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JUICE È PRONTA AL LANCIO
LA PRIMA MISSIONE EUROPEA PER L’ESPLORAZIONE DI GIOVE E DELLE SUE LUNE GHIACCIATE
Sarà l’ultimo lancio del glorioso razzo vettore europeo Ariane 5. E allo stesso tempo sarà l’inizio di una nuova e ambiziosa esplorazione del sistema di Giove. La sonda Juice è pronta a partire ed è stata collocata proprio in questi giorni nell’ogiva del più potente razzo vettore dell’Agenzia spaziale europea (Esa), che intorno alla metà del prossimo mese di aprile lancerà questa missione tutta europea dalla piattaforma numero 3 della base di Kourou, in Guyana Francese.
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Juice parte dopo alcuni rinvii, ma questa è una condizione quasi naturale per missioni esplorative destinate allo spazio lontano dalla Terra, che richiedono il massimo dell’a dabilità dei sistemi automatici e dei computer di bordo. I quali dovranno gestire in modo autonomo, sia pure con software elaborati a terra, tutte le operazioni di questa missione, che è destinata allo studio delle “lune ghiacciate” di Giove: Ganimede, Europa e Callisto.
La Sonda E La Missione
Juice prende nome da Jupiter Icy Moon Explorer (“Esploratore delle lune ghiacciate di Giove”) ed è una missione Esa selezionata dallo Space Programme Committee. È la prima missione su vasta scala nell’ambito del programma di esplorazione planetaria Cosmic Vision 2015-2025 Il satellite pesa circa 6 tonnellate e utilizzerà pannelli solari per produrre l’energia necessaria ad alimentare una strumentazione scienti ca di circa 100 chilogrammi. Il progetto è stato modi cato e rinominato dopo l’abbandono nel 2010 di una missione congiunta tra Esa e Nasa, la Europa Jupiter System Mission. Selezionata dal comitato del programma scienti co dell’ente spaziale europeo nel maggio 2012, è la prima missione made in Europe diretta ai pianeti esterni del Sistema solare.
Nel 2015 è stato siglato il contratto con Airbus Space and Defence, che è stata la capocommessa industriale per lo sviluppo e la costruzione della sonda. Nel 2018 l’Esa ha annunciato il successo nei test della capacità isolante dei materiali di Juice, che dovrà sopportare alte temperature nel yby di Venere e basse temperature presso Giove. La realizzazione del veicolo spaziale è stata poi completata nel 2020.
A causa della grande distanza da cui dovrà operare, Juice è dotata di un’antenna di 3 metri di diametro e per l’alimentazione elettrica è dotata di pannelli solari con super ci tra 60 e 75 metri quadrati. Ha un motore principale, otto propulsori più piccoli e dodici per il controllo dell’assetto. Il tutto collegato da 130 metri di tubi e 10 chilometri di cavi.

Dopo il lancio dalla base di Kourou, il secondo stadio di Ariane 5 dovrà spedire Juice su una traiettoria che la porterà, dopo un lungo viaggio, a raggiungere Giove nel 2031 e a collocarsi attorno a Ganimede nel 2034, per iniziare una esplorazione che sarà completata nel 2035.
Un Lungo Percorso
Quello di Juice sarà un viaggio tortuoso, con diverse “ ondate gravitazionali” (almeno 25) per modi care la velocità cosmica della sonda e consentirle di risalire il pozzo gravitazionale solare dalla Terra verso Giove. Nell’ordine,
Juice incontrerà e sfrutterà i campi gravitazionali di Terra, Venere, Terra, poi Marte e ancora Terra. Utilizzerà poi spinte gravitazionali anche dalla luna Ganimede e l’aumento dell’inclinazione con almeno una decina di spinte dalla gravità di Callisto. A causa dei molti rendezvous planetari, la sonda reca a bordo circa tre tonnellate di combustibile per i suoi propulsori di assetto. Gli scienziati ritengono che Ganimede, Callisto ed Europa nascondano oceani d’acqua sotto la loro super cie ghiacciata.
Così, quello di Juice è un nuovo capitolo relativo alla ricerca di vita su corpi celesti del Sistema solare. Una volta raggiunto Giove e le sue lune, la sonda dell’Esa dovrà operare per tre anni, portando a termine una complessa serie di compiti: dall’osservazione dell’atmosfera e della magnetosfera di Giove allo studio delle interazioni delle lune galileiane con il pianeta. Dovrà anche visitare Callisto (l’oggetto più craterizzato del Sistema solare) e identi care siti appropriati per una possibile esplorazione diretta della sua super cie, oltre a studiare la super cie ghiacciata e la struttura interna di Ganimede. La missione si propone di mappare le super ci delle lune e di stabilirne la composizione, cercando di indagare i bacini d’acqua sotterranei e la loro evoluzione. Anche le atmosfere rarefatte delle lune saranno analizzate e lo studio si estenderà ai campi magnetici di Ganimede e Giove, esaminando come interagiscono. In e etti, gli astronomi sono convinti che Ganimede sia l’unica luna del Sistema solare ad avere un proprio campo magnetico, a sua volta all’interno del forte campo magnetico di Giove, dando luogo a complesse e a ascinanti interazioni che non sono state riscontrate in nessun altro luogo del nostro sistema planetario.
Il Contributo Italiano
La scelta di Juice è il coronamento di un processo iniziato nel 2004, anno in cui l’Esa ha avviato una consultazione della comunità scienti ca per identi care i traguardi dell’esplorazione planetaria europea nel decennio successivo. Ed è ampio il coinvolgimento italiano, e in