ARMI – REVIEW
L’essenziale Haenel Jaeger 10
Se vogliamo acquistare un’arma adatta ai contesti venatori più disparati, qualche rinuncia dobbiamo metterla in conto. Ma non è detto che semplificare sia necessariamente sinonimo di impoverire. Come dimostra la bolt action di casa Haenel
T
utto inizia nel 1840 quando Carl Gottlieb Haenel, commissario prussiano responsabile per la manifattura d’armi dell’impero, visita Suhl con l’intenzione di avviare in questa cittadina della Turingia, già attiva nel settore, la produzione di armi su scala industriale. I suoi piani si concretizzano 54
Cacciare a palla
rapidamente grazie alla presenza di maestranze qualificate e Haenel, intesa come fabbrica d’armi, si affermerà così da attraversare tutto l’Ottocento e la prima parte del Novecento con la fama di produttore di qualità. Dalle sue linee produttive usciranno armi da caccia e da guerra, tra le quali lo STG44 di Hugo Schmeisser, il fucile
di Matteo Brogi
d’assalto della fanteria tedesca nella parte finale del secondo conflitto mondiale. La fine delle ostilità e l’assegnazione di Suhl alla DDR porteranno a significativi ridimensionamenti aziendali che, con la fine della guerra fredda, pongono l’azienda ai margini del mercato. Sarà merito della Suhl Arms Alliance, azienda