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TOMMASO CORCOS

Leadership di qualità Fideuram ISPB consolida la crescita e accelera sui giovani banker

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OTTOBRE 2023


Materiale di marketing

INVESTIRE IN MODO SOSTENIBILE CON CHIAREZZA INVESTIRE IN MODO SOSTENIBILE CON CHIAREZZA Investire in fondi sostenibili significa anche comprendere esattamente in cosa si sta investendo.

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Capitale a rischio. Il valore degli investimenti e il reddito da essi derivante sono soggetti a oscillazioni al rialzo o al ribasso e non sono garantiti. L’investitore potrebbe non recuperare l’importo inizialmente investito.

Messaggio Promozionale: Prima dell’adesione leggere il Prospetto e il PRIIPs KID disponibili su http://www.ishares.com/it,

Capitale a rischio. valoredei degli investimenti e il reddito che contengono unaIlsintesi diritti degli investitori. Informativa di Legge. Pubblicato da BlackRock (Netherlands) B.V. BlackRock (Netherlands) B.V. è autorizzata e disciplinata dall’Autorità per i mercati finanziari olandese. Sede legale: Amstelplein da essi derivante sono soggetti a oscillazioni al rialzo 1, 1096 HA, Amsterdam - Tel.: 020 – 549 5200 - Tel.: 31-20-549-5200. Iscrizione al Registro delle Imprese n. 17068311. o ribasso e non sono garantiti. L’investitore potrebbe Per informazioni sui diritti degli investitori e su come presentare A al tutela dell’utente le telefonate potranno essere registrate. non recuperare l’importo inizialmente investito. reclami, visitare https://www.blackrock.com/corporate/compliance/investor-right disponibile in italiano. © 2023 BlackRock, Inc. Tutti i diritti riservati. 3046038


EDITORIAL Cinque fattori di successo trasferimento di ricchezza di 68.000 miliardi di dollari dai baby boomers ai millennials entro il 2030. 3. Accogliere il cambiamento Quasi il 90% degli investitori istituzionali che hanno partecipato al sondaggio ritiene che l’uso di tecnologie dirompenti (tra cui big data, AI e blockchain) porterà a migliori ANDREA risultati e rendimenti del loro portafoglio. GIACOBINO Tuttavia, nonostante gli investimenti e la diffusione di queste tecnologie, questa è l’area delle aspettative degli investitori che i gestori patrimoniali continuano a trovare più impegnativa. 4. Fornire servizi su scala in presenza di pressioni sui costi e sulla concorrenza Con l’accelerazione della concentrazione del settore, PwC prevede che i primi dieci gestori patrimoniali controlleranno circa la metà di tutte le attività dei fondi comuni a livello globale entro il 2027. Oltre a svolgere un ruolo sempre più importante nel finanziamento e nell’influenza dell’economia reale, alcuni gestori patrimoniali potrebbero considerare un approccio più olistico al benessere finanziario, con soluzioni bancarie e assicurative ottenute attraverso fusioni e acquisizioni (m&a), joint venture o alleanze. 5. Resistere all’intensificazione dei controlli Il 60% dei gestori patrimoniali ritiene che le competenze in materia ambientale, sociale e di governance (Esg) saranno essenziali per il loro team di gestione del portafoglio nel mercato attuale, sebbene sia sempre più difficile trovare i talenti giusti. Oltre a ciò, la crescente attenzione per il potere delle AWM sull’economia solleva domande fondamentali sullo scopo e la rilevanza di tali organizzazioni. 3

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Secondo uno studio recente di PwC, entro il 2027 ben il 16% delle organizzazioni di asset e wealth management (AWM) esistenti sarà stato fagocitato o sarà caduto in disgrazia, il doppio del tasso storico di turnover. Questo dato deriva da un sondaggio condotto su 250 gestori patrimoniali e altrettanti investitori istituzionali: il settore AWM è alle prese con una serie di sfide esistenziali che superano quelle di qualsiasi epoca precedente. Aree già da tempo critiche - trasformazione digitale, cambiamento delle aspettative degli investitori, consolidamento e “retailisation” stanno guadagnando terreno e ponendo nuove domande in un contesto di sconvolgimenti sociali, economici e geopolitici. Di fronte a queste sfide, gli operatori dovrebbero concentrarsi su come adattarsi con successo per prosperare all’interno di un contesto in continua evoluzione. Cinque sono gli imperativi chiave per la sopravvivenza e il successo. 1. Superare gli sconvolgimenti che si verificano una volta nella carriera L’inflazione, la volatilità del mercato e i movimenti dei tassi d’interesse saranno di gran lunga le maggiori preoccupazioni per gli investitori e i gestori patrimoniali nei prossimi 12-24 mesi. In questo ambiente esigente e post-Covid, sarà difficile battere il mercato e persino i depositi a basso rischio e i fondi del mercato monetario. 2. Avvicinarsi al cliente L’apertura dei mercati privati e i cambiamenti nell’allocazione degli investimenti - tra cui una maggiore domanda di Etf - stanno trasformando il panorama competitivo e le frontiere della crescita, in un contesto di


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PB Awards 2023 Ottava edizione dell’evento che assegna riconoscimenti ai protagonisti del mercato Appuntamento a Milano, presso la sede di Piazza Affari, il 14 novembre DI L.D.O.

È iniziato il percorso di avvicinamento ai PRIVATE Banking Awards, in programma il 14 novembre prossimo a Milano, presso Palazzo Mezzanotte, a partire dalle 18.30. Nella sede di Piazza Affari verranno consegnati i riconoscimenti ai principali protagonisti del mercato.

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L’evoluzione del settore Quindi non solo le banche specializzate nel private banking e le divisioni pb dei gruppi bancari, ma anche i family office, gli avvocati, i fiscalisti e gli altri advisor. L’obiettivo della rivista PRIVATE, sin dalla sua nascita, è di seguire e raccontare tutta la filiera del private banking, settore con caratteristiche peculiari rispetto alle altre realtà che si occupano di gestione e valorizzazione dei patrimoni familiari. Nel tempo sono cresciuti non solo i patrimoni in gestione, ma

anche il numero di Aziende che se ne occupano e i professionisti che gravitano intorno al settore. La pianificazione finanziaria ha preso sempre più corpo tra i detentori di grandi patrimoni e questo ha reso necessario affiancare ai private banker una serie di altre figure specializzate in tematiche di protezione e valorizzazione degli asset familiari e imprenditoriali. Negli anni, i PRIVATE Banking Awards si sono affermati come l’appuntamento di riferimento per il settore, a riconoscere aziende e professionisti che maggiormente si sono distinti sul mercato. Quella di novembre sarà l’ottava edizione dell’evento organizzato da questo mensile nel quadro della piattaforma ForbesLIVE. Nel corso della serata verranno premiati i principali protagonisti del mercato italiano relativo alla gestione dei grandi

patrimoni e agli investimenti alternativi, nel corso una cena di gala alla quale prenderanno parte oltre 300 top manager delle principali realtà italiane e internazionali. Le selezioni In queste settimane, una giuria di esperti è chiamata a individuare i profili che maggiormente si sono distinti durante l’anno in corso. L’edizione 2023 prevede 32 riconoscimenti: dai banker alle private bank, dalle società di private equity ai family office, dai club deal alle realtà specializzate negli investimenti crossborder, dagli advisor agli avvocati che operano nel settore, dagli specialisti degli investimenti alternativi alle società che maggiormente si sono distinte sul fronte dell’innovazione, sia tecnologica, che in termini di business model.


In queste pagine alcuni momenti dei PRIVATE Banking Awards 2022.

CATEGORIE 2023 24 TOP PRIVATE BANK ADVISOR 25 TOP PRIVATE BANK FOR TERRITORY 26 TOP PRIVATE MARKETS 27 TOP SUSTAINABLE BANK 28 VALUE PROPOSITION INNOVATION 29 WEALTH MANAGEMENT INNOVATION 30 WEALTH PROTECTION 31 WEALTHTECH 32 WOMAN OF PRIVATE BANKING

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13 INDEPENDENT CROSSBORDER ADVISORY 14 INDUSTRY TESTIMONIAL 15 INNOVATIVE & SUSTAINABLE STRATEGIES 16 TOP INTERNATIONAL BANK 17 MEDIUM ITALIAN PRIVATE BANK 18 PRIVATE EQUITY 19 TOP INTERNATIONAL PRIVATE BANK 20 TOP ITALIAN PRIVATE BANK 21 TOP MANAGER ITALIAN PRIVATE BANK 22 MANAGING DIRECTOR  INTERNATIONAL PRIVATE BANK & WEALTH MANAGEMENT 23 TOP BANK WEALTH MANAGEMENT

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1 ALTERNATIVE INVESTMENTS 2 BEST LAWYER 3 BEST VALUE GENERATION 4 BIG ITALIAN PRIVATE BANK 5 BOUTIQUE 6 BUSINESS MODEL INNOVATION 7 CEO 8 CLUB DEAL 9 CONSULTANT 10 CUSTOMER EXPERIENCE INNOVATION 11 ESG 12 FAMILY OFFICE


10 anno 9 - numero 10 mensile registrato presso il Tribunale di Milano al n°187 dell’11 giugno 2015 Editore BFC MEDIA Spa Via Melchiorre Gioia, 55 - 20124 Milano Tel. (+39) 02.30.32.11.1 - Fax (+39) 02.30.32.11.80 info@bfcmedia.com Presidente e amministratore delegato Elio Pariota pariota@bfcmedia.com Vicepresidente Rodolfo Errore errore@bfcmedia.com Direttore editoriale Alessandro Rossi rossi@bfcmedia.com Direttore responsabile Andrea Giacobino giacobino@bfcmedia.com Redazione di Milano Luigi dell’Olio dellolio@bfcmedia.com Opinioni Roberto Cannataro, Denis Cecchetti, Fabio Coco, Angelo Deiana, Roberto Falzoni, Marcello Gualtieri, Antonella Massari, Maria Grazia Rinaldi, Alessia Zorloni Hanno collaborato Stefano Fossati, Sara Mortarini, Giacomo Nicolella Maschietti, Francesca Vercesi Graphic design Massimiliano Vecchio vecchio@bfcmedia.com Pubblicità Michele Gamba gamba@@bfcmedia.com Mob. (+39) 393.95.010.95 Gestione abbonamenti Direct Channel SpA - via Mondadori, 1 T20090 Segrate (Milano) Tel. 02 49572012 – abbonamenti.bfc@pressdi.it Il costo di ciascun arretrato è di 10,00 euro Servizio Arretrati a cura di Press-di Distribuzione Stampa e Multimedia S.r.l. – 200090 Segrate (MI). Per le Edicole richieste tramite sito: https://servizioarretrati.mondadori.it Per Privati collezionisti richieste tramite email: collez@mondadori.it oppure tel.: 045.888.44.00 nei seguenti orari: lunedì-giovedì 9.00-12.15/13.45-17.00 venerdì 9.00-12.15/13.45-16.00 costo chiamata in base al proprio operatore, oppure fax a numero: 045.888.43.78 Stampa TEP Arti Grafiche Srl Strada di Cortemaggiore, 50 - 29100 - Piacenza (PC) Tel. 0523.504918 - Fax. 0523.516045 Distributore esclusivo per l’Italia Press-di Distribuzione stampa e multimedia srl via Bianca di Savoia, 12 - 20122 Milano

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Foto by Laila Pozzo

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C O N T E N TS

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MARKETS

OPINIONS

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Leadership di qualità

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Il ruolo delle assicurazioni

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Colm Kellher sotto la lente

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Too big to manage

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I cambi di poltrone

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A complex context

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0tde in pillole

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Passaggio di testimone

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La dinastia dei Beltrame

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Semplicità del lusso

Le competenze soft fanno la differenza

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Guida l’inflazione

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Spazio all’open finance

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San Marino fa scuola

104 Extended Longevity

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86 INVESTMENTS

LIFESTYLE

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Collezioni di lusso

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Molecola magica?

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Tra protezione e rendimento

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Cronografi esclusivi

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Portafogli in evoluzione

68

Genio in sella

46

Beyond Investment punta sull’esperienza

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In vetta alle Highland

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Banca Generali cresce in Svizzera

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Champagne unico

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Fragranze dall’orto

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Capolavoro leonardesco

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Paglieri lancia Fiori di Luna

100 Cibo, occhio alle quantità 102 Donne al vertice

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OPINIONISTS & CONTRIBUTORS

ROBERTO FALZONI Nome storico della finanza svizzera specializzata nella gestione dei grandi patrimoni, è fondatore e proprietario di Denarius Conseils & Gestion SA, multifamily office basato a Ginevra. pag. 40

ANGELO DEIANA Presidente di Confassociazioni e Anpib (Associazione nazionale private & investment bankers), è considerato uno dei maggiori esperti italiani di economia della conoscenza. pag. 50

ALESSIA ZORLONI Direttore del Master in Art market management all’Università Iulm, ha fondato Art Wealth Advisory, specializzata nell’offerta di servizi di art advisory e nella formazione executive. pag. 60

MARCELLO GUALTIERI Socio fondatore e componente del consiglio direttivo dell’associazione Duchini-Studio del pensiero economico, è docente di Economia Politica all’Università di Torino. pag. 80

MARIA GRAZIA RINALDI Laureata in psicologia del benessere e iscritta all’albo degli psicologi. Master in Pnl, ha frequentato corsi e seminari su comunicazione efficace, persuasione e public speaking. Da 10 anni si occupa di selezione dei consulenti finanziari e dei private banker. pag. 82

FABIO COCO Avvocato, socio di Zitiello Associati, assiste clienti italiani e internazionali nell’ambito della consulenza e assistenza in materia di diritto bancario, finanziario e assicurativo.. pag. 84

DENIS CECCHETTI

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ANTONELLA MASSARI Laureata all’Università Bocconi, a lungo nell’organico di UniCredit con ruoli di responsabilità crescente, dal 2017 è segretario generale e membro del consiglio di amministrazione di Aipb. pag. 22

Direttore generale dell’Agenzia per lo Sviluppo economico - Camera di Commercio di San Marino. Manager di lungo corso nella riorganizzazione e ristrutturazione di aziende. pag. 90



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INTERVIEW


INTERVIEW TOMMASO CORCOS

Leadership di qualità Fideuram - ISPB accelera sui giovani banker puntando su valori e formazione Corcos (ad): “Si cresce insieme, facendo leva su relazioni che durano nel tempo” DI LUIGI DELL’OLIO

Con azionario e obbligazionario in calo a due cifre percentuali,

Gli investimenti in asset non quotati fanno parte delle opportunità per i portafogli private, ma senza forzature Si tratta di una categoria che richiede un elevato livello di consapevolezza

Detto del passato, cosa vi aspettate da qui in avanti? Molto dipenderà dall’andamento dell’inflazione. Gli stessi analisti sono divisi tra quanti stimano un rientro verso livelli sostenibili già dal prossimo anno e coloro che invece prevedono un lungo periodo di tensione sui prezzi. Arrivati a questo punto, il picco dei tassi è vicino, per cui l’andamento dell’inflazione sarà da monitorare solo nella prospettiva dei tagli al costo del denaro. In ogni caso, anche le ultime semestrali hanno evidenziato il buono stato di 11

L’inflazione che resta elevata, sebbene lontana dai picchi di qualche trimestre fa, la guerra in Ucraina, il rischio crescente di una recessione in Europa. I fattori di tensione non mancano, eppure il 2023 è stato fin qui un anno positivo per i mercati finanziari. Qual è la sua chiave di lettura? Sappiamo che da sempre i mercati si muovono più sulle aspettative che sulle notizie. Evidentemente i fattori di tensione erano già stati prezzati, anzi probabilmente più di quanto fosse opportuno, a giudicare dalle performance negative che hanno interessato le principali asset class nel 2022.

in tanti hanno avuto la tentazione di liquidare le posizioni. Che riscontro avete avuto dai vostri clienti? Ovviamente i casi sono tutti diversi tra loro, ma tendenzialmente i nostri clienti private hanno mostrato una grande maturità, mantenendo una prospettiva di lungo periodo. Questo non significa che sono mancate le preoccupazioni ma, anche grazie a un supplemento di consulenza, non vi è stata una corsa a disinvestire. Una scelta che si è rivelata vincente alla luce di quanto accaduto successivamente.

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Non solo competenze specialistiche. Il private banking è un settore nel quale l’empatia, la capacità di rinsaldare la fiducia nel team e la capacità di fare squadra possono fare la differenza. Come racconta in questa intervista Tommaso Corcos, amministratore delegato di Fideuram - Intesa Sanpaolo Private Banking.


INTERVIEW

Torre Gioia 22, la nuova sede delle società di Wealth Management del Gruppo Intesa Sanpaolo: Fideuram – ISPB, Eurizon, Gruppo Intesa Sanpaolo Vita – e Isybank, la nuova banca digitale.

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salute della gran parte delle aziende quotate e intanto i rendimenti obbligazionari sono tornati a essere competitivi. In questo scenario, riteniamo che portafogli equilibrati e ben diversificati potranno continuare a fare bene. Le incognite non spariranno di colpo e per questa ragione vediamo positivamente le soluzioni che consentono di entrare progressivamente sui mercati.

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G L I ASS E T I N G E ST I O N E , IN MILIARDI DI EURO

I NUMERI

(ALLA FINE DEL PRIMO SEMESTRE)

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G L I A U M I N C O N S U L E N Z A E V O L U TA , IN MILIARDI DI EURO

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L A R AC C O LTA N E T TA , IN MILIARDI DI EURO

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I L N U M E R O D E I P R I VAT E B A N K E R


INVESTIRE NELLA DECARBONIZZAZIONE CON REGOLE NUOVE In Europa, quasi il 70% dei fund selector ritiene che il carbonio e altri temi ESG allineati all’ambiente rappresenteranno obiettivi a elevata priorità nei prossimi 12 mesi.* Tuttavia, poche opzioni di investimento tengono il passo con la portata della rivoluzione della riduzione del carbonio. Scegli un approccio globale grazie al PGIM Jennison Carbon Solutions Equity Fund: • • • •

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Fonte: Ricerca “Il punto di vista dei gatekeeper” di PGIM Investments sui gatekeeper di Europa e Asia, agosto 2023. Il Fondo è un comparto di PGIM Funds plc. Nel Regno Unito, la presente promozione finanziaria è pubblicata da PGIM Limited con sede legale in: Grand Buildings, 1-3 Strand, Trafalgar Square, Londra, WC2N 5HR. PGIM Limited è autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority ("FCA") del Regno Unito (numero di riferimento della società 193418). Nello Spazio Economico Europeo (“SEE”), la presente promozione finanziaria è pubblicata da PGIM Netherlands B.V. con sede legale in Gustav Mahlerlaan 1212, 1081 LA, Amsterdam, Paesi Bassi. PGIM Netherlands B.V. è autorizzata dalla Autoriteit Financiële Markten (“AFM”) nei Paesi Bassi (numero di registrazione 15003620) e opera sulla base di un passaporto europeo. L’investitore è tenuto a prendere visione del prospetto, del supplemento e del Documento contenente le informazioni chiave per gli investitori (“KIID”) o del Documento contenente le informazioni chiave (“KID”), a seconda della giurisdizione (collettivamente, i “Documenti del Fondo”) prima di prendere una decisione di investimento. I Documenti del Fondo possono essere richiesti a PGIM Limited, 1-3 The Strand, Grand Buildings, Trafalgar Square, Londra, WC2N 5HR o scaricati da pgimfunds.com. © 2023 Prudential


INTERVIEW

5,2 miliardi di euro. I private banker sono arrivati a quota 6.682, ma da allora siamo cresciuti ulteriormente.

Tommaso Corcos

Fin qui non ha parlato di private asset, una delle tematiche più gettonate del private banking di questi tempi. C’è una ragione? Gli investimenti in asset non quotati fanno parte delle opportunità per i portafogli private, ma senza forzature. Si tratta di una categoria che richiede un elevato livello di consapevolezza perché, a fronte di buone prospettive di rendimento, occorre accettare orizzonti temporali più lunghi. Quindi a questi asset è bene destinare solo la parte di patrimonio di cui si pensa di non aver bisogno per un po’ di tempo.

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Una prudenza, la sua, insolita a fronte delle laute commissioni che accompagnano i private asset. Credo sia solo questione di buon senso. Per quanto ci riguarda,

abbiamo come stella polare del nostro lavoro la creazione di rapporti duraturi. Per riuscirci, l’ingrediente principale è la fiducia, che va costruita ma anche consolidata negli anni, attraverso le competenze specialistiche e anche la capacità di comprendere tempestivamente i bisogni del cliente. A proposito di Fideuram - Intesa Sanpaolo Private Banking, quali sono i vostri numeri? Abbiamo chiuso il primo semestre del 2023 con asset under management per oltre 343 miliardi di euro, di cui 203 miliardi nel risparmio gestito e 45 miliardi nella consulenza evoluta, che ci rendono leader assoluto in Italia e tra i principali operatori in Europa. La raccolta netta nella prima metà dell’anno è stata positiva per

Su quali profili puntate nel reclutamento? Cerchiamo sia giovani, in prevalenza da formare, sia senior provenienti dalla concorrenza. In entrambi i casi guardiamo alle competenze, ma anche alla condivisione dei valori. Chi sale a bordo deve avere l’ambizione di far bene non solo individualmente, ma in primis come gruppo. Riteniamo che questa caratteristica sia un valore aggiunto del nostro gruppo, ben percepita dal mercato, che si aggiunge a un altro tratto distintivo a livello di gruppo, la capacità di guardare non solo al risultato economico, ma anche alla crescita condivisa. Negli ultimi anni siamo riusciti nel difficile tentativo di abbassare l’età media della rete, con l’inserimento di tanti giovani che hanno portato energie e stimoli nuovi, oltre alla capacità di interfacciarsi con i clienti della loro età, che hanno approcci e linguaggi differenti rispetto al passato. Su quali strategie avete puntato per attrarre i giovani verso una professione che ha elevate barriere all’ingresso, dettate in primis dalla disponibilità di portafogli di una certa consistenza? Agiamo in varie direzioni. Una volta selezionati, i giovani private banker vengono affiancati dai private banker senior che li accompagnano nell’avvio dell’attività. Inoltre, puntiamo


INTERVIEW TOMMASO CORCOS

molto sulla formazione: Fideuram Campus, la nostra academy, proprio quest’anno spegne dieci candeline. Negli ultimi dodici mesi ha registrato un record, ben 475mila ore di lezione, comprese quelle per chi è già nel team. Questo è un altro aspetto che attrae banker giovani e no, la disponibilità di un modello formativo all’avanguardia, con un mix tra tecnologia e presenza in sede, che consente di tenere il passo dell’evoluzione del mercato. Questo è uno dei lavori più belli, ma va continuamente riempito di contenuti. Per restare competitivi occorre rimettersi continuamente in gioco per restare aggiornati sulla regolamentazione, sull’evoluzione dei mercati finanziari, dei settori, così come sulla gestione del rischio. Tra agosto e metà settembre nelle reti Fideuram, Sanpaolo Invest e IW Private Investments siamo a

260 inserimenti, dei quali circa il 40% dall’esterno. Nel 60% dei casi si tratta di giovani e nel 30% di donne, due categorie di persone che, nel momento di scegliere il posto di lavoro, attribuiscono grande attenzione ai valori aziendali e apprezzano la flessibilità nella gestione del tempo, il non dover essere vincolati a timbrare il cartellino e sono animati da uno spirito di imprenditorialità. Oltre alla possibilità di lavorare in digitale. Come vi state muovendo su questo terreno? Stiamo accelerando nella digitalizzazione di tutto il nostro mondo, passaggio fondamentale per continuare a offrire alla clientela un livello di servizio eccellente. La tecnologia, però, dev’essere uno strumento al servizio della relazione con il cliente e questo richiede grandi

A proposito di partnership, puntate soprattutto su operatori internazionali. Perché? Il private banking italiano è molto avanzato sia sul mondo dei prodotti, che dei servizi, ma non ci poniamo confini geografici: se ci sono opportunità per migliorare ulteriormente il servizio ai nostri clienti, guardiamo anche oltreconfine. Ad esempio, nei mesi scorsi abbiamo siglato un accordo con Man Group, società globale di investimento che applica tecnologie all’avanguardia nella gestione 15

Fideuram Campus, la nostra academy, proprio quest’anno spegne dieci candeline Negli ultimi dodici mesi ha registrato un record, ben 475mila ore di lezione

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Presentazione di Fideuram Direct

investimenti anche sul capitale umano. Per questo motivo abbiamo creato nelle reti la figura del digital specialist, un professionista della consulenza con forti attitudini tecnologiche e digitali che supporta il suo gruppo nell’evoluzione digitale. L’ultima novità in questo campo è il potenziamento di Fideuram Direct, piattaforma digitale per i risparmiatori e i trader che vogliono investire da remoto sui mercati finanziari, con il lancio di Direct Advisory, il nuovo servizio di consulenza a distanza per gestire gli investimenti, che si avvale di un team di direct banker. Questo servizio si distingue per equilibrio tra esperienza digitale e relazione umana e un catalogo di offerta di Fideuram Asset Management, al quale si affiancano prodotti dei migliori asset manager internazionali, oltre che per l’utilizzo della piattaforma Aladdin, tra le più sofisticate nella costruzione guidata di portafogli e nella gestione del rischio.


INTERVIEW

dei portafogli. La partnership si concentrerà sulla costruzione dell’offerta con la creazione di una vasta gamma di strategie d’investimento alternative e long-only. A proposito di estero, non dimentichiamo poi che Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking ha una forte presenza in Svizzera tramite Reyl Intesa Sanpaolo e una quota in 1875 Finance Holding AG ed è presente in Lussemburgo con Intesa Sanpaolo Wealth Management, nata dalla fusione di Fideuram Bank (Luxembourg) con Compagnie de Banque Privée Quilvest, che ha superato i 10 miliardi di asset in gestione. Quest’ultima società sta crescendo velocemente, anche attraverso l’ingresso di piccoli team di professionisti.

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In tema di investimenti, sul mercato sembra esservi un ridimensionamento dell’attenzione verso la tematica Esg. Come se lo spiega? Non credo sia corretto parlare di ridimensionamento. In alcune aree, soprattutto negli Usa, il tema è stato politicizzato e questo ha portato a una polarizzazione delle posizioni. Tuttavia, non credo si possano avere dubbi sulla portata delle tematiche Esg: basti pensare al moltiplicarsi di eventi atmosferici estremi, che hanno spinto il segretario generale dell’Onu a dichiarare che ‘è iniziato il collasso climatico’. Non meno rilevanti sono le questioni relative all’inclusione sociale e alla governance. Tutti i settori dell’economia stanno facendo

L’ingresso di Torre Gioia 22

uno sforzo significativo per cambiare i loro processi produttivi, distributivi e organizzativi alla luce delle tematiche Esg. Per quanto vi riguarda a che punto è la transizione ambientale? Ci siamo dati l’obiettivo di arrivare al 2025 con l’85% di prodotti rispettosi delle metriche di sostenibilità e siamo a buon punto per raggiungere l’obiettivo. Ma non ci fermiamo qui: siamo impegnati a sensibilizzare su questi temi tutti i soggetti con i quali ci interfacciamo, dalle aziende nelle quali investiamo ai nostri fornitori e clienti. Quanto a questi ultimi, è importante che acquisiscano consapevolezza che un approccio attivo verso le tematiche della sostenibilità permette di cogliere le opportunità della trasformazione che abbiamo davanti e a contenere i rischi derivanti dalla mancata azione. Come società abbiamo in corso il progetto degli Esg ambassador, con una quarantina di nostri professionisti che si sono candidati per diffondere la cultura della sostenibilità a tutti i livelli del nostro gruppo. Un’ulteriore conferma del senso di responsabilità che caratterizza tutto il Gruppo Intesa Sanpaolo. Si tratta di figure che operano sulla falsariga dei digital specialist, che puntano invece a

diffondere la cultura del digitale al nostro interno. A proposito di tecnologie ma anche di iniziative che vogliono dare un contributo attivo alla società civile, mi piace citare Digital Restart, il primo master in Data Analysis - in collaborazione con Talent Garden - che promuove l’accrescimento e il rinnovamento delle competenze digitali per gli over 40 domiciliati o residenti in Regione Lombardia senza un’occupazione. Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking ha già erogato 75 borse di studio a totale copertura dei costi e ne erogherà ulteriori 25 nell’ultimo trimestre del 2023. Concludiamo con una domanda su di lei: ha degli hobby che riesce a coltivare nei pochi momenti liberi? Sono un accanito lettore di libri. Spazio tra vari generi e ultimamente mi sto appassionando alle tematiche delle nuove frontiere della tecnologia, a cominciare dall’intelligenza artificiale. L’ultimo libro letto? Irriducibile di Federico Faggin, uno degli italiani più attivi sul fronte della Silicon Valley. Nel libro, il fisico e imprenditore mette in relazione gli sviluppi della fisica quantistica con la coscienza umana: una tematica davvero affascinante.



MARKETS

COLLEZIONI DI LUSSO LA DOMANDA SI CONCENTRA SEMPRE PIÙ SULLA FASCIA ALTA DEL MERCATO, CON OPERE DA OLTRE 10 MILIONI DI DOLLARI L’INDICE PARTE DA QUOTA 100 NEL 2009

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SUPERIORE A 10 ML DI DOLLARI

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400 DA 1ML10 ML DI DOLLARI

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DA 250MILA A 1MILIONE DI DOLLARI DA 50MILA A 250MILA DOLLARI SOPRA I 50MILA DOLLARI

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LE VENDITE DI ARTE ONLINE SONO CALATE LO SCORSO ANNO, MA NELL’’ARCO DI UN DECENNIO HANNO MESSO A SEGNO UNA CRESCITA CONSISTENTE (VENDITE IN MILIARDI DI DOLLARI)

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L’ECOMMERCE È DIVENUTO UN CANALE MATURO, CON RITMI DI PROGRESSO PIÙ LIMITATI RISPETTO AL PASSATO


MARKETS MAP

GLI INVESTITORI RIMANGONO OT TIMISTI SULLE PROSPET TIVE DELL’ARTE, ANCHE NEGLI STATI UNITI

PREVALE UN SENTIMENT POSITIVO SULLA VALORIZZAZIONE DEI BENI PERCENTUALE DI RISPONDENTI*

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OTTIMISTA

INCERTO

PESSIMISTA

INDAGINE SU 2.700 PERSONE CON 1MILIONE DI DOLLARI E OLTRE, SENZA CONTARE LE PROPRIETÀ, TUTTI I COLLEZIONISTI D’ARTE ATTIVI

L’INTERESSE PER LE OPERE CONTEMPORANEE È AUMENTATO VERTIGINOSAMENTE NELL’ULTIMO DECENNIO PERCENTUALE RISPETTO AL TOTALE DELLE ASTE D’ARTE

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ALTRO

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FONTE: THE ART BASEL E UBS GLOBAL ART MARKET REPORT, ARTS ECONOMICS (2023) SU DATI DI FORBES; ARTS ECONOMICS (2023) CON I DATI DI ARTORY

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LE IMMAGINI DI FONDO: AMEDEO MODIGLIANI, NUDO SDRAITO B A N KSY, G I R L W I T H B A L LO O N E A N DY WA R H O L, D E B B I E H A R RY


LEGEND DI LUIGI DELL’OLIO

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L’integrazione di Credit Suisse è una sfida non da poco. A guidare Ubs in questa operazione che orienterà il futuro del gruppo elvetico per diversi lustri è Colm Kelleher, che la scorsa primavera è stato confermato alla presidenza con poco meno del 90% dei voti.

“NON NASCONDIAMOCI: QUESTA OPERAZIONE DI INTEGRAZIONE COMPORTA DEI RISCHI, MA ANCHE GRANDI OPPORTUNITÀ”, IL CONCETTO ESPRESSO DA KELLEHER NEL CORSO DELL’ASSEMBLEA, CON LA PRECISAZIONE CHE “SI TRATTA DELLA PRIMA FUSIONE DI DUE BANCHE DI IMPORTANZA SISTEMICA GLOBALE”.


LEGEND COLM KELLEHER

Morgan Stanley

Gli studi

Gli amici di infanzia lo ricordano come un bambino molto competitivo, che puntava sempre a primeggiare nei giochi.

Disciplina ed empatia Underdog

Passioni

Amore per Firenze

Il banker è membro del British Museum Advisory Board, nonché dell’Oriel College e ha ricevuto le chiavi della città di Firenze per le donazioni concesse al capoluogo toscano, che ama da sempre.

Kelleher è sposato e ha tre figli adulti. Vive a Zurigo e per hobby continua a dedicarsi agli studi storici, con una passione particolare per l’esperienza dell’impero bizantino.

Nel discorso inaugurale come presidente di Ubs, avvenuto lo scorso anno, ha sottolineato l’importanza di mettere al primo posto in termini di visibilità l’organizzazione, evitando personalismi.

È stata proprio l’esperienza alla guida dell’investment bank in sofferenza dopo la crisi Lehman Brothers a consacrarlo nel gotha dei banchieri globali. Il merito? A detta degli analisti, la disciplina organizzativa e l’empatia con il personale.

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Carattere competitivo

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Le origini

Nato a Bandom, in Irlanda, è cresciuto con otto fratelli in una famiglia profondamente religiosa. Per sfuggire alla povertà del Paese, i Kelleher si trasferirono a Liverpool.

Ha conseguito un master in Storia presso l’Università di Oxford con l’ambizione di puntare alla carriera accademica, ma il primo stage è arrivato presso la banca londinese Robert Fleming e a quel punto ha completato la sua formazione diventando commercialista.

Trasferitosi a 32 anni presso la sede londinese di Morgan Stanley, ha ricoperto ruoli di responsabilità crescente. Nel 2011 è divenuto ceo di Morgan Stanley International e nel 2016 presidente di tutto il gruppo.


OPINION

Occhio ai pericoli L’Italia è un Paese di grandi risparmiatori, con scarse coperture assicurative In uno scenario ricco di incognite, le polizze assumono un valore crescente DI ANTONELLA MASSARI*

L’Italia potrebbe apparire un Paese abitato da cittadini prudenti, caratterizzato da basso grado di indebitamento privato, bassa propensione al rischio negli investimenti finanziari, preferenza verso l’abitazione di proprietà, alto grado di autofinanziamento degli investimenti delle piccole e medie imprese. Tutti questi comportamenti si associano invece a un’alta esposizione ai rischi, se letti assieme al bassissimo grado di coperture assicurative degli individui e delle imprese e all’elevato grado di liquidità detenuta, specialmente in uno scenario inflazionistico.

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PRIVATE

Punto di svolta Ci troviamo però di fronte a un punto di svolta. La pandemia e il crescente verificarsi di calamità naturali ha aumentato la sensibilità sui temi della protezione, sia del singolo individuo sia della continuità di impresa. Molte piccole e medie imprese, specialmente del Nord, si sono viste improvvisamente private del capo azienda per un evento del tutto inatteso come il Covid. A tutto questo si affiancano altri fattori, che inattesi invece non sono,

L’insurance e il private banking, che hanno nella gestione del rischio una componente essenziale del proprio Dna, si domandano come estendere la protezione per le famiglie e i loro patrimoni in una società che cambia e che portano a una trasformazione progressiva della società con effetti sul welfare: l’allungamento della speranza di vita (passata da 80 anni nel 2000 a 83 nel 2020), il restringimento dei nuclei familiari (le coppie con figli sono passate dal 52% del 1990 al 33% del 2020), la riduzione della natalità (da 1,44 figli per famiglia nel 2008 a 1,24 nel 2020), la mobilità verso l’estero dei giovani (tra il 2011 e il 2020 il numero di coloro che si sono trasferiti all’estero è passato da 50 a oltre 110 mila), la contrazione dell’offerta assicurata dalla sanità pubblica (oggi siamo il Paese con la più alta incidenza in Europa occidentale dell’utilizzo di risparmi familiari per cure e spese mediche). Si tratta di fenomeni che incidono

sulle preoccupazioni delle famiglie, perché in futuro porteranno a una crescita della richiesta di assistenza. Verso un nuovo welfare Un modello di welfare innovativo, che aiuti ad associare il sistema pubblico con l’assicurazione privata, efficace nella condivisione dei rischi e nel promuovere la prevenzione, rappresenta un ambito di comune interesse per l’industria assicurativa e il private banking. Entrambe le industrie, che hanno nella gestione del rischio una componente essenziale del proprio Dna, si domandano come estendere la protezione per le famiglie e i loro patrimoni, compreso quello aziendale, in una società che cambia e si scopre fragile.


OPINION

Il ruolo di una gestione professionale È per questo motivo che sia l’assicurazione che la gestione professionale degli investimenti rappresentano una componente essenziale della pianificazione finanziaria delle famiglie. Entrambe promuovono la stabilità finanziaria che, a sua volta, si traduce in crescita economica e sviluppo. Una più stretta collaborazione tra l’industria assicurativa, produttrice delle forme

di protezione necessarie e l’industria della consulenza professionale della gestione del risparmio, così come è accaduto in passato per l’industria del risparmio gestito, potrebbe avviare un processo virtuoso. Portare l’incidenza dei premi danni non auto sul Pil, oggi al’1,1%, a valori più confrontabili con la media europea del 2,3%, significa rimuovere un punto di debolezza e fragilità delle nostre famiglie e imprese e, dunque, dell’economia italiana nel suo complesso. *Segretario generale Aipb

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delle ricadute sull’investimento, che la selezione di una proposta alternativa.

PRIVATE

La copertura assicurativa aiuta gli individui a risollevarsi quando un evento imprevedibile colpisce i beni, il patrimonio o la vita di una persona. L’incertezza riguarda sia la probabilità che si verifichi l’evento, che l’entità della perdita. La consulenza professionale sui patrimoni privati aiuta le famiglie a reagire prontamente per adeguare le proprie scelte, quando si verifica un cambiamento nello scenario economico finanziario, con possibili impatti sul valore dei loro investimenti finanziari, reali e immobiliari. L’incertezza riguarda sia l’intensità


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PRIVATE

OPINION


OPINION

Too Big to Manage The consequences of the failures of TBTF-banks were serious The near-bankruptcy of a Company turned Empire was worse BY JOHN BELL (Abbiamo lasciato il testo in inglese per cogliere le sfumature del contenuto, n.d.r.)

Company’s main good, reaching the peak in the mid ‘80s. Trouble(s) in Paradise However, at the end of the ‘80s, conflict arose between the Mughal Emperor and the Company. The Company’s poor military showings resulted in military and diplomatic defeats. As if that was not enough, the decade following the Glorious Revolution brought a host of controversies, revolving around the formidable levels of corruption that were reached, as the Company literally bought its way to a new Charter. However, 20 years later, after the death of the Mughal Emperor, a new weak ruler (the first of many), extensive negotiations and tidy bribes, the Company scored a formidable result: passes (dastaks) guaranteeing custom-free trading in a variety of provinces, Bengal included. However, between tight regulations, local (unreliable) brokers and competition (French and Asian merchants, mainly), the Company was still one of the many. If anything, in the 1750s business was declining. The Company 25

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The British East India Company was the most powerful corporation in the history of humanity. Nevertheless, the goal for the EIC, established in 1600 through a Royal Charter, was not that grandiose. Rather, it was something more pedestrian: competing with the Dutch in the spice trade. The VOC was set up after a few successful voyages in the East Indies and was soon able to displace the Portuguese, with a first trading post in Banten and a second in Batavia. Long story short, the VOC turned out to be too financially and politically solid to be displaced and, in 1682, the EIC was unceremoniously kicked out of Indonesia. Nonetheless, albeit the Company had come up short with the respect to the original goal, there were plenty of reasons for optimism. After having established trading bases in, amongst others, Surat and in Madras, and having survived meddling attempts as well as the Civil War, from 1658 onwards business had been booming. And the business had turned out to be not spices but textile products, whose centre was Bengal. Already before 1670 textiles had become the


OPINION

During the 1750s, shares’ price trended down level. Less than two years later, in April 1769, to the already precarious and the onset of the Seven Years War castle of cards was added one card too many: confirming the annual sent shares tumbling further dividend to the government, With the end of the War and, especially, the dividend to the rest of the shareholders was increased the acquisition of the Diwani further. It was enough, the rights, the bubble was officially following month, for a ship of the

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resorted to practices such as selling dastaks to Asian merchants and giving dastaks to its own executives, whose personal interests diverged even more than before as private trade allowed to reap vastly larger personal profits. In addition, seeing its position in danger, the Company started to fortify Kolkata. The Nawab, profoundly upset at these developments, in June 1756, moved with its army and wrangled Kolkata away from the Brits. However, between January and March 1757, the Brits retook Kolkata and were also able to conquer Chandernagore (the main French post). The conflict between the Company and Bengal rulers came to its resolution in 1757, at the Battle of Plassey, where the Company defeated the Nawab aided by Mir Jafar, the C.-in-C. of the Bengali army who defected to the Brits. Mir Jafar marks the beginning of the out-and-out looting of Bengal. With every new puppet ruler, more land was transferred to the Company and the executives were ever more submerged in “presents”. Not only that – the French were pushed away from Bengal. As the fall of Bengal

didn’t imply the fall of the Mughals, the Brits took on the Emperor and the rebellious Nawab of Benghal, Mir Qasim, at the battle of Buxar, in 1764, at which the combined armies were defeated and their heads forced to surrender Diwani rights (that is, tax collection rights) to the Company, a truly unprecedented event in history. Dividends and Droughts During the 1750s, as mentioned, shares’ price trended down and the onset of the Seven Years War sent shares tumbling further. With the end of the War and, especially, the acquisition of the Diwani rights, the bubble was officially on. Against the Director’s wishes, and after a first failed attempt, speculators were able to get a dividend increase before the end of the year. In May 1767, the shareholders were on the verge of getting another dividend increase when the government, short on funds as always and eager partake in the Diwani feast, got itself an agreement for a substantial annual dividend and fixed the dividend for everybody else at the previous

Company coming into the London docks to announce a recrudescence of hostilities that wild enthusiasm turned into panic selling and the Company, abruptly, found itself on the verge of bankruptcy. While many investors had to suffer the financial consequences of the Bubble, Bengali had to suffer worse and broader consequences. During the second half of 1769, monsoons stayed away from the Indian subcontinent jeopardising the growing of rice. Instead of taking some measures against the ensuing speculation, the Company bought all the rice and grain it could find, selling them at exorbitant prices or using them to feed the Army, whom it used to enforce tax collection from the starving and dying population. Estimates are, inevitably, unreliable but a conservative assessment put the number of victims at little more than 1 million while a laxer one went as high as 10 million. In many ways, the exact number is not the crucial point. That one, instead, is that when “big” becomes “too big to fail” it also becomes “too big to tame”. And when “too big to tame” fails, failures are catastrophic in their scale.



BANCA FINNAT SCEGLIE CORSONI Nuovo ingresso per Banca Finnat, che ha scelto Maurizio Corsoni (nella foto) come direttore commerciale. Dopo la laurea in Scienze economiche e bancarie, Corsoni ha lavorato per oltre 30 anni nel settore della finanza e delle assicurazioni, presso realtà come come La Fondiaria, Banca Fideuram e il gruppo Generali. Negli ultimi vent’anni ha svolto ruoli apicali in Ubs, da ultimo come direttore commerciale di UBS Fiduciaria.

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INVESTIS PRENDE SCHIAFFINO Banca Investis hano nomina Giovanni Schiaffino (nella foto) head of private banking. Manager con una lunga esperienza nel private banking e nella gestione patrimoniale a 360 gradi, Schiaffino è stato regional head in Cordusio Sum e successivamente, in UniCredit, ha ricoperto il ruolo di head of wealth management Italia. In precedenza, in Credit Suisse è stato responsabile entrepreneurs e Hnw, oltre che managing director.

Ronca per l’integrazione UBS-Credit Suisse

Giovanni Ronca (nella foto a sinistra) è stato scelto da UBS per dirigere le attività di gestione patrimoniale in Italia. Già dirigente di UniCredit e Telecom Italia, Ronca contribuirà all’integrazione con Credit Suisse. Paolo Federici (nella foto a destra) manterrà il suo ruolo di responsabile della gestione patrimoniale di UBS Italia, riportando a Ronca. Ronca, 50 anni, riporta a Toby Vogel, responsabile della gestione patrimoniale globale per l’Europa. TENDERINI ALLA GUIDA DI FININT PB Paolo Tenderini (nella foto a sinistra), fino a giugno country head di Edmond de Rothschild per l’Italia, e in precedenza responsabile clientela ultra high

net worth e mid market di UBS in Italia e amministratore delegato di Camperio Sim, è entrato nel consiglio di amministrazione di Finint Private Bank con la delega sulle attività private in affiancamento ad Antonio Marangi (nella foto a destra), amministratore delegato della banca. Al termine del periodo di affiancamento, ad aprile 2024, Tenderini diventerà amministratore delegato e Antonio Marangi assumerà il ruolo di vice presidente esecutivo focalizzandosi sulle tematiche strategiche di crescita e innovazione. L’arrivo di Tenderini accelera ulteriormente il progetto di crescita di Finint Private Bank dopo l’incorporazione del ramo di azienda di Unica Sim, l’avvio delle attività della direzione clientela istituzionale guidata da Jacopo Ceccatelli, lo sviluppo di sinergie con le attività corporate rivolte alle Pmi di Banca Finint e l’entrata di 46 nuovi private banker nell’arco degli ultimi due anni.


Ph: Vincent Peters

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Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Credem Euromobiliare Private Banking Spa - Sede legale: via Emilia San Pietro 4, 42121 Reggio nell’Emilia Iscritta all’Albo delle Banche (al n. 4999) e all’Albo dei Gruppi Bancari tenuto dalla Banca d’Italia - Società soggetta ad attività di direzione e coordinamento (ex art. 2497 bis c.c.) da parte di Credito Emiliano S.p.A. Aderente al Fondo interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia - Società autorizzata e vigilata da Banca d’Italia, CONSOB ed IVASS. www.credemeuromobiliarepb.it.


GIAUSA IN PIAZZETTA CUCCIA Mediobanca ha rafforzato la squadra manageriale della divisione wealth management con l’ingresso di Carlo Giausa (nella foto) come vice direttore generale di CheBanca! e direttore centrale wealth management, advisory & solutions a riporto del direttore generale Lorenzo Bassani. Giausa viene inoltre nominato Mediobanca group head of wealth management global offering a riporto del direttore generale di Mediobanca, Francesco Saverio Vinci.

CARAMASCHI NEL TEAM DI CHERRY BANK

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Luca Caramaschi (nella foto) è il nuovo responsabile commerciale private banking & wealth management di Cherry Bank, specializzata nel fornire credito alle imprese ad alto potenziale e

NOMINE TOP PER EFG Efg International ha annunciato la nomina, soggetta all’approvazione normativa, di Tobias Wehrli come nuovo ad di Efg Bank von Ernst AG (Liechtenstein). Wehrli succede a Daniel Taverna, che è stato nominato responsabile del Private Banking Liechtenstein di Efg. Wehrli riporterà direttamente a Franco Polloni (nella foto), responsabile della regione Svizzera e Italia del gruppo.

nell’acquistare, gestire e trasformare crediti deteriorati. Caramaschi è reduce da un’esperienza biennale in Azimut Sgr in qualità di responsabile wealth management per la Lombardia. Già ceo e consigliere delegato di Banca Leonardo, in passato ha anche rivestito il ruolo di ceo della succursale italiana di CA Indosuez Wealth Management. “La sua lunga esperienza nel settore e la sua comprovata capacità di gestire team di banker di successo rappresentano una nuova, importante leva di crescita per il nostro progetto di wealth management”, commenta in una nota Stefano Aldrovandi, responsabile business unit core banking & wealth management di Cherry Bank.

GRASSI PER DB Deutsche Bank ha annunciato l’ingresso di Elisabetta Grassi (nella foto) come nuova head of insurance platforms della Private Bank Italy. In questo ruolo, Grassi sarà responsabile delle relazioni con i partner assicurativi e della diffusione dei prodotti Life Insurance, in coerenza con la strategia globale della Private Bank, e dello sviluppo di soluzioni di protezione del patrimonio familiare per l’imprenditore e la sua famiglia.

SUCCESSIONE IN CASA VONTOBEL Georg Schubiger (responsabile wealth management) e Christel Rendu de Lint (responsabile investimenti) guideranno Vontobel come co-ceo a partire dal 1° gennaio prossimo, in sostituzione di Zeno Staub che ha scelto di dedicarsi alla politica, Lo stesso Staub ha partecipato attivamente alla scelta della sua successione, individuando due suoi stretti collaboratori.


Contro la crisi climatica servono azioni.

Il cambiamento climatico ha importanti conseguenze anche sugli investimenti finanziari*. Con Anima Net Zero Azionario Internazionale puoi investire già da oggi sulle società che hanno adottato piani di riduzione e azzeramento delle emissioni nette di gas serra**. Top Gestore Fondi Sostenibili Categoria Italia 2023

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AVVERTENZE: Questa è una comunicazione di marketing. Si prega di consultare il Prospetto, il Documento contenente le informazioni chiave (KID), il Regolamento di gestione e il Modulo di sottoscrizione prima di prendere una decisione finale di investimento. Questi documenti, che descrivono anche i diritti degli investitori, possono essere ottenuti in qualsiasi tempo, gratuitamente sul sito web della Società di gestione e presso i Soggetti Incaricati del collocamento. È, inoltre, possibile ottenere copie cartacee di questi documenti presso la Società di gestione del fondo su richiesta. I KID sono disponibili nella lingua ufficiale locale del paese di distribuzione. Il Prospetto è disponibile in italiano. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Il collocamento del prodotto è sottoposto alla valutazione di appropriatezza o adeguatezza prevista dalla normativa vigente. ANIMA Sgr si riserva il diritto di modificare in ogni momento le informazioni riportate. Il valore dell’investimento e il rendimento che ne deriva possono aumentare così come diminuire e, al momento del rimborso, l’investitore potrebbe ricevere un importo inferiore rispetto a quello originariamente investito. Nel caso di stacco cedola, l’importo da distribuire potrà anche essere superiore al risultato conseguito dal fondo, rappresentando in tal caso rimborso di capitale.

* Fonte: ESMA - Fund portfolio networks: a climate risk perspective. ** Le società in portafoglio sono selezionate fra quelle incluse nella lista della Science Based Targets initiative, con obiettivo di dimezzare le emissioni nette entro il 2030 e azzerarle entro il 2050.


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A complex context Macroeconomic outlook remains uncertain, with volatile market conditions To react family offices are increasing investments in alternative assets

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BY PREQIN (Abbiamo lasciato il testo in inglese per cogliere le sfumature del contenuto, n.d.r.)


REPORT OUTLOOK

Portfolio diversification Like investors in other regions, APAC family offices are looking to allocate capital at a challenging time for the world economy. Global real GDP is forecast to decline from 3.4% in 2022 to 2.8% in 2023, according to the International Monetary Fund. APAC family 33

A big range of services The Asia-Pacific (APAC) region is witnessing a rapid growth of wealth. Real estate agency Knight Frank estimates that in 2021, Asia had almost 170,000 ultra-highnet-worth individuals (UHNWIs), which it defines as people with a net worth of $30mn or more. This number was up by 7.2% from 2020.1 By 2026, Asia is expected to surpass Europe as the secondlargest regional wealth hub, with a 33% increase in the number of UHNWIs. This growth has created more demand for family offices to manage the needs of these newly wealthy families. This report provides an overview of the dynamic and diverse family office industry in APAC. Now more so than ever, given the uncertain macroeconomic outlook and

volatile market conditions, family offices in the region have had to actively adjust their allocations to alternatives to diversify and safeguard their portfolios. We explore how family offices evaluate the performance of these asset classes and how they plan to adjust their allocations, especially in the context of rising interest rates, high inflation, geopolitical risks, and a slowdown in economic growth. We also examine the other key trends impacting the industry today, such as environmental, social, and governance (ESG) considerations and intergenerational investment shifts. This report draws on Preqin data, as well as insights from more than 50 single-family offices (SFOs) and multi-family offices (MFOs) across APAC based on a Preqin-powered survey, a Preqin-hosted roundtable, and individual interviews with industry experts and practitioners. We aim to provide valuable insights and guidance for family offices and their stakeholders in understanding the APAC ecosystem, and how their peers are navigating today’s complex and uncertain environment.

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As wealth grows, so does the complexity of managing it. Wealthy families face challenges such as preserving and growing their money, understanding tax and regulatory requirements, and transferring their wealth to the next generation. Family offices can help with these complex needs. They are privately owned firms that manage investments and trusts for either a single wealthy family (singlefamily office) or multiple wealthy families (multi-family office). They offer a range of services, such as investment management and financial planning, including estate and succession planning.


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offices surveyed by Preqin cite three factors weighing on global economic activity as key concerns: inflation (80%), rising interest rates (70%), and geopolitical risk (67%). Alternative investments, which offer portfolio diversification and uncorrelated returns, play a vital role for the family offices we surveyed. Close to three quarters (73%) of respondents plan to maintain or increase their exposure to alternatives over the next 12 months, while 39% said they plan to increase it. While alternative investments continue to play an important role in their portfolios, each asset class is viewed differently − some considered more suitable for this uncertain economic environment than others. As we’ll discuss in more detail in the following sections, most family offices in APAC have a cautious approach toward their real estate and private equity portfolios, but have more confidence in their private debt and hedge fund portfolios. Our discussions with family offices highlight the need to continually evolve the way they access alternatives to navigate macroeconomic uncertainties and identify opportunities.

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Private equity and venture capital Nearly half (46%) of the family offices surveyed expect their private equity portfolio to perform worse in the next 12 months than in the previous 12 months. This is mainly due to valuation concerns resulting

A U M R A N G E S F O R T H E FA M I LY O F F I C E S

LESS THAN $100MN

MORE THAN $1BN

13%

$100−499MN

40% 30%

17% $500−999MN

SOURCE: PREQIN APAC FAMILY OFFICE SURVEY 2023, MARCH 2023

from the stock market decline, which 27% of respondents cited as a market concern at the time of the survey. Despite falling valuations, family offices expect a further correction as they view private equity as overvalued given the gap between public and private equity valuations. These views are also shared by global institutional investors. In the global Preqin Investor Outlook survey in November 2022, 60% of institutional investors surveyed said that they think private equity will perform worse in the coming year than in the prior 12 months. The outlook for the asset class remains uncertain and depends on multiple factors, such as how the public market recovers, how the banking system issues are resolved,

and how much interest rates rise. Nevertheless, family offices in APAC are not deterred from investing in private equity. Only 21% of them plan to reduce their capital commitments to the asset class in the next year. They see opportunities to deploy capital at lower entry valuations and to benefit from longterm growth prospects. Being more selective However, they also recognize that they need to be more selective and strategic in their investment decisions. Lucas Zorzo, Managing Director of Richmond Hill Group believes that family offices will diversify their portfolios and reduce risk by accessing a broader range of funds and deals.


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APAC FAMILY OFFICES’ RETURN EXPECTATIONS FOR THE NEXT 12 MONTHS COMPARED TO THE LAST 12 MONTHS

PRIVATE EQUITY VENTURE CAPITAL PRIVATE DEBT HEDGE FUNDS REAL ESTATE INFRASTRUCTURE NATURAL RESOURCES

0%

10%

20%

WILL PERFORM BETTER

30%

40%

WILL PERFORM ABOUT THE SAME

50%

60%

70%

80%

90%

100%

WILL PERFORM WORSE

SOURCE: PREQIN APAC FAMILY OFFICE SURVEY 2023, MARCH 2023

of investors (31%) now plan to allocate less capital, rather than more (23%), in the asset class over the next 12 months. The low interest rates and high money supply that boosted valuations in the past are no longer present. Along with the poor exit environment, this has affected the return generation of VC portfolios. Almost half (48%) of the surveyed family offices expect their VC portfolios to perform worse in the next year compared with the previous 12 months. According to Preqin data, the value of exits backed by APAC private equity and VC in 2023 so far are only 15% of those during the same period in 2022.5 In this weak exit

environment, some APAC family offices told us they have been drawn to the rising number of secondaries opportunities that are available at attractive prices. Secondaries strategies can help investors alleviate the J-curve effect in their portfolios and generate cash flow more rapidly, while Preqin data also shows historical outperformance of secondaries strategies for vintages during periods of crisis. Healthcare and biotech In addition, family offices shared their growing preference for earlystage over later-stage deals, which can be competitive and expensive with lower growth prospects and exit options. Early-stage strategies

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Investorsare expected to adopt ‘more of a manager-of-managers approach and choose funds that have exposure to a wide range of start-ups and deals, increasing diversification and reducing overall risk’. Zorzo also said that family offices may continue to pursue direct deals, but with more caution and prudence. As with other investors, he intends to ‘continue to target direct deals, but be more selective and realistic around pricing given the current sentiment and capital requirements’. The story is similar for venture capital (VC) as family offices adopt a cautious approach, pending more clarity and confidence in the markets. A larger proportion

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are also less affected by shortterm market volatility. Despite the challenging market environment, favorable factors such as the rising population and increasing technology adoption continue to create opportunities in different sectors in APAC. In our roundtable discussion and interviews, several family offices spoke about the potential for innovation and growth in sectors such as healthcare, electric vehicles, biotech, and manufacturing, which could provide ample investment opportunities.

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Private debt Family offices in APAC are turning to private debt as an attractive option due to its diversification benefits and floating-rate nature in the face of rising interest rates. The majority of respondents (55%) reported that their private debt portfolios met their expectations over the last year, while 36% reported that they outperformed their expectations. Looking ahead, 64% of respondents expect private debt to perform better in the next 12 months, with 63% intending to increase their exposure to the asset class during the same period. However, the family offices also acknowledge that private debt is a relatively new asset class for them compared with real estate and private equity. They cited challenges such as a lack of expertise and limited access to high-quality private debt opportunities.

Real estate agency Knight Frank estimates that in 2021, Asia had almost 170,000 ultra-high-net-worth individuals (UHNWIs)

To help them with these issues, family offices are looking for private debt funds or platforms that can identify high-quality deals, conduct due diligence, and

manage investments. In particular, special situations and distressed debt opportunities are becoming more popular as they offer higher returns amid widening credit spreads.



HEDGE

Tra protezione e rendimento Con i tassi d’interesse al rialzo, è possibile inseguire guadagni con rischi limitati Le soluzioni strutturate per puntare a massimizzare le opportunità di mercato DI ROBERTO FALZONI E ALESSANDRO TAGLIETTI

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Il rialzo dei tassi di interesse ha creato un’interessante finestra di opportunità per gli investitori, che non si limita ai portafogli a reddito fisso. Tramite l’utilizzo di strumenti derivati, come opzioni e future, è possibile costruire strategie che combinano la protezione completa del capitale a rendimenti in linea

con quelli attesi sul comparto azionario. Le garanzie previste Le cosiddette strutture a “capitale garantito” prevedono, infatti, l’allocazione completa del capitale su obbligazioni; tuttavia, invece di incassare il reddito da interessi, si

provvederà a reinvestirlo in posizioni al rialzo o al ribasso sui mercati: grazie alla leva fornita dalle opzioni, investendo in premi un ammontare ridotto alle sole cedole, sarà possibile costruire posizioni con potenziale di guadagno significativo, senza dover mobilitare il capitale inizialmente investito.


HEDGE Rendimento “Worst Case” Interessi: 5,5% Strategia: -5,5% Rendimento totale: 0%

EUR

Interessi: 4% Strategia: 5% - 8,5% Rendimento totale: 9% - 12.5%

Interessi: 4% Strategia: -4% Rendimento totale: 0%

Più elevato è il livello dei tassi di interesse, maggiore sarà il budget che potrà essere investito nelle posizioni attive e, dunque, maggiori saranno i rendimenti potenziali. Se pensiamo che i tassi su un orizzonte di 2 anni si attestano al 4% e al 5,5%, rispettivamente in Europa e negli Stati Uniti, potremo realizzare guadagni del 10% - 15% senza intaccare il capitale e, dunque, avendo nello scenario peggiore in cui tutte le operazioni si chiudano in perdita, un rendimento zero. Un fattore che rende le strutture a capitale garantito ancora più attrattive è rappresentato dai livelli modesti su cui si attesta, a oggi, la volatilità prezzata nelle opzioni, ovvero la percezione del rischio da parte del mercato, misurato tramite l’indice VIX per gli Stati Uniti e il VSTOXX per l’Europa. Minore è la volatilità, minori sono i premi delle opzioni, con maggiori possibilità per impiegare il budget di rischio. I benefici vanno ancora oltre: nel caso di un rimbalzo negli indici di volatilità le posizioni vedranno

crescere il proprio valore in quanto il prezzo delle opzioni in portafoglio salirà. I prodotti strutturati I prodotti strutturati rappresentano uno strumento ideale per implementare gli investimenti a capitale garantito, sia per posizioni strategiche con orizzonte di 2-3 anni, sia per posizioni opportunistiche a 3-6 mesi che potranno essere rinnovate regolarmente alla scadenza. Essi possono essere costruiti, sia al rialzo che al ribasso, su tutte le categorie di attivi: azionario, obbligazionario, materie prime e valute. Nell’attuale fase di mercato, un’applicazione di particolare interesse, sia in ottica di copertura del portafoglio che con finalità speculative, si può trovare nel posizionamento ribassista sui principali indici di borsa, in particolare negli Stati Uniti, che, nonostante l’incertezza sul fronte della crescita e dell’inflazione, si attestano su valutazioni elevate,

Esporsi sui mercati alternativi I prodotti strutturati rappresentano un’opportunità per esporsi a mercati alternativi, per aumentare la diversificazione del portafogli, senza tuttavia realizzare operazioni eccessivamente speculative e rischiose. Pensiamo specialmente ai tassi di interesse o ai cambi/al forex, su cui si potranno esprimere visioni come una riduzione dello spread Btp-Bund, oppure il potenziale di ripresa di molteplici valute, dall’euro allo yen giapponese e alle monete emergenti, contro il dollaro statunitense, che risulta sopravvalutato nonostante la forza relativa dell’economia americana. 41

Rendimento potenziale Interessi: 5,5% Strategia: 6% - 10% Rendimento totale: 11,5% -15%

PRIVATE

Valuta di riferimento USD

anche tenendo conto della recente correzione. L’utilizzo dei prodotti strutturati permetterà di partecipare ai profitti in un eventuale ribasso, senza esporsi a perdite nel caso di una ripresa del trend al rialzo. Una soluzione che troviamo particolarmente attrattiva sono i cosiddetti prodotti a barriera: a fronte di una limitazione nel livello massimo sino a cui potremo partecipare al rialzo o al ribasso del sottostante, otterremo un aumento della leva, di modo che l’esposizione al movimento sarà superiore a 1. Nel caso della copertura del rischio sugli indici azionari, se pensiamo che vi sia un’elevata probabilità che avvenga una correzione, ma che essa sarà circoscritta entro un determinato livello di supporto, la struttura a barriera risulterà una scelta ottimale.


TCELLOC HSAC IXAM INOIZA ID IREINAP US 3202 erbmevoN 72 li ¹%02 la onfi otanoizidnocni oimerP ixaM ).a.p %06,5( %04,1’lla onfi ivisseccus ilartsemirt imerp ilaiznetoP %03 la onfi aznedacs a areirraB e oimerp areirraB

WORD DI LUIGI DELL’OLIO

:ILAPICNIRP EHCITSIRETTARAC

COSA SONO

.V.B ecnaussI sabiraP PNB :etnettimE )-AA hctiF / 3aA s’ydooM / +A s’P&S( sabiraP PNB :etnaraG itnatsottos ied otnemadna'llad otanoizidnoc non 3202 erbmevoN a oimerP ixaM

0TDE

LE 0TDE, DETTI ANCHEisZERO DAYS TO EXPIRATION, sabir id osac ni ehcna airomeM otteffE noc ilartsemirt imerP ilaiznetoP areirraB ollevil la onif itnatsottos ied SONO UNA TIPOLOGIA DI OPZIONI CARATTERIZZATE natsottos iMAI ed elaLE izin24 i eroORE, lav led %03 la onif areirraB olleviL DA UNA SCADENZA CHE NONitSUPERA elaizini erolav led %001 :otapicitna osrobmir id olleviL DUNQUE L’ARCO DI UN’INTERA GIORNATA. orue 001 :elanoizoN otropmI

aznedacs a elanoizoN otropmI'lled otanoizidnoc osrobmiR anailatI asroB ad otitseg otacrem ,)FTM( XeDeS :enoizaizogeN id edeS

OIRATICILBBUP OIGGASSEM

osselpmoc oiraiznanif otnemurts onu è etacifitreC lI ELIRLRE AB O P Z I O N I I L R U O L O DAREIM ERP IMERP OIMERP IXAM Facendo un passoILindietro, strumenti finanziari ARTSEMIRle T opzioni ILAsono RTSEM IRT OSSIF NEDACS A E bensì legato al prezzo di un’attività il cui valore non AèZautonomo, %06 prime, azioni ).a.p o %4indici. ( %1 sottostante come materie %06

NISI

%05,41

MPB ocnaB ,oloapnaS asetnI ,tidercinU

6W7U1TIPNBLN

).a.p %06,3( %09,0

%51

oloapnaS asetnI ,tidercinU ,inE

4X7U1TIPNBLN

%06

).a.p %4( %1

%05,61

siraneT ,cinortceleorciMTS ,oloapnaS asetnI

2Y7U1TIPNBLN

%06

).a.p %06,3( %09,0

%51

sitnalletS ,ixeN ,cinortceleorciMTS

9Z7U1TIPNBLN

%06

).a.p %02,3( O %0P 8,0E R A T I%V71I T À

%06 %06

I TERMINI

ITNATSOTTOS INOIZA

I N E U R O P ArelcnoM ,inE ,MPB ocnaB

).a.p %02,3( Nate %08,0negli Stati %41Uniti, le 0Tde da acnqualche aboideMsettimana ,lenE ,inE ,ipossono lareneG inessere oizarucissA

).a.p %06,3( scambiate %09,0 %51 in Europa, essendo lattimsbarcate rolecrA ,m ueloDeutsche rteP latnedBorse, iccO ,eignE anche alla

308U1TIPNBLN 118U1TIPNBLN 928U1TIPNBLN

%06

con riferimento tall’indice ).a.p %4( che %1 le ha introdotte %51 ejysaE ,senEuro ilriA nStoxx acirem50. A ,ecnarfriA

738U1TIPNBLN

%05

).a.p %4( %1

%61

yrtsepaT ,odnalaZ ,omagarreF

548U1TIPNBLN

%55

).a.p %4( %1

%71

alseT ,WMB ,zneB-sedecreM

258U1TIPNBLN

%53

).a.p %08,4( %02,1

%02

egarotS eruP ,htapiU ,IA.3C

068U1TIPNBLN

%06

).a.p %02,3( %08,0

%05,41

mmoclauQ ,seciveD orciM decnavdA ,ygolonhceT pihcorciM

878U1TIPNBLN

La scadenza di queste%opzioni è fissata 05 ).a.alle p %417.30 ( %1 dei giorni %81 di apertura della borsa di Francoforte. Dunque, entro %03 ).a.p %06,5( %04,1 %02 una finestra temporale particolarmente breve il trader deve %04 ).a.p %06,5( %04,1 %91 decidere se esercitare l’opzione o abbandonarla.

lavinraC ,rebU ,rosivdapirT

688U1TIPNBLN

rewoP gulP ,ygrenE avonnuS ,nurnuS

498U1TIPNBLN

hctefraF ,sadidA ,odnalaZ

0A8U1TIPNBLN

. e g g e l r e p e t s i v er p i l ac s i f e t u n e t i r e l l e d o dr o l l a i s r e d n e t n i o n o v e d or e v v o ) % 0 2 o i p m e s e ( e l a u t n e cr e p n i i s s er p s e i t r o p m i i l G 1

il ehc otnauQ enoizpo id itatod onos oruE’llad asrevid atulav anu ni otanimoned etnatsottos nu noc etacifitreC I

larItuen ,etnatsottos led enoizanimoned id atulav al e oruE’l art oibmac led enoizallicso’llad enummi edner A N A L I S T I oDdnI aVzzIiS

Come già accaduto in passato ad altri derivati arrivati sul mercato, gli analisti sono divisi traticoloro fattore .sabirche appvedono nb.itnenegli mits0tde evnun i US ITTUdi T Iinstabilità LIRPOCS e chi invece sottolinea il loro contribuito a rendere più dinamici i listini.

.oibmac id oihcsir ovitaler li

.ilanoizomorp àtilanif noc oiraticilbbup oiggasseM rof sutcepsorP esaB li etnematnetta ereggel ,etacifitreC ien eritsevni id enoisiced alla issennoc icifeneb e ihcsir ilaiznetop i oneippa enrednerpmoc id enif la ,otnemitsevni id enoisiced anu erattoda id amirP e etacifitreC ia evitaler )smreT laniF( evitinifeD inoizidnoC el ,itnemelppus ivisseccus ad otanroigga emoc ,3202/50/13 atad ni )FMA( sreicnaniF séhcraM sed étirotuA’llad otavorppa setacifitreC fo ecnaussi eht etnenetnoc otnemucod ovitaler li éhcnon ,elacsif otnemattart la e itsoc ivitaler ia ,otnemitsevni’lla ,etnaraG la e etnettimE’lla issennoc oihcsir id irottaf ia etacided inoizes el ,eralocitrap ni ,e isetniS id atoN al ied enoizavorppa emoc asetni eresse ebbervod non sutcepsorP esaB led enoizavorppa’L .ti.sabirappnb.itnemitsevni bew otis lus elibinopsid è enoizatnemucod elaT .elibinopsid evo ,)DIK( evaihc inoizamrofni el emoc odom nucla ni isrednetni ad onos non e elanoizomorp etnemarem opocs e acireneg arutan onnah etunetnoc osse ni inoizamrofni el e oiraticilbbup elairetam ecsiutitsoc otnemucod etneserp lI .etacifitreC inif ia assets al eriutitsos òup én ,atreffo id enoizatnemucod alled etrap af non otnemucod etneserp li ,ertlonI .itnemitsevni id airetam ni aznelusnoc o ocilbbup la atreffo ,enoizadnamoccar ,enoizaticellos ,acrecir otnematteggossa id oihcsir li e etnettimE oihcsir li éhcnon ,elanoizoN otropmI’lled elaizrap o elatot atidrep id oihcsir li ,irtla ilg art ,atropmoc etacifitreC ien otnemitsevni’L .otnemitsevni id enoisiced atterroc anu id etacifitreC i iuc ni osac leN .elatipac otnoc ni etidrep ni ehcna ererrocni àrtop erotitsevnI’l ,aznedacs alled amirp itudnev onais etacifitreC i evO .)ni-liab( eiracnab isirc elled enoitseg id itnemurts ilga etnaraG led etnemavisulcse opocs onnah e ivitacidni etnemarem onos itatropir iviuq oiraiznanif otunetnoc a icifarg i e inoizamrofni eL .erairav àrtop otnemidner li ,atarud orol alled osroc len itudnev o itatsiuqca onais .ti.sabirappnb.itnemitsevni bew otis lus ilibinopsid onos etacifitreC ied enoizatouq allus etanroigga inoizamrofnI .ovitsuase non e ovitacifilpmese

GLI UTENTI

42

PRIVATE

Queste opzioni vengono utilizzate soprattutto dagli investitori a brevissimo termine, con l’obiettivo di ricomprare l’opzione a un prezzo inferiore a quello di vendita.


MAXI CASH COLLECT SU PANIERI DI AZIONI Maxi Premio incondizionato fino al 20%¹ il 27 Novembre 2023 Potenziali premi trimestrali successivi fino all’1,40% (5,60% p.a.) Barriera premio e Barriera a scadenza fino al 30% CARATTERISTICHE PRINCIPALI: Emittente: BNP Paribas Issuance B.V. Garante: BNP Paribas (S&P’s A+ / Moody’s Aa3 / Fitch AA-) Maxi Premio a Novembre 2023 non condizionato dall'andamento dei sottostanti Potenziali Premi trimestrali con Effetto Memoria anche in caso di ribassi dei sottostanti fino al livello Barriera Livello Barriera fino al 30% del valore iniziale dei sottostanti Livello di rimborso anticipato: 100% del valore iniziale Importo Nozionale: 100 euro Rimborso condizionato dell'Importo Nozionale a scadenza Sede di Negoziazione: SeDeX (MTF), mercato gestito da Borsa Italiana

MESSAGGIO PUBBLICITARIO

Il Certificate è uno strumento finanziario complesso

1

PREMI TRIMESTRALI

BARRIERA PREMI TRIMESTRALI E A SCADENZA

14,50%

1% (4% p.a.)

60%

15%

0,90% (3,60% p.a.)

60%

16,50%

1% (4% p.a.)

60%

15%

0,90% (3,60% p.a.)

60%

ISIN

AZIONI SOTTOSTANTI

MAXI PREMIO FISSO

NLBNPIT1U7W6

Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banco BPM

NLBNPIT1U7X4

Eni, Unicredit, Intesa Sanpaolo

NLBNPIT1U7Y2

Intesa Sanpaolo, STMicroelectronic, Tenaris

NLBNPIT1U7Z9

STMicroelectronic, Nexi, Stellantis

NLBNPIT1U803

Banco BPM, Eni, Moncler

17%

0,80% (3,20% p.a.)

60%

NLBNPIT1U811

Assicurazioni Generali, Eni, Enel, Mediobanca

14%

0,80% (3,20% p.a.)

60%

NLBNPIT1U829

Engie, Occidental Petroleum, Arcelormittal

15%

0,90% (3,60% p.a.)

60%

NLBNPIT1U837

Airfrance, American Airlines, Easyjet

15%

1% (4% p.a.)

60%

NLBNPIT1U845

Ferragamo, Zalando, Tapestry

16%

1% (4% p.a.)

50%

NLBNPIT1U852

Mercedes-Benz, BMW, Tesla

17%

1% (4% p.a.)

55%

NLBNPIT1U860

C3.AI, Uipath, Pure Storage

20%

1,20% (4,80% p.a.)

35%

NLBNPIT1U878

Microchip Technology, Advanced Micro Devices, Qualcomm

14,50%

0,80% (3,20% p.a.)

60%

NLBNPIT1U886

Tripadvisor, Uber, Carnival

18%

1% (4% p.a.)

50%

NLBNPIT1U894

Sunrun, Sunnova Energy, Plug Power

20%

1,40% (5,60% p.a.)

30%

NLBNPIT1U8A0

Zalando, Adidas, Farfetch

19%

1,40% (5,60% p.a.)

40%

Gli importi espressi in percentuale (esempio 20%) ovvero devono intendersi al lordo delle ritenute fiscali previste per legge.

I Certificate con un sottostante denominato in una valuta diversa dall’Euro sono dotati di opzione Quanto che li rende immune dall’oscillazione del cambio tra l’Euro e la valuta di denominazione del sottostante, neutralizzando il relativo rischio di cambio.

SCOPRILI TUTTI SU investimenti.bnpparibas.it

Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Prima di adottare una decisione di investimento, al fine di comprenderne appieno i potenziali rischi e benefici connessi alla decisione di investire nei Certificate, leggere attentamente il Base Prospectus for the issuance of Certificates approvato dall’Autorité des Marchés Financiers (AMF) in data 31/05/2023, come aggiornato da successivi supplementi, le Condizioni Definitive (Final Terms) relative ai Certificate e la Nota di Sintesi e, in particolare, le sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’Emittente e al Garante, all’investimento, ai relativi costi e al trattamento fiscale, nonché il relativo documento contenente le informazioni chiave (KID), ove disponibile. Tale documentazione è disponibile sul sito web investimenti.bnpparibas.it. L’approvazione del Base Prospectus non dovrebbe essere intesa come approvazione dei Certificate. Il presente documento costituisce materiale pubblicitario e le informazioni in esso contenute hanno natura generica e scopo meramente promozionale e non sono da intendersi in alcun modo come ricerca, sollecitazione, raccomandazione, offerta al pubblico o consulenza in materia di investimenti. Inoltre, il presente documento non fa parte della documentazione di offerta, né può sostituire la stessa ai fini di una corretta decisione di investimento. L’investimento nei Certificate comporta, tra gli altri, il rischio di perdita totale o parziale dell’Importo Nozionale, nonché il rischio Emittente e il rischio di assoggettamento del Garante agli strumenti di gestione delle crisi bancarie (bail-in). Ove i Certificate siano venduti prima della scadenza, l’Investitore potrà incorrere anche in perdite in conto capitale. Nel caso in cui i Certificate siano acquistati o venduti nel corso della loro durata, il rendimento potrà variare. Le informazioni e i grafici a contenuto finanziario quivi riportati sono meramente indicativi e hanno scopo esclusivamente esemplificativo e non esaustivo. Informazioni aggiornate sulla quotazione dei Certificate sono disponibili sul sito web investimenti.bnpparibas.it.


PRIVATE

Portafogli in evoluzione Gli Ultra high net worth individuals reggono bene la volatilità Nelle fasi di debolezza sono ben disposti ad accumulare posizioni DI GIUSEPPE PATARA*

La prima caratteristica distintiva dei clienti private di fascia alta, Ultra high net worth individuals (Uhnwi), è la ricerca di rendimenti legati all’apprezzamento del capitale nel lungo periodo, a fronte della capacità di tollerare anche una significativa volatilità nel breve. Più in generale, riscontriamo una maggiore apertura da parte di questa tipologia di investitori alla discussione sulla costruzione strategica della propria asset allocation, alla propensione a sfruttare le fasi di debolezza dei mercati per approfittare di eventuali opportunità e all’inserimento di investimenti di trend secolari o asset class tipicamente più complesse.

9,2

8 5,3

5

6 4 2

2,3 0,8

0,3

1,1

1,3

1,5

1,3

0 02

2

03 2024 2033 STIMA MEDIA

2023 STIMA

2022

2021

2020

2019

Fonte: Pictet Wealth Management, settembre 2023

2018

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2016

2015

44

10

2014

PRIVATE

allocation strategiche, il riferimento è quanto messo in pratica dagli investitori istituzionali di maggiore successo degli ultimi decenni: gli “endowment”, ossia le fondazioni delle grandi università americane, come Yale e Harvard. In particolare, l’approccio prevede investimenti negli asset alternativi a scapito di strumenti più liquidi come le azioni e le obbligazioni, raccomandando un’allocazione strategica di un terzo su ciascuna delle asset class. Con i nostri investitori con grandi patrimoni abbiamo iniziato da tempo un posizionamento in questa

INFLAZIONE AREA EURO

2013

Tendenze congiunturali e strutturali Al momento emergono, in particolare, due tendenze per gli Uhnwi: una più congiunturale e di breve periodo, con il ritorno dell’attrattività degli investimenti obbligazionari per effetto del rapido aumento dei tassi di interesse del 2022, e una seconda più strutturale di ampliamento dell’allocazione verso i private asset,

divenuti parte integrante di tutte le allocazioni strategiche. Sul primo punto, per gli investitori con un profilo di rischio più conservativo, esiste ora una vera alternativa che crea redditività e riduce la volatilità nelle fasi più difficili degli investimenti azionari. Mentre il trend strutturale per gli investitori di fascia più alta resta quello legato all’allocazione verso i private asset, che stanno ricoprendo un ruolo sempre più rilevante nei patrimoni complessivi, e con soluzioni maggiormente specifiche e granulari. A livello di peso nelle asset


PRIVATE MARKETS Giuseppe Patara

Sostenibilità di sostanza Inoltre, sul segmento Uhnwi, a fianco dell’ormai consolidato approccio ai private assets tramite fondi di fondi diversificati con accesso ai principali player globali, vediamo una crescente richiesta di possibilità di coinvestimento diretto e in opportunità di nicchia, che riguardano investimenti tematici o con finalità Esg. In questa tipologia rientrano, tra gli altri, gli investimenti nell’immobiliare diretto che includono il cambio di destinazione e l’allineamento

a nuove tecnologie per la riduzione dell’impatto ambientale. Questo esempio mostra un’altra caratteristica ormai consolidata nell’approccio all’investimento di questo specifico segmento: tenere conto nell’investimento delle valutazioni di sostenibilità e responsabilità non solo tramite l’esclusione di specifiche società operanti in settori controversi, ma come veri e propri fattori in grado di offrire un contributo positivo alla performance complessiva. Nel caso di Pictet Wealth Management, spesso i nostri investitori sono a loro volta imprenditori e, di conseguenza, nelle loro attività hanno già esperienza diretta di come integrare criteri di sostenibilità ambientale e responsabilità sia fondamentale per il risultato di ogni investimento in ottica di lungo periodo. *Senior portfolio manager, executive director di Pictet Wealth Management

45

Alternativi come necessità Pur non evitando totalmente le forti oscillazioni, queste allocazioni con la loro esposizione verso gli asset alternativi hanno limitato le perdite nel 2022, un anno difficile per i mercati finanziari in generale. Prevediamo che un approccio in stile endowment sarà molto positivo per gli investitori nei prossimi anni in un contesto caratterizzato da tassi d’interesse più alti e un’inflazione più volatile rispetto al passato. Riguardo all’inflazione, dopo il progressivo rientro dai livelli massimi visti quest’anno, stimiamo per l’Eurozona una media del 2,3% nei prossimi 10 anni, rispetto all’1,4% del decennio precedente la pandemia. Un cambio strutturale, che porta oggi gli investitori a dover rivedere le proprie allocazioni e aspettative di rendimento. In un simile scenario riteniamo particolarmente attraente il private debt che, in aggiunta al

più tradizionale private equity, può fornire un importante contributo alla diversificazione delle asset allocation strategiche. I prestiti privati da parte di enti non bancari sono infatti destinati ad aumentare, in parte a causa della recente crisi tra le banche regionali statunitensi e in parte per la possibilità da parte di entità non bancarie di detenere prestiti a lungo termine per estendere i finanziamenti personalizzati in base alle esigenze specifiche dei prestatari.

PRIVATE

direzione, con un range che già ora è compreso tra il 10% e il 20% in mercati privati (equity e debt).


PRIVATE

Investimenti d’esperienza Nata durante la pandemia, Beyond Investment si interfaccia con grandi imprenditori Il target è costituito da aziende innovative con proiezione internazionale DI MASSIMILIANO CARRÀ

Mettere a fattor comune l’esperienza imprenditoriale di alcune delle più importanti famiglie italiane e investire insieme a loro nelle società internazionali più innovative. È con questo obiettivo primario che, durante uno dei periodi più duri e cupi della società odierna, quello dettato dalla pandemia da Covid-19, è nata Beyond Investment, holding partecipata dal gruppo Generali e, appunto, da diversi e rilevanti imprenditori italiani. Guidata da Fabio Bariletti, amministratore delegato della società e protagonista in questa intervista a PRIVATE.

46

PRIVATE

Facendo un tuffo nel passato, quando è nata l’idea di dar vita a Beyond Investment e su quali principi fondanti si basa la sua attività? L’idea è nata durante la pandemia, quando dopo 20 anni in Kairos meditavo sui miei prossimi passi insieme alle persone che maggiormente stimo, tra cui il management di Banca Generali. Avevo voglia di ripartire con un veicolo di investimento snello, opportunistico, capace di valorizzare, in totale allineamento di

interessi, le competenze industriali di una clientela molto sofisticata. Ed è così che è nata Beyond Investment, una società che ha il grande privilegio di potersi interfacciare con imprenditori molto capaci, ciascuno nei rispettivi ambiti di operatività. Condividendo con loro le migliori opportunità, abbiamo la fortuna di ascoltare le loro valutazioni e di ricevere un riscontro da ‘esperti’ che ben conoscono i settori in cui andiamo ad investire. Il cosiddetto ‘coinvestimento’ arriva quindi a valle di una proficua condivisione delle esperienze e conoscenze reciproche. Secondo voi, quindi, il settore aveva bisogno di una nuova vision? Assolutamente. Ci siamo resi conto che, nel segmento in cui operiamo, mancava un’offerta specifica che si rivolgesse a questa tipologia di investitori focalizzandosi sulle più interessanti società straniere. È un paradosso, visto che è sicuramente più facile per un imprenditore italiano avere accesso a proposte di investimento che riguardino società basate nel nostro paese. Lo è molto meno ricevere deal

inerenti realtà estere spesso difficilmente accessibili. Eppure, in un’ottica di diversificazione, investire in società estere aiuta a bilanciare il portafoglio di un investitore anche da un punto di vista geografico. Dunque a caratterizzare la vostra offerta è il modello che possiamo definire di ‘co-investimento’? Sì, perché ogni volta che proponiamo un’opportunità di investimento, è l’imprenditore a valutare l’operazione per poi scegliere se partecipare o meno. Questo approccio ci permette di avere un rapporto molto diretto con i nostri soci e di poter offrire davvero un servizio su misura, al contrario dei tipici fondi di private equity o venture capital dove l’investitore ha un ruolo passivo ed affida semplicemente i suoi capitali al gestore patrimoniale. Inoltre, avendo un mandato più ampio, siamo liberi di investire anche in società quotate. In questo ultimo ambito ci focalizziamo su società a bassa capitalizzazione, che, a causa della scarsa liquidità, nel difficile contesto attuale trattano a valutazioni


PRIVATE EQUITY

significativamente inferiori rispetto a società concorrenti non quotate.

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Fabio Bariletti

Entrando nel dettaglio, qual è il target e i settori di riferimento in cui operate? Il nostro modello prevede l’identificazione di opportunità di investimento attraverso partnership con i principali attori dell’ecosistema internazionale dell’asset management, sia direttamente che attraverso Banca Generali che è anche il socio promotore della nostra iniziativa. In questo modo possiamo attingere alle PRIVATE

Dopo 20 anni in Kairos, cercavo nuovi stimoli, che ho trovato con il lancio di un veicolo di investimento snello, circondato da imprenditori straordinari

Un esempio? Sicuramente Seeing Machines, una società australiana che ha sviluppato una tecnologia di monitoraggio avanzato, applicata al settore automobilistico, in grado di seguire il movimento degli occhi del guidatore e rilevarne molteplici aspetti comportamentali come per esempio la sonnolenza, la distrazione o l’intossicazione da alcool, in modo da dialogare con l’intelligenza artificiale della macchina per prevenire situazioni pericolose. La società è un leader indiscusso in questo ambito e ha una grande visibilità sui ricavi dei prossimi anni, a valle di importanti contratti di fornitura sottoscritti con molti dei principali produttori automobilistici. Nonostante questo e gli importanti profitti attesi, la società tratta a valutazioni depresse che lasciano grande upside per investitori pazienti come noi.


PRIVATE

7

competenze specifiche e al network del nostro ecosistema e selezionare le opportunità di investimento in maniera mirata nelle diverse fasi del ciclo economico e finanziario delle aziende.

GLI INVESTIMENTI FIN QUI REALIZZATI, DISTRIBUITI TRA 5 SOCIETÀ: ADORE ME, SEEING MACHINES, GETIR, FINN E TURO

2021

ANNO DI AVVIO DELLE ATTIVITÀ

1

importante che abbiamo realizzato è stata un’operazione di secondario in Turo, una società americana che ha sviluppato un modello di business di car-sharing peer-topeer, simile a quello di Airbnb per gli appartamenti, che permette ai privati di affittare le proprie auto quando non le utilizzano. Turo è cresciuta del 127% negli ultimi due anni, diventando cash flow positive dal 2021 e generando utili da inizio 2022. La società ha già avviato il processo di quotazione sul New York Stock Exchange. Da questo punto di vista, sarà interessante vedere il comportamento degli investitori nel corso delle prossime settimane a valle di quotazioni come Arm e Instacart.

Parlando proprio di operazioni, quali sono quelle più importanti che avete realizzato? Per adesso abbiamo sempre investito in strumenti azionari, sia tramite operazioni di primario che di secondario. Negli ultimi mesi abbiamo però anche valutato operazioni di debito e strumenti ibridi. Il singolo investimento più

E ora nell’immediato cosa dobbiamo aspettarci? Avete dei dossier aperti da concludere entro l’anno? In questo momento stiamo valutando diversi deal ed il numero di opportunità che ci vengono presentate è rilevante. Il crollo dei mercati nel corso dell’anno passato ha chiuso la finestra delle quotazioni, facendo venire meno la principale via di uscita

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PRIVATE

Volendo essere un po’ più specifici? Direi che investiamo in realtà caratterizzate da un comprovato modello di business, che sono profittevoli o vicine al raggiungimento della profittabilità e che si trovano generalmente in una forte fase di crescita. Ne è un esempio il nostro investimento in FINN, società tedesca che offre un servizio di subscription online che permette di noleggiare per sei o dodici mesi automobili nuove, sia per il B2C che per il B2B, attraverso una modalità con la quale il cliente paga un canone mensile ‘tutto incluso’. Il processo è talmente facile che il cliente può finalizzare la sua subscription online in soli cinque minuti. La società è passata da 70 milioni di euro di ricavi quando abbiamo investito circa un anno fa a 160 milioni di euro attuali ed è vicina al pareggio di bilancio

IL DISINVESTIMENTO, IN ADORE ME, CEDUTA A VICTORIA’S SECRET

degli investitori in private equity. Questo fa sì che diversi operatori di mercato si vedono costretti a dismettere le loro partecipazioni sia per ragioni di liquidità che di durata del fondo, a valutazioni che sono tra il 50% e il 90% più basse rispetto a 12/18 mesi fa. Per chi fa il nostro mestiere, il contesto di oggi è decisamente il più interessante da diversi anni a questa parte. Infine, se dovessimo guardare ai settori più interessanti? Sicuramente il fintech, ma stiamo anche guardando al software, specialmente ad aziende caratterizzate da metriche finanziarie sane e che sono già profittevoli o che lo saranno in tempi brevi. Inoltre, continuiamo a ritenere interessante il settore auto ed in particolare la transizione verso i veicoli elettrici. Per esempio, stiamo attualmente valutando alcune aziende attive sia nella produzione di componentistica delle batterie a litio che nel loro riciclaggio che è un aspetto fondamentale per la sostenibilità della transizione stessa.



OPINION

Il passaggio di testimone Il wealth-tech è uno dei filoni più interessanti nell’evoluzione verso il digitale La sfida è intercettare i nuovi benestanti, imparando a parlare il loro linguaggio DI ANGELO DEIANA

I rapporti delle principali società di consulenza sono chiari: nelle economie più avanzate, le generazioni più giovani (soprattutto i millennial) erediteranno circa 1 trilione di dollari nei prossimi 15 anni, aspettandosi un funzionamento dei servizi per la gestione dei propri patrimoni molto simile a quella di altre applicazioni del proprio smartphone: servizi semplici e perfettamente integrati nella vita di tutti i giorni.

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Non sedersi sugli allori Fino a questo momento, i private banker, tradizionalmente e grazie alle relazioni personali, hanno gestito le esigenze dei clienti top e garantito un livello di servizio elevato. D’altra parte, offrire un servizio di consulenza eccellente a 360° su tutto il patrimonio non è facile, così come non è semplice amministrare capitale, partecipazioni, immobili, con un unico strumento o con un unico punto di contatto. In questo senso, l’intelligenza artificiale e tutte le nuove tecnologie disponibili possono venire in aiuto al consulente,

permettendogli di offrire un servizio sempre più specifico e personalizzato nel prossimo futuro. Per questo l’orizzonte è quello della consulenza patrimoniale: maggiore complessità vorrà dire che l’impatto delle persone non potrà che essere superiore. E questo anche se, nel settore del digital wealth management, la competizione sarà sempre più accesa tra nuovi servizi (robo-advisor, digital brokerage, micro-investing platform) e player digitali volti ad attrarre nuove fasce di clientela. Un aspetto che spinge gli asset manager a rivedere i propri modelli di business al fine di rispondere adeguatamente alle esigenze dei nuovi nativi digitali e al loro crescente orientamento alla tecnologia nel più ampio spettro di player digitali. Verso nuovi paradigmi In questo scenario si aprono nuovi paradigmi, nuove opportunità di business, nuove partnership strategiche tra gli operatori tradizionali e i nuovi entranti. Chi sarà in grado di veicolare offerte “customer-centric”, sfruttando le potenzialità dei

Nelle economie più avanzate, le generazioni più giovani (soprattutto i millennial) erediteranno circa 1 trilione di dollari nei prossimi 15 anni Big Data con offerte sempre più sartoriali e facendo leva su opportunità di up/cross selling, avrà maggiore probabilità di successo. D’altra parte, tra le variabili più interessanti che hanno spinto gli incumbent del sistema bancario verso nuove frontiere, vi è proprio la digitalizzazione. Ecco perché sta arrivando il momento del wealthtech, un settore che all’interno del più ampio mondo del fintech, sta assumendo sempre più una crescente rilevanza. Come gestire l’innovazione In questo ambito, la gestione dell’innovazione nel sistema finanziario è una prerogativa decisiva


OPINION

Costringendoli, cioè, a ulteriori evoluzioni dell’open architecture: da una parte, abbracciando soluzioni digitali intelligenti che non penalizzino le reti fisiche; ma dall’altra, cercando di trovare partnership strategiche con attori, anche stranieri, ben consolidati nel settore. 51

prossimo trend fin tech globale sarà proprio il wealth-tech. Per questo è importante riflettere su come questa nuova ondata digitale stia investendo il settore del wealth management, ponendo tutti i player globali in campo davanti a nuove sfide e a cambiamenti decisamente radicali.

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sotto il profilo strategico per le banche anche a livello globale. Stati Uniti ed Europa sembrano guidare la classifica, ma è l’Asia la regione da tenere sotto osservazione per l’approccio digitale e per i cluster di clientela composti da centinaia di milioni di soggetti target. Non c’è allora dubbio sul fatto che il


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Barbara Beltrame

Carlo Beltrame

Tempra d’acciaio Da oltre un secolo, la famiglia Beltrame è protagonista dell’industria italiana Oggi il focus è sull’internazionalizzazione e la transizione green

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PRIVATE

DI STEFANO FOSSATI


PRIVATE DYNASTY

Oltre 120 anni di storia industriale alle spalle, ma sempre con lo sguardo puntato avanti. Si può sintetizzare così la formula del successo imprenditoriale della famiglia Beltrame: più di un secolo fra ferro e acciaio, con un’innata attitudine all’innovazione che ha consentito al gruppo AFV Acciaierie Beltrame di conquistare una posizione di leadership nell’industria siderurgica nazionale ed europea e di superare le non poche crisi che, nel corso dei decenni, hanno scosso il settore e spazzato via tanti protagonisti della scena economica nazionale e continentale del Novecento.

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L’headquarter di Vicenza.

Il processo di internazionalizzazione Con lo scoppio della Prima guerra mondiale – che ebbe nel Veneto uno dei fronti più caldi – PRIVATE

Antonio Beltrame

Gli inizi La storia di quella che oggi è la più antica impresa familiare del Veneto inizia nel 1896, quando il capostipite Antonio aprì a Vicenza il Premiato Stabilimento Meccanico a forza elettrica con Fonderia Antonio Beltrame: a dispetto della ragione sociale altisonante, era una piccola azienda di riparazioni meccaniche e carpenteria con fucina. Che però iniziò subito a crescere, tanto che già nel primo decennio del nuovo secolo era attrezzata per le lavorazioni tramite fusione in ghisa al manganese ed era in grado di produrre motori a vapore, compressori, pompe, trasmissioni, impianti per molini, stabilimenti industriali e filande.


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Beltrame fu costretto a spostare temporaneamente l’attività a Riva Trigoso, vicino a Sestri Levante. In Liguria trovò nuove opportunità di specializzazione e di razionalizzazione produttiva e quando, nel 1920, l’azienda tornò nella sede originaria si espanse con la costruzione di un piccolo laminatoio per tondo da cemento, ulteriormente sviluppato negli anni successivi con la nascita delle Acciaierie e Ferriere Vicentine (AFV), mentre al fondatore si affiancarono i figli, Angelo e Bruno. L’incremento della produzione negli anni ’30 portò - tra l’altro - alla realizzazione della prima centrale idroelettrica per l’approvvigionamento autonomo di energia. Furono solo i bombardamenti angloamericani che devastarono Vicenza e l’acciaieria fra il 1943 e il 1945 a fermare la crescita della Beltrame. Non per molto, però: al termine del conflitto vennero rimessi in funzione i pochi impianti ancora utilizzabili recuperati fra le macerie e al principio degli anni ’50 la ricostruzione era completata, con l’installazione di un moderno forno elettrico da 10 tonnellate alimentato da una nuova centrale idroelettrica.

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Investimenti nell’innovazione Negli anni ’60, con l’arrivo alla guida dell’azienda di Giancarlo, figlio di Angelo, le AFV investirono grandi risorse in tecnologia e innovazione, con il rinnovo di gran parte degli apparati

L’incremento della produzione negli anni ’30 portò - tra l’altro alla realizzazione della prima centrale idroelettrica per l’approvvigionamento autonomo di energia

Lo stabilimento dei primi del ‘900.

produttivi, ma anche in marketing e nel rafforzamento della rete commerciale. E nel decennio successivo venne realizzato il nuovo stabilimento nella zona

industriale di Vicenza, preludio a una nuova fase di espansione che, oltre al consolidamento delle esportazioni (in particolare verso Germania, Austria, Svizzera,



PRIVATE

Impianto fotovoltaico in Abruzzo. Consorzio Renewability.

Inghilterra e Benelux) portò alla costruzione di un laminatoio in Friuli e all’acquisizione, nel 1989, di un impianto a Marghera. Ma Beltrame capì anche che il futuro dell’azienda, in un mercato della siderurgia in fase di profonda trasformazione, non poteva che passare dall’internazionalizzazione: nel 1994 venne così acquisito il pacchetto di controllo di Lme (Laminés Marchands Européens), gruppo franco-belga-lussemburghese che rappresentava il principale concorrente europeo dell’impresa veneta, che fra il 2002 e il 2006 rilevò anche la Siderurgica Ferrero, la svizzera Stahl Gerlafingen e la rumena S.C Donalam.

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Multinazionale nel territorio L’ingegner Giancarlo, scomparso nel 2011, viene ricordato non solo

per essere stato fra i protagonisti della rinascita industriale del Veneto nel dopoguerra, ma anche per il profondo legame con il suo territorio e con il mondo della cultura: a lui si deve la fondazione del Centro internazionale di Storia dello Spazio e del Tempo a Brugine, nel Padovano, ma anche una importantissima collezione di manoscritti, libri antichi, originali autografi e stampe su Vicenza e sulla storia della scienza nel Veneto, che i figli Antonio, Patrizia e Angiola hanno in parte donato alla Biblioteca civica Bertoliana. Quarta generazione al comando Oggi AFV Beltrame è guidata dalla quarta generazione della dinastia - Antonio è l’attuale presidente affiancato da Patrizia, vicepresidente, e Angiola, già

vicepresidente e tuttora consigliere della holding di famiglia - supportata da qualche anno dalla quinta in diversi ruoli chiave: Barbara, dal 2005 a capo dell’area marketing & communications, ha introdotto e continuato a migliorare le strategie di comunicazione di un’azienda storicamente avvezza a far parlare di sé solo attraverso i suoi risultati, e lo scorso luglio ha “ereditato” la carica di vicepresidente da mamma Angiola; suo cugino Carlo è country manager Francia e Romania e group chief business development officer, mentre Andrea è responsabile dell’acquisto delle materie prime di gruppo. Di certo, con il passaggio generazionale il gruppo vicentino non ha perso né il legame con il territorio (numerosi i progetti di solidarietà sociale finanziati a favore di enti e associazioni locali,


PRIVATE DYNASTY

7

3 milioni

Gli stabilimenti produttivi

La capacità produttiva di laminati e travi, in tonnellate

soprattutto nei settori culturali e sanitari per l’infanzia, così come le collaborazioni con università e centri di ricerca), né quella vocazione alla crescita e all’innovazione che ne hanno fatto una piccola multinazionale con quasi tremila dipendenti, sette stabilimenti, quattro acciaierie e 12 laminatoi in quattro paesi europei, per una capacità produttiva di 3 milioni di tonnellate annue di laminati mercantili, travi, acciaio per cemento armato e acciai speciali destinati in particolar modo al settore edile, alla cantieristica navale, alle macchine per movimentazione terra, all’automotive, all’energy e oil & gas. Chiusa nel 2017 la procedura di ristrutturazione del debito avviata quattro anni prima a seguito del tracollo del settore siderurgico causato dalla crisi del

2009, rifinanziate le casse grazie a un pool di banche, AFV Beltrame è tornata sul mercato consolidando la presenza in Romania con l’acquisizione, nel 2022, degli asset dell’ex Cos Targoviste. All’avanguardia sulla sostenibilità Allo stesso tempo, il gruppo si è posto ancora una volta all’avanguardia anche nell’ambito della sostenibilità. Con l’approvazione di un piano di investimenti di 200 milioni di euro in cinque anni, al centro della strategia di business è stato integrato un ambizioso progetto di decarbonizzazione che prevede di ridurre le emissioni di Co2 al 2030 del 40% rispetto al 2015, sulla base di una dettagliata roadmap. Già nel 2022, peraltro, le emissioni generate dalle attività di tutto il gruppo sono inferiori di

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12 I laminatoi in quattro paesi europei

PRIVATE

3mila I dipendenti a livello mondiale

circa il 75% in confronto alla media dell’industria siderurgica mondiale e del 15% rispetto alla media europea delle emissioni dell’acciaio da forno elettrico. Per l’attuazione del piano sono stati indentificati quattro macro-gruppi di attività: aumento dell’efficienza produttiva con la sostituzione dei forni di riscaldo, pratiche di economia circolare (incrementando il riutilizzo degli scarti di produzione e il ricorso a materie prime riciclate), ricorso a energie rinnovabili - per il cui approvvigionamento AFV Beltrame ha costituto lo scorso anno con altre due aziende il consorzio Renewability - e soluzioni basate sull’idrogeno. Per sottolineare in maniera tangibile il proprio impegno per la sostenibilità ambientale, il gruppo ha lanciato il nuovo brand Chalibria, che contraddistingue la produzione di acciaio “carbon neutral”. Perché possa definirsi tale, la quota di emissioni di Co2 che, allo stato attuale, non è ancora possibile ridurre, viene compensata attraverso l’acquisto di crediti di carbonio su base volontaria, destinato a ridursi gradualmente man mano che il piano di decarbonizzazione raggiungerà gli obiettivi stabiliti per i prossimi anni. Il nome è un omaggio al popolo latino dei Chalybes, a cui viene attribuita l’invenzione della siderurgia: una capacità, quella di guardare avanti rimanendo sempre bene ancorati al passato, che fa parte del Dna dei Beltrame da cinque generazioni.


OPINION

Molecola magica? La conversione del grasso, rivela una ricerca, può combattere il sovrappeso grave L’evoluzione della scienza aiuta, ma più di tutto può l’educazione alimentare DI ALESSANDRO SCALICI

Uno dei maggiori problemi di carattere sanitario, che tocca principalmente i paesi industrializzati e pesa in maniera importante sulla salute dei cittadini e sull’economia relativamente alle spese sanitarie, è imputabile all’obesità e alle malattie a essa collegate.

consapevole. I cibi industriali sono ricchi di grassi e zuccheri e molte volte il consumatore non ne è a conoscenza. Di grande importanza è il ruolo dell’attività fisica. L’attività sportiva funge da vero e proprio ripartitore nutrizionale. Verso una strategia articolata I muscoli, affamati di nutrienti dall’attività svolta, convoglieranno le calorie verso di loro invece che mandarle in accumulo. Anche in questo caso le abitudini di molti di noi devono cambiare in maniera radicale. Torniamo quindi a muoverci a piedi o in bicicletta, di corsa o camminando, l’importante è tornare ad una vita più attiva, i famosi 10.000 passi al giorno non sono un obiettivo così irraggiungibile. La lotta alla sedentarietà e un’alimentazione consapevole rappresentano la vera soluzione al problema.

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Un problema diffuso Negli Stati Uniti, la quota di obesi si attesta al 43% della popolazione. In Italia il 33% della popolazione è in condizione di sovrappeso e un ulteriore 10% è in condizione di obesità. Una ricerca italiana, condotta dall’università di Padova, crea nuove speranze alla lotta contro le malattie collegate all’obesità come per esempio le cardiopatie. I ricercatori hanno scoperto un meccanismo molecolare in grado di modificare la struttura del grasso bianco e di convertirla in grasso

beige, a mezza strada quindi con le caratteristiche del grasso bruno. Il grasso bruno ha la particolarità di essere in grado di utilizzare energia allo scopo di produrre calore. Gli animali, per esempio, ne hanno una buona quantità proprio per potersi adattare ai cambiamenti climatici durante le stagioni fredde. Anche l’uomo ha una certa quantità di grasso bruno, ma ormai non avendone più la necessità da secoli, ne ha perso la maggior parte. Avere un’arma in più contro l’obesità è un grande passo, anche se purtroppo non è sicuramente la soluzione definitiva, anche perché non tutti potranno accedere a queste sostanze. La soluzione potrebbe invece essere una educazione a un nuovo modello comportamentale, sia sotto il profilo alimentare sia sotto quello delle attività motorie. Diventa fondamentale quindi educare i giovani a nutrirsi in modo

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03/03/2023 15:06 03/03/2023 15:06


ART

Semplicità del lusso Nel corso dell’ultimo secolo vi è stato uno stretto legame tra gioielli e arte Molte le collezioni che prendono ispirazione dall’Art Deco DI ALESSIA ZORLONI

Il legame tra i gioielli e il mondo dell’arte è ben più radicato di quanto si possa pensare. Già nel 1942 la mecenate e collezionista Peggy Guggenheim arrivò all’inaugurazione della sua mostra Art of This Century indossando orecchini spaiati che dichiaravano i suoi eccentrici gusti e la sua affinità con l’astrazione e il surrealismo: uno era disegnato da Alexander Calder, l’altro da Yves Tanguy. A partire dagli anni ‘70 il connubio artegioielleria è diventato più sofisticato: ne è un esempio la galleria romana di via del Corso 410, che in questo periodo divenne un vero e proprio epicentro di artisti dedicato al gioiello d’autore. Giuseppe Capogrossi, Fausto Melotti, Pietro Consagra, Carla Accardi, Getulio Alviani, Renato Guttuso, Giuseppe Uncini e tutti gli autori sulla cresta dell’onda portarono in galleria progetti abbozzati che venivano poi realizzati da gioiellieri, dando vita a una sorta di sistema produttivo di nicchia.

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PRIVATE

L’esperienza di Moneti Ancora oggi sono molte le collezioni di gioielli ispirate all’arte e alla pittura che prendono spunto da specifici

dipinti di artisti famosi o più spesso dalle diverse correnti artistiche. Come nel caso di Cristina Moneti, che nell’Art Deco ha trovato la sua fonte di ispirazione. Romana di nascita, cosmopolita per scelta, Cristina Moneti si avvicina alla creatività giovanissima, frequentando il liceo artistico per poi proseguire il suo percorso formativo allo Ied di Roma dove frequenta il corso di Illustrazione e Arti Visive. La creatività che inizialmente si esprime nella collaborazione con agenzie pubblicitarie e aziende, man mano converge verso il jewel design grazie all’incontro con il marito, proprietario insieme alla famiglia delle gioiellerie Cacciari & Salvati, realtà di primaria importanza nel settore dell’alta gioielleria d’epoca.

Cristina Moneti

La creatività che inizialmente si esprime nella collaborazione con una serie di agenzie pubblicitarie e aziende, man mano converge verso il jewel design grazie all’incontro con il marito, proprietario insieme alla famiglia Cacciari & Salvati


ART JEWELS 61

PRIVATE

Alcune delle creazioni di Cristalllo chiaramente ispirate dall’Art Deco.


ART

Gli anelli della serie Folk

Di qui parte infatti la passione per i gioielli e la nascita del suo brand Cristalllo. L’obiettivo era quello di proporre dei gioielli dal design essenziale che fossero al contempo preziosi. Oggetti belli, capaci di vestire la donna in qualsiasi momento della giornata e nelle diverse occasioni sociali, originali ma mai eccessivi. Espressione di un lusso discreto, seppure riconoscibile.

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Esaltazione della femminilità Ispirate dall’arte astratta e geometrica, le creazioni di Moneti esaltano la femminilità attraverso

contrasti cromatici, linearità e stilizzazione proprie dell’Art Déco. Una corrente artistica che per definizione accoglie dentro di sé una natura eclettica, composta da stilemi ora etnici ora floreali ora geometrici, gli stessi che ritroviamo negli anelli colorati della serie Folk Rings, nei triangoli preziosi della Prisma Collection, o ancora nelle ripetizioni in serie di piccoli quadrati, rettangoli e triangoli dei bracciali della Fairy Collection. Le boutique Le collezioni che compongono il mondo di Cristalllo abbracciano

diverse famiglie di materiali e range di prezzo: anelli, collane, orecchini, bracciali sono proposti in 40 modelli declinati in più varianti. Dalle linee più accessibili in argento placcato oro e smalto alle più preziose in oro bianco e rosa illuminate da diamanti di diversi colori. Cristalllo è presente nelle boutique Salvati di Porto Rotondo e Cortina d’Ampezzo, presso l’Hotel Four Seasons di Milano e sull’online shop Cristalllo.com. Inoltre da giugno la linea Folk in argento placcato oro e smalto ha debuttato da Es More, esclusivo Concept Store di Formentera.


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DOLCE VITA

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La Ferrari Roma Spider reinterpreta in chiave contemporanea lo stile italiano degli anni ’50 e ’60. La spider riprende per proporzioni, volumi e tecnologia utilizzata il concept già apprezzato sulla Ferrari Roma. Sotto il cofano batte il V8 biturbo da 620 CV. Prezzo a partire da 247.930 euro - Ferrari.com


LIFESTYLE DOLCE VITA 67

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UNO DEI TRATTI CARATTERISTICI È IL TETTO RIMOVIBILE IN TESSUTO, SOLUZIONE CHE VEDE IL PROPRIO RITORNO NELLA GAMMA A MOTORE ANTERIORE DEL CAVALLINO RAMPANTE A 54 ANNI DALL’ULTIMA APPARIZIONE SULLA 365 GTS4.


CHROME

GENIO IN SELLA Hazan è un ingegnere, con spirito da artista, che rilancia moto che hanno fatto la storia L’ultima creazione, partita da un motore del 1938, gli è stata commissionata da Momoa

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Non è necessario amare le moto per apprezzare le creazioni di Max Hazan. Metà ingegnere, metà artista, Hazan realizza soluzioni uniche all’interno di una piccola fabbrica di Los Angeles. È lui in persona a modellare, saldare e forgiare ogni pezzo di metallo, dai singoli ingranaggi al manubrio e ai serbatoi di carburante. Le sue creazioni partono dal motore, l’unico pezzo non nuovo. Spesso il propulsore è così

vecchio che Hazan deve ricostruirlo interamente, a volte aggiungendo un turbo o un compressore per una spinta maggiore. La sua ultima creazione gli è stata commissionata dall’attore Jason Momoa (Aquaman, Il Trono di Spade) e ha il suo cuore pulsante nel motore, che proviene da una Brough Superior del 1938. Venduto al prezzo di 75 mila dollari. Hazanmotorworks.com


LIFESTYLE CHROME

NERO DOMINANTE

BSA 500 BLACK

Ben 125mila dollari. È l’incasso generato dalla vendita della KNTT 1200, dotata di telaio one-off realizzato in acciaio al cromo, costruito da zero.

La BSA 500 Black, caratterizzata da un parafango posteriore in stile anni ’30 e un motore terrestre da 300 CV, è stata venduta a 115mila dollari.

K N T T 12 0 0

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IRONHEAD


SWEET AUTUMN

DOLCI AUTUNNALI La nuova collezione firmata da Gobino per palati fini Non solo ricerca della materia prima, ma anche cura del packaging

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L’arrivo dell’autunno è coinciso con l’arrivo nei negozi Armani di Milano, Kuwait e Tokyo della nuova collezione Armani/Dolci by Guido Gobino. Ispirata alla natura e ai motivi floreali, ha tra i suoi tratti caratteristici le macro stampe stilizzate in nero e color oro rosa, che avvolgono le tin box ora proposte in un nuovo formato impilabile da 100 gr. Una delle lattine contiene le cialdine al nuovo gusto latte con pistacchio e l’altra il ginger candito ricoperto di cioccolato fondente. Prezzo: 29,50 euro Armanidolci.com



STATION

IN VETTA ALLE HIGHLAND La catena montuosa scozzese è considerata tra le regioni più belle d’Europa Gli spostamenti sono a bordo di un treno che garantisce ogni tipologia di lusso

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Un viaggio con il Royal Scotsman per esplorare le meraviglie delle Highland, montagne scozzesi unanimemente considerate come una delle più belle e scenografiche regioni dell'Europa. Oltre a viaggiare a bordo di un treno elegante e ricco di ogni comfort, sarà possibile degustare whisky scozzese all’interno di distillerie di fama mondiale. Dopo la cena – rigorosamente a lume di candela – in programma momenti di relax e di socializzazione. Belmond.com/trains/europe/scotland/belmond-royal-scotsman/


LIFESTYLE STATION ESPERIENZE

Due giorni: partenza dalla stazione Waverley di Edimburgo, ammira le dolci colline del Perthshire e la bellezza rurale Prezzo: da 4.400 euro

ROYAL SCOTSMAN JOURNEYS

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OPENING

RIFUGIO DI LUSSO Villa-des-Pres si candida a diventare un riferimento per i fan di Parigi Gli arredi sono a cura di Borrione, designer di fama mondiale

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PRIVATE

Ubicato nel cuore di Saint-Germain-des-Prés, il quartiere parigino dove moda e cultura si incontrano, l’hotel Villa-des-Pres da poco inaugurato si candida a diventare un rifugio di lusso per i fan della capitale francese. Il designer Bruno Borrione e Amélie du

Chalard di Amélie Maison d’Art hanno creato un’atmosfera artistica che coniuga eleganza e buon gusto. Le 34 camere e suite sono una perfetta combinazione di mobili su misura e opere d’arte. Prezzo: da 740 euro - Villadespres.com


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SELECTION

CHAMPAGNE UNICO Il Comtes de Champagne Grands Crus Rosè è un cuvée dallo stile deciso Per il millesimato 2011, durante l’assemblaggio, è stato aggiunto un 14% di Pinot de Bouzy

LA FAMIGLIA

Vitalie, Pierre-Emmanuel e Clovis Taittinger

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PRIVATE

Un millesimato che incarna il connubio fra i Grands Crus di Pinot Noir e di Chardonnay. Il Comtes de Champagne Grands Crus Rosè è un cuvée dallo stile deciso ed equilibrato, che si inserisce nella grande tradizione della maison. È composto per il 40% da Grands Crus di Chardonnay provenienti dai terrori più prestigiosi della Côte des Blancs e per il 60% da Pinot Noir dei Grands Crus della Montagna di Reims. Per il millesimato 2011, durante l’assemblaggio, è stato aggiunto un 14% di Pinot de Bouzy vinificato in rosso Taittinger.com/en - Prezzo: 300 euro


2012 2012 10,6% 10,6%

2013 2013 15,8% 15,8%

2014 2014 4,4% 4,4%

2015 2015 4,7% 4,7%

2016 2016 -0,8% -0,8%

2017 2017 5,1% 5,1%

2018 2018 1,9% 1,9%

2019 2019 -0,9% -0,9%

2020 2020

-15,1% -15,1%

2021 2021 10,1% 10,1%

2022 2022

15,1% 15,1%


FRAGRANCE

FRAGRANZE DALL’ORTO Una frontiera in crescita tra i profumi è puntare sugli aromi naturali Dai pomodori, ai finocchi al rabarbaro, la scelta è particolarmente ampia

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Qualche anno fa, Ramdane Touhami di Officine Universelle Buly andò a un’asta a Parigi e tornò con una scatola di vecchi semi, che poi sono diventati l’ingrediente principali di una linea di profumi. Gli ingredienti arrivano tutti dall’orto: pomodoro, cetriolo, patata dolce e basilico. I R B A B I E D B A T O Buly1803.com L

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SISLEY L‘EAU RÈVÉE

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COMME DES GARÇONS ROUGE

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Rimandi al profumo di menta Prezzo: 130 sterline Sisley-paris.com/en

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Aroma di barbabietola rossa Prezzo: 120 sterline Selfridges.com

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HERMÈS EAU DE BASILIC

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Basilico protagonista Prezzo: 168 sterline Hermes.com/uk/en


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LIFESTYLE FRAGRANCE

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ALTRA DUALIST

Il ricorso al cetriolo dona freschezza Prezzo: 75 sterline Altraprofuture.com

L‘ARTISAN PARFUMEUR

Finocchio, cavolfiore e pisello si mescolano in questo profumo Prezzo: 80 sterline Artisanparfumeur.com

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R C I O F O C A

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B A R B A R R A O

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DIPTIQUE EAU ROSE

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Essenze ricercate per chi ama distinguersi, senza rinunciare al buon gusto Prezzo: 150 euro Diptyqueparis.com


OPINION

Guida l’inflazione Con il ritmo del carovita elevato, la Bce non avrebbe potuto fermare la stretta Non è possibile rimediare agli errori del passato con scelte affrettate DI MARCELLO GUALTIERI

I lettori di PRIVATE, come tutti gli operatori razionali, prediligono i tassi bassi. Solo i tassi bassi nel lungo periodo consentono al sistema economico una crescita sana e virtuosa. E solo un sistema economico in salute può alimentare un mercato finanziario sano. È dunque evidente che l’attuale livello dei tassi (4,5%) è decisamente incompatibile con la condizione sopra enunciata.

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PRIVATE

Il dilemma Il punto. Poteva la Bce fermarsi nei rialzi nella sua riunione di settembre? Oppure annunciare di aver raggiunto l’obiettivo di aver spento la spirale inflazionistica? Con l’inflazione core al 5,5% ed i tassi Bce oggi al 4,5% direi che

siamo ancora lontani dall’obiettivo di riportare l’inflazione, non dico al livello auspicato intorno al 2%, ma almeno su una traiettoria certa verso l’obiettivo. D’altro canto in Usa la Fed si è presa una pausa di riflessione in una situazione diametralmente opposta: tassi intorno al 5,5% e inflazione core al 4,3%. Inoltre, è assolutamente noto e pacifico che ciò che conta sono i tassi reali (quindi depurati dall’inflazione), ad oggi ancora negativi. Solo l’inflazione bassa consente tassi reali bassi e positivi. Dunque fermarsi a settembre avrebbe raggiunto il peggiore dei risultati: mantenere i tassi alti (al 4,25%) e rallentare la discesa delle aspettative inflazionistiche il che corrisponde a riattivarle, come un

fuoco che cova sotto la cenere della recessione strisciante. Strada obbligata Certo, la recessione da strisciante potrà diventare conclamata, ma interrompere il ciclo rialzista dei tassi avrebbe solo vanificato quanto fatto sinora, creando le condizioni per prolungare la spirale inflazionistica e quindi preparando una futura recessione di maggior entità. Semmai, l’errore della Bce è stato quello di aver ignorato l’inflazione almeno per un anno (da giugno 2021 a luglio 2022), considerandola “transitoria”, ritardando così gli interventi e rendendoli dunque più pesanti per l’economia reale. Ma interrompere oggi il precorso, certo non riparerebbe al danno già fatto. Anzi.


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OPINION

Soft fa la differenza Una ricerca dell’università di Stanford segnala le competenze per emergere Primeggiano intelligenza emotiva, capacità comunicative e problem solving DI MARIA GRAZIA RINALDI

Nella costante evoluzione del mondo del lavoro, uno studio dello Stanford Research Institute International ha messo in luce dei dati da non sottovalutare: il 75% del successo lavorativo può essere attribuito alle competenze trasversali, ovvero le soft skills. Questo lascia solo il 25% al merito delle competenze tecniche, una percentuale piuttosto ridotta.

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Osservare e apprendere Le competenze soft spaziano dall’intelligenza emotiva, fondamentale per sintonizzarsi sulle emozioni proprie e altrui, alle capacità comunicative che permettono di esprimersi con chiarezza. Da non sottovalutare la capacità di risolvere i problemi. Questa categoria è diventata centrale sia nel contesto professionale, che personale, motivo per cui spesso vengono definite anche trasversali proprio perché utili in ogni campo. Come possiamo rafforzare o sviluppare ulteriormente queste soft skill?

La risposta risiede in un percorso di autoscoperta e formazione continua. Il primo passo è semplice: occorre iniziare con l’autovalutazione, mettendosi molto in gioco, iniziando a riflettere sui propri talenti e le proprie aree di miglioramento. Sperimentare nuove situazioni, magari al di fuori della propria zona di comfort, può essere estremamente formativo, in quanto questo passaggio richiede una messa in gioco a livello personale. Osservare e apprendere da coloro che consideriamo modelli in termini di soft skills è una strategia da prendere in considerazione per partire con il piede giusto. Sfruttare il feedback costruttivo che ci arriva dall’esterno aiuta a crescere e affinarsi, soprattutto per comprendere come veniamo percepiti all’esterno. Non basta solo l’autopercezione, è importante conoscere e comprendere come, chi siamo, impatti sul mondo esterno a noi stessi. Basandomi sulla mia esperienza come psicologa e coach, posso attestare l’incredibile impatto delle soft skills per crescere.

Non solo potenziano la nostra performance professionale, ma arricchiscono anche le nostre relazioni. Stimoli da cogliere Le soft skills sono come una bussola, essenziale per navigare nel complesso mondo digitale per far sì che la figura dell’essere umano rimanga centrale. Oltre a investire nella tecnologia, dobbiamo altrettanto vedere lo sviluppo delle soft skills come un investimento sul nostro futuro, perché la chiave del successo risiede proprio nelle competenze soft. È un investimento che ci porta a una maggiore autostima, a costruire relazioni più solide e a una realizzazione personale e professionale più completa. In sintesi, mentre le competenze tecniche forniscono gli strumenti per svolgere un lavoro, sono le soft skills che determinano in che modo quel lavoro viene svolto. E spesso, è il “come” che fa la differenza.



OPINION

Spazio all’open finance L’Unione europea spinge per accrescere la concorrenza nella prestazione dei servizi La proposta di nuovo Regolamento attribuisce agli utenti il controllo dei propri dati DI FABIO COCO*

La Commissione Europea ha pubblicato una proposta di Regolamento che disciplina il cosiddetto “Open Finance”, ossia l’accesso, la condivisione e l’utilizzo dei dati finanziari (Financial Data Access o “FIDA”) dei clienti (includendo sia consumatori sia persone giuridiche) nell’ambito dei servizi finanziari (intesi in senso lato). L’Open Finance espande l’Open Banking, introdotto dalla Direttiva Ue 2366/2015 (PSD2) e non è un caso che la proposta di Regolamento sia inclusa nel medesimo pacchetto della proposta di revisione della PSD2.

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Gli obiettivi La proposta di Regolamento è finalizzata a permettere ai consumatori di avere un controllo effettivo sui propri dati finanziari e di beneficiare della possibilità di condividere tali dati in sicurezza per accedere a servizi innovativi offerti dai soggetti vigilati. La proposta di Regolamento include tra i “dati finanziari” quelli rinvenibili da: - contratti di credito ipotecario, prestiti e conti (diversi però dai conti di pagamento di cui alla PSD2);

- conti di deposito, investimenti in strumenti finanziari, prodotti di investimento assicurativo, crypto-asset, immobili e altre attività finanziarie, inclusi i dati raccolti per lo svolgimento delle valutazioni di adeguatezza e appropriatezza; - prodotti pensionistici; - assicurazioni non-vita (diverse da assicurazioni sanitarie o contro il rischio malattia), inclusi i dati raccolti per la valutazione delle esigenze e dei bisogni del cliente o, se del caso, per la valutazione di adeguatezza o appropriatezza; - procedure di valutazione del merito creditizio svolta ai fini della concessione di un prestito o nell’ambito di una richiesta di credit rating. L’accesso o la condivisione di questi dati presuppone sempre il consenso del cliente interessato, che può revocarlo in qualsiasi momento. La proposta di Regolamento distingue due figure fondamentali, i “data holder” e i “data user”: i primi sono soggetti vigilati che raccolgono, conservano o svolgono qualsiasi altro trattamento dei dati finanziari; i secondi, invece, sono quei soggetti

che, muniti dell’autorizzazione al trattamento dei dati finanziari da parte del cliente, possono accedere a tali dati e usarli. I data holder sono tenuti a predisporre adeguate interfacce (cosiddette “Api”) per consentire l’accesso ai dati dei clienti a favore dei data user. I soggetti destinatari della proposta di Regolamento sono i data user e i data holder, ossia (salve specifiche esenzioni) banche, istituti di pagamento, istituti di moneta elettronica, imprese di investimento, fornitori di servizi in crypto-asset, emittenti di stablecoin, gestori di Fia e di Oicvm, imprese di assicurazione o riassicurazione nonché i relativi intermediari, anche a titolo accessorio, agenzie di rating, fornitori di servizi di crowdfunding o di prodotti pensionistici paneuropei e, infine, i fornitori di servizi di informazioni finanziarie. Una nuova figura sul mercato La proposta di Regolamento introduce questa nuova figura dei fornitori di servizi di informazioni finanziarie che sono “data user” (diversi dai soggetti vigilati) autorizzati specificamente ad


OPINION

Le nuove regole potranno permettere lo sviluppo di prodotti innovativi e personalizzati per i clienti, automatizzando e agevolando l’accessibilità di finanziamenti e investimenti

dalla condivisione dei dati; - gli incentivi per i data holder di predisporre e offrire interfacce di alta qualità per i data user a fronte di un compenso ragionevole. In questo modo, le nuove regole potranno permettere lo sviluppo di servizi e prodotti innovativi e personalizzati per i clienti, automatizzando e agevolando l’accessibilità di determinati prodotti (ad esempio finanziamenti e investimenti); l’accesso ai dati permetterà anche ai soggetti vigilati di fornire prodotti e servizi più competitivi. Socio di Zitiello Associati

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illustrate, la proposta di Regolamento intende disciplinare: - la possibilità per i clienti di condividere i propri dati finanziari con i data user in sicurezza; - l’obbligo per i data holder di rendere disponibili i dati dei clienti ai data user; - il diritto dei clienti al pieno controllo dei dati finanziari e degli accessi agli stessi; - la standardizzazione dei requisiti tecnici e dei dati dei clienti per agevolare accesso e condivisione dei dati; - il regime di responsabilità dei soggetti coinvolti in caso di violazioni normative per ridurre i rischi derivanti dall’accesso o

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accedere ai dati finanziari dei clienti per la prestazione di servizi di informazione finanziaria. Quanto al contenuto di tali servizi, sarà necessario attendere l’intervento delle Autorità di Vigilanza europee. Nel frattempo, la proposta di Regolamento disciplina il procedimento autorizzativo che si avvia con un’apposita domanda, corredata da documentazione a supporto, che include – inter alia – un programma di attività, un business plan triennale, le procedure interne per garantire la sicurezza dei dati, i piani per la gestione di incidenti di sicurezza e la continuità operativa in caso di interruzioni o incidenti. Per perseguire le finalità sopra


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Capolavoro leonardesco Presentato a Milano un restauro profondo della “Madonna di Andrea Solario” L’opera a tempera, danneggiata dal tempo, è stata restituita allo splendore originale DI GIACOMO NICOLELLA MASCHIETTI

Una delle più importanti case d’asta nazionali ha deciso di restituire un capolavoro alla comunità, attraverso un importante gesto di beneficenza. È stato presentato all’Orangerie del Museo Poldi Pezzoli, con una serata a inviti, il restauro della “Madonna con il Bambino Leggente” di Andrea Solario. Il dipinto a olio rappresenta una parte significativa delle collezioni del Museo e una conferma della decennale attività del Club del Restauro. L’opera ripristinata offre un’opportunità unica per apprezzare la maestria di Andrea Solario, straordinario artista leonardesco, e sarà svelata in occasione della mostra su Andrea e Cristoforo Solari, campioni del Rinascimento tra Milano e la Francia, in corso al Museo Poldi Pezzoli (24 ottobre 2024-25 febbraio 2025) e organizzata in collaborazione con il Museo del Louvre.

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Accordi cromatici Nel dipinto, probabilmente realizzato entro l’aprirsi del Cinquecento, convivono le due principali esperienze formative di Andrea. Da una parte la composizione, caratterizzata da un

Nessun altro artista è così ampiamente rappresentato all’interno della collezione, con un totale di otto dipinti a lui attribuiti Questa opera fornisce un’iconografia unica con il Bambino che stringe un libro tra le mani fondo nero e dalla balaustra che costituisce una sorta di separazione con l’osservatore, si ispira ai modelli veneziani di Alvise Vivarini e Giovanni Bellini, che Solario ebbe modo di conoscere nel suo soggiorno in laguna. Il cromatismo fondato sui sottili accordi fra gli azzurri e i rosa, la resa chiaroscurale e le lumeggiature, deriverebbero invece da Vincenzo Foppa e dal Bergognone. Il lavoro è stato svolto da Paola Zanolini - esperta capace di restituire la finezza d’esecuzione originaria, evidenziando dettagli come le aureole dorate e le lumeggiature - ed è stata resa possibile grazie al sostegno generoso di Wannenes, che ha riportato al suo antico splendore questa deliziosa opera devozionale del

Rinascimento lombardo. Realizzato a tempera, il dipinto aveva subito drastiche puliture che ne avevano abraso la superficie pittorica. Oggi è possibile nuovamente ammirare l’originaria finezza d’esecuzione in alcuni particolari, quali le rifiniture in oro delle aureole e dell’orlo del libro, o le lumeggiature della fascia che avvolge il Bambino eseguite con lacche trasparenti. Mostra meneghina La collezione del museo Poldi Pezzoli comprende otto dipinti di questo maestro, che raggiunse la fama nell’Ottocento insieme alla riscoperta degli artisti leonardeschi. Gian Giacomo Poldi Pezzoli fu un appassionato collezionista del Rinascimento lombardo, cui dedicò una particolare cura, proseguita


ART MASTERPIECES 87

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Alessandra Quarto, direttrice del museo Poldi Pezzoli di Milano, di fianco al quadro La Madonna col Bambino di Andrea Solario, restaurato grazie al contributo di Wannenes.


ART

poi con gli acquisti dei direttori successivi, tanto che oggi questa sezione è tra le più significative e ricche del museo. Nessun autore è più rappresentato nella raccolta di Andrea Solario. Come mai il fondatore del Museo fu così appassionato di Solario? La motivazione principale è che l’artista giunse all’apice della fama proprio a metà dell’Ottocento, in parallelo alla riscoperta delle personalità della cerchia dei leonardeschi. In particolare, il tedesco Otto Mündler già nel 1857 comprese che il misterioso “Andreas Mediolanensis”, che aveva firmato nel 1495 una tavola già in San Pietro Martire a Murano (oggi a Milano, Pinacoteca di Brera), era lo stesso “Andrea De Solario” che nel 1515 firma un Riposo della Fuga in Egitto, tavola che fu uno dei primi fortunati acquisti di Gian Giacomo Poldi Pezzoli.

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Lavoro certosino Lavinia Galli (Conservatore del Museo Poldi Pezzoli di Milano) ha raccontato: “Da tempo cercavamo attivamente sostegno per il restauro di questo dipinto. Non solo aveva perso la sua chiarezza e leggibilità in varie sezioni, ma rivestiva anche un enorme significato nel panorama storico e artistico, nonché nella collezione più ampia del nostro museo. Gian Giacomo Poldi Pezzoli, fervente collezionista d’arte rinascimentale lombarda, mostrò per quest’epoca una grande dedizione, passione che fu portata

A sinistra, Luca Melegati, direttore della sede Wannenes di Milano. In alto, il Salone dell’Affresco, museo Poldi Pezzoli di Milano.

avanti dai successivi direttori dei musei attraverso le loro acquisizioni. la nostra collezione è una delle più consistenti e preziose all’interno del museo. Queste opere, originariamente realizzate per scopi devozionali privati, ci forniscono un’iconografia unica in cui è il Bambino, piuttosto che la Vergine, a stringere un libro tra le sue minuscole mani. In questa rappresentazione, Gesù ha un’espressione interrogativa,

apparentemente cercando una spiegazione da parte di sua madre riguardo al contenuto del libro. La profondità dell’intesa tra loro è evidente nello sguardo abbassato della Vergine verso suo Figlio. Dal punto di vista iconografico si può tracciare un parallelo con il ragazzo che legge raffigurato da Vincenzo Foppa nel 1464 per il Banco Mediceo (attualmente conservato nella Wallace Collection di Londra)”.


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San Marino fa scuola Il paese ha approvato una normativa innovativa in materia di trust e rapporti fiduciari La regolamentazione è accompagnata da una corte ad hoc e da un’accademia di formazione DI DENIS CECCHETTI*

Il trust sammarinese è un istituto particolarmente utile nella gestione di grandi patrimoni di clientela privata e business. Vanta un modello innovativo e una piena compatibilità con gli ordinamenti di diritto civile.

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Antesignano nella normazione Vale ricordare che la Repubblica di San Marino è stato il secondo paese di civil law ad adottare nel 2005 una normativa sul trust, dopo aver aderito nel 2004 alla Convenzione dell’Aja. Le disposizioni normative, profondamente innovate nel 2010, presentano una struttura originale e semplice, frutto di una cultura giuridica civilistica che concorda con quella italiana. Un quadro normativo, dunque, ben diverso da quello alla base del trust di modello inglese. Aldilà del fatto di essere scritta in italiano, la legge sammarinese sul trust deve la sua originalità a diversi elementi e ha come principi chiave l’affidamento, la destinazione e l’autonomia patrimoniale. La totale separazione patrimoniale tra i beni personali del trustee (colui che gestisce il trust) e i beni nel trust

è uno dei punti chiave, in quanto garantisce che il trustee risponda solo con i beni del trust. Altro aspetto distintivo è la possibilità per il disponente di porre il veto allo scioglimento del trust, anche se richiesto da tutti i beneficiari. Questo privilegio conferisce al disponente un controllo maggiore sulla destinazione finale dei beni all’interno del trust e valorizza la volontà espressa dal disponente stesso. Principi ben diversi regolano invece il modello di trust internazionale e quello inglese. Margini di flessibilità Inoltre, la normativa sammarinese prevede la possibilità di costituire trust senza beneficiari (trust di scopo) o di nominare i beneficiari in un secondo momento, anche da parte del guardiano del trust. Anche questa flessibilità offre previsioni eccezionali rispetto al modello anglosassone e permette di adattare il trust alle esigenze specifiche del disponente e ai cambiamenti nel tempo. Un aspetto unico dell’ordinamento sammarinese è poi la Corte per il Trust e i Rapporti Fiduciari, istituita con Legge Costituzionale nel 2012.

La Corte ha competenza esclusiva su tutti i casi e le controversie riguardanti rapporti giuridici derivanti dall’affidamento o dalla fiducia, come trust, affidamento fiduciario, fedecommesso, istituzione di erede fiduciario e istituti simili, da qualunque ordinamento siano regolati. La Corte, composta da esperti giuristi provenienti da diversi Paesi, assiste i soggetti del trust durante la sua esistenza e supporta il trustee nelle decisioni e nell’operato. Nella logica dell’ordinamento italiano, invece, il giudice interviene a posteriori, cioè, a dirimere o transigere controversie già insorte tra le parti. Le sue decisioni sono tempestive per non ostacolare, e anzi rendere più efficiente, l’operatività del trust, prospettando costi per accedervi notevolmente inferiori rispetto alle Corti straniere. La formazione specializzata e l’aggiornamento degli operatori sammarinesi ed esteri è assicurata dall’Accademia del Trust, creata nel 2020. La Banca Centrale di San Marino è responsabile del Registro dei trust regolamentati dalla legge sammarinese e rilascia i certificati di


TRUST

Una legge in lingua italiana, compatibile con tutti gli ordinamenti di civil law

Denis Cecchetti

che disciplina il trust sammarinese, unitamente ad altre leggi altrettanto significative, fanno della Repubblica di San Marino un ambiente favorevole per i trust che fino ad oggi hanno risieduto in giurisdizioni ritenute “privilegiate”, garantendo protezione patrimoniale, flessibilità e sicurezza per tutte le parti coinvolte. *Direttore Generale dell’Agenzia per lo Sviluppo economico - Camera di Commercio di San Marino

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Gli aspetti tributari Per quanto riguarda la fiscalità e la contabilità del trust, nell’ordinamento sammarinese sono presenti norme specifiche che attribuiscono al trust autonomia come soggetto tributario. Di conseguenza, al trust si applicano le disposizioni delle convenzioni contro le doppie imposizioni fiscali

in vigore, compresa quella sottoscritta tra Italia e San Marino. Il sistema sammarinese offre sicuramente aliquote competitive prevedendo un’aliquota ordinaria del 17% e quella agevolata del 13,60%, il che pone San Marino fuori dalla lista delle giurisdizioni a “fiscalità privilegiata”. L’aliquota è ulteriormente ridotta all’1,7% nel caso in cui i proventi siano reinvestiti e non distribuiti per almeno 24 mesi dalla data della percezione. In breve, si può dire che il framework normativo

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iscrizione. Inoltre, assicura l’effettività e la tracciabilità dei principali attori coinvolti nel trust.


ASSET

Missione Svizzera Banca Generali ottiene la licenza per operare all’interno dei Cantoni Focus sui clienti italiani che puntano a delocalizzare parte del patrimonio DI VITO ANDREOLA

La Svizzera ha deciso di concedere a una private bank italiana una licenza bancaria: non succedeva da circa 15 anni. Così Banca Generali ha creato Bg (Suisse) Private Bank SA: una realtà svizzera, con un’anima italiana e parte di una grande realtà internazionale. Il via libera è arrivato dall’autorità di sorveglianza bancaria svizzera nelle scorse settimane e l’apertura della banca è alle porte.

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Gli step dell’iniziativa “Saremo operativi come private bank per la clientela svizzera entro fine novembre e da marzo 2024 estenderemo l’attività ai clienti italiani che vogliono delocalizzare parte degli asset mantenendo la gestione in Italia”, ha spiegato l’amministratore delegato di Banca Generali, Gian Maria Mossa, in occasione dell’illustrazione dei risultati trimestrali. Il gruppo prevede di ottenere una raccolta tra i 5 e i 7 miliardi di euro dalla Svizzera nei primi cinque anni a partire dal 2024. “Questo nuovo progetto di crescita aiuterà a sostenere i nostri flussi in ingresso”, ha aggiunto Mossa.

Bg (Suisse) Private Bank SA avrà sede nel centro di Lugano, in Piazza Riforma, nel palazzo che ospita anche BGValeur, la boutique di gestione acquistata negli anni scorsi da Banca Generali che fornirà i suoi servizi di wealth management alla clientela permettendogli di mantenere i depositi nella loro attuale banca. Alla guida c’è Renato Santi, molto conosciuto nel mercato elvetico in quanto è stato ceo, tra il 2013 e il 2016, di Bsi per Svizzera ed Europa, prima di approdare dopo la fusione BsiI/Efg alla guida degli stessi mercati per Efg Bank fino al 2017, per poi diventare numero uno di Saxo Bank in Svizzera. Il modello di business Come si articola il progetto della nuova banca? Quale il modello e il tratto distintivo? “I Private Banker sono per noi centrali e dispongono dell’autonomia per fare leva sul loro solido rapporto di fiducia con il cliente. Sono supportati nel lavoro da un’unità investimenti che si affida ai centri di competenza del gruppo”, informa Santi. “Anche se la nuova banca offre tutti i vantaggi

tipici di una startup a livello di avanzate tecnologie digitali, approcci innovativi agli investimenti e agilità decisionale, il team commerciale, grazie alla lunga esperienza nel mercato svizzero, è in grado di soddisfare anche le tradizionali specifiche esigenze della clientela locale nel pieno rispetto dei principi di sostenibilità e inclusività che caratterizzano il modello di capogruppo”, aggiunge Santi. Il patrimonio, d’altronde, esprime la storia personale di ogni cliente. È fatto di tanti obiettivi raggiunti nel tempo, da cui ripartire ogni volta e su cui costruire il futuro delle nuove generazioni. “Proteggere il patrimonio dei clienti è la nostra principale missione e lo facciamo con un approccio integrato, in grado di offrire una visione chiara e lungimirante che guardi all’oggi e al futuro”, ha spiegato ancora l’ad Mossa. “Con i nostri private banker è possibile confrontarsi a 360 gradi e parlare non solo di investimenti finanziari, ma anche di previdenza e di tematiche legate al patrimonio di impresa e a quelli immobiliare e artistico, fino alle sfide relative al passaggio generazionale”.


ASSET

specializzate e leader nei rispettivi settori di riferimento. “Per noi la tecnologia digitale rappresenta la grande opportunità di rendere semplici e veloci le cose complesse, per dedicare più tempo a ciò che ha davvero valore: la relazione con i nostri clienti. Il nostro ecosistema digitale, aperto e flessibile, dispone di piattaforme e servizi in grado di arricchire la consulenza, con sistemi tecnologici di qualità e valore”, aggiunge ancora Mossa.

Bg (Suisse) Private Bank SA si caratterizza infatti per la personalizzazione del livello di servizio per un’offerta che spazia dai prodotti bancari, alle soluzioni

di investimento, dall’advisory finanziario, ai servizi esclusivi nell’ambito del wealth management. La banca svizzera opera in partnership con realtà altamente

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Il gruppo prevede di ottenere una raccolta tra i 5 e i 7 miliardi di euro dalla Svizzera nei primi cinque anni a partire dal 2024

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Gian Maria Mossa

Orientamento condiviso Il tema della sostenibilità è centrale nel modello di sviluppo non solo di Banca Generali ma anche della banca svizzera che ne fa parte. In tema di investimenti sostenibili, tra i partners troviamo le società di asset management più accreditate a livello internazionale in quanto firmatarie dei Pri (Principles of Responsible Investment), certificate Label Irs. (Investimento Socialmente Repsponsabile) e Top 10 Esg Brand. I fattori ambientali, sociali e di governance (Esg) sono costantemente valutati in tutti i processi di investimento grazie a soluzioni esclusive e alla partnership con MainStreet Partners, società indipendente basata a Londra, che ha sviluppato per Banca Generali un metodo quantitativo di valutazione degli investimenti che misura ognuna delle componenti E, S e G in termini di impatto sull’ambiente, sulla tutela della società e sulla governance aziendale.


PRIVATE DI FRANCESCA VERCESI

TESTIMONIAL

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Sarà Raquel Zimmermann, una delle modelle più celebri e influenti del mondo, a incarnare lo spirito di Hermès nella campagna autunno/inverno 2023-24. La 40enne top model, che ha debuttato nel 1999 sulla passerella di Chanel e Valentino, con la sua bellezza classica e con la sua presenza magnetica, rappresenta alla perfezione l’estetica raffinata della maison francese. Catturata dall’obiettivo di Nathaniel Goldberg, la campagna mette in luce i capi e gli accessori di spicco di Hermès per la prossima stagione. Raffinate sciarpe in seta stampata, che sembrano ondeggiare al vento, e borse in pelle che celebrano l’heritage del brand, nato nel 1837 quando Thierry Hermès, sellaio, aprì a Parigi una bottega per bardature e finimenti da cavallo. In alcuni scatti la Zimmermann posa accanto a un cavallo: Hermès celebra così la sua eredità, portando avanti la tradizione di creare prodotti che sono eleganti e funzionali. Lo styling è a cura di Rae Boxer. La palette cromatica richiama i colori di stagione: il rosso, l’arancione e il verde emergono non solo come sfumature, ma anche come sottofondi emozionali dell’autunno stesso. L’atmosfera è quella del lusso discreto, che fa eco alle radici di Hermès. Le acconciature di Raquel Zimmermann sono a cura dell’hair stylist Stephane Lancien, mentre il trucco della modella è opera del make-up artist Karim Rahman. Hermes.com/it

ZIMMERMANN

RAQUEL ZIMMERMANN È STATA SCELTA DA HERMÈS


PRIVATE VIP

AWARD

EMMA STONE, LA PROTAGONISTA DEL FILM LEONE D’ORO A VENEZIA

La locandina del film.

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STONE

Nata a Scottsdale, in Arizona, al cinema debutta nel 2007 con la commedia adolescenziale Superbad che oggi può sembrare anni luce da quello che è il suo percorso autoriale. Oggi la Stone ha trentaquattro anni e una carriera folgorante. Ha infatti già collezionato parecchie statuette: dalla Coppa Volpi all’Oscar nel ruolo dell’aspirante star Mia nel musical che ha fatto storia, La La Land. E adesso con la vittoria di Yorgos Lanthimos e il Leone D’oro a Poor Things (80esima edizione del Festival di Venezia) il suo successo è ancora più grande. Il regista greco ha detto: “Il film è lei, non avrei potuto farlo senza Emma”. L’attrice ha iniziato con i musical poco più che bambina, recitando in The Wind in the Willows, A Winniethe-Pooh Christmas Tail e Cenerentola. Nel 2016, poi, comincia il vero successo, incoronato proprio a Venezia grazie al giovanissimo regista Damien Chazelle che nell’ultimo Festival è stato un altrettanto giovane presidente di giuria, un record in novant’anni di storia della Mostra. E sicuramente è stato felice di premiare un film che aveva lei per protagonista. Dalla statuetta a oggi Emma Stone ha alternato film diversissimi: il biopic tennistico su Billie Jean King, La battaglia dei sessi; La favorita accanto a Olivia Colman e Rachel Weisz che segna il debutto della collaborazione con Yorgos Lanthimos, ha prestato la voce a cartoon e a sketch del Saturdary Night Live dove ha conosciuto l’attuale marito, Dave McCary. Il pubblico dei ragazzi lo ha (ri) conquistato con la Crudelia delle origini, meravigliosa ragazza piena di sogni che si scontra contro il cinismo e la violenza del mondo della moda. Si lavora a un sequel. L’attrice non è stata alla Mostra del cinema, solidale con lo sciopero che sta paralizzando Hollywood.


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RELAX

PAGLIERI LANCIA FIORI DI LUNA  ESSENZA RILASSANTE. LA NUOVA LINEA FELCE AZZURRA DEDICATA AL BENESSERE DEL SONNO

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L’evoluzione del concetto di benessere tra ieri, oggi e domani è stata al centro dell’evento celebrativo organizzato a Milano in occasione del centenario di Felce Azzurra, marchio di punta di Paglieri. In collaborazione con l’istituto di ricerca internazionale Future Concept Lab, la storica azienda alessandrina ha presentato un’analisi quali-quantitativa volta a esplorare l’evoluzione del concetto di benessere per gli italiani negli ultimi cento anni. Un viaggio tra passato, presente e futuro che ha permesso di indagare le abitudini e le esigenze degli italiani e trovare poi una risposta alle loro necessità. Nonostante il sonno sia riconosciuto come uno dei principali fattori di benessere, solo 6 intervistati su 10 hanno dichiarato di dormire sonni tranquilli e il restante 40,7% di avere continui risvegli notturni, difficoltà ad addormentarsi o riposo poco rigenerante. Tra gli aiuti al sonno più diffusi troviamo l’assunzione di tisane e integratori naturali, ma 2 persone su 10 (19,9%) scelgono diffusori di oli essenziali. Il profumo, si sa, è un toccasana per il benessere e la maggioranza delle persone è consapevole del suo potere rilassante

(67,1%). L’indagine presentata da Paglieri ha coinvolto un campione di 1.000 intervistati rappresentativo degli italiani di 18-65 anni secondo le variabili di genere, età e distribuzione geografica. Da queste premesse, e da quanto emerso dallo studio di Future Concept Lab, nasce Fiori di Luna – essenza rilassante, la nuova linea di Felce Azzurra dedicata al benessere del sonno. Una linea completa di prodotti, dalla cura del corpo al bucato e alla profumazione della casa, per agire in maniera sinergica e integrata sul benessere dei consumatori. Disponibile sul mercato da novembre, l’essenza Fiori di Luna utilizza l’innovativa tecnologia DreamScentz che migliora la qualità del sonno, sviluppata e testata dalla fragrance house Givaudan. L’assortimento Fiori di Luna è declinato nelle tre linee: cura della persona, cura del bucato e profumazione di ambienti. L’offerta ha sei referenze: bagnodoccia, ammorbidente concentrato, diffusore per ambiente nelle tre diverse versioni: bastoncini, spray automatico e diffusore elettrico. Paglieri.com/it


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DESIGN

IN UMBRIA, RICCA DI ARGILLE ADATTE ALLA LAVORAZIONE DELLA CERAMICA, NASCE IL MARCHIO TERZOFOCO nel mondo della ceramica. Le proposte si differenziano per lo studio dei dettagli e per le tecniche utilizzate, tanto da poter proporre prodotti per il bagno unici e personalizzati. Porcellana, Raku Clay, Fire-clay, gres porcellanato: non ci sono limiti alla scelta degli impasti, delle tecniche, né delle finiture. Le cinque collezioni sviluppate da Papini soddisfano le esigenze di ambienti caratterizzati da stili diversi, dai più rigorosi e minimalisti a quelli più espressivi. L’ultima novità, poi, è la Limited Edition. In questo caso i pezzi saranno progettati da designer, artisti o architetti che interpreteranno la materia secondo il proprio linguaggio, così da realizzare lavabi in numero limitato. La Cult Collection rappresenta le origini, con finiture e forme più classicheggianti e barocche, Evolving invece è il catalogo del “work in progress”. Terzofoco.it

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La casa di Terzofoco è a Deruta (Perugia), inserita nell’elenco dei borghi più belli d’Italia e conosciuta in tutto il mondo per la produzione di ceramiche artistiche. Il nome del marchio nasce proprio dall’esperienza e dalla conoscenza della materia: la ceramica di Terzofoco prende vita da tre passaggi in forno, da tre cotture. La materia viene plasmata e poi cotta nel primo fuoco. Quindi smaltata e cotta una seconda volta. Ma è solo il terzo fuoco a fissare i materiali preziosi che rifiniscono i prodotti. Agli inizi del 2022 l’azienda decide di coinvolgere il designer Luca Papini come art director e di affidargli la rivisitazione di alcune collezioni. Le 5 collezioni proposte da Papini oggi propongono lavabi contemporanei, sia per le finiture sia per le palette cromatiche utilizzate. Oggi Terzofoco è guidata da Alessio Scacaroni, che vanta una lunga esperienza

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OPINION

Di più non è meglio La quantità di alimenti e bevande è essenziale per una dieta equilibrata Dall’acqua alle vitamine, come evitare gli eccessi dannosi per l’organismo DI ROBERTO CANNATARO

La nutrizione, compreso tutto quello che riguarda gli integratori, è sempre più presente su ogni tipo di media. Molto spesso leggo o ascolto nozioni che vengono spacciate come vere, ma in realtà non hanno alcun fondamento scientifico, oppure partono da un presupposto plausibile, ma giungono a conclusioni infondate.

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Come farsi un’idea corretta In questo mare di nozioni è difficile avere un’idea di quello che è corretto, per questo cerco di dare indicazioni in ogni ambito, basate su solidi fondamenti scientifici. Uno dei principali problemi che riscontro è il dosaggio di alcuni alimenti o integratori. Non perché una sostanza o alimento (ma questo vale anche per l’esercizio fisico) sono benefiche, può passare il messaggio

che più ne ho, meglio è. Un esempio che faccio spesso è l’acqua. Sia da colleghi, ma soprattutto da parte di chi dice di occuparsi di salute, arriva il messaggio di bere anche fino a 4-5 litri di acqua al giorno. Il messaggio è “più ne bevi, meglio è”, con la motivazione di “purificarci da scorie”. Ma se quell’acqua non ci serve, dovremo eliminarla, sovraccaricando in maniera inutile i reni. Dunque dovremmo valutare se c’è bisogno di assumere più di 1,5-2 litri di acqua che in media sono sufficienti a mantenere un’idratazione adeguata, ad esempio in periodi molto caldi e umidi, praticando attività lavorativa o sportiva in ambienti chiusi e/o caldi e umidi. Un altro metro di giudizio è il colore dell’urina: se è bianca, stiamo bevendo troppo!

E lo stesso discorso vale, ad esempio, per le vitamine, in particolare quelle antiossidanti; certo ci aiutano a combattere i radicali liberi, che possono essere tanto dannosi, però se assunti in quantità elevata, possono comportarsi da proossidanti, ovvero diventare essi stessi causa di radicali liberi. Maneggiare con cura Dunque dovremmo applicare il concetto di ormesi, ovvero fornire la giusta dose di acqua, nutrienti, integratori, attività fisica e non ultimo sonno. Così da avere un concetto evoluto di salute, non solo assenza di malattie, ma essere nelle condizioni possibili. www.nutrics.it


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3724091 Scad. 31/08/2023 10260208


TOP LIFE

Donna al vertice C’è una presenza femminile tra i top manager Usa più pagati Julie Sweet, a capo di Accenture, è al diciottesimo posto DI SARA MORTARINI

RANKING

STIPENDI

C’è solo una donna nella classifica dei 20 ceo più pagati tra le aziende quotate sull’S&P 500 nel 2022: si tratta di Julie Sweet (18esima), a capo del colosso della consulenza Accenture, che lo scorso anno ha maturato un compenso di 34 milioni di dollari. È quanto emerge da un report pubblicato dal Wall Street Journal, che ogni anno valuta i compensi dovuti (e quelli realmente incassati) dai top manager al timone delle large cap statunitensi. L’analisi non tiene conto esclusivamente del salario, ma anche di eventuali bonus, quote societarie e altri incentivi. Il primo in classifica per esempio – Sundar Pichai, ceo di Alphabet (Google) – avrebbe avuto diritto nel 2022 a un compenso totale di circa 226 milioni di dollari (circa 800 volte il compenso medio di un impiegato di Google), comprensivo di un salario di 2 milioni di dollari e oltre 210 milioni di dollari di quote societarie. Questi compensi però, essendo comprensivi di pacchetti azionari delle società, sono strettamente legati all’andamento dei mercati, motivo per cui spesso quel che effettivamente i manager si mettono in tasca a fine anno differisce (in positivo o in negativo) dalla previsione. Nel 2022, la Sec ha introdotto nuove regole sulla disclosure proprio per tenerne conto, obbligando le società a indicare il compenso effettivo dei top manager. Ebbene, nel 2022 molti di questi compensi effettivi sono stati decisamente inferiori rispetto alle previsioni: Pichai, per esempio, ha finito per incassare “solo” 116 milioni di dollari a causa del calo dei titoli Alphabet. Ecco di seguito i top manager più pagati tra le aziende dell’S&P 500. 3. TIM COOK SOCIETÀ: APPLE COMPENSO PREVISTO: 99 MILIONI DI DOLLARI COMPENSO EFFETTIVO: N.D.

2. MICHAEL RAPINO SOCIETÀ: LIVE NATION ENTERTAINMENT COMPENSO PREVISTO: 139 MILIONI DI DOLLARI COMPENSO EFFETTIVO: 36 MILIONI DI DOLLARI

4. PETER ZAFFINO SOCIETÀ: AMERICAN INTERNATIONAL GROUP COMPENSO PREVISTO: 75 MILIONI DI DOLLARI COMPENSO EFFETTIVO: 91 MILIONI DI DOLLARI

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1. SUNDAR PICHAI SOCIETÀ: ALPHABET (GOOGLE) COMPENSO PREVISTO: 226 MILIONI DI DOLLARI COMPENSO EFFETTIVO: 116 MILIONI DI DOLLARI

Julie Sweet


TOP LIFE

MUSIC

KATY PERRY FA LIEVITARE IL SUO PATRIMONIO

Katy Perry

La popstar Katy Perry ha venduto i diritti musicali dei suoi album alla società Litmus Music, partecipata da Carlyle Global Credit, per 225 milioni di dollari. Con questa cessione, l’artista vola tra le donne self made più ricche d’America, con un patrimonio stimato di circa 340 milioni di dollari. L’accordo, annunciato a metà settembre 2023, riguarda in particolare cinque album realizzati dalla cantante tra il 2008 e il 2020: One of the Boys, Teenage Dream, Prism, Witness e Smile. I master degli album rimangono proprietà della Universal Music. Litmus è una giovanissima compagnia fondata ad agosto 2022 da due veterani del settore musicale: Hank Forsyth e Dan McCarroll. Già quest’estate la società ha acquisito i diritti musicali di Keith Urban e del produttore Benny Bianco (tra cui figurano canzoni di Rihanna, Justin Bieber e Camila Cabello).

ITALY

CLOONEY DICE ADDIO A VILLA OLEANDRA?

Amal e George Clooney

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PRIVATE

George Clooney e la moglie Amal avrebbero messo in vendita Villa Oleandra a Laglio, sul Lago di Como, una dimora che l’attore possiede dal 2002. A riportare la notizia è il sito web di gossip PageSix, che cita una fonte vicina ai Clooney, precisando che la trattativa è top secret. La cifra richiesta sarebbe di circa 100 milioni di euro. A dirla tutta non è la prima volta che si parla di una possibile vendita della villa: già nel 2010 e nel 2015 sembrava una cosa imminente, ma poi le indiscrezioni erano rientrate. Questa volta però, scrive PageSix, la decisione sarebbe ormai presa. Anche perché la coppia ha acquistato nel 2021 una villa in Provenza che – a quanto pare – Amal apprezza di più.


OPINION

Extended longevity The ageing population creates investment opportunities in multiple sectors About 85% of adults who are above 50 rank travel and vacation a priority BY JIULIUSBAER.COM

(Abbiamo lasciato il testo in inglese per cogliere le sfumature del contenuto, n.d.r.)

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PRIVATE

The global population has reached new milestones in human development, with the Earth now home to over 8 billion inhabitants.

As the count of people is expected to increase further to reach 9.7 billion by 2050, the number of adults aged 65 and over is also expected

to grow, encompassing more than 25 percent of the population in Europe, North America and AsiaPacific. Next Generation Research


OPINION

industry continue to remain resilient and appeal to a wide audience. 5. Leisure: Higher discretionary income among older adults means more opportunities for leisure-time activities such as cruises and wellness. Long-term care needs Due to rising chronic diseases and changing consumer preferences for healthier lifestyles, the megatrend of an ageing population presents new investment opportunities. It is never too early or late for anyone to start working towards improving longevity, and ample studies have shown that the longterm effects of good and bad lifestyle habits are cumulative. This leads to the development of new products and services that aim to improve the quality of life for older adults, as well as younger

individuals planning for life in their advanced years. Ageing is an irrevocable biological process, characterised by the progressive decline in cognitive and physical functions across all organ systems. Nearly 8 per cent of people above 65 in Singapore, or about 50,000 people, face issues relating to mobility. Some 25,000 people, or 4 per cent of the population, have difficulty caring for themselves. A decline in cognitive functions Ageing includes a progressive decline in cognitive and physical functions. Frailty in old age is often accompanied by the onset of chronic diseases and certain health conditions, such as Alzheimer’s disease, cancer, cataracts, diabetes, hearing loss, heart disorders, osteoarthritis and sarcopenia. As the population ages, specific segments of the healthcare industry 105

Five business segments to focus With the growing interest in longevity, and the changing demographics, our Next Generation Research team has identified five business segments to keep on the radar: 1. Nutrition and healthcare: Medical care services for age-related chronic diseases and health conditions, as well as increased demand for supplements and nutritional programs. 2. Elder care: As people over 65 face increased difficulty hearing, seeing, remembering and walking, there is also opportunity in services that help with these difficulties. 3. Financial planning: With extended longevity, people must rely on retirement savings and pensions longer. This makes saving or investing for retirement even more important. 4. Beauty: Beyond the biomedical and healthcare aspects of extended longevity, anti-aging products and the global beauty

The global beauty industry is said to be worth around US$420 billion and is likely to remain resilient, partly supported by an ageing population that still wants to look good While many key markets across Asia-Pacific, Northern America, and Western Europe, accounting for nearly 80 per cent of spending in 2022

PRIVATE

Analyst Dr. Damien Ng outlines what this means for investors. The number of people over 65 is expected to significantly increase by 2050. Tremendous progress in medical science has enhanced the quality of healthcare and disease prevention efforts. Life expectancy has improved thanks to better medical care, hygiene and diets.


OPINION

PERCENTAGE OF PEOPLE AGED 65+ IN SELECT REGIONS

EUROPE AND NORD AMERICA E. ASIA AND SE. ASIA LATIN AMERICA WORLD C. ASIA AND S. ASIA N. AFRICA AND W. ASIA OCEANIA

2050

2022

SUBSAHARAN AFRICA

% 0

5

10

15

20

25

30

a rebound in the number of passengers worldwide. The travel industry is recovering Although the number of travellers – at roughly 20 million in 2022 – is still low compared with prepandemic times, the industry should see further engagement – especially among older consumers. After all, more than half of all cruise passengers are above the age of 45. The 65-plus age cohort represents a third of the total due to the appeal and convenience of visiting multiple countries in a single holiday, along with all-inclusive food, drinks and accommodation.

SOURCE: UNITED NATIONS, JULIUS BAER

such as pharmaceuticals and medical equipment – which cater to the growing medical needs of older adults – will become ever more pertinent.

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PRIVATE

Leisure activities Beyond the physical biomedical and healthcare aspects of extended longevity, the mental and social aspect comes into play. Travel and leisure activities, as well as beauty and anti-aging products could also see significant growth. The global beauty industry is said to be worth around US$420 billion and is likely to remain resilient, partly supported by an ageing population that still wants to look good. While many key markets across Asia-Pacific, Northern America, and Western Europe, accounting for nearly 80

per cent of spending in 2022, took a hit during the pandemic, the industry has seen a solid recovery and continues to grow. According to a recent survey conducted by the American Association of Retired Persons, as many as 85 per cent of adults in the United States who are above 50 rank travel and vacation as the top priority for their discretionary spending. The World Tourism Organization expects the improvement of the travel industry to continue throughout 2023 despite global economic and geopolitical challenges. According to statistics from Cruise Lines International Association, the largest trade association in the cruise industry, the sector has begun to see

Short-term headwinds Although the extended longevity theme remains attractive due to its underlying protracted structural forces, it is confronted with a few challenges over the short term, such as drug pricing, inflation and resources. Nevertheless, a world home to a larger number of older adults, as well as individuals with longer lifespans, will affect consumer patterns and lead to involuntary changes, as a result of the growing prevalence of chronic diseases and the need for care. The megatrend of population ageing inevitably presents investment opportunities spanning healthcare, elderly care, beauty, leisure and travel, food and nutrition, and financial planning over the longer term.


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ActivESG Benvenuti nel circolo virtuoso tra sostenibilità e valore KIS ActivESG è la proposta di Kairos dedicata agli investimenti sostenibili che, puntando su società rispettose dell’ambiente, attive nel sociale e guidate da solidi principi di governance, ha l’obiettivo di ridurre l’esposizione alle emissioni di carbonio. È stata una delle prime soluzioni ESG in Italia ad adottare una strategia di gestione long-short. La consolidata expertise in metodologie di gestione alternative, unitamente alla capacità di selezione dei titoli, basata su di un rigoroso processo di analisi fondamentale e su di un modello proprietario di analisi ESG, consente a Kairos di proporsi sul mercato con un’offerta distintiva. KIS ActivESG intende generare un impatto positivo sul mondo, continuando a valorizzare il patrimonio dei clienti.

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DISCLOSURE INSIGHT ACTION

Questa è una comunicazione di marketing con finalità promozionali. Si prega di consultare il Prospetto e il documento contenente le informazioni chiave (KID) prima di prendere una decisione finale di investimento, disponibili in lingua italiana sul sito www.kairospartners.com nonché presso la sede legale di Kairos Partners SGR S.p.A. (“Kairos”) e i soggetti collocatori, anche in forma cartacea. Una sintesi dei diritti degli investitori è disponibile in lingua italiana e inglese al link https://www.kairospartners.com/sintesi-dei-diritti-degliinvestitori-it-en/. I rendimenti sono rappresentati al netto delle spese a carico del Fondo e al lordo degli oneri fiscali. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. L’investimento riguarda l’acquisizione di azioni del Fondo e non di una determinata attività sottostante che resta di proprietà del Fondo medesimo e implica una componente di rischio, di conseguenza il capitale investito in origine potrebbe non essere recuperato in tutto o in parte. Le oscillazioni dei tassi di cambio possono influenzare il valore dell’investimento e i costi laddove espressi in una valuta diversa da quella di riferimento dell’investitore. Informazioni sulle specificità del Fondo e sugli aspetti generali in tema di sostenibilità (ESG) ai sensi del Regolamento (UE) 2019/2088, sono disponibili al link www.kairospartners.com/esg/. In caso di commercializzazione del Fondo in paesi diversi da quello di origine, Kairos ha il diritto di porre fine agli accordi per la commercializzazione in base al processo di ritiro della notifica previsto dalla Direttiva 2009/65/CE. Le informazioni e le opinioni qui riportate non costituiscono un’offerta al pubblico, né una raccomandazione personalizzata, non hanno natura contrattuale, non sono redatte ai sensi di una disposizione legislativa, non sono sufficienti per prendere una decisione di investimento e non sono dirette a persone residenti negli Stati Uniti o ad altri soggetti residenti in Paesi dove il Fondo non è autorizzato alla commercializzazione.



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