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cannaRigata

CZ Modello 527 Ebony: la raffinatezza in un piccolo calibro

A fianco dei Modelli 550 e 557 attuali con azione di piena misura, la CZ mantiene in produzione il Mod. 527 basato sulla piccola azione tipo Mauser: un gioiellino nel suo genere per chi ama le proporzioni e le raffinatezze progettuali. Castello e otturatore mostrano chiaramente quale sia il gioco di proporzioni che rende molto gradevole l’insieme, qui dimensionato accuratamente sul calibro .223 Rem. così come si rende adatto a cartucce simili.

Testo e foto di Emanuele Tabasso

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arecchi anni addietro era un fatto del tutto normale osservare nei fucili rigati la meccanica dimensionata sulla cartuccia per cui era costruita: oggi due sole misure sono già sufficienti a gratificare l’acquirente con proporzioni per le due classi di cartucce più in voga e così, ad esempio, agiscono alcuni fabbricanti statunitensi. Poi c’è la Sako a svettare su tutti con cinque diverse proporzioni che tengono conto della lunghezza e della sezione mentre tanti altri fabbricanti, anche di gran nome, sono scivolati sulla misura unica, omaggio alla riduzione dei costi e a un offuscamento del bello inteso in senso lato. Chissà che qualcuno non ci ripensi così come hanno fatto i costruttori di canne lisce smettendo di montare canne di calibri diversi su una stessa bascula e proporzionando, oltre alle canne, la bascula o il castello ai piccoli calibri oggi meritatamente in auge. Tornando alle canne rigate vediamo ben pochi fabbricanti curare il settore dei piccoli calibri

CZ Modello 527 Ebony: la raffinatezza in un picco lo calibro 74

Weidmannsheil

agosto 2014

agosto 2014

impostando una meccanica di misura adeguata: spicca il lavoro della CZ che si fa onore mantenendo in listino la classica azione Mod. 550 affiancata lo scorso anno dalla Mod. 557, e con queste propone un insieme castello e otturatore di piccole dimensioni, dotato delle peculiarità salienti del Mauser K98. Parliamo del Modello 527 a cui i tecnici della Casa ceca hanno conferito una veste di eleganza che va di pari passo con le notevoli valenze meccaniche. Le rastrelliere un po’ più datate ospiteranno certamente una .222 Rem. o una .22 Hornet su quella mecca-

nica rustica e affidabile costruita dai predecessori dell’odierna CZ e quando alla Bignami ci è stata affidata una Ebony per una prova ne è venuto fuori un parallelo ideale fra il passato ruspante (sia detto con affetto) e l’attualità elegante perché questo modello è il più curato della serie 527. I fucili della Casa ceca hanno visto in questi tempi un marcato innalzamento nelle finiture e dove prima si notava la differenza fra le lavorazioni dei pezzi determinanti per la funzionalità e quelle dei punti di mero effetto estetico, oggi tutto viene seguito con un’apprezzabile cura che pone la Casa molto avanti nella scala dei costruttori attenti alle raffinatezze, alle richieste e alle valutazioni del mercato. Prima di passare alle descrizioni tecniche segnaliamo che il fucile viene camerato unicamente per la cartuccia .223 Rem. che si rivela una scelta molto favorevole per la dovizia di cariche a ogni livello di prezzo, per le prestazioni che coprono dalla marmotta alla volpe e al capriolo, senza contare il divertimento in poligono rimanendo entro i 300 m visto che il passo di rigatura di 1/12” stabilizza bene i pesi classici di 50-55 grs. Un appunto a livello di fisima mentale vedrebbe bene affiancare la 5,6x50 DWM. castello e otturatore Il cuore dell’arma è anche il centro della particolarità tutt’oggi adottata, e speriamo continui ad esserlo per lungo tempo

Va bene che alcuni punti non siano perfettamente telati, ma è quasi impossibile trovare ancora pezzi così lavorati in un fucile di questa quotazione e con queste caratteristiche tecniche.

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