Arqueología aplicada al estudio e interpretación de edificios históricos
su cui erano previsti i maggiori interventi di consolidamento (Fig. 2). 3. Individuare e segnalare le parti del manufatto che sembravano necessitare o meritare approfondimenti di tipo storico-archeologico nel corso delle successive fasi di cantiere. 4. Analizzare in modo speditivo i principali o più significativi fenomeni di degrado dei materiali e delle superfici. A tale fine nel contratto di ricerca stipulato tra la Soprintendenza e il Dipartimento erano previste le seguenti indagini ed elaborazioni, ognuna delle quali da condurre al livello di approfondimento possibile, in base alle premesse sopra enunciate: • Analisi stratigrafica degli elevati. • Esame empirico dei materiali e delle tecniche costruttive con eventuale caratterizzazione dei materiali mediante prelievo e analisi di laboratorio (in particolare analisi mineralogico-petrogra-
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Fig 2. Lato interno della parete sud (parete 1-I).
fiche delle malte allo stereomicroscopio in luce riflessa). • Datazione delle tecniche, degli elementi costruttivi e, ove possibile, dei materiali mediante l’utilizzo degli strumenti archeologici e archeometrici propri dell’archeologia dell’architettura (cronotipologia, mensiocronologia, analisi delle tecniche murarie). • Interpretazione dei risultati e sintesi critica delle indagini condotte, tenuto conto anche di eventuali risultanze di indagini bibliografiche e archivistiche esistenti. Si trattava di un programma in qualche modo aperto: non erano infatti indicate le modalità di esecuzione delle varie indagini, il tipo di schede da utilizzare, le forme grafiche degli elaborati finali… per i quali era lasciata piena libertà di scelta agli esecutori. Ciò anche perché in Italia non esistono, nell’ambito dell’archeologia applicata allo studio degli edifici storici, protocolli, documenti guida o modi normali-