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L’INCURSIONE FRUTTIFERA FIRMATA THE PRESIDENTS OF THE U.S.A.
from Weekly Enjoy #006
by BFCMedia
Correva l’anno 1995 e il mondo era leggermente diverso da quello che viviamo e respiriamo oggi. In Italia, Oscar Luigi Scalfaro era il presidente del consiglio, la Norvegia vince l’Eurovision Song Contest, MTV è il fedele compagno di merenda dei giovani, e quello che diventerà successivamente un colosso, Ebay, muove i primi passi. In territori musicali, invece, il mondo è orfano di Kurt Cobain e di tutto il carrozzone grunge. Seattle diventa spettrale e per tanti giovani - figli legittimi della Generazione X - si perde un punto di riferimento.
Dalle ceneri del grunge (ma in tutti i sensi visto che Seattle è nuovamente protagonista), esplodono i The President Of The Usa e la loro memorabile”Peaches”.
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Il brano è stato incluso nel loro album di debutto omonimo e pubblicato come singolo nel febbraio 1996. La traccia è stata prodotta dal produttore americano Conrad Uno. I membri della band hanno riconosciuto che “Peaches” prende in prestito riff dalla canzone dei Bad Company del 1975 “Feel Like Makin’ Love”.
Il video musicale presenta la band che esegue la canzone in un frutteto pieno di alberi che coltivano lattine di pesche. Come non associare quindi un frutto così prezioso a questo memorabile brano capace, in 28 anni, di toccare la vetta di ben 13 milioni di visualizzazioni su YouTube?
Dobbiamo essere sinceri e trasparenti: il brano in questione non è squisitamente l’omaggio alla “pesca” ma è una metafora ben chiara: il brano è una piacevole incursione nei nosense: narra di una fabbrica che produce pesche in scatola, di chi raccoglie queste pesche e le mette nei barattoli, di un tizio che vuole andare a vivere in campagna per mangiare le pesche. Il nome botanico della pesce è Prunus persica e segnala la sua provenienza dalla Persia, anche se in realtà, studi hanno rivelato che questo frutto proviene dalla Cina, dove era coltivato sin dal 2000 a.C. e da cui successivamente viene esportato in Persia. Oggi è presente ovunque, per fortuna. Alla prossima puntata.