Rapporto Bio Bank 2018 – Biologico

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rapporto Bio Bank

2018 ANALISI E STATISTICHE DEL BIOLOGICO IN ITALIA SECONDO I CENSIMENTI BIO BANK. DAGLI ALIMENTI ALLA COSMESI

12a edizione


#RapportoBioBank


rapporto Bio Bank

2018

ANALISI E STATISTICHE DEL BIOLOGICO IN ITALIA SECONDO I CENSIMENTI BIO BANK. DAGLI ALIMENTI ALLA COSMESI Rosa Maria Bertino Achille Mingozzi Emanuele Mingozzi

12a edizione


rapporto Bio Bank

2018 autori

BIO BANK soc. coop.

RESPONSABILITÀ

Rosa Maria Bertino Achille Mingozzi Emanuele Mingozzi

Via F. Olivucci, 1 c/o Agci 47122 Forlì (FC) biobank@biobank.it www.biobank.it

Tutte le informazioni e i dati pubblicati sono stati rilevati e riportati con la massima cura. L’Editore declina tuttavia ogni responsabilità per eventuali omissioni o errori contenuti nei testi e nei dati pubblicati o per eventuali errori intervenuti nella loro riproduzione.

BANCA DATI Gloria Giunchi

graphic design Emanuele Mingozzi

PUBBLICAZIONE Pubblicato su Issuu il 2 settembre 2018, aggiornato il 18 novembre 2019.

DATI BIO BANK I dati sono sempre riferiti al 31 dicembre di ogni anno.

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Indice editoriale

11

quale bio vogliamo?

12

i dati bio bank

15

trend del numero di attivitĂ

19

regioni leader 2017

23

11 tipologie a rapporto

26

Aziende con vendita diretta

28

Mercatini

30

Gruppi d'acquisto

32

Negozi

34

E-commerce Alimenti

36

Agriturismi

38

Ristoranti & Co

40

Mense scolastiche

42

Aziende Cosmesi & Co

44

Profumerie & Co

46

E-commerce Cosmesi & Co

48

i numeri del bio

51

media bio bank

56

RAPPORTO BIO BANK 2018

7


È grazie agli sponsor - e senza alcun finanziamento pubblico - che Bio Bank ha contribuito in questi 25 anni a una descrizione condivisa della realtà del biologico in Italia, attraverso la raccolta sistematica di dati e informazioni su 15mila attività bio.

Dati che sono patrimonio comune perché liberamente consultabili, anche sui report statistici digitali, letti con attenzione da migliaia di operatori. Investire sui media Bio Bank è quindi una scelta non solo di visibilità, ma anche di valore, perché dà valore all’investimento.

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8

RAPPORTO BIO BANK 2018

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RAPPORTO BIO BANK 2018

9


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Editoriale La chiave del bio

Il perimetro del Rapporto Bio Bank non racchiude tutto il biologico - che ormai non ha più confini e si trova ovunque - ma fornisce dati preziosi sullo stato e sull’evoluzione del settore. Un settore in ottima salute e altamente innovativo. Perché è l’innovazione l’elemento propulsivo del biologico, che fa da traino al resto del mercato, alimentare e non. Nel cuore del made in Italy c’è il Made in Bio, come dimostrano le 10 storie raccolte sull’annuario Tutto Bio 2018. Storie che raccontano sì di prodotti innovativi, ma che - a partire da una intuizione - rivelano sempre un percorso costellato di curiosità, ricerca e originalità. L’abbiamo visto a BioFach, dove il prodotto italiano, con materie prime italiane o di regioni d’Italia o di territori vocati lungo lo Stivale, si conferma una scelta distintiva rispetto all’omologazione del gusto. L’abbiamo visto a Cibus, dove tra i 100 prodotti più innovativi presentati nell’Innovation Corner tanti erano bio. Lo vediamo a Sana, da trent’anni il punto d’incontro del bio made in Italy, dove le aziende bio aumentano ogni anno, anche nella cosmesi. Poi basta guardarsi intorno tra negozi, supermercati, discount, ristoranti… La parola Bio compare continuamente. È diventata un vero e proprio passe-partout. Cosa che accade anche sui mercati esteri, dove il bio italiano è sempre ricercato. Anzi, spesso può essere la chiave per entrare in un mercato.

La carica dei 10mila

I dati pubblicati su questo Rapporto sono riferiti a 10.001 attività rilevate nel 2017: 9.075 per l’alimentazione e 926 per la cosmesi. Un fetta importante del biologico italiano, dall’alimentazione, dove il bio ha visto il suo esordio, alla cosmesi, dove la sua diffusione è più recente. Dai canali storici, come i negozi specializzati, a quelli emergenti, come l’e-commerce. È questa la base di partenza per numerose analisi, precedute per la prima volta da uno sguardo sull’evoluzione del mercato negli ultimi dieci anni. La prima analisi è il trend del numero di attività, che confronta i dati degli ultimi cinque anni, evidenziando andamento e tendenze. La seconda è la classifica delle regioni leader, che elabora i dati del 2017 individuando le prime tre regioni per numero assoluto di attività e per densità ogni milione di abitanti. Sono inoltre indicate le regioni leader in ogni tipologia di attività, per disegnare la mappa del biologico sul territorio nazionale. Cuore del Rapporto i commenti, i dati e le infografiche sulle 11 tipologie di attività. Per ognuna il trend degli ultimi cinque anni e il trend storico dal primo all’ultimo censimento Bio Bank, altra novità di questa edizione. Per la cosmesi, dove la raccolta dati è più recente, si prende in esame il trend degli ultimi due anni. Poi la fotografia del 2017 con le tre regioni e le cinque province leader per numero e densità e l’identikit con i dati specifici di ogni tipologia di attività. Infine l’elenco aggiornato delle fonti più autorevoli di dati sul bio in Italia, in Europa, nel mondo. Dati utili quindi per chi nel bio c’è sempre stato, per chi si è aggiunto strada facendo, per chi presto arriverà.

RAPPORTO BIO BANK 2018

11


Quale bio vogliamo? Il bio continua a crescere. Basta guardare i numeri relativi all’evoluzione del mercato bio negli ultimi dieci anni. E nel 2016 la crescita è stata del 14,5% rispetto al 2015. I dati sono stati suddivisi in due blocchi per visualizzare quanto valgono da un lato le vendite nelle otto tipologie di attività alimentari analizzate in questo Rapporto, dall’altro i restanti canali del mercato domestico (sostanzialmente supermercati, poi negozi tradizionali, erboristerie, farmacie, parafarmacie). Anche se l’andamento fra il 2013 e il 2014 rivela forse un cambio di metodo nelle stime, il senso generale rimane. Ovvero come nel tempo si stia riducendo la quota delle 8 tipologie a favore dei supermercati che avanzano. Ma proprio oggi che il bio è sulla bocca e sulla tavola di tutti, sorgono mille domande. Quale bio vogliamo? Di nicchia o di massa? Per qualcuno o per tutti? Anonimo o identitario? D’importazione o nazionale? E infine la domanda delle domande: il bio è un punto d’arrivo o un punto di partenza?

Rischi e sfide hanno fatto parte della storia del bio fin dal suo esordio, quando si affermava che era impossibile produrre con il metodo dell’agricoltura biologica. Oggi che sono entrate nel bio sia le multinazionali, sia grandi, medie e piccole aziende agroalimentari, si assiste a una polarizzazione. Da una parte il bio basico, che rispetta il regolamento europeo e si accontenta dell’Eurofoglia. Dall’altra le aziende storiche del bio che continuano la scalata dei valori nel segno della qualità totale: il bio legato all’origine delle materie prime (locale, regionale, made in Italy), il bio che si evolve in biodinamico, il bio che fa filiera (giusto prezzo ai produttori e distribuzione equa del valore lungo tutta la catena), il bio etico (pizzo-free, caporalato-free), il bio solidale (equo, sociale) e si potrebbe continuare. Più il bio si espande, più le aziende pioniere dovranno affondare le radici nei valori fondanti del bio. L’Italia non potrà mai competere sul prezzo, ma sulla qualità sì. Allora, a ognuno il suo bio! E diciamolo, comunque meglio che il bio avanzi, nei campi e sulle tavole.

vendite bio - quote dei canali 2007-2016 Quote dei due gruppi di canali distributivi sul totale delle vendite bio in Italia, in valore.

2007

2016

69% 31% 12

RAPPORTO BIO BANK 2018

8 tipologie altri canali

55% 45% Elaborazioni Bio Bank


QUALE BIO VOGLIAMO?

vendite bio a confronto 2007-2016 Vendite in Italia in milioni di euro.

8 tipologie

Altri canali

1.750 1.500 1.250 1.000 750 500 250 0

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

mercato bio - interno ed export 2007-2016 Vendite in Italia ed export in milioni di euro.

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 8 tipologie Altri canali tot. interno Export Tot. mercato

870

950

1.100

1.300

1.455

1.590

1.695

1.291

1.443

1.671

400

420

450

500

545

585

625

1.169

1.217

1.350

1.270

1.370

1.550

1.800 2.000

2.175

2.320 2.460 2.660

3.021

865

925

1.000

1.050

1.200

1.200

1.915

2.135 2.295 2.550 2.850

1.135

3.135 3.375

1.420

3.520 3.880

1.650

4.310 4.936

Fonte: elaborazione Bio Bank su dati Assobio, Ice, Ismea, Nielsen, Nomisma.

Elaborazioni Bio Bank

RAPPORTO BIO BANK 2018

13


Un vero punto fermo è sempre in evoluzione

Conoscenze e competenze a garanzia del biologico

Gli organismi di certificazione hanno contribuito alla storia del biologico in Italia. Perché alcuni sono nati ben prima della regolamentazione europea. E ne hanno seguito poi negli anni l’evoluzione normativa, anche internazionale. Tutti sono autorizzati dal Mipaaft, accreditati da Accredia, sottoposti alla vigilanza delle autorità italiane. Con ulteriori e severi controlli per chi certifica standard di altri Paesi.

L’associazione nazionale Ass.O.Cert.Bio raggruppa i principali organismi di controllo, che certificano attualmente oltre il 90% del biologico italiano. Un patrimonio di conoscenze e competenze che conta su 1.500 persone tra dipendenti e ispettori. Gli stessi organismi aderiscono alla rete Oip (Organic Integrity Platform - www.reteoip.it), piattaforma di tracciabilità che costituisce un ulteriore punto fermo a garanzia del biologico.

Ass.O.Cert.Bio Associazione nazionale Organismi di controllo e Certificazione del Biologico Via delle Lame, 58 40122 Bologna (BO) Tel. +39 051 0453668 info@assocertbio.it www.assocertbio.it

Bio Bank

AssocertBio. Il punto fermo della certificazione


I dati Bio Bank Al servizio del bio

I dati sulle 11 tipologie di attività elaborati per questo Rapporto hanno una lunga storia. Una storia che coincide con la nascita della banca dati Bio Bank (che di tipologie di attività ne raccoglie oltre venti) e si intreccia con l’evoluzione del biologico in Italia. Una banca dati non nasce in una notte, come un fungo. Richiede cura, attenzione, tempo. In questo caso 25 anni: il tempo di una generazione. E non si aggiorna da sola, contando sull’immissione di informazioni da parte di migliaia di attività, ma in modo attivo attraverso impegnativi censimenti diretti. E infine richiede antenne diritte per captare i cambiamenti in atto, tradurli in censimenti di nuove tipologie di attività, restituendo dati utili al mercato. Bio Bank è nata nel 1993 come banca dati al servizio del bio e questa rimane ancora oggi la sua missione. Che si traduce nel censimento gratuito di migliaia di attività ogni anno e nella pubblicazione gratuita di 15mila attività sull’annuario Tutto Bio, sul portale biobank.it e sui report statistici digitali Bio Bank, purché rispondano a criteri ben definiti. Ecco perché i dati, cuore pulsante di tutta l’attività editoriale, non sono in vendita. Sono patrimonio dell’intero settore, perché contribuiscono a una descrizione condivisa della realtà. Quindi consultabili gratuitamente e liberamente sul portale biobank.it e sui report statistici digitali Bio Bank.

Dati in movimento

Ma vediamo come e quando sono iniziati i censimenti delle 11 tipologie di attività monitorate in questo Rapporto. I primi a essere censiti nel 1993 sono stati i Negozi. Il canale distributivo storico dei prodotti biologici contava già quasi 700 punti vendita. Gli Agriturismi sono stati rilevati a partire dal 1995, quando erano meno di 200. Nel 1996 partono i censimenti di Mercatini, Ristoranti e Mense scolastiche. In tutti e tre i casi numeri piccoli, intorno alla settantina. Nel 1998 parte il primo censimento dei Gruppi d’acquisto, una quindicina, cogliendo il fenomeno al suo esordio e seguendone poi la crescita esponenziale degli anni successivi. Il 2001 è la volta degli E-commerce alimenti, appena una cinquantina. Seguono nel 2003 le Aziende con vendita diretta, una realtà già corposa con oltre mille realtà e in continua crescita. Dal 2011 l’attenzione si rivolge a un comparto promettente, quello della cosmesi naturale e biologica e della detergenza ecologica. Il primo censimento del comparto riguarda le Aziende di cosmesi & Co certificate, oltre 200. Nel 2013 fari puntati su due nuovi canali distributivi che crescono a vista d’occhio. Da un lato le Profumerie, appena una cinquantina al primo censimento e dall’altro gli E-commerce cosmesi & Co, appena una settantina per partire. Uno scenario ricco e variegato. Cambia il numero di attività del primo censimento (dalle oltre mille aziende con vendita diretta alla quindicina di gruppi d’acquisto), cambia il periodo (dai 24 anni di censimenti dei negozi ai 5 anni delle profumerie), cambia il numero di attività dell’ultimo censimento (dalle 2.900 aziende con vendita diretta agli oltre 200 mercatini). Resta una collezione di dati unica nel suo genere.

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15


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I DATI BIO BANK

pubblicazione delle attivitĂ 2018

Precedute da una freccia le tipologie di attivitĂ presenti in questa pubblicazione.

Tipologia di attivitĂ

Pubblicate su Tutto Bio

Fiere & Co

Pubblicate su biobank.it info

Associazioni cassette a domicilio Mercatini

mappe

Aziende con vendita diretta

mappe

Gruppi d'acquisto Supermercati Negozi

mappe

E-commerce alimenti

banche dati

Ristoranti & Co

mappe

Agriturismi

mappe

organismi di controllo & co alimenti Aziende alimenti

info parziale

banche dati

Fattorie sociali Centrali equosolidali Aziende equosolidali organismi di controllo & co cosmesi & Co Profumerie & co

info mappe

Aziende cosmesi & Co

banche dati

E-commerce cosmesi & Co

banche dati

Aziende di ristorazione Mense scolastiche Fattorie didattiche

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Prodotti biologici... dalla A allo Zucchero. Grani antichi

Erbe e aromi

Einkorn/Monococco

Basilico

Emmer/Dicoccum

Moringa

Grano Purpur

Origano

Khorasan

Rosmarino

Settecentanni

Salvia

Evolutivo

Timo

Dolcificanti

Legumi

Agave

Ceci

Destrosio

Lenticchie

Zucchero

Piselli Soia

Spezie Cereali

Cannella Curcuma

Amaranto

Finocchietto

Farro

Peperoncino

Orzo

Vaniglia Zafferano Zenzero

OR

GANIC

BI OLOGICO

iere l i f o m a Costrui e. h c i g o l bio

Quinoa Riso


Trend del numero di attività Il cibo nella Rete

Continua a crescere il numero delle attività bio monitorate in questo Rapporto: erano 8.532 nel 2013, sono arrivate a 9.075 nel 2017, con un incremento del 6,4%. Sempre ampia l’escursione tra le otto tipologie dell’alimentare. Rispetto al 2013, le variazioni dei successivi quattro anni vanno da incrementi del 134% a flessioni dell’8%. Guidano la classifica le stesse due tipologie del precedente Rapporto. Al primo posto si confermano i siti di e-commerce di alimenti bio, con una crescita sempre a tre cifre pari al 134%, segno che le aziende continuano a credere e investire in questo canale. Al secondo le attività di ristorazione, sempre vivaci, con una crescita del 58,9%. Seguono i negozi specializzati di alimenti bio (+12,5%), le mense scolastiche (+6,1%), i mercatini (+3%), mentre le aziende con vendita diretta, in gran parte spacci presso le aziende agricole biologiche, crescono appena dell’1,5%. Le flessioni riguardano invece gli agriturismi che segnano un -4,5% e i gruppi d’acquisto solidale che scendono dell’8,3% poiché ormai prevalgono quelli che cessano l’attività rispetto a quelli che la iniziano, generando quindi un saldo negativo. Un andamento complessivamente positivo, confermato anche dai dati sul giro d’affari del biologico in Italia.

Vola la cosmesi

Ma i numeri da record sono quelli della cosmesi, con un vero e proprio boom di attività negli ultimi cinque anni: erano 334 quelle rilevate nel 2013, sono quasi triplicate passando a 926 nel 2017, con un incremento del 177,2%. Nelle tre tipologie di attività monitorate per la cosmesi ci sono solo incrementi che vanno da due cifre, con il 98%, a tre, con il 400%. Sempre in testa le profumerie, che balzano dalle 49 del 2013 alle 245 del 2017, con una crescita pari appunto al 400%. Davvero significativo anche lo sviluppo dei siti di e-commerce dedicati alla cosmesi naturale e biologica, passati da 70 a 255, con una crescita del 264,3%. Eccezionale anche l’aumento delle aziende di cosmesi naturale e biologica e detergenza ecologica, che raddoppiano passando da 215 a 426, con un incremento del 98,1% rispetto al 2013. Segno che il grande passo della certificazione è ormai visto come necessario per qualificare la produzione verso la sostenibilità, conquistando nuove fette di mercato. Quando il mercato chiama, le aziende più attente rispondono. Senza aspettare l’arrivo di una normativa europea che non si profila neppure all’orizzonte. E che, quando arriverà, dovrà partire proprio dalla realtà creata da queste aziende pioniere e mettere ordine nei numerosi standard di certificazione.

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19


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TREND DEL NUMERO DI ATTIVITÀ

trend n. attività - alimenti & co 2013-2017 2013

+/-

2017

e-commerce alimenti

147

+134,0%

344

ristoranti & co

350

+58,9%

556

Negozi

1.277

+12,5%

1.437

mense scolastiche

1.236

+6,1%

1.311

231

+3,0%

238

aziende con vendita diretta

2.837

+1,5%

2.879

agriturismi

1.567

-4,5%

1.497

887

-8,3%

813

mercatini

gruppi d'acquisto

trend n. attività - cosmesi & co 2013-2017 2013

+/-

2017

profumerie & co

49

+400,0%

245

e-commerce cosmesi & co

70

+264,3%

255

215

+98,1%

426

aziende cosmesi & co

Dati Bio Bank

RAPPORTO BIO BANK 2018

21


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Regioni leader 2017 Il metodo

La classifica Bio Bank delle Regioni leader 2017 mantiene la stessa struttura del precedente Rapporto. Quindi infografica comune tra alimentazione e cosmesi, per visualizzare lo scenario completo che caratterizza questo rapporto statistico orizzontale. Confermato anche il metodo per stilare la classifica delle tre regioni leader, che seleziona semplicemente quelle con il più elevato numero di attività bio e quelle con la più elevata densità di attività per ogni milione di abitanti. Le due tabelle con le regioni leader in ogni tipologia visualizzano invece a colpo d’occhio chi primeggia nelle 11 tipologie di attività, sempre per numero assoluto e per densità.

La classifica

In testa alla classifica per numero assoluto di attività bio nel 2017 si riconfermano le stesse due regioni del Nord e quella del Centro Italia. Quindi la Lombardia, sul gradino più alto del podio con ben 1.417 attività (erano 1.356 nel 2016), seguita a ruota dall’Emilia-Romagna con 1.312 (contro 1.273 nel 2016) e Toscana con 1.126 (contro 1.107). In queste tre regioni si trovano 3.855 attività sul totale di 10.001, in pratica quasi quattro su dieci. Anche alla guida della classifica per densità si riconfermano le stesse tre regioni del Centro Italia: le Marche con 398,6 attività per milione di abitanti (erano 393,2 nel 2016), l’Umbria con 346,5 attività (erano 332,1) e la Toscana con 300,9 attività (erano 295,6). Tra le regioni leader in Italia solo una è presente sia nella classifica per numero sia in quella per densità: è la Toscana.

I primati

Lombardia ed Emilia-Romagna sono anche le regioni che primeggiano in più tipologie di attività per numero assoluto. La Lombardia è cinque volte prima: per gruppi d’acquisto solidale, negozi, mense, aziende ed e-commerce di cosmesi e detergenza. L’Emilia Romagna è prima quattro volte: con vendita diretta, mercatini, e-commerce di alimenti e ristoranti. Si va al Centro solo per la Toscana, che come sempre conferma il primato per numero di agriturismi bio. E a sorpresa si va al Sud, esattamente in Campania, regione che diventa leader per numero di profumerie bio (nel 2016 erano Lombardia e Lazio, a pari merito). Si spazia molto di più tra Nord, Centro e Sud nei primati per densità, che coinvolgono ben otto regioni. L’Umbria è l’unica al primo posto in tre tipologie (vendita diretta, e-commerce alimenti, agriturismi), il Trentino in due (Gas e negozi). Le altre regioni dominano in una sola tipologia. Nelle regioni leader in ogni tipologia, è l’Emilia-Romagna l'unica con il doppio primato per i ristoranti, sia per numero sia per densità.

RAPPORTO BIO BANK 2018

23


REGIONI LEADER 2017

regioni leader Per NUMERO 2017 leader in italia 2017

1

n. attività

3 Emilia-R.

Lombardia

1.312 attività

•2•

1.417 attività

2

Toscana

1.126 attività

•1•

•3•

leader in ogni tipologia 2017 n. attività

24

Tipologia di attività

leader per numero

n. att. regione

su tot. italia

Aziende con vendita diretta

Emilia-R.

402

14,0%

Mercatini

Emilia-R.

49

20,6%

Gruppi d'acquisto

Lombardia

210

25,8%

Negozi

Lombardia

276

19,2%

E-commerce alimenti

Emilia-R.

47

13,7%

Agriturismi

Toscana

276

18,4%

Ristoranti & Co

Emilia-R.

126

22,7%

Mense scolastiche

Lombardia

245

18,7%

Aziende cosmesi & Co

Lombardia

107

25,1%

Profumerie & co

campania

33

13,5%

E-commerce cosmesi & Co

Lombardia

44

17,3%

RAPPORTO BIO BANK 2018

Dati Bio Bank


REGIONI LEADER 2017

regioni leader Per densità 2017 leader in italia 2017 n. attività/1 mln abitanti

3 Marche

Umbria

346,5 attività / 1 mln ab.

398,6 attività / 1 mln ab.

•2•

2

1

Toscana

300,9 attività / 1 mln ab.

•1•

•3•

leader in ogni tipologia 2017 n. attività/1 mln abitanti

Tipologia di attività

leader per densità

densità regione

densità italia

Aziende con vendita diretta

Umbria

139,5

47,5

Mercatini

Valle d'Aosta

31,5

3,9

Gruppi d'acquisto

Trentino-A.A.

32,9

13,4

Negozi

Trentino-A.A.

56,5

23,7

E-commerce alimenti

umbria

12,4

5,7

Agriturismi

Umbria

108,0

24,7

Ristoranti & Co

Emilia-R.

28,1

9,2

Mense scolastiche

Friuli-V.G.

72,3

21,6

Aziende cosmesi & Co

Marche

17,6

7,0

Profumerie & co

Abruzzo

6,8

4,0

E-commerce cosmesi & Co

Molise

12,9

4,2

Dati Bio Bank

RAPPORTO BIO BANK 2018

25


ALIMENTI & COSMESI

11 tipologie a rapporto numero di attività esaminate 2017

9.075 ATTIVITÀ ALIMENTI VENDITA DIRETTA

26

PUNTI VENDITA

FUORI CASA

2.879

1.497

aziende con vendita diretta

agriturismi

238

1.437

556

mercatini

negozi

ristoranti & co

813

344

gruppi d'acquisto

e-commerce alimenti

RAPPORTO BIO BANK 2018

Dati Bio Bank


Ecco il cuore del Rapporto Bio Bank: 22 pagine ricche di commenti, dati e infografiche sulle 11 tipologie di attività bio monitorate, articolate in cinque sezioni tra alimentazione e cosmesi. Sono in tutto 10.001 le attività rilevate nel 2017, contro le 9.706 del 2016. Ma è la cosmesi a far lievitare i numeri con 926 attività contro le 699 del 2016, mentre nell’alimentare le attività sono passate da 9.007 a 9.075, con un aumento minimo.

La prima sezione per consistenza è la vendita diretta (aziende con vendita diretta, mercatini, gruppi d’acquisto) con 3.930 attività sul totale, pari al 39,3%. Segue il fuori casa (agriturismi, ristoranti & co) con 2.053 realtà (20,5%), i punti vendita (negozi, e-commerce alimenti) con 1.781 attività (17,8%), l’infanzia (mense scolastiche) con 1.311 realtà (13,1%) e infine la sezione della cosmesi & co (aziende, profumerie & co, e-commerce) con 926 attività (9,3%).

926 ATTIVITÀ COSMESI INFANZIA

COSMESI & CO

10.001 ATTIVITÀ TOTALI

426 aziende cosmesi & co

1.311

245

mense scolastiche

profumerie & co

255 e-commerce cosmesi & co Dati Bio Bank

RAPPORTO BIO BANK 2018

27


AZIENDE CON VENDITA DIRETTA

Colti e mangiati

Criteri del censimento ~ Aziende certificate biologiche con uno spaccio aperto al pubblico: oltre ad aziende agricole e agriturismi, anche laboratori artigiani, aziende di trasformazione e distributori di alimenti.

La vendita diretta in azienda è uno dei pilastri fondamentali della filiera corta, capace di attrarre gli abitanti della città in campagna. La sua forza è nel tempo brevissimo tra la raccolta dei prodotti e l’acquisto, nel risparmio per chi compra, nel maggior guadagno per chi vende. Per le aziende agricole bio l’apertura dello spaccio è infatti la prima tappa per integrare il reddito nel segno della multifunzionalità. Seguono l’attività didattica, l’attività agrituristica e la trasformazione, per valorizzare le materie prime aziendali.

variazioni 2003-2017 > 15 anni

novità

Storico - Primo e ultimo censimento Bio Bank.

2013-2017 > 5 anni Medio periodo - Primo e ultimo censimento Bio Bank del quinquennio.

1.005

2.879

2.837

2.879

2003

2017

2013

2017

attività

+186,5% 28

Nell’arco degli ultimi 15 anni la vendita diretta è praticamente triplicata, passando dai 1.005 spacci aziendali censiti da Bio Bank nel 2003 ai 2.879 rilevati nel 2017. Ma negli ultimi cinque anni gli spacci bio sono cresciuti appena dell’1,5%. Un dato sicuramente influenzato dalla difficoltà oggettiva di rintracciarli e censirli, visto che solo le realtà più strutturate hanno un sito e in genere chi fa esclusivamente vendita diretta è poco presente sui social.

RAPPORTO BIO BANK 2018

attività

attività

attività

+1,5% Dati Bio Bank


AZIENDE CON VENDITA DIRETTA

province leader 2017 per numero

n. attività

103 80 77 76 74

perugia bologna VERONA FIRENZE siena

per densità

n. attività/1 mln abitanti

327,3 275,8 205,3 196,9 167,5

GROSSETO SIENA ASCOLI PICENO RIETI forlì-cesena

Regioni leader 2017 3

1

per numero

per densità

n. attività

3

1 Emilia-R. - 402 2 Toscana - 362 3 Veneto - 264

2

identikit 2017 47%

con agriturismo

22%

con fattoria didattica

Con agriturismo

Con fattoria didattica

1.345 sul totale di 2.879

641 sul totale di 2.879

Dati Bio Bank

n. attività/1 mln abitanti

1

2

1 Umbria - 139,5 2 Marche - 128,7 3 Toscana - 96,7

Prodotti più venduti Categoria e n. di aziende Frutta e/o verdura - 1.305 Olio - 1.207 Vino - 840 Succhi e/o conserve - 745 Cereali e/o farine - 533 Miele - 441

RAPPORTO BIO BANK 2018

29


MERCATINI

Produttori in piazza Criteri del censimento ~ Mercatini specializzati di produttori biologici e/o della biodiversità. Il rilevamento, effettuato verso la fine di ogni anno, comprende tutti i mercatini che hanno già programmato le date per l’anno successivo, con periodicità variabile da bisettimanale ad annuale.

Il mondo della vendita diretta culmina senz’altro nei mercatini bio, dove fare la spesa coinvolge davvero i cinque sensi. È il trionfo del marketing sensoriale. Ma nulla è calcolato. Tutto avviene in modo assolutamente naturale. All’aria aperta con tempo mutevole, in luoghi suggestivi come le piazze e le vie dei centri storici, con i banchi colorati dei vari produttori biologici ognuno con la sua storia, con i prodotti freschissimi che seguono il ritmo delle stagioni. Possiamo guardare tra i banchi, sentire le voci, respirare

variazioni 1996-2017 > 22 anni

novità

Storico - Primo e ultimo censimento Bio Bank.

2013-2017 > 5 anni Medio periodo - Primo e ultimo censimento Bio Bank del quinquennio.

74

238

231

238

1996

2017

2013

2017

attività

attività

+221,6% 30

gli odori del cibo, fare un assaggio, conoscere i produttori e alla fine… fare la spesa. In oltre vent’anni i mercatini bio sono più che triplicati passando dai 74 censiti da Bio Bank nel 1996 ai 238 rilevati nel 2017. Ma negli ultimi cinque anni sono cresciuti appena del 3%. Quindi è una formula di vendita che ha trovato il proprio spazio e sa mantenerlo, pur in un mercato distributivo che continua ad essere molto molto movimentato.

RAPPORTO BIO BANK 2018

attività

attività

+3,0% Dati Bio Bank


MERCATINI

province leader 2017 per numero

n. attività

23 12 11 10 9

MILANO BOLOGNA, ROMA RAVENNA TORINO modena, FIRENZE

Regioni leader 2017 2

1

3

per numero

per densità

1

min. 1/settimana

42%

min. 1/anno

26%

min. 1/mese

mercatini della biodiversità 24 sul totale di 238

Dati Bio Bank

n. attività/1 mln abitanti

3

32%

biodiversità

per densità

2

1 Emilia-R. - 49 2 Lombardia - 48 3 Veneto - 30

10%

38,9 31,5 28,1 18,8 16,4

BELLUNO AOSTA RAVENNA MACERATA ALESSANDRIA

n. attività

identikit 2017

n. attività/1 mln abitanti

periodicità

1 Valle d’Aosta - 31,5 2 Emilia-R. - 10,9 3 Marche - 8,5

Mesi con più appuntamenti Mese e n. di mercatini Ottobre - 156 Aprile, maggio, settembre - 151 Novembre - 141 Giugno - 140 Dicembre - 138 Marzo - 135

Sul totale di 238: 75 almeno una volta alla settimana 63 almeno una volta al mese 100 almeno una volta all’anno RAPPORTO BIO BANK 2018

31


GRUPPI D'ACQUISTO

Tessitori di reti

Criteri del censimento ~ Gruppi d’acquisto solidale (Gas) formali o informali. Sono formati da persone e famiglie che hanno scelto di fare la spesa insieme in modo consapevole, con un duplice obiettivo: sostenere i produttori biologici e locali, ottenere un significativo risparmio economico.

I gruppi d’acquisto solidale sono tessitori di reti. Reti di persone, amici, gruppi e famiglie che hanno scelto di fare insieme la spesa per risparmiare – e questo lo fanno tutti i gruppi d’acquisto – ma seguendo criteri solidali, e qui sta la differenza sostanziale. Reti di relazioni con i piccoli agricoltori locali, con i produttori storici del biologico e con le realtà dell’economia sociale, reti tra Gas, reti con altre forme di aggregazione come i Des (Distretti di Economia Solidale) e i Res (Reti di Economia Solidale). Nati a metà degli anni Novanta sono cresciu-

variazioni 1998-2017 > 20 anni

novità

Storico - Primo e ultimo censimento Bio Bank.

2013-2017 > 5 anni Medio periodo - Primo e ultimo censimento Bio Bank del quinquennio.

15

813

887

813

1998

2017

2013

2017

attività

attività

+5.320% 32

ti rapidamente e con tassi a due cifre fino al 2011, poi la frenata del 2012 e la flessione fino al 2017. Erano infatti appena 15 nel 1998, anno del primo censimento Bio Bank, sono arrivati a 813 nel 2017. Negli ultimi cinque anni sono calati dell’8,3%. Il loro ruolo resta però insostituibile. Perché sono laboratori permanenti di consumo critico. Dove ci sono esperienze ad alto contenuto valoriale si incrociano sempre i Gas. Tanto che per le aziende è segno distintivo poter scrivere “lavoriamo con i Gas”. Sono quindi pescatori di valori. Ecco a cosa servono le reti…

RAPPORTO BIO BANK 2018

attività

attività

-8,3% Dati Bio Bank


GRUPPI D'ACQUISTO

province leader 2017 per numero

per densità

n. attività

84 56 38 36 24

MILANO ROMA TORINO FIRENZE trento

2 3

reti di gas

1

per numero

per densità

n. attività

n. attività/1 mln abitanti

2

1 Lombardia - 210 2 Emilia-R. - 88 3 Toscana - 87

identikit 2017 2%

44,6 35,6 35,5 31,7 31,3

TRENTO PARMA FIRENZE LA SPEZIA VERBANO-C.O.

Regioni leader 2017 1

n. attività/1 mln abitanti

48%

con sito web

3

1 Trentino-A.A. - 32,9 2 Toscana - 23,2 3 Marche - 21,5

11% al sud

64%

al nord

25%

al centro

reti di gas

Con sito web

area geografica

20 sul totale di 813

388 sul totale di 813

Sul totale di 813: 516 al Nord 205 al Centro 92 al Sud

Dati Bio Bank

RAPPORTO BIO BANK 2018

33


NEGOZI

Portabandiera del bio Criteri del censimento ~ Negozi specializzati di alimenti bio ed erboristerie che offrono un’ampia gamma di alimenti biologici freschi e secchi.

Sotto la pressione incalzante di discount e supermercati i negozi bio stanno cambiando, come si vede sul Focus Bio Bank - Supermercati & Specializzati 2018. È vero che gli specializzati sono più che raddoppiati, passando dai 682 rilevati da Bio Bank nel 1993 ai 1.437 del 2017, ma c’è voluto quasi un quarto di secolo. Negli ultimi cinque anni la crescita è stata del 12,5%. Ma che accadrà nei prossimi anni? Il confronto sul bio con la grande distribuzione è impari, se giocato sul terreno dei prezzi. Sono altri i terreni su cui giocare la partita. I negozi bio custodiscono la storia del biologico in Italia.

variazioni 1993-2017 > 25 anni

novità

Storico - Primo e ultimo censimento Bio Bank.

2013-2017 > 5 anni Medio periodo - Primo e ultimo censimento Bio Bank del quinquennio.

682

1.437

1.277

1.437

1993

2017

2013

2017

attività

attività

+110,7% 34

Hanno un legame privilegiato con i produttori, conoscono i loro prodotti. Hanno un assortimento imbattibile, ampio, profondo e una gamma eccezionale di freschi e freschissimi. Possono, anzi devono, puntare sui prodotti regionali, solidali e sul made in Italy. Possono profumare di cibo grazie a banco gastronomia, bistrot o ristorante. Possono giocare in rete per ottimizzare la gestione o offrire reparti specializzati come quello erboristico. Devono fare cultura con incontri, corsi e visite nelle fattorie bio. Non si tratta solo di vendere. La parola chiave è coinvolgere in una esperienza.

RAPPORTO BIO BANK 2018

attività

attività

+12,5% Dati Bio Bank


NEGOZI

province leader 2017 per numero

n. attività

118 95 87 38 36

ROMA MILANO TORINO bari VICENZA

per densità

3

1

1

per numero

3

n. attività

identikit 2017 34%

fino a 70 mq

per densità

n. attività/1 mln abitanti

1 Lombardia - 276 2 Veneto - 160 3 Piemonte - 148

2

63%

negozi aggregati

31%

oltre 150 mq

35%

da 71 a 150 mq

Superfici

Negozi aggregati

Dichiarate da 871 negozi su 1.437 296 negozi fino a 70 mq 301 negozi da 71 a 150 mq 274 negozi oltre 150 mq

912 sul totale di 1.437

Dati Bio Bank

69,7 66,8 62,4 61,0 56,4

IMPERIA BOLZANO RIMINI PESARO-URBINO macerata

Regioni leader 2017 2

n. attività/1 mln abitanti

1 Trentino-A.A. - 56,5 2 Marche - 44,9 3 Friuli-V.G. - 35,3

aggregazioni Aggregazione e n. di negozi Ki Ama Bio - 300 NaturaSì - 245 Cuorebio - 228 Un Punto Macrobiotico - 38 Biobottega - 28 NaturPlus - 20 Bio c’ Bon - 16 Piacere Terra - 15 MelaVerdeBio - 12 Biosapori - 10

RAPPORTO BIO BANK 2018

35


E-COMMERCE ALIMENTI

La spesa in un clic

Criteri del censimento ~ E-commerce aperti da aziende bio, negozi specializzati fisici ed e-commerce solo virtuali (specializzati bio, con ampio reparto bio o con selezioni di alta gamma, bio compreso), con ordine e pagamento online e consegna in tutta Italia.

Il carrello sarà sempre più elettronico. Ma il ruolo del punto vendita fisico resta insostituibile. Si compra sempre più online perché l’assortimento è sconfinato, è facile trovare il miglior prezzo e si può acquistare con pochi clic a qualunque ora, da qualunque luogo. Il fatturato del commercio virtuale in Italia ha superato i 35 miliardi di euro nel 2017, con una crescita dell’11% sul 2016. Anche se la quota dell’alimentare è appena il 2,7%, resta interessante il suo tasso di crescita a due cifre, ovvero il 24% rispetto all’anno precedente. E per il 2018 la crescita stimata è del 43%, se-

variazioni 2001-2017 > 17 anni

novità

Storico - Primo e ultimo censimento Bio Bank.

2013-2017 > 5 anni Medio periodo - Primo e ultimo censimento Bio Bank del quinquennio.

49

344

147

344

2001

2017

2013

2017

attività

attività

+602,0% 36

condo il report E-Commerce in Italia 2018 di Casaleggio Associati. Un trend confermato anche dai dati Bio Bank. Il numero di e-commerce di alimenti bio è passato infatti dai 49 rilevati nel 2001, ai 344 del 2017. Negli ultimi cinque anni la crescita è stata del 134%, il tasso di crescita più elevato tra le otto tipologie di attività monitorate in questo Rapporto per gli alimenti. Le vetrine virtuali del bio sono soprattutto quelle delle aziende, ben 266, pari al 77% del totale. Il resto è ripartito equamente tra e-commerce di negozi bio e negozi esclusivamente virtuali.

RAPPORTO BIO BANK 2018

attività

attività

+134,0% Dati Bio Bank


E-COMMERCE ALIMENTI

province leader 2017 per numero

n. attività

13 12 11 10 9

ROMA PADOVA bAri BS, vR, FC, pG, fG Milano, FIRENZE, CATANIA

per densità

n. attività/1 mln abitanti

rep. SAN MARINO* FORLì-CESENA RIMINI PESARO-URBINO RAVENNA, grosseto, enna

30,1 25,4 23,8 22,2 17,9

* considerata come provincia

Regioni leader 2017 2

1

2

3

per numero 1 2 3

per densità

2

n. attività

Emilia-R. - 47 Lombardia - 37 Veneto - 37 Sicilia - 36

n. attività/1 mln abitanti

1

1 Umbria - 12,4 2 Emilia-R. - 10,5 3 Trentino-A.A. - 9,4

3

identikit 2017 11%

e-commerce

77%

aziende

28%

alcuni bio

43%

solo bio

12% negozi

29%

molti bio

Tipologia

Prodotti

Sul totale di 344: 266 aziende con e-commerce 42 negozi con e-commerce 36 solo e-commerce

Sul totale di 344: 148 con solo prodotti bio 100 con molti prodotti bio 96 con alcuni prodotti bio

Dati Bio Bank

PRODOTTI PIù PRESENTI ONLINE Categoria e n. di e-commerce Olio - 96 Succhi e/o conserve - 78 Condimenti - 73 Cereali e/o farine - 72 Pasta - 59 Bevande - 53 Vino - 49 Integratori - 49 Frutta e/o verdura - 44 Prodotti da forno - 42 Miele - 40

RAPPORTO BIO BANK 2018

37


AGRITURISMI

Al ritmo della natura Criteri del censimento ~ Aziende agricole biologiche certificate che svolgono anche attività agrituristica attraverso l’offerta di uno o più servizi quali: pernottamento fisso (camere, appartamenti), pernottamento mobile (agricampeggio, sosta camper), ristorazione (bed & breakfast, mezza pensione, pensione completa, ristorante aperto anche ai non ospiti). La vacanza in agriturismo è ovunque un’immersione nella natura, ma declinata secondo la cultura, la storia, il paesaggio, i prodotti tipici e la tradizione gastronomica che caratterizza ogni regione d’Italia. Sono oltre 22mila le aziende agrituristiche italiane censite dall’Istat nel 2016, mentre le presenze in agriturismo ammontano a 12,1 milioni. L’accoglienza nelle aziende agricole biologiche si inserisce in questo contesto, aggiungendo il valore del rispetto della terra e dei suoi ritmi.

variazioni 1995-2017 > 23 anni

novità

Storico - Primo e ultimo censimento Bio Bank.

2013-2017 > 5 anni Medio periodo - Primo e ultimo censimento Bio Bank del quinquennio.

187

1.497

1.567

1.497

1995

2017

2013

2017

attività

attività

+700,5% 38

In oltre vent’anni gli agriturismi bio si sono moltiplicati per otto, passando dai 187 censiti da Bio Bank nel 1995 ai 1.497 rilevati nel 2017. Ma negli ultimi cinque anni hanno subito una leggera flessione del 4,5%. L’offerta agrituristica propone pernottamento nel 93% delle attività e ristorazione nel 77%. Si aggiungono la vendita diretta (90%), il ristorante aperto a tutti (50%), l’attività didattica (30%). Un’offerta varia e articolata, all’insegna della multifunzionalità.

RAPPORTO BIO BANK 2018

attività

attività

-4,5% Dati Bio Bank


AGRITURISMI

province leader 2017 per numero

n. attività

80 64 54 49 41

PERUGIA SIENA GROSSETO PESARO-URBINO, FIRENZE bologna

per densità

n. attività/1 mln abitanti

242,1 238,5 146,1 135,8 124,1

GROSSETO SIENA RIETI PESARO-URBINO ASCOLI PICENO

Regioni leader 2017 per numero

2

per densità

n. attività

1

3

identikit 2017 90%

con vendita diretta

Con vendita diretta 1.345 sul totale di 1.497

3

1 Toscana - 276 2 Emilia-R. - 192 3 Marche - 157

50%

con ristorante aperto a tutti

Con ristorante aperto a tutti

n. attività/1 mln abitanti

1

2

1 Umbria - 108,0 2 Marche - 102,1 3 Toscana - 73,7

30%

con fattoria didattica

Con fattoria didattica 450 sul totale di 1.497

748 sul totale di 1.497

Dati Bio Bank

RAPPORTO BIO BANK 2018

39


RISTORANTI & CO

Il bioveg fuori casa Criteri del censimento ~ Ristoranti, pizzerie, gastronomie, bar, gelaterie e altri locali che somministrano alimenti e bevande, utilizzando almeno il 70% di ingredienti biologici. Sono incluse le aree ristoro dentro i negozi di alimenti bio.

La spesa degli italiani per mangiare fuori casa ha raggiunto quota 80,3 miliardi di euro nel 2016, con una crescita del 5,1% rispetto all’anno precedente, secondo i dati diffusi da Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi). Un valore che comprende sia la ristorazione commerciale, come i ristoranti, sia la ristorazione collettiva, come le mense. Il mercato della ristorazione biologica è stimato invece in 377 milioni di euro nel 2016, con una crescita del 10% rispetto al 2015. Un trend positivo confermato anche dai dati Bio Bank.

variazioni 1996-2017 > 22 anni

novità

Storico - Primo e ultimo censimento Bio Bank.

2013-2017 > 5 anni Medio periodo - Primo e ultimo censimento Bio Bank del quinquennio.

71

556

350

556

1996

2017

2013

2017

attività

attività

+683,1% 40

In oltre vent’anni i ristoranti bio sono cresciuti di quasi otto volte, passando dai 71 censiti nel 1996 ai 556 rilevati nel 2017. Sostenuto anche l’incremento degli ultimi cinque anni pari al 58,9%. Insieme all’e-commerce, che segna un +134%, i ristoranti guidano il trend 2013-2017 per l’alimentare. Seguendo il cambiamento degli stili alimentari più leggeri e sostenibili, nei ristoranti bio prevalgono la cucina vegana e vegetariana. Sempre elevato il turn over: una trentina i locali chiusi, quasi 70 quelli aperti, con un saldo positivo.

RAPPORTO BIO BANK 2018

attività

attività

+58,9% Dati Bio Bank


RISTORANTI & CO

province leader 2017 per numero

per densità

n. attività

70 57 46 23 20

MILANO ROMA BOLOGNA FORLì-CESENA ravenna, firenze

n. attività/1 mln abitanti

60,2 58,4 51,1 45,6 44,5

rep. SAN MARINO* FORLì-CESENA RAVENNA BOLOGNA RIMINI

* considerata come provincia

Regioni leader 2017 2

1

3

per numero

1

n. attività

51%

con cucina vegana

per densità

n. attività/1 mln abitanti

2

1 Emilia-R. - 126 2 Lombardia - 121 3 Veneto - 61

identikit 2017

3

49%

con cucina vegetariana

1 Emilia-R. - 28,1 2 Marche - 26,7 3 Veneto - 12,4

38%

con cucina tradizionale

Con cucina vegana

Con cucina vegetariana

Con cucina tradizionale

282 sul totale di 556

275 sul totale di 556

212 sul totale di 556

Dati Bio Bank

RAPPORTO BIO BANK 2018

41


MENSE SCOLASTICHE

Educare alla salute Criteri del censimento ~ Comuni che hanno introdotto alimenti bio nella refezione scolastica (una sola portata bio, alcuni prodotti bio o l’intero menù bio), mense scolastiche private steineriane.

Il ruolo del biologico nelle mense è strategico. Come percorso di educazione alimentare, come investimento sulla salute dei bambini e dell’ambiente, come sbocco commerciale sempre più rilevante per i produttori biologici. Le mense che utilizzano prodotti bio si sono moltiplicate anno dopo anno passando dalle 72 censite da Bio Bank nel 1996 alle 1.311 del 2017. Nonostante l’influenza della crisi economica sui bilanci comunali, chi ha scelto di introdurre il bio difficilmente torna indietro. Ma l’onda lunga della crisi frena chi vorrebbe iniziare. Così la crescita dal 2013 è stata solo del 6,1%.

variazioni 1996-2017 > 22 anni

novità

Storico - Primo e ultimo censimento Bio Bank. In 22 anni le mense si sono moltiplicate per 18.

2013-2017 > 5 anni Medio periodo - Primo e ultimo censimento Bio Bank del quinquennio.

72

1.311

1.236

1.311

1996

2017

2013

2017

attività

attività

+1.721% 42

Aumenta però la percentuale media di materie prime bio utilizzate a volume: dal 23,3% del 2004 al 49,7% del 2017, come evidenziato dal Focus Bio Bank - Mense scolastiche 2018. Ecco allora l’importanza degli incentivi istituzionali, come il Fondo per le mense scolastiche biologiche, che premia quelle più virtuose. Il fondo è destinato a realizzare iniziative di informazione e promozione nelle scuole. Ma soprattutto a ridurre il costo del servizio a carico degli utenti. Perché, proprio mentre cresce l’interesse generale per i prodotti biologici, calano le risorse pubbliche e quelle delle famiglie.

RAPPORTO BIO BANK 2018

attività

attività

+6,1% Dati Bio Bank


MENSE SCOLASTICHE

province leader 2017 per numero

per densità

n. attività

68 56 53 42 37

milano, torino trento udine, VICENZA treviso verona, roma

3

2

2

per numero n. attività

1 Lombardia - 245 2 Veneto - 215 3 Emilia-R. - 163

identikit 2017 24%

min. 70% bio

3

1

per densità

n. attività/1 mln abitanti

1 Friuli-V.G. - 72,3 2 Trentino-A.A. - 53,6 3 Veneto - 43,8

43% 22%

104,0 99,7 80,2 78,8 73,7

trento udine piacenza gorizia pordenone

Regioni leader 2017 1

n. attività/1 mln abitanti

fino a 300 pasti

3% 3%

diretta mista

94%

appalto

oltre 1.000 pasti

35%

da 301 a 1.000 pasti

CON ALMENO IL 70% DI MATERIE PRIME BIO 240 su 991 che hanno dichiarato la % di materie prime bio

Dati Bio Bank

pasti giornalieri

gestione

Dichiarati da 1.166 mense su 1.311 502 mense fino a 300 pasti 413 mense da 301 a 1.000 pasti 251 mense oltre 1.000 pasti

Dichiarata da 1.263 mense su 1.311 1.190 mense con appalto 34 mense con gestione diretta 39 mense con gestione mista

RAPPORTO BIO BANK 2018

43


AZIENDE COSMESI & CO

Cosmesi verde, futuro rosa Criteri del censimento ~ Aziende che producono, importano e distribuiscono cosmesi naturale o biologica e/o detergenza ecologica che, in assenza di un quadro normativo, scelgono di essere certificate da un organismo di controllo accreditato.

C’è un confine netto tra la cosmesi che si ispira genericamente alla natura, quella che scaltramente strizza l’occhio al bio e quella autenticamente naturale o biologica. E il confine si chiama certificazione. Nel 2017 Bio Bank ha censito ben 426 aziende certificate, raddoppiate rispetto al 2013, quando erano solo 215. Sono queste aziende a trainare l’innovazione verso la sostenibilità dell’intero settore. Una scelta di coraggio e insieme un investimento sul futuro sempre più bio della cosmesi. La dimostrazione è nei fatti. Nelle catene specializzate bellezza-casa aumentano a vista

variazioni 2016-2017 > 2 anni

novità

Breve periodo - Ultimi due censimenti Bio Bank.

2013-2017 > 5 anni Medio periodo - Primo e ultimo censimento Bio Bank del quinquennio.

296

426

215

426

2016

2017

2013

2017

attività

attività

+43,9% 44

d’occhio brand e assortimenti di prodotti certificati. Sempre più supermercati propongono la propria marca di cosmesi bio (il primo censimento è pubblicato sul Focus Bio Bank Supermercati & Specializzati 2018). E secondo Cosmetica Italia il fatturato green è stimato in 1,1 miliardi di euro per il 2018, pari al 10% del fatturato cosmetico italiano. Infine è green il 50% dei nuovi prodotti immessi sul mercato nell’ultimo anno. Una tendenza rivelatrice, anche se la definizione green è molto estensiva e la cosmesi veramente biologica e naturale ne rappresenta solo una fetta.

RAPPORTO BIO BANK 2018

attività

attività

+98,1% Dati Bio Bank


AZIENDE COSMESI & CO

province leader 2017 per numero

n. attività

48 25 19 15 12

MILANO BOLOGNA torino, FIRENZE VERONA padova, pesaro-urbino

per densità

n. attività/1 mln abitanti

90,3 33,3 24,8 23,2 20,3

rep. SAN MARINO* PESARO-URBINO BOLOGNA ANCONA FORLì-CESENA

* considerata come provincia

Regioni leader 2017 1

2

per numero n. attività

1 Lombardia - 107 2 Emilia-R. - 62 3 Toscana - 52

3

identikit 2017 26%

con e-commerce

350

produttori

226

distributori

27

importatori

con e-commerce

Fasi filiera

110 sul totale di 426

Risposte multiple Sul totale di 426

per densità

3

n. attività/1 mln abitanti

2

1

1 Marche - 17,6 2 Toscana - 13,9 3 Emilia-R. - 13,8

tipologia di prodotti Categoria e n. di aziende Cosmesi - 328 Detergenza persona - 214 Make-up - 31 Oli essenziali - 27 Solari - 22 Profumi - 18 Detergenza casa - 46 Materie prime - 46 Prodotti per animali - 8 Altro - 46

Dati Bio Bank

RAPPORTO BIO BANK 2018

45


PROFUMERIE & CO

La profumeria si fa bio Criteri del censimento ~ Profumerie e saponerie specializzate che offrono un’ampia gamma di prodotti di cosmesi naturale o biologica e/o detergenza ecologica, certificati da organismi di controllo accreditati.

Le profumerie specializzate nella cosmesi naturale e biologica, le cosiddette bioprofumerie, sono un canale distributivo recente e molto dinamico. Nel 2017 Bio Bank ne ha censite 245, praticamente quintuplicate rispetto al primo censimento del 2013, quando erano appena 49. Anche se la crescita dell’ultimo anno è sempre a due cifre (+17,2%) il ritmo è meno elevato rispetto ai primi anni. Si tratta di punti vendita tendenzialmente piccoli, aperti e gestiti soprattutto da giovani donne. La conoscenza della cosmesi bio, spesso frutto di una passione personale, la selezione

variazioni 2016-2017 > 2 anni

novità

Breve periodo - Ultimi due censimenti Bio Bank.

209

245

2016

attività

+17,2% 46

RAPPORTO BIO BANK 2018

accurata delle marche, l’aggiornamento professionale, il servizio personalizzato alla clientela, sono le peculiarità di questi negozi. Elevata l’integrazione tra reale e virtuale: il 29% delle attività affianca alla vetrina su strada quella sul Web. Interessante anche la distribuzione territoriale che vede un testa a testa tra sud, con una quota del 37,6%, e nord con il 37,1. Cosa che, tra le 11 tipologie di attività monitorate su questo Rapporto, accade solo per le profumerie bio. L’aggregazione, nonostante vari tentativi, vede come unica protagonista Thymiama con 22 negozi in rete.

2013-2017 > 5 anni Medio periodo - Primo e ultimo censimento Bio Bank del quinquennio.

attività

49

attività

245

2017

2013

2017

attività

+400,0% Dati Bio Bank


PROFUMERIE & CO

province leader 2017 per numero

n. attività

25 17 10 9 7

ROMA NAPOLI TORINO, BARI MILANO, BOLOGNA SALERNO

per densità

n. attività/1 mln abitanti

14,3 12,7 12,5 12,4 11,0

ASCOLI PICENO rieti viterbo PESCARA, olbia-tempio SONDRIO

Regioni leader 2017 3

per numero

per densità

n. attività

2

1

nel 2015-17

3

1 Campania - 33 2 Lazio - 32 3 Lombardia - 30

identikit 2017 47%

n. attività/1 mln abitanti

18%

fino al 2012

1

1 Abruzzo - 6,8 2 Sardegna - 6,0 3 Marche - 5,9

2

18%

oltre 50 mq

27%

fino a 25 mq

9%

Thymiama

91%

35%

indipendenti

nel 2013-14

55%

da 26 a 50 mq

Anno di apertura

Superfici

catene e indipendenti

Dichiarato da 216 attività su 245 38 fino al 2012 77 nel 2013-14 101 nel 2015-17

Dichiarate da 40 attività su 245 11 profumerie fino a 25 mq 22 profumerie da 26 a 50 mq 7 profumerie oltre 50 mq

Catena e n. di negozi Thymiama - 22 Indipendenti - 223

Dati Bio Bank

RAPPORTO BIO BANK 2018

47


E-COMMERCE COSMESI & CO

La bellezza in Rete

Criteri del censimento ~ E-commerce aperti da aziende di cosmesi e detergenza, profumerie fisiche e profumerie solo virtuali, per l’acquisto di cosmesi biologica o naturale e/o detergenza ecologica, con ordine e pagamento online e consegna in tutta Italia.

Salute e bellezza rappresentano appena lo 0,3% sul totale delle vendite online in Italia, che valgono 35,1 miliardi di euro secondo il report E-Commerce in Italia 2018 di Casaleggio Associati. Ma la crescita di questa quota è a due cifre: +39% nel 2017, +47% previsto per il 2018. Lo conferma anche una recentissima indagine effettuata dall’Istituto Piepoli per Cosmetica Italia. Il settore della cosmesi sarà sempre più multicanale. Ma si prevede una diminuzione di punti vendita fisici, che verranno in parte sostituiti dall’e-commerce, mentre i negozi che restano saranno altamente esperienziali.

variazioni 2016-2017 > 2 anni

novità

Breve periodo - Ultimi due censimenti Bio Bank.

194

255

2016

attività

+31,4% 48

RAPPORTO BIO BANK 2018

Nel 2017 Bio Bank ha censito 255 siti di e-commerce di cosmesi naturale e biologica, quasi quadruplicati rispetto al primo censimento del 2013, quando erano appena 70. La crescita nel 2017 è stata pari al 31,4%. A trainarla sono soprattutto le aziende di cosmesi bio con 110 e-commerce, il 43% del totale. Seguono i negozi solo virtuali con il 29% e le profumerie bio con il 28%. Oltre la metà dei siti tratta solo prodotti naturali e biologici certificati, rivelando una specializzazione più elevata e una maggiore integrazione tra negozi fisici e virtuali rispetto all’alimentare.

2013-2017 > 5 anni Medio periodo - Primo e ultimo censimento Bio Bank del quinquennio.

attività

70

attività

255

2017

2013

2017

attività

+264,3% Dati Bio Bank


E-COMMERCE COSMESI & CO

province leader 2017 per numero

n. attività

15 10 9 8 7

MILANO, ROMA torino bergamo PESARO-URBINO, FIRENZE vr, BO, Fc, na, ct

Regioni leader 2017 1

2

3

per numero

per densità

3

n. attività/1 mln abitanti

2

43%

aziende

15%

alcuni bio

1

53%

solo bio

28%

32%

tipologia

prodotti

Sul totale di 255: 110 aziende con e-commerce 71 profumerie con e-commerce 74 solo e-commerce

Sul totale di 255: 136 con solo prodotti bio 82 con molti prodotti bio 37 con alcuni prodotti bio

profumerie

Dati Bio Bank

per densità

n. attività

identikit 2017 e-commerce

22,2 19,1 17,8 13,4 12,4

PESARO-URBINO ASCOLI PICENO FORLì-CESENA CAMPOBASSO OLBIA-TEMPIO

1 Lombardia - 44 2 Emilia-R. - 31 3 Veneto - 24

29%

n. attività/1 mln abitanti

molti bio

1 Molise - 12,9 2 Marche - 11,7 3 Valle d'Aosta - 7,9

categorie ONLINE Categorie e n. di e-commerce Cosmesi - 244 Detergenza persona - 228 Solari - 146 Make-up - 142 Profumi - 122 Oli essenziali - 114 Detergenza casa - 77 Prodotti per animali - 52 Materie prime - 47 Altro - 71

RAPPORTO BIO BANK 2018

49


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I numeri del bio Dati “tira e molla”

Dedichiamo le pagine finali del Rapporto Bio Bank a una panoramica di realtà che elaborano in modo sistematico dati sul bio, dati gratuiti e liberamente consultabili. Oggi i dati non mancano. Ma non è sempre stato così. La prima statistica sul bio in Italia la vedemmo a Roma, in occasione di un convegno per sensibilizzare il mondo politico e istituzionale sull’agricoltura biologica. Era il 13 dicembre 1994. Tra i partecipanti pionieri del bio, tecnici della prima ora, organismi di controllo e funzionari regionali. C’era anche Bio Bank, avendo pubblicato da pochi mesi la prima edizione dell’annuario cartaceo Tutto Bio, dopo un anno e mezzo di lavoro. Tra gli organizzatori girava un foglio dattiloscritto con i numeri chiave del settore, ma non tutti concordavano su quelle stime. Fino all’ultimo momento, prima della presentazione, le cifre vennero ritoccate con il bianchetto. Fu dopo aver visto quel tira e molla che nacque il desiderio di mettere in fila i numeri del biologico in Italia. Iniziammo così la raccolta sistematica dei dati strutturali sul settore. Semplicemente perché serviva. Quindi per dieci anni, dal 1994 al 2003 i dati su aziende e superfici bio sono stati raccolti da Bio Bank presso gli organismi di controllo, con un impegno non piccolo, elaborati e restituiti aggregati come patrimonio di tutti. In primis in occasione del Sana di Bologna, con un convegno dedicato ogni anno per dieci edizioni consecutive, poi con la pubblicazione cartacea “Il biologico in cifre”, compendio statistico di oltre cento pagine sul settore del quale uscirono quattro edizioni (1999, 2001, 2002,

2004). Iniziative promosse grazie alla preziosa e fondamentale collaborazione con Fabio Lunati, ricercatore di Nomisma. Ecco perché Bio Bank compare tra le fonti quando vengono pubblicate le serie storiche di aziende bio e Sau.

Chi dà i numeri?

Dati vuol dire tutto e niente. Quali dati? Su che aspetti del bio? Raccolti da chi? Elaborati come? Disponibili dove? Bene, partiamo raccontando chi-fa-cosa oggi, presentando le fonti italiane sul biologico più utilizzate, più citate, più presenti negli appuntamenti del settore. Completano il quadro i riferimenti più autorevoli per reperire i dati del bio a livello europeo e mondiale. Non sono invece censite le fonti dei singoli Paesi, anche importanti, che pure esistono. Scorrendo questo ampio elenco, ricco di realtà diverse e complementari, sarà facile comprendere quanta strada è stata fatta da quella prima statistica del 1994. Fin qui l’agroalimentare. E i numeri della cosmesi bio? Indagini ce ne sono, ma sulla cosmesi in generale. Di dati dedicati al bio, gratuiti, organizzati, periodici, non c’è traccia. Circolano solo le stime sul mercato della cosmesi green diffuse da Cosmetica Italia, associazione nazionale delle imprese cosmetiche, che tramite Federchimica fa capo a Confindustria, e quelle di Ecovia Intelligence (ex Organic Monitor) società inglese specializzata in ricerche di mercato sullo sviluppo sostenibile. Un po’ poco per un settore emergente che sta imprimendo un cambio di passo a tutta la cosmesi e che da anni attende anche una regolamentazione europea.

RAPPORTO BIO BANK 2018

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I NUMERI DEL BIO

Dati aggiornati al 31 agosto 2018.

Italia

Accredia www.accredia.it Accredia, unico organismo nazionale autorizzato dallo Stato a svolgere attività di accreditamento, gestisce dal 2014 DataBio, banca dati degli operatori biologici certificati. La banca dati, di proprietà di Accredia che la gestisce, è nata dalla collaborazione con FederBio. L’aggiornamento dei dati è a cura degli Organismi di controllo ed è uno dei requisiti richiesti per ottenere l’accreditamento come organismo di controllo del biologico. Ad oggi sono presenti 73.627 operatori con i relativi documenti di certificazione rilasciati dagli Organismi di controllo. La banca dati è utilizzabile da operatori e consumatori per verificare se un operatore è biologico, da chi è certificato, per quali produzioni.

52

RAPPORTO BIO BANK 2018

AssoBio www.assobio.it AssoBio, Associazione nazionale delle imprese di trasformazione e distribuzione di prodotti biologici e naturali fondata nel 2006 e associata a FederBio, realizza periodicamente indagini sull’andamento economico delle imprese associate e del settore, anche in collaborazione con Nielsen e Nomisma. Dati divulgati in occasione di fiere e convegni dedicati al bio.

Bio Bank www.biobank.it È la banca dati del bio italiano, creata dalla casa editrice Bio Bank nel 1993. Raccoglie i dati di 15.000 attività bio, suddivise in 23 tipologie, in gran parte pubblicate sul portale biobank.it nella sezione Banche dati (principali aziende alimenti bio, aziende cosmesi e detergenza bio, e-commerce alimenti bio, e-commerce cosmesi e detergenza bio) e nella

sezione Mappe con geolocalizzazione (ristoranti, agriturismi, mercatini, vendita diretta, negozi e profumerie). Altre tipologie di attività sono pubblicate sull’annuario cartaceo Tutto Bio. Sui report digitali (Rapporto Bio Bank e Focus Bio Bank), sono invece raccolte le statistiche commentate.

Crea www.crea.gov.it Il Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria (Crea), è un ente di diritto pubblico vigilato dal Ministero delle Politiche agricole, nato nel 2015 dall’accorpamento tra Inea e Cra. Dedicato alle filiere agroalimentari, analizza l’agricoltura biologica in Italia nella corposa pubblicazione periodica Bioreport, della quale sono uscite cinque edizioni dal 2011 ad oggi. È in preparazione la sesta. Ha realizzato inoltre studi ad hoc come L'internazionalizzazione del biologico italiano, uscito nel 2015.

Dati Bio Bank


I NUMERI DEL BIO

Confcooperative Ice

Istat

www.confcooperative.it

www.ice.gov.it

www.istat.it

La Confederazione Cooperative Italiane (Confcooperative), una delle principali organizzazioni di rappresentanza e tutela del movimento cooperativo, nel suo portale dedicato all’internazionalizzazione pubblica dal 2018 brevi report sul mercato dei prodotti biologici trasformati in vari Paesi.

Ice, Agenzia per la promozione all'estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (nota nel mondo come Ita, Italian Trade Agency), ente di diritto pubblico vigilato dal Ministero dello Sviluppo economico, cura periodicamente interessanti guide di base sul mercato dei prodotti biologici. In occasione di Sana 2017 sono state pubblicate una ventina di Guide Mercato su vari Paesi, europei e non.

Istat, Istituto nazionale di statistica, ente di ricerca pubblico, ha incluso dal 2000 anche l’agricoltura biologica nel Censimento generale dell’agricoltura, a cadenza decennale, e nelle indagini biennali tra un censimento e l’altro, ovvero le Indagini Spa (Struttura e Produzioni delle Aziende agricole). Dati da cui emergono statistiche non allineate con quelle annuali del Sinab che risultano più elevate, in primis per le differenti modalità di raccolta dei dati: notifica per il Sinab, autodichiarazione volontaria per l’Istat. Da segnalare anche interessanti elaborazioni, non periodiche, come Le donne scelgono il biologico, pubblicato nel 2014.

FederBio www.feder.bio La Federazione Italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica (FederBio) è nata nel 1992 su iniziativa degli operatori di tutta la filiera dell’agricoltura biologica e biodinamica. Ha contribuito con Accredia alla nascita della banca dati DataBio. Ha inoltre promosso la costruzione della piattaforma Fip (FederBio Integrity Platform) per la tracciabilità delle produzioni e delle transazioni per le materie prime biologiche. Piattaforma acquisita nel luglio 2017 da Rete Oip e da dicembre 2017 trasformata nella nuova piattaforma Oip (Organic Integrity Platform).

Dati Bio Bank

Ismea www.ismeamercati.it Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), ente pubblico economico sottoposto alla vigilanza del Ministero delle Politiche agricole, effettua indagini periodiche sul mercato e sui consumi di prodotti biologici anche in collaborazione con Nielsen, nell’ambito delle attività di analisi dei mercati agroalimentari. I dati sono disponibili sul sito ismeamercati.it che dedica un’apposita sezione ai prodotti biologici.

RAPPORTO BIO BANK 2018

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I NUMERI DEL BIO

Nomisma

Sian

Sinab

www.nomisma.it

www.sian.it

www.sinab.it

Nomisma, istituto privato di ricerca in ambito economico, realizza da anni studi sul biologico per conto di fiere come Sana o di associazioni di imprese come Assobio. Inoltre, attraverso Wine Monitor, osservatorio dedicato al mondo del vino a cui si accede per abbonamento, diffonde anche numeri e tendenze sul vino biologico. In particolare in occasione dei convegni organizzati da FederBio a Vinitaly.

La banca dati del Sian (Sistema Informativo Agricolo Nazionale) denominata Elenco degli Operatori Biologici italiani, è stata istituita con decreto del Ministero delle Politiche agricole nell’ambito del progetto per l’informatizzazione dei dati per l’agricoltura biologica ed è operativa dal 2010. È gestita dalla società Sin e consultabile sul sito del Sian, il sistema informativo unificato di servizi del comparto agroalimentare. La banca dati contiene tutti gli operatori biologici certificati, quindi oltre 72.000, poiché è aggiornata sulla base delle notifiche presenti nel Sib (Sistema Informativo del Biologico). La notifica di inizio attività biologica è infatti il primo passo obbligato che un operatore deve effettuare per entrare nel sistema di controllo del biologico. Per ogni operatore è possibile visualizzare i documenti di certificazione rilasciati dal relativo organismo di controllo, per verificare se un operatore è biologico, da chi è certificato, per quali produzioni e anche fare ricerche storiche.

Il Sinab (Sistema d’Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica) è un progetto del Ministero delle Politiche agricole gestito da Ismea e Iamb (Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari). Sul sito del Sinab, nella sezione Bio-Statistiche sono disponibili i dati statistici sul biologico in Italia: operatori, superfici, zootecnia, acquacoltura (statistiche elaborate dal Sinab), importazioni (dati trasmessi al Ministero dalle aziende importatrici) e prezzi (rilevazioni Ismea). Dal 2005 i dati rilevati sono raccolti nella pubblicazione annuale Bio in cifre e diffusi in occasione di Sana. Sul sito Sinab è inoltre disponibile l’Elenco Importatori Prodotti Biologici da Paesi Terzi, aggiornato periodicamente dal Ministero.

Sana www.sana.it Sana, fiera di riferimento del biologico italiano nata a Bologna nel 1989, presenta ogni anno durante il convegno di apertura della manifestazione i dati dell’Osservatorio Sana, per il monitoraggio dell’agroalimentare biologico in Italia e all’estero. Il progetto, promosso e finanziato da BolognaFiere a partire dal 2012, è realizzato dalla società di studi economici Nomisma.

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RAPPORTO BIO BANK 2018

Dati Bio Bank


I NUMERI DEL BIO

Europa

Mondo

Ifoam www.ifoam.bio

Eurostat

Fibl

ec.europa.eu/eurostat

www.fibl.org

Eurostat, l’Ufficio statistico dell'Unione Europea, una delle direzioni generali della Commissione europea, raccoglie ed elabora a fini statistici anche i dati ufficiali sull’agricoltura biologica negli Stati membri, consultabili nella sezione Data e nella sezione Publications.

Fondato in Svizzera nel 1973, Fibl (Forschunginstitut für biologischen Landbau) come istituto specializzato nella ricerca sull’agricoltura biologica pubblica sul sito www.organic-world.net statistiche e informazioni sul bio a livello planetario. Dal 2000 pubblica l’annuario statistico The World of Organic Agriculture con i dati del biologico mondiale, in collaborazione con Ifoam. Dati che vengono presentati ogni anno alla BioFach di Norimberga, fiera internazionale del biologico.

Dati Bio Bank

Ifoam (International Federation of Organic Agriculture Movements) è la rete del movimento biologico mondiale. Fondata nel 1972, associa 800 organizzazioni appartenenti a più di 120 nazioni. Promuove l’interscambio di esperienze e idee, rappresenta il movimento biologico a livello mondiale. Collabora con Fibl alla realizzazione dell’annuario statistico The World of Organic Agriculture. La Directory of Affiliates, con i riferimenti degli 800 associati nei sei continenti, è consultabile sul sito.

RAPPORTO BIO BANK 2018

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