Quaderno 13

Page 289

Gli insediamenti rurali nella Piana di Milazzo Un ambito territoriale particolare, dove, ancor oggi, malgrado la presenza di insediamenti industriali, insistono molti agglomerati agricoli, è proprio la Piana intorno Milazzo, centro tirrenico in prossimità di Messina. Il processo di antropizzazione del territorio intorno la cittadina presenta delle peculiarità legate alla particolare morfologia dei luoghi. Già nel XVI secolo la città era costituita da tre nuclei principali. Il Castello, sul rilievo meridionale del promontorio, il Borgo, sul declivio collinare, e la Terra Nuova, in prossimità dell’istmo. A Sud, delimitata dalle prime propaggini peloritane e conclusa dalla sottile lingua di terra che la collega al promontorio proteso sul mare, si estende una vasta pianura alluvionale chiusa tra due torrenti e il mare. Il territorio della Piana milazzese è fisicamente definito dai suoi confini naturali: due torrenti, come accennato, il Mela e il Floripotema, delimitano l’area chiusa a nord dall’istmo della città e a sud dalla prima curva di livello che interrompe la pianura attraverso la strada panoramica dell’abitato di San Filippo del Mela. Il terreno è costituito da sabbie, ghiaie e argille fluviali trasportate dal sistema dei torrenti. Si individua, poi, a profondità variabile, una fascia di argille azzurre, che denunciano l’ingressione marina. Questa intercalazione di argille rende la zona densa di falde acquifere. I torrenti Mela e Floripotema (quest’ultimo denominato anche Corriolo), limiti naturali dell’area, hanno pertanto definito la formazione della Piana, unico territorio fertile pianeggiante di vaste dimensioni in prossimità della costa tirrenica dei monti Peloritani. Il torrente Mela, lungo circa 23 km, ha origine dalla stretta gola di Merì, e allargava il suo letto attraversando le odierne contrade Due Torri e San Pietro, per poi sfociare nell’attuale area portuale della città di Milazzo, fu poi deviato verso Occidente nel corso del XVI secolo per evitare i danni di continue inondazioni. Il torrente Floripotema (13 km) scorre invece al centro della Piana sino all’abitato di Corriolo3. Il terreno della Piana è costituito da sabbie, ghiaie e argille fluviali portate dalle fiumare, intercalati a una profondità variabile da una fascia di argille azzurre, di colorazione bruna, le quali indicano una ingressione marina. A causa di questa intercalazione di argille, la zona è ricca di falde acquifere. I torrenti, pertanto, hanno contribuito in modo attivo alla formazione di questo vasto territorio e al suo sviluppo agricolo4 (fig. 2). La Piana di Milazzo, pertanto, grande distesa territoriale ricca e produttiva, che già nel passato ospitava insediamenti destinati alle attività agricole, si consolidava nel corso dei secoli con piccoli agglomerati urbani e si punteggiava tra l’Ottocento e il Novecento di insediamenti rurali molto diffusi nel territorio destinato alla popolazione agricola, proprietaria di piccoli appezzamenti di terreno. In questi luoghi, però, erano già presenti alcune masserie intese come estrinsecazione del 3  E. Perrone, Corsi d’acqua in Sicilia, Ministero dell’Agricoltura, Industria e Commercio, Carta Idrografica D’Italia Roma, 1909; Si veda anche P. Mazzeo, Note sulla rete idrografica del versante tirrenico della provincia di Messina in «Humanities», Anno 1, Numero 1, Gennaio 2012, pp. 82-93. 4  G. Fuduli, Le Ville del Capo e le Masserie della Piana in Momenti e figure della storia di Milazzo in «Atti della società Milazzese di Storia Patria», vol. 2, Sfameni, Messina, 2002, pp.193-200. 287


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.