Quadrimestrale per i Soci della Società per la Cremazione di Torino
Anno XIX numero 2 maggio 2013 ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE ai sensi e per gli effetti della legge 7 dicembre 2000, n° 383 - ADERENTE ALLA FEDERAZIONE ITALIANA PER LA CREMAZIONE Aut. Trib. To n° 68 del 23/09/2008 - Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 commi 2 e 3, Torino n. 2/2013
Dal 1883 un impegno costante
L’attenzione ai diritti civili e sociali, il servizio pubblico efficiente e dignitoso di Piero Ruspini
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Prospetto del Tempio Crematorio verso il cimitero di Torino, ing. Pompeo Marini, disegno ing. Daniele Donghi, 1888
Il 6 aprile 1883 cominciava la storia della SOCREM di Torino. Era una Torino in cerca di una sua identità quella di allora. Dopo aver perso il ruolo di capitale del Regno, la città era come sospesa sul vuoto; via i ministeri, gli uffici, la burocrazia statale, la pletora di incarichi e di impieghi che si affollavano intorno al governo e alla pubblica amministrazione, si trattava di immaginare un nuovo futuro e un nuovo destino. Fu dalle ceneri della
vecchia città ministeriale e sabauda che sarebbe nata così la città industriale che abbiamo conosciuto per tutto il Novecento… A raccogliere la sfida di quel difficile passaggio ci fu una classe dirigente illuminata, dotata di una forte carica progettuale e di una grande consapevolezza; al suo interno, il gruppo di cremazionisti che diede vita alla SOCREM si segnalò per l’attenzione ai diritti civili e al richiamo di una lai-
cità che allora voleva dire essenzialmente senso dello stato e delle istituzioni, piena adesione ai valori di quella che fu la religione civile dell’Italia liberale. Non era facile, allora, impegnarsi a favore della cremazione. Troppi pregiudizi, troppo ancora vivi i retaggi di secoli di oscurantismo e superstizione. L’idea di affrontare, senza tabù, il destino del proprio corpo dopo la morte sembrava eccessivamente ardi-