questi prodotti sono stati esclusi dal paniere standard.Esso comporta 3,2 milioni di tonnellate di latte,2,7 milioni di suini,35,5 milioni di polli,674,3 milioni di uova,0,52 milioni di tonnellate di frumento, 0,14 milioni di tonnellate di mele,eccetera.
Avvertenza:alcune cifre sono calcolate sulla base di indici Eurostat
Fonti:UFAG,UST,USC,Banca Nazionale Svizzera,Eurostat,ZMP,Agreste,U.S.Department of Agriculture
ALLEGATO A61
Tabella 53b
ProdottoPaeseUnità1990/922003200420051990/92–2003/05 % PereI1CHfr./kg1.331.240.981.09-17 UE-5fr./kg0.960.810.810.86-14 - Dfr./kg1.100.720.570.60-43 - Ffr./kg1.091.061.040.92-8 - Ifr./kg0.900.690.710.84-17 - Afr./kg1.201.000.830.73-29 - Bfr./kg0.950.940.990.992 USAfr./kg0.570.620.610.7012 CaroteCHfr./kg1.091.371.261.3823 UE-6fr./kg0.520.570.520.501 - Dfr./kg0.480.400.360.42-18 - Ffr./kg0.440.600.490.5927 - Ifr./kg0.831.061.080.8520 - Afr./kg0.420.260.210.18-48 - NLfr./kg0.390.210.070.12-66 - Bfr./kg0.360.260.390.16-23 USAfr./kg0.410.600.580.5944 CipolleCHfr./kg0.891.061.190.9721 UE-5fr./kg0.540.530.450.44-12 - Dfr./kg0.300.270.200.10-37 - Ffr./kg0.600.850.700.7428 - Ifr./kg0.700.480.450.47-34 - Afr./kg0.250.240.210.12-25 - Bfr./kg0.210.310.230.149 USAfr./kg0.400.580.410.3714 PomodoriCHfr./kg2.422.412.372.34-2 UE-6fr./kg0.980.880.690.84-18 - Dfr./kg0.891.160.861.1317 - Ffr./kg1.311.360.981.28-8 - Ifr./kg0.900.760.640.74-21 - Afr./kg0.391.180.520.4783 - NLfr./kg1.251.430.881.35-3 - Bfr./kg1.220.890.720.89-32 USAfr./kg1.001.111.271.2320 Panierestandard2CHmio.difr./anno7268551454515400-25 UE-4/6mio.di fr./anno3 7152 9672 9852 962-20 - Dmio.di fr./anno3 7422 9162 9552 940-22 - Fmio.di fr./anno3 4132 9352 9352 919-14 - Imio.di fr./anno4 4493 5103 5653 514-21 - Amio.di fr./anno4 3792 8132 8012 804-36 USA mio.di fr./anno2 5792 4262 7332 6010
Tabella 54
Prezzi al consumo di prodotti di origine animale Svizzera – diversi
UE-4:si riferisce a Germania (D),Francia (F),Italia (I) e Austria (A)
Osservazione in merito al Paese:(min) e (max) -> prezzo più basso,rispettivamente più alto registrato in un anno nel Paese in questione Avvertenza:la quota «label» (Bio,M-7,Coop Natura Plan) riscontrabile nei negozi,segnatamente per il settore della carne,è più elevata in Svizzera che all'estero Fonti:UFAG,UST,ZMP,Uffici nazionali di statistica di F,B,A,USA,Ufficio di statistica della città di Torino (I)
A62 ALLEGATO
Paesi ProdottoPaeseUnità1990/922003200420051990/92–2003/05 % LattediconsumoCHfr./l1.851.531.541.54-17 UE-4fr./l1.301.161.161.16-10 - min (D:90/92,03,04,05)fr./l1.070.880.890.88-17 - max (I:90/92,03,04,05)fr./l1.821.961.881.946 USAfr./l1.040.981.041.05-2 FormaggioCH-Emmentalerfr./kg20.1520.8919.9319.630 UE-4 (UE-4 con B,senza F)fr./kg15.9812.8212.9212.81-20 - min (D:90/92,03,04,05)fr./kg13.529.879.749.66-28 - max (I:90/92,B:03,05,I:04)fr./kg20.6818.2518.2918.27-12 USA (Cheddar)fr./kg11.1411.7111.7012.036 BurroCHfr./kg13.7611.9711.8411.34-15 UE-4fr./kg9.047.957.997.88-12 - min (D:90/92,03,04,05)fr./kg6.815.265.315.18-23 - max (I:90/92,03,04,05)fr./kg12.9011.8811.7811.58-9 USAfr./kg5.968.349.559.0151 PannaCHfr./1⁄4l3.582.912.852.86-20 UE-3 (UE-4 con B,senza F e I)fr./ 1⁄4 l1.250.950.950.93-25 - min (D:90/92,03,04,05)fr./ 1⁄4 l1.130.850.850.83-26 - max (A:90/92,B:03,04,05)fr./ 1⁄4 l2.531.691.681.69-33 USAfr./ 1⁄4 l ArrostodimanzoCHfr./kg26.3427.1628.5627.896 UE-4fr./kg16.0015.3716.1716.470 - min (F:90/92,03,04;D:05)fr./kg11.8512.4913.3013.5211 - max (A:90/92,03,04,05)fr./kg24.3224.2024.7826.183 USAfr./kg9.2610.9410.1210.2513 ArrostodimaialeCHfr./kg18.4319.9020.3419.598 UE-4fr./kg11.8011.4311.7311.83-1 - min(A:90/92,02;D:03,04,05)fr./kg10.009.429.599.67-4 - max (I:90/92,03,04,05)fr./kg13.6714.0514.4814.274 USAfr./kg CotolettedimaialeCHfr./kg19.8821.3220.4919.924 UE-4fr./kg10.629.659.9410.05-7 - min (D:90/92,03,04,05)fr./kg9.718.558.838.90-10 - max (I: 90/92,02;A:03,04,05)fr./kg12.4310.8711.2512.03-8 USAfr./kg10.029.278.438.93-11 ProsciuttoCHfr./kg25.5629.9931.1429.6718 UE-4fr./kg22.1320.6621.2421.50-5 - min (D:90/92,03,04,05)fr./kg20.3818.6918.8719.02-7 - max (I:90/92,03,04,05)fr./kg27.1526.3028.0228.842 USAfr./kg8.858.578.368.68-4 PollofrescoCHfr./kg8.418.909.019.127 UE-4fr./kg5.725.205.235.21-9 - min (F:90/92,03,04,05)fr./kg4.844.234.454.43-10 - max (I:90/92,03,04,05)fr./kg6.176.656.676.497 USAfr./kg2.743.072.932.908 UovaCHfr./pz.0.570.610.630.6210 UE-4 (UE-4 con B,senza F)fr./pz.0.250.260.270.278 - min (B:90/92,03,04,05)fr./pz.0.220.250.250.238 - max (A:90/92,03,04,05)fr./pz.0.330.370.390.4017 USAfr./pz.0.100.120.110.118
Tabella 55
Prezzi al consumo di prodotto di origine vegetale e del paniere standard Svizzera – diversi Paesi
0492 077-3
USA 2 fr./paniere1 1081 2291 1981 21610
UE-4:si riferisce a Germania (D),Francia (F),Italia (I) e Austria (A)
Osservazione in merito al Paese:(min) e (max) -> prezzo più basso,rispettivamente più alto registrato in un anno nel Paese in questione
1 Media di 4 anni (alternanza) 1990/93 e variazione 1990/93–2001/04
2 In mancanza di statistiche sui prezzi di panna (32,27 confezioni da 1/4 di litro),arrosto di maiale (8,43 kg),cipolle (4,53 kg) e carote (8,84 kg),il paniere standard degli USA non è identico a quello di Svizzera e UE.Per questi 4 prodotti mancanti nel paniere standard sono stati aggiunti 8,07 chilogrammi di burro,8,43 chilogrammi di cotolette di maiale, 4,53 chilogrammi di pomodori e 8,84 chilogrammi di patate.
3 Il paniere standard corrisponde a grandi linee al consumo annuo medio di un abitante della Svizzera (tabella 10) delle 21 derrate alimentari oggetto del presente confronto internazionale dei prezzi (tabelle 54 e 55).Si sottolinea «a grandi linee» in quanto,ad esempio,la categoria della carne di manzo è rappresentata soltanto dall'arrosto di manzo. Il paniere rappresenta 380 chilogrammi ossia il 91 per cento dei 417 chilogrammi di derrate alimentari (vino escluso) consumati annualmente da un abitante della Svizzera. È composto da 83,03 litri di latte,19,80 chilogrammi di formaggio,5,77 chilogrammi di burro,32,27 confezioni da 1/4 di litro di panna,10,17 chilogrammi di arrosto di manzo, 8,43 chilogrammi di arrosto di maiale,8,43 chilogrammi di cotolette di maiale,8,43 chilogrammi di prosciutto,9,81 chilogrammi di pollo fresco,187 uova,25,25 chilogrammi di farina bianca,50,50 pagnotte di pane bianco da 500 grammi,43,29 chilogrammi di patate,47,71 chilogrammi di zucchero,17,09 litri d'olio vegetale,14,39 chilogrammi di mele golden,3,33 chilogrammi di pere,10,15 chilogrammi di banane,8,84 chilogrammi di carote,4,53 chilogrammi di cipolle e 9,89 chilogrammi di pomodori.
Fonti:UFAG,UST,ZMP,Eurostat,Uffici nazionali di statistica di F,B,A,USA,Ufficio di statistica della città di Torino (I)
ALLEGATO A63
ProdottoPaeseUnità1990/922003200420051990/92–2003/05 % FarinabiancaCHfr./kg2.051.711.791.78-14 UE-4 (UE-4 con B,senza F)fr./kg1.100.940.970.96-13 - min (D:90/92;B:03,04,05)fr./kg0.790.810.850.866 - max (A:90/92,03,04,05)fr./kg1.671.171.301.32-25 USAfr./kg0.750.920.830.8917 PanebiancoCHfr./1⁄2kg2.091.801.821.82-13 UE-4fr./ 1⁄2 kg1.491.561.621.658 - min (D:90/92,03,04,05)fr./ 1⁄2 kg1.160.971.001.00-15 - max (A:90/92,03,04,05)fr./ 1⁄2 kg2.983.123.293.4110 USAfr./ 1⁄2 kg1.121.481.331.4327 PatateCHfr./kg1.432.162.232.2655 UE-5 (UE-4 con B)fr./kg0.921.161.211.1427 - min (B:90/92;D:03,04,05)fr./kg0.560.830.900.9057 - max (A:90/92;F:03,04,05)fr./kg1.271.661.841.7136 USAfr./kg1.041.361.241.2925 ZuccheroCHfr./kg1.651.591.591.65-2 UE-3 (UE-4 con B,senza D,F)fr./kg1.751.511.561.54-12 - min (B:90/92,03,04,05)fr./kg1.671.461.501.52-10 - max (A:90/92,03,04,05)fr./kg1.891.661.681.67-12 USAfr./kg1.221.251.151.15-3 OliovegetaleCH-girasolefr./l5.054.304.894.81-8 «UE-4» (UE-4 con B,senza D)fr./l2.812.482.462.40-13 - min (I:90/92,03,04,05)fr./l1.942.192.212.1513 - max (F:90/92,03,A:04,05)fr./l3.562.712.682.72-24 USA - olio per insalatafr./l2.262.812.762.7623 MeleGoldenDelicious1CHfr./kg3.153.674.043.8222 UE-4 (F e A:diverse varietà)fr./kg3.162.762.982.88-9 - min (A:90/92,04,05;I:03)fr./kg2.942.332.672.40-16 - max (D:90/92;F:03,04,05)fr./kg3.253.253.443.201 USAfr./kg2.582.912.862.618 Pere1CHfr./kg3.253.693.763.5613 UE-4fr./kg3.432.972.982.95-14 - min (D:90/92,03,04;I:05)fr./kg3.322.672.692.71-19 - max (F:90/92,03,04,05)fr./kg3.623.533.473.40-4 USAfr./kg2.522.943.203.0422 BananeCHfr./kg2.523.032.922.8416 UE-4fr./kg2.612.152.162.35-15 - min (D:90/92,03,04,05)fr./kg1.891.861.911.951 - max (I:90/92;A:03,04,05)fr./kg3.562.492.492.76-28 USAfr./kg1.451.511.361.35-3 CaroteCHfr./kg1.912.262.162.0212 UE-5 (UE-4 con B)fr./kg1.711.441.421.40-17 - min (B:90/92,03,04;D:05)fr./kg1.061.121.081.093 - max (I:90/92,03,04,05)fr./kg2.321.781.911.84-21 USAfr./kg1.35 CipolleCHfr./kg1.862.392.281.9519 UE-5 (UE-4 con B)fr./kg1.541.701.801.7514 - min (B:90/92,03,04,05)fr./kg0.921.091.141.0117 - max (I:90/92;F:03,04,05)fr./kg1.752.422.552.4040 USAfr./kg1.29 PomodoriCHfr./kg3.733.673.293.59-6 UE-5 (UE-4 con B)fr./kg3.603.603.153.39-6 - min (F:90/92;D:03,04,05)fr./kg3.332.802.422.43-23 - max (I:90/92,03,04,05)fr./kg4.414.714.514.685 USA (in pieno campo)fr./kg3.294.484.404.4235 Panierestandard (prod.anim.eveg.)3CHfr./paniere22712321234123022 UE-4/5fr./paniere1 5731 4301 4591 461-8 Media inferiore UEfr./paniere1
1671 1911 184-10 Media superiore UEfr./paniere2
3141
1022 0012
Atti legislativi
Atti legislativi,Terminologia e metodi
Gli atti legislativi possono essere consultati sul sito Internet seguente: – http://www.blw.admin.ch/dokumentation/00018/00258/index.html?lang=it
Terminologia e metodi
Terminologia e metodi possono essere consultati sul sito Internet seguente: – http://www.blw.admin.ch/dokumentation/00018/00258/index.html?lang=it
A64 ALLEGATO ■■■■■■■■■■■■■■■■
Organizzazioni/Istituzioni
ACWStazione di ricerca Agroscope Changins-Wädenswil ACW
AFDAmministrazione federale delle dogane,Berna
AgrideaSviluppo dell’agricoltura e delle aree rurali
ALPStazione di ricerca Agroscope Liebefeld-Posieux ALP
ARTStazione di ricerca Agroscope Reckenholz-Tänikon ART
DFEDipartimento federale dell’economia,Berna
DGDDirezione generale delle dogane,Berna
FAOOrganizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura,Roma
IEAIstituto di economia agraria,Zurigo
IRABLIstituto di ricerche dell’agricoltura biologica,Frick
OCSEOrganizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico,Parigi
OMCOrganizzazione mondiale del commercio,Ginevra
PFZPolitecnico federale,Zurigo
PSLProduttori svizzeri di latte,Berna secoSegretariato di Stato all’economia,Berna
TSMFiduciaria Latte Sagl,Berna
UEUnione europea
UFAEUfficio federale per l’approvvigionamento economico del paese,Berna
UFAGUfficio federale dell’agricoltura,Berna
UFAMUfficio federale dell’ambiente,Berna
UFASUfficio federale delle assicurazioni sociali,Berna
UFFTUfficio federale della formazione professionale e della tecnologia,Berna
UFSUfficio federale di statistica,Neuchâtel
UFSPUfficio federale della sanità pubblica,Berna
UFVUfficio federale di veterinaria,Berna
USCUnione svizzera dei contadini,Brugg
USTUfficio federale di statistica,Neuchâtel
ZMPZentrale Markt- und Preisberichtstelle für Erzeugnisse der Land-,Forst- und Ernährungswirtschaft Sagl,Bonn
Unità di misura
cts.centesimo fr.franco
haettaro = 10'000 m2 hora
hlettolitro
kcalchilocalorie
kgchilogrammo
kmchilometro llitro
mmetro
m2 metro quadrato
m3 metro cubo
mia.miliardo
ALLEGATO A65 ■■■■■■■■■■■■■■■■
Abbreviazioni
mio.milione
pz.pezzi
qquintale = 100 kg
ttonnellata
%per cento
Ømedia
Terminologia/Denominazioni
ADCAliquota di dazio del contingente
ADFCAliquota di dazio fuori contingente
AGIS/SIPAServizio d’informazione sulla politica agricola
AIAssicurazione invalidità
AVSAssicurazione vecchiaia e superstiti
ca.circa
cfr.confronta
CO2 Anidride carbonica
compr.compreso
DOPDenominazioni di origine protette
ESBEncefalopatia spongiforme dei bovini («Malattia della mucca pazza»)
IGPIndicazioni geografiche protette
IPGIndennità per la perdita di guadagno
IVAImposta sul valore aggiunto
LAgrLegge sull’agricoltura
MPRMaterie prime rinnovabili
NAzoto
OGMOrganismi geneticamente modificati
PFosforo
PACPolitica agricola comune dell’UE
PERProva che le esigenze ecologiche sono rispettate
p.es.per esempio
PIProduzione integrata
PMPeso alla macellazione
PTPProdotti per il trattamento delle piante
PVPeso vivo
risp.rispettivamente
SAUSuperficie agricola utile
SCESuperficie di compensazione ecologica
SSRASistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali
UBGUnità di bestiame grosso
UBGFGUnità di bestiame grosso foraggio grezzo
ULAUnità di lavoro annuale
ULAFUnità di lavoro annuale della famiglia
UMUnità di manodopera
UMSUnità di manodopera standard
URAUscita regolare all’aperto
ZM I,II,..Zona di montagna
Rinvio all’allegato (p.es.tabelle)
A66 ALLEGATO
Keller A.,Rossier N.,Desaules A.,2005.
Schwermetallbilanzen von Landwirtschaftsparzellen der Nationalen Bodenbeobachtung. Serie di articoli della FAL n.54.
Scuola superiore svizzera di agronomia (SSSA),2005. Preise für landwirtschaftliche Produktionsmittel in der Schweiz und in den EU-Nachbarländern Deutschland und Frankreich.
Studio commissionato dall’Ufficio federale di agricoltura,Zollikofen.
Stazione federale di ricerche in agroecologia e agricoltura,Reckenholz (FAL),2001. Grundlagen für die Düngung im Acker- und Futterbau 2001. Agrarforschung,8 (6).
Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG),diverse edizioni. Rapporto agricolo 2000 / 2001 / 2002 / 2003 / 2004 / 2005.
Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG),2005. Analisi dei dati concernenti il contingentamento lattiero.Anno lattiero 2003/2004.
Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG),2005.
Pubblicazione delle attribuzioni dei contingenti doganali. Conformemente al punto 2 del Rapporto del 15 febbraio 2006 del Consiglio federale concernente le misure tariffali 2005, edizione separata.
Unione svizzera dei contadini (USC),diverse edizioni. Statistische Erhebungen und Schätzungen über Landwirtschaft und Ernährung, Brugg.
Wicki W.,Pfister M.,2000.
Wissen,Einstellungen und Handlungsstrategien von Schweizer Bauern und Bäuerinnen im Zusammenhang mit Einkommenseinbussen und materieller Knappheit. Scuola superiore di studi sociali SSS,Berna.
ALLEGATO A67 ■■■■■■■■■■■■■■■■ Bibliografia
A68 ALLEGATO