Bluerating Luglio 2023

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UNA SQUADRA A FORZ A SET TE

Gli amministatori delegati e managing director territoriali di Azimut Capital Management che lavorano al fianco di Pietro Giuliani e Paolo Martini illustrano il modello di servizio della società, a supporto degli investitori e delle pmi nell’economia reale

LUGLIO 2023 - Numero 7 - Anno XIII - 5,00 euro Mensile - Prima immissione 12/07/2023 - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1, LO/MI
In piedi da sinistra a destra: Riccardo Maffiuletti, Paolo Martini, Monica Liverani, Paolo Zola, Silvano Bramati. In basso da sinistra a destra: Alessandro Parentini, Pietro Giuliani, Oliviero Pulcini, Filippo Notarcola

OBBLIGAZIONARIO SENZA FRONTIERE

Navigare l’attuale regime di mercato richiede un approccio granulare e flessibile al reddito fisso. Ecco perché negli ultimi 20 anni abbiamo continuato a innovare e abbiamo costruito la più ampia e più liquida gamma di ETF obbligazionari in Europa. *

ETF obbligazionari.

iShares. Aspettati di più.

Capitale a rischio. L’aumento dei tassi di interesse comporta di solito una flessione del valore di mercato delle obbligazioni e l’emittente dell’obbligazione potrebbe non essere in grado di restituire il capitale inizialmente investito e pagare le cedole. Il valore e il reddito degli investimenti non sono garantiti.

* Bloomberg, al 28/02/2023.

Messaggio Promozionale: Prima dell’adesione leggere il Prospetto e il PRIIPs KID disponibili su http://www.ishares.com/it, che contengono una sintesi dei diritti degli investitori. Informativa di Legge. Pubblicato da BlackRock (Netherlands) B.V. BlackRock (Netherlands) B.V. è autorizzata e disciplinata dall’Autorità per i mercati finanziari olandese. Sede legale: Amstelplein 1, 1096 HA, Amsterdam - Tel.: 020 – 549 5200 - Tel.: 31-20-549-5200. Iscrizione al Registro delle Imprese n. 17068311. A tutela dell’utente le telefonate potranno essere registrate. Per informazioni sui diritti degli investitori e su come presentare reclami, visitare https://www.blackrock.com/corporate/compliance/ investor-right disponibile in italiano. © 2023 BlackRock, Inc. Tutti i diritti riservati. 2919132

Materiale di marketing

I consulenti come mediatori La nuova sfida è l’inflazione

La Relazione Annuale dell’Ocf, l’Organismo di vigilanza e tenuta dell’Albo unico dei consulenti finanziari, firmata per la prima volta dal presidente Mauro Maria Marino (vedi in dettaglio articolo alle pagg. 39-46) contiene molti spunti interessanti per l’industria dell’advisory. Nella premessa, infatti, il numero uno dell’Ocf ha ricordato come di fronte ai fenomeni di crisi, di incertezza economica e politica, ma anche nei nuovi contesti sempre più affidati alla tecnologia, l’attenzione verso (e dell’) “l’uomo risparmiatore” è indispensabile. In tale panorama, ha detto Marino, “fondamentale è il ruolo di un mediatore, quale il consulente finanziario, che ha il compito istituzionale di rapportarsi con il risparmiatore per orientarlo nei più disparati ambiti in cui deve effettuare le scelte di investimento del proprio patrimonio e di assisterlo per costruire o riorganizzare le proprie strategie di investimento in un contesto in continua evoluzione”. E non c’è dubbio che il principale fenomeno del nuovo scenario è rappresentato dall’inflazione: una questione “nell’ambito degli eventi geopolitici in cui viviamo, alla quale il consulente è chiamato a dare una adeguata risposta per poter correttamente rendere un servizio all’investitore e perché no, alla collettività. Un compito importante per ridimensionare la paura, l’incertezza e sfruttare al contempo anche le soluzioni a lungo termine che una politica di gestione della crisi deve mettere in campo”. I dati della raccolta di aprile scorso delle banche-reti, pubblicati da Assoreti, evidenziano

che la paura dell’inflazione è presente nella testa dei risparmiatori che smobilitano dal gestito per puntare sull’amministrato. Infatti le società hanno segnato volumi di raccolta netta pari a 4 miliardi di euro, un risultato in crescita del 9% rispetto a quanto realizzato ad aprile dello scorso anno ma in calo del 32,3% mese su mese. Si conferma la prevalenza degli investimenti sugli strumenti finanziari amministrati; il saldo delle movimentazioni in titoli è positivo per 3,2 miliardi di euro. Le movimentazioni realizzate nel comparto si traducono ancora in una maggiore concentrazione di risorse in titoli di Stato. Il bilancio mensile sui prodotti del risparmio gestito torna in positivo e vale 458 milioni di euro; la raccolta netta realizzata sui fondi comuni di investimento e sulle gestioni individuali compensa i deflussi dal comparto assicurativo. Il bilancio da inizio anno è, quindi, positivo per 17,7 miliardi di euro (+0,8% anno su anno) e cresce anche il numero di clienti ora pari a 4,791 milioni (+73 mila unità rispetto a fine 2022). C’è da sperare che i consulenti finanziari italiani, che come ha spiegato la relazione dell’Ocf sono sempre più giovani e con una componente femminile in aumento, siano in grado di dare risposte concrete ai clienti nel nuovo e più complicato contesto. Per quanto “intelligenti” possano essere gli algoritmi, insostituibile sarà il ruolo del consulente nell’intercettare, anche con un supporto tecnologico, le esigenze personali dell’investitore.

@andreagiacobin1 | andreagiacobino.wordpress.com

IDEE&PROTAGONISTI | 3
BLUERATING n luglio 2023
La lezione della Relazione dell’Ocf firmata per la prima volta da Marino L’industria deve saper dare risposte al mutato scenario finanziario per orientare al meglio il cliente
4 | SOMMARIO
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Conti resilienti nonostante i mercati Bilanci in attivo per Allianz Bank FA
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Pro e contro il Retail Investment Package Il dibattito sulle nuove norme Ue per il risparmio
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Porte aperte ai professionisti under 30 Enasarco e Assoreti unite per i giovani advisor
BLUERATING n luglio 2023 28
L’utile è ancora ad alta quota Profitti milionari per Poste Air Cargo
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Quel Leone che batte il Ftse Mib Il titolo di Banca Generali ai raggi X
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Cambiamenti sì, ma graduali La view di Bottillo sugli inducement Poche sanzioni e un po’ più di giovani I risultati della Relazione Annuale Ocf

Self

Kylie

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Il fascino del titanio attorno al polso Il nuovo orologio leggero di Roger Dubuis

anno XIII - numero 7 - luglio 2023 mensile registrato presso il Tribunale di Milano n. 3 del 4 gennaio 2011

Editore BFC Media Spa

Via Melchiorre Gioia, 55 - 20124 Milano Tel. (+39) 02.30.32.11.1 Fax (+39) 02.30.32.11.80 info@bfcmedia.com - www.bfcmedia.com

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Opinioni

Antonio Bottillo, Gaetano Megale, Maurizio Primanni, Maria Grazia Rinaldi, Nicola Ronchetti, Giuseppe Santorsola, Fabrizio Tedeschi

Hanno collaborato Giovanni Aragona, Andrea Barzaghi, Edoardo Blosi, Sara Mortarini, Matteo Sportelli, Francesca Vercesi

Graphic design

Paolo Di Stefano distefano@bfcmedia.com

Fotografie del team Azimut by Laila Pozzo in copertina e nell’intervista alle pagine 12-17

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6 | SOMMARIO BLUERATING n luglio 2023
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Made Woman al di là dell’Oceano Jenner è l’under 30 più ricca d’America
66
Supercar in missione ecologica
72
Da Porsche una vettura a batteria La casa da sogno di Jennifer e Ben Super villa per la Lopez e Affleck

SOLUZIONI OBBLIGAZIONARIE

Reddito Fisso. Anticipa il tuo futuro.

Oltre 200 esperti adottano una visione diversificata per offrirti un approccio flessibile al reddito fisso. Così quando il futuro arriverà, saprai di essere pronto.

Pubblicato da Invesco Management S.A., President Building, 37A Avenue JF Kennedy, L-1855 Luxembourg, regolamentata dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier, Luxembourg.

L’utile è ancora in cielo

La compagnia aerea di Poste Italiane continua a chiudere i bilanci in attivo

Mentre lo stato ha definito la vendita di Ita, zavorrata dalle perdite, a Lufthansa, c’è una compagnia aerea pubblica che continua a macinare profitti. Politiche commerciali azzeccate hanno infatti permesso a Poste Air Cargo, compagnia aerea del gruppo Poste Italiane di cui Matteo Del Fante è amministratore delegato, presieduta da Renato Greco e guidata dall’amministratore delegato Gennaro Scarfiglieri (in carica da ottobre scorso), di difendere il profitto.

Dividendo milionario

Il bilancio 2022, infatti, s’è chiuso con un utile di 2,2 milioni di euro rispetto a quello di 3,3 milioni dell’esercizio precedente, distribuito per un milione come dividendo al socio unico. L’ebit anno su anno è passato da 5,4 a 4,6 milioni.

I ricavi della gestione ordinaria sono stati di 52,8 milioni dai 54,7 milioni del 2021, dove i ricavi da terzi, saliti da 5 a 7,9 milioni, hanno compensato i ricavi di gruppo scesi a fronte della diminuzione delle tariffe applicate alla rete postale e della cancellazione di alcune rotazioni.

Costi più alti

Sull’ultima riga del bilancio ha inciso anche la crescita di quasi 10 milioni dei costi variabili, dovuta quasi totalmente all’incremento del costo del carburante. La flotta della compagnia, che occupa oltre 100 addetti, è di cinque B 737 e due Atr. @andreagiacobin1

A incidere positivamente sulla gestione hanno contribuito indubbiamente le politiche commerciali azzeccate

piccola Ita che vola sempre in rosso

Anche la piccola Ita del defunto Silvio Berlusconi continua a volare in rosso, e molto peggio di prima.

Il bilancio 2022 di Alba Servizi Aerotrasporti (Asa), controllata da Fininvest, presieduta da Marina Berlusconi (nella foto), si è infatti chiuso con una perdita di oltre 5,7 milioni di euro decisamente peggiore del passivo di 3,9 milioni dell’anno prima. Il disavanzo è stato integralmente ripianato dall’assemblea dei soci del 27 aprile scorso mediante l’uso di 6 milioni versati da Fininvest in conto capitale, andati per 305mila a ripianare un pregresso passivo. La flotta è composta da un jet Hawker 750, un Hawker 800 entrato a metà dello scorso anno, un elicottero Agusta Aw 139 e un jet Gulfstream 550, in comproprietà con la famiglia Gavio. I ricavi totali di 11,3 milioni sono stati appesantiti da costi balzati anno su anno da 17 a oltre 19,3 milioni soprattutto per l’aumento del prezzo del carburante.

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BLUERATING n luglio 2023
Una

Extra.Ordinary

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Conti resilienti

Profitti per Allianz Bank FA anche con mercati negativi

In un anno difficile per i mercati finanziari Allianz Bank Financial Advisors ha confermato il profitto. Infatti, la banca-rete di consulenti finanziari e private banker controllata da Allianz Spa, presieduta da Marcello Messori e guidata dall’amministratore delegato Paola Pietrafesa (nella foto) ha chiuso il bilancio 2022 con un utile di oltre 24,3 milioni di euro (interamente mandato a riserva) rispetto a quello di 24,2 milioni dell’esercizio precedente, a fronte di un totale di attività salito da 7 a 8,3 miliardi, un margine d’intermediazione progredito da 203,8 a 219,5 milioni pur a fronte di commissioni nette diminuite da 201,5 a 185 milioni. La banca-rete, forte di oltre 2mila 350 consulenti e 32 sportelli che servono 379mila 800 clienti (erano 368.891 nel 2021), ha raccolto durante l’anno oltre 1,9 miliardi di prodotti bancari e 2,3

miliardi nel ramo vita (3,4 miliardi nel 2021) mentre gli asset under management per l’effetto-mercato sono diminuiti del 6% attestandosi a 57,8 miliardi. L’assemblea di bilancio ha anche approvato le nuove regole sul funzionamento del consiglio recependo gli orientamenti di Bankitalia che ha chiesto un limite al numero dei mandati dei consiglieri.

Alfieri alla corte di Corcos

“Second life” per Lorenzo Alfieri (nella foto), per dieci anni a capo di J.P. Morgan Asset Management in Italia. Il manager milanese, classe 1962, è entrato come super-consulente finanziario in Intesa Sanpaolo Private Banking chiamato direttamente da Tommaso Corcos, amministratore delegato di Fideuram ISBB, e si occuperà anche di private market, ma soprattutto porterà clienti facoltosi. Non a caso Alfieri ha aperto a Monza una impresa individuale con il suo nome che ha come oggetto la “attività di consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede”.

letto su Forbes

di Matteo Sportelli

UN CAMBIO SULLA VETTA

Recentemente la classifica

Global 2000, la lista delle più grandi aziende al mondo stilata da Forbes è arrivata alla sua ventesima edizione. A vent’anni dalla prima edizione l’economia è cambiata e lo si intuisce guardando le aziende presenti nella classifica. Nel 2003 la graduatoria era dominata dalle aziende statunitensi: erano in vetta infatti Citigroup, General Electric e American International Group. Oggi in vetta ci sono J.P. Morgan, Saudi Aramco, la compagnia nazionale saudita di idrocarburi, e Icbc, istituto di credito cinese controllato dallo Stato. Le aziende presenti in classifica rappresentano 50.800 miliardi di dollari di vendite, 4.400 miliardi di profitti, 231mila miliardi di asset e 74mila miliardi di valore di mercato. Tutti i parametri sono in leggero calo rispetto alla lista del 2022, ma per la prima volta il fatturato totale supera i 50mila miliardi di dollari. In classifica sono rappresentati 58 Paesi: gli Stati Uniti sono la nazione che conta più aziende, 611, seguiti dalla Cina, con 346 imprese. Le aziende italiane sono 28. La prima, in 81esima posizione, è Eni. Le banche sono le più presenti in classifica: sono dieci infatti gli istituti di credito italiani inseriti nella lista, da Intesa Sanpaolo (in 113esima posizione) alla Banca Popolare di Sondrio (1799esima). Deludono invece i marchi storici che caratterizzano l’eccellenza italiana nel mondo, come Ferrari (solo 1.125esima) e Prada (1.867esima).

sportelli@bfcmedia.com

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QUEI MAGNIFICI SET TE

BLUERATING ha chiesto ai vertici della rete di Azimut quali sono le caratteristiche vincenti che hanno proiettato il gruppo fondato da Pietro Giuliani verso i risultati raggiunti fino a oggi. Paolo Martini, amministratore delegato di Azimut Holding così introduce l’approfondimento: “Indipendenza nel modello di business con azionariato diffuso tra manager e consulenti che controllano circa il 21% della società attraverso un patto di sindacato. Forte integrazione tra fabbriche gestionali e distribuzione con presenza in 18 paesi. Supporto alle pmi italiane grazie alla leadership nei mercati privati con oltre 7 miliardi di euro di masse, 41mila clienti, 52 fondi anche dedicati alla clientela affluent tra venture capital, private equity, private debt, infrastrutture sociali e real asset, 420 aziende supportate in 3 anni e un ecosistema Fintech di 10 aziende che offre, tra gli altri, servizi di lending, anticipi fatture e pagamenti internazionali. Offerta assicurativa e previdenziale ai vertici per ampiezza e supporti commerciali. Forte orientamento al wealth management con la creazione del primo e unico family office industriale in Italia. Sono questi i caratteri distintivi che fanno di Azimut, da quasi 35 anni, punto di riferimento per chi svolge la professione del consulente finanziario in Italia”. E aggiunge:

“Gli oltre 83 miliardi di asset, con raddoppi ogni 5 anni, e l’elevato senso di appartenenza, dimostrano le capacità attrattive e di innovazione uniche nel settore”. La tecnologia, secondo Martini, “diventerà sempre più invasiva e se l’ultimo decennio è stato quello delle piattaforme (Amazon, Google, Netflix, Deliveroo, Airbnb) il prossimo sarà quello dell’intelligenza artificiale che

unita al cambio generazionale e al contesto economico e normativo, cambierà molte professioni tra cui quella del consulente. Da qui la nostra innovazione: gestire i clienti in modo integrato con un forte connubio tra gestione e distribuzione e un approccio globale; proporsi come alternativa al canale bancario tradizionale in difficoltà (11mila sportelli chiusi, 4 milioni di cittadini senza più sportello sotto casa, 250 banche in meno in 10 anni) cavalcando l’innovazione Fintech a supporto di 5 milioni di pmi italiane e facendo evolvere la nostra professione nel Corporate Fintech Consultant ; strutturare modelli organizzativi diversi sul territorio dove si esalta il consulente finanziario-socio con forte attenzione a temi Esg e al sostegno del Paese come dimostrano i 50mila posti di lavoro creati in questi anni. Così è come immaginiamo il futuro”, conclude Martini. Nelle pagine seguenti i 7 amministratori delegati/managing director delle aree territoriali in Italia per la clientela privata e istituzionale raccontano come aiutano i 1.850 consulenti finanziari della rete a offrire un modello di servizio sempre più distintivo con forte focus verso la clientela di fascia alta senza dimenticare l’importanza della democratizzazione degli investimenti.

@bluerating_com

12 | COVER STORY BLUERATING n luglio 2023
Il modello di Azimut CM spiegato dai suoi amministratori delegati territoriali
La tecnologia diventerà in futuro sempre più invasiva Molte professioni cambieranno, compresa la nostra
Paolo Martini amministratore delegato di Azimut Holding

Assetti organizzativi diversi in distinte aree geografiche all’interno delle quali viene esaltato il ruolo del financial advisor-socio con for te at tenzione ai temi Esg e al sostegno del Paese

COVER STORY | 13 BLUERATING n luglio 2023
Da sinistra a destra: Filippo Notarcola, Alessandro Parentini, Riccardo Maffiuletti, Pietro Giuliani (presidente e fondatore del gruppo Azimut), Monica Liverani, Paolo Martini, Paolo Zola, Silvano Bramati e Oliviero Pulcini

LE TAPPE DI UN BIG PLAYER

1990, anno della fondazione di Azimut

GLOBAL TEAM E AZIONARIATO DIFFUSO

Il managment buyout che renderà Azimut indipendente da gruppi bancari, assicurativi o industriali

La quotazione alla Borsa Valori di Milano

La nascita dell’innovativo modello di servizio dedicato al Wealth Management

L’ingresso del titolo Azimut Holding nell’indice

FTSE MIB

Lo sviluppo del gruppo all’estero, con l’ingresso in Asia, Middle East, America e Australia

La creazione della Sgr Libera Impresa, dedicata alle piccole e medie imprese italiane

SILVANO BRAMATI

amministratore delegato e managing director di azimut capital management - macro area 1

Azimut appartiene a chi ci lavora ed è un “caso” di imprenditoria finanziaria unica nel nostro Paese. Un unicum che mantiene da quasi 35 anni la sua indipendenza e oggi è riconosciuto come un gruppo globale nell’asset management, nel wealth management, nell’investment banking e nel Fintech, al servizio di privati e imprese, leader in Italia e presente in 18 paesi nel mondo con oltre 83 miliardi di masse gestite. L’indipendenza è garantita dall’assetto azionario e costituisce un vero e proprio volano per tutelare e valorizzare gli interessi di tutti, a partire naturalmente dai clienti. La holding del gruppo è quotata alla Borsa di Milano e l’azionista più rilevante con circa il 21% è il patto di sindacato costituito da circa 2mila persone, tutti dipendenti, manager, gestori e consulenti finanziari che lavorano in Azimut. Il resto è flottante sul mercato, detenuto da singoli azionisti e investitori istituzionali internazionali che credono nelle azioni Azimut, e questo ci rende dunque una vera public company. Siamo nati come gruppo specializzato nella gestione e nella consulenza patrimoniale dove gestori e consulenti lavorano in modo integrato e compiono le loro scelte con l’unico obiettivo di generare valore per il cliente perché è solo la soddisfazione del cliente che fa crescere il nostro gruppo. Siamo orgogliosi di poter offrire ai nostri clienti soluzioni efficaci in quanto sviluppate su competenze specifiche e non generaliste e fieri di poter contare su un global asset management costituito da oltre 170 gestori di portafoglio e analisti in 18 paesi che gestisce circa 250 strategie d’investimento. Non esiste un altro operatore italiano che possa contare su questa diversificazione geografica e sulla possibilità di avere una copertura dei mercati 24 ore al giorno, un valore e un plus immenso per i colleghi in rete che li supporta nel dialogo quotidiano con i clienti.

L’internazionalizzazione e la crescita di Azimut Global Team continuano in modo organico in Italia e all’estero

14 | COVER STORY BLUERATING n luglio 2023

RECRUITING PER TALENTI E COMPETENZE

OLIVIERO PULCINI

Inserire nuovi professionisti è una delle attività su cui puntiamo maggiormente e che vede le singole macro aree, dotate di strutture autonome, impegnate attivamente nella ricerca e nel reclutamento di talenti interessanti. Negli ultimi 5 anni abbiamo inserito 689 colleghi a dimostrazione dell’attrattività del nostro modello, 110 nuovi professionisti solo nel 2022. Un risultato verosimile anche per l’anno in corso, considerando i 61 nuovi acquisti inseriti da gennaio. Consulenti finanziari di altre reti, bancari e top banker sono i profili ai quali si rivolgono gli sforzi di ciascuna delle macro aree che, grazie alla loro capillarità, offrono opportunità d’inserimento e crescita sull’intero territorio nazionale. Non trascurabile è il cambio generazionale e il necessario continuo ringiovanimento della nostra rete, attraverso nuovi professionisti da affiancare ai consulenti senior. Gli sforzi messi in campo nel processo di reclutamento si esprimono nel tempo attraverso importanti risultati di soddisfazione all’interno della rete stessa.

Da una ricerca svolta lo scorso anno da Finer, Azimut è risultata essere la prima per grado di soddisfazione tra i propri consulenti con valori che si attestano al di sopra della media, considerando nella valutazione il senso di appartenenza e fedeltà alla rete, i percorsi di formazione, uno dei pillar fondamentali di Azimut e, non ultimi, i percorsi di carriera. Risultati che confermano l’attenzione nei confronti della rete distributiva strategica, nell’ottica di successo per l’intero gruppo.

GIOVANI, ASSICURAZIONI E PREVIDENZA

Attrarre giovani e favorire il cambio generazionale della nostra rete che oggi ha un’età media di 53 anni è un aspetto centrale della strategia di crescita dei prossimi anni.

In un’industria in cui solo il 3,2% dei consulenti è under 30, noi abbiamo inserito negli ultimi anni nelle nostre strutture locali circa 250 giovani under 35 e rafforzato le collaborazioni con le università dove andiamo per far conoscere da vicino la professione. Lo facciamo anche attraverso dei progetti innovativi, come, per esempio, Azimut Neos Talent Program arrivato alla sua quinta edizione con oltre 250 candidati e per i più meritevoli l’esperienza può iniziare dall’Italia per poi proseguire in uno dei 18 paesi in cui il gruppo è presente. E quando si parla di giovani ci si proietta al futuro così come si dovrebbe fare con la pianificazione previdenziale e assicurativa. Due temi che presidiamo con soluzioni specifiche: in ambito assicurativo con Azimut Life Solutions, piattaforma assicurativa con una gamma unit linked che combina le diverse competenze di gestione del nostro global team con una serie di coperture assicurative caso morte personalizzabili e un efficientamento fiscale. La pianificazione assicurativa viene svolta secondo un modello che permette ai consulenti di rappresentare ai clienti i vantaggi dei veicoli assicurativi oltre a stimare l’ottimizzazione fiscale degli asset finanziari sottostanti, progettare un telaio assicurativo in grado di proteggere e massimizzare il valore degli investimenti in caso di premorienza dell’assicurato e valutare l’impatto fiscale delle imposte di successione su determinati investimenti. In ambito welfare siamo specializzati nella consulenza personalizzata con focus sul mondo corporate e sui clienti di fascia alta. A oggi contiamo due fondi pensione e circa 85mila iscritti

COVER STORY | 15 BLUERATING n luglio 2023
amministratore delegato e managing director di azimut capital management - macro area 2 PAOLO ZOLA amministratore delegato e managing director di azimut capital management - macro area 3

ECONOMIA REALE, ESG: I DRIVER DI CRESCITA

Investire in economia reale è uno dei driver di crescita del nostro gruppo oltre che un elemento di differenziazione della nostra offerta che oggi comprende più di 50 diverse soluzioni d’investimento, sulle diverse asset class dal private equity al private debt e real asset, su cui hanno già investito oltre 40mila nostri clienti. Convinti delle potenzialità di questi investimenti, per primi in Italia abbiamo avviato nel 2019 un processo di democratizzazione per rendere accessibili questi investimenti anche ai clienti privati e fissato l’obiettivo di raggiungere il 15% delle masse gestite investite nei private market entro il 2024, un traguardo a cui ci stiamo avvicinando con i 7 miliardi di euro di aum a maggio 2023 pari al 12% di quelle gestite. Risultati possibili grazie a una piattaforma integrata di prodotti e servizi, con centri di gestione in Italia, Lussemburgo e negli Stati Uniti, con i quali Azimut è in grado di immettere liquidità nell’economia reale per stimolarne la crescita e allo stesso tempo di generare valore per gli investitori. Da sempre crediamo nella finanza al servizio delle imprese, della cultura e del sociale: la sostenibilità fa parte del nostro DNA da più di vent’anni, e si sviluppa secondo tre dimensioni: la responsabilità sociale d’impresa, una piattaforma di investimenti Esg che pesa per circa 12 miliardi di euro di masse, e una governance interna che garantisce affidabilità e trasparenza. Il concetto di sostenibilità in Azimut passa soprattutto attraverso il lavoro dei nostri financial partner sempre più detentori di un ruolo di promozione sociale per migliorare la qualità della vita delle persone occupandosi dei loro patrimoni e di promuovere una crescita sostenibile, inclusiva e stabile. Inoltre, per proteggere il patrimonio artistico di auto d’epoca, abbiamo avviato un importante club esclusivo d’investimento il quale ha creato una partnership con Ferrari

IL NUOVO RUOLO DEL CF PER LE PMI

RICCARDO MAFFIULETTI

Negli ultimi 15 anni è stato difficile offrire rendimenti considerando il contesto complesso che abbiamo vissuto. Inoltre, le nuove tecnologie e l’evoluzione della normativa rendono necessario ripensare la nostra professione. L’industria dei consulenti si trova però davanti a un’opportunità unica a seguito della desertificazione bancaria, che in 10 anni ha ridotto il numero di sportelli lasciando 4 milioni di italiani senza una filiale di riferimento, e della crisi nell’accesso al credito. Un’opportunità che trova nel consulente finanziario il professionista ideale secondo la nostra strategia che si rivolge in particolare a 5 milioni di pmi italiane e vuole portare la consulenza prestata ai privati, su cui si è costruita la nostra storia, anche alle imprese. Ai bisogni di queste ultime Azimut risponde facendo leva e combinando le competenze tecniche e commerciali tipiche dei consulenti, con servizi fintech, corporate e strumenti d’investimento nei private market e un ecosistema composto da 12 società partecipate dal gruppo tra le quali Azimut Direct, Azimut Marketplace, Electa Ventures, P101 Mamacrowd LIFTT FNDX. Un percorso nel quale la formazione gioca un ruolo fondamentale come dimostrano le circa 86mila ore erogate nel 2022. Continuiamo, inoltre, a favorire la nascita di team fra colleghi, convinti che la pluralità di approcci, inclinazioni e specializzazioni arricchisca la proposizione di valore. L’attività formativa è indirizzata anche ai manager e proprio in queste settimane hanno preso il via due percorsi formativi modulari che hanno l’obiettivo da una parte di valorizzare e preparare una futura classe manageriale per il coordinamento di team di consulenti finanziari e dall’altro rafforzare la consapevolezza del ruolo e il trasferimento di competenze. Entrambi i percorsi abbinano metodologie classiche e innovative come l’uso della realtà virtuale.

16 | COVER STORY BLUERATING n luglio 2023
MONICA LIVERANI amministratore delegato e managing director di azimut capital management - macro area 4 amministratore delegato e managing director di azimut capital management - macro area 5

STRUTTURA DA MULTI FAMILY OFFICE

ALESSANDRO PARENTINI

SPECIALISTI A MISURA DI ISTITUZIONALI

FILIPPO NOTARCOLA

Tra i tratti distintivi del nostro modello di business vi è quello di poter operare, grazie al fatto di non avere vincoli di dipendenza da altri gruppi, come una struttura di multi family office industriale, caratterizzata da una piattaforma aperta di prodotti e servizi. Istituti bancari, compagnie assicurative, società fiduciarie, servizi di wealth planning, art advisory: sono solo alcuni dei servizi che mettiamo a disposizione e che consentono al consulente finanziario di monitorare, rendere più efficiente e accrescere il patrimonio personale e di impresa dei suoi clienti. Oltre a un set completo di dodici strumenti di analisi personalizzate (su portafoglio finanziario e assicurativo, welfare e previdenza, real estate, private market, wealth planning, art advisory) che sono a disposizione dei colleghi e sono già quasi 1.000 i report richiesti da inizio anno. Tra i servizi di wealth management, anche quello di consulenza evoluta che in Azimut prende l’acronimo di MAX (Model Advisory eXperience) ed è diviso in due aree, MAX titoli e MAX fund, con un team di gestione dedicato all’interno del global team che con i consulenti guida i clienti nella selezione di strumenti finanziari specifici, finalizzati alla costruzione di un asset allocation efficiente e coerente con il proprio profilo di rischio. Il servizio poggia sulla professionalità del team, espressa tramite la pubblicazione di un portafoglio modello di riferimento, declinato in base ai diversi profili di tolleranza al rischio della clientela, e la flessibilità lasciata al cliente che viene coinvolto nella scelta dei propri investimenti e nella loro gestione dinamica sempre con il supporto del proprio consulente finanziario. Un processo, operativamente semplificato dalla firma digitale, e un servizio altamente personalizzato dove la relazione tra consulente e cliente è pressoché quotidiana.

Sta emergendo anche in Italia un interesse crescente da parte degli investitori istituzionali nei confronti dei mercati privati, seppur in ritardo rispetto a paesi finanziariamente più evoluti come gli Stati Uniti e in linea con la tendenza che vede negli ultimi 10 anni la quota allocata dagli istituzionali a livello mondiale crescere dal 15% al 22% dei portafogli. In Italia le recenti aperture regolamentari stanno contribuendo a dare un impulso alla crescita del segmento e come Azimut siamo pronti a soddisfare questa richiesta grazie a un’offerta specializzata. In un contesto di mercato piuttosto sfidante tra tassi crescenti e inflazione in rialzo, gli investitori istituzionali hanno, sempre in un’ottica di lungo periodo, un approccio più aperto verso le soluzioni legate ai mercati privati. Soprattutto se coniugano elementi di sostenibilità come dimostra, ad esempio, il nostro fondo Infrastrutture Per La Crescita ESG che è stato sottoscritto da una ventina di investitori istituzionali e ha già raccolto oltre 600 milioni di euro e investito in 24 progetti a supporto del nostro Paese. Infrastrutture sociali come scuole, ospedali, senior house che generano una crescita positiva sull’economia, l’ambiente e la società con un approccio Esg

Un valore economico e sociale a cui si aggiungono anche degli ulteriori vantaggi poiché sono in corso di definizione accordi di convenzionamento tra il fondo e i gestori delle infrastrutture in portafoglio per riservare agli iscritti, associati, dipendenti degli investitori e loro parenti e affini, agevolazioni commerciali sui servizi erogati (corsi di laurea, scuole internazionali, accessi a strutture termali, ospedali, servizi di telemedicina e senior housing). La prossima opportunità sul mondo degli istituzionali riguarda il lancio del fondo Azimut Diversified Corporate credit ESG che investirà in 50 pmi italiane fornendo debito a medio/lungo termine con un target di raccolta di 500 milioni

COVER STORY | 17 BLUERATING n luglio 2023
amministratore delegato e managing director di azimut capital management - macro area aga amministratore delegato e managing director di azimut capital management - canale istituzionali e banche

Un approccio graduale

La revisione degli inducement varata lo scorso 24 maggio dalla Commissione europea rappresenta di per sé un primo passo notevole: è stata già attuata in altri campi industriali e resta in attesa di inevitabili innovazioni. Circa otto anni fa Antonio Ferrari, in un suo intervento, portò alla ribalta il tema degli inducement attraverso la riflessione sulle sponsorizzazioni.

Questione di sponsor

Il riferimento era sia alla distribuzione di superflui gadget sia alle sponsorizzazioni più importanti come convention ed eventi organizzati dalle banchereti a favore dei consulenti finanziari, allo scopo anche di formazione e informazione sui prodotti d’investimento. Faceva altrettanto riferimento al fatto che spesso proprio le reti di vendita erano i soggetti che richiedevano la sponsorizzazione agli eventi quale obbligatoria modalità di accesso alla struttura commerciale: i cosiddetti accordi di comarketing. Quanto bisogno c’era di caratterizzare l’informazione o la formazione sui prodotti e sulle soluzioni di investimento in località più o meno esotiche, resta ancora una sorta di rebus. Questa prassi per così dire, ha comportato una sorta di average bias che vedeva

18 | OPINION BLUERATING n luglio 2023
La revisione degli inducement è un primo passo. Ma occorre una transizione
Antonio Bottillo / wealth and asset management expert
L’esperienza britannica di vietare le retrocessioni non ha dato finora i risultati che i proponenti speravano

la media dei portafogli investita nella stessa famiglia di fondi d’investimento: ogni volta che il mercato manifestava un trend specifico e a seconda del trend delle asset class. Era pur vero che quella famiglia di fondi risultava essere la composizione ideale secondo processi strutturati di costruzione di portafogli. Una prima riflessione importante è che il sistema ha finora funzionato. I portafogli hanno mediamente performato per diversi anni e il servizio di consulenza

è stato assicurato mediamente per portafogli di entità anche relativamente contenuta. La seconda riflessione è che il focus deve essere un po’ più ampio. Oggi l’obiettivo è quello di consentire l’accesso ai mercati dei capitali al settore retail. Il punto 8 dell’Action Plan della CMU (Capital Market Union) ha

come obiettivo quello di creare un contesto più favorevole per far sì che gli investitori retail abbiano una partecipazione maggiore al mercato dei capitali, nella convinzione che il grande risparmio a livello europeo possa contribuire con le proprie ampie risorse allo sviluppo sostenibile.

Protezione e potere

La CMU in questo suo obiettivo, tra le altre cose, ha predisposto pubbliche consultazioni sulle opportunità di procedere o meno alla eliminazione degli inducement, tema sul quale organismi come Esma, Efama e Eiopa hanno provveduto a fornire interessanti spunti di riflessione. Ne è risultato che, in generale, l’attuale impalcatura regolamentare Mifid

2 sembra in grado di proteggere

abbastanza l’investitore retail, tuttavia non gli concede sufficiente potere: l’investimento nei mercati dei capitali, che necessariamente prevede un orizzonte temporale adeguato, viene ancora percepito come un onere piuttosto che come un’opportunità. Un approccio graduale sembrerebbe di buon senso. Le esperienze passate come in Gran Bretagna, per esempio, dove il divieto di inducement è in atto, non hanno comportato il risultato sperato nel senso che non si è riusciti a garantire il servizio di consulenza allargato, pare complice l’elevato costo non sostenibile dall’investitore comune. L’utilizzo di strumenti meno costosi sembrerebbe a prima vista una delle soluzioni migliori per abbattere i costi degli investitori. Siamo certi che sia la giusta strada?

@bluerating_com

OPINION | 19 BLUERATING n luglio 2023

Tut ti contro le regole Ue

Le sigle europee del settore finanziario criticano il Retail Investment Package

Regole burocratiche stringenti e tempi troppo stretti che rischiano di avere un effetto opposto a quello sperato. Sono i rischi paventati dalle principali associazioni di categoria europee, rappresentative del risparmio gestito e del mondo bancario e assicurativo (Amice, Eacb, Eapb, Ebf, Efama, Esbg, Eusipa, Insurance Europe, n.d.r.), riguardo all’Eu Retail Investment Package, il pacchetto di norme approvate il 24 maggio dalla Commissione Ue per aumentare la trasparenza dei prodotti e dei servizi finanziari venduti nel Vecchio Continente. Le associazioni di categoria rimproverano a Bruxelles di aver imposto, oltre a una tabella di marcia troppo severa per l’applicazione delle regole, anche una eccessiva rigidità riguardo ai costi dei prodotti, rendendo così difficile per l’industria del risparmio gestito soluzioni personalizzate e adatte a soddisfare le specifiche esigenze dei clienti retail.

Partecipazione dei clienti

“Sosteniamo con forza l’obiettivo di promuovere la partecipazione dei clienti al dettaglio ai mercati finanziari e apprezziamo l’ampio lavoro svolto dalla Commissione europea in questo campo”, hanno scritto in un comunicato le associazioni, “e siamo lieti di vedere l’incoraggiante spostamento verso

la comunicazione digital-by-default, così come lo sforzo di semplificare le informazioni e di promuovere ulteriormente l’alfabetizzazione finanziaria. Tuttavia”, aggiungono le associazioni del risparmio gestito europee, “notiamo che molte misure contenute nelle proposte sono di ampia portata e sollevano molteplici preoccupazioni”.

Troppi divieti

Secondo Efama e le altre sigle, sebbene la Commissione abbia dichiarato di aver abbandonato il piano originario di vietare completamente le commissioni nella distribuzione di prodotti d’investimento, le norme contengono numerosi divieti al pagamento delle fee, che avrebbero comunque conseguenze dirompenti per il settore finanziario europeo e per l’accesso dei consumatori agli investimenti e alla protezione assicurativa. Notevoli riserve sono state esposte sul nuovo test per individuare il miglior interesse del cliente. L’approccio proposto, che si concentra in modo sproporzionato sui costi, potrebbe indurre i clienti a privilegiare il prodotto più economico rispetto ad altri che potrebbero potenzialmente offrire loro un valore maggiore. Inoltre, tra le critiche avanzate, viene rilevato che il numero significativo di nuovi processi, politiche, requisiti organizzativi,

informazioni tecniche e obblighi di conformità introdotti dalle proposte si discosta dagli obiettivi dichiarati di ridurre il sovraccarico di informazioni per i clienti e di semplificare l’accesso ai servizi finanziari. L’introduzione proposta di benchmark quantitativi value for money, validi per tutti, viene inoltre considerata in contraddizione con l’obiettivo principale del processo d’investimento, che è quello di offrire soluzioni su misura per le diverse esigenze dei clienti. “Il valore, infatti, va oltre i costi e ha significati diversi per i vari consumatori, a seconda delle circostanze, degli obiettivi e dei valori personali”.

Confronto complesso

Un simile esercizio di benchmarking, per i rappresentanti del mondo finanziario e del risparmio gestito, “non solo sarebbe estremamente complesso da eseguire, con benefici limitati per i clienti (un approccio incentrato sui costi piuttosto che sugli investitori), ma stabilirebbe essenzialmente un intervento sui prezzi nei mercati dei capitali guidato dalla regolamentazione”. Le associazioni si chiedono quindi quale sia la necessità, la base giuridica e le conseguenze, in particolare in termini di concorrenza di mercato, di una simile scelta politica”. Inoltre, l’intervento sui prezzi attraverso i benchmark per i

20 | COVER FINANZA / 1 BLUERATING n luglio 2023

gestori costituirebbe una minaccia significativa per lo sviluppo di prodotti innovativi, soprattutto nelle numerose aree d’investimento emergenti che non dispongono di dati storici sui prezzi, e non sarebbe compatibile con gli sforzi in corso per promuovere un’offerta più

sostenibile. Preoccupazioni anche per le tempistiche considerate improponibili di attuazione dei nuovi requisiti. “Il settore ha bisogno di tempo adeguato per applicare i nuovi requisiti nei milioni di rapporti contrattuali che intrattiene con gli investitori al dettaglio e i

clienti”, sostengono le associazioni. Pertanto, secondo loro la tempistica dovrebbe considerare attentamente il momento in cui saranno pubblicate tutte le necessarie specifiche di secondo livello e le disposizioni nazionali.

@bluerating_com

COVER FINANZA / 1 | 21 BLUERATING n luglio 2023
L’eccessiva attenzione al pricing e l’imposizione di un benchmarking ar ticolato potrebbe impedire lo sviluppo di prodotti innovativi da par te dell’industria

Cambio di prospettiva

Seppur criticabili, le norme Ue spingono per unire il mercato dei capitali europeo

Il Retail Investment Package è un provvedimento certamente complesso e avrà delle conseguenze, alcune positive, altre meno. Per questo fanno bene i rappresentanti del mondo del risparmio gestito, delle banche e delle assicurazioni

europee a esprimere le loro preoccupazioni e le loro proposte. Dico subito che, in generale, la mia opinione è favorevole: questa norma da un lato asseconda lo spirito originario per cui ha preso il via, la volontà cioè di spingere più cittadini europei sui mercati dei capitali, recuperando il ritardo rispetto ad

22 | COVER FINANZA / 1 BLUERATING n luglio 2023
di Maurizio Primanni

altri mercati, in particolare quello statunitense; dall’altro, proprio grazie a questa norma l’industria ha più strumenti per dare al cliente sia maggior valore che servizio. Già la premessa del legislatore, quella di preoccuparsi e fare l’interesse del cliente, è foriera di importanti e utili novità per il settore.

L’elemento centrale

Gli autori non hanno stravolto l’elemento centrale, cioè che la funzione della consulenza è quella di creare valore per il cliente, ma ciò non contraddice il valore della consulenza, che deve sempre poggiarsi sulla tutela dei risparmi delle famiglie, semmai la integra. Il vero punto è che, per la prima volta in modo forte, c’è la determinazione di preoccuparsi della valutazione del costo dei prodotti che vengono venduti al cliente. Di qui in avanti, cambia la prospettiva: oltre gli elementi di rischio e rendimento, viene introdotto il fattore costo.

Tutto ciò, se ben interpretato, con le modalità e i tempi dovuti, non può che rappresentare un’opportunità e uno stimolo per l’industria per creare ulteriormente valore per i clienti. Anche l’introduzione dei benchmark andrebbe letta in chiave non riduttiva, ma migliorativa.

Una delle caratteristiche più importanti, anche se meno note del benchmark, è che è un formidabile motore della trasparenza sia verso l’esterno, cioè i clienti, che l’interno, vale a dire l’industria. Tramite l’orientamento verso parametri di benchmark, vedendo quanto fanno i competitor, l’industria sarà capace di migliorare ulteriormente

sé stessa. Il benchmark ha anche una funzione per così dire inclusiva. Dal legislatore europeo, che deve andare a modellare le situazioni dei singoli Stati, necessariamente e storicamente molto diverse l’una dall’altra, non si possono che aspettare regole molto ampie. Sicuramente in un certo senso c’è il pericolo della burocratizzazione, ma ciò non compromette il mio giudizio: il provvedimento complessivamente mi pare positivo. Su altri punti condivido la presa di posizione delle associazioni che rappresentano il settore della consulenza finanziaria in Europa. Mi riferisco all’ulteriore appesantimento operativo che provvedimenti di questo tipo portano con sé.

Cambiamenti notevoli

Forse il legislatore non è riuscito a partorire il giusto trade off, il corretto bilanciamento tra, da un lato i controlli e i vincoli, dall’altro la produttività e l’efficienza dell’industria. Non è facile: da un lato non eccedere con le norme, dall’altro non esporsi troppo ai rischi. Anche sui tempi previsti, come le associazioni dei consulenti, ho perplessità. Quando si tratta di cambiamenti notevoli come quelli di cui stiamo parlando, che presuppongono mutamenti operativi e comportamentali da affrontare con molta cura da parte delle aziende, le scadenze andrebbero maggiormente meditate e bisognerebbe concedere tutto il tempo per la miglior riuscita della messa a terra delle nuove regole.

@bluerating_com

COVER FINANZA / 1 | 23 BLUERATING n luglio 2023
Maurizio Primanni ceo di Excellence Consulting
Sono condivisibili le critiche fat te dalle associazioni sui tempi troppo stret ti per at tuare tut ta la normativa

Lavoro per le nuove leve

Enasarco e Assoreti assieme per favorire il ricambio generazionale dei consulenti

Il tema del ricambio generazionale è ormai uno degli elementi cruciali per il prosieguo della crescita della consulenza finanziaria in Italia. Se nel corso degli ultimi anni i dibattiti su questo argomento non si sono certamente sprecati e le iniziative delle banche-reti dedicate all’inserimento e alla crescita dei giovani sono sempre più numerose, possiamo finalmente dire che anche dal mondo istituzionale stanno arrivando segnali concreti di attenzione sul tema. In questa ottica possiamo leggere l’iniziativa che è stata presentata qualche settimana fa nell’ambito di un evento organizzato da Assoreti e intitolato “Consulenza finanziaria e previdenza complementare, tra trend demografici e ricambio generazionale”, svoltosi a Roma lo scorso 6 giugno presso l’Università Luiss. I destinatari della misura sono i giovani consulenti finanziari under 30 che saranno esonerati, per un anno, dal versamento dei minimi contributivi a Enasarco. Questa iniziativa è stata adottata con l’impegno delle associate ad Assoreti di garantire, sempre per un anno, il mantenimento del rapporto contrattuale. Tali provvedimenti potrebbero aiutare a innalzare il livello occupazionale nel nostro Paese e, al tempo stesso, sostenere le esigenze della aging economy.

Un contributo, quello descritto in precedenza, che nelle intenzioni vuole promuovere l’occupazione delle nuove generazioni in un settore, quello della consulenza finanziaria, nevralgico per il corretto investimento del risparmio degli italiani; un primo incentivo destinato ai giovani che decidono di entrare nel mondo della consulenza finanziaria. La proposta, accolta come emendamento al DL Lavoro (in corso di esame al Senato) è stata commentata nel corso del convegno da Massimo Doris, presidente di Assoreti, e Alfonsino Mei, presidente di Enasarco, alla presenza dei sottosegretari di stato Claudio Durigon, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e Federico Freni, ministro dell’Economia e delle Finanze.

Sensibilità del sistema

“La misura”, ha commentato lo stesso Doris, “conferma la sensibilità del sistema nell’incoraggiare soluzioni a favore dell’evoluzione generazionale del settore. L’impegno di Assoreti nel sostenere meccanismi di entrata delle nuove generazioni vede direttamente coinvolte le associate nel garantire stabilità di carriera dei più giovani nel mondo della consulenza, specialmente nella fase più critica, quella di avvio all’attività. Quello di oggi”,

24 | COVER FINANZA / 2 BLUERATING n luglio 2023
continua a pag. 26 >
I giovani under 30 sono esonerati per un anno dal pagamento dei minimi contributivi della Fondazione
Alcuni momenti dell’evento organizzato da Assoreti

“CONSULENZA FINANZIARIA E PREVIDENZA COMPLEMENTARE, TRA TREND DEMOGRAFICI E RICAMBIO GENERAZIONALE”

EVENTO ORGANIZZATO DA ASSORETI SVOLTOSI A ROMA LO SCORSO 6 GIUGNO PRESSO L’UNIVERSITÀ LUISS

COVER FINANZA / 2 | 25 BLUERATING n luglio 2023
Da sinistra a destra: Claudio Durigon (sottosegretario Lavoro e Politiche Sociali), Massimo Doris (presidente Assoreti), Alfonsino Mei (presidente Fondazione Enasarco), Giorgio Di Giorgio (professore Luiss) e Safiria Leccese (giornalista) Federico Freni sosttosegretario Economia e Finanze Giorgio Di Giorgio professore ordinario di teoria e politica monetaria alla Luiss

ha aggiunto Doris, “è un segnale importante e di incoraggiamento per i professionisti di domani, espressione di consapevolezza da parte del sistema del periodo storico attuale ma anche di proficua collaborazione con tutti i soggetti e le istituzioni coinvolte per incentivare l’occupazione giovanile, specialmente in un settore, come il nostro, che contribuisce al valore del risparmio del Paese”.

I trend demografici

A illustrare il contesto da cui muove la proposta è stato il professore ordinario di teoria e politica monetaria alla Luiss, Giorgio di Giorgio, presentando i risultati della ricerca che Assoreti ha commissionato al Casmef (Centro Arcelli per gli Studi Monetari e Finanziari della Luiss) e che

evidenziano come l’attuale tendenza demografica del Paese rappresenti un driver nella definizione delle politiche economiche attuali e future, specialmente in ambito previdenziale. Nel 2050 si è calcolato che la quota di individui sopra i 65 anni sarà pari al 34,9% della popolazione (rispetto al 23,5% registrato nel 2021). È, pertanto, ragionevole prospettare una crescente pressione sul sistema di previdenza complementare che oggi appare insufficiente a sostenere le esigenze delle generazioni future: gli iscritti a formule di previdenza complementare risultano, infatti, solo 8,7 milioni pari al 34,7% della forza lavoro, per un risparmio pensionistico di circa 213 miliardi di euro, corrispondente al solo 4% delle attività finanziarie delle famiglie italiane. In linea con le esigenze

di una popolazione che cambia, il ruolo assunto dalle reti, capace di movimentare il 15% della ricchezza delle famiglie italiane, consente di assicurare una crescita equilibrata e sostenibile delle attività economiche del Paese. Si comprende l’importanza strategica del settore che ha un forte interesse a incentivare i giovani under 30 che si mostrano interessati all’attività di consulente (il 35% degli iscritti all’esame dell’Albo), ma anche valorizzare le competenze di quelli che già operano presso un intermediario (3,5% sono gli under 30). Insomma, bisogna puntare sulle nuove leve; e se poi vogliamo aggiungere un pizzico di romanticismo, citando Pino Caruso: “Se i giovani fossero prudenti, il mondo si fermerebbe”. Anche quello della consulenza.

@MatteoChiamenti

Tamponare l’emorragia

Nel corso di una intervista esclusiva rilasciata a Bluerating.com, sito web del nostro magazine, il presidente di Enasarco Alfonsino Mei (nella foto) ha voluto ribadire le finalità principali della proposta: “Agevolare l’ingresso dei giovani nella professione di consulente finanziario è fondamentale anche per noi, dato che perdiamo iscritti ogni anno. Una iniziativa di questo tipo può tamponare in parte questa emorragia. La proposta è articolata e ci vede collaborare con il mondo politico, un interlocutore che stiamo particolarmente apprezzando per l’attenzione mostrata nei confronti delle casse di previdenza e dei liberi professionisti. Chiaramente serviranno ulteriori interventi strutturali per risolvere le difficoltà croniche degli Enti previdenziali che già conosciamo. A tal proposito”, ha aggiunto in conclusione, “spero che si possa intervenire nell’ampliare il bacino dei professionisti di riferimento per le casse previdenziali, in ragione di un mondo del lavoro che si è molto evoluto nel corso degli ultimi anni, specie in funzione delle nuove professioni digitali”.

26 | COVER FINANZA / 2 BLUERATING n luglio 2023

Il Leone sopra il Ftse Mib

Analisi sui fondamentali delle azioni di Banca Generali sul listino di Piazza Affari

28 | COVER FINANZA / 3 BLUERATING n luglio 2023

di Gianluigi Raimondi

Gian Maria Mossa è amministratore

delegato di Banca Generali dal

20 marzo del 2017 e da allora il titolo rappresentativo di una delle maggiori big cap del risparmio gestito quotate a Piazza Affari ha messo a segno un rialzo di oltre il 30%. Negli ultimi cinque anni la blue chip ha poi messo a segno un

rialzo superiore al 40% contro meno del 25% registrato dall’indice di rifeimento per l’azionario italiano, Ftse Mib. E anche accorciando il quadro temporale, negli ultimi 12 mesi l’istituto continua a segnare un incremento borsistico superiore sempre a doppia cifra (maggiore, seppur di poco, al 10%). Con una capitalizzazione di mercato di 3,62 miliardi di euro, che attualmente si

posiziona al 43° posto nell’indice

Ftse All Shares, Banca Generali vanta poi multipli ancora appetibili in ottica d’investimento: il rapporto tra prezzo e utile (P/E) è limitato a 15,6 e il rendimento del dividendo (il dividend yield) è pari al 5,3%. Il primo trimestre è stato archiviato con un utile netto consolidato di

COVER FINANZA / 3 | 29 BLUERATING n luglio 2023
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Da quando Mossa ricopre il ruolo di amministratore delegato, il titolo ha guadagnato nel complesso più del 30% E negli ultimi cinque anni il rialzo è stato superiore al 40% contro il 25% circa registrato invece dall’indice
Gian Maria Mossa / amministratore delegato di Banca Generali

BANCA GENERALI vs FTSE MIB

CONFRONTO A 5 ANNI (IN NERO BANCA GENERALI IN VIOLA IL FTSE MIB)

83,1 milioni di euro, il 21,6% in più rispetto allo stesso periodo del 2022, e l’utile ricorrente ha toccato quota 77 milioni, con un balzo di quasi il 45%, attestandosi al 93% dell’utile del trimestre ed evidenziando un miglioramento nel profilo della profittabilità. Il margine di intermediazione, sempre in relazione al primo quarter (ultimi dati di bilancio disponibili al momento di redazione dell’articolo), si attesta a 193,2 milioni di euro segnando un incremento del 20,1%, grazie soprattutto (fa notare in una nota l’istituto) alla crescita del risultato finanziario (47,7 milioni di euro, +175,8%), al positivo andamento dell’attività di collocamento di titoli obbligazionari, all’aumento dell’attività di negoziazione da parte della clientela e al continuo progresso dei ricavi legati ai servizi di advisory. I costi operativi confermano poi l’efficienza gestionale, nonostante le dinamiche inflattive, attestandosi a 63,7 milioni di euro (+6,2% su base annua), con

un risultato che include 1,1 milioni di oneri non ricorrenti. Gli indici di efficienza operativa, sempre in relazione al primo trimestre del 2023, si sono inoltre confermati su livelli molto buoni con costi totali sulle masse pari a 30 punti base, in leggero rialzo dovuto alla dinamica delle masse per l’andamento dei mercati di riferimento. E il cost/ income ratio, su basi rettificate per le componenti non ricorrenti, è migliorato ulteriormente, attestandosi al 33,2% dal 40,4% del corrispondente periodo dell’esercizio precedente.

Utile in crescita

Ancora, le voci relative ad accantonamenti, contributi ai fondi bancari e rettifiche di valore nette si sono attestate a 15,1 milioni di euro, in crescita rispetto ai 12,9 milioni di euro sostenuti nel primo trimestre del 2022, per effetto dei maggiori accantonamenti per rischi e oneri (10,2 milioni di euro rispetto ai 5 milioni di euro del

precedente esercizio) solo in parte compensati dai riassorbimenti delle rettifiche di valore su crediti dovute al miglioramento del profilo di rischio del portafoglio. L’utile operativo ante imposte si attesta così a 114,4 milioni di euro con una crescita di 26,1 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (+29,6%). Il tax rate complessivo si è attestato al 27,4%, in netta crescita rispetto al 22,7% del 2022, per effetto principalmente della riduzione dell’incidenza del risultato realizzato in giurisdizioni estere, fa notare il management. Sul fronte della raccolta netta (in questo caso gli ultimi dati disponibili sono quelli relativi allo scorso mese di maggio) Banca Generali ha comunicato di aver chiuso il mese di maggio 2023 con flussi netti di 742 milioni di euro, con un saldo da inizio anno a 2,74 miliardi (in aumento del 9% rispetto ai 2,52 miliardi nei primi

30 | COVER FINANZA / 3 BLUERATING n luglio 2023
continua a pag. 32 >
100% 60% 40% 20% 0% -20% -40%
Gennaio 2020
100% 60% 40% 20% 0% -20% -40% 80% 80%
Gennaio 2022

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cinque mesi del 2022). In termini di prodotto, il management segnala la solida domanda di soluzioni gestite con 68 milioni di euro nel mese (520 milioni da inizio anno). Confermato poi il trend di aprile che aveva già evidenziato una graduale stabilizzazione dei flussi assicurativi, grazie al rinnovo della gamma e al contributo dei contenitori assicurativi che hanno così compensato i deflussi registrati nei primi mesi dell’anno (22 milioni a maggio e -3 milioni da inizio 2023). Anche le polizze tradizionali, benché ancora con segno negativo, hanno mostrato un recupero rispetto alla dinamica dei mesi precedenti e “le prospettive di giugno in scia alle novità presentate indicano il ritorno a dinamiche positive” stima l’istituto. Prosegue in aggiunta l’interesse verso l’amministrato, di riflesso all’ascesa dei rendimenti e alle condizioni dei mercati: a maggio la raccolta è aumentata di 770 milioni (3.068 milioni da inizio 2023) con l’evidenza delle attività sul mercato primario (nuove emissioni, obbligazioni strutturate e certificates). E la domanda di

consulenza evoluta si è riflessa in nuovi flussi per 172 milioni a maggio (678 milioni da inizio anno), in decisa crescita rispetto ai 92 milioni realizzati nell’intero periodo gennaio-maggio dello scorso anno. Complessivamente i flussi in soluzioni gestite e consulenza evoluta su risparmio amministrato si sono attestati a 235 milioni nel mese (1.276 milioni da inizio 2023).

Novità assicurative

“Stiamo registrando crescente attenzione verso i nostri servizi d’investimento a valore aggiunto, come le gestioni patrimoniali

e l’advisory, e si è attenuato lo squilibrio verso la liquidità e gli strumenti rifugio. Le novità introdotte nei fondi di casa e nell’assicurativo stanno dando risposte molto positive che vedremo già a giugno. Guardiamo con fiducia alle prossime settimane avviandoci alla chiusura di un semestre in progressivo rafforzamento”, ha dichiarato Mossa commentando i dati sulla raccolta. Non ultimo, da segnalare che Banca Generali negli ultimi anni ha visto crescere la capacità attrattiva nei confronti di diverse generazioni di banker, tanto da arrivare a convogliare presso le sue fila oltre 400 nuovi consulenti a partire dal 2020, salendo a oltre 2.200 come numero complessivo. Infine, per quanto riguarda le raccomandazioni degli analisti, il titolo vale un buy per gli analisti di Jefferies con prezzo obiettivo di 41,40 euro, un accumlate per Banca Akros con fair value di 36 euro e un hold per Equita e per Intesa SanPaolo con target price rispettivi di 32,50 euro e 31 euro. Per Mediobanca il giudizio è

32 | COVER FINANZA / 3 BLUERATING n luglio 2023
invece underweight. @GianluigiRaimon
TOTALE RACCOLTA NETTA DATI IN MILIONI DI EURO 90 0 -30 30 60 53 15 55 8 56 -31 58 0 77 6 1Q22 2Q22 3Q22 4Q22 1Q23
L’EVOLUZIONE DELL’UTILE TRIMESTRALE DATI IN MILIONI DI EURO
0
Utile ricorrente Utile non ricorrente
500 1.000 1.500 2.000 2.000 3.000
Maggio 2023 Maggio 2022 Gen-Mag 2023 Gen-Mag 2022

Occhio agli abusivi

Venerdì 9 giugno si è tenuto l’annuale incontro della Consob con il mercato finanziario, andato in scena a Milano nella suggestiva cornice di Palazzo Mezzanotte, storica sede di Borsa Italiana Come di consueto, l’evento ha visto un lungo intervento da parte del presidente della Consob Paolo Savona, che durante il suo discorso ha toccato numerosi punti di fondamentale importanza, dall’inflazione alle nuove tecnologie e all’intelligenza artificiale, ma non solo. Un particolare accento, infatti, è stato posto sulle varie misure di vigilanza della Consob, come la lotta all’abusivismo, le attività ispettive e la tutela degli investitori.

Vigilanza

Le verifiche della vigilanza si sono concentrate sui comportamenti pregiudizievoli del rispetto delle regole di condotta nei confronti della clientela retail e sulle strategie di offerta dei servizi d’investimento. Particolare attenzione, specie in sede di autorizzazione, è stata posta sulle modalità con cui i fattori Esg sono stati presi in considerazione nella prestazione dei servizi d’investimento, soprattutto con riferimento alle disposizioni introdotte dal regolamento Sfdr, nonché sulle modalità di rendicontazione ex-

post alla clientela retail di costi e oneri sostenuti. Le suddette verifiche si sono basate anche sulle informazioni ottenute da circa 26 richieste di dati e notizie e ben 72 incontri con esponenti di società di intermediazione mobiliare e di altre imprese d’investimento vigilate. Per le società di gestione di portali di crowdfunding, l’attività di vigilanza sui profili di correttezza e trasparenza comportamentale ha riguardato in particolar modo i gestori più attivi nella pubblicazione di offerte, tenendo conto anche dell’elevata concentrazione del mercato. Il monitoraggio ha incluso anche i gestori che non avevano pubblicato offerte. Con la legge del 4 agosto 2022, numero 127, la Consob e la Banca d’Italia sono state designate quali autorità competenti ai sensi dell’art. 29 del regolamento crowdfunding. Inoltre, le due autorità si sono anche rese disponibili a intrattenere interlocuzioni informali per orientare gli operatori interessati alla futura presentazione delle domande di autorizzazione. L’attenzione sugli organismi d’investimento collettivo del risparmio si è concentrata, secondo un approccio risk-based, sulla correttezza dei comportamenti connessi alle scelte d’investimento, anche in termini di aderenza alla politica d’investimento

34 | COVER FINANZA / 4 BLUERATING n luglio 2023
Le proposte d’investimento illegali sono in crescita. Parola della Consob
continua a pag. 36 >
COVER FINANZA / 4 | 35 BLUERATING n luglio 2023
I canali utilizzati da chi mette in atto pratiche fraudolente sono principalmente la rete di internet e i social net work Tra i prodotti finanziari of fer ti, prevalgono le criptovalute
Paolo Savona / presidente della Consob

rappresentata nella documentazione d’offerta. Nell’ambito della vigilanza sull’Ocf (Organismo di vigilanza e tenuta dell’Albo unico dei consulenti finanziari), è stata svolta l’attività di controllo propedeutica alla modifica statutaria e organizzativa della struttura dell’Ocf, approvata dal Mef, tesa a rendere più efficiente l’operato dell’Organismo preservando i presidi organizzativi necessari alla funzione di vigilanza.

Lotta all’abusivismo

Per quanto riguarda il contrasto all’abusivismo, lo scorso anno si è confermato il sempre maggiore interesse dei risparmiatori italiani verso le cripto-attività. Quote crescenti di risparmio sono state canalizzate verso operatori che offrivano digital token e criptovalute o servizi a essi collegati, che i risparmiatori percepivano come forme d’investimento e quindi come fonte di possibile guadagno. In tale contesto, la Consob ha analizzato le criticità connesse ai fenomeni emergenti e ha collaborato con l’autorità giudiziaria, corpi di polizia e altre autorità per condividere valutazioni su fattispecie illecite, particolarmente innovative, a maggiore diffusione e potenziale offensività.

Attività ispettive

È proseguito il progetto finalizzato a verificare l’utilizzo, nell’ambito delle attività ispettive, di un software basato su algoritmi funzionali all’analisi di testi mediante sistemi di relazioni semantiche.

Il software è stato oggetto di adattamenti per renderlo idoneo a elaborare l’esteso e disomogeneo patrimonio informativo risultante dalla documentazione e dai dati acquisiti durante le ispezioni. La nuova versione del software è stata verificata nell’ambito di una attività avviata nel 2022 e terminata nelle

36 | COVER FINANZA / 4 BLUERATING n luglio 2023
1.342 LE SEGNALAZIONI GIUNTE ALLA CONSOB
2022 CONTRO L’ABUSIVISMO FINANZIARIO
NEL

prime settimane del 2023, risultando utilizzabile in associazione con gli altri strumenti di analisi solitamente adoperati nell’ambito di verifiche la cui tipologia è tuttora in corso di individuazione. Inoltre, è stato intrapreso un progetto teso a rendere più efficiente la gestione e l’archiviazione della

documentazione acquisita nel corso delle varie attività. Contestualmente, è continuata anche la prevenzione e il contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo.

Tutela degli investitori

L’indagine annuale dell’Osservatorio Consob dal titolo, “L’approccio alla finanza e agli investimenti delle famiglie italiane”, ha confermato diverse criticità. L’80% degli investitori italiani ritiene complessa la gestione delle finanze personali, soprattutto a causa del contesto incerto, dell’aumento dei prezzi e della bassa cultura finanziaria. Anche se in lieve crescita, infatti, le conoscenze finanziarie non sono ancora abbastanza diffuse: proprio per questo, sempre nel corso del 2022, la Consob ha sviluppato nuovi moduli di educazione finanziaria e organizzato eventi di sensibilizzazione e percorsi basati su format già sperimentati, per arricchire le iniziative delle campagne nazionali e internazionali di sensibilizzazione su un tema così importante. Per esempio, l’istituto ha partecipato alla Global Money Week promossa dal network Ocse-Infe, coordinato in ambito domestico come la Settimana mondiale dell’investitore e contribuito al Mese dell’educazione finanziaria, promosso a livello nazionale dal comitato Edufin Infine, ha organizzato e lanciato un progetto di educazione finanziaria sul posto di lavoro in collaborazione con l’Università Roma Tre.

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COVER FINANZA / 4 | 37 BLUERATING n luglio 2023
+75% LA CRESCITA DEGLI ESPOSTI CONTRO GLI ABUSIVI TRA IL 2020 E IL 2022

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Comunicazione di marketing
e con più classi di azioni. Il presente materiale è pubblicato da FIL Luxembourg) S.A., autorizzata e regolamentata dalla CSSF (Commission de Surveillance du Secteur Financier). CL21112103-2205 Capitale a Rischio. Ogni investimento comporta dei rischi e l’investitore può anche non riottenere la somma investita. Prima di prendere qualsiasi decisione di investimento contatta il tuo consulente.

DENTRO L’ALBO

I dati dell’ultima Relazione Annuale presentata da Ocf a Roma

Scende il numero dei consulenti, ma crescono quelli realmente attivi

Under 30 alla ribalta

Sale ancora l’incidenza dei giovani nell’Albo. Stabile la quota di donne

Quota di donne stabile, maggiore incidenza dei giovani e poche sanzioni gravi. Ecco le tre evidenze emerse il 22 giugno scorso in occasione della Relazione Annuale di Ocf, l’Organismo di vigilanza e tenuta dell’Albo unico dei consulenti finanziari. Il presidente dell’Organismo, Mauro Maria Marino (nella foto), ha esposto il quadro di una professione in salute, che deve tuttavia ancora affrontare le sfide che la attendono da anni: la crescita della componente femminile degli iscritti all’Albo e il ricambio generazionale con l’ingresso di un numero maggiore di giovani.

ATTIVI IN AUMENTO

Per quanto riguarda i dati generali, le statistiche esposte nella Relazione e aggiornate al 31 dicembre 2022 attestano che il numero dei consulenti abilitati all’offerta fuori sede era pari a fine anno a 51.575. Di questi, quelli attivi (con mandato) erano 34.683 (67,2%) mentre quelli non attivi (senza mandato) erano 16.892 (32,8%). La popolazione degli iscritti è lievemente diminuita rispetto al 2021 dello 0,6%, tenuto conto delle iscrizioni (2.178) e delle cancellazioni (2.502). Tuttavia, i consulenti abilitati all’offerta fuori sede realmente attivi (e

non solo iscritti all’Albo) sono aumentati del 2,4% rispetto al 2021 (quando erano n. 33.870) mentre quelli non attivi sono diminuiti del 6,3%. Nel Nord Italia si concentra la maggior parte degli iscritti, con una percentuale pari al 60,3%. In Lombardia si registra inoltre la più alta presenza di consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, pari al 22,9% del totale dei professionisti. Il restante 39,7% degli iscritti opera nel CentroSud e nelle isole. Rispetto al 2021, la distribuzione degli iscritti è rimasta pressoché stabile sia al Nord che al Centro-Sud e nelle Isole. Con riferimento all’età degli iscritti, continuano a incrementarsi tutte le fasce d’età a eccezione di quella centrale tra i 40 e i 50 anni non ancora

BLUERATING n luglio 2023 40 | REPORT

compiuti che, al contrario, diminuisce. Il 63,8% dei consulenti supera i 50 anni e il 7,8% ha oltre 65 anni. Gli under 40 raggiungono il 13,3% del totale della popolazione e il 3,5% è costituito da giovani sotto i 30. Prosegue il graduale processo d’invecchiamento della popolazione iniziato nei primi anni 2000, con un’età media dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede di quasi 52 anni. Tuttavia, c’è un sempre maggior interesse da parte dei giovani. Gli under 30 in attività sono infatti pari al 3,6% del totale (0,5 punti percentuali in più rispetto al 2021). Il 78,8% dei consulenti in attività si concentra nelle fasce di età compresa tra i 40 e i 65 anni (1,2 punti

percentuali in meno rispetto al 2021). In salita però anche la quota dei professionisti con i capelli bianchi: il 63% supera i 50 anni (0,9 punti percentuali in più rispetto al 2021). In crescita la platea dei consulenti finanziari classificati come professionisti autonomi. Al 31 dicembre avevano questo status 575 professionisti (contro i 428 del 2021), di cui 280 operavano in proprio, 272 per conto di una società di consulenza finanziaria, mentre 15 operavano sia per conto di una società di consulenza finanziaria, sia in proprio. Il 71,1% degli autonomi si concentra nel Nord Italia, il restante 28,9% nel Centro-Sud e nelle Isole. La distribuzione degli iscritti è rimasta pressoché in linea con quella rilevata nel 2021.

L’età media degli iscritti è di circa 44 anni (contro i 46 anni del 2021). In media, i consulenti finanziari autonomi si confermano dunque essere più giovani dei professionisti abilitati all’offerta fuori sede.

SQUILIBRIO DI GENERE

Per quanto riguarda la composizione di genere, alla fine del 2022 le donne iscritte nella sezione dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede dell’Albo unico erano 11.496, rimanendo stabili al livello del 2021. I provvedimenti di iscrizione sono stati 59, pari al 27,1% del totale, in flessione rispetto all’anno precedente (-25,9%). A fine anno il saldo

BLUERATING n luglio 2023 REPORT | 41 continua a pag. 42 >
.575 11.496 40.079 2022 34.683 gli iscritti realmente attivi
i nuovi iscritti del 2020
.
gli iscritti realmente attivi
CONSULENTI FINANZIARI ABILITATI ALL’OFFERTA FUORI SEDE ISCRITTI ALL’ALBO UNICO
51
2.178
51
900 11.493 2021 40.407 33.970
nuovi iscritti del
2.735 i
2020

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DEI CONSULENTI IN ITALIA PREVALGONO LE REGIONI SETTENTRIONALI

NORD

CENTRO - SUD E ISOLE

rispetto alle cancellazioni riproduceva essenzialmente il risultato del 2021. Le consulenti finanziarie abilitate all’offerta fuori sede costituiscono il 22,3% della popolazione totale degli iscritti all’Albo (erano il 22,1% nel 2021). La percentuale è solo lievemente più alta di quella delle donne con mandato rispetto al totale dei consulenti finanziari in attività (22,2%). I mandati sottoscritti dalle consulenti finanziarie abilitate all’offerta fuori sede iscritte nell’anno sono stati 394 (pari al 29,1% del totale). Dopo il picco registrato nel 2014, il dato di crescita è stato in flessione fino al 2019, per poi tornare ad aumentare nel 2020. Rispetto al 2021 (erano 381) il numero dei rapporti si è ancora incrementato del

3,4%. Al 31 dicembre 2022 le donne iscritte alla sezione dei consulenti finanziari autonomi erano invece 49 e costituiscono l’8,5% del totale degli iscritti alla sezione. Nel 2021 erano 39 (corrispondenti al 9,1% della platea totale).

QUANTI BOCCIATI

Infine, la Relazione Annuale anche i dati sugli esami di abilitazione alla professione. La prova consiste in un esame teorico-pratico in forma di quiz composto da 60 quesiti a risposta multipla, estratti con modalità random per ciascun candidato da un database di 5mila quesiti. Dal 2009, anno di inizio dell’operatività dell’Organismo, fino al 2022 sono state sostenute ben 61.092 prove valutative.

Nel 2022 gli iscritti alla prova sono stati 7.444, con un numero effettivo di partecipanti sceso a 6.011. Gli idonei sono stati 2.509, ovvero il 41,7%. Dati in calo rispetto al 2021 quando, su 6.729 partecipanti effettivi, 4.046 sono risultati essere idonei, cioè il 60,1%. Anche il 2020 si è attestato su buoni risultati (64,1% di idonei), mentre nel 2019 si era fermato al 41%. In totale, nel 2022, gli idonei di sesso femminile sono risultati 778 (il 31%), mentre quelli di sesso maschile sono stati 1.731 (il 69%). Nel 2021, invece, la percentuale delle donne era più alta (34% corrispondente a 1.356 professioniste) e anche quella degli uomini (66% per un totale di 2.690 idonei).

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42 | REPORT BLUERATING n luglio 2023
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Una professione sana

I dati sulla vigilanza: le sanzioni restano stabili e in quantità limitata

44 | REPORT BLUERATING n luglio 2023

“Una professione sana e affidabile”. Così il presidente dell’Ocf, Mauro Maria Marino, ha commentato i dati sulla vigilanza contenuti nella Relazione annuale dell’Organismo. Le sanzioni e i provvedimenti disciplinari sono infatti in numero abbastanza limitato in rapporto alla platea dei consulenti finanziari italiani, composta da decine di migliaia di professionisti. Nel 2022 l’Ufficio Vigilanza Albo ha aperto complessivamente 602 procedimenti, di cui 488 nell’ambito di specifici eventi programmati. Circa l’84% dei suddetti procedimenti aperti nell’ambito della Vigilanza “a evento” ha avuto come oggetto le condotte ascrivibili a consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede e il restante 16% ha riguardato le nuove categorie di consulenti finanziari, cioè i professionisti autonomi e le società di consulenza finanziaria.

TRA MULTE E RICHIAMI

L’Ufficio Sanzioni Amministrative ha invece determinato l’adozione di provvedimenti nei confronti di 108 soggetti vigilati (106 provvedimenti sanzionatori e 2 archiviazioni).

In particolare, sono stati conclusi 96 procedimenti sanzionatori a seguito dei quali sono stati

adottati provvedimenti nei confronti di 100 consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, oltre che di 5 consulenti finanziari autonomi e di 3 società di consulenza finanziaria (va ricordato che ci sono stati alcuni procedimenti plurisoggettivi, uno dei quali ha coinvolto 11 consulenti finanziari). Analizzando nel dettaglio i provvedimenti adottati nel 2022, risultano deliberate da parte del Comitato di Vigilanza 24 radiazioni, 37 sospensioni dall’Albo per periodi da un minimo di uno a un massimo di quattro mesi, 32 sanzioni pecuniarie, 13 richiami scritti e 2 archiviazioni. Sulla base dei dati sopra evidenziati, recita la Relazione Ocf, “emerge che, al pari di quanto già verificatosi nel corso dell’anno precedente, sebbene si riscontri la presenza di oltre il 56% di provvedimenti sanzionatori che incidono sullo status dei soggetti iscritti all’Albo (quali radiazioni e sospensioni sanzionatorie ex art. 196 del Tuf), si registra un significativo numero di sanzioni pecuniarie e richiami scritti. Tale dato si pone in linea con l’ampliamento del perimetro dell’attività di vigilanza dell’Organismo sui soggetti iscritti all’Albo che, con il passaggio di funzioni dalla Consob all’Organismo,

ha interessato anche violazioni di minor rilevanza. L’analisi dei procedimenti conclusi a partire dal suddetto trasferimento delle funzioni conferma pertanto il trend già riscontrato nel corso dell’anno precedente, relativo alle fattispecie portate all’esame del Comitato di Vigilanza e al numero dei provvedimenti sanzionatori complessivamente adottati ex art. 196 del Tuf”. Al 31 dicembre 2022, l’Organismo ha ricevuto complessivamente 50 ricorsi. In particolare, 17 ricorsi sono stati presentati ai Tribunali Amministrativi Regionali (Tar) competenti per territorio, di cui 3 hanno impugnato i provvedimenti adottati dall’Organismo, di sospensione cautelare per un periodo di 180 giorni e altri 14 hanno impugnato i provvedimenti di sospensione cautelare per un periodo di un anno. I rimanenti 33 ricorsi hanno riguardato l’impugnazione dei provvedimenti sanzionatori dinanzi alle Corti d’Appello di competenza. Dei ricorsi presentati innanzi ai Tar, 11 si sono chiusi con il rigetto della domanda cautelare, altri 3 hanno visto accolta la domanda. Di questi, 2 sono stati definitivamente accolti nel merito. L’Organismo ha però proposto appello al Consiglio

REPORT | 45 BLUERATING n luglio 2023 continua a pag. 46 >
I procedimenti che hanno conseguenze gravi per i financial advisor non sono molti se confrontati all’intera platea dei consulenti at tivi in Italia

PROVVEDIMENTI

di Stato e i relativi giudizi, al momento della presentazione della Relazione, risultavano ancora pendenti.

I RICORSI

Infine, un provvedimento si è chiuso per rinuncia dell’azione proposta dalla parte. Un altro, pur presentando ricorso all’Organismo, non è stato depositato al Tar avverso la delibera adottata dall’Ocf, di fatto così rinunciando all’azione. Dei ricorsi presentati al Consiglio di Stato, 7 si sono chiusi positivamente per l’Organismo mentre 1 si è chiuso negativamente. In merito ai ricorsi presentati invece alle Corti di Appello, 15 si sono chiusi positivamente per l’Organismo, nella maggior parte dei casi con condanna della controparte soccombente a rifondere le spese di lite. Per i restanti 18 ricorsi, al

momento della presentazione della sua Relazione, l’Organismo era ancora in attesa dell’esito del giudizio di merito. Nel primo quadrimestre del 2023, l’Ocf ha aperto 180 procedimenti di vigilanza, di cui circa il 95% nei confronti di consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede e il restante 5% nei confronti di consulenti finanziari autonomi e società di consulenza finanziaria. Per quanto riguarda i provvedimenti sanzionatori deliberati dal Comitato di Vigilanza dell’Organismo, ci sono stati 14 provvedimenti di radiazione, 10 sospensioni dall’albo per un periodo che va da un minimo di un mese a un massimo di quattro mesi, 7 provvedimenti di sanzione pecuniarie e 3 provvedimenti di richiamo scritto. Sono state 2, invece, le archiviazioni.

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46 | REPORT BLUERATING n luglio 2023
LE
DELL’OCF TRE ANNI A CONFRONTO 2021 2022 GEN-APR 2023 23 Radiazione Sospensione Sanzione pecuniaria Richiamo Scritto Archiviazione 30 37 17 2 24 37 32 13 2 14 10 7 3 2
“PUNIZIONI”
Tra il 2021 e il 2022 sono aumentate le sospensioni, ma diminuite le sanzioni pecuniarie

Un futuro imprevedibile

Quello tra le banche cosiddette tradizionali e le banche basate su una rete di consulenti finanziari, può essere visto, a volte, come

un derby giocato in casa, altre volte come la contrapposizione tra due modelli antitetici. Infatti, alcuni gruppi bancari come Intesa Sanpaolo, Credito Emiliano, Bnl Bnp Paribas, Mediobanca, Banca

Sella, Banco Desio e Monte dei Paschi di Siena hanno anche una rete di consulenti finanziari, altre come Bper potrebbero costruirla, affiancandola all’attività bancaria tradizionale. In altri casi, come in

BLUERATING n luglio 2023 48 | LEGGI&MERCATI
di Nicola Ronchetti
Le reti sottraggono clienti alle banche tradizionali. Ma ora c’è la sfida del digitale

Allianz Bank, Azimut, Fineco, Generali, Mediolanum e Zurich Bank l’attività di gestione è svolta unicamente tramite consulenti finanziari supportati da piattaforme digitali sempre più evolute. C’è poi un “terzo incomodo” rappresentato da Poste Italiane, che con i suoi trentatré milioni di clienti e con una presenza capillare sul territorio ha un ruolo certamente non trascurabile e che peraltro punta a rafforzare.

Rapporti di forza

Le quote di mercato dei canali distributivi sul portafoglio finanziario delle famiglie italiane (depositi, investimenti amministrati, prodotti gestiti, assicurativi e previdenziali) a fine 2022 sono così ripartite: canale bancario tradizionale (64%), reti dei consulenti finanziari (19%), Poste (17%). Se facciamo un passo indietro di dieci anni la situazione era ben diversa: 76% era la quota riferibile al canale bancario tradizionale (-19% rispetto al 2022), 10% in capo alle reti dei consulenti finanziari (+90% sul 2022) e 14% a Poste (+21% vs. 2022). È bene sottolineare che il perimetro si è allargato, parallelamente alla crescita del portafoglio finanziario delle famiglie italiane, che è infatti passato da poco meno di 2.700 miliardi a poco più di 3.600 (+33% 2010 vs. 2022). Quindi le banche tradizionali perdono quote di mercato ma non la quantità di denaro che gli italiani affidano loro, che anzi continua a crescere, avendo anche un vantaggio in più rispetto alla maggior parte delle reti rappresentato dall’attività creditizia che fidelizza e vincola i clienti.

Partendo da questi numeri è comunque lecito ipotizzare che entro il triennio 2027-2030 il patrimonio gestito dalle reti dei consulenti finanziari possa raggiungere i 1.000 miliardi di euro dagli attuali circa 730 miliardi, con una crescita complessiva del 37% rispetto al 2022. Tutto questo “ceteris paribus” ovverossia a parità di altre condizioni, cioè che i tre modelli di servizio/canali distributivi attualmente presenti in Italia evolvano senza strappi al motore. Un’attenta lettura del contesto, dal succedersi quasi incessante di crisi, tanto che oggi si parla di “poli-crisi” (concatenazione di pandemia, guerra, siccità e inflazione), alla conseguente volatilità dei tassi, con il ritorno in auge dei titoli di stato e dei conti deposito, ci induce a ritenere che altri fattori esogeni potrebbero cambiare le carte in tavola.

Notevole accelerazione

Pensiamo alla fortissima accelerazione dei processi di innovazione digitale che, se da un lato ha assecondato le mutate abitudini degli italiani, dall’altro potrebbe indurre ulteriori cambiamenti nella relazione banca cliente. Pur convenendo sulla immutabile centralità della persona incarnata dal professionista, è lecito immaginare che l’affermarsi di banche, filiali bancarie digitali e di gestori da remoto, potrebbero stravolgere qualsiasi previsione. Insomma, con una battuta, potremmo dire che il futuro non sarà più quello di una volta.

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BLUERATING n luglio 2023 LEGGI&MERCATI | 49
È lecito ipotizzare che entro il triennio 2027-2030 il patrimonio gestito dai consulenti salirà a mille miliardi di euro

DALLE NOSTRE RADICI, NASCE VALORE PER IL VOSTRO FUTURO.

Ph. Vincent Peters
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IN ANTEPRIMA L’EBOOK DI GAETANO MEGALE

Un’esclusiva per i lettori di BLUERATING. Inquadrando il Qr Code qui a fianco, è possibile scaricare gratuitamente l’ebook dal titolo:

“La consulenza finanziaria eticaTra regole, fiducia responsabilità sociale”, scritto da Gaetano Megale

e realizzato in collaborazione con il nostro magazine. BFC Media, casa editrice di BLUERATING, ha deciso di inaugurare una serie di ebook proprio raccogliendo in modo ragionato gli articoli di Megale, che è editorialista del mensile dal gennaio 2016.

Portafoglio su misura

B. Generali punta sulle soluzioni personalizzate con BG Collection Investments

Offriamo

Ottimizzare il portafoglio, proporre libertà di investimento e la giusta diversificazione: in una parola offrire un prodotto su misura, quasi sartoriale, cucito sulle esigenze del singolo cliente. Sono alcune delle caratteristiche principali della BG Collection Investments, un’evoluzione rinnovata nell’offerta e nelle dinamiche competitive della storica Sicav di fondi di fondi gestita dalla fabbrica prodotti BG Fund Management Luxembourg La nuova soluzione, lanciata sul mercato a inizio 2023 sta già mostrando risultati molto soddisfacenti e ha lo scopo di offrire alla clientela un’esperienza di investimento composta da diversi comparti che investono in un’ampia selezione di fondi tra i migliori presenti sul mercato e in grado di racchiudere la professionalità e la specializzazione dei migliori partner di Banca Generali. D’altronde il contesto di mercato impone a risparmiatori e investitori una cautela sempre maggiore. I fattori che hanno caratterizzato il 2022 e in parte anche i primi mesi del 2023 (la pandemia, la guerra, lo shock energetico, la penuria di componenti e chip che ha messo in ginocchio la supply chain, l’inflazione che resta elevata e i recenti fallimenti bancari) hanno disorientato gli investitori. E non è difficile immaginare il perché:

molte certezze che sembravano scritte nella pietra sono infatti cadute, basti pensare che da inizio millennio sono già quattro le correzioni dai massimi superiori al 20% registrate nel mercato azionario Usa. Nell’ultimo caso dallo scorso ottobre il mercato ha attraversato una lunga fase orso da cui è uscito solo in questi giorni di giugno. Lo scenario pone insomma non poche sfide a chi gestisce i risparmi dei clienti. È anche per rispondere a questo nuovo panorama che è stato creato questo prodotto.

Valore aggiunto

“La BG Collection va nella direzione di offrire ai clienti un servizio di gestione attiva all’interno di una strategia multi asset e multimanager che permette ai clienti di diversificare il portafoglio investendo in un unico prodotto”, commenta Gianluca Vallosio, responsabile dei prodotti di Banca Generali. “Il valore aggiunto risiede nell’affidare il patrimonio a un gestore esperto che sta sui mercati tutti i giorni con un team che segue le diverse asset class e muove il portafoglio nei vari contesti di mercato per averlo sempre ottimizzato. Questo è il concetto che guida il posizionamento della BG Collection che si propone come uno strumento molto efficace nella diversificazione per cogliere i diversi trend di mercato”, prosegue Vallosio.

52 | RETI MERCATO / 1
BLUERATING n luglio 2023
alla clientela un servizio di gestione multi asset e multi manager per diversificare con un singolo prodotto

Qui si possono trovare soluzioni personalizzate, cucite sulle esigenze del singolo cliente grazie all’esperienza multi-asset e gestori specializzati tra i più esperti a livello mondiale. Si tratta in sintesi di una soluzione versatile, a cui poter accedere anche con importi iniziali contenuti, specifica il top manager.

“All’interno di questa piattaforma, stiamo inoltre inserendo anche soluzioni tattiche che possano tratte vantaggio dalle specifiche situazioni di mercato. Un esempio? Con gli allargamenti degli spread di credito e l’innalzamento dei tassi di interesse vediamo interessanti opportunità sull’obbligazionario e

di conseguenza creiamo proposte specifiche per i nostri clienti attraverso collocamenti a finestre mensili, così da sfruttare queste opportunità di mercato”.

Nuove strategie

Dopo il gradimento riscontrato con il comparto gestito in delega da Ubs (BG Collection Ubs Bond Europe 2026), strategia investita in singoli titoli obbligazionari corporate investment grade con approccio buy&hold e caratterizzata da un’ampia diversificazione degli emittenti e con il comparto BG Collection Smart Target, strategia che mira a conservare il capitale partecipando attivamente alla performance dei mercati globali, Banca Generali ha messo a disposizione della propria clientela una strategia delegata al gestore americano Muzinich che investe in titoli di debito corporate con una componente massima di high yield del 30%, con un approccio di investimento buy&hold ed un orizzonte temporale di 4 anni. Inoltre, durante il mese di luglio sarà a disposizione in esclusiva per Banca Generali un comparto a scadenza 6 anni delegato a J.P. Morgan che investirà in titoli di Stato italiani, che beneficerà, tra le altre cose, di una tassazione agevolata del 12,5%.

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RETI MERCATO / 1 | 53 BLUERATING n luglio 2023
Gianluca Vallosio / responsabile dei prodotti di Banca Generali

Saper investire

L’analisi dei grandi cambiamenti macroeconomici, politici, sociali e tecnologici degli ultimi quarant’anni dimostra che è necessario adattare il proprio approccio agli investimenti a un mondo in continua evoluzione, dove è sempre più importante avere la consapevolezza di come il comportamento finanziario può influenzare il pianeta e il nostro modo di vivere. Sono questi i temi trattati nel saggio dal titolo “L’investitore consapevole”, sottotitolo: “Tra redditività, responsabilità e impegno attivo” (Edizioni il Sole24Ore). Il libro è opera di due autori. Uno è Paolo Bosani, managing partner in Expand Capital Partners (Lugano) e membro del cda di Clessidra Capital Credit Sgr; l’altro è Rinaldo Sassi, founding partner di STPG, ceo di Scouting Capital Advisors e di Tra Partners

Scouting Sim. Mentre Blockchain, crowdfunding, altre forme di investimento prenderanno campo, per i due autori si renderanno necessari cambiamenti normativi per recepire le nuove forme collettive di gestione degli investimenti.

@bluerating_com

Alleanza Fideuram-Man

Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking e Man Group hanno siglato una partnership strategica nell’asset management per creare soluzioni di investimento destinate ai clienti della stessa Fideuram ISPB.

L’accordo vedrà Man Group assumere inizialmente un interesse del 51% in Asteria, gestore patrimoniale orientato ai criteri Esg con sede a Ginevra, compresa la gamma di fondi esistente, mentre il 49% resterà a Fideuram ISPB. L’accordo è soggetto alle consuete approvazioni normative e dovrebbe essere completato entro la fine del 2023.

PRESCRIZIONE INESISTENTE

Una recente sentenza del tribunale di Brindisi afferma principi di carattere generale che possono trovare applicazione anche nei servizi d’investimento. Da un lato afferma che il termine di prescrizione decennale ex art.194 Tub per la richiesta della documentazione decorre dalla data di presentazione della domanda, di fatto accorciandolo; dall’altro grava l’intermediario dell’obbligo di produrre il contratto scritto, senza alcuna scadenza di prescrizione o decadenza in virtù del principio generale di buona fede e correttezza. L’obbligo sussiste anche oltre il decennio e indipendentemente dalle vicende societaria dell’intermediario, quali fusioni, scorpori e simili. In assenza della produzione della prova della forma scritta del contratto, lo stesso deve ritenersi nullo. La vicenda si riferisce a un caso di anatocismo e a un conto corrente bancario; quindi non è direttamente riferibile ad altre fattispecie. Il principio può peraltro essere trasposto ai contratti d’investimento che richiedono anch’essi la forma scritta a pena di nullità. Da notare che la sentenza afferma che non è sufficiente la prova dell’esistenza del contratto data per fatti concludenti, come finora, a specifiche condizioni, si era accettato, bensì solo con l’esibizione del documento. Inoltre supera le stesse richieste dell’attore che aveva rinunciato a chiedere la nullità, perché la norma è a protezione del cliente ed è rilevabile d’ufficio, anche senza specifica richiesta della parte.

54 | RETI MERCATO / 2
Un saggio sui grandi cambiamenti nella finanza
tedeschi@alezio.net
luci&ombre
BLUERATING n luglio 2023

PREMI FISSI CASH COLLECT CALLABLE

Premi Fissi mensili tra lo 0,70% 1 (8,40% p.a.) e l’1,45% (17,40% p.a.) indipendentemente dall’andamento dei sottostanti

Possibilità di rimborso anticipato a facoltà dell’Emittente a partire dal nono mese

CARATTERISTICHE PRINCIPALI:

Emittente: BNP Paribas Issuance B.V.

Garante: BNP Paribas (S&P’s A+ / Moody’s Aa3 / Fitch AA-)

Premi Fissi mensili tra lo 0,70% (8,40% p.a.) e l’1,45% (17,40% p.a) dell’Importo Nozionale

Barriera a scadenza fino al 40% del valore iniziale dei sottostanti

Possibilità di Rimborso Anticipato a facoltà dell’Emittente

Scadenza a tre anni (26/05/2026)

Rimborso condizionato dell’Importo Nozionale a scadenza

Sede di negoziazione: SeDeX (MTF), mercato gestito da Borsa Italiana

Il Certificate è uno strumento finanziario complesso

Gli importi espressi in percentuale (0,70%) devono intendersi al lordo delle ritenute fiscali previste per legge. * Il Certificate è dotato di opzione Quanto che lo rende immune dall’oscillazione del tasso di cambio tra euro e la valuta del sottostante.

Messaggio pubblicitario con finalità promozionali.

SCOPRILI TUTTI SU investimenti.bnpparibas.it

Prima di adottare una decisione di investimento, al fine di comprenderne appieno potenziali rischi e benefici connessi alla decisione di investire nei Certificate, leggere attentamente il Base Prospectus for the issuance of Certificates approvato dall’Autorité des Marchés Financiers (AMF) in data 01/06/2022, come aggiornato da successivi supplementi, le Condizioni Definitive (Final Terms) relative ai Certificate e la Nota di Sintesi e, in particolare, le sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’Emittente e al Garante, all’investimento, ai relativi costi e al trattamento fiscale, nonché il relativo documento contenente le informazioni chiave (KID), ove disponibile. Tale documentazione è disponibile sul sito web investimenti.bnpparibas.it. L’approvazione del Base Prospectus non dovrebbe essere intesa come approvazione dei Certificate. Il presente documento costituisce materiale pubblicitario e le informazioni in esso contenute hanno natura generica e scopo meramente promozionale e non sono da intendersi in alcun modo come ricerca, sollecitazione, raccomandazione, offerta al pubblico o consulenza in materia di investimenti. Inoltre, il presente documento non fa parte della documentazione di offerta, né può sostituire la stessa ai fini di una corretta decisione di investimento. L’investimento nei Certificate comporta, tra gli altri, il rischio di perdita totale o parziale dell’Importo Nozionale, nonché il rischio Emittente e il rischio di assoggettamento del Garante agli strumenti di gestione delle crisi bancarie (bail-in). Ove Certificate siano venduti prima della scadenza, l’Investitore potrà incorrere anche in perdite in conto capitale. Nel caso in cui i Certificate siano acquistati o venduti nel corso della loro durata, il rendimento potrà variare. Le informazioni e i grafici a contenuto finanziario quivi riportati sono meramente indicativi e hanno scopo esclusivamente esemplificativo e non esaustivo. Informazioni aggiornate sulla quotazione dei Certificate sono disponibili sul sito web investimenti.bnpparibas.it.

MESSAGGIO PUBBLICITARIO ISIN AZIONI SOTTOSTANTI BARRIERA A SCADENZAPREMIO FISSO MENSILE NLBNPIT1Q6D4 Unicredit, Banco Bpm 50% 0,82% (9,84% p.a.) NLBNPIT1Q6E2 Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mediobanca 50% 0,80% (9,60% p.a.) NLBNPIT1Q6F9 Pirelli, Tenaris, Leonardo 50% 0,90% (10,80% p.a.) NLBNPIT1Q6G7 Eni, Enel, Intesa Sanpaolo 50% 0,80% (9,60% p.a.) NLBNPIT1Q6H5 Stellantis, Stmicroelectronics, Nexi 50% 0,85% (10,20% p.a.) NLBNPIT1Q6I3Tenaris, Unicredit, Salvatore Ferragamo, Stmicroelectronics 40% 0,88% (10,56% p.a.) NLBNPIT1Q6J1 Moncler, Salvatore Ferragamo, Ferrari 50% 0,70% (8,40% p.a.) NLBNPIT1Q6M5 Assicurazioni Generali, Axa, Aegon, Ageas 50% 0,80% (9,60% p.a.) NLBNPIT1Q6S2* Macy's, Farfetch, Zalando 40% 1,40% (16,80% p.a.) NLBNPIT1Q6Q6*Repsol, Occidental Petroleum, Valero Energy 50% 0,90% (10,80% p.a.) NLBNPIT1Q6K9* American Airlines, Easyjet, Air France 50% 1,12% (13,44% p.a.) NLBNPIT1Q6L7* Carnival, Tripadvisor, Booking 40% 1,10% (13,20% p.a.) NLBNPIT1Q6T0* Alphabet, C3.Ai 40% 1,37% (16,44% p.a.) NLBNPIT1Q6N3* Amazon, Meta, Tesla 50% 1,05% (12,60% p.a.) NLBNPIT1Q6O1*Sunrun, Solardedge Technologies, Sunnova Energy 40% 1,45% (17,40% p.a.) NLBNPIT1Q6P8* Barrick Gold, Kinross Gold, Freeport 50% 0,85% (10,20% p.a.)

Doppio colpo di BG

Dopo il successo dell’evento “New Generation”, Banca Generali ha accelerato nell’inserimento di giovani consulenti, allargando le fila della propria rete a due nuovi professionisti d’esperienza under 40. A Milano è entrato

Andrea Roveda, 29enne cresciuto in Intesa Sanpaolo e che ha scelto di inserirsi nella squadra guidata dall’area manager

Massimiliano Melegari. Al suo fianco si segnala anche il 37enne Mario Piontelli, in uscita da FinecoBank sempre nel team del manager nel capoluogo lombardo. Nei primi 5 mesi dell’anno sono già più di 50 i nuovi inseriti da parte del gruppo con un’età media under 40, a conferma dell’attenzione al tema del ricambio generazionale dell’amministratore delegato

NUOVI VOLTI PER FIDEURAM

Nuovi volti tra i professionisti del gruppo Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking guidato da Tommaso Corcos. Da gennaio a maggio nelle reti Fideuram, Sanpaolo Invest e IW Private Investments sono stati inseriti 180 nuovi private banker. Ecco alcuni inserimenti di rilievo del mese di maggio. Per Fideuram

Cinzia Esposito, Valeria Lombardi e Niccolò Recchioni. In IW Private Investments è entrato Alessandro Armillei

contropelo

SUCCESSIONI E LEZIONI

Novità in Credem

Nuovi incarichi in Credem. L’attuale direttore commerciale Moris Franzoni assumerà la carica di responsabile consulenza finanziaria e avrà un ruolo di governo strategico della struttura in coordinamento con la direzione. Paolo Isidoro, già vice responsabile commerciale della rete, assumerà l’incarico di direttore commerciale.

Un ingaggio per Fineco

Un nuovo ingresso per FinecoBank. Si tratta di Giulio Coralli, e a dare la notizia direttamente dal proprio profilo LinkedIn è stato Stefano Falugiani, area manager Toscana e Liguria. Coralli ha iniziato il suo percorso in campo finanziario nel 2005, muovendosi passo dopo passo fino ad avere un’importante esperienza come titolare di filiale di una nota banca. Porterà la sua esperienza nel Fineco Center di Firenze sotto la guida di Nicola Badalassi

Nei tempi recenti abbiamo assistito e vissuto alcuni passaggi ereditari eccellenti: Berlusconi, Caprotti, Del Vecchio, Doris. Un’unica condizione è comune ai quattro casi e rafforza la propensione a testare e a farlo con adeguata attenzione: la quota disponibile è stata sempre del 25%, la minima prevista dalla normativa. La quota disponibile è il fulcro del lavoro di pianificazione successoria, non tanto per lasciare a eredi non legittimi e legittimari, quanto per rendere utilmente asimmetrica la soluzione dei legittimi con il testamento, al fine di indirizzare una corretta e desiderata soluzione, soprattutto per le proprie attività economiche. Il quadro degli esempi proposti prevede anche la presenza di numerosi nipoti, spesso molti minorenni. Questi non sono legittimi eredi, ma pesano in caso di asimmetrie oltre i limiti previsti dalla legge, perché protetti fino alla maggiore età. Un’altra ragione per una attenta valutazione delle esigenze da contemperare. Non sempre i soggetti coinvolti sono adeguatamente a conoscenza delle molteplici situazioni connesse alla legislazione vigente e alla prassi delle possibili alternative. Ricordiamo anche che le statistiche indicano un livello di contenzioso ex-post molto elevato, soprattutto in alcune regioni. Un buon consulente deve assistere i propri clienti in materia contemperando la delicatezza del tema e la prospettazione delle alternative, dei rischi insiti e delle soluzioni proponibili con l’ausilio degli specialisti dedicati.

santorsola@uniparthenope.it

56 | VALZER POLTRONE
Tommaso Corcos
BLUERATING n luglio 2023
Moris Franzoni
Contro crisi e instabilità, scegli l’Oro Puro Fisico: il Re dei beni rifugio che abbiamo reso accessibile a tutti. Scegli Careisgold. L’ORO CHE PROTEGGE. Come ti ripari da inflazione e incertezza nel futuro? L’ECCELLENZA NEL MONDO DELL’ORO PURO DA INVESTIMENTO. TEL. 045 2457421 CAREISGOLD.IT

Competenza trascurata

di Gaetano Megale

In Italia la competenza etica dei professionisti sembrerebbe spesso ignorata, creando una significativa lacuna nel campo della formazione.

Disattenzione sorprendente Questa disattenzione sorprendente si evidenzia nella scarsa considerazione nelle istituzioni universitarie e nei programmi dei responsabili delle associazioni e degli ordini professionali. Per esempio, basterebbe constatare che non venga presa in alcuna considerazione una tassonomia specifica circa le conoscenze, le abilità e le competenze dell’etica professionale, senza la quale è impossibile sviluppare e implementare iter efficaci di formazione. Ciò a dispetto del Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF) che fornisce una base solida per interpretare la competenza etica, codificata e specificata dal descrittore responsabilità e autonomia Infatti, la competenza etica non si limita all’osservanza di regole e

norme, ma va ben oltre. Richiede la capacità percepire una questione morale, di riflettere criticamente, riconoscere e neutralizzare i meccanismi di auto-inganno, valutare le situazioni da diverse prospettive morali, prendere decisioni ponderate e coerenti con i propri principi e dunque agire in modo responsabile, considerando gli interessi delle persone coinvolte e il benessere della società nel suo complesso.

Numerosi benefici

Eppure, la competenza etica dei professionisti dovrebbe rappresentare, per coloro che hanno posizioni di responsabilità in merito, una risorsa fondamentale. Ma quali potrebbero essere i motivi di questa trascuratezza? Forse mancanza di consapevolezza? Avere priorità diverse? Resistere al cambiamento? Temere la complessità della sfida? O una percezione auto-ingannevole di stato di per sé virtuoso della professione?

58 | FORMAZIONE / 1
@GaetanoMegale
La capacità di valutare una questione morale è una qualità importantissima Gaetano
BLUERATING n luglio 2023
Un advisor deve saper prendere decisioni ponderate e coerenti con i propri principi etici

C’è voglia di advisor y

BLUERATING incontra Giovanni

Andrea Incarnato, EY Italy wealth & asset management sector leader, per alcune riflessioni sul EY Global Wealth Research Report 2023, da cui emerge una crescita della domanda di consulenza finanziaria per fronteggiare l’incertezza del mercato. Nostro interesse è capire in che modo questo incida sullo sviluppo delle competenze dei professionisti. Partiamo dai risultati della ricerca: il 57% degli italiani ritiene che la gestione delle proprie esigenze di investimento sia diventata più complessa negli ultimi due anni.

Generazione a confronto

In particolare, lo pensa il 72% degli investitori della generazione X, rispetto al 49% dei baby boomer e al 39% dei millennial. Aumenta tra gli investitori italiani l’apertura a mantenere relazioni virtuali con il proprio consulente, soprattutto riguardo alla gestione del portafoglio e degli investimenti. Tuttavia la relazione di persona resta quella preferita per tutte le attività. Il 44% dei potenziali clienti preferisce essere contattato direttamente, principalmente tramite contatto telefonico o e-mail, mentre la consultazione autonoma tramite le piattaforme di advisory matching risulta importante soprattutto per i millennial.

“A fronte di situazioni di mercato sempre più complesse, si presenta l’opportunità per gli operatori di rafforzare il proprio ruolo di guida degli investitori per il raggiungimento dei loro obiettivi di vita e finanziari” commenta Incarnato. “Nel mercato italiano, i baby boomer hanno consolidato il rapporto con il proprio consulente. Si assiste a una crescita simmetrica delle rispettive competenze e necessità, per cui si rileva una minore predisposizione a cambiare: esigenze più complesse, maggior livello di servizio, più tempo dedicato. Questo processo di consolidamento non riguarda invece millennial e generazione X”, continua Incarnato, “emerge infatti che la loro propensione a cambiare o spostare denaro da un fornitore a un altro è più elevata. Le motivazioni per il cambio di intermediario possono essere: richiesta di maggiori spiegazioni, mancanza di risposte adeguate, predisposizione per canali distributivi alternativi”.

Modello ibrido

Queste generazioni possono essere conquistate da consulenti con cui queste si identifichino, attraverso l’utilizzo di modelli ibridi di contatto, così da fornire sempre un’assistenza adeguata. Gli intermediari devono però fare la loro parte investendo sulla formazione dei clienti, sulle soft skill dei consulenti e sulle infrastrutture. @bluerating_com

I giovani hanno una più elevata propensione a cambiare interlocutore
60 | FORMAZIONE / 2
Una ricerca di EY mette in evidenza un bisogno di consulenza tra i risparmiatori
BLUERATING n luglio 2023

Ascoltate il Dalai Lama

L’autodisciplina ci permette di mettere in atto le nostre azioni anche quando non abbiamo voglia di farle. Come possiamo sfruttare l’autodisciplina per raggiungere i nostri obiettivi? Alla base di ogni forma di successo c’è l’autodisciplina. Una conoscenza che non viene insegnata quasi mai e invece fondamentale per migliorare la nostra qualità di vita. La nostra mente è alla ricerca costante della gratificazione immediata. Il nostro cervello non ama i cambiamenti e tende a farci rimanere nella nostra zona di comfort. Quando siamo autodisciplinati acquisiamo la capacità di sviluppare e mantenere l’autocontrollo, rimanendo così più focalizzati sugli obiettivi.

Maggiore soddisfazione

In sostanza cosa è l’autodisciplina? È semplicemente il controllo di se stessi e dei propri impulsi. Le persone autodisciplinate sono più soddisfatte rispetto alla loro qualità di vita, godono di una salute migliore e sono meno stressate. L’autodisciplina comporta numerosi vantaggi in diversi ambiti. Migliora la salute, aumenta la produttività perché ci aiuta a rimanere focalizzati sui nostri obiettivi e a evitare le distrazioni che ci impediscono di rimanere concentrati. Migliora inoltre la qualità delle nostre relazioni.

Aumenta la felicità: l’autodisciplina ci aiuta a raggiungere i nostri obiettivi e questo può aumentare autostima e felicità. Sviluppare autodisciplina nella vita, quindi, è molto importante per diventare padroni della nostra vita e delle nostre scelte. L’autodisciplina ci consente di realizzare un lavoro di alta qualità, anche quando la motivazione viene meno.

Essere in stand-by

Il nostro cervello è sempre in modalità risparmio energetico quindi per dei grandi cambiamenti dobbiamo procedere con i piccoli passi. Occorre agire in armonia con gli obiettivi e non con gli stati d’animo. Agire in funzione delle aspirazioni e non sotto l’influenza delle emozioni. Quando siamo autodisciplinati acquisiamo quella forza che ci consente di non cedere alla gratificazione immediata per imparare a sperimentare la gioia differita. L’autodisciplina non si preoccuperà mai di sapere: “Come stai oggi?”, piuttosto sarà attenta a chiederti : “Cosa hai da fare oggi?”. Per allenare l’autodisciplina è fondamentale rimanere allineati ai propri valori. Così le nostre azioni potranno essere allineate ai pensieri. Ricordiamoci come dice il Dalai Lama: “Una mente disciplinata porta alla felicità e una mente indisciplinata porta alla sofferenza”. @bluerating_com

62 | FINANZA COMPORTAMENTALE
Maria Grazia Rinaldi head hunter e psicologa iscritta all’Albo
Il controllo di se stessi aumenta l’autostima e la felicità
BLUERATING n luglio 2023
L’importanza dell’autodisciplina nel lavoro,come insegna la guida del buddhismo
Tenzin Gyatso, attuale Dalai Lama del Tibet
20122013201420152016201720182019202020212022YTDAL31/03/23 10,6%15,8%4,4%4,7%-0,8%5,1%1,9%-0,9%-15,1%10,1% 15,1% 1,1%

Isybank e molto altro

strategia di innovazione di Intesa Sanpaolo con diversi partner tecnologici

La trasformazione digitale di Intesa Sanpaolo continua spedita con la presentazione di Isybank, la nuova banca digitale del gruppo, progetto qualificante del piano di impresa 2022-2025 e centrale nel modello di servizio alla clientela e nella strategia di sviluppo tecnologico.

Percorso lungo

Un percorso iniziato da diversi anni che ha visto dare i suoi frutti; nel 2014 furono infatti ridisegnati il sito web e le app di mobile banking, per creare un’esperienza digitale innovativa, e oggi i clienti multicanale sono 12,3 milioni di cui 8,3 milioni utilizzano l’app Intesa Sanpaolo Mobile. Nell’arco del piano di impresa, per lo sviluppo e la crescita di Isybank, sono previsti investimenti per 650 milioni di euro: 128 milioni di euro sono stati investiti nel 2022, altri 152

milioni sono stimati nel 2023, con un forte impatto sull’infrastruttura tecnologica di tutta Intesa Sanpaolo, e lancio operativo nel 2024. Complessivamente il gruppo ha delineato un programma di investimenti pari a 5 miliardi di euro per tecnologia e crescita e impiegherà 4mila persone di Intesa Sanpaolo tra riconversioni professionali e assunzioni di profili specifici, di cui circa 2mila professionisti in ambito IT. Tra gli investimenti effettuati nel corso del 2022, risaltano i 40 milioni di sterline (47,74 milioni di euro) in Thought Machine, in particolare per il ruolo sinergico ricoperto. Intesa Sanpaolo individuò infatti nella società tecnologica inglese di core banking (fondata nel 2014, con sede nel Regno Unito e uffici regionali a New York, Singapore e Sydney) il partner ideale per dar vita alla nuova piattaforma di digital banking, puntando anche a

partecipare al percorso di crescita della società. Isybank si avvale così di Vault, il motore core banking di Thought Machine, scelto per la sua flessibilità nel servire clienti operativi in diverse valute e diversi Paesi.

Infrastruttura più ampia

La banca ha inoltre intenzione di estendere il ruolo di Thought Machine ad altri segmenti di clientela, oltre il mass-market retail banking, sia in Italia sia all’estero, e alla più ampia infrastruttura di tutto il gruppo, grazie alla sostituzione della tecnologia core basata su mainframe con il passaggio all’infrastruttura cloud, realizzata in Italia a Torino e Milano, grazie all’accordo SkyRocket siglato da Intesa Sanpaolo con grandi player delle telecomunicazioni e del mondo digitale come l’italiana Tim e la statunitense Google @bluerating_com

64 | FINANZA ONLINE BLUERATING n luglio 2023
La
Antonio Valitutti / ceo di Isybank Carlo Messina / ceo di Intesa Sanpaolo

Kairos International Sicav

ActivESG

Benvenutinelcircolovirtuoso trasostenibilitàevalore

KIS ActivESG è la proposta di Kairos dedicata agli investimenti sostenibili che, puntando su società rispettose dell’ambiente, attive nel sociale e guidate da solidi principi di governance, ha l’obiettivo di ridurre l’esposizione alle emissioni di carbonio.

È stata una delle prime soluzioni ESG in Italia ad adottare una strategia di gestione long-short. La consolidata expertise in metodologie di gestione alternative, unitamente alla capacità di selezione dei titoli, basata su di un rigoroso processo di analisi fondamentale e su di un modello proprietario di analisi ESG, consente a Kairos di proporsi sul mercato con un’offerta distintiva.

KIS ActivESG intende generare un impatto positivo sul mondo, continuando a valorizzare il patrimonio dei clienti.

Le informazioni complete sui rischi sono disponibili sul Prospetto e sul KID.

Questa è una comunicazione di marketing con finalità promozionali. Si prega di consultare il Prospetto e il documento contenente le informazioni chiave (KID) prima di prendere una decisione finale di investimento, disponibili in lingua italiana sul sito www.kairospartners.com nonché presso la sede legale di Kairos Partners SGR S.p.A. (“Kairos”) e i soggetti collocatori, anche in forma cartacea. Una sintesi dei diritti degli investitori è disponibile in lingua italiana e inglese al link https://www.kairospartners.com/sintesi-dei-diritti-degliinvestitori-it-en/. I rendimenti sono rappresentati al netto delle spese a carico del Fondo e al lordo degli oneri fiscali. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. L’investimento riguarda l’acquisizione di azioni del Fondo e non di una determinata attività sottostante che resta di proprietà del Fondo medesimo e implica una componente di rischio, di conseguenza il capitale investito in origine potrebbe non essere recuperato in tutto o in parte. Le oscillazioni dei tassi di cambio possono influenzare il valore dell’investimento e i costi laddove espressi in una valuta diversa da quella di riferimento dell’investitore. Informazioni sulle specificità del Fondo e sugli aspetti generali in tema di sostenibilità (ESG) ai sensi del Regolamento (UE) 2019/2088, sono disponibili al link www.kairospartners.com/esg/. In caso di commercializzazione del Fondo in paesi diversi da quello di origine, Kairos ha il diritto di porre fine agli accordi per la commercializzazione in base al processo di ritiro della notifica previsto dalla Direttiva 2009/65/CE.

Le informazioni e le opinioni qui riportate non costituiscono un’offerta al pubblico, né una raccomandazione personalizzata, non hanno natura contrattuale, non sono redatte ai sensi di una disposizione legislativa, non sono sufficienti per prendere una decisione di investimento e non sono dirette a persone residenti negli Stati Uniti o ad altri soggetti residenti in Paesi dove il Fondo non è autorizzato alla commercializzazione.

Rischio più basso Rischio più alto Rendimento potenzialmente più basso Rendimento potenzialmente più alto 1234567
DISCLOSURE INSIGHT ACTION kairospartners.com COMUNICAZIONE DI MARKETING

La Supercar in missione

Porsche ha svelato il concept di supercar alimentato a batteria chiamato Mission X durante l’anniversario per i 75 anni di Porsche Sports Cars. La vettura reinterpreta il concetto di hypercar stradale ispirandosi al mondo delle corse, in particolare alle gare di endurance, dove la scuderia di Porsche regna sovrana. Porsche ha affermato che se la Mission X fosse entrata in produzione, sarebbe stata progettata per diventare il veicolo legale su strada più veloce nella storia. Secondo qualche teoria, la Mission X potrebbe essere in grado di erogare una potenza di circa 1.700 Cv nel caso in cui dovesse pesare come la Porsche 918 Spyder ibrida, ma si tratta di un’ipotesi ancora infondata. L’hypercar che Porsche ha sfoggiato è quindi un aggiornamento futuristico della 918 Spyder con linee morbide e fluide dalla parte anteriore a quella posteriore. Una serie di portiere in stile Le Mans accoglie i passeggeri che troveranno sul volante lo stemma Porsche di recente aggiornato per la prima volta. Lo spazio è straordinariamente elegante e presenta sedili di colore diverso per guidatore e passeggero, dotati di cinture di sicurezza a sei punti. L’abitacolo del guidatore è fornito di un volante squadrato in stile motorsport con interruttori per diverse modalità di guida e leve del cambio.

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66 | ADVISOR STYLE / 1 BLUERATING n luglio 2023
Porsche ha presentato il concept di una vettura sportiva alimentata a batteria

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Tutto il fascino in titanio

Roger Dubuis lancia un orologio più leggero con un diverso mix di materiali

Roger Dubuis introduce un nuovo modello nel mondo dell’orologeria con la presentazione del nuovo

Excalibur Monobalancier

(MB) Titanium, con una diversa combinazione di lavorazione dei materiali. Realizzato in titanio

Grado 5, questo segnatempo è caratterizzato da una variante leggera dell’iconico Excalibur MB originale. La Maison continua a giocare con i propri codici e invita ora a scoprire la forza della leggerezza. L’Excalibur Monobalancier ha una dimensione

di 42 mm, con il trattamento completo in titanio che lo rende meno pesante del 30% rispetto all’acciaio e altrettanto resistente. Il modello è inoltre ipoallergenico, anticorrosione e antimagnetico.

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68 | ADVISOR STYLE / 2 BLUERATING n luglio 2023

Idrogeno

CPR Invest - Hydrogen, un’opportunità da cogliere per creare valore investendo nell’ecosistema dell’idrogeno:

dà accesso a un mercato innovativo e ad alto potenziale;

si stima che l’idrogeno coprirà circa il 17% dell’intero fabbisogno energetico entro il 2050**;

l’idrogeno potrebbe contribuire a ridurre di un terzo le emissioni di gas serra a livello globale**.

amundi.it

*Fonte: IPE “Top 500 Asset Managers” pubblicato a giugno 2021, sulla base delle masse in gestione al 31/12/2020. **ETC (Energy Transition Commission), “Making the Hydrogen Economy Possible”, aprile 2021. Questa è una comunicazione di marketing. Si prega di consultare il Prospetto e il KIID prima di prendere una decisione fi nale di investimento. CPR Invest - Hydrogen (di seguito anche “Fondo”) è un Comparto della SICAV CPR Invest, gestito da CPR Asset Management, una società del gruppo Amundi. CPR Asset Management è autorizzata in Francia e regolamentata dall’Autorité des Marchés Financiers (AMF). Il Comparto è autorizzato in Lussemburgo e sottoposto alla vigilanza della Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF). I potenziali investitori devono esaminare se i rischi annessi all’investimento nel Fondo siano appropriati alla loro situazione, e devono altresì accertarsi di aver compreso interamente il presente documento. In caso di dubbi, si raccomanda di consultare un consulente fi nanziario. Il valore dell’investimento potrebbe diminuire o incrementarsi. Il Fondo non o re alcuna garanzia di rendimento. L’investimento comporta dei rischi. I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri e non vi è garanzia di ottenere uguali rendimenti per il futuro. Il presente documento non rappresenta un’o erta a comprare né una sollecitazione a vendere. Esso non è rivolto a nessuna “U.S. Person” come defi nita nel Securities Act del 1933 e nel prospetto. Il KIID, che il proponente l’investimento deve consegnare prima della sottoscrizione, e il Prospetto sono disponibili gratuitamente presso le sedi dei soggetti collocatori nonché sul sito internet www.amundi.it. Una sintesi delle informazioni sui diritti degIi investitori e sui meccanismi di ricorso collettivo è reperibile in lingua inglese al seguente link: https://about.amundi.com. La società di gestione può decidere di ritirare la notifi ca delle disposizioni adottate per la commercializzazione di quote, anche, se del caso, in relazione a categorie di azioni, in uno Stato membro rispetto alle quali aveva precedentemente e ettuato una notifi ca. Aprile 2022. |

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Le Self Made Women

Le cento donne più ricche d’America che hanno creato da sole la loro fortuna

di Sara Mortarini

Dall’editoria alla biometrica, dalla cosmesi al mondo dello spettacolo. Le 100 donne imprenditrici protagoniste dell’ultima America’s Richest Self Made Women stilata da Forbes provengono dagli ambiti più disparati. E quest’anno, complice in parte una ripresa dei mercati azionari, possono contare su un patrimonio complessivo di 124 miliardi di dollari, circa il 12% in più rispetto alla Top 100 dell’anno scorso (i dati fanno riferimento alla chiusura delle Borse il 12 maggio 2023). Per entrare in classifica, precisa Forbes, è necessario aver costruito la propria fortuna da sé negli Stati Uniti ed essere cittadini Usa (o per lo meno residenti permanenti).

“Pericolo” da 700mila euro

È stata venduta all’asta per circa 700mila euro quella che è diventata nota come l’auto più pericolosa al mondo. Si tratta della TVR Cerbera Speed 12 (nella foto) Ideata alla fine degli anni ’90 dalla casa britannica Tvr, l’auto era stata pensata per gare prestigiose, come Le Mans. Ma il motore V12 da 7,8 litri con più di 800 CV e l’estrema leggerezza, regalatale da una carrozzeria in kevlar e fibra di carbonio, la rendevano eccessivamente potente. Tanto che la Fia (Fédération Internationale de l’Automobile) le impose dei limitatori per ridurne la potenza a 675 cavalli.

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BLUERATING n luglio 2023
#1 KYLIE JENNER 25 ANNI Patrimonio netto / 680 milioni di dollari Settore / cosmetica

Nella classifica ci sono molte giovani imprenditrici

under 30. La più anziana è invece la 95enne Alice Schwartz, che ha fatto fortuna nel settore del biotech

Sul gradino più alto del podio troviamo, per il sesto anno consecutivo, Diane Hendricks, a capo della Abc Supply, primo distributore di coperture e finestre d’America: il suo patrimonio netto tocca i 15 miliardi di dollari.

Tra le otto new entry compaiono invece la produttrice televisiva Shonda Rhimes e Daphne Koller, ceo di Insitro, una società che utilizza l’intelligenza artificiale per sviluppare nuovi farmaci. Quanto all’età, la più giovane è ancora una

volta la 25enne Kylie Jenner, mentre la più anziana è la 95enne Alice Schwartz, che ha fatto fortuna nel settore del biotech. Qui sopra le prime quattro più giovani Self Made Women d’America, secondo Forbes. @bluerating_com

Indennizzo e benef icienza

Jhonny Depp (nella foto) ha donato in beneficienza un milione di dollari, cioè la cifra ottenuta nella battaglia legale contro la ex moglie, Amber Heard. L’attore ha scelto cinque associazioni a cui destinare il denaro: Make-A-Film Foundation (permette a bambini con gravi malattie di realizzare un cortometraggio), The Painted Turtle (organizza camp estivi per bambini malati terminali), Red Feather (aiuta le comunità native americane), Amazonia Fund Alliance (sostiene le popolazioni indigene dell’Amazzonia) e Tetiaroa Society (tutela dell’atollo di Tetiaroa, nella Polinesia Francese)

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#2 LUCY GUO 28 ANNI Patrimonio
#3 TAYLOR SWIFT 33
netto / 360 milioni di dollari Settore / intelligenza artificiale
ANNI
#4 WHITNEY WOLFE 33
Patrimonio netto / 740 milioni di dollari Settore / musica
ANNI
Patrimonio netto / 510 milioni di dollari Settore / app di appuntamenti

Nababbi d’Oltremanica

Sunday Times

Tra i giovani si affermano diversi musicisti come Adele, Ed Sheeran e Harry Styles

I musicisti Adele, Ed Sheeran e Harry Styles sono tra le persone più ricche del Regno Unito, almeno se si restringe il campo di analisi agli under 35. È quanto emerge dall’ultima Rich List stilata dal Sunday Times, che analizza i patrimoni ultramilionari dei britannici più facoltosi.

Più di 35 miliardi di sterline

Nella lista complessiva, quindi senza filtri di età, il primo in classifica, con un patrimonio stimato di 35 miliardi di sterline (circa 41 miliardi di euro), è Gopi Hinduja, un imprenditore di origine indiana che, insieme alla sua famiglia, opera in diversi

settori, tra cui fonderia, importexport, commercio, autoveicoli, settore bancario, call center e sanità sotto il cappello del gruppo Hinduja. Tra gli under 35 invece, i nomi più conosciuti sono quelli dei tre musicisti citati in apertura: Ed Sheeran è in settima posizione tra i giovani con 300 milioni di sterline, seguito da Adele (al numero 9) con 165 milioni e da Harry Styles, in 13esima posizione con 150 milioni di sterline. Per stilare la graduatoria, segnala il Sunday Times, sono stati analizzati i patrimoni delle 350 famiglie britanniche più ricche tra il primo febbraio e il primo maggio 2023. Qui a fianco, i paperoni inglesi under 35.

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Dodici camere per JLo

Dopo una lunga ricerca, Jennifer Lopez e il marito Ben Affleck (nella foto) sembrano aver trovato la casa dei loro sogni: stando al sito web specializzato Mansion Global, la coppia avrebbe appena acquistato una proprietà di lusso a Los Angeles per la cifra di 61 milioni di dollari. Situata nella comunità di Wallingford Estates, a Beverly Hills, la casa poggia su un terreno di circa 5 acri e vanta circa 3.500 metri quadrati di spazio abitabile: 12 camere da letto, 24 bagni e un garage da 12 posti auto. Oltre, naturalmente, a piscina, campo da basket e palestra.

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IN BREVE DAL MONDO BLUERATING n luglio 2023
I cittadini britannici con il patrimonio più consistente secondo il

#1

HUGH RICHARD LOUIS Duca di Westminster

Patrimonio - 9,8 miliardi di sterline

Età - 31 anni

#2

CHARLOTTE WELLESLEY

Socialite e produttrice fotografica

Patrimonio - 2,17 miliardi di sterline

Età - 32 anni

#3

JOHNNY BOUFARHAT fondatore di Hopin

Patrimonio - 1,71 miliardi di sterline

Età - 29 anni

#4

BEN FRANCIS Co-fondatore e ceo di Gymshark

Patrimonio - 900 milioni di sterline

Età - 31 anni

IN BREVE DAL MONDO

Un attico per Katy Perry

Katy Perry (nella foto) ha appena acquistato un attico nella Sierra Towers di Los Angeles per la cifra di 11 milioni di dollari. È quanto riporta il sito web Dirt.com. La precedente proprietaria è Jen Kao, figlia del miliardario fondatore di Garmin, Min Kao, che l’aveva comprata nel 2016 per 9,3 milioni di dollari. La casa acquistata dalla popstar 38enne, al 31esimo piano del grattacielo sulle colline di Hollywood, ha una superficie di circa 280 metri quadri e dispone di due camere da letto e tre bagni, oltre a cucina, sala da pranzo, zona giorno e sala cinema.

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GESTORI del MESE

Natale Borra - Fidelity International
Gloria Grigolon - Pictet Asset Management Vincent Chaigneau - Generali Insurance Asset Management

Por tafoglio in movimento

Approccio graduale ai mercati per un fondo multi asset di Fidelity International

Nell’attuale contesto di mercato, può essere difficile per gli investitori decidere di investire. L’aumento dei tassi da parte delle banche centrali ha reso nuovamente interessanti i rendimenti offerti da un’asset class come le obbligazioni dopo anni di rendimenti prossimi allo zero. Tuttavia, spesso gli investitori non tengono conto del livello di inflazione presente sui mercati, dimenticando così che nel lungo periodo l’unica asset class in grado di proteggere dall’inflazione è l’azionario. Per aiutare gli investitori a destreggiarsi nello scenario attuale, Fidelity International ha lanciato FAST Global Multi Asset Thematic 60 Fund, una soluzione concepita per aiutare i clienti ad approcciare il mercato in modo graduale, sfruttando al contempo le opportunità offerte dai diversi cicli del mercato azionario.

BLUERATING ha incontrato Natale Borra, head of distribution di Fidelity International.

Ci può spiegare in cosa consiste questo fondo?

Si tratta di una “one-stop solution” progettata per aiutare gli investitori a trarre vantaggio da una parte dall’aumento dei rendimenti sui mercati obbligazionari e dall’altra delle opportunità di lungo periodo sui mercati azionari.

Il fondo è progettato per passare automaticamente da un portafoglio al 100% a reddito fisso a un portafoglio multi-asset bilanciato. Un meccanismo cosiddetto di step-in consente di spostare mensilmente l’1% del portafoglio dal mercato obbligazionario a quello azionario, fino al raggiungimento del portafoglio bilanciato (40% obbligazionario e 60% azionario) nell’arco di cinque anni. Questo approccio consente al FAST Global Multi Asset Thematic 60 Fund di beneficiare dei rendimenti attesi dalle obbligazioni, senza perdere di vista il futuro e le aspettative di ripresa a medio termine delle azioni tematiche. La prudenza necessaria in momenti in cui l’imprevedibilità dei mercati rischia di minare la fiducia degli investitori si accompagna

quindi a una visione strategica volta a trasformare la volatilità in opportunità.

Come si posiziona?

Il fondo adotta un approccio multi asset che offre un significativo potenziale di diversificazione. Sull’esposizione obbligazionaria, il fondo investe in un portafoglio diversificato di titoli emessi da governi, banche, istituzioni finanziarie e società di tutto il mondo, compresi i mercati emergenti. Con l’aumento graduale dell’esposizione azionaria, invece, il fondo investirà nelle strategie tematiche regionali e globali a più alta convinzione di Fidelity, consentendo ai clienti di accedere a temi che riteniamo possano offrire interessanti rendimenti a lungo termine. Temi come le tecnologie dirompenti, i cambiamenti demografici, i Paesi in crescita e la sostenibilità, tutti in grado di portare a un cambiamento dei modelli di business a livello mondiale.

In cosa consiste il vostro approccio?

Nell’investire in più temi diversi a bassa correlazione, con una diversificazione sufficiente a generare rendimenti più elevati e costanti, con una volatilità inferiore e una maggiore flessibilità per proteggere il capitale nel tempo.

@bluerating_com

76 | GESTORE del MESE BLUERATING n luglio 2023
Natale Borra

BRAND FOR COMMUNITY

MAGAZINE / EXPERIENCES / EVENTS / WEB / NEWSLETTER / SOCIAL

BFC MEDIA, PRESENTA L’EDIZIONE ITALIANA DI ROBB REPORT, IL BRAND EDITORIALE PIÙ FAMOSO AL MONDO PER IL LUSSO E IL LIFESTYLE. UN PROGETTO MULTIMEDIALE CHE COMPRENDE IL MAGAZINE, IL SITO ROBBREPORT.IT ED ESCLUSIVE EXPERIENCES. UN’OPPORTUNITÀ PER PROMUOVERE IL MEGLIO DELLA CREATIVITÀ DEL MADE IN ITALY IN TUTTO IL MONDO.

Prudenza con le azioni

La performance resiliente degli asset rischiosi sembra riflettere l’idea che “questa volta è diverso”, ma attenzione al compiacimento dei mercati. Quali le previsioni sui tassi a breve termine? E quali le opportunità tattiche per gli investitori in questo contesto? Delineiamo le prospettive per i prossimi mesi con Vincent Chaigneau, head of research di Generali Insurance Asset Management. Quest’ultima è tra i maggiori gestori in Europa di mandati istituzionali, per assicurazioni e fondi pensione ed è specializzata in soluzioni liability driven (LDI).

Qual è lo scenario economico per la seconda metà del 2023? La possibilità di una recessione sta prendendo slancio?

L’economia globale ha beneficiato della resilienza dei consumi negli Stati Uniti e della riapertura cinese all’inizio dell’anno. Vi è una netta contrapposizione tra il settore manifatturiero globale, in recessione, e quello dei servizi, che han beneficiato del parziale prelievo (soprattutto negli Usa) dei risparmi in eccesso accumulati e del fenomeno di “revenge spending”. Le prospettive per il secondo semestre sembrano impegnative. Gli effetti economici della stretta da parte delle banche centrali devono ancora manifestarsi, mentre gli standard di prestito

bancario si restringono su entrambe le sponde dell’Atlantico. Prevediamo che gli Stati Uniti entreranno in una recessione moderata nel secondo semestre, con tassi di crescita medi per il 2023 e il 2024 dello 0,9% e dello 0,3%, ben al di sotto del consenso. Le prospettive per l’area euro sembrano leggermente migliori, ma ciò avviene dopo una recessione tecnica già a inizio anno. I servizi resilienti, incluso il turismo, i prezzi dell’energia più bassi e l’aumento dei salari forniscono supporto. Ma i venti contrari derivanti dalla stretta creditizia, dal ridotto potere d’acquisto e dalla debole domanda globale manterranno l’espansione molto bassa. Vediamo una crescita nell’area euro allo 0,5% quest’anno e allo 0,6% il prossimo.

Quali sono i fattori chiave da considerare?

Sia la crescita economica che l’inflazione rallenteranno e il ritmo sarà fondamentale. Lo scenario “riccioli d’oro” vedrebbe una rapida disinflazione e un atterraggio morbido: il percorso per un risultato così roseo è a nostro avviso molto stretto. Eppure, questo sembra essere diventato lo scenario di consenso: nessuna recessione, inflazione Usa in calo vicino al 2% in 12 mesi e una solida crescita degli utili da qui. Non siamo d’accordo e prevediamo che la crescita e gli utili deluderanno. I margini societari richiedono molta attenzione: o l’”avidità” persiste

e le banche centrali dovranno restringere più a lungo, oppure i margini si ridurranno e così faranno i profitti societari. La profondità dell’imminente stretta creditizia è incerta e sarà anch’essa fondamentale. I fallimenti negli Stati Uniti stanno già aumentando, segnalando un rallentamento dell’economia e un accesso più difficile al credito; non solo le banche, ma anche il mercato dei prestiti negli Stati Uniti sta registrando un significativo rallentamento. Partiamo dal presupposto che la Fed effettuerà un ulteriore rialzo quest’estate, al 5,5%. Il rischio di ulteriori rialzi è significativo, data la persistente pressione inflazionistica. Ci attendiamo un aumento finale di 25 pb della Bce a luglio o forse settembre al 3,5%. È importante sottolineare che prevediamo che la Fed taglierà i tassi non prima del primo trimestre del 2024. I possibili cigni neri, da monitorare, includono ulteriori sviluppi negativi nel settore bancario regionale degli Stati Uniti, poiché le perdite non realizzate li espongono a un’ulteriore fuga di depositi. Il mercato immobiliare commerciale è un’area chiave di stress, non così grande e quindi meno sistemica della crisi dei mutui del 2008, ma ancora critica dato il riverbero verso il settore finanziario bancario e non bancario. Anche la liquidità tra questi ultimi è un punto di fragilità, soprattutto in caso di una più ampia correzione dei prezzi.

78 | GESTORE del MESE
Chaigneau (Generali IAM): “Sovrappeso sui titoli di Stato, sottopeso sull’equity”
BLUERATING n luglio 2023

Anche la guerra in Ucraina e le tese relazioni Usa-Cina hanno il potenziale per interrompere il consenso.

Quali prospettive si delineano per le principali asset class?

Riteniamo che le valutazioni di mercato siano alquanto dissonanti, in quanto le obbligazioni suggeriscono rischi di recessione, mentre le aspettative generali sugli utili prefigurano una solida ripresa. Raccomandiamo quindi un posizionamento prudente, con un sovrappeso in titoli di stato, quasigovies (SSA) e credito investment grade, ma un sottopeso in azioni e credito high yield. Vediamo i rendimenti a lungo termine inclinati al ribasso, ma non assumiamo una posizione di duration elevata, dati i rischi di inflazione residua e legati alle banche centrali. I prezzi delle materie prime si sono generalmente indeboliti rispetto al picco dell’estate 2022. Il rallentamento ciclico suggerisce un potenziale di rialzo limitato per petrolio e metalli di base, ma riteniamo che la classe di attivo abbia una valutazione migliore rispetto ai titoli ciclici. Prevediamo che l’euro si rafforzerà ulteriormente rispetto al dollaro statunitense, ma solo in misura limitata in un contesto generalmente più avverso al rischio. Lo yen è stato uno dei peggiori performer, ma dovrebbe riprendersi nel secondo semestre. @bluerating_com

GESTORE del MESE | 79 BLUERATING n luglio 2023
Vincent Chaigneau / head of research di Generali Insurance Asset Management

Ecco la svolta green

Grigolon (Pictet AM): “Le rinnovabili sono la fonte di energia

Nuovi progetti mettono sempre più le utility dell’energia al centro della transizione energetica, uno dei capitoli più invadenti delle agende di governi e aziende per il prossimo decennio, con investimenti sempre più concentrati sulla produzione di energia solare. Vediamo a proposito il pensiero di Gloria Grigolon, investment specialist di Pictet Asset Management. “Per soddisfare le ambizioni dell’accordo di Parigi e limitare il riscaldamento a 1,5˚C, il settore delle utility energetiche dovrà ridurre le proprie emissioni del 70-92% entro il 2035, spostando il mix energetico dalle centrali termiche tradizionali alle energie rinnovabili. Un passo importante in questa direzione emerge dalla lettura dell’ultimo report dell’Agenzia internazionale dell’energia, che per la prima volta nella storia prevede nel 2023 investimenti in energia solare superiori a quelli per l’estrazione di petrolio. Se si guarda al consumo energetico globale, le utility per la generazione di calore ed elettricità rappresentano la principale causa di emissioni di CO2, arrivando a pesare circa un terzo della produzione globale di Greenhouse Gases (GHG)” spiega Grigolon. “Ecco perché, in un contesto di crescita della domanda verso servizi più green, le aziende d’avanguardia rappresentano un’opportunità unica per noi gestori

attivi in grado di intercettare trend secolari quali la produzione di energia rinnovabile, lo stoccaggio energetico e le reti intelligenti. Il percorso di transizione delle aziende energetiche giocherà un ruolo cruciale nella decarbonizzazione di altri settori. La decarbonizzazione delle utility non dovrebbe generare un effetto

inflazionistico per i consumatori, ma piuttosto il contrario”, conclude Grigolon. “Le rinnovabili sono diventate la fonte di energia più economica e, complessivamente, il costo dell’energia green dovrebbe quindi diminuire a vantaggio del consumatore finale.

@bluerating_com

BLUERATING n luglio 2023 80 | GESTORE del MESE
più economica”
Gloria Grigolon / investment specialist di Pictet Asset Management

CINQUE ANNI DA LIFE BANKER

Angelo Corso celebra sui social un anniversario speciale: i suoi primi cinque anni da Life Banker di Bnl Bnp Paribas. “Non vedo l’ora di continuare a lavorare con passione e dedizione, offrendo il miglior servizio”.

L’AIUTO DELL’ADVISOR

Gian Piero Passoni, consulente finanziario di Azimut e iscritto all’associazione nazionale Alpini, è partito per la Romagna per aiutare le persone colpite dall’alluvione. Il professionista ha anche un canale YouTube.

IL FUTURO È DEI CURIOSI

“Il futuro è dei curiosi” è il filo conduttore che segna diverse iniziative di Banca Widiba. L’ultima, su Instagram, riguarda la presentazione delle persone che fanno parte dei vari team all’interno del gruppo.

CONSULENTI DA GENERAZIONI

Tre generazioni nel segno di Fideuram, iniziate con nonna Wanda. È il singolare aneddoto raccontato su LinkedIn da Fabrizia De Magistris, consulente finanziario di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking.

82 | SOCIAL WEB BLUERATING n luglio 2023
di Viola Sturaro

Con Anima Net Zero

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Il fondo è classificato come ex articolo 9 della SFDR (Sustainable Finance Disclosure Regulation).

AVVERTENZE: Questa è una comunicazione di marketing. Si prega di consultare il Prospetto, il Documento contenente le informazioni chiave (KID), il Regolamento di gestione e il Modulo di sottoscrizione prima di prendere una decisione finale di investimento. Questi documenti, che descrivono anche i diritti degli investitori, possono essere ottenuti in qualsiasi tempo, gratuitamente sul sito web della Società di gestione e presso i Soggetti Incaricati del collocamento. È, inoltre, possibile ottenere copie cartacee di questi documenti presso la Società di gestione del fondo su richiesta. I KID sono disponibili nella lingua ufficiale locale del paese di distribuzione. Il Prospetto è disponibile in italiano. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Il collocamento del prodotto è sottoposto alla valutazione di appropriatezza o adeguatezza prevista dalla normativa vigente. ANIMA Sgr si riserva il diritto di modificare in ogni momento le informazioni riportate. Il valore dell’investimento e il rendimento che ne deriva possono aumentare così come diminuire e, al momento del rimborso, l’investitore potrebbe ricevere un importo inferiore rispetto a quello originariamente investito. Nel caso di stacco cedola, l’importo da distribuire potrà anche essere superiore al risultato conseguito dal fondo, rappresentando in tal caso rimborso di capitale.

* Fonte: ESMA - Fund portfolio networks: a climate risk perspective. ** Le società in portafoglio sono selezionate fra quelle incluse nella lista della Science Based Targets initiative, con obiettivo di dimezzare le emissioni nette entro il 2030 e azzerarle entro il 2050.
Il cambiamento clima co ha importan conseguenze anche sugli inves men finanziari*.
Per maggiori informazioni consultare i siti www.istituto-qualita.com e www.aifin.org Top Gestore Fondi Categoria Italia BIG 2023 Top Gestore Fondi Sostenibili Categoria Italia 2023 Anima Net Zero Azionario Internazionale 1° posto, categoria Asset Management
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