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TEMA DEL MESE DI GIUSEPPE DONATIELLO
e l’Allen Telescope Array del Seti Institute in California si trovano nella posizione migliore per inviare il Beacon verso la regione d’interesse due volte l’anno, il 30 marzo e il 4 ottobre.
Un anello a circa 13mila anni luce dal centro galattico è ritenuto la regione più probabile per l’emersione di vita intelligente nella Galassia e quindi il posto migliore in cui cercare “ rme tecnologiche” aliene. Anche se le distanze in gioco sono tali che l’eventuale risposta arriverebbe tra migliaia di anni. E questo la dice lunga sulle possibilità concrete di interagire, anche solo a distanza, con delle intelligenze extraterrestri.
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Il messaggio è stato ideato e codi cato da Matthew Chong (Università di Cambridge), Hanjie Li (Politecnico e Università statale della Virginia) e Qitian Jin (Hanze University of Applied Sciences). Il Bitg inizia e nisce con un numero primo impostato per distinguersi da altri ussi radio che possono essere captati dagli alieni. Un meccanismo aiuta a decodi care il messaggio, ripetendo un numero designato di cifre binarie.
Il messaggio contiene anche un contrassegno di posizione e temporale, che indica dove si trova il Sistema solare nella Galassia, usando gli ammassi globulari come punti di riferimento. Viene poi utilizzato l’Hydrogen Spin-Flip per determinare l’età di invio rispetto a quella stimata dell’Universo (vedi la descrizione dettagliata e le immagini al link bit. ly/3Y23kfn).
Se dovessimo ricevere una comunicazione di ritorno da alieni, si spera che sia un analogo diretto del messaggio Bitg, che comprenda la descrizione del loro sistema matematico, informazioni sulla chimica della loro biosfera e un’immagine del loro aspetto sico. A questo punto, si potrebbe stabilire un linguaggio comune con cui proseguire le comunicazioni.
UNO SGUARDO AL FUTURO
Le ricerche Seti e le tecnologie Meti sono in continuo sviluppo e utilizzeranno tecnologie sempre più evolute, sia per l’ascolto sia per l’invio di messaggi. Probabilmente, cambierà anche la location degli impianti, che si trasferiranno sul lato nascosto della Luna, per evitare la cacofonia delle trasmissioni terrestri.
In e etti, la nostra civiltà sta già inviando segnali della propria presenza, benché deboli, da ormai un secolo, e le trasmissioni radio e
TV più datate hanno già raggiunto un gran numero di stelle. Messaggi che spesso trasportano contenuti poco onorevoli, come immagini di violenza, disagio e guerra: non ne usciremmo molto bene, se qualcuna di tali trasmissioni fosse decifrata. I messaggi deliberati sono invece di potenza maggiore e studiati per farci apparire presentabili agli eventuali destinatari.
“Il messaggio Bitg dovrebbe essere promosso come mezzo per ispirare la nostra civiltà a vivere meglio in modo sostenibile”, a erma Stuart Taylor, sico nucleare del Seti Institute. “Dobbiamo considerare la sopravvivenza umana come l’obiettivo principale, piuttosto che preoccuparci troppo delle nostre nazioni separate”.
Gli autori sono ottimisti e non negano che l’obiettivo nale di questo messaggio sia avviare un dialogo con intelligenze extraterrestri, malgrado le evidenti di coltà.
L’umanità ha una storia avvincente da condividere e il desiderio di conoscere gli altri. Adesso ha i mezzi per farlo.