Notes for Young String Players - Italian Language Version

Page 1

Benedetti Sessions


Con la Benedetti Foundation, creiamo delle esperienze formative attraverso dei grandi eventi musicali, destinati ad insegnanti e giovani, che celebrano la partecipazione alla musica ad ogni livello. La fondazione è un ente di beneficienza interamente finanziato dalle generose donazioni di singole persone, trust, fondazioni e sponsorizzazioni aziendali. Se vuoi fare una donazione per aiutarci a continuare con il nostro lavoro, ti preghiamo di visitare il sito: www.benedettifoundation.org/support o di contattarci all’indirizzo: info@benedettifoundation.org

Grazie per il tuo sostegno! La Benedetti Foundation è una società scozzese con status di ente di beneficienza: Company number: 636675. Charity number: SC049688

WWW.BENEDETTIFOUNDATION.ORG


INDICE

ILLUSTRAZIONI DI MARK BEECH I DIRITTI DELLE FOTO APPARTENGONO AGLI ARTISTI

04 IL BENVENUTO DI NICKY 05 UNA LETTERA DA ELIN MANAHAN THOMAS

17 ESSERE UN “ATLETA MUSICALE” 20 TENUTA DELL A'RCO

23

INTONAZIONE

24

CAMBI DI POSIZIONE

25

UNA PERFORMANCE DISASTROSA

27

UN RACCONTO DAI MIEI VIAGGI

28

RESTA ISPIRATO

29 CONCENTRAZI0NE

WYNTON MARSALIS PAGE 18

30 LA MIA MANO SINISTRA 22 VIBRATO

33

PORTA LE BENEDETTI SESSION A CASA TUA

TRADUZIONE A CURA DI GAIA GHIDINI EMMA ARIZZA

SHEKU KANNEH-MASON PAGE 26

BENEDETTI FOUNDATION 2020


Ciao!

Speriamo che tu ti sia divertito durante i nostri incontri! Questo libro è un piccolo regalo per te, da parte nostra. Speriamo ti piaccia! Qui troverai un mix di 10 super-consigli, un po’ di suggerimenti da parte di tante persone fantastiche, delle piccole pillole di ispirazione e tanti spunti da cui poter imparare. Suonare può essere davvero molto divertente! Ma può anche essere complicato e richiedere un po’ di duro lavoro. Per favore, credimi, le cose che richiedono un po’ di duro lavoro possono portare molta più soddisfazione. In futuro, incontrerai molte cose che: Saranno per te una sfida, ed è per questo che devi costruire la tua resilienza Ti commuoveranno, ed è per questo che devi imparare a comprendere sempre meglio i tuoi sentimenti Ti sorprenderanno, ed è per questo che devi essere versatile e tenere gli occhi aperti La musica può aiutarci in tutte queste cose. Ma per imparare il più possibile, è d’aiuto essere: APERTO - significa che devi essere disposto a provare. Ogni volta che vuoi dire “non posso”, “non ce la farò” o “non voglio”, fermarti e invece prova a dire “posso, ce la farò e voglio”. E PRESENTE - questo significa che senti e vedi veramente tutto quello che sta intorno a te e provi a non preoccuparti troppo per qualcosa che in passato è andato male, o per qualcosa che potrebbe andar male in futuro. Tutti commettiamo errori IN CONTINUAZIONE. E io sono qui per dirti che è OK! Prova solamente a fare del tuo meglio per maturare nelle cose che fai e non sprecare le tue energie preoccupandoti di quello che stai sbagliando. La musica è uno degli aspetti più meravigliosi e belli della vita. Custodiscila e goditela!

Con affetto, Nicky x

4


UNA LETTERA DA

ELIN MANAHAN THOMAS Ai giovani musicisti di tutto il mondo;

Potete ricreare questa magia tutte le

SIETE DEI SUPEREROI! Oh sì, lo siete. E

volte che volete e non ci sarà una volta

sapete qual è il vostro superpotere? Potete

uguale all’altra. Siete come un narratore

fermare il tempo. Lo sapevate? Sapete

con un infinito libro di fiabe. Ricordate

come farlo? Vi ricordate l’ultima volta che è

che la vostra storia è unica. Anche

successo? Ve lo dico io: voi fermate il

quando state imparando un brano che è

tempo quando suonate.

stato suonato centinaia, migliaia di volte prima di voi; quando VOI lo suonate, è

È come una magia. Tutte quelle ore di studio,

vostro.

Donate

al

pubblico

quei momenti passati ad approfondire la

interpretazione

di

quella

tecnica, quei minuti trascorsi affrontando

raccontate la storia come l’avete capita

passaggi complicati, quelle lezioni piene di

voi; invitateci in un mondo tutto vostro,

scale, dinamiche e ripetizioni… si fondono

che avete preparato, studiato, su cui

tutti nello speciale momento in cui state per

avete riflettuto e che ora siete pronti a

suonare il vostro brano. E cosa succede

condividere.

allora?

Catturate

sbagliata, quindi abbiate fiducia in quello

l’attenzione di tutti. Il vostro strumento

che state dicendo e convincete il pubblico

colora l’atmosfera e lo spazio in cui vi

ad ascoltare la vostra versione.

La

stanza

si

ferma.

Non

esiste

la

una

vostra musica;

storia

trovate; il vostro suono evoca immagini e ricordi a tutti coloro che vi ascoltano; la

Usate il vostro potere con cura: potete

vostra

il

far piangere le persone, farle sorridere,

pubblico nemmeno si aspettava. E tutto

magari addirittura strappare una risata e

questo – la quiete, l’attenzione, i colori, le

sicuramente potete travolgerle. Questa è

emozioni – è merito vostro e del vostro

la magia. E questa magia è dentro di voi.

musica

suscita

emozioni

che

fare musica. Siete i supereroi della musica. E vi dirò ancor di più, non c’è Kryptonite che possa fermarvi e non avete bisogno del potere del sole per ricaricarvi; no, avete solo bisogno di voi stessi.

Con affetto,

x Elin 5


WORDSEARCH

Ogni tanto è importante posare il tuo strumento, fare un passo indietro e dedicarti a qualcosa di diverso. Dunque sfida te stesso in questa ricerca delle parole. Le parole possono essere lette dritte, al rovescio, verticalmente e orizzontalmente.

BELA CONDUCTOR BARTOK ELGAR SPARTITO

ARCO MASCAGNI MAESTRO CELLO VIOLIN

M

A

E

S

T

R

O

Y

M

B

A

O

L

L

E

C

N

A

S

V

E

L

G

A

R

I

E

U

O

T

I

T

R

A

P

S

M

B

R

B

A

R

T

O

K

M

A

S

C

A

G

N

I

P

J

L

O

A

R

C

O

V

K

U

E

B

B

N

B

X

L

I

R

O

T

C

U

D

N

O

C 6


ROUTINE GIORNALIERA

RESPIRO

MENTE CALMA E CONCENTRATA

Respirare è una delle cose più importanti e umane che possiamo esercitarci a fare. Vorrei che mi avessero insegnato a concentrarmi sul respiro quando ero più giovane. Prenditi un momento per fare dei respiri profondi, inspirando ed espirando. Quando inspiri, senti la pancia e i polmoni espandersi. Quando espiri, lascia che il tuo corpo diventi il più possibile pesante e ancorato a terra. Affonda nel pavimento o nella sedia, se sei seduto. Prima di iniziare a suonare, prenditi qualche secondo per rimanere calmo e in silenzio con il tuo strumento. Pensa a quello che stai per fare e prova ad approcciarti a questo momento con una mente serena e concentrata. Non stressarti quando studi, prova a farlo con positività e il più seriamente possibile.

08 La musica non esiste senza il suono, dunque, il tempo SUONO

dedicato a migliorarlo, non è mai e poi mai tempo perso. Passa buona parte del tuo studio quotidiano SOLAMENTE pensando e ascoltando il suono. Prova a suonare le corde vuote o delle semplici melodie, nulla di complicato. Cerca di percepire la vibrazione del suono, tentando di renderlo più limpido, più bello, più personale, più sincero e più accogliente.

6Questa parte è la prosecuzione di ciò che abbiamo PESO

detto riguardo alla respirazione. Senti il peso delle braccia e di tutto il tuo corpo. Appoggia e affonda i piedi nel pavimento e molleggia su e giù. Ad ogni respiro senti le braccia pesanti e rilassate.

2 FIDUCIA

Spendi un minuto a pensare di poterti fidare di te stesso, a pensare al fatto che tu e le tue mani siete in grado di capire cosa fare. Non cominciare a studiare con ansia (“non posso farcela” o “non voglio farlo”). Lascia spazio agli errori e alle sperimentazioni. Non cercare ogni volta di fare le cose perfettamente!

7


INTONAZIONE/ ASCOLTO

DOV’È IL TUO CUORE?

REPERTORIO

SEPARA E SEMPLIFICA

ATTEGGIAMENTO TRANQUILLO

Per suonare intonato devi ascoltare molto, molto attentamente. Una delle più importanti lezioni che io abbia mai ricevuto è stata quella di ottenere solo UNA O DUE note incredibilmente intonate, squillanti, brillanti e chiare. Una volta che sai cosa si prova a suonare intonati, vorrai sempre sentire il tuo suono in quel modo e provare la stessa sensazione. Per cui, concentrati sull’intonazione almeno una volta al giorno.

Esprimi quello che provi verso la musica durante lo studio. Chiediti da dove arriva quella musica, qual è il suo senso, cosa sta cercando di dire, cosa provi a proposito e cosa vuoi che le altre persone percepiscano.

Piccolo o grande che sia il repertorio su cui devi lavorare, è meglio decidere in anticipo cosa vuoi ottenere e programmare il tempo che hai a disposizione, così da non dimenticare i passaggi più importanti. Sappi quanto sono lunghi i brani su cui devi esercitarti e prova a suonarli tutti. Se pensi di non riuscire, fai in modo di avere il tempo per studiare i passaggi che trovi più complicati. Separa il ritmo dalle note, la mano sinistra dalla mano destra, la produzione del suono dall’intonazione. Per esempio, esercitarsi sull’intonazione molto lentamente è davvero utile! E lavorare sulla qualità del suono ascoltando solo le corde vuote, senza occuparsi della mano sinistra, lo è altrettanto. Se sai che ti stai esercitando quotidianamente, puoi stare tranquillo e fidarti del risultato che otterrai attraverso la ripetizione. E anche se non riesci, ricordati che non è mai d’aiuto provare a fare qualcosa di complicato sotto stress.

8


SE AVESSI SOLO UN’ORA PER ESERCITARMI…

IO… 9:00 - mi alzerei sentendo i miei piedi sul pavimento e le braccia il più pesanti possibile. 9:02 - senza lo strumento, porterei le mie braccia nella posizione corretta e ricorderei a me stessa che mi posso fidare di loro. 9:05 - prenderei lo strumento, senza arco, lo terrei nel punto in cui la tastiera si collega al corpo dello strumento stesso e disegnerei dei cerchi con il riccio per sentir libera la mia spalla. Successivamente, scivolerei su e giù lungo la tastiera così da non aver paura di superare la quinta posizione. 9:07 - prenderei l’arco e fingerei di suonare nell’aria con la mano destra per qualche secondo, poi… CORDE VUOTE! Questo è il momento in cui pensiamo di… AFFONDARE nella corda SENTIRE la corda e il modo in cui vibra NON PREMERE, ma di lasciarla RISUONARE MUOVERCI RESPIRARE Passa dal forte al piano e dal piano al forte 9:15 - sveglierei la mia mano sinistra. Stendila come se stessi sbadigliando con la mano e poi la rilassala. Allungala ancora…. Allunga, allunga, allunga… come un grande sbadiglio… poi…rilassala! A questo punto muovi le dita il più velocemente e delicatamente possibile, come se fossi Heifetz o Hilary Hahn mentre suonano un passaggio super veloce, come se fosse la cosa più facile del mondo. Le tue dita sono forti, lo sai. Devi solo liberare la loro forza e la loro energia e questo richiede convinzione, concentrazione e rilassamento. Non ce la farai in un secondo, devi esercitarti tutti i giorni! 9:20 - ora combinerei le due cose. E qual è il modo migliore per farlo? Hai indovinato. Schradieck. Sono sufficienti le righe iniziali del primo esercizio. L’importante è COME lo suoni. Fai il tutto con semplicità e pensa… per la mano sinistra…cadi … e rilascia... rimbalza … e resta attivo…alleggerisci quando sollevi il dito e poi fallo cadere a peso morto. Per la mano destra, pensa di tenerla libera, fluida, stabile, rilassata. CONTINUA A RESPIRARE. RESPIRA SEMPRE. 9:30 - a questo punto passerei alle parti complicate di qualunque brano io debba suonare. Le suonerei lentamente e con calma (in teoria! Sto PROVANDO ad essere calma), proverei a pensare con chiarezza e a come risolvere il problema. Perché trovo questi passaggi difficili? Che nuova diteggiatura o arcata posso provare, o potrebbe forse essere il punto dell’arco in cui sto suonando che rende le cose complicate? Tutti i problemi hanno una soluzione. Dedica 10 minuti a trovarla. 9:40 - fai musica, divertiti, magari suona un brano di cui comprendi la forma, la struttura e l’intera storia. 9:55 - nel caso in cui, mentre stavi suonando, tu ti sia irrigidito fisicamente o ti senta sbilanciato, concludi semplicemente ascoltando ancora il tuo suono. Ascolta le care vecchie corde vuote, senti come risuonano e quanto bello può diventare quel suono. FINE

9


SCALES S P I T 0 1 P TO dalla violinista Andrea Gajic, Professoressa al Royal Conservatoire of Scotland

1

Stabilisci sempre gli obiettivi e attieniti alla tua missione

3

Fai attenzione che la distribuzione dell’arco sia uniforme

2 Respira

4

Segui il suono dall’inizio alla fine – cerca sempre di avere un bel suono

5

Inizialmente suona senza vibrato, così da poterti accertare che il suono sia puro e l’intonazione precisa, con cambi di corda fluidi e collegamenti impeccabili tra le arcate in giù e quelle in su

6 7 8

Concentrati affinché i cambi di posizione e di corda siano fluidi Verifica l’intonazione con le corde vuote e diventa consapevole della vibrazione, quel risuonare che percepisci quando il suono è veramente intonato Prova sempre ad includere nel tuo studio gli arpeggi e le doppie corde; sono preziosissimi per lo sviluppo della forma della mano sinistra e per imparare la geografia dello strumento

di “danzare” con le dita della mano sinistra – mantienile morbide, 9 Evita pronte e preparate un po’ del tuo tempo di studio quotidiano sviluppando i diversi 10Trascorri tipi di colpi d’arco e ricordati di usare il metronomo

10


SVILUPPA IL TUO SUONO Jenny Lewisohn dice che devi ricordare queste piccole cose “I nostri strumenti musicali sono (ovviamente) creature molto fragili, dunque, se hai dei dubbi, chiedi al tuo insegnante, ad un musicista più esperto o vai in un negozio di strumenti per farti aiutare con la messa a punto dello strumento. Un buon set-up può fare differenza nella qualità e nella facilità di produzione del suono, quindi vale la pena fare le cose per bene!”

1) Fai molta attenzione al tuo suono – è troppo importante, non cercare di sfuggire! 2) È la cosa più personale del suonare – prenditi il tempo per svilupparlo con pazienza 3) Il suono che produci sul tuo strumento è totalmente tuo 4) Chiediti “Come voglio che sia il mio suono?” e ricorda, il tuo suono sarà sempre il tuo suono e di nessun altro 5) Accetta te stesso, accetta il tuo suono e da qui, sviluppalo e approfondiscilo 6) Quando produci e sviluppi il tuo suono, le cose che devi tenere in considerazione sono: La tenuta dell’arco Il punto di contatto dell’arco – la posizione dell’arco tra il ponticello e la tastiera L’angolazione dell’arco La velocità dell’arco – veloce, lento, controllato La pressione dell’arco – affonda nella corda per un suono pieno oppure sfiorala con leggerezza 7) Il suono non è una cosa puramente fisica; gli aspetti più importanti nel suonare sono il tuo ascolto e le tue intenzioni 8) Le tue orecchie sono uno strumento potente, ti guideranno

Sperimenta con il tuo suono 9) Sperimenta gli opposti, pochissima e moltissima pressione. Senti la vibrazione dello strumento e ascolta attentamente quando stai sperimentando 10) Studia cercando gli opposti del tuo strumento e poi la via di mezzo. La “via di mezzo” è il luogo più risuonante, bello, accogliente e felice per il tuo suono. È dove probabilmente suonerai la maggior parte delle volte. Devi conoscere quali sono gli estremi del tuo strumento per poterti posizionare nel mezzo e creare il suono più bello e proiettato possibile

Ricorda: il tuo suono dovrebbe essere unico, e piacevole (in modo che non ti stanchi!) Cerca su YouTube: “With Nicky” – “Developing your sound”

11


RISCALDAMENTO

I L G I S N O SUPER-C

PHOTO: SISTEMA SCOTLAND

È molto importante essere sicuro che il tuo corpo sia pronto a suonare. Gli strumenti che suoniamo possono essere davvero complicati e possono far sì che il nostro corpo assuma posizioni che non sono completamente naturali. Dunque dobbiamo prendercene cura! RISCALDAMENTO PER GIOVANI MUSICISTI (ma potete farlo anche voi grandi!). Questi esercizi di riscaldamento sono un regalo da parte dei nostri amici di Sistema Scotland. Puoi scoprire qualcosa in più di Sistema Scotland al sito: www.makeabignoise.org.uk Muovi le dita velocemente Ruota i polsi Solleva i gomiti (e lasciali cadere) Solleva e fai cadere le spalle Scuoti le spalle Molleggia sulle ginocchia Collo nobile (dritto e rilassato) Cavallo (muovi la testa su e giù come fanno i cavalli) Ondeggia con i fianchi Hula hoop Muovi e solleva le dita dei piedi Stai in punta dei piedi e poi sui talloni Cerca su YouTube: ‘With Nicky’ link: Back to Basics (Warm Ups) 12


RISCALDAMENTO

I L G I S N O SUPER C

Photo: Daniel Cavazos

PER MUSICISTI UN POCHINO PIÙ GRANDI Questi esercizi di riscaldamento sono un regalo di Elena Urioste. Elena è una violinista concertista e la co-fondatrice di Intermission, un progetto che unisce musica, movimento e mindfulness. Puoi scoprire qualcosa di più su Elena e su Intermission su Instagram @intermissionsessions oppure scaricando l’App di Intermission (è totalmente gratuita!). Comincia la giornata facendo ruotare i polsi delicatamente, prima in una direzione e poi nell’altra Scuoti i polsi prima come se stessi salutando, poi come se stessi dicendo “vieni qui” e poi “abbassati” Allunga gli avambracci – stendi un braccio mantenendo una leggera curva nel gomito e usa l’altra mano per allungare leggermente il pollice, ognuna delle altre dita e poi tutta la mano. Si tratta di sentire la lunghezza, non la profondità, dunque fai attenzione agli allungamenti Sciogli le nocche muovendo un po’ le dita Dei colpetti con le dita sono ottimi per scardarle Stendi le braccia di lato e fai delle circonduzioni Varia l’ampiezza, la velocità e la direzione, sentendo le scapole scendere lungo la schiena anziché alzarle verso le orecchie Mettendo alternativamente un gomito sopra l'altro, abbraccia te stesso e dai dei colpetti con le dita sulla spalla opposta alla mano Ruota le spalle su, indietro e avanti sentendo le scapole scivolare giù lungo la schiena Rilassa il collo e avvicina, con delicatezza, ciascun orecchio alla sua spalla corrispondente Puoi vedere questo video su YouTube cercando la descrizione “With Nicky”: Back to Basics. 13


LA TENUTA DEL TUO STRUMENTO “Tenere il violino è u na questione di equilibri oe flessibilità. Solo quan do queste du e cose ven gono padronegg iate puoi in iziare ad aggiun gere un po ’ di forza e de lla pressio n e .” YEHUDI M ENUHIN

1

I L G I S N O C SUPER

Parte inferiore del corpo – prova a non bloccare le ginocchia né nella parte posteriore né davanti, mantienile libere e flessibili. Esercitati a spostare il peso del corpo avanti e indietro. Ondeggia le tue spalle, le anche e i piedi e cerca di mantenere il tutto collegato ed allineato.

– le spalle possono diventare 2 Spalle la parte del tuo corpo

strumento è una creatura vivente 3Ilchetuorespira dunque maneggialo con cura, come faresti con un animaletto. Gli strumenti ad arco non amano essere strangolati intorno al manico e nemmeno essere accarezzati troppo duramente. Trattalo come se stessi tenendo un gattino o un cucciolo. Ti assicuro che in cambio, lui, suonerà ancora meglio.

4

maggiormente d’aiuto, ma anche quella più fastidiosa. Hai presente quando sei un po’ freddo, scomodo, nervoso o in tensione? Sai cosa succede alle tue spalle? Si sollevano, si allontanano dal centro del corpo e arrivano sempre più vicine alle orecchie. Bene, sono decisamente meno utili se stanno vicino alle orecchie. Per allenare la sensazione della posizione in cui le spalle dovrebbero stare, prova a sollevarle e lasciarle cadere e poi nuovamente a sollevarle verso le orecchie e lasciarle cadere ancora. Prova ad inspirare quando le sollevi e ad espirare quando le lasci andare. Fai dondolare le braccia e a questo punto dovresti sentire le spalle un po’ più connesse al corpo.

Una cosa alla volta - comincia con lo strumento. Prendilo senza l’arco, disegna dei cerchi con il riccio muovendo la spalla sinistra e il braccio sinistro (guarda il video “Back to Basics With Nicky” per capire come fare) e mantieni tutto il più fluido e libero possibile. A questo punto lascialo giù e prendi l’arco sostenendolo con la mano sinistra, se ce ne è bisogno. Non provare a fare troppo e subito. Fai un passo alla volta e concentrati sul trovare una SENSAZIONE DI COMFORT. 14


LA TENUTA DEL TUO STRUMENTO I L G I S N O C Per violoncellisti SUPER Quando possibile, sfrutta la forza di gravità su entrambe le mani e posizionati sullo strumento e con l’arco in un modo che percepisci come naturale Assicurati che il collo sia libero e che le spalle non si sollevino

Per contrabbassisti Dovresti essere in grado di suonare sia stando in piedi che seduto (con la giusta quantità di puntale) Quando le prove sono lunghe è stancante stare in piedi, per cui pensa ad avere uno sgabello regolabile I tuoi occhi dovrebbero essere approssimativamente in linea con la prima posizione Dovresti essere in grado di raggiungere facilmente con l’arco l’area tra la tastiera e il ponticello Se hai difficoltà a raggiungere la parte curva del contrabbasso o ti senti scomodo, forse hai bisogno di regolare lo sgabello o il puntale in modo da cambiare l’angolazione dello strumento. Potresti anche aver bisogno di uno strumento di dimensioni diverse Dovresti avere sempre il controllo del tuo strumento e non viceversa Ricorda che dovresti fare questi aggiustamenti ed esperimenti con il tuo insegnante Consigli per quando si suona seduti: Dovresti riuscire a tenere entrambi i piedi appoggiati al pavimento quando suoni sullo sgabello, ma se ti senti più comodo a sollevare il piede sinistro puoi farlo. Alcune persone usano la barra dello sgabello (o un blocco di spugna per lo yoga) per appoggiare il piede Trova un’angolazione comoda con il tuo contrabbasso. A differenza dal violoncello, dovrebbe inclinarsi leggermente verso il tuo corpo 15


BENESSERE FISICO GENERALE GLI I S N O C R E SUP

1

Rapporto tra Tensione e Rilassamento – prova a creare una piccola tensione non necessaria mentre suoni. Per testare se c’è una rigidità, prova a crearla… e poi lascia andare. È come quando stringi la mano facendo un pugno e poi lasci andare tutte le dita. Prova a sentirlo e a ricordare la bella sensazione di rilassatezza che viene provocata dal lasciare andare la tensione.

2

Continua a respirare – spesso quando prendiamo in mano lo strumento smettiamo di respirare e diventiamo rigidi, molto rigidi. Prova più che puoi a non farlo accadere. Continua a muoverti, a respirare e a sentirti il più possibile ancorato e naturale.

3

Corde vuote – usa la bellezza, la semplicità e la risonanza delle corde vuote per padroneggiare la sensazione di comodità mentre stai suonando. Suona semplicemente le corde vuote, ma prova a fare attenzione ai punti precedenti e a sentire che il tutto comincia a funzionare bene.

4

Metti giù lo strumento, scuoti tutto e ricomincia – non fare le cose troppo a lungo! Il nostro cervello si stanca, dunque è importante prendersi regolarmente delle piccole pause per mantenere il corpo comodo e a proprio agio.

5

Rilassa la faccia e il collo – molti di noi tendono la faccia come matti quando suonano e nemmeno ce ne rendiamo conto. Serriamo la mascella e stringiamo le labbra. Prova a rilassare il viso e mantieni il collo il più morbido possibile.

16


LE PERFORMANCE OTTIMA A UN R PE LI IG NS CO SUPER-

ESSERE UN “ATLETA MUSICALE” DI SARAH UPJOHN. FISIOTERAPISTA

Riscaldarsi prima di accordare Fai qualche esercizio di riscaldamento così da aumentare la circolazione del sangue nei muscoli. Il sangue porta l’ossigeno ai muscoli Mantieniti idratato – bevi tanta acqua Mantieniti in forma – essere fisicamente forti ed in forma riduce il rischio di lesioni

Quando suoni Sii attento e consapevole Sei seduto comodamente? Sei seduto saldamente sulla sedia? Senti il tuo peso scendere sulla sedia? I tuoi piedi sono appoggiati al pavimento? Ritorna in una posizione naturale ogni volta che puoi Lascia andare regolarmente la tensione che hai accumulato nelle spalle, nel busto, nelle braccia, nelle mani e nella mandibola

Dopo aver suonato Fai degli allungamenti – abbandona la posizione che hai quando suoni Sfrutta al meglio le pause – fai una passeggiata, prendi un po’ d’aria, muovi le braccia Ricordati l’importanza dei momenti di pausa – i muscoli ne hanno bisogno per mantenersi forti Ricorda – non ignorare i dolori, chiedi aiuto se hai dolori causati dal suonare Le lesioni causate dal suonare si possono prevenire 17


UNA LETTERA DA

Wynton Marsalis Dalle ninne nanne alle canzoni popolari alle sinfonie dei grandi compositori, la musica ci unisce nel modo più naturale e amichevole che ci sia. È un mondo grande ed immenso che ci ricompensa per la nostra partecipazione. Per esempio, quando ti eserciti, suoni meglio; quando ascolti la tua canzone o il tuo brano preferito, ti senti meglio. Quando provi un pezzo complicato con un’orchestra sperimenti una difficoltà che crea un senso di unità con gli altri. E quando ti esibisci, quell’unità è davvero emozionante e dona ad ognuno di noi un senso speciale di orgoglio e di realizzazione.

(TROMBETTISTA, COMPOSITORE, EDUCATORE, DIRETTORE ARTISTICO E MANAGER, JAZZ AT LINCOLN CENTRE)

“La Musica non è una verifica, una prova o una preoccupazione. Stiamo suonando. E suonare è divertente.” Sai, quando la musica è al meglio di ciò che può essere, può cambiarti la vita. Ma anche quando non lo, è comunque molto divertente. Ricordatene quando ti senti frustrato. La musica non è una verifica, un test o una preoccupazione. Stiamo suonando. E suonare è divertente.

Quando pensiamo a tutto e a tutti coloro che partecipano al nostro far musica; i genitori, gli insegnanti, i direttori d’orchestra, i compositori, a coloro che preparano il palcoscenico, persino il presentatore che dà il benvenuto al nostro pubblico e in più il nervosismo e l’eccitazione che accompagnano il desiderio di impressionare ed infine la gioia di far sì che amici, famigliari e un pubblico di sconosciuti possa sentirsi meglio…esercitarsi è decisamente un piccolissimo sacrificio. Photo: Piper Ferguson

18


Photo: Jazz at Lincoln Centre

IMPROVISAZION CON

WYNTON MARSALIS

Inizialmente improvvisa solo con il suono, l’atmosfera e le sensazioni, senza occuparti dell’armonia o della forma Ascolta “Heebie Jeebies” suonata da Louis Armstrong Gradualmente improvvisa su delle semplici melodie popolari come “Lil Liza Jane” oppure “C Jam Blues” e arricchisci la melodia in stile aggiungendo i suoni, l’atmosfera e le sensazioni su cui hai già lavorato Impara un brano blues con il ritmo shuffle, come “Night Train” Inventa delle melodie non impegnative con questa forma e questo ritmo Sviluppa sempre l’ascolto di accordi e scale, anziché usarle per creare attraverso un metodo che eviti di ascoltare e reagire a quello che senti Non dare più peso a quello che pensi rispetto a quello che senti. L’intelligenza in musica sta nell’ascoltare e la vera sfida è sviluppare fiducia nei confronti di ciò che senti

“NON SCORAGGIARTI. CONTINUA AD ASCOLTARE E LE IDEE ARRIVERANNO A TE…NON PUOI OBBLIGARLE AD ARRIVARE”

19


TENUTA DELL’ARCO

I L G I S N O C SUPER-

1 Mai stringere – tieni l’arco con delicatezza e prova e riprova a rilassare la mano

inizi a stringere troppo, lascia giù l’arco e ricomincia. Ripeti ancora e poi 2 Se ancora questo movimento le onde con la mano! L’abbiamo fatto anche nel nostro workshop. Ti ricordi? 3 Fai Niente paura, se non ti ricordi cerca 'With Nicky' https://www.youtube.com/TheNicolaBenedetti

4 Ricorda, quando fai le onde: rilassa tutto il braccio, dalla spalla fino a giù e parti da movimenti più grandi per poi rimpicciolirli se senti dolore o scomodità, se sembra doloroso o scomodo, è perché LO È! Fermati, rilassati e riparti da capo controlla che fino alla punta delle dita sembri tutto “naturale” tieni l’arco con l’altra mano e non portare la mano verso l’arco, ma falla cadere sopra all’arco stesso la tua flessibilità e forza senza strumento. Prova a dondolare un pochino 5 Testa l’arco (ma con attenzione! Niente archi rotti per favore!) e controlla che le dita

restino tutte curve e sembrino in una posizione naturale. Se non lo sono… hai indovinato… ricomincia. Metti giù l’arco, scuoti la mano, saluta, falla cadere e riprova

tap, tap…Picchietta con un dito per volta in modo da sentire il punto in cui 6 Tap, cade naturalmente sull’arco. Non puoi battere un dito dritto molto facilmente (fai

attenzione al mignolino!), per cui questo esercizio ti aiuterà a controllare la posizione di tutte le parti della tua mano Mignolino! È steso? Se si, proooova a curvarlo e a rilassarlo, in modo da farlo

7appoggiare delicatamente sopra all’arco. Non deve fare nulla di più se non aiutare a tenere l’arco in equilibrio

Che mi dici di lui? È steso o piegato? In tensione o abbastanza rilassato? 8Pollice! Vada per la seconda opzione. Non essere impaziente. Imparerà come fare se tu non stringerai troppo forte

– non trascurare il polso. Se assomiglia troppo al collo di un cigno, 9Polso probabilmente non ti sarà d’aiuto. Ugualmente, se sembra troppo schiacciato e

piegato dalla parte opposta, non è comunque il massimo. Ma non provare a copiare ciecamente qualcun altro – fai le onde, muovi la mano, cerca di capire cosa fa naturalmente la TUA mano se la lasci cadere sull’arco o se la lasci cadere lungo il tuo fianco senza controllarla – qualunque cosa voglia fare naturalmente il tuo polso è quella che funzionerà al meglio e nella maniera più flessibile. Ed è esattamente quello che vogliamo! 20


Lower Strings LA TENUTA DELL’ARCO

URI C S I H C R A PER GLI

SUPER-CONSIGLI PER VIOLONCELLISTI

SUPER-CONSIGLI PER CONTRABBASSISTI

Inizia appoggiando la tua mano destra sul

Esistono due tipi di tenuta dell’arco:

ginocchio. Fai caso a come le dita si

francese e tedesca.

allargano

delicatamente

e

stanno

naturalmente curve Ora

tieni,

con

la

Suggerimenti per la tenuta alla francese: mano

sinistra,

la

bacchetta al centro e posiziona la mano destra sul tuo arco ricercando la stessa sensazione

che

provavi

quando

era

appoggiata al ginocchio Assicurati che il peso del gomito destro affondi

naturalmente

verso

il

basso

attraverso l’avambraccio e la mano. La sinistra dovrebbe far fatica a sostenere il naturale peso della mano e del braccio destro.

Assicurati

che

il

pollice

sia

rivolto

all’indietro e sia curvo con le altre dita rilassate Studia

davanti

allo

controllare

che

costantemente

la

specchio l’arco

giusta

per abbia

angolazione

rispetto al ponticello e sperimenta come devono posizionarsi il polso, il braccio e la spalla per mantenerla dal tallone alla punta Resta rilassato, non stringere l’arco Suggerimenti per la tenuta alla tedesca:

The German bow has a taller frog which means the bow is held from underneath There is more than one type of hold for a German bow hold Keep your wrist nice and flexible and your fingers rounded Pinky goes underneath and supports the bow with thumb on top of the stick

21


VIBRATO

Sicuramente molti di voi che state leggendo avranno già un bellissimo vibrato, ma questi consigli non fanno mai male. Dovremmo tutti quanti ripassare i fondamenti di ogni nostra abilità. Io lo faccio regolarmente. Nicky tua espressività deriva principalmente dal tuo suono e dalla mano destra, per cui non 1 La farti troppa pressione per ottenere un vibrato perfetto. Inoltre, tensione e aspettative troppo alte di solito non aiutano mentre si sta imparando qualcosa di complicato.

consiglia la nostra grande tutor Jenny Lewisohn (violista), prova il “metodo dello 2 Come scarabeo morto”. Prova a vibrare, prima senza strumento, mettendo la mano nella

posizione dello “scarabeo morto” (se preferisci, usa entrambe le mani) e muovila liberamente verso di te e poi allontanala (un po’ come quando fa molto caldo e ti fai aria con le mani, ma mantienile completamente rilassate sennò si perde il senso dell’esercizio).

3 Partendo da questo movimento, applicalo allo strumento (ancora senza arco)

muovendo la mano su e giù lungo il manico, andando anche verso le posizioni super alte! Non esser timido né prudente! Nessuno può sentirti.

4 Per violini e viole, è una buona idea studiare il vibrato il III posizione. Ma, se ancora non suoni in terza posizione, la cosa importante è abbracciare con la mano il punto in cui il manico si collega al corpo dello strumento. Questa è la tua “zona sicura”.

5 Dovresti sentire la tua mano il più possibile comoda e rilassata quando fai questi esercizi. Ciò vale per tutte le articolazioni delle dita. Se sei super rigido, renderai il tutto più complicato.

6 Comincia con dei movimenti ampi, lenti e ondeggianti. Prova ad assicurarti che ogni singolo muscolo della tua mano e del tuo braccio sia rilassato.

7 Dopo un po’ dovresti provare a ridurre l’ampiezza del movimento, ma non avere fretta in questa fase e non aggiungere l’arco troppo presto. In questo momento non importa come suona! Importa solo la sensazione.

8 Il vibrato dovrebbe essere usato per arricchire il suono, non il contrario. Cerca di non renderlo destabilizzante in termini di forma, andamento e qualità del suono.

9 Il tuo vibrato non dovrebbe essere di un solo tipo. Dovrebbe variare in base ai diversi

brani, stati d’animo, stili e volumi. Se provi a bisbigliare è come se stessi urlando? Dici qualcosa in modo amorevole come se lo stessi dicendo da arrabbiato? Ciò che vogliamo è esprimere tutte le possibili emozioni umane. Se sei teso è molto più difficile essere 10 versatile. Sii paziente! Spesso le cose sembra che peggiorino prima di migliorare. Al più succede che migliorano e poi peggiorano, per poi migliorare ancora. Abbraccia la sfida e non pensare ogni volta che sia questione di vita o morte! Consigli extra per i contrabbassisti: Punta ad avere un movimento lento e rilassato delle dita e del pollice quando vibri le note lunghe Prova ad iniziare dal il secondo dito, che è più semplice, poi il primo e 22 successivamente il quarto


INTONAZIONE

I L G I S N O SUPER-C

Abbiamo chiesto ai nostri tutor quali fossero i loro super consigli per esercitarsi e migliorare l’intonazione. Eccoli qua: sembrare ovvio, ma assicurati che il tuo strumento sia 1 Potrebbe perfettamente accordato prima di iniziare ad esercitarti sull’intonazione.

Esistono delle buone app che puoi usare per accordare, in cui puoi vedere il colore o il quadrante in modo tale che tu possa sistemare l’accordatura fino a farla risultare assolutamente corretta. Comincia accordando la tua corda LA a 440 Hz.

stai suonando qualcosa la cui intonazione può essere confrontata con 2 Se la bellissima accordatura delle corde vuote, fallo. Questo funziona anche con gli altri intervalli giusti rispetto alla nota che stai intonando.

3 Prova a sentire le note nella tua testa prima di suonarle. 4 Canta la parte che devi suonare, ti aiuterà ad intonare. Allarga le dita mentre suoni su e giù sulla corda e concentrati sulla

5 posizione della mano sinistra.

a suonare gli esercizi di Schradieck. Quando fai cadere un dito sulla 6 Prova corda, il dito successivo si prepara rimbalzando all’indietro per essere abbastanza in alto da cadere con tutto il suo peso – questo può aiutarti a rendere l’intonazione più sicura, dato che i nostri muscoli memorizzano e ricordano le posizioni delle dita sulla corda.

7 Ricorda che una nota stonata durante un’esibizione non è un disastro! cosa più importante di tutte è: ascolta e correggi! Una mano sinistra 8 La leggera significa che possiamo sistemare la nostra intonazione velocemente e con efficacia – se una nota parte un po’ incerta, non dovrebbe rimanere tale.

a correggere velocemente l’intonazione e in modo che chi ascolta 9 Impara non se ne accorga!

10 Dobbiamo anche insegnare al nostro corpo qual è la posizione corretta per tutte le volte che ci servirà in futuro.

23


CAMBI DI POSIZIONE! Di seguito trovi alcuni consigli per quando insegni i cambi di posizione: Nei cambi di posizione, la preparazione è tutto Gli aspetti fondamentali sono studiare ed imparare a suonare i cambi di posizione con un movimento lento, delicato e leggero - cambi di posizione con lo stesso dito - cambi di posizione tra corde diverse - cambi di posizione con salti di ottava Che sia un cambio con una sostituzione oppure con lo stesso dito, esercitati sempre lentamente e con consapevolezza. Cerca di sentire fisicamente, con tutto te stesso, cosa succede da una posizione all’altra (continuando a lavorare lentamente e in maniera accurata). Questa è un’ottima opportunità per insegnare al tuo corpo la sensazione della distanza tra una posizione e l’altra. Costruisci accuratamente questa sensazione ad ogni ripetizione Un cambio di posizione richiede il tempo necessario per farlo; generalmente hai più tempo di quanto pensi Nella maggior parte dei casi, vorrai alleggerire la mano sinistra durante il cambio (a meno che tu non stia cercando un effetto sdolcinato!). Sii sempre consapevole della pressione delle dita e mantienile leggere e morbide. Pianifica sempre come raggiungere la nota successiva Studia il movimento in base al tipo di cambio che vuoi ottenere per arrivare alla nuova nota, se pulito oppure con un portamento, e in quale arcata vuoi fare il cambio, se in quella della prima nota o di quella nuova Canta la nota nella tua testa prima di fare il cambio di posizione Studia tante, tante, tantissime volte i cambi più complicati in modo da creare confidenza Ulteriori consigli per violoncelli e contrabbassi: Pensa al gomito e rilassa le dita Prova a non stringere il manico, altrimenti il cambio non verrà Violoncelli: quando cambiate posizione con il pollice a capotasto o in posizioni alte, il gomito dovrebbe anticipare la sua nuova posizione più alta Contrabbassi: non fate cambi ascendenti dal 4° dito al 4° dito o discendenti dal 1° dito al 1° dito, altrimenti la vostra mano crollerà 24


“UNA PERFORMANCE DISASTROSA” DI NICOLA BENEDETTI

Era uno dei miei primi viaggi negli Stati Uniti, nel 2007. Mi esibivo in tour a tempo pieno da poco più di un anno ed erano capitati molti momenti in cui facevo o mi accadeva qualcosa “per la prima volta”. Non avevo avuto molti inconvenienti con gli abiti durante le performance, grazie al cielo, ma prima o poi può capitare a tutti. Mi stavo esibendo, con il meraviglioso Julien Quentin, in un programma che includeva Bach, Beethoven, Debussy e Ravel. Il primo brano era l’intera Partita in Re minore, un brano di 45 minuti per violino solo, che Bach iniziò a scrivere nel 1717, lo stesso anno dello Stradivari che suono ora. Il mio vestito aveva un inserto in chiffon nella parte posteriore che, da un po’ di tempo, si stava lentamente - ma costantemente - sfilacciando. Tendo a non pensare troppo, o a non pensar per niente, all’abito che indosso. Per me sono semplicemente abiti da lavoro, anche se sono molto belli! Una volta che acquisto un nuovo abito (un evento raro, che capita solamente per la necessità di sostituire quelli rovinati) poi non ci penso più.

“A QUEL PUNTO SI ERA APERTO UN VERO E PROPRIO BUCO, E QUESTO ERA L’UNICO VESTITO CHE AVEVO CON ME”

Il giorno del concerto, come sempre, abbiamo provato i brani dei compositori menzionati e non ho dato un’occhiata al vestito. 45 minuti prima di salire sul palco l’ho tirato fuori dalla borsa per stirarlo scoprendo che la parte sfilacciata era peggio di quando pensassi. Non avendo un kit da cucito, ho deciso di usare dello scotch biadesivo. Fu un disastro… e più scotch aggiungevo, più la situazione peggiorava! Corsi di sopra chiedendo a chiunque incontrassi se fosse accettabile e tutti erano senza parole, anche se sapevano che non avevo né tempo né alternative. Tornai giù in fretta, con Julien che cercava di aiutarmi (non avrebbe suonato fino a dopo Bach). Continuava a dirmi che sarebbe andato tutto bene. L’ora di inizio del concerto era già arrivata. Era così preoccupato che decise di aiutarmi a salire le scale. Nell’isteria del momento, tra il mio correre in giro e il suo nervosismo, mi venne così vicino, mentre salivamo le scale, che appoggiò il piede sulla parte in chiffon. Si strappò, ma molto male questa volta. A quel punto si era aperto un vero e proprio buco, e questo era l’unico vestito che avevo con me! Chiesi scusa a tutti quanti, tornai dal mio fidato scotch biadesivo e iniziai ad armeggiarci per altri cinque minuti. Vorrei aver fatto una foto, era così ridicolo! Un’enorme palla di scotch accartocciato sul retro del vestito. Dovevo andare sul palco e sperare che nessuno mi vedesse la schiena. Chiusi gli occhi per concentrarmi. Tutti e quattro i movimenti della Partita di Bach passarono prima che io li riaprissi. Quello di cui non mi ero accorta era che – durante l’esibizione - mi ritrovai girata di profilo, mostrando il fianco al pubblico. Quando aprii gli occhi per riaccordare prima di cominciare a suonare la formidabile Ciaccona, vidi un uomo nel pubblico sbirciare più che poteva. Siamo tutti umani, le cose possono andare male, anche quando c’è di mezzo il palcoscenico. 25


UNA LETTERA DA PARTE DI

Sheku KannehMason

VIOLONCELLISTA

Molte persone hanno visto la mia performance alla finale del concorso “BBC Young Musician of the Year” nel 2016, mentre suonavo il Concerto per violoncello n.1 di Shostakovich. Ma quello che in tanti non hanno visto e di cui possono non essere consapevoli, sono la preparazione e il supporto che hanno preceduto quel momento, principalmente grazie al mio meraviglioso Maestro di allora, Ben Davies. Ho cominciato a prendere lezioni con Ben a 10 anni, quando ho iniziato a studiare al Primary Royal Academy of Music, luogo in cui andavo ogni sabato. Ho avuto Ben come insegnante fino ai miei 18 anni, quando ho finito gli studi al Royal Academy Junior Department. Sono stati degli anni fantastici in cui ho imparato tanto su come suonare il violoncello e sulla musica e in cui ho scoperto il musicista che volevo essere. Ben mi ha aiutato a maturare e a passare dall’essere il ragazzo entusiasta che amava il violoncello, al musicista che sono oggi (ovviamente amo ancora il violoncello!). La quantità infinita di idee che aveva, in merito ai brani che suonavo, era una delle cose che mi ha sempre ispirato durante le lezioni settimanali. Mi ha permesso di cercare in profondità nella musica che stavo imparando. Era chiaro che durante la settimana, al di là della lezione che faceva insieme a me, lui pensava a tutto ciò e questa era una cosa molto speciale.

“Il mio Maestro mi ha insegnato a cercare a fondo nella musica” Sebbene lui non sia più il mio insegnante principale, quando è presente ad un concerto ha sempre un quaderno e una penna ed ogni volta mi invia un messaggio con i suoi appunti. È una cosa preziosa. Ciò che ritengo essere davvero importante è la fiducia, costruita nel corso degli anni, che provo nei suoi confronti dal momento che lo vedo non solo come un Maestro, ma anche come un amico. Una delle cose che ricordo maggiormente di quando studiavo con lui è la settimana precedente alla mia performance al concorso della BBC. Fino all’ultimo, prima di salire sul palcoscenico, Ben è stato lì con me, stimolandomi con entusiasmo e nuove idee. Mi incoraggiava continuamente ad approfondire le mie scelte musicali e gli sono davvero grato per questo, perché mi ha reso creativo e mi ha permesso di pensare a quello che voglio comunicare durante una performance, invece di pensare a cosa potrebbe andare storto! Sono davvero fortunato ad aver avuto un insegnante come Ben per così tanti anni. 26


UN RACCONTO DAI MIEI VIAGGI DI NICOLA BENEDETTI

Qualche anno fa presi un aereo da Hannover ad Istanbul. L’emozione era tanta al check-in e al gate della Turkish Airlines. Tante persone in lacrime che partivano e molti anziani che sembravano nervosi a lasciar viaggiare soli i loro figli e le loro figlie. Mi avvertirono che il volo sarebbe stato pieno e dunque dovetti imbarcare entrambe le valige, così finì che avevo in mano più oggetti del solito e questo non andava affatto bene (lasciai il computer al caffè, il telefono alla sicurezza e la mia sciarpa sulla sedia al gate – mi è stato restituito tutto grazie a delle buone anime che mi hanno aiutata, divertite, vedendo la mia disorganizzazione). L’imbarco fu più caotico del solito e con tutti gli oggetti sparsi avevo un disperato bisogno di sedermi. Una volta raggiunta la fila 10, trovai un’anziana e sorridente signora comodamente seduta al mio posto accanto al finestrino (un volo di tre ore e mezza dopo due notti insonni… confidavo in quel posto vicino al finestrino per recuperare un po’ di sonno). Le mostrai il mio biglietto, ma lei continuò a sorridere. Provai a dirle, in un po’ di modi diversi (principalmente gesticolando ed indicando, dato che era diventato chiaro che non parlava inglese e io non parlavo turco), che era seduta al posto sbagliato. Lei semplicemente continuò a sorridere, per cui lasciai perdere e mi sedetti al posto centrale.

Piuttosto in fretta, senza dire una parola, iniziammo a capirci e ad interagire. Le allacciai la cintura, le sistemai l’aria, la aiutai con il suo cardigan e buttai le carte delle sue caramelle. Ebbi l’intuizione che, quando il mio cibo fosse arrivato lei avrebbe voluto “condividerlo” e ne ebbi la certezza quando, avendo avanzato un po’ di cibo, lei iniziò ad indicarlo, a dire qualcosa e, alla fine, a prenderlo. Una volta finito di mangiare, decise che non aveva più voglia di avere il suo tavolino abbassato, così iniziò ad ammassare tutte le sue cose sul mio. Raccolsi tutto, pulii e riposizionai il suo tavolino. Rassegnandomi al fatto che questa signora mi aveva vista come qualcuno che si stava prendendo cura di lei (e che dormire fosse fuori discussione), feci esclusivamente questo per tre ore e mezza. Una volta preso l’autobus dopo il volo, mi raggiunse e si sedette accanto a me. Era forse presuntuosa? O forse supponeva che una persona giovane dovesse aiutarne una più anziana? Non lo so, forse entrambe le cose, ma fui felice di farlo. Dopo tutto, molti di noi hanno bisogno di essere aiutati ad un certo punto e, anche se apparentemente non ne abbiamo bisogno, di sicuro lo accettiamo volentieri. E io…non avrei potuto scrivere questa storia a computer se non fossi stata aiutata all’aeroporto. 27


RESTA ISPIRATO

un passo indietro dalle continue ripetizioni, fermati e dai un’occhiata ai problemi che 1 Fai incontri da un’altra prospettiva! tuo stato mentale è tutto! Tantissime volte nella mia vita mi sono trovata in uno stato 2 Ild’animo decisamente negativo e questo rendeva il tutto peggiore e più complicato. Se ti capita, mettiti a fare qualunque cosa, ma non studiare! Altrimenti rinforzerai solo gli errori. ed esplora un po’ il mondo (per i piccolini, con i genitori per favore!). Tendiamo ad 3 Esci essere fermi fisicamente e con un unico binario mentale. Se potessi tornare indietro nel tempo, mi guarderei di più in giro e studierei UN POCHINO meno. – ascolta altri brani composti dall’autore. Cerca di scoprire qualcosa su di 4 Contestualizza lui o lei, non solo il brano che stai suonando. un occhio a tutto ciò che fanno le altre persone che suonano il tuo stesso strumento. 5 Dai Guardale e impara da loro. Ma per favore, non limitarti a copiare! Bisogna equilibrare ciò che si vede con ciò che si è e con il modo in cui si vuole suonare. i grandi maestri di tutti i tempi del tuo strumento e ascoltali. È incredibile come le 6 Trova nostre orecchie comincino a correggere e migliorare solo ascoltando i grandi musicisti. Ma non cercare la perfezione. Cerca qualcosa di più, qualcosa che ti emozioni! a te stesso di sentire il più profondamente possibile. Questo può essere poco 7 Permetti piacevole alle volte, perché la musica non trasmette solo emozioni positive, ma anche qualche sofferenza. Ma comunque, se vogliamo suonare meglio, è molto importante provare tutto ciò e prenderci confidenza. l’empatia ti aiuterà anche a suonare e a diventare un musicista più sincero e 8 Praticare appassionato. Puoi praticarla in ogni occasione, a casa con i tuoi familiari, a scuola con i tuoi amici, quando ascolti musica o suoni, quando guardi la tv o leggi una storia. quanto più ti è possibile. Non fare solo quello che ti viene detto di fare (ma 9 Sperimenta shhh non dire alla mamma o al tuo insegnante che ti ho detto così!), sperimenta e vedi qual è il modo in cui le cose funzionano meglio.

10 Non cercare sempre disperatamente delle risposte o troppe informazioni per migliorare. Alcune volte potresti aver solo bisogno di rilassarti e lasciare che le cose arrivino a te. Il tuo istinto è intelligente! Fidati di lui.

11 Canta e balla la musica che suoni, il più possibile. Ogni tanto connetterla a qualcosa di naturale ed intuitivo può aiutarti a sentirla e ad interpretarla meglio.

28


CONCENTRAZIONE Dato che vogliamo davveeeeero concentrarci sulla concentrazione…scriveremo questo elenco più corto!

1 Lascia andare la tensione, respira, pensa a lungo termine e rimani calmo. 2 Se c’è qualcosa che devi fare che ti preoccupa, falla per prima! 3 Tieni un foglio e una penna vicino a te (non il cellulare) così se ti viene da

pensare a qualcosa che devi dire a qualcuno o qualcosa che vuoi fare, puoi scriverlo senza farti distrarre dallo studio troppo a lungo.

4 Metti una sveglia così non devi chiederti in continuazione “per quanto tempo ho suonato?”.

5 Metti la sveglia per un tempo che pensi di poter gestire realmente, per evitare

distrazioni o noia. Se pensi che possano essere 20 minuti, benissimo. Fallo. Ma fallo TUTTI I GIORNI!

29


LA MIA MANO SINISTRA

DI NICOLA BENEDETTI

STEPHANIE BENEDETTI PERFORMNG WITH CLEAN BANDIT

Cominciare a suonare uno strumento può essere davvero complicato e non tutti abbiamo un inizio divertente. A volte può accadere di abbandonare molto in fretta! Per me il problema era il fatto di esser mancina. Volevo suonare il violino solamente perché mia sorella maggiore, Stephanie, voleva suonarlo. Conoscete i Clean Bandit? Lei è la bellissima violinista che sa ballare e suonare contemporaneamente! Ad ogni modo, quando andai alla mia prima lezione con Brenda Smith, per cominciare a studiare con il metodo Suzuki, la mia insegnante mi diede il violino. Me lo diede nella mano sinistra ed io cambiai subito impugnandolo con la destra. Lei lo rimise prontamente dalla mano destra alla sinistra. A me sembrava tanto strano tenere il violino così (avevo 4 anni), tanto che, poco dopo, iniziai a sentirmi decisamente turbata. Così, quello che era cominciato come un momento divertente, si trasformò in una cascata di lacrime! Fortunatamente la mia insegnante era la donna più gentile ed incoraggiante del mondo e fu molto paziente con me. E così, dalla seconda lezione in poi, accettai di dover tenere il violino con la mano sinistra e l’arco con la destra. Voi come avete cominciato a suonare? Condividete con noi le vostre storie, o scrivetele nelle pagine in fondo al libro, così da avere dei bei ricordi! 30


UN GIORNO NELLA VITA DI UNA MUSICISTA DELLA LONDON SIMPHONY ORCHESTRA (LSO) – MAXINE KWOK-ADAMS CHE COS’È PIÙ FATICOSO?

Photo: Joseph Branson

QUANTO TEMPO PASSATE A PREPARARE IL PROGRAMMA DI UN CONCERTO? Normalmente cominciamo due giorni prima rispetto alla data del concerto. Non ci sono prove a sezioni, per cui ognuno deve saper suonare la propria parte per tempo. A questo punto della mia carriera sto ripetendo buona parte del repertorio per la quinta, decima o addirittura ventesima volta! TI PIACE ACCOMPAGNARE I CONCERTI? Dipende dal repertorio e sicuramente sono di parte se si tratta di accompagnare concerti per violino! Ma in generale è bello anche scoprire nuovi talenti e, ancora più spesso, chiacchierare con i solisti con cui l’orchestra lavora da anni. SUONATE PROGRAMMI DIFFERENTI NELLO STESSO GIORNO? Spesso passiamo direttamente dalle prove alle sessioni di registrazione; una lunga giornata che richiede resistenza e concentrazione. Possiamo avere una prova seguita da due sessioni di registrazione, il che significa che si lavora dalle 10 del mattino alle 10 di sera. Potrebbe anche capitarti di fare cose strane come registrare un album natalizio a luglio, oppure che al mattino stai provando una sinfonia di Brahms e, due ore dopo, stai accompagnando Jamie Cullum in uno studio di registrazione.

Le prove e le registrazioni sono due cose molto diverse. Durante le prove, generalmente, sei coinvolto in tutto quello che succede e puoi suonare più movimenti. C’è sempre il brusio delle sezioni dell’orchestra che stabiliscono i vari dettagli, come ad esempio le arcate ed oserei dire anche un po’ di chiacchiere! Durante una sessione di registrazione potresti registrare anche solo fino ad un minuto di una scena di un film e poi, per buona parte del tempo, dovresti stare seduto in silenzio, mentre viene organizzato il tutto, per cui può essere una buona idea avere con sé un libro! QUAL È LA TUA STORIA PIÙ DIVERTENTE ALLA LSO? Mi viene in mente la volta in cui, in un concerto durante un tour, ero seduta accanto al nostro co leader Carmine Lauri nel secondo leggio. Lui ruppe una corda e, nel fervore di cambiarla, la tirò senza afferrare il pirolo, il quale volò nella grande composizione floreale presente sul palcoscenico. Tutta la sezione cominciò a ridere quando lui iniziò a cercare tra i fiori il piccolo pirolo. Mi è successa una cosa simile di recente in Cina quando, durante un concerto, mi si è rotta una corda, ma ho deciso che eravamo troppo vicini alla conclusione della sinfonia per disturbare cambiandola. Ho risollevato il mio violino per suonare ma il pirolo, che non era più agganciato alla corda, cadde fuori e rimbalzò rumorosamente sul palco. Dalla mia sezione iniziarono a sentirsi un sacco di risate! Per cui, durante un concerto, non ti devi occupare solo di suonare le note giuste!

31


UN MESSAGGIO DA

Patrick King

TIMPANISTA PRINCIPALE DELLA WELSH NATIONAL OPERA E DIRETTORE DEL PERCUSSION PERFORMANCE, ROYAL WELSH COLLEGE OF MUSIC AND DRAMA

La musica è il nutrimento della vita! Hai un regalo che rimarrà con te per sempre. Goditi il fatto che nessuna esibizione è sempre la stessa e che puoi fare musica ovunque tu sia. Io mai avrei immaginato che avrei fatto questo per vivere, ma ho continuato ad esercitarmi e il mio sogno è diventato realtà. Sfrutta al meglio ogni opportunità, sii come una spugna e assorbi tutto. Qualunque persona è creativa e tu sei così fortunato ad avere uno strumento per permettere alla tua naturale creatività di fiorire. Anche se scegli di non percorrere questa strada a livello lavorativo, queste esperienze ti accompagneranno per tutta la tua esistenza e ti aiuteranno in ogni aspetto dei tuoi studi e della tua vita sociale. Dal trasferire il tuo essere costante nella pratica alla preparazione di un esame, fino al suonare in ensemble che ti aiuta nell’interazione con amici, famigliari ed insegnanti.

“La musica è il nutrimento della vita! Hai un regalo che rimarrà con te per sempre.” I più importanti consigli da parte del mio insegnante sono stati: Studia lentamente. Roma non è stata costruita in un giorno. Usa il metronomo: non puoi credere quanto sia vacillante la tua pulsazione interiore. Lo studio mentale spesso è tanto utile quanto suonare senza pensare. Concentrati sulla musica e visualizza te stesso mentre suoni il brano che stai studiando. Sorridi e goditela. Siamo tutti qui per divertirci!

32


PORTA LE BENEDETTI SESSION A CASA TUA Di seguito potete trovare i nostri consigli, per i giovani partecipanti, su come continuare l'esperienza di questo weekend anche a casa. Naturalmente, per poter realizzare queste idee, avranno bisogno del supporto pratico dei loro insegnanti, della famiglia e degli amici.

STABILISCI DEGLI OBIETTIVI COLLETTIVI SU CUI LAVORARE

Sono sicura che tu non sia l’unica persona che suona uno strumento musicale nella tua scuola, nella tua città, nel tuo paese o nel vicinato o via, vero? Vai e cerca chi sono le altre persone che suonano e stabilite degli obiettivi comuni. Per i piccolini, per esempio, potrebbe essere che, entro il 14 Febbraio (San Valentino), dovete aver imparato un breve brano romantico ciascuno. O magari, entro marzo, dovete aver imparato tutti quanti una nuova scala, oppure dovete aver migliorato il vostro suono.

STATE INSIEME, NON LAVORATE DA SOLI!

Per favore, ti incoraggiamo davvero a fare in modo di suonare insieme ad altre persone. È così difficile e anche poco divertente suonare solamente da soli e magari, ad un certo punto, doversi presentare a fare un esame. No, questo non è fare musica! Stai insieme a più amici possibile e suonate, l’uno per l’altro, i vostri brani. Potresti fare questa cosa: in soggiorno in classe in un centro comunitario a scuola in chiesa A quale altro luogo riesci a pensare? Puoi fare musica in molti posti, basta chiedere ed essere sicuri di non disturbare nessuno! 33


Ma abbiamo bisogno di alcune regole per rendere il tutto più piacevole e divertente! A) Nessuno può rubare la scena agli altri. Consenti a chiunque ne abbia voglia di avere la possibilità di suonare B) Apprezza il talento e le abilità delle altre persone e prova a non essere invidioso se qualcuno sa fare qualcosa meglio di te. Questa è la vita; abbiamo TUTTI dei punti di forza e delle debolezze. Se lo accetti le cose andranno meglio. In questo modo potrai apprezzare il fatto che qualcuno sia in grado di fare qualcosa che tu non sai fare, ed è giusto così! E ti garantisco che c'è qualcosa che sai fare tu che qualcun altro non è in grado di fare. È la ragione per cui la vita è così variopinta, splendida e imprevedibile C) Sii pronto. Queste cose non sono mai e poi mai divertenti se non sei preparato. E cosa serve per essere preparati? Una disciplina quotidiana. Non settimanale, quotidiana D) Sii gentile con gli altri, rimani super positivo e impiega le tue energie nell’organizzazione e nel suonare E) Non aspettarti che qualcun altro faccia tutto il lavoro. Le cose accadono solamente perché NOI le facciamo accadere. Quindi... se c'è bisogno di preparare i leggii, spostare le sedie, stampare o incollare le parti... fallo! Sii partecipe, attivo e d'aiuto" F) Non avere paura di chiedere dei favori. Se conosci qualcuno che conosce qualcuno che suona il pianoforte, chiedi se vi può accompagnare! Non si può mai sapere! UN’ORCHESTRA D’ARCHI NON HA SEMPRE BISOGNO DI UN DIRETTORE Hai bisogno di ritmo, melodia, armonia e accompagnamento. Con queste cose, e con tante persone che conoscono la propria parte del brano, puoi mettere tutto insieme senza un direttore. Non avere paura di provare! Ma, ancora una volta… più sarai preparato, più sarà divertente. Prova a ricordare le cose importanti di cui abbiamo parlato e che sono alla base di ciò che cerchiamo di fare. Non dimenticarle! Ancora più importante, pensa con la tua testa, sii proattivo e ricorda di tener conto delle tue priorità e dei tuoi valori. Suona il repertorio che ti piace, ma anche quello che ti mette alla prova! Lavora sulle tue capacità di organizzazione, cominciando con poco per poi incrementare. Non vedo l’ora di ascoltare ciò che fai e crei! Con affetto,

Nicky x

34


APPUNTI MUSICALI

2345 WICKFORD AVENUE LOWER EAST SIDE, NEW YORK 35


2345 WICKFORD AVENUE LOWER EAST SIDE, NEW YORK 36


SCARABOCCHI MUSICALI

37


“Chiunque abbia competenze musicali ha buon temperamento ed è adatto a qualunque cosa. Dobbiamo insegnare musica nelle scuole” - Martin Luther King “La musica esprime ciò che non può essere detto e su cui è impossibile rimanere in silenzio” - Victor Hugo “La musica non è nelle note, ma nel silenzio tra esse” - Wolfgang Amadeus Mozart “Se i bambini ascoltano musica di buona qualità dal giorno in cui nascono e imparano a suonarla, sviluppano sensibilità, disciplina e perseveranza. Ed otterranno uno splendido cuore” - Shinichi Suzuki “La musica è abbastanza per una vita, ma una vita non è abbastanza per la musica” - Sergei Rachmaninoff “Suonare senza passione è imperdonabile” - Ludwig von Beethoven “Il futuro appartiene ai giovani con un’educazione e l’immaginazione per creare” - Barack Obama “Se vogliamo sperare in una società di persone letterate e acculturate, la musica deve essere parte vitale dell’educazione dei bambini” - Yo-Yo Ma 38


www.benedettifoundation.org


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.