Red sig516sport 2013

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PROVA Canna rigata Sig 516 Sport calibro .223 Remington Testo di Ruggero Pettinelli, foto di Matteo Galuzzi

A

nche i tedesco-svizzero-americani di Sig Sauer hanno deciso di entrare nel business appartentemente senza limiti né confini (a parte l’ottusità di qualche burocrate nostrano, coadiuvato da altrettanto miopi “aiutanti”) dei cloni Ar 15, ma hanno deciso di farlo a modo loro: anziché cimentarsi “banalmente” con una replica ortodossa della creatura di Stoner, hanno avuto la bella pensata di abbinare alla struttura portante di Stoner una delle cose in assoluto più riuscite della serie 550 dei fucili d’assalto elvetici, cioè la valvola regolabile di presa gas, accoppiata a un pistone a corsa corta di nuova progettazione (come è noto, i Sig 550 originali hanno pistone a corsa lunga). Il risultato è una carbine di eccellente qualità, affidabile nelle peggiori condizioni climatiche e d’uso, mantenendo però immutata la dolcezza di funzionamento tipica del sistema Stoner.

Le noviTà Meccaniche

A beneficio dei neofiti, conviene ricordare che l’Ar15/M16/M4 originale ha un funzionamento a presa di gas piuttosto atipico, utilizzato in precedenza solo su altre due ordinanze (di ben scarso successo, a ben vedere): il Ljungmann Ag 42 svedese e il modello 49 francese. In sostanza, l’otturatore ha sette alette radiali di chiusura che si innestano nel prolungamento della culatta della canna, imprigionando saldamente la cartuccia nella camera. Allo sparo, una parte dei gas viene spillata attraverso un foro nella canna e convogliata all’indietro, percorrendo un lungo e sottile tubetto in acciaio inox. All’estremità opposta del tubo si trova un “imbuto” (perdonate il termine improprio, ma spero comprensibile) solidale al portaotturatore, che riceve l’impulso dei gas e fa arretrare il portaotturatore medesimo. Quest’ultimo, attraverso un profilo a camme, provoca la rotazione dell’otturatore, quindi il disimpegno delle alette di chiusura (ma nel frattempo le pressioni in canna sono scese notevolmente e il

bossolo si è scollato dalla camera) e il trascinamento all’indietro dell’otturatore vero e proprio, che estrae ed espelle il bossolo. Il grande vantaggio di questo sistema è il ridotto numero di parti in movimento e il generale contenimento dei pesi, mentre tra gli svantaggi c’è la notevole difficoltà a pulire il tubetto di presa gas in caso di sporcizia ostinata oppure ostruzioni (a causa del ridotto diametro), ma soprattutto il fatto che i gas, sfogando direttamente nel castello, provocano un accumulo di residui di sparo superiore rispetto a un sistema di presa gas con pistone nella critica zona di scorrimento dell’otturatore. Nell’utilizzo militare, in pochi minuti può accadere di sparare diverse centinaia di colpi e l’accumulo di residui, congiunto magari a condizioni ambientali e di “igiene da campo” non ottimali, può provocare inceppamenti. Oltretutto lo sfogo dei gas causa, soprattutto nel tiro a raffica, un riscaldamento del receiver abbastanza veloce, che può anche diventare tale da rendere abbastanza sgradevole il maneggio dell’arma. Questi aspetti sono diventati particolarmente evidenti con l’utilizzo in Iraq e Afghanistan delle carabine M4 a canna corta e le lamentele da parte delle truppe sono tuttora reiterate e continue. Per questo, molte aziende armiere hanno sviluppato propri progetti, mantenendo ovviamente la massima intercambiabilità di parti rispetto alle carabine M4 di serie, ma intervenendo sul fatidico “tubetto” rimpiazzandolo con un più “pulito” sistema a pistone. La scelta di Sig Sauer si è orientata in questo senso, abbinando la meccanica Stoner alla valvola di presa gas della serie Sig 550 (quindi, Sig 550+M16=Sig 516!) e creando una delle reinterpretazioni più razionali e funzionali del mitico black rifle. In sostanza, il blocco di presa gas fissato alla canna è stato estesamente modificato, prevedendo un innesto a baionetta per la valvola vera e propria, che sul lato inferiore ha un ampio foro di presa gas. All’estremità posteriore della valvola è presente un ugello attraverso il quale i gas di sparo spingono il pistone vero e proprio all’indietro. Il pistone è collegato a un’asta di armamento in acciaio che spinge il portaotturatore, attuando l’apertura. Mentre

Sig 516 Sport calibro .223 Remington è il perfetto connubio tra la meccanica Stoner e il sistema di presa gas dello Stg 90 svizzero, opportunamente rivisitato e adattato.

Compromesso i

Alla meccanica di Stoner è stata abbinata la valvola di presa gas dei fucili d’assalto Sig 550, ma con pistone originale: risultato? Un clone Ar15 di grande qualità, destinato a funzionare sempre, dolce allo sparo e preciso. Predilige le palle più pesanti 52

ARMI E TIRO 1/2013

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