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MATTEO BENETTI

Offerta personalizzata e sviluppo continuo

Il vantaggio competitivo di Credem Euromobiliare PB

09 SETTEMBRE 2023

Effetto dollaro sulla ricchezza

La quattordicesima edizione del Global Wealth Report redatta congiuntamente da Credit Suisse e UBS mostra che, misurata in dollari statunitensi nominali attuali, la ricchezza privata netta totale è diminuita di 11,3 trilioni di dollari (–2,4%) tra il 2021 e il 2022. Anche la ricchezza per adulto è diminuita di 3.198 dollari (–3,6%) per raggiungere 84.718 dollari per adulto. C’è da osservare che gran parte di questa riduzione deriva dall’apprezzamento del dollaro rispetto a molte altre valute.

Le attività finanziarie hanno contribuito maggiormente al calo della ricchezza nel 2022, mentre le attività non finanziarie (principalmente immobili) sono rimaste resilienti, nonostante il rapido aumento dei tassi di interesse.

A livello regionale, il rapporto mostra che la perdita di ricchezza globale è stata fortemente concentrata nelle regioni più ricche come il Nord America e l’Europa, che insieme hanno perso 10,9 trilioni. Mentre l’area Asia Pacifico ha registrato perdite per 2,1 trilioni, l’America Latina è l’eccezione con un aumento della ricchezza totale di 2,4 trilioni, aiutata da un apprezzamento medio del 6% rispetto al dollaro e i maggiori incrementi di ricchezza dall’altra parte sono stati registrati per Russia, Messico, India e Brasile. In termini di ricchezza per adulto, la Svizzera continua a essere in cima alla lista seguita da Stati Uniti, Hong Kong, Australia e Danimarca nonostante le forti riduzioni

della ricchezza media rispetto al 2021 e la classifica dei mercati in base alla ricchezza mediana colloca il Belgio in testa, seguito da Australia, Hong Kong, Nuova Zelanda e Danimarca. Può consolare il fatto che insieme al calo della ricchezza aggregata, anche la diseguaglianza complessiva della ricchezza è diminuita nel 2022, con la quota di ricchezza dell’1% più ricco al mondo che è scesa al 44,5% tanto che il numero di milionari in tutto il mondo è diminuito di 3,5 milioni nel 2022 a 59,4 milioni. Questa cifra, tuttavia, non tiene conto di 4,4 milioni di “milionari dell’inflazione” che non si qualificherebbero più se la soglia del milionario fosse adeguata all’inflazione nel 2022. La ricchezza mediana globale, probabilmente un indicatore più significativo di come se la cava la persona tipica, è infatti aumentata del 3% nel 2022 in contrasto con il calo del 3,6% della ricchezza per adulto. Secondo le proiezioni del rapporto, la ricchezza globale aumenterà del 38% nei prossimi cinque anni, raggiungendo i 629 trilioni entro il 2027. La crescita dei mercati a reddito medio sarà il motore principale delle tendenze globali. Il rapporto stima che la ricchezza per adulto raggiungerà i 110.270 dollari nel 2027 e il numero di milionari toccherà gli 86 milioni, mentre il numero di individui con un patrimonio netto ultra elevato (UHNWI) dovrebbe salire a 372mila individui.

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EDITORIAL ANDREA GIACOBINO

anno 9 - numero 09

mensile registrato presso il Tribunale di Milano al n°187 dell’11 giugno 2015

Editore

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Opinioni

Roberto Cannataro, Paolo Francesco Bruno, Angelo Deiana, Roberto Falzoni, Marcello Gualtieri, Benedetta Musco Carbonaro, Maria Grazia Rinaldi, Daniele Stefani, Alessia Zorloni Hanno collaborato

Stefano Fossati, Sara Mortarini, Giacomo Nicolella Maschietti, Francesca Vercesi

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Massimiliano Vecchio vecchio@bfcmedia.com

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08 Credem Euromobiliare Private Banking punta sul polo 16 La stella di Staveley 18 Pioggia di profitti per la corporate America 26 Le news del mese 28 I cambi di poltrone 30 Stage2 in pillole 20 Come governare il rischio 40 Family office in fuga dal cash 46 Aegida al fianco delle Pmi 52 La storia di Dal Negro 58 Banca Profilo sempre più private 86 Manifesti all’asta PRIVATE 5 22 Debts and Mischiefs 24 Compensazioni tra fratelli 32 To navigate the future 50 Le sfide della transizione digitale 60 Arte contemporanea a Milano 80 La valuta dei Brics 82 L’arte di scrivere 84 Responsabilità limitata 91 Six trends to watch 104 More than an investment MARKETS
OPINIONS
65 Gin e moda 66 Accessori da mare 70 Un CR7 al polso 74 Maserati plug-in 76 Compleanno speciale per Heineken 94 La Canalis evergreen 98 Partnership per l’aviazione sostenibile 100 Come difendersi dal caldo 102 Gli angeli di Victoria’s Secret CONTENTS 94 98 65 70 68
LIFESTYLE INVESTMENTS

OPINIONISTS & CONTRIBUTORS

ROBERTO FALZONI

Nome storico della finanza svizzera specializzata nella gestione dei grandi patrimoni, è fondatore e proprietario di Denarius Conseils & Gestion SA, multifamily office basato a Ginevra.

pag. 20

DANIELE STEFANI

Dottore commercialista ed esperto contabile presso lo Studio Loconte & Partners, con competenza in dichiarazioni fiscali italiane e Usa.

pag. 24

ANGELO DEIANA

Presidente di Confassociazioni e Anpib (Associazione nazionale private & investment bankers), è considerato uno dei maggiori esperti italiani di economia della conoscenza. pag. 50

ALESSIA ZORLONI

Direttore del Master in Art market management all’Università Iulm, ha fondato Art Wealth Advisory, specializzata nell’offerta di servizi di art advisory e nella formazione executive. pag. 60

MARCELLO GUALTIERI

Socio fondatore e componente del consiglio direttivo dell’associazione Duchini-Studio del pensiero economico, è docente di Economia Politica all’Università di Torino. pag. 80

MARIA GRAZIA RINALDI

Laureata in psicologia del benessere e iscritta all’albo degli psicologi. Master in Pnl, ha frequentato corsi e seminari su comunicazione efficace, persuasione e public speaking. Da 10 anni si occupa di selezione dei consulenti finanziari e dei private banker.

pag. 82

BENEDETTA

MUSCO CARBONARO

Laureata in giurisprudenza a Firenze, ha al suo attivo numerose pubblicazioni e partecipa, in qualità di relatore, a convegni di interesse nazionale su tematiche concernenti il diritto del mercato finanziario. È equity partner dello studio Zitiello Associati. pag. 84

ROBERTO CANNATARO

Laureato in Scienze della nutrizione umana e con esperienza come personal trainer negli Stati Uniti, è autore di numerose pubblicazioni sui temi del mangiare sano. pag. 100

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PUBBLICITÀ CERTIFICATI DI INVESTIMENTO PHOENIX AUTOCALLABLE CEDOLE CONDIZIONATE E CON MEMORIA FINO AL 17.68% PER ANNO

Leonteq è una società svizzera attiva nei settori finanziario e tecnologico, specializzata nell’emissione di certifi cati di investimento. Fondata nel 2007 e quotata sulla Borsa di Zurigo dal 2012, è diventata uno dei protagonisti del mercato dei certificati di investimento grazie all’esperienza sviluppata negli anni ed alla piattaforma proprietaria di cui si avvale. Dall’inizio della sua attività in Italia, Leonteq ha emesso oltre 2400 prodotti di investimento sui mercati EuroTLX e S eDeX. A conferma della sua solidità, la società ha ottenuto il rating investment grade (BBB- con outlook positivo) dall’agenzia Fitch Ratings.

COME FUNZIONANO I NOSTRI CERTIFICATI PHOENIX AUTOCALLABLE

• I certifi cati phoenix autocallable consentono di ricevere delle cedole condizionate se il livello di chiusura del sottostante con la performance peggiore è superiore alla barriera della cedola ad ogni data di osservazione, assumendo che non si sia verifi cato alcun rimborso anticipato. Grazie all’effetto memoria, ad ogni data di pagamento della cedola saranno accreditate anche le eventuali cedole non pagate in precedenza.

• Ad ogni data di osservazione, se il livello di chiusura del sottostante con la performance peggiore è superiore al rispettivo trigger autocall, il prodotto sarà rimborsato anticipatamente e l’investitore riceverà il 100% del valore nominale più le eventuali cedole non pagate in precedenza.

• L’autocall trigger level decrescente, elemento caratteristico dei nostri certificati autocallable, aumenta la probabilità di richiamo anticipato.

• Alla scadenza, qualora il prodotto non sia stato rimborsato anticipatamente, gli scenari possibili sono i seguenti: (1) se il livello di chiusura del sottostante con la performance peggiore non è pari o al di sotto della barriera, l’investitore riceverà il 100% del valore nominale; (2) se il livello di chiusura del sottostante con la performance peggiore è pari o al di sotto della barriera, l’investitore riceverà il valore nominale ridotto dell’1% per ogni punto percentuale di performance negativa del sottostante con la performance peggiore.

Emittente Leonteq Securities AG Rating emittente Fitch BBB- Positive outlook

* La percentuale indica l’importo massimo per anno della somma delle cedole condizionali (pagabili periodicamente). Tale percentuale è puramente indicativa in quanto non vi è garanzia che si verifichino le condizioni per l’ottenimento dell’intero importo (e l’importo effettivamente pagato potrebbe essere anche pari a zero).

PUBBLICITÀ

La presente comunicazione ha finalità pubblicitarie e non costituisce sollecitazione, consulenza, raccomandazione né ricerca in materia di investimenti. Prima di assumere qualsiasi decisione di investimento, leggere attentamente il Prospetto di Base, ogni eventuale supplemento e la relativa Nota di Sintesi nonché le Condizioni Definitive (Final Terms) e il Documento contenente le informazioni chiave (KID) di ciascun prodotto, con particolare attenzione alle sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’investimento, alle sedi di esecuzione ed ai costi e oneri connessi. Per i prodotti emessi da Leonteq Securities AG, il Prospetto di Base è stato approvato dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF) in Lussemburgo e notificato alla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) in Italia. Per i prodotti emessi da EFG International Finance (Guernsey) Ltd, il Prospetto di Base è stato approvato dalla Central Bank of Ireland in Irlanda e notificato alla CONSOB in Italia. L’approvazione dei Prospetti di Base non va intesa come approvazione da parte delle relative autorità degli strumenti finanziari emessi in base agli stessi e/o ammessi alla negoziazione in mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione (MTF). I Prospetti di Base e gli altri documenti relativi agli strumenti finanziari sono disponibili sul sito https://certificati.leonteq.com/our-services/prospectusesnotices, oppure gratuitamente presso Leonteq Securities AG, Europaallee 39, 8004 Zurigo, Svizzera. Il valore dei prodotti finanziari è soggetto a oscillazioni del mercato, che possono condurre alla perdita, totale o parziale, dei capitali investiti nei prodotti finanziari. I rendimenti riportati non sono indicativi di quelli futuri e sono espressi al lordo di eventuali costi e/o oneri a carico dell’investitore. I prodotti finanziari descritti non sono prodotti semplici e il loro funzionamento può essere di difficile comprensione. Si raccomanda agli investitori di consultare un consulente finanziario competente prima di investire nei prodotti finanziari. Gli strumenti finanziari collegati agli indici non sono in alcun modo sponsorizzati, garantiti, promossi o venduti dai licenziatari ed i licenziatari non rilascia alcuna dichiarazione, garanzia o assicurazione espressa o implicita in merito a: (a) l’opportunità di investire negli strumenti finanziari; (b) la qualità, l’accuratezza e/o la completezza dell’Indice; e/o (c) i risultati conseguiti o che verranno conseguiti da qualsiasi persona o soggetto tramite l’utilizzo dell’Indice. I licenziatari si riservano il diritto di modificare le modalità di calcolo o di pubblicazione relative all’Indice. I licenziatari non saranno responsabili per eventuali danni subiti o derivanti dall’utilizzo (o dall’impossibilità di utilizzo) dell’Indice. In alcun modo i licenziatari promuovono, garantiscono o sono in altro modo coinvolti nell’emissione e nell’offerta dei presenti Prodotti. I licenziatari non rilasciano alcuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, in merito all’opportunità di investire in titoli o prodotti finanziari in generale, o nei presenti Prodotti in particolare, o rispetto alla capacità di alcuno dei rispettivi indici di riflettere le opportunità di investimento nei mercati finanziari o di raggiungere in altro modo il proprio obiettivo. I licenziatari non assumo alcun obbligo o responsabilità in relazione alla gestione, alla commercializzazione o alla vendita dei presenti Prodotti.

I prodotti sono soggetti a limitazioni di vendita per SEE, Hong Kong, Singapore, Stati Uniti, soggetti statunitensi (US persons) e il Regno Unito (l’emissione è soggetta alla legge svizzera).

Questa comunicazione è redatta da Leonteq Securities (Europe) GmbH, Milan branch, che è autorizzata da Bundesanstalt für Finanzdienstleistungsaufsicht (BaFin) in Germania e soggetta a supervisione limitata da parte di CONSOB in Italia Gli investitori non possono acquistare i prodotti finanziari descritti direttamente da Leonteq Securities (Europe) GmbH o da società a essa affiliate ma soltanto tramite banche o altri fornitori di servizi finanziari. © Leonteq Securities AG, 2023. All rights reserved.

LEONTEQ SECURITIES (EUROPE) GMBH Sede di Milano Via Verziere, 11 20122 Milano (MI)
Denominazione
Mercato di
EuroTLX MAX CEDOLE P.A.*TITOLI SOTTOSTANTIBARRIERASCADENZAISIN 17.68% Netfl ix, Paramount 60% Europea17/07/2025CH1277656133 12.00% BPER Banca, Intesa Sanpaolo, Unipol 60% Europea08/11/2025CH1283541675 12.00% Petrolio grezzo (Brent), Petrolio grezzo (WTI) 60% Europea08/11/2025CH1283541170 11.44% FTSE MIB, Intesa Sanpaolo, UniCredit 60% Europea07/06/2026CH1277652777 9.00% Euro Stoxx 50®, Nikkei 225®, S&P 500® 50% Europea08/10/2026CH1283541253
EUR 1’000
quotazione
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Esperienze esclusive

Credem Euromobiliare Private Banking punta a conquistare nuovi clienti e professionisti La realtà emiliana fa leva sulla forza del gruppo e su un’offerta personalizzata

Le preoccupazioni della clientela in una fase ricca di incognite e i progetti di sviluppo della nuova banca private. Ne abbiamo parlato con Matteo Benetti, direttore generale di Credem Euromobiliare Private Banking.

Quali sono i principali bisogni della clientela private in questo momento? Quali le preoccupazioni e cosa rispondete? Diciamo che i bisogni della clientela private in questo momento variano in relazione alle sfide e al contesto di mercato. Potremmo dire che le principali esigenze e preoccupazioni si riferiscono alla possibilità di poter disporre di un servizio di gestione del patrimonio finanziario specializzato e personalizzato o a bisogni legati al tema della successione e della pianificazione fiscale, finalizzati alla protezione e trasmissione del proprio patrimonio alle generazioni future. Poi troviamo il tema della sostenibilità e degli investimenti responsabili, che rimane al centro dei portafogli degli investitori. Sempre più clienti private infatti sono interessati ad investire in modo responsabile, privilegiando

aziende e progetti che adottano pratiche sostenibili e socialmente responsabili.

Stanno cambiando anche i modelli di servizio e di offerta, con la crescente digitalizzazione del settore finanziario che ha portato i clienti private a ricercare un’esperienza finanziaria più efficiente e personalizzata, anche attraverso l’uso di tecnologie innovative. Per rispondere a queste esigenze e tipologie di bisogni come Credem Euromobiliare Private Banking, ci impegniamo quotidianamente per fornire soluzioni finanziarie su misura, basate sulla conoscenza approfondita delle reali esigenze dei nostri clienti.

La nostra mission è quella di garantire il benessere finanziario dei nostri clienti, attraverso un servizio di alta qualità, affidabile e basato sulla fiducia reciproca.

Quali sono i numeri del polo in quanto a AUM, private banker, sedi, ecc? Quali i target di crescita nel medio periodo?

I risultati commercial di questo primo semestre sono significativi, con una raccolta netta complessiva

Abbiamo investito tanto nelle attività di comunicazione puntando su una campagna pubblicitaria dal forte impatto visivo

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DI LUIGI DELL’OLIO
INTERVIEW MATTEO BENETTI

che ha superato i 1,5 miliardi di euro; frutto del grande lavoro di squadra fatto dalle circa 1000 persone di gruppo suddivise tra rete commerciale e uffici centrali.

Il nostro punto di forza è rappresentato dalla qualità degli

oltre 700 private banker e consulenti finanziari distribuiti sulla quasi totalità del territorio nazionale a cui sia affianca il lavoro quotidiano dei circa 300 professionisti degli uffici centrali disposti tra Reggio Emilia e Milano. La solidità e l’appartenenza

al gruppo Credem ci hanno fornito un fondamentale punto di forza e ci hanno permesso di offrire ai nostri clienti un servizio di eccellenza. Questa solidità finanziaria è stata fondamentale per sostenere la crescita e l’espansione di Credem

10 PRIVATE INTERVIEW

Euromobiliare Private Banking.

I clienti hanno potuto beneficiare delle sinergie e delle competenze messe a disposizione da un gruppo bancario di elevato prestigio, conferendo ulteriore fiducia e tranquillità nella gestione dei

loro patrimoni. La combinazione della specializzazione del private banking e della solidità del gruppo Credem ha dimostrato di essere una formula vincente, suscitando interesse e attenzione nel mercato finanziario e confermando il nostro posizionamento tra i leader del settore.

Come è andata la prima metà di 2023, quali le novità?

Come detto, abbiamo chiuso un semestre decisamente impegnativo ma ricchissimo di soddisfazioni. La nostra crescita in questi primi sei mesi è stata straordinaria e ci riempie di orgoglio. Siamo grati per il grande lavoro di squadra fatto da tutti i colleghi degli uffici centrali e dai nostri banker, che ha permesso di garantire una continuità operativa e di servizio a tutti i nostri clienti. L’avvio di Credem Euromobiliare Private Banking è stato solo l’inizio di un percorso ambizioso e il successo ottenuto fino ad oggi conferma che siamo sulla giusta strada.

Negli ultimi mesi abbiamo investito tanto nelle attività di comunicazione per portare l’immagine del brand a nuovi livelli e per farlo abbiamo

scelto una campagna pubblicitaria dal forte impatto visivo e intitolata “Dalle nostre radici nasce valore per il vostro futuro.” Ci siamo affidati all’esperienza di Emporio Adv e di Casiraghi Greco i quali hanno saputo creare una campagna pubblicitaria cross-mediale che ha riguardo in primis tutte le principali testate giornalistiche nazionali e di settore, oltre ai grandi spazi di maxi affissione nelle principali piazze italiane, ed infine la realizzazione di uno spot tv per i canali tematici di Sky.

La collaborazione con il rinomato fotografo di moda Vincent Peters ha conferito alla campagna un’aura di eleganza e stile, catturando l’interesse di un vasto pubblico. Nel mese di maggio abbiamo ulteriormente “alzato il volume”, come piace dire a noi, andando a ricoprire un ruolo da protagonisti indiscussi al Salone del Risparmio 2023. Il nostro stand di 42mq si è contraddistinto per un impatto visivo notevole, bellezza ed eleganza, e ha attirato oltre 2.000 visitatori unici, consolidando ulteriormente la visibilità del nostro marchio.

La manifestazione ci ha visti inoltre trionfare con la nostra conferenza “L’Italia che vince” premiata

PRIVATE 11 INTERVIEW MATTEO BENETTI
Abbiamo chiuso un semestre decisamente impegnativo ma ricchissimo di soddisfazioni Il nostro sviluppo in questi primi sei mesi ci riempie di orgoglio
La sala consiglio, presso gli uffici di direzione di Credem Euromobiliare Private Banking, in Via S. Margherita 9, Milano.

Una delle maxi affissioni della nuova campagna adv di CEPB nelle principali piazze italiane. In piazza Duomo a Firenze.

come la migliore nel percorso Mercati Privati ed Economia Reale all’interno dell’iniziativa Content Is King, promossa da Assogestioni con il supporto di FINER- Finance Explorer. Maggio è stato anche il mese della nostra convention annuale che ha riunito più di 700 persone della nostra azienda. Per noi ha rappresentato un momento strategico fondamentale per accrescere nelle nostre persone il senso di appartenenza e di orgoglio verso la nuova banca, ma soprattutto

per scaricare a terra la nostra mission che continuerà a guidare e orientare le nostre scelte e la nostra crescita. Al centro dei lavori della convention abbiamo messo il concetto di “No Limits”. Attraverso questo concetto abbiamo voluto esprimere l’orizzonte delle nostre ambizioni,

superando il mero raggiungimento di obiettivi numerici. La volontà di diventare un punto di riferimento nel settore del private banking è stata sostenuta dalle testimonianze di ospiti di spicco. La strategia si basa sulla creazione di un’esperienza unica per i clienti, curando ogni momento

La nostra ultima convention aveva come claim “No Limits”
INTERVIEW 12 PRIVATE
a indicare le nostre ambizioni di crescita

della relazione e coinvolgendo tutti i canali. Per fare questo abbiamo scelto come benchmark di riferimento le migliori pratiche del lusso, tra cui nomi prestigiosi come Prada, Emirates, Nobu e Moncler. In breve possiamo dire che il primo semestre dell’anno è stato un periodo di conquiste e soddisfazioni per tutti. Attraverso una strategia ben pianificata e una visione ambiziosa, abbiamo rafforzato la nostra posizione nel settore del private banking e stiamo intraprendendo un percorso per elevare ulteriormente il livello di experience offerto ai nostri clienti. I risultati ottenuti hanno confermato la nostra capacità di affrontare sfide con determinazione e di cogliere opportunità con audacia.

Con la stessa passione e dedizione intendiamo affrontare il secondo semestre con una chiara visione e ambiziosi obiettivi di crescita, impegnandoci a consolidare e ampliare ulteriormente la nostra presenza nel mercato, puntando a fornire ai nostri clienti un’esperienza ancora più esclusiva e personalizzata.

Se state reclutando, quali profili ricercate?

Il private banking è un settore dinamico in cui l’evoluzione delle esigenze dei clienti e delle opportunità di investimento richiede una continua attenzione e adattamento nella ricerca dei talenti giusti. La nuova banca si pone l’obiettivo di diventare sempre più attrattiva per i migliori private

banker e consulenti finanziari sul mercato, facendo lavorare i professionisti in team in grado di affrontare, tutte le esigenze dei clienti anche grazie a un modello di formazione personalizzato per ogni singolo consulente.

Nel corso dei prossimi mesi continueremo ad inserire persone, con un’attenzione particolare a banker in grado di portare valore aggiunto alla nostra struttura e con caratteristiche intrinseche che sappiano rispecchiare i nostri valori.

In che modo la doppia transizione - digitale e ambientale – ha impatti nel private banking? Entrambe queste trasformazioni stanno modificando il modo in cui le banche private operano e si relazionano con i propri clienti. La transizione digitale sta portando all’automazione di molti processi bancari e all’introduzione di nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale e il machine learning.

Ciò ha migliorato l’efficienza operativa dell’intera filiera del

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private banking riducendo i tempi di esecuzione delle transazioni e semplificando l’accesso ai servizi finanziari per i clienti. Oggi i clienti possono accedere ai loro conti, monitorare il loro portafoglio di investimenti o ottenere consulenza finanziaria attraverso piattaforme digitali sempre più evolute complete ed esaustive.

Per quanto riguarda invece la transizione ambientale, come detto, essa sta contribuendo ad aumentare la domanda di investimenti sostenibili e responsabili da parte dei clienti, sempre più attenti alle tematiche ambientali, sociali e di governance (ESG) e che ricercano soluzioni di investimento che riflettano i loro valori e obiettivi di sostenibilità. Per una banca private come la nostra saper rimanere al passo con i tempi, in termini di modello di servizio e di gamma d’offerta, si traduce in un vantaggio competitivo che ti permette di costruire relazioni più solide con i clienti, per offrire risposte concrete e di valore alle sfide di mercato.

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miliardi di euro, la raccolta netta del primo semestre 2022 anno di nascita della nuova struttura 700 banker in organico

Kairos International Sicav

ACTIVESG

Benvenutinelcircolovirtuoso trasostenibilitàevalore

KIS ActivESG è la proposta di Kairos dedicata agli investimenti sostenibili che, puntando su società rispettose dell’ambiente, attive nel sociale e guidate da solidi principi di governance, ha l’obiettivo di ridurre l’esposizione alle emissioni di carbonio.

È stata una delle prime soluzioni ESG in Italia ad adottare una strategia di gestione long-short. La consolidata expertise in metodologie di gestione alternative, unitamente alla capacità di selezione dei titoli, basata su di un rigoroso processo di analisi fondamentale e su di un modello proprietario di analisi ESG, consente a Kairos di proporsi sul mercato con un’offerta distintiva.

KIS ActivESG intende generare un impatto positivo sul mondo, continuando a valorizzare il patrimonio dei clienti.

Rischio più bassoRischio più alto

Rendimento potenzialmente più basso

Rendimento potenzialmente più alto

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Le informazioni complete sui rischi sono disponibili sul Prospetto e sul KID. DISCLOSUREINSIGHTACTION

Questa è una comunicazione di marketing con finalità promozionali. Si prega di consultare il Prospetto e il documento contenente le informazioni chiave (KID) prima di prendere una decisione finale di investimento, disponibili in lingua italiana sul sito www.kairospartners.com nonché presso la sede legale di Kairos Partners SGR S.p.A. (“Kairos”) e i soggetti collocatori, anche in forma cartacea. Una sintesi dei diritti degli investitori è disponibile in lingua italiana e inglese al link https://www.kairospartners.com/sintesi-dei-diritti-degliinvestitori-it-en/. I rendimenti sono rappresentati al netto delle spese a carico del Fondo e al lordo degli oneri fiscali. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. L’investimento riguarda l’acquisizione di azioni del Fondo e non di una determinata attività sottostante che resta di proprietà del Fondo medesimo e implica una componente di rischio, di conseguenza il capitale investito in origine potrebbe non essere recuperato in tutto o in parte. Le oscillazioni dei tassi di cambio possono influenzare il valore dell’investimento e i costi laddove espressi in una valuta diversa da quella di riferimento dell’investitore. Informazioni sulle specificità del Fondo e sugli aspetti generali in tema di sostenibilità (ESG) ai sensi del Regolamento (UE) 2019/2088, sono disponibili al link www.kairospartners.com/esg/. In caso di commercializzazione del Fondo in paesi diversi da quello di origine, Kairos ha il diritto di porre fine agli accordi per la commercializzazione in base al processo di ritiro della notifica previsto dalla Direttiva 2009/65/CE.

Le informazioni e le opinioni qui riportate non costituiscono un’offerta al pubblico, né una raccomandazione personalizzata, non hanno natura contrattuale, non sono redatte ai sensi di una disposizione legislativa, non sono sufficienti per prendere una decisione di investimento e non sono dirette a persone residenti negli Stati Uniti o ad altri soggetti residenti in Paesi dove il Fondo non è autorizzato alla commercializzazione.

kairospartners.com COMUNICAZIONE DI MARKETING

NEL CORSO DELL’ESTATE È STATA TIRATA IN BALLO DAL MAGNATE GRECO DELLE SPEDIZIONI VICTOR RESTIS, CHE LAMENTA LA MANCATA RESTITUZIONE DI UN PRESTITO DA 37 MILIONI DI STERLINE, NELL’AMBITO DI UN’OPERAZIONE D’INVESTIMENTO CONDOTTA NEL 2016 ATTRAVERSO LA PCP CAPITAL PARTNERS. UNA RICHIESTA RESPINTA DALLA DONNA, CHE SI DICE DISPOSTA A CORRISPONDERE MENO DI UN DECIMO DELLA RICHIESTA, LAMENTANDO UN CALCOLO “DEL TUTTO GONFIATO”.

Assoluta protagonista in due settori a forte impronta maschile come la finanza e il calcio, Amanda Staveley è nota al grande pubblico soprattutto come chief executive officer del Newcastle, squadra che milita nella Premier League inglese. Il club è di proprietà del consorzio guidato dal Public Investment Fund dell’Arabia Saudita ed è partecipato da Pcp Capital Partners, quest’ultimo guidato proprio dalla Staveley.

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DI
LUIGI DELL’OLIO LEGEND

Le origini

Nata a Ripon (nord dell’Inghilterra)

nel 1973, Staveley

è figlia di Robert, proprietario terriero del North Yorkshire che ha fondato il parco divertimenti Lightwater Valley, nel quale Amanda lavorava da piccola come cameriera.

Gli studi

Appassionata di atletica sin da bambina, vincitrice di numerose competizioni giovanili di salto ad ostacoli, ha studiato alla Queen Margaret’s School di York, svolgendo in parallelo attività occasionali come modella.

Fiuto per gli affari

Si è lanciata negli affari grazie a un prestito da 180mila sterline che ha usato per acquistare un ristorante tra Cambridge e Newmarket, grazie al quale ha conosciuto alcuni investitori mediorientali.

Passione dot com

Verso la fine degli anni Novanta ha iniziato a investire in equity, puntando in cordata con amici e conoscenti su alcune dot com e aziende del biotech, che le hanno garantito grandi ritorni.

Gossip

All’incirca venti anni fa, i tabloid britannici si sono occupati di lei per la frequentazione con il principe Andrea, duca di York.

Campagna acquisti

Nel corso di questa estate il Newcastle si è distinto per aver acquistato dal Milan Sandro Tonali per la cifra di 80 milioni di euro, bonus compresi.

Ingresso nel calcio

La società d’investimento ha prima affiancato (nel 2008) lo sceicco emiratino Mansour nell’acquisizione del Manchester City e – due anni fa – è entrata nella cordata che ha rilevato il Newcastle, di cui è stata nominata ceo.

Medio Oriente

Trasferitasi a Dubai, ha messo a frutto la rete di contatti sul territorio creando con capitali locali la Pcp Capital Partners, mettendoci subito in luce nel salvataggio di Barclays, operazione che le ha fatto incassare 30 milioni di sterline.

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PIOGGIA DI PROFITTI

A DISPETTO DELLE PERFORMANCE BORSISTICHE, IL 2022 È STATO POSITIVO PER I CONTI AZIENDALI APPLE

DISTINTE IN QUANTO A

DI GENERARE UTILI

ASSISTENZA SANITARIA TELECOMUNICAZIONI MARKETS PRIV IV ATE T EC N O L OG IA UTI I T LE ANN NN N UAL E 2 022 0 V AR IAZION E % AN NUAL E $ 99 9 8 ,8 MIL MILIARARDI D 5, 5 4% $ 55 5 7 ,7 MILIAIAR I DI 141,9% ENE RGI A $ 37 3 7 ,7 MI MILIARDI 2222,1% % FIN ANC E ASS IST IS ENZ A S ANI TAR R IA $ 31 3 3 ,3 MI MIL M IARDI 42,77% TEL TE ECO O MUN ICA ZIO NI $ 21 3 ,3 MILIAR IA DI 33,7%
ED EXXON
SONO
SI
CAPACITÀ
FONTI: FORTUNE, THE GUARDIAN, VISUALCAPITALIST.COM VENDITE AL DETTAGLIO SERVIZI PER GLI AFFARI PRODOTTI PER LA CASA VEICOLI A MOTORE E PARTI MARKET S MA P PRI V AT E 1 9 FON TI: I TI F O R RTU NE, TH E G UAR DIA N, VI S UAL CAP C ITA A LI LIS T.C OM M VEN N DIT D E A L D ETT ET A G LI O UTI LE A NN UAL E 2 022 VAR IAZ ION E % AN A NUA L E $ 17 7 1 ,1 , MILIAR A DI 4,1% % $ 15 5 0 ,0 MIL ILLIARARDI D 21 2 ,5% SER Z VIZ VI I P ER E LI GL G F AF FAR I $ 14 4 7 ,7 MIL I IARARDI 3,0% PRO DOT TI I PER PE CA SA VEI V OL COL I A M O T O RE E PART I $ 12 1 6 ,6 MIL MI IARARDI 127,5% T RA S P O RT I $ 1 11 1 5 ,5 MIL M IARRDI 110,4%

Governare il rischio

L’overlay è una strategia di protezione e gestione basata sui derivati L’obiettivo è evitare di restare soggetti a eccessive fluttuazioni

Il termine overlay indica le strategie di gestione dinamica del rischio, che grazie all’utilizzo di strumenti derivati, come opzioni e future o swap, permettono di modulare l’esposizione di un attivo o passivo (azioni, obbligazioni/prestiti ipotecari, tassi di interessi e valute) senza intaccare gli investimenti. Si tratta di uno strumento chiave in

ottica di riduzione della volatilità dei portafogli: l’overlay si sovrappone all’attivo/passivo e compensa le perdite nelle fasi di mercato avverso, a fronte di un eventuale costo o mancato guadagno.

Le strategie di overlay non si limitano alla pura minimizzazione delle perdite, ma possono essere strutturate come fonte di

performance supplementare. Il trading su future, forex e opzioni può essere applicato a un portafoglio esistente, per modulare l’esposizione in ottica opportunistica o per ottenere un rendimento assoluto, sia nelle fasi rialziste che ribassiste, con benefici a livello di diversificazione. Un’ulteriore leva è rappresentata dallo yield enhancement, che

HEDGE 20 PRIVATE

consiste nella generazione di reddito addizionale, in particolare tramite la vendita sistematica di opzioni e il carry su valute, ovvero il differenziale di tasso che si ottiene finanziandosi su una moneta con interesse ridotto, come lo yen giapponese, per investire su una con interesse elevato, come il peso messicano.

Operatività su azionario e forex Nell’attuale scenario di mercato, l’overlay può portare importanti benefici a un portafoglio azionario, soprattutto se fortemente esposto agli Stati Uniti e ai grandi titoli tecnologici, che hanno raggiunto valutazioni particolarmente elevate e potrebbero subire un’importante correzione. Una strategia interessante consiste nel cosiddetto risk reversal, ovvero l’acquisto di un’opzione put finanziato in parte tramite la vendita di un’opzione call: al raggiungimento della scadenza delle opzioni, in caso di ribasso sui titoli le perdite saranno limitate al livello fissato nell’opzione put, mentre in caso di rialzo dovremo rinunciare a eventuali guadagni superiori al prezzo di esercizio dell’opzione call. Per esempio, con scadenza a gennaio 2024, pagando un costo fisso tra lo 0,5% e l’1%, potremmo proteggere un investimento in Apple, Microsoft, Nvidia, Amazon, Google e Meta limitando le perdite al 5%, senza liquidare la posizione, incassando eventuali dividendi e beneficiando di un rialzo

fino al 10%-12% (un obiettivo che su un orizzonte di 6 mesi rimane decisamente ambizioso).

Abbassando il target di profitto, potremo ridurre la perdita massima o compensare totalmente il costo fisso della copertura. Un fattore di rischio che sta assumendo sempre più rilevanza è rappresentato dalle valute, in particolare il dollaro statunitense: con la sopravvalutazione della moneta Usa e la normalizzazione della politica monetaria delle banche centrali, la probabilità di un’inversione del trend non è da sottovalutare. Gli investitori potranno coprire l’esposizione a valute estere tramite contratti forward a scadenza, con un costo pari al differenziale dei tassi di interesse, ad esempio pari all’1,9% per il cambio euro-dollaro.

Trading sui tassi di interesse Se consideriamo invece le fluttuazioni dei tassi di interesse,

è chiaro come rappresentino un rischio chiave per i portafogli obbligazionari a lungo termine e per gli investitori, ad esempio in ambito immobiliare, che si finanziano con mutui ipotecari a tasso variabile. Basti pensare al fatto che, da gennaio 2022, un portafoglio investito su titoli di Stato Usa a 20 anni avrebbe perso il 35% per effetto della lotta all’inflazione da parte delle banche centrali. L’overlay permette di gestire il rischio di tasso sia sul fronte degli attivi che sul fronte delle passività: è possibile effettuare coperture a scadenza con strumenti swap, che trasformano un reddito/ costo a tasso fisso in uno a tasso variabile, senza obbligo di rinnovarli quando la protezione non è più necessaria. Strategie più attive e opportunistiche possono essere implementate mediante il trading di future su obbligazioni, disponibili per esempio per il mercato Usa e per i maggiori paesi europei.

HEDGE PRIVATE 21
RISK MANAGEMET Gestione dinamica dell’esposizione a mercati azionari, forex e tassi di interesse per minimizzare le perdite. TRE AMBITI DI INTERVENTO TRA LE FUNZIONALITÀ, LA POSSIBILITÀ DI MODULARE LA COPERTURA E DI GENERARE PROFITTI ADDIZIONALI ABSOLUTE RETURN Generazione di rendimenti supplementari in ogni classe di attivi.
1 2 3
YIELD ENHANCEMENT Creazione di reddito tramite carry su valute e vendita di opzioni.

Debts and Mischiefs

The bubble of the South Sea Company was narrated as a tale of collective perdition The actors involved all had a rationale. The sum of individual rationales wasn’t optimal

Wars are, for the lack of a better word, costly. In the 16th and 17th centuries even more so. England, which spent the better part of those centuries at war with somebody, knew it better than anyone else – by 1697, England had racked up debts up to 20% of GDP. Starting the new century as it had ended the previous one, England was, from 1700, embroiled in the War of the Spanish Succession which doubled the debt in the space of 10 years, to 40% in 1711

Robert Harley, a Tory and Chancellor of the Exchequer in the new Tory government, after a lengthy investigation, was able to estimate the value of the outstanding debt. He turned to the BoE, that had recently been set up and had taken on the role of government’s lender. However, the BoE, just like the East India Company, had been set up by Whig-aligned entrepreneurs and they had their qualms when it came to supporting a Tory government in some fashion. Foreign lenders were also hard to come by, as the size of the debt scared possible investors away.

The South Sea Company, a jointstock company, was founded in this context, by a host of Tory-aligned entrepreneurs in accordance with Harley (who became its Governor) with the purpose of helping the restructuring of the national debt.

The set-up

As a joint-stock company holding a royal charter, it had a host of privileges, amongst which the following ones can be mentioned: its shares were liquid, its shareholders were limitedly liable and it could engage in debt-for-equity swaps.

In addition, three years later Queen Anne would receive the Asiento (the right to trade slaves to Spanish America) as part of the Treaty of Utrecht that marked the ending of the War and she passed it on to the South Sea Company, which thereby gained the right to slave-trading. Soon after, Queen Anne died, leaving the place to King George I, who favoured, instead, the Whigs and had the Tories removed. His son, eventually George II, became the Governor until 1718, when the King himself took on the position Therefore, by 1719, the South Sea

Company was being “marketed” as the company that was going to be able to earn massive profits through trade and slavery, so massive that even the King wanted to be not just a part of it but its figurehead.

The debt-to-equity swap

It was in that year that the Management thought of making good use of its debt-to-equity swap availability, also inspired by the maneuvering of John Law, France’s Finance Minister. Here, the debtfor-equity scheme would entail the debtholders handing over to the company the debts (annuities, for the most part) in exchange of shares of South Sea Company. The debtholders would lose the annuities (whose payments were usually delayed because of the perpetual lack of funds) in exchange of a liquid instrument which, apart from dividend payment, offered the possibility of additional profits in the form of capital gain. The government benefited from a reduction in complexity (one large creditor) as well as costs (smaller fee). The company, of course, would benefit from the increase

OPINION 22 PRIVATE
lasciato il testo in inglese per cogliere le sfumature del contenuto, n.d.r.)

in assets and political power that came from being the creditor of the government.

In 1719 the South Sea Company offered to swap annuities (the irredeemable ones as well as a few of the redeemable) not already in the vaults of the BoE and the EIC for shares of the Company, receiving by the Government a 5% interest. The offer consisted of legal (a fee – 4 million pounds for the privilege, 3.6 million pounds which depended on the amount of converted debt) and illegal (bribes, in the form of shares that MPs did not have to pay for but that would have been able to freely sell in the future in case of an increase in the price) component. The offer was enticing enough, defeating the BoE (which had also submitted an offer to the government) as the government agreed, with two features of the agreement that need to be highlighted – the company’s

capital could be increased line with debt and it could issue more shares. Given the green light, the Company planned to convert the debt through “conversions” and “money subscriptions”: by “conversion” it was meant the exchange of already-issued shares for annuities and by “money subscription” the exchange of never-issued shares for annuities. After already converting a portion of the debt in 1719, the Company, during 1720, planned for three conversions and four money subscriptions.

Up and up (until it lasts)

A few elements were needed at this point to inflate the bubble: liquidity apart, the Company allowed for payments in instalments (as low as 10% of the share price) and it directly lent money to would-be investors. The final component was, as mentioned, the issuance of share which was done, first of all, in

tranches and, second of all, the price of each tranche was (substantially) higher than the price at which shares in the previous tranche had been sold off (which reinforced the expectations of share price increases).

Higher share prices meant a decreasing amount of shares had to be sold to purchase more debt, which allowed the company to sell spare shares. All these elements together, the share price that had been 125 pounds in January had become 950 in July. How and with which consequences the bubble deflated is beyond the point of the piece. The point is that it is wise to be sceptical of a combination of liquidity, credit and leverage, even when an asset has attracted investments and firsthand involvement from the highest levels in society (it does not get much bigger than a company whose Governor is the King).

OPINION PRIVATE 23

Compensazioni tra fratelli

La Corte di giustizia tributaria si è pronunciata sul non assegnatario nel patto di famiglia

Ai fini dell’imposta di donazione occorre applicare le aliquote tipiche della parentela

Con la decisione dell’08/03/2023

n. 129/2, la Corte di Giustizia

Tributaria di primo grado di Firenze

si è pronunciata sul tema della tassazione della liquidazione a favore del legittimario non assegnatario di un patto di famiglia ex art. 768-bis c.c.. Nel caso di specie, uno dei due

figli dell’imprenditore riceveva, a seguito della stipula di un patto di famiglia, la nuda proprietà delle quote di partecipazione al capitale sociale di due società a responsabilità limitata, e l’altro, il legittimario non assegnatario, si vedeva riconosciuto il diritto alla liquidazione di una

somma pari al valore delle quote oggetto del contratto.

Il quadro normativo

Per il trasferimento di tali quote, le parti invocavano l’esenzione dall’imposta di donazione ai sensi dell’art. 3 co. 4-ter del D.

OPINION 24 PRIVATE

La liquidazione del conguaglio

è da intendersi ai fini fiscali come un atto di liberalità verso il beneficiario

Lgs. n. 346/1990 trattandosi di trasferimenti aventi a oggetto la quota di controllo in favore del figlio con contestuale dichiarazione di impegno di quest’ultimo a mantenere tale controllo per almeno cinque anni. L’art. 3 co. 4-ter del D. Lgs. n. 346/1990 prevede, infatti, l’esenzione dall’imposta di successione e donazione per tutti

“I trasferimenti, effettuati anche per il tramite di patti di famiglia di cui agli articoli 768 bis e seguenti del c.c. a favore dei discendenti e del coniuge, di aziende o di rami di esse, di quote sociali e di azioni. Inoltre, il beneficio spetta limitatamente alle partecipazioni mediante le quali è acquisito o integrato il controllo ai sensi dell’articolo 2359 co. 1, numero 1, c.c. a condizione che gli aventi causa proseguano l’esercizio dell’attività d’impresa o detengano il controllo per un periodo non inferiore a cinque anni dalla data del trasferimento, rendendo, contestualmente alla presentazione della dichiarazione di successione o all’atto di donazione, apposita dichiarazione in tal senso”.

Gli orientamenti giurisprudenziali Tanto premesso, la decisione in commento si pone in scia

con l’oramai consolidato orientamento che, a partire dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 29506/2020, qualifica le liquidazioni effettuate dall’assegnatario a favore del legittimario non assegnatario come liberalità provenienti direttamente dal disponente, in contrasto, invece, rispetto all’orientamento secondo cui le liquidazioni a favore del legittimario non assegnatario sono da considerarsi, e da tassare, come liberalità tra fratelli e sorelle.

Pertanto non rileva, da un punto di vista tributario, il fatto che sul mero piano operativo la liquidazione sia eseguita dal legittimario assegnatario e non dal disponente, essendo

questa operazione l’esecuzione di un obbligo legale posto in capo al beneficiario che trova la propria causa nel patto di famiglia e senza di esso non esisterebbe.

Impatto fiscale

Dunque, la liquidazione del conguaglio, anche se operata dall’assegnatario dell’azienda o delle partecipazioni sociali, deve essere considerata, ai fini fiscali, come liberalità dell’imprenditore nei confronti del legittimario non assegnatario. Di conseguenza, ai fini dell’imposta di donazione, si devono applicare le franchigie e le aliquote che devono tenere conto del rapporto di parentela intercorrente tra il disponente e il destinatario del conguaglio.

*Dottore Commercialista ed Esperto Contabile presso lo Studio Loconte & Partners

Il patto di famiglia è un contratto attraverso il quale l’imprenditore o il socio di una società possono trasferire in tutto o in parte a figli o nipoti - l’azienda o le proprie quote sociali. In sostanza, il patto l’accordo consente di anticipare la successione dell’imprenditore, permettendo il passaggio generazionale all’interno dell'impresa e sottraendola a future dispute ereditarie

La possibilità di stipulare un patto di famiglia costituisce un’eccezione al divieto di patti successori, vale a dire alla regola secondo cui non producono alcun effetto gli accordi che si riferiscono ai beni di una successione non ancora aperta.

Quindi si concretizza in un anticipo dell’eredità. I legittimari che prendono parte al patto di successione rinunciano infatti a partecipare alla successione ed alla divisione ereditaria sui beni formanti oggetto dell’azienda o sulle quote sociali.

OPINION PRIVATE 25
Il contratto in breve

CESARE PONTI RESTA CENTRALE BALZO PER INDOSUEZ

Indosuez Wealth Management (nella foto, il chief executive officer Jacques Prost) ha rilevato la maggioranza di Degroof Petercam, un’operazione che le consentirà di fare un salto dimensionale a livello europeo, in una fase di mercato in cui le dimensioni assumono una rilevanza crescente.

L’ingresso nel gruppo Bper non segnerà la fine di Banca Cesare Ponti. A fine luglio, il cda dell’istituto ligure ha dato avvio, in coordinamento con la capogruppo, “alle attività istruttorie e prodromiche funzionali alla concentrazione dei comparti wealth & asset management del gruppo” all’interno di Banca Cesare Ponti.

Un’iniziativa seguita da vicino da Fabrizio Greco (nella foto), responsabile wm di gruppo, che segue quanto annunciato dal gruppo emiliano in occasione del piano, fornendo indicazioni precise sulla tempistica.

La riorganizzazione avverrà mediante conferimento da parte di Bper del ramo d’azienda relativo ai comparti interessati, a fronte di un aumento di capitale sociale di Banca Cesare Ponti. L’attuazione dell’operazione, che si prevede di concludere entro il primo trimestre 2024, è subordinata all’ottenimento delle autorizzazioni previste da parte delle autorità di vigilanza.

La società, che fa capo al gruppo Crédit Agricole, ha raggiunto un accordo con Cldn, azionista di riferimento della società belga attiva nella gestione patrimoniale, con quest’ultima che manterrà una quota di circa il 20%. Degroof Petercam porta in dote un patrimonio clienti di 71 miliardi di euro. Il gruppo detiene posizioni in Belgio, Lussemburgo e Francia nel private banking e a livello internazionale nella gestione patrimoniale, nell’investment banking e nei servizi patrimoniali. Il matrimonio consentirà al gruppo francese di ampliare le competenze nella consulenza di gestione finanziaria e nell’offerta di fondi, in particolare Esg, un filone in costante crescita negli ultimi anni e con un potenziale in buona parte ancora inespresso. Al contempo offrirà ai clienti di Degroof Petercam la possibilità di accedere ai servizi e alla rete internazionale del gruppo Crédit Agricole.

26 PRIVATE

OBBLIGAZIONARIO SENZA FRONTIERE

Navigare l’attuale regime di mercato richiede un approccio granulare e flessibile al reddito fisso. Ecco perché negli ultimi 20 anni abbiamo continuato a innovare e abbiamo costruito la più ampia e più liquida gamma di ETF obbligazionari in Europa. *

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Capitale a rischio. L’aumento dei tassi di interesse comporta di solito una flessione del valore di mercato delle obbligazioni e l’emittente dell’obbligazione potrebbe non essere in grado di restituire il capitale inizialmente investito e pagare le cedole. Il valore e il reddito degli investimenti non sono garantiti.

*Bloomberg, al 28/02/2023.

Messaggio Promozionale: Prima dell’adesione leggere il Prospetto e il PRIIPs KID disponibili su http://www.ishares.com/it, che contengono una sintesi dei diritti degli investitori. Informativa di Legge. Pubblicato da BlackRock (Netherlands) B.V. BlackRock (Netherlands) B.V. è autorizzata e disciplinata dall’Autorità per i mercati finanziari olandese. Sede legale: Amstelplein 1, 1096 HA, Amsterdam - Tel.: 020 – 549 5200 -Tel.: 31-20-549-5200. Iscrizione al Registro delle Imprese n. 17068311. A tutela dell’utente le telefonate potranno essere registrate. Per informazioni sui diritti degli investitori e su come presentare reclami, visitare https://www.blackrock.com/corporate/compliance/ investor-right disponibile in italiano. © 2023 BlackRock, Inc. Tutti i diritti riservati. 2919132

Materiale di marketing

Manzato e Milano in Scouting Tra Partners Group

INVESTIMENTI RECORD PER IL PRIVATE EQUITY IN ITALIA

Nonostante il rialzo dei tassi, l’Italia resta nel mirino dei fondi di private equity. Nel corso del 2022, i nuovi investimenti nella Penisola hanno raggiunto un controvalore di 10,1 miliardi di euro, il dato più alto mai registrato dalla survey realizzata – a partire dal 1996 – da Kpmg Corporate Finance e Aifi. Lo scorso anno, la performance complessiva del mercato italiano, in termini di tasso interno di rendimento lordo (Irr) aggregato, è stata del 18,7%, in linea con il trend degli anni passati.

Doppio ingresso per Stpg Novità ai piani alti del gruppo Stpg. Scouting Tra Partners Sim ha annunciato l’ingresso di Carlo Manzato (nella foto a sinistra) come managing director. Il manager proviene da Credit Suisse Italy, in cui dal 2015 ha operato in qualità di responsabile advisory & sales. Da segnalare, poi, l’ingresso di Davide Milano (nella foto a destra) come managing partner della sede torinese di Stp Scouting Capital Advisors. Con esperienza internazionale nel mondo delle fusioni e acquisizioni e delle Spac, Milano arriva da Oaklins Italy. È stato inoltre co-promotore della prima Spac olandese Dutch Stars One e della prima Spac in Repubblica Ceca, Wood Spac One.

EFG PUNTA SU PORTELLI

Efg International ha scelto

Andre Portelli come nuovo head of investment solutions, con decorrenza dal 1° febbraio 2024 e previa approvazione normativa. Portelli diventerà anche membro del comitato esecutivo e del global

business committee e riporterà direttamente al ceo Giorgio Pradelli (nella foto). Portelli sarà responsabile delle attività di investimento globali di Efg, compresi i mandati discrezionali e di consulenza, la ricerca e l’intera gamma di fondi di investimento gestiti da Efg Asset Management. Il manager ha oltre 20 anni di esperienza nel private banking e nell’investment banking. Arriva dal gruppo Barclays, dove dal 2017 è stato global co-head investments e global head strategic solutions group and private markets presso Barclays Private Bank.

BANCA MEDIOLANUM

SI RAFFORZA IN TOSCANA

Doppia novità in Toscana per Banca Mediolanum. “È con vero piacere che diamo il benvenuto ad Alessandro Pelli e a Gabriella Innocenti nel gruppo di Firenze di Banca Mediolanum. Entrambi provenienti da un gruppo bancario di rilievo nazionale (Intesa Sanpaolo, ndr), vengono a incrementare la squadra di 42 consulenti di Firenze con la loro esperienza e professionalità, ha scritto in un post su LinkedIn Federica Boschini (nella foto), senior private manager dell’area di Firenze e wealth advisor.

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I NOSTRI INVESTIMENTI DANNO FORMA AL DOMANI, OGGI

Con un’esperienza maturata in 30 cicli di mercato,* l’approccio attivo di PGIM e la sua rigorosa gestione del rischio aiutano i clienti a conseguire rendimenti di lungo termine.

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*PGIM è Il gestore degli investimenti globale di Prudential Financial, Inc. (PFI). 30 cicli di mercato rappresentano l’esperien za di PFI nella gestione patrimoniale attraverso PGIM e le sue affiliate e i suoi predecessori. Prudential Financial, Inc. degli Stati Uniti non è affiliata in alcun modo con Prudential plc, costituita nel Regno Unito o con P rudential Assurance Company, una controllata di M&G plc, costituita nel Regno Unito.

FISSO / AZIONI / IMMOBILIARE / ALTERNATIVI / CREDITO PRIVATO
SOLUZIONI QUANTITATIVE
REDDITO
/

LA DEFINIZIONE

STAGE 2

SI TRATTA DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE ANCORA IN BONIS, MA CHE HANNO SUBITO UN INCREMENTO SIGNIFICATIVO DELLA RISCHIOSITÀ RISPETTO AL PASSATO, QUANTIFICATA ORA COME INTERMEDIA.

CATEGORIE

Vi rientrano l’inadempienza della controparte rispetto alle obbligazioni contrattuali superiore ai 30 giorni, il peggioramento del rating e le prime manifestazioni di distress finanziario.

STAGE 1

Vi rientrano le esposizioni performing, con rischio creditizio basso; la perdita attesa annessa alle esposizioni è misurata entro un anno.

PERCHÉ SE NE PARLA

Il venir meno delle misure straordinarie di sostegno al credito, introdotte dal Governo per rispondere alla crisi pandemica, fa crescere l’attenzione verso le posizioni che registrano un aumento significativo del rischio.

IL 13% DEI CREDITI

Secondo le rilevazioni di Crif, a fine 2022 gli Stage 2 si attestavano in Italia a 263 miliardi di euro, circa il 13,1% di tutti gli impieghi bancari. Il 70% di questa esposizione è riconducibile a società di capitali.

I SETTORI PIÙ E MENO ESPOSTI

I settori produttivi quelli più rischiosi sono costruzioni e infrastrutture (24,4% delle esposizioni), mentre all’estremo opposto vi sono estrazione di olio e gas e chimica e farmaceutica.

DI LUIGI DELL’OLIO WORD 30 PRIVATE

Azionario Internazionale puoi investire già da oggi sulle società che hanno adottato piani di riduzione e azzeramento delle emissioni nette di gas serra**.

Il fondo è classificato come ex articolo 9 della SFDR (Sustainable Finance Disclosure Regulation).

AVVERTENZE: Questa è una comunicazione di marketing. Si prega di consultare il Prospetto, il Documento contenente le informazioni chiave (KID), il Regolamento di gestione e il Modulo di sottoscrizione prima di prendere una decisione finale di investimento. Questi documenti, che descrivono anche i diritti degli investitori, possono essere ottenuti in qualsiasi tempo, gratuitamente sul sito web della Società di gestione e presso i Soggetti Incaricati del collocamento. È, inoltre, possibile ottenere copie cartacee di questi documenti presso la Società di gestione del fondo su richiesta. I KID sono disponibili nella lingua ufficiale locale del paese di distribuzione. Il Prospetto è disponibile in italiano. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Il collocamento del prodotto è sottoposto alla valutazione di appropriatezza o adeguatezza prevista dalla normativa vigente. ANIMA Sgr si riserva il diritto di modificare in ogni momento le informazioni riportate. Il valore dell’investimento e il rendimento che ne deriva possono aumentare così come diminuire e, al momento del rimborso, l’investitore potrebbe ricevere un importo inferiore rispetto a quello originariamente investito. Nel caso di stacco cedola, l’importo da distribuire potrà anche essere superiore al risultato conseguito dal fondo, rappresentando in tal caso rimborso di capitale.

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* Fonte: ESMA - Fund portfolio networks: a climate risk perspective.

** Le società in portafoglio sono selezionate fra quelle incluse nella lista della Science Based Targets initiative, con obiettivo di dimezzare le emissioni nette entro il 2030 e azzerarle entro il 2050.

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Contro la crisi climatica servono azioni.

To navigate the future

UBS and Credit Suisse Project Global Wealth Will Rise 38% by 2027

The 2022 was the first year to show a decrease since 2008, with a drop of 2,8%

PRIVATE 32 PRIVATE
lasciato il testo in inglese per cogliere le sfumature del contenuto, n.d.r.)

The global economy is experiencing a period of astonishing economic alteration. The sweeping changes of the fourth industrial revolution represent the most dramatic structural upheaval in two hundred and fifty years.

Revolutions, it turns out, are revolutionary – social as well as economic relationships will be challenged by this process. At the same time, the economic needs of humanity have evolved from the crude pursuit of material possessions represented by output economics. Society today has advanced to impact economics, adding broader demands for a sustainable and more equitable future to our traditional material demands. Properly mobilizing private wealth is critical in this period of change

Whether as a source of investment or philanthropy, private wealth will shape the opportunities that are presented by technological change. It is private wealth that will lead the funding needed to create diverse, sustainable societies. To mobilize global private wealth we must first understand where that wealth is, how it is created, and what policies might risk its destruction.

The 2023 edition of the Credit Suisse Global Wealth Report reflects on a year that has delivered a significant setback in what had been a consistent uptrend in the accumulation of wealth in the household sector. 2022 recorded the first fall in net global household

REPORT OUTLOOK PRIVATE 33

wealth since the global financial crisis of 2008.

The first decline since 2008

Measured in current nominal USD, total net private wealth fell by USD 11.3 trillion (–2.4%) to USD 454.4 trillion at the end of the year. Wealth per adult also declined by USD 3,198 (–3.6%) to reach USD 84,718 per adult at end-2022. Much of this decline comes from the appreciation of the US dollar against many other currencies. If exchange rates are held constant

at 2021 rates, then total wealth increased by 3.4% and wealth per adult by 2.2% during 2022. This is still the slowest increase of wealth at constant exchange rates since 2008. Keeping exchange rates constant but counting the effects of inflation results in a real wealth loss of –2.6% in 2022.

A more detailed examination shows that financial assets contributed most to wealth declines in 2022 while nonfinancial assets (mostly real estate) stayed resilient, despite rapidly rising interest rates. But the

relative contributions of financial and non-financial assets may reverse in 2023 if house prices decline in response to higher interest rates.

Regional and demographic themes

Regionally, the loss of global wealth was heavily concentrated in wealthier regions such as North America and Europe, which together shed USD 10.9 trillion. Asia Pacific recorded losses of USD 2.1 trillion, while Latin America is the outlier with a total wealth increase of USD 2.4 trillion, helped by an average

PRIVATE 34 PRIVATE
ANNUAL CHANGE IN TOTAL GLOBAL
RATES (%), 200122
HOUSEHOLD WEALTH AND ITS COMPONENTS USING SMOOTHED EXCHANGE
01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 14 12 10 8 6 4 2 0 2 4 6 Financial wealth Non-financial wealth Debt Net worth
Source: James Davies, Rodrigo Lluberas and Anthony Shorrocks, Global Wealth Databook 2023

DALLE NOSTRE RADICI, NASCE VALORE PER IL VOSTRO FUTURO.

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6% currency appreciation against the US dollar. Heading the list of losses in country terms in 2022 is the United States, followed by Japan, China, Canada and Australia. The largest wealth increases at the other end were recorded for Russia, Mexico, India and Brazil. In terms of wealth per adult, Switzerland continues to top the list followed by the USA, Hong Kong SAR, Australia and Denmark despite sizeable reductions in mean wealth versus 2021. Ranking markets by median wealth results in a different list, with Belgium in the lead followed by Australia, Hong Kong SAR, New Zealand and Denmark.

When looked at in demographic terms, Generation X and Millennials continued to do relatively well in 2022 in the USA and Canada but

were not immune to the overall wealth reduction. Broken down by race, non-Hispanic Caucasians in the USA saw their wealth decrease in 2022, while African-Americans were left almost unscathed by the downturn.

In contrast, Hispanics achieved 9.5% growth in 2022, owing to their greater holdings of housing assets compared to financial assets.

Reduction in wealth inequalities

Along with the decline in aggregate wealth, overall wealth inequality also fell in 2022, with the wealth share of the global top 1% falling to 44.5%. The number of USD millionaires worldwide fell by 3.5 million during 2022 to 59.4 million people before taking into account 4.4 million “inflation millionaires” who would no longer qualify if the

millionaire threshold were adjusted for inflation in 2022. Global median wealth, arguably a more meaningful indicator of how the typical person is faring, did in fact rise by 3% in 2022 in contrast to the 3.6% fall in wealth per adult. For the world as a whole, median wealth has increased five-fold this century at roughly double the pace of wealth per adult, largely due to the rapid wealth growth in China.

A brighter outlook

According to our projections, global wealth will rise by 38% over the next five years, reaching USD 629 trillion by 2027. Growth by middle-income countries will be the primary driver of global trends. We estimate wealth per adult to reach USD 110,270 in 2027 and the number of millionaires to

PRIVATE 36 PRIVATE Total wealth Change Wealth Change Change Change Change in debt in total wealth per adult in wealth in financial in nonper adult assets financial assets USD bn USD bn % USD % USD bn % USD bn % USD bn % Africa 5,909 85 1.5 8,345 –1.3 57 2.1 36 1.0 8 1.9 Asia-Pacific 77,974 –2,070 –2.6 61,154 –4.0 –2,931 –6.5 476 1.0 –385 –3.6 China 84,485 –1,462 –1.7 75,731 –2.2 –116 –0.3 –1,632 –3.1 –285 –2.8 Europe 104,410 –3,703 –3.4 177,179 –3.4 –5,736 –10.4 1,552 2.3 –480 –3.2 India 15,365 675 4.6 16,500 2.8 34 1.0 679 5.4 38 3.0 Latin America 15,071 2,359 18.6 32,760 16.9 819 12.9 1,745 22.7 204 15.1 North America 151,170 –7,166 –4.5 531,826 –5.3 –11,226 –9.0 5,025 9.5 965 4.9 World 454,385 –11,281 –2.4 84,718 –3.6 –19,099 –6.8 7,882 3.2 65 0.1
CHANGE IN HOUSEHOLD
IN
Source: James Davies, Rodrigo Lluberas and Anthony Shorrocks, Global Wealth Databook 2023
WEALTH
2022, BY REGION

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reach 86 million while the number of ultra-high-net-worth individuals (UHNWIs) is likely to rise to 372,000 individuals.

The evolution of household wealth

During the first phase of the COVID-19 pandemic in 2020, household wealth proved highly resilient to the economic setbacks experienced throughout the world. The financial support given to households by central government in many advanced countries, coupled with lower interest rates and limitations on consumption opportunities, raised household savings and led to widespread increases in share prices and house prices. The result was a significant rise in household wealth in many countries. In 2021, these trends were reinforced as macroeconomic activity recovered in a low-interest environment. This produced exceptionally advantageous conditions for household wealth growth, resulting in the most rapid rise in household wealth recorded.

A combination of factors

This combination of favorable conditions was unlikely to last. The Russia-Ukraine war, alongside other factors, caused inflation to increase rapidly in 2022. This prompted rises in interest rates, which hampered economic growth, depressed asset prices and contributed to a widespread depreciation of currencies against the US dollar. As a result, measured

in current nominal US dollars, total global household wealth fell by USD 11.3 trillion, or 2.4%, to end the year at USD 454.4 trillion. This is the first decline in household wealth since the global financial crisis in 2008, and the secondlargest reduction this century in terms of either absolute dollar amounts or the percentage change. Wealth per adult also recorded the second-largest reduction since 2000, dropping USD 3,198 to reach USD 84,718 per adult at end-2022, a fall of 3.6%.

While this outcome represents a break in the almost uninterrupted expansion of household wealth this century, it is less of a departure than it may appear at first sight. Further examination reveals that wealth

losses are heavily concentrated among the richer nations in Europe, North America and AsiaPacific, and affect financial assets much more than non-financial assets. Depreciation against the US dollar also plays a significant role in determining the extent of the measured losses.

Indeed, depreciating currencies account for the total loss in aggregate wealth. If exchange rates are held constant at 2021 rates, then total wealth increased by 3.4% during 2022 and wealth per adult grew by 2.2%.

PRIVATE 38 PRIVATE
*Chief economist UBS Global Wealth Management
Further examination reveals that wealth losses are heavily concentrated among the richer nations in Europe, North America and Asia-Pacific

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Templeton.

Fuga dal cash

Uno studio realizzato da Goldman Sachs fa luce sulle rotte seguite dai family office Focus sulle asset class di nicchia, prevale la diffidenza verso il mondo crypto

DI VITO ANDREOLA

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PRIVATE

I family office si preparano a ridurre ulteriormente le posizioni sul cash per il timore di non riuscire a proteggere il capitale dei propri investitori a fronte dell’inflazione elevata. A differenza di quanto prospettato solo pochi mesi fa, infatti, il carovita sta rallentando molto lentamente e quindi continua a erodere i patrimoni. Anche se del resto non è facile generare rendimenti a fronte di uno scenario macro ricco di incognite e con valutazioni non più a sconto rispetto alle medie storiche.

È il momento di alzare l’asticella Secondo il report Eyes on the Horizon realizzato da Goldman Sachs, nei prossimi 12 mesi i family office istituzionali aumenteranno le allocazioni risk-on in tutte le asset class, aumentando solo moderatamente l’esposizione al reddito fisso per cogliere le opportunità offerte dai tassi di interesse più elevati, mentre va calando l’interesse per le criptovalute “Potendo investire in modo flessibile su tutto lo spettro di rischio, i family office hanno mantenuto un approccio sostanzialmente omogeneo verso allocation più aggressive al fine di ottenere rendimenti superiori”, ha dichiarato Meena Flynn, co-head of Global Private Wealth Management e co-lead of One Goldman Sachs Family Office Initiative.

“Le allocazioni risk-on programmate ci indicano che gli intervistati vedono ottime opportunità di ottenere un alpha aggiuntivo. Questo approccio

REPORT OUTLOOK PRIVATE 41

paziente, strategico e a lungo termine è spesso vantaggioso ai fini della gestione e della conservazione del patrimonio familiare”.

Composizione dei portafogli

I family office continuano a mantenere solide allocazioni in asset di rischio. Le percentuali relative alla prima parte del 2023

sono:

28% azionario pubblico;

26% private equity;

12% cash/cash equivalent (esclusi i Treasury statunitensi);

10% reddito fisso;

9% real estate privato e infrastrutture; 6% hedge fund;

3% private credit;

1% commodity.

I family office hanno indicato che i settori in cui sono maggiormente sovrappesati sono quelli dell’information technology e dell’health care, temi di crescita secolare con il potenziale di affrontare i cicli economici e di generare valore nel lungo periodo.

Una quota consistente di family office ha dichiarato di voler incrementare le proprie allocazioni nelle seguenti asset class nel corso del 2023:

il 48% degli intervistati ha aumentato la propria allocazione in azioni del mercato pubblico; 41% nel private equity; 39% nel reddito fisso; 30% nel private credit; 27% per private real estate e infrastrutture.

Una parte significativa di intervistati

PRIVATE 42 PRIVATE
ALLOCAZIONE GEOGRAFICA MEDIA IN PERCENTUALE USA MERCATI
MERCATI SVILUPPATI INDIA CINA LE PERCENTUALI TOTALI POTREBBERO NON RAGGIUNGERE IL 100% A CAUSA DEGLI ARROTONDAMENTI. APAC GLOBALI AMERICHEEMEA 63 21 7 8 2 77 12 7 2 1 46 9 2 2 49 18 3 27 3 41
EMERGENTI (ESCL. INDIA E CINA)

sta riducendo la parte cash del portafoglio: il 35% degli intervistati prevede di diminuire le allocazioni in cash e cash equivalent (esclusi i Treasury statunitensi). Solo il 10% stima di diminuire l’allocation in azioni del mercato pubblico, mentre il 13% prevede di ridurre quella in azioni private.

Fai da te nel real estate

Per quanto riguarda le asset class oggetto del sondaggio, la maggior parte dei family office investe attraverso gestori specializzati piuttosto che direttamente. L’eccezione principale è rappresentata dal settore del private real estate, area in cui le famiglie ultra-high net worth sentono di avere una maggiore affinità. La maggior parte dei family office sembra essere soddisfatta della propria allocation in termini geografici, con una forte attenzione agli Stati Uniti e agli altri mercati sviluppati: il 26% degli intervistati ha in programma di aumentare le allocazioni nei mercati statunitensi, compreso il 41% dei family office dell’Asia-Pacifico, mentre il 27% intende incrementare le allocation in altri mercati sviluppati. Questo potrebbe essere un segnale di riluttanza a investire in regioni in cui i rischi percepiti sono più elevati e superiori ai potenziali rendimenti corretti per il rischio offerti dalle aree geografiche più vicine.

Ampio spazio per gli alternativi “I family office continuano a investire in modo significativo in strumenti

alternativi, tra cui il private equity, il private credit, le infrastrutture, il real estate e gli hedge fund”, ha dichiarato Tony Pasquariello, global head of Hedge Fund Coverage e co-lead of One Goldman Sachs Family Office Initiative. “In un sondaggio approfondito condotto nel 2021, mediamente il 45% del portafoglio era allocato nel comparto degli alternativi. Nonostante le sfide del 2022, nel nostro più recente sondaggio tale percentuale è rimasta pressoché invariata (44%)”.

“Più in generale, considerando la volatilità e le sfide dello scorso anno, i family office hanno mantenuto un atteggiamento molto calmo, e le loro allocation strategiche sono mutate solo moderatamente”, ha aggiunto Pasquariello.

Gli alternativi si confermano un punto di riferimento importante per i family office, con un’allocation media totale del portafoglio pari al 44% tra le varie asset class alternative, a differenza di altri soggetti ultrahigh net worth, che solitamente allocano circa il 20-25% del proprio portafoglio negli alternativi, in base alla tolleranza al rischio.

Ciò è dovuto alle difficoltà di rendimento, alla sofisticazione e agli orizzonti d’investimento multigenerazionali dei family office, oltre che ai maggiori rendimenti potenziali offerti dai mercati privati. Inoltre, potrebbe indicare la crescente importanza del ruolo che i family office svolgeranno in qualità di limited partner nella raccolta di nuovi fondi e come potenziali co-investitori

diretti in interessanti opportunità di investimento privato.

Strategie a lungo termine

“I cicli negativi non si possono evitare, ma mantenendo un impegno costante non si rischia di farsi sfuggire quelli più favorevoli e, col tempo, si dovrebbe ottenere la sovraperformance solitamente offerta dagli strumenti alternativi”, ha dichiarato Sara Naison-Tarajano, global head of Private Wealth Management Capital Markets e co-lead of One Goldman Sachs Family Office Initiative. “In passato, una crescita economica costante ha portato a esiti relativamente prevedibili. Poiché le valutazioni del mercato privato sono sotto pressione e le quotazioni del mercato pubblico sono in calo, l’esperienza e la bravura

PRIVATE 44 PRIVATE

dei gestori nel creare valore e nel gestire i cicli di mercato saranno fattori determinanti”.

Il real estate residenziale si conferma interessante per i family office, con circa un terzo che intende aumentare l’esposizione a questo comparto nei prossimi 12 mesi e con un altro 30% che desidera mantenere la propria esposizione. Il real estate commerciale, in particolare gli uffici e gli spazi retail, appare meno interessante: solo il 7% dei family office sta cercando di aumentare l’esposizione al settore office e il 4% a quello retail, mentre rispettivamente il 12% e il 10% stanno cercando di diminuire l’esposizione a questi settori. Anche gli oggetti da collezione sono apprezzati, visto che il 38% dei family office investe in questo settore, soprattutto per

passione (il 71%), mentre il 39% lo fa in un’ottica di diversificazione e il 19% ama circondarsi di “trofei”. Oggetti d’arte, vino e aeromobili sono le categorie di oggetti da collezione più gettonate. Anche se il private credit rappresenta attualmente solo una piccola parte dell’allocation della maggior parte dei family office, pari ad appena il 3%, una percentuale considerevole degli intervistati (30%) ha affermato di voler aumentare la propria allocazione in quest’asset class nei prossimi 12 mesi.

Frontiera in declino

A differenza del 2021, un numero maggiore di family office ha investito in criptovalute (26%, rispetto al 16%), ma solo il 12% ha espresso un potenziale interesse futuro per quest’asset class, in calo rispetto al 45%. L’estrema volatilità del mercato delle criptovalute registrata nell’ultimo anno sembra aver spento il loro interesse, dato che il 62% degli intervistati dichiara di non essere investito e di non essere interessato alle criptovalute in futuro, rispetto al 39% del 2021. L’ecosistema più ampio degli asset digitali è al centro dell’attenzione. Il 32% dei family office infatti investe in asset digitali e la ragione più citata è la “fiducia nella forza della blockchain”.

Spazio crescente alla sostenibilità

I family office si allineano ampiamente agli interessi degli altri investitori in materia di sostenibilità, con il 39% che si concentra da

moderatamente a estremamente sulle strategie sostenibili e il 48% che investe direttamente in società con impatto sociale e ambientale. L’energia pulita è il tema prediletto, con il 60% dei family office che prevede di investire capitali in questo settore nel prossimo anno. Altre aree di interesse sono il comparto alimentare e quello agricolo sostenibile, insieme all’assistenza sanitaria accessibile.

Proseguendo nell’analisi, circa un terzo dei family office a livello globale ha indicato che l’investimento in aziende familiari è al centro della propria filosofia di investimento, mentre solo l’11% ha indicato una preferenza per la possibilità di vendere l’attività a un’altra famiglia. Quasi la metà (48%) dei family office intervistati assiste il creatore originario del patrimonio. Quando viene chiesto loro se la nuova generazione influenza in qualche modo la strategia di investimento, il 61% ha risposto di no.

I family office sono generalmente gestiti in modo snello, con l’88% che dichiara di avere team di investimento composto da 10 dipendenti o anche meno

A testimonianza della natura istituzionale dei partecipanti al sondaggio, il 90% degli intervistati ha capacità di gestione interna degli investimenti. Quasi la metà (49%) ha dichiarato di gestire internamente la maggior parte delle proprie esigenze di investimento, mentre il 44% ha adottato un approccio ibrido tra gestione interna e outsourcing.

REPORT OUTLOOK PRIVATE 45
Nella scelta delle classi di investimento, i player del settore preferiscono avvalersi di gestori specializzati piuttosto che operare direttamente con le proprie strutture

A fianco dei piccoli

Aegida nasce dall’esperienza di un gruppo di noti professionisti della finanza italiana Pastor (ceo): “Puntiamo su realtà di ridotte dimensioni, con grande potenziale”

Il rialzo dei tassi d’interesse non ferma la crescita del private equity, che in Italia trova terreno fertile per investire. A patto di poter contare su competenze adeguate e su un approccio paziente al fianco delle imprese nazionali. È la convinzione di Giacaranda Caracciolo Falck e Francesco Pastor, rispettivamente chairwoman e chief executive officer di Aegida Investments, management company del club deal Aegida, un gruppo di investitori privati che puntano a condividere le proprie esperienze e competenze per dare vita a un portafoglio diversificato di aziende. La società realizza investimenti diretti di growth capital e buy-out in Europa e Nord America, preferendo partecipazioni di società private operanti all’interno di particolari nicchie di mercato, caratterizzate da un grande potenziale di sviluppo nei propri mercati ed esteri e da un profilo di rischio contenuto.

Cominciamo dallo scenario generale. Negli ultimi anni il private equity è stato assoluto protagonista sul fronte m&a, ma il rialzo dei tassi ha complicato la

situazione. Come sta cambiando il settore sia a livello di struttura delle operazioni, che in merito ai multipli delle transazioni?

GCF: Il settore del private equity ha giocato un ruolo da protagonista negli anni passati e continuerà a farlo negli anni futuri. Bisognerà però adattarsi a una nuova realtà macro-economica di grande cambiamento. Per questa ragione, in tutto il mondo i player di tutte le dimensioni si sono posizionati in attesa. Un’attesa che però non può durare a lungo. Nell’ultimo biennio i fondi hanno infatti raccolto ingenti quantità di denaro che dovranno essere investite nell’arco dei prossimi anni. La messa a terra di questo equity dovrà dunque avvenire con un processo di selezione delle target ancora più attento e mirato del solito che tiene conto delle nuove congiunture.

FP: Il notevole aumento dei tassi genererà infatti una maggiore difficoltà nel generare i consueti ritorni sull’equity. Il maggiore costo dell’indebitamento e la conseguente nuova prudenza delle banche nell’erogare linee di credito, comporterà un atteggiamento

più prudenziale nella valutazione dei multipli di entrata. In questa finestra di mercato l’aumento dei tassi di interesse, compensato però da un ingente dry powder e da una mancata recessione che ci aspettavamo dai primi mesi del 2023, ha ulteriormente accentuato la differenza di valutazione tra i verticali tech e quelli tradizionali e reso i gestori più cauti in un impiego massiccio della leva finanziaria.

Parliamo di voi. Come nasce la società? Quali sono i suoi numeri principali?

GCF: Aegida nasce dall’iniziativa di sei professionisti uniti da un rapporto di stima e amicizia. Oltre a me, Lorenzo Bertelli, Fabio Gallia, Francesco Pastor, Andrea Silvestri e Lorenzo Tersi. Abbiamo deciso di unirci in un’unica management company unendo le esperienze professionali e il network di ciascuno di noi al servizio di aziende di piccole dimensioni caratterizzate da un forte know-how di prodotto o di processo.

FP: Il nostro obiettivo è di investire in società mature di piccole dimensioni che possano fornire un

PRIVATE 46 PRIVATE
PRIVATE EQUITY PRIVATE 47
Abbiamo deciso di unirci in un’unica management company unendo le esperienze e il network di ciascuno di noi
Giacaranda Caracciolo Falck e Francesco Pastor

notevole upside di crescita organica e inorganica mantenendo un livello di rischio moderato. Siamo molto contenti perché stiamo diventando il player di riferimento all’interno di questa nicchia. Tanto che ci sono arrivate richieste da alcuni possibili partner europei per adattare la nostra esperienza ad altre geografie. Negli anni abbiamo notato le criticità incontrate dai gestori di PE nel fornire supporto ad aziende che fatturano tra i 2 e i 15 milioni di euro a causa di una serie di fattori: equity ticket di taglia minore, forte presenza familiare coniugata a immatura managerializzazione, alta incidenza dei costi di transazione rispetto al prezzo d’acquisto e difficoltà nel reperimento di risorse umane a valore aggiunto. Personalmente viviamo queste difficoltà come una duplice opportunità.

In cosa vi distinguete dagli altri operatori?

GCF: Sul fronte del mercato riusciamo a entrare con multipli molto interessanti proprio per le complessità che incontriamo su deal di queste dimensioni. Sul fronte socio-economico consideriamo il lavoro con questa tipologia di aziende, che da sempre formano la base del tessuto industriale italiano, un impegno nei confronti del nostro Paese. Ci visualizziamo come una sorta di incubatrice di realtà industriali. Replichiamo il concetto dell’”incubator”, nato per le start up tecnologiche in America, sulle

aziende industriali di dimensioni ridotte che hanno fatto la storia dell’Italia. Consideriamo che il nostro valore aggiunto consiste nell'essersi posizionati alla base della catena del private equity.

Un cenno alle operazioni fin qui realizzate?

FP: Ad oggi Aegida ha effettuato sei investimenti. Due in maggioranza, Advice Group (società specializzata

nel digital marketing), MCM Madar Costruzioni Meccaniche (produttore di torni paralleli altamente customizzati), e quattro in minoranza, Artemest (piattaforma digitale per la vendita di arredamento di lusso), Axiom (produttore di stazioni spaziali in esclusiva con NASA), Xnext (produttore di macchine di ispezione) e Lampoo (piattaforma digitale per lusso di seconda mano).

PRIVATE 48 PRIVATE
202162
ANNO DI NASCITA DI AEGIDA INVESTMENTS GLI INVESTIMENTI FIN QUI REALIZZATI LE PARTECIPAZIONI DI MAGGIORANZA

PREMI FISSI CASH COLLECT CALLABLE

Premi

Fissi mensili tra lo 0,70% 1 (8,40% p.a.) e l’1,45% (17,40% p.a.)

indipendentemente dall’andamento dei sottostanti Possibilitàdirimborsoanticipatoafacoltàdell’Emittente apartiredalnonomese

CARATTERISTICHE PRINCIPALI:

Emittente:BNPParibasIssuanceB.V.

Garante:BNPParibas(S&P’sA+/Moody’sAa3/FitchAA-)

PremiFissimensilitralo0,70%(8,40%p.a.)el’1,45%(17,40%p.a)dell’ImportoNozionale Barrieraascadenzafinoal40%delvaloreinizialedeisottostanti PossibilitàdiRimborsoAnticipatoafacoltàdell’Emittente Scadenzaatreanni(26/05/2026)

Rimborsocondizionatodell’ImportoNozionaleascadenza

Sededinegoziazione:SeDeX(MTF),mercatogestitodaBorsaItaliana

ISINAZIONI SOTTOSTANTIBARRIERA A SCADENZAPREMIO FISSO MENSILE

NLBNPIT1Q6D4Unicredit,BancoBpm50%0,82%(9,84%p.a.)

NLBNPIT1Q6E2Unicredit,IntesaSanpaolo,Mediobanca50%0,80%(9,60%p.a.)

NLBNPIT1Q6F9Pirelli,Tenaris,Leonardo50%0,90%(10,80%p.a.)

NLBNPIT1Q6G7Eni,Enel,IntesaSanpaolo50%0,80%(9,60%p.a.)

NLBNPIT1Q6H5Stellantis,Stmicroelectronics,Nexi50%0,85%(10,20%p.a.)

NLBNPIT1Q6I3Tenaris,Unicredit,SalvatoreFerragamo,Stmicroelectronics40%0,88%(10,56%p.a.)

NLBNPIT1Q6J1Moncler,SalvatoreFerragamo,Ferrari50%0,70%(8,40%p.a.)

NLBNPIT1Q6M5AssicurazioniGenerali,Axa,Aegon,Ageas50%0,80%(9,60%p.a.)

NLBNPIT1Q6S2*Macy's,Farfetch,Zalando40%1,40%(16,80%p.a.)

NLBNPIT1Q6Q6*Repsol,OccidentalPetroleum,ValeroEnergy50%0,90%(10,80%p.a.)

NLBNPIT1Q6K9*AmericanAirlines,Easyjet,AirFrance50%1,12%(13,44%p.a.)

NLBNPIT1Q6L7*Carnival,Tripadvisor,Booking40%1,10%(13,20%p.a.)

NLBNPIT1Q6T0*Alphabet,C3.Ai40%1,37%(16,44%p.a.)

NLBNPIT1Q6N3*Amazon,Meta,Tesla50%1,05%(12,60%p.a.)

NLBNPIT1Q6O1*Sunrun,SolardedgeTechnologies,SunnovaEnergy40%1,45%(17,40%p.a.)

NLBNPIT1Q6P8*BarrickGold,KinrossGold,Freeport50%0,85%(10,20%p.a.)

1 Gli importi espressi in percentuale (0,70%) devono intendersi al lordo delle ritenute fiscali previste per legge.

* Il Certificate è dotato di opzione Quanto che lo rende immune dall’oscillazione del tasso di cambio tra euro e la valuta del sottostante.

Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Prima di adottare una decisione di investimento, al fine di comprenderne appieno potenziali rischi e benefici connessi alla decisione di investire nei Certificate, leggere attentamente il Base Prospectus for the issuance of Certificates approvato dall’Autorité des Marchés Financiers (AMF) in data 01/06/2022, come aggiornato da successivi supplementi, le Condizioni Definitive (Final Terms) relative ai Certificate e la Nota di Sintesi e, in particolare, le sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’Emittente e al Garante, all’investimento, ai relativi costi e al trattamento fiscale, nonché il relativo documento contenente le informazioni chiave (KID), ove disponibile. Tale documentazione è disponibile sul sito web investimenti.bnpparibas.it. L’approvazione del Base Prospectus non dovrebbe essere intesa come approvazione dei Certificate. Il presente documento costituisce materiale pubblicitario e le informazioni in esso contenute hanno natura generica e scopo meramente promozionale e non sono da intendersi in alcun modo come ricerca, sollecitazione, raccomandazione, offerta al pubblico o consulenza in materia di investimenti. Inoltre, il presente documento non fa parte della documentazione di offerta, né può sostituire la stessa ai fini di una corretta decisione di investimento. L’investimento nei Certificate comporta, tra gli altri, il rischio di perdita totale o parziale dell’Importo Nozionale, nonché il rischio Emittente e il rischio di assoggettamento del Garante agli strumenti di gestione delle crisi bancarie (bail-in). Ove i Certificate siano venduti prima della scadenza, l’Investitore potrà incorrere anche in perdite in conto capitale. Nel caso in cui i Certificate siano acquistati o venduti nel corso della loro durata, il rendimento potrà variare. Le informazioni e i grafici a contenuto finanziario quivi riportati sono meramente indicativi e hanno scopo esclusivamente esemplificativo e non esaustivo. Informazioni aggiornate sulla quotazione dei Certificate sono disponibili sul sito web investimenti.bnpparibas.it.

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Il mondo che verrà

La transizione digitale sta rivoluzionando il settore dei servizi finanziari

Restare competitivi nel mercato del lavoro richiede nuove conoscenze

Ormai dovrebbe essere chiaro: la velocità del cambiamento dell’innovazione digitale pone una sfida significativa alla capacità del sistema di adeguare le competenze delle persone.

I ritardi da colmare

Vi sono infatti dei ritardi fisiologici tra la domanda di competenze e il momento in cui quelle competenze saranno disponibili e diffuse tra le persone che entreranno a far parte del sistema bancario e finanziario. Lo stesso accade per le persone a cui viene offerto un percorso di upskilling e reskilling, ovvero un approfondito percorso di riqualificazione.

Cambia velocemente anche lo skill-mix delle competenze che sono necessarie per supportare la dimensione social delle applicazioni fintech. Sono infatti sempre meno richieste le competenze generaliste di livello medio, mentre aumenta la richiesta di soft skill come:

• abilità comunicative di social e media management;

• competenze emotive (emotional intelligence e gestione dello stress);

• competenze relazionali (capacità di lavorare in team, empatia, capacità di ascolto);

• capacità di leadership (pensiero critico, problem solving, creatività).

Il riallineamento tra le diverse professioni e le competenze non sarà comunque semplice perché la digitalizzazione richiede un set di competenze più ampio e meno codificato all’interno di professionalità già definite nel passato.

L’impatto delle nuove tecnologie digitali, tuttavia, non interessa solo la riallocazione dell’occupazione tra posti di lavoro qualificati a scapito dei lavori meno qualificati, o il mismatch tra competenze digitali e professioni tradizionali. Sotto la spinta dei processi di automazione e digitalizzazione, cambia anche la

struttura professionale all’interno del settore finanziario.

Di fatto, le previsioni indicano una forte crescita di addetti nelle attività commerciali (consulenza specializzata e customer service), e una riduzione degli addetti agli sportelli e al back office a seguito della standardizzazione delle attività di sportello dovute alla diffusione dell’intelligenza artificiale.

Tra tecnologia e human touch

A partire dalle competenze e dalle forme contrattuali, dovrebbe essere ormai chiaro a tutti che il sistema fintech sta diventando realtà anche nel wealth management e nel private banking, i mercati più “human intensive” del settore bancario e finanziario. E questo anche se, come detto, intelligenza artificiale e robot

OPINION 50 PRIVATE
In futuro, la consulenza robo potrebbe risultare vincente su profili di clientela che, tradizionalmente, non possono permettersi un affiancamento personalizzato

stanno cambiando il mercato e impatteranno sulle dinamiche di relazione consulente-cliente perché il mercato della consulenza sta affrontando la sfida del roboadvisory.

Questo fenomeno, che interessa sia gli operatori storici che le start-up fintech, sta vivendo in Italia una forte fase espansiva.

Spinti da questo trend, anche i grandi player leader dell’asset management stanno costruendo nuove piattaforme per la gestione di grandi portafogli. Questo perché

l’introduzione dei modelli di roboadvisory permette di avere costi di gestione più bassi rispetto ai modelli tradizionali, così da costituire un’opportunità per i segmenti di clientela di minore livello quantitativo, in questo momento non pienamente serviti.

Segmentazione dell’offerta

La consulenza robo potrebbe quindi essere vincente su profili di clientela che, tradizionalmente, non possono permettersi una consulenza finanziaria personalizzata. In ogni

caso, facendo un confronto con il mondo delle banche tradizionali, il canale fisico rimane (e rimarrà per i prossimi 3-5 anni) comunque centrale per la relazione con il cliente evolvendo, tuttavia, il proprio modello di servizio. Allo stesso modo, anche per il consulente finanziario o per la sua evoluzione patrimoniale, le nuove tecnologie potranno abilitare una relazione con il cliente più diretta, profonda ed economica, senza per il momento cannibalizzare il mercato. Chi vivrà vedrà…

OPINION PRIVATE 51

Sfida a carte scoperte

Dal Negro è una multinazionale tascabile cresciuta puntando sulla specializzazione

Alla guida c’è sempre la famiglia fondatrice, corteggiata dai big esteri

PRIVATE 52 PRIVATE
DI
STEFANO FOSSATI

Da tre generazioni, Dal Negro è sinonimo di carte da gioco in tutto il mondo. Da quando cioè, nel 1928, Teodomiro Dal Negro rilevò la Successori Prezioso, azienda trevigiana erede di una lunga tradizione: documenti storici testimoniano l’esistenza in città, già nel 1756, di un laboratorio per la fabbricazione di carte da gioco fondato da una famiglia austriaca. Poco meno di un secolo dopo, nel 1850, i fratelli Francesco e Giovanni Prezioso svilupparono la produzione trevigiana delle carte da gioco, incaricando l’incisore Nani Inci di rifare i disegni delle carte Venete sulle pietre usate in stampa: nacquero così quelle che ancora oggi sono note come le “Trevisane”, al centro della produzione Dal Negro.

A cavallo tra i due secoli

Nel 1876 l’impresa venne rilevata da Francesca Rind, anch’essa produttrice di carte da gioco a Treviso, dando origine alla Successori Prezioso. Il passaggio a Teodomiro, 52 anni dopo, avrebbe portato alla fondazione della Fabbrica carte da giuoco Bennati & Dal Negro Successori Prezioso

A differenza dei predecessori, il nuovo proprietario – affiancato dai figli Ivone e Leonida – iniziò a pensare l’azienda su scala industriale.

Nel 1939 nacque quindi la Fabbrica

Carte da Giuoco – Industrie

Cartotecniche Teodomiro Dal Negro: il marchio Dal Negro comparve per la prima volta per contraddistinguere la produzione

di carte da gioco, alla quale venne affiancata la stampa di carte intestate per le nascenti imprese che avrebbero costituito il nocciolo iniziale di quello che sarebbe diventato il miracolo industriale veneto, del quale la stessa Dal Negro sarebbe stata protagonista.

Il boom degli anni Settanta

A testimoniare la crescita del business fu l’inaugurazione, nel 1947, del moderno stabilimento di via Fratelli Bandiera, appena fuori dalle mura di Treviso. Sotto la guida dei fratelli Ivone e Leonida, negli anni ’60 Dal Negro cavalcò il boom economico lanciando i primi giochi di carte per bambini, il Gioco delle Quattro Stagioni e Pinocchio. Il nuovo punto di svolta per la storia dell’azienda coincise con una data ben precisa, 1° gennaio 1973, giorno in cui venne abolita in Italia la tassa di bollo sulle carte da gioco, con la conseguente possibilità di produrre i mazzi in linea continua che, a sua volta, determinò una drastica riduzione dei tempi di produzione e dei prezzi di vendita, portando a un vero e proprio boom di vendite: Dal Negro si trovò a vendere in un mese il numero di mazzi che, prima, commercializzava in un intero anno. Una rivoluzione di fronte alla quale i fratelli Dal Negro non si fecero trovare impreparati: l’anno successivo venne avviata la nuova fabbrica di Carbonera, pochi chilometri fuori da Treviso, pensata con lungimiranza non solo per far fronte all’aumento della domanda,

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Teodomiro Dal Negro

ma anche per allargare ulteriormente il perimetro del business.

Più spazio alla personalizzazione

Alla crescita esponenziale delle vendite di carte da gioco si accompagnò lo sviluppo di un nuovo filone di mercato, quello delle carte personalizzate: aziende grandi e piccole chiedevano mazzi con impresso il proprio marchio da distribuire come gadget a clienti e dipendenti; settimanali e mensili li commissionavano con in evidenza le rispettive testate, per allegarli come omaggio alle copie diffuse in edicola. Nuove opportunità che Dal Negro –così come la principale concorrente, la triestina Modiano – fu pronta a cogliere, non solo in Italia, confezionando mazzi per brand come Algida, Jaguar, Agfa, Philips, Continental e Casinò di Venezia Nello stesso periodo, Leonida e Ivone Dal Negro allargarono la produzione a nuovi giochi di carte, ma anche a classici giochi da tavolo quali scacchi, dama, mulino, backgammon e roulette, articoli di eccellenza commissionati a maestri artigiani locali e realizzati in legno di essenze particolari.

Nuove tecnologie e diversificazione

Con gli anni ’80 la responsabilità dell’impresa familiare passò alla terza generazione rappresentata da Teodomiro e Francesco, figli di Ivone, che ne portarono avanti lo sviluppo puntando in particolare sulle nuove tecnologie di stampa. Gli investimenti per portare sulle

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Sopra: la sede storica dell’azienda e sotto l’attuale.

linee di produzione innovative macchine a 4 colori e inchiostri UV portarono un’ottimizzazione dei processi che consentì a Dal Negro di puntare in maniera massiccia anche sui mercati esteri, a partire da Gran Bretagna, Francia, Germania e Stati Uniti. Con i successi commerciali e la

crescita delle vendite a livello internazionale emersero però anche le divergenze fra i due fratelli sulle strategie di sviluppo aziendale. Che avrebbero portato agli inizi del nuovo millennio all’uscita dalla società di Teodomiro, ritiratosi a vita privata proprio mentre Francesco, presidente di Dal Negro dal 1995, trasferiva

la sede a Carbonera concentrando in una nuova unità produttiva all’avanguardia (inaugurata nel 2002) le attività del vicino stabilimento del 1974 e quelle dello storico sito di via Fratelli Bandiera a Treviso. Esattamente dove sorge oggi il parcheggio multipiano Dal Negro Urban Parking nonché il primo

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Alcune immagini storiche e di prodotto.

negozio monomarca del gruppo, aperto nel 2013.

Gli anni successivi furono caratterizzati dalla crescita anche per linee esterne, con l’acquisizione –rispettivamente nel 2003 e 2004 – di Masenghini, azienda bergamasca fondata nel 1878 e nota per le sue carte da gioco per professionisti e Ntp, specializzata nella produzione di carte da gioco in plastica per i casinò.

Qualità italiana

Parallelamente, la società ha ampliato il proprio target dal 2005 con la produzione (in Cina) di giochi per bambini in legno e, qualche anno dopo, con l’importazione e distribuzione in esclusiva dei prodotti di Cobi (mattoncini compatibili con il sistema Lego), Engino (giochi

ad alto contenuto tecnologico), Supermag Toys (costruzioni magnetiche), Rmz (automodelli) e V-Cube (cubi e sfere rompicapo). Una diversificazione fortemente sostenuta proprio da Francesco, ancora oggi saldamente alla guida dell’azienda fondata dal nonno 95 anni fa e di cui controlla l’intero pacchetto azionario. Risultato? A fine anno, stando alle attuali previsioni, i giochi per l’infanzia arriveranno a superare il 20% del totale delle vendite grazie anche all’ultima novità, la linea DN Green composta da giochi istruttivi, ecosostenibili e atossici. Certo, le carte da gioco restano al centro del business (a oggi rappresentano oltre il 65% del fatturato), è però un fatto che in questo settore Dal Negro si trovi oggi a confrontarsi con colossi multinazionali come la belga Cartamundi o l’americana US Playing Card. “In confronto, noi e Modiano siamo formiche, ma continuiamo a presidiare una fetta di mercato stabile e di altissimo livello”, spiegò Francesco in una delle sue rare interviste, in occasione dei 90 anni dell’azienda. Non è un caso, quindi, se a commissionargli progetti esclusivi

ed edizioni limitate sono brand del lusso come Prada e Orient Express. E non è un mistero che, sulla sua scrivania, continuino ad arrivare offerte dai competitor. “Ma io non vendo – chiarì nella stessa intervista – la società porta il mio nome e preferisco continuare a gestirla”.

Progressione per gradi

I numeri, del resto, gli danno ragione: Dal Negro vanta oggi una crescita annua di oltre il 2,5%, di cui il 15% derivante dall’export, principalmente di carte da gioco in paesi come Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Turchia e Nord Europa; quasi 8,8 milioni di euro il fatturato 2021, una cinquantina i dipendenti fra addetti alla produzione e agenti commerciali. Resta aperta la sfida più difficile, quella contro il tempo che scorre. Nel cda siedono le figlie di Francesco, Emilia ed Elisabetta, in prima linea per raccoglierne l’eredità in vista del centenario dell’azienda. Ma solo quando arriverà il momento giusto: nonostante una vita passata con in mano le carte da gioco, a Dal Negro non piace azzardare. Non quando si tratta del futuro dell’impresa di famiglia.

PRIVATE DYNASTY PRIVATE 57 8,8 milioni di
Il fatturato generato nel 2021 15% L’incidenza dell’export sui ricavi totali 50
euro
Il numero dei dipendenti dell’azienda
Un punto di svolta fu il 1° gennaio 1973, giorno in cui venne abolita la tassa di bollo sulle carte da gioco, con la conseguente possibilità di produrre i mazzi in linea continua

Profilo sempre più private

La banca guidata da Candeli ha approvato il nuovo piano industriale

Focus sulla gestione dei grandi patrimoni e sulle opportunità del fintech

Wealth management e fintech sono i due filoni di business sui quali punta con maggiore forza Banca Profilo, che ha da poco varato il nuovo piano industriale al 2026.

Consulenza globale nel wm

Nell’area del private banking e wealth management, la società guidata da Fabio Candeli punta alla crescita organica attraverso l’inserimento di team di banker con un target di clientela ulteriormente spinto su Hnwi, professional e family office, nonché all’allargamento della gamma di servizi e prodotti con apertura a soluzioni semi-liquide, prodotti assicurativi vita e danni, certificati, prodotti legati alla trasformazione energetica e digital asset.

Inoltre, la società sta lavorando per dare vita a un servizio di consulenza globale di portafoglio, anche con l’utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale, filone tecnologico che va assumendo un ruolo sempre più centrale nel settore finanziario. Infine, la banca punta a definire un’offerta ad hoc in ambito Esg, con un focus particolare sulle soluzioni presenti

nel segmento dei private market e in particolare sui prodotti di impatto.

Salto dimensionale in vista

Il salto dimensionale dovrebbe essere reso possibile anche da una forte accelerazione nel settore dell’investment banking

In quest’ambito la società punta – in particolare – ad ampliare l’attuale gamma di servizi offerti attraverso l’attività di strategic equity, finalizzata all’investimento diretto e indiretto in operazioni di pre-Ipo e private investment, un settore ad alta specializzazione, nel quale opera un numero limitato di società. Il tutto affiancato da un rafforzamento dell’attività di lending. Invece, quanto alle nuove frontiere del business, la società punta ad aumentare gli investimenti effettuati nel fintech, con particolare focus su intelligenza artificiale e asset digitali.

Il miglioramento degli economic, sottolinea il management, dovrebbe garantire un incremento della remunerazione per gli azionisti, “sfruttando solidità e redditività”. Questo a parità di perimetro, dato che Banca Profilo non esclude la

crescita per linee esterne tramite l’acquisizione di una fabbrica prodotto di asset management, con focus sul segmento degli alternativi.

L’obiettivo è sviluppare veicoli e prodotti in delega e facilitare le possibilità di partnership.

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DI LUIGI DELL’OLIO Fabio Candeli

Collezione inattesa

Alle Gallerie d’Italia, nel centro di Milano, un viaggio nelle arti contemporanee Pittura e scultura sono protagoniste della mostra in corso fino al 22 ottobre

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DI ALESSIA ZORLONI

C’è tempo fino al 22 ottobre per visitare la mostra Una collezione inattesa. Viaggio nel contemporaneo tra pittura e scultura alle Gallerie d’Italia di Milano.

Il percorso espositivo, messo a punto da Luca Massimo Barbero, curatore associato delle Collezioni di Arte Moderna e Contemporanea della banca, è focalizzato sul dialogo tra le diverse ricerche scultoree di alcuni dei maggiori protagonisti del XX secolo, tra le quali le più recenti acquisizioni della Collezione Intesa Sanpaolo

L’allestimento

L’allestimento propone una selezione di circa 70 opere, dando evidenza alla ricchezza e molteplicità di una raccolta in continua evoluzione, che si è formata nel tempo, sia grazie al confluire delle opere appartenute alle numerose banche incorporate nel gruppo, sia a seguito di acquisizioni sul mercato e di importanti donazioni. In particolare, l’iniziativa offre una nuova occasione per conoscere e apprezzare un nucleo di opere appartenenti alla Collezione Luigi e Peppino Agrati, entrata a far parte del patrimonio storico-artistico di Intesa Sanpaolo grazie al lascito del Cavalier Luigi Agrati.

Le sculture

Nel monumentale spazio di ingresso del museo, i visitatori sono accolti dalla grande opera in marmo bianco Femme Paysage di Jean Hans Arp del 1966, a rappresentare l’ampia

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Una veduta della mostra Collezione Intesa Sanpaolo Foto di Duilio Piaggesi

raccolta di sculture della Collezione Henraux oggi confluita in Intesa Sanpaolo. Arp apre, come una sorta di punto focale, all’allestimento dedicato all’artista Bruno De Toffoli, autore firmatario di uno dei Manifesti dello Spazialismo, movimento espressione della ricerca plastica e strettamente legato a Lucio Fontana.

Sarà questa una rara occasione per conoscere il lavoro di questo artista poco noto al grande pubblico. Attorno allo spazio centrale si

irradiano le varie sezioni che compongono la mostra, con opere accomunate da affinità stilistiche o formali.

Maestri italiani e internazionali La scultura sembra essere il fil rouge di tutto l’itinerario espositivo. Grandi maestri italiani come Arturo Martini, Marino Marini e Giacomo Manzù sono qui uniti ai due protagonisti del secondo dopoguerra che, proprio da Milano, segneranno l’arte internazionale:

Fausto Melotti e Lucio Fontana. Questo percorso ospita anche la pittura, nei suoi sviluppi e nel colloquio ininterrotto con la scultura: Gerhard Richter, Carla Accardi e Piero Dorazio incontrano Alberto Burri, Enrico Castellani, Giulio Turcato, in dialogo con gli autori presenti nelle attigue sale di Cantiere del ’900. Ogni opera è pertanto una piacevole scoperta e testimonia l’ampiezza e la varietà delle Collezioni di Intesa Sanpaolo.

ART 62 PRIVATE
Gerhard Richter, Abstraktes Bild, 1984 Collezione Intesa Sanpaolo © Gerhard Richter 2023 Foto di Paolo Vandrasch

BRAND FOR COMMUNITY

MAGAZINE / EXPERIENCES / EVENTS / WEB / NEWSLETTER / SOCIAL

BFC MEDIA, PRESENTA L’EDIZIONE ITALIANA DI ROBB REPORT, IL BRAND EDITORIALE PIÙ FAMOSO AL MONDO PER IL LUSSO E IL LIFESTYLE. UN PROGETTO MULTIMEDIALE CHE COMPRENDE IL MAGAZINE, IL SITO ROBBREPORT.IT ED ESCLUSIVE EXPERIENCES. UN’OPPORTUNITÀ PER PROMUOVERE IL MEGLIO DELLA CREATIVITÀ DEL MADE IN ITALY IN TUTTO IL MONDO.

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LUSSO SENZA COMPROMESSI

GIN E MODA

E. Marinella e Malfy collaborano all’insegna del made in Italy di qualità

Nella confezione, una pochette in seta con una bottiglia di design

Malfy, brand di riferimento del gin, incontra

E. Marinella, icona dell’alta sartoria, per celebrare lo stile italiano.

La collaborazione tra le due aziende ha partorito un’esclusiva limited edition tra stile e convivialità.

Aprendo la coffret, si scopre l’esclusiva pochette di seta realizzata da E. Marinella e disponibile in due versioni,

una ispirata a Malfy Originale dallo stile casual e una a Malfy Rosa, perfetta per donare un tocco di personalità a qualsiasi outfit estivo.

La soluzione include una bottiglia di Malfy Gin, vestita con una mini-pochette abbinata e due bicchieri copa glass in edizione limitata Marinella x Malfy. Prezzo: 200 euro - Malfygin.com/it-it

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ACCESSORI ESTIVI

VISO PROJECT RESORT 0101

Realizzato in tela impermeabile UV 50+, è caratterizzato da un palo in legno di alta qualità e da un connettore in alluminio.

270 sterline Visoproject.com

KALINKO PATHEIN

Caratterizzato da una calda colorazione arancione, l’ombrellone da giardino di Kalinko offre un tocco esotico per distinguersi dalla massa.

295 sterline Kalinko.com

EAST LONDON PARASOL COMPANY LEXHAM

Disponibile in quattro colori e nelle versioni da due o tre metri, l’ombrellone di East London presenta un disegno floreale realizzato a mano.

339 sterline Eastlondonparasols.com

FARO NUR SUZANI

Non solo abbigliamento per la maison Faro.

L’ombrellone da giardino ricamato Nur Suzani è pensato per chi ama l’esclusività.

390 sterline Farohome.com

BOHO PARASOL HUT THE BETTY

Parasole chic, dal disegno senza tempo, caratterizzato da frange in cotone naturale e un palo in legno riciclato.

266 sterline Maisonflaneur.com

Stile vintage, mette in risalto l’energia creativa dei suoi fondatori, Katy e Charlie Napier. Realizzato in olio di frassino con finiture manuali.

450 euro

Abask.com/en-it/

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GOODIES
SUNBEAM JACKIE ONEOFA KIND ANAIS
Stile e praticità: una serie di modelli per difendersi dal sole Ombrelloni e porta bevande per una vacanza all’insegna dello stile

UN BUON VINO NON BASTA. PER CHI SI SPOSTA, SOPRATTUTTO IN PRESENZA DI TEMPERATURE ELEVATE, È FONDAMENTALE POTER CONTARE ANCHE SU THERMOS ADEGUATI. ECCO UNA SELEZIONE PER COMBINARE UTILITÀ E SCELTE ESCLUSIVE.

UNORTHODOX

Ispirato al design vintage dei thermos, consente di trasportare anche una bottiglia di champagne. La fodera interna è extra trapuntata, con una chiusura a incastro.

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ANYA HINDMARCH

Soluzione ideale per un picnic, è rivestito con materiale isolante per mantenere il vino fresco e ha un cinturino per l’accesso al vino a mani libere.

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Disponibile nelle colorazioni nero e rosa pallido, presenta un manico in pelle che può essere utilizzato per servire il vino con stile.

117 euro Ancient-greek-sandals.com

GOHAR WORLD

Realizzato con un disegno che richiama la vivacità del clima estivo, può essere utilizzato comodamente anche come borsetta.

298 dollari Gohar.world/products/ porte-vin

MONO+N.A.V.Y

Portabottiglie in tela spessa e pelle vegetale, con logo impresso sul davanti e numero di serie sul retro. 85 sterline Mono-navy.com

LIFESTYLE GOODIES PRIVATE 67

ELETTRICO IN MARE

La sostenibilità nel campo delle imbarcazioni muove i primi passi Una selezione di modelli indicati per differenti categorie di costo

L’alimentazione plug-in in alto mare non ha ancora conosciuto un livello di diffusione paragonabile a quello del settore automobilistico, ma qualcosa si muove. Nonostante la carenza di infrastrutture per la ricarica, una situazione che crea comprensibile ansia, la tecnologia evolve grazie a batterie sempre più durature.

X SHORE 1

“Le imbarcazioni elettriche potranno raggiungere quote rilevanti di mercato solo a fronte di prezzi competitivi rispetto alle alimentazioni tradizionali”, è la convinzione di Jenny Keisu, ceo di X Shore, che punta su linee essenziali. 99mila euro Xshore.com

CANDELA C8

Il costruttore di barche svedese Candela punta a innovare il mercato dimostrando che le imbarcazioni elettriche possono essere sia veloci che divertenti. Lanciato nel 2022, il C-8 è stato oggetto di numerosi aggiornamenti negli ultimi due anni. A partire da 400mila euro Candela.com

VOLT 68 PRIVATE

SAY CARBON YACHTS 29 E

Versione elettrica del modello omonimo ad alimentazione tradizionale, è alimentata attraverso un motore Kreisel da 360 kW e da una batteria da 120 kW, per un peso di sole 1,38 tonnellate.

520mila dollari

Saycarbonyachts.com

ALFASTREET MARINE 28 CABIN

Il costruttore sloveno punta su motori da 10 kW, adatti soprattutto a una navigazione fluviale, con una velocità massima di otto nodi (9 miglia all’ora) per circa 10 ore o 50 miglia nautiche (57 miglia).

195mila euro Alfastreet-marine.com

BOESH 750 PORTOFINO DE LUXE

Con un’estetica che rivaleggia con l’eleganza senza tempo di un Riva, il gruppo svizzero Boesch produce ancora le sue barche esclusivamente in legno utilizzando una costruzione leggera in laminato di mogano. Da 480mila euro Boesch.swiss

LIFESTYLE VOLT PRIVATE 69

UN CR7 AL POLSO

Il calciatore portoghese investe nella piattaforma di orologi Chrono24

Sul portale una selezione dei modelli preferiti dall’attaccante

A sinistra Tim Strake fondatore della società.

A destra Cristiano Ronaldo, un nuovo investitore di Chrono24.

ROLEX DAYTONA

Citrus Intense Lemon

Dial Super Rare

LC100 Collectors

watch B+P 224.000 euro

ROLEX YACHTMASTER II

18kt Gelbgold Automatik Armband

Oyster 44mm 42.999 euro

Doppio accordo tra Cristiano Ronaldo e Chrono24, la piattaforma attiva nella compravendita di orologi di lusso. Il calciatore portoghese, con un passato al Real Madrid, al Manchester United e alla Juventus, e un presente in Arabia Saudita, ha deciso di investire nella community e di promuovere i suoi modelli preferiti. A questo proposito va ricordato che CR7 è da tempo un grande collezionista di cronografi. Chrono24.it

ROLEX DAYTONA “Pro-Hunter” - White Bezel 22.000 euro
TIME 70 PRIVATE

FORBES

FORBES IL PIÙ GRANDE E PRESTIGIOSO SISTEMA DI COMUNICAZIONE

MULTIMEDIALE PER CONOSCERE LE STORIE, I PROGETTI E LE VISIONI DELLE DONNE E DEGLI UOMINI DI SUCCESSO CHE STANNO CAMBIANDO IL MONDO.

EVENTS / NEWSLETTER / WEB/ SOCIAL / PODCAST / TV

MONDANITÀ PARIGINA

Lusso e comfort ai massimi livelli per l’hotel Le Gran Mazarin

Ospitato in edificio storico, è stato arredato con elementi esclusivi

in edificio storico, è stato arredato con elementi esclusivi esclu

75004 PARIS, FRANCE

Il gruppo Maisons Pariente, noto in tutto il mondo per i suoi hotel originali, realizzati in residenze private esclusive, ha inaugurato la sua prima proprietà urbana a Parigi. Situato a due passi dalla Senna, nel Marais, l’albergo è ospitato all’interno di un edificio storico, arredato con elementi di lusso e comfort per viaggiatori esigenti. L’arredamento ispirato al Diciottesimo secolo è giustapposto a trame lussureggianti e motivi intricati, mentre le finestre da cielo a terra riempiono gli spazi di luce naturale. L’esclusività è confermata dalle sole cinquanta camere, alle quali si aggiungono undici suite. Legrandmazarin.com

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TI AMO PARIGI

Tra i servizi esclusivi offerti dall’hotel, visite in luoghi normalmente chiusi al pubblico, tour a tema ed eventi culturali alla scoperta di luoghi insoliti nella capitale francese.

PATRICK PARIENTE, FONDATORE DEL MARCHIO DI ABBIGLIAMENTO

NAF NAF, E LE SUE DUE FIGLIE LESLIE KOUHANA E KIMBERLEY COHEN, SI SONO LANCIATI NEL BUSINESS

DEGLI HOTEL

DI LUSSO NEL 2013 ED È STATO UN SUCCESSO CRESCENTE.

DETTAGLI CHE FANNO LA DIFFERENZA

Colori ipnotici per la piscina, ideali per una pausa rilassante. L’hotel esalta il meglio delle grandi arti decorative francesi, con il tocco eccentrico dell’interior designer Martin Brudnizki.

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TRIDENTE PLUGIN

Prestazioni e rispetto dell’ambiente convivono nella Granturismo Folgore

La Maserati punta su una soluzione di grande potenza e resistenza

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IL MODELLO AL 100% ELETTRICO, CHE CONFERMA

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A TUTTA BIRRA

Il gruppo Heineken celebra il traguardo del secolo e mezzo

Al via una campagna di comunicazione sui generis

Heineken festeggia il secolo e mezzo dalla nascita in maniera non convenzionale, attraverso una campagna di comunicazione che racconta tutti i modi sbagliati con cui nel mondo viene scritto il suo nome. Lo scopo? Dimostrare che i bei momenti e la creazione di legami veri davanti a una birra sono ciò che conta di più. L’azienda ha realizzato una serie di ricerche su percezioni e abitudini di consumo, rilevando che il proprio brand è percepito come di tendenza, apertura mentale e la gezelligheid (la sensazione di benessere e i bei momenti che si trascorrono in compagnia) in Italia e nel mondo. Heineken.com

IL FONDATORE

La storia del brand prende il via per merito di Gerard Adriaan Heineken, commerciante olandese che nel 1864 acquista il birrificio De Hooiberg (Il pagliaio), ad Amsterdam e avvia la produzione di una birra chiara di qualità.

I modi errati in cui viene scritto il suo nome vanno da Ainechen - il più usato nel nostro Paese e soprattutto mal pronunciato (senza H) - a Verdinha (Brasile), da Jeineken (Messico) a Biertje (Paesi bassi), fino a Heineking o Heini.

La campagna di comunicazione è affiancata da una serie di special edition con gli errori ortografici del marchio. Ed è già scattata nel mondo la caccia a queste bottiglie iconiche.

In Italia verranno distribuite 15 varianti con il nome errato, in vendita in esclusiva nellle Conad da fine ottobre, fino a esaurimento.

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L’AZIENDA PRODUCE IN ITALIA DA 45 ANNI ATTRAVERSO I 4 BIRRIFICI DI COMUN NUOVO (BG), ASSEMINI (CA), MASSAFRA (TA) E POLLEIN (AO)

E CON UN NETWORK DISTRIBUTIVO  PARTESA  SPECIALIZZATO NEI SERVIZI DI VENDITA, DISTRIBUZIONE, CONSULENZA E FORMAZIONE PER IL CANALE HO.RE.CA

CHE OPERA CON CENTRI LOGISTICI SU TUTTO IL TERRITORIO.

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Abbigliamento, attrezzi e accessori per curare il giardino di casa

Pratici ed eleganti, aiutano a sentirsi in sintonia con la natura

LA PASSIONE PER IL GIARDINAGGIO HA COINVOLTO UN NUMERO CRESCENTE DI PERSONE NEL CORSO DEGLI ULTIMI ANNI, SOPRATTUTTO A PARTIRE DALL’ESPERIENZA PANDEMICA. QUELLI CHE SEGUONO SONO OGGETTI E ACCESSORI PER CHI AL ALLA PASSIONE PER LE PIANTE ABBINA L’INTRAMONTABILE ATTENZIONE ALLO STILE.

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Realizzata in edizione limitata, è in rete lavorata a mano con finitura a frange.

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Fatte a mano e affilate a Banshu, in Giappone, queste forbici sono realizzate in acciaio specializzato, utilizzato per creare spade Katana. Le cesoie in stile Okubo Ikebena sono tradizionalmente utilizzate per piante da giardino e bonsai. 230 euro - Abask.com

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Ispirati agli stivali da motociclista Youth, sono realizzati in gomma biodegradabile nera con finitura opaca.

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Non

La moneta dei Brics

Le 5 principali economie emergenti valgono un quarto del Pil mondiale Potenzialità e limiti di un’eventuale valuta comune in alternativa al dollaro

Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica

(in sigla Brics) rappresentano circa il 40% della popolazione del pianeta e quasi il 25 % del Pil mondiale. Potenzialmente quindi se questi paesi si dotassero di una moneta unica, o anche di un sistema – da inventarsi – nel quale convivono due monete (una interna e una per gli scambi esterni), ci sarebbe un numero immenso di individui potenzialmente utilizzatori di tale moneta.

Progetto in itinere

Il progetto è nell’aria da molto tempo, con l’obiettivo chiaro di sostituire il dollaro come valuta di riferimento negli scambi internazionali. Concretamente, quali possibilità di successo potrà avere questo progetto? Credo nessuna. Da un lato, se si guarda la ben più limitata precedente esperienza comune di creare una istituzione, la New Development Bank, con

le funzioni di finanziatore dello sviluppo, bisogna prendere atto della scarsa attività della stessa. Dalla sua fondazione nel 2014, ha finanziato 92 progetti per un controvalore di 32 miliardi di dollari, decisamente non un granché. Dall’altro alto, condividere – anche parzialmente –una moneta comporta una ben più profonda convergenza dei sistemi economici, politici e culturali che al momento è una mera utopia. Possiamo trarre qualche insegnamento dalla storia recentissima dell’euro: una moneta imperfetta, pur tuttavia di grande successo perché i paesi aderenti condividono i valori fondanti delle loro società, in primo luogo la democrazia e il rispetto dei diritti umani, e questo è stato giudicato dai mercati un formidabile collante. Inoltre, l’euro continua ad attrarre nuovi Paesi che continuano ad aderire accettando

le sia pur imperfette regole e i vincoli; nei Brics, invece, vorrebbe entrare l’Argentina, che però poche settimane fa ha concluso proprio con il Fondo monetario internazionale un accordo per un finanziamento da 7,5 miliardi, il che appare in palese contrasto con qualunque ipotesi di affrancamento da un sistema dollaro-centrico.

Il nodo geopolitico

Infine, la presenza tra i Brics della Russia, che si è auto relegata al di fuori del sistema economico occidentale con la sua criminale aggressione all’Ucraina, costituisce un ostacolo difficilmente superabile da parte degli altri Brics, in primis Cina e India, che hanno invece tratto enormi vantaggi economici dall’integrazione nelle catene di valore occidentali. E certamente non hanno alcuna intenzione di interrompere questo flusso di affari.

DI MARCELLO GUALTIERI
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L’arte di scrivere

Non solo tecniche, ma anche passione e cura dei dettagli sono fondamentali La relazione con il lettore è una questione di empatia, da consolidare

Per capire il rapporto che avete con la scrittura vorrei iniziare con il porvi delle semplici domande: “Come scrivete le vostre mail? E i messaggi? Come scrivete un post o un articolo? Seguite delle strategie?” Ernest Hemingway un giorno disse: “Il mio obiettivo è mettere sulla carta ciò che vedo e ciò che provo nel modo più efficace e più semplice”. Ovviamente nessuno di noi è Hemingway, ma non occorre diventarlo per scrivere un’e-mail.

Da dove partire

Prima di iniziare a scrivere occorre riflettere sul potere delle parole che andrete a utilizzare. Mai sottovalutare le parole perché hanno un gran peso. A tale proposito il noto filosofo Gorgia sosteneva: “La potenza della parola nei riguardi delle cose dell’anima sta nello stesso rapporto della potenza dei farmaci nei riguardi delle cose del corpo”.

Le parole creano un mondo, sono fondamentali. Quando vi relazionate per iscritto con un cliente, dovete partire dal presupposto che ha una mente che funziona proprio come la vostra ed è soggetto agli stessi meccanismi a cui siete soggetti voi. Le parole che utilizzate pertanto impattano sulla sua mente, condizionano i suoi pensieri e la sua percezione della realtà. Ognuno di voi vorrebbe scrivere così bene da indurre potenziali clienti a prendere in considerazione la vostra proposta, invece spesso davanti alle parole che inviate tutto tace. L’obiettivo non deve essere quello di incantare, né manipolare, ma semplicemente di raccontare con chiarezza le cose per quelle che sono, stando attenti a dirle nel modo più efficace.

Se credete in chi siete e in quello che fate, la comunicazione scritta, in questa prospettiva, può diventare una potente alleata.

Le parole che usate devono evocare immagini, suoni e sensazioni per far sì che il cliente viva una esperienza vera mentre vi legge.

Potere evocativo

Ormai tutte le ricerche sul neuromarketing lo confermano: le persone acquistano su base istintiva, solo dopo giustificano il perché delle loro scelte a livello logico-razionale. Ecco perché dovete lasciare un segno.

Un input importante per creare un messaggio efficace è creare intimità con l’interlocutore. Non cercate di essere qualcun altro, siate voi stessi. Certo, cercate di scrivere bene, cioè in modo efficace, ma l’importante è farlo rispettando il vostro modo di essere. Quando parlate con qualcuno, lo fate in modo naturale; lo stesso dovrebbe valere quando scrivete. Metteteci sempre un pizzico di cuore.

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Responsabilità limitata

Le pronunce dei tribunali hanno definito i vincoli per le società di distribuzione Superato il coinvolgimento automatico, prevale l’analisi del singolo caso

In tema di intermediazione finanziaria, ai sensi dell’art. 31, comma 3, del Tuf, la società preponente “è responsabile in solido dei danni arrecati a terzi dal consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede, anche se tali danni siano conseguenti a responsabilità accertata in sede penale”. In sostanza, la preponente risponde in solido degli illeciti dei consulenti incaricati in tutti i casi in cui sussista un nesso di occasionalità necessaria tra il danno e l’esecuzione delle incombenze affidate, essendo sufficiente che la condotta sia stata agevolata e resa possibile dall’inserimento del consulente stesso nell’attività della banca e abbia quindi ingenerato nel terzo in buona fede il legittimo affidamento che l’attività posta in essere rientrasse nell’incarico affidato.

Il ruolo della Giurisprudenza

I contenuti concreti di tale responsabilità solidale sono stati nel tempo delineati dalla giurisprudenza, che sta progressivamente passando da un approccio molto rigido, in forza del quale sostanzialmente si inquadrava

l’art. 31, comma 3, del Tuf come una sorta di responsabilità oggettiva dell’intermediario per tutti gli illeciti dei propri promotori finanziari (salve rare eccezioni), a uno più attento alle specificità delle singole fattispecie. Anche la Cassazione da diversi anni afferma che la responsabilità solidale della preponente debba essere esclusa quando la condotta del danneggiato presenti particolari connotati di anomalia. Dunque, eventuali condotte poco diligenti dei soggetti danneggiati, che in passato rilevavano al più in termini di concorso di colpa (e quindi di riduzione della condanna risarcitoria), stanno progressivamente diventando sempre più rilevanti in termini di esclusione della responsabilità della banca, e

ciò anche in caso di contestuale condanna del consulente finanziario al risarcimento del danno. In tale scenario meritano di essere segnalate tre recentissime sentenze, tutte pronunciate tra maggio e giugno del 2023, che confermano tale orientamento e che contengono spunti concreti per la sua effettiva applicazione.

Intermediari erenti

Da un lato, infatti, la Cassazione, con ordinanza n. 13521 del 17 maggio 2023, ha confermato il principio di diritto secondo cui “la responsabilità dell’intermediario per i danni arrecati dai propri promotori finanziari è esclusa ove il danneggiato ponga in essere una condotta agevolatrice che presenti connotati di anomalia, vale a dire,

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Eventuali condotte poco diligenti dei soggetti danneggiati, che in passato rilevavano al più in termini di concorso di colpa, stanno progressivamente diventando sempre più rilevanti in termini di esclusione della responsabilità della banca

se non di collusione, quanto meno di consapevole acquiescenza alla violazione delle regole gravanti sul promotore”. Nella fattispecie, la responsabilità solidale della banca (ma non quella diretta del promotore) è stata esclusa in ragione sia della relazione fiduciaria diretta tra promotore e cliente, sia dalla condotta particolarmente incauta di quest’ultima, caratterizzata da “anomalie percepibili da chiunque abbia una minima pratica di rapporti bancari”. In sostanza, l’esperienza del cliente in materia di investimenti è idonea a escludere la responsabilità della banca laddove vengano effettuate operazioni con modalità difformi da quelle usualmente adottate dalla generalità degli intermediari.

Condanna diretta

Ancora più specifica sul tema è poi la sentenza del Tribunale di Ancona (n. 472 del 2 maggio 2023), con la quale è stata pronunciata la condanna diretta del consulente

finanziario con esclusione però della responsabilità solidale della banca. In tale caso, il giudice ha dato rilievo al fatto che la cliente, a fronte di una serie di operazioni regolari con la banca convenuta, fatte sottoscrivendo la relativa modulistica e ricevendo le dovute informative sull’avvenuta esecuzione degli ordini, operazioni che quindi deponevano nel senso della piena consapevolezza circa la usuali modalità di investimento, aveva al contempo versato somme di denaro direttamente sul conto corrente del consulente, peraltro da un conto acceso presso altro istituto bancario non convenuto, assumendo di averlo fatto per effettuare ulteriori acquisti di strumenti finanziari. In tale contesto, il Tribunale di Ancona ha concluso che “dalla complessiva valutazione delle predette circostanze emerge quindi come l’attrice fosse dotata di concreta esperienza nel campo degli investimenti in strumenti finanziari e, avendo posto in essere

anche una molteplicità di operazioni “regolari”, non appare credibile che la stessa non fosse in grado di percepire le differenze (e anomalie) caratterizzanti le operazioni “altre” poste in essere in concomitanza”.

Rapporto con il cliente

Altro caso tipico di esclusione della responsabilità solidale della banca è quello che si verifica quando il cliente fornisce al consulente i codici personali per operare autonomamente on-line sui conti. Su tale specifico profilo si è pronunciato il Tribunale di Nola, con sentenza n. 1905 del 23 giugno 2023. Anche in questo caso, per le operazioni disposte dal consulente utilizzando i codici personali del cliente è stato condannato unicamente il consulente medesimo, con esclusione della responsabilità solidale della preponente.

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*Partner di Zitiello Associati

Pubblicità da intenditore

I manifesti degli spot d’epoca sono una nicchia importante del collezionismo

Moraglia (Wannenes): “Ecco perché sempre più spesso sono valutati come opere d’arte”

Una madeleine che rievoca un passato agrodolce, un ricordo collettivo. La pubblicità d’epoca è da sempre un segmento del collezionismo molto apprezzato, ma negli ultimi decenni ha seguito un’impennata senza precedenti. Si va da qualche centinaia di euro a decine di migliaia per gli esemplari più rari, fino ai 100.000 euro per i pezzi unici. I manifesti, oltre a rappresentare un interessante investimento, diventano anche una soluzione d’arredo invidiabile. Danno carattere e storia a un soggiorno, a una camera da letto o anche a una hall di ingresso. Le categorie sono le più disparate, si va dalla moda al turismo d’essai, financo allo sport o ai gioielli. C’è da studiare, senza ombra di dubbio: la selva delle ristampe o delle edizioni è intricata, ma c’è chi può aiutare. Un bravo advisor, un gallerista appassionato, oppure una casa d’aste specializzata. Il collezionismo di manifesti storici in Italia è iniziato tardi, diversamente dalla Francia o dal mondo anglosassone.

I protagonisti verso la fine dell’800, pionieri di questo mondo, sono stati i triestini Leopoldo

Metlicovitz e Marcello Dudovich. Sicuramente, iniziare a collezionare manifesti d’epoca è semplice, non sono richiesti grossi budget e le soddisfazioni sono immediate.

Oggi le realtà specializzate in questo segmento sono molte, dalla torinese Bolaffi alla genovese Cambi. È fondamentale affidarsi a specialisti perché sul web è purtroppo molto frequente imbattersi in ristampe o, peggio ancora, falsi. PRIVATE ha intervistato, per approfondire la tematica, Giuseppe Moraglia, responsabile del dipartimento Manifesti d’Epoca della casa d’aste Wannenes.

Il mercato dei manifesti da collezione quando nasce e come si é evoluto negli anni?

L’impiego dei manifesti pubblicitari va dall’ultimo quarto dell’800 fino agli anni ‘90 del secolo scorso. La finalità era per comunicazioni di

breve periodo e pertanto considerato oggetto usa e getta. Gli esemplari giunti ai nostri giorni sono diventati oggetto di ampia desiderabilità da parte degli intenditori. Da semplici annunci pubblicitari i manifesti d’epoca oggi vengono paragonati a vere e proprie opere d’arte. Si tratta di un settore in forte espansione addirittura tra il pubblico giovanile.

Locandine di film, pubblicità iconiche di prodotti o località, quali sono le declinazioni più richieste?

Tra i brand simbolo del made in Italy possiamo sicuramente annoverare: Campari, Amaro Cora, Contratto, Martini & Rossi, Fernet, San Pellegrino, Punt & Mes per citarne alcuni. Anche i turistici hanno una loro ampia desiderabilità, pensiamo alle più note stazioni invernali italiane, francesi e soprattutto svizzere, o a quelle

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Si assiste a una crescente desiderabilità delle realizzazioni che hanno segnato un’epoca Tra i brand, spiccano le migliori espressioni del made in Italy

In alto da sinistra:

“Le 24 Ore di Le Mans” (Steve McQueen), manifesto cinema prima edizione 1971, misure 140 x 100 cm.

Aggiudicato: 910,00 euro.

“Modiano”manifesto litografia (non telato) di Lenhart Franz.

Impresso Grafiche Modiano, Trieste, epoca 1936 misure 150 x 100 cm.

Aggiudicato: 5.350,00 euro

A lato: Giuseppe Moraglia.

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costiere della riviera amalfitana, ligure o romagnola. Non da meno i pezzi di pop art o i fashion brand: Chanel, Louis Vuitton, Rolex ecc. molto assorbiti dai più giovani. Menziono volentieri anche una parentesi sul cinematografico dove il segmento cult tra gli anni ‘70 e ‘90 è in fortissima ascesa. Ovviamente non dimentichiamo alcuni pezzi degli anni ‘20 e ‘30 o alcune importanti prime edizioni che trovano sempre collocazione presso collezionisti raffinati.

Parlando di investimento, quali sono state le aggiudicazioni che hanno riportato i profitti più interessanti? Puoi farci qualche esempio?

Parte del fascino di collezionare manifesti originali riguarda la rarità dell’offerta sul mercato e la caccia al tesoro diventa dunque uno degli aspetti più gratificanti di questa ricerca, che spinge a investire anche cifre importanti pur di accaparrarsi l’oggetto dei desideri. Guardando il valore del settore abbiamo quotazioni adatte a tutte le tasche, si può comprare un bel manifesto degli anni ’20 per alcune centinaia di euro per arrivare a decine di migliaia di euro per i poster più ricercati e rari. Ci sono infatti pezzi che superano ampiamente le aspettative di stima. Questa tendenza è determinata da una ristretta cerchia di appassionati disposti ad acquistare per importi più considerevoli rispetto alle attese. Ecco perché l’opera inusuale per attrattiva e importanza è sempre

una scommessa interessante, sia per l’esperto che per la casa d’aste.

Si tratta di un mercato domestico o anche internazionale? Il settore dei manifesti d’epoca interessa un pubblico sostanzialmente globale. Grandi collezionisti e commercianti di questa nicchia sono senza dubbio i francesi, gli americani e i tedeschi. L’Italia a braccetto con la Francia restano i Paesi con più offerta cartacea pubblicitaria-turistica.

Che consigli daresti a chi si sta avvicinando a questo mondo per la prima volta?

Le aste di settore e le gallerie specializzate possono essere un buon punto di partenza da cui iniziare a costruire una buona collezione. Anche il tempo permetterà di raffinare la ricerca e di affinare i gusti personali. In aggiunta si raccomanda però di acquistare volumi dedicati a questo colorato mondo così da accrescere la propria conoscenza e competenza.

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“Pneumatici Pirelli per Biciclette”, insegna smaltata di Lamm Lora, produttore Italcomm, Milano. Epoca 1960 ca., misure 67,5 x 47,5 cm. Aggiudicato: 2.600,00 euro.
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BerlinoRomaLondra

Six trends to watch

The real estate sector is a combination of dynamics

The world population are facing a housing shortage

In an investment environment characterised by structurally higher inflation, investing in real estate can serve as a first line of defence for preserving purchasing power. Markus Waeber, Julius Baer’s Head Indirect Real Estate Advisory & Intelligence, highlights six global market trends real estate investors can consider navigating in the current cycle

Factors affecting prices

In the case of real estate, an asset whose value is underpinned to such a large extent by locality, it’s not always easy to draw generalised conclusions in global terms. “It’s certainly true that real estate markets differ greatly from one region to another – and even within specific cities or neighbourhoods,” says Markus. “Supply and demand can vary markedly from one economy to the next. You also have to take into account factors such as legal differences, varying tax regulations and foreign investment restrictions.” Examining the market through an international lens does shed light on certain patterns and correlations, however.

Take the current macroeconomic environment: against a backdrop of tightening monetary policy and expanding property yields, the cash flow yield from real estate becomes a relatively larger component of the total return. In such times, real estate investors generally focus on property segments like the residential or logistics market, which offer the potential for rental growth that offsets current inflation.

“Identifying the broader trends requires a combination of macro-level analysis with a deep understanding of local market dynamics,” says Markus. “Clients want to understand how changes in economic indicators at a global level might trickle down to affect the local real estate markets in which they operate.”

Below, Markus shares with us six directions of travel on the real estate market and how international investors might be able to turn them to their advantage.

Focus on rental housing

Around the world, populations are facing a housing shortage.

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Atene

Rising construction costs, rapid urbanisation, population growth and scarcity of land – especially in and around cities – have all combined to create a market of short supply and high demand. In an environment with elevated house prices and rising interest rates, many first-time buyers will struggle to get a mortgage. Hence, residential demand is shifting away from owner-occupied housing towards the rental sector. This makes the rental residential sector an increasingly attractive proposition for investors. Historic property market data shows that residential rental income has the potential to deliver attractive riskadjusted returns and provides a strong hedge in times of higher inflation. With an annual transaction volume of over USD 200 billion, the US is by far the largest and most liquid rental housing market in the world. In Europe, Germany also offers a very liquid rental housing market, with almost USD 20 billion of annual transaction volume.

Go green for long-term yield

Incorporating green building principles into your investment strategy not only demonstrates a commitment to mitigating climate risk but can also bring healthy returns. The arrival of new resourcesaving technologies like solar panels, robust insulation, and water-saving devices offer investors potential for long-term savings and increased profitability. They are also increasingly called for to meet the stricter

regulations and incentives being implemented by governments to promote sustainable construction and operation of buildings. Recent years have seen considerable discussion around the existence of a so-called ‘green building premium’, whereby occupiers pay higher rents for green certified commercial property and investors pay more capital to purchase such assets.

A study by MSCI, taking in prices paid for offices in London and Paris, shows that a premium has emerged for buildings that have sustainability ratings from building standards authorities versus those that have not yet achieved those standards. In the longer term, the greater risk to a building’s value implied by high emissions will also be accounted for in the valuation process. The market price of such properties will reflect the capital needed to make the climaterelated upgrades necessary.

Logistics are a moving proposition

The rise of e-commerce has greatly increased the demand for logistics centres and distribution facilities. As more consumers shop online, there is a need for efficient storage, sorting, and transportation of goods. Investing in logistics centres allows investors to tap into this expanding market and benefit from the growth of e-commerce.

This sector has proven to be especially popular with institutional investors, including pension funds, private equity funds, and real estate investment trusts (REITs). Its lure

lies, among other things, in the fact that logistics centres offer income stability because they attract longterm leases from reputable tenants, including e-commerce giants. It’s also worth remembering that, due to the need for efficient distribution and supply chain operations, logistics centres are usually found in strategic locations, with proximity to major transportation hubs, motorways, ports and urban centres. In particular, logistics centres for the last mile close to urban centres will become more important in the future.

Ride the wave of reshoring

The concept of ‘reshoring’, whereby manufacturing or business operations are relocated back to the home country, has gained increasing momentum in recent years. The Covid pandemic and geopolitical uncertainties highlighted vulnerabilities in global supply chains, leading to disruptions in transportation, logistics, and the availability of essential goods.

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PRIVATE
Hong Kong

The trend has also been driven by rising wage costs in traditional offshoring locations and the increasing automation and robotisation of production processes. In response, many companies have rethought their supply chain strategies to enhance resilience and reduce their reliance on overseas economies. These reshoring efforts require significant capital expenditure and give rise to opportunities for investors. Investing in well-located industrial properties that provide suitable infrastructure and amenities can yield attractive rental income and potential capital appreciation. In some cases, reshoring may involve repurposing or revitalising existing real estate assets, allowing investors to explore opportunities from redeveloping or adapting existing properties into modern industrial spaces.

Space as a service

With the possibility to work remotely from anywhere in the

world, the traditional office landscape will look different in the future. Global companies might still need headquarters in a central business location for representation and collaboration purposes, but they probably do not need offices in each city or country in the world. With that in mind, flexible office providers can be an attractive alternative for global corporates today. Here, companies can choose from a variety of additional services including IT, cleaning, food and concierge services in addition to the traditional office space. Similarly, the life science real estate market provides attractive investment options with an increasing demand for fully equipped laboratory spaces. This allows start-up companies to spend their money on research and development rather than devoting capital expenditure to fit out their labs. Compared to traditional offices, lab spaces often prove to be a more defensive investment as researchers

in the life science industry will need the facilities of their laboratory and therefore cannot work remotely.

Make inroads into infrastructure

When we think of real estate investing, we automatically picture buildings, be they commercial properties like office space or manufacturing facilities, or residential property such as family homes or apartment blocks. But don’t ignore infrastructure, that is, investments involving the purchase, development or operation of physical assets that provide essential services or support economic activity.

Infrastructure investments are particularly attractive to investors during times of economic volatility such as the present because they are non-cyclical. They provide critical services, support societal functioning and (literally) pave the way for economic activity, providing a degree of insulation against economic downturns. These assets often have long lease periods ranging from several years to several decades, and can thus generate stable and predictable cash flows over the long term. For example, airports or toll roads typically generate revenue through user fees or lease payments. With rising government deficits in many countries and the push for the energy transition, there is growing demand for private capital to bridge the gap between the targeted infrastructure capex and the potential government spending.

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Rising construction costs, rapid urbanisation, population growth and scarcity of land have all combined to create a market of short supply and high demand

TESTIMONIAL

L’ATELIER DU SAC HA SCELTO ELISABETTA CANALIS PER LA SUA

COLLEZIONE FW23

Elisabetta Canalis è la protagonista delle proposte del brand L’Atelier Du Sac a partire dalla collezione FW 23. Modella, attrice e presentatrice televisiva, è conosciuta a livello internazionale per il suo stile e carattere e per le frequentazioni del passato con l’attore George Clooney. L’Atelier du Sac è un marchio italiano di borse di lusso conosciuto per la sua maestria artigianale e l’eleganza dei suoi design. Ogni creazione di L’Atelier du Sac infatti è realizzata a mano con materiali pregiati e attenzione ai dettagli. Nella campagna, Elisabetta Canalis indossa i modelli più iconici di L’Atelier Du Sac. Una collaborazione svelata dagli scatti del fotografo di moda Andrea Varani che fa emergere una bellezza simbolo di un carattere identitario e deciso. Atelierdusac.com

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DI FRANCESCA VERCESI

FASHION

GEORGINA RODRÍGUEZ

Georgina Rodríguez, modella, influencer e star televisiva argentina, è stata scelta come volto della nuova campagna pubblicitaria FW23 di Guess e Marciano. Diretta da Paul Marciano, creative director di Guess Inc., gli scatti sono stati realizzati dalla fotografa italiana Nima Benati, nominata tra gli Under 30 di Forbes per la categoria Arte e Cultura. “Volevamo immortalare una giornata tipo nella vita di Georgina, svelando tutto il glamour della quotidianità di una vera superstar”, spiega Paul Marciano. Prendendo ispirazione dalla sontuosità del mondo di Georgina, la campagna è stata girata nello storico Hotel Santo Mauro di Madrid, risalente al XIX secolo. Con lo sfondo dei lussuosi giardini privati e delle regali camere dell’hotel, Georgina risplende come una moderna “It girl” con un’allure da star. In questa campagna, Georgina esprime lo spirito della nuova linea grazie al suo appeal inconfondibile. Una collezione che presenta un’ampia gamma di capi eleganti e trendy, abiti femminili e sexy, maglieria e coordinati dalle texture lucide e vellutate con tagli che mettono in risalto le forme.

A fare da sfondo ai capi della nuova collezione i magnifici interni delle camere. Guess.eu

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IL NUOVO VOLTO DI GUESS E MARCIANO

FORNITURE

ECCO CUORE LIGHT, LA NUOVA COLLEZIONE DE IL GIARDINO DI CORTEN

Si chiama Cuore Light ed è la nuova collezione realizzata da Il Giardino di Corten che personalizza con gusto uno spazio. Si tratta di un oggetto di arredo realizzato in acciaio Corten che personalizza un giardino o un interno. Il Giardino di Corten è il marchio che ha fatto emergere la capacità rigenerativa dell’acciaio Corten, materiale nobile, versatile, durevole e sostenibile. Versatile perché si trasforma in base alle condizioni climatiche, al luogo in cui viene esposto e all’estro creativo di chi lo sceglie. Sostenibile perché non necessita di manutenzione e, alla fine di un ciclo di utilizzo estremamente lungo, totalmente riciclabile. Durante il processo di ossidazione, che varia dai 6 ai 12 mesi, il Corten rilascia una polvere di ossidi che arresta la corrosione e crea una superficie ruvida e porosa, che cambia tonalità con il trascorrere degli anni fino a raggiungere un raffinato colore bruno. Se la patina superficiale viene intaccata, il processo di ossidazione riparte fino a costruire una nuova protezione. Il termine stesso, Corten, rappresenta una sintesi delle sue proprietà. Nasce, infatti, dall’incontro di due espressioni inglesi, CORrosion resistance, resistenza alla corrosione, e TENsile strength, resistenza a trazione. Ed ecco che Cuore Light è disponibile nelle versioni XXS, XS e S. Ilgiardinodicorten.it

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La presente comunicazione di marketing è pubblicata da MSIM Fund Management (Ireland) Limited. MSIM Fund Management (Ireland) L imited è regolamentata dalla Banca centrale d’Irlanda. MSIM Fund Management (Ireland) Limited è costituita in Irlanda come società privata con numero di registrazione 616661 e ha sede legale presso The Observatory, 7-11 Sir John Rogerson’s Quay, Dublin 2, D02 VC42, Irlanda.

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OCEANSKY CRUISES E LES ROCHES: UNA PARTNERSHIP PER VIVERE VIAGGI DI LUSSO NELL’AVIAZIONE SOSTENIBILE

OceanSky, la compagnia aerea di dirigibili impegnata nell’aviazione sostenibile, ha avviato una partnership con Les Roches, una delle università svizzere più attive nell’ospitalità di lusso. Insieme svilupperanno i protocolli di servizio che definiranno il futuro dei viaggi aerei esclusivi, che porteranno i passeggeri in viaggio verso il polo nord durante la loro prima spedizione. Il dirigibile avrà una gondola passeggeri con cabine dotate di bagno privato, una terrazza panoramica e tutti i servizi che caratterizzano un hotel di lusso. Gli interni del dirigibile includeranno anche un bar, un ristorante, un salone panoramico, aree per praticare lo yoga e un piccolo salone simile a un teatro per presentazioni e riunioni.

“Il nostro obiettivo è far volare e atterrare, per la prima volta nella storia, un dirigibile di grandi dimensioni

con 16 passeggeri più l’equipaggio, al polo nord geografico”, ha detto Gonzalo Gimeno, responsabile marketing di OceanSky Cruises.

Dal 2021, OceanSky Cruises è integrata in Spark, Innovation Sphere di Les Roches. Carlos Díez de la Lastra, ceo di Les Roches, ha detto: “Attraverso la cooperazione in progetti innovativi come OceanSky Cruises, ci mettiamo alla prova per lavorare in modo collaborativo e rendere il turismo di lusso una realtà in luoghi irraggiungibili, promuovendo al contempo i valori della sostenibilità”.

OceanSky si impegna a portare nei cieli l’aviazione sostenibile. I dirigibili sono uno dei mezzi di trasporto più ecologici e producono molte meno emissioni di carbonio rispetto agli aerei tradizionali.

Oceanskycruises.com

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TRAVEL

Difendersi dal caldo

Attraverso il sudore, evitiamo un eccessivo incremento della temperatura corporea

Abitudini e alimentazione corretta possono alleviare i problemi

Gli ultimi anni ci hanno abituato a temperature molto elevate, anche sul finire dell’estate, a causa dei cambiamenti climatici, dell’inquinamento e dello scarso ricircolo d’aria. Per altro l’umidità complica le cose, specialmente nei grandi centri urbani come Roma e Milano.

Rischi per l’organismo

Ma veniamo alle cause. Sudiamo per mantenere la temperatura corporea costante in quanto, se la temperatura corporea superasse i 40 gradi, potrebbero generarsi problemi non di poco conto, a cominciare dal cervello. Dunque il nostro corpo produce sudore per “raffreddarci”, ma il processo di raffreddamento avviene solo se il sudore evapora. Infatti,

solo in questo modo, tramite quello che si chiama calore latente di evaporazione, disperdiamo energia sotto forma di calore.

È molto importante prestare attenzione a questa funzione del corpo umano. Bisogna indossare indumenti che permettano l’evaporazione del sudore; per questo infatti vengono prodotti i cosiddetti indumenti tecnici per la pratica sportiva.

L’evaporazione è molto più difficile quando c’è già dell’acqua nell’aria, ovvero umidità; per questo si parla di temperatura percepita, a indicare il fatto che sentiamo una temperatura più elevata a causa della difficoltà di far evaporare il nostro sudore. Così il nostro corpo, nel disperato tentativo di raffreddarsi, produce ancora più sudore, ma se

questo non riesce a evaporare, non si ottiene il risultato sperato.

Le raccomandazioni

Dunque dovremmo solo cercare di compensare la cosa, bevendo almeno due litri d’acqua al giorno. Avrete notato, assaggiandolo, che il sudore è salato, pertanto ci serve sale (durante l’estate magari aggiungerne un po’ nei cibi). Eventualmente possiamo considerare l’integrazione di magnesio e potassio. Attenzione, poi, alle bevande pronte poiché contengono anche carboidrati. Questi ultimi durante l’attività fisica possono essere utili, ma hanno un apporto calorico tutt’altro che da trascurare.

www.nutrics.it

DI ROBERTO CANNATARO / roberto-cannataro-rd-79a70938
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Gli Angeli più ricchi

Dopo quattro anni, Victoria’s Secret prepara il ritorno agli show

Lima, Bunchen, Klum e Hadid tra le più pagate del celebre marchio di intimo

PATRIMONI

L’iconico show di Victoria’s Secret prepara il suo ritorno entro la fine del 2023, dopo uno stop di quattro anni dettato da un calo delle vendite e dalle accuse di non essere abbastanza inclusivo.

La passerella su cui per 24 anni abbiamo visto sfilare gli “Angeli” eletti dal noto marchio di underwear – da Adriana Lima a Gisele Bundchen, da Heidi Klum a Gigi Hadid – si rinnova oggi in chiave più inclusiva, aprendo le porte a modelle trans, come Valentina Sampaio ed Emira D’Spain, plus size, come Paloma Elsesser e con sindrome di Down, come Sofia Jirau. Di recente, in una dichiarazione rilasciata a The Hollywood Reporter, un portavoce di Victoria’s Secret ha infatti sottolineato l’intenzione di “rafforzare l’impegno a sostenere le voci delle donne e la loro unicità”. Nell’attesa della nuova versione dello show, The Sun ha stilato una classifica degli “Angeli” di Victoria’s Secret più ricchi di sempre. Eccola.

TOP LIFE
DI SARA MORTARINI
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1. GISELE BUNDCHEN ANGELO DI VICTORIA’S SECRET DAL 1999 AL 2006
ETÀ:
42 ANNI 2. HEIDI KLUM ANGELO DI VICTORIA’S SECRET:
DAL
1998 AL 2010
ETÀ: 49 ANNI
3. ADRIANA LIMA ANGELO DI VICTORIA’S SECRET DAL 1999 AL 2018
ETÀ:
41 ANNI 4. TYRA BANKS ANGELO DI VICTORIA’S SECRET DAL 1995 AL 2005
ETÀ:
49 ANNI
PATRIMONIO STIMATO: 400 MILIONI DI DOLLARI PATRIMONIO STIMATO: 160 MILIONI DI DOLLARI PATRIMONIO STIMATO: 98 MILIONI DI DOLLARI PATRIMONIO STIMATO: 90 MILIONI DI DOLLARI RANKING

L’ULTIMO QUADRO DI KLIMT BATTUTO ALL’ASTA PER UNA CIFRA RECORD

Asta da record per l’ultimo ritratto dipinto da Gustav Klimt.

Il quadro intitolato la “Dama con ventaglio” è stato venduto da Sotheby’s a Londra per 74 milioni di sterline (86 milioni di euro): è il prezzo più alto mai pagato per un’opera d’arte in Europa. Il record precedente era stato fissato dalla scultura intitolata “Walking Man I” di Alberto Giacometti, venduta nel 2010 per 76 milioni di euro. Il dipinto della “Dama con ventaglio” (dama la cui identità è tuttora sconosciuta) fu iniziato nel 1917 ed era ancora sul cavalletto quando Klimt morì inaspettatamente all’apice nel 1918, a 55 anni di età.

VENDUTA LA VILLA DI CHRISTIAN DE SICA E SILVIA VERDONE

È stata venduta la villa di Christian De Sica sull’isola di Capri.

La storica dimora da circa 250 metri quadri – costruita tra il 1900 e il 1903 dal pittore e poeta simbolista statunitense Elihu Vedder – era sul mercato da diverso tempo.

Il prezzo non è stato reso noto, ma considerando che gli immobili di fascia alta viaggiano sui 9mila euro al metro quadro sull’esclusiva isola, potrebbe aggirarsi sui 3 o 4 milioni di euro. La casa, acquistata da De Sica insieme alla moglie

Silvia Verdone nel 1996, è realizzata in stile caprese ed è distribuita su due piani con tanto di terrazze panoramiche. A completare il tutto, un grande giardino e una dependance indipendente utilizzata come zona Spa.

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TOP LIFE
CAPRI ARTE

More than an investment

difference
Trust is the most important asset in the wealth management industry The mix of technology and human touch allows you to make the
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In this article, Stephen Harris, editor and ceo of ClearView Financial Media looks at what he used to think was the core mission of wealth management, and how this has changed

Some years ago, I was the editor of this news service before being relieved of that duty by the current, more competent, incumbent. During my tenure I wrote several opinion pieces, but one sticks in my mind.

An olistic view

The article was a monologue about the essence of wealth management. My opinion at the time was that investment management was at the heart of wealth management and that everything else was in a very real sense peripheral. It got a reaction!

It may not surprise the reader to learn that this rather naïve view has been tempered over the years but perhaps not in the way that immediately springs to mind. My thinking on the matter has morphed through several stages. I have been enamored of the widelyheld view that wealth management should be seen in the round – that its essence is to be an holistic magus at the center of the client’s finances, lifestyle and legacy – controlling and guiding the uninitiated through twists and turns of sophisticated advice and advisors. This extends even more widely in the upper reaches of wealth,

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particularly in the US where it is described as integrated wealth management and encompasses family dynamics and psychology. I was recently at a wealth management conference in New York where it was only at the end of the day that I realized that investments or investment management hadn’t been mentioned at all – and it didn’t even seem strange.

Worthy though this approach is, I reckon that something else lies at the very heart of wealth management. And that something is providing the client with the warm feeling of knowing that someone has “got your financial back.” It’s about knowing that you can trust an individual or organization to have everything in place, that nothing has been missed and that everything has been accounted for. Properly.

The role of robo-advisory

It’s knowing that you will be onboarded in a smooth, efficient, and timely way with minimal needless repetition and that if artificial intelligence can be used in the AML process, then it will be. Investments can go up and down. We all know that, and most clients will accept short-term losses with good grace and look to the long term. With robo-advisors and commoditized investment strategies, ETFs and standardized portfolios, investment is no longer the differentiator that I once thought

it was. But if a client finds a basic error in a report or if a transaction is not correctly settled then trust is destroyed, and the question is asked: “What else has gone wrong that I’ve missed?”.

Clients want the assurance that their wealth manager is not making mistakes and don’t want the bother of having to check everything just in case they are. Giving that peace of mind and a smooth, painless service is the differentiator –investment management, wealth planning and other core activities are a given.

A judicious use of It

The solution is, of course, the judicious use of relevant technology. There is much merit in the argument that wealth management is a people business. It is. But not when it comes to

the production and oversight of statements, transfers, and settlements that well deployed automation can bring.

I think the industry understands this and there’s certainly much interest in new technologies that achieve the ends I’ve outlined, whether it is outsourced or in house, on-premise or SaaS-based, best of breed or all-in-one. Wealth management is also waking up to the possibilities of artificial intelligence and machine learning – not only in the KYC process, but also in curating financial and market information in personalized formats.

In short, I’m now convinced that getting the basics right, through intelligent automation, is the key to differentiation and is now the essence of good wealth management. Businesses in our sector should ignore this at their peril!

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It’s knowing that you will be onboarded in a smooth, efficient, and timely way with minimal needless repetition and that if artificial intelligence can be used in the AML process, then it will be

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