BANCAflash n. 4, giugno 2021, ANNO XXXV (n. 195)

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PERIODICO D’INFORMAZIONE DELLA

BANCA DI PIACENZA - n. 4, giugno 2021, ANNO XXXV (n. 195)

PIÙ DI 75.000 AZIONI DELLA BANCA SOTTOSCRITTE IN 40 GIORNI

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n 40 giorni sono state sottoscritte più di 75.000 azioni della Banca di Piacenza a seguito della Assemblea del 10 aprile scorso, nella quale i Soci avevano deciso il pagamento del dividendo 2019 (a suo tempo sospeso in tutte le banche su indicazione della Banca centrale europea e della Banca d’Italia) e lanciato un’operazione di attribuzione di nuove azioni esenti da imposte. Anche quest’anno più della metà dei Soci (come era stato due anni fa nell’analoga operazione allora lanciata ed i cui risultati complessivi sono stati peraltro ora superati) ha rinunciato a riscuotere il dividendo 2019, in aumento rispetto a quello degli anni precedenti, cogliendo così l’opportunità di avere in concambio azioni della Banca stessa anziché vedersi accreditate sul proprio conto corrente le somme spettanti. Anche questa volta, negli ambienti di via Mazzini, si respira palesemente un’atmosfera di grande soddisfazione. Molti i Soci residenti fuori Piacenza (ed anche all’estero, in particolare negli Stati Uniti, in Inghilterra e in Francia) che hanno sottoscritto le azioni tramite altre banche. Solo nelle Filiali e Agenzie della Banca del nostro territorio sono state sottoscritte 69.622 azioni. «È un’operazione che dimostra a nuovo titolo la fiducia di cui gode la nostra Banca non solo in provincia di Piacenza, per il suo collaudato buon governo e per la sua patrimonializzazione, che la fa distinta fra tutte» dichiarano i Presidenti Nenna e Sforza Fogliani in un comunicato congiunto. «Pur in un periodo caratterizzato da un evento straordinariamente infausto, la nostra Banca è riuscita a conseguire un risultato addirittura insperato. La gente sa che la Banca di Piacenza è un privilegio della nostra terra, di cui ci si può fidare. Nei suoi 85 anni dalla fondazione lo ha dimostrato in modo netto e rappresenta oggi una risorsa insostituibile per il territorio, riversando sullo stesso un monte di risorse superiore a quello di ogni altra entità, escluse quelle assistite da prestazioni imposte». Dal canto suo, il Direttore generale Antoniazzi – nel comunicare la notizia ai 493 dipendenti, ringraziandoli, a qualsiasi livello appartengano, per l’impegno profuso – ha evidenziato: «Soci e clienti ci conoscono ad uno ad uno. La nostra tradizione è che sanno con chi confrontarsi e, soprattutto, sanno con chi hanno a che fare perché per noi sono persone e non numeri. Un privilegio, ribadiamo, che può avere solo un territorio che ha saputo conservarsi una banca locale, di cui è giustamente orgoglioso».

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La banca con la maggiore quota di mercato per sportello nel piacentino

RIPRESA ECONOMICA E RUOLO DELLA BANCA di Giuseppe Nenna*

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el numero scorso auspicavo un ritorno alla normalità, che manca da troppo tempo. Quanto accaduto negli ultimi due mesi – sul fronte sanitario ed economico – sembra permettere la formulazione di considerazioni improntate all’ottimismo per il superamento della crisi dovuta alla pandemia. La campagna vaccinale sta procedendo senza particolari intoppi e i risultati si vedono: la percentuale di popolazione che ha concluso il ciclo vaccinale è arrivata ad oltre il 20%, l’incidenza dei casi è scesa sotto la soglia d’allarme in molte regioni e il quadro generale dell’epidemia migliora ovunque con l’indice di trasmissibilità in calo, così come il numero di ricoverati in ospedale. Piacenza ha una delle situazioni migliori in Emilia Romagna, regione che potrebbe diventare zona bianca entro la metà di giugno. La riapertura di molte attività fa ben sperare in una progressiva ripresa dell’economia. Il Centro studi di Confindustria vede un Pil «sulla buona strada»: il suo piccolo aumento nel secondo trimestre dell’anno dovrebbe infatti – secondo gli economisti di via dell’Astronomia – aprire la strada a un forte rimbalzo nel terzo e quarto trimestre che potrebbe superare il 4%. E tale previsione di crescita è stata confermata anche dal Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco nelle sue recenti Considerazioni finali. Il sistema bancario avrà un ruolo fondamentale nel favorire l’uscita dalla crisi economica. Ancor più necessaria sarà l’azione delle banche locali, che grazie alla presenza capillare nei singoli territori, al patrimonio di conoscenze e di legami instaurati con soci e clienti (figure molto spesso coincidenti e che appartengono al tessuto produttivo locale) saranno in grado di consentire alle imprese di resistere e riprendere a crescere e potranno anche esercitare una funzione importantissima, quella di indirizzare con razionalità le ingenti risorse che arriveranno con i fondi europei, perché solo il Credito popolare conosce così bene i territori da poter coinvolgere le migliori realtà produttive ed SEGUE IN ULTIMA PAGINA


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