Bluerating Giugno 2023

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MEGATREND VINCENTI CON GLI ETF

Gli Exchange traded fund tematici permettono di investire nei cambiamenti strutturali dell’economia e della società

Ne parla a BLUERATING Elena Baccani di Legal & General Investment Management, un big del risparmio gestito internazionale che punta a crescere ancora in Italia

RETROMARCIA A BRUXELLES

L’Ue salva le commissioni di retrocessione per le reti Ma la partita non è chiusa

LE TRIMESTRALI SOTTO LA LENTE

Bilanci positivi nel primo quarter per i grandi gruppi dell’advisory anche se Piazza Affari li snobba

GIUGNO 2023 - Numero 6 - Anno XIII - 5,00 euro Mensile - Prima immissione 13/06/2023 - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1, LO/MI
Elena Baccani , senior business development manager di Legal & General Investment Management (LGIM)

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Informativa di Legge. Pubblicato da BlackRock (Netherlands) B.V. BlackRock (Netherlands) B.V. è autorizzata e disciplinata dall'Autorità per i mercati fi nanziari olandese. Sede legale: Amstelplein 1, 1096 HA, Amsterdam - Tel.: 020 – 549 5200 - Tel.: 31-20-549-5200. Iscrizione al Registro delle Imprese n. 17068311. A tutela dell'utente le telefonate potranno essere registrate. Per informazioni sui diritti degli investitori e su come presentare reclami, visitare https://www.blackrock.com/corporate/compliance/investor-right disponibile in italiano. © 2023 BlackRock, Inc. Tutti I diritti riservati. 2661375

Inducement salvi per 3 anni L’Ue decide di non decidere

Tanto rumore per nulla. Lo scorso 24 maggio, come tutti si aspettavano, l’Unione Europea ha scelto la soluzione più morbida e recependo le istanze dell’industria non ha vietato le commissioni di retrocessione e gli inducement. La Commissione di Bruxelles ha così adottato un pacchetto di misure (Eu Retail Investment Strategy), accantonando l’intenzione originaria di abolire totalmente questo tipo di fee, vietandole soltanto in regime di execution only, cioè quando il risparmiatore non riceve attività di consulenza e l’intermediario si limita a eseguire i suoi ordini. La retromarcia era stata del resto già preannunciata alla fine di aprile scorso: “A conti fatti, abbiamo ascoltato coloro che ci hanno detto che un divieto totale sugli incentivi potrebbe essere troppo dirompente in questa fase”, aveva infatti dichiarato nelle scorse settimane Mairead McGuinness, commissario europeo per la stabilità finanziaria. Nelle scorse settimane McGuiness aveva annunciato anche che ci sarebbero stati maggiori obblighi di trasparenza per chi colloca prodotti finanziari e che ci sarebbe stata “una forte clausola di revisione”. Fra tre anni, infatti, la Commissione farà una verifica, al termine della quale deciderà nuovamente sul da farsi.

“E questo - aveva detto la McGuinness lanciando di fatto il pallone in tribuna - ci permetterà di introdurre un divieto totale di inducement in una fase successiva, se necessario”. La partita dunque non è chiusa del tutto ma, per un po’ di anni le retrocessioni sono in salvo

e, con esse, l’industria. Le misure adottate si dividono principalmente in 8 punti e hanno l’obiettivo di aumentare la trasparenza dei prodotti finanziari, la comparabilità dei costi e la cooperazione tra le autorità di vigilanza. Anche quando saranno consentiti, gli inducement saranno però soggetti a maggiori obblighi di trasparenza e di informazione dei clienti da parte dei consulenti finanziari. Ci dovrà essere, insomma, una maggiore esplicitazione dei conflitti di interesse da parte dei financial advisor. Inoltre la Commissione vuole tutelare gli investitori al dettaglio contro il marketing fuorviante garantendo che gli intermediari finanziari (i consulenti) si assumano la totale responsabilità dell’uso (e dell’uso improprio) delle loro comunicazioni di marketing, anche quando sono effettuate tramite i social media, o tramite celebrità o altre terze parti da essi remunerate o incentivate. Gli stati membri dovranno poi attuare misure nazionali in grado di promuovere l’alfabetizzazione finanziaria dei cittadini, indipendentemente dall’età, dall’estrazione sociale e dal grado di istruzione. Infine saranno resi più proporzionati i criteri di ammissibilità per diventare un investitore professionale e verrà rafforzata la cooperazione in materia di vigilanza per rendere più facile per le autorità nazionali competenti e per le autorità europee di garantire la corretta ed efficace applicazione delle norme. Belle parole.

@andreagiacobin1 | andreagiacobino.wordpress.com

IDEE&PROTAGONISTI | 3
BLUERATING n giugno 2023
La Retail Investment Strategy ha scelto di vietare le retrocessioni, ma solo per l’execution only
Tutte le altre salve per 3 anni: dopo scatterà una revisione
4 | SOMMARIO
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Un nuovo socio di nome Oscar Di Montigny entra in un club deal
26
Bruxelles sceglie la soluzione soft L’Ue salva le fee di retrocessione
8
Piazza Affari distratta ignora i conti delle reti Trimestrali positive per i big, titoli senza smalto
46
Dietro ai fornelli con profitto In positivo i conti di Cracco
BLUERATING n giugno 2023 16
Approdo nella galassia di Bper Di Muro lascia Fideuram ISPB
67
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Trader e investitori a raduno in Riviera A Rimini la 29esima edizione di ITForum Fate largo ai cf in erba BG punta sui giovani

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Pionieri, artisti, icone e innovatori I personaggi più influenti per il Time

anno XIII - numero 6 - giugno 2023 mensile registrato presso il Tribunale di Milano n. 3 del 4 gennaio 2011

Editore BFC Media Spa Via Melchiorre Gioia, 55 - 20124 Milano Tel. (+39) 02.30.32.11.1 Fax (+39) 02.30.32.11.80 info@bfcmedia.com - www.bfcmedia.com

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Opinioni

Gaetano Megale, Maria Grazia Rinaldi, Nicola Ronchetti, Giuseppe Santorsola, Fabrizio Tedeschi

Hanno collaborato

Giovanni Aragona, Andrea Barzaghi, Edoardo Blosi, Sara Mortarini, Matteo Sportelli, Francesca Vercesi

Graphic design Paolo Di Stefano distefano@bfcmedia.com

È arrivato su strada il re dei suv Prezzo sopra il milione e design avveniristico per Karlmann King

Fotografie di Elena Baccani by Laila Pozzo in copertina e nell’intervista alle pagine 12-14

Pubblicità

Michele Gamba gamba@bfcmedia.com Mob. (+39) 393.95.010.95

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6 | SOMMARIO BLUERATING n giugno 2023 64
Bella Hadid e l’intelligenza arficiale Servizio fotografico hi-tech di Vogue Italia
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AVVERTENZE: Questa è una comunicazione di marketing. Si prega di consultare il Prospetto, il Documento contenente le informazioni chiave (KID), il Regolamento di gestione e il Modulo di sottoscrizione prima di prendere una decisione finale di investimento. Questi documenti, che descrivono anche i diritti degli investitori, possono essere ottenuti in qualsiasi tempo, gratuitamente sul sito web della Società di gestione e presso i Soggetti Incaricati del collocamento. È, inoltre, possibile ottenere copie cartacee di questi documenti presso la Società di gestione del fondo su richiesta. I KID sono disponibili nella lingua ufficiale locale del paese di distribuzione. Il Prospetto è disponibile in italiano. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Il collocamento del prodotto è sottoposto alla valutazione di appropriatezza o adeguatezza prevista dalla normativa vigente. ANIMA Sgr si riserva il diritto di modificare in ogni momento le informazioni riportate. Il valore dell’investimento e il rendimento che ne deriva possono aumentare così come diminuire e, al momento del rimborso, l’investitore potrebbe ricevere un importo inferiore rispetto a quello originariamente investito. Nel caso di stacco cedola, l’importo da distribuire potrà anche essere superiore al risultato conseguito dal fondo, rappresentando in tal caso rimborso di capitale.

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Utili dietro ai fornelli

In positivo i conti della Cracco Investimenti, che fa capo al noto chef

La pandemia non colpisce più Carlo Cracco (nella foto). Il noto chef ha deciso di riportare a nuovo l’utile di 162mila euro del bilancio 2022 della sua Cracco Investimenti, dopo che l’esercizio precedente si era chiuso con un profitto di 252mila euro, con un patrimonio netto di circa 1,8 milioni.

Attivi milionari

Mentre i ricavi anno su anno sono lievemente diminuiti da 663 mila a 606mila euro, il totale dell’attivo di 2,7 milioni è costituito da 470mila euro di crediti e partecipazioni per oltre 1,8 milioni tra cui la controllata Felix proprietaria del ristorante da quasi due anni lanciato in Galleria Vittorio Emanuele. L’altra controllata è la Hugo 4 (proprietaria dell’altro ristorante storico di proprietà di Cracco in via Victor Hugo sempre a Milano), e che lo scorso anno ha segnato un fatturato in decisa crescita da 3,3 a 5,5 milioni con un utile di oltre un milione.

2022 della Felix s’è infatti chiuso con una perdita di 409mila euro, di poco inferiore a quella di 524mila euro del precedente esercizio, che è stata riportata a nuovo. In tal mondo il passivo accumulato in cinque anni di gestione è salito a oltre 4,6 milioni, a fronte di riserve per 4,8 milioni, tanto che il patrimonio netto s’è ulteriormente assottigliato a 246mila euro. Il bilancio del ristorante milanese di Cracco, che

Resta in rosso la controllata Felix, che risulta proprietaria del ristorante in Galleria Vittorio Emanuele a Milano

Buoni numeri anche dalla terza controllata, la Cracco Express che vende online, e che lo scorso anno ha fatturato 1,4 milioni. Tuttavia la stella Michelin che s’è guadagnata il ristorante in Galleria di Milano aperto nel febbraio del 2018 non ha salvato Cracco dal rosso. Il bilancio

pure ha evidenziato una crescita del fatturato anno su anno da 3,3 a 4,3 milioni, ha visto però anche i costi della produzione lievitare da 4 a 4,8 milioni. La Felix ha debiti complessivi per 7,3 milioni di cui 3,1 verso fornitori e 3,8 verso banche. @andreagiacobin1

L’Agenzia delle Entrate colpisce e affonda il più noto ristorante “kosher” di Venezia, il “Gam Gam”(nella foto) basato a Cannaregio. La sezione fallimentare del tribunale del capoluogo veneto presieduta da Silvia Bianchi e con Sara Pitinari quale giudice relatore ha dichiarato l’apertura della liquidazione giudiziale della Ristorazione & Catering srl, proprietaria del locale, nominando quale curatore Lisa Selmin. Nella sentenza si spiega che la ricorrente Agenzia delle Entrate è creditrice verso la società di 692mila 601 euro ma che l’azienda “versa effettivamente in stato di insolvenza”.

8 | INSIDER / 1
BLUERATING n giugno 2023
Il
fisco dà il colpo di grazia al Gam Gam

Ilsocio Oscar

Di Montigny entra in un club deal milanese per startup

Oscar Di Montigny (nella foto), marito di Annalisa Sara Doris

(figlia del defunto Ennio e azionista di riferimento col fratello Massimo e la madre Lina di Banca Mediolanum), che lasciato da poco per scadenza la carica di presidente di Flowe, la banca digitale controllata dal gruppo Mediolanum, è entrato col 3,35% in Spartan Capital, club deal milanese fondato nel 2019 di accelerazione per startup caratterizzate da un forte connotato tecnologico e attenzione alla sostenibilità.

Aumento di capitale

L’ingresso di De Montigny a libro soci è avvenuto nell’ambito di un aumento di capitale deliberato da un’assemblea degli azionisti guidata poche settimane fa dal presidente Paul Renda. Questi, classe 1981, da poco nominato presidente dei Giovani Imprenditori di Assolombarda è socio di riferimento

e ceo di Miller Group attiva nel settore della consulenza strategica e dell’innovation management e inoltre controlla la Jpr Development che ha circa il 15% di Spartan Capital e ne è il primo azionista. Di Montigny ha investito in altre startup e oggi controlla la K-Relationship e la I-Deagate. Flowe, fortemente voluta da di Montigny, ha chiuso il 2022 con una perdita di 29 milioni di euro dopo quella di 23 milioni dell’anno prima.

@andreagiacobin1

Trussardi torna nella pelle

Tomaso Trussardi (nella foto), l’imprenditore bergamasco già proprietario dell’omonima griffe lanciata dal padre Nicola, riparte dalla lavorazione della pelle che fece le fortune dell’azienda di famiglia. Con Andrea Bragantini ha infatti costituito Charming Goods, una newco che vede Trussardi come presidente e lo stesso Bragantini come amministratore. L’azienda si occuperà fra l’altro del “commercio all’ingrosso, al minuto e anche di e-commerce, lavorazione di pellami e articoli in pelle”.

letto su Forbes

di Matteo Sportelli

RONALDO BATTE MESSI

Cristiano Ronaldo è lo sportivo più pagato al mondo del 2023. Il suo passaggio all’Al-Nassr ha permesso al calciatore di raggiungere questo obiettivo, nonostante i numeri deludenti a livello sportivo. Grazie al ricco contratto offertogli dalla squadra saudita e agli accordi di sponsorizzazione, Ronaldo quest’anno ha incassato 136 milioni di dollari. Questo dato emerge dalla classifica dei dieci atleti più pagati al mondo del 2023 stilata da Forbes. Complessivamente, i dieci sportivi presenti nella lista hanno guadagnato 1,11 miliardi di dollari tra maggio 2022 e maggio 2023, segnando un aumento del 12% rispetto all’anno scorso e superando il precedente record del 2018 di 1,06 miliardi.

Dopo Ronaldo, i calciatori Lionel Messi (130 milioni di dollari) e Kylian Mbappé (120 milioni) completano il podio. Gli introiti degli atleti sono stati influenzati principalmente dai “petrodollari” provenienti dagli investitori sauditi, che hanno spostato gli equilibri anche in altri sport, come nel golf, con la presenza di Dustin Johnson e Phil Mickelson, che hanno lasciato il circuito Pga Tour per quello del Liv Golf. Mickelson avrebbe ricevuto una garanzia di 200 milioni di dollari per firmare con Liv, mentre Johnson 125 milioni. Sorprendentemente, la classifica include anche Roger Federer, nonostante abbia terminato la sua carriera nel tennis a settembre. Lo svizzero ha guadagnato 95 milioni di dollari solo grazie ad accordi extracampo.

sportelli@bfcmedia.com

10 | INSIDER / 2
BLUERATING n giugno 2023

Et f di un mondo nuovo

(LGIM):

Exchange traded fund tematici ed Etf obbligazionari che spaziano su vari mercati. Sono due componenti di un’offerta assai variegata di Exchange traded fund proposta agli investitori da Legal & General Investment Management (LGIM), un grande player del risparmio gestito internazionale che punta molto sulla crescita in Italia. BLUERATING ne parla in questa intervista con Elena Baccani, senior business development manager di LGIM.

LGIM è uno dei più grandi asset manager al mondo. Qual è la vostra offerta e quanto importante è il nostro mercato per voi?

Uno degli obiettivi di LGIM è sviluppare un vasto presidio nei principali mercati europei e l’Italia rientra in questa categoria. Intende farlo affidandosi alla sua lunga esperienza nel reddito fisso, negli Exchange traded fund tematici e grazie alla sua reputazione in qualità di uno tra gli investitori più responsabili dell’industria. Riteniamo che la nostra robusta offerta di prodotti, sia attivi che indicizzati, si adatti molto bene agli investitori italiani e puntiamo a creare nuove relazioni nei canali delle gestioni patrimoniali e solide partnership con gli intermediari.

In LGIM proponete investimenti tematici attraverso gli Etf. Perché questo strumento?

Investire nei tematici significa investire nei grandi cambiamenti che hanno un impatto strutturale su ogni aspetto della nostra vita. Un Etf permette di accedere in maniera semplice e trasparente ad alcuni temi dove in generale è più difficile investire, come le batterie e l’idrogeno. Inoltre, in LGIM applichiamo un rigoroso processo che permette al cliente finale di investire in un paniere selezionato di titoli legati a un tema, sfruttando i potenziali vantaggi dati dall’efficienza dell’Etf e quelli di una gestione attiva tramite revisioni e ribilanciamenti periodici del portafoglio. Fare investimenti in megatrend attraverso Etf permette anche di adattarsi alla continua evoluzione dei temi stessi, oltre che di sfruttare i vantaggi dello strumento in sé, come la flessibilità e l’elevata efficienza dei costi.

Quali sono i megatrend

più interessanti in questo momento?

Il comparto degli Etf tematici ha dimostrato di possedere una certa resilienza e ha registrato anni di forte crescita e, anche in un anno difficile come il 2022, ha mostrato sì un rallentamento, ma non una contrazione. Riguardo ai megatrend,

i più interessanti sono quelli che oggi hanno un’importanza sempre maggiore nella nostra società, nelle nostre vite e nel nostro modo di lavorare: la transizione a un sistema energetico a basse emissioni e la digitalizzazione. Rispetto alla transizione green, riteniamo che un segmento di vitale importanza sia quello delle batterie, senza le quali non esisterebbero i veicoli elettrici e sarebbe impossibile stoccare l’energia prodotta da fonti rinnovabili. Per l’ambito digitale, il nostro focus è soprattutto sul tema della cybersecurity, che sempre più enti, sia pubblici sia privati, considerano un elemento cruciale. Tuttavia, anche settori più di nicchia possono essere appetibili: un esempio è il comparto della lotta alle malattie rare. Abbiamo quotato un Etf proprio su questo tema perché, finalmente, i governi hanno iniziato a investire nella ricerca attraverso importanti incentivi per le case farmaceutiche che si impegnano nel trovare delle cure.

Come selezionate le società da includere all’interno dei vostri Etf?

Quando sviluppiamo un nuovo Etf tematico, ci poniamo sempre l’obiettivo di mantenere l’investimento sul tema selezionato il più puro possibile. Per fare ciò,

continua a pag. 14 >
Baccani
“Prodotti tematici per investire nei grandi cambiamenti”
12 | COVER STORY BLUERATING n giugno 2023
Elena Baccani / senior business development manager di Legal & General Investment Management (LGIM)

andiamo a individuare l’universo investibile con l’aiuto di consulenti industriali esterni, indipendenti ed esperti dei vari temi e costruiamo l’indice di riferimento con un rigoroso processo di selezione che consente agli investitori di esporsi verso quelle realtà che veramente potranno portare a uno sviluppo concreto del tema. Questo approccio attivo ci accompagna in tutte le fasi, da quella di ideazione iniziale alla costruzione dell’indice, alla quotazione sul mercato fino alle revisioni periodiche e ribilanciamenti di portafoglio.

Passando all’obbligazionario, siete stati i primi in Europa a lanciare un Etf sui bond indiani. Perché questa scelta?

L’India è da poco diventata la quinta più grande economia al mondo ed è quella con la crescita più rapida in assoluto. Nonostante ciò, la presenza dei suoi bond nei maggiori portafogli d’investimento è sempre stata molto bassa, a causa della loro esclusione dai maggiori indici sui mercati emergenti in valuta locale, dovuta a procedure d’investimento molto complesse che le autorità indiane imponevano agli investitori stranieri. Ma questo scenario è cambiato con l’emissione dei bond chiamati “FAR” (Fully Accessible Route), che semplificano notevolmente queste procedure e non impongono tetti massimi agli acquisti. Inoltre, la rupia è stata oggetto di un percorso di apprezzamento rispetto al dollaro, che la rende una valuta molto interessante e i rendimenti dei bond indiani possono offrire uno yield superiore a quello dei Treasury dei

mercati sviluppati. Riteniamo che questi siano i motivi per cui il nostro Etf sui bond indiani sta riscuotendo sempre più interesse da parte degli investitori, italiani inclusi.

A quale tipologia di clienti sono rivolti i vostri Etf?

La nostra gamma di Etf, in particolare quelli tematici, è stata sviluppata per clienti sia istituzionali sia retail che vogliono crearsi una posizione verso opportunità d’investimento di lungo o lunghissimo periodo. Inoltre, proprio grazie alla purezza dell’investimento, i nostri Etf possono essere sfruttati anche come soluzione per aumentare il grado di diversificazione di portafoglio, caratteristica essenziale quando si vogliono bilanciare buone performance e rischi.

A che punto siamo nel processo di inclusione delle donne in un mondo storicamente presidiato dagli uomini?

Anzitutto devo dire che sono molto orgogliosa di far parte di una società internazionale in cui tre ruoli chiave come quello di ceo, di cio e di global head of distribution sono ricoperti da tre donne. Noto con piacere che anche nel nostro settore le donne stanno cominciando a farsi strada in maniera significativa, anche se c’è ancora molto da fare. Credo che in ogni ambito della vita, nel lavoro e non solo, la diversità e l’inclusione, sotto ogni punto di vista, siano elementi di arricchimento che portano grandi benefici come la crescita personale e professionale.

@andreatelara

14 | COVER STORY BLUERATING n giugno 2023
Andiamo a individuare l’universo investibile con l’aiuto di consulenti industriali indipendenti ed esterni
Costruiamo gli indici di riferimento con un rigoroso processo di selezione

Soluzioni soft a Bruxelles

La Commissione Ue salva gli inducement. Ma impone ai cf maggiore trasparenza

Come tutti si aspettavano, non ci sarà la rivoluzione che in tanti temevano. La Commissione europea ha infatti scelto una soluzione soft e non eliminerà le commissioni di retrocessione, che molto hanno fatto discutere in questi mesi. Si tratta, per chi non le conoscesse, delle fee che vengono pagate da chi fabbrica i prodotti finanziari (per esempio le sgr) a chi li distribuisce (per esempio le banche e le reti dei consulenti finanziari).

Retromarcia e compromesso

Il 24 maggio scorso le autorità di Bruxelles hanno licenziato il testo definitivo della Eu Retail Investment Strategy, un insieme di provvedimenti che regoleranno il settore dei servizi finanziari in tutta l’Ue. Nelle intenzioni iniziali di Mairead McGuinness, commissario europeo per la stabilità finanziaria, c’era appunto la volontà di cancellare le commissioni di retrocessione e qualsiasi forma di incentivo (inducement) incassato dai distributori, adottando così un modello già presente in Gran Bretagna e Olanda. Alla fine, dopo le rimostranze di molte associazioni di categoria dei paesi membri (Italia compresa), è stata scelta una soluzione morbida. Le retrocessioni verranno infatti vietate solo in casi limitati, cioè quando il risparmiatore

non si avvale del servizio di un consulente finanziario ma fa in pratica tutto da solo e ordina alla banca le operazioni da svolgere (con una tipologia di servizio che viene definita execution only). La Commissione di Bruxelles si è limitata a introdurre alcune misure che favoriscono la trasparenza nella vendita e nel collocamento dei prodotti finanziari con uno scopo dichiarato: “Mettere gli investitori retail in condizione di prendere decisioni in linea con le loro esigenze e preferenze, garantendo loro un trattamento equo e la dovuta protezione”. Secondo le autorità comunitarie, ciò rafforzerà la fiducia dei risparmiatori, che potranno investire in modo sicuro nel loro futuro e trarre pieno vantaggio dall’unione dei mercati dei capitali dell’Ue. Va però ricordato che, come sottolineato dalla commissaria McGuiness, che le autorità europee non hanno rinunciato del tutto ad abolire le retrocessioni e gli inducement. Tra tre anni, è previsto infatti una sorta di “tagliando” alle misure adottate, senza escludere la possibilità che l’abolizione di questo tipo di fee torni nell’agenda dell’Ue. Dunque, accantonato momentaneamente il dibattito sulle retrocessioni, sorge spontaneo un interrogativo: cosa cambierà di fatto con la Eu Retail Investment Strategy?

16 | COVER FINANZA / 1 BLUERATING n giugno 2023 continua a pag. 18 >

Dopo tre anni è prevista una verifica delle misure adottate Non si esclude dunque che le autorità comunitarie tornino all’arrembaggio per eliminare le fee di retrocessione

RETAIL INVESTMENT STR ATEGY

È un pacchetto di provvedimenti che ha lo scopo di favorire l’unione del mercato dei capitali in Europa, la protezione degli investitori retail e la trasparenza dei servizi finanziari erogati nel Vecchio Continente

COVER FINANZA / 1 | 17 BLUERATING n giugno 2023

Il pacchetto comprende misure ambiziose e di ampio respiro per: Migliorare il modo in cui vengono fornite agli investitori al dettaglio le informazioni su prodotti e servizi d’investimento, in modo più significativo e standardizzato, adattando le regole di divulgazione all’era digitale e alle crescenti preferenze degli investitori in materia di sostenibilità.

Aumentare la trasparenza e la comparabilità dei costi richiedendo l’uso di una presentazione e di una terminologia standard sui costi. Ciò garantirà che i prodotti d’investimento offrano un reale rapporto qualità-prezzo agli investitori al dettaglio.

Garantire che tutti i clienti al dettaglio ricevano almeno annualmente una visione chiara della performance d’investimento del loro portafoglio.

Affrontare i potenziali conflitti d’interesse nella distribuzione dei prodotti d’investimento vietando gli incentivi per le vendite execution only, cioè quando non viene fornita alcuna consulenza, e garantendo che la consulenza finanziaria sia allineata con i migliori interessi degli investitori al dettaglio. Saranno inoltre introdotte salvaguardie più rigorose e trasparenza laddove gli incentivi sono consentiti.

18 | COVER FINANZA / 1 BLUERATING n giugno 2023
Tra gli obiettivi fissati dalla commissaria McGuinness, c’è il matenimento di elevati standard di qualificazione professionale per i financial advisor in ogni paese
Mairead McGuinness / commissario europeo per la stabilità finanziaria

Proteggere gli investitori al dettaglio da un marketing fuorviante, assicurando che gli intermediari finanziari, cioè i consulenti, siano pienamente responsabili dell’uso e dell’uso improprio delle loro comunicazioni di marketing, anche quando sono effettuate tramite i social media, o tramite celebrità o altre terze parti che remunerano o incentivano. Mantenere elevati standard di qualificazione professionale per i consulenti finanziari. Mettere i consumatori in condizione di prendere decisioni finanziarie migliori, incoraggiando gli Stati membri ad attuare misure nazionali che possano sostenere l’alfabetizzazione finanziaria dei

cittadini, indipendentemente dalla loro età e dal loro background sociale ed educativo. Ridur re gli oneri amministrativi e migliorare l’accessibilità di prodotti e servizi per gli investitori al dettaglio sofisticati, rendendo più proporzionati i criteri di idoneità per diventare un investitore professionale. Rafforzare la cooperazione in materia di vigilanza per agevolare le autorità nazionali competenti e le autorità europee di vigilanza nel garantire che le norme siano applicate correttamente ed efficacemente in modo coerente nell’Ue e nel combattere le frodi e le pratiche scorrette.

Trasparenza

Dovrà esserci una più facile comparabilità dei costi dei prodotti finanziari

Chiarezza

Una volta all’anno gli investitori dovranno avere una visione chiara della performance

Protezione

Gli investitori retail saranno più protetti dalle attività di marketing fuorvianti

COVER FINANZA / 1 | 19 BLUERATING n giugno 2023
continua a pag. 20 >

Il pacchetto della Retail Investment Strategy ha una portata ampia e riguarda l’intero percorso d’investimento del consumatore. Si compone di una direttiva di modifica, che rivede le norme esistenti contenute nella direttiva sui mercati degli strumenti finanziari (Mifid 2), nella direttiva sulla distribuzione assicurativa (Idd), nella direttiva sugli organismi d’investimento collettivo in valori mobiliari (Oicvm), nella direttiva sui gestori di fondi d’investimento alternativi (Aifmd) e nella direttiva sull’accesso e l’esercizio delle attività di assicurazione e di riassicurazione (Solvency 2), nonché

di un regolamento di modifica, che rivede il regolamento sui prodotti d’investimento al dettaglio e assicurativi preassemblati (Priip).

Il contesto

Le norme di protezione degli investitori sono attualmente stabilite in strumenti legislativi specifici per il settore, tra cui la Mifid, il regolamento Priips, la direttiva Oicvm, la direttiva Aifmd, la direttiva Solvency II e la direttiva Idd. Le norme possono differire da uno strumento finanziario all’altro e talvolta possono essere incoerenti, rendendo i requisiti cumulativi confusi per gli investitori

L’ANASF LODA IL DIETROFRONT

“Vittoria sul fronte #inducement: la Commissione #Ue con il documento RIS (Retail Investment Strategy) sposta l’attenzione sulla tutela dei risparmiatori e pone il divieto agli incentivi solo sull’execution only, una posizione che vede l’Associazione assolutamente favorevole”

Così l’Anasf, con i post sui social, ha commentato il testo della Retail Investment Strategy diffuso dalla Commissione europea. Il presidente Luigi Conte, nel suo profilo Twitter, ha inoltre espresso parole di apprezzamento per gli obietti di maggiore trasparenza perseguiti dalla normativa. Ecco cosa ha scritto.

“#Anasf concorda con l’obiettivo della strategia RIS: il modello distributivo attuale si evolve così verso una crescente trasparenza delle soluzioni offerte dal mercato, a tutela degli investitori retail”

al dettaglio. Allo stesso tempo, la digitalizzazione ha portato a cambiamenti nei modelli di distribuzione e a nuove forme di commercializzazione degli strumenti finanziari verso i clienti al dettaglio. Nel corso degli ultimi tre anni, la Commissione ha raccolto le prove su cui basare le proposte realizzate, tra cui uno studio approfondito sulle principali questioni relative agli investitori al dettaglio (informazioni, consulenza, incentivi, idoneità), ampie consultazioni pubbliche, richieste di consulenza dalle autorità di vigilanza europee e numerosi contatti con le parti interessate.

@bluerating_com

20 | COVER FINANZA / 1 BLUERATING n giugno 2023
Lugi Conte / presidente di Anasf

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*PFI è l'11° gestore più grande al mondo in termini di asset istituzionali gestiti a livello mondiale secondo P & I Top Money Managers pubblicato nel giugno 2022. Dati AuM aggiornati al 31.12.2022, secondo le stime della società e soggetti a variazioni. Questo materiale è a puro scopo informativo ed educativo.

(1)Rappresenta l'esperienza di gestione patrimoniale di PFI attraverso PGIM, le sue affiliate e i suoi predecessori. Un ciclo di mercato si identifica nelle fluttuazioni dell'economia tra fasi di crescita e di recessione. Per ulteriori informazioni relative ai cicli di mercato visitare: www.nber.org/cycles.

PGIM è la principale attività di gestione patrimoniale di Prudential Financial, Inc. (PFI) e nome commerciale di PGIM, Inc. e delle sue filiali globali. Nello Spazio economico europeo ("SEE"), le informazioni sono emesse da PGIM Netherlands B.V. con sede legale: Gustav Mahlerlaan 1212, 1081 LA Amsterdam, Paesi Bassi. PGIM Netherlands B.V. è autorizzata dall'Autoriteit Financiële Markten ("AFM") nei Paesi Bassi (numero di registrazione 15003620) e opera sulla base di un passaporto europeo. In alcuni paesi del SEE, le informazioni sono, ove consentito, presentate da PGIM Limited in base a disposizioni, esenzioni o licenze disponibili a PGIM Limited in base ad accordi di autorizzazione temporanea a seguito dell'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea. Questi materiali sono emessi da PGIM Limited e/o PGIM Netherlands B.V. a persone che sono clienti professionali come definito dalle regole della FCA e/o a persone che sono clienti professionali come definito nella pertinente attuazione locale della Direttiva 2014/65/UE (MiFID II).

Prudential Financial, Inc. (“PFI”) degli Stati Uniti non è affiliata in alcun modo a Prudential plc, costituita nel Regno Unito o a Prudential Assurance Company, una filiale di M&G plc, costituita nel Regno Unito. © 2023 PFI e le sue societa' affiliate. PGIM, il logo PGIM e il design Rock sono marchi di servizio di PFI e delle sue entità correlate, registrati in molte giurisdizioni in tutto il mondo.

REDDITO FISSO / AZIONI / IMMOBILIARE / ALTERNATIVI / CREDITO PRIVATO / SOLUZIONI QUANTITATIVE

Assedio all’inducement

di Progetica

Dopo lunghi dibattiti e negoziazioni, è arrivato l’esito della Retail Investment Strategy europea che, appare chiaro, si occuperà di temi più informativi che dispositivi. In estrema sintesi, quello che è al centro della volontà di alcuni regolatori europei è un deciso orientamento verso la consulenza, che si intende accelerare vietando di remunerare gli intermediari

sui prodotti collocati. Questo, nelle intenzioni del legislatore, contribuirebbe a migliorare la qualità del servizio e, in ultima analisi, darebbe maggior risalto al ruolo dei consulenti.

Intenzioni e comportamenti

Le buone intenzioni, tuttavia, non generano di per sé buoni comportamenti. Ne è buon esempio quanto accaduto diversi anni fa nel Regno Unito con la Retail

Distribution Review, di analogo stampo: l’enfasi sulla consulenza ha infatti elevato l’importo minimo del patrimonio gestibile in consulenza a livelli non affrontabili dalla gran parte delle famiglie inglesi, generando un advice gap del tutto indesiderabile e mettendo in crisi quel ruolo sociale della consulenza che ne costituisce motivo di orgoglio e vanto. In tutti i casi, l’opposizione di diversi paesi, tra i quali l’Italia, ha portato a una

22 | COVER FINANZA / 1 BLUERATING n giugno 2023
Le retrocessioni sono in salvo. Ma prima o poi arriverà la loro capitolazione

Progetica e BLUERATING hanno iniziato un’indagine tra i consulenti finanziari per sondare come considerano un nuovo sistema di remunerazione della loro attività

parziale retromarcia sul divieto di incentivare e remunerare la consulenza per i prodotti venduti; di fatto, sarà creato un corpus in prevalenza di carattere informativo, che livellerà ulteriormente il campo tra prodotti assicurativi e finanziari e renderà più trasparente all’utente il valore del denaro speso, favorendo consapevolezza e comparazioni. Che questo modifichi i comportamenti o generi altra carta, è sfida dall’esito sempre

incerto. Inutile tuttavia scomodare le montagne e i topolini: lo spostamento improvviso da una o l’altra forma di remunerazione per la consulenza assicurativa e finanziaria genera infinite conseguenze per l’intera collettività, e finché non si diffonde una chiarezza sul ruolo svolto dalla consulenza è difficile ragionare in termini astratti e sulla sola remunerazione. Per questo, prima che fare battaglie sui compensi e le loro forme piacerebbe

che si discutesse delle differenze tra alfabetizzazione ed educazione finanziaria vista come consulenza generica, che si approfondissero la qualità della consulenza, l’ampiezza dei temi (dal budget alla protezione, dalla previdenza al risparmio, dalla salute al passaggio generazionale) e dei target (come rendere il servizio accessibile per gli utenti e remunerativo per chi lo offre).

COVER FINANZA / 1 | 23 BLUERATING n giugno 2023
continua a pag. 24 >

Sarebbe inoltre interessante capire come si aiutano i clienti a definire i bisogni e i desideri, come si individuano analiticamente i target (i peer group o personas) oggetti di offerte modellizzate e quali sono le fonti, le teorie, i vincoli alla base dei modelli di consulenza che vengono offerti. Nel frattempo, come accennato, il tanto temuto divieto di remunerazione sui prodotti non verrà introdotto, almeno per ora. È in ogni caso chiaro a tutti che la direzione è quella e quindi che il tema non è più “se” ma semplicemente “quando”. Siamo preparati a cambiamenti di questa portata? Cosa pensa il mercato dell’offerta di questa evoluzione? Si percepiscono più minacce o più opportunità?

Metodologia Delphi

Per sondare il terreno BLUERATING e Progetica hanno attivato la ricerca “What financial advisors want: dalle tasche alla testa, pensare il nuovo consulente”, che indaga il futuro della consulenza, mirando a intercettare idee originali, a raccogliere il pensiero e l’atteggiamento dei consulenti verso le nuove modalità di remunerazione, e a mappare pro e contro non ancora evidenziati. La ricerca utilizza la metodologia Delphi, tecnica della ricerca sociale che indaga il futuro facendo perno sulle opinioni fornite da un panel di testimoni tramite la compilazione di questionari anonimi e standardizzati. Il metodo prevede più fasi nel corso delle quali si alternano la somministrazione di questionari a un panel, e la restituzione dei feedback dei pareri raccolti.

I risultati di ciascuna fase, oltre che servire alla costruzione dei questionari successivi, vengono restituiti agli intervistati; in questo modo si attua un processo di intermediazione tra ogni rispondente e il gruppo nel suo complesso.

Idee e spunti

Il metodo pone così le condizioni per far emergere da ciascuno dei partecipanti idee e spunti nuovi su temi complessi e dibattibili. Oltre 200 consulenti provenienti da tutta Italia hanno scelto di mettersi in gioco e prendere parte alla ricerca, attualmente in corso, che sta interrogando i partecipanti sulle opportunità e sui rischi dell’inducements, sui soggetti che trarrebbero maggiori (o minori) opportunità, sulle nuove caratteristiche di una consulenza capace di valorizzare il ruolo del consulente e l’utilità per il cliente, sulla consulenza del futuro nell’epoca dell’AI. Come sono i consulenti? Retrotopici, distopici, utopici, immaginativi?

Dalle prime elaborazioni emergono diverse opportunità legate ad un cambio delle modalità remunerative; alcuni professionisti citano, ad esempio, la possibile apertura di nuovi mercati inesplorati, altri la valorizzazione effettiva del ruolo del consulente, l’aumento del valore percepito della consulenza, la positiva selezione dei consulenti più meritevoli e capaci, la conseguente necessità di formazione e professionalizzazione, la riduzione del conflitto di interessi, i minori costi per il cliente, e così via.

24 | COVER FINANZA / 1 BLUERATING n giugno 2023
I primi risultati attestano timori tra i financial adivsor italiani sugli effetti di un futuro cambiamento dell’impianto con cui sono calcolate le fee, ma c’è anche chi intravede all’orizzonte opportunità favorevoli

Non mancano però i timori e le perplessità legate al cambiamento: oltre ai rischi più noti (vedi l’advice gap) i consulenti mettono in guardia da possibili minacce come una possibile riduzione dei guadagni, una riduzione della trasparenza, una spinta al fai da te, un possibile calo della qualità del servizio,

l’allontanamento dei giovani dalla professione, l’inasprimento della concorrenza tra consulenti, e così via. Non ci resta che attendere la fine della ricerca per capire con precisione quali sono le priorità d’azione condivise, e gli elementi chiave su cui impostare la consulenza del futuro, di qualità e

capace di soddisfare tutti. La ricerca terminerà con un report finale che indicherà in ordine di importanza le opportunità e i rischi emersi, e proporrà riflessioni e indicazioni strategiche su come agire e non subire il cambiamento normativo imminente.

@progetica COVER FINANZA / 1 | 25 BLUERATING n giugno 2023

La Borsa snobba i conti

Trimestrali positive per i big dell’advisory. Ma Piazza Affari non li ha premiati

5,5%

+8%

26 | COVER FINANZA / 2 BLUERATING n giugno 2023
Il divided yield medio delle banche-reti quotate
13
Il rapporto prezzo/utili medio dei titoli dei big della consulenza finanziaria Il rialzo sul listino dei titoli delle banche-reti nell’ultimo anno

Per i big italiani della consulenza finanziaria il primo trimestre di quest’anno si è chiuso con risultati in crescita mediamente a doppia cifra. Tuttavia, a Piazza Affari i titoli del comparto hanno continuato a soffrire con una performance media dalla prima seduta del 2023 negativa per oltre il 6% contro un rialzo del 15% dell’indice di riferimento Ftse Mib (dati calcolati a metà maggio). Non bisogna tuttavia certo disperare: a dodici mesi la performance settoriale resta comunque positiva per quasi l’8%. E il quartetto Azimut, Banca Generali, Banca Mediolanum e FinecoBank evidenzia in media un rapporto tra prezzo e utili limitato a circa 13 e un rendimento del dividendo di tutto rispetto: 5,5%.

Condizioni favorevoli

Numeri che fanno ben sperare nel prossimo futuro, condizioni del mercato generale permettendo ovviamente. Ma vediamo nel dettaglio i risultati, confrontandoli, dei campioni domestici del gestito. Per Azimut, nel primo quarter di quest’anno, l’utile netto adjusted è stato pari a 127,1 milioni di euro evidenziando un incremento del 33% rispetto allo stesso periodo del 2022. Per Banca Generali, nello stesso periodo di riferimento l’utile netto è ammontato a 83,1 milioni di

euro, il 21,6% in più se rapportato al primo trimestre dello scorso anno. Ancora, Banca Mediolanum ha registrato un aumento della stessa grandezza del 56,6% (il rialzo più elevato nel periodo considerato tra i big del gestito quotati in esame) per un totale di 178,28 milioni e per Finecobank l’utile netto è cresciuto del 19,3% a 147,5 milioni. Passando alla voce ricavi, nella trimestrale Azimut indica un dato in leggero calo (-0,3%) a 326,26 milioni di euro nonostante il deconsolidamento di Sanctuary.

Crescita a doppia cifra

Per Banca Generali le commissioni nette ricorrenti sono invece diminuite del 6% a113,3 milioni mentre per Banca Mediolanum il dato è stato pari a 430,4 milioni, in crescita del 2% sullo stesso periodo del 2022. Bene per questa voce anche FinecoBank: +15% per complessivi 293,66 milioni grazie (si legge in una nota dell’istituto) al forte aumento del margine finanziario (+46,5% a 157,43 milioni in scia all’incremento dei tassi d’interesse di mercato). Ancora, il Core Tier 1 ratio di FinecoBank (uno dei principali indicatori di solidità patrimoniale degli istituti di credito) a fine marzo ammontava al 21,8%, rispetto al livello di 20,82% relativo al 31 dicembre 2022.

COVER FINANZA / 2 | 27 BLUERATING n giugno 2023
Tra gennaio e metà maggio i titoli della banche-reti hanno ceduto mediamente il 6%, contro un rialzo del 15% registrato nello stesso periodo dal Ftse Mib
continua a pag. 28 > UTILE NETTO 178,28 milioni di euro RACCOLTA 3 miliardi di euro COMMISSIONI NETTE CET 1 430,4 milioni di euro 20,6% UTILE NETTO 147,5 milioni di euro RACCOLTA 2,7 miliardi di euro RICAVI CET 1 293,6 milioni di euro 21,8% UTILE NETTO 127,1 milioni di euro RACCOLTA 2,6 miliardi di euro RICAVI 326,6 milioni di euro UTILE NETTO 83,1 milioni di euro RACCOLTA 2 miliardi di euro COMMISSIONI NETTE CET 1 113,3 milioni di euro 16%

I RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE EVIDENZIANO ANCORA I VANTAGGI DEL NOSTRO MODELLO DI BUSINESS INTEGRATO

Per Banca Mediolanum questo indicatore a fine marzo 2023 risultava pari al 20,6% mentre per Banca Generali era al 16%. Per Azimut, non essendo una banca, per questo dato non c’è. Per quanto poi attiene alla raccolta, Azimut ha registrato nel mese di aprile una raccolta netta positiva per 270 milioni (ultimo dato disponibile in sede di redazione di questo articolo). La raccolta da inizio anno raggiunge così quota 2,8 miliardi, di cui il 70% della raccolta netta è stato indirizzato in prodotti di risparmio gestito. Nel primo trimestre il dato è stato pari a 2,6 miliardi. Per Banca Generali la raccolta da inizio anno allo scorso 31 marzo ammontava a 2 miliardi (cui si aggiungono aprile 476 milioni di aprile) e il management ha confermato gli obiettivi fissati per il 2023 di una raccolta netta compresa nel range di 5,7-6,7 miliardi.

Modello vincente

Per Banca Mediolanum la raccolta netta totale nel primo quarter è stata positiva per 3 miliardi, supportata anche dal grande successo dell’iniziativa promozionale sui vincoli a sei mesi lanciata a gennaio. A questi numeri va poi aggiunto il dato di aprile di +837 milioni. Infine, ultimo ma non certo per importanza, nel primo trimestre per Finecobank la raccolta è stata pari a 2,7 miliardi (ai quali poi sommare il dato di aprile di 831,3 milioni).

Infine, per quanto riguarda il futuro, Gabriele Blei, amministratore delegato del gruppo Azimut, evidenzia come, “i risultati del primo trimestre hanno evidenziato ancora una volta i vantaggi del nostro

modello di business integrato e diversificato, in grado di generare 50 punti base di margine d’utile netto. E anche se le condizioni attuali di mercato si sono discostate dalla nostra ipotesi di base, riconfermiamo i nostri obiettivi di 6-8 miliardi di euro di raccolta netta e di 450 milioni di euro di utile netto per il 2023”. Per Gian Maria Mossa, ceo di Banca Generali: “Siamo al massimo storico di portafoglio clienti, con oltre il 70% di questi che generano commissioni ricorrenti.

28 | COVER FINANZA / 2 BLUERATING n giugno 2023
Gabriele Blei Gruppo Azimut Gian Maria Mossa Banca Generali
SIAMO AL NOSTRO MASSIMO STORICO DEL PORTAFOGLIO CLIENTI DI CUI IL 70% GENERA FEE RICORRENTI

La richiesta di servizi d’investimento a maggiore valore aggiunto tocca nuovi record con gestioni patrimoniali e consulenza a pagamento che complessivamente superano i 17 miliardi. Guardiamo con cautela alle sfide economicofinanziarie sui mercati per i prossimi mesi ma siamo fiduciosi di poter continuare a crescere in linea ai target del piano forti di un posizionamento unico e di un livello di servizio sempre più riconosciuto e apprezzato dalla clientela”.

Il management ha quindi confermato gli obiettivi fissati per il 2023 di una raccolta netta compresa nel range di 5,7-6,7 miliardi e una crescita degli utili ricorrenti compresa tra il 15%20% per l’anno in corso. Per Banca Mediolanum, l’amministratore delegato, Massimo Doris ha sottolineato come nel trimestre il business ricorrente sia risultato in forte ascesa con un incremento del margine operativo del 64% mettendo inoltre in evidenza il ritorno delle masse in gestione sui massimi registrati (superiori a 108 miliardi di euro), sospinte dalla raccolta netta e dalla acquisizione di nuovi clienti entrambe in forte crescita rispetto allo scorso anno. “Banca Mediolanum”, ha poi affermato Doris, “continua a essere un’eccellenza per solidità patrimoniale con un indice CET1 pari a 20,6% e questa è una garanzia fondamentale per i nostri clienti, attuali e futuri, che scelgono di affidarci i loro risparmi”.

Al fianco dei clienti Ancora, Alessandro Foti, ceo e direttore generale di FinecoBank, ha messo in luce come la banca prosegua nel percorso di crescita evidenziando una grande capacità di adattamento del proprio modello di business anche in questa fase particolarmente complessa, caratterizzata da tassi più elevati. “Un contesto nel quale emerge l’abilità della nostra rete di affiancare i clienti, di guidarli in una pianificazione di lungo termine e di gestirne l’emotività”. @GianluigiRaimon

COVER FINANZA / 2 | 29 BLUERATING n giugno 2023
Massimo Doris Banca Mediolanum Alessandro Foti FinecoBank
NEL PRIMO QUARTER IL NOSTRO BUSINESS RICORRENTE È RISULTATO IN FORTE ASCESA CON MASSE AL TOP ABBIAMO EVIDENZIATO UN GRANDE CAPACITÀ DI ADATTAMENTO IN QUESTA FASE MOLTO COMPLESSA

Un algoritmo nella rete

Il mondo bancario e finanziario utilizza sempre più l’intelligenza artificiale

Negli ultimi tempi si è sentito sempre di più parlare di intelligenza artificiale (la cosiddetta IA), ovvero l’abilità di una macchina di

mostrare capacità umane come il ragionamento, la pianificazione e la creatività. Tra supporter e detrattori, questa nuova tecnologia è stata ben presto inserita in numerosi settori, e non ci è voluto molto prima che

arrivasse anche all’interno del mondo bancario, finanziario e della consulenza. Tra chi per il momento non ne vuole sentire parlare e chi invece ci sta ancora lavorando, per cercare di capire come sfruttarla al

30 | COVER FINANZA / 3 BLUERATING n giugno 2023

meglio, qualche banca o rete si è lanciata a capofitto in questa nuova avventura, addirittura iniziandoci a pensare già prima che il fattore intelligenza artificiale esplodesse agli onori delle cronache mondiali.

Intesa Sanpaolo e Lisa

È il caso di Intesa Sanpaolo, che ha introdotto Lisa (acronimo di Linguistic Intelligence for Supervisory Awareness), ovvero uno strumento di machine learning che aiuta a leggere e processare rapidamente migliaia di pubblicazioni sulla banking supervision, alimentandosi da fonti selezionate come istituzioni, think tank e società di consulenza. Un progetto che nasce dalla collaborazione con PwC la cui paternità è da attribuirsi a Walter Chiaradonna, executive director group supervisory strategic steering, recentemente premiato all’AI Week di Rimini con il premio John McCarthy “Manager + AI Storie di successo”, un riconoscimento dedicato all’informatico statunitense John McCarthy, vincitore del Premio Turing nel 1971 per i suoi contributi nel campo dell’AI e inventore del termine intelligenza artificiale nel 1955. “Il motivo maggiore di orgoglio che ci lega a Lisa è stato quello di aver iniziato a pensarci ben 5 anni fa, nel lontano 2018, quando l’intelligenza artificiale non era ancora patrimonio del grande pubblico”, ha dichiarato Chiaradonna, intervistato in esclusiva da BLUERATING

“Il punto di partenza per il progetto è stato ragionare su qual era, in quel momento, la commodity più preziosa di cui volessi disporre. La risposta è stata immediata, il tempo. Non solo inteso come liberare l’azienda da fattori meno rilevanti, ma anche arrivare a sapere le cose prima, a intuirle, per avere un vantaggio rispetto a quando sarebbero diventate rilevanti. L’urgenza è la causa principale di spese sbagliate: da qui l’ambizione di sviluppare un sistema, utilizzando l’intelligenza artificiale, che ci potesse aiutare in questo”. Lisa utilizza algoritmi Nlp (Natural language processing) per leggere testi a una velocità infinitamente superiore a quella umana, e li analizza per identificare pattern di significati e ricercare correlazioni in modalità oggettiva. Inoltre, ha dimostrato notevoli capacità predittive che possono evidenziare con largo anticipo trend futuri, collegamenti non ovvi fino a pochi anni fa e che oggi vengono dati per scontati, come quelli tra il cambiamento climatico e il rischio di credito. Due eventi, in particolare, hanno contribuito a dare ancora più lustro e visibilità all’importante progetto di Intesa Sanpaolo: la premiazione di Rimini e l’interesse della Banca centrale europea, che a sua volta si è dotata di strumenti di SupTech per velocizzare e rendere più efficace la vigilanza. Ma quali sono gli obiettivi di Lisa? “Il suo scopo è

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L’automazione si fa strada soprattutto per attività standardizzate dentro l’area delle operation, nel customer care o nel monitoraggio e nella gestione del rischio

molto chiaro, ed è quello di portarci previsioni su determinati topic, per esempio come sarà il climate change del 2035, in modo da poter avere un vantaggio competitivo per poterci ragionare e mettere a punto un percorso in modo ordinato” ha spiegato Chiaradonna. “Lisa ha iniziato a darci dei ritorni, creando delle correlazioni dalle numerose fonti che analizza. Il suo scopo è quello di individuare la parolina fuori posto, la voce dissonante, per cercare incoerenze latenti che possono essere sintomatiche di una coerenza non esplicita, ma che domani ci potrebbe essere”. E le tempistiche? “Dall’idea nel 2018, associamo la nascita di Lisa al 2020. Calcolando 5 anni da questa data, vorrei scoprire i temi rilevanti in un arco temporale di 5-10 anni, quindi

dal 2025 al 2030”. Relativamente ai moniti lanciati dagli esperti sui pericoli dell’intelligenza artificiale, a partire dal suo creatore Geoffrey Hinton fino ad arrivare a Bill Gates, anche Chiaradonna ha espresso il suo pensiero: “L’intelligenza artificiale è uno strumento utilissimo, in gran parte ancora da comprendere e che, in generale, può essere di grande aiuto. Ma la corsa al suo utilizzo può portare a una degenerazione etica e sociale inimmaginabile: il monito quindi è quello di usarla salvaguardando i principi morali ed etici che devono guidare qualunque Paese e società”. Per Intesa Sanpaolo l’intelligenza artificiale rappresenta uno degli asset di sviluppo più importanti previsti dal piano di impresa 2022-2025. Il gruppo ha infatti investito ingenti

risorse sulle migliori competenze e tecnologie, con l’obiettivo di rendere più efficienti i processi e sviluppare software per l’IA che spaziano dalla valutazione degli investimenti al miglioramento dei servizi, dall’individuazione di eventuali problematiche all’ausilio nella lettura di migliaia di documenti in tempi rapidissimi. A queste attività si aggiungono quelle dell’Artificial Intelligence Lab di Intesa Sanpaolo Innovation Center, che esplora l’innovazione di frontiera per implementare la trasformazione digitale del gruppo, delle imprese clienti e del Paese, oltre alla collaborazione con centri di ricerca di eccellenza a livello mondiale, come il torinese Centai, di cui Intesa Sanpaolo detiene una partecipazione qualificata, che consente di approfondire le più recenti ricerche sull’AI con l’obiettivo di anticipare i grandi cambiamenti che il suo utilizzo comporterà in più settori.

I progetti di Banca Mediolanum Banca Mediolanum è forse una delle realtà più attive nell’ambito dell’intelligenza artificiale. Il gruppo guidato da Massimo Doris ha infatti sfruttato l’innovazione tecnologica in vari ambiti operativi e di business, realizzando progetti di successo nel contesto del credito, dei fondi, delle operations, nell’identificazione di opportunità commerciali e nella gestione dei rischi. I progetti in corso sono tantissimi e diversi tra loro: si parte con Agile Credit, sviluppato con l’assistenza di Expert.ai, che utilizza tecnologie di comprensione del linguaggio naturale e motori semantici per

32 | COVER FINANZA / 3 BLUERATING n giugno 2023

l’analisi documentale. L’intervento dell’AI ha un’accuratezza del 95%, riducendo i tempi di formazione delle risorse coinvolte e facendo risparmiare migliaia di ore di lavoro. Si passa poi a I-Funds, in collaborazione con Axyon. AI, che applica algoritmi di deep learning con dati Esg per dare delle indicazioni di valore agli operatori che si occupano della gestione di specifici fondi d’investimento. Ciò è di significativo ausilio nella selezione ottimizzata dei titoli e favorisce investimenti sostenibili, integrando l’intelligenza artificiale nel processo. Da segnalare anche MIA, acronimo di “My Intelligent Assistant”, una sperimentazione per la creazione di un nuovo canale di comunicazione, realizzata in collaborazione con NTT Data. Si tratta di un sistema multiconversazionale per consentire ai clienti di interagire direttamente e in modo sicuro con assistenti virtuali, migliorando l’efficienza operativa e riducendo i costi delle transazioni vocali. Il progetto CRM Network applica invece i modelli di machine learning e di teoria dei grafi per anticipare e ridurre le interruzioni dei contratti di protezione, offrendo una soluzione innovativa per migliorare la fidelizzazione dei clienti. CRM Network è l’evoluzione del programma di identificazione delle “personas”, attuato con tecniche di intelligenza artificiale, che consente di clusterizzare i clienti non sotto il profilo meramente socio-demografico ma introducendo componenti comportamentali, per dare il più fine supporto nella definizione della migliore offerta possibile per ogni cliente.

Non solo: Banca Mediolanum ha sviluppato anche un Framework Risk Management basato sull’AI per la gestione del rischio, premiato con il premio Abi per l’Innovazione, che gestisce l’intero ciclo di vita dei modelli di rischio, inclusa la validazione dei dati, la misurazione delle performance e il benchmarking attraverso l’uso di algoritmi. Una delle iniziative più recenti del gruppo è Flowe, un servizio innovativo che usa l’intelligenza artificiale per rispondere alle richieste dei clienti, prevederne il comportamento, fornire suggerimenti di budget e identificare frodi. In questo servizio l’AI viene utilizzata per rispondere automaticamente a oltre il 90% delle

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Un progetto di Mediolanum per il risk management basato sull’AI è stato premiato recentemente dall’Abi

domande dei clienti, offrendo un supporto mirato per massimizzare l’utilizzo dell’app. Inoltre, da tempo Banca Mediolanum ha avviato un processo di hyper-automation, concentrato su AI e Robotic Process Automation (RPA), per migliorare l’efficienza dei processi e ridurre i rischi operativi. Tra i tanti temi affrontati, si sottolineano componenti di processo nelle aree fidi/prestiti, mutui e valutazione del merito creditizio, oltre alla verifica dei disinvestimenti di fondi. Rpa è stata applicata anche nel contesto delle operazioni di verifica rafforzata per l’antiriciclaggio bancario, per migliorare la performance e la contestualizzazione dei controlli massivi.

Il fondo di AllianzGI

Con l’intelligenza artificiale sempre più in via di sviluppo, con potenziali benefici per l’economia, la società e

i singoli individui, Allianz Global Investors ha deciso di creare un fondo ad hoc. Si tratta di Allianz Global Artificial Intelligence, una strategia d’investimento azionaria globale focalizzata sulle tecnologie di intelligenza artificiale, la prima in Europa incentrata su questo megatrend. Il fondo seleziona a livello globale le società che sviluppano l’implementazione dell’intelligenza artificiale in tutte le sue possibili applicazioni: cogliendo il potenziale delle tecnologie, il fondo ne analizza le prospettive, catturandone la crescita dinamica e sostenibile trasversale su tutti i mercati e settori.

In genere vengono selezionate azioni con una capitalizzazione di mercato superiore a 500 milioni di dollari. Per ricercare idee investibili per il fondo, il processo è interativo e continuo, sia per le società partecipate sia per quelle non partecipate. “È importante

ricordare che siamo ancora nelle prime fasi della trasformazione guidata dall’intelligenza artificiale. Mentre i progressi legati ad AlphaGo, ChatGPT e IA generativa sono traguardi importanti che catturano l’attenzione e la curiosità delle persone, le aziende possono sfruttare tutto il potenziale dell’innovazione di queste nuove tecnologie solo dedicando risorse umane, finanziarie e di tempo in un orizzonte di lungo termine”, ha commentato Johannes Jacobi, senior product specialist di AllianzGI. “Il cambiamento in corso sarà massiccio e dirompente, determinato dai progressi e dal dispiegamento dell’intelligenza artificiale. Tutte queste novità determineranno una crescita significativa per le aziende che saranno in grado di trarne vantaggio e guidare le modifiche all’interno dei rispettivi settori”. @bluerating_com

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La presente comunicazione di marketing è pubblicata da MSIM Fund Management (Ireland) Limited. MSIM Fund Management (Ireland) Limited è regolamentata dalla Banca centrale d’Irlanda. MSIM Fund Management (Ireland) Limited è costituita in Irlanda come società privata con numero di registrazione 616661 e ha sede legale presso The Observatory, 7-11 Sir John Rogerson’s Quay, Dublin 2, D02 VC42, Irlanda.

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Intelligenza ed emozioni

Si parla sempre più spesso di ChatGPT, la chatbot sviluppata da OpenAI che simula ed elabora le conversazioni umane, consentendo agli utenti di interagire con i

dispositivi digitali come se stessero comunicando con una persona reale. OpenAI è un’organizzazione senza fini di lucro che ha lo scopo di promuovere e sviluppare un’intelligenza artificiale amichevole in modo che l’umanità

possa trarne beneficio, tra i fondatori c’è Elon Musk Bill Gates, che con Microsoft ha investito ingenti somme su ChatGPT, ha recentemente sottolineato come l’intelligenza artificiale abbia il potenziale di cambiare gli equilibri

BLUERATING n giugno 2023 36 | LEGGI&MERCATI
L’AI potrà essere una valida alleata dei consulenti finanziari ma non sostituirli

dell’attuale mercato tecnologico, stravolgendo organizzazioni come Google e Amazon. Sono in molti a chiedersi se e come tutto questo potrà impattare nel mondo della consulenza finanziaria e in particolare nella relazione tra clienti

e consulenti. Quello che può fare ChatGPT in termini di raccolta e rielaborazione delle informazioni disponibili in rete è umanamente irraggiungibile con un limite, però: questo software non è in grado di ascoltare le persone e cogliere le

loro emozioni. Il professor Carlo

Alberto Carnevale Maffè, in una recente conferenza organizzata da Class Cnbc al Salone del Risparmio e moderata magistralmente da Andrea

BLUERATING n giugno 2023 LEGGI&MERCATI | 37
Un sof tware ha grande capacità di calcolo e di rielaborare le informazioni, ma non sarà mai in grado di ascoltare le persone e di cogliere pienamente i loro sentimenti
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Cabrini e Jole Saggese, ha definito ChatGPT come un “pappagallo stocastico”, ovverossia un mero ripetitore. Alla conferenza erano presenti anche tre importanti esponenti del mondo delle reti, Paola Pietrafesa (Allianz Bank), Demetrio Migliorati (Mediolanum) e Ferruccio Riva (Anasf). La prima buona notizia è che ChatGPT non è riuscita a passare l’esame per la certificazione Efpa, la seconda è che tutti i presenti hanno convenuto sull’opportunità di studiare e conoscere questo nuovo strumento e di non sottovalutarlo.

Le domande giuste Effettivamente, da una ricerca condotta da Finer a maggio emerge come solo il 57% dei consulenti finanziari dichiari di conoscere ChatGPT e tra questi solo il 34% ne ha saputo dare una definizione pienamente corretta. La situazione non migliora se a rispondere sono i clienti dei consulenti finanziari, in questo caso abbiamo il 45% che dichiara di conoscere ChatGPT (percentuale che arriva al 66% degli under 30). È interessante comprendere quali sono le prefigurazioni d’uso di ChatGPT in un contesto, come quello della consulenza finanziaria, dove la capacità di ascolto e la relazione umana rimangono centrali per tutti, inclusi i clienti under 30: il 59% di costoro non rinuncerebbero infatti al supporto di un professionista per affrontare tematiche legate alla gestione del denaro. In un mercato in cui l’ottimizzazione dei tempi e dei costi si farà sempre più sentire ChatGPT, più che un nemico da

contrastare, diventerà un alleato e un assistente da conoscere e usare. La capacità di fare le domande giuste a ChatGPT sarà fondamentale per ottenere contenuti di qualità utili a rendere più efficace la comunicazione e la capacità narrativa dei consulenti finanziari nel dialogo con i loro clienti attuali e potenziali.

Cercasi data scientist Oggi sono ricercatissimi i data scientist in grado di interagire con ChatGPT e di sviluppare strategie per l’utilizzo corretto ed efficace dei suoi risultati. È importante quindi investire nella formazione all’uso di questi strumenti, tenendo presente quanto affermato da Warren Buffett, l’oracolo di Omaha: “L’intelligenza artificiale può fare moltissime cose e come tutte le cose rivoluzionarie cambierà tutto tranne i comportamenti e i pensieri dell’uomo”.

BLUERATING n giugno 2023 38 | LEGGI&MERCATI
@bluerating_com
Nicola Ronchetti founder & ceo di Finer Finance Explorer
Soltanto il 57% dei financial advisor italiani conosce ChatGPT e appena il 34% sa spiegare cos’è in una modalità appropriata

Nuove leve per il Leone

Banca Generali accelera nei reclutamenti e punta sull’inserimento dei giovani

Banca Generali, anche in una fase complessa di mercato come quella attuale, si distingue sempre più come un punto di riferimento per

i professionisti della consulenza finanziaria. La terza private bank italiana negli ultimi anni ha visto crescere la capacità attrattiva nei confronti di diverse generazioni di banker, tanto da arrivare a

40 | RETI MERCATO / 1
di Andrea Barzaghi
BLUERATING n giugno 2023
Marco Bernardi / vice direttore generale di Banca Generali

convogliare presso le sue fila oltre 400 nuovi consulenti a partire dal 2020 salendo a oltre 2.200 come numero complessivo. “Non abbiamo mai puntato sullo sviluppo quantitativo perché per noi vengono prima di qualsiasi target e infatti nell’ultimo triennio abbiamo mantenuto il nostro trend di circa 120-140 professionisti all’anno da selezionare con cura e da far crescere con altrettanto impegno e dedizione”, spiega Marco Bernardi, vice direttore generale di Banca Generali.

Approccio selettivo

L’approccio selettivo prosegue anche in questa prima parte del 2023, sebbene ai profili di elevato standing si stiano sempre più affiancando anche inserimenti di giovani under 40 e giovanissimi da avviare alla professione, per rispondere al duplice obiettivo della crescente domanda di assistenza e consulenza da parte della clientela e dai professionisti che stanno raccogliendo al meglio la sfida dallo sviluppo dei team associati. Nei primi mesi dell’anno sono già 50 i nuovi inseriti con un’età media di tra i 40 e i 42 anni, abbassando ulteriormente la media dei reclutamenti del 2023 che si attestava a 43 anni. “Crediamo nei giovani da formare e accompagnare nella nostra professione. Abbiamo sviluppato un programma ad hoc di formazione, New Generation, con percorsi in aula ed esperienze sul campo lavorando al fianco di private banker ben organizzati che sono di grande aiuto per guidarli nei primi passi. Già lo scorso anno oltre

un terzo dei nostri inserimenti era formato da ragazzi intorno o sotto i 35 anni e la quota di donne tra tutti i reclutati è stata un quarto del totale”, aggiunge il responsabile della rete della banca del Leone. Il rinnovato impegno della banca nell’aprire le porte ai consulenti del domani si è tradotto anche in un evento fisico a Bologna alla fine di maggio che ha riscosso grande successo d’attenzione.

Incontro con l’a.d.

Un centinaio di giovani laureati alle prime esperienze da differenti campi nei servizi finanziari si sono trovati a tu per tu con l’amministratore delegato Gian Maria Mossa e lo stesso Bernardi in un incontro

a porte chiuse dove han potuto toccare con mano non solo la sfera dei servizi e il perimetro di una banca importante di Piazza Affari, ma anche avvicinarsi alle strategie e allo scenario di contesto economicosociale tracciato con l’aiuto di partner d’eccezione come il noto influencer Marco Montemagno che con la banca ha avviato dallo scorso anno un percorso di educazione finanziaria sui suoi canali social e che nell’occasione ha approfondito concetti come il personal branding, la digital reputation, e l’efficacia della comunicazione nella costruzione di quello che è il core-business della consulenza: la relazione di fiducia.

@bluerating_com

RETI MERCATO / 1 | 41 BLUERATING n giugno 2023
Gian Maria Mossa / amministratore delegato di Banca Generali

Bye Bye CheBanca!

Rebranding in vista per l’istituto. Si chiamerà Mediobanca Premier

“Per la prima volta in 70 anni abbiamo il marchio Mediobanca disponibile al pubblico”. Così Alberto Nagel, amministratore delegato del gruppo di Piazzetta Cuccia, ha annunciato alla stampa il rebranding della controllata CheBanca!. L’istituto guidato da Gian Luca Sichel cambierà il proprio nome dal 2024 e si chiamerà Mediobanca Premier, valorizzando così il brand della capogruppo pur conservando una identità giuridica autonoma. L’annuncio è stato dato il 24 maggio scorso durante la presentazione del piano strategico di Mediobanca 2023-2026. Ci sarà un rafforzamento della rete dei consulenti finanziari, con il raggiungimento entro il 2026 di un organico di 1.500 professionisti, di cui 750 saranno classificati come premier. È prevista anche la crescita del portafoglio medio di ogni banker fino a 65-70 milioni, puntando sulla clientela di fascia alta. È previsto anche un aumento della raccolta fino a circa 10 miliardi l’anno. Il piano strategico di Mediobanca, che si intitola “One Brand - One Culture” ha come obiettivo prioritario la leadership nel wealth management, da conquistare grazie a distintività dell’offerta e approccio responsabile al business. Mediobanca conta così di arrivare al 2026 con ricavi in crescita del 6%

a quota 3,8 miliardi. Ma i progressi più importanti sono attesi sul fronte dell’utile per azione (+15%) e soprattutto della remunerazione per gli azionisti, con la previsione di dividendi cumulati per 3,7 miliardi in tre anni, a segnare un incremento del 70%, e l’introduzione di un interim dividend. Le linee

strategiche prevedono un focus sulla crescita dei segmenti a basso assorbimento di capitale e uno sviluppo dei volumi. Nagel ha sottolineato che il piano “intende realizzare una crescita sostanziale delle attività a basso assorbimento di capitale”.

42 | RETI MERCATO / 2 BLUERATING n giugno 2023
@bluerating_com
Ci sarà un rafforzamento della rete dei consulenti, con un organico che raggiungerà i 1.500 professionisti
Alberto Nagel / amministratore delegato di Mediobanca

DALLE NOSTRE RADICI, NASCE VALORE PER IL VOSTRO FUTURO.

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Polizza smart

Novità per le unit linked di Allianz Bank FA

Allianz Bank Financial Advisors ha rafforzato la propria offerta di mercato annunciando un’importante novità all’interno di Challenge Pro e Challenge

Private, i prodotti di investimento assicurativi unit linked di Darta Saving Life Assurance dac (compagnia irlandese controllata interamente dal gruppo Allianz operante sul mercato con il nome Allianz Darta Saving e distribuiti dai financial advisors della banca rete del gruppo Allianz in Italia)

Copertura aggiuntiva

A fine aprile è stato lanciato il servizio Challenge Pro - Smart Protection con una copertura caso morte aggiuntiva che protegge dalla perdita di capitale in caso di premorienza: nel caso in cui l’assicurato venisse a mancare, infatti, è riconosciuto il capitale investito integrando le eventuali perdite subite fino a un massimo di 200mila euro per assicurato.

Unit più forti

“La costante attenzione ai trend di mercato e alle esigenze dei nostri clienti ci ha portato a sviluppare Smart Protection”, ha detto Paola Pietrafesa, a.d. di Allianz Bank FA, “un’altra importante rivoluzione di prodotto che rinforza le unit linked Challenge Pro e Challenge Private”.

@bluerating_com

SENTENZA PERICOLOSA

Recentemente il tribunale di Avellino ha condannato la Consob, in solido con la Banca Popolare di Bari, a risarcire un investitore che aveva sottoscritto azioni della banca, perdendo tutto. La sentenza è ampiamente motivata, ma rinvia per alcuni aspetti alla Ctu. Non è quindi possibile trarre conclusioni definitive. Il ragionamento è abbastanza lineare. La Consob è l’organo di garanzia del mercato e degli investitori, è dotata di importanti e penetranti poteri. Di conseguenza, non essendosi attivata per tempo e non avendo impedito l’evento dannoso, concorre nella colpa della banca per le perdite arrecate agli investitori. Alcuni aspetti della pur motivata sentenza lasciano perplessi. In primo luogo l’assenza di Banca d’Italia. Non è stata nemmeno citata. Forse nella sostanza (se non nella forma) sono sue le eventuali responsabilità. In secondo luogo è messa in discussione la funzione delle autorità di controllo: quanto deve essere sostanziale e penetrante il loro intervento? Se devono assumersi la responsabilità di ogni investimento in perdita, devono essere attivati tali e tanti strumenti di garanzia da bloccare il mercato. Ancora, si può osservare che la vigilanza preventiva non può estendersi oltre determinati limiti. Infine, se si dovesse applicare lo stesso principio ad altre situazioni di banche risolte o in liquidazione, le autorità non potrebbero fare fronte all’ondata di cause e ristori che sarebbero chiamate a sostenere.

tedeschi@alezio.net

44 | RETI MERCATO / 3 BLUERATING n giugno 2023
luci&ombre
Paola Pietrafesa / Allianz Bank FA
È prevista una protezione dalle perdite nell’eventualità di decesso dell’assicurato

New entry in CheBanca!

Crescono i reclutamenti di CheBanca! con tante

new entry: sono Pieralberto Picilli, Rino Benci, Carmelo Giovanni Salamone, Claudio Frigo, Andrea Rossi, Marco Schiavon, Fabio Pozzi, Paolo e Matteo Galardi, Antonella Biancini, Simona

Averna, Paolo Marangini, Marco Nuzzo, Rossella

Colucci, Fabio Milillo, Renzo Piazzesi, Giuseppe

Antonino Vincenzo Filippi.

DI MURO VERSO BPER

contropelo

BTP IN CERCA DI SOTTOSCRITTORI

Tris di FinecoBank

Tre nuovi ingressi per FinecoBank nel Nord-Est, dove la struttura dell’area manager Ottavio Corali continua a rafforzarsi. A Verona Marco Mascellani (Ex Credem) e Stefano Bergamini (ex Banca Mediolanum) sono entrati nel team del group manager Ivan Bridi. Nel bresciano, invece, alla squadra del group manager Luca Tomasoni si è unito un altro professionista di grande esperienza, Armando Barbieri, che da 15 anni lavorava in Intesa Sanpaolo.

Come risulta dalle anticipazioni raccolte da Bluerating.com, il sito web della nostra testata, c’è una importante fuoriuscita dal gruppo Fideuram ISPB Dario Di Muro, già direttore generale di IWBank e dallo scorso gennaio 2023 responsabile reclutamento reti della divisione private banking del gruppo Intesa Sanpaolo, lascia la carica per assumere la responsabilità dello sviluppo della rete dei consulenti finanziari di Bper. Di Muro, laureato in economia e commercio alla La Sapienza di Roma, in passato ha anche occupato il ruolo di direttore commerciale e poi di ceo di Finanza & Futuro oltre ad aver diretto e sviluppato con successo la rete dei consulenti finanziari della stessa IWBank.

Colpo grosso di IW PI

Grande colpo per IW Private Investments

Il gruppo ha infatti dato il benvenuto a Giovanni Simi, professionista della consulenza finanziaria da 40 anni e punto di riferimento per numerose famiglie del mondo imprenditoriale e professionale. Dal 2010 in Credem, Simi è entrato a far parte del team di Lucca a diretto riporto dell’area manager Angelo Russo.

Tradizionalmente il Mef si distingue nel mondo del debito pubblico per la varietà dell’offerta di strumenti finanziari. Mi riferisco ai Btp tradizionali, ai Btp€ i e BtpItalia, ai Btp Futura, ai Btp Valore e ai Btp Green. È una scelta interessante che testimonia una notevole capacità di ingegneria finanziaria, pur dovendo sottolineare che resta assolutamente preponderante la quota dei Btp a tasso fisso (intorno al 75%) all’interno della quale è peraltro disponibile una vasta scelta di scadenze. Possiamo immaginare qualche difficoltà per il risparmiatore retail che agisca individualmente nel comprendere con rapidità le scelte migliori di fronte ai rapidi cambiamenti di scenario. Per i gestori istituzionali e professionali è invece una stimolante scelta competitiva nel conseguimento del miglior rendimento per sé e per i propri clienti. Ne emerge una posizione di rilievo dell’emittente Italia nel sollecitare la sottoscrizione e la negoziazione di tali strumenti. Resterà da valutare nel prossimo futuro la liquidabilità degli strumenti con minori volumi di stock al variare delle condizioni, ma le prossime emissioni potrebbero riequilibrare nel tempo l’asimmetricità dell’offerta. Ulteriore fattore decisivo sarà la ricomposizione della curva dei rendimenti, attualmente non lineare e spostata verso il breve termine. Resta l’interesse nell’approfondire il tema con le necessarie analisi. Una luce interessante nella difficile gestione del debito pubblico.

santorsola@uniparthenope.it

46 | VALZER POLTRONE
Dario Di Muro
BLUERATING n giugno 2023
Ottavio Corali

Digitali, ma non troppo

Perché il wealthtech faticherà a conquistare gli investitori con grandi patrimoni

Crescerà ancora, conquisterà nuovi clienti ma non sfonderà tra gli investitori più ricchi, classificati come High Net Worth Individual (Hnwi) o Ultra High Net Worth Individual (Uhnwi). Stiamo parlando del wealthtech e della robo advisory, cioè la consulenza finanziaria “robotizzata” in cui il portafoglio del cliente viene costruito attraverso algoritmi senza

la presenza di un professionista in carne e ossa. Molti osservatori hanno previsto in passato una crescita impetuosa per il wealthtech e la robo advisory.

Aspetti critici

Una recente analisi del Boston Consulting Group (Bcg) ha però evidenziato alcuni aspetti critici che frenano la penetrazione di

questi servizi, almeno nelle fasce di clientela più abbienti. In un report dedicato al settore del Fintech e intitolato Reimagining the Future of Finance (reimmaginare il futuro della finanza) gli analisti di Bcg affermano che “il mercato a cui si rivolgono le disruptive wealthtech è limitato”. Questo perché le attività di robo advisory sono adatte principalmente a un mercato di

48 | FINANZA ONLINE BLUERATING n giugno 2023

massa, popolato da investitori con patrimoni di qualche decina di migliaia di dollari o di euro a testa.

Peccato, però, che la maggior parte della ricchezza globale si concentri in mano agli investitori classificati appunto come Hnwi o Uhnwi.

Negli Stati Uniti, per esempio, questa fascia di clientela molto abbiente detiene ben il 90% di tutti i patrimoni ma rappresenta una quota

assai minoritaria di tutte le famiglie residenti. Fatte queste premesse, per Bcg è innegabile che i possessori di grandi patrimoni, avendo esigenze particolarmente complesse, preferiscano il contatto umano con un consulente di fiducia, piuttosto che affidarsi all’automazione basata su algoritmi. Inoltre, sempre considerando l’esempio degli Stati Uniti, gli investitori di fascia alta sono serviti da reti di financial advisor “ben oliate”, che non si limitano soltanto alla gestione del patrimonio finanziario ma offrono spesso soluzioni ad alto valore aggiunto.

B2B vincente

Di conseguenza, secondo il Boston Consulting Group, le maggiori prospettive di crescita nel wealthtech si intravedono per aziende con un modello business to business (B2B), cioè vendono software per la gestione del portafoglio a imprese di investimento, come le reti dei consulenti finanziari.

Il report di Bcg cita nello specifico AdivisorEngine, piattaforma Fintech acquisita nel 2020 da un grande asset manager internazionale come Franklin Templeton, che opera con centinaia di società di consulenza finanziaria negli Usa. Il fondatore e ceo è Rich Cancro che ha oltre 25 anni di esperienza nella creazione di tecnologie per il wealth management. Prima di fondare AdvisorEngine, Cancro è stato infatti managing director in Bank of America Merrill Lynch

In precedenza, ha creato soluzioni tecnologiche per altri big del settore finanziario come J.P. Morgan,

e Bear Stearns. A ben guardare, l’operazione di Franklin Templeton su AdvisorEngine non è la prima di questo genere. Già in passato altri grandi asset manager hanno guardato con interesse a operatori del Fintech che potessero arricchire il loro know how nel mondo del wealthtech. È il caso di Invesco che già nel lontano 2016 acquisì Jemstep, robo advisor a disposizione dei consulenti finanziari, specializzato nella costruzione dei portafogli sia con i fondi comuni che con gli Etf. @bluerating_com

FINANZA ONLINE | 49 BLUERATING n giugno 2023
Rich Cancro / ceo e founder di AdvisorEngine

Le meta-competenze

di Gaetano Megale

La formazione dei professionisti si concentra su tre domini di competenze: cognitiva, funzionale e personale, e ciò rappresenta generalmente l’approccio in Italia per istituzioni, organizzazioni, associazioni e ordini professionali. Così, si trascurano quasi del tutto le meta-competenze. Esse sono abilità di livello superiore che guidano lo sviluppo delle competenze e includono capacità come gestire l’incertezza, monitorare e valutare i propri processi cognitivi, autoregolamentare i propri processi emotivi e sviluppare le intelligenze personali, creative ed emotive. Sono un prerequisito su cui si basano le competenze, senza le quali non possono svilupparsi adeguatamente, così come, per esempio, chi non ha capacità di leggere e scrivere non può frequentare e superare con successo alcun percorso educativo universitario. Un professionista può certo acquisire competenze specifiche, attraverso l’esperienza

o la formazione, ma il loro utilizzo dipende proprio dalle metacompetenze, che sono le uniche per svolgere efficacemente e efficientemente ruoli complessi. Inoltre, un approccio basato solo sulle competenze può essere addirittura dannoso: l’idea che le competenze siano onnicomprensive e contengano tutto quello che c’è da sapere impedisce di considerare che c’è ben altro e oscura qualsiasi approccio alternativo nella ideazione, progettazione e realizzazione di qualsiasi programma di meta-formazione professionale. Oltre a ciò, le metacompetenze sono organizzate e classificate in tassonomie che possono essere valutate anche per la loro importanza e per gli effetti che fanno la differenza. Ma qual è la meta-competenza che in realtà è la differenza che fa la differenza? Un’altra idea che forse sfugge, quasi completamente, è che la più rilevante sia il modello di ragionamento morale... @GaetanoMegale

50 | FORMAZIONE / 1
Ci sono abilità di livello superiore che sono fondamentali per un professionista
BLUERATING n giugno 2023
Gaetano Megale independent ethics advisor
Sono di primaria impor tanza anche il saper gestire le incer tezze e monitorare i propri processi emotivi e cognitivi

È ora di cogliere il potenziale dei trend di domani con il fondo FF - Global Thematic Opportunities

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e con più classi di azioni. Il presente materiale è pubblicato da FIL Luxembourg) S.A., autorizzata e regolamentata dalla CSSF (Commission de Surveillance du Secteur Financier). CL21112103-2205 Capitale a Rischio. Ogni investimento comporta dei rischi e l’investitore può anche non riottenere la somma investita. Prima di prendere qualsiasi decisione di investimento contatta il tuo consulente.

L’unione dei capitali

Per un approfondimento su funzioni, obiettivi e compiti istituzionali del Fecif, Federazione europea dei consulenti e intermediari finanziari, BLUERATING incontra Vania Franceschelli, neoeletta presidente, in rappresentanza di Anasf. Fecif è l’unico organismo europeo che rappresenta sia i consulenti finanziari sia gli intermediari e, fin dalla sua costituzione nel 1999, ha dedicato importanti risorse nella promozione e nel supporto dei rispettivi ruoli in Europa.

Ridurre la complessità

“La Federazione ha da sempre lavorato per rendere la normativa europea meno complessa e più trasparente per tutti gli attori”, spiega Franceschelli, “con l’obiettivo di promuovere una corretta e consapevole gestione del risparmio da parte di consulenti e intermediari, definendo anche la necessaria formazione professionale, le modalità di valutazione delle competenze e le regole essenziali per garantire la tutela degli interessi del settore e della sua immagine presso il pubblico. Negli ultimi due anni ho diretto i lavori del Development Committee di Fecif, una commissione dedicata ai progetti di sviluppo con un focus particolare sulla sostenibilità e sui servizi rivolti ai membri delle singole associazioni nazionali”, racconta Franceschelli.

“Le linee guida della politica del Fecif hanno sempre ribadito l’importanza del ruolo della finanza sostenibile, della Capital Market Union, della necessità di revisionare la Mifid 2 e di implementare un progetto comune per l’educazione finanziaria. È un grande vanto per noi di Anasf poter aiutare la federazione ad avere un dialogo con le autorità europee per realizzare un piano condiviso non solo per l’educazione finanziaria e la sostenibilità dei prodotti finanziari, ma anche per la lotta verso una gender equality”.

È un elemento fondamentale avere un dialogo con le autorità continentali
52 | FORMAZIONE / 2 BLUERATING n giugno 2023
@bluerating_com
L’impegno di Fecif per un progetto europeo di educazione finanziaria
Vania Franceschelli presidente di Fecif

Idrogeno

CPR Invest - Hydrogen, un’opportunità da cogliere per creare valore investendo nell’ecosistema dell’idrogeno:

dà accesso a un mercato innovativo e ad alto potenziale;

si stima che l’idrogeno coprirà circa il 17% dell’intero fabbisogno energetico entro il 2050**;

l’idrogeno potrebbe contribuire a ridurre di un terzo le emissioni di gas serra a livello globale**.

amundi.it

*Fonte: IPE “Top 500 Asset Managers” pubblicato a giugno 2021, sulla base delle masse in gestione al 31/12/2020. **ETC (Energy Transition Commission), “Making the Hydrogen Economy Possible”, aprile 2021. Questa è una comunicazione di marketing. Si prega di consultare il Prospetto e il KIID prima di prendere una decisione fi nale di investimento. CPR Invest - Hydrogen (di seguito anche “Fondo”) è un Comparto della SICAV CPR Invest, gestito da CPR Asset Management, una società del gruppo Amundi. CPR Asset Management è autorizzata in Francia e regolamentata dall’Autorité des Marchés Financiers (AMF). Il Comparto è autorizzato in Lussemburgo e sottoposto alla vigilanza della Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF). I potenziali investitori devono esaminare se i rischi annessi all’investimento nel Fondo siano appropriati alla loro situazione, e devono altresì accertarsi di aver compreso interamente il presente documento. In caso di dubbi, si raccomanda di consultare un consulente fi nanziario. Il valore dell’investimento potrebbe diminuire o incrementarsi. Il Fondo non o re alcuna garanzia di rendimento. L’investimento comporta dei rischi. I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri e non vi è garanzia di ottenere uguali rendimenti per il futuro. Il presente documento non rappresenta un’o erta a comprare né una sollecitazione a vendere. Esso non è rivolto a nessuna “U.S. Person” come defi nita nel Securities Act del 1933 e nel prospetto. Il KIID, che il proponente l’investimento deve consegnare prima della sottoscrizione, e il Prospetto sono disponibili gratuitamente presso le sedi dei soggetti collocatori nonché sul sito internet www.amundi.it. Una sintesi delle informazioni sui diritti degIi investitori e sui meccanismi di ricorso collettivo è reperibile in lingua inglese al seguente link: https://about.amundi.com. La società di gestione può decidere di ritirare la notifi ca delle disposizioni adottate per la commercializzazione di quote, anche, se del caso, in relazione a categorie di azioni, in uno Stato membro rispetto alle quali aveva precedentemente e ettuato una notifi ca. Aprile 2022. |

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Vincenti sul campo

Battere i propri limiti e difetti, come insegna il grande coach Velasco

54 | FINANZA COMPORTAMENTALE BLUERATING n giugno 2023

Una mentalità vincente è un elemento fondamentale per un leader. Secondo Julio Velasco, il noto allenatore di pallavolo, avere una mentalità vincente in concreto significa che: “Se vogliamo dirigere delle persone dobbiamo essere ottimisti. La mentalità vincente si acquisisce vincendo. Una squadra che perde spesso e che abbia una mentalità vincente, non l’ho mai conosciuta. Le squadre che perdono spesso non hanno una mentalità vincente. Bisogna vincere. La prima cosa che devo fare, è vincere contro i miei limiti e difetti. La prima vittoria è contro i nostri limiti”.

Lavorare su se stessi

Per superare i limiti però, bisogna conoscerli. Quando pensiamo a loro, lo facciamo spesso in termini negativi; in realtà i limiti sono una opportunità per poter lavorare su noi stessi. A tal proposito il padre della psicologia Sigmund Freud afferma: “Sono stato un uomo fortunato, nella vita niente mi è stato facile”.

FINANZA COMPORTAMENTALE | 55 BLUERATING n giugno 2023
continua a pag. 56 >

Chi vuole superare paure e resistenze deve per forza uscire dalla sua zona di comfor t

Il limite se lo accogliamo può diventare un trampolino di lancio tra chi siamo e chi vogliamo diventare. Spesso i limiti non sono reali, ma sono il risultato di semplici percezioni o convinzioni disfunzionali create dalla nostra mente. Il primo passo quindi è prendere consapevolezza di come stiamo funzionando. Davanti a un limite abbiamo due possibilità: affrontarlo o evitarlo. Andy Molinsky, professore alla Brandeis University’s Internacional Business School, spiega che chi vuole vincere paure e resistenze interne deve impegnarsi per uscire dalla propria zona di comfort. Molinsky ci dona tre consigli pratici: essere onesti con noi stessi, acquisire un nuovo comportamento, fare il grande passo. Essere onesti con se stessi è di fondamentale importanza, ci

aiuta a guardare la verità in faccia. Il professore ci invita a fare un inventario delle scuse e degli alibi che tendiamo a utilizzare. Le giustificazioni non sono altro che un modo per evitare di agire. Per uscire da questo loop occorre essere innanzitutto sinceri e onesti con se stessi. Solo una volta che abbiamo identificato il problema e come risolverlo, passeremo all’azione. Dobbiamo fare in modo che il nuovo comportamento diventi un’abitudine.

Controllare la mente

Non è facile uscire dalla zona di comfort, a volte crea disagio farlo. Basta partire facendo il primo passo, per poi fare il grande passo verso la nostra realizzazione. Superare i propri limiti equivale a crescere e, a volte, l’unica barriera che ci impedisce di farlo è dettata da noi stessi. Se non controlliamo la nostra mente, sarà lei a controllare noi. Ogni volta che ci chiudiamo in noi stessi, pensando che esista un solo modo per fare le cose, ci stiamo chiudendo a nuove esperienze. Se hai difficoltà a intraprendere questo viaggio, parti dalle paure, dai limiti che hai già superato, e scrivilo sul tuo diario di bordo; questo esercizio ti ricorderà cosa sei stato capace di affrontare e superare. Porta questo scritto sempre con te e rileggilo nel momento in cui la paura ti impedirà di fare il grande salto. Ricordati, come disse Seneca: “Nessuno è più infelice di colui al quale non è mai accaduto qualche male, perché non ha mai avuto la possibilità di mettersi alla prova”.

@bluerating_com

56 | FINANZA COMPORTAMENTALE BLUERATING n giugno 2023
Maria Grazia Rinaldi head hunter e psicologa iscritta all’Albo Julio Velasco

LOW BARRIER CASH COLLECT SU PANIERI DI AZIONI

Barriere Premio e a MESSAGGIO PUBBLICITARIO

Scadenza pari al 40%

CARATTERISTICHE PRINCIPALI:

Premi mensili potenziali tra lo 0,75% (9,00% p.a.) e il 2,05% (24,60% p.a.) del valore nominale con Effetto Memoria

Barriera Premio e a Scadenza pari al 40% del valore iniziale dei sottostanti

Scadenza a tre anni (14 Novembre 2025)

Rimborso condizionato del capitale a scadenza

Sede di negoziazione: SeDeX (MTF), mercato gestito da Borsa Italiana

I Certificate Low Barrier Cash Collect su panieri di Azioni consentono di ottenere potenziali premi con effetto memoria nelle date di valutazione mensili anche nel caso di andamento negativo delle azioni sottostanti purché la quotazione di tutte le azioni che compongono il paniere sia pari o superiore al livello Barriera Premio (che è pari al 40% del valore iniziale delle azioni sottostanti). Inoltre, a partire dal sesto mese di vita, i Certificate possono scadere anticipatamente qualora nelle date di valutazione mensili tutte le azioni che compongono il paniere quotino a un valore pari o superiore al rispettivo valore iniziale. In questo caso l’investitore riceve, oltre al premio mensile, il Valore Nominale oltre gli eventuali premi non pagati precedentemente (c.d. Effetto Memoria).

se la quotazione di tutte le azioni che compongono il paniere è pari o superiore al livello Barriera a Scadenza, il Certificate rimborsa il Valore Nominale più il premio con Effetto Memoria;

se la quotazione di almeno una delle azioni che compongono il paniere è inferiore al livello Barriera a Scadenza, il Certificate paga un importo commisurato alla performance della peggiore tra le azioni che compongono il paniere (con conseguente perdita, parziale o totale, del capitale investito).

1 Gli importi espressi in percentuale (esempio 0,75%) ovvero espressi in euro (esempio 0,75 €) devono intendersi al lordo delle ritenute fiscali previste per legge

* Il Certificate è dotato di opzione Quanto che lo rende immune dall’oscillazione del cambio tra euro e la valuta del sottostante

Il Certificate è uno strumento finanziario complesso

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Prima di adottare una decisione di investimento, al fine di comprenderne appieno i potenziali rischi e benefici connessi alla decisione di investire nei Certificate , leggere attentamente il Base Prospectus for the issuance of Certificates approvato dall’Autorité des Marchés Financiers (AMF) in data 01/06/2022, come aggiornato da successivi supplementi, la Nota di Sintesi e le Condizioni Definitive (Final Terms) relative ai Certificate e, in particolare, le sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’Emittente e al Garante, all’investimento, ai relativi costi e al trattamento fiscale, nonché il relativo documento contenente le informazioni chiave (KID) ove disponibile. Tale documentazione è disponibile sul sito web investimenti.bnpparibas.it. L’approvazione del Base Prospectus non dovrebbe essere intesa come approvazione dei Certificate . L’investimento nei Certificate comporta il rischio di perdita totale o parziale del capitale inizialmente investito, fermo restando il rischio Emittente e il rischio di assoggettamento del Garante allo strumento del bail-in Ove i Certificate siano venduti prima della scadenza, l’Investitore potrà incorrere anche in perdite in conto capitale. Nel caso in cui i Certificate siano acquistati o venduti nel corso della sua durata, il rendimento potrà variare. Il presente documento costituisce materiale pubblicitario e le informazioni in esso contenute hanno natura generica e scopo meramente promozionale e non sono da intendersi in alcun modo come ricerca, sollecitazione, raccomandazione, offerta al pubblico o consulenza in materia di investimenti. Inoltre, il presente documento non fa parte della documentazione di offerta, né può sostituire la stessa ai fini di una corretta decisione di investimento. Le informazioni e grafici a contenuto finanziario quivi riportati sono meramente indicativi e hanno scopo esclusivamente esemplificativo e non esaustivo. Informazioni aggiornate sulla quotazione dei Certificate sono disponibili sul sito web investimenti.bnpparibas.it.

A scadenza, se il Certificate non è scaduto anticipatamente, sono due gli scenari possibili: Premi mensili potenziali con effetto memoria tra lo 0,75%1 (9,00% p.a.) e il 2,05% (24,60% p.a.) ISIN AZIONI SOTTOSTANTI BARRIERA PREMIO MENSILE NLBNPIT1JU31 Intesa SanPaolo, Unicredit 40% 0,80% (9,60% p.a.) NLBNPIT1JU49 Unicredit, Nexi, Leonardo 40% 1,15% (13,80% p.a.) NLBNPIT1JU56 Eni, Enel, Pirelli 40% 0,75% (9,00% p.a.) NLBNPIT1JU98* Ferrari, Porsche, Tesla 40% 1,20% (14,40% p.a.) NLBNPIT1JUB8* Netflix, Meta, Uber 40% 1,20% (14,40% p.a.) NLBNPIT1JUF9* Plug Power, Sunrun, Veolia 40% 2,05% (24,60% p.a.) NLBNPIT1JUH5* Amazon, Delivery Hero, Uber 40% 1,85% (22,20% p.a.)

Tanti auguri al Carrera

Festeggia 60 anni il celebre orologio di Tag Heuer con l’omaggio di una star

Ha 60 anni ma resta sempre un’icona. Stiamo parlando del Carrera di Tag Heuer, storico orologio che la casa produttrice svizzera ha voluto festeggiare con un cortometraggio.

Protagonista è Ryan Gosling, che di Tag Heuer è ambasciatore ufficiale. Il cortometraggio si intitola “The Chase for the Carrera” ed è prodotto da David Leitch, con la direzione di Nash Edgerton. Cinema

e orologi hanno dato dunque vita a un connubio. “Tag Heuer ha sempre avuto uno stretto legame con Hollywood”, ha detto il ceo della società, Frédéric Arnault, sottolineando che i modelli della

58 | ADVISOR STYLE / 1
BLUERATING n giugno 2023
Ryan Gosling, indossa al polso il Tag Heuer Carrera. Nella pagina accanto due momenti della festa per i 60 anni.

casa svizzera sono stati indossati da leggende del grande schermo.

“Non riesco a pensare a un modo migliore per celebrare i 60 anni del Carrera”, ha aggiunto Arnault, “se non con questa novità mondiale”.

Lanciato per la prima volta nel 1963, l’orologio deve il suo nome alla leggendaria e mitica Carrera Panamericana, una corsa su strada di ben di 3mila km dal nord al sud del Messico. Jack Heuer, pronipote

del fondatore di Tag Heuer, conobbe la corsa quando incontrò i genitori dei due fratelli messicani Pedro e Ricardo Rodríquez che gli raccontarono le storie del percorso.

@bluerating_com

ADVISOR STYLE / 1 | 59 BLUERATING n giugno 2023
Per l’occasione il marchio svizzero ha prodotto un nuovo esemplare indossato da Ryan Gosling in un cortometraggio
TAG HEUER CARRERA CHRONOGRAPH Cronografo automatico, 39 mm, Acciaio 6.500 € TAG HEUER CARRERA CHRONOGRAPH Cronografo automatico, 39 mm, Acciaio 6.500 € TAG HEUER CARRERA CHRONOGRAPH Cronografo automatico, 42 mm, Acciaio 23.000 €
60 | ADVISOR STYLE / 2 BLUERATING n giugno 2023

Sapori nel cuore di Brera

Apertura in centro a Milano di Casa Fiori Chiari, locale del gruppo Triple Sea Food

Un’ambientazione in stile Vecchia

Milano, con pavimenti in marmo, colonne e archi. Si presenta così

Casa Fiori Chiari, un nuovo locale aperto nel capoluogo lombardo, nella zona di Brera dal gruppo di ristorazione Triple Sea Food, nata per iniziativa di Leonardo Maria

Del Vecchio (nella foto), figlio del defunto patron di Luxottica, con i soci Davide Ciancio, Carlo Ziller e Marco Talarico.

Chef partenopei

La cucina di Casa Fiori Chiari

è affidata agli chef napoletani

Massimiliano Marfè e Fabio

Carlone, che hanno creato un menu con alcune sfiziosità. Tra queste c’è la frittatina di pasta alla genovese e le alici di casa, servite con una speciale maionese al prezzemolo e consigliate come antipasto, insieme al magatello di vitello tonnato con salsa classica e polvere di capperi.

Il primo piatto più rappresentativo è però lo spaghetto al pomodoro Casa Fiori Chiari, in cui la qualità degli ingredienti rende speciale una ricetta di per sé molto semplice. Tra i secondi spiccano invece il calamaro ripieno con salsa alla puttanesca e la classica cotoletta alla milanese, richiestissima sia dalla clientela internazionale che dai local. Per non parlare dei piatti di pizza, che i commensali possono condividere

assaggiando più farciture. L’impasto è basso e croccante ed è realizzato partendo dal classico napoletano, reso più leggero grazie all’utilizzo di una bassissima percentuale di lievito di birra, mentre la lievitazione dura un minimo di 52 ore. Per la stagione calda la pizza più richiesta è con crema di zucchine, fiordilatte di Agerola, ricotta, fiori di zucca, olio alla menta e basilico. Più adatta a chi ama i sapori decisi è la Siciliana con crema di datterino arrosto, fiordilatte gentile di Agerola, melanzane, pesto di melanzane e ricotta salata, oppure la pizza con salsiccia di suino nero igp e friggitelli.

Cocktail studiati

Aperto tutti i giorni, Casa Fiori Chiari permette di gustare i cocktail studiati dal bar manager Francesco De Cristoforo, aggiungendo dunque l’aperitivo.

@bluerating_com

ADVISOR STYLE / 2 | 61 BLUERATING n giugno 2023

Influenti e dirompenti

Le personalità che secondo il Time sono stati capaci di imprimere una svolta

Come ogni anno, la rivista Time ha stilato la lista delle Top 100 Most Influential People. Non si tratta di

una vera e propria classifica, ma di un elenco di 100 persone, suddivise in sei gruppi: artisti, icone, pionieri, leader, titani e innovatori. Alcuni nomi sono famosi in tutto il mondo,

altri probabilmente risulteranno sconosciuti ai più. Ci sono artisti, politici, atleti, attivisti locali e chi più ne ha più ne metta. Quello che accomuna i membri della prestigiosa

ARTISTI ARTISTI ICONE ICONE PIONIERI PIONIERI

Professione: attore e regista

Paese: Stati Uniti Età: 36 anni

Professione: attrice Paese: Stati Uniti Età: 61 anni

Professione: cantante e produttrice discografica

Paese: Stati Uniti Età: 27 anni

Il re dei suv è milionario

Il suv più caro al mondo si chiama Karlmann King (nella foto). Con un prezzo che supera il milione di dollari, è uno dei veicoli più insoliti e azzardati che si possano incrociare per strada. “A volte è meglio uscire dagli schemi per poter creare qualcosa di inaspettato”, ha dichiarato Luciano D’Ambrosio, designer della Karlmann King. Una visione eccentrica e distorta del classico suv, dalle forme disordinate e con un fascino sicuramente non adatto a tutti. L’idea è stata sostenuta dalla Vercamodel Saro, azienda che si occupa di design e progettazione di auto.

IN BREVE DAL MONDO 62 | BUSINESS LIFE / 1
BLUERATING n giugno 2023
Michael B. Jordan Jennifer Coolidge Doja Cat

lista è che ognuno di loro, in un modo o nell’altro, ha portato a una svolta: c’è chi ha infranto le regole, chi ha battuto un record, chi ha rotto il silenzio. I parametri utilizzati da

LEADER LEADER

Time per misurare l’influenza sono i più disparati: le menzioni su Google News, i followers su Instagram e Facebook, i record messi a segno dagli sportivi, solo per citarne

dei record

alcuni. Nella lista compaiono anche 16 attivisti per il clima. Per ciascuna delle sei categorie citate, Time ha scelto un protagonista.

@bluerating_com

TITANI TITANI INNOVATORI INNOVATORI

Professione: scrittrice e First Lady ucraina Paese: Ucraina Età: 45 anni

Professione: attrice e regista Paese: Stati Uniti Età: 64 anni

Professione: amministratore delegato Walt Disney Paese: Stati Uniti Età: 72 anni

Brillanti di una principessa

Una collana (nella foto) e un paio di orecchini appartenuti a Lady Diana andranno all’asta a New York a fine giugno. La stima per la preziosa parure, regalata alla principessa da Dodi Al Fayed nell’estate del 1997, varia da 5 a 15 milioni di dollari. In realtà i gioielli, commissionati da Diana in persona al gioielliere della corona, non furono mai pagati dal figlio del miliardario egiziano Mohamed Al-Fayed, che morì insieme a lei nell’incidente nel tunnel dell’Alma, a Parigi. E non furono nemmeno mai indossati insieme dalla principessa, che riuscì a sfoggiare solo la collana.

IN BREVE DAL MONDO BUSINESS LIFE / 1 | 63
BLUERATING n giugno 2023
Ciò che accomuna i membri della prestigiosa lista è che ognuno di loro ha infranto le regole e rotto il silenzio oppure, nel caso degli sportivi, ha battuto
Olena Zelenska Angela Bassett Bob Iger

Paperone va a Oriente

Le città dove è cresciuto di più il numero di ultraricchi. Prima la cinese Hangzhou

Nonostante i timori di recessione e le turbolenze che hanno caratterizzato gli ultimi anni, la ricchezza sta crescendo nel mondo. In alcune zone in modo particolare, come rileva un recente studio di Henley & Partners, società di consulenza sulla migrazione degli investimenti.

Basandosi su dati al 31 dicembre 2022, il report analizza le città in cui il numero di ultra ricchi, inteso come persone con un patrimonio investibile superiore a un milione di dollari, è cresciuto più velocemente nel corso dell’ultimo decennio. Ebbene, a occupare la prima posizione è la cinese Hangzhou, pittoresca destinazione turistica

Crescita della popolazione milionaria tra il 2012 e il 2022

Bellezza vera, sfondi finti

Che cos’hanno in comune Bella Hadid (nella foto) e l’intelligenza artificiale? Entrambi sono protagonisti di un innovativo servizio fotografico, realizzato per una recente copertina di Vogue Italia, in cui la top model posa su background artificiali creati proprio grazie all’AI. Scatti reali su sfondi immaginari, dunque, creati in questo caso dal programma di intelligenza artificiale DALL-E. La sfida, spiega Vogue, è quella di tradurre la visione di un creativo in consigli per la macchina, dando vita a un’affascinante interazione tra creatività umana e immagini artificiali.

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IN BREVE DAL MONDO
BLUERATING n giugno 2023
Hangzhou +105% Austin +102% Shenzen +98%

Nella top ten ci sono altre due metropoli della Repubblica Popolare, tre statunitensi, due indiane, una

degli Emirati Arabi Uniti e una del Vietnam

che ha visto crescere il numero di paperoni residenti del 105% dal 2012 a oggi. Nella particolare top ten ci sono altre due città cinesi e tre statunitensi, mentre due città si trovano in India, una negli Emirati Arabi e una in Vietnam. Nessun nome europeo compare tra le prime dieci, ma il report evidenzia come nel Vecchio Continente le

città che stanno vedendo crescere maggiormente la popolazione milionaria siano Monaco (Montecarlo), Varsavia e Dublino

Le città in cui gli ultraricchi sono calati più velocemente invece sono Mosca (-44%), Johannesburg (-40%) e San Pietroburgo (-38%). Ecco le prime posizioni della graduatoria. @bluerating_com

Crescita della popolazione milionaria tra il 2012 e il 2022

Scottsdale Bengaluru +90% +88% +88%

IN BREVE DAL MONDO

Trentamila euro per un GF

Circa trentamila euro per una puntata. È questa la cifra che, stando alle indiscrezioni di Dagospia, avrebbe incassato Ilary Blasi (nella foto) per condurre l’Isola dei Famosi 2023. Per un totale di dieci puntate, la ex moglie di Francesco Totti dovrebbe dunque guadagnare circa 300mila euro, anche se la diretta interessata non ha mai confermato. Sempre secondo Dagospia, i due opinionisti del programma, Enrico Papi e Vladimir Luxuria, guadagnerebbero invece circa 5/10mila euro a puntata, in linea con i concorrenti in gioco, montepremi escluso.

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BLUERATING n giugno 2023
West Palm Beach

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RITORNO AL FUTURO

Dal 15 al 16 giugno ritorna al Palacongressi di Rimini una nuova edizione di ITForum

Un’occasione di incontro per trader, investitori e semplici appassionati di finanza

@GianluigiRaimon

Due giorni sulla Riviera

L’appuntamento è di quelli da cerchiare in rosso sulla propria agenda: il 15 e 16 giugno al Palacongressi di Rimini (1) si terrà la 29esima edizione di ITForum, l’evento (ormai storico) di riferimento in Italia per il trading e gli investimenti. In particolare la manifestazione sarà questa volta incentrata sul leitmotiv “Il trading del futuro - Il futuro del trading”, ovvero capire e imparare a gestire lo scenario in cui i trader e gli investitori dovranno (o per meglio dire, devono) muoversi, sia in termini macroeconomici, fondamentali e tecnici, sia in termini tecnologici per operare al meglio e affrontare preparati i mercati finanziari, oggi sempre più in rapida evoluzione.

Esperti in cattedra

Per iscriversi è semplice: basta andare sul sito web itforum.it, cliccare su iscriviti e compilare il brevissimo form. Come da consolidata abitudine, in cattedra saliranno le più note e riconosciute personalità tra trader, formatori ed esperti del settore che dispenseranno al pubblico, come sempre gratuitamente, suggerimenti su come muoversi nel quadro di

riferimento, spiegando tecniche nuove e quelle “storiche” ma di comprovata efficienza e illustrando il modus operandi che più sa adattarsi al mutevole scenario di riferimento. La didattica, veramente al top in questa edizione, toccherà tutte le le principali asset class, dalle azioni alle obbligazioni alle materie prime senza poi ovviamente trascurare il mercato Forex e le criptovalute. Sarà operativamente declinata in funzione dei principali strumenti finanziari, dai più semplici ai più complessi. In altri termini, sotto i riflettori non si farà solo “picking” su azioni e bond, ma si parlerà anche di come muoversi al meglio tra Etf, certificati, future, opzioni e cfd. Il programma dettagliato, anche se al momento non ancora completo, dei relatori e dei titoli dei loro interventi sono disponibili agli indirizzi web itforum.it/programma-2/ (ricerca

per titolo, data e orario) e itforum. it/speakers/ (ricerca per nome relatore).

Premi al Grand Hotel

Al Grand Hotel di Rimini (2) andranno poi di nuovo in scena, durante la serata di gala del 15 giugno, gli ITForum Awards, che prevedono molteplici categorie e premiazioni pensate e organizzate per premiare i migliori operatori nei diversi comparti dell’ambito trading e investimenti. A metà maggio, erano già oltre quota 2mila gli iscritti a questa edizione di ITForum quindi, per quanti non lo avessero ancora fatto, l’esortazione è quella di farlo al più presto visto il ricco programma in calendario, costruito ad hoc per soddisfare le molteplici esigenze informative e formative di un ampio pubblico.

@bluerating_com

BLUERATING n giugno 2023 68 | EVENTI
Un fitto calendario di seminari e conferenze per la 29esima edizione di ITForum
1 2

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Banca Akros garantisce la negoziabilità dei propri Certificates sull’MTF Cert-X di Euro-TLX. Attraverso la propria attività di specialista Banca Akros fornisce prezzi in via continuativa, consentendo di negoziare i Certificates in modo semplice. Per ricevere ulteriori informazioni riguardo alle caratteristiche e alle modalità di adesione all’offerta e negoziazione degli Akros Certificates, per consultare il materiale informativo e i prospetti, oppure per conoscere le quotazioni puoi visitare il sito www.bancaakros.it/certificates, telefonare al numero verde 800.215.328 o rivolgerti direttamente alla tua banca. prezzi sono disponibili anche sul sito internet di Euro-TLX. Il presente documento costituisce materiale pubblicitario con finalità promozionale, redatto dall’emittente Banca Akros S.p.a. (di seguito “Banca Akros”) allo scopo di fornire alcune informazioni sintetiche sulle caratteristiche dei Certificates e non deve essere inteso come offerta al pubblico o raccomandazione all’investimento.

A tal proposito occorre fare esclusivo riferimento al Prospetto di Base redatto dall’emittente al fine di reperire informazioni complete ed esaustive sull’emittente stesso e sulle caratteristiche dei Certificates. I Certificates sono strumenti complessi il cui valore di mercato dipende dall’andamento dell’attività sottostante e potrebbe divenire anche inferiore al valore nominale. Il pagamento degli importi periodici eventualmente dovuti e dell’importo di liquidazione, da parte dell’emittente, è soggetto al rischio di credito e al rischio di bail-in. Da tutto ciò discende che tale tipologia di investimento presenta profili di rischio che la rendono non adeguata a tutti gli investitori. È pertanto opportuno che il potenziale investitore in Certificates, prima di procedere all’investimento, raccolga tutte le informazioni necessarie ai fini della corretta valutazione dei rischi e conseguente adeguatezza ed appropriatezza al proprio profilo, eventualmente rivolgendosi al proprio intermediario e fornendo nel contempo a quest’ultimo tutte le informazioni che gli saranno richieste in merito a: conoscenza ed esperienza in materia di investimenti, situazione finanziaria, obiettivi di investimento inclusa la tolleranza al rischio. Ciò avrà lo scopo di consentire all’intermediario una valutazione circa l’adeguatezza ed appropriatezza dell’investimento al profilo del singolo investitore. Le decisioni di investimento in Certificates competeranno unicamente all’investitore e le conseguenze di eventuali perdite rivenienti dall’investimento in Certificates ricadranno esclusivamente sull’investitore stesso. I Certificates potranno essere sottoscritti, acquistati o venduti esclusivamente attraverso intermediari autorizzati alla prestazione di servizi di investimento.

BPM, costituiscono operazioni in conflitto d’interesse. Prima dell’adesione leggere attentamente il prospetto di base e il KID (Key Information Document) che sono pubblicati sul sito internet www.bancaakros.it/certificates. Il Prospetto di base è a disposizione anche presso la sede dell’emittente in viale Eginardo, 29 – Milano.
Tali intermediari saranno i soli responsabili della ricezione ed esecuzione degli ordini. L’offerta e la vendita sono soggette a restrizioni in alcuni Stati o per i residenti in alcuni Stati. I Certificates sono emessi da Banca Akros, pertanto le operazioni effettuate da Banca Akros su tali strumenti, così come da altre società appartenenti al Gruppo Bancario Banco
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Formazione dal vivo

ActivTrades porta a Rimini alcuni grandi esperti di operatività sui mercati

ActivTrades, leader nel settore del trading su cfd, è stata fondata nel 2001 e, forte di oltre 20 anni di esperienza, si è affermata come un punto di riferimento nel settore, grazie a un’offerta di soluzioni avanzate e a una vasta gamma di strumenti finanziari. ActivTrades offre infatti oltre 1.500 strumenti distribuiti su sette asset class consentendo ai propri clienti di diversificare il loro portafogli e operare su più mercati. ActivTrades ha inoltre sviluppato una piattaforma di trading proprietaria, denominata ActivTrader, che offre una serie di strumenti avanzati e funzionalità intuitive per i trader di tutti i livelli. Oltre a ciò, mette a disposizione anche le popolari piattaforme MetaTrader 4 e 5, che offrono un’esperienza di trading completa e personalizzabile. Uno dei principali obiettivi della società è poi quella di garantire la sicurezza dei fondi dei clienti. ActivTrades offre infatti la protezione dal saldo negativo che impedisce ai trader di perdere più di quanto abbiano investito. Inoltre, fornisce un’assicurazione integrativa fino a un milione di euro, che supera di gran lunga i requisiti di legge. Al fine di soddisfare le diverse esigenze dei clienti, ActivTrades

mette poi a disposizione diverse soluzioni fiscali, tra cui il sostituto d’imposta, garantendo ai clienti la gestione delle questioni fiscali in modo efficiente e conforme alle leggi vigenti. Grazie a un ufficio fisico a Milano, i clienti possono sempre incontrare il team italiano, il che rappresenta un punto di forza fondamentale in un settore che richiede un forte rapporto di fiducia tra cliente e broker. Allo stand presso ITForum, clienti e non avranno la possibilità di incontrare alcuni dei massimi esperti del settore, tra cui Saverio Berlinzani, Gianluca Defendi, Tony Cioli Puviani, Maurizio Mazziero e Carlo Vallotto. Qui i relatori terranno sessioni di formazione dal vivo su analisi tecnica e fondamentale e mostreranno in diretta le migliori strategie operative sui mercati Forex, azionari e delle materie prime. Un’occasione unica per imparare dai migliori e per acquisire nuove competenze di trading. Inoltre, giovedì 15 giugno, Saverio Berlinzani terrà una diretta in occasione del rilascio dei tassi di interesse della Bce, condividendo le sue analisi riguardo all’impatto del dato sui mercati finanziari.

@bluerating_com

ANALISI TECNICA E FONDAMENTALE SARANNO AL CENTRO DELLE SESSIONI ORGANIZZATE DAL BROKER BLUERATING n giugno 2023 70 | EVENTI
Alex Pusco / founder & ceo di ActivTrades

Un briefing sui mercati

Directa Sim mette in vetrina le sue analisi sui listini e le novità sui prodotti

Vincenzo Tedeschi, amministratore delegato di Directa Sim, spiega di seguito l’attività, il valore aggiunto che il broker pioniere del trading online italiano porterà alla 29esima edizione di ITForum, l’evento clou per il trading e gli investimenti in programma al Palacongressi di Rimini il 15 e 16 giugno.

“Directa è un nome che non necessita di molte presentazioni: è l’azienda che nel 1995 ha inventato il trading online in Italia e ancora oggi, dopo quasi trent’anni, è impegnata per permettere a tutti i clienti privati (e anche alle aziende) di gestire in prima persona i propri risparmi e i propri investimenti servendo tutta la gamma degli investitori, dai trader più attivi e speculativi con strumenti sofisticati, leve, derivati e piattaforme evolute, fino al risparmiatore individuale, autonomo e consapevole che nel suo quotidiano può gestire i risparmi con prodotti più tranquilli come titoli di stato, Etf o azioni. All’ITForum di Rimini anche quest’anno Directa sarà protagonista con una serie di relatori molto noti al nostro stand, dove faremo anche market briefing, la nostra trasmissione quotidiana che ogni mattina va in onda alle 08:45 e poi tante novità sui prodotti

ITFORUM È DA PIÙ DI 20 ANNI LA FIERA DI

e sui nostri servizi, oltre a poter per il pubblico parlare con i nostri operatori, il nostro servizio clienti e, non ultimo, anche in management della Sim”. Perché venire a ITForum?

“ITForum”, conclude Tedeschi, “è da più di venti anni la fiera di

riferimento per nostro settore. E lì ogni investitore può trovare tutte le ultime novità dei broker e delle banche che offrono servizi online e relatori di fama internazionale e tutte le novità del settore”.

@bluerating_com

BLUERATING n giugno 2023 72 | EVENTI
RIFERIMENTO PER IL NOSTRO SETTORE, CON RELATORI DI FAMA INTERNAZIONALE
Vincenzo Tedeschi / amministratore delegato di Directa Sim

Specialisti da 50 anni

IG sarà tra i protagonisti di ITForum con un’agenda ricca di partecipanti

Fabio de Cillis, country manager

Italia di IG, illustra di seguito le peculiarità dello storico broker e la didattica che porterà a ITForum

“IG è un broker specializzato nel trading su cfd, opzioni e certificati, che vanta una storia di quasi 50 anni e quest’anno festeggia il suo 15° anniversario in Italia. Chi opera con IG entra in un vero e proprio micro mondo che consente di accedere a migliaia di mercati finanziari e di disporre di una tecnologia ai massimi livelli. Uno degli aspetti più interessanti del modus operandi di IG è che, al contempo, gli utenti sono costantemente accompagnati e supportati nell’attività di trading e di investimento. Nel dettaglio, mi riferisco alla nostra assistenza ai clienti in italiano per qualunque esigenza, all’IG Academy con approfondimenti, corsi, video, ai due live streaming giornalieri sul nostro canale YouTube.

Abbiamo poi ampliato l’offerta dei sottostanti sui certificati Turbo24 con 27 nuovi mercati tra titoli azionari e materie prime. Per ITForum abbiamo preparato un’agenda particolarmente ricca ed estremamente soddisfacente (ne sono certo) per tutti i partecipanti. In particolare abbiamo invitato

alcuni dei trader professionisti più noti a livello italiano, solo per citarne alcuni: Arduino Schenato, Tony Cioli Puviani, Nicola Duranti, Andrea Vaturi, Paolo Serafini. Come sempre quindi proporremo una didattica di qualità con un taglio il più possibile pratico, in modo che chi ascolta possa davvero imparare qualcosa per poi usarlo nel proprio trading. Da sottolineare in aggiunta che avremo l’onore di ospitare un grandissimo trader americano, l’amministratore delegato di Tastylive, Tom Sosnoff, che si collegherà da Chicago per mostrare a tutti i partecipanti la sua operatività. Tom è un pioniere nel settore dei broker online: ex market maker al Cboe, ha costruito una rivoluzionaria piattaforma di trading di opzioni, thinkorswim e ha successivamente fondato Tastylive nel 2011. In entrambe le giornate del 15 e del 16 giugno, last but not the least, sono previsti anche dei momenti più informali durante i quali i trader potranno incontrare i professionisti e conversare con loro. Concludo col dirvi che abbiamo preparato una bella sorpresa per i partecipanti di ITForum. Non vi resta che venire a trovarci!”.

@bluerating_com

BLUERATING n giugno 2023 74 | EVENTI
TRA GLI OSPITI D’ONORE ABBIAMO COINVOLTO UN GRANDISSIMO TRADER COME TOM SOSNOFF CHE MOSTRERÀ LA SUA OPERATIVITÀ COLLEGATO DA CHICAGO
Fabio de Cillis / country manager Italia di IG

GESTORI del MESE

Paolo Paschetta - Pictet Asset Management Alberto Agazzi - Generali Real Estate Sgr

Il mattone resta solido

Sgr risponde alla domande di BLUERATING sulle prospettive dei fondi immobiliari.

Tra rialzo dei tassi di interesse ed elevata inflazione, quali sono le sfide per il settore?

È indubbio che nel corso dell’ultimo anno, dopo il periodo di basso costo del denaro che aveva sostenuto gli investimenti in real estate, abbiamo assistito a un deciso cambio di rotta con un raffreddamento del mercato immobiliare e un rallentamento del volume delle transazioni. Questo sia per la pressione sui prezzi derivante dall’aumento del costo del denaro, sia per l’incertezza macroeconomica che ha portato a un allargamento della forbice domanda, offerta generando un rallentamento delle transazioni. In questo contesto l’inflazione rappresenta invece, alle giuste condizioni (i.e. inquilini solidi e immobili di qualità in location primarie) un elemento positivo, che tuttavia necessità di maggior tempo per manifestare i propri effetti. Siamo molto attenti a monitorare le dinamiche in atto sul mercato del real estate dall’osservatorio della nostra sgr, che gestisce una serie di fondi immobiliari crossborder specializzati per asset class e profilo di rischio, che investono

in immobili caratterizzati da una buona posizione nelle principali città europee. Vediamo che i fondamentali del settore restano positivi con elevati tassi di occupazione e anche crescita dei canoni di locazione. Crediamo quindi che questo sia un momento di profonda trasformazione in cui le sfide non mancano e dove è più che mai necessaria una specifica e consolidata expertise, ma dove possono emergere importanti opportunità di valore per gli investitori in cerca di diversificazione, con un orizzonte d’investimento relativamente lungo.

Quali dinamiche vedete in atto nel mercato dei fondi immobiliari?

Innanzitutto, il settore immobiliare è caratterizzato da diverse asset class, molte delle quali con fondamentali solidi. L’attuale rallentamento del mercato è generato per larga parte da dinamiche esterne quali la crescita dei tassi di interesse. Analizzando per esempio il segmento uffici, nel quale Generali Real Estate è uno dei principali investitori in Europa con diversi fondi dedicati, la domanda di spazi in affitto da parte delle aziende resta alta, soprattutto per spazi di alta qualità, capaci di accogliere le nuove modalità di lavoro e i cambiamenti dovuti allo smart working, in zone ricche di servizi e collegamenti nelle principali città

europee, e performanti in termini di sostenibilità e di consumi energetici. Anzi, nella città di Milano la domanda di qualità supera l’offerta e si assiste quindi ad un aumento dei canoni. Ma continua a restare solido anche il comparto della logistica, in particolare grazie allo sviluppo dell’e-commerce e alle iniziative di re-shoring per accorciare le catene di approvvigionamento europee. Anche il settore residenziale è in trasformazione, sotto il duplice effetto degli aumenti dei tassi di interesse e della potenziale riduzione del reddito disponibile delle famiglie, aumentando la domanda anche per soluzioni residenziali in locazione di alta qualità. C’è però un ulteriore passaggio: un fondo immobiliare investe in un portafoglio di asset che deve continuare a generare valore nel tempo, cioè mantenere la propria attrattività sul mercato grazie ad attività di asset management, e un costante aggiornamento rispetto alle richieste della clientela e i più avanzati profili di sostenibilità e decarbonizzazione.

Quindi la sostenibilità per i fondi immobiliari rappresenta un elemento essenziale?

Per gli operatori che investono nel real estate e gestiscono, tramite fondi, un patrimonio immobiliare, la sostenibilità è da tempo un elemento imprescindibile della catena di creazione del valore, dei piani

BLUERATING n giugno 2023 78 | GESTORE del MESE
Le prospettive dell’immobiliare per Alberto Agazzi, ceo di Generali Real Estate Sgr

Investire e non adeguare il por tafoglio di proprietà ai requisiti normativi Esg compor ta il rischio di subire una perdita di valore nel tempo

d’investimento e di gestione: chi non investe per adeguare costantemente un portafoglio immobiliare ai requisiti normativi e di mercato legati alla sostenibilità rischia infatti di perdere valore nel tempo. Quindi investire nel real estate e gestire un patrimonio immobiliare oggi significa fare i conti con i requisiti sulla sostenibilità sempre più stringenti da parte del regolatore ma soprattutto del mercato, che richiede immobili con elevate credenziali soprattutto dal punto di vista ambientale. Per questo motivo, il patrimonio dei nostri fondi immobiliari deve rispettare standard molto stringenti sui criteri Esg.

@bluerating_com

GESTORE del MESE | 79 BLUERATING n giugno 2023
Alberto Agazzi / ceo e general manager di Generali Real Estate Sgr

Opportunità emergente

Paschetta (Pictet AM): “Condizioni favorevoli per il debito degli emerging market”

“Un ciclo secolare di nuove opportunità per il debito dei mercati emergenti”. È il titolo scelto per una recente analisi a firma di Paolo Paschetta, equity partner, country head per l’Italia di Pictet Asset Management.

Storia affascinante

“Nei mercati emergenti”, scrive Paschetta, “sta prendendo forma un allineamento di pianeti favorevole, che lascia intravedere l’inizio di una storia d’investimento affascinante. Secondo le nostre analisi, ci troviamo agli albori di una traiettoria di crescita destinata a protrarsi a lungo: sostenute da tre variabili chiave (la riapertura della Cina, un dollaro più debole, e fondamentali economici robusti), le obbligazioni sovrane e societarie degli emerging markets potrebbero essere tra le asset class del reddito fisso con la miglior performance dei prossimi cinque anni. Per cogliere a pieno questa opportunità, tuttavia, occorre essere selettivi. Da un certo punto di vista, parlare di paesi emergenti come se si trattasse di un aggregato omogeneo è fuorviante, perché il debito emergente è un’ asset class ampia e diversificata e in questo perimetro esiste un’enorme varietà in termini di livelli di sviluppo economico, politico e sociale. In Pictet Asset Management riteniamo

che per investire con successo nel reddito fisso di questi paesi sia necessario un approccio attivo e orientato alla ricerca, che utilizzi driver di performance diversificati e che integri fattori di sostenibilità”, continua Paschetta.

Sistema di screening

“Il nostro processo di analisi sulla sostenibilità del debito emergente abbraccia sia gli emittenti sovrani o quasi sovrani (con i quali manteniamo un dialogo costruttivo,

con l’obiettivo di promuovere risultati sostenibili nel lungo termine) sia le aziende locali. Adottiamo principi di esclusione basati su attività controverse e violazione di norme internazionali. Si tratta di un processo d’investimento che può contare su un sofisticato sistema di scoring Esg proprietario”, conclude Paschetta, “arricchito da un approfondito lavoro di ricerche e da partnership specializzate”.

@bluerating_com

BLUERATING n giugno 2023 80 | GESTORE del MESE
Paolo Paschetta / equity partner, country head per l’Italia di Pictet Asset Management

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