Un luogo che si chiama desiderio

La nostra azienda Toso Edilizia Srl di Dolceacqua “Facciamo case per i cittadini del mondo”PEPINOFABRIZIORESPONSABILE:DIRETTORE|I.P.TIENECON|SRLIMPERIASERVIZIANCEDAEDITO|IMPERIADITRIBUNALE2STAMPAREG.NUM.111/2018,N.R.G.26/01/2018DEL240/2018CRONOL.N.STAMPAREGISTROISCRIZIONEACCOGLIMENTODECRETO|VANNO|PONENTE”DI“VENTO
SETTEMBRE 03 20222022
Il Ponente Ligure può diventare un posto dove vivere e lavorare oltre che essere meta turistica. A patto che risolva i suoi deficit, prima di tutto quello infrastrutturale. All’assemblea annuale di Confindustria Imperia è tornato d’attualità il progetto di viabilità via mare dell’Ance


ENIO MARINO
Una veduta aerea del nuovo porto di CalaVentimigliadelForte, sede Generaledell’AssembleaAnnuale2022 di Confindustria Imperia svoltasi lo scorso 22 luglio
TribunaleRegistrazioneImperia
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Direttore responsabile: Fabrizio Pepino

ANCE SAVONA
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L'Ance rappresenta l'industria italiana delle costruzioni. All'Ance aderiscono circa 20.000 imprese private in tutta Italia, specializzate in opere pubbliche, edilizia abitativa, commerciale e industriale, tutela ambientale, promozione edilizia e lavorazioni specialistiche. Il sistema associativo copre tutto il territorio nazionale ed è articolato in 96 Associazioni Territoriali e 20 Organismi Regionali. L'azione dell'Ance è diretta alla promozione e al rafforzamento dei valori imprenditoriali e del lavoro dell'industria edile e del suo indotto, e concorre al perseguimento degli interessi generali del Paese. Nel campo del lavoro, l'Ance gestisce insieme al sindacato una rete nazionale per la formazione (Scuole Edili), l'assistenza (Casse Edili) e la sicurezza dei lavoratori del settore (CPT). A livello internazionale l'Ance è presente stabilmente a Bruxelles e aderisce alle più importanti Federazioni internazionali delle costruzioni.
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onostante le enormi difficoltà che le nostre aziende sono costrette ad affrontare ormai da mesi per via dell’insostenibile aumento dei costi dei materiali e dell’energia e il peso del cuneo fiscale, il senso di responsabilità nei confronti dei nostri lavoratori ci ha portato a sottoscrivere condizioni contrattuali migliorative che intendono aiutare le loro famiglie a contrastare il caro-vita”. Così il presidente di Ance Imperia Enio Marino sottolinea le ragioni dell’impegno economico che stanno alla base del nuovo Contratto Integrativo Provinciale di Lavoro per il settore dell’edilizia con le categorie sindacali edili della provincia (FENEAL-UIL, FILCA-CISL, FILLEA-CGIL) che i costruttori edili del Ponente Ligure hanno sottoscritto a fine luglio.
Paolo Ragazzo

5 Enio Marino
ANCEPRESIDENTEIMPERIA
Il senso di respon sabilità nei con fronti dei nonostanteleintendonomigliorativezioniscrivereportatolavoratorinostricihaasottocondicontrattualicheaiutarelorofamiglie,leenor
LAVORO
dell’inflazione che ad agosto ha segnato un aumento dell’8,4% su base annua (livello record dal 1985), quanto perché le aziende chiedevano a gran voce la defiscalizzazione, parziale o totale, di tali aumenti. Così non è stato e la pressione fiscale sugli imprenditori continua così a crescere vertiginosamente, mettendo a rischio la sostenibilità e la sopravvivenza delle aziende. Per 50 euro in più in busta paga ad ogni operaio di IV livello l’impresa sborsa 220 euro e tale cifra salirà addirittura a 360 euro quando l’aumento mensile sarà di 92 euro, ossia nel 2023. Non occorre essere “professionisti” dei numeri per capire che questo sistema di certo non premia le imprese virtuose in termini di regolarità e qualità del lavoro, ma anzi al contrario potrebbe provocare una riduzione importante degli organici medi delle aziende, avvantaggiando imprese concorrenti straniere a noi vicine, che possono lavorare a condizioni più vantaggiose proponendosi a costi inferiori. Eppure tutto ciò non ha frenato le aziende costruttrici del Ponente Ligure, rappresentate dall’Ance, che al tavolo del 29 luglio si sono accollate nuovi oneri: “Con il contratto integrativo abbiamo nuovamente dimostrato di saper fare la nostra parte per dare un contributo concreto agli operai del comparto, ma allo stesso modo gradiremmo essere oggetto anche noi di maggior attenzioni da parte dello Stato, a cui chiediamo anzitutto una drastica riduzione della pressione fiscale, così da poter essere competitivi sui mercati, investendo sempre più in sicurezza e formazione”, ha concluso Enio Marino.
mi difficoltà che le nostre aziende sono costrette ad affron tare ormai da mesi
Integrativo nel segno della responsabilità
Nel contratto provinciale che segue il CCNL l’impegno di Ance per contrastare il carovita
Uno sforzo importante per le aziende del settore, a maggior ragione in questi tempi di “tempesta perfetta” a causa del lievitare delle spese che sono chiamate a sostenere per essere operative e, quindi, per garantire continuità di occupazione sul territorio. Un passo avanti importante, dunque, che arriva dopo quelli compiuti appena qualche mese fa con la firma del nuovo Contratto di Lavoro Nazionale per il Settore Edile che rispetto al CCNL precedente, prevede tra le altre cose anche un aumento dei trattamenti retributivi degli operai. Proprio quest’ultima voce del contratto, tuttavia, era stata accolta dagli imprenditori edili con non poche perplessità. Non tanto per l’aumento in quanto tale, che anzi può servire a difendere il potere d’acquisto delle famiglie, minacciato da un tasso
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“A me sembra che ci siano grandi op portunità per il Ponente Ligure - gli ha fatto eco il noto giornalistica economico e politico newyorkese Alan Friedman,
Fabrizio Pepino
Ponente Ligure, un luogo che si chiama desiderio
Gli ospiti della tavola Generaledell’AssemblearotondaAnnuale di Confindustria Imperia svoltasi lo scorso 22 luglio al porto Cala del Forte di gerehannoVentimiglia,fattoemerilpotenzialeingranparteancorainespressodiunangolodiLiguriachespessovienesottavalutato

La provincia di Imperia non è solo una meta turistica ambita, ma un territorio in cui vale la pena andare a vivere e lavorare
Ponente Ligure non solo come meta turistica ambita, ma come luogo dove andare a vivere e lavo rare. Il potenziale, in gran parte ancora inespresso, della provincia di Imperia è balzato fuori a chiare note durante la tavola rotonda dell’assemblea genera le di Confindustria Imperia, svoltasi lo scorso 22 luglio nella suggestiva cornice del nuovo porto di Ventimiglia Cala del Forte, simbolo di resilienza e rinascita, appena realizzato dal vicino Porto di “Monaco.Vistadall’alto come da oltrema re, questa non è una terra ai confini dell’impero ma al centro della macro regione europea, siamo il biglietto da visita per chi arriva in Italia dal Prin cipato e dall’estero in generale. - ha detto la presidente di Confindustria Imperia, Barbara Amerio, chiamata in causa dal moderatore del dibattito Raoul De Forcade, giornalista de Il Sole 24 Ore -. La nostra industria è il turismo e su questo dobbiamo puntare prima di tutto per trarne i maggiori benefici possibili. Ma è ormai sotto gli occhi di tutti che sono sempre di più i turisti, provenienti soprattutto dai Paesi del Nord Europa e dotati di una certa capacità di spesa, che
vengono da noi non solo per andare in vacanza, ma anche per comprare casa, per passare dei periodi più lunghi o tor narci più frequentemente, fino a deci dere di trasferirsi per vivere e lavorare”. Una lettura della situazione, quella fatta dalla numero uno degli industriali im periesi, che ha trovato pieno riscontro nel parere di altri ospiti del confronto che pure non hanno le loro radici nel Ponente Ligure. “Abbiamo molta clien tela nord europea che oltre a comprare il posto barca acquista casa nei paesi dell’entroterra - è intervenuto il diret tore generale di Cala del Forte Marco Cornacchia, originario di Rimini - in quanto amano questo angolo dell’Italia per il clima, per la natura e per la co moda vicinanza a infrastrutture forte mente internazionalizzate come l’aero porto di Nizza. Bisogna fare in fretta ad attrezzarsi per offrire loro alberghi di lusso e residenze chic, proprio come sta facendo ad esempio a monte del nuovo porto di Ventimiglia la società Marina Development Corporation”.
Il
Confindustria Imperia Barbara Amerio, il direttore di Cala del Forte Marco Cornacchia e il consulente per le politiche pubbliche Davide Cichero. In platea “parterre de roi” di ospiti

ospite d’onore dell’assemblea -, così come per tutta l’Italia a dire il vero, ma io vedo il rischio che non vengano colte a causa del campanilismo o dell’incom petenza. Il PNRR, ad esempio, mette a disposizione per un tempo limitato una quantità incredibile di soldi reali, ma io mi chiedo se i Comuni sono capaci di preparare progetti in grado di ottenerli, servono dei professionisti all’altezza. Oppure, a Trieste non esiste un traspor to veloce su mare verso Venezia perché tra le due città non corre buon sangue. I Sindaci al posto di farsi la guerra devo no imparare a mettersi d’accordo e fare quadrato per cogliere le opportunità che ci sono prima che sia troppo tardi”. A fare una radiografia puntuale e at tenta dell’Imperiese è stato invece un giovane ligure attualmente impresta to al governo di Abu Dhabi. “I primi interventi da fare per ripristinare la competitività del territorio riguarda no le vistose carenze di infrastrutture materiali e virtuali, ovvero collega menti viari e connessioni digitali - ha aggiunto il consulente per le politiche pubbliche Davide Cichero, originario di Arma di Taggia, dopo aver elencato le note criticità del territorio -. Ma c’è un altro fronte su cui siamo carenti e su cui bisogna investire in fretta, ovvero la formazione del capitale umano. Servono professionisti in linea con le esigenze
sulla torta, nel corso della tavola rotonda è affiorato un rinnovato interesse per il progetto di viabilità via mare lanciato da Ance Imperia nell’as semblea del 2018. Ad averlo inserito tra le idee interessanti a sviluppare è stata la stessa presidente di Confindu stria Imperia Barbara Amerio, vedendo nell’autostrada del mare ideata dal pre sidente dei costruttori edili del Ponente Ligure Enio Marino una possibilità con creta per sopperire alle carenze viarie di un territorio che morfologicamente fatica a trovare spazi per costruire nuo ve strade. Il concetto è stato poi ripre so spontaneamente dallo stesso Alan Friedman, che ha intuito come l’idea di un’arteria che colleghi le città sulla costa senza gravare sulla viabilità or dinaria possa apparire semplice quanto geniale. I cerchi nell’acqua generati dal sasso gettato dagli edili quattro anni, fa continuano ad allargarsi e andare lontano…
Sul palco, moderati dal giornalista de “Il Sole 24 Ore” Raoul De Forcade, sono intervenuti il laAlanpolitico-economicogiornalistaFriedman,presidentedi
del mercato locale, che riguardano l’o spitalità turistica, la nautica da diporto, la produzione agroalimentare. Infine, servono anche professionisti della co municazione che sappiano far conoscere il territorio al di fuori per quello che è veramente. All’estero quando si parla di Italian Riviera si pensa alla Liguria di Levante, c’è qualcosa che non funzio Cna”.iliegina
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SVILUPPO
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camente, una Spa possa comunque restare com pletamente pubblica, ma è del tutto evidente che la tavola per l’ingresso della componente privata è ormai speriamo,passaggiocasseboccatadelmilmentesaràoggetto,garaCheccucci,Toccheràapparecchiata.alcommissarioattraversounaeuropeaadoppioindividuarechiadentrare(verosiconunaquota49%)eportareunadiossigenonellediRivieracqua.Uncrucialeche,ilcarobollet
attendono da ormai molti anni. Una situazione che rischia anche di vanifi care la recente modifica dello statuto dell’ormai ex consorzio di via Bre sca, divenuto Società per azioni lo scorso 11 agosto. Un passaggio probabil mente inevitabile ai fini del reperimento dei fondi necessari a garantire da un lato la totale estinzio ne dei debiti, dall’altro una stabilità economica e finanziaria. Ma si tratta di un passaggio che, non va dimenticato, sconfessa completamente la vo lontà popolare espressa sull’acqua pubblica nei referenda del 12 e 13 giu gno 2011. A tale riguardo, infatti, non sono mancate le polemiche con i sin dacati sul piede di guerra che annunciano battaglie e promettono che la que stione non finirà di certo così. Dal canto loro alcuni sindaci del territorio (non tutti erano d’accordo su questo passaggio) parla no di modifica necessaria per poter effettuare un rifinanziamento di capi tali, siano essi pubblici o privati. Ed è giusto sottolineare come, tecni
ATTUALITÀ
Il
te non vanifichi perché un percorso virtuoso la società lo ha già iniziato con il bilancio del 2021 approvato con un utile di 1,9 milioni. Un risultato ottimo, ottenuto anche grazie ad una serrata at tività di recupero crediti che sta portando al saldo di migliaia di bollette mai pagate. L’inversio ne di tendenza da tem po auspicata è dunque finalmente iniziata e speriamo davvero non sia costretta ad arrestarsi a causa di bollette ener getiche veroinsostenibili.oggettivamenteSarebbeunpeccato.
Attenzione anche per le conseguenze della minoranzasocioall’ingressodaperpubblicozionetrasformadaconsorzioasocietàazioni,chefaanticameradiunprivatodi
Fabio Rubero
Su Rivieracqua la scure del caro bollette
Timori per la salute dell’azienda i cui costi energetici di 12 milioni di euro annui raddoppieranno nel 2022
vertiginoso aumento dei costi di produzio ne, soprattutto ener getici, sta letteralmente mettendo in ginocchio le aziende e il nostro intero sistema Paese. Una “spada di Damocle” che è ancor più oppri mente per chi già sta vivendo una situazione di difficoltà. È il caso di Rivieracqua che, secondo una recente stima, vedrà nel 2022 raddoppiati i costi relativi all’elet tricità che nicreditosivamente,territoriolenonfortementepermentonaturalmentevieteperchediGaiaeGiancheeuro.intornodovrebberoquest’annoattestarsiai12milionidiUncolpodurissimoilpresidentedelCdaAlbertoMangianteilcommissarioadhocCheccuccitentanoattutiregarantendostannolavorandoadottareleadeguacontromisureechelediuscitacisono.Maunaucosìconsiderevoleun’aziendagiàcosìindebitatapuònonpreoccupareoltre300aziendedelche,complesvantanoundicirca56miliolacuicorresponsione
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Il Pnrr e il Primt aprono possibilità concrete per trasformare i progetti in realtà, il dubbio è se la politica sarà in grado di farlo
Un totale di circa 50 chilometri di traccia to, 47 per l’esattezza, tra tratta realizzata e quella prevista. Non solo: a Sanremo il completamento dell’opera oltre ad essere in fase progettuale risulta senza copertura finanziaria; per la tratta di Imperia, che ha un progetto di fattibilità risalente al 2004, il costo è stimato in 640 milioni di euro. Non
Edire che ci sarebbe pure il PNRR, l’ormai famoso Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza presentato da Mario Draghi, a sottolineare la fonda mentale importanza delle infrastrutture per l’Italia. Nella premessa di una delle sei missioni contenute nel piano si legge che “investire nelle infrastrutture è importante per due motivi: la produttività e la sosteni bilità ambientale”. Già. Peccato poi che un celebre proverbio - “Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare” - riporti tutti con i piedi per terra. Perché tra annunci e proclami, oggi i principali collegamenti in entrata e in uscita dal Ponente Ligure risultano interrotti o, per usare un eufemismo, non paragonabili a infrastrutture da terzo millennio. Una situa zione che continua a condizionare pesan temente lo sviluppo del potenziale turistico del territorio della provincia di Imperia. Ma qual è lo stato di salute in cui versano le grandi opere che interessano l’Imperiese, citate anche nel nuovo Piano regionale delle infrastrutture della mobilità e dei traspor ti (Primt) da poco approvato dalla giunta regionale?
Il crono programma dei lavori annuncia il completamento della nuova galleria del colle di Tenda e del viadotto per il mese di ottobre 2023 in configurazione cantiere, mentre per la canna storica si andrà a giugno 2025. Al netto di nuovi ritardi

Le grandi opere continuano a restare buone intenzioni
Aurelia bis Partiamo da lei, l’opera per eccellenza di cui necessita questo territorio, l’Aurelia bis. Ad oggi sono “in cantiere” quattro interventi di raddoppio della SS1, due molto importanti proprio a Ponente: la Variante di Imperia e la variante Sanremo-Ventimiglia entram be in fase di progettazione, oltre ai tratti di La Spezia e Savona. Sulla carta, insomma, gli intenti ci sono, ma sono ancora troppe le fasi di progettazione, rispetto ai lavori veri e propri, di un’opera attesa da de cenni e che permetterebbe di alleggerire il traffico sull’attuale tracciato dell’Aurelia in corrispondenza delle principali località della Liguria, dove lo sviluppo del poten ziale turistico è minato alle fondamenta.
Tra annunci e proclami, oggi i uscitaincollegamentiprincipalientrataeindalPonenteLigurerisultanointerrottio,perusareuneufemismo,nonparagonabiliainfrastrutturedaterzomillennio
Gilberto Manfrin
E poi la Statale 20 e il tunnel di Tenda. Due anni dopo il triste anniversario della tempesta Alex che tra il 2 e il 3 ottobre 2020 devastò la Val Roja e Vermenagna “man giandosi” letteralmente i tornanti che sul lato francese conducevano all’imbocco del traforo, sono ripresi (a rilento) i lavori ed è scesa sotto il chilometro la distanza per ultimare gli scavi dell’opera. Confermati nel corso della Conferenza intergoverna tiva Italia-Francia del 6 settembre costi e timing di fine lavori: sono previsti 76 milioni di euro in più per il nuovo ponte a campata unica e le opere accessorie, per complessivi 255 milioni, mentre il crono programma dei lavori annuncia il completamento della nuova galleria e del viadotto per il mese di ottobre 2023 (in configurazione cantiere, cioè percorribile dalle auto, ma scortate da una sorta di safety car). Per la canna storica si andrà a giugno 2025. Al netto di nuovi ritardi.
tempo la realizzazione e la piena funzio nalità. A quell’evento partecipano anche i vertici del ministero alle Infrastrutture (Mit), Anas, Regione Piemonte, Provincia, Comuni di Imperia e Ormea. Dal Mit il pro getto Armo-Cantarana, fiore all’occhiello di ammodernamento della SS28, era stato ritenuto degno di attenzione perché poteva rappresentare un’alternativa proprio al Col le di Tenda per quanto riguardava i traffici commerciali. Quindici mesi dopo, il progetto definitivo per la realizzazione del traforo supera l’esame a Roma venendo approvato in linea di massima dalla terza sezione del Consiglio superiore dei Lavori pubblici, pur con richieste di perfezionamento in alcune parti. Di fatto è il via libera ad un’opera che è sulla bocca di tutti dal 1980, ma oggi, no nostante le classiche tiratine alla giacca del politico di turno, nulla si è mosso sul fronte dei lavori. La speranza è che l’opera entri nel piano decennale della programmazione di Anas. Il sogno, che tutte e tre facciano breccia nell’agenda politica del nuovo Go verno. Proverbi permettendo.



INFRASTRUTTURE
La speranza è che il progetto definitivo del traforo diprogrammazionedecennaleentriArmo-CantaranavaliconelpianodellaAnas
SS 20 e tunnel di Tenda
pochi. Per Ventimiglia c’è uno stanziamento di 8 milioni per la progettazione preliminare e poi definitiva, ma per un reale finanzia mento occorrerà aspettare tempi migliori.

Traforo Armo-Cantarana
20 luglio 2019. Le Camere di commercio di Cuneo e delle Riviere di Liguria invitano alla presentazione del progetto definitivo del traforo valico Armo-Cantarana, opera di prioritario interesse per le economie liguri e piemontesi, di cui popolazione, impren ditori e operatori economici attendono da
di Sanremo più a Est, infatti, si viaggia a un massimo di 70 chilometri all’ora e chi sgarra viene ripreso dalle telecame re dell’autovelox fisso posizionato all’altezza di Valle Armea e riceve, direttamente a casa, la tanto odiata sanzione per eccesso di velocità. Va bene che la sicurezza viene prima di tutto e che in Aurelia Bis di in cidenti non ne sono mai mancati, ma in Italia, in teoria, sulla superstrada si possono raggiunge
Dove la strada ha quattro corsie non si possono superare i 70 km/h, dove ce ne sono solo due si possono fare gli 80
Il paradosso dei limiti di velocità sull’Aurelia Bis
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Alice Spagnolo Il ArtioliSanremocomunaleconsiglierediAndreahachiestolostopall’attivazionedell’Autovelox almeno fin quando il limite di velocità nel tratto a saràcarreggiatadoppianonalzatoa90km/h
si cercano fondi nei me andri del PNRR e si realizzano nuovi progetti mirati al com pletamento dell’Aurelia Bis, il tratto di super strada già esistente viene gestito in modo para dossale. Sì, perché nel tratto a due corsie per senso di marcia, quello che dovrebbe qualificare la “Bis” come una strada a scorrimento veloce, di veloce c’è solo il modo in cui si scattano le multe. Da Taggia fino alla parte
re i 90 chilometri orari, se non addirittura i 110 quando si tratta di strada Maextraurbana.sequesto non ba stasse a definire l’Aurelia Bis un paradosso all’i taliana, nel tratto più problematico e vetusto della strada, dove la carreggiata è unica per le due corsie di marcia, il limite di velocità invece che abbassarsi, inspiega bilmente si alza. Ricapi tolando: dove la strada è più sicura perché le carreggiate sono separate
Mentre

Appare evidente come l’installazione dell’auto velox nel tratto di Valle Armea sia finalizzata a esigenze di cassa più che di sicurezza stradale”. Al momento, però, nulla è cambiato. Anche perché a decidere di posizionare l’autovelox non è stato il Comune di Sanremo, bensì la Provincia di velocitàlogicatrovarepostradalereinvestireentesceltabedell’autoveloxMaImperia.sesull’installazionesipotrebsorvolare,inquantolegittimadiunpubblicoquellodipergarantimaggioresicurezza(ealcontemguadagnarci),anonunaspiegazionesonoilimitidiimposti.L’unica

giustificazione plausibile è che gli operai abbiano invertito i cartelli posi zionati nei due tratti di Aurelia Bis. Altrimenti, per dirla alla Fantozzi: “È una cagata pazze sca”.
Da Taggia fino alla parte di Sanremo più a Est si viaggia a un massimo di 70 chilometri all’ora e chi sgarra viene ripreso dalle telecamere dell’autovelox fisso posizionato all’altezza di Valle Armea. Dove invece la carreggiata è unica per le due corsie di marcia, il limite di velocità invece che inspiegabilmenteabbassarsi,sialza

e l’automobilista ha ben due corsie a disposizione per senso di marcia, ci sono i 70 all’ora. Dove invece, in un tratto quasi completamente in galleria, la carreggiata si restringe e ospita una corsia per ogni senso di marcia, si può premere sull’acceleratore fino a raggiungere gli 80 km/h. La logica qual è? Vien spontaneo chiedersi. Una domanda che in molti si fanno ma alla qua le, fino ad ora, nessuno ha risposto. A imporre i limiti è stata Anas, che ha inserito la limitazio ne massima di velocità prevista per il centro abitato, zionechiesto(LiguriaSanremoconsiglieretine,Aall’oraalmenoscorrimento”:l’Aureliaconsiderandocome“assedipercui,sullacarta,i70sonolegittimi.lamentarelasituaziooltreatantiprivacittadini,èstatoilcomunalediAndreaArtioliPopolare)chehalostopall’attivadell’autoveloxal meno fin quando il limite di velocità, nel tratto a doppia carreggiata, non sarà alzato a 90 km/h. “Da statistiche della Po lizia Municipale, il tratto di Aurelia Bis interessato dal maggior numero di incidenti stradali, anche con esiti mortali, è pro prio quello a carreggiata unica - ha scritto Artioli in un ordine del giorno in consiglio comuna le nel maggio scorso -.
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- Anche perché, non dimentichiamo che La Pigna è un’area anche particolarmente strategica per la nostra città perché oltre ad essere la più antica è anche quella che, senza soluzione di continuità, si tuffa letteralmente verso il mare. Una zona sino ad oggi caratterizzata da evidenti problemi di degrado e di difficile accessibilità che ora, grazie anche ad ulteriori circa 15 milioni apportati da investitori privati
Ance Imperia vince la scommessa su La Pigna
Imperia ci ha sempre creduto, mettendoci anche del suo sin dall’inizio affinché quel sogno potesse diventare realtà e, alla fine, ha avuto ragione perché la riqualificazione de La Pigna, il centro storico medievale di Sanremo, si farà Ldavvero.apartecipazione del Comune di Sanremo, di concerto con la Regione Liguria, IRE Liguria e ARTE Imperia, al bando del Ministero delle Infrastrutture “Programmi Innovativi per la Qualità dell’Abitare (di cui abbiamo dato notizia nel primo numero dello scorso anno di questa rivista, ndr) ha infatti dato i frutti sperati e il progetto di circa 15 milioni di euro finalizzato al rilancio del quartiere verrà completamente finanziato dai fondi ministeriali rientranti nell’ambito del PNRR.
L’anno scorso l’associazione dei costruttori aveva regalato al Comune la predisposizione delle schede di progetto degli edifici e la mappatura dei lavori
Fabio Rubero

che si aggiungono ai 15 del bando, potrà essere riqualificata e riorganizzata con evidenti vantaggi anche in termini di edilizia residenziale”. Esulta anche Regione Liguria che al bando ha partecipato con tre diversi progetti (il numero massimo consentito, gli altri due riguardano le città di Genova e Sarzana ndr) che, tra i circa trecento pervenuti, si sono classificati tutti nelle prime posizioni, ottenendo tutti e tre l’importo massimo, ossia 15 milioni di euro. “Una grandissima soddisfazione – spiega Marco Scajola che negli uffici genovesi di Piazza De Ferrari ha le deleghe allUrbanistica e alla Pianificazione territoriale. - La nostra è stata l’unica regione ad avere completamente finanziati tutti i progetti presentati. Un’autentica impresa resa possibile da un grandissimo lavoro di programmazione e progettazione Mcomune”.aesulta anche Ance Imperia che alla realizzazione del progetto ha preso attivamente parte offrendo al Comune di Sanremo la predisposizione delle schede di progetto degli edifici
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Il Ministero delle Infrastrutture conferma il finanziamento di 15 milioni per il recupero del centro storico medievale di Sanremo
Si tratta di una zona sino ad dievidenticaratterizzataoggidaproblemidegradoedidif ficile accessibilità ma che ora grazie anche ad ulteriori circa 15 milioni apportati da inve stitori privati che si aggiungono ai 15 del bando, po trà essere riquali ficata e riorganiz zata con evidenti vantaggi anche in termini di residenzialeedilizia
“Si tratta di una straordinaria opportunità che va nella direzione dell’ormai imprescindibile equilibrio tra tutela ambientale e sviluppo turistico –spiega Massimo Donzella, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Sanremo.
Ance
Massimo Donzella ASSESSORE COMUNEALL’URBANISTICADISANREMO
La Pigna è che,anticaoltredistrategicaparticolarmenteun’areaperlacittàSanremoperchéadesserelapiùèanchequellasenzasoluzione di continuità, si tuffa letteralmente verso il mare
Marco Scajola ASSESSORE URBANISTICA E POLITICHE ABITATIVE REGIONE LIGURIA



che sono stati inseriti nel bando di riqualificazione e preparando una mappatura completa dei lavori da realizzare, indicandone i relativi costi previsionali. Un contributo nel solco della continuità che da anni vede l’associazione che riunisce gli imprenditori edili imperiesi in prima linea nella lotta al degrado urbano e sempre aperta al dialogo e al confronto con enti e istituzioni locali, come conferma lo stesso Scajola. “Il nostro territorio ha una grande tradizione imprenditoriale che vogliamo portare avanti. Con Ance i rapporti sono ottimi come testimonia il grande lavoro comune che abbiamo recentemente svolto sul nuovo prezzario regionale, uno scoglio importante che lo scorso luglio abbiamo affrontato e superato,
Nelle aziende edili imperiesi cresce l’aspettativa di poter poter essere protagoniste del virtuoso percorso che porta ala trasformazione di Sanremo in una città sempre più bella e vivibile
Il nostro territo rio ha una grande tradizione prenditorialeim che vogliamo portare avanti. Con Ance i rapporti sono ottimi. Nell’opera di riqualificazio ne de La possibileritornomentosimoabbianoleauspichiamoPignacheimpreseliguriilmascoinvolgieilmiglioreconomico
condividendo il lavoro a 360 gradi. La nostra è una delle poche regioni italiane ad avere creato un tavolo istituzionale dove siedono tutte le controparti interessate al comparto edile tra cui, naturalmente, anche Ance Imperia. Soprattutto in questo difficile momento, in cui la crisi economica e la guerra condizionano il territorio, siamo vicini alle nostre imprese e al centro vogliamo mettere le possibilità di sviluppo. Nell’opera di riqualificazione de La Pigna auspichiamo che le imprese liguri abbiano il massimo coinvolgimento e il miglior ritorno economico possibile”. Parole importanti e impegnative alle quali, siamo certi, l’assessore Scajola, la Regione e tutti gli altri enti interessati faranno seguire fatti del medesimo tenore per fare sì che le aziende edili imperiesi siano anch’esse protagoniste nel virtuoso percorso che porta verso una Sanremo sempre più bella e vivibile.
15 RIQUALIFICAZIONE
Anna Pellegrino
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Dolceacqua è oggi meta di turisti di ogni nazionalità che dalle città costiere si spingono nell’entroterra per scoprire i carrugi, il castello dei Doria e i segreti del borgo. Oltre alla sua storicità e bellezza naturale, la cittadina medievale è sede di diversi appuntamenti culturali di rilievo

Sono
piazza adiacente, diventandone un pro seguimento. Abbiamo previsto un arre do urbano in sintonia con i dehors delle attività commerciali e l’inserimento di piante e aiuole che creino punti d’om bra e mitighino l’effetto materico della pavimentazione in pietra”.
Un altro progetto che sta per terminare è la sistemazione della pista ciclabile che collega il Comune di Dolceacqua con la costa, raggiungendo il Comune di Ventimiglia, fino al nuovo porto turi
Nonostante il Covid e l’aumento dei prezzi, alcuni interventi previsti dal progetto sono già in via di conclusione - racconta Fulvio Gazzola, sindaco di Dolceacqua -. Ad esempio, la pedonaliz zazione di via Liberazione che riprende i materiali della pavimentazione della
“
ormai visibili i primi risultati concreti dell’ambizioso progetto “Dolceacqua 20-30” intrapreso dall’amministrazione comunale nel 2020 grazie ad ingenti finanziamen ti pubblici e privati, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini e dei turisti attraverso una serie di interventi di rigenerazione e riqualificazione urbana, precisamente: il recupero e il riuso di edifici in funzione turistico-ricettiva, la riqualificazione attraverso la creazione di nuovi posteggi ed altre aree comuni e la costruzione di un nuovo plesso scolastico.
I primi risultati del progetto Dolceacqua 20-30
Passi avanti sulla pedonalizzazione di via della Liberazione e sulla sistemazione della pista ciclabile che porta al mare
Si stanno con cludendo i primi interventi per il potenziamento in chiave turistica e residenziale del centro della valle Nervia avviato dal sindaco Fulvio Gaz zola nel 2020
Ai nastri di partenza anche la realizzazione del nuovo edificio scolastico, mentre quello vecchio verrà trasformato in albergo. Nel 2023 il gemellaggio con il Principato di Monaco
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stico, ed il Comune di Bordighera. “Il percorso, che dalla costa risale lungo il torrente Nervia è già esistente, ma nel tratto finale di Dolceacqua erano neces sari interventi di ripristino dell’asfalto e di protezione degli argini - continua il sindaco -. Dal mare a Dolceacqua ci sono circa 8 chilometri di pista cicla bile tra natura e angoli suggestivi: si parte dai campi sportivi comunali e si arriva nel centro di Camporosso. Da qui si costeggia la strada provinciale per un breve tratto e poi si supera il pon te Dell’Amicizia raggiungendo Nervia transitando in località Braie. Raggiunto il mare il percorso ciclabile continua su tutto il lungomare, direzione Ventimi glia o Bordighera”.
Altro intervento importante è il nuo vo edificio scolastico, che ospiterà la scuola materna, primaria e secondaria e sarà dotata di aule tecnologiche, biblio teca, palestra, campo sportivo, audito rium e mensa. “A causa dell’aumento dei costi la costruzione della palestra e della mensa non rientreranno nei lavori del secondo lotto, che inizieranno a fine settembre – spiega il sindaco Gazzola -. Ma abbiamo già inoltrato richiesta di inserire tali spese nei bandi relativi al PNRR. La realizzazione della nuo va scuola ci consentirà di chiudere la vecchia e vendere il palazzo al fine di realizzarne un albergo, un passaggio importante per la città in cui attual mente non ne è presente nemmeno uno nonostante la forte presenza turistica”. Grazie alla sua bellezza senza tempo, Dolceacqua è oggi meta di turisti di ogni nazionalità che dalle città costiere
A fianco, il sindaco di Dolceacqua Fulvio Gazzola con il Principe Alberto e il sindaco di Monaco Marsan. Sotto, render viapedonalizzazionedelladiLiberazionecon

RIQUALIFICAZIONE

si spingono nell’entroterra per scoprire i carrugi, il castello dei Doria e i se greti del borgo. Oltre alla sua storicità e bellezza naturale, la cittadina me dievale è sede di diversi appuntamenti culturali di rilievo: “Stiamo lavorando su alcune mostre importanti che si terranno il prossimo anno: a novembre del 2023 sarà firmato il gemellaggio con il Principato di Monaco ma già da gennaio avvieremo diverse iniziative con l’obiettivo di far conoscere le due comunità”. Il 3 novembre 2023, in fatti, verrà siglato il gemellaggio tra il Comune di Dolceacqua ed il Comune del Principato di Monaco, cinquecento anni dopo la firma della carta di fedel tà alla Famiglia Grimaldi firmato il 3 novembre 1523 dal sindaco di Dolceac qua nell’allora giardino degli Aranci nel Palazzo del Principe di Monaco. “Anche questa iniziativa rientra nell’ambi zioso progetto di riqualificazione del borgo e ci auguriamo che possa anche amplificare l’attenzione di enti e
arredo urbano in sin tonia con i dehors delle attività commerciali e l’inserimento di piante e aiuole.
Il progetto “Dolceacqua 20-30” prevede inoltre l’aumento di aree di parcheg gio e garage, un problema sempre più pressante con l’aumento dei residenti e dei turisti. L’amministrazione, oltre a partecipare a diversi bandi, ha già defi nito le aree di interesse e sta cercando imprenditori che vogliano investire nella costruzione e realizzazione di tali strutture.

frazioni di Sanremo in due puntate. La prima, che pubblichiamo su questo numero, parlerà di Poggio, Verezzo, San Pietro e Coldirodi, la seconda di Bussana, San Romolo e San Giacomo. Frazione dopo frazione, scoprirete come fare un giro nei dintorni di Sanremo non costituisca davvero un bel biglietto da visita per una città che vive soprattutto di turismo. Non ci resta che augurarvi buon viaggio e… allacciate le cinture!
Frazione dopo frazione, si scopre come fare un giro nei dintorni di Sanremo non costituisca un bel biglietto da visita per una città che vive soprattutto di turismo

salvato. E così se frana una strada, si risolve con un bel cartello di “attenzione caduta massi”. Se l’asfalto è coperto da terra in curva, invece che pulire c’è il segnale che indica “attenzione strada scivolosa”. Se pioggia e massi si sono portati via un pezzo di muro lato strada, ecco al suo posto una bella transenna. E via dicendo. Siccome sono molte, abbiamo diviso il nostro viaggio alla scoperta delle
divieto o segnaletica varia messa un po’ ovunque come toppa per avvisare di un imminente sicurezzacondizioniilotemporeggiando,pericolo,forseaggirando,ripristinodelledi
Se c’è qualcosa che le frazioni di Sanremo hanno in comune è l’asfalto colabrodo. Poi vengono incuria, sporcizia e cartelli di divieto o segnaletica varia messa un po’ ovunque come toppa per avvisare di un imminente uomoilSanremosicurezza.delleaggirando,temporeggiando,pericolo,oforseilripristinocondizionidiInsomma,asembravalerebuonsaggioproverbio:avvisatomezzo
Alice Spagnolo
La prima delle due puntate del nostro viaggio ci porta alla scoperta di Poggio, Verezzo, San Pietro e Coldirodi
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Sanremo on the road/1 In viaggio per le frazioni
Le frazioni di Sanremo hanno in comune sporciziavengonocolabrodo.l’asfaltoPoiincuria,ecartelli di
inciampare i bimbi e i loro nonni. Gli alberi sono anche al di fuori del parco, nel mezzo di un parcheggio dalla superficie dissestata a causa delle radici. La segnaletica è beneBianchi:disemi-apertointeressantemaindicazionisiimportante.laricordatoattentol’automobilistanell’otticabiancheconilrisulterebbepropriostessoprobabilmentestorta,perlomotivo,edoveposteggiarepericoloso,Comuneharisoltoconiastrisceerosse,semprediavvisarepocoperché,comeinpremessa,prevenzioneèAPoggiotrovanoancheleperSanremo,sonovicineaunspazioall’inizioviaPartigianoGrossinonsicapiscecosasia,néquale

affrontata a tutta velocità dai ciclisti che tentano il recuperodell’arrivoprima
Il nostro tour comincia dalla frazione famosa soprattutto per la discesa della MilanoSanremo, affrontata a tutta velocità dai ciclisti che tentano il recupero prima dell’arrivo. A Poggio c’è un parco giochi per bambini dove è vietato giocare con il pallone. E già questo è fuori da ogni logica. Ma forse è una spiegazione valida a questo divieto c’è: in questo modo si evita che i ragazzini più grandi tirino pallonate
POGGIO


Nel parco giochi per bambini di Poggio ci sono enormi pini inclinati in modo innaturale, cartelliilleggibilisegnaleticiperchécollocatidietroilampioni
Poggio è Milano-Sanremo,lasoprattuttoconosciutaperdiscesadella
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in faccia ai bimbi piccoli. C’è poi un altro divieto: “non calpestare le aiuole”, perché a Sanremo al verde ci tengono, è evidente. Ci tengono talmente tanto che mettono divieti pure quando il verde non c’è. E manco le aiuole. Nel parco, infatti, ci sono solo enormi pini, inclinati in modo innaturale. I tronchi stanno in mezzo a cerchi con tanto di cordoli rialzati che sembrano essere stati messi lì apposta per far
COLDIRODI
SAN PIETRO
Probabilmente è la più piccola delle frazioni a Est di Sanremo e ha l’asfalto così deteriorato che per non cadere bisogna affidarsi a Nostra Signora della Villetta, che attende in cima alla collina l’arrivo dei velocemente.frazioneFortunatamentevistaunsembrapiùspontaneaPietroviaTransitandopellegrini.nell’unicacheattraversaSantrabuche,erbaeterra,cheinunastradadiguidareincampodagolf,conapertasuPortosole.lasisupera

VEREZZO
Andando a soprattuttoVerezzo,insellaa uno scooter o ad una moto, bisogna stare ben saldi al manubrio o si rischia di cadere a terra a causa delle buche. Ma ne vale la pena, se non altro per ammirare la copertura di una vasca tenuta ferma con delle grosse pietre, una fontana senza rubinetto e un parapetto realizzato da una fila di transenne, di quelle che si vedono ai festini per fare la fila incolonnati verso la Concassa.una modorecisocopertoavanzata,transennapoi,èstatoancheiltroncodiunalbero,indaevitarechele auto ci finiscano sopra: insomma, se si volesse scrivere un manuale sui mille utilizzi delle transenne, Verezzo è il posto giusto. Se poi ci si vuole sedere, magari attendendo l’autobus, allora si ha la scelta tra una panchina un po’ datata o una vecchia sedia da ufficio. Il tutto vicino a cassonetti della spazzatura che, a giudicare dall’odore, si lavano solo quando piove.


funzione abbia, ma è certo che avrebbe bisogno di una pulizia profonda e una ripassata di pittura.
altezza#BLOCCADEGRADO
Chiudiamo la prima parte del nostro viaggio con la prima frazione che si incontra venendo da Ponente, che è anche la più vasta e probabilmente la più popolata insieme a San Romolo. Sito sul crinale della collina che ha origine dal panoramico Capo Pino, il borgo è posto a 250 metri sul livello del mare e regala al visitatore una vista impagabile sulla costa. Già all’entrata della frazione, però, si notano i primi problemi. Sopra un cartello stradale che indica che non bisogna suonare il clacson che non si capisce perché è collocato ad
Nelle due foto in alto, l’unica via che attraversa San Pietro tra buche, erba spontanea e terra. Nelle due foto sotto, in viaggio a Verezzo, sui cui si può scrivere un manuale sui mille utilizzi delle transenne

Chiuso anch’esso con tanto di catenaccio e lucchetto. Al visitatore, spaesato, non resta che tornare da dove è venuto, risalire un auto, uscire dal parcheggio e andare avanti, oppure fermarsi per una sosta su un bel materasso vista mare gettato sulla collina. Ma per fortuna poche decine di metri dopo, ecco un altro cancello che porta al cimitero, questa volta aperto. Appena arriva, il visitatore, si trova davanti a un bel cartello indicante il comportamento che si deve tenere all’interno
Nei ditorni del cimitero di Coldirodi si possono trovare un bel materasso vista mare gettato sulla collina, una piccola stradina ricca di erba infestante in fondo alla quale c’è un cancello chiuso oltre a cassonetti strapieni spazzaturadi



Coldirodi è la prima frazione che si incontra venendo da Ponente, la più vasta visitatoreRomolo.laprobabilmenteepiùpopolatainsiemeaSanIlborgoèpostoa250metrisullivellodelmareeregalaalunavistaimpagabilesullacosta
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del cimitero, dove non si fuma, non si corre, non si canta, non si portano armi da caccia né “cose irriverenti” non meglio specificate. Non è scritto, ma tra i tanti divieti ci deve essere anche quello di svuotare i cassonetti, vista la quantità di rifiuti che fuoriescono dai bidoni.Iparcheggi comunque non mancano. Nemmeno quelli per disabili, anche se in un paio di casi, più che parcheggiare, il povero portatore di handicap deve giocare una partita di Tetris, per cercare di incastrarsi tra gli stalli a strisce bianche e gli alberi. Una volta parcheggiato, comunque, per il anchebuchedatecontinuanovisitatoreleinsidie,soprattuttodallenell’asfalto,madallamancanza di manutenzione di scale e scalini o dalla pericolosità di una panchina sollevata da terra nella parte anteriore e mancante di un’asse.
aiuola, vi è un grosso pino, con un ramo che sembra star su per miracolo, pronto a cadere da un momento all’altro al primo soffio di vento. Subito entrati, sulla destra, c’è un grande parcheggio da cui parte una stradina che porta al camposanto. Ma una volta percorsa tutta, superati cespugli e rovi, si arriva di fronte a un cancello. Chiuso. Allora si torna indietro e si trova una stradina più piccola ma ancora più ricca di erba infestante in fondo alla quale c’è un cancello più piccolo.


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Facciamo case per cittadini del mondo
Ci
L’azienda è stata fondata nel 1977 da Giovanni e oggi è portata avanti da due dei suoi figli, Renato e Marco, mentre il idraulicaun’aziendaGiampieroprimogenitohadiaMonaco
Un punto di forza è la presenza di maestranze che lavorano in azienda da molto tempo, con le quali nel tempo si è costruito un rapporto tale che si possono ormai considerare una sorta di famiglia allargata
essendo un foresto si adattava a fare un po’ di tutto, dall’aiutante cuoco ai lavori in campagna. Diceva sempre che guadagnava di più come tuttofare nel Ponente Ligure che non come piccolo imprenditore nell’Astigiano”. Ed è proprio durante un’estate al mare a Bordighera che Giovanni conosce quella che poi sarebbe diventata sua moglie. Sposatosi a soli 21 anni con Gabriella, nel 1973 apre a Dolceacqua un’azienda che si occupava di realizzare i rivestimenti in plastica per le damigiane di olio della Carli, attività il cui mercato crolla dopo pochi anni. È così che nel 1977 avvia con un socio l’attività della Toso Edilizia, occupandosi prevalentemente di realizzare vasche irrigue in cemento armato al servizio dell’agricoltura, ma
sono storie che partono da lontano e che sembrano portare altrove rispetto a dove finiscono per approdare. Seduto all’ombra di un dehor a Dolceacqua, in una tranquilla e assolata mattinata di fine estate, di fronte alla splendida cartolina del ponte romanico sul Nervia che invita a entrare nel centro storico medievale da cui svetta il Castello dei Doria, ascolto il racconto che Renato fa dell’azienda edile che conduce con suo fratello Marco e che porta il cognome di “Lfamiglia.aTosoEdilizia Srl è nata il 1° gennaio 1977, ma in realtà tutto è cominciato molto prima con mio papà Giovanni che faceva l’artigiano in Piemonte nel periodo estivo per poi spostarsi in Liguria in inverno, dove
La Toso Edilizia Srl di Dolceacqua è specializzata nella realizzazione di abitazioni di pregio soprattutto per una clientela straniera
Fabrizio Pepino

LA NOSTRA AZIENDA
non era ancora questa la strada giusta su cui far crescere l’azienda. “Con il socio le cose non funzionavano, così mio papà decide di staccarsi e comincia a specializzarsi nelle costruzioni, soprattutto nelle seconde case che i Torinesi avevano da queste parti. Il primo ad aver iniziato ad aiutare papà come coadiuvante familiare è stato il primogenito Giampiero, che ha 9 anni più di me ma che poi si è sposato a Montecarlo dove ha una ditta di idraulica. I primi ricordi sono quelli delle estati passate in cantiere con mio fratello Marco, mentre i nostri amici erano a Maspiaggia”.
Oggi la Toso Edilizia è un’impresa di costruzioni che conta una quindicina di dipendenti, titolari inclusi, e che realizza principalmente case di pregio a Dolceacqua - dove si è occupata anche di buona parte del restauro del castello - soprattutto per una clientela straniera, principalmente olandesi, norvegesi, belgi, tedeschi.


Castello dei Doria di Dolceacqua.
Giovanni Toso in mezzo ai figli Marco (a sinistra) e Renato mentre tiene in mano la targa per i 40 anni Sotto,dell’azienda.inposa davanti alle macchine da lavoro e un mezzo aziendale in transito davanti alla benecuidell’impresa,sededalingressosivedelafacciatadel

rco, finite le scuole, è il primo ad approdare definitivamente in azienda, mentre Renato prima di dedicarsi a tempo pieno alla Toso Edilizia si diploma Perito Agrario, porta a casa la laurea triennale in Economia, un master di primo livello e la laurea magistrale in Scienze economiche. “La nostra grande fortuna è di essere complementari. Marco si occupa di tutta la parte operativa di organizzazione dei cantieri, di gestione dei lavoratori, di programmazione dei lavori, mentre io sto dietro ai rapporti con i clienti, alle banche, all’amministrazione. Papà è andato in pensione a 58 anni nel 2000,
ci ha lasciato entrare un po’ per volta in azienda fino a prenderla in mano e anche se ama il suo lavoro è stato un passaggio di consegne naturale, è uscito di scena senza far rumore per lasciare spazio a noi due”.
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“Nella maggior parte dei casi si tratta di nuove costruzioni, in quanto oggi
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“LCamporosso.anostrapresenza costante sul territorio è dovuta principalmente al passaparola tra i clienti stranieri, che in alcuni casi sono arrivati a noi dopo essersi bruciati con qualche altra azienda italiana. Quando uno straniero vuole costruire dalle nostre parti chiede consiglio ad un altro straniero e se uno ha lavorato bene la ruota gira e il lavoro arriva. In tanti casi lavoriamo addirittura senza preventivo, ma non abbiamo mai avuto cause con nessuno. Certo non bisogna approfittare della situazione, ci vuole nulla a perdere la fiducia di questo tipo di clientela”. Un altro punto di forza della Toso Edilizia è la presenza di maestranze
Quando uno straniero vuole costruire dalle nostre parti chiede consiglio ad un altro straniero e se uno ha lavorato bene la ruota gira e il lavoro arriva. In tanti casi lavoriamo addirittura senza preventivo, ma non abbiamo mai avuto cause con nessuno
valgono 1,5 milioni di euro l’uno. Per loro realizziamo circa 4 o 5 ville all’anno, quasi tutte con piscina, autorimessa, casa per gli ospiti”. Ma non ci sono solo ville nel portfolio della Toso Edilizia. Il rapporto con la clientela inglese in Costa Azzurra, ad esempio, ha portato l’azienda di Dolceacqua ad occuparsi del restauro conservativo della Chiesa Anglicana di Mentone, mentre il rapporto di fiducia nato con la A&A Fratelli Parodi Spa di Genova, gruppo leader mondiale nella produzione di oli non alimentari, ha consentito alla Toso di realizzare oltre 10mila metri quadrati di vasche per le alghe nel nuovo centro ricerche che hanno realizzato tra Dolceacqua e
Il rapporto con la clientela inglese in Costa Azzurra ha portato l’azienda ad occuparsi del ChiesaconservativorestaurodellaAnglicanadiMentone
le restrizioni imposte dalla normativa antisismica rendono complicato e antieconomico recuperare l’esistente e alla fine clienti e architetti decidono di demolire e ricostruire. È un vero peccato perché si va a perdere il patrimonio storico del nostro territorio, ma è la situazione di fatto. Lavorare con gli stranieri poi ti porta a conoscere meglio i loro gusti. I tedeschi e i belgi, ad esempio, amano essere isolati e vogliono case immerse nella natura e lontane da tutto, mentre i norvegesi invece vogliono avere tutte le comodità a portata di mano e cercano case in pieno centro. Capita anche di costruire case per gli italiani, ma i budget sono molto più ridotti. Diciamo che con gli stranieri viaggiamo su progetti che in media

TERRITORIOLA NOSTRA AZIENDA
che lavorano in azienda da oltre vent’anni, dipendenti con i quali nel tempo si è costruito un rapporto tale che si possono ormai considerare una sorta di famiglia allargata. Non a caso mentre continuo ad ascoltare il racconto della loro storia, una segretaria ci raggiunge dal vicino ufficio per autorizzare un’operazione bancaria direttamente dallo smartphone di Renato.
Una delle tante ville di pregio che la Toso Edilizia Srl ha costruito intorno a Dolceacqua soprattutto per una clientela straniera proveniente dai Paesi del Nord Europa e dotata di una significativa capacità di spesa.

“Di per sé in questi giorni siamo ancora chiusi, ma è venuta lo stesso in ufficio perché doveva fare delle cose. Con tanti collaboratori la fiducia è diventata tale che si sentono autorizzati a prendere decisioni e fare scelte anche senza di noi, io sono portato naturalmente a delegare, forse per questo lo stile aziendale è molto partecipativo. Noi ci fidiamo di loro e loro si fidano di noi. Anche dal punto di vista economico la situazione è equilibrata, nel senso che le differenze tra il guadagno nostro e quello dei nostri dipendenti non è significativa. Diciamo che ci sta bene così, anche perché di questi tempi bisogna fare molta attenzione a fare i conti e non restare scoperti. Lavorare per una clientela straniera fornisce determinate garanzie che non possono arrivare dai lavori pubblici, per i cui appalti abbiamo la Certificazione SOA che riusciamo a utilizzare poco in quanto i bandi prevedono quasi
sempre ribassi che inevitabilmente hanno delle ricadute o sulla qualità del lavoro o sul margine di guadagno.”. È quasi l’ora di pranzo e nella porta della Toso Edilizia alle nostre spalle entra Iacopo, il primogenito di Renato, che il prossimo anno comincerà Ingegneria civile al Politecnico a Torino, mentre il fratello più piccolo sta facendo il terzo anno del Liceo Scientifico. Lucia, invece, la figlia di Marco fa ancora le scuole medie, ma guarda già con ammirazione il lavoro di suo papà aspirando addirittura in un futuro di farne parte. “Quest’estate Iacopo è venuto in cantiere cinque volte, se penso che io alla sua età piastrellavo già i bagni devo ammettere che oggi i nostri figli li viziamo, oppure semplicemente i tempi sono cambiati. Se mi guardo intorno non vedo angolo di Dolceacqua dove non abbiamo fatto qualcosa, di certo siamo avvantaggiati dal fatto di essere una delle imprese più storiche, ma la cosa veramente importante resta quella di continuare a trasmettere fiducia lavorando bene, questo è un valore che non cambia nel tempo”.
Iacopo, il primo genito di Renato, comincia quest’an no terzocolofratelloacivileIngegneriaalPolitecnicoTorino,mentreilpiùpicstafacendoilannodelLiceo Scientifico. Lucia, invece, la figlia di Marco fa ancora le scuole medie, ma guarda già con ammirazione il lavoro di suo papà aspirando addirit tura in un futuro di farne parte
Il corso avrà una durata complessiva di 600 ore suddivise in formazione teorica in aula (210 ore), formazione pratica in laboratorio (90 ore) e formazione in alternanza presso un’impresa edile del Ponente Ligure (300 ore).
nuovo corso gratuito per “Muratore in pietra e mattoni - Edilizia tradizionale e Innovativa” per rispondere alla carenza di specializzatamanodoperache
fondamentale figura professionale nel campo delle costruzioni edili all’interno dei cantieri, di cui ultimamente si nota una carenza importante”.
I destinatari del corso sono 12 giovani disoccupati, inoccupati e inattivi di età compresa tra i 18 e i 29 anni compiuti, residenti o domiciliati in Liguria, che abbiano assolto l’obbligo di istruzione. La figura professionale formata sarà
Il mercato del lavoro chiama La Scuola Edile risponde
Francesca Braghero
L’ottica è quella di avere terminiattenzionemaggioresemprealleesigenzedelterritorioindirichiestadilavoratori qualificati
La necessità di formare nuove figure in questo campo arriva al Sei-Cpt di Imperia direttamente dalle imprese edili del Ponente Ligure, che hanno più volte espresso la loro difficoltà a reperire operai già formati.
sarie per le specifi che lavorazioni
I destinatari sono 12 giovani inoccupatidisoccupati,einattividietàcompresatrai18ei29annicompiuti,residentiodomiciliatiinLiguria,cheabbianoassoltol’obbligodi istruzione. La figura professionale for mata sarà in grado di eseguire opere murarie di vario genere ed altre la vorazioni attrezzaturetamenteutilizzandoconnessecorretimaterialidacostruzionetradizionali,compositieconinerti,maanchetuttelealtreneces
arriva dal settore delle costruzioni. È questa la proposta formativa messa a punto dalla Scuola Edile Imperiese nell’ottica
Il Sei-Cpt di Imperia propone un corso gratuito per “Muratore in pietra e mattoni - Edilizia tradizionale e Innovativa”
di avere una sempre maggiore attenzione alle esigenze del territorio in termini di richiesta di lavoratori qualificati.
in grado di eseguire opere murarie di vario genere ed altre lavorazioni connesse utilizzando correttamente i materiali da costruzione tradizionali (mattoni, pietre, etc), compositi (piastre di gesso) e con inerti (sabbia, ghiaia, etc), ma anche tutte le altre attrezzature necessarie per le specifiche lavorazioni.
Un
“Come da tradizione ormai consolidata, ci proponiamo di rispondere in modo celere e concreto alle reali necessità delle imprese del settore edile del nostro territoriospiega Andrea Veneziano, presidente del Sei-Cpt imperiese -. Da qui nasce il nuovo percorso formativo per muratore,
“Tramite le offerte formative proposte dalla nostra scuola - aggiunge Francesco Castellaro, direttore del Sei-Cpt imperiese - oltre ad andare incontro alle reali esigenze delle aziende, ci proponiamo anche di aiutare i giovani disoccupati a trovare un impiego, non solo dando loro una buona preparazione che gli permetta di svolgere i propri compiti in autonomia e con la professionalità richiesta, ma offrendo a tutti i partecipanti l’opportunità
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Ecco i requisiti per candidarsi a partecipare al bando: diploma Tecnico CAT; età inferiore o uguale a 25 anni; resi denza in provincia di Imperia; votazione di diploma superiore a 70/100; dichiarazione di impegno a partecipare ai tirocini previsti per un impegno di 40 ore settimanali. Le borse di studio, dell’importo complessivo unitario di 1.500 euro lordi, verranno assegnate a seguito selezione da parte della Commissione costituita all’interno del Sei-Cpt. Le domande di ammissione al bando devono essere presentate entro il 23 settembre 2022 compilando il form sul sito www.seicpt-imperia.it.
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Una delle cinque borse di studio è relativa ad un tirocinio della durata di tre mesi da svolgere presso l’Area Sicu rezza del Sei-Cpt di Imperia, con indennità prevista di 500 euro mensili, mentre le restanti quattro prevedono un periodo di sei mesi di stage presso le imprese edili aderenti all’iniziativa ed iscritte alla Cassa Edile della provincia di Imperia, con un’indennità pari a 500 euro mensili, di cui 250 erogati dalla borsa di studio e 250 di cofinanzia mento dell’impresa ospitante.
Per accedere al corso, gli interessati devono presentare apposita domanda di iscrizione presso la segreteria del Sei-Cpt e sostenere una prova attitudinale di selezione che si terrà in sede alla presenza di una
Il progetto formativo è cofinanziato dall’Unione Europea, nell’ambito delle operazioni relative ai percorsi di formazione in alternanza rivolte ai giovani under 30, all’interno del programma operativo Regione Liguria - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 “Match Point”.
commissione composta da uno psicologo, un esperto del settore edile e il tutor/ coordinatore del corso.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare il numero 0183-710947.
Cinque borse di studio rivolte a giovani diplomati tecnici CAT (Costruzioni Ambiente e Territorio) con l’obiettivo di sensibilizzare i futuri professionisti sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro in campo edile. La proposta, che arriva tramite un bando del Sei-Cpt, ente bilaterale per la formazione e la sicurezza del settore edile, ha come finalità principale quella di promuovere nei giovani geometri la cultura della sicurezza e, nello stesso tempo, of frire loro la possibilità di acquisire conoscenze pratiche in grado di avvicinarli al mondo del lavoro.

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di farsi conoscere dalle imprese edili del territorio attraverso lo stage”.
FORMAZIONE
Per maggiori informazioni è possibile telefonare al numero 0183 710947 o scrivere una mail a infoareasicurez za@seicpt-imperia.it.
Le aziende vanno tutelate dall’instabilità di mercato
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Anna Pellegrino
“Oggigiorno la filiale fisica ha ancora un ruolo fondamentale ma, ormai da qualche anno, la banca mette a disposizione diversi servizi a distanza come la ‘filiale online’, un servizio dedicato all’acquisto e alla sottoscrizione di prodotti e servizi con firma digitale a cui si può accedere
al cliente sono dunque due parole importanti?chiave
Il Gruppo Cassa di Risparmio di Asti ha presentato la sua attività per le imprese lo scorso 28 giugno in Confindustria Imperia invitata da Ance
ono tanti gli aspetti a cui deve giovedìazienda.ilimprenditoreattenzioneporreunpertutelaresuolavoroelasuaSen’èparlato28giugnonella
Con l’apertura della filiale di Genova, il vostro Gruppo si è presentato alla Liguria. Anche le aziende della riviera di Ponente potranno accedere ai vostri servizi?
“Sì, ma nell’elenco non devono mancare anche fedeltà, attenzione, ascolto verso il cliente e il territorio, sviluppo professionale e valorizzazione delle risorse umane interne. Sono questi i valori che hanno caratterizzato la fondazione di Banca di Asti che oggi interpretiamo in chiave innovativa”. Con oltre 400.000 clienti e 209 filiali sul territorio, quanto è importante lo sviluppo delle risorse umane?
Sempre più spesso, sono i nostri specialisti a recarsi presso l’azienda cliente per fornire servizi di consulenza strategieleaccompagnareeimpresenelledibusinesspiùappropriate

L’istituto bancario ha a oltredisposizione70gestori di imprese, formatiappositamenteperseguireilclienteancheinambitinon finanziari
Roberto Benassi DIRETTOREGRUPPOCOMMERCIALEBANCAD’ASTI
sede di Confindustria Imperia con Ance e alcuni rappresentanti di Banca d’Asti. Ne abbiamo discusso con il Direttore Commerciale del gruppo bancario, Roberto Benassi.
Direttore, come si pone una banca innovativa e di territorio in risposta all’instabile situazione dei mercati e della politica odierna?
lavoro di squadra, alla crescita personale e al raggiungimento degli obiettivi”.
“Negli ultimi sei anni la Banca ha visto ben sette nuove aperture (Genova, Brescia, DesenzanoBergamo,Padova,Verona,delGarda e Treviso) e l’assunzione di 372 nuovi giovani, di cui 44 in piena emergenza sanitaria e 94 nel 2022. Il Gruppo Cassa di Risparmio di Asti, in costante espansione, ha da sempre scelto di puntare su giovani motivati, propensi al
S
“In un mondo sempre più mutevole, una banca commerciale dev’essere attenta e sensibile alla situazione economica e sociale in cui si trova a operare e ai mutamenti che la caratterizzano. Deve rendersi veloce e flessibile, capace di adattarsi al proprio mercato e competere con eccellenza, puntando sulla relazione duratura con il cliente per costruire economicivantaggireciproci”. Innovazione e attenzione
A fine giugno abbiamo presentato la nostra offerta corporate alle aziende di Imperia: una bella opportunità per far conoscere agli imprenditori edili imperiesi il nostro Gruppo che, pur avendo adottato un approccio severo e prudente a fronte dei potenziali impatti 30alcrescitaaalconseguitodiutiled’eserciziohacorrelatieconomiciallapandemia,chiusoilbilancio2021conunnettoconsolidato39,6milionidieuroeunutilenetto30giugno2022,pari20,3milionidieuro,indel17,7%rispettorisultatorealizzatoalgiugno2021”.

tramite businessimpreseeserviziclienterecarsiisempreecommercialiperverdeeWhatsapptelefono,oE-mail,comeilnumeroadisposizioneinformazionisuprodottiservizi.Inoltre,piùspesso,sononostrispecialistiapressol’aziendaperfornirediconsulenzaaccompagnarelenellestrategiedipiùappropriate.
Ecco perché da qualche anno il nostro gruppo ha dedicato particolare attenzione alla clientela corporate con diverse iniziative volte a fornire un supporto globale in ottica di partnership.
Parliamo di prettamenteservizibancari e finanziari?
31 BANCHE E IMPRESA
finanziario come è successo finora, ma anche e soprattutto in ambito strategico
“Non solo. Vista la grande velocità che impone il mercato anche l’attività bancaria si sta trasformando: gli imprenditori hanno sempre più bisogno di un partner bancario che sia un consulente globale, non solo in ambito finanziario come è successo finora, ma anche e soprattutto in ambito strategico.
Gli sologlobale,unbancariodipiùhannoimprenditorisemprebisognounpartnerchesiaconsulentenoninambito
formati per seguire il cliente anche in ambiti non finanziari, spaziando dalla strategia e progettazione con l’analisi l’ottimizzazionee del business model, alla valutazione della posizione assicurativa per la protezione della persona e del patrimonio, senza dimenticare quei servizi più operativi come il noleggio a lungo termine della flotta aziendale e l’accesso a forme di risparmio sulla fornitura di gas e luce. La volontà della Banca è quella di offrire al cliente non soltanto un prodotto o un servizio bancario ma nuove opportunità di crescita e una consulenza globale di qualità che lo aiutino a tempi”.ednell’instabilitàdestreggiarsipoliticaeconomicadeinostri
Il presidente di Ance Imperia Enio Marino Bancarappresentantil’incontrointroduceconidid’Astisvoltosi a fine giugno presso ImperiaConfindustria
Le imprese che si affidano a Banca di Asti hanno a disposizione oltre 70 gestori di imprese, appositamente
AIP s.r.l. - Via Soleabò, 20 12032 San Martino Barge (Cn) - Italia Tel. 0175.343225 - Fax 0175.343503 Collezione: Fiabidea Modello: FC58 Dal Cuore del Legno Sololegno info@aipporte.com www.aipporte.com



















