CALCOLO ENERGIA RINNOVABILE PER POMPE DI CALORE Energia rinnovabile da pompe di calore Abbiamo già avuto modo di parlare della Direttiva 28/2009/CE (“RES”) e del relativo decreto di recepimento da parte dell’Italia (DL 28/2011). Essi definiscono come rinnovabile, tra le altre, l’energia termica contenuta nell’aria, nel terreno e nell’acqua presente sopra e sotto la superficie terrestre. In particolare si definisce energia aerotermica l’energia rinnovabile contenuta nell’aria atmosferica e prelevata da una pompa di calore caratterizzata da un coefficiente di prestazione GUE o COP sufficientemente elevato. L’energia rinnovabile nel caso dell’aria è di derivazione solare essendo scaldata indirettamente dalla crosta terrestre che a sua volta è scaldata dal sole. Si definisce energia geotermica l’energia rinnovabile contenuta nel sottosuolo, sia nelle rocce secche che in quelle sature d’acqua. Quindi si definisce geotermica l’energia prelevata da una pompa di calore abbinata ad un sistema di sonde geotermiche ad anello chiuso, come anche ad uno scambiatore di calore abbinato ad un sistema di estrazione di acqua di falda. L’energia rinnovabile nel caso del terreno profondo è dovuta in massima parte al flusso geotermico generato nel mantello terrestre ed alla capacità delle rocce di immagazzinare il calore generato in profondità. L’energia rinnovabile nel caso del terreno superficiale e delle acque di falda sfruttate a fini energetici è dovuta principalmente all’irraggiamento solare che riscalda gli strati superficiali della crosta terrestre. Si definisce energia idrotermica l’energia rinnovabile contenuta in tutti gli acquiferi superficiali, siano essi fiumi, laghi, mari o bacini artificiali sufficientemente grandi per poter essere sfruttati. L’energia rinnovabile in questa casistica torna ad essere indirettamente solare grazie agli apporti dovuti all’irraggiamento diretto sulla superficie degli acquiferi.
Condizioni per l’accettazione della rinnovabilità dell’energia Come già accennato, l’energia termica contenuta nell’aria, nel terreno o nelle acque superficiali si può definire rinnovabile a patto che l’efficienza con cui viene estratta sia sufficientemente elevata da renderne vantaggioso lo sfruttamento. Si ritiene vantaggioso lo sfruttamento delle fonti rinnovabili aerotermiche, geotermiche e idrotermiche quando il consumo di combustibili fossili è mantenuto a bassi livelli, pertanto diventa necessario verificare i consumi di energia primaria delle diverse tipologie di pompe di calore, siano esse azionate da combustibile gassoso oppure da energia elettrica. La sotto riportata equazione consente la verifica dell’ammissibilità delle pompe di calore come sistemi in grado di sfruttare energia rinnovabile aerotermica, geotermica o idrotermica.
SPFMin
1,15
(1)
Il termine SPF nella presente formula, come anche nelle successive, identifica il coefficiente di prestazione medio stagionale della pompa di calore, di fatto un GUE o un COP medio stagionale. Il termine η identifica invece il rendimento di trasformazione da energia primaria a NOTE: Attenersi sempre alle normative locali o nazionali in vigore per lo specifico caso in esame. Nell’ottica del miglioramento continuo che da sempre guida la filosofia aziendale ogni contributo o suggerimento volto al miglioramento di questo documento è benvenuto e può essere indirizzato ai nostri specialisti. I presenti contenuti hanno carattere di indicazione tecnica. Non sono quindi da intendersi quali indicazioni esecutive e in nessun caso Robur S.p.A. potrà essere responsabile qualora queste indicazioni siano adottate senza il previo parere favorevole di un progettista abilitato, su cui ricade per legge la responsabilità delle scelte progettuali.