lash BANCA fla giugno 2019
PERIODICO D’INFORMAZIONE DELLA
BANCA DI PIACENZA - n. 4, giugno 2019, ANNO XXXIII (n. 182)
LEZIONI DI SICUREZZA DEL QUESTORE AGLI AMMINISTRATORI DI CONDOMINIO
I
l Questore di Piacenza dott. Pietro Ostuni ha incontrato – presso la sede dell’Associazione Proprietari Casa-Confedilizia – gli amministratori condominiali del Coram, l’organismo di amministratori di condominio nazionale di Confedilizia che a Piacenza raggruppa il maggior numero di amministratori (anche a professione non esclusiva e del proprio condominio), per parlare di sicurezza nei condominii e nelle abitazioni in genere. Si tratta di amministratori diplomati a seguito del Corso di formazione promosso dalla Banca. Il Questore – che è stato presentato, e vivamente ringraziato, dal presidente della Confedilizia avv. Coppolino – nel corso del suo intervento ha trattato principalmente il tema dei furti in abitazione sottolineando che si tratta di reati che hanno un grande impatto psicologico sui cittadini ed evidenziando che c’è un costante impegno delle Forze dell’ordine sul territorio per contrastarli, anche con la finalità di diffondere nella comunità un maggior senso di sicurezza e giustizia. Il dott. Ostuni ha intrattenuto il folto pubblico presente passando in rassegna alcune tipologie di reato connesse alla proprietà immobiliare e ha fornito agli amministratori anche diversi consigli da dare ai propri condòmini per contrastare le intrusioni dei ladri come ad esempio abbassare sempre le tapparelle quando si esce, lasciare qualche luce accesa, non indicare i propri spostamenti sui social network e segnalare sempre auto o persone sospette ai numeri di emergenza (112 e 113). Inoltre, nell’ottica di una maggiore collaborazione tra cittadini e Forze dell’ordine, ha suggerito di denunciare sempre gli accadimenti, anche in caso di furti solo tentati, per facilitare le indagini e la soluzione dei casi. Il Questore ha infine parlato delle truffe messe in atto da finti tecnici o simili nei confronti soprattutto degli anziani e delle diffusissime truffe on line e ha poi concluso auspicando per il futuro meno compiti di burocrazia alle Questure per renderle più efficienti e per avere maggiori risorse sul campo da destinare alla prevenzione e alla persecuzione dei reati.
Una raccolta di aste immobiliari aggiudicate e compravendite realizzate nel territorio di Piacenza e provincia
Informazioni agli sportelli della Banca o all email: tecnico@bancadipiacenza.it
BANCA PICCOLA O BANCA GRANDE? BANCA CHE FUNZIONA di Giuseppe Nenna* i è di recente riacceso il dibattito sulla dimensione ottimale che una banca deve avere. Chi teorizza il “grande è bello” e chi – di contro – sostiene che, quando ben gestite, anche le piccole hanno un futuro. Senza avere la pretesa di stabilire torti e ragioni, il buonsenso porta ad osservare come non sia tanto la dimensione a determinare il successo di un’attività economica, ma la competenza di chi la guida e di chi ci opera. A qualsiasi livello (piccolo, medio, grande) ci sono banche forti e istituti problematici e la realtà è lì a dimostrarcelo. Una cosa è certa: la riforma delle Popolari ha validato un preciso disegno volto allo sradicamento di una parte importante delle banche territoriali, tentando di far passare il concetto che queste tipologie di istituti, in quanto di piccole dimensioni, sono destinati a finire male. I fatti – e i dati Bankitalia – dicono invece che le Popolari sono in salute. Dopo la stagione delle Assemblee di approvazione del bilancio 2018 con indicatori che hanno raggiunto, nel complesso, risultati positivi, tanto più se si considera la persistente incertezza della situazione economica, anche il primo trimestre 2019 ci dice che gli italiani continuano a fidarsi delle banche popolari, non solo sul versante dei depositi in conto corrente, ma anche per la gestione complessiva dei risparmi. I volumi degli impieghi vivi (al netto delle sofferenze) sono aumentati dell’1 per cento (l’intero sistema ha subìto una contrazione dello 0,7 per cento); dal lato del passivo si è registrata una crescita della provvista (1,5 per cento) e, in particolare, dei depositi (3 per cento) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. «Due le motivazioni – ha sottolineato Assopopolari in una recente nota – alla base di questo buon andamento: la capacità di innovazione delle Popolari che sono state in grado, in questi anni difficili per l’economia e il sistema bancario, di caratterizzare la propria forza di resilienza attraverso un’operazione di medio periodo con la quale è venuto naturale coniu-
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