Il Caffè del Nordest - Dicembre 2019

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Anno XX / Dicembre 2019 Poste Italiane Spa / Spedizione in A.P. 70% Periodico di finanza, cultura, societĂ ed informazione della Banca di Credito Cooperativo Pordenonese

Presidente

> Il futuro della nostra Banca comincia da Voi. Direttore Generale

> Bcc Pordenonese una storia ultracentenaria. BCC soci

> La BCE autorizza l’integrazione fra Bcc Pordenonese e Bcc Monastier e del Sile. > Fondazione Bcc Pordenonese. BCC giovani

> Nuova Consulta Giovani Soci. Speciale Giro Rosa Iccrea

> Premio for Woman Energy. > Maniago un territorio da amare e da scoprire. > San Vito al Tagliamento tra storia arte e cultura. BCC informa

> Nuove Aree Self.


editoriale Seguendo le iniziative di BCC Pordenonese anche su Facebook colpisce il modo diretto e spontaneo con cui gli aggiornamenti, sempre tempestivi, permettano di “essere partecipi" dei diversi eventi ed iniziative organizzati dalla Banca. Le notizie vengono pubblicate in diretta supportate da immagini e video in un modo che stimola la curiosità e porta a vivere “dal di dentro” quanto sta accadendo durante una conferenza, un incontro oppure una manifestazione artistica.

> PRESIDENTE / Il futuro della nostra Banca comincia da Voi ..................................................................4 > DIRETTORE GENERALE / Bcc Pordenonese una storia ultracentenaria ..................................5

________BCC soci________

Una modalità coinvolgente che supporta la vita partecipativa dei Soci. Mettendo molti “Mi Piace" alle notizie lette che si susseguono a ritmo incalzante, mi è comparso un riconoscimento interattivo di apprezzamento, in grado di trasmettere indirettamente ai Soci, mentre partecipano alla lettura, la sensazione di essere ascoltati. È un’ulteriore conferma che lo stile, la modalità ed i contenuti che la BCC adotta quando comunica con i suoi Soci e Clienti, esprimono i valori fondamentali del Credito Cooperativo, fra i quali ci sono fiducia, coinvolgimento, presenza territorio e partecipazione attiva di molti, si tratti del Progetto di Fusione con la BCC di Monastier e del Sile o delle diverse iniziative di cui si scrive in questo numero, come le borse di studio per meriti scolastici, lo speciale Giro Rosa con il premio “For Woman Energy", il convegno sulla finanza comportamentale, il progetto di rilancio turistico sostenibile delle nostre montagne, la mostra “Ars in tempore" o il riconoscimento dell’importante servizio svolto dai volontari.

> La BCE autorizza l’integrazione fra BCC Pordenonese e BCC di Monastier e del Sile .........................................6 > Nuova ambulanza alla Croce Rossa Italiana .............8 > BCC Pordenonese e Fondazione consegnano defibrillatore all’arma dei carabinieri ........................9 > Tumore prostata e seno: si può guarire?...................10 > Grazie Volontari ......................................................13 > Amministrazione di Sostegno, l’avanguardia del modello “Pordenonese” ....................................14 > Amiamo viaggiare con voi, gustare storia, arte e vita...............................................................16 > In viaggio con i Soci ................................................18

Marina Stroili

Il Caffè del Nordest Tribunale di Pordenone n. 461 del 23.3.2000 Anno XX Dicembre 2019

Direttore editoriale - Gianfranco Pilosio Direttore responsabile - Marina Stroili

Redazione - Emanuela Loisotto mail - eloisotto@bccpn.it


______BCC giovani______

______BCC informa ______

> Raduno Nazionale dell’Associazione Lagunari Truppe Anfibie ...................................................................58 > Ristorante la Taverna, Nuovo Chef Ivan Bombieri .....60

______BCC sostegno______ > 33 i giovani premiati con le borse di studio durante

> Banca MedioCredito del Friuli Venezia Giulia ............38

un Convegno Spettacolo ........................................20

> Le imprese del Friuli Venezia Giulia

> 9^ forum giovani Soci Bcc: Impact People .............22

Il Sistema Pordenone ...............................................40

> Sulle acque di Caorle ..............................................24

> Satispay: una giornata senza contanti ......................42

> Nuova consulta Giovani Soci ...................................25 > BCC Generation ........................................................26 > ARCA Pramaggiore: 31 anni di volontariato locale .....................................................................62

_____BCC speciale_____

______BCC territorio______

> Se l’azione sociale trova sostegno nel territorio. Progetto Laluna 2.0 ...............................................64

________BCC arte________

> Giro Rosa Iccrea Premio For Women Energy .............28

> Per BCC Pordenonese la Finanza è sostenibile ........44

> Mostra "L'energia delle Donne"...............................29

> La festa del 50° della Parrocchia Don Bosco ............46

> Maniago un territorio da amare e da scoprire ..........30

> Pordenonelegge compie 20 anni ...........................48

> 8^ tappa Giro Rosa Iccrea 2019:

> Il rilancio turistico sostenibile delle nostre montagne

Vittorio Veneto - Maniago .......................................32

è possibile? ............................................................50

> Ars in tempore. Percorso di arte contemporanea

> San Vito al Tagliamento, tra storia, arte e cultura.......34

> Casa del Volontariato: nuova Sala Donazioni ............52

nelle antiche abbazie ............................................66

> 10^ tappa Giro Rosa Iccrea 2019:

> Mostra Mappe di Territori ........................................54

San Vito al Tagliamento - Udine ..............................36

> Judo Libertas Cordenons A.S.D. Tanti modi di dire judo ..56

Segreteria di redazione Ufficio Comunicazione & Mktg BCC Pordenonese tel - 0434-636201

Stampa - www.sincromia.it


Walter Lorenzon / Presidente

Il futuro della nostra Banca comincia da Voi Cari Soci, Gentili Clienti, a distanza di solo un anno dall’Assemblea Straordinaria che ci chiamava ad approvare le modifiche statutarie propedeutiche alla costituzione del nuovo Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea e a soli sei mesi dall’Assemblea che ha rinnovato la fiducia a questo Consiglio di Amministrazione, siamo di nuovo qui, per condividere un’altra tappa fondamentale e strategica per la storia della nostro Istituto. Ce lo siamo detti nel precedente numero de il Caffè del Nordest, una delle sfide era quella di ricercare e affrontare un progetto d’aggregazione che rende questa azienda ancora più efficace ed efficiente nel servizio che è chiamata a svolgere. La scelta di unire le nostre forze con quelle della Banca di Credito Cooperativo di Monastier e del Sile è frutto di questa sfida, di quel saper guardare lontano. E lo faremo, così come anticipato nel Caffè di maggio 2018, con consapevolezza, fiducia, coraggio e speranza ma avendo ben a mente l’obiettivo di crescere nei volumi, diversificare il rischio, distribuire i costi di struttura, rimanendo sempre e comunque Banca del territorio. Con la BCC di Monsile abbiamo studiato a lungo il progetto, lo abbiamo ponderato ed esaminato per definirne attentamente i dettagli economici, operativi e umani che comporta. Da subito la comunione di intenti è stata evidente e, come accade in questi casi, la complessa operazione di aggregazione ha trovato nel cammino solo contributi agevolativi degli attori in scena. La nuova realtà avrà nella sua maggiore dimensione l’unica differenza che vogliamo rimanga agli occhi dei nostri Soci, in quanto lo spirito imprenditoriale e sociale continuerà ad essere lo stesso di sempre, sicuramente più efficiente e con più risorse da destinare al territorio, nel pieno spirito mutualistico che ha caratterizzato i nostri passi da oltre 120 anni. Sono grato della fiducia che avete riposto in me e nel Consiglio di Amministrazione, in queste poche righe desidero ringraziarVi e sono certo che questa capacità di far fronte comune alle sfide che il mercato impone, possa fare davvero la differenza. Permettetemi di dire che la nostra è, e diventerà ancora di più, una grande Banca capace di mantenere testa e cuore ben saldi nel territorio in cui opera. Colgo l’occasione per porgere a Voi Soci e ai Vostri Cari i migliori auguri di liete festività, con la convinzione che sapremo ritrovarci nel nuovo anno, pronti a ripartire con rinnovato entusiasmo.

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Gianfranco Pilosio / Direttore Generale

Bcc Pordenonese una storia ultracentenaria Cari Soci, Gentili Clienti, tra la fine dell‘800 e i primi del ‘900, sulla scorta delle positive esperienze maturate in Germania dalle Cooperative Raiffeisen, anche in Italia, grazie al liberale Wollemborg e allo spirito caritativo della Chiesa Cattolica, iniziarono a prendere vita forme organizzate di solidarietà con lo scopo primario di contrastare il fenomeno dilagante dell’usura ed offrire sostegno ai lavoratori agricoli o a quelli a servizio delle poche famiglie abbienti, costretti a fare i conti, ogni giorno, con la dura realtà per sopravvivere. Ne abbiamo fatta di strada da quel 25 ottobre 1895 ad Azzano Decimo, in cui venti Soci fondatori con in testa don Domenico Fabrici, alla presenza del notaio Giacomo Ceparo, firmarono l'atto costitutivo della Cassa Rurale di Prestiti S. Pietro Apostolo, il cui scopo era il miglioramento morale ed economico dei suoi membri mediante atti commerciali, escluso qualunque fine politico. Abbiamo cambiato nome più volte, nel 1927 abbiamo assunto la denominazione di Cassa Rurale ed Artigiana di Azzano Decimo, invariata fino al 1992, quando con l'aggregazione con la consorella di San Quirino (costituita il 17 giugno 1985 grazie alla determinazione di circa 400 Soci fondatori), siamo diventati Banca di Credito Cooperativo di Azzano Decimo e San Quirino. Nel 1995, anno del centenario di fondazione e dell'aggregazione con la consorella di Pravisdomini (fondata nel 1884, terza cooperativa di credito, in ordine di età, sorta in Italia dopo quella di Loreggia nata nel 1883 e preceduta di pochi mesi da quella di Cambiano di Castelfiorentino) abbiamo assunto l'attuale denominazione di Banca di Credito Cooperativo Pordenonese. Non ci siamo mai fermati. Abbiamo sempre continuato a crescere, in Friuli Venezia Giulia come in Veneto. Ed oggi, dopo il passaggio avvenuto nel dicembre 2016 delle sei filiali della ex BCC del Veneziano alla BCC Pordenonese consentendo alle Comunità di Caorle, Concordia Sagittaria, Eraclea, San Donà di Piave, San Stino di Livenza e Pramaggiore (già sede della omonima Cassa Rurale ed Artigiana costituita nel 1964) di entrare a far parte di questa grande Famiglia, stiamo continuando a crescere. Il progetto di unione fra BCC Pordenonese e BCC di Monastier e del Sile ci permetterà di raggiungere una dimensione tale da collocarci ai primi posti fra le BCC del Nord Est, pur mantenendo la nostra specifica identità di banca con natura mutualistica e locale a fianco dei nostri Soci e Clienti. È con questo auspicio che formulo a Voi Soci e ai Vostri Cari, anche a nome di tutti i collaboratori, i miei sinceri auguri di un sereno Natale e di un prospero Anno nuovo.

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bcc soci

La BCE autorizza l’integrazione fra BCC Pordenonese e BCC di Monastier e del Sile Con l’aggregazione nascerà una realtà ancor più solida, efficiente e competitiva, con oltre 17 mila soci e 74 mila clienti È ufficialmente stato comunicato ai vertici dei due istituti dalla Banca Centrale Europea il via libera al progetto di aggregazione che, attraverso il successivo e insindacabile voto favorevole dei soci di entrambi gli istituti di credito previsto nelle assemblee straordinarie del 17 e del 18 dicembre, vedrà sorgere dal 2020 una nuova BCC con 58 filiali dislocate su un territorio di 93 Comuni, una compagine sociale di circa 17.200 soci e 74.300 clienti che ogni giorno potranno contare sull’impegno e sull’esperienza di 407 dipendenti. Le due Banche di Credito Cooperativo appartengono al Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, Gruppo nato il 4 marzo scorso e che

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oggi riunisce 140 BCC, dislocate su 1.700 Comuni in tutto il territorio italiano. Un progetto di unione paritetico tra le due realtà bancarie che, attraverso l’incremento dimensionale acquisito, permetterà di portare a fattor comune le eccellenze di entrambi gli istituti, creando maggiori sinergie ed economie di scala e di scopo, ampliando così la rete commerciale e di servizi in aree attrattive non ancora presidiate, riuscendo a confermare in toto i piani di rafforzamento ed espansione previsti da entrambe le banche. Tutto ciò mantenendo invariata l’identità territoriale e quello spirito mutualistico e di cooperazione che da sempre contraddistingue l’azione delle BCC come promotrici di sviluppo e di valore per i propri soci, mettendo loro a disposizione una Banca più efficiente ed efficace, con più alti standard di sicurezza alle migliori condizioni possibili.


La nuova Banca potrà contare su indicatori dimensionali legati a impieghi e raccolta di assoluto rilievo, un attivo creditizio complessivo di oltre 2,5 miliardi di euro - che la assesterà al terzo posto fra le realtà del credito cooperativo operanti fra Veneto e Friuli Venezia Giulia - e rafforzati e performanti indici patrimoniali, di solidità e redditività. L’organizzazione aziendale sarà sicuramente resa più efficiente, senza effettuare però alcuna variazione sugli attuali livelli occupazionali propri dei due istituti e confermando numero delle 58 filiali operative nelle province di Pordenone, Treviso e Venezia, promuovendo anche la cooperazione fra Veneto e Friuli Venezia Giulia con l’apertura di 4 sportelli entro il 2022 in territori non ancora presidiati.

che grazie alle sinergie, all’espansione del presidio territoriale e alle maggiori economie di scala, il margine di intermediazione al 2021 cresca del 5% e i costi operativi si riducano del 6,3%, permettendoci così di acquisire ulteriore solidità e spazio di manovra all’interno del contesto competitivo e regolamentare in cui si trovano a operare oggi le BCC.”

Una volta ratificato dalle rispettive assemblee, il nuovo istituto si chiamerà “BCC Pordenonese e Monsile”, avrà sede legale ad Azzano Decimo e sede amministrativa a Monastier di Treviso e il nuovo Consiglio di Amministrazione rifletterà una composizione pressoché paritaria, con BCC di Monastier e del Sile che esprimerà il nome del Presidente e di 6 membri del Consiglio d’Amministrazione, e BCC Pordenonese che indicherà il Direttore Generale e 7 componenti del CdA e la vicepresidenza.

“Crediamo totalmente nell’opportunità di questa aggregazione – è il commento del Presidente di Banca di Monastier e del Sile Antonio Zamberlan - che ci permetterà di conseguire obiettivi di efficientamento, rafforzamento dei margini da servizi e mantenimento di una positiva qualità degli attivi creditizi, creando una solida, sostenibile e adeguata generazione di valore per i soci e per i territori di riferimento. E proprio sulle necessità di territori e soci manterremo l’attenzione focale, conservando totalmente le nostre peculiarità di banca cooperativa, diventando insieme a BCC Pordenonese anche un modello cooperativo attrattivo, non solo per i motivi etico-solidaristici che ci contraddistinguono, ma per la qualità dell’offerta bancaria da proporre ai nostri soci attuali e a quelli che vorranno aderire in futuro al nostro modello di banca”.

“I processi aggregativi sono all’ordine del giorno per decine di BCC in tutta Italia ormai – ha dichiarato il Presidente di BCC Pordenonese Walter Lorenzon – e la strada che abbiamo scelto noi per difendere gli interessi e incrementare al massimo i benefici per i soci della futura Banca è dettata non da necessità finanziarie o comunque da situazioni di criticità aziendale, ma da valutazioni di carattere squisitamente strategico e di posizionamento futuro. In termini numerici, ci aspettiamo infatti

Come primo concreto atto congiunto i rispettivi Consigli di Amministrazione delle due BCC hanno oggi costituito un plafond dell’ammontare di 20 mln euro totali da destinarsi alle popolazioni e alle aziende di tutto il territorio del veneziano – dal centro storico al litorale - per far fronte agli ingenti danni dovuti al disastro ambientale abbattutosi in questi giorni su Venezia.

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bcc soci

Giovanni Antonaglia

Nuova ambulanza alla Croce Rossa Italiana “TUTTI FRATELLI”… questo è stato il motto che ha ispirato il fondatore della Croce Rossa, Henry Dunant, nel soccorrere indistintamente tutti i feriti sul campo durante la battaglia di Solferino – seconda guerra d’Indipendenza. Dopo 160 anni dalla sua nascita la Croce Rossa continua a prevenire ed alleviare la sofferenza in maniera imparziale, senza distinzione di nazionalità, razza, sesso, credo religioso, lingua, classe sociale o opinione politica, contribuendo al mantenimento e alla promozione della dignità umana e di una cultura della non violenza. Nello specifico il Comitato della Croce Rossa Italiana di Pordenone – Organizzazione di Volontariato costituita da circa 500 Volontari svolge quotidianamente attività di assistenza sanitaria a manifestazioni pubbliche e sportive, di supporto alle famiglie con uno sportello sociale che funge da punto di ascolto aperto tutte le sere e la distribuzione di borse spesa alle famiglie in difficoltà, di trasporti sanitari per persone inferme e disabili, di formazione sanitaria rivolta alla popolazione, di sensibilizzazione e informazione contro la violenza sulle donne, contro 8

il bullismo, sulle malattie sessualmente trasmissibili, per la protezione dell’ambiente e per un sano stile di vita. Il trasporto infermi, rivolto in prevalenza verso persone malate, anziane e diversamente abili in questi ultimi anni è in netto aumento per cui questo Comitato ha sentito la necessità di acquistare una nuova ambulanza. All’acquisto ha contribuito anche la Fondazione della Banca Credito Cooperativo Pordenonese alla quale va il sentito ringraziamento da parte di tutti i Volontari del Comitato della Croce Rossa Italiana di Pordenone per la grande sensibilità e generosità dimostrata a riconoscimento anche del buon lavoro svolto dall’Associazione. L’ambulanza inaugurata il 31 agosto scorso ha avuto sicuramente un notevole impatto sociale andando a garantire una maggiore capacità di risposta alle sempre maggiori richieste della nostra comunità. Al 30 novembre 2019 il Comitato di Pordenone, grazie all’impegno dei suoi Volontari ha effettuato circa 1150 servizi sanitari fra prestazioni in convenzione con l’Azienda Sanitaria e non, con una percorrenza di circa 80.000 chilometri. Questo eccellente risultato è stato raggiunto anche grazie alla donazione della Fondazione della Banca Credito Cooperativo Pordenonese.


Emanuela Loisotto

BCC Pordenonese e Fondazione consegnano defibrillatore all’arma dei carabinieri Vista la richiesta pervenuta alla BCC Pordenonese da parte dell’Arma dei Carabinieri di Fiume Veneto di supportarla nell’acquisto di un defibrillatore semi/automatico il Cda della Banca ha deciso di sostenere tale iniziativa, tramite la sua Fondazione. La Stazione Carabinieri di Fiume Veneto è ad elevata proiezione esterna, circostanza che statisticamente può portare a dover intervenire in situazioni di emergenza sanitaria, ed è per questo che ha provveduto a formare il proprio personale con lo specifico corso sulla rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione. Questa è stata la premessa che ha portato alla richiesta presentata alla Banca, di supporto nell’acquisto dello strumento. Tra la Fondazione Banca di Credito Cooperativo Pordenonese e la Stazione Carabinieri di Fiume Veneto è sempre intercorso un buon rapporto basato sulla reciproca stima e la fattiva collaborazione, stante il riconoscimento della preziosa attività svolta sul territorio dall'Arma a tutela della sicurezza ed incolumità pubblica.

Tale apprezzamento è stato più volte espresso e manifestato in varie occasioni anche nell'ambito di iniziative organizzate congiuntamente elevando la percezione di sicurezza e tutela da parte della popolazione; la vicinanza e conoscenza del territorio e del suo tessuto sociale sono le caratteristiche che accomunano l’Arma alla nostra Banca, come ricordato oggi in occasione della consegna del defibrillatore, e che permettono ad entrambe di adoperarsi in modo specifico e puntuale rispetto alle esigenze uniche di ogni singola Comunità. La Fondazione Banca di Credito Cooperativo Pordenonese intende quindi ancor di più manifestare apprezzamento e riconoscimento attraverso atti come questi, concreti e tangibili, che possono avere una positiva ricaduta, in termini di benefici, per l'intera cittadinanza. È per questo che oggi il Presidente della Fondazione BCC Pordenonese Giancarlo Zanchetta, il Vice Presidente della Bcc Mauro Verona ed il Direttore Generale Gianfranco Pilosio sono stati fieri di consegnare nelle mani del Comandante della Stazione di Fiume Veneto, Mar. Magg. Eugenio Mortillaro, e del Comandante della Compagnia di Pordenone, Maggiore Luciano, il defibrillatore, con la certezza che sapranno farne proficuo uso per la collettività del territorio.

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bcc soci

Fondazione BCC Pordenonese Tumore prostata e seno: si può guarire? È la domanda che ci si pone sempre più spesso essendo, queste due patologie, le neoplasie che colpiscono in maniera sempre più frequente la popolazione maschile e femminile. E di questo si è parlato giovedì 26 settembre 2019 presso l’Aula Magna della Casa dello Studente di Fiume Veneto nel corso di un convegno organizzato dalla Fondazione BCC Pordenonese con la collaborazione del Comune di Fiume Veneto. L’argomento, di grande attualità ha richiamato davvero molti clienti e Soci della BCC Pordenonese residenti anche nei comuni limitrofi a quello di Fiume Veneto, interessati ad informarsi in maniera più approfondita. Chiamati ad illustrare le forme di prevenzione e gli esami necessari per arrivare in tempo a salvare una vita i medici della Casa di Cura Giovanni XXIII di Monastier (TV) il dottor Bernardino Spaliviero con “Innovazioni tecnologiche nella prevenzione senologica: ruolo diagnostico di mammografia ed ecografia”, radiologo della senologia e il primario di urologia dottor Carmelo Morana con “Prevenzione e diagnosi precoce del tumore alla prostata”. I tassi di guarigione sono molto elevati purché si intervenga in tempo e ci si affidi a strutture con professionisti preparati e strumenti di diagnosi all’avanguardia per individuare le forme tumo-

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rali in fase embrionale. La tecnologia offre ora apparecchiature come il Mammografo con Tomosintesi, la TAC a 128 strati, la Risonanza Magnetica da 1,5 Tesla o la stereotassi per la biopsia prona con tomosintesi che consente alla donna di effettuare l'ago aspirato al seno, sotto sedazione. Tutta strumentazione diagnostica di alto livello presente alla Casa di Cura Giovanni XXIII di Monastier che consente grazie all’esperienza e preparazione dei medici la diagnosi di neoplasie in fase embrionale. Per le donne ciò che è necessario è sottoporsi in modo costante e periodico all’esame strumentale della mammella, così come all’esame dell’antigene prostatico specifico (psa) per individuare rischi di tumore alla prostata per l’uomo. La “Giovanni XXIII” è uno dei pochi centri in Veneto a effettuare la misurazione del dosaggio di tPSA, del fPSA e del 2proPSA. La struttura di Monastier dispone inoltre della tecnologia FUSION per agobiopsia


Marilisa Canal

guidata prostatica e un reparto di chirurgia urologica dotata ormai da parecchi anni del Robot “Da Vinci” tanto da collaborare con l'unità robotica urologica dell'University of Illinois di Chicago. Il robot “Da Vinci” è un tipo di chirurgia molto evoluta che consente di ridurre al minimo le complicanze post operatorie sia a breve termine, come il sanguinamento e l’emorragia, ma

anche complicanze definitive come l’incontinenza e l’impotenza. Il Presidente della Fondazione BCC Pordenonese, Giancarlo Zanchetta e il Sindaco del Comune di Fiume Veneto Jessica Canton, unitamente all’Assessore Servizi alla Persona, Donatella Azzaretti, hanno presieduto le fasi di apertura e chiusura dei lavori, coordinando le numerose domande finali.

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Pasiano Solidale

Prata Solidale

Guida Solidale Fiume Veneto

Avan Azzano Decimo

Sacile Solidale

Brugnera Solidale

Budoia Solidale

Aviano Solidale

Anteas ComunitĂ Solidale Cordenons

Il Cordon Zoppola

Anteas Pordenonese

Studi Medici Solidali

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San Pietro Apostolo

Chions Solidale


bcc soci

Emanuela Loisotto

GRAZIE VOLONTARI! Grande commozione generale durante la tradizionale serata dedicata ai volontari, lo scorso 23 novembre, nella grande sala della Pro Loco di Bannia per l’annuncio del passaggio del testimone dal Presidente Giuseppe Bertolo al neo eletto Presidente della Associazione San Pietro Apostolo, Paolo Rambaldini. “Chiudo con 19 anni di attività passati in un lampo. Mi sono occupato di tanti temi (scuola professionale, lavoro, ATER per 24 anni) per poi approdare nel mondo del volontariato con grandi soddisfazioni ma soprattutto con enormi risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Basti pensare alle migliaia di persone, soprattutto anziani, a cui i nostri volontari hanno dato conforto, sostegno, assistenza, compagnia, anche grazie al supporto della BCC Pordenonese che ci è stata sempre a fianco e negli ultimi anni anche dalla Fondazione BCC. Lascio una eredità importante che mi auguro si alimenti e si consolidi ulteriormente nei prossimi anni.” sono state le sue parole. Un lungo e sincero applauso ha accompagnato le parole del maestro Bertolo, che manterrà un solido legame con l’Associazione e con i volontari con la carica di Presidente onorario.

Il momento è stato suggellato dalla consegna di una prestigiosa targa

A Giuseppe Bertolo

con profonda stima e riconoscenza per l’impegno profuso e la preziosa azione alla guida delle attività sociali del nostro territorio.

Come ogni anno la serata è stata occasione per ringraziare alla presenza di molti primi cittadini e Amministratori Comunali, dei Presidenti della Fondazione BCC Pordenonese Giancarlo Zanchetta e della Banca, Walter Lorenzon, oltre al Direttore Generale Gianfranco Pilosio e molti Amministratori e dipendenti, le Associazioni e i volontari, oltre 300, che ogni anno accorrono in aiuto delle persone in difficoltà e trovano il modo ed il tempo di portare loro conforto e assistenza con grande umanità.

Consiglio di Amministrazione e Organo di Indirizzo

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bcc soci

Paolo Rambaldini

Amministrazione di Sostegno, l’avanguardia del modello “Pordenonese”.

Il Tribunale di Pordenone in collaborazione con Enti ed Associazioni del territorio ha dato vita alla prima esperienza, in Friuli Venezia Giulia e nel territorio nazionale, di una sperimentale ed originale attuazione della legge n°6 del 9 gennaio 2004, relativa all’istituzione dell’amministratore di sostegno. La finalità della legge è quella di tutelare, con la minore limitazione possibile della capacità di agire, le persone prive in tutto o in parte di autonomia nell’espletamento delle funzioni di vita quotidiana.

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Grazie alla buona risposta del territorio è stato possibile sviluppare pratiche originali che nel tempo si sono sempre più articolate. Oggi queste pratiche sono consolidate e assumono le caratteristiche di un sistema locale di welfare mix, in grado di raccordare risorse istituzionali e del Terzo Settore, generando benessere per tutta la comunità. Ora, grazie all’avvio di due progetti profondamente interconnessi - “legami di prossimità” finanziato dalla Fondazione Friuli e dall’Ordine degli Avvocati di Pordenone e “Sostieni il tuo Vicino” finanziato dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia con risorse statali del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali - queste pratiche di welfare potranno essere ulteriormente innovate e diffuse. Capofila delle iniziative progettuali è AIASS, Associazione Italiana Amministratori di Sostegno Solidali, costituitasi nel 2015 come organismo di secondo livello in quanto aggregante più associazioni, tra cui anche la San Pietro Apostolo, che ha sviluppato numerose partnership con soggetti pubblici e con enti del Terzo Settore che hanno aderito ai progetti. L'Associazione San Pietro Apostolo partecipa attivamente all'attuazione di questi progetti innovativi, attraverso incontri promossi dal Coordinamento Interprovinciale delle Associazioni per gli Amministratori di Sostegno, volti a migliorare la governance della rete degli sportelli, aggiornare protocolli operativi tra enti coin­ volti, ideare iniziative di sensibilizzazione e diffusione dell'istituto dell'amministrazione di sostegno anche in altri territori regionali; l’introduzione progressiva delle pratiche digitali per la gestione dei ricorsi, che affiancheranno anche le attività tradizionali di sportello, sia di front-office che di back-office, dotando ogni sportello attivo di un kit completo per la realizzazione delle udienze per la nomina di amministratori di sostegno in modalità videoconferenza; la realizzazione di iniziative di sensibilizzazione e di diffusione dell’istituto dell’amministrazione di sostegno rivolte alla cittadinanza con il coinvolgimento, anche con il supporto di ANCI e ComPA, degli amministratori degli enti locali (promuovendo l’idea del “consigliere delegato” all’amministrazione di sostegno); l’avvio di un’indagine valutativa sull’impatto multidimensionale, sociale, economico e ambientale, dell’amministrazione di sostegno nel territorio delle province di Pordenone e Gorizia. L’Associazione San Pietro Apostolo è impegnata nella gestione dello sportello Ads Ambito 6.3 - Azzano Decimo. Lo sportello è costantemente impegnato a collaborare con l’Ambito per facilitare le procedure per la ricerca e formazione degli Amministratori nel caso non fossero più disponibili. Molto importante e proficuo si è dimostrato il contatto con i diversi operatori socio sanitari, in par-

ticolare, con gli assistenti sociali, i quali hanno ricevuto supporto nella predisposizione dei ricorsi e delle istanze da rivolgere al Giudice Tutelare. Si è cercato di ottemperare alle richieste del Giudice e di reperire persone volontarie ad assumere l’ufficio di Ads in favore di beneficiari privi di rete parentale. Lo sportello fornisce, nelle tre giornate settimanali di apertura al pubblico, consulenza e assistenza agli amministratori di sostegno in attività, collaborando con loro anche nella predisposizione delle relazioni e rendicontazioni annuali da presentare ai giudici tutelari. L’Associazione San Pietro e le associazioni AITSAM Nuovo Paradigma e Insieme per la Solidarietà hanno rinnovato la convenzione con l’Ambito Distrettuale 6.1 per la gestione degli sportelli per gli Amministratori di Sostegno nel medesimo Ambito e di tutte quelle azioni collaterali che ne favoriscano la migliore e più efficace azione nel territorio, con n. 3 sportelli operativi a Sacile, Vigonovo e Aviano. Da ottobre a dicembre di quest’anno è stato avviato un percorso formativo per Amministratori di Sostegno nei comuni di Azzano Decimo, Pasiano di Pordenone e Fiume Veneto, Sacile, Fontanafredda, Budoia e Aviano. Tale percorso, promosso dal Servizio Sociale dei Comuni, in collaborazione con la Fondazione BCC Pordenonese e l’Associazione di Volontariato San Pietro Apostolo di Azzano Decimo, ha avuto come obiettivo quello di far conoscere la figura dell’Amministratore di Sostegno, offrendo una panoramica delle diverse dimensioni che la compongono: giuridica, relazionale, sociale e socio/sanitaria. Diventare amministratore di sostegno di una persona “fragile” non significa provvedere alla sua assistenza, ma assumere l’impegno di aiutarla per migliorarne la qualità di vita, svolgendo quegli adempimenti che altrimenti non potrebbero essere eseguiti dalla persona stessa. Chi desidera avere maggiori informazioni può rivolgersi ai seguenti sportelli, nei giorni e orari indicati: SACILE - Via Ettoreo 4 - giovedì 9.00-13.00 AVIANO - Via Ippolito Nievo 1/a - martedì 9.00-13.00 VIGONOVO DI FONTANAFREDDA - Via Puccini 10 - Lunedì 9.00-13.00 Contatti Tel. 0434-1696366 - fax 0434-1691246 - Cell. 342-5834911 ads.sacile@associazionesanpietro.it AZZANO DECIMO - Via Don Bosco, 2 Lunedì 8.30 - 12.30 / Matedì 14.00 - 18.00 / Giovedì 14.00 - 18.00 Contatti tel. 0434 1696434 - fax 0434 420859 ads.azzano@associazionesanpietro.it 15


Amiamo viaggiare con voi, gustare storia, arte e vita

Maria Cristina Strasiotto

Mostar. Simbolo del rinnovamento bosniaco dopo la guerra che ha segnato l’area balcanica, da un lato mostra ancora i segni della devastazione, edifici fatiscenti e cortili abbandonati, dall’altro i segni della sua rinascita, il ponte di Stari Most, in stile ottomano, ricostruito insieme alla città vecchia.

bcc soci

Torino. Il grande fascino di una città per secoli cuore del Regno dei Savoia e teatro dell’Unità nazionale, con le sue imponenti dimore, in cui hanno soggiornato re e nobili, e i preziosi tesori, eredità della Casa Reale. Non solo, un tuffo fra i reperti delle Antichità Egizie, per poi addentrarci nel Mondo del Cinema ed avventurarci nel Museo dell’automobile. Salento. Terra magica in cui misteriosi dolmen e menhir si nascondono tra ulivi centenari e muretti a secco, antiche masserie e frantoi ipogei. Tappe dell’itinerario: Brindisi e il suo lungomare, Santa Maria di Leuca, spartiacque fra Mar Ionio e Adriatico, Porto Cesareo e Gallipoli, Lecce, con splendide chiese barocche, palazzi ricamati nella pietra e un anfiteatro romano nel cuore della città. E poi, Alberobello e i suoi trulli, Ostuni, la città bianca, e Otranto, dominata dall’imponente Castello Aragonese. Matera. Capitale Europea della Cultura 2019 e Patrimonio dell’Unesco. I Sassi, simbolo di una città che rinasce nelle grotte di calcarenite, scavate nel ventre della terra e nel labirintico intrico di abitazioni, cunicoli sotterranei, vicoli. Il Sasso Caveoso, con le case grotta rimaste sospese nel tempo, e il Sasso Barisano, con le botteghe di artigiani al lavoro, frutto di intensi lavori di restauro, la Cattedrale e le numerose antiche chiese rupestri. Napoli. Città partenopea viva, accogliente e disarmante, dalle mille contraddizioni, con angoli meravigliosi, custodi di tesori d’arte e di storia, il Cristo velato è una delle opere più affascinanti e misteriose, e altri luoghi molto duri e degradati. San Gregorio Armeno è il cuore palpitante del Natale cittadino con le botteghe artigiane del presepe. La Reggia di Caserta, residenza reale dei Borboni di Napoli, immersa nel giardino più bello d’Europa, è patrimonio dell’Unesco. Sarajevo. Adagiata in una valle dorata della Bosnia Erzegovina, incastonata tra monti, altipiani e ruscelli, abitata da bosgnacchi mussulmani, serbi ortodossi, croati cattolici ed ebrei, con la moschea Gazi Husrev-Bey, la torre dell’orologio e la fontana per le abluzioni, l’antica chiesa ortodossa, la cattedrale cattolica e il tempio ebraico sefardita. La biblioteca nazionale, distrutta dall’incendio provocato dalle bombe, è uno dei simboli della ricostruzione, mentre è ancora possibile vedere i segni della granate cadute a terra, simbolicamente colorati con una vernice rossa a ricordo del sangue delle vittime. Di notte dai punti panoramici sul Tranzit tante piccole luci fanno sembrare la città un tappeto di stelle. 16

Scozia. Una terra di miti, leggende e atmosfere romantiche, paesaggi selvaggi e suggestivi, aspre vallate e brughiere, castelli in rovina e residenze regali. Dall’isola di Skye alle Orcadi, dalle verdeggianti Highlands ai laghi scuri su cui si specchia un cielo dai mille contrasti, dai pittoreschi villaggi di pescatori al fragore dell’oceano. Da un lato, le pecore che bloccano le strade, dall’altro la vivacità di Glasgow e il fascino di Edimburgo, teatro di artisti di strada per il Festival e il Military Tatoo, in cui le bande militari degli eserciti del Commonwealth si esibiscono davanti a un largo pubblico, noncurante dell’immancabile pioggerellina scozzese. Petra. Il tesoro più prezioso della Giordania, una delle meraviglie più stupefacenti che la natura e l'uomo abbiano mai creato, snodo cruciale nell’antichità per le rotte commerciali della seta e delle spezie. Attraversare il Siq, la stretta gola fiancheggiata da ripide pareti, è un'esperienza unica e i colori e le formazioni rocciose sono sbalorditivi in tutte le ore del giorno. Non appena si entra nella valle di Petra si viene sopraffatti dalla bellezza naturale del luogo e dalle sue meraviglie architettoniche. Centinaia le tombe scavate nella roccia, un'imponente facciata costruita all'inizio del I secolo, tomba di un importante re nabateo, oltre 2000 anni fa. Gerusalemme. Città unica, densa di storia e storie, in grado di far percepire anche ai meno spirituali la potenza emotiva di questi luoghi. Lungo le antiche mura si possono toccare le otto porte antiche e, tra i vicoli stretti della Città Vecchia, Patrimonio dell’Unesco, si passa dal quartiere arabo a quello cristiano, dall’ebraico all’armeno. La Basilica del Santo Sepolcro è il sito più sacro alla religione Cristiana e si riuniscono ben sei diversi gruppi cristiani: i Greci ortodossi, i Francescani, gli Armeni, i Siriani, i Copti e gli Etiopi che condividono lo spazio e le rispettive tradizioni. Il Muro del pianto, fatto costruire da Erode duemila anni fa durante il rinnovamento del Secondo Tempio di Gerusalemme, è il sito più sacro al Giudaismo. Ogni fessura fra le grosse pietre è riempita da centinaia di bigliettini dove chi prega ha scritto desideri e ringraziamenti. Nella spianata delle Moschee si ergono la Cupola della Roccia, la Moschea al-Aqsa e la cupola della Catena. Secondo l'Antico Testamento è il punto in cui ebbe luogo il sacrificio di Isacco, per i musulmani è dove il profeta Maometto ascese in cielo dalla roccia situata in cima al monte. Immancabile la visita allo Yad Vashem, il memoriale delle vittime ebree dell’olocausto, e al Giardino dei Giusti, dedicato a chi, nel mondo, si è opposto ai crimini contro l’umanità. E poi la visita guidata a mostre: alla Casa delle esposizioni di Illegio alla mostra Maesti, al Mart di Trento e Rovereto e alla Casa Futurista Depero, alla Galleria d’Arte Moderna di Pordenone alla mostra Il Rinascimento a Pordenone, al Centro Culturale Altinate San Gaetano alla mostre L’Egitto di Belzoni e a Palazzo Zabarella a Padova alla mostra Van Gogh Monet Degas.


Insieme per vivere esperienze, incontri, emozioni evocate dalla scoperta di luoghi svelati, dalla conoscenza della storia, della cultura delle genti, che diventano condivisione, ricordo e narrazione.

Lungomare nel Salento

La cattedrale di Lecce

La cattedrale di Matera

I Sassi di Matera

La Reggia di Caserta

Il castello Dunrobin - Scozia

Mostar - Bosnia Erzegovina

La biblioteca di Sarajevo

Cupola della roccia - Gerusalemme

L'antica Gerasa - Giordania

L'Arco di Adriano - Gerasa

Khanzeh il tesoro - Petra

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Mostra Maestri a Illegio

Il Rinascimento a Pordenone

Il MART a Rovereto


bcc soci

In viaggio con i Soci Una rosa di proposte dedicate ai nostri soci, realizzate con cura e passione, per viaggiare, conoscere, sperimentare, condividere, crescere insieme.

DAL 27 MARZO AL 6 APRILE 2020

La terra del Sol Levante, dove l'antico incontra il futuro: Il Giappone La dolcezza dei ciliegi in fiore e la fierezza dei Samurai. Le due facce della stessa medaglia. Tradizione, innovazione ed ospitalità tra storia e leggenda. Un paese tra vulcani, cielo e mare, dove tutto è ostaggio del suolo... in eterno movimento. Templi e Pagode ma anche moderne architetture mozzafiato convivono con antichi costumi e modernissime realtà industriali.

Perle d'Italia per intenditori: Monza, Vigevano, Piacenza e Cremona

Dall' 1 al 3 MAGGIO 2020

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Sarete colti da stupore! La Piazza di Vigevano: linee curve, pianta ellittica e dolci forme si fondono in una vista emozionante. Villa Reale a Monza, parco tra i più belli d'Europa. La romana "Placetia", sorniona e distesa come una gatta nella grassa Pianura Padana. La salita a Il Pordenone nella cupola delle meraviglie della Basilica di Santa Maria di Campagna affrescata con un ciclo pittorico molto ricco. Il "crepuscolo" a Cremona, quando la luce naturale si dissolve e la facciata del Duomo si staglia con i suoi rilievi eterei e vaporosi.


Dall' 1 al 6 GIUGNO 2020 I Castelli della Loira: Leonardo da Vinci e Caterina de' Medici, due fiorentini alla Corte di Francia Tra fiumi e chateaux, incanto di Francia, dove la bellezza del paesaggio si fonde alle morbide ed intriganti forme architettoniche degli storici edifici. Un tour "classico" in una regione dal fascino ammaliante, sulle tracce di Leonardo Da Vinci, impreziosito dai gusti e sapori del territorio.

Dal 22 al 26 SETTEMBRE 2020

Tra Arte, storia e leggenda, sulle tracce del misterioso popolo Etrusco, alla scoperta della Tuscia L'antica Viterbo, la Città dei Papi, con suggestive architetture medioevali, gotiche e rinascimentali. Il "sacro bosco" di Bomarzo con le sue sculture tra l'orrido ed il mitologico. Bagnoregio, l'arroccata città che muore. La Rieti sotterranea, vero ombelico geografico della Penisola, con il fascino delle sue cavità e vestigia romane. Un viaggio nell'Italia che non finisce mai di stupire ...l'Italia delle meraviglie!

Dall'antica Persia alla Nuova Repubblica Islamica dell'Iran Viaggio nella storia di una delle più antiche civiltà del mondo. Regni e Dinastie che si susseguirono in Terra d'Oriente, tra il Mar Caspio e il Golfo Persico, fino all'attuale stato presidenziale Teocratico. Dalla moderna ed industriale Teheran, a Persepoli, il cui incanto si perde tra storia e leggenda. E ancora Shiraz, Yazd e la splendida Esfahan. È celebre il motto: "Se hai visto Venezia ed Esfahan, hai visto il mondo!" Un viaggio indimenticabile nel paese delle Mille e una notte.

Dal 10 al 18 OTTOBRE 2020 19


BCC bcc giovani soci

MEDIARE O NON MEDIARE QUESTO È IL PROBLEMA Shakespeare, la mediazione e la gestione del conflitto I segreti della procedura di mediazione civile e le tecniche di negoziazione

Venerdì 18 ottobre 2019 ore 19.30 CAPITOL Via Mazzini 60 Pordenone INGRESSO LIBERO Convegno-spettacolo a cura di Maria Ariis, Carla Manzon e dell’Organismo di Mediazione Forense dell’Ordine degli Avvocati di Pordenone Intervengono: Avv. Lidia Diomede (Relatore) e Avv. Grazia Pirozzi (Mediatore)

33 i giovani premiati con le borse di studio durante un Convegno Spettacolo Durante la serata saranno consegnate le Borse di Studio Bcc Pordenonese Al termine light buffet

per informazioni THESIS Associazione Culturale 0434 26236 - info@thesis-pn.it - www.thesis-pn.it

evento promosso da

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CAMERA CIVILE DI PORDENONE

ADERENTE ALL’UNIONE NAZIONALE DELLE CAMERE CIVILI

ll partecipatissimo convegno-spettacolo “Mediare o non mediare, questo è il problema” a cura di Maria Ariis e Carla Manzon,è stato organizzato grazie alla collaborazione tra BCC Pordenonese, lL'Associazione culturale Thesis, l'Organismo di Mediazione Forense e l’Ordine degli Avvocati di Pordenone, lo scorso venerdì al Capitol di Pordenone. Durante la serata sono state consegnate le Borse di Studio BCC Pordenonese ai Soci che si sono diplomati con merito. E se i Capuleti e i Montecchi avessero potuto avvalersi dello strumento della mediazione civile, la tragedia di "Romeo e Giulietta" avrebbe avuto un finale diverso? Questa la sfida lanciata dalle attrici Maria Ariis e Carla Manzon, che hanno condotto il pubblico attraverso gli snodi narrativi dell’opera shakespeariana grazie a divertenti momenti di affabulazione, lettura interpretata di brani testuali e aperta interazione con gli spettatori. Arrivati al punto della storia in cui i giovani innamorati si sposano 20

segretamente, l'azione si è interrotta ed è stata avviata una procedura di mediazione civile con le madri Capuleti e Montecchi, per provare a risolvere l’atavico conflitto tra le due famiglie. Sono intervenute l’Avv. Lidia Diomede nel ruolo di Relatore e l’Avv. Grazia Pirozzi in quello di Mediatore. Al termine del percorso gli stessi spettatori hanno potuto decretare il successo o il fallimento della mediazione e quindi decidere il finale della storia cambiando la tragica trama in cui Romeo e Giulietta sono stati imprigionati per 500 anni.


Emanuela Loisotto

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Pordenone e l’Organismo di Mediazione Forense hanno espresso “soddisfazione

per il risultato raggiunto, frutto di un lavoro sinergico con la BCC Pordenonese e l’Associazione Thesis, augurandosi che possa essere indice di una proficua collaborazione. È stata l’occasione di illustrare la grande opportunità offerta dalla mediazione come strumento di risoluzione dei conflitti e di sottolineare il ruolo sempre più attivo dell’avvocato quale “compositore” per il miglioramento del sistema Giustizia, nell’ottica di un migliore servizio per il cittadino.” “Un convegno-spettacolo rivolto a tutti - ha dichiarato il Presidente BCC Pordenonese Walter Lorenzon - che propone un dialogo avvincente tra teatro e mediazione per scoprire le caratteristiche della mediazione civile e alcune tecniche di negoziazione utili anche nella vita di tutti i giorni”.

L’incontro è stato l’occasione per attribuire premi allo studio per i brillanti risultati conseguiti agli esami di maturità, a ben trentatre giovani Soci:

Antoniazzi Alessia, Biasotto Andrea, Bomben Alessia, Borean Chiara, Brun Giuliano, Brusadin Azzurra, Brusadin Alessandro, Corazza Viviana, Cozzi Matilde, De Tina Lisa, Del Cont Bernard Mary, Di Doi Matteo, Donadel Asia, Fabbro Valentina, Fantin Daniele, Fontana Cristian, Gasparotto Cristian, Giramonti Greta, Gobbo Davide, Marcuzzi Emanuele, Masserut Eros, Ortolan Marta, Pivetta Federico, Pol Bodetto Marco, Regazzo Martina, Rosati Stefania, Sandri Anastasia, Stefani Mattia, Tiberio Marah, Toneguzzi Michela, Torbia Sara, Vultur Natalia, Vidali Giulia. A tutti loro sono giunti i calorosi applausi di tutto il pubblico in sala.

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BCC informa

9^ forum giovani Soci Bcc: Impact People

“Quanto sei B.E.S.?” Questo è l’interrogativo posto agli oltre 200 giovani soci presenti al forum tenutosi a Cosenza dal 20 al 22 settembre 2019. Alzandosi in piedi (risposta A) o esibendo un foglietto blu (risposta B) o un foglietto bianco (risposta C), i ragazzi hanno risposto alle domande proposte da Federcasse e da NeXt - Nuova Economia per Tutti – (Associazione che si è occupata di formare i partecipanti del forum di quest’anno), valutando se stessi e quanto il loro stile di vita sia sostenibile. Pertanto, affrontando i temi e le problematiche della finanza d’impatto, tema del 9^ Forum, i giovani soci delle BCC di tutta Italia hanno approfondito il concetto di B.E.S., bisogni educativi speciali. In un primo tempo, hanno analizzato progetti già realizzati, approfondendo i bisogni che hanno scaturito l’attività, i costi, le modalità di azione e, in un secondo momento, hanno realizzato dei veri e propri progetti. In tal modo, suddivisi in più di venti tavoli di lavoro, individuati a sorteggio, coordinati da un giovane socio e con l’aiuto di un operatore NExT, sono stati elaborati, al parco aquatico di Rende, una moltitudine di progetti in tema di ambiente, cultura economia e sociale. Gli elaborati sono stati poi esposti con un video da parte di un partecipante per ogni tavolo e valutati da NeXt. La domenica mattina, sono state proiettate le immagini dei progetti ed è stato eletto il vincitore per ogni categoria. A conclusione dei lavori, insieme alle premiazioni, sono stati presentati i progetti virtuosi concretamente realizzati nelle quattro aree, descritti dai loro protagonisti. 22

Clizia dal Molin


Il forum è stata l’occasione anche per conoscere i futuri “colleghi”, i giovani soci della Consulta della BCC di Monastier e del Sile, nonché per rivedere i ragazzi delle BCC del Friuli Venezia Giulia (Banca Ter, ZKB e Prima Cassa) e ricordare l’esperienza vissuta in prima linea l’anno scorso con il forum di Trieste. Le giovani Socie della BCC Pordenonese non sono passate inosservate: i progetti del tavolo di Elisa Allegro, e Martina Modolo sono risultati vincitori. Il primo, chiamato “Save Yourself” consiste in due incontri teorici con alcuni esperti, i quali spiegano l’importanza del sapersi difendere e conoscere i pericoli che ci circondano, alcune nozioni di criminalità e i relativi dati statistici, i numeri verdi e le associazioni di riferimento della zona e molto altro. Una volta terminati gli incontri formativi inizia la parte pratica con un corso di autodifesa. Il secondo, “Tandem”, è un progetto pensato per colmare la carenza di digitalizzazione degli anziani riducendo anche il divario generazionale: i giovani si affiancano agli anziani nell’utilizzo di smartphone e computer, insegnando loro sia l’uso quotidiano sia quello più specifico bancario, come ad esempio, la gestione del proprio conto corrente a mezzo internet banking. I gruppi vincitori hanno ottenuto un accompagnamento fatto sia da Federcasse sia da NeXt con l’auspicio di realizzare questi progetti nelle BCC. L’accompagnamento di NeXt consiste in una consulenza per un arricchimento e affinamento delle idee che sono state presentate durante il Forum; Federcasse si impegnerà a mettere a disposizione degli strumenti di comunicazione tra i gruppi di giovani soci.

Il forum 2019 è stato un evento importante anche per la presentazione della nuova Consulta Nazionale. Per l’occasione i nuovi componenti (per il Friuli Venezia Giulia Laura Buttazzoni, giovane socia di Banca Ter), sono stati introdotti da un’immagine da loro scelta che li rappresentasse. In seguito si è aperto il confronto; sono state affrontate diverse tematiche, dalla maggior valorizzazione dei giovani soci all’interno delle singole BCC e a livello nazionale, alle difficoltà dei neonati gruppi, ai successi dei gruppi già ben avviati. Non sono mancati interventi costruttivi e fonte di incoraggiamento per tutti i partecipanti, in primis, del Direttore di Federcasse, Sergio Gatti, e del Vicepresidente Matteo Spanò. I partecipanti della BCC Pordenonese di quest’anno sono stati Martina Modolo, Clizia Dal Molin, Elisa Allegro, Alessia Cencig, Elisa Pascot e Riccardo Rambaldini, con la nuova coordinatrice di gruppo Chiara Manassero e l’accompagnatore dell’Ufficio Soci, Massimo Drigo, che con la t- shirt, lo zainetto, la borraccia (per essere dei veri Impact People), il quadernino e la penna, sono riusciti anche ad ammirare la bellezza della Calabria ed ad assaporarne il gusto. 23


BCC giovani

Chiara Manassero

hanno aderito 35 giovani soci e clienti della BCC

Tra le varie attività messe in cantiere dalla Consulta dei Giovani Soci della BCC Pordenonese, significativa è stata l’uscita di domenica 23 giugno “Sulle acque di Caorle”. Una giornata dedicata alla scoperta della laguna di Caorle, a bordo di un “bragozzo”, tipica imbarcazione lagunare utilizzata sin dall’epoca della Serenissima, da un punto di vista completamente nuovo, tra splendidi scorci, fitta vegetazione e animali acquatici, navigando tra i luoghi tanto amati anche dal grande scrittore Ernest Hemingway, che alla laguna dedicò alcune delle sue pagine più belle del libro “Di là dal fiume e tra gli alberi” (1950). A questa splendida iniziativa hanno aderito 35 giovani Soci e clienti della BCC Pordenonese, che non hanno voluto perdere l’occasione di ammirare in maniera autentica e suggestiva un’area naturalistica pressoché incontaminata, trascorrendo una giornata tra coetanei desiderosi di conoscere il territorio e di condividere nuove esperienze. 24

Sulle acque di Caorle L’avventura è iniziata di buona mattina, presso l’imbarcadero di Caorle, dove i partecipanti sono saliti a bordo del bragozzo per iniziare la navigazione e l’esplorazione della laguna. Il bragozzo, grazie alla sua particolare conformazione è in grado di navigare su bassi fondali e ciò ha potuto garantire l’accesso anche in quei luoghi normalmente inaccessibili ad altre imbarcazioni. I giovani hanno potuto ammirare tradizionali ed autentici “casoni”, abitazioni in canna palustre tipica dei pescatori della zona e, al termine, sbarcare nei pressi di un’Azienda Agricola locale. Qui i proprietari hanno organizzato il trasferimento a bordo di un carro trainato da un trattore e concesso l’opportunità di visitare la loro cantina e i processi di produzione del loro vino, consentendone la degustazione in abbinata a piatti tipici di pesce. La giornata si è conclusa presso un Birrificio Artigianale, presso il quale il giovane titolare ha illustrato caratteristiche e metodologie produttive. Interessante, tra le altre cose, è stato apprendere che dai residui di produzione della birra vengono ricavate altre prelibatezze come taralli, crostini e meringhe a base di malto. Il riscontro della giornata è stato molto positivo e ha rappresentato per tutti i giovani della nuova Consulta un ottimo inizio, avvicinando anche nuove “reclute”.


Nuova consulta Giovani Soci Con il rinnovo del Consiglio di Amministrazione della BCC Pordenonese avvenuto lo scorso maggio 2019, anche la Consulta dei Giovani Soci è stata rinnovata con l’ingresso di nuovi componenti e con un cambio di consegne. Elisa Zanol, che ha guidato e coordinato la Consulta sin dagli inizi e per diversi anni, ha lasciato la guida del gruppo a Chiara Manassero, che precedentemente, ricopriva il ruolo di segretaria. L’avvenuto “cambio della guardia” non ha modificato i principi fondanti della Consulta, che continuerà a lavorare proseguendo nel percorso già tracciato e condiviso, nel segno della continuità, cercando comunque di portare contributi e idee nuove nell’interesse, in particolare, dei Giovani Soci del mondo del Credito Cooperativo. Tra gli obiettivi prefissati per il corrente triennio la priorità è stata data alle iniziative volte a favorire l’incontro e la condivisione fra i giovani, cercando di favorire lo scambio di conoscenze, non solo per lo sviluppo di competenze, ma anche per alimentare una reciproca crescita. Lo sviluppo di un network relazionale su tutto il territorio nazionale, la cui costruzione è già iniziata, favorirà la condivisione di nuove ed ulteriori proposte per

contribuire ad una gestione dell’economia basata sulla reciprocità ed indirizzata al benessere comune, con un occhio rivolto alle emergenti esigenze dei Giovani. Le attività della nuova Consulta sono state inaugurate da una giornata “Sulle acque di Caorle”, tenutasi a giugno a bordo di un “bragozzo”, dedicata alla scoperta della laguna di Caorle e dei suoi scorci, tra canali, vegetazione e animali acquatici. A settembre, come da tradizione, il mese è stato dedicato alla preparazione ed alla frequentazione del “Forum Nazionale dei Giovani Soci”, quest’anno organizzato ed ospitato dai gruppi della regione Calabria; i lavori, con l’ampia partecipazione di numerose rappresentanze regionali, si sono orientati alla cosiddetta “Economia d’impatto”. A novembre si è tenuto l’incontro formativo “Faccia a faccia con il tuo futuro”, dedicato in particolare ai giovani che si stanno affacciando al mondo del lavoro: i due relatori, Mauro Manassero - dirigente d’azienda e già direttore risorse umane di importanti realtà industriali del nostro territorio - insieme ad Erika Stefanel, District Manager di Manpower srl, ci hanno intrattenuto nel corso di un’interessantissima serata, su due importanti temi: l’elaborazione del curriculum-

vitae ed il colloquio di lavoro. A dicembre è stato realizzato il primo evento “Startup Spritz”, in collaborazione con “Talent Garden”; un evento itinerante, organizzato tra i locali del centro di Pordenone per richiamare, in particolare, appassionati di innovazione, ma non solo, i quali, riuniti attorno ad un tavolo ed accompagnati da uno spritz, hanno modo di ascoltare le storie di imprenditori, scienziati, artisti, giornalisti ma anche persone comuni che sono riuscite ad emergere inseguendo e concretizzando i propri sogni, affrontando con impegno ed a testa alta le sfide che l’attuale società impone quotidianamente. L’ospite della prima serata è stato Edoardo Benedetto, cofondatore di “Oval Money”, una delle startup “fintech” più interessanti nel panorama italiano. Edoardo ha raccontato la sua storia e quella della sua azienda, come e dove ha iniziato, quali sono state le difficoltà che ha dovuto affrontare e come, in soli 2 anni, sia riuscito a creare un'azienda di rilevanza nazionale. Se anche tu sei un giovane socio fra i 18 e i 35 anni e vuoi entrare a far parte del nostro team, non esitare a contattarci! Ci trovi su Instagram (youngbankerspn) e su Facebook (Young Bankers). Ti aspettiamo!!! 25


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Giro Rosa Iccrea Premio For Women Energy BCC Pordenonese assegna il premio a Michela Zin Il Giro Rosa Iccrea è passione ed energia, ma non solo sulla bici. La manifestazione rappresenta un’opportunità anche per ricordare al territorio quanto sia importante esprimere impegno e dedizione in ciò che si fa, nel proprio lavoro, a beneficio del territorio in cui si vive. Ecco allora il Premio For Women Energy, istituito nell’edizione di quest’anno del Giro Rosa da parte delle Banche di Credito Cooperativo coinvolte nel Giro. In particolare, all’inizio della 10a tappa, lo scorso 14 luglio il Presidente della BCC Pordenonese, Walter Lorenzon e il Sindaco di San Vito al Tagliamento Antonio di Bisceglie, hanno assegnato il Premio For Women Energy a Michela Zin, Direttrice della Fondazione Pordenonelegge. BCC Pordenonese ha scelto Michela Zin perché è una donna che sa fare la differenza e che ben rappresenta l’energia delle donne e può essere di grande esempio per le giovani che si apprestano ad entrare nel mondo del lavoro. Michela ha a cuore la sua Pordenone e si è sempre attivata in modo da valorizzarla promuovendone lo sviluppo imprenditoriale, culturale,

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enogastronomico e turistico. Il suo motto è “Se vuoi la differenza, fai la differenza!” perché crede che in ognuno di noi ci siano le potenzialità giuste per poter dare sempre il meglio. Dopo un breve periodo in Camera di Commercio, Michela, ha contribuito alla nascita, crescita e sviluppo di quella che è oggi ConCentro l’Azienda Speciale dell’ente camerale, si è occupata di internazionalizzazione ed è stata direttore editoriale di due riviste dell’Ente; ha promosso la sua Pordenone occupandosi di marketing territoriale fino a creare pordenonewithlove, il portale del turismo. Oltre a numerose altre iniziative, nel 2000 ha fatto diventare concreta quella che è stata una meravigliosa intuizione, ovvero pordenonelegge, la Festa del libro con gli autori. Ne ha seguito tutti i passi, piccoli, titubanti, speranzosi. Nel 2013, insieme ad altre due colleghe, ha dato vita alla Fondazione Pordenonelegge. In seguito si è poi aggiunta un'altra collega e tutte e quattro insieme, con i tre curatori artistici, anno dopo anno, novità dopo novità, portano in scena uno dei festival più importanti d’Italia, che ha dato grande lustro alla città di Pordenone. Michela, è un’appassionata della natura e della vita all’aria aperta ed è convinta che l’ottimismo, un sorriso e l’educazione siano gli elementi fondamentali per fare la differenza!


Emanuela Loisotto

E dizione

SPECIALE GIRO ROSA

Mostra "L'energia delle Donne" L’energia delle donne è una mostra itinerante realizzata grazie al Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea per accompagnare il Giro Rosa Iccrea. Dallo sport alla cultura, passando per il cinema e il mondo dello spettacolo, la mostra fotografica racconta le storie di ventitré protagoniste d’eccezione attraverso l’occhio di Marcello Geppetti, uno dei più grandi fotografi del Novecento. Uno dei primi “paparazzi” a comprendere il grande potenziale del racconto dei divi tra la fine degli anni Cinquanta e gli anni Settanta alimentando il mito ancora vivissimo della “Dolce Vita”. L’archivio di Marcello Geppetti è uno dei più grandi archivi fotografici monografici esistenti a Roma e comprende centinaia di migliaia di negativi e diapositive scattate tra il 1958 e il 1998. Selezionare un numero ristretto di fotografie e di storie ed escluderne altre altrettanto belle e interessanti è stato il lavoro più difficile, ed è stato possibile grazie al contributo dei curatori dell’archivio, fra cui Marco Geppetti figlio del fotografo, photoeditor, giornalisti, esperti d’arte, grafici e stampatori, tutti di altissimo livello. Obiettivo del progetto espositivo curato da Made in Tomorrow srl è raccontare attraverso immagini di grande valore e piccole biografie come alcune donne importanti, dotate di grande personalità e diversissime fra loro, abbiano influenzato la nostra storia. Le 23 protagoniste, venti italiane e tre straniere, sono molto differenti fra loro per estrazione culturale, indole, filosofia di vita, caratteristiche professionali ma accomunate dalla medesima grande determinazione nel voler raggiungere i propri sogni, muovendosi fuori dal coro, mettendo in atto comportamenti fuori dal comune e risultando a volte scomode. La mostra ha offerto l’opportunità di scoprire il lato forse meno noto delle dive. L’energia delle donne è un filo ideale che unisce tutte le donne coraggiose, libere e indipendenti. Le donne di ieri e le donne di oggi. La

profondità e il pensiero di queste donne va al di là della loro vicenda personale per diventare storia di tutti. L’idea della mostra dedicata alle donne è subito piaciuta al Sindaco di San Vito al Tagliamento, Antonio Di Bisceglie, al quale BCC Pordenonese si è rivolta, tanto che l’amministrazione comunale ha messo a disposizione la Chiesa di San Lorenzo. Una location prestigiosa ben conosciuta e frequentata dagli amanti della cultura e dell’arte del sanvitese e non solo. A fare gli onori di casa il giorno dell’apertura, lo scorso 25 maggio, per il Comune di San Vito al Tagliamento il Sindaco Di Bisceglie ed Il Responsabile Ufficio Beni e Attività Culturali Garlatti, mentre per la BCC Pordenonese sono intervenuti il Presidente Lorenzon, il Direttore Generale Pilosio e la Direttrice Crediti e Prodotti Toppan. Di spessore l’intervento del Direttore del CRAF – Centro Ricerca Archiviazione Fotografica Fvg, Luca Giuliani, che ha sapientemente illustrato i contenuti della mostra, collocando la figura del fotografo e delle donne protagoniste degli scatti fotografici in una precisa epoca storica. Centinaia di visitatori hanno potuto apprezzare le opere esposte grazie alla fattiva collaborazione dei volontari del mondo della cultura e dell’Ufficio Beni e Attività Culturali del Comune di San Vito che hanno presidiato gli orari di apertura al pubblico fino al 23 giugno.

Mostra Fotografica DI MARCELLO GEPPETTI

CHIESA SAN LORENZO 25 MAGGIO 23 GIUGNO 2019 APERTURA SABATO 25 MAGGIO, ORE 11.00 INGRESSO LIBERO SABATO > DOMENICA 10.30-12.30 / 15.30-19.00 Fuori orario la mostra è visitabile su prenotazione telefonando all’Ufficio Beni e Attività Culturali (tel. 0434.833295) oppure al Punto I.A.T. (tel. 0434.80251) Progetto Speciale nell’ambito del GIRO ROSA ICCREA 2019 www.girorosaiccrea.it www.bccpn.it www.comune.san-vito-al-tagliamento.pn.it

Comune di San Vito al Tagliamento

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bcc speciale

Ufficio Turistico di Maniago

Maniago un territorio da amare e da scoprire

Maniago dal Monte Jouf foto Massimo Beltrame

Castello foto Isabel Costantin

E dizione

SPECIALE GIRO ROSA

Piazza Italia foto Fabrizio Palombieri

Maniago e le Valli delle Dolomiti Friulane sono un territorio da amare per chi lo vive quotidianamente e un luogo da scoprire per chi cerca le bellezze semplici, ma autentiche date dalla qualità intatta della natura, dai piatti della cucina tradizionale, dal piacere di stare insieme. Cuore pulsante della comunità maniaghese è Piazza Italia, una delle più ampie del Friuli Venezia Giulia. Epicentro di questo spazio aperto e simbolo della città è la monumentale fontana ottocentesca che accoglie intorno a sé gli edifici storici come il Duomo di San Mauro, la Loggia, Palazzo d’Attimis Maniago, la Chiesa dell’Immacolata. 30

Andrea Carli Sindaco di Maniago

Dalla piazza, alzando lo sguardo verso nord, si può ammirare il grande Monte Jouf, che sembra abbracciare e proteggere la città ai suoi piedi; subito sopra l’abitato si scorgono invece le rovine del castello medievale, attorno al quale si sviluppò il centro abitato. Maniago è famosa in tutto il mondo per la produzione di lame e oggetti taglienti, una storia di acqua, terra e fuoco che ha preso avvio oltre sei secoli fa. È stata l’acqua il motore della tradizione fabbrile, che non si sarebbe mai sviluppata senza la roggia voluta da Nicolò di Maniago a metà del ‘400 e che ha sollevato i primi magli dei fabbri. Una storia che è proseguita con la nascita delle botteghe artigiane e l’insediamento delle prime grandi industrie. Una tradizione, quella delle coltellerie maniaghesi, che continua gloriosa ancora oggi con circa un centinaio di aziende attive nei vari settori. Maniago è quindi la Città delle Coltellerie: un passato secolare di cui essere fiera e un presente proiettato con orgoglio verso il design, la tecnologia e l’internazionalizzazione. L’edificio che ospitò nel 1907 la prima grande industria di coltellerie (Co.Ri.Ca.Ma.) oggi è la prestigiosa sede del Museo dell’Arte Fabbrile e delle Coltellerie, luogo in cui ritrovare le tracce di un recente passato e lo slancio futuro dell’attività di una popolazione da


Museo dell'Arte Fabbrile e delle Coltellerie foto Isabel Costantin sempre legata al rapporto con la lavorazione del metallo. Al suo interno raccoglie strumenti e ambienti di lavoro densi di ricordi, macchinari imponenti che rammentano le fatiche sopportate, materiali e tecnologie che raccontano lo sviluppo industriale della città. Gli elementi distintivi: il coltello e la sorella forbice sono esposti in un percorso di allestimento che ne risalta le forme, le molteplici funzionalità, lo sviluppo, l’estetica ed il design. Essendo connotato da una viabilità tranquilla e in mezzo al verde, il territorio maniaghese, anche al di fuori dei tracciati delle piste ciclabili, è particolarmente adatto ad essere percorso in bici, mezzo molto usato dai suoi abitanti. Tuttavia negli ultimi anni la rete ciclabile si è molto sviluppata, sia in relazione alle strutture relative alla ciclovia FVG3, sia per quanto riguarda i collegamenti “interni”. È cresciuta parallelamente una particolare attenzione alle pratiche sportive legate a questo mezzo: il Monte Jouf, è diventato meta di appassionati di mountain bike provenienti anche dal vicino Veneto, grazie alla fitta rete di sentieri, mulattiere e percorsi che negli anni sono stati tracciati.

Natale a Maniago

Il leone di Palazzo d'Attimis Maniago foto Massimo Beltrame

Museo dell'Arte Fabbrile e delle Coltellerie (archivio MAFC) Da Maniago si può raggiungere facilmente in bici la Val Colvera, attraverso il recente percorso ciclabile “dei Landris” che affianca le gallerie della strada principale e permette di transitare in sicurezza. Una volta qui, proseguendo per Casasola, si può proseguire per Meduno e la Val Tramontina, mentre da Poffabro, percorrendo la strada di Pala Barzana, si passa in Val Cellina ad Andreis, evitando così la lunga galleria di accesso che parte dal Lago di Ravedis. Si tratta perciò di una località particolarmente predisposta allo sviluppo del cicloturismo; a ciò concorre anche il fatto che le strutture alberghiere cittadine dispongono già di spazi di custodia sicuri per le bici. Negli ultimi anni Maniago è stato al centro di importanti eventi sportivi dedicati al ciclismo, tra cui la partenza della penultima tappa del Giro d’Italia 2014, Maniago-Monte Zoncolan; a ciò va aggiunta l’edizione dei Campionati del Mondo di Paraciclismo, svoltasi ad agosto 2018 e l’arrivo di tappa del Giro Rosa ICCREA del ciclismo femminile nel luglio 2019. Oltre i grandi eventi, la città sta lavorando da molto sulla promozione della ciclabilità e, grazie ai suoi 12 km di piste ciclabili, dal 2017 è stata insignita dalla Federazione Italiana Amici della Bicicletta "Comune ciclabile", riconoscimento per le località che si impegnano sui diversi piani del cicloturismo, della mobilità urbana, degli interventi infrastrutturali e sulle attività promozionali per favorire l’utilizzo a diversi livelli della bicicletta. Un tassello importante in questo senso è costituito dalla riapertura della storica linea ferroviaria pedemontana, che si sviluppa tra Sacile e Gemona attraversando un territorio che sembra fatto per essere scoperto lentamente: la sua valorizzazione passa dalla regolare percorrenza di convogli storici alla possibilità di trasportare gratuitamente sui treni una biciletta per ogni passeggero. Per la sua predisposizione all’accoglienza, al turismo slow e per le sue specificità storiche, produttive e ambientali, Maniago è stata insignita nel 2016 della Bandiera Arancione del Touring Club. 31


bcc speciale

E dizione

SPECIALE GIRO ROSA www.polisportivamontereale.com

8^ tappa Giro Rosa Iccrea 2019: Vittorio Veneto - Maniago Si è corsa venerdì 12 luglio la ottava tappa del Giro ciclistico d’Italia femminile quest’anno denominato Giro Rosa ICCREA. Una tappa ricca di spettacolo e emozionante per tutto quanto si è visto lungo le strade che hanno portato le atlete da Vittorio Veneto a Maniago. Una Piazza del Popolo di Vittorio Veneto, stracolma di pubblico e colorata dal rosa delle magliette indossate da duecento bambini dei Centri estivi, ha accolto al mo-

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mento della firma le atlete della carovana rosa salutandole con ovazioni e applausi, dalla più titolata Val Vleuten alle campionesse di casa a cominciare dalla Soraya Pa-

ladin. Una piazza dove spiccava il camper del Gruppo ICCREA con il gioco dell’oca per i bambini e il Pullman Azzurro della Polizia di Stato. Per l’occasione un angolo della


Nevio Alzetta

C

piazza ha ospitato un mezzo della locale stazione dei Vigili del Fuoco che in attesa della partenza hanno allietato pubblico e bambini con dimostrazioni e giochi. Bellissimo il tratto di trasferimento prima del via ufficiale. Con il sindaco di Vittorio Veneto Antonio Miatto come mossiere, l’assessore allo Sport Gianluca Posocco, il consigliere Silvia Salezze e il Direttore Generale di Banca della Marca Francesco Beninato, le atlete hanno preso il via precedute da una moltitudine colorata di miniciclisti delle squadre del territorio e hanno percorso il centro di Vittorio Veneto fino a Serravalle per ritornare sulla provinciale dove è stato dato il via ufficiale all’altezza della Eurovelo. Spettacolo e gruppo compatto nei primi chilometri di gara con l’emozionante attraversamento del parco del CRO di Aviano accolti da centinaia di persone lungo la strada e alle finestre dei padiglioni dell’importante centro di cura e ricerca oncologica. A salutare la carovana il diret-

tore scientifico del CRO Silvia Franceschi e il sindaco della cittadina pedemontana Ilario De Marco. Pochi chilometri prima si era disputato il primo dei tre traguardi volanti, quello posto all’ingresso del paese di Polcenigo. La tappa è poi proseguita lungo la pedemontana pordenonese con il traguardo volante disputato davanti alla storica Centrale idroelettrica Antonio Pitter di Malnisio e con la prima asperità altimetrica della giornata, la Forcella di Pala Barzana in comune di Andreis. Spettacolo e colori hanno visto la disputa del traguardo volante di Meduno e la salita a Clauzetto per lasciare spazio a qualche goccia di pioggia proprio in prossimità dell’arrivo posto in Piazza Italia a Maniago, la città dei coltelli ma anche la città che negli ultimi anni ha ospitato gare di coppa del mondo e i campionati mondiali 2018 di Paraciclismo. Anche qui non è mancato lo spettacolo di colori garantito dall’ospitalità ICCREA e da un caloroso pubblico che ha accolto con una ovazione l’arrivo in solitaria della

vincitrice di tappa, l’inglese Elizabeth Banks che ha preceduto di una manciata di secondi (30) la compagna di squadra Leah Thomas e l’italiana Soraya Paladin giunta terza, che hanno regolato in volata il resto del gruppo. Alla cerimonia di premiazione che è seguita, grande entusiasmo per la vincitrice di tappa, per la riconfermata maglia Rosa Val Vleuten e per l’italiana Elisa Longo Borghini, che ha indossato la maglia azzurra di migliore atleta italiana in classifica. Un degno epilogo salutato anche dalle parole dell’assessore regionale del FVG Gibelli, del Direttore Generale della BCC Pordenonese Gianfranco Pilosio e del Sindaco di Maniago Andrea Carli. Per il Comitato Organizzatore Locale, che ha visto lavorare insieme associazioni e volontari delle due città e dei loro rispettivi territori, soddisfazione e contentezza per l’esito della tappa e per quanto fatto vedere di questa parte della pedemontana a cavallo fra Friuli Venezia Giulia e Veneto.

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E dizione

Antico teatro Arrigoni Foto Claudio Mansutti

SPECIALE GIRO ROSA Palazzo Altan

San Vito al Tagliamento tra Storia Arte e Cultura San Vito al Tagliamento, al centro del Sanvitese, già nell’antichità luogo legato ad un fiume e zona di risorgive, ha favorito già nell’antichità l’insediamento umano, restituendo testimonianze risalenti anche al Mesolitico ed al Neolitico La collezione di tali reperti archeologici, risultato di campagne di scavi e ritrovamenti di superficie, è conservata nelle sale del museo civico archeologico “Federico De Rocco” situato e visitabile al secondo piano della torre medievale “Raimonda”, in attesa del trasferimento nella sede del nuovo museo civico “Federico De Rocco”, in castello. Il territorio ha conosciuto poi la dominazione romana e quella longobarda, ma la vera svolta è avvenuta con la influente presenza patriarcale prima e con l’occupazione veneziana poi, che ha conferito alla cittadina un assetto nuovo, molto vicino a quello odierno. A questa terra, vicina tanto a Venezia quanto ad Udine ed ad Aquileia, molto diedero sia i Patriarchi che i nobili veneziani. I loro interventi e le loro committenze furono innumerevoli e così ogni chiesetta dal centro alla periferia porta ancora un affresco o un lacerto, ogni palazzo un decoro, insieme a sparse raffigurazioni di scene sacre, soprattutto di devozione mariana o di Santi protettori, o semplici abbellimenti che potevano quietare anche gli animi più duri. Uno degli interventi più importanti fu intrapreso da colui che fu l’ultimo Patriarca, Daniele Delfino (Venezia 1688 – Udine 1762): la ricostruzione del Duomo, omaggio ad una comunità che stava crescendo. La venuta veneziana lascerà tracce di sé con bei palazzi e giardini nel centro di San Vito, sostenendo e potenziando uno sviluppo architettonico, artistico e culturale ed influenzando anche la lingua; il centro entro le mura rimarrà veneto per secoli fino ad oggi; mentre la radicata 34

lingua friulana sopravvivrà nelle campagne limitrofe. Il dominio veneziano cesserà nel 1797 con l’arrivo delle truppe napoleoniche e, dopo periodi difficili quali furono i moti di rivolta e le guerre di indipendenza, nel 1866 San Vito fu annesso al nuovo regno d’Italia. La I e la II guerra mondiale insanguinarono anche la storia locale e l’ultimo dopoguerra fu caratterizzato da una forte emigrazione ma anche, subito dopo, dalla rinascita. Ed ecco San Vito oggi, con una realtà industriale ed economica significativa, forte di servizi e ricca di appuntamenti culturali che fanno rivivere tutte le sue innumerevoli bellezze. Nel centro storico si apre la cinquecentesca Piazza del Popolo, sviluppo di un’area circostante al nucleo originario che fu il Castello di San Vito, con le sue prime mura e il primo borgo. Sulla piazza si affacciano l’antica Loggia Pubblica, prima sede della municipalità sanvitese e sede dal ‘700 di uno splendido Antico Teatro Sociale, piccolo teatro all’italiana in stile veneziano che ora rivive intitolato al compositore sanvitese GianGiacomo Arrigoni (1597-1675); il Duomo, costruito nel 1745 su un preesistente edificio del Quattrocento e contenente una vera e propria galleria d’arte di opere di diversa epoca ed il Palazzo Rota (XV secolo, oggi sede del Municipio), il più veneziano dei palazzi di piazza, con l’ordinato giardino all’italiana antistante e il maestoso parco sul retro. Altro bel palazzo degno di nota è il palazzo Altan di via Altan, ospitante il Museo provinciale della Vita e Civiltà Contadina “Diogene Penzi”. In borgo Castello si può respirare ancora il passato medioevale. Il castello di san Vido risale per certo al XII secolo e fu restaurato nel secolo


Ufficio I.A.T. San Vito al Tagliamento

Interno Palazzo Rota Sede municipale

Antonio Di Bisceglie Sindaco di San Vito al Tagliamento successivo con l’aggiunta di due torri: Torre Raimonda e Torre di san Nicolò (Scaramuccia). Accanto a quest’ultima rimangono le vestigia delle mura difensive che un tempo circondavano tutto il borgo nonché parte dell’Hospitale dei Battuti, fondato dalla confraternita laica dei Battuti nel XIV secolo. Degne di nota sono anche la Chiesa di santa Maria dei Battuti annessa all’antico ospitale, con ciclo di affreschi amalteiani commissionati dal Patriarca di allora Marino Grimani, e la Chiesa dell’Annunziata o chiesa di santa Maria del Castello con affreschi trecenteschi di scuola friulana. Ancora affreschi, quattrocenteschi, attribuiti ad Andrea Bellunello, si scorgono sulla facciata di bei palazzi di piazza. Appena fuori dalla seconda cinta di mura, entro il giro di fosse odierne, fa bella mostra di sé l’ex convento dei Domenicani ora sede della Biblioteca Civica, dell’Ufficio Beni ed Attività Culturali e dell’Ostello della Gioventù; annessa, la chiesa seicentesca di san Lorenzo che conserva lacerti di affreschi quattrocenteschi e

cinquecenteschi e le spoglie del frescante, allievo e genero del Pordenone, Pomponio Amalteo (Motta di Livenza, 1505 - San Vito al Tagliamento, 1588) e della sua famiglia, insieme a quelle di altre famiglie nobili del luogo. Una lapide ricorda invece la casa in cui visse lo storico e politico Paolo Sarpi (1552-1626), nella via attualmente a lui titolata e all’inizio del ghetto ebraico (secoli XVI-XVIII), in origine località Codamala. Per conoscere la programmazione delle mostre, degli spettacoli teatrali e musicali, chiamare Ufficio I.A.T. San Vito al Tagliamento Piazza del Popolo, 13 – tel/fax 0434.80251 www.comune.san-vito-al-tagliamento.pn.it Orario apertura al pubblico: da lunedì a venerdì 9.30/12.30 – 15.00/18.00 sabato e domenica 10.00/12.30 – 15.00/18.00

Palazzo Rota Sede municipale

Castello 35


bcc speciale

Emanuela Carlo Loisotto Candido

10^ Tappa Giro Rosa Iccrea 2019: San Vito al Tagliamento - Udine

E dizione

SPECIALE GIRO ROSA

Sono state diverse migliaia le persone festanti presenti in piazza per tributare il giusto plauso alla Maglia rosa, poi vincitrice del Giro, Annemiek van Vleuten e alle altre brave cicliste.

Anche quest’anno il grande ciclismo è stato protagonista a San Vito al Tagliamento. Se nel 2018 la cittadina si era meritata il riconoscimento di “maglia rosa delle partenze” per il grande entusiasmo con cui aveva accolto il Giro d’Italia maschile in occasione della tappa che aveva portato i ciclisti, partiti da Piazza del Popolo, a sfidarsi lungo i tornanti dello Zoncolan, quest’anno San Vito non è stata da meno. Lo stesso entusiasmo riservato a Froome, Yates e agli altri eroi delle due ruote, i sanvitesi lo hanno regalato, domenica 14 luglio, alle cicliste impegnate nel Giro Rosa Iccrea 2019, che proprio dalla stessa Piazza del Popolo ha visto la partenza del suo atto conclusivo con destinazione Udine. 36

San Vito non ha fatto differenza: maschile o femminile, l’amore nei confronti del Giro si è rivelato identico. E proprio questa convinzione aveva spinto Enzo Cainero, il patron delle tappe friulane di entrambe le corse, a scommettere ancora una volta su San Vito al Tagliamento. “Quando in un posto ci si trova bene – ha spiegato – si torna sempre volentieri. A San Vito mi sono trovato benissimo. Chissà – si è poi lasciato andare che non ci possa essere presto un’altra occasione per tornarci una terza volta. Del resto – la conclusione del Patron – quando si ha a che fare con amministrazioni comunali serie e capaci come quella di San Vito tutto diventa molto più facile”. Accolte dalle note della Filarmonica Sanvitese, che si alternavano agli applausi, continui e scroscianti, dei tanti appassionati assiepati in piazza e lungo le vie del centro, le cicliste si sono allineate sulla linea di partenza in attesa che il Sindaco Antonio Di Bisceglie e il Direttore di corsa Giuseppe Rivolta dessero loro il via. A far loro da apripista, la campionessa di ciclismo paraolimpico Beatrice Cal che, accompagnata da alcune delle sue compagne di squadra delle Fiamme Cremisi, ha anticipato il gruppo fino al km 0, nei pressi del Piazzale del Santuario di Madonna di Rosa, dove pure si erano concentrate alcune centinaia di tifosi.


Donatella Toppan

Ma la partenza della tappa è stata solamente l’apice della festa che la cittadina stava vivendo ormai da alcune settimane.

Ginnastica Sanvitese ha vinto l’oscar della società più rosa del territorio, con le oltre 400 atlete, bambine e ragazze, tesserate nelle proprie fila.

Già il 10 giugno, nell’Auditorium Zotti, c’era stata la presentazione ufficiale della tappa. Un’occasione che l’Amministrazione comunale aveva voluto cogliere per plaudire non solo il ciclismo, ma tutto lo sport femminile molto attivo a San Vito, assegnando gli Oscar Rosa dello Sport.

Da qui vi è stato un crescendo di attesa ed entusiasmo fino al grande giorno. Un avvicinamento segnato visivamente dagli striscioni, dalle bandiere e dalle coccarde che hanno letteralmente colorato di rosa le strade cittadine, così come le vetrine dei negozi. Perfino l’acqua della fontana presente nella rotonda di via Roma per l’occasione si mostrava colorata di rosa.

Melissa Comin De Candido è stata così premiata come miglior atleta donna sanvitese di sempre per gli innumerevoli titoli mondiali, europei e nazionali conquistati nel pattinaggio artistico. Manuela Del Piero, responsabile della Scuola di danza Isadora Astarte, si è meritata l’oscar assegnato alla dirigente sportiva. Beatrice Cal ha ricevuto, direttamente dalle mani di Walter Lorenzon, Presidente della Bcc Pordenonese, main sponsor della tappa insieme al Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, l’oscar assegnato alla miglior atletica paraolimpica, mentre l’Asd

Si è così giunti al triduo finale: venerdì 12 luglio il centro cittadino ha ospitato la prima gara in notturna, riservata alle categorie giovanili sia maschili che femminili, organizzata dal Pedale Sanvitese. Sabato 13 è stata riproposta, con il medesimo successo dell’anno prima, la Notte rosa con musica, chioschi e negozi aperti fino a notte inoltrata, ottimo preludio del trionfo della domenica.

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Arturo Miotto

bcc informa

Banca MedioCredito del Friuli Venezia Giulia, da sempre punto di riferimento per l’economia regionale, a luglio 2018 – senza perdere il forte legame con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, che ne mantiene il 47% delle quote – è entrata nel perimetro del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, il più grande gruppo bancario cooperativo italiano, composto oggi da 140 Banche di Credito e oltre 2.600 sportelli, formando quindi il terzo gruppo bancario in Italia per capillarità e il quarto per dimensione di attivi. In sinergia con gli imprenditori e il territorio, la Banca favorisce lo sviluppo delle aziende nate o operative nella Regione tramite un’offerta personalizzata di prodotti, strumenti e servizi in grado di soddisfare i differenti settori imprenditoriali. E lo fa garantendo una presenza continua e capillare anche grazie alla sinergia con le quattro BCC del Gruppo presenti sul territorio: BCC Pordenonese, CrediFriuli, Banca di Udine, BCC di Staranzano e Villesse. La missione della Banca è contribuire allo sviluppo del territorio del Friuli Venezia Giulia ed il supporto al sistema economico regionale, facilitando - in una prospettiva di creazione di valore - la disponibilità di servizi e risorse finanziarie ai soggetti pubblici e privati della Regione, anche attraverso la gestione degli strumenti di agevolazione finanziaria e in coordinamento con gli altri soggetti che operano nel processo di promozione e concessione degli aiuti. Tra le attività sviluppate nel nuovo corso della Banca, all’interno del Gruppo, è compresa una forte focalizzazione sulle operazioni relative alla finanza straordinaria e ai servizi di “advisory”, tra i quali quelli tipici di consulenza alle aziende per l’accesso al mercato dei capitali. Banca MedioCredito del Friuli Venezia Giulia è storicamente specializzata nel credito a medio-lungo termine con competenza qualificata nel credito agevolato, erogato con strumenti di finanza agevolata messi a disposizione dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, anche nell’ambito dei Fondi di rotazione, e da altri Soggetti Pubblici. La Banca si propone inoltre quale “arranger” 38

di operazioni di credito in “pool”, cui partecipano le BCC aderenti al Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea ed altre banche, anche nel quadro di progetti di ristrutturazione del debito. Dal 2010 MedioCredito del Friuli Venezia Giulia ha attivato l’offerta del conto di deposito contoforte.it, dedicato alla clientela retail residente sull’intero territorio nazionale. Presso la Banca, molte imprese clienti ed importanti soggetti ed istituzioni pubbliche locali hanno attivato il conto corrente sul quale gestiscono flussi e disponibilità finanziarie. A disposizione, nell’ambito del conto, si trovano i tipici servizi finanziari di incasso e pagamento verso l’Italia e l’estero con operatività supportata dalle funzionalità di banca virtuale, fruibili a distanza mediante internet. Attraverso le società del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, ed a beneficio delle Imprese operanti sul territorio regionale, viene completata l’offerta con l’operatività in ambito factoring, leasing finanziario, derivati di copertura e servizi assicurativi. In sintesi, oggi il Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, grazie all’impegno delle 4 BCC aderenti ed a Banca MedioCredito del Friuli Venezia Giulia, raggiunge – nella nostra Regione e nei Comuni di competenza – questi risultati a livello aggregato: • 87 milioni di euro nel 2018 e 35 milioni nel primo semestre 2019 di delibere di concessione di finanziamenti agevolati FRIE; • 1,5 mld di euro di raccolta indiretta, con oltre 1 mld di euro di risparmio gestito; • 20% di quota di inserimento medio nel tessuto economico regionale sul mercato imprese; • 100 milioni di euro di nuovi mutui casa erogati nel 1° semestre 2019, per oltre 1.100 contratti e, complessivamente, mezzo miliardo di euro ca. di nuovi impieghi (con una crescita, per Banca MedioCredito del Friuli Venezia Giulia, pari a circa +60% nei primi 9 mesi dell’anno rispetto al 2018).


La Banca che c’è è la Banca che sta vicino alla tua impresa

La Banca che c’è con soluzioni e servizi su misura per la tua impresa. La Banca che c’è con tutta la forza e la solidità del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea alle spalle. La Banca che c’è per offrirti un mondo di vantaggi pensati apposta per te. Sì, per te e la tua impresa, Banca Medio Credito del Friuli Venezia Giulia c’è. E ci sarà sempre.


BCC informa

Giulia Sacchi

Le imprese del Friuli Venezia Giulia Il Sistema Pordenone

Le migliori aziende del Friuli Venezia Giulia in vetrina nell’ambito di Top 500, evento che lo scorso 11 novembre è stato ospitato all’interno dell’Interporto di Pordenone. Organizzato in collaborazione col Messaggero Veneto e sponsorizzato tra gli altri anche da BCC Pordenonese, ha messo al centro numeri e storie, con focus sul “Sistema Pordenone” e le carte che lo hanno reso vincente. Innovazione, investimenti e formazione: questi i pilastri di un modello che il presidente di Unindustria Pordenone Michelangelo Agrusti ha definito «esportabile. Un piano immaginato nel 2008, agli albori della crisi, necessario per la valorizzazione del territorio». Il 2018 è stato un anno di grandi risultati per le aziende, all’insegna di fatturato, marginalità e utili. Meno brillante, invece, il 2019: le tensioni mondiali non aiutano l’export. È la provincia di Udine quella in cui sono attive 205 aziende Top 500, il fatturato delle quali ammonta a 14,3 miliardi. Segue Pordenone con 179 imprese e 8,7 miliardi di ricavi. Al terzo posto tra le province della regione figura Trieste con 62 realtà produttive top. 40

Chiude Gorizia con 54 aziende big. Analizzando i comparti, a farla da padrone è il settore dei mezzi di trasporto che comprende il colosso Fincantieri: 4,1 miliardi di fatturato. A ruota macchine e apparecchiature che si concentrano soprattutto a Pordenone con 3,9 miliardi di ricavi. Sullo stesso piano c’è la siderurgia, mentre subito dopo figura il settore acqua, gas, energia e rifiuti (3,8 miliardi). Quindi nell’ordine ci sono apparecchiature elettroniche, porti e logistica. Un altro comparto che fa registrare buoni risultati soprattutto nel Pordenonese è quello del mobile-arredo con 2,3 miliardi di ricavi, mentre le costruzioni si attestano a 1,8 miliardi. In quest’ultimo settore il dato positivo è costituito dal fatto che, dopo molti anni di pesante crisi, si è invertito il trend.


Foto Michele Missinato

A seguire ancora commercio all’ingrosso, chimica, alimentari e bevande e commercio di autoveicoli: 1,1 miliardi. Nell’ambito di Top 500 sono state annunciate importanti novità che riguardano anche l’Interporto di Pordenone, «nodo logistico di primo piano, sulla falsariga di Piacenza, e in tutti i sensi: dal trasporto alla conservazione delle merci, alla scuola col nuovo corso Its per la logistica», come ha messo in luce Giuseppe Bortolussi, amministratore delegato del Centro ingrosso e presidente del Consorzio corridoio Italia-Serbia. È stato annunciato un nuovo e importante progetto che prenderà avvio in primavera: il collegamento col treno Pordenone-Belgrado. Protagonista Transagent, impresa di Fiume (Croazia) che opera nell’Est Europa, in particolare in Serbia, Slovenia e Croazia. Quindi la presentazione dell’istituto superiore di logistica, un’iniziativa che vede in scena Interporto, Fondazione Its accademia nautica dell’Adriatico-Trieste, Its Marco Polo-Venezia, Unindustria e Ial Fvg e ospitata nel nuovo palazzo di vetro. Le lezioni sono partite da poco con 25 allievi. È stata annunciata pure la partenza del nuovo progetto di alternanza scuola-lavoro “Dal dire al fare” col Mattiussi-Pertini, istituto che dal prossimo anno avrà una nuova materia di studio: logistica. «Quello che stiamo creando non è campato in aria: è un progetto che guarda a un nuovo futuro per la provincia e non soltanto», ha sottolineato Bortolussi. Ma perché a Pordenone? «Perché ci sono le industrie e la logistica ha il compito di bilanciare – ha spiegato -. Le aziende hanno bisogno di alimentarsi con le materie prime e poi di trasferire i prodotti. Il nostro è un progetto lungimirante. Siamo pronti anche per realizzare un collegamento Pordenone-Trieste, sperando che quest’ultimo diventi porto di riferimento per l’Est». Il nodo logistico di Pordenone, insomma, è sempre più attrattivo ed è a tutti gli effetti la nuova frontiera industriale dei servizi: è fresca la notizia che entro l’estate una nuova e importante azienda dell’e-commerce intende insediarsi nell’area del Centro Ingrosso.

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BCC informa

Marco Bazzo

Satispay: una giornata senza contanti La app per i tuoi soldi. Satispay ti dà il benvenuto in un mondo senza contanti, ogni giorno. Pianifica il risparmio di domani e il futuro, sul telefono. Vorrei iniziare raccontando cosa mi è successo qualche giorno fa. È lunedì mattina, ore 7:30 e sono in perfetto orario per uscire di casa ed andare al lavoro. Ho i minuti contati per essere in ufficio alle 8 dove mi aspetta un’importantissima riunione con il responsabile marketing. Quindici minuti in macchina e sono arrivato al parcheggio del mio bar preferito dove prendo cappuccino e brioche alla crema, per iniziare bene la settimana. Arrivo alla cassa… cerco il portafoglio con i soldi… No! Scopro di averlo lasciato a casa! Niente panico… chiedo se possibile pagare con carta di credito o di debito e mentre lo chiedo penso proprio mi rideranno in faccia… Si può pagare con Satispay! Per fortuna un mio amico mi aveva fatto installare l’applicazione

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sullo smartphone. Grazie al suo bonus di invito e al fatto che avevo impostato 200 euro di budget avevo un po’ di soldi per la giornata. Ma prima di entrare in ufficio, devo acquistare un’importante rivista che mi sarebbe servita per la riunione e che usciva proprio quel giorno! Sull’app Satispay, grazie alla geolocalizzazione e alla funzione di ricerca negozi o categorie, ho trovato un’edicola fatta apposta per me (visto che era a pochi metri dall'ufficio). Ci andavo ogni giorno, o quasi, e non sapevo accettasse Satispay. Ore 8 sono in ufficio. Ottimo. La giornata può procedere senza intoppi. Si avvicina l’ora della pausa pranzo e con i colleghi di ufficio si decide di andare a mangiare tutti insieme. Un panino veloce e poi rientro a lavoro. Come ho fatto senza contanti? Semplice, ho restituito i soldi al mio amico che mi ha pagato il pranzo con Satispay! Tutto bene fino a fine lavoro. Saluto tutti e vado verso la macchina; l’avevo parcheggiata in divieto di sosta (non mi ero accorto!) e mi aspettava una bella multa da pagare… Ma non finisce qui! Batteria scarica! Doppia rabbia; multa da pagare e taxi da prendere per tornare


a casa… sempre senza soldi! Calma e cerchiamo una soluzione. Primo: cerchiamo un taxi. Avrei potuto pagare tranquillamente con carta di credito ma, sorpresa delle sorprese; sul taxi vedo un cartello con un QR Code. Si poteva inquadrare il codice e pagare con Satispay. Secondo: la multa! Durante il viaggio in taxi cerco sul cellulare le modalità di pagamento delle varie contravvenzioni, si possono pagare con tutta calma con Satispay. Una giornata andata male si è rivelata una giornata ottimale per scoprire tante funzionalità nascoste e non di Satispay, l’app gratuita per pagare nei negozi, scambiare denaro con gli amici, acquistare servizi e risparmiare in modo smart. Riepilogando ho potuto pagare direttamente al bar, in edicola, il tassista, ho potuto restituire i soldi ad un amico e (a malincuore) pagare una multa appena presa. Tutto questo senza spese o quasi; lo scambio di denaro tra contatti è gratuito, così come il pagamento nei negozi.

L’unico costo lo sostiene il negoziante ma è pari a 20 centesimi per transazioni superiori ai 10 euro. Per il pagamento di bollettini, invece, il costo è di un euro a bollettino. Da quel giorno utilizzo Satispay per tantissime operazioni della vita quotidiana; oltre a quanto già descritto è possibile ad esempio fare ricariche telefoniche per sé o per altri e pagare bollettini (bianchi, premarcati, bancari) e gli avvisi della pubblica amministrazione. È inoltre possibile fare donazioni ad associazioni no profit. Visitando la sezione apposita si può scoprire e supportare ogni mese una realtà diversa. Oppure è possibile accedere al sito internet o all'app del servizio su cui si vuole attivare il pagamento automatico e permettere al servizio di effettuare automaticamente addebiti sul proprio account Satispay, in base alla frequenza di acquisti e/o abbonamenti. Con uno degli ultimi aggiornamenti è inoltre possibile impostare la propria targa dell’auto o della moto e grazie ad una notifica ricevere

il promemoria della scadenza del bollo e procedere al pagamento dall’app; una volta effettuato il pagamento, il veicolo verrà automaticamente salvato nella lista dei veicoli in app così da rendere ancora più veloce il rinnovo del bollo quando scaduto. Ma il servizio secondo me più interessante è quello dei “Risparmi”. Nella sezione Servizi dell’app è possibile creare dei Salvadanai per spese ricorrenti o future; si può decidere di accantonare il resto di ogni acquisto, mettere da parte il cashback ricevuto o accumulare in modo ricorrente una cifra prestabilita. In questo modo, accantonando piccole somme settimanali si può creare un tesoretto per le vacanze dell’anno dopo oppure per l’acquisto di uno sfizio personale. Un'app in continua evoluzione e che ascolta tutti i suggerimenti dei clienti. Il servizio di assistenza è sempre pronto a rispondere con cordialità e in tempi brevi. Nel futuro sarà probabilmente possibile investire in prodotti finanziari collegando così la sezione Risparmi alla sezione Investimenti rendendo l’app un’ottima compagna di viaggio nell'educazione finanziaria. Ad oggi è possibile pagare in migliaia di negozi convenzionati in tutta Italia anche se, purtroppo è così, ci sono aree dove non ci sono molti negozi aderenti. Però nulla vieta di utilizzare altri servizi e di insistere con i commercianti affinché comincino ad accettare pagamenti smart. Adesso però è giunto il momento di svelare un segreto: non sono veramente io il protagonista della giornata! ma potrebbe benissimo essere la giornata tipica di un lavoratore qualunque alle prese con le vicissitudini giornaliere. Uso Satispay dal 2015 e nonostante intorno a me non ci fossero negozi convenzionati non l’ho mai abbandonata, ci ho creduto e adesso la uso quotidianamente. 43


bcc territorio

Emanuela Loisotto

Per BCC Pordenonese la Finanza è sostenibile

Grande partecipazione a fine ottobre al Collegio Marconi di Portogruaro al Convegno “Finanza sostenibile: l’investimento a doppio rendimento” promosso da BCC Pordenonese in collaborazione con Bcc Risparmio e Previdenza del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea e Raiffeisen Capital Management – Italia, segno che l’argomento è molto sentito. Il tema della serata è stato ben affrontato da Simona Bruson Senior Sales Manager di Raiffeisen che ha illustrato come guidare le scelte di investimento con la finanza sostenibile. Il connubio finanza-sostenibilità è già una realtà consolidata che evidenzia valide performance ed il trend si manterrà certamente anche nel futuro perchè le scelte di 44

investimento saranno sempre più assunte valutando prioritariamente i fattori ambientali e sociali. L’obiettivo è quello di orientare gli investimenti verso attività sostenibili e di lungo periodo. Il Direttore Crediti e Prodotti Donatella Toppan, ha aperto i lavori sottolineando che la serata non è stata promossa per seguire la “moda” dell’attenzione all’ambiente, questione oggi al centro dell’attualità, ma quale occasione di approfondimento, condivisione di conoscenze e di sensibilizzazione verso tematiche trasversali a tutto il mondo civile, economico e finanziario e che caratterizzano la proposta commerciale di BCC Pordenonese.


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Daniele Rampogna

La festa del 50° della Parrocchia Don Bosco Domenica 2 giugno, solennità dell’Ascensione del Signore Gesù, presso la chiesa del Don Bosco si è svolta la solenne celebrazione in ricordo dei 50° di fondazione della Parrocchia dei salesiani. Il decreto che istituisce la Parrocchia porta la data del 24 maggio 1969 e la firma dell’allora Vescovo di Concordia-Pordenone mons. De Zanche. La Santa Messa è stata presieduta dal vicario diocesano don Orioldo Marson, e concelebrata da dal parroco don Salvatore Di Martino e due parroci emeriti: don Arturo Bergamasco (parroco dal 1978 al 1988) e don Alberto Guglielmi (parroco dal 2000 al 2008). Presenti inoltre don Lino Meneghetti, viceparroco dal

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1978 al 1987, il direttore don Riccardo Michielan e altri confratelli salesiani. Don Orioldo, nell’omelia, ha ricordato l’anniversario, risaltando la caratteristica di spiritualità, preghiera e formazione della Parrocchia e la peculiarità ed il legame con l’Oratorio, animato da don Claudio Parolin e che vede la presenza di molti giovani. Al termine l’apertura ufficiale della mostra storico-fotografica realizzata sempre in chiesa. Una carrellata di quasi 200 immagini che rappresentano 50 anni di volti, luoghi, emozioni. Il buffet con la torta dello speciale compleanno ha concluso la mattinata, alla presenza di numerose autorità tra le quali il referente di filiale Paolo Rossi e il Vice Presidente della BCC Pordenonese Mauro Verona e

di ben tre sindaci emeriti di Pordenone: Alvaro Cardin, Alfredo Pasini e Sergio Bolzonello. Il Vescovo di Concordia – Pordenone mons. Giuseppe Pellegrini ha voluto essere presente nel pomeriggio celebrando la messa delle 16.30 e spendendo parole di ringraziamento al Signore e a don Bosco per la realtà salesiana che garantisce il carisma del fondatore anche nella Parrocchia. Al termine ha visitato la mostra lasciando anche un pensiero nel libro delle dediche. Le celebrazioni del 50° della Parrocchia si concluderanno domenica 2 febbraio 2020 con la santa messa e la presentazione del volume del cinquantesimo, realizzato anche con il contributo della BCC Pordenonese.



bcc territorio

Michela Zin

Pordenonelegge compie 20 anni Parole. Quante ne sono state dette nell’edizione 2019 di pordenonelegge? Immaginare un numero è impossibile ma rende l’idea del vociare tra i vicoli, del fluire dalla bocca del relatore nel silenzio del pubblico, delle frasi sussurrate all’orecchio per non disturbare l’ascolto. Milioni di parole che nascono per lasciare il segno nelle persone, per suggerire ragionamenti, per consentire il confronto. Come sempre pordenonelegge ha cercato di raccontare, con il filtro della letteratura, il mondo che ci è vicino. È questa infatti, da sempre, la mission del festival: raccontare il mondo, sentire le sue voci, orientare in una realtà a volte sfuggente se non incomprensibile, con l’idea di fondo che i libri siano il luogo dove il sapere si stratifica e si intreccia. Pordenonelegge è un luogo di confronto ampio, vario e senza pregiudiziali: dalla saggistica, all’economia, al linguaggio pop, alle contaminazioni fra musica teatro e letteratura. 5 giornate, oltre 130.000 presenze, 366 eventi, più di 600 protagonisti, 65 anteprime letterarie italiane e straniere, 32 sedi, 150 realtà culturali coinvolte, 130 fornitori, 225 angeli, 1.990 amici, 250 giornalisti accreditati, 57 incontri con la stampa, 93 partners/sponsor. Questi al-

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cuni dei numeri della ventesima edizione, una delle più attese, una delle più riuscite. Tra i tantissimi percorsi di ascolto per i suoi primi 20 anni, pordenonelegge si è regalato un progetto speciale realizzato in collaborazione con BCC Pordenonese e Messaggero Veneto: 7 parole per i prossimi vent’anni, un format che ha reinterpretato in chiave dinamica i concetti di razza, paura, bellezza, sessualità, amicizia, mito, musica. Affidandone la narrazione a sette lezioni magistrali e dialoghi che nella giornata di venerdì del festival hanno visto protagonisti, rispettivamente, Guido Barbujani, Beatrice Masini e Simona Vinci, Antonia Arslan, Lucetta Scaraffia, Marcello Fois e Franco La Cecla, Elisabetta Moro e Carlo Boccadoro. Si è iniziato partendo con una parola chiave del mondo contemporaneo: razza. A raccontarla e ridefinirla è stato il grande genetista Guido Barbujani e il suo “Sillabario di genetica per principianti” (Bompiani). A seguire il testimone è passato alla parola amicizia con il dialogo fra lo scrittore Marcello Fois autore di “Pietro e Paolo” e l’antropologo Franco La Cecla con il libro “Essere amici”, coordinati dal curatore di pordenonelegge Alberto Garlini. Si è proseguito con un focus sulla parola bellezza, affidato ad Antonia Arslan, che l’ha augurata a tutti attraverso il volumetto “La bellezza sia con te”. Del mito ne ha parlato

l’antropologa Elisabetta Moro, fresca autrice di “Sirene, la seduzione dall’antichità ad oggi”: in dialogo con l’autrice Nadia Fusini. Nel pomeriggio riflettori su una parola che si è via via affrancata da pudori e ritrosie, sessualità: la storica e giornalista Lucetta Scaraffia ha pubblicato per Marsilio un nuovo saggio sulla “Storia della liberazione sessuale”. Paura è la sesta parola su cui si è riflettuto con le autrici Beatrice Masini e Simona Vinci, coordinate dalla giornalista Alessandra Tedesco. La paura è anche stata al centro della riflessione di Simona Vinci, che attraverso “Mai più sola nel bosco” ha spiegato perché tutti, prima o poi, abbiamo vissuto come nelle fiabe dei fratelli Grimm. Sipario sulla settima parola, musica con il Maestro Carlo Boccadoro, compositore e direttore d’orchestra, a prospettare qualche alternativa alla continua accelerazione della fruizione musicale, conseguenza di un mondo su misura del web. A formare le parole, si sa, ci sono le lettere. E pordenonelegge quest’anno ha voluto giocare e abbellire la città con delle enormi lettere dell’alfabeto che, sparse un po’ qui e là nei luoghi del festival, hanno catalizzato l’attenzione di pubblico e ospiti. Inevitabile un selfie alla ricerca della lettera del proprio nome o cognome. Tra i tanti anche Beppe Severgnini, giornalista e personaggio televisivo. Pordenone città di letture, lettori e lettere. Pordenone città di parole. Pordenone città di pordenonelegge.


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bcc territorio soci

Daniele Sisto

Il rilancio turistico sostenibile delle nostre montagne è possibile? Il Progetto Piccole Produzioni Locali, varato nel 2010, è una forma di start up sostenuta dalla Regione FVG, dalle Aziende Sanitarie, dall’Istituto Zooprofilattico delle Venezie e dal Cluster Agroalimentare di San Daniele che forniscono gratuitamente, formazione specifica in materia di normativa e tecnologia, piano di autocontrollo, analisi o counselling “a domicilio”. Il Progetto si ispira ad analoghe esperienze in Austria, Portogallo, Trentino Alto Adige e consente al coltivatore/allevatore di attivare un “laboratorio di fattoria” nei locali di casa per effettuare alcune trasformazioni della propria materia prima, per esempio volatili da cortile, prodotti dolciari a base di miele, pane e prodotti da forno, conserve vegetali, confetture di frutta, composte e succhi di frutta, conserve e sughi di lumache oltre a prodotti trasformati, freschi o stagionati, derivati da suini allevati nella propria azienda. Obiettivi di questo progetto sono la tutela del Cittadino Consumatore, la creazione di posti di lavoro, la tutela dei prodotti tradizionali e non ultimo lo sviluppo del territorio. Tutelare le piccole produzioni locali è infatti solo un primo passo per il rilancio turistico sostenibile delle nostre montagne. Si potrebbe prendere spunto da esempi virtuosi per esempio in Portogallo dove, ad Aldeias do Xisto oltre ai prodotti alimentari tipici, offrono percorsi di mountain bike, trekking e organizzano eventi richiamando centinaia di migliaia di visitatori l’anno, oppure dall’Austria, dove, in ogni struttura ricettiva, compreso il B & B, il turista viene informato su cosa visitare nelle vicinanze, dal castello al parco giochi, dal percorso naturalistico all’antica chiesetta segnalata mediante cartelli intagliati nel legno, per destare interesse e curiosità in chiunque vi si imbatta. 50


Dovremmo imparare a fare squadra e mettere in rete le nostre diverse e preziose risorse, dimenticando lo stile “fasin bessoi” (facciamo da soli) che ci ha fino ad oggi ispirato. Giovani imprenditori, nativi digitali, saranno capaci di strutturare un’offerta complessiva per ogni stagione dell’anno che comprenda percorsi culturali, enogastronomici, naturalistici, ludici, sportivi sia per principianti sia per agonisti, in modo da rendere fortemente attrattive le nostre montagne per la più ampia tipologia possibile di visitatori. Il nostro territorio ha tutte le potenzialità per riuscire nell’impresa, perché può contare su ottimi collegamenti con autostrade ed aeroporti, una natura bellissima e relativamente intatta, un significativo patrimonio storico e culturale,

una ricca e varia produzione enogastronomica. Giovani studenti universitari in Beni Culturali potrebbero sviluppare ad esempio il Cammino delle Pievi in Carnia, con promozione di visite guidate; quelli di Scienze Naturali potrebbero accompagnare i visitatori a riconoscere le diverse piante di montagna e le rispettive fioriture o illustrare il fenomeno delle risorgive, quelli di Storia potrebbero proporre gli itinerari nei luoghi della Grande Guerra. Il nostro territorio è unico, in pochi chilometri si va dai monti al mare, dalle stelle alpine a quelle marine, ed è interesse di tutti preservarlo, curarlo e proteggerlo affinchè possa continuare ad offrire alle generazioni che verranno la sua storia e la sua biodiversità. 51


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Silvia Leo donatrice Avis

Casa del Volontariato: nuova Sala Donazioni

Il Comune di San Stino di Livenza a breve inaugurerĂ la nuova sede della “Casa del Volontariatoâ€?, in via Papa Giovanni XXIII, concepita per dare gli spazi adeguati alle Associazioni che hanno obiettivi legati al volontariato sociale e sanitario, come Avis, Croce Bianca oltre che ad altre istituzioni attive nel territorio.

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L’Avis di San Stino di Livenza e tutti i volontari attendono impazienti questo momento, in quanto da tempo si è reso necessario garantire un ambiente più appropriato all’attività, visto anche l’incremento dei donatori negli ultimi anni. Inoltre le nuove norme che regolano la raccolta di sangue richiedono dei locali più ampi e delle strutture adeguate agli standard sanitari. La sala delle donazioni è già stata allestita e sono state installate sei nuove poltrone motorizzate, il cui acquisto è stato possibile anche grazie alle sovvenzioni della BCC Pordenonese. Queste nuove attrezzature permetteranno una donazione più agevole, migliorando la qualità del servizio erogato e diminuendo i tempi di attesa per i donatori e per il personale addetto, garantendo ancor più di prima i massimi livelli possibili di sicurezza trasfusionale. Le nuove strutture permetteranno, inoltre, di coordinare, organizzare e gestire al meglio l’attività di donazione dei volontari associati. Per questo motivo, il prezioso contributo della BCC Pordenonese e la collaborazione costante con i responsabili, ha permesso di realizzare l’obiettivo prefissato nella progettazione della sala, rendendo possibile un miglioramento della qualità e delle modalità della donazione. L’Avis locale, oltre alle 12 raccolte programmate di sangue (una domenica al mese) è molto attiva nel territorio con diverse iniziative che si svolgono nel corso di tutto l’anno quali: serate informative, incontri con le scuole, concerti di beneficenza, raccolta fondi a favore di AIL, “TELEFONO AZZURRO”, SAN VINCENZO DE PAOLI, LA VIA DI NATALE di AVIANO, AIRC e AIDO. Vengono, inoltre,

organizzate ormai da diversi anni attività ludico-sportive come la “Pedalata della solidarietà (in occasione della festa del 2 Giugno) e la “COLOR AVIS” (nei giorni della Sagra paesana). Queste proposte sono molto apprezzate dai sanstinesi che, negli anni, vi hanno aderito sempre in maggior numero, giudicandone positivamente l’organizzazione e il coinvolgimento. Per di più l’Avis collabora fattivamente con altre associazioni locali in numerosi contesti e l’utilizzo della nuova “Casa del Volontariato” potrà favorire questa cooperazione. Le finalità principali dell’Avis locale sono la promozione della donazione di sangue come gesto di aiuto e solidarietà, il sostegno ai bisogni di salute dei cittadini, il favorire l’incremento della base associativa. Tutte le attività proposte sono fondate sui principi della democrazia, della libera partecipazione sociale e sul volontariato, quali elementi centrali e insostituibili di solidarietà umana. All’Avis aderiscono coloro che hanno intenzione di donare volontariamente, anonimamente e periodicamente il proprio sangue, ma anche quelli che desiderino collaborare gratuitamente a tutte le attività di promozione e organizzazione sul territorio.

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bcc territorio

Associazione "Per Annone"

Mostra Mappe di Territori

Associazione "Per Annone" La Mostra “Mappe di Territori. AnonDanon nella cartografia friulana” si è articolata in un percorso iconico-grafico di oltre quaranta documenti redatti tra la metà del XVI secolo e la fine del XVIII, arco temporale che precede lo sviluppo della cartografia moderna, vale a dire quella cartografia prodotta ufficialmente su basi geodetico-matematiche dagli Istituti topografici dello Stato che non lascia spazio a dimensioni sentimentali, ma solo alla precisione del rilievo e del dato cartografato. I documenti esposti erano di varia origine, datazione e provenienza. Si trattava, infatti, di pezzi sciolti, di carte facenti parte di raccolte eterogenee, di atlanti, e mappe prodotte come apparati documentali di opere di diversa tipologia, fattura e genere. Le oltre quaranta mappe hanno fornito nel loro insieme un valido supporto non solo alla conoscenza e comprensione dell’appartenenza geo-storica dell’abitato di Anon-Danon al territorio friulano, ma anche un quadro delle complesse dinamiche territoriali 54

che hanno caratterizzato nei secoli tale area contraddistinta da confini “mobili” e da assetti geopolitici “maculati”. Dal percorso espositivo proposto si è potuto cogliere quindi l’insieme delle tessere che compongono l’articolato mosaico della rappresentazione cartografica di queste terre, espressione dei cambiamenti negli interessi culturali e delle esigenze politicoamministrative lungo l’evolversi dei secoli ma anche i progressi e gli sviluppi della scienza e della tecnica di un prodotto dell’ingegno umano qual è la carta geografica. Nel processo di definizione degli assetti territoriali, la cartografia riveste un’importanza rilevante nell’interpretazione del rapporto tra conoscenze, percezione dello spazio e logiche di potere, ruolo che per il passato è assunto dal documento cartografico antico. La Mostra ha ottenuto il patrocinio della Regione del Veneto, della Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia e dell’Università di Trieste Dipartimento Studi Umanistici. La mostra è stata curata dalla prof.ssa Orietta Selva del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli studi di Trieste, con la collaborazione del consulente e collezionista Flavio Ruzzene ed è stata disponibile per i visitatori nel mese di agosto e di nuovo in quello di ottobre per le visite programmate a beneficio degli studenti degli Istituti scolastici del territorio.


www.perannone.it 55


bcc territorio

Luciano Carlet

Judo Libertas Cordenons A.S.D. Tanti modi di dire judo Fondato solo nel 2016, il Judo Libertas Cordenons è già diventato un’istituzione nella cittadina che lo ospita. Il gruppo di tecnici, di altissima qualità, è comunque presente sul territorio già dal 2012, grazie al supporto di importanti società della provincia. Grazie alla dedizione del presidente Luciano Carlet e del direttivo che lo affianca, in poco tempo il sodalizio è arrivato a contare ben 60 iscritti. Una quindicina di amatori, e, per il resto, giovani e giovanissimi. La principale attenzione è infatti rivolta soprattutto a questi ultimi, che complessivamente, fra agonisti e preagonisti,

superano i due terzi dei tesserati. L’interesse nei confronti dei più piccoli è testimoniato soprattutto dal grande lavoro svolto nelle scuole primarie e secondarie, con le quali la società collabora da sempre. Per quanto l’associazione organizzi e partecipi a diversi trofei regionali, la sua principale vocazione è certamente l’aspetto sociale. Il judo è infatti considerato un metodo educativo e di inclusione, prima ancora che uno sport. Importante è l’attenzione e la disponibilità nei confronti delle famiglie in difficoltà economica, che possono in questo modo usufruire di una formazione sportiva di qualità. Ma non solo. il Judo Libertas Cordenons, grazie alla sensibilità ed all’alta preparazione dei tecnici, accoglie con competenza i ragazzi diversamente abili, in un’ottica sempre più inclusiva. All’impegno verso il sociale, si unisce il particolare legame con il territorio. La società è infatti per lo più presente alle numerose attività organizzate dal comune, con particolare attenzione per l’annuale Festa dello Sport. D’altro canto, il sindaco Andrea delle Vedove, l’assessore allo sport Andrea Serio e tutti i consiglieri aiutano e sostengono puntualmente l’associazione nelle proprie iniziative. In più occasioni hanno infatti dimostrato grande disponibilità. Ad esempio, durante la tappa del Campionato Provinciale Libertas di Judo, svoltasi la scorsa primavera presso il palazzetto dello

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sport di Cordenons, il primo cittadino e l’assessore erano entrambi presenti e, nell’occasione, ribadirono la propria vicinanza alla società. «Fa piacere vedere il palazzetto attivo. Ci stiamo impegnando ad ultimare altre due strutture entro il 2020, per dare una risposta agli sportivi, che richiedono nuovi spazi per dimensioni e capacità ricettiva». Almeno una rappresentanza dell’amministrazione comunale ha ogni anno presenziato alle tre giornate di Andreis. Il ritiro, divenuto ormai un appuntamento fisso, si propone innanzitutto di rafforzare lo spirito di gruppo, per esprimere a pieno il motto “insieme per progredire”, non solo per quanto riguarda la tecnica judoiostica. Le giornate prevedono infatti diverse attività sportive, che culminano nella mega grigliata finale, cui sono invitate anche le famiglie. L’idea di “progredire” è centrale. Da un lato, l’impegno rivolto ai ragazzi è generale, con lo scopo di fornire un’educazione a tutto tondo – non solo sportiva –, dall’altro si offre ai più motivati la possibilità di una carriera, sempre rispettando le attitudini e le inclinazioni di ognuno. Dall’inizio della propria attività, il Judo Libertas Cordenons ha quindi visto ben sei dei suoi atleti superare l’esame della commissione regionale FIJLKAM, conquistando in questo modo la cintura nera 1° Dan. Fra gli atleti del gruppo amatoriale, inoltre, sono nati due nuovi allenatori, ed entro fine anno ce ne sarà un altro. E, per chiudere in bellezza, un altro atleta sosterrà l’esame per diventare addirittura presidente di giuria. 57


bcc territorio

Paolo Polo

Raduno Nazionale dell’Associazione Lagunari Truppe Anfibie Si è tenuto a Portogruaro il 20/21/22 settembre il XIII Raduno Nazionale dell’Associazione Lagunari Truppe Anfibie, un evento che, nell’arco delle tre giornate, ha visto la Città invasa pacificamente da circa 15.000 persone, tra radunisti, familiari, abitanti e turisti. I Lagunari sono la più giovane specialità dell’Esercito Italiano e possono essere considerati gli eredi delle Tradizioni e delle Insegne dei Fanti da Mar della Repubblica di Venezia: questo nucleo dell’esercito della Serenissima ha visto i primi impieghi in azione nella Presa di Bisanzio degli inizi del XIII secolo (1202/1204) e poi ha combattuto nelle varie fasi della storia di Venezia, tra i quali possiamo ricordare la difesa di Candia (l’attuale Creta) e Famagosta (nell’Isola di Cipro) con l’eroismo del Capitano Marcantonio Bragadin. Fino alla Seconda Guerra Mondiale i reparti capaci di operare indifferentemente sia in am-

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biente terrestre che marittimo erano inquadrati all’interno della Marina Militare, mentre con il secondo dopoguerra l’impiego di tale tipologia di truppe viene adottata anche dall’Esercito con il Settore Forze Lagunari nel 1951. Nel 1959 è stata consegnata la Bandiera di Guerra, benedetta dal Patriarca di Venezia in Piazza San Marco. Nel 1964 è nato il Reggimento Lagunari Serenissima, trasformato in Truppe Anfibie nel 1975 e ricostituito nel 1992. Dopo la fine della leva obbligatoria e l’introduzione dell’Esercito professionale, i Lagunari fanno parte della Brigata Pozzuolo del Friuli e, assieme al Reggimento San Marco della Marina Militare, costituiscono la Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare. Le basi del Reggimento sono presso le Caserme Matter di Mestre e Bafile di Malcontenta e la Base Nautica di Sant’Andrea nell’Isola delle Vignole. Sono uno dei corpi d’élite delle Forze Armate Italiane, apprezzati anche dagli eserciti con cui si trovano a collaborare e, in quanto “for-

ze speciali”, sono sovente impegnati nelle varie missioni di pace internazionali (citiamo, in particolare: Albania, Kosovo, Libano, Iraq, Afghanistan dove il Reggimento è impegnato anche adesso). Per portare la pace e difendere la democrazia anche i Lagunari purtroppo hanno dato il loro tributo di sangue: sono caduti nell’adempimento del loro dovere il Capitano Massimo Ficuciello (Nassiriya - Iraq, 12/11/2003), il Primo Caporalmaggiore Matteo Vanzan (Nassiriya - Iraq, 17/05/2004), il Capitano Massimo Bucci (Herat – Afghanistan, 23/09/2011) e il Sergente Michele Silvestri (Gulistan – Afghanistan, 24/03/2012). L’Associazione Lagunari Truppe Anfibie (ALTA) dal 1984 riunisce coloro che hanno prestato il servizio di leva nel Reggimento Serenissima ed è nata proprio con l’intento di ricordare quanti sono caduti servendo la Patria e rendere ad essi i dovuti Onori. L’ALTA conta oggi circa 12.000 associati, di cui 3.000 attivi ed è impegnata anche nella Protezione Civile, con Gruppi ben attrezzati e addestrati, e nella pratica sportiva.


È stato un onore per Portogruaro ospitare il XIII Raduno dei Lagunari in congedo e in servizio: l’evento ha avuto un programma intenso che ha visto, oltre alla tradizionale cerimonia militare ed allo sfilamento di migliaia di radunisti alla presenza di alte cariche istituzionali civili e militari, anche manifestazioni culturali a favore della cittadinanza e la partecipazione di gruppi di rievocatori storici legati alla storia del Veneto e d’Italia. Il 14 settembre si sono svolte la conferenza stampa di apertura del Raduno e l’inaugurazione della Mostra Storica dei Lagunari e dell’ALTA presso i Mulini del Centro Storico di Portogruaro: nei sette giorni di apertura della Mostra sono state molte centinaia le persone che hanno visitato le suggestive sale. Venerdì 20 lo storico Michele D’Andrea (www. micheledandrea.it) ha intrattenuto le classi quinte di alcuni istituti scolastici superiori della Città con il suo spettacolo “Palle Girate” sulla Prima Guerra Mondiale, una rappresentazione davvero godibile e interessante che ha coinvolto gli studenti intervenuti (NB tra le altre cose, D’Andrea ha spiegato la genesi di alcune espressioni di uso comune, come quella del titolo oppure “rompere le scatole”, nate nella vita di trincea della Grande Guerra e che non hanno alcun nesso con parti del corpo umano…). Nel corso della mattinata sono state premiate le classi delle scuole primarie che hanno partecipato al Concorso “Portogruaro per i Lagunari” e si è tenuta una presentazione del Reggimento Serenissima. Il pomeriggio c’è stata la cerimonia di svelamento delle steli di intitolazione dei ponti del Centro Storico (del Rastrello, della Stretta, Sant’Andrea e dell’Abate) realizzate dall’ALTA e donate alla cittadinanza. In serata, dopo l’apertura del Villaggio dei Lagunari in Piazza Marconi, l’eccellente Orchestra di Fiati della Fondazione Musicale Santa Cecilia si è esibita in un concerto, come sempre applauditissimo, offerto dai Lagunari. Nel foyer del Teatro Rus-

solo è stata allestita una mostra di Leoni Marciani. Sabato 21 c’è stata l’apertura ufficiale del Raduno con l’Alzabandiera e gli Onori ai Caduti in Piazza della Repubblica alla presenza del Sindaco Maria Teresa Senatore, del Presidente Nazionale ALTA Gen. Luigi Chiapperini e di un picchetto armato del Reggimento Serenissima. La cerimonia ha visto una seconda parte molto toccante e sentita in Piazzetta della Pescheria, dietro il Municipio, dove si è svolta l’inaugurazione del Monumento ai Caduti Lagunari, svelato dalla madre di Massimo Ficuciello, dal padre di Matteo Vanzan e dai genitori di Riccardo Bucci. Si è trattato di un momento di particolare intensità e partecipazione per il significato del Monumento che è stato apprezzato anche per la fattura: una lastra di pietra d’Istria con incastonato un mosaico rappresentante il fregio dei Lagunari eseguito dall’Officina dell’Arte della Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone. In serata Michele D’Andrea ha parlato del nostro Inno Nazionale (“L’Inno Svelato”) spiegandone la sua genesi e facendo il confronto con Canti del Risorgimento e Inni delle altre Nazioni e in conclusione, assieme al numeroso e attento pubblico ha intonato il Canto degli Italiani. Al termine, in Piazza della Repubblica la Fanfara dei Bersaglieri ha accompagnato l’Ammainabandiera e poi ha intrattenuto la popolazione con un repertorio vario e molto apprezzato: l’arrivo e la partenza si sono svolte “alla Bersagliera” suonando il “Passo di Corsa”. La “Notte dei Leoni” al Villaggio dei Lagunari ha chiuso la giornata in allegria tra stand gastronomici e musica. Domenica 22 c’è stato il momento clou del Raduno, con la Cerimonia Militare e la sfilata delle sezioni: una mattinata intensa ed emozionante cominciata con l’afflusso in Piazza della Repubblica degli oltre 1.000 radunisti e dei “figuranti” (il XVI Reggimento Treviso, un gruppo che sfila con le divise della Serenissima di fine 1700, la cinquecentesca Compagnia del Drago, e le Sentinelle del

Lagazuoi della Grande Guerra) e proseguita con l’arrivo della Fanfara della Brigata Pozzuolo del Friuli, della Bandiera di Guerra del 5° Reggimento Artiglieria Superga di Portogruaro (la Bandiera del Reggimento Lagunari è con i suoi uomini impegnati in missione in Afghanistan), scortata dalla Compagnia d’Onore mista Lagunari/Artiglieri, e delle massime Autorità civile, il Governatore del Veneto Luca Zaia, e militare, il Generale di Corpo d’Armata Amedeo Sperotto. Durante il discorso del Presidente ALTA Chiapperini è stato toccato il momento più emozionante e commovente del Raduno con il collegamento video con il Reggimento in Afghanistan, dove erano presenti il Comandante della Brigata Pozzuolo, Generale Parmiggiani, e il Comandante del Reggimento, Colonnello Cocco: sentire la voce dei fratelli impegnati nel teatro di operazioni e rispondere “San Marco!” da parte di tutti i presenti al richiamo “alla voce” del Primo Sottufficiale ad Herat ha rappresentato un momento indimenticabile. La Cerimonia si è conclusa con lo sfilamento di tutti gli intervenuti tra ali di folla lungo l’anello del Centro Storico con il passaggio conclusivo davanti la Tribuna d’Onore, dove, oltre a Zaia e Sperotto, erano presenti numerose Autorità, tra cui il Governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, e una trentina di Sindaci e Amministratori, tra i quali Maria Teresa Senatore di Portogruaro e Walter De Bortoli Assessore di Pordenone. Due anni di lavoro da parte dell’ALTA e, in particolare, della Sezione di Portogruaro hanno portato alla realizzazione di un evento in tre giornate che ha rappresentato un grandissimo successo, uno dei migliori, se non il migliore, Raduni dell’ALTA e una pietra miliare che, come detto dal Sindaco Senatore, resterà nella storia di Portogruaro. Per realizzare tutto questo è stato determinante l’aiuto di vari amici, tra i quali un posto di rilievo va alla BCC Pordenonese che i Lagunari di Portogruaro ringraziano sentitamente. 59


bcc territorio

Ristorante la Taverna

La lunga storia inizia il 20 ottobre 1979 quando Piero Zanini, insieme alla moglie Matilde Bonitti e Vinicio Sant (che si ritirerà nel 2007), rilevano una piccola trattoria di paese. Seppur giovanissimo, Piero Zanini, arriva da una lunga esperienza nel luogo di culto della ristorazione friulana: il Ristorante Boschetti (2 stelle Michelin) di Giorgio Trentin (tra i tanti meriti anche quello di essere uno dei membri fondatori de Le Soste). I primi anni il locale è molto attivo e propone una cucina semplice ma genuina, purtroppo però gli spazi sono quelli che sono. L’immobile è meraviglioso e di indubbio fascino, ma le condizioni non sono perfette. Si tratta dell’antica orangerie, delle serre e di altri ambienti di servizio del Castello dei Conti di Colloredo (1302) compreso un pozzo originale di 30 metri di profondità, ancora funzionante, vera manna per l’importante cantina. Negli anni successivi tutta la costruzione sarà completamente restaurata ed ampliata, accogliendo una cucina modernissima e una nuova sala dedicata agli eventi. Anche l’offerta cambia, migliora e diventa più elegante. L’influenza della scuola francese arriva a Colloredo e la scelta di chiamare giovani chef emergenti ne è la diretta conseguenza. È il 1997 e grazie alla direzione di Andrea Berton arriva la prima stella Michelin. Saranno molti gli chef che sapranno portare nuove esperienze al Ristorante, acquisendo in cambio notorietà: Andrea Gabin, Giovanni Tavolaro, Alessandro Scian e Roberto Franzin sono solo alcuni tra gli esempi più riusciti delle passate collaborazioni. Oggi La Taverna è un Ristorante conosciuto per una cucina elegante ma concreta e una carta dei vini di gran pregio cha annovera più di 2.000 etichette ed annate memorabili. La Sala del camino rimane quella principale (40 coperti), la Sala delle 60

Il Ristorante La Taverna è prossimo al 40^ esercizio consecutivo e negli ultimi 23 anni è stato sempre premiato con 1 Stella Michelin.

Volte (120 coperti) viene utilizzata per gli eventi con partecipazioni numerose e d’estate il giardino, vera e propria terrazza naturale sulla pianura friulana, si copre con una tensostruttura moderna e diventa uno tra gli spazi più piacevoli dove ristorarsi. Oltre alle normali giornate dedicate agli ospiti, circa una volta al mese vengono organizzate cene tematiche (es.: i bolliti, la Rosa di Gorizia, le erbe di primavera, i formaggi, etc). Negli ultimi due anni sono state organizzate stagioni con più appuntamenti dedicati al Mondo Vino. Le degustazioni avvengono intorno ad un tavolo curato nei minimi dettagli direttamente in cantina e prevedono dei menù personalizzati abbinati ai vini della serata. Da tre anni la compagine sociale è mutata, e allargata di poco, per rispondere meglio alle nuove esigenze a cui la ristorazione deve far fronte in questa nuova epoca di sfide e cambi repentini di mercato. La Taverna è socio del Consorzio Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori, membro di Charming Italian Chef (CHIC) ed è presente su molte guide specializzate. “Cence Mantîl” al RISTORANTE LA TAVERNA Nel 2018 la sala più piccola, di fronte a quella del Camino, è stata riorganizzata. È nato così “Cence Mantil” (“senza tovaglia” in friulano). Si tratta di alcuni tavoli dedicati ad un menù più semplice, un servizio informale e un conto più contenuto naturalmente senza venir meno lo stile “Taverna”. È il nostro modo per accogliere la richieste di un pranzo veloce o una cena tra amici e trovare la collocazione migliore a piatti molto tradizionali senza interpretazioni.


Dal prossimo numero della rivista Il Caffè del Nord Est, pubblicheremo alcune ricette famose dello Chef Bombieri, così da poter provare a realizzarle nelle nostre cucine e, in occasione della Fiera Cucinare in programma a Pordenone Fiere dal 15 al 17 febbraio 2020, condurrà speciali show cooking riservati ai nostri Soci. Vi terremo aggiornati!

Nuova convenzione per i nostri Soci con il ristorante La Taverna! sconto 10%

Nuovo Chef: Ivan Bombieri Ivan Bombieri arriva a Colloredo nel novembre 2017. Curriculum aggressivo con una lunga esperienza nonostante la giovane età. Prima formazione classica all’Istituto Alberghiero A. Berti di Verona poi subito nelle cucina dei ristoranti vicini (La Stua e Antica Bottega). Dal 2006 al 2008 è con lo Chef Michele Motta a La Cantina di San Rocchetto. Dal 2010 inizia l’esperienza nelle cucine dei grandi Alberghi con l’importante passaggio dal 2011 al 2013 all’Alpen Royal Hotel***** di Selva di Val Gardena. La cucina è nelle mani di Felice Lo Basso (1 stella Michelin) e Ivan passa da capopartita degli antipasti a quella dei primi.

Dal 2013 al 2015 è nelle brigate dello Chef Andrea Migliaccio, cucinando nelle varie sedi operative: Zermatt, Milano e soprattutto all’Hotel Capri Palace (5 stelle lusso e ristorante 2 stelle Michelin). L’ultimo periodo è con Italo Bassi al Ristorante ConfFusion a Verona e a Porto Cervo. Ivan è uno Chef capace, preparato e intraprendente, appassionato della tradizione e della tecnica, ricerca il gusto pulito liberato da elementi superflui. A La Taverna dovrà risolvere la tensione costante tra innovazione e tradizione, senza perdere il legame con le radici di una cucina povera e di territorio che con il passare del tempo si è resa elegante e raffinata. Dopo due anni di grande lavoro e varie soddisfazioni la sfida prosegue e il comando della brigata è più saldo che mai. Due collaboratori emergono in particolare per capacità e fiducia: Andrea Signorini (sous Chef) e Mattia Querin (Chef de Partie). 61


Luciano Poles

bcc sostegno

ARCA Pramaggiore: 31 anni di volontariato locale Una rete di servizi e di interventi a favore degli anziani, dei malati, dei bisognosi e delle persone sole in difficoltà: è questa la missione dei volontari dell’Associazione A.R.C.A, Associazione Ricreativa Culturale e Assistenziale di Pramaggiore. Nata nel 1988 come Associazione di volontariato Onlus, grazie alla volontà di un gruppo di persone il cui scopo era ed è quello di dedicare parte del proprio tempo a favore di chi ha necessità di aiuto, di ascolto e di dialogo. Sono molteplici gli interventi ed i servizi offerti e svolti dai suoi numerosi volontari, nel corso dell’anno. Grazie alla disponibilità di 3 automezzi di proprietà, adeguatamente attrezzati, l’Associazione provvede al trasporto di malati e anziani disabili anche in sedia a rotelle, presso gli ospedali; solo per questo servizio lo scorso anno sono stati effettuati 350 viaggi.

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L’Associazione è anche impegnata nella gestione e organizzazione di una serie di servizi sul territorio quali: - Servizio prelievi, presso il Centro Civico, ogni martedì dalle 7.30 alle 9.30; mediamente effettua dai 50 ai 55 prelievi. I volontari si occupano anche di far pervenire alla farmacia di Pramaggiore i referti che possono essere ritirati dagli interessati dal venerdì pomeriggio, evitando così il disagio di dover recarsi, personalmente, per due volte, all’ospedale di Portogruaro con i propri mezzi. - Servizio giornaliero di distribuzione dei pasti a domicilio, svolto dai volontari dal lunedì al venerdì, con la consegna di circa una ventina di pranzi al giorno. L’impegno dei volontari non è finalizzato solo all’aiuto delle persone in difficoltà ma anche al miglioramento della qualità della vita e a questo scopo l’Arca ha attivato il Centro Anziani, gestito in forma autonoma da un gruppo di persone.


Questa Associazione collabora all’organizzazione periodica della Festa dell’Anziano e dei corsi di ginnastica per la terza età, oltre che alle conferenze sui temi della salute. Queste e altre attività godono della piena approvazione e del supporto dell’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Pramaggiore e della collaborazione con altre Associazioni operanti nel territorio. L’ARCA, come altre associazioni no profit, riesce a svolgere le proprie attività, anche, con i contributi erogati dalle istituzioni Pubbliche e dai privati, fra i quali vi è anche BCC Pordenonese: l’acquisto della terza autovettura è proprio frutto, in parte, di queste donazioni. Grazie all’impegno, costanza, dedizione e senso civico, i volontari dell’Arca, compreso il Presidente Luciano Poles, non tralasciano neppure l’aspetto della solidarietà visitando periodicamente gli anziani rico-

verati presso le Case di Riposo di Azzano Decimo, San Vito al Tagliamento, Caorle, Portogruaro, Eraclea, Motta di Livenza, Santo Stino di Livenza, Ceggia, San Donà di Piave, Morsano al Tagliamento, Villanova di Fossalta di Portogruaro, Gruaro e Oderzo, per portare loro una parola di conforto, un sorriso o un abbraccio. Il Presidente e i volontari dell’Associazione auspicano che sempre più persone possano offrire parte del loro tempo per aiutare coloro che si trovano in difficoltà. La sede dell’ARCA è aperta: - ogni martedì dalle ore 7.30 alle 9.30 - tutti i primi giovedì di ogni mese dalle ore 20.00 alle 22.00 Per informazioni contattare: il Presidente Luciano Poles tel. 348.5948200 o il coordinatore dei traporti, Dario Armellin, Vice Presidente dell’Associazione tel. 340.3413309

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bcc sostegno

Elena Antonel

Se l’azione sociale trova sostegno nel territorio. Progetto Laluna 2.0

Può l’attività associativa di un piccolo gruppo di giovani dare vita a un progetto sociale di ampio respiro, capace di dialogare con territorio ed istituzioni e di farsi portatore di una visione culturale promotrice del cambiamento sociale? È senz’altro difficile ricostruire le tappe – molte, diverse – che hanno portato alla recente inaugurazione del progetto Lalunanuova 2.0, avvenuta lo scorso 28 Settembre. L’Associazione Laluna è infatti attiva a Casarsa della Delizia da oltre vent’anni, ed è nata nella sua fase embrionale come proposta ricreativa rivolta da un gruppo di giovani volontari a persone con disabilità del territorio, con l’intento di offrire loro spazi di condivisione e diversivi

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esterni alla famiglia. Qualcosa di molto diverso da quello che si può testimoniare oggi. Ma è proprio da allora, nella relazione con le persone stesse e nell’interpretazione delle loro esperienze, che si è fatta strada una visione dinamica, attenta a valorizzare il pensiero autonomo, gli obiettivi di vita indipendente, l’autodeterminazione. È così che l’abitare, come nucleo fondamentale di realizzazione della vita personale, è diventato uno dei temi portanti che ancora oggi definiscono la proposta de Laluna. Dapprima con un piccolo appartamento privato messo a disposizione dai volontari, poi con la Comunità Cjasaluna Paola Fabris che tuttora accoglie nove persone, poi ancora con l’appartamento per l’avvio alla vita indipendente e con i vari progetti di propedeutica all’abitare e di autonomia territoriale attivati anche a Sacile, gli obiettivi dell’Associazione sono andati via via diversificandosi, verso un concetto


di abitare non più ristretto entro i limiti della casa-famiglia, ma sempre più aperto alla comunità. Con l’acquisto e la ristrutturazione di due immobili storici adiacenti alla Cjasaluna, l’Associazione ha esteso i propri spazi e con essi la propria visione di abitare, inaugurando un nuovo inizio fondato su premesse culturali più evolute, e offrendo opportunità di inclusione non solo a persone con disabilità ma più in generale alla cittadinanza. Nasce così Lalunanuova 2.0, un mix di progettazioni che si fonda sulla logica del co-housing e dell’inclusione sociale, sulla promozione di uno stile di vita sano, sulla cura delle risorse relazionali, con un’attenzione privilegiata al legame col territorio. Sette i nuovi appartamenti realizzati: uno per persone con disabilità che hanno raggiunto un livello massimo di autonomia; un altro per persone con disabilità grave che affrontano il percorso verso l’autonomia col supporto dei professionisti de Laluna; uno destinato all’accoglienza, e tre oggetto di un bando scritto dall’Associazione e pubblicato dal Comune di Casarsa, rivolto alla cittadinanza (in particolare a due famiglie con figli e a un nucleo di due persone). Un bed and breakfast sarà poi dedicato alla promozione di un turismo sostenibile, non competitivo con gli altri esercizi del territorio ma capace di attirare curiosi, familiari e visitatori in

un’esperienza “sociale”. Tra gli spazi de Lalunanuova anche quelli di Ortoattivo, il progetto verde riservato all’impiego e alla valutazione delle abilità, oltre che al sostentamento della comunità attraverso prodotti a km zero, e all’attività assistita con gli animali (asini e prossimamente cani). Nuove sale anche per la formazione e per gli incontri aperti al pubblico. Se il filo conduttore di tutte le progettazioni de Laluna rimane quello dell’autonomia della persona e dell’inclusione, è evidente quanto il legame col territorio abbia impattato sui recenti sviluppi. Nel corso del tempo Laluna ha infatti stretto rapporti con il Comune, con gli esercizi commerciali, con le istituzioni e con le altre associazioni: sia per farsi conoscere, sia per consolidare un orientamento di pensiero condiviso, fondamentale per realizzare i propri obiettivi sociali e per avere il giusto sostegno nell’azione. Un legame testimoniato anche dalla consistente partecipazione riscontrata durante l’inaugurazione. Tra questi “partner”, anche la BCC Pordenonese, che ha reso possibile per l’Associazione sostenere la parte di investimento privato per l’acquisto degli immobili. A riprova che, nel dialogo con la realtà in cui si è inseriti e nell’interazione con chi è predisposto a veicolare il cambiamento, l’azione sociale può strutturarsi e aspirare a raggiungere un peso concreto.

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bcc arte

Roberta Gubitosi

Ars in tempore Percorso di arte contemporanea nelle antiche abbazie

Gina Roma Riccordo del mare, 1978 olio su tela,100x70

Toni Benetton L'occhio, 1968, lamiera di ferro tagliata a caldo e sagomata, 78x70x70

Abbazia di Santa Maria in Sylvis

Valorizzare l'antico attraverso il nuovo Organizzazione: 5D Quinta Dimensione - Oltre l’Immagine Associazione Culturale Promozione Eventi Arti Visive Comitato organizzatore: Ars in tempore Curatori: Roberta Gubitosi Tiziano Marchioni Curatore artistico: Roberta Gubitosi

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Il progetto culturale Ars in Tempore nasce con la volontà di promuovere il dialogo tra antico e presente, suggerendo possibili relazioni tra gli edifici medievali delle abbazie e le odierne creazioni di arte contemporanea. La prima edizione coinvolge quattro abbazie nel territorio compreso tra Friuli Venezia Giulia e Veneto già inserite nei circuiti turistici: Santa Maria di Pero di Monastier (TV), Sant’Eustachio di Nervesa dalla Battaglia (TV), Santa Maria in Sylvis di Sesto al Reghena (PN), Santa Maria di Follina (TV). Il percorso si conclude in Umbria con due esposizioni presso il Museo Diocesano e la

chiesa di Santa Maria Nova di Gubbio. Le esposizioni itineranti costituiscono un'inedita opportunità per riscoprire le peculiarità di aree antiche di straordinario interesse storico e per apprezzare gli esiti più attuali dell'arte quale espressione del nostro tempo. Le sedi delle antiche abbazie infatti sono state selezionate per il particolare ruolo che hanno goduto nel passato come fulcro originario di un ricco patrimonio culturale e centro di una fervida attività produttiva. Il percorso, inaugurato il 9 novembre con la mostra nell’abbazia di Monastier, vedrà un momento significativo a Sesto al Reghena,


Chiostro- Monastier

Abbazia di Santa Maria di Pero Ninni Riva

Gina Roma Hanno appena vendemmiato, 1964 olio su tela, 120x100 presso l’abbazia di Santa Maria in Sylvis ritenuto uno dei capolavori artistici del Friuli. I reperti, gli affreschi e le strutture architettoniche infatti testimoniano una storia che dall’epoca carolingia giunge ai nostri giorni e potranno essere visitati e riscoperti da un ampio pubblico anche in occasione delle esposizioni di arte contemporanea. Così il Salone della Foresteria Abbaziale ospiterà la terza mostra del progetto “Ars in tempore” tra il 18 aprile e il 10 maggio 2020, accogliendo le opere di personalità artistiche conosciute nel panorama nazionale e internazionale e costituendo un occasione per incrementare l'offerta culturale e turistica. L'opera d'arte non è un prodotto fruibile da una cerchia ristretta di “pochi eletti”, è un atto creativo che richiede la partecipazione emotiva di un pubblico sempre più ampio. In tale contesto, la cooperazione e la condivisione di intenti tra gli enti e le varie istituzioni divengono i presupposti per riuscire ad aprire le porte dell'arte verso la comunità e a creare eventi in virtù della sua funzione etica e sociale.

L’arte contemporanea “entra nella storia” Il percorso Ars in tempore coinvolge oltre cinquanta artisti conosciuti nel contesto nazionale e internazionale, esprimendo la varietà e la complessità delle forme d’arte contemporanee. Nella consapevolezza del continuo mutare del contesto sociale, sempre più spesso la piena libertà espressiva e la partecipazione del presente divengono gli elementi che permettono all'artista di operare anche in continuità con il passato. Così il patrimonio storico-architettonico delle antiche abbazie costituisce la realtà con la quale possono interagire le espressioni odierne con la loro pluralità di linguaggi basati sulla contaminazione di diversi media e tecniche. Considerando la complessa realtà di ogni opera, è arduo cercare di individuare aspetti comuni tra le diverse modalità espressive, dalla pittura, alla scultura, alla grafica, alla fotografia all’espressione digitale e multimediale. Tuttavia tra gli artisti coinvolti nel progetto, si possono ri-

conoscere alcune tematiche ricorrenti che alimentano possibili interpretazioni. I richiami alla tradizione figurativa sono rinvigoriti attraverso la contaminazione di modelli e di stili. In particolare il corpo femminile è ripreso nelle sue diverse potenzialità rievocative, quale simbolo dell'origine della vita, immagine di bellezza e dinamica espressione di forme. In alcuni casi la riflessione sulla tradizione storico-artistica diviene leva per nuove interpretazioni e la citazione del passato acquista diversi significati in relazione al mutato contesto contemporaneo. L'intima relazione con il luogo e il sentimento della natura emergono dalle varie vedute e dagli scorci paesaggistici le cui forme a volte sono chiare e realistiche a volte invece si fondono nella vitalità della materia stessa con le sue alterazioni. Molteplici sono anche le espressioni di ambito non figurativo che vedono la loro continuità con le esperienze dell'informale e dell'espressionismo astratto. 67


www.bccpn.it

foto Bianchini


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