Aeroplanino di carta n. 59 - luglio 2011

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Anno 20 - Numero 59 - luglio 2011

Aeroplanino - Come è uscito il suo primo libro? Salvatore Niffoi - Nel 1993 c’era chi voleva p o r t ar e una mega discarica a Monte Nigheddu, in territorio di Orani, per riversarvi dentro ogni genere di pestilenza: qua sotto, dove una volta pascolavano i caprari poveri, nel terreno dei miei antenati! Organizzai un comitato con amici: ci pestarono, ci denunciarono, mi fecero anche uno scherzo poco simpatico e fui arrestato. Nei quindici giorni trascorsi in carcere, presi una laurea importante in... umanità varia, imparando a conoscere e a non dimenticare la sofferenza di chi è costretto al di là del muro. Rimasto accanto al caminetto per due anni e mezzo prima di essere riassunto a scuola (grazie soprattutto all'aiuto di tanti genitori), mi venne la voglia di raccontare questa storia che buttai giù di getto in settantadue giorni e poi mi misi a cercare una tipografia. Una sera riferii a mia moglie mentre stava lavando i piatti che, per pubblicarne circa 1500 copie, occorreva la bella somma di 17 milioni di vecchie lire; lei per poco... non svenne! Ma, lo ripeto, bisogna sempre credere in ciò che si fa, per cui agii di conseguenza: mobilitai gli amici (uno che 90

produceva infissi, il dentista, chi vendeva automobili, altri) e chiesi loro quanto fossero disposti a darmi. In tre giorni, la cifra necessaria fu racimolata e così... ecco il mio primo libro! Aeroplanino - Che metodo usa per scrivere? Salvatore Niffoi - Inizio da un canovaccio e raccolgo tutte le informazioni necessarie (personaggi, luoghi, nomi, cognomi, soprannomi) poi... mi faccio gli auguri e parto per il viaggio, che di solito non termina mai come avevo previsto, anche perché nel frattempo possono essere subentrate delle emotività personali e degli episodi piacevoli o spiacevoli. Aeroplanino - Crede nei miracoli? Salvatore Niffoi - Come no! Ci ho persino scritto un libro, Il bastone dei miracoli, uscito l'anno scorso. Soprattutto in quelli che ci facciamo noi, con le nostre mani, in qualsiasi corno di mondo nasciamo. Faccio un esempio, riferito al mio incontro con Roberto Galasso, della casa editrice Adelphi. Dopo le mie prime opere, pubblicate da Il Mae-

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