Bergamo Economia marzo2015

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Giuseppe Cammisano

Palace Hotel un’eccellenza che spicca dal degrado L’albergo a quattro stelle è collocato nel centro di Zingonia, a pochi passi dalle torri. E il gestore lamenta: «I clienti ci vedono come una cattedrale nel deserto»

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l nostro mensile, nel corso dell’inchiesta dedicata a Zingonia, ha fatto tappa anche al “Bergamo Residence Palace Hotel” di Corso Europa. L’albergo a quattro stelle non solo può contare su ben 103 camere e su un centro congressi con sale di varia capienza, ma vanta una storia di tutto rispetto: nato negli anni ‘70 con il nome di “Grand Hotel”, nel corso degli anni ha ospitato tutte le squadre più importanti che venivano a Bergamo per affrontare l’Atalanta. E a ripercorrere la storia di questa eccellenza in ambito alberghiero è colui che l’ha ristrutturata, ossia il costruttore Giambattista Begnini, che con il suo gruppo aveva rilevato l’immobile nel lontano 2002: “Quando l’abbiamo progettato a Zingonia c’erano più di 400 aziende, il Policlinico San Marco, l’Atalanta e la casa di cura Habilita: nostro intento era dunque quello di servire la clientela di queste aziende e strutture di primo livello - ha spiegato lo stesso Begnini - un tempo nel periodo

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della Fiera del Mobile di Milano occorreva prenotare tre mesi prima, così come quando si teneva il Gran Premio di Monza: adesso non è più così. Speriamo nell’effetto Expo e che l’evento dei prossimi mesi possa portare turisti anche qui”. La struttura alberghiera si affaccia proprio su Piazza Affari e non è lontana dalle famigerate Torri. Begnini ha dunque visto cambiare il territorio nel corso di questi anni e ora auspica soluzioni drastiche per ridare un nuovo volto alla cittadina: “Ci vuole una politica più dura: in questi anni ho visto chiudere ristoranti, gelaterie, negozi - ha spiegato lo stesso costruttore - più le attività commerciali del territorio arretrano e via via scompaiono, più il degrado avanza. I nostri politici quando si parla di Zingonia dovrebbero farsi un esame di coscienza: si è parlato troppo in questi anni e ora bisogna intervenire, dando il via all’abbattimento delle Torri, soluzione a cui sono decisamente favorevole. E’ una vergogna, infatti, che una città nel 2015 abbia quelle residenze, anche per tutti i problemi igienico-sanitari che si portano dietro. Una soluzione, pertanto, va trovata e bisogna essere inflessibili”. Giuseppe Cammisano, da tre anni è il gestore dell’hotel. E al nostro mensile racconta la quotidianità di una struttura d’eccellenza collocata in un territorio difficile come quello di Zingonia: “Basta vedere i commenti che circolano in rete: tutti dicono che sembriamo una cattedrale nel deserto. Una bella struttura, accogliente e dotata di tutti i comfort, ma all’esterno il nulla. I nostri clienti, infatti, ci dicono che varcando il nostro cancello sembra di essere altrove. La nostra clientela è per il 50% d’affari e per il 50% turistica, anche se non legata alla zona: molti di loro vengono qui per poi visitare Bergamo, Sotto il Monte, Caravaggio”. Difficoltà con l’ambiente esterno che si accompagnano a quelle dettate dalla crisi economica: “Il momento storico è sicuramente difficile, ma noi abbiamo sempre garantito la massima professionalità e qualità - ha aggiunto lo stesso Cammisano - detto questo, se si realizzano due-tre opere importanti (collegamento con la Pedemontana, abbattimento delle Torri) allora anche Zingonia potrà ripartire”.


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