BANCAflash n. 2, aprile 2022, ANNO XXXVI (n. 200)

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PERIODICO D’INFORMAZIONE DELLA

BANCA DI PIACENZA - n. 2, aprile 2022, ANNO XXXVI (n. 200)

APERTE LE CELEBRAZIONI DEI 500 ANNI DI SANTA MARIA DI CAMPAGNA CON IL CARDINALE DECANO, DUE MINISTRI E IL PRESIDENTE CONSOB P iacenza al centro dell’attenzione, non solo locale, come capitale di fede e cultura grazie alle Celebrazioni (12 mesi con 114 eventi programmati dalla Comunità francescana e dalla Banca) per i 500 anni dalla posa della prima pietra di Santa Maria di Campagna. Celebrazioni aperte con la messa solenne presieduta, in Basilica, dal decano del Collegio cardinalizio Giovanni Battista Re, alla presenza dei ministri Lorenzo Guerini (Difesa), Massimo Garavaglia (Turismo) e del presidente della Consob Paolo Savona. La funzione è stata concelebrata dal vescovo di Piacenza Adriano Cevolotto, dal vescovo emerito Gianni Ambrosio e da mons. Luigi Chiesa, mons. Bruno Perazzoli, don Stefano Antonelli, don Roberto Scotti. A seguire è stata inaugurata, dal curatore Luigi Swich, la mostra degli Antifonari nella Biblioteca del Convento di Campagna. Nel pomeriggio, al PalabancaEventi, Vittorio Sgarbi ha inaugurato la mostra d’arte dedicata a Cinello. Il giorno precedente, due le anteprime all’apertura delle Celebrazioni: una lectio magistralis dello stesso critico d’arte sul Guercino di Santa Maria di Campagna ed una lectio di Paolo Savona al PalabancaEventi sull’attuale situazione internazionale sotto il profilo monetario e finanziario. Ognuno di questi eventi ha avuto una risposta, in termini di partecipazione, molto significativa: «Un segnale importante di ripresa – ha sottolineato Sgarbi – dopo i momenti bui della pandemia». «Questa ricorrenza cinque volte centenaria – ha detto il card. Re concludendo la sua omelia – è occasione per mettere tutte le nostre preoccupazioni e le nostre speranze nel cuore della nostra Madre celeste perché interceda presso Dio e ci aiuti a camminare in serenità verso il futuro. Il periodo duro che stiamo attraversando ci induce a intensificare la nostra preghiera alla Madonna per una ripresa nella pace, nella concordia, nella fraternità e nell’aiuto reciproco». Il cardinale decano per l’occasione ha scritto una preghiera alla Madonna di Campagna letta dal Guardiano padre Secondo Ballati (il cui testo è pubblicato a pag. 5). Partecipatissimo il momento

Il cardinale decano Giovanni Battista Re (foto Carlo Pagani)

inaugurale della mostra di Cinello al PalabancaEventi, che ha chiuso la prima giornata di Celebrazioni. «I suoi quadri – ha sottolineato il curatore della rassegna Vittorio Sgarbi (allestimento e grafica di Carlo Ponzini) – ci alleggeriscono la vita perché in essi ha portato la sua anima segreta, la sua raffinatezza, il suo sottile, felino erotismo». Un commosso critico d’arte per l’accoglienza ricevuta, aveva il giorno precedente – in una Santa Maria di Campagna gremita – definito il Guercino «il pittore più importante del ‘600 dopo Caravaggio». Nell’altra anteprima Paolo Savona (era la prima volta che un presidente Consob veniva in visita ufficiale a Piacenza) aveva

lanciato l’allarme sul pericolo rappresentato dallo sviluppo incontrollato delle criptovalute (usate, tra l’altro, per aggirare in parte le sanzioni contro la Russia) segnalando la necessità di un accordo internazionale che ne regoli l’utilizzo. Le manifestazioni per i 500 anni – che non beneficiano di finanziamenti pubblici o parapubblici – hanno ottenuto il riconoscimento della Medaglia del Presidente della Repubblica e i patrocìni dei Ministeri della Cultura e del Turismo, mentre Papa Francesco ha concesso, in occasione dell’importante anniversario, l’indulgenza plenaria per i fedeli che nei prossimi 12 mesi si recheranno a pregare in Santa Maria di Campagna.

500 anni

Sei interventi della Banca di recupero e valorizzazione

N

ell’ambito delle Celebrazioni dei 500 anni dalla posa della prima pietra di Santa Maria di Campagna, la Banca di Piacenza sta lavorando a sei interventi di recupero e valorizzazione di alcuni luoghi piacentini di rilevanza storica. FORTE PARCO GALLEANA E CASA DEL GENERALE – All’interno del Parco della Galleana ci sono i resti – ancora strutturalmente integri e visibili – di un Forte costruito nel 1859 dagli Austriaci, che con il Trattato di Vienna assunsero il protettorato del Ducato di Parma e Piacenza. La postazione fortificata della Galleana ad uso dell’artiglieria fu una delle opere costruite per creare una linea difensiva più esterna rispetto alla città. Con l’annessione di Piacenza al Regno d’Italia, il Forte fu completato dall’esercito sabaudo. Sempre all’interno del parco, troviamo la cosiddetta “Casa del Generale”, antica struttura agricolo-padronale di proprietà della famiglia Scotti-Douglas e già documentata nel catasto napoleonico. L’obiettivo del progetto – che sarà presentato lunedì 23 maggio alle 18 nella Sala del Duca di Santa Maria di Campagna – è quello di creare un percorso di visita che comprenda sia il Forte, sia Casa Scotti. CHIOSTRO DEGLI OLIVETANI – La Banca recupererà il Chiostro degli Olivetani appartenente al complesso della chiesa di San Sepolcro; in particolare, si prevede il restauro del portale che affaccia su via Campagna. I lavori verranno presentati venerdì 30 settembre, alle 18, nella Sala delle Colonne dell’Ospedale. PRIMITIVO CIMITERO CRISTIANO – L’importanza di Santa Maria di Campagna è dimostrata anche dalle sepolture al suo interno: le famiglie nobiliari, infatti, facevano a gara per avere un posto nella Basilica. A differenza di altre chiese, il cimitero ipogeo, scoperto di recente, è ancora ispezionabile e diviso in tre parti. La meno conosciuta è quella sotto il Coro ed è stata oggetto di ispezioni ed indagini mai svolte prima. Altro elemento di studio la scoperta della stanza dove vennero custodite le spoglie di Pier Luigi Farnese, prima del trasferimento all’Isola Bizentina. Gli interventi di valorizzazione di queste testimonianze storiche saranno illustrati giovedì 3 novembre, alle 18, nella Sala del Duca. RELIQUIE – Sono in corso studi, sempre a cura della Banca, sul locale posto dietro al Coro della Basilica di Campagna, nel quale sono presenti diverse lapidi. Si tratta della tomba del conte Pompeo Landi, del figlio Manfredo e della nuora Caterina Visconti di Milano. Il progetto riguarda anche la valorizzazione di molti reliquiari custoditi dai frati.

La banca con la maggiore quota di mercato per sportello nel piacentino


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